Il tuner tedesco MTM sovralimenta il V8 4.2 a iniezione diretta di

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Il tuner tedesco MTM sovralimenta il V8 4.2 a iniezione diretta di
tuning
MTM AUDI R8 4.2 V8 quattro Supercharged
tuoni e
fulmini
Il tuner tedesco MTM sovralimenta il V8 4.2 a
iniezione diretta di benzina portandolo da 420 a
560 Cv e da 43,8 a 59,2 kgm. Erogazione brutale
oltre i 5.000 giri e frenata altrettanto violenta
Non perde l’agilità e la precisione tipiche della
vettura di serie. Sound di scarico devastante
R
uoti la chiave di avviamento della
R8 di serie e ottieni un borbottio
sordo, educato, un po ’ dimesso rispetto all’aggressività della
sportiva di Ingolstadt. Compi la medesima
operazione a bordo dell’esemplare elaborato dal tuner tedesco MTM, e il cielo trema
scosso da un boato in grado di perforare
qualsiasi timpano. Una vera e propria dichiarazione di guerra da parte del V8 di 4,2
litri a iniezione diretta di benzina, portato
da 420 Cv a 7.800 giri/min e 43,8 kgm di
coppia da 4.500 a 6.000 giri al ragguardevole step di 560 Cv a 7.750 giri/min e 59,2
kgm a 5.500 giri. Protagonista principale
di tale upgrade è la sovralimentazione del
propulsore attraverso un compressore volumetrico “a vite” del tipo Lysholm, azionato
direttamente dal motore mediante cinghia
dentata e caratterizzato dalla presenza di
una vite maschio e una femmina, elicoidali e controrotanti, il cui moto provoca
una riduzione del volume della camera generando un aumento di pressione dell’aria
e, pertanto, la citata sovralimentazione,
la cui pressione massima si attesta a 0,55
bar. Una soluzione che si accompagna alla
rimappatura della centralina, all’adozio-
ne di un intercooler aria/acqua e di condotti d’aspirazione dedicati, nonché alla
riduzione del rapporto di compressione
dall’originale 12,5:1 a 9,0:1, mantenendo
invece inalterata la cilindrata di 4.163 cc.
Modifiche che concorrono a provocare un
aggravio di peso della vettura, che passa
infatti da 1.560 a 1.652 kg (+92 kg), ma
che al contempo contribuiscono a far sì che
il rapporto peso potenza passi da un valore
originale di 3,71 kg/Cv a un più estremo
2,95 kg/Cv: non troppo distante, per farsi
un’idea, da quanto fatto registrare da una
supercar più estrema quale la Ferrari 599
Sebastiano Salvetti - Foto Photogroup
IDENTIKIT
MOTORE: centrale longitudinale, 8 cilindri a V,
4.163 cc, compressore volumetrico a vite
POTENZA: 560 Cv a 7.750 giri/min
COPPIA: 59,2 kgm a 5.500 giri/min
PESO: 1.652 kg
RAPPORTO PESO/POTENZA: 2,95 kg/Cv
VELOCITÀ MASSIMA:
315 km/h
ACCELERAZIONE 0-100 KM/H:
3,9”
PREZZO:
200.000 euro
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tuning
MTM AUDI R8 4.2 V8 quattro Supercharged
lunotto in plastica e cornice in carbonio
Il lunotto originale viene sostituito da un componente in policarbonato, tipo Porsche 997 GT3 RS, dotato di
aperture nella parte superiore onde favorire il raffreddamento del motore. Gli sfoghi, così come la cornice
esterna, sono realizzati in fibre composite. Le carreggiate sono più larghe di 40 mm rispetto alla vettura di
serie: risultato ottenuto mediante distanziali da 20 mm di spessore e lievi modifiche ai passaruota.
GTB Fiorano F1 (2,73 kg/Cv). Un dato che
contribuisce affinché la R8 by MTM acceleri
da 0 a 100 km/h in 3,9”, da 0 a 200 km/h
in 12,5” e tocchi i 315 km/h contro, rispettivamente, i 4,6”, 14,9” e 301 km/h attribuiti alla vettura di serie. Ma ciò che risulta
pressoché irriconoscibile è l’erogazione del
propulsore, che contrariamente all’unità di
serie sfodera una notevole grinta sin dai
regimi più bassi, ovvero a partire da 2.500
giri/min, risultando pronto a qualsiasi affondo dell’acceleratore, tanto da apprezzare decisamente la trazione garantita dalle
4WD permanenti, e al contempo scevro da
irregolarità anche sottocoppia. In più, per
consentire di sfruttare appieno tale, inedita, inclinazione, il comando elettronico del
gas ha subito una completa “rimappatura”
onde rendere tanto repentina la trasmissione degli input da richiedere una buona
dose di attenzione nel dosare la pressione
sul pedale. Un comportamento, del resto,
in linea con la brutalità dell’erogazione una
volta superati i 5.000 giri. Vera e propria
soglia di “non ritorno”. La progressione, se
tale si può dire, diviene infatti un’esplosione, il sound allo scarico passa dal temporale
all’uragano, l’orizzonte si restringe e l’ago
del contagiri lambisce immediatamente la
zona rossa costringendo ad aggrapparsi letteralmente alla leva del cambio per evitare
il “taglio” violento da parte del limitatore.
Proprio la trasmissione manuale a 6 rapporti, rinforzata per reggere all’incremento di
prestazioni, appare però in difficoltà, rivelandosi non sufficientemente rapida rispetto
alle nuove prestazioni e alla “voracità” nel
salire di giri del propulsore, nonché discretamente imprecisa negli innesti, specie nei
passaggi da II a III dove gli impuntamenti
sono tutt’altro che rari. Una smagliatura alla
quale i tecnici MTM metteranno presto rimedio attraverso ingranaggi e sincronizzatori
realizzati in proprio. Ciò che invece entusiasma al limite della fanciullesca irragionevolezza sono i violenti scoppi in rilascio,
degni degli effetti speciali del film “Salvate
il soldato Ryan” e in grado di trasformare
ogni staccata in un evento che coinvolge
chiunque graviti nell’arco di alcuni km dalla
vettura. Una “virtù” ascrivibile al completo
impianto di scarico in acciaio costruito artigianalmente dal tuner tedesco, privo dei
precatalizzatori propri della R8 di serie ma
dotato dei catalizzatori principali, sebbene
rivisti in chiave sportiva, e di due terminali
a doppia uscita tonda da 90 mm di diametro garanti di minori valori di retropressione
rispetto agli originali.
Carreggiate allargate di 40 mm
Rispetto alla vettura di serie non cambiano le sospensioni, caratterizzate dalla
presenza, in luogo dei più convenzionali
griglie in fibre
composite
A sinistra, lo spoiler
posteriore si solleva
automaticamente a
100 km/h come sulla
vettura di serie, ma,
contrariamente al
componente originale,
non torna in posizione
di riposo se non dietro
pressione di un pulsante
lungo la consolle. A
destra, MTM dota di
griglie in carbonio gli
sfoghi posteriori per il
calore. Si nota anche
uno dei due terminali
di scarico a uscita
sdoppiata tonda da 90
mm di diametro. Sotto,
non cambia l’altezza
da terra della vettura,
identica all’originale.
cerchi in lega da 20”
Sopra in alto, l’R8 by MTM adotta cerchi in lega
autocostruiti Bimoto Forged da 20” calzanti pneumatici
semislick Michelin Pilot Sport Cup anteriori 245/30 e
posteriori 315/25, in luogo delle ruote originali da 18”
con coperture 235/40 e 285/35. Sopra, le minigonne in
carbonio e, sotto, le scritte adesive dedicate.
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MTM AUDI R8 4.2 V8 quattro Supercharged
ammortizzatori a gas, di componenti parte
del pacchetto Audi Magnetic Ride. Questi
permettono di optare per un setting più o
meno estremo grazie al fluido magnetoreologico interno, contenente particelle metalliche, la cui viscosità può essere mutata
variando l’intensità del campo magnetico
generato da una centralina elettronica dedicata. Scegliendo il set up “hard”, la R8
della MTM, che beneficia sia di un allargamento delle carreggiate di 40 mm ottenuto
mediante distanziali da 20 mm di diametro,
sia di cerchi in lega MTM modello Bimoto
Forged da 20” calzanti pneumatici semislick Michelin Pilot Sport Cup 245/30 all’avantreno e 315/25 al retrotreno, in luogo
delle ruote originali da 18” con coperture
rispettivamente 235/40 e 285/35, mantiene pressoché immutata l’agilità, a fronte
del citato aggravio di peso pari a 92 kg,
della vettura di serie e al contempo garantisce inserimenti in curva la cui rapidità è
tale da “costringere gli occhi a far visita
alle orecchie”. In più, rollio e beccheggio
sono pressoché nulli e una volta disattivata l’elettronica è possibile sfruttare la
lieve tendenza al sovrasterzo, già propria
della R8 originale, onde favorire il raggiungimento del punto di corda da parte dell’avantreno. Ciò che stupisce, nonostante la
“rabbia” del propulsore, è come la vettura
reagisca all’incremento di prestazioni innescato dal tuner tedesco senza risultare
eccessivamente ostica, anzi favorendo l’instaurarsi di un discreto feeling col guidatore, intaccato lievemente solo dalla non
perfetta modulabilità dell’impianto frenante. Quest’ultimo, identico all’originale al
retrotreno e quanto a dimensioni, benefi-
In rilascio lo scarico è come una
mitragliatrice: violenti scoppi trasformano
ogni staccata in un evento bellico
I PREZZI (in euro)
Installazione inclusa
sospensioni
magnetoreologiche
Nonostante
l’incremento delle
prestazioni, il
tuner tedesco ha
ritenuto di non
intervenire a livello
delle sospensioni,
conservando gli
ammortizzatori
magnetoreologici
facenti parte del
pacchetto tecnico
ufficiale Audi
Magnetic Ride.
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Cerchi in lega MTM Bimoto Forged ant. 9Jx20”
e post. 11Jx20” con pneumatici Michelin Pilot
Sport Cup ant. 245/30 e post. 315/25 8.050
Distanziali MTM da 20 mm
250
Estrattore in carbonio
2.300
Griglie in carbonio
4.500
Kit freno (dischi ant. da 380 mm di diametro +
pinze MTM by Brembo + pastiglie racing +
tubazioni in treccia metallica)
2.400
Kit lunotto (cornice in carbonio + lastra
in plastica + sfoghi calore in carbonio) 3.000
Kit motore (compressore volumetrico a vite +
intercooler + collettori + condotti aspirazione
+ rimappatura centralina + riduzione
rapp. compressione)
52.500
Minigonne in carbonio
3.500
Scarico completo MTM con catalizzatori
e terminale doppia uscita sdoppiata tonda
da 90 mm di diametro
6.500
Sedili MTM a guscio in carbonio
5.250
Spoiler frontale in carbonio
2.850
Strisce adesive “Supercharged”
1.400
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MTM AUDI R8 4.2 V8 quattro Supercharged
sedili a guscio in
fibra di carbonio
L’abitacolo, a destra, è
pressoché identico a
quello della vettura di
serie, eccezione fatta
per l’adozione di sedili
a guscio by MTM in
fibra di carbonio con
imbottiture ridotte al
minimo. Tali componenti
consentono di
ribassare la posizione
di guida. Il rivestimento
in pelle a tinta
bianca delle sedute
viene parzialmente
reduplicato lungo il
pannello interno delle
portiere.
compressore
volumetrico a vite
Sotto a destra, il
V8 4.2 a iniezione
diretta di benzina
viene sovralimentato
mediante un
compressore
volumetrico a vite.
Grazie anche a
rimappatura centralina,
adozione di un
intercooler aria/acqua,
condotti d’aspirazione
dedicati e riduzione
del rapporto di
compressione, eroga
560 Cv e 59,2 kgm
anziché gli originali 420
Cv e 43,8 kgm.
dischi anteriori
mtm, pinze brembo
A sinistra, L’impianto
frenante, immutato
quanto a dimensioni
rispetto all’originale,
beneficia di dischi
anteriori forati e
autocostruiti da 380
mm di diametro sui
quali agiscono pinze
di derivazione Brembo
a 8 pistoncini con
pastiglie racing.
cia di dischi anteriori forati e autocostruiti
da 380 mm di diametro sui quali agiscono
pinze di derivazione Brembo a 8 pistoncini nonché pastiglie racing, e denota una
risposta lievemente “ovattata” nella prima
parte di corsa del pedale, cui segue un effetto decelerante improvviso, dirompente,
tanto da lasciar intuire cosa provino i piloti
di un F-16 in fase di atterraggio su di una
portaerei e da far apparire il distacco della
retina un’eventualità non così remota.
Body kit in carbonio
Anche l’occhio vuole la propria parte, e pertanto la factory teutonica impreziosisce la
vettura con particolari in fibre composite
quali spoiler frontale, estrattore, minigonne, convogliatori, “griglie” posteriori in
corrispondenza degli sfoghi per il calore,
rivestimento del vano motore e cornice
del lunotto, quest’ultimo realizzato oltretutto in policarbonato e dotato di vistose
aperture per favorire il raffreddamento del
propulsore. Infine, anche all’abitacolo viene dedicato un upgrade consistente nella
sostituzione dei sedili originali con due
componenti a guscio tanto estremi da prevedere imbottiture e rivestimenti in pelle di
color bianco solo nelle principali zone d’appoggio del corpo. Dotate della sola regolazione in longitudine, tali sedute hanno il
pregio, a ulteriore testimonianza della cura
tributata dalla factory tedesca nel realizzare la propria R8, di ribassare la posizione
di guida, correggendo così uno dei pochi
difetti imputabili alla vettura di serie.
IL TUNER
La Motoren Technik Mayer GmbH
(MTM) nasce nel 1985 dedicandosi all’elaborazione di vetture del marchio Audi. Da
allora il range di lavoro si è esteso ai brand
Seat, Skoda, VW, Ferrari, Lamborghini,
Porsche, Bentley e Spyker. Fiore all’occhiello del tuner tedesco restano la collaborazione nello sviluppo della supersportiva Gumpert Apollo e la realizzazione della
Bimoto, ovvero un’Audi TT omologata per
l’utilizzo stradale, dotata di due propulsori
e forte di oltre 1.000 Cv. Dagli anni Novanta
la factory produce in proprio dischi freno,
distanziali, scarichi, componenti in carbonio e cerchi in lega. Info: Motoren Technik
Mayer GmbH, Dr. Kurt-Schumacher-Ring
48-50, 85139 Wettstetten (Germania). Tel.
+49.0841.981880, www.mtm-online.de
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