Olmo 78 - Comune di Diamante

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Olmo 78 - Comune di Diamante
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l’Olmo
8
n.78- Febbraio 2009
L’Ago che vogliamo
Cristian per sempre- La partita Ago e Friend’s day
di Gaetano Bruno
di Giovanni Amoroso
Da quando Cristian se n’è andato nella maniera tragica e impensabile che
tutti ricordiamo, l’affetto, la simpatia, l’attenzione che lui sempre riversava
verso chiunque incontrasse sul suo cammino, gli sono tornate indietro,
come se vantasse dei crediti nei confronti di tutti di noi.
Perché se è vero che Cristian era l’amico di tutti forse non tutti eravamo
amici di Cristian, non tutti lo prendevamo sul serio, non tutti lo ascoltavamo quando proponeva i suoi dilemmi. Cristian era visto come un personaggio di questo villaggio e un po’ personaggio a suo modo lo era, eppure, da eroe silenzioso, una piccola formica operaia, ha lasciato un grande
esempio di correttezza e di responsabilità per come viveva la vita, che
rappresenta il suo vero messaggio.
Che tutti o in tanti partecipiamo alle manifestazioni che si stanno susseguendo in suo ricordo, questo importa relativamente. Bisogna invece fare
in modo che venga tramandato chi era l’uomo Cristian, quali erano i suo
valori, come aveva deciso di vivere la sua vita, quale era il suo impegno
sociale, come si impegnava senza sosta nel lavoro.
A mia memoria Cristian non era un patito di calcio.
E con ciò non voglio assolutamente dire che giocare una partita in suo
ricordo sia sbagliato. E’ stato un pomeriggio divertente, di aggregazione,
un momento goliardico come Cristian sapeva essere che ha riportato alla
mente, però solo uno degli aspetti del carattere di Ago.
E’ stato un peccato dover rimandare la partita più volte tanto da non permettere a molti dei suoi amici più intimi di partecipare ma alla fine si è rivelata una scelta giusta perché giorno 6 gennaio al Fratelli Oliva c’era un
sole forte e caldo che ha reso agevole lo svolgimento della gara anche se
non c’è stato l’afflusso di pubblico che ci si aspettava.
Ma sono altri i segni che ho colto in questa vicenda e sono più marginali
rispetto all’evento in sé.
Ad esempio la scritta sul muro del campo “Ago Cristiano per sempre”.
murales come quello che gli amici avevano dichiarato di voler realizzare
in paese dove i colori e le forme avrebbero dovuto tracciare il quadro completo della figura di Cristian ma che la burocrazia ha messo in stand-by.
Per fortuna in questi casi, il gesto anarchico arriva ad appagare la voglia
di lasciare un segno evidente dell’affetto oltre ogni barriera fatta di carte e
permessi. E così l’affetto verso Cristian, la volontà di tenere vivo il suo
ricordo è nelle proposte di intitolargli una strada, una piazza, così come
dalla rete internet è stato più volte proposto.
Ricordare significa scrivere la storia e una partita della quale sinceramente e giustamente nessuno ricorderà risultati e marcatori (ad eccezione del
rigore all’incrocio dei pali calciato dal fratello Nicola), è solo un momento
evocativo. Ricordare Cristian, la sua vita e anche le circostanze della sua
morte, significa prenderlo a modello perché ciò che è successo a lui non
accada più a nessuno.
Ben vengano le partite di calcio, le serate di musica in suo onore, ma
credo sia giusto e doveroso fare qualcosa in più, qualcosa che resista allo
scorrere del tempo, qualcosa che oltre a ricordare il suo nome e la sua
persona sia da deterrente perché il destino amaro di Cristian non sia il
destino di altri ragazzi.
Se ne parlava il mese scorso durante la conferenza in memoria di un altro
giovane scomparso in tragiche circostanze: Giorgio Gallo. Nel suo nome
è stato intitolato il forum delle associazioni che purtroppo, dopo più di un
anno, resta un contenitore vuoto che si fregia nobilmente del nome di un
altro eroe del nostro tempo, ma che di fatto non gli rende merito. Anche su
questo c’è da riflettere.
E se mi è concesso, proprio perché la nostra comunità deve essere unita
e viaggiare, attraverso il dialogo verso una crescita costante e continua,
dalle pagine del giornale cittadino lancio la proposta al sindaco, all’assessore alla pubblica istruzione e a tutta la giunta: istituire una borsa di studio in ricordo di Cristian e Giorgio per agevolare il prosieguo degli studi a
ragazzi che dimostrano di avere le capacità ma non dispongono dei mezzi
economici.
Evitare spese evitabili e destinare 10-20 mila euro all’anno per due o quattro ragazzi che vogliono proseguire gli studi post-diploma ma non ne
hanno le possibilità. Così eviteremo che altri ragazzi come Cristian debbano sottostare alle regole del lavoro più o meno nero e che altri ragazzi
come Giorgio debbano invece inseguire sogni lontani. Sono certo che
anche Cristian e Giorgio sarebbero d’accordo.
l’Olmo
n. 78 - anno 8 Febbraio 2009
Direttore Editoriale: Ernesto Magorno
Direttore Responsabile: Francesco Cirillo
M E N S I L E D I I N F O R M A Z I O N E E C U L T U R A D E L L A R I V I E R A D E I C E D R I
A C U R A D E L L ’ A M M I N I S T R A Z I O N E C O M U N A L E D I D I A M A N T E E C I R E L L A
Pasqua
L’ultima
Il 6 gennaio, giorno dell’Epifania, il
sole è tornato a far capolino fra le
nuvole, la pioggia ha dato una tregua
che ha consentito la praticabilità del
campo, che seppure un po’ allentato
presentava solo una pozzanghera
nella metà campo di sinistra.
Alle 14:45 tutto era pronto per ricordare nel migliore dei modi il giovane
Cristian Marra scomparso la sera di
un tragico venerdì dello scorso mese
di maggio, sono passati già poco
meno di nove mesi. Il ricordo è ancora vivo per tutti, in particolare per i
suoi familiari, in primis la madre
Alfreda, presente sugli spalti, in
campo, invece, i fratelli Nicola e
Franco.
Presente anche una rappresentanza
del Consiglio Comunale con in testa il
Sindaco, Ernesto Magorno, poi gli
assessori Maiolino e Maulicino ed i
Consiglieri Casella (in campo),
Cavalcanti e Liserre.
Il maltempo, causa dei rinvii, ha purtroppo impedito ad alcuni amici di
Cristian, residenti fuori Diamante per
studio o per lavoro, di prendere parte
al memorial che aspettavano da
tempo e che come altre iniziative pre-
cedentemente organizzate volevano
contribuire a realizzare.
Hanno risposto in tanti all’appello,
fuori e dentro il campo.
L’incasso della gara (€ 669,00) è
stato devoluto all’Associazione
Italiana per la ricerca sul Cancro,
come testimonia la ricevuta del bollettino postale.
Nella foto grande tutti i partecipanti
alla gara riuniti a centrocampo, con la
maglia azzurra, la squadra selezionata da Nicola Marra, con quella
bianca, invece, quella composta da
Aldo Bianco.
Forse per la prima volta nella storia
del calcio adamantino ha prevalso il
fair-play, in campo e sugli spalti, rendendo inoperosi i volontari della
Misericordia Gino e Pino comunque
presenti con l’ambulanza della
Confraternita, al fine di prestare un
eventuale pronto intervento sanitario.
Prima della gara Antonio Cauteruccio
ha annunciato le formazioni, molto
lunghe perché si è voluto dare a tutti
la possibilità di giocare, sulle note
della colonna sonora de “Il
Gladiatore” di Hans Zimmer, diffuse
mediante l’impianto audio fornito
dalla Ditta “Il palcoscenico” di
Belvedere Marittimo.
Dopo una partenza a razzo dei
ragazzi messi in campo da Nicola
Marra, tra l’altro autore di una marcatura su calcio di rigore, è stata la
compagine di Aldo Bianco a trovare
gli spunti per agguantare il pareggio
che ha consentito, al triplice fischio
dell’inossidabile “giacchetta nera”,
Angelo Perrone, storico dirigente
della locale squadra di calcio, di decidere il vincitore ai calci di rigore.
L’alternanza di marcature e parate
dei portieri, esauriti i rigoristi ha consegnato il risultato di parità anche
dopo i calci di rigore e allora ci si è
guardati in faccia e, di comune accordo, i protagonisti della gara amichevole hanno detto: abbiamo vinto
tutto, grazie ad Ago che ci ha riuniti
qui nel suo nome.
Ed ora arrivederci al nuovo appuntamento che dovrebbe svolgersi in
coincidenza con l’anniversario, si sta
già allestendo un’intera giornata di
manifestazioni (che potrebbe diventare un week-end) di manifestazioni,
nei prossimi mesi sarà risolto il
“Dilemma”.
di
2004
Sollazzo Gaetano: vicesindaco -Igiene e sanitàurbanistica
Benvenuto Pierluigi: Lavori pubblici, Viabilità, Traffico,
Progetto Strategico "Golfo Amico".
Maiolino Franco: Turismo e Spettacolo.
Maulicino Battista : Pubblica Istruzione, Cultura,
Politiche sociali, Politiche Territoriali.
Trifilio Michele: Contabile finanziaria, Contenzioso.
Suriano Francesco: Polizia Municipale, Personale,
Relazioni con Pubblico.
Angelo Sticozzi : Presidente del Consiglio
CONSIGLIERI CON DELEGA:
Pino Perrone: Ambiente, Porto, Agric.,caccia e pesca
Mariano Casella:Pol.giovanili, Sport, politiche lavoro
Bernardo Riente: Demanio
Giuseppe Casella:Politica delle zone rurali
STAFF DEL SINDACO: Avv. Adolfo Santoro ( capo staff),
dott.Giuseppe Gallelli, prof.Luigi Fabiani; Lorella Vidiri.
LE OPPOSIZIONI:
RISVEGLIO: Fabio Cavalcanti, Francesco Liserre
INSIEME PER RINASCERE: Paolo De Luna, Giuseppe
Savarese
PAESE AMICO: Giuseppe Pascale.
www.comune-diamante.it
Attivo il portale del Comune di
Diamante al servizio dei cittadini
processione
Emilio
Il
benvenuto
del
Sindaco, l Ernesto
Magorno, agli utenti
del
portale
del
Comune di Diamante.
La processione del Venerdì Santo di quest’anno, mancherà di uno dei suoi “protagonisti storici”: Emilio Esposito.
Emilio, infatti, era uno dei volontari che durante
la tradizionale processione diamantese, portava
sulle spalle una croce di legno, insieme ad altri
due volontari, Gigino e Alfonsino vestiti con un
camice bianco, portando anche una corona di
spine sul capo.
Da anni continuava
quella tradizione che è
Sono particolarmente felice di dare il benvenuto, a tutti
coloro che navigano in rete, sul nuovo
portale del Comune di Diamante.
Questo strumento ci permetterà di
essere ancor più vicini ai cittadini,
consentendo loro di interagire con
l’Amministrazione Comunale e nel
contempo di avere, in tempo reale,
tutte le informazioni utili per accedere ai servizi comunali e per conoscere
l’attività amministrativa ed istituzionale dell’Ente. Il portale, inoltre, rappresenterà una straordinaria finestra virtuale per tutti i non residenti che vorranno conoscere Diamante e Cirella
e le loro rinomate bellezze naturali
ed artistiche, oltre che essere informati sugli spettacoli e gli eventi cul-
turali che verranno
programmati
nel
nostro Comune. Con
questo nuovo strumento, al servizio di
tutti, proseguiamo
coerentemente nell’attività di informazione e comunicazione ai cittadini che ha contraddistinto sin dall’inizio l’operato di questa
Amministrazione Comunale; ispirata
ai necessari criteri di chiarezza, tempestività, trasparenza.
Nel ringraziare i ragazzi di “Officina
Creativa”, che si sono occupati della
realizzazione del portale, i componenti dello staff, il personale del
Comune, e tutti coloro che lavorando
in sinergia contribuiranno ad arricchire questo sito di nuovi servizi per i
cittadini, voglio augurare sinceramente a tutti coloro che lo visiteranno:
Buona Navigazione !
Il sindaco Ernesto Magorno
anche una sorta di penitenza.
Negli ultimi anni, poi, dal 2004, ad aiutarlo nel
portare la sua croce, il nipote Pierantony.
Un altro piccolo pezzo di storia di Diamante che
Visti gli avvisi di accertamento I.C.I., annualità 2003, pervenuti in questi gior-
bile nei fedeli, e non solo, che hanno seguito
ni, l’Amministrazione Comunale precisa quanto segue:
Emilio nel suo personale cammino di devozione.
L’invio dei suddetti atti rientra nel più vasto progetto di aggiornamento di una
Vogliamo ricordare Emilio in questa foto scattata
foto di Peppino Praino
Hanno collaborato a questo numero:
Giovanni Amoroso , Luigi Calafiori, Ciro R. Cosenza ,
Franco Errico, Giuseppe Gallelli , Lili Genovese ,
Gilda Magorno , Mariella Perrone, M.Michela Sollazzo
Tutte le collaborazioni sono gratuite.
L’OLMO
I cittadini possono scrivere e le lettere
verranno pubblicate solo se firmate.
Scrivere a : Redazione dell’Olmo c/o
Comune di Diamante
e.mail:[email protected]
Stampa: - Tipografia Lapico
tel. 0985 42154 Santa Maria del Cedro
L’impaginazione grafica è di
Francesco Cirillo
L’Olmo viene distribuito gratuitamente
nelle edicole, nei Bar e agli sportelli degli
Uffici Comunali.
Testi e foto inviate non vengono restituite.
Questo numero è stato chiuso in tipografia
il 6 febbraio 2009
1°Numero Agosto 2002 - Anno 8- n°78
Autorizzazione n°94 del 22-02-2002
Tribunale di Paola
Comune di Diamante
Centralino 0985 81398-81642-877512-877508
Stanza Sindaco - 0985 81289 - FAX : 0985 81021
Redazione L’OLMO - via P. Mancini- 87023 Diamante
NUMERI UTILI
Caserma dei Carabinieri
tel. 0985 81117
Capitaneria di Porto
tel. 0985 876075
Guardia Medica
tel. 0985 81000
Poste Italiane Ufficio Diamante
tel. 0985 81070
Poste Italiane Ufficio Cirella
tel.0985 86064
Poliambulatorio ASL 1 Diamante
tel. 0985 876722
Vigili Urbani Diamante
tel. 0985 81035
Consultorio Familiare Diamante
tel. 0985 876389
SERT - Servizio Tossicodipendenze
tel. 0985 91449
OSPEDALE PRAIA A MARE
tel. 0985 7041
OSPEDALE CETRARO
tel. 0982 977216
Commissione Invalidi Civili
tel. 0985 81030
AIAS Diamante
tel.0985 81638
Centro Fisiokinesi Cirella tel. 0985 86043
MISERICORDIA - sez. Diamante tel.0985 877857-3284261073
Ass.Culturale Cerillae
tel. 0985 86361
Accademia Italiana del Peperoncino
tel. 0985 81130
TELEDIAMANTE CANALE 21-65
tel.0985 876078
ACI DIAMANTE
te.0985 81385
A proposito delle cartelle ICI
Una precisazione dell’Amministrazione Comunale
se n’è andato lasciando però un ricordo indele-
proprio nel 2004, nella sua ultima processione,in
quanto la malattia che lo colpì non gli permise
CHI CI AMMINISTRA
ERNESTO MAGORNO- sindaco
“ Nella piazza di Diamante c’era un olmo, sede delle riunioni pubbliche e popolari... era
il centro della cittadinanza, di socievole comunanza... con la sua benefica, spaziosa
ombra e frescura era occasione propizia ed amichevole di concordia, fraternità,
eguaglianza ed affetto cittadino” .
Leopoldo Pagano 1860
più di parteciparvi.
Mariella Perrone
banca dati integrata per l’I.C.I. ed altri tributi locali.
Ciò in quanto gli strumenti informatici attuali risultano obsoleti e, soprattutto,
non aggiornati correttamente nell’ultimo quinquennio.
A tale scopo, tramite regolare gara d’appalto, è stato affidato incarico alla
Società “Eurogest SPA”per accertare la posizione dei singoli contribuenti
Il 14 Febbraio il cabaret di
TOTONNO CHIAPPETTA
A DIAMANTE
anche mediante la collaborazione dei medesimi.
Gli avvisi a tutto oggi emessi possono contenere anomalie e/o dati inesatti; circostanza da considerare fisiologica per questo tipo di operazioni (analoga
situazione si è verificata in tutti i comuni viciniori e sta interessando attualmente anche il Comune di Roma).
Onde rettificare le eventuali imprecisioni contenute negli atti in parola, si invitano i contribuenti a recarsi presso la sede della “Eurogest SPA”, ubicata al
piano terra della Casa Comunale, presso l’Ufficio Tributi, ove potranno essere apportate tutte le modifiche necessarie, senza necessità di rivolgersi a terzi.
Si precisa che l’obbiettivo dell’Ente in questa fase non è quello di fare cassa
SAN VALENTINO 2009
LA TAVERNA DEL PESCATORE
SERATA DI CABARET
CON
TOTONNO CHIAPPETTA
MENU LIBEROINFO E PRENOTAZIONI
098581482
ma, principalmente, di acquisire finalmente un archivio completo del patrimonio immobiliare comunale, anche al fine di garantire una maggiore equità
fiscale.
Si sottolinea altresì che, fino ad ultimazione delle operazioni di verifica ed
eventuali rettifiche, l’Ente non procederà ad alcuna procedura coattiva.
L’AMMINISTRAZIONE COMUNALE
La Storia fatta di piccole storie
La medaglia al valore alla memoria
di Vincenzo Vergara.
di Franco Maiolino
Il 27 Gennaio, Giornata della Memoria, nell'ambito delle celebrazioni tenutesi in tutta Italia per
ricordare la Shoah, ho ufficialmente rappresentato il Comune di Diamante, partecipando alla cerimonia organizzata dalla Prefettura di Cosenza e
dalla Fondazione "Ferramonti", in cui sotto l'alto
patrocinio della Presidenza della Repubblica sono
stati ricordati gli internati militari e civili che durante la seconda guerra mondiale furono costretti al
lavoro coatto o reclusi nei campi di prigionia in
Germania.
La manifestazione infatti, prevedeva oltre alla
commovente testimonianza di una ex internata
ebrea nel campo di Tarsia e alla presentazione del
libro di Mario Rende "Ferramonti di Tarsia" Mursia Edizioni, anche la consegna di una medaglia al valore ad alcuni sopravissuti ai campi di
lavoro ( o ai loro familiari ) residenti in Provincia di
Cosenza. L'importante riconoscimento, in questa
prima edizione, è stato conferito a Vincenzo
Vergara, purtroppo scomparso poco più di un
anno fa.
A ritirare il prestigioso riconoscimento il nipote
Vincenzo Benvenuto e, allegata alla documentazione conservata dalla Prefettura e probabilmente oggetto di una prossima pubblicazione, la
testimonianza di quella esperienza, raccolta da
Vincenzo, Francesco e Giusy, i nipoti, che hanno
voluto ricordare oltre al profilo di cittadino esemplare, instancabile lavoratore e nonno affettuoso,
anche il profilo del poco più che ventenne marinaio della regia posamine " Buffoluto" (nella foto
in alto) che all'indomani dell' 8 settembre dal porto
di Taranto fu tradotto in Germania dove rimase in
un campo di lavoro fino alla fine della guerra.
E' stata una cerimonia emozionante e di grande
spessore sotto il profilo storico e culturale perché
con questa importante iniziativa promossa dalla
Prefettura di Cosenza, si aggiunge un altro contributo alla celebrazione della Giornata della
Memoria che evidenzia come la grande storia sia
fatta anche di microstorie di uomini, di soldati,di
persone che abbiamo conosciuto e che gli eventi e
le tragedie che hanno attraversato quel particolare
periodo storico non sono cose tanto lontane da
noi, e questo è un motivo in più per non dimenticare.
L'iniziativa della Prefettura avrà seguito perché si
intende fare la ricognizione degli ex internati in
Germania durante l'ultimo conflitto e con l'occasione informo gli interessati che rivolgendosi all'
Ufficio dei Servizi Sociali del Comune è possibile
conoscere le modalità per fare istanza per tale
riconoscimento.
L'invito è rivolto a quella decina di concittadini che
si trovarono a vivere quella terribile esperienza, a
cominciare da mio padre, Vincenzo, classe 1921,
tradotto da Creta in Germania ed internato in un
campo di lavoro in una cittadina del distretto minerario di Essen.
Altre piccole storie che spero Ciro Cosenza si
preoccuperà di raccogliere per consegnarle alla
memoria collettiva della nostra città.
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COMUNICATI
Incontro per un miglior
funzionamento delle poste
Il Sindaco di Diamante, l’Avv. Ernesto
Magorno, rende noto che si è svolto,
in data odierna, un incontro con la
Direttrice dell’Ufficio Postale di
Diamante, la Dott.ssa Patrizia
Magurno. L’incontro era stato richiesto dallo stesso Sindaco al fine di
acquisire notizie in merito a quanto
riportato dai locali organi di stampa e
rappresentato
dall’Associazione
“Cittadinanza Attiva”, in riferimento a
presunti disservizi verificatisi nella
filiale cittadina.
Nel corso dell’incontro, che si è svolto
in un clima particolarmente collaborativo e cordiale, il Sindaco ha condiviso
l’esigenza, avvertita dalla popolazione
e dalle associazioni dei consumatori,
dell’ introduzione del doppio turno
nell’orario di apertura dell’ufficio
postale, per il quale avanzerà formale
richiesta presso gli uffici dirigenziali
regionali di Poste Italiane.
Un servizio – ha affermato il Sindaco –
necessario per la città e per la popolazione che darebbe un duplice risultato: snellire ulteriormente le file e quindi dare agli utenti un servizio più consono alle loro esigenze e permettere,
anche agli impiegati di operare con
maggiore tranquillità.
Il Sindaco ha riaffermato, al termine
dell’odierno colloquio la volontà di proseguire nei rapporti di reciproca e fattiva collaborazione che hanno caratterizzato fin dal principio le relazioni
tra l’Amministrazione Comunale e la
filiale cittadina di Poste Italiane, finalizzate al perseguimento dell’obbiettivo comune di assicurare una sempre
maggiore efficienza ai servizi erogati
alla popolazione di Diamante.
Il Sindaco Avv. Ernesto Magorno
AVVISO PUBBLICO
Apertura termini bando anno 2008 per
la formazione della graduatoria degli
aspiranti all’assegnazione del contributo annuale per il sostegno all’accesso delle abitazioni in locazione.
I cittadini interessati dovranno presentare domanda entro e non oltre il
24 febbraio 2009
utilizzando l’apposito modello.
L’assessore alle politiche sociali
Battista Maulicino
AVVISO PUBBLICO
BONUS FAMIGLIE
la richiesta va presentata
direttamente ai sostituti d’imposta o enti pensionistici
entro il 30 MARZO 2009
PER I REDDITI 2008
l’Olmo
Mareggiata a Diamante
Si rende noto che a seguito ed in corso delle avversità
atmosferiche, con forti mareggiate, che hanno provocato consistenti danni al lungomare di Viale Glauco, causando uno sprofondamento dello stesso con voragini in
diversi punti, il Sindaco di Diamante, ha emesso l’ordinanza n. 03 del 26/01/2009, contingibile ed urgente, con
la quale dispone l’interdizione del Lungomare pedonale
di Viale Glauco per l’intera area interessata da voragini,
nonché l’area interessata da possibili cedimenti. Il
Sindaco ha ordinato altresì l’esecuzione, nell’immediatezza, dei necessari interventi di messa in sicurezza,
con idonea recinzione al fine di eliminare ogni forma di
pericolo per la pubblica incolumità.
Il Sindaco ha, disposto, inoltre, di trasmettere copia
della succitata ordinanza e contemporaneamente chiedere l’intervento, per quanto di competenza, a: Ufficio del
Genio Civile di Cosenza;
Protezione Civile Catanzaro; Ufficio del Genio Civile
Marittimo di Reggio Calabria. Altresì con una nota è stato
chiesto anche l’intervento della Regione Calabria,
Dipartimento n. 9 - Infrastrutture e Lavori Pubblici, al fine
di valutare i danni subiti e conseguentemente di definirne
l’ammontare, che, ad una prima stima risulta particolarmente ingente.
Gli Agenti della Forza Pubblica sono incaricati dell’osservanza della suddetta ordinanza.
Il Sindaco Avv. Ernesto Magorno
Il Sindaco di Diamante unitamente ai Sindaci di
Belvedere Marittimo, Bonifati, Sangineto ha scritto ai
vertici regionale e nazionali dell’ANAS una lettera con la
quale si: “evidenzia l’acuirsi, a seguito del verificarsi
delle avverse condizioni climatiche di questi giorni, delle
già degradate condizioni del tratto stradale della SS 18
che attraversa l’Alto Tirreno Cosentino con particolare
riferimento ai comuni guidati dai Sindaci sottoscrittori di
tale istanza.
Le incessanti piogge dei giorni passati hanno aggravato lo stato del manto stradale, che in alcuni tratti si presenta ancor più degradato e pieno di buche, in alcuni
casi pericolosamente profonde, che, ovviamente, comportano serie minacce alla incolumità degli automobilisti
e dei conducenti dei mezzi che transitano sulla rete viaria Così come è altresì emersa la necessità di prestare
maggiore cura alla pulizia ed alla manutenzione delle
scarpate, cause di frane e di ulteriori elementi di dissesto
che mettono a repentaglio la sicurezza dei numerosi
utenti che quotidianamente percorrono la S.S. 18.
I Sindaci di Diamante, Belvedere Marittimo, Bonifati, e
Sangineto, nell’esprimere le loro preoccupazioni chiedono, a tal proposito, che con la massima urgenza
l’ANAS predisponga gli interventi necessari volti a
superare le problematicità presenti nel tratto stradale
della SS18 da Bonifati a Diamante.
I Sindaci firmatari intendono sottoporre, altresì, questa
loro istanza anche ai Parlamentari eletti in Calabria oltre
che a tutti i Consiglieri Regionali e Provinciali, ritenendo
non più procrastinabile, come le drammatiche vicende di
questi giorni ammoniscono, un intervento su una questione realmente vitale come quella della sicurezza dei
tanti cittadini che quotidianamente percorrono questa
importante arteria stradale”.
Il Sindaco Avv. Ernesto Magorno
n.78- Febbraio 2009
La Misericordia acquista un pulmino per i disabili
di Francesco Cirillo
Altro obiettivo che la Misericordia di Diamante ha raggiunto a tutto vantaggio della
collettività diamantese; l’acquisto di un pulmino per disabili e per anziani non autosufficienti o parzialmente autosufficienti. Aumenta, così, il numero degli automezzi
che compongono il parco auto dell’associazione. Questo nuovo automezzo risulta
essere necessario per il paese in quanto all’interno del nostro territorio non vi sono
veicoli dei quali disabili ed anziani possono usufruire per i più svariati servizi.
Così ha risposto, alle domande a lui rivolte, il presidente dell’associazione avv.
Domenico Oliva. Un nuovo traguardo a breve distanza di quello precedente
costituito dall’acquisto di una nuova ambulanza?
“Effettivamente è un nuovo servizio che cercheremo di garantire alla popolazione
e a chi ne ha bisogno. Mi riferisco soprattutto a disabili ed anziani, in particolare a
chi ha difficoltà di deambulazione.”
Come mai avete deciso di sopportare questa nuova spesa?
“Semplicemente perché ce n’era bisogno. Le condizioni di numerosi cittadini sono
tali da aver indotto l’associazione ad acquistare un automezzo che sia di grande
utilità per loro e vada a loro favore.”
Ci sono in realtà diversi anziani che hanno bisogno di un servizio di accompagnamento con l’ausilio di un automezzo attrezzato. Anche questo acquisto
completamente a vostro carico?
“Mi dispiace dirlo ma anche questa volta tutto è stato a nostro carico.”
Perché le dispiace? Dovrebbe essere più soddisfatto.
“Certo, la soddisfazione è grande ma sarebbe più grande se ci fosse stata una partecipazione attiva da parte di tutti visto che il servizio serve a tante persone ed è a
disposizione di tutti.”
Si riferisce alla mancata partecipazione, in un modo o nell’altro, da parte del
comune? “
Non solo anche la cittadinanza sembra essere indifferente ad ogni iniziativa di utilità sociale, tranne quando si ha bisogno di un servizio; in quel caso ci si lamenta
perché non c’è.”
Questa è una costante ed è una caratteristica di Diamante non crede che sia
normale anche riferita ad una associazione come la vostra? “
Si è vero, però credo che si possa sempre cambiare migliorando, o no?”
Crede che verrà apprezzato questo ennesimo sforzo che state sopportando?
“In altri paesi, non distanti dal nostro, diversi servizi, di cui la popolazione ha bisogno, sono garantiti grazie al contributo della popolazione stessa al di là del contributo del comune.”
Ma non crede che il comune debba contribuire? “
Si; ma se non lo fa? Che facciamo? Aspettiamo? Noi ci siamo rimboccati le maniche cercando di costruire e garantire ciò che serve; possiamo riuscirci o forse no
ma almeno ci proviamo senza abbandonarci ad una critica continua che finirebbe
per divenire sterile ed inutile.”
Allora possiamo approfittare di questa occasione per chiedere un contributo
che possa aiutare a consolidare iniziative che danno frutti visibili, continui e
costanti nel tempo? “
Approfittiamone pure.”
Allora chiediamo alla popolazione di partecipare attivamente contribuendo all’acquisto ed all’allestimento di questo pulmino per anziani e disabili con un versamento sul c.c. postale n.67509836 intestato a Confraternita di Misericordia di
Diamante, indicando nella causale la dicitura erogazione liberale, oppure contribuendo a riempire i salvadanai che sono apposti in giro per i locali pubblici ivi compresa la Farmacia. Così va bene? Crede che ci sarà una risposta da parte della cittadinanza? “Ce lo auguriamo tutti, cittadinanza compresa.”
Convenzione fra Comune e Regione sul Porto
In merito ai lavori di ristrutturazione e completamento del molo ricovero
natanti da diporto del Comune di Diamante ed alla sua successiva gestione,
l’Amministrazione Comunale - con deliberazione di Giunta n. 5 del 29/01/2009
(immediatamente eseguibile) ha approvato lo schema di convenzione inerente
l’utilizzo delle somme derivanti dal finanziamento di cui alla delibera di G.R. n.
1097 del 23.12.2008, predisposto dalla Regione Calabria e siglato il 28.01.2009
dal Dirigente del Settore 3 Ing. Luigi Zinno e dal Sindaco del Comune di
Diamante Avv. Ernesto Magorno.
Con la citata delibera di Giunta Regionale il Dipartimento n. 9 “Infrastrutture
– Lavori Pubblici – Politiche della casa – E.R.P. – A.B.R. Risorse Idriche – Ciclo
integrato delle acque” è stato autorizzato a procedere agli atti di impegno, in
favore del Comune di Diamante, necessari per il finanziamento dei lavori di
“Riqualificazione molo esistente con completamento strada annessa” mediante
assegnazione di un contributo costante di durata ventennale di Euro
83.449,25.
Nella delibera della Giunta Comunale di Diamante si demanda, autorizzandolo,
al Responsabile del Settore Contabile/Finanziario dell’Ente, la sottoscrizione
della Convenzione come approvata ed il compimento di tutti gli atti necessari e
conseguenti.
La suddetta convenzione, sottoscritta dalle parti, acquisterà efficacia al
momento della esecutività del Decreto di approvazione del Dirigente del
Settore 3 del Dipartimento 9 della Regione Calabria. In base a quanto previsto
nella suddetta convenzione l’Amministrazione comunale di Diamante è tenuta
ad utilizzare il finanziamento regionale a valere sulla L.R. n. 24/87, e quello che
la Regione comunicherà essere ulteriormente disponibile, come quota parte del
finanziamento pubblico per i lavori di ristrutturazione e completamento del
molo ricovero natanti da diporto del Comune di Diamante il cui soggetto aggiudicatario è l’ATI ICAD Costruzioni Generali S.r.l. e Diamante Blu S.r.l. perseguendo, tra l’altro, l’obiettivo di consentire il pronto, razionale e completo utilizzo dello stesso contributo.
n.78- Febbraio 2009
l’Olmo
27 Gennaio Giorno della memoria
M e d a g l i a d ’ O n o r e p e r V i n c e n z o Ve r g a r a
Il 27 gennaio, “Giorno
della Memoria” S.E. il
Prefetto di Cosenza il
Dott. Melchiorre Fallica ha
consegnato presso l’ex
campo di concentramento
di Ferramonti di Tarsia
una medaglia d’onore alla
memoria del compianto
Vincenzo Vergara di
Diamante; deceduto nel
2007. Ha ritirato l’onorificenza, il giovane nipote:
Vincenzo
Benvenuto.
Alla cerimonia ha presenziato il Sindaco di
Diamante, l’Avv. Ernesto Magorno.
La medaglia è stata concessa al Vergara, con
decreto del Presidente della repubblica del 18 aprile 2008 e verrà conferita in base alla legge 27
Dicembre 2006 n. 296, articolo1, concernente la
concessione di una medaglia d’onore ai cittadini
italiani, militari, e civili deportati ed internati nei
lager nazisti e destinati al lavoro coatto per l’economia di guerra ed ai familiari dei deceduti.
Vergara infatti, durante l’ultimo conflitto bellico
mondiale, era, come milite della Marina Militare,
imbarcato sulla Regia Nave Porta Munizioni –
Posamine
“Buffoluto”, che all’indomani
dell’Armistizio dell’8 settembre fu catturata e suc-
cessivamente affondata dai tedeschi; il suo equipaggio fu condotto in prigionia. Il Vergara fu quindi deportato in un lager, in Germania; fino al termine della Guerra. Particolarmente toccanti, i ricordi, riportati dai nipoti Vincenzo e Francesco
Benvenuto, Giusy Vergara, che il Vergara riferiva
riguardo al periodo della durissima detenzione nel
campo nazista. Il Vergara, sopravvisse miracolosamente all’inferno del campo di prigionia e tornò a
Diamante dove, tra le altre cose, come riferiscono
icongiunti: “fece il commerciante ambulante con la
moglie Immacolata per oltre 40 anni, alzandosi alle
4 di mattina con vento o pioggia, e gestendo il
negozio con il fratello Ottavio e la sorella Aurora
sempre in armonia”. Vincenzo Vergara è deceduto
il 22/09/2007, nella sua amata città natale, portando sempre con se il ricordo delle assurde crudeltà
alle quali fu sottoposto ed alle quali dovette assistere. “Con l’Alta Onorificenza che verrà consegnata ai sui familiari da S.E. il Prefetto – ha dichiarato
il Sindaco, l’Avv. Ernesto Magorno, lo Stato, rende
onore al nostro compianto concittadino, che ha provato sulla sua pelle gli orrori dell’ultimo conflitto
bellico. Lo fa nel giorno di maggiore valenza simbolica in tal senso, “Il Giorno della Memoria”: la
data che celebra le vittime della Shoah e delle persecuzioni nazifasciste.Vittime che con le loro inumane sofferenze ci dicono che tutto quello che è
accaduto allora non deve più ripetersi”.
Sabato 24 gennaio
“Qui fummo trucidati vittime di
un
sacrificio
orrendo.
Dal
nostro sacrificio
sorga una patria
migliore e duratura pace tra i
popoli”. Così si
legge su uno dei
muri
del
Sacrario delle
Fosse Ardeatine,
il luogo dove il
24 marzo 1943 i
nazisti massacrarono 335 tra
civili e militari
romani.
Da qui è cominciata la visita
romana
degli
studenti di Diamante per celebrare, “Il Giorno della
Memoria”.
L’iniziativa è sta organizzata dal Forum della
Associazioni “G. Gallo”, in collaborazione con
l’Amministrazione Comunale ed in piena intesa
con l’Istituto Comprensivo di Diamante.
Gli studenti sono stati accompagnati nel loro viaggio: dalle insegnanti Gilda Magorno, Rosetta
Benvenuto, Rosalba De Marco; dall’Assessore
alla Pubblica Istruzione e Cultura, Battista
Maulicino e per il primo giorno dal Sindaco,
l’Avv. Ernesto Magorno.
Palpabile è stata la commozione dei ragazzi e dei
loro accompagnatori che nella penombra del
Mausoleo si sono raccolti in preghiera ed hanno
reso omaggio alle 335 tombe che contengono i
resti delle vittime dell’eccidio.
Una 336° tomba , simbolicamente ricorda tutte le
vittime del nazifascismo.
Domenica 25 gennaio
I ragazzi, nella prima mattinata, visitano il Palazzo
del Qurinale, sede della più alta carica dello Stato:
il Presidente della Repubblica.
Con discrezione ed interesse la comitiva diamantese ha attraversato stanze ricche di straordinari
capolavori d’arte e soprattutto dove si è fatta la
storia del nostro paese.
Stanze di Papi e di Re e con l’avvento dell’Italia
Repubblicana luoghi teatro delle più importanti
vicende politiche ed istituzionali.
Dal Qurinale il viaggio prosegue nel cuore di
Roma: a Trastevere si visita il Museo Ebraico di
Roma e la Sinagoga.
Il 27 gennaio “Giorno della memoria” scelto per
commemorare le vittime della Shoa, corrisponde
alla data in cui il campo di concentramento si
Auschwitz fu liberato dall’esercito sovietico.
Il dialogo, la conoscenza della cultura ebraica,
antidoto contro ogni forma di razzismo e antisemitismo. I giovani studenti di Diamante, accompagnati dalla guida del museo hanno potuto visitare
la Sinagoga Spagnola e la Sinagoga del Tempio
Maggiore, la più importante di Roma, oltre che
Il viaggio a Roma degli studenti dell’Istituto Comprensivo di Diamante
per la “Giornata della Memoria” in visita alle Fosse Ardeatine
di Giuseppe Gallelli
apprendere, nelle ricche sale del museo, numerose notizie sugli avvenimenti, i riti, le feste che scandiscono la religione e la cultura ebraica.
Non è mancato il ricordo, in una apposita e documentata sala del museo, degli eventi drammatici
che la comunità ebraica di Roma ha vissuto nel
corso dell’occupazione nazista di Roma: l’ignominia delle leggi razziali, le deportazioni nei campi di
concentramento, le tante vite spezzate dalla follia
nazifascista.
La storia, toccata con mano e con lo sguardo nei
luoghi dove davvero si è fatta: arricchiti da questa
intensa due giorni romana gli studenti di Diamante
hanno celebrato, quest’anno, nel modo migliore il
loro “Giorno della Memoria”.
pag.7
Testimonianze sulle vicende della prigionia nei Lager
nazisti, dei nipoti di Vincenzo Vergara:
Vincenzo Benvenuto, Francesco Benvenuto , Giusy Vergara.
C’era la seconda guerra mondiale, la Germania, la
razza Ariana, l’olocausto.
Una nave militare italiana navigava presso l’adriatico;
l’equipaggio era formato da persone comuni che ricevettero la chiamata alle armi per difendere la propria
nazione e tra queste c’era mio nonno: Vergara
Vincenzo.
Ricordo con piacere quando mi raccontava la sua storia; La sua permanenza sulla nave, era normale e non
aveva grattacapi dai commilitoni ed era anche ben
accetto da ufficiali e sott’ufficiali. Aveva l’incarico di barbiere e questo gli permise di conoscere e fare amicizia con tutti i componenti della flotta, ufficiali e
sott’ufficiali.
Tutto sembrava andare normale, quando una sera la nave venne colpita da
un siluro vagante. Tutto l’equipaggio saltò in mare. Mi raccontò le sensazioni
e paura di quella notte. Tutti loro erano in mare, non c’erano luna e stelle, era
tutto buio.
Si sentivano solo voci dei soldati e grida, quindi per farsi coraggio a vicenda
si iniziarono a formare dei “gruppetti” in acqua. Lui passò l’intera notte in mare
aperto con altre 6 o 7 persone. Qui mi raccontò un fatto abbastanza curioso:
un suo amico, dell’equipaggio di fortuna, raccolse in acqua un pesce (morto
probabilmente per l’esplosione) che era enorme, forse 2 o 3 chili e questa persona ne andava fiera. Infatti non vedeva l’ora di poterlo mangiare appena arrivati a terra ferma e mio nonno gli disse che portarlo per molto tempo lo avrebbe fatto solamente stancare. Infatti, poco dopo, sfinito lascio andare l’animale. Il giorno dopo vennero salvati da una nave tedesca e qui fatti prigionieri di
guerra.
Appena arrivarono in Germania, furono trasportati in campi di concentramento. Nonno, mi diceva che teoricamente loro dovevano esser trattati in modo
“migliore” rispetto ad altri prigionieri perché erano di nazione alleata. Mentre,
disse, che era il contrario. Venivano trattati male, decine e decine di loro in
un’unica camerata con neanche una brandina a testa per dormire e questo è
stato il periodo più brutto.
Mi raccontò diversi fatti accaduti, conobbe molte persone ma la lingua era un
problema, quasi nessuno parlava tedesco, però lui grazie alla sua perspicacia, riuscì a fare il magazziniere pur non parlando ne capendo il tedesco, perché intuì l abbinamento dei colori delle targhette dei pacchi della merce in
partenza dal suo campo verso ogni città tedesca che veniva fatta in base ai
colori per la destinazione della merce, e proprio per questo, rischiò molto, perchè un ufficiale un giorno vedendo questa sua velocità e destrezza pensò che
lui sapesse parlare il tedesco e quindi ci potesse essere qualcosa dietro a
questo fatto, e convocato dal comandante, spiego e convinse che questa sua
bravura era dovuta all’ abbinamento dei colori e quindi non gli accadde nulla.
Un giorno, disse che fecero fare a molti di loro una doccia calda. Nessuno
poteva crederci. Molti pensavano che fossero rispediti in madre patria invece,
appena usciti dalla doccia, furono costretti ad uscire semi nudi in mezzo al
freddo e neve per un pò di tempo. Molti naturalmente si ammalarono, anche
gravi, ma lui per fortuna non prese influenza. Il mangiare era un altro problema. La porzione della cosiddetta “sbobba” era di neanche 40 o 50 grammi
quindi, il minimo indispensabile per sopravvivere.
Poi un giorno, gli stessi tedeschi , avevano bisogno di un barbiere e quindi lui
si propose in quanto era l’incarico che aveva precedentemente. Questo gli
permise di stare in contatto con i soldati tedeschi. Mi disse che molti ufficiali
lo trattavano (non solo a lui ma a tutti) male però ce n’erano due che lo presero in simpatia e di tanto in tanto gli portavano ,nella sua “bottega”, qualche
razione di cibo avanzata dalla mensa tedesca.
Ma mio nonno non era ingordo, era uno buono. Nascondeva dentro la tuta
mimetica questa piccola razione di cibo extra e, a volte, anche qualche pacco
di sigarette che questi ufficiali li passavano così che le guardie non s’accorgessero di nulla.
Quando rientrava in camerata la notte, divideva con tutte le persone quel bottino che per l’epoca valeva certamente più dell’oro .Lì si che c’era cameratismo; infatti chiunque aveva qualche cosa extra, questa veniva divisa equamente.
Mi raccontò che c’era una persona che partecipava alla divisione in modo
passivo; costui, prendeva sempre la sua parte appena mio nonno ,o qualche
altro, portava del cibo. Però, un’unica volta che questo soggetto, che era di
Udine, riuscì a sgraffignare qualcosa se la tenne tutta per se, esordendo nella
sua ignoranza …
“ MI DISPIACE OGNUNO PER CONTO LUI ” . Naturalmente, questo espediente non andò a favore di questa persona in quanto venne allontanato da
successive divisioni. Purtroppo vide morire anche alcuni suoi amici.
Chi per influenza o chi, purtroppo, non era abbastanza forte per reggere il
peso di quella vita e la depressione li soppresse. Di aneddoti ce ne sarebbero tanti..di alcuni ho un ricordo confuso e qualcuno non posso raccontarlo
(ihih). Una volta che questo incubo passò, gli alleati liberarono i prigionieri e
Il dominio Nazista stava per concludersi ma questa è la storia. Tornato in Italia
e a casa, prima fece il corriere a Napoli, come tutti gli studenti di quel tempo
di Diamante sanno bene, a volte partendo con urgenza e all’ improvviso pure
di notte, per preghiera di familiari di taluni studenti, poi lavorò come magazziniere nella ditta edile Urciuolo nel vaglio, ed infine face il commerciante ambulante con la moglie Immacolata per oltre 40 anni alzandosi alle 4 di mattina
con vento o pioggia, e gestendo il negozio con il fratello Ottavio e la sorella
Aurora per oltre 40 anni, in armonia, cosa rara, come tutti sanno, e principalmente senza mai, come per i fatti di guerra, vantare nulla, nonostante i sacrifici e la durezza della vita, cosa che credo nei giovani come noi è cosa rara
anzi inesistente, peccato che questo momento di pubblicità sia avvenuto,
dopo la sua morte ma forse è meglio per rispettare la sua riservatezza , posso
dire che milioni di persone come mio nonno hanno fatto la storia…
pag.
l’Olmo
6
n.78- Febbraio 2009
Di poeti, di arte e di cose nostrane
I Ciucc’ si litichin’....
Dietro la vita
di Giovanni Grimaldi
Ppìfà sòld ' allù Cumùn ',
mìttin 'in mmòt ' i Gabillùn '.
A 'pagàt ' alla scadenza ?
Pòvir 'fìss ', fa pinitènza !
U rumùr ' d 'u muturìn '...
E tti sònid'u Pustìn '.
Marietta, d 'u balcun ' ;
—Ah, ch’i vò piglià nu trùn'
Maramì cc 'amù patùt' !
Pur ' u sùnn ' amù pirdùt '.
Chìst ' non tènin ' cchì pinzà...
Fòrs' è mmìgl' a non pagà !
—ICI, acqua, fogna...
Su ragazzi, è una vergogna .'—
Lady G. ,ca passa e rrìda :
—Par di stare alla " Corrida " .
U Palàzz' Siniscàlch '
Jè d'Armànd' Maniscàlch ';
U Ghjrùl ', tùtt ' cuntènt ',
Tèna sétt ' Appartamènt '
L'Officina di Cicciu Raff'
A mmità cc'Armànd ' Raff':
Frànch' Vergara nullatenènt’...
Càs' e Tirrèn' su' di "Man'ent”
U Giardìn' di Pinu Sarra
Intestat ' a Cicciu Marra ;
U Spuntìn " , a "Cannarutìa "
Di Barbàt' e cumpagnìa.
Fan 'a fila allù Cumùn '...
Prònt' arrìvid'a Scasùna:
—Chi è a posto nulla tema.
Questo è il nostro Teorema.—
Fattu sta eh'i Giniràl '
Mò su ' tùtt ' Capuràl'.
—Dietrofrónt'! Signàm ' u pàss
Stàt ' tranquìll ', nènt ' Tàss'—
La notte illumina le anime
-dietro la vitacadute in questo mondo estraneo.
Canti
sfuggono dal confuso vociare.
Le stelle mostrano i loro occhi
tristi e gioiosi
come l’amore.
Quando Mino Reitano
venne a Diamante
A prèssa, cùm' ggìr' ggìr ',
jè nna mala cunziglìr'.
Pìglid 'u pàn ' ppì cipùll ',
a savuzìzza ppì capaccùll '.
...e i fràt’ si trùzzin’!
di Giovanni Grimaldi
Prònt ' u Gall ' va all 'attàcch ':
—Pp 'u Cumùn 'jè nu smàcch '.'
A Casa, a Visura Catastal',
calculàt ' a pircintuàl '...
Vinìt', vinìt' Diamantìs ' !
Cunsulenza senza spìs' .
Allu Cìnim' v 'aspìtt' ..
Prònt' u fràt': Jè nnu dispìtt' !
-
—Oi Fernà ,stàmin' accort '...
ccà pirdìm' panar ' e sport '
Il “Vittoria " è profanato !
Fratt' si frìca l'elettorato !
Fa i bigliètt' e pènza all' Tàss ',
viglid’ 'a nott ' ,nun si rilàss '.
Era il 1972 e Mino Reitano girava con il
CantaCalabria , una manifestazione
Tu a ' vist’ cùm' 'gallìa' ?
canora che aveva come obiettivo quello
Chilla bursa , oi Fernà,
calabresi. Nella foto, Mino Reitano
Si da l'aria d'u Messìa !
di far consocere cantanti e musicisti
chilla bursa mi fa trimà '
posa con gli organizzatori di Diamante:
—Tùtt ' i “ Càrt'” d'u Cumùn' !
Francesco Rispoli.
Cchi cci tèna ?malidiziun ' ! —
Pasquale Cirillo, Mario Caglianone e
A Diamante si mangia così
di Lili Genovese
SPAGHETTI DELLA NONNA
LA MOLLICA DI PANE
Baccalà e patate
Ingr. per 4/5 persone : 400 gr. di spa- Ingr. per 4/5 persone:-500 gr. di baccalà già spugnato (io preferisco
ghetti-2 o 3 alici salate - 100 gr. di mollica
di pane raffermo - uno spicchio d’aglio - un
po’ di prezzemolo - mezzo bicchiere di olio
extra vergine d’oliva - un peperoncino sale q.b.
Procedimento: In un tegame fate soffriggere a fuoco basso l’aglio con l’olio ed
aggiungete le alici spezzettate, a cui avrete precedentemente tolto la spina. Unite il
metterlo a bagno a casa)-4 o 5 patate (o un cappuccio di verza)-Salsa
di pomodoro-3 o 4 peperoni essiccati-Un peperoncino- Olio d’olivaUna cipolla-Sale q.b.
Procedimento:Preparate un sughetto soffriggendo la cipolla con l’olio,
aggiungete il peperoncino, la salsa di pomodoro ed i peperoni a pezzi.
Fate cuocere per circa cinque minuti. Aggiungete un po’ di acqua calda
ed infine unite il baccalà. Lasciate cuocere per circa mezz’ora. Nel frattempo pelate e tagliate a tocchetti grossi le patate ed aggiungetele al
baccalà, lasciando cuocere per latri dieci minuti circa.
Se al posto delle patate preferite la verza, dopo averla pulita e fatta a
fette, bollitela e quando il baccalà è cotto insaporitela con un mestolo di
sugo di baccalà, aggiungendo una spolverata di pepe nero. Servitela
come contorno al baccalà.
prezzemolo tritato, il peperoncino ed il
pane sbriciolato, regolate di sale, tenendo
conto che le alici sono già salate. Nel frattempo fate cuocere gli spaghetti in acqua
bollente salata, scolateli al dente e saltateli in padella con il condimento preparato.
Buon Compleanno Ulisse
di Ugo Grimaldi (1965-2007)
Sempre devi aver in mente Itaca
-raggiungerla sia il pensiero costante.
Soprattutto, non affrettare il viaggio;
a che duri a lungo, per anni, e che da
vecchio
metta piede sull’isola, tu, ricco
dei tesori accumulati per strada
senza aspettarti ricchezze da Itaca.
(C.Kavafis)
Una busta rossa: un invito… leggo e guardo la sua
immagine sullo sfondo del foglio… che bel regalo!
Certo che ci sarò, mai rinuncerei ai festeggiamenti del
fatidico “mezzo secolo” del mio carissimo amico…
Una comune passione ci lega: il mare; passione, peraltro condivisa con la maggior parte dei diamantesi…
quelli D.O.C., naturalmente.
Atmosfera calda, gioiosa, elegante ma informale… di
famiglia, insomma. Il tavolo per i commensali è grande,
occupa quasi metà della sala ristorante…
Arrivo tardi, al solito, stavolta, però, la colpa non è
mia…Gilda ha deciso di truccarsi per la serata… io ho
rinunciato all’opera “di restauro” e mi pento… vista l’attesa, avrei almeno potuto provarci!
Entriamo alla chetichella, timorose, sperando di essere
ancora in tempo ma… diventiamo rosse come i gamberi (e non per il caldo)… la scena è bellissima, non ha
bisogno di commenti.
La grande famiglia è già seduta a tavola, il patriarca ha
– ovviamente – il posto d’onore ma chi spicca, su tutti,
è lui, il festeggiato….Ulisse che torna ad Itaca per il suo
compleanno !
Lui è felice, e si vede: gli occhi brillano, le mani tremano, la voce si incrina…
Gli occhi si riempiono di lacrime quando “parte” il video
che Claudio ha preparato per il suo mezzo secolo…
Eccolo: appena nato, bambino, adolescente, uomo…
Un’immagine sbiadita, in bianco e nero, in braccio all’adorata mamma, sorridente con i fratelli, protettivo con le
sorelline; a pesca, in barca con il “grande” patriarca…
Eccolo militare, ovviamente marinaio!
Le sue lettere gelosamente custodite nella casa paterna, scorrono sul video suscitando tenerezza e commozione tra tutti… il suo mare… come sfondo, sempre il
“suo” mare… questo grande fratello che porta nel
cuore, che ama profondamente, che gli scorre come
sangue nelle vene, che costituisce legame indissolubile con Diamante e la sua gente.
E’ felice, sorride e piange, è felice perché è con i suoi
affetti più veri: la sua famiglia… è felice perché la sua
“Penelope” gli è accanto, perché Mimmi piange con lui,
perché sta spegnendo le sue 50 candeline di fronte al
“suo” mare…
E’ felice perché possiede le ricchezze più grandi che un
uomo possa desiderare…è ricco d’amore Marcello, non
ha bisogno di null’altro! Che serata indimenticabile…
che emozioni e quanta commozione… Auguri, Marcello,
ancora auguri da Diamante e dai diamantesi…torna ad
Itaca ogni volta che vuoi, ti aspettiamo. Qui, lo sai, troverai … amore.
M.Michela
P E R R I C E V E R E L’ O L M O
FUORI DIAMANTE .
B A S TA A B B O N A R S I .
V E R S A M E N TO D I € 1 2
S U C C / N . 1 2 5 7 6 8 9 8 I n t e s ta t o a :
Comune di DiamanteServizio di tesorieriaC a u s a l e : A b b o n a m e n t o a n n u a l e L’ O L M O .
Tr o v i L’ O l m o o n l i n e i n P D f s u :
w w w. c o m u n e - d i a m a n t e . i t
w w w. c i r e l l a p o i n t . i t
w w w. d i a m a n t e s i . i t
Al Ristorante Stella dell’Isola
gestito dall’ ottimo Gianluigi
con la guida in cucina della
cuoca Francesca si può
trovare il vero baccalà
alla diamantese seguendo le
antiche ricette paesane.
w w w. v i v i d i a m a n t e . c o m
il refuso è un contributo involontario
alla pluralità delle verità
e un correttivo alla monotonia dei
significati. (Alberto Savinio)
n.78- Febbraio 2009
T O M B O L ATA C I R E L L E S E
a cura del
Comitato Giovani Cirella
Lo scorso 3 gennaio il Comitato giovani Cirella ha
organizzato in collaborazione con il caro Parroco
Padre Bobby, una Tombolata di solidarietà , il cui
incasso è stato devoluto in beneficienza.
La serata che ha avuto in inizio alle 18,30 si è protratta per alcune ore, per bene 4 volte la fortuna ha
baciato 4 giocatori, che sono riusciti ad accaparrarsi i premi in palio. L’occasione creatasi con
l’antico e tradizionale gioco della tombola, ha permesso a grandi e piccini di trascorrere una serata
in compagnia, mangiando ridendo e cantando,
una serata spensierata di cui sicuramente in questo periodo si sente il bisogno, questi dunque i
motivi per cui il Comitato si è fatto sia promotore
che organizzatore diretto dell’evento.
Come predetto l’intero incasso, pari a 190 euro è
stato devoluto in beneficenza nella seguente
misura : euro 40 sono stati consegnati alla
Parrocchia e i restanti 150 sono stati devoluti al
fondo per le donazioni UNICEF, premio Nobel per
la Pace, organizzazione che non ha di certo bisogno di altre presentazioni. In particolar modo, il
Comitato ha deciso di indirizzare i soldi raccolti,
per la crisi umanitaria in Somalia che nel corso
del 2008 ha subito una forte degenerazione ; 3,25
milioni sono infatti le persone colpite da una guerra ormai pluriennale, penuria di cibo e disastri
naturali ;1 milione sono gli sfollati, 640.000 sono
bambini.
Questo è il Paese dove vi sono i più alti tassi di
mortalità infantile : su 1000 bambini nati vivi, 86
muoiono prima di aver compiuto il prima anno di
vita e si potrebbe continuare ancora, ma la
Somalia è un Paese ormai e purtroppo noto a tutti
per le tristi vicende che lo rendono protagonista.
Il Comitato è più che soddisfatto della riuscita della
serata a cui la popolazione ha risposto con entusiasmo positivo ma non ancora soddisfacente,
probabilmente perché quando si tratta di beneficenza non ci si può mai accontentare, in un
momento in cui l’economia mondiale è in crisi,
deve crescere sempre di più il nostro senso di
responsabilità e solidarietà nei confronti di milioni
di persone che oggi vivono al di sotto della soglia
della povertà.
Preso coscienza dunque del delicato momento
economico-sociale appare forse,agli occhi dei più,
superficiale tirarsi indietro.
Il Comitato Giovani Cirella ribadisce con forza il
pensiero che non c’è colore dietro la condivisione
e la beneficenza e che i momenti di aggregazione
contribuiscono alla crescita del nostro Paese.
Detto ciò, il Comitato Giovani Cirella ringrazia
innanzi tutto il Sindaco nella
persona
dell’Avvocato Ernesto Magorno, il quale si è
impegnato personalmente per la riuscita dell’evento, è stato inoltre l’unico rappresentate
dell’Amministrazione Pubblica ad essere intervenuto alla serata(tuttavia poco fortunato al gioco
della tombola), ringraziamo Don Bobby che con
la sua voce e spontaneità ha regalato a tutti i presenti momenti di gioia e allegria, ringraziamo poi
la
Madre Superiora dell’istituto Battista
Vaccaro di Cirella: Suor Maria Elvira per il suo
concreto aiuto e naturalmente tutta la cittadinanza
intervenuta.
Il Comitato ritiene doverosa la pubblicazione di
tale articolo sia perché si possano sempre rendere noti e chiari gli obbiettivi secondo i quali il comitato agisce, sia perché riteniamo importante l’azione di pubblicizzazione delle attività di un comitato
giovane fatto di giovani.
l’Olmo
pag.3
Soul Storm in concerto:
i giovani e la musica protagonisti.
UN PO’ DI LIRICA SULL’ALTO TIRRENO COSENTINO
di Luigi Calafiori
di Nono Sfilaccera
Nella piazzetta di San Biagio si è tenuto un piccolo spettacolo canoro dove ha esordito un nuovo
gruppo musicale giovanile, formato da sei ragazzi
della zona (un batterista, due chitarristi, un bassista, un pianista e una voce solista), che hanno
fatto della musica un mezzo per esprimere le sensazioni, i tormenti, i pensieri che animano la loro
mente.
Molti sognano di salire su un palco e diventare
anche solo per un’ora delle star, ma non tutti vi
riescono. Indubbiamente, i Soul Storm hanno
talento e, perseverando, potrebbero percorrere
molta strada.
Acclamati a gran voce dalle persone presenti,
Roberto, Giusi, Mattia, Sara, Michele e Vania
hanno vissuto per la prima volta un’esperienza
che li ha ufficialmente lanciati alla ribalta, sperando che con il tempo il loro più grande desiderio
possa diventare realtà.
Domanda: Innanzitutto, complimenti per lo
spettacolo: è stato davvero piacevole. Questa
è la prima volta che vi esibite in pubblico. Cosa
avete provato?
Mattia: Non appena abbiamo saputo che dovevamo suonare, abbiamo iniziato a provare come dei
matti. Eravamo agitatissimi. Una volta saliti sul
palco, però, le ansie sono sparite e il resto è venuto da sé, spontaneamente. E’ stato come rivivere
le vecchie recite delle elementari: non ti ricordavi
le battute, ma, una volta iniziato lo spettacolo, le
parole uscivano automaticamente.
D.: Per quanto riguarda il nome, invece, Soul
Storm, qual è la sua storia?
Sara: Non esiste propriamente una traduzione in
italiano, ma noi ci siamo presi una piccola licenza
poetica e va interpretato come “Anima in tempesta”. Abbiamo scelto proprio questo nome per una
ragione profonda… filosofica, diciamo: ovvero,
quando qualcuno sente dentro sé una sorta di
tempesta, si sfoga con la musica, che diventa
quindi il mezzo grazie al quale si riesce ad alleviare i tormenti – la tempesta, appunto – dell’anima.
D.: Per realizzare questo spettacolo, avete trovato degli ostacoli?
Vania: No, assolutamente. Ci hanno dato tanto,
tanto aiuto. Ringraziamo infatti Piero e Sergio
Gimigliano e tutta la famiglia in generale: soprattutto perché ci hanno fornito l’attrezzatura musicale e le luci. Sono stati molto disponibili nei nostri
confronti.
D.:Progetti per il futuro?
Michele: (ride) Sanremo. No, scherzi a parte, proveremo a sperimentare tante cose: ognuno ha le
proprie influenze, i propri artisti preferiti, ma siamo
già riusciti a raggiungere dei risultati. Suoneremo,
suoneremo e suoneremo e daremo sempre il
massimo di noi, cercando di migliorare.
D.: sera avete suonato cinque bellissime
cover di vari artisti musicali. Sentiremo mai
qualcosa di vostro?
Roberto: Ma certo! Io e il chitarrista abbiamo già
composto una melodia, manca solo il testo a cui
credo penserà la cantante. Però la melodia c’è ed
una “bip” assurda, (ride) dove “bip” sta per “ficata”.
Il pubblico sembra aver gradito molto la vostra esibizione, visto che vi ha chiesto diverse volte di
ripetere alcuni singoli. Volete dire qualcosa ai
vostri “neofan”?
Giusi: Stasera ho vissuto un’esperienza molto particolare, perché sotto il palco c’erano alcune persone davvero importanti per me, che mi hanno
dato una grandissima carica e li voglio appunto
ringraziare, dal momento che senza di loro non
avrei mai potuto dare il meglio di me stessa.
E’ giunto il momento di salutarvi, non prima però di
avervi augurato buona fortuna. Speriamo di potervi sentire nuovamente quanto prima. Magari, a
Sanremo, perché no?
Strepitoso successo per la “Serva Padrona” di G.B.Pergolesi andata in scena per
la prima volta domenica 4 gennaio al Teatro Comunale di Cetraro.
Era da tempo che sull’alto tirreno cosentino si aspettava uno spettacolo da ricordare e al tempo stesso un trionfo assoluto viste anche le buone qualità tecniche
del Teatro da poco restaurato.
Pergolesi considerato il Mozart italiano sia per la precoce maturità sia per la semplicità, la bellezza e la leggerezza della sua musica seducente; dalla metà del settecento il suo piccolo capolavoro è stato considerato la madre di tutto il teatro
comico in musica.
Durante lo spettacolo si sono esibiti giovani artisti calabresi: apprezzata la pregevole linea vocale del soprano Rosa Antonuccio di Cetraro nel ruolo di Serpina,
interpretato con diligenza tecnica e vivace spigliatezza scenica. Irresistibile il
personaggio di Uberto, interpretato dal baritono Francesco Laino di
Diamante con voce autorevole e ben timbrata che con viva personalità d’interprete ha saputo cogliere molte sfumature del testo.
I due cantanti hanno affascinato nel duetto “Per te ho io nel core” e nel finale
“Contento tu sarai”
Non sfigura al loro fianco il Vespone di Giulio Antonuccio, attore che vince per la
creazione di una figura vivace in linea con la regia. Precisa, variopinta e piena di
trovate originali la regia e l’allestimento scenico curati dagli stessi Francesco Laino
e Rosa Antonuccio che da alcuni anni ricoprono ruoli di comprimariato nelle stagioni liriche del Teatro Donizetti di Bergamo e nel Circuito Lirico Lombardo ;
essi hanno proposto un’ambientazione d’epoca in felice simbiosi con i costumi settecenteschi della stilista Anna Maria Piccolillo e all’accurato disegno luci eseguito
dalla “New Service” di Paola.
Apprezzato l’ensemble musicale formato dai professori Pietro Perrone di
Buonvicino al primo violino, Concetta Pepere di Cetraro al secondo violino,
Antonio Arcuri di S.Agata di Esaro al clarinetto e Antonio Puntillo di San Lucido che
ha ricoperto con precisione il ruolo di Responsabile Tecnico e di maestro accompagnatore al clavicembalo.
Questi con vitalità esecutiva hanno trasmesso tutta la trascinante teatralità della
musica in perfetta sintonia con il respiro musicale dei cantanti.
Con questa riuscitissima e spassosa produzione si è fatto un bellissimo passo
verso il futuro, accolta da un pubblico numeroso e divertito che ha tributato una
prolungata ovazione a tutti gli artisti al termine dello spettacolo.
Lo spettacolo sarà replicato nel periodo di carnevale al Cine Teatro Italia di
Cosenza e al Teatro Morelli di Cosenza. Si ringrazia in modo particolare per l’impegno e la disponibilità il Prof. Egisto Pisani direttore dell’Ass. Musicale Ermanno
del Trono di Cetraro che ha promosso il progetto teatrale approvato dalla Provincia
di Cosenza e patrocinato dall’Amm. Comunale cetrarese.
Ci si augura che vengano date più opportunità ai giovani talenti calabresi altrimenti
costretti a recarsi fuori regione per trovare spazio.
Valorizziamo le iniziative proprie e non parliamo di fuga dei cervelli se poi regaliamo migliaia di euro al famoso di turno che viene, si nutre e se ne và.
Centro Polivalente di Riabilitazione di Diamante
dell’AIAS Sezione di Cetraro fra Territorio ed Università
È il titolo del convegno che si è tenuto Sabato 7 Febbraio 2009 nella Sala
Consiliare del Comune di Diamante. “Una iniziativa, sottolinea Annalisa Ferraguto,
che fa il punto sull’attività del Centro Polivalente di Riabilitazione di Diamante
dell’AIAS Sezione di Cetraro che, negli anni, ha strutturato con continuità rapporti scientifici e di consulenza assistenziale con molte Istituzioni Universitarie in tutta
Italia”. Questa occasione nasce per presentare l’ultimo traguardo raggiunto in
questi giorni: la stipula di una convenzione con l’Università degli Studi
“Magna Grecia” di Catanzaro per le attività formative della Scuola di
Specializzazione di Audiologia e Foniatria. La convenzione in oggetto prevede
la possibilità per i Medici specializzandi in Audiologia e Foniatria di svolgere del
tirocinio teorico-pratico presso il Centro Polivalente di Riabilitazione di Diamante
dell’AIAS Sezione di Cetraro.
“La stipula di questa convenzione è per noi, afferma il presidente dell’AIAS un
grande riconoscimento, da parte dell’Università, della nostra professionalità, del
nostro impegno e della nostra dedizione ai pazienti e alle loro famiglie”
“In base a questo accordo, spiega Annalisa Ferraguto, si realizzerà una eccellente integrazione di competenze che non potrà non avere una ricaduta sulle attività del Centro Polivalente di Riabilitazione, sia per le pratiche diagnostiche che
per quelle riabilitative, dovendo ottemperare ai rigidi criteri di eccellenza di una formazione universitaria. Questa opportunità permetterà ai molti Utenti assistiti dal
Centro Polivalente di Riabilitazione di beneficiare di ulteriori controlli e dell’assistenza specialistica di docenti universitari di elevata valenza scientifica, in particolare afferenti alla Cattedra di Audiologia e Foniatria, magistralmente presieduta
dal Prof. Ettore Cassandro, insigne Otorinolaringoiatra ed Audiologo.
“Nel nostro territorio, spiega la Presidente Ferraguto, sono assai frequenti patologie audiofoniatriche ed otorinolaringoiatriche in età evolutiva che necessitano di
interventi tempestivi e di qualità, per evitare fenomeni di migrazione sanitaria fuori
regione e di diagnosi tardive che tolgono all’intervento riabilitativo il prerequisito
della tempestività riducendone l’efficacia, come troppo spesso, ed a volte senza
ragione, avviene”.
pag.
4
l’Olmo
Presentato a Diamante il libro sulla vita di Pio La Torre.
Il figlio Franco agli studenti: “Il futuro è nelle vostre mani”
Appassionante e coinvolgente l’Iniziativa dell’Assessorato alla PI del
Comune di Diamante di presentare , a distanza di venticinque anni dalla
sua morte, il libro “Pio Latorre”.
A parlare alla platea di studenti della terza media dell’IC di Diamante e
dell’ ITCG “Giovanni Paolo II ”,di Diamante, Sabato 17 gennaio,nell’aula
magna dell’ Istituto Tecnico e per Geometri , il coautore del libro, il giornalista Giuseppe Bascietto , e Franco Latorre, figlio del Parlamentare
ucciso. Nel silenzio attento dei giovanissimi uditori Giuseppe Bascietto e
Franco Latorre ,figlio del parlamentare ucciso dalla mafia,hanno rievocato, attraverso le parole , le immagini di una “straordinaria esistenza”, di
una “esistenza esemplare” , di un uomo che fin da bambino sa contrastare ciò che nell’Autorità è negazione dell’individuo , del diritto, della convivenza civile e pacifica. Il Piccolo Pio che contrasta il padre contadino per
ottenere il diritto di andare a scuola, il giovane idealista che affianca la
Confederterra nella lotta a favore dei braccianti siciliani, l’impegno per la
pace contro la base missilistica di Comiso, il deputato che sferra un colpo
mortale alla mafia con la sua legge che introduce il reato di “associazione mafiosa” ( legge Rognoni- LA Torre), il truce e vile assassinio su
ordine di Totò Riina preoccupato per la proposta di legge riguardante i
patrimoni dei mafiosi, tutto ciò è arrivato alle giovani menti dei ragazzi
come un’esortazione a vigilare sulla giustizia , a crescere senza mai perdere di vista i valori che fanno di un contesto sociale un ambiente sicuro,
capace di formare individui consapevoli dei propri diritti e dei propri doveri individuali e sociali, in grado di discriminare il bene dal male e condannare e denunciare ciò che se ne allontana. Molto bene ha detto il Sindaco
del paese, avvocato Ernesto Magorno,invitando i ragazzi a cambiare
canale di fronte a film come “Il Capo dei Capi” che veicolano immagini
sbagliate e fuorvianti di personaggi come Riina.
“La Torre, egli ha detto, è il vero eroe da imitare e seguire, egli ha scelto
la cultura ,la dirittura morale, la pace , la giustizia sociale,la guerra alla
delinquenza e alla mafia ,là dove Riina ha scelto l’ignoranza, la violenza,
l’assassinio come mezzi di affermazione sociale” .
Concetti questi riaffermati negli interventi di saluto dell’Assessore alla PI,
Battista Maulicino, del Vicepreside dell’ITCG, prof. Rinaldi, della
Dirigente scolastica dell’IC di Diamante, Anna Maria Frascini che ha voluto puntualizzare come la conoscenza del percorso di vita di Pio Latorre
sia un esempio fortemente educativo per le nuove generazioni che devono conoscerlo e capire fino in fondo il valore del suo impegno politico
nelle lotte contadine,la sua battaglia per affermare il diritto alla pace e
all’indipendenza economica, com’è stato per Comiso,e nella lotta senza
quartiere alla mafia.
Stimolante e toccante l’intervento di Franco Latorre, figlio di Pio, che ha
raccontato un padre amorevole ma fermo e deciso nel guidare i figli a
mantenere e difendere ad ogni costo le proprie idee e i propri principi in
tutti i campi della propria vita e a non essere schiavi dei propri interessi .
Testimonianza questa che ha svegliato la curiosità dei ragazzi i quali
hanno posto domande sui rapporti tra padre e figlio.
“Era un padre come tanti altri, egli ha risposto, molto esigente da una
parte, ma nel contempo ha dato a me e mio fratello molta fiducia. Questo
ha consentito a noi di crescere, consapevoli dei nostri limiti ma anche
della nostre capacità. Era una persona severa sulle questioni fondamentali, sui principi e sui valori. Era una persona molto aperta nel dibattito
delle idee. Non l’ho mai visto vietarmi, l’ho visto discutere fino allo stremo,
quando le nostre idee divergevano, ma non aveva nessuna intenzione di
convincermi. Voleva dimostrarmi che potevano esserci opinioni diverse
dalla mia, in questo caso la sua, che sulla base del confronto uno si arricchisce perché impara a conoscere le idee degli altri e per poi tirare le sue
conclusioni. “
In questo si racchiude il contenuto educativo della figura dell’uomo e del
padre e il significato di proporne la vita ai ragazzi delle scuole perché essi
“… possano coltivare una memoria basata sui principi fondanti della
nostra Repubblica: la legalità, la giustizia, il progresso, la solidarietà. La
figura di mio padre racchiude, dal suo punto di vista, tutti questi quattro
principi.
La storia di un uomo nato poverissimo, che si batte per il suo riscatto personale e di tutta quella gente che con lui condivideva quella condizione di
contadino povero. Una persona che si è battuta per lo sviluppo il progresso della sua terra, la Sicilia, dell’Italia e del Mezzogiorno tutto. Una
persona che si è impegnata fino all’estremo sacrificio nella la battaglia
per la legalità” (Intervista a Giuseppe Gallelli, addetto Stampa dell’AC di
Diamante”)
L’appuntamento si è concluso con la proposta, da Parte del Consiglio
Municipale dei Ragazzi di Diamante di intitolare un Albero “Dei Giusti” a
Pio Latorre e di bandire un concorso sul libro che racconta la sua vita nell’ambito del progetto di educazione alla legalità e ai diritti di cittadinanza
connesso al progetto Consiglio Municipale dei Ragazzi.
Ermenegilda Magorno
Funzione Strumentale per le Relazioni con il Territorio
e l’educazione alla legalità
La mafia non è una fiction e quando uccide uccide davvero chi la sfida a viso aperto. Il 30 aprile 1982, a
Palermo, mentre stava raggiungendo la sede regionale
siciliana del PCI, l’auto con a bordo Pio La Torre e
Rosario di Di Salvo, fu affiancata da due moto di grossa cilindrata. In pochi secondi si scatenò un inferno di
fuoco: decine di colpi partirono dalle pistole e dalle
mitragliette dei killer.
Pio La Torre, Parlamentare e Segretario Regionale del
PCI, ispiratore della legge che introduceva il reato di
associazione mafiosa e la confisca dei beni dei boss,
morì sul colpo; il suo collaboratore, tentò una strenua,
quanto inutile resistenza.
Il libro: “Pio La Torre - Una storia italiana”, biografia
di questa grande e straordinaria figura politica dell’Italia
del 900, è stato presentato sabato corso, a cura
dell’Amministrazione Comunale – Assessorato alla P.I.,
agli studenti dell’I.TC.G “Giovanni Paolo II” di Diamante.
Presenti il Sindaco, l’Avv. Ernesto Magorno;
l’Assessore alla
Pubblica Istruzione, Battista
Maulicino; il Vicepreside dell’I.T.C.G, il Prof. Rino
Rinaldi; la Dirigente dell’Isituto Comprensivo, la
Dott.ssa Anna Maria Frascini.
Con loro il giornalista Giuseppe Bascietto, autore del
libro insieme allo scritto Claudio Camarca e Franco,
figlio di Pio La Torre. che ha concesso una breve intervista.
Perché parlare a degli studenti così giovani di una
figura come quella di Pio La Torre?
“Perché possano coltivare una memoria basata sui principi fondanti della nostra Repubblica: la legalità, la giustizia, il progresso, la solidarietà. La figura di mio padre
racchiude, dal suo punto di vista, tutti questi quattro
principi. La storia di un uomo nato poverissimo, che si
batte per il suo riscatto personale e di tutta quella gente
che con lui condivideva quella condizione di contadino
povero. Una persona che si è battuta per lo sviluppo il
progresso della sua terra, la Sicilia, dell’Italia e del
Mezzogiorno tutto. Una persona che si è impegnata
fino all’estremo sacrificio nella la battaglia per la legalità”.
D.: Il La Torre privato com’era?
“Era un padre come tanti altri. Era molto esigente da
una parte, ma nel contempo ha dato a me e mio fratello molta fiducia. Questo ha consentito a noi di crescere,
consapevoli dei nostri limiti ma anche della nostre capacità. Era una persona severa sulle questioni fondamentali, sui principi e sui valori. Era una persona molto aperta nel dibattito delle idee. Non l’ho mai visto vietarmi,
l’ho visto discutere fino allo stremo, quando le nostre
idee divergevano, ma non aveva nessuna intenzione di
convincermi. Voleva dimostrarmi che potevano esserci
opinioni diverse dalla mia, in questo caso la sua, che
sulla base del confronto uno si arricchisce perché impara a conoscere le idee degli altri e per poi tirare le sue
conclusioni.
D.: Giovanni Falcone diceva che la mafia è un fatto
umano e come tale destinato prima o poi a finire; la
pensa anche lei così?:
“Si lo credo anch’io, però come in tutte le cose umane
se non c’è un’azione volta all’evoluzione quelle caratteristiche, in questo caso negative, possono permanere
più di quanto vorremmo. E’ quello che cerco di dire agli
studenti ed alle studentesse che incontro: Il futuro è
nelle vostre mani, non vi fate imbrogliare da quelli che vi
dicono che oggi è tutto una schifezza , perché non è
vero. Si ci sono tante cose che non vanno, però prima
si stava molto molto peggio e si potrà stare meglio solo
se voi prendete in mano il vostro destino. Se le nuove
generazioni faranno questo, la mafia avrà filo da torcere, se invece si rassegnano, se vengono educate alla
rinuncia, all’arte di arrangiarsi, allora Giovanni Falcone
non avrà avuto torto, ma dovrà aspettare tanto tempo
prima l’essere umano decida di farla finito con questo
suo difetto della mafia”.
Giuseppe Gallelli
n.78- Febbraio 2009
Consiglio Comunale
su Giorgio Gallo
ORDINE DEL GIORNO
DEL CONSIGLIO COMUNALE DI DIAMANTE
DEL 30.01.2009
IL CONSIGLIO COMUNALE DI DIAMANTE
CONSIDERATO che il giorno 15 di dicembre del 2006, in
Costa Rica, in un quartiere di San Josè, di nome
Desamparado, e’ stato ucciso con un colpo d’arma da fuoco
il cittadino italiano Giorgio Gallo, di soli 21 anni, membro di
una famiglia che opera da molto tempo nella nostra cittadina.
VISTA la grande e commossa partecipazione dell’intera
comunità ai funerali del giovane, che si sono svolti il giorno
26 dicembre 2006 in Italia, nel suo municipio d’origine in
Maiera’ (CS).
RITENUTO che l’assassinio del giovane italiano è avvenuto
ad opera di due soggetti identificati dalle forze dell’ordine
del luogo e noti per aver ucciso, prima e dopo l’assassinio
di Giorgio Gallo, solo allo scopo di impadronirsi di apparecchi elettronici e/o denaro.
DATO ATTO all’ufficio della Investigazione di Giustizia (OIJ)
del Costa Rica della diligenza e rapidità con cui ha fatto luce
sui fatti, identificando i colpevoli ed il movente già il 6 agosto del 2007, dopo solo 8 mesi dalla morte del cittadino
Italiano Giorgio Gallo.
VISTO che il procedimento e’ stato trasferito dall’Ufficio di
Giustizia (OIJ) al Ministero Pubblico, o Fiscalia, di quel
paese e che purtroppo la Fiscalia di San Josè e quella
Nazionale soffrono di una lentezza estrema anche per
accusare pluri assassini già identificati, con la motivazione
che l’Istituto di Comunicazione ed Elettricita’(ICE), che si
occupa anche di telefonia cellulare in quel paese, a causa
dell’enorme mole di lavoro accumulata e dello scarso personale qualificato di cui dispone, non è in grado di fornire le
informazioni tecniche necessarie alla legalizzazione delle
prove che inchiodano gli assassini di Giorgio e consentano
finalmente l’istruzione di un regolare processo da parte di
un giudice.
PRESO ATTO che a causa di detti ritardi e scarico di
responsabilità tra le due Istituzioni Costaricane il procedimento è praticamente paralizzato, con il concreto rischio di
arenarsi definitivamente, senza la possibilità di celebrare un
giusto processo per rendere giustizia alla memoria di
Giorgio Gallo e ai suoi familiari.
IL CONSIGLIO COMUNALE DI DIAMANTE,
ALL’UNANIMITA’,
FA VOTI affinché le Istituzioni democratiche italiane Provincia di Cosenza, Regione Calabria, Parlamento,
Governo - si attivino solertemente presso le autorità civili e
militari del Costarica affinché vengano prontamente superate le difficoltà burocratiche evidenziate e venga garantito
un celere e giusto processo democratico per rendere giustizia a Giorgio Gallo e ai suoi familiari e per rendere più
sicure e serene le vacanze di tanti nostri concittadini che
con la loro presenza contribuiscono significativamente allo
sviluppo socio-economico di quel paese.
n.78- Febbraio 2009
sDIAMANTE HA UN NUOVO CENTENARIO!
don Francesco Maria barone Brancati
di Ciro R.Cosenza
al centro seduto il centenario Francesco Brancati, da sinistra a destra: il
figlio Fernando Brancati ,la moglie di Fernando, Fiorella;Francesco
Brancati il figlio e nipote omonimo del nonno;Fedora Riggi la cognata;Simona Brancati figlia di Fernando;
Sabato 17 gennaio, dell’anno appena iniziato, il nostro concittadino Don
Francesco Maria Brancati, della casata baronale che ebbe in feudo
Abatemarco, Grisolia, Rione e Urso Marzo, nella sua casa di via Carlo del
Greco, a Firenze, ha compiuto cento anni! Alla festa di compleanno ha partecipato, inviando un fascio di fiori, anche Leonardo Domenici, sindaco della
Città. Anzitutto felicitazioni e voti augurali a lui e alla sua famiglia dalle
colonne del foglio cittadino di Diamante. Ma vorrei esternare, anzitutto, una
considerazione personale: io ho conosciuto nella mia vita, anche altri centenari, e mi sono convinto che, oltre alle eccellenti condizioni fisiche della
persona, per tagliare questo traguardo è indispensabile che si sia in possesso di una grande serenità di spirito. Chi si macera dentro, chi cova risentimenti e rancori, chi odia il prossimo suo, non può aspirare ad un simile traguardo. Solo chi è buono dentro potrà un giorno raggiungerlo!
Negli anni settanta, io ebbi modo di frequentare il barone Francesco Maria
Brancati, perché avevo deciso di presentare al Congresso, indetto dalla
Società di Storia Patria per la Calabria, che si tenne a Catanzaro e a
Filadelfia nell’ottobre del 1977, sul tema “Le riforme del XVIII secolo in
Calabria”, una relazione sulla fine del feudo dei Brancati, che, scomparve di
fatto, proprio in quel periodo, a seguito di calamità naturali e liti giudiziarie
fra gli eredi. Di fatto non esisteva più già prima dell’eversione della feudalità, decretata dal Re di Napoli, Giuseppe Bonaparte. Quella relazione fu poi
inserita in un volumetto, da me pubblicato più tardi nel 1979, con la Tipolito
Dino Ricca di Diamante (Ciro Cosenza, “LA FEUDALITA’ SUL TIRRENO
COSENTINO”). In quella occasione don Francesco nei miei confronti fu
veramente squisito. Mi ricevette per un lungo periodo in diverse ore del giorno. Mi aprì l’archivio di famiglia e mi consentì di familiarizzare con le vecchie carte. Mi permise di portarle a casa, una per volta però, per poterle
ricopiare e poi studiare. Non era possibile ancora, infatti, fotocopiarle.
Uscirono così alla luce disposizioni testamentarie, cedolari provenienti
dall’Archivio di Stato di Napoli, epistole e atti giudiziari. Per ultimo mi affidò
lo stemma originale, in cartapecora, che io feci fotografare e subito restituìi.
Quello stemma, a colori, appare oggi sulla controcopertina del mio ultimo
libro “IL GRIDO DEI GABBIANI” uscito lo scorso anno, a cura dell’
Assessorato alla Cultura del nostro comune. I Brancati arrivarono in
Calabria nel 1668 da Napoli, dopo aver acquistato il feudo calabrese ad un
pubblico incanto, a danno di un tal Giovan Pietro Greco. L’origine partenopea di questa famiglia, ha indotto all’ipotesi che essa possa riallacciarsi ad
uno dei trentadue rami dell’antichissima e importantissima famiglia dei
Brancaccio, che dal I secolo dopo la nascita di Cristo è giunta sino a noi.
Nessun documento di quelli da me visitati, in verità sembra avvalorare questa ipotesi, ma nell’affascinante lettura della lunga storia di quella famiglia,
io ho incontrato i nomi di Andrea, Nicolò e persino un Francesco Maria
Brancaccio, nomi tutti presenti nell’albero genealogico dei baroni Brancati.
Ma torniamo al nostro centenario. Sento di dover dire che, frequentandolo,
ne ho potuto cogliere un modo di vivere semplice, una garbata modestia nel
tratto. Ho conosciuto invece anche persone che, solo perché vantavano
qualche ettaro di terra, ostentavano in modo immodesto una antica, quanto fasulla, nobiltà. Don Francesco non ha mai ostentato, al contrario, un titolo antico ed autentico. Se non la corona baronale sul suo biglietto da visita;
ma questo è comprensibile: è la sintesi dell’appartenenza alla sua stirpe.
Dopo aver prestato servizio di leva in Marina, fu, durante la seconda guerra mondiale, richiamato e prestò servizio alla postazione segnaletica del
Semaforo, alle dipendenze del maresciallo Bacigalupo. Un nome che a
Diamante in molti ricordano, forse perché è lo stesso del famoso portiere
del “Grande Torino”, perito a Superga. Ebbe così la fortuna di “far la guerra” nel suo paese, ma assolse il servizio con grande scrupolo, come era suo
costume, tanto da essere decorato con medaglia di bronzo al merito. E’
stato poi a lungo, unitamente alla moglie, maestro elementare, quando il
grado primario era l’unico insegnamento, e quindi l’unica fonte di cultura nel
nostro paese. Oggi trascorre le giornate a Firenze, in compagnia della sua
grande passione, la musica lirica, che lui ha sempre coltivato, frequentando
teatri celebri, come il “San Carlo” di Napoli, il “Bellini” di Catania, “l’Arena”
di Verona e, naturalmente, il “Comunale” di Firenze, ricordando magari con
dolce nostalgia il tempo, quando ospite del dottor Francesco Cauteruccio,
saliva a Buonvicino, in occasione della festa a San Ciriaco, per ascoltare i
rinomati complessi bandistici, che colà si esibivano. Io, nel buttar giù queste note, credo di aver reso cosa gradita al figlio Fernando e alla nipote
Maruzzella, che me ne hanno dato notizia, partecipando questa bella novella, tramite il nostro “Olmo” ad amici e conoscenti del paese natio, che don
Francesco Brancati ha sempre nel suo cuore.
l’Olmo
pag.5
Il Teatro dei Ruderi di Cirella
Un patrimonio che non può rimanere sottoutilizzato.
Di Franco Maiolino Assessore Turismo e Spettacolo
Il 30 Gennaio scorso,nel primo consiglio comunale del
nuovo anno, con la delibera consiliare n° 2/09 sono
state approvate le linee di indirizzo e la bozza di convenzione che prevedono l'affidamento in concessione a
terzi della struttura " Teatro dei Ruderi di Cirella ".
In particolare, muovendo dalla presa d'atto della difficoltà/impossibilità di gestire direttamente il Teatro dei
Ruderi , anche alla luce delle ultime stagioni estive ,
che hanno maggiormente risentito della crisi del settore
spettacoli, e con la consapevolezza che una importante ed esclusiva struttura di tale tipo non può rimanere
cronicamente sottoutilizzata, si è voluta tentare la strada dell'affidamento in concessione a terzi attuando un
nuovo modello di gestione che ne consenta l'utilizzo
ottimale. Chiaramente, sia nell'atto di indirizzo che nell'articolato della convenzione, l'Ente ha cercato di tutelare al massimo l'interesse collettivo e di garantirsi che
l'affidatario, da individuare con un bando di selezione
ad evidenza pubblica non persegua obiettivi esclusivamente di lucro.
Difatti, fra i requisiti richiesti per la partecipazione al
bando, sono stati individuati quelli previsti dal D.M. (
Ministero per i Beni Culturali e le Attività Produttive)
29.11.07, ossia che il soggetto concessionario faccia
parte della categoria delle imprese di produzione teatrale o sia un organismo di distribuzione, fruizione e formazione del pubblico che in altre parole significa che al
bando possono concorrere solo soggetti accreditati
nella gestione di circuiti e di attività teatrali in possesso di un consistente bagaglio di esperienza e professionalità.
L'ente ha voluto anche garantirsi, prevedendolo come
criterio di valutazione, che la struttura teatrale abbia una
programmazione di qualità con estensione delle attività
a tutto il corso dell'anno con iniziative collaterali quali i
laboratori di teatro, il teatro per ragazzi, e spettacoli di
prosa, musica e cabaret da tenersi durante l'inverno.
All'Ente comunale sono riservate inoltre 10 giornate
intere all'anno per lo svolgimento di manifestazioni proprie come il Circuito Magna Grecia o i consolidati
appuntamenti del Peperoncino Jazz Festival o il
"Concerto per Lilly".
Siamo certi che il bando susciterà l'interesse di qualificate professionalità del settore con le quali avremo sicuramente la possibilità di dare al Teatro dei Ruderi la giusta valenza, così come siamo rammaricati che alcuni
amici della minoranza consiliare, che fra l'altro conoscono bene le difficoltà in cui versa la struttura non
abbiano supportato con il loro voto tale deliberazione.
Il complesso artistico-monumentale che comprende
oltre al Teatro il Monastero Francescano ed i Ruderi
dell'antica Cirella rappresentano un potenziale turisticoculturale di grande rilievo e che dovremmo avere la
capacità di utilizzare pienamente.
In questi giorni, tale complesso ha costituito la location
per il Film L'ultimo Re di Aurelio Grimaldi che nessun
impianto scenico ha dovuto realizzare per la ricostruzione di Troia fumante dopo la sconfitta.
E ripensando alle suggestioni colte nelle sere d'estate,
quando i ruderi illuminati dalla luna hanno fatto da scenario agli indimenticabili concerti di Baglioni, di Paolo
Conte, di Venditti, alla struggente vocalità di Lina Sastri,
alle delicate sinfonie di Allevi, alla dirompente ritmicità di
Ranieri, che è nata la consapevolezza che il Teatro dei
Ruderi non può rimanere così, utilizzato due o tre volte
all'anno, ma che va sfruttato pienamente con una serie
diversificata di spettacoli ed attività che vanno dalla
prosa alla musica leggera, dalla danza alla lirica, dalla
sperimentazione al cinema.
Un nuovo modello di gestione può contribuire a questo
ma non è sufficiente.
Anche nell'ipotesi di affidamento rimane all'Ente la possibilità di effettuare interventi straordinari sulla struttura e sul complesso circostante per cui è necessario
pensare ad una politica di investimenti che ricercando
tutte le opportunità dei finanziamenti comunitari legati ai
beni culturali, al turismo e alle OOPP consentino in
maniera prioritaria la completa valorizzazione di un
patrimonio che tutti ci invidiano.
Sul set dell’Ultimo Re
di Mariella Perrone
L’erba bagnata dalla pioggia incessante di questi
giorni, anfore di antica memoria, bracieri primitivi,
mura dalle quali riecheggiano le voci ormai perdute
degli abitanti della vecchia Cirella.
In questi giorni, i Ruderi, fanno da tragico e reale set
al film “L’ultimo Re”, una riduzione contemporanea
della tragedia de “Le Troiane” di Seneca.
I protagonisti della pellicola, per la regia di Aurelio
Grimaldi, sono Isabel Russinova, (anche in veste di
sceneggiatrice e produttrice) nel ruolo di Andromaca,
Edoardo Siravo, nei panni di Ulisse, Maria Monti, nel
ruolo di Ecuba, Moni Ovada, in quello di
Agamennone e la giovane attrice crotonese, Simona
Corigliano. Nel preparare le scene, nulla è lasciato al
caso: mani pazienti hanno ripulito i muri deturpati da
mani meno nobili che vi avevano tracciato scritte
vandaliche.
Anfore, suppellettili dell’epoca, antichi seggi, tutti
fedelmente riprodotti, fanno rivivere alla “Cirella vecchia”, quella vita passata, quando la “polis” era centro di riferimento per la Magna Grecia e per Roma.
Un’atmosfera dal sapore antico che si coniuga con la
frenesia del set e con la sua modernità: ben settanta
persone, a vario titolo, lavorano per ricreare quelle
atmosfere.
Sul set nella giornata di ieri, era presente anche
Francesco Zinnato, presidente della “Film
Commision Calabria” che ha finanziato la realizzazione della pellicola : “Riteniamo – ha spiegato
Zinnato – che questo film rappresenti il patrimonio
della Calabria. Qui ai Ruderi, c’è un pezzo di storia
del mediterraneo e mi auguro si possa incentivare
questo tipo di attività visto che i luoghi ne hanno le
potenzialità”.
Soddisfatto, anche Ernesto Caselli, tra i promotori
dell’iniziativa, che ha sempre creduto nelle potenzialità di Diamante come città del cinema : “Il cinema è
un ottimo veicolo di turismo e la Regione Calabria
dovrebbe puntare di più su questo ramo che tende a
rilanciare il turismo calabrese”.
Le riprese sono iniziate lo scorso 12 gennaio e continueranno fino alla fine del mese: alcune scene
saranno girate anche in notturna, e il set sarà illuminato dai fuochi delle sole torce e dei braceri che contribuiranno così a regalare un’atmosfera magica alla
collina dove i Ruderi sembrano riposare nell’attesa di
tornare agli antichi splendori.
pag.
4
l’Olmo
Presentato a Diamante il libro sulla vita di Pio La Torre.
Il figlio Franco agli studenti: “Il futuro è nelle vostre mani”
Appassionante e coinvolgente l’Iniziativa dell’Assessorato alla PI del
Comune di Diamante di presentare , a distanza di venticinque anni dalla
sua morte, il libro “Pio Latorre”.
A parlare alla platea di studenti della terza media dell’IC di Diamante e
dell’ ITCG “Giovanni Paolo II ”,di Diamante, Sabato 17 gennaio,nell’aula
magna dell’ Istituto Tecnico e per Geometri , il coautore del libro, il giornalista Giuseppe Bascietto , e Franco Latorre, figlio del Parlamentare
ucciso. Nel silenzio attento dei giovanissimi uditori Giuseppe Bascietto e
Franco Latorre ,figlio del parlamentare ucciso dalla mafia,hanno rievocato, attraverso le parole , le immagini di una “straordinaria esistenza”, di
una “esistenza esemplare” , di un uomo che fin da bambino sa contrastare ciò che nell’Autorità è negazione dell’individuo , del diritto, della convivenza civile e pacifica. Il Piccolo Pio che contrasta il padre contadino per
ottenere il diritto di andare a scuola, il giovane idealista che affianca la
Confederterra nella lotta a favore dei braccianti siciliani, l’impegno per la
pace contro la base missilistica di Comiso, il deputato che sferra un colpo
mortale alla mafia con la sua legge che introduce il reato di “associazione mafiosa” ( legge Rognoni- LA Torre), il truce e vile assassinio su
ordine di Totò Riina preoccupato per la proposta di legge riguardante i
patrimoni dei mafiosi, tutto ciò è arrivato alle giovani menti dei ragazzi
come un’esortazione a vigilare sulla giustizia , a crescere senza mai perdere di vista i valori che fanno di un contesto sociale un ambiente sicuro,
capace di formare individui consapevoli dei propri diritti e dei propri doveri individuali e sociali, in grado di discriminare il bene dal male e condannare e denunciare ciò che se ne allontana. Molto bene ha detto il Sindaco
del paese, avvocato Ernesto Magorno,invitando i ragazzi a cambiare
canale di fronte a film come “Il Capo dei Capi” che veicolano immagini
sbagliate e fuorvianti di personaggi come Riina.
“La Torre, egli ha detto, è il vero eroe da imitare e seguire, egli ha scelto
la cultura ,la dirittura morale, la pace , la giustizia sociale,la guerra alla
delinquenza e alla mafia ,là dove Riina ha scelto l’ignoranza, la violenza,
l’assassinio come mezzi di affermazione sociale” .
Concetti questi riaffermati negli interventi di saluto dell’Assessore alla PI,
Battista Maulicino, del Vicepreside dell’ITCG, prof. Rinaldi, della
Dirigente scolastica dell’IC di Diamante, Anna Maria Frascini che ha voluto puntualizzare come la conoscenza del percorso di vita di Pio Latorre
sia un esempio fortemente educativo per le nuove generazioni che devono conoscerlo e capire fino in fondo il valore del suo impegno politico
nelle lotte contadine,la sua battaglia per affermare il diritto alla pace e
all’indipendenza economica, com’è stato per Comiso,e nella lotta senza
quartiere alla mafia.
Stimolante e toccante l’intervento di Franco Latorre, figlio di Pio, che ha
raccontato un padre amorevole ma fermo e deciso nel guidare i figli a
mantenere e difendere ad ogni costo le proprie idee e i propri principi in
tutti i campi della propria vita e a non essere schiavi dei propri interessi .
Testimonianza questa che ha svegliato la curiosità dei ragazzi i quali
hanno posto domande sui rapporti tra padre e figlio.
“Era un padre come tanti altri, egli ha risposto, molto esigente da una
parte, ma nel contempo ha dato a me e mio fratello molta fiducia. Questo
ha consentito a noi di crescere, consapevoli dei nostri limiti ma anche
della nostre capacità. Era una persona severa sulle questioni fondamentali, sui principi e sui valori. Era una persona molto aperta nel dibattito
delle idee. Non l’ho mai visto vietarmi, l’ho visto discutere fino allo stremo,
quando le nostre idee divergevano, ma non aveva nessuna intenzione di
convincermi. Voleva dimostrarmi che potevano esserci opinioni diverse
dalla mia, in questo caso la sua, che sulla base del confronto uno si arricchisce perché impara a conoscere le idee degli altri e per poi tirare le sue
conclusioni. “
In questo si racchiude il contenuto educativo della figura dell’uomo e del
padre e il significato di proporne la vita ai ragazzi delle scuole perché essi
“… possano coltivare una memoria basata sui principi fondanti della
nostra Repubblica: la legalità, la giustizia, il progresso, la solidarietà. La
figura di mio padre racchiude, dal suo punto di vista, tutti questi quattro
principi.
La storia di un uomo nato poverissimo, che si batte per il suo riscatto personale e di tutta quella gente che con lui condivideva quella condizione di
contadino povero. Una persona che si è battuta per lo sviluppo il progresso della sua terra, la Sicilia, dell’Italia e del Mezzogiorno tutto. Una
persona che si è impegnata fino all’estremo sacrificio nella la battaglia
per la legalità” (Intervista a Giuseppe Gallelli, addetto Stampa dell’AC di
Diamante”)
L’appuntamento si è concluso con la proposta, da Parte del Consiglio
Municipale dei Ragazzi di Diamante di intitolare un Albero “Dei Giusti” a
Pio Latorre e di bandire un concorso sul libro che racconta la sua vita nell’ambito del progetto di educazione alla legalità e ai diritti di cittadinanza
connesso al progetto Consiglio Municipale dei Ragazzi.
Ermenegilda Magorno
Funzione Strumentale per le Relazioni con il Territorio
e l’educazione alla legalità
La mafia non è una fiction e quando uccide uccide davvero chi la sfida a viso aperto. Il 30 aprile 1982, a
Palermo, mentre stava raggiungendo la sede regionale
siciliana del PCI, l’auto con a bordo Pio La Torre e
Rosario di Di Salvo, fu affiancata da due moto di grossa cilindrata. In pochi secondi si scatenò un inferno di
fuoco: decine di colpi partirono dalle pistole e dalle
mitragliette dei killer.
Pio La Torre, Parlamentare e Segretario Regionale del
PCI, ispiratore della legge che introduceva il reato di
associazione mafiosa e la confisca dei beni dei boss,
morì sul colpo; il suo collaboratore, tentò una strenua,
quanto inutile resistenza.
Il libro: “Pio La Torre - Una storia italiana”, biografia
di questa grande e straordinaria figura politica dell’Italia
del 900, è stato presentato sabato corso, a cura
dell’Amministrazione Comunale – Assessorato alla P.I.,
agli studenti dell’I.TC.G “Giovanni Paolo II” di Diamante.
Presenti il Sindaco, l’Avv. Ernesto Magorno;
l’Assessore alla
Pubblica Istruzione, Battista
Maulicino; il Vicepreside dell’I.T.C.G, il Prof. Rino
Rinaldi; la Dirigente dell’Isituto Comprensivo, la
Dott.ssa Anna Maria Frascini.
Con loro il giornalista Giuseppe Bascietto, autore del
libro insieme allo scritto Claudio Camarca e Franco,
figlio di Pio La Torre. che ha concesso una breve intervista.
Perché parlare a degli studenti così giovani di una
figura come quella di Pio La Torre?
“Perché possano coltivare una memoria basata sui principi fondanti della nostra Repubblica: la legalità, la giustizia, il progresso, la solidarietà. La figura di mio padre
racchiude, dal suo punto di vista, tutti questi quattro
principi. La storia di un uomo nato poverissimo, che si
batte per il suo riscatto personale e di tutta quella gente
che con lui condivideva quella condizione di contadino
povero. Una persona che si è battuta per lo sviluppo il
progresso della sua terra, la Sicilia, dell’Italia e del
Mezzogiorno tutto. Una persona che si è impegnata
fino all’estremo sacrificio nella la battaglia per la legalità”.
D.: Il La Torre privato com’era?
“Era un padre come tanti altri. Era molto esigente da
una parte, ma nel contempo ha dato a me e mio fratello molta fiducia. Questo ha consentito a noi di crescere,
consapevoli dei nostri limiti ma anche della nostre capacità. Era una persona severa sulle questioni fondamentali, sui principi e sui valori. Era una persona molto aperta nel dibattito delle idee. Non l’ho mai visto vietarmi,
l’ho visto discutere fino allo stremo, quando le nostre
idee divergevano, ma non aveva nessuna intenzione di
convincermi. Voleva dimostrarmi che potevano esserci
opinioni diverse dalla mia, in questo caso la sua, che
sulla base del confronto uno si arricchisce perché impara a conoscere le idee degli altri e per poi tirare le sue
conclusioni.
D.: Giovanni Falcone diceva che la mafia è un fatto
umano e come tale destinato prima o poi a finire; la
pensa anche lei così?:
“Si lo credo anch’io, però come in tutte le cose umane
se non c’è un’azione volta all’evoluzione quelle caratteristiche, in questo caso negative, possono permanere
più di quanto vorremmo. E’ quello che cerco di dire agli
studenti ed alle studentesse che incontro: Il futuro è
nelle vostre mani, non vi fate imbrogliare da quelli che vi
dicono che oggi è tutto una schifezza , perché non è
vero. Si ci sono tante cose che non vanno, però prima
si stava molto molto peggio e si potrà stare meglio solo
se voi prendete in mano il vostro destino. Se le nuove
generazioni faranno questo, la mafia avrà filo da torcere, se invece si rassegnano, se vengono educate alla
rinuncia, all’arte di arrangiarsi, allora Giovanni Falcone
non avrà avuto torto, ma dovrà aspettare tanto tempo
prima l’essere umano decida di farla finito con questo
suo difetto della mafia”.
Giuseppe Gallelli
n.78- Febbraio 2009
Consiglio Comunale
su Giorgio Gallo
ORDINE DEL GIORNO
DEL CONSIGLIO COMUNALE DI DIAMANTE
DEL 30.01.2009
IL CONSIGLIO COMUNALE DI DIAMANTE
CONSIDERATO che il giorno 15 di dicembre del 2006, in
Costa Rica, in un quartiere di San Josè, di nome
Desamparado, e’ stato ucciso con un colpo d’arma da fuoco
il cittadino italiano Giorgio Gallo, di soli 21 anni, membro di
una famiglia che opera da molto tempo nella nostra cittadina.
VISTA la grande e commossa partecipazione dell’intera
comunità ai funerali del giovane, che si sono svolti il giorno
26 dicembre 2006 in Italia, nel suo municipio d’origine in
Maiera’ (CS).
RITENUTO che l’assassinio del giovane italiano è avvenuto
ad opera di due soggetti identificati dalle forze dell’ordine
del luogo e noti per aver ucciso, prima e dopo l’assassinio
di Giorgio Gallo, solo allo scopo di impadronirsi di apparecchi elettronici e/o denaro.
DATO ATTO all’ufficio della Investigazione di Giustizia (OIJ)
del Costa Rica della diligenza e rapidità con cui ha fatto luce
sui fatti, identificando i colpevoli ed il movente già il 6 agosto del 2007, dopo solo 8 mesi dalla morte del cittadino
Italiano Giorgio Gallo.
VISTO che il procedimento e’ stato trasferito dall’Ufficio di
Giustizia (OIJ) al Ministero Pubblico, o Fiscalia, di quel
paese e che purtroppo la Fiscalia di San Josè e quella
Nazionale soffrono di una lentezza estrema anche per
accusare pluri assassini già identificati, con la motivazione
che l’Istituto di Comunicazione ed Elettricita’(ICE), che si
occupa anche di telefonia cellulare in quel paese, a causa
dell’enorme mole di lavoro accumulata e dello scarso personale qualificato di cui dispone, non è in grado di fornire le
informazioni tecniche necessarie alla legalizzazione delle
prove che inchiodano gli assassini di Giorgio e consentano
finalmente l’istruzione di un regolare processo da parte di
un giudice.
PRESO ATTO che a causa di detti ritardi e scarico di
responsabilità tra le due Istituzioni Costaricane il procedimento è praticamente paralizzato, con il concreto rischio di
arenarsi definitivamente, senza la possibilità di celebrare un
giusto processo per rendere giustizia alla memoria di
Giorgio Gallo e ai suoi familiari.
IL CONSIGLIO COMUNALE DI DIAMANTE,
ALL’UNANIMITA’,
FA VOTI affinché le Istituzioni democratiche italiane Provincia di Cosenza, Regione Calabria, Parlamento,
Governo - si attivino solertemente presso le autorità civili e
militari del Costarica affinché vengano prontamente superate le difficoltà burocratiche evidenziate e venga garantito
un celere e giusto processo democratico per rendere giustizia a Giorgio Gallo e ai suoi familiari e per rendere più
sicure e serene le vacanze di tanti nostri concittadini che
con la loro presenza contribuiscono significativamente allo
sviluppo socio-economico di quel paese.
n.78- Febbraio 2009
l’Olmo
pag.5
Il Teatro dei Ruderi di Cirella
sDIAMANTE HA UN NUOVO CENTENARIO!
don Francesco Maria barone Brancati
Un patrimonio che non può rimanere sottoutilizzato.
di Ciro R.Cosenza
Di Franco Maiolino Assessore Turismo e Spettacolo
al centro seduto il centenario Francesco Brancati, da sinistra a destra: il
figlio Fernando Brancati ,la moglie di Fernando, Fiorella;Francesco
Brancati il figlio e nipote omonimo del nonno;Fedora Riggi la cognata;Simona Brancati figlia di Fernando;
Sabato 17 gennaio, dell’anno appena iniziato, il nostro concittadino Don
Francesco Maria Brancati, della casata baronale che ebbe in feudo
Abatemarco, Grisolia, Rione e Urso Marzo, nella sua casa di via Carlo del
Greco, a Firenze, ha compiuto cento anni! Alla festa di compleanno ha partecipato, inviando un fascio di fiori, anche Leonardo Domenici, sindaco della
Città. Anzitutto felicitazioni e voti augurali a lui e alla sua famiglia dalle
colonne del foglio cittadino di Diamante. Ma vorrei esternare, anzitutto, una
considerazione personale: io ho conosciuto nella mia vita, anche altri centenari, e mi sono convinto che, oltre alle eccellenti condizioni fisiche della
persona, per tagliare questo traguardo è indispensabile che si sia in possesso di una grande serenità di spirito. Chi si macera dentro, chi cova risentimenti e rancori, chi odia il prossimo suo, non può aspirare ad un simile traguardo. Solo chi è buono dentro potrà un giorno raggiungerlo!
Negli anni settanta, io ebbi modo di frequentare il barone Francesco Maria
Brancati, perché avevo deciso di presentare al Congresso, indetto dalla
Società di Storia Patria per la Calabria, che si tenne a Catanzaro e a
Filadelfia nell’ottobre del 1977, sul tema “Le riforme del XVIII secolo in
Calabria”, una relazione sulla fine del feudo dei Brancati, che, scomparve di
fatto, proprio in quel periodo, a seguito di calamità naturali e liti giudiziarie
fra gli eredi. Di fatto non esisteva più già prima dell’eversione della feudalità, decretata dal Re di Napoli, Giuseppe Bonaparte. Quella relazione fu poi
inserita in un volumetto, da me pubblicato più tardi nel 1979, con la Tipolito
Dino Ricca di Diamante (Ciro Cosenza, “LA FEUDALITA’ SUL TIRRENO
COSENTINO”). In quella occasione don Francesco nei miei confronti fu
veramente squisito. Mi ricevette per un lungo periodo in diverse ore del giorno. Mi aprì l’archivio di famiglia e mi consentì di familiarizzare con le vecchie carte. Mi permise di portarle a casa, una per volta però, per poterle
ricopiare e poi studiare. Non era possibile ancora, infatti, fotocopiarle.
Uscirono così alla luce disposizioni testamentarie, cedolari provenienti
dall’Archivio di Stato di Napoli, epistole e atti giudiziari. Per ultimo mi affidò
lo stemma originale, in cartapecora, che io feci fotografare e subito restituìi.
Quello stemma, a colori, appare oggi sulla controcopertina del mio ultimo
libro “IL GRIDO DEI GABBIANI” uscito lo scorso anno, a cura dell’
Assessorato alla Cultura del nostro comune. I Brancati arrivarono in
Calabria nel 1668 da Napoli, dopo aver acquistato il feudo calabrese ad un
pubblico incanto, a danno di un tal Giovan Pietro Greco. L’origine partenopea di questa famiglia, ha indotto all’ipotesi che essa possa riallacciarsi ad
uno dei trentadue rami dell’antichissima e importantissima famiglia dei
Brancaccio, che dal I secolo dopo la nascita di Cristo è giunta sino a noi.
Nessun documento di quelli da me visitati, in verità sembra avvalorare questa ipotesi, ma nell’affascinante lettura della lunga storia di quella famiglia,
io ho incontrato i nomi di Andrea, Nicolò e persino un Francesco Maria
Brancaccio, nomi tutti presenti nell’albero genealogico dei baroni Brancati.
Ma torniamo al nostro centenario. Sento di dover dire che, frequentandolo,
ne ho potuto cogliere un modo di vivere semplice, una garbata modestia nel
tratto. Ho conosciuto invece anche persone che, solo perché vantavano
qualche ettaro di terra, ostentavano in modo immodesto una antica, quanto fasulla, nobiltà. Don Francesco non ha mai ostentato, al contrario, un titolo antico ed autentico. Se non la corona baronale sul suo biglietto da visita;
ma questo è comprensibile: è la sintesi dell’appartenenza alla sua stirpe.
Dopo aver prestato servizio di leva in Marina, fu, durante la seconda guerra mondiale, richiamato e prestò servizio alla postazione segnaletica del
Semaforo, alle dipendenze del maresciallo Bacigalupo. Un nome che a
Diamante in molti ricordano, forse perché è lo stesso del famoso portiere
del “Grande Torino”, perito a Superga. Ebbe così la fortuna di “far la guerra” nel suo paese, ma assolse il servizio con grande scrupolo, come era suo
costume, tanto da essere decorato con medaglia di bronzo al merito. E’
stato poi a lungo, unitamente alla moglie, maestro elementare, quando il
grado primario era l’unico insegnamento, e quindi l’unica fonte di cultura nel
nostro paese. Oggi trascorre le giornate a Firenze, in compagnia della sua
grande passione, la musica lirica, che lui ha sempre coltivato, frequentando
teatri celebri, come il “San Carlo” di Napoli, il “Bellini” di Catania, “l’Arena”
di Verona e, naturalmente, il “Comunale” di Firenze, ricordando magari con
dolce nostalgia il tempo, quando ospite del dottor Francesco Cauteruccio,
saliva a Buonvicino, in occasione della festa a San Ciriaco, per ascoltare i
rinomati complessi bandistici, che colà si esibivano. Io, nel buttar giù queste note, credo di aver reso cosa gradita al figlio Fernando e alla nipote
Maruzzella, che me ne hanno dato notizia, partecipando questa bella novella, tramite il nostro “Olmo” ad amici e conoscenti del paese natio, che don
Francesco Brancati ha sempre nel suo cuore.
Il 30 Gennaio scorso,nel primo consiglio comunale del
nuovo anno, con la delibera consiliare n° 2/09 sono
state approvate le linee di indirizzo e la bozza di convenzione che prevedono l'affidamento in concessione a
terzi della struttura " Teatro dei Ruderi di Cirella ".
In particolare, muovendo dalla presa d'atto della difficoltà/impossibilità di gestire direttamente il Teatro dei
Ruderi , anche alla luce delle ultime stagioni estive ,
che hanno maggiormente risentito della crisi del settore
spettacoli, e con la consapevolezza che una importante ed esclusiva struttura di tale tipo non può rimanere
cronicamente sottoutilizzata, si è voluta tentare la strada dell'affidamento in concessione a terzi attuando un
nuovo modello di gestione che ne consenta l'utilizzo
ottimale. Chiaramente, sia nell'atto di indirizzo che nell'articolato della convenzione, l'Ente ha cercato di tutelare al massimo l'interesse collettivo e di garantirsi che
l'affidatario, da individuare con un bando di selezione
ad evidenza pubblica non persegua obiettivi esclusivamente di lucro.
Difatti, fra i requisiti richiesti per la partecipazione al
bando, sono stati individuati quelli previsti dal D.M. (
Ministero per i Beni Culturali e le Attività Produttive)
29.11.07, ossia che il soggetto concessionario faccia
parte della categoria delle imprese di produzione teatrale o sia un organismo di distribuzione, fruizione e formazione del pubblico che in altre parole significa che al
bando possono concorrere solo soggetti accreditati
nella gestione di circuiti e di attività teatrali in possesso di un consistente bagaglio di esperienza e professionalità.
L'ente ha voluto anche garantirsi, prevedendolo come
criterio di valutazione, che la struttura teatrale abbia una
programmazione di qualità con estensione delle attività
a tutto il corso dell'anno con iniziative collaterali quali i
laboratori di teatro, il teatro per ragazzi, e spettacoli di
prosa, musica e cabaret da tenersi durante l'inverno.
All'Ente comunale sono riservate inoltre 10 giornate
intere all'anno per lo svolgimento di manifestazioni proprie come il Circuito Magna Grecia o i consolidati
appuntamenti del Peperoncino Jazz Festival o il
"Concerto per Lilly".
Siamo certi che il bando susciterà l'interesse di qualificate professionalità del settore con le quali avremo sicuramente la possibilità di dare al Teatro dei Ruderi la giusta valenza, così come siamo rammaricati che alcuni
amici della minoranza consiliare, che fra l'altro conoscono bene le difficoltà in cui versa la struttura non
abbiano supportato con il loro voto tale deliberazione.
Il complesso artistico-monumentale che comprende
oltre al Teatro il Monastero Francescano ed i Ruderi
dell'antica Cirella rappresentano un potenziale turisticoculturale di grande rilievo e che dovremmo avere la
capacità di utilizzare pienamente.
In questi giorni, tale complesso ha costituito la location
per il Film L'ultimo Re di Aurelio Grimaldi che nessun
impianto scenico ha dovuto realizzare per la ricostruzione di Troia fumante dopo la sconfitta.
E ripensando alle suggestioni colte nelle sere d'estate,
quando i ruderi illuminati dalla luna hanno fatto da scenario agli indimenticabili concerti di Baglioni, di Paolo
Conte, di Venditti, alla struggente vocalità di Lina Sastri,
alle delicate sinfonie di Allevi, alla dirompente ritmicità di
Ranieri, che è nata la consapevolezza che il Teatro dei
Ruderi non può rimanere così, utilizzato due o tre volte
all'anno, ma che va sfruttato pienamente con una serie
diversificata di spettacoli ed attività che vanno dalla
prosa alla musica leggera, dalla danza alla lirica, dalla
sperimentazione al cinema.
Un nuovo modello di gestione può contribuire a questo
ma non è sufficiente.
Anche nell'ipotesi di affidamento rimane all'Ente la possibilità di effettuare interventi straordinari sulla struttura e sul complesso circostante per cui è necessario
pensare ad una politica di investimenti che ricercando
tutte le opportunità dei finanziamenti comunitari legati ai
beni culturali, al turismo e alle OOPP consentino in
maniera prioritaria la completa valorizzazione di un
patrimonio che tutti ci invidiano.
Sul set dell’Ultimo Re
di Mariella Perrone
L’erba bagnata dalla pioggia incessante di questi
giorni, anfore di antica memoria, bracieri primitivi,
mura dalle quali riecheggiano le voci ormai perdute
degli abitanti della vecchia Cirella.
In questi giorni, i Ruderi, fanno da tragico e reale set
al film “L’ultimo Re”, una riduzione contemporanea
della tragedia de “Le Troiane” di Seneca.
I protagonisti della pellicola, per la regia di Aurelio
Grimaldi, sono Isabel Russinova, (anche in veste di
sceneggiatrice e produttrice) nel ruolo di Andromaca,
Edoardo Siravo, nei panni di Ulisse, Maria Monti, nel
ruolo di Ecuba, Moni Ovada, in quello di
Agamennone e la giovane attrice crotonese, Simona
Corigliano. Nel preparare le scene, nulla è lasciato al
caso: mani pazienti hanno ripulito i muri deturpati da
mani meno nobili che vi avevano tracciato scritte
vandaliche.
Anfore, suppellettili dell’epoca, antichi seggi, tutti
fedelmente riprodotti, fanno rivivere alla “Cirella vecchia”, quella vita passata, quando la “polis” era centro di riferimento per la Magna Grecia e per Roma.
Un’atmosfera dal sapore antico che si coniuga con la
frenesia del set e con la sua modernità: ben settanta
persone, a vario titolo, lavorano per ricreare quelle
atmosfere.
Sul set nella giornata di ieri, era presente anche
Francesco Zinnato, presidente della “Film
Commision Calabria” che ha finanziato la realizzazione della pellicola : “Riteniamo – ha spiegato
Zinnato – che questo film rappresenti il patrimonio
della Calabria. Qui ai Ruderi, c’è un pezzo di storia
del mediterraneo e mi auguro si possa incentivare
questo tipo di attività visto che i luoghi ne hanno le
potenzialità”.
Soddisfatto, anche Ernesto Caselli, tra i promotori
dell’iniziativa, che ha sempre creduto nelle potenzialità di Diamante come città del cinema : “Il cinema è
un ottimo veicolo di turismo e la Regione Calabria
dovrebbe puntare di più su questo ramo che tende a
rilanciare il turismo calabrese”.
Le riprese sono iniziate lo scorso 12 gennaio e continueranno fino alla fine del mese: alcune scene
saranno girate anche in notturna, e il set sarà illuminato dai fuochi delle sole torce e dei braceri che contribuiranno così a regalare un’atmosfera magica alla
collina dove i Ruderi sembrano riposare nell’attesa di
tornare agli antichi splendori.
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l’Olmo
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n.78- Febbraio 2009
Di poeti, di arte e di cose nostrane
I Ciucc’ si litichin’....
Dietro la vita
di Giovanni Grimaldi
Ppìfà sòld ' allù Cumùn ',
mìttin 'in mmòt ' i Gabillùn '.
A 'pagàt ' alla scadenza ?
Pòvir 'fìss ', fa pinitènza !
U rumùr ' d 'u muturìn '...
E tti sònid'u Pustìn '.
Marietta, d 'u balcun ' ;
—Ah, ch’i vò piglià nu trùn'
Maramì cc 'amù patùt' !
Pur ' u sùnn ' amù pirdùt '.
Chìst ' non tènin ' cchì pinzà...
Fòrs' è mmìgl' a non pagà !
—ICI, acqua, fogna...
Su ragazzi, è una vergogna .'—
Lady G. ,ca passa e rrìda :
—Par di stare alla " Corrida " .
U Palàzz' Siniscàlch '
Jè d'Armànd' Maniscàlch ';
U Ghjrùl ', tùtt ' cuntènt ',
Tèna sétt ' Appartamènt '
di Ugo Grimaldi (1965-2007)
L'Officina di Cicciu Raff'
A mmità cc'Armànd ' Raff':
Frànch' Vergara nullatenènt’...
Càs' e Tirrèn' su' di "Man'ent”
U Giardìn' di Pinu Sarra
Intestat ' a Cicciu Marra ;
U Spuntìn " , a "Cannarutìa "
Di Barbàt' e cumpagnìa.
Fan 'a fila allù Cumùn '...
Prònt' arrìvid'a Scasùna:
—Chi è a posto nulla tema.
Questo è il nostro Teorema.—
Fattu sta eh'i Giniràl '
Mò su ' tùtt ' Capuràl'.
—Dietrofrónt'! Signàm ' u pàss
Stàt ' tranquìll ', nènt ' Tàss'—
La notte illumina le anime
-dietro la vita-
cadute in questo mondo estraneo.
Canti
sfuggono dal confuso vociare.
Le stelle mostrano i loro occhi
tristi e gioiosi
come l’amore.
Quando Mino Reitano
venne a Diamante
A prèssa, cùm' ggìr' ggìr ',
jè nna mala cunziglìr'.
Pìglid 'u pàn ' ppì cipùll ',
a savuzìzza ppì capaccùll '.
...e i fràt’ si trùzzin’!
di Giovanni Grimaldi
Prònt ' u Gall ' va all 'attàcch ':
—Pp 'u Cumùn 'jè nu smàcch '.'
A Casa, a Visura Catastal',
calculàt ' a pircintuàl '...
Vinìt', vinìt' Diamantìs ' !
Cunsulenza senza spìs' .
Allu Cìnim' v 'aspìtt' ..
Prònt' u fràt': Jè nnu dispìtt' !
-
—Oi Fernà ,stàmin' accort '...
ccà pirdìm' panar ' e sport '
Il “Vittoria " è profanato !
Fratt' si frìca l'elettorato !
Fa i bigliètt' e pènza all' Tàss ',
Era il 1972 e Mino Reitano girava con il
CantaCalabria , una manifestazione
viglid’ 'a nott ' ,nun si rilàss '.
canora che aveva come obiettivo quello
Si da l'aria d'u Messìa !
calabresi. Nella foto, Mino Reitano
Tu a ' vist’ cùm' 'gallìa' ?
Chilla bursa , oi Fernà,
chilla bursa mi fa trimà '
Cchi cci tèna ?malidiziun ' ! —
—Tùtt ' i “ Càrt'” d'u Cumùn' !
di far consocere cantanti e musicisti
posa con gli organizzatori di Diamante:
Pasquale Cirillo, Mario Caglianone e
Francesco Rispoli.
A Diamante si mangia così
SPAGHETTI DELLA NONNA
LA MOLLICA DI PANE
di Lili Genovese
Baccalà e patate
Ingr. per 4/5 persone : 400 gr. di spa- Ingr. per 4/5 persone:-500 gr. di baccalà già spugnato (io preferisco
ghetti-2 o 3 alici salate - 100 gr. di mollica
di pane raffermo - uno spicchio d’aglio - un
po’ di prezzemolo - mezzo bicchiere di olio
extra vergine d’oliva - un peperoncino sale q.b.
Procedimento: In un tegame fate soffriggere a fuoco basso l’aglio con l’olio ed
aggiungete le alici spezzettate, a cui avrete precedentemente tolto la spina. Unite il
prezzemolo tritato, il peperoncino ed il
pane sbriciolato, regolate di sale, tenendo
conto che le alici sono già salate. Nel frattempo fate cuocere gli spaghetti in acqua
bollente salata, scolateli al dente e saltateli in padella con il condimento preparato.
metterlo a bagno a casa)-4 o 5 patate (o un cappuccio di verza)-Salsa
di pomodoro-3 o 4 peperoni essiccati-Un peperoncino- Olio d’olivaUna cipolla-Sale q.b.
Procedimento:Preparate un sughetto soffriggendo la cipolla con l’olio,
aggiungete il peperoncino, la salsa di pomodoro ed i peperoni a pezzi.
Fate cuocere per circa cinque minuti. Aggiungete un po’ di acqua calda
ed infine unite il baccalà. Lasciate cuocere per circa mezz’ora. Nel frattempo pelate e tagliate a tocchetti grossi le patate ed aggiungetele al
baccalà, lasciando cuocere per latri dieci minuti circa.
Se al posto delle patate preferite la verza, dopo averla pulita e fatta a
fette, bollitela e quando il baccalà è cotto insaporitela con un mestolo di
sugo di baccalà, aggiungendo una spolverata di pepe nero. Servitela
come contorno al baccalà.
Al Ristorante Stella dell’Isola
gestito dall’ ottimo Gianluigi
con la guida in cucina della
cuoca Francesca si può
trovare il vero baccalà
alla diamantese seguendo le
antiche ricette paesane.
Buon Compleanno Ulisse
Sempre devi aver in mente Itaca
-raggiungerla sia il pensiero costante.
Soprattutto, non affrettare il viaggio;
a che duri a lungo, per anni, e che da
vecchio
metta piede sull’isola, tu, ricco
dei tesori accumulati per strada
senza aspettarti ricchezze da Itaca.
(C.Kavafis)
Una busta rossa: un invito… leggo e guardo la sua
immagine sullo sfondo del foglio… che bel regalo!
Certo che ci sarò, mai rinuncerei ai festeggiamenti del
fatidico “mezzo secolo” del mio carissimo amico…
Una comune passione ci lega: il mare; passione, peraltro condivisa con la maggior parte dei diamantesi…
quelli D.O.C., naturalmente.
Atmosfera calda, gioiosa, elegante ma informale… di
famiglia, insomma. Il tavolo per i commensali è grande,
occupa quasi metà della sala ristorante…
Arrivo tardi, al solito, stavolta, però, la colpa non è
mia…Gilda ha deciso di truccarsi per la serata… io ho
rinunciato all’opera “di restauro” e mi pento… vista l’attesa, avrei almeno potuto provarci!
Entriamo alla chetichella, timorose, sperando di essere
ancora in tempo ma… diventiamo rosse come i gamberi (e non per il caldo)… la scena è bellissima, non ha
bisogno di commenti.
La grande famiglia è già seduta a tavola, il patriarca ha
– ovviamente – il posto d’onore ma chi spicca, su tutti,
è lui, il festeggiato….Ulisse che torna ad Itaca per il suo
compleanno !
Lui è felice, e si vede: gli occhi brillano, le mani tremano, la voce si incrina…
Gli occhi si riempiono di lacrime quando “parte” il video
che Claudio ha preparato per il suo mezzo secolo…
Eccolo: appena nato, bambino, adolescente, uomo…
Un’immagine sbiadita, in bianco e nero, in braccio all’adorata mamma, sorridente con i fratelli, protettivo con le
sorelline; a pesca, in barca con il “grande” patriarca…
Eccolo militare, ovviamente marinaio!
Le sue lettere gelosamente custodite nella casa paterna, scorrono sul video suscitando tenerezza e commozione tra tutti… il suo mare… come sfondo, sempre il
“suo” mare… questo grande fratello che porta nel
cuore, che ama profondamente, che gli scorre come
sangue nelle vene, che costituisce legame indissolubile con Diamante e la sua gente.
E’ felice, sorride e piange, è felice perché è con i suoi
affetti più veri: la sua famiglia… è felice perché la sua
“Penelope” gli è accanto, perché Mimmi piange con lui,
perché sta spegnendo le sue 50 candeline di fronte al
“suo” mare…
E’ felice perché possiede le ricchezze più grandi che un
uomo possa desiderare…è ricco d’amore Marcello, non
ha bisogno di null’altro! Che serata indimenticabile…
che emozioni e quanta commozione… Auguri, Marcello,
ancora auguri da Diamante e dai diamantesi…torna ad
Itaca ogni volta che vuoi, ti aspettiamo. Qui, lo sai, troverai … amore.
M.Michela
P E R R I C E V E R E L’ O L M O
FUORI DIAMANTE .
B A S TA A B B O N A R S I .
V E R S A M E N TO D I € 1 2
S U C C / N . 1 2 5 7 6 8 9 8 I n t e s ta t o a :
Comune di DiamanteServizio di tesorieriaC a u s a l e : A b b o n a m e n t o a n n u a l e L’ O L M O .
Tr o v i L’ O l m o o n l i n e i n P D f s u :
w w w. c o m u n e - d i a m a n t e . i t
w w w. c i r e l l a p o i n t . i t
w w w. d i a m a n t e s i . i t
w w w. v i v i d i a m a n t e . c o m
il refuso è un contributo involontario
alla pluralità delle verità
e un correttivo alla monotonia dei
significati. (Alberto Savinio)
n.78- Febbraio 2009
T O M B O L ATA C I R E L L E S E
a cura del
Comitato Giovani Cirella
Lo scorso 3 gennaio il Comitato giovani Cirella ha
organizzato in collaborazione con il caro Parroco
Padre Bobby, una Tombolata di solidarietà , il cui
incasso è stato devoluto in beneficienza.
La serata che ha avuto in inizio alle 18,30 si è protratta per alcune ore, per bene 4 volte la fortuna ha
baciato 4 giocatori, che sono riusciti ad accaparrarsi i premi in palio. L’occasione creatasi con
l’antico e tradizionale gioco della tombola, ha permesso a grandi e piccini di trascorrere una serata
in compagnia, mangiando ridendo e cantando,
una serata spensierata di cui sicuramente in questo periodo si sente il bisogno, questi dunque i
motivi per cui il Comitato si è fatto sia promotore
che organizzatore diretto dell’evento.
Come predetto l’intero incasso, pari a 190 euro è
stato devoluto in beneficenza nella seguente
misura : euro 40 sono stati consegnati alla
Parrocchia e i restanti 150 sono stati devoluti al
fondo per le donazioni UNICEF, premio Nobel per
la Pace, organizzazione che non ha di certo bisogno di altre presentazioni. In particolar modo, il
Comitato ha deciso di indirizzare i soldi raccolti,
per la crisi umanitaria in Somalia che nel corso
del 2008 ha subito una forte degenerazione ; 3,25
milioni sono infatti le persone colpite da una guerra ormai pluriennale, penuria di cibo e disastri
naturali ;1 milione sono gli sfollati, 640.000 sono
bambini.
Questo è il Paese dove vi sono i più alti tassi di
mortalità infantile : su 1000 bambini nati vivi, 86
muoiono prima di aver compiuto il prima anno di
vita e si potrebbe continuare ancora, ma la
Somalia è un Paese ormai e purtroppo noto a tutti
per le tristi vicende che lo rendono protagonista.
Il Comitato è più che soddisfatto della riuscita della
serata a cui la popolazione ha risposto con entusiasmo positivo ma non ancora soddisfacente,
probabilmente perché quando si tratta di beneficenza non ci si può mai accontentare, in un
momento in cui l’economia mondiale è in crisi,
deve crescere sempre di più il nostro senso di
responsabilità e solidarietà nei confronti di milioni
di persone che oggi vivono al di sotto della soglia
della povertà.
Preso coscienza dunque del delicato momento
economico-sociale appare forse,agli occhi dei più,
superficiale tirarsi indietro.
Il Comitato Giovani Cirella ribadisce con forza il
pensiero che non c’è colore dietro la condivisione
e la beneficenza e che i momenti di aggregazione
contribuiscono alla crescita del nostro Paese.
Detto ciò, il Comitato Giovani Cirella ringrazia
innanzi tutto il Sindaco nella
persona
dell’Avvocato Ernesto Magorno, il quale si è
impegnato personalmente per la riuscita dell’evento, è stato inoltre l’unico rappresentate
dell’Amministrazione Pubblica ad essere intervenuto alla serata(tuttavia poco fortunato al gioco
della tombola), ringraziamo Don Bobby che con
la sua voce e spontaneità ha regalato a tutti i presenti momenti di gioia e allegria, ringraziamo poi
la
Madre Superiora dell’istituto Battista
Vaccaro di Cirella: Suor Maria Elvira per il suo
concreto aiuto e naturalmente tutta la cittadinanza
intervenuta.
Il Comitato ritiene doverosa la pubblicazione di
tale articolo sia perché si possano sempre rendere noti e chiari gli obbiettivi secondo i quali il comitato agisce, sia perché riteniamo importante l’azione di pubblicizzazione delle attività di un comitato
giovane fatto di giovani.
l’Olmo
Soul Storm in concerto:
i giovani e la musica protagonisti.
di Luigi Calafiori
Nella piazzetta di San Biagio si è tenuto un piccolo spettacolo canoro dove ha esordito un nuovo
gruppo musicale giovanile, formato da sei ragazzi
della zona (un batterista, due chitarristi, un bassista, un pianista e una voce solista), che hanno
fatto della musica un mezzo per esprimere le sensazioni, i tormenti, i pensieri che animano la loro
mente.
Molti sognano di salire su un palco e diventare
anche solo per un’ora delle star, ma non tutti vi
riescono. Indubbiamente, i Soul Storm hanno
talento e, perseverando, potrebbero percorrere
molta strada.
Acclamati a gran voce dalle persone presenti,
Roberto, Giusi, Mattia, Sara, Michele e Vania
hanno vissuto per la prima volta un’esperienza
che li ha ufficialmente lanciati alla ribalta, sperando che con il tempo il loro più grande desiderio
possa diventare realtà.
Domanda: Innanzitutto, complimenti per lo
spettacolo: è stato davvero piacevole. Questa
è la prima volta che vi esibite in pubblico. Cosa
avete provato?
Mattia: Non appena abbiamo saputo che dovevamo suonare, abbiamo iniziato a provare come dei
matti. Eravamo agitatissimi. Una volta saliti sul
palco, però, le ansie sono sparite e il resto è venuto da sé, spontaneamente. E’ stato come rivivere
le vecchie recite delle elementari: non ti ricordavi
le battute, ma, una volta iniziato lo spettacolo, le
parole uscivano automaticamente.
D.: Per quanto riguarda il nome, invece, Soul
Storm, qual è la sua storia?
Sara: Non esiste propriamente una traduzione in
italiano, ma noi ci siamo presi una piccola licenza
poetica e va interpretato come “Anima in tempesta”. Abbiamo scelto proprio questo nome per una
ragione profonda… filosofica, diciamo: ovvero,
quando qualcuno sente dentro sé una sorta di
tempesta, si sfoga con la musica, che diventa
quindi il mezzo grazie al quale si riesce ad alleviare i tormenti – la tempesta, appunto – dell’anima.
D.: Per realizzare questo spettacolo, avete trovato degli ostacoli?
Vania: No, assolutamente. Ci hanno dato tanto,
tanto aiuto. Ringraziamo infatti Piero e Sergio
Gimigliano e tutta la famiglia in generale: soprattutto perché ci hanno fornito l’attrezzatura musicale e le luci. Sono stati molto disponibili nei nostri
confronti.
D.:Progetti per il futuro?
Michele: (ride) Sanremo. No, scherzi a parte, proveremo a sperimentare tante cose: ognuno ha le
proprie influenze, i propri artisti preferiti, ma siamo
già riusciti a raggiungere dei risultati. Suoneremo,
suoneremo e suoneremo e daremo sempre il
massimo di noi, cercando di migliorare.
D.: sera avete suonato cinque bellissime
cover di vari artisti musicali. Sentiremo mai
qualcosa di vostro?
Roberto: Ma certo! Io e il chitarrista abbiamo già
composto una melodia, manca solo il testo a cui
credo penserà la cantante. Però la melodia c’è ed
una “bip” assurda, (ride) dove “bip” sta per “ficata”.
Il pubblico sembra aver gradito molto la vostra esibizione, visto che vi ha chiesto diverse volte di
ripetere alcuni singoli. Volete dire qualcosa ai
vostri “neofan”?
Giusi: Stasera ho vissuto un’esperienza molto particolare, perché sotto il palco c’erano alcune persone davvero importanti per me, che mi hanno
dato una grandissima carica e li voglio appunto
ringraziare, dal momento che senza di loro non
avrei mai potuto dare il meglio di me stessa.
E’ giunto il momento di salutarvi, non prima però di
avervi augurato buona fortuna. Speriamo di potervi sentire nuovamente quanto prima. Magari, a
Sanremo, perché no?
pag.3
UN PO’ DI LIRICA SULL’ALTO TIRRENO COSENTINO
di Nono Sfilaccera
Strepitoso successo per la “Serva Padrona” di G.B.Pergolesi andata in scena per
la prima volta domenica 4 gennaio al Teatro Comunale di Cetraro.
Era da tempo che sull’alto tirreno cosentino si aspettava uno spettacolo da ricordare e al tempo stesso un trionfo assoluto viste anche le buone qualità tecniche
del Teatro da poco restaurato.
Pergolesi considerato il Mozart italiano sia per la precoce maturità sia per la semplicità, la bellezza e la leggerezza della sua musica seducente; dalla metà del settecento il suo piccolo capolavoro è stato considerato la madre di tutto il teatro
comico in musica.
Durante lo spettacolo si sono esibiti giovani artisti calabresi: apprezzata la pregevole linea vocale del soprano Rosa Antonuccio di Cetraro nel ruolo di Serpina,
interpretato con diligenza tecnica e vivace spigliatezza scenica. Irresistibile il
personaggio di Uberto, interpretato dal baritono Francesco Laino di
Diamante con voce autorevole e ben timbrata che con viva personalità d’inter-
prete ha saputo cogliere molte sfumature del testo.
I due cantanti hanno affascinato nel duetto “Per te ho io nel core” e nel finale
“Contento tu sarai”
Non sfigura al loro fianco il Vespone di Giulio Antonuccio, attore che vince per la
creazione di una figura vivace in linea con la regia. Precisa, variopinta e piena di
trovate originali la regia e l’allestimento scenico curati dagli stessi Francesco Laino
e Rosa Antonuccio che da alcuni anni ricoprono ruoli di comprimariato nelle stagioni liriche del Teatro Donizetti di Bergamo e nel Circuito Lirico Lombardo ;
essi hanno proposto un’ambientazione d’epoca in felice simbiosi con i costumi settecenteschi della stilista Anna Maria Piccolillo e all’accurato disegno luci eseguito
dalla “New Service” di Paola.
Apprezzato l’ensemble musicale formato dai professori Pietro Perrone di
Buonvicino al primo violino, Concetta Pepere di Cetraro al secondo violino,
Antonio Arcuri di S.Agata di Esaro al clarinetto e Antonio Puntillo di San Lucido che
ha ricoperto con precisione il ruolo di Responsabile Tecnico e di maestro accompagnatore al clavicembalo.
Questi con vitalità esecutiva hanno trasmesso tutta la trascinante teatralità della
musica in perfetta sintonia con il respiro musicale dei cantanti.
Con questa riuscitissima e spassosa produzione si è fatto un bellissimo passo
verso il futuro, accolta da un pubblico numeroso e divertito che ha tributato una
prolungata ovazione a tutti gli artisti al termine dello spettacolo.
Lo spettacolo sarà replicato nel periodo di carnevale al Cine Teatro Italia di
Cosenza e al Teatro Morelli di Cosenza. Si ringrazia in modo particolare per l’impegno e la disponibilità il Prof. Egisto Pisani direttore dell’Ass. Musicale Ermanno
del Trono di Cetraro che ha promosso il progetto teatrale approvato dalla Provincia
di Cosenza e patrocinato dall’Amm. Comunale cetrarese.
Ci si augura che vengano date più opportunità ai giovani talenti calabresi altrimenti
costretti a recarsi fuori regione per trovare spazio.
Valorizziamo le iniziative proprie e non parliamo di fuga dei cervelli se poi regaliamo migliaia di euro al famoso di turno che viene, si nutre e se ne và.
Centro Polivalente di Riabilitazione di Diamante
dell’AIAS Sezione di Cetraro fra Territorio ed Università
È il titolo del convegno che si è tenuto Sabato 7 Febbraio 2009 nella Sala
Consiliare del Comune di Diamante. “Una iniziativa, sottolinea Annalisa Ferraguto,
che fa il punto sull’attività del Centro Polivalente di Riabilitazione di Diamante
dell’AIAS Sezione di Cetraro che, negli anni, ha strutturato con continuità rapporti scientifici e di consulenza assistenziale con molte Istituzioni Universitarie in tutta
Italia”. Questa occasione nasce per presentare l’ultimo traguardo raggiunto in
questi giorni: la stipula di una convenzione con l’Università degli Studi
“Magna Grecia” di Catanzaro per le attività formative della Scuola di
Specializzazione di Audiologia e Foniatria. La convenzione in oggetto prevede
la possibilità per i Medici specializzandi in Audiologia e Foniatria di svolgere del
tirocinio teorico-pratico presso il Centro Polivalente di Riabilitazione di Diamante
dell’AIAS Sezione di Cetraro.
“La stipula di questa convenzione è per noi, afferma il presidente dell’AIAS un
grande riconoscimento, da parte dell’Università, della nostra professionalità, del
nostro impegno e della nostra dedizione ai pazienti e alle loro famiglie”
“In base a questo accordo, spiega Annalisa Ferraguto, si realizzerà una eccellente integrazione di competenze che non potrà non avere una ricaduta sulle attività del Centro Polivalente di Riabilitazione, sia per le pratiche diagnostiche che
per quelle riabilitative, dovendo ottemperare ai rigidi criteri di eccellenza di una formazione universitaria. Questa opportunità permetterà ai molti Utenti assistiti dal
Centro Polivalente di Riabilitazione di beneficiare di ulteriori controlli e dell’assistenza specialistica di docenti universitari di elevata valenza scientifica, in particolare afferenti alla Cattedra di Audiologia e Foniatria, magistralmente presieduta
dal Prof. Ettore Cassandro, insigne Otorinolaringoiatra ed Audiologo.
“Nel nostro territorio, spiega la Presidente Ferraguto, sono assai frequenti patologie audiofoniatriche ed otorinolaringoiatriche in età evolutiva che necessitano di
interventi tempestivi e di qualità, per evitare fenomeni di migrazione sanitaria fuori
regione e di diagnosi tardive che tolgono all’intervento riabilitativo il prerequisito
della tempestività riducendone l’efficacia, come troppo spesso, ed a volte senza
ragione, avviene”.
pag.
l’Olmo
2
COMUNICATI
Incontro per un miglior
funzionamento delle poste
Il Sindaco di Diamante, l’Avv. Ernesto
Magorno, rende noto che si è svolto,
in data odierna, un incontro con la
Direttrice dell’Ufficio Postale di
Diamante, la Dott.ssa Patrizia
Magurno. L’incontro era stato richiesto dallo stesso Sindaco al fine di
acquisire notizie in merito a quanto
riportato dai locali organi di stampa e
rappresentato
dall’Associazione
“Cittadinanza Attiva”, in riferimento a
presunti disservizi verificatisi nella
filiale cittadina.
Nel corso dell’incontro, che si è svolto
in un clima particolarmente collaborativo e cordiale, il Sindaco ha condiviso
l’esigenza, avvertita dalla popolazione
e dalle associazioni dei consumatori,
dell’ introduzione del doppio turno
nell’orario di apertura dell’ufficio
postale, per il quale avanzerà formale
richiesta presso gli uffici dirigenziali
regionali di Poste Italiane.
Un servizio – ha affermato il Sindaco –
necessario per la città e per la popolazione che darebbe un duplice risultato: snellire ulteriormente le file e quindi dare agli utenti un servizio più consono alle loro esigenze e permettere,
anche agli impiegati di operare con
maggiore tranquillità.
Il Sindaco ha riaffermato, al termine
dell’odierno colloquio la volontà di proseguire nei rapporti di reciproca e fattiva collaborazione che hanno caratterizzato fin dal principio le relazioni
tra l’Amministrazione Comunale e la
filiale cittadina di Poste Italiane, finalizzate al perseguimento dell’obbiettivo comune di assicurare una sempre
maggiore efficienza ai servizi erogati
alla popolazione di Diamante.
Il Sindaco Avv. Ernesto Magorno
AVVISO PUBBLICO
Apertura termini bando anno 2008 per
la formazione della graduatoria degli
aspiranti all’assegnazione del contributo annuale per il sostegno all’accesso delle abitazioni in locazione.
I cittadini interessati dovranno presentare domanda entro e non oltre il
24 febbraio 2009
utilizzando l’apposito modello.
L’assessore alle politiche sociali
Battista Maulicino
AVVISO PUBBLICO
BONUS FAMIGLIE
la richiesta va presentata
direttamente ai sostituti d’imposta o enti pensionistici
entro il 30 MARZO 2009
Mareggiata a Diamante
Si rende noto che a seguito ed in corso delle avversità
atmosferiche, con forti mareggiate, che hanno provocato consistenti danni al lungomare di Viale Glauco, causando uno sprofondamento dello stesso con voragini in
diversi punti, il Sindaco di Diamante, ha emesso l’ordinanza n. 03 del 26/01/2009, contingibile ed urgente, con
la quale dispone l’interdizione del Lungomare pedonale
di Viale Glauco per l’intera area interessata da voragini,
nonché l’area interessata da possibili cedimenti. Il
Sindaco ha ordinato altresì l’esecuzione, nell’immediatezza, dei necessari interventi di messa in sicurezza,
con idonea recinzione al fine di eliminare ogni forma di
pericolo per la pubblica incolumità.
Il Sindaco ha, disposto, inoltre, di trasmettere copia
della succitata ordinanza e contemporaneamente chiedere l’intervento, per quanto di competenza, a: Ufficio del
Genio Civile di Cosenza;
Protezione Civile Catanzaro; Ufficio del Genio Civile
Marittimo di Reggio Calabria. Altresì con una nota è stato
chiesto anche l’intervento della Regione Calabria,
Dipartimento n. 9 - Infrastrutture e Lavori Pubblici, al fine
di valutare i danni subiti e conseguentemente di definirne
l’ammontare, che, ad una prima stima risulta particolarmente ingente.
Gli Agenti della Forza Pubblica sono incaricati dell’osservanza della suddetta ordinanza.
Il Sindaco Avv. Ernesto Magorno
Il Sindaco di Diamante unitamente ai Sindaci di
Belvedere Marittimo, Bonifati, Sangineto ha scritto ai
vertici regionale e nazionali dell’ANAS una lettera con la
quale si: “evidenzia l’acuirsi, a seguito del verificarsi
delle avverse condizioni climatiche di questi giorni, delle
già degradate condizioni del tratto stradale della SS 18
che attraversa l’Alto Tirreno Cosentino con particolare
riferimento ai comuni guidati dai Sindaci sottoscrittori di
tale istanza.
Le incessanti piogge dei giorni passati hanno aggravato lo stato del manto stradale, che in alcuni tratti si presenta ancor più degradato e pieno di buche, in alcuni
casi pericolosamente profonde, che, ovviamente, comportano serie minacce alla incolumità degli automobilisti
e dei conducenti dei mezzi che transitano sulla rete viaria Così come è altresì emersa la necessità di prestare
maggiore cura alla pulizia ed alla manutenzione delle
scarpate, cause di frane e di ulteriori elementi di dissesto
che mettono a repentaglio la sicurezza dei numerosi
utenti che quotidianamente percorrono la S.S. 18.
I Sindaci di Diamante, Belvedere Marittimo, Bonifati, e
Sangineto, nell’esprimere le loro preoccupazioni chiedono, a tal proposito, che con la massima urgenza
l’ANAS predisponga gli interventi necessari volti a
superare le problematicità presenti nel tratto stradale
della SS18 da Bonifati a Diamante.
I Sindaci firmatari intendono sottoporre, altresì, questa
loro istanza anche ai Parlamentari eletti in Calabria oltre
che a tutti i Consiglieri Regionali e Provinciali, ritenendo
non più procrastinabile, come le drammatiche vicende di
questi giorni ammoniscono, un intervento su una questione realmente vitale come quella della sicurezza dei
tanti cittadini che quotidianamente percorrono questa
importante arteria stradale”.
PER I REDDITI 2008
Il Sindaco Avv. Ernesto Magorno
n.78- Febbraio 2009
La Misericordia acquista un pulmino per i disabili
di Francesco Cirillo
Altro obiettivo che la Misericordia di Diamante ha raggiunto a tutto vantaggio della
collettività diamantese; l’acquisto di un pulmino per disabili e per anziani non autosufficienti o parzialmente autosufficienti. Aumenta, così, il numero degli automezzi
che compongono il parco auto dell’associazione. Questo nuovo automezzo risulta
essere necessario per il paese in quanto all’interno del nostro territorio non vi sono
veicoli dei quali disabili ed anziani possono usufruire per i più svariati servizi.
Così ha risposto, alle domande a lui rivolte, il presidente dell’associazione avv.
Domenico Oliva. Un nuovo traguardo a breve distanza di quello precedente
costituito dall’acquisto di una nuova ambulanza?
“Effettivamente è un nuovo servizio che cercheremo di garantire alla popolazione
e a chi ne ha bisogno. Mi riferisco soprattutto a disabili ed anziani, in particolare a
chi ha difficoltà di deambulazione.”
Come mai avete deciso di sopportare questa nuova spesa?
“Semplicemente perché ce n’era bisogno. Le condizioni di numerosi cittadini sono
tali da aver indotto l’associazione ad acquistare un automezzo che sia di grande
utilità per loro e vada a loro favore.”
Ci sono in realtà diversi anziani che hanno bisogno di un servizio di accompagnamento con l’ausilio di un automezzo attrezzato. Anche questo acquisto
completamente a vostro carico?
“Mi dispiace dirlo ma anche questa volta tutto è stato a nostro carico.”
Perché le dispiace? Dovrebbe essere più soddisfatto.
“Certo, la soddisfazione è grande ma sarebbe più grande se ci fosse stata una partecipazione attiva da parte di tutti visto che il servizio serve a tante persone ed è a
disposizione di tutti.”
Si riferisce alla mancata partecipazione, in un modo o nell’altro, da parte del
comune? “
Non solo anche la cittadinanza sembra essere indifferente ad ogni iniziativa di utilità sociale, tranne quando si ha bisogno di un servizio; in quel caso ci si lamenta
perché non c’è.”
Questa è una costante ed è una caratteristica di Diamante non crede che sia
normale anche riferita ad una associazione come la vostra? “
Si è vero, però credo che si possa sempre cambiare migliorando, o no?”
Crede che verrà apprezzato questo ennesimo sforzo che state sopportando?
“In altri paesi, non distanti dal nostro, diversi servizi, di cui la popolazione ha bisogno, sono garantiti grazie al contributo della popolazione stessa al di là del contributo del comune.”
Ma non crede che il comune debba contribuire? “
Si; ma se non lo fa? Che facciamo? Aspettiamo? Noi ci siamo rimboccati le maniche cercando di costruire e garantire ciò che serve; possiamo riuscirci o forse no
ma almeno ci proviamo senza abbandonarci ad una critica continua che finirebbe
per divenire sterile ed inutile.”
Allora possiamo approfittare di questa occasione per chiedere un contributo
che possa aiutare a consolidare iniziative che danno frutti visibili, continui e
costanti nel tempo? “
Approfittiamone pure.”
Allora chiediamo alla popolazione di partecipare attivamente contribuendo all’acquisto ed all’allestimento di questo pulmino per anziani e disabili con un versamento sul c.c. postale n.67509836 intestato a Confraternita di Misericordia di
Diamante, indicando nella causale la dicitura erogazione liberale, oppure contribuendo a riempire i salvadanai che sono apposti in giro per i locali pubblici ivi compresa la Farmacia. Così va bene? Crede che ci sarà una risposta da parte della cittadinanza? “Ce lo auguriamo tutti, cittadinanza compresa.”
Convenzione fra Comune e Regione sul Porto
In merito ai lavori di ristrutturazione e completamento del molo ricovero
natanti da diporto del Comune di Diamante ed alla sua successiva gestione,
l’Amministrazione Comunale - con deliberazione di Giunta n. 5 del 29/01/2009
(immediatamente eseguibile) ha approvato lo schema di convenzione inerente
l’utilizzo delle somme derivanti dal finanziamento di cui alla delibera di G.R. n.
1097 del 23.12.2008, predisposto dalla Regione Calabria e siglato il 28.01.2009
dal Dirigente del Settore 3 Ing. Luigi Zinno e dal Sindaco del Comune di
Diamante Avv. Ernesto Magorno.
Con la citata delibera di Giunta Regionale il Dipartimento n. 9 “Infrastrutture
– Lavori Pubblici – Politiche della casa – E.R.P. – A.B.R. Risorse Idriche – Ciclo
integrato delle acque” è stato autorizzato a procedere agli atti di impegno, in
favore del Comune di Diamante, necessari per il finanziamento dei lavori di
“Riqualificazione molo esistente con completamento strada annessa” mediante
assegnazione di un contributo costante di durata ventennale di Euro
83.449,25.
Nella delibera della Giunta Comunale di Diamante si demanda, autorizzandolo,
al Responsabile del Settore Contabile/Finanziario dell’Ente, la sottoscrizione
della Convenzione come approvata ed il compimento di tutti gli atti necessari e
conseguenti.
La suddetta convenzione, sottoscritta dalle parti, acquisterà efficacia al
momento della esecutività del Decreto di approvazione del Dirigente del
Settore 3 del Dipartimento 9 della Regione Calabria. In base a quanto previsto
nella suddetta convenzione l’Amministrazione comunale di Diamante è tenuta
ad utilizzare il finanziamento regionale a valere sulla L.R. n. 24/87, e quello che
la Regione comunicherà essere ulteriormente disponibile, come quota parte del
finanziamento pubblico per i lavori di ristrutturazione e completamento del
molo ricovero natanti da diporto del Comune di Diamante il cui soggetto aggiudicatario è l’ATI ICAD Costruzioni Generali S.r.l. e Diamante Blu S.r.l. perseguendo, tra l’altro, l’obiettivo di consentire il pronto, razionale e completo utilizzo dello stesso contributo.
n.78- Febbraio 2009
l’Olmo
27 Gennaio Giorno della memoria
M e d a g l i a d ’ O n o r e p e r V i n c e n z o Ve r g a r a
Il 27 gennaio, “Giorno
della Memoria” S.E. il
Prefetto di Cosenza il
Dott. Melchiorre Fallica ha
consegnato presso l’ex
campo di concentramento
di Ferramonti di Tarsia
una medaglia d’onore alla
memoria del compianto
Vincenzo Vergara di
Diamante; deceduto nel
2007. Ha ritirato l’onorificenza, il giovane nipote:
Vincenzo
Benvenuto.
Alla cerimonia ha presenziato il Sindaco di
Diamante, l’Avv. Ernesto Magorno.
La medaglia è stata concessa al Vergara, con
decreto del Presidente della repubblica del 18 aprile 2008 e verrà conferita in base alla legge 27
Dicembre 2006 n. 296, articolo1, concernente la
concessione di una medaglia d’onore ai cittadini
italiani, militari, e civili deportati ed internati nei
lager nazisti e destinati al lavoro coatto per l’economia di guerra ed ai familiari dei deceduti.
Vergara infatti, durante l’ultimo conflitto bellico
mondiale, era, come milite della Marina Militare,
imbarcato sulla Regia Nave Porta Munizioni –
Posamine
“Buffoluto”, che all’indomani
dell’Armistizio dell’8 settembre fu catturata e suc-
cessivamente affondata dai tedeschi; il suo equipaggio fu condotto in prigionia. Il Vergara fu quindi deportato in un lager, in Germania; fino al termine della Guerra. Particolarmente toccanti, i ricordi, riportati dai nipoti Vincenzo e Francesco
Benvenuto, Giusy Vergara, che il Vergara riferiva
riguardo al periodo della durissima detenzione nel
campo nazista. Il Vergara, sopravvisse miracolosamente all’inferno del campo di prigionia e tornò a
Diamante dove, tra le altre cose, come riferiscono
icongiunti: “fece il commerciante ambulante con la
moglie Immacolata per oltre 40 anni, alzandosi alle
4 di mattina con vento o pioggia, e gestendo il
negozio con il fratello Ottavio e la sorella Aurora
sempre in armonia”. Vincenzo Vergara è deceduto
il 22/09/2007, nella sua amata città natale, portando sempre con se il ricordo delle assurde crudeltà
alle quali fu sottoposto ed alle quali dovette assistere. “Con l’Alta Onorificenza che verrà consegnata ai sui familiari da S.E. il Prefetto – ha dichiarato
il Sindaco, l’Avv. Ernesto Magorno, lo Stato, rende
onore al nostro compianto concittadino, che ha provato sulla sua pelle gli orrori dell’ultimo conflitto
bellico. Lo fa nel giorno di maggiore valenza simbolica in tal senso, “Il Giorno della Memoria”: la
data che celebra le vittime della Shoah e delle persecuzioni nazifasciste.Vittime che con le loro inumane sofferenze ci dicono che tutto quello che è
accaduto allora non deve più ripetersi”.
Il viaggio a Roma degli studenti dell’Istituto Comprensivo di Diamante
per la “Giornata della Memoria” in visita alle Fosse Ardeatine
di Giuseppe Gallelli
Sabato 24 gennaio
“Qui fummo trucidati vittime di
un
sacrificio
orrendo.
Dal
nostro sacrificio
sorga una patria
migliore e duratura pace tra i
popoli”. Così si
legge su uno dei
muri
del
Sacrario delle
Fosse Ardeatine,
il luogo dove il
24 marzo 1943 i
nazisti massacrarono 335 tra
civili e militari
romani.
Da qui è cominciata la visita
romana
degli
studenti di Diamante per celebrare, “Il Giorno della
Memoria”.
L’iniziativa è sta organizzata dal Forum della
Associazioni “G. Gallo”, in collaborazione con
l’Amministrazione Comunale ed in piena intesa
con l’Istituto Comprensivo di Diamante.
Gli studenti sono stati accompagnati nel loro viaggio: dalle insegnanti Gilda Magorno, Rosetta
Benvenuto, Rosalba De Marco; dall’Assessore
alla Pubblica Istruzione e Cultura, Battista
Maulicino e per il primo giorno dal Sindaco,
l’Avv. Ernesto Magorno.
Palpabile è stata la commozione dei ragazzi e dei
loro accompagnatori che nella penombra del
Mausoleo si sono raccolti in preghiera ed hanno
reso omaggio alle 335 tombe che contengono i
resti delle vittime dell’eccidio.
Una 336° tomba , simbolicamente ricorda tutte le
vittime del nazifascismo.
Domenica 25 gennaio
I ragazzi, nella prima mattinata, visitano il Palazzo
del Qurinale, sede della più alta carica dello Stato:
il Presidente della Repubblica.
Con discrezione ed interesse la comitiva diamantese ha attraversato stanze ricche di straordinari
capolavori d’arte e soprattutto dove si è fatta la
storia del nostro paese.
Stanze di Papi e di Re e con l’avvento dell’Italia
Repubblicana luoghi teatro delle più importanti
vicende politiche ed istituzionali.
Dal Qurinale il viaggio prosegue nel cuore di
Roma: a Trastevere si visita il Museo Ebraico di
Roma e la Sinagoga.
Il 27 gennaio “Giorno della memoria” scelto per
commemorare le vittime della Shoa, corrisponde
alla data in cui il campo di concentramento si
Auschwitz fu liberato dall’esercito sovietico.
Il dialogo, la conoscenza della cultura ebraica,
antidoto contro ogni forma di razzismo e antisemitismo. I giovani studenti di Diamante, accompagnati dalla guida del museo hanno potuto visitare
la Sinagoga Spagnola e la Sinagoga del Tempio
Maggiore, la più importante di Roma, oltre che
apprendere, nelle ricche sale del museo, numerose notizie sugli avvenimenti, i riti, le feste che scandiscono la religione e la cultura ebraica.
Non è mancato il ricordo, in una apposita e documentata sala del museo, degli eventi drammatici
che la comunità ebraica di Roma ha vissuto nel
corso dell’occupazione nazista di Roma: l’ignominia delle leggi razziali, le deportazioni nei campi di
concentramento, le tante vite spezzate dalla follia
nazifascista.
La storia, toccata con mano e con lo sguardo nei
luoghi dove davvero si è fatta: arricchiti da questa
intensa due giorni romana gli studenti di Diamante
hanno celebrato, quest’anno, nel modo migliore il
loro “Giorno della Memoria”.
pag.7
Testimonianze sulle vicende della prigionia nei Lager
nazisti, dei nipoti di Vincenzo Vergara:
Vincenzo Benvenuto, Francesco Benvenuto , Giusy Vergara.
C’era la seconda guerra mondiale, la Germania, la
razza Ariana, l’olocausto.
Una nave militare italiana navigava presso l’adriatico;
l’equipaggio era formato da persone comuni che ricevettero la chiamata alle armi per difendere la propria
nazione e tra queste c’era mio nonno: Vergara
Vincenzo.
Ricordo con piacere quando mi raccontava la sua storia; La sua permanenza sulla nave, era normale e non
aveva grattacapi dai commilitoni ed era anche ben
accetto da ufficiali e sott’ufficiali. Aveva l’incarico di barbiere e questo gli permise di conoscere e fare amicizia con tutti i componenti della flotta, ufficiali e
sott’ufficiali.
Tutto sembrava andare normale, quando una sera la nave venne colpita da
un siluro vagante. Tutto l’equipaggio saltò in mare. Mi raccontò le sensazioni
e paura di quella notte. Tutti loro erano in mare, non c’erano luna e stelle, era
tutto buio.
Si sentivano solo voci dei soldati e grida, quindi per farsi coraggio a vicenda
si iniziarono a formare dei “gruppetti” in acqua. Lui passò l’intera notte in mare
aperto con altre 6 o 7 persone. Qui mi raccontò un fatto abbastanza curioso:
un suo amico, dell’equipaggio di fortuna, raccolse in acqua un pesce (morto
probabilmente per l’esplosione) che era enorme, forse 2 o 3 chili e questa persona ne andava fiera. Infatti non vedeva l’ora di poterlo mangiare appena arrivati a terra ferma e mio nonno gli disse che portarlo per molto tempo lo avrebbe fatto solamente stancare. Infatti, poco dopo, sfinito lascio andare l’animale. Il giorno dopo vennero salvati da una nave tedesca e qui fatti prigionieri di
guerra.
Appena arrivarono in Germania, furono trasportati in campi di concentramento. Nonno, mi diceva che teoricamente loro dovevano esser trattati in modo
“migliore” rispetto ad altri prigionieri perché erano di nazione alleata. Mentre,
disse, che era il contrario. Venivano trattati male, decine e decine di loro in
un’unica camerata con neanche una brandina a testa per dormire e questo è
stato il periodo più brutto.
Mi raccontò diversi fatti accaduti, conobbe molte persone ma la lingua era un
problema, quasi nessuno parlava tedesco, però lui grazie alla sua perspicacia, riuscì a fare il magazziniere pur non parlando ne capendo il tedesco, perché intuì l abbinamento dei colori delle targhette dei pacchi della merce in
partenza dal suo campo verso ogni città tedesca che veniva fatta in base ai
colori per la destinazione della merce, e proprio per questo, rischiò molto, perchè un ufficiale un giorno vedendo questa sua velocità e destrezza pensò che
lui sapesse parlare il tedesco e quindi ci potesse essere qualcosa dietro a
questo fatto, e convocato dal comandante, spiego e convinse che questa sua
bravura era dovuta all’ abbinamento dei colori e quindi non gli accadde nulla.
Un giorno, disse che fecero fare a molti di loro una doccia calda. Nessuno
poteva crederci. Molti pensavano che fossero rispediti in madre patria invece,
appena usciti dalla doccia, furono costretti ad uscire semi nudi in mezzo al
freddo e neve per un pò di tempo. Molti naturalmente si ammalarono, anche
gravi, ma lui per fortuna non prese influenza. Il mangiare era un altro problema. La porzione della cosiddetta “sbobba” era di neanche 40 o 50 grammi
quindi, il minimo indispensabile per sopravvivere.
Poi un giorno, gli stessi tedeschi , avevano bisogno di un barbiere e quindi lui
si propose in quanto era l’incarico che aveva precedentemente. Questo gli
permise di stare in contatto con i soldati tedeschi. Mi disse che molti ufficiali
lo trattavano (non solo a lui ma a tutti) male però ce n’erano due che lo presero in simpatia e di tanto in tanto gli portavano ,nella sua “bottega”, qualche
razione di cibo avanzata dalla mensa tedesca.
Ma mio nonno non era ingordo, era uno buono. Nascondeva dentro la tuta
mimetica questa piccola razione di cibo extra e, a volte, anche qualche pacco
di sigarette che questi ufficiali li passavano così che le guardie non s’accorgessero di nulla.
Quando rientrava in camerata la notte, divideva con tutte le persone quel bottino che per l’epoca valeva certamente più dell’oro .Lì si che c’era cameratismo; infatti chiunque aveva qualche cosa extra, questa veniva divisa equamente.
Mi raccontò che c’era una persona che partecipava alla divisione in modo
passivo; costui, prendeva sempre la sua parte appena mio nonno ,o qualche
altro, portava del cibo. Però, un’unica volta che questo soggetto, che era di
Udine, riuscì a sgraffignare qualcosa se la tenne tutta per se, esordendo nella
sua ignoranza …
“ MI DISPIACE OGNUNO PER CONTO LUI ” . Naturalmente, questo espediente non andò a favore di questa persona in quanto venne allontanato da
successive divisioni. Purtroppo vide morire anche alcuni suoi amici.
Chi per influenza o chi, purtroppo, non era abbastanza forte per reggere il
peso di quella vita e la depressione li soppresse. Di aneddoti ce ne sarebbero tanti..di alcuni ho un ricordo confuso e qualcuno non posso raccontarlo
(ihih). Una volta che questo incubo passò, gli alleati liberarono i prigionieri e
Il dominio Nazista stava per concludersi ma questa è la storia. Tornato in Italia
e a casa, prima fece il corriere a Napoli, come tutti gli studenti di quel tempo
di Diamante sanno bene, a volte partendo con urgenza e all’ improvviso pure
di notte, per preghiera di familiari di taluni studenti, poi lavorò come magazziniere nella ditta edile Urciuolo nel vaglio, ed infine face il commerciante ambulante con la moglie Immacolata per oltre 40 anni alzandosi alle 4 di mattina
con vento o pioggia, e gestendo il negozio con il fratello Ottavio e la sorella
Aurora per oltre 40 anni, in armonia, cosa rara, come tutti sanno, e principalmente senza mai, come per i fatti di guerra, vantare nulla, nonostante i sacrifici e la durezza della vita, cosa che credo nei giovani come noi è cosa rara
anzi inesistente, peccato che questo momento di pubblicità sia avvenuto,
dopo la sua morte ma forse è meglio per rispettare la sua riservatezza , posso
dire che milioni di persone come mio nonno hanno fatto la storia…
pag.
l’Olmo
8
L’Ago che vogliamo
di Gaetano Bruno
Cristian per sempre- La partita Ago e Friend’s day
Da quando Cristian se n’è andato nella maniera tragica e impensabile che
tutti ricordiamo, l’affetto, la simpatia, l’attenzione che lui sempre riversava
verso chiunque incontrasse sul suo cammino, gli sono tornate indietro,
come se vantasse dei crediti nei confronti di tutti di noi.
Perché se è vero che Cristian era l’amico di tutti forse non tutti eravamo
amici di Cristian, non tutti lo prendevamo sul serio, non tutti lo ascoltavamo quando proponeva i suoi dilemmi. Cristian era visto come un personaggio di questo villaggio e un po’ personaggio a suo modo lo era, eppure, da eroe silenzioso, una piccola formica operaia, ha lasciato un grande
esempio di correttezza e di responsabilità per come viveva la vita, che
rappresenta il suo vero messaggio.
Che tutti o in tanti partecipiamo alle manifestazioni che si stanno susseguendo in suo ricordo, questo importa relativamente. Bisogna invece fare
in modo che venga tramandato chi era l’uomo Cristian, quali erano i suo
valori, come aveva deciso di vivere la sua vita, quale era il suo impegno
sociale, come si impegnava senza sosta nel lavoro.
A mia memoria Cristian non era un patito di calcio.
E con ciò non voglio assolutamente dire che giocare una partita in suo
ricordo sia sbagliato. E’ stato un pomeriggio divertente, di aggregazione,
un momento goliardico come Cristian sapeva essere che ha riportato alla
mente, però solo uno degli aspetti del carattere di Ago.
E’ stato un peccato dover rimandare la partita più volte tanto da non permettere a molti dei suoi amici più intimi di partecipare ma alla fine si è rivelata una scelta giusta perché giorno 6 gennaio al Fratelli Oliva c’era un
sole forte e caldo che ha reso agevole lo svolgimento della gara anche se
non c’è stato l’afflusso di pubblico che ci si aspettava.
Ma sono altri i segni che ho colto in questa vicenda e sono più marginali
rispetto all’evento in sé.
Ad esempio la scritta sul muro del campo “Ago Cristiano per sempre”.
murales come quello che gli amici avevano dichiarato di voler realizzare
in paese dove i colori e le forme avrebbero dovuto tracciare il quadro completo della figura di Cristian ma che la burocrazia ha messo in stand-by.
Per fortuna in questi casi, il gesto anarchico arriva ad appagare la voglia
di lasciare un segno evidente dell’affetto oltre ogni barriera fatta di carte e
permessi. E così l’affetto verso Cristian, la volontà di tenere vivo il suo
ricordo è nelle proposte di intitolargli una strada, una piazza, così come
dalla rete internet è stato più volte proposto.
Ricordare significa scrivere la storia e una partita della quale sinceramente e giustamente nessuno ricorderà risultati e marcatori (ad eccezione del
rigore all’incrocio dei pali calciato dal fratello Nicola), è solo un momento
evocativo. Ricordare Cristian, la sua vita e anche le circostanze della sua
morte, significa prenderlo a modello perché ciò che è successo a lui non
accada più a nessuno.
Ben vengano le partite di calcio, le serate di musica in suo onore, ma
credo sia giusto e doveroso fare qualcosa in più, qualcosa che resista allo
scorrere del tempo, qualcosa che oltre a ricordare il suo nome e la sua
persona sia da deterrente perché il destino amaro di Cristian non sia il
destino di altri ragazzi.
Se ne parlava il mese scorso durante la conferenza in memoria di un altro
giovane scomparso in tragiche circostanze: Giorgio Gallo. Nel suo nome
è stato intitolato il forum delle associazioni che purtroppo, dopo più di un
anno, resta un contenitore vuoto che si fregia nobilmente del nome di un
altro eroe del nostro tempo, ma che di fatto non gli rende merito. Anche su
questo c’è da riflettere.
E se mi è concesso, proprio perché la nostra comunità deve essere unita
e viaggiare, attraverso il dialogo verso una crescita costante e continua,
dalle pagine del giornale cittadino lancio la proposta al sindaco, all’assessore alla pubblica istruzione e a tutta la giunta: istituire una borsa di studio in ricordo di Cristian e Giorgio per agevolare il prosieguo degli studi a
ragazzi che dimostrano di avere le capacità ma non dispongono dei mezzi
economici.
Evitare spese evitabili e destinare 10-20 mila euro all’anno per due o quattro ragazzi che vogliono proseguire gli studi post-diploma ma non ne
hanno le possibilità. Così eviteremo che altri ragazzi come Cristian debbano sottostare alle regole del lavoro più o meno nero e che altri ragazzi
come Giorgio debbano invece inseguire sogni lontani. Sono certo che
anche Cristian e Giorgio sarebbero d’accordo.
CHI CI AMMINISTRA
ERNESTO MAGORNO- sindaco
Sollazzo Gaetano: vicesindaco -Igiene e sanitàurbanistica
Benvenuto Pierluigi: Lavori pubblici, Viabilità, Traffico,
Progetto Strategico "Golfo Amico".
Maiolino Franco: Turismo e Spettacolo.
Maulicino Battista : Pubblica Istruzione, Cultura,
Politiche sociali, Politiche Territoriali.
Trifilio Michele: Contabile finanziaria, Contenzioso.
Suriano Francesco: Polizia Municipale, Personale,
Relazioni con Pubblico.
Angelo Sticozzi : Presidente del Consiglio
CONSIGLIERI CON DELEGA:
Pino Perrone: Ambiente, Porto, Agric.,caccia e pesca
Mariano Casella:Pol.giovanili, Sport, politiche lavoro
Bernardo Riente: Demanio
Giuseppe Casella:Politica delle zone rurali
STAFF DEL SINDACO: Avv. Adolfo Santoro ( capo staff),
dott.Giuseppe Gallelli, prof.Luigi Fabiani; Lorella Vidiri.
LE OPPOSIZIONI:
RISVEGLIO: Fabio Cavalcanti, Francesco Liserre
INSIEME PER RINASCERE: Paolo De Luna, Giuseppe
Savarese
PAESE AMICO: Giuseppe Pascale.
n.78- Febbraio 2009
di Giovanni Amoroso
n. 78 - anno 8 Febbraio 2009
Direttore Editoriale: Ernesto Magorno
Direttore Responsabile: Francesco Cirillo
l’Olmo
“ Nella piazza di Diamante c’era un olmo, sede delle riunioni pubbliche e popolari... era
il centro della cittadinanza, di socievole comunanza... con la sua benefica, spaziosa
ombra e frescura era occasione propizia ed amichevole di concordia, fraternità,
eguaglianza ed affetto cittadino” .
Leopoldo Pagano 1860
M E N S I L E D I I N F O R M A Z I O N E E C U L T U R A D E L L A R I V I E R A D E I C E D R I
A C U R A D E L L ’ A M M I N I S T R A Z I O N E C O M U N A L E D I D I A M A N T E E C I R E L L A
Pasqua
Il 6 gennaio, giorno dell’Epifania, il
sole è tornato a far capolino fra le
nuvole, la pioggia ha dato una tregua
che ha consentito la praticabilità del
campo, che seppure un po’ allentato
presentava solo una pozzanghera
nella metà campo di sinistra.
Alle 14:45 tutto era pronto per ricordare nel migliore dei modi il giovane
Cristian Marra scomparso la sera di
un tragico venerdì dello scorso mese
di maggio, sono passati già poco
meno di nove mesi. Il ricordo è ancora vivo per tutti, in particolare per i
suoi familiari, in primis la madre
Alfreda, presente sugli spalti, in
campo, invece, i fratelli Nicola e
Franco.
Presente anche una rappresentanza
del Consiglio Comunale con in testa il
Sindaco, Ernesto Magorno, poi gli
assessori Maiolino e Maulicino ed i
Consiglieri Casella (in campo),
Cavalcanti e Liserre.
Il maltempo, causa dei rinvii, ha purtroppo impedito ad alcuni amici di
Cristian, residenti fuori Diamante per
studio o per lavoro, di prendere parte
al memorial che aspettavano da
tempo e che come altre iniziative pre-
cedentemente organizzate volevano
contribuire a realizzare.
Hanno risposto in tanti all’appello,
fuori e dentro il campo.
L’incasso della gara (€ 669,00) è
stato devoluto all’Associazione
Italiana per la ricerca sul Cancro,
come testimonia la ricevuta del bollettino postale.
Nella foto grande tutti i partecipanti
alla gara riuniti a centrocampo, con la
maglia azzurra, la squadra selezionata da Nicola Marra, con quella
bianca, invece, quella composta da
Aldo Bianco.
Forse per la prima volta nella storia
del calcio adamantino ha prevalso il
fair-play, in campo e sugli spalti, rendendo inoperosi i volontari della
Misericordia Gino e Pino comunque
presenti con l’ambulanza della
Confraternita, al fine di prestare un
eventuale pronto intervento sanitario.
Prima della gara Antonio Cauteruccio
ha annunciato le formazioni, molto
lunghe perché si è voluto dare a tutti
la possibilità di giocare, sulle note
della colonna sonora de “Il
Gladiatore” di Hans Zimmer, diffuse
mediante l’impianto audio fornito
dalla Ditta “Il palcoscenico” di
Belvedere Marittimo.
Dopo una partenza a razzo dei
ragazzi messi in campo da Nicola
Marra, tra l’altro autore di una marcatura su calcio di rigore, è stata la
compagine di Aldo Bianco a trovare
gli spunti per agguantare il pareggio
che ha consentito, al triplice fischio
dell’inossidabile “giacchetta nera”,
Angelo Perrone, storico dirigente
della locale squadra di calcio, di decidere il vincitore ai calci di rigore.
L’alternanza di marcature e parate
dei portieri, esauriti i rigoristi ha consegnato il risultato di parità anche
dopo i calci di rigore e allora ci si è
guardati in faccia e, di comune accordo, i protagonisti della gara amichevole hanno detto: abbiamo vinto
tutto, grazie ad Ago che ci ha riuniti
qui nel suo nome.
Ed ora arrivederci al nuovo appuntamento che dovrebbe svolgersi in
coincidenza con l’anniversario, si sta
già allestendo un’intera giornata di
manifestazioni (che potrebbe diventare un week-end) di manifestazioni,
nei prossimi mesi sarà risolto il
“Dilemma”.
L’ultima
di
processione
Emilio
Il
del
La processione del Venerdì Santo di quest’an-
no, mancherà di uno dei suoi “protagonisti storici”: Emilio Esposito.
Emilio, infatti, era uno dei volontari che durante
la tradizionale processione diamantese, portava
sulle spalle una croce di legno, insieme ad altri
due volontari, Gigino e Alfonsino vestiti con un
camice bianco, portando anche una corona di
spine sul capo.
Da anni continuava
quella tradizione che è
anche una sorta di penitenza.
Franco Errico, Giuseppe Gallelli , Lili Genovese ,
Gilda Magorno , Mariella Perrone, M.Michela Sollazzo
Tutte le collaborazioni sono gratuite.
L’OLMO
I cittadini possono scrivere e le lettere
verranno pubblicate solo se firmate.
Scrivere a : Redazione dell’Olmo c/o
Comune di Diamante
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Stampa: - Tipografia Lapico
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L’impaginazione grafica è di
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L’Olmo viene distribuito gratuitamente
nelle edicole, nei Bar e agli sportelli degli
Uffici Comunali.
Testi e foto inviate non vengono restituite.
Questo numero è stato chiuso in tipografia
il 6 febbraio 2009
1°Numero Agosto 2002 - Anno 8- n°78
Autorizzazione n°94 del 22-02-2002
Tribunale di Paola
NUMERI UTILI
Caserma dei Carabinieri
tel. 0985 81117
Capitaneria di Porto
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Guardia Medica
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Poste Italiane Ufficio Diamante
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Poste Italiane Ufficio Cirella
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tel. 0985 876722
Vigili Urbani Diamante
tel. 0985 81035
Consultorio Familiare Diamante
tel. 0985 876389
SERT - Servizio Tossicodipendenze
tel. 0985 91449
OSPEDALE PRAIA A MARE
tel. 0985 7041
OSPEDALE CETRARO
tel. 0982 977216
Commissione Invalidi Civili
tel. 0985 81030
AIAS Diamante
tel.0985 81638
Centro Fisiokinesi Cirella tel. 0985 86043
MISERICORDIA - sez. Diamante tel.0985 877857-3284261073
Ass.Culturale Cerillae
tel. 0985 86361
Accademia Italiana del Peperoncino
tel. 0985 81130
TELEDIAMANTE CANALE 21-65
tel.0985 876078
ACI DIAMANTE
te.0985 81385
del
Sono particolarmente felice di dare il benvenuto, a tutti
coloro che navigano in rete, sul nuovo
portale del Comune di Diamante.
Questo strumento ci permetterà di
essere ancor più vicini ai cittadini,
consentendo loro di interagire con
l’Amministrazione Comunale e nel
contempo di avere, in tempo reale,
tutte le informazioni utili per accedere ai servizi comunali e per conoscere
l’attività amministrativa ed istituzionale dell’Ente. Il portale, inoltre, rappresenterà una straordinaria finestra virtuale per tutti i non residenti che vorranno conoscere Diamante e Cirella
e le loro rinomate bellezze naturali
ed artistiche, oltre che essere informati sugli spettacoli e gli eventi cul-
turali che verranno
programmati
nel
nostro Comune. Con
questo nuovo strumento, al servizio di
tutti, proseguiamo
coerentemente nell’attività di informazione e comunicazione ai cittadini che ha contraddistinto sin dall’inizio l’operato di questa
Amministrazione Comunale; ispirata
ai necessari criteri di chiarezza, tempestività, trasparenza.
Nel ringraziare i ragazzi di “Officina
Creativa”, che si sono occupati della
realizzazione del portale, i componenti dello staff, il personale del
Comune, e tutti coloro che lavorando
in sinergia contribuiranno ad arricchire questo sito di nuovi servizi per i
cittadini, voglio augurare sinceramente a tutti coloro che lo visiteranno:
Buona Navigazione !
Il sindaco Ernesto Magorno
A proposito delle cartelle ICI
Una precisazione dell’Amministrazione Comunale
se n’è andato lasciando però un ricordo indele-
Visti gli avvisi di accertamento I.C.I., annualità 2003, pervenuti in questi gior-
Emilio nel suo personale cammino di devozione.
L’invio dei suddetti atti rientra nel più vasto progetto di aggiornamento di una
bile nei fedeli, e non solo, che hanno seguito
Giovanni Amoroso , Luigi Calafiori, Ciro R. Cosenza ,
portale
Comune di Diamante.
Un altro piccolo pezzo di storia di Diamante che
Comune di Diamante
Centralino 0985 81398-81642-877512-877508
Stanza Sindaco - 0985 81289 - FAX : 0985 81021
Redazione L’OLMO - via P. Mancini- 87023 Diamante
del
Magorno, agli utenti
portare la sua croce, il nipote Pierantony.
Hanno collaborato a questo numero:
benvenuto
Sindaco, l Ernesto
Negli ultimi anni, poi, dal 2004, ad aiutarlo nel
foto di Peppino Praino
www.comune-diamante.it
Attivo il portale del Comune di
Diamante al servizio dei cittadini
2004
Vogliamo ricordare Emilio in questa foto scattata
proprio nel 2004, nella sua ultima processione,in
quanto la malattia che lo colpì non gli permise
più di parteciparvi.
Mariella Perrone
Il 14 Febbraio il cabaret di
TOTONNO CHIAPPETTA
A DIAMANTE
ni, l’Amministrazione Comunale precisa quanto segue:
banca dati integrata per l’I.C.I. ed altri tributi locali.
Ciò in quanto gli strumenti informatici attuali risultano obsoleti e, soprattutto,
non aggiornati correttamente nell’ultimo quinquennio.
A tale scopo, tramite regolare gara d’appalto, è stato affidato incarico alla
Società “Eurogest SPA”per accertare la posizione dei singoli contribuenti
anche mediante la collaborazione dei medesimi.
Gli avvisi a tutto oggi emessi possono contenere anomalie e/o dati inesatti; circostanza da considerare fisiologica per questo tipo di operazioni (analoga
situazione si è verificata in tutti i comuni viciniori e sta interessando attualmente anche il Comune di Roma).
Onde rettificare le eventuali imprecisioni contenute negli atti in parola, si invitano i contribuenti a recarsi presso la sede della “Eurogest SPA”, ubicata al
piano terra della Casa Comunale, presso l’Ufficio Tributi, ove potranno esse-
re apportate tutte le modifiche necessarie, senza necessità di rivolgersi a terzi.
SAN VALENTINO 2009
LA TAVERNA DEL PESCATORE
SERATA DI CABARET
CON
TOTONNO CHIAPPETTA
MENU LIBEROINFO E PRENOTAZIONI
098581482
Si precisa che l’obbiettivo dell’Ente in questa fase non è quello di fare cassa
ma, principalmente, di acquisire finalmente un archivio completo del patrimo-
nio immobiliare comunale, anche al fine di garantire una maggiore equità
fiscale.
Si sottolinea altresì che, fino ad ultimazione delle operazioni di verifica ed
eventuali rettifiche, l’Ente non procederà ad alcuna procedura coattiva.
L’AMMINISTRAZIONE COMUNALE
La Storia fatta di piccole storie
La medaglia al valore alla memoria
di Vincenzo Vergara.
di Franco Maiolino
Il 27 Gennaio, Giornata della Memoria, nell'ambito delle celebrazioni tenutesi in tutta Italia per
ricordare la Shoah, ho ufficialmente rappresentato il Comune di Diamante, partecipando alla cerimonia organizzata dalla Prefettura di Cosenza e
dalla Fondazione "Ferramonti", in cui sotto l'alto
patrocinio della Presidenza della Repubblica sono
stati ricordati gli internati militari e civili che durante la seconda guerra mondiale furono costretti al
lavoro coatto o reclusi nei campi di prigionia in
Germania.
La manifestazione infatti, prevedeva oltre alla
commovente testimonianza di una ex internata
ebrea nel campo di Tarsia e alla presentazione del
libro di Mario Rende "Ferramonti di Tarsia" Mursia Edizioni, anche la consegna di una medaglia al valore ad alcuni sopravissuti ai campi di
lavoro ( o ai loro familiari ) residenti in Provincia di
Cosenza. L'importante riconoscimento, in questa
prima edizione, è stato conferito a Vincenzo
Vergara, purtroppo scomparso poco più di un
anno fa.
A ritirare il prestigioso riconoscimento il nipote
Vincenzo Benvenuto e, allegata alla documentazione conservata dalla Prefettura e probabilmente oggetto di una prossima pubblicazione, la
testimonianza di quella esperienza, raccolta da
Vincenzo, Francesco e Giusy, i nipoti, che hanno
voluto ricordare oltre al profilo di cittadino esemplare, instancabile lavoratore e nonno affettuoso,
anche il profilo del poco più che ventenne marinaio della regia posamine " Buffoluto" (nella foto
in alto) che all'indomani dell' 8 settembre dal porto
di Taranto fu tradotto in Germania dove rimase in
un campo di lavoro fino alla fine della guerra.
E' stata una cerimonia emozionante e di grande
spessore sotto il profilo storico e culturale perché
con questa importante iniziativa promossa dalla
Prefettura di Cosenza, si aggiunge un altro contributo alla celebrazione della Giornata della
Memoria che evidenzia come la grande storia sia
fatta anche di microstorie di uomini, di soldati,di
persone che abbiamo conosciuto e che gli eventi e
le tragedie che hanno attraversato quel particolare
periodo storico non sono cose tanto lontane da
noi, e questo è un motivo in più per non dimenticare.
L'iniziativa della Prefettura avrà seguito perché si
intende fare la ricognizione degli ex internati in
Germania durante l'ultimo conflitto e con l'occasione informo gli interessati che rivolgendosi all'
Ufficio dei Servizi Sociali del Comune è possibile
conoscere le modalità per fare istanza per tale
riconoscimento.
L'invito è rivolto a quella decina di concittadini che
si trovarono a vivere quella terribile esperienza, a
cominciare da mio padre, Vincenzo, classe 1921,
tradotto da Creta in Germania ed internato in un
campo di lavoro in una cittadina del distretto minerario di Essen.
Altre piccole storie che spero Ciro Cosenza si
preoccuperà di raccogliere per consegnarle alla
memoria collettiva della nostra città.