Informa 13 - BancAnagni

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Informa 13 - BancAnagni
Apertura
BancAnagni
e la crisi finanziaria
Un contributo alla discussione del
Direttore Generale di BancAnagni
di Stefano Barcellona
Sono stato invitato dall'amico Gioacchino, conduttore di questo periodico, a
dare una nostra versione circa la "questione bancaria" che ormai da tempo occupa
ampi spazi dei media nazionali ed internazionali. Tutto parte dal "grande azzardo morale" che i colossi bancari USA
hanno osato senza scrupoli rispetto alla
massa di risparmio gestita. Gli attivi di
bilancio sono stati sviluppati con rischi
crescenti, non sufficientemente coperti
da mezzi propri ed infine scaricati sulla
collettività attraverso il sostegno dei governi occidentali (USA e GB in particolare). La crisi di fiducia, che sta alla base
della conseguente recessione dell'economia reale, non ha comunque impedito
che gli stessi banchieri proseguissero impunemente nei loro esercizi speculativi,
utilizzando risorse pubbliche destinate
a ben altri scopi e continuando a percepire grossi stipendi e premi, erogati in
spregio delle collettività nel frattempo in
sofferenza per la caduta di redditi ed occupazione. Il sistema bancario europeo,
già pieno di titoli pubblici dell'area euro,
non ha evitato di caricarsi di titoli USA
poi rivelatisi "tossici", abbagliato dall'alta
remunerazione; titoli peraltro avallati da
società di rating compiacenti.
I governi di Francia e Germania hanno
dovuto sforare il limite di deficit pubblico per sostenere la liquidità ed il capitale
delle banche nazionali.
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Apertura
Le banche italiane, perché non evolute,
si disse, non assunsero rischi significativi tanto che l'offerta di sottoscrizione da
parte del Tesoro di "Tremonti bond" sino
a 10 mld di € andò in gran parte declinata. L'azzardo morale non è dunque da
attribuire ai banchieri italiani ed, anzi,
fu lodato il loro prevalente esercizio di
attività tradizionali quali l'erogazione
del credito alle famiglie ed imprese perseguendo il frazionamento dei rischi e,
per tale via, la tutela del risparmio.
La recessione mondiale, colpendo le
economie periferiche dell'area euro (bolle immobiliari in Irlanda ed in Spagna,
conti pubblici irrecuperabili in Grecia),
ne mise presto in crisi i debiti sovrani;
in particolare, l'Italia fu contagiata per
l'eccessivo stock di debito e non già per
i flussi di deficit annuali tutto sommato
tenuti sotto controllo dal Ministro Tremonti, su pressione europea. Il sistema
bancario italiano ha subito il contraccolpo della crisi dei debiti sovrani per avere, nei propri attivi, una considerevole
quota di titoli nazionali, mentre marginali sono le quantità sottoscritte di altri
paesi (a differenza di quanto avvenuto in
Germania ed in Francia). La caduta dei
prezzi dei BTP e l'aggravarsi della recessione hanno immediatamente messo
sotto stress la liquidità bancaria e compromesso l'attività creditizia, anche per il
conseguente inasprimento delle direttive
EBA (Autorità Bancaria Europea) volte
a contenere i rischi bancari imponendo
aumenti di capitale proprio difficilmente
sostenibili. Le banche italiane, dunque,
pur non avendo speculato nella finanza
d'azzardo e pur non avendo usufruito di
risorse pubbliche ne' messo in pericolo la
raccolta diretta, stanno subendo un'ondata di discredito che sta degenerando in
una serie di "luoghi comuni" fra i quali:
- la mancanza di effettiva concorrenza e
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Apertura
gli elevati costi per servizi resi;
- la penuria nell'erogazione del credito,
malgrado la robusta iniezione di liquidità da parte della BCE.
Difficile controbattere alle tesi imperanti in un periodo di acuta crisi economica
dove il ceto medio e le imprese subiscono
inasprimenti fiscali ed i giovani stentano a trovare lavoro. Ciascuna Banca risponderà alla clientela secondo le proprie inclinazioni per quanto riguarda il
tema della concorrenza; soci e clienti di
BancAnagni possono scrivere al nostro
giornale ponendoci questioni (ma basta
qui ricordare che la spesa della singola
operazione di c/c, da noi, è ferma da oltre
15 anni). Relativamente alla questione
della liquidità irrorata da BCE, invece,
vale la pena ricordare che lo scopo del
sostegno al rinnovo dei titoli di Stato in
scadenza è da ritenere peculiare, mentre
i maggiori ricavi che ne sono conseguiti
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vanno principalmente a coprire il costo
della raccolta, aumentato proprio per la
crisi del debito pubblico.
Per quanto riguarda BancAnagni, dal
bilancio 2011 si rileva che l'attività creditizia, pur in frenata rispetto al 2010,
ha spinto i prestiti vicino al 100% dei depositi, segnale di grande attenzione nei
confronti del nostro territorio.
Sensibilità che viene attestata anche dalla concessione di numerose moratorie
sui mutui oltre che dai frequenti consolidamenti di passività a sostegno di imprese in crescente difficoltà.
L'introduzione, infine, dell'esercizio del
micro credito a tasso zero e zero spese in
favore di privati e famiglie in difficoltà e
l'avere anticipato per tutti i pensionati la
gratuità senza limitazioni del servizio di
c/c con l'accredito della pensione già nel
mese di gennaio, sono interventi che ci distinguono nell'ambito del ceto bancario.
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La nostra Banca
ASSEMBLEA
ORDINARIA
DEI SOCI 2011
di Sandro Milani
Il 1° maggio scorso, presso i nuovi locali
di proprietà della Banca, siti in Osteria
della Fontana - località Finocchieto, si è
tenuta in seconda convocazione l’Assemblea Ordinaria dei Soci della Banca.
Successivamente all’approvazione del bilancio relativo all’esercizio chiuso al 31
dicembre 2011, l’Assemblea ha approvato il progetto di riparto dell’utile netto
2011 pari a 4.202.985 euro, proposto dal
Consiglio di Amministrazione:
- riserva legale 3.790.770 euro;
- fondo beneficenza e mutualità 250.000 euro;
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- fondo per la cooperazione 126.090 euro;
- dividendo ai Soci 36.125 euro.
L’Assemblea ha anche deliberato di mantenere invariato a 206,58 euro (valore
doppio rispetto a quello di una azione) il
sovrapprezzo da richiedere agli aspiranti
soci per ogni azione da sottoscrivere.
Il Bilancio dell’esercizio 2011, regolarmente certificato dalla UNIAUDIT SPA, si è
chiuso con un utile di 4,2 milioni di euro.
Come sempre l’utile d’esercizio trova
principalmente fondamento nella gestio-
La nostra Banca
ne caratteristica della Banca, in particolare nel margine di intermediazione.
Il margine di interesse ammonta a 20,8
milioni di euro, in aumento del 10,6%
rispetto a dicembre 2010. Esso è migliorato grazie all’incremento dei tassi attivi
(aumento medio di 50 centesimi del tasso
euribor che rappresenta la base di calcolo
di buona parte degli impieghi). Essendo
invece il costo della raccolta cresciuto
DETERMINAZIONE DEL
MARGINE DI INTERESSE
solo nell’ultima parte dell’anno, non ha
inciso apprezzabilmente sul margine di
interesse 2011; tale effetto invece si produrrà, molto probabilmente, nel corso
del 2012.
Il margine di intermediazione ammonta a 24,4 milioni di euro, in rialzo rispetto al risultato conseguito nell’esercizio
precedente (+2,2%).
Esso risulta positivamente influenzato
2011
2010
Interessi attivi e proventi assimilati
26.011.603
23.565.594
10,4
Interessi passivi su raccolta e finanziamenti
-5.210.470
-4.750.691
9,7
MARGINE DI INTERESSE
20.801.133
18.814.904
10,6
3.270.233
3.154.665
3,7
345.138
1.912.206
-82,0
24.416.505
23.881.775
2,2
Risultato gestione servizi (Commissioni nette)
Risultato netto di compravendita e dividendi
MARGINE DI INTERMEDIAZIONE
Var. %
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EDITORIALE
soprattutto dal risultato della gestione
servizi, pari a 3,2 milioni di euro, generato da 3,9 milioni di commissioni attive (+3% rispetto al 2010) a fronte di 708
mila euro di commissioni passive (-0,2%
rispetto al 2010). La eccezionale depressione dei corsi dei titoli di proprietà,
invece, ha ingessato l’attività di negoziazione, determinando un risultato modesto (345 mila euro) contro 1,9 milioni
dell’esercizio precedente. La Banca, la
sua struttura ed i suoi movimenti continuano a crescere; questo ha generato un
aumento complessivo dei costi operativi
dell’8,5% rispetto all’esercizio precedente, comunque in linea con le previsioni.
In particolare i costi per il Personale sono
aumentati del 3,8%; tale incremento è
imputabile alla maturazione degli scatti di anzianità di servizio e ai fisiologici
passaggi del Personale ad inquadramenti
superiori. Le spese amministrative, pari
a 7,4 milioni di euro, sono cresciute del
10,8%; tale differenza è dovuta soprattutto all’aumento delle spese per vigilanza e
sicurezza, delle spese per il recupero di
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crediti e dei fitti passivi.
L’andamento delle attività di gestione ha
prodotto un utile che, al netto degli effetti fiscali quantificabili in 1,6 milioni di
euro, ammonta a 4.202.985 euro (-39,7%
rispetto al 2010).
Per quanto riguarda invece i dati di natura patrimoniale, la raccolta diretta a fine
dicembre 2011 ammonta a 505,2 milioni di euro, segnando un decremento del
4,4% rispetto a fine 2010 (528,4 milioni).
La diminuzione è stata causata dal trasferimento di depositi verso la raccolta
indiretta, cresciuta del 31%. La raccolta complessiva, dato confortante, ha
avuto un incremento, seppur modesto,
dell’1%, a conferma del buon grado di
fidelizzazione della Clientela nel rapporto di sportello. I crediti complessivi al
lordo delle rettifiche ammontano a 495,3
milioni di euro e fanno registrare un incremento dell’1,6% rispetto all’anno precedente (487,6 milioni). Essi sono stati
iscritti nell’attivo patrimoniale (al netto
delle previsioni di perdita quantificate in
10,8 milioni) per l’importo di 484,5 mi-
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lioni di euro.
Buoni risultati sono stati conseguiti anche sul fronte dei crediti “non performing”: il rapporto sofferenze lorde/
impieghi lordi attestandosi al 3,2%,
cresce rispetto al dato del 2010 (2,3%), a
testimonianza della difficile situazione
economico-finanziaria in cui versano gli
operatori del nostro territorio, ma rimane, comunque, al di sotto di quello relativo al sistema BCC (5,2%); il rapporto
sofferenze nette/impieghi netti risulta
pari all’1,6% (1,1% a fine 2010).
Anche il rapporto sofferenze nette/capitale e riserve, pari al 6,4%, pur essendo
peggiorato rispetto al dato degli ultimi
esercizi, rimane comunque ben al di sotto del dato medio delle banche italiane
(15,9%).
Il Patrimonio netto della Banca al
31/12/2011 ammonta a 121 milioni di
euro, con un decremento - registrato per
la prima volta nella storia più recente
del nostro Istituto - dell’1,9% rispetto
all’esercizio precedente. Tale decremento è dovuto esclusivamente alle regole
IAS/IFRS di valutazione dei titoli appartenenti al comparto “disponibili per
la vendita”, che hanno comportato minusvalenze sul portafoglio titoli pari, al
netto degli effetti fiscali, a 6 milioni di
euro. Tali minusvalenze da valutazione
sono state completamente riassorbite nei
primi mesi del 2012; il riallineamento
del corso dei titoli ai normali valori di
mercato ha, naturalmente, comportato
riprese di valore dalle quali è scaturito
un patrimonio netto della Banca pari, al
29/02/2012, a 128,4 milioni di euro. Ma
prima di considerare consolidata tale positiva dinamica, appare opportuno attendere almeno la seconda parte del 2012.
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La nostra Banca
La filiale
di Roma
di Enrico Zuccaro
Aprire una filiale proprio Roma e non in
provincia di Roma, come era già accaduto
con Montelanico. La sfida, di per sé già
allettante, solleticava da tempo i vertici
di BancAnagni, non solo per l’ ulteriore
aumento del numero degli sportelli che
avrebbe comportato ma anche per il lustro che ne derivava. “Roma è Roma” si
dice infatti ed una filiale aperta da quelle parti sarebbe stata motivo di indubbio
prestigio. Alla sfida si sommarono quindi molteplici aspettative, motivando ancor più la dirigenza dell’Istituto.
Raccolto il necessario numero di soci, il
14 dicembre del 2009 la filiale di Roma
aprì i battenti. Era il tredicesimo sportello di BancAnagni, inaugurato in Via
Torre di Mezzavia, all’ interno del Cen-
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BancAnagni Informa
tro Commerciale Anagnina, non lontano da una uscita del raccordo anulare.
Unica filiale della Banca avviata nello
stesso stabile di un centro commerciale,
la “tredici” rivolgeva da subito la propria
attività essenzialmente alle imprese più
che alle famiglie.
Favorita dalla particolare collocazione
topografica, a cavallo tra cintura urbana
della Capitale ed hinterland dei Castelli,
in breve tempo la filiale romana è diventata punto di riferimento anche di numerose imprese attive nei comuni limitrofi.
A dirigere le struttura veniva chiamato
Angelo Marcotullio, già direttore delle
filiale di Veroli e tutt’ora alla guida della “tredici”, oggi affiancato dai colleghi
Giovanni Passi, addetto alla segreteria
fidi, Bernardino Sbardella e Sonia Seminara, con mansioni di terminalisti
cassieri. La filiale, oltre all’ampio salone
delle casse, si articola in due uffici, una
sala riunioni ed alcuni punti consulenza.
Vista l’ubicazione interna ad punto vendita, si è pensato di dotarla di tre punti
bancomat, in ciò confermandone la particolare vocazione commerciale.
La filiale romana è dunque un “negozio
finanziario” attorniato da altri ed impor-
tanti esercizi e, visti i risultati, non sta
affatto sfigurando.
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attività sociali
Un Compleanno
Speciale
di Serena Missori
Il 31 marzo scorso la presentazione del
tradizionale "Concerto di Primavera" è
stata l'occasione per festeggiare un anniversario importante per l'Associazione
Musicale Anagnina: 30 anni dalla sua
nascita.
Così nel corso del concerto sono state ricordate le tappe fondamentali di questo
percorso attraverso i ricordi di una persona d'eccezione, l'Ing. Cataldo Cataldi.
La storia dell'Associazione è stata raccontata anche con l'ausilio di un video
realizzato da una delle insegnanti della
scuola di musica dell'AMA, la professoressa Mara Bufalini. Le parole e le immagini del video hanno ricordato i momenti più rappresentativi di questo percorso,
ad iniziare dall’anno 1982. Il 31 marzo di
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quell’anno, infatti, l’Associazione Musicale Anagnina Amici della Musica fu costituita con atto del Notaio Angelo Salvi.
I Soci fondatori furono: Angelo Mario
Ascenzi, Alessio Falconi, Vincenzo Folgori, Mario Iti, Antonio Rigani, Gilberto
Roscio, Vincenzo Sugamosto, Goffredo
Trulli e Domenico Vari.
In realtà il primo debutto della Banda
Musicale era avvenuto quasi un anno
prima, il 2 luglio 1981 in occasione della
festa della Madonna della Sanità.
Alcuni cittadini anagnini, tra i quali
Mario Iti e Alessio Falconi, costituirono la Banda ricercando il personale tra i
vecchi musicanti che nel corso del trentennio precedente avevano fatto parte di
Bande paesane; si riuscì a costituire un
attività sociali
piccolo gruppo di circa 20-25 seniores.
Lo stesso Mario Iti si occupò anche di reperire un locale nel quale tenere le prove
musicali. La Banda a questo punto aveva bisogno di un maestro; a rivestire il
ruolo venne chiamato Alfonso Alfano,
clarinettista in congedo della Banda Aeronautica Militare. Si fece impellente la
necessità di reperire risorse economiche;
così si chiese la collaborazione dei commercianti di Anagni e dei cittadini, ma
con scarsi risultati.
Successivamente venne scelta la palestra
della Scuola Media "Giovanni Vinciguerra" come luogo delle prove musicali.
C'era però un inconveniente: prelevare
ogni volta le sedie dalle aule scolastiche
e riportarle al loro posto alla fine delle
prove. Questa "operazione" veniva svolta
dai musicanti stessi e dai loro familiari,
tra i quali Angelo Neccia, Enrico Fiorini,
Amedeo Matera e Cesare Marinelli.
Con il passare del tempo nacque sempre
di più l'esigenza di avvalersi dell’esperienza musicale di alcune persone per
insegnare sia ai seniores che ai giovani.
Furono chiamati Vincenzo Bonomo per
il solfeggio, Ottavio Basile per l'insegnamento del clarinetto, Vincenzo Sugamosto per gli ottoni e Mario Iti per i flauti.
La parte logistica ed amministrativa venne affidata al ragioniere Goffredo Trulli.
La Banda iniziò a muovere i suoi passi
ma notevoli erano le spese da sostenere.
I fondi derivanti dalle offerte anagnine
non erano sufficienti e di conseguenza
si chiese aiuto ad altre organizzazioni.
Grazie all'interessamento di Ettore Quattrocchi e di Enrico De Cesaris si riuscì
a far ottenere alla Banda un contributo
da parte della allora "Cassa Rurale ed
Artigiana" di Anagni: l'organismo che si
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attività sociali
stava formando poté così muoversi con
maggiore autonomia, curando non solo
l’aspetto prettamente organizzativo ma
soprattutto investendo sulla preparazione dei musicisti. Vennero nominati il
Presidente dell'Associazione, il Comitato
Direttivo ed altri Organi sociali.
Nel corso di questo trentennio molte
sono state le persone che hanno fatto parte dell’Associazione, circa 250 tra giovani
e meno giovani, accomunati dal desiderio di condividere la musica con gli altri.
Alla Direzione Artistica si sono avvicendati
i maestri Alfonso Alfano, Francesco De Felice e Roberto Mattioli mentre alla Presidenza troviamo i nomi di G. B. Bottini, Ettore
Quattrocchi e Pietro Verneau.
A tutt'oggi l'Associazione Musicale Anagnina dispone di una sala prove in Vicolo Pasquino 13, messa a disposizione
dall'Hernica Saxa (BancAnagni) e di una
scuola di musica ad indirizzo bandistico.
La Banda si compone di circa 70 elementi che possono godere del contributo
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della BancAnagni ad opera del suo Presidente, Ing. Cataldi.
L'ultimo concerto dell'AMA quindi ha
voluto celebrare e onorare questi 30 anni
di impegno e passione per la musica offrendo al suo pubblico un repertorio
composto da vari generi musicali. Sono
stati presentati brani di musica pop,
come la Ballata di Lorenzo Pusceddu,
autore le cui opere sono ormai entrate
a far parte del repertorio di qualsiasi organico di fiati; brani di elevato spessore
musicale, come Three Popular Classics, tre
opere di autori vissuti in epoche e contesti molto diversi, Purcell, Brahms e
Mozart ma accomunate dalla stessa indicazione metronomica.
Alcuni ragazzi del gruppo si sono cimentati in brani solistici dimostrando ancora
una volta la loro bravura. Il brano New
Baroque Suite di Ted Huggens è stato affidato alla tromba di Valerio Fubelli; dello
stesso autore, Air nostalgique, con il sax di
Francesco Petitti mentre la melodia di
attività sociali
George Doughty Grandfather’s clock è stata
eseguita da Fabrizio Savone all’euphonium.
Il finale della serata ha visto come protagonista la musica italiana degli anni
trenta.
Sono stati proposti i brani più rappresentativi di Cesare Andrea Bixio, un grande
autore di colonne sonore per il teatro, il
cinema, la radio e la televisione e di al-
cune fra le più note canzoni napoletane;
da Parlami d’amore Mariù, celeberrima
canzone composta per la voce di Vittorio
De Sica nel film del 1932 Gli uomini, che
mascalzoni a Mamma, scritta per il film
omonimo con Emma Gramatica e Beniamino Gigli che eseguiva i brani.
A fine concerto è stato tributato un sentito omaggio a Lucio Dalla, uno dei cantautori più rappresentativi della musica
italiana, scomparso all’inizio di marzo. I
musicisti hanno eseguito un suo grande
successo internazionale, Caruso (conosciuto anche come Te voglio bene assai)
composto nel 1986 e dedicato al tenore
Enrico Caruso.
Le note della canzone hanno contribuito
a rendere ancora più coinvolgente l’atmosfera della serata.
Si sono ripercorsi, nell’onda del ricordo, i momenti più salienti di una storia,
quella della nostra Banda, frutto del lavoro di molti che hanno avuto e che hanno
in comune una grande passione: quella
per la musica.
Grazie a tutti loro.
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Per i Soci
Franco Stazi
movimenta sulla terra
Nel 1985 Franco Stazi, diventato geometra, decise di non misurare la terra
ma di movimentarla; aveva intenzione
di spostarla facendo di quest'attività il
suo lavoro. Da allora ha proseguito, imperturbabile, a spostare la terra con le
sue macchine, a trasportarla qua e là a
seconda di come gli chiedevano i clienti
e così ha incrementato la sua ditta con
automezzi necessari ed idonei ad affrontare qualsiasi necessità inerente il suo
lavoro. Possiede così scavatori e camion
che gli consentono di lavorare in ogni
dove. In verità il suo campo d'azione è
il territorio anagnino, ma non disdegna
andare anche in zone un po' più lontane:
dovunque ci sia la possibilità di fare scavi
civili ed industriali. Nel tempo ha svolto,
sempre conto terzi, attività di trasporto
di materiale edile, ha portato a compimento qualche appalto per enti pubblici
(trasporto e messa in opera dei cassonetti
per la raccolta dell'immondizia, ha sistemato discariche). Per lo più lavora per
conto di ditte locali, ma non rifiuta anche committenti privati. Attualmente si
è lanciato anche verso il cielo colle sue
gru perché svolge anche questa attività.
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BancAnagni Informa
Per i Soci
L'EdilTavani,
un pezzo di storia
dell'edilizia anagnina
Nel secondo dopoguerra il nonno degli
attuali membri dell'EdilTavani, Angelo,
dette inizio ad una storia che dopo decenni dura ancora. Fu appunto Mario
Tavani a formare una società che poi
è stata rifondata da Angelo e Luigi per
poi diventare l'EdilTavani nel 1985. In
campo edilizio hanno operato in diversi
settori, dall'edilizia economica familiare
a quella pubblica, dalle case alle opere
stradali, dai piccoli ai grandi interventi. Il loro background è Anagni, ma sono
andati anche nei paesi vicini, come ad
Acuto, dove hanno costruito con Fuksas,
quando, giovane giovane, apportava novità architettoniche in questa landa ciociara. Si sono interessati dell'edilizia del
passato lavorando alla Cattedrale di Anagni; hanno costruito le prime lottizzazioni anagnine, come il complesso de Le
Grazie; hanno edificato il Centro Commerciale Vittoria, quando era scoppiata
la moda di questi complessi commerciali
integrati. Dall'inizio del nuovo secolo,
dal 2001, lavorano in un nuovo settore,
la produzione di ceramiche, fornendo
alla ex Marazzi, oggi Area Tegolasolare,
il materiale di base, il caolino, per la produzione di una grande novità: la tegolapannello solare in ceramica.
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per i soci
Oreste Cerasaro
e la sua bottega di
frutta e verdura
La filosofia commerciale del fruttivendolo Oreste Cerasaro si può cercare di
racchiudere dentro due fortunati slogan
circolati negli anni passati: dal produttore al consumatore e figlio d'arte. Infatti,
il titolare del negozio di frutta e verdura
che sta in uno dei luoghi centrali e più
belli di Anagni, Porta Cerere, ha nella sua storia i genitori che gestivano un
banco di frutta e verdura al mercato coperto di Fiuggi, che lui ha rilevato e gestito per un po' di tempo (e per questo è
figlio d'arte).
In località Preturi, lungo la strada che
conduce a Tufano, Oreste Cerasaro ha
un po' di terra, circa 3 ettari, che cerca di
coltivare ad ortaggi e a frutta; con quei
vegetali che poi vende nel suo negozio.
E, per evitare che i vegetali perdano sapore e capacità nutritiva, coglie all'alba
i suoi prodotti per darli così freschi freschi ai suoi clienti.
In questo senso cerca di realizzare il rapporto diretto fra produttore e consumatore. Ma, al di là di questo, il suo negozio
si segnala per la ricchezza e la qualità dei
prodotti, per l'estrema cortesia e disponibilità sia di Oreste che della consorte, per
l'aiuto che offrono magari predisponendo la verdura e le insalate già pronte per
il consumatore.
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BancAnagni Informa
Per i Soci
Carlo Turri
e le tarsie
tipi di legni che usa, nella paziente elaborazione di complicati disegni fatti interamente con i legnetti impiegati. Poi,
il risultato è visibile non solo nella sua
bottega, ma in mille e mille case private
dove campeggiano i suoi prodotti. Con
l'aiuto della figlia Rita ha affinato le tecniche giovanili, ha elevato la produzione
artistica delle tarsie ed è in grado di raffigurare qualsiasi cosa.
Ma preferisce sempre le immagini della
sua Anagni, dei grandi monumenti, ma
anche degli scorci; come pure ama raffigurare, quasi dipingere, volti con i suoi
coloratissimi legnetti.
Carlo Turri nasce artigiano del legno
ben presto, come si usava una volta. Apprende l'arte nel laboratorio di Luigi
Pofi, Pofigetto per gli anagnini, prima e
dei fratelli D'Avoli dopo. Opera in altre
botteghe fino al 1967 quando entra nella
Salvarani, la grande industria specializzata in cucine. Ma ha frequentato l'Istituto d'arte, sa disegnare, sa lavorare tutti
i tipi di legno per cui, chiusa la Salvarani,
si mette in proprio e comincia a realizzare le tarsie. Gli va bene e così piano piano la sua bottega decolla. Produce molti
tipi di tarsie che diffonde con mostre ed
esposizioni, più o meno permanenti in
diversi paesi. Il suo segreto sta nei 120
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per i soci
Faber:
architetture di metallo
Nel 2004 nasce Faber, un'azienda di anagnini che va a trovar casa in quel di Frosinone, sull'asse attrezzato. Il nome, oltre
ad evocare Fabrizio De André richiama
l'antica arte dei fabbri ferrai ed è stato coniato appositamente perché l'azienda si
occupa di carpenteria metallica. Una decina di persone (otto in produzione e tre
in amministrazione e nell'ufficio tecnico)
costruiscono architetture con vari tipi di
metallo. Realizzano recinzioni (anche elaborate, come quella del nuovo parcheggio
di Piscina ad Anagni), capannoni industriali, scale e scalee, coperture e rivestimenti di edifici, tutto rigorosamente con
diversi tipi di metallo. In pratica modellano materiali ferrosi per concretizzare progetti di committenti; infatti, solitamente,
lavorano per conto di terzi, imprese che
devono realizzare progetti; ma essi hanno
anche una clientela diretta. L'azienda ha
come bacino d'utenza la regione laziale,
ma opere sue si trovano in Venezuela e in
Iraq; ultimamente opere di Faber fanno
bella mostra di sè in uno dei principali
monumenti del passato e simbolo della
Roma antica: il Colosseo.
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BancAnagni Informa
notiziario
Mons Loppa
visita i nuovi locali
di BancAnagni
Martedì 12 maggio, poco prima che il
Consiglio d'Amministrazione di BancAnagni si riunisse, mons. Lorenzo
Loppa, vescovo di Anagni-Alatri, ha fatto visita ai nuovi locali direzionali che
BancAnagni ha aperto da poco tempo in
Anagni, località Osteria della Fontana,
Finocchieto. Come è noto, si tratta di
un complesso edilizio contenente uffici, la zona direzionale e una grande sala
riunioni. In quest'ultimo ambiente si è
tenuto l'incontro fra mons. Loppa ed i
vertici della Banca, il presidente Cataldo
Cataldi, il vice presidente, diversi consiglieri d'amministrazione, il direttore ed
il vice direttore generale, molti direttori di filiale, funzionari ed impiegati, che
hanno assistito ai due brevi discorsi,
dell'ing. Cataldi e del vescovo, ed alla
benedizione che l'ordinario diocesano ha
impartito ai presenti ed ai locali.
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notiziario
Runners club Anagni
Continua l'attività dell'Associazione Sportiva Dilettantistica Runners club di Anagni che ha partecipato negli ultimi tempi
alla Mezza maratona di Roma-Ostia, alla
Maratona di Roma, alla Maratona di Milano, alla Maratona di Firenze, alla Maratona di Napoli, al Race for the Cure a
Roma (manifestazione voluta per raccogliere fondi al fine di finanziare la ricerca
sul cancro) e a Correndo in Ciociaria.
Alla maratona meneghina un iscritto al
club ernico si è confermato campione italiano di categoria, mentre l'associazione
cresce sempre di più, è arrivata infatti ad
oltre 60 iscritti!
Inoltre si consolidano i rapporti locali con altre associazioni sportive come
l'Atletica Hermada, dell'omonimo borgo
pontino, città dove i Runners hanno par-
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BancAnagni Informa
tecipato alla recentissima edizione della
Pedagnalonga. Alle attività dei runners
anagnini collabora BancAnagni, che
contribuisce al sodalizio e alle premiazioni.
notiziario
Hernica Saxa
La Cooperativa Hernica Saxa il 19 aprile
ha tenuto nei propri locali in Anagni, via
San Paolo, 13, l’Assemblea annuale dei
Soci per l’approvazione del bilancio al
31 dicembre 2011, chiuso in attivo, destinando gli utili alle riserve e ai fondi,
come per legge. In tale sede il Presidente ha colto l’occasione per ringraziare la
BancAnagni, per i contributi ricevuti, e
quanti hanno organizzato nei locali della Cooperativa manifestazioni, mostre,
conferenze durante tutto l’anno 2011.
E' in via di conclusione il secondo laboratorio teatrale, organizzato e curato da
Emilio Cacciatori, presidente dell’Associazione teatrale Acta est Fabula; al
termine presenterà, protagonisti i partecipanti al laboratorio, due rappresentazioni. Quest’anno il laboratorio è stato
seguito anche da una quindicina di ragazzi di età compresa tra i 7 e i 14 anni.
Nel mese di marzo è iniziato un corso di
stratching, seguito e curato dal prof. Enzo
Napolitano.
BancAnagni e Fisiogym club hanno sottoscritto una convenzione per l'anno 2012 che
prevede la possibilità di frequentare il Centro Fisiogym club di Frosinone a condizioni
particolarmente favorevoli appunto per Soci, Dipendenti e Clienti. Oltre a riduzioni
sulle spese di tesseramento, abbonamenti per 4 o 12 mesi, c'è un abbonamento speciale
12 mesi BancAnagni che riserva a chi lo sottoscrive ingressi dedicati pluri - settimanali, in certi giorni, in tutte le fasce orarie mattino e pomeriggio. Coloro che volessero
frequentare il Centro hanno a disposizione un servizio di consulenza e orientamento ai
programmi di fitness e incontri con il trainer delle discipline praticate. E' previsto anche
l'incontro con il nutrizionista dello staff e si può partecipare ai seminari sull'alimentazione che il Centro organizza mensilmente.
Fisiogym è una nuova struttura polifunzionale per lo sport ed il fitness, diretta da professionisti; l'impianto si sviluppa su 1.500 mq con palestra, scuola di danza, centro
estetico, centro fisioterapico, studio medico, anche per la consulenza alimentare e un'agenzia di viaggio CTS. Fisiogym offre programmi e corsi tradizionali, corsi di danza,
ginnastica posturale, pilates, allenamenti personalizzati e tante attività ricreative e socializzanti. Una di queste attività, ad esempio, è la simulazione di una camminata con
esercizi di tonificazione per poter “bruciare” calorie eccedenti.
Poter partecipare è facile: è sufficiente presentare al Centro Fisiogym Club una dichiarazione del direttore di filiale di BancAnagni che attesti d'essere correntista con un
certificato medico d'idoneità per svolgere attività sportiva non agonistica.
Il Centro fitness Fisiogym club di Frosinone è ubicato in Via Marco Tullio Cicerone
206 a Frosinone (di fronte all’Hotel Astor, al piano superiore di Eurospin).
Maggio 2012
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Convittiadi 2012
Quest’anno scolastico le Convittiadi si
sono svolte ad Arbatax, in Sardegna, organizzate dal Convitto “Vittorio Emanuele II” di Cagliari.
Il Convitto Nazionale “Regina Margherita” di Anagni ha partecipato con entusiasmo a questa manifestazione giunta alla
VI^ edizione.
Gli alunni partecipanti, di prima e seconda della scuola secondaria di I grado, prima e seconda della scuola secondaria di II
grado, hanno aderito ai seguenti sports:
Corsa campestre, Beach-volley, Calcio a
cinque, Tennis da tavolo, Scacchi e Nuoto.
Dopo un primo posto a Beach Volley e un
terzo posto a Nuoto dell’anno precedente,
anche quest’anno i ragazzi hanno dato il
meglio in tutte le discipline, qualificandosi
alle semifinali di tennis da tavolo, ottenendo un terzo posto al “LOGO” delle Convittiadi, un quarto posto alla batteria di nuoto
ed infine il 25° posto alla corsa campestre,
su un totale di 2000 partecipanti.
Lo spirito delle “CONVITTIADI” è la
socializzazione, il confronto, il dialogo,
la collaborazione che portano al raggiungimento di vantaggiose sinergie.
E’ bello vedere ragazzi di Torino, Venezia,
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BancAnagni Informa
Aosta, Roma, Tivoli, Catania, Cagliari,
etc. di 32 Convitti d’Italia, fare amicizia e
salutarsi dopo una settimana, promettendosi di rincontrarsi.
Si ringrazia quanti hanno sponsorizzato,
affinché partecipassimo a questa manifestazione nazionale, senza il loro aiuto non
sarebbe stato possibile.
In particolare si ringrazia: BancAnagni,
Unitec di Ceccano, Stazi Arreda, Cisl,
Uil, dott. Parenti Fabio (Ist. Paleontologia), il sig. Rainone, sig. Giacomini, la
collega Evangelisti, il sig. Cardinali.
Arrivederci all’anno Prossimo!