N. 6 del 13-02-2017

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N. 6 del 13-02-2017
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Anno III - n. 6 del 13 febbraio 2017
Primo piano
“Con l’Alleanza rendete più forte
il tessuto sociale del Paese”
Lo ha detto il presidente della Camera Laura Boldrini incontrando i rappresentanti dell’associazione
a pagina 2-3
Legacoop
Territori
È aperto un bando per
cinque borse di studio per
la partecipazione...
Coopfond
Aperto il bando per
Costituito
il coordinamento del la Dream Academy
di Città della Scienza
Friuli Venezia Giulia
Si è svolta, a Udine, nella
sede di Finreco, l’assemblea costitutiva del coordinamento dell’Alleanza delle
cooperative italiane del
Friuli Venezia Giulia. L’assemblea, composta dai
presidenti regionali delle tre
Centrali Cooperative (Agci
Fvg, Confcooperative Fvg e
Legacoop Fvg) e da 45 rappresentanti di cooperative
associate, 15 per ciascuna
associazione, ha nominato
in qualità di presidente,
Enzo Gasparutti– ...
Nota della redazione
Questo numero è stato chiuso
il 9 febbraio 2017 alle ore 17.30
Settori
Legacoop Servizi
“WE OWN IT!” campagna per imprenditorialità giovanile
È partita la campagna “WE
OWN IT. The future of work
is ours!” promossa...
Segreteria di Redazione:
Anna Colomberotto
Tel. 06-844.39.372
Fax 06-844.39.402
Toscana
Legacoop
aderisce
a Terre di Pisa
Imprese
Coop Alleanza 3.0
Sbarca
in Calabria
con il Gruppo Az
Sondaggio
Legacoop Toscana ha firmato il 7 febbraio 2017 il
protocollo di intesa relativo
alla costituzione di un nuovo
prodotto turistico, il brand
Terre di Pisa che, declinabile in tutte le diverse tipicità
(vino, tartufi, ecc.) identifica
le peculiarità agroalimentari,
artistiche, storiche, naturali
e l’offerta turistica d’eccellenza dell’entroterra pisano.
Scopo del protocollo, che
vede tra gli attori principali
la Camera di Commercio di
Pisa, oltre...
Un accordo di master franchising tra Coop Alleanza
3.0 e il Gruppo Az: ecco la
strada con cui la più
grande cooperativa di consumo italiana sbarca in Calabria. Un’intesa, quella tra
Coop e la catena della Gdo
calabrese (un gruppo da
300 milioni di euro di fatturato) che coinvolge i 34
punti vendita di Az dislocati
in tutte le cinque province
della Calabria.
Nelle prossime settimane,
in virtù dell’accordo...
Si alzano, nei vari angoli del
pianeta, i toni politici e divisori, rullano i tamburi di roboanti affermazioni, cresce
la voglia di barriere e muri,
di chiusure in mitizzate enclave nazionali.
Nella società italiana il quadro non è molto differente.
Nelle sue viscere molte
cose stanno cambiando.
Subito dopo la vittoria di
Trump a novembre, il 26%
degli italiani affermava di
essere contento del suo
successo....
Organo ufficiale
della Lega Nazionale
delle Cooperative e Mutue
Settimanale di notizie a cura
dell’Ufficio Stampa di Legacoop
Direttore Responsabile:
Dora Iacobelli
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Osservatorio SWG
La fine
del politically
correct?
Registrazione del Tribunale di Roma
n. 109 del 22 giugno 2015
Primo piano
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“Con l’Alleanza rendete più forte
il tessuto sociale del Paese”
Lo ha detto il presidente della Camera Laura Boldrini incontrando i rappresentanti
dell’associazione per il 130° della cooperazione in Italia
“La cooperazione è una realtà che i padri e le
madri costituenti hanno voluto inserire nella
nostra Carta fondamentale e che da sempre
fa parte della nostra economia. Voi qui celebrate 130 anni di storia, ma lo fate gettando
un ponte sul futuro, trasformando tre grandi
associazioni in un’unica alleanza”. Così il presidente della Camera Laura Boldrini ha aperto
il proprio intervento durante l’incontro con i
rappresentanti dell’Alleanza delle Cooperative
Italiane all’Auditorium dell’Ara Pacis.
“L’obiettivo che vi ponete – ha proseguito
l’onorevole Boldrini – è superare le difficoltà
che oggi esistono nel rappresentare i cittadini. Su questo voglio dire una parola chiara:
ritengo fortemente che senza corpi intermedi
non si tiene unito il nostro Paese, non c’è dia-
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ACI
logo sociale e non si riescono a realizzare neanche le riforme. Per questo credo che con
l’Alleanza voi date maggior forza alle cooperative, ma rendete più forte anche il tessuto
sociale del nostro Paese e per questo vi ringrazio”.
“Per uscire davvero dalla crisi dobbiamo
cambiare politiche sia a livello nazionale sia
europeo, servono investimenti pubblici che
facciano da volano a quelli privati – ha proseguito il Presidente della Camera – Servono
in particolare politiche specifiche per rilanciare l’occupazione femminile, indispensabile
per uscire dalla crisi”. L’onorevole Boldrini ha
parlato anche delle difficoltà generate dai
comportamenti illeciti di qualcuno: “A tutto
questo avete reagito con forza. Penso in par-
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Settori
ticolare alle 100mila firme per il contrasto alle
false cooperative che avete consegnato in
Parlamento. Vuole dire che state facendo sul
serio contro le generalizzazioni”.
“130 anni fa eravamo insieme – ha detto
Mauro Lusetti, copresidente dell’Alleanza nel suo intervento - vogliamo festeggiare ricomponendo quello che negli ultimi 70 anni
è rimasto diviso. Siamo nati per unire, per
dare senso e dignità al lavoro per questo
siamo ancora qui dopo nascita e tramonto
stati e ideologie. Noi siamo ancora qui con i
nostri principi. Se abbiamo retto è stato perché in quei valori cooperativi si trovano elementi fondamentali per fare impresa nei
momenti difficili, al centro i valori delle persone. C’è bisogno dei principi cooperativi per-
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ché i bisogni delle persone siano al centro
delle scelte e dell’evoluzione della società”.
Un concetto ripreso anche dal presidente dell’Alleanza Maurizio Gardini: “La storia della
cooperazione italiana si sposa con la storia
del paese. Promuovere le potenzialità di un
territorio, senza delocalizzare, garantire un
pluralismo imprenditoriale con pari opportunità per donne e giovani, è la funzione sociale,
prima che economica, svolta dalla cooperazione. Ruolo che le viene riconosciuto dall’Art
45 della Costituzione. C’è bisogno di più cooperazione non solo in Italia, ma anche e soprattutto in Europa: il pensiero europeo di
impresa a taglia unica non funziona. Dire no
al pluralismo d’impresa significa dire no a un
mercato più umano, più a misura di territorio
e di persona”.
IL PUNTO
L’occupazione cresce insieme all’impegno per la legalità
Oggi la cooperazione rappresenta l’8% del PIL e le sue imprese
danno lavoro 1.350.000 persone occupate. Non guardiamo a quanto
è stato fatto si legge nella nota – ma a quanto ci resta da fare. Rispondere alle esigenze nuove e complesse che arrivano dalle comunità in termini di welfare e di servizi, continuare a produrre lavoro,
perché la disoccupazione e la produttività sono il vero deficit strutturale del Paese. Tra il 2008 e il 2015 – conclude la nota – la cooperazione italiana ha prodotto il +6,1% di lavoro mentre il sistema Italia
ha perso l’1,7%. Non è un punto di arrivo, ma un punto di partenza.
Primo piano
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L’Alleanza delle Cooperative italiane rappresenta, in termini economici
oltre il 93% del movimento cooperativo italiano e in termini occupazionali quasi l’85%.
Le cooperative hanno a costituito un bacino prezioso di nuove opportunità di lavoro. Si stima che dal 2008 al 2015 il peso occupazionale delle cooperative italiane sia aumentato del +6,1%.
Negli stessi anni il Sistema Italia ha fatto registrare una diminuzione di occupati pari al -1,7% (22 milioni 541 mila occupati a
fine 2015, rispetto a 22 milioni 923 mila a fine 2008).
La cooperazione oltre che promuovere l’autoimprenditorialità e l’autorganizzazione dei cittadini in cooperative di comunità per rispondere alle esigenze del territorio favorisce l’acquisizione di imprese in
default da parte degli stessi lavoratori che si trasformano da operai
a imprenditori di se stessi. È la storia dei tanti workers buyout nati
negli anni della crisi. Così come crea occupazione anche attraverso
la promozione del programma “Garanzia Giovani”, il Servizio Civile e
le Start Up cooperative.
L’impegno per la legalità è uno dei grandi temi sui quali è concentrata
l’Alleanza delle Cooperative. Contrasta la concorrenza sleale da parte
di imprese costituite ad hoc e le cooperative spurie. Sostiene “L’Associazione Libera” promuovendo la nascita di cooperative di giovani
che rimettono nel circuito della legalità beni sequestrati alla criminalità. Sul contrasto delle false cooperative l’Alleanza delle Cooperative
italiane ha promosso una legge di iniziativa parlamentare sostenuta
con oltre 100.000 firme e oggi il testo è all’esame del Senato.
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>> Alleanza Cooperative Italiane
>> Alleanza Cooperative Italiane
ALLEANZA COOPERATIVE ITALIANE
Costituito il coordinamento
del Friuli Venezia Giulia
Si è svolta, a Udine, nella sede di Finreco, l’assemblea costitutiva del coordinamento dell’Alleanza delle cooperative italiane del Friuli
Venezia Giulia. L’assemblea, composta dai
presidenti regionali delle tre Centrali Cooperative (Agci Fvg, Confcooperative Fvg e Legacoop Fvg) e da 45 rappresentanti di
cooperative associate, 15 per ciascuna associazione, ha nominato in qualità di presidente, Enzo Gasparutti– attuale presidente
di Legacoop Fvg – con i due co-presidenti
nelle persone di Adino Cisilino e Giuseppe
Graffi Brunoro.
Il vertice resterà in carica un anno e, a rotazione, il ruolo di presidente verrà ricoperto a
turno dai presidenti delle altre due Centrali
cooperative. L’ufficio di presidenza è invece
composto da nove membri Giuseppe Graffi
Brunoro, Flavio Sialino, Mauro Perissini,
Enzo Gasparutti, Roberto Sesso, Gian Luigi
Bettoli, Adino Cisilino, Emanuele Cruder,
Andrea Carlini mentre il Comitato esecutivo
del coordinamento dell’Alleanza è formato da
18 componenti.
“Oggi è un giorno importante – ha indicato il
neo eletto presidente Gasparutti – rappresenta la manifestazione concreta della volontà
di proseguire a lavorare per rafforzare il dialogo, per condividere progetti e interventi per
lo sviluppo del territorio sostenendo un cammino comune quello dell’Alleanza fra le tre
Centrali che nasce per dare maggiore incisività alla rappresentanza della cooperazione.
L’assemblea odierna che ha costituito il coordinamento, nell’ambito e in attuazione del coordinamento nazionale, è un passo avanti
importantissimo per dare più forza al sistema
cooperativo a livello nazionale, internazionale
e anche in regione”.
L’Aci è un esempio senza precedenti nella
storia del movimento cooperativo italiano
“strumento fondamentale – ha proseguito Gasparutti – per un confronto sui problemi identitari e associativi, cercando un linguaggio
comune e puntando su ciò che unisce”.
Proprio l’unità è la direzione intrapresa con impegno, condivisione e determinazione, dall’assemblea odierna che ha costituito il
coordinamento dell’Aci Fvg per essere interPrimo piano
ACI
Legacoop
Settori
locutore della politica, sul solco già tracciato
dall’Aci nazionale, mettendo sempre al centro i temi che stanno a cuore agli associati.
“Nel dibattito che si è sviluppato negli ultimi
due anni,Agci Fvg, Confcooperative Fvg e Legacoop Fvg – ha spiegato Gasparutti - hanno
concordato di coordinare la loro azione nei
confronti delle amministrazioni pubbliche e
delle parti sociali, elaborando posizioni e proposte unitarie finalizzate all’esercizio della
rappresentanza, dell’assistenza e del sostegno alle cooperative associate. L’esperienza
di questi anni dimostra come l’Alleanza sia
strategica in quanto in grado di meglio rappresentare i bisogni e le esigenze del “movimento cooperativo”.
“La società è in costante movimento – ha aggiunto Gasparutti – e il cambiamento è, ormai
da anni, il leitmotiv che la caratterizza; in questo conteso, in cui cambiano gli assetti istituzionali, pensiamo ad esempio alla
soppressione delle Province in regione, in cui
emergono nuove sfide per rimanere sul mercato o trovare nuovi spazi e dove si avvertono
profondi mutamenti socio-economici, è necessario rivedere anche il modo di interloquire
con le istituzioni e di rappresentare il territorio e le categorie sociali ed economiche che
in esso vivono e lavorano. In queste trasformazioni noi, uniti, rinnovando in primis le nostre organizzazioni interne, vogliamo essere
protagonisti della rinascita di questo Paese
affrontando i problemi, proponendo soluzioni,
combattendo l’illegalità. Con l’Alleanza le cooperative italiane potranno meglio contribuire a
dare impulso alla creazione di nuova imprenditorialità e di nuova occupazione nel nostro
Paese”.
L’Associazione di rappresentanza che vede
unite Agci Fvg, Confcooperative Fvg e Legacoop Fvg, conta in regione complessivamente
377.777 soci, 33.971 occupati, 887 associate e registra un valore della produzione di
euro 2.300.688.085.
Fonte
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ALLEANZA COOPERATIVE ITALIANE
“Voucher strumento valido se
monitorato”
lavoratori. L’auspicio è che la legge di iniziativa popolare contro le false cooperative, da
noi proposta e ora in discussione al Senato –
chiude la nota – possa essere approvata rapidamente».
Audizione parlamentare
per i workers buyout
«Denunciamo da anni l’azione delle false cooperative che usano le forme di lavoro più variegate per fare dumping sul mercato. Sui
voucher ha ragione Boeri».
Lo dice Maurizio Gardini, presidente dell’Alleanza Cooperative Italiane (anche a nome dei
copresidenti Mauro Lusetti e Rosario Altieri),
in merito alle dichiarazioni del presidente dell’Inps Boeri nel corso di un’audizione alla Camera dei Deputati.
«I voucher sono uno strumento corretto, se
controllato, tracciato e utilizzato in dosi giuste. È stato concepito per essere dedicato,
prevalentemente, ai lavori occasionali a uso
delle famiglie e per far emergere il nero, ma
se viene utilizzato, in modo incontrollato, dalle
imprese diventa nocivo per il mercato e per i
Primo piano
ACI
È necessario uniformare la legislazione in
materia di workers buyout e renderla chiara,
trasparente e accessibile. Lo ha spiegato
Aldo Soldi, direttore generale di Coopfond,
ascoltato in rappresentanza dell’Alleanza
delle cooperative italiane, assieme a Roberto Cutrona di Confcooperative, dalla
commissione Attività produttive di Montecitorio sulle risoluzioni di Tiziana Ciprini (M5S)
e Antonella Incerti (Pd) sulle quali il direttore
ha espresso “apprezzamento”.
Ben venga “l’istituzione di un tavolo di confronto”, come previsto dalle risoluzioni, per
rafforzare lo strumento dei workers buyout,
che possono costituire – secondo Soldi –
una risposta, oltre che alla crisi, al passaggio generazionale delle aziende. Se nel
primo caso “vanno snellite le procedure per
ottenere l’indennità di disoccupazione che i
lavoratori usano per l’acquisizione del ca-
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Settori
pitale”, accorciando i tempi dell’INPS che
attualmente risultano “troppo lunghi”, nel
secondo decisivo sarà poter attivare uno
strumento come la decontribuzione.
I provvedimenti in esame dovrebbero inoltre sostenere la possibilità effettiva dei lavoratori di contribuire finanziariamente,
assumendo responsabilità di soci, anche
attraverso strumenti quali il prestito partecipato e il microcredito. Tutti i workers
buyout devono però essere adeguatamente
accompagnati per analizzare le cause del
precedente fallimento, il mercato potenziale
e – al di là della reale disponibilità dei lavoratori – le risorse finanziarie necessarie per
la ripartenza.
“Per decidere se partire oppure no – ha
concluso il direttore generale Aldo Soldi – è
fondamentale la convinzione dei lavoratori
che si assumono la responsabilità di diventare soci ma poi, per partire bene, diventa
essenziale un vero gioco di squadra. Un
ruolo centrale lo svolgono le strutture territoriali delle associazioni cooperative e attorno a loro vanno coinvolti tutti gli attori a
vario titolo interessati: i sindacati, le istituzioni territoriali, i curatori fallimentari, i professionisti e i soggetti creditizi e finanziari
che sono potenziali finanziatori della nuova
realtà cui si intende dare vita”.
Territori
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>> Coopfond
>> Internazionalizzazione
>> Internazionalizzazione
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ACI
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COOPFOND
Aperto il bando per la Dream
Academy di Città della Scienza
È aperto un bando per cinque borse di studio per la partecipazione alla Dream Academy di Città della Scienza a Napoli. I
candidati dovranno essere soci, dipendenti, collaboratori o persone comunque
segnalate da una cooperativa aderente a
Legacoop.
Le borse di studio, che coprono il costo di iscrizione,
consentiranno di partecipare
al programma di alta formazione, con docenti internazionali, per la creazione di
competenze nelle tecnologie
previste da Industria 4.0.
Gli ambiti industriali interessati sono quattro: Biomedicale, Design e Fashion,
Architettura e Manifattura
avanzata, Beni Culturali e Installazioni Museali. I settori tecnologici interessati saranno: Advanced Robotics Manufacturing,
Digital Fabbrication, Data Meaning e Internet of Everything.
L’Academy è a numero chiuso. La candidatura di partecipazione dovrà essere effettuata entro le ore 12 del 17 Marzo
2017.
L’inizio dei corsi, che si svolgeranno in lingua inglese, è previsto per il 27 marzo
2017.
Il programma è così strutturato:
Parte teorico-pratica in aula (con disponibilità di macchine e tecnologie) dal 27/3 al
4/8 a Città della Scienza, con 4 moduli didattici e frequenza obbligatoria al 70%
Sviluppo del proprio progetto di ricerca che
non prevede la presenza obbligatoria a
Città della Scienza e potrà anche svolgersi
in azienda con il vincolo della revisione obbligatoria ogni 15 giorni, anche via Skype.
A dicembre si concluderà con la DREAM
Final Conference con la presentazione dei
progetti agli investitori.
Il programma di alta formazione si articola
nelle seguenti aree di insegnamento:
Theory; Digital Tools; Digital Fabrication;
Abstract Presentation; Business Develop-
Legacoop
Settori
ment; Advanced Computational Design;
Focus Design; Applied Research.
Per tutto il periodo di svolgimento della
Dream Academy i partecipanti potranno
accedere alle strumentazioni tecnologiche,
agli spazi, agli eventi del Dream Fablab di
Città della Scienza.
Sono in corso di definizione convenzioni
presso residenze e abitazioni a prezzi convenzionati favorevoli. Saranno forniti inoltre
ulteriori servizi logistici da parte della
Dream Academy.
Per partecipare alla D.RE.A.M. Academy è
necessario compilare il form Partecipa
come cooperativa aderente a Legacoop,
disponibile on line al seguente indirizzo:
http://machform.cittadellascienza.it/view.p
hp?id=103915
e compilarlo in tutte le sue parti.
CALL_Fondazione_LagacoopCoopfond-1
linkipertestuali
INTERNAZIONALIZZAZIONE
A Cagliari 4a e ultima tappa
del corso di formazione del MISE
Prenderà avvio il 28 febbraio p.v. a Cagliari
la quarta ed ultima tappa del programma
di formazione specialistico per il rafforzamento delle capacità di internazionalizzazione delle imprese cooperative promosso
dal Ministero dello Sviluppo Economico e
ICE-Agenzia, in collaborazione con Alleanza delle Cooperative Italiane.
L’iniziativa si inserisce nel quadro delle
azioni specificamente dedicate alle imprese cooperative al fine di ampliarne il potenziale di internazionalizzazione e
sostenerne l’accrescimento imprenditoriale nell’ambito della competizione globale, offrendo una formazione mirata su
opportunità, strumenti e strategie di presenza e consolidamento nei mercati esteri.
Dopo una prima giornata dedicata ai principi del marketing internazionale e agli
scenari del commercio estero, seguiranno
due “giornate Focus” con la partecipazione dei responsabili degli Uffici ICE di
CINA e USA.
Il Corso si rivolge principalmente alle cooperative operanti nel settore Agroalimen-
Territori
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Legacoop
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tare non solo della regione Sardegna, ma
a livello nazionale.
Gli esperti in alula toccheranno temi come:
Accesso al mercato per i prodotti
agroalimentari, canali di distribuzione
sia GDO che Horeca;
Analisi della concorrenza, potenzialità
di penetrazione del prodotto italiano,
dazi e limitazione all’export;
Certificazioni di etichettatura;
Suggerimenti di marketing per la penetrazione dei prodotti
Per ulteriori informazioni i referenti Legacoop:
Carla della Volpe - Legacoop Sardegna
Tel. 070/541071
e-mail: [email protected]
Stefania Marcone - Ufficio Relazioni Internazionali e Politiche Europee Legacoop
Tel. 06/84439377-8
e-mail: [email protected]
[email protected]
Programma
28 febbraio - Introduzione al corso
Relatore: Andrea Aguiari, Docente
Faculty ICE-Agenzia
Esportare: una scelta strategica. Marketing di base, esportare con metodo.
Marketing internazionale: strategie per
sviluppare le vendite all’estero, selezione mercati target, politiche di prezzo
e di prodotto;
1° marzo Focus Paese ® Cina
Relatore: Filippo Petz - Vice direttore
ICE Pechino
2 marzo Focus Paese ®USA
Relatore: Gatti Gioia Morena - Responsabile Settore agroalimentare e
vini ICE New York
FOLLOW UP: un terzo delle imprese cooperative partecipanti all’intero corso
avranno accesso al servizio di Assistenza
personalizzata in azienda svolta da esperti
dalla Faculty dell’ICE-Agenzia, previa specifica richiesta.
Si ricorda che la partecipazione al corso è
GRATUITA, ma è necessario iscriversi inviando la scheda di adesione allegata.
Restano a carico dei partecipanti i costi di
trasporto e alloggio. In merito alle sistemazioni alberghiere i colleghi delle strutture cooperative della Sardegna hanno
individuato due hotel a prezzi convenzionati:
- Hotel Regina Margherita - Viale Regina
Margherita, 44 – Tel. 070/670342
- Hostel Marina, Scalette S. Sepolcro –
Tel. 070/670818
Le prenotazioni verranno fatte individualmente dai partecipanti al corso.
Scheda di Adesione
Missione di sistema in India
guidata dal Ministro Calenda
Primo piano
ACI
INTERNAZIONALIZZAZIONE
Dal 26 al 28 aprile è prevista una missione
imprenditoriale/istituzionale in India, guidata dal Ministro Calenda, che toccherà
le città di Mumbai e New Delhi.
La missione vedrà la partecipazione delle
maggiori associazioni imprenditoriali, del
Ministero degli Esteri, oltre che del Ministero dello Sviluppo Economico, di Cassa
Depositi e Prestiti, Sace, Simest, delle varie
istituzioni e strumenti di sostegno all’internazionalizzazione del sistema Paese.ecc.
Con un Pil in aumento del 7,6% nell’anno
in corso, l’India è la grande l’economia a
più rapida crescita al mondo.
L’India rappresenta un mercato dalle significative potenzialità, forse unico, a livello
globale, per l’ampiezza dei margini di inserimento che esso offre, pur in presenza
di importanti complessità. Tra i settori strategici per l’internazionalizzazione delle imprese italiane si segnalano le infrastrutture,
la meccanica e meccatronica, le energie
rinnovabili, il comparto automobilistico e il
settore delle tecnologie agroalimentari.
Nei venti anni dal 1991 al 2011 l’interscambio Italia-India è cresciuto di 12 volte,
passando dal 708 mln di euro a 8,5 mld di
Euro. A partire dal 2012 e’ tuttavia iniziato
un trend decrescente, che ha portato il
commercio bilaterale a 7,2 mld di € nel
2014, segnando comunque un aumento
del 3,6% rispetto al 2013 (fonte Istat).
L’Italia è il quarto partner commerciale dell’India tra i Paesi UE (dopo Germania,
Regno Unito e Belgio).
Nel complesso, l’export italiano verso l’In-
Legacoop
Settori
dia nel mese di aprile 2015 rispetto allo
stesso mese del 2014 e’ cresciuto del
24,9%. L’export italiano accumulato nel
periodo gennaio-aprile 2015, rispetto allo
stesso periodo (gennaio-aprile) del 2014,
e’ cresciuto del 12,7% ( superiore alla performance media verso gli altri paesi extra
U.E. che e’ stata di +12.2%). Le importazioni italiane dall’India nel mese di aprile
2015 sono cresciute del 13,9%; nel periodo gennaio-aprile 2015 del + 13%
(fonte ICE New Delhi).
Macchinari e apparecchi continuano a rappresentare la prima voce dell’export italiano in India, con una quota attorno al
40%; oltre un quarto delle importazioni italiane dall’India rientrano invece nella categoria tessile-abbigliamento-accessori in
pelle.
Quanto al flusso di investimenti diretti, le
aziende italiane nel 2012 hanno investito
in India oltre 1 mld di Euro nel 2012 (fonte
Eurostat). A fine 2012 l’Italia aveva in India
uno stock cumulato di IDE pari 3,75 mld
€.
Si può stimare un numero totale di oltre
400 entità legali e stabilimenti italiani in
India, presenti sotto tre forme principali:
sussidiarie possedute al 100%, Joint Ventures (soluzione preferita dalle PMI e d’obbligo nei settori con tetti massimi agli
investimenti stranieri) o uffici commerciali
di rappresentanza.
Ad un anno dall’insediamento del Governo
Modi, l’architettura delle riforme e dei programmi di sviluppo economico avviati dall’Esecutivo si presenta articolata e in
movimento.
La principale sfida dell’India moderna è il
potenziamento del settore manifatturiero,
che ancora oggi contribuisce per appena il
17% al Pil (contro il 35% della Cina). L’industria nel suo complesso è sotto al 32%,
mentre il terziario genera oltre il 50% del
Pil, impiega il 25% della popolazione attiva ed è stato responsabile del 69% della
crescita dell’economia tra il 2011 e il
2015. L’agricoltura assorbe ancora oggi il
50% della popolazione ed è il settore a più
bassa produttività in assoluto, contribuendo al Pil per il 16%.
La dimensione media delle imprese manifatturiere è molto piccola: quelle con meno
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Legacoop
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di 50 dipendenti rappresentano l’84%
degli occupati del comparto, contro il 70%
delle Filippine, il 65% dell’Indonesia, il
46% della Thailandia, il 25% della Cina.
E’ bene ricordare che il mercato indiano è
protetto da forti barriere d’accesso tariffarie e non.
La missione, che si suddividerà in due tappe,
Mumbai e New Delhi, sarà così articolata:
• Incontri istituzionali
• Business Forum
• Tavoli settoriali
• Opportunità di organizzare workshop
tematici
Primo piano
ACI
• Programma di B2B
• Inoltre, l’India è un paese con una
forte tradizione cooperativa:
• 600.000 imprese cooperative; 249 milioni di soci
Settori principali: agricoltura e pesca, credito, tessile, distribuzione e marketing.
Chi fosse interessato a partecipare alla
missione o a ricevere ulteriori informazioni
è pregato di contattare l’Ufficio Relazioni
Internazionali e Politiche Europee (Tel.0684439377-8; [email protected])
(Fonti: Ministero dello Sviluppo Economico,
ICE, Info Mercati Esteri)
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Settori
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Settori
>> Legacoop Servizi
9
LEGACOOP SERVIZI
CICOPA lancia “WE OWN IT!” campagna per l’imprenditorialità giovanile cooperativa
>> CulTurMedia
>> Agricoltura
per l’1%. Abbiamo bisogno di creare buoni
posti di lavoro di cui abbiamo il controllo e
non di lavori sottopagati che arricchiscono
gli azionisti invisibili. Come possiamo ottenere questo? Attraverso le cooperative”.
CULTURMEDIA
Incontro a Bruxelles
con Cooperatives Europe
E’ partita la campagna “WE OWN IT. The future of work is ours!” promossa da CICOPA,
l’Organizzazione Internazionale delle cooperative dell’industria e dei servizi dell’Alleanza Internazionale delle Cooperative.
La campagna, a cui Legacoop Servizi ha
aderito e che è sostenuta anche da Coopfond/Coopstartup, è dedicata all’imprenditorialità giovanile cooperativa, allo scopo di
diffondere e promuovere le storie di giovani
cooperatori da tutto il mondo, per ispirare
le future generazioni e avvicinarle ai valori
della cooperazione.
Sul sito dedicato alla campagna WE OWN
IT! verrà caricata ogni mese una nuova storia di giovani cooperatori e uno studio sull’imprenditorialità giovanile cooperativa, tra
cui le tendenze fra i giovani di tutto il mondo
nel creare e nel far parte di una cooperativa
di lavoro.
Il perché della campagna tratto dal sito We
Own It:
“In tutto il mondo i giovani sono sempre un
cattivo affare: non abbiamo il controllo dei
nostri posti di lavoro, case, tecnologia, dati
o formazione - perché non li possediamo.
Siamo considerati come manodopera a
basso costo da sfruttare, il target per le
campagne di marketing, e siamo sempre
gli ultimi della fila.
Noi non lo saremo.
Il futuro è nostro. Noi insieme siamo una
generazione, siamo in grado di costruire
un’economia cooperativa che funziona per
tutti: con al centro l’uguaglianza, la solidarietà e la sostenibilità.
Per raggiungere questo obiettivo abbiamo
bisogno di trasformare l’economia che è
controllata e gestita. Abbiamo bisogno di
un’economia in cui ognuno di noi è partecipe - un’economia veramente democratica
che funzioni per la maggior parte, non solo
Primo piano
ACI
Legacoop
Settori
A conferma del costante impegno del settore verso i processi di internazionalizzazione,
così come verso una maggiore presenza e
rappresentatività a livello europeo, si è svolto
a Bruxelles un incontro con Agnes Mathis,
direttrice di Cooperatives Europe (regione Europa dell’ICA-Alleanza cooperativa internazionale), che ha fornito l’occasione per uno
scambio di vedute sulle attuali ed imminenti
politiche dell’UE riferibili alle industrie culturali e creative e al turismo.
Hanno partecipato all’incontro Roberto Calari, presidente di CulTurMedia (la nuova associazione Cultura Turismo Comunicazione
Legacoop), Sabrina Luise responsabile dell’Ufficio Legacoop di Bruxelles e Giovanna
Barni, presidente di CoopCulture, la quale
ha illustrato i contenuti del rapporto di sostenibilità della cooperativa, presentato nella
stessa giornata presso il Parlamento europeo, nel corso dell’evento che ha visto la partecipazione, fra gli altri, delle due
europarlamentari Isabella Adinolfi e Silvia
Costa.
Uno degli obiettivi centrali di questo primo
appuntamento con la rappresentanza del
movimento cooperativo europeo, è stato
quello di avviare una riflessione e un primo
scambio di valutazioni su un percorso che
possa condurre, nel giro di pochi mesi, alla
Territori
Imprese
Sondaggio
Settori
10
creazione di una rete europea delle cooperative operanti nei comparti delle industrie culturali e creative e del turismo.
La cooperazione italiana ha condiviso da
tempo, in sede di Alleanza delle Cooperative,
questa necessità e questo obiettivo. Gli esiti
di questo incontro saranno proposti alla discussione di uno dei prossimi incontri dell’Alleanza.
AGRICOLTURA
Le associazioni agricole favorevoli
all’anticipazione dei fondi per il
bando 2018
Agrinsieme condivide la proposta dell’Assessore Simona Caselli di anticipare i
fondi previsti per il bando del 2018 per permettere lo scorrimento della graduatoria e
Primo piano
ACI
gli investimenti nelle imprese agricole. L’accelerazione impressa agli investimenti è un
presupposto importante per supportare le
aziende per la crescita imprenditoriale necessaria per stare sul mercato.
La proposta presentata dall’assessore Simona Caselli, presentata nel corso della
consulta agricola di oggi, di anticipare i
fondi per la misura investimenti agricoli
sulla graduatoria approvata il 20.01.2017
incontra il favore delle organizzazioni agricole e cooperative riunite in Agrinsieme.
Aggiungere circa 28 milioni di euro alla dotazione di oltre 24 già prevista permetterà di
soddisfare complessivamente 542 progetti
di sviluppo (quasi il 60 % delle domande dichiarate ammissibili) e di correggere parzialmente la ricaduta sui settori e territori.
Crediamo che la forte domanda di investimento, che arriva dal settore agricolo con
una richiesta ammissibile di oltre 204 mi-
Legacoop
Settori
lioni di euro, esprima la vitalità e la forza del
sistema agricolo dell’Emilia Romagna.
Con la scelta di anticipare le risorse sulla
misura per le imprese individuali e con l’imminente apertura dei bandi di filiera si coglie anche l’obiettivo di spingere
sull’acceleratore dell’innovazione e della
crescita in uno dei settori cardine regionali
e nazionali per uscire definitivamente dalla
stagnazione economica.
Confidando che la grande partecipazione
delle imprese ai bandi finora emessi non
venga meno nei prossimi anni, si porrà sicuramente un tema di reperimento di nuove
risorse.
Su questo capitolo così importante, Agrinsieme ritiene utile coinvolgere fin da subito
il Ministero dell’Agricoltura e la Conferenza
delle Regioni per predisporre i meccanismi
che favoriscano l’utilizzo adeguato da parte
delle regioni più virtuose.
Territori
Imprese
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Territori
>> Lombardia
11
LOMBARDIA
“Coop per le idee” trasformiamo
le idee in imprese cooperative
>> Emilia Ovest
>> Romagna
>> Estense
>> Toscana
EMILIA OVEST
>> Toscana
Legacoop ricorda Renzo Testi
>> Forlì
>> Reggio Emilia
Dopo Coop per i Giovani, l’iniziativa che ha
permesso a molti giovani di svolgere tirocini
formativi retribuiti in cooperative, Legacoop
Lombardia sostiene, assieme a Coop Lombardia, Coop per le idee.
Il progetto, nato con l’obiettivo di trasformare
le idee in imprese cooperative, si rivolge a
tutti gli aspiranti imprenditori della cooperazione interessati a seguire percorsi di formazione e consulenza finalizzati all’avvio di una
start up con sede in Lombardia.
Possono candidarsi al progetto gruppi di almeno tre persone, numero minimo per la costituzione di una cooperativa, senza limiti di
età e con un’idea imprenditoriale da proporre.
Le proposte saranno esaminate e valutate
dall’Ufficio Promozione Cooperativa di Legacoop Lombardia mediante incontri conoscitivi e secondo criteri discrezionali.
Coop per le idee si avvale del supporto e
della collaborazione di Cesvip Lombardia,
NOS Nord Ovest Servizi, Genera, Coopfond
e Radio Popolare in qualità di media partner.
Per ulteriori informazioni sulle modalità di
partecipazione contattare Legacoop Lombardia al seguente recapito: 02 28456102.28456.302/506 dal lunedì al venerdì
dalle ore 9 alle ore 18 oppure tramite email
Primo piano
al seguente indirizzo: [email protected].
È possibile sostenere il progetto recandosi
nei punti vendita di Coop Lombardia e donando parte dei propri punti (se soci Coop) o,
se clienti, acquistando il segnalibro “Coop per
le idee” direttamente alle casse.
ACI
Legacoop
Settori
Per Legacoop Emilia Ovest la scomparsa di
Renzo Testi crea un vuoto profondo nella cooperazione reggiana e non solo. Testi è stato
un cooperatore a tutto tondo.Anzi un cooperatore integrale: non è un caso che tra i suoi
riferimenti culturali ci fosse Antonio Vergnanini, fautore ai primi del ‘900 della Cooperazione Integrale. Tra le tante iniziative che
aveva promosso negli ultimi anni va ricordato
proprio la ripubblicazione di un importante
documento di Vergnanini al Congresso della
cooperazione internazionale di Cremona nel
1907.
Testi ha vissuto una intensa e importantissima esperienza come presidente di Coop
Nordemilia e Consumatori Nordest in seguito,
protagonista della trasformazione di una pur
importante cooperativa di consumatori di livello interprovinciale in una cooperativa di livello nazionale, tra le imprese della Grande
Distribuzione più importanti in Italia.
Testi, una volta in pensione, non aveva abbandonato il suo ruolo di cooperatore. Per diversi anni era stato presidente del Comitato
dei Garanti di Legacoop Reggio Emilia, svolgendo il suo ruolo con passione e attivamente. Ma specialmente si era assunto, con
grande competenza, il ruolo di storico e divulgatore delle idee cooperative. Con una tenacia e un impegno instancabile aveva
organizzato e promosso le “Sette Giornate di
Cooperazione”, una iniziativa di respiro nazionale, e in seguito “Di nuovo a Massenzatico”: tutte iniziative rivolte ad approfondire e
rimarcare il ruolo e i valori della cooperazione,
e a testimoniare la modernità di questa esperienza.
Testi, persona di grande integrità e coerenza,
è stato un punto di riferimento per diverse generazioni di cooperatori: sicuro delle sue idee,
ma sempre aperto al dialogo e all’ascolto.
Territori
Imprese
Sondaggio
Territori
12
Legacoop partecipa al dolore dei suoi familiari, interpretando anche la commozione di
tutti i cooperatori e degli amici che con lui
hanno condiviso passioni e discussioni.
ROMAGNA
NuovogruppodilavoroperGenerazioni, De Benedictis coordinatore
Passaggio di consegne in Generazioni Romagna, il network dei cooperatori under 40:
il nuovo coordinatore è Lorenzo De Benedictis, 27enne di Lugo di Romagna. L’assemblea si è svolta a Forlì lo scorso venerdì
presso la sede della cooperativa Formula
Servizi, alla presenza del coordinatore
uscente Rudy Gatta, del presidente di Legacoop Romagna Guglielmo Russo, del
portavoce regionale di Generazioni Luca
Stanzani. Si tratta di una naturale ripartenza
per i giovani cooperatori, che hanno costituito un nuovo gruppo di lavoro sulla base
del ricambio generazionale in atto.
«La partecipazione è stata molto alta –
commenta De Benedictis, che all’interno di
Legacoop Romagna segue il settore Servizi
e Lavoro – a conferma del fatto che i temi
che porta avanti Generazioni sono molto
sentiti all’interno delle cooperative». Il network degli under 40 si occupa in particolare di lavoro, formazione, innovazione,
ricambio generazionale, legalità e rapporti
con l’Europa, creando occasioni di coinvolgimento dei giovani cooperatori sui principi
e i valori fondanti della cooperazione quali la
mutualità, la solidarietà e la sostenibilità.
«Crediamo fermamente in questo spazio
aperto per la crescita di una nuova generazione di cooperatori», dice il presidente di
Primo piano
ACI
Legacoop Romagna, Guglielmo Russo.
«Nel movimento cooperativo le generazioni
sono abituate a collaborare insieme ed è
fondamentale porsi il tema del passaggio
del testimone all’interno delle aziende. Se
vogliamo però che questo meccanismo
funzioni occorre preparare percorsi di “governance” per tempo, riempiendoli di contenuti reali e lavorando con le basi sociali
secondo i principi di democrazia economica
che sono propri della cooperazione. In un
momento in cui l’intreccio tra crisi economica e competizione globale è più forte occorre che i nuovi dirigenti cooperativi siano
in grado di incrociare i valori cooperativi e le
competenze che richiede il mercato».
«Questi anni dalla nascita di Generazioni fin
qui sono stati molto belli, sia dal punto di
vista umano che da quello formativo», aggiunge il coordinatore uscente Rudy Gatta.
In questo mondo dove le disparità aumentano invece che diminuire c’è ancora più bisogno di buona cooperazione e quindi di
nuovi cooperatori. Il mio augurio va a chi
avrà questo compito, i nuovi cooperatori al
lavoro per la futura cooperazione».
Tosini, Associazione Sandro Pertini di Stella
San Giovanni, Pierluigi Stefanini, Presidente Unipol e Fondazione Unipolis.
Modera la giornalista Camilla Ghedini.
L’iniziativa è a cura di Legacoop Estense e
Associazione Sandro Pertini
ESTENSE
TOSCANA
Dialogo sulla tesi di laurea
di Sandro Pertini
Generazioni Legacoop, Irene
Mangani confermata coordinatore
La cooperazione, “piccolo frutto di una
grande idea, sbocciata dal cervello di uomini semplici, sotto la pressione del bisogno, come la sintesi giusta di un lungo e
sapiente lavoro di osservazione e di esperienza” (Sandro Pertini)
Irene Mangani è stata confermata questa
mattina coordinatore di Generazioni Toscana,
la struttura che raccoglie gli under40 soci e
lavoratori delle cooperative toscane associate
a Legacoop. All’assemblea annuale del coordinamento hanno partecipato 50 giovani,
in arrivo da tutta la Toscana ed appartenenti
ai diversi settori che compongono la Lega regionale delle cooperative, dal welfare all’area
lavoro, passando per l’agroalimentare.
L’impegno di Mangani, iniziato nel novembre
2015, è volto soprattutto a coinvolgere i giovani cooperatori toscani in iniziative di formazione ed approfondimento sul loro ruolo
come innovatori nel mondo cooperativo: “La
cooperazione in Toscana rappresenta una
parte importante dell’economia e della società – afferma Mangani – e dà lavoro a un
numero sempre crescente di giovani. Puntiamo su di loro per portare nel mondo coo-
Legacoop Estense promuove a Ferrara un
dialogo sulla tesi di Laurea di Sandro Pertini, dedicata alla cooperazione e ripubblicata grazie al contributo della Fondazione
Unipolis e di Legacoop Liguria. L’appuntamento e alla Sala Agnelli della (via delle
Scienze 17).
Dopo i saluti di Tiziano Tagliani, Sindaco
di Ferrara, e di Andrea Benini, Presidente
di Legacoop Estense, si alterneranno gli interventi di Gianluigi Granero, Presidente
di Legacoop Liguria, Carlo Alberto Campi,
Università di Modena e Reggio, Massimo
Legacoop
Settori
Territori
Imprese
Sondaggio
Territori
13
TOSCANA
FORLÌ
Legacoop aderisce
a Terre di Pisa
perativo nuovi stimoli e proposte innovatrici,
ma i giovani possono assolvere questo compito solo se riescono a ritagliarsi spazi di approfondimento e confronto sui cambiamenti
a cui stiamo assistendo”.
Per il 2017 Generazioni Toscana sarà impegnata nell’organizzazione e nello svolgimento
di una fitta rete di incontri sul territorio, che
toccheranno tutta la regione. In estate verrà
organizzata una iniziativa di formazione e si
sta pensando anche a viaggi di studio all’estero per stabilire contatti con le maggiori
realtà cooperative europee.
All’assemblea hanno partecipato il presidente Legacoop Toscana Roberto Negrini,
il presidente Agriambiente Mugello e responsabile Lavoro di Legacoop Toscana Riccardo Nencini, lo storico dell’arte Antonio
Natali e il responsabile commerciale delle
Tenute del Cerro, Sergio Soavi. Il dibattito
si è concentrato sul lavoro in cooperativa
analizzato da più punti di vista, con l’obiettivo di delineare quello che i giovani si aspettano e che vorrebbero costruire nella loro vita
lavorativa. Ha portato il suo saluto Vittorio
Bugli, assessore alla presidenza della Regione Toscana.
Primo piano
ACI
Al via a corso di alta formazione
“Mic Risorse Umane”
Legacoop Toscana ha firmato il 7 febbraio
2017 il protocollo di intesa relativo alla costituzione di un nuovo prodotto turistico, il brand
Terre di Pisa che, declinabile in tutte le diverse tipicità (vino, tartufi, ecc.) identifica le peculiarità agroalimentari, artistiche, storiche,
naturali e l’offerta turistica d’eccellenza dell’entroterra pisano. Scopo del protocollo, che
vede tra gli attori principali la Camera di Commercio di Pisa, oltre 30 Comuni, le Unioni Valdera e Altavaldera, le associazioni di categoria
e le altre istituzioni operanti nel settore della
valorizzazione delle produzioni agricole, della
cultura e della promozione turistica, è la definizione di una strategia di identificazione, sviluppo e promozione di un prodotto turistico in
grado di integrare le risorse presenti nelle aree
rurali del territorio pisano.
Per Legacoop Toscana sono intervenuti alla
firma del protocollo il vicepresidente vicario
Leonardo Cianchi e il responsabile Area
Vasta Costiera, Antonio Chelli. Presenti, oltre
al presidente della Camera di Commercio pisana Valter Tamburini, anche il sindaco di Pisa
Marco Filippeschi e l’assessore regionale alle
Attività Produttive Stefano Ciuoffo.
A breve il protocollo svilupperà le prime iniziative, come allestire specifici pacchetti e favorire la nascita di cluster di imprese di servizi
turistici, sviluppare progetti per incentivare l’incoming e generare flussi legati al turismo enogastronomico e, più in generale, al viaggio
lento, curioso dei luoghi e delle loro tradizioni
promuovendo la destinazione Terre di Pisa sui
mercati nazionali ed internazionali.
Legacoop
Settori
Manager cooperativi a scuola di gestione
dei team. Ha preso il via, il 3 febbraio,
presso la sede di Legacoop Romagna a
Forlì il corso di alta formazione “MIC Risorse umane”, a cui prendono parte una
ventina di quadri e dirigenti di cooperative
di tutta la regione: Fruttagel, Cidas, Deco
Industrie, Terremerse, Coopser, Zerocento,
Cad, Cooperativa Agricola Cesenate e
Commercianti Indipendenti AssociatiConad.
«Abbiamo bisogno di una leadership cooperativa che sappia mettere a sistema valori, competenze, capacità manageriali.
Dunque la gestione delle risorse umane diventa sempre più un fattore strategico», ha
detto il presidente di Legacoop Romagna
Guglielmo Russo nel suo saluto iniziale.
«L’alta formazione rientra negli obiettivi che
ci siamo dati quando abbiamo deciso di
credere in un sistema territoriale integrato.
L’intreccio di crisi e globalizzazione ci consegna nuovi profili competitivi in cui va riaffermata nella gestione dell’impresa la
centralità della persona e la partecipazione
come fattore di democrazia economica: valori questi fondativi da sempre del movimento cooperativo di Legacoop Romagna».
Il percorso organizzato dalla scuola di alta
formazione cooperativa Quadir è giunto alla
terza edizione e prevede 64 ore di aula
suddivise in tre aree: organizzazione aziendale e competenze, risorse personali, gestione del personale.
Durante le 8 giornate di incontri, suddivise
Territori
Imprese
Sondaggio
Territori
14
tra lezioni frontali, esercitazioni e lavori in
gruppo, i partecipanti saranno chiamati ad
affrontare temi come il benessere organizzativo, la mentalità per obiettivi, la gestione
delle emozioni, lo sviluppo dela leadership,
il “coaching” e la motivazione delle persone. Il tutto declinato in base alle peculiarità del movimento cooperativo, soprattutto
rispetto alla centralità della persona e alla
necessità di comprendere e applicare i valori che stanno alla base dell’impresa mutualistica.
Le lezioni sono tenute da docenti esperti
provenienti da istituzioni di rilievo come la
Scuola di Direzione Aziendale Bocconi di
Milano, l’Alma Mater di Bologna, l’Università di Modena e Reggio Emilia.
Primo piano
ACI
REGGIO EMILIA
La scomparsa di Renzo Testi
Renzo Testi lascia a tutti i cooperatori un’eredità importante.
Partendo da una base valoriale molto forte
egli ha saputo infatti unire nel suo percorso
personale e professionali aspetti che tutti noi
dobbiamo mantenere insieme.
Egli ha saputo essere un manager capace,
alla guida di Coop Nord Emilia prima e di
Coop Consumatori Nordest poi, contribuendo
allo sviluppo della cooperazione di consumo
in uno dei territori più vocati e più forti.
Lo ha fatto mantenendo sempre una
grande attenzione alla sua comunità, per la
Legacoop
Settori
quale si è impegnato come sindaco per ben
13 anni, e per la cultura, come artefice e
presidente della Fondazione Il Correggio e
promotore della società editoriale di Telereggio.
Al centro, in ogni attività, ha sempre saputo
mantenere il bene comune, con una coerenza e un rigore morale che continueranno
a costituire per noi un insegnamento prezioso ed una capacità di apertura e di dialogo, con tutti, da cui vogliamo trarre
insegnamento.
Ai suoi parenti vanno il pensiero e la partecipazione al lutto di Legacoop e del movimento cooperativo, con l’impegno di
mantenere viva per tutti noi la sua memoria e, soprattutto, il suo insegnamento.
Territori
Imprese
Sondaggio
Imprese
>> Coop Alleanza 3.0
15
COOP ALLEANZA 3.0
>> Itaca
Sbarca in Calabria
con il Gruppo Az
>> Coop
Un accordo di master franchising tra Coop
Alleanza 3.0 e il Gruppo Az: ecco la strada
con cui la più grande cooperativa di consumo italiana sbarca in Calabria. Un’intesa,
quella tra Coop e la catena della Gdo calabrese (un gruppo da 300 milioni di euro di
fatturato) che coinvolge i 34 punti vendita
di Az dislocati in tutte le cinque province
della Calabria.
Nelle prossime settimane, in virtù dell’accordo sottoscritto giovedì scorso tra i due
retailer, si accenderanno le nuove insegne
di Master Coop: dal 22 febbraio si inizierà
nei 10 ipermercati e superstore Az; dal 19
marzo, invece, toccherà ai restanti 24 supermercati del gruppo guidato da Desiderio Noto.
La Coop si rafforza al Sud e l’investimento
per questo cambio di insegna ammonta a 2
milioni di euro e coinvolge 80mila metri
quadri di superficie di vendita e 2.200 lavoratori tra diretti e indotto. Un’operazione
importante e strategica che porterà diversi
cambiamenti. In primis negli allestimenti dei
punti vendita, che seguiranno le linee di
Coop Alleanza 3.0; e poi ovviamente negli
assortimenti con l’introduzione dei prodotti
a marchio Coop nelle varie linee, dal biologico di Vivi Verde alle eccellenze di Fior
Fiore. Non solo: la catena ha spiegato come
voglia stringere accordi con i produttori calabresi e valorizzare la produzione agroalimentare di questa regione che vanta
eccellenze anche in campo ortofrutticolo.
“Sono convinto che l’arrivo di Coop in Calabria porterà con sé diversi vantaggi sia per
gli acquirenti sia per i produttori che vorranno entrare nella nostra rete”, ha dichiarato Marco Pedroni, presidente di Coop
Italia, ai media locali. “Il programma Territori.Coop permetterà di conoscere le realtà
locali e selezionare quelle che incarnano i
valori fondanti di Coop. Per noi è fondamentale aver portato il nostro marchio qui
perché la Calabria è una regione molto
ricca dal punto di vista agroalimentare e
come è noto noi puntiamo molto sulle
aziende locali e sul territorio nei nostri punti
vendita”.
>> Aiccon
>> Coop Latte Arborea
>> Coop Il Portico Persona
>> Clai
>> Cooperativa P. G. Frassati
>> Gulliver
>> Coop Cadore
>> Cooperativa Infermieri Ferrara
Primo piano
ACI
Legacoop
Settori
“Sviluppare il marchio Coop in Calabria –
ha invece spiegato Desiderio Noto, amministratore delegato Az – e farlo con una modalità alla quale la Coop non era abituata,
per noi è motivo di soddisfazione perché per
ospitare la Coop era necessaria un’unità
che solo il gruppo Az era in grado di offrire,
ma questo in futuro significherà anche offrire al consumatore un maggior assortimento, una maggiore scelta e una
maggiore convenienza con prezzi minori
che garantiscono comunque una qualità
migliore”.
Il master franchising con cui si è stretto il
sodalizio tra Coop e Az conferisce al gruppo
calabrese - che mantiene le proprie strutture commerciali e centri distributivi l’esclusiva del marchio Coop in regione e
nei punti vendita nelle province di Salerno,
Potenza e Messina, laddove Desiderio Noto
ha programmato le prossime aperture. C’è
già quindi un piano per estendersi al di fuori
dei confini della Calabria e potenziare la
presenza al Sud.
Fonte
ITACA
Capofila del progetto
“Free to Choose”
È in fase di avvio “Free to Choose”, il progetto
valutato positivamente dall’UE che si propone
di superare in modo innovativo gli stereotipi di
genere che ancora condizionano le scelte di
ragazze e ragazzi nella costruzione del proprio percorso formativo e lavorativo. Cofinanziato nell’ambito del Programma Justice dalla
Commissione Europea con oltre 640 mila
euro di budget complessivo, FTC durerà
Territori
Imprese
Sondaggio
Imprese
16
trenta mesi e vedrà coinvolti 5 Paesi tra Italia, Slovenia, Spagna, Portogallo e Cipro, e 10
tra enti e organizzazioni: Cooperativa sociale
Itaca (ente capofila del progetto), Regione
Friuli Venezia Giulia Assessorato al Lavoro,
Istruzione, Politiche giovanili e Pari opportunità, Ires Fvg, Università di Modena e Reggio
Emilia per l’Italia, e poi Mcbit e Nefiks (Slovenia), Opcionate e Università di Valencia (Spagna), Apload (Portogallo) e Migs (Cipro).
In Europa, come anche in Italia e in Friuli Venezia Giulia, sono ancora poche le ragazze
che scelgono studi o professioni a carattere
scientifico, tecnologico, di ingegneria o matematica e si rileva una percentuale molto
bassa di maschi inseriti nell’area educativa e
socioassistenziale. Free to Choose parte da
qui, basandosi sull’analisi dei dati europei, nazionali e regionali da cui emerge da un lato
l’aumento della partecipazione femminile al
mondo del lavoro e l’incremento del numero
di laureate, ma dall’altro la persistenza di differenti opportunità di occupazione, crescita
professionale e retribuzione. Tra le molteplici
cause, un ruolo importante è giocato dalla
presenza di stereotipi di genere che pesano
nelle fasi di scelta dei percorsi formativi, nelle
fasi di transizione verso il lavoro e nelle opportunità occupazionali future.
Free to Choose si muove proprio in questi
ambiti e mira a promuovere un cambiamento
culturale che, attraverso un approccio innovativo e coinvolgente, analizzi, riconosca,
comprenda e affronti gli stereotipi di genere
presenti nel lavoro, nella formazione e nell’orientamento. Destinatari i giovani tra i 16 e
i 29 anni ma anche i soggetti-chiave che
operano nel sistema della formazione e dell’orientamento (educatori, mentor, tutor e docenti) che svolgono un ruolo importante nelle
fasi di orientamento e transizione tra formazione e lavoro.
L’obiettivo di Free to Choose è rendere consapevoli giovani e adulti di quanto gli stereotipi di genere possano influenzare e limitare le
scelte e le opportunità formative e professionali. In questa prospettiva FTC si articola in
più fasi, che prevedono un confronto europeo
sugli stereotipi di genere nel lavoro e nella formazione, la successiva creazione (attraverso
un’analisi sociologica) di uno strumento innovativo utile nelle fasi di orientamento formativo e professionale per supportare
Primo piano
ACI
operatori e giovani nel riconoscere lo stereotipo di genere e superarlo. Lo strumento, che
sarà disponibile on line e si baserà su un approccio ludico, sarà sperimentato contemporaneamente in tutti i Paesi coinvolti prima di
poter diventare un modello e una buona
prassi.
pure l’utilizzo del proprio “conto formativo
Foncoop” per la copertura parziale o totale
della quota di iscrizione.
Scopri Il Calendario Dei Corsi 2017
I corsi sono aperti ad un numero limitato
di partecipanti, per iscriversi basta compilare la scheda online.
AICCON
COOP
The FundRaising School, online
il calendario 2017 dei corsi
Inaugurata la mostra
“La buona terra”
Sono stati pubblicati i corsi in calendario per
il 2017 di The FundRaising School, la prima
scuola italiana di raccolta fondi lanciata nel
1999 da AICCON.
Anche quest’anno The FundRaising School
ha progettato 2 Certificati che si ottengono
partecipando a 3 corsi:
Certificato in Fundraising Management(XVII
edizione), per elaborare una strategia di
fundraising e approfondire gli aspetti specifici della vostra cooperativa.
Certificato in Digital Fundraising (IV edizione), ideato per acquisire le competenze
e gli strumenti indispensabili per progettare
la strategia online di un’organizzazione, dai
social media al crowdfunding.
Oltre ai Certificati, è possibile partecipare
ad uno dei corsi in programma quest’anno,
tra cui segnaliamo:
Fundraising per l’Impresa Sociale Forlì, 8-9
giugno 2017
Il corso si propone di identificare nuovi strumenti per la sostenibilità delle imprese sociali e dei loro progetti, strutturando le azioni
necessarie al fine di attivare l’area fundraising all’interno di una cooperativa.
Fundraising e Impatto Sociale Forlì, 9-10
novembre 2017
Due giornate di lavoro per comprendere
come misurare, valutare e comunicare a
stakeholder e finanziatori l’impatto sociale
generato dai propri progetti sociali.
Sconti e Convenzioni
Tutte le cooperative aderenti a Legacoop,
Confcooperative e Agci hanno diritto al 10%
di sconto sulla quota d’iscrizione ai singoli
corsi.
Inoltre, è possibile chiedere a Foncoop il riconoscimento di un voucher formativo op-
La mostra “La buona terra” è stata inaugurata giovedì 9 febbraio a Roma alla Biblioteca della Camera dei Deputati alla
presenza del Presidente della Camera dei
Deputati onorevole Laura Boldrini.
Venti foto per raccontare le storie delle
donne e degli uomini che già lavorano – in
alcuni casi da anni - nei campi in condizioni di libertà e di rispetto delle regole.
Sono italiani, polacchi, indiani, maliani: non
contano i colori o le lingue, gli abiti diversi.
Ad avvicinare ognuno di questi lavoratori è
un desiderio che accomuna tutti gli esseri
umani: dignità, rispetto, libertà di scelta.
Le immagini del loro lavoro parlano di un
cambiamento in atto e sono la testimonianza che dalle campagne del nostro
Paese non arrivano più solo messaggi di
sfruttamento e miseria estrema, condizioni
che ancora purtroppo resistono. È questa
“La buona terra”, una mostra è dedicata a
chi lavora nei campi e nella trasformazione
dei prodotti agricoli. Molti di loro possono
farlo oggi con un sorriso.
Scattate in quattro differenti regioni italiane,
seguendo il ciclo estivo della raccolta di
frutta e verdura, le immagini mostrano i volti
Legacoop
Settori
Territori
Imprese
Sondaggio
Imprese
17
e accennano le storie di chi ha scelto di produrre per Coop rispettando le leggi sul lavoro, riconoscendo dignità a chi tutto il
giorno è nelle campagne del nostro Paese.
Non solo giusta paga, ma anche rispetto
delle minime condizioni di accoglienza per
i lavoratori immigrati, e anche corsi di lingua
e di qualificazione professionale.
A raccontare la storia di decine di persone
– presidenti di cooperative, lavoratori italiani e immigrati, ispettori, proprietari di
aziende agricole – è stato un piccolo pool di
fotografi impegnati nel sociale: l’agenzia
PhotoAid, che ha ripreso le sue immagini in
Sicilia, Puglia, Lombardia e Calabria. La mostra è accompagnata da un video girato durante la campagna fotografica (l’autore è
Francesco Sellari dell’agenzia Silverback)
che dà voce e parole ai protagonisti delle
immagini.
Questa iniziativa accompagna la seconda
fase della campagna “Buoni e giusti Coop”,
che promuove l’eticità nelle filiere ortofrutticole. A partire dalla primavera del 2016,
tutti gli 832 fornitori nazionali e locali di
frutta e verdura (per oltre 70.000 aziende
agricole) sono stati coinvolti in una grande
operazione di legalità: chi non rispetta le regole in campo di lavoro e di diritti esce fuori
dal sistema Coop. I controlli sono stretti e
pagare la giusta retribuzione alza i costi, rispetto a chi versa pochi euro al giorno a un
lavoratore. Ma le aziende agricole hanno
reagito in maniera positiva, integrando e rispettando le regole sul lavoro e collaborando al miglioramento delle condizioni di
vita dei lavoratori immigrati.
COOP LATTE ARBOREA
Acquisisce gli asset di Caplac
La 3A Latte Arborea ha firmato in Toscana
un accordo per l’acquisizione della società
cooperativa lattiero casearia Caplac di Capannori di Lucca, azienda fondata nel 1949
e che produce latte e derivati col marchio
San Ginese. Obiettivo dell’intesa, promuovere il modello di sviluppo della filiera lattiero casearia di Arborea anche in territori
diversi.
Alla produzione lattiero-casearia di Arborea
Primo piano
ACI
(226 soci e un fatturato che nel 2016 si è
attestato sui 142 milioni di euro), si aggiungerà dunque la produzione di San Ginese, azienda che utilizza solo latte italiano
con una linea di prodotti commercializzati
in Toscana e parte della Liguria. Il fatturato
della Caplac si attesta sui 12,7 milioni di
euro mente sul sito di Capannori operano
20 unità e 29 operatori della logistica e distribuzione.
L’operazione comporta in questa fase iniziale l’affitto da parte di Latte Arborea di
tutte le attività di produzione e commercializzazione Caplac, il cui marchio San Ginese
continuerà a contrassegnare i prodotti. Il
contratto prevede la valorizzazione delle risorse umane dello stabilimento di Capannori, la realizzazione di un nuovo piano di
investimenti, il potenziamento delle attività
di commercializzazione in Toscana.
Fonte
ed educativi. In particolare Il Portico Persona
si occupa di assistenza domiciliare e servizi
sanitari attraverso programmi personalizzati
di intervento per anziani e persone con disabilità fisica e psichica e gestione di appartamenti protetti in regime di residenzialità
leggera.
La residenzialità leggera è una forma innovativa per l’integrazione sociale e la riabilitazione di disabili psichici. Le persone, con il
supporto educativo del personale della Cooperativa, imparano a gestire la propria casa
e a convivere con altri, acquisendo autonomia e sicurezza. Gli appartamenti sono inseriti in normali contesti abitativi così da favorire
la piena integrazione sociale nel territorio.
Il progetto ideato dalla Cooperativa Il Portico
Persona, ASST Milano Ovest e Comune di
Rescaldina, prevede e auspica il coinvolgimento e la collaborazione anche di altre realtà territoriali già attive sul tema del disagio
psichico e della legalità, tra cui AFAM Legnano, Associazione Aiutiamoli, Casa del Volontariato e Libera”
COOP IL PORTICO PERSONA
ARescaldinainauguravilla,dacasa
della mafia a centro psichiatrico
A fine gennaio a Rescaldina, sono stati inaugurati i lavori di riqualificazione della nuova
struttura di Residenzialità Leggera Psichiatrica. L’immobile di via Melzi, confiscato alla
mafia due anni fa, verrà infatti completamente ristrutturato e ospiterà un progetto
volto a favorire 1’empowerment di persone
con disagio psichico residenti sul territorio.
Il progetto è promosso dal Comune di Rescaldina, in stretta collaborazione con l’ASST
Ovest Milanese e con la Cooperativa Il Portico Persona di Rho, che da anni gestisce sul
territorio servizi per il reinserimento sociale e
la riabilitazione di persone con fragilità psichiatriche.
Il Portico Persona è una Cooperativa Sociale
di tipo A nata nel gennaio del 2008 che
opera nella gestione di servizi socio sanitari
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Settori
CLAI
Non risente della crisi, aumentano fatturato e personale
Più forti della crisi grazie al lavoro serio e costante dei soci e degli oltre 450 dipendenti.
La Clai (Cooperativa di lavoratori agricoli
imolesi) non si inginocchia nemmeno davanti all’inclinazione del mercato: nel 2016
calo dei consumi rispettivamente del 5,8%
per le carni rosse e suine, del 5,3% per i salumi. Dati che non hanno toccato la coop di
Sasso Morelli che negli ultimi tre anni, oltre
ad aumentare il fatturato, ha assunto 120
persone, 36 nel 2016 e 40 nel 2015.
Territori
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Clai, da sempre legata alla sua terra, svolge
attualmente progetti con vari enti di formazione del territorio e non. Un esempio sono gli
accordi raggiunti con lo Ial Emilia Romagna
per la formazione di “tecnici della produzione
e promozione delle tipicità enogastronomiche e del territorio”, l.r.e.coop Emilia Romagna e la Fism Toscana.
Fonte
COOPERATIVA P.G. FRASSATI
“Le strategie attuate dalla cooperativa hanno
fatto sì che Clai non abbia risentito della crisi
– spiega Pietro D’Angeli, direttore di Clai –
. Possiamo affermare che l’aver puntato su
tradizione, esperienza e trasparenza sta
avendo i suoi effetti. Il consumatore è attento
non solo al prodotto ma cerca anche altre sicurezze; ci si rivolge a clienti sempre più attenti e informati. Inoltre, sul prodotto, sta
pagando molto la scelta Clai di puntare su
una filiera tutta rigorosamente Made in Italy,
dai campi alla tavola, e garantita dai nostri
soci allevatori. Ogni nostro salame è infatti
prodotto esclusivamente con carne di suini
pesanti nati, allevati e macellati in Italia”.
La Cooperativa di Imola pubblica così i dati
relativi alle assunzioni degli ultimi tra anni a
pochi giorni di distanza dalla notizia, apparsa
sui tutti i media e che ha lasciato molta preoccupazione, lanciata dell’ISTAT che dichiara
che il tasso di disoccupazione di novembre
sale all’11,9%, ai massimi dal giugno del
2015 mentre tra i più giovani risale al 40 per
cento.
“Un dato allarmante da non sottovalutare –
commenta Pietro D’Angeli – Per ovviare
questa problematica noi di Clai da molti anni
abbiamo attuato progetti di alternanza scuola
lavoro con Istituti superiori di 2° grado, raggiunto accordi con l’Università di Bologna per
tirocini curriculari e realizzato tirocini estivi
con Istituti Tecnici. Ciò ci consente di facilitare
l’entrata nel mondo del lavoro ai giovani. Ma
non solo. Siamo una cooperativa giovane (età
media 43 anni e gli under 35 sono il 22,39%
dei dipendenti) e che crede nel cambio generazionale. In questo ambito i nostri obiettivi sono chiari: istruire e formare studenti
pronti per il mondo del lavoro. Studenti che
un domani potrebbero essere assunti all’interno della Cooperativa”.
Primo piano
ACI
Da 40 anni al servizio dei cittadini
Il mese di Gennaio 2017 ha rappresentato
un importante traguardo per la Cooperativa
P.G. Frassati perché ha festeggiato i suoi
primi 40 anni: 40 anni di storia e di lavoro,
di passione e di innovazione, di attenzione
verso le esigenze del territorio e verso le necessità dei cittadini. 40 anni di battaglie affinché il benessere della società fosse
sempre al centro dell’attenzione di tutti.
Ma facciamo un passo indietro e partiamo
da dove tutto è cominciato.
La Cooperativa P.G. Frassati nasce nel 1976
su iniziativa di 9 soci, così chiamata in
omaggio alla famiglia del beato Pier Giorgio
Frassati la quale fece un lascito al Comune
di Torino per finanziare attività rivolte ai giovani.
Da subito la decisione di intrecciare fortemente il proprio percorso con i valori del movimento cooperativo: già nella prima stesura
dello Statuto furono inseriti riferimenti al
principio mutualistico, alla partecipazione
economica del socio e all’attenzione verso
la Comunità intesa come patrimonio di tutti.
Nei primi anni Ottanta, la gestione dei servizi
educativi per i minori rappresentava la linea
prioritaria di interesse della Cooperativa:
grazie allo sviluppo delle competenze sulle
problematiche minorili, maturate anche attraverso la partecipazione al dibattito politico-culturale locale, viene costituita una
prima Comunità Alloggio.
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Negli anni successivi, la Cooperativa Frassati inizia a sperimentare nuove esperienze:
progetta e gestisce servizi residenziali, semiresidenziali e territoriali dedicati ad altri soggetti bisognosi di cura come anziani o
disabili e investe in servizi di assistenza sanitaria e di presidi sanitari.
Ciò che ha contraddistinto i quarant’anni di
storia della Cooperativa Frassati è il lavoro, inteso come strumento di reinserimento e riabilitazione. Parallelamente ai
Servizi alla Persona, nascono attività di carattere più marcatamente imprenditoriale rivolte all’inserimento lavorativo delle persone
in difficoltà sociale: laboratori artigianali,
un’azienda agricola e un’impresa di pulizie.
Nel 1993, a seguito dell’entrata in vigore
della Legge n. 381/1991 che prevede la separazione fra le Cooperative Sociali in base
alla tipologia di servizi offerti, la Cooperativa
Frassati si scinde in due realtà giuridicamente indipendenti: la Cooperativa Sociale
P.G. Frassati Servizi alla Persona e la Cooperativa Frassati Produzione Lavoro, un nuovo
soggetto cooperativo che ingloba i servizi di
inserimento lavorativo.
Il 2009 rappresenta un anno di svolta per la
storia della Cooperativa Frassati Servizi alla
Persona: partecipa alla costruzione a alla
gestione dell’Ospedale Civico di Settimo Torinese. Per la prima volta nella storia della
Regione Piemonte, una cooperativa sociale
non si limita a fornire servizi a seguito della
partecipazione a una gara di appalto, ma
entra nella proprietà di una struttura sanitaria afferente al Sistema Sanitario Regionale,
dando vita ad un nuovo modello di integrazione tra Servizio Pubblico e Privato Sociale.
Oggi l’Ospedale di Settimo offre 211 posti
letto rivolti principalmente ai cittadini dimessi
dai reparti di Medicina e di Pronto Soccorso
delle ASL TO2 e ASL TO4 e dà lavoro ad
oltre 150 fra soci e dipendenti Frassati.
L’ultimo decennio è stato caratterizzato dalle
difficoltà nei pagamenti della pubblica amministrazione; ciò non ha impedito alla Cooperativa Frassati, in nome della propria
vocazione di cooperativa veramente “Sociale”, di continuare a sperimentare, ad innovare, ad intercettare le più diverse
esigenze delle persone, affrontando le nuove
sfide in nome di quel “benessere comune”
cui già nel 1976 si faceva riferimento.
Oggi la Frassati, consolidando e affinando il
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proprio legame con il territorio della provincia di Torino, gestisce oltre 70 servizi con
piena soddisfazione di committenti e di beneficiari: sostiene progetti di Housing (Casa
Bussoleno e Casa San Martino) e di Cohousing Sociale (SoLE. Social Living Experience),
rivolti a tamponare l’emergenza abitativa di
persone in temporanea difficoltà; è socia del
Consorzio Faber con il quale ha partecipato
alla ristrutturazione e gestione della moderna Residenza per Anziani Sant’Anna a
Pianezza; ha costruito e gestisce in project
financing la Struttura Residenziale per disabili Frida Kahlo a Settimo Torinese; è promotrice di un progetto di Fattoria Sociale che
coinvolge persone disabili e studenti delle
scuole di Torino.
Non solo. La Frassati, dal 2015, ha attivato
un servizio riservato a privati cittadini che
necessitino di una “cura a domicilio”, mettendo a disposizione figure professionali
come OSS, fisioterapisti, assistenti familiari,
con tariffe e convenzioni studiate appositamente in base alle richieste. Un altro modo
per essere al fianco di tutti.
Un impegno a 360°, quello della Frassati,
sostenuto e realizzato grazie a 40 anni di lavoro quotidiano delle oltre 600 persone che
con passione e professionalità rendono
omaggio ai valori della cooperazione.
GULLIVER
Importante investimento
sul territorio
Lo spunto che ha suggerito alla Cooperativa
Sociale Gulliver l’avvio delle prime ipotesi di
realizzazione della Casa Residenza O. Focherini e M. Marchesi è nato dall’analisi della
situazione del territorio distrettuale: i dati raccolti hanno evidenziato un incremento della
popolazione over 75 e l’emergere di nuovi biPrimo piano
ACI
sogni del cittadino anziano e del caregiver.
Gli orientamenti strategici aziendali, volti a indirizzare prioritariamente gli investimenti nel
territorio modenese, associati alla volontà di
favorire prevalentemente azioni atte a dare
impulso occupazionale e alla consolidata
esperienza nella gestione di servizi dedicati
alla terza età, hanno successivamente dato
l’avvio ai lavori progettuali.
Gulliver, infatti, ha sviluppato e potenziato nel
tempo le conoscenze professionali, tecniche
e gestionali utili alla conduzione globale di
servizi alla persona. A ciò si è aggiunta, negli
ultimi anni, un’intensa attività di ricerca e sviluppo, in grado di progettare e realizzare servizi utili al miglioramento della qualità di vita
dei cittadini.
Identificati i partners, fornitori dei servizi di
progettazione e realizzazione della struttura
architettonica e degli impianti annessi, in Politecnica con sede a Modena e in GARC con
sede a Carpi, l’idea della realizzazione di un
servizio rivolto agli anziani e ai loro famigliari
è diventata realtà.
La Casa Residenza per Anziani O. Focherini e
M. Marchesi rappresenta un importante investimento sul territorio, che si aggira intorno
ai 7 milioni di euro, interamente sostenuto da
Gulliver, impresa cooperativa modenese che
conta sulla professionalità di quasi 1700 lavoratori, tra soci e dipendenti.
La Casa Residenza per Anziani O. Focherini e
M. Marchesi sarà costruita nella frazione di
Appalto di Soliera (MO), nei pressi della
Strada Statale Nazionale per Carpi. Collocata
in posizione strategica, potrà essere raggiunta
facilmente sia dai cittadini residenti nei comuni dell’Unione delle Terre d’Argine sia da
coloro che abitano nella Città di Modena o in
zone limitrofe della Provincia.
La struttura, che conterà complessivamente
75 posti letto suddivisi in 31 stanze singole e
22 doppie, si svilupperà su due piani.
Al piano terra saranno collocati gli ambienti
dedicati ai servizi generali che hanno lo scopo
di garantire il funzionamento complessivo del
servizio e l’attività diretta ai 3 nuclei: hall con
desk di segreteria, cucina, lavanderia, guardaroba, spogliatori del personale, l’area culto
e mourge, ambulatorio, stanza per la cura di
sé (podologo, parrucchiera, barbiere, ecc.),
palestra attrezzata, sala polivalente, ufficio
animatori e di coordinamento.
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Al piano terra si troveranno anche le stanze
del primo nucleo per un totale di 30 posti
letto, suddivisi in 8 stanze singole con servizi
e 11 stanze a due letti con servizi.
Al secondo piano saranno presente un secondo nucleo per 30 posti letto, suddivisi in
modo speculare al primo, e il terzo nucleo per
15 posti letto suddiviso in stanze singole con
bagno dedicato.
Ogni nucleo sarà dotato di bagno assistito per
gli ospiti non autosufficienti, di una sala soggiorno e pranzo, degli spazi per il personale
assistenziale, infermieristico e di coordinamento.
La struttura godrà di spazi piacevolmente vivibili sia internamente che esternamente, garantendo privacy e relax ai suoi ospiti, grazie
anche alla presenza di un’area verde privata.
La Casa Residenza O. Focherini e M. Marchesi assicurerà un servizio di accoglienza residenziale, fornendo ospitalità, assistenza e
servizi per l’aiuto nelle attività quotidiane sulle
24 ore per 365 giorni all’anno. Garantirà prestazioni socio-assistenziali, prestazioni sanitarie e prestazioni riabilitative in regime privato
o di accreditamento. Offrirà agli anziani un
luogo di cura e di socializzazione per il loro
benessere, per il mantenimento delle potenzialità cognitive, affettive e sociali, garantendo,
in particolare, un’estrema flessibilità e personalizzazione nella presa in carico. Le famiglie
saranno sostenute nella relazione con il proprio congiunto e nelle scelte di cura, favorendo l’accesso alla residenza, la condivisione
della vita del servizio e garantendo, in ogni
momento, un’informazione puntuale e trasparente. Particolare attenzione sarà posta al
servizio di ristorazione, curato da CIRFood. I
pasti, infatti, saranno prodotti internamente
dalla cucina della struttura, studiata, in termini di attrezzature e dimensioni, per poter
fornire il servizio anche ad altri utenti del territorio.
Territori
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La Casa Residenza O. Focherini e M. Marchesi potrà accogliere:
• Persone anziane, cioè con più di 65 anni,
totalmente non autosufficienti;
• Persone affette da patologie dementigene;
• Casi di grave disabilità acquisita/casi critici (D.G.R. 2068/2004).
A seconda delle necessità dell’anziano saranno previste, pertanto, diverse forme di
ospitalità:
• A tempo indeterminato, quando la persona non può più essere assistita al proprio domicilio a causa delle sue
condizioni psicofisiche o sociali;
• Temporanea per scopi riabilitativi, in fase
post-acuta, che necessitano di specifici
trattamenti di recupero dopo la dimissione ospedaliera.
• Temporanea per finalità di sollievo, può
essere utilizzata per inserimenti programmati di sollievo dal carico assistenziale, necessità familiari improvvise e
urgenti, come fase intermedia in previsione di un servizio a carattere definitivo.
Gulliver ha deciso, fin da principio, di dedicare
la Casa Residenza per Anziani al Beato Odoardo Focherini e la moglie Maria Marchesi per
la loro levatura morale, per i valori che oggi
più che mai rappresentano e per l’importanza
delle loro scelte di vita a favore del prossimo.
Di professione assicuratore, direttore amministrativo del quotidiano cattolico “L’Avvenire
d’Italia” durante il regime fascista, Odoardo
fu condannato alla deportazione in Germania,
dove morì a 37 anni, per aver aiutato più di
cento ebrei a fuggire dalla persecuzione nazifascista. Per questa sua opera è stato insignito della Medaglia d’Oro al merito civile
della Repubblica Italiana e del titolo di “Giusto
tra le genti” dallo stato d’Israele.Accanto a lui
la moglie Maria Marchesi ha condiviso e favorito la missione del marito fino in fondo, facendosi poi carico della famiglia e
prendendosi cura dei sette figli.
Gulliver Società Cooperativa Sociale,
O.N.L.U.S. di diritto, ha avviato la propria attività a gennaio 1997 ma trova le proprie origini e i propri valori identitari nel 1977 con la
costituzione della Cooperativa C.S.A.. Progetta e gestisce servizi dedicati a terza età,
infanzia, minori, disabilità, disagio sociale,
Primo piano
ACI
mediazione interculturale, trasporti sociali.
“Nel 2017 Gulliver festeggia quarant’anni di
esperienza, di impegno e di perfezionamento
nell’arte del prendersi cura”, commenta
Massimo Ascari, Presidente di Gulliver.
“Non poteva esserci modo migliore di cele, –
continua Ascari – e non attraverso la realizzazione di un servizio pensato per rispondere
in modo sempre più adeguato ai bisogni delle
famiglie per le quali quotidianamente lavoriamo. In questo storico momento per la nostra Cooperativa il mio ringraziamento va a
tutte le persone che concretamente hanno
creduto e lavorato per questo progetto e, soprattutto, a tutti i soci e lavoratori di Gulliver
che, con la loro grande professionalità, si
prendono cura delle persone più fragili, generando benessere per loro e le loro famiglie.”
sazione di ghetto e generano diffidenza. Se
invece in un piccolo paese un appartamento
ospita quattro ragazzi richiedenti asilo la persone si avvicinano più facilmente e l’integrazione è più semplice» commenta nell’articolo
Monica Argenta, coordinatrice del gruppo
di lavoro rivolto ai richiedenti asilo della Cadore Scs.
COOPERATIVA INFERMIERI FERRARA
Inaugurata la nuova sede
COOP CADORE
Tra gli esempi virtuosi di accoglienza in un articolo di Repubblica
C’è anche la cooperativa sociale Cadore di
Pieve di Cadore, tra gli esempi virtuosi di accoglienza di richiedenti asilo segnalati da Repubblica il 31 gennaio scorso. Protagoniste
dell’articolo, le buone pratiche – in particolare il modello della micro accoglienza - nei
piccoli centri di montagna, distanti dai luoghi
caratterizzati da un forte flusso migratorio.
Nell’alto bellunese si sperimenta da tempo un
modello di accoglienza diffusa con l’obiettivo
di favorire l’integrazione e valorizzarne le potenzialità.
Integrazione favorita dall’inserimento lavorativo dei richiedenti asilo, che spesso svolgono
lavori di manutenzione del territorio oppure
frequentano corsi di formazione professionale
e tirocini con l’obiettivo di superare la diffidenza e favorire l’inserimento degli ospiti nella
comunità locale, una volta ottenuto lo status
di rifugiato.
La cooperativa Cadore si occupa dei richiedenti asilo dal 2011, anno caratterizzato da
flussi migratori causati della crisi libica.
«Abbiamo puntato da subito su un tipo di accoglienza diffusa perché le concentrazioni
con decine e decine di ospiti creano una sen-
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Settori
«Siamo soddisfatti per questo nostro traguardo e piacevolmente sorpresi per le molte
persone che sono passate all’inaugurazione
della nostra sede, mostrando riconoscimento
e interesse per il lavoro che svolgiamo. Ora
la sfida è quella di farci conoscere ancora di
più sul territorio e ampliare i servizi che offriamo in ambito sanitario e assistenziale».
Sono le parole di Simone Ronchej, presidente della cooperativa Infermieri Ferrara,
che sabato 4 febbraio ha inaugurato la sede
amministrativa, in via Comacchio 89 a Ferrara. «Una cooperativa nata quasi quattro
anni fa dall’iniziativa di alcuni professionisti,
in risposta a un crescente bisogno di assistenza qualificata – afferma Chiara Bertelli,
referente territoriale di Legacoop Estense,
che ha contribuito alla nascita della cooperativa grazie allo sportello startup –. Crediamo che professionalità e competenza
siano le leve su cui puntare per distinguersi
in un mercato complesso come quello sanitario e assistenziale. Soddisfazione anche per
l’aumento del numero dei soci lavoratori, che
da 3 sono passati a 7, la maggior parte al di
sotto dei trent’anni. Un risultato non scontato di questi tempi».
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OSSERVATORIO SWG
La fine del politically correct?
Si alzano, nei vari angoli del pianeta, i toni
politici e divisori, rullano i tamburi di roboanti affermazioni, cresce la voglia di barriere
e muri, di chiusure in mitizzate enclave nazionali.
Nella società italiana il quadro non è molto
Primo piano
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differente. Nelle sue viscere molte cose
stanno cambiando.
Subito dopo la vittoria di Trump a novembre, il 26% degli italiani affermava di essere contento del suo successo. Le prime
settimane di presidenza, sembrano aver
rinvigorito il trumpismo nostrano. Al 32%
dell’opinione pubblica, infatti, piace il piglio
del neo inquilino della Casa Bianca.
Certo a quasi metà del Paese, il 44%,
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Trump fa paura, ma all’altra parte, al 42%,
il neo presidente americano non dispiace
(la restante quota non si esprime).
Quello che piace di più del modello “Donald” è l’uscire dagli schemi del politically
correct.
Un superare limiti e barriere che trova consenso in metà del Paese, con espressioni
di pieno interesse nei due terzi degli elettori berlusconiani e pentastellati, ma con
una fascinazione che avvolge anche un
quarto dell’elettorato del partito democratico.
La rinuncia all’uso di epiteti ingiuriosi e offensivi sembra essere diventata non solo
una fatica, ma anche un segno di debolezza, d’incapacità comunicativa, mentre il
ricorso al politicamente scorretto ha iniziato
a far breccia in tutti i segmenti della nostra
società, anche se piace maggiormente alla
generazione dei trenta-quarantenni e agli
uomini, mentre appare molto lontano dal
gusto femminile. Il dato di fascinazione
verso lo stile politicamente scorretto non è
privo di effetti politici e sospinge una parte
dell’opinione pubblica, il 41%, a sostenere
il bisogno, anche in Italia, di un politico capace di incarnare uno stile trumpiano. Ne
sono convinti gli elettori della Lega Nord, ma
anche metà di quelli di Grillo e Forza Italia,
nonché quasi un quarto di quelli che nell’urna mettono la croce sul simbolo del Pd.
NOTA INFORMATIVA: Indagine realizzata
da SWG. Sondaggio cati-cawi nazionale
su un camipone di 1.500 italiani maggiorenni svolto tra il 30 gennaio e il 2 febbraio 2017.
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