C`era una volta una piccola renna di nome ASTRINA, così piccola

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C`era una volta una piccola renna di nome ASTRINA, così piccola
Testi: Alice e Chiara da un’idea di Fra
C'era una volta una piccola renna di nome ASTRINA, così piccola che ancora non aveva le corna
ben formate, ma solo appena accennate sulla fronte.
In compenso già aveva un bel caratterino.... sapeva esattamente cosa le piaceva e cosa NO!
A scuola, con altre SETTE renne, studiava per entrare a far parte della futura squadra di renne che
trainano la slitta di BABBO NATALE.
Un giorno sarebbe stata un’ impeccabile RENNA NATALIZIA: esperta ed impettita, pronta a
spiccare il MAGICO volo ogni notte tra il 24 e il 25 Dicembre.
Per il momento, però, non trovava molto simpatica l'anziana renna incaricata di addestrare le
nuove leve.
Le sembrava troppo SEVERA, quasi fosse sempre ARRABBIATA, piena di pretese e molto dura con
le piccole allieve.
"Io mi sento PICCOLA e INSIGNIFICANTE" - diceva una compagna.
"Io ho PAURA" - piagnucolava un'altra.
"Ogni volta che mi dice che sto sbagliando, mi sento un'INCAPACE, ecco...!"
"Io ho paura di essere sgridata o cacciata dalla squadra..."
Queste erano le varie lamentele delle compagne di Astrina.
Lei stessa aveva molta paura della vecchia Nebbiosa (così si chiamava l'anziana maestra).
"Non è giusto! Perché la maestra si comporta così?” pensò Astrina.
Intanto però... le prime settimane di scuola erano volate.
Astrina e le compagne, ormai quasi abituate ai modi bruschi della burbera Nebbiosa, avevano già
IMPARATO tantissime cose:
Saltare in aria usando solo le zampe di dietro,
SLITTARE sul ghiaccio tutte insieme prima della frenata così da evitare di perdere per strada anche
solo un pacchetto REGALO...
Insomma, ci mancava SOLO… di IMPARARE A VOLARE! …E poi imparare ad arrivare fino alla LUNA,
curvare attorno alla STELLA POLARE senza far rovesciare la slitta... e... e... Accidenti, che
FATICACCIA!
Un giorno però arrivarono alla scuola nientepopodimenoche....... COMETA e SALTARELLO, due
delle renne ufficiali di Babbo Natale, in carica da ormai tantissimi anni.
Le piccole renne erano eccitate di avere quegli ospiti IMPORTANTI! E anche la maestra Nebbiosa li
accolse SORRIDENTE e FESTOSA.
Come? La severa e seria NEBBIOSA era capace di SORRIDERE?
Astrina chiamò da parte la renna Cometa, e le chiese: “Come mai con voi Nebbiosa è così ALLEGRA
e FELICE, mentre con noi è sempre arrabbiata e seria?”
Cometa SORRISE, e guardando lontano, a caccia di un antico ricordo, raccontò: “Anche con noi
Nebbiosa era seria e pretendeva sempre il massimo. Solo quando abbiamo iniziato a
trainare la slitta di Babbo Natale ci siamo rese conto che c'era un motivo se Nebbiosa si
comportava così. LEI sapeva che il COMPITO che ci aspettava sarebbe stato molto DIFFICILE e non
poteva RISCHIARE che per un nostro ERRORE qualche bambino non ricevesse il suo regalo il giorno
di NATALE. Solo dopo molti anni ho capito quanto fosse una brava insegnante.”
Da quel giorno ASTRINA cominciò a vedere la maestra Nebbiosa con occhi diversi.
Quando urlava: “SILENZIO! Sto spiegando!” sapeva che la maestra voleva che tutte le RENNE
IMPARASSERO bene la lezione. Quando Nebbiosa pretendeva un salto o una corsa in più, era
perché sapeva che le sue piccole allieve POTEVANO FARCELA.
Si avvicinava il giorno di NATALE e Astrina, assieme alle altre renne, stava preparando la festa di
chiusura dell’anno scolastico.
Tutte le renne si davano da fare a preparare gli addobbi.
Arrivò il giorno della FESTA di fine anno, prima che Babbo Natale insieme alle renne esperte
COMETA, BALLERINA, FULMINE, DONNOLA, FRECCIA, SALTARELLO, DONATO E CUPIDO, spiccasse il
volo per portare i doni a tutti i bambini del mondo.
Davanti a quella sorpresa e a tutto quell'affetto inaspettato, a Nebbiosa scese una LACRIMA.
Astrina si avvicinò alla maestra e le disse: “Grazie maestra per tutte le cose che ci hai INSEGNATO.
Qualche volta però quando gridi o ti arrabbi, io prendo un po' DI PAURA e mi pare di non riuscire a
IMPARARE.”
Nebbiosa ascoltò ATTENTAMENTE Astrina…e quelle parole la fecero RIFLETTERE SUL SUO
COMPORTAMENTO.
Guardando commossa le sue allieve, disse: “Avete fatto bene a parlarmi delle vostre emozioni.
Avete RAGIONE, a volte sono severa, ma lo faccio perché vorrei che voi TUTTE esprimeste i talenti
che avete. So quanto ognuna di voi è SPECIALE. Vi voglio bene sapete. Da oggi in poi però vi
prometto che cercherò di essere più GENTILE.”
Le piccole renne si sentirono capite e dal quel giorno le lezioni di Nebbiosa non erano più le stesse
perché ognuno aveva trovato il coraggio di esprimere le proprie emozioni.