N. 6 del 13-02-2017
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N. 6 del 13-02-2017
Visita il sito www.legacoop.coop Anno III - n. 6 del 13 febbraio 2017 Primo piano “Con l’Alleanza rendete più forte il tessuto sociale del Paese” Lo ha detto il presidente della Camera Laura Boldrini incontrando i rappresentanti dell’associazione a pagina 2-3 Legacoop Territori È aperto un bando per cinque borse di studio per la partecipazione... Coopfond Aperto il bando per Costituito il coordinamento del la Dream Academy di Città della Scienza Friuli Venezia Giulia Si è svolta, a Udine, nella sede di Finreco, l’assemblea costitutiva del coordinamento dell’Alleanza delle cooperative italiane del Friuli Venezia Giulia. L’assemblea, composta dai presidenti regionali delle tre Centrali Cooperative (Agci Fvg, Confcooperative Fvg e Legacoop Fvg) e da 45 rappresentanti di cooperative associate, 15 per ciascuna associazione, ha nominato in qualità di presidente, Enzo Gasparutti– ... Nota della redazione Questo numero è stato chiuso il 9 febbraio 2017 alle ore 17.30 Settori Legacoop Servizi “WE OWN IT!” campagna per imprenditorialità giovanile È partita la campagna “WE OWN IT. The future of work is ours!” promossa... Segreteria di Redazione: Anna Colomberotto Tel. 06-844.39.372 Fax 06-844.39.402 Toscana Legacoop aderisce a Terre di Pisa Imprese Coop Alleanza 3.0 Sbarca in Calabria con il Gruppo Az Sondaggio Legacoop Toscana ha firmato il 7 febbraio 2017 il protocollo di intesa relativo alla costituzione di un nuovo prodotto turistico, il brand Terre di Pisa che, declinabile in tutte le diverse tipicità (vino, tartufi, ecc.) identifica le peculiarità agroalimentari, artistiche, storiche, naturali e l’offerta turistica d’eccellenza dell’entroterra pisano. Scopo del protocollo, che vede tra gli attori principali la Camera di Commercio di Pisa, oltre... Un accordo di master franchising tra Coop Alleanza 3.0 e il Gruppo Az: ecco la strada con cui la più grande cooperativa di consumo italiana sbarca in Calabria. Un’intesa, quella tra Coop e la catena della Gdo calabrese (un gruppo da 300 milioni di euro di fatturato) che coinvolge i 34 punti vendita di Az dislocati in tutte le cinque province della Calabria. Nelle prossime settimane, in virtù dell’accordo... Si alzano, nei vari angoli del pianeta, i toni politici e divisori, rullano i tamburi di roboanti affermazioni, cresce la voglia di barriere e muri, di chiusure in mitizzate enclave nazionali. Nella società italiana il quadro non è molto differente. Nelle sue viscere molte cose stanno cambiando. Subito dopo la vittoria di Trump a novembre, il 26% degli italiani affermava di essere contento del suo successo.... Organo ufficiale della Lega Nazionale delle Cooperative e Mutue Settimanale di notizie a cura dell’Ufficio Stampa di Legacoop Direttore Responsabile: Dora Iacobelli leggi Osservatorio SWG La fine del politically correct? Registrazione del Tribunale di Roma n. 109 del 22 giugno 2015 Primo piano 2 “Con l’Alleanza rendete più forte il tessuto sociale del Paese” Lo ha detto il presidente della Camera Laura Boldrini incontrando i rappresentanti dell’associazione per il 130° della cooperazione in Italia “La cooperazione è una realtà che i padri e le madri costituenti hanno voluto inserire nella nostra Carta fondamentale e che da sempre fa parte della nostra economia. Voi qui celebrate 130 anni di storia, ma lo fate gettando un ponte sul futuro, trasformando tre grandi associazioni in un’unica alleanza”. Così il presidente della Camera Laura Boldrini ha aperto il proprio intervento durante l’incontro con i rappresentanti dell’Alleanza delle Cooperative Italiane all’Auditorium dell’Ara Pacis. “L’obiettivo che vi ponete – ha proseguito l’onorevole Boldrini – è superare le difficoltà che oggi esistono nel rappresentare i cittadini. Su questo voglio dire una parola chiara: ritengo fortemente che senza corpi intermedi non si tiene unito il nostro Paese, non c’è dia- Primo piano ACI logo sociale e non si riescono a realizzare neanche le riforme. Per questo credo che con l’Alleanza voi date maggior forza alle cooperative, ma rendete più forte anche il tessuto sociale del nostro Paese e per questo vi ringrazio”. “Per uscire davvero dalla crisi dobbiamo cambiare politiche sia a livello nazionale sia europeo, servono investimenti pubblici che facciano da volano a quelli privati – ha proseguito il Presidente della Camera – Servono in particolare politiche specifiche per rilanciare l’occupazione femminile, indispensabile per uscire dalla crisi”. L’onorevole Boldrini ha parlato anche delle difficoltà generate dai comportamenti illeciti di qualcuno: “A tutto questo avete reagito con forza. Penso in par- Legacoop Settori ticolare alle 100mila firme per il contrasto alle false cooperative che avete consegnato in Parlamento. Vuole dire che state facendo sul serio contro le generalizzazioni”. “130 anni fa eravamo insieme – ha detto Mauro Lusetti, copresidente dell’Alleanza nel suo intervento - vogliamo festeggiare ricomponendo quello che negli ultimi 70 anni è rimasto diviso. Siamo nati per unire, per dare senso e dignità al lavoro per questo siamo ancora qui dopo nascita e tramonto stati e ideologie. Noi siamo ancora qui con i nostri principi. Se abbiamo retto è stato perché in quei valori cooperativi si trovano elementi fondamentali per fare impresa nei momenti difficili, al centro i valori delle persone. C’è bisogno dei principi cooperativi per- Territori Imprese Sondaggio Primo piano 3 ché i bisogni delle persone siano al centro delle scelte e dell’evoluzione della società”. Un concetto ripreso anche dal presidente dell’Alleanza Maurizio Gardini: “La storia della cooperazione italiana si sposa con la storia del paese. Promuovere le potenzialità di un territorio, senza delocalizzare, garantire un pluralismo imprenditoriale con pari opportunità per donne e giovani, è la funzione sociale, prima che economica, svolta dalla cooperazione. Ruolo che le viene riconosciuto dall’Art 45 della Costituzione. C’è bisogno di più cooperazione non solo in Italia, ma anche e soprattutto in Europa: il pensiero europeo di impresa a taglia unica non funziona. Dire no al pluralismo d’impresa significa dire no a un mercato più umano, più a misura di territorio e di persona”. IL PUNTO L’occupazione cresce insieme all’impegno per la legalità Oggi la cooperazione rappresenta l’8% del PIL e le sue imprese danno lavoro 1.350.000 persone occupate. Non guardiamo a quanto è stato fatto si legge nella nota – ma a quanto ci resta da fare. Rispondere alle esigenze nuove e complesse che arrivano dalle comunità in termini di welfare e di servizi, continuare a produrre lavoro, perché la disoccupazione e la produttività sono il vero deficit strutturale del Paese. Tra il 2008 e il 2015 – conclude la nota – la cooperazione italiana ha prodotto il +6,1% di lavoro mentre il sistema Italia ha perso l’1,7%. Non è un punto di arrivo, ma un punto di partenza. Primo piano ACI Legacoop L’Alleanza delle Cooperative italiane rappresenta, in termini economici oltre il 93% del movimento cooperativo italiano e in termini occupazionali quasi l’85%. Le cooperative hanno a costituito un bacino prezioso di nuove opportunità di lavoro. Si stima che dal 2008 al 2015 il peso occupazionale delle cooperative italiane sia aumentato del +6,1%. Negli stessi anni il Sistema Italia ha fatto registrare una diminuzione di occupati pari al -1,7% (22 milioni 541 mila occupati a fine 2015, rispetto a 22 milioni 923 mila a fine 2008). La cooperazione oltre che promuovere l’autoimprenditorialità e l’autorganizzazione dei cittadini in cooperative di comunità per rispondere alle esigenze del territorio favorisce l’acquisizione di imprese in default da parte degli stessi lavoratori che si trasformano da operai a imprenditori di se stessi. È la storia dei tanti workers buyout nati negli anni della crisi. Così come crea occupazione anche attraverso la promozione del programma “Garanzia Giovani”, il Servizio Civile e le Start Up cooperative. L’impegno per la legalità è uno dei grandi temi sui quali è concentrata l’Alleanza delle Cooperative. Contrasta la concorrenza sleale da parte di imprese costituite ad hoc e le cooperative spurie. Sostiene “L’Associazione Libera” promuovendo la nascita di cooperative di giovani che rimettono nel circuito della legalità beni sequestrati alla criminalità. Sul contrasto delle false cooperative l’Alleanza delle Cooperative italiane ha promosso una legge di iniziativa parlamentare sostenuta con oltre 100.000 firme e oggi il testo è all’esame del Senato. Settori Territori Imprese Sondaggio 4 >> Alleanza Cooperative Italiane >> Alleanza Cooperative Italiane ALLEANZA COOPERATIVE ITALIANE Costituito il coordinamento del Friuli Venezia Giulia Si è svolta, a Udine, nella sede di Finreco, l’assemblea costitutiva del coordinamento dell’Alleanza delle cooperative italiane del Friuli Venezia Giulia. L’assemblea, composta dai presidenti regionali delle tre Centrali Cooperative (Agci Fvg, Confcooperative Fvg e Legacoop Fvg) e da 45 rappresentanti di cooperative associate, 15 per ciascuna associazione, ha nominato in qualità di presidente, Enzo Gasparutti– attuale presidente di Legacoop Fvg – con i due co-presidenti nelle persone di Adino Cisilino e Giuseppe Graffi Brunoro. Il vertice resterà in carica un anno e, a rotazione, il ruolo di presidente verrà ricoperto a turno dai presidenti delle altre due Centrali cooperative. L’ufficio di presidenza è invece composto da nove membri Giuseppe Graffi Brunoro, Flavio Sialino, Mauro Perissini, Enzo Gasparutti, Roberto Sesso, Gian Luigi Bettoli, Adino Cisilino, Emanuele Cruder, Andrea Carlini mentre il Comitato esecutivo del coordinamento dell’Alleanza è formato da 18 componenti. “Oggi è un giorno importante – ha indicato il neo eletto presidente Gasparutti – rappresenta la manifestazione concreta della volontà di proseguire a lavorare per rafforzare il dialogo, per condividere progetti e interventi per lo sviluppo del territorio sostenendo un cammino comune quello dell’Alleanza fra le tre Centrali che nasce per dare maggiore incisività alla rappresentanza della cooperazione. L’assemblea odierna che ha costituito il coordinamento, nell’ambito e in attuazione del coordinamento nazionale, è un passo avanti importantissimo per dare più forza al sistema cooperativo a livello nazionale, internazionale e anche in regione”. L’Aci è un esempio senza precedenti nella storia del movimento cooperativo italiano “strumento fondamentale – ha proseguito Gasparutti – per un confronto sui problemi identitari e associativi, cercando un linguaggio comune e puntando su ciò che unisce”. Proprio l’unità è la direzione intrapresa con impegno, condivisione e determinazione, dall’assemblea odierna che ha costituito il coordinamento dell’Aci Fvg per essere interPrimo piano ACI Legacoop Settori locutore della politica, sul solco già tracciato dall’Aci nazionale, mettendo sempre al centro i temi che stanno a cuore agli associati. “Nel dibattito che si è sviluppato negli ultimi due anni,Agci Fvg, Confcooperative Fvg e Legacoop Fvg – ha spiegato Gasparutti - hanno concordato di coordinare la loro azione nei confronti delle amministrazioni pubbliche e delle parti sociali, elaborando posizioni e proposte unitarie finalizzate all’esercizio della rappresentanza, dell’assistenza e del sostegno alle cooperative associate. L’esperienza di questi anni dimostra come l’Alleanza sia strategica in quanto in grado di meglio rappresentare i bisogni e le esigenze del “movimento cooperativo”. “La società è in costante movimento – ha aggiunto Gasparutti – e il cambiamento è, ormai da anni, il leitmotiv che la caratterizza; in questo conteso, in cui cambiano gli assetti istituzionali, pensiamo ad esempio alla soppressione delle Province in regione, in cui emergono nuove sfide per rimanere sul mercato o trovare nuovi spazi e dove si avvertono profondi mutamenti socio-economici, è necessario rivedere anche il modo di interloquire con le istituzioni e di rappresentare il territorio e le categorie sociali ed economiche che in esso vivono e lavorano. In queste trasformazioni noi, uniti, rinnovando in primis le nostre organizzazioni interne, vogliamo essere protagonisti della rinascita di questo Paese affrontando i problemi, proponendo soluzioni, combattendo l’illegalità. Con l’Alleanza le cooperative italiane potranno meglio contribuire a dare impulso alla creazione di nuova imprenditorialità e di nuova occupazione nel nostro Paese”. L’Associazione di rappresentanza che vede unite Agci Fvg, Confcooperative Fvg e Legacoop Fvg, conta in regione complessivamente 377.777 soci, 33.971 occupati, 887 associate e registra un valore della produzione di euro 2.300.688.085. Fonte Territori Imprese Sondaggio 5 ALLEANZA COOPERATIVE ITALIANE “Voucher strumento valido se monitorato” lavoratori. L’auspicio è che la legge di iniziativa popolare contro le false cooperative, da noi proposta e ora in discussione al Senato – chiude la nota – possa essere approvata rapidamente». Audizione parlamentare per i workers buyout «Denunciamo da anni l’azione delle false cooperative che usano le forme di lavoro più variegate per fare dumping sul mercato. Sui voucher ha ragione Boeri». Lo dice Maurizio Gardini, presidente dell’Alleanza Cooperative Italiane (anche a nome dei copresidenti Mauro Lusetti e Rosario Altieri), in merito alle dichiarazioni del presidente dell’Inps Boeri nel corso di un’audizione alla Camera dei Deputati. «I voucher sono uno strumento corretto, se controllato, tracciato e utilizzato in dosi giuste. È stato concepito per essere dedicato, prevalentemente, ai lavori occasionali a uso delle famiglie e per far emergere il nero, ma se viene utilizzato, in modo incontrollato, dalle imprese diventa nocivo per il mercato e per i Primo piano ACI È necessario uniformare la legislazione in materia di workers buyout e renderla chiara, trasparente e accessibile. Lo ha spiegato Aldo Soldi, direttore generale di Coopfond, ascoltato in rappresentanza dell’Alleanza delle cooperative italiane, assieme a Roberto Cutrona di Confcooperative, dalla commissione Attività produttive di Montecitorio sulle risoluzioni di Tiziana Ciprini (M5S) e Antonella Incerti (Pd) sulle quali il direttore ha espresso “apprezzamento”. Ben venga “l’istituzione di un tavolo di confronto”, come previsto dalle risoluzioni, per rafforzare lo strumento dei workers buyout, che possono costituire – secondo Soldi – una risposta, oltre che alla crisi, al passaggio generazionale delle aziende. Se nel primo caso “vanno snellite le procedure per ottenere l’indennità di disoccupazione che i lavoratori usano per l’acquisizione del ca- Legacoop Settori pitale”, accorciando i tempi dell’INPS che attualmente risultano “troppo lunghi”, nel secondo decisivo sarà poter attivare uno strumento come la decontribuzione. I provvedimenti in esame dovrebbero inoltre sostenere la possibilità effettiva dei lavoratori di contribuire finanziariamente, assumendo responsabilità di soci, anche attraverso strumenti quali il prestito partecipato e il microcredito. Tutti i workers buyout devono però essere adeguatamente accompagnati per analizzare le cause del precedente fallimento, il mercato potenziale e – al di là della reale disponibilità dei lavoratori – le risorse finanziarie necessarie per la ripartenza. “Per decidere se partire oppure no – ha concluso il direttore generale Aldo Soldi – è fondamentale la convinzione dei lavoratori che si assumono la responsabilità di diventare soci ma poi, per partire bene, diventa essenziale un vero gioco di squadra. Un ruolo centrale lo svolgono le strutture territoriali delle associazioni cooperative e attorno a loro vanno coinvolti tutti gli attori a vario titolo interessati: i sindacati, le istituzioni territoriali, i curatori fallimentari, i professionisti e i soggetti creditizi e finanziari che sono potenziali finanziatori della nuova realtà cui si intende dare vita”. Territori Imprese Sondaggio Legacoop >> Coopfond >> Internazionalizzazione >> Internazionalizzazione Primo piano ACI 6 COOPFOND Aperto il bando per la Dream Academy di Città della Scienza È aperto un bando per cinque borse di studio per la partecipazione alla Dream Academy di Città della Scienza a Napoli. I candidati dovranno essere soci, dipendenti, collaboratori o persone comunque segnalate da una cooperativa aderente a Legacoop. Le borse di studio, che coprono il costo di iscrizione, consentiranno di partecipare al programma di alta formazione, con docenti internazionali, per la creazione di competenze nelle tecnologie previste da Industria 4.0. Gli ambiti industriali interessati sono quattro: Biomedicale, Design e Fashion, Architettura e Manifattura avanzata, Beni Culturali e Installazioni Museali. I settori tecnologici interessati saranno: Advanced Robotics Manufacturing, Digital Fabbrication, Data Meaning e Internet of Everything. L’Academy è a numero chiuso. La candidatura di partecipazione dovrà essere effettuata entro le ore 12 del 17 Marzo 2017. L’inizio dei corsi, che si svolgeranno in lingua inglese, è previsto per il 27 marzo 2017. Il programma è così strutturato: Parte teorico-pratica in aula (con disponibilità di macchine e tecnologie) dal 27/3 al 4/8 a Città della Scienza, con 4 moduli didattici e frequenza obbligatoria al 70% Sviluppo del proprio progetto di ricerca che non prevede la presenza obbligatoria a Città della Scienza e potrà anche svolgersi in azienda con il vincolo della revisione obbligatoria ogni 15 giorni, anche via Skype. A dicembre si concluderà con la DREAM Final Conference con la presentazione dei progetti agli investitori. Il programma di alta formazione si articola nelle seguenti aree di insegnamento: Theory; Digital Tools; Digital Fabrication; Abstract Presentation; Business Develop- Legacoop Settori ment; Advanced Computational Design; Focus Design; Applied Research. Per tutto il periodo di svolgimento della Dream Academy i partecipanti potranno accedere alle strumentazioni tecnologiche, agli spazi, agli eventi del Dream Fablab di Città della Scienza. Sono in corso di definizione convenzioni presso residenze e abitazioni a prezzi convenzionati favorevoli. Saranno forniti inoltre ulteriori servizi logistici da parte della Dream Academy. Per partecipare alla D.RE.A.M. Academy è necessario compilare il form Partecipa come cooperativa aderente a Legacoop, disponibile on line al seguente indirizzo: http://machform.cittadellascienza.it/view.p hp?id=103915 e compilarlo in tutte le sue parti. CALL_Fondazione_LagacoopCoopfond-1 linkipertestuali INTERNAZIONALIZZAZIONE A Cagliari 4a e ultima tappa del corso di formazione del MISE Prenderà avvio il 28 febbraio p.v. a Cagliari la quarta ed ultima tappa del programma di formazione specialistico per il rafforzamento delle capacità di internazionalizzazione delle imprese cooperative promosso dal Ministero dello Sviluppo Economico e ICE-Agenzia, in collaborazione con Alleanza delle Cooperative Italiane. L’iniziativa si inserisce nel quadro delle azioni specificamente dedicate alle imprese cooperative al fine di ampliarne il potenziale di internazionalizzazione e sostenerne l’accrescimento imprenditoriale nell’ambito della competizione globale, offrendo una formazione mirata su opportunità, strumenti e strategie di presenza e consolidamento nei mercati esteri. Dopo una prima giornata dedicata ai principi del marketing internazionale e agli scenari del commercio estero, seguiranno due “giornate Focus” con la partecipazione dei responsabili degli Uffici ICE di CINA e USA. Il Corso si rivolge principalmente alle cooperative operanti nel settore Agroalimen- Territori Imprese Sondaggio Legacoop 7 tare non solo della regione Sardegna, ma a livello nazionale. Gli esperti in alula toccheranno temi come: Accesso al mercato per i prodotti agroalimentari, canali di distribuzione sia GDO che Horeca; Analisi della concorrenza, potenzialità di penetrazione del prodotto italiano, dazi e limitazione all’export; Certificazioni di etichettatura; Suggerimenti di marketing per la penetrazione dei prodotti Per ulteriori informazioni i referenti Legacoop: Carla della Volpe - Legacoop Sardegna Tel. 070/541071 e-mail: [email protected] Stefania Marcone - Ufficio Relazioni Internazionali e Politiche Europee Legacoop Tel. 06/84439377-8 e-mail: [email protected] [email protected] Programma 28 febbraio - Introduzione al corso Relatore: Andrea Aguiari, Docente Faculty ICE-Agenzia Esportare: una scelta strategica. Marketing di base, esportare con metodo. Marketing internazionale: strategie per sviluppare le vendite all’estero, selezione mercati target, politiche di prezzo e di prodotto; 1° marzo Focus Paese ® Cina Relatore: Filippo Petz - Vice direttore ICE Pechino 2 marzo Focus Paese ®USA Relatore: Gatti Gioia Morena - Responsabile Settore agroalimentare e vini ICE New York FOLLOW UP: un terzo delle imprese cooperative partecipanti all’intero corso avranno accesso al servizio di Assistenza personalizzata in azienda svolta da esperti dalla Faculty dell’ICE-Agenzia, previa specifica richiesta. Si ricorda che la partecipazione al corso è GRATUITA, ma è necessario iscriversi inviando la scheda di adesione allegata. Restano a carico dei partecipanti i costi di trasporto e alloggio. In merito alle sistemazioni alberghiere i colleghi delle strutture cooperative della Sardegna hanno individuato due hotel a prezzi convenzionati: - Hotel Regina Margherita - Viale Regina Margherita, 44 – Tel. 070/670342 - Hostel Marina, Scalette S. Sepolcro – Tel. 070/670818 Le prenotazioni verranno fatte individualmente dai partecipanti al corso. Scheda di Adesione Missione di sistema in India guidata dal Ministro Calenda Primo piano ACI INTERNAZIONALIZZAZIONE Dal 26 al 28 aprile è prevista una missione imprenditoriale/istituzionale in India, guidata dal Ministro Calenda, che toccherà le città di Mumbai e New Delhi. La missione vedrà la partecipazione delle maggiori associazioni imprenditoriali, del Ministero degli Esteri, oltre che del Ministero dello Sviluppo Economico, di Cassa Depositi e Prestiti, Sace, Simest, delle varie istituzioni e strumenti di sostegno all’internazionalizzazione del sistema Paese.ecc. Con un Pil in aumento del 7,6% nell’anno in corso, l’India è la grande l’economia a più rapida crescita al mondo. L’India rappresenta un mercato dalle significative potenzialità, forse unico, a livello globale, per l’ampiezza dei margini di inserimento che esso offre, pur in presenza di importanti complessità. Tra i settori strategici per l’internazionalizzazione delle imprese italiane si segnalano le infrastrutture, la meccanica e meccatronica, le energie rinnovabili, il comparto automobilistico e il settore delle tecnologie agroalimentari. Nei venti anni dal 1991 al 2011 l’interscambio Italia-India è cresciuto di 12 volte, passando dal 708 mln di euro a 8,5 mld di Euro. A partire dal 2012 e’ tuttavia iniziato un trend decrescente, che ha portato il commercio bilaterale a 7,2 mld di € nel 2014, segnando comunque un aumento del 3,6% rispetto al 2013 (fonte Istat). L’Italia è il quarto partner commerciale dell’India tra i Paesi UE (dopo Germania, Regno Unito e Belgio). Nel complesso, l’export italiano verso l’In- Legacoop Settori dia nel mese di aprile 2015 rispetto allo stesso mese del 2014 e’ cresciuto del 24,9%. L’export italiano accumulato nel periodo gennaio-aprile 2015, rispetto allo stesso periodo (gennaio-aprile) del 2014, e’ cresciuto del 12,7% ( superiore alla performance media verso gli altri paesi extra U.E. che e’ stata di +12.2%). Le importazioni italiane dall’India nel mese di aprile 2015 sono cresciute del 13,9%; nel periodo gennaio-aprile 2015 del + 13% (fonte ICE New Delhi). Macchinari e apparecchi continuano a rappresentare la prima voce dell’export italiano in India, con una quota attorno al 40%; oltre un quarto delle importazioni italiane dall’India rientrano invece nella categoria tessile-abbigliamento-accessori in pelle. Quanto al flusso di investimenti diretti, le aziende italiane nel 2012 hanno investito in India oltre 1 mld di Euro nel 2012 (fonte Eurostat). A fine 2012 l’Italia aveva in India uno stock cumulato di IDE pari 3,75 mld €. Si può stimare un numero totale di oltre 400 entità legali e stabilimenti italiani in India, presenti sotto tre forme principali: sussidiarie possedute al 100%, Joint Ventures (soluzione preferita dalle PMI e d’obbligo nei settori con tetti massimi agli investimenti stranieri) o uffici commerciali di rappresentanza. Ad un anno dall’insediamento del Governo Modi, l’architettura delle riforme e dei programmi di sviluppo economico avviati dall’Esecutivo si presenta articolata e in movimento. La principale sfida dell’India moderna è il potenziamento del settore manifatturiero, che ancora oggi contribuisce per appena il 17% al Pil (contro il 35% della Cina). L’industria nel suo complesso è sotto al 32%, mentre il terziario genera oltre il 50% del Pil, impiega il 25% della popolazione attiva ed è stato responsabile del 69% della crescita dell’economia tra il 2011 e il 2015. L’agricoltura assorbe ancora oggi il 50% della popolazione ed è il settore a più bassa produttività in assoluto, contribuendo al Pil per il 16%. La dimensione media delle imprese manifatturiere è molto piccola: quelle con meno Territori Imprese Sondaggio Legacoop 8 di 50 dipendenti rappresentano l’84% degli occupati del comparto, contro il 70% delle Filippine, il 65% dell’Indonesia, il 46% della Thailandia, il 25% della Cina. E’ bene ricordare che il mercato indiano è protetto da forti barriere d’accesso tariffarie e non. La missione, che si suddividerà in due tappe, Mumbai e New Delhi, sarà così articolata: • Incontri istituzionali • Business Forum • Tavoli settoriali • Opportunità di organizzare workshop tematici Primo piano ACI • Programma di B2B • Inoltre, l’India è un paese con una forte tradizione cooperativa: • 600.000 imprese cooperative; 249 milioni di soci Settori principali: agricoltura e pesca, credito, tessile, distribuzione e marketing. Chi fosse interessato a partecipare alla missione o a ricevere ulteriori informazioni è pregato di contattare l’Ufficio Relazioni Internazionali e Politiche Europee (Tel.0684439377-8; [email protected]) (Fonti: Ministero dello Sviluppo Economico, ICE, Info Mercati Esteri) Legacoop Settori Territori Imprese Sondaggio Settori >> Legacoop Servizi 9 LEGACOOP SERVIZI CICOPA lancia “WE OWN IT!” campagna per l’imprenditorialità giovanile cooperativa >> CulTurMedia >> Agricoltura per l’1%. Abbiamo bisogno di creare buoni posti di lavoro di cui abbiamo il controllo e non di lavori sottopagati che arricchiscono gli azionisti invisibili. Come possiamo ottenere questo? Attraverso le cooperative”. CULTURMEDIA Incontro a Bruxelles con Cooperatives Europe E’ partita la campagna “WE OWN IT. The future of work is ours!” promossa da CICOPA, l’Organizzazione Internazionale delle cooperative dell’industria e dei servizi dell’Alleanza Internazionale delle Cooperative. La campagna, a cui Legacoop Servizi ha aderito e che è sostenuta anche da Coopfond/Coopstartup, è dedicata all’imprenditorialità giovanile cooperativa, allo scopo di diffondere e promuovere le storie di giovani cooperatori da tutto il mondo, per ispirare le future generazioni e avvicinarle ai valori della cooperazione. Sul sito dedicato alla campagna WE OWN IT! verrà caricata ogni mese una nuova storia di giovani cooperatori e uno studio sull’imprenditorialità giovanile cooperativa, tra cui le tendenze fra i giovani di tutto il mondo nel creare e nel far parte di una cooperativa di lavoro. Il perché della campagna tratto dal sito We Own It: “In tutto il mondo i giovani sono sempre un cattivo affare: non abbiamo il controllo dei nostri posti di lavoro, case, tecnologia, dati o formazione - perché non li possediamo. Siamo considerati come manodopera a basso costo da sfruttare, il target per le campagne di marketing, e siamo sempre gli ultimi della fila. Noi non lo saremo. Il futuro è nostro. Noi insieme siamo una generazione, siamo in grado di costruire un’economia cooperativa che funziona per tutti: con al centro l’uguaglianza, la solidarietà e la sostenibilità. Per raggiungere questo obiettivo abbiamo bisogno di trasformare l’economia che è controllata e gestita. Abbiamo bisogno di un’economia in cui ognuno di noi è partecipe - un’economia veramente democratica che funzioni per la maggior parte, non solo Primo piano ACI Legacoop Settori A conferma del costante impegno del settore verso i processi di internazionalizzazione, così come verso una maggiore presenza e rappresentatività a livello europeo, si è svolto a Bruxelles un incontro con Agnes Mathis, direttrice di Cooperatives Europe (regione Europa dell’ICA-Alleanza cooperativa internazionale), che ha fornito l’occasione per uno scambio di vedute sulle attuali ed imminenti politiche dell’UE riferibili alle industrie culturali e creative e al turismo. Hanno partecipato all’incontro Roberto Calari, presidente di CulTurMedia (la nuova associazione Cultura Turismo Comunicazione Legacoop), Sabrina Luise responsabile dell’Ufficio Legacoop di Bruxelles e Giovanna Barni, presidente di CoopCulture, la quale ha illustrato i contenuti del rapporto di sostenibilità della cooperativa, presentato nella stessa giornata presso il Parlamento europeo, nel corso dell’evento che ha visto la partecipazione, fra gli altri, delle due europarlamentari Isabella Adinolfi e Silvia Costa. Uno degli obiettivi centrali di questo primo appuntamento con la rappresentanza del movimento cooperativo europeo, è stato quello di avviare una riflessione e un primo scambio di valutazioni su un percorso che possa condurre, nel giro di pochi mesi, alla Territori Imprese Sondaggio Settori 10 creazione di una rete europea delle cooperative operanti nei comparti delle industrie culturali e creative e del turismo. La cooperazione italiana ha condiviso da tempo, in sede di Alleanza delle Cooperative, questa necessità e questo obiettivo. Gli esiti di questo incontro saranno proposti alla discussione di uno dei prossimi incontri dell’Alleanza. AGRICOLTURA Le associazioni agricole favorevoli all’anticipazione dei fondi per il bando 2018 Agrinsieme condivide la proposta dell’Assessore Simona Caselli di anticipare i fondi previsti per il bando del 2018 per permettere lo scorrimento della graduatoria e Primo piano ACI gli investimenti nelle imprese agricole. L’accelerazione impressa agli investimenti è un presupposto importante per supportare le aziende per la crescita imprenditoriale necessaria per stare sul mercato. La proposta presentata dall’assessore Simona Caselli, presentata nel corso della consulta agricola di oggi, di anticipare i fondi per la misura investimenti agricoli sulla graduatoria approvata il 20.01.2017 incontra il favore delle organizzazioni agricole e cooperative riunite in Agrinsieme. Aggiungere circa 28 milioni di euro alla dotazione di oltre 24 già prevista permetterà di soddisfare complessivamente 542 progetti di sviluppo (quasi il 60 % delle domande dichiarate ammissibili) e di correggere parzialmente la ricaduta sui settori e territori. Crediamo che la forte domanda di investimento, che arriva dal settore agricolo con una richiesta ammissibile di oltre 204 mi- Legacoop Settori lioni di euro, esprima la vitalità e la forza del sistema agricolo dell’Emilia Romagna. Con la scelta di anticipare le risorse sulla misura per le imprese individuali e con l’imminente apertura dei bandi di filiera si coglie anche l’obiettivo di spingere sull’acceleratore dell’innovazione e della crescita in uno dei settori cardine regionali e nazionali per uscire definitivamente dalla stagnazione economica. Confidando che la grande partecipazione delle imprese ai bandi finora emessi non venga meno nei prossimi anni, si porrà sicuramente un tema di reperimento di nuove risorse. Su questo capitolo così importante, Agrinsieme ritiene utile coinvolgere fin da subito il Ministero dell’Agricoltura e la Conferenza delle Regioni per predisporre i meccanismi che favoriscano l’utilizzo adeguato da parte delle regioni più virtuose. Territori Imprese Sondaggio Territori >> Lombardia 11 LOMBARDIA “Coop per le idee” trasformiamo le idee in imprese cooperative >> Emilia Ovest >> Romagna >> Estense >> Toscana EMILIA OVEST >> Toscana Legacoop ricorda Renzo Testi >> Forlì >> Reggio Emilia Dopo Coop per i Giovani, l’iniziativa che ha permesso a molti giovani di svolgere tirocini formativi retribuiti in cooperative, Legacoop Lombardia sostiene, assieme a Coop Lombardia, Coop per le idee. Il progetto, nato con l’obiettivo di trasformare le idee in imprese cooperative, si rivolge a tutti gli aspiranti imprenditori della cooperazione interessati a seguire percorsi di formazione e consulenza finalizzati all’avvio di una start up con sede in Lombardia. Possono candidarsi al progetto gruppi di almeno tre persone, numero minimo per la costituzione di una cooperativa, senza limiti di età e con un’idea imprenditoriale da proporre. Le proposte saranno esaminate e valutate dall’Ufficio Promozione Cooperativa di Legacoop Lombardia mediante incontri conoscitivi e secondo criteri discrezionali. Coop per le idee si avvale del supporto e della collaborazione di Cesvip Lombardia, NOS Nord Ovest Servizi, Genera, Coopfond e Radio Popolare in qualità di media partner. Per ulteriori informazioni sulle modalità di partecipazione contattare Legacoop Lombardia al seguente recapito: 02 28456102.28456.302/506 dal lunedì al venerdì dalle ore 9 alle ore 18 oppure tramite email Primo piano al seguente indirizzo: [email protected]. È possibile sostenere il progetto recandosi nei punti vendita di Coop Lombardia e donando parte dei propri punti (se soci Coop) o, se clienti, acquistando il segnalibro “Coop per le idee” direttamente alle casse. ACI Legacoop Settori Per Legacoop Emilia Ovest la scomparsa di Renzo Testi crea un vuoto profondo nella cooperazione reggiana e non solo. Testi è stato un cooperatore a tutto tondo.Anzi un cooperatore integrale: non è un caso che tra i suoi riferimenti culturali ci fosse Antonio Vergnanini, fautore ai primi del ‘900 della Cooperazione Integrale. Tra le tante iniziative che aveva promosso negli ultimi anni va ricordato proprio la ripubblicazione di un importante documento di Vergnanini al Congresso della cooperazione internazionale di Cremona nel 1907. Testi ha vissuto una intensa e importantissima esperienza come presidente di Coop Nordemilia e Consumatori Nordest in seguito, protagonista della trasformazione di una pur importante cooperativa di consumatori di livello interprovinciale in una cooperativa di livello nazionale, tra le imprese della Grande Distribuzione più importanti in Italia. Testi, una volta in pensione, non aveva abbandonato il suo ruolo di cooperatore. Per diversi anni era stato presidente del Comitato dei Garanti di Legacoop Reggio Emilia, svolgendo il suo ruolo con passione e attivamente. Ma specialmente si era assunto, con grande competenza, il ruolo di storico e divulgatore delle idee cooperative. Con una tenacia e un impegno instancabile aveva organizzato e promosso le “Sette Giornate di Cooperazione”, una iniziativa di respiro nazionale, e in seguito “Di nuovo a Massenzatico”: tutte iniziative rivolte ad approfondire e rimarcare il ruolo e i valori della cooperazione, e a testimoniare la modernità di questa esperienza. Testi, persona di grande integrità e coerenza, è stato un punto di riferimento per diverse generazioni di cooperatori: sicuro delle sue idee, ma sempre aperto al dialogo e all’ascolto. Territori Imprese Sondaggio Territori 12 Legacoop partecipa al dolore dei suoi familiari, interpretando anche la commozione di tutti i cooperatori e degli amici che con lui hanno condiviso passioni e discussioni. ROMAGNA NuovogruppodilavoroperGenerazioni, De Benedictis coordinatore Passaggio di consegne in Generazioni Romagna, il network dei cooperatori under 40: il nuovo coordinatore è Lorenzo De Benedictis, 27enne di Lugo di Romagna. L’assemblea si è svolta a Forlì lo scorso venerdì presso la sede della cooperativa Formula Servizi, alla presenza del coordinatore uscente Rudy Gatta, del presidente di Legacoop Romagna Guglielmo Russo, del portavoce regionale di Generazioni Luca Stanzani. Si tratta di una naturale ripartenza per i giovani cooperatori, che hanno costituito un nuovo gruppo di lavoro sulla base del ricambio generazionale in atto. «La partecipazione è stata molto alta – commenta De Benedictis, che all’interno di Legacoop Romagna segue il settore Servizi e Lavoro – a conferma del fatto che i temi che porta avanti Generazioni sono molto sentiti all’interno delle cooperative». Il network degli under 40 si occupa in particolare di lavoro, formazione, innovazione, ricambio generazionale, legalità e rapporti con l’Europa, creando occasioni di coinvolgimento dei giovani cooperatori sui principi e i valori fondanti della cooperazione quali la mutualità, la solidarietà e la sostenibilità. «Crediamo fermamente in questo spazio aperto per la crescita di una nuova generazione di cooperatori», dice il presidente di Primo piano ACI Legacoop Romagna, Guglielmo Russo. «Nel movimento cooperativo le generazioni sono abituate a collaborare insieme ed è fondamentale porsi il tema del passaggio del testimone all’interno delle aziende. Se vogliamo però che questo meccanismo funzioni occorre preparare percorsi di “governance” per tempo, riempiendoli di contenuti reali e lavorando con le basi sociali secondo i principi di democrazia economica che sono propri della cooperazione. In un momento in cui l’intreccio tra crisi economica e competizione globale è più forte occorre che i nuovi dirigenti cooperativi siano in grado di incrociare i valori cooperativi e le competenze che richiede il mercato». «Questi anni dalla nascita di Generazioni fin qui sono stati molto belli, sia dal punto di vista umano che da quello formativo», aggiunge il coordinatore uscente Rudy Gatta. In questo mondo dove le disparità aumentano invece che diminuire c’è ancora più bisogno di buona cooperazione e quindi di nuovi cooperatori. Il mio augurio va a chi avrà questo compito, i nuovi cooperatori al lavoro per la futura cooperazione». Tosini, Associazione Sandro Pertini di Stella San Giovanni, Pierluigi Stefanini, Presidente Unipol e Fondazione Unipolis. Modera la giornalista Camilla Ghedini. L’iniziativa è a cura di Legacoop Estense e Associazione Sandro Pertini ESTENSE TOSCANA Dialogo sulla tesi di laurea di Sandro Pertini Generazioni Legacoop, Irene Mangani confermata coordinatore La cooperazione, “piccolo frutto di una grande idea, sbocciata dal cervello di uomini semplici, sotto la pressione del bisogno, come la sintesi giusta di un lungo e sapiente lavoro di osservazione e di esperienza” (Sandro Pertini) Irene Mangani è stata confermata questa mattina coordinatore di Generazioni Toscana, la struttura che raccoglie gli under40 soci e lavoratori delle cooperative toscane associate a Legacoop. All’assemblea annuale del coordinamento hanno partecipato 50 giovani, in arrivo da tutta la Toscana ed appartenenti ai diversi settori che compongono la Lega regionale delle cooperative, dal welfare all’area lavoro, passando per l’agroalimentare. L’impegno di Mangani, iniziato nel novembre 2015, è volto soprattutto a coinvolgere i giovani cooperatori toscani in iniziative di formazione ed approfondimento sul loro ruolo come innovatori nel mondo cooperativo: “La cooperazione in Toscana rappresenta una parte importante dell’economia e della società – afferma Mangani – e dà lavoro a un numero sempre crescente di giovani. Puntiamo su di loro per portare nel mondo coo- Legacoop Estense promuove a Ferrara un dialogo sulla tesi di Laurea di Sandro Pertini, dedicata alla cooperazione e ripubblicata grazie al contributo della Fondazione Unipolis e di Legacoop Liguria. L’appuntamento e alla Sala Agnelli della (via delle Scienze 17). Dopo i saluti di Tiziano Tagliani, Sindaco di Ferrara, e di Andrea Benini, Presidente di Legacoop Estense, si alterneranno gli interventi di Gianluigi Granero, Presidente di Legacoop Liguria, Carlo Alberto Campi, Università di Modena e Reggio, Massimo Legacoop Settori Territori Imprese Sondaggio Territori 13 TOSCANA FORLÌ Legacoop aderisce a Terre di Pisa perativo nuovi stimoli e proposte innovatrici, ma i giovani possono assolvere questo compito solo se riescono a ritagliarsi spazi di approfondimento e confronto sui cambiamenti a cui stiamo assistendo”. Per il 2017 Generazioni Toscana sarà impegnata nell’organizzazione e nello svolgimento di una fitta rete di incontri sul territorio, che toccheranno tutta la regione. In estate verrà organizzata una iniziativa di formazione e si sta pensando anche a viaggi di studio all’estero per stabilire contatti con le maggiori realtà cooperative europee. All’assemblea hanno partecipato il presidente Legacoop Toscana Roberto Negrini, il presidente Agriambiente Mugello e responsabile Lavoro di Legacoop Toscana Riccardo Nencini, lo storico dell’arte Antonio Natali e il responsabile commerciale delle Tenute del Cerro, Sergio Soavi. Il dibattito si è concentrato sul lavoro in cooperativa analizzato da più punti di vista, con l’obiettivo di delineare quello che i giovani si aspettano e che vorrebbero costruire nella loro vita lavorativa. Ha portato il suo saluto Vittorio Bugli, assessore alla presidenza della Regione Toscana. Primo piano ACI Al via a corso di alta formazione “Mic Risorse Umane” Legacoop Toscana ha firmato il 7 febbraio 2017 il protocollo di intesa relativo alla costituzione di un nuovo prodotto turistico, il brand Terre di Pisa che, declinabile in tutte le diverse tipicità (vino, tartufi, ecc.) identifica le peculiarità agroalimentari, artistiche, storiche, naturali e l’offerta turistica d’eccellenza dell’entroterra pisano. Scopo del protocollo, che vede tra gli attori principali la Camera di Commercio di Pisa, oltre 30 Comuni, le Unioni Valdera e Altavaldera, le associazioni di categoria e le altre istituzioni operanti nel settore della valorizzazione delle produzioni agricole, della cultura e della promozione turistica, è la definizione di una strategia di identificazione, sviluppo e promozione di un prodotto turistico in grado di integrare le risorse presenti nelle aree rurali del territorio pisano. Per Legacoop Toscana sono intervenuti alla firma del protocollo il vicepresidente vicario Leonardo Cianchi e il responsabile Area Vasta Costiera, Antonio Chelli. Presenti, oltre al presidente della Camera di Commercio pisana Valter Tamburini, anche il sindaco di Pisa Marco Filippeschi e l’assessore regionale alle Attività Produttive Stefano Ciuoffo. A breve il protocollo svilupperà le prime iniziative, come allestire specifici pacchetti e favorire la nascita di cluster di imprese di servizi turistici, sviluppare progetti per incentivare l’incoming e generare flussi legati al turismo enogastronomico e, più in generale, al viaggio lento, curioso dei luoghi e delle loro tradizioni promuovendo la destinazione Terre di Pisa sui mercati nazionali ed internazionali. Legacoop Settori Manager cooperativi a scuola di gestione dei team. Ha preso il via, il 3 febbraio, presso la sede di Legacoop Romagna a Forlì il corso di alta formazione “MIC Risorse umane”, a cui prendono parte una ventina di quadri e dirigenti di cooperative di tutta la regione: Fruttagel, Cidas, Deco Industrie, Terremerse, Coopser, Zerocento, Cad, Cooperativa Agricola Cesenate e Commercianti Indipendenti AssociatiConad. «Abbiamo bisogno di una leadership cooperativa che sappia mettere a sistema valori, competenze, capacità manageriali. Dunque la gestione delle risorse umane diventa sempre più un fattore strategico», ha detto il presidente di Legacoop Romagna Guglielmo Russo nel suo saluto iniziale. «L’alta formazione rientra negli obiettivi che ci siamo dati quando abbiamo deciso di credere in un sistema territoriale integrato. L’intreccio di crisi e globalizzazione ci consegna nuovi profili competitivi in cui va riaffermata nella gestione dell’impresa la centralità della persona e la partecipazione come fattore di democrazia economica: valori questi fondativi da sempre del movimento cooperativo di Legacoop Romagna». Il percorso organizzato dalla scuola di alta formazione cooperativa Quadir è giunto alla terza edizione e prevede 64 ore di aula suddivise in tre aree: organizzazione aziendale e competenze, risorse personali, gestione del personale. Durante le 8 giornate di incontri, suddivise Territori Imprese Sondaggio Territori 14 tra lezioni frontali, esercitazioni e lavori in gruppo, i partecipanti saranno chiamati ad affrontare temi come il benessere organizzativo, la mentalità per obiettivi, la gestione delle emozioni, lo sviluppo dela leadership, il “coaching” e la motivazione delle persone. Il tutto declinato in base alle peculiarità del movimento cooperativo, soprattutto rispetto alla centralità della persona e alla necessità di comprendere e applicare i valori che stanno alla base dell’impresa mutualistica. Le lezioni sono tenute da docenti esperti provenienti da istituzioni di rilievo come la Scuola di Direzione Aziendale Bocconi di Milano, l’Alma Mater di Bologna, l’Università di Modena e Reggio Emilia. Primo piano ACI REGGIO EMILIA La scomparsa di Renzo Testi Renzo Testi lascia a tutti i cooperatori un’eredità importante. Partendo da una base valoriale molto forte egli ha saputo infatti unire nel suo percorso personale e professionali aspetti che tutti noi dobbiamo mantenere insieme. Egli ha saputo essere un manager capace, alla guida di Coop Nord Emilia prima e di Coop Consumatori Nordest poi, contribuendo allo sviluppo della cooperazione di consumo in uno dei territori più vocati e più forti. Lo ha fatto mantenendo sempre una grande attenzione alla sua comunità, per la Legacoop Settori quale si è impegnato come sindaco per ben 13 anni, e per la cultura, come artefice e presidente della Fondazione Il Correggio e promotore della società editoriale di Telereggio. Al centro, in ogni attività, ha sempre saputo mantenere il bene comune, con una coerenza e un rigore morale che continueranno a costituire per noi un insegnamento prezioso ed una capacità di apertura e di dialogo, con tutti, da cui vogliamo trarre insegnamento. Ai suoi parenti vanno il pensiero e la partecipazione al lutto di Legacoop e del movimento cooperativo, con l’impegno di mantenere viva per tutti noi la sua memoria e, soprattutto, il suo insegnamento. Territori Imprese Sondaggio Imprese >> Coop Alleanza 3.0 15 COOP ALLEANZA 3.0 >> Itaca Sbarca in Calabria con il Gruppo Az >> Coop Un accordo di master franchising tra Coop Alleanza 3.0 e il Gruppo Az: ecco la strada con cui la più grande cooperativa di consumo italiana sbarca in Calabria. Un’intesa, quella tra Coop e la catena della Gdo calabrese (un gruppo da 300 milioni di euro di fatturato) che coinvolge i 34 punti vendita di Az dislocati in tutte le cinque province della Calabria. Nelle prossime settimane, in virtù dell’accordo sottoscritto giovedì scorso tra i due retailer, si accenderanno le nuove insegne di Master Coop: dal 22 febbraio si inizierà nei 10 ipermercati e superstore Az; dal 19 marzo, invece, toccherà ai restanti 24 supermercati del gruppo guidato da Desiderio Noto. La Coop si rafforza al Sud e l’investimento per questo cambio di insegna ammonta a 2 milioni di euro e coinvolge 80mila metri quadri di superficie di vendita e 2.200 lavoratori tra diretti e indotto. Un’operazione importante e strategica che porterà diversi cambiamenti. In primis negli allestimenti dei punti vendita, che seguiranno le linee di Coop Alleanza 3.0; e poi ovviamente negli assortimenti con l’introduzione dei prodotti a marchio Coop nelle varie linee, dal biologico di Vivi Verde alle eccellenze di Fior Fiore. Non solo: la catena ha spiegato come voglia stringere accordi con i produttori calabresi e valorizzare la produzione agroalimentare di questa regione che vanta eccellenze anche in campo ortofrutticolo. “Sono convinto che l’arrivo di Coop in Calabria porterà con sé diversi vantaggi sia per gli acquirenti sia per i produttori che vorranno entrare nella nostra rete”, ha dichiarato Marco Pedroni, presidente di Coop Italia, ai media locali. “Il programma Territori.Coop permetterà di conoscere le realtà locali e selezionare quelle che incarnano i valori fondanti di Coop. Per noi è fondamentale aver portato il nostro marchio qui perché la Calabria è una regione molto ricca dal punto di vista agroalimentare e come è noto noi puntiamo molto sulle aziende locali e sul territorio nei nostri punti vendita”. >> Aiccon >> Coop Latte Arborea >> Coop Il Portico Persona >> Clai >> Cooperativa P. G. Frassati >> Gulliver >> Coop Cadore >> Cooperativa Infermieri Ferrara Primo piano ACI Legacoop Settori “Sviluppare il marchio Coop in Calabria – ha invece spiegato Desiderio Noto, amministratore delegato Az – e farlo con una modalità alla quale la Coop non era abituata, per noi è motivo di soddisfazione perché per ospitare la Coop era necessaria un’unità che solo il gruppo Az era in grado di offrire, ma questo in futuro significherà anche offrire al consumatore un maggior assortimento, una maggiore scelta e una maggiore convenienza con prezzi minori che garantiscono comunque una qualità migliore”. Il master franchising con cui si è stretto il sodalizio tra Coop e Az conferisce al gruppo calabrese - che mantiene le proprie strutture commerciali e centri distributivi l’esclusiva del marchio Coop in regione e nei punti vendita nelle province di Salerno, Potenza e Messina, laddove Desiderio Noto ha programmato le prossime aperture. C’è già quindi un piano per estendersi al di fuori dei confini della Calabria e potenziare la presenza al Sud. Fonte ITACA Capofila del progetto “Free to Choose” È in fase di avvio “Free to Choose”, il progetto valutato positivamente dall’UE che si propone di superare in modo innovativo gli stereotipi di genere che ancora condizionano le scelte di ragazze e ragazzi nella costruzione del proprio percorso formativo e lavorativo. Cofinanziato nell’ambito del Programma Justice dalla Commissione Europea con oltre 640 mila euro di budget complessivo, FTC durerà Territori Imprese Sondaggio Imprese 16 trenta mesi e vedrà coinvolti 5 Paesi tra Italia, Slovenia, Spagna, Portogallo e Cipro, e 10 tra enti e organizzazioni: Cooperativa sociale Itaca (ente capofila del progetto), Regione Friuli Venezia Giulia Assessorato al Lavoro, Istruzione, Politiche giovanili e Pari opportunità, Ires Fvg, Università di Modena e Reggio Emilia per l’Italia, e poi Mcbit e Nefiks (Slovenia), Opcionate e Università di Valencia (Spagna), Apload (Portogallo) e Migs (Cipro). In Europa, come anche in Italia e in Friuli Venezia Giulia, sono ancora poche le ragazze che scelgono studi o professioni a carattere scientifico, tecnologico, di ingegneria o matematica e si rileva una percentuale molto bassa di maschi inseriti nell’area educativa e socioassistenziale. Free to Choose parte da qui, basandosi sull’analisi dei dati europei, nazionali e regionali da cui emerge da un lato l’aumento della partecipazione femminile al mondo del lavoro e l’incremento del numero di laureate, ma dall’altro la persistenza di differenti opportunità di occupazione, crescita professionale e retribuzione. Tra le molteplici cause, un ruolo importante è giocato dalla presenza di stereotipi di genere che pesano nelle fasi di scelta dei percorsi formativi, nelle fasi di transizione verso il lavoro e nelle opportunità occupazionali future. Free to Choose si muove proprio in questi ambiti e mira a promuovere un cambiamento culturale che, attraverso un approccio innovativo e coinvolgente, analizzi, riconosca, comprenda e affronti gli stereotipi di genere presenti nel lavoro, nella formazione e nell’orientamento. Destinatari i giovani tra i 16 e i 29 anni ma anche i soggetti-chiave che operano nel sistema della formazione e dell’orientamento (educatori, mentor, tutor e docenti) che svolgono un ruolo importante nelle fasi di orientamento e transizione tra formazione e lavoro. L’obiettivo di Free to Choose è rendere consapevoli giovani e adulti di quanto gli stereotipi di genere possano influenzare e limitare le scelte e le opportunità formative e professionali. In questa prospettiva FTC si articola in più fasi, che prevedono un confronto europeo sugli stereotipi di genere nel lavoro e nella formazione, la successiva creazione (attraverso un’analisi sociologica) di uno strumento innovativo utile nelle fasi di orientamento formativo e professionale per supportare Primo piano ACI operatori e giovani nel riconoscere lo stereotipo di genere e superarlo. Lo strumento, che sarà disponibile on line e si baserà su un approccio ludico, sarà sperimentato contemporaneamente in tutti i Paesi coinvolti prima di poter diventare un modello e una buona prassi. pure l’utilizzo del proprio “conto formativo Foncoop” per la copertura parziale o totale della quota di iscrizione. Scopri Il Calendario Dei Corsi 2017 I corsi sono aperti ad un numero limitato di partecipanti, per iscriversi basta compilare la scheda online. AICCON COOP The FundRaising School, online il calendario 2017 dei corsi Inaugurata la mostra “La buona terra” Sono stati pubblicati i corsi in calendario per il 2017 di The FundRaising School, la prima scuola italiana di raccolta fondi lanciata nel 1999 da AICCON. Anche quest’anno The FundRaising School ha progettato 2 Certificati che si ottengono partecipando a 3 corsi: Certificato in Fundraising Management(XVII edizione), per elaborare una strategia di fundraising e approfondire gli aspetti specifici della vostra cooperativa. Certificato in Digital Fundraising (IV edizione), ideato per acquisire le competenze e gli strumenti indispensabili per progettare la strategia online di un’organizzazione, dai social media al crowdfunding. Oltre ai Certificati, è possibile partecipare ad uno dei corsi in programma quest’anno, tra cui segnaliamo: Fundraising per l’Impresa Sociale Forlì, 8-9 giugno 2017 Il corso si propone di identificare nuovi strumenti per la sostenibilità delle imprese sociali e dei loro progetti, strutturando le azioni necessarie al fine di attivare l’area fundraising all’interno di una cooperativa. Fundraising e Impatto Sociale Forlì, 9-10 novembre 2017 Due giornate di lavoro per comprendere come misurare, valutare e comunicare a stakeholder e finanziatori l’impatto sociale generato dai propri progetti sociali. Sconti e Convenzioni Tutte le cooperative aderenti a Legacoop, Confcooperative e Agci hanno diritto al 10% di sconto sulla quota d’iscrizione ai singoli corsi. Inoltre, è possibile chiedere a Foncoop il riconoscimento di un voucher formativo op- La mostra “La buona terra” è stata inaugurata giovedì 9 febbraio a Roma alla Biblioteca della Camera dei Deputati alla presenza del Presidente della Camera dei Deputati onorevole Laura Boldrini. Venti foto per raccontare le storie delle donne e degli uomini che già lavorano – in alcuni casi da anni - nei campi in condizioni di libertà e di rispetto delle regole. Sono italiani, polacchi, indiani, maliani: non contano i colori o le lingue, gli abiti diversi. Ad avvicinare ognuno di questi lavoratori è un desiderio che accomuna tutti gli esseri umani: dignità, rispetto, libertà di scelta. Le immagini del loro lavoro parlano di un cambiamento in atto e sono la testimonianza che dalle campagne del nostro Paese non arrivano più solo messaggi di sfruttamento e miseria estrema, condizioni che ancora purtroppo resistono. È questa “La buona terra”, una mostra è dedicata a chi lavora nei campi e nella trasformazione dei prodotti agricoli. Molti di loro possono farlo oggi con un sorriso. Scattate in quattro differenti regioni italiane, seguendo il ciclo estivo della raccolta di frutta e verdura, le immagini mostrano i volti Legacoop Settori Territori Imprese Sondaggio Imprese 17 e accennano le storie di chi ha scelto di produrre per Coop rispettando le leggi sul lavoro, riconoscendo dignità a chi tutto il giorno è nelle campagne del nostro Paese. Non solo giusta paga, ma anche rispetto delle minime condizioni di accoglienza per i lavoratori immigrati, e anche corsi di lingua e di qualificazione professionale. A raccontare la storia di decine di persone – presidenti di cooperative, lavoratori italiani e immigrati, ispettori, proprietari di aziende agricole – è stato un piccolo pool di fotografi impegnati nel sociale: l’agenzia PhotoAid, che ha ripreso le sue immagini in Sicilia, Puglia, Lombardia e Calabria. La mostra è accompagnata da un video girato durante la campagna fotografica (l’autore è Francesco Sellari dell’agenzia Silverback) che dà voce e parole ai protagonisti delle immagini. Questa iniziativa accompagna la seconda fase della campagna “Buoni e giusti Coop”, che promuove l’eticità nelle filiere ortofrutticole. A partire dalla primavera del 2016, tutti gli 832 fornitori nazionali e locali di frutta e verdura (per oltre 70.000 aziende agricole) sono stati coinvolti in una grande operazione di legalità: chi non rispetta le regole in campo di lavoro e di diritti esce fuori dal sistema Coop. I controlli sono stretti e pagare la giusta retribuzione alza i costi, rispetto a chi versa pochi euro al giorno a un lavoratore. Ma le aziende agricole hanno reagito in maniera positiva, integrando e rispettando le regole sul lavoro e collaborando al miglioramento delle condizioni di vita dei lavoratori immigrati. COOP LATTE ARBOREA Acquisisce gli asset di Caplac La 3A Latte Arborea ha firmato in Toscana un accordo per l’acquisizione della società cooperativa lattiero casearia Caplac di Capannori di Lucca, azienda fondata nel 1949 e che produce latte e derivati col marchio San Ginese. Obiettivo dell’intesa, promuovere il modello di sviluppo della filiera lattiero casearia di Arborea anche in territori diversi. Alla produzione lattiero-casearia di Arborea Primo piano ACI (226 soci e un fatturato che nel 2016 si è attestato sui 142 milioni di euro), si aggiungerà dunque la produzione di San Ginese, azienda che utilizza solo latte italiano con una linea di prodotti commercializzati in Toscana e parte della Liguria. Il fatturato della Caplac si attesta sui 12,7 milioni di euro mente sul sito di Capannori operano 20 unità e 29 operatori della logistica e distribuzione. L’operazione comporta in questa fase iniziale l’affitto da parte di Latte Arborea di tutte le attività di produzione e commercializzazione Caplac, il cui marchio San Ginese continuerà a contrassegnare i prodotti. Il contratto prevede la valorizzazione delle risorse umane dello stabilimento di Capannori, la realizzazione di un nuovo piano di investimenti, il potenziamento delle attività di commercializzazione in Toscana. Fonte ed educativi. In particolare Il Portico Persona si occupa di assistenza domiciliare e servizi sanitari attraverso programmi personalizzati di intervento per anziani e persone con disabilità fisica e psichica e gestione di appartamenti protetti in regime di residenzialità leggera. La residenzialità leggera è una forma innovativa per l’integrazione sociale e la riabilitazione di disabili psichici. Le persone, con il supporto educativo del personale della Cooperativa, imparano a gestire la propria casa e a convivere con altri, acquisendo autonomia e sicurezza. Gli appartamenti sono inseriti in normali contesti abitativi così da favorire la piena integrazione sociale nel territorio. Il progetto ideato dalla Cooperativa Il Portico Persona, ASST Milano Ovest e Comune di Rescaldina, prevede e auspica il coinvolgimento e la collaborazione anche di altre realtà territoriali già attive sul tema del disagio psichico e della legalità, tra cui AFAM Legnano, Associazione Aiutiamoli, Casa del Volontariato e Libera” COOP IL PORTICO PERSONA ARescaldinainauguravilla,dacasa della mafia a centro psichiatrico A fine gennaio a Rescaldina, sono stati inaugurati i lavori di riqualificazione della nuova struttura di Residenzialità Leggera Psichiatrica. L’immobile di via Melzi, confiscato alla mafia due anni fa, verrà infatti completamente ristrutturato e ospiterà un progetto volto a favorire 1’empowerment di persone con disagio psichico residenti sul territorio. Il progetto è promosso dal Comune di Rescaldina, in stretta collaborazione con l’ASST Ovest Milanese e con la Cooperativa Il Portico Persona di Rho, che da anni gestisce sul territorio servizi per il reinserimento sociale e la riabilitazione di persone con fragilità psichiatriche. Il Portico Persona è una Cooperativa Sociale di tipo A nata nel gennaio del 2008 che opera nella gestione di servizi socio sanitari Legacoop Settori CLAI Non risente della crisi, aumentano fatturato e personale Più forti della crisi grazie al lavoro serio e costante dei soci e degli oltre 450 dipendenti. La Clai (Cooperativa di lavoratori agricoli imolesi) non si inginocchia nemmeno davanti all’inclinazione del mercato: nel 2016 calo dei consumi rispettivamente del 5,8% per le carni rosse e suine, del 5,3% per i salumi. Dati che non hanno toccato la coop di Sasso Morelli che negli ultimi tre anni, oltre ad aumentare il fatturato, ha assunto 120 persone, 36 nel 2016 e 40 nel 2015. Territori Imprese Sondaggio Imprese 18 Clai, da sempre legata alla sua terra, svolge attualmente progetti con vari enti di formazione del territorio e non. Un esempio sono gli accordi raggiunti con lo Ial Emilia Romagna per la formazione di “tecnici della produzione e promozione delle tipicità enogastronomiche e del territorio”, l.r.e.coop Emilia Romagna e la Fism Toscana. Fonte COOPERATIVA P.G. FRASSATI “Le strategie attuate dalla cooperativa hanno fatto sì che Clai non abbia risentito della crisi – spiega Pietro D’Angeli, direttore di Clai – . Possiamo affermare che l’aver puntato su tradizione, esperienza e trasparenza sta avendo i suoi effetti. Il consumatore è attento non solo al prodotto ma cerca anche altre sicurezze; ci si rivolge a clienti sempre più attenti e informati. Inoltre, sul prodotto, sta pagando molto la scelta Clai di puntare su una filiera tutta rigorosamente Made in Italy, dai campi alla tavola, e garantita dai nostri soci allevatori. Ogni nostro salame è infatti prodotto esclusivamente con carne di suini pesanti nati, allevati e macellati in Italia”. La Cooperativa di Imola pubblica così i dati relativi alle assunzioni degli ultimi tra anni a pochi giorni di distanza dalla notizia, apparsa sui tutti i media e che ha lasciato molta preoccupazione, lanciata dell’ISTAT che dichiara che il tasso di disoccupazione di novembre sale all’11,9%, ai massimi dal giugno del 2015 mentre tra i più giovani risale al 40 per cento. “Un dato allarmante da non sottovalutare – commenta Pietro D’Angeli – Per ovviare questa problematica noi di Clai da molti anni abbiamo attuato progetti di alternanza scuola lavoro con Istituti superiori di 2° grado, raggiunto accordi con l’Università di Bologna per tirocini curriculari e realizzato tirocini estivi con Istituti Tecnici. Ciò ci consente di facilitare l’entrata nel mondo del lavoro ai giovani. Ma non solo. Siamo una cooperativa giovane (età media 43 anni e gli under 35 sono il 22,39% dei dipendenti) e che crede nel cambio generazionale. In questo ambito i nostri obiettivi sono chiari: istruire e formare studenti pronti per il mondo del lavoro. Studenti che un domani potrebbero essere assunti all’interno della Cooperativa”. Primo piano ACI Da 40 anni al servizio dei cittadini Il mese di Gennaio 2017 ha rappresentato un importante traguardo per la Cooperativa P.G. Frassati perché ha festeggiato i suoi primi 40 anni: 40 anni di storia e di lavoro, di passione e di innovazione, di attenzione verso le esigenze del territorio e verso le necessità dei cittadini. 40 anni di battaglie affinché il benessere della società fosse sempre al centro dell’attenzione di tutti. Ma facciamo un passo indietro e partiamo da dove tutto è cominciato. La Cooperativa P.G. Frassati nasce nel 1976 su iniziativa di 9 soci, così chiamata in omaggio alla famiglia del beato Pier Giorgio Frassati la quale fece un lascito al Comune di Torino per finanziare attività rivolte ai giovani. Da subito la decisione di intrecciare fortemente il proprio percorso con i valori del movimento cooperativo: già nella prima stesura dello Statuto furono inseriti riferimenti al principio mutualistico, alla partecipazione economica del socio e all’attenzione verso la Comunità intesa come patrimonio di tutti. Nei primi anni Ottanta, la gestione dei servizi educativi per i minori rappresentava la linea prioritaria di interesse della Cooperativa: grazie allo sviluppo delle competenze sulle problematiche minorili, maturate anche attraverso la partecipazione al dibattito politico-culturale locale, viene costituita una prima Comunità Alloggio. Legacoop Settori Negli anni successivi, la Cooperativa Frassati inizia a sperimentare nuove esperienze: progetta e gestisce servizi residenziali, semiresidenziali e territoriali dedicati ad altri soggetti bisognosi di cura come anziani o disabili e investe in servizi di assistenza sanitaria e di presidi sanitari. Ciò che ha contraddistinto i quarant’anni di storia della Cooperativa Frassati è il lavoro, inteso come strumento di reinserimento e riabilitazione. Parallelamente ai Servizi alla Persona, nascono attività di carattere più marcatamente imprenditoriale rivolte all’inserimento lavorativo delle persone in difficoltà sociale: laboratori artigianali, un’azienda agricola e un’impresa di pulizie. Nel 1993, a seguito dell’entrata in vigore della Legge n. 381/1991 che prevede la separazione fra le Cooperative Sociali in base alla tipologia di servizi offerti, la Cooperativa Frassati si scinde in due realtà giuridicamente indipendenti: la Cooperativa Sociale P.G. Frassati Servizi alla Persona e la Cooperativa Frassati Produzione Lavoro, un nuovo soggetto cooperativo che ingloba i servizi di inserimento lavorativo. Il 2009 rappresenta un anno di svolta per la storia della Cooperativa Frassati Servizi alla Persona: partecipa alla costruzione a alla gestione dell’Ospedale Civico di Settimo Torinese. Per la prima volta nella storia della Regione Piemonte, una cooperativa sociale non si limita a fornire servizi a seguito della partecipazione a una gara di appalto, ma entra nella proprietà di una struttura sanitaria afferente al Sistema Sanitario Regionale, dando vita ad un nuovo modello di integrazione tra Servizio Pubblico e Privato Sociale. Oggi l’Ospedale di Settimo offre 211 posti letto rivolti principalmente ai cittadini dimessi dai reparti di Medicina e di Pronto Soccorso delle ASL TO2 e ASL TO4 e dà lavoro ad oltre 150 fra soci e dipendenti Frassati. L’ultimo decennio è stato caratterizzato dalle difficoltà nei pagamenti della pubblica amministrazione; ciò non ha impedito alla Cooperativa Frassati, in nome della propria vocazione di cooperativa veramente “Sociale”, di continuare a sperimentare, ad innovare, ad intercettare le più diverse esigenze delle persone, affrontando le nuove sfide in nome di quel “benessere comune” cui già nel 1976 si faceva riferimento. Oggi la Frassati, consolidando e affinando il Territori Imprese Sondaggio Imprese 19 proprio legame con il territorio della provincia di Torino, gestisce oltre 70 servizi con piena soddisfazione di committenti e di beneficiari: sostiene progetti di Housing (Casa Bussoleno e Casa San Martino) e di Cohousing Sociale (SoLE. Social Living Experience), rivolti a tamponare l’emergenza abitativa di persone in temporanea difficoltà; è socia del Consorzio Faber con il quale ha partecipato alla ristrutturazione e gestione della moderna Residenza per Anziani Sant’Anna a Pianezza; ha costruito e gestisce in project financing la Struttura Residenziale per disabili Frida Kahlo a Settimo Torinese; è promotrice di un progetto di Fattoria Sociale che coinvolge persone disabili e studenti delle scuole di Torino. Non solo. La Frassati, dal 2015, ha attivato un servizio riservato a privati cittadini che necessitino di una “cura a domicilio”, mettendo a disposizione figure professionali come OSS, fisioterapisti, assistenti familiari, con tariffe e convenzioni studiate appositamente in base alle richieste. Un altro modo per essere al fianco di tutti. Un impegno a 360°, quello della Frassati, sostenuto e realizzato grazie a 40 anni di lavoro quotidiano delle oltre 600 persone che con passione e professionalità rendono omaggio ai valori della cooperazione. GULLIVER Importante investimento sul territorio Lo spunto che ha suggerito alla Cooperativa Sociale Gulliver l’avvio delle prime ipotesi di realizzazione della Casa Residenza O. Focherini e M. Marchesi è nato dall’analisi della situazione del territorio distrettuale: i dati raccolti hanno evidenziato un incremento della popolazione over 75 e l’emergere di nuovi biPrimo piano ACI sogni del cittadino anziano e del caregiver. Gli orientamenti strategici aziendali, volti a indirizzare prioritariamente gli investimenti nel territorio modenese, associati alla volontà di favorire prevalentemente azioni atte a dare impulso occupazionale e alla consolidata esperienza nella gestione di servizi dedicati alla terza età, hanno successivamente dato l’avvio ai lavori progettuali. Gulliver, infatti, ha sviluppato e potenziato nel tempo le conoscenze professionali, tecniche e gestionali utili alla conduzione globale di servizi alla persona. A ciò si è aggiunta, negli ultimi anni, un’intensa attività di ricerca e sviluppo, in grado di progettare e realizzare servizi utili al miglioramento della qualità di vita dei cittadini. Identificati i partners, fornitori dei servizi di progettazione e realizzazione della struttura architettonica e degli impianti annessi, in Politecnica con sede a Modena e in GARC con sede a Carpi, l’idea della realizzazione di un servizio rivolto agli anziani e ai loro famigliari è diventata realtà. La Casa Residenza per Anziani O. Focherini e M. Marchesi rappresenta un importante investimento sul territorio, che si aggira intorno ai 7 milioni di euro, interamente sostenuto da Gulliver, impresa cooperativa modenese che conta sulla professionalità di quasi 1700 lavoratori, tra soci e dipendenti. La Casa Residenza per Anziani O. Focherini e M. Marchesi sarà costruita nella frazione di Appalto di Soliera (MO), nei pressi della Strada Statale Nazionale per Carpi. Collocata in posizione strategica, potrà essere raggiunta facilmente sia dai cittadini residenti nei comuni dell’Unione delle Terre d’Argine sia da coloro che abitano nella Città di Modena o in zone limitrofe della Provincia. La struttura, che conterà complessivamente 75 posti letto suddivisi in 31 stanze singole e 22 doppie, si svilupperà su due piani. Al piano terra saranno collocati gli ambienti dedicati ai servizi generali che hanno lo scopo di garantire il funzionamento complessivo del servizio e l’attività diretta ai 3 nuclei: hall con desk di segreteria, cucina, lavanderia, guardaroba, spogliatori del personale, l’area culto e mourge, ambulatorio, stanza per la cura di sé (podologo, parrucchiera, barbiere, ecc.), palestra attrezzata, sala polivalente, ufficio animatori e di coordinamento. Legacoop Settori Al piano terra si troveranno anche le stanze del primo nucleo per un totale di 30 posti letto, suddivisi in 8 stanze singole con servizi e 11 stanze a due letti con servizi. Al secondo piano saranno presente un secondo nucleo per 30 posti letto, suddivisi in modo speculare al primo, e il terzo nucleo per 15 posti letto suddiviso in stanze singole con bagno dedicato. Ogni nucleo sarà dotato di bagno assistito per gli ospiti non autosufficienti, di una sala soggiorno e pranzo, degli spazi per il personale assistenziale, infermieristico e di coordinamento. La struttura godrà di spazi piacevolmente vivibili sia internamente che esternamente, garantendo privacy e relax ai suoi ospiti, grazie anche alla presenza di un’area verde privata. La Casa Residenza O. Focherini e M. Marchesi assicurerà un servizio di accoglienza residenziale, fornendo ospitalità, assistenza e servizi per l’aiuto nelle attività quotidiane sulle 24 ore per 365 giorni all’anno. Garantirà prestazioni socio-assistenziali, prestazioni sanitarie e prestazioni riabilitative in regime privato o di accreditamento. Offrirà agli anziani un luogo di cura e di socializzazione per il loro benessere, per il mantenimento delle potenzialità cognitive, affettive e sociali, garantendo, in particolare, un’estrema flessibilità e personalizzazione nella presa in carico. Le famiglie saranno sostenute nella relazione con il proprio congiunto e nelle scelte di cura, favorendo l’accesso alla residenza, la condivisione della vita del servizio e garantendo, in ogni momento, un’informazione puntuale e trasparente. Particolare attenzione sarà posta al servizio di ristorazione, curato da CIRFood. I pasti, infatti, saranno prodotti internamente dalla cucina della struttura, studiata, in termini di attrezzature e dimensioni, per poter fornire il servizio anche ad altri utenti del territorio. Territori Imprese Sondaggio Imprese 20 La Casa Residenza O. Focherini e M. Marchesi potrà accogliere: • Persone anziane, cioè con più di 65 anni, totalmente non autosufficienti; • Persone affette da patologie dementigene; • Casi di grave disabilità acquisita/casi critici (D.G.R. 2068/2004). A seconda delle necessità dell’anziano saranno previste, pertanto, diverse forme di ospitalità: • A tempo indeterminato, quando la persona non può più essere assistita al proprio domicilio a causa delle sue condizioni psicofisiche o sociali; • Temporanea per scopi riabilitativi, in fase post-acuta, che necessitano di specifici trattamenti di recupero dopo la dimissione ospedaliera. • Temporanea per finalità di sollievo, può essere utilizzata per inserimenti programmati di sollievo dal carico assistenziale, necessità familiari improvvise e urgenti, come fase intermedia in previsione di un servizio a carattere definitivo. Gulliver ha deciso, fin da principio, di dedicare la Casa Residenza per Anziani al Beato Odoardo Focherini e la moglie Maria Marchesi per la loro levatura morale, per i valori che oggi più che mai rappresentano e per l’importanza delle loro scelte di vita a favore del prossimo. Di professione assicuratore, direttore amministrativo del quotidiano cattolico “L’Avvenire d’Italia” durante il regime fascista, Odoardo fu condannato alla deportazione in Germania, dove morì a 37 anni, per aver aiutato più di cento ebrei a fuggire dalla persecuzione nazifascista. Per questa sua opera è stato insignito della Medaglia d’Oro al merito civile della Repubblica Italiana e del titolo di “Giusto tra le genti” dallo stato d’Israele.Accanto a lui la moglie Maria Marchesi ha condiviso e favorito la missione del marito fino in fondo, facendosi poi carico della famiglia e prendendosi cura dei sette figli. Gulliver Società Cooperativa Sociale, O.N.L.U.S. di diritto, ha avviato la propria attività a gennaio 1997 ma trova le proprie origini e i propri valori identitari nel 1977 con la costituzione della Cooperativa C.S.A.. Progetta e gestisce servizi dedicati a terza età, infanzia, minori, disabilità, disagio sociale, Primo piano ACI mediazione interculturale, trasporti sociali. “Nel 2017 Gulliver festeggia quarant’anni di esperienza, di impegno e di perfezionamento nell’arte del prendersi cura”, commenta Massimo Ascari, Presidente di Gulliver. “Non poteva esserci modo migliore di cele, – continua Ascari – e non attraverso la realizzazione di un servizio pensato per rispondere in modo sempre più adeguato ai bisogni delle famiglie per le quali quotidianamente lavoriamo. In questo storico momento per la nostra Cooperativa il mio ringraziamento va a tutte le persone che concretamente hanno creduto e lavorato per questo progetto e, soprattutto, a tutti i soci e lavoratori di Gulliver che, con la loro grande professionalità, si prendono cura delle persone più fragili, generando benessere per loro e le loro famiglie.” sazione di ghetto e generano diffidenza. Se invece in un piccolo paese un appartamento ospita quattro ragazzi richiedenti asilo la persone si avvicinano più facilmente e l’integrazione è più semplice» commenta nell’articolo Monica Argenta, coordinatrice del gruppo di lavoro rivolto ai richiedenti asilo della Cadore Scs. COOPERATIVA INFERMIERI FERRARA Inaugurata la nuova sede COOP CADORE Tra gli esempi virtuosi di accoglienza in un articolo di Repubblica C’è anche la cooperativa sociale Cadore di Pieve di Cadore, tra gli esempi virtuosi di accoglienza di richiedenti asilo segnalati da Repubblica il 31 gennaio scorso. Protagoniste dell’articolo, le buone pratiche – in particolare il modello della micro accoglienza - nei piccoli centri di montagna, distanti dai luoghi caratterizzati da un forte flusso migratorio. Nell’alto bellunese si sperimenta da tempo un modello di accoglienza diffusa con l’obiettivo di favorire l’integrazione e valorizzarne le potenzialità. Integrazione favorita dall’inserimento lavorativo dei richiedenti asilo, che spesso svolgono lavori di manutenzione del territorio oppure frequentano corsi di formazione professionale e tirocini con l’obiettivo di superare la diffidenza e favorire l’inserimento degli ospiti nella comunità locale, una volta ottenuto lo status di rifugiato. La cooperativa Cadore si occupa dei richiedenti asilo dal 2011, anno caratterizzato da flussi migratori causati della crisi libica. «Abbiamo puntato da subito su un tipo di accoglienza diffusa perché le concentrazioni con decine e decine di ospiti creano una sen- Legacoop Settori «Siamo soddisfatti per questo nostro traguardo e piacevolmente sorpresi per le molte persone che sono passate all’inaugurazione della nostra sede, mostrando riconoscimento e interesse per il lavoro che svolgiamo. Ora la sfida è quella di farci conoscere ancora di più sul territorio e ampliare i servizi che offriamo in ambito sanitario e assistenziale». Sono le parole di Simone Ronchej, presidente della cooperativa Infermieri Ferrara, che sabato 4 febbraio ha inaugurato la sede amministrativa, in via Comacchio 89 a Ferrara. «Una cooperativa nata quasi quattro anni fa dall’iniziativa di alcuni professionisti, in risposta a un crescente bisogno di assistenza qualificata – afferma Chiara Bertelli, referente territoriale di Legacoop Estense, che ha contribuito alla nascita della cooperativa grazie allo sportello startup –. Crediamo che professionalità e competenza siano le leve su cui puntare per distinguersi in un mercato complesso come quello sanitario e assistenziale. Soddisfazione anche per l’aumento del numero dei soci lavoratori, che da 3 sono passati a 7, la maggior parte al di sotto dei trent’anni. Un risultato non scontato di questi tempi». Territori Imprese Sondaggio Sondaggio 21 OSSERVATORIO SWG La fine del politically correct? Si alzano, nei vari angoli del pianeta, i toni politici e divisori, rullano i tamburi di roboanti affermazioni, cresce la voglia di barriere e muri, di chiusure in mitizzate enclave nazionali. Nella società italiana il quadro non è molto Primo piano ACI Legacoop Settori differente. Nelle sue viscere molte cose stanno cambiando. Subito dopo la vittoria di Trump a novembre, il 26% degli italiani affermava di essere contento del suo successo. Le prime settimane di presidenza, sembrano aver rinvigorito il trumpismo nostrano. Al 32% dell’opinione pubblica, infatti, piace il piglio del neo inquilino della Casa Bianca. Certo a quasi metà del Paese, il 44%, Territori Imprese Sondaggio Sondaggio 22 Trump fa paura, ma all’altra parte, al 42%, il neo presidente americano non dispiace (la restante quota non si esprime). Quello che piace di più del modello “Donald” è l’uscire dagli schemi del politically correct. Un superare limiti e barriere che trova consenso in metà del Paese, con espressioni di pieno interesse nei due terzi degli elettori berlusconiani e pentastellati, ma con una fascinazione che avvolge anche un quarto dell’elettorato del partito democratico. La rinuncia all’uso di epiteti ingiuriosi e offensivi sembra essere diventata non solo una fatica, ma anche un segno di debolezza, d’incapacità comunicativa, mentre il ricorso al politicamente scorretto ha iniziato a far breccia in tutti i segmenti della nostra società, anche se piace maggiormente alla generazione dei trenta-quarantenni e agli uomini, mentre appare molto lontano dal gusto femminile. Il dato di fascinazione verso lo stile politicamente scorretto non è privo di effetti politici e sospinge una parte dell’opinione pubblica, il 41%, a sostenere il bisogno, anche in Italia, di un politico capace di incarnare uno stile trumpiano. Ne sono convinti gli elettori della Lega Nord, ma anche metà di quelli di Grillo e Forza Italia, nonché quasi un quarto di quelli che nell’urna mettono la croce sul simbolo del Pd. NOTA INFORMATIVA: Indagine realizzata da SWG. Sondaggio cati-cawi nazionale su un camipone di 1.500 italiani maggiorenni svolto tra il 30 gennaio e il 2 febbraio 2017. Primo piano ACI Legacoop Settori Territori Imprese Sondaggio