Giornalino Di Dicembre
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Giornalino Di Dicembre
Insieme per… Anno X dicembre 2010 Giornalino della S.S.1°.G. “Dante Alighieri” Casamassima (BA) pag. 8 S C U OL A S EC OND AR I A D I PR I MO G R AD O “D ANT E AL I G H I ER I ” C AS AMAS S I MA ( BA) Stampato e distribuito in proprio Conoscete la storia di Casamassima? Mi chiamo Vittorio, ho 11 anni e frequento la 1ª classe della scuola Dante Alighieri diretta dalla preside Francesca Santolla. Mi piace molto la storia, quindi quest’estate mi sono avventurato tra libri e testimonianze e con questo articolo voglio illustrarvi la storia del nostro paese. Ho messo un po’ di tutto per risolvere i vostri dubbi e, spero, di esserci riuscito. Casamassima è un comune italiano di 18.579 abitanti della provincia di Bari, in Puglia. L’origine di Casamassima sembra risalire all’epoca romana. Il suo nome “Casamassima” si ritiene che derivi da “Castra Maximi” cioè “gli accampamenti di Fabio Massimo", detto il Temporeggiatore. Stando poi all’etimologia della parola, “Casamassima” deriva dal latino “Castra Maxima” e significa accampamento grandissimo. Altre fonti ritengono che Casamassima derivi da un’antica famiglia nobiliare: quella dei “Massimi”, stabilitasi a Casamassima durante il Medioevo. Casamassima visse per secoli sotto molte signorie, costantemente alle dipendenze dei fondi di paesi confinanti come Acquaviva delle Fonti, per poi accrescere la sua importanza. T e s t i m o n i a n z a dell’affermazione del nostro paese fu l’attenzione rivolta alle costruzioni del borgo antico, con le sue case in pietra e le stradine con le caratteristiche “chianche” che circondano il castello, la Chiesa Madre e i monasteri di Santa Chiara e delle Monacelle. In seguito si incominciò a costruire fuori dalle mura. Ciò che unisce il borgo anti- co con la parte nuova del paese è la Porta dell’Orologio che si innalza sulla piazza Aldo Moro, centro della vita cittadina. Nel corso degli anni le case e le strade sono aumentate sempre di più, fino a raggiungere l’attuale fisionomia. Vittorio Balacco 1L Non è poi tanto grande il panorama del mio paese allegro e variopinto. Nel suo calar, il sole accarezza i nostri campanili e le terrazze. Io godo il bel tramonto di quassù e scruto curiosando con lo sguardo, ma come la lancetta d’una bussola che ritorna sempre verso il polo nord, torna il mio sguardo fisso sempre là dove è illuminata una terrazza. È lì, che col tramonto color d’oro scorgo il suo corpo chino sul lavoro. La poesia è tratta dal libro “Riflessioni” di Peppino Castellano, che i ragazzi delle classi terze hanno avuto il piacere di incontrare sabato 4 dicembre alle ore 10.00, presso l’auditorium della sede succursale. DUE PISTE PER FAR SOGNARE GRANDI E PICCINI! Alcune settimane fa abbiamo assistito allo spettacolo del circo Togni. Danze, ballerine, acrobati… una vera meraviglia! Un’esibizione che secondo noi è stata sbalorditiva era quella dei ragazzi cinesi che con un’agilità straordinaria salivano sulle aste facendo capriole e giravolte. Al contrario delle tigri che si muovevano a rallentatore, perché secondo noi avevano una gran voglia di dormire. Noi, però, ci siamo consolati mangiando pop-corn. Più movimentata è stata l’attrazione di un elefante indiano che camminava sulle punte e scansava le ballerine che erano distese sul pavimento. Ma lo spettacolo più coinvolgente in assoluto è stato quello che ha visto protagonisti i cani. Sono entrati in pista su un treno guidato da un clown e si sono esibiti in mille esercizi. Per noi andare al circo è stata una grande opportunità che ci ha permesso di sognare ad occhi aperti e, per qualche ora, ci siamo dimenticati delle lezioni! Teresa Pesce & Rocco Liotino 1L Il disegno è stato realizzato da Habib Makhlouf 1L Anno X dicembre 2010 Insieme per… Confrontarci, discutere, imparare, crescere Redazione: V. Balacco, F. Birardi, P. Colapinto, E. De Giorgi, M. De Cataldo, M. Dentuto, L. Felici, R. Liotino, P. Lorusso, A. Lovreglio, J. Makhlouf, F. Monno, M.R. Pesce, R. Pesce, T. Pesce, N. Telegrafo, M. Valerio, A. Verna. Docenti responsabili: Prof.ssa L. Busetti, Prof.ssa A. Deiure. Hanno collaborato: Il Dirigente Scolastico Prof. ssa F. Santolla; I Docenti: D. Alfonso, M. Radogna. Anche quest’anno scolastico la nostra redazione giornalistica ha “riaperto i battenti” e di buona lena ha dato il via alla pubblicazione del primo numero del giornalino “Insieme per…”. Come sempre, invece di essere io ad invogliare e a spronare, sono i miei “giornalisti in erba” a spingermi e a “bacchettarmi” per non aver consegnato in tempo l’editoriale e per non rispettare le consegne. “Si vede che i tempi sono cambiati”, direbbero i miei coetanei e i nostalgici della Scuola tradizionale. Ma è bene che la Scuola sia cambiata - dico io - e lo affermo in modo energico e consapevole. È cambiata, in questi anni, perché è cambiato il mondo in cui viviamo: un mutamento rapido e globale che ha investito tutti gli aspetti del reale, imponendo nuove regole di mercato, nuove norme giuridiche, nuove forme di ordine sociale e, soprattutto, un nuovo modo di pensare, che non può più essere lineare, ma radiale. E la scuola che cambia e che è cambiata ha il compito primario di portare i ragazzi a prendere consapevolezza che il “cambiamento” che stiamo vivendo non riguarda solo gli altri, ma investe primariamente noi stessi: le nostre mappe mentali, il nostro consueto modo di pensare. E che è ormai necessario imparare a decentrarci, a liberarci dalla presunzione della superiorità del nostro punto di vista, per incominciare a guardare le diverse visioni del mondo non come un elemento oppositivo, ma complementare al mio. È questa la nuova dimensione che la scuola, la nostra scuola, deve perseguire: una mente ben formata, in grado, non solo di padroneggiare la conoscenza, ma di pensare in modo positivo e creativo. E se la scuola, la nostra scuola, rinnovata e cambiata, non si limita a far acquisire informazioni e conoscenze, ma porta i ragazzi a co-costruire significati e a “imparare a pensare”, ben venga il mutamento, perché questa è la strada maestra che può restituire all’uomo dignità. È questo il percorso di una autentica educazione alla libertà, intesa non solo come riscatto della ignoranza del non sapere, ma come passaggio dal “non saper pensare” al “saper pensare” bene e INSIEME. La Dirigente Scolastica Prof.ssa Francesca Santolla Pag. 2 Mercoledì 15 settembre: che emozione! Eravamo tutti riuniti presso le scuole primarie Marconi e Rodari, impazienti ed agitati, sperando con tutto il cuore di capitare in una classe con degli amici, dei conoscenti o semplicemente dei ragazzi con cui sarebbe stato facile fare amicizia. Continua a pag. 4 Lo speaker’s corner è un luogo all’interno di Hyde Park, a Londra… Continua a pag. 5 Pag. 7 Pag. 6 Tutto il giornalino è visibile sul sito internet della nostra scuola www.smediadante.it La redazione può essere contattata al seguente indirizzo: [email protected] Insieme per… Il ritorno di Anno X dicembre 2010 Giornalino della S.S.1°.G. “Dante Alighieri” Casamassima (BA) pag. 2 Dall’anno scorso c’è stata una grande novità: la scuola ha distribuito gratuitamente a tutti gli alunni i diari scolastici, dal titolo “Tienimi d’occhio”. Lo scorso anno era dedicato alla musica, quest’anno al centocinquantesimo anniversario dell’unificazione d’Italia. All’inizio non l’abbiamo accettato con entusiasmo, perché ci sembrava un po’ infantile, ma poi abbiamo iniziato ad apprezzare questo nostro “compagno di avventura”. Esteticamente è azzurro, sulla copertina è rappresentata l’Italia e una tenera faccina che ci “tiene d’occhio”. Nelle pagine sono annotate informazioni sull’Italia e ci sono anche molte notizie curiose. L’ultima parte del diario è dedicata alla nostra scuola: sono riportati il regolamento, le nostre attività e i moltissimi progetti che ogni anno ci vedono protagonisti. Insieme al diario abbiamo trovato un righello “il misurocchio” e una card che ci permette di avere degli sconti in tutti i negozi che hanno sponsorizzato e sostenuto l’iniziativa. Davvero una bella idea il nostro TIENIMI D’OCCHIO! Jasmin Makhlouf & Giorgia Parisi 3L Tutti a tavola! E’ già il terzo anno che frequento il tempo prolungato e mi trovo molto bene. Io e i miei compagni rimaniamo a scuola per trentasei ore a settimana. Il lunedì e il martedì usciamo alle ore 13,00 (o rimaniamo a scuola) e ritorniamo in classe dalle 15,00 alle 17,00. Il mercoledì e il giovedì usciamo alle 14,00, mentre il venerdì e il sabato usciamo alle 13,00. Quest’anno c’è stata una novità piacevole per alcuni alunni del tempo prolungato: rimanere a scuola durante la pausa pranzo per partecipare ad un progetto di Educazione Alimentare. La mattina facciamo lezione normalmente, mentre di pomeriggio ci dedichiamo ad attività laboratoriali. Siamo molto fortunati, perché grazie al tempo prolungato approfondiamo maggiormente le materie, infatti abbiamo 9 ore di italiano, 3 ore di scienze, 6 di matematica e 4 di storia e geografia. Oltre ad approfondire italiano facciamo anche latino da ben tre anni. Fare latino alle medie è una grande opportunità, perché ci consente di arrivare alle scuole superiori preparati. L’orario prolungato ci permette di lavorare molto in classe e così abbiamo pochi compiti a casa e ci offre l’occasione di parteci- pare a più visite guidate e uscite che servono ad approfondire le nostre conoscenze con esperienze dirette sul “campo”. Ai ragazzi delle scuole elementari, che devono scegliere fra le trentasei ore o le trenta ore, io direi di scegliere senza esitazione, il tempo prolungato: non è faticoso come molti pensano, anzi… Abbiamo più possibilità di essere seguiti dagli insegnanti. Io che sono in terza media mi trovo molto bene e lo consiglio alle future classi prime. Nella foto sono ritratti alcuni dei nostri “eredi”: i ragazzi della 1L impegnati in attività didattica. Jasmin Makhlouf 3L Per le classi a tempo prolungato (corsi A-C-I-L) c’è una bella novità: il lunedì e il martedì, dalle ore 13.00 alle ore 15.00, è possibile rimanere a scuola per il progetto di Educaz io ne A l i me nt ar e “Cultura che nutre”. Impariamo a mangiare in modo sano e genuino e svolgiamo la lezione con docenti esperti. Durante quest’ora possiamo confrontarci. Noi della III I ci uniamo alla classe III L e, assieme, affront iamo quelli che sono gli argomenti più importanti dell’alimentazione; per esempio nelle giornate già trascorse abbiamo guardato un film d’animazione e usato un software didattico che ci ha aiutato a capire la composizione degli alimenti. Inoltre, la professoressa Lucia Fiume ci ha mostrato il filmato di un esperimento americano che ci ha aiutato a capire quanto gli hamburger e le patatine fritte contengano ingredienti sconosciuti e, soprattutto, non salutari. Grazie a questo progetto abbiamo appreso che è più bello mangiare sano e in compagnia che male e in solitudine. Aurora Nesta & Annarita Verna 3I Insieme per… Anno X dicembre 2010 Giornalino della S.S.1°.G. “Dante Alighieri” Casamassima (BA) ECO BOTTIGLIE SULLE NOSTRE TAVOLE Come inquinare meno e risparmiare di più? Questa è una domanda alla quale alcuni stabilimenti d’acqua hanno risposto creando la rivoluzionaria eco-bottiglia, la biobottle, che si ricava da piante senza utilizzare il petrolio, ma un biopolimero Ingeo che fa sì che la bottiglia si decomponga in circa 80 giorni, risparmiando tanto petrolio quanto ne consuma una città di 520 mila abitanti. Tutto questo permette di inquinare meno e risparmiare su una fonte che sta per esaurirsi. Se tutti provassero a sostituire prodotti inquinanti con altri alternativi nel rispetto dell’ambiente dove tutti noi viviamo, si respirerebbe un’aria più pulita e più salubre e, forse, saremmo tutti più felici! Giuseppe Pastore 3A Curiosità Si chiama INGEO il rivoluzionario polimero biodegradabile brevettato e prodotto da una multinazionale statunitense. Deriva dal mais e da altri amidi vegetali che, sottoposti a lavorazioni chimiche, rilasciano zuccheri, che a loro volta verranno lavorati fino a diventare plastiche e tessuti biodegradabili. TEMPI DI DEGRADAZIONE NATURALE DEI RIFIUTI Fazzolettini di carta (3 mesi) Sigarette con filtro (da 1 a 2 anni) Torsolo di mela (3 mesi) Fiammiferi e cerini (6 mesi) Giornali e riviste (se sminuzzati circa tre mesi, se accatastati più di 10 anni) Gomme da masticare (5 anni) Lattine in alluminio per bibite (da 10 a 100 anni) Plastiche in genere (da 100 a 1000 anni) Polistirolo (oltre 1000 anni) Schede telefoniche, carte di credito e simili (oltre 1000 anni) A cura degli alunni A. Lovreglio 3I & M. Dentuto 3L pag. 7 tato Cittadino “L’acqua non PAGARE L’ACQUA? si vende” di Casamassima NO, GRAZIE! che ha invitato una lettera al Sindaco, chiedendogli di integrare lo statuto con articoli sull’acqua come “bene comune e inalienabile!” Inoltre, grazie alla raccolta di migliaia di firme, in primaveImmaginate un luogo in cui ra si terrà un referendum a per bere bisogna pagare? In cui bisogna che tutti partecicui l’acqua non è più di tutti, pino. Noi dalla nostra parte, ma appartiene a qualcuno, a ragazzi, possiamo partecipare qualche uomo ricco? E le parlandone con amici, parenti persone più povere, ci avete e genitori per far loro capire mai pensato, come farebbe- che tutti devono partecipare ro? Beh! Io credo che sia con un “NO” nei confronti d e lla p r iva t iz z a z io ne proprio un’ingiustizia! Per questo sostengo piena- dell’acqua, una grande ingiumente l’iniziativa del Comi- stizia nei confronti di tutti! Aurora Rosato 3A LA RACCOLTA DIFFERENZIATA: Sì O NO? Questa è una domanda che ci poniamo tutti, anche se per alcuni è retorica. Il 92% della popolazione italiana, infatti, dà questa risposta: boh! Con la frenesia di oggi, la raccolta differenziata sembra una perdita di tempo. Ma secondo me è importantissimo imparare a separare i rifiuti, perché è una forma di rispetto nei confronti dell’ambiente e di noi stessi. I nostri Comuni ci aiutano con bidoni di colori diversi: giallo per la plastica, verde per il vetro, bianco per la carta; in alcuni paesi si usa il giallo o il blu per gli indumenti o l’umido. Mio zio che abita in Veneto mi racconta che nel suo paese ci sono anche i contenitori marroni per le batterie scariche. Ma perché fare la raccolta differenziata? Per non far crescere l’inquinamento e per evitare che il buco dell’ozono diventi una voragine. E se qualcuno fosse ancora perplesso, vorrei invitarlo a riflettere su come sarebbe avere sotto il balcone di casa propria una montagna di rifiuti puzzolenti. Quindi, vi volete decidere a “differenziarvi”? Rocco Liotino 1 L ENERGIA PULITA Negli ultimi anni i pannelli solari sono spuntati un po’ dappertutto: producono energia pulita perché riducono le immissioni di CO2 (biossido di carbonio, alias anidride carbonica) e, soprattutto, costituiscono un investimento sicuro. I pannelli solari trasformano la luce del sole in energia elettrica (da qui il nome fotovoltaici) e rappresentano una valida soluzione al problema dell’inquinamento. Purtroppo i costi iniziali sono elevati e molte famiglie ci rinunciano subito. In realtà occorrerebbe una valida campagna pubblicitaria che metta tutti a conoscenza dei vantaggi di questo tipo d'impianto. Se una famiglia decide di affrontare la spesa di un pannello solare fotovoltaico, essa viene recuperata nel tempo, perché l'elettricità prodotta in più rispetto al proprio fabbisogno, può essere venduta all'Enel e la famiglia non solo risparmia, ma ci guadagna! Per dovere di cronaca, volevo dire che la nostra scuola produce già da alcuna anni energia pulita: un bell’esempio per tutti! Giorgia Maria Fiore 3L Insieme per… Appena rientrati a scuola, abbiamo affrontato un argomento molto importante: l’adolescenza; ci ha guidati nella riflessione la professoressa Fiermonte. Abbiamo cominciato leggendo dei brani sul nostro libro di antologia che ci hanno fatto pensare all’ età adolescenziale, considerato un periodo difficile e complicato per alcuni, felice e spensierato da altri. Il primo brano riguardava un padre molto severo che opprimeva i suoi figli e le persone che gli stavano accanto; il secondo invece raccontava di un ragazzino che voleva fuggire dalla sua terra per via dei numerosi gruppi che facevano del male alla povera gente. Il lunedì seguente, durante le ore del pomeriggio, ognuno di noi ha espresso la sua opinione sull’adolescenza: idee positive e negative che ci hanno fatto meditare. Tutti gli alunni hanno partecipato alla discussione con molto entusiasmo ed interesse. Anche noi abbiamo partecipato, esprimendo il nostro parere: bisogna evitare o, se necessario, superare le difficoltà con l’aiuto della famiglia e degli amici. Anche noi stiamo attraversando questo periodo e devo dire che ci ritroviamo con tutte le informazioni e discussioni che abbiamo fatto a scuola. Anche per noi il rapporto con i genitori è conflittuale; infatti, loro ostacolano la nostra libertà, imponendoci un orario di uscita, la scelta degli amici e regole familiari. Noi vorremmo più autonomia, ma i nostri genitori ci considerano ancora delle bambine. I nostri amici sono fantastici e con loro formiamo un bel gruppo: purtroppo ogni tanto nascono delle incomprensioni che ci mettono l’uno contro l’altro, ma dopo qualche giorno al massimo, ritorniamo amici. Insomma, l’adolescenza è un’età complicata, ma allo stesso tempo piena di emozioni. Francesca Birardi & Luna Felici 3I Anno X dicembre 2010 Giornalino della S.S.1°.G. “Dante Alighieri” Casamassima (BA) Ormai è un dato di fatto: in Italia ogni giorno una donna è vittima di violenza. Aumentano sempre di più i casi di donne comprese da i 17 a i 25 anni che vengono violentate e/o abusate da uomini. Ne abbiamo avuto un esempio in questi ultimi mesi con il caso di Sarah Scazzi. Altre storie raccontano di compagni, mariti, fidanzati che in un attimo di follia compiono gesti brutali. La cronaca nera negli ultimi tempi è sempre più sconvolgente. L’episodio della donna rumena colpita al viso con un pugno sferrato da un giovane in preda alla rabbia, è ancora vivo nella mente di ciascuno di noi, mentre le immagini in TV mostravano la gente che camminava indifferente accanto al corpo della donna. È veramente vergognoso tutto quello che accade. Allora, cari ragazzi il mio consiglio è questo: non usate la violenza per risolvere i problemi, ma parlatene con calma. Abbiamo il dono della parola. La violenza chiama altra violenza! Rosanna Pesce 2L pag. 6 Ciao, sono Francesca Cesario e frequento la classe terza C. L’argomento di attualità che mi ha molto impressionato in questi mesi è stata l’uccisione della ragazza di 15 anni, Sarah Scazzi, strangolata per futili motivi dallo zio insieme alla complicità della figlia. Questo episodio ha suscitato in me tanta paura, ho pensato che uscire da soli è diventato un rischio per ragazzi e ragazze della nostra età. La cosa sconcertante è che questo “fattaccio” ci ha fatto perdere la fiducia anche nei parenti. Io vorrei tanto che chi ha provocato la morte di quella povera ragazza sia condannato e che il rimorso per quello che ha fatto lo accompagni ogni momento e ogni giorno della sua vita. A tutti gli adolescenti come me, vorrei consigliare di confidarsi sempre con i genitori quando si vive un disagio. Nessuno può amarci più di loro; a loro vorrei dire di dedicarci più tempo e di saperci ascoltare. Francesca Cesario 3C CHI HA IL CORAGGIO DI CHIAMARLI TIFOSI? E’ stato uno spettacolo triste per lo sport e per i tifosi quello che si è verificato a Genova durante la partita ItaliaSerbia. Un teppista serbo ha lanciato fumogeni contro giocatori e forze dell’ordine, ha tagliato la rete di recinzione con piccole tenaglie che è riuscito ad introdurre nello stadio, nascondendole nel giubbotto e ha rivolto al pubblico e alle telecamere gesti volgari e offensivi. A lui si sono uniti altri tifosi serbi, anche loro armati di ogni genere di attrezzo. La polizia e anche i giocatori serbi hanno cercato di riportare la calma, ma nessuno li ha ascoltati. Per me lo sport non è violenza. Lo sport è rispetto, è lealtà; è saper perdere e congratularsi con il vincitore. Il gioco del calcio è uno sport che a me piace molto, ma vedere quello che accade mi fa pensare che lo stadio è un luogo dove gente “ignorante” dà solo sfogo alla propria aggressività. È gente che non ama il calcio e non ama la vita. Nicola Telegrafo 2L Insieme per… La nostra scuola è stata scelta, insieme ad altre cinque scuole della Puglia, a partecipare alla manifestazione di inaugurazione del nuovo anno scolastico 2010/2011. Questa cerimonia si è tenuta il 21 Settembre 2010 al Quirinale dove abbiamo potuto ammirare l’immensità e la bellezza di questo edificio. Abbiamo avuto l’onore di trovarci al cospetto del nostro Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano. Il Ministero ha sostenuto le spese di otto alunni e due insegnanti, quindi a questa magnifica esperienza hanno potuto partecipare: Gaia Azzone, Alessia Leonetti, Giorgio Lerario, Alessandro Lovreglio, Anna Cristiantelli, Ilenia Del Re, Valeria Isabel Gentile e Maria Rosa Pesce, accompagnati dalle docenti Antonella Fiermonte e Angela Pascalicchio. La manifestazione ha avuto inizio alle ore 17.00 e non appena siamo entrati al Quirinale, siamo stati colpiti dall’immensità di questa struttura e dalle imponenti misure di sicurezza. All’entrata, abbiamo subìto una “perquisizione”: ci hanno fatto togliere oggetti di metallo come bracciali, collane, cinture ecc… Superato il metal-detector, siamo Anno X dicembre 2010 Giornalino della S.S.1°.G. “Dante Alighieri” Casamassima (BA) entrati nell’atrio che ospitava tre grandi file di sedie disposte di fronte ad un enorme palco, su cui qualche minuto dopo si sarebbe esibita la fantastica cantautrice Irene Grandi. Più volte mi sono guardato attorno e ne sono rimasto incantato: magnifiche decorazioni, stanze illuminate, maestosi lampadari bianchi... La mia attenzione è stata attirata dalle bandiere che sventolavano in alto, quasi a fare da cima al palazzo; la bandiera dell’Italia era affiancata da quella dell’Europa e della Repubblica Democratica. I ragazzi provenivano dalla maggior parte delle scuole italiane. La scena che mi ha molto emozionato è stata quando tutti insieme abbiamo alzato le nostre bandierine (che avevamo trovato negli zainetti che ci hanno regalato) e cantavamo ad alta voce, pieni di orgoglio, il nostro Inno Nazionale, dimostrando quanto siamo fieri di essere italiani. È stato anche molto entusiasmante ascoltare per la prima volta dal vivo i discorsi del nostro Presidente della Repubblica e del Ministro della Pubblica Istruzione. È stata un’esperienza nuova e molto educativa: un avvenimento che mi piacerebbe ripetere! Alessandro Lovreglio 3I Vuoi collaborare con il giornalino della scuola? Invia i tuoi articoli a: [email protected] pag. 3 Nel mese di settembre è stata pubblicata sul magazine “Art.Ventuno” una intera pagina dedicata alla nostra scuola che metteva in evidenza le attività svolte di anno in anno, a favore di noi alunni, da cui si comprende l’importanza di questi laboratori che ci aiutano (come dice il motto della nostra scuola), a “volare sempre più in alto!”. Alcune delle attività riportate nel giornale sono descritte proprio da noi studenti che le abbiamo vissute in prima persona. Le iniziative della scuola “Dante Alighieri” sono molte. L’anno scorso la scuola ha organizzato degli incontri con due rappresentanti religiosi; nel primo incontro, tenutosi nei primi mesi dell’anno scolastico, è stato invitato il vescovo della diocesi di Bari S.E. Francesco Cacucci, mentre nel secondo abbiamo incontrato un vice rabbino proveniente dalla comunità ebraica di Roma. Questi due incontri sono stati molto interessanti perché ci hanno fatto comprendere l’importanza del dialogo tra religioni e lo scambio tra culture diverse, oltre che ampliare la nostra conoscenza sulla fede. È stata un’esperienza anche legata alla musica, visto che l’orchestra della nostra scuola (la quale ha ottenuto diversi riconoscimenti nel corso degli anni), ha eseguito brani collegati alla tradizione religiosa ebraica e cristiana. Un’altra attività che ci ha aiutato a colloquiare con altre scuole è stato il “workshop” tenutosi all’Ateneo di Bari. Il workshop trattava dei grandi studiosi che hanno fatto la storia della scienza; hanno partecipato i ragazzi di prima e di seconda media presentando rispettivamente la storia di Pitagora e quella di Archimede, è stato possibile confrontare anche con ragazzi più grandi e vivere un’esperienza innovativa. E non solo! Ci siamo dati da fare anche con il volontariato perché è importante e significativo avvicinare e sensibilizzare noi ragazzi ai problemi della prevenzione e della solidarietà, infatti, alcuni professori della nostra scuola si sono impegnati nel progetto “Le arance della salute” che ha coinvolto molti e ha fruttato un guadagno abbastanza proficuo che è stato devoluto all’associazione A.I.R.C. (associazione italiana della ricerca sul cancro). Anche se ci occupiamo spesso di argomenti impegnativi e importanti per lo sviluppo della nostra società, nella nostra scuola il divertimento non manca mai: indimenticabile l’esperienza della Pentolaccia 2008, durante la quale ci siamo travestiti da “fiorellini del prato” dando, così, vita reale al famoso quadro di Sandro Botticelli “ La Primavera”. Per partecipare alla manifestazione abbiamo avuto la collaborazione dei ragazzi dell’Istituto professionale “Chiarulli” di Acquaviva che hanno realizzato gli abiti e gli accessori dei personaggi del quadro. La nostra sfilata è stata accompagnata armoniosamente dal sottofondo musicale della “Primavera di Vivaldi”. Insomma l’avrete capito: noi della Dante non stiamo mai “con le mani in mano!” Elena De Giorgi & Maria Rosa Pesce 3L Insieme per… Il primo giorno di scuola è stato molto speciale per me, anche se ancora non mi sono abituato alle sorprese che ci riserva questa scuola. Vi parlo un po’ di quel giorno. Inizialmente ero agitato,poi stando tra amici, ho capito che mi sarei trovato bene. Leggendo questo articolo capirete cosa ho provato in quei momenti, per me, davvero speciali. L’incontro si è svolto presso la sede succursale dove siamo arrivati accompagnati dalle maestre delle scuole elementari, le insegnanti Anna Giulia Ferrante e Antonietta Forcillo. Ci siamo riuniti in gruppo e abbiamo ascoltato le parole significative della Preside, la Prof.ssa Francesca Santolla. Impazienti abbiamo atteso il momento in cui ci hanno chiamato e mi sono emozionato moltissimo, anche se dire moltissimo è dire poco. In quel momento ho provato felicità e un po’ di vergogna. Nei giorni seguenti Alcuni di noi pensavano che la scuola media fosse una passeggiata, ma non è così, io mi ero già fatto un’idea che avremmo dovuto impegnarci e studiare e infatti avevo ragione. Sono molto contento di frequentare questa scuola che offre a tutti noi tante sorprese. Michele Valerio 1E Anno X dicembre 2010 Giornalino della S.S.1°.G. “Dante Alighieri” Casamassima (BA) Il 15 settembre abbiamo cominciato una nuova avventura nella scuola media i nuovi insegnanti ci hanno accolto benissimo. A noi sono state dedicate molte canzoni,quella che mi è piaciuta di più è waka waka. La scuola ha organizzato per noi dei balli che ci hanno coinvolto e divertito. Io ero emozionato perché mi sentivo al centro dell’ attenzione . Pasquale Colapinto 1L Mercoledì 15 settembre: che emozione! Eravamo tutti riuniti presso le scuole primarie Marconi e Rodari, impazienti ed agitati, sperando con tutto il cuore di capitare in una classe con degli amici, dei conoscenti o semplicemente dei ragazzi con cui sarebbe stato facile fare amicizia. So per certo che alla partenza dalle rispettive scuole tutte le ragazze avevano iniziato a parlare, anche prima che si fossero viste. Arrivati alla scuola media, nel plesso della Succursale, ci siamo disposti nel grande cortile e abbiamo ascoltato con attenzione la nostra preside la Dott.ssa Francesca Santolla che ci ha spiegato il significato dello slogan della scuola: VOLARE ALTO. Nei prossimi tre anni gli insegnanti ci guideranno “a muovere le ali ” e noi saremo in grado di spiccare il volo. Dopo varie esibizioni di ballerini musicisti (tutti ragazzi e ragazze della scuola media), ci hanno consegnato dei fiori di carta che abbiamo poi attaccato all’albero della nostra classe. Anche questo ha un significato importante: ora siamo fiori, ma con il passare degli anni e con il cibo giusto diventeremo degli splendidi frutti. Dopo la manifestazione di accoglienza, sono arrivata in classe e mi sono seduta dove era opportuno che mi sedessi e ho pensato tra me e me… Inizio scuola? No… inizio vita!!! Sonia De Marzo 1L L’accoglienza è stata molto bella! Ci hanno fatto ridere e divertire con un ballo indiano molto simpatico e con la canzone di Shakira “WakaWaka” nella versione originale. Io la sera prima ero molto eccitata di passare alle medie e per questo non riuscivo a dormire. La mattina, prima di essere chiamata dalla Dirigente Scolastica, ho salutato i mie compagni delle scuole elementari e ho aspettato con ansia che pronunciassero il mio nome. Sono nella 1E e mi piacciono molto gli insegnanti di questa sezione perché sono molto disponibili e simpatici e spero di averli per tutti i tre anni! Michela De Cataldo 1E pag. 4 Siamo Teresa e Rocco della 1L e per noi quest’anno è iniziata una nuova avventura alla scuola “Dante Alighieri”. Per noi matricole sembrava come se fossimo i protagonisti di un film. Nel cortile della succursale c’era molto movimento: ragazzi emozionati, musica ad alto volume e tutti gli occhi puntati su di noi: le matricole! Questa festa è iniziata con il discorso della preside, Prof.ssa. Francesca Santolla, che ha illustrato la scuola media facendo riferimento al motto: “VOLARE ALTO”. Ha parlato di “accoglienza, integrazione, pari opportunità e di crescita umana” . Queste parole ci hanno dato una giusta spinta per affrontare il nuovo anno, impegnandoci nello studio. Dopo questo, con la Prof.ssa Verna e con l’orchestra, abbiamo cantato la famosissima canzone della cantante Shakira : “TSSAMINA MINA EH EH” (originale “WAKAWAKA”). Poi è arrivato il momento della formazione delle classi e per ultimi è toccato a noi, dato che siamo nel corso L. Abbiamo continuato a ballare ed è stato proprio divertente! Al termine dell’accoglienza, ci siamo diretti alla sede centrale. Appena arrivati, abbiamo attaccato i fiori che ci avevano consegnato, su un grosso albero nella nostra classe. Abbiamo conosciuto gli insegnanti che ci hanno spiegato in breve come sarebbe stato questo nuovo anno! Teresa Pesce & Rocco Liotino 1L La nostra Dirigente, la Prof.ssa Francesca Santolla, in un momento della Festa dell’Accoglienza 2010. Insieme per… La scuola La nostra scuola è intitolata a Dante Alighieri, un poeta vissuto nel 1300 che ha scritto una bellissima opera “La Divina Commedia”. La scuola media è molto bella: è composta da 15 aule, due laboratori, una palestra e un grandissimo auditorium. C’è la possibilità di scegliere il tempo normale o il tempo prolungato (30 o 36 ore settimanali). Io ho scelto il tempo prolungato per avere l’opportunità di approfondire gli insegnamenti e finora mi trovo bene. I miei professori sono tutti simpatici e sono felice di averli come insegnanti. Questa scuola mi piace! Francesco Monno 1L Anno X dicembre 2010 Giornalino della S.S.1°.G. “Dante Alighieri” Casamassima (BA) La scuola per me è un luogo di studio, ma anche di scherzi: non voglio essere frainteso! Per scherzi intendo raccontarsi ingenue barzellette durante la ricreazione. Certamente la scuola per me è anche studiare ma ciò non vuol dire leggere solamente e poi esporre la lezione e se non sai qualcosa esser e r imp r o ver at o dall’insegnante; per me imparare vuol dire esporre la lezione con semplicità e se non hai capito bene qualcosa che venga rispiegato tante volte fino a quando ti entra nella testa. Nicola Telegrafo 2L pag. 5 Facebook, Msn ed altri social network: pericoli in arrivo? La nostra generazione, definita anche generazione moderna o contemporanea, ha a disposizione moltissime innovazioni tecnologiche che ai tempi dei nostri genitori non esistevano. Il computer ha avuto una fortissima evoluzione in tutto il mondo e le aziende hanno inventato nuove funzionalità. Internet, per esempio, è diventato il mezzo di comunicazione più diffuso e, diciamoci la verità: non se ne può fare più a meno. Con internet si può fare di tutto dalle cose più utili alle cose più “degradanti” e inutili : si può ascoltare o scaricare musica, giocare, fare ricerche, trovare delle parole e poi anche creare siti vietati ai minori, siti che cercano di attirare l’attenzione della gente ingannandola. C’è poi messenger, detto anche Msn con cui delle presone si iscrivono inserendo un indirizzo e una password ed entrano in questo portale pieno di contatti con cui si può chattare comunicando virtualmente. E come dimenticare Facebook? Un altro social network, letteralmente “il libro delle facce” in cui chiunque voglia iscriversi deve inserire i dati personali che, però, non dimentichiamolo, possono essere anche falsificati. Molti dicono che è un sito sicuro e che puoi fare amicizie… Ma chi ti dà la certezLo speaker’s corner è un luogo za che dall’altra parte dello scherall’interno di Hyde Park, a Lon- mo ci sia veramente quella persodra, dove qualsiasi persona può na ? Attenti! manifestare liberamente il proRosanna Pesce 2L prio pensiero. È uno straordinario esempio di libertà di opinione, a cui anche la nostra redazione vuole ispirarsi. Non dimentichiamo che la libertà di pensiero è sancita dall’articolo 21 della nostra Costituzione. I baby-cantanti: piccoli talenti o protagonisti tv? Dal 2008 sono stati creati nuovi programmi televisivi: non semplici talent-show per persone adulte, ma per ragazzi e bambini; infatti consente a ragazzi di varie età di esibirsi cantando canzoni italiane ma anche inglesi. La prima conduttrice ad iniziare un programma del genere è stata Antonella Clerici che, su rai uno, iniziò con “Ti lascio una canzone”. Per la prima volta apparivano dei piccoli talenti, con voci molti belle, che cantavano i più grandi successi della canzone italiana. All’inizio fu un grande successo proprio perche entusiasmava il pubblico italiano. Ogni venerdì molti telespettatori si sintonizzavano sul canale per godersi ore rilassanti e ammirare questi piccoli “fenomeni”, accanto ad una conduttrice di successo. Un anno fa, invece, fu ideato un altro talent-show dedicato sempre ai più piccoli, dal titolo “Io canto” condotto da Jerry Scotti. Anche questo programma è bello e ha avuto molto successo ma adesso ….. ne abbiamo abbastanza!!!! Siamo stufi di dover vedere il mercoledì e il venerdì due programmi identici che trattano lo stesso argomento. Suppongo che ora questi programmi non vengano seguiti con lo stesso entusiasmo di una volta. Secondo me la televisione dovrebbe mandare in onda programmi nuovi e diversi e non sempre le solite edizioni ripetute. Cre- do poi che per quei ragazzi, esibirsi in tv sia un’ importante occasione e anche una bella esperienza che ricorderanno per tutta la vita, ma ci sono anche dei rischi come ad esempio delusioni, eccessiva competizione, abbandono degli studi, perdita dell’ ingenua freschezza dell’adolescenza. Ne abbiamo esempi di cantanti molto attuali, come Britney Spears, cantante di grande successo che, durante il periodo del massimo splendore della sua carriera, si è concessa piccoli “ sfizi” che l’hanno portata a perdersi nella tossicodipendenza. Quindi esibirsi sì, ma eccedere no! Rosanna Pesce 2L Al cinema escono sempre film nuovi, ma in questi ultimi anni sono usciti quelli in 3D o in HD. Secondo me sono molto più realistici e belli quelli in 3D, perché ti sembra di vivere in quella storia come un protagonista e ti diverti tantissimo! Io con una mia amica sono andata a vedere “Christmas Carols”, un film molto divertente: vedevi la neve che ti veniva in faccia e i fantasmi giravano intorno a te. A me è piaciuto molto questo film proprio per gli effetti speciali e spero che ne facciano altri così. Michela De Cataldo 1E