Miti, credenze, pregiudizi e... un po` di storia

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Miti, credenze, pregiudizi e... un po` di storia
10
S
in alute
i gemelli
DOSSIER
Miti, credenze, pregiudizi e...
un po’ di storia
Fin dalle epoche più remote i gemelli hanno suscitato l’interesse della scienza e impressionato la fantasia
dell’uomo comune; nelle popolazioni primitive non è raro che fossero addirittura oggetto di crudeli superstizioni.
Ma anche ai nostri giorni i gemelli sono visti come un fenomeno insolito, un simpatico “capriccio” della natura,
e questo modo di considerarli mantiene in vita credenze popolari che possono dar luogo ad atteggiamenti
sbagliati nei loro confronti.
info
➔ PER SAPERNE DI PIU’
La Fondazione Asm per
la salute dell’infanzia ha
istituito il Filo Rosso, un
servizio telefonico per le
mamme in attesa.
Chiamando il numero
02-8910207 il giovedì pomeriggio o tutti gli altri
giorni al mattino si può
richiedere l’invio di opuscoli informativi sui gemelli e si possono avere
suggerimenti e consigli
dagli Specialisti sia per
quanto riguarda la gravidanza che il parto.
Ci credereste che...
✔ La popolazione africana dei Chagga riteneva necessario sopprimere uno dei gemelli, nella convinzione che se fossero sopravvissuti entrambi uno di loro avrebbe ucciso i genitori.
✔ Presso una tribù di indiani abitanti sulla costa del Pacifico i
genitori dei gemelli venivano cacciati dal villaggio e costretti a
vivere isolati nella foresta fino a quando uno dei due gemelli
non fosse morto.
✔ La tribù ugandese dei Baganda considerava la nascita dei gemelli come un auspicio favorevolissimo per la crescita dei banani, che fornivano loro il principale alimento quotidiano. I
genitori dei gemelli propiziavano questa crescita danzando nei
frutteti dei loro amici.
✔ In Alaska esisteva una tribù presso la quale la nascita dei gemelli era considerata un fenomeno nefasto. Per questo motivo,
il padre doveva ripudiare la compagna e i bimbi venivano subito uccisi.
Non è vero che...
✔ Ogni coppia gemellare è composta da un gemello “buono” e
da uno “cattivo”. Si tratta di una credenza che deriva da miti
antichissimi: Giacobbe ed Esaù ne sono l’esempio forse più conosciuto. Questo stereotipo, che danneggia la libera espressione dell’individualità, viene alimentato (a volte dagli stessi genitori) se si “etichettano” i bambini in base alle normali differenze di temperamento e di carattere.
✔ I gemelli devono sempre dividersi tutto. In realtà, prima di iniziare a condividere gli oggetti è necessario che i gemelli, come
tutti gli altri bambini, acquisiscano il concetto di proprietà. Se
si pretende che siano disposti a scambiarsi vestiti e giocattoli
troppo presto si alimenta in loro un dannoso bisogno di competizione.
✔ I gemelli non hanno bisogno di molte attenzioni, perché si fanno compagnia tra di loro. Anche se il fatto di essere sempre insieme e molto affiatati risparmia ai gemelli il senso di solitudine, è molto importante che i genitori prendano parte ai loro
giochi per trasmettere regole di comportamento, facilitare l’elaborazione e l’espressione delle emozioni, incanalare positivamente l’eventuale aggressività. Inoltre, se i genitori dedicano
del tempo all’interazione con uno solo dei due bimbi a turno,
risulterà più facile per loro percepirsi come individui singoli e
sviluppare correttamente la propria personalità.
Lo sapevate che...
✔ Oltre alla familiarità, anche le seguenti circostanze favoriscono, per motivi che ancora non conosciamo, le nascite gemellari:
● vivere in un Paese a clima freddo
● concepire in primavera (l’80% dei gemelli nasce a novembre,
dicembre e gennaio)
● alimentazione materna prevalentemente o totalmente vegetariana
● gruppo sanguigno AB della madre
● età della madre compresa fra i 35 e i 40 anni.
✔ Le prime ricerche scientifiche sui gemelli risalgono al 1875,
quando sir Francis Galton, cugino di Charles Darwin, pubblicò
le sue osservazioni di coppie di gemelli, nel tentativo di spiegare le influenze dei fattori ereditari e di quelli ambientali sullo sviluppo individuale.
✔ Nella prima metà del ‘900 molti illustri genetisti russi furono
deportati in Siberia a causa dei loro studi sui gemelli. Le autorità sovietiche ritenevano infatti che questi studi mettessero in
discussione il principio marxista secondo il quale tutti gli individui hanno uguali capacità e le differenze sono imputabili
soltanto all’influenza dell’ambiente.
✔ Alcune ricerche hanno evidenziato che le coppie di gemelli
monozigoti allevati separatamente, in famiglie diverse, si assomigliano dal punto di vista del carattere e del temperamento
più delle coppie allevate nella stessa famiglia.
Questo fenomeno, confermato da uno studio condotto su ben
100 coppie di gemelli cresciuti in ambienti diversi, viene definito “paradosso gemellare”.
✔ Il primato mondiale della gemellarità appartiene alla tribù nigeriana degli Yoruba, dove i gemelli rappresentano quasi il
10% delle nascite.
Sembra che il fenomeno dipenda dalle abitudini alimentari di
questa popolazione, che si nutre prevalentemente di un vegetale ricco di estrogeni e, quindi, capace di stimolare l’ovulazione.
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