Olmo 78 - Comune di Diamante
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Olmo 78 - Comune di Diamante
pag. l’Olmo 8 n.78- Febbraio 2009 L’Ago che vogliamo Cristian per sempre- La partita Ago e Friend’s day di Gaetano Bruno di Giovanni Amoroso Da quando Cristian se n’è andato nella maniera tragica e impensabile che tutti ricordiamo, l’affetto, la simpatia, l’attenzione che lui sempre riversava verso chiunque incontrasse sul suo cammino, gli sono tornate indietro, come se vantasse dei crediti nei confronti di tutti di noi. Perché se è vero che Cristian era l’amico di tutti forse non tutti eravamo amici di Cristian, non tutti lo prendevamo sul serio, non tutti lo ascoltavamo quando proponeva i suoi dilemmi. Cristian era visto come un personaggio di questo villaggio e un po’ personaggio a suo modo lo era, eppure, da eroe silenzioso, una piccola formica operaia, ha lasciato un grande esempio di correttezza e di responsabilità per come viveva la vita, che rappresenta il suo vero messaggio. Che tutti o in tanti partecipiamo alle manifestazioni che si stanno susseguendo in suo ricordo, questo importa relativamente. Bisogna invece fare in modo che venga tramandato chi era l’uomo Cristian, quali erano i suo valori, come aveva deciso di vivere la sua vita, quale era il suo impegno sociale, come si impegnava senza sosta nel lavoro. A mia memoria Cristian non era un patito di calcio. E con ciò non voglio assolutamente dire che giocare una partita in suo ricordo sia sbagliato. E’ stato un pomeriggio divertente, di aggregazione, un momento goliardico come Cristian sapeva essere che ha riportato alla mente, però solo uno degli aspetti del carattere di Ago. E’ stato un peccato dover rimandare la partita più volte tanto da non permettere a molti dei suoi amici più intimi di partecipare ma alla fine si è rivelata una scelta giusta perché giorno 6 gennaio al Fratelli Oliva c’era un sole forte e caldo che ha reso agevole lo svolgimento della gara anche se non c’è stato l’afflusso di pubblico che ci si aspettava. Ma sono altri i segni che ho colto in questa vicenda e sono più marginali rispetto all’evento in sé. Ad esempio la scritta sul muro del campo “Ago Cristiano per sempre”. murales come quello che gli amici avevano dichiarato di voler realizzare in paese dove i colori e le forme avrebbero dovuto tracciare il quadro completo della figura di Cristian ma che la burocrazia ha messo in stand-by. Per fortuna in questi casi, il gesto anarchico arriva ad appagare la voglia di lasciare un segno evidente dell’affetto oltre ogni barriera fatta di carte e permessi. E così l’affetto verso Cristian, la volontà di tenere vivo il suo ricordo è nelle proposte di intitolargli una strada, una piazza, così come dalla rete internet è stato più volte proposto. Ricordare significa scrivere la storia e una partita della quale sinceramente e giustamente nessuno ricorderà risultati e marcatori (ad eccezione del rigore all’incrocio dei pali calciato dal fratello Nicola), è solo un momento evocativo. Ricordare Cristian, la sua vita e anche le circostanze della sua morte, significa prenderlo a modello perché ciò che è successo a lui non accada più a nessuno. Ben vengano le partite di calcio, le serate di musica in suo onore, ma credo sia giusto e doveroso fare qualcosa in più, qualcosa che resista allo scorrere del tempo, qualcosa che oltre a ricordare il suo nome e la sua persona sia da deterrente perché il destino amaro di Cristian non sia il destino di altri ragazzi. Se ne parlava il mese scorso durante la conferenza in memoria di un altro giovane scomparso in tragiche circostanze: Giorgio Gallo. Nel suo nome è stato intitolato il forum delle associazioni che purtroppo, dopo più di un anno, resta un contenitore vuoto che si fregia nobilmente del nome di un altro eroe del nostro tempo, ma che di fatto non gli rende merito. Anche su questo c’è da riflettere. E se mi è concesso, proprio perché la nostra comunità deve essere unita e viaggiare, attraverso il dialogo verso una crescita costante e continua, dalle pagine del giornale cittadino lancio la proposta al sindaco, all’assessore alla pubblica istruzione e a tutta la giunta: istituire una borsa di studio in ricordo di Cristian e Giorgio per agevolare il prosieguo degli studi a ragazzi che dimostrano di avere le capacità ma non dispongono dei mezzi economici. Evitare spese evitabili e destinare 10-20 mila euro all’anno per due o quattro ragazzi che vogliono proseguire gli studi post-diploma ma non ne hanno le possibilità. Così eviteremo che altri ragazzi come Cristian debbano sottostare alle regole del lavoro più o meno nero e che altri ragazzi come Giorgio debbano invece inseguire sogni lontani. Sono certo che anche Cristian e Giorgio sarebbero d’accordo. l’Olmo n. 78 - anno 8 Febbraio 2009 Direttore Editoriale: Ernesto Magorno Direttore Responsabile: Francesco Cirillo M E N S I L E D I I N F O R M A Z I O N E E C U L T U R A D E L L A R I V I E R A D E I C E D R I A C U R A D E L L ’ A M M I N I S T R A Z I O N E C O M U N A L E D I D I A M A N T E E C I R E L L A Pasqua L’ultima Il 6 gennaio, giorno dell’Epifania, il sole è tornato a far capolino fra le nuvole, la pioggia ha dato una tregua che ha consentito la praticabilità del campo, che seppure un po’ allentato presentava solo una pozzanghera nella metà campo di sinistra. Alle 14:45 tutto era pronto per ricordare nel migliore dei modi il giovane Cristian Marra scomparso la sera di un tragico venerdì dello scorso mese di maggio, sono passati già poco meno di nove mesi. Il ricordo è ancora vivo per tutti, in particolare per i suoi familiari, in primis la madre Alfreda, presente sugli spalti, in campo, invece, i fratelli Nicola e Franco. Presente anche una rappresentanza del Consiglio Comunale con in testa il Sindaco, Ernesto Magorno, poi gli assessori Maiolino e Maulicino ed i Consiglieri Casella (in campo), Cavalcanti e Liserre. Il maltempo, causa dei rinvii, ha purtroppo impedito ad alcuni amici di Cristian, residenti fuori Diamante per studio o per lavoro, di prendere parte al memorial che aspettavano da tempo e che come altre iniziative pre- cedentemente organizzate volevano contribuire a realizzare. Hanno risposto in tanti all’appello, fuori e dentro il campo. L’incasso della gara (€ 669,00) è stato devoluto all’Associazione Italiana per la ricerca sul Cancro, come testimonia la ricevuta del bollettino postale. Nella foto grande tutti i partecipanti alla gara riuniti a centrocampo, con la maglia azzurra, la squadra selezionata da Nicola Marra, con quella bianca, invece, quella composta da Aldo Bianco. Forse per la prima volta nella storia del calcio adamantino ha prevalso il fair-play, in campo e sugli spalti, rendendo inoperosi i volontari della Misericordia Gino e Pino comunque presenti con l’ambulanza della Confraternita, al fine di prestare un eventuale pronto intervento sanitario. Prima della gara Antonio Cauteruccio ha annunciato le formazioni, molto lunghe perché si è voluto dare a tutti la possibilità di giocare, sulle note della colonna sonora de “Il Gladiatore” di Hans Zimmer, diffuse mediante l’impianto audio fornito dalla Ditta “Il palcoscenico” di Belvedere Marittimo. Dopo una partenza a razzo dei ragazzi messi in campo da Nicola Marra, tra l’altro autore di una marcatura su calcio di rigore, è stata la compagine di Aldo Bianco a trovare gli spunti per agguantare il pareggio che ha consentito, al triplice fischio dell’inossidabile “giacchetta nera”, Angelo Perrone, storico dirigente della locale squadra di calcio, di decidere il vincitore ai calci di rigore. L’alternanza di marcature e parate dei portieri, esauriti i rigoristi ha consegnato il risultato di parità anche dopo i calci di rigore e allora ci si è guardati in faccia e, di comune accordo, i protagonisti della gara amichevole hanno detto: abbiamo vinto tutto, grazie ad Ago che ci ha riuniti qui nel suo nome. Ed ora arrivederci al nuovo appuntamento che dovrebbe svolgersi in coincidenza con l’anniversario, si sta già allestendo un’intera giornata di manifestazioni (che potrebbe diventare un week-end) di manifestazioni, nei prossimi mesi sarà risolto il “Dilemma”. di 2004 Sollazzo Gaetano: vicesindaco -Igiene e sanitàurbanistica Benvenuto Pierluigi: Lavori pubblici, Viabilità, Traffico, Progetto Strategico "Golfo Amico". Maiolino Franco: Turismo e Spettacolo. Maulicino Battista : Pubblica Istruzione, Cultura, Politiche sociali, Politiche Territoriali. Trifilio Michele: Contabile finanziaria, Contenzioso. Suriano Francesco: Polizia Municipale, Personale, Relazioni con Pubblico. Angelo Sticozzi : Presidente del Consiglio CONSIGLIERI CON DELEGA: Pino Perrone: Ambiente, Porto, Agric.,caccia e pesca Mariano Casella:Pol.giovanili, Sport, politiche lavoro Bernardo Riente: Demanio Giuseppe Casella:Politica delle zone rurali STAFF DEL SINDACO: Avv. Adolfo Santoro ( capo staff), dott.Giuseppe Gallelli, prof.Luigi Fabiani; Lorella Vidiri. LE OPPOSIZIONI: RISVEGLIO: Fabio Cavalcanti, Francesco Liserre INSIEME PER RINASCERE: Paolo De Luna, Giuseppe Savarese PAESE AMICO: Giuseppe Pascale. www.comune-diamante.it Attivo il portale del Comune di Diamante al servizio dei cittadini processione Emilio Il benvenuto del Sindaco, l Ernesto Magorno, agli utenti del portale del Comune di Diamante. La processione del Venerdì Santo di quest’anno, mancherà di uno dei suoi “protagonisti storici”: Emilio Esposito. Emilio, infatti, era uno dei volontari che durante la tradizionale processione diamantese, portava sulle spalle una croce di legno, insieme ad altri due volontari, Gigino e Alfonsino vestiti con un camice bianco, portando anche una corona di spine sul capo. Da anni continuava quella tradizione che è Sono particolarmente felice di dare il benvenuto, a tutti coloro che navigano in rete, sul nuovo portale del Comune di Diamante. Questo strumento ci permetterà di essere ancor più vicini ai cittadini, consentendo loro di interagire con l’Amministrazione Comunale e nel contempo di avere, in tempo reale, tutte le informazioni utili per accedere ai servizi comunali e per conoscere l’attività amministrativa ed istituzionale dell’Ente. Il portale, inoltre, rappresenterà una straordinaria finestra virtuale per tutti i non residenti che vorranno conoscere Diamante e Cirella e le loro rinomate bellezze naturali ed artistiche, oltre che essere informati sugli spettacoli e gli eventi cul- turali che verranno programmati nel nostro Comune. Con questo nuovo strumento, al servizio di tutti, proseguiamo coerentemente nell’attività di informazione e comunicazione ai cittadini che ha contraddistinto sin dall’inizio l’operato di questa Amministrazione Comunale; ispirata ai necessari criteri di chiarezza, tempestività, trasparenza. Nel ringraziare i ragazzi di “Officina Creativa”, che si sono occupati della realizzazione del portale, i componenti dello staff, il personale del Comune, e tutti coloro che lavorando in sinergia contribuiranno ad arricchire questo sito di nuovi servizi per i cittadini, voglio augurare sinceramente a tutti coloro che lo visiteranno: Buona Navigazione ! Il sindaco Ernesto Magorno anche una sorta di penitenza. Negli ultimi anni, poi, dal 2004, ad aiutarlo nel portare la sua croce, il nipote Pierantony. Un altro piccolo pezzo di storia di Diamante che Visti gli avvisi di accertamento I.C.I., annualità 2003, pervenuti in questi gior- bile nei fedeli, e non solo, che hanno seguito ni, l’Amministrazione Comunale precisa quanto segue: Emilio nel suo personale cammino di devozione. L’invio dei suddetti atti rientra nel più vasto progetto di aggiornamento di una Vogliamo ricordare Emilio in questa foto scattata foto di Peppino Praino Hanno collaborato a questo numero: Giovanni Amoroso , Luigi Calafiori, Ciro R. Cosenza , Franco Errico, Giuseppe Gallelli , Lili Genovese , Gilda Magorno , Mariella Perrone, M.Michela Sollazzo Tutte le collaborazioni sono gratuite. L’OLMO I cittadini possono scrivere e le lettere verranno pubblicate solo se firmate. Scrivere a : Redazione dell’Olmo c/o Comune di Diamante e.mail:[email protected] Stampa: - Tipografia Lapico tel. 0985 42154 Santa Maria del Cedro L’impaginazione grafica è di Francesco Cirillo L’Olmo viene distribuito gratuitamente nelle edicole, nei Bar e agli sportelli degli Uffici Comunali. Testi e foto inviate non vengono restituite. Questo numero è stato chiuso in tipografia il 6 febbraio 2009 1°Numero Agosto 2002 - Anno 8- n°78 Autorizzazione n°94 del 22-02-2002 Tribunale di Paola Comune di Diamante Centralino 0985 81398-81642-877512-877508 Stanza Sindaco - 0985 81289 - FAX : 0985 81021 Redazione L’OLMO - via P. Mancini- 87023 Diamante NUMERI UTILI Caserma dei Carabinieri tel. 0985 81117 Capitaneria di Porto tel. 0985 876075 Guardia Medica tel. 0985 81000 Poste Italiane Ufficio Diamante tel. 0985 81070 Poste Italiane Ufficio Cirella tel.0985 86064 Poliambulatorio ASL 1 Diamante tel. 0985 876722 Vigili Urbani Diamante tel. 0985 81035 Consultorio Familiare Diamante tel. 0985 876389 SERT - Servizio Tossicodipendenze tel. 0985 91449 OSPEDALE PRAIA A MARE tel. 0985 7041 OSPEDALE CETRARO tel. 0982 977216 Commissione Invalidi Civili tel. 0985 81030 AIAS Diamante tel.0985 81638 Centro Fisiokinesi Cirella tel. 0985 86043 MISERICORDIA - sez. Diamante tel.0985 877857-3284261073 Ass.Culturale Cerillae tel. 0985 86361 Accademia Italiana del Peperoncino tel. 0985 81130 TELEDIAMANTE CANALE 21-65 tel.0985 876078 ACI DIAMANTE te.0985 81385 A proposito delle cartelle ICI Una precisazione dell’Amministrazione Comunale se n’è andato lasciando però un ricordo indele- proprio nel 2004, nella sua ultima processione,in quanto la malattia che lo colpì non gli permise CHI CI AMMINISTRA ERNESTO MAGORNO- sindaco “ Nella piazza di Diamante c’era un olmo, sede delle riunioni pubbliche e popolari... era il centro della cittadinanza, di socievole comunanza... con la sua benefica, spaziosa ombra e frescura era occasione propizia ed amichevole di concordia, fraternità, eguaglianza ed affetto cittadino” . Leopoldo Pagano 1860 più di parteciparvi. Mariella Perrone banca dati integrata per l’I.C.I. ed altri tributi locali. Ciò in quanto gli strumenti informatici attuali risultano obsoleti e, soprattutto, non aggiornati correttamente nell’ultimo quinquennio. A tale scopo, tramite regolare gara d’appalto, è stato affidato incarico alla Società “Eurogest SPA”per accertare la posizione dei singoli contribuenti Il 14 Febbraio il cabaret di TOTONNO CHIAPPETTA A DIAMANTE anche mediante la collaborazione dei medesimi. Gli avvisi a tutto oggi emessi possono contenere anomalie e/o dati inesatti; circostanza da considerare fisiologica per questo tipo di operazioni (analoga situazione si è verificata in tutti i comuni viciniori e sta interessando attualmente anche il Comune di Roma). Onde rettificare le eventuali imprecisioni contenute negli atti in parola, si invitano i contribuenti a recarsi presso la sede della “Eurogest SPA”, ubicata al piano terra della Casa Comunale, presso l’Ufficio Tributi, ove potranno essere apportate tutte le modifiche necessarie, senza necessità di rivolgersi a terzi. Si precisa che l’obbiettivo dell’Ente in questa fase non è quello di fare cassa SAN VALENTINO 2009 LA TAVERNA DEL PESCATORE SERATA DI CABARET CON TOTONNO CHIAPPETTA MENU LIBEROINFO E PRENOTAZIONI 098581482 ma, principalmente, di acquisire finalmente un archivio completo del patrimonio immobiliare comunale, anche al fine di garantire una maggiore equità fiscale. Si sottolinea altresì che, fino ad ultimazione delle operazioni di verifica ed eventuali rettifiche, l’Ente non procederà ad alcuna procedura coattiva. L’AMMINISTRAZIONE COMUNALE La Storia fatta di piccole storie La medaglia al valore alla memoria di Vincenzo Vergara. di Franco Maiolino Il 27 Gennaio, Giornata della Memoria, nell'ambito delle celebrazioni tenutesi in tutta Italia per ricordare la Shoah, ho ufficialmente rappresentato il Comune di Diamante, partecipando alla cerimonia organizzata dalla Prefettura di Cosenza e dalla Fondazione "Ferramonti", in cui sotto l'alto patrocinio della Presidenza della Repubblica sono stati ricordati gli internati militari e civili che durante la seconda guerra mondiale furono costretti al lavoro coatto o reclusi nei campi di prigionia in Germania. La manifestazione infatti, prevedeva oltre alla commovente testimonianza di una ex internata ebrea nel campo di Tarsia e alla presentazione del libro di Mario Rende "Ferramonti di Tarsia" Mursia Edizioni, anche la consegna di una medaglia al valore ad alcuni sopravissuti ai campi di lavoro ( o ai loro familiari ) residenti in Provincia di Cosenza. L'importante riconoscimento, in questa prima edizione, è stato conferito a Vincenzo Vergara, purtroppo scomparso poco più di un anno fa. A ritirare il prestigioso riconoscimento il nipote Vincenzo Benvenuto e, allegata alla documentazione conservata dalla Prefettura e probabilmente oggetto di una prossima pubblicazione, la testimonianza di quella esperienza, raccolta da Vincenzo, Francesco e Giusy, i nipoti, che hanno voluto ricordare oltre al profilo di cittadino esemplare, instancabile lavoratore e nonno affettuoso, anche il profilo del poco più che ventenne marinaio della regia posamine " Buffoluto" (nella foto in alto) che all'indomani dell' 8 settembre dal porto di Taranto fu tradotto in Germania dove rimase in un campo di lavoro fino alla fine della guerra. E' stata una cerimonia emozionante e di grande spessore sotto il profilo storico e culturale perché con questa importante iniziativa promossa dalla Prefettura di Cosenza, si aggiunge un altro contributo alla celebrazione della Giornata della Memoria che evidenzia come la grande storia sia fatta anche di microstorie di uomini, di soldati,di persone che abbiamo conosciuto e che gli eventi e le tragedie che hanno attraversato quel particolare periodo storico non sono cose tanto lontane da noi, e questo è un motivo in più per non dimenticare. L'iniziativa della Prefettura avrà seguito perché si intende fare la ricognizione degli ex internati in Germania durante l'ultimo conflitto e con l'occasione informo gli interessati che rivolgendosi all' Ufficio dei Servizi Sociali del Comune è possibile conoscere le modalità per fare istanza per tale riconoscimento. L'invito è rivolto a quella decina di concittadini che si trovarono a vivere quella terribile esperienza, a cominciare da mio padre, Vincenzo, classe 1921, tradotto da Creta in Germania ed internato in un campo di lavoro in una cittadina del distretto minerario di Essen. Altre piccole storie che spero Ciro Cosenza si preoccuperà di raccogliere per consegnarle alla memoria collettiva della nostra città. pag. 2 COMUNICATI Incontro per un miglior funzionamento delle poste Il Sindaco di Diamante, l’Avv. Ernesto Magorno, rende noto che si è svolto, in data odierna, un incontro con la Direttrice dell’Ufficio Postale di Diamante, la Dott.ssa Patrizia Magurno. L’incontro era stato richiesto dallo stesso Sindaco al fine di acquisire notizie in merito a quanto riportato dai locali organi di stampa e rappresentato dall’Associazione “Cittadinanza Attiva”, in riferimento a presunti disservizi verificatisi nella filiale cittadina. Nel corso dell’incontro, che si è svolto in un clima particolarmente collaborativo e cordiale, il Sindaco ha condiviso l’esigenza, avvertita dalla popolazione e dalle associazioni dei consumatori, dell’ introduzione del doppio turno nell’orario di apertura dell’ufficio postale, per il quale avanzerà formale richiesta presso gli uffici dirigenziali regionali di Poste Italiane. Un servizio – ha affermato il Sindaco – necessario per la città e per la popolazione che darebbe un duplice risultato: snellire ulteriormente le file e quindi dare agli utenti un servizio più consono alle loro esigenze e permettere, anche agli impiegati di operare con maggiore tranquillità. Il Sindaco ha riaffermato, al termine dell’odierno colloquio la volontà di proseguire nei rapporti di reciproca e fattiva collaborazione che hanno caratterizzato fin dal principio le relazioni tra l’Amministrazione Comunale e la filiale cittadina di Poste Italiane, finalizzate al perseguimento dell’obbiettivo comune di assicurare una sempre maggiore efficienza ai servizi erogati alla popolazione di Diamante. Il Sindaco Avv. Ernesto Magorno AVVISO PUBBLICO Apertura termini bando anno 2008 per la formazione della graduatoria degli aspiranti all’assegnazione del contributo annuale per il sostegno all’accesso delle abitazioni in locazione. I cittadini interessati dovranno presentare domanda entro e non oltre il 24 febbraio 2009 utilizzando l’apposito modello. L’assessore alle politiche sociali Battista Maulicino AVVISO PUBBLICO BONUS FAMIGLIE la richiesta va presentata direttamente ai sostituti d’imposta o enti pensionistici entro il 30 MARZO 2009 PER I REDDITI 2008 l’Olmo Mareggiata a Diamante Si rende noto che a seguito ed in corso delle avversità atmosferiche, con forti mareggiate, che hanno provocato consistenti danni al lungomare di Viale Glauco, causando uno sprofondamento dello stesso con voragini in diversi punti, il Sindaco di Diamante, ha emesso l’ordinanza n. 03 del 26/01/2009, contingibile ed urgente, con la quale dispone l’interdizione del Lungomare pedonale di Viale Glauco per l’intera area interessata da voragini, nonché l’area interessata da possibili cedimenti. Il Sindaco ha ordinato altresì l’esecuzione, nell’immediatezza, dei necessari interventi di messa in sicurezza, con idonea recinzione al fine di eliminare ogni forma di pericolo per la pubblica incolumità. Il Sindaco ha, disposto, inoltre, di trasmettere copia della succitata ordinanza e contemporaneamente chiedere l’intervento, per quanto di competenza, a: Ufficio del Genio Civile di Cosenza; Protezione Civile Catanzaro; Ufficio del Genio Civile Marittimo di Reggio Calabria. Altresì con una nota è stato chiesto anche l’intervento della Regione Calabria, Dipartimento n. 9 - Infrastrutture e Lavori Pubblici, al fine di valutare i danni subiti e conseguentemente di definirne l’ammontare, che, ad una prima stima risulta particolarmente ingente. Gli Agenti della Forza Pubblica sono incaricati dell’osservanza della suddetta ordinanza. Il Sindaco Avv. Ernesto Magorno Il Sindaco di Diamante unitamente ai Sindaci di Belvedere Marittimo, Bonifati, Sangineto ha scritto ai vertici regionale e nazionali dell’ANAS una lettera con la quale si: “evidenzia l’acuirsi, a seguito del verificarsi delle avverse condizioni climatiche di questi giorni, delle già degradate condizioni del tratto stradale della SS 18 che attraversa l’Alto Tirreno Cosentino con particolare riferimento ai comuni guidati dai Sindaci sottoscrittori di tale istanza. Le incessanti piogge dei giorni passati hanno aggravato lo stato del manto stradale, che in alcuni tratti si presenta ancor più degradato e pieno di buche, in alcuni casi pericolosamente profonde, che, ovviamente, comportano serie minacce alla incolumità degli automobilisti e dei conducenti dei mezzi che transitano sulla rete viaria Così come è altresì emersa la necessità di prestare maggiore cura alla pulizia ed alla manutenzione delle scarpate, cause di frane e di ulteriori elementi di dissesto che mettono a repentaglio la sicurezza dei numerosi utenti che quotidianamente percorrono la S.S. 18. I Sindaci di Diamante, Belvedere Marittimo, Bonifati, e Sangineto, nell’esprimere le loro preoccupazioni chiedono, a tal proposito, che con la massima urgenza l’ANAS predisponga gli interventi necessari volti a superare le problematicità presenti nel tratto stradale della SS18 da Bonifati a Diamante. I Sindaci firmatari intendono sottoporre, altresì, questa loro istanza anche ai Parlamentari eletti in Calabria oltre che a tutti i Consiglieri Regionali e Provinciali, ritenendo non più procrastinabile, come le drammatiche vicende di questi giorni ammoniscono, un intervento su una questione realmente vitale come quella della sicurezza dei tanti cittadini che quotidianamente percorrono questa importante arteria stradale”. Il Sindaco Avv. Ernesto Magorno n.78- Febbraio 2009 La Misericordia acquista un pulmino per i disabili di Francesco Cirillo Altro obiettivo che la Misericordia di Diamante ha raggiunto a tutto vantaggio della collettività diamantese; l’acquisto di un pulmino per disabili e per anziani non autosufficienti o parzialmente autosufficienti. Aumenta, così, il numero degli automezzi che compongono il parco auto dell’associazione. Questo nuovo automezzo risulta essere necessario per il paese in quanto all’interno del nostro territorio non vi sono veicoli dei quali disabili ed anziani possono usufruire per i più svariati servizi. Così ha risposto, alle domande a lui rivolte, il presidente dell’associazione avv. Domenico Oliva. Un nuovo traguardo a breve distanza di quello precedente costituito dall’acquisto di una nuova ambulanza? “Effettivamente è un nuovo servizio che cercheremo di garantire alla popolazione e a chi ne ha bisogno. Mi riferisco soprattutto a disabili ed anziani, in particolare a chi ha difficoltà di deambulazione.” Come mai avete deciso di sopportare questa nuova spesa? “Semplicemente perché ce n’era bisogno. Le condizioni di numerosi cittadini sono tali da aver indotto l’associazione ad acquistare un automezzo che sia di grande utilità per loro e vada a loro favore.” Ci sono in realtà diversi anziani che hanno bisogno di un servizio di accompagnamento con l’ausilio di un automezzo attrezzato. Anche questo acquisto completamente a vostro carico? “Mi dispiace dirlo ma anche questa volta tutto è stato a nostro carico.” Perché le dispiace? Dovrebbe essere più soddisfatto. “Certo, la soddisfazione è grande ma sarebbe più grande se ci fosse stata una partecipazione attiva da parte di tutti visto che il servizio serve a tante persone ed è a disposizione di tutti.” Si riferisce alla mancata partecipazione, in un modo o nell’altro, da parte del comune? “ Non solo anche la cittadinanza sembra essere indifferente ad ogni iniziativa di utilità sociale, tranne quando si ha bisogno di un servizio; in quel caso ci si lamenta perché non c’è.” Questa è una costante ed è una caratteristica di Diamante non crede che sia normale anche riferita ad una associazione come la vostra? “ Si è vero, però credo che si possa sempre cambiare migliorando, o no?” Crede che verrà apprezzato questo ennesimo sforzo che state sopportando? “In altri paesi, non distanti dal nostro, diversi servizi, di cui la popolazione ha bisogno, sono garantiti grazie al contributo della popolazione stessa al di là del contributo del comune.” Ma non crede che il comune debba contribuire? “ Si; ma se non lo fa? Che facciamo? Aspettiamo? Noi ci siamo rimboccati le maniche cercando di costruire e garantire ciò che serve; possiamo riuscirci o forse no ma almeno ci proviamo senza abbandonarci ad una critica continua che finirebbe per divenire sterile ed inutile.” Allora possiamo approfittare di questa occasione per chiedere un contributo che possa aiutare a consolidare iniziative che danno frutti visibili, continui e costanti nel tempo? “ Approfittiamone pure.” Allora chiediamo alla popolazione di partecipare attivamente contribuendo all’acquisto ed all’allestimento di questo pulmino per anziani e disabili con un versamento sul c.c. postale n.67509836 intestato a Confraternita di Misericordia di Diamante, indicando nella causale la dicitura erogazione liberale, oppure contribuendo a riempire i salvadanai che sono apposti in giro per i locali pubblici ivi compresa la Farmacia. Così va bene? Crede che ci sarà una risposta da parte della cittadinanza? “Ce lo auguriamo tutti, cittadinanza compresa.” Convenzione fra Comune e Regione sul Porto In merito ai lavori di ristrutturazione e completamento del molo ricovero natanti da diporto del Comune di Diamante ed alla sua successiva gestione, l’Amministrazione Comunale - con deliberazione di Giunta n. 5 del 29/01/2009 (immediatamente eseguibile) ha approvato lo schema di convenzione inerente l’utilizzo delle somme derivanti dal finanziamento di cui alla delibera di G.R. n. 1097 del 23.12.2008, predisposto dalla Regione Calabria e siglato il 28.01.2009 dal Dirigente del Settore 3 Ing. Luigi Zinno e dal Sindaco del Comune di Diamante Avv. Ernesto Magorno. Con la citata delibera di Giunta Regionale il Dipartimento n. 9 “Infrastrutture – Lavori Pubblici – Politiche della casa – E.R.P. – A.B.R. Risorse Idriche – Ciclo integrato delle acque” è stato autorizzato a procedere agli atti di impegno, in favore del Comune di Diamante, necessari per il finanziamento dei lavori di “Riqualificazione molo esistente con completamento strada annessa” mediante assegnazione di un contributo costante di durata ventennale di Euro 83.449,25. Nella delibera della Giunta Comunale di Diamante si demanda, autorizzandolo, al Responsabile del Settore Contabile/Finanziario dell’Ente, la sottoscrizione della Convenzione come approvata ed il compimento di tutti gli atti necessari e conseguenti. La suddetta convenzione, sottoscritta dalle parti, acquisterà efficacia al momento della esecutività del Decreto di approvazione del Dirigente del Settore 3 del Dipartimento 9 della Regione Calabria. In base a quanto previsto nella suddetta convenzione l’Amministrazione comunale di Diamante è tenuta ad utilizzare il finanziamento regionale a valere sulla L.R. n. 24/87, e quello che la Regione comunicherà essere ulteriormente disponibile, come quota parte del finanziamento pubblico per i lavori di ristrutturazione e completamento del molo ricovero natanti da diporto del Comune di Diamante il cui soggetto aggiudicatario è l’ATI ICAD Costruzioni Generali S.r.l. e Diamante Blu S.r.l. perseguendo, tra l’altro, l’obiettivo di consentire il pronto, razionale e completo utilizzo dello stesso contributo. n.78- Febbraio 2009 l’Olmo 27 Gennaio Giorno della memoria M e d a g l i a d ’ O n o r e p e r V i n c e n z o Ve r g a r a Il 27 gennaio, “Giorno della Memoria” S.E. il Prefetto di Cosenza il Dott. Melchiorre Fallica ha consegnato presso l’ex campo di concentramento di Ferramonti di Tarsia una medaglia d’onore alla memoria del compianto Vincenzo Vergara di Diamante; deceduto nel 2007. Ha ritirato l’onorificenza, il giovane nipote: Vincenzo Benvenuto. Alla cerimonia ha presenziato il Sindaco di Diamante, l’Avv. Ernesto Magorno. La medaglia è stata concessa al Vergara, con decreto del Presidente della repubblica del 18 aprile 2008 e verrà conferita in base alla legge 27 Dicembre 2006 n. 296, articolo1, concernente la concessione di una medaglia d’onore ai cittadini italiani, militari, e civili deportati ed internati nei lager nazisti e destinati al lavoro coatto per l’economia di guerra ed ai familiari dei deceduti. Vergara infatti, durante l’ultimo conflitto bellico mondiale, era, come milite della Marina Militare, imbarcato sulla Regia Nave Porta Munizioni – Posamine “Buffoluto”, che all’indomani dell’Armistizio dell’8 settembre fu catturata e suc- cessivamente affondata dai tedeschi; il suo equipaggio fu condotto in prigionia. Il Vergara fu quindi deportato in un lager, in Germania; fino al termine della Guerra. Particolarmente toccanti, i ricordi, riportati dai nipoti Vincenzo e Francesco Benvenuto, Giusy Vergara, che il Vergara riferiva riguardo al periodo della durissima detenzione nel campo nazista. Il Vergara, sopravvisse miracolosamente all’inferno del campo di prigionia e tornò a Diamante dove, tra le altre cose, come riferiscono icongiunti: “fece il commerciante ambulante con la moglie Immacolata per oltre 40 anni, alzandosi alle 4 di mattina con vento o pioggia, e gestendo il negozio con il fratello Ottavio e la sorella Aurora sempre in armonia”. Vincenzo Vergara è deceduto il 22/09/2007, nella sua amata città natale, portando sempre con se il ricordo delle assurde crudeltà alle quali fu sottoposto ed alle quali dovette assistere. “Con l’Alta Onorificenza che verrà consegnata ai sui familiari da S.E. il Prefetto – ha dichiarato il Sindaco, l’Avv. Ernesto Magorno, lo Stato, rende onore al nostro compianto concittadino, che ha provato sulla sua pelle gli orrori dell’ultimo conflitto bellico. Lo fa nel giorno di maggiore valenza simbolica in tal senso, “Il Giorno della Memoria”: la data che celebra le vittime della Shoah e delle persecuzioni nazifasciste.Vittime che con le loro inumane sofferenze ci dicono che tutto quello che è accaduto allora non deve più ripetersi”. Sabato 24 gennaio “Qui fummo trucidati vittime di un sacrificio orrendo. Dal nostro sacrificio sorga una patria migliore e duratura pace tra i popoli”. Così si legge su uno dei muri del Sacrario delle Fosse Ardeatine, il luogo dove il 24 marzo 1943 i nazisti massacrarono 335 tra civili e militari romani. Da qui è cominciata la visita romana degli studenti di Diamante per celebrare, “Il Giorno della Memoria”. L’iniziativa è sta organizzata dal Forum della Associazioni “G. Gallo”, in collaborazione con l’Amministrazione Comunale ed in piena intesa con l’Istituto Comprensivo di Diamante. Gli studenti sono stati accompagnati nel loro viaggio: dalle insegnanti Gilda Magorno, Rosetta Benvenuto, Rosalba De Marco; dall’Assessore alla Pubblica Istruzione e Cultura, Battista Maulicino e per il primo giorno dal Sindaco, l’Avv. Ernesto Magorno. Palpabile è stata la commozione dei ragazzi e dei loro accompagnatori che nella penombra del Mausoleo si sono raccolti in preghiera ed hanno reso omaggio alle 335 tombe che contengono i resti delle vittime dell’eccidio. Una 336° tomba , simbolicamente ricorda tutte le vittime del nazifascismo. Domenica 25 gennaio I ragazzi, nella prima mattinata, visitano il Palazzo del Qurinale, sede della più alta carica dello Stato: il Presidente della Repubblica. Con discrezione ed interesse la comitiva diamantese ha attraversato stanze ricche di straordinari capolavori d’arte e soprattutto dove si è fatta la storia del nostro paese. Stanze di Papi e di Re e con l’avvento dell’Italia Repubblicana luoghi teatro delle più importanti vicende politiche ed istituzionali. Dal Qurinale il viaggio prosegue nel cuore di Roma: a Trastevere si visita il Museo Ebraico di Roma e la Sinagoga. Il 27 gennaio “Giorno della memoria” scelto per commemorare le vittime della Shoa, corrisponde alla data in cui il campo di concentramento si Auschwitz fu liberato dall’esercito sovietico. Il dialogo, la conoscenza della cultura ebraica, antidoto contro ogni forma di razzismo e antisemitismo. I giovani studenti di Diamante, accompagnati dalla guida del museo hanno potuto visitare la Sinagoga Spagnola e la Sinagoga del Tempio Maggiore, la più importante di Roma, oltre che Il viaggio a Roma degli studenti dell’Istituto Comprensivo di Diamante per la “Giornata della Memoria” in visita alle Fosse Ardeatine di Giuseppe Gallelli apprendere, nelle ricche sale del museo, numerose notizie sugli avvenimenti, i riti, le feste che scandiscono la religione e la cultura ebraica. Non è mancato il ricordo, in una apposita e documentata sala del museo, degli eventi drammatici che la comunità ebraica di Roma ha vissuto nel corso dell’occupazione nazista di Roma: l’ignominia delle leggi razziali, le deportazioni nei campi di concentramento, le tante vite spezzate dalla follia nazifascista. La storia, toccata con mano e con lo sguardo nei luoghi dove davvero si è fatta: arricchiti da questa intensa due giorni romana gli studenti di Diamante hanno celebrato, quest’anno, nel modo migliore il loro “Giorno della Memoria”. pag.7 Testimonianze sulle vicende della prigionia nei Lager nazisti, dei nipoti di Vincenzo Vergara: Vincenzo Benvenuto, Francesco Benvenuto , Giusy Vergara. C’era la seconda guerra mondiale, la Germania, la razza Ariana, l’olocausto. Una nave militare italiana navigava presso l’adriatico; l’equipaggio era formato da persone comuni che ricevettero la chiamata alle armi per difendere la propria nazione e tra queste c’era mio nonno: Vergara Vincenzo. Ricordo con piacere quando mi raccontava la sua storia; La sua permanenza sulla nave, era normale e non aveva grattacapi dai commilitoni ed era anche ben accetto da ufficiali e sott’ufficiali. Aveva l’incarico di barbiere e questo gli permise di conoscere e fare amicizia con tutti i componenti della flotta, ufficiali e sott’ufficiali. Tutto sembrava andare normale, quando una sera la nave venne colpita da un siluro vagante. Tutto l’equipaggio saltò in mare. Mi raccontò le sensazioni e paura di quella notte. Tutti loro erano in mare, non c’erano luna e stelle, era tutto buio. Si sentivano solo voci dei soldati e grida, quindi per farsi coraggio a vicenda si iniziarono a formare dei “gruppetti” in acqua. Lui passò l’intera notte in mare aperto con altre 6 o 7 persone. Qui mi raccontò un fatto abbastanza curioso: un suo amico, dell’equipaggio di fortuna, raccolse in acqua un pesce (morto probabilmente per l’esplosione) che era enorme, forse 2 o 3 chili e questa persona ne andava fiera. Infatti non vedeva l’ora di poterlo mangiare appena arrivati a terra ferma e mio nonno gli disse che portarlo per molto tempo lo avrebbe fatto solamente stancare. Infatti, poco dopo, sfinito lascio andare l’animale. Il giorno dopo vennero salvati da una nave tedesca e qui fatti prigionieri di guerra. Appena arrivarono in Germania, furono trasportati in campi di concentramento. Nonno, mi diceva che teoricamente loro dovevano esser trattati in modo “migliore” rispetto ad altri prigionieri perché erano di nazione alleata. Mentre, disse, che era il contrario. Venivano trattati male, decine e decine di loro in un’unica camerata con neanche una brandina a testa per dormire e questo è stato il periodo più brutto. Mi raccontò diversi fatti accaduti, conobbe molte persone ma la lingua era un problema, quasi nessuno parlava tedesco, però lui grazie alla sua perspicacia, riuscì a fare il magazziniere pur non parlando ne capendo il tedesco, perché intuì l abbinamento dei colori delle targhette dei pacchi della merce in partenza dal suo campo verso ogni città tedesca che veniva fatta in base ai colori per la destinazione della merce, e proprio per questo, rischiò molto, perchè un ufficiale un giorno vedendo questa sua velocità e destrezza pensò che lui sapesse parlare il tedesco e quindi ci potesse essere qualcosa dietro a questo fatto, e convocato dal comandante, spiego e convinse che questa sua bravura era dovuta all’ abbinamento dei colori e quindi non gli accadde nulla. Un giorno, disse che fecero fare a molti di loro una doccia calda. Nessuno poteva crederci. Molti pensavano che fossero rispediti in madre patria invece, appena usciti dalla doccia, furono costretti ad uscire semi nudi in mezzo al freddo e neve per un pò di tempo. Molti naturalmente si ammalarono, anche gravi, ma lui per fortuna non prese influenza. Il mangiare era un altro problema. La porzione della cosiddetta “sbobba” era di neanche 40 o 50 grammi quindi, il minimo indispensabile per sopravvivere. Poi un giorno, gli stessi tedeschi , avevano bisogno di un barbiere e quindi lui si propose in quanto era l’incarico che aveva precedentemente. Questo gli permise di stare in contatto con i soldati tedeschi. Mi disse che molti ufficiali lo trattavano (non solo a lui ma a tutti) male però ce n’erano due che lo presero in simpatia e di tanto in tanto gli portavano ,nella sua “bottega”, qualche razione di cibo avanzata dalla mensa tedesca. Ma mio nonno non era ingordo, era uno buono. Nascondeva dentro la tuta mimetica questa piccola razione di cibo extra e, a volte, anche qualche pacco di sigarette che questi ufficiali li passavano così che le guardie non s’accorgessero di nulla. Quando rientrava in camerata la notte, divideva con tutte le persone quel bottino che per l’epoca valeva certamente più dell’oro .Lì si che c’era cameratismo; infatti chiunque aveva qualche cosa extra, questa veniva divisa equamente. Mi raccontò che c’era una persona che partecipava alla divisione in modo passivo; costui, prendeva sempre la sua parte appena mio nonno ,o qualche altro, portava del cibo. Però, un’unica volta che questo soggetto, che era di Udine, riuscì a sgraffignare qualcosa se la tenne tutta per se, esordendo nella sua ignoranza … “ MI DISPIACE OGNUNO PER CONTO LUI ” . Naturalmente, questo espediente non andò a favore di questa persona in quanto venne allontanato da successive divisioni. Purtroppo vide morire anche alcuni suoi amici. Chi per influenza o chi, purtroppo, non era abbastanza forte per reggere il peso di quella vita e la depressione li soppresse. Di aneddoti ce ne sarebbero tanti..di alcuni ho un ricordo confuso e qualcuno non posso raccontarlo (ihih). Una volta che questo incubo passò, gli alleati liberarono i prigionieri e Il dominio Nazista stava per concludersi ma questa è la storia. Tornato in Italia e a casa, prima fece il corriere a Napoli, come tutti gli studenti di quel tempo di Diamante sanno bene, a volte partendo con urgenza e all’ improvviso pure di notte, per preghiera di familiari di taluni studenti, poi lavorò come magazziniere nella ditta edile Urciuolo nel vaglio, ed infine face il commerciante ambulante con la moglie Immacolata per oltre 40 anni alzandosi alle 4 di mattina con vento o pioggia, e gestendo il negozio con il fratello Ottavio e la sorella Aurora per oltre 40 anni, in armonia, cosa rara, come tutti sanno, e principalmente senza mai, come per i fatti di guerra, vantare nulla, nonostante i sacrifici e la durezza della vita, cosa che credo nei giovani come noi è cosa rara anzi inesistente, peccato che questo momento di pubblicità sia avvenuto, dopo la sua morte ma forse è meglio per rispettare la sua riservatezza , posso dire che milioni di persone come mio nonno hanno fatto la storia… pag. l’Olmo 6 n.78- Febbraio 2009 Di poeti, di arte e di cose nostrane I Ciucc’ si litichin’.... Dietro la vita di Giovanni Grimaldi Ppìfà sòld ' allù Cumùn ', mìttin 'in mmòt ' i Gabillùn '. A 'pagàt ' alla scadenza ? Pòvir 'fìss ', fa pinitènza ! U rumùr ' d 'u muturìn '... E tti sònid'u Pustìn '. Marietta, d 'u balcun ' ; —Ah, ch’i vò piglià nu trùn' Maramì cc 'amù patùt' ! Pur ' u sùnn ' amù pirdùt '. Chìst ' non tènin ' cchì pinzà... Fòrs' è mmìgl' a non pagà ! —ICI, acqua, fogna... Su ragazzi, è una vergogna .'— Lady G. ,ca passa e rrìda : —Par di stare alla " Corrida " . U Palàzz' Siniscàlch ' Jè d'Armànd' Maniscàlch '; U Ghjrùl ', tùtt ' cuntènt ', Tèna sétt ' Appartamènt ' L'Officina di Cicciu Raff' A mmità cc'Armànd ' Raff': Frànch' Vergara nullatenènt’... Càs' e Tirrèn' su' di "Man'ent” U Giardìn' di Pinu Sarra Intestat ' a Cicciu Marra ; U Spuntìn " , a "Cannarutìa " Di Barbàt' e cumpagnìa. Fan 'a fila allù Cumùn '... Prònt' arrìvid'a Scasùna: —Chi è a posto nulla tema. Questo è il nostro Teorema.— Fattu sta eh'i Giniràl ' Mò su ' tùtt ' Capuràl'. —Dietrofrónt'! Signàm ' u pàss Stàt ' tranquìll ', nènt ' Tàss'— La notte illumina le anime -dietro la vitacadute in questo mondo estraneo. Canti sfuggono dal confuso vociare. Le stelle mostrano i loro occhi tristi e gioiosi come l’amore. Quando Mino Reitano venne a Diamante A prèssa, cùm' ggìr' ggìr ', jè nna mala cunziglìr'. Pìglid 'u pàn ' ppì cipùll ', a savuzìzza ppì capaccùll '. ...e i fràt’ si trùzzin’! di Giovanni Grimaldi Prònt ' u Gall ' va all 'attàcch ': —Pp 'u Cumùn 'jè nu smàcch '.' A Casa, a Visura Catastal', calculàt ' a pircintuàl '... Vinìt', vinìt' Diamantìs ' ! Cunsulenza senza spìs' . Allu Cìnim' v 'aspìtt' .. Prònt' u fràt': Jè nnu dispìtt' ! - —Oi Fernà ,stàmin' accort '... ccà pirdìm' panar ' e sport ' Il “Vittoria " è profanato ! Fratt' si frìca l'elettorato ! Fa i bigliètt' e pènza all' Tàss ', viglid’ 'a nott ' ,nun si rilàss '. Era il 1972 e Mino Reitano girava con il CantaCalabria , una manifestazione Tu a ' vist’ cùm' 'gallìa' ? canora che aveva come obiettivo quello Chilla bursa , oi Fernà, calabresi. Nella foto, Mino Reitano Si da l'aria d'u Messìa ! di far consocere cantanti e musicisti chilla bursa mi fa trimà ' posa con gli organizzatori di Diamante: —Tùtt ' i “ Càrt'” d'u Cumùn' ! Francesco Rispoli. Cchi cci tèna ?malidiziun ' ! — Pasquale Cirillo, Mario Caglianone e A Diamante si mangia così di Lili Genovese SPAGHETTI DELLA NONNA LA MOLLICA DI PANE Baccalà e patate Ingr. per 4/5 persone : 400 gr. di spa- Ingr. per 4/5 persone:-500 gr. di baccalà già spugnato (io preferisco ghetti-2 o 3 alici salate - 100 gr. di mollica di pane raffermo - uno spicchio d’aglio - un po’ di prezzemolo - mezzo bicchiere di olio extra vergine d’oliva - un peperoncino sale q.b. Procedimento: In un tegame fate soffriggere a fuoco basso l’aglio con l’olio ed aggiungete le alici spezzettate, a cui avrete precedentemente tolto la spina. Unite il metterlo a bagno a casa)-4 o 5 patate (o un cappuccio di verza)-Salsa di pomodoro-3 o 4 peperoni essiccati-Un peperoncino- Olio d’olivaUna cipolla-Sale q.b. Procedimento:Preparate un sughetto soffriggendo la cipolla con l’olio, aggiungete il peperoncino, la salsa di pomodoro ed i peperoni a pezzi. Fate cuocere per circa cinque minuti. Aggiungete un po’ di acqua calda ed infine unite il baccalà. Lasciate cuocere per circa mezz’ora. Nel frattempo pelate e tagliate a tocchetti grossi le patate ed aggiungetele al baccalà, lasciando cuocere per latri dieci minuti circa. Se al posto delle patate preferite la verza, dopo averla pulita e fatta a fette, bollitela e quando il baccalà è cotto insaporitela con un mestolo di sugo di baccalà, aggiungendo una spolverata di pepe nero. Servitela come contorno al baccalà. prezzemolo tritato, il peperoncino ed il pane sbriciolato, regolate di sale, tenendo conto che le alici sono già salate. Nel frattempo fate cuocere gli spaghetti in acqua bollente salata, scolateli al dente e saltateli in padella con il condimento preparato. Buon Compleanno Ulisse di Ugo Grimaldi (1965-2007) Sempre devi aver in mente Itaca -raggiungerla sia il pensiero costante. Soprattutto, non affrettare il viaggio; a che duri a lungo, per anni, e che da vecchio metta piede sull’isola, tu, ricco dei tesori accumulati per strada senza aspettarti ricchezze da Itaca. (C.Kavafis) Una busta rossa: un invito… leggo e guardo la sua immagine sullo sfondo del foglio… che bel regalo! Certo che ci sarò, mai rinuncerei ai festeggiamenti del fatidico “mezzo secolo” del mio carissimo amico… Una comune passione ci lega: il mare; passione, peraltro condivisa con la maggior parte dei diamantesi… quelli D.O.C., naturalmente. Atmosfera calda, gioiosa, elegante ma informale… di famiglia, insomma. Il tavolo per i commensali è grande, occupa quasi metà della sala ristorante… Arrivo tardi, al solito, stavolta, però, la colpa non è mia…Gilda ha deciso di truccarsi per la serata… io ho rinunciato all’opera “di restauro” e mi pento… vista l’attesa, avrei almeno potuto provarci! Entriamo alla chetichella, timorose, sperando di essere ancora in tempo ma… diventiamo rosse come i gamberi (e non per il caldo)… la scena è bellissima, non ha bisogno di commenti. La grande famiglia è già seduta a tavola, il patriarca ha – ovviamente – il posto d’onore ma chi spicca, su tutti, è lui, il festeggiato….Ulisse che torna ad Itaca per il suo compleanno ! Lui è felice, e si vede: gli occhi brillano, le mani tremano, la voce si incrina… Gli occhi si riempiono di lacrime quando “parte” il video che Claudio ha preparato per il suo mezzo secolo… Eccolo: appena nato, bambino, adolescente, uomo… Un’immagine sbiadita, in bianco e nero, in braccio all’adorata mamma, sorridente con i fratelli, protettivo con le sorelline; a pesca, in barca con il “grande” patriarca… Eccolo militare, ovviamente marinaio! Le sue lettere gelosamente custodite nella casa paterna, scorrono sul video suscitando tenerezza e commozione tra tutti… il suo mare… come sfondo, sempre il “suo” mare… questo grande fratello che porta nel cuore, che ama profondamente, che gli scorre come sangue nelle vene, che costituisce legame indissolubile con Diamante e la sua gente. E’ felice, sorride e piange, è felice perché è con i suoi affetti più veri: la sua famiglia… è felice perché la sua “Penelope” gli è accanto, perché Mimmi piange con lui, perché sta spegnendo le sue 50 candeline di fronte al “suo” mare… E’ felice perché possiede le ricchezze più grandi che un uomo possa desiderare…è ricco d’amore Marcello, non ha bisogno di null’altro! Che serata indimenticabile… che emozioni e quanta commozione… Auguri, Marcello, ancora auguri da Diamante e dai diamantesi…torna ad Itaca ogni volta che vuoi, ti aspettiamo. Qui, lo sai, troverai … amore. M.Michela P E R R I C E V E R E L’ O L M O FUORI DIAMANTE . B A S TA A B B O N A R S I . V E R S A M E N TO D I € 1 2 S U C C / N . 1 2 5 7 6 8 9 8 I n t e s ta t o a : Comune di DiamanteServizio di tesorieriaC a u s a l e : A b b o n a m e n t o a n n u a l e L’ O L M O . Tr o v i L’ O l m o o n l i n e i n P D f s u : w w w. c o m u n e - d i a m a n t e . i t w w w. c i r e l l a p o i n t . i t w w w. d i a m a n t e s i . i t Al Ristorante Stella dell’Isola gestito dall’ ottimo Gianluigi con la guida in cucina della cuoca Francesca si può trovare il vero baccalà alla diamantese seguendo le antiche ricette paesane. w w w. v i v i d i a m a n t e . c o m il refuso è un contributo involontario alla pluralità delle verità e un correttivo alla monotonia dei significati. (Alberto Savinio) n.78- Febbraio 2009 T O M B O L ATA C I R E L L E S E a cura del Comitato Giovani Cirella Lo scorso 3 gennaio il Comitato giovani Cirella ha organizzato in collaborazione con il caro Parroco Padre Bobby, una Tombolata di solidarietà , il cui incasso è stato devoluto in beneficienza. La serata che ha avuto in inizio alle 18,30 si è protratta per alcune ore, per bene 4 volte la fortuna ha baciato 4 giocatori, che sono riusciti ad accaparrarsi i premi in palio. L’occasione creatasi con l’antico e tradizionale gioco della tombola, ha permesso a grandi e piccini di trascorrere una serata in compagnia, mangiando ridendo e cantando, una serata spensierata di cui sicuramente in questo periodo si sente il bisogno, questi dunque i motivi per cui il Comitato si è fatto sia promotore che organizzatore diretto dell’evento. Come predetto l’intero incasso, pari a 190 euro è stato devoluto in beneficenza nella seguente misura : euro 40 sono stati consegnati alla Parrocchia e i restanti 150 sono stati devoluti al fondo per le donazioni UNICEF, premio Nobel per la Pace, organizzazione che non ha di certo bisogno di altre presentazioni. In particolar modo, il Comitato ha deciso di indirizzare i soldi raccolti, per la crisi umanitaria in Somalia che nel corso del 2008 ha subito una forte degenerazione ; 3,25 milioni sono infatti le persone colpite da una guerra ormai pluriennale, penuria di cibo e disastri naturali ;1 milione sono gli sfollati, 640.000 sono bambini. Questo è il Paese dove vi sono i più alti tassi di mortalità infantile : su 1000 bambini nati vivi, 86 muoiono prima di aver compiuto il prima anno di vita e si potrebbe continuare ancora, ma la Somalia è un Paese ormai e purtroppo noto a tutti per le tristi vicende che lo rendono protagonista. Il Comitato è più che soddisfatto della riuscita della serata a cui la popolazione ha risposto con entusiasmo positivo ma non ancora soddisfacente, probabilmente perché quando si tratta di beneficenza non ci si può mai accontentare, in un momento in cui l’economia mondiale è in crisi, deve crescere sempre di più il nostro senso di responsabilità e solidarietà nei confronti di milioni di persone che oggi vivono al di sotto della soglia della povertà. Preso coscienza dunque del delicato momento economico-sociale appare forse,agli occhi dei più, superficiale tirarsi indietro. Il Comitato Giovani Cirella ribadisce con forza il pensiero che non c’è colore dietro la condivisione e la beneficenza e che i momenti di aggregazione contribuiscono alla crescita del nostro Paese. Detto ciò, il Comitato Giovani Cirella ringrazia innanzi tutto il Sindaco nella persona dell’Avvocato Ernesto Magorno, il quale si è impegnato personalmente per la riuscita dell’evento, è stato inoltre l’unico rappresentate dell’Amministrazione Pubblica ad essere intervenuto alla serata(tuttavia poco fortunato al gioco della tombola), ringraziamo Don Bobby che con la sua voce e spontaneità ha regalato a tutti i presenti momenti di gioia e allegria, ringraziamo poi la Madre Superiora dell’istituto Battista Vaccaro di Cirella: Suor Maria Elvira per il suo concreto aiuto e naturalmente tutta la cittadinanza intervenuta. Il Comitato ritiene doverosa la pubblicazione di tale articolo sia perché si possano sempre rendere noti e chiari gli obbiettivi secondo i quali il comitato agisce, sia perché riteniamo importante l’azione di pubblicizzazione delle attività di un comitato giovane fatto di giovani. l’Olmo pag.3 Soul Storm in concerto: i giovani e la musica protagonisti. UN PO’ DI LIRICA SULL’ALTO TIRRENO COSENTINO di Luigi Calafiori di Nono Sfilaccera Nella piazzetta di San Biagio si è tenuto un piccolo spettacolo canoro dove ha esordito un nuovo gruppo musicale giovanile, formato da sei ragazzi della zona (un batterista, due chitarristi, un bassista, un pianista e una voce solista), che hanno fatto della musica un mezzo per esprimere le sensazioni, i tormenti, i pensieri che animano la loro mente. Molti sognano di salire su un palco e diventare anche solo per un’ora delle star, ma non tutti vi riescono. Indubbiamente, i Soul Storm hanno talento e, perseverando, potrebbero percorrere molta strada. Acclamati a gran voce dalle persone presenti, Roberto, Giusi, Mattia, Sara, Michele e Vania hanno vissuto per la prima volta un’esperienza che li ha ufficialmente lanciati alla ribalta, sperando che con il tempo il loro più grande desiderio possa diventare realtà. Domanda: Innanzitutto, complimenti per lo spettacolo: è stato davvero piacevole. Questa è la prima volta che vi esibite in pubblico. Cosa avete provato? Mattia: Non appena abbiamo saputo che dovevamo suonare, abbiamo iniziato a provare come dei matti. Eravamo agitatissimi. Una volta saliti sul palco, però, le ansie sono sparite e il resto è venuto da sé, spontaneamente. E’ stato come rivivere le vecchie recite delle elementari: non ti ricordavi le battute, ma, una volta iniziato lo spettacolo, le parole uscivano automaticamente. D.: Per quanto riguarda il nome, invece, Soul Storm, qual è la sua storia? Sara: Non esiste propriamente una traduzione in italiano, ma noi ci siamo presi una piccola licenza poetica e va interpretato come “Anima in tempesta”. Abbiamo scelto proprio questo nome per una ragione profonda… filosofica, diciamo: ovvero, quando qualcuno sente dentro sé una sorta di tempesta, si sfoga con la musica, che diventa quindi il mezzo grazie al quale si riesce ad alleviare i tormenti – la tempesta, appunto – dell’anima. D.: Per realizzare questo spettacolo, avete trovato degli ostacoli? Vania: No, assolutamente. Ci hanno dato tanto, tanto aiuto. Ringraziamo infatti Piero e Sergio Gimigliano e tutta la famiglia in generale: soprattutto perché ci hanno fornito l’attrezzatura musicale e le luci. Sono stati molto disponibili nei nostri confronti. D.:Progetti per il futuro? Michele: (ride) Sanremo. No, scherzi a parte, proveremo a sperimentare tante cose: ognuno ha le proprie influenze, i propri artisti preferiti, ma siamo già riusciti a raggiungere dei risultati. Suoneremo, suoneremo e suoneremo e daremo sempre il massimo di noi, cercando di migliorare. D.: sera avete suonato cinque bellissime cover di vari artisti musicali. Sentiremo mai qualcosa di vostro? Roberto: Ma certo! Io e il chitarrista abbiamo già composto una melodia, manca solo il testo a cui credo penserà la cantante. Però la melodia c’è ed una “bip” assurda, (ride) dove “bip” sta per “ficata”. Il pubblico sembra aver gradito molto la vostra esibizione, visto che vi ha chiesto diverse volte di ripetere alcuni singoli. Volete dire qualcosa ai vostri “neofan”? Giusi: Stasera ho vissuto un’esperienza molto particolare, perché sotto il palco c’erano alcune persone davvero importanti per me, che mi hanno dato una grandissima carica e li voglio appunto ringraziare, dal momento che senza di loro non avrei mai potuto dare il meglio di me stessa. E’ giunto il momento di salutarvi, non prima però di avervi augurato buona fortuna. Speriamo di potervi sentire nuovamente quanto prima. Magari, a Sanremo, perché no? Strepitoso successo per la “Serva Padrona” di G.B.Pergolesi andata in scena per la prima volta domenica 4 gennaio al Teatro Comunale di Cetraro. Era da tempo che sull’alto tirreno cosentino si aspettava uno spettacolo da ricordare e al tempo stesso un trionfo assoluto viste anche le buone qualità tecniche del Teatro da poco restaurato. Pergolesi considerato il Mozart italiano sia per la precoce maturità sia per la semplicità, la bellezza e la leggerezza della sua musica seducente; dalla metà del settecento il suo piccolo capolavoro è stato considerato la madre di tutto il teatro comico in musica. Durante lo spettacolo si sono esibiti giovani artisti calabresi: apprezzata la pregevole linea vocale del soprano Rosa Antonuccio di Cetraro nel ruolo di Serpina, interpretato con diligenza tecnica e vivace spigliatezza scenica. Irresistibile il personaggio di Uberto, interpretato dal baritono Francesco Laino di Diamante con voce autorevole e ben timbrata che con viva personalità d’interprete ha saputo cogliere molte sfumature del testo. I due cantanti hanno affascinato nel duetto “Per te ho io nel core” e nel finale “Contento tu sarai” Non sfigura al loro fianco il Vespone di Giulio Antonuccio, attore che vince per la creazione di una figura vivace in linea con la regia. Precisa, variopinta e piena di trovate originali la regia e l’allestimento scenico curati dagli stessi Francesco Laino e Rosa Antonuccio che da alcuni anni ricoprono ruoli di comprimariato nelle stagioni liriche del Teatro Donizetti di Bergamo e nel Circuito Lirico Lombardo ; essi hanno proposto un’ambientazione d’epoca in felice simbiosi con i costumi settecenteschi della stilista Anna Maria Piccolillo e all’accurato disegno luci eseguito dalla “New Service” di Paola. Apprezzato l’ensemble musicale formato dai professori Pietro Perrone di Buonvicino al primo violino, Concetta Pepere di Cetraro al secondo violino, Antonio Arcuri di S.Agata di Esaro al clarinetto e Antonio Puntillo di San Lucido che ha ricoperto con precisione il ruolo di Responsabile Tecnico e di maestro accompagnatore al clavicembalo. Questi con vitalità esecutiva hanno trasmesso tutta la trascinante teatralità della musica in perfetta sintonia con il respiro musicale dei cantanti. Con questa riuscitissima e spassosa produzione si è fatto un bellissimo passo verso il futuro, accolta da un pubblico numeroso e divertito che ha tributato una prolungata ovazione a tutti gli artisti al termine dello spettacolo. Lo spettacolo sarà replicato nel periodo di carnevale al Cine Teatro Italia di Cosenza e al Teatro Morelli di Cosenza. Si ringrazia in modo particolare per l’impegno e la disponibilità il Prof. Egisto Pisani direttore dell’Ass. Musicale Ermanno del Trono di Cetraro che ha promosso il progetto teatrale approvato dalla Provincia di Cosenza e patrocinato dall’Amm. Comunale cetrarese. Ci si augura che vengano date più opportunità ai giovani talenti calabresi altrimenti costretti a recarsi fuori regione per trovare spazio. Valorizziamo le iniziative proprie e non parliamo di fuga dei cervelli se poi regaliamo migliaia di euro al famoso di turno che viene, si nutre e se ne và. Centro Polivalente di Riabilitazione di Diamante dell’AIAS Sezione di Cetraro fra Territorio ed Università È il titolo del convegno che si è tenuto Sabato 7 Febbraio 2009 nella Sala Consiliare del Comune di Diamante. “Una iniziativa, sottolinea Annalisa Ferraguto, che fa il punto sull’attività del Centro Polivalente di Riabilitazione di Diamante dell’AIAS Sezione di Cetraro che, negli anni, ha strutturato con continuità rapporti scientifici e di consulenza assistenziale con molte Istituzioni Universitarie in tutta Italia”. Questa occasione nasce per presentare l’ultimo traguardo raggiunto in questi giorni: la stipula di una convenzione con l’Università degli Studi “Magna Grecia” di Catanzaro per le attività formative della Scuola di Specializzazione di Audiologia e Foniatria. La convenzione in oggetto prevede la possibilità per i Medici specializzandi in Audiologia e Foniatria di svolgere del tirocinio teorico-pratico presso il Centro Polivalente di Riabilitazione di Diamante dell’AIAS Sezione di Cetraro. “La stipula di questa convenzione è per noi, afferma il presidente dell’AIAS un grande riconoscimento, da parte dell’Università, della nostra professionalità, del nostro impegno e della nostra dedizione ai pazienti e alle loro famiglie” “In base a questo accordo, spiega Annalisa Ferraguto, si realizzerà una eccellente integrazione di competenze che non potrà non avere una ricaduta sulle attività del Centro Polivalente di Riabilitazione, sia per le pratiche diagnostiche che per quelle riabilitative, dovendo ottemperare ai rigidi criteri di eccellenza di una formazione universitaria. Questa opportunità permetterà ai molti Utenti assistiti dal Centro Polivalente di Riabilitazione di beneficiare di ulteriori controlli e dell’assistenza specialistica di docenti universitari di elevata valenza scientifica, in particolare afferenti alla Cattedra di Audiologia e Foniatria, magistralmente presieduta dal Prof. Ettore Cassandro, insigne Otorinolaringoiatra ed Audiologo. “Nel nostro territorio, spiega la Presidente Ferraguto, sono assai frequenti patologie audiofoniatriche ed otorinolaringoiatriche in età evolutiva che necessitano di interventi tempestivi e di qualità, per evitare fenomeni di migrazione sanitaria fuori regione e di diagnosi tardive che tolgono all’intervento riabilitativo il prerequisito della tempestività riducendone l’efficacia, come troppo spesso, ed a volte senza ragione, avviene”. pag. 4 l’Olmo Presentato a Diamante il libro sulla vita di Pio La Torre. Il figlio Franco agli studenti: “Il futuro è nelle vostre mani” Appassionante e coinvolgente l’Iniziativa dell’Assessorato alla PI del Comune di Diamante di presentare , a distanza di venticinque anni dalla sua morte, il libro “Pio Latorre”. A parlare alla platea di studenti della terza media dell’IC di Diamante e dell’ ITCG “Giovanni Paolo II ”,di Diamante, Sabato 17 gennaio,nell’aula magna dell’ Istituto Tecnico e per Geometri , il coautore del libro, il giornalista Giuseppe Bascietto , e Franco Latorre, figlio del Parlamentare ucciso. Nel silenzio attento dei giovanissimi uditori Giuseppe Bascietto e Franco Latorre ,figlio del parlamentare ucciso dalla mafia,hanno rievocato, attraverso le parole , le immagini di una “straordinaria esistenza”, di una “esistenza esemplare” , di un uomo che fin da bambino sa contrastare ciò che nell’Autorità è negazione dell’individuo , del diritto, della convivenza civile e pacifica. Il Piccolo Pio che contrasta il padre contadino per ottenere il diritto di andare a scuola, il giovane idealista che affianca la Confederterra nella lotta a favore dei braccianti siciliani, l’impegno per la pace contro la base missilistica di Comiso, il deputato che sferra un colpo mortale alla mafia con la sua legge che introduce il reato di “associazione mafiosa” ( legge Rognoni- LA Torre), il truce e vile assassinio su ordine di Totò Riina preoccupato per la proposta di legge riguardante i patrimoni dei mafiosi, tutto ciò è arrivato alle giovani menti dei ragazzi come un’esortazione a vigilare sulla giustizia , a crescere senza mai perdere di vista i valori che fanno di un contesto sociale un ambiente sicuro, capace di formare individui consapevoli dei propri diritti e dei propri doveri individuali e sociali, in grado di discriminare il bene dal male e condannare e denunciare ciò che se ne allontana. Molto bene ha detto il Sindaco del paese, avvocato Ernesto Magorno,invitando i ragazzi a cambiare canale di fronte a film come “Il Capo dei Capi” che veicolano immagini sbagliate e fuorvianti di personaggi come Riina. “La Torre, egli ha detto, è il vero eroe da imitare e seguire, egli ha scelto la cultura ,la dirittura morale, la pace , la giustizia sociale,la guerra alla delinquenza e alla mafia ,là dove Riina ha scelto l’ignoranza, la violenza, l’assassinio come mezzi di affermazione sociale” . Concetti questi riaffermati negli interventi di saluto dell’Assessore alla PI, Battista Maulicino, del Vicepreside dell’ITCG, prof. Rinaldi, della Dirigente scolastica dell’IC di Diamante, Anna Maria Frascini che ha voluto puntualizzare come la conoscenza del percorso di vita di Pio Latorre sia un esempio fortemente educativo per le nuove generazioni che devono conoscerlo e capire fino in fondo il valore del suo impegno politico nelle lotte contadine,la sua battaglia per affermare il diritto alla pace e all’indipendenza economica, com’è stato per Comiso,e nella lotta senza quartiere alla mafia. Stimolante e toccante l’intervento di Franco Latorre, figlio di Pio, che ha raccontato un padre amorevole ma fermo e deciso nel guidare i figli a mantenere e difendere ad ogni costo le proprie idee e i propri principi in tutti i campi della propria vita e a non essere schiavi dei propri interessi . Testimonianza questa che ha svegliato la curiosità dei ragazzi i quali hanno posto domande sui rapporti tra padre e figlio. “Era un padre come tanti altri, egli ha risposto, molto esigente da una parte, ma nel contempo ha dato a me e mio fratello molta fiducia. Questo ha consentito a noi di crescere, consapevoli dei nostri limiti ma anche della nostre capacità. Era una persona severa sulle questioni fondamentali, sui principi e sui valori. Era una persona molto aperta nel dibattito delle idee. Non l’ho mai visto vietarmi, l’ho visto discutere fino allo stremo, quando le nostre idee divergevano, ma non aveva nessuna intenzione di convincermi. Voleva dimostrarmi che potevano esserci opinioni diverse dalla mia, in questo caso la sua, che sulla base del confronto uno si arricchisce perché impara a conoscere le idee degli altri e per poi tirare le sue conclusioni. “ In questo si racchiude il contenuto educativo della figura dell’uomo e del padre e il significato di proporne la vita ai ragazzi delle scuole perché essi “… possano coltivare una memoria basata sui principi fondanti della nostra Repubblica: la legalità, la giustizia, il progresso, la solidarietà. La figura di mio padre racchiude, dal suo punto di vista, tutti questi quattro principi. La storia di un uomo nato poverissimo, che si batte per il suo riscatto personale e di tutta quella gente che con lui condivideva quella condizione di contadino povero. Una persona che si è battuta per lo sviluppo il progresso della sua terra, la Sicilia, dell’Italia e del Mezzogiorno tutto. Una persona che si è impegnata fino all’estremo sacrificio nella la battaglia per la legalità” (Intervista a Giuseppe Gallelli, addetto Stampa dell’AC di Diamante”) L’appuntamento si è concluso con la proposta, da Parte del Consiglio Municipale dei Ragazzi di Diamante di intitolare un Albero “Dei Giusti” a Pio Latorre e di bandire un concorso sul libro che racconta la sua vita nell’ambito del progetto di educazione alla legalità e ai diritti di cittadinanza connesso al progetto Consiglio Municipale dei Ragazzi. Ermenegilda Magorno Funzione Strumentale per le Relazioni con il Territorio e l’educazione alla legalità La mafia non è una fiction e quando uccide uccide davvero chi la sfida a viso aperto. Il 30 aprile 1982, a Palermo, mentre stava raggiungendo la sede regionale siciliana del PCI, l’auto con a bordo Pio La Torre e Rosario di Di Salvo, fu affiancata da due moto di grossa cilindrata. In pochi secondi si scatenò un inferno di fuoco: decine di colpi partirono dalle pistole e dalle mitragliette dei killer. Pio La Torre, Parlamentare e Segretario Regionale del PCI, ispiratore della legge che introduceva il reato di associazione mafiosa e la confisca dei beni dei boss, morì sul colpo; il suo collaboratore, tentò una strenua, quanto inutile resistenza. Il libro: “Pio La Torre - Una storia italiana”, biografia di questa grande e straordinaria figura politica dell’Italia del 900, è stato presentato sabato corso, a cura dell’Amministrazione Comunale – Assessorato alla P.I., agli studenti dell’I.TC.G “Giovanni Paolo II” di Diamante. Presenti il Sindaco, l’Avv. Ernesto Magorno; l’Assessore alla Pubblica Istruzione, Battista Maulicino; il Vicepreside dell’I.T.C.G, il Prof. Rino Rinaldi; la Dirigente dell’Isituto Comprensivo, la Dott.ssa Anna Maria Frascini. Con loro il giornalista Giuseppe Bascietto, autore del libro insieme allo scritto Claudio Camarca e Franco, figlio di Pio La Torre. che ha concesso una breve intervista. Perché parlare a degli studenti così giovani di una figura come quella di Pio La Torre? “Perché possano coltivare una memoria basata sui principi fondanti della nostra Repubblica: la legalità, la giustizia, il progresso, la solidarietà. La figura di mio padre racchiude, dal suo punto di vista, tutti questi quattro principi. La storia di un uomo nato poverissimo, che si batte per il suo riscatto personale e di tutta quella gente che con lui condivideva quella condizione di contadino povero. Una persona che si è battuta per lo sviluppo il progresso della sua terra, la Sicilia, dell’Italia e del Mezzogiorno tutto. Una persona che si è impegnata fino all’estremo sacrificio nella la battaglia per la legalità”. D.: Il La Torre privato com’era? “Era un padre come tanti altri. Era molto esigente da una parte, ma nel contempo ha dato a me e mio fratello molta fiducia. Questo ha consentito a noi di crescere, consapevoli dei nostri limiti ma anche della nostre capacità. Era una persona severa sulle questioni fondamentali, sui principi e sui valori. Era una persona molto aperta nel dibattito delle idee. Non l’ho mai visto vietarmi, l’ho visto discutere fino allo stremo, quando le nostre idee divergevano, ma non aveva nessuna intenzione di convincermi. Voleva dimostrarmi che potevano esserci opinioni diverse dalla mia, in questo caso la sua, che sulla base del confronto uno si arricchisce perché impara a conoscere le idee degli altri e per poi tirare le sue conclusioni. D.: Giovanni Falcone diceva che la mafia è un fatto umano e come tale destinato prima o poi a finire; la pensa anche lei così?: “Si lo credo anch’io, però come in tutte le cose umane se non c’è un’azione volta all’evoluzione quelle caratteristiche, in questo caso negative, possono permanere più di quanto vorremmo. E’ quello che cerco di dire agli studenti ed alle studentesse che incontro: Il futuro è nelle vostre mani, non vi fate imbrogliare da quelli che vi dicono che oggi è tutto una schifezza , perché non è vero. Si ci sono tante cose che non vanno, però prima si stava molto molto peggio e si potrà stare meglio solo se voi prendete in mano il vostro destino. Se le nuove generazioni faranno questo, la mafia avrà filo da torcere, se invece si rassegnano, se vengono educate alla rinuncia, all’arte di arrangiarsi, allora Giovanni Falcone non avrà avuto torto, ma dovrà aspettare tanto tempo prima l’essere umano decida di farla finito con questo suo difetto della mafia”. Giuseppe Gallelli n.78- Febbraio 2009 Consiglio Comunale su Giorgio Gallo ORDINE DEL GIORNO DEL CONSIGLIO COMUNALE DI DIAMANTE DEL 30.01.2009 IL CONSIGLIO COMUNALE DI DIAMANTE CONSIDERATO che il giorno 15 di dicembre del 2006, in Costa Rica, in un quartiere di San Josè, di nome Desamparado, e’ stato ucciso con un colpo d’arma da fuoco il cittadino italiano Giorgio Gallo, di soli 21 anni, membro di una famiglia che opera da molto tempo nella nostra cittadina. VISTA la grande e commossa partecipazione dell’intera comunità ai funerali del giovane, che si sono svolti il giorno 26 dicembre 2006 in Italia, nel suo municipio d’origine in Maiera’ (CS). RITENUTO che l’assassinio del giovane italiano è avvenuto ad opera di due soggetti identificati dalle forze dell’ordine del luogo e noti per aver ucciso, prima e dopo l’assassinio di Giorgio Gallo, solo allo scopo di impadronirsi di apparecchi elettronici e/o denaro. DATO ATTO all’ufficio della Investigazione di Giustizia (OIJ) del Costa Rica della diligenza e rapidità con cui ha fatto luce sui fatti, identificando i colpevoli ed il movente già il 6 agosto del 2007, dopo solo 8 mesi dalla morte del cittadino Italiano Giorgio Gallo. VISTO che il procedimento e’ stato trasferito dall’Ufficio di Giustizia (OIJ) al Ministero Pubblico, o Fiscalia, di quel paese e che purtroppo la Fiscalia di San Josè e quella Nazionale soffrono di una lentezza estrema anche per accusare pluri assassini già identificati, con la motivazione che l’Istituto di Comunicazione ed Elettricita’(ICE), che si occupa anche di telefonia cellulare in quel paese, a causa dell’enorme mole di lavoro accumulata e dello scarso personale qualificato di cui dispone, non è in grado di fornire le informazioni tecniche necessarie alla legalizzazione delle prove che inchiodano gli assassini di Giorgio e consentano finalmente l’istruzione di un regolare processo da parte di un giudice. PRESO ATTO che a causa di detti ritardi e scarico di responsabilità tra le due Istituzioni Costaricane il procedimento è praticamente paralizzato, con il concreto rischio di arenarsi definitivamente, senza la possibilità di celebrare un giusto processo per rendere giustizia alla memoria di Giorgio Gallo e ai suoi familiari. IL CONSIGLIO COMUNALE DI DIAMANTE, ALL’UNANIMITA’, FA VOTI affinché le Istituzioni democratiche italiane Provincia di Cosenza, Regione Calabria, Parlamento, Governo - si attivino solertemente presso le autorità civili e militari del Costarica affinché vengano prontamente superate le difficoltà burocratiche evidenziate e venga garantito un celere e giusto processo democratico per rendere giustizia a Giorgio Gallo e ai suoi familiari e per rendere più sicure e serene le vacanze di tanti nostri concittadini che con la loro presenza contribuiscono significativamente allo sviluppo socio-economico di quel paese. n.78- Febbraio 2009 sDIAMANTE HA UN NUOVO CENTENARIO! don Francesco Maria barone Brancati di Ciro R.Cosenza al centro seduto il centenario Francesco Brancati, da sinistra a destra: il figlio Fernando Brancati ,la moglie di Fernando, Fiorella;Francesco Brancati il figlio e nipote omonimo del nonno;Fedora Riggi la cognata;Simona Brancati figlia di Fernando; Sabato 17 gennaio, dell’anno appena iniziato, il nostro concittadino Don Francesco Maria Brancati, della casata baronale che ebbe in feudo Abatemarco, Grisolia, Rione e Urso Marzo, nella sua casa di via Carlo del Greco, a Firenze, ha compiuto cento anni! Alla festa di compleanno ha partecipato, inviando un fascio di fiori, anche Leonardo Domenici, sindaco della Città. Anzitutto felicitazioni e voti augurali a lui e alla sua famiglia dalle colonne del foglio cittadino di Diamante. Ma vorrei esternare, anzitutto, una considerazione personale: io ho conosciuto nella mia vita, anche altri centenari, e mi sono convinto che, oltre alle eccellenti condizioni fisiche della persona, per tagliare questo traguardo è indispensabile che si sia in possesso di una grande serenità di spirito. Chi si macera dentro, chi cova risentimenti e rancori, chi odia il prossimo suo, non può aspirare ad un simile traguardo. Solo chi è buono dentro potrà un giorno raggiungerlo! Negli anni settanta, io ebbi modo di frequentare il barone Francesco Maria Brancati, perché avevo deciso di presentare al Congresso, indetto dalla Società di Storia Patria per la Calabria, che si tenne a Catanzaro e a Filadelfia nell’ottobre del 1977, sul tema “Le riforme del XVIII secolo in Calabria”, una relazione sulla fine del feudo dei Brancati, che, scomparve di fatto, proprio in quel periodo, a seguito di calamità naturali e liti giudiziarie fra gli eredi. Di fatto non esisteva più già prima dell’eversione della feudalità, decretata dal Re di Napoli, Giuseppe Bonaparte. Quella relazione fu poi inserita in un volumetto, da me pubblicato più tardi nel 1979, con la Tipolito Dino Ricca di Diamante (Ciro Cosenza, “LA FEUDALITA’ SUL TIRRENO COSENTINO”). In quella occasione don Francesco nei miei confronti fu veramente squisito. Mi ricevette per un lungo periodo in diverse ore del giorno. Mi aprì l’archivio di famiglia e mi consentì di familiarizzare con le vecchie carte. Mi permise di portarle a casa, una per volta però, per poterle ricopiare e poi studiare. Non era possibile ancora, infatti, fotocopiarle. Uscirono così alla luce disposizioni testamentarie, cedolari provenienti dall’Archivio di Stato di Napoli, epistole e atti giudiziari. Per ultimo mi affidò lo stemma originale, in cartapecora, che io feci fotografare e subito restituìi. Quello stemma, a colori, appare oggi sulla controcopertina del mio ultimo libro “IL GRIDO DEI GABBIANI” uscito lo scorso anno, a cura dell’ Assessorato alla Cultura del nostro comune. I Brancati arrivarono in Calabria nel 1668 da Napoli, dopo aver acquistato il feudo calabrese ad un pubblico incanto, a danno di un tal Giovan Pietro Greco. L’origine partenopea di questa famiglia, ha indotto all’ipotesi che essa possa riallacciarsi ad uno dei trentadue rami dell’antichissima e importantissima famiglia dei Brancaccio, che dal I secolo dopo la nascita di Cristo è giunta sino a noi. Nessun documento di quelli da me visitati, in verità sembra avvalorare questa ipotesi, ma nell’affascinante lettura della lunga storia di quella famiglia, io ho incontrato i nomi di Andrea, Nicolò e persino un Francesco Maria Brancaccio, nomi tutti presenti nell’albero genealogico dei baroni Brancati. Ma torniamo al nostro centenario. Sento di dover dire che, frequentandolo, ne ho potuto cogliere un modo di vivere semplice, una garbata modestia nel tratto. Ho conosciuto invece anche persone che, solo perché vantavano qualche ettaro di terra, ostentavano in modo immodesto una antica, quanto fasulla, nobiltà. Don Francesco non ha mai ostentato, al contrario, un titolo antico ed autentico. Se non la corona baronale sul suo biglietto da visita; ma questo è comprensibile: è la sintesi dell’appartenenza alla sua stirpe. Dopo aver prestato servizio di leva in Marina, fu, durante la seconda guerra mondiale, richiamato e prestò servizio alla postazione segnaletica del Semaforo, alle dipendenze del maresciallo Bacigalupo. Un nome che a Diamante in molti ricordano, forse perché è lo stesso del famoso portiere del “Grande Torino”, perito a Superga. Ebbe così la fortuna di “far la guerra” nel suo paese, ma assolse il servizio con grande scrupolo, come era suo costume, tanto da essere decorato con medaglia di bronzo al merito. E’ stato poi a lungo, unitamente alla moglie, maestro elementare, quando il grado primario era l’unico insegnamento, e quindi l’unica fonte di cultura nel nostro paese. Oggi trascorre le giornate a Firenze, in compagnia della sua grande passione, la musica lirica, che lui ha sempre coltivato, frequentando teatri celebri, come il “San Carlo” di Napoli, il “Bellini” di Catania, “l’Arena” di Verona e, naturalmente, il “Comunale” di Firenze, ricordando magari con dolce nostalgia il tempo, quando ospite del dottor Francesco Cauteruccio, saliva a Buonvicino, in occasione della festa a San Ciriaco, per ascoltare i rinomati complessi bandistici, che colà si esibivano. Io, nel buttar giù queste note, credo di aver reso cosa gradita al figlio Fernando e alla nipote Maruzzella, che me ne hanno dato notizia, partecipando questa bella novella, tramite il nostro “Olmo” ad amici e conoscenti del paese natio, che don Francesco Brancati ha sempre nel suo cuore. l’Olmo pag.5 Il Teatro dei Ruderi di Cirella Un patrimonio che non può rimanere sottoutilizzato. Di Franco Maiolino Assessore Turismo e Spettacolo Il 30 Gennaio scorso,nel primo consiglio comunale del nuovo anno, con la delibera consiliare n° 2/09 sono state approvate le linee di indirizzo e la bozza di convenzione che prevedono l'affidamento in concessione a terzi della struttura " Teatro dei Ruderi di Cirella ". In particolare, muovendo dalla presa d'atto della difficoltà/impossibilità di gestire direttamente il Teatro dei Ruderi , anche alla luce delle ultime stagioni estive , che hanno maggiormente risentito della crisi del settore spettacoli, e con la consapevolezza che una importante ed esclusiva struttura di tale tipo non può rimanere cronicamente sottoutilizzata, si è voluta tentare la strada dell'affidamento in concessione a terzi attuando un nuovo modello di gestione che ne consenta l'utilizzo ottimale. Chiaramente, sia nell'atto di indirizzo che nell'articolato della convenzione, l'Ente ha cercato di tutelare al massimo l'interesse collettivo e di garantirsi che l'affidatario, da individuare con un bando di selezione ad evidenza pubblica non persegua obiettivi esclusivamente di lucro. Difatti, fra i requisiti richiesti per la partecipazione al bando, sono stati individuati quelli previsti dal D.M. ( Ministero per i Beni Culturali e le Attività Produttive) 29.11.07, ossia che il soggetto concessionario faccia parte della categoria delle imprese di produzione teatrale o sia un organismo di distribuzione, fruizione e formazione del pubblico che in altre parole significa che al bando possono concorrere solo soggetti accreditati nella gestione di circuiti e di attività teatrali in possesso di un consistente bagaglio di esperienza e professionalità. L'ente ha voluto anche garantirsi, prevedendolo come criterio di valutazione, che la struttura teatrale abbia una programmazione di qualità con estensione delle attività a tutto il corso dell'anno con iniziative collaterali quali i laboratori di teatro, il teatro per ragazzi, e spettacoli di prosa, musica e cabaret da tenersi durante l'inverno. All'Ente comunale sono riservate inoltre 10 giornate intere all'anno per lo svolgimento di manifestazioni proprie come il Circuito Magna Grecia o i consolidati appuntamenti del Peperoncino Jazz Festival o il "Concerto per Lilly". Siamo certi che il bando susciterà l'interesse di qualificate professionalità del settore con le quali avremo sicuramente la possibilità di dare al Teatro dei Ruderi la giusta valenza, così come siamo rammaricati che alcuni amici della minoranza consiliare, che fra l'altro conoscono bene le difficoltà in cui versa la struttura non abbiano supportato con il loro voto tale deliberazione. Il complesso artistico-monumentale che comprende oltre al Teatro il Monastero Francescano ed i Ruderi dell'antica Cirella rappresentano un potenziale turisticoculturale di grande rilievo e che dovremmo avere la capacità di utilizzare pienamente. In questi giorni, tale complesso ha costituito la location per il Film L'ultimo Re di Aurelio Grimaldi che nessun impianto scenico ha dovuto realizzare per la ricostruzione di Troia fumante dopo la sconfitta. E ripensando alle suggestioni colte nelle sere d'estate, quando i ruderi illuminati dalla luna hanno fatto da scenario agli indimenticabili concerti di Baglioni, di Paolo Conte, di Venditti, alla struggente vocalità di Lina Sastri, alle delicate sinfonie di Allevi, alla dirompente ritmicità di Ranieri, che è nata la consapevolezza che il Teatro dei Ruderi non può rimanere così, utilizzato due o tre volte all'anno, ma che va sfruttato pienamente con una serie diversificata di spettacoli ed attività che vanno dalla prosa alla musica leggera, dalla danza alla lirica, dalla sperimentazione al cinema. Un nuovo modello di gestione può contribuire a questo ma non è sufficiente. Anche nell'ipotesi di affidamento rimane all'Ente la possibilità di effettuare interventi straordinari sulla struttura e sul complesso circostante per cui è necessario pensare ad una politica di investimenti che ricercando tutte le opportunità dei finanziamenti comunitari legati ai beni culturali, al turismo e alle OOPP consentino in maniera prioritaria la completa valorizzazione di un patrimonio che tutti ci invidiano. Sul set dell’Ultimo Re di Mariella Perrone L’erba bagnata dalla pioggia incessante di questi giorni, anfore di antica memoria, bracieri primitivi, mura dalle quali riecheggiano le voci ormai perdute degli abitanti della vecchia Cirella. In questi giorni, i Ruderi, fanno da tragico e reale set al film “L’ultimo Re”, una riduzione contemporanea della tragedia de “Le Troiane” di Seneca. I protagonisti della pellicola, per la regia di Aurelio Grimaldi, sono Isabel Russinova, (anche in veste di sceneggiatrice e produttrice) nel ruolo di Andromaca, Edoardo Siravo, nei panni di Ulisse, Maria Monti, nel ruolo di Ecuba, Moni Ovada, in quello di Agamennone e la giovane attrice crotonese, Simona Corigliano. Nel preparare le scene, nulla è lasciato al caso: mani pazienti hanno ripulito i muri deturpati da mani meno nobili che vi avevano tracciato scritte vandaliche. Anfore, suppellettili dell’epoca, antichi seggi, tutti fedelmente riprodotti, fanno rivivere alla “Cirella vecchia”, quella vita passata, quando la “polis” era centro di riferimento per la Magna Grecia e per Roma. Un’atmosfera dal sapore antico che si coniuga con la frenesia del set e con la sua modernità: ben settanta persone, a vario titolo, lavorano per ricreare quelle atmosfere. Sul set nella giornata di ieri, era presente anche Francesco Zinnato, presidente della “Film Commision Calabria” che ha finanziato la realizzazione della pellicola : “Riteniamo – ha spiegato Zinnato – che questo film rappresenti il patrimonio della Calabria. Qui ai Ruderi, c’è un pezzo di storia del mediterraneo e mi auguro si possa incentivare questo tipo di attività visto che i luoghi ne hanno le potenzialità”. Soddisfatto, anche Ernesto Caselli, tra i promotori dell’iniziativa, che ha sempre creduto nelle potenzialità di Diamante come città del cinema : “Il cinema è un ottimo veicolo di turismo e la Regione Calabria dovrebbe puntare di più su questo ramo che tende a rilanciare il turismo calabrese”. Le riprese sono iniziate lo scorso 12 gennaio e continueranno fino alla fine del mese: alcune scene saranno girate anche in notturna, e il set sarà illuminato dai fuochi delle sole torce e dei braceri che contribuiranno così a regalare un’atmosfera magica alla collina dove i Ruderi sembrano riposare nell’attesa di tornare agli antichi splendori. pag. 4 l’Olmo Presentato a Diamante il libro sulla vita di Pio La Torre. Il figlio Franco agli studenti: “Il futuro è nelle vostre mani” Appassionante e coinvolgente l’Iniziativa dell’Assessorato alla PI del Comune di Diamante di presentare , a distanza di venticinque anni dalla sua morte, il libro “Pio Latorre”. A parlare alla platea di studenti della terza media dell’IC di Diamante e dell’ ITCG “Giovanni Paolo II ”,di Diamante, Sabato 17 gennaio,nell’aula magna dell’ Istituto Tecnico e per Geometri , il coautore del libro, il giornalista Giuseppe Bascietto , e Franco Latorre, figlio del Parlamentare ucciso. Nel silenzio attento dei giovanissimi uditori Giuseppe Bascietto e Franco Latorre ,figlio del parlamentare ucciso dalla mafia,hanno rievocato, attraverso le parole , le immagini di una “straordinaria esistenza”, di una “esistenza esemplare” , di un uomo che fin da bambino sa contrastare ciò che nell’Autorità è negazione dell’individuo , del diritto, della convivenza civile e pacifica. Il Piccolo Pio che contrasta il padre contadino per ottenere il diritto di andare a scuola, il giovane idealista che affianca la Confederterra nella lotta a favore dei braccianti siciliani, l’impegno per la pace contro la base missilistica di Comiso, il deputato che sferra un colpo mortale alla mafia con la sua legge che introduce il reato di “associazione mafiosa” ( legge Rognoni- LA Torre), il truce e vile assassinio su ordine di Totò Riina preoccupato per la proposta di legge riguardante i patrimoni dei mafiosi, tutto ciò è arrivato alle giovani menti dei ragazzi come un’esortazione a vigilare sulla giustizia , a crescere senza mai perdere di vista i valori che fanno di un contesto sociale un ambiente sicuro, capace di formare individui consapevoli dei propri diritti e dei propri doveri individuali e sociali, in grado di discriminare il bene dal male e condannare e denunciare ciò che se ne allontana. Molto bene ha detto il Sindaco del paese, avvocato Ernesto Magorno,invitando i ragazzi a cambiare canale di fronte a film come “Il Capo dei Capi” che veicolano immagini sbagliate e fuorvianti di personaggi come Riina. “La Torre, egli ha detto, è il vero eroe da imitare e seguire, egli ha scelto la cultura ,la dirittura morale, la pace , la giustizia sociale,la guerra alla delinquenza e alla mafia ,là dove Riina ha scelto l’ignoranza, la violenza, l’assassinio come mezzi di affermazione sociale” . Concetti questi riaffermati negli interventi di saluto dell’Assessore alla PI, Battista Maulicino, del Vicepreside dell’ITCG, prof. Rinaldi, della Dirigente scolastica dell’IC di Diamante, Anna Maria Frascini che ha voluto puntualizzare come la conoscenza del percorso di vita di Pio Latorre sia un esempio fortemente educativo per le nuove generazioni che devono conoscerlo e capire fino in fondo il valore del suo impegno politico nelle lotte contadine,la sua battaglia per affermare il diritto alla pace e all’indipendenza economica, com’è stato per Comiso,e nella lotta senza quartiere alla mafia. Stimolante e toccante l’intervento di Franco Latorre, figlio di Pio, che ha raccontato un padre amorevole ma fermo e deciso nel guidare i figli a mantenere e difendere ad ogni costo le proprie idee e i propri principi in tutti i campi della propria vita e a non essere schiavi dei propri interessi . Testimonianza questa che ha svegliato la curiosità dei ragazzi i quali hanno posto domande sui rapporti tra padre e figlio. “Era un padre come tanti altri, egli ha risposto, molto esigente da una parte, ma nel contempo ha dato a me e mio fratello molta fiducia. Questo ha consentito a noi di crescere, consapevoli dei nostri limiti ma anche della nostre capacità. Era una persona severa sulle questioni fondamentali, sui principi e sui valori. Era una persona molto aperta nel dibattito delle idee. Non l’ho mai visto vietarmi, l’ho visto discutere fino allo stremo, quando le nostre idee divergevano, ma non aveva nessuna intenzione di convincermi. Voleva dimostrarmi che potevano esserci opinioni diverse dalla mia, in questo caso la sua, che sulla base del confronto uno si arricchisce perché impara a conoscere le idee degli altri e per poi tirare le sue conclusioni. “ In questo si racchiude il contenuto educativo della figura dell’uomo e del padre e il significato di proporne la vita ai ragazzi delle scuole perché essi “… possano coltivare una memoria basata sui principi fondanti della nostra Repubblica: la legalità, la giustizia, il progresso, la solidarietà. La figura di mio padre racchiude, dal suo punto di vista, tutti questi quattro principi. La storia di un uomo nato poverissimo, che si batte per il suo riscatto personale e di tutta quella gente che con lui condivideva quella condizione di contadino povero. Una persona che si è battuta per lo sviluppo il progresso della sua terra, la Sicilia, dell’Italia e del Mezzogiorno tutto. Una persona che si è impegnata fino all’estremo sacrificio nella la battaglia per la legalità” (Intervista a Giuseppe Gallelli, addetto Stampa dell’AC di Diamante”) L’appuntamento si è concluso con la proposta, da Parte del Consiglio Municipale dei Ragazzi di Diamante di intitolare un Albero “Dei Giusti” a Pio Latorre e di bandire un concorso sul libro che racconta la sua vita nell’ambito del progetto di educazione alla legalità e ai diritti di cittadinanza connesso al progetto Consiglio Municipale dei Ragazzi. Ermenegilda Magorno Funzione Strumentale per le Relazioni con il Territorio e l’educazione alla legalità La mafia non è una fiction e quando uccide uccide davvero chi la sfida a viso aperto. Il 30 aprile 1982, a Palermo, mentre stava raggiungendo la sede regionale siciliana del PCI, l’auto con a bordo Pio La Torre e Rosario di Di Salvo, fu affiancata da due moto di grossa cilindrata. In pochi secondi si scatenò un inferno di fuoco: decine di colpi partirono dalle pistole e dalle mitragliette dei killer. Pio La Torre, Parlamentare e Segretario Regionale del PCI, ispiratore della legge che introduceva il reato di associazione mafiosa e la confisca dei beni dei boss, morì sul colpo; il suo collaboratore, tentò una strenua, quanto inutile resistenza. Il libro: “Pio La Torre - Una storia italiana”, biografia di questa grande e straordinaria figura politica dell’Italia del 900, è stato presentato sabato corso, a cura dell’Amministrazione Comunale – Assessorato alla P.I., agli studenti dell’I.TC.G “Giovanni Paolo II” di Diamante. Presenti il Sindaco, l’Avv. Ernesto Magorno; l’Assessore alla Pubblica Istruzione, Battista Maulicino; il Vicepreside dell’I.T.C.G, il Prof. Rino Rinaldi; la Dirigente dell’Isituto Comprensivo, la Dott.ssa Anna Maria Frascini. Con loro il giornalista Giuseppe Bascietto, autore del libro insieme allo scritto Claudio Camarca e Franco, figlio di Pio La Torre. che ha concesso una breve intervista. Perché parlare a degli studenti così giovani di una figura come quella di Pio La Torre? “Perché possano coltivare una memoria basata sui principi fondanti della nostra Repubblica: la legalità, la giustizia, il progresso, la solidarietà. La figura di mio padre racchiude, dal suo punto di vista, tutti questi quattro principi. La storia di un uomo nato poverissimo, che si batte per il suo riscatto personale e di tutta quella gente che con lui condivideva quella condizione di contadino povero. Una persona che si è battuta per lo sviluppo il progresso della sua terra, la Sicilia, dell’Italia e del Mezzogiorno tutto. Una persona che si è impegnata fino all’estremo sacrificio nella la battaglia per la legalità”. D.: Il La Torre privato com’era? “Era un padre come tanti altri. Era molto esigente da una parte, ma nel contempo ha dato a me e mio fratello molta fiducia. Questo ha consentito a noi di crescere, consapevoli dei nostri limiti ma anche della nostre capacità. Era una persona severa sulle questioni fondamentali, sui principi e sui valori. Era una persona molto aperta nel dibattito delle idee. Non l’ho mai visto vietarmi, l’ho visto discutere fino allo stremo, quando le nostre idee divergevano, ma non aveva nessuna intenzione di convincermi. Voleva dimostrarmi che potevano esserci opinioni diverse dalla mia, in questo caso la sua, che sulla base del confronto uno si arricchisce perché impara a conoscere le idee degli altri e per poi tirare le sue conclusioni. D.: Giovanni Falcone diceva che la mafia è un fatto umano e come tale destinato prima o poi a finire; la pensa anche lei così?: “Si lo credo anch’io, però come in tutte le cose umane se non c’è un’azione volta all’evoluzione quelle caratteristiche, in questo caso negative, possono permanere più di quanto vorremmo. E’ quello che cerco di dire agli studenti ed alle studentesse che incontro: Il futuro è nelle vostre mani, non vi fate imbrogliare da quelli che vi dicono che oggi è tutto una schifezza , perché non è vero. Si ci sono tante cose che non vanno, però prima si stava molto molto peggio e si potrà stare meglio solo se voi prendete in mano il vostro destino. Se le nuove generazioni faranno questo, la mafia avrà filo da torcere, se invece si rassegnano, se vengono educate alla rinuncia, all’arte di arrangiarsi, allora Giovanni Falcone non avrà avuto torto, ma dovrà aspettare tanto tempo prima l’essere umano decida di farla finito con questo suo difetto della mafia”. Giuseppe Gallelli n.78- Febbraio 2009 Consiglio Comunale su Giorgio Gallo ORDINE DEL GIORNO DEL CONSIGLIO COMUNALE DI DIAMANTE DEL 30.01.2009 IL CONSIGLIO COMUNALE DI DIAMANTE CONSIDERATO che il giorno 15 di dicembre del 2006, in Costa Rica, in un quartiere di San Josè, di nome Desamparado, e’ stato ucciso con un colpo d’arma da fuoco il cittadino italiano Giorgio Gallo, di soli 21 anni, membro di una famiglia che opera da molto tempo nella nostra cittadina. VISTA la grande e commossa partecipazione dell’intera comunità ai funerali del giovane, che si sono svolti il giorno 26 dicembre 2006 in Italia, nel suo municipio d’origine in Maiera’ (CS). RITENUTO che l’assassinio del giovane italiano è avvenuto ad opera di due soggetti identificati dalle forze dell’ordine del luogo e noti per aver ucciso, prima e dopo l’assassinio di Giorgio Gallo, solo allo scopo di impadronirsi di apparecchi elettronici e/o denaro. DATO ATTO all’ufficio della Investigazione di Giustizia (OIJ) del Costa Rica della diligenza e rapidità con cui ha fatto luce sui fatti, identificando i colpevoli ed il movente già il 6 agosto del 2007, dopo solo 8 mesi dalla morte del cittadino Italiano Giorgio Gallo. VISTO che il procedimento e’ stato trasferito dall’Ufficio di Giustizia (OIJ) al Ministero Pubblico, o Fiscalia, di quel paese e che purtroppo la Fiscalia di San Josè e quella Nazionale soffrono di una lentezza estrema anche per accusare pluri assassini già identificati, con la motivazione che l’Istituto di Comunicazione ed Elettricita’(ICE), che si occupa anche di telefonia cellulare in quel paese, a causa dell’enorme mole di lavoro accumulata e dello scarso personale qualificato di cui dispone, non è in grado di fornire le informazioni tecniche necessarie alla legalizzazione delle prove che inchiodano gli assassini di Giorgio e consentano finalmente l’istruzione di un regolare processo da parte di un giudice. PRESO ATTO che a causa di detti ritardi e scarico di responsabilità tra le due Istituzioni Costaricane il procedimento è praticamente paralizzato, con il concreto rischio di arenarsi definitivamente, senza la possibilità di celebrare un giusto processo per rendere giustizia alla memoria di Giorgio Gallo e ai suoi familiari. IL CONSIGLIO COMUNALE DI DIAMANTE, ALL’UNANIMITA’, FA VOTI affinché le Istituzioni democratiche italiane Provincia di Cosenza, Regione Calabria, Parlamento, Governo - si attivino solertemente presso le autorità civili e militari del Costarica affinché vengano prontamente superate le difficoltà burocratiche evidenziate e venga garantito un celere e giusto processo democratico per rendere giustizia a Giorgio Gallo e ai suoi familiari e per rendere più sicure e serene le vacanze di tanti nostri concittadini che con la loro presenza contribuiscono significativamente allo sviluppo socio-economico di quel paese. n.78- Febbraio 2009 l’Olmo pag.5 Il Teatro dei Ruderi di Cirella sDIAMANTE HA UN NUOVO CENTENARIO! don Francesco Maria barone Brancati Un patrimonio che non può rimanere sottoutilizzato. di Ciro R.Cosenza Di Franco Maiolino Assessore Turismo e Spettacolo al centro seduto il centenario Francesco Brancati, da sinistra a destra: il figlio Fernando Brancati ,la moglie di Fernando, Fiorella;Francesco Brancati il figlio e nipote omonimo del nonno;Fedora Riggi la cognata;Simona Brancati figlia di Fernando; Sabato 17 gennaio, dell’anno appena iniziato, il nostro concittadino Don Francesco Maria Brancati, della casata baronale che ebbe in feudo Abatemarco, Grisolia, Rione e Urso Marzo, nella sua casa di via Carlo del Greco, a Firenze, ha compiuto cento anni! Alla festa di compleanno ha partecipato, inviando un fascio di fiori, anche Leonardo Domenici, sindaco della Città. Anzitutto felicitazioni e voti augurali a lui e alla sua famiglia dalle colonne del foglio cittadino di Diamante. Ma vorrei esternare, anzitutto, una considerazione personale: io ho conosciuto nella mia vita, anche altri centenari, e mi sono convinto che, oltre alle eccellenti condizioni fisiche della persona, per tagliare questo traguardo è indispensabile che si sia in possesso di una grande serenità di spirito. Chi si macera dentro, chi cova risentimenti e rancori, chi odia il prossimo suo, non può aspirare ad un simile traguardo. Solo chi è buono dentro potrà un giorno raggiungerlo! Negli anni settanta, io ebbi modo di frequentare il barone Francesco Maria Brancati, perché avevo deciso di presentare al Congresso, indetto dalla Società di Storia Patria per la Calabria, che si tenne a Catanzaro e a Filadelfia nell’ottobre del 1977, sul tema “Le riforme del XVIII secolo in Calabria”, una relazione sulla fine del feudo dei Brancati, che, scomparve di fatto, proprio in quel periodo, a seguito di calamità naturali e liti giudiziarie fra gli eredi. Di fatto non esisteva più già prima dell’eversione della feudalità, decretata dal Re di Napoli, Giuseppe Bonaparte. Quella relazione fu poi inserita in un volumetto, da me pubblicato più tardi nel 1979, con la Tipolito Dino Ricca di Diamante (Ciro Cosenza, “LA FEUDALITA’ SUL TIRRENO COSENTINO”). In quella occasione don Francesco nei miei confronti fu veramente squisito. Mi ricevette per un lungo periodo in diverse ore del giorno. Mi aprì l’archivio di famiglia e mi consentì di familiarizzare con le vecchie carte. Mi permise di portarle a casa, una per volta però, per poterle ricopiare e poi studiare. Non era possibile ancora, infatti, fotocopiarle. Uscirono così alla luce disposizioni testamentarie, cedolari provenienti dall’Archivio di Stato di Napoli, epistole e atti giudiziari. Per ultimo mi affidò lo stemma originale, in cartapecora, che io feci fotografare e subito restituìi. Quello stemma, a colori, appare oggi sulla controcopertina del mio ultimo libro “IL GRIDO DEI GABBIANI” uscito lo scorso anno, a cura dell’ Assessorato alla Cultura del nostro comune. I Brancati arrivarono in Calabria nel 1668 da Napoli, dopo aver acquistato il feudo calabrese ad un pubblico incanto, a danno di un tal Giovan Pietro Greco. L’origine partenopea di questa famiglia, ha indotto all’ipotesi che essa possa riallacciarsi ad uno dei trentadue rami dell’antichissima e importantissima famiglia dei Brancaccio, che dal I secolo dopo la nascita di Cristo è giunta sino a noi. Nessun documento di quelli da me visitati, in verità sembra avvalorare questa ipotesi, ma nell’affascinante lettura della lunga storia di quella famiglia, io ho incontrato i nomi di Andrea, Nicolò e persino un Francesco Maria Brancaccio, nomi tutti presenti nell’albero genealogico dei baroni Brancati. Ma torniamo al nostro centenario. Sento di dover dire che, frequentandolo, ne ho potuto cogliere un modo di vivere semplice, una garbata modestia nel tratto. Ho conosciuto invece anche persone che, solo perché vantavano qualche ettaro di terra, ostentavano in modo immodesto una antica, quanto fasulla, nobiltà. Don Francesco non ha mai ostentato, al contrario, un titolo antico ed autentico. Se non la corona baronale sul suo biglietto da visita; ma questo è comprensibile: è la sintesi dell’appartenenza alla sua stirpe. Dopo aver prestato servizio di leva in Marina, fu, durante la seconda guerra mondiale, richiamato e prestò servizio alla postazione segnaletica del Semaforo, alle dipendenze del maresciallo Bacigalupo. Un nome che a Diamante in molti ricordano, forse perché è lo stesso del famoso portiere del “Grande Torino”, perito a Superga. Ebbe così la fortuna di “far la guerra” nel suo paese, ma assolse il servizio con grande scrupolo, come era suo costume, tanto da essere decorato con medaglia di bronzo al merito. E’ stato poi a lungo, unitamente alla moglie, maestro elementare, quando il grado primario era l’unico insegnamento, e quindi l’unica fonte di cultura nel nostro paese. Oggi trascorre le giornate a Firenze, in compagnia della sua grande passione, la musica lirica, che lui ha sempre coltivato, frequentando teatri celebri, come il “San Carlo” di Napoli, il “Bellini” di Catania, “l’Arena” di Verona e, naturalmente, il “Comunale” di Firenze, ricordando magari con dolce nostalgia il tempo, quando ospite del dottor Francesco Cauteruccio, saliva a Buonvicino, in occasione della festa a San Ciriaco, per ascoltare i rinomati complessi bandistici, che colà si esibivano. Io, nel buttar giù queste note, credo di aver reso cosa gradita al figlio Fernando e alla nipote Maruzzella, che me ne hanno dato notizia, partecipando questa bella novella, tramite il nostro “Olmo” ad amici e conoscenti del paese natio, che don Francesco Brancati ha sempre nel suo cuore. Il 30 Gennaio scorso,nel primo consiglio comunale del nuovo anno, con la delibera consiliare n° 2/09 sono state approvate le linee di indirizzo e la bozza di convenzione che prevedono l'affidamento in concessione a terzi della struttura " Teatro dei Ruderi di Cirella ". In particolare, muovendo dalla presa d'atto della difficoltà/impossibilità di gestire direttamente il Teatro dei Ruderi , anche alla luce delle ultime stagioni estive , che hanno maggiormente risentito della crisi del settore spettacoli, e con la consapevolezza che una importante ed esclusiva struttura di tale tipo non può rimanere cronicamente sottoutilizzata, si è voluta tentare la strada dell'affidamento in concessione a terzi attuando un nuovo modello di gestione che ne consenta l'utilizzo ottimale. Chiaramente, sia nell'atto di indirizzo che nell'articolato della convenzione, l'Ente ha cercato di tutelare al massimo l'interesse collettivo e di garantirsi che l'affidatario, da individuare con un bando di selezione ad evidenza pubblica non persegua obiettivi esclusivamente di lucro. Difatti, fra i requisiti richiesti per la partecipazione al bando, sono stati individuati quelli previsti dal D.M. ( Ministero per i Beni Culturali e le Attività Produttive) 29.11.07, ossia che il soggetto concessionario faccia parte della categoria delle imprese di produzione teatrale o sia un organismo di distribuzione, fruizione e formazione del pubblico che in altre parole significa che al bando possono concorrere solo soggetti accreditati nella gestione di circuiti e di attività teatrali in possesso di un consistente bagaglio di esperienza e professionalità. L'ente ha voluto anche garantirsi, prevedendolo come criterio di valutazione, che la struttura teatrale abbia una programmazione di qualità con estensione delle attività a tutto il corso dell'anno con iniziative collaterali quali i laboratori di teatro, il teatro per ragazzi, e spettacoli di prosa, musica e cabaret da tenersi durante l'inverno. All'Ente comunale sono riservate inoltre 10 giornate intere all'anno per lo svolgimento di manifestazioni proprie come il Circuito Magna Grecia o i consolidati appuntamenti del Peperoncino Jazz Festival o il "Concerto per Lilly". Siamo certi che il bando susciterà l'interesse di qualificate professionalità del settore con le quali avremo sicuramente la possibilità di dare al Teatro dei Ruderi la giusta valenza, così come siamo rammaricati che alcuni amici della minoranza consiliare, che fra l'altro conoscono bene le difficoltà in cui versa la struttura non abbiano supportato con il loro voto tale deliberazione. Il complesso artistico-monumentale che comprende oltre al Teatro il Monastero Francescano ed i Ruderi dell'antica Cirella rappresentano un potenziale turisticoculturale di grande rilievo e che dovremmo avere la capacità di utilizzare pienamente. In questi giorni, tale complesso ha costituito la location per il Film L'ultimo Re di Aurelio Grimaldi che nessun impianto scenico ha dovuto realizzare per la ricostruzione di Troia fumante dopo la sconfitta. E ripensando alle suggestioni colte nelle sere d'estate, quando i ruderi illuminati dalla luna hanno fatto da scenario agli indimenticabili concerti di Baglioni, di Paolo Conte, di Venditti, alla struggente vocalità di Lina Sastri, alle delicate sinfonie di Allevi, alla dirompente ritmicità di Ranieri, che è nata la consapevolezza che il Teatro dei Ruderi non può rimanere così, utilizzato due o tre volte all'anno, ma che va sfruttato pienamente con una serie diversificata di spettacoli ed attività che vanno dalla prosa alla musica leggera, dalla danza alla lirica, dalla sperimentazione al cinema. Un nuovo modello di gestione può contribuire a questo ma non è sufficiente. Anche nell'ipotesi di affidamento rimane all'Ente la possibilità di effettuare interventi straordinari sulla struttura e sul complesso circostante per cui è necessario pensare ad una politica di investimenti che ricercando tutte le opportunità dei finanziamenti comunitari legati ai beni culturali, al turismo e alle OOPP consentino in maniera prioritaria la completa valorizzazione di un patrimonio che tutti ci invidiano. Sul set dell’Ultimo Re di Mariella Perrone L’erba bagnata dalla pioggia incessante di questi giorni, anfore di antica memoria, bracieri primitivi, mura dalle quali riecheggiano le voci ormai perdute degli abitanti della vecchia Cirella. In questi giorni, i Ruderi, fanno da tragico e reale set al film “L’ultimo Re”, una riduzione contemporanea della tragedia de “Le Troiane” di Seneca. I protagonisti della pellicola, per la regia di Aurelio Grimaldi, sono Isabel Russinova, (anche in veste di sceneggiatrice e produttrice) nel ruolo di Andromaca, Edoardo Siravo, nei panni di Ulisse, Maria Monti, nel ruolo di Ecuba, Moni Ovada, in quello di Agamennone e la giovane attrice crotonese, Simona Corigliano. Nel preparare le scene, nulla è lasciato al caso: mani pazienti hanno ripulito i muri deturpati da mani meno nobili che vi avevano tracciato scritte vandaliche. Anfore, suppellettili dell’epoca, antichi seggi, tutti fedelmente riprodotti, fanno rivivere alla “Cirella vecchia”, quella vita passata, quando la “polis” era centro di riferimento per la Magna Grecia e per Roma. Un’atmosfera dal sapore antico che si coniuga con la frenesia del set e con la sua modernità: ben settanta persone, a vario titolo, lavorano per ricreare quelle atmosfere. Sul set nella giornata di ieri, era presente anche Francesco Zinnato, presidente della “Film Commision Calabria” che ha finanziato la realizzazione della pellicola : “Riteniamo – ha spiegato Zinnato – che questo film rappresenti il patrimonio della Calabria. Qui ai Ruderi, c’è un pezzo di storia del mediterraneo e mi auguro si possa incentivare questo tipo di attività visto che i luoghi ne hanno le potenzialità”. Soddisfatto, anche Ernesto Caselli, tra i promotori dell’iniziativa, che ha sempre creduto nelle potenzialità di Diamante come città del cinema : “Il cinema è un ottimo veicolo di turismo e la Regione Calabria dovrebbe puntare di più su questo ramo che tende a rilanciare il turismo calabrese”. Le riprese sono iniziate lo scorso 12 gennaio e continueranno fino alla fine del mese: alcune scene saranno girate anche in notturna, e il set sarà illuminato dai fuochi delle sole torce e dei braceri che contribuiranno così a regalare un’atmosfera magica alla collina dove i Ruderi sembrano riposare nell’attesa di tornare agli antichi splendori. pag. l’Olmo 6 n.78- Febbraio 2009 Di poeti, di arte e di cose nostrane I Ciucc’ si litichin’.... Dietro la vita di Giovanni Grimaldi Ppìfà sòld ' allù Cumùn ', mìttin 'in mmòt ' i Gabillùn '. A 'pagàt ' alla scadenza ? Pòvir 'fìss ', fa pinitènza ! U rumùr ' d 'u muturìn '... E tti sònid'u Pustìn '. Marietta, d 'u balcun ' ; —Ah, ch’i vò piglià nu trùn' Maramì cc 'amù patùt' ! Pur ' u sùnn ' amù pirdùt '. Chìst ' non tènin ' cchì pinzà... Fòrs' è mmìgl' a non pagà ! —ICI, acqua, fogna... Su ragazzi, è una vergogna .'— Lady G. ,ca passa e rrìda : —Par di stare alla " Corrida " . U Palàzz' Siniscàlch ' Jè d'Armànd' Maniscàlch '; U Ghjrùl ', tùtt ' cuntènt ', Tèna sétt ' Appartamènt ' di Ugo Grimaldi (1965-2007) L'Officina di Cicciu Raff' A mmità cc'Armànd ' Raff': Frànch' Vergara nullatenènt’... Càs' e Tirrèn' su' di "Man'ent” U Giardìn' di Pinu Sarra Intestat ' a Cicciu Marra ; U Spuntìn " , a "Cannarutìa " Di Barbàt' e cumpagnìa. Fan 'a fila allù Cumùn '... Prònt' arrìvid'a Scasùna: —Chi è a posto nulla tema. Questo è il nostro Teorema.— Fattu sta eh'i Giniràl ' Mò su ' tùtt ' Capuràl'. —Dietrofrónt'! Signàm ' u pàss Stàt ' tranquìll ', nènt ' Tàss'— La notte illumina le anime -dietro la vita- cadute in questo mondo estraneo. Canti sfuggono dal confuso vociare. Le stelle mostrano i loro occhi tristi e gioiosi come l’amore. Quando Mino Reitano venne a Diamante A prèssa, cùm' ggìr' ggìr ', jè nna mala cunziglìr'. Pìglid 'u pàn ' ppì cipùll ', a savuzìzza ppì capaccùll '. ...e i fràt’ si trùzzin’! di Giovanni Grimaldi Prònt ' u Gall ' va all 'attàcch ': —Pp 'u Cumùn 'jè nu smàcch '.' A Casa, a Visura Catastal', calculàt ' a pircintuàl '... Vinìt', vinìt' Diamantìs ' ! Cunsulenza senza spìs' . Allu Cìnim' v 'aspìtt' .. Prònt' u fràt': Jè nnu dispìtt' ! - —Oi Fernà ,stàmin' accort '... ccà pirdìm' panar ' e sport ' Il “Vittoria " è profanato ! Fratt' si frìca l'elettorato ! Fa i bigliètt' e pènza all' Tàss ', Era il 1972 e Mino Reitano girava con il CantaCalabria , una manifestazione viglid’ 'a nott ' ,nun si rilàss '. canora che aveva come obiettivo quello Si da l'aria d'u Messìa ! calabresi. Nella foto, Mino Reitano Tu a ' vist’ cùm' 'gallìa' ? Chilla bursa , oi Fernà, chilla bursa mi fa trimà ' Cchi cci tèna ?malidiziun ' ! — —Tùtt ' i “ Càrt'” d'u Cumùn' ! di far consocere cantanti e musicisti posa con gli organizzatori di Diamante: Pasquale Cirillo, Mario Caglianone e Francesco Rispoli. A Diamante si mangia così SPAGHETTI DELLA NONNA LA MOLLICA DI PANE di Lili Genovese Baccalà e patate Ingr. per 4/5 persone : 400 gr. di spa- Ingr. per 4/5 persone:-500 gr. di baccalà già spugnato (io preferisco ghetti-2 o 3 alici salate - 100 gr. di mollica di pane raffermo - uno spicchio d’aglio - un po’ di prezzemolo - mezzo bicchiere di olio extra vergine d’oliva - un peperoncino sale q.b. Procedimento: In un tegame fate soffriggere a fuoco basso l’aglio con l’olio ed aggiungete le alici spezzettate, a cui avrete precedentemente tolto la spina. Unite il prezzemolo tritato, il peperoncino ed il pane sbriciolato, regolate di sale, tenendo conto che le alici sono già salate. Nel frattempo fate cuocere gli spaghetti in acqua bollente salata, scolateli al dente e saltateli in padella con il condimento preparato. metterlo a bagno a casa)-4 o 5 patate (o un cappuccio di verza)-Salsa di pomodoro-3 o 4 peperoni essiccati-Un peperoncino- Olio d’olivaUna cipolla-Sale q.b. Procedimento:Preparate un sughetto soffriggendo la cipolla con l’olio, aggiungete il peperoncino, la salsa di pomodoro ed i peperoni a pezzi. Fate cuocere per circa cinque minuti. Aggiungete un po’ di acqua calda ed infine unite il baccalà. Lasciate cuocere per circa mezz’ora. Nel frattempo pelate e tagliate a tocchetti grossi le patate ed aggiungetele al baccalà, lasciando cuocere per latri dieci minuti circa. Se al posto delle patate preferite la verza, dopo averla pulita e fatta a fette, bollitela e quando il baccalà è cotto insaporitela con un mestolo di sugo di baccalà, aggiungendo una spolverata di pepe nero. Servitela come contorno al baccalà. Al Ristorante Stella dell’Isola gestito dall’ ottimo Gianluigi con la guida in cucina della cuoca Francesca si può trovare il vero baccalà alla diamantese seguendo le antiche ricette paesane. Buon Compleanno Ulisse Sempre devi aver in mente Itaca -raggiungerla sia il pensiero costante. Soprattutto, non affrettare il viaggio; a che duri a lungo, per anni, e che da vecchio metta piede sull’isola, tu, ricco dei tesori accumulati per strada senza aspettarti ricchezze da Itaca. (C.Kavafis) Una busta rossa: un invito… leggo e guardo la sua immagine sullo sfondo del foglio… che bel regalo! Certo che ci sarò, mai rinuncerei ai festeggiamenti del fatidico “mezzo secolo” del mio carissimo amico… Una comune passione ci lega: il mare; passione, peraltro condivisa con la maggior parte dei diamantesi… quelli D.O.C., naturalmente. Atmosfera calda, gioiosa, elegante ma informale… di famiglia, insomma. Il tavolo per i commensali è grande, occupa quasi metà della sala ristorante… Arrivo tardi, al solito, stavolta, però, la colpa non è mia…Gilda ha deciso di truccarsi per la serata… io ho rinunciato all’opera “di restauro” e mi pento… vista l’attesa, avrei almeno potuto provarci! Entriamo alla chetichella, timorose, sperando di essere ancora in tempo ma… diventiamo rosse come i gamberi (e non per il caldo)… la scena è bellissima, non ha bisogno di commenti. La grande famiglia è già seduta a tavola, il patriarca ha – ovviamente – il posto d’onore ma chi spicca, su tutti, è lui, il festeggiato….Ulisse che torna ad Itaca per il suo compleanno ! Lui è felice, e si vede: gli occhi brillano, le mani tremano, la voce si incrina… Gli occhi si riempiono di lacrime quando “parte” il video che Claudio ha preparato per il suo mezzo secolo… Eccolo: appena nato, bambino, adolescente, uomo… Un’immagine sbiadita, in bianco e nero, in braccio all’adorata mamma, sorridente con i fratelli, protettivo con le sorelline; a pesca, in barca con il “grande” patriarca… Eccolo militare, ovviamente marinaio! Le sue lettere gelosamente custodite nella casa paterna, scorrono sul video suscitando tenerezza e commozione tra tutti… il suo mare… come sfondo, sempre il “suo” mare… questo grande fratello che porta nel cuore, che ama profondamente, che gli scorre come sangue nelle vene, che costituisce legame indissolubile con Diamante e la sua gente. E’ felice, sorride e piange, è felice perché è con i suoi affetti più veri: la sua famiglia… è felice perché la sua “Penelope” gli è accanto, perché Mimmi piange con lui, perché sta spegnendo le sue 50 candeline di fronte al “suo” mare… E’ felice perché possiede le ricchezze più grandi che un uomo possa desiderare…è ricco d’amore Marcello, non ha bisogno di null’altro! Che serata indimenticabile… che emozioni e quanta commozione… Auguri, Marcello, ancora auguri da Diamante e dai diamantesi…torna ad Itaca ogni volta che vuoi, ti aspettiamo. Qui, lo sai, troverai … amore. M.Michela P E R R I C E V E R E L’ O L M O FUORI DIAMANTE . B A S TA A B B O N A R S I . V E R S A M E N TO D I € 1 2 S U C C / N . 1 2 5 7 6 8 9 8 I n t e s ta t o a : Comune di DiamanteServizio di tesorieriaC a u s a l e : A b b o n a m e n t o a n n u a l e L’ O L M O . Tr o v i L’ O l m o o n l i n e i n P D f s u : w w w. c o m u n e - d i a m a n t e . i t w w w. c i r e l l a p o i n t . i t w w w. d i a m a n t e s i . i t w w w. v i v i d i a m a n t e . c o m il refuso è un contributo involontario alla pluralità delle verità e un correttivo alla monotonia dei significati. (Alberto Savinio) n.78- Febbraio 2009 T O M B O L ATA C I R E L L E S E a cura del Comitato Giovani Cirella Lo scorso 3 gennaio il Comitato giovani Cirella ha organizzato in collaborazione con il caro Parroco Padre Bobby, una Tombolata di solidarietà , il cui incasso è stato devoluto in beneficienza. La serata che ha avuto in inizio alle 18,30 si è protratta per alcune ore, per bene 4 volte la fortuna ha baciato 4 giocatori, che sono riusciti ad accaparrarsi i premi in palio. L’occasione creatasi con l’antico e tradizionale gioco della tombola, ha permesso a grandi e piccini di trascorrere una serata in compagnia, mangiando ridendo e cantando, una serata spensierata di cui sicuramente in questo periodo si sente il bisogno, questi dunque i motivi per cui il Comitato si è fatto sia promotore che organizzatore diretto dell’evento. Come predetto l’intero incasso, pari a 190 euro è stato devoluto in beneficenza nella seguente misura : euro 40 sono stati consegnati alla Parrocchia e i restanti 150 sono stati devoluti al fondo per le donazioni UNICEF, premio Nobel per la Pace, organizzazione che non ha di certo bisogno di altre presentazioni. In particolar modo, il Comitato ha deciso di indirizzare i soldi raccolti, per la crisi umanitaria in Somalia che nel corso del 2008 ha subito una forte degenerazione ; 3,25 milioni sono infatti le persone colpite da una guerra ormai pluriennale, penuria di cibo e disastri naturali ;1 milione sono gli sfollati, 640.000 sono bambini. Questo è il Paese dove vi sono i più alti tassi di mortalità infantile : su 1000 bambini nati vivi, 86 muoiono prima di aver compiuto il prima anno di vita e si potrebbe continuare ancora, ma la Somalia è un Paese ormai e purtroppo noto a tutti per le tristi vicende che lo rendono protagonista. Il Comitato è più che soddisfatto della riuscita della serata a cui la popolazione ha risposto con entusiasmo positivo ma non ancora soddisfacente, probabilmente perché quando si tratta di beneficenza non ci si può mai accontentare, in un momento in cui l’economia mondiale è in crisi, deve crescere sempre di più il nostro senso di responsabilità e solidarietà nei confronti di milioni di persone che oggi vivono al di sotto della soglia della povertà. Preso coscienza dunque del delicato momento economico-sociale appare forse,agli occhi dei più, superficiale tirarsi indietro. Il Comitato Giovani Cirella ribadisce con forza il pensiero che non c’è colore dietro la condivisione e la beneficenza e che i momenti di aggregazione contribuiscono alla crescita del nostro Paese. Detto ciò, il Comitato Giovani Cirella ringrazia innanzi tutto il Sindaco nella persona dell’Avvocato Ernesto Magorno, il quale si è impegnato personalmente per la riuscita dell’evento, è stato inoltre l’unico rappresentate dell’Amministrazione Pubblica ad essere intervenuto alla serata(tuttavia poco fortunato al gioco della tombola), ringraziamo Don Bobby che con la sua voce e spontaneità ha regalato a tutti i presenti momenti di gioia e allegria, ringraziamo poi la Madre Superiora dell’istituto Battista Vaccaro di Cirella: Suor Maria Elvira per il suo concreto aiuto e naturalmente tutta la cittadinanza intervenuta. Il Comitato ritiene doverosa la pubblicazione di tale articolo sia perché si possano sempre rendere noti e chiari gli obbiettivi secondo i quali il comitato agisce, sia perché riteniamo importante l’azione di pubblicizzazione delle attività di un comitato giovane fatto di giovani. l’Olmo Soul Storm in concerto: i giovani e la musica protagonisti. di Luigi Calafiori Nella piazzetta di San Biagio si è tenuto un piccolo spettacolo canoro dove ha esordito un nuovo gruppo musicale giovanile, formato da sei ragazzi della zona (un batterista, due chitarristi, un bassista, un pianista e una voce solista), che hanno fatto della musica un mezzo per esprimere le sensazioni, i tormenti, i pensieri che animano la loro mente. Molti sognano di salire su un palco e diventare anche solo per un’ora delle star, ma non tutti vi riescono. Indubbiamente, i Soul Storm hanno talento e, perseverando, potrebbero percorrere molta strada. Acclamati a gran voce dalle persone presenti, Roberto, Giusi, Mattia, Sara, Michele e Vania hanno vissuto per la prima volta un’esperienza che li ha ufficialmente lanciati alla ribalta, sperando che con il tempo il loro più grande desiderio possa diventare realtà. Domanda: Innanzitutto, complimenti per lo spettacolo: è stato davvero piacevole. Questa è la prima volta che vi esibite in pubblico. Cosa avete provato? Mattia: Non appena abbiamo saputo che dovevamo suonare, abbiamo iniziato a provare come dei matti. Eravamo agitatissimi. Una volta saliti sul palco, però, le ansie sono sparite e il resto è venuto da sé, spontaneamente. E’ stato come rivivere le vecchie recite delle elementari: non ti ricordavi le battute, ma, una volta iniziato lo spettacolo, le parole uscivano automaticamente. D.: Per quanto riguarda il nome, invece, Soul Storm, qual è la sua storia? Sara: Non esiste propriamente una traduzione in italiano, ma noi ci siamo presi una piccola licenza poetica e va interpretato come “Anima in tempesta”. Abbiamo scelto proprio questo nome per una ragione profonda… filosofica, diciamo: ovvero, quando qualcuno sente dentro sé una sorta di tempesta, si sfoga con la musica, che diventa quindi il mezzo grazie al quale si riesce ad alleviare i tormenti – la tempesta, appunto – dell’anima. D.: Per realizzare questo spettacolo, avete trovato degli ostacoli? Vania: No, assolutamente. Ci hanno dato tanto, tanto aiuto. Ringraziamo infatti Piero e Sergio Gimigliano e tutta la famiglia in generale: soprattutto perché ci hanno fornito l’attrezzatura musicale e le luci. Sono stati molto disponibili nei nostri confronti. D.:Progetti per il futuro? Michele: (ride) Sanremo. No, scherzi a parte, proveremo a sperimentare tante cose: ognuno ha le proprie influenze, i propri artisti preferiti, ma siamo già riusciti a raggiungere dei risultati. Suoneremo, suoneremo e suoneremo e daremo sempre il massimo di noi, cercando di migliorare. D.: sera avete suonato cinque bellissime cover di vari artisti musicali. Sentiremo mai qualcosa di vostro? Roberto: Ma certo! Io e il chitarrista abbiamo già composto una melodia, manca solo il testo a cui credo penserà la cantante. Però la melodia c’è ed una “bip” assurda, (ride) dove “bip” sta per “ficata”. Il pubblico sembra aver gradito molto la vostra esibizione, visto che vi ha chiesto diverse volte di ripetere alcuni singoli. Volete dire qualcosa ai vostri “neofan”? Giusi: Stasera ho vissuto un’esperienza molto particolare, perché sotto il palco c’erano alcune persone davvero importanti per me, che mi hanno dato una grandissima carica e li voglio appunto ringraziare, dal momento che senza di loro non avrei mai potuto dare il meglio di me stessa. E’ giunto il momento di salutarvi, non prima però di avervi augurato buona fortuna. Speriamo di potervi sentire nuovamente quanto prima. Magari, a Sanremo, perché no? pag.3 UN PO’ DI LIRICA SULL’ALTO TIRRENO COSENTINO di Nono Sfilaccera Strepitoso successo per la “Serva Padrona” di G.B.Pergolesi andata in scena per la prima volta domenica 4 gennaio al Teatro Comunale di Cetraro. Era da tempo che sull’alto tirreno cosentino si aspettava uno spettacolo da ricordare e al tempo stesso un trionfo assoluto viste anche le buone qualità tecniche del Teatro da poco restaurato. Pergolesi considerato il Mozart italiano sia per la precoce maturità sia per la semplicità, la bellezza e la leggerezza della sua musica seducente; dalla metà del settecento il suo piccolo capolavoro è stato considerato la madre di tutto il teatro comico in musica. Durante lo spettacolo si sono esibiti giovani artisti calabresi: apprezzata la pregevole linea vocale del soprano Rosa Antonuccio di Cetraro nel ruolo di Serpina, interpretato con diligenza tecnica e vivace spigliatezza scenica. Irresistibile il personaggio di Uberto, interpretato dal baritono Francesco Laino di Diamante con voce autorevole e ben timbrata che con viva personalità d’inter- prete ha saputo cogliere molte sfumature del testo. I due cantanti hanno affascinato nel duetto “Per te ho io nel core” e nel finale “Contento tu sarai” Non sfigura al loro fianco il Vespone di Giulio Antonuccio, attore che vince per la creazione di una figura vivace in linea con la regia. Precisa, variopinta e piena di trovate originali la regia e l’allestimento scenico curati dagli stessi Francesco Laino e Rosa Antonuccio che da alcuni anni ricoprono ruoli di comprimariato nelle stagioni liriche del Teatro Donizetti di Bergamo e nel Circuito Lirico Lombardo ; essi hanno proposto un’ambientazione d’epoca in felice simbiosi con i costumi settecenteschi della stilista Anna Maria Piccolillo e all’accurato disegno luci eseguito dalla “New Service” di Paola. Apprezzato l’ensemble musicale formato dai professori Pietro Perrone di Buonvicino al primo violino, Concetta Pepere di Cetraro al secondo violino, Antonio Arcuri di S.Agata di Esaro al clarinetto e Antonio Puntillo di San Lucido che ha ricoperto con precisione il ruolo di Responsabile Tecnico e di maestro accompagnatore al clavicembalo. Questi con vitalità esecutiva hanno trasmesso tutta la trascinante teatralità della musica in perfetta sintonia con il respiro musicale dei cantanti. Con questa riuscitissima e spassosa produzione si è fatto un bellissimo passo verso il futuro, accolta da un pubblico numeroso e divertito che ha tributato una prolungata ovazione a tutti gli artisti al termine dello spettacolo. Lo spettacolo sarà replicato nel periodo di carnevale al Cine Teatro Italia di Cosenza e al Teatro Morelli di Cosenza. Si ringrazia in modo particolare per l’impegno e la disponibilità il Prof. Egisto Pisani direttore dell’Ass. Musicale Ermanno del Trono di Cetraro che ha promosso il progetto teatrale approvato dalla Provincia di Cosenza e patrocinato dall’Amm. Comunale cetrarese. Ci si augura che vengano date più opportunità ai giovani talenti calabresi altrimenti costretti a recarsi fuori regione per trovare spazio. Valorizziamo le iniziative proprie e non parliamo di fuga dei cervelli se poi regaliamo migliaia di euro al famoso di turno che viene, si nutre e se ne và. Centro Polivalente di Riabilitazione di Diamante dell’AIAS Sezione di Cetraro fra Territorio ed Università È il titolo del convegno che si è tenuto Sabato 7 Febbraio 2009 nella Sala Consiliare del Comune di Diamante. “Una iniziativa, sottolinea Annalisa Ferraguto, che fa il punto sull’attività del Centro Polivalente di Riabilitazione di Diamante dell’AIAS Sezione di Cetraro che, negli anni, ha strutturato con continuità rapporti scientifici e di consulenza assistenziale con molte Istituzioni Universitarie in tutta Italia”. Questa occasione nasce per presentare l’ultimo traguardo raggiunto in questi giorni: la stipula di una convenzione con l’Università degli Studi “Magna Grecia” di Catanzaro per le attività formative della Scuola di Specializzazione di Audiologia e Foniatria. La convenzione in oggetto prevede la possibilità per i Medici specializzandi in Audiologia e Foniatria di svolgere del tirocinio teorico-pratico presso il Centro Polivalente di Riabilitazione di Diamante dell’AIAS Sezione di Cetraro. “La stipula di questa convenzione è per noi, afferma il presidente dell’AIAS un grande riconoscimento, da parte dell’Università, della nostra professionalità, del nostro impegno e della nostra dedizione ai pazienti e alle loro famiglie” “In base a questo accordo, spiega Annalisa Ferraguto, si realizzerà una eccellente integrazione di competenze che non potrà non avere una ricaduta sulle attività del Centro Polivalente di Riabilitazione, sia per le pratiche diagnostiche che per quelle riabilitative, dovendo ottemperare ai rigidi criteri di eccellenza di una formazione universitaria. Questa opportunità permetterà ai molti Utenti assistiti dal Centro Polivalente di Riabilitazione di beneficiare di ulteriori controlli e dell’assistenza specialistica di docenti universitari di elevata valenza scientifica, in particolare afferenti alla Cattedra di Audiologia e Foniatria, magistralmente presieduta dal Prof. Ettore Cassandro, insigne Otorinolaringoiatra ed Audiologo. “Nel nostro territorio, spiega la Presidente Ferraguto, sono assai frequenti patologie audiofoniatriche ed otorinolaringoiatriche in età evolutiva che necessitano di interventi tempestivi e di qualità, per evitare fenomeni di migrazione sanitaria fuori regione e di diagnosi tardive che tolgono all’intervento riabilitativo il prerequisito della tempestività riducendone l’efficacia, come troppo spesso, ed a volte senza ragione, avviene”. pag. l’Olmo 2 COMUNICATI Incontro per un miglior funzionamento delle poste Il Sindaco di Diamante, l’Avv. Ernesto Magorno, rende noto che si è svolto, in data odierna, un incontro con la Direttrice dell’Ufficio Postale di Diamante, la Dott.ssa Patrizia Magurno. L’incontro era stato richiesto dallo stesso Sindaco al fine di acquisire notizie in merito a quanto riportato dai locali organi di stampa e rappresentato dall’Associazione “Cittadinanza Attiva”, in riferimento a presunti disservizi verificatisi nella filiale cittadina. Nel corso dell’incontro, che si è svolto in un clima particolarmente collaborativo e cordiale, il Sindaco ha condiviso l’esigenza, avvertita dalla popolazione e dalle associazioni dei consumatori, dell’ introduzione del doppio turno nell’orario di apertura dell’ufficio postale, per il quale avanzerà formale richiesta presso gli uffici dirigenziali regionali di Poste Italiane. Un servizio – ha affermato il Sindaco – necessario per la città e per la popolazione che darebbe un duplice risultato: snellire ulteriormente le file e quindi dare agli utenti un servizio più consono alle loro esigenze e permettere, anche agli impiegati di operare con maggiore tranquillità. Il Sindaco ha riaffermato, al termine dell’odierno colloquio la volontà di proseguire nei rapporti di reciproca e fattiva collaborazione che hanno caratterizzato fin dal principio le relazioni tra l’Amministrazione Comunale e la filiale cittadina di Poste Italiane, finalizzate al perseguimento dell’obbiettivo comune di assicurare una sempre maggiore efficienza ai servizi erogati alla popolazione di Diamante. Il Sindaco Avv. Ernesto Magorno AVVISO PUBBLICO Apertura termini bando anno 2008 per la formazione della graduatoria degli aspiranti all’assegnazione del contributo annuale per il sostegno all’accesso delle abitazioni in locazione. I cittadini interessati dovranno presentare domanda entro e non oltre il 24 febbraio 2009 utilizzando l’apposito modello. L’assessore alle politiche sociali Battista Maulicino AVVISO PUBBLICO BONUS FAMIGLIE la richiesta va presentata direttamente ai sostituti d’imposta o enti pensionistici entro il 30 MARZO 2009 Mareggiata a Diamante Si rende noto che a seguito ed in corso delle avversità atmosferiche, con forti mareggiate, che hanno provocato consistenti danni al lungomare di Viale Glauco, causando uno sprofondamento dello stesso con voragini in diversi punti, il Sindaco di Diamante, ha emesso l’ordinanza n. 03 del 26/01/2009, contingibile ed urgente, con la quale dispone l’interdizione del Lungomare pedonale di Viale Glauco per l’intera area interessata da voragini, nonché l’area interessata da possibili cedimenti. Il Sindaco ha ordinato altresì l’esecuzione, nell’immediatezza, dei necessari interventi di messa in sicurezza, con idonea recinzione al fine di eliminare ogni forma di pericolo per la pubblica incolumità. Il Sindaco ha, disposto, inoltre, di trasmettere copia della succitata ordinanza e contemporaneamente chiedere l’intervento, per quanto di competenza, a: Ufficio del Genio Civile di Cosenza; Protezione Civile Catanzaro; Ufficio del Genio Civile Marittimo di Reggio Calabria. Altresì con una nota è stato chiesto anche l’intervento della Regione Calabria, Dipartimento n. 9 - Infrastrutture e Lavori Pubblici, al fine di valutare i danni subiti e conseguentemente di definirne l’ammontare, che, ad una prima stima risulta particolarmente ingente. Gli Agenti della Forza Pubblica sono incaricati dell’osservanza della suddetta ordinanza. Il Sindaco Avv. Ernesto Magorno Il Sindaco di Diamante unitamente ai Sindaci di Belvedere Marittimo, Bonifati, Sangineto ha scritto ai vertici regionale e nazionali dell’ANAS una lettera con la quale si: “evidenzia l’acuirsi, a seguito del verificarsi delle avverse condizioni climatiche di questi giorni, delle già degradate condizioni del tratto stradale della SS 18 che attraversa l’Alto Tirreno Cosentino con particolare riferimento ai comuni guidati dai Sindaci sottoscrittori di tale istanza. Le incessanti piogge dei giorni passati hanno aggravato lo stato del manto stradale, che in alcuni tratti si presenta ancor più degradato e pieno di buche, in alcuni casi pericolosamente profonde, che, ovviamente, comportano serie minacce alla incolumità degli automobilisti e dei conducenti dei mezzi che transitano sulla rete viaria Così come è altresì emersa la necessità di prestare maggiore cura alla pulizia ed alla manutenzione delle scarpate, cause di frane e di ulteriori elementi di dissesto che mettono a repentaglio la sicurezza dei numerosi utenti che quotidianamente percorrono la S.S. 18. I Sindaci di Diamante, Belvedere Marittimo, Bonifati, e Sangineto, nell’esprimere le loro preoccupazioni chiedono, a tal proposito, che con la massima urgenza l’ANAS predisponga gli interventi necessari volti a superare le problematicità presenti nel tratto stradale della SS18 da Bonifati a Diamante. I Sindaci firmatari intendono sottoporre, altresì, questa loro istanza anche ai Parlamentari eletti in Calabria oltre che a tutti i Consiglieri Regionali e Provinciali, ritenendo non più procrastinabile, come le drammatiche vicende di questi giorni ammoniscono, un intervento su una questione realmente vitale come quella della sicurezza dei tanti cittadini che quotidianamente percorrono questa importante arteria stradale”. PER I REDDITI 2008 Il Sindaco Avv. Ernesto Magorno n.78- Febbraio 2009 La Misericordia acquista un pulmino per i disabili di Francesco Cirillo Altro obiettivo che la Misericordia di Diamante ha raggiunto a tutto vantaggio della collettività diamantese; l’acquisto di un pulmino per disabili e per anziani non autosufficienti o parzialmente autosufficienti. Aumenta, così, il numero degli automezzi che compongono il parco auto dell’associazione. Questo nuovo automezzo risulta essere necessario per il paese in quanto all’interno del nostro territorio non vi sono veicoli dei quali disabili ed anziani possono usufruire per i più svariati servizi. Così ha risposto, alle domande a lui rivolte, il presidente dell’associazione avv. Domenico Oliva. Un nuovo traguardo a breve distanza di quello precedente costituito dall’acquisto di una nuova ambulanza? “Effettivamente è un nuovo servizio che cercheremo di garantire alla popolazione e a chi ne ha bisogno. Mi riferisco soprattutto a disabili ed anziani, in particolare a chi ha difficoltà di deambulazione.” Come mai avete deciso di sopportare questa nuova spesa? “Semplicemente perché ce n’era bisogno. Le condizioni di numerosi cittadini sono tali da aver indotto l’associazione ad acquistare un automezzo che sia di grande utilità per loro e vada a loro favore.” Ci sono in realtà diversi anziani che hanno bisogno di un servizio di accompagnamento con l’ausilio di un automezzo attrezzato. Anche questo acquisto completamente a vostro carico? “Mi dispiace dirlo ma anche questa volta tutto è stato a nostro carico.” Perché le dispiace? Dovrebbe essere più soddisfatto. “Certo, la soddisfazione è grande ma sarebbe più grande se ci fosse stata una partecipazione attiva da parte di tutti visto che il servizio serve a tante persone ed è a disposizione di tutti.” Si riferisce alla mancata partecipazione, in un modo o nell’altro, da parte del comune? “ Non solo anche la cittadinanza sembra essere indifferente ad ogni iniziativa di utilità sociale, tranne quando si ha bisogno di un servizio; in quel caso ci si lamenta perché non c’è.” Questa è una costante ed è una caratteristica di Diamante non crede che sia normale anche riferita ad una associazione come la vostra? “ Si è vero, però credo che si possa sempre cambiare migliorando, o no?” Crede che verrà apprezzato questo ennesimo sforzo che state sopportando? “In altri paesi, non distanti dal nostro, diversi servizi, di cui la popolazione ha bisogno, sono garantiti grazie al contributo della popolazione stessa al di là del contributo del comune.” Ma non crede che il comune debba contribuire? “ Si; ma se non lo fa? Che facciamo? Aspettiamo? Noi ci siamo rimboccati le maniche cercando di costruire e garantire ciò che serve; possiamo riuscirci o forse no ma almeno ci proviamo senza abbandonarci ad una critica continua che finirebbe per divenire sterile ed inutile.” Allora possiamo approfittare di questa occasione per chiedere un contributo che possa aiutare a consolidare iniziative che danno frutti visibili, continui e costanti nel tempo? “ Approfittiamone pure.” Allora chiediamo alla popolazione di partecipare attivamente contribuendo all’acquisto ed all’allestimento di questo pulmino per anziani e disabili con un versamento sul c.c. postale n.67509836 intestato a Confraternita di Misericordia di Diamante, indicando nella causale la dicitura erogazione liberale, oppure contribuendo a riempire i salvadanai che sono apposti in giro per i locali pubblici ivi compresa la Farmacia. Così va bene? Crede che ci sarà una risposta da parte della cittadinanza? “Ce lo auguriamo tutti, cittadinanza compresa.” Convenzione fra Comune e Regione sul Porto In merito ai lavori di ristrutturazione e completamento del molo ricovero natanti da diporto del Comune di Diamante ed alla sua successiva gestione, l’Amministrazione Comunale - con deliberazione di Giunta n. 5 del 29/01/2009 (immediatamente eseguibile) ha approvato lo schema di convenzione inerente l’utilizzo delle somme derivanti dal finanziamento di cui alla delibera di G.R. n. 1097 del 23.12.2008, predisposto dalla Regione Calabria e siglato il 28.01.2009 dal Dirigente del Settore 3 Ing. Luigi Zinno e dal Sindaco del Comune di Diamante Avv. Ernesto Magorno. Con la citata delibera di Giunta Regionale il Dipartimento n. 9 “Infrastrutture – Lavori Pubblici – Politiche della casa – E.R.P. – A.B.R. Risorse Idriche – Ciclo integrato delle acque” è stato autorizzato a procedere agli atti di impegno, in favore del Comune di Diamante, necessari per il finanziamento dei lavori di “Riqualificazione molo esistente con completamento strada annessa” mediante assegnazione di un contributo costante di durata ventennale di Euro 83.449,25. Nella delibera della Giunta Comunale di Diamante si demanda, autorizzandolo, al Responsabile del Settore Contabile/Finanziario dell’Ente, la sottoscrizione della Convenzione come approvata ed il compimento di tutti gli atti necessari e conseguenti. La suddetta convenzione, sottoscritta dalle parti, acquisterà efficacia al momento della esecutività del Decreto di approvazione del Dirigente del Settore 3 del Dipartimento 9 della Regione Calabria. In base a quanto previsto nella suddetta convenzione l’Amministrazione comunale di Diamante è tenuta ad utilizzare il finanziamento regionale a valere sulla L.R. n. 24/87, e quello che la Regione comunicherà essere ulteriormente disponibile, come quota parte del finanziamento pubblico per i lavori di ristrutturazione e completamento del molo ricovero natanti da diporto del Comune di Diamante il cui soggetto aggiudicatario è l’ATI ICAD Costruzioni Generali S.r.l. e Diamante Blu S.r.l. perseguendo, tra l’altro, l’obiettivo di consentire il pronto, razionale e completo utilizzo dello stesso contributo. n.78- Febbraio 2009 l’Olmo 27 Gennaio Giorno della memoria M e d a g l i a d ’ O n o r e p e r V i n c e n z o Ve r g a r a Il 27 gennaio, “Giorno della Memoria” S.E. il Prefetto di Cosenza il Dott. Melchiorre Fallica ha consegnato presso l’ex campo di concentramento di Ferramonti di Tarsia una medaglia d’onore alla memoria del compianto Vincenzo Vergara di Diamante; deceduto nel 2007. Ha ritirato l’onorificenza, il giovane nipote: Vincenzo Benvenuto. Alla cerimonia ha presenziato il Sindaco di Diamante, l’Avv. Ernesto Magorno. La medaglia è stata concessa al Vergara, con decreto del Presidente della repubblica del 18 aprile 2008 e verrà conferita in base alla legge 27 Dicembre 2006 n. 296, articolo1, concernente la concessione di una medaglia d’onore ai cittadini italiani, militari, e civili deportati ed internati nei lager nazisti e destinati al lavoro coatto per l’economia di guerra ed ai familiari dei deceduti. Vergara infatti, durante l’ultimo conflitto bellico mondiale, era, come milite della Marina Militare, imbarcato sulla Regia Nave Porta Munizioni – Posamine “Buffoluto”, che all’indomani dell’Armistizio dell’8 settembre fu catturata e suc- cessivamente affondata dai tedeschi; il suo equipaggio fu condotto in prigionia. Il Vergara fu quindi deportato in un lager, in Germania; fino al termine della Guerra. Particolarmente toccanti, i ricordi, riportati dai nipoti Vincenzo e Francesco Benvenuto, Giusy Vergara, che il Vergara riferiva riguardo al periodo della durissima detenzione nel campo nazista. Il Vergara, sopravvisse miracolosamente all’inferno del campo di prigionia e tornò a Diamante dove, tra le altre cose, come riferiscono icongiunti: “fece il commerciante ambulante con la moglie Immacolata per oltre 40 anni, alzandosi alle 4 di mattina con vento o pioggia, e gestendo il negozio con il fratello Ottavio e la sorella Aurora sempre in armonia”. Vincenzo Vergara è deceduto il 22/09/2007, nella sua amata città natale, portando sempre con se il ricordo delle assurde crudeltà alle quali fu sottoposto ed alle quali dovette assistere. “Con l’Alta Onorificenza che verrà consegnata ai sui familiari da S.E. il Prefetto – ha dichiarato il Sindaco, l’Avv. Ernesto Magorno, lo Stato, rende onore al nostro compianto concittadino, che ha provato sulla sua pelle gli orrori dell’ultimo conflitto bellico. Lo fa nel giorno di maggiore valenza simbolica in tal senso, “Il Giorno della Memoria”: la data che celebra le vittime della Shoah e delle persecuzioni nazifasciste.Vittime che con le loro inumane sofferenze ci dicono che tutto quello che è accaduto allora non deve più ripetersi”. Il viaggio a Roma degli studenti dell’Istituto Comprensivo di Diamante per la “Giornata della Memoria” in visita alle Fosse Ardeatine di Giuseppe Gallelli Sabato 24 gennaio “Qui fummo trucidati vittime di un sacrificio orrendo. Dal nostro sacrificio sorga una patria migliore e duratura pace tra i popoli”. Così si legge su uno dei muri del Sacrario delle Fosse Ardeatine, il luogo dove il 24 marzo 1943 i nazisti massacrarono 335 tra civili e militari romani. Da qui è cominciata la visita romana degli studenti di Diamante per celebrare, “Il Giorno della Memoria”. L’iniziativa è sta organizzata dal Forum della Associazioni “G. Gallo”, in collaborazione con l’Amministrazione Comunale ed in piena intesa con l’Istituto Comprensivo di Diamante. Gli studenti sono stati accompagnati nel loro viaggio: dalle insegnanti Gilda Magorno, Rosetta Benvenuto, Rosalba De Marco; dall’Assessore alla Pubblica Istruzione e Cultura, Battista Maulicino e per il primo giorno dal Sindaco, l’Avv. Ernesto Magorno. Palpabile è stata la commozione dei ragazzi e dei loro accompagnatori che nella penombra del Mausoleo si sono raccolti in preghiera ed hanno reso omaggio alle 335 tombe che contengono i resti delle vittime dell’eccidio. Una 336° tomba , simbolicamente ricorda tutte le vittime del nazifascismo. Domenica 25 gennaio I ragazzi, nella prima mattinata, visitano il Palazzo del Qurinale, sede della più alta carica dello Stato: il Presidente della Repubblica. Con discrezione ed interesse la comitiva diamantese ha attraversato stanze ricche di straordinari capolavori d’arte e soprattutto dove si è fatta la storia del nostro paese. Stanze di Papi e di Re e con l’avvento dell’Italia Repubblicana luoghi teatro delle più importanti vicende politiche ed istituzionali. Dal Qurinale il viaggio prosegue nel cuore di Roma: a Trastevere si visita il Museo Ebraico di Roma e la Sinagoga. Il 27 gennaio “Giorno della memoria” scelto per commemorare le vittime della Shoa, corrisponde alla data in cui il campo di concentramento si Auschwitz fu liberato dall’esercito sovietico. Il dialogo, la conoscenza della cultura ebraica, antidoto contro ogni forma di razzismo e antisemitismo. I giovani studenti di Diamante, accompagnati dalla guida del museo hanno potuto visitare la Sinagoga Spagnola e la Sinagoga del Tempio Maggiore, la più importante di Roma, oltre che apprendere, nelle ricche sale del museo, numerose notizie sugli avvenimenti, i riti, le feste che scandiscono la religione e la cultura ebraica. Non è mancato il ricordo, in una apposita e documentata sala del museo, degli eventi drammatici che la comunità ebraica di Roma ha vissuto nel corso dell’occupazione nazista di Roma: l’ignominia delle leggi razziali, le deportazioni nei campi di concentramento, le tante vite spezzate dalla follia nazifascista. La storia, toccata con mano e con lo sguardo nei luoghi dove davvero si è fatta: arricchiti da questa intensa due giorni romana gli studenti di Diamante hanno celebrato, quest’anno, nel modo migliore il loro “Giorno della Memoria”. pag.7 Testimonianze sulle vicende della prigionia nei Lager nazisti, dei nipoti di Vincenzo Vergara: Vincenzo Benvenuto, Francesco Benvenuto , Giusy Vergara. C’era la seconda guerra mondiale, la Germania, la razza Ariana, l’olocausto. Una nave militare italiana navigava presso l’adriatico; l’equipaggio era formato da persone comuni che ricevettero la chiamata alle armi per difendere la propria nazione e tra queste c’era mio nonno: Vergara Vincenzo. Ricordo con piacere quando mi raccontava la sua storia; La sua permanenza sulla nave, era normale e non aveva grattacapi dai commilitoni ed era anche ben accetto da ufficiali e sott’ufficiali. Aveva l’incarico di barbiere e questo gli permise di conoscere e fare amicizia con tutti i componenti della flotta, ufficiali e sott’ufficiali. Tutto sembrava andare normale, quando una sera la nave venne colpita da un siluro vagante. Tutto l’equipaggio saltò in mare. Mi raccontò le sensazioni e paura di quella notte. Tutti loro erano in mare, non c’erano luna e stelle, era tutto buio. Si sentivano solo voci dei soldati e grida, quindi per farsi coraggio a vicenda si iniziarono a formare dei “gruppetti” in acqua. Lui passò l’intera notte in mare aperto con altre 6 o 7 persone. Qui mi raccontò un fatto abbastanza curioso: un suo amico, dell’equipaggio di fortuna, raccolse in acqua un pesce (morto probabilmente per l’esplosione) che era enorme, forse 2 o 3 chili e questa persona ne andava fiera. Infatti non vedeva l’ora di poterlo mangiare appena arrivati a terra ferma e mio nonno gli disse che portarlo per molto tempo lo avrebbe fatto solamente stancare. Infatti, poco dopo, sfinito lascio andare l’animale. Il giorno dopo vennero salvati da una nave tedesca e qui fatti prigionieri di guerra. Appena arrivarono in Germania, furono trasportati in campi di concentramento. Nonno, mi diceva che teoricamente loro dovevano esser trattati in modo “migliore” rispetto ad altri prigionieri perché erano di nazione alleata. Mentre, disse, che era il contrario. Venivano trattati male, decine e decine di loro in un’unica camerata con neanche una brandina a testa per dormire e questo è stato il periodo più brutto. Mi raccontò diversi fatti accaduti, conobbe molte persone ma la lingua era un problema, quasi nessuno parlava tedesco, però lui grazie alla sua perspicacia, riuscì a fare il magazziniere pur non parlando ne capendo il tedesco, perché intuì l abbinamento dei colori delle targhette dei pacchi della merce in partenza dal suo campo verso ogni città tedesca che veniva fatta in base ai colori per la destinazione della merce, e proprio per questo, rischiò molto, perchè un ufficiale un giorno vedendo questa sua velocità e destrezza pensò che lui sapesse parlare il tedesco e quindi ci potesse essere qualcosa dietro a questo fatto, e convocato dal comandante, spiego e convinse che questa sua bravura era dovuta all’ abbinamento dei colori e quindi non gli accadde nulla. Un giorno, disse che fecero fare a molti di loro una doccia calda. Nessuno poteva crederci. Molti pensavano che fossero rispediti in madre patria invece, appena usciti dalla doccia, furono costretti ad uscire semi nudi in mezzo al freddo e neve per un pò di tempo. Molti naturalmente si ammalarono, anche gravi, ma lui per fortuna non prese influenza. Il mangiare era un altro problema. La porzione della cosiddetta “sbobba” era di neanche 40 o 50 grammi quindi, il minimo indispensabile per sopravvivere. Poi un giorno, gli stessi tedeschi , avevano bisogno di un barbiere e quindi lui si propose in quanto era l’incarico che aveva precedentemente. Questo gli permise di stare in contatto con i soldati tedeschi. Mi disse che molti ufficiali lo trattavano (non solo a lui ma a tutti) male però ce n’erano due che lo presero in simpatia e di tanto in tanto gli portavano ,nella sua “bottega”, qualche razione di cibo avanzata dalla mensa tedesca. Ma mio nonno non era ingordo, era uno buono. Nascondeva dentro la tuta mimetica questa piccola razione di cibo extra e, a volte, anche qualche pacco di sigarette che questi ufficiali li passavano così che le guardie non s’accorgessero di nulla. Quando rientrava in camerata la notte, divideva con tutte le persone quel bottino che per l’epoca valeva certamente più dell’oro .Lì si che c’era cameratismo; infatti chiunque aveva qualche cosa extra, questa veniva divisa equamente. Mi raccontò che c’era una persona che partecipava alla divisione in modo passivo; costui, prendeva sempre la sua parte appena mio nonno ,o qualche altro, portava del cibo. Però, un’unica volta che questo soggetto, che era di Udine, riuscì a sgraffignare qualcosa se la tenne tutta per se, esordendo nella sua ignoranza … “ MI DISPIACE OGNUNO PER CONTO LUI ” . Naturalmente, questo espediente non andò a favore di questa persona in quanto venne allontanato da successive divisioni. Purtroppo vide morire anche alcuni suoi amici. Chi per influenza o chi, purtroppo, non era abbastanza forte per reggere il peso di quella vita e la depressione li soppresse. Di aneddoti ce ne sarebbero tanti..di alcuni ho un ricordo confuso e qualcuno non posso raccontarlo (ihih). Una volta che questo incubo passò, gli alleati liberarono i prigionieri e Il dominio Nazista stava per concludersi ma questa è la storia. Tornato in Italia e a casa, prima fece il corriere a Napoli, come tutti gli studenti di quel tempo di Diamante sanno bene, a volte partendo con urgenza e all’ improvviso pure di notte, per preghiera di familiari di taluni studenti, poi lavorò come magazziniere nella ditta edile Urciuolo nel vaglio, ed infine face il commerciante ambulante con la moglie Immacolata per oltre 40 anni alzandosi alle 4 di mattina con vento o pioggia, e gestendo il negozio con il fratello Ottavio e la sorella Aurora per oltre 40 anni, in armonia, cosa rara, come tutti sanno, e principalmente senza mai, come per i fatti di guerra, vantare nulla, nonostante i sacrifici e la durezza della vita, cosa che credo nei giovani come noi è cosa rara anzi inesistente, peccato che questo momento di pubblicità sia avvenuto, dopo la sua morte ma forse è meglio per rispettare la sua riservatezza , posso dire che milioni di persone come mio nonno hanno fatto la storia… pag. l’Olmo 8 L’Ago che vogliamo di Gaetano Bruno Cristian per sempre- La partita Ago e Friend’s day Da quando Cristian se n’è andato nella maniera tragica e impensabile che tutti ricordiamo, l’affetto, la simpatia, l’attenzione che lui sempre riversava verso chiunque incontrasse sul suo cammino, gli sono tornate indietro, come se vantasse dei crediti nei confronti di tutti di noi. Perché se è vero che Cristian era l’amico di tutti forse non tutti eravamo amici di Cristian, non tutti lo prendevamo sul serio, non tutti lo ascoltavamo quando proponeva i suoi dilemmi. Cristian era visto come un personaggio di questo villaggio e un po’ personaggio a suo modo lo era, eppure, da eroe silenzioso, una piccola formica operaia, ha lasciato un grande esempio di correttezza e di responsabilità per come viveva la vita, che rappresenta il suo vero messaggio. Che tutti o in tanti partecipiamo alle manifestazioni che si stanno susseguendo in suo ricordo, questo importa relativamente. Bisogna invece fare in modo che venga tramandato chi era l’uomo Cristian, quali erano i suo valori, come aveva deciso di vivere la sua vita, quale era il suo impegno sociale, come si impegnava senza sosta nel lavoro. A mia memoria Cristian non era un patito di calcio. E con ciò non voglio assolutamente dire che giocare una partita in suo ricordo sia sbagliato. E’ stato un pomeriggio divertente, di aggregazione, un momento goliardico come Cristian sapeva essere che ha riportato alla mente, però solo uno degli aspetti del carattere di Ago. E’ stato un peccato dover rimandare la partita più volte tanto da non permettere a molti dei suoi amici più intimi di partecipare ma alla fine si è rivelata una scelta giusta perché giorno 6 gennaio al Fratelli Oliva c’era un sole forte e caldo che ha reso agevole lo svolgimento della gara anche se non c’è stato l’afflusso di pubblico che ci si aspettava. Ma sono altri i segni che ho colto in questa vicenda e sono più marginali rispetto all’evento in sé. Ad esempio la scritta sul muro del campo “Ago Cristiano per sempre”. murales come quello che gli amici avevano dichiarato di voler realizzare in paese dove i colori e le forme avrebbero dovuto tracciare il quadro completo della figura di Cristian ma che la burocrazia ha messo in stand-by. Per fortuna in questi casi, il gesto anarchico arriva ad appagare la voglia di lasciare un segno evidente dell’affetto oltre ogni barriera fatta di carte e permessi. E così l’affetto verso Cristian, la volontà di tenere vivo il suo ricordo è nelle proposte di intitolargli una strada, una piazza, così come dalla rete internet è stato più volte proposto. Ricordare significa scrivere la storia e una partita della quale sinceramente e giustamente nessuno ricorderà risultati e marcatori (ad eccezione del rigore all’incrocio dei pali calciato dal fratello Nicola), è solo un momento evocativo. Ricordare Cristian, la sua vita e anche le circostanze della sua morte, significa prenderlo a modello perché ciò che è successo a lui non accada più a nessuno. Ben vengano le partite di calcio, le serate di musica in suo onore, ma credo sia giusto e doveroso fare qualcosa in più, qualcosa che resista allo scorrere del tempo, qualcosa che oltre a ricordare il suo nome e la sua persona sia da deterrente perché il destino amaro di Cristian non sia il destino di altri ragazzi. Se ne parlava il mese scorso durante la conferenza in memoria di un altro giovane scomparso in tragiche circostanze: Giorgio Gallo. Nel suo nome è stato intitolato il forum delle associazioni che purtroppo, dopo più di un anno, resta un contenitore vuoto che si fregia nobilmente del nome di un altro eroe del nostro tempo, ma che di fatto non gli rende merito. Anche su questo c’è da riflettere. E se mi è concesso, proprio perché la nostra comunità deve essere unita e viaggiare, attraverso il dialogo verso una crescita costante e continua, dalle pagine del giornale cittadino lancio la proposta al sindaco, all’assessore alla pubblica istruzione e a tutta la giunta: istituire una borsa di studio in ricordo di Cristian e Giorgio per agevolare il prosieguo degli studi a ragazzi che dimostrano di avere le capacità ma non dispongono dei mezzi economici. Evitare spese evitabili e destinare 10-20 mila euro all’anno per due o quattro ragazzi che vogliono proseguire gli studi post-diploma ma non ne hanno le possibilità. Così eviteremo che altri ragazzi come Cristian debbano sottostare alle regole del lavoro più o meno nero e che altri ragazzi come Giorgio debbano invece inseguire sogni lontani. Sono certo che anche Cristian e Giorgio sarebbero d’accordo. CHI CI AMMINISTRA ERNESTO MAGORNO- sindaco Sollazzo Gaetano: vicesindaco -Igiene e sanitàurbanistica Benvenuto Pierluigi: Lavori pubblici, Viabilità, Traffico, Progetto Strategico "Golfo Amico". Maiolino Franco: Turismo e Spettacolo. Maulicino Battista : Pubblica Istruzione, Cultura, Politiche sociali, Politiche Territoriali. Trifilio Michele: Contabile finanziaria, Contenzioso. Suriano Francesco: Polizia Municipale, Personale, Relazioni con Pubblico. Angelo Sticozzi : Presidente del Consiglio CONSIGLIERI CON DELEGA: Pino Perrone: Ambiente, Porto, Agric.,caccia e pesca Mariano Casella:Pol.giovanili, Sport, politiche lavoro Bernardo Riente: Demanio Giuseppe Casella:Politica delle zone rurali STAFF DEL SINDACO: Avv. Adolfo Santoro ( capo staff), dott.Giuseppe Gallelli, prof.Luigi Fabiani; Lorella Vidiri. LE OPPOSIZIONI: RISVEGLIO: Fabio Cavalcanti, Francesco Liserre INSIEME PER RINASCERE: Paolo De Luna, Giuseppe Savarese PAESE AMICO: Giuseppe Pascale. n.78- Febbraio 2009 di Giovanni Amoroso n. 78 - anno 8 Febbraio 2009 Direttore Editoriale: Ernesto Magorno Direttore Responsabile: Francesco Cirillo l’Olmo “ Nella piazza di Diamante c’era un olmo, sede delle riunioni pubbliche e popolari... era il centro della cittadinanza, di socievole comunanza... con la sua benefica, spaziosa ombra e frescura era occasione propizia ed amichevole di concordia, fraternità, eguaglianza ed affetto cittadino” . Leopoldo Pagano 1860 M E N S I L E D I I N F O R M A Z I O N E E C U L T U R A D E L L A R I V I E R A D E I C E D R I A C U R A D E L L ’ A M M I N I S T R A Z I O N E C O M U N A L E D I D I A M A N T E E C I R E L L A Pasqua Il 6 gennaio, giorno dell’Epifania, il sole è tornato a far capolino fra le nuvole, la pioggia ha dato una tregua che ha consentito la praticabilità del campo, che seppure un po’ allentato presentava solo una pozzanghera nella metà campo di sinistra. Alle 14:45 tutto era pronto per ricordare nel migliore dei modi il giovane Cristian Marra scomparso la sera di un tragico venerdì dello scorso mese di maggio, sono passati già poco meno di nove mesi. Il ricordo è ancora vivo per tutti, in particolare per i suoi familiari, in primis la madre Alfreda, presente sugli spalti, in campo, invece, i fratelli Nicola e Franco. Presente anche una rappresentanza del Consiglio Comunale con in testa il Sindaco, Ernesto Magorno, poi gli assessori Maiolino e Maulicino ed i Consiglieri Casella (in campo), Cavalcanti e Liserre. Il maltempo, causa dei rinvii, ha purtroppo impedito ad alcuni amici di Cristian, residenti fuori Diamante per studio o per lavoro, di prendere parte al memorial che aspettavano da tempo e che come altre iniziative pre- cedentemente organizzate volevano contribuire a realizzare. Hanno risposto in tanti all’appello, fuori e dentro il campo. L’incasso della gara (€ 669,00) è stato devoluto all’Associazione Italiana per la ricerca sul Cancro, come testimonia la ricevuta del bollettino postale. Nella foto grande tutti i partecipanti alla gara riuniti a centrocampo, con la maglia azzurra, la squadra selezionata da Nicola Marra, con quella bianca, invece, quella composta da Aldo Bianco. Forse per la prima volta nella storia del calcio adamantino ha prevalso il fair-play, in campo e sugli spalti, rendendo inoperosi i volontari della Misericordia Gino e Pino comunque presenti con l’ambulanza della Confraternita, al fine di prestare un eventuale pronto intervento sanitario. Prima della gara Antonio Cauteruccio ha annunciato le formazioni, molto lunghe perché si è voluto dare a tutti la possibilità di giocare, sulle note della colonna sonora de “Il Gladiatore” di Hans Zimmer, diffuse mediante l’impianto audio fornito dalla Ditta “Il palcoscenico” di Belvedere Marittimo. Dopo una partenza a razzo dei ragazzi messi in campo da Nicola Marra, tra l’altro autore di una marcatura su calcio di rigore, è stata la compagine di Aldo Bianco a trovare gli spunti per agguantare il pareggio che ha consentito, al triplice fischio dell’inossidabile “giacchetta nera”, Angelo Perrone, storico dirigente della locale squadra di calcio, di decidere il vincitore ai calci di rigore. L’alternanza di marcature e parate dei portieri, esauriti i rigoristi ha consegnato il risultato di parità anche dopo i calci di rigore e allora ci si è guardati in faccia e, di comune accordo, i protagonisti della gara amichevole hanno detto: abbiamo vinto tutto, grazie ad Ago che ci ha riuniti qui nel suo nome. Ed ora arrivederci al nuovo appuntamento che dovrebbe svolgersi in coincidenza con l’anniversario, si sta già allestendo un’intera giornata di manifestazioni (che potrebbe diventare un week-end) di manifestazioni, nei prossimi mesi sarà risolto il “Dilemma”. L’ultima di processione Emilio Il del La processione del Venerdì Santo di quest’an- no, mancherà di uno dei suoi “protagonisti storici”: Emilio Esposito. Emilio, infatti, era uno dei volontari che durante la tradizionale processione diamantese, portava sulle spalle una croce di legno, insieme ad altri due volontari, Gigino e Alfonsino vestiti con un camice bianco, portando anche una corona di spine sul capo. Da anni continuava quella tradizione che è anche una sorta di penitenza. Franco Errico, Giuseppe Gallelli , Lili Genovese , Gilda Magorno , Mariella Perrone, M.Michela Sollazzo Tutte le collaborazioni sono gratuite. L’OLMO I cittadini possono scrivere e le lettere verranno pubblicate solo se firmate. Scrivere a : Redazione dell’Olmo c/o Comune di Diamante e.mail:[email protected] Stampa: - Tipografia Lapico tel. 0985 42154 Santa Maria del Cedro L’impaginazione grafica è di Francesco Cirillo L’Olmo viene distribuito gratuitamente nelle edicole, nei Bar e agli sportelli degli Uffici Comunali. Testi e foto inviate non vengono restituite. Questo numero è stato chiuso in tipografia il 6 febbraio 2009 1°Numero Agosto 2002 - Anno 8- n°78 Autorizzazione n°94 del 22-02-2002 Tribunale di Paola NUMERI UTILI Caserma dei Carabinieri tel. 0985 81117 Capitaneria di Porto tel. 0985 876075 Guardia Medica tel. 0985 81000 Poste Italiane Ufficio Diamante tel. 0985 81070 Poste Italiane Ufficio Cirella tel.0985 86064 Poliambulatorio ASL 1 Diamante tel. 0985 876722 Vigili Urbani Diamante tel. 0985 81035 Consultorio Familiare Diamante tel. 0985 876389 SERT - Servizio Tossicodipendenze tel. 0985 91449 OSPEDALE PRAIA A MARE tel. 0985 7041 OSPEDALE CETRARO tel. 0982 977216 Commissione Invalidi Civili tel. 0985 81030 AIAS Diamante tel.0985 81638 Centro Fisiokinesi Cirella tel. 0985 86043 MISERICORDIA - sez. Diamante tel.0985 877857-3284261073 Ass.Culturale Cerillae tel. 0985 86361 Accademia Italiana del Peperoncino tel. 0985 81130 TELEDIAMANTE CANALE 21-65 tel.0985 876078 ACI DIAMANTE te.0985 81385 del Sono particolarmente felice di dare il benvenuto, a tutti coloro che navigano in rete, sul nuovo portale del Comune di Diamante. Questo strumento ci permetterà di essere ancor più vicini ai cittadini, consentendo loro di interagire con l’Amministrazione Comunale e nel contempo di avere, in tempo reale, tutte le informazioni utili per accedere ai servizi comunali e per conoscere l’attività amministrativa ed istituzionale dell’Ente. Il portale, inoltre, rappresenterà una straordinaria finestra virtuale per tutti i non residenti che vorranno conoscere Diamante e Cirella e le loro rinomate bellezze naturali ed artistiche, oltre che essere informati sugli spettacoli e gli eventi cul- turali che verranno programmati nel nostro Comune. Con questo nuovo strumento, al servizio di tutti, proseguiamo coerentemente nell’attività di informazione e comunicazione ai cittadini che ha contraddistinto sin dall’inizio l’operato di questa Amministrazione Comunale; ispirata ai necessari criteri di chiarezza, tempestività, trasparenza. Nel ringraziare i ragazzi di “Officina Creativa”, che si sono occupati della realizzazione del portale, i componenti dello staff, il personale del Comune, e tutti coloro che lavorando in sinergia contribuiranno ad arricchire questo sito di nuovi servizi per i cittadini, voglio augurare sinceramente a tutti coloro che lo visiteranno: Buona Navigazione ! Il sindaco Ernesto Magorno A proposito delle cartelle ICI Una precisazione dell’Amministrazione Comunale se n’è andato lasciando però un ricordo indele- Visti gli avvisi di accertamento I.C.I., annualità 2003, pervenuti in questi gior- Emilio nel suo personale cammino di devozione. L’invio dei suddetti atti rientra nel più vasto progetto di aggiornamento di una bile nei fedeli, e non solo, che hanno seguito Giovanni Amoroso , Luigi Calafiori, Ciro R. Cosenza , portale Comune di Diamante. Un altro piccolo pezzo di storia di Diamante che Comune di Diamante Centralino 0985 81398-81642-877512-877508 Stanza Sindaco - 0985 81289 - FAX : 0985 81021 Redazione L’OLMO - via P. Mancini- 87023 Diamante del Magorno, agli utenti portare la sua croce, il nipote Pierantony. Hanno collaborato a questo numero: benvenuto Sindaco, l Ernesto Negli ultimi anni, poi, dal 2004, ad aiutarlo nel foto di Peppino Praino www.comune-diamante.it Attivo il portale del Comune di Diamante al servizio dei cittadini 2004 Vogliamo ricordare Emilio in questa foto scattata proprio nel 2004, nella sua ultima processione,in quanto la malattia che lo colpì non gli permise più di parteciparvi. Mariella Perrone Il 14 Febbraio il cabaret di TOTONNO CHIAPPETTA A DIAMANTE ni, l’Amministrazione Comunale precisa quanto segue: banca dati integrata per l’I.C.I. ed altri tributi locali. Ciò in quanto gli strumenti informatici attuali risultano obsoleti e, soprattutto, non aggiornati correttamente nell’ultimo quinquennio. A tale scopo, tramite regolare gara d’appalto, è stato affidato incarico alla Società “Eurogest SPA”per accertare la posizione dei singoli contribuenti anche mediante la collaborazione dei medesimi. Gli avvisi a tutto oggi emessi possono contenere anomalie e/o dati inesatti; circostanza da considerare fisiologica per questo tipo di operazioni (analoga situazione si è verificata in tutti i comuni viciniori e sta interessando attualmente anche il Comune di Roma). Onde rettificare le eventuali imprecisioni contenute negli atti in parola, si invitano i contribuenti a recarsi presso la sede della “Eurogest SPA”, ubicata al piano terra della Casa Comunale, presso l’Ufficio Tributi, ove potranno esse- re apportate tutte le modifiche necessarie, senza necessità di rivolgersi a terzi. SAN VALENTINO 2009 LA TAVERNA DEL PESCATORE SERATA DI CABARET CON TOTONNO CHIAPPETTA MENU LIBEROINFO E PRENOTAZIONI 098581482 Si precisa che l’obbiettivo dell’Ente in questa fase non è quello di fare cassa ma, principalmente, di acquisire finalmente un archivio completo del patrimo- nio immobiliare comunale, anche al fine di garantire una maggiore equità fiscale. Si sottolinea altresì che, fino ad ultimazione delle operazioni di verifica ed eventuali rettifiche, l’Ente non procederà ad alcuna procedura coattiva. L’AMMINISTRAZIONE COMUNALE La Storia fatta di piccole storie La medaglia al valore alla memoria di Vincenzo Vergara. di Franco Maiolino Il 27 Gennaio, Giornata della Memoria, nell'ambito delle celebrazioni tenutesi in tutta Italia per ricordare la Shoah, ho ufficialmente rappresentato il Comune di Diamante, partecipando alla cerimonia organizzata dalla Prefettura di Cosenza e dalla Fondazione "Ferramonti", in cui sotto l'alto patrocinio della Presidenza della Repubblica sono stati ricordati gli internati militari e civili che durante la seconda guerra mondiale furono costretti al lavoro coatto o reclusi nei campi di prigionia in Germania. La manifestazione infatti, prevedeva oltre alla commovente testimonianza di una ex internata ebrea nel campo di Tarsia e alla presentazione del libro di Mario Rende "Ferramonti di Tarsia" Mursia Edizioni, anche la consegna di una medaglia al valore ad alcuni sopravissuti ai campi di lavoro ( o ai loro familiari ) residenti in Provincia di Cosenza. L'importante riconoscimento, in questa prima edizione, è stato conferito a Vincenzo Vergara, purtroppo scomparso poco più di un anno fa. A ritirare il prestigioso riconoscimento il nipote Vincenzo Benvenuto e, allegata alla documentazione conservata dalla Prefettura e probabilmente oggetto di una prossima pubblicazione, la testimonianza di quella esperienza, raccolta da Vincenzo, Francesco e Giusy, i nipoti, che hanno voluto ricordare oltre al profilo di cittadino esemplare, instancabile lavoratore e nonno affettuoso, anche il profilo del poco più che ventenne marinaio della regia posamine " Buffoluto" (nella foto in alto) che all'indomani dell' 8 settembre dal porto di Taranto fu tradotto in Germania dove rimase in un campo di lavoro fino alla fine della guerra. E' stata una cerimonia emozionante e di grande spessore sotto il profilo storico e culturale perché con questa importante iniziativa promossa dalla Prefettura di Cosenza, si aggiunge un altro contributo alla celebrazione della Giornata della Memoria che evidenzia come la grande storia sia fatta anche di microstorie di uomini, di soldati,di persone che abbiamo conosciuto e che gli eventi e le tragedie che hanno attraversato quel particolare periodo storico non sono cose tanto lontane da noi, e questo è un motivo in più per non dimenticare. L'iniziativa della Prefettura avrà seguito perché si intende fare la ricognizione degli ex internati in Germania durante l'ultimo conflitto e con l'occasione informo gli interessati che rivolgendosi all' Ufficio dei Servizi Sociali del Comune è possibile conoscere le modalità per fare istanza per tale riconoscimento. L'invito è rivolto a quella decina di concittadini che si trovarono a vivere quella terribile esperienza, a cominciare da mio padre, Vincenzo, classe 1921, tradotto da Creta in Germania ed internato in un campo di lavoro in una cittadina del distretto minerario di Essen. Altre piccole storie che spero Ciro Cosenza si preoccuperà di raccogliere per consegnarle alla memoria collettiva della nostra città.