Il treno corre nel futuro
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Il treno corre nel futuro
facciata_TJ 24/07/2012 14:59 Pagina 1 .05 TÜV Italia Journal In questo numero: Il treno corre nel futuro Alstom: 30 anni a 300 all’ora dal TGV a Italo 11 ECM: la sicurezza sui binari della tecnologia 15 Far Systems: hi tech ferroviario e sostenibilità 21 Trentino Trasporti, in montagna il treno è silenzioso e wi-fi 25 www.tuv.it Indice_TJ 24/07/2012 14:59 Pagina 2 2 www.tuv.it 11 Alstom: 30 anni a 300 all’ora dal TGV a Italo 15 ECM: la sicurezza sui binari della tecnologia In questo numero 21 Far Systems: hi tech ferroviario e sostenibilità News 25 Trentino Trasporti, in montagna il treno è silenzioso e wi-fi Le attività di TÜV SÜD 4 Londra: una città in cantiere 7 Nuovo laboratorio per i beni di consumo 31 Giochi e divertimento in sicurezza 9 Il settore ferroviario, tra prospettive 8 Eolico: accordo di collaborazione di sviluppo e rischi di ripiegamento per il mercato cinese 11 Alstom, l’azienda dei record 19 TÜV Italia e il Gruppo TÜV SÜD 15 ECM, sicurezza & tecnologia a Expoferroviaria 21 Far Systems, hi tech e sostenibilità 20 TÜV Italia acquisisce Bytest, laboratorio 25 Il treno wi-fi amico della montagna leader nei controlli NDT 29 Protagonisti a Dealer Day 30 TÜV Italia per la prima volta a Solarexpo info EDITORE: TÜV Italia Srl - Via G. Carducci, 125 pal. 23 20099 Sesto San Giovanni (MI) PROPRIETARIO: TÜV Italia Srl - Via G. Carducci, 125 pal. 23 20099 Sesto San Giovanni (MI) DIRETTORE RESPONSABILE: Emilia Pistone - TÜV Italia Srl Via G. Carducci, 125 pal. 23 20099 Sesto San Giovanni (MI) REDAZIONE: TÜV Italia Srl - Via G. Carducci, 125 pal. 23 20099 Sesto San Giovanni (MI) Supervisione generale: Paolo Barbieri Copie, inclusi gli estratti, solo su concessione dell’editore. FOTO DI COPERTINA: iStockphoto, Fotolia IMMAGINI: TÜV SÜD (7, 8), TÜV Italia (19, 20, 29, 30), Stock.Xchng (30), Bytest (18), Corbis (4, 5, 6, 7, 31). IMPAGINAZIONE: TÜV Italia Srl - Via G. Carducci, 125 pal. 23 20099 Sesto San Giovanni (MI) TIPOGRAFIA: Gam Edit Srl - Via Aldo Moro, 8 24035 Curno (BG) gna i Indice_TJ 24/07/2012 14:59 Pagina 3 3 Editoriale I Il treno corre nel futuro Il treno corre nel futuro Caro lettore, il primo tratto di ferrovia entrato in funzione sul territorio italiano risale al 1839 e collega Napoli a Portici, nel Regno delle due Sicilie. Una ventina d’anni dopo, il Nord che si avvia a vivere la sua avventura industriale, ha già conquistato un largo primato nelle infrastrutture con oltre 1.600 chilometri di rete ferroviaria in esercizio. Per quasi un secolo, la crescita delle reti ferroviarie è stata sinonimo di crescita economica e anche civile, mettendo in connessione popolazioni e mercati di regioni lontane e molto diverse fra loro. Negli scorsi decenni, con l’esplosione del trasporto privato su gomma, il treno ha dovuto affrontare anche una fase di stagnazione se non un ridimensionamento, sia nel settore del trasporto merci che in quello passeggeri. Ma in pieno XXI secolo, due fattori stanno rilanciando il sistema ferroviario come soluzione moderna per la mobilità: la sostenibilità ambientale e le tecnologie. Da un lato, infatti, l’impegno globale per la difesa dell’ambiente e la riduzione dei gas serra ritenuti responsabili del surriscaldamento climatico, hanno reso nuovamente conveniente il trasporto su rotaia, meno inquinante sia di quello aereo sia di quello stradale, ancora prevalentemente dipendente dai motori a combustione interna. Dall’altro, una vertiginosa evoluzione tecnologica, sia del materiale rotabile che della rete infrastrutturale sempre più al passo con l’era digitale, ha reso infinitamente più veloci e anche più sicuri i collegamenti ferroviari: fino al punto di rendere il treno una proposta commerciale concorrenziale, almeno sulle medie distanze, perfino rispetto all’aereo. Ma questo sviluppo prosegue, e promette di lanciare nuove sfide ai rivali aereo e automobile, con il suggestivo obiettivo futuro dei mille chilometri in meno di tre ore, del quale potrete leggere in una delle interviste che seguono. TÜV Italia, come organismo tecnico qualificato, è da sempre in prima linea nel supporto alle imprese più impegnate nell’innovazione, tanto sul piano organizzativo quanto su quello tecnologico. In questo numero della rivista, raccontando come di consueto il punto di vista, l’esperienza, la cultura d’impresa delle aziende e dei soggetti protagonisti di questa affascinante sfida economica e tecnologica, che incontriamo quotidianamente sviluppando i nostri servizi, facciamo il punto sullo stato dell’arte di questa rinascita del settore ferroviario. La sfida del treno, però, non si gioca solo sul terreno dell’offerta commerciale e neanche solo su quello della necessaria efficienza e del contenimento dei costi, sul fronte del prodotto industriale e su quello di gestione della rete. Il trasporto ferroviario è una risposta “di sistema” sulla quale l’Europa ha puntato, come strumento di una integrazione continentale della quale c’è un crescente bisogno e come chiave per uno sviluppo economico sostenibile anche sul piano sociale e ambientale. Lo sviluppo della rete ferroviaria è una delle risposte che si possono dare concretamente alla crisi globale che ha colpito così duramente anche i Paesi dell’Unione e alle sue necessità di riprendere la strada di una vera crescita economica. Lo sguardo complessivo allo stato di salute, ai progetti, alle speranze delle imprese di questo settore è per noi l’occasione per offrire al lettore del nostro magazine anche uno sguardo al futuro dell’Italia e dell’Europa, e qualche ragione di ottimismo in più rispetto al panorama delle cronache quotidiane. JOSÉ ANTONIO VIA Amministratore Delegato TÜV Italia contatto José Antonio Via +39-02-241301 +39-02-24130399 [email protected] www.tuv.it Indice_TJ 24/07/2012 14:59 Pagina 4 4 Storie I London 2012 L’East End di Londra sta conoscendo un profondo cambiamento: il luogo, un tempo considerato una delle zone più povere della città, si sta trasformando in un quartiere “modello”, risorgendo intorno agli impianti sportivi delle Olimpiadi estive. Londra: una città in cantiere Vigilia olimpica nella capitale britannica. Sapendo che lo sguardo del mondo intero sarebbe stato puntato sulla città, gli organizzatori hanno lavorato ad un evento in nome della sostenibilità: per questo, nell’East End, zona un tempo trascurata, accanto agli impianti sportivi è cresciuto un quartiere “green” esemplare. nemoni giapponesi, cardi sudafricani e piante australiane: l’East End di Londra è probabilmente l’ultimo posto in cui ci si aspetterebbe di trovare piante esotiche - perlomeno così è stato fino ad ora. Ma gli organizzatori britannici delle Olimpiadi hanno deciso di piantare circa 120.000 piante provenienti da tutto il mondo in quella che un tempo era una zona industriale e nel cui terreno si sono infiltrati per anni metalli pesanti, olio e catrame. Il giardino, situato nel cuore del nuovo London Olympic Park, è il più grande spazio verde urbano costruito nel Regno Unito da più di un secolo ed è solo una delle tante trasformazioni che A hanno stravolto la capitale inglese per la preparazione dei Giochi Olimpici. Questo parco, infatti, è l’ultimo dei cambiamenti che sta vivendo questo quartiere, un tempo considerato una delle zone più povere della città, che diventerà la casa della fiamma olimpica. Gli organizzatori vedono nelle Olimpiadi una grande opportunità per dare nuova vita alla parte orientale della città. «I Giochi devono fungere da catalizzatore per incentivare uno sviluppo urbano sostenibile nell’East London» dice Shaun McCarthy, capo della “Commission for a Sustainable London 2012”. La sua è una commissione indipendente che si occupa Indice_TJ 24/07/2012 14:59 Pagina 5 5 di controllare ogni aspetto dell’evento - dagli stadi al cibo, alle mascotte – valutandone il livello di rispetto ambientale e il grado di sostenibilità. È la prima volta che viene istituito un organismo indipendente per le Olimpiadi o un evento simile: l’obiettivo è quello di dare vita a dei Giochi “green”, rifiutando consapevolmente le forme gigantesche e imponenti che i Giochi hanno avuto nel passato. Londra lascerà agli atleti l’ambizione di essere i migliori, i più veloci e i più forti; architetti e progettisti non hanno alcun desiderio di esibirsi in forme di protagonismo, piuttosto, vogliono stupire il pubblico con soluzioni intelligenti. Edifici “verdi”, non “cattedrali nel deserto” «Stiamo pensando ai Giochi Olimpici come se stessimo organizzando l’inaugurazione di una nuova casa: quello che ci interessa veramente non è tanto la festa, quanto il fatto che in quella casa ci abiteremo», ha detto l’architetto Mike Taylor in un’intervista al newsmagazine tedesco “Der Spiegel”. Taylor ha progettato un velodromo, che unisce funzionalità ed emotività. Il tetto della struttura, simile ad una patatina, che le è valso il soprannome di “Pringle”, è stato realizzato con una quantità minima di materiale e pesa solo 100 tonnellate - 10 volte meno del tetto del Velodromo Laoshan, costruito a Pechino. Dopo le Olimpiadi, il nuovo velodromo diventerà una grande pista ciclabile all’interno di un parco pubblico, fungendo da struttura di allenamento per associazioni sportive e ciclisti Storie I London 2012 professionisti. La città, infatti, non vuole avere “cattedrali nel deserto”, intendendo con questa definizione quei costosi edifici che restano vuoti e abbandonati dopo essere stati utilizzati in una sola occasione. Sono ancora aperte le trattative relativamente al destino dello stadio Olimpico a giochi terminati: il piano originario era quello di donarlo ad una delle squadre di calcio della London Premier League, ma stando alle ultime disposizioni, lo stadio rimarrà sotto il controllo pubblico. In futuro, si svolgeranno qui le competizioni di atletica, forse anche quelle in programma nel 2017 per i Campionati del Mondo di atletica leggera, per i quali Londra ha presentato la candidatura. Specifici piani postolimpici sono già pronti anche per tutti gli altri impianti sportivi. All’Aquatics Center, progettato per ospitare le gare di nuoto, nuoto sincronizzato e immersioni, due spalti temporanei verranno rimossi, rendendo il centro adatto per scuole ed eventi sportivi a livello dilettantistico. Altri impianti, invece, verranno completamente smantellati: la basketball arena, a Giochi terminati, verrà inviata a Glasgow. Le case degli atleti: un nuovo complesso abitativo Ci sono strutture di cui Londra ha decisamente più necessità rispetto a nuovi impianti sportivi, e tra queste vi sono sicuramente appartamenti accessibili e convenienti. Per questo motivo, nel villaggio olimpico saranno creati circa 3.000 appartamenti che durante i Giochi verranno utilizzati da circa 17.000 persone, tra atleti e funzionari. Undici complessi edilizi, insieme a nuovi parchi, spazi pubblici, un ospedale e un’accademia, ricreeranno una piccola “città nella città”. Il luogo dove un tempo sorgeva una discarica e le rovine di un impianto industriale sono ora lo scenario di un cantiere “verde”. à I giochi Olimpici serviranno da catalizzatore per promuovere uno sviluppo urbano sostenibile. Molti degli impianti sportivi, a giochi terminati, verranno aperti al pubblico e riutilizzati da club sportivi. Indice_TJ 24/07/2012 14:59 Pagina 6 Storie I London 2012 6 «Il Villaggio Olimpico ha fissato nuovi standard in termini di sostenibilità e di riduzione delle emissioni di CO2», ha detto Craig Robertson, direttore della British Wallace Whittle, una società di consulenza nell’ambito dell’edilizia sostenibile, appartenente a TÜV SÜD NEL. «L’energia utilizzata nel quartiere sarà fornita da un impianto di cogenerazione alimentato da biomasse, abbassando così la quota delle emissioni di CO2 per ogni chilowattora di elettricità utilizzata nel Villaggio Olimpico». Le abitazioni avranno anche sistemi di risparmio idrico per il recupero delle acque reflue e un sistema di illuminazione led ridurrà ulteriormente il consumo energetico. Una nuova disciplina olimpica: il risparmio di energia elettrica Per Shaun McCarthy, si potrebbe trasformare lo stesso villaggio olimpico in un’arena competitiva: «Potrei immaginare di mettere contatori intelligenti negli edifici e organizzare una sorta di gara olimpica dell’efficienza energetica, monitorando l’utilizzo giornaliero di energia elettrica da parte dei singoli atleti attraverso l’uso di un display e mettendo in palio dei premi per i livelli più bassi di consumo». Se la sua idea diventasse realmente una nuova e non ufficiale disciplina olimpica, Londra potrebbe essere la prima Olimpiade in cui si parlerebbe non solo di medaglie e meriti sportivi, ma anche di chilowattora e risparmio energetico. Quando si parla di sostenibilità, le persone ripongono grandi speranze nelle Olimpiadi di Londra. «Vorrei che Londra rappresentasse un’esperienza unica, che evidenziasse come sia possibile costruire grandi impianti, mettere in piedi un bello spettacolo e una grande festa, non solo traendone profitto, ma anche agendo in senso sostenibile» dice ancora McCarthy. Nel giardino recentemente allestito nel London Olympic Park, calendule, margherite, papaveri della California sono pronti ad aprire i Giochi, con un’esplosione di colore e profumi. Quando tutto il mondo il 27 luglio 2012 punterà lo sguardo su Londra, questi fiori avranno trasformato i prati intorno all’Olympic Stadium in un mare dorato. Indice_TJ 24/07/2012 14:59 Pagina 7 7 La qualità nel turismo: elemento di successo Il turismo rappresenta un importante fattore economico in molti paesi del sud-est asiatico. La qualità delle strutture ricettive è un fattore chiave all’interno di un ambito competitivo quale è quello del turismo: dopo tutto le vacanze News TÜV SÜD: nuovo laboratorio di prove per i beni di consumo Con il nuovo laboratorio di prove per beni di consumo, una costruzione di circa 3.600 mq, TÜV SÜD amplia e migliora le sue capacità di prova sui prodotti. TÜV SÜD Product Service, infatti, sta investendo circa 15 milioni di euro in questa struttura situata a Garching, nei pressi di Monaco di Baviera. La costruzione del nuovo edificio all’interno del quale dovrebbero costituire il periodo più di 130 tecnici effettueranno prove su prodotti come migliore dell’anno. lampade, prodotti per il giardinaggio, biciclette, oltre TÜV SÜD PSB ha inserito i ad attrezzature sportive, verrà completata nella propri servizi nell’ambito della primavera del 2013. TÜV SÜD, con questa nuova ricettività in un unico pacchetto struttura, ribadisce il suo chiaro impegno a mantenere che verifica elementi quali la una leadership in Germania. “Grazie al nuovo qualità dei servizi e del cibo, la laboratorio di Garching miglioreremo le nostre capacità sostenibilità e il taglio dei costi, nelle prove sui beni di consumo”, afferma Joachim oltre a supportare gli operatori Birnthaler, Amministratore Delegato di TÜV SÜD del settore con dei progetti di Product Service GmbH, in occasione della cerimonia miglioramento. per l’inizio dei lavori tenutasi a fine 2011. La decisione TÜV SÜD PSB ha condotto numerosi programmi di formazione per Saigontourist, la più grande di costruire una nuova struttura è stata presa perché agenzia di viaggi in Vietnam, per migliorare l’informazione dei dipendenti nell’ambito della qualità dei non era più possibile lavorare utilizzando la sola servizi. «I nostri dipendenti sono ora molto più sicuri nei rapporti con i clienti. Hanno imparato a struttura già esistente a Monaco. Il nuovo laboratorio comunicare in maniera efficace e questo li aiuta a riconoscere le esigenze dei clienti più rapidamente, di prova entrerà a far parte di una rete di centri di offrendo un servizio migliore», dice Tran Viet Hung, Direttore Generale di Saigontourist. competenza che TÜV SÜD Product Service ha creato in TÜV SÜD PSB sta anche lavorando con l’hotel cinque stelle “JW Marriott” a Bangkok per garantire Germania: infatti, oltre al nuovo impianto, l’ente ha l’alta qualità dei prodotti alimentari e delle bevande, eseguendo test microbiologici e audit sulla una serie di laboratori in altre zone strategiche del sicurezza alimentare. Il Direttore Michael Hogan ne evidenzia i vantaggi: «I test condotti da un ente paese come Monaco di Baviera, Straubing, Stoccarda, terzo indipendente, non solo ci aiutano a soddisfare i più elevati standard di qualità dei prodotti Mannheim, Francoforte, Hannover e Amburgo. alimentari, ma anche a dare maggior sicurezza alla clientela». Contatto: [email protected] Contatto: [email protected] Metro a La Mecca: i lavori per TÜV SÜD procedono Prima che la Metro di La Mecca, in Arabia Saudita, diventasse operativa lo scorso anno, TÜV SÜD Rail si era occupato di verificarne la sicurezza dei 18 km del percorso. Poco tempo dopo l’inaugurazione, la nuova Metro ha affrontato la prova del fuoco: durante l’Hajj, il pellegrinaggio tradizionale verso i luoghi santi dell’Islam, circa 2,5 milioni di musulmani hanno utilizzato la linea metropolitana. TÜV SÜD Rail ha ricevuto dal Ministero saudita di sovrintendenza per la metropolitana il compito di effettuare un sondaggio, durante l’Hajj, tra i passeggeri e il personale di assistenza circa la qualità della metropolitana e dei servizi: il sondaggio ha riscontrato una notevole soddisfazione, tanto che la metropolitana è stata giudicata la migliore soluzione per i pellegrini che si muovono in città durante il pellegrinaggio. Contatto: [email protected] Indice_TJ 24/07/2012 14:59 Pagina 8 News 8 Controlli non distruttivi in Sudafrica La società Pro-Tec Boiler Inspection & NDT Service (Pty) è leader di mercato in euro. Il 2010 è stato un anno importante per l’entrata del gruppo TÜV SÜD nel Sudafrica per i controlli non distruttivi sui materiali e per le ispezioni nel paese africano: è stato aperto TÜV SÜD Sud Africa Holding (Pty) Ltd, e l’ente settore dell’energia. L’azienda, con sede a Middelburg, è entrata a far parte del ha iniziato a lavorare nelle attività ispettive sulle auto, acquistando una Gruppo TÜV SÜD dalla fine del 2011. Con questa acquisizione TÜV SÜD partecipazione in AVTS Roadworthy Stations. prosegue nella sua strategia di espansione internazionale focalizzandosi, in «L’acquisizione di Pro-Tec getta le basi per il lancio di una vasta gamma di particolare, sul settore energetico. Oltre che in questo mercato, Pro-Tec lavora servizi del gruppo in Sudafrica e in altri paesi africani, e si inserisce nei anche nell’ambito dell’industria chimica, del petrolio, del gas e in quello progetti di espansione internazionale nel settore energetico, e non solo» minerario. Pro-Tec ha ampliato la sua struttura in Sudafrica negli ultimi anni: i afferma Boris Gehring, Direttore di Industrie Service di TÜV SÜD. suoi circa 160 dipendenti hanno generato nel 2010 ricavi pari a 8 milioni di Contatto: [email protected] Energia eolica: accordo di collaborazione per il mercato cinese TÜV SÜD e l’Istituto di ricerca del governo cinese per l’energia elettrica (CEPRI) hanno firmato a Pechino, nell’autunno 2011, un accordo strategico per lavorare insieme nello sviluppo e nella certificazione di prototipi, oltre che su prove ed attività formative e ispettive per il settore eolico. Con una capacità installata di 45.000 MW, destinata ad incrementarsi di 10 volte entro il 2020, la Cina è uno dei maggiori mercati al mondo nell’ambito dell’energia eolica, e oggi leader mondiale nella produzione di turbine eoliche. L’istituto CEPRI non si interessa solo di energia eolica, ma anche di tutte le energie rinnovabili e della loro integrazione nelle reti di alimentazione. Inoltre, l’Istituto supporta l’allargamento e lo sviluppo dell’energia eolica con studi scientifici e attività tecniche volte alla realizzazione di progetti specifici. «L’accordo di collaborazione rappresenta un’ulteriore passo in avanti per lo sviluppo delle nostre attività nel settore eolico», dice Wolfgang Hubl, Vice Presidente di TÜV SÜD China - «e ci auguriamo che questo accordo con CEPRI contribuisca a sviluppare ulteriormente l’industria eolica cinese». Contatto: [email protected] Medaglia di bronzo per TÜV SÜD nella Top 500 Award Ogni anno il quotidiano tedesco “Welt Group” compila una classifica delle 500 maggiori aziende tedesche ed assegna dei riconoscimenti alle tre migliori aziende di questa “short list”. Quest’anno TÜV SÜD ha ricevuto la medaglia di bronzo come “vincitore emergente” nel programma Top 500 Award. Durante la cerimonia di premiazione, tenutasi al Circolo della Stampa della casa editrice Springer a Berlino, la giuria ha riconosciuto e premiato TÜV SÜD per la sua crescita sui mercati internazionali e per il suo ruolo di fornitore di servizi innovativi. La giuria ha apprezzato la costante crescita del Gruppo - nel 2005, infatti, TÜV SÜD non compariva nemmeno tra le 500 aziende più importanti in Germania, mentre oggi, si colloca al 388° posto. Axel Stepken, Presidente del Consiglio d’Amministrazione, nel ricevere il riconoscimento ha affermato: «Questo premio è una testimonianza importante per tutti i dipendenti di TÜV SÜD, una conferma del successo della nostra strategia e un incentivo a proseguire sulla strada intrapresa». La Top 500 Award entra a far parte di una serie di altri premi che TÜV SÜD ha vinto negli ultimi anni: nel febbraio 2011, per esempio, la società ha ricevuto il “Best of European Business”, premio assegnato dalla società di consulenza Roland Berger come riconoscimento del successo della strategia di espansione nel sud-est asiatico. Contatto: [email protected] articoli_TJ 24/07/2012 14:59 Pagina 9 , 9 Ilxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxx settore ferroviario tra prospettive di sviluppo xxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxx e rischi di ripiegamento xxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxx xxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxx Successo dell’Alta Velocità, risorse pubbliche in calo. Ma la chiave del futuro è nella programmazione. xxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxx Il punto di vista di Luigi Morisi, Presidente Assifer. I l trasporto ferroviario sta vivendo un momento di svolta. senza la quale la riduzione dei costi non sarebbe altro che un Da una parte incassa il successo strepitoso, anche oltre le cammino verso un progressivo declino. Come? Anche qui servono, aspettative, dei servizi AV e la spinta ad un maggiore uso del a mio modo di vedere, due cose che interpellano fortemente la trasporto regionale e locale per il caro carburante e le politiche capacità di “governance” del sistema: restrittive verso il trasporto privato nell’ambito dei grandi - la messa in campo delle risorse necessarie per consentire al conglomerati urbani. Dall’altra deve far fronte alla riduzione sistema di sopravvivere, proseguendo quella svolta in positivo drastica delle risorse pubbliche per le politiche di risanamento del impostata dal nuovo governo nei suoi primi mesi di vita, dopo i bilancio. Sullo sfondo, la forte spinta dell’Europa Comunitaria per pesantissimi tagli, il quasi azzeramento delle risorse, di metà dello un fortissimo trasferimento modale a favore della ferrovia, sia per scorso anno; una svolta che però stenta ancora a dare i passeggeri che per le merci, in un orizzonte temporale che può pienamente i suoi frutti; apparire lontano, ma che invece si rivela terribilmente vicino se lo - una programmazione di più lungo periodo, che possa definire per si raffronta alla vastità degli obiettivi. Da questa fase si può quindi i prossimi anni e fino agli orizzonti temporali del piano europeo i uscire con un forte impulso allo sviluppo, come sarebbe servizi da fornire e il loro costo, con le possibili azioni di sicuramente necessario per la qualità della vita delle popolazioni, contenimento, e a fronte di questo, le risorse pubbliche disponibili per la crescita delle attività economiche, ma questo esito è e le modalità di recupero delle risorse eventualmente (ma si tutt’altro che scontato. Allora che fare? Come uscire in positivo dovrebbe dire meglio: certamente) mancanti. da una contraddizione che, se non governata, rischia invece di far Si tratta di una necessità a mio modo di vedere arretrare i servizi ferroviari riportandoli a quella progressiva imprescindibile e che darebbe un quadro di riferimento certo a marginalità a cui sembravano un tempo destinati e che sarebbe tutti gli operatori del settore per i loro piani di azione, a una vera iattura, oltre che un colpo mortale, per un settore cominciare dalle società di trasporto per finire col comparto economico che somma nel suo complesso diverse centinaia di industriale. Ovviamente stiamo parlando di un piano realistico e migliaia di addetti? La risposta è obbligata: anche in questo caso, sostenibile, non certo di un “libro dei sogni”, che invece non come in altri, occorre “camminare sulle due gambe”, cioè servirebbe affatto allo scopo. coniugare insieme risanamento e sviluppo. Risanamento nel settore vuol dire attenta riconsiderazione dei costi, delle modalità Un’attenta pianificazione appare inoltre come l’unico modo serio di approcciarsi agli obiettivi europei, così come sono definiti operative, delle diseconomie del sistema, che sicuramente ci sono, nel “libro bianco” della CE sui trasporti, che disegnano un futuro in anche se dei passi avanti a sprazzi sono già stati compiuti. È una cui i servizi ferroviari vedono moltiplicare di molti fattori la loro necessità a cui nessuna delle componenti del sistema può quota di mercato: è evidente che una trasformazione così radicale sottrarsi, inclusa ovviamente anche la parte industriale. non è perseguibile che con un piano di lungo periodo, non certo Ma d’altra parte, occorre porsi in una prospettiva di sviluppo, con azioni improvvisate all’ultimo momento. à articoli_TJ 24/07/2012 14:59 Pagina 10 10 LUIGI MORISI Milanese, dopo la Laurea in Ingegneria Elettrotecnica, ramo Macchine, conseguita presso il Politecnico di Milano, inizia nel 1969 la sua attività lavorativa nell’industria ferroviaria presso la Tecnomasio Italiano Brown Boveri, nell’ambito della quale negli anni ricopre numerosi incarichi: nei settori tecnico-commerciale, del project management, del marketing e dell’export, partecipando ai principali progetti di veicoli ferroviari e a diversi gruppi di lavoro nel gruppo Brown Boveri, divenuto poi ABB. Nel 1996 passa in Ansaldo Trasporti come Direttore dell’Unità di Business per la Trazione Ferroviaria, comprendente le attività di contract management, commerciale e architettura dei veicoli. A seguito dell’integrazione delle attività di Ansaldo Trasporti e di Breda Costruzioni Ferroviarie, svolge fino al 2000 la funzione di Client Manager FS di AnsaldoBreda. Dal 1999 è Presidente di ASSIFER, Associazione Industria Ferroviaria, associazione di settore della Federazione ANIE (Confindustria) e dal 2005 Segretario Generale del CIFI - Collegio Ingegneri Ferroviari Italiani. È membro della Presidenza dell’UEEIV (Union of European Railway Engineer Associations) e autore di circa 50 memorie, pubblicazioni e articoli sulla tecnica ferroviaria. Dal punto di vista industriale, un piano di questo genere manutenzione, senza considerare ipotesi di aumento dei servizi o servirebbe a dare nuovo impulso, magari con le ristrutturazioni di svecchiamento del parco, indica un volume di mercato dai 2 ai che si dimostreranno necessarie, ad un comparto che nel suo 3 miliardi annui. Anche per le tecnologie dell’infrastruttura insieme ha dimostrato, pur con tutti i problemi evidenti, una l’entità è simile. E d’altra parte altri paesi europei hanno vitalità e una capacità di muoversi con successo anche sui utilizzato il settore ferroviario per puntarvi con consistenti risorse mercati esteri, sfruttando le competenze acquisite in questi anni in funzione anticongiunturale: citiamo i casi della Francia e della a seguito del forte rinnovamento tecnologico messo in atto dalle Germania, che hanno concluso accordi - quadro con l’industria ferrovie italiane. L’industria del settore in questi anni ha saputo nazionale per svariati miliardi di Euro. Siamo quindi convinti che ritagliarsi sui mercati esteri un ruolo non trascurabile, con alcune esistano le condizioni di mercato per un consistente rilancio di punte di eccellenza; citiamo in particolare i nuovi sistemi di questo settore che può ancora dare molto, se è posto in segnalamento e i sistemi di metropolitane automatiche. Un condizione di farlo. Il ferroviario è a nostro parere un settore su comparto industriale che, tuttavia, non può basarsi solo sulle cui puntare. In questo quadro, sono sicuramente auspicabili tutti attività estere, nè può prescindere dall’esistenza di un consistente i provvedimenti che possono portare ad uno sviluppo del mercato interno per diverse ragioni, a cominciare dal mercato, dall’interoperabilità alla liberalizzazione, ma non penso referenziamento dei sistemi. Il rilancio industriale non può quindi che spetti alla parte industriale indicare modalità e tempi di prescindere da una ripresa degli investimenti nel trasporto queste azioni. Mi sembra tuttavia certo che lo sviluppo del ferroviario, che nella situazione economica attuale devono essere mercato non può che essere visto in modo omogeneo su scala prevalentemente indirizzati a interventi tecnologici sulle linee e europea; è ormai tempo di superare le profonde differenze che all’acquisto di nuovi rotabili. Le stesse attività all’estero hanno esistono in questo campo tra i diversi paesi e che danneggiano bisogno di essere supportate da un mercato interno significativo: fortemente la competizione. nel ferroviario non si può vivere di solo export. La prospettiva che ci sentiamo di indicare allora per il nostro Per raggiungere questo risultato serve quindi anche in questo settore, così come ha iniziato già ad essere su altri paese, similmente a quanto hanno fatto in questi ultimi anni i argomenti, un nuovo modo di stare in Europa da parte del nostro maggiori paesi europei, è non solo di mettere in campo quanto paese, molto più presente e propositivo, una presenza che sia di serve per consentire la sopravvivenza del comparto industriale, stimolo, anziché di rassegnata passività, se non di freno, come peraltro uno degli ultimi rimasti, ma l’utilizzo (anche) di questa spesso purtroppo è stato nel recente passato. Se questo leva in funzione anticiclica. Occorre considerare che, processo di sviluppo del mercato sarà finalmente attuato in contrariamente ad altri settori industriali, che soffrono di una modo armonizzato su scala europea, diventeranno allora molto chiara situazione di saturazione del mercato, per il ferroviario il più chiari e coerenti anche i ruoli di tutte le componenti che vi mercato potenziale è crescente ed il fabbisogno rilevante, come operano, inclusi gli organi regolatori e di controllo, che a mio testimonia l’affermarsi dei nuovi servizi AV sulla lunga modo di vedere soffrono nel loro operare di questa mancanza di percorrenza, ma anche l’esigenza di maggiori servizi di trasporto regole certe e che valgano per tutti. Si aprirebbe allora sì una pubblico, sicuro e compatibile dal punto di vista ambientale, in nuova fase di forte sviluppo, con forti benefici non solo per i ambito urbano ed extra-urbano. Per quanto riguarda il mercato risultati economici, ma anche in termini di qualità della vita. nazionale, una rapida valutazione del mercato per il comparto del Sono obiettivi senza dubbio difficili, ma con il dovuto impegno, materiale rotabile, per le sole esigenze di rinnovo e di forse possibili, anzi vorrei dire necessari. articoli_TJ 24/07/2012 14:59 Pagina 11 11 Storie I Il treno corre nel futuro Trent’anni a 300 all’ora: dal TGV a Italo, Alstom azienda dei record Presente in 100 Paesi del mondo, antesignano dell’Alta Velocità in Europa, il gruppo francese oggi vanta una presenza importante in Italia. Ce ne parla Pierre-Louis Bertina, numero uno dell’azienda nel nostro Paese. lstom è un gruppo “globale”, un leader nel settore ferroviario e non solo. Presenta ai lettori della rivista le tappe salienti della sua storia, le performance raggiunte, le aree di interesse ed il peso della filiale italiana all’interno della vostra organizzazione worldwide? A Alstom è un Gruppo multinazionale leader globale nella produzione e generazione di energia e nelle infrastrutture ferroviarie e rappresenta un riferimento per le tecnologie innovative e nel rispetto dell’ambiente. Basti pensare che abbiamo realizzato il treno che detiene il record mondiale di velocità su rotaia, la metropolitana automatica a maggiore capacità e la turbina eolica più grande al mondo. Forniamo soluzioni integrate per centrali elettriche e servizi associati, per quasi tutte le fonti energetiche: dall’idroelettrica, al nucleare, dal gas, al carbone, all’eolica. Nel mercato della trasmissione di energia offriamo un’ampia scelta di soluzioni, in particolare per le smart grid. Il Gruppo è presente in 100 Paesi del mondo e impiega 92.600 persone. Alstom è presente in Italia dal 1998 e ha oggi una forte presenza industriale, con 13 siti distribuiti su tutto il territorio à articoli_TJ 24/07/2012 14:59 Pagina 12 Storie I Il treno corre nel futuro nazionale e circa 3.500 dipendenti. Opera con successo in tutti i settori di attività del Gruppo, grazie alla propria esperienza internazionale e alla tradizione industriale delle aziende acquisite. materiale rotabile e del segnalamento. Cosa rappresentano in termini di business queste aree e quanto delle loro attività sono destinate al mercato domestico e quanto all’export? Focalizzando l’attenzione su Alstom Trasport Italia, l’azienda si sviluppa raccogliendo l’eredità di imprese italiane storiche operanti nel ferroviario, acquisite successivamente negli anni. Con quali strategie si è mossa la casa madre in queste acquisizioni e di quali competenze e tecnologie si è arricchita? Le sedi di Alstom Transport in Italia sono attive in tutti gli ambiti del trasporto su rotaia: progettano e realizzano materiale rotabile, componenti, segnalamento e infrastrutture, dai treni ad alta velocità ai sistemi di segnalamento, fino ai progetti “chiavi in mano” per metropolitane e tramvie. Garantiscono ai Alstom Transport Italia è leader mondiale nei treni ad alta velocità Pendolino basati su tecnologia “tilting”, e centro di eccellenza per i sistemi di segnalamento ferroviario e i sistemi di trazione. Un successo che è il risultato dell’incontro tra le competenze acquisite da storiche aziende italiane come SASIB o Fiat Ferroviaria, e la tecnologia e la dimensione mondiale di un grande Gruppo. Alstom ha sviluppato le competenze e le tecnologie delle aziende acquisite, mantenendole in Italia, e al tempo stesso valorizzandole a livello internazionale. Basti pensare che abbiamo venduto circa 450 treni Pendolino in 12 paesi, fornito sistemi di segnalamento a numerosi stati europei e realizzato sistemi di trazione per i tram e le metropolitane in tutto il mondo, da Dubai a Dublino. Le acquisizioni sono un’opportunità per crescere in mercati maturi: quali interventi avete messo in atto per integrare ed armonizzare culture industriali differenti? contatto Paolo Gianotti +39-0125-636911 +39-0125-636999 [email protected] www.tuv.it Per integrare le differenti culture, abbiamo operato su due livelli. Per creare uno spirito di appartenenza, abbiamo puntato sui valori comuni di Alstom in tutto il mondo: spirito di squadra, azione e fiducia. Per quanto riguarda l’aspetto più industriale, abbiamo applicato in tutti i siti italiani APSYS (Alstom Production System), un programma di gestione e miglioramento delle aree produttive, a livello globale, che prevede un’identica organizzazione del lavoro e dell’ambiente produttivo in ogni sito Alstom Transport nel mondo, in modo da migliorare l’efficienza e facilitare la mobilità dei dipendenti e dei progetti. Alstom Trasport lavora in tutto il sistema del trasporto ferroviario e quindi nell’ambito del clienti assistenza e manutenzione, avvalendosi delle più avanzate tecnologie del settore. In questi ultimi anni di sostanziale stagnamento del mercato locale, l’export ha assunto un’importanza sempre maggiore nei risultati di Alstom Transport in Italia: nell’ultimo anno fiscale (aprile 2011- marzo 2012) ha inciso per il 40% nel fatturato del settore Transport Italia, toccando punte dell’80% nel sito di Sesto San Giovanni (MI), che produce sistemi di articoli_TJ 24/07/2012 15:00 Pagina 13 13 trazione per i tram e le metropolitane di tutto il mondo. Alstom Transport progetta e produce treni utilizzati per l’alta e altissima velocità, ma anche mezzi convenzionali utilizzati su linee regionali e metropolitane. Quali devono essere le caratteristiche dei treni, in termini di affidabilità e sicurezza? I treni, sia che vengano utilizzati sulle linee ad alta velocità che sulle tratte regionali e suburbane, sono oggi prodotti di alta tecnologia, che devono rispondere a rigorosi standard di affidabilità e sicurezza per ottenere le certificazioni necessarie per entrare in servizio. In aggiunta, al treno si chiede oggi di essere ecocompatibile: risparmiare energia, ridurre l’inquinamento sia ambientale che acustico, essere composto di materiale riciclabile e al tempo stesso pratico e confortevole. Accessibilità, ergonomia, capienza, comfort sono qualità Storie I Il treno corre nel futuro imprescindibili per un mezzo moderno destinato a qualsiasi tipo di servizio pubblico. Il Pendolino da voi progettato e costruito ha aperto agli italiani il servizio dell’Alta Velocità. Ci racconta la storia di successo dei treni AV Alstom e come essa si è evoluta, passando per il TGV francese, fino ad arrivare ad Italo, il treno ad altissima velocità del nuovo gestore italiano NTV? Nell’autunno del 1981 entrava in servizio il primo TGV (Train Grande Vitesse), sulla linea ad Alta Velocità Parigi-Lione, grazie a una tecnologia sviluppata da Alstom e SNCF, il gestore delle ferrovie francesi. Sono trascorsi 25 anni e il TGV di Alstom continua a rappresentare una tappa fondamentale nello sviluppo dell’alta velocità. L’ultimo nato, il TGV Duplex, è pensato per rispondere alle esigenze delle linee francesi più frequentate come la Parigi-Lione, dove parte un treno ogni 5 minuti nelle ore di punta. È l’unico treno ad altissima velocità a due piani sul mercato, con una capacità tra i 600 e i 1.200 posti, e in grado di viaggiare a 320 Km/h. I treni ad alta velocità prodotti da Alstom sono attualmente in servizio, oltre che in Francia, anche in Inghilterra (Eurostar), Belgio, Olanda e Germania (Thalis), Corea del Sud (KTX), Spagna e Italia (ETR500, realizzato con il consorzio Trevi). Gli oltre 200 km/h che separano la velocità commerciale dalle performance raggiunte dal treno V150, il treno che lo scorso aprile ha segnato il nuovo record di velocità raggiungendo i 574,8 km/h, lasciano presagire delle notevoli potenzialità di progressione per le future generazioni di treni e confermano i margini di sicurezza dell’altissima velocità. La sfida è arrivare a una velocità operativa di 360 km/h, per superare la soglia di 1.000 Km in 3 ore e rendere il treno preferibile ad altri mezzi di trasporto. Per dare un esempio, in Russia per il viaggio da Mosca a San Pietroburgo saranno sufficienti 2 ore e mezza, contro le 8 attuali. L’AGV, acquistato in Italia dall’operatore privato NTV (Nuovo Trasporto Viaggiatori), è un concetto interamente nuovo: progettato per viaggiare a 360 km/h, è il primo treno al mondo a conciliare un’architettura articolata con una motorizzazione ripartita. Il principio dell’elettrotreno articolato si basa sulla disposizione dei carrelli fra le carrozze: questa tecnica, che è stata la chiave del successo dei treni Alstom da 25 anni, elimina gran parte delle vibrazioni e del rumore prodotto dal movimento a bordo, ammortizza i movimenti tra le à articoli_TJ 24/07/2012 15:00 Pagina 14 Storie I Il treno corre nel futuro 14 PIERRE-LOUIS BERTINA Francese di origini italiane, è Presidente e Amministratore Delegato di Alstom Ferroviaria Spa dal 2009. Laureato in ingegneria elettronica e meccanica, ha una lunga e solida esperienza maturata nel settore ferroviario in oltre 30 anni di carriera all’interno di Alstom Transport, nell’ambito del quale ha ricoperto diversi ruoli di responsabilità a livello internazionale nelle numerose linee di prodotto della società. Nel 2001 ha partecipato attivamente all’acquisizione di Fiat Ferroviaria oltre ad essere stato Country President e Transport Managing Director in Cile. carrozze, ottimizza l’aerodinamicità, garantisce una sicurezza ottimale e, inoltre, riduce le spese di manutenzione del 30%. Il principio della motorizzazione ripartita sull’intero elettrotreno accresce a sua volta la capienza a bordo del 20%. La divisione Rail di TÜV Italia e il Gruppo TÜV SÜD cooperano con Alstom per l’assessment dei sistemi di segnalamento di terra e di bordo e dei sottosistemi critici presenti a bordo di alcuni dei vostri treni. Quali sono, dal suo punto di vista, le opportunità di una tecnologia sempre più spinta in questi ambiti e quali le precauzioni per limitare i rischi legati al trasporto? Le opportunità sono legate alla sempre maggiore richiesta di un servizio di trasporto puntuale e affidabile. Lo sviluppo di sistemi che consentano una gestione del traffico ottimale e uno sfruttamento massimo delle infrastrutture esistenti, saranno la chiave del successo. Si dovranno offrire prodotti e sistemi di segnalamento evoluti per qualunque sistema di trasporto che faccia della puntualità, affidabilità e sicurezza l’obiettivo da perseguire. Dal punto di vista della sicurezza, questi sistemi dovranno garantire la riduzione ai minimi termini del rischio “errore umano”, un obiettivo raggiungibile tramite procedure di sviluppo rigorose a partire dalla fase di sviluppo del sistema fino alla fase di test e a quella di gestione. Alstom, come fornitore globale di mezzi e servizi al settore, ha una visione di come si evolverà il trasporto ferroviario. Dal suo punto di vista, dove occorre concentrare gli sforzi per migliorare, in Italia e all’estero, la connessione tra la rete dell’alta velocità e il trasporto regionale e i collegamenti tra le varie reti nazionali? In Italia, come in Europa, stiamo assistendo a una contrazione del mercato: gli investimenti in nuovi progetti di infrastrutture, materiale ferroviario e segnalamento si riducono sempre più. Molte aziende storiche italiane sono in crisi e nuovi concorrenti si affacciano sul mercato con un’aggressiva strategia commerciale. In questo panorama le attività di manutenzione e rinnovo del materiale esistente e i servizi correlati rappresentano un settore in crescita, nel quale stiamo investendo per presentarci ai nostri clienti come i partner più competenti ed affidabili. articoli_TJ 24/07/2012 15:00 Pagina 15 15 Storie I Il treno corre nel futuro La scelta di ECM: la sicurezza viaggia sui binari della tecnologia Con il 10% del fatturato investito in Ricerca & Sviluppo l’azienda toscana ha fatto dell’innovazione la chiave per conservare una posizione di leader sul mercato italiano dell’alimentazione energetica e del segnalamento ferroviario e per conquistare i mercati internazionali. Intervista a Roberto Cappellini, azionista e Vice Presidente della società. CM è l’esempio di una “affascinante storia italiana” - così vi presentate sul vostro sito nata con le caratteristiche di un’azienda familiare che ha accompagnato l’evoluzione tecnica della sicurezza e del segnalamento ferroviario degli ultimi cinquant’anni, dopo aver iniziato la sua attività con la produzione di stabilizzatori e trasformatori elettrici destinati all’industria. Ci racconta le tappe salienti di questo viaggio iniziato alla fine degli anni cinquanta in un paese della provincia toscana? E La nostra azienda fu costituita a Pistoia nel 1958 per la produzione di stabilizzatori di tensione e di trasformatori elettrici di vario tipo. Nei primi anni ‘60 l’azienda allarga la propria gamma di prodotti fornendo particolari apparecchiature elettroniche alla Marina Militare Italiana e successivamente alle allora Ferrovie dello Stato. Nel decennio ‘70-‘80 ECM, con la sua affermazione nel settore dei trasporti ferrotranviari, amplia la propria sede. Il reparto Ricerca & Sviluppo, in continua espansione, mette a punto soluzioni, idee e sperimentazioni nuove che portano l’azienda alla produzione di apparati con un sempre maggior contenuto tecnologico. Tra gli anni ‘80-‘90, con investimenti sempre più mirati in tecnologie avanzate per i sistemi di alimentazione, ECM consolida la sua posizione sul mercato con una crescita esponenziale. Sempre più impegnata a fare della ricerca il suo asse portante di espansione nel settore ferroviario, l’azienda apre la nuova sede di Serravalle Pistoiese. Negli anni 2000, à articoli_TJ 24/07/2012 15:00 Pagina 16 Storie I Il treno corre nel futuro 16 dopo la trasformazione in società per azioni, ECM inaugura due nuovi uffici, uno a Genova per lo sviluppo di software di sistemi di segnalamento innovativi e uno a Roma di rappresentanza. È in questi stessi anni che si afferma anche fuori dall’Italia, intrattenendo rapporti commerciali con Finlandia, Germania, Svizzera, Francia, Russia, Romania e Marocco. Dalla metà degli anni sessanta ECM collabora con Ferrovie dello Stato, un rapporto che continua ancora oggi. Come si è evoluta negli anni questa partnership e come ha influito sull’evoluzione dei vostri prodotti e sulla vostra crescita in termini di expertise? Nel corso di questi anni ECM ha consolidato un know how che le ha consentito di sviluppare e produrre sistemi sempre più sofisticati, di massima affidabilità, per i quali assicura ai clienti anche un efficiente servizio di assistenza. Naturalmente soddisfare le richieste di un cliente di tale portata ha significato per l’azienda effettuare investimenti crescenti nella ricerca e sviluppo, investimenti che oggi rappresentano circa il 10% del fatturato, consapevoli che questa è la strada da percorrere per aprire le porte al futuro. A conferma del nostro costante impegno nello sviluppo di nuove tecnologie siamo attualmente presenti nel settore del segnalamento ferroviario non solo con i prodotti, ma anche con sistemi che ci consentono di partecipare a gare internazionali. La sua azienda lavora in un settore in cui la tecnologia è in costante evoluzione e voi continuate a dimostrare di essere capaci di comprendere la direzione più giusta dove concentrare gli sforzi progettuali e produttivi. R&S, attenzione al mercato, personale altamente qualificato, ottimizzazione dei processi, servizio: quali ritiene siano i fattori, in aggiunta a questi, che hanno portato ECM ad essere un leader nel panorama italiano di questa sofisticata nicchia di mercato? Sicuramente, oltre ai motivi citati, alla base del nostro successo c’è la grande coesione e motivazione dei nostri dipendenti. Da sempre in ECM si lavora in un ambiente che definirei “familiare”, e come in tutte le famiglie, il valore della squadra, ciò che ti differenzia dalla folla, emerge nei momenti di maggiore tensione e sforzo produttivo. Proporre soluzioni e tecnologie per la sicurezza, il controllo ed il miglioramento dell’infrastruttura ferroviaria è la missione che ormai da oltre 50 anni ECM persegue in costante sinergia con i propri clienti. L’orientamento alla soddisfazione delle esigenze espresse da questi ultimi, visti più come partners che come solo sbocco di mercato, si declina anche in una forte propensione alla sostenibilità ambientale dei prodotti e dei relativi processi produttivi. Proprio in quest’ottica la nostra azienda si è dotata di un Sistema di Gestione delle Problematiche Ambientali certificato ISO 14001 e sta operando al fine di conseguire anche il prestigioso marchio EMAS (Eco Management & Audit Scheme). articoli_TJ 24/07/2012 15:00 Pagina 17 17 Semplificando, possiamo dire che ECM ha due linee di prodotto: sistemi di alimentazione e tecnologie per la sicurezza ed il segnalamento. Descrive sinteticamente ai nostri lettori il loro utilizzo, le sinergie e cosa richiedono i vostri clienti ai prodotti in termini di performance qualitativi e di sicurezza? Effettivamente, semplificando, la nostra azienda ha essenzialmente due linee di prodotto: i sistemi di alimentazione e le tecnologie per la sicurezza ed il segnalamento ferroviario. Parlando dei sistemi di alimentazione, le soluzioni ECM consentono di disporre con continuità dell’energia elettrica per mantenere alimentati, anche in condizioni estreme, gli apparati ed i sistemi periferici e centrali del segnalamento: una garanzia in termini di efficienza e sicurezza della circolazione ferroviaria. Così, i segnali optoelettronici (a tecnologia LED) garantiscono una maggiore visibilità ed una durata illimitata rispetto ai tradizionali segnali a lampade ad incandescenza, mentre i sistemi diagnostici per il telecontrollo e la tele diagnostica degli impianti di segnalamento ferroviario consentono sia un’analisi preventiva dello stato di degrado funzionale di svariati apparati, sia interventi efficaci e tempestivi in caso di guasto, riducendo quindi ai minimi termini i tempi di fuori servizio degli impianti. Parallelamente allo sviluppo ed installazione sulla rete di RFI dei sistemi di controllo automatico della marcia del treno (SCMT e SSC), ECM ha implementato le relative tecnologie per la sicurezza della circolazione a bordo treno, sviluppando sofisticati sistemi che oggi possiamo ritrovare su svariate centinaia di convogli circolanti sulla rete ferroviaria nazionale. Ma la nuova frontiera della ricerca tecnologica, che ci ha visti impegnati con notevole dispiego di risorse, è sicuramente rappresentata dall’innovativo sistema di segnalamento ferroviario computerizzato di intelocking, chiamato HMR9 (High Modular Redundancy), totalmente concepito e sviluppato all’interno della nostra azienda, in grado di gestire da un unico posto centrale la circolazione ferroviaria su linee estese fino a 400 km. L’affidabilità intrinseca dei prodotti ed una struttura post-vendita composta da personale qualificato fanno sì che l’acquisto di un prodotto ECM possa considerarsi, a nostro avviso, come un ottimo investimento nel tempo: non per niente è possibile ritrovare nostri prodotti, realizzati 30 anni fa, ancora perfettamente in grado di soddisfare le esigenze dei nostri clienti, segno tangibile di un’elevata qualità progettuale e realizzativa e, in definitiva, di affidabilità. La divisione Rail di TÜV Italia vi sta supportando nelle attività di verifica e di validazione del sistema HMR9 (High Modular Redundancy) e MTPS. Qual è, dal suo punto di vista, il valore aggiunto per il mercato delle attività svolte dal nostro ente? Essere fornitori di sistemi ferroviari di sicurezza e segnalamento richiede lo sviluppo di prodotti e sistemi che garantiscano il rispetto delle normative di settore, quindi è necessario che i nostri team di Ricerca e Sviluppo e di Verifica e Validazione lavorino a stretto contatto con gli enti qualificati. Per questo motivo posso affermare che TÜV Italia si è dimostrato per ECM un partner importante ed efficiente, dimostrando capacità di problem solving, velocità di esecuzione delle attività pianificate e preparazione normativa adeguata per tale contesto, sia in ambito italiano che internazionale. contatto Paolo Gianotti I vostri competitor sono grandi gruppi italiani ed internazionali del settore. Quali sono gli strumenti che utilizzate e le azioni messe in atto per competere con loro e quali le caratteristiche di ECM più apprezzate dal mercato? Sicuramente la flessibilità gestionale e la cura diretta del à +39-0125-636911 +39-0125-636999 [email protected] www.tuv.it articoli_TJ 24/07/2012 15:00 Pagina 18 Storie I Il treno corre nel futuro 18 prodotto, dalla progettazione all’assistenza, rappresentano i principali strumenti competitivi che ci consentono di avere un punto di forza sul mercato domestico e di affiancare i grandi gruppi come player nei mercati internazionali. Inoltre, la costante collaborazione tra la nostra azienda e le strutture tecniche e manutentive dei nostri clienti di riferimento, ha costituito un ulteriore valore aggiunto, permettendoci di acquisire quella sensibilità nei confronti delle reali esigenze della nostra clientela, fondamentale per il processo di continuo miglioramento della nostra offerta tecnica e commerciale. dell’alimentazione, dei segnali e della diagnostica, ed al tempo stesso cercheremo di completare la nostra offerta di prodotti e sistemi di sicurezza e segnalamento ferroviario. Soddisfatti dei risultati raggiunti ma con lo sguardo rivolto verso nuove prospettive e nuovi traguardi. Quali saranno le aree su cui vi concentrerete per continuare ad essere un protagonista nel mercato nazionale ed un player in quelli internazionali? Anche in funzione di quanto fin qui esposto, risulta evidente quanto sia per noi importante, onde poter permettere all’azienda di raggiungere una posizione stabile e di rilievo a livello nazionale ed internazionale, disporre di una adeguata struttura organizzativa. L’organizzazione diviene pertanto lo strumento indispensabile per dar seguito alle strategie ed alle politiche aziendali presenti e future. Continueremo ad essere presenti nelle tradizionali aree ECM mantiene orgogliosamente le peculiarità dell’impresa italiana familiare che si avvia verso la terza generazione. Quali sono a suo giudizio i vantaggi ed i limiti di un’azienda con le vostre caratteristiche per essere competitiva in un mercato globale, con nuovi protagonisti che si affacciano? ROBERTO CAPPELLINI Entra giovanissimo a far parte della società fondata nel 1958 dal padre Giulio, affiancando il fratello Mario. Da subito partecipa attivamente allo sviluppo dell’azienda, occupandosi in prima persona del coordinamento dell’area di R&S. In coerenza con la crescita aziendale ed il conseguente adeguamento strutturale-organizzativo della società, attualmente ricopre la carica di Vice Presidente e fa parte del Consiglio di Amministrazione anche in qualità di Azionista della ECM S.p.A. articoli_TJ 24/07/2012 15:00 Pagina 19 19 News TÜV Italia ha un nuovo Amministratore Delegato Del cambio della guardia in TÜV Italia probabilmente i lettori più attenti se ne sono accorti aprendo la rivista, dove l’articolo di fondo porta una nuova firma. Lo scorso giugno infatti c’è stato un avvicendamento ai vertici dell’ente con l’ingresso di José Antonio Via come nuovo Amministratore Delegato, il primo non italiano nella storia di TÜV Italia. L’arrivo del manager catalano, da dieci anni nel gruppo TÜV SÜD, s’inserisce nella volontà della casa madre di dare, pur nella continuità, un’impronta ancora più internazionale alle attività, oltre a rinforzare le sue strategie nel nostro paese che passano anche attraverso una forte integrazione delle aziende recentemente acquisite e di quelle che lo saranno in futuro. Infatti, negli obiettivi di medio termine di TÜV SÜD, TÜV Italia deve diventare il primo paese in termini di fatturato della regione Western Europe, un’area che comprende la parte occidentale del continente, Germania esclusa, una crescita realizzabile solo attraverso acquisizioni da parte dell’ente di nuove organizzazioni. Ingegnere industriale, José Antonio Via ha maturato la sua lunga esperienza lavorativa sempre in ambiti internazionali, inizialmente in aziende americane e tedesche produttrici di componenti per l’industria automobilistica, sviluppando la sua expertise all’interno dell’area tecnico/commerciale, con ruoli di crescente responsabilità fino ad arrivare alla direzione generale. Poliglotta, parla un buon italiano con l’inflessione tipica degli spagnoli, e questo grazie anche ai quattro anni trascorsi in un’azienda del gruppo Antonio Merloni, attiva nel settore degli elettrodomestici. José Antonio Via entra nel gruppo TÜV SÜD nel 2002 come Amministratore Delegato di TÜV SÜD Iberia, la filiale spagnola del gruppo, inizialmente attiva con i servizi delle divisioni Management Service e Product Service e, successivamente all’acquisto di CGP, anche con le attività di Auto Service. Un manager determinato negli obiettivi e cortese nei modi, che guarda alle attività con una prospettiva allargata, per rafforzare il posizionamento “one stop shop” di TÜV Italia e capitalizzare know how, risorse ed energie ed offrire al mercato servizi che possono soddisfare le richieste provenienti da intere filiere produttive. Il benvenuto della rivista al nuovo Amministratore Delegato, unito all’augurio di un buon lavoro a favore dell’ente e dei suoi clienti. Contatto: [email protected] TÜV Italia e il gruppo TÜV SÜD a Expoferroviaria 2012 L’interesse dell’ente nei confronti del settore ferroviario è stato confermato con la presenza a Expoferroviaria, manifestazione che ha avuto luogo al Lingotto di Torino dal 27 a 29 marzo, contemporaneamente a INTERtunnel. La manifestazione torinese, giunta quest’anno alla 5° edizione, è stata l’occasione per raccogliere le maggiori aziende che lavorano nel mercato ferroviario, sia nell’ambito delle infrastrutture che in quello dei servizi alle reti nazionali ed internazionali, ma anche nel trasporto locale e le aziende che gestiscono le metropolitane. 7.800 visitatori, 48 paesi rappresentati, una folta presenza di manager sono i dati che sintetizzano l’interesse da parte degli addetti ai lavori per presentare durante la manifestazione nuovi prodotti e nuove tecnologie. Viaggiare, spostarsi è una necessità, ed oggi il trasporto ferroviario offre opportunità anche molto competitive rispetto ad altri sistemi, oltre a significativi vantaggi in termini di sicurezza, velocità, efficienza energetica ed impatto ambientale. Le più recenti tecnologie dell’alta velocità hanno trasformato l’offerta del trasporto su rotaia, consentendo collegamenti anche tra reti di diverse nazioni e quindi un’ottima integrazione del trasporto ferroviario a livello europeo. Alla manifestazione, oltre alla divisione Rail di TÜV Italia, erano presenti anche rappresentanti di Railcert, Organismo Notificato europeo accreditato per le direttive di interoperabilità, e di TÜV SÜD Rail, società del gruppo riconosciuta dalla tedesca Eisenbahn-Bundesamt (EBA) e dall’italiana RFI come ente esperto ed autorità di controllo per attività di assessment (fuzionale e di sicurezza), di certificazione (di prodotto e sistemi) e prove di laboratorio. Contatto: [email protected] articoli_TJ 24/07/2012 15:00 Pagina 20 News 20 TÜV Italia acquisisce Bytest, laboratorio leader nei controlli NDT ll 2011 è stato un anno cruciale per TÜV Italia relativamente alle acquisizioni. Infatti, dopo quella di STIMA nell’autunno, presentata nello scorso numero della rivista, allo scadere dell’anno è stato siglato l’accordo per l’acquisto da parte dell’ente di Bytest, laboratorio leader nel nostro paese nell’ambito delle prove non distruttive (ultrasuoni, radiografie, liquidi penetranti, particelle magnetiche, correnti indotte, rivelazione fughe, esame visivo, repliche metallografiche, prove di durezza), sia in campo che nei propri laboratori, operativo anche nelle prove distruttive sui materiali, nelle verifiche ispettive nell’ambito della saldatura, e centro di formazione ed esami per la qualificazione dei tecnici addetti ai controlli non distruttivi. Bytest nasce nel 1986 a Buttigliera Alta (TO) e, dopo il trasferimento a Volpiano nel 2001, in poco più di un decennio cresce in modo esponenziale sia in termini di personale - i 25 dipendenti del 2001 oggi hanno raggiunto le 122 unità - sia in fatturato, raggiungendo a fine 2011 gli 11 milioni di euro. Bytest rappresenta in Italia l’eccellenza nelle prove sui materiali, sia per quelle distruttive che per quelle non distruttive, prove che consentono di valutare la struttura dei materiali e gli eventuali difetti senza richiedere la distruzione o l’asportazione di campioni dalla struttura esaminata. Con l’acquisizione di Bytest, delle sue strutture all’avanguardia e dell’esperienza dei suoi tecnici altamente specializzati, TÜV Italia si inserisce ai vertici dei controlli di qualità con le prove non distruttive, permettendo al laboratorio di assecondare le richieste delle maggiori aziende nazionali ed internazionali di settori quali l’aerospaziale, petrolchimico, manifatturiero, automotive e ferroviario. Questa acquisizione rappresenta un’importante dichiarazione di fiducia da parte del gruppo TÜV SÜD circa le opportunità del nostro mercato, ma anche un riconoscimento per l’industria italiana, che dimostra di offrire importanti elementi di vitalità e che, anche grazie all’appeal esercitato dalle nostre aziende sugli investitori stranieri, apre prospettive incoraggianti, malgrado l’attuale momento economico. Per presentare agli addetti ai lavori questa acquisizione e le sinergie possibili che ne derivano, dalle quali il mercato italiano può trarne interessanti vantaggi, il 14 marzo, presso la sede milanese della Camera di Commercio Italo Germanica si è svolta la Conferenza stampa “TÜV Italia allarga i propri servizi di supporto tecnico all’industria nell’ottica del BtoB” dove gli Amministratori Delegati delle due aziende, unitamente al CEO di TÜV SÜD Industrie Service, l’azienda che gestisce tutte le attività industriali del Gruppo, e al Direttore della Divisione Industria di TÜV Italia, all’interno della quale s’inseriscono quelle di Bytest, hanno presentato ad un folto gruppo di giornalisti delle maggiori riviste dei settori economico, industriale, ferroviario, software e hardware e della distribuzione, le nuove strategie e gli obiettivi per entrambe le società dopo questa acquisizione. Nell’ambito di questo incontro è stato molto apprezzato dai presenti l’intervento introduttivo del prof. Marco Mutinelli, ordinario di Gestione Aziendale presso l’Università di Brescia e docente al MIP - Politecnico di Milano, e co-direttore della ricerca “Italia Multinazionale” promossa dall’ICE, sulle relazioni economiche Italia – Germania che, in sintesi, ha messo in evidenza come la Germania sia il primo partner commerciale per l’Italia, sia per le esportazioni che per le importazioni, ed il secondo investitore estero in Italia dopo gli USA per numero di imprese controllate e loro fatturato, oltre ad essere il terzo paese estero per numero di dipendenti delle imprese a controllo italiano. La conferenza stampa si è conclusa con un lunch ed un brindisi a suggellare questo importante accordo, oltre all’amicizia italo-tedesca. Contatto: [email protected] articoli_TJ 24/07/2012 15:00 Pagina 21 21 Storie I Il treno corre nel futuro Dall’hi tech ferroviario alla sostenibilità ambientale: diversificazione anti-crisi La Far Systems, attiva da vent’anni nell’elettronica ferroviaria e nell’automazione industriale, si è aperta a nuovi mercati. Il Consigliere Delegato Giordano Bellomi ce ne descrive la strategia. ar Systems nasce poco più di vent’anni fa specializzandosi nella progettazione e nella installazione di sistemi ed apparati elettronici destinati al settore ferroviario e all’automazione industriale. Nel 2006, con l’entrata della società nel Gruppo Industriale Tosoni, allarga la sua area di F interesse anche ai sistemi elettronici utilizzati nelle costruzioni ed in ambito ambientale, soprattutto al settore delle rinnovabili. Racconta ai nostri lettori questi passaggi, ma soprattutto come la società è riuscita negli anni a trasferire il suo know how verso settori diversi da quello originario? à articoli_TJ 24/07/2012 15:00 Pagina 22 Storie I Il treno corre nel futuro 22 Far Systems sin dalla sua costituzione si è concentrata nello sviluppo di apparati elettronici High Tech per mercati di nicchia altamente regolamentati come l’elettromedicale, l’industriale e il ferroviario: - nell’elettromedicale, alla fine degli anni ‘90, ha sviluppato il sistema di controllo di un gas cromatografo per una multinazionale del settore che, ancora oggi a distanza di 10 anni dal completamento dello sviluppo, rimane ancora un prodotto all’avanguardia; - nel ferroviario, nel 2002 ha sviluppato la “scatola nera”, apparecchiatura in grado di memorizzare e di trasmettere a terra tutti i dati vitali dei treni che viene utilizzata su gran parte dei treni circolanti sulla rete italiana; - nell’industriale, nel 2004 ha sviluppato uno dei primi protocolli deterministici di trasmissione dati ad alta velocità, che ancora oggi è utilizzato nei sistemi di controllo di processo per laminatoi e nell’industria farmaceutica. L’integrazione nel Gruppo Industriale Tosoni, avvenuta nel 2006, ha aperto nuovi orizzonti di business: grazie alle sinergie con Officine Tosoni, azienda del Gruppo e leader nella realizzazione di facciate continue, Far Systems ha potuto orientarsi anche al mercato delle costruzioni. La notevole e consolidata competenza nella realizzazione di sistemi elettronici ci ha permesso di affrontare senza timori le nuove sfide che il mercato globale di volta in volta presentava, fino ai temi dell’elettronica al servizio della sostenibilità. Far Systems è una azienda trentina, inserita in un contesto rispettoso dell’ambiente ed attento al risparmio energetico, principi pienamente condivisi dal management. Lo dimostra il fatto che l’azienda è socia di Green Building Council (GBC) Italia, un’associazione nata per favorire e accelerare la diffusione di una cultura dell’edilizia sostenibile. Questi sono stati i driver che ci hanno indotto ad analizzare il mercato della sostenibilità e del risparmio energetico e ad applicare le conoscenze acquisite nello sviluppo di apparati elettronici High Tech ferroviario per creare prodotti innovativi. Il Farecho, sistema di analisi dei consumi energetici di un edificio, è un esempio di applicazione delle tecnologie di controllo di processo industriale nel settore del Green Building. Le porte di banchina, utilizzate nelle metropolitane driverless, sono un esempio di applicazione dei concetti di automazione e controllo ferroviario nel settore della sicurezza dei passeggeri. Quali sono le caratteristiche comuni e le differenze tra i sistemi elettronici prodotti da Far Systems destinati al ferroviario, rispetto a quelli utilizzati nelle costruzioni, nella building automation e nei pannelli fotovoltaici? Dal punto di vista sistemistico non ci sono differenze, Far Systems gestisce dei processi che possono essere applicati in articoli_TJ 24/07/2012 15:00 Pagina 23 23 Storie I Il treno corre nel futuro campi anche molto diversi tra loro, dal ferroviario all’ambiente. Per finalizzare il sistema al contesto è necessaria una personalizzazione che siamo perfettamente in grado di offrire. Far Systems è un esempio di capacità di diversificare e di creare sinergie, un approccio indispensabile per essere sul mercato, non perdere competitività e valorizzare risorse materiali e umane. Quanto ha influito in questa capacità dell’azienda l’essere entrata a far parte di un grande gruppo industriale che opera in svariati settori industriali? L’azienda ha sicuramente beneficiato dei contatti generati dalla rete commerciale internazionale del Gruppo Industriale Tosoni; questi, uniti alle elevate competenze tecniche interne, hanno creato le condizioni vantaggiose di diversificazione del mercato. In sintesi posso dire che padronanza del mercato e tecnologia sono stati i due principali fondamenti della nostra diversificazione. Quello che stiamo vivendo è un prolungato periodo di crisi economica con la quale anche Far Systems deve fare i conti, pur con la sua attitudine alla flessibilità e alla diversificazione. Quali sono le strategie che avete messo in atto per affrontare questa situazione che investe praticamente tutti i settori produttivi? La scelta vincente è stata quella di investire nel marketing e nella diversificazione. Far Systems partecipa attivamente a tutti i Comitati Europei e Internazionali di Standardizzazione (IEC e CENELEC) contribuendo allo sviluppo degli standard necessari per i nuovi prodotti ad alta tecnologia. Attualmente ci siamo spostati verso mercati più reattivi come il mercato americano e quello asiatico. Per quanto riguarda i prodotti, la nostra visione è sul mercato globale; per questo sviluppiamo solo prodotti World Class in grado di soddisfare i requisiti a livello internazionale. I vostri sistemi ed apparati, siano essi installati sui treni o su strutture ed infrastrutture, sono sofisticati strumenti destinati a un’automazione sempre più spinta. Affidare a dispositivi elettronici lo svolgimento di attività complesse e delicate necessita di una maggiore attenzione gli aspetti legati alla sicurezza: come Far Systems affronta l’esigenza di dispositivi sempre più performanti ma affidabili, per mantenere alto il livello di sicurezza e à articoli_TJ 24/07/2012 15:00 Pagina 24 Storie I Il treno corre nel futuro 24 quale è il ruolo di TÜV Italia in questo ambito? TÜV SÜD, e in particolare TÜV Italia, ci hanno aiutato a capire quali sono i requisiti specifici per la Safety, in modo da non disperderci in analisi lunghe e faticose. In questo modo abbiamo potuto focalizzare il design funzionale dei nostri prodotti verso automazione e performance sempre più spinte, confinando gli aspetti di Safety entro “soluzioni” semplici e robuste. TÜV Italia esegue assessment sui sistemi prodotti da Far Systems con l’obiettivo di verificare la sicurezza funzionale degli azionamenti di apertura delle porte di banchina utilizzate sulle linee metropolitane. Descrive ai nostri lettori gli aspetti legati alla sicurezza di questa apparente semplice azione, che nella nuova generazione di treni senza conducente acquista una criticità maggiore rispetto all’applicazione in metropolitane più convenzionali? L’automazione integrale delle metropolitane consente prestazioni elevate nel trasporto di massa massimizzando la capacità di trasporto, oltre alla flessibilità di utilizzo, poiché si adottano orari flessibili e treni a diversa capacità nelle diverse fasce orarie. Di pari passo gli aspetti di informazione al pubblico, di gestione delle emergenze e di sorveglianza sono massimizzati e integrati tra loro. Poiché si tratta sempre di gestire la movimentazione di passeggeri, gli aspetti di sicurezza vanno sempre tenuti in altissima considerazione: per questo motivo le porte automatiche di banchina svolgono un ruolo fondamentale di regolazione degli accessi ai treni e di protezione della via di corsa, come pure costituiscono un deterrente rispetto all’incidenza di eventi potenzialmente perniciosi per un sistema mass-transit, quali cadute accidentali sui binari, lancio di oggetti sui binari, aggressioni e - non ultimi - tentativi di suicidio. GIORDANO BELLOMI Giordano Bellomi da 25 anni dirige aziende tecnologiche nel settore ferroviario. Dal 2000 lavora prima in Alstom Transmission & Distribution (San Pellegrino, Bergamo) come direttore della business unit dedicata allo sviluppo di sistemi di controllo digitali per il comando delle sottostazioni elettriche di distribuzione dell’energia, poi in Alstom Transport (Savigliano, Torino) dove ha ricoperto il ruolo di responsabile dell’affidabilità della flotta dei treni ad alta velocità ETR500. Dal 2005 al 2008 è in Selta Spa a Roveleto di Cadeo, dove occupa la posizione di Business Development Manager, dedicandosi principalmente alle telecomunicazioni e al segnalamento ferroviario. Dopo una breve esperienza in R&D Systems - Gruppo Industriale Tosoni, con sede a Rovereto, in qualità di Direttore Generale per lo sviluppo di sistemi innovativi di energy management, nel novembre 2009 entra in Far Systems (Villafranca, Verona), azienda, anche questa del Gruppo Industriale Tosoni, che sviluppa sistemi elettronici per il mercato ferroviario e per i mercati dell’automazione e dell’ambiente. In Far Systems, Giordano Bellomi è Consigliere Delegato e Product Line Director della Business Unit Transport. articoli_TJ 24/07/2012 15:00 Pagina 25 25 Storie I Il treno corre nel futuro Silenzioso e wi-fi: in Trentino il treno è amico della montagna Nata nel 1909 come tramvia per sostituire le carrozze a cavalli, la Trento-Malè oggi arriva a Marilleva con treni di nuova generazione: ricchezza per la comunità e strumento di sviluppo turistico. Sicurezza, comfort, attenzione all’ambiente: il Presidente di Trentino Trasporti Ezio Facchin ce ne racconta i punti di forza. rentino Trasporti, che lei presiede, è la società trentina di trasporto pubblico su gomma e rotaia che nel 2002 ha inglobato l’allora ferrovia Trento-Malè che oggi, dopo i lavori di prolungamento, raggiunge Marilleva. La storia di questa ferrovia si colloca in quella del recupero delle ferrovie secondarie che svolgono un servizio essenziale per l’utenza locale, e non solo, pensando alla vocazione turistica dell’area in cui essa si snoda. Quali i fatti più importanti legati alla vita di questa ferrovia e i dati più significativi affinché i nostri lettori la conoscano meglio? T Nel 1909 è stata inaugurata la Ferrovia Trento-Malè, un pezzo di storia del Trentino. Nata come tranvia, realizzata in gran parte sulla viabilità stradale esistente, rappresentò un’occasione eccezionale per il progresso e lo sviluppo delle Valli di Non e Sole, garantendo per la prima volta un rapido collegamento con Mezzolombardo e Trento; il viaggio durava circa 4 ore e sostituiva efficacemente le carrozze trainate da cavalli, che fino ad allora avevano rappresentato l’unico mezzo a disposizione, con tempi di percorrenza di gran lunga maggiori. Nonostante le difficoltà legate principalmente alle due grandi guerre, negli anni ‘60 la tranvia fu ricostruita completamente in sede propria, diventando la Ferrovia Trento-Malè nel tracciato che conosciamo oggi di circa 56 km. La nuova Trento-Malè venne inaugurata nel 1964 e il tragitto Malè-Trento veniva coperto in circa 1 ora e 30 minuti. Negli anni seguenti i viaggiatori aumentarono costantemente, soprattutto grazie alla clientela pendolare; la ferrovia ha quindi contribuito in misura significativa allo sviluppo sociale e culturale delle valli, anche permettendo ai giovani di andare a studiare negli istituti di istruzione dei centri maggiori quali Cles, Mezzolombardo, San Michele e Trento. Alla fine degli anni ‘90 si trasportavano già quasi 2 milioni di passeggeri all’anno. In quel periodo furono introdotte 4 corse giornaliere “dirette”, che da Trento a Malè e viceversa fermavano solo a Mezzolombardo, Dermulo e Cles: ciò permise di ridurre la percorrenza ad 1 ora e 5 minuti. Il gradimento fu immediato e consistente: il numero di passaggi annuali in treno aumentò di circa il 20%. Nel 2003 venne inaugurato il prolungamento fino a Marilleva, con ulteriori 10 km di linea ferroviaria completamente nuova, e nel 2005 entrarono in servizio in nuovi Elettrotreni Alstom, più à articoli_TJ 24/07/2012 15:00 Pagina 26 Storie I Il treno corre nel futuro EZIO FACCHIN Ingegnere, bellunese di origine, entra nelle Ferrovie dello Stato nel 1975, assegnato al Servizio Lavori di Bolzano. Dopo una lunga esperienza nel settore delle costruzioni ferroviarie, nel 1993 si sposta a Verona al servizio commerciale delle Ferrovie per approdare nel 1998 a Milano, dove assume la Direzione della Zona Nord Ovest di RFI, portando a termine importanti interventi sulle linee e sui nodi della rete lombarda, ligure e piemontese, oltre ad occuparsi anche della TorinoLione. Nel 2006 diventa amministratore delegato di BBT, il tunnel di base del Brennero, società italo-austriaca. Ricopre questa carica fino all’aprile del 2010 ed in seguito viene nominato Presidente di Trentino Trasporti S.p.A. 26 moderni e confortevoli, che hanno permesso di incrementare ulteriormente il livello qualitativo del servizio offerto ai passeggeri. In questi ultimi anni la Ferrovia Trento-Malè è divenuta anche volano per lo sviluppo turistico delle valli, soprattutto per i servizi estivi ai cicloturisti che percorrono le piste ciclabili della Val di Sole, e per i servizi invernali agli sciatori che si recano a Daolasa e a Marilleva, dove sono presenti due importanti esempi di interscambio ferro-fune, in quanto da lì partono gli impianti di risalita per le piste del comprensorio sciistico di Folgarida-Marilleva-Madonna di Campiglio, certamente uno dei puntualità, il 2011 si è chiuso con una buona performance, avendo registrato un valore superiore al 97% per i treni con ritardo minore di 5 minuti. La realizzazione di tratti a doppio binario, in parte realizzati e in parte in progetto, permetterà di intensificare la frequenza dei servizi, compatibilmente con le risorse economiche previste, permettendo di razionalizzare anche il servizio pubblico su gomma e di drenare un maggiore quota del trasporto privato, a fronte delle maggiori limitazioni al traffico attuate nei centri urbani. Ma anche i treni vengono curati e aggiornati con le migliori tecnologie: abituati a vivere con internet, abbiamo pensato di più importanti dell’intero arco alpino. dotare di wireless tutta la linea fornendo tale servizio in via continuativa sul treno. Monitor interattivi verranno studiati e montati per rendere effettivamente gradevole il viaggio e facilitare la conoscenza del territorio attraversato. Altrettanto importante per il viaggiatore è la facilità di accesso al treno: progetti importanti per parcheggi di interscambio, connessi direttamente con le piste ciclabili nelle stazioni, per rendere direttamente fruibile il servizio mediante comodi collegamenti con i poli generatori di traffico sono stati sviluppati e saranno attuati complessivamente nell’arco dei prossimi 2 anni. Nell’insieme, la società sta dando grande impulso alla politica ambientale, adottando procedure che pongono come valore imprescindibile il rispetto e la valorizzazione dell’ambiente. Recentemente, ha provveduto ad installare Per l’utenza oggi il trasporto su rotaia, rispetto ad esempio a quello su gomma, presenta dei vantaggi in termini economici, spesso anche nei tempi di percorrenza, senza trascurare quelli per l’ambiente. Guardando alla sua esperienza di manager, per un gestore come Trentino Trasporti quali sono gli aspetti cruciali su cui concentrarsi per rendere l’attività remunerativa per l’organizzazione e di soddisfazione per i viaggiatori? Nei bacini regionali, nel nostro caso ancora più limitato al territorio provinciale, i tempi di percorrenza influiscono meno rispetto alle medie e alle lunghe distanze. Ciò nonostante, il continuo miglioramento dell’infrastruttura stradale e delle prestazioni dei veicoli rendono difficile la concorrenza del treno con i mezzi su gomma, soprattutto privati. La linea ferroviaria, ricostruita nel 1964, non ha avuto da allora interventi sul tracciato, ad eccezione della tratta MalèMarilleva inaugurata nel 2003, ma solo sulla tecnologia. È necessario quindi valorizzare il trasporto ferroviario regionale rispetto ad altri fattori che possono raccogliere la soddisfazione del viaggiatore, per questo dobbiamo parlare di sicurezza e regolarità della circolazione, della frequenza dei treni, comfort del viaggio, accessibilità alle stazioni, attenzione all’ambiente. In questa direzione, Trentino Trasporti ha attuato numerose e importanti iniziative che permettono di mantenere la quota di viaggiatori raggiunta con l’inserimento dei nuovi elettrotreni Alstom nel 2005. L’attenzione alla sicurezza da parte della Società era stata riscontrata direttamente dai fornitori stessi in quanto la Ferrovia Trento-Malè-Marilleva è stata la prima linea in Italia ad essersi dotata di un ACS multistazione (1999). Riguardo alla articoli_TJ 24/07/2012 15:00 Pagina 27 27 Storie I Il treno corre nel futuro ci permette di far circolare i nostri treni anche in ambienti molto urbanizzati, senza dover innalzare invasive barriere antirumore. presso la sede centrale un impianto fotovoltaico in grado di produrre circa 1.500.000 di kWh all’anno. Sicurezza e comfort, inteso in un’accezione allargata del termine, sono le richieste fondamentali dei viaggiatori. Trentino Trasporti come combina questi due aspetti del viaggiare in treno? La sicurezza della circolazione è un valore intrinseco nella circolazione ferroviaria: al crescere delle prestazioni, si deve incrementare l’affidabilità del sistema di sicurezza. Ottenuto il miglioramento tecnologico che ci ha permesso di contare su impianti di terra più affidabili, stiamo ora attivando il sistema “Automatic Train Protection”, che permetterà di superare l’attuale sistema di riconoscimento effettuato manualmente. Naturalmente, una buona manutenzione del binario e l’attenta preparazione dei treni, controllati giornalmente prima della messa in servizio, garantiscono un’ottimale rodiggio e quindi un viaggio confortevole. È inoltre in corso l’estensione della lunga rotaia saldata (LRS) sui tratti fino a 126 m di raggio, che apporterà un ulteriore miglioramento con effetti significativi anche sul rumore provocato dal convoglio. Questa impostazione Trentino Trasporti è un gestore locale che per le forniture si rivolge ai grandi gruppi internazionali del settore. Su quali basi si poggiano i rapporti con questi colossi e quali gli scambi in termini di know how ed esperienze? Il problema delle forniture è assai particolare, in quanto la nostra ferrovia è dotata di scartamento metrico e non richiede quantità significative di forniture. La messa in servizio dei 14 treni Alstom ETi400 è iniziata nel 2005 e solo recentemente è scaduta la garanzia che ci permetteva di contare direttamente sul fornitore sia per gli interventi, sia per i pezzi di ricambio. La nostra officina provvede ora al ciclo completo di manutenzione programmata e correttiva e il problema delle forniture si sta presentando con tutte le sue articolazioni. L’orientamento è quello di mantenere un rapporto preferenziale con i fornitori dei treni Alstom e dei suoi componenti attraverso l’attuazione di accordi quadro per quanto riguarda la componentistica vitale, ricercando invece sul mercato di settore i componenti integrativi, comunque certificati. Con riferimento ai progetti di sviluppo della rete provinciale, riteniamo che la nostra ferrovia potrà migliorare il proprio rapporto con i fornitori sia in dipendenza di una maggiore massa critica disponibile, sia di un deciso miglioramento dell’organizzazione interna con particolare riguardo al magazzino. A parte la fornitura dei treni e la realizzazione del sistema ACC, per il resto la società si approvvigiona direttamente sul mercato delle opere civili, elettriche e d’armamento senza trovare particolari difficoltà. E adesso parliamo di sicurezza e segnalamento. Trentino Trasporti ha installato sulla linea TrentoMalè un impianto innovativo di segnalamento denominato “Apparato Centrale a Calcolatore” (ACC), simile a quelli che trovano impiego nelle linee dell’alta velocità. Spiega ai lettori della rivista di cosa si tratta, come funziona e come può garantire i livelli di sicurezza previsti negli impieghi ferroviari? Come accennato, il nostro è stato il primo sistema in Italia di comando e controllo multistazione. La sua realizzazione ha consentito, sostanzialmente, la sopravvivenza della linea in à articoli_TJ 25/07/2012 10:01 Pagina 28 Storie I Il treno corre nel futuro contatto Paolo Gianotti +39-0125-636911 +39-0125-636999 [email protected] www.tuv.it 28 quanto ha permesso di ottenere un contenimento dei costi di circolazione diversamente insostenibili. Nei primi anni ‘90 la società ha affidato ad Ansaldo STS la progettazione del sistema innovativo e la sua realizzazione, completata nella stazione di Trento nel 1999 (sulla linea nel 2002), ben prima della realizzazione del sistema Alta Velocità. Il progetto è stato poi adottato nella centralizzazione della linea Merano-Malles e si sta sviluppando in varie realtà di RFI. Il sistema di sicurezza e segnalamento esistente prevede la gestione completa del sistema di terra attraverso il Posto Centrale (Trento) che è la sede dell’interlocking, del monitoraggio e della diagnostica delle periferie, attraverso una rete vitale in sicurezza dedicata ed in fibra ottica. Il cuore del Posto Centrale sono i processori contenuti nel TMR (tripla ridondanza modulare) in fase di implementazione con il nuovo sistema QMR (quadrupla, con coppia ridondata di calcolatori) in grado di gestire impianti di notevole estensione e complessità. Presso il Posto Centrale è presente il Dirigente Centrale Operativo (DCO) che, oltre a regolare la circolazione, provvede a supervisionare gli itinerari (normalmente gestiti dalla parte di sistema denominata “Automazione”) che, a distanza, vengono attuati lungo la linea ed in ogni stazione. Il progetto è stato sviluppato in stretta collaborazione con i nostri tecnici che oggi ne detengono il know how; in sostanza, gli unici interventi oggi richiesti alla ditta costruttrice riguardano, oltre alle necessarie riconfigurazioni ed implementazioni di impianto conseguenti a rinnovi ed ampliamenti, la riparazione/fornitura delle varie schede elettroniche presenti sia nel posto centrale che nei numerosi posti periferici (controllori di area, di ente, moduli di isolamento, convertitori elettorottici) che vanno sostituite negli appositi cestelli (rack), in grado di ospitare da 4 a 6 schede. Altrettanto interessante è l’aggiornamento del sistema di alimentazione a 3.000 Volt, basato sul servizio di 4 sottostazioni elettriche di conversione di nuovissima concezione con quadri blindati in versione estraibile che garantiscono la sicurezza per gli operatori che vi operano e che sono prive di qualsiasi componente potenzialmente pericoloso per l’ambiente. La centralizzazione di tutte le informazioni, che verrà ottimizzata con il completamento della rete wireless su tutta la linea, ci permette di ritenere senz’altro interessante il futuro della nostra linea. È su diversi elementi del trasporto ferroviario che la divisione Rail del nostro ente ha eseguito un’attività di “Indipendent safety assessment” secondo le direttive europee applicabili. Quali sono le motivazioni che vi hanno spinto a scegliere il Gruppo TÜV SÜD, l’obiettivo di questa verifica e come si è sviluppato il rapporto con i nostri tecnici? La linea a scartamento metrico Trento-Malè-Marilleva non è connessa con la rete nazionale e pertanto non è soggetta alle disposizioni emanate dalla ANSF. L’autorità che rilascia le autorizzazioni sulla linea è il Dirigente dell’Ufficio Motorizzazione Civile di Trento al quale la Trentino Trasporti SpA, in quanto gestore della linea e dei treni, deve fare riferimento. Al fine di migliorare ulteriormente la sicurezza della circolazione, nel 2009 la Società ha determinato di montare su ogni treno un sistema di bordo denominato ATP (Automatic Train Protection), in grado di dialogare con il sistema di terra. Anche in questo caso il fornitore delle apparecchiature è risultato Ansaldo STS, mentre Alstom ha curato la progettazione e la realizzazione delle modifiche elettro-meccaniche dei treni. Ansaldo STS ha dovuto aggiornare l’apparato di terra e dotare i treni della lettura dello stato della via al fine di poter elaborare i vincoli che il macchinista è tenuto a rispettare. Montare il sistema su treni forniti da Alstom ha richiesto di effettuare non solo la certificazione della buona esecuzione degli interventi, ma anche la certificazione della coerenza degli accoppiamenti tra tecnologie di diversa provenienza e concezione. Sia su richiesta della Provincia, sia nel rispetto delle direttive europee, la società ha ritenuto di affidare al Gruppo TÜV SÜD l’incarico di “Indipendent safety assessment”, che ci permette di contare su specifiche verifiche per l’accettazione dei componenti e per la certificazione della compatibilità del loro assemblaggio fisico e funzionale. Nell’occasione, il Gruppo TÜV SÜD è stato incaricato dell’assessment anche per l’armamento, le opere d’arte, la sottostruttura e la trazione elettrica ed il segnalamento. Quanto finora svolto dal Gruppo TÜV SÜD è risultato molto utile per analizzare le procedure di lavoro interne e provvedere alla loro razionalizzazione. Nei prossimi mesi, con l’attivazione dell’ATP sui 14 treni Alstom, anche il lavoro di assessment potrà essere concluso, grazie anche all’impegno e alla continuità con la quale il Gruppo TÜV SÜD ci ha assistito. articoli_TJ 24/07/2012 15:00 Pagina 29 29 L’EMC: una sfida per aumentare la performance dei prodotti Se ne è parlato in occasione di sistemi Wi-Fi, Bluetooth, Zig-Bee due seminari svolti ad Ancona e a etc. Progettisti e responsabili dello Soave (VR), che hanno coinvolto sviluppo di prodotti sanno bene tecnici che lavorano nello sviluppo come una corretta progettazione di prodotti soggetti a test di EMC diventi un aspetto compatibilità elettromagnetica. fondamentale per mantenere Il mercato richiede prodotti sempre elevato il livello di affidabilità dei più avanzati dal punto di vista prodotti, per permettere tecnologico, multifunzionali, un’ottimizzazione spinta dei costi di integrati e compatti come quelli per sviluppo e di produzione, oltre che la domotica, elettrodomestici con di evoluzione normativa. I temi sono interfacce wireless, body computer, stati illustrati dai tecnici del nostro tablet, netbook, che presentano laboratorio, con il supporto di alcuni tutti problematiche comuni di partner, che hanno presentato progettazione e certificazione, come metodologie e tecniche messe a ad esempio l’innalzamento della punto per superare le insidie legate massima frequenza di alla compatibilità elettromagnetica. funzionamento dell’elettronica, Contatto: [email protected] News TÜV Italia applica i criteri della certificazione Leed® a Legologica Il Ministero dell’Ambiente, insieme con Mecenate 90, Associazione che svolge attività di consulenza e di assistenza tecnica nei settori della valorizzazione e gestione dei beni culturali e dello sviluppo turistico locale, hanno promosso un consulto tra ingegneri e architetti per l’ideazione di ECO Luoghi, che ha previsto la progettazione e la realizzazione di un modello di casa ecologica monofamiliare di 45 mq di superficie utile, concepita per abitare un luogo particolare o generico del paesaggio italiano, nel rispetto dei parametri di sostenibilità in classe energetica A, capace di esprimere specifici criteri di sensibilità paesaggistica relativi ai contesti scelti dai progettisti. Progettisti senior e junior hanno lavorato e presentato progetti e modelli in scala 1:1 e, per la categoria Senior, uno dei cinque vincitori è risultato il progetto Legologica realizzato dal gruppo guidato dagli architetti Francesco Bombardi di BB Studio e Simone Ardigò di SA Workshop. Legologica, presentato in anteprima lo scorso 9 giugno a Perugia nell’ambito di FestArch di Perugia, è esposto al MAXXI, il Museo Nazionale delle Arti del XXI secolo di Roma. Per questa realizzazione TÜV Italia ha emesso un documento per la certificazione di Legologica secondo i criteri Leed®, uno schema tra i più utilizzati al mondo per un’architettura sostenibile. Contatto: [email protected] spesso dovuta all’integrazione di TÜV Italia protagonista a Dealer Day 2012 Dealer Day è il più importante evento in Italia dedicato alle aziende che operano nella distribuzione in ambito Automotive, settore in Italia rappresentato da 42 milioni di veicoli immatricolati; una massa critica interessante per la Divisione Auto Service di TÜV Italia, specializzata nei servizi per la distribuzione automobilistica e il post vendita, che ha ulteriormente rafforzato il suo posizionamento sul mercato delle perizie auto, della gestione dei sinistri attivi e passivi, della gestione flotte e della logistica trasporti con l’acquisizione lo scorso autunno di STIMA, azienda genovese attiva da trent’anni in questo settore. La partecipazione come Silver Sponsor a Dealer Day 2012, svoltosi a Verona dal 15 al 17 maggio, si colloca in questa strategia, che prevede l’allargamento delle relazioni con case automobilistiche, concessionari, riparatori, compagnie assicuratrici, presenti numerose all’evento, che ha visto la partecipazione di 4.300 operatori, 100 espositori e 15 marchi di auto. Una tre giorni ricca di incontri a cui hanno partecipato anche i rappresentanti di TÜV SÜD Auto Service e l’occasione per consegnare a Carfull Service, azienda del gruppo Cattolica Assicurazioni, il certificato ISO 9001 nelle mani del Direttore Operation Brignoli (al centro nella foto) a fronte della medesima certificazione. Per dare alla partecipazione un’impronta più caratteristica, lo stand, il pomeriggio del 16 maggio, ha ospitato un aperitivo “bavarese” a base di birra e bretzel, iniziativa molto apprezzata e partecipata. “Prosit”, dunque, e arrivederci a Dealer Day 2013. Contatto: [email protected] articoli_TJ 24/07/2012 15:00 Pagina 30 30 News TÜV Italia per la prima volta a SOLAREXPO I dati 2011 pubblicati recentemente dal GSE sul solare fotovoltaico indicano in 330.196 gli impianti installati nel nostro paese, pari ad una efficienza lorda di 12.773 MW, con una potenza aggiuntiva generata pari a tre volte quella di fine 2010. L’Italia si colloca al secondo posto, dopo la Germania, per capacità fotovoltaica totale in esercizio, al primo se consideriamo la nuova capacità installata nell’anno. Queste performance sono il risultato di una crescita costante e significativa, che dal 2007 ha visto ogni anno raddoppiare il numero degli impianti esistenti rispetto al precedente e triplicare la potenza in esercizio. Il fotovoltaico, quindi, non è più il fanalino di coda tra le fonti rinnovabili utilizzate in Italia, ma si posiziona oggi al terzo posto dopo, rispettivamente, quella idraulica ed eolica e prima della geotermica e delle bionergie. Con queste premesse, Solarexpo 2012, tenutasi a Verona dal 9 all’11 maggio, manifestazione di riferimento per produttori e fornitori di componenti e servizi per il settore del solare, dell’eolico e delle altre energie rinnovabili, è stato un appuntamento importante che ha visto oltre 52.000 visitatori, 1.230 espositori, e tra questi anche TÜV Italia, che alle aziende del settore fornisce un range completo di servizi, sia ai produttori che agli operatori della filiera come investitori, importatori e installatori. All’appuntamento veronese si è discusso anche di temi collaterali quali il greenbuilding, la cogenerazione, la rigenerazione, energy storage e la mobilità elettrica, tutti settori nei quali TÜV Italia ed il Gruppo TÜV SÜD operano. Contatto: [email protected] Esportare in Cina: nuove regole con il GB Standard Esportare è l’obiettivo di molte aziende italiane, obbligate a guardare a nuovi sbocchi commerciali per contrastare il ristagno della domanda interna, e quello cinese è un mercato molto attrattivo, che offre grandi opportunità, ma che deve essere approcciato in modo consapevole per evitare sorprese, inconvenienti e ritardi. Per fornire alla aziende italiane le informazioni necessarie per essere preparate ad affrontare questo impegno, in particolare a quelle che operano nel settore tessile, abbigliamento ed accessori, lo scorso 16 febbraio, nell’elegante cornice di un noto hotel milanese si è svolto il seminario “ll GB standard: le regole per esportare il Made in Italy nel mercato cinese”. Nell’ambito del seminario è stato presentato agli operatori presenti - produttori, consulenti e rappresentanti di importanti catene retail - dai tecnici che lavorano all’interno della divisione Softline di TÜV SÜD China, questo nuovo regolamento messo a punto dalle autorità cinesi che entra in vigore il 1° agosto 2012. Il GB Standard regolamenterà le importazioni in Cina di molti prodotti, iniziando da quelli tessili/abbigliamento/accessori, introducendo requisiti più rigorosi in termini di sicurezza e qualità, attraverso il nuovo “Codice Tecnico per la sicurezza generale nazionale dei prodotti tessili”. Dovranno sottostare alle nuove direttive i prodotti importati in questo straordinario mercato, ma gli operatori del settore possono trovare in TÜV Italia il giusto supporto, oltre ad un’ampia gamma di servizi che coprono l’intera filiera, dalla produzione alla distribuzione, per evitare ritardi o altri problemi nella commercializzazione dei loro prodotti nel grande paese asiatico. Contatto: [email protected] attivitaTS_TJ 27/07/2012 15:56 Pagina 31 31 31 Giochi e divertimento in sicurezza I bambini hanno bisogno di fare attività fisica: l’Organizzazione Mondiale della Sanità infatti raccomanda di far trascorrere loro almeno un’ora al giorno a correre, arrampicarsi e scatenarsi. Gli esperti affermano che queste attività hanno un certo numero di vantaggi: l’esercizio fisico favorisce una buona salute, rafforza il sistema immunitario, mantiene i bambini in forma e li rende intelligenti. Una volta che il sole primaverile comincia a diffondere i suoi tiepidi raggi ed il clima è diventato mite, i parchi gioco si riempiono di bambini. TÜV SÜD lavora duramente per assicurare che questi non presentino pericoli e che non si verifichino incidenti mentre i bambini, grandi e piccoli, volano nell’aria in altalena. TÜV SÜD svolge per conto dei gestori dei parchi gioco collaudi e certificazioni delle attrezzature, oltre a ispezioni, verifiche, perizie e prove, sulla base di specifiche norme comunitarie, per rendere le strutture sicure sotto tutti gli aspetti, anche quelli meno prevedibili, tenendo presente tutti i rischi più evidenti e prevedendo quelli più occulti, a cui i piccoli utilizzatori sono inconsapevolmente esposti. Contatti: [email protected] facciata_TJ 24/07/2012 14:59 Pagina 1 TÜV Italia: partner d’impresa in certificazione, ispezione, testing, formazione. Vicenza Milano Torino Italia Genova Bologna Firenze TÜV Italia S.r.l. Via G. Carducci, 125 pal. 23 20099 Sesto San Giovanni (MI) + 39-02-24130-1 + 39-02-24130-399 Roma Napoli Bari Catania Sedi Internazionali Headquarter/Europa: TÜV SÜD AG Westendstraße 199 D-80686 Monaco Germania +49-89-5791-0 +49-89-5791-1551 America: TÜV SÜD America Inc. 10 Centennial Drive FL2 Peabody, MA 01960-7900 USA +1-978-573-2500 +1-978-977-0157 Asia - Pacific: TÜV SÜD Asia Pacific Pte. Ltd. 3 Science Park Drive #04-01/05 The Franklin Singapore 118223 +65-6427-4700 +65-6872-4948