Sezione anagrafica - Osservatorio Nazionale Distretti Italiani
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Sezione anagrafica - Osservatorio Nazionale Distretti Italiani
Sezione anagrafica Denominazione Distretto del Mobile della Brianza Sede del Distretto L’ambito territoriale del distretto del mobile della Brianza, definito con delibera della Giunta della Regione Lombardia del 16 marzo 2001, è concentrato nelle province di Como (16 comuni, il cui centro principale è Cantù) e di Milano (20 comuni, il cui centri principali sono Desio e Seregno), con una superficie totale di 258 kmq. I comuni del distretto Provincia di Milano Albiate, Arcore, Barlassina Biassono, Bovisio-Masciago, Carate Brianza, Cesano Maderno, Desio, Giussano, Lazzate, Lentate Sul Seveso, Lissone, Macherio, Meda, Misinto, Seregno, Seveso, Sovico, Varedo, Verano Brianza. Provincia di Como ALZATE BRIANZA, ANZANO DEL PARCO, AROSIO, BRENNA, CABIATE, CANTÙ, CARIMATE, CARUGO, CUCCIAGO, FIGINO SERENZA, INVERIGO, MARIANO COMENSE, NOVEDRATE, ROVELLASCA, ROVELLO PORRO, TURATE Specializzazione produttiva Il distretto Legno Arredo della Brianza Comasca e Milanese è specializzato nella produzione di mobili e oggetti in legno, nonché di mobili in metallo e complementi di arredamento, prodotti che tradizionalmente si distinguono sia per la qualità dei materiali e delle rifiniture, sia per il design e lo stile. In Brianza, si producono mobili da circa due secoli e lo spettro delle produzioni è piuttosto ampio. Dell’industria fanno parte imprese che producono prodotti finiti, soprattutto mobili in legno e imbottiti “per la camera da letto” e “per il salotto” (mobili, sedie, divani, tavoli, camere da letto, infissi, pavimenti). Sono presenti tuttavia anche produzioni di mobili per ufficio (che oltre ad avere un cliente di tipo differente sono caratterizzati da materiali più hi-tech), e di cucine, produzioni di componenti (vernici, collanti, materie plastiche, minuteria metallica e ferramenta, produttori di macchine per la lavorazione del legno, produttori di tessuti, …) e di macchine per la lavorazione del legno nonché imprese di servizi (trasporti, logistica, amministrazione, servizi bancari e finanziari, ecc.). Il distretto, dunque, gestisce nel suo complesso più fasi produttive, non solo l’assemblaggio dei mobili, ma anche l’intaglio, l’intarsio, la lucidatura, la laccatura, la doratura, la lavorazione di vetri, metalli, plastiche, imbottiture, ecc. Consistente è anche il numero di imprese specializzate in produzioni complementari (componenti meccanici, plastica, vetro) e specializzate nei componenti d’arredo (lampade, etc.). Ambiti merceologici del Distretto del mobile della Brianza 31 FABBRICAZIONE DI MOBILI 31.01.10 Fabbricazione di sedie e poltrone per ufficio e negozi 31.01.21 Fabbricazione di altri mobili metallici per ufficio e negozi 31.01.22 Fabbricazione di altri mobili non metallici per ufficio e negozi 31.02.00 Fabbricazione di mobili per cucina 31.03.00 Fabbricazione di materassi 31.09.10 Fabbricazione di mobili per arredo domestico 31.09.20 Fabbricazione di sedie e sedili (esclusi quelli per aeromobili, autoveicoli, navi, treni, ufficio e negozi) 31.09.30 Fabbricazione di poltrone e divani 31.09.40 Fabbricazione di parti e accessori di mobili 31.09.50 Finitura di mobili 31.09.90 Fabbricazione di altri mobili (inclusi quelli per arredo esterno) Ente di riferimento e/o Rappresentante di Distretto CLAC - Centro Legno Arredo Cantù Via Borgognone 12 – 22063 Cantù (CO) Tel +39 031 713114 - Fax +39 031 713118 Sito web: www.clacsrl.it – E-mail: [email protected] Riconoscimento regionale e Normativa di riferimento Il distretto è stato riconosciuto dalla Regione Lombardia, con deliberazione della Giunta Regionale del 16 marzo 2001, ai sensi della legge 317, art. 36, del 5 ottobre 1991, e successive modificazioni e integrazioni. Leggi Regionali: • Legge Regionale del 22 febbraio 1993, n. 7 “Interventi per lo sviluppo e l’innovazione delle piccole imprese”, in attuazione della legge del 5 ottobre 1991, n. 317. • Legge Regionale del 5 gennaio 2000, n. 1 “Riordino del sistema delle Autonomie in Lombardia” – Attuazione del D.Lgs. 31 marzo 1998, n. 112. Delibere della Giunta Regionale: • Delibera Giunta Regionale del 26 marzo 2004, n. 7/16917 “Individuazione del metadistretto industriale ICT – Information and Comunication Tecnology – in attuazione dell’art. 3 della L.R. del 22 febbraio 1993, n. 7, come sostituito dall’art.2, comma 2 della L.R. del 24 marzo 2003, n. 3”; pubblicata sul BURL del 3 maggio 2004. • Delibera Giunta Regionale del 29 novembre 2002, n. 7/II384 “Criteri per l’organizzazione e lo sviluppo dei distretti industriali, in attuazione della L.R. del 5 gennaio 2000, n. 1” (BUR n. 50 del 12 dicembre 2002). • Delibera Giunta Regionale del 22 marzo 2002, n. 7/8512 (BUR n. 14 del 2 aprile 2002) attuativa della L.R. 35/96: Bandi relativi alle procedure e modalità per la presentazione di progetti, valutazione, concessione, erogazione e revoca dei contributi, relativi alle misure di intervento ex art. 3 comma 3-ter, L.R. 35/96. • Delibera Giunta Regionale del 5 ottobre 2001, n. 7/6356 “Individuazione dei metadistretti industriali distretti/tematici, in attuazione della L.R. del 5 gennaio 2000, n.1”. • Delibera Giunta Regionale del 16 marzo 2001, n. 7/3839 “Individuazione dei distretti industriali di specializzazione produttiva ed approvazione delle linee di indirizzo per la definizione dei criteri per la individuazione dei distretti tematici/meta distretti” in attuazione della L.R. del 5 gennaio 2000, n. 1. • Delibera Giunta Regionale dell’8 novembre 1996, n. 6/20267 “Approvazione dello stato di attuazione dei programmi di sviluppo dei distretti industriali e dei relativi progetti di intervento. Conferma, in base ai dati ISTAT 1991, dei distretti industriali individuati con la D.G.R. del 17 novembre 1993, n. 5/43192, ai sensi degli articoli n. 36 della Legge 317/91 e n. 3 della L.R. 7/93. Approvazione dei progetti esecutivi presentati in aggiornamento ai programmi di sviluppo dei distretti già approvati e concessione dei relativi contributi. Revoca dei contributi regionali per i progetti d’intervento ammessi al finanziamento ma non avviati”. • Delibera Giunta Regionale del 7 marzo 1995, n. 5/64928 “Approvazione di programmi di sviluppo dei distretti industriali predisposti in base alla L.R. 7/1993 e concessione dei contributi regionali per l’attuazione dei relativi progetti di intervento”. • Delibera Giunta Regionale dell’11 ottobre 1994, n. 5/58128 “Modifiche ed integrazioni ai comitati dei distretti industriali istituiti con D.G.R. del 21 giugno 1994, n.5/54120”. • • • Delibera Giunta Regionale dell’11 ottobre 1994, n. 5/58120, Integrazione alla D.G.R. del 17 novembre 1993, n. 5/43192 “Istituzione del distretto industriale n. 21 Basso Mantovano – Carpenteria metallica – macchine agricole e costituzione del relativo comitato di distretto”. Delibera Giunta Regionale del 21 giugno 1994, n. v/54120 “Istituzione dei comitati dei distretti industriali” in attuazione della D.C.R. del 9 febbraio 1994, n. v/1049. Delibera Giunta Regionale del 17 novembre 1993, n. v/43192 “Individuazione dei distretti industriali” in base all’art. 36, Legge del 5 ottobre 1991, n. 317 e art. 3 L.R. del 22 febbraio 1993, n. 7 “Proposta di deliberazione consiliare relativa agli indirizzi e priorità per la promozione dei programmi di sviluppo dei distretti industriali”. Delibere Consiglio Regionale Delibera Consiglio Regionale del 9 febbraio 1994, n. v/1049 “Indirizzi e priorità per la promozione dei programmi di sviluppo dei distretti industriali”, art. 36, Legge del 5 ottobre 1991, n. 317 e art. 3 L.R. del 22 febbraio 1993, n. 7. Decreti Direttore Generale Decreto del Direttore Generale del 14 ottobre 1997, n. 64591 “L.R. del 22 febbraio 1993, n. 7, art. 3 “Approvazione dei progetti presentati in aggiornamento ai programmi di sviluppo dei distretti (D.G.R. del 7 marzo 1995, n. 5/64928, del 15 dicembre 1995, n. 6/6393 e dell’8 novembre 1996, n. 6/20267) e concessione dei relativi contributi”. Il Distretto non aderisce alla Federazione Distretti Italiani Dati quantitativi N. Imprese (2009) N. Imprese fino a 49 addetti (2008) N. Addetti (2008) Export 2009 (Ml Euro) 2.370 3.750 (98,40%) 27.084 1.331 Var.% Imprese (2009/2007) Var.% Imprese fino a 49 addetti (2008/2007) -41,80 -6,53 Var.% Addetti (2008/2007) +0,63 Var.% Export 2009/2008 -22,57 Dati qualitativi Breve presentazione e descrizione del Distretto In Brianza, si producono mobili da circa due secoli. Lo stimolo iniziale fu costituito dalla diffusione delle prime dimore della borghesia milanese, il cui arredamento richiedeva mobili in stile di alta qualità e dalla costruzione della Villa Reale a Monza. L’industria, fino alla Seconda guerra mondiale aveva una connotazione prettamente artigianale: solo in seguito si avviò una industrializzazione dei processi produttivi. Alla produzione artigianale del mobilio si affiancarono in via collaterale un complesso di altre attività: l’intaglio, l’intarsio, la lucidatura, la laccatura, la doratura, l’imbottito, la lavorazione del metallo, dei marmi, dei vetri e dei cristalli; nonché imprese commerciali dedite alla vendita di materie prime, di ferramenta e ottonami, di tessuti. Il territorio diede vita ad una “area sistema” integrata e diversificata per l’arredamento, dove le relazioni intersettoriali e infrasettoriali costituivano la regola. Un reticolo di piccolissime imprese collegate fra loro da relazioni di interdipendenza e complementarità. Il distretto ha vissuto una fase di sviluppo fino alla fine degli anni ‘60, con un andamento eccezionale nell’immediato periodo postbellico, fra il 1945 ed il 1960, connesso alla rapida crescita del reddito delle famiglie italiane e al fenomeno dell’inurbamento, che hanno fatto decollare la domanda dei beni del “sistema casa”. L’industria del mobile brianzolo si ampliò in volumi prodotti e per il numero di imprese, dal momento che la tecnologia artigianale non poneva barriere all’ingresso. Il limitato investimento necessario poneva inoltre pochi vincoli sul piano finanziario, e la presenza delle “Esposizioni” (iniziative consortili sul piano distributivo) non richiedeva neanche un contatto diretto col mercato finale. Le caratteristiche competitive sono state pertanto per decenni il “saper fare”, sostenuto anche dalla formazione professionale, basata sulla Scuola Arti e Mestieri, costituita nel 1882. A partire dagli anni ‘70 il numero delle imprese ha cominciato a ridimensionarsi, così come l’occupazione. Si è avviato da allora un processo di trasformazione, che nella prima fase ha comportato il diffondersi del processo della subfornitura, guidato da alcuni protagonisti della filiere, ed un riposizionamento del sistema di prodotto sul “su misura” (che richiede un contatto diretto col cliente finale, in passato pressoché assente) per poi passare al “su disegno”, personalizzando il prodotto sempre di più sulle esigenze del singolo cliente. Negli anni 90, inoltre, in una fase che non è ancora conclusa, il distretto ha dovuto affrontare i cambiamenti profondi del sistema tecnologico (automazione flessibile, lean production, …), della domanda (esigenze sempre più personalizzate dei consumatori italiani e stranieri), della competizione (competitori esteri) e del sistema distributivo (GDO, franchising, …). Dell’industria fanno parte imprese che producono prodotti finiti (soprattutto mobili, sedie, divani, tavoli, camere da letto, infissi, pavimenti) ma anche componenti (vernici, collanti, materie plastiche, minuteria metallica e ferramenta, produttori di macchine per la lavorazione del legno, produttori di tessuti, …). Il distretto gestisce nel suo complesso più fasi produttive, non solo l’assemblaggio dei mobili, ma anche l’intaglio, l’intarsio, la lucidatura, la laccatura, la doratura, la lavorazione di vetri, metalli, plastiche, imbottiture, ecc. Molte imprese sono poi specializzate nei componenti d’arredo (lampade, etc.). Le imprese del distretto sono mediamente molto piccole e la dimensione artigianale è dominante ma il sistema è al tempo stesso fortemente polarizzato, con la presenza di alcune grandi imprese, spesso leader a livello nazionale ed internazionale ed un consistente nucleo di imprese medie. Le grandi imprese eseguono gran parte delle fasi produttive al loro interno; si caratterizzano per il livello elevato delle tecnologie adottate, la qualità, l’innovazione, l’R&S, e il ruolo di leadership nella filiera. Le imprese medio-piccole hanno una connotazione artigianale ma sono in grado di produrre comunque su grandi lotti. I loro fattori competitivi principali sono l’efficienza e la flessibilità dei processi. Le imprese artigianali in alcuni casi, non dispongono di capacità commerciali e progettuali ma hanno comunque capacità tecniche e creative elevate, che consentono loro di operare per studi professionali di prestigio. In altri casi, hanno anche capacità progettuali e commerciali e fanno lavori su misura su loro portafogli clienti. In altri casi, infine, sono specializzate su produzioni in serie di beni di media qualità, che commercializzano attraverso enti consortili: queste ultime, tra le imprese artigiane, sono le più fragili. A fronte di un mercato fortemente differenziato dal punto di vista qualitativo, le imprese brianzole operano per lo più nella fascia medio alta puntando principalmente sulla differenziazione qualitativa del prodotto. Tale specificità è riconducibile all’alto potenziale creativo del sistema produttivo e alle forti competenze tecniche e professionali presenti sul territorio. Il principale asset competitivo del distretto è rintracciabile infatti nell’attività di progettazione e design, che dà contenuto estetico e tecnico ai prodotti. Il sistema distrettuale gioca in questo senso un ruolo molto importante: il rapporto di collaborazionecompetizione che caratterizza i legami fra imprese tende a favorire un processo di innovazione continuo ed una capillare e veloce diffusione dell’innovazione e del design. Attraverso rapporti di collaborazione di diversa natura (dal semplice contatto al più complesso design congiunto di prodotti e processi) si possono generare flussi di informazioni e conoscenze di stimolo per le imprese. Gli attori del processo di diffusione dell’informazione sono molteplici: dai rappresentanti di prodotti, ai produttori di macchinari, ai designer. Nel distretto ha giocato un ruolo chiave il ricorso a designer esterni e in questo senso la vicinanza con Milano ha da sempre rappresentato un fattore critico di successo. Inoltre, un ruolo importante è ricoperto dal Salone del Mobile di Milano, che rappresenta importanti occasioni di aggiornamento sia sulle tecnologie, che sui materiali e sul design. Infine, rilevante appare anche il turn-over di personale tecnico tra i produttori nel processo di disseminazione delle conoscenze e delle competenze. La condivisione del capitale umano è infatti un importante valore. Nel distretto si è dunque sviluppato un circolo virtuoso dell’innovazione e del design che consente alle imprese distrettuali di raggiungere ottimi livelli qualitativi. Tale circolo può essere così schematizzato: 1. I grandi investimenti di design attivano molte risorse professionali interne ed esterne alle imprese. 2. Le imprese più innovative creano economie esterne per tutto il settore perché: a) alimentano una domanda di grandi designer; b) fanno tendenza; c) formano designer nei propri uffici progettazione/sviluppo che spesso si mettono in proprio o si trasferiscono in imprese che aspirano a migliorare la qualità del loro design; d) fissano nuovi standard per i fornitori di materie prime, semilavorati, componenti e prototipisti di cui si servono tutte le imprese. 3. Molte piccole imprese ricorrono a consulenti esterni non solo per lo sviluppo iniziale dell’idea, ma anche per i servizi direzionali e di sviluppo del progetto, ruolo rivestito dall’ufficio progettazione/sviluppo nelle aziende più strutturale. Il Distretto si è da sempre contraddistinto per la propria volontà di un continuo miglioramento, una ricerca che lo ha trasformato negli anni come uno dei territori produttivi più interessanti e di successo nel panorama internazionale. La ricerca di prodotto, la formazione del personale, i processi produttivi, logistici, gestionali e commerciali, sono solo alcune delle aree di intervento su cui si concentrano gli investimenti delle imprese del settore, peraltro limitati a causa della particolare struttura imprenditoriale del Distretto, caratterizzato da numero elevatissimo di imprese dalle limitate dimensioni aziendali e finanziarie. L'anello probabilmente più debole dell'area distrettuale riguarda i produttori (prevalentemente a base artigianale) di mobili tradizionali ed in stile. Nonostante le elevate competenze e la qualità intrinseca di molti prodotti, la dimensione ridotta della maggior parte delle imprese, la minore proiezione sui mercati internazionali ed il cambiamento di gusti sul mercato interno hanno portato, e sempre più porteranno in futuro, a spazi di crescita particolarmente ridotti per questo tipo di produttori. Lo scenario appare meno compromesso per quanto riguarda i produttori di mobili moderni, che includono sia i leader sia imprese di minori dimensioni, che basano il loro fatturato prevalentemente sul mercato nazionale e sulle produzioni su commessa. Patto per lo sviluppo del Distretto Strategie di sviluppo del Distretto Organismi di rappresentanza e di governance distrettuale Presenza di centri servizio a supporto delle attività e delle strategie distrettuali Sviluppano iniziative specifiche di vario tipo i seguenti Centri servizio: Progetto Brianza – Associazione con l’obiettivo di rafforzare l’immagine del territorio (assistenza per individuare nuovi mercati e prodotti; campagne pubblicitarie, etc.) Qualità Cantù – Centro di propulsione e coordinamento delle attività artistiche e tecniche per la produzione del mobile. CR&S di Lissone (Centro di Ricerca e Sviluppo per il settore del mobile e dell’arredamento) Svolge attività di orientamento, controllo e certificazione della qualità. CLAC (Centro Legno e Arredo di Cantù) – Centro di promozione del design globale (design, comunicazione e marketing). Mira a promuovere il design via azioni di supporto tecnologico all’innovazione con pubblicazioni, manifestazioni, etc. Per rispondere in modo efficace alle esigenze delle imprese del settore legno-arredamento in termini di sostegno nei processi di miglioramento continuo e per lo sviluppo dei Distretti Industriali di riferimento nel 1992 è nato il CLAC - Centro Legno Arredo Cantù, fondato grazie alla legge regionale n.72/89 del 15/12/89 “Partecipazione Regionale alla realizzazione di un centro servizi nella città di Cantù”. CLAC opera in collaborazione e al servizio delle Istituzioni e delle realtà associative e di categoria e svolge la propria attività a favore delle piccole e medie imprese e delle aziende artigiane del settore legno-arredamento, proponendo servizi per lo sviluppo delle loro attività nel campo dell’innovazione tecnologica, del design, della formazione professionale, del marketing, della promozione commerciale in forma collettiva e su richiesta specifica. CLAc è in grado di offrire un ricco portafoglio di servizi diretti alle aziende del settore Legno Arredo nei seguenti ambiti: comunicazione e promozione: è in grado di offrire un supporto alle imprese per tutte le esigenze di comunicazione e promozione; attraverso il Laboratorio di Comunicazione Multimediale garantisce un efficace servizio di progettazione e realizzazione di prodotti innovativi e tecnologicamente di grafica bidimensionale (cataloghi, listini, brochures, manifesti); grafica tridimensionale (disegni CAD, rendering); immagine di impresa (marchi, loghi, modulistiche, segnaletiche); allestimenti (progetto e realizzazione di spazi espositivi); web e multimedia (siti internet, CD rom multimediali). organizzazione di Fiere e collettive nazionali ed internazionali: offre un servizio di progettazione, organizzazione e coordinamento di operazioni fieristiche nazionali e internazionali per le PMI e le imprese artigiane del settore mobile-arredamento. La collaborazione con Federlegno Arredo, ICE (Istituto Commercio Estero), Promos Camera di Commercio di Milano, Camera di Commercio di Como, Regione Lombardia, garantisce un supporto istituzionale alle iniziative fieristiche organizzate. formazione del personale: è in grado di supportare le imprese nei processi di formazione ed aggiornamento professionale del personale dipendente. ricerca di Finanziamenti agevolati: offre alle imprese del settore mobilearredamento un servizio di consulenza per la ricerca e la preparazione di richieste di contributi ed agevolazioni (regionali – statali e comunitarie) utili per la realizzazione di programmi di investimento. posizionamento di prodotto: offre alle imprese un servizio di consulenza per la valutazione del posizionamento strategico di prodotto, al fine di definire nuove strategie di offerta di prodotto e servizio. ricerca ed applicazione di materiali innovativi: CLAc è in grado di offrire assistenza e consulenza nei percorsi di ricerca e applicazione di materiali innovativi nel settore legnoarredamento. Lo sviluppo di questa attività viene finanziata attraverso appositi fondi europei, nazionali e regionali, dedicati alla realizzazione di progetti che si concentrano su tematiche quali: ospitalità eventi: la sede di CLAC è in grado di offrire ospitalità alle aziende che intendono organizzare mostre, manifestazioni, seminari, preview fieristiche, press events. CLAC - Centro Legno Arredo Cantù Via Borgognone 12 – 22063 Cantù (CO) - Tel +39 031 713114 - Fax +39 031 713118 Sito web: www.clacsrl.it E-mail: [email protected] L’Unione Industriali di Como rappresenta e tutela gli interessi delle imprese industriali associate, presta loro una numerosa serie di servizi nella gestione quotidiana dei principali problemi aziendali ed è impegnata in numerose attività sul proprio territorio anche al fine di creare un contesto ambientale favorevole al consolidamento ed allo sviluppo delle attività industriali. Unione Industriali di Como Via Raimondi, 1 22100 Como - Tel: 031/234111 - Fax: 031/234250 Sito web: www.unindustria.co.it e-mail: [email protected] Confartigianato Imprese di Como agisce sul territorio per far sì che gli artigiani possano discutere delle loro problematiche e programmare così una politica sindacale di tutela e di difesa del settore. La Confartigianato Imprese di Como, nata nel 1948 da un gruppo di Artigiani che nel tempo hanno contribuito a far crescere la struttura e a renderla estremamente articolata con la costituzione di vari bracci operativi, è attiva nella politica sindacale a tutela del settore, e per meglio incidere nelle scelte di politica nazionale e regionale aderisce dal 2 giugno 1985 alla (Confartigianato). Unione Industriali di Como Via Raimondi, 1 22100 Como - Tel: 031/234111 - Fax: 031/234250 Sito web: www.unindustria.co.it e-mail: [email protected] Ente mostre di Monza e Brianza è una vetrina del territorio, espressione della produzione artigiana del settore del mobile e del complemento d’arredo della Brianza e veicolo per far conoscere l’artigianato brianteo e, più in generale, lombardo nel resto del mondo. Ente mostre di Monza e Brianza ha come obiettivo l’organizzazione di attività di promozione del prodotto artigiano, e soprattutto di artigianato d’eccellenza, sia attraverso manifestazioni organizzate sul territorio, sia attraverso interventi sui mercati esteri che hanno fatto conoscere i prodotti degli artigiani nel mondo. Ente mostre di Monza e Brianza Viale G. B. Stucchi, 64 20052 Monza (Mi) - Tel: 039/2842310 - Fax: 039/2842312 Sito web: www.miaentemostre.com - e-mail: [email protected] Lario Fiere è una struttura articolata e flessibile, ben radicata in un territorio ricco di potenzialità e fervido di iniziative. Affermato polo fieristico e luogo ideale di incontro per le aziende e per il grande pubblico. Vetrina qualificata per la presentazione e la commercializzazione di prodotti, sede naturale di congressi, concerti, appuntamenti sportivi, sociali e culturali. Lario fiere dispone di moderne tecniche e competenze che permettono di proporsi per l’organizzazione e l’allestimento Lario Fiere ELMEPE Erba Viale Resegone 22036 Erba (Co) - Tel: 031/6371 - Fax: 031/637403 Sito web: www.lariofiere.com – e-mail: [email protected] Importante sostegno alle imprese del distretto proviene dalla Cassa Rurale ed Artigiana di Cantù - Banca di credito cooperativo, fondata nel 1907 con lo scopo di “migliorare la condizione morale ed economica dei soci mediante operazioni di credito”. Fedele al proprio compito di fornire aiuti agli artigiani, la politica seguita è sempre stata quella di finanziare l’attività economica del territorio mantenendosi nei limiti del risparmio disponibile per gli investimenti. Alla base dello sviluppo dell’Istituto rimane la fiducia di soci e clienti, coniugata con la capacità della Cassa Rurale di Cantù di interpretare e soddisfare le nuove esigenze del mondo imprenditoriale e dei risparmiatori. CRA Cassa Rurale ed Artigiana di Cantù - BCC Corso Unità d'Italia, 11 22063 Cantù (Co) - Tel: 031/719111 - Fax: 031/711550 Sito web: www.cracantu.it - e-mail: [email protected] LE ISTITUZIONI Le istituzioni rilevanti per il distretto sono numerose. Le associazioni locali imprenditoriali (Assolombarda, API di Como e Milano, Unione Artigiani di Como e di Milano, Unione Industriali di Como, di Monza e della Brianza) svolgono un importante compito di coordinamento e offrono consulenza in campo sindacale, previdenziale, tutela ambientale, legislazione del lavoro, formazione professionale, finanziamenti e incentivi, commercio estero, urbanistica, brevetti, disciplina dei trasporti, etc. Un ruolo ugualmente importante svolgono le Camere di Commercio. Sempre più importante diventa poi l’ICE, vista la crescente internazionalizzazione. Nel distretto opera inoltre la FederLegno-Arredo, associazione settoriale aderente a Confindustria. Questa tutela gli interessi generali del settore, promuove forme di collaborazione tra le imprese rappresentate, sviluppa attività promozionali, cura iniziative in tema di formazione professionale, assiste le imprese in tema di rapporti di lavoro, elabora e diffonde statistiche e analisi. SOGGETTI MISTI PUBBLICO-PRIVATI I principali soggetti misti pubblico-privati operano nel campo della distribuzione. Si possono citare, tra le iniziative principali: PAC, Consorzio Produttori Artigiani Canturini – Si occupa della vendita all’estero delle imprese aderenti; effettua acquisti di materie prime/semilavorati per i consorziati; organizza mostre e fiere. Esposizioni Permanenti – Associazioni di artigiani locali che provvedono ad affittare spazi espositivi comuni. Progetti: eseguiti – in fase di realizzazione – proposti; Risultati dei Progetti realizzati