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GLOSSARIO AMBIENTALE Il presente glossario, contiene 2362 vocaboli, ha lo scopo di facilitare la comprensione della terminologia comunemente utilizzata in campo ambientale, fornendo per ogni termine la relativa definizione con parole semplici e comprensibili. Esso sarà pertanto sottoposto ad un aggiornamento periodico anche sulla base delle richieste di integrazioni e di revisione che perverranno da parte di chiunque voglia contribuire a migliorarlo. Vi invitiamo pertanto a segnalare l'opportunità di inserire nuovi termini o correggere eventuali inesattezze od errori scrivendo a: Dr. Paolo Bortolami Servizio Comunicazione ed Educazione Ambientale Tel. +39 049 8767691 - Fax + 39 049 8767340 e-mail: [email protected] Grazie per la collaborazione GLOSSARIO ARPAV Nome ABBATTIMENTO CATALITICO fonte A COME AMBIENTE - TOURING CLUB ITALIANO Processo in cui l’abbattimento degli inquinanti avviene con l’impiego di catalizzatori, sostanze in grado di aumentare la velocità di una reazione chimica, rimanendo invariate alla fine di essa. ABERRAZIONE CROMOSOMICA A COME AMBIENTE - TOURING CLUB ITALIANO Alterazione di notevole entità che interviene nel corredo cromosomico di un organismo modificando il numero o la struttura dei cromosomi che lo compongono. ABETAIA o ABETINA GRUPPO VICENTINO DI STUDI ORNITOLOGICI "NISORIA" Bosco di aghifoglie con prevalenza di Abete Bianco (Abies Alba). ABIOTICO GLOSS. ENI ABISSALE GLOSS. ENI Indica l’assenza di organismi viventi. Ambiente marino e oceanico molto profondo (dal latino abyssus, senza fondo), compreso fra le profondità di 3.000 e di 6.000 metri. Occupa la maggior parte delle aree profonde degli oceani. ABITANTI EQUIVALENTI STREAMS - TREVISIOL Parametro di equivalenza del carico inquinante prodotto per abitante, pari convenzionalmente ad un BOD di 60 gr. di ossigeno al giorno. E' un concetto utile per esprimere il carico di una particolare utenza civile o industriale dell’impianto di depurazione, in termini omogenei e confrontabili con le utenze civili. L’equivalenza si può riferire o al carico idraulico, o al carico in solidi sospesi, o infine, (ed è questo il caso più frequente), al carico organico espresso come BOD5. Si assume il valore di 54 g/giorno come quantità di ossigeno necessaria per degradare la materia organica contenuta nello scarico giornaliero prodotto da un abitante civile. ABLAZIONE ARPAV- REGIONE DEL VENETO- CENTRO VALANGHE DI ARABBA Processo di fusione della neve e del ghiaccio dei ghiacciai. ACARI ARPAV Sono artropodi di piccole dimensioni che appartengono all’ordine degli aracnidi. Vivono come parassiti di uomini, animali e piante. Si distinguono facilmente dagli insetti perchè possiedono quattro paia di arti invece di tre. Alcune specie domestiche, non visibili ad occhio nudo, sono in grado di provocare allergia in soggetti predisposti. Prediligono i luoghi caldi e umidi, si cibano di forfora umana e di muffe e si annidano soprattutto nei materassi e nei cuscini. Nei soggetti allergici causano congiuntiviti, raffreddori e asma bronchiale. Presso i centri specialistici di allergologia vengono effettuati gli opportuni test diagnostici e, ove indicato, viene effettuata una terapia con vaccini costituiti da estratti purificati di acari (immunoterapia specifica = ITS). Il contatto con gli acari nelle abitazioni può essere fortemente ridotto con adeguate misure di profilassi. ACB ANPA Analisi Costi Benefici. Tecnica intesa a calcolare e a ponderare tutti i costi e i benefici relativi ad un determinato piano, programma o progetto. Si tratta, tra l'altro, dei valori di tali costi e benefici, alcuni dei quali, essendo di tipo ambientale, non sono stati o non saranno riflessi in effettive entrate o uscite. ACCESSO AL SISTEMA DI VALUTAZIONE DELLE CONFORMITA' Possibilità per un richiedente di ottenere la valutazione della conformità secondo le regole del sistema. ACCLIMATAMENTO EN 45020:1998 A COME AMBIENTE - TOURING CLUB ITALIANO Dal punto di vista biologico, è il processo, di durata variabile, a cui vanno incontro gli organismi viventi per ambientarsi e riprodursi in un clima diverso da quello di origine. L’acclimatazione porta a modificazioni morfologiche e funzionali più o meno pronunciate. ACCORDI AMBIENTALI ARPAC Forme di tutela concordate e negoziate tra tutti gli attori dello scenario ambientale, in particolare le industrie ed i soggetti pubblici auspicate dal V Programma di Azione per l’Ambiente (varato dalla Comunità Europea nel 1993) in cui si sono riconosciuti i limiti della strategia detta del " command and control" – che sottopone ad autorizzazioni e controlli pubblici tutte le attività potenzialmente pericolose per l’ambiente. Recentemente la Commissione Europea ha elaborato un documento di base in cui si individua una "lista dettagliata" contenente i requisiti minimi di validità degli accordi ambientali, in vista di una prossima direttiva che dovrebbe disciplinare la materia. venerdì 1 luglio 2005 Pagina 1 di 190 Nome fonte ACCORDO DI RICONOSCIMENTO EN 45020:1998 ACCREDITAMENTO EN 45020:1998 Accordo tra le parti basato sull'accettazione, ad opera di una parte, dei risultati presentati da un'altra parte, per l'attuazione di uno o più elementi funzionali specifici di un sistema di valutazione della conformità. Ad esempio, gli accordi per le attività di prova, per le ispezioni o per la certificazione. Procedimento con cui un organismo riconosciuto attesta formalmente la competenza di un organismo o persona a svolgere funzioni specifiche. In Italia esistono attualmente i sottoelencati Enti di accreditamento: SINCERT, per l'accreditamento degli organismi di certificazione, e SINAL, per l'accreditamento dei laboratori di prova, SICEV... SIT.… ACCREDITAMENTO DI UN LABORATORIO GLOSS. FEDERLEGNO Riconoscimento formale della idoneità di un laboratorio ad effettuare specifiche prove o determinati tipi di prova. In carenza di una legge di riferimento viene oggi effettuato da SINAL, che verifica la conformità del laboratorio alle norme UNI CEI EN 45001.Gli accertamenti che il SINAL effettua presso il laboratorio richiedente riguardano l’esistenza dei requisiti tecnici e organizzativi necessari per garantire il riferimento metrologico, la riproducibilità delle procedure adottate, l’adeguatezza della strumentazione utilizzata, la competenza del personale, l’imparzialità del giudizio tecnico. ACCREDITAMENTO DI UN ORGANISMO DI CERTIFICAZIONE GLOSS. FEDERLEGNO Riconoscimento formale della idoneità di un organismo ad effettuare la certificazione di prodotti e/o di sistemi di qualità . In carenza di una legge di riferimento, viene oggi effettuato da SINCERT, che valuta la conformità dell'ente alle norme UNI CEI EN 45011 (prodotti) o 45012 (sistemi di qualità). In particolare il SINCERT richiede che l’organismo che intende svolgere attività di certificazione e/o ispezione, si impegni a non esercitare attività di consulenza sia direttamente che tramite società ad esso collegate. ACCRESCIMENTO A COME AMBIENTE - TOURING CLUB ITALIANO Insieme di processi di trasformazione di sostanze alimentari in componenti di un organismo vivente con conseguente aumento di peso e di volume. Mentre l’accrescimento delle piante, soprattutto di quelle perenni, è indefinito, quello degli animali si dice definito se cessa con l’acquisizione della maturità sessuale (come per esempio nel caso dei Mammiferi). Numerosi fattori influiscono sulla velocità dell’accrescimento: fra quelli esterni la temperatura, fra quelli interni gli ormoni. ACCUMULO GLOSS. ENEL Riserva d'acqua collocata in serbatoi ubicati in un punto strategico del territorio. ACCURATEZZA UNICHIM Descrive il grado di accordo fra il risultato di una misurazione e il valore di riferimento del misurando. ACERO TIGLIETO ARPAV Bosco costituito in prevalenza da aceri montani e tigli nostrani. ACHENIO Frutto semplice, secco che non si apre a maturità (indeiscente). ANPA ACIDI FULVICI Vedi humus. ACIDI UMICI Vedi humus. ACIDIFICAZIONE DELLE ACQUE SUPERFICIALI GLOSS. ENI ACIDO GLOSS. ENI Processo chimico causato dall’inquinamento idrico e atmosferico, che determina una diminuzione del pH delle acque superficiali. Sostanza di sapore acre che, sciolta in acqua o in altri solventi, libera ioni idrogeno ed è in grado di trasferire protoni, i quali vengono accettati da una base. Gli acidi si distinguono in: acidi forti e deboli secondo la maggiore o minore capacità di dissociazione; acidi monobasici, bibasici, tribasici, secondo che la molecola, dissociandosi, liberi uno, due o tre ioni idrogeno; acidi inorganici (ad esempio, acido cloridrico, acido solforico, acido nitrico) e acidi organici (ad esempio, acido acetico, acido butirrico, acidi grassi). ACIDO DESOSSIRIBONUCLEICO Vedi DNA. venerdì 1 luglio 2005 Pagina 2 di 190 Nome ACIDO UMICO fonte A COME AMBIENTE - TOURING CLUB ITALIANO Sostanza presente negli strati più superficiali del terreno, dovuta alla decomposizione delle sostanze organiche. Il termine deriva da humus (= terreno) ACIDOGENICO E’ un processo in genere microbiologico, che genera acidi. ACQUA GLOSS. ENI STREAMS - TREVISIOL; GLOSS. ECOITALY; GLOSS. ENI; Sostanza inorganica composta di idrogeno e ossigeno, formula H2O, peso molecolare 18.016, punto di fusione 0 °C, punto di ebollizione 100 °C. La molecola dell’acqua è asimmetrica e costituisce quindi un dipolo elettrico (ossia possiede un polo positivo ed uno negativo, a somiglianza di una piccola elettrocalamita). Da questo fatto derivano la maggior parte delle singolari proprietà dell’acqua e, in particolare, il suo eccezionale potere solvente verso gran parte delle sostanze, e la sua elevatissima capacità termica, che consente alle grandi masse di acqua (mare, laghi) di condizionare il clima delle regioni costiere. Elemento essenziale per la vita, costituisce il principale componente del protoplasma cellulare e i due terzi del peso corporeo dell'uomo. E' una risorsa limitata e "strategica" che può condizionare lo sviluppo socioeconomico di un territorio. E’ l’insieme delle acque sotterranee e delle acque superficiali (dolci, salmastre e marine), considerate come componenti, come ambienti e come risorse. Al fine di una razionale valutazione e gestione dell’acqua si fa riferimento ai corpi idrici, cioè a quelle masse d’acqua che presentano proprie caratteristiche idrologiche, fisiche, chimiche e biologiche. I corpi idrici soggetti alla normativa italiana sono stati così definiti: laghi e serbatoi artificiali; corsi d’acqua naturali e artificiali; acque di transizione (estuari, lagune); acque costiere marine; falde acquifere sotterranee. Tra le diverse forme che assume l’acqua, si realizza un complesso sistema dinamico (il ciclo idrologico), caratterizzato da continui scambi. ACQUA DI FALDA GLOSS. ENI Acqua sotterranea, presente in strati di roccia porosa o fessurata, generalmente sovrastante a strati di roccia impermeabile. Essa costituisce una importantissima risorsa naturale messa in pericolo sia dall’inquinamento proveniente da infiltrazione di sostanze tossiche nel sottosuolo, sia dal suo depauperamento, causato ad esempio dalla riduzione del tasso di infiltrazione per aumento dell’estensione di superfici impermeabili. In altri casi, invece, variazioni dell’entità degli emungimenti e maggiore apporto di precipitazioni idriche determinano innalzamenti del livello delle acque nel sottosuolo e conseguenti danni alla parte sotterranea delle costruzioni. ACQUA DI PRODUZIONE MINERARIA GLOSS. ENI Acqua associata, nei giacimenti, al gas naturale e al petrolio ed estratta insieme agli idrocarburi. Nella fase di produzione costituisce il tipo di refluo liquido più rilevante presso i centri di trattamento degli idrocarburi. L’acqua di produzione contiene composti inorganici (tracce di metalli) e organici (principalmente idrocarburi dispersi e in soluzione, acidi organici). Gli idrocarburi aromatici sono in genere più abbondanti nelle acque prodotte dalle piattaforme a gas che in quelle ad idrocarburi liquidi. Previa autorizzazione si ricorre spesso alla reiniezione in strati geologici profondi e confinati o, dopo trattamento di disoleazione, allo scarico in mare. ACQUA DI ZAVORRA GLOSS. ENI ACQUA LENTICA GLOSS. ENI Acqua di mare utilizzata dalle navi petroliere per riempire le loro cisterne, al fine di mantenere la stabilità quando effettuano viaggi con carico parziale o senza carico. Può essere stivata in apposite cisterne (zavorra segregata) o ad uso misto. In quest’ultimo caso l’acqua di zavorra deve essere pompata in serbatoi del porto di caricamento per essere opportunamente trattata (Deballasting). Acqua caratterizzata da assenza di corrente e direzione costante nel tempo, tipica di laghi, stagni, paludi. ACQUA LOTICA GLOSS. ENI Acqua caratterizzata da scorrimento o elevata turbolenza, tipica dei fiumi e dei torrenti. ACQUA MARINA Acqua caratterizzata da salinità superiore a quella delle acque dolci e contenuta nei mari e negli oceani. ACQUA PESANTE GLOSS. ENI A COME AMBIENTE - TOURING CLUB ITALIANO È costituita da un atomo di ossigeno e due di deuterio. L’acqua pesante pura ha quindi la formula D2O, ha le stesse proprietà chimiche dell’acqua normale, ma densità maggiore (1,10 a 25°C); è usata, fra l’altro, negli impianti di raffreddamento delle centrali nucleari. ACQUATICA SOLARE O COLTURE IDROPONICHE STREAMS - TREVISIOL E' un metodo, basato sull’utilizzo dell’energia solare, per il trattamento di acque luride di industrie agro - alimentari, che sfrutta il potere purificante e riciclante di ecosistemi acquatici aerati, costituiti da batteri, alghe, piante e animali microscopici, chiocciole, pesci, piante superiori. venerdì 1 luglio 2005 Pagina 3 di 190 Nome fonte ACQUE (impianto di depurazione delle) GLOSS. ENI ACQUE BIANCHE GLOSS. ENI Impianto che, attraverso uno o più processi di carattere meccanico, fisico, chimico e biologico, consente l’eliminazione di sostanze nocive dai liquidi. I trattamenti meccanici hanno la funzione di separare gran parte dei materiali in sospensione, mentre i trattamenti biologici operano la degradazione delle sostanze organiche ad opera di particolari microrganismi. Infine i trattamenti chimico-fisici consistono essenzialmente nell’insolubilizzazione e nella successiva separazione di sostanze disciolte. Acque reflue meteoriche e quelle provenienti da falde idriche sotterranee. "Acque assimilabili alle bianche" sono le acque provenienti da scambi termici indiretti o comune conformi, a monte di qualsiasi trattamento, ai limiti della tabella A della legge 10 maggio 1976, n° 319. ACQUE COSTIERE ANPA Le acque al di fuori delle linee di bassa marea o del limite esterno di un estuario (D.Lgs. 11/05/99 n. 152) ACQUE DI BALNEAZIONE ARPAV ACQUE DI TRANSIZIONE ARPAV Sono così definite le acque che rispondono agli standard definiti dalla legge in relazione all'uso ricreativo-balneare. Sono così definite le acque di laguna, di laghi salmastri, di stagni costieri, di delta e di estuario dei fiumi. ACQUE DOLCI GLOSS. META S.p.A. Modena Le acque che si presentano in natura con una bassa concentrazione di sali e sono considerate appropriate per l'estrazione e il trattamento al fine di produrre acqua potabile (D.L. 11/05/99 n. 152). ACQUE MISTE GLOSS. META S.p.A. Modena Acque nere e bianche mescolate. ACQUE NERE GLOSS. META S.p.A. Modena Le acque usate per le varie attività dell’uomo provenienti da insediamenti civili (bagni, W.C., cucine, lavanderie, ecc.) e da insediamenti produttivi, quando non conformi ai limiti della tabella A della legge 10 maggio 1976, n° 319. ACQUE POTABILI ARPAV Sono le acque distribuite dagli acquedotti pubblici, consortili e privati che possiedono le caratteristiche chimico fisiche stabilite dalla Legge per essere destinate al consumo umano. ACQUE REFLUE STREAMS - TREVISIOL Si indicano con questo nome tutti i rifiuti liquidi provenienti dalle attività fisiologiche dell’uomo (metabolismo), oppure da sue attività lavorative primarie (agricoltura e allevamento di bestiame) o secondarie (industria). Tali rifiuti contengono sostanze organiche ed inorganiche sovente assai nocive le quali, se immesse senza alcun trattamento di depurazione (o con un trattamento incompleto o comunque inefficace) nell’ambiente naturale, lo contaminano gravemente con esiziali conseguenze a carico degli esseri viventi nell’ambiente medesimo. ACQUE REFLUE DOMESTICHE ANPA Acque reflue provenienti da insediamenti di tipo residenziale e da servizi derivanti prevalentemente dal metabolismo umano e da attività domestiche. (D.Lgs. 11/05/99 n. 152) ACQUE REFLUE INDUSTRIALI Qualsiasi tipo di acque reflue scaricate da edifici in cui si svolgono attività commerciali o industriali, diverse dalle acque domestiche e dalle acque meteoriche di dilavamento(D.Lgs. 11/05/99 n. 152) ACQUE REFLUE URBANE ANPA AGENDA 21 Acque reflue domestiche o miscuglio di acque reflue domestiche (acque nere), acque reflue industriali (assimilabili alle acque urbane reflue urbane) e/o acque meteoriche di dilavamento (acque bianche) ACQUE SOTTERRANEE ANPA Le acque che si trovano al di sotto della superficie del terreno, nella zona di saturazione e in diretto contatto con il suolo e sottosuolo (D.Lgs. 11/05/99 n. 152) ACQUE SUPERFICIALI GLOSS. META S.p.A. Modena Espressione con cui si indica quella componente dell'idrosfera che è costituita dai corsi d'acqua dai laghi e dalle zone umide. venerdì 1 luglio 2005 Pagina 4 di 190 Nome fonte ACQUE TERRITORIALI GLOSS. ENI ACQUEDOTTO GLOSS. ENI ACQUIFERO GLOSS. ENI Zona di mare che si estende dalla costa ad un determinato limite verso il largo. E’ sottoposta alla piena sovranità dello Stato costiero che deve, però, concedere il diritto di passaggio alle navi straniere. La Convenzione di Montego Bay, adottata a conclusione dei lavori della III Conferenza delle Nazioni Unite sul Diritto del Mare del 30.4.1982, ha imposto uniformemente il limite di 12 miglia nautiche per la determinazione delle acque territoriali. Manufatto realizzato per portare l’acqua da una località all’altra, composto da sistemi di captazione o alimentazione, sistemi di adduzione, sistemi di accumulo (serbatoi), sistemi di distribuzione. A queste componenti si aggiungono opere accessorie quali impianti di potabilizzazione e di sollevamento. E’ costituito da condotte artificiali d’acqua oppure da canali murati per condurre l’acqua da un luogo ad un altro. Può essere sotterraneo o sopra terra: in questo caso per lo più è ad archi. Strato di roccia porosa o fessurata contenente acqua di falda. Esso può essere libero o in pressione: nel caso delle falde libere (o freatiche) la superficie superiore della falda acquifera ha la possibilità di oscillare, variando la quota in relazione alle diverse condizioni di alimentazione o di sfruttamento; nel caso di quelle in pressione, la superficie della falda è confinata superiormente da livelli impermeabili. In quest’ultimo caso, se la falda è raggiunta da pozzi, l’acqua può risalire fino ad una quota detta livello piezometrico. ACQUIFERO (TERRENO) Vedi falda acquifera. ACQUISIZIONE DEI DATI MANUALE QUALITA' RETI; ARPAV modalità con cui i dati archiviati dalle stazioni automatiche vengono trasferiti, via radio o via modem, alla centrale operativa dei Centri, nonché le modalità con cui vengono raccolti i dati provenienti dai rilevi manuali. ACTION PLAN (piano delle attività) MECCANICAUTILE s.r.l. Serie di attività programmate che indicano cosa deve essere attuato, entro quando tale attività deve essere completata e chi ne è il responsabile. In inglese si usa il termine tre W (what, when, who). ACTIVITY BASED COSTING GLOSS. GALGANO & ASSOCIATI Assegna i costi alle attività dell’azienda che danno luogo ad un prodotto. Per esempio, il marketing, l’acquisto di materiali, la progettazione, la stesura di piani, sono tutte attività associate alla creazione di un prodotto. Tutte richiedono risorse e impiegano tempo. Questi input possono essere misurati e se ne può calcolare una media. La somma di queste attività rappresenta il costo per produrre il prodotto. ACUSTICA AGENDA 21 Controllo di fonti di inquinamento. ADALE GLOSS. ENI ADATTAMENTO GLOSS. ENI Ambiente oceanico molto profondo (dal greco: invisibile, nascosto). Comprende le grandi fosse e le massime profondità della idrosfera tra 6.000 e 10.957 metri (fossa Challenger presso le isole Marianne, massima profondità conosciuta). L’ambiente adale occupa solo il 3% della superficie totale della idrosfera. Facoltà degli organismi viventi di mutare i propri processi metabolici, fisiologici e comportamentali, consentendo loro di adattarsi alle condizioni dell’ambiente nel quale vivono. ADDESTRAMENTO MECCANICAUTILE s.r.l. Insieme di attività volte a fornire al personale gli strumenti e le conoscenze del lavoro che possono essere applicati a situazioni specifiche ed a permettere il riscontro, a fronte di prescrizioni o prove stabilite, della loro proficua acquisizione. L'addestramento prevede due aspetti: la formazione e l'informazione. L'informazione è volta a fornire al personale le conoscenze che gli permettono di svolgere il proprio lavoro in un contesto disciplinato. ADDITIVI ALIMENTARI ARPAV Gli additivi alimentari sono sostanze che vengono aggiunte alle derrate per aumentarne alcune caratteristiche quali la conservabilità, l'aspetto, il gusto e la consistenza. Sono da sempre impiegati dall’uomo nella preparazione dei cibi (basti pensare alla salatura o all’affumicatura per conservare carne e pesce.) ma al giorno d’oggi, grazie all’impiego di nuovi prodotti di sintesi, trovano vasto utilizzo nell’industria alimentare che richiede il mantenimento di determinati standard di qualità (in termini di valore nutrizionale, sicurezza, aspetto organolettico ed estetico dei prodotti commerciali.) venerdì 1 luglio 2005 Pagina 5 di 190 Nome ADDUZIONE fonte STREAMS - TREVISIOL Fase dell’approvvigionamento idrico che consiste nel trasporto dell’acqua dal luogo di captazione a quello di distribuzione. Può essere a pelo libero, quando si abbiano portate notevoli e sia possibile il funzionamento a gravità, cioè a pendenza costante e a pressione pari a quella atmosferica; questo sistema, molto usato in passato, è ormai del tutto abbandonato. L’adduzione oggi avviene prevalentemente sotto pressione, sia quella a gravità che a sollevamento meccanico, a seconda del dislivello disponibile, e si realizza mediante condotte ricoperte di terreno. AEA ANPA Agenzia Europea per l'Ambiente. Nel giugno 1990, il Consiglio dei ministri adotta il regolamento che costituisce la base giuridica dell'Agenzia (regolamento (CEE) n. 1210/90). Nell'ottobre 1993, infine, si decide che l'AEA avrà sede nella capitale danese, Copenaghen. Ha il compito di sviluppare e coordinare la rete europea di informazione e di osservazione in materia ambientale (EIOnet), con l'obiettivo di raccogliere, elaborare e divulgare i dati ambientali di interesse europeo per aiutare la Comunità a migliorare l'ambiente ed avviarsi verso lo sviluppo sostenibile e per assisterla nello sforzo d'integrare la dimensione ambientale nelle politiche economiche. AERAZIONE GLOSS. ENI Immissione di aria in un ambiente o in una sostanza per facilitare il processo di ossidazione. Viene utilizzata come sistema di depurazione delle acque reflue. AEROBICO GLOSS. ENI; STREAMS TREVISIOL Viene così denominato un procedimento nel quale i microrganismi si sviluppano in presenza di aria o ossigeno. Così si avranno microrganismi aerobi. Il contrario: anaerobico. AEROBIO GLOSS. ENI Uno dei due grandi ambienti della biosfera contrapposto all’idrobio. Indica anche un organismo animale o vegetale che utilizza l’ossigeno dell’aria o dell’acqua per produrre l’energia necessaria alle funzioni vitali. AEROSOL GLOSS. META S.p.A. Modena Stato di sospensione di minutissime particelle di una sostanza solida o liquida nell'aria o in un mezzo gassoso. AFFIDABILITÀ GLOSS. GALGANO & ASSOCIATI L'attitudine di un servizio, di un prodotto o di un sistema a fornire la prestazione richiesta senza disservizi, guasti od inconvenienti, per un determinato periodo di tempo, sotto condizioni prestabilite. AFILLIA ANPA E' la perdita precoce delle foglie per compiere la fotosintesi attraverso i fusti giovani ancora verdi. Caratteristica di numerose specie di leguminose arboree ed arbustive tipiche della vegetazione mediterranea (ginestre). AFOTICO GLOSS. ENI Privo di luce. E’ così definito l’ambiente sottomarino profondo, nel quale non penetra la luce solare e nel quale gli organismi viventi sono caratterizzati dall’adattamento al buio perenne. La sua estensione dipende dalle caratteristiche di trasparenza delle acque e in genere si sviluppa a partire da 200/300 metri, fino alle massime profondità esistenti. AGENDA 21 ARPAV E' il principale documento di natura programmatica e operativa sottoscritto alla Conferenza delle Nazioni Unite sull'Ambiente e lo Sviluppo, tenutasi a Rio de Janeiro nel 1992, e sintetizza le azioni specifiche e le strategie che i 179 paesi firmatari si impegnano ad attuare per il conseguimento degli obiettivi di sviluppo sostenibile. Il documento si articola in 4 sezioni (Dimensione sociale ed economica; Conservare e gestire le risorse per lo sviluppo; Rafforzare il ruolo dei soggetti sociali; Strumenti di attivazione) e 40 capitoli tendenti a tradurre in pratica il principio dell’integrazione ambiente e sviluppo o dello sviluppo sostenibile, identificando le basi d’azione, gli obiettivi da perseguire, le attività da realizzare e gli strumenti di attuazione. Agenda 21 locale è invece un processo strategico per incoraggiare e controllare lo sviluppo sostenibile a livello locale. Fa parte delle strategie previste da Agenda 21 e ha lo scopo di definire gli obiettivi di sviluppo duraturo delle comunità locali attraverso la partecipazione e la cooperazione dei diversi soggetti istituzionali, sociali, economici e culturali di un determinato territorio. AGENDA 21 LOCALE ARPAV E' un programma strategico per incoraggiare e controllare lo sviluppo sostenibile. Fa parte delle strategie previste da Agenda 21 e ha lo scopo di definire gli obiettivi di sviluppo duraturo delle comunità locali attraverso la partecipazione e la cooperazione dei diversi soggetti istituzionali, sociali, economiche culturali di un determinato territorio. AGENZIA AMERICANA PER LA PROTEZIONE AMBIENTALE GLOSS. ENI Vedi EPA. AGENZIA EUROPEA PER L'AMBIENTE ANPA Vedi AEA. venerdì 1 luglio 2005 Pagina 6 di 190 Nome AGENZIA INTERNAZIONALE DELL'ENERGIA fonte GLOSS. SNAM Vedi IEA. AGENZIA INTERNAZIONALE PER LA RICERCA SUL CANCRO GLOSS. ENI Vedi IARC. AGENZIA INTERNAZIONALE PER L'ENERGIA ATOMICA ANPA Vedi AIEA. AGENZIA NAZIONALE PER LA PROTEZIONE AMBIENTALE GLOSS. ENI Vedi ANPA. AGENZIA PROVINCIALE PER LA PROTEZIONE DELL’AMBIENTE GLOSS. ENI Vedi ANPA. AGHIFOGLIA GRUPPO VICENTINO DI STUDI ORNITOLOGICI "NISORIA" Albero od arbusto con foglie aghiformi (conifere). AGRICOLTURA BIOLOGICA ARPAV Sistema di coltivazione in cui le tecniche di difesa dai parassiti delle piante sono costituite da sistemi alternativi all’uso di prodotti di sintesi. In agricoltura biologica si tende infatti a limitare l’impiego o non utilizzare del tutto fertilizzanti chimici, diserbanti, anticrittogamici, insetticidi, fitofarmaci in genere). Le colture vengono difese innanzitutto in via preventiva, selezionando specie rustiche e resistenti alle malattie e intervenendo con appropriate tecniche di coltivazione: 1)la rotazione delle colture (in questo modo si ostacola l’ambientarsi dei parassiti e vengono usate in modo più razionale e meno intensivo le sostanze nutrienti del terreno); 2)la piantumazione di siepi ed alberi (che, oltre a ricreare il paesaggio, danno ospitalità ai predatori naturali dei parassiti e fungono da barriera fisica a possibili inquinamenti esterni); 3)la consociazione (coltivando in parallelo piante che sono sgradite l'una ai parassiti dell'altra). I fertilizzanti sono naturali, come il letame opportunamente compostato; in questo modo quello che negli allevamenti convenzionali è considerato un rifiuto e costituisce un problema perché richiede grandi superfici per essere smaltito, in agricoltura biologica costituisce una fonte di sostanze nutrienti per il terreno. Si usano anche altre sostanze organiche compostate (sfalci, ecc.) e sovesci, cioé incorporazioni nel terreno di piante appositamente seminate, come trifoglio e senape. In caso di necessità, per la difesa delle colture si interviene con sostanze naturali vegetali, animali, o minerali: estratti di piante (ad esempio il piretro, che deriva da una pianta erbacea), insetti utili che predano i parassiti, farina di roccia e minerali naturali (come il rame e lo zolfo) per correggere struttura e caratteristiche chimiche del terreno o per difendere le coltivazioni dalle crittogame, ecc. AGRICOLTURA INDUSTRIALE O INTENSIVA GLOSS. ECOITALY E’ l’agricoltura degli ultimi cent'anni che ha fatto sempre più ricorso ai concimi chimici, alla meccanizzazione, ai pesticidi. E’ un’agricoltura che può culminare, se spinta all’eccesso, nella compromissione dell'ambiente e anche delle sorgenti della propria produttività. Questa agricoltura mira a produrre sempre di più e ad ogni costo, puntando più sulla quantità che sulla qualità. AGROECOSISTEMA S'intende l'insieme delle piante e degli animali introdotte o modificate dall'attività umana. ARPAV AICQ GLOSS. ENI AIEA ANPA Associazione Italiana per la Qualità. E' un'associazione senza fini di lucro con sede a Milano in Via Cornalia, 19 che si propone di diffondere in Italia la cultura della Qualità e i metodi per pianificare, costruire, controllare e certificare la Qualità. Costituita in Milano l'11 Maggio 1955, l'AICQ è dal 10 Gennaio 1982, una Federazione di Associazioni per la Qualità: è strutturata su una Federazione Nazionale e su 7 Associazioni Territoriali Aderenti. Vi aderiscono manager, consulenti e valutatori di sistemi qualità. Agenzia Internazionale per l’Energia Atomica. Organismo dipendente dalle Nazioni Unite, istituito nel 1957, con l'obiettivo di contribuire affinché l'energia atomica venga utilizzata a scopi pacifici, per migliorare la salute e la prosperità, e non venga invece impiegata a fini militari. A tal fine l'AIEA, cui aderiscono 127 Stati, svolge anche il ruolo di ispettorato internazionale per l'applicazione delle misure di sicurezza nel settore nucleare e di verifica delle misure e dei programmi del nucleare civile, come agenzia specializzata delle Nazioni Unite. venerdì 1 luglio 2005 Pagina 7 di 190 Nome fonte AIOICI GLOSS. ENI AIR SPARGING GLOSS. ENI È l'associazione italiana degli organismi indipendenti di certificazione ed ispezione che fanno capo a società estere fondata fra il 1988 ed il 1989. Essa ha sede in Milano, Via G. Gozzi, 1/A e persegue i seguenti scopi: cooperazione fra gli Associati finalizzata al miglioramento del livello professionale dei servizi; rappresentatività degli interessi collettivi degli associati verso amministrazioni e/o enti pubblici e verso il mondo economico, in ambito sia nazionale che internazionale; sensibilizzazione circa l'importanza della Certificazione e delle Ispezioni come strumenti di supremazia e qualificazione commerciale, e dell'impiego di tali servizi nell'ambito di applicazione delle direttive e regolamentazione dell'UE; promozione di iniziative culturali sulle tematiche della certificazione e delle ispezioni, per collaborare con Enti italiani che svolgano attività istituzionali in questa materia; collaborazione con gli Enti preposti nazionali e/o comunitari (UE) per l'elaborazione di norme, regolamenti, procedure aventi per oggetto l'esecuzione di attività di Certificazione e di Ispezione; informazione reciproca fra i soci in modo da seguire in maniera più completa le iniziative esterne nel campo della certificazione e quindi reagire più tempestivamente e compiutamente Tecnologia per la bonifica di suoli contaminati nella zona satura. Il sistema consiste nella ventilazione del sottosuolo mediante insufflazione di aria compressa, al fine di rimuoverne i contaminanti volatili. AIVSQ GLOSS. ENI È l'associazione italiana dei valutatori di sistemi qualità, costituita con lo scopo principale di promuovere e tutelare l'attività del Valutatore Sistemi Qualità (VSQ) come professione intellettuale inquadrata nel titolo III capo II del Codice Civile. ALARA ARPAV Acronimo di: “As Low As Reasonably Achievable” = il più basso ragionevolmente raggiungibile. Si tratta di una politica di prevenzione che ha lo scopo di minimizzare i rischi riconosciuti, mantenendo l’esposizione ai livelli più bassi “ragionevolmente” possibili, tenendo in considerazione non solo gli aspetti tecnologici, ma anche i costi e soprattutto i benefici per la salute pubblica. Il principio ALARA viene utilizzato nelle situazioni in cui i limiti di esposizione non sono stabiliti sulla base di una valutazione che abbia individuato una soglia al di sotto della quale il rischio non è dimostrabile, ma sulla base di un rischio “non inaccettabile”. Un esempio tipico è quello delle radiazioni ionizzanti utilizzate a scopi medici. In queste e in simili circostanze va portato al livello più basso possibile (minimizzazione) un rischio che si presume possa essere ancora presente ad ogni livello di esposizione, in considerazione dei benefici attesi per la salute. ALBEDO ENEA L'albedo di un pianeta è il rapporto fra l'energia solare che arriva sul pianeta e l'energia riflessa che non viene assorbita. L'albedo della superficie terrestre può essere alterata da cambiamenti del territorio quali desertificazioni, innevamento, mentre l'albedo planetaria può essere alterata da cambiamenti nell'ammontare di particelle di aerosol e dalla composizione e quantità delle nuvole. ALGA A COME AMBIENTE - TOURING CLUB ITALIANO Organismo vegetale autotrofo che vive in ambiente acquatico, oppure su rocce costantemente bagnate, in terreni umidi e negli strati del suolo compresi tra i 30 e i 50 cm. Ne esistono diverse specie e i loro estratti possono essere utilizzati per usi farmaceutici, cosmetici e alimentari. Le alghe lasciate sulle spiagge sono anche un ottimo concime per le campagne perché contengono materiale organico ed inorganico. I cloroplasti nelle alghe, oltre alla clorofilla, possiedono alcuni pigmenti che conferiscono loro una colorazione caratteristica. In base a questa si possono distinguere tre grandi gruppi: alghe verdi, brune e rosse. I pigmenti svolgono un ruolo importante perché determinano l’ambiente in cui l’alga può vivere, dagli strati superficiali a quelli più profondi. La proliferazione algale è il fenomeno di crescita spropositata delle alghe microscopiche per una eccessiva concentrazione nell’acqua di sali minerali, specialmente di quelli contenenti azoto e fosforo. Provoca la mancanza di ossigeno nell’acqua e quindi la morte delle specie ittiche. ALIMENTAZIONE A COME AMBIENTE - TOURING CLUB ITALIANO Atto con il quale l’organismo vivente assume sostanze contenenti vari principi nutritivi indispensabili per la vita. venerdì 1 luglio 2005 Pagina 8 di 190 Nome fonte ALIMENTO UE Sebbene a livello europeo esista un corpus consistente di legislazioni in campo alimentare, il termine "alimento" non è mai stato definito. La maggior parte degli Stati membri possiedono una definizione di alimenti o di generi alimentari e a livello internazionale una definizione esiste nel Codex Alimentarius. Sia il libro verde sulla legislazione in materia alimentare che il libro bianco sulla sicurezza alimentare propongono di definire il termine e di adottarne l'uso nelle future proposte sulla legislazione alimentare, al fine di accrescere la chiarezza e certezza giuridica e consentire una comprensione di tali concetti a livello comunitario. La recente proposta di Regolamento del Parlamento europeo e del Consiglio recante "I principi e i requisiti generali della legislazione alimentare, l'istituzione dell'Autorità europea per gli alimenti e le procedure nel campo della sicurezza alimentare" (Documento 500PC716, art.2) colma questa lacuna. Il termine "alimento" (o "prodotto alimentare", o "derrata alimentare") designa qualsiasi sostanza o prodotto trasformato, parzialmente trasformato o non trasformato, destinato o atto ad essere ingerito da esseri umani. Sono comprese le bevande, le gomme da masticare e qualsiasi sostanza intenzionalmente incorporata negli alimenti nel corso della loro produzione, preparazione o trattamento. È compresa l'acqua, fatti salvi i requisiti previsti dalle direttive 80/778/CEE e 98/83/CE. Non sono compresi: i mangimi; gli animali vivi, a meno che siano preparati, confezionati o serviti per il consumo umano; i vegetali prima della raccolta; i medicinali ai sensi della direttiva 65/65/CEE del Consiglio; i cosmetici ai sensi della direttiva 76/768/CEE del Consiglio; il tabacco e i prodotti derivati dal tabacco ai sensi della direttiva 89/622/CEE del Consiglio; le sostanze narcotiche o psicotrope ai sensi della Convenzione unica delle Nazioni Unite sugli stupefacenti del 1961 e della Convenzione delle Nazioni Unite sulle sostanze psicotrope del 1971.La definizione proposta riflette ciò che generalmente si intende per alimenti nei provvedimenti comunitari, riprende la definizione del Codex Alimentarius e tiene conto delle definizioni consolidate contenute nelle legislazioni degli Stati membri. ALLERGENI ARPAV ALLERGIA ARPAV Gli allergeni sono sostanze chimiche (in genere proteine) che causano manifestazioni allergiche. Gli allergeni più frequenti sono i pollini, alcuni acari della polvere domestica, le forfore animali, alcuni alimenti, il veleno di alcuni insetti (api, vespe, calabroni). La vera allergia a farmaci è rara. La maggior parte delle reazioni avverse a farmaci non è causata da allergia ma da altri meccanismi. L’allergia è una reazione dell’organismo che si manifesta in individui predisposti che reagiscono con sintomi molto intensi a stimoli che sono innocui per la maggioranza della popolazione, anche se a dosi estremamente basse. L’allergia vede sempre coinvolto il sistema immunitario. Le manifestazioni allergiche più comuni sono l’asma bronchiale, il raffreddore allergico, l’orticaria e l’eczema. Anche le reazioni a farmaci, ad alimenti o a puntura di insetti possono in alcuni casi essere di natura allergica. ALLEVAMENTO A COME AMBIENTE - TOURING CLUB ITALIANO Attività umana volta a far crescere, riprodurre e migliorare specie animali e vegetali. Nel caso di molte piante si sono effettuati incroci selettivi per ottenere frutti migliori, per scopi ornamentali o per produrre cereali ad alta resa; nel caso degli animali per potenziare determinati caratteri, per esempio la resistenza allo sforzo nei cavalli particolarmente adatti al traino. ALLOCTONA (specie) ARPAV Specie animale o vegetale originaria di un territorio diverso da quello dove viene rinvenuto. ALLOGAMIA ANPA ALLOPATIA ANPA Impollinazione incrociata, che può verificarsi col trasporto del polline sui fiori della stessa pianta o col trasporto su fiori di altre piante della medesima specie. E' la capacità di alcune sostanze, che vengono rilasciate nel terreno in seguito alla decomposizione dei residui vegetali, di esercitare effetti negativi sulla germinazione di altre specie. ALLUVIONALE (suolo) A COME AMBIENTE - TOURING CLUB ITALIANO Suolo formato da fini particelle di roccia dilavate dalla pioggia o dai fiumi e depositate in una valle o in un estuario. Alcuni dei suoli più fertili sono alluvionali. ALLUVIONE A COME AMBIENTE - TOURING CLUB ITALIANO Esondazione di un corso d’acqua dal suo alveo, normalmente in seguito a precipitazioni intense. Per estensione si dicono alluvionali i depositi sedimentari lasciati dai corsi d’acqua, sia nei propri bacini, sia alle foci, sia nei fondi marini dove si gettano. ALOFITE Piante che vivono su suoli ad elevata salinità. La loro resistenza alla salsedine si deve ad una particolare struttura plasmatica e ad una ridottissima superficie traspirante oppure ad attitudini osmotiche speciali o capacità particolare che permettono loro di eliminare il sale in eccesso per escrezione. ALO-PSAMMOFILI ANPA ARPAV Insieme di macro e microorganismi che vivono nello staro sabbioso e limoso costantemente coperto d'acqua salmastra. venerdì 1 luglio 2005 Pagina 9 di 190 Nome ALPI fonte GLOSS. ENI Associazione Laboratori di Prova e Organismi di Certificazione Indipendenti. Con sede a Milano in via L. Battistotti Sassi 13Essa rappresenta gli Operatori di Parte Terza (Enti economici di diritto pubblico e privato) che, in autonomia tecnica, commerciale ed amministrativa, svolgono attività di ricerca applicata e sviluppo tecnologico (Laboratori e Centri di Ricerca) e/o forniscono servizi di valutazione e attestazione di conformità a Norme Tecniche (certificazione volontaria) e Regole Tecniche (certificazione obbligatoria) di sostanze, materiali, prodotti, sistemi e processi (Laboratori di Prova e Analisi, Laboratori di Taratura, Organismi di Certificazione di prodotti e sistemi di gestione aziendale, Organismi di Ispezione) ed operano in tutti i campi disciplinari e settori tecnologici (energia, elettrotecnica ed elettronica, telecomunicazioni, informatica, meccanica, metallurgica, autoveicoli, costruzioni ed edilizia, geologia e geotecnica, chimica, biologia, agroalimentare, tessile e abbigliamento, calzaturiero, ambiente e territorio, igiene e sanità, ecc.. ). ALTA DIREZIONE (vertice) Persona o gruppo di persone che, dal livello più elevato di un'organizzazione, la guidano e la gestiscono. ALTERAZIONE PEDOLOGICA UNI EN ISO 9000:2000 ARPAV Trasformazione chimica di rocce, minerali, sedimenti e suoli che avviene in presenza dell’acqua che trasporta agenti attivi quali ossigeno, acidi organici e anidride carbonica. I minerali originari vengono parzialmente o totalmente trasformati in minerali secondari, cristallini o amorfi. ALTERNATIVE ANPA Nel contesto della valutazione ambientale strategica (VAS), le alternative consistono in una gamma di opzioni strategiche grazie alle quali è possibile conseguire nel modo migliore l'obiettivo (o gli obiettivi) dei piani e dei programmi, al minor costo e/o con il maggior beneficio per l'ambiente e la sostenibilità, o che consentono di giungere al compromesso più efficace tra obiettivi conflittuali. Ad esempio: riduzione della domanda, localizzazione alternativa, un diverso tipo di sviluppo che può far conseguire il medesimo obiettivo, strumenti programmatici e misure fiscali, ecc. ALTERNATIVE AMBIENTALI (analisi delle) GLOSS. ENI Fase dello studio di un progetto in cui vengono analizzate e valutate le diverse possibili alternative a disposizione. L’analisi delle alternative effettuata nell’ambito dello Studio di impatto ambientale deve enfatizzare non solo i possibili benefici economici (tempi, costi, efficienza produttiva), ma anche i potenziali benefici ambientali (minori impatti sulle singole componenti, minor consumo di risorse, ecc.). Generalmente le principali tipologie di alternative che vengono valutate possono essere suddivise in scelte tecnologiche, scelte inerenti alla localizzazione, scelte di carattere logistico e scelte di carattere puramente ambientale. ALTIMETRIA A COME AMBIENTE - TOURING CLUB ITALIANO Letteralmente "misurazione delle altitudini". Per estensione la rappresentazione cartografica delle forme e dei valori altimetrici del terreno. Tale rappresentazione si affida generalmente alle curve di livello (o isoipse) e ai punti quotati. Le aree comprese fra le curve (che devono essere equidistanti) sono spesso colorate con tinte diverse secondo una scala cromatica che mette in evidenza la successione delle fasce altimetriche. ALTITUDINE A COME AMBIENTE - TOURING CLUB ITALIANO Elevazione di un punto della superficie terrestre rispetto al livello medio del mare. ALVEO BAGNATO ANPA ALVEO DI MAGRA ANPA ALVEO DI MORBIDA ANPA ALVEO DI PIENA ANPA Porzione dell’alveo in cui è presente l’acqua. Porzione dell’alveo che resta bagnata anche in condizioni di magra. Si tratta all’interno del letto ordinario, in particolare nei fiumi a regimi irregolari. Porzione dell’alveo occupata nelle condizioni di morbida alta. La frequenza delle sommersioni, la loro durata e l’azione delle correnti di piena sulla vegetazione e sui ciottoli (abrasione, rotolamento) determinano condizioni che non permettono lo sviluppo di arbusti. Nei periodi asciutti viene colonizzato, soprattutto nella fascia più esterna, dalle erbacee pioniere di greto. Si noti che, di norma, l’alveo di morbida non corrisponde all’alveo bagnato nelle condizioni di morbida ordinaria. Porzione del letto fluviale occupata nelle condizioni di piena. ALVEO DI PIENA ECCEZIONALE ANPA Porzione del letto fluviale occupata nelle condizioni idrologiche episodiche di piena eccezionale. ALVEO PENSILE ANPA venerdì 1 luglio 2005 Pagina 10 di 190 Alveo il cui letto è posto ad una quota più elevata del piano di campagna circostante. È una condizione frequente nei corsi d’acqua in pianura arginati i cui sedimenti, non potendosi depositare nella piana alluvionale, si accumulano nell’alveo, sopraelevandolo. È una situazione molto rischiosa perché, in caso di rottura dell’argine, l’intera portata del fiume si riversa nella piana alluvionale creando inondazioni devastanti. Nome fonte AMALGAMA ARPAV Viene usato da oltre 150 anni per le otturazioni dentarie. E’ composto in egual misura da mercurio elementare e da una lega di argento, stagno, rame e piccole quantità di altri elementi. Recentemente si è diffuso il timore che il mercurio contenuto nelle otturazioni possa accumularsi nell’intero organismo fino a causare effetti tossici. Organizzazioni no profit (NCAHF: National Council Against Health Fraud = Consiglio nazionale contro le frodi nel campo della salute) hanno rilevato che il rilascio di mercurio dalle amalgame è molto basso e i livelli misurabili di mercurio nel sangue sono molto al di sotto rispetto alle dosi in grado di provocare effetti tossici. Non sussiste quindi motivo di allarme, nè è giustificato rimuovere e sostituire le otturazioni in amalgama. Piccole dosi di mercurio sono presenti nell’organismo anche in assenza di otturazioni. AMBIENTE ARPAV Si tratta di un termine ricco di significati e di implicazioni. Nell’accezione comune comprende l’insieme delle condizioni fisiche (temperatura, pressione, ecc.), chimiche (concentrazione di gas, sali, sostanze organiche o inorganiche, ecc.) e biologiche nell’ambito del quale si svolge la vita. Sono parte dell’ambiente l’acqua, l’aria, i minerali e gli esseri viventi, vegetali e animali, inclusi i microorganismi. Ma l’ambiente è un sistema aperto, in equilibrio dinamico, capace di autoregolazione, in cui si verificano interrelazioni a tutti i livelli, insieme a flussi di energia e di informazioni. L’ambiente è un sistema complesso di relazioni di cui l’uomo è parte e con il quale interagisce. Nella pratica di tutti i giorni viene quindi focalizzato di volta in volta un aspetto particolare dell’ambiente, che verrà definito dall’aggettivo che accompagna il termine: avremo così un ambiente ecologico , naturale, sociale, politico, istituzionale, ma anche relazionale e affettivo ed altri ancora. AMBIENTE (tutela dell') GLOSS. ENI AMBIENTE DI LAVORO UNI EN ISO 9000:2000 Insieme di misure di diritto penale e amministrativo tendenti a proteggere l’ambiente naturale (aria, terra, acque, bellezze naturali e lo stesso spazio interplanetario) da ogni inquinamento o supersfruttamento. A partire dalla seconda metà degli anni Sessanta, si sono espressi crescenti timori per il futuro dell’ambiente, minacciato dalle attività umane, sempre più invadenti e distruttive, a livello sia locale, sia globale. Le preoccupazioni per la salvaguardia dell’ambiente locale (urbano e rurale) hanno condotto all’elaborazione di apposite leggi: agricoltura, industria, produzione di energia, trasporti, costruzione di nuovi insediamenti sono attività soggette a valutazione e a normative di contenimento dell’impatto ambientale. Per tenere sotto controllo le alterazioni prodotte sull’ambiente globale (fino a modificare la composizione dell’atmosfera o la temperatura media sulla Terra) sono stati raggiunti accordi internazionali. Nel corso di una serie di conferenze svoltesi sotto l’egida delle Nazioni Unite, iniziate nel 1972 a Stoccolma e culminate nel Vertice mondiale su Ambiente e sviluppo tenutosi a Rio de Janeiro nel 1992 (UNCED e Agenda 21), sono state adottate convenzioni internazionali per salvaguardare il clima e la diversità biologica. Insieme di condizioni nel cui ambito viene svolto il lavoro AMBIENTE FLUVIALE GLOSS. ENI Ambiente caratterizzato da corsi d’acqua di rilevante portata che influiscono sulla regione che attraversano, tanto in termini di evoluzione e modellamento del territorio (ciclo fluviale, geomorfologia di ambiente fluviale, erosione lineare), quanto in termini di biocenosi floristiche e faunistiche (foresta fluviale). Dello studio dei fiumi come ambiente e organismi viventi si occupa la potamologia. AMBIENTE NATURALE STREAMS - TREVISIOL AMBIENTE TRASFORMATO STREAMS - TREVISIOL Parte di territorio organizzato fin dall’origine o in via di recupero spontaneo, da parte dell’ecosistema naturale. Parte di territorio organizzato dall’uomo per fini prevalenti di produzione agricola (ambiente rurale) oppure per fini residenziali, di servizio o produttivi di tipo artigianale, commerciale e industriale (ambiente urbano). AMIANTO (ABSESTO) ARPAV Con il termine amianto, o asbesto, si intende un gruppo di minerali naturali a struttura fibrosa separabile in fibre molto sottili e resistenti. In natura esistono diversi tipi di amianto, i più diffusi e utilizzati sono: crisotilo (quello più usato), amosite e crocidolite. La sua elevata fibrosità fa dell’amianto un materiale: resistente al calore e al fuoco; resistente all’azione degli acidi e alla trazione; molto flessibile; filabile; dotato di proprietà fono-assorbenti e termo-isolanti. Queste caratteristiche, insieme al basso costo di lavorazione, hanno favorito l’impiego di questo materiale in diversi campi (dall’edilizia all’industria ai trasporti) e in oltre 3000 prodotti diversi. AMMENDANTE ARPAV AMMONITE ARPAV Mezzi atti a migliorare la qualità dei terreni semplicemente nei riguardi fisico-meccanici. Mollusco fossile dell'era mesozoica caratterizzato da una conchiglia a più camere avvolta a spirale. ANAEROBICO GLOSS. ENI Processo microbiologico che avviene in assenza di ossigeno. ANAEROBIO Microrganismo che non necessita di ossigeno per le sue funzioni vitali e che addirittura non può vivere in presenza di ossigeno. venerdì 1 luglio 2005 GLOSS. ENI Pagina 11 di 190 Nome ANALISI AMBIENTALE fonte ARPAC; GLOSS. ENI Esauriente analisi iniziale dei problemi ambientali, degli effetti e dell’efficienza ambientali, relativi alle attività previste in un sito (Reg. 1836/93) ANALISI AMBIENTALE PRELIMINARE ARPAV E' il primo passo per la valutazione, il controllo e il miglioramento delle performance ambientali di una organizzazione, consente di identificare i fattori di impatto associati alle attività produttive e/o di servizio e di orientare la successiva scelta di strumenti di valutazione più approfonditi. ANALISI AMBIENTALE TERRITORIALE ARPAT Gli obiettivi dell'analisi ambientale territoriale includono: la valutazione della quantità di rifiuti dei processi produttivi potenzialmente suscettibili di essere reimpiegate come materie seconde nell'area territoriale di e l'individuazione dei cluster di aziende tra cui potrebbe essere avviata una attività di scambio e riutilizzo dei rifiuti che riduca l'ammontare complessivo dei rifiuti avviati al trattamento o allo smaltimento nell'ambiente. ANALISI COSTI-BENEFICI ANPA Vedi ACB. ANALISI DEI FLUSSI DI MATERIA ARPAV Vedi MFA. ANALISI DEL CICLO DI VITA ARPAT; ARPAV Vedi LCA. ANALISI DI RISCHIO GLOSS. GALGANO & ASSOCIATI Strumento per la gestione dei vari problemi ambientali. Essa permette di calcolare se un particolare composto inquinante sia causa di effetti nocivi per l'uomo e per l'ambiente posti a contatto diretto e indiretto con la sostanza stessa. Nel campo degli interventi di risanamento ambientale, è possibile utilizzare l'analisi di rischio come riferimento per la progettazione di interventi di bonifica e messa in sicurezza. ANALISI DI SIGNIFICATIVITA' GLOSS. GALGANO & ASSOCIATI Valutazione dell'importanza di un impatto ambientale in base a: 1. considerazioni ambientali (dimensione dell'impatto, gravità dell'impatto, probabilità di accadimento, permanenza degli effetti dell'impatto) 1. considerazioni ambientali (dimensione dell'impatto, gravità dell'impatto, probabilità di accadimento, permanenza degli effetti dell'impatto) 2. considerazioni economiche (implicazioni penali, difficoltà di eliminazione dell'impatto, costo dell'eliminazione, coinvolgimento delle parti interessate, effetti sull'immagine pubblica dell'Azienda. 2. considerazioni economiche (implicazioni penali, difficoltà di eliminazione dell'impatto, costo dell'eliminazione, coinvolgimento delle parti interessate, effetti sull'immagine pubblica dell'Azienda. ANALISI ECONOMICO-AMBIENTALE ARPAT Analisi che permette di: calcolare i costi delle misure intraprese dalle aziende per prevenire, ridurre o riparare i danni causati all'ambiente dalle proprie attività (i costi ambientali); individuare le fasi del processo in cui la riduzione degli impatti sull'ambiente coincide con la riduzione dei costi d'impresa; individuare le aree di costo che verrebbero modificate con la creazione del progetto di metabolismo eco-industriale ANEMOCORIA ANPA E' la disseminazione attuata dal vento. ANGIOSPERME ANPA Gruppo di piante i cui semi si formano all'interno di una struttura (ovario) che maturando si trasforma in frutto. Si suddividono in due classi: Monocotiledoni e Dicotiledoni. ANIDRIDE CARBONICA ARPAV ANIDRIDE SORLFOROSA ARPAV Composto chimico allo stato gassoso la cui molecola è formata da un atomo di carbonio legato a due atomi di ossigeno. È presente in atmosfera per lo 0,03% in volume. Costituisce il reagente fondamentale per la fotosintesi clorofilliana. Composto chimico allo stato gassoso la cui molecola è formata da un atomo di zolfo lagato a due atomi di ossigeno – E’ uno dei più diffusi inquinanti atmosferici derivato dalle attività industriali e dalla combustione di impianti fissi. ANIONE ENCICLOPEDIA SCIENTIFICA TECNICA GARZANTI Atomi o molecole che hanno acquistato uno o più elettroni a causa della loro carica, quando sono sottoposte ad un campo elettrico, migrano verso l'anodo (polo positivo). venerdì 1 luglio 2005 Pagina 12 di 190 Nome ANODO fonte ENCICLOPEDIA SCIENTIFICA TECNICA GARZANTI Polo positivo di un apparecchio elettrico o elettronico. ANPA GLOSS. ENI L’Agenzia Nazionale per la Protezione dell’Ambiente è una struttura pubblica, istituita con la legge del 21 gennaio 1994, n. 61, che è stata emanata in seguito al referendum del 18 aprile 1993, con il quale erano state sottratte alle USL le competenze in materia di controlli ambientali., Il nuovo ente deve svolgere attività di monitoraggio, informazione, promozione e proposizione sulle tematiche ambientali che avvicinano il modello italiano a quello di analoghe strutture già operanti in altri paesi (Agenzia per la Protezione Ambientale). Tra i compiti essenziali dell’ANPA rientrano: il sostegno tecnico-scientifico alle autorità amministrative; la realizzazione di una rete di informazioni sullo stato dell’ambiente; l’attuazione di controlli ispettivi; la definizione di standard di qualità ambientale; l’impulso alla ricerca di tecnologie ecocompatibili; le funzioni di segreteria tecnica del comitato competente per l’attuazione del Regolamento sull’audit ambientale (EMAS) e sull’ecolabel. La legge al tempo stesso dà mandato alle Regioni e alle Provincie autonome di istituire apposite Agenzie regionali (ARPA) e provinciali autonome (APPA), alle quali sono affidati compiti di intervento operativo sul territorio. Di recente, con il D.Lgs. 30/07/1999 n. 3000 l'ANPA è stata commissariata in attesa che venga istituita l'Agenzia per la protezione dell'ambiente e per i servizi tecnici dopo l'insediamento del nuovo Governo. ANTAGONISMO BIOLOGICO A COME AMBIENTE - TOURING CLUB ITALIANO Competizione di due organismi in gara o contesa tra loro per la conquista della nicchia ecologica. ANTE OPERAM/POST OPERAM GLOSS. ENI Termini utilizzati per descrivere la situazione ambientale di una determinata area, prima e dopo la realizzazione di un’opera in progetto ANTERA ANPA Parte superiore dello stame dove si forma il polline. ANTIBIOTICO A COME AMBIENTE - TOURING CLUB ITALIANO Sostanza chimica di natura complessa prodotta in genere da muffe e da funghi o per sintesi in laboratorio. Gli antibiotici hanno un’azione battericida sui principali germi portatori di malattie. ANTICLINALE ARPAV- REGIONE DEL VENETO- CENTRO VALANGHE DI ARABBA Piega degli strati rocciosi con la concavità rivolta verso il basso e terreni più antichi al nucleo. ANTICRITTOGAMICI GLOSS. ENI (vedi Fungicidi) ANTIDETONANTI ARPAV Composti chimici che servono a regolare la reattività di miscele combustibili per motori a benzina (ciclo Otto), prevenendo eccessivi stress termici e meccanici e riducendo la presenza di inquinanti nei gas di scarico. Si può ottenere un’azione antidetonante agendo sulla composizione della benzina. Per lungo tempo gli antidetonanti più utilizzati sono stati i composti alchilici del piombo. Più recentemente il progresso tecnico e la legislazione hanno portato alle benzine senza piombo e alla richiesta di alternative. Tra queste, alcuni composti ossigenati, che oltre all'azione antidetonante comportano anche una riduzione del monossido di carbonio formato durante la combustione. ANTIPARASSITARI GLOSS. ENI Vedi Fitofarmaci. ANTISETTICO A COME AMBIENTE - TOURING CLUB ITALIANO Farmaco che arresta lo sviluppo dei germi e ne inibisce la moltiplicazione. Gli antisettici sono usati per la conservazione di sostanze alimentari, come conserve, carni, marmellate. ANTROPICO MANUALE DELL'AGRONOMO ED. REDA Ambiente o paesaggio colonizzato dall’uomo e alterato dallo stesso. ANTROPIZZAZIONE Colonizzazione da parte dell’uomo degli ambienti naturali, con conseguente modifica e alterazione degli stessi. venerdì 1 luglio 2005 GLOSS. ENI Pagina 13 di 190 Nome fonte APLOIDE ANPA Dicesi di cellula che presenta un nucleo costituito dal più semplice corredo cromosomico. APPA GLOSS. ENI Agenzia Provinciale per la Protezione dell’Ambiente. Vedi ANPA APPLICAZIONE DI UN DOCUMENTO NORMATIVO EN 45020:1998 APPLICAZIONE DIRETTA DI UNA NORMA INTERNAZIONALE EN 45020:1998 Utilizzazione di un documento normativo nelle attività produttive, commerciali, ecc.. Utilizzazione di una norma internazionale senza il suo recepimento in un altro documento normativo APPROCCIO INTEGRATO GLOSS. GALGANO & ASSOCIATI Struttura organizzativa, responsabilità, procedure, procedimenti e risorse messe in atto per la gestione integrata nell'impresa di qualità, sicurezza e ambiente. I vantaggi di un approccio integrato possono essere riassunti in: - ottimizzazione delle attività e delle risorse - miglioramento della gestione dei sistemi tramite lo sviluppo di azioni sinergiche di prevenzione - sviluppo di piani integrati di miglioramento - sviluppo di prodotti e processi secondo criteri integrati - conduzione di audit in modo integrato. APPROCCIO PREVENTIVO GLOSS. GALGANO & ASSOCIATI Modifica della produzione, della vendita e dell’uso dei prodotti e servizi nonché della conduzione delle attività, in base alle conoscenze tecnicoscientifiche esistenti, allo scopo di prevenire il degrado grave o irreversibile dell’ambiente. APPROVAZIONE EN 45020:1998 Autorizzazione a commercializzare o utilizzare un prodotto, processo o servizio per scopi precisi e per condizioni previste. E' sinonimo di autorizzazione ed omologazione. L'approvazione di tipo è l'approvazione basata su prove di tipo. ARBUSTETO GRUPPO VICENTINO DI STUDI ORNITOLOGICI "NISORIA" Ambiente in cui predomina una vegetazione formata da cespugli. ARCHEOBOTANICA ANPA Lo studio delle piante e delle comunità di piante del passato che ha lo scopo di comprendere meglio l'evoluzione delle piante e la loro distribuzione. ARCHITETTURA BIOECOLOGICA ARPAV Architettura basata su tecniche costruttive di edifici compatibili con l'ambiente e rispettose per la salute dei suoi abitanti. ARCHITETTURA DELL’ACQUA Arte e tecnica dell’ideare, progettare e realizzare manufatti edilizi che dialogano, valorizzano ma soprattutto rispettano l’elemento acqua. ARCHITETTURA ECOLOGICA ARPAV BIBLIOTECA DI DOCUMENTAZIONE PEDAGOGICA - FIRENZE Progetta in stretta relazione con l'ambiente ed attenta anche ai rischi interni costituiti dalle varie emissioni inquinanti (sostanza chimiche, radon, onde magnetiche..). Tutto ciò richiede un modo neotecnico di progettare gli edifici anche con l'utilizzo della "domotronica" (applicazione dell'elettronica alla gestione della casa). ARCHIVIO FINALE MANUALE QUALITA' RETI; ARPAV Ambiente informatico in cui vengono raccolti i dati validati e quindi disponibili per le diverse applicazioni sia verso l’interno che verso l’esterno dei Centri. AREA ECOLOGICA ATTREZZATA GLOSS. ENI Area comprendente un ecosistema naturale, nella quale sono presenti infrastrutture che ne consentono la visita, l’osservazione e lo studio. venerdì 1 luglio 2005 Pagina 14 di 190 Nome AREA NATURALE RELITTA fonte PROVINCIA DI BOLOGNA Lembi residui degli antichi ecosistemi naturali che si estendevano anche in pianura prima dell'antropizzazione che ha portato alla frammentazione degli habitat. AREA UMIDA IDROBIOLOGIA-EDA Paludi, torbiere acquitrini e comunque specchi d'acqua naturali ed artificiali, perenni o no, con acqua dolce o salata, ferma o corrente, incluse le coste marine la cui profondità non superi i 6 metri con la bassa marea. AREE IMPORTANTI PER L'AVIFAUNA Vedi IBA. AREE PROTETTE A COME AMBIENTE - TOURING CLUB ITALIANO Aree dotate di particolari caratteri ambientali, di cui lo Stato o gli altri organi che hanno poteri di gestione del territorio garantiscono la salvaguardia grazie a specifici vincoli legislativi. Tali sono i parchi nazionali e regionali, le foreste demaniali, le riserve integrali, le oasi faunistiche. AREE SENSIBILI MINISTERO DELL'AMBIENTE Si possono definire "aree sensibili"' quelle zone che per vari motivi strutturali o funzionali hanno scarsa possibilità di subire senza danni irreversibili ampie variazioni dei parametri ambientali che ne regolano il funzionamento; esse hanno bassa resistenza e resilienza. Sono aree particolarmente sensibili ai cambiamenti climatici la zona artica e antartica, ed è infatti per questo che gran parte delle ricerche sul clima e su I l'inquinamento globale dei pianeta Terra si svolgono in tali zone. Ma sono aree sensibili, soprattutto ai cambiamenti climatici, anche quelle di alta montagna o quelle di macchia mediterranea che possono essere soggette alla copertura di ghiacciai o alla desertificazione, o ancora quelle lagunari e le isole che possono subire notevoli influenze in caso di innalzamento del livello del mare per scioglimento dei ghiacci. ARENARIE ARPAV- REGIONE DEL VENETO- CENTRO VALANGHE DI ARABBA Rocce composte da frammenti litici con dimensioni comprese tra 1/16 e 2 mm. ARGILLA ARPAV Frazione minerale del suolo costituita da particelle di diametro inferiore a 0,002 mm. ARGILLE Rocce composte da particelle con dimensioni inferiori a 1/256 mm (definite anche peliti). ARGINE ANPA Opera longitudinale rilevata rispetto al piano di campagna. Ha la funzione di contenere le acque di piena e, perciò, di proteggere la piana alluvionale dalle inondazioni. Nei grandi fiumi possono essere presenti più serie di argini, il più esterno dei quali (più elevato) viene chiamato argine maestro. Quando l’argine è realizzato con un muro verticale si parla di muro arginale. ARGOMENTO DI NORMAZIONE EN 45020:1998 Oggetto di studio specifico nell'ambito di un programma di normazione ARIA (livello di qualità dell’) GLOSS. ENI Per livelli di qualità dell’aria, si intende la concentrazione di uno o più inquinanti rilevata nell’aria ambiente. Tali valori, confrontati con opportuni standard fissati dalla normativa, permettono di stabilire il grado di inquinamento atmosferico presente. ARILLO ANPA E' un involucro che avvolge parzialmente l'ovulo e quindi il seme di alcune Gimnosperme. E' quasi sempre carnoso e spesso colorato. AROMATICI GLOSS. ENI ARPA GLOSS. ENI Idrocarburi dall’odore tipico e gradevole, da cui il nome, generalmente caratterizzati dalla presenza nelle loro molecole di almeno un anello benzenico. Sono presenti nel greggio e si formano in alcuni processi di raffinazione finalizzati alla produzione di componenti per benzina. La particolare attenzione rivolta negli ultimi anni agli idrocarburi aromatici deriva dalla evidenziata nocività dei loro vapori, specialmente del benzene, che ha portato alla limitazione dei contenuti massimi ammessi nelle benzine finite e all’adozione, a breve, di specifiche cautele operative nelle stazioni di servizio stradali (Benzine riformulate). Agenzia Nazionale per la Protezione dell’Ambiente. venerdì 1 luglio 2005 Pagina 15 di 190 Nome ARPAV fonte ARPAV La sigla sta per: “Agenzia Regionale per la Prevenzione e Protezione Ambientale del Veneto”. Più in generale, le ARPA sono le Agenzie Regionali per l’Ambiente costituite presso ogni Regione a seguito del referendum del 1993 che ha abrogato le competenze del Servizio Sanitario Nazionale nel campo del controllo e della prevenzione ambientali. Il sistema delle ARPA regionali e delle APPA (Agenzie Provinciali per la Protezione dell’Ambiente delle Province autonome) viene coordinato a livello nazionale dall’APAT (Agenzia per la Protezione dell’Ambiente e per i Servizi Tecnici). La Legge istitutiva dell’ARPAV (L.R. n. 32 del 18 ottobre 1996) prevede che l’Agenzia operi “per la tutela, il controllo, il recupero dell’ambiente e per la prevenzione e promozione della salute collettiva, perseguendo l’obiettivo dell’utilizzo integrato e coordinato delle risorse, al fine di consentire la massima efficacia nell’individuazione e nella rimozione dei fattori di rischio per l’uomo e per l’ambiente”. La struttura organizzativa dell’ARPAV è articolata in una Direzione Centrale e altre strutture specializzate nello studio e monitoraggio di singole matrici ambientali. ASPETTO AMBIENTALE Elemento di un'attività, prodotto o servizio di un'organizzazione che può interagire con l'ambiente ASSICURAZIONE DELLA CONFORMITA' UNI EN 14001:1996 EN 45020:1998 Procedimento avente come risultato un'attestazione che fornisce confidenza sulla rispondenza di un prodotto, processo o servizio ai requisiti specificati. ASSICURAZIONE O GARANZIA DELLA QUALITÀ UNI EN ISO 9000:2000 ASSISTENZA (Nel Contesto Dei Fondi Strutturali) ANPA Parte della gestione per la qualità mirata a dare fiducia che i requisiti per la qualità saranno soddisfatti. L'assicurazione della qualità è realizzata completamente solo se i requisiti considerati corrispondono pienamente alle esigenze dell'utente. Le forme di assistenza predisposte dai Fondi, vale a dire: -programmi Operativi o Documenti Unici di Programmazione; -programmi relativi ad iniziative comunitarie; -supporto all'assistenza tecnica e misure innovative ASSISTENZA AL CONSUMATORE GLOSS. GALGANO & ASSOCIATI Consigliare e, se necessario, istruire i clienti, i distributori e il pubblico al fine di favorire la sicurezza e il rispetto dell'ambiente nell'uso, trasporto, stoccaggio ed eliminazione dei prodotti forniti. ASSOCIAZIONE ECOLOGICA A COME AMBIENTE - TOURING CLUB ITALIANO Insieme di popolazioni animali e vegetali che vivono in una data area e in un determinato ambiente fisico. ASSOCIAZIONE ITALIANA DEI VALUTATORI DI SISTEMI QUALITÀ GLOSS. ENI Vedi AIVSQ. ASSOCIAZIONE ITALIANA PER LA QUALITÀ GLOSS. ENI Vedi AICQ. ASSOCIAZIONE LABORATORI DI PROVA E ORGANISMI DI CERTIFICAZIONE INDIPENDENTI GLOSS. ENI Vedi ALPI. ASSOCIAZIONE VEGETALE GRUPPO VICENTINO DI STUDI ORNITOLOGICI "NISORIA" Insieme di specie vegetali presenti in un dato biotopo seconda una tipica e ricorrente combinazione. ASSOQUALITY GLOSS. ENI ASSORBIMENTO GLOSS. ENI È l’associazione italiana delle società di consulenza che si occupano di qualità, nata nel 1991 con il patrocinio di Assolombarda, riunisce le società di consulenza che operano nel mondo della "Qualità Totale", del Miglioramento dei Processi, e dell’Impatto Ambientale. Ha sede presso Assolombarda, Via Pantano n°9, 20122 Milano. L’inglobamento di materiale liquido o gassoso all’interno di un altro materiale liquido o solido adsorbente. venerdì 1 luglio 2005 Pagina 16 di 190 Nome fonte ATMOSFERA ARPAV L’involucro gassoso che circonda la Terra costituisce l’atmosfera. Essa è composta dall’aria, una miscela di gas in cui si trovano sospese anche particelle solide e liquide di diversa natura. La composizione attuale dell'atmosfera è il risultato del ciclo del carbonio e del ciclo dell'azoto; l'atmosfera è rinnovata e mantenuta stabile da questi processi. Tra tutti i pianeti del sistema solare la Terra è l’unico a possedere un’atmosfera ricca di ossigeno e di azoto, elementi fondamentali per consentire la presenza della vita in tutte le sue forme, animali e vegetali. L’atmosfera svolge anche un ruolo essenziale per garantire la protezione della vita: essa costituisce infatti uno schermo efficace per le radiazioni ultraviolette e per il flusso di particelle provenienti dal Sole. La densità dell’atmosfera terrestre diminuisce con l’aumentare della quota e ciò permette di suddividerla in diversi strati: troposfera (fino a 15-20 chilometri), stratosfera (fino a 50-60 chilometri), la cui parte più alta è caratterizzata dalla presenza rilevante di molecole di ozono e che per questo viene chiamata ozonosfera, ionosfera (fino a 800 chilometri) ed esosfera. Si impiegano anche suddivisioni differenti, soprattutto con riferimento alla temperatura relativa alle diverse quote. L’inquinamento e altre attività o sostanze prodotte dall’uomo modificano l’atmosfera, sia nella composizione dell’aria che nei processi che in essa si verificano. Tutto ciò provoca mutate condizioni ambientali che si ripercuotono sulla salute dell’uomo, direttamente e indirettamente, a breve e a lungo termine. ATOMO A COME AMBIENTE - TOURING CLUB ITALIANO Unità fondamentale della materia. Dal punto di vista fisico risulta composto da diversi tipi di particelle. Il modello più semplice che se ne può dare è quello "planetario" dovuto a Bohr (1913): l’atomo è composto da un nucleo centrale, carico positivamente, attorno al quale ruotano tanti elettroni (con carica neg.) quanti sono le cariche positive del nucleo. Il nucleo risulta a sua volta formato da protoni (carichi pos.) e di neutroni (particelle di massa circa uguale a quella dei protoni ma privi di alcuna carica). Data la piccolissima massa degli periferici, il nucleo rappresenta in pratica tutta la massa dell’atomo. Il modello planetario dell’atomo si deve considerare solo come una prima approssimazione alla realtà fisica. Secondo la moderna meccanica quantistica (1925) l’orbita di un elettrone (come di ogni altra particella atomica o subatomica) non può essere concepita come quella dei pianeti attorno al sole, ma va interpretata in senso probabilistico: l’elettrone può trovarsi con una probabilità determinata in ogni punto attorno al nucleo; le zone dello spazio, dove la probabilità diventa maggiore, si possono far corrispondere alle orbite del modello di Bohr. ATOPIA ARPAV L’atopia è una tendenza famigliare o individuale a sviluppare allergie. ATTESTAZIONE DELLA CONFORMITA' EN 45020:1998 ATTIVITA' DI PROVA EN 45020:1998 Ogni attività relativa alla determinazione, diretta o indiretta, che i requisiti applicabili siano pienamente rispettati. Tipici esempi sono il campionamento, le prove, i controlli e i collaudi (o ispezioni), la valutazione, la verifica e la registrazione, l'accreditamento, l'approvazione e le loro combinazioni. Atto mediante il quale una terza parte indipendente (Laboratorio) testimonia che un determinato campione (tipo) sottoposto a prova è conforme ad una specifica norma o ad altro documento normativo. Attività consistente in una prova più prove. ATTIVITÀ INDUSTRIALE ARPAC Qualsiasi attività elencata nelle sezioni C e D della classificazione delle attività economiche nella Comunità europea (NACE Rev. 1), stabilita dal regolamento (CEE) n. 3037/90 del Consiglio (Cfr. GU n. L 293 del 24.10.1990, p. 1), nonché la produzione di elettricità, gas, vapore e acqua calda, ed il riciclaggio, il trattamento, la distruzione o lo smaltimento di rifiuti solidi o liquidi (Reg. 1836/93) ATTRIBUTO MECCANICAUTILE s.r.l. Caratteristica non misurabile o che si preferisce non misurare sulla quale viene dato unicamente il giudizio di appartenenza ad una o più categorie alternative. ATTUAZIONE E FUNZIONAMENTO GLOSS. GALGANO & ASSOCIATI Fase del Sistema di Gestione Ambientale che comprende: - struttura e responsabilità - formazione, sensibilizzazione e competenze - comunicazione - documentazione del sistema di gestione ambientale -controllo della documentazione - controllo operativo -preparazione alle emergenze e risposta. AUDIOMETRIA E' l'insieme delle tecniche di misurazione della sensibilità uditiva. AUDIT DIZIONARIO GARZANTI ARPAV Verifica ispettiva. È l'esame sistematico e indipendente svolto sull'organizzazione aziendale per stabilire se le attività effettuate per la qualità e i risultati ottenuti sono in accordo con quanto stabilito dalla norma e se quanto stabilito viene attuato efficacemente e risulta idoneo al conseguimento degli obiettivi. Le verifiche ispettive possono essere svolte dall'azienda al proprio interno per radiografare lo stato di salute del sistema qualità (verifica di parte prima) o da una parte terza al fine di rilasciare una certificazione o ancora da parte di un cliente sul fornitore (verifiche di parte seconda). venerdì 1 luglio 2005 Pagina 17 di 190 Nome fonte AUDIT AMBIENTALE ARPAC; GLOSS. ENI Per audit (di sicurezza o ambientale) si intende l’insieme delle attività svolte secondo apposita procedura, che consente una valutazione sistematica, documentata, periodica e obiettiva dell’efficienza dell’organizzazione e del sistema di gestione della sicurezza e dell’ambiente, anche mediante la verifica della corretta attuazione delle politiche e delle procedure operative aziendali, la verifica del raggiungimento degli obiettivi fissati e l’individuazione di eventuali azioni correttive. (UNI ISO 14050)Questo al fine di: facilitare il controllo di gestione delle prassi che possono avere un impatto sull'ambiente; valutare la conformità alle politiche ambientali aziendali (reg. 1836/93)Audit ambientali o di sicurezza possono essere svolte sia da verificatori interni all’azienda, sia da esterni, quali società di consulenza accreditate per il rilascio della certificazione ambientale o da verificatori accreditati dall’Unione europea. AUDITOR AMBIENTALE ARPAC; GLOSS. GALGANO & ASSOCIATI Persona qualificata per effettuare un audit ambientale (ISO 14010)L'auditor non dovrebbe dipendere gerarchicamente dai responsabili di ciò che è oggetto dell'audit e dovrebbe possedere un appropriato insieme di conoscenze, attitudini ed esperienze. Le conoscenze specifiche richieste sono: -aspetti ambientali -prescrizioni legali e altri regolamenti -sistemi di gestione e norme di riferimento -tecniche di audit. AUTO ELETTRICA GLOSS. ENI Automobile con apparato di trazione costituito da un sistema di accumulatori ricaricabili che alimentano un motore elettrico. Attualmente questa tecnologia presenta limiti notevoli in termini di autonomia, potenza, durata e costi; in compenso l’auto elettrica non dà luogo a emissioni di gas combusti su strada (le emissioni sono traslate agli impianti di produzione dell’energia elettrica) e risulta pertanto adatta all’impiego in ambienti urbani critici. AUTOCERTIFICAZIONE EN 45020:1998 Termine improprio che vorrebbe indicare la dichiarazione di un produttore sulla conformità dei propri prodotti, senza l'intervento di un Ente terzo indipendente. Viene usato impropriamente in sostituzione dell'espressione "dichiarazione di conformità". Il Termine non è corretto in quanto la parola Certificazione nell'accezione specifica indica sempre che la verifica venga svolta con l'intervento di una terza parte indipendente. AUTOCORIA ANPA E' la disseminazione autonoma, che esclude forme esteriori di energia per attuarsi. E' sinonimo di autodisseminazione. AUTOCTONA (specie) ARPAV Specie animale o vegetale originaria del territorio dove viene rinvenuta. AUTODEPURAZIONE STREAMS - TREVISIOL Capacità delle acque naturali di smaltire un carico inquinante organico ad esse imposto, grazie all’opera dei microrganismi aerobi, i quali demoliscono le sostanze organiche con formazione di prodotti finali relativamente innocui. Tuttavia i batteri aerobi, durante tale attività, consumano ossigeno; pertanto, se il carico inquinante è eccessivo, ne può derivare un eccessivo e pericoloso impoverimento del tenore dell’ossigeno disciolto nel corso d’acqua (fiume, lago, mare) sul quale il detto carico inquinante è imposto. AUTOECOLOGIA GLOSS. ENI E’ lo studio delle relazioni tra un singolo organismo (o una specie) e i diversi fattori ambientali (ecologia degli organismi). In questo ambito, sono esclusi i rapporti che l’organismo ha con gli altri organismi viventi. AUTOREGOLAZIONE A COME AMBIENTE - TOURING CLUB ITALIANO Regolazione automatica delle diverse funzioni di un organismo vivente che mantiene così in equilibrio le caratteristiche del proprio ambiente interno. AUTORITA' EN 45020:1998 Organismo che esercita diritti ed ha poteri conferitigli dalla legge. AUTORITA' INCARICATA DELL'APPLICAZIONE EN 45020:1998 AUTORIZZAZIONI EN 45020:1998 Autorità che ha la responsabilità dell'applicazione dei regolamenti. Non necessariamente coincide con l'autorità per la regolamentazione. Decisione scritta che autorizza l'esercizio di un impianto o parte di esso a precise condizioni che garantiscono che l'impianto medesimo sia conforme ai requisiti della normativa applicabile. Vedi anche la voce "approvazione". AUTOTROFO GLOSS. ENI Microrganismo in grado di produrre nutrienti organici direttamente da sostanze inorganiche semplici, quali l’anidride carbonica e l’azoto inorganico. venerdì 1 luglio 2005 Pagina 18 di 190 Nome fonte AVAIBLE WATER CAPACITY ARPAV Vedi AWC. AWC ARPAV Avaible Water Capacity. Massima quantità di acqua in un suolo che può essere utilizzata dalle piante. E’ data dalla differenza tra quantità di umidità presente nel suolo alla capacità di campo e al punto di appassimento permanente (pF 4.2) AZIONE CORRETTIVA EN 45020:1998; GLOSS. GALGANO & ASSOCIATI Azione intrapresa per eliminare le cause di esistenti non conformità rilevata o di altre situazioni indesiderabili al fine di prevenirne il ripetersi. La necessità di un'azione correttiva deriva da non conformità ripetitive o "di sistema" e può essere individuata nel corso di valutazioni periodiche delle non conformità riscontrate , di verifiche ispettive o di riesame del sistema. La rimozione della causa di una non conformità può richiedere anche più azioni correttive. Individuata un'azione correttiva, devono essere definiti i responsabili e i termini temporali per la sua attuazione. Ogni azione correttiva deve essere sottoposta all'approvazione della direzione, alla quale saranno in seguito sottoposti i risultati raggiunti. AZIONE DI PROGETTO GLOSS. ENI AZIONE FOTODINAMICA GLOSS. ENI Elemento, nell’ambito di un progetto, che costituisce la sorgente di interferenze sull’ambiente circostante e ne è quindi causa di perturbazione. E’ l’azione esercitata dalla luce sulla sostanza vivente. L’effetto può essere dannoso; da qui, l’esigenza degli organismi di proteggersi con strati di cheratina (cellule morte) e con pigmenti. Determinate lunghezze d’onda di luce sono sufficienti per uccidere alcuni batteri ed anche quegli organismi che, vivendo in zone prive di luce (grotte, interstizi del terreno), sono privi di pigmenti. L’insorgenza di alcuni tipi di tumore della pelle è dovuta all’azione fotodinamica della luce. AZIONE PREVENTIVA EN 45020:1998 Azione intrapresa per eliminare le cause di potenziali non conformità, difetti o altre situazioni non desiderate, al fine di prevenirne il verificarsi. La necessità di azioni preventive può essere evidenziata da verifiche ispettive, riesami periodici della direzione, ma anche suggerimenti ed indicazioni da parte del personale e dei clienti, finalizzati al miglioramento dei servizi offerti. Ogni possibile azione preventiva deve essere attentamente valutata, in termini di costi e di benefici raggiungibili. Analogamente a quanto previsto per le azioni correttive, le proposte di miglioramento approvate devono essere registrate e devono essere definite le azioni da attuare, i rispettivi responsabili, i tempi previsti e le risorse eventualmente necessarie. Tutte le azioni preventive e gli elementi correlati (risorse, tempi, ecc.) devono essere sottoposti all'approvazione della direzione. AZOTOFISSAZIONE ARPAV Processo attuato da batteri aerobi (azotobatteri) capaci di produrre azoto organico, cioè proteine utilizzando l’azoto gassoso dell’atmosfera. Gli azotobatteri vivono nel terreno e nelle acque e possono instaurare forme di simbiosi con alcune piante superiori tra cui le leguminose (azotofissazione simbiotica). BACINO A COME AMBIENTE - TOURING CLUB ITALIANO Concavità della crosta terrestre. Può ospitare acque marine (bacino marittimo) o laghi (bacino lacustre) o l’insieme delle valli che convogliano le acque a un fiume collettore (bacino fluviale). All’interno dei continenti si hanno grandi bacini racchiusi da catene montane, talora senza sbocco al mare (bacini endoreici). BACINO IDROGEOLOGICO ENCICLOPEDIA SCIENTIFICA TECNICA GARZANTI Zona della crosta terrestre nella quale si raccolgono e sono convogliate le acque meteoriche e selvagge che penetrano in profondità; differisce sia dal b. idrografico sia dal b. orografico in quanto lo spartiacque è sotterraneo e il suo andamento dipende dalla morfologia del terreno, dall'orientamento stratigrafico delle rocce impermeabili e dalla dinamica dei corsi sotterranei. Il b. idrogeologico alimenta le falde acquifere. BACINO IDROGRAFICO ARPAC; GLOSS. ENI Il territorio dal quale le acque pluviali o di fusione delle nevi e dei ghiacciai, defluendo in superficie, si raccolgono in un determinato corso d'acqua direttamente o a mezzo di affluenti, nonché il territorio , delimitata da una cintura montuosa o collinare che funge da spartiacque, che può essere allagato dalle acque del medesimo corso d'acqua, ivi compresi i suoi rami terminali con le foci in mare ed il litorale marittimo prospiciente; qualora un territorio possa essere allagato dalle acque di più corsi d'acqua, esso si intende ricadente nel bacino idrografico il cui bacino imbrifero montano ha la superficie maggiore. Il bacino termina in un punto del fiume detto "sezione di chiusura", in cui transitano tutte le acque che defluiscono dal monte. (L.183/89) BACINO OROGRAFICO ENCICLOPEDIA SCIENTIFICA TECNICA GARZANTI Regione che presenta caratteri geologici uniformi e che è delimitata da un rilievo facente parte dello stesso sistema. BACINO SCOLANTE AGENDA 21 Area geografica definita dall'insieme dei corpi idrici che defluiscono all'interno della laguna di Venezia. venerdì 1 luglio 2005 Pagina 19 di 190 Nome BAR Unità di misura della pressione con particolare riferimento a gas metano. 1 bar=0,987 atmosfera. fonte GLOSS. META S.p.A. Modena BARENA ARPAV Dosso sabbioso delle lagune che emerge dall'acqua con la bassa marea. SIN: bassofondo. BARRIERA ARTIFICIALE DI CONTENIMENTO GLOSS. ENI BARRIERA ARTIFICIALE MARINA GLOSS. ENI Struttura posta a salvaguardare una determinata zona dall’invasione di un prodotto inquinante o ad isolare una zona inquinante dall’ambiente esterno. Struttura sommersa, costruita mediante accumulo di elementi di varia natura e tipologia (blocchi di roccia, elementi di calcestruzzo, relitti e rottami metallici, ecc.) per proteggere determinate aree di fondale pianeggiante dalle attività di pesca a strascico e costituire nel contempo una zona di riproduzione e protezione per gli organismi bentonici che possono trovarvi tane e rifugi. BARRIERA CORALLINA GLOSS. ENI BARRIERA MICROBIOLOGICA GLOSS. ENI BARRIERE FONOASSORBENTI GLOSS. ENI BASELINE AMBIENTALE GLOSS. ENI Struttura naturale costituita dall’accrescimento di coralli, madreporari e altri celenterati coloniali marini che fissano il carbonato di calcio contenuto in soluzione nell’acqua marina, costruendo vere e proprie cordigliere subacquee. Queste possono giungere fino alla superficie, costituendo ambienti di laguna comunicanti con il mare aperto e ospitanti un denso popolamento biocenotico (Biocenosi), ricco di specie e di individui. Sistema di bonifica delle acque sotterranee che consiste nell’iniezione di aria in pressione sotto la falda (Acqua di falda), per incrementare la concentrazione di ossigeno nell’acqua ed accelerare la degradazione biologica dei contaminanti organici, mediante microrganismi presenti. Barriere acustiche dotate di particolari accorgimenti e materiali in grado di assorbire l’energia acustica su di essi incidente. La capacità di assorbire energia da parte dello schermo viene indicata dal coefficiente di assorbimento, definito come il rapporto fra l’energia assorbita e quella incidente su una superficie unitaria di barriera. Insieme delle condizioni di stato e di qualità ambientale, nonché dei processi di trasformazione in atto, relativi al sistema ambiente nel suo complesso ed alle diverse componenti ambientali, prima della realizzazione dell’opera in progetto. BASI DI SCAMBIO ARPAV Cationi del suolo (Ca, Mg, Na e K) presenti nel complesso di scambio. BASIC NEEDS STREAMS - TREVISIOL Soddisfacimento dei bisogni fondamentali. Possono essere intesi in termini materiali (sicurezza, benessere) o in termini qualitativi (libertà, identità); i loro confini possono espandersi fino a contenere il bisogno di un equilibrio ecologico; vanno relativizzati, in qualche misura, alla storia (e al potere d’acquisto della moneta) delle singole esperienze; debbono spingersi fino alla totale soppressione di medie statistiche, che non ci dicono quanti soggetti raggiungono effettive soglie di sopravvivenza, ma debbono fare i conti col patrimonio statistico esistente. BAT GLOSS. ENI BATIALE GLOSS. ENI Best Available Technology. La più efficiente ed avanzata tecnologia, industrialmente disponibile in quel momento sul mercato ed applicabile in condizioni tecnicamente valide, in grado di garantire un elevato livello di protezione dell’ambiente nel suo complesso. E’ interessante notare come, nella Direttiva 96/61/CE sulla prevenzione e la riduzione integrata dell’inquinamento, rientrino in questa definizione anche le modalità di progettazione, costruzione, manutenzione, esercizio e dismissione di un impianto. L’applicazione della migliore tecnologia disponibile per la riduzione e l’abbattimento dell’inquinamento generato dall’esercizio di un impianto è la base sulla quale il legislatore fissa i valori limite di emissione degli inquinanti. Le imprese cosiddette sostenibili, dovrebbero sistematicamente far ricorso alle BAT. Ambiente marino esteso tra 200 e 3.000 metri (secondo alcuni autori 2.500, secondo altri 4.000). Occupa la zona della scarpata continentale. Le condizioni ambientali sono molto più variabili e variate in questo ambiente che in quello abissale contiguo, per le fluttuazioni nei ritmi sedimentari, nei livelli di ossigenazione delle acque, nell’idrodinamismo, negli effetti delle frane sottomarine e delle correnti di torbida lungo la scarpata. BATTERI GLOSS. ENI Microrganismi procarioti di tipo vegetale, come le alghe, ma privi di clorofilla. Alcuni batteri sono patogeni, ossia apportatori di malattie, e devono quindi essere accuratamente eliminati dalle acque per uso potabile. Più numerose sono le specie innocue o utili: vanno ricordati i batteri nitrificanti, che trasformano l’ammoniaca in nitrito e questo in nitrato; i batteri denitrificanti, che riducono l’ammoniaca ad azoto elementare; i batteri solforiducenti ed i solfossidanti, che possono trasformare rispettivamente i composti solforati in acido solfidrico e in acido solforico; i batteri ferrici, che trasformano i composti di ferro disciolti in idrossido ferrico. venerdì 1 luglio 2005 Pagina 20 di 190 Nome fonte BATTERI IDROCARBURO OSSIDANTI GLOSS. ENI BATTERIE ESAUSTE GLOSS. ENI Batteri capaci di utilizzare gli idrocarburi come fonte di carbonio, degradandoli. L’elevata presenza di questi batteri riflette l’esposizione all’inquinamento da prodotti petroliferi. Per accumulatori al piombo (o batterie di accumulatori) esausti s’intendono quelli provenienti da batterie per l’avviamento di autoveicoli, per la trazione di alcuni mezzi di trasporto e/o sollevamento, per l’alimentazione di reti telefoniche e di telecomunicazione e per l’alimentazione degli impianti dei treni. L’elevata possibilità di recupero di alcuni materiali e l’elevato rischio ambientale, connesso alle fasi di smaltimento, hanno spinto il legislatore a regolamentare la gestione delle batterie esauste. La legge 9 novembre 1988, n. 475, ha istituito il Consorzio obbligatorio delle batterie al piombo e dei rifiuti piombosi (COBAT). Tale legge prevede che "chiunque detiene batterie al piombo esauste e rifiuti piombosi è obbligato al loro conferimento al Consorzio direttamente o mediante consegna a soggetti incaricati del Consorzio". Al COBAT è quindi demandata la normale attività di raccolta, nonché di riciclaggio. BEI ARPAV Indici biologici di esposizione. Rappresentano valori di riferimento da utilizzare nella pratica dell’Igiene Industriale per la valutazione dei rischi per la salute. Gli indicatori biologici di esposizione rappresentano i valori del livello di un determinato indicatore che è possibile riscontrare in campioni biologici prelevati da lavoratori sani, esposti a livelli di concentrazione del tossico nell’aria dell’ordine di grandezza dei limiti negli ambienti di lavoro TLV-TWA. BENCHMARKING GLOSS. GALGANO & ASSOCIATI Processo continuo di misurazione di prodotti, servizi e procedure aziendali mediante il confronto con i concorrenti più forti o con le imprese riconosciute leader nel settore. Le principali fasi del benchmarking sono: - conoscere le proprie attività operative; - conoscere le imprese leader o concorrenti; - imparare ed incorporare il meglio. BENCHMARKING COMPETITIVO GLOSS. GALGANO & ASSOCIATI Valutazione che identifica il rapporto sforzi-risultati dei concorrenti su temi specifici e permette di prevedere le strategie di altre imprese in vista di nuovi orientamenti legislativi. BENCHMARKING INTERNO GLOSS. GALGANO & ASSOCIATI Valutazione applicata attraverso interviste e audit presso stabilimenti produttivi, sedi e filiali amministrative e commerciali. Attraverso il benchmarketing interno vengono rilevate informazioni sulle emissioni, sui consumi di materie prime, sull'assetto tecnologico e sugli aspetti gestionali. Queste aree rappresentano, infatti, i fattori chiave per il conseguimento di obiettivi di eccellenza ambientale. BENEFICIO AMBIENTALE GLOSS. ENI BENTHOS GLOSS. ENI Aumento del livello di benessere collettivo dovuto ad un miglioramento della qualità dell’ambiente. Il termine viene anche comunemente utilizzato per indicare semplicemente un miglioramento relativo a una o più componenti ambientali. Complesso degli organismi vegetali (fitobenthos) e animali (zoobenthos) che vivono ancorati sul fondo marino, come i coralli e le madrepore, o liberi e dotati di capacità di spostamento autonomo, oppure infossati nei sedimenti incoerenti, dove scavano tane e gallerie dando origine alle bioturbazioni. BENTONICO Detto di organismo vivente in stretta prossimità e dipendenza del fondo marino. BENZENE GLOSS. ENI GLOSS. ENI; ARPAV Idrocarburo di formula C6H6 a struttura esagonale (atomi di carbonio e 6 atomi di idrogeno). E’ il composto-base della classe degli idrocarburi aromatici, dal caratteristico odore pungente; a temperatura ambiente volatilizza assai facilmente. E’ la sostanza aromatica con la struttura molecolare più semplice (un solo anello). E’ presente nel petrolio greggio e viene prodotto in alcuni processi di raffinazione, per cui si ritrova in piccole quantità anche nella benzina. Ad essa apporta qualità ottaniche, migliorandone le prestazioni. E’ largamente utilizzato come solvente e come materia prima chimica (resine, esplosivi, ecc.). E’ un prodotto tossico per il sistema nervoso centrale in caso di esposizioni elevate ed è classificato cancerogeno per lunghe esposizioni. studi recenti hanno portato a stime del valore medio di esposizione professionale al benzene (addetti a impianti petrolchimici e a distributori di carburanti) di un ordine di grandezza inferiore al limite di 1 p.p.m. (pari a 3,25 mg/mc) definito dalla Direttiva 97/42. I valori medi di esposizione della popolazione stimati consistono in un ordine di grandezza inferiore all’esposizione professionale: la componente principale dell’esposizione non professionale al benzene risulta il fumo. BENZINA GLOSS. ENI Qualunque distillato di petrolio corrispondente ai seguenti codici doganali: NC 27100026 - 27100027 - 27100029 - 27100032-27100034 27100036. venerdì 1 luglio 2005 Pagina 21 di 190 Nome fonte BENZINA SUPER SENZA PIOMBO o VERDE GLOSS. ENI BENZINE RIFORMULATE GLOSS. ENI BERSAGLIO (specie) GLOSS. ENI Miscela di idrocarburi. Liquida alle condizioni ambiente di temperatura e pressione, è costituita da tagli di diverse lavorazioni di raffineria, senza l’aggiunta di additivi di piombo. Ha un numero di ottano inferiore a quello della benzina super con piombo (95 contro 97). Può essere utilizzata da tutti i motori compatibili con il suo numero di ottano. Deve necessariamente essere usata dai veicoli equipaggiati con la marmitta catalitica. Benzine preparate con nuovi componenti (come l’MTBE) che contengono ossigeno e hanno un livello ottanico assai elevato. Essi permettono l’abbandono totale di additivi contenenti piombo e la riduzione di componenti aromatici. Sono state le esigenze di protezione ambientale che hanno determinato la necessità di studiare nuovi criteri di preparazione delle benzine finite, in modo che fossero ridotte le emissioni nocive in atmosfera, in particolare ossido di carbonio, aromatici e composti solforati e ne risultasse migliorata la combustione. Specie animale o vegetale, che per particolari caratteristiche viene assunta come elemento di riferimento per accertamenti specifici e statistici in un determinato ambiente. BEST AVAILABLE TECHNOLOGY GLOSS. ENI Vedi BAT. BEST PRACTICABLE TECHNOLOGY GLOSS. ENI Vedi BPT. BET ARPAT; ARPAV Bilancio Ecologico Territoriale. E' uno strumento di raccolta dati e di analisi che serve a quantificare, in una data area territoriale, i consumi di risorse naturali, energia e acqua ed i livelli globali di emissioni inquinanti in aria, acqua e suolo, individuando i casi di superamento del carico ambientale sostenibile. BHOPAL ARPAV Città dell'India centrale. Nel dicembre 1984 fu teatro di una delle maggiori catastrofi ecologiche della storia: in seguito alla fuoriuscita di un gas altamente tossico, il metil-isocianato, da un impianto chimico appartenente ad una multinazionale migliaia di persone persero la vita e alcune centinaia di migliaia ne subirono le conseguenze. BILANCIO AMBIENTALE GLOSS. ENI Strumento contabile in grado di fornire un insieme organico delle interrelazioni dirette tra l’impresa e l’ambiente naturale, attraverso un quadro riassuntivo di dati quantitativi relativi all’impatto ambientale di determinate attività produttive e all’impegno economico dell’impresa, nel campo della protezione ambientale. Qualora comprenda anche una parte dedicata alla descrizione degli aspetti qualitativi dell’impegno ambientale dell’impresa, viene chiamato rapporto ambientale. BILANCIO ECOLOGICO TERRITORIALE ARPAT; ARPAV Vedi BET. BILANCIO ENERGETICO ARPAT; ARPAV Computo dell'energia totale impiegata nel funzionamento di un determinato sistema. Comprende sia l'energia necessaria alla produzione del prodotto che l'energia dispersa come calore. BIO STREAMS - TREVISIOL Dal greco bios = vita. Relativo alla vita, agli esseri viventi. BIOACCUMULATORI ARPAV Sono organismi in grado di sopravvivere alla presenza di un contaminante assimilato dalle matrici ambientali (aria, acqua, suolo) e di concentrarlo al proprio interno permettendone il riconoscimento e la quantificazione. Un esempio di organismi bioaccumulatori sono i muschi e i licheni per quanto riguarda i metalli pesanti. I mitili sono impiegati per il monitoraggio della qualità delle acque marine costiere, per la capacità di accumulare metalli pesanti, sostanze organiche e microorganismi patogeni. Anche insetti, come le api, vengono impiegati nella valutazione dell’inquinamento di metalli pesanti, fitofarmaci e sostanze radioattive. BIOACCUMULAZIONE ARPAV La bioaccumulazione è il processo di concentrazione di sostanze chimiche in un organismo. Per esempio, il DDT, composto bioaccumulabile, si concentra nei pesci e poi negli uccelli che si nutrono di pesci. L'effetto concentrazione è dato dal rapporto tra la concentrazione di una sostanza chimica in un organismo (ad esempio il pesce) rispetto alla concentrazione nel mezzo circostante (ad es. l'acqua). La bioaccumulazione può essere la conseguenza dell'assorbimento dall'acqua, dal cibo o dai sedimenti. Si verifica quando la quantità eliminata è inferiore a quella assorbita. venerdì 1 luglio 2005 Pagina 22 di 190 Nome BIOCENOSI fonte GLOSS. ENI; BIBLIOTECA PEDAGOCICA - FIRENZE E’ l’insieme delle popolazioni di specie animali e vegetali che coesistono nello spazio e nel tempo in un dato ambiente ed interagiscono fra loro, in reciproca relazione. Lo spazio, o ambiente, occupato dalla biocenosi, è chiamato biotopo. Si suddivide in fitocenosi ed in zoocenosi quando ci si riferisce rispettivamente a vegetali o animali che popolano un ambiente. BIOCHIMICA A COME AMBIENTE - TOURING CLUB ITALIANO Letteralmente "chimica della vita". È la disciplina che studia i composti chimici tipici della materia vivente e le reazioni chimiche che avvengono negli organismi viventi. BIOCIDA GLOSS. ENI; STREAMS TREVISIOL Termine coniato nel 1947, formato dal greco bios = vita più il latino caedere = uccidere; quindi che uccide la vita). Generalmente ma non necessariamente è una sostanza chimica artificiale utilizzata per eliminare le forme di vita indesiderate, in particolare nella moderna agricoltura. E’ sinonimo di pesticida, antiparassitario, insetticida. BIODEGRADABILE AGENDA 21 Riferito alle sostanze che possiedono la caratteristica di poter essere degradate per via microbica, ossia mediante decomposizione per effetto di agenti biofisici naturali (batteri, luce solare, umidità, etc.), implicando la non tossicità dei residui della decomposizione che non provocheranno problemi alle catene alimentari. BIODEGRADABILITA' ARPAV Quando un composto o una sostanza subiscono una degradazione biologica ad opera di microrganismi, si parla di biodegradabilità. Essa è una caratteristica propria delle sostanze organiche, che in un ecosistema perfettamente naturale vengono assorbite, trasformate e utilizzate da elementi biotici e abiotici. Al contrario si parla di ‘persistenza’ quando un composto chimico tende a mantenere invariate le sue caratteristiche chimiche e fisiche nell’ambiente o nell’organismo in cui è stato immesso. BIODEGRADATION IN SITU GLOSS. ENI Sistema di bonifica dei terreni in situ, per cui l’attività dei microrganismi presenti nel terreno viene stimolata con varie tecnologie, come ad esempio la circolazione di soluzioni acquose per aumentare la degradazione biologica dei contaminanti organici. Allo scopo di accelerare la degradazione e l’eliminazione dei contaminanti gassosi possono essere aggiunti ossigeno e nutrienti. (L.183/89) BIODIESEL ENEA; MINISTERO DELL'AMBIENTE Carburante alternativo ai derivati dal petrolio che si ottiene utilizzando oli vegetali. Non contiene zolfo e quindi non emette anidride solforosa nella combustione ed è fortemente biodegradabile. Non è concorrenziale come costo ai combustibili tradizionali. In Italia viene prodotto il Diesel-bi ricavato dai semi di girasole e di soia. BIODINAMICA STREAMS - TREVISIOL Metodo di giardinaggio, sviluppato da Rudolf Steiner, in cui la pratica organica viene eseguita seguendo le fasi lunari, planetari e stagionali. In questo modo, il coltivatore biodinamico auspica di aumentare le proprietà vantaggiose delle piante desiderabili inibendo nel contempo la sfera d’azione e l’incidenza dei predatori. BIODISPONIBILITA’ La possibilità di una sostanza organica e inorganica di essere metallizzata dai microrganismi presenti in un determinato ambiente. GLOSS. ENI BIODIVERSITÀ ARPAV Biodiversità è sinonimo di varietà delle forme di vita vegetali e animali nei diversi habitat del pianeta. E' un concetto molto ampio che include, la diversità genetica all'interno di una popolazione, il numero e la distribuzione delle specie in un'area, la diversità di gruppi funzionali (produttori, consumatori, decompositori) all'interno di un ecosistema, la differenziazione degli ecosistemi all'interno di un territorio. La perdita di biodiversità si riferisce alla diminuzione di questa "variabilità" dovuta a fattori naturali e, in prevalenza, al progressivo aumento di fattori di inquinamento, delle infrastrutture, degli insediamenti produttivi e dei centri urbani che riducono l'estensione e la funzionalità degli habitat. BIOENERGIA GLOSS. ENI Energia derivante da processi di trasformazione di bioprodotti quali biomasse cerealicole, lignocellulosiche, delezioni animali, eccedenze alimentari, rifiuti urbani cartacei, ecc.. E’ un’energia rinnovabile, non provoca aumenti di gas serra, in quanto l’anidride carbonica prodotta durante la combustione viene riassorbita dalla biomassa in fase di sviluppo e si utilizza nella forma di biofuels (carburanti come etanolo e metanolo), bioelettricità, calore, biogas. BIOETICA MINISTERO DELL'AMBIENTE Bioetica è la disciplina che indica un dovere morale dell'uomo per un rispetto e una reverenza verso la natura, sostenendo che il mondo naturale ha un proprio diritto bioetico, incluso quello della esistenza, completamente indipendente da ogni considerazione circa la sua utilità per l'uomo. venerdì 1 luglio 2005 Pagina 23 di 190 Nome BIOFABBRICHE fonte GLOSS. ECOITALY Sono delle strutture industriali, con finalità economiche, che allevano, moltiplicano, confezionano e vendono agli agricoltori degli insetti utili, da distribuire nelle colture infestate al posto dei pesticidi. Numerose all'estero soprattutto in Olanda, costituiscono nel nostro paese una novità. La prima biofabbrica italiana, il Biolab, si trova a Martorano di Cesena, in Romagna, ed è nata per ispirazione dell'Istituto di Entomologia Guido Grandi dell'Università di Bologna, e con l'intervento dell'ENEA e dell'Assessorato all'Agricoltura dell'Emilia Romagna. BIOFILE ARPAC Disposizione del terreno inquinato da bonificare mediante tecnica biologica in cumulo (pile, heap) all’interno del quale vengono introdotti, mediante apposite reti separate di tubazioni, aria, sostanze nutrienti (nitrati, fosfati) e acqua, in modo da ottimizzare le condizioni di sviluppo ed attività della flora batterica che attua la degradazione biologica, aerobica, degli inquinanti BIOFILTRO GLOSS. ENI; STREAMS TREVISIOL Sistema di filtraggio di liquidi o di gas, che sfrutta l’attività di microrganismi immobilizzati su una struttura di supporto. Si tratta di un invaso (utilizzo di fossati preesistenti o creazione ex - novo) riempito con materiale inerte con diversa granulometria, per facilitare la formazione del film biologico che ottimizza il processo depurativo. BIOFITODEPURAZIONE STREAMS - TREVISIOL E' la depurazione naturale svolta, attraverso la biodegrazione iniziale della sostanza organica (scarico) ad opera di batteri aerobi o anaerobi, con successivo fitoassorbimento dei prodotti mineralizzati (azoto, fosforo, carbonio...) da parte di vegetali. BIOFLUSHING GLOSS. ENI BIOFOULING GLOSS. ENI Tecnica combinata per il trattamento in sito di suoli permeabili inquinati, che sfrutta il metabolismo dei microrganismi, associata all’azione di un biosurfattante. Sviluppo in successione di micro e macrorganismi in grado di insediarsi su superfici artificiali e non, costituendovi il proprio habitat. Le concrezioni di materiale organico e inorganico che si formano in ambienti particolarmente ricchi di nutrienti, ad opera di tali organismi, possono raggiungere lo spessore di vari centimetri e possono modificare la resistenza e la solidità delle strutture immerse in mare. BIOFUELS GLOSS. ENI Carburanti e combustibili ottenuti dalla trasformazione di materie prime di origine biologiche. BIOGAS GLOSS. ENI Formazione di gas, per fermentazione anaerobica in presenza di microrganismi (batteri acidogeni, batteri acetogeni e metanobatteri) di rifiuti industriali e agricoli o fanghi dei trattamenti delle acque urbane, il metano contenuto nel biogas può essere utilizzato per la produzione di energia. . Dal processo di biogassificazione si ricavano, oltre al biogas, buoni fertilizzanti naturali. BIOGEOGRAFIA GLOSS. ENI BIOHERMA GLOSS. ENI Disciplina che studia la distribuzione degli esseri viventi (biomi) sulla Terra e i fattori che la determinano. La biogeografia si può distinguere in zoogeografia (studio della distribuzione degli animali) e fitogeografia (studio della distribuzione della vegetazione). Corpo geologico organogeno costituito in ambiente sottomarino da scheletri di organismi bentonici costruttori, come coralli, briozoi, alghe, archeociatidi e altri equivalenti. BIOINDICATORI ARPAV Gli organismi vengono definiti come "bioindicatori" quando subiscono variazioni misurabili del loro stato naturale in presenza di inquinanti. Un organismo può essere considerato un buon bioindicatore se manifesta risposte biologiche identificabili correlate alle differenti concentrazioni di inquinanti (relazione dose/risposta). Il monitoraggio biologico o biomonitoraggio verifica le variazioni ecologiche indotte dalle alterazioni dell'ambiente a diversi livelli: da un lato l'accumulo di sostanze inquinanti negli organismi tramite i bioaccumulatori, dall'altro gli effetti causati tramite lo studio delle modificazioni morfologiche, strutturali o di vitalità degli organismi e le modificazioni nella composizione delle comunità animali e vegetali. Sono stati quindi messi a punto test atti a valutare la tossicità acuta, la tossicità cronica o eventuali danni al patrimonio genetico di adeguati sistemi biologici bersaglio. Per una più completa valutazione di un ecosistema si possono utilizzare differenti organismi come bioindicatori. BIOINGEGNERIA BIBLIOTECA DI DOCUMENTAZIONE PEDAGOGICA - FIRENZE Propone interventi di restauro ambientale e di difesa del suolo attraverso tecniche "dolci", secondo un approccio ecologico in alternativa a quello dell'ingegneria tradizionale. La capacità autodepurativa, gli interscambi idrici, l'habitat di animali e piante e gli ecosistemi con le tecnologie "dure" dell'ingegneria tradizionale vengono infatti ridotti ed i paesaggio inaridito. Nel caso di un ripristino fluviale la misura più importante è quella di lasciare lungo il corso un corridoio ripariale di almeno 10 metri. venerdì 1 luglio 2005 Pagina 24 di 190 Nome BIOITALY fonte ARPAV Progetto con il quale l'Italia dal 1995 al 1997 ha svolto il lavoro di identificazione dei Siti di Importanza Comunitaria (SIC) nel proprio territorio nazionale, nell'ambito della Direttiva Habitat. Il risultato finale consiste nell'implementazione da parte delle Regioni di una banca dati informatizzata, di formulari cartacei Natura 2000 e delle relative cartografie. BIOLOGIA A COME AMBIENTE - TOURING CLUB ITALIANO Sintesi di molte discipline che studiano la "vita" nella sua totalità. La biologia può essere suddivisa in: generale e applicata. I principali rami della biologia generale sono la zoologia e la botanica. Il mondo vivente viene studiato considerando le forme (Morfologia), le funzioni (Fisiologia) e le alterazioni di forme e funzioni (Patologia). Collegata con altre discipline morfologiche e fiosiologiche si può considerare la tassonomia o sistematica, ovvero la classificazione il più possibile naturale delle innumerevoli varietà degli organismi animali e vegetali. Discipline spiccatamente biologiche sono l’ecologia e la biogeografia. La biologia applicata, che si occupa del mondo vivente con un indirizzo pratico, annovera, tra le altre discipline, l’agraria. BIOLOGICAL OXYGEN DEMAND GLOSS. ENI; ISTAT; ARPAV Vedi BOD. BIOLUMINESCENZA A COME AMBIENTE - TOURING CLUB ITALIANO Luce animale o vegetale dovuta a complesse reazioni chimiche. Presentano questo fenomeno alcune specie di batteri, di alghe e funghi e di animali (spugne, meduse, insetti). Tra gli animali si trova soprattutto nei pesci che vivono a grande profondità. Alcune specie di pesci oceanici abissali sono provviste di organi luminosi che servono come richiamo per attirare le prede. BIOMA GLOSS. ENI; AGENDA 21; ARPAV E’ la comunità di organismi viventi, sia del regno animale che vegetale caratteristica di una regione climatica e viene in genere distinto in base al tipo di vegetazione. Sono biomi terrestri la tundra, la foresta di conifere boreale (o taiga), le foreste temperate, la foresta pluviale tropicale, la prateria, la macchia mediterranea e il deserto. BIOMASSA ENEA; MINISTERO DELL'AMBIENTE Termine generico che indica tutta la materia organica sia di natura vegetale che animale presente, ad esempio, in un ecosistema. E’ un indice della capacità produttiva di un particolare ambiente biologico. Normalmente viene espressa in peso (secco) per unità di superficie o in unità di energia (J/m). Ovviamente l'unità di misura cambia a seconda dell'oggetto in esame. La biomassa di una popolazione di insetti, ad esempio, verrà calcolata in g/m, mentre quella di una comunità erbacea presente in un prato in kg/m e quella di un bosco in t/ha. In campo energetico la biomassa indica la quantità di materiale organico che può essere utilizzata per produrre energia per combustione o tramite fermentazione. Le biomasse utili ai fini della produzione di energia includono il legno, liquami e feci animali, residui agricoli, forestali e della carta. Il concetto di biomassa è strettamente collegato a quello di "produttività" che indica la produzione di biomassa per unità di tempo ed è un parametro funzionale utile allo studio della qualità ambientale e all'evoluzione dello stato di un ecosistema BIOPESTICIDI GLOSS. ENI Fitofarmaci. BIOPILA GLOSS. ENI Il termine originario inglese, ormai utilizzato anche in italiano, indica la disposizione del terreno inquinato da bonificare mediante tecnica biologica in cumulo (pile, heap) all’interno del quale vengono introdotti, mediante apposite reti separate di tubazioni, aria, sostanze nutrienti (nitrati, fosfati) e acqua, in modo da ottimizzare le condizioni di sviluppo ed attività della flora batterica che attua la degradazione biologica, aerobica degli inquinanti. BIORAFFINERIA GLOSS. ENI BIOREATTORI GLOSS. ENI Raffineria che utilizza, oltre al petrolio, prodotti di origine agricola derivanti da coltivazioni dei terreni circostanti. E’ per ora uno schema concettuale. La bioraffineria permetterebbe di sviluppare prodotti a elevate caratteristiche tecniche e ambientali (eteri, componenti altottanici per benzine pulite, basi per lubrificanti, biodiesel, idrogeno per la desolforazione dei prodotti petroliferi, assorbenti biologici per fuoriuscite di Sono reattori nei quali i parametri fisico-chimici (pH, temperatura, ossigeno, nutrienti e prodotti di reazione) vengono continuamente monitorati in modo da mantenere un ambiente ottimale per lo sviluppo di una popolazione microbica applicabile ad esempio per degradare sostanze organiche contaminanti. Tale popolazione può essere quella naturalmente presente nel suolo contaminato o può essere quella opportunamente selezionata in laboratorio come la più adatta alla degradazione dei contaminati da abbattere. La bonifica mediante l’utilizzo di un bioreattore ha il vantaggio sia di una maggiore efficienza, sia di poter utilizzare colture microbiche specializzate in grado di degradare contaminanti che non potrebbero altrimenti essere trattati con una biodegradazione in situ. BIORISANAMENTO GLOSS. ENI Processo di bonifica di un ambiente inquinato mediante il quale i microrganismi sono stimolati a degradare rapidamente sostanze inquinanti fino a concentrazioni accettabili. venerdì 1 luglio 2005 Pagina 25 di 190 Nome fonte BIOSENSORI GLOSS. ENI Organismi biologici, in genere semplici, caratterizzati da reazioni note a certe concentrazioni di specifici inquinanti e utilizzati quindi per monitoraggi della qualità dell’ambiente. BIOSFERA ARPAV Indica l'involucro esterno alla superficie terrestre, costituito da aria, acqua, suolo e sottosuolo (per la profondità di poche decine di metri), in cui sussistono le condizioni essenziali alla vita; per estensione definisce l'insieme delle forme viventi presenti sul pianeta Terra. Con l'idrosfera, insieme delle masse d'acqua, la geosfera, insieme dei substrati geologici, e l'atmosfera che è la massa d'aria che ci circonda, costituisce l'ecosfera, in pratica, il pianeta stesso, considerato come la massima espressione dell'integrazione tra le varie componenti viventi (biotiche) e non viventi (abiotiche). La biosfera non è una cosa separata dal resto, ma si compenetra con tutte le matrici ambientali; infatti gli esseri viventi sono presenti sia all'interno dell'idrosfera che negli strati più bassi dell'atmosfera e nella geosfera (soprattutto nella pedosfera, cioè lo strato superficiale dei suolo). BIOSPARGING GLOSS. ENI BIOSTROMA GLOSS. ENI BIOTA GLOSS. ENI Tecnica di trattamento in situ di suoli contaminati nella zona insatura, consistente nell’immissione di nutrienti e di aria per favorire l’attività biodegradativa della flora microbica presente. Corpo di rocce sedimentarie calcaree organogene, formato in ambiente sottomarino, prevalentemente dall’accumulo di gusci e resti di organismi bentonici, planctonici e nectonici. A differenza del bioherma, il biostroma è spesso stratificato. Vita animale e vegetale caratterizzante una regione. Si usa anche per indicare collettivamente la flora e la fauna. BIOTECNOLOGIE ARPAV Con il termine biotecnologie si indica genericamente l’impiego di organismi viventi in processi produttivi di diversa natura, sia in ambito industriale che agricolo. In pratica si può definire biotecnologia "qualsiasi tecnica che utilizza fenomeni biologici o processi determinati da microrganismi, per ottenere un processo tecnologico, cioè un qualcosa che in natura non si verificherebbe senza una progettualità dell'uomo” (Tamino G., 2001). L’applicazione delle biotecnologie è molto antica: già svariati millenni prima della nascita di Cristo nei processi di fermentazione venivano sfruttati lieviti ed altri microorganismi per la produzione della birra, del vino, del pane e del formaggio. Nelle società agricole, inoltre, veniva svolta una progressiva selezione di piante dotate di caratteristiche più favorevoli dal punto di vista alimentare o della coltivazione. Analogamente, per il bestiame venivano ottenute - con adatti incroci - nuove specie con le caratteristiche desiderate (miglior rendimento, maggiore resistenza alla fatica, ecc.). Dal secolo scorso ad oggi le conoscenze sulla fisiologia dei processi cellulari si sono progressivamente evolute, consentendo una espansione massiccia delle biotecnologie e il progressivo loro impiego a partire dal 1940 per la produzione industriale di antibiotici, di aminoacidi, vaccini, enzimi, farmaci in grandi quantità. Dalla fine degli anni ’70 le biotecnologie vengono rivoluzionate con le applicazioni della genetica e delle tecnologie del DNA ricombinante che portano alla nascita di una vera e propria ingegneria genetica. Le moderne biotecnologie sono quindi in grado di apportare modificazioni nel patrimonio genetico di microorganismi o di organismi più complessi per ottenere funzioni nuove o per potenziare funzioni già esistenti. BIOTICO GLOSS. ENI Indica la presenza degli organismi viventi e dei processi vitali. BIOTOPO AGENDA 21 Ambiente fisico unitario in cui vive una singola popolazione animale e vegetale che offre determinate caratteristiche fisico-chimico-climatiche omogenee ed entro il quale risiede una popolazione o associazione di organismi viventi (Biocenosi). BIOTURBAZIONI GLOSS. ENI Tracce, solchi, impronte sui sedimenti incoerenti del fondo marino generati da animali nel loro transito o nello scavo di tane e gallerie. BIOURBANISTICA STREAMS - TREVISIOL Disciplina che studia le condizioni, le manifestazioni e le esigenze di vita e di sviluppo delle città, concependo il territorio come organismo vivente, in cui viene rispettata la chiusura dei cicli naturali delle risorse (acqua, energia, aria, materiali...). La biourbanistica vede il territorio non come zonizzazione rigida, ma considera "l’organismo territorio" con la sua vita e quindi il suo metabolismo. Il metabolismo urbano presenta i suoi input e i suoi output: gli input comuni a tutte le città urbane sono l’acqua, il cibo, il combustibile. Gli output sono gli scarichi idrici fognari, i rifiuti solidi e l’inquinamento atmosferico. BIOVENTING GLOSS. ENI Tecnica di bonifica biologica dei terreni in situ, mediante la quale viene indotta, tramite insufflazione o aspirazione per mezzo di appositi pozzetti perforati nel terreno da bonificare, una circolazione forzata di aria, tale da fornire l’ossigeno necessario alla flora batterica che attua la degradazione biologica, in condizioni aerobiche (vedi), degli inquinanti presenti nel sottosuolo BISOGNO EDUCATIVO ARPAV Scarto tra comportamento auspicabile e comportamento in atto in un soggetto. venerdì 1 luglio 2005 Pagina 26 di 190 Nome fonte BLOOM GLOSS. ENI BLOW OUT PREVENTER GLOSS. ENI Rapida ed abnorme crescita di una o più specie di organismi planctonici vegetali in un tratto di mare. Può derivare da condizioni ipertrofiche causate da inquinamenti. Vedi BOP. BOCCA DEL CAMINO GLOSS. META S.p.A. Modena Sezione terminale retta del camino. BOCCA DI USCITA DEL FUMO GLOSS. META S.p.A. Modena Apertura praticata nelle pareti o nelle coperture di un edificio, onde permettere l'uscita del calore/fumo in caso di incendio. Viene azionata automaticamente e/o manualmente. BOD GLOSS. ENI; ISTAT; ARPAV Biological Oxygen Demand. Indica il contenuto di sostanza organica biodegradabile, presente negli scarichi idrici, espresso in termini di quantità di ossigeno necessario alla degradazione da parte di microrganismi in un test della durata di cinque giorni. Il parametro rappresenta un indicatore del potenziale di riduzione dell’ossigeno disciolto nei corpi idrici ricettori degli scarichi con possibili effetti ambientali negativi. (mg/l di O2) BOIL OFF GLOSS. ENI Vapori di Gas Naturale Liquefatto, che si formano per evaporazione del GNL a seguito dello scambio termico con l’ambiente. Per evitare l’emissione in atmosfera di gas naturale nelle navi adibite al trasporto di GNL e negli impianti di terra (liquefazione e rigassificazione), vengono installate apposite apparecchiature per il recupero del boil off. BOLOCORIA ANPA E' la disseminazione operata dalla stessa pianta (autodisseminazione) attraverso l'espulsione, il lancio, dei semi a distanza. BONELLO Zona che si forma come naturale evoluzione di uno "scanno" e che in genere è ricoperta da pochi palmi d'acqua. BONIFICA ARPAV PROVINCIA TO; GLOSS. GALGANO & ASSOCIATI; ENI Ogni intervento di rimozione della fonte inquinante e di quanto dalla stessa contaminato fino al raggiungimento dei valori limite conformi all'utilizzo previsto per l'area. (D.Lgs 22/97). Esistono diversi tipologie di interventi di bonifica: interventi di tipo chimico, che tendono a trasformare le sostanze inquinanti in sostanze non pericolose interventi di tipo fisico, che riescono a rimuovere le sostanze inquinanti interventi di tipo termico, che riescono a distruggere le sostanze inquinanti interventi di tipo biologico che sfruttano la capacità di alcuni batteri che si nutrono di sostanze contaminanti. BONIFICA BIOLOGICA (BIOREMEDIATION) ARPAC L'utilizzo di metodi biologici per recuperare o ripristinare suoli contaminati. Un metodo tipico fa uso di specifici batteri per decomporre i fenoli, un inquinante importante in molti siti (Dic. Env. Sci. Techn.) BONIFICA DI SERBATOIO O RECIPIENTE GLOSS. META S.p.A. Modena Rimozione degli idrocarburi contenuti nel serbatoio o recipiente, in modo che l'atmosfera residua sia al di sotto del 20% del limite inferiore di espositività. BOP GLOSS. ENI Blow Out Preventer. Apparecchiatura idraulica di sicurezza, usata durante la perforazione di un pozzo petrolifero, destinata a prevenire l’eruzione incontrollata del pozzo stesso. Poiché l’eruzione può avvenire anche con il passaggio, attraverso l’interno cavo delle aste di perforazione, dei fluidi e dei gas in pressione provenienti dal giacimento, nei pozzi di perforazione le apparecchiature in questione sono dotate anche di ganasce trancianti, che consentono di chiudere completamente il foro e interrompere quindi il passaggio dei fluidi all’interno delle aste. BOSCAGLIA DI FORRA ARPAV Superficie costituita da un consorzio di piante arboree e arbustive che crescono in modo apparentemente disordinato su gole strette e ripide formatesi per erosione. BOSCO A COME AMBIENTE - TOURING CLUB ITALIANO Termine generale riferito a quelle formazioni vegetali che sono costituite da alberi e arbusti. venerdì 1 luglio 2005 Pagina 27 di 190 Nome BOSCO CEDUO fonte A COME AMBIENTE - TOURING CLUB ITALIANO Riferito a vegetazione in cui gli alberi e gli arbusti sono regolarmente tagliati, per esempio ogni 10-15 anni. Gli alberi dei boschi cedui comuni in Italia sono il castagno, il nocciolo, il faggio. BOSCO COETANEO, COETANEIFORME GRUPPO VICENTINO DI STUDI ORNITOLOGICI "NISORIA" Bosco costituito da alberi grosso modo della stessa età. BOSCO DISETANEO GRUPPO VICENTINO DI STUDI ORNITOLOGICI "NISORIA" Bosco costituito da alberi di età diversa. BOSCO PLANIZIALE GRUPPO VICENTINO DI STUDI ORNITOLOGICI "NISORIA" Formazione boschiva, tipica della pianura, in cui predomina Farnia (Quercus robur) e Carpino bianco (Carpinus betulus). BOSCO TERMOFILO ARPAV Bosco che cresce spontaneamente in condizioni climatiche con temperature medie elevate. BOTANICA A COME AMBIENTE - TOURING CLUB ITALIANO Ramo delle scienze biologiche che studia il mondo vegetale in tutti i suoi aspetti, per esempio la classificazione e la descrizione degli organismi vegetali (Botanica Sistematica), la forma esterna e l’anatomia delle piante (Morfologia),; le funzioni vitali delle piante (Fisiologia). BPA ARPAV Buone pratiche agricole. Le buone pratiche agricole sono "l'insieme dei metodi colturali, che un agricoltore diligente impiegherebbe in una regione interessata" (art. 28 del Reg. CE n. 1750/99). Contengono le indicazioni di base relative alle principali pratiche agronomiche e fitosanitarie il cui rispetto costituisce la condizione di accesso ai benefici previsti dal Piano di Sviluppo Rurale. BPL D.Lgs 27 gennaio 1992, n. 120 Buona Prassi di Laboratorio. Riguarda il processo organizzativo in cui gli studi non clinici sulla sicurezza per la salute umana e l'ambiente vengono programmati, eseguiti, controllati, registrati e riportati. BPT GLOSS. ENI Best Practicable Technology. Concetto analogo a quello di BAT (Best Available Technology), a cui si aggiunge un’analisi dei costi che simili tecnologie comportano (BATNEEC = Best available Technology Not Entailing Excessive Cost). Viene stabilita da certificatori ambientali, accreditati da organismi internazionali. BRACHIBLASTI ANPA Rami accorciati portanti una o più foglie. BRADISISMO A COME AMBIENTE - TOURING CLUB ITALIANO Lento movimento verticale di una zolla terrestre, dovuto a cause diverse (tettoniche, vulcaniche etc.). questo fenomeno si riferisce al livello medio del mare e si distingue in bradisismo negativo, a seconda che la terra si alzi o si abbassi rispetto al livello del mare. BRATTEE ANPA Foglie trasformate, che si formano generalmente all'attaccatura dei fiori. BREAKTHROUGH GLOSS. GALGANO & ASSOCIATI Miglioramento sostanziale di una determinata prestazione, tale da rappresentare una discontinuità rispetto alle precedenti performance. Alla base di questo concetto sta la fiducia che la creatività e l'impegno dell'uomo, accompagnati da un metodo molto accurato, possano ottenere cambiamenti importanti in senso positivo in qualsiasi tipo di processo. BRIGLIA ANPA Opera trasversale rilevata. Ha la funzione di intrappolare i sedimenti, elevando il livello del letto e, perciò, di proteggere dall’erosione manufatti, scarpate spondali o versanti (rincalzandoli al piede e riducendo la pendenza, quindi la forza erosiva). venerdì 1 luglio 2005 Pagina 28 di 190 Nome fonte BRIOFITE Piante terrestri non differenziate in radici, fusto e foglie e ancora condizionate dalla presenza di un elevato tasso di umidità. (muschi ed epatiche) BRUECKNER (ciclo di) ANPA GLOSS. ENI Ciclo di fenomeni climatici e naturali ricorrenti in modo irregolare. Comprende periodi di annate calde o secche, alternate con annate fredde o umide; avanzata e ritiro dei ghiacciai alpini; livello del mar Caspio e dei fiumi che vi sfociano; oscillazioni dei parametri meteorologici. Questo ciclo era noto prima di Brueckner, che tuttavia lo riscoprì nel 1890 calcolandone la durata media attorno a 35 anni, con oscillazioni variabili tra 25 e 50 anni. BRUGHIERA ENCICLOPEDIA SCIENTIFICA TECNICA GARZANTI Terreno più o meno pianeggiante ed esteso, povero di humus, ricoperto da una vegetazione arbustiva composta per lo più da brugo (da cui il nome), erica, ginestra, robinia; talvolta vi si trovano noccioli, castagni, conifere. La brughiera è tipica dell'Europa settentrionale. BS 7750 GLOSS. ENI BS 8800 GLOSS. ENI Lo standard BS 7750 venne emanato dalla British Standard Institution nel 1992. Contiene una specifica per l’adozione di un sistema di gestione ambientale che assicuri e documenti la conformità delle azioni aziendali a politiche e obiettivi ambientali definiti. Lo standard BS 7750 ha costituito la traccia per la emanazione successiva (1993) del Regolamento EMAS ed è oggi sostituito dalle norme della serie ISO 14000. Le British Standard 8800 sono state il primo esempio, a livello Paese, di standard in materia di sicurezza e salute sui luoghi di lavoro. Recentemente sono stati pubblicati gli standard internazionali ISO della serie 18000, che riguardano il medesimo argomento. BTC STREAMS - TREVISIOL BTX GLOSS. META S.p.A. Modena Misura (Mcal/mq/a) della biopotenzialità territoriale di un paesaggio (o una sua parte). Sigla che indica la presenza di tre sostanze appartenenti alla classe dei COV: benzene, toluene, xilene. Il lorp rilevamento è ritenuto particolarmente significativo in relazione agli effetti sulla salute umana. BUCO DELL’OZONO ARPAV Termine utilizzato per indicare la diminuzione della concentrazione dell’ozono stratosferico in prossimità del Polo Sud e in corrispondenza di altre aree del pianeta, dovuta in parte a fattori naturali ma soprattutto a causa di alcuni inquinanti rilasciati in atmosfera (soprattutto CFC e BFC). Il “buco dell’ozono” determina una riduzione dell’effetto schermante delle molecole di ozono con un conseguente aumento dei raggi UV che giungono sulla superficie della Terra. BUFFER STRIP (fascia tampone) ANPA Zona riparia a forma longitudinale, interposta tra il sistema fluviale e il territorio circostante, che svolge numerose funzioni ecologiche. Utilizzando il termine "buffer strip", anziché quello di "fascia riparia" s’intende riferirsi essenzialmente alla sua funzione di intercettare e depurare i nutrienti e gli inquinanti dilavati dal territorio, prima che essi giungano al fiume. BULKING Indica una condizione di non sedimentabilità dei fiocchi di fango per eccessiva presenza di batteri filamentosi. STREAMS - TREVISIOL BUONA PRASSI DI LABORATORIO Vedi BPL. BUONE PRATICHE AGRICOLE ARPAV Vedi BPA. BUSINESS PROCESS REENGINEERING GLOSS. GALGANO & ASSOCIATI Tecnica di riprogettazione e riorganizzazione dei processi, caratterizzata, più che dall'apportare modifiche al processo esistente, dal reimpostarlo ex novo. Si utilizza quando le prestazioni dei processi sono molto lontane da quelle attese. C.S.C. ARPAV Quantità massima di cationi adsorbibili (cationi scambiabili) dai colloidi organici e minerali del suolo, espressa in milliequivalenti per 100 grammi di suolo. venerdì 1 luglio 2005 Pagina 29 di 190 Nome fonte CABINA DI DECOMPRESSIONE GLOSS. META S.p.A. Modena CABINA ELETTRICA GLOSS. META S.p.A. Modena Impianto che permette di ottenere una notevole diminuzione della pressione del gas metano in prossimità delle utenze o dove è necessario mettere in comunicazione gasdotti operanti a pressioni differenti. Impianto della rete elettrica di distribuzione per la trasformazione della tensione. CALANCHI ARPAV- REGIONE DEL VENETO- CENTRO VALANGHE DI ARABBA Sono forme di erosione che producono (generalmente lungo i versanti esposti a sud) sistemi di minutissime vallecole separate da crestine a disposizione ordinata (spina di pesce, a raggiera, a pettine, ecc.). CALANCO A COME AMBIENTE - TOURING CLUB ITALIANO Forma di erosione tipica dei terreni argillosi. L’acqua scava nei pendii solchi paralleli o convergenti, che restano separati da sottili costolature a forma di lame. CALCARE ARPAV Roccia sedimentaria formata principalmente da carbonato di calcio con minime percentuali di dolomite, bitume o argilla, spesso di origine fossile o derivante da spoglie calcaree di animali e vegetali. I calcari trovano impiego come pietre ornamentali per rivestire pavimenti e interni, da costruzione, per preparare calce e cemento. CALCARE ATTIVO ARPAV CALCARE TOTALE ARPAV Frazione finemente suddivisa del calcare totale, suscettibile di solubilizzarsi rapidamente sotto forma di bicarbonato. In realtà il metodo analitico utilizzato determina gli ioni calcio solubilizzati da tutti i sali. Quantitativo totale di carbonati presenti nella frazione del suolo inferiore a 2 mm; espresso come carbonato di calcio. CALCAREO (suolo) Suolo contenente una quantità di carbonato di calcio tale da dare effervescenza visibile o almeno udibile se trattato con acido cloridrico. CALCARI ARPAV ARPAV- REGIONE DEL VENETO- CENTRO VALANGHE DI ARABBA Sono rocce costituite principalmente da carbonati e possono avere diverse origini: Calcari organogeni dovuti all'accumulo di resti organici (calcari di scogliera, calcari a coralli, alghe, crinoidi o foraminiferi); Calcari di precipitazione chimica (calcari evaporitici, calcari oolitici o pisolitici); Calcari detritici o clastici dovuti alla deposizione meccanica di frammenti di carbonato (se di origine organica assumono il suffisso bio-) e suddivisi in base alla granulometria della matrice in micriti o spariti. CALCICO (orizzonte del terreno) ARPAV Orizzonte di accumulo di carbonati di calcio e magnesio di origine pedogenetica. Si indica con k (per es. Ck). CALDAIA GLOSS. META S.p.A. Modena CALDAIA A BASSA TEMPERATURA GLOSS. META S.p.A. Modena CALDAIA A GAS A CONDENSAZIONE GLOSS. META S.p.A. Modena L'unità centrale scambiatore termico-bruciatore destinata a trasmettere all'acqua il calore prodotto dalla combustione. Caldaia che può funzionare in regime continuo, in cui la temperatura dell'acqua di alimentazione è compresa tra 35 e 40° C, e che in certi casi può dare luogo a condensazione. Sono comprese le caldaie a condensazione che utilizzano combustibili liquidi. Caldaia progettata per poter condensare in permanenza una parte considerevole del vapore acqueo contenuto nei gas. CALDAIA DA INSTALLARE IN UN AMBIENTE ABITATO (IMPIANTI TERMICI) GLOSS. META S.p.A. Modena Caldaia con potenza nominale utile inferiore a 37 kW progettata per riscaldare, mediante il calore emesso dall'involucro, l'ambiente abitato in cui è installata, provvista di vaso di espansione aperto che provvede all'alimentazione con acqua calda mediante circolazione naturale per gravità; sull'involucro di questa caldaia è menzionato esplicitamente che deve essere installata in un ambiente abitato. CALIBRAZIONE ARPAV E' il controllo dell'accuratezza e della precisione di una grandezza di riferimento mediante un qualsiasi strumento di misura. venerdì 1 luglio 2005 Pagina 30 di 190 Nome fonte CALICE ANPA Involucro esterno del fiore costituito dai sepali. CALORE GLOSS. ENI Forma di energia che si trasmette da un corpo più caldo ad uno più freddo, trasformandosi in energia interna del corpo ricevente. Il calore non si trasmette mai spontaneamente da una sostanza più fredda ad una più calda. CALORIA A COME AMBIENTE - TOURING CLUB ITALIANO Unità di misura del calore. Si definisce come la quantità di calore necessario per aumentare la temperatura di 1 grammo d’acqua distillata da 14,5°C a 15,5°C, a pressione atmosferica normale. Generalmente viene usato il suo multiplo, la kilocaloria (Kcal), pari a mille calorie. Il contenuto energetico degli alimenti si indica in Kcal (per esempio 1 uovo = 85 kcal). CAMBIAMENTI CLIMATICI ARPAV CAMBICO (orizzonte del terreno) ARPAV Il clima non è costante: varia da zona a zona (si pensi ad esempio quanto è diverso il clima marino da quello montano) e varia nel tempo, sia per periodi di alcuni decenni, sia per periodi più lunghi (ad esempio le ere glaciali si sono ripetute con frequenze di alcune decine di migliaia di anni). Quando però il clima varia troppo velocemente si parla di “cambiamenti climatici”. Poiché tali cambiamenti si manifestano su scala planetaria, cioè coinvolgono tutta o gran parte della Terra, si è soliti parlare di cambiamento globale o global change. Quando si parla di “alterazioni climatiche”, si intendono i cambiamenti climatici specificatamente indotti dalle attività antropiche, cioè causati dall’uomo. Allo stato delle conoscenze attuali, il contributo dell’uomo al global change risulta per lo più connesso all’alterazione della composizione chimica dell’atmosfera per effetto dell’aumento della concentrazione di gas serra, sia di quelli già presenti in natura come l’anidride carbonica (CO2), il metano (CH4) e il monossido di azoto (NO sia di quelli immessi da attività industriale, come gli idrofluorocarburi (HFCs), i perfluorocarburi (PFCs) e l’esafloruro di zolfo (SF6). Già dal rapporto del 1996 dell’IPCC (Intergovernmental Panel on Climate Change) emergevano il continuo lento aumento della temperatura sul pianeta, la crescita continua della concentrazione di gas serra in atmosfera e la necessità di forti riduzioni nelle emissioni. Il successivo rapporto del 2001 conferma e rafforza le conclusioni precedenti, sottolineando che un cambiamento climatico nel pianeta è effettivamente in atto, con un aumento della temperatura media globale superficiale compreso tra 0.2 e 0.6° C dalla fine del XIX secolo. Orizzonte minerale di alterazione con cambiamenti nella struttura e nel colore del materiale di partenza (vedi). Generalmente viene indicato con Bw. CAMEFITE ANPA Piante erbacee o legnose alla base adattate a superare la stagione sfavorevole portando le gemme ad una altezza massima di 25 cm dal livello del suolo, su rametti dritti o coricati. CAMERA DI CALMA GLOSS. META S.p.A. Modena CAMERA DI COMBUSTIONE GLOSS. META S.p.A. Modena CAMINO GLOSS. META S.p.A. Modena Dispositivo atto a separare dai fumi, essenzialmente per effetto della forza di gravità, le particelle in essi contenute. Parte di un impianto termico nella quale brucia il combustibile. Ogni focolare costituisce una unità termica. Fumi: prodotti della combustione immessi nell'atmosfera. Tubazione verticale utilizzata per immettere in atmosfera ad altezza opportuna i fumi in uscita dall'impianto di combustione. CAMPAGNA ARPAV Insieme di azioni programmate e/o effettuate finalizzate a perseguire determinati obiettivi (es. campagna di informazione in campo ambientale, campagna di monitoraggio di determinati inquinanti ambientali ecc.). CAMPIONAMENTO VOCABOLARIO INTERNAZIONALE DI METROLOGIA Campione materiale, apparecchio per misurazione o sistema di misurazione inteso a definire, realizzare, conservare o riprodurre una unità ovvero uno o più valori noti di una grandezza per trasmetterli per confronto ad altri strumenti per misurazione. CAMPIONE GLOSS. SCHEDA 2000 Porzione avente caratteristiche omogenee, in una o più aliquote, di una determinata matrice ambientale (acqua, aria, suolo) o di un determinato lotto di materiale che è prelevato e trasportato al laboratorio. CAMPO DI NORMAZIONE EN 45020:1998 Insieme di oggetti di normazione tra loro correlati. Ad esempio: l'ingegneria, i trasporti, l'agricoltura, le grandezze e le unità potrebbero essere considerati come esempi di campi di normazione. venerdì 1 luglio 2005 Pagina 31 di 190 Nome fonte CAMPO ELETTRICO Regione di spazio in cui si risente l’effetto di una forza di tipo elettrico, dovuta alla presenza di corpi elettricamente carichi. Si rivela la sua presenza esplorando con una carica puntiforme q la porzione di spazio che circonda un sistema di corpi carichi; la carica q risentirà di una forza F. Il campo elettrico E viene definito come E = F/q e fornisce una rappresentazione del campo indipendente dalla carica q. CAMPO ELETTROMAGNETICO ARPAV ARPAV In maniera molto elementare, si può dire che la presenza di una sorgente di carica elettrica q nello spazio genera un campo elettrico statico: in pratica una serie di linee di forza che si allontanano dalla sorgente. Se la carica elettrica q si muove nello spazio, o meglio, se c’è un flusso di cariche elettriche che scorre in un conduttore (come un flusso d’acqua all’interno di un tubo che si sposta da un punto a maggior pressione ad uno a pressione inferiore), si crea una corrente elettrica. Avremo così un moto di cariche negative in un senso e un analogo moto di cariche positive nel verso opposto. Convenzionalmente si dice che la corrente fluisce dal polo positivo (cioè dai punti a potenziale maggiore) al polo negativo (corrispondente ai punti a potenziale minore). Tra due punti a diverso potenziale esiste dunque un campo elettrico. I fenomeni elettrici e magnetici sono strettamente collegati e dipendenti tra di loro: dove si verifica il passaggio di una corrente elettrica (e quindi esiste un campo elettrico), si genera un campo magnetico. Analogamente variazioni nel circuito di un campo magnetico inducono in un conduttore un flusso di corrente elettrica (induzione magnetica). Campo elettrico e campo magnetico, sono dunque per loro natura inscindibili in quanto la variazione dell’uno è sorgente dell’altro. Da queste premesse nasce il concetto di campo elettromagnetico come entità unica. Variazioni periodiche del campo elettrico e magnetico determinano la diffusione del campo elettromagnetico nello spazio a grandi distanze sotto forma di onde, che vengono appunto definite radiazioni elettromagnetiche (EM). CAMPO GRAVIMETRICO TERRESTRE GLOSS. ENI Insieme dei valori della forza di attrazione esercitata dalla terra in ogni suo punto, secondo la legge di Newton (F=G× m× M/r2). Nel caso della terra è detta "forza di gravità". Si definisce "intensità del campo gravitazionale" in un punto, la forza di gravità agente su un corpo di massa unitaria posto in quel punto. CAMPO MAGNETICO ARPAV Regione di spazio nella quale si manifestano azioni magnetiche, dovute a interazione tra dipoli magnetici oppure generate da conduttori percorsi da corrente elettrica. Un campo magnetico viene descritto dal vettore H, chiamato intensità del campo magnetico e definito come la forza agente su una massa magnetica unitaria. Spesso si preferisce descrivere un campo magnetico mediante il vettore induzione magnetica B e ridefinire H come H = B/µ, dove µ è la permeabilità magnetica del mezzo in esame. CAMPO MAGNETICO TERRESTRE GLOSS. ENI Campo magnetico equivalente a quello generato da un dipolo magnetico situato al centro della terra (una tozza calamita cilindrica passante per il centro della terra, con asse inclinato di circa 11° rispetto all’asse terrestre e le polarità a 400 km dal centro della terra). L’unità di misura dell’intensità del campo magnetico utilizzata nei rilievi aeromagnetici è il gamma (g). L’intensità del campo magnetico terrestre varia da 35.000 a 65.000 gamma, passando dall’equatore alle zone polari. Il campo magnetico terrestre è una grandezza vettoriale, per cui ha una componente orizzontale (declinazione magnetica), una verticale (inclinazione magnetica) ed una risultante (campo magnetico totale). CANALE STREAMS - TREVISIOL Sede di scorrimento, scavato artificialmente, di acque usate per l’irrigazione, la navigazione, l’industria. Conduttura, acquedotto di grande capacità. A partire dalle civiltà dell’Indo, tutte le società hanno costruito canali per l’irrigazione, la difesa, l’energia, l’artigianato, l’industria, oltre che, naturalmente, per l’approvvigionamento idrico. CANALI DA FUMO GLOSS. META S.p.A. Modena Insieme delle canalizzazioni attraversate dai fumi prodotti dalla combustione. CANCEROGENO ARPAV CANCRO ARPAV Si dice di un agente chimico o fisico capace di causare il cancro. E’ stato dimostrato che alcuni agenti chimici o fisici (come ad esempio alcuni idrocarburi policiclici aromatici, il cromo esavalente o le radiazioni ionizzanti), sono cancerogeni. I tumori causati da agenti presenti nell’ambiente di vita o di lavoro non si possono in alcun modo distinguere da quelli che si verificano spontaneamente. La capacità cancerogena viene studiata nell’animale da esperimento e tramite studi epidemiologici che dimostrino che nei soggetti esposti ad un determinato agente esiste un maggior rischio, vale a dire una maggiore probabilità, di andare incontro a tumore rispetto alla popolazione generale, dello stesso sesso, età, abitudini di vita. Si dice anche che per una esposizione ad una sostanza è stato dimostrato un eccesso di tumori. Lo IARC (Agenzia Internazionale per la Ricerca sul Cancro) organismo dell'Organizzazione Mondiale della Sanità, classifica il livello di evidenza della capacità cancerogena in categorie. Si definisce cancro un gruppo di oltre 100 diverse malattie che si verificano quando una cellula o un gruppo di cellule si moltiplica in modo anomalo, atipico e incontrollato. Può interessare tutti i tessuti del corpo e assume caratteristiche diverse in ciascuna sede in cui si sviluppa. La maggior parte delle forme cancerose portano il nome del tipo di cellule o dall'organo in cui la malattia inizia, come ad esempio la leucemia per la proliferazione delle cellule del sangue o il cancro del polmone. CANNETO ANPA Ai fini della compilazione della scheda I.F.F. si è inteso definire come canneto un insieme di cenosi vegetali tipiche di zone umide, tra i quali i canneti, i fragmiteti, gli scirpeti, i cariceti, i tifeti; sono, invece, esclusi i canneti di Arundo donax. CAPACITA' UNI EN ISO 9000:2000 Abilità di un'organizzazione, sistema o processo a realizzare un prodotto in grado di rispondere ai requisiti per quel prodotto. venerdì 1 luglio 2005 Pagina 32 di 190 Nome fonte CAPACITÀ COMPLESSIVA DI UN DEPOSITO GLOSS. ENI CAPACITÀ COMPLESSIVA DI UN DEPOSITO ESPRESSA IN MASSA GLOSS. ENI Capacità, in mc., pari alla somma delle capacità geometriche di serbatoi fissi, serbatoi mobili e recipienti mobili, condutture ed impianti. Quantità massima di g.p.l., espressa in kg, che può essere detenuta nel deposito sulla base di apposita autorizzazione (in serbatoi fissi e/o in recipienti mobili).La capacità di riempimento di un recipiente mobile è la quantità massima di g.p.l., espressa in kg, che è consentito immettere nel recipiente. CAPACITÀ DI CARICO (CARRYING CAPACITY) ENEA CAPACITÀ DI DEFLUSSO O DI SFOLLAMENTO GLOSS. ENI E' un concetto sviluppato per valutare qual è la massima popolazione che può sopportare un determinato ambiente o ecosistema senza che venga compromesso. Si esprime come numero di individui per unità di superficie. Numero massimo di persone che, in un sistema di vie d'uscita, si assume possano defluire attraverso una uscita di "modulo uno". Tale dato, stabilito dalla norma, tiene conto del tempo occorrente per lo sfollamento ordinato di un compartimento. CAPACITÀ DI PARCAMENTO GLOSS. ENI E' data dal rapporto tra la superficie netta del locale e la superficie specifica di parcamento. CAPACITÀ NETTA GLOSS. ENI Il volume espresso in millilitri del recipiente del generatore aerosol confezionato. CAPACITA’ AUTODEPURANTE GLOSS. ENI CAPACITA’ D’USO DEL SUOLO GLOSS. ENI CAPACITA’ DEPURATIVA GLOSS. ENI CAPACITA’ DI ASSORBIMENTO GLOSS. ENI Capacità di un corpo idrico o di un terreno di depurarsi in modo naturale da sostanze inquinanti (ad esempio petrolio, prodotti chimici, ecc.) attraverso processi biologici come il metabolismo batterico, di tipo aerobico o anaerobico. Potenzialità di utilizzazione di un suolo in determinati modi o con determinate pratiche di gestione, in funzione della presenza o meno di una o più limitazioni, quali pendenza o scarsa permeabilità. La possibilità che ha un determinato ambiente di purificare l’immissione di un inquinante. La capacità depurativa varierà in base al tipo di ambiente considerato e alla quantità e tipo di sostanza estranea immessa. Capacità di un mezzo poroso di poter assorbire liquidi o gas per tutta la sua massa. CAPACITA’ DI CAMPO (del terreno) ARPAV Massima quantità di acqua che un suolo può trattenere, una volta che sia stata eliminata l'acqua gravitazionale. Corrisponde all'acqua presente nel suolo (pF 2.0) quando esso, dopo essere stato saturato, ha subito la fase di drenaggio rapido, che generalmente dura da uno a tre giorni. CAPACITA’ PORTANTE Carico per superficie unitaria che può essere sopportato dal terreno. GLOSS. ENI CAPACITA’DI SCAMBIO CATIONICO Vedi C.S.C. CAPITALE NATURALE ARPAT E' composto dall'insieme dei sistemi naturali (mari, fiumi, foreste, fauna, flora) e dei prodotti dell'agricoltura, della pesca, della caccia nonché dal patrimonio artistico e culturale presente in un dato territorio. CAPITOZZA GRUPPO VICENTINO DI STUDI ORNITOLOGICI "NISORIA" Portamento di alcune specie arboree (Salice bianco, Pioppo nero, gelsi) indotto dalla ripetuta ceduazione della ramificazione primaria con conseguente ingrossamneto della testa del fusto. CAPSULA ANPA Frutto secco deiscente che a maturità si fessura secondo linee longitudinali o pori. Organo delle Briofite dove si formano le spore (sporangio). venerdì 1 luglio 2005 Pagina 33 di 190 Nome fonte CAPTAZIONE STREAMS - TREVISIOL Prelievo dell’acqua che può avvenire o dalle falde, nel qual caso si usano i pozzi, dotati di pompe di sollevamento dell’acqua, e manufatti per il collegamento alle opere di adduzione, o da sorgenti e invasi, mediante la costruzione di condotte che la portino fino ai centri abitati. Dai fiumi l’acqua viene captata tramite la costruzione di traverse o dighe per poter realizzare le condizioni idrauliche adatte per l’alimentazione delle opere di presa. CARATTERE EREDITARIO A COME AMBIENTE - TOURING CLUB ITALIANO Termine usato in genetica; indica una caratteristica di un essere vivente che viene trasmessa dai genitori ai figli. I caratteri ereditari sono posseduti da un individuo e non da un altro, da una specie e non da un’altra e possiedono la loro base fisica nei cromosomi o più specificamente in "pezzetti" di cromosomi chiamati geni. I caratteri si distinguono in dominanti che predominano su di altri detti recessivi (dal latino recedere = restare indietro). Alcuni esempi di caratteri ereditari nell’uomo sono la forma del naso e delle orecchie; il colore degli occhi, della pelle e dei capelli; il gruppo sanguigno. CARATTERISTICA UNI EN ISO 9000:2000 Elemento distintivo che può essere fisico (per esempio, meccaniche, elettriche, chimiche o biologiche), sensoriali (odore, tatto, gusto, vista, udito), comportamentali (cortesia, onestà, veridicità), temporali (puntualità, affidabilità, disponibilità), ergonomiche (caratteristiche fisiologiche o riferite alla sicurezza delle persone), funzionali (es. la velocità massima di un aereo) CARBON TAX GLOSS. ENI Tassa definita sulla base del contenuto di carbonio del bene tassato e finalizzata a far ricadere i danni ambientali, causati dal carbonio, sull’inquinatore. In ambito europeo, l’ipotesi di una carbon tax è stata avanzata in una comunicazione della Commissione al Consiglio nell’ottobre 1991 ed è successivamente divenuta proposta formale nel giugno 1992 come parte di una più ampia strategia di riduzione delle emissioni di anidride carbonica. Appoggiata solo da alcuni paesi, la proposta non ha raggiunto l’accordo unanime degli Stati membri dell’Unione Europea. CARBONE GLOSS. ENI Minerale originato dalla carbonificazione (distallazione in assenza di aria) di materiale vegetale, soprattutto legno, che si è accumulato in ambiente anaerobico e che è stato sepolto da una coltre sedimentaria. Il carbone ha la proprietà di bruciare con reazione fortemente esotermica. Nell’analisi dei diversi tipi di carbone vengono determinati l’umidità, le materie volatili, il tenore delle ceneri, il carbonio fisso e lo zolfo. Secondo la classificazione geologica, il carbone può essere suddiviso in: torba (peaf): carbone relativamente recente formatosi in seguito alla decomposizione lenta di vegetali, generalmente palustri, in presenza di acqua e di organismi anaerobici. Umidità fino al 75%; lignite (brown coal): carbone proveniente da piante arboree. Presenta tracce visibili delle materie prime vegetali ed è di formazione relativamente recente. A contatto con l’aria tende facilmente a polverizzarsi e a liberare materie volatili. E’ di difficile immagazzinaggio e trasporto, perché presenta forti rischi di combustione. Ha umidità superiore al 21%. litantrace sub-bituminoso (sub-bituminous coal): carbone fossile, di aspetto nero e legnoso, che si polverizza abbastanza lentamente a contatto con l’aria. La sua combustione sviluppa una grande quantità di fumo. Viene impiegato principalmente per la produzione di vapore nelle centrali elettriche; litantrace bituminoso (bituminous coal): è il carbone per antonomasia, quello più comunemente utilizzato nel commercio internazionale per la produzione di energia elettrica. Le sue sostanze volatili variano dal 14% ad oltre il 40%, mentre l’umidità non supera il 21% (ma per il seaborne trade - cioè il carbone trasportato via mare - è inferiore al 12%). Produce fumo nella combustione, si decompone facilmente se esposto all’aria; antracite (anthracite): carbone di rango più elevato di tutti, caratterizzato da una percentuale di materie volatili inferiore al 10% e da una elevata percentuale di carbonio. L’antracite ha un aspetto lucido metallico, brucia lentamente senza fumo, non è usata nella produzione di energia elettrica per il suo alto costo e la sua difficile reperibilità. CARBONE (trattamento del) GLOSS. ENI CARBONE ATTIVO GLOSS. ENI Processo essenzialmente fisico tendente a ridurre le percentuali di cenere e zolfo, nonché a rendere omogenea la pezzatura del prodotto, allo scopo di aumentarne il potere calorifico e diminuire l’inquinamento atmosferico. E’ sinonimo di preparazione del carbone. Particolare tipo di carbone, finemente macinato, caratterizzato da un enorme numero di pori nei quali possono essere adsorbite (Adsorbimento) sostanze liquide o gassose. CARBONIO ORGANICO TOTALE GLOSS. ENI Vedi COT. CARBURANTE A COME AMBIENTE - TOURING CLUB ITALIANO Termine usato per indicare tutte le sostanze combustibili (liquide o gassose) che miscelate con un comburente, come ad esempio l’ossigeno, formano una miscela esplosiva. Tra questi ricordiamo la benzina usata per l’autotrazione. CARICETO ARPAV Zona umida coperta perlopiù da piante erbacee che vivono nelle zone umide e acquitrinose appartenenti alla famiglia delle Ciperacee, genere Carex. CARICO AMBIENTALE ARPAT; ARPAV L'insieme delle pressioni esercitate dai fattori antropici presenti in un'area, sul complesso delle risorse ambientali. venerdì 1 luglio 2005 Pagina 34 di 190 Nome fonte CARPOFORO ANPA Peduncolo che si sviluppa alla base dell'ovario e che a maturità sorregge il frutto. CARSISMO A COME AMBIENTE - TOURING CLUB ITALIANO Insieme di fenomeni di erosione chimica e meccanica provocati dalle acque piovane sulle rocce carbonatiche (in particolare sui calcari) facilmente solubili e rese permeabili all’intensa fratturazione. In superficie si formano concavità imbutiformi dette doline, sequenze di solchi (campi carreggiati), ampi bacini chiusi, privi di deflusso superficiale (uvala, polje). Le acque che scorrono in profondità creano cunicoli e grotte, spesso di grandi dimensioni. CARTA DA MACERO ARPAC Carta recuperata dopo l'uso, o costituente sfridi di trasformazione, utilizzata per essere riconvertita in pasta per usi cartari (COMIECO). CARTA DEL TURISMO SOSTENIBILE ARPAV Documento fondamentale redatto in occasione della Conferenza di Lanzarote patrocinata dal WTO e dall'UNESCO nel 1995. La carta raccoglie 18 principi che delineano in maniera abbastanza generale e generica in quale modo il turismo possa essere pianificato e svolto in modo tale da salvaguardare risorse naturali e patrimonio perle generazioni future. La Carta del Turismo Sostenibile ha seguito e preceduto la compilazione di numerosi altri decaloghi di norme di comportamento (UNEP, 1996). CARTA DELLA NATURA ARPAV Il progetto Carta della Natura previsto dalla legge 394/91 “Legge quadro sulle aree naturali protette” consiste nella realizzazione di una cartografia dell’intero territorio nazionale a diverse scale di analisi, che permetta di identificare lo stato dell’ambiente naturale e di stimarne qualità e vulnerabilità. Il prodotto, fruibile da Amministrazioni centrali e locali, fornisce utilissime informazioni a supporto della pianificazione territoriale. CARTAGENA PROTOCOL ON BIOSAFETY GLOSS. GALGANO & ASSOCIATI E' un supplemento alla Convenzione sulla Diversità Biologica (CBD) ed è stata firmata il 29 gennaio 2000. Questo protocollo mira a tutelare la biodiversità biologica esistente attualmente dal rischio potenziale che deriva dalla produzione e utilizzazione degli organismi geneticamente modificati nell'ambiente. CARTASTROFE NATURALE A COME AMBIENTE - TOURING CLUB ITALIANO Qualsiasi rivolgimento o evento disastroso di natura geologica che ha provocato e provoca il progressivo cambiamento d’aspetto della terra. Possiamo annoverare tra le catastrofi naturali eruzioni vulcaniche, terremoti, alluvioni e frane. CARTE DI VALUTAZIONE DELLA FRAGILITÀ, DISSESTO E DEGRADO AMBIENTALE STREAMS - TREVISIOL CARTE DI VALUTAZIONE DELLA NATURALITÀ E ARTIFICIALITÀ STREAMS - TREVISIOL CARTE DI VALUTAZIONE DELLE POTENZIALITÀ E TRASFORMABILITÀ STREAMS - TREVISIOL Carta di base a scala 1:10.000 0 1:5.000.Contenuti: fragilità ambientale, ad esempio zone di transizione, zone carsiche, zone umide, golene, ripe fluviali, superfici detritiche, dune mobili, ecc. Dissesto naturale, ad esempio, frane, calanchi, erosioni fluviali, eoliche, marine, ecc. Degrado ambientale indotto dalle attività umane, quale il degrado di aria, suoli, acque e della vegetazione, suddiviso in degrado fisico o chimico, biologico, ecologico. Degrado funzionale, quale il degrado economico, produttivo e di fruibilità. Degrado paesaggistico, quale il degrado percettivo sulle grandi estensioni, il degrado estetico delle qualità architettoniche ed ornamentali, il degrado culturale, legato alla perdita di legami con l’habitat di vita, ecc. Rappresentano lo stato della naturalità e della trasformazione (carta di base a scala 1:10.000 o 1:5.000).Contenuti: vengono definiti cinque indici e classi di naturalità e di trasformazione a partire dal concetto di biopotenzialità (condizione climax) e di artificialità (massima trasformazione). Carta delle potenzialità naturali, agronomiche, di sviluppo urbano o edificatorio e produttivo (carte di base a scale 1:10.000, 1:5.000 e per zone campione a scala 1:2.000).Carte della trasformabilità dell’ambiente naturale, rurale e urbano (carte di base come sopra).Contenuti: evidenziazione delle diverse potenzialità produttive o possibilità di trasformazione e uso delle risorse e dei beni presenti nei vari ambienti naturali, rurali e urbani. Assieme alle zone trasformabili, di cui si possono definire indici o classi relative, sono messe in evidenza le aree non trasformabili salvaguardate per tutelare la produttività naturale e quindi protette o conservate, per funzioni di tutela agricola o storicoarchitettonica. CARTE ECOLOGICHE BIBLIOTECA DI DOCUMENTAZIONE PEDAGOGICA - FIRENZE Sono dichiarazioni a carattere generale che in passato hanno svolto un ruolo notevole ed ancor oggi costituiscono un punto di riferimento per il dibattito sul rapporto uomo-ambiente e sulla necessità di codificare con leggi e norme il diritto dell'uomo a vivere in un ambiente sano ed in equilibrio ecologico. venerdì 1 luglio 2005 Pagina 35 di 190 Nome CARTOGRAFIA fonte A COME AMBIENTE - TOURING CLUB ITALIANO Scienza complessa che comprende tutte le operazioni scientifiche, tecniche ed artistiche necessarie all’elaborazione e all’allestimento delle carte geografiche e dei diversi sistemi di espressione grafica sulla base di rilevamenti diretti del terreno e di altre fonti di cartografiche o documentarie. Il termine cartografia si riferisce non solo alla produzione ma anche alla lettura e all’utilizzo delle carte. CASERA ARPAV Casa in montagna dove, in estate, si producono formaggi. CATALISI GLOSS. ENI CATALIZZATORE GLOSS. ENI Fenomeno per cui una piccola quantità di una sostanza accelera notevolmente una reazione chimica, senza essere consumata. Materiale utilizzato per aumentare la velocità e la selettività delle reazioni chimiche. Il catalizzatore non prende parte alla reazione chimica e può essere nella stessa fase dei reagenti (catalisi omogenea: reagenti in fase gassosa e catalizzatori in fase gassosa) o in fase diversa (catalisi eterogenea: reagenti in fase gassosa o liquida e catalizzatore solido). Il catalizzatore perde la sua attività con l’uso e deve essere periodicamente rigenerato o sostituito. CATASTROFI ECOLOGICHE ARPAV Si intende per catastrofe ecologica un avvenimento caratterizzato da conseguenze disastrose che esercitano effetti distruttivi su vaste estensioni dell’ambiente naturale nonché sull’uomo e sulle sue attività socioeconomiche per periodi di tempo prolungati. Le catastrofi ecologiche possono essere determinate da cause di origine naturale oppure da attività umane. Gli effetti possono manifestarsi in maniera improvvisa (ad esempio una fuga di gas tossico, un terremoto), in altri casi le catastrofi ecologiche si manifestano progressivamente, come risultato di processi i cui effetti restano poco percepibili per lungo tempo anche se i danni che provocano hanno dimensioni notevoli. Le catastrofi ecologiche possono essere classificate in base alle cause e alla natura dei fenomeni che le contraddistinguono: cause di tipo geofisico (terremoti, eruzioni vulcaniche, maremoti), climatico (cicloni, gelate, inondazioni, siccità), demografico (sovrappopolazione), tecnologico (grandi inquinamenti, inverno nucleare). Negli ultimi anni si è osservato un incremento progressivo della frequenza delle catastrofi ecologiche, sia causate dall'uomo, che di origine naturale, in particolare in regioni ad alta densità di popolazione ed elevata probabilità di catastrofi, come nel cosiddetto Terzo Mondo. Sono più vulnerabili le aree in cui non esiste un’accurata valutazione preventiva del rischio di catastrofi ecologiche e non sono state messe in atto adeguate contromisure (ad es. costruzioni antisismiche, controllo delle acque, controllo delle emissioni e della sicurezza degli impianti industriali, ecc.). Tra le catastrofi ecologiche causate dall'uomo citiamo qui l'incidente di Bhopal, causato da una fuga di metil isocianato, l'inquinamento della baia di Minamata da mercurio, di Manfredonia dall'arsenico, di varie aree del Giappone e del Belgio da cadmio, di Seveso da diossina, di Chernobyl da radiazioni ionizzanti. CATENA ALIMENTARE GLOSS. ENI; MINISTERO DELL'AMBIENTE Insieme di processi per cui in natura i residui di una forma di vita diventano alimenti per altre forme di vita successive o parallele. Esempio: il bruco mangia la foglia, l'uccello insettivoro mangia il bruco, il falco mangia l'uccello insettivoro. All'interno di una catena alimentare si distinguono organismi produttori, organismi consumatori e organismi produttori. La catena alimentare o catena trofica unisce le specie che fanno parte di uno stesso flusso di energia all'interno di un ecosistema. Le catene trofiche sono costituite da organismi con tre funzioni principali: produttori primari, capaci di produrre sostanza organica a partire dai composti inorganici e, quindi, dare inizio al flusso di energia lungo la catena stessa. Sono produttori primari alcuni batteri e tutti i vegetali verdi, cioè che possiedono la clorofilla (non tutti i vegetali sono verdi, vi sono piante senza clorofilla che, di conseguenza, non sono autotrofe, ma eterotrofe) e, quindi, tramite il processo della fotosintesi che utilizza come fonte energetica le radiazioni solari, trasformano acqua, sali minerali e anidride carbonica in materiale organico; consumatori, suddivisi in primari, gli erbivori, e secondari, i carnivori; decompositori, rappresentati principalmente da batteri e funghi che demoliscono il materiale organico e lo restituiscono al suolo o all'acqua sotto forma di composti inorganici. Le catene alimentari sono piuttosto brevi, ma sono sempre interconnesse fino a formare delle vere e proprie maglie trofiche o reti trofiche. È intuitivo, quindi, capire come i cambiamenti ambientali, anche se sono dannosi soltanto per gli organismi che formano un anello, hanno conseguenze per tutti quelli che fanno parte della stessa catena e rete alimentare. Spesso, infatti, si notano conseguenze negative di azioni sull'ambiente in contesti molto lontani ed apparentemente inspiegabili che sono comprensibili solo quando si vengono a conoscere le intricate interconnessioni tra i vari organismi di un ecosistema. CATIONE ENCICLOPEDIA SCIENTIFICA TECNICA GARZANTI Ioni carichi di elettricità positiva presenti nelle soluzioni elettrolitiche degli acidi, delle basi e dei sali (dove si formano per dissociazione, e nei sali fusi). La loro denominazione è dovuta al fatto che nei processi elettrolitici migrano verso il catodo (polo negativo). CATODO ENCICLOPEDIA SCIENTIFICA TECNICA GARZANTI Elettrodo di una cella galvanica sul quale avviene la riduzione. In una pila il catodo è il polo positivo in quanto su di esso avviene la riduzione depolarizzante (idrogeno nella pila Daniell, biossido di manganese nella pila Leclanchè). In una cella elettrolitica, nella quale una corrente esterna viene applicata agli elettrodi, il catodo è invece il polo negativo. venerdì 1 luglio 2005 Pagina 36 di 190 Nome CAUSALITA’ (principio di) fonte A COME AMBIENTE - TOURING CLUB ITALIANO La relazione causa-effetto è stata tradizionalmente considerata come il succedersi necessario di un evento B (effetto) a un evento A (causa), onde al modificarsi di A si modifica anche B. Attualmente il principio di causalità viene enunciato come un postulato assai più generico e cioè che esista una dipendenza, che può risultare diversa da un caso all’altro, tra le varie situazioni osservabili. Esso può essere considerato come una regola che guidi un’indagine scientifica e implica che possa essere individuato un criterio che permetta di identificare empiricamente la dipendenza o la connessione tra i fenomeni. Nelle scienze ambientali, dove si assiste sovente al sovrapporsi di cicli indotti dall’uomo a cicli naturali, questo criterio è spesso di difficile individuazione, in quanto le cause sono sempre molteplici, così come numerosi sono gli effetti. Le relazioni di causalità risultano, quindi, a volte inestricabili, o si prestano a differenti interpretazioni. Si veda, come esempio, il problema dell’aumento di temperatura del pianeta (il cosiddetto effetto serra) che può essere posto in relazione sia con l’azione umana sia con le cicliche variazioni dell’attività solare. In quest’ultimo caso le divergenti interpretazioni del fenomeno che differenti studiosi hanno fornito vanno poste in relazione con l’oggettiva difficoltà di valutare con precisione gli effetti dovuti al ciclo solare e di scinderli da quelli dovuti all’attività umana. CAVA A COME AMBIENTE - TOURING CLUB ITALIANO Scavo, in genere a cielo aperto o anche raggiungibile in galleria, operato dall’uomo nei fianchi di un rilievo o nel letto di un fiume per l’estrazione di pietra da costruzione, ghiaia, sabbia, gesso, zolfo e simili. CBPA ARPAV Codice di buona pratica agricola. Insieme di indicazioni relative a sistemi di buona pratica agricola specificatamente rivolto ai problemi dell'azoto. Il codice, richiesto dalla Direttiva 91/676/CEE, è stato redatto Ministero delle Risorse Agricole, Alimentare e Forestale ed approvato con D.M. del 19/04/99. CDB GLOSS. GALGANO & ASSOCIATI Convenzione firmata nel giugno 1992 che persegue l'obiettivo di conservare la biodiversità biologica del pianeta. CDM GLOSS. GALGANO & ASSOCIATI Clean Development Mechanism. E' un ulteriore strumento attuativo previsto dal protocollo di Kyoto ed è a favorire la collaborazione internazionale e la cooperazione tra i Paesi industrializzati e I Paesi in via di sviluppo su programmi e progetti congiunti in modo che, attraverso l'attuazione degli impegni contenuti nella Convenzione UN-FCCC, venga dato impulso anche ai processi di sviluppo socioeconomico ed industriale nel quadro di riferimento più generale dello sviluppo sostenibile. Esso promuove il trasferimento di tecnologie e di know how. CDR GLOSS. ENI E’ un combustibile alternativo ottenuto dalla componente secca (carta, plastica, fibre tessile, ecc.) dei rifiuti urbani, dopo un apposito trattamento di separazione e purificazione da altri materiali, quali vetro metalli e inerti. Il CDR ha mediamente la seguente composizione: 44% carta, 23% plastiche, 12% residui tessili, 4,5% scarti legnosi, 14% organico putrescibile e 2,5% inerti; il suo potere calorifico inferiore è mediamente pari a 15.000 Kj/kg (circa 3.600 kcal/kg). Attualmente, sono due le possibilità di impiego di questo materiale: sfuso e/o addensato, per la combustione in impianti industriali (cementifici, acciaierie, centrali termoelettriche, ecc.) o in forni dedicati a griglia o a letto fluido (Forni d’incenerimento); in pellets, per la combustione con carbone o in combustori a letto fluido bollente o ricircolante. Le caratteristiche e le modalità di impiego dell’RDF furono definite con D.M. 16.1.95 e successivamente revisionate con le nuove disposizioni previste dal D. Lgs. 5.2.97, n. 22, per le quali l’RDF viene ridefinito Combustibile Derivato dai Rifiuti (CDR) e, dal punto di vista normativo, non più considerato rifiuto urbano, ma rifiuto speciale assimilabile all’urbano. CEI CEI Comitato Elettrotecnico Italiano. Fondato nel 1909, con sede in via Saccardo,9 - 20134 Milano tra i primi enti normatori al mondo, è l'ente istituzionale riconosciuto dallo Stato Italiano e dalla Unione Europea, preposto alla normazione e all'unificazione del settore elettrotecnico ed elettronico e delle telecomunicazioni. Finalità istituzionale del CEI è la promozione e diffusione della cultura tecnica e della sicurezza elettrica. A tale scopo il CEI sviluppa una serie di attività normative e prenormative a livello nazionale e internazionale che includono, oltre alla redazione dei documenti normativi e al recepimento delle direttive comunitarie e dei documenti armonizzati, azioni di coordinamento, ricerca, sviluppo, comunicazione e formazione in sinergia con le parti coinvolte nel processo normativo. CELLULA A COME AMBIENTE - TOURING CLUB ITALIANO Unità fondamentale di tutti gli organismi viventi. È stata osservata, per la prima volta, nel 1965 al microscopio ottico dallo scienziato inglese Robert Hooke. Una cellula ha forma e struttura diversa a seconda della funzione che svolge e anche le sue dimensioni sono variabili. Alcuni organismi sono costituiti da una sola cellula (e perciò sono detti unicellulari), mentre altri sono formati da un insieme ben coordinato di cellule (organismi pluricellulari). Ogni cellula è in grado di alimentarsi, scartare le sostanze rifiuto, costruire i composti di cui l’organismo ha bisogno e adattarsi ai mutamenti dell’ambiente. Inoltre si riproduce e, alla sua morte, viene eliminata. Tutte le cellule hanno così un ciclo biologico. Microscopi più potenti e perfezionati hanno permesso di constatare che, al di là delle forme diverse, tutte le cellule sono costituite allo stesso modo: ognuna è formata da una membrana che circonda un materiale gelatinoso, il citoplasma, nel quale sono immersi un piccolo corpo rotondo, il nucleo, e altri corpuscoli detti organuli, ognuno dei quali ha una precisa funzione, specificata qui di seguito. I mitocondri servono per la produzione di energia, necessaria per lo svolgimento di tutte le reazioni chimiche che avvengono all’interno della cellula. Il reticolo endoplasmatico assicura il trasporto dei materiali al suo interno. I ribosomi sono il luogo dove avviene la formazione (sintesi) delle proteine. L’apparato del Golgi provvede all’inserimento ed alla secrezione di alcune sostanze. I vacuoli sono veri e propri depositi per i materiali di riserva. I lisosomi contengono gli enzimi digestivi che demoliscono alcune grosse molecole. Nelle cellule vegetali esistono anche i cloroplasti, in cui avvengono le reazioni della fotosintesi clorofilliana. Il nucleo, comune a tutti i tipi di cellula, contiene l’informazione genetica e coordina tutte le attività che si svolgono nelle cellula stessa. La durata di vita di una cellula è variabile a seconda del tipo. Per esempio, le cellule che costituiscono la pelle si rinnovano in media ogni 28 giorni. Quelle nervose, invece, sono le uniche che non si rigenerano, infatti nascono e muoiono con l’organismo. venerdì 1 luglio 2005 Pagina 37 di 190 Nome CELLULA UOVO fonte A COME AMBIENTE - TOURING CLUB ITALIANO Cellula specializzata per la riproduzione sessuale. Viene anche chiamata gamete femminile. CEN ARPAC European Committee for Normalization. Libera associazione con sede a Bruxelles, rue de Stassart, 36–B-1050 fondata allo scopo di sviluppare l'attività normativa in campo europeo in tutti i settori tecnici con la sola esclusione del settore elettrico, affidato al CENELEC e delle telecomunicazioni (di competenza dell'Etsi) e di promuovere lo sviluppo degli scambi commerciali con l'eliminazione delle barriere tecniche costituite dall'esistenza di norme tecniche nazionali fra loro non armonizzate. L'Italia è rappresentata presso il CEN dall'UNI. CENELEC Ente normatore europeo per il settore elettrotecnico ed elettronico. L'Italia è rappresentata presso il CENELEC dal CEI. CENTRALE OPERATIVA MECCANICAUTILE s.r.l. MANUALE QUALITA' RETI; ARPAV Struttura costituita da hardware (elaboratore, apparati di ricetrasmissione) e software applicativo, la cui funzione primaria è rappresentata dall’acquisizione dei dati provenienti dalle stazioni periferiche e dai rilevamenti manuali. CENTRI SPERIMENTALI AGENDA 21 Strutture con funzioni di osservatori e centri di ricerca ambientale. Sono Centri dell'ARPAV: Centro Meteorologico di Teolo (PD): nuovo assetto dei servizi per l’ambiente agricolo, per la meteorologia, per la gestione dei sistemi di monitoraggio e per i sistemi remoti. Centro Valanghe di Arabba (BL): nuovo assetto dei servizi per la neve, per le valanghe e per la tutela degli ecosistemi, osservatorio idrogeologico. Centro Agroambientale di Castelfranco Veneto (TV): nuovo assetto dei servizi per i suoli e per la qualità dell’ambiente, osservatorio rifiuti. CENTRO INTERUNIVERSITARIO DI RICERCA SULL'INQUINAMENTO DA AGENTI FISICI ANPA Vedi CIRIAF. CENTRO NAZIONALE MATERIALI DI RIFERIMENTO GLOSS. ENI Vedi CNMR. CENTRO RICERCHE AMBIENTE MARINO ANPA Vedi CRAM. CENTRO TEMATICO NAZIONALE ANPA Vedi CTN. CEPPAIA GRUPPO VICENTINO DI STUDI ORNITOLOGICI "NISORIA" Parte dell'albero che rimane a livello del terreno dopo il taglio del fusto. CERCHIO DELLA QUALITÀ UNI ISO 8402 Modello concettuale per indicare le attività che, interagendo tra di loro, influenzano la qualità di un prodotto o di un servizio nelle varie fasi che vanno dall'identificazione delle esigenze da soddisfare alla verifica del loro soddisfacimento. CERTIFICATO GLOSS. ENI Il provvedimento finale che attesta l'omologazione di un apparecchio o di materiali soggetti all'attività istituzionale ovvero prove eseguite presso laboratori dell'istituto ovvero estranei autorizzati con il predetto decreto ministeriale. CERTIFICATO DI CONFORMITA' EN 45020:1998 Documento emesso secondo le regole di un sistema di certificazione, il quale indica che, con sufficiente certezza, un determinato prodotto, processo o servizio è in conformità con una specifica norma o ad un altro documento normativo. CERTIFICAZIONE GLOSS. FEDERLEGNO Attestazione di un atto, il suo renderlo certo. Nel linguaggio della qualità ci si riferisce prevalentemente alla "Certificazione di conformità", ossia alla procedura in base alla quale un organismo di certificazione (cioè, una parte terza) attesta per iscritto che un prodotto, un processo, un servizio o una figura professionale sono conformi ai requisiti specificati dalla normativa. venerdì 1 luglio 2005 Pagina 38 di 190 Nome CERTIFICAZIONE AMBIENTALE fonte GLOSS. ENI; ARPAT; ARPAC; ARPAV Al fine di migliorare la gestione operativa delle attività che possono avere un negativo impatto sull’ambiente, molte imprese industriali hanno iniziato a sottoporsi alla verifica di certificatori esterni (società di consulenza specializzate con esperienza primaria nel campo dell’analisi finanziaria e di bilancio). In caso tale verifica vada a buon fine (non abbia cioè riscontrato significative anomalie nel Sistema di gestione ambientale degli impianti o superamento dei valori-limite alle emissioni prescritte dalla normativa ambientale in vigore), viene rilasciata una certificazione ambientale che si rifà allo standard volontario prescelto (BS 7750, ISO 14000). Alcune società di consulenza si stanno orientando ad operare anche nell’ambito del Regolamento EMAS (Regolamento 1836/93 CEE), che prevede l’accreditamento di verificatori a livello comunitario. La certificazione ambientale può essere rilasciata oltre che per un Sistema di Gestione (a livello di sito o d’impresa) anche per un Rapporto Ambientale. In quest’ultimo caso viene verificata la correttezza della metodologia impiegata nella raccolta, elaborazione e rappresentazione dei dati e vengono di solito effettuate verifiche a campione sulle attività oggetto del Rapporto. CERTIFICAZIONE CEE ARPAV La procedura mediante la quale un organismo autorizzato a tal fine da uno Stato membro constata, previa prova, e attesta che un tipo di attrezzatura è conforme alle prescrizioni armonizzate indicate nella presente direttiva e nelle direttive particolari che la riguardano. CERTIFICAZIONE DELLE PERSONE GLOSS. FEDERLEGNO Attestazione di una terza parte indipendente che una determinata persona ha i requisiti per operare con competenza in un determinato settore. Per esempio: ispettori di sistemi di qualità aziendali; saldatori; tecnici per prove non distruttive; ecc. CERTIFICAZIONE DI CONFORMITÀ ARPAV Atto mediante il quale una terza parte indipendente dichiara che, con ragionevole attendibilità, un determinato prodotto o servizio è conforme ad una specifica norma o regola tecnica. Si distingue tra "certificazione di prodotto", "certificazione di sistema" e "certificazione delle persone". La certificazione ha maggiore o minor valore a seconda della attendibilità e dell'accreditamento dell'organismo certificante. CERTIFICAZIONE DI PRODOTTO GLOSS. FEDERLEGNO CERTIFICAZIONE DI SISTEMA DI QUALITÀ AZIENDALE GLOSS. FEDERLEGNO Attestazione di una terza parte indipendente della conformità riferita ad un particolare prodotto o servizio. Si basa sul controllo del prodotto e del suo processo produttivo, che devono adeguarsi a norme specifiche, relative a quel tipo di prodotto o servizio: non è applicabile se queste norme non esistono. Attestazione di una terza parte indipendente della conformità riferita al sistema di qualità di un'azienda, relativa al suo adeguamento a norme specifiche. Di solito ci si riferisce alle norme internazionali UNI EN ISO 9000, che indicano come deve essere organizzata e deve operare un'azienda in regime di garanzia di qualità. La certificazione della qualità aziendale accerta unicamente la capacità organizzativa a produrre quanto promesso in termini di qualità e rispondenza alle prescrizioni di legge, allo stato dell’arte, della scienza e della tecnica. CERTIFICAZIONE ITALIANA DEI SISTEMI DI QUALITÀ CISQ Vedi CISQ. CFC ARPAV Clorofluorocarburi. Questi composti sono stati usati nell’industria in grande quantità, soprattutto nei frigoriferi, nei sistemi di condizionamento dell’aria e in altri prodotti di consumo. I CFC e i composti analoghi, una volta rilasciati in aria, salgono fino alla stratosfera, uno strato superiore dell’atmosfera tra i 15 e i 50 Km di altezza dal suolo. Nella stratosfera i CFC entrano in una complessa serie di reazioni che causano una riduzione dello strato di ozono che protegge la superficie terrestre dal pericoloso effetto sull’ambiente e sulla salute delle radiazioni ultraviolette presenti nella luce solare. La Legge 28.12.1993, n. 549 favorisce la sostituzione delle sostanze nocive all’ozono stratosferico e dannose per l’ambiente e disciplina le fasi di raccolta, riciclo e smaltimento di tali sostanze. Inoltre, il D.M. 16 maggio 1996, in recepimento di una direttiva CEE, stabilisce l’attivazione del sistema di sorveglianza di inquinamento da ozono. CHECK LIST GLOSS. GALGANO & ASSOCIATI Strumento usato per assicurare che siano stati analizzati tutti i processi, procedimenti e tutte le fasi di un'operazione. CHEMICAL OXYGEN DEMAND GLOSS. ENI; ANPA Vedi COD. CHERNOBYL ARPAV Città dell'Ucraina, nella provincia di Kiev, a pochi chilometri da una centrale termonucleare dove nell’aprile 1986 in seguito ad un guasto a uno dei reattori si verificò un gravissimo episodio d'inquinamento radioattivo. L'esplosione avvenuta all'interno del reattore liberò un'enorme quantità di radiazioni che si diffusero su gran parte dell'Europa. Le vittime dichiarate dal governo sovietico furono circa 30, ma il numero reale delle morti e delle patologie legate nel medio e lungo periodo agli effetti della radioattività risulta in realtà incalcolabile. Oltre centomila persone vennero fatte evacuare dall'area circostante Chernobyl, ma si può affermare che l'intero continente fu investito dell'aumento di radioattività e ne subì gli effetti CHIARIFICAZIONE GLOSS. META S.p.A. Modena Processo di trattamento delle acque reflue in cui si ha la separazione gravitazionale dei solidi sospesi sedimentabili presenti, con la conseguente produzione di un effluente più limpido. venerdì 1 luglio 2005 Pagina 39 di 190 Nome CHIMICA fonte A COME AMBIENTE - TOURING CLUB ITALIANO Scienza che si occupa delle sostanze che formano i corpi: ne studia la composizione, la struttura e le trasformazioni che esse subiscono interagendo tra di loro. L’industria chimica si occupa anche di sintetizzare nuovi materiali da utilizzare nei settori più disparati, dalla medicina alla cosmesi, all’ingegneria, alla veterinaria, all’agricoltura. CHM GLOSS. GALGANO & ASSOCIATI Clearing House Mechanism. Il CHM dal 1996 nel contesto dell’art. 18.3 del CBD, assume il significato di azioni tese alla promozione e alla cooperazione tecnologica e scientifica. Esso rappresenta un meccanismo per la condivisione e lo scambio di informazioni che portino benefici a tutte le parti interessate. CHOCOLATE MOUSSE GLOSS. ENI Emulsione stabile di acqua in olio, di colore marrone, che si forma durante l’invecchiamento di uno sversamento di petrolio greggio (Versamenti di greggio). CIAL CONAI Consorzio per la raccolta, il riciclaggio e il recupero di imballaggi in alluminio. Consorzio costituito dalle imprese produttrici di imballaggi in alluminio che ne abbiano l'obbligo ai sensi dell'Art. 38 commi 3 ed 8 del Decreto Legislativo 5 febbraio 1997 (Decreto Ronchi). CIBERNETICA A COME AMBIENTE - TOURING CLUB ITALIANO È lo studio dei sistemi di regolazione e di comunicazione condotto da un punto di vista unitario che ne esamina gli aspetti comuni alle macchine, agli animali e alle organizzazioni. Questa scienza, in un certo senso, unifica il lavoro dell’ingegnere specializzato in servomeccanismi, quello del tecnico delle telecomunicazioni e alcune parti del lavoro del fisiologo, del neurologo, dello psicologo, del sociologo e dell’economista. CICLO A COME AMBIENTE - TOURING CLUB ITALIANO Dal greco kyklos (=cerchio). Corrisponde al succedersi regolare di una serie di fenomeni che si ripetono senza interruzione e con periodico ritorno al punto di partenza. c. biologico – riciclo di alcuni elementi chimici dagli esseri viventi (bio) al mondo inanimato (geo) terrestre e all’atmosfera. Esiste un ciclo del carbonio, dell’azoto, dell’ossigeno, del fosforo, ciascuno con le sue particolarità. Sull’idea di ciclo è basato il concetto di risorse rinnovabili spontaneamente purché l’uomo non rompa questo equilibrio messo a punto in miliardi di anni di evoluzione. c. vegetativo – insieme delle diverse fasi che si avvicendano nella vita di una pianta: germinazione del seme, accrescimento, fioritura, maturazione del frutto o del seme. c. vitale – sequenza degli eventi che vanno dalla nascita di un organismo vivente alla sua riproduzione con formazione di nuovi esseri viventi. CICLO BIOLOGICO ENCICLOPEDIA SCIENTIFICA TECNICA GARZANTI L'insieme dei processi di accrescimento, di differenziamento e di riproduzione che conducono da un individuo ad altri simili (discendenti). Ha complessità diversa nei vari organismi. CICLO COMBINATO GLOSS. ENEL Modalità di produzione di energia elettrica che prevede l'accoppiamento di una turbina a gas con una turbina a vapore. CICLO DI AUDIT ARPAC Periodo in cui tutte le attività di un dato stabilimento sono sottoposte ad audit, , conformemente alle esigenze dell'articolo 4 e dell'allegato II, relativamente a tutti gli aspetti ambientali pertinenti citati nell'allegato I, punto C (Reg. 1836/93). CICLO DI VITA GLOSS. ENI Valutazione del ciclo di vita. CICLO PRODUTTIVO CHIUSO ARPAT Ciclo produttivo che non si limita al processo di trasformazione delle materie prime in prodotti ma, con l'assorbimento degli scarti generati nel corso dell'attività, tende alla minimizzazione del consumo delle risorse naturali e della produzione di rifiuti. CICLONE GLOSS. ENI Apparecchio che utilizza le accelerazioni centrifughe generate da un moto vorticoso per separare da una corrente gassosa le particelle solide o liquide che essa trascina o fluidi a differente peso specifico. CIRCO GLACIALE ARPAV Vasta depressione ad anfiteatro modellata dall'azione erosiva dei ghiacciai e situata sui fianchi di un monte o in testa ad una valle. venerdì 1 luglio 2005 Pagina 40 di 190 Nome CIRIAF fonte ANPA Il CIRIAF è sorto nel 1997 con lo scopo di promuovere la ricerca nel campo dell'inquinamento ambientale unendo le esperienze di importanti laboratori e gruppi di ricerca già operanti in questo settore. La sede amministrativa del Centro è stabilita presso l’Università degli Studi di Perugia, Facoltà di Ingegneria, Istituto di Energetica, Laboratorio di Acustica. CISQ CISQ È la federazione per la certificazione italiana dei sistemi di qualità aziendali con sede in Via Quintiliano 41 - 20138, Milano. Essa raggruppa i certificatori nazionali, operando in tutti i settori: dall’agricoltura all’industria, dal commercio ai servizi. CISQ è anche l’unico membro italiano di IQNet, la più grande rete internazionale di certificazione. Le aziende certificate da CISQ ottengono automaticamente anche il certificato IQNet, che conferisce validità internazionale alla certificazione. CISTERNA STREAMS - TREVISIOL Serbatoio con capacità per lo più limitata, destinato a raccogliere l’acqua piovana. Un tipo particolare di questo serbatoio era la cosiddetta "cisterna veneziana", un sistema attraverso cui l’acqua piovana, raccolta dai "campi o campielli", dalle corti e dai tetti, penetrava nel sottosuolo e qui, filtrata attraverso uno strato di sabbia o ghiaia o carbone, raggiungeva il fondo di un pozzo, posto centralmente, da cui si attingeva l’acqua sufficientemente depurata. Questo sistema riusciva a coprire, nel momento del suo massimo sfruttamento, circa i due terzi del fabbisogno idrico della Venezia dell’epoca. CIVIL LIABILITY CONVENTION GLOSS. ENI Vedi CLC. CLASSE UNI EN ISO 9000:2000 Categoria o grado attribuito a differenti requisiti per la qualità relativi a prodotti, processi o sistemi aventi la stessa utilizzazione funzionale. Ad esempio, classe di biglietti aerei. CLASSIFICAZIONE A COME AMBIENTE - TOURING CLUB ITALIANO Attribuzione a tutti gli esseri viventi di un nome secondo una precisa collocazione sull’albero dell’evoluzione. In zoologia e in botanica si utilizza la nomenclatura binomia, introdotta dal naturalista Linneo nel Settecento, con la quale si identifica un organismo mediante il nome formato da due parole latine: il genere e la specie. Il criterio su cui si basa è il raggruppamento degli individui per le loro caratteristiche strutturali. Solitamente la classificazione di un organismo comprende diverse categorie sistematiche: regno, phylum, classe, ordine, famiglia, genere, specie. CLC GLOSS. ENI Civil Liability Convention. E’ una convenzione internazionale sulle responsabilità civili derivanti da danni da inquinamento da idrocarburi. Si applica a tutte le navi che trasportano più di 2.000 tonnellate di idrocarburi ed obbliga i proprietari di dette navi, immatricolate in un paese contraente, a provvedere una assicurazione ed altre garanzie finanziarie a copertura della propria responsabilità per i danni da inquinamento. Tale copertura assicurativa è comprovata da un certificato. CLEAN DEVELOPMENT MECHANISM GLOSS. GALGANO & ASSOCIATI Vedi CDM. CLEANER PRODUCTION GLOSS. GALGANO & ASSOCIATI Impiego continuo di strategie ambientali integrate e in ottica preventiva nell'ambito di processi, prodotti e servizi con l'obiettivo di raggiungere un aumento dell'efficienza ecologica e un miglioramento della qualità della vita di una regione. "Ecoprofit", facendo cardine sulla filosofia Cleaner production, ha già portato alla realizzazione degli obiettivi suddetti e può essere qualificato come programma di Cleaner production di maggior successo. CLEARING HOUSE MECHANISM GLOSS. GALGANO & ASSOCIATI Vedi CHM. CLIENTE UNI EN ISO 9000:2000 Organizzazione o persona che riceve un prodotto. Ad esempio, il consumatore, il committente, l'utilizzatore finale ecc.. Il cliente può essere interno od esterno all'organizzazione. CLIMA GLOSS. ENI CLIMATICI, cambiamenti GLOSS. ENI Complesso delle condizioni meteorologiche di una regione nel corso delle stagioni. Il clima dipende dalla latitudine, dall’altitudine, dalla posizione rispetto ai continenti e alle aree oceaniche. Variazioni del clima di una determinata regione o area della superficie terrestre come conseguenza di fenomeni astronomici (ad esempio, variazione dell’inclinazione dell’asse terrestre, polveri cosmiche o vulcaniche, ecc.), di fenomeni e variazioni indotte localmente (ad esempio, formazione di grandi bacini lacustri in aree desertiche, grandi incendi in aree boschive e di foresta, ecc.) o per l’effetto serra. venerdì 1 luglio 2005 Pagina 41 di 190 Nome CLIMATOLOGIA La climatologia è la scienza che studia i fenomeni dei clima a varie scale spaziali. CLIMAX fonte MINISTERO DELL'AMBIENTE GLOSS. ENI Comunità che ha raggiunto lo stadio di equilibrio ottimale in presenza di particolari condizioni ambientali (Biocenosi). Rappresenta lo stadio finale di una serie di successioni, intese come modalità non stagionali, direzionali e continue di colonizzazioni e di estinzioni di un sito da parte di popolazioni di specie. Un esempio di successione su un terreno di partenza spoglio può essere: muschi, piante erbacee (arbusti), alberi caducifoglie, conifere. Possono essere necessarie anche centinaia di anni prima di raggiungere lo stadio di climax, ma una volta raggiunto, saranno necessari grossi cambiamenti climatici perché si abbiano significative variazioni della vegetazione. CLOACA STREAMS - TREVISIOL Grande fogna o canale sotterraneo destinato a ricevere e scaricare altrove gli scarichi di una città. Un esempio significativo è la cloaca Massima di Roma costruita da Tarquinio Prisco. CLONAZIONE ARPAV CLORAZIONE STREAMS - TREVISIOL Processo mediante il quale viene prodotta in laboratorio la duplicazione del patrimonio biologico di una o più cellule a partire da un’unica cellula “madre” senza usare una cellula “padre”. In pratica si preleva una cellula dall’organismo da clonare, se ne estrae il nucleo e lo si inserisce in un ovulo prelevato da un organismo della stessa specie. In tal modo si possono allestire tessuti (cellule della pelle, del fegato, ecc.) identici geneticamente a quelli del donatore, fino ad un organismo intero (ad es. la pecora Dolly). Sistema usato, a partire dal 1908, per rendere potabile l’acqua, che traeva allora spunto dalle nuove ricerche in campo batteriologico. Ancora oggi viene usato per assicurare la potabilità di acque non del tutto esenti da rischi di tipo batteriologico. CLORINITA’ GLOSS. ENI CLORO GLOSS. ENI Permette di determinare la salinità del mare in base ad una precisa formula di calcolo: (tavole di Knudsen) S=0,030+1.805 Cl, dove S=salinità e Cl=clorinità (grammi di cloro in un kg di acqua). Secondo altri (Lyman e Fleming, 1940) la relazione è più correttamente indicata come S=0,07+1.811 Cl. Infatti in tutti i mari e gli oceani il complesso salino dell’acqua presenta la medesima composizione qualitativa e quantitativa relativa dei diversi sali. Presente sotto forma di ione nel sale marino, si produce per elettrolisi di esso come molecola allo stato gassoso. Suoi derivati ossigenati vengono utilizzati per la potabilizzazione e per il trattamento delle acque reflue industriali e civili. Trova anche impiego nella sintesi di numerosi composti organici e inorganici. Particolari attenzioni vengono usate nella manipolazione e nel trasporto, data la sua tossicità. CLOROFILLA A COME AMBIENTE - TOURING CLUB ITALIANO Pigmento di colore verde presente nelle cellule dei vegetali, in grado di assorbire l’energia della luce solare necessaria per la produzione degli zuccheri. È contenuta nei cloroplasti, organuli cellulari adibiti alla fotosintesi clorofilliana. Le piante non contengono solamente il pigmento della clorofilla. In autunno, quando la clorofilla scompare, sono evidenti altri colori, dovuti alla presenza nelle foglie di pigmenti colorati. La clorofilla esiste in due diversi tipi (clorofilla a e clorofilla b), complementari nell’assorbire la luce del sole a seconda della sua incidenza. In questo modo, non avviene spreco di energia luminosa. CLOROFLUOROCARBURI Vedi CFC. CNA CONAI Consorzio Nazionale Acciaio. Consorzio costituito dalle imprese produttrici di imballaggi in acciaio che ne abbiano l'obbligo ai sensi dell'Art. 38 commi 3 ed 8 del Decreto Legislativo 5 febbraio 1997 (Decreto Ronchi). CNC GLOSS. ENI Combustibili non Convenzionali. Scarti derivanti da processi di differenti lavorazioni che, grazie al loro potere calorifico e al non elevato contenuto di sostanze inquinanti, possono essere utilizzati in parziale sostituzione di altri combustibili in alcuni processi di combustione. L’elenco dei CNC e le loro modalità di impiego sono stati definiti con DM 16.1.95. Con l’emanazione del Decreto Legislativo 5.2.97, n. 22 i CNC rientrano nella categoria dei rifiuti destinati al riutilizzo. CNMR GLOSS. ENI E’ un'Associazione senza fini di lucro, fondata nel 1991 dalle più rappresentative organizzazioni nazionali di ricerca, normativa, accreditamento, allo scopo di promuovere e coordinare le attività relative ai materiali di riferimento, emanando linee guida sui diversi aspetti della preparazione e certificazione dei materiali di riferimento ed assistendo i laboratori nella ricerca e nella scelta dei materiali di riferimento più idonei per l'esecuzione delle specifiche prove. Cio' consente ai laboratori di disporre, sul territorio nazionale, di un punto di rapido approvvigionamento di questi materiali che garantisce, inoltre, la loro integrita' nelle fasi di stoccaggio e distribuzione. Il CNMR ha sede via Castel Romano 100 - Roma. venerdì 1 luglio 2005 Pagina 42 di 190 Nome COAGULAZIONE fonte ENCICLOPEDIA SCIENTIFICA TECNICA GARZANTI Gelificazione o precipitazione di colloidi da soluzione sottoforma di una massa solida o semisolida di consistenza più o meno molle. Può essere provocata dall'azione di agenti fisici o chimici come la temperatura, o chimici come enzimi, acidi , elettroliti. COBAT COBAT Consorzio Obbligatorio delle Batterie al Piombo e dei Rifiuti Piombosi. l COBAT assicura la raccolta, il trasporto ed il riciclaggio delle batterie al piombo esauste in impianti specifici consortili che garantiscono l'inertizzazione dell'acido solforico e il recupero del piombo metallico, evitando così la dispersione nell'ambiente di elementi quanto mai pericolosi per l'equilibrio dell'ecosistema nella sua accezione più vasta. Per tale ragione, come recita l’Art. 9, comma 6, legge 475/1988, "chiunque detiene batterie al piombo usate o rifiuti piombosi è obbligato al loro conferimento al COBAT direttamente o mediante consegna a soggetti incaricati dal Consorzio". COD GLOSS. ENI; ANPA Domanda Chimica di OssigenoIl COD misura la quantità di ossigeno utilizzata per l’ossidazione (Ossidoriduzione) di sostanze organiche e inorganiche contenute in un campione d’acqua a seguito di trattamento con composti a forte potere ossidante (mg/l di O2). Questo parametro, come il BOD, viene principalmente usato per la stima del contenuto organico e quindi del potenziale livello di inquinamento delle acque naturali e di scarico. Un alto valore di COD di uno scarico comporta una riduzione dell’ossigeno disciolto nel corpo idrico ricettore e quindi una riduzione della capacità di autodepurazione e di sostenere forme di vita. CODICE DI BUONA PRATICA AGRICOLA Vedi CBPA. CODICE DI PRATICA EN 45020:1998 Documento che raccomanda regole pratiche o procedure per la progettazione, la fabbricazione, l'installazione, la manutenzione o l'utilizzazione di apparecchiature, strumenti o prodotti. Un codice di pratica può essere una norma, una sua parte o a sé stante. CODICE GENETICO A COME AMBIENTE - TOURING CLUB ITALIANO Cifrario o "chiave" che consente di passare dal linguaggio del DNA, acido nucleico, al linguaggio delle proteine, espresso in amminoacidi. Nel DNA sono codificati tutti i caratteri di un essere vivente comprese le forme esterne. COGENERAZIONE GLOSS. ENI; ENEA Produzione associata di energia elettrica e di calore in una centrale termoelettrica, nella quale il calore ad elevata temperatura (1200-1300 °C) generato nella combustione di sostanze fossili viene utilizzato per la produzione di energia elettrica, mentre il vapore uscente dalla turbina viene inviato ad utenze diverse, civili o industriali, sia tal quale, sia come acqua calda, dopo condensazione. Questa tecnica è caratterizzata da un’elevata efficienza termodinamica e il suo utilizzo si sta sviluppando sia nel settore industriale, sia in quello civile, poiché permette di ottenere una notevole riduzione dei costi e dell'impatto ambientale attraverso il contenimento dei consumi di combustibile rispetto ad una generazione indipendente di energia elettrica e termica. COLIFORMI ARPAV Organismi batterici che si originano usualmente nel tratto intestinale degli animali a sangue caldo e dell'uomo. COLLAUDO ARPAV Metodo di controllo della produzione basato sull'esame di ogni pezzo prodotto, per verificarne la conformità a determinate norme. I collaudi sono un insieme di controlli e prove per lo più legati all’accettazione di prodotti finiti o semilavorati critici. Le prove eseguite per controllare le rispondenze del funzionamento degli impianti o dei macchinari ai risultati di studi o progetti ovvero alle clausole dei contratti di fornitura; b) le prove eseguite su parti essenziali degli impianti o dei macchinari nel corso delle operazioni di montaggio; c) le prove eseguite dopo i lavori di riparazione che comportino lo smontaggio e la sostituzione di parti od elementi essenziali; d) le prove eseguite per l'impiego e la elaborazione di nuove sostanze su impianti o macchinari già esistenti; e) le prove sperimentali che ingenerino nel materiale sollecitazioni superiori a quelle del normale esercizio. COLLETTORE STREAMS - TREVISIOL Canale, coperto o scoperto, che raccoglie acque reflue provenienti da abitazioni, stabilimenti industriali, aziende agricole o allevamenti di bestiame. Talvolta è sinonimo di fognatura. COLLETTORE SOLARE BIBLIOTECA DI DOCUMENTAZIONE PEDAGOGICA - FIRENZE Impianto in grado di riscaldare acqua sfruttando l'energia solare. E' costituito da una sottile piastra (in cui scorre l'acqua da riscaldare contenuta in un involucro isolato termicamente e ricoperto da una lastra di vetro. Per effetto serra il calore solare viene intrappolato nell'involucro determinando il riscaldamento dell'acqua. COLLOIDE ARPAV Sistema eterogeneo stabile di piccole particelle (generalmente da 1 a 10 nm) disperse in un mezzo gassoso liquido o solido. Le dimensioni delle particelle che costituiscono un sistema colloidale sono generalmente più piccole di quelle che formano una sospensione e più grandi di quelle che formano una soluzione. venerdì 1 luglio 2005 Pagina 43 di 190 Nome fonte COLONIALE (specie) GLOSS. ENI Organismo che vive in acque dolci e marine, i cui individui non conducono vita solitaria, ma si aggregano in colonie nelle quali costruiscono una comune struttura abitativa e protettiva. COLONIZZAZIONE GLOSS. ENI Processo di insediamento in un determinato habitat da parte di una specie animale o vegetale o da un insieme di specie animali (zoonosi) o vegetali (fitocenosi) che tendono a occuparlo. COLORE (del terreno) ARPAV COLUBRIDI ARPAV Importante proprietà la cui variazione verticale all'interno di un suolo è indice dei diversi processi pedogenetici. Il colore viene codificato con le "Munsell - Soil Color Charts" che utilizzano tre variabili: HUE (tinta), VALUE (luminosità), CHROMA (purezza). Ad esempio 10 YR 5/4 un colore con hue=10 YR, value=5 e chroma=4. Rettili caratterizzati dalla mancanza di denti veleniferi e quindi innocui per l'uomo. COMANDO E CONTROLLO GLOSS. GALGANO & ASSOCIATI Filosofia a cui le normative ambientali erano ispirate tra i primi anni Settanta e la fine degli anni Ottanta. La tecnica prevalente era quella dell'imposizione legislativa di standard di qualità dei singoli fattori ecologici ed ambientali, ovvero, di limiti di emissioni immissione delle fonti inquinanti (comando) verificata in sede amministrativa mediante meccanismi di tipo autorizzatorio (controllo).Nel corso degli anni Ottanta, i sistemi di protezione ambientale comando e controllo cominciarono ad entrare in crisi a causa d un limite oggettivo, dovuto al fatto che essi sono idonei ad intervenire su squilibri ambientali attuali o potenziali, ma comunque identificabili. Questo aspetto ne condiziona fortemente l'efficacia dal momento in cui la politica ambientale tende a prefiggersi non più soltanto il controllo delle fonti inquinanti, ma un mutamento complessivo dei comportamenti sociali che producono un impatto sull'ambiente. COMBUSTIBILE DERIVATO DAI RIFIUTI GLOSS. ENI COMBUSTIBILE DERIVATO DAI RIFIUTO (impianto di produzione del) GLOSS. ENI Vedi CDR E’ un combustibile alternativo ottenuto dalla componente secca (carta, plastica, fibre tessile, ecc.) dei rifiuti urbani, dopo un apposito trattamento di separazione e purificazione da altri materiali, quali vetro metalli e inerti. Il CDR ha mediamente la seguente composizione: 44% carta, 23% plastiche, 12% residui tessili, 4,5% scarti legnosi, 14% organico putrescibile e 2,5% inerti; il suo potere calorifico inferiore è mediamente pari a 15.000 Kj/kg (circa 3.600 kcal/kg). Attualmente, sono due le possibilità di impiego di questo materiale: sfuso e/o addensato, per la combustione in impianti industriali (cementifici, acciaierie, centrali termoelettriche, ecc.) o in forni dedicati a griglia o a letto fluido (Forni d’incenerimento); in pellets, per la combustione con carbone o in combustori a letto fluido bollente o ricircolante. Le caratteristiche e le modalità di impiego dell’RDF furono definite con D.M. 16.1.95 e successivamente revisionate con le nuove disposizioni previste dal D. Lgs. 5.2.97, n. 22, per le quali l’RDF viene ridefinito Combustibile Derivato dai Rifiuti (CDR) e, dal punto di vista normativo, non più considerato rifiuto urbano, ma rifiuto speciale assimilabile all’urbano. La tecnica della produzione di combustibile solido derivato dai rifiuti urbani (CDR), viene adottata nei casi seguenti: in alternativa alla termodistruzione del RSU (indifferenziati), oppure negli impianti di selezione e compostaggio in luogo della combustione della frazione secca (sovvalli); in alternativa al recupero della carta e della plastica. I rifiuti solidi urbani sono trasformabili in CDR, a condizione che vengano precedentemente sottoposti a trattamenti meccanici atti a selezionare la frazione a più elevato potere calorifico, ad omogeneizzarla e condizionarla. Un impianto di produzione del CDR è in genere costituito da una sezione di preselezione RSU e da una successiva sezione di preparazione CDR. La preselezione costituisce la fase in cui il rifiuto viene sottoposto a trattamenti di frantumazione, deferrizzazione e vagliatura primaria per la separazione grossolana della materia prevalentemente organica. Mentre la parte organica può essere poi inviata ad una eventuale linea di compostaggio, la frazione combustibile viene convogliata al reparto di produzione di CDR, ove subisce un’ulteriore separazione mediante insufflazione d’aria per il recupero della frazione leggera, che viene ancora triturata in modo da ridurre la pezzatura fino a 30-50 mm. Essa rappresenta la parte a più elevato potere calorifico dei rifiuti solidi urbani e può essere utilizzata tal quale (CDR sfuso o cosiddetto fluff) o può essere ulteriormente addensata o pellettizzata. Tra i due prodotti, il CDR sfuso sarebbe da preferire perché, oltre a richiedere un consumo energetico minore, è più facile da ottenere e quindi il suo costo è inferiore. Occorre però considerare che il materiale sfuso, oltre che di più difficile utilizzo, è soffice ed ha un peso specifico di circa 200 kg/m3, tanto da renderlo poco adatto al trasporto e allo stoccaggio. Il CDR in pellets ha un costo di produzione più elevato e un peso specifico di circa 600 kg/m3. COMBUSTIBILI NON CONVENZIONALI GLOSS. ENI Vedi CNC. COMBUSTIONE Reazione di sostanze organiche con l’ossigeno. Essa produce principalmente ossidi di carbonio, vapore d’acqua ed energia termica. COMIECO GLOSS. ENI CONAI Consorzio per la Raccolta, il Riciclo ed il Recupero degli Imballaggi a Base Cellulosica. Consorzio costituito dalle imprese produttrici di imballaggi a base cellulosica che ne abbiano l'obbligo ai sensi dell'Art. 38 commi 3 ed 8 del Decreto Legislativo 5 febbraio 1997 (Decreto Ronchi). venerdì 1 luglio 2005 Pagina 44 di 190 Nome fonte COMITATO ELETTROTECNICO ITALIANO CEI Vedi CEI. COMITATO TERMOTECNICO ITALIANO ARPAV Vedi CTI. COMMAND AND CONTROL ARPAV Strumento di politica ambientale basato sull'emanazione di norme e sul relativo controllo dell'applicazione e dell'osservanza. Rappresenta l'approccio iniziale che sin dagli anni '70 ha improntato la legislazione comunitaria e di tutti gli Stati membri per la gestione delle politiche ambientali. A partire dai primi anni '90, in contrapposizione a tale sistema si è posto quello dell'EMAS che introduce approcci volontari di corresponsabilizzazione dell'apparato produttivo. COMMENSALE (specie) GRUPPO VICENTINO DI STUDI ORNITOLOGICI "NISORIA" Specie che convive con un'altra, senza danneggiarla, ma che utilizza a proprio vantaggio alcune risorse comuni (spazio, cibo, ecc.). COMMENSALISMO GLOSS. ENI Associazione di tipo mutualisticamente neutro ovvero senza né danno, né vantaggio reciproco di due organismi animali o vegetali che convivono a stretto contatto. COMPATIBILITA' EN 45020:1998 Idoneità di prodotti, processi o servizi ad essere utilizzati assieme, sotto determinate condizioni, per soddisfare particolari requisiti senza causare inaccettabili interazioni. COMPATIBILITA' AMBIENTALE (O ECO-COMPATIBILITA') GLOSS. GALGANO & ASSOCIATI Caratteristica di un progetto di essere realizzato e di sussistere senza produrre impatti negativi sulle condizioni dell'ambiente. COMPATIBILITÀAMBIENTALE GLOSS. ENI; PROVINCIA DI TORINO La coerenza e la congruità delle strategie e delle azioni previste da piani e programmi, nonché degli interventi previsti dai progetti, con gli obiettivi di salvaguardia, tutela e miglioramento della qualità dell'ambiente e della qualità della vita, di valorizzazione delle risorse, nel rispetto altresì delle disposizioni normative comunitarie, statali e regionali". COMPETIZIONE GLOSS. ENI COMPONENTE AMBIENTALE GLOSS. ENI E’ un’interazione tra individui, provocata da una comune esigenza di una risorsa disponibile in quantità limitata; determina una diminuzione della sopravvivenza, dell’accrescimento e/o della riproduzione degli individui in competizione. La competizione può essere intraspecifica (le interazioni avvengono fra individui appartenenti alla stessa specie) o interspecifica (le interazioni avvengono fra individui di specie diverse). Categoria di elementi fisicamente individuabili che compongono l’ambiente considerato dagli Studi di impatto ambientale. Ad essa viene riconosciuta un’omogeneità al fine degli impatti attesi. Le componenti ambientali previste dagli Studi d’impatto ambientale sono: atmosfera, suolo e sottosuolo, ambiente idrico, vegetazione, flora e fauna, ecosistemi, salute pubblica, rumore e vibrazioni, radiazioni ionizzanti e non ionizzanti, paesaggio. COMPOST (CONCIME O AMMENDANTE) GLOSS. ENI; GLOSS. META S.p.A. Modena Termine di derivazione anglosassone, che significa concime o ammendante organico. Il compost è un prodotto ottenuto mediante un processo biologico aerobico dalla componente organica di rifiuti solidi urbani, da materiali organici naturali fermentescibili o da loro miscele con fanghi derivanti da processi di depurazione delle acque di scarico di insediamenti civili (Fanghi di depurazione acque). Il compost deve avere caratteristiche agronomiche e valori-limite di accettabilità per alcuni inquinanti, conformi a quanto stabilito dalla vigente normativa. COMPOSTAGGIO ARPAV Processo attraverso il quale la frazione organica dei rifiuti (scarti di cucina, scarti dell’attività di giardinaggio, scarti alimentari, alcuni tipi di fanghi, ecc.), raccolta in modo differenziato, può essere trasformata in fertilizzante organico successivamente utilizzabile nelle normali pratiche agricole. venerdì 1 luglio 2005 Pagina 45 di 190 Nome COMPOSTAGGIO (impianto di) fonte GLOSS. ENI Sono compresi in questa categoria gli impianti che trattano i RSU indifferenziati mediante tecnologie di sola selezione meccanica, con separazione della frazione umida e produzione di composti. Si tratta di impianti che vengono realizzati con lo scopo principale di valorizzare la frazione umida (putrescibile) per produrre compost da riutilizzare in agricoltura. In linea indicativa un impianto di compostaggio è costituito da tre fasi di lavorazione principali: pretrattamento meccanico, necessario alla selezione dei RSU; omogeneizzazione e riduzione di dimensioni della parte organica; fermentazione propriamente detta. Le varie sezioni che compongono un impianto di compostaggio sono le seguenti: - ricezione e alimentazione dei rifiuti indifferenziati; - triturazione e vagliatura, con separazione della frazione umida; - separazione dei materiali ferrosi; - fase biologica (fermentazione e maturazione); - raffinazione finale, con eventuali pellettizzazione ed insaccamento. COMPOSTI AZOTATI ARPAV COMPOSTI ORGANICI VOLATILI ARPAV Composti naturali o di sintesi contenenti uno o più atomi di azoto. Vedi VOCs. COMPOSTI ORGANOFOSFORICI ARPAV Composti organici aventi nella loro molecola almeno un atomo di fosforo. Vengono largamente impiegati come insetticidi in agricoltura. COMUNICAZIONE AMBIENTALE GLOSS. GALGANO & ASSOCIATI L'organizzazione deve, in relazione ai suoi aspetti ambientali ed al sistema di gestione ambientale, stabilire e mantenere attive procedure per: assicurare le comunicazioni interne tra i differenti livelli e le diverse funzioni dell'organizzazione, ricevere, documentare e rispondere alle richieste provenienti dalle parti interessate esterne. L'organizzazione deve prendere in considerazione procedimenti di comunicazione esterna riguardanti gli aspetti ambientali significativi e registrare ogni decisione in merito. La comunicazione ambientale aiuta a concentrare l'attenzione delle imprese e dei consumatori sui problemi ambientali e sulle loro possibili soluzioni. COMUNITA’ GLOSS. ENI CON.CERTI ARPAV CONAI CONAI CONCA CARSICA ARPAV Insieme di animali che abitano in un'area ristretta (uno stagno, un prato). La composizione del gruppo di tali animali può variare nel corso delle stagioni e degli anni. Con la stessa parola si individuano anche un gruppo di piante che crescono insieme in condizioni naturali. Tali piante formano un gruppo vegetazionale riconoscibile, per esempio un bosco di querce (querceta). La comunità biologica è l'insieme del gruppo animale e vegetale di una determinata area (vedi Biocenosi). È l'associazione a cui aderiscono le imprese di consulenza certificate per le piccole e medie imprese. Essa intende raggruppare le imprese e gli studi associati operanti nei settori della Consulenza Aziendale al fine di offrire alla clientela, principalmente costituita da Piccole Medie Imprese, servizi di elevato livello qualitativo La CON:CERTI ha sede in via A. M. Ampére, 113 20131 Milano. Consorzio Nazionale Imballaggi. Consorzio costituito dalle imprese produttrici e utilizzatrici di imballaggi in adempimento dell’obbligo previsto dall’Art. 38 comma 2 e delle disposizioni dell’Art. 41 del decreto legislativo 5 febbraio 1997 (Decreto Ronchi). Superficie del suolo a forma concava generalmente ampia e più o meno regolare che presenta fenomeni di carsismo. CONCAWE GLOSS. ENI E’ l’organizzazione delle compagnie petrolifere operanti in Europa che si occupa delle problematiche di ambiente, salute e sicurezza e delle loro implicazioni tecnico-economiche nel campo della raffinazione, distribuzione e marketing dei prodotti petroliferi. CONCLUSIONI DELL'AUDIT ARPAC Giudizio professionale o osservazioni espresse da un auditor sull'argomento oggetto di audit, basati unicamente sulle considerazioni che un auditor ha desunto dai risultati dell'audit (ISO 14010). CONDENSAZIONE DEGLI INQUINANTI GLOSS. ENI Processo utilizzato per l’eliminazione da effluenti gassosi di inquinanti presenti in forma di vapori condensabili; tale processo avviene in genere con un abbassamento di temperatura e la conseguente conversione della sostanza in fase gassosa in uno stato liquido o solido. venerdì 1 luglio 2005 Pagina 46 di 190 Nome fonte CONDIZIONI DI SCARICO STREAMS - TREVISIOL CONDOTTA FORZATA STREAMS - TREVISIOL CONDOTTO STREAMS - TREVISIOL E' inteso il funzionamento regolare dell’impianto di depurazione progettato, per ridurre le caratteristiche di un effluente ai limiti di accettabilità previsti (condizioni accertate preventivamente nella fase istruttoria per il rilascio dell’autorizzazione allo scarico): cioè l’impianto marcia a regime preventivato e controllato. Tecnica usata sin dall’antichità in Grecia e a Roma negli acquedotti, per raggiungere zone o pari delle città più elevate, impiegando la forza ascensionale dell’acqua e sfruttando il principio dei vasi comunicanti, scoperto da Erone e utilizzato ancora oggi a questo scopo. Tubo, canale di metallo o di terracotta per portare acqua da un luogo ad un altro. CONDUTTORE A COME AMBIENTE - TOURING CLUB ITALIANO In fisica indica un mezzo nel quale può avvenire la trasmissione di energia. Viene soprattutto usato in relazione al calore e all’elettricità. I metalli sono in genere buoni conduttori sia dal punto di vista termico che elettrico; le sostanze plastiche sono cattive conduttrici. CONFERENZA DELLE PARTI MINISTERO DELL'AMBIENTE Principale organo della Convenzione per i Cambiamenti Climatici (UNFCCC), ha il compito di verificare l’implementazione della stessa e degli strumenti giuridici adottati, e di prendere, nell’ambito del suo mandato, le decisioni necessarie per promuovere l’effettivo raggiungimento degli obiettivi posti. Le sessioni ordinarie della COP si tengono periodicamente ogni anno, se non diversamente deciso. Sessioni straordinarie della COP possono tenersi in ogni altro momento quando considerato necessario dalla stessa COP o in base a richiesta di una delle Parti, a determinate condizioni. CONFETTATURA ANPA Lavorazione che consiste nel rivestimento del seme con soatanze inerti, talvolta veicoli di pesticidi, e collanti idrosolubili fino ad ottenere un prodotto che ha generalmente l'aspetto di una pillola ("confetto"). Questa si scioglie o si spacca al contatto con l'acqua, liberando il seme. CONFORMITÀ GLOSS. FEDERLEGNO Soddisfacimento di un requisito (VISION 2000)Rispondenza di un prodotto, processo o servizio a tutti i requisiti specificati in una determinata norma, legge o specifica contrattuale. CONIFERE ARPAV Sottoclasse di piante arboree o arbustive delle Gimnosperme, molto diffuse e costituenti ampie foreste. Hanno foglie aghiformi, canali resiniferi e pigne contenenti i semi; molto usate per i legni, resine per vernici e nell'industria tintoria, in medicina per sostanze medicinali e in cucina per i semi commestibili. Comprendono alberi d'alto fusto (sequoie) e qualche arbusto (ginepro, mugo); le Conifere sono tipiche delle zone temperate e fredde dell'emisfero boreale. CONOIDE ALLUVIONALE ARPAV CONSAPEVOLEZZA (ambientale) ARPAV Deposito sedimentario a composizione spiccatamente ghiaiosa-sabbiosa che caratterizza il territorio dell’alta pianura. Presenta forma di ventaglio con apice rivolto verso monte e si genera quando i corsi d'acqua incontrano diminuzioni di pendenza (solitamente allo sbocco in pianura). E' la condizione che porta ad una coscienza critica e ad una riflessione propositiva sull'ambiente. La consapevolezza ambientale assicurando una maggior comprensione dei problemi e una migliore individuazione delle soluzioni consente lo sviluppo di capacità operative quali il senso di iniziativa e la capacità di assunzione di responsabilità. CONSENSO EN 45020:1998 Accordo generale, caratterizzato dall'assenza di sostenute opposizioni, provenienti da parti rilevanti degli interessi coinvolti, e da un processo che implichi tentativi di tenere conto dei punti di vista di tutte le parti coinvolte e per conciliare tutti i pareri contrastanti. Il consenso non implica necessariamente l'unanimità. CONSERVANTE A COME AMBIENTE - TOURING CLUB ITALIANO Prodotto che rallenta o impedisce l’alterazione e il deterioramento di una sostanza. È particolarmente utilizzato nell’industria alimentare come additivo e in quella cosmetica. CONSIGLIO NAZIONALE DELLE RICERCHE (CNR) E' l'ente nazionale di ricerca con competenza scientifica generale e istituti scientifici distribuiti sul territorio, che svolge attività di prioritario interesse per l'avanzamento della scienza e per il progresso del Paese. Il CNR ha sede in Piazzale Aldo Moro,7 - 00185, Roma. CONSORZIO NAZIONALE ACCIAIO ANPA CONAI Vada CNA. venerdì 1 luglio 2005 Pagina 47 di 190 Nome CONSORZIO NAZIONALE IMBALLAGGI fonte CONAI Vedi CONAI. CONSORZIO NAZIONALE PER IL RECUPERO ED IL RICICLAGGIO DEGLI IMBALLAGGI IN LEGNO CONAI Vedi RILEGNO. CONSORZIO OBBLIGATORIO DELLE BATTERIE AL PIOMBO E DEI RIFIUTI PIOMBOSI COBAT Vedi COBAT. CONSORZIO PER IL RECUPERO DEL VETRO CONAI Vedi COREVE. CONSORZIO PER LA RACCOLTA, IL RICICLAGGIO E IL RECUPERO DI IMBALLAGGI A BASE CELLULOSICA CONAI Vedi COMIECO. CONSORZIO PER LA RACCOLTA, IL RICICLAGGIO E IL RECUPERO DI IMBALLAGGI IN ALLUMINIO CONAI Vedi CIAL. CONSORZIO PER LA RACCOLTA, IL RICICLAGGIO E IL RECUPERO DI IMBALLAGGI IN PLASTICA CONAI Vedi COREPLA. CONSUMATORI A COME AMBIENTE - TOURING CLUB ITALIANO Termine usato in ecologia. Indica gli organismi che si nutrono di sostanze organiche fabbricate da piante verdi. Sono consumatori tutti gli animali. CONSUMO DI ACQUA GLOSS. ENI CONSUMO DI ENERGIA ELETTRICA GLOSS. ENI CONSUMO DI SUOLO GLOSS. ENI Quantità di acqua destinata al consumo per qualsiasi uso (civile e industriale) direttamente o indirettamente afferente l’impianto in progetto, al netto di eventuali ricicli. Quantità di energia elettrica destinata al consumo per qualsiasi uso (civile e industriale) direttamente o indirettamente afferente l’impianto in progetto. Quantità di terreno, sotto forma di materiale escavato, inteso sia come suolo superficiale che come materiale di cava, che risulta necessario alla costruzione e all’esercizio dell’impianto in progetto. Il consumo si riferisce al terreno necessario, ad esempio per il livellamento dell’area, la costruzione di rilevati, la preparazione del calcestruzzo, ecc. e, inoltre, alla sottrazione di tale risorsa ad utilizzi di altri tipo (agricoli, ricreativi, ecc.). CONSUMO ENERGETICO MINISTERO DELL'AMBIENTE Il consumo energetico è stato tradizionalmente considerato indice di benessere: un suo calo è quindi interpretato come indice di crisi economica. In tempi più recenti si ritiene che ad un aumento dei benessere, ed in particolare del PIL Prodotto Interno Lordo, che ne costituisce l'indicatore più correntemente usato, non debba necessariamente corrispondere un aumento dei consumo energetico. Ciò è possibile grazie ad un'aumentata efficienza dei sistema energetico. venerdì 1 luglio 2005 Pagina 48 di 190 Nome fonte CONTABILITA' AMBIENTALE GLOSS. GALGANO & ASSOCIATI Creazione, analisi ed utilizzo di informazioni finanziarie e non finanziarie allo scopo di ottimizzare la performance ambientale ed economica dell'azienda e di raggiungere un business sostenibile. Gli obiettivi della contabilità ambientale possono essere così riassunti: - dimostrare l'impatto delle attività correlate all'impatto ambientale sul conto economico e sullo stato patrimoniale; - allocare correttamente i costi ambientali a specifichi prodotti e processi; - identificare opportunità di riduzione dei costi; - guidare decisioni di investimento; - orientare decisioni di sviluppo di nuovi prodotti. Si possono, inoltre, distinguere i seguenti vantaggi: - miglioramento delle performance ambientali; - creazione di un vantaggio competitivo strumento per l'integrazione del sistema di gestione ambientale; - risparmio di energia, materiali e acqua; - minori costi di smaltimento dei rifiuti; - migliore immagine dell'impresa. CONTAMINAZIONE GLOSS. ENI Effetto provocato da un agente esterno (contaminante) scaricato in un sistema recettore (acqua, aria, suolo). CONTAMINAZIONE RADIOATTIVA ARPAV Si definisce come contaminazione radioattiva la contaminazione di una qualsiasi matrice ambientale, vale a dire, aria, acqua, suolo, di un ambiente di vita o di lavoro da parte di sostanze radioattive. Nel caso del corpo umano, la conseguente esposizione alle radiazioni può provenire sia dall’esterno che dall’interno, ad esempio per inalazione o ingestione di radionuclidi CONTENUTO ENERGETICO ARPAT Esprime il valore di una merce sulla base della quantità di energia assorbita dalla stessa lungo il suo ciclo di vita: da quella necessaria per produrla, sin dalla fase iniziale dell'estrazione delle materie prime, fino a quella utilizzata nella fase finale del ciclo, per eliminarla, una volta trasformata in rifiuto. Il calcolo del contenuto energetico può essere utilizzato per confrontare tra loro prodotti con prestazioni analoghe o per orientare il consumo verso prodotti a basso contenuto di energia. CONTRIBUTO ALLO SFORZO COMUNE GLOSS. GALGANO & ASSOCIATI Contributo all’elaborazione di politiche pubbliche e a iniziative e programmi educazionali del settore privato, del settore pubblico e delle istanze governative e intergovernative tendenti ad una maggiore sensibilizzazione nei confronti dell’ambiente e della sua protezione. CONTROLLO GLOSS. SCHEDA 2000 Esame accurato, accertamento. Il controllo ha la finalità di: verificare la conformità delle diverse situazioni ambientali alle norme vigenti, prevenire le situazioni d'inquinamento, conoscere e monitorare nel tempo la quantità e/o la qualità delle matrici ambientali. CONTROLLO DELLA QUALITÀ UNI EN ISO 9000:2000 Tecniche ed attività a carattere operativo messe in atto per soddisfare i requisiti per la qualità. Esso implica tecniche ed attività a carattere operativo volte sia a tenere sotto controllo i processi operativi, sia ad eliminare le cause di carenze in determinate fasi del cerchio o spirale della qualità ai fini di una maggiore efficienza economica (UNI ISO 8402)L'adozione del Controllo Statistico negli anni '20 ha permesso di ridurre i costi del controllo rispetto al metodo del collaudo. CONTROLLO OPERATIVO GLOSS. GALGANO & ASSOCIATI Individuazione delle operazioni e delle attività associate agli aspetti ambientali significativi, in linea con la politica ambientale e i relativi obiettivi e traguardi. Queste attività devono essere condotte sotto condizioni controllate stabilendo e aggiornando procedure e definendone i criteri operativi. CONTROLLO UFFICIALE UE Qualsiasi ispezione, verifica contabile, campionatura, esame di laboratorio o analisi o altro mezzo per eseguire controlli da parte dell'autorità competente degli Stati membri o dei loro mandatari o da parte dei servizi della Commissione allo scopo di garantire il rispetto della legislazione alimentare e di proteggere la salute umana e gli interessi dei consumatori (Proposta del Parlamento europeo di Regolamento sulla legislazione alimentare). CONVENTION ON BIOLOGICAL DIVERSITY GLOSS. GALGANO & ASSOCIATI Vedi CDB. CONVENZIONE RAMSAR RETE CIVICA DI ROMA Convenzione Internazionale firmata a Ramsar (Iran) il 2 febbraio 1972 per la protezione delle zone umide di importanza internazionale. Attualmente sono oltre 80 nazioni che hanno sottoscritto questo documento che rappresenta una delle prime manifestazioni di cooperazione internazionale in tema di tutela ambientale. venerdì 1 luglio 2005 Pagina 49 di 190 Nome fonte CONVERGENZA ECOLOGICA ANPA E' il caso in cui, dovendosi adattare alle stesse condizioni di vita, specie animali e vegetali non affini, che occupano lo stesso habitat, sviluppano forme e comportamenti simili. CONVERSIONE GLOSS. ENI Lavorazione, termica o catalitica, di frazioni petrolifere finalizzate alla produzione di prodotti di maggiore qualità e minore impatto ambientale nell’uso finale. Viene effettuata in impianti complessi a condizioni operative di alta temperatura e pressione. COORDINATION OF INFORMATION ON THE ENVIRONMENT REGIONE VENETO - DIREZIONE FORESTE Vedi CORINE. COREPLA CONAI Consorzio per la Raccolta, il Riciclo e il Recupero di Imballaggi in Plastica. Consorzio costituito dalle imprese produttrici di imballaggi in plastica che ne abbiano l'obbligo ai sensi dell'Art. 38 commi 3 ed 8 del Decreto Legislativo 5 febbraio 1997 (Decreto Ronchi). COREVE CONAI Consorzio per il Recupero del Vetro. Consorzio costituito dalle imprese produttrici di vetro che ne abbiano l'obbligo ai sensi dell'Art. 38 commi 3 ed 8 del Decreto Legislativo 5 febbraio 1997 (Decreto Ronchi). CORINAIR (Coordination Information - AIR) GLOSS. ENI Progetto promosso dall’Unione europea con il fine di raccogliere e organizzare informazioni sulle emissioni inquinanti nei paesi dell’Unione. L’ENEA partecipa al progetto, in qualità di referente ufficiale dell’Italia, su mandato del Ministero dell’Ambiente. Corinair è parte di un lavoro della European Environmental Agency. CORINE REGIONE VENETO - DIREZIONE FORESTE Coordination Of Information On The Environment. Coordination of Information on the Environment: programma intrapreso dalla commissione della comunità europea in seguito alla decisione del Consiglio Europeo del 27 giugno 1985. Risponde alla necessità di raccogliere informazioni standardizzate e geograficamente localizzate sullo stato dell'ambiente nell'ambito dei paesi della comunità europea. COROGRAFIA GLOSS. ENI Studio o descrizione di una regione o di altra porzione limitata della superficie terrestre, normalmente comprensiva di ambienti diversi (carta corografica). COROTIPO ANPA Categoria indicante l'area di distribuzione di una specie vegetale. (es. corotipo mediterraneo; corotipo boreale). CORPO PRINCIPALE DI UNA NORMA EN 45020:1998 Insieme delle disposizioni che costituiscono la parte essenziale di un documento normativo. CORRENTE GLOSS. ENI Movimento di masse d’acqua o d’aria, dovuto a varie cause di carattere fisico e geofisico. CORRENTINO Tratto fluviale caratterizzato da flusso idrico discreto, ma privo di increspature superficiali e con profondità praticamente costante. CORRETTIVO ANPA MANUALE DELL'AGRONOMO ED. REDA Sostanze atte a correggere principalmente la reazione (pH) impropria del terreno. CORREZIONE EN 45020:1998 Eliminazione di errori di stampa, grammaticali e simili dal testo di un documento normativo pubblicato. Azione per eliminare una non conformità rilevata (VISION 2000). CORROSIONE Distruzione graduale di un metallo o lega dovuta all’azione di un agente chimico, che può essere anche l’ossigeno dell’aria. venerdì 1 luglio 2005 GLOSS. ENI Pagina 50 di 190 Nome COSTA fonte A COME AMBIENTE - TOURING CLUB ITALIANO Linea di contatto fra terraferma e acque (marine o lacustri). Si distinguono le linee di costa, che sono dati planimetrici e nelle carte si disegnano appunto con linee, dalle fasce costiere, che sono le zone di terraferma interessate dall’influsso indiretto o diretto del mare. L’influsso diretto, fisico, è determinato dall’impatto che sulla costa hanno i moti del mare (onde, correnti, maree), con esiti diversi a seconda che la costa sia alta o bassa, rocciosa o sabbiosa. Gli influssi indiretti sono soprattutto dovuti all’azione mitigatrice del mare sul clima delle regioni costiere e sulle opportunità che la presenza del mare offre alle attività umane. COSTI AMBIENTALI GLOSS. ENI; ARPAT; GLOSS. GALGANO & ASSOCIATI; ARPAV Rappresentano la somma dei costi delle misure adottate dall'azienda (o da terzi per suo conto) per prevenire, ridurre e/o riparare i danni causati all'ambiente dalle proprie attività operative, e di quelli sostenuti per la conservazione delle risorse rinnovabili e non rinnovabili. Il termine viene anche comunemente utilizzato per indicare la riduzione del livello di benessere collettivo dovuto all’impatto di un progetto sull’ambiente. Generalmente di difficile quantificazione in quanto nasce dalla percezione privata di ciascun individuo. I costi ambientali possono essere distinti in: - convenzionali: acquisto e stoccaggio di prodotti, manutenzione di processo, utilities; - nascosti: gestione dei rifiuti, conformità normative, canoni e tasse, assicurazioni, mancata produzione; - contingenti: passività presenti e future per perdite accidentali, incidenti, bonifiche, danni alla comunità; - d'immagine: relazioni con la Comunità locale, pubblicità negativa, impatti sul cliente o consumatore, vantaggio competitivo, impatti sull'ecosistema. COSTI AMBIENTALI NASCOSTI ARPAT Costi diretti che vengono attribuiti a centri di costo diversi da quelli ambientali sebbene il motivo principale per il quale sono stati sostenuti sia di tipo ambientale e che vengono considerati "costi ambientali" solo dopo un processo di riclassificazione del bilancio. COSTO DEL NON AMBIENTE GLOSS. GALGANO & ASSOCIATI Costo di non adeguamento alle normative ambientali. Il costo del non ambiente è oggi maggiore rispetto a quello di adattamento ad una politica ambientale d'impresa per tre motivi fondamentali: - la ricerca della compatibilità ambientale da parte delle imprese si traduce di norma in sforzo di investimento e di innovazione di processo e/o di prodotto di carattere non dissimile da quello normalmente perseguito nelle dinamiche competitive dell'impresa; - l'obiettivo dell'eco-efficienza si trova più spesso a coincidere in buona parte con l'obiettivo della qualità e, in particolare modo, con quello della Qualità Totale (ossia quella che concerne l'intero funzionamento dell'impresa e non solo quello di una sua parte); - si è confermata la nuova realtà di una domanda crescente di prodotti eco-compatibili. COSTRUZIONE DI SCOGLIERE/ PIATTAFORME GLOSS. ENI Politica USA per promuovere la conversione di piattaforme dismesse in scogliere artificiali per la vita marina. COT GLOSS. ENI Il carbonio Organico Totale è un indice della concentrazione totale di sostanze organiche presenti negli scarichi inquinanti. La misura del COT è generalmente eseguita con un analizzatore a ionizzazione di fiamma. La correlazione fra COT, COD e BOD, consente di valutare il reale carico inquinante ed il suo abbattimento. COTICO GRUPPO VICENTINO DI STUDI ORNITOLOGICI "NISORIA" Copertura erbacea di un prato o di un pascolo. COTILEDONE ANPA CRAM ANPA CREA ANPA E' una foglia primordiale contenuta nell'embrione, che può assolvere a diverse funzioni: nelle monocotiledoni svolge funzione di assorbimento di sostanze nutritive, nelle dicotiledoni invece ha funzione di riserva. Centro Ricerche Ambiente Marino di S.Teresa località' Pozzuolo di Lerici 19100 La Spezia istituito nel 1982 dall'ENEA. Centro Ricerche Energia Ambiente. CRENON ANPA CRIOCONSERVAZIONE ANPA Tratto di un corso d’acqua, sorgentizio e ruscellante, povero di sostanza organica e quindi di organismi viventi. Conservazione a temperature molto basse, generalmente in azoto liquido. venerdì 1 luglio 2005 Pagina 51 di 190 Nome CRITERI DI ACCREDITAMENTO fonte EN 45020:1998 Insieme dei requisiti utilizzati da un organismo di accreditamento che deve essere soddisfatto da parte dell'organismo di valutazione della conformità per ottenere l'accreditamento. CRITERI DI AUDIT ARPAC Politiche, prassi, procedure, requisiti, rispetto ai quali l'auditor paragona le evidenze oggettive raccolte durante l'audit, sulla materia in oggetto (ISO 14010) CRITERI DI AUDIT DEL SISTEMA DI GESTIONE AMBIENTALE ARPAC Politiche, prassi, procedure o requisiti, come quelli definiti nella ISO 14001 e ogni altro requisito supplementare, se applicabile, riferito all'EMAS (sistema di gestione ambientale, n.d.r.), in confronto alle quali l'auditor paragona le evidenze oggettive di audit raccolte sul sistema di gestione ambientale dell'organizzazione (ISO 14011). CRITTOGAME E' un termine che non ha valore tassonomico, ma indica le piante a "nozze nascoste", che cioè sono prive di fiori e si riproducono mediante spore. CROMO E’ un metallo pesante (simbolo chimico Cr) presente in natura in vari stadi di ossidazione. Il cromo esavalente è considerato la forma più pericolosa per la maggiore solubilità e capacità di penetrare nelle strutture cellulari CROMOSOMI ANPA ARPAV A COME AMBIENTE - TOURING CLUB ITALIANO Dal greco chròma (= colore), e soma (= corpo). Sono sottili filamenti di DNA che si possono evidenziare con una colorazione specifica. Sono contenuti nel nucleo di tutte le cellule ed il loro numero varia da specie a specie; in ognuna il numero è sempre costante. Per esempio nell’uomo il corredo cromosomico è di 23 coppie. I cromosomi hanno grande importanza in genetica perché sono portatori dei caratteri ereditari. CROSTA TERRESTRE A COME AMBIENTE - TOURING CLUB ITALIANO Parte superficiale della terre che comprende la parte superiore della litosfera. Ha uno spessore medio dai 15 ai 30 km. La crosta si distingue in continentale e oceanica. La crosta continentale è quella parte di crosta terrestre che corrisponde ai continenti e alla loro prosecuzione sotto il livello del mare. La crosta oceanica e coperta interamente dalle acque dei mari, di cui costituisce "il pavimento". La crosta e costituita da rocce granitiche, metamorfiche e vulcaniche (95%), sedimentarie (4%), arenarie (0,75%) e calcari (0,25%). CRR ANPA CTI ANPA Centri Regionali di riferimento per il rilevamento della Radioattività Ambientale. Comitato Termotecnico Italiano. CTN ANPA Centro Tematico Nazionale, rappresenta uno dei nodi principali per lo sviluppo del Sistema Informativo Nazionale Ambientale con il compito di stabilire il contenuto informativo dei database ambientali ossia delle regole che garantiscono la qualità delle informazioni raccolte attraverso specifiche procedure di acquisizione dei dati. Attualmente sono operativi i seguenti centri: CTN-ACE: Centro Tematico Nazionale che si occupa di Atmosfera, Clima ed Emissioni aria. CTN-AGF: Centro Tematico Nazionale che si occupa di Agenti Fisici. CTN-AIM: Centro Tematico Nazionale che si occupa di Acque Interne e Marino costiere CTN-NEB: Centro Tematico Nazionale che si occupa di Natura e Biodiversità CTN-RFM: Centro Tematico Nazionale che si occupa di Rifiuti e Flussi di materiali. CTN-TES: Centro Tematico Nazionale che si occupa di Territorio e Suolo. CULMO GRUPPO VICENTINO DI STUDI ORNITOLOGICI "NISORIA" Stelo delle piante erbacee appartenenti alla famiglia delle Graminacee. CULTIVAR ANPA Insieme di piante coltivate che si distinguono per alcuni caratteri comuni (di forma, di funzione organica, chimici) e che, quando vengono riprodotti per via sessuale, conservano le loro caratteristiche distintive. CULTURA AMBIENTALE ARPAV Cultura è l'intero complesso di conoscenze, conquiste, tecnologia, tradizioni, percezioni, costumi, valori ed altre capacità delle società e dell'individuo che collegano i comportamenti del passato a quelli del presente. La cultura influenza idee ed azioni di individui e gruppi e le interazioni tra questi e l'ambiente. In tal senso cultura ambientale è l'insieme delle conoscenze formali ed informali che accrescono la comprensione dei fenomeni ambientali e correggono i comportamenti umani tendenti alla distruzione. venerdì 1 luglio 2005 Pagina 52 di 190 Nome CURVE DI ISOCONCENTRAZIONE fonte GLOSS. ENI Linee congiungenti i punti a concentrazione costante degli inquinanti atmosferici; forniscono un metodo utile alla rappresentazione dei livelli di qualità dell’aria su una determinata area. CUSTOMER SATISFACTION GLOSS. GALGANO & ASSOCIATI Approccio che, attraverso il ricorso a varie tecniche (indagini, questionari, ecc.) si prefigge come obiettivo quello di conoscere quantitativamente percezioni e attese dei cittadini-clienti di un servizio. Tra gli approcci alla Customer satisfaction ricordiamo quello di A. Parasuraman, che suddivide il servizio in cinque fattori (affidabilità, capacità di servizio, assurance, empatia e aspetti tangibili) la cui percezione è in grado di mettere in evidenza i punti di forza e quelli di debolezza del servizio offerto. La Custopmer satisfaction diventa la base per scegliere le priorità di intervento. DANNO AMBIENTALE PROVINCIA TORINO Il danno ambientale è previsto e disciplinato dall'art.18 della legge n.349 dell'8 luglio 1986 e s.m.i., nel quale il legislatore sancisce che "qualunque fatto doloso o colposo in violazione di disposizioni di legge o di provvedimenti adottati in base a legge che comprometta l'ambiente, ad esso arrecando danno, alterandolo, deteriorandolo o distruggendolo in tutto o in parte, obbliga l'autore del fatto al risarcimento nei confronti dello Stato". DATOAMBIENTALE REGIONE UMBRIA Informazione relativa allo stato momentaneo di una determinata variabile ambientale frutto di una specifica operazione di rilevamento ed espressa in forma codificata in modo da poter essere confrontata in modo coerente con altre informazioni analoghe rilevate da operatori differenti. DDT ARPAV Il dicloro-di-fenil-tricloroetano è un composto che è stato largamente utilizzato come insetticida sintetico, in agricoltura e per debellare la malaria. Esso fa parte della “sporca dozzina” (dodici tra le più pericolose sostanze chimiche) e nel 1972 l’EPA ne ha proibito la maggior parte degli usi, principalmente a causa della capacità di molti organismi animali e vegetali di concentrare il DDT nei tessuti e di provocare, attraverso la catena alimentare, un processo di accumulo dell’inquinante negli organismi. Tuttavia, nei paesi in via di sviluppo, nelle zone in cui la malaria è endemica, l'uso del DDT spray sulle pareti domestiche è approvato dalla Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), in ragione della sua alta efficacia nella lotta contro questa malattia. DEBALLASTING GLOSS. ENI Procedura di svuotamento delle acque di cisterna di una petroliera. Imbarcate durante la navigazione per dare stabilità alla nave, devono essere scaricate prima di procedere alle operazioni di riempimento delle cisterne con greggio. Normalmente lo svuotamento avviene per mezzo di tubazioni o manichette dette di deballasting che inviano le acque a terra dentro appositi serbatoi per opportuna decantazione (confronta Acqua di zavorra). DECADIMENTO RADIOATTIVO GLOSS. ENI DECANTATORE GLOSS. ENI Trasformazione spontanea del nucleo di un atomo, accompagnata dall’emissione di particelle o dalla cattura/emissione di elettroni (radiazioni). Apparecchiatura utilizzata per la separazione fisica, dall’acqua, delle sostanze inquinanti in sospensione, utilizzandone il differente peso specifico. Il residuo principale ottenuto è costituito dai fanghi. DECANTAZIONE GLOSS. META S.p.A. Modena Sistema di separazione fisica dall'acqua delle sostanze inquinanti in sospensione utilizzandone il differente peso specifico. Il residuo principale ottenuto è costituito da fanghi. DECIBEL (dB) GLOSS. ENI Il decibel è un modo di esprimere una determinata misura di rumore, di vibrazioni, di campi elettrici. Esso denota la grandezza di una quantità rispetto ad un valore di riferimento stabilito arbitrariamente, in termini di 10 volte il logaritmo (in base 10) del quoziente delle due quantità. In acustica il decibel misura il livello dell’intensità energetica dei suoni. DECISIONE GLOSS. FEDERLEGNO DECISIONI UE GLOSS. FEDERLEGNO Una decisione è vincolante nella sua globalità per i destinatari. Le decisioni devono essere notificate a coloro ai quali sono indirizzate ed hanno effetto dal momento della notifica. Atti della Commissione e del Consiglio della Unione europea. Esse possono essere prese per pronunciare un giudizio o per imporre ammende a persone, entità commerciali o Stati che hanno infranto le regole comunitarie. Le decisioni sono vincolanti per i destinatari cui sono indirizzate; hanno effetto dal momento della notifica. DECISORI SOCIALI ARPAV Persone che rivestono funzioni istituzionali pubbliche con potere decisionale. venerdì 1 luglio 2005 Pagina 53 di 190 Nome DECOMPOSITORI fonte A COME AMBIENTE - TOURING CLUB ITALIANO Termine usato in ecologia; indica quegli organismi, quasi tutti microrganismi eterotrofi che decompongono le sostanze organiche contenute nei resti di animali e vegetali morti in sostanze inorganiche. Questo processo si definisce mineralizzazione e porta all’immissione di atomi sotto forma inorganica, nell’aria, nell’acqua e nel terreno chiudendo il ciclo della materia. Sono decompositori essenzialmente i batteri e i funghi. DECONTAMINAZIONE GLOSS. RADIAZIONI operazione meccanica o chimica destinata a rimuovere lo sostanza radioattiva depositata su un materiale. DECRETO RONCHI ARPAV Decreto Legislativo 5 febbraio 1997 n. 22. Attuazione delle Direttive 91/156/CEE sui rifiuti, 91/689/CEE sui rifiuti pericolosi e 94/62/CEE sull'imballaggi e sui rifiuti di imballaggio. DEFLAZIONE ARPAV- REGIONE DEL VENETO- CENTRO VALANGHE DI ARABBA Azione di trasporto di granuli da parte del vento che a seconda della forza e del peso specifico si esercita con meccanismi di: sospensione, saltazione o rotolamento. DEFORESTAZIONE ARPAV Rapida distruzione delle foreste in molte zone del mondo, soprattutto ai Tropici e in particolare nella foresta Amazzonica per convertire il terreno a un uso non forestale; ne consegue l’impoverimento delle risorse naturali capaci di abbassare il tasso di anidride carbonica nell’aria: la combustione, spesso dolosa, delle foreste pluviali, produce infatti più anidride carbonica di quanta esse ne assorbano. La progressiva scomparsa di foreste e boschi aumenta il ritmo di erosione del suolo, e le specie animali che esse ospitavano rischiano l’estinzione. DEGRADAZIONE GLOSS. ENI Nella chimica organica indica il passaggio da un composto o un altro contenente un diverso gruppo funzionale e un numero più piccolo di atomi di carbonio. DEGRADAZIONE BIOLOGICA ARPAV Processo di demolizione della struttura molecolare delle sostanze organiche ad opera di diverse specie di microrganismi con formazione di sostanze minerali semplici quali ad esempio: acqua, anidride carbonica, ammoniaca, calcio, magnesio, ecc. DEGRADO AMBIENTALE STREAMS - TREVISIOL DEGRADO DELLE RISORSE STREAMS - TREVISIOL Perdita dei caratteri originari delle strutture, degli elementi e delle relazioni fra le componenti dell’ecosistema, con conseguente impoverimento del flusso energetico e degli scambi materiali esistenti. Perdita dei caratteri originari dei materiali coinvolti nei cicli dell’ecosistema. DEGRADO INDOTTO Rappresenta le trasformazioni dell’ambiente naturale con squilibri e distruzione di risorse, operati dalle attività umane. STREAMS - TREVISIOL DEMATERIALIZZAZIONE E' un orientamento dell'economia che prevede di produrre la stessa "unità di servizio" con un quantitativo minore di materie e di materiali. ARPAT DEMERSALE GLOSS. ENI DENITRIFICATORE GLOSS. ENI DENITRIFICAZIONE GLOSS. ENI Organismo (specialmente detto di pesci e specie ittiche) che vive normalmente in prossimità del fondo beneficiando, come nutrimento, delle forme viventi bentoniche. Dispositivo in cui avviene l’abbattimento dei nitrati tramite il processo di denitrificazione biologica e con l’utilizzo di sistemi catalitici, come nei processi di controllo degli ossidi di azoto nei fumi. Processo di riduzione dei nitrati ad azoto elementare (che si libera in forma gassosa) ad opera di batteri facoltativi in grado di utilizzare, in condizioni anossiche, l’ossigeno contenuto in questi composti. DENITRIZIONE GLOSS. META S.p.A. Modena Processo di riduzione dei nitrati ad azoto elementare per mezzo di batteri in grado di utilizzare l'ossigeno contenuto in questi composti. venerdì 1 luglio 2005 Pagina 54 di 190 Nome DENSITÀ DI POTENZA Potenza incidente su una superficie per unità di area. DENSITA' POTENZIALE SOSTENIBILE fonte GLOSS. RADIAZIONI GLOSS. ECOITALY Si riferisce alla densità numerica di individui raggiungibile da una singola specie animale in un determinato territorio senza ripercussioni negative sull’ecosistema. DENSITA’ GLOSS. ENI DENUDAZIONE GLOSS. ENI Rapporto tra massa e volume di un corpo o di una sostanza (densità assoluta). In pratica si utilizza spesso la densità relativa, espressa dal rapporto tra la densità assoluta della sostanza in esame e quella di una sostanza di riferimento, in genere l’acqua pura a 4°C. La densità dei solidi si misura con particolari recipienti detti "picnometri". Logorio della superficie terrestre dovuto all’azione congiunta di numerosi agenti naturali: sole, vento, pioggia, acque selvagge, azione del gelo, ghiaccio. DEPLOYMENT GLOSS. GALGANO & ASSOCIATI Piano delle attività operative di adeguamento che consente alla Direzione di controllare sistematicamente lo stato di avanzamento del programma e di disporre di una visione chiara e puntuale della ripartizione dei compiti tra i diversi Enti e Funzioni aziendali. Il deployment è realizzato partendo dai risultati del survey iniziale e coinvolgendo attraverso specifici incontri i responsabili di Enti e >Funzioni interessati a ciascuno degli elementi della normativa di riferimento (ISO 14001 e Reg. CEE n. 1836/1993). Per ciascun elemento vengono individuate e condivise le relative attività da svolgere e, per ogni attività viene indicato un responsabile interno all'azienda e fissati i tempi di attuazione. DEPOSIZIONE ACIDA MINISTERO DELL'AMBIENTE; ARPAV l'insieme dei composti a reazione acida che dall'atmosfera si depositano sulle componenti degli ecosistemi (suolo, acqua, …) sia per via secca che per via umida.. Si distinguono le deposizioni solide, costituite principalmente dal particolato atmosferico, e quelle umide che comprendono la pioggia, la neve, la grandine e la nebbia. I composti che conferiscono acidità alle deposizioni sono generalmente l'acido nitrico e quello solforico che si formano dalla reazione dell'acqua con gli ossidi di azoto e di zolfo presenti nell'aria inquinata. Le deposizioni acide possono modificare l'acidità dei laghi e delle acque, uccidendo pesci ed altri organismi acquatici, o quella dei suoli alterando la disponibilità degli elementi nutritivi e di quelli tossici con conseguenze sulla fertilità. Le deposizioni acide possono causare anche danni alla vegetazione diretti, ad es. sciogliendo le cere di protezione delle foglie esponendole ad una maggiore traspirazione ed influenza dei parassiti o modificando le possibilità di scambio con i gas dell'atmosfera, o indiretti, ad es. immobilizzando l'alluminio presente nei terreno, che è tossico per i funghi che vivono in simbiosi con gli alberi (micorrizze). Poiché le micorrizze facilitano l'uso dell'acqua da parte delle radici funzionando come una carta assorbente che aspira l'acqua presente nel suolo e fissano l'azoto atmosferico trasformandolo in composti utilizzabili dalle piante, la morte dei funghi micorrizzici porta al deperimento e alla morte delle piante con cui essi sono in simbiosi. Le deposizioni acide, oltre che agli ecosistemi, provocano danni anche agli edifici e ai monumenti. (cfr. DM 31-05-91) DEPURATORE GLOSS. ENI DEPURAZIONE GLOSS. ENI Impianto dedicato alla rimozione del carico inquinante contenuto in acque di scarico. E’ generalmente costituito da due sezioni principali, ciascuna idonea a un trattamento specifico: chimico-fisico, che provvede con mezzi chimici o fisici ad un pretrattamento delle acque per la rimozione dei solidi sospesi, per equilibrare l’acidità o l’alcalinità eccessive, per neutralizzare particolari sostanze nocive prima del successivo trattamento biologico, per aerazione; biologico, ad opera di microrganismi selezionati che provocano la degradazione delle sostanze organiche inquinanti, fino a farle rientrare nei limiti di legge. In genere un depuratore comprende una serie di vasche (Vasche di ossidazione biologica), in cui le acque fluiscono in serie per subire i vari passaggi del processo di depurazione. è il tentativo dell’uomo di ripristinare le condizioni originarie della sostanza alterata o di renderla atta a determinati usi. Ad esempio la depurazione dell'acqua è l'insieme dei trattamenti artificiali che permettono di eliminare totalmente o parzialmente da un’acqua le sostanze inquinanti. Esistono numerosi trattamenti di depurazione e il loro impiego dipende dalle caratteristiche dell’acqua da depurare e dal grado di depurazione che si vuole raggiungere. Gli impianti di depurazione si possono differenziare, a seconda dei processi di funzionamento su cui si basano, in fisici, chimico-fisici e biologici (Depuratore). DESALINIZZAZIONE A COME AMBIENTE - TOURING CLUB ITALIANO Asportare da acque salmastre dei sali in esse contenuti. DESERTIFICAZIONE MINISTERO DELL'AMBIENTE Processo di trasformazione in deserto di territori aridi o semiaridi dovuto principalmente a variazioni climatiche, deforestazione, a cattiva gestione o uso improprio dei territorio. DESERTO GLOSS. ENI Ogni area inadatta all’insediamento umano per accentuata aridità o per freddo intenso. Esistono due tipi elementari di deserto: uno si riferisce alle aree con clima arido, vegetazione ridotta, discontinua o assente, morfologia tormentata e mancanza di corsi d’acqua perenni; l’altra, alle aree settentrionali marginali dei continenti boreali, a gran parte della Groenlandia e all’Antartide. Le aree desertiche in senso lato coprono il 30% delle terre emerse, il 16% riferito ai deserti aridi e il 14% a quelli freddi. venerdì 1 luglio 2005 Pagina 55 di 190 Nome fonte DESOLFORATORE GLOSS. ENI Dispositivo per la riduzione delle emissioni di ossidi di zolfo nei processi di combustione. In genere funziona con processi a secco, semisecco o umido. DESOLFORAZIONE E IDRODESOLFORA-ZIONE GLOSS. ENI Processo di trattamento di frazioni petrolifere finalizzato alla riduzione del contenuto di zolfo nei prodotti petroliferi. E’ realizzato in impianti ad alta pressione e temperatura in presenza di catalizzatore e di idrogeno. DESTRUTTURARE BIBLIOTECA DI DOCUMENTAZIONE PEDAGOGICA - FIRENZE Termine coniato dal filosofo Jaques Derrida per indicare le operazioni di "smontaggio" del mondo così come è concepito dall'uomo, per prepararlo ad un rapporto più equilibrato con le leggi naturali. DETENTORE PROVINCIA TORINO Ai sensi dell'art.6, comma 1, lett.b), D.Lgs. 22/97 e s.m.i., è detentore qualsiasi soggetto che si trova ad avere la materiale disponibilità dei rifiuti e solo per questo ne assume la responsabilità giuridica. DETERSIVI STREAMS - TREVISIOL Chiamati anche detergenti, sono sostanze chimiche coadiuvanti il lavaggio a mano o a macchina degli indumenti, delle stoviglie e dei prodotti industriali. Contengono molecole costituite da due parti: una idrofila (amica dell’acqua) e l’altra idrofoba (nemica dell’acqua). La prima si orienta verso l’acqua e la seconda verso il grasso di cui è formato in genere il sudiciume e lo allontana dai tessuti e dagli oggetti ai quali aderisce. I componenti dei detersivi sono: i fosfati che favoriscono l’eutrofizzazione, i tensioattivi ricavati dal petrolio e dal carbone e sono i responsabili di alcune malattie cutanee, brillanti per aumentare la lucentezza, sbiancanti sono perborati e percarbonati, sbiancanti ottici, enzimi prodotti da batteri, riempitivi, antischiuma, anticorrosivi (silicati di sodio e di alluminio), ammorbidenti, profumi sintetici sono oli di sintesi. DETRITI DI PERFORAZIONE GLOSS. ENI Frammenti di roccia che si producono a causa dell’avanzamento dello scalpello, durante l’attività di perforazione di pozzi per idrocarburi, trasportati alla superficie dal fluido di perforazione. In superficie sono raccolti in bacini confinanti, ai fini dei trattamenti e dello smaltimento finale. Questi reflui sono classificabili come rifiuti speciali non pericolosi e consolidati mediante l’aggiunta di cemento o silicati, in modo tale che ne è possibile il riutilizzo come copertura in discariche per rifiuti solidi urbani o lo smaltimento in discariche per rifiuti speciali. DETRITO ANPA Ci si riferisce al detrito organico costituito da frammenti vegetali in vari stati di decomposizione. DG XI ARPAC Direzione Generale n. XI della Commissione Europea che si occupa di "ambiente, sicurezza nucleare e protezione civile". DICHIARAZIONE EN 45020:1998 Disposizione che fornisce un'informazione. DICHIARAZIONE AMBIENTALE ARPAC; GLOSS. GALGANO & ASSOCIATI Dichiarazione elaborata dall’impresa per descrivere la politica ambientale adottata e le attività svolte, per valutare i problemi ambientali rilevanti e fornire un prospetto dei dati quantitativi su emissioni inquinanti, produzione dei rifiuti, consumo di materie prime, energia e acqua, rumore e altri aspetti ambientali significativi. (Reg. 1836/93)I contenuti della dichiarazione ambientale sono: - descrizione delle attività dell'impresa nel sito; - valutazione di tutti i problemi ambientali rilevanti connessi con le attività; - compendio dei dati quantitativi concernenti emissioni inquinanti, produzione di rifiuti, consumo di materie prime, energia e acqua,, rumore e altri aspetti ambientali rilevanti; - altri fattori relativi all'efficienza ambientale; - presentazione di politica, programmi e Sistema di Gestione Ambientale applicati all'impresa. DICHIARAZIONE DI CONFORMITÀ GLOSS. FEDERLEGNO Dichiarazione di un fornitore, sotto la sua sola responsabilità, che un prodotto o servizio è conforme ad una norma. In genere la facoltà di emettere questa dichiarazione è subordinata ad un controllo da parte del soggetto stesso (per esempio alla verifica del sistema di qualità del fornitore).Tale dichiarazione è la forma di trasparenza più diretta e conveniente per il fornitore ma anche, in quanto di parte, la meno credibile almeno quando non sia convalidata da altri segnali qualitativi. DICHIARAZIONE DI RIO (sull’Ambiente e lo Sviluppo) ARPAV Dichiarazione approvata dalla Conferenza delle Nazioni Unite sull'Ambiente e lo Sviluppo "Eart Summit" riunita a Rio de Janeiro dal 2 al 14 giugno 1992. - Il documento si articola in 27 principi il terzo dei quali afferma che "il diritto allo sviluppo deve essere realizzato in modo da soddisfare equamente le esigenze relative all'ambiente ed allo sviluppo delle generazioni presenti e future". venerdì 1 luglio 2005 Pagina 56 di 190 Nome DICLINE fonte ANPA Fiore caratterizzato dalla sola presenza dell'androceo o del gineceo, pertanto unisessuale. DICLORO-DI-FENIL-TRICLOROETANO ARPAV Vedi DDT. DICOTILEDONI ANPA Sono piante il cui embrione ha due cotiledoni. DIFESA SPONDALE ANPA Opera longitudinale, solitamente in massi ciclopici o in gabbionate di rete metallica riempite di ciottoli, realizzata per proteggere una sponda dall’erosione. A differenza dell’argine, la difesa spondale non è rilevata rispetto al pèiano di campagna e non ha funzione di protezione dalle esondazioni. Quando è realizzata con un muro verticale si parla di muro spondale. DIFETTO UNI EN ISO 9000:2000 Mancato soddisfacimento di un requisito attinente un'utilizzazione prevista o specificata. Differisce dalla "non conformità" in quanto esso ha implicazioni legali, particolarmente quelle associate alla responsabilità del prodotto. DIFFERENZIAZIONE A COME AMBIENTE - TOURING CLUB ITALIANO Processo di diversificazione in rapporto alla funzione da svolgere che subiscono le varie cellule di una pianta o di un animale quando sono ancora allo stadio embrionale. DIFFUSIONE A COME AMBIENTE - TOURING CLUB ITALIANO In fisica si riferisce a due fenomeni completamente diversi: a) diffusione di materia: per esempio si ha diffusione nel passaggio di molecole da una parte all’altra di una membrana semipermeabile; b)diffusione di radiazioni: per es. quando un raggio di luce incide su una superficie non levigata, essa non viene riflessa in una direzione determinata, ma sparpagliata in tutte le direzioni (luce diffusa).In biologia è la dispersione di una specie animale o vegetale in un territorio. La disseminazione, operata in diversi modi, è un mezzo che contribuisce alla diffusione delle specie vegetali. d. adattativa – Evoluzione di numerose specie animali in un nuovo ambiente a partire da un antenato comune. Affinché questo fenomeno si verifichi è necessario che siano disponibili nicchie ecologiche libere. DIGESTIONE AEROBICA GLOSS. ENI Processo di stabilizzazione dei fanghi concentrati, provenienti da un trattamento di acque reflue, con aerazione prolungata, atto a completare la degradazione biologica delle sostanze organiche, in ambiente aerobico, iniziata nella fase di ossidazione biologica. E’ applicata generalmente in impianti senza sedimentazione primaria. DIGESTIONE ANAEROBICA GLOSS. ENI Trattamento biologico di liquami organici molto concentrati, effettuato in recipienti chiusi, ad opera di batteri anaerobi e facoltativi. In assenza di ossigeno, tali batteri provvedono alla riduzione biologica delle sostanze organiche presenti, con produzione di anidride carbonica, metano e prodotti solforati. DIGESTORE GLOSS. ENI Reattore chiuso in cui un materiale organico, costituito da rifiuti solidi o fanghi di depurazione o acque di lavaggio, viene sottoposto all’azione di batteri anaerobici che lo decompongono con formazione di biogas, eventualmente utilizzabile come combustibile. Nel caso di residui vegetali e comunque non tossici, il residuo solido della digestione anaerobica può essere utilizzato come ammendante agricolo. DILAVAMENTO ARPAV Allontanamento di materiali solubili dal suolo o da altre matrici permeabili ad opera dell'acqua piovana. DINAMICA DEMOGRAFICA A COME AMBIENTE - TOURING CLUB ITALIANO Variazione (aumento o diminuzione) della popolazione derivante, statisticamente, dal saldo fra la dinamica naturale e la dinamica migratoria. DINAMICA MIGRATORIA A COME AMBIENTE - TOURING CLUB ITALIANO È la variazione della popolazione dovuta ad iscrizioni e cancellazioni anagrafiche per cambio di residenza in un periodo stabilito. Si contrappone alla dinamica naturale. Il risultante dei due fenomeni costituisce la dinamica demografica. DINAMIZZAZIONE DELL’ACQUA STREAMS - TREVISIOL Riguarda i movimenti archetipici dell’acqua. Dovunque essa appaia assume forme sferiche. Seguendo un antico detto contadino: "L’acqua dopo tre salti si riossigena"; possiamo intuire che, consentendo all’acqua di muoversi e di scorrere in ambienti sinuosi e meandriformi, si conferisce all’acqua stessa la possibilità di rivitalizzarsi e purificarsi. venerdì 1 luglio 2005 Pagina 57 di 190 Nome fonte DIOICO ANPA Si dice di piante che portano i fiori maschili e femminili su individui diversi. DIOSSINE ARPAV Con il termine generale di diossine viene descritto un gruppo di centinaia di composti chimici capaci di persistere per lungo tempo nell’ambiente. Almeno 13 di queste molecole sono considerate sicuramente tossiche per l’uomo e gli animali. Il composto più tossico è la tetraclorodibenzo-pdiossina o TCDD. La tossicità delle altre diossine e delle sostanze analoghe viene espressa in relazione alla TCDD DIPARTIMENTO ARPAV PROVINCIALE( DAP) AGENDA 21 I Dap formano una struttura articolata su ogni provincia del Veneto con compiti di prevenzione, monitoraggio, controllo, supporto tecnicoscientifico relativi alle principali matrici ambientali. DIPLOIDE ANPA Cellula dotata di doppio corredo cromosomico (risulta nell'insieme due volte l'aploide). DIRETTIVA HABITAT ARPAV Direttiva CEE/CEEA/CE n.43 del 21/05/1992: strumento legislativo mirato alla conservazione degli habitat naturali e seminaturali e della flora e della fauna selvatiche. L'obiettivo finale della Direttiva è quello di creare una rete Natura 2000 formato da aree ZSC. Tale Direttiva ha creato per la prima volta un quadro di riferimento per la conservazione della natura in tutti gli stati dell'Unione Europea. DIRETTIVA UCCELLI ARPAV Direttiva 79/409/CEE concernente la conservazione degli uccelli selvatici. L'obiettivo consiste nell'attuazione di azioni per la conservazione numerose specie di uccelli, indicate negli allegati della direttiva stessa, e nell'individuazione da parte degli stati dell'Unione Europea di aree da destinarsi alla conservazione degli uccelli selvatici (ZPS). DIRETTIVE UE GLOSS. FEDERLEGNO Atti emessi dalla Commissione dell'Unione Europea, di solito relativi a problemi che possono creare situazioni di pericolosità per le persone o per l'ambiente, e sono di recepimento obbligatorio da parte degli Stati membri. Ogni direttiva è vincolante per gli obiettivi che si prefigge ma lascia alle Autorità nazionali la scelta dei modi e delle forme della sua applicazione. La Commissione controlla la sua adozione da parte degli Stati membri, che possono essere deferiti alla Corte di Giustizia nel caso di mancata ottemperanza. Secondo il "Nuovo Approccio" CEE (1985) le Direttive stabiliscono i requisiti essenziali cui il prodotto o servizio deve adeguarsi e demandano al CEN l'emanazione delle specifiche tecniche relative. Esse sono notificate a coloro ai quali sono destinate ed hanno effetto nel momento della notifica. Tutte le direttive sono pubblicate sulla Gazzetta Ufficiale della CEE serie "L". DISBOSCAMENTO GLOSS. ENI Diradamento delle foreste come risultato dei processi di antropizzazione. DISCARICA ARPAV Area predisposta per il deposito dei rifiuti, dotata di caratteristiche costruttive diverse in funzione del tipo di rifiuto ad essa destinato e in base alle disposizioni della normativa. La discarica di 1° categoria è adibita al conferimento di RU e RAU. Le discariche di 2° categoria si suddividono in Tipo A per rifiuti inerti, Tipo B per rifiuti industriali, con limiti sul contenuto di sostanze pericolose. DISCARICA CONTROLLATA GLOSS. ENI Area predisposta per il contenimento di rifiuti e dotata di caratteristiche costruttive diverse in funzione del tipo di rifiuto ad essa destinato e in base alle disposizioni della normativa. A seguito della Deliberazione 27.7.94 del Comitato interministeriale, sono state prescritte in Italia tre categorie di discariche. All’interno della 2a categoria sono individuati poi tre tipi diversi. In sintesi, le discariche della 1a categoria sono destinate ad accogliere RSU e RSA; quelle di 2a, Tipo A, sono per rifiuti inerti; quelle di 2a , Tipo B, sono per rifiuti industriali, con limiti sul contenuto di sostanze pericolose; quelle di 2a, Tipo C, sono per la stessa tipologia, ma con limiti meno restrittivi sulla composizione dei rifiuti; quelle di 3a categoria infine, sono per rifiuti tossico-nocivi particolarmente pericolosi, non smaltibili nelle discariche di 2a categoria. Al crescere nella scala delle tipologie, corrispondono soluzioni costruttive via più isolanti dall’ambiente esterno. Attualmente, nel regime "transitorio" seguito al nuovo D. Lgs. sui rifiuti del 5.2.97, la dizione rifiuti pericolosi ha sostituito quella di tossico-nocivi. Lo stesso Decreto recita inoltre: "A partire dal 1° gennaio 2000 è consentito smaltire in discarica solo i rifiuti inerti, i rifiuti individuati da specifiche norme tecniche ed i rifiuti che residuano da operazioni di riciclaggio, di recupero e di smaltimento ...(di rifiuti)...". DISERBANTE A COME AMBIENTE - TOURING CLUB ITALIANO Sostanza chimica che impedisce o rallenta lo sviluppo di erbe infestanti. Agisce bloccando la germinazione dei semi e accumulandosi nei tessuti vegetali. DISINFESTANTE A COME AMBIENTE - TOURING CLUB ITALIANO Sostanza che uccide gli organismi animali apportatori di germi patogeni. I disinfestanti vengono utilizzati dall’uomo per uso sia veterinario sia agricolo. Rientrano in questa categoria tutti i composti chimici capaci di uccidere i protozoi, gli insetti, gli aracnidi, etc. DISINFEZIONE ARPAV Trattamento dell'acqua, effettuato con cloro od altri mezzi, atto a distruggere i germi patogeni. venerdì 1 luglio 2005 Pagina 58 di 190 Nome fonte DISMISSIONE GLOSS. ENI DISOLEATORE GLOSS. ENI DISOLEAZIONE (trattamento di) GLOSS. ENI L’insieme delle operazioni necessarie per la cessazione delle attività produttive di un impianto o di un’area industriale. Si suddivide generalmente in tre fasi: messa in sicurezza (Bonifica) delle componenti; smantellamento e rimozione delle apparecchiature e delle strutture; ripristino del suolo. Dispositivo utilizzato per l’eliminazione degli oli e dei grassi presenti nelle acque di scarico. Generalmente si tratta di vasca o serbatoio che rallenta la velocità del liquame, favorendo la flottazione (Flottatore) naturale di tali particelle, con densità minore dell’acqua che, raccoltesi in superficie, vengono eliminate con appositi rastrelli. Processo di purificazione delle acque di scarico, volto ad eliminare gli oli e i grassi presenti, mediante disoleatore. DISPERDENTI GLOSS. ENI Sostanze organiche aggiunte a sospensioni solido-liquido o liquido-liquido, capaci di formare e/o stabilizzare dispersioni tra una fase oleosa ed una acquosa. Generalmente usati per combattere gli oil spills. DISPERSIONE DEL GREGGIO VERSATO IN MARE GLOSS. ENI Tecnica di riduzione del greggio galleggiante sul mare mediante trattamento delle chiazze di olio con agenti disperdenti (prodotti tensioattivi) che provocano la formazione di piccolissime gocce (meno di 100 micron di diametro), riducendo la tensione superficiale tra olio ed acqua e facilitando la loro dispersione. DISPERSIONE DI INQUINANTI IN ATMOSFERA GLOSS. ENI Fenomeno subìto dagli inquinanti durante il trasporto turbolento in atmosfera. A causa della dispersione gli inquinanti subiscono una diluizione al crescere della distanza dalla sorgente di emissione. E’ possibile modellizzare il fenomeno attraverso opportuni algoritmi in grado di descrivere il comportamento degli effluenti e di calcolare i valori di concentrazione degli inquinanti in un qualsiasi punto dello spazio. DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE Vedi DPI. DISPOSIZIONE EN 45020:1998 Espressione contenuta in un documento normativo che assume forma di dichiarazione, istruzione, raccomandazione o requisito. DISPOSIZIONE DESCRITTIVA EN 45020:1998 DISPOSIZIONE DI PRESTAZIONE EN 45020:1998 DISPOSIZIONE DI RISPONDENZA EN 45020:1998 Disposizione per l'idoneità allo scopo, concernente le caratteristiche di un prodotto, processo o servizio. Disposizione per l'idoneità allo scopo, riguardante le prestazioni di un prodotto, processo o servizio nella sua utilizzazione o in rapporto ad essa. Disposizione che indica uno o più modi di conformarsi ai requisiti prescritti da un documento normativo. DISSALAZIONE DELL’ACQUA A COME AMBIENTE - TOURING CLUB ITALIANO Processo chimico mediante il quale si ottiene acqua dolce da acqua salata, particolarmente nelle zone aride. Sulla terra il 98% dell’acqua esistente è acqua marina la cui concentrazione in sali è tale da non potere essere utilizzata né a scopo domestico né agricolo né industriale. La dissalazione si può ottenere per separazione dei sali disciolti oppure per liberazione dell’acqua dalla soluzione salina. Per tutti i processi è però necessaria una notevole quantità di energia e fino ad ora l’alto costo li ha resi convenienti solo in parte. I più recenti impianti di dissalazione possono produrre acqua dolce fino a 800 milioni di litri al giorno e i costi di produzione, se comparati ai costi del riciclaggio delle acque di scolo, risultano sufficientemente concorrenziali almeno nelle regioni costiere. DISSEMINAZIONE ANPA Dispersione naturale del seme e, in generale, di frutti, spore o altri organi preposti alla moltiplicazione sessuale. In relazione al vettore che opera la dispersione può essere anemocora, autocora, bolocora, mirmecofora, zoocora.....Nei climi temperati, i generi delle specie legnose con disseminazione anemofila non hanno, abitualmente, dormienza leggera. Quando la disseminazione è, invece, dovuta a mammiferi o uccelli, i semi mostrano solitamente dormienze profonde, particolarmente nel caso di generi di sottobosco. DISSESTI IDROGEOLOGICI BIBLIOTECA DI DOCUMENTAZIONE PEDAGOGICA - FIRENZE Frane, smottamenti, valanghe, alluvioni, erosioni, abbassamento del suolo sono squilibri dell'ambiente dovuti quasi sempre a due fattori principali: quello geologico predisponente e quello idrico determinante. Si parla di rischio idrogeologico in riferimento ai danni che tali fenomeni possono causare a beni artificiali e naturali. A determinare il rischio idrogeologico concorrono fattori interni endogeni relativi alla geomorfologia del suolo e del sottosuolo e fattori esogeni come il clima, la vegetazione, la fauna e l'uomo. venerdì 1 luglio 2005 Pagina 59 di 190 Nome DISSESTO AMBIENTALE fonte GLOSS. ENI Fenomeno naturale o indotto da opere dell’uomo che interessa vari aspetti dell’ambiente (suolo, acqua, ecosistemi, ecc.) e ne modifica negativamente l’equilibrio naturale. Nel caso di frane e inondazioni che hanno effetti dannosi per il territorio, le infrastrutture e le popolazioni, si parla ad esempio di dissesto idrogeologico. DISSESTO NATURALE Fenomeno di instabilità spontaneamente in atto. DISTILLAZIONE PRIMARIA STREAMS - TREVISIOL GLOSS. ENI Processo di distillazione frazionata del petrolio greggio dal quale si ottengono le principali frazioni petrolifere (che bollono a temperature diverse), da avviare agli impianti di conversione e trattamento della raffineria. DISTRIBUZIONE STREAMS - TREVISIOL Fase in cui l’acqua prelevata e addotta viene distribuita alle singole utenze. Essa avviene di solito per mezzo di un sistema di tubazioni facenti capo a una condotta principale allacciata a un serbatoio. Questo sistema può essere del tipo aperto, cioè a rami fino alle estreme utenze periferiche, o del tipo chiuso, cioè a maglie (o a rete), costituito da circuiti chiusi in ciascun punto dei quali l’acqua può giungere da almeno due direzioni. In generale il sistema a rami è più adatto per utenze sparse, mentre il sistema a maglie è preferibile in agglomerati di una certa importanza. DISTRIBUZIONE STATISTICA A COME AMBIENTE - TOURING CLUB ITALIANO Il termine distribuzione, in statistica, fa riferimento a distribuzione di frequenza o di probabilità, inerente ai dati del campione e a distribuzioni calcolate in base a ipotesi matematiche riguardanti il comportamento di esperimenti ripetitivi che presentano regolarità statistiche. La distribuzione di frequenza può essere considerata come una modalità particolare di rappresentazione di dati appartenenti a un campione. Immaginiamo infatti di aver effettuato 5000 misurazioni della statura in cm su un campione estratto della popolazione italiana di maschi adulti, allo scopo di studiare , nell’ambito di una ricerca CE, l’altezza degli italiani .è evidente che non ci sarà possibile farci un’idea dell’andamento delle stature esaminando i nostri dati, in quanto essi risultano troppo numerosi e troppo poco maneggevoli. Un primo passo, per potere proseguire nell’indagine, sarà dunque quello di raggrupparli in svariati sottoinsiemi o classi e di contare quanti soggetti appartengono ad ogni classe. I nostri 5000 soggetti verranno così ad essere inclusi in sole x classi diverse. Sarà in tal modo assai più facile osservare che esistono delle classi (ad esempio quelle comprese tra 1,60 e 1,80) in cui si concentrano moltissimi soggetti, mentre altre classi in cui si possono contare pochissimi soggetti. Questo tipo di distribuzione si definisce anche di frequenza in quanto ci indica quali sono, per un campione grande quanto si voglia, le frequenze relative di appartenenza ad una determinata classe. Il modo più semplice per rappresentare queste distribuzione è l’istogramma. Le distribuzioni calcolate in base a ipotesi matematiche possono considerarsi come modello inerente a variabili particolari. La distribuzione normale o gaussiana è la distribuzione matematica che descrive l’andamento di una variabile continua, come per esempio la statura o la pressione arteriosa in una popolazione. Essa viene rappresentata con la caratteristica curva a campana che indica che la variabile si presenta con grande frequenza in un segmento centrale, equidistante dai valori estremi. La distribuzione gaussiana può essere considerata come la forma alla quale tende la distribuzione di frequenza di una variabile continua se il campione cresce indefinitivamente. La distribuzione binomiale riguarda invece la distribuzione di probabilità di una sequenza casuale in cui il risultato di ogni prova sia A o B, per esempio il lancio di un dado il cui risultato sia la probabilità di avere numeri pari o dispari. La distribuzione di Poisson riguarda invece la distribuzione di eventi casuali nel tempo. DIVERSITA’ (indice di) GLOSS. ENI Indice esprimente il grado di eterogeneità di una comunità di organismi (Biocenosi) mediante accertamento statistico della situazione reale esistente fra le due situazioni teoriche estreme:(a) tutti gli individui della comunità appartengono alla medesima specie, (b) ogni individuo della comunità appartiene ad una specie diversa. Fra queste due estremità si possono trovare tutte le gradazioni intermedie. DNA ARPAV DNA RICOMBINANTE ARPAV L’acronimo sta per acido desossiribonucleico. E’ il costituente principale dei cromosomi e possiede una struttura a doppia elica avvolta a spirale. Nel DNA sono contenute tutte le informazioni genetiche che consentono alle cellule di replicarsi e di produrre le proteine e le altre sostanze che le compongono. E’ il veicolo tramite il quale ciascun organismo trasmette ai discendenti le proprie informazioni biologiche. Si definisce DNA ricombinante una molecola di DNA modificata con le tecniche dell'ingegneria genetica. Una volta individuata la struttura e la funzione di determinate frazioni del DNA, è possibile infatti, utilizzando particolari enzimi detti nucleasi di restrizione, in pratica delle microscopiche “forbici” altamente specifiche, separare e isolare frammenti di DNA che contengano geni dotati di precise caratteristiche funzionali. Questi geni sono poi duplicati in quantità elevate tramite altri enzimi, le polimerasi, per essere infine introdotti, legati ad appropriati agenti trasportatori, in una nuova molecola di DNA. Questa molecola modificata (DNA ricombinante) verrà ad acquisire nuove proprietà, come ad esempio l’informazione per far produrre alla cellula che la ospita una sostanza che prima non produceva. Le sequenze di nucleotidi ricombinanti, che vengono inserite all'interno di una molecola di DNA con manipolazioni in vitro, provengono generalmente da organismi di specie differenti da quello del ricevente. Così ad esempio, l’insulina umana viene oggi prodotta da un comune batterio: l’Escherichia coli. La possibilità di isolare un gene e di spostarlo dalla cellula di origine in un’altra trova applicazioni in numerosi campi che comprendono la produzione industriale di farmaci e vaccini, la ricerca di nuove terapie per le malattie genetiche o la produzione di alimenti (OGM Organismi geneticamente modificati). La tecnologia del DNA ricombinante è uno dei rami più importanti delle biotecnologie ed ha rivoluzionato la moderna biologia. DOCUMENTO EN 45020:1998 Ogni supporto di informazioni, assieme alle informazioni che esso contiene. venerdì 1 luglio 2005 Pagina 60 di 190 Nome DOCUMENTO NORMATIVO fonte EN 45020:1998 Documento che fornisce regole, direttive o caratteristiche concernenti determinate attività o i loro risultati. Si riferisce a diversi tipi di documenti quali: norme, specificazioni tecniche, codici di pratica, regolamenti. DOCUMENTO UNICO DI PROGRAMMAZIONE Vedi DOCUP. DOCUP ARPAV Docup Obiettivo 2. Documento programmatico per gli anni 2000-2006 in ottemperanza al Regolamento CEE 1260/99 recante disposizioni sui Fondi Strutturali. DOLINA GRUPPO VICENTINO DI STUDI ORNITOLOGICI "NISORIA" Depressione del terreno a forma concava, tipica delle regioni carsiche. DOLOMIA ARPAV Roccia costituita prevalentemente da dolomite. Carbonato doppio di calcio e magnesio CaMg(CO3)2 in gran parte di origine secondaria a seguito della sostituzione di atomi di Ca con atomi di Mg (processo di dolomitzzazione). DOLOMITE ARPAV Carbonato doppio di calcio e magnesio di formula CaMg(CO3)2. Si presenta in cristalli romboedrici incolori se puri o gialli e bruni se impuri. DOMINIO GLOSS. ENI Ripartizione dell’ambiente marino che viene diviso nel dominio bentonico, comprendente tutti i fondali, e nel sovrastante dominio pelagico, comprendente le masse d’acqua, che a sua volta è ripartito in due regioni: una neritica, sovrastante la platea continentale e una oceanica, sovrastante le altre aree di mare aperto più profondo. DORMIENZA ANPA Stato fisiologico, dovuto a cause fisiche e/o fisiologiche intrinseche, che impedisce la germinazione, anche in condizioni ambientali favorevoli. E' una caratteristica controllata geneticamente che interagisce in vario modo con i fattori ambientali. DOSE Quantità di una sostanza necessaria per ottenere un determinato effetto. DOSE ACCUMULATA GLOSS. ENI GLOSS. RADIAZIONI Rappresenta, integrata nel tempo, la somma di tutte le dosi ricevute da un individuo, qualunque ne sia la sorgente, escluse quelle provenienti dal fondo naturale di radiazioni, da esami e cure mediche. DOSE ALLA POPOLAZIONE GLOSS. RADIAZIONI Dose di radiazioni ionizzanti ricevuta dalla popolazione durante un determinato intervallo di tempo, ponderata in funzione dei dati demografici. DOSE ASSORBITA GLOSS. RADIAZIONI DOSE INDIVIDUALE GLOSS. RADIAZIONI Quantità di energia ceduta dalle particelle ionizzanti allo unità di massa della sostanza irradiata nel punto preso in esame, quale che sia la natura della radiazione ionizzante utilizzata. Dose di radiazioni ionizzanti ricevuta da un individuo durante un determinato intervallo di tempo. DOSE/RISPOSTA (RAPPORTO DOSE/RISPOSTA) ARPAV Il termine dose indica la quantità di una sostanza chimica o l’intensità di un agente fisico (ad esempio il rumore o le radiazioni ionizzanti) a cui un organismo viene esposto. Il termine risposta indica l’effetto sull’organismo di tale esposizione. La dose e la risposta sono spesso legate da una relazione per cui all’aumentare della dose si ha un aumento dell’effetto. Inversamente, poichè con il diminuire della dose l’effetto si riduce, vi può essere una dose (detta dose soglia) al di sotto della quale non si verificano effetti nocivi per l’organismo. DOSI MASSIME AMMISSIBILI GLOSS. RADIAZIONI Dosi di radiazioni ionizzanti che, allo stato attuale delle cognizioni, non sono suscettibili di causare alterazioni notevoli né all'individuo nel corso della sua vita, né alla popolazione. Tali dosi sono fissate tenendo conto delle irradiazioni ricevute dagli individui o dalla popolazione, escluse quelle provenienti dal fondo naturale di radiazioni e quelle provenienti da esami e cure mediche. venerdì 1 luglio 2005 Pagina 61 di 190 Nome DOSIMETRO fonte GLOSS. RADIAZIONI Apparecchio o dispositivo di misura della dose in un ambiente (dosimetro ambientale) o assorbita da una persona (dosimetro personale). DOSSO ARPAV Zona altimetricamente rilevata rispetto alle aree limitrofe. DPI D.Lgs 19 settembre 1994, n. 626 Si intende per dispositivo di protezione individuale (DPI) qualsiasi attrezzatura destinata ad essere indossata e tenuta dal lavoratore allo scopo di proteggerlo contro uno o più rischi suscettibili di minacciarne la sicurezza o la salute durante il lavoro, nonché ogni complemento o accessorio destinato a tale scopo. DPSIR ARPAV Modello concettuale elaborato nell'ambito del dibattito internazionale in materia di informazione ambientale (OCSE, 1993; Eurostat, 1997; EEA, 1998).Il modello evidenzia l'esistenza a "monte" delle pressioni sull'ambiente, di forze motrici o determinanti che possono essere identificati con le attività e i processi antropici che causano le pressioni. A "valle" delle pressioni sta invece lo stato della natura, che si modifica in seguito alle sollecitazioni umane. Il modificarsi dello stato della natura comporta impatti sul sistema antropico. Poiché gli impatti sono quasi sempre negativi, a questo ciclo di rapporti causali che hanno come effetto il deterioramento della natura, la società reagisce fornendo risposte basate sulla consapevolezza dei meccanismi che la determinano. Le risposte sono dirette sia alle cause immediate degli impatti (i cambiamenti dello stato) sia alle cause più profonde, risalendo a "monte" fino alle pressioni stesse e ai fattori che le generano. Il cerchio così si chiude con la retroazione consapevole della società alle conseguenze negative del suo stesso sviluppo. DRENAGGIO STREAMS - TREVISIOL Tecnica di bonifica consistente nel prosciugamento di un terreno impregnato d’acqua. Può essere eseguito mediante scolo naturale dell’acqua (se il terreno da bonificare si trova a un livello più elevato di quello del corpo idrico), o mediante prosciugamento artificiale (quando il terreno è situato a un livello inferiore o uguale a quello del corpo idrico; in tal caso è necessario sollevare l’acqua con mezzi meccanici (idrovore) e scaricarla nel corpo idrico ricevente. DRENAGGIO ESTERNO ARPAV Si riferisce allo scorrimento superficiale delle acque. DRENAGGIO INTERNO Si riferisce alla dinamica dell’acqua all’interno del profilo. DUNA ARPAV ENCICLOPEDIA SCIENTIFICA TECNICA GARZANTI Formazione sabbiosa dovuta all'accumulo di materiale contro un ostacolo. Le dune sono prodotte da moti turbinosi del vento e perciò non stabili ma si spostano secondo la direzione del vento. EAC GLOSS. ENI European Accreditation for Certification. È l'associazione, costituita nel 1991, che riunisce a livello europeo gli enti di accreditamento di organismi di certificazione riconosciuti nell'ambito nazionale. Sinteticamente, i principali obiettivi dell'EAC sono: sviluppo e mantenimento di accordi di mutuo riconoscimento per quanto riguarda: gli accreditamenti rilasciati dagli enti di accreditamento facenti parte dell'EAC stesso i certificati emessi da organismi di certificazione accreditati dagli enti di accreditamento facenti parte dell'EAC sviluppo e mantenimento di accordi bilaterali di mutuo riconoscimento tra enti di accreditamento facenti parte dell'EAC ed enti di accreditamento, europei ed extra europei, non facenti parte dell'EAC cooperazione con altre organizzazioni, europee e non, che operano nell'ambito delle attività di verifica della conformità (es. EAL, EOTC, IAF). ECCELLENZA AMBINETALE GLOSS. GALGANO & ASSOCIATI Il misurarsi attivamente con la variabile ecologica, ottenendo importanti vantaggi competitivi, sia in termini di rilevanti risparmi di costi conseguibili con tecnologie di prevenzione dell'inquinamento, sia in termini di una riformulazione dei prodotti che attui una differenziazione degli stessi riconducibile ad una loro maggiore ecocompatibilità. ECOAUDIT GLOSS. ENI Strumento volontario che le imprese possono adottare per migliorare, attraverso un sistema integrato di gestione e di controllo ambientale, la propria efficienza interna e ridurre l'impatto sull'ambiente. (vedi anche Audit ambientale)Tale sistema è stato istituito dal Regolamento CE n.1836/1993 (vedi EMAS).Il sistema ruota attorno a sei momenti principali: compimento di un'analisi ambientale del sitoadozione di una politica ambientale aziendale introduzione di un programma ambientale effettuazione di un'audit ambientale fissazione, in funzione dei risultati delll'audit., di nuovi obiettivi per il costante incremento dell'efficienza ambientale elaborazione, al termine di ogni audit, di una dichiarazione ambientale destinata al pubblico. L'eco-audit permette all'azienda di darsi dei programmi e degli obiettivi in materia ambientale che tengano conto delle proprie esigenze.E', inoltre, il primo provvedimento legislativo che mira ad eliminare il concetto del comando e del controllo che da sempre sta alla base delle legislazioni in materia ambientale e non. venerdì 1 luglio 2005 Pagina 62 di 190 Nome fonte ECOBILANCIO ARPAC Individuazione e quantificazione delle entrate e delle uscite di materia ed energia per un dato sistema "prodotto", "impianto" o "sito", con particolare riferimento ai relativi fattori di impatto ambientale. ECODESIGN GLOSS. GALGANO & ASSOCIATI Riprogettazione del prodotto in modo che causi il minor danno possibile all'ambiente durante la produzione, l'uso e lo smaltimento. ECO-EFFICIENZA ARPAT; GLOSS. GALGANO & ASSOCIATI Orientamento strategico che consente ad un'impresa che investe nella riduzione degli impatti sull'ambiente di superare i fattori penalizzanti (iniziale aumento dei costi, adeguamenti tecnologici ecc.) trasformandoli in occasioni di aumento della profittabilità e competitività dell'azienda. L'eco-efficienza è un nuovo modello di management che incoraggia le aziende a diventare più responsabili nei confronti dell'ambiente, unendo gli obiettivi di eccellenza economica dell'impresa con quelli di eccellenza ambientale, così da consentire all'azione della direzione aziendale di contribuire al raggiungimento dello sviluppo sostenibile. Infatti, usare minori quantità di risorse e produrre meno rifiuti significa risparmiare denaro e generare profitti(efficienza economica), mentre minori quantità di rifiuti e materie prime proteggono l'ambiente, conservando le risorse naturali e riducendo l'inquinamento (efficienza ambientale). ECOGESTIONE GLOSS. ENI Per ecogestione o gestione ambientale si intende la parte del sistema di gestione complessivo dell’impresa che comprende la struttura organizzativa, la responsabilità, le prassi, le procedure, i processi e le risorse per definire e attuare la politica ambientale dell’impresa stessa. ECOLABEL O ETICHETTA ECOLOGICA (Margherita Europea) MINISTERO DELL'AMBIENTE Nel marzo dei 1992 il Consiglio dell'Unione Europea ha emanata il Regolamento n. 880/92/CEE "concernente un sistema comunitario di assegnazione di un marchio di qualità ecologica", più noto con il nome di ecolabel. Lo scopo dell'ecolabel è quello di promuovere la ideazione, la produzione, la commercializzazione e l'uso di prodotti con minor impatto ambientale e fornire ai consumatori una migliore informazione sull'impatto ambientale dei prodotti. Ad oggi la sua applicazione è volontaria. Per ottenere l'ecolabel si tiene conto dell'impatto ambientale dell'intero ciclo di vita del prodotto dalla produzione, compresa la selezione delle materie prime, alla distribuzione, consumo e uso, fino alla eliminazione. ECOLABELLING GLOSS. ENI Insieme delle procedure introdotte in ambito europeo del Regolamento comunitario n. 880/92, consistenti nel contrassegnare con un logo specifico i prodotti caratterizzati da un limitato impatto ambientale. Il logo viene assegnato a quei prodotti che soddisfano uno specifico insieme di criteri ecologici. Finora hanno ottenuto l’ecolabel comunitario alcuni prodotti nei settori dei detergenti, lavatrici, vernici, ecc.. Poiché l’ecolabel è un simbolo che evidenzia le favorevoli prestazioni ambientali di un prodotto (ad esempio, il contenere un minor quantitativo di un determinato inquinante) rispetto ai suoi concorrenti, le imprese se ne avvalgono per orientare i consumatori all’acquisto di beni più rispettosi dell’ambiente. ECOLOGIA MINISTERO DELL'AMBIENTE; ARPAV Dal greco òikos = casa ( luogo in cui si abita ) e lògos = studio - studio dell'ambiente. Scienza che studia l'insieme delle interrelazioni con l'ambiente da parte degli organismi vegetali e animali (Haeckel, 1866); recentemente le tematiche di ecologia sono state estese anche all'uomo, con particolare riferimento all'influenza che le variazioni climatiche, ambientali ecc. (comprese quelle indotte dall'uomo) esercitano sull'uomo, sugli animali e sulle piante. Nell'accezione contemporanea indica lo studio interdisciplinare delle problematiche ambientali e la ricerca delle possibili modalità di recupero degli squilibri. Ecologia non è quindi solo protezione della natura o studio dell'inquinamento! Si occupa fondamentalmente dei rapporti che legano gli esseri viventi, uomo compreso, all'ambiente che li circonda e richiede il contributo di molte scienze (geografia, botanica, zoologia, biologia, biochimica, medicina, antropologia, etc.) ECOLOGIA DEL PAESAGGIO STREAMS - TREVISIOL Analisi dal punto di vista scientifico dell’organizzazione dei paesaggi e della loro incidenza sullo spazio fisico. La unità più piccola è l’ecosistema geografico. Nei parchi l’ecologia del paesaggio determina le unità di paesaggio. ECOLOGIA DOMESTICA BIBLIOTECA DI DOCUMENTAZIONE PEDAGOGICA - FIRENZE Si interessa degli equilibri ecologici e dei rapporti tra casa ed abitanti, delle possibili fonti di inquinamento interne e degli influssi che i comportamenti domestici determinano sull'ambiente esterno. La casa è un ecosistema artificiale di piccole dimensioni, per le cui analisi è possibile utilizzare i principi riferibili ad un ecosistema naturale. ECOLOGIA INDUSTRIALE ARPAT Area di ricerca che, attraverso l'analogia tra funzionamento dell'ecosistema e del sistema industriale, estende a quest'ultimo i principi cardine dell'ecologia (simbiosi, riciclizzazione, fattore limitante, produttività totale dei materiali, scarti zero, riutilizzo integrale dei residui). ECOLOGIA PROFONDA BIBLIOTECA DI DOCUMENTAZIONE PEDAGOGICA - FIRENZE Definizione coniata da Arnae Ness nel 1973 per indicare la corrente degli ecologisti più radicali, che ritengono necessario destrutturare la tecnosfera e regredire tecnologicamente per sopravvivere. venerdì 1 luglio 2005 Pagina 63 di 190 Nome ECOMANAGEMENT AND AUDIT SCHEME fonte GLOSS. ENI Vedi EMAS. ECOPROFIT GLOSS. GALGANO & ASSOCIATI Modello di cooperazione municipale semplice, ma molto efficace, che unisce una produzione ecologicamente compatibile a un corrispondente successo economico. Ecoprofit utilizza tecniche ambientali integrate e prevede aziende, comuni, autorità pubbliche e consulenti come partner di una cooperazione finalizzata al raggiungimento di obiettivi di sostenibilità. Ecoprofit è una metodologia flessibile che: - aumenta il margine di profitto; - promuove l'innovazione; - migliora la sicurezza del lavoro; - motiva i dipendenti; - soddisfa le autorità; - riduce i rischi economici; - protegge l'ambiente. ECOSISTEMA ARPAV L'ecosistema è l'unità funzionale di base in ecologia costituita da un particolare ambiente e dalla comunità di esseri che in esso vivono. In un ecosistema vi sono fattori fisici corrispondenti alle catatteristiche dell'habitat (struttura del suolo, temperatura, illuminazione, etc) e fattori biotici corrispondenti alle caratteristiche della comunità (le specie di appartenenza degli organismi, le catene alimentari, le relazioni di interdipendenza). La definizione più comunemente accettata fu formulata da Odum nel 1971 e definisce ecosistema come: "l'unità che include gli organismi che vivono insieme in una certa area (comunità biotica o biocenosi), interagenti con l'ambiente fisico (biotopo) in modo tale che un flusso di energia porti ad una ben definita struttura biotica e ad una ciclizzazione dei materiali fra viventi e non viventi all'interno del sistema". Si parla, oltre che di ecosistemi naturali, anche di "ecosistemi artificiali", ovvero quelli prodotti dall'attività umana. ECOSISTEMA ANTROPICO GLOSS. ENI ECOSISTEMA MARINO GLOSS. ENI ECOSISTEMA NATURALE GLOSS. ENI Complesso ecologico formato dall’uso del suolo, dalla mobilità e dalle componenti socioeconomiche dell’ambiente. In termini generici l’ambiente che coinvolge direttamente l’uomo. Ecosistema naturale tipico dell’ambiente acquatico marino, nel quale gli autotrofi (piante verdi) sono presenti con biomassa, per unità di superficie e dimensioni molto più piccole degli autotrofi terrestri e dove il consumo di acqua, durante la fissazione dell’anidride carbonica, è nettamente minore. Unità che include tutti gli organismi che vivono insieme in una data area, interagenti con l’ambiente fisico, in modo tale che un flusso di energia porta a una ben definita struttura biotica e ad una ciclizzazione dei materiali tra viventi e non viventi all’interno del sistema. ECOSISTEMA O SISTEMA ECOLOGICO ARPAV Indica un particolare ambiente e tutti gli esseri viventi e non viventi che lo popolane. E'' l'unità funzionale di base in ecologia ed è composta da una comunità di esseri viventi (componente biotica) e non viventi (componente abiotica), dai flussi di energia e dalle loro interazioni. Si parla, oltre che di ecosistemi naturali, anche di "ecosistemi artificiali", ovvero quelli prodotti dall'attività umana.. Il concetto di ecosistema è funzionale alla possibilità di eseguire degli studi per capire il funzionamento dei complessi processi biologici. In realtà i limiti di un ecosistema sfumano normalmente in quelli di un altro e gran parte degli organismi possono far parte di ecosistemi diversi in momenti diversi. ECOSISTEMA TERRESTRE GLOSS. ENI Ecosistema naturale provvisto di popolazioni di autotrofi (piante verdi) di grosse dimensioni e con elevato consumo di acqua, durante la fissazione dell’anidride carbonica. ECOSPAZIO BIBLIOTECA DI DOCUMENTAZIONE PEDAGOGICA - FIRENZE E' la zona in cui un organismo trova le condizioni necessarie alla sua sopravvivenza. Quasi ovunque tale spazio Š stato profondamente modificato dall'uomo nel corso della sua storia. ECOSVILUPPO ARPAT Secondo l'UNEP (United Nation Environment Program) si tratta di uno sviluppo basato sulla sostenibilità ambientale che tiene conto dei bisogni umani fondamentali (basic needs) e della capacità di basarsi sulle risorse locali e sull'autorganizzazione (self-reliance)."Uno sviluppo endogeno e basato sulle proprie forze (self-reliant); sottomesso alla logica dei bisogni dell’intera popolazione e non della produzione elevata a fine in sé, e finalmente cosciente della propria dimensione ecologica e alla ricerca di un’armonia tra uomo e natura" (Assemblea generale delle Nazioni Unite 1975). ECOTECNOLOGIE BIBLIOTECA DI DOCUMENTAZIONE PEDAGOGICA - FIRENZE Nuove frontiere della scienza e della tecnica che puntano verso uno sviluppo ed una crescita economica mondiale basata su di una utilizzazione di materie prime, di risorse, di energia in quantità minori rispetto al presente. Sono tecnologie avanzate che tendono ad avere un impatto ambientale sempre minore, secondo il principio che è opportuno prevenire piuttosto che curare il degrado ambientale. venerdì 1 luglio 2005 Pagina 64 di 190 Nome fonte ECOTIPO GLOSS. ENI ECOTONO GLOSS. ENI ECOTOPO STREAMS - TREVISIOL Varietà locale (razza o sottospecie), fissata geneticamente, nell’ambito di una stessa specie. L’ecotipo si crea in risposta alle diverse condizioni ambientali a cui le popolazioni di una specie sono sottoposte, vivendo in aree geografiche e/o ambienti differenti. Zona di transizione fra due diverse biocenosi. Nell’ecotono si ha un graduale passaggio fra le specie caratteristiche di una biocenosi e le specie caratteristiche dell’altra. L’importanza dell’ecotono è dovuta al fatto che in esso, generalmente, si ha una maggiore biodiversità che nelle biocenosi che separa. Il minimo volume omogeneo di paesaggio. ECOTOSSICITA' ARPAV Si dice di un inquinante tossico o comunque pericoloso per piante o animali. ECOTOSSICOLOGIA ARPAV E' la scienza che studia gli effetti delle sostanze tossiche sugli ecosistemi, utilizzando la metodologia propria della tossicologia e applicando i principi dell'ecologia e della chimica ambientale. Essa si avvale tra l'altro di saggi ecotossicologici, che utilizzano sistemi biologici come bersaglio, sia allo scopo di quantificare gli effetti legati all'inquinamento degli ecosistemi da parte di sostanze tossiche, sia per scopi previsionali, valutando il rischio ambientale di nuove sostanze o situazioni di potenziale inquinamento. EDAFICO GLOSS. ENI Riferito al suolo e alla porzione superficiale della crosta terrestre e agli organismi che vi prolificano. EDUCAZIONE AMBIENTALE ARPAV Processo educativo orientato ad approfondire le conoscenze delle interazioni uomo-ambiente, utilizzando una prospettiva interdisciplinare ed un approccio di problematizzazione e ricerca di soluzione degli aspetti rilevanti e critici che derivano da tali interazioni. Concerne il progresso delle conoscenze e delle azioni miranti ad un'integrazione sempre più adeguata dei soggetti e dei gruppi sociali al contesto ambientale ,preoccupandosi della salvaguardia e dell'uso delle risorse. EDUCAZIONE PERMANENTE ARPAV Educazione Ambientale vista e perseguita come Educazione allo Sviluppo Sostenibile estesa dall'età prescolare fino all'età adulta allo scopo di continuare ad aggiornare le conoscenze e le competenze in un processo di educazione continuo in funzione e in sintonia con l'evoluzione dei sistemi ambientali siano essi naturali che modificati dall'attività umana. EDULE GLOSS. ENI Detto di organismo animale o vegetale commestibile per l’uomo. EEA ANPA European Environment Agency è stata costituita nel 1993 per elaborare e diffondere le informazioni rilevanti riguardanti lo sviluppo della protezione ambientale in Europa. L’Agenzia, con sede in Danimarca, opera in stretta collaborazione con EIONET (European Environment Information and Observation Network) costituito dalle diverse reti degli stati membri. L’EEA inoltre dispone di una serie di Banche dati e di una ricca lista di link diretti con i principali siti indice sull’ambiente. EFFETTI A BREVE O A LUNGO TERMINE GLOSS. ENI Conseguenze sull’ambiente derivanti dalla realizzazione di un’opera (ad esempio stabilimento industriale, ferrovie, ecc.), a distanza di poco (settimane, mesi) o molto tempo (anni). EFFETTI AMBIENTALI ARPAT; ARPAV Cambiamenti nell'ambiente, sia positivi che negativi, causati dalle attività, prodotti e/o processi di una data organizzazione (Reg. 1836/93 EMAS). Possono essere distinti in effetti interni (riconducibili cioè alle attività svolte all'interno del perimetro del sito) ed effetti esterni (causati dalle attività svolte al di fuori del perimetro del sito, per effetto della presenza del sito stesso), come ad esempio l'emissione di inquinanti atmosferici associati alla movimentazione delle merci, persone e prodotti. venerdì 1 luglio 2005 Pagina 65 di 190 Nome fonte EFFETTO SERRA ARPAV E’ un meccanismo con cui viene definito il ruolo svolto dall’atmosfera nel processo di riscaldamento della superficie terrestre. La radiazione emessa dal Sole, dopo aver attraversato l’atmosfera, giunge sulla Terra illuminandola e riscaldandola. La Terra assorbe le radiazioni solari e ne riemette una parte verso l’alto sotto forma di radiazione infrarossa. L’atmosfera assorbe parzialmente la radiazione infrarossa attraverso le molecole di vapore acqueo e anidride carbonica ed altri gas minori, e la riemette nuovamente verso la Terra riscaldandola ulteriormente e rendendo possibile la vita. L’effetto serra dunque è di per sé un fenomeno naturale e benefico, poiché senza di esso la temperatura media della superficie terrestre sarebbe di circa 19 ° sotto lo zero. I gas dell’atmosfera responsabili dell’effetto serra naturale sono: vapore acqueo, anidride carbonica, metano, ossido nitroso, ozono. L’anidride carbonica, oltre ad intervenire in numerosi processi biologici quali la fotosintesi clorofilliana, attraverso la quale viene utilizzata dalle piante verdi come “alimento”, contribuisce a regolare il naturale effetto serra del pianeta. La quantità di anidride carbonica ottimale è garantita dalla presenza di piante verdi, in particolare dalle grandi foreste, e attraverso l’assorbimento da parte degli oceani. Nell’ultimo secolo tuttavia il fenomeno dell’effetto serra si è intensificato ed ha provocato un aumento della temperatura media del Pianeta. L’incremento dei gas serra riguarda in modo particolare l’anidride carbonica che viene prodotta in tutti i fenomeni di combustione legati alle attività umane (attività industriali, emissioni degli autoveicoli, produzione di energia elettrica). L’incremento di anidride carbonica dipende inoltre, anche se indirettamente, dalla deforestazione. EFFICACIA UNI EN ISO 9000:2000 EFFICIENZA UNI EN ISO 9000:2000 Grado di realizzazione delle attività pianificate e di conseguimento dei risultati. La misura dell'efficacia è data quindi dal rapporto tra il risultato auspicato/conseguito e lo sforzo previsto/impegnato per ottenerlo. Rapporto tra risultati ottenuti e le risorse utilizzate per ottenerli. EFFICIENZA ECOLOGICA GLOSS. ENI L’efficienza ecologica è un concetto complesso che qualifica beni e servizi in grado di contribuire competitivamente alla qualità della vita, minimizzando l’impatto ambientale e l’utilizzo di risorse nell’intero ciclo di vita. EFFLUENTE DI ALLEVAMENTO ANPA Le deiezioni del bestiame o una miscela di lettiera e di deiezione di bestiame anche sottoforma di prodotto trasformato. EFFLUENTE GASSOSO GLOSS. ENI EFFLUENTE LIQUIDO GLOSS. ENI Scarico di sostanze in fase gassosa convogliate e provenienti da qualsiasi unità di processo.In campo normativo l’effluente gassoso è il mezzo attraverso il quale una o più sostanze inquinanti vengono veicolate nell’ambiente, concorrendo a modificarne la qualità. Nei processi industriali definisce lo scarico di sostanze liquide che alterano le caratteristiche fisiche, chimiche o biologiche del corpo recettore (acque superficiali, acque sotterranee, suolo) destinate ad impianti di depurazione o fognanti. EFFLUENTI GASSOSI ( impianto di abbattimento degli inquinanti negli) GLOSS. ENI E’ un insieme di apparecchiature finalizzate alla rimozione, ovvero alla riduzione della concentrazione degli inquinanti presenti nell’effluente gassoso da trattare. In base alle proprietà chimico-fisiche dell’effluente e degli inquinanti, l’impianto può essere costituito da uno o più stadi di abbattimento. In relazione allo stato fisico dell’inquinante presente nella corrente gassosa e in base anche alle sue proprietà chimiche, si sceglie il sistema di abbattimento più appropriato: sistema a secco (ad esempio per i polveri o goccioline), dinamici e statici come i cicloni e i filtri a maniche; sistemi ad umido (ad esempio per anidride solforosa o acido cloridrico), come le torri di lavaggio ad assorbimento; sistemi termici e catalitici (ad esempio per ossidi di azoto e composti organici policiclici e/o policlorurati) come i combustori e i reattori catalitici; sistemi ad adsorbimento (per composti organici insolubili in acqua) come le colonne a carboni attivi; sistemi biologici come i biofiltri (vedi). Nel caso di impianti di abbattimento multistadio, si parla generalmente di filiera di depurazione. In genere vengono associati stadi di abbattimento ad umido, come le unità di assorbimento. E’ inoltre frequente avere uno stadio finale di abbattimento catalitico o di adsorbimento, che faccia da guardia finale per l’abbattimento spinto di inquinanti particolarmente pericolosi come i composti organici clorurati. EIONET ANPA Enviromental Information and Observation NETwork: rete informativa ambientale dell'AEA. ELAIOSOMA ANPA E' un appendice dei semi che svolge varie funzioni tra cui la più importante è quella di attrarre gli animali che li disperdono (in genere formiche, ma anche uccelli). Gli elaiosomi dei semi dispersi dalle formiche differiscono da quelli dei semi dispersi dagli uccelli, sebbene contengano entrambi lipidi. ELEMENTO NATURALE GLOSS. ENI ELEMENTO STORICO-TESTIMONIALE GLOSS. ENI Elemento biotico o abiotico del paesaggio, non direttamente ascrivibile alle attività umane. Elemento antropico del paesaggio caratterizzato dal valore artistico o storico. venerdì 1 luglio 2005 Pagina 66 di 190 Nome ELEMENTO SUPPLEMENTARE fonte EN 45020:1998 Informazione inclusa in un documento normativo che non ha influenza sulla sua sostanza. ELETTRICITA' ARPAV ELETTRODOTTO ARPAV Fenomeno, già noto nell’antichità, per cui l’ambra (in greco electron) strofinata attira piccoli pezzi di sughero, carta, ecc. Si hanno 2 specie di elettricità: la positiva (+), che si ottiene strofinando sostanze quali il vetro; la negativa (-) che si ottiene strofinando sostanze quali l’ebanite. Sono portatori di elettricità negativa gli elettroni e tutte le particelle elementari cariche negativamente; le cariche positive (protoni) sono costituite da atomi o molecole che hanno perduto uno o più elettroni. In un corpo elettricamente neutro esistono tanti elettroni quanti ne occorrono per neutralizzare le cariche del nucleo; se il corpo, o una sua parte, contiene un numero di elettroni superiore o inferiore al precedente, appare elettrizzato negativamente o positivamente. L’elettricità in movimento (corrente elettrica) è costituita da un flusso di soli elettroni. Sistema di trasporto dell’energia elettrica, costituito da linee elettriche propriamente dette (linee aeree o cavi interrati), da sottostazioni, da cabine di trasformazione e da centrali elettriche. ELETTROFILTRO GLOSS. ENI; GLOSS. META S.p.A. Modena Apparecchiatura di abbattimento delle polveri dalle emissioni gassose. I princìpi-base del processo di precipitazione elettrostatica su apposite piastre cariche elettricamente possono essere così riassunti: sviluppo di una corrente ad alto voltaggio utilizzata per caricare elettricamente il materiale particellare dell’aeriforme da depurare; creazione di un campo elettrico tra gli elettrodi di scarica e gli elettrodi di raccolta con conseguente migrazione del particolato, caricato negativamente, sulle piastre di raccolta, caricate positivamente; rimozione del materiale particellare raccolto mediante scuotimento delle piastre, per battitura o scorrimento d’acqua. ELETTROMAGNETISMO ARPAV ELETTRONVOLT (eV) ARPAV Termine con cui si indica genericamente lo studio delle interconnessioni tra elettricità e magnetismo. Unità di misura dell'energia usata prevalentemente in fisica atomica e nucleare per esprimere l'energia di ioni e di particelle subatomiche. Un eV è l’energia cinetica acquistata da un elettrone che si muove in un campo elettrico uniforme sotto la differenza di potenziale di un volt. Indica la scala con cui quantificare, ad esempio, l’energia necessaria per ionizzare un atomo, in pratica per strappargli un elettrone. E' una unità di energia estremamente piccola. ELETTROSMOG GLOSS. ENI Termine utilizzato per indicare l'inquinamento causato dall'esposizione ai campi elettromagnetici. Il termine è stato coniato a seguito del recente sviluppo delle telecomunicazioni, che hanno prodotto un consistente aumento delle fonti di campi elettrici e magnetici e la conseguente esposizione ad essi, della popolazione. ELIOFILIA ANPA La predilezione dell' esposizione in pieno sole; contrario di sciafilia. ELOFITE Tutte le specie di piante palustri, con particolare riferimento a quelle con "i piedi nell’acqua e la testa al sole". EMAS ANPA GLOSS. ENI Nel 1993 la Comunità europea ha emanato il Regolamento n. 1836 EMAS sulla partecipazione volontaria delle imprese industriali a un sistema di ecogestione e audit. Il Regolamento prevede che le imprese partecipanti adottino, nei propri siti produttivi, dei sistemi di gestione ambientale basati su politiche, programmi, procedure e obiettivi di miglioramento dell’ambiente e pubblichino una dichiarazione ambientale (un vero e proprio bilancio ambientale di sito). Ai fini della registrazione del sito nell’apposito elenco istituito presso la Commissione europea, il Regolamento EMAS prevede che la dichiarazione ambientale venga convalidata da un verificatore accreditato da un Organismo nazionale competente; in Italia tale organismo, attivo solo dal 1997, è il Comitato per l’Ecolabel (Ecolabelling) e l’Ecoaudit che si avvale del supporto tecnico dell’ANPA. Questa certificazione ambientale si affianca agli altri standard internazionali in materia come le norme della serie ISO 14000 e BS 7750 e ha avuto, soprattutto in Germania, un notevole successo per quanto riguarda la partecipazione delle imprese e il numero di verificatori accreditati.Il sistema comunitario di ecogestione ed audit EMAS ha una notevole valenza politica, poiché assegna all'impresa una responsabilità diretta nella crescita complessiva della qualità ambientale. Obiettivi dell'EMAS sono: - miglioramento continuo dell'efficienza ambientale dell'impresa; - strutturare all'interno dell'impresa un sistema per migliorare l'impatto ambientale; - fissare obiettivi ambientali raggiunti i quali si procede nell'identificazione di nuovi. EMBRICATA (struttura) ARPAV- REGIONE DEL VENETO- CENTRO VALANGHE DI ARABBA Struttura dovuta alla tendenza dei ciottoli a disporsi parallelamente alla direzione della corrente. venerdì 1 luglio 2005 Pagina 67 di 190 Nome EMBRIONE fonte A COME AMBIENTE - TOURING CLUB ITALIANO Organismo animale o vegetale nei primi stadi di sviluppo partendo dalla cellula uovo fecondata. EMEP GLOSS. ENI Co-operative Programme for Monitoring and Evaluation of the Long Range Transmission of Air Pollution in Europe (Programma di cooperazione per il monitoraggio e la valutazione della trasmissione a lungo raggio dell'inquinamento atmosferico in Europa). EMERGENZA NATURALE GLOSS. ENI Elemento di particolare pregio naturalistico sotto il profilo della valutazione paesaggistica. EMERGENZASTORICA GLOSS. ENI Elemento di particolare pregio storico-artistico sotto il profilo della valutazione paesaggistica. EMICRIPTOFITE ANPA Piante che sopravvivono alla stagione sfavorevole con gemme situate al livello del suolo o poco al di sopra, protette da squame o da vecchie foglie caulinari morte (es.: Primula). EMISSION TRADING O DIRITTO DI EMISSIONE GLOSS. GALGANO & ASSOCIATI Il Protocollo di Kyoto stabilisce che è possibile, nell’esecuzione dei propri obblighi, trasferire i propri diritti di emissione o acquistare i diritti di emissione di un altro Paese. In altre parole, se un Paese riesce a ridurre le proprie emissioni più della quota assegnata può vendere la rimanente parte delle sue emissioni consentite ad un altro Paese che non sia in grado, o potrebbe non essere in grado, di raggiungere l’obiettivo che gli spetta. Viceversa un Paese che spenda di più per ridurre una quota delle proprie emissioni che non ad acquistare la stessa quota da un altro paese disposto a trasferirla, può acquistare tale diritto supplementare. EMISSIONE ARPAC; GLOSS. ENI Scarico di qualsiasi sostanza solida, liquida o gassosa introdotta nell’ecosistema, , proveniente da un impianto o da qualsiasi altra fonte che può produrre direttamente o indirettamente un impatto sull’ambiente. Vale a dire un inquinamento atmosferico (cfr. DPR 203/1988). Viene misurata nel punto di introduzione. EMISSIONE CONVOGLIATA GLOSS. ENI EMISSIONE DIFFUSA GLOSS. ENI Scarico di una sostanza gassosa attraverso un camino, allo scopo di migliorare la dispersione degli inquinanti nell’atmosfera e limitarne la ricaduta a terra. Fuoriuscita di una sostanza gassosa in atmosfera, prodotta da perdite di alcuni componenti degli impianti di lavorazione (valvole, tenute, ecc.), dei serbatoi di stoccaggio e degli impianti di movimentazione dei prodotti. EMISSIONE LUMINOSA Radiazione ottica non ionizzante, associabile al campo del visibile, con lunghezze d’onda comprese tra 400 nm e 760 nm. GLOSS. ENI EMISSIONI AUTOVEICOLARI ARPAC Nome generico per le emissioni provenienti dai gas di scarico degli autoveicoli, i cui principali componenti sono: anidride carbonica (CO2), vapore acqueo (H2O), ossidi di azoto (NOx), aldeidi e monossido di carbonio (CO) (Dic. Env. Sci. Techn.) EMISSIONI EVAPORATIVE GLOSS. ENI Dispersioni di idrocarburi per evaporazione. La maggior parte delle emissioni evaporative viene determinata da perdite durante la distribuzione (depositi, autobotti, stazioni di servizio) e l’impiego (automobili) della benzina. EMISSIONI FUGGITIVE GLOSS. ENI Con questo termine si individuano le emissioni gassose di sostanze organiche volatili, dovute alle perdite fisiologiche e cioè non accidentali, dagli organi di tenuta degli impianti chimici e petrolchimici. I principali organi di tenuta che si prendono in considerazione sono quelli relativi a: flange, valvole di sicurezza, compressori, pompe e valvole di regolazione. EMIVITA ARPAV Indica il tempo richiesto perchè la concentrazione di una sostanza chimica dell'ambiente si riduca della metà. L'emivita di una sostanza radioattiva è il tempo impiegato per perdere metà della sua radioattività. L’emivita delle sostanze radioattive è particolarmente prolungata: ad esempio tra gli isotopi dispersi dopo l'incidente di Cernobyl, il Cesio (137Cs) ha un'emivita di 30,12 anni e lo stronzio (90 Sr) ha un’emivita di circa 28,5 anni. Il Plutonio (240 Pu) può raggiungere un’emivita di 6560 anni. venerdì 1 luglio 2005 Pagina 68 di 190 Nome fonte EMUNGIMENTO GLOSS. ENI Estrazione di acqua dal sottosuolo. Ai fini di una razionale sfruttamento delle acque sotterranee, è necessario sapere se si tratta di acque fossili, cioè non più rifornite con apporti che integrino quanto viene estratto, oppure di una risorsa di acqua rinnovabile. END OF PIPE GLOSS. GALGANO & ASSOCIATI Metodo di analisi a posteriori delle problematiche ambientali, senza risoluzione delle cause di inquinamento e di degrado ambientale a monte. ENDEMICA (specie) ARPAV Specie animale o vegetale che si trovano esclusivamente in un dato territorio. ENDEMICO ANPA Il termine si riferisce alla caratteristica di quelle specie la cui naturale presenza è confinata ad una determinata regione e la cui distribuzione è relativamente limitata. ENDEMISMO STREAMS - TREVISIOL Distribuzione localizzata di una o più specie in un territorio circoscritto, nel quale le condizioni ambientali ne hanno favorito e protetto l’insediamento. ENDOCARPO ANPA ENDOSPERMA ANPA Strato più interno del pericarpo che circonda i semi. Può essere carnoso, membranoso oppure di consistenza legnosa. E' il tessuto in cui sono immagazzinate le sostanze nutritive che permettono al seme di sopravvivere. ENEA PROVINCIA TORINO Ente per le Nuove tecnologie, l'Energia e l'Ambiente ente di diritto pubblico operante nei campi della ricerca e della innovazione per lo sviluppo sostenibile, finalizzata a promuovere insieme gli obiettivi di sviluppo, competitività e occupazione e quella della salvaguardia ambientale. L'Enea svolge altresì funzioni di garanzia per le pubbliche amministrazioni mediante prestazione di servizi avanzati nei settori dell'energia, dell'ambiente e dell'innovazione tecnologica".(D.Lgs 30 gennaio 1999, n.36) ENERGIA MINISTERO DELL'AMBIENTE Energia è la capacità che ha un corpo di compiere lavoro, , posseduta in virtù del suo stato chimico o fisico. Tipologia: chimica; cinetica; elettrica; elettromagnetica; luminosa; meccanica; muscolare; solare; termica; termica radiante Ad esempio l'acqua di un bacino idroelettrico possiede l'energia necessaria per azionare le turbine di una centrale. Un corpo fermo non compie lavoro, ma è caratterizzato da un particolare tipo di energia detta energia potenziale. Esistono varie forme di energia come l'energia atomica che si libera in seguito a trasformazioni che avvengono all'interno di un atomo; chimica che si sviluppa in seguito ad una trasformazione come la combustione; elettrica e termica quella fornita dal calore. L'energia svolge un ruolo chiave nello sviluppo economico, ma il suo uso comporta degli effetti negativi sull'ambiente, diversi a seconda delle fonti energetiche utilizzate. Questi effetti hanno agito anche a livello globale, basti pensare all'aumento di anidride carbonica (CO2) in atmosfera dovuto all'uso di combustibili fossili. ENERGIA ALTERNATIVA AGENDA 21 ENERGIA GERMINATIVA ANPA Fonti energetiche diverse dal petrolio, gas, carbone e nucleare, ad esempio: energia delle onde, ricavata dall’energia cinetica delle onde; energia eolica (che utilizza i venti) prodotta dai mulini a vento; energia solare solare (che utilizza la luce) originata dal sole e quella geotermica (che utilizza il calore interno alla Terra). Dal 1970 in avanti, quando si parlava di energie alternative, si pensava ad energie alternative al petrolio; ora una definizione più vicina alle mutate esigenze socio-ambientali fa restringere il campo alle sole fonti rinnovabili: il sole, il vento, l'energia idraulica, la geotermia, il moto ondoso, le maree, le biomasse (trasformazione dei rifiuti organici ed inorganici) [con esclusione, cioè del nucleare]. Velocità di germinazione delle sementi, talvolta espressa come percentuale dei semi germinati durante la prima settimana di analisi, rispetto alla germinabilità totale. ENERGIA NUCLEARE GLOSS. ENI E’ l’energia contenuta nel nucleo atomico, che si libera per sintesi di nuclei leggeri nel processo di fusione, o per scissione di nuclei pesanti nel processo di fissione. Alcuni Paesi utilizzano le centrali nucleari per la produzione di energia elettrica. In Italia gli impianti esistenti sono stati smantellati o riconvertiti a seguito dell’esito del referendum che ha abolito l’impiego del nucleare (1987). ENTALPIA ENCICLOPEDIA SCIENTIFICA TECNICA GARZANTI Funzione di stato che serve a caratterizzare un sistema termodinamico; viene anche detta calore totale o contenuto termico del sistema. Le variazioni di entalpia dipendono sempre dagli stati iniziale e finale del sistema, qualunque sia il modo con cui venga realizzata una trasformazione. venerdì 1 luglio 2005 Pagina 69 di 190 Nome ENTE PER LE NUOVE TECNOLOGIE, L'ENERGIA E L'AMBIENTE fonte PROVINCIA TORINO Vedi ENEA. ENTISUOLO ARPAV Ordine della Soil Taxonomy. Suolo poco evoluto caratterizzato dalla mancanza di orizzonti diagnostici. ENTROPIA BIBLIOTECA DI DOCUMENTAZIONE PEDAGOGICA - FIRENZE Da en (dentro) e tropé (rivolgimento) : grandezza fisica che misura il grado di disordine di una struttura organizzata. tendenza alla disgregazione e al caos definita dalle leggi della termodinamica. ENVIROMENTAL EUROPEAN AGENCY ANPA Vedi EEA. ENVIROMENTAL INFORMATION AND OBSERVATION NETWORK ANPA Vedi EIONET. ENVIRONMENTAL MANAGEMENT SYSTEM UNI EN 14001:1996 Vedi Sistema di gestione ambientale. ENZIMA A COME AMBIENTE - TOURING CLUB ITALIANO Proteina che, funzionando da catalizzatore, è in grado di accelerare una reazione chimica organica senza parteciparvi attivamente. L’enzima ricompare infatti inalterato al termine della reazione stessa. A una sostanza su cui l’enzima agisce si dà il nome di substrato. Ogni enzima è altamente specifico per il proprio substrato, ovvero è in grado di catalizzare solo una particolare reazione, esattamente come una serratura che può essere aperta da una sola chiave. EPA GLOSS. ENI Enviroment protection Agency .Agenzia americana, con sede a Washington, responsabile della gestione del Programma Nazionale dell’Ambiente, il suo mandato viene svolto principalmente fissando e facendo osservare gli standard ambientali nazionali (previsti nel Clean Air Act del 1970 e nel Clean Water del 1972) sui limiti degli scarichi inquinanti e sugli impianti necessari per mantenere l’inquinamento ambientale entro determinati standard. EPIBENTHOS GLOSS. ENI Organismi animali o vegetali viventi sul fondo marino; possono essere sia sessili che vagili. EPIBIOSI GLOSS. ENI Modalità di vita di un organismo animale o vegetale su di un altro organismo animale o vegetale senza che questo comporti necessariamente parassitismo, commensalismo o simbiosi. L’organismo installato sull’altro, che gli serve da mero supporto fisico, è definito genericamente epifita o epizoo, a seconda che si tratti di vegetale o di animale. EPICARPO ANPA EPICOTILE ANPA Parte più esterna del pericarpo dei frutti, generalmente membranosa e sottile. Porzione dell' asse embrionale o della plantula collocato al di sopra dei cotiledoni. EPIFITI EPIZOI GLOSS. ENI Organismi vegetali viventi su substrati e su altri organismi vegetali o animali senza esserne parassiti. EPIPEDON ARPAV Orizzonte diagnostico di superficie. EQUILIBRIO STREAMS - TREVISIOL Concetto non inteso in senso statico, ma dinamico, quale condizione che può essere modificata nella ricerca continua dell’assetto ottimale di spazi e risorse. I riferimenti spaziali sono fatti considerando la possibilità di identificazione dei tre ambienti fondamentali: naturale, rurale e urbano. L’equilibrio si concretizza nella ricerca di relazioni e scambi fra le componenti ambientali capaci di mantenere attivo e controllato il sistema. Quindi considerando non soltanto la necessità del soddisfacimento primario dei bisogni umani, ma anche di produzione e riproduzione delle risorse naturali. venerdì 1 luglio 2005 Pagina 70 di 190 Nome EQUILIBRIO BIOLOGICO fonte MINISTERO DELL'AMBIENTE In una comunità biologica produttori, consumatori e decompositori, interagendo tra loro e con l'ambiente in cui vivono, raggiungono una condizione di equilibrio dinamico. Si instaura così un meccanismo di regolazione reciproca che si traduce in una condizione di equilibrio biologico, stabile finche non intervengono fattori esterni a provocare mutamenti importanti. L'aumento della concentrazione di anidride carbonica nell'atmosfera, favorendo il riscaldamento della superficie terrestre, turba l'equilibrio biologico complessivo. ERA GEOLOGICA A COME AMBIENTE - TOURING CLUB ITALIANO Intervallo di tempo che caratterizza un particolare momento della storia della terra. I geologi hanno individuato cinque ere a partire dalla nascita del pianeta Terra, ovvero da circa cinque miliardi di anni fa. Era Azoica (iniziata circa 5 miliardi di anni fa), Era Arcaica (circa 3400 milioni di anni fa), Era Paleozoica (circa 570 milioni di anni fa), Era Mesozoica (circa 225 milioni di anni fa), Era Cenozoica (circa 65 milioni di anni fa). ERBICIDI GLOSS. ENI Fitofarmaci in grado di combattere le erbe infestanti, eliminando la competizione di queste con coltura utile da proteggere, ovvero idonei ad eliminare la vegetazione indesiderata. EREDITARIETA’ A COME AMBIENTE - TOURING CLUB ITALIANO Trasmissione dei caratteri biologici attraverso il corredo cromosomico. ERMAFRODITA ANPA Individuo nel quale si trovano organi maschili e femminili. EROSIONE MINISTERO DELL'AMBIENTE Lento sgretolamento dei terreno o di rocce prodotto dagli agenti atmosferici, quali temperatura, vento (erosione eolica), fiumi (erosione fluviale), mare (erosione marina o abrasione), ghiaccio (erosione glaciale o esarazione), pioggia. L’erosione è un processo naturale in tutti gli ecosistemi terrestri, ma è accelerato e intensificato da numerose attività antropiche. Una delle conseguenze attese dei cambiamento climatico è l'intensificarsi di fenomeni di erosione delle zone rocciose e delle zone costiere a causa dell'aumento della piovosità e degli estremi climatici. Le piccole isole e le aree a bassa costa sono particolarmente vulnerabili perché come conseguenza di un aumento della temperatura si ha un innalzamento dei livello dei mare e si può verificare l'aumento delle inondazioni e dei fenomeni di erosione delle coste. Ciò può avere gravi ripercussioni anche sui cicli biologici. ERRATICA (specie) GRUPPO VICENTINO DI STUDI ORNITOLOGICI "NISORIA" Specie, fondamentalmente sedentaria, che effettua movimenti irregolari, soprattutto per quanto riguarda direzione, entità e periodicità dello spostamento. ESARAZIONE ARPAV- REGIONE DEL VENETO- CENTRO VALANGHE DI ARABBA Azione erosiva dei ghiacciai che si esprime con un'azione di rimozione di materiali già disgregati, abrasione dovuta allo sfregamento e sradicamento di blocchi e scaglie. ESARAZIONE GLACIALE ARPAV Azione erosiva e abrasiva esercitata sulle rocce dai ghiacciai in movimento. ESAURIMENTO DELLA FALDA GLOSS. ENI Estrazione prolungata di acqua da una falda con portata superiore a quella di alimentazione. ESONDABILITA’ GLOSS. ENI Attitudine delle acque fluviali a straripare o traboccare oltre gli argini. ESPERTO QUALIFICATO GLOSS. RADIAZIONI persona che possiede le cognizioni e l'addestramento necessari per misurare le radiazioni ionizzanti, per assicurare l'esatto funzionamento dei dispositivi di protezione e per dare le istruzioni e prescrizioni necessarie a garantire la sorveglianza fisica della protezione dei lavoratori e della popolazione. La qualificazione dell'esperto qualificato è riconosciuta dalla competente Autorità. ESPOSIZIONE PERSONALE DI UN LAVORATORE (valori limite) GLOSS. ENI Esposizione del lavoratore ad agenti chimici, fisici e biologici nell’ambiente di lavoro (D.L. 277/91 - "tutela del lavoratore contro il rischi..."). Viene definita, in funzione dell’intensità del fattore, in base al tempo effettivo di esposizione e al periodo di riferimento temporale (8 ore giornaliere o settimana lavorativa). venerdì 1 luglio 2005 Pagina 71 di 190 Nome ESSENZA fonte STREAMS - TREVISIOL Specie legnosa arborea o arbustiva coltivata su una determinata area. ESSICCATORE GLOSS. ENI Apparecchiatura utilizzata al fine di ridurre l’umidità dei fanghi di depurazione a valori fino all’ordine del 5% in peso. Scopo del trattamento è ridurre il volume finale di fango da smaltire, stabilizzarlo termicamente, anche per la quasi completa assenza d’acqua, in modo da renderlo utilizzabile in agricoltura o inceneribile in appositi impianti attrezzati per la produzione di energia termica o elettrica. Gli essiccatori si possono distinguere essenzialmente in diretti e indiretti a seconda che il fluido scaldante venga in contatto, o meno, con il fango da essiccare. ESTINZIONE ARPAV Scomparsa totale di una specie animale o vegetale dal suo originario ambiente di vita a causa della insorgenza di condizioni (climatiche, ambientali, alimentari, ecc.) o di fattori (nemici, predatori, ecc.) incompatibili con la sua sopravvivenza. ESTIVA (specie) GRUPPO VICENTINO DI STUDI ORNITOLOGICI "NISORIA" Specie nidificante nel territorio, ma presente solo nel periodo riproduttivo, in quanto svernante più a sud. ESTIVANTE (specie) GRUPPO VICENTINO DI STUDI ORNITOLOGICI "NISORIA" Specie presente nella stagione adatta alla riproduzione, ma non nidificante. ESTRAZIONE CON SOLVENTE GLOSS. ENI Metodo di separazione, nel quale un solido o una soluzione vengono posti in contatto con un solvente liquido nel quale sono trasferiti uno o più componenti. ESTUARIO GLOSS. ENI L'area di transizione tra le acque dolci e le acque costiere alla foce di un fiume, i cui limiti esterni verso il mare sono definiti con un Decreto del Ministro dell'Ambiente; in via transitoria sono fissati a cinquecento metri dalla linea di costa. ETC ANPA European Topic Center (Centri tematici europei), consorzio di istituzioni e organizzazioni deliberato dal Management Board dell'AEA sulla base di un processo di selezione competitivo, che opera su contratto per la realizzazione di attività identificate nell'ambito del Multiannual Work Programme. ETEROTERMO ENCICLOPEDIA SCIENTIFICA TECNICA GARZANTI Si definiscono in questo modo animali che non possiedono meccanismi di termoregolazione; la temperatura corporea è infatti variabile e dipende da quella dell'ambiente esterno. Sono animali eterotermi tutti gli invertebrati e i vertebrati inferiori (pesci, anfibi, rettili). ETEROTROFO GLOSS. ENI ETOLOGIA GLOSS. ENI Microrganismo che non è in grado di produrre nutrienti organici direttamente da sostanze inorganiche semplici, quali l’anidride carbonica e l’azoto inorganico e deve quindi prelevarli dall’ambiente esterno. Scienza che studia il comportamento e la vita di relazione degli animali. ETSI ARPAV EUCARIOTE ARPAV È l'organismo europeo di normazione nel campo delle telecomunicazioni. Ogni organismo con organizzazione cellulare complessa. EUFOTICO GLOSS. ENI EURIALINO GLOSS. ENI Bene illuminato. E’ così definito ad esempio l’ambiente sottomarino superficiale nel quale penetrano abbondantemente le radiazioni luminose solari e dove si riscontra il massimo sviluppo vegetale (alghe fotofile, fanerogame marine) e il più denso sviluppo di zoobenthos (Benthos). Organismo marino vivente, capace di tollerare variazioni di salinità anche notevoli. venerdì 1 luglio 2005 Pagina 72 di 190 Nome fonte EURITERMA GLOSS. ENI Detto di specie animale o vegetale che tollera ampie variazioni di temperatura e che vive nell’ambito di una escursione termica molto estesa. EUROPAC ARPAV Organizzazione paneuropea che raggruppa tutte le tipologie di aree protette con lo scopo di migliorare la conservazione e la qualità ed efficacia delle aree protette in tutta Europa, attraverso scambi tra professionisti, la diffusione di informazioni ed esempi, linee guida, conferenze, seminari, gruppi di lavoro tematici, progetti articolati. Istituita nel 1973 conta attualmente 350 membri, soprattutto parchi e altre categorie di aree protette, in 33 paese europei. EUROPEAN ACCREDITATION OF CERTIFICATION GLOSS. ENI Vedi EAC. EUROPEAN COMMITTEE FOR NORMALIZATION ARPAC Vedi CEN. EUROPEAN TOPIC CENTRE ANPA Vedi ETC. EUROSTAT ARPAV E' l'Istituto di Statistica dalla Comunità Europea istituito nel 1953 con sede a Lussemburgo. EUSTATICHE (oscillazioni) ARPAV- REGIONE DEL VENETO- CENTRO VALANGHE DI ARABBA Variazioni del livello dei mari con conseguente spostamento della linea di costa e variazione degli ambienti deposizionali. EUSTATISMO GLOSS. ENI Variazione di livello relativo tra le masse continentali e la superficie dei mari e degli oceani, che produce cambiamenti di diverso genere (ad esempio formazione di successioni di linee di costa, terrazzi marini o fluviali, ecc.) con fenomeni di avanzamento (trasgressione marina) o di arretramento (regressione marina) delle acque rispetto alle terre emerse. Le variazioni eustatiche rivestono grande importanza nella storia geologica del pianeta. EUTROFICO GLOSS. ENI Ambiente notevolmente e talora abnormemente ricco di sostanze nutritive, in termini qualitativi e quantitativi, con conseguente tendenza a facilitare un proliferare, anche eccessivo, di forme di vita vegetali o animali. E’ il caso dei bacini marini poco profondi, chiusi o a limitato ricambio idrico, nei quali si gettano le acque di grossi fiumi che recano abbondanti quantità di sostanze eutrofizzanti (Eutrofizzazione). EUTROFIZZAZIONE ARPAV EUXINICO (ambiente) ARPAV Il termine eutrofizzazione (dal greco eutrophòs=ben nutrito) si riferisce al processo di arricchimento in nutrienti (soprattutto sali di fosforo e azoto) degli ecosistemi acquatici in grado di alterare più o meno profondamente il loro stesso equilibrio fino a compromettere in casi estremi la loro esistenza. Le alghe e le piante acquatiche hanno bisogno, per compiere il proprio ciclo biologico, oltre che di luce, acqua ed anidride carbonica, anche di nutrienti tra cui l’azoto e il fosforo. L’apporto di nutrienti nei corsi d’acqua e nel mare è un fatto naturale ma può venire fortemente accelerato dalle attività umane che esercitano un’azione involontaria di fertilizzazione determinata da tre fattori quasi sempre connessi tra loro e direttamente legati all’evoluzione demografica e al conseguente inquinamento dell’acqua: -incremento della popolazione e conseguente aumento degli scarichi urbani, uso progressivo di detergenti contenenti polifosfati; -intensificazione dell’agricoltura e conseguente uso crescente di fertilizzanti, concentramento degli allevamenti zootecnici; con rilascio in particolar modo di nitrati; -rapida industrializzazione e conseguente incremento di scarichi industriali contenenti sostanze nutritive. Il fenomeno comporta una crescita eccessiva di alghe, piante acquatiche e fitoplancton dei corsi d’acqua, dei laghi, delle lagune e del mare. Il loro sviluppo incontrollato rende difficile alla luce solare di penetrare nelle acque più profonde inibendo il processo della fotosintesi delle alghe e delle piante acquatiche poste in profondità; la conseguente marcescenza della biomassa algale e la riduzione dell’ossigeno (anossia) porta alla morte della fauna ittica e, nei casi estremi, di tutte le forme viventi. Ambiente di sedimentazione di depositi lagunari o di mare interno con acque a scarsissima circolazione, poco ossigenate e asfittiche. Il termine deriva dal nome latino del Mar Nero (Pontus Euxinus) dove si riscontra un ambiente altamente riducente. EVAPORAZIONE A COME AMBIENTE - TOURING CLUB ITALIANO Con questo termine si definisce il passaggio di stato de una sostanza dallo stato liquido a quello gassoso. e. dell’acqua – Si verifica a ogni temperatura, dipende dalla superficie di liquido in contatto con l’aria, dalla pressione e dal grado d’umidità presente nell’ambiente. A 100°C di temperatura e a pressione ambiente, l’evaporazione si trasforma in ebollizione. venerdì 1 luglio 2005 Pagina 73 di 190 Nome EVAPOTRASPIRAZIONE fonte A COME AMBIENTE - TOURING CLUB ITALIANO Insieme di due processi: evaporazione e traspirazione. L’evaporazione riguarda quella parte dell’acqua presente nel suolo che torna direttamente nell’atmosfera attraverso il passaggio distato. La traspirazione che avviene attraverso l’apparato fogliare, riguarda l’H2O assorbita dalle radici delle piante e trasporta fino alle foglie per poi essere di nuovo liberata in atmosfera. EVIDENZA OGGETTIVA DI AUDIT ARPAC Informazioni, registrazioni, dichiarazioni relative a fatti verificabili (ISO 14010). EVOLUZIONE GLOSS. ENI Complesso delle modifiche e degli adattamenti che un organismo vivente subisce per meglio prosperare nell’ambiente nel quale si trova e adattarsi ai progressivi cambiamenti indotti nell’ambiente stesso. EVOLUZIONE DEGLI ECOSISTEMI GLOSS. ECOITALY Quando sono giovani gli ecosistemi tendono ad evolversi nel tempo e presentano poche specie vegetali o animali, dette pionieristiche. In questa fase di continuo mutamento le popolazioni pionieristiche presentano una certa instabilità demografica e le loro densità sono molto variabili. Raggiunta la maturità, gli ecosistemi presentano molte specie, a basse densità, in condizioni di equilibrio, o quasi-equilbrio biologico. Il campo coltivato, o agroecosistema, è simile ad un ecosistema giovane, con un equilibrio o quasi-equilibrio biologico precario e, per di più, le specie botaniche che lo popolano, al contrario delle pionieristiche, sono state sottratte dall'uomo alla selezione naturale e sono quindi poco resistenti alle avversità. EX SITU GLOSS. ENI Intervento di risanamento ambientale con modalità di trattamento di un particolare materiale inquinato effettuato all'esterno dell'area interessata, dalla quale è stato prelevato. EXECUTIVE BOARD, DEL CDM MINISTERO DELL'AMBIENTE Organo elettivo dell’UNFCCC con il compito di definire regole operative per lo sviluppo di progetti CDM. L’Executive Board è formato da 20 membri eletti dalla Conferenza delle Parti. Il CDM Executive Board ha l’autorità per approvare metodologie per la definizione della baseline, dei piani di monitoraggio, per accreditare le entità operative. EXPORT ANPA Quantità di energia, sotto forma di materia organica metabolizzabile, che esce da un tratto discreto di fiume. FABBISOGNO IDRICO STREAMS - TREVISIOL E' il consumo di acqua per abitante che varia in funzione di molti fattori: abitudini della popolazione, livello sociale, diffusione di bagni, docce, elettrodomestici, presenza o meno della fognatura e conseguente sistema ad acqua o meno dei gabinetti. Di solito il fabbisogno idrico è di circa 50 l/ab/giorno per case rurali e piccoli agglomerati rurali, di 100 l/ab/g. per piccoli e medi agglomerati con bagni non molto diffusi, di 200 l/ab/g. per medi agglomerati con buon livello sociale, 250 - 350 l/ab/g. per città grandi, industriali ed infine di 500 l/ab/g. per metropoli. FACCIA DI PRESSIONE ARPAV Pellicola formatasi per pressione e scorrimento tra aggregati del suolo. FACIES GLOSS. ENI Insieme delle caratteristiche petrografiche, sedimentologiche e paleontologiche di una roccia sedimentaria, che esprimono le caratteristiche ambientali della zona di formazione della roccia stessa. FACOLTA' GERMINATIVA ANPA La germinazione massima di un lotto di seme è chiamata capacità germinativa o, più comunemente, facoltà germinativa. Si definisce come la percentuale di semi puri in grado di germinare in particolari condizioni, entro un determinato periodo, secondo le norme indicate dai Metodi Ufficiali di Analisi per le Sementi (Ministero dell' Agricoltura e delle Foreste, 1992) FAGGETA GRUPPO VICENTINO DI STUDI ORNITOLOGICI "NISORIA" Bosco di latifoglie nel quale predomina il Faggio (Fagus sylvatica). FAGLIA GLOSS. ENI FALDA GLOSS. ENI Frattura degli strati rocciosi che indica quindi un comportamento fragile del volume roccioso da essa interessato. Alla faglia è sempre associato uno scorrimento relativo di entità apprezzabile delle due parti a contatto. Successivamente la coesione può essere parzialmente ripristinata grazie alla mineralizzazione depositata da fluidi circolanti, ma la superficie di faglia continuerà a costituire una zona di debolezza e potranno in seguito avvenire altri movimenti sotto l’azione di un nuovo campo di sforzo. deposito di acqua meteorica penetrata nel terreno e fermatasi a contatto con una superficie compatta ed impermeabile. venerdì 1 luglio 2005 Pagina 74 di 190 Nome FALDA ACQUIFERA fonte ENCICLOPEDIA SCIENTIFICA TECNICA GARZANTI Zona sotterranea impregnata d'acqua, costituita di terreni permeabili per porosità o fessurazione, delimitati inferiormente da uno strato di roccia impermeabile; quando la falda acquifera è delimitata anche superiormente da strati impermeabili si ha una falda artesiana. A partire dall'alto si possono incontrare più falde acquifere la prima delle quali è detta falda freatica. FALDA ARTESIANA Vedi falda acquifera. FALDA DETRITICA ENCICLOPEDIA SCIENTIFICA TECNICA GARZANTI Accumulo di materiale roccioso incoerente ai piedi delle pareti rocciose. FALDA FREATICA Vedi falda acquifera. FAMIGLIA 5° livello della classificazione Soil Taxonomy; raggruppa suoli simili per la loro tessitura, composizione mineralogica, reazione e regime di temperatura. FANEROGAME ARPAV ANPA (anche dette Spermatofite) Piante provviste di radici, fusto, foglie ben differenziati e che si riproducono mediante semi. Fanno parte di questo gruppo le Gimnosperme e le Angiosperme. FANGHI ATTIVI GLOSS. ENI FANGHI DI DEPURAZIONE ACQUE GLOSS. ENI Massa semiliquida di microrganismi, rimossa dal flusso liquido di un depuratore e soggetta ad aerazione, combinata all’azione microbica aerobica di detti microrganismi. E'' metodo aerobio di depurazione di acque inquinate, basato sul fatto che, quando un liquido è sottoposto ad aerazione si forma una fanghiglia costituita da colonie di microrganismi aerobi, i quali si nutrono delle sostanze organiche contenute nel liquido stesso, depurandolo. Sono i principali prodotti di risulta della depurazione delle acque, originati dai trattamenti di tipo fisico, chimico-fisico e biologico delle acque reflue urbane. Quando derivano dal trattamento epurativo di liquami di origine civile, sono caratterizzati da una notevole tendenza alla fermentazione anaerobica, dando luogo alla emissione di sostanze maleodoranti. FANGHI DI PERFORAZIONE GLOSS. ENI Fluidi composti da una sospensione di argilla in acqua con l’aggiunta di vari prodotti chimici usati durante la perforazione di un pozzo petrolifero, principalmente al fine di raffreddare e lubrificare lo scalpello di perforazione e rimuovere i detriti dal fondo del pozzo. Questi reflui sono classificabili come rifiuti speciali non pericolosi e, dopo la raccolta in appositi bacini, vengono disidratati in modo da poter essere utilizzati come materiale di copertura in discariche di rifiuti solidi urbani o smaltiti in discariche per rifiuti speciali. FARMACO A COME AMBIENTE - TOURING CLUB ITALIANO Sostanza chimica di origine animale, vegetale o inorganica, che agisce con effetti terapeutici su un fenomeno vitale. Molti farmaci sono altamente specifici per una determinata funzione dell’organismo. FASCIA CLIMATICA A COME AMBIENTE - TOURING CLUB ITALIANO Le varie combinazioni dei fattori climatici determinano i diversi tipi di clima riscontrabili sulla terra. Molte classificazioni sono fondate sui valori di alcuni elementi meteorologici, tra cui in particolare la temperatura e le precipitazioni, esaminati in relazione alla flora. Vengono così individuate diverse zone climatiche distribuite sul globo per fasce di latitudine; nel loro ambito, si distinguono, inoltre, un insieme di regioni climatiche che, all’interno delle suddette zone, circoscrivono aree più ristrette, delimitate in base a caratteristiche climatiche locali. FASCIA PERIFLUVIALE ANPA Fascia di territorio localizzata topograficamente lungo il corso d’acqua, immediatamente esterna all’alveo di morbida. Nell’ambito della fascia perifluviale si collocano, se presenti, le formazioni riparie arbustive ed arboree; in ogni caso, comprende al suo interno l’ecotono tra l’alveo ed il territorio circostante. Primaria: fascia formata in modo naturale, dove la vegetazione spontanea si è insediata e consolidata con modelli naturali ed esiste una condizione di continuità e totale permeabilità ai flussi tra alveo e territorio circostante. Secondaria: fascia formatasi all’interno di un alveo artificiale con evidente interruzione del continuum trasversale. FASCINATE GLOSS. ENI Opere di difesa idraulica utilizzate negli interventi di ripristino per contenere il ruscellamento delle acque e per la stabilizzazione superficiale dei terreni. Sono costituite da fasci di specie legnose di qualsiasi essenza, sistemate lungo aree in forte pendenza. venerdì 1 luglio 2005 Pagina 75 di 190 Nome FASCIO DIRETTO (O FASCIO PRIMARIO) fonte GLOSS. RADIAZIONI Il fascio di raggi X proveniente direttamente dal tubo a RX e diretto verso la particolare ragione da irradiare. FASE ARPAV FATTIBILITA’ ARPAV Suddivisione di una qualsiasi categoria tassonomica del suolo, orientata all’uso ed alla gestione; si individuano fasi di pendenza, di erosione, di pietrosità, etc. Disponibilità di risorse scientifiche, economiche, politiche, formative-educative, per la realizzazione di un'azione. FATTORE AMBIENTALE REGIONE UMBRIA; GLOSS. ENI Elemento ambientale che interagisce con altri condizionandone lo stato o l'evoluzione, determinando flussi di materia e/o energia verso altri elementi (stato chimico-fisico dell'acqua, rumore, traffico, ecc.). Le componenti ambientali sono anche fattori. FATTORE DI EMISSIONE AGENDA 21 quantità di sostanza inquinante emessa riferita al processo produttivo considerato nella sua globalità e nelle sue fasi tecnologiche: si esprime in termini di massa di prodotto o materia prima impiegata, o comunque di altri parametri idonei a rappresentare il settore produttivo in esame (cfr. DPR 203/1988). FATTORE D'IMPATTO AMBIENTALE ARPAC FATTORE PERCETTIVO (paesaggio) GLOSS. ENI Fattore materiale (prodotti, residui, etc.) e immateriale (energia, agenti fisici quale rumore e vibrazioni o altro) che può causare, per la sua quantità e qualità, effetti sull’ambiente. Termine utilizzato nell’analisi di inserimento territoriale/paesaggistico di un’opera. In particolare i fattori percettivi sono quegli elementi che concorrono ad aumentare/ridurre la visibilità dell’opera stessa nel territorio. FATTORI BIOTICI MINISTERO DELL'AMBIENTE I fattori biotici sono le componenti biologiche di un ecosistema che comprendono le piante, gli animali e i microrganismi che interagiscono nella comunità biologica. FATTORI DI PRESSIONE ARPAT I fattori che determinano una pressione sull'ambiente e che sono rappresentati, in diverso modo, da attività antropiche quali il turismo, l'attività industriale, l'agricoltura, l'allevamento, il trasporto ecc. FAUNA GLOSS. ENI Il complesso delle specie animali proprie di un determinato ambiente o territorio. La fauna viene divisa in due grandi categorie: gli invertebrati e i vertebrati. FAUNA ERPETOLOGICA ARPAV Insieme delle specie dei rettili e tradizionalmente anche degli anfibi. FAUNA ORNITICA ARPAV Insieme delle specie di uccelli. FEAOG ANPA Fondo Europeo Agricolo di Orientamento e garanzia. FEEDBACK STREAMS - TREVISIOL detto anche retroazione, retroreazione, reazione. Informazione che modifica e controlla un processo o un sistema mediante i risultati o gli effetti di quello stesso processo o sistema; il ritorno di una parte dell’output (il segnale in uscita, cioè il prodotto di un sistema) alla fase precedente del processo, a quella che lo ha generato (cioè all’input, il segnale o potenza in ingresso); risposta (reazione), commenti e informazioni, su qualcosa fatto da qualcuno. FENOLOGIA GLOSS. ENI Scienza che studia gli effetti dei cambiamenti stagionali sulla vita degli animali e dei vegetali. Comprende, tra l’altro, lo studio dei fenomeni quali la fioritura, l’apparire delle gemme, il primo e l’ultimo apparire degli uccelli migratori e degli insetti. venerdì 1 luglio 2005 Pagina 76 di 190 Nome FERMENTAZIONE fonte A COME AMBIENTE - TOURING CLUB ITALIANO Processo chimico che da luogo in assenza di ossigeno (anaerobico) e mediante il quale si ha la parziale demolizione di molecole organiche e la formazione di prodotti chimici più semplici. Molti esseri viventi si procurano tutta l’energia di cui hanno bisogno attraverso questo processo che avviene per opera di microrganismi (batteri, lieviti, funghi) che agiscono mediante enzimi. Per esempio: la fermentazione alcolica si svolge con produzione di alcol etilico, anidride carbonica ed energia sotto forma di ATP, avendo come reagente di partenza il glucosio. FEROMONI GLOSS. ENI Miscela di sostanze specifiche secrete nell’ambiente da un organismo vivente, per provocare una risposta da altri individui della stessa specie. Avendo un ruolo essenziale nel processo riproduttivo, i feromoni sessuali di insetti nocivi (riprodotti per via sintetica) hanno trovato impiego, con vario successo, nella lotta biologica, con l’uso di apposite trappole o di strategie di disorientamento, contribuendo a limitare l’uso di insetticidi. FERTILIZZANTI ARPAV I fertilizzanti sono sostanze naturali o derivate da processi di sintesi che - per il loro contenuto in elementi nutritivi, in particolare l’azoto, e per le caratteristiche chimiche, fisiche e biologiche - contribuiscono al miglioramento della fertilità del terreno agrario, al nutrimento delle specie vegetali coltivate e ad un loro migliore sviluppo. I fertilizzanti si dividono in concimi quando forniscono alle colture gli elementi chimici della fertilità, necessari alle piante per lo svolgimento del loro ciclo vegetativo e produttivo, ed ammendanti e correttivi quando modificano le proprietà e le caratteristiche chimiche, fisiche, biologiche e meccaniche di un terreno, migliorandone l’abitabilità per le specie vegetali coltivate. FERTILIZZANTI OLEOFILI GLOSS. ENI Fonti di azoto e fosforo minerale usate nel biorisanamento di oil spills (Versamenti di greggio), formulate in modo da facilitare la permanenza dei microrganismi intorno alla zona oleosa. FESR ANPA Fondo Europeo di Sviluppo Regionale. FILIERA L'insieme delle attività (dall'estrazione delle materie prime ai processi industriali di lavorazione, dai macchinari utilizzati per fabbricare gli imballaggi agli utilizzatori finali) che caratterizzano il ciclo di vita di ogni materiale impiegato (COMIECO). FILLOPTOSI ARPAC ANPA Anormale caduta delle foglie dovuta generalmente a fitopatie di origine parassitaria, ma anche caduta autunnale delle foglie. FILTRAZIONE GLOSS. ENI Processo che consiste nel far passare un liquido attraverso un mezzo filtrante per eliminare i solidi in sospensione. FILTRAZIONE BIOLOGICA STREAMS - TREVISIOL Sistema a filtro percolatore. Metodo aerobio di depurazione (già usato nell’antichità e ripreso dalla fine del XVIII sec.) consistente nello spandimento del liquame su un letto costituito da un mezzo filtrante di adatta pezzatura ( ghiaia, coke, plastica, ecc.). Il liquame percola attraverso il mezzo, incontrando l’aria che sale in controcorrente per tiraggio naturale o forzato, e ciò favorisce la formazione, sulla superficie del mezzo medesimo, di un film biologico di microrganismi aerobi, che effettuano la trasformazione delle sostanze organiche. L’acqua esce dal basso parzialmente depurata, ma contiene in sospensione fanghi organici e ancora i nutrienti prodotti dalla mineralizzazione, che devono essere smaltiti. FILTRO A MANICHE GLOSS. ENI Strumento di depurazione degli effluenti gassosi, costituito da cilindri di tessuto aperti da un lato. Attraversando il tessuto, i fumi depositano le polveri in essi contenute, comprese particelle di dimensioni submicroniche. FILTRO ANAEROBICO GLOSS. ENI FIORITURE ALGALI GLOSS. ENI Colonna con riempimento solido, sul quale viene fatta sviluppare una biomassa batterica anaerobica. La possibilità di ricircolare il refluo sul filtro permette di diminuire i tempi necessari per la sua stabilizzazione. Aumento improvviso della concentrazione di fitoplancton. FISCALITÀ' AMBIENTALE ARPAT Insieme di tasse e tributi che incentivano l'uso di risorse abbondanti e favoriscono il risparmio di quelle limitate. A seconda della base che vanno a colpire le tasse ambientali possono essere ripartite in: tasse e tariffe sulle emissioni; tasse sui prodotti; tasse d'uso riferite ai servizi ambientali di cui si usufruisce. venerdì 1 luglio 2005 Pagina 77 di 190 Nome FISICA fonte A COME AMBIENTE - TOURING CLUB ITALIANO Secondo l’etimologia del termine è la "scienza della natura". Suo oggetto sono le proprietà della materia e delle leggi che la governano. Nella ricerca fisica attuale si possono distinguere vari settori: fisica atomica, nucleare, delle particelle elementari, della materia condensata, dell’universo. Sotto l’aspetto fondamentale – di grande valore anche culturale – la fisica ha ricondotto l’enorme varietà di forze e di interazioni, che si trovano a livello fenomenologico, a solo quattro tipi di forza: gravitazionali, elettromagnetiche, nucleari deboli (responsabili della radioattività) e nucleari forti (cui si deve la coesione dei nuclei atomici). Da un punto di vista applicativo bisogna ricordare l’enorme impatto della conoscenza fisica con lo sviluppo tecnologico. FISIOLOGIA A COME AMBIENTE - TOURING CLUB ITALIANO Disciplina scientifica che studia tutte le funzioni degli esseri viventi (come per esempio la circolazione del sangue, la conduzione dello stimolo nervoso, la crescita etc.) con metodi derivati dalla fisica e dalla chimica. FISSIONE NUCLEARE A COME AMBIENTE - TOURING CLUB ITALIANO Alcuni elementi radioattivi, come l’uranio-235 (di origine naturale ) e il plutonio-239 (di origine artificiale), sottoposti a bombardamento con neutroni lenti, diventano instabili e si scindono in due (molto raramente in tre) nuclei, di numero atomico inferiore e di massa complessiva minore de quella del nucleo iniziale. L’energia prodotta nella fissione è dovuta precisamente alla trasformazione di questa differenza di massa. I neutroni che si liberano nel processo di fissione possono a loro volta determinare altre fissioni (reazioni a catena). Nei reattori nucleari la reazione è mantenuta sotto controllo per la produzione di energia. Nella bomba atomica la reazione a catena assume carattere esplosivo. Perché questo si verifichi, si devono portare a contatto molto rapidamente due o più frammenti di materiale fissile, in modo da raggiungere la cosiddetta "massa critica", che causa l’esplosione. FITOECOLOGIA STREAMS - TREVISIOL Si occupa dello studio dei rapporti tra le piante ed il loro ambiente (fitos in greco significa pianta). Lo studio dei rapporti tra animali ed ambiente si denomina invece zooecologia. Per comodità di studio è stata divisa in due settori: la corologia e la fitoecologia. La prima si interessa della distribuzione geografico - ambientale odierna delle specie vegetali e delle cause ecologiche, storiche e genetiche che le hanno originate. La seconda concerne lo studio della distribuzione topografica delle varie specie di piante e la loro organizzazione in comunità vegetali. FITOFAGO ENCICLOPEDIA SCIENTIFICA TECNICA GARZANTI Si definiscono in questo modo animali che si nutrono di sostanze vegetali. FITOFARMACI ARPAV I fitofarmaci sono sostanze utilizzate nel settore agricolo per la difesa delle colture dalle malattie infettive (anticrittogamici), dalle avversità animali (insetticidi, acaricidi, nematocidi, molluschicidi, rodenticidi), dalle piante infestanti (diserbanti ed alghicidi), dalle fisiopatie e dagli eventi traumatici (fisiofarmaci, cicatrizzanti, disinfettanti). Sono inoltre impiegati per migliorare le funzioni fisiologiche delle piante coltivate (fitoregolatori, integratori della nutrizione). I fitofarmaci utilizzati per inibire o eliminare specie viventi dannose sono anche chiamati pesticidi. L’impiego dei principi attivi nella difesa delle colture è aumentato in modo massiccio a partire dal dopoguerra ed ha permesso un forte incremento produttivo in agricoltura, con un minore impiego di manodopera, contribuendo notevolmente allo sviluppo economico. Le avversità delle piante arrecano danni gravissimi alla produzione agroalimentare e si calcola che, ad esempio, la produzione sottratta ai cereali dalle sole erbe infestanti, senza l’impiego di diserbanti, sarebbe di oltre il 30% ed occorrerebbero centinaia di milioni di ettari da destinare a queste colture per ottenere una pari produzione. I vantaggi nel loro utilizzo presentano tuttavia una serie di problematiche legate all’impatto sull’ambiente, all’integrità degli ecosistemi e alla salute umana. FITOGEOGRAFICO ARPAV Relativo alla scienza che studia la distribuzione delle specie vegetali sulla superficie terrestre in relazione all'ambiente incui vivono. FITOPLANCTON GLOSS. ENI Organismi flottanti o debolmente natanti in grado di fotosintetizzare; sono costituiti da singoli organismi o da forme coloniali. La maggior parte di loro è soggetta al trasporto passivo da parte delle correnti. FITORISANAMENTO STREAMS - TREVISIOL funzione antinquinamento dei vegetali, che assorbono e neutralizzano gli inquinanti dell’ambiente. Nel ’97 è stato scoperto da un istituto di ricerca del Dipartimento Americano dell’Agricoltura, il Water Management Lab di Fresno in California, che i vegetali possono assorbire sostanze inquinanti come nichel, zinco… Processo che viene definito appunto con il termine di fitorisanamento e si compone di quattro processi base: la rizofiltrazione (le radici assorbono i metalli tossici delle acque inquinanti); la fitostabilizzazione (la pianta cattura i residui metallici presenti nel suolo); la fitoestrazione (la parte aerea della pianta, dove si concentrano i metalli può essere bruciata riciclando dalle ceneri il metallo); la fitovolatilizzazione (la pianta assorbe, per esempio, selenio e mercurio e li libera in forma diluita nell’atmosfera).Gli esperti del dipartimento sostengono che questi vegetali producano molecole (peptidi) oppure acidi organici per legare i metalli da immagazzinare nei vacuoli (compartimenti cellulari dove le piante custodiscono le sostanze utili o quelle da eliminare). Quindi, non solo una pianta può assorbire grandi quantità di sostanze tossiche, ma le può bloccare chimicamente evitando di esserne a sua volta "asfissiata". venerdì 1 luglio 2005 Pagina 78 di 190 Nome FITOSOCIOLOGIA fonte BIBLIOTECA DI DOCUMENTAZIONE PEDAGOGICA - FIRENZE Nell'ambiente le piante tendono a riunirsi in gruppi: se predominano gli alberi si hanno boschi o foreste, se prevalgono le piante erbacee si formano praterie. Lo studio di questi raggruppamenti si definisce fitosociologia, termine coniato nel 1986 da Krylow e Paczoski. FITTONE ANPA Radice principale talvolta accompagnata da altre. Originano dal colletto, in opposizione al fusto, d hanno uno sviluppo prevalente sulle radici secondarie. FLARING GLOSS. ENI Nella produzione degli idrocarburi, il flaring consiste nel bruciare in torcia il gas associato all'olio, che non è possibile utilizzare sul posto, o reiniettare o trasportare nelle aree di mercato. FLOCCULAZIONE ENCICLOPEDIA SCIENTIFICA TECNICA GARZANTI Agglomerazione delle particelle di soluzioni colloidali in aggregati di dimensioni più grandi. FLORA GLOSS. ENI Il complesso delle piante spontanee, naturalizzate o largamente coltivate in un dato territorio. FLORA NITROFILA ARPAV Insieme delle piante che per crescere richiedono suoli ricchi in azoto assimilabile come ad esempio i pascoli di montagna lungamente sfruttati. FLORA VASCOLARE ARPAV Vegetazione dotata di radici, fusto e foglie che consentono la circolazione della linfa. FLOTTATORE GLOSS. ENI Apparecchiatura utilizzata per la separazione dall’acqua di sostanze liquide o solide, avvalendosi di un gasi di trasporto che ne favorisca la raccolta in superficie. Il gas di trasporto, prevalentemente aria, può essere sia disperso nella corrente liquida da depurare (flottatori ad aria disciolta), sia aspirato direttamente dalla stessa, attraverso idonei dispositivi (flottatori ad aria indotta). Applicazioni prevalenti riguardano la separazione dall’acqua di sostanze oleose e l’ispessimento dei fanghi prodotti dal trattamento biologico. FLOTTAZIONE GLOSS. META S.p.A. Modena Sistema per la separazione dall'acqua di sostanze liquide o solide che si avvale di un gas di trasporto che ne favorisce la raccolta in superficie. Applicazioni prevalenti riguardano la separazione dall'acqua di sostanze oleose e l'ispessimento dei fanghi prodotti dal trattamento biologico. FLUSSO LAMINARE ANPA FLUSSO TURBOLENTO ANPA Dal punto di vista strettamente idraulico, è una condizione di scorrimento dell’acqua dove predominano le forze di coesione tra le molecole, o più in generale la viscosità del fluido: è caratterizzato da movimento uniforme. Ai fini dell’ I.F.F., il flusso può essere considerato laminare quando la superficie idrica non presenta increspature. Condizione in cui le forze di coesione o viscosità dell’acqua sono vinte dalle forze idrodinamiche che rendono il movimento non uniforme ma turbolento. Ai fini dell’ I.F.F., il flusso si considera turbolento quando la superficie idrica non è liscia, ma increspata. FOGNATURA STREAMS - TREVISIOL FOGNATURA DINAMICA STREAMS - TREVISIOL FOGNATURA SEPARATA STREAMS - TREVISIOL La fognatura domestica è costituita da una rete di collettori secondari e principali, che raccolgono le acque provenienti dalle abitazioni e le adducono a un impianto terminale per il trattamento di depurazione. L’effluente che esce dall’impianto è riversato nel corso d’acqua ricevente (fiume, canale, lago, mare). Le fognature separate convogliano soltanto i liquami domestici; quelle miste ricevono anche l’acqua proveniente dalle strade in tempo di pioggia. Presuppone l’immediato e continuo allontanamento del liquame dal punto di produzione convogliandolo in zona opportuna per lo smaltimento. E’ pertanto il tipico sistema che separa nettamente la fase dell’allontanamento da quella dello smaltimento. La fognatura costituita da due differenti reti: una per le sole acque nere, definita fognatura nera, ed una per le sole acque bianche, definita fognatura bianca. venerdì 1 luglio 2005 Pagina 79 di 190 Nome FOGNATURA STATICA fonte STREAMS - TREVISIOL Consiste nel conservare i liquami nel luogo stesso della raccolta, lasciando che essi subiscano in sito una parziale o totale trasformazione per poi essere smaltiti in depuratore. Per esempio il pozzo nero, oramai non più utilizzato, il pozzo perdente solo per acque bianche e i bottini mobili. FOGNATURA STATICO - DINAMICA STREAMS - TREVISIOL Trattasi di una forma intermedia tra le altre due forme di fognatura, caratterizzata dallo smaltimento continuo e automatico delle acque nere nello stesso luogo di raccolta o in prossimità ad esso, previo stazionamento e parziale fermentazione delle acque stesse. Un esempio sono le cosiddette fosse settiche (fossa Mouras). FOGNATURA UNITARIA O MISTA STREAMS - TREVISIOL La fognatura costituita da una sola rete per le acque sia bianche che nere. FONDI DI INDENNIZZO GLOSS. ENI Strumenti di copertura del danno ambientale che integrano l’assicurazione nei casi in cui le dimensioni del danno eccedano la copertura assicurativa, oppure l’identificazione dei responsabili non sia possibile. Possono essere fondi pubblici o privati, volontari o resi obbligatori dalla legge, finanziati da versamenti delle imprese, da contributi pubblici oppure da imposte specifiche per il settore al quale il fondo si riferisce. FONDI STRUTTURALI ANPA Sono il principale strumento finanziario comunitario per la distribuzione di aiuti regionali nell'ambito dell'Unione Europea. Attualmente vi sono quattro Fondi distinti.- il Fondo europeo di sviluppo regionale (FESR);- il Fondo europeo agricolo di orientamento e garanzia (FEAOG) (sezione di orientamento);- il Fondo sociale europeo (FSE);- lo strumento finanziario di orientamento della pesca (SFOP). FONDO NATURALE DI RADIAZIONI GLOSS. RADIAZIONI insieme delle radiazioni ionizzanti provenienti da sorgenti naturali terrestri e cosmiche. FONDO SOCIALE EUROPEO Vedi FSE. FONOMETRIA ARPAV FONOMETRO ARPAV FONTANILE ARPAV E' l'insieme delle tecniche di misurazione dell'intensità sonora di ambienti o aree. Apparecchio che misura l'intensità sonora. Escavazione artificiale usata da secoli per captare, in zone di pianura, le acque emergenti dal terreno (provenienti dalla falda freatica). In Italia hanno costituito uno dei caratteri ambientali tipici della pianura padano-veneta, dal Piemonte al Friuli. Sono detti fontanili in Lombardia, resultive in Veneto, sortumi in Piemonte, fontanazzi nel modenese, laghi e fontane nel reggiano, fontanoni nel piacentino e nel parmense. FONTI ENERGETICHE NON RINNOVABILI ENEA FONTI ENERGETICHE RINNOVABILI ENEA Le fonti di energia presenti sulla Terra solo in quantità limitate. Sono materie prime che si estraggono dal sottosuolo. Tra le più importanti i combustibili fossili ed alcuni materiali radioattivi quali l'uranio. Sono fonti di energia disponibili in maniera continuativa ed in quantità tali da non essere soggette ad esaurimento. Tra le principali vi sono l'energia solare, l'energia eolica e quella derivante dall'impiego di biomasse, a cui si aggiunge l'utilizzo dell'energia geotermica ed altre ancora in fase di sperimentazione, come lo sfruttamento della differenza di temperatura negli oceani tra le acque calde di superficie e quelle fredde in profondità. L’utilizzo di queste fonti produce un inquinamento molto ridotto. FORESTA GLOSS. ENI Vasta estensione di terreno ricoperta da alberi di alto fusto. In base alla latitudine e al clima nei quali si sviluppa e alle piante che la costituiscono, assume aspetti e denominazioni diversi: a galleria, decidua, di conifere, equatoriale, tropicale, spinosa. FORESTA PLANIZIALE ARPAV Foresta che ricopre aree di pianura. FORMA BIOLOGICA ANPA Categoria di assegnazione delle piante in base agli adattamenti sviluppati per proteggere le loro gemme durante la stagione avversa (cioè durante il freddo invernale oppure la secchezza estiva). venerdì 1 luglio 2005 Pagina 80 di 190 Nome fonte FORMALDEIDE ARPAV La formaldeide è un composto chimico della classe delle aldeidi alifatiche. E' l'aldeide più semplice e più comune. A temperatura ambiente è un gas dall'odore pungente. Appartiene al gruppo di sostanze definite composti organici volatili (VOCS) potenzialmente presenti nei luoghi di vita e lavoro. FORMAZIONE (ambientale) ARPAV Trasmissione di specifiche competenze in campo ambientale. La formazione e l'aggiornamento professionale degli operatori nel settore ambientale rappresentano un importante strumento per assicurare l'aggiornamento delle conoscenze e delle competenze professionali. FORNI D’INCENERIMENTO GLOSS. ENI Impianti per il trattamento dei rifiuti urbani e/o speciali, che utilizzano processi di combustione condotti in eccesso di ossigeno; i prodotti della combustione sono essenzialmente anidride carbonica e acqua. Tali processi trovano frequente applicazione a livello industriale con l’utilizzo e combustibili convenzionali (gas naturale, olio combustibile e carbone) e attualmente vengono utilizzati come una delle soluzioni alternative alla collocazione dei rifiuti in discarica. Per quanto riguarda l’incenerimento dei RSU, dei RSA e dei rifiuti speciali i forni normalmente utilizzati sono i seguenti: - Forni a griglia, del tipo a barrotti, a rulli, o stocker (derivato dalle caldaie di combustione del carbone), adatti per rifiuti indifferenziati o per frazioni combustibili (carta, cartoni, plastiche, tessili, ecc.). Questi forni hanno avuto una diffusa applicazione, in conseguenza della notevole flessibilità d’esercizio e del buon grado di affidabilità. - Forni a letto fluido, del tipo bollente o ricircolante, adatti in particolare modo per le frazioni dei RSU a più elevato potere calorifico come RDF, residui plastici, ecc.. - Forni a tamburo rotante, largamente utilizzati nel campo dei rifiuti industriali, grazie alla loro affidabilità e flessibilità; questo tipo di forno ha trovato invece scarsa applicazione nel settore RSU per il suo basso rendimento energetico e gli elevati costi di investimento e di esercizio. - Forni a camera statica, costituiti da camere di combustione, generalmente cilindriche, dotate di bruciatori e lance per l’immissione di combustibili liquidi o gassosi; nell’ambito dello smaltimento dei rifiuti sono impiegati per la termodistruzione di reflui liquidi e sfiati gassosi. Per tutti i nuovi impianti d’incenerimento di rifiuti la recente normativa (D. Lgs. 5.2.97, n. 22) impone, a partire dal 1°.1.99, l’adozione di sistemi di recupero energetico. Anche la convenienza economica suggerisce di installare cicli termici in modo da ottenere: - produzione di sola energia termica (vapore); - produzione di sola energia elettrica; - cogenerazione di energia termica ed elettrica. Per esempio dalla termodistruzione di 1 t di RSU con potere calorifico inferiore (p.c.i.) di 2.200 ¸ 2.300 kcal/kg, si possono produrre 2,5-3 t di valore o 500-600 kWh di energia elettrica. Dalla combustione dei rifiuti restano come residui, scorie e ceneri, che rappresentano il 25-30% in peso dei rifiuti stessi (circa il 10% in volume). FORNITORE UNI EN ISO 9000:2000 Organizzazione o persona che fornisce un prodotto. Chi è responsabile del prodotto o servizio e garantisce che venga applicata l'assicurazione di qualità : produttori, distributori, assemblatori, organizzatori di servizi, ecc... FORRA GRUPPO VICENTINO DI STUDI ORNITOLOGICI "NISORIA" Gola stretta e profonda, sul cui fondo normalmente scorre un corso d'acqua e caraterizzata da una densa copertura vegetale, alta umidità e scarsa insolazione. FORSU AGENDA 21 Acronimo utilizzato per indicare la Frazione Organica dei Rifiuti Solidi Urbani che viene separata per la produzione di compost. FORZA DEL RINVIO EN 45020:1998 Rinvio a norme il quale indica che il solo modo per soddisfare i requisiti di un regolamento tecnico è quello di conformarsi alla/e norma/e citata/e (per rinvio vincolante) ovvero è uno dei modi (per il rinvio consigliato) FOSFORO GLOSS. ECOITALY Elemento chimico (P). Non si trova libero in natura ma combinato principalmente come fosforite roccia di origine organica [Ca5(PO4)3(OH)], costituisce lo 0,11% della crosta terrestre. Il fosforo, forma molti importanti acidi è un nutriente essenziale per piante e animali, è presente negli scarichi idrici e favorisce la funzione di equilibrio nella crescita dei batteri necessari alla depurazione biologica. Alte concentrazioni di sali fosforici rendono abnorme la proliferazione delle piante acquatiche dando luogo ai fenomeni di eutrofizzazione e anossia. FOSGENE ARPAV Gas estremamente tossico, di formula COCl2, con odore irritante e fastidioso. Si prepara per reazione di monossido di carbonio e cloro in presenza di un catalizzatore. Il fosgene è tossico anche in concentrazioni di 50 ppm (parti per milione) e, se inalato, causa edemi polmonari che possono provocare la morte nel giro di poche ore. Fu impiegato durante la prima guerra mondiale come aggressivo chimico; oggigiorno è usato prevalentemente come intermedio per la sintesi di composti organici, tra cui gli esteri carbonici, gli isocianati, i poliuretani e i coloranti. Il rischio ambientale è legato alla possibile fuoruscita del gas dai depositi, che spesso sono collocati non lontano dagli abitati, in seguito ad eventi accidentali. FOSSA A COME AMBIENTE - TOURING CLUB ITALIANO Solco pronunciato dei fondi marini e oceanici, presente spesso in corrispondenza di catene montuose emerse. Come i rilievi, le fosse sono dovute a movimenti orizzontali della crosta terrestre. venerdì 1 luglio 2005 Pagina 81 di 190 Nome FOSSILE-GUIDA fonte GLOSS. ENI Fossile caratteristico di uno specifico intervallo di tempo della storia geologica del nostro pianeta e conseguentemente determinante per il riconoscimento e la datazione della roccia che lo contiene. Il fossile-guida ideale dovrebbe essere: tipico di un intervallo di tempo ristretto, dotato di ampia distribuzione geografica, facilmente identificabile, diffuso. FOTOCHIMICO GLOSS. ENI Effetto della luce su una reazione chimica. FOTOFILO GLOSS. ENI Organismo animale o vegetale amante della forte illuminazione naturale e delle aree ben esposte al sole che in ambiente marino costituiscono la zona eufotica. FOTOFOBO GLOSS. ENI Organismo animale o vegetale amante della semioscurità o del buio totale, condizioni che nell’aerobio si incontrano in ambiente ipogeo e nell’idrobio si riscontrano nella zona oligofotica e in quella afotica rispettivamente. FOTOISOLANTE ARPAV FOTOMETRO ARPAV FOTONE ARPAV Sono tutte quelle tipologie di materiali che riescono ad abbattere l'onda sonora, ricreando un ambiente più' favorevole per la permanenza dell'uomo E' lo strumento utilizzato per la misurazione oggettiva e soggettiva dell'intensità' e della potenza dell'onda sonora. Esso infatti, oltre che analizzare il valore reale di queste grandezze, permette anche delle conversioni a valori che si avvicinano maggiormente alla ''sensazione uditiva'', cioè' a come noi effettivamente percepiamo quel suono. Questo e' necessario perche' la percezione del suono dell'orecchio umano non e' la medesima a tutte le frequenze. Particella elementare che trasporta l'energia associata alla radiazione elettromagnetica. FOTOPERIODISMO GLOSS. ENI FOTOSINTESI GLOSS. ENI Le risposte fisiologiche di un organismo all’alternarsi della notte e del giorno. Reazione chimica di sintesi favorita dalla luce. In particolare, attraverso la fotosintesi clorofilliana si instaura un processo biochimico mediante il quale le piante fornite di clorofilla convertono l’energia luminosa solare in energia chimica, utilizzando acqua e anidride carbonica per sintetizzare sostanze organiche (soprattutto carboidrati) e liberando nell’atmosfera l'ossigeno. E' la più importante funzione di nutrizione delle piante autotrofe. L'energia accumulata durante la fotosintesi sostiene tutta la catena alimentare e può liberarsi nuovamente sotto forma di calore anche attraverso la combustione del legno o dei combustibili fossili. FOTOSINTESI CLOROFILLIANA GLOSS. ENI Fotosintesi. FOTOTROPISMO GLOSS. ENI Risposta mediata della crescita di un organismo vegetale, sotto l’effetto della luce visibile, che si manifesta con l’incurvamento degli organi vegetali verso la luce stessa. FRAGILITÀ AMBIENTALE STREAMS - TREVISIOL equilibrio naturale precario. FRAGMITETO ARPAV Formazione floristica lacustre caratteristica delle medie latitudini, formata da una vegetazione di fragmiti con radici sommerse e fusto emerso. FRAMMENTAZIONE STREAMS - TREVISIOL Insufficiente connettività di un ecotessuto o un paesaggio, con separazione di ecotopi o gruppi di ecotopi dalla configurazione di elementi paesistici per mezzo di barriere. FRANA A COME AMBIENTE - TOURING CLUB ITALIANO Distacco e caduta di masse rocciose compatte e incoerenti da versanti più o meno ripidi. Le cause possono essere diverse: terremoti, dilavamento ed erosione delle acque superficiali, gelo e disgelo di acque penetrate nelle fessure della roccia, distacco per gravità di strati inclinati. venerdì 1 luglio 2005 Pagina 82 di 190 Nome FRANAPOGGIO fonte ARPAV- REGIONE DEL VENETO- CENTRO VALANGHE DI ARABBA Orientazione degli strati rocciosi concorde con l'orientazione del pendio. FRANOSITA’ GLOSS. ENI Attitudine di un terreno o di una parete rocciosa a subire scivolamenti o distacchi di porzioni più o meno estese lungo un piano di rottura, sotto l’effetto della gravità (Campo gravimetrico terrestre). FRATTALE STREAMS - TREVISIOL FREE WATER SURFACE WETLAND STREAMS - TREVISIOL Dal latino "fractus", che significa "interrotto" o "irregolare". Dimensione frattale è quindi una dimensione non intera (punto, linea, superficie), ma irregolare, frazionaria, persino immaginaria. Tipologia di biofitodepurazione con scorrimento del liquame in maniera superficiale (lagunaggio, marcita, sistema di rinaturalizzazione, struttura in serra, Flowforms). In spagnolo si dice:"agunas de oxidacion". FREQUENZA STREAMS - TREVISIOL Rappresenta il numero di volte in cui accade un dato evento. In campo acustico, è il numero di "pezzetti" di onda sonora uguali tra loro che ci sono in un secondo: l'unità di misura è l'Hertz (Hz).. Un suono acuto ha una frequenza alta, cioè l'onda si ripete uguale a se stessa molte volte in un secondo. Un suono grave ha una frequenza bassa. La stessa definizione è applicabile anche per l'onda elettromagnetica. Se l'onda ha frequenza alta (infrarossi, raggi X, raggi Gamma...) porta con se molta energia. In caso contrario (micro onde, onde radio...), l'onda trasporta meno energia. FROLDO ANPA Argine o muro arginale realizzato a diretto contatto con l’acqua, senza golena interposta. FRUGIVORO ARPAV Si definiscono in questo modo animali che si nutrono prevalentemente di bacche e frutti. FSE ARPAV FTALATI ARPAV Fondo Sociale Europeo. Fondo che sostiene e completa le attività degli Stati membri (UE) volti a sviluppare il mercato del lavoro nonché le risorse umane. (Regolamento CEE 1784/1999). Gli ftalati sono additivi chimici presenti in numerosi prodotti di consumo, in particolare nelle plastiche a base di cloruro di polivinile (PVC). FUEL SWITCHING GLOSS. ENI Letteralmente "cambio di combustibile", effettuato di solito a fini ecologici: per esempio il gas naturale presenta emissioni di anidride carbonica dell’ordine del 50% in meno rispetto al carbone e del 25% in meno rispetto al petrolio. FUMAGGINI ANPA Muffe fungine grigiastre che si sviluppano sulla vegetazione a carico di un substrato zuccherino. FUMI DI COMBUSTIONE, trattamento dei GLOSS. ENI FUMIGAZIONE GLOSS. ENI FUNGICIDI GLOSS. ENI E’ un processo volto a rimuovere o ridurre il contenuto di sostanze inquinanti presenti nei fumi di combustione di sostanze quali carbone, olio combustibile, gas naturale, RDF, RSU, ovvero di qualsiasi sostanza in grado di sostenere una combustione. Il trattamento dei fumi di combustione viene effettuato utilizzando una o più unità di abbattimento degli inquinanti. Fenomeno tipico delle prime ore del mattino e delle zone costiere. In prossimità di esse i fumi convogliate (Emissione convogliata), provenienti da qualsiasi unità di processo, dopo una iniziale dispersione in uno strato superiore di aria stabile incontrano, ricadendo verso il suolo, uno strato di aria in movimento che ne provoca un rapido rimescolamento, determinando il fenomeno della fumigazione. Composti chimici, detti anche anticrittogamici, che rientrano nella categoria degli antiparassitari o pesticidi, usati per combattere le crittogame parassite delle piante. venerdì 1 luglio 2005 Pagina 83 di 190 Nome FUNGO fonte A COME AMBIENTE - TOURING CLUB ITALIANO Il fungo è un organismo eterotrofo, privo di clorofilla e rappresenta un ramo laterale dell’evoluzione del regno vegetale. Il corpo del fungo è quasi sempre formato da un intreccio di sottili filamenti chiamati ife, che, nell’insieme, costituiscono il micelio. I funghi vivono su organismi morti (saprofiti) o vivi e contribuiscono quindi alla demolizione di molti resti organici mineralizzando così il terreno. Vengono generalmente utilizzati nelle fermentazioni, per la preparazione di medicinali antibiotici e come alimento. Alcune specie però sono velenose, altre, come parassiti delle piante, possono causare gravi danni all’agricoltura e altre ancora possono provocare il deterioramento dei cibi o anche essere causa di varie malattie per l’uomo, dette micosi. L’uso dei funghi in campo alimentare è conosciuto fin dall’antichità, ma il loro valore nutritivo non è grande. FUNZIONI AMBIENTALI ARPAT Tutti i possibili usi che l'uomo può fare dell'ambiente per scopi produttivi, di consumo ed in generale di fruizione. FURANI GLOSS. ENI Policlorodibenzodiossine e Policlorodibenzofurani. FUSIONE A COME AMBIENTE - TOURING CLUB ITALIANO È il passaggio di stato della materia dallo stato solido a quello liquido. f. nucleare- è il processo per cui due nuclei atomici si "fondono", formando un unico nucleo che risulta più leggero dell’insieme dei nuclei di partenza. La differenza di massa si trasforma in energia. L’enorme energia che dal sole giunge sulla terra è dovuta principalmente alla "fusione" di nuclei di elio. Processi analoghi si verificano in tutte le stelle. Nel 1952 fu fatta esplodere la prima bomba nucleare all’idrogeno (bomba H). a tale data risalgono i primi tentativi di fusione nucleare controllata per produrre energia a scopi pacifici. I problemi tecnici da superare per raggiungere lo scopo sono ancora enormi. FUSTAIA GRUPPO VICENTINO DI STUDI ORNITOLOGICI "NISORIA" Bosco non governata a ceduo, formato da piante mature. GALAZZE STREAMS - TREVISIOL Vasche di decantazione sotterranee costruite nella città di Siena. Risalenti circa alla metà del ‘400, erano collegate ai bottini e permettevano di eliminare la torbida delle acque, prima di immetterla nelle canalette . GAMETE ANPA GAMETOFITO ANPA GARIGA ANPA Cellula riproduttiva aploide che, nel fondere il suo corpo con quello di un altro gamete, dà luogo alla formazione dello zigote, dal quale si origina il nuovo individuo. Fase aploide (n cromosomi) del ciclo biologico di una pianta, che si origina dalla germinazione di una spora e in cui a maturità si differenziano gli organi sessuali. Vegetazione aperta di erbe e suffruttici, spesso aromatici. GARIGUE GLOSS. ENI Termine di origine francese indicante un tipo di vegetazione di brughiera utilizzabile in pratica solo come pascolo per gli ovini. Si trova nelle regioni nelle quali il terreno è talmente arido e povero da rendere difficile anche la crescita degli sterpi. E’ tipica delle regioni calcaree. Fra le piante che costituiscono il garigue vi sono le ginestre, la lavanda e il timo. GARZAIA ARPAV Luogo di nidificazione collettiva di varie specie di aironi o il complesso dei loro nidi. Le g. si trovano di solito in terreni boscosi prossimi a paludi. GAS ACIDI GLOSS. ENI Prodotti gassosi della combustione (anidride solforosa, ossido di azoto) caratterizzati da reazione acida in presenza di acqua. GAS AD EFFETTO SERRA O GASSERRA (GREENHOUSE GASES) MINISTERO DELL'AMBIENTE Sostanze gassose che consentono il riscaldamento della parte più bassa dell'atmosfera e della superficie terrestre, permettendo lo sviluppo delle specie animali e vegetali sulla Terra. Dall'inizio dell'era industriale ad oggi l'aumento delle concentrazioni di questi gas nell'atmosfera secondo molti scienziati sta provocando una tendenza al riscaldamento eccessivo e una conseguente modificazione dei clima dell'intero pianeta. L'elenco dei gasserra è molto ampio, ma le sostanze che contribuiscono in maniera significativa all'effetto serra sono: l'anidride carbonica (CO2), il metano (CH4), il protossído di azoto (N20), i clorofuorocarburi (CFQ di origine esclusivamente umana, e l'ozono (O3). GAS INERTE GLOSS. ENI Gas o miscela di gas non contenente ossigeno sufficiente a sostenere una combustione. venerdì 1 luglio 2005 Pagina 84 di 190 Nome fonte GAS NATURALE GLOSS. ENI GAS NATURALE COMPRESSO (GNC) GLOSS. ENI Da un punto di vista geologico il gas naturale è la fase gassosa del petrolio. Esso è costituito in massima parte da metano e per il resto da quantità variabile, a seconda dei giacimenti, di idrocarburi paraffinici superiori quali etano, propano, butano, pentano, ecc.. Trova larghissime applicazioni nell’uso domestico, nell’industria e, come materia prima, nell’industria petrolchimica. Viene utilizzato per autotrazione e distribuito a circa 220 bar in veicoli dotati di appositi sistemi di trasporto e stoccaggio (bombole). Inizialmente ebbe una notevole diffusione in Italia negli anni 30, per sopperire alla mancanza di petrolio nazionale. Oggi viene promosso in tutto il mondo come combustibile ecologico da utilizzarsi preferibilmente in aree urbane particolarmente inquinate. Oltre all’Italia, sono da annoverare fra i paesi a più alta concentrazione di veicoli a GNC l’Argentina e la Nuova Zelanda. GAS NATURALE LIQUEFATTO GLOSS. ENI Vedi GNL. GAS SERRA GLOSS. ENI Si definisce gas serra un gas "trasparente" allo spettro delle radiazioni solari e "opaco" allo spettro delle radiazioni infrarosse proprie della Terra. Questa proprietà, simile a quella dei vetri e dei fogli di plastica delle serre, da cui il nome, porta a una temperatura della superficie terrestre sensibilmente superiore (+19-20°C) di quanto non risulterebbe dal semplice equilibrio termico. GASSIFICAZIONE GLOSS. ENI Ogni processo chimico o termico impiegato per convertire una sostanza liquida o solida in un gas. GELIVITA' ARPAV- REGIONE DEL VENETO- CENTRO VALANGHE DI ARABBA Attitudine, più o meno manifesta delle rocce al disfacimento per effetto dell'azione di gelo e disgelo dell'acqua. GENE ARPAV Il termine indica una particella di cromosoma responsabile di uno specifico carattere dell’organismo umano. E’ costituito da frammenti di DNA ed è localizzato in specifiche sedi sui cromosomi ed è l’unità biologica base nella trasmissione dei caratteri ereditari. GENETICA A COME AMBIENTE - TOURING CLUB ITALIANO Scienza che si occupa della trasmissione dei caratteri ereditari depositati in codice nei geni, unità di cui sono costituiti i cromosomi. ogni gene determina un particolare carattere. GENOMA ARPAV GENOTIPO ARPAV E’ costituito da tutto il materiale genetico contenuto nei cromosomi di un particolare organismo. Costituzione genetica di un organismo. GEOAMBIENTE STREAMS - TREVISIOL L'insieme delle condizioni fisico-chimico e biologiche che permettono e favoriscono la vita degli esseri viventi (Malizia E., 1997). GEOAMBIENTE URBANISTICO STREAMS - TREVISIOL Le interrelazioni tra biosfera e assetto urbanistico, per quanto concerne i condizionamenti che la biosfera impone al buon funzionamento del piano urbanistico, nonché i cambiamenti che gli impianti urbanistici mettono in atto nella biosfera (Malizia E., 1997). GEOBIOLOGIA STREAMS - TREVISIOL Dal greco ghé (terra) + biologia, la scienza che studia i fenomeni della vita e le leggi che li governano. Il termine geobiologia indica quindi l’ambito entro il quale si muove questa nuova scienza: studio dell’influenza su tutto ciò che vive dei fenomeni connessi alla terra (Alexandre R., 1989). GEOCHIMICA ENCICLOPEDIA SCIENTIFICA TECNICA GARZANTI Scienza che studia la composizione qualitativa e quantitativa delle varie parti della Terra, leggi che regolano la diffusione degli elementi chimici in natura e i processi chimici che hanno portato alla formazione dei minerali e delle rocce. venerdì 1 luglio 2005 Pagina 85 di 190 Nome fonte GEOFITE ANPA Piante visibili solo durante la stagione favorevole, in quanto durante l'inverno sopravvivono per mezzo di organi sotterranei (bulbi, radici con gemme, rizomi). GEOGNOSTICA GLOSS. ENI Descrizione dello strato superficiale del terreno basata su sondaggi e su misure di vario genere. GEOGRAFIA A COME AMBIENTE - TOURING CLUB ITALIANO Etimologicamente dal greco geo (= terra) e gràphein (= scrivere). È la disciplina scientifica che studia il nostro pianeta nei suoi caratteri generali e nella sua articolazione in regioni e paesaggi. GEOGRAPHICAL INFORMATION SYSTEM GLOSS. ENI Vedi GIS. GEOLOGIA A COME AMBIENTE - TOURING CLUB ITALIANO Scienza che studia la composizione, la struttura, la formazione e l’evoluzione della terra. Si divide in diverse branche a seconda che vengano studiati i materiali che compongono la terra, le forze che agiscono su di essi, la strutture che ne risultano, la distribuzione e le età delle rocce che compongono la crosta terrestre. In particolare la stratigrafia studia le età delle rocce e la successione nel tempo dei fenomeni, mentre la tettonica e, in particolare, la tettonica a zolle studiano i fenomeni connessi agli spostamenti delle zone litosferiche sulla crosta terrestre, compresa la deriva dei continenti. GEOMANZIA STREAMS - TREVISIOL Dal latino geomântia, dal greco geomantèia, da gê-terra e mantéia —divinazione, è l’arte e la disciplina che attraverso l’osservazione e l’interpretazione dei segni sul territorio (montagne, colline, corsi d’acqua, forme della natura…), consente senza la loro alterazione, di mettere in armonia l’uomo con il suo ambiente. GEOMORFOLOGIA ENCICLOPEDIA SCIENTIFICA TECNICA GARZANTI Branca della geologia che descrive le forme e gli aspetti della superficie terrestre, studiandone l'evoluzione e ricercandone le cause. GEOREFERENZIATI ARPAV GEOSFERA ARPAV Un campione o un punto di rilevamento è aggettivato dal termine georeferenziato quando sono rilevate le coordinate geografiche dello stesso. La sfera terrestre, il pianeta terra. GEOTECNICA GLOSS. ENI Scienza che studia le caratteristiche ed il comportamento meccanico delle rocce e dei suoli a fini ingegneristici. Comprende anche gli aspetti applicativi soprattutto dell’ingegneria civile, della geologia, geofisica, idrogeologia, ecc.. GEOTESSUTO GLOSS. ENI Tessuto permeabile di materiale artificiale, resistente a trazione, utilizzato per migliorare le caratteristiche geotecniche dei terreni. Vi si ricorre per problemi di fondazioni in terreni permeabili. GEOTROPISMO ENCICLOPEDIA SCIENTIFICA TECNICA GARZANTI Proprietà degli organismi vegetali di orientarsi, durante l’accrescimento, in relazione allo stimolo della forza di gravità. GERMINABILITA' ANPA GERMINAZIONE ANPA venerdì 1 luglio 2005 Pagina 86 di 190 E' in senzo generale la capacità di germinare. Si usa, talvolta, come sinonimo di facoltà germinativa. Ripresa della crescita attiva dell'embrione contenuto nel seme che si manifesta con l' emissione della radichetta. Il processo germinativo è costituito da tre fasi: durante la prima avviene l' assorbimento d' acqua, nella seconda fase, considerata la più importante, le riserve vengono idrolizzate ed inizia la sintesi di enzimi e sostanze destinate allo sviluppo del semenzale, mentre la terza fase inizia con l' emissione dela radichetta. La germinazione può essere considerata ultimata quando il semenzale ha prodotto una superficie fotosintetica in grado di provvedere al fabbisogno di carboidrati. Nome fonte GERMOPLASMA ANPA E' la base fisica dell' eredità, il complesso ereditario trasmesso da una generazione all' altra. Costituisce una componente delle risorse genetiche associata a ciascuna coltura specifica. All' interno del germoplasma di ciascuna specie si possono distinguere diversità interspecifiche, che determinano la suddivisione in subspecie, razze, varietà, ecotipi. GESTIONE UNI EN ISO 9000:2000 Attività coordinate per guidare e tenere sotto controllo un'organizzazione. La gestione integrata è l'integrazione delle politiche, dei programmi e delle procedure ecologicamente corretti. GESTIONE DELLO SCARICO STREAMS - TREVISIOL E' inteso il comportamento del gestore dell’impianto di depurazione volto a garantire la piena funzionalità in base ai criteri di progetto e nei limiti accertati in sede di collaudo. In altre parole, la tecnica e la volontà dell’uomo sono indirizzate al conseguimento del funzionamento ottimale dell’impianto. GESTIONE FORESTALE SOSTENIBILE Vedi GFS. GESTIONE PER LA QUALITA' Attività coordinate per guidare e tenere sotto controllo un'organizzazione in materia di qualità. UNI EN ISO 9000:2000 GFS ARPAV Sistema di valutazione di gestione forestale sostenibile basata su criteri, indicatori e linee guida operative messi a punto nel corso del cosiddetto "processo pan europero" per la protezione delle foreste. GHIACCIAIO A COME AMBIENTE - TOURING CLUB ITALIANO Massa di ghiaccio prodotta dall’accumulo di neve di anno in anno nelle regioni polari e nelle zone montuose poste al di sopra della linea delle nevi persistenti. I ghiacciai sono soggetti a periodi di espansione e di arretramento, legati alle variazioni delle condizioni climatiche generali. GIMNOSPERME ANPA GINOSTEMIO ANPA Piante a semi nudi, non racchiusi in un ovario; i più comuni rappresentanti sono le conifere. Colonna centrale che porta insieme stimma e stami concresciuti. Struttura tipica delle orchidee. GIORNO/UOMO Unità di misura pari ad una giornata lavorativa, della durata convenzionale pari a 8 ore. GLOSS. SCHEDA 2000 GIS GLOSS. ENI GIUNGLA GLOSS. ENI Geographical Information System. E’ un insieme complesso di componenti hardware, software, umane e intellettive per acquisire, trattare, analizzare, immagazzinare e restituire in forma digitale, grafica e alfanumerica, dati di qualsiasi tipo riferiti ad un territorio. Si tratta cioè dell’evoluzione informatica delle carte tematiche, con il vantaggio del formato elettronico che ne permette un più facile aggiornamento. Regione selvaggia e incolta, con vegetazione densa e rigogliosa. Il termine è spesso usato come sinonimo di foresta equatoriale. GLACIALE WURMIANO Periodo del quaternario in cui è avvenuta l’ultima espansione glaciale. GLACIAZIONE ARPAV A COME AMBIENTE - TOURING CLUB ITALIANO Periodo di espansione dei ghiacciai seguito da fasi di recessione o interglaciali. Le glaciazioni hanno caratterizzato diverse ere geologiche ma, in modo particolarmente vistoso, l’attuale era Quaternaria, nel cui primo periodo (Pleistocene) sono state documentate quattro glaciazioni nella regione alpina e almeno tre nell’Europa settentrionale e nell’America del Nord. Le glaciazioni alpine sono state, in ordine cronologico, quelle dette di GÜNZ, MINDEL, RISS e WÜRM (dai nomi di alcuni fiumi del versante Nord delle Alpi), e si sono susseguite a partire da circa 1 milione fino a 1015 mila anni fa, intervallate da tre periodi interglaciali. Nel periodo della loro massima espansione si calcola che i ghiacciai coprissero quasi un terzo delle terre emerse del globo. Importante, per lo studio delle glaciazioni, l’osservazione dei depositi morenici che esse hanno lasciato, specie allo sbocco delle valli alpine. L’origine delle glaciazioni è legata a variazioni del clima terrestre, le cui cause sono ancora oggetto di ipotesi da parte degli scienziati. venerdì 1 luglio 2005 Pagina 87 di 190 Nome fonte GLEY (orizzonte) ARPAV Orizzonte di colore blu grigiastro dovuto alla fluttazione della falda; la temporanea saturazione determina condizioni di anaerobiosi con conseguente riduzione e liberazione del ferro. GLIDE ANPA Tratto con caratteristiche intermedie tra run e riffle, con velocità di corrente solitamente ridotta tra grossi massi. GLOBAL POSITIONING SYSTEM GLOSS. ENI Vedi GPS. GLOBAL WARMING POTENTIAL ARPAC Vedi GWP. GLP Vedi BPL. GNC GLOSS. ENI Gas Naturale Compresso. Viene utilizzato per autotrazione e distribuito a circa 220 bar in veicoli dotati di appositi sistemi di trasporto e stoccaggio (bombole). Inizialmente ebbe una notevole diffusione in Italia negli anni 30, per sopperire alla mancanza di petrolio nazionale. Oggi viene promosso in tutto il mondo come combustibile ecologico da utilizzarsi preferibilmente in aree urbane particolarmente inquinate. Oltre all’Italia, sono da annoverare fra i paesi a più alta concentrazione di veicoli a GNC l’Argentina e la Nuova Zelanda. GNL GLOSS. ENI Gas naturale liquefatto, costituito prevalentemente da metano liquefatto per raffreddamento a -161°C, a pressione atmosferica, allo scopo di renderlo idoneo al trasporto mediante apposite navi cisterna oppure allo stoccaggio. Per essere utilizzato, il prodotto liquido deve essere poi riconvertito allo stato gassoso in particolari impianti di rigassificazione e portato alla pressione di esercizio dei gasdotti. GOLENA ANPA Parte di alveo o di piana alluvionale interna all’argine, solitamente asciutta e vegetata, destinata ad accogliere le acque di piena. In assenza di argini non si può parlare propriamente di golena. GOLENALE GRUPPO VICENTINO DI STUDI ORNITOLOGICI "NISORIA" Riferito alla superficie del terreno posta tra l'argine ed il letto di un corso d'acqua in magra. GPS GLOSS. ENI Global Positioning System. E’ un sistema che consente, per mezzo di un ricevitore, un software dedicato e una costellazione di satelliti, di determinare con un’altissima precisione la posizione al suolo e l’altimetria di un punto, tramite triangolazioni orbitali. Utilizzato inizialmente per scopi militari, è stato in seguito applicato alla navigazione oceanica. Oggi è in uso anche per alcuni sistemi di sicurezza personale (antifurti) e nel settore hobbistico. GRADIENTE GLOSS. ECOITALY In metereologia è il rapporto tra la differenza di pressione fra due punti della superficie terrestre alla stessa quota e la loro distanza. GRANDE GRUPPO ARPAV 3° livello della Soil Taxonomy; si considera il suolo nella sua interezza, le proprietà significative, i vari orizzonti. GRANDE IMPIANTO DI COMBUSTIONE GLOSS. ENI Impianto di combustione di potenza termica nominale pari o superiore a 50 MW. Si tratta di impianti dedicati alla produzione di energia. Il combustibile utilizzato a questo scopo può essere solito (come il carbone), liquido (come l’olio combustibile) o gassoso (come il gas naturale). Vi fa riferimento, a livello comunitario, la direttiva 88/609/Cee. Essa concerne la limitazione delle emissioni in atmosfera di taluni inquinanti, originate dai grandi impianti di combustione. A livello nazionale tale impianto è menzionato nel D.L. del Ministero dell’Ambiente n. 51 del 12.7.90, intitolato "linee-guida per il contenimento delle emissioni inquinanti degli impianti industriali e la fissazione dei valori minimi di emissione". Il decreto fissa, per questa tipologia di impianto, i limiti di emissione in atmosfera degli inquinanti come biossido di zolfo, ossidi di azoto, polveri, monossido di carbonio e altri composti organici e inorganici. GRANDI RISCHI INDUSTRIALI AGENDA 21 Formulazione di modelli di simulazione per la definizione di modalità d’intervento in situazioni critiche con riferimento ai rischi industriali. venerdì 1 luglio 2005 Pagina 88 di 190 Nome fonte GRANIVORO ARPAV Si definiscono in questo modo animali che si nutrono prevalentemente di semi. GRANULO POLLINICO ANPA Elemento fecondatore delle fanerogame, costituito da una microspora contenente il gametofito maschile. GRANULOMETRIA ARPAV Composizione della parte minerale del suolo; comprende lo scheletro e la terra fine (o< 2 mm). GRASSI o LIPIDI GLOSS. ENI Sono sostanze biologiche insolubili in acqua, ma estraibili con etere o cloroformio. I grassi sono più propriamente lipidi allo stato solido (quelli liquidi sono detti oli). In natura, i lipidi sono importanti componenti biologici della materia vivente. GREENMARKETING GLOSS. GALGANO & ASSOCIATI Il marketing verde o ambientale richiede strategie di gestione e di mercato che siano in grado di affrontare con efficacia le sfide legate alla definizione del termine "verde", ai processi di sviluppo di prodotti "ecologici" ed alla comunicazione dell'impegno e delle iniziative di salvaguardia dell'ambiente, affinché i prodotti siano credibili e abbiano l'impatto desiderato sulla clientela. Il marketing verde mira essenzialmente al raggiungimento di due obiettivi: sviluppare prodotti dei quali sia garantita la compatibilità ambientale, cioè che abbiano un impatto minimo sull'ambiente e che allo stesso tempo siano in grado di soddisfare le esigenze dei consumatori in termini di servizio , prezzo, convenienza e comodità; trasmettere un'immagine di elevata qualità, che includa la sensibilità ambientale, sia per quanto concerne gli attributi specifici del prodotto, sia per quanto riguarda la reputazione dell'azienda produttrice relativamente al grado di conformità ambientale. GREENPEACE GLOSS. ENI Associazione ambientalista fondata in Canada nel 1971, con sede ad Amsterdam. E’ presente in 32 paesi di tutti i continenti ed è ufficialmente riconosciuta dalle Nazioni Unite. E’ presente in Italia, con unica sede a Roma, dal 1986. Si è particolarmente impegnata per la salvezza del Mediterraneo contro l’uso dell’energia nucleare, per il controllo del trasporto dei rifiuti tossici, per la salvaguardia di alcune specie animali in estinzione (balene), contro lo sfruttamento intensivo della pesca, contro l’inquinamento industriale, per il risparmio energetico. Greenpeace, che vive esclusivamente del libero contributo versato annualmente dai cinque milioni di sostenitori in tutto il mondo, conta una flotta di sei navi, di numerosi gommoni e di una mongolfiera. GREGARIA (specie) GRUPPO VICENTINO DI STUDI ORNITOLOGICI "NISORIA" Specie che vive in gruppi. GRETO ANPA Fascia ciottolosa dell’alveo di morbida, sostanzialmente privo di vegetazione stabile. Nell’alveo di morbida, frequentemente sommerso, le condizioni sono ostili ad un insediamento vegetale stabile. Anche quando esso è scoperto appare perciò come un materasso ciottolosoghiaioso privo di vegetazione; nei periodi di magra può ospitare una vegetazione rada di piante annuali terofite (a rapido ciclo biologico: fioriscono e compiono la disseminazione in breve tempo). GRISOU GLOSS. ENI Gas più leggero dell’aria, composto essenzialmente di metano, che può liberarsi in miniera dalle vene di carbone e dalle interfacce carboneroccia. Il pericolo dell’esplosione rende necessarie particolari precauzioni per prevenire l’ignizione da parte delle macchine e apparecchiature usate in miniera e richiede la rimozione del gas mediante la ventilazione della miniera o mediante speciali apparecchiature. GRUPPO DI AUDIT ARPAC GUIDA TECNICA ARPAV Gruppo di auditor, o anche un singolo auditor, incaricato di effettuare un audit assegnato; il gruppo di audit può comprendere anche esperti tecnici ed auditor in fase di addestramento (ISO 14010). Documento che indica i metodi e le procedure da seguire per uniformarsi alle regole tecniche. GWP ARPAC Global Warning Potential. Potenziale di riscaldamento della terra di un certo gas che viene indicato come la massa equivalente di CO2 (che è il gas serra presente con la più elevata concentrazione nella stratosfera) occorrente per creare lo stesso effetto nello stesso periodo di tempo (20,50 o 100 anni). venerdì 1 luglio 2005 Pagina 89 di 190 Nome HABITAT fonte GLOSS. ENI; STREAMS TREVISIOL Dal latino "abitare", è il complesso delle condizioni ambientali in cui vive una particolare specie di animali o di piante, o anche il luogo ove si compie un singolo stadio del ciclo biologico di una specie. Indica quindi una unità strutturale identificabile come elemento di un ecotessuto o paesaggio. HABITAT STANDARD STREAMS - TREVISIOL Inverso della densità specifica di popolazione, misurabile come area pro - capite di habitat relativo agli individui di una data specie. Nel caso dell’uomo, è riferita agli apparati paesistici dell’habitat umano. HABITUS GLOSS. ENI Insieme di caratteri esteriori, utili a identificare un organismo vegetale o un suo particolare stato. HACCP ARPAC Hazard Analysis and Critical Control Point. Metodologia di analisi, valuzione e controllo degli aspetti di rischio di un sistema, richiamata dalla Direttiva CEE 93/43 del 14/06/93, recepita in Italia con il d. Lgs 155/97 del 26/05/97, che stabilisce le norme generali di igiene dei prodotti alimentari. HALON GLOSS. ENI Idrocarburo alogenato impiegato per estinguere gli incendi, stante la capacità di inibire la propagazione della fiamma. La normativa vigente ne prevede la dismissione, in quanto si tratta di un prodotto dannoso per l'ozono stratosferico. HAZARD ANALYSIS AND CRITICAL CONTROL POINT ARPAC Vedi HACCP. HAZARD AND OPERABILITY ANALYSIS GLOSS. ENI Vedi HAZOP. HAZOP GLOSS. ENI (Hazard and Operability Analysis) E' una tecnica di analisi per l'identificazione dei potenziali rischi connessi all'esercizio di un impianto o di un'attività. Questa tecnica si basa su un esame sistematico delle condizioni operative di funzionamento allo scopo di identificare gli interventi di modifiche strutturali e operative per prevenire e controllare le conseguenze di eventuali malfunzionamenti. HDPE GLOSS. META S.p.A. Modena High density polyethylene (polietilene ad alta densità): prodotto ad alta densità e rigidezza usato principalmente per fabbricare diversi tipi di contenitori e tubature. HUMUS HUMUS FORESTALI - ED. CENTRO DI ECOLOGIA ALPINA DI TRENTO E' quella parte della sostanza organica del suolo che deriva da complesse azioni di trasformazioni a carico dei residui di origine vegetale e animale. Tale processo si completa con la sintesi di molecole organiche a diverso grado di complessità di natura colloidale che in laboratorio è possibile isolare anche in funzione del differente peso molecolare. Queste sono classicamente rappresentate dagli acidi umici, dagli acidi fulvici e dalla umina che insieme costituiscono le sostanze umiche. IAEA ANPA International Atomic Energy Agency. IARC ARPAV IBA ARPAV IARC è l’acronimo di Agenzia Internazionale per la Ricerca sul Cancro. E' un organismo dell'Organizzazione Mondiale della Sanità deputato allo studio del cancro, delle sue cause e delle strategie per il suo controllo. La sua autorevolezza è riconosciuta a livello mondiale e ad essa si fa riferimento per molte questioni riguardanti il problema dei tumori. Il livello della capacità cancerogena di un agente chimico o fisico capace di causare il cancro, è espresso dalle seguenti categorie: Important Bird Areas. Siti di importanza internazionale per la conservazione dell'avifauna, proposte da organizzazioni no-profit (in Italia la Lega Protezione Uccelli, LIPU) individuate secondo criteri standardizzati e accordati internazionalmente. venerdì 1 luglio 2005 Pagina 90 di 190 Nome fonte IBE ARPAV Indice Biologico Esteso. Si basa sull'analisi della struttura della comunità di macroinvertebrati che colonizzano le differenti tipologie fluviali La presenza o assenza di determinati taxa permettono di qualificare il corso d'acqua. L'IBE è un indicatore per la descrizione dello stato ambientale delle acque interne assieme al LIM e al SECA. Il LIM (livello inquinamento da macrodescrittori) che è un valore che si ottiene sommando il 75° percentile per i parametri riportati in tabella 7 dell’All.1 al D.Lgs 152/99 ( Disposizioni sulla tutela delle acque e dall'inquinamento) individuando la colonna in cui ricade il risultato ottenuto. In tale modo si ottiene un livello di inquinamento per ciascun parametro e un suo punteggio Si ripete tale operazione per tutti i parametri della tabella e si sommano i punteggi ottenuti. SECA (Stato Ecologico dei Corsi d'Acqua)l'indice SECA è una classificazione dei corsi d'acqua effettuata incrociando i dati risultanti dai macrodescrittori del D.Lgs 152/99 con quelli dell'IBE. IBRIDAZIONE A COME AMBIENTE - TOURING CLUB ITALIANO Incrocio tra organismi animali o vegetali appartenenti a specie diverse (ibr. interspecifica). I risultati di questi incroci, che possono avvenire naturalmente o essere indotti artificialmente, sono definiti ibridi interspecifici e sono generalmente incapaci di riprodursi. L’incrocio può avvenire anche tra genitori appartenenti a razze e varietà diverse. Come risultato si ottengono in questo caso gli ibridi intraspecifici, conosciuti anche con il nome di Mendeliani, che sono invece fertili. In agricoltura e nell’allevamento l’uomo, da tempi immemorabili, usa questa tecnica per migliorare le piante coltivate e gli animali domestici. ICRAM ARPAV Istituto Centrale per la Ricerca scientifica e tecnologica applicata al Mare. Ente pubblico di ricerca e sperimentazione istituito con l'articolo 8 della Legge n°41 del 1982 e sottoposto alla vigilanza del Ministero dell'Ambiente. IDONEITA' ALLO SCOPO Idoneità di un prodotto, processo o servizio a soddisfare un particolare scopo in determinate condizioni. EN 45020:1998 IDROBIO GLOSS. ENI IDROCARBURI GLOSS. ENI Uno dei due grandi ambienti della biosfera contrapposto all’aerobio. Comprende l’alobio costituito dalle acque marine e salmastre e il limnobio costituito dalle acque dolci. Vasta classe di composti chimici formati da carbonio e idrogeno, molti dei quali, gassosi, liquidi o solidi, sono i principali costituenti del greggio e del gas naturale, oltre che di varie sostanze naturali (resine, caucciù, ecc.). Per la loro diversa struttura molecolare, essi hanno proprietà fisiche e chimiche diverse e sono quindi in grado di essere utilizzati in moltissimi campi. La loro caratteristica fondamentale è quella di produrre energia termica per ossidazione rapida (cioè bruciano). Questa caratteristica può essere utilizzata per produrre energia secondo tecnologie estremamente flessibili. Essi inoltre forniscono la materia prima indispensabile all’industria chimica moderna che è per questo detta petrolchimica. Nelle molecole degli idrocarburi gli atomi di carbonio possono legarsi in gran numero, formando catene aperte (idrocarburi alifatici aciclici: alcani, alcheni, alchini, ecc.) e chiuse (idrocarburi ciclici: alifatici ciclici o aliciclici e aromatici). Se vi figurano solo legami semplici si hanno idrocarburi saturi (alcani, cicloalcani), se vi sono anche legami doppi o tripli si hanno idrocarburi insaturi (alcheni, alchini). Il grande numero di atomi di carbonio che possono far parte delle molecole degli idrocarburi, la possibilità di scambio di valenze diverse tra gli atomi di carbonio e l’isomerizzazione rendono pressoché illimitato il numero dei possibili composti del carbonio. Si stima siano oltre tre milioni i composti già conosciuti e che circa 100.000 ne vengano isolati o sintetizzati ogni anno. IDROCARBURI ALOGENATI ARPAV Sono idrocarburi che contengono un atomo di cloro oppure di fluoro, bromo, iodio, ecc. IDROCARBURI POLICICLICI AROMATICI ARPAV Vedi IPA. IDROCARBURO-CLASTI (microrganismi) GLOSS. ENI Batteri e funghi capaci di utilizzare, come fonte di nutrimento, le molecole idrocarburiche contenute nel petrolio greggio. IDROCORIA ANPA E' la disseminazione operata dall'acqua. IDROFITA ARPAV Si definiscono in questo modo Piante che vivono totalmente o parzialmente nell’acqua. Nell’ambito dell’applicazione dell’Indice I.F.F. si intende indicare, con il termine idrofite, tutte quelle specie vegetali appartenenti a Briofite, Pteridofite e Fanerogame che si sviluppano interamente in acqua, in modo che gli individui siano completamente sommersi, appena galleggianti, oppure solo in parte emersi. IDROGEOLOGIA GLOSS. ENI Scienza che ha per oggetto di studio le acque sotterranee, le rocce che le contengono e gli aspetti geologici delle acque superficiali. In anni recenti è stata ampliata per includervi aspetti ambientali, quali i problemi dell’inquinamento delle falde acquifere. venerdì 1 luglio 2005 Pagina 91 di 190 Nome IDROGRAFIA fonte STREAMS - TREVISIOL Descrizione geografica delle acque superficiali. IDROLISI ENCICLOPEDIA SCIENTIFICA TECNICA GARZANTI Reazione per cui un legame chimico viene scisso per l'intervento dell'acqua. IDROLOGIA STREAMS - TREVISIOL Studio delle caratteristiche del movimento e della circolazione delle acque. IDROMETRIA STREAMS - TREVISIOL IDROMORFIA ARPAV Studio dell’acqua in base alle osservazioni sulle sue misurazioni e sulle sue caratteristiche. Proprietà del suolo che ne indica la saturazione idrica, permanente o temporanea. IDROPOLITICA STREAMS - TREVISIOL Politica condotta a livello sovrannazionale da parte di organismi e governi per prevenire e risolvere eventuali conflitti che potrebbero nascere in relazione a risorse idriche che si trovano in situazione di ambiguità territoriale (zone di confine, spartiacque, territori contesi, ecc.). IDROSFERA GLOSS. ENI E' la porzione d'acqua terrestre delimitata fra la litosfera e l’atmosfera. IEA GLOSS. SNAM International Energy Agency: Agenzia Internazionale dell'Energia. Organizzazione autonoma costituita nel 1974 nell'ambito dell'OECD (Organization for Economic Cooperation and Development) per realizzare l'International Energy Program (IEP), un accordo tra gli Stati Uniti ed i paesi grandi consumatori di petrolio (Bruxelles, settembre 1974), dopo la decisione unilaterale dell'OPEC di aumentare notevolmente il prezzo del greggio. Compito della IEA è di: cooperare per ridurre la dipendenza eccessiva dal petrolio, per realizzare il risparmio energetico e lo sviluppo di fonti energetiche alternative; cooperare con i paesi produttori e consumatori di petrolio allo scopo di creare un commercio stabile dell'energia e una sua migliore utilizzazione nel mondo; mettere a punto un piano di emergenza per ripartire tra i paesi membri il petrolio disponibile nel loro ambito, nel caso di blocco degli approvvigionamenti. L'Agenzia ha sede a Parigi e ne sono membri 23 paesi consumatori di petrolio: Australia, Austria, Belgio, Canada, Danimarca, Finlandia, Francia, Germania, Giappone, Gran Bretagna, Grecia, Irlanda, Italia, Lussemburgo, Norvegia, Nuova Zelanda, Olanda, Portogallo, Spagna, Svezia, Svizzera, Turchia, USA. IEC ARPAV IFF ARPAV È la sigla della commissione internazionale che emana le norme nei settori elettrotecnico ed elettronico. Indice di Funzionalità Fluviale. L’I.F.F. esprime soprattutto il livello di funzionalità ecologica attraverso la "lettura" sul campo dei principali fattori descrittivi delle condizioni ecologiche globali di un corso d’acqua. Si tratta quindi di uno strumento specialistico, che richiede per la sua applicazione un elevato livello di conoscenza degli aspetti caratterizzanti le funzioni ecologiche dei fiumi. Lo stato della vegetazione delle rive e del territorio, la morfologia delle sponde, la struttura dell’alveo bagnato, le proprietà autodepurative e la composizione della vita acquatica vengono rilevati per un determinato segmento fluviale per essere poi codificati in un punteggio, variabile da 14 a 300 e suddiviso in intervalli, ciascuno riferibile ad un giudizio sintetico di qualità. Ad ogni intervallo è inoltre associato un colore di riferimento, il che permette la restituzione dei risultati su supporto cartografico attraverso una mappa della funzionalità fluviale, di immediata lettura e comprensione. IGROFILO ENCICLOPEDIA SCIENTIFICA TECNICA GARZANTI Si definiscono in questo modo un organismo animale o vegetale che ha bisogno per vivere di un alto grado di umidità ambientale. IMBALLAGGIO ARPAC Il prodotto, composto di materiali di qualsiasi natura, adibito a contenere e a proteggere determinate merci dalle materie prime ai prodotti finiti, a consentire la loro manipolazione e la loro consegna dal produttore al consumatore o all'utilizzatore, e ad assicurare la loro presentazione, nonché gli articoli a perdere usati allo stesso scopo (Decreto Legislativo 22/97) (COMIECO). IMBALLAGGIO PER IL TRASPORTO O IMBALLAGGIO TERZIARIO ARPAC Imballaggio concepito in modo da facilitare la manipolazione ed il trasporto di un certo numero di unità di vendita oppure di imballaggi multipli per evitare la loro manipolazione ed i danni connessi al trasporto, esclusi i container per i trasporti stradali, ferroviari, marittimi ed aerei (Decreto Legislativo 22/97) (COMIECO) venerdì 1 luglio 2005 Pagina 92 di 190 Nome fonte IMBALLAGGIO PER LA VENDITA O IMBALLAGGIO PRIMARIO ARPAC Imballaggio concepito in modo da costituire, nel punto di vendita, un'unità di vendita per l'utente o per il consumatore (Decreto Legislativo 22/97) (COMIECO) IMBOSCHIMENTO GLOSS. ENI Processo di trasformazione in bosco di una zona nella quale in precedenza non erano mai cresciuti alberi. IMENOTTERI ARPAV Appartengono all’ordine degli imenotteri le api, le vespe, i calabroni e altri insetti, che hanno spesso abitudini sociali. La puntura degli imenotteri può causare gravi reazioni in soggetti che abbiano sviluppato un'allergia al veleno che essi iniettano. Anche le punture di alcune specie di formiche (non presenti in Europa) sono in grado di causare importanti reazioni allergiche. IMHOFF STREAMS - TREVISIOL Le fosse Imhoff o "vasche a due piani" costituiscono il primo esempio, nella tecnica della depurazione delle acque di rifiuto, di impianti "compatti" di tipo "combinato": il brevetto originale del Tecnico tedesco Imhoff, "creatore" dell’arte della depurazione delle acque di rifiuto, risale all’ormai lontano 1904.Nella fossa Imhoff sono nettamente distinti due comparti, uno superiore di sedimentazione, uno inferiore di accumulo e di digestione anaerobica dei fanghi sedimentati: i solidi sospesi sedimentabili presenti nei liquami, catturati nel comparto di sedimentazione, precipitano, attraverso le fessure di comunicazione, nel sottostante comparto di accumulo e di digestione, dove le sostanze organiche subiscono una fermentazione anaerobica, con conseguente stabilizzazione, che consente poi ai fanghi di poter essere sottoposti agevolmente e senza inconvenienti ai successivi trattamenti e manipolazioni. IMMISSIONI GLOSS. ENI IMO GLOSS. ENI Rilascio, in atmosfera o nei corpi idrici, e conseguente trasporto turbolento, di un inquinante nell’ambiente. La concentrazione dell'inquinante è misurata lontano dal suo punto di emissione, quindi l'inquinante è sempre diluito. Organizzazione Marittima Mondiale. Agenzia specializzata delle Nazioni Unite, creata nel 1959. I suoi principali obiettivi sono lo sviluppo di misure internazionalmente accettate per migliorare la sicurezza in mare, la prevenzione dell'inquinamento marino da parte delle petroliere, il miglioramento del traffico marittimo. L’IMO facilita, a livello internazionale, la stesura e l'adozione di convenzioni, protocolli, codici di comportamento e raccomandazioni. IMPATTI CUMULATIVI ANPA Gli impatti (positivi o negativi, diretti o indiretti, a lungo e a breve termine) derivanti da una gamma di attività in una determinata area o regione, ciascuno dei quali potrebbe non risultare significativo se considerato separatamente. Tali impatti possono derivare dal crescente volume di traffico, dall'effetto combinato di una serie di misure agricole finalizzate ad una produzione più intensiva e ad un più intensivo impiego di sostanze chimiche, ecc. Gli impatti cumulativi includono una dimensione temporale, in quanto essi dovrebbero calcolare l'impatto sulle risorse ambientali risultante dai cambiamenti prodotti dalle azioni passate, presenti e future (ragionevolmente prevedibili). IMPATTO AMBIENTALE ARPAV Sta ad indicare i potenziali effetti negativi ma anche positivi, reversibili o irreversibili, che un'opera pubblica o privata può determinare sull'ambiente naturale nel quale dovrebbe inserirsi. In altre parole, l’impatto ambientale è una variazione della qualità e/o della disponibilità di una risorsa ambientale (ad esempio acqua, aria, ecc.) causata da un intervento umano legato ad attività di produzione o di consumo. IMPATTO RESIDUO GLOSS. ENI La parte dell'impatto (Impatto ambientale) ancora presente dopo l'adozione delle opportune misure di mitigazione e/o dopo l'intervento di ripristino ambientale. IMPATTO VISIVO GLOSS. ENI L’impatto visivo può essere definito come il grado di percezione, da parte di un osservatore, di un insediamento industriale o abitativo o delle modifiche, in genere, apportate dall’intervento umano su un determinato territorio. Il grado dell’impatto visivo dipende da molteplici fattori, come la difficoltà del paesaggio preesistente ad accogliere i nuovi elementi, oppure, al contrario, la sua capacità ad integrarsi con essi. IMPATTO ZERO GLOSS. GALGANO & ASSOCIATI Impatto al di sotto della soglia rappresentata dalla capacità dei sistemi naturali di autodepurazione e che, quindi, non altera l'equilibrio di un ecosistema. IMPIANTI "PILOTA" STREAMS - TREVISIOL Impianti di depurazione di dimensioni ridotte, utilizzati per prove sperimentali di trattamento di acque di rifiuto. Ad essi si ricorre, quando si tratti di dimostrare la validità di nuovi processi ed impianti di depurazione, oppure quando le acque da trattare presentino caratteristiche particolari (ad esempio scarichi misti civili - industriali, questi ultimi con effetti a priori non prevedibili sul processo). Quando, invece, le esperienze sono eseguite su impianti di grandi dimensioni, si parla di esperienze "su scala industriale". IMPIANTI DI BIOFITODEPURAZIONE STREAMS - TREVISIOL Possono essere definiti come "zone umide costruite" in cui il suolo è mantenuto costantemente saturo d’acqua (refluo da trattare). venerdì 1 luglio 2005 Pagina 93 di 190 Nome fonte IMPIANTO DI DEPURAZIONE ISTAT Si intende una installazione adibita a trattamenti che permettono di eliminare totalmente o parzialmente dalle acque di scarico urbane le sostanze inquinanti. Le fosse Imhoff sono da considerarsi impianti di depurazione a tutti gli effetti. IMPIANTO DI PRETRATTAMENTO STREAMS - TREVISIOL Ogni apparecchiatura atta a ricondurre lo scarico nei limiti quali - quantitativi richiesti per l’immissione nella fognatura pubblica, tramite processi meccanici, fisici, chimici e biologici. IMPORT ANPA Quantità di energia, sotto forma di materia organica metabolizzabile, che entra nel tratto discreto di fiume considerato. IMPORTANT BIRD AREAS Vedi IBA. IMPRESA L'organizzazione che esercita un controllo gestionale complessivo sulle attività svolte in un determinato sito. REG. CEE 1836/93 IMPRESA ALIMENTARE UE IMPRESA NEL SETTORE DEI MANGIMI UE Ogni soggetto pubblico o privato, con o senza fini di lucro, che svolge una qualsiasi delle attività connesse alle fasi di produzione e distribuzione degli alimenti (art. 3 proposta del Parlamento europeo di Regolamento sulla legislazione alimentare 500PC0716) ogni soggetto pubblico o privato, con o senza fini di lucro, che svolge una qualsiasi delle operazioni di produzione, lavorazione, trasformazione, magazzinaggio o distribuzione di mangimi, compreso ogni produttore agricolo che produca, trasformi o immagazzini mangimi da somministrare sul suo fondo agricolo ad animali destinati alla produzione alimentare (Proposta del Parlamento europeo di Regolamento sulla legislazione alimentare) IMPRONTA ECOLOGICA ARPAV E' la superficie di territorio necessaria a sostenere una data economia e mantenere il suo standard di vita e di consumi. La sua valutazione permette di stimare il consumo di risorse e la necessità di assimilazione di rifiuti da parte di una determinata popolazione umana o di una certa economia e di esprimerle in termini di superficie di territorio produttivo corrispondente (impronta). IN SITU GLOSS. ENI Intervento di risanamento ambientale con modalità di trattamento di un particolare materiale inquinato effettuato all'interno dell'area interessata, dalla quale è stato prelevato. INCENERIMENTO GLOSS. META S.p.A. Modena Smaltimento di rifiuti solidi o di fanghi mediante loro combustione, con l'obiettivo di ridurne il volume e di trasformare/abbattere eventuali sostanze tossiche. L'incenerimento può permettere inoltre il recupero del calore generatosi per la produzione di vapore acqueo ed energia elettrica e dei rifiuti solidi (ceneri) come materiali inerti da costruzione. INCENERIMENTO (di rifiuti) GLOSS. ENI L’incenerimento consiste nell’essiccare e poi bruciare in appositi impianti (Forni d’incenerimento) i rifiuti; i materiali vengono trasformati in sostanze inerti, come ceneri e scorie, ed in gas, che necessitano di particolari trattamenti di depurazione, per evitare qualsiasi tipo di inquinamento. Il nuovo D. Lgs. sui rifiuti del 5.2.97 recita: "A partire dal 1° gennaio 1999 la realizzazione e la gestione di nuovi impianti di incenerimento possono essere autorizzate solo se il relativo processo di combustione è accompagnato da recupero energetico". INCENERITORE PROVINCIA TORINO Qualunque apparato tecnico utilizzato per l'incenerimento dei rifiuti mediante ossidazione compreso il pretrattamento tramite pirolisi o altri processi di trattamento termico, per esempio il processo al plasma, a condizione che i prodotti che si generano siano successivamente inceneriti, con o senza recupero del calore di combustione prodotto. La presente definizione include tutte le installazioni ed il luogo dove queste sono ubicate compresi: la ricezione dei rifiuti in ingresso allo stabilimento, lo stoccaggio, le apparecchiature di pretrattamento, l'inceneritore, i sistemi di alimentazione dei rifiuti, del combustibile ausiliario e dell'aria di combustione, il generatore di calore, le apparecchiature di trattamento, movimentazione e stoccaggio dei rifiuti risultanti dal processo di incenerimento, le apparecchiature di trattamento dei gas e delle acque di scarico, i camini, i dispositivi e sistemi di controllo delle varie operazioni, e di registrazione e monitoraggio delle condizioni di incenerimento; per "capacità nominale dell'impianto di incenerimento" si intende la somma delle capacità di incenerimento dei forni che compongono l'impianto, quali previste dal costruttore e confermate dal gestore, espressa in quantità di rifiuti che può essere incenerita in un'ora, riferita al potere calorifico medio dei rifiuti stessi (art. 2 Dec. Min. 19/11/97, n. 503). INCENERITORI DI RIFIUTI GLOSS. ENI Forni d’incenerimento. venerdì 1 luglio 2005 Pagina 94 di 190 Nome fonte INCEPTISUOLO ARPAV Ordine della Soil Taxonomy che comprende suoli che hanno subito alterazioni chimico-fisiche del materiale di partenza tali da differenziare un orizzonte cambico più o meno spesso. INCERTEZZA ARPAV Parametro associato con il risultato di una misurazione che caratterizza la dispersione dei valori che potrebbero ragionevolmente essere attribuiti al misurando. (UNICHIM n. 179/0) INCIDENTE RILEVANTE ARPAC Un evento quale un'emissione, un incendio o un'esplosione di grande entità, dovuto a sviluppi incontrollati che si verifichino durante l'attività di uno stabilimento soggetto alla presente direttiva e che dia luogo ad un pericolo grave, immediato o differito, per la salute umana e/o per l'ambiente, all'interno o all'esterno dello stabilimento, e in cui intervengano una o più sostanze pericolose (Reg. 1836/93) INCORPORAZIONE GLOSS. RADIAZIONI Contaminazione interna nella quale sostanze radioattive partecipano al metabolismo dell'organismo o a processi organici. INDAGINE DIZIONARIO GARZANTI Ricerca diligente, sistematica e approfondita. INDAGINE AMBIENTALE GLOSS. GALGANO & ASSOCIATI Analisi che ha lo scopo di accertare lo stato di qualità dell'ambiente di una determinata area, ai fini di individuare eventuali inquinamenti dei terreni e delle acque e di stabilire se siano necessari interventi di bonifica o di disinquinamento. INDICATORE ENEA È un qualsiasi parametro che provvede alla rappresentazione sintetica di un fenomeno complesso. Un indicatore ambientale deriva da una osservazione o misurazione di una variabile ambientale: per i fenomeni dell'inquinamento i livelli misurati delle diverse sostanze chimiche sono a tutti gli effetti indicatori della qualità dell'ambiente. Aggregando in maniera opportuna gli indicatori corrispondenti alle singole dimensioni dei fenomeno osservato si possono ottenere i cosiddetti "indici", che forniscono una informazione sintetica e unitaria dell'entità originale. INDICATORE DI DISPONIBILITA' GLOSS. ENI INDICATORE DI QUALITA' GLOSS. ENI Parametro che definisce la situazione di una componente ambientale, in termini di quantità di risorsa utilizzabile. Parametro che esprime il livello di pregio o di valore di una componente ambientale. INDICATORE DI RISCHIO GLOSS. ENI INDICATORI AMBIENTALI GLOSS. ENI Parametro che esprime la possibilità, per una data componente ambientale, di subire un danno o una modificazione. Sono parametri chimici e/o fisici ai quali si ricorre per la descrizione sintetica della sensibilità ambientale di un’area a particolari perturbazioni. INDICATORI BIOLOGICI GLOSS. ENI; GLOSS. GALGANO & ASSOCIATI Una elementare definizione del concetto di indicatore resta quella di spia di una serie complessa di condizioni. (Biosensori). Organismo biologico, in genere semplice, caratterizzato da reazioni note a certe concentrazioni di specifici inquinanti e utilizzato, quindi, per monitoraggi della qualità dell'ambiente. INDICATORI DI BASE ANPA INDICATORI DI IMPATTO ANPA Determinano lo stato delle componenti chiave della situazione ambientale di una data regione (o di più regioni), e dovrebbero essere utilizzati per individuare e controllare le tendenze (EMAS) Misurano gli impatti diretti derivati dall'attuazione di un determinato programma o misura. Spesso assumono la forma di "attività prodotte", ad esempio: il numero di imprese che partecipano al sistema comunitario di ecogestione e audit (EMAS). venerdì 1 luglio 2005 Pagina 95 di 190 Nome INDICATORI DI PERFORMANCE AMBIENTALE fonte GLOSS. GALGANO & ASSOCIATI Valori quantitativi e qualitativi che permettono di valutare l’efficacia e l’efficienza nell’uso della risorsa ambientale da parte di un’impresa o di un intero settore produttivo. Non sempre è possibile una distinzione netta tra indicatori veri e propri e dati che rappresentano una certa situazione. Infatti, alcune volte un dato può rappresentare il risultato che è stato raggiunto in termini di difesa ambientale. Il più delle volte però è l’insieme di dati riguardanti un certo periodo di tempo che costituiscono il vero indicatore. Gli indicatori di performance ambientale devono essere:·obiettivi, cioè indipendenti dall’osservatore e dal metodo di misura;·dimostrabili, cioè supportati da una idonea documentazione;·significativi, cioè dare una corretta rappresentazione del fenomeno in esame senza possibilità di interpretazioni;·comparabili e omogenei, cioè consentire il paragone nel tempo e tra diverse realtà locali almeno per gruppi omogenei di situazioni. Per essere completo, un gruppo di indicatori ambientali deve considerare le relazioni di causa ed effetto tra le attività dell'uomo, i processi ecologici e le condizioni dei vari sistemi ambientali. Si possono distinguere diverse aree di interesse degli indicatori quali ad esempio:·la produzione di rifiuti, di emissioni gassose e di effluenti;·il livello di contaminanti nell’aria, nell’acqua e nel terreno;·i rischi di incidenti connessi direttamente o indirettamente ad attività produttive;·il grado di utilizzo e di ripristino delle risorse rinnovabili;·il consumo di risorse non rinnovabili;·i rapporti tra attività economiche e ambiente. E’ possibile raggruppare gli indicatori secondo gli obiettivi prevalenti che l’azienda intende raggiungere:·Indicatori di gestione. Vengono elaborati per poter garantire il controllo e l’operatività dell’impresa in tema ambientale, per la stesura dei piani strategici ed operativi;·Indicatori di informazione. A questo gruppo appartengono i dati che devono essere forniti per legge o che sono esplicitamente richiesti dalle Autorità o da altri; generalmente l’impresa fornisce queste informazioni nella forma che viene preventivamente fissata dal richiedente con una apposita modulistica.·Indicatori di comunicazione. Sono tutte quelle informazioni che l’azienda desidera comunicare all’esterno con diverse modalità e obiettivi o è sollecitata a comunicare. INDICATORI DI PRESTAZIONE ANPA Sulla base di conoscenze di cui si dispone in merito alla situazione dell'ambiente grazie agli indicatori di base, è possibile elaborare indicatori e obiettivi relativi alle prestazioni, che possono essere impiegati ai fini di un monitoraggio delle risorse ambientali più importanti e dei cambiamenti delle caratteristiche di queste ultime nel tempo. Gli "indicatori di prestazione" aiutano a misurare i risultati conseguiti da un determinato piano o programma (EMAS). INDICE AMBIENTALE REGIONE UMBRIA Parametro numerico di sintesi, in genere adimensionale, derivante dalla combinazione (eventualmente ponderata) dei dati relativi a più indicatori semplici. INDICE BIOLOGICO ESTESO Vedi IBE. INDICE DI FUNZIONALITA’ FLUVIALE ARPAV Vedi I.F.F. INDICE LIM ANPA Livello di inquinamento dei macrodescrittori. INDICE SECA ANPA (stato ecologico dei corsi d'acqua) è una classificazione dei corsi d'acqua effettuata incrociando i dati risultanti dai macrodescrittori del D.Lgs. 152/99 con quelli dell' IBE. INDICI BIOLOGICI DI ESPOSIZIONE ARPAV Vedi BEI. INERBIMENTO GLOSS. ENI Operazione atta a ricoprire un terreno mediante un tappeto erboso. Tale tecnica viene utilizzata come misura di mitigazione dell’impatto ambientale, laddove le attività di costruzione di un’opera ingegneristica determinino una riduzione del manto erboso o anche come sistema di consolidamento dei versanti franosi. INERTIZZAZIONE GLOSS. ENI Processo finalizzato a ridurre la mobilità dei contaminanti, ad esempio la solubilizzazione in acqua, prevenendo o limitando al minimo il loro trasferimento nell'ambiente. INFESTANTE A COME AMBIENTE - TOURING CLUB ITALIANO In botanica può essere considerata infestante ogni specie vegetale priva di utilità pratica, dotata di molta vitalità, che cresce spontaneamente sottraendo spazio e nutrimento alle colture agrarie. Diversi fattori influiscono sulla diffusione delle specie infestanti, quali il luogo, l’epoca, la specie e il numero delle piante. In ultima analisi è l’uomo che giudica se una pianta sia infestante o meno, prendendo in considerazione non solo ragioni economiche, ma anche estetiche e filosofiche. INFIORESCENZE ANPA Strutture costituite da un insieme di fiori raggruppati in vario modo. venerdì 1 luglio 2005 Pagina 96 di 190 Nome INFORMAZIONE (ambientale) fonte D.Lgs 24 febbraio 1997, n. 39 Qualsiasi informazione disponibile in forma scritta, visiva, sonora o contenuta nelle basi di dati riguardante lo stato delle acque, dell'aria, del suolo, della fauna, della flora, del territorio e degli spazi naturali. L'informazione ambientale riguarda anche le attività, comprese quelle nocive, o le misure che incidono o possono incidere negativamente sulle predette componenti ambientali e le attività o le misure destinate a tutelarle, ivi comprese le misure amministrative e i programmi di gestione dell'ambiente. Le autorità pubbliche (amministrazioni pubbliche statali, regionali, locali, aziende autonome, enti pubblici e concessionari di pubblici servizi) sono tenute a rendere disponibili le informazioni relative all'ambiente a chiunque ne faccia richiesta, senza che questi debba dimostrare il proprio interesse. INFORMAZIONE (sistema informativo regionale) AGENDA 21 Organizzazione e gestione di un Sistema Informativo Regionale per il monitoraggio ambientale ed epidemiologico in riferimento a fattori ambientali ed in particolare su rischi fisici, chimici e biologici. INFRASTRUTTURA UNI EN ISO 9000:2000 Sistema di mezzi, attrezzature e servizi necessari per il funzionamento di un'organizzazione. INFRUTTESCENZA ANPA Insieme di frutti che non nascono isolati ma in numero variabile su di un asse principale, semplice o ramificato. INGEGNERIA NATURALISTICA STREAMS - TREVISIOL (environmental engineering o bio-engineering (vedi anche ecoingegneria o ecological engineering ) Disciplina tecnico-scientifica che studia le modalità di utilizzo, come materiali da costruzione, di piante viventi, loro parti o biocenosi vegetali, in abbinamento a materiali come pietrame, terra, legname, acciaio e più recentemente prodotti sintetici compatibili, con lo scopo di vitalizzare o rinaturalizzare il paesaggio già costruito. INGENIERIA GENETICA ARPAV Insieme delle tecniche con cui si possono conferire ad organismi viventi caratteristiche genetiche nuove, capaci di variarne non solo gli aspetti esteriori (il cosiddetto fenotipo), ma anche far loro acquisire nuove proprietà utilizzabili a scopo diagnostico, produttivo o terapeutico. INNOVAZIONE ORIENTATA ALL’AMBIENTE GLOSS. GALGANO & ASSOCIATI L’innovazione connessa alla gestione ambientale è un fenomeno complesso. Esso si presta ad una lettura articolata su quattro livelli: -·il processo di trasformazione. Gli interventi riguardanti la fase di trasformazione si concentrano sull’ottimizzazione dei consumi di materie prime, acqua ed energia, sulla minimizzazione degli scarti e delle emissioni e sulla chiusura dei cicli produttivi; -·il prodotto. Gli interventi in questo ambito mirano a rendere i prodotti intrinsecamente meno inquinanti e dannosi per l’ambiente e la salute dell’uomo, a progettare beni facilmente disassemblabili e costituiti con materiali recuperabili a fine vita e ad allungare la vita utile dei prodotti, al fine di ridurre la quantità complessiva di rifiuti; -·i sistemi di smaltimento e di riciclaggio. Si tratta di soluzioni tecnologiche che hanno come obiettivo la riduzione a valle (end of pipe) delle emissioni nocive e dei rifiuti, nonché il recupero e il riciclaggio che favoriscono la reimmissione dei sottoprodotti/scarti nel ciclo di trasformazione o l’impiego degli stessi in altri ambienti; -·i sistemi di monitoraggio e di gestione. La corretta formulazione e implementazione delle politiche ecologiche prevede l’individuazione di chiare responsabilità organizzative e l’introduzione di meccanismi operativi di pianificazione, attuazione e controllo, che permette al management aziendale, attraverso la predisposizione di una contabilità ecologica o, in una fase più avanzata, dei veri e propri eco-bilanci, di monitorare e migliorare continuamente il rendimento ambientale dell’impresa. INQUILINISMO A COME AMBIENTE - TOURING CLUB ITALIANO Forma di simbiosi caratterizzata dal fatto che individui di specie diversi occupino lo stesso spazio comune. Alcune specie ci insetti vivono, come inquilini, all’interno delle tane di alcuni mammiferi, generalmente topi. Allo stesso modo, altri abitano all’interno dei nidi degli uccelli, condividendone così pienamente lo spazio di vita. INQUINAMENTO GLOSS. ENI INQUINAMENTO (livello ottimale di) GLOSS. ENI Alterazione dei parametri fisici, chimici e biologici propri di un ambiente, in stato di equilibrio, provocata dalle attività umane. L’inquinamento può riguardare il suolo, le acque e l’aria. Tra gli agenti inquinanti si distinguono: sostanze organiche, quali idrocarburi, clorofluorocarburi, il cui effetto dannoso è provocato da un accumulo anomalo; sostanze inorganiche, come metalli pesanti, amianto ed altre sostanze che esercitano un’azione tossica sull’uomo, gli animali, le piante o l’ambiente nel suo insieme; fonti sonore, come il traffico automobilistico o le attività produttive che provochino disturbi acustici; fonti di calore, come gli scarichi di acque a temperatura superiore a quella ambiente; fonti di radiazioni pericolose (ad esempio quelle ionizzanti) o anche di per se non dannose (ad esempio, la luce) o di incerto effetto (le onde elettromagnetiche). L’inquinamento può manifestarsi su scala locale, come avviene nella maggior parte dei casi, o globale, come succede nel caso delle emissioni inquinanti che provocano l’effetto serra o il buco nell’ozono. Dalla fine degli anni Sessanta, l’inquinamento rappresenta un’emergenza tenuta sotto osservazione specie nei paesi industrializzati: normative nazionali e internazionali tendono a prevenire le possibili forme e a porre rimedio ai suoi effetti. Importanti decisioni in tema di protezione ambientale sono state assunte dalla conferenza di Rio de Janeiro nel 1992 (UNCED e Agenda 21). Livello di inquinamento in corrispondenza del quale il benessere della collettività è massimizzato. L'attività produttiva genera, da una parte, benefici sotto forma di beni e servizi, dall'altra danni ambientali. Il livello di inquinamento ottimale è un punto in corrispondenza del quale i benefici netti sociali, ovvero la differenza tra benefici e danni ambientali, sono massimi. In un'ottica economica, pertanto, l'obiettivo è quello di raggiungere tale livello di inquinamento ottimale e non di ridurre l'inquinamento a livello zero (confronta Permessi di inquinamento negoziabili). venerdì 1 luglio 2005 Pagina 97 di 190 Nome INQUINAMENTO (da frazioni petrolifere, controllo dell') fonte GLOSS. ENI Eliminazione e/o controllo delle sorgenti d'inquinamento. Per il settore petrolio e gas questo controllo inizia nella fase di produzione con la prevenzione di eventuali versamenti dalla testa di pozzo, utilizzando sistemi di chiusura automatica per evitare le eruzioni. Diverse tecniche di prevenzione sono disponibili per evitare perdite di idrocarburi o scarichi in mare, nella fase di trasporto. Le emissioni atmosferiche, nella fase di lavorazione e stoccaggio del petrolio, possono essere ridotte utilizzando serbatoi con tetto mobile, oppure ossidando le emissioni evaporative. Gli effluenti liquidi prodotti in raffineria possono essere trattati con processi di separazione per gravità, flocculazione o flottazione (confronta Flottatore) e processi biologici. INQUINAMENTO ACUSTICO ARPAV E’ l'introduzione di rumore nell'ambiente abitativo o nell'ambiente esterno tale da provocare: -fastidio o disturbo al riposo ed alle attività umane, -pericolo per la salute umana, -deterioramento degli ecosistemi, dei beni materiali, dei monumenti, dell'ambiente abitativo o dell'ambiente esterno tale da interferire con le legittime fruizioni degli ambienti stessi. Si parla di: -valori limite di immissione in riferimento al valore massimo di rumore che può essere immesso da una o più sorgenti sonore nell'ambiente abitativo o nell'ambiente esterno, misurato in prossimità dei ricettori, cioè dei soggetti potenzialmente esposti; -valori di attenzione: il valore di rumore che segnala la presenza di un potenziale rischio per la salute umana o per l'ambiente; -valori di qualità: i valori di rumore da conseguire per realizzare gli obiettivi di tutela previsti dalla legge quadro sull'inquinamento acustico. INQUINAMENTO DEL SUOLO ARPAV Con questo termine si definisce l’accumulo di rifiuti, in particolare sostanze pericolose, nel suolo tale da determinare alterazioni della composizione e delle proprietà chimico-fisiche e biologiche del terreno, in grado di mettere in pericolo la salute umana e nuocere agli ecosistemi. L’inquinamento del suolo può essere dovuto a ben individuabili attività industriali, insediamenti civili, discariche, ad attività diffuse sul territorio (agricoltura) o a processi naturali di diffusione degli inquinanti (deposizione atmosferica). Il suolo può inoltre essere contaminato da isotopi radioattivi di origine naturale o a seguito di rilasci deliberati o accidentali di materiale radioattivo. INQUINAMENTO DELL'ACQUA ARPAV INQUINAMENTO DELL'ARIA ARPAV INQUINAMENTO INDOOR ARPAV INQUINAMENTO LUMINOSO ARPAV Il D.Lgs. 152/99 definisce l’inquinamento dell’acqua “lo scarico, effettuato direttamente o indirettamente dall’uomo nell’ambiente idrico, di sostanze o di energia le cui conseguenze siano tali da mettere in pericolo la salute umana, nuocere alle risorse viventi e al sistema ecologico idrico, compromettere le attrattive o ostacolare altri usi legittimi delle acque” Le principali cause dell’inquinamento dell’acqua sono rappresentate da: -scarichi di acque usate, provenienti da attività industriali; -scarichi diretti o da pubbliche fognature di insediamenti residenziali, commerciali e civili; -acque di dilavamento dei suoli agricoli che trasportano materiali inquinanti, rappresentati soprattutto da particelle di suolo, fertilizzanti organici e di sintesi, pesticidi; -acque piovane venute a contatto con discariche e rifiuti o che hanno attraversato superfici impermeabilizzate (strade, piazzali,…) caratterizzate dalla presenza di residui della combustione di autoveicoli, o residui di altre attività antropiche; -ricaduta al suolo delle sostanze inquinanti presenti nell’atmosfera a seguito della pioggia e della neve (piogge acide). L’inquinamento può essere di tipo “fisico” quando è dovuto all’immissione di rifiuti solidi che modificano le proprietà fisiche dell’acqua (colore, temperatura, torbidità, trasparenza, ecc.), di tipo “chimico” quando vengono immesse sostanze che modificano le caratteristiche chimiche dell’acqua o di tipo “biologico” quando vi è immissione di organismi patogeni quali batteri, virus, parassiti. Per inquinamento dell’aria (o inquinamento atmosferico) si definisce ogni modificazione della normale composizione o dello stato fisico dell’aria atmosferica, dovuta alla presenza di sostanze in quantità e con caratteristiche in grado di alterare le normali condizioni di salubrità dell’aria. Tali modificazioni pertanto possono costituire pericolo per la salute dell’uomo, compromettere le attività ricreative e gli altri usi dell’ambiente, alterare le risorse biologiche e gli ecosistemi, nonché i beni materiali pubblici e privati. Gli agenti inquinanti si possono distinguere in: -particelle sospese: descritte in base alla densità e alle dimensioni che possono variare da qualche millesimo a qualche centinaio di micron, vengono classificate in polveri, fumi, brume, nebbie, ecc.; -gas: elementi o composti chimici con punti di ebollizione sufficientemente bassi e tali da permettere loro di essere presenti sotto forma di sostanze volatili a temperatura ambiente. Vengono descritti per composizione chimica, concentrazione e soglia di percezione dell’odore; -odori: sostanze allo stato aeriforme che, anche se presenti in piccolissime concentrazioni, vengono avvertite perché provocano disturbo. L’inquinamento indoor si riferisce alla presenza di contaminanti fisici, chimici e biologici nell’aria degli ambienti chiusi di vita e di lavoro non industriali ed in particolare di tutti i luoghi confinati adibiti a dimora, svago, lavoro e trasporto. Con il temine “indoor” si intendono pertanto sia le abitazioni, gli uffici pubblici e privati (ospedali, scuole, uffici, caserme, ecc.), le strutture commerciali (alberghi, banche, ecc.), i locali destinati ad attività ricreative e/o sociali (cinema, bar, ristoranti, negozi, strutture sportive, ecc.) ed infine i mezzi di trasporto pubblici e privati (auto, treno, aereo, nave, ecc.). Si intende con questo termine ogni forma di irradiazione di luce artificiale rivolta direttamente o indirettamente verso la volta celeste. Producono inquinamento luminoso sia i flussi di luce direttamente rivolti verso l’alto (a causa anche di sistemi di illuminazione male orientati o apparecchiature mal progettate) sia la luce riflessa da superfici e oggetti illuminati con intensità eccessive, superiori a quanto necessario ad assicurare la funzionalità e la sicurezza di quanto illuminato.. L’inquinamento luminoso è purtroppo in rapida crescita; alcuni studi evidenziano come aumenti esponenzialmente con il 7% circa di incremento annuo. venerdì 1 luglio 2005 Pagina 98 di 190 Nome fonte INQUINAMENTO TRANSFRONTALIERO ARPAV Inquinamento che interessa ambiti territoriali di stati diversi da quelli che lo hanno originato. INQUINANTE GLOSS. ENI INQUINANTE ATMOSFERICO GLOSS. ENI Sostanza che, immessa nell’ambiente, può alterarne le caratteristiche chimiche, fisiche e biologiche, con potenziale rischio per la salute umana e per l’ambiente stesso. Ogni sostanza presente nell’atmosfera in quantità o con caratteristiche tali da modificare la normale composizione o stato fisico dell’aria, alterandone le normali condizioni ambientali e di salubrità. Gli inquinanti dell’atmosfera possono essere solidi (polveri, ceneri), liquidi (aerosol) e gassosi. Sebbene gli inquinanti derivino anche da eventi naturali, come le eruzioni vulcaniche, la maggior attenzione è rivolta a quelli prodotti dall’attività umana, tra cui prevalgono i prodotti derivati dalla combustione (monossido di carbonio, anidride carbonica, ossidi di azoto, idrocarburi incombusti, ecc.). Come dimostrano i fluoroclorocarburi e gli studi sull’effetto serra, anche concentrazioni relativamente basse possono provocare variazioni del clima ed influire sull’integrità degli esseri viventi. INQUINANTI ORGANICI PERSISTENTI ARPAV Vedi POPs. INQUINATORE PAGATORE (principio dell') GLOSS. ENI INSEDIAMENTI PRODUTTIVI AGENDA 21 Principio fondamentale della politica ambientale, elaborato nel 1972 all'interno dei paesi dell’OECD (Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico) e successivamente confluito nel principio 16 della Dichiarazione di Rio (UNCED) sullo Sviluppo e l'ambiente (1992). Secondo tale principio, colui che inquina dovrebbe pagare l'intero costo dei danni ambientali causati dalla sua attività: ciò creerebbe un incentivo alla riduzione del danno ambientale. L'obiettivo, quindi, è quello di contenere i danni ambientali, facendo ricadere i loro costi su chi li ha causati. Si intende uno o più edifici od installazioni collegati tra di loro in un’area determinata dalla quale abbiano origine uno o più scarichi terminali e nella quale si svolgano prevalentemente, con carattere di stabilità e permanenza, attività di produzione di beni. INSEDIAMENTO CIVILE STREAMS - TREVISIOL Si intende uno o più edifici o installazioni, collegate tra di loro in un’area determinata dalla quale abbiano origine uno o più scarichi terminali, ed adibiti ad abitazione o allo svolgimento di attività alberghiera, turistica, ricreativa, scolastica, sanitaria, a prestazione di servizi. INSETTICIDI GLOSS. ENI Sostanze in grado di combattere gli insetti dannosi, sia in difesa delle colture agricole e forestali, sia nella lotta ai vettori di malattie per l’uomo e per gli animali da allevamento. Il loro uso indiscriminato è dannoso per la salute. INSIEME A COME AMBIENTE - TOURING CLUB ITALIANO Concetto oggi assunto, in matematica, tra quelli primitivi. Può farsi corrispondere ad una collezione di oggetti o valori numerici circoscritta e ben definibile. Ogni singolo oggetto o valore numerico viene definito elemento dell’insieme. Per esempio gli alunni della seconda B possono essere considerati come elementi dell’insieme II B; gli atleti appartenenti alla squadra di calcio possono essere considerati come elementi dell’insieme squadra di calcio. Un insieme può contenere moltissimi elementi, per esempio l’insieme di tutti gli italiani, oppure l’insieme di tutte le temperature rilevate in Europain più intervalli di tempo. INSONORIZZAZIONE GLOSS. ENI Intervento passivo su una sorgente di rumore atto a ridurre le immissioni acustiche in determinati ambienti. INTEGRATED PRODUCT POLICY GLOSS. GALGANO & ASSOCIATI Vedi IPP. INTENSITÀ ARPAV L'I. di un'onda sonora è la "forza" che ha questo fenomeno nello spostare l'aria. A valori elevati di questo parametro, corrispondono suoni "forti", cioè ad alti volumi. Se l'intensità è eccessiva, c'è il pericolo che sfondi il timpano, arrecando gravissimi danni al organo dell'orecchio, ma anche a tutto il corpo. INTERCAMBIABILITA' EN 45020:1998 Idoneità di un prodotto, processo o servizio ad essere utilizzato in sostituzione di un altro per soddisfare i medesimi requisiti. L'aspetto funzionale dell'intercambiabilità è detto "intercambiabilità funzionale", mentre l'aspetto dimensionale "intercambiabilità dimensionale". INTERGOVERNMENTAL PANEL ON CLIMATE CHENGE Vedi IPCC. venerdì 1 luglio 2005 Pagina 99 di 190 Nome fonte INTERNATIONAL ATOMIC ENERGY AGENCY Vedi IAEA. INTERNATIONAL EMISSION TRADING MINISTERO DELL'AMBIENTE Strumento flessibile previsto dagli accordi di Kyoto finalizzato a permettere lo scambio di crediti d’emissione tra paesi o società in relazione ai rispettivi obiettivi. Una società o una nazione che abbia conseguito una diminuzione delle proprie emissioni di gas serra superiori al proprio obiettivo potrà cedere (ricorrendo all’ET) tali “crediti” a un paese o una società che, al contrario, non sia stata in grado di abbattere sufficientemente le proprie emissioni. INTERNATIONAL MARITIME ORGANIZATION (IMO) GLOSS. ENI Organizzazione Marittima Internazionale. INTERNATIONAL STANDARDIZATION ORGANIZATION GLOSS. ENI Vedi ISO. INTERRAMENTO A COME AMBIENTE - TOURING CLUB ITALIANO Accumulo di terra a copertura di elementi estranei al terreno. Si effettua prevalentemente nelle discariche controllate dove i rifiuti solidi urbani vengono coperti da notevoli quantità di terra. La mancanza di ossigeno e la presenza di batteri anaerobi genera la fermentazione e la produzione di biogas, metano e anidride carbonica che possono essere utilizzati. INTERSTIZIALE GLOSS. ENI Ambiente edafico costituito dalle microfessure dei sedimenti incoerenti ghiaiosi e ciottolosi. Da parte di alcuni autori questo ambiente viene definito come endogeobio per contrapporlo all’ambiente troglobio caratterizzato dalle ampie cavità ipogee (ad esempio, grotte carsiche, ecc.). INTERVALLO DI CONFIDENZA (O DI FIDUCIA) ARPAV INTERVENTI IN EMERGENZA ARPAV Intervallo di valori entro cui si può trovare il valore vero dell'analita ad uno specifico livello di probabilità. Interventi che, superando l’attività programmata, richiedono una pronta ed immediata operatività, al di là della gravità dell’evento. INTRUSIONE SALINA STREAMS - TREVISIOL Fenomeno che si manifesta con la risalita della salinità all’interno delle falde acquifere in seguito a prelievi dalle stesse superiori alla possibilità di rialimentazione della falda. INURBAMENTO GRUPPO VICENTINO DI STUDI ORNITOLOGICI "NISORIA" Fenomeno per cui una specie selvatica tende ad occupare stabilmente gli ambienti urbani. INVAIATURA Cambiamento di colore dei frutti. Riferito all'olivo è il passaggio dal colore verde al colore nero. Il periodo di tempo necessario può variare in funzione della varietà del clima e durare da un minimo di 20-30 giorni a qualche mese. INVASIVA (specie) ANPA GRUPPO VICENTINO DI STUDI ORNITOLOGICI "NISORIA" Specie che effettua migrazioni molto variabili da un anno all'altro per numero di individui coinvolti e per distanze percorse. INVENTARIO GLOSS. GALGANO & ASSOCIATI Raccolta ed elaborazione di tutti i dati ambientali riferiti all'unità funzionale. Vanno raccolti dati quantitativi per ogni fase dei produzione, distribuzione e uso del prodotto, seguendo i criteri di un bilancio di materia ed energia. INVERSIONE TERMICA A COME AMBIENTE - TOURING CLUB ITALIANO Fenomeno riferito a condizioni atmosferiche in cui strati di aria fredda e pesante sono intrappolati sotto strati di aria calda e leggera. Queste inversioni sono tipiche della parte più bassa dell’atmosfera e si verificano, per esempio, nelle vallate montane. Le zone di inversione termica causano ristagni di aria che favoriscono l’inquinamento nelle città industriali con formazione di strati di nebbie e concentrazione dei fattori inquinanti (smog). IONI STREAMS - TREVISIOL Atomi o molecole che hanno acquisito una carica elettrica attraverso il guadagno o la perdita di un elettrone. venerdì 1 luglio 2005 Pagina 100 di 190 Nome fonte IPA ARPAV Gli idrocarburi policiclici aromatici (IPA) sono dei contaminanti organici presenti diffusamente nell’ambiente che si formano per combustione incompleta di materiali organici, in particolare il legno ed i combustibili fossili, come il carbone e il petrolio. Le molecole degli IPA sono costituite da tre o più anelli benzenici. Alcune di queste molecole sono costituite solo da idrogeno e carbonio, altre contengono anche atomi di altra natura come l’azoto e lo zolfo. Appartengono alla famiglia degli IPA alcune centinaia di composti molto eterogenei tra loro. Allo stato attuale delle conoscenze le sostanze più tossiche sono le molecole che hanno da quattro a sette anelli. Il componente più studiato è il benzo(a)pirene (BaP), un composto a cinque anelli, diffuso nell’ambiente a concentrazioni significative e dotato della più elevata tossicità, tanto da venire utilizzato per rappresentare l’inquinamento ambientale dell’intero gruppo degli IPA. IPCC ENEA Organo intergovernativo sui cambiamenti climatici. Il ruolo di IPCC, su mandato delle Nazioni Unite attraverso le agenzie: WMO (World Meteorological Organization) ed UNEP (United Nations Environmental Program), è quello di fare il punto sulla situazione delle conoscenze scientifiche, tecniche e socioeconomiche che sono fondamentali per capire il clima ed i cambiamenti climatici indotti dalle attività umane. L’IPCC non conduce ricerche in proprio né effettua osservazioni sugli andamenti del clima ma si avvale della letteratura scientifica disponibile e di esperti che sulla base delle conoscenze acquisite effettuano analisi e valutazioni per le finalità di IPCC, che, come organo intergovernativo di consulenza scientifica, sono quelle di fornire, oltre al supporto scientifico richiesto ("special reports"), anche il quadro di riferimento scientifico e conoscitivo aggiornato ("assessment reports" con periodicità quinquennale) per l’attuazione delle convenzioni internazionali ONU e degli altri atti deliberati dalle Nazioni Unite inerenti i problemi, dei cambiamenti climatici e le relative interconnessioni o conseguenze con altri problemi ambientali e di sviluppo socioeconomico. IPOCOTILE ANPA Asse embrionale che collega la radichetta con i cotiledoni. IPOGEO ARPAV Di fauna o flora che vive, si sviluppa sottoterra. IPOTESI "GAIA" BIBLIOTECA DI DOCUMENTAZIONE PEDAGOGICA - FIRENZE Secondo questa ipotesi la Terra è un "essere vivente" e come tutti gli esseri viventi è fornita di complessi ed in parte sconosciuti meccanismi che controllano e regolano l'ambiente in modo tale da mantenere le condizioni ideali di vita: composizione dell'atmosfera, salinità dei mari, temperatura e condizioni climatiche sono controllate attivamente da appositi sistemi interni. Questa regolazione automatica è definita "omeostasi". L'ipotesi formulata nel 1969 a Princeton non è stata smentita dalla scienza ufficiale, né‚ è stata dimostrata completamente dai sostenitori. IPP GLOSS. GALGANO & ASSOCIATI Politica pubblica esplicitamente orientata a modificare la prestazione ambientale dei sistemi di prodotto. IPR ARPAV Istituzioni Principali di Riferimento; sono soggetti competenti in particolari settori (Ad esempio ISTAT e Unioncamere) in grado di fornire un utile contributo al sistema informativo nazionale. IQ NET È la rete mondiale a cui fanno capo gli organismi di certificazione nazionali (per l'Italia il Cisq) per il mutuo riconoscimento degli "attestati". ARPAV IRRADIAZIONE GLOSS. RADIAZIONI IRRADIAZIONE ECCEZIONALE CONCORDATA GLOSS. RADIAZIONI Qualsiasi esposizione a radiazioni ionizzanti. Sono irradiazioni esterne quelle nelle quali la sorgente di irradiazione è situata all'esterno dell'organismo; irradiazioni interne quelle dovute alla incorporazione di sostanze radioattive. Esposizione alle radiazioni ionizzanti di persona esposta per ragioni professionali, preventivamente valutata e accettata. IRREVERSIBILITÀ ANPA Si configura qualora un potenziale risultato non possa essere annullato, o possa essere annullato solo ad un costo eccessivamente elevato. IRRIGAZIONE STREAMS - TREVISIOL Distribuzione di acqua in terreni agricoli che può avvenire mediante diverse tecniche: per sommersione, il sistema più antico che ricorda i periodici allagamenti, per cui l’acqua del fiume viene convogliata tramite canali verso i terreni da irrigare e lì trattenuta per tempi stabiliti; mediante solchi o canaletti, per cui la distribuzione sul terreno avviene per scorrimento su superfici piane o per infiltrazione da solchi; per aspersione, che viene realizzata per mezzo di tubazioni in pressione che erogano quantità definite di acqua; a goccia, simile alla precedente, con un’erogazione direttamente sul suolo, in quantità calibrata, così da reintegrare costantemente l’umidità perduta per evapotraspirazione. venerdì 1 luglio 2005 Pagina 101 di 190 Nome IRSA fonte ARPAV L' istituto di ricerca sulle acque del CNR (Consiglio Nazionale delle Ricerche) è stato istituito nel 1968 per effettuare la ricerca in tutti campi collegati con la gestione e la protezione delle risorse idriche. In particolare tratta le risorse idriche e l' idrologia, la qualità dell' acqua ed il trattamento delle acque. ISO GLOSS. ENI È l'International Organization for Standardization, vale a dire l'organismo mondiale che sovrintende alla normazione tecnica. Nel settembre del 1996 l’ISO ha pubblicato una serie di norme sulla gestione ambientale ed altre, relative alle procedure di valutazione del ciclo di vita, sono in preparazione. Questi standard costituiscono ormai il punto di riferimento internazionale più avanzato per le imprese che vogliano dotarsi di Sistemi di Gestione Ambientale per le proprie attività produttive. Molte imprese richiedono oggi la certificazione dei propri siti industriali ai sensi delle ISO 14000. ISO 14000 GLOSS. GALGANO & ASSOCIATI Gruppo di norme, emesse ufficialmente il 1° settembre 1996 dall’Organismo Internazionale di Standardizzazione per la certificazione del Sistema di Gestione Ambientale. Questi standard costituiscono il punto di riferimento internazionale più avanzato per la imprese che vogliono dotarsi di Sistemi di Gestione Ambientale per le proprie attività produttive. Schemativamente, i requisiti della norma ISO 14001 sono rappresentati dalle quattro fasi di Deming, precedute dalla politica ambientale: pianificazione, realizzazione e operatività, controlli e azioni correttive, riesame della direzione. ISO 9000 GLOSS. META S.p.A. Modena Norma internazionale sul sistema di qualità del prodotto. Si tratta di una famiglia di norme: di esse, tre (9001, 9002, 9003) riguardano le condizioni contrattuali ne rapporto tra fornitore e acquirente, una (9004) concerne i criteri di conduzione dell'azienda e la sua organizzazione interna per operare nell'ottica della qualità. Recepite dalla CEE come EN ISO 9000 e dall'Italia come UNI EN ISO 9000. ISOIPSA ENCICLOPEDIA SCIENTIFICA TECNICA GARZANTI Detta anche curva di livello è la linea che su una carta geografica unisce tutti i punti che hanno la medesima altitudine sul livello del mare. ISOLA DI CALORE URBANA GLOSS. ENI Particolare stato di turbolenza atmosferica, tipica delle città, indotta dal volume di emissione di calore (dovuto ai processi di combustione, al calore immagazzinato da edifici e strade, ecc.) oltre che dall’aumentata turbolenza meccanica dovuta alla presenza di edifici e ostacoli. Comporta una maggiore diffusione verticale degli inquinanti e l’impedimento alla risalita degli stessi, oltre lo strato di inversione sovrastante. ISOLAMENTO RIPRODUTTIVO A COME AMBIENTE - TOURING CLUB ITALIANO In biologia è il meccanismo che, impedendo la riproduzione tra due gruppi di individui appartenenti alla stessa specie, determina la comparsa di nuove specie. Le barriere che portano alla separazione di una specie sono normalmente il tipo geografico, p.e.. il distacco di un’isola dal continente come per l’Australia. Ci possono essere anche cambiamenti di abitudini, come lo spostamento nel periodo di accoppiamento di una parte della popolazione. ISOLE FLUVIALI ANPA Deposito di sedimenti fluviali caratterizzato da stabilità temporale, ecologicamente in evoluzione, emergente all’interno dell’alveo con vegetazione arbustiva e/o arborea. ISOPLETA GLOSS. ENI Linea tracciata su una carta geografica o corografica attraverso i luoghi aventi il medesimo valore di un determinato parametro o elemento. Esempi comuni di isoplete sono le isobare, isobate, isoterme. ISOTOPI ARPAV Sono atomi di uno stesso elemento chimico che differiscono solo per il numero dei neutroni presenti nel nucleo. Possono esistere in natura o essere prodotti artificialmente. Ad esempio per l’uranio (U = uranio) l’isotopo denominato U-238 ha nel nucleo 92 protoni più 146 neutroni (92+146= 238). Un altro isotopo dell’uranio, l’U-235, ha 3 neutroni in meno nel nucleo rispetto all’U-238: sarà quindi identico dal punto di vista chimico, ma diverso dal punto di vista nucleare (tipo di decadimento, vita media, ecc.). Molti isotopi (isotopi radioattivi o radioisotopi) sono instabili, ciò significa che dopo un tempo medio caratteristico per ciascuno di essi, decadono, emettendo radiazioni e trasformandosi in isotopi più leggeri. Numerosi isotopi radioattivi hanno trovato impiego in medicina nella diagnostica (scintigrafia) e nella terapia (radioterapia dei tumori). ISPESL ARPAV Istituto Superiore per la Prevenzione e Sicurezza sul Lavoro. È un organo tecnico scientifico del Servizio Sanitario Nazionale e dipende dal Ministero della Sanità. Molteplici sono i compiti istituzionali, che spaziano dalla promozione di una cultura della sicurezza alla formazione specifica di settore, dalla ricerca scientifica all'assistenza e consulenza tecnica per Ministeri, Commissioni, Organizzazioni sindacali e aziende private, dalle problematiche ambientali alla proposta normativa. È organizzato in Dipartimenti centrali e periferici distribuiti sul territorio nazionale, ciascuno con la sua area d'intervento specifica. venerdì 1 luglio 2005 Pagina 102 di 190 Nome ISPEZIONE fonte UNI EN ISO 9000:2000; GLOSS. SCHEDA 2000 Valutazione della conformità effettuata per mezzo di osservazioni e giudizi associati, quando opportuno, a misurazioni, prove e verifiche a mezzo di calibri. Suoi sinonimi sono: controllo, collaudo. Operazione finalizzata a: - individuazione di situazioni di potenziale rischio d'inquinamento ambientale; - acquisizione d'informazioni e conoscenze su: - aspetti di una matrice ambientale, - fonte d'inquinamento, - prelevamento di campioni e/o esecuzione di una o più misure in loco, verifica di conformità della situazione ispezionata alla normativa vigente (da un punto di vista amministrativo) Generalmente, un'ispezione comporta la redazione di una relazione/rapporto/verbale di prelevamento, che, in ogni caso, non va conteggiato come parere. Un'ispezione che dà luogo esclusivamente ad un verbale di prelevamento non va conteggiata come ispezione, bensì va registrata solo come campione prelevato (es. attività di prelievo nell’ambito di monitoraggio ambientale d'acque superficiali e sotterranee, ecc.). ISTAT ARPAV Attivo dal 1926 l'Istituto Nazionale di Statistica è il maggior produttore di dati demografici, economici e sociali sul paese. L'ISTAT ha un ruolo centrale nel SISTAN, il Sistema Statistico Nazionale istituito nel 1989, di cui fanno parte gli uffici di statistica delle amministrazioni centrali e delle aziende autonome, delle regioni, delle province e delle province autonome, delle prefetture, delle camere di commercio, dei comuni e delle ASL. ISTITUTO CENTRALE PER LA RICERCA SCIENTIFICA E TECNOLOGICA APPLICATA AL MARE Vedi ICRAM. ISTITUTO DI RICERCA SULLE ACQUE Vedi IRSA. ISTITUTO SUPERIORE PER LA PREVENZIONE E SICUREZZA SUL LAVORO Vedi ISPESL. ISTITUZIONI PRINCIPALI DI RIFERIMENTO Vedi IPR. ISTRUZIONE EN 45020:1998 Disposizione che stabilisce un'azione da compiere. JOINT IMPLEMENTATION GLOSS. GALGANO & ASSOCIATI La "joint implementation", ovvero l’attuazione congiunta degli obblighi definiti dal Protocollo di Kyoto è prevista come strumento di cooperazione all’interno del gruppo di Paesi cui è destinato il Protocollo stesso, cioè fra i Paesi industrializzati e quelli ad economia in transizione. Tuttavia, devono essere rispettate alcune condizioni di base. KELP GLOSS. ENI Alghe brune dell’ordine delle Laminarie al quale appartengono le più grandi alghe conosciute. Tipicamente prosperano su fondali rocciosi e in acque fredde, dove arrivano a raggiungere e superare lunghezze di 30 metri e una larghezza delle foglie di 1,5 metri. KRENE GRECHE Qualsiasi tipo di sorgente d’acqua o punto di captazione. LABORATORIO DI PROVA STREAMS - TREVISIOL EN 45020:1998 Laboratorio che esegue le prove. Può essere utilizzata sia per indicare un'entità legalmente riconosciuta o un'entità tecnica o entrambe. LACERETO GRUPPO VICENTINO DI STUDI ORNITOLOGICI "NISORIA" Bosco di aghifoglie con prevalenza di Larice (Larix decidua). LACINIE ANPA Incisioni profonde, irregolari e strette. venerdì 1 luglio 2005 Pagina 103 di 190 Nome LAGO fonte A COME AMBIENTE - TOURING CLUB ITALIANO Ampia concavità della superficie terrestre colmata dalle acque di fiumi o torrenti. Tali concavità (o bacini) possono essere antichi crateri di vulcani spenti, valli sovraescavate dai ghiacciai o sbarrate da rilievi morenici, fosse tettoniche, bassopiani costieri, il cui drenaggio sia stato impedito dalla formazione di cordoni di dune. Esistono anche numerosi laghi artificiali, creati dall’uomo per lo più sbarrando con dighe le valli, allo scopo di produrre energia idroelettrica o di alimentare acquedotti e canali d'irrigazione. l. salato – si tratta di un lago che, essendo situato in regioni aride, presenta un’evaporazione maggiore della quantità d’acqua apportata dai fiumi e dalle precipitazioni. Di conseguenza diventa estremamente salato e le sue rive risultano incrostate di sale man mano che l’acqua si ritira. LAGUNA ENCICLOPEDIA SCIENTIFICA TECNICA GARZANTI Bacino costiero originatosi per la formazione di un cordone litorale che chiude lo sbocco di una baia o di un golfo; può anche essere originata da una barriera corallina o da un delta di un fiume. LAGUNAGGIO STREAMS - TREVISIOL E' costituito da una o più vasche dove si immette l’acqua da depurare o già pretrattata e dove un gran numero di organismi viventi, tra i quali batteri, alghe, zooplancton e macrofite, demoliscono e assorbono le sostanze organiche. LAMA ARPAV Palude o terreno paludoso che si forma nei luoghi bassi per radunarsi di acque di piena. LANCA ARPAV Braccio di alveo fluviale occupato da acque stagnanti. LANDFARMING GLOSS. ENI LANDSCAPE ECOLOGY GLOSS. ENI Tecnica di bonifica biologica in situ. Consiste nell’effettuare ripetute operazioni agricole (aratura, fresatura, discatura, erpicatura, ecc.) atte a favorire l’esposizione del terreno all’ossigeno atmosferico e a fornire, mediante concimazione, le opportune sostanze nutrienti necessarie a sostenere l’attività batterica dei microrganismi naturalmente presenti o eventualmente inoculati. Tale tecnica permette la degradazione biologica aerobica degli eventuali inquinanti presenti nel terreno, principalmente degli idrocarburi). Ecologia del paesaggio. LARVA A COME AMBIENTE - TOURING CLUB ITALIANO Stadio giovanile di sviluppo di molti animali che non assomiglia all’individuo adulto per aspetto, forma e organizzazione. L’individuo nasce dall’uovo e diventa simile all’adulto solo in seguito a una serie di metamorfosi più o meno profonde. Non sono state fino ad oggi completamente chiarite le cause di questo sviluppo indiretto. LATIFOGLIA GRUPPO VICENTINO DI STUDI ORNITOLOGICI "NISORIA" Pianta arborea od arbustiva a foglie espanse e per lo più caduche. LATTICE ARPAV Il lattice (o latice) è un liquido lattiginoso, secreto da speciali cellule presenti in molte piante superiori. Dalla lavorazione di alcuni tipi di lattice si ricavano sostanze utilizzate a livello industriale ottenendo dei polimeri (come il caucciù o la guttaperca). Alcuni di questi polimeri possono essere sintetizzati anche artificialmente. La quasi totalità della gomma naturale (caucciù) viene prodotta dal lattice, che si ottiene dall'albero della gomma (Hevea brasiliensis), una pianta tropicale della famiglia delle Euphorbiaceae. LAVORATORI ESPOSTI GLOSS. RADIAZIONI I soggetti che, in ragione dell'attività lavorativa svolta per conto del datore di lavoro, sono suscettibili di una esposizione alle radiazioni ionizzanti superiore ad uno qualsiasi dei limiti fissati per le persone del pubblico. LC50 (concentrazione letale media) GLOSS. ENI Concentrazione di sostanza che si rivela letale per il 50% degli organismi usati in un test di tossicità per un certo tempo di esposizione. LCA ARPAT; ARPAV Analisi del Ciclo di Vita. E' un metodo di valutazione dei carichi ambientali correlati ad un prodotto, un processo o un'attività, consistente nell'identificazione e nella quantificazione dell'energia, dei materiali usati e dei rifiuti rilasciati nell'ambiente. La valutazione include l'intero ciclo di vita del prodotto, processo o attività, e comprende l'estrazione e il trattamento delle materie prime, la fabbricazione, il trasporto, la distribuzione, l'uso, il riuso, il riciclo e lo smaltimento finale. venerdì 1 luglio 2005 Pagina 104 di 190 Nome fonte LEGAMBIENTE GLOSS. ENI Associazione ambientalista costituita nel 1980, presente su tutto il territorio nazionale. Ogni anno promuove due campagne per il monitoraggio della qualità delle acque di balneazione (Goletta verde) e per il monitoraggio dell’inquinamento acustico ed atmosferico (Treno verde).E' inoltre promotrice di numerose altre iniziative, che coinvolgono ogni anno migliaia di volontari, quali l’operazione "Spiagge pulite", Clean-up the World/Puliamo il mondo, la "Festa dell’albero". Attraverso i Centri di Azione Giuridica promuove, su segnalazione dei cittadini, centinaia di iniziative giudiziarie. L’Istituto di Ricerche ambiente Italia cura un rapporto annuale sullo stato del paese e l’analisi ambientale delle città e delle regioni italiane. LEGGE GALLI STREAMS - TREVISIOL legge 5 gennaio 1994, n. 36 "Disposizioni in materia di risorse idriche", la cosiddetta "legge Galli", che introduce per la prima volta in Italia il concetto di gestione integrata del ciclo delle acque. La Galli attende di essere recepita in circa metà del territorio nazionale anche se, in questo caso, molte Regioni del Mezzogiorno si sono mosse con anticipo rispetto a Regioni come Veneto, Emilia-Romagna e Lombardia. "Bisogna sottolineare il fatto che le leggi sulla qualità delle acque (in attesa del recepimento della Direttiva 91/271) non affrontano efficacemente il problema del livello massimo di inquinamento di un corpo idrico; la stessa Galli lo affronta ponendo l’attenzione non tanto sulla risorsa naturale nella sua qualità fisica ed ecologica, quanto sullo scarico, una attività che, nello specifico, si assume, in sostanza, comunque necessaria a prescindere dalla resistenza ecologica intrinseca dell’ecosistema interessato" (Ambiente Italia, 1998). LEGGE MERLI STREAMS - TREVISIOL Attualmente, sotto il nome di legge Merli viene compresa la normativa risultante dalla integrazione di numerosi provvedimenti normativi rispetto alla legge - base 120 maggio 1976 n° 319 entrata in vigore il 13 giugno 1976. L’ambito e le finalità della legge sono: disciplina degli scarichi di qualsiasi tipo (e, quindi, non solo di rifiuti) in acque, in fognature, nel suolo e nel sottosuolo; formulazione di criteri generali per l’utilizzazione e lo scarico delle acque; organizzazione dei pubblici servizi di acquedotto, fognature e depurazione, rilevamento sistematico delle caratteristiche dei corpi idrici. LEGISLAZIONE ALIMENTARE UE Il termine "legislazione alimentare" si riferisce un insieme del le leggi, regolamenti e disposizioni amministrative che non riguardano esclusivamente i generi alimentari. Comprende infatti tutte le misure concernenti i materiali e le sostanze che vengono a contatto con gli alimenti, le metodologie utilizzate nelle aziende agricole e i mangimi dati agli animali destinati al consumo umano, laddove possano avere un impatto diretto o indiretto sulla sicurezza alimentare. LEGISLAZIONE AMBIENTALE GLOSS. GALGANO & ASSOCIATI Normative che impongono regole, incentivi e disincentivi, per ridurre l'inquinamento tramite limiti alle attività, standard di qualità ambientale, pianificazione territoriale, tasse e contributi. LEGNO A COME AMBIENTE - TOURING CLUB ITALIANO I botanica questo termine si riferisce al tessuto conduttore delle piante che trasporta acqua e sali minerali dalle radici alle parti aeree della pianta. È un tessuto complesso, formato da diversi tipi di cellule: elementi conduttori veri e propri chiamate vasi, fibre e cellule parenchimatiche. Tutti questi tipi di cellule hanno pareti lignificate e costituiscono un tessuto morto. La loro funzione, oltre a quella di conduzione, è di sostegno. Le proprietà tecnologiche del legno come l’elasticità, la durezza, la facilità di lavorazione variano a seconda della distribuzione e della frequenza di questi elementi. Per esempio: un legno duro sarà ricco di fibre, mentre un legno molle presenterà grandi vasi. Legni uniformi, come quelli delle conifere, sono ottimi per la fabbricazione della carta. LEMMA ANPA Brattea squamosa che avvolge la palea (altra brattea) e il relativo fiore all'interno della spighetta (infiorescenza delle graminacee). LETARGO A COME AMBIENTE - TOURING CLUB ITALIANO Condizione di vita latente in cui vengono a trovarsi molti animali durante la stagione sfavorevole al normale svolgersi della loro attività. Il letargo deve essere considerato, più che un adattamento alle temperature sfavorevoli, una difesa contro la mancanza di acqua e di cibo. La variazione di temperatura dà solo il segnale dell’inizio di tale stagione. Gli animali possono andare in letargo in inverno (ibernazione) addormentandosi e abbassando di molto la temperatura corporea (per esempio: in Europa, lo scoiattolo, il ghiro e la marmotta). Nei paesi caldi si può avere il letargo estivo (estivazione) come nel caso delle chiocciole del deserto che sospendono ogni attività e si tappano nel guscio. LETTIERA HUMUS FORESTALI - ED. CENTRO DI ECOLOGIA ALPINA DI TRENTO Indica i residui organici (foglie, rametti, cortecce, escrementi, spoglie d'animali, fiori, frutti, muschi, licheni, funghi, alghe…) prevalentemente di origine vegetali, che intatti o poco trasformati sono collocate alla superficie del suolo. LETTO PERCOLATORE GLOSS. ENI Particolare impianto di depurazione biologica, costituito da uno strato di materiale filtrante attraverso il quale viene fatto fluire per gravità il refluo da depurare. LICENZA PER CERTIFICAZIONE EN 45020:1998 .Documento emesso conformemente alle regole di un sistema di certificazione, con cui un organismo di certificazione accorda a persone o organizzazioni il diritto di utilizzare certificati e marchi di conformità per un determinato prodotto, processo o servizio secondo le regole del relativo schema di certificazione. venerdì 1 luglio 2005 Pagina 105 di 190 Nome fonte LICENZIATARIO PER CERTIFICAZIONE EN 45020:1998 Persona o organismo con cui un ente di certificazione ha accordato il diritto di utilizzare certificati e marchi di conformità. LICHENE ARPAV Vegetale risultante dall'associazione di un fungo con un'alga. Possono essere utilizzati per il monitoraggio dell'inquinamento atmosferico (indicatore biologico). LIEVITI A COME AMBIENTE - TOURING CLUB ITALIANO Sono funghi unicellulari tra i più evoluti. I lieviti hanno un aspetto completamente diverso dagli altri funghi ma sono compresi nel gruppo degli ascomiceti perché come questi si riproducono per aschi. Il loro modo di riprodursi più comune è comunque quello agamico per gemmazione. Tra i lieviti più noti ricordiamo i saccaromiceti. I lieviti hanno una grande importanza pratica perché attuano il processo di fermentazione alcolica sul quale è basata la preparazione del pane, del vino, della birra e in genere di tutte le bevande alcoliche. LIFE CYCLE ASSESSMENT GLOSS. ENI Valutazione del ciclo di vita. LIFE CYRCLE ANALYSIS GLOSS. GALGANO & ASSOCIATI Analisi sistematica che valuta i flussi di materia e di energia durante tutta la vita di un prodotto, dall'estrazione delle materie prime, alla produzione, alla distribuzione, all'utilizzo, fino all'eliminazione del prodotto stesso una volta divenuto rifiuto. L'obiettivo generale è valutare gli impatti ambientali associati alle varie fasi del ciclo di vita di un prodotto, nella prospettiva di un miglioramento ambientale di processi e di prodotti. E' possibili, infatti, ripensare il prodotto all'atto della sua progettazione in funzione della sua migliore eco-compatibilità sia nella fase di produzione, sia in quella di utilizzo che infine nello smaltimento. LIGULA ANPA Piccola formazione a forma di lamina situata tra la guaina e il lembo di alcuni tipi di foglie (graminacee). Con lo stesso termine viene anche indicato il lembo della corolla nei fiori a simmetria bilaterale delle composite. LIM Livello inquinamento macrodescrittori. Vedi IBE. LIMITE ARPAV Livello fissato al fine di evitare, prevenire o ridurre gli effetti dannosi sulla salute umana o per l'ambiente nel suo complesso. LIMITE NELL'AMBIENTE DEL LAVORO ARPAV I limiti igienici per l’ambiente di lavoro derivano dallo studio della relazione dose-risposta delle sostanze tossiche sull’uomo o nell’animale da esperimento. Teoricamente tutte le sostanze per cui sia possibile fissare un limite di concentrazione nell’ambiente di lavoro dovrebbero avere un ben determinato livello di soglia o livello di esposizione a cui non si osserva alcun effetto sugli esposti. Al di sotto del livello di soglia i meccanismi di rimozione del tossico dovrebbero far sì che anche aumentando il tempo di esposizione non si osservi alcun effetto. Per definire un limite di esposizione a sostanze tossiche per gli ambienti di lavoro si utilizzano i seguenti criteri: 1)determinazione nell’animale della dose del tossico priva di effetti nocivi (determinazione della soglia di risposta). La risposta può essere la variazione reversibile di un parametro biochimico; 2)estrapolazione della soglia individuata all’uomo, con l’inserimento di un fattore di sicurezza. Ad esempio si divide per 10, 100, o 1000; 3)valutazione del limite proposto nelle situazioni di reale esposizione dei lavoratori in ambiente industriale. L’ACGIH (American Conference of Governmental Industrial Hygienists) ha proposto una serie di limiti da applicare nelle diverse situazioni di rischio: -TLV (Threshold Limit Value – valore limite di soglia) -TWA (Time Weighted Average – media ponderata nel tempo). Il TLV – TWA è la più usata: indica la concentrazione media ponderata nel tempo, su una giornata lavorativa di otto ore e su 40 ore lavorative settimanali, alla quale tutti i lavoratori possono essere ripetutamente esposti senza effetti negativi. -TLV – STEL (Short-Term Exposure Level – livello permesso per esposizioni di breve durata) -TLV – C (C= Ceiling = tetto – limite invalicabile che non deve mai essere superato durante l’attività lavorativa nemmeno per un brevissimo periodo di tempo). I TLV indicano, per le sostanze aerodisperse elencate, le concentrazioni alle quali si ritiene che la maggior parte dei lavoratori possa essere esposto continuativamente senza effetti negativi per la salute. Alcuni individui possono tuttavia essere ipersuscettibili o particolarmente sensibili a talune sostanze a causa di fattori genetici, dell’età, di abitudini personali (fumo, alcool, ecc.), cure mediche o esposizioni pregresse. Tali lavoratori possono non risultare adeguatamente protetti a concentrazioni eguali o superiori ai TLV. I limiti (TLV) devono essere utilizzati esclusivamente nell’ambito dell’igiene industriale come orientamento o raccomandazione per la prevenzione dei rischi per la salute negli ambienti di lavoro. I TLV non possono essere applicati in altre situazioni, come ad esempio: per la valutazione dell’inquinamento atmosferico, per la valutazione di esposizioni continue o prolungate oltre il normale orario di lavoro, in ambito medico-legale come prova o esclusione della natura professionale di una patologia in atto. LIMITI DI ACCETTABILITA' GLOSS. GALGANO & ASSOCIATI Valori limite di concentrazione superati i quali il terreno, le acque e l'aria sono considerati contaminati oltre i livelli accettabili. Costituiscono, inoltre, i valori limite di decontaminazione da raggiungere mediante l'azione di risanamento. Qualora, nonostante l'utilizzo delle migliori tecniche disponibili, non si riescano a raggiungere i limiti di accettabilità fissati dalla normativa, l'azione di risanamento è solo parziale e viene attuata mediante una messa in sicurezza del sito. venerdì 1 luglio 2005 Pagina 106 di 190 Nome LIMITI DI ESPOSIZIONE fonte GLOSS. ENI I limiti di esposizione indicano, per ciascuna sostanza considerata, le concentrazioni delle sostanze aerodisperse alle quali si ritiene che la maggior parte dei lavoratori possa rimanere esposta ripetutamente, giorno dopo giorno, senza effetti negativi per la salute (Livello di accettabilità).In ambiente di lavoro si considerano tre categorie di limiti di esposizione: il limite di esposizione giornaliero è la concentrazione media ponderata nel tempo per una giornata lavorativa di 8 ore e per 40 ore lavorative settimanali, alla quale quasi tutti i lavoratori possono essere ripetutamente esposti, giorno dopo giorno, senza effetti negativi; il limite per breve tempo di esposizione è la concentrazione a cui i lavoratori possono essere esposti continuativamente per un breve periodo di tempo, senza che insorgano irritazioni, alterazioni croniche o irreversibili, narcosi, purché il valorelimite di soglia giornaliero non venga superato; il limite istantaneo è la concentrazione che non deve essere superata durante l'esposizione lavorativa nemmeno per un istante. LIMNOLOGIA GLOSS. ENI Scienza che studia i laghi e le acque dolci in generale. LIMO ARPAV Frazione minerale di un suolo le cui particelle hanno un diametro compreso tra 0,05 e 0,002 mm. LIMONETO ARPAV LIQUAMI ARPAV Area umida occupata perlopiù da piante appartenenti al genere Limonium . Deiezioni zootecniche o altri reflui prevalentemente organici (es.reflui di fognatura civile) con elevato contenuto di acqua. LISCIVIAZIONE GLOSS. ENI LISCIVIAZIONE (test di) GLOSS. ENI Dissoluzione selettiva di una sostanza da altre, sfruttando la differenza di solubilità, mediante immersione in opportuni solventi o soluzioni. Tale operazione è utilizzata soprattutto in metallurgia per l’estrazione dei minerali o in analitica per i test di lisciviazione previsti dalla legge. Prova di rilascio di composti inquinanti, contenuti in una matrice solida (suolo), effettuata con acqua satura di anidride carbonica (simulazione della pioggia) o con acido acetico. LISTE BLU ANPA Catalogo di specie la cui situazione di rischio può venire considerata come ragionevolmente superata. LISTE ROSSE ARPAV Liste di specie animali/vegetali minacciate in un determinato territorio. LITOLOGIA ARPAV Lo studio in generale delle rocce (anche sciolte), nei loro aspetti strutturali, fisici e mineralogici. LITOSFERA GLOSS. ENI Involucro superficiale della Terra, dello spessore di 70-100 km, detto anche crosta terrestre. In senso più ampio è intesa come la porzione solida della Terra, in antitesi ad atmosfera e idrosfera che ne costituiscono, rispettivamente, l’involucro gassoso e la porzione liquida. LIVELLI DI ATTENZIONE E DI ALLARME (inquinamento atmosferico) ARPAV Sono le concentrazioni di inquinanti atmosferici che determinano lo stato di attenzione e di allarme. I livelli sono quelli fissati nella tabella I dell'allegato 1 al D.M. 15 aprile 1994. LIVELLO DI ACCETTABILITA' GLOSS. ENI Massima concentrazione di una sostanza (o misura di un agente chimico, fisico o biologico) a cui l’individuo può essere esposto giornalmente attraverso l’aria, l’acqua e gli alimenti, senza incorrere in un rischio apprezzabile per la salute. Si ottiene applicando delle opportune correzioni alla dose determinata sperimentalmente che non ha mostrato alcun effetto tossico, tenendo in considerazione il peso corporeo medio, il consumo medio giornaliero di uno specifico alimento o di acqua oppure di aria inspirata. Le opportune correzioni, così come le quantità fissate a livello internazionale, sono determinate e applicate nelle condizioni più conservative, al fine di proteggere l’uomo esposto. E' utilizzato per stabilire i limiti di esposizione. LIVELLO DI NORMAZIONE EN 45020:1998 Area geografica, politica o economica della normazione. LIVELLO DI PRESSIONE SONORA In acustica, è indicatore utilizzato per valutare il valore istantaneo del rumore. venerdì 1 luglio 2005 GLOSS. ENI Pagina 107 di 190 Nome fonte LIVELLO DI RUMORE STATISTICO GLOSS. ENI LIVELLO EQUIVALENTE DI RUMORE GLOSS. ENI In acustica, è il livello di rumore superato per una percentuale n di tempo nel periodo di tempo T. I livelli statistici generalmente utilizzati sono L1, L5, L10 per denotare la rumorosità di picco e L90, L95, L99 per caratterizzare la rumorosità di fondo. In acustica, è l’indicatore utilizzato per valutare il livello medio di rumore di un segnale variabile, su un periodo di tempo T. LIVELLO INQUINAMENTO MACRODESCRITTORI Vedi IBE. LIVELLO OTTIMALE DI INQUINAMENTO GLOSS. GALGANO & ASSOCIATI Livello di inquinamento in corrispondenza del quale il benessere della collettività è massimizzato. L’attività produttiva genera, da una parte, benefici sotto forma di beni e servizi, dall’altra, danni ambientali. Il livello di inquinamento ottimale è un punto in corrispondenza del quale i benefici netti sociali, ovvero la differenza tra benefici e danni ambientali, sono massimi. In un’ottica economica, pertanto, l’obiettivo è quello di raggiungere tale livello di inquinamento ottimale e non di ridurre l’inquinamento a livello zero. LIVELLO TROFICO GLOSS. ENI In natura, il livello trofico corrisponde ad ogni anello della catena alimentare, mediante il quale l'energia (intesa come nutrimento) fluisce attraverso un ecosistema, trasferendosi da un organismo all’altro, a partire dal mondo vegetale, per arrivare ai carnivori di grosse dimensioni. Passando da un livello trofico a quello successivo, la quantità disponibile di energia decresce. Infatti, ad ogni passaggio, una piccola parte dell’energia viene utilizzata dagli organismi per compiere i processi vitali e una gran parte viene eliminata come rifiuto. LOAD ON TOP SYSTEM GLOSS. ENI Procedura adottata per ridurre l'inquinamento dovuto allo scarico in mare delle acque di lavaggio dei serbatoi delle petroliere di vecchia generazione. La procedura consiste nel raccogliere le acque di lavaggio di tutti i serbatoi lavati in uno solo, nel separare la fase oleosa dall'acqua, che viene scaricata fuoribordo (senza causare inquinamento) e infine nel raccogliere i residui oleosi in un serbatoio che verrà riempito con il greggio del successivo carico (load on top) e poi con esso scaricato. LOGISTICA Insieme delle strutture e dell’organizzazione che assicurano la movimentazione e la distribuzione dei prodotti. LOTTA BIOLOGICA CLASSICA GLOSS. ENI GLOSS. ECOITALY Ogni organismo, in natura, ha dei nemici, degli organismi che ne limitano la crescita numerica. Gli insetti vegetariani, che divorano le piante, detti anche fitofagi, vengono a loro volta mangiati da insetti carnivori, detti entomofagi, che sono alleati dell’agricoltore nella difesa delle sue colture. La lotta biologica è una strategia in forza della quale vengono mobilitati degli entomofagi contro i fitofagi, evitando compì di ricorrere agli insetticidi. Gli insetti utili vengono allevati, moltiplicati e commercializzati dalle biofabbriche e venduti all'agricoltore che li distribuisce nei campi e nelle serre al momento del bisogno. La lotta biologica con entomofagi viene chiamata classica perché le sue prime esperienze scientifiche vennero effettuate alla fine del secolo scorso in California. Alla lotta biologica classica si affianca la lotta microbiologica, perché l'una e l'altra puntano sulla gestione da parte dell'uomo della lotta per la vita, solo che nella lotta biologica si impiegano come elementi tattici degli entomofagi e nella lotta microbiologica dei microbi. La lotta microbiologica fa uso di batteri, virus, funghi, protozoi, capaci di infettare e di provocare epidemie mortali nelle popolazioni dei divoratori delle colture. LOTTA BIOLOGICA MODERNA GLOSS. ECOITALY Alcuni chiamano le strategie della lotta biologica cosiddetta moderna mezzi biotecnici. Queste strategie mirano a debellare gli insetti dannosi all'uomo, come vettori di malattie, per esempio la malaria, o alle colture, senza far ricorso ai pesticidi. Costituiscono delle tecniche non inquinanti, dunque ecologiche. Ricordiamo l'autocidio, che consiste nello sterilizzare con raggi gamma o con sostanze chimiche dei maschi di una certa specie di insetto, allevati e moltiplicati in laboratorio, e nel lanciarli in campo perché competano con i maschi selvatici nella fecondazione delle femmine. Una femmina fecondata da un maschio sterile non avrà figli, e la popolazione collasserà. Altra strategia della lotta biologica moderna si fonda sull'impiego dei feromoni, che meritano una voce a parte che trovi nel glossario. LOTTA CHIMICA GLOSS. ECOITALY LOTTA GUIDATA GLOSS. ECOITALY venerdì 1 luglio 2005 Pagina 108 di 190 Gli insetti e gli acari, che si nutrono delle nostre colture, possono essere combattuti con i pesticidi, più propriamente con gli insetticidi ( o con gli acaricidi se si tratta di acari ). La lotta chimica a calendario prevede che si faccia l'intervento chimico quando si presume che l'insetto dannoso sia presente, e non quando si è riscontrata scientificamente la sua presenza. Molti trattamenti ( il 50 % ) risultano così inutili, con danni per l'ambiente, per la salute del produt- tore e dei consumatore, e con sperpero di denaro. La lotta a calendario è la strategia più grossolana di difesa delle colture dagli insetti, e viene praticata soltanto dove manca una corretta istruzione tecnica. Secondo il Manifesto dell' Ovronnaz ( 1976 ), la lotta guidata è una lotta chimica basata su di una soglia economica di densità dell’insetto dannoso su una data coltura. Se questa densità é tale che il danno supera il costo dell'intervento insetticida si fa l'intervento, altrimenti no. La soglia economica viene valutata a vista o raccogliendo materiale (foglie, per esempio ) per dei computi di laboratorio, oppure contando gli insetti caduti nelle trappole, e così via. E un sistema infinitamente migliore della lotta a calendario, perché sostituisce una infestazione presunta con una reale, e consente di diminuire il numero degli interventi insetticidi. Nome fonte LOTTA INTEGRATA ARPAV La lotta integrata consiste nell’utilizzare contemporaneamente prodotti chimici e sistemi biologici per la lotta contro i parassiti delle piante. L’utilizzo armonizzato delle due tecniche consente di ridurre l’impiego di sostanze chimiche nocive e la loro diffusione nell’ambiente. Le sostanze chimiche vanno usate in quantità e soprattutto in tempi adeguati per raggiungere i migliori risultati. I sistemi biologici impiegano metodiche molto diverse, come la creazione e selezione di varietà colturali particolarmente resistenti e competitive, interventi di tipo agronomico (agricoltura biologica), l’introduzione di fattori di disturbo contro le specie nocive come piante-esca che distolgano i parassiti dalle varietà "pregiate", oppure la diffusione di maschi sterili che riducano la frequenza di accoppiamenti fertili e quindi l'incremento degli organismi fitofagi, il rilascio periodico di specie animali esotiche o native predatrici degli insetti fitofagi (che divorano le piante) o anche l’immissione nel sistema ecologico agricolo di composti chimici particolari come i ferormoni che possono disorientare le specie nocive. Nelle serre è possibile l’effettuazione della coltivazione in condizioni climatiche che rendano difficile lo sviluppo di funghi parassiti e l’impiego di filtri biologici nei sistemi di aerazione. L’impiego di microrganismi capaci di infestare i parassiti va effettuato con le dovute cautele. LUCE A COME AMBIENTE - TOURING CLUB ITALIANO L’occhio umano percepisce soltanto le onde elettromagnetiche che hanno una lunghezza d’onda compresa tra i 3800 e i 7600 Ångström (Å = un decimilionesimo di millimetro), che sono dette radiazioni luminose. Il complesso di queste radiazioni luminose costituisce la luce bianca. Quando un fascio di luce bianca viene fatto passare attraverso un prisma di vetro, le radiazioni di diverse lunghezze d’onda vengono deviate e si osserva la loro scomposizione in una gamma di colori. Il medesimo fenomeno si può osservare anche dopo un temporale, in quanto le goccioline d’acqua agiscono sulle radiazioni luminose allo stesso modo del prisma e la luce scomposta dà origine al suggestivo fenomeno dell’arcobaleno. LUMINA STREAMS - TREVISIOL Pozzi verticali che venivano scavati lungo i tratti sotterranei degli acquedotti romani raggiungendo così il canale principale. Erano atti all’areazione, all’asporto dei detriti e delle incrostazioni calcaree. LUNGHEZZA D'ONDA Distanza tra due massimi (o due minimi) successivi di un onda; l'unità di misura è il metro (m). MACCHIA DI PETROLIO GLOSS. RADIAZIONI GLOSS. ENI Dispersione di una perdita di petrolio (Versamento di greggio) sulla superficie del mare. A causa del vento, delle onde e delle correnti la macchia tende a sparire naturalmente per effetto dell'evaporazione, della dispersione e della biodegradazione. Se invece la macchia di petrolio raggiunge la costa, si ha inquinamento costiero. MACCHIA MEDITERRANEA GLOSS. ENI Bioma terrestre caratteristico dei climi di tipo mediterraneo (inverni miti e umidi, estati calde e secche). è caratterizzata dalla presenza di alberi e arbusti sempreverdi aridoresistenti, con foglie spesse e rigide (sclerofilli). Oltre che nel bacino del Mediterraneo, la macchia mediterranea si trova in California, Australia meridionale e sud- occidentale, Cile e Sud Africa. MACERAZIONE ANPA Operazione per la quale si tende all'estrazione delle fibre vegetali oppure nel caso dei frutti carnosi, della polpa. Viene eseguita generalmente per immersione in acqua. MACERETO ARPAV Ammasso costituito da frammenti di roccia derivati dal franamento o dalla disgregazione di pareti rocciose. MACROBENTHOS Vedi Macroinvertrebati, Benthos. MACROFITE ACQUATICHE ANPA Categoria nomenclaturale che comprende numerose specie vegetali che hanno in comune le dimensioni macroscopiche e l’essere rinvenibili sia in prossimità sia all’interno di acque dolci superficiali (lotiche e lentiche). In pratica, sono da considerarsi macrofite sia le specie appartenenti alla vegetazione acquatica sia quelle che costituiscono il raggruppamento delle erbacee pioniere di greto. Le macrofite sono costituite in massima parte da fanerogame ma ne fanno parte anche un piccolo contingente di pteridofite, numerose briofite ed alghe macroscopiche. Nella composizione della scheda IFF, tuttavia, le alghe macroscopiche vengono considerate appartenenti al periphyton. MACROINVERTEBRATI ARPAV La comunità macrobentonica, cioè l'insieme di tutti gli organismi invertebrati che popolano i fondali dei corsi d'acqua è costituta da Macroinvertebrati che possiamo finalmente definire come i bioindicatori per eccellenza della qualità delle acque fluviali. Si definiscono macroinvertebrati tutti gli organismi invertebrati di dimensioni più grandi di 1mm che popolano i corsi d'acqua sia allo stadio adulto che di larva. Tra questo segnaliamo Insetti, Crostacei, Molluschi. MAGNETE PERMANENTE GLOSS. RADIAZIONI Magnete il cui campo magnetico origina da materiali magnetizzati in modo permanente (esempio: calamita) venerdì 1 luglio 2005 Pagina 109 di 190 Nome MAGNETE SUPERCONDUTTORE fonte GLOSS. RADIAZIONI magnete il cui campo magnetico origina da correnti che fluiscono in un superconduttore (sostanza la cui resistenza elettrica si annulla a temperature prossime allo zero assoluto). MAGRA ANPA MAIN COMPONENT ELEMENT ANPA Condizione di acque basse. Si parla di magra naturale quando la scarsità idrica è dovuta ad eventi stagionali naturali; se, invece, è conseguente a cause antropiche (sbarramenti, captazioni, deviazioni) si parla di magra indotta. Vedi MCE. MANGIMI O ALIMENTI PER ANIMALI UE Prodotti di origine vegetale o animale allo stato naturale, freschi o conservati, nonché prodotti derivati dalla loro lavorazione industriale, destinati alla nutrizione per via orale degli animali destinati alla produzione alimentare (art.3 Proposta del Parlamento europeo di Regolamento sulla legislazione alimentare). MANUALE DELLA QUALITÀ ARPAV È il documento che descrive il sistema qualità di una azienda. Viene usato come riferimento costante nell’applicazione e nell’aggiornamento del sistema qualità sia per l'interno che per l'esterno. MAPPAGGIO MORFOLOGICO STREAMS - TREVISIOL MARCHIO CE GLOSS. FEDERLEGNO Un modello descrittivo onnicomprensivo delle interazioni tra tutte le forme di vita, tra i loro cicli e processi, all’interno del contesto del tutto gaiano. Un modo per comprendere la totalità della vita. Marchio obbligatorio, relativamente solo ai prodotti che sono contenuti in una specifica Direttiva (es. Direttiva prodotti da costruzione) che accompagna la dichiarazione di conformità emessa da un fornitore relativamente ai prodotti o servizi forniti, a dimostrazione del loro adeguamento a specifiche Direttive CEE e del possesso dei requisiti minimi essenziali. Esso si riferisce alle categorie di prodotti definiti nella Direttiva ed è indispensabile per consentirne la commercializzazione nella Comunità. Per apporre il marchio sui propri prodotti il fornitore deve seguire le procedure contenute nella Direttiva stessa. MARCHIO DI CONFORMITÀ EN 45020:1998 Marchio depositato, applicato conformemente alle regole di un sistema di certificazione, indicante con sufficiente certezza, che un prodotto, processo o servizio è conforme ad una specifica norma o ad altro documento normativo. Esistono marchi volontari e marchi obbligatori. MARCHIO DI QUALITÀ GLOSS. FEDERLEGNO A forte caratterizzazione commerciale, serve come elemento di distinzione rispetto alla concorrenza. In genere attesta che il prodotto ha caratteristiche ulteriori o superiori a quanto richiesto dalle eventuali norme obbligatorie. MARCHIO OBBLIGATORIO GLOSS. FEDERLEGNO MARCHIO VOLONTARIO GLOSS. FEDERLEGNO Attesta che un prodotto è conforme ad una norma di applicazione obbligatoria: per esempio, il Marchio CE attesta la conformità alle direttive della CEE e il rispetto dei requisiti minimi essenziali in esse contenuti. Di carattere esclusivamente commerciale, serve come elemento di distinzione rispetto alla concorrenza. In genere attesta che il prodotto ha caratteristiche che vanno al di là di quanto richiesto dalle eventuali norme obbligatorie. MARCITA STREAMS - TREVISIOL E’ una tecnica biofitodepurativa applicabile per lo più a liquami agro - alimentari dove non entrano in gioco nel ciclo produttivo inquinanti tossici e metalli pesanti. Si tratta sostanzialmente di coltura di prati polifiti stabili realizzati su terreno irriguo tenuto coperto durante la stagione fredda da un velo d’acqua corrente (liquame) allo scopo di garantire una temperatura sufficiente per la crescita invernale dell’erba e depurare quindi le acque reflue. Le marcite erano già applicate nel Medioevo dai monaci cistercensi (per la precisione a Chiaravalle nei pressi di Milano, a partire dal 1150). MARGINE DI TOLLERANZA ARPAV Percentuale entro la quale è ammesso il superamento dei valori limite di concentrazione di vari inquinanti. Per esempio, il D.M. 2 aprile 2002, n. 60 individua per il Benzene un margine di tolleranza pari al 100 % del valore limite (5ìg/mc) a partire dal 13.12.2000. Tale margine è ridotto al 1° gennaio 2006, e successivamente ogni 12 mesi, secondo una percentuale annua costante, per raggiungere lo 0% al 1° gennaio 2010. venerdì 1 luglio 2005 Pagina 110 di 190 Nome MARMITTA CATALITICA fonte GLOSS. ENI Complesso dispositivo di trattamento dei gas di scarico di un motore, costituito da una prima fase di ossidazione catalitica di ossido di carbonio e di idrocarburi incombusti, che sono convertiti in anidride carbonica e vapore d’acqua, seguita da una fase di scissione catalitica degli ossidi di azoto in ossigeno e azoto. Tale dispositivo consente una riduzione media delle emissioni inquinanti del 65-80%. La sua adozione ha portato a significativi miglioramenti della qualità dell’aria in ambiente urbano. MARNE ARPAV- REGIONE DEL VENETO- CENTRO VALANGHE DI ARABBA Rocce carbonitiche contenenti dal 35% al 65% di materiale argilloso. MARPOL 73/78 (convenzione) GLOSS. ENI Convenzione internazionale per la prevenzione dell'inquinamento da parte delle navi, adottata sotto gli auspici di IMO (International Maritime Organization), nel 1973. Fu perfezionata nel 1978 e in parte resa operativa nel 1983. MASSA BIBLIOTECA DI DOCUMENTAZIONE PEDAGOGICA - FIRENZE Quantità di materia che costituisce un oggetto; misura anche la sua inerzia al moto, ovvero l'opposizione dell'oggetto a cambiare velocità. Secondo la relazione di Einstein (E=mc/2), la massa equivale ad energia; quando scompare massa si crea energia e viceversa. MATERIA PRIMA SECONDARIA PROVINCIA TORINO Ai sensi della legge 8 novembre 1988, n.475 è il residuo derivante da un processo produttivo e che è suscettibile, eventualmente previo idoneo trattamento, di essere utilizzato come materia prima in altri processi produttivi della stessa o di altra natura. Non costituiscono materie prime secondarie le sostanze suscettibili di essere impiegate nell'ambito di processi di combustione destinati a produrre energia. Si precisa che la legge citata è stata abrogata e che il D.Lgs 22/97 e s.m.i. non fa riferimento alle materie prime secondarie; tuttavia, dal momento che alcune leggi regionali riprendono il concetto in oggetto si è ritenuto opportuno riportarlo. MATERIAL INPUT PER SERVICE ARPAT; ARPAV Vedi MPS MATERIALE DI PARTENZA Roccia o sedimento da cui si è sviluppato il suolo; da non confondere con il substrato che è la roccia o il sedimento presente al di sotto del suolo e che non sempre coincide con il materiale di partenza. MATERIALE DI RIFERIMENTO ARPAV VOCABOLARIO INTERNAZIONALE DI METROLOGIA Materiale o sostanza per la quale una o più proprietà sono sufficientemente ben stabilite da essere usate per la taratura di un apparecchio, per la valutazione di un metodo per la misurazione o per l'assegnazione di valori a materiali. MATERIE PRIME SECONDE (MPS) GLOSS. ENI Sottoprodotti che possono essere riutilizzati, in luogo di altre materie prime, in processi produttivi. L’elenco di tali sostanze e dei processi nell’ambito dei quali possono essere riutilizzate, è fissato con D.M. 5.9.94. Con l’emanazione del Decreto legislativo 5.2.97, n. 22, le MPS rientrano nella categoria dei rifiuti destinati al riutilizzo. Sottoprodotti che possono essere riutilizzati, in luogo di altre materie prime, in processi produttivi. L’elenco di tali sostanze e dei processi nell’ambito dei quali possono essere riutilizzate, è fissato con D.M. 5.9.94. Con l’emanazione del Decreto legislativo 5.2.97, n. 22, le MPS rientrano nella categoria dei rifiuti destinati al riutilizzo. MATRICE D'IMPATTO ANPA Nel contesto della VAS, multidimensionale impiegata per mostrare gli effetti esercitati sull'ambiente da determinate politiche, piani o programmi. MATRICI (metodo delle) GLOSS. ENI Sistema di identificazione ed, eventualmente, valutazione degli impatti ambientali previsti, funzionante come una check list bidimensionale, in cui un asse del sistema descrive le azioni proposte e l'altro asse elenca le componenti ambientali. Ogni casella marcata identifica la presenza di un impatto potenziale indotto da un’azione progettuale su una componente ambientale. Nel caso in cui la matrice esprima anche valutazione di impatto, la casella non sarà solamente marcata, ma conterrà un numero (o simbolo) che quantifichi l'impatto corrispondente. MCE ANPA Main Component Element. Istituzione o organizzazione designata da ciascun Paese e finanziata a livello nazionale, che raccoglie con regolarità, dati ambientali su scala nazionale attraverso la gestione di reti di monitoraggio, ovvero è in possesso di conoscenze in materia di elaborazione di modelli, e di scienze ambientali. venerdì 1 luglio 2005 Pagina 111 di 190 Nome MEANDRO fonte STREAMS - TREVISIOL Ampia sinuosità del corso di un fiume che ne caratterizza la parte terminale, dove la pendenza è minima. A seconda della loro minore o maggiore stabilità, si distinguono meandri divaganti (instabili) e meandri incassati. I primi, assai più diffusi, sono tipici di quasi tutti i corsi d’acqua impostati sulle pianure alluvionali, i secondi sono invece quelli incisi direttamente e profondamente nella roccia. Quando il corso d’acqua rettifica il suo alveo incidendo il collo del meandro, si hanno i meandri morti. In geologia, fessura o canaletto apertosi nelle rocce per cause diverse, attraverso cui le acque superficiali percolano all’interno e formano sorgenti. Il nome meandro deriva dall’omonimo fiume dell’Anatolia (Turchia, lungo 529 Km), che nasce dall’altopiano centrale, a SW di Afyonkarahisar, e tributa al Mar Egeo. Nel suo basso corso è assai tortuoso. MEDIA STATISTICA A COME AMBIENTE - TOURING CLUB ITALIANO L’operazione di media consiste nell’effettuare la somma di tutti i singoli dati numerici appartenenti a un determinato campione e, successivamente, la divisione del risultato così ottenuto per il numero totale dei dati contenuti nel campione. Questo tipo di operazione ci permette di avere una conoscenza più esatta di una determinata situazione, in quanto tende ad annullare, con il crescere del campione , l’influenza delle situazioni locali o degli errori di campionatura sulla stima finale, eliminando così quei “vizi di prelevamento”, che possono portare a conclusioni errate sull’andamento di un determinato fenomeno. MEDICINA NUCLEARE GLOSS. RADIAZIONI L'uso diagnostico o terapeutico di radionuclidi. MEDICO AUTORIZZATO GLOSS. RADIAZIONI Medico che possiede la specializzazione e l'addestramento necessari a garantire la sorveglianza medica della protezione dei lavoratori e della popolazione. La specializzazione e l'autorità del medico autorizzato sono riconosciute dalla competente Autorità MEMBRO DI UN SISTEMA DI VALUTAZIONE DELLA CONFORMITÀ EN 45020:1998 Organismo di valutazione della conformità che opera secondo le regole di un sistema e che ha la facoltà di prendere parte alla gestione del sistema stesso. MERCURIO ARPAV MERICARPI ANPA E’ l’unico metallo presente allo stato liquido a temperatura ambiente. Elementi di un frutto multiplo, che derivano dalla frazione di un carpello. MESOCARPO ANPA Strato mediano del pericarpo. In generale è la polpa dei frutti carnosi. MESSA IN SICUREZZA GLOSS. GALGANO & ASSOCIATI; PROVINCIA TORINO Ogni intervento per il contenimento o isolamento definitivo della fonte inquinante rispetto alle matrici ambientali circostanti (ex art. 6, lett o D.Lgs 22/97). Ogni operazione finalizzata all'instaurazione ed al mantenimento di misure protettive che assicurino la non pericolosità di un impianto, area o sito industriale. Ciò delimita l'estensione dell'area inquinata e isola la sorgente dell'inquinamento per impedire la propagazione della contaminazione e per evitare pericoli per la salute e la sicurezza delle persone e dell'ambiente all'esterno dell'area isolata. META Meta dati Ambientali e criteri per le basi di dati è un gruppo composto dai rappresentanti di ciascun CTN e coordinato dall'ANPA. ANPA METABOLISMO ARPAT METABOLISMO INDUSTRIALE ARPAT Flussi continui di energia e di sostanze nutrienti tra comunità vivente e non vivente dell'ecosistema. Tali flussi consentono al sistema naturale di mettere in moto dei meccanismi di equilibrio tra specie biotiche e abiotiche che vivono in un dato ambiente per soddisfare le richieste energetiche di ogni organismo. Sistema di relazioni tra imprese che ha come finalità l'analisi e l'organizzazione dei flussi energetici e dei materiali tra imprese. Il metabolismo industriale si occupa di descrivere il legame tra flussi di materia di origine antropica e l'impatto potenziale delle attività economiche sull'ambiente, in particolare per quel che riguarda i nutrienti come l'azoto, l'idrogeno, l'ossigeno, il carbonio, lo zolfo e il fosforo. METACLIMA STREAMS - TREVISIOL Insieme interconnesso di sub - unità di una stessa serie dinamica di associazioni vegetali a diversi stadi. E’ simile al concetto di sigmetum, ma se ne discosta perché tutti gli stati sono considerati egualmente necessari al funzionamento del sistema. venerdì 1 luglio 2005 Pagina 112 di 190 Nome fonte METAECOSISTEMA STREAMS - TREVISIOL Sistema di ecosistemi, definito come livello di organizzazione biologica superiore all’ecosistema. Per esempio le strutture bio -ingegneristiche nell’ambiente lo "rivitalizzano". METALLI PESANTI ARPAV I metalli (dal greco "metallon", che significa miniera e quindi minerale) sono elementi chimici solidi, ad eccezione del mercurio, a temperatura ambiente; sono una eterogenea categoria di elementi duttili e malleabili, buoni conduttori di elettricità e di calore. Dei 103 elementi che compongono la tavola periodica ben 79 possono essere fatti rientrare nel gruppo dei metalli. Si definiscono pesanti quei metalli che hanno un numero atomico superiore a 20, come il mercurio, il piombo, il cromo, il cadmio, il cobalto, il nichel, ecc. Hanno la tendenza ad accumularsi nel suolo e quindi nella catena alimentare e possono avere effetti nocivi sugli esseri viventi anche a concentrazioni non elevate. METAMORFICHE (rocce) ARPAV- REGIONE DEL VENETO- CENTRO VALANGHE DI ARABBA Rocce che hanno subito trasformazioni allo stato solido per effetto delle mutate condizioni di temperatura e/o pressione. METAMORFOSI A COME AMBIENTE - TOURING CLUB ITALIANO Insieme delle trasformazioni che si verificano in un organismo durante il passaggio da una forma larvale ad una adulta. In questo periodo si osservano cambiamenti sia nella morfologia che nella fisiologia dell’individuo. È tipica degli insetti e degli anfibi. La rana offre il miglior esempio di metamorfosi. Infatti alla nascita il girino è completamente acquatico, ha la coda e respira per branchie. Nel momento della metamorfosi passa allo stato anfibio, in cui la respirazione avviene sia attraverso la cute sia attraverso i polmoni, come la respirazione aerea. METANO GLOSS. ENI E' un gas incolore, inodore, non tossico, che brucia all'aria con fiamma bluastra; è costituito da un atomo di carbonio e quattro di idrogeno con formula chimica (CH4). METEOROLOGIA GLOSS. ENI; AGENDA 21; ARPAV Scienza che studia l’atmosfera terrestre e i fenomeni che in essa si verificano. Le applicazioni e le rilevazioni effettuate consentono di produrre una serie di servizi tra cui le previsioni del tempo. METODO DI PROVA EN 45020:1998 Procedura tecnica specifica per eseguire una prova. I metodi di prova costituiscono una necessaria componente delle norme tecniche. MFA ARPAV MICOTOSSINE ARPAV Analisi dei Flussi di Materia. Strumento di analisi che contabilizza in unità fisiche (tonnellate) tutti i flussi di sostanze, materie vergini, prodotti di base, rifiuti, emissioni atmosferiche o idriche relative ad un processo produttivo, in un dato territorio o in una data impresa. L'analisi si concentra sui flussi diretti e non su quelli "importati" che riguardano il contenuto materiale dei prodotti intermedi utilizzati. Le micotossine sono delle molecole prodotte naturalmente da alcune specie di funghi parassiti che crescono e si sviluppano sulle piante in campo o nelle derrate alimentari durante lo stoccaggio. Tra queste le più note sono le aflatossine (B1,B2,G1,G2,M1,M2), l’ocratossina A, il Deossinivalenolo, la Tossina T-2, lo Zearalenone e le Fumonisine, prodotte prevalentemente dai funghi appartenenti ai generi Aspergillus, Pennicillium e Fusarium. MICROCLIMA GLOSS. ENI; ENEA E' il clima locale, quasi uniforme, di uno specifico sito o di un habitat, comparato con il clima dell'intera area di cui è parte Andamento medio degli elementi climatici negli strati dell'aria immediatamente a contatto con il suolo. Il microclima ha una importanza applicativa per lo studio e la soluzione di problemi quali la formazione delle nebbie, la diffusione degli inquinamenti atmosferici, lo sviluppo delle colture, l'insediamento dei complessi industriali e dei centri urbani. Il termine microclima viene usato talvolta con altri significati: si intende così per microclima il clima di una zona geografica, ristretta e ben delimitata (fondovalle, lago, territorio urbano) o di un ambiente ancora più ristretto, per esempio un tratto di spiaggia, una piazza, l'interno di una stanza e altro. Microclima viene definito anche il clima corrispondente allo strato d'aria un cui sviluppa una determinata associazione vegetale. MICROFAUNA PREGLACIALE ARPAV Insieme delle specie animali di piccolissime dimensioni, presenti per lo più nel suolo, nell'acqua sia dolce sia salata e sulla sostanza organica in decomposizione del periodo precedente ad una glaciazione. MIGLIORAMENTO A PICCOLI PASSI GLOSS. GALGANO & ASSOCIATI Miglioramento ottenuto con il coinvolgimento del personale e realizzato con piccoli passi, operando sulla realtà esistente. Ogni passo è costituito da un progetto di miglioramento. Esso richiede molti sforzi da parte del personale ma limitati investimenti. venerdì 1 luglio 2005 Pagina 113 di 190 Nome MIGLIORAMENTO CONTINUO fonte ARPAC; GLOSS. GALGANO & ASSOCIATI Processo di accrescimento del sistema di gestione ambientale per ottenere miglioramenti della prestazione ambientale complessiva in accordo con la politica ambientale dell'organizzazione (ISO 14001:1996) Attività ricorrente mirata ad accrescere la capacità di soddisfare i requisiti (VISION 2000) Si ottiene con il miglioramento per innovazione e con il miglioramento a piccoli passi. Il miglioramento continuo si basa su due presupposti: è possibile realizzare questo tipo di miglioramento, ossia l'uomo possiede le risorse per metterlo in atto e queste risorse sono illimitate questo miglioramento viene realizzato non soltanto con le innovazioni, ma attraverso una miriade di miglioramenti incrementali sulle realtà esistenti, attuati da tutto il personale. E' costituito da una serie continua di cicli PDCA. MIGLIORAMENTO DELLA QUALITA' UNI EN ISO 9000:2000 Parte della gestione per la qualità mirata ad accrescere la capacità di soddisfare i requisiti per la qualità. I requisiti possono riguardare aspetti quali l'efficacia, l'efficienza o la rintracciabilità. MIGLIORAMENTO PER INNOVAZIONE GLOSS. GALGANO & ASSOCIATI Miglioramento ottenuto attraverso l'innovazione. Richiede breakthrough cioè grandi salti nella tecnologia, nei processi e nella struttura. Questa forma di miglioramento non richiede molti sforzi da parte del personale, ma sostanziali investimenti. L'innovazione risulta essere uno strumento essenziale di fini del raggiungimento di risultati positivi nella gestione del fattore ecologico. Quest'ultima, infatti, richiede l'introduzione nell'impresa di nuove tecnologie e la definizione di nuove soluzioni organizzative che aumentano il grado di compatibilità ambientale dei processi e dei prodotti aziendali. MIGLIORI TECNICHE DISPONIBILI (BAT) ARPAC La più efficiente e avanzata fase di sviluppo di attività e relativi metodi di esercizio indicanti l'idoneità pratica di determinate tecniche a costituire, in linea di massima, la base dei valori limite di emissione intesi ad evitare oppure, ove ciò si riveli impossibile, a ridurre in modo generale le emissioni e l'impatto sull'ambiente nel suo complesso. Per: 1. tecniche: si intende sia le tecniche impiegate sia le modalità di progettazione, costruzione, manutenzione, esercizio e chiusura dell'impianto; 2. disponibili: qualifica le tecniche sviluppate su una scala che ne consenta l'applicazione in condizioni economicamente e tecnicamente valide nell'ambito del pertinente comparto industriale, prendendo in considerazione i costi e i vantaggi, indipendentemente dal fatto che siano o meno applicate o prodotte nello Stato membro di cui si tratta, purché il gestore possa avervi accesso a condizioni ragionevoli; 3. migliori: qualifica le tecniche più efficaci per ottenere un elevato livello di protezione dell'ambiente nel suo complesso. Nel determinare le migliori tecniche disponibili, occorre tener conto in particolare degli elementi di cui all'allegato IV della direttiva IPPC. (Dir. 96/61/CE) MIGRATRICE (specie) GRUPPO VICENTINO DI STUDI ORNITOLOGICI "NISORIA" Tra gli Uccelli, specie che periodicamente si sposta tra un'area riproduttiva ed una di svernamento, tra loro più o meno lontane. MIGRAZIONE GLOSS. ENI Periodici spostamenti di specie animali che si trasferiscono da un’area ad un’altra, alla ricerca di migliori pascoli o al seguito di altre specie migratrici. MIGRAZIONE PARZIALE GRUPPO VICENTINO DI STUDI ORNITOLOGICI "NISORIA" Tra gli Uccelli, specie nidificante in una data area geografica con popolazioni formate da individui in parte sedentari ed in parte migratori. MIMETISMO GLOSS. ENI Capacità di un organismo animale o vegetale, di confondersi con il substrato sul quale vive, assumendone caratteristiche cromatiche e forme, che ne rendano difficile l’identificazione. È un mezzo di difesa dai nemici, oppure ha funzione aggressiva, permettendo al predatore di non essere scorto dalla vittima. MINAMATA ARPAV Baia dell'isola giapponese di Kyushu. Ha dato il nome ad un'intossicazione da mercurio organico (metil-mercurio). Negli anni ‘50 e ’60, il mercurio, proveniente dagli scarichi industriali di una fabbrica che utilizzava cloruro e solfato di mercurio come catalizzatori, entrò nella catena alimentare concentrandosi nei pesci e nei molluschi, alimenti abbondantemente consumati dai giapponesi. I primi casi furono osservati nei pescatori che consumavano il pesce contaminato e nei loro familiari. L’intossicazione colpisce il sistema nervoso centrale e si manifesta con alterazioni della sensibilità, la percezione di crampi e formicolii (parestesie), difficoltà di parola, riduzione del campo visivo, sordità, disturbi dell’equilibrio e della coordinazione motoria, tremori e disturbi mentali. L’intossicazione colpisce il feto con gravi danni cerebrali. L’intossicazione è stata diagnosticata ufficialmente in oltre 2000 persone, di cui oltre 1.000 sono decedute. MINERALE A COME AMBIENTE - TOURING CLUB ITALIANO Sostanza inorganica contenuta nella litosfera. I minerali sono per lo più allo stato solido e possono presentarsi in forme poliedriche (cristalli). Sono costituenti delle rocce. venerdì 1 luglio 2005 Pagina 114 di 190 Nome MINERALIZZAZIONE fonte HUMUS FORESTALI - ED. CENTRO DI ECOLOGIA ALPINA DI TRENTO Consiste nella trasformazione, a opera prevalente dell'attività biologica, dei composti organici in sostanze minerali semplici quali ad esempio: acqua, anidride carbonica, ammoniaca, calcio, magnesio, ecc. MIRMECOCORIA ANPA E' la disseminazione operata dalle formiche. MISURA DIZIONARIO GARZANTI; ANPA Rapporto tra una grandezza ed un'altra, convenzionalmente scelta come unitaria. Può significare anche:le modalità con cui una priorità è attuata nel corso di più anni, che consentono di finanziare le operazioni. Si definisce "misura" qualsiasi regime di aiuti ai sensi dell'articolo 92 del trattato o qualsiasi aiuto accordato da organismi designati dagli Stati membri. MISURA DI COMPENSAZIONE GLOSS. ENI Intervento di ripristino ambientale in una data area (ad esempio, creazione di un parco naturale) per compensare la perdita di valore ambientale causata dalla realizzazione di opere (ad esempio, ferrovie) in un’altra area, più o meno vicina alla prima. MISURA DI MITIGAZIONE ARPAV MISURAZIONE ARPAV Accorgimento atto a ridurre o annullare i possibili effetti negativi o dannosi dovuti alla presenza di un’unità di processo sull’ambiente circostante. Più specificatamente, modifica tecnica o elemento tecnologico aggiuntivo (depuratore, filtro, misura di protezione ambientale) apportato al progetto iniziale per ridurre gli effetti negativi sull'ambiente. Insieme di operazione aventi come obbiettivo la determinazione di un valore di una grandezza. UNICHIM n. 179/0. MITIGAZIONE ANPA Azione intesa ad impedire, evitare o minimizzare gli effetti negativi (reali o potenziali) di una determinata politica, piano, programma o progetto. Può provocare l'abbandono o la modifica di una proposta, la scelta di una differente localizzazione, uno spostamento di obiettivo (invece di realizzare nuovi sviluppi, migliorare le prestazioni delle strutture esistenti), ecc. MODELLI DI SIMULAZIONE ARPAV Formulazione di modelli di simulazione per definire gli interventi per situazioni critiche con riferimento a rischi industriali. MODELLI PREVISIONALI DI QUALITÀ DELL’ARIA GLOSS. ENI Sistemi di calcolo in grado di stimare i valori futuri di qualità dell’aria (confronta Aria, livelli di qualità dell’), in base a vari parametri, come lo stato del traffico e le condizioni meteorologiche previsti. MODELLO A COME AMBIENTE - TOURING CLUB ITALIANO Strumento di indagine e di interpretazione della realtà volto a rendere più intuitivo il decorso dei fenomeni e a farceli comprendere con maggiore chiarezza. MODELLO ADATTIVO GLOSS. GALGANO & ASSOCIATI Modello manageriale delle imprese che si conformano alle norme, reagiscono agli stimoli della società e mettono in opera comportamenti innovativi a seconda delle necessità. Si tratta di un modello che allarga l’obiettivo di compatibilità ambientale alla modifica dei processi produttivi o, in una fase più avanzata, al ridisegno dei prodotti; ciò richiede da un lato un’estensione della responsabilità degli obiettivi ambientali ad un numero più ampio di funzioni manageriali e, dall’altro, l’adozione di soluzioni tecnologiche non semplicemente incrementali. L’obiettivo strategico è quello di ottimizzare l’intero sistema dell’azienda e quello di compiere salti qualitativi in funzione dell’eco-efficienza e dell’eco-compatibilità. MODELLO PASSIVO GLOSS. GALGANO & ASSOCIATI Modello manageriale che contraddistingue le imprese che percepiscono la problematica ambientale solo come un costo, senza cogliere l'aspetto delle opportunità: le imprese che corrispondono a questa categoria si limitano ad intervenire a valle del processo MODELLO PROATTIVO GLOSS. GALGANO & ASSOCIATI Modello manageriale delle imprese che hanno compreso l'opportunità della funzione ambientale in termini di eco-efficienza e di mercato. L'impresa ha interiorizzato l'obiettivo ambientale a tutti i livelli della gerarchia con le conseguenti implicazioni in venerdì 1 luglio 2005 Pagina 115 di 190 Nome MODELLO STATO-PRESSIONE-RISPOSTA fonte GLOSS. GALGANO & ASSOCIATI Rappresentazione semplificata della realtà che mette in relazione la qualità dell’ambiente (stato), gli impatti ambientali derivanti dalle attività umane (pressione) e le attività di tutela attuate per la difesa dell’ambiente (risposta) per ogni tema ambientale (rifiuti, inquinamento delle acque, clima, etc.) MODIFICA EN 45020:1998 Cambiamento integrazione o eliminazione di determinate parti del contenuto di un documento normativo. MOLECOLA A COME AMBIENTE - TOURING CLUB ITALIANO Indica la più piccola particella di una sostanza chimica che ha tutte le caratteristiche della sostanza stessa. È composta da un numero rigidamente definito di atomi di uno o più elementi. Per esempio, nella molecola dell’idrogeno vi sono due atomi di questo elemento, come viene identificato dalla sua formula chimica H2. Nella molecola dell’acqua (H2O) ci sono due atomi di idrogeno ed uno di ossigeno. Le molecole più semplici hanno le dimensioni di alcuni Ångström (Å = un decimilionesimo di millimetro) mentre le molecole più complesse, per esempio quelle organiche, possono arrivare fino ad alcune centinaia di Å. MOLLICO (orizzonte del terreno) ARPAV Orizzonte superficiale di colore scuro, soffice, spesso almeno 18 cm e con alta saturazione in basi. MOLLISUOLO ARPAV Ordine della Soil Taxonomy. Suolo con epipedon mollico e saturazione in base superiore al 50%. MONITORAGGIO ARPAV Combinazione di osservazione e misurazione delle prestazioni di un piano, programma o misura, e della conformità delle medesime con la politica e la legislazione in campo ambientale rispetto ad una serie di indicatori, criteri ed obiettivi programmatici predeterminati, ad esempio la conformità con la politica in campo ambientale. MONITORAGGIO AMBIENTALE GLOSS. ENEL Controllo svolto attraverso la rilevazione e misurazione nel tempo di determinati parametri bio-fisici che caratterizzano l'ambiente. MONITORAGGIO BIOLOGICO ARPAV L’esposizione a tossici industriali può essere monitorata, oltre che con misurazioni ambientali, anche con test biologici sui lavoratori esposti. Si distinguono due principali categorie di test biologici: a)test di esposizione o di dose: vengono utilizzati per determinare la concentrazione di un tossico o di un suo metabolita nel sangue, nelle urine, nell’aria espirata o in altri campioni biologici. I test di esposizione consentono di valutare il grado di esposizione al tossico; b)test di risposta o di effetto: si tratta di test biochimici specifici che permettono di svelare un’azione lesiva sui sistemi biologici bersaglio del tossico. Se sufficientemente sensibili, possono svelare alterazioni biologiche in una fase che precede la comparsa di sintomi clinici. I test di esposizione e i test di effetto possono essere utilizzati anche per la valutazione di singoli o gruppi di soggetti nella popolazione generale, in particolare in situazioni di emergenza (catastrofi ecologiche, esposizioni particolari, ecc.). Sono stati messi a punto dei valori di riferimento detti indici biologici di esposizione (BEI) da utilizzare nel monitoraggio dei lavoratori esposti per valutare se l’esposizione individuale è superiore ai limiti di sicurezza. MONOCOTILEDONI ANPA Piante il cui embrione ha un solo cotiledone (vedere Cotiledone) MONOICA ANPA Sono dette monoiche le piante che portano sullo stesso individuo fiori maschili e femminili. MONOSSIDO DI CARBONIO ARPAV Il monossido di carbonio (CO), noto anche come ossido di carbonio, è uno degli inquinanti atmosferici più diffusi. E’ un gas tossico, incolore, inodore e insapore, che viene prodotto ogni volta che una sostanza contenente carbonio brucia in maniera incompleta. E’ più leggero dell’aria e diffonde rapidamente negli ambienti. MONTREAL (Protocollo di) GLOSS. ENI Adottato nel 1987 da un gruppo di venticinque paesi e divenuto effettivo il 1° gennaio 1989, il "Montreal Protocol on Substances that Deplete the Ozone Layer" aveva come obiettivo, per i paesi sviluppati, la riduzione della produzione e del consumo di clorofluorocarburi al 50% dei livelli del 1986 entro il 1988 e la stabilizzazione della produzione e del consumo di "halon" ai livelli del 1986, onde contenere il danno che possono arrecare allo scudo d'ozono. Ai paesi in via di sviluppo, invece, il Protocollo di Montreal concedeva un periodo di adattamento di dieci anni. I vincoli stabiliti dal Protocollo sono stati in seguito irrigiditi dal "London Meetings of the Protocol Parties", del giugno 1990, che stabiliva l'eliminazione dei clorofluorocarburi e dell'halon entro il 2000. Circa settanta paesi, tra quelli che producono il 90% del volume mondiale dei clorofluorocarburi, aderirono al Protocollo. venerdì 1 luglio 2005 Pagina 116 di 190 Nome fonte MORBIDA Condizione di portata ordinaria. Può essere distinta in morbida alta (giorni successivi alla piena), morbida media (stato ordinario) e morbida bassa (periodo precedente alla magra). MORENA ANPA ARPAV- REGIONE DEL VENETO- CENTRO VALANGHE DI ARABBA Particolare forma assunta dai materiali trasportati e depositati dai ghiacciai. MORFOLOGIA ENCICLOPEDIA SCIENTIFICA TECNICA GARZANTI La forma e la struttura degli organismi. MOTO ONDOSO GLOSS. ENI In idrologia, movimento di massa d'acqua che si solleva alternativamente sul livello di quiete. MPS ARPAT; ARPAV E' il termine che serve ad individuare la somma complessiva delle risorse (espressa in tonnellate) che sono necessarie per produrre un determinato servizio. La valutazione include l'intero ciclo di vita del prodotto, processo o attività, che comprende l'estrazione e il trattamento delle materie prime, la fabbricazione, il trasporto, la distribuzione, l'uso, il riuso, il riciclo e lo smaltimento finale. MUCILLAGINI ARPAV Materiale mucoso definito “essudato” prodotto da microalghe, batteri, virus che abitualmente vivono nel mare, costituito prevalentemente da zuccheri. In alcuni periodi e con il verificarsi di condizioni meteoclimatiche particolarmente favorevoli la produzione di muco risulta incrementata a tal punto da assumere proporzioni talvolta abnormi. Il metabolismo di tali cellule, inoltre, continua a produrre gas che, rimanendo intrappolati nella matrice mucosa, formano una serie di bollicine in grado di sollevare e far fluttuare la massa gelatinosa; inizialmente essa, in virtù di tali bollicine, risale verso la superficie e dopo un po’, quando la produzione di gas diminuisce, torna in profondità adagiandosi sul fondo. MUD ANPA; GLOSS. GALGANO & ASSOCIATI; Modello Unico di Dichiarazione Ambientale(L. 70/1994) Modulo di dichiarazione riguardante gli obblighi di comunicazione annuale dei dati relativi alla produzione e gestione dei rifiuti e i dati relativi all'immissione nel territorio nazionale ed al riutilizzo degli imballaggi. Il modello deve essere presentato ala camera di Commercio territorialmente competente, che provvede ad informatizzarlo e, a sua volta, a trasmettere i dati alle Amministrazioni competenti (Unioncamere, ANPA, Regioni e Province). MUFFA A COME AMBIENTE - TOURING CLUB ITALIANO Colonia di funghi appartenenti al gruppo degli ascomiceti. Fra le muffe più conosciute ricordiamo quelle verdi del genere Penicillum. Non tutti i penicilli sono dannosi. Fra questi ricordiamo Penicillum notatum che produce la penicillina, il primo tra gli antibiotici ad essere stato scoperto e prodotto industrialmente e che è tuttora uno dei più importanti. MUGHETA ARPAV Superficie coperta dal bosco monospecifico di pino mugo che si forma su suoli poco evoluti in ambiente a clima freddo. Costituisce coperture anche molto fitte ed estese, spesso collocate nella fascia a copertura vegetale più elevata in quota. MUSCHI ARPAV Piante che crescono nei terreni umidi, su alberi o rocce, in colonie spesso molto numerose. Possono essere utilizzati per il monitoraggio atmosferico (indicatori biologici). MUTAGENICITA' ARPAV Una modificazione del materiale genetico di un organismo vivente, che coinvolge generalmente un unico gene. Può essere indotta da agenti chimici o fisici di varia natura. Se compatibile con la vita, la mutazione può essere trasmessa alle generazioni successive. MUTAGENO Agente che aumenta la frequenza delle mutazioni genetiche oltre la velocità normale venerdì 1 luglio 2005 GLOSS. ENI Pagina 117 di 190 Nome MUTAZIONE fonte A COME AMBIENTE - TOURING CLUB ITALIANO Comparsa improvvisa di un nuovo carattere in un gruppo di organismi che prima non lo presentavano. Le mutazioni avvengono in tutti gli esseri viventi: nei virus, nei batteri, nelle piante e negli animali, uomo compreso. Esempi di mutazioni sono l’albinismo, cioè la mancanza totale di pigmento, forma e colori diversi dei fiori, i vari colori del pelo degli animali. Le mutazioni avvengono a caso, sono cioè imprevedibili e i caratteri nuovi che esse determinano vengono ereditati come quelli originari. Oggi possiamo dire che una mutazione riflette un cambiamento nella struttura di un gene, cioè un cambiamento della molecola di DNA che porta l’informazione per quel gene. Le mutazioni che interessano regioni estese del cromosoma sono dette cromosomiche: sono quasi sempre letali perché interessano un numero molto elevato di geni, si possono osservare al microscopio e si presentano come variazioni nella struttura del cromosoma (sindrome di Down). Se la mutazione interessa le cellule riproduttive allora può essere trasmessa alla progenie. Il numero delle mutazioni può essere notevolmente aumentato esponendo gli organismi a radiazioni o per l’azione di una vasta gamma di sostanze chimiche come gli additivi alimentari, i coloranti, i pesticidi, taluni farmaci. L’ambiente seleziona le mutazioni più vantaggiose e viene così promosso il processo evolutivo (evoluzione biologica). MUTUALISMO A COME AMBIENTE - TOURING CLUB ITALIANO Simbiosi in cui due organismi traggono reciprocamente vantaggio dalla situazione di convivenza. Per esempio sei formicai e nei termitai vi sono numerose specie di insetti che forniscono alle formiche o alle termiti sostanze zuccherine da loro secrete, ricevendo in cambio protezione, assistenza e persino nutrimento. NANSEN (bottiglia di) GLOSS. ENI Bottiglia per il campionamento di acqua in profondità. Esclude il rischio di inquinamento da parte di acque situate a quote superiori durante il recupero. NARDETO ARPAV Formazione erbosa di specie appartenente al genere Nardus (pianta perenne erbacea cespugliosa). NAS Nucleo Anti Sofisticazioni istituiti dal Ministero della Sanità, svolgono con l'ausilio dell'Arma dei Carabinieri attività di controllo e vigilanza su eventuali illeciti nella produzione e nel commercio dei prodotti di origine animale e vegetale destinati all'alimentazione. (D.M. 5.11.1963) NATIONAL ENVIRONMENTAL PROTECTION AGENCY ANPA GLOSS. ENI Vedi NEPA. NATIONAL FOCAL POINT ANPA Vedi NFP. NATIONAL REFERENCE CENTRE ANPA Vedi NRC. NATURA MINISTERO DELL'AMBIENTE NATURA 2000 MINISTERO DELL'AMBIENTE È l’insieme dei mondo esterno all'uomo ma che lo comprende per la sua dimensione biologica. L’idea di natura viene generata socialmente in contrapposizione all'uomo. Risorsa naturale è la natura vista attraverso il paradigma dello sviluppo. Con essa si intendono le materie prime che si trovano sulla Terra e che sono utili all'uomo o possono diventarlo a secondo delle circostanze economiche, sociali o tecnologiche. Attraverso la lente ecologica la lettura fa riferimento a valori diversi come il patrimonio genetico, la naturalità, i diritti delle generazioni future, il diritto alla vita di tutti gli esseri viventi, e su di essi vi fonda i principi della tutela. Nome che il Consiglio dei Ministri dell'Unione Europea ha assegnato ad un sistema coordinato e coerente (una rete) di aree destinate alla conservazione della diversità biologica presente nel territorio dell'Unione stessa ed in particolare alla tutela di una serie di habitat e specie animali e vegetali indicati negli allegati 1 e 2 della Direttiva Habitat (92/43/CE) recepita in Italia attraverso il D.P.R. del 8 settembre 1997 n°357. NATURALITÀ STREAMS - TREVISIOL Qualità degli ambienti naturali. Intesa di solito per valutare ecosistemi non antropizzati, ma estendibile, per i principi dell’ecologia del paesaggio, anche a ecotopi (o ecotessuti) con antropizzazione non contro natura. NAVE ANTINQUINAMENTO GLOSS. ENI Nave progettata ed equipaggiata per la lotta contro l'inquinamento marino. è generalmente fornita di una benna per "spazzar via" i rifiuti più grossi, di attrezzature per il recupero degli idrocarburi e di apparecchiature per spargere sulla macchia di petrolio i disperdenti. Questi ultimi sono prodotti tensioattivi che danno origine a gocce di dimensioni diverse, in modo che parte degli idrocarburi venga dispersa e parte emulsionata. Tali prodotti non devono essere dannosi per la flora e la fauna marine e per la costa. venerdì 1 luglio 2005 Pagina 118 di 190 Nome NEBBIA fonte A COME AMBIENTE - TOURING CLUB ITALIANO Sospensione di microscopiche goccioline d’acqua che si forma a livello del suolo. La nebbia è dovuta al raffreddamento di una massa di aria calda e umida, spessa alcune centinaia di metri, che entra in contatto con una superficie fredda di terra e acqua. L’aria calda cede calore alla superficie fredda del suolo o all’oceano e si raffredda fino a raggiungere la temperatura a cui il vapore acqueo si condensa e si origina la nebbia. Quando la nebbia è mista a fumo si ha il fenomeno dello smog. NEMORALE (specie) GRUPPO VICENTINO DI STUDI ORNITOLOGICI "NISORIA" Specie vegetale che cresce in ambiente boschivo. NEPA GLOSS. ENI NERITICO GLOSS. ENI National Environmental Protection Agency. Ente nazionale di gestione dell’ambiente degli Stati Uniti d’America. Zona di ambiente marino situata entro la platea continentale e comprendente le baie costiere e la piattaforma stessa. NEUTRALIZZAZIONE GLOSS. ENI L'azione chimica attraverso la quale una soluzione acida o basica è resa neutra (cioè né acida, né basica) per aggiunta, rispettivamente, di una base o di un acido. In generale, per neutralizzazione si intende un processo utilizzato per rendere innocuo un agente chimico tossico. NFP ANPA National Focal Point, designato da ciascun Paese UE con la funzione di coordinare a livello nazionale la raccolta dei dati ambientali d'interesse della rete europea. L'ANPA ha la funzione di NFP (decreto del Ministro dell'Ambiente del 29/10/98). NICCHIA ECOLOGICA GLOSS. ENI; MINISTERO DELL'AMBIENTE Concetto astratto che riunisce tutte le esigenze di un organismo o, in senso lato, di una specie, ovvero tutte le condizioni ambientali (temperatura, umidità, pH, salinità, ecc.) e le quantità delle risorse necessarie alla sua sopravvivenza. In breve, è l’insieme multidimensionale dello spazio fisico e del ruolo funzionale occupato da un organismo in un sistema ecologico. cioè il suo "mestiere" e la sua posizione nei gradienti dei fattori abiotici che caratterizzano l'ecosistema. Si possono quindi distinguere tre tipi di nicchie ecologiche, la nicchia spaziale o habitat, la nicchia trofica e la nicchia multidimensionale o di ipervolume. NICHEL ARPAV E’ un metallo (Ni) presente nella crosta terrestre con una concentrazione di fondo di 200 ppm ed è contenuto in alcuni minerali. Il nichel e le sue leghe sono usati in un’ampia varietà di applicazioni industriali: nell’industria automobilistica, nella cantieristica, nell’industria elettrica, petrolifera, alimentare e chimica. L’aumento naturale del livello di nichel è determinato principalmente dalla ricaduta di quello particolato presente nell’atmosfera: le ceneri del carbone lo possono contenere e così pure il petrolio greggio e il gasolio. Altre fonti sono naturali come la polvere dal suolo, il sale marino, i vulcani, gli incendi delle foreste. Contributi possono venire anche dai processi industriali di purificazione per fusione o elettrolisi e a quelli di produzione di leghe con ferro, rame, cromo, zinco. Un elevato impiego di nichel si ha anche nelle officine galvaniche. Tuttavia la fonte principale di esposizione al nichel per l’uomo è il cibo. Ma le persone che vivono in vicinanza di fonderie o di altre fonti di contaminazione, possono essere esposte a concentrazioni di nichel significativamente più elevate di quelle a cui è esposta la popolazione in generale. E’ stato accertato che alcuni composti del nichel sono carcinogeni per l’uomo. Data la sua vastissima diffusione negli ambienti di vita, il nichel è una delle principali cause di eczema da contatto. NIDIFICANTE (specie) GRUPPO VICENTINO DI STUDI ORNITOLOGICI "NISORIA" Specie che porta a termine la riproduzione in una data area geografica. NITRATI ARPAV I nitrati sono sali dell'acido nitrico e costituiscono un essenziale nutriente vegetale assorbito dalle piante del terreno. Sono composti largamente presenti in natura e dotati di elevatissima solubilità in acqua. Sioriginano dalla materia vivente in seguito di processi di degradazione, ad opera prevalentemente di microrganismi, che portano alla formazione di composti semplici. I nitrati rappresentano la forma azotata più facilmente assorbibile da parte dell'apparato radicale dei vegetali; una volta assorbiti i nitrati vengono utilizzati per la sintesi di sostanze complesse indispensabili per la struttura e la funzione delle piante (proteine, acidi nucleici). I nitrati sono quindi un componente naturale nella frutta, verdura e cereali. NITRITI ARPAV NODULO ARPAV Composti dell’azoto che si formano in natura per riduzione dei nitrati o per ossidazione dell’ammoniaca ad opera di microrganismi. Corpo di forma tondeggiante, duro e soffice, costituito da carbonati, ferro, manganese, etc. venerdì 1 luglio 2005 Pagina 119 di 190 Nome fonte NOE ANPA Nucleo Operativo Ecologico NON CONFORMITÀ GLOSS. SCHEDA 2000 Alla voce campioni non conformi, non conformità riscontrate (e simili) si dovranno riportare i risultati irregolari che, per questa ragione, hanno dato luogo a rapporto all’autorità giudiziaria o a proposte di provvedimenti amministrativi (es. ordinanze, sequestri, diffide, sanzioni amministrative, ecc.) o a specifiche relazioni all'organo prelevatore. NON CONFORMITÀ (del sistema qualità) UNI EN ISO 9000:2000 Non soddisfacimento da parte del sistema qualità di un requisito richiesto. Viene rilevata dai valutatori nel corso delle visite ispettive e a seconda della sua rilevanza può comportare il mancato rilascio della certificazione oppure il suo ritiro. NORMA EN 45020:1998 Documento, prodotto mediante consenso ed approvato da un organismo riconosciuto, che fornisce, per usi comuni e ripetuti, regole, linee guida o caratteristiche, relative a determinate attività o ai loro risultati, al fine di ottenere il miglior ordine in un determinato contesto. NORMATIVA TECNICA EUROPEA GLOSS. FEDERLEGNO NORMATIVA TECNICA INTERNAZIONALE GLOSS. FEDERLEGNO NORMATIVA TECNICA ITALIANA GLOSS. FEDERLEGNO L'insieme delle norme tecniche emesse dall'apposito organo (CEN) della Comunità europea. Più di 2000 gruppi di lavoro stanno lavorando per armonizzare le norme dei singoli Stati e definire norme comuni per ogni categoria di prodotti o servizi. Per ognuno di questi quando è operativo un gruppo di lavoro CEN non è ammessa l'attività normativa dei singoli Stati (stand still). Sono le norme tecniche volontarie elaborate ed emesse dall'ISO - Istituto per la normativa Internazionale - Esso è costituito da rappresentanti degli enti membri di oltre 180 Paesi. Normativa elaborata ed emessa dall'ente normatore italiano è l'UNI (CEI per il settore elettrico). Esso ha emanato numerose norme in quasi ogni settore e partecipa in CEN all'attività di normazione europea. NORMAZIONE EN 45020:1998 Attività svolta per stabilire, relativamente a problemi effettivi o potenziali, disposizioni per gli usi comuni ripetitivi, miranti ad ottenere l'ordine migliore in un determinato contesto. La normazione "internazionale" vede impegnati gli organismi di tutte le nazioni, mentre quella "regionale" gli organismi di nazioni appartenenti ad una sola determinata area geografica, politica o economica. Si distingue la normativa "nazionale" da quella "territoriale" a seconda che abbia luogo nell'ambito di una determinata nazione o di una divisione territoriale. NORME E PRESCRIZIONI AGENDA 21 funzione di controllo sul rispetto delle norme vigenti e delle prescrizioni contenute nei provvedimenti emanati dalle autorità competenti in campo ambientale. NORME TECNICHE GLOSS. FEDERLEGNO Disposizioni per gli usi comuni e ripetitivi di prodotti o servizi, relativamente a problemi effettivi e potenziali, miranti ad ottenere l'ordine migliore in un determinato contesto. Sono di applicazione consigliata ma no n obbligatoria. Esse devono essere: accessibili al pubblico; messe a punto con la cooperazione e il consenso di tutte le parti interessate (produttori, utenti, Autorità ); fondate sui risultati di scienza, tecnologia, esperienza; rappresentative dello "stato dell'arte", definito come stadio di sviluppo raggiunto in un determinato momento; tendenti al vantaggio della comunità e al progresso civile; approvate da un organismo riconosciuto sul piano nazionale o internazionale. Divengono obbligatorie solo se espressamente richiamati in Atti legali e/o amministrativi. NRC ANPA National Reference Centre. istituzione o organizzazione nominata dai Paesi membri, e finanziata a livello nazionale per svolgere, su temi specifici, una funzione di coordinamento tecnico a livello nazionale e di collaborazione con gli ETC. NUBE A COME AMBIENTE - TOURING CLUB ITALIANO Nebbia che si forma per condensazione del vapore acqueo di una massa d’aria ad una certa distanza dal suolo (da 100 m d’altitudine fino al limite della troposfera). A temperature al di sopra del punto di congelamento, le nubi sono costituite da cristalli di ghiaccio misto ad acqua sopraffusa (acqua che si trova allo stato liquido al di sotto di 0°C, senza essere congelata). A -18°C le nubi sono costituite interamente da cristalli di ghiaccio. La forma di una nube dipende dal movimento della massa d’aria che l’ha generata: se il movimento è prevalentemente orizzontale le nubi sono a strati; se il movimento è soprattutto verticale le nubi crescono verso l’alto dando origine a grossi cumuli. NUCLEO ARPAV La parte centrale e più pesante di un atomo. E’ composta di nucleoni (vale a dire protoni carichi positivamente e neutroni privi di carica elettrica). Il nucleo ha quindi una carica positiva pari al numero dei suoi protoni (numero atomico) ed un massa pari alla somma di quella dei suoi nucleoni (numero di massa). venerdì 1 luglio 2005 Pagina 120 di 190 Nome NUCLEO ANTI SOFISTICAZIONI fonte ANPA Vedi NAS. NUTRIENTI GLOSS. ENI L'insieme dei composti, sia organici, sia inorganici necessari alla sopravvivenza delle specie. In particolare, per i microrganismi, si intendono i composti contenenti azoto e/o fosforo. Tutti questi elementi si trovano nelle acque di rifiuto domestiche in quantità sufficienti e bilanciate, mentre possono presentarsi carenze nel caso di presenza nei liquami di acque di rifiuto industriali. OBBLIGHI LEGISLATIVI GLOSS. GALGANO & ASSOCIATI Regole e limiti legislativi su:·consumi e approvvigionamento acqua;· consumi energetici; ·emissioni in atmosfera;·scarichi idrici;·rifiuti;·trasporto merci;·prodotti chimici;·amianto;·policlorobifenili-policlorotrifenili;·sostanze lesive allo strato di ozono; rumore; impatto visivo. OBIETTIVI AMBIENTALI ARPAC Gli obiettivi particolari che l'impresa si prefigge in ordine all'efficienza ambientale (Reg. 1836/93). Il fine ultimo ambientale complessivo, derivato dalla politica ambientale, che un'organizzazione decide di perseguire e che è quantificato ove possibile (ISO 14001). OBIETTIVO EDUCATIVO ARPAV Comportamento auspicabile migliorativo dei comportamenti scorretti rilevanti. OBIETTIVO PER LA QUALITA' VISION 2000 Qualcosa cui si aspira o a cui si mira relativo alla qualità. OCEANOGRAFIA A COME AMBIENTE - TOURING CLUB ITALIANO Scienza che studia le grandi masse d’acqua, gli oceani e i mari, prendendo in considerazione l’origine de bacini oceanici, la fisica del mare e dei fondali, la composizione chimica dell’acqua, il moto delle acque marine soggette alle forze interne ed esterne, le interazioni fra mare e atmosfera, gli organismi che popolano il mare. L'oceanografia quindi comprende gli aspetti marini di parecchie discipline. Ma alcuni scienziati oggi ritengono più opportuno separare la biologia marina dall’oceanografia, che verrebbe così a comprendere solo il rilievo dei fondali, lo studio dei sedimenti e l’oceanografia fisica. OCRICO (orizzonte del terreno) ARPAV Orizzonte superficiale povero in sostanza organica, di colore chiaro. OCSE (OECD) ARPAV L'Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico - con sede a Parigi - conta 29 paesi membri, prevalentemente del mondo industrializzato, ma non solo. L'OCSE fornisce sostanzialmente un luogo di confronto delle esperienze e di discussione sulle principali problematiche dello sviluppo, collaborando alla definizione e al coordinamento di politiche nazionali e internazionali attraverso una attività di analisi e di ricerca. ODN ARPAV Osservatorio per la Domanda di informazione proveniente dalla Normativa. Metadatabase nel quale sono state catalogate tutte le domande e informazioni, derivanti in particolare da leggi e norme europee e nazionali individuate dai Centri Tematici Nazionali (CTN) del sistema ANPA/ARPA/APPA. ODORE GLOSS. ENI La sensazione corrispondente all'organo dell'olfatto. Odori caratteristici in campo industriale sono provocati dal fenolo, dall'idrogeno solforato e dall'acido acetico; in ambiente domestico, odori caratteristici sono provocati dall'ammoniaca e dall'acido muriatico. Negli studi di impatto ambientale, gli impatti da odore sono analizzati nella componente detta "Salute pubblica". ODORIZZANTE GLOSS. META S.p.A. Modena Sostanza dotata di odore intenso e caratteristico, generalmente a base di mercaptani, che si aggiunge al gas naturale e al GPL per assicurare adeguati standard di sicurezza nella distribuzione e utilizzazione del gas. Facilitandone l'individuazione di un'eventuale perdita da tubazioni, apparecchiature, ecc. OFFSHORE GLOSS. ENI Aree marine distanti dalla costa. Si stima che esse contengano il 45% delle riserve mondiali di petrolio e gas. Per deep offshore si intendono le aree con profondità superiori ai 200 metri. OGGETTO DI NORMAZIONE EN 45020:1998 Argomento da normalizzare. La normazione può essere limitata ad aspetti particolari di ciascun oggetto. Per esempio nel caso di calzature, le dimensioni e la durata possono essere normalizzate separatamente. venerdì 1 luglio 2005 Pagina 121 di 190 Nome OGM fonte ARPAV Organismi geneticamente modificati. Un organismo si definisce “geneticamente modificato” quando una parte del materiale genetico di cui è composto viene modificata stabilmente mediante l’inserimento di porzioni di DNA provenienti da altri organismi. Tali modificazioni avvengono in modo diverso da quanto si verifica in natura mediante incrocio e/o mediante ricombinazione genetica naturale. OLIGOELEMENTO GLOSS. ENI OLIGOFOTICO GLOSS. ENI OLIO COMBUSTIBILE GLOSS. ENI OLIO LUBRIFICANTE USATO GLOSS. ENI Elemento chimico che, presente in minime quantità negli organismi viventi, vi esplica particolari e importanti funzioni. I DDAP effettuano campagne di determinazione del contenuto di oligoelementi (iodio, fluoro, etc.) in alimenti ed acque destinate al consumo umano. Poco illuminato. È così definito l’ambiente sottomarino poco profondo, nel quale penetrano in forma molto ridotta le radiazioni luminose solari. In questo ambiente prosperano solo alghe in grado di utilizzare le poche radiazioni luminose appartenenti alla gamma del blu. La sua estensione dipende dalla trasparenza delle acque. è compresa fra 30/50 e 200/300 metri di profondità, dove la luminosità scompare totalmente (confronta Afotico ed Eufotico). Frazione pesante ottenuta dalla raffinazione del petrolio e utilizzata come combustibile per l’industria, le centrali termoelettriche e la propulsione delle navi. è commercializzato nella qualità ATZ (Alto Tenore di Zolfo: 3-4% di zolfo in peso) il cui utilizzo viene progressivamente ridotto a favore della qualità BTZ (Basso Tenore di Zolfo: 0,3-1% di zolfo in peso) che limita l’impatto ambientale del prodotto, dovuto alle emissioni di anidride solforosa, ossidi di azoto e particolato. Qualunque olio proveniente da basi minerali o sintetiche che, per effetto del suo utilizzo, subisce delle trasformazioni chimico-fisiche che ne alterano la struttura originaria. Esso può essere contaminato da particelle metalliche prodotte dall’usura di componenti meccanici e da prodotti della combustione o della decomposizione degli additivi. A salvaguardia dell’ambiente i lubrificanti usati vengono raccolti e riutilizzati, previa riraffinazione, oppure utilizzati come combustibili in impianti che offrono adeguate garanzie. OMBROFILO ARPAV Si definisce in questo modo una pianta che predilige ambienti naturali piovosi. OMEORESI STREAMS - TREVISIOL Processo capace di mantenere un flusso dinamico ricorrente in un sistema biologico. OMEOSTASI STREAMS - TREVISIOL Processo capace di mantenere uno stato stazionario in un sistema biologico. OMEOTERMO ENCICLOPEDIA SCIENTIFICA TECNICA GARZANTI Si definiscono in questo modo gli animali che possiedono meccanismi di termoregolazione. La temperatura corporea degli omeotermi si mantiene costante, indipendentemente dalla temperatura ambientale, subendo solo piccole variazioni, in rapporto al ritmo diurno di attività e di riposo; variazioni maggiori si hanno in caso di letargo o di processi patologici. Sono omeotermi gli uccelli ed i mammiferi. OMOLOGAZIONE Vedi "approvazione". L'omologazione di tipo è un'approvazione basata su prove di tipo. OMOLOGIA EN 45020:1998 STREAMS - TREVISIOL è una corrispondenza biunivoca tra gli elementi euclidei di un piano o dello spazio, tale da mantenere i birapporti, cioè il rapporto di due rapporti semplici (ABC) / (ABD). ONDA ELETTROMAGNETICA GLOSS. ENI E' costituita dalla vibrazione alternata nello spazio di un campo magnetico e di un campo elettrico, perpendicolari tra loro. Le o.e. rappresentano un aspetto fondamentale della vita di tutti i giorni: la luce che noi vediamo è un'o.e. che arriva a noi dal sole. Queste onde, nel vuoto, viaggiano alla velocità della luce, e possono attraversare diversi tipi di materiali a seconda della loro frequenze ed energia. ONDE NOCIVE Rappresentano tutti i tipi di onde elettromagnetica la cui intensità è troppo elevata per la salute dell'uomo. OOLITI GLOSS. ENI ARPAV- REGIONE DEL VENETO- CENTRO VALANGHE DI ARABBA Aggregati di forma globulare di piccole dimensioni composti da un nucleo e da involucri in srati concentrici. venerdì 1 luglio 2005 Pagina 122 di 190 Nome fonte OPERATORE DEL SETTORE ALIMENTARE UE La persona o le persone responsabili di garantire il rispetto delle disposizioni della legislazione alimentare nell'impresa alimentare posta sotto il loro controllo (art.3 proposta del Parlamento europeo di Regolamento sulla legislazione alimentare). OPERE FLUVIALI O IDRAULICHE ANPA Comprendono un vasto insieme di opere ingegneristiche che incidono più o meno pesantemente sulla funzionalità dell’ecosistema fluviale; fanno parzialmente eccezione gli interventi di ingegneria naturalistica, che fanno ampio ricorso alle capacità consolidanti delle piante. Tra le più diffuse opere longitudinali (parallele all’asse fluviale) vi sono gli argini e le difese spondali; tra le opere trasversali (perpendicolare all’asse fluviale), briglie, soglie, traverse, dighe, pennelli, deflettori; tra le opere di fondo le plateazioni, i rivestimenti e i cunettoni. OPUS SIGNINUM STREAMS - TREVISIOL Rivestimento impermeabile usato per pavimenti, cisterne, ecc., costituito da frammenti di mattone e malta. Il suo nome deriva dalla città di Segni, nel Lazio, da dove proveniva la calce usata per realizzarlo. (Vedi anche "cocciopesto"). ORDINE ARPAV ORGANISMI COMPETENTI ARPAC ORGANISMI DI CERTIFICAZIONE ARPAC 1° livello della Soil Taxonomy; la differenziazione tra gli ordini si basa sulla presenza o assenza dei principali orizzonti diagnostici. Gli organismi designati dagli Stati membri in conformità dell'articolo 18 per svolgere i compiti indicati nel presente regolamento (Reg. 1836/93). Organismo che effettua la certificazione di conformità (EN 45020:1998) Enti pubblici o privati accreditati dal Sincert che rispondono ai requisiti previsti dalle norme UNI CEI. Tali organismi verificano che il sistema di qualità o di gestione ambientale che un azienda ha messo in atto siano conformi a determinati standard rilasciando una "certificazione". Esso può svolgere direttamente od affidare, sotto la propria responsabilità, le attività di ispezione e prova. ORGANISMO EN 45020:1998 ORGANISMO ACCREDITATO EN 45020:1998 ORGANISMO DI NORMAZIONE EN 45020:1998 ORGANISMO DI VALUTAZIONE DELLA CONFORMITA' EN 45020:1998 Ente Pubblico o Privato che ha compiti e strutture specifici. Esempi di organismi sono: organizzazioni, autorità, aziende, associazioni ed istituzioni. Organismo al quale è stato rilasciato l'accreditamento Organismo con attività normativa, riconosciuto a livello nazionale, regionale o internazionale, la cui principale funzione, in applicazione del proprio statuto, è la preparazione, l'approvazione o il recepimento di norme accessibili al pubblico. Organismo che conduce la valutazione della conformità. ORGANISMO GENETICAMENTE MODIFICATO ARPAV Vedi OGM. ORGANIZZAZIONE EN 45020:1998 Organismo costituito da altri organismi o persone che ha un proprio statuto e una sua amministrazione. Insieme di persone e di mezzi con definite responsabilità, autorità ed interrelazioni. (VISION 2000). Ad esempio, società, associazione, impresa, istituzione. ORGANIZZAZIONE EDUCATIVA, SCIENTIFICA E CULTURALE DELLE NAZIONI UNITE ARPAV Vedi UNESCO. ORGANIZZAZIONE MARITTIMA INTERNAZIONALE(IMO) GLOSS. ENI Agenzia specializzata delle Nazioni Unite, creata nel 1959. I suoi principali obiettivi sono lo sviluppo di misure internazionalmente accettate per migliorare la sicurezza in mare, la prevenzione dell'inquinamento marino da parte delle petroliere, il miglioramento del traffico marittimo. L’IMO facilita, a livello internazionale, la stesura e l'adozione di convenzioni, protocolli, codici di comportamento e raccomandazioni. ORGANIZZAZIONE MONDIALE DEL COMMERCIO ARPAV Vedi WTO. venerdì 1 luglio 2005 Pagina 123 di 190 Nome fonte ORIZZONTE (del terreno) ARPAV Strato del profilo, generalmente parallelo alla superficie, in cui si evidenziano gli effetti dei processi pedogenetici. ORIZZONTE PROFONDO (del terreno) ARPAV ORIZZONTE SUPERFICIALE (del terreno) ARPAV E’ a designazione di tutti gli strati compresi fra l’orizzonte superficiale ed il substrato, denominati "B" e distinti mediante suffissi secondo le modalità di genesi. E’ lo strato posto a contatto con l’atmosfera; nei suoli coltivati coincide con lo strato interessato dalle normali lavorazioni, denominato "A" e ulteriormente qualificato mediante suffisso "p" (ploughed=arato). ORMONI A COME AMBIENTE - TOURING CLUB ITALIANO Sostanze chimiche molto complesse, prodotte da alcune ghiandole (ghiandole endocrine, come ad esempio la tiroide, l’ipofisi, etc.) e riversate direttamente nel sangue. Gli ormoni, trasportati in tutto il corpo per mezzo del sangue, stimolano solo certi organi e non altri, provocando in essi reazioni specifiche. Per esempio lo sviluppo in altezza dell’uomo è regolato dall’ormone della crescita. ORNITOCORIA ANPA Disseminazione ad opera di uccelli. ORNITOLOGIA ARPAV Ramo della zoologia che studia gli uccelli. ORNO-OSTRIETO O OSTRIETO GRUPPO VICENTINO DI STUDI ORNITOLOGICI "NISORIA" Bosco di latifoglie in cui predominano il Carpino nero (Ostrya carpinifolia) e l'Orniello (Fraxinus ornus). OROFITA ARPAV In botanica, pianta che vive e si propaga spontaneamente esclusivamente o prevalentemente nelle zone montuise. OROGENESI ARPAV- REGIONE DEL VENETO- CENTRO VALANGHE DI ARABBA Processo che porta alla creazione delle montagne. ORTO BOTANICO STREAMS - TREVISIOL Area verde organizzata prevalentemente per lo studio e classificazione delle piante. OSMOSI INVERSA GLOSS. ENI Tecnica usata nella desalificazione e nel trattamento delle acque di scarico; una soluzione salina viene spinta a pressione attraverso una membrana porosa che impedisce il passaggio dei sali in essa disciolti, consentendo in tal modo di ottenere acqua pura da una parte e una soluzione salina concentrata dall’altra. OSSERVATORIO NAZIONALE DEI RIFIUTI CONAI Istituito presso il Ministero dell'Ambiente in attuazione all'Art. 26 del D.Lgs 22/1997 (Decreto Ronchi) allo scopo di garantire, in conformità alla normativa vigente, la prevenzione della produzione della quantità, e della pericolosità dei rifiuti e la corretta gestione dei rifiuti, degli imballaggi e dei rifiuti di imballaggio. OSSERVATORIO ORNITOLOGICO Postazione, in genere mimetizzata, adibita all’osservazione degli uccelli in aree protette. GLOSS. ENI OSSERVATORIO REGIONALE DEI RIFIUTI ARPAV Osservatorio, istituito presso l'ARPAV con Legge n. 93 del 23/03/2001, svolge funzione di raccolta, bonifica ed elaborazione dei dati sui Rifiuti Urbani, in collaborazione della Regione Veneto. OSSIDANTI GLOSS. ENI Composti chimici che, nelle reazioni, acquistano elettroni (Ossidoriduzione). Fra gli elementi, i più ossidanti sono l’ossigeno e il fluoro; fra i composti, i perossidi, i nitrati, i clorati, i perclorati, i permanganati, ecc.. venerdì 1 luglio 2005 Pagina 124 di 190 Nome fonte OSSIDANTI FOTOCHIMICI GLOSS. ENI Composti chimici che, per azione della luce, sono in grado di promuovere una reazione di ossidazione (confronta Ossidoriduzione). OSSIDAZIONE GLOSS. ENI (Ossidoriduzione) OSSIDI A COME AMBIENTE - TOURING CLUB ITALIANO Composti binari, ovvero formati da due elementi, dei quali uno è sempre l’ossigeno. Alcuni ossidi sono le principali sostanze inquinanti dell’atmosfera. o. di azoto – (NOx) Prodotto dagli scarichi degli autoveicoli e dagli impianti di riscaldamento domestico. È in buona parte responsabile della formazione dello smog ed è considerato uno dei principali inquinanti emessi durante i processi di combustione. Forma alcuni composti che si considerano responsabili delle piogge acide. o. di carbonio – (COx) Il monossido di carbonio (CO) è un gas prodotto dalla combustione dei composti organici quando è presente colo una piccola quantità di ossigeno. È un inquinante che proviene dai gas di scarico e dagli impianti di combustione domestica ed industriale. o. di zolfo – (SOx) Composto gassoso ad elevato potere inquinante, specialmente diffuso nelle aree urbane e industrializzate come prodotto di combustione. La quantità di biossido di zolfo (SO2) nell’aria è un importante indice del grado generale dell’inquinamento atmosferico. OSSIDORIDUZIONE GLOSS. ENI OSSIGENATI GLOSS. ENI In chimica viene così definita la reazione (detta redox) nella quale, mediante il trasferimento di elettroni da un atomo all’altro, quello che li acquista (agente ossidante) acquisisce cariche negative e viene ridotto, mentre quello che li perde (agente riducente) acquisisce cariche positive e viene ossidato. In biochimica, la teoria dell’ossidoriduzione spiega il processo di respirazione interna, ossia il meccanismo di ossidazione intracellulare dei prodotti di scissione degli alimenti, quale fonte di energia per gli organismi viventi. Sostanze (essenzialmente organiche) che contengono nella loro struttura carbonio, idrogeno ed anche ossigeno (alcoli, aldeidi, chetoni, eteri, ecc.). In campo petrolifero si indicano con questo termine dei componenti sintetici delle benzine (MTBE, ETBE, Alcool metilico, Alcool etilico), utilizzati per migliorare la combustione nel motore e ridurre l’inquinamento allo scarico dovuto a idrocarburi incombusti e a monossido di carbonio. In alcuni paesi, come il Brasile, si è fatto uso massiccio di alcool etilico, in alternativa alla benzina, ma solamente per ragioni autarchiche e come sostegno all’agricoltura. La fine delle sovvenzioni ha infatti diminuito l’uso dell’alcool etilico nell’autotrazione. OVARIO L'insieme dei carpelli che formano una cavità contenente gli ovuli. OVERLAPPING ANPA GLOSS. ENI Sistema di valutazione dell’impatto ambientale, mediante sovrapposizione di diverse carte tematiche relative ad un dato territorio (ad esempio, carta dell’uso del suolo, più carta delle deposizioni al suolo degli inquinanti atmosferici). OVULO E' l'organo che darà origine al seme dopo la fecondazione. OZONO ANPA A COME AMBIENTE - TOURING CLUB ITALIANO Molecola triatomica dell’ossigeno (O3). Si presenta come un gas di odore penetrante; più solubile in acqua dell’ossigeno, tende facilmente a trasformarsi nuovamente in ossigeno biatomico (O2) sviluppando ossigeno atomico (O) secondo la reazione: O3-O2+O Per la sua capacità di liberare ossigeno atomico è usato come sbiancante, come disinfettante e per la potabilizzazione dell’acqua. L’ozono si forma nell’atmosfera in presenza di scariche elettriche e di radiazioni ultraviolette ed è il gas presente nell’aria durante i temporali. L’atmosfera ne contiene una quantità relativamente piccola, concentrata nella stratosfera, intorno ai 25 km di quota dove forma l’ozonosfera. Questa esile “buccia gassosa” è in grado di assorbire le radiazioni ultraviolette del sole e quelle ancora più penetranti capaci di produrre mutazioni genetiche e tumore della pelle. o., buco dell’ – Con questo termine si vuol fare riferimento allo squarcio verificatosi nello scudo di ozono e individuato sopra l’Antartide. Dal 1979 ad oggi l’ozono sul Polo sud si è quasi dimezzato. Molti indizi portano a incriminare gli idrati di fluoro-cloro-carbonio chiamati comunemente CFC che vengono abbondantemente usati come propellenti per le bombolette spray di deodoranti, di lacche per capelli, di profumi, di detergenti per uso domestico e di alcuni insetticidi. I CFC sono gas molto leggeri, salgono a grande altezza e si concentrano tra i 20-30 km nella stratosfera. Qui demoliscono la molecola triatomica di ozono strappandole un atomo di ossigeno. Questo meccanismo è ipotizzato dai chimici e dai fisici per spiegare la recente diminuzione di ozono riscontrato. Si è anche scoperta una oscillazione dell’ozono antartico ogni 28 mesi, a cui si sovrappongono variazioni annuali e ogni 11 anni in concomitanza con l’attività del sole. In ogni caso mancano ancora prove indiscutibili per arrivare ad una condanna definitiva dei CFC ma, nel dubbio, conviene far opera di prevenzione. Partendo da questo punto di vista molti Paesi hanno dichiarato guerra al gas delle bombolette già da parecchi anni; tra i primi gli Stati Uniti, seguiti dalla Germania federale che dal 1976 ad oggi ha dimezzato i consumi di CFC. L’Italia, con più incertezze resistenze, segue le direttive CE, mentre l’industria cerca soluzioni alternative e converte progressivamente gli impianti. o., inquinante atmosferico secondario – Questo gas, in condizioni normali non è presente negli strati bassi dell’atmosfera ma vi si può formare per effetto di una serie di reazioni chimiche a partire da quella tra l’ossido di azoto (NO) e l’ossigeno dell’aria. In questo caso si accumula come inquinante secondario. venerdì 1 luglio 2005 Pagina 125 di 190 Nome fonte PAA ANPA Programma di Azione Ambientale. PAC ARPAV Politica Agricola Comune. Insieme delle Politiche attuate per il sostegno e lo sviluppo delle attività agricole nella UE. PACCIAMATURA ANPA Quando il termine è riferito alle operazioni di semina indica la protezione del terreno realizzata con diversi materiali coibenti, degradabili o no, scelti in relazione al costo ed alla facilità di reperimento (segatura stagionata, paglia, fogliame, stuoie, film di pellicola, teli di iuta, "tessuto non tessuto", ecc.) allo scopo esclusivo di proteggere i seme dal freddo e dalla disidratazione del suolo. PAESAGGIO GLOSS. ENI Insieme di elementi biotici e abiotici, naturalistici e antropici, considerati da un punto di vista percettivo ed estetico. Comprende la generalità dei beni ambientali. Spesso erroneamente confuso con panorama o percezione visiva. Definibile come sistema di ecosistemi, in cui si possono distinguere sottosistemi detti ecotessuti. PALEOALVEO ARPAV Residuo di un antico corso fluviale. PALEOGEOGRAFIA ARPAV- REGIONE DEL VENETO- CENTRO VALANGHE DI ARABBA Distribuzione delle terre e dei mari nei diversi periodi della storia della terra. PALEONTOLOGIA A COME AMBIENTE - TOURING CLUB ITALIANO Scienza che studia i resti fossili di organismi animali e vegetali che hanno popolato la terra in epoche anteriori a quella attuale. La paleontologia si divide in paleozoologia (studio dei fossili animali), paleobotanica (studio dei fossili vegetali) e paleoantropologia, che compie ricerche sui reperti fossili umani delle epoche arcaiche. PALIZZATE GLOSS. ENI Sono costituite da pali di essenze forti (castagno, robinia e rovere) infissi nel suolo. Vengono utilizzate in operazioni di ripristino (Ripristini ambientali) e stabilizzazione superficiale dei terreni; in particolare, per la formazione di gradoni, il contenimento del terreno rimosso e la protezione di argini. PALUDE ENCICLOPEDIA SCIENTIFICA TECNICA GARZANTI Tratto di terreno pianeggiante ricoperto in permanenza dalle acque. Le paludi sono generate dalla mancanza di un normale deflusso delle acque, data la conformazione del terreno oppure dal lento prosciugamento di un antico lago, mare, laguna. PAN EUROPEAN FOREST CERTIFICATION Vedi PEFC. PANNE DI CONTENIMENTO ARPAV Manufatti galleggianti di materiale sintetico che hanno la funzione di formare una barriera (Barriera artificiale di contenimento) circoscritta, entro la quale una macchia di petrolio, versata accidentalmente, può essere racchiusa e bloccata, impedendone il processo di spandimento superficiale. PANORAMA A COME AMBIENTE - TOURING CLUB ITALIANO Originariamente, questo termine greco indicava un dipinto semicircolare usato negli allestimenti scenici e disposto in modo che lo spettatore, posto al suo centro, potesse con facilità contemplarne ogni elemento; si trattava, pertanto, di un grande fondale ricurvo atto a simulare il cielo o un paesaggio negli spettacoli teatrali. Successivamente, pur mantenendo anche tale significato, l’accezione del vocabolo si è allargata: questo termine, oggi, indica infatti un’ampia veduta generale e complessiva di un luogo o di una zona, che si offre solitamente da una posizione elevata; essendo il panorama più o meno apprezzabile soprattutto dal punto di vista estetico e turistico dà inevitabilmente adito a giudizi soggettivi, dipendenti dall’osservatore e dal contesto storico-sociale. Ampliando ulteriormente il proprio valore semantico, questa parola può anche indicare il quadro d’insieme che può venire offerto di un fenomeno complesso, dato attraverso una rassegna e un resoconto esaurienti (seppure a titolo informativo) di elementi, dati, problemi e situazioni del fenomeno stesso (per esempio il panorama delle più recenti scoperte scientifiche, etc.). PARADIGMA "SUOLO-PAESAGGIO" ARPAV Espressione che indica come sia possibile prevedere alcune delle caratteristiche del suolo attraverso l’esame del paesaggio. Principio che si fonda sulla constatazione che i fattori della pedogenesi sono gli stessi, eccetto per le forze endogene, a quelli della morfogenesi. venerdì 1 luglio 2005 Pagina 126 di 190 Nome fonte PARADIGMA "SUOLO-RISPOSTA ALL’USO" ARPAV Espressione che indica come sia possibile prevedere la risposta all’uso del suolo conoscendone caratteri e qualità funzionali. Principio che si fonda sulla constatazione che suoli simili per caratteri e qualità, posti in ambienti climatici simili e trattati con uguali agrotecniche, possiedono attitudini e limitazioni d'uso analoghe. PARAMETRO GLOSS. SCHEDA 2000 Specie (chimica, fisica, ecc.) oggetto d'identificazione qualitativa e/o di misura quantitativa. Vanno inseriti solamente i numeri relativi ai parametri che fanno parte dei rapporti di prova, indipendentemente da numeri operativamente effettuati per produrre i referti stessi. Alla voce parametri fisici determinati non vanno conteggiate le misure di radioattività e quelle relative all’amianto, che devono essere inserite nello specifico capitolo. PARAMETRO AMBIENTALE REGIONE UMBRIA; GLOSS. ENI Grandezza convenzionale che misura il valore assunto da una data variabile ambientale (ad esempio, la concentrazione di ossigeno nell'acqua, la sua percentuale di saturazione, il livello sonoro espresso in decibel, il traffico orario, ecc.).Insieme delle caratteristiche fisiche, chimiche e del substrato, che determinano la fisionomia di un determinato ambiente o biotopo, creando specifici riflessi per l’instaurarsi delle biocenosi. PARASSITISMO GLOSS. ENI PARASSITOIDE ANPA Relazione di tipo antagonistico tra due organismi, uno dei quali vive a spese dell’altro, danneggiandolo, per un tempo più o meno lungo. Organismo che si sviluppa a spese di un altro organismo ma che, contrariamente al vero parassita, ne causa la morte. PARCHI URBANI STREAMS - TREVISIOL aree verdi urbane costruite per uso pubblico, sia con valenza mono o polifunzionale, che con finalità ornamentali. Essi sono in rapporto con strutture urbane diverse (strade, piazze, edifici pubblici, ecc.) sono ben identificati e in genere recintati. Possono essere a loro volta classificati in base al carattere o funzione prevalente: parchi storico - architettonici, orti botanici, parchi ricreativi - culturali e parchi sportivi. PARCO GLOSS. ENI Area protetta destinata a conservare (a fini scientifici e culturali, ma anche ricreativi) aspetti naturalistici di particolare interesse (Paesaggio) e specie selvatiche animali e vegetali, in ambienti tipici di una data regione. La salvaguardia di questo patrimonio naturale avviene mediante leggi che ne impediscono ogni forma di distruzione o di alterazione. PARENCHIMA ANPA Tessuto consistente di cellule viventi a parete sottile, sovente con spazi intercellulari, non molto differenziato. PARERE GLOSS. SCHEDA 2000 Valutazione scritta, generalmente richiesta dalla pubblica amministrazione (Regione, Provincia, Comune, ecc.) ai sensi della normativa nazionale e/o regionale o richiesta da altri soggetti pubblici e/o privati (es. interrogazioni parlamentari, associazioni ambientaliste, segnalazione di privati, ecc.).Alla voce pareri vanno inserite quelle valutazioni scritte che, recependo relazione/rapporto/verbale di prelevamento d'ispezione o esito d'accertamenti analitici, sviluppano e/o completano il procedimento amministrativo. Non va considerato parere il semplice giudizio di conformità in una analisi o in una perizia. Sono considerate attività similari ai pareri, ai fini della compilazione della scheda, le istruttorie, le relazioni tecniche. PARTECIPANTE IN UN SISTEMA DI VALUTAZIONE DELLA CONFORMITA' EN 45020:1998 Organismo di valutazione della conformità che opera secondo le regole di un sistema di valutazione senza avere la facoltà di prendere parte alla relativa gestione. PARTEINTERESSATA UNI EN ISO 9000:2000 Persona o gruppo di persone aventi un interesse nelle prestazioni o nel successo di un'organizzazione. Ad esempio, i clienti, i proprietari, i dipendenti dell'organizzazione, i fornitori, le banche, i sindacati, ecc.. PARTENARIATO ANPA PARTENOGENESI ANPA Nel contesto dei Fondi Strutturali, il temine può riferirsi a due diversi contesti: Il regolamento(CEE) n.2081/93 del Consiglio all'articolo 4, primo paragrafo recita: "L'azione comunitaria è complementare alle azioni nazionali corrispondenti o vi contribuisce. Ciò è il risultato della stretta concertazione tra la Commissione, lo Stato membro interessato, le autorità e gli organismi competenti - comprese (…) le parti economiche e sociali - designati dallo Stato membro a livello nazionale, regionale, locale o altro (…)" Tale concertazione è denominata partnership. L'articolo 4, paragrafo 1 afferma anche che "la partnership è operante in fatto di preparazione e finanziamento, nonché di valutazione ex ante, sorveglianza e valutazione ex post delle azioni" Il partenariato che approva il Quadro comunitario di Sostegno e il Documento Unico di Programmazione è composto dalla Commissione degli Stati membri. Sviluppo di una pianta da un gamete apolide senza fecondazione. venerdì 1 luglio 2005 Pagina 127 di 190 Nome PARTICOLATO fonte GLOSS. ENI Si distingue in: - particelle solide molto piccole presenti nei fumi degli impianti di combustione alimentati a carbone o ad olio combustibile; - particelle carboniose presenti nei gas di scarico dei motori a combustione interna, specialmente diesel, dovute alla combustione incompleta del carburante. PARTICOLATO SOSPESO TOTALE GLOSS. ENI Vedi PST PARTITORI STREAMS - TREVISIOL erano grandi serbatoi che ricalcavano il modello tecnico del "Castellum acquae" romano e servivano a raccogliere le acque suddividendole successivamente nelle varie direzioni e utenze. Erano impiegati soprattutto nel centro urbano. PASCOLO ARPAV Terreno con abbondante erba adibito al pascolo degli animali. SIN: prateria, prato. PASSIVITÀ AMBIENTALI ARPAC Saldo negativo che tutte le attività potenzialmente a rischio per l’ambiente dovrebbero mettere in bilancio. L’esistenza di una passività ambientale può avere ripercussioni - non solo economiche - molto ampie, nel senso che essa non coinvolge soltanto il responsabile diretto (in termini materiali e/o giuridici) dell’attività dannosa o pericolosa, ma anche tutti coloro che subentrano nella predetta attività (vedi bonifica e danno ambientale). PATOGENO STREAMS - TREVISIOL portatore di una malattia, specificatamente per l’uomo. Con riferimento ai microrganismi patogeni (batteri e virus), c’è da evidenziare che essi si sviluppano solo in animali a sangue caldo (circa 37 °C), possono sopravvivere per un certo tempo anche in ambiente esterno, tuttavia sono soggetti ad un relativamente rapido processo di scomparsa. I microrganismi patogeni sono prodotti, oltre che da individui malati, anche dai cosiddetti portatori sani, che cioè non presentano alcun sintomo apparente di malattia. PATTI TERRITORIALI GLOSS. GALGANO & ASSOCIATI Il patto territoriale è basato sull'accordo che si costruisce tra differenti soggetti locali imprese, enti locali, associazioni industriali e del lavoro, ecc, e che è volto ad individuare obiettivi di sviluppo condivisi, da realizzare attuando programmi di interventi produttivi ed infrastrutturali tra loro integrati. Più in particolare, lo strumento è definito dall'art. 2, comma 203 legge 662/1996 . PCB ARPAV Policlobifenili. I policlorobifenili (PCB) sono misture di sostanze chimiche organiche che possiedono una struttura chimica di base e proprietà fisiche molto simili tra loro. Dal 1977 negli Stati Uniti la produzione, l’utilizzazione e la commercializzazione dei PCB è stata proibita a causa dell’accertata tossicità e della persistenza nell’ambiente, nel quale sono ancora diffusamente rintracciabili. Prima che la produzione venisse sospesa si calcola che sia stato prodotto quasi un miliardo di tonnellate di PCB. L'Environmental Protection Agency (EPA) americana ha identificato la presenza di PCB in almeno 500 dei 1598 siti monitorati. Per le loro caratteristiche chimiche, infatti, i PCB si accumulano nel suolo, nei vegetali, negli organismi animali in modo proporzionale al livello occupato nella catena alimentare e sono pertanto reperibili in gruppi molto ampi di popolazione anche nelle aree più remote del pianeta. I PCB sono stati utilizzati in un grandissimo numero di applicazioni industriali e commerciali, dai conduttori elettrici e termici alle attrezzature idrauliche. Sono stati usati nelle vernici come plastificanti, nei pigmenti, nei coloranti, nei manufatti in plastica e gomma e in molte altre applicazioni. L'esposizione a PCB è stata associata a manifestazioni cutanee simili all'acne nell'adulto e a modificazioni del sistema immunitario e comportamentali nel bambino. E' stata dimostrata una capacità cancerogena nell'animale da esperimento. Lo IARC ha classificato i PCB come 2A (cancerogeno probabile). PCDA ARPAV PCDD GLOSS. ENI Processo metodologico base per assicurare le attività fondamentali di miglioramento. Si realizza attraverso un'azione ciclica costituita da 4 fasi fondamentali: PLAN (pianificare, preparare a fondo)DO (fare ciò che si è deciso nella fase di plan)CHECK (verificare i risultati, confrontandoli con ciò che si è deciso nella fase di Plan)ACT (decidere di mantenere o correggere). Policlorodibenzodiossine. PCDF GLOSS. ENI Policlorodibenzofurani. PECCETA GRUPPO VICENTINO DI STUDI ORNITOLOGICI "NISORIA" Bosco di aghifoglie con prevalenza di Abete rosso (Picea excelsa). venerdì 1 luglio 2005 Pagina 128 di 190 Nome fonte PECILOTERMO Vedi eterotermo. PEDOGENESI ARPAV Processo di formazione del suolo a partire per lo più da detriti minerali provenienti dalla disgregazione delle rocce (substrato pedogenetico). Si realizza attraverso processi di trasformazione, accumulo, perdita e traslocazione dovuti ad un insieme di fattori (detti fattori pedogenetici): clima, morfologia, roccia, esseri viventi, tempo. PEDOLOGIA GLOSS. ENI Branca della scienza che studia i suoli e ne quantifica i parametri per uso mineralogico, geologico, agricolo, geotecnico. Mediante la classificazione e la correlazione fra questi parametri e i diversi tipi di suolo, si è in grado di valorizzarne la peculiarità e di ottimizzarne le funzioni. La pedologia, usualmente applicata in agricoltura, giardinaggio, ripopolamento di versanti, ecc. trova spazio nei ripristini di terreni dopo l’interramento di condotte. PEFC ARPAV Pan European Forest Certification. Associazione per la definizione di standard di valutazione della gestione forestale sostenibile (GFS). PELAGICO GLOSS. ENI Di mare aperto. Riferito normalmente alla regione oceanica nella quale si distinguono, in successione, dalla superficie verso le acque più profonde: una regione epipelagica, dalla superficie fino a circa 50 metri di profondità; una regione mesopelagica, tra 50 e 200 metri di profondità; una regione batipelagica, tra 200 e 2.500 o 3.000 metri di profondità; una regione abissopelagica, tra 2.500 o 3.000 e 6.000 metri di profondità; una regione adopelagica, oltre 6.000 metri di profondità. PELO LIBERO STREAMS - TREVISIOL sistema di adduzione usato molto spesso negli acquedotti romani, costituito da canali con una pendenza costante, che permettevano il trasporto dell’acqua per mezzo della sola forza di gravità, e una pressione in superficie pari a quella atmosferica. E’ stato ormai abbandonato, per questioni igieniche, di convenienza costruttiva e di esercizio. PENDANA ARPAV Edificio di montagna delle zone d'alpeggio adibito a ricovero per il bestiame. PERCEZIONE STREAMS - TREVISIOL PERCOLATO GLOSS. META S.p.A. Modena l’atto del prendere coscienza di una realtà, o la sequenza di eventi sensoriali che trasmettono delle informazioni su oggetti o ambiente. Liquido inquinante originato per la maggior parte da acque piovane che s'infiltrano all'interno dell'ammasso dei rifiuti delle discariche. PERCOLATO DA DISCARICA RIFIUTI GLOSS. ENI Materiale liquido che cola alla base delle discariche dei rifiuti. Dopo aver subìto numerose trasformazioni biologiche, il materiale organico iniziale è in gran parte trasformato in acidi organici (Acido). La componente inorganica contiene in genere metalli pesanti (vedi). PERICARPO ANPA Nelle Angiosperme è un involucro che circonda i semi, derivante dalla trasformazione delle pareti dell'ovario dopo la fecondazione. Il pericarpo è formato da tre strati: epicarpo, mesocarpo (rispettivamente buccia e polpa nei frutti carnosi) ed endocarpo (il più interno a contatto con i semi). Può risultare secco, duro oppure fresco. PERICOLO O ELEMENTO DI PERICOLO UE agente biologico, chimico o fisico contenuto in un alimento o mangime o condizione in cui un alimento o un mangime si trova, in grado di provocare un effetto nocivo sulla salute (Proposta del Parlamento europeo di Regolamento sulla Legislazione alimentare) PERIODO DI VALIDITA' EN 45020:1998 Periodo di tempo durante il quale un documento normativo è valido e che intercorre dalla data di entrata in vigore decisa dall'organismo emittente fino alla data in cui esso viene ritirato o sostituito. venerdì 1 luglio 2005 Pagina 129 di 190 Nome fonte PERIPHYTON ANPA Tale termine è ormai entrato nell’uso comune per indicare genericamente una complessa comunità di microrganismi che vivono aderenti a substrati immersi di diversa natura. È in uso definire come facenti parte del periphyton sia gli organismi che aderiscono al substrato sia quelli che penetrano o si muovono all’interno della maglia costituita degli altri organismi sessili. Fanno parte del periphyton, microalghe, funghi, batteri e protozoi. Per feltro perifitico ci si riferisce allo strato di periphyton visibile o, quantomeno, rilevabile al tatto presente su ciottoli e substrati stabilmente immersi. Le alghe macroscopiche (es. ciuffi di alghe filamentose) di norma non vengono incluse nel periphyton, ma nelle idrofite in senso lato, o nelle macrofite acquatiche. Esse, tuttavia, ai fini dell’I.F.F., vengono considerate appartenenti al periphyton. PERMEABILITÀ STREAMS - TREVISIOL capacità dei suoli di lasciar filtrare le acque. La legge di Darcy, dal nome del suo ideatore, l’ingegnere dei Ponts e Chausseé Henry Darcy, stabilisce il coefficiente di permeabilità k che caratterizza la predisposizione di un suolo all’infiltrazione. PERMEABILITÀ/CONDUCIBILITÀ IDRAULICA GLOSS. ENI Capacità di un suolo ad essere attraversato da un fluido senza danni alle strutture. La conducibilità idraulica è la velocità di un flusso di acqua nell'attraversare l'unità di superficie di un suolo e si misura in litri/giorno. PERMESSI DI EMISSIONE MINISTERO DELL'AMBIENTE Strumenti di politica ambientale che attribuiscono un diritto di emissione ai loro possessori. L’Autorità di governo emette un numero di permessi coerente con il livello complessivo prestabilito di emissioni. Il proprietario dei permessi può scegliere di utilizzarli – emettendo una quantità di emissioni corrispondente a quella consentita dal singolo permesso moltiplicata per il numero di permessi posseduti – o di venderli. Si viene così a creare un mercato dei permessi il cui prezzo rifletterà il costo marginale di abbattimento delle emissioni. Questo costo viene minimizzato, per il sistema nel suo complesso, grazie alla possibilità di ridurre le emissioni laddove l’abbattimento è meno oneroso: i soggetti per i quali è meno costoso abbattere ridurranno infatti le emissioni in misura relativamente maggiore e venderanno i permessi a coloro per i quali l’abbattimento è più oneroso. Nell’ultimo decennio sono state avviate varie esperienze di utilizzo di questo meccanismo per problemi di inquinamento locale e nazionale di varia natura. L’Unione Europea intende avvalersi principalmente di tale strumento per contenere le emissioni di gas serra del settore industriale. PERMESSI DI INQUINAMENTO NEGOZIABILI GLOSS. ENI Permessi ad inquinare concessi dall'autorità pubblica alle imprese. Lo Stato prima definisce un livello di inquinamento accettabile, in termini di emissioni o accumulo nell'ambiente, poi alloca alle diverse aziende una quantità di permessi ad inquinare, corrispondente complessivamente a tale livello accettabile. Spesso l'allocazione iniziale di permessi tra le diverse aziende avviene sulla base delle emissioni inquinanti passate. Una volta acquisiti i permessi, l'impresa dispone di un diritto ad inquinare nella misura definita dal numero di permessi di cui è in possesso. Qualora l'impresa riesca, ad esempio grazie alla tecnologia, ad inquinare meno del livello consentito dai permessi, può cederne la parte in eccesso ad altre imprese, ossia negoziarli secondo un calcolo di convenienza economica. Tale cessione di permessi può avvenire internamente alla stessa azienda, oppure anche all'esterno (confronta Inquinamento, livello ottimale di). PERSONE ESPOSTE PER MOTIVI PROFESSIONALI GLOSS. RADIAZIONI persone che in una zona controllata effettuano abitualmente un lavoro che le espone al pericolo derivante dalle radiazioni ionizzanti. PESCA A COME AMBIENTE - TOURING CLUB ITALIANO Attività economica che sfrutta le risorse animali delle acque marine o interne per l’alimentazione. La pesca è considerata fra le attività economiche primarie (insieme con l’agricoltura) ed è oggi praticata a scala industriale con natanti a motore che fanno capo ad attrezzati porti pescherecci. Si distingue fra pesca costiera o ravvicinata (effettuata con natanti di piccola stazza che salpano e tornano al porto con frequenza anche giornaliera), pesca d’altura (che s svolge a raggio più ampio e per periodi superiori a tre giorni), e pesca oceanica (realizzata con mezzi dotati di frigorifero, capaci di stare in mare anche per mesi). L’attività di pesca da parte dell’uomo va considerata, all’interno dell’ecosistema oceanico globale, come un prelievo ecologico. Affinché questo prelievo non depauperi in modo eccessivo e indiscriminato le risorse ittiche, è necessario che venga commisurato all’effettiva produttività dell’ecosistema (il che, purtroppo, avviene di rado). Per evitare prelievi eccessivi si tende a stipulare contratti internazionali tra i paesi costieri, cercando di adeguare il prelievo concesso alla produttività, che viene valutata con stime e indagini il più possibile obiettive. PEST ARPAV Prospettiva Europea di Sviluppo Territoriale. "Verso uno sviluppo territoriale equilibrato e sostenibile dell'Unione europea" è il sottotitolo che connota, con termini difficilmente equivocabili, il documento politico approvato a Potsdam nel maggio 1999 dal Consiglio informale dei ministri responsabili dell'assetto del territorio nei 15 Stati membri dell'Unione. Lo Schema di sviluppo è l'esito di un processo decennale di elaborazione e di collaborazione tecnico-politica sui temi del territorio. venerdì 1 luglio 2005 Pagina 130 di 190 Nome PETROLIO fonte GLOSS. ENI Olio di pietra, dal latino petra e oleum, è un liquido denso, vischioso, dall’odore caratteristico e di colore variante da giallo-bruno a nerastro. Il petrolio è costituito da una miscela di idrocarburi naturali liquidi (olio) e, in proporzione molto minore, gassosi (gas naturale) e solidi (bitumi e asfalti). Il petrolio si concentra in rocce serbatoio, ossia in volumi circoscritti del sottosuolo dove particolari conformazioni delle rocce porose e delle sovrastanti rocce impermeabili, definite trappole, ne impediscono la dispersione verso la superficie. La composizione dell’olio ha caratteristiche chimico-fisiche molto diverse, a seconda della provincia petrolifera di provenienza, che variano da quelle degli oli pregiati leggeri (>30°API), con basso contenuto di zolfo, a quelli degli oli pesanti (<20°API) con alto tenore di zolfo e diminuito valore commerciale. La formazione del petrolio deriva principalmente dall’alterazione termica nei tempi geologici della materia organica contenuta nelle rocce madri durante il loro seppellimento nei bacini sedimentari. La stragrande maggioranza delle riserve originarie di olio (oltre il 90%) sono contenute in 1.330 grandi giacimenti che rappresentano solo il 3,2% degli oltre 41.000 giacimenti finora scoperti. La produzione è aumentata di otto volte negli ultimi 50 anni. Il petrolio contribuisce con il 40% al fabbisogno mondiale di energia collocandosi al primo posto tra le fonti primarie di energia, seguito dal carbone (27%), dal gas naturale (23%) e dall'energia elettrica (10%). Le sue riserve attuali, stimate attorno a 140 miliardi di tonnellate, 2/3 delle quali localizzate nel Medio Oriente, hanno una durata di circa 40 anni e si sono notevolmente accresciute rispetto al 1970, quando la durata delle stesse era prevista attorno ai 30 anni. La genesi del petrolio era dibattuta fin dall'inizio del 1800 fra i sostenitori di un'origine inorganica (il petrolio sarebbe un prodotto dell'attività di rocce fuse o magmi) e gli assertori di un’origine organica (il petrolio sarebbe derivato dalla decomposizione di organismi fossilizzati nelle rocce). Negli anni Settanta i risultati di moderne e approfondite ricerche geochimiche, di esperimenti di laboratorio e di studi e osservazioni geologiche, hanno dimostrato in modo inconfutabile che i depositi di olio e gas del mondo si sono originati, principalmente, per un lento processo di alterazione termica della materia organica dispersa nelle rocce sedimentarie. In pratica, durante lo sprofondamento delle rocce madri nei bacini sedimentari, si genera gas batterico nella prima fase di seppellimento a basse temperature (<50°C) e successivamente, per progressivo aumento della temperatura, olio e gas umidi ed infine, nella fase finale dell'alterazione termica della materia organica, solo gas secco. Le moderne conoscenze sull'origine del petrolio hanno avuto importanti risvolti pratici sull'esplorazione petrolifera che è stata indirizzata, in modo più selettivo, verso le aree in cui si sono verificate le condizioni più favorevoli alla formazione e all'accumulo del petrolio. PFR Punti Focali Regionali. Sono responsabili del coordinamento delle attività operative di ciascuna Regione o Provincia nell'ambito del Sistema Informativo Ambientale Nazione. PH ANPA HUMUS FORESTALI - ED. CENTRO DI ECOLOGIA ALPINA DI TRENTO E’ definito come il logaritmo negativo della concentrazione di ioni idrogeno presenti in una soluzione. PHYLUM In termini tassonomici è un raggruppamento di classi (plurale phyla). PIANA TIDALE ANPA ARPAV- REGIONE DEL VENETO- CENTRO VALANGHE DI ARABBA Estese aree costiere fangose che vengono sommerse durante le fasi di alta marea. PIANI DI ASSESTAMENTO FORESTALE Vedi Piano di Riordino Forestale. PIANIFICAZIONE AMBIENTALE STREAMS - TREVISIOL è un potente strumento di ottimizzazione del rapporto uomo - ambiente nella prospettiva di una più lunga gestione del territorio (sostenibilità). Ed è correlata alla salvaguardia ed alla produzione di valori territoriali. PIANIFICAZIONE DELLA QUALITA' UNI EN ISO 9000:2000 parte della gestione per la qualità mirata a stabilire gli obiettivi per la qualità e a specificare i processi operativi e le relative risorse necessari per conseguire gli obiettivi PIANIFICAZIONE TERRITORIALE GLOSS. ENI Attività che porta a progettare l’utilizzo ottimale del territorio, tenendo conto di una serie di fattori economici, demografici e ambientali, in modo da mantenere, nel tempo, un equilibrio positivo fra l’uomo e l’ecosistema, senza superare la capacità di quest’ultimo, di assorbire l’impatto ambientale antropico. PIANO AMBIENTALE STREAMS - TREVISIOL strumento urbanistico che assicura la produzione e riproduzione delle essenziali risorse naturali, come pure la conservazione dei beni e valori presenti sul territorio. PIANO D’EMERGENZA GLOSS. ENI Strumento della politica ambientale e di sicurezza, consistente in un programma preorganizzato, avente lo scopo di ridurre le conseguenze dannose per i lavoratori, la popolazione e l’ambiente, di un evento accidentale originato da installazioni o da attività in corso. Esso coordina ed ottimizza le capacità e le risorse disponibili, nelle sedi principali e in quelle periferiche. Un piano di emergenza deve includere le responsabilità e le autorità, le azioni da intraprendere nelle diverse situazioni e i piani di comunicazione interna ed esterna. venerdì 1 luglio 2005 Pagina 131 di 190 Nome PIANO DELLA QUALITA' fonte GLOSS. FEDERLEGNO Documento che precisa le modalità operative, le risorse e le sequenze di attività che influenzano la qualità di un determinato prodotto o servizio. PIANO DI DISINQUINAMENTO PROVINCIA TORINO Piano predisposto dal Ministero dell'Ambiente, d'intesa con le regioni interessate, deliberato dal Consiglio dei Ministri ed approvato con decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri, contenente gli interventi necessari per il risanamento delle aree dichiarate ad "elevato rischio di crisi ambientale". PIANO DI RECUPERO GLOSS. GALGANO & ASSOCIATI (PR) Piano di iniziativa pubblica o privata per favorire il recupero del patrimonio esistente, indipendentemente dal valore storico/artistico, ma per la riqualificazione di aree degradate. PIANO DI RIORDINO FORESTALE ARPAV Piano istituito con LR n.25 del 27/06/97: strumento gestionale innovativo che si integra con i Piani di riassetto forestale esistenti, nell'ambito della pianificazione forestale generale. Obiettivo di tali piani consiste in una corretta gestione del territorio silvo-pastorale. PIANO DI RISANAMENTO ACUSTICO GLOSS. ENI Strumento di pianificazione che definisce le politiche e i criteri di risanamento dei livelli di rumore, presenti in aree del territorio critiche, dal punto di vista acustico. PIANO DI RISANAMENTO DELLA QUALITA’ DELL’ARIA GLOSS. ENI PIANO DI RISANAMENTO DELLE ACQUE GLOSS. ENI Strumento di pianificazione che definisce le politiche e i criteri di risanamento della qualità dell'aria (Aria, livelli di qualità dell’) nelle zone urbane e industriali. Strumento di pianificazione che definisce gli obiettivi e le modalità di risanamento delle risorse idriche, superficiali e sotterranee, di un determinato territorio e che indica le necessità finanziarie per le operazioni di risanamento pianificate. PIANO EDUCATIVO ARPAV Sistema prescritto di obiettivi educativi, di azioni educative da intraprendere per realizzarli, di conseguenti attività mirate di tipo organizzativo e strategico e di fabbisogni di risorse. PIANTUMAZIONE A COME AMBIENTE - TOURING CLUB ITALIANO Uso del suolo per le colture vegetali d’alto fusto, che vengono introdotte in un’area definita dopo la sovrappopolazione nella zona nella zona di terreno produttivo e adatto. In molti casi serve per opere di ripristino ambientale nei pressi di discariche e sui versanti soggetti a periodico taglio degli alberi, per mantenere inalterato l’equilibrio ecologico. PIANURA ALLUVIONALE A COME AMBIENTE - TOURING CLUB ITALIANO Pianura costeggiante un fiume e formata dal deposito di sedimenti trasportati dal fiume stesso, periodicamente inondata dalle sue acque con l’aggiunta di altri sedimenti. Le frequenti inondazioni promuovono il ricambio dello strato superficiale del terreno, favorendo la coltivazione del suolo. Classico esempio di pianura alluvionale è la Pianura Padana, formata dai depositi del Po e dei suoi affluenti. Con l’accumulo dei materiali non di rado l’alveo si innalza sulla campagna circostante e può dar luogo, in seguito, ad una piena e, per rottura degli argini, a inondazioni e alluvioni che provocano gravi danni. È il caso caratteristico del Po che, nel tratto terminale, ha assunto un letto "pensile", cioè sopraelevato di vari metri. PIATTAFORMA CONTINENTALE ENCICLOPEDIA SCIENTIFICA TECNICA GARZANTI Regione costiera delle terre emerse coperta dalle acque che si prolunga in mare fino all'inizio della scarpata continentale. L'estensione massima della piattaforma continentale è di 200 Km; la sua profondità non supera in media i 180 m. PIENA ANPA PIENA ECCEZIONALE ANPA Quando il corso d’acqua supera determinati livelli prefissati dagli idrometri. Un periodo di acque alte. Condizioni idrologiche episodiche del corso d’acqua in situazioni eccezionali coincidenti col massimo trasporto liquido. La frequenza può essere anche più che centenaria. PIEZOMETRICA (linea) ARPAV linea che individua in ogni punto di un condotto la pressione totale posseduta dal liquido che vi scorre venerdì 1 luglio 2005 Pagina 132 di 190 Nome fonte PIEZOMETRO GLOSS. ENI Strumento che, inserito all’interno di un foro di sondaggio (Pozzo piezometrico) dei terreni investigati, misura il livello di falda. Viene utilizzato per applicazioni geotecniche, ambientali e idrogeologiche. PIOGGE ACIDE ARPAV Alcuni prodotti della combustione che si sviluppano dagli impianti industriali, dal riscaldamento domestico o dal traffico urbano come gli ossidi di zolfo o di azoto vengono assorbiti nella pioggia, nella neve o nella nebbia, trasformandosi in potenti acidi: l’acido solforico e l’acido nitrico. Ricadendo al suolo possono provocare danni all’uomo e all’ambiente. Quando il tempo è asciutto, le sostanze acide possono venire incorporate nelle polveri o nei fumi. PIOMBO ARPAV E’ un metallo pesante (simbolo chimico Pb) particolarmente duttile e malleabile che trova vasto impiego nel settore industriale. PIOMBO (inquinamento da) GLOSS. ENI Inquinamento da composti del metallo, soprattutto riferibile all’ampio uso di un suo derivato organico, il piombo tetraetile, come additivo antidetonante nelle benzine. Nel motore a scoppio, durante la combustione, il piombo tetraetile si decompone originando una miscela dell’elemento e dei suoi ossidi, altamente tossica per l’uomo, che viene emessa come fumo nello scarico. PIONIERA (specie) ARPAV Specie animale o vegetale che per sue caratteristiche intrinseche risulta essere tra le prime colonizzatrici di un territorio non colonizzato da altre specie. PIRAMIDE ECOLOGICA ARPAV Struttura grafica di rappresentazione del ruolo ecologico proprio degli organismi di un certo ecosistema, secondo una stratificazione sovrapposta, che va dai produttori (base) ai superpredatori (vertice). PIRITE ARPAV Minerale costituito da bisolfuro di ferro, con lucentezza metallica, di colore giallo, bruno per alterazione, largamente diffuso in masse granulare nelle rocce sedimentarie, magmatiche e metamorfiche. PIROCLASTICI (prodotti) ARPAV- REGIONE DEL VENETO- CENTRO VALANGHE DI ARABBA Materiali di origine vulcanica lanciati nell'atmosfera in seguito ad attività esplosiva. PIROLISI GLOSS. ENI Processo di trattamento che utilizza il calore in un sistema con aria povera di ossigeno, a temperature sufficienti a volatilizzare i contaminanti organici. Il calore può ricavarsi da radiazioni infrarosse. PISTILLO Organo femminile del fiore costituito da un ovario, uno stilo e uno stimma. Esso può essere formato da uno o più carpelli. PLANCTON ANPA GLOSS. ENI Insieme degli organismi acquatici vegetali (fitoplancton) e animali (zooplancton) che vivono in acque dolci o marine, fluttuanti in sospensione, trasportati dal vento, dalle onde, dalle correnti, cui sono incapaci di resistere con movimenti propri. Sono dotati di potere natatorio molto scarso o assente e non stabiliscono alcuna relazione con il fondo. PLASTICHE A COME AMBIENTE - TOURING CLUB ITALIANO Macromolecole, o molecole giganti, che si ottengono in laboratorio per sintesi attraverso un processo di polimerizzazione (unione di più molecole semplici) a partire da un idrocarburo della famiglia degli alcheni. L’alchene di partenza si chiama monomero e la macromolecola si chiama polimero. Le plastiche sono polimeri solidi. Ricordiamo il polimero dell’etilene che si chiama polietilene e viene utilizzato per fabbricare bottiglie di plastica, giocattoli, sacchetti e fogli. Il teflon è una materia plastica inerte che viene impiegata in rivestimenti antiaderenti su macchine utensili e attrezzi da cucina. L’elenco delle materie plastiche è lunghissimo, date le infinite possibilità d’impiego. Rimane, però, il grave problema della loro non biodegradabilità. I danni provocati dall’accumulo di materiale non biodegradabile non sono solo di carattere estetico. Le plastiche , con altri rifiuti, possono infatti sconvolgere interi ecosistemi. Per prevenire l’inquinamento ambientale bisognerebbe provvedere a riciclarla. PM Particulate matter. Vedi polveri atmosferiche. PM10 Vedi polveri atmosferiche venerdì 1 luglio 2005 Pagina 133 di 190 Nome PM2,5 fonte Vedi Polveri atmosferiche. POLICLOROBIFENILI ARPAV Vedi PCB. POLIJE ARPAV Termine con cui si designa una vasta conca carsica chiusa tra pareti rocciose calcaree, a fondo pianeggiante con terreni fertili e coltivabili, del diametro che può raggiungere anche decine di chilometri. Il polije si forma per la fusione di più doline, allargandosi progressivamente in conseguenza a fenomeni di carsismo. POLIMORFISMO A COME AMBIENTE - TOURING CLUB ITALIANO In biologia è la variabilità discontinua a basi ereditarie che si osserva nell’ambito di una popolazione. Moltissime specie di animali, come pure vegetali, sono polimorfiche. Per esempio varie specie di coccinelle possono presentare differenti tipi di punteggiatura sulle elitre. Le specie dotate di polimorfismo costituiscono materiale utile per analizzare gli effetti della selezione sulle popolazioni naturali. POLITICA AMBIENTALE ARPAV Gli obiettivi ed i principi d'azione dell'impresa riguardo all'ambiente ivi compresa la conformità alle pertinenti disposizioni regolamentari in materia ambientale (Reg. 1836/93)Dichiarazione, fatta da un'organizzazione, delle sue intenzioni e dei suoi principi in relazione alla sua globale prestazione ambientale, che fornisce uno schema di riferimento per l'attività, e per la definizione degli obiettivi e dei traguardi in campo ambientale (UNI ISO 14050) POLITICA PER LA QUALITÀ UNI EN ISO 9000:2000 Gli obiettivi e gli indirizzi generali di una organizzazione per quanto riguarda la qualità, espressi in modo formale dall'alta direzione. La politica per la qualità costituisce uno degli elementi della politica aziendale e va stabilita dall'alta direzione. POLLINI ARPAV POLVERI ATMOSFERICHE ARPAV I pollini sono l'elemento maschile della riproduzione delle piante ed hanno il compito di fecondare l'ovulo contenuto nei fiori, così come avviene con gli spermatozoi nelle specie animali. Alcuni pollini possono essere responsabili di disturbi allergici. Essi sono prodotti dalle piante cosiddette anemofile, che affidano il loro polline al vento, in grandi quantità, perchè raggiunga i fiori di piante lontane anche decine di chilometri. Altre piante sono invece dette entomofile: il loro polline viene trasportato dagli insetti di fiore in fiore e solo in circostanze molto particolari possono dar luogo ad allergie. Con il termine di polveri atmosferiche, o di materiale particellare, si intende una miscela di particelle solide e liquide, sospese in aria, che varia per caratteristiche dimensionali, composizione e provenienza. Parte delle particelle che costituiscono le polveri atmosferiche sono emesse come tali da diverse sorgenti naturali ed antropiche (cd. "particelle primarie"); parte invece derivano da una serie di reazioni chimiche e fisiche che avvengono nell’atmosfera (cd. "particelle secondarie"). A seconda del processo di formazione, le particelle che compongono le polveri atmosferiche possono variare sia in termini dimensionali sia di composizione chimica. Diversi sono anche i meccanismi di rimozione cui le polveri vanno incontro: meccanismi che le "allontanano" dall’ambiente atmosferico facendole ricadere al suolo o verso l’ambiente idrico (fiumi, laghi, mari, …).Le polveri atmosferiche sono definite con i nomi più diversi, tra i quali i più usati sono: PTS (polveri totali sospese) e PM (dall’inglese "particulate matter"). Le polveri totali sospese (PTS) sono un insieme molto eterogeneo di particelle solide e liquide che, a causa delle ridotte dimensioni, restano in sospensione nell’aria. Esistono diversi sistemi di classificazione del materiale particellare. I regolatori hanno scelto di distinguere le diverse classi di polveri a seconda della dimensione del diametro delle particelle (misurato in micrometri o mm) e di quantificarne la presenza in aria in termini di concentrazione (espressa in mg/m3, ovvero microgrammi di particelle in sospensione per metro cubo di aria ambiente). Il diametro delle particelle può variare da un valore minimo di 0,005 mm fino ad un massimo di 100 mm. All’interno di quest’intervallo si definiscono: - grossolane le particelle con diametro compreso tra 2,5 e 30 mm (paragonabile a quello di un capello umano, che è compreso tra 50-100 mm) - fini le particelle con diametro inferiore a 2,5 mm. Le polveri grossolane si originano a seguito di combustioni incontrollate e per processi meccanici di erosione e disgregazione dei suoli. Pollini e spore fanno parte di questa classe dimensionale. Le polveri fini derivano dalle emissioni prodotte dal traffico veicolare, dalle attività industriali, dagli impianti di produzione di energia elettrica nonché a seguito di combustioni di residui agricoli. Oltre alle PTS, la legislazione italiana in materia di inquinamento atmosferico regolamenta la presenza in aria delle polveri PM10, aventi diametro inferiore a 10 mm e comprendenti un sottogruppo di polveri più sottili denominate PM2,5, aventi diametro inferiore a 2,5 mm. Nonostante tra PM10 e PM2,5 vi sia una certa sovrapposizione dimensionale, le due classi sono generalmente ben distinte sia in termini di sorgenti di emissione e di processi di formazione, sia per quanto riguarda la composizione chimica ed il comportamento nell’atmosfera. Le polveri PM10 sono comunque costituite per circa il 60% dalla frazione più sottile denominata PM2,5. Tanto inferiore è la dimensione delle particelle, tanto maggiore è la loro capacità di penetrare nei polmoni e di produrre effetti dannosi sulla salute umana. Per questo motivo le polveri PM10 e PM2,5 presentano un interesse sanitario sicuramente superiore rispetto alle PTS. Le polveri PM10 sono denominate anche polveri inalabili, in quanto sono in grado di penetrare nel tratto superiore dell’apparato respiratorio (dal naso alla laringe). Le polveri PM2,5 sono invece denominate polveri respirabili in quanto sono in grado di penetrare nel tratto inferiore dell’apparato respiratorio (dalla trachea sino agli alveoli polmonari). venerdì 1 luglio 2005 Pagina 134 di 190 Nome POLVERI E FUMI fonte GLOSS. ENEL Insieme di microscopiche particelle solide disperse finemente nell'aria che si mantengono sospese nell'atmosfera. La loro composizione varia a seconda delle attività da cui provengono. POMPA STREAMS - TREVISIOL meccanismo atto ad aspirare, elevare o comprimere l’acqua. Conosciuta da Vitruvio, la tecnica della pompa è utilizzata nel XV secolo sia nell’attività mineraria che nelle guerre d’assedio. Può essere manuale, o mossa da forza animale, ruote idrauliche o mulini a vento. Galileo è il primo che calcola che le pompe di aspirazione non possono sollevare l’acqua oltre i 10 metri; a seguito di questa scoperta il suo allievo Torricelli valuterà l’esistenza della pressione atmosferica. POPOLAZIONE ARPAV POPs ARPAV POROSITA’ ARPAV In generale, agglomerato umano più o meno numeroso, non necessariamente riconducibile a unità etnica o nazionale, vivente su un dato territorio. In biologia indica il complesso di animali e piante, indipendentemente dalla loro specie, che sussistono in una data regione e ne danno il quadro ecologico, perché configurati nel loro ambiente naturale. Sono composti chimici (dal termine anglosassone Persistent Organic Pollutants POPS) dotati di alcune proprietà tossiche che, contrariamente ad altri inquinanti, resistono alla degradazione. Sono quindi particolarmente nocivi per la salute umana e per l'ambiente accumulandosi negli organismi viventi attraverso la catena alimentare. Rientrano in questo gruppo sia sostanze chimiche di produzione industriale (es. solventi, insetticidi tra cui il noto DDT e i PCB ancora utilizzati nei paesi in via di sviluppo) sia gruppi di prodotti della combustione e sottoprodotti industriali non emessi intenzionalmente (es. diossine). Rapporto tra il volume degli spazi vuoti del suolo (i pori) e il volume complessivo del suolo; generalmente viene espressa come percentuale. PORTATA ARPAV volume di fluido che passa attraverso la sezione di condotto nell'unità di tempo PORTATA IDRICA STREAMS - TREVISIOL POTABILITÀ STREAMS - TREVISIOL volume d’acqua che attraversa una sezione di un corso d’acqua nell’unità di tempo. Fino all’800 questo è un concetto ignoto; l’idea di associare il volume d’acqua al tempo è dell’economista J.B.Say, e risale circa al 1812. Il termine sarà adottato da Girard, direttore del Canal de L’Ourq a Parigi nel 1818. Si esprime con la lettera Q, dal termine "quantitas", utilizzato da Castelli, nel suo "Della misura delle acque correnti" (1628), e da Torricelli, nel suo "Trattato..." (1644). concetto relativamente moderno (risalente al secolo scorso), in quanto nell’antichità era considerata "potabile" l’acqua pura, mai utilizzata prima. Esso deriva dalle ricerche sull’origine del colera e delle altre malattie contagiose che portarono Pasteur a dimostrare, nel 1864, che l’acqua è potabile se non contiene organismi viventi o sali tossici. Da quel momento sono stati elaborati tantissimi diversi criteri di potabilità che oggi, secondo la normativa europea, sono oltre 150. POTABILIZZAZIONE GLOSS. ENI E' l’insieme dei trattamenti (chiarificazione, filtrazione, disinfezione e correzione) volti a rendere potabili le acque, cioè a renderle utilizzabili a scopo alimentare, evitando danni alla salute. POTAMON Tratto fluviale planiziale, dove sono dominanti i ciprinidi, l’ambiente lentico favorisce lo sviluppo di una comunità planctonica e la comunità bentonica e dominata essenzialmente da individui collettori, filtratori e predatori. POTENZA Lavoro effettuato nell'unità di tempo POTENZIALITÀ DELL'IMPIANTO DI DEPURAZIONE Capacità di depurazione sulla quale è stato dimensionato l'impianto; si esprime in abitanti equivalenti serviti POTENZIALITÀ PRODUTTIVA DELL’AMBIENTE NATURALE si intende l’aspetto economico legato alla produzione e riproduzione delle risorse naturali. POTERE FONOISOLANTE ANPA GLOSS. META S.p.A. Modena ISTAT STREAMS - TREVISIOL GLOSS. ENI In acustica, il potere fonoisolante viene utilizzato per indicare la capacità di una parete o di un pannello, di ostacolare il passaggio dell’energia sonora. venerdì 1 luglio 2005 Pagina 135 di 190 Nome fonte POZZE ANPA Tratti con profondità maggiore rispetto alla media, con ridotta velocità di corrente e, spesso, con granulometria ridotta. POZZO STREAMS - TREVISIOL scavo praticato nel terreno verticalmente per estrarre acqua dal sottosuolo, di solito a sezione circolare e rivestito in muratura, nell’antichità anche in legno; la tecnica di costruzione dei pozzi, anticamente scavati a mano, è rimasta fondamentalmente inalterata per millenni. Il "pozzo artesiano", che deriva il suo nome dalla contea di Artois, in Francia, dove fu scavato il primo di questo tipo nel 1126, è un pozzo che, raggiungendo la falda freatica, posta cioè tra due strati impermeabili, quindi in pressione, fa sgorgare l’acqua zampillante. Questa tecnica, che conobbe una diffusione enorme nel XIX secolo, in realtà, data la scarsa conoscenza degli strati geologici profondi e l’eccessivo sfruttamento, produsse un danno, rappresentato dall’abbassamento del livello delle falde, per cui venne abbandonata. L’Italia ha una grande tradizione nella trivellazione dei pozzi, questo per la fiducia nella buona qualità delle acque profonde, che ha favorito la diffusione dell’uso di prelevare acque sotterranee mediante la perforazione. Ancora oggi, soprattutto al nord, un notevole quantitativo delle acque captate è di origine freatica. POZZO PIEZOMETRICO GLOSS. ENI Pozzo di piccolo diametro che filtra solo un breve tratto della falda. Viene utilizzato per misurare il livello piezometrico, cioè l’altezza dell’acqua di falda, rispetto al livello del mare (confronta anche Piezometro). PRATERIA ARPAV Vasta distesa pianeggiante nella quale prevalgono piante erbacee, caratteristica delle regioni continentali a clima temperato secco. PRATERIA SUBALPINA ARPAV Superficie pianeggiante ed estesa, con copertura erbacea spontanea colma situata a ridosso delle Alpi. PRATO STEPPICO ARPAV Superficie anche di modesta estensione con copertura vegetale da rada a colma costituita prevalentemente da erbe coriacee e arbusti spinosi. PRECIPITAZIONE A COME AMBIENTE - TOURING CLUB ITALIANO Si definisce precipitazione atmosferica la caduta d’acqua al suolo anche sotto forma di neve o ghiaccio. La precipitazione ha luogo quando le goccioline d’acqua, o le particelle di ghiaccio presenti in una nube raggiungono dimensioni tali da non potere più essere sostenute dall’aria, risentendo dell’attrazione gravitazionale della terra. Le precipitazioni sono di molti tipi diversi. La pioviggine ha luogo quando si ha caduta lenta di gocce finissime e molto ravvicinate tra di loro; la pioggia presenta gocce più grosse (diametro superiore a 20 millimetri) e più distanziate che cadono rapidamente; la neve, una precipitazione che nelle nostre regioni si presenta quasi esclusivamente d’inverno, cade sotto forma di cristalli di ghiaccio. Nelle regioni temperate infine si può avere, come fenomeno sporadico, la grandine. La misura delle precipitazioni atmosferiche è data dall’altezza in millimetri dello strato di acqua caduta su una superficie di grandezza definita, considerando nulle evapotraspirazione, scorrimento superficiale e percolazione nel terreno. La distribuzione delle precipitazioni sulla superficie terrestre è estremamente diseguale: si passa da zone definite aride, dove le precipitazioni non si verificano affatto per interi anni, a zone dette umide, dove le precipitazioni raggiungono diverse centinaia di millimetri o addirittura alcuni metri all’anno. PRECISIONE UNICHIM Grado di accordo fra risultati indipendenti ottenuti con un procedimento di analisi in condizioni ben specificate. PREDAZIONE GLOSS. ENI Forma di competizione tra individui animali di specie diverse. Una di esse (predatore) ne cattura un’altra (preda) e se ne serve come alimento. In senso lato, questa definizione comprende, oltre alla predazione classica, anche il pascolo e il parassitismo. PRELIEVO GLOSS. SCHEDA 2000 Operazione, definita da leggi o da procedure codificate, finalizzata alla acquisizione del campione. PREPARAZIONE E RISPOSTA ALLE EMERGENZE GLOSS. GALGANO & ASSOCIATI L’organizzazione deve stabilire e mantenere attive procedure atte ad individuare e a rispondere a potenziali incidenti e situazioni di emergenza e a prevenire e attuare l’impatto ambientale che ne può conseguire. L’organizzazione deve riesaminare, allorché necessario, le sue procedure di preparazione e risposta alle situazioni di emergenza, in particolare dopo che si sono verificati incidenti o emergenze. L’organizzazione deve provare periodicamente queste procedure, dove sia possibile. PRESCRIZIONE EN 45020:1998 Disposizione che definisce le esigenze da soddisfare. Vedi anche "requisito" PRESENZA FISICA GLOSS. ENI Volume aggiuntivo, rispetto alla normale configurazione dei luoghi, realizzato a seguito dell'intervento in progetto (fabbricati, impianti, serbatoi, cumuli o alterazioni morfologiche). venerdì 1 luglio 2005 Pagina 136 di 190 Nome PRESSIONE fonte STREAMS - TREVISIOL termine usato per indicare un tipo di adduzione idrica utilizzato negli acquedotti, e cioè nel caso in cui l’acqua riempie interamente la sezione del condotto trasmettendo la pressione alle pareti dello stesso. Questo tipo di adduzione può essere a gravità o a sollevamento meccanico, a seconda del dislivello di cui si dispone. PRESTAZIONE AMBIENTALE ARPAC Risultati misurabili del sistema di gestione ambientale, conseguenti al controllo esercitato dall'organizzazione sui propri aspetti ambientali, sulla base della sua politica ambientale, dei suoi obiettivi e dei suoi traguardi (ISO 14001) PREVENZIONE GLOSS. ENI L’insieme di disposizioni e misure previste e adottate in tutte le fasi dell’attività produttiva, per evitare o diminuire i rischi per la salute dei lavoratori e della popolazione e per l’ambiente. PREVENZIONE DELL'INQUINAMENTO ARPAV Uso di processi (procedimenti), prassi, materiali o prodotti per evitare, ridurre o tenere sotto controllo l'inquinamento, compresi il riciclaggio, il trattamento, i cambiamenti di processo, i sistemi di controllo, l'utilizzazione efficiente delle risorse e la sostituzione di materiali (definizione UNI ISO 14001)I benefici potenziali della prevenzione dell'inquinamento comprendono la riduzione degli impatti ambientali negativi, l'incremento dell'efficienza e la riduzione dei costi. PREVISIONE DEI TEMPO MINISTERO DELL'AMBIENTE È il tentativo di conoscere l'evoluzione futura delle variabili meteorologiche su un territorio più o meno ampio. L'attendibilità della previsione diminuisce notevolmente con l'aumentare dell'arco temporale considerato poiché gli elementi che determinano la dinamica atmosferica sono caratterizzati da intrinseca caoticità. PRIMA PARTE EN 45020:1998 Le parti coinvolte relativamente all'oggetto in questione sono solitamente il fornitore (prima parte), il cliente (seconda parte) e la persona o organismo riconosciuto come indipendente dalle parti coinvolte (terza parte). PRINCIPIO "CHI INQUINA PAGA" ARPAT PRINCIPIO DI PRECAUZIONE ARPAV Principio di imputazione che prevede di far assumere i costi ambientali derivanti dalla attività di produzione (le esternalità ambientali negative) al produttore. Attraverso l'adozione di tale principio si richiede al produttore di internalizzare nel prezzo del bene anche i costi ambientali sostenuti. Non si tratta pertanto di un "principio etico" o "punitivo" ma di un sistema per assegnare un prezzo alle variabili ambientali che intervengono nei processi di produzione. E' una politica di gestione del rischio che si applica in tutte quelle circostanze caratterizzate da un alto grado di incertezza scientifica sulla natura ed entità del rischio per la salute, ma che richiedono comunque un intervento di carattere cautelativo per fini preventivi. In Europa compare per la prima volta nel 1992 nel Trattato sull'Unione Europea di Maastricht. Da allora è entrato a far parte della giurisprudenza dell'UE. Il principio di precauzione è stato applicato ad esempio nel caso degli Organismi Geneticamente Modificati (OGM) , nel caso della Encefalopatia Bovina (Bovine Serum Encephalytis: BSE), del bando degli ormoni dalla carne e dei fluorocarburi (CFC) per limitare la riduzione dello strato di ozono nell'atmosfera. PRIORITA' (Legge universale delle) GLOSS. GALGANO & ASSOCIATI Legge universale che afferma che in ogni situazione esistono pochi aspetti importanti e molti aspetti di scarsa rilevanza. Le risorse vanno concentrate prevalentemente sugli aspetti importanti sui quali si deve agire. PROCARIOTE ARPAV PROCEDURA UNI EN ISO 9000:2000 Microrganismo nel quale il materiale nucleare è morfologicamente indistinto, poiché non è racchiuso da una specifica membrana. Documento che definisce le modalità di svolgimento di attività previste dal sistema di gestione, in termini di istruzioni gestionali e operative e delle relative responsabilità di attuazione. PROCESSO EN 45020:1998 Assieme a "prodotto e servizio" è adottata nella normativa sulla qualità per indicare l'oggetto di normazione in senso lato. Essa si estende anche a materiali, componenti, apparecchiature, sistemi, interfacce, protocolli di trasmissione, procedure. Funzioni, metodi o attività. Insieme delle attività correlate o interagenti che trasformano elementi in entrata in elementi in uscita (VISION 2000). PROCESSO AMBIENTALE REGIONE UMBRIA successione di fatti collegati; procedimento; decorso, svolgimento di un’azione. E’ ciò che si svolge in qualsiasi interazione; può essere una descrizione dinamica dell’interazione. In campo ambientale è l'insieme di trasformazioni di una data realtà ambientale, che avviene attraverso fasi successive più o meno riconoscibili o prevedibili venerdì 1 luglio 2005 Pagina 137 di 190 Nome fonte PROCESSO PRODUTTIVO PULITO GLOSS. GALGANO & ASSOCIATI Processo che utilizza meno materie prime, meno acqua, meno energia, ma riduce anche gli sprechi perché tende ad eliminare gli scarti direttamente all'origine. PRODOTTO UNI EN ISO 9000:2000 E' il risultato di un processo. Esistono quattro categorie generali di prodotti: servizio (esempio: trasporto)software (esempio: un programma per computer, il contenuto di un vocabolario)hardware (esempio: la parte meccanica di un motore)materiali da processo continuo (esempio: un lubrificante) PRODOTTO VERDE GLOSS. GALGANO & ASSOCIATI Prodotto per la realizzazione del quale sono stati messi in atto accorgimenti che tengano conto degli aspetti ambientali (ad es. materie prime biologiche, imballaggio a peso ridotto, ecc.). Esso è caratterizzato dalla possibilità di riutilizzo, dal fatto di non essere tossico, di essere realizzato con materiale riciclato e di venire commercializzato in una confezione o in un imballaggio di dimensioni contenute. Non esistono tuttavia prodotti ecologici in assoluto perché in ogni caso durante i cicli di produzione, distribuzione e trasporto ai magazzini di deposito o ai dettaglianti e smaltimento, vengono utilizzate energia e risorse con la conseguente creazione di rifiuti e inquinamento. In questo senso il concetto di "verde" è piuttosto relativo e sta ad indicare quei prodotti che, rispetto ad altri, generano un impatto minore sull'ambiente. PRODUTTORI A COME AMBIENTE - TOURING CLUB ITALIANO Organismi autotrofi che, in presenza di luce, sono in grado di fabbricare direttamente le sostanze nutritive (composti organici). Sono produttori tutte le piante verdi che attuano la fotosintesi clorofilliana. PRODUZIONE ENERGETICA AGENDA 21 formulazione di proposte sugli aspetti ambientali riguardanti la produzione energetica, la cogenerazione, il risparmio energetico e le forme alternative di produzione energetica. PRODUZIONE INTEGRATA GLOSS. ECOITALY Per produzione integrata si intende una strategia complessiva di difesa delle colture in cui si fa ricorso a pratiche agronomiche (lavorazioni, rotazioni, concimazioni equilibrate, irrigazioni, potature), alla lotta guidata, alla lotta integrata, alla lotta biologica ( classica e moderna ), alla genetica ( piante resistenti ), all'ingegneria genetica ( piante transgeniche ), a tutti quegli interventi in grado di rendere sempre più difficile la vita degli insetti dannosi PRODUZIONE PRIMARIA UE tutte le fasi della produzione, dell'allevamento o della coltivazione dei prodotti primari, compresi la raccolta, la mungitura e la produzione zootecnica precedente la macellazione e comprese la caccia e la pesca (Proposta del Parlamento europeo di Regolamento sulla legislazione alimentare). PRODUZIONI PULITE GLOSS. GALGANO & ASSOCIATI Tecniche di gestione dei processi produttivi che mirano ad ottenere dei miglioramenti dal punto di vista dell'impatto ambientale della produzione. Si applicano, per esempio, produzioni pulite per ridurre alla fonte la quantità e la tossicità delle emissioni (intese come emissioni in atmosfera, scarichi liquidi, produzione di rifiuti, ecc.) di un'attività produttiva minimizzando gli impatti ambientali prodotti durante l'intero ciclo di vita del prodotto, dall'estrazione dei materiali allo smaltimento finale. PROFILO (del terreno) ARPAV Sezione verticale del suolo che si estende dalla superficie al substrato, in cui risulta evidente la successione degli orizzonti. PROFONDITÀ DI FALDA GLOSS. ENI Differenza di quota tra il livello superiore o inferiore delle acque sotterranee rispetto alla superficie del suolo. PROFONDITA’ UTILE ALLE RADICI ARPAV Volume del suolo, identificato dalla componente verticale, facilmente esplorabile dalle radici delle piante. PROGETTAZIONE A CASCATA ARPAT Progettazione degli insediamenti in un'area territoriale che consentono alle imprese presenti di utilizzare, come prodotti intermedi, l'una gli scarti dell'altra. PROGETTAZIONE AMBIENTALE STREAMS - TREVISIOL; AGENDA 21; ARPAV definizione di un nuovo ordine, attraverso un assetto funzionale, voluto e controllato di un dato spazio. Si vogliono indicare tutte le operazioni, dagli studi di base di tipo naturalistico al progetto esecutivo, con cui si realizza l’inserimento nell’ambiente delle opere, siano esse infrastrutture, insediamenti produttivi, abitazioni. La progettazione ambientale cerca di recuperare gli equilibri ecologici esistenti intorno all’opera, riconducendo i territori interessati alle forme proprie senza l’uso di tecnologie estranee all’ambiente. Essa ha come obiettivo principale la ricomposizione dell’unità paesaggistica, percettiva, strutturale e funzionale che dovrà ospitare l’opera. venerdì 1 luglio 2005 Pagina 138 di 190 Nome PROGETTAZIONE E SVILUPPO fonte UNI EN ISO 9000:2000 Insieme di processi che trasforma requisiti in caratteristiche specificate o nella specifica di un prodotto, di un processo o di un sistema. I due termini a volte sono utilizzati come sinonimi e a volte per definire fasi differenti di un processo generale di progettazione e di sviluppo. PROGETTO GLOSS. ENI Studio relativo alle possibilità di attuazione di un intervento. Il complesso di elaborati tecnici di un progetto, comprendenti i criteri e le scelte progettuali, le caratteristiche dell'opera da realizzare, la definizione dei consumi e dei rilasci e le modalità di costruzione ed esercizio, sono allegati allo studio di impatto ambientale. Processo a sé stante che consiste in un insieme di attività coordinate e tenute sotto controllo, con date di inizio e fine, intrapreso per realizzare un obiettivo conforme a specifici requisiti, ivi inclusi i limiti di tempo, di costi e di risorse. PROGRAMMA AMBIENTALE ARPAC PROGRAMMA D’AZIONE EUROPEO IN MATERIA AMBIETALE ARPAV Descrizione degli obiettivi e delle attività specifici dell’impresa, concernenti una migliore protezione dell’ambiente in un determinato sito, ivi compresa una descrizione delle misure adottate o previste per raggiungere questi obiettivi e, se del caso, le scadenze stabilite per l’applicazione di tali misure (Regolamento CEE 1836/93). Programma d’azione che stabilisce i principi della strategia europea nel campo ambientale. PROGRAMMA DI MONITORAGGIO GLOSS. ENI PROGRAMMI DI RICERCA AGENDA 21 Documento che definisce luoghi e configurazioni delle attività di monitoraggio ambientale, da effettuarsi generalmente durante le fasi di costruzione e di esercizio. collaborazione con istituzioni ed enti scientifici nazionali per programmi nazionali e comunitari. PROGRESSO A COME AMBIENTE - TOURING CLUB ITALIANO Cambiamento innovativo dell’assetto economico e socioculturale di un determinato gruppo sociale. Il fattore ultimo del progresso è l’evoluzione culturale, caratteristica peculiare dei gruppi sociali di specie evolute. Con questo termine si definisce la possibilità di introdurre nell’intero gruppo innovazioni individuate da un unico membro e di trasmetterle alle generazioni più giovani. La specie umana è certamente quella che più si è spinta su questa strada. In una fase primitiva le innovazioni riguardano semplicemente l’utilizzo o la costruzione di strumenti che facilitavano il lavoro, per esempio strumenti per la caccia o per la pulizia delle prede, oppure la messa a punto di tecnologie utili per la sopravvivenza, come la scoperta del fuoco per la cottura del cibo. Poiché le generazioni di discendenti ereditano in modo non consapevole le innovazioni a mano a mano che vengono introdotte nel gruppo sociale, si ha un progressivo accumulo di conoscenze utili alla sopravvivenza che modifica il rapporto di dipendenza del gruppo dall’ambiente che lo circonda. Nella storia della civiltà umana si possono distinguere principalmente tre grandi periodi in cui il concentrarsi dell’innovazione culturale ha cambiato qualitativamente l’organizzazione sociale dell’uomo e il suo rapporto con l’ambiente che lo circonda: a) la rivoluzione agraria, b) la rivoluzione mercantile, c) la rivoluzione industriale. Nel corso della rivoluzione agraria (15000 – 10000 anni fa) ci fu il passaggio dal nomadismo alla sedentarizzazione, reso possibile dalla domesticazione di piante alimentari e di animali e dall’invenzione di strumenti che permettevano di lavorare la terra, quali zappe e l’aratro. Nel corso della rivoluzione mercantile, che ebbe origine più o meno contemporaneamente in diversi punti della terra quali il bacino dell’Indio, il bacino del Mediterraneo etc., i gruppi umani superarono la soglia della sussistenza nella produzione di beni alimentari, iniziarono o perfezionarono nuove tecnologie, quali l’estrazione dei metalli, la lavorazione del bronzo, del ferro, del vetro etc. e, grazie all’invenzione di un nuovo mezzo di scambio universale, la moneta, superarono la fase del baratto avviando quei ricchi commerci che furono alla base del fiorire delle civiltà antiche. Nel corso della rivoluzione industriale ebbe luogo un nuovo e fondamentale cambiamento nel rapporto tra l’uomo e i mezzi di produzione. Questi ultimi, grazie ad un nuovo impulso dato dall’innovazione tecnologica, diventarono infatti sempre più complessi e il loro possesso finì per concentrarsi nelle mani di un ristretto ceto sociale: la borghesia. La possibilità di affiancare con macchine il lavoratore umano o addirittura sostituirlo del tutto creò potenzialità e possibilità produttive fino ad allora impensate. Il successivo passaggio all’una e dall’altra delle tappe che abbiamo qui delineato brevemente non è certamente avvenuto senza contraddizioni e senza perdite. In termini di qualità soggettiva della vita il termine non deve essere necessariamente considerato sinonimo di miglioramento. PROPAGAZIONE DEGLI INQUINANTI GLOSS. ENI Movimento degli inquinanti presenti in un sito per effetto di vari fenomeni, come la diffusione o il trasporto. PROPAGAZIONE SESSUALE (o gamica) ANPA Per propagazione sessuale si intende la fusione gametica da cui si origina il seme, organismo nuovo e diverso geneticamente da entrambi i genitori. PROPAGAZIONE VEGETATIVA (o agamica) ANPA Produzione di piante senza fusione dei gameti, ma mediante talee di radicazione, innesto, micropropagazione, ecc. Consente la riproduzione di un individuo completo in forma più o meno rapida, con caratteristiche identiche a quello da cui è stato prelevato il materiale di partenza. PROSPETTIVA EUROPEA DI SVILUPPO TERRITORIALE Vedi Pest. venerdì 1 luglio 2005 Pagina 139 di 190 Nome PROTEINE fonte A COME AMBIENTE - TOURING CLUB ITALIANO Sostanze organiche formate da atomi di carbonio, ossigeno, idrogeno, azoto spesso zolfo. Le proteine sono i più abbondanti costituenti della cellula e risultano formate da un gran numero di molecole più piccole: gli aminoacidi. Le proteine sono lunghe catene di aminoacidi, da alcune centinaia a diverse migliaia, tenuti assieme da un legame detto legame peptidico. Gli aminoacidi sono di venti tipi diversi e, combinati insieme, possono costruire un numero elevatissimo di proteine. Nell’uomo, per esempio, sono presenti decine di migliaia di proteine diverse; in un batterio molte migliaia. Le proteine fungono da catalizzatori delle reazioni chimiche (enzimi), svolgono una funzione strutturale nella composizione della membrana cellulare e hanno una funzione di riserva nell’uomo e nei semi. PROTEZIONE ATTIVA E PASSIVA GLOSS. ENI Azioni o sistemi adottati per la messa in sicurezza di un sito inquinato. La protezione passiva si effettua, ad esempio, con le barriere di contenimento, mentre quella attiva è finalizzata all'eliminazione del materiale inquinante. PROTEZIONE DELL'AMBIENTE EN 45020:1998 Preservazione dell'ambiente da danni inaccettabili provocati da prodotti, processi o servizi. PROTEZIONE DI UN PRODOTTO EN 45020:1998 preservazione di un prodotto da influenze climatiche o da altre condizioni avverse, durante la sua utilizzazione, trasporto o immagazzinamento. PROTOCOLLO DI KYOTO GLOSS. GALGANO & ASSOCIATI Il protocollo di Kyoto, approvato dalla "Conferenza delle Parti" nella sua terza sessione plenaria tenuta a Kyoto dal 1 al 10 dicembre 1997, è un atto esecutivo contenente le prime decisioni sull'attuazione operativa di alcuni degli impegni della convenzione UN-FCCC e, precisamente, degli impegni più urgenti e prioritari relativamente ad alcuni settori delle economie nazionali. PROTOZOO ARPAV Organismo unicellulare eucariote. PROVA EN 45020:1998 PROVA DI CONFORMITA' EN 45020:1998 PROVA DI TIPO EN 45020:1998 Ogni esperimento compiuto per accertare la qualità di una cosa, dimostrare il valore o la giustezza di una affermazione, verificare le attitudini di qualcosa o controllare il funzionamento di una macchina. Operazione tecnica che consiste nella determinazione di una o più caratteristiche di un determinato prodotto, processo o altro servizio secondo procedure specificate. Valutazione della conformità mediante prove. Prova di conformità sulla base di uno o più campioni di un prodotto rappresentativo della produzione. PROVA INTERLABORATORIO ARPAV Serie di misurazioni del valore di una o più grandezze eseguite indipendentemente da un certo numero di laboratori seguendo un determinato piano di lavoro onde procedere in modo statistico sia a fissare il titolo di materiali di riferimento, sia il controllo di qualità di prodotti, di strumenti, di metodi di analisi. PSICOLOGIA A COME AMBIENTE - TOURING CLUB ITALIANO L’oggetto di studio della psicologia è il comportamento dell’uomo e, più estesamente, di tutti gli organismi appartenenti al regno animale; i campi di indagine sono dunque vastissimi: dall’apprendimento alle emozioni, al linguaggio, ai processi del pensiero, ai determinanti biologici del comportamento stesso (Etologia). È quindi impossibile dare una, anche se pur minima, visione d’insieme di questi campi di ricerca, ci limiteremo dunque a considerare quelli che presentano un particolare interesse nel campo ambientale e protezionistico.p. ambientale – Indaga sulle relazioni che intercorrono tra l’uomo e l’ambiente che lo circonda. Questi rapporti si collocano a vari livelli di complessità e comprendono aspetti di tipo oggettivo-rappresentativo così come aspetti di tipo soggettivo-immaginario. Allo scopo di muoversi fisicamente in uno spazio noto, per esempio la propria abitazione o la città, l’uomo deve ricreare nella sua mente una mappa che può essere considerata un vero e proprio modello del percorso da seguire. Questa mappa viene attivata ogni volta che si inizia il percorso e serve a organizzare in modo coerente le sequenze di movimenti motori, siano essi effettuati dal corpo o mediati da mezzi di trasporto quali auto, biciclette o mezzi pubblici, in grado di condurre il soggetto alla meta desiderata. In questo caso è palese che quanto più il modello sarà aderente alla realtà tanto più sarà possibile effettuare un risparmio in termini energetici sul tempo di percorrenza. Il campo d’indagine della psicologia ambientale si estende però ben oltre questo tipo di ricerca sulla rappresentazione spaziale che peraltro è comunque anche ad altre specie di animali. Infatti l’uomo non si limita a ricostruire modelli della realtà percepibile che lo circonda, utili per l’azione immediata, ma tende anche a ricostruire modelli di realtà ambientali conosciute indirettamente o solo parzialmente tramite i mass media , che possono essere considerati come vere e proprie immagini mentali. In esse la corrispondenza tra modello e la realtà esistente è minima, in quanto alla costruzione dell’immagine contribuiscono molteplici e svariati elementi che poco hanno a che fare con l’ambiente reale: la personalità del soggetto, la sua emozionabilità più o meno cosciente, le sue ipotesi e convinzioni rispetto allo stato del mondo, le sue informazioni sulla realtà etc. L’immagine dell’ambiente acquista così un significato simbolico, che può avere per il soggetto un grande valore affettivo e attraverso il quale il soggetto può compiutamente esprimere i propri desideri ed emozioni. Per esempio, in un recente sondaggio, effettuato tra gli studenti di una classe di liceo è risultato evidente come questa fosse il luogo di una grande libertà di movimento fisico e di indipendenza dai vincoli sociali e non già un luogo dove fossero attivi dei fortissimi vincoli ecologici, di cui peraltro gli allievi erano ben consci. La foresta diventava dunque il luogo immaginario dove gli studenti proiettavano i loro desideri più profondi e inconfessati. izionare varo livelli venerdì 1 luglio 2005 Pagina 140 di 190 Nome fonte PST GLOSS. ENI Il PST é costituito da particelle di materia di dimensioni talmente ridotte (molto meno di un millesimo di millimetro) da rimanere, anche per molto tempo, in sospensione in aria, prima di depositarsi al suolo. La composizione del particolato è molto varia (ad esempio, idrocarburi incombusti da motori diesel, idrocarburi pesanti parzialmente ossidati, metalli pesanti da impianti di combustione, ceneri vulcaniche, polveri, ecc.). La pericolosità del particolato è in funzione della sua composizione (sostanze dannose eventualmente presenti) e delle dimensioni medie delle particelle che, se inferiori a 10 micron (1 micron=10-3 mm), possono superare le vie aeree superiori arrivando agli alveoli polmonari. Per la loro specificità chimica, il gas naturale e il GPL (Gas di Petrolio Liquefatto) non producono, in pratica, particolato in combustione, con un significativo vantaggio per quanto riguarda l’impatto ambientale. PTERIDOFITE ANPA Gruppo di piante vascolari, i cui rappresentanti più noti sono le felci, caratterizzate da alternanza di generazione con prevalenza dello sporofito (diploide) produttore di spore. PTS Polveri totali sospese. Vedi polveri atmosferiche. PTTA ANPA Piano triennale per la tutela dell'ambiente.(1989-1991 legge 305/89) e (1994-1996 delibera CIPE 21/12/93) PUBBLICA FOGNATURA una rete organica ed organizzata di collettori fognari impermeabili gestita da Comuni, Comunità Montane o loro Consorzi. STREAMS - TREVISIOL PULPER ARPAC E' un grande spappolatore (di diversa capacità) nel quale vengono introdotti acqua e balle di materiale fibroso. Grazie ad una girante che si muove ad alta velocità il pulper idrata e separa le fibre, producendo una sospensione. COMIECO PULPER DI CARTIERA GLOSS. ENI Spappolatore in cui viene preparata la polpa di carta da macero, a partire dagli scarti della carta. La parte semisolida dei suoi residui è riutilizzabile in processi termici. PULVINO ANPA Forma di crescita a cuscinetto di alcune specie vegetali. PULVISCOLO ATMOSFERICO BIBLIOTECA DI DOCUMENTAZIONE PEDAGOGICA - FIRENZE Minutissimi frammenti di natura vegetale e animale, residui della vita che si svolge sul pianeta, sospesi nell'aria e veicolati dal vento. A questo pulviscolo di origine naturale si aggiunge quello prodotto dall'inquinamento conseguente ai processi di combustione nonché, il pulviscolo reso radioattivo dalle attività nucleari. PUMP AND TREAT GLOSS. ENI Tecnologia di bonifica di un suolo, che consiste nel far attraversare il terreno da acqua pompata in un punto di iniezione ed aspirata in un punto diverso. In questa fase, l'acqua contenente gli inquinanti estratti dal suolo, viene trattata in un impianto di abbattimento e ripompata al punto iniziale. PUNTI FOCALI REGIONALI ANPA Vedi PFR. PUNTO DI RILEVAMENTO, DI PRELIEVO ARPAV Punto ben identificato di una matrice ambientale che è controllato analiticamente, uno o più volte nel tempo, con metodi manuali o con sistemi automatici. QANAT STREAMS - TREVISIOL Tecnica di approvvigionamento idrico originaria probabilmente della Persia pre-achemenide e caratteristico comunque delle zone aride o semiaride, collegato agli scavi minerari. Consisteva nello scavo di un pozzo madre per cercare acqua freatica, e quindi di una serie di gallerie orizzontali a partire dal punto dove sarebbe sgorgata l’acqua fino alla zona del cosiddetto pozzo madre. Venivano poi scavati altri pozzi, distanti tra i 20 e i 50 metri l’uno dall’altro, con le diverse funzioni di mantenere la direzione prestabilita nella galleria, poter accedere ai tratti in galleria per controllarli e ripararli, per la ventilazione e per la pulizia e la manutenzione delle "qanate". QSC ANPA Quadro Comunitario di Sostegno. Documento approvato dalla Commissione a seguito della valutazione del piano di sviluppo presentato da uno Stato membro e contenente le strategie e le priorità d'azione, gli obiettivi specifici delle stesse, il contributo dei Fondi e di altre risorse finanziarie. Il documento deve essere suddiviso in varie priorità e attuato per mezzo di uno o più Programmi Operativi. venerdì 1 luglio 2005 Pagina 141 di 190 Nome fonte QUADRO COMUNITARIO DI SOSTEGNO ANPA Vedi QSC. QUALITÀ' UNI EN ISO 9000:2000 L'insieme delle proprietà e delle caratteristiche che conferiscono ad un prodotto, ad un processo di lavorazione o ad un servizio, la capacità di soddisfare esigenze espresse o implicite (ISO 8402:1995) Grado in cui un insieme di caratteristiche intrinseche soddisfa i requisiti (UNI EN ISO 9000:2000) Il termine "qualità" non esprime un livello di merito in senso comparativo. La qualità assume due aspetti fondamentali: quello della conformità alle norme e quello della gestione della qualità, intesa come filosofia complessiva di gestione strategica dell'azienda. QUALITÀ DEL SUOLO GLOSS. ENI Caratteristica determinata dalle condizioni fisico-chimiche di un suolo in relazione alla presenza di elementi inquinanti. QUALITÀ DELL’ACQUA GLOSS. ENI Caratteristica determinata dalle condizioni fisico-chimiche dell'ambiente idrico, con riferimento alla rilevazione di eventuali sostanze inquinanti. QUALITÀ DELL’ARIA ARPAC; GLOSS. ENI Si intende abitualmente la concentrazione nell'aria di uno o più inquinanti. Per buona parte degli inquinanti la qualità dell'aria si esprime come una concentrazione media in un determinato periodo di tempo (ad esempio i microgrammi per metro cubo di un dato inquinante misurati nell'arco di un'ora) (Dic. Env. Sci. Techn.) (confronta Aria, livelli di qualità dell’). QUALITÀ DELLA VITA AGENDA 21 Concetto che caratterizza la misura e il grado secondo cui i contesti sociali (a livello locale, nazionale, internazionale) offrono effettive opportunità di combinazioni congrue tra gli ambienti fisico, naturale e sociale in vista di una progressiva armonizzazione tra bisogni dell'uomo e risorse ambientali. QUALITA' TOTALE ARPAV Allargamento dei concetti di qualità dagli aspetti tecnici a quelli direzionali dell'azienda. In ogni aspetto dell'attività aziendale ci si uniforma a concetti quali la garanzia della qualità, la priorità al cliente, il miglioramento continuo delle operazioni. QUALITA’ AMBIENTALE GLOSS. ENI Concetto che esprime il pregio ed il valore di un bene, di un'area o di qualunque elemento del sistema ambiente da un punto di vista ambientale, prima dell'introduzione di una determinata opera sul territorio e indipendentemente dai potenziali impatti che ne deriveranno. QUINTO PROGRAMMA D'AZIONE AMBIENTALE GLOSS. ENI Programma di protezione ambientale dell'Unione Europea per il periodo 1992-96, definito anche Towards Sustainability. I princìpi più importanti riguardano la prevenzione, da preferire all'intervento a posteriori, la modifica dei modelli di comportamento di tutti gli agenti, attraverso il coinvolgimento del settore pubblico, delle imprese e dei cittadini, la diffusione degli strumenti di protezione ambientale basati sul mercato (ad esempio, tasse ambientali ed ecolabelling, vedi le voci corrispondenti). Il programma mira, rispetto al passato, ad applicare tali princìpi più attraverso l'interazione tra i diversi agenti e i diversi settori dell'economia, che attraverso restrizioni sull'uso di specifici media (ad esempio, acqua, aria). RABDOMANZIA Dal greco rhabdos, verga, e mantéia, divinazione, la ricerca idrica attraverso la bacchetta e i mezzi tensori. RACCOLTA DIFFERENZIATA DEI RIFIUTI STREAMS - TREVISIOL GLOSS. META S.p.A. Modena Raccolta idonea a raggruppare i rifiuti urbani in frazioni merceologiche omogenee, compresa la frazione organica umida, destinate al riutilizzo, al riciclaggio ed al recupero di materia prima (D. lgs. 22/1997). RACCOMANDAZIONE EN 45020:1998 Disposizione che formula un'avvertenza o una guida. RACCOMANDAZIONI E OPINIONI GLOSS. FEDERLEGNO Documenti emessi con queste denominazioni dalla Commissione della Comunità europea e pubblicati sulla Gazzetta Ufficiale della CEE, serie "C". Si tratta di comunicazioni legislative che non hanno valore vincolante per gli Stati membri e servono semplicemente ad esprimere il punto di vista delle istituzioni che le hanno prodotte. RACEMI Infiorescenze in cui l'asse principale è allungato ed i fiori sono portati da pedicelli di uguale lunghezza. venerdì 1 luglio 2005 ANPA Pagina 142 di 190 Nome fonte RADIAZIONE ARPAV Con questo termine si indica l’emissione e la propagazione di energia sotto forma di particelle o di onde che possono propagarsi attraverso lo spazio o all’interno di un mezzo. Per quanto riguarda le radiazioni corpuscolate vedi alla voce radioattività. Esistono radiazioni che si propagano tramite onde meccaniche (come le onde sonore, elastiche, termiche, ecc.) che sono in grado di viaggiare solo attraverso la materia, mentre le onde elettromagnetiche possono muoversi anche nel vuoto. In base ai loro effetti sulla materia le radiazioni si distinguono in radiazioni ionizzanti e non ionizzanti, a seconda che possiedano o meno la capacità di intergire con atomi e molecole con formazione di ioni. Il livello di energia che discrimina le radiazioni ionizzanti dalle non ionizzanti è dell’ordine dei 10 eV. RADIAZIONE ULTRAVIOLETTA ARPAV RADIAZIONI ELETTROMAGNETICHE ARPAV Si tratta di una radiazione elettromagnetica presente nella luce solare, caratterizzata da una bassa lunghezza d’onda, invisibile all’occhio umano. Si distinguono tre fasce di Radiazione Ultravioletta (UV): UV-A (8315-400 nm), UV-B (285-315 nm) e UV-C (180-280 nm). Le radiazioni UV-A e UV-B possono causare danni cutanei cronici con invecchiamento precoce e possono indurre l’insorgenza di tumori della pelle, più frequenti nei soggetti che lavorano all’aperto. Le radiazioni UV-B inducono la sintesi della vitamina D, indispensabile per il metabolismo del calcio, ma sono responsabili delle scottature e delle ustioni e le radiazioni UV-C sono utilizzate per la sterilizzazione di superfici, ambienti e strumenti. Le radiazioni elettromagnetiche (EM) sono costituite da variazioni periodiche di un campo elettrico e di un campo magnetico, che si propagano nello spazio. Le onde elettromagnetiche sono quindi una particolare modalità di propagazione nello spazio e nel tempo dell’energia elettromagnetica secondo un moto oscillatorio sinusoidale. Esse si spostano alla velocità della luce (circa 300.000 km al secondo) nel vuoto o a differenti velocità quando attraversano un mezzo. Le onde EM sono caratterizzate da una serie di variabili, alcune legate ai valori dei campi elettrico e magnetico, altre alle qualità proprie delle onde e alla loro variabilità nel tempo e nello spazio. La tabella seguente riporta le principali caratteristiche proprie del moto ondulatorio e le rispettive unità di misura. Le diverse grandezze sono strettamente correlate tra loro: ad esempio la frequenza aumenta con il diminuire della lunghezza d’onda (grandezze inversamente proporzionali), mentre l’ energia aumenta con l’aumentare della frequenza (grandezze direttamente proporzionali). RADIAZIONI IONIZZANTI ARPAV Si definiscono ionizzanti quelle radiazioni che sono in grado, grazie al loro elevato contenuto energetico, di rompere i legami atomici della materia trasformando atomi o molecole, neutri dal punto di vista elettrico, in particelle atomiche cariche elettricamente, chiamate “ioni”. Il contenuto energetico efficace per la ionizzazione è di 12,6 eV (elettronvolt). Possiedono questo livello di energia le radiazioni con lunghezza d’onda inferiore a 10-7 metri, quindi di frequenza superiore a 3 x 1015 Hz. Le particelle dotate di carica elettrica, come gli elettroni e le radiazioni alfa (vedi Radioattività), sono in grado di ionizzare direttamente la materia, mentre le radiazioni elettromagnetiche e i neutroni dotati di sufficiente energia sono indirettamente ionizzanti, in quanto, interagendo con la materia, conferiscono energia a particelle che divengono a loro volta ionizzanti. Le radiazioni ionizzanti (RI) hanno una differente capacità di penetrazione nella materia: così le radiazioni alfa, che possiedono un’elevata capacità di ionizzazione, hanno una limitata capacità di diffusione in aria e possono essere arrestate da barriere di modesta entità (un foglio di carta o un guanto di gomma). La loro pericolosità è quindi legata ad un’eventuale penetrazione all’interno dell’organismo, ad esempio attraverso l’introduzione delle sostanze che le emettono mediante alimentazione e respirazione e l’accumulo in tessuti di deposito. Le radiazioni beta (elettroni) sono più penetranti (circa un metro in aria e un cm nella pelle) ma anch’esse possono essere fermate da ostacoli di modesta entità come una tavoletta di legno di pochi centimetri o un foglio di alluminio. I raggi gamma e i raggi X passano attraverso i tessuti a seconda della loro energia e richiedono schermature spesse, realizzate in materiali come ferro, piombo o calcestruzzo. RADIAZIONI NON IONIZZANTI ARPAV Con il termine di Radiazioni Non Ionizzanti (NIR= Non Ionizing Radiation) si indicano i campi elettromagnetici (CEM) che si propagano nello spazio sotto forma di onde elettromagnetiche; tali onde non possiedono l’energia necessaria per causare fenomeni di ionizzazione, vale a dire che non sono in grado di rompere i legami atomici della materia trasformando atomi o molecole in particelle cariche elettricamente, chiamate “ioni” (vedi Radiazioni ionizzanti). Le NIR comprendono radiazioni di bassa frequenza (in particolare frequenze estremamente basse ovvero Extremely Low Frequencies –ELF- e frequenze molto basse ovvero Very Low Frequencies –VLF-) e radiazioni di alta frequenza (radiofrequenza -RF-, microonde, radiazione infrarossa -IR- e luce visibile). Questa suddivisione viene convenzionalmente fatta in relazione ai possibili effetti dei campi sugli organismi viventi e per effettuare la valutazione dell’inquinamento degli ambienti di vita. RADIOATTIVITÀ ARPAV I nuclei di alcuni atomi sono instabili e possono disintegrarsi per raggiungere un nuovo equilibrio emettendo radiazioni. Alcuni di questi atomi esistono in natura, come nel caso del radio, dell’uranio, del torio, ecc.. La radioattività può anche essere indotta artificialmente bombardando nuclei stabili con neutroni. Si possono così anche sintetizzare nuovi nuclei non presenti in natura. Le radiazioni emesse possono essere corpuscolate, come i raggi alfa, a carica positiva, costituiti da nuclei di elio (due protoni e due neutroni), i raggi beta, costituiti da elettroni (carica negativa) o positroni (carica positiva) dotati di grande velocità, i neutroni privi di carica elettrica. Esistono poi radiazioni non corpuscolate, come i raggi gamma, elettricamente neutri, che sono radiazioni elettromagnetiche ad elevata energia. RADIOATTIVITA' AMBIENTALE GLOSS. ENI E' la radioattività misurata in un determinato ambiente. Particolari sostanze, come ad esempio il gas radon, emettono radiazioni che possono essere normalmente presenti nell'ambiente a bassi livelli; oltre un certo limite, risultano nocive. RADIOGRAFIA GLOSS. RADIAZIONI Immagine prodotta su film (o altri mezzi) dalla radiazione trasmessa attraverso il corpo e generata da un apparecchio a raggi X. RADIOTOSSICITÀ GLOSS. RADIAZIONI tossicità dovuta alle radiazioni ionizzanti emesse da un nuclide radioattivo incorporato. Tale tossicità dipende dalle caratteristiche radioattive, dal metabolismo dell'elemento nell'organismo o nell'organo e dal suo stato chimico e fisico. venerdì 1 luglio 2005 Pagina 143 di 190 Nome fonte RADON ARPAV Il radon, specificatamente l’isotopo 222Rn, è un gas radioattivo prodotto dal decadimento dell’Uranio (238U) naturalmente presente nell’ambiente: graniti, tufi, pozzolane, ecc.). E’ inodore e incolore e, appartenendo al gruppo dei gas nobili, è chimicamente inerte. RAPPORTO , RESOCONTO DI PROVA EN 45020:1998 Documento che presenta i risultati della prova eseguita da un laboratorio e altre informazioni ad essa relative. Non è corretto il termine "certificato", improprio ed usato al posto della locuzione "rapporto di prova". RAPPORTO AMBIENTALE GLOSS. ENI La richiesta del rapporto ambientale ha ormai raggiunto dimensioni ragguardevoli, soprattutto in Nord America ed Europa, a causa della crescente richiesta di informazioni da parte dei soggetti esterni all’impresa, sulle relazioni esistenti tra essa e il suo territorio di insediamento. Rapporto (report) o bilancio ambientale sono termini spesso utilizzati indistintamente. Nei paesi anglosassoni (i primi a instaurare questa pratica aziendale) con il termine environmental reporting si intende l’attività di informazione sul rapporto tra impresa e territorio fisico. Il rapporto ambientale è pertanto quel documento diffuso al pubblico e redatto periodicamente all’interno, per mezzo del quale l’impresa descrive le sue principali problematiche ambientali, il suo approccio strategico, la sua organizzazione per la gestione ambientale, le azioni messe in atto per la protezione ambientale e documenta, con dati statistici e indicatori, il proprio impatto (il bilancio ambientale) e gli aspetti finanziari connessi con l’ambiente (spese correnti e di investimento). Oltre che strumento di comunicazione con i vari interlocutori dell’impresa (azionisti, finanziatori, assicuratori, opinione pubblica, gruppi ambientalisti, autorità nazionali e locali, clienti e consumatori), il rapporto ambientale (e il bilancio che esso contiene) rappresenta un elemento fondamentale per la gestione strategica della variabile ambiente, all’interno del processo di pianificazione dell’impresa. RAPPORTO SULLO STATO DELL'AMBIENTE ARPAV Raccolta, organizzazione e interpretazione di dati già rilevati dalle autorità locali e/o dalle loro agenzie. Il quadro diagnostico che ne emerge rappresenta la qualità dell'ambiente nell'ambito territoriale considerato, i fattori di pressione che concorrono ad influenzarla, le politiche di risposta attivate a fronte di determinati obiettivi e priorità di intervento. Il rapporto deve anche mettere in luce le eventuali carenze o incompletezze informative a cui rispondere attivando nuove campagne di misura e rilievo. RASCHI ANPA Tratti d’alveo il cui fondo si eleva, caratterizzati da un substrato più grossolano, da forti increspature e/o turbolenze con velocità di corrente in genere superiore rispetto alla media. RAU GLOSS. META S.p.A. Modena Rifiuti assimilabili a quelli urbani. RAZZA A COME AMBIENTE - TOURING CLUB ITALIANO Divisione sistematica più piccola della specie. Due individui appartenenti alla stessa specie ma a razze diverse, se incrociati tra loro, danno origine a ibridi fecondi, che possono riprodursi. Tra questi, per esempio, si possono classificare le razze umane, quelle canine, le infinite varietà di mele, di rose, di frumento. REAZIONE AEROBICA ARPAC Processo con il quale un organismo aerobico utilizza l’ossigeno gassoso (gli animali) o disciolto (i pesci ed i batteri) per ossidare le sostanze di cui si alimenta e per produrre energia. REAZIONE CHIMICA A COME AMBIENTE - TOURING CLUB ITALIANO Qualunque trasformazione della materia attraverso la quale si ottengono sostanze diverse da quelle iniziali. Per esempio, la combustione di un pezzo di legno. Il legno che brucia finisce pian piano per scomparire e al suo posto compaiono sostanze nuove quali ceneri, gas (anidride carbonica e ossido di carbonio), vapore d’acqua, e si produce energia sotto forma di luce e calore. La trasformazione del legno è stata profonda e irreversibile, cioè non si potrà più ritornare alla sostanza di partenza. RECALCITRANTE GLOSS. ENI Composto chimico presente in genere come inquinante, difficilmente degradabile. RECETTORE AMBIENTALE Qualsiasi elemento dell'ambiente che può diventare bersaglio di un inquinamento. RECIPROCITA' GLOSS. ENI EN 45020:1998 Rapporto bilaterale ove ciascuna delle due parti ha gli stessi diritti e doveri nei riguardi dell'altra. venerdì 1 luglio 2005 Pagina 144 di 190 Nome RECUPERO (AMBIENTALE), RENOVATION: fonte STREAMS - TREVISIOL Riguarda tutti quegli interventi che tendono a favorire la ripresa spontanea della serie di vegetazione autoctona. Si limita alla ripresa naturale della vegetazione autoctona riproponendo artificialmente cenosi non molto evolute ma capaci di raggiungere autonomamente sia una complessità strutturale, tipica delle cenosi naturali, sia una maggiore diversità biologica. All’interno del recupero ambientale si hanno almeno due casi particolari: il "restauro" (restoration) e il "ripristino" (renewal). Il restauro si riferisce in genere a un ambito arealmente definito in cui, più che una trasformazione globale, si è avuta una progressiva alterazione puntuale. Si parla invece di ripristino ambientale quando l’obiettivo dell’intervento è quello di riproporre le forme e i tipi di vegetazione presenti in un determinato ambiente prima della sua occupazione. RECUPERO DEI RIFIUTI GLOSS. ENI; ARPAT L'insieme di operazioni per la raccolta, lo stoccaggio, la selezione e la destinazione, in seguito al riciclaggio, dei residui o dei materiali di scarto di un processo produttivo nel modo più efficace ed economico. Nel D. lgs. n. 22 del 5.2.97 viene data la seguente definizione delle operazioni di recupero: "Utilizzazione principale come combustibile o come altro mezzo per produrre energia; rigenerazione/recupero di solventi; riciclo/recupero delle sostanze organiche non utilizzate come solventi, comprese le operazioni di compostaggio e altre operazioni biologiche; riciclo/recupero dei metalli o dei composti metallici; riciclo/recupero di altre sostanze inorganiche; rigenerazione degli acidi o delle basi; recupero dei prodotti che servono a captare gli inquinanti; recupero dei prodotti provenienti dai catalizzatori; rigenerazione o altri reimpieghi degli oli; spandimento sul suolo a beneficio dell’agricoltura o dell’ecologia; utilizzazione dei prodotti ottenuti da una delle suddette operazioni; scambio di rifiuti per sottoporli a una delle suddette operazioni; messa in riserva di rifiuti per sottoporli a una delle suddette operazioni (escluso il deposito temporaneo, prima della raccolta, nel luogo in cui sono stati prodotti)." RECUPERO ENERGETICO GLOSS. ENI RECUPERO VAPORI GLOSS. ENI Utilizzazione dell’energia termica liberata in un processo di combustione di rifiuti, per la produzione di vapore da cedere a terzi o da sfruttare in un ciclo termico, per la produzione di energia elettrica. Contenimento delle emissioni evaporative di benzina nel ciclo di distribuzione. Si realizza mediante interventi in più fasi: presso il punto vendita carburanti, le pompe di benzina vengono dotate di sistemi per il recupero dei vapori di benzina che si formano durante il rifornimento delle vetture; il carico delle autobotti in deposito ed il loro scarico presso i punti vendita vengono effettuati in ciclo chiuso; nei depositi viene installato un impianto per il recupero dei vapori di benzina. REFLUO Scarico di acque provenienti da attività civili o industriali. REFORMING CATALITICO GLOSS. META S.p.A. Modena GLOSS. ENI Classico processo di raffineria finalizzato alla produzione di benzine ad alto numero di ottani, a partire dalla benzina proveniente dalla distillazione primaria del petrolio (nafta). REGIMAZIONE DELLE ACQUE GLOSS. ENI REGIME ANEMOMETRICO GLOSS. ENI Regolazione della portata di un corso d’acqua, mediante opere di ingegneria idraulica (ad esempio, arginatura, scolmatura, ecc.) e sistemazioni idraulico-forestali. Condizione fisica dell'atmosfera relativa alla direzione e velocità dei venti. REGIME CLIMATICO A COME AMBIENTE - TOURING CLUB ITALIANO Comportamento delle condizioni climatiche di una regione geografica nel corso dell’anno, rilevato dalle medie di lunghe osservazioni effettuate su una rete sufficientemente fitta di stazioni. Importante, per individuare il regime climatico di un luogo, è il confronto fra l’andamento mensile delle temperature e quello delle precipitazioni, rappresentabili con diagrammi. REGIME IDRICO GLOSS. ENI Modo col quale è distribuita la portata dei corsi d'acqua durante l'anno. Per quanto riguarda il terreno definisce dello stato di umidità del terreno nell'arco dell'anno. Il regime di umidità secondo la Soil Taxonomy può essere: aquico, udico, ustico, xerico, aridico o torrico. REGIME TERMICO ARPAV Definizione dello stato termico del suolo. I regimi di temperatura del suolo si basano sul valore medio annuale della temperatura del suolo a 50 cm di profondità. I regimi definiti dalla Soil Taxonomy sono: pergelico, cryico, frigido, mesico, termico e ipertermico. REGIONE ARIDA GLOSS. ENI venerdì 1 luglio 2005 Pagina 145 di 190 Regione caratterizzata da scarsissime precipitazioni, ove la vegetazione è ridotta o del tutto assente. Nome REGIONE GEOGRAFICA fonte A COME AMBIENTE - TOURING CLUB ITALIANO La regione geografica indica quei tratti della superficie terrestre distinguibili gli uni dagli altri, poiché sono caratterizzati dal raggruppamento di paesaggi simili; essa si può inoltre definire come quella parte di territorio che si distingue dalle altre per le caratteristiche omogenee del proprio paesaggio. Il concetto di regione è pertanto complementare e successivo a quello di paesaggio, e ne rappresenta una precisazione ed elaborazione. Esso può venire ulteriormente approfondito: ciò accade quando, oltre allo studio degli elementi fisici e antropici (utili all’individuazione di determinati paesaggi), si introduce un più preciso riconoscimento dei caratteri economici presenti nei luoghi in esame. Anche la nozione di genere di vita, adattato soprattutto a comunità umane isolate, costituisce un anello di congiunzione tra il concetto di paesaggio e quello di regione. Il genere di vita concerne i rapporti che si sono venuti a delineare e consolidare nel tempo tra l’ambiente fisico (con il suo apparato di risorse) e gli uomini (con il loro corredo culturale e tecnologico): la presenza di un determinato genere di vita contribuisce dunque a rendere unitario un territorio, facendone una regione (della quale il paesaggio è una manifestazione). Lo studio di una regione geografica considera pertanto sia gli aspetti fisici sia quelli antropici di un dato territorio, dedicando particolare attenzione alle scelte politiche: queste ultime, infatti, sono elementi di grande influenza nella delineazione delle condizioni economiche delle varie regioni. Tali ricerche offrono dunque molto spazio allo studio dei caratteri economici, la cui individuazione e analisi porta il paesaggio a concretizzarsi nella regione. Naturalmente, tranne casi eccezionali (come per esempio le isole), tra le differenti regioni non esistono confini netti. Al contrario, i caratteri che distinguono una determinata regione si presentano accentuati in una zona centrale o nucleo, sfumano nelle zone marginali, coesistono infine in una zona di transizione con quelli delle regioni vicine. Per abitudine e comodità, si adottano però spesso dei limiti precisi e tradizionali: fiumi, montagne, altri oggetti o entità geografiche, confini amministrativi etc. E’ opportuno comunque precisare che spesso accade che la regione geografica superi tali confini. Ricordiamo infine che una regione, proprio a causa dei suoi elementi distintivi, può appartenere ad unità sovraregionali o subregionali, individuate sulla base di ulteriori e più generiche o particolari differenziazioni. REGISTRAZIONE EN 45020:1998 Procedimento con cui un organismo indica in un elenco appropriato, disponibile al pubblico, le caratteristiche di un prodotto, processo o servizio o le particolarità proprie di un organismo o di una persona. REGOLA RICONOSCIUTA DI TECNOLOGIA EN 45020:1998 Disposizione tecnica che una maggioranza rappresentativa di esperti riconosce come riflettente lo stato dell'arte. Si presume che un documento normativo relativo ad un determinato argomento tecnico al momento della sua approvazione, costituisca una regola riconosciuta di tecnologia, qualora esso sia stato preparato con la collaborazione dei settori interessati e mediante procedure di consultazione per ottenere consenso. REGOLA, REGOLAMENTO EN 45020:1998 Documento emanato da un'autorità che contiene requisiti obbligatori. REGOLAMENTO CEE GLOSS. FEDERLEGNO Documento emesso dalla Comunità europea, di applicazione generale ed obbligatoria in tutti gli Stati membri, dei quali entra nella legislazione nazionale e le Autorità nazionali e gli strumenti nazionali non possono impedirne l' implementazione. Un Regolamento crea diritti individuali che i tribunali nazionali devono applicare. I Regolamenti sono usati, per esempio, per stabilire annualmente i prezzi in agricoltura dal Consiglio dei Ministri della CEE. Se non diversamente stabilito, i Regolamenti entrano in vigore 20 giorni dopo la loro pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale della CEE serie "L". A differenza delle Direttive, i Regolamenti comprendono anche le modalità applicative della legge. REGOLAMENTO TECNICO EN 45020:1998 Regolamento che riporta requisiti tecnici o direttamente o tramite riferimenti, oppure, incorporando il contenuto di una norma, una specificazione tecnica o un codice di pratica. REGOLE TECNICHE ARPAV Hanno valore di legge e sono quindi obbligatorie diversamente dalle norme tecniche che hanno carattere volontario. Emesse dalle competenti autorità nazionali o sovranazionali (esempio, UE) prescrivono quali sono requisiti essenziali che devono presentare certi prodotti per la tutela della salute e della sicurezza di consumatori o utilizzatori e anche per il risparmio energetico e la tutela dell'ambiente. REGOLITE ARPAV- REGIONE DEL VENETO- CENTRO VALANGHE DI ARABBA Il disfacimento delle rocce produce una certa quantità di frammenti litici che accumulandosi in un posto (eluvium) danno origine al suolo e ad un livello intermedio con la roccia sana definito alterite REGRESSIONE GLOSS. ENI Ritiro del mare da regioni precedentemente occupate, con conseguente instaurarsi, in esse, di ambiente continentale. Contrario di trasgressione. Il termine regressione viene anche utilizzato in riferimento al ritiro dei ghiacciai epigei. REGRESSIONE MARINA ARPAV- REGIONE DEL VENETO- CENTRO VALANGHE DI ARABBA Arretramento del mare con emersione di nuove terre. RELAZIONE DIZIONARIO GARZANTI Rapporto scritto od orale svolto su un incarico o su un dato argomento. venerdì 1 luglio 2005 Pagina 146 di 190 Nome RELAZIONE CAUSA-EFFETTO (maccanismo) fonte GLOSS. GALGANO & ASSOCIATI In questo meccanismo vi è l'essenza della gestione: a tutti i livelli l'eccellenza può essere raggiunta soltanto se si ha il massimo controllo di queste relazioni. Poiché l'ente deve perseguire obiettivi incrementali per la soddisfazione dei cittadini e l'obiettivo non è altro che un effetto, è necessario che le persone acquisiscano un meccanismo mentale che le renda sensibili a queste relazioni. Esse devono essere analizzate con metodo ed acume. Solamente così l'ente acquisisce una potenza enorme per raggiungere obiettivi ambiziosi. Possedere il controllo di queste relazioni richiede la capacità di ricercare e di identificare le cause che portano ad un effetto. Questa capacità è l'essenza del metodo scientifico. La ricerca delle cause si attua attraverso due steps fondamentali: - elencazione di tutte le possibili cause con il supporto di strumenti specifici (per esempio, il diagramma causa-effetto e il diagramma delle relazioni); - identificazioni delle cause reali attraverso l'osservazione dei fatti, l'applicazione di tecniche statistiche e l'esecuzione di prove. RENDIMENTO ARPAV Rapporto tra risultati attesi o conseguiti e risorse previste/impiegate. REQUISITO EN 45020:1998 Vedi "prescrizione". Il termine "requisito obbligatorio" dovrebbe essere utilizzato solo per indicare requisiti resi vincolanti da leggi o regolamenti. Esigenza o aspettativa che può essere espressa, generalmente implicita o cogente. RESIDUI ARPAC Rifiuti derivanti da processi produttivi, o da raccolte finalizzate, che siano suscettibili, previo idoneo trattamento, di essere riutilizzati come materie prime in un processo produttivo della stessa o di altra natura. RESIDUI BITUMINOSI GLOSS. ENI Residui pesanti di raffineria, specificamente quelli assai ricchi di peci carboniose, che si ottengono dalla lavorazione del greggio. Il tar ha un notevole potere calorifico (9.200 ÷ 9.400 kcal/kg), ma è commercialmente scadente e sempre meno ecocompatibile (alta viscosità, peciosità, elevati contenuti di zolfo e metalli, come nichel, sodio, vanadio). Con l’emanazione del D. Lgs. 5.2.97, n. 22 il tar viene considerato un combustibile non convenzionale e rientra nella categoria dei rifiuti destinati al riutilizzo. RESILIENZA Capacità di recuperazione di un sistema ecologico (paesaggio) una volta passati gli elementi perturbatori. RESINE NATURALI STREAMS - TREVISIOL A COME AMBIENTE - TOURING CLUB ITALIANO Sostanze secrete dalle cellule di alcune specie di piante. Hanno consistenza da molle a pastosa; la composizione chimica è variabile e complessa e vi abbondano sostanze volatili. Le resine si ottengono normalmente per incisione delle cortecce degli alberi che le producono, ma molte sono note e utilizzate allo stato fossile come l’ambra. Le resine molli prendono il nome di balsami. Questi essudati vegetali trovano largo impiego nella preparazione di vernici, di farmaci e, nel caso dell’incenso, anche nelle funzioni religiose. Oggi per taluni impieghi (per esempio, nelle vernici e nelle colle) si utilizzano le resine sintetiche, comunemente note come materie plastiche. RESISTENZA ECOLOGICA E' la capacità di un sistema di evitare modifiche rispetto allo stato originario durante un episodio di disturbo (impatto negativo). RESPIRAZIONE ANPA A COME AMBIENTE - TOURING CLUB ITALIANO Processo fisiologico basilare per tutti gli organismi viventi sia animali sia vegetali. Indica lo scambio di gas, ossigeno e anidride carbonica, tra gli organismi e l’ambiente. Durante la respirazione viene consumato ossigeno e prodotta anidride carbonica che deve essere in gran parte eliminata. Gli animali possiedono apparati respiratori conformati a seconda che l’ossigeno venga assunto dall’aria o dall’acqua. Nel primo caso, si tratta di respirazione polmonare e tracheale, nel secondo, invece, di respirazione branchiale. La respirazione nelle piante avviene principalmente a livello delle foglie attraverso aperture dette stomi. La respirazione cellulare è, infine, l’attività chimica che avviene all’interno della cellula durante la quale le molecole complesse degli alimenti (per esempio degli zuccheri) vengono scisse in composti più semplici e viene liberata energia. RESPONSABILE DIAUDIT AMBIENTALE ARPAC Persona qualificata a dirigere e ad eseguire degli audit ambientali (ISO 14010) RESPONSABILITA' DA PRODOTTO ARPAV Obbligo di un produttore o di altri a risarcire danni a persone o cose, causati da un prodotto o servizio riconosciuto difettoso. Oggetto della Direttiva CEE 85/374/CEE, recepita in Italia con DPR 2415188 n° 244. Se il produttore può infatti dimostrare di aver operato secondo un sistema di qualità certificato, nel caso di un difetto non "originario" - sopravvenuto, cioè, in fasi successiva alla produzione -, egli fornisce una prova "negativa" che il prodotto in uscita dalla sua sfera di controllo era immune da difetti originali. RESPONSABILITÀ ESTESA DEL PRODUTTORE ARPAT Si tratta di una approccio, fatto proprio dall'Unione Europea, che prevede che il produttore sia responsabile non solo delle fasi di trasformazione legate al suo processo di produzione, ma anche delle fasi a monte e delle fasi a valle. venerdì 1 luglio 2005 Pagina 147 di 190 Nome fonte RESPONSIBLE CARE GLOSS. ENI Il concetto di Responsible Care fu sviluppato dall’associazione delle aziende chimiche canadesi verso la metà degli anni Ottanta e, in circa un decennio, è diventato un programma di rilevanza mondiale. è finalizzato ad ottenere miglioramenti delle prestazioni dell’industria chimica nel settore della salute, della sicurezza e dell’ambiente e a mettere le aziende di tutto il mondo in grado di comunicare i risultati raggiunti, favorendo la trasparenza con il pubblico. Lanciato in Italia da Federchimica nel 1992, il programma Responsible Care prevede l’adesione volontaria da parte dell’impresa che si impegna ad applicare i suoi princìpi-guida, tra i quali risulta fondamentale il processo di autovalutazione. Dall’avvio del Programma in Italia, le adesioni sono in continua crescita e contano gruppi e società di piccole, medie e grandi dimensioni, nazionali ed estere. Ogni anno la Federchimica pubblica un rapporto ambientale: Responsible Care. RESTAURO (restoration) STREAMS - TREVISIOL RETE STREAMS - TREVISIOL e il " Il restauro si riferisce in genere a un ambito realmente definito in cui, più che una trasformazione globale, si è avuta una progressiva alterazione puntuale. Termine del linguaggio comune, adottato dal pensiero tecnico per indicare la distribuzione di risorse col minimo consumo di energie, in particolare dell’acqua potabile, perché, collegando tra loro le estremità dei rami, mantiene il sistema a una pressione costante, riducendo al minimo la perdita di carico. RETE ALIMENTARE ARPAV Intreccio di relazioni alimentari formato dal collegamento di più catene alimentari. RETE DI DISTRIBUZIONE GLOSS. META S.p.A. Modena Insieme di tubazioni ed impianti volti alla fornitura di energia elettrica, gas, calore e acqua al cliente. RETE DI RILEVAMENTO MANUALE QUALITA' RETI; ARPAV Struttura costituita da stazioni automatiche di monitoraggio, da sistemi manuali di rilevamento e da una centrale operativa. RETE NATURA 2000 ARPAV Obiettivo finale della Direttiva Habitat (92/43/CEE): creazione di questa rete europea di zone speciali di conservazione, attraverso la quale garantire il mantenimento ed il ripristino di uno stato di conservazione soddisfacente dei tipi di habitat naturali e delle specie interessate nella loro area di ripartizione naturale. RETE TROFICA STREAMS - TREVISIOL l’insieme degli anelli che collegano un predatore a tutte le sue prede. Una singola linea di tale rete è una catena alimentare. RETI DI MONITORAGGIO AMBIENTALE ARPAV Struttura organizzata di misure ripetute nel tempo, effettuate mediante prelievi automatici o manuali, in punti dislocati spazialmente secondo criteri atti a caratterizzare lo stato di una o più matrici ambientali di un’area o di un ecosistema. RETI ECOLOGICHE ARPAV Insieme di aree e fasce con vegetazione naturale, spontanee o di nuova realizzazione, tra loro connesse in modo da garantire funzioni diverse, tra cui la libera circolazione di piante e animali e in definitiva lo scambio genico tra le popolazioni. A tal fine è necessario mantenere delle “connessioni” tra le aree protette, ovvero fasce di territorio che consentano il superamento delle barriere dovute allo sviluppo delle attività umane. Gli orientamenti più attuali sono quindi rivolti alla realizzazione di reti ecologiche in cui i nodi sono rappresentati da aree naturali e seminaturali con il ruolo di “serbatoi della biodiversità” e la trama costituita da elementi lineari naturali o semi-naturali che permettono un collegamento fisico tra gli habitat dei nodi, in modo da consentire lo scambio genico tra le popolazioni e sostenere la biodiversità. REVISIONE EN 45020:1998 Introduzione di tutti i cambiamenti necessari alla sostanza e alla prestazione di un documento normativo. Essa comporta l'emissione di una nuova edizione del documento normativo. REVISORE ARPAC Individuo o gruppo di lavoro, appartenente al personale dell'impresa o esterno ad essa, che opera per conto della direzione generale dell'impresa, in possesso, individualmente o collettivamente, delle competenze di cui all'allegato II, punto C e sufficientemente indipendente dalle attività che controlla per esprimere un giudizio obiettivo (Reg. 1836/93). RIALLOCAZIONE (resettlement) STREAMS - TREVISIOL trasferimento di un insediamento situato in una zona a rischio. venerdì 1 luglio 2005 Pagina 148 di 190 Nome RICADUTA RADIOATTIVA fonte A COME AMBIENTE - TOURING CLUB ITALIANO Si indica con questo nome (o con il termine inglese fall-out, ormai entrato nell’uso corrente) il ritorno al suolo dei detriti radioattivi prodotti da un’esplosione atomica o da gravi incidenti a reattori nucleari, come quello ben noto di Chernobyl, avvenuto nel 1986 in Unione Sovietica. Le particelle più pesanti ricadono entro poche ore vicino al luogo dell’esplosione o dell’incidente e producono intensa radioattività locale. Una parte dei frammenti radioattivi penetra nella stratosfera e produce radioattività su tutto il globo terrestre per la durata di molti mesi. Effetti dannosi del fall-out: nella ricaduta locale sono particolarmente pericolose le radiazioni gamma emesse dal materiale radioattivo. Nelle precipitazioni su scala mondiale il pericolo è rappresentato dalle radiazioni beta a seguito dell’ingestione di cibi e acque contaminate dalle radiazioni. Gli effetti delle radiazioni possono essere dannosi per l’individuo o per le generazioni future, anche se non se ne può ancora valutare con precisione la nocività. L’esposizione alle radiazioni può provocare la morte in pochi giorni o causare, anche dopo anni, leucemia e varie forme di tumore. Da esperimenti effettuati su piante e animali si può dire inoltre che circa il 10% delle presenti mutazioni genetiche è dovuto alla radiazione naturale. RICAVI AMBIENTALI ARPAT Rappresentano tutti i ricavi di un'impresa derivanti dalla riduzione di una serie di costi a seguito di una più attenta gestione ambientale dei processi di produzione: i ricavi derivanti dalle attività di recupero e riuso di materiali considerati semplici scarti; i ricavi derivanti dalle vendite ambientali di prodotti eco-compatibili. RICHIESTA DI OSSIGENO TOTALE GLOSS. ENI Sigla universalmente accettata per indicare un parametro di grande importanza per la definizione della qualità di un’acqua. Il TOD è una misura della quantità totale di ossigeno richiesta da un campione di acqua, in aggiunta a quello discioltovi, per l’ossidazione completa delle sostanze organiche presenti con trasformazione dei costituenti, per esempio carbonio, idrogeno, azoto zolfo rispettivamente in anidride carbonica, acqua, acido nitrico, acido solforico. Il TOD si misura con apposite apparecchiature automatiche attraverso la determinazione in continuo della concentrazione di ossigeno nel gas effluente dal processo di combustione. È uno dei tanti parametri, quali COD, TOC, BOD, attraverso i quali si cerca di caratterizzare il grado di inquinamento di un’acqua. RICICLAGGIO GLOSS. ENI; ARPAT Riciclare significa "rimettere in circolazione come materie prime" materiali e sostanze ricavati da un adeguato trattamento dei rifiuti, compreso il riciclaggio organico (Compostaggio) con esclusione, però, del recupero di energia. Il riciclaggio è, per legge, tra le forme di smaltimento da privilegiare e i vantaggi indubbi vanno individuati sia nella diversa volumetria assunta dai rifiuti raccolti, sia nel fondamentale risparmio di materie prime utilizzate nell'attuale sistema produttivo. RICICLO STREAMS - TREVISIOL Ritornare allo stadio precedente di un processo ciclico, in particolare per trasformare i rifiuti in materiali e prodotti riutilizzabili. RICONVERSIONE (reconversion/redevelopment) STREAMS - TREVISIOL Un progetto ambientale e territoriale di riconversione (ecologica) di un’area a forte sviluppo industriale e degrado ambientale si configura simultaneamente come una serie di azioni culturali, sociali, economiche e politiche atte ad avviare modelli esemplari di sviluppo sostenibile. RIESAME EN 45020:1998 Attività di verifica di un documento normativo per determinare se esso deve essere riconfermato o ritirato. Attività effettuata per riscontrare l'idoneità, l'adeguatezza e l'efficacia di qualcosa a conseguire gli obiettivi stabiliti (VISION 2000). RIESAME DELLA DIREZIONE GLOSS. GALGANO & ASSOCIATI L'alta direzione dell'organizzazione deve, ad intervalli da essa determinati, riesaminare il sistema di gestione ambientale, per assicurarsi che continui ad adeguato ed efficace. Il procedimento di riesame della direzione deve garantire che siano raccolte le informazioni necessarie per permettere alla direzione stessa di condurre a termine questa valutazione. Questo riesame deve essere documentato. Il riesame della direzione deve affrontare l'eventuale necessità di cambiare la politica, gli obiettivi e gli altri elementi del sistema di gestione ambientale, alla luce dei risultati provenienti dagli audit del sistema stesso, da cambiamenti della situazione e dall'impegno al miglioramento continuo. RIFERIBILITÀ DELLE MISURAZIONI VOCABOLARIO INTERNAZIONALE DI METROLOGIA Proprietà di un risultato di una misurazione per la quale esso può essere posto in relazione con riferimenti definiti, di solito nazionali o internazionali, attraverso una catena ininterrotta di confronti aventi tutti incertezze note. (UNICHIM n. 179/0) Nota: in un laboratorio, solo per le apparecchiature che misurano direttamente una grandezza fisica (per esempio le bilance) è possibile costruire una catena ininterrotta di confronti (per le bilance la taratura); per le apparecchiature che invece operano per confronto, la riferibilità si può ottenere solo con l'uso di appropriati materiali di riferimento. venerdì 1 luglio 2005 Pagina 149 di 190 Nome fonte RIFIUTI ARPAV Comunemente chiamiamo rifiuti i materiali e gli oggetti che nella vita di tutti i giorni eliminiamo. Consideriamo rifiuti ad esempio i vecchi giornali, gli imballaggi degli oggetti che acquistiamo, le bottiglie e tutti i contenitori “usa e getta” degli alimenti, gli sfalci d’erba del nostro giardino e gli avanzi dei nostri pranzi. Anche nelle attività lavorative produciamo rifiuti: sono rifiuti gli imballaggi eliminati dai negozi, i materiali di demolizione dei cantieri edili, gli scarti dei macelli, la spazzatura delle strade raccolta dal servizio pubblico, l’olio esausto dei motori sostituito nelle officine e nei distributori, i residui di pittura, i solventi, i collanti e i prodotti chimici in genere utilizzati in tante attività industriali e artigianali. Non è facile pertanto dare una definizione di rifiuto in quanto il modo di produrre e di consumare, di concepire l’igiene e utilizzare le risorse è cambiato nel corso dei secoli. Ciò che per noi costituisce un materiale inutile, solo pochi anni fa poteva rappresentare un bene da riutilizzare più volte e non certo da eliminare. Secondo il D.Lgs. n.22 del 5.2.97, che rappresenta la normativa quadro sui rifiuti, è “rifiuto” qualsiasi sostanza od oggetto che rientri nelle categorie riportate in un elenco allegato al decreto stesso e “di cui il detentore si disfi o abbia deciso o abbia l’obbligo di disfarsi”. L’allegato non è comunque esaustivo e inoltre la definizione di rifiuto è stata oggetto di approfondimenti ed interpretazioni con l’ emanazione di successive norme e circolari esplicative (L.178/2002). RIFIUTI NON PERICOLOSI Secondo il D. Lgs. n. 22 del 5.2.97, sono rifiuti non pericolosi quelli che non rientrano nell’apposita lista allegata al decreto stesso. GLOSS. ENI RIFIUTI PERICOLOSI PROVINCIA TORINO RIFIUTI RADIOATTIVI GLOSS. ENI RIFIUTI RADIOATTIVI (condizionamento dei) GLOSS. ENI RIFIUTI RADIOATTIVI (confinamento dei) GLOSS. ENI RIFIUTI RADIOATTIVI (inglobamento dei) GLOSS. ENI Secondo il D. Lgs. n. 22 del 5.2.97, sono pericolosi i rifiuti individuati in un’apposita lista allegata al decreto stesso (allegato D). Viene, pertanto, superata la classificazione dei rifiuti tossici e nocivi prevista dalla previgente normativa (DPR n. 915/88), che era basata sul contenuto nei rifiuti di determinate sostanze nocive, individuate da disposizioni tecniche. Con il nuovo criterio, conforme alle norme comunitarie, i rifiuti rientranti nella citata lista vengono qualificati come pericolosi, a prescindere dalle effettive caratteristiche di rispettiva pericolosità. Per classificare un rifiuto come pericoloso si dovrà ricorrere al C.E.R., il catalogo europeo dei rifiuti. Tale codice si compone di sei cifre: le prime due si riferiscono al settore produttivo, le seconde individuano il ciclo produttivo all'interno del settore produttivo, le ultime due individuano il rifiuto. In base al codice riportato nell'Allegato D), un rifiuto che ha quel determinato codice è un rifiuto pericoloso a priori. Materiali prodotti o utilizzati nell’impiego pacifico dell’energia nucleare (e per i quali non è previsto il riutilizzo), elementi di combustibile esclusi, che contengono, dall’origine o in seguito ad attivazione o contaminazione, sostanze radioattive. Non essendo stato trovato un processo pratico per l’eliminazione di tale radioattività, queste scorie vengono chiuse in recipienti ermetici e raccolte in aree riservate a questo scopo da accordi internazionali, che prevedono anche le condizioni di sicurezza per la deposizione. Processo effettuato con l’impiego di un agente solidificante, allo scopo di produrre un manufatto nel quale i radionuclidi siano inglobati in una matrice solida, in modo da limitarne la mobilità potenziale. Segregazione dei radionuclidi dalla biosfera, con limitazione di un loro rilascio al di sotto di quantità e concentrazioni ritenute accettabili. Condizionamento di rifiuti radioattivi solidi, con la produzione di una matrice solida che avvolge i rifiuti stessi, riempiendo gli spazi liberi nel contenitore. RIFIUTI RADIOATTIVI (solidificazione dei) GLOSS. ENI Condizionamento di rifiuti radioattivi non solidi, con la produzione di una matrice solida nella quale sono miscelati e distribuiti i rifiuti stessi. RIFIUTI RADIOATTIVI (trattamento dei) GLOSS. ENI RIFIUTI SOLIDI E LIQUIDI AGENDA 21 RIFIUTI SOLIDI URBANI (RSU) GLOSS. ENI Complesso di operazioni che, mediante l’applicazione di processi fisici e/o chimici, modificano la forma fisica e/o la composizione chimica dei rifiuti radioattivi, con l’obiettivo principale di operare una riduzione di volume e/o di preparare i rifiuti stessi alla successiva fase di condizionamento, oppure di conferire al rifiuto trattato forma, assenza di liquidi liberi e compattezza tali, da poter essere inserito in un contenitore senza eseguirne il condizionamento, ove siano rispettati i pertinenti limiti di concentrazione dei radionuclidi contenuti. Attività tecnico scientifiche di prevenzione e controllo. Vedi Rifiuti Urbani. venerdì 1 luglio 2005 Pagina 150 di 190 Nome RIFIUTI SPECIALI fonte PROVINCIA TORINO Secondo il D. Lgs. n. 22. del 5.2.1997 sono rifiuti speciali: a) i rifiuti da attività agricole e agro-industriali; b) i rifiuti derivanti dalle attività di demolizione, costruzione, nonché i rifiuti pericolosi che derivano da attività di scarico; c) i rifiuti da lavorazioni industriali; d) i rifiuti da lavorazioni artigianali; e) i rifiuti da attività commerciali; f) i rifiuti da attività di servizio; g) i rifiuti derivanti dall’attività di recupero e smaltimento di rifiuti, i fanghi prodotti dalla potabilizzazione e da altri trattamenti delle acque e dalla depurazione delle acque reflue e da abbattimento dei fumi; h) i rifiuti derivanti da attività sanitarie; i) i macchinari e le apparecchiature deteriorati ed obsoleti; l) i veicoli a motore, rimorchi e simili fuori uso e loro parti. RIFIUTI SPECIALI (impianti di trattamento dei) GLOSS. ENI I sistemi di smaltimento dei rifiuti speciali non pericolosi e/o pericolosi, utilizzano per il trattamento le seguenti tecnologie: - tecnologie per il recupero dei materiali; - tecnologie per il pretrattamento dei rifiuti; - tecnologie per lo smaltimento definitivo dei rifiuti. Il trattamento, il recupero o la valorizzazione dei rifiuti speciali possono essere effettuati mediante processi chimici, fisici, biologici e/o termochimici. Per il recupero vengono impiegate tecnologie di rigenerazione degli oli usati (Olio lubrificante usato), di distillazione dei solventi esausti e di recupero di materiali riutilizzabili nei cicli produttivi. Oltre alla rigenerazione e al riciclaggio di materiali, è possibile anche il recupero di energia, mediante l’adozione di cicli termici, associati a forni di incenerimento dei rifiuti, in grado di produrre energia elettrica e/o termica. Il trattamento dei rifiuti speciali viene effettuato utilizzando appropriati impianti di detossificazione, inertizzazione, depurazione chimico-fisica e/o biologica, incenerimento e stoccaggio definitivo (discariche controllate). RIFIUTI SPECIALI ASSIMILABILI AGLI URBANI GLOSS. ENI Vedi RSA. RIFIUTI TOSSICO-NOCIVI GLOSS. ENI Questa tipologia di rifiuti non ha più valenza giuridica a seguito dell’abrogazione del D.P.R. n. 915/82 che l’aveva istituita. La qualificazione introdotta con il D. Lgs. n. 22/97 per tali rifiuti è quella di rifiuto pericoloso. RIFIUTI URBANI ARPAV Secondo il D. Lgs. n. 22/97 sono rifiuti urbani:1. rifiuti domestici, anche ingombranti, provenienti da locali e luoghi adibiti ad uso di civile abitazione; 2. rifiuti non pericolosi provenienti da locali e luoghi adibiti ad usi diversi da quelli di cui al punto precedente; 3. assimilati ai rifiuti urbani per qualità e quantità, ai sensi dell'art.21, comma 2, lett.g; 4. rifiuti provenienti dallo spazzamento delle strade; 5. rifiuti di qualunque natura o provenienza, giacenti sulle strade ed aree pubbliche o sulle strade ed aree private comunque soggette ad uso pubblico o sulle spiagge marittime e lacuali e sulle rive dei corsi d'acqua; 6. rifiuti vegetali provenienti da aree verdi, quali giardini, parchi ed aree cimiteriali; 7. rifiuti provenienti da esumazioni ed estumulazioni, nonché gli altri rifiuti provenienti da attività cimiteriale diversi da quelli indicati nei punti 2,3,4. 1. rifiuti domestici, anche ingombranti, provenienti da locali e luoghi adibiti ad uso di civile abitazione; 2. rifiuti non pericolosi provenienti da locali e luoghi adibiti ad usi diversi da quelli di cui al punto precedente; 3. assimilati ai rifiuti urbani per qualità e quantità, ai sensi dell'art.21, comma 2, lett.g; 4. rifiuti provenienti dallo spazzamento delle strade; 5. rifiuti di qualunque natura o provenienza, giacenti sulle strade ed aree pubbliche o sulle strade ed aree private comunque soggette ad uso pubblico o sulle spiagge marittime e lacuali e sulle rive dei corsi d'acqua; 6. rifiuti vegetali provenienti da aree verdi, quali giardini, parchi ed aree cimiteriali; 7. rifiuti provenienti da esumazioni ed estumulazioni, nonché gli altri rifiuti provenienti da attività cimiteriale diversi da quelli indicati nei punti 2,3,4. RIFIUTI URBANI RESIDUI ARPAV Vedi RUR. RIFIUTO ARPAT; PROVINCIA DI TORINO Qualsiasi sostanza od oggetto rientrante nelle categorie riportate nell'allegato A di cui il detentore si disfi o abbia deciso o abbia l'obbligo di disfarsi (D.Lgs. n.22/97) I rifiuti, in base all'origine, si distinguono in urbani e speciali: queste categorie a loro volta in base al grado di pericolosità si differenziano in pericolosi e non pericolosi (ex art. 7 D.Lgs. 22/97). RIFORESTAZIONE ARPAV Rimboschimento di aree sottoposte a deforestazione. La riforestazione su vastissima scala è considerata un mezzo per ricostituire il patrimonio forestale mondiale e per ridurre l'effetto serra. venerdì 1 luglio 2005 Pagina 151 di 190 Nome RIFORMULAZIONE DI CARBURANTI E COMBUSTIBILI fonte GLOSS. ENI Modifica delle caratteristiche e della composizione (formula) dei prodotti petroliferi a fini ambientali. Negli Stati Uniti la legislazione ambientale ha imposto a partire dal 1°.1.1995 l’impiego di benzina riformulata nelle zone che presentano problemi di qualità dell’aria relativamente all’inquinamento da ozono. RIGENERAZIONE AMBIENTALE STREAMS - TREVISIOL intervento funzionale al recupero di ambiti naturali caratterizzati da una dinamica propria (operazione di riequilibrio ecosistemico ad esempio nella forestazione urbana). RILEGNO CONAI Consorzio Nazionale per il recupero ed il Riciclaggio degli Imballaggi in Legno. Consorzio costituito dalle imprese produttrici di imballaggi in legno che ne abbiano l'obbligo ai sensi dell'Art. 38 commi 3 ed 8 del Decreto Legislativo 5 febbraio 1997 (Decreto Ronchi); risponde in generale all'esigenza di garantire, in conformità alla normativa vigente, la prevenzione della produzione della quantità, e della pericolosità dei rifiuti e la corretta gestione dei rifiuti, degli imballaggi e dei rifiuti di imballaggio. RILEVAMENTO AUTOMATICO MANUALE QUALITA' RETI; ARPAV lettura e registrazione dei dati provenienti dai sensori collegati alla stazione. RILEVAMENTO PEDOLOGICO DI DETTAGLIO ARPAV Studio della natura e distribuzione dei suoli nel paesaggio tramite rilievo diretto, effettuato soprattutto in campagna. RILEVAMENTO PEDOLOGICO DI RICONOSCIMENTO ARPAV RILEVANZA ARPAV Studio della natura e distribuzione dei suoli nel paesaggio tramite riconoscimento diretto ed indiretto, cioè per mezzo dell'individuazione di relazioni tra i suoli ed altri elementi del paesaggio apprezzabili in fotointerpretazione e telerilevamento (vedi anche pattern). Importanza e significati degli effetti negativi sull'ambiente prodotti da un comportamento in atto o altra causa. RILIEVI FONOMETRICI ARPAV Sono delle sessioni di misurazione della potenza e dell’intensità' dell'onda sonora. Vengono effettuate in diverse locazioni, in modo da avere una visione completa della situazione, e per periodi più' o meno prolungati, in modo da poter analizzare la variazione nel tempo di tale situazione. RIMBOSCHIMENTO GLOSS. ENI Insieme di pratiche forestali relative al rinnovo del bosco, compiute per evitarne la graduale scomparsa e, in alcuni casi, per impedire i franamenti di terreni montani in ripido pendio e poveri di vegetazione. Il rimboschimento può avvenire per rinnovo naturale e in tal caso le stesse piante provvedono, dopo tagli e disboscamenti precedentemente effettuati, alla riproduzione. Il rinnovo artificiale è invece totalmente operato dall’uomo, per semina o per piantagione. RINATURALIZZAZIONE ARPAV Operazione di ripristino d’ambiti paesaggistici intervenuti dall’uomo, al loro stato originario. Significa più generalmente "aggiunta di caratteristiche di naturalità" e il termine può essere applicato anche a realtà non ecosistemiche (ad esempio il colore di un oggetto di legno). RINATURAZIONE (nature restoration / landscape ecology) STREAMS - TREVISIOL Incremento della quantità di natura presente su un dato territorio. Significa letteralmente "creazione di nuova natura", in siti ormai artificializzati. RINTRACCIABILITA' UE Capacità di ricostruire la storia e di seguire l'utilizzo di un oggetto o di un'attività, mediante documentazione predisposta, la possibilità di seguire il percorso compiuto da un alimento, da un mangime, da un animale destinato alla produzione alimentare o da un ingrediente attraversando tutte le fasi della produzione e della distribuzione; “tutte le fasi della produzione e della distribuzione”, tutte le fasi a partire dalla produzione primaria di un alimento ivi inclusa, fino alla vendita o erogazione al consumatore finale ivi incluse e, ove pertinente ai fini della sicurezza alimentare, la produzione, la lavorazione e la distribuzione dei mangimi (Proposta del Parlamento europeo di Regolamento sulla legislazione alimentare). RIPARIALE GLOSS. ENI RIPASCIMENTO GLOSS. ENI Termine riferito a vegetazione e fauna viventi sulle rive di un corso d’acqua o di un lago. Ricostituzione di spiagge, mediante sabbia o altro materiale litoide, apportato artificialmente nelle zone costiere. venerdì 1 luglio 2005 Pagina 152 di 190 Nome fonte RIPOPOLAMENTO ARPAV In biologia è l’azione atta ad incrementare il numero degli esemplari di una specie in un territorio. Generalmente viene sospesa l’attività venatoria per un certo periodo di tempo o si introducono animali provenienti da altre zone o da allevamenti. RIPRISTINO AMBIENTALE GLOSS. ENI Ultima fase della realizzazione di un’opera, hanno l'obiettivo di riportare le aree interessate alle condizioni e destinazioni d'uso originarie, nel più breve tempo possibile. Fin dall'avvio del progetto, infatti, viene definita la strategia di ripristino finale. Vengono realizzati studi sulle caratteristiche dei terreni interessati e di quelli circostanti e sulla climatologia della zona. Vengono definite le modalità di rimboschimento e inerbimento secondo avanzate tecniche forestali. In molti casi il lavoro di ripristino consente non solo di riportare il territorio alle sue condizioni originarie, ma anche a migliorare e rendere più sicuro il suo assetto. Nel caso di forte pendenza ciò significa minimizzare le erosioni pluviali ed eoliche e aumentare la coesione superficiale; nel caso di terreni grossolani, aumentarne la fertilità e migliorarne la capacità di ritenzione idrica. La posa dei gasdotti, ad esempio, richiede interventi specifici di ripristino nelle diverse fasi del lavoro, dalla scelta del tracciato alla progettazione e alla costruzione. RIPRODUZIONE A COME AMBIENTE - TOURING CLUB ITALIANO Capacità degli esseri viventi di produrre nuovi esseri uguali a se stessi attraverso la trasmissione dei caratteri, assicurando la continuità della specie. La riproduzione è la caratteristica degli esseri viventi (piante, animali e microbi) che li distingue nettamente dal mondo inanimato. r. agamica – La riproduzione vegetativa o agamica (parola greca che vuol dire “senza nozze”)comporta la formazione di uno o più discendenti a partire da un unico genitore. È tipica di moltissime piante e numerosi animali. Per esempio, un ramo di pioppo piantato in piena terra può, in opportune condizioni, mettere radici riformando un nuovo individuo. Molti esseri unicellulari (alghe, funghi e batteri) si riproducono dividendo in due cellule più piccole l’unica cellula genitore che cessa praticamente di esistere come individuo. r. gamica o sessuale – Tipo di riproduzione più perfezionata presente in quasi tutti gli organismi. Intervengono due individui genitori che producono due differenti cellule specializzate dette gameti: gamete maschile o spermatozoo e gamete femminili o cellula uovo, più grossa e incapace di movimento. Alcuni organismi, detti ermafroditi, sono capaci di produrre entrambi i tipi di cellule. Durante la fecondazione lo spermatozoo penetra nella cellula uovo e i nuclei delle due si fondono insieme. Si ottiene così una nuova cellula uovo fecondata o zigote, che dividendosi darà origine a tutte le cellule del nuovo organismo. RIPROFILATURA DEL TERRENO GLOSS. ENI Riporto e sistemazione del terreno secondo la configurazione morfologica originaria di una data area, interessata dalla costruzione di un gasdotto. Tale operazione viene effettuata lungo la pista di lavoro, subito dopo la posa e il rinterro della condotta. RIQUALIFICAZIONE (upgrading/riabilitation) STREAMS - TREVISIOL Emerge in tutta la sua complessità in ambito urbano, periurbano o comunque fortemente antropizzato, specialmente quando diviene necessario destinare ad altra funzione aree industriali o vasti complessi infrastrutturali. Nelle aree cittadine si tratta di interventi ad alta valenza urbanistica e progettuale necessari per sostituire ad aree con funzioni produttive aree di servizi alla cittadinanza anche di tipo ecologico. Ad esempio con il contributo delle fitocenosi si può ridurre l’inquinamento acustico ed atmosferico. In campo agricolo un intervento esemplare è quello di eliminare i concimi chimici, pesticidi e fitofarmaci. RIRAFFINAZIONE GLOSS. ENI Processo di recupero, come materia prima, dell’olio usato, mediante trattamenti fisici e chimici, volti ad ottenere basi lubrificanti di qualità comparabile con quella di oli di primo impiego. RISANAMENTO (rehabilitation, vedi anche bonifica) STREAMS - TREVISIOL A differenza delle bonifiche del passato (volte a conquistare porzioni di spazio naturale per renderlo produttivo), il risanamento e la bonifica attuale intendono restituire alla natura porzioni di spazio contaminato dalla presenza umana per poter avviare nuovi cicli di territorializzazione sostenibili. RISCALDAMENTO DEL GLOBO ANPA L'aumento della temperatura del pianeta provocato dalla presenza di gas ad effetto serra (vedi gas ad effetto serra). RISCHIO Probabilità, caratteristiche e modalità del verificarsi di un evento dannoso per la salute umana e per l’ambiente. RISCHIO (analisi del) GLOSS. ENI UE Processo costituito da tre componenti interconnesse, costituite dalla valutazione, gestione e comunicazione del rischio (Proposta del Parlamento europeo di regolamento sulla legislazione alimentare). RISCHIO (comunicazione del) UE Lo scambio interattivo, nell'intero arco del processo di analisi del rischio, di informazioni e pareri riguardanti gli elementi di pericolo e i rischi, i fattori connessi al rischio e la percezione del rischio, tra responsabili della valutazione del rischio, responsabili della gestione del rischio, consumatori, imprese alimentari e del settore dei mangimi, la comunità accademica e altri interessati, ivi compresi la spiegazione delle scoperte relative alla valutazione del rischio e il fondamento delle decisioni in tema di gestione del rischio (Proposta del Parlamento europeo di regolamento sulla legislazione alimentare). venerdì 1 luglio 2005 Pagina 153 di 190 Nome fonte RISCHIO (gestione del) UE Processo, distinto dalla valutazione del rischio, consistente nell'esaminare alternative d'intervento consultando le parti interessate, tenendo conto della valutazione del rischio e di altri fattori pertinenti e, se necessario, compiendo adeguate scelte di prevenzione e di controllo (Proposta del Parlamento europeo di regolamento sulla legislazione alimentare). RISCHIO (inondazione) ARPAV Temporanea ricopertura della superficie del suolo da parte di acqua di qualunque provenienza. Viene valutato sulla base della frequenza e sulla durata media di eventi passati. RISCHIO (valutazione del) UE Processo su base scientifica costituito da quattro fasi: individuazione del pericolo, caratterizzazione del pericolo, valutazione dell'esposizione al pericolo e caratterizzazione del rischio (Proposta del Parlamento europeo di regolamento sulla legislazione alimentare). RISCHIO AMBIENTALE MINISTERO DELL'AMBIENTE RISCHIO IDROLOGICO ARPAV RISCHIO INDUSTRIALE ARPAV RISERVA BIOGENETICA ARPAV Per rischio ambientale si intende uno stato in cui sono presenti condizioni di pericolosità o di minaccia ipotetica verso l'ambiente e l'uomo. Nella stragrande maggioranza dei casi l'analisi dei rischio tende ad estromettere la dimensione percettiva dell'individuo che spesso è fondamentale. La maggior parte degli studi sul rischio adotta come principio base la formula per cui il rischio sarebbe uguale alla probabilità che un evento indesiderato avvenga in un certo arco temporale, definendo il rischio attraverso una funzione di tipo statistico. Probabilità del verificarsi di un danno ambientale moltiplicata per la grandezza del danno stesso. Nelle procedure di VIA esprime la possibilità che gli interventi dell'uomo superino un livello tale da provocare sensibili e spesso irreversibili fenomeni di inquinamento e di dissesto con alterazione degli equilibri preesistenti. Il rischio idrogeologico, legato al fattore acqua (idro: pioggia e corsi d’acqua) e terra (geo: suolo, roccia, detriti), è determinato dalla probabilità del verificarsi di un evento catastrofico naturale come l’alluvione, la frana e la valanga, dannoso per l’ambiente e per l’uomo. Normalmente l’evento idrogeologico è la conseguenza di un fenomeno climatico (pioggia, neve, ecc.) di eccezionale portata e intensità che in particolari situazioni ambientali provoca dilavamento, trascinamento di roccia e fango con tracimazione di corsi d’acqua dei bacini idrici delle dighe e - al limite estremo - erosione e cedimento degli edifici, dei ponti, delle vie di comunicazione e delle infrastrutture. Il rischio industriale è legato alle attività degli stabilimenti produttivi che producono, utilizzano o immagazzinano sostanze pericolose. Il deposito di queste sostanze può avvenire non solo presso gli stessi stabilimenti (nei serbatoi, condotte, apparecchiature, ecc.) ma anche in altri luoghi come le banchine, i magazzini portuali e i depositi ferroviari. La sostanze pericolose comprendono: sostanze tossiche che provocano effetti avversi sull'organismo umano quando sono inalate, ingerite o assorbite per via cutanea; sostanze infiammabili, esplosive e comburenti e sostanze pericolose per l’ambiente in quanto in grado danneggiare gli ecosistemi naturali e compromettere la sopravvivenza della flora e della fauna. Gli impianti produttivi che utilizzano queste sostanze sono definiti dalla normativa “impianti a rischio rilevante” e sono sottoposti a particolari disposizioni. Riserva volta principalmente alla tutela di aree prioritarie per la tutela del patrimonio genetico delle specie animali e vegetali presenti. RISERVA DI POPOLAMENTO ANIMALE ARPAV Riserva gestita prioritariamente a beneficio delle emergenze faunistiche in esse presenti. Questo tipo di riserva ospita specie animali di estremo valore non soltanto a livello nazionale, ma in alcuni casi mondiale. RISERVA IDRICA GLOSS. ENI Corpo idrico naturale o artificiale, utilizzato per immagazzinare, regolarizzare e controllare le risorse idriche. RISERVA INTEGRALE GLOSS. ENI Zona, in genere delimitata e protetta da particolari disposizioni, per la conservazione delle specie vegetali e animali che vi dimorano. RISERVA NATURALE GLOSS. ENI; PROVINCIA DI TORINO Zona in genere delimitata e protetta da particolari disposizioni per la conservazione di alcune specie vegetali ed animali che vi dimorano. Fanno parte delle aree protette e sono costituite da aree terrestri, lacuali o marine che contengono una o più specie naturalisticamente rilevanti della flora e della fauna, o presentano uno o più ecosistemi importanti per le diversità biologiche o per la conservazione delle risorse genetiche (legge 6/12/1991, n. 394). RISERVA ORIENTATA ARPAV Riserva nella quale l'indirizzo gestionale è volto ad una fruizione controllata e proporzionata alle caratteristiche ambientali del territorio. In tale riserva vengono messe in atto strategie di gestione finalizzate non solo alla conservazione, ma anche allo sviluppo delle piene potenzialità naturalistiche del territorio. Inoltre vi sono promossi programmi di educazione naturalistica per favorire forme di turismo compatibile più rispettose e consapevoli nei confronti dell'ambiente. venerdì 1 luglio 2005 Pagina 154 di 190 Nome fonte RISONANZA MAGNETICA GLOSS. RADIAZIONI Assorbimento o emissione di energia elettromagnetica da parte dei nuclei posti in un campo magnetico statico, in seguito all'eccitazione dovuta ad un opportuno campo magnetico a radiofrequenza. RISORGIVA (o fontanile) ARPAV RISORSA ARPAV Emergenza della falda freatica che avviene al contatto fra l'alta e la bassa pianura a causa delle differenze di permeabilità fra i sedimenti ghiaioso-sabbiosi, altamente permeabili, della prima e quelli sabbioso-limoso-argillosi, poco permeabili, della seconda. Persone, professionalità, cultura, ambiente sociale, attrezzature, fondi, ecc. a disposizione o attivabili per il raggiungimento di un obiettivo. RISORSA AMBIENTALE GLOSS. GALGANO & ASSOCIATI Una delle componenti ambientali alle quali è attribuito un valore ambientale, ai fini dell'economia del territorio. RISORSA IDRICA STREAMS - TREVISIOL Per risorse idriche si intendono le quantità di acqua dolce presenti sul suolo e nel sottosuolo in una determinata zona durante un periodo prefissato e classificate come naturali, potenziali (teoricamente disponibili) e utilizzabili (realmente disponibili). RISORSE NON RINNOVABILI ARPAT RISORSE RINNOVABILI ARPAT Risorse del patrimonio naturale il cui utilizzo ed impiego è limitato nel tempo a causa della loro irriproducibilità (es. le risorse minerarie). Vengono dette anche risorse esauribili. Risorse del patrimonio naturale che hanno la capacità di riprodursi e rinnovarsi. RISPARMIO ENERGETICO MINISTERO DELL'AMBIENTE Uno dei sistemi, insieme alla razionalizzazione e all'utilizzo di fonti alternative, per stabilizzare il costo energetico. Risparmiare è una soluzione che, non richiede alcuno sforzo attivo, ma solo un adeguamento passivo ad una situazione di scarsità ovvero una modifica dei comportamento dei, consumatori in modo da ottenere lo stesso servizio con un minore uso di energia. La razionalizzazione energetica, invece, richiede innovazione e proiezione nel futuro verso tecnologie energetiche più efficienti. Anche l'utilizzo di fonti alternative non fossili può far parte di una razionalizzazione del sistema energetico. I tre sistemi rispondono sia a motivazioni economiche sia ambientali. Da questo secondo punto di vista lo scopo è ridurre gli impatti relativi alla produzione, trasporto e utilizzo dell'energia. L'obiettivo resta quello di coniugare sviluppo e ambiente. RISULTANZE DI AUDIT ARPAC Risultati della valutazione delle evidenze oggettive di audit raccolte in confronto ai criteri di audit concordati (ISO 14010). RISULTATO EDUCATIVO ARPAV Modifica positiva del comportamento scorretto determinato dall’azione educativa. RITHRON ANPA Parte intermedia dei corsi d’acqua, che corrisponde alla zona di trote e temoli cioè al tratto salmonilico, ove è presente un’alta diversificazione dei generi benthonici anche se non molto numerosi, adattati alla corrente ed esigenti di acque fresche e ben ossigenate. RITMIBIOLOGICI BIBLIOTECA DI DOCUMENTAZIONE PEDAGOGICA - FIRENZE Il succedersi regolare e periodico di alcuni fenomeni fisiologici riscontrabile ai più- differenti livelli di organizzazione della materia vivente. RIUSO ARPAC Il riuso rappresenta una delle forme di valorizzazione del rifiuto. Consente di utilizzare un bene (altrimenti destinato ad essere trasformato in rifiuto) nella sua forma originaria. RIVA ANPA In senso lato, linea di confine tra acqua e terra. Ai fini dell’IFF, invece, si intende la fascia in margine esterno al greto. Quasi sinonimo di sponda. Fascia immediatamente fuori dall’alveo di morbida, posta a confine con la fascia perifluviale. venerdì 1 luglio 2005 Pagina 155 di 190 Nome RIVESTIMENTO fonte ANPA Si parla di rivestimento quando un tratto più o meno lungo di alveo viene rivestito (fondo e/o sponde). Solitamente i rivestimenti sono realizzati in massi ciclopici, in massi cementizi o in calcestruzzi. Possono essere finalizzati a proteggere l’alveo dall’erosione o a ridurre l’attrito e ad accelerare la velocità della corrente (in corrispondenza di strozzature idrauliche, es. ponti con luce stretta) o ad assolvere entrambe le funzioni. Quando il rivestimento interessa solo il fondo dell’alveo si parla di plateazioni, mentre la forma estrema di rivestimento è il cunettone in calcestruzzo, a sezione parabolica. Oltre a presentare anche controindicazioni di tipo idraulico, tutte le forme di rivestimento dell’alveo presentano un impatto ambientale rilevante. RIVITALIZZAZIONE (revitalisation/regeneration) STREAMS - TREVISIOL Ripresa degli equilibri ecosistemici realizzando l’obiettivo di passare da azioni puntuali di disinquinamento e salvaguardia ad azioni diffuse sui sistemi ambientali. RIZOIDI ANPA Elementi cellulari solitamente allungati e filiformi che, nei muschi e nelle epatiche, sono assimilabili alle vere radici (che ritroviamo nelle piante superiori) e che svolgono le funzioni di ancoraggio e assorbimento dei nutrienti dal substrato. RIZOMA Fusto sotterraneo di solito a sviluppo più o meno orizzontale. ROCCIA ANPA A COME AMBIENTE - TOURING CLUB ITALIANO Aggregato naturale di minerali che forma un corpo geologico ben individuabile. Le rocce possono essere costituite da più specie minerali, o da un solo tipo, come per esempio un ammasso di gesso o di salgemma. Nel loro insieme costituiscono la litosfera terrestre. r. magmatica – Deriva dal consolidamento di un magma che ha avuto luogo, sia all’interno della litosfera (rocce intrusive) sia sulla superficie terrestre (rocce effusive). r. metamorfica – Deriva dalla trasformazione di rocce magmatiche e sedimentarie all’interno della crosta terrestre per variazioni di temperatura e di pressione. r. sedimentaria – Dovuta al deposito di materiali organici e inorganici e al loro successivo compattamento. Si forma, per esempio, per l’azione di corsi d’acqua e di venti. Le rocce terrestri subiscono in effetti un vero e proprio ciclo di trasformazione. I materiali disgregati dai processi di erosione sono trasportati e depositati sui fondali marini e dal loro accumulo si formano le rocce sedimentarie. Queste sono sottoposte ad un lento sprofondamento, tipico dei fondali marini, e sono modificate dalle pressioni e dalle temperature che si incontrano all’interno della crosta terrestre. Quando lo sprofondamento continua, si giunge alla fusione completa delle rocce dovuta alla elevatissime temperature e pressioni. Il magma anatettico che così si forma può risalire vicino alla superficie terrestre e solidificare al suo interno formando le rocce intrusive, oppure grazie a spaccature che si verificano nella crosta, tra cui si possono annoverare i vulcani, può emergere alla superficie e formare in questo modo le rocce effusive. RSA GLOSS. ENI RSU GLOSS. ENI Tipologia di rifiuti di origine commerciale e/o industriale, assimilabili ai rifiuti urbani, per qualità e quantità, ai sensi dell’art. 21, comma 2, lettera g) del D. Lgs. 5.2.97, n. 22. In pratica sono rifiuti speciali assimilabili (RSA) agli urbani quei rifiuti provenienti da mercati ortofrutticoli, da mense aziendali, da strutture sanitarie (mense e reparti non infettivi), da supermercati e grande distribuzione (residui da imballaggi e scarti vari) e da alcune lavorazioni industriali, quali cascami e residui tessili, scarti di pulper di cartiera, plastiche e teli d’imballaggio, ecc.. Inoltre con l'acronimo RSA si indica anche la Relazione sullo Stato dell'Ambiente. Rifiuti Solidi Urbani. RU GLOSS. META S.p.A. Modena Rifiuti urbani. RUMORE ARPAV Dal punto di vista fisico un rumore, o più generalmente un suono, viene generato dalla vibrazione di un corpo che viene trasmessa nell'aria sotto forma di onde di compressione e di rarefazione. Il fenomeno è simile a quanto si osserva quando si getta un sasso nell'acqua di uno stagno e si vedono delle onde circolari concentriche che si allontanano dal punto in cui il sasso è caduto: così dalla sorgente sonora si propagano nel mezzo circostante le onde che verranno percepite dall’orecchio. Le caratteristiche fisiche più rilevanti del rumore sono: l’intensità sonora (vale a dire la massima ampiezza dell’oscillazione dell’onda) che ci fa percepire un suono come forte o debole. Si misura in decibel (dB), che è una unità di misura logaritmica; la frequenza, che indica il numero delle oscillazioni dell’onda sonora in un secondo. Le frequenze alte ci fanno percepire un suono come acuto, le basse come grave; la frequenza si misura in Hertz (Hz). Le onde sonore, quando giungono all'orecchio, esercitano una pressione sul timpano, che vibra come il corpo che ha generato il suono. Le oscillazioni del timpano mettono in moto una catena di ossicini (martello, incudine e staffa) che trasmettono le vibrazioni all'orecchio interno, dove particolari cellule fornite di ciglia funzionano da microfono e trasformano le vibrazioni in impulsi elettrici che vengono inviati come segnali nervosi al cervello, dove sono analizzati, riconosciuti e interpretati. L'orecchio umano ha una sensibilità molto estesa ed è in grado di percepire e distinguere suoni di frequenza compresa fra i 20 ed i 20.000 Hz. L'orecchio è particolarmente sensibile alle frequenze comprese tra 500 e 4000 Hz, che sono quelle proprie della voce umana. Con l'età la sensibilità alle alte frequenze (dai 4000 Hz in su) diminuisce progressivamente. venerdì 1 luglio 2005 Pagina 156 di 190 Nome fonte RUOLO ECOLOGICO ARPAV Funzione svolta da un organismo animale/vegetale nell’ecosistema che lo ospita. RUP GLOSS. META S.p.A. Modena Rifiuti urbani pericolosi. RUPA ANPA Rete Unitaria della Pubblica Amministrazione. RUR ARPAV SABBIA ARPAV SALICORNIETO ARPAV Rifiuto Urbano Residuo. Rifiuto urbano indifferenziato a basso tasso di umidità, che rimane dopo aver attivato la raccolta separata del rifiuto organico e dei materiali riciclabili. Frazione minerale di un suolo le cui particelle hanno un diametro che varia da 0,05 a 2,0 mm. Si può ulteriormente suddividere in sabbia molto grossolana (2,0-1,0 mm), sabbia grossolana (1,0-0,5 mm), sabbia media (0,5-0,25 mm), sabbia fine (0,25-0,1 mm) e sabbia molto fine (0,1-0,05 mm). Terreni umidi e salmastri. occupati prevalentemente da piante del genere Salicòrnia, genere di piante cosmopolite, suffruticose o erbacee, appartenenti alla famiglia delle Chenopodiacee. SALINITÀ' GLOSS. ENI SALINIZZAZIONE GLOSS. ENI SALUTE PUBBLICA GLOSS. ENI SAPROFAGO GLOSS. ENI Quantità di sali espressa in grammi/litro o in parti per mille, presenti nelle acque marine, fluviali, lacustri. La quantità di sale è maggiore nelle acque marine e, sebbene vari molto da mare a mare a causa dell’influenza esercitata dall’evaporazione, dalle precipitazioni e dall’apporto fluviale, si aggira in media sul 35%. Aumento dei sali disciolti nell’acqua. Tale fenomeno può essere dovuto, in aree costiere, all’intrusione dell’acqua marina, con interessamento della falda idrica sotterranea. In tal caso la salinizzazione ha effetti negativi sulla qualità del suolo dal punto di vista agricolo. Componente degli studi di impatto ambientale, che ha come scopo quello di verificare la compatibilità tra le conseguenze dirette ed indirette della costruzione di opere e del loro esercizio e gli standard e i criteri adottati per la prevenzione dei rischi riguardanti la salute umana a breve, medio e lungo periodo. Organismo animale che si nutre di sostanze organiche in decomposizione. SAPROFITI GLOSS. ENI SASTRUGA GLOSS. ENI SAVANA GLOSS. ENI Organismi vegetali inferiori che vivono e prosperano su materiale organico in decomposizione. La maggior parte dei saprofiti è costituita da batteri, muffe, funghi. Irregolarità prodotta dal vento sulla superficie fresca della neve. Ha forma variabile secondo l’intensità e la durata del vento e le condizioni superficiali della neve. Tipica configurazione ambientale delle aree nevose della Russia. Prateria tropicale tipicamente africana, ma riscontrabile con altro nome (llanos, campos) anche in Sud America. Costituisce l’ambiente tipico delle regioni situate tra la foresta equatoriale e il deserto torrido. La vegetazione spontanea è costituita da alte erbe (graminacee) che si sviluppano con le prime piogge e scompaiono nel periodo secco e da rade essenze arboree e arbustive (baobab, palme, acacie). La savana costituisce l’habitat per eccellenza dei mammiferi, presenti in tutte le dimensioni. L’erba a disposizione limita il numero degli erbivori che a loro volta limitano quello dei predatori, garantendo in tal modo un perfetto equilibrio. SCABREZZA DI FONDO Irregolarità del fondo dovuta alla presenza di elementi di diversa grandezza e a diverse distanze in grado di creare turbolenze delle vene d’acqua. venerdì 1 luglio 2005 ANPA Pagina 157 di 190 Nome SCALA fonte A COME AMBIENTE - TOURING CLUB ITALIANO Rapporto fra le misure di lunghezza reali e quelle rappresentate in una scala (scala di riduzione). La scala numerica si esprime con un frazione avente al numeratore l’unità e al denominatore un numero indicante di quante volte le distanze reali sono maggiori di quella rappresentata: 1:1.000.000 indica che una qualsiasi distanza (per esempio un centimetro) sulla carta va moltiplicata per un milione (1.000.000 di cm, cioè 10 Km), per avere la sua misura reale. La scala grafica è un segmento graduato (generalmente in unità metriche) che rappresenta, in calce alla carta, l’equivalente distanza sul terreno, al fine di facilitare rapide misurazioni con il compasso o con un righello millimetrato. Ovviamente la scala si applica sia alle misure lineari si a quelle superficiali, con l’avvertenza che per queste seconde vale un rapporto geometrico, per cui, raddoppiando la scala numerica si quadruplica la superficie rappresentata. Scala Beaufort – Scala di dodici gradi che stima la forza del vento. Ideata dall’ammiraglio inglese Beaufort nel 1806, essa dà una misura empirica basata sugli effetti del vento: dallo 0 che rappresenta la bonaccia con aria praticamente immobile a 12 che rappresenta una bufera di vento oltre i 120 Km orari. La valutazione è fatta in base allo spostamento del fumo, di piccoli rami, al moto ondoso delle acque interne, al movimento degli alberi e ai leggeri danni che vengono causati agli edifici. Scala Mercalli – Scala che misura in modo empirico l’intensità di una scossa sismica in una determinata zona in base alla distribuzione e agli effetti del terremoto. E’ suddivisa in 12 gradi, dal 1° della cosiddetta scossa strumentale, percepito solo dai sismografi, al 12° della grande catastrofe con distruzione totale delle costruzioni e spostamenti di masse rocciose. Scala Richter - Scala che misura la magnitudo (cioè la forza distruttrice) di un terremoto. Fu introdotta nel 1935 dall’americano C. F. Richter. A differenza della scala Mercalli basata su osservazioni empiriche dei danni, la scala Richter adotta unicamente registrazioni strumentali. SCANNO ARPAV Affioramento sabbios-limoso posto all'apice del delta formatosi per l'azione concomitante di trasporto fluviale, correnti marine e maree. SCARICHI IDRICI ARPAC Sversamento di effluenti liquidi o comunque convogliabili tramite condotta, proveniente da insediamenti sia produttivi che civili, con caratteristiche di continuità, o periodicità o anche saltuari, ma non meramente occasionali. SCARICHI IN ACQUE PROFONDE Scarichi in mare di sostanze non naturali. L’operazione si esegue dopo l’ottenimento di un permesso. SCARICO GLOSS. ENI STREAMS - TREVISIOL La nozione di scarico comprende qualsiasi attività di sversamento o deposizione di rifiuti, indipendentemente dal modo nel quale avvenga, diretto o indiretto, della sua episodicità, dello stato liquido o solido dei rifiuti, e indipendentemente dal luogo, ossia in acque superficiali o sotterranee, interne o marine, pubbliche o private, sul suolo o sottosuolo (nel caso di specie, è stato ritenuto scarico illecito, perché privo di autorizzazione, anche quello effettuato indirettamente, ossia l’intermediazione di un autotrasportatore. SCARICO INDUSTRIALE GLOSS. ENI Flusso di materiale di rifiuto proveniente da un processo produttivo industriale. Secondo la normativa vigente, tali scarichi sono da considerarsi quantomeno rifiuti speciali e possono essere pericolosi (se provenienti da determinati processi). SCARPATA CONTINENTALE Pendio che unisce l’orlo della piattaforma continentale al fondale oceanico. GLOSS. ENI SCARTI DI PULER ARPAC Scarti di cartiera, derivati dallo spappolamento della carta da macero costituiti da una miscela di materiali plastici, legno, residui di carta, frammenti di vetro, materiale ghiaioso e metallico (COMIECO). SCAVO A CIELO APERTO GLOSS. ENI SCENARIO GLOSS. ENI Asportazione di terreno di dimensioni più o meno estese, a partire dalla superficie del suolo. è impiegato nel settore edilizio, minerario, ecc.. Modello dell'ambiente naturale ed antropico, nonché dell'assetto socioeconomico del territorio in cui dovrà inserirsi un progetto, configurato in presenza e in assenza dell'opera stessa. SCHEMA DI VALUTAZIONE DELLA CONFORMITA' EN 45020:1998 Sistema di valutazione della conformità relativo a determinati prodotti, processi o servizi ai quali si applicano le stesse norme, le stesse regole particolari e la stessa procedura. SCHERMATURE GLOSS. RADIAZIONI Pannelli, vetri piombati o comunque spessori di materiale in grado di attenuare la radiazione. venerdì 1 luglio 2005 Pagina 158 di 190 Nome fonte SCHIUME ("SCUM") STREAMS - TREVISIOL Con questo termine generale, si comprendono materiali galleggianti come oli minerali e vegetali, grassi, saponi, residui della preparazione dei cibi, carte e cartoni, mozziconi di sigarette ed altro materiale vario leggero, che galleggia sulla superficie delle vasche di disoleatura, di sedimentazione, di digestione, ecc., degli impianti di depurazione. Questo materiale, quando assume una particolare consistenza e compattezza, viene chiamato "crosta" o "cappello". SCIAFILO GLOSS. ENI Organismo animale o vegetale che predilige le aree di penombra e evita preferibilmente la luce solare diretta. SCIENZE DELLA TERRA A COME AMBIENTE - TOURING CLUB ITALIANO Gruppo di discipline (dette anche scienze geonomiche) che studia la terra e i suoi rapporti con gli altri corpi dell’universo, la sua costituzione, la sua struttura, i fenomeni fisici e biologici che l’hanno interessata nel corso dei tempi, i processi di trasformazione ed evoluzione che ancora caratterizzano la sua crosta superficiale, gli stretti legami fra tutte queste caratteristiche e le attività umane. Tra queste discipline vengono annoverate la mineralogia, la geologia, la paleontologia, la petrografia, la giacimentologia, la geochimica, ect.. SCINTIGRAFIA GLOSS. RADIAZIONI Immagine prodotta su una gammacamera dalla radiazione emessa dal corpo in seguito alla somministrazione di un radiofarmaco. SCIRPETO ARPAV Striscia di vegetazione formata da piante sommerse che fascia marginalmente i laghi e le paludi. SCLEROFILLE ANPA Piante sempreverdi adatte a vivere in stazioni aride; sono provviste di foglie spesse, coriacee, generalmente piccole. SCOPIA O FLUOROSCOPIA GLOSS. RADIAZIONI Osservazione delle caratteristiche interne di un corpo per mezzo della fluorescenza prodotta su uno schermo dai raggi X trasmessi attraverso il corpo. Attualmente a tal fine vengono impiegati apparecchi detti intensificatori di brillanza. SCOPING GLOSS. ENI Introduzione preliminare allo studio dettagliato di una componente ambientale, nella quale viene descritta la procedura eseguita per l'analisi, motivando, in relazione allo scopo del lavoro, la scelta degli argomenti che sono stati approfonditi con il maggior grado di dettaglio. SCORIE (da combustione) GLOSS. ENI SCR GLOSS. ENI Residuo solido derivante dalla combustione di un materiale ad elevato contenuto di inerti (frazione incombustibile). È il caso, ad esempio, delle scorie prodotte nella combustione del carbone, dette anche ceneri pesanti, o nell'incenerimento dei rifiuti solidi urbani. In particolare, le scorie di un processo di termodistruzione di rifiuti urbani, costituite dalla frazione incombustibile degli stessi, più una piccola percentuale di incombusti, rappresentano circa il 30% in peso ed il 10% in volume dei rifiuti di partenza. Riduzione catalitica degli ossidi di azoto. Applicata nel campo della depurazione di effluenti gassosi (impianto di abbattimento degli inquinanti negli Effluenti gassosi), richiede l’uso di un catalizzatore e di un additivo, generalmente ammoniaca. SCREENING GLOSS. ENI Primo gradino nell'analisi di dispersione degli inquinanti in atmosfera. Consiste nel determinare, mediante analisi al calcolatore, le condizioni meteoclimatiche che determinano il peggior comportamento in termini di dispersione degli inquinanti e la posizione attesa delle massime ricadute al suolo. SCREZIATURA ARPAV Macchia o sfumatura di colore diverso compresa in una matrice di colore dominante; generalmente è dovuta a processi di ossidoriduzione. In molti casi è importante per individuare la presenza di idromorfia. SECA Stato ecologico dei corsi d'acqua. Vedi IBE SEDENTARIA (specie) GRUPPO VICENTINO DI STUDI ORNITOLOGICI "NISORIA" Specie presente, e quindi nidificante, in una data area geografica per tutto il corso dell'anno. venerdì 1 luglio 2005 Pagina 159 di 190 Nome fonte SEDIMENTAZIONE GLOSS. ENI Processo di deposizione di materiale solido trasportato in sospensione dall’acqua o dal vento. Da tale processo hanno origine le rocce sedimentarie. Nella depurazione delle acque la sedimentazione è l’operazione mediante la quale le sostanze solide sospese in un liquido vengono fatte depositare sul fondo di un recipiente adatto, grazie alla forza di gravità. SEDIMENTO ENCICLOPEDIA SCIENTIFICA TECNICA GARZANTI Deposito di residui minerali insolubili che si accumulano generalmente in strati di spessore variabile a seconda del tipo, delle modalità e della durata della sedimentazione. SELECTIVE CATALYTIC REDUCTION GLOSS. ENI Vedi SCR. SELECTIVE NON CATALYTIC REDUCTION GLOSS. ENI Vedi SNCR. SELEZIONE A COME AMBIENTE - TOURING CLUB ITALIANO Fenomeno naturale che consente agli individui di sviluppare particolari caratteristiche morfologiche e fisiologiche che li rendono più adatti all’ambiente in cui vivono e di trasmetterle a livello genetico alle successive generazioni. In questo modo alcuni caratteri vengono tramandati ai discendenti, mentre altri vengono scartati. Selezione artificiale – Meccanismo utilizzato dall’uomo per introdurre nuovi caratteri in animali e piante; viene attuato mediante incroci selezionati. Selezione naturale – Processo che porta alla scelta, fra tanti individui, di quelli che possiedono una maggiore capacità di sopravvivenza e che possono garantire la sopravvivenza al maggior numero di nuovi nati. Darwin spiega la teoria dell’evoluzione attraverso il meccanismo della selezione naturale. SELEZIONE DELLE VARIETA' EN 45020:1998 Scelta del miglior numero di dimensioni o di tipi di prodotti, processi o servizi che soddisfino le esigenze prevalenti. SELF – RELIANCE STREAMS - TREVISIOL Autonomia del sistema sociale. Può fare riferimento alla autosufficienza di una comunità, di una nazione, di una regione; e può definirsi nei termini di uno sviluppo autocentrato come fenomeno puramente tecnologico (le tecnologie appropriate), di mercato, o proclamarsi tale anche grazie al supporto statuale; può implicare una selezione più o meno accentuata dei rapporti con altri sistemi sociali e un privilegiamento di taluni di questi ( i sistemi socialisti, altri stati del Sud, ecc.); può prendere infine in considerazione maggiore o minore gli elementi di auto - sufficienza e dunque il rapporto tra ipotesi innovative e contenuti tradizionali della società. SEME ANPA Dal punto di vista botanico è l'organo che contiene l'embrione e che si forma dopo la fecondazione dalla trasformazione dell'ovulo. Nella pratica vivaistica il termine si riferisce a qualsiasi materiale impiegato per la semina, indipendentemente dalla corretta definizione botanica. Ad esempio, nel frassino, si indicano come "semi" le samare, che sono frutti alati indeiscenti. SENSIBILITA' GLOSS. GALGANO & ASSOCIATI Caratteristica intrinseca di tipo oggettivo dell'ambiente naturale che può subire un maggior danno a parità di rilevanza dell'impatto (vulnerabilità) e di tipo soggettivo dell'ambiente socioeconomico che comporta un maggior rischio di conseguenze negative sull'attività produttiva (percezione del rischio e sensibilità sociale). SEPALI ANPA Pezzi fiorari esterni che costituiscono il calice. Sono per lo più verdi, erbacei, indivisi. SEPARAZIONE (degli inquinanti) GLOSS. ENI Processo di trattamento di effluenti inquinati in cui si realizza un’eliminazione degli inquinanti tramite il loro trasferimento in un secondo flusso, più concentrato, da trattare ulteriormente. Si tratta generalmente di processi di tipo fisico che sfruttano particolari caratteristiche (densità, peso specifico, solubilità) degli inquinanti stessi. SERBATOIO STREAMS - TREVISIOL Spazio, costituito da un bacino artificiale o da un "recipiente" seminterrato o sopraelevato, destinato ad accogliere una riserva d’acqua proveniente dalla derivazione idrica, che deve servire a ovviare ai momenti di scarso rendimento delle sorgenti, a permettere le riparazioni e a far fronte alle situazioni di emergenza. SERIE 6° livello della Soil Taxonomy; raggruppa suoli all'interno di una famiglia che si differenziano dagli altri appartenenti alla stessa solo per caratteristiche quali la tessitura superficiale o del substrato. Le serie vengono istituite per scopi pratici raggruppando suoli che presentano comportamenti simili dal punto di vista gestionale. venerdì 1 luglio 2005 ARPAV Pagina 160 di 190 Nome fonte SESLERIETO ARPAV Associazione vegetale in cui prevalgono specie appartenenti alla Sesleria comune e alla Carice sempreverde. SESSILE GLOSS. ENI SESTON GLOSS. ENI Detto di organismo animale o vegetale che vive ancorato al substrato e non è dotato di alcuna capacità di spostamento (ad esempio, il corallo). È il contrario di vagile. Insieme delle particelle sospese nell’acqua, costituito da organismi viventi (Plancton) e da spoglie di organismi morti. SET ASIDE GLOSS. ECOITALY Terminologia inglese che letteralmente tradotta significa "mettere da parte". Agronomicamente si intende secondo le normative comunitarie il ritiro dalla produzione agricola di un determinato appezzamento di terreno che viene lasciato a riposo per periodi più o meno lunghi, (20 anni). Per tale scelta la Comunità Europea corrisponde al proprietario del fondo un contributo economico. SEVESO ARPAV Cittadina in provincia di Milano. E’ tristemente nota per il disastro ambientale verificatosi il 10 luglio 1976, quando dagli stabilimenti dell’ICMESA una industria chimica che produceva sostanze chimiche intermedie per la produzione di profumi, aromatizzanti, cosmetici e prodotti farmaceutici - si ebbe, a seconda delle stime, la fuoriuscita di una nube di diossina (TCDD) variabile tra qualche centinaio di grammi e qualche chilogrammo. La ricaduta del tossico provocò la contaminazione ambientale di una vastissima area urbana, la strage di migliaia di animali domestici e rese necessaria l'evacuazione della popolazione. La zona è ancora oggetto di monitoraggio da parte delle autorità sanitarie per valutare gli effetti a lunga scadenza (malformazioni fetali e tumori). Gli ultimi dati disponibili (2003) hanno dimostrato un aumentato rischio di neoplasie linfoemopoietiche, di tumori del digerente, del sistema respiratorio e di sarcomi, di patologie del sistema endocrino (diabete) e del sistema riproduttivo nei maschi. SFAGNI ANPA Gruppo di Briofite che si differenziano dai "veri muschi" in quanto le piante adulte non possiedono rizoidi. Di solito si trovano nelle torbiere e nelle paludi. SFIATO GLOSS. ENI Sorgente fissa di emissioni in atmosfera, generalmente incontrollata. La sua attivazione avviene solitamente in concomitanza di malfunzionamenti di impianto o di processo. SGA GLOSS. ENI; ARPAT; ARPAC; ARPAV Sistema di Gestione Ambientale. La parte del sistema di gestione aziendale che comprende la struttura organizzativa, le attività di pianificazione, le responsabilità, le prassi, le procedure, i processi, le risorse per elaborare, mettere in atto, conseguire, riesaminare e mantenere attiva la politica ambientale (definizione UNI ISO 14050)La documentazione che descrive complessivamente il sistema di gestione ambientale e i mezzi per raggiungere gli obiettivi stabiliti è costituita dalla politica ambientale, dal manuale di gestione ambientale e dal piano di gestione ambientale. I moderni sistemi di gestione integrano quasi sempre la tutela della salute, la sicurezza sul lavoro e la protezione ambientale e spesso associano a queste tre variabili anche la gestione della qualità. SIA GLOSS. ENI Studio d’Impatto Ambientale. Documento realizzato da un gruppo di studio interdisciplinare ed allegato, dal proponente, al progetto presentato per l'autorizzazione, contenente gli elementi necessari alla VIA. La struttura del SIA è legata spesso alla normativa dei diversi paesi ma, in generale, include: l'inquadramento del progetto all'interno degli strumenti di pianificazione e programmazione esistenti; la descrizione del progetto e dei relativi criteri e standard di progetto adottati; la descrizione dello stato dell'ambiente prima della realizzazione del progetto; la valutazione delle variazioni e delle interferenze previste per le diverse componenti ambientali e per il sistema ambiente in generale, a seguito della realizzazione del progetto; le misure di mitigazione adottate e i sistemi di monitoraggio previsti. SIAM ANPA Sistema Informativo Ambientale Marino. SIC DIRETTIVA 92/43/CEE Area che, nella/e regione/i biogeografica cui appartiene, contribuisce in modo significativo a mantenere/ripristinare in uno stato di conservazione soddisfacente un tipo di habitat naturale di cui all'allegato I della Direttiva Habitat o una specie di cui all'allegato II della Direttiva Habitat. Un sito che possa inoltre contribuire in modo significativo alla coerenza di Natura 2000 (di cui all'art.3 della Direttiva Habitat), e/o che contribuisca in modo significativo al mantenimento della diversità biologica nella regione biogeografica o regioni biogeografiche. Per le specie animali che occupano ampi territori, i siti di importanza comunitaria corrispondono ai luoghi, all'interno dell'area di ripartizione naturale di tali specie, che presentano gli elementi fisici o biologici essenziali alla loro vita e riproduzione. SICUREZZA EN 45020:1998 Assenza di rischi di danni inaccettabili. Situazione nella quale viene minimizzato il pericolo grazie alla messa in atto di una serie di azioni preventive o difensive, che hanno come obiettivo l'integrità della salute psico-fisica dell'uomo nel lavoro e nella vita e che riguardano le seguenti aree di intervento: sicurezza degli impianti e delle macchine, igiene del lavoro, antincendio, ambiente esterno, sicurezza del prodotto. venerdì 1 luglio 2005 Pagina 161 di 190 Nome SICUREZZA (messa in) fonte GLOSS. ENI Serie di operazioni finalizzate all'instaurazione ed al mantenimento di misure protettive che assicurino la non pericolosità di un impianto, area, sito industriale, ecc.. SIFONE ROVESCIO STREAMS - TREVISIOL Sistema usato negli acquedotti romani per superare valli ampie ma poco profonde; il condotto assumeva una forma ad U sfruttando il principio dei vasi comunicanti, per far sì che l’acqua non acquistasse una pressione troppo elevata. SILTITI ARPAV- REGIONE DEL VENETO- CENTRO VALANGHE DI ARABBA Rocce composte da particelle con dimensioni comprese tra 1/256 mm e 1/16 mm. SIMBIOSI GLOSS. ENI Associazione fra due individui appartenenti a specie diverse, nella quale entrambi traggono vantaggio dalla vita in comune, oppure solo uno ne è avvantaggiato senza però che l’altro ne subisca danno. La simbiosi può avvenire fra due animali, fra un animale e un vegetale, oppure fra due vegetali. Quando entrambi gli organismi traggono vantaggio dall’associazione, la simbiosi è detta mutualismo (ad esempio, paguro e attinia); quando il vantaggio è per uno solo, si parla di commensalismo; se infine i rapporti tra i due simbionti si riducono all’occupazione di spazio comune, si ha l’inquilinismo. SIMBIOSI INDUSTRIALE ARPAT SINA ARPAV Comunità di imprese erogatrici di beni o di servizi che migliorano le performance economiche e minimizzano gli impatti ambientali attraverso la collaborazione e la cooperazione nel riutilizzo degli scarti come prodotto intermedio, nella gestione dell'ambiente, delle risorse naturali e dell'energia (distretti eco-industriali). Il programma per la realizzazione del SINA è nato con l'obiettivo di consentire la razionalizzazione e il coordinamento delle iniziative di gestione delle informazioni ambientali. Il gestore del sistema è l'ANPA. L'alimentazione della base informativa, in analogia con l'equivalente sistema europeo, è attuata attraverso il contributo di una rete di soggetti articolati in tre categorie principali: I Centri Tematici Nazionali (CTN): compagini consortili di strutture tecnico-scientifiche composte dalle Agenzie regionali (ARPA) integrate con Istituzioni Principali di Riferimento; I Punti Focali Regionali: sono i responsabili delle attività operative di raccolta dati programmate in ciascuna regione o provincia autonoma. Le regioni devono designare le strutture a cui affidare questa funzione che costituiranno il SIRA (Sistema Informativo Regionale Ambientale); Le istituzioni principali di riferimento: sono soggetti che contribuiscono alla formazione della base conoscitiva come entità operative avente già uno specifico ruolo. Tipicamente sono: ISTAT, ISS, ENEA, CNR. La rete del sistema (SINAnet) è completata con il Ministero dell'Ambiente e le Regioni come principali soggetti di indirizzo e utenti. La rete è collegata all'Agenzia Europea dell'Ambiente (EEA) attraverso l'ANPA. Tale programma viene formalizzato e avviato con la Legge finanziaria 1988 (Legge n.67/88,art.18, comma 1,lettera e). SINAL MECCANICAUTILE s.r.l. Sistema Nazionale per l'Accreditamento dei Laboratori di prova. Associazione senza fini di lucro i cui scopi si riassumono nell'accreditamento dei laboratori di prova per assicurare che i risultati delle prove da essi effettuate siano accettati con fiducia in Italia e all'estero. SINANET ANPA Rete del Sistema Nazionale Conoscitivo e dei Controlli in campo Ambientale. SINANTROPICA (specie) GRUPPO VICENTINO DI STUDI ORNITOLOGICI "NISORIA" Specie la cui presenza è legata agli ambienti antropizzati. SINCERT ARPAV È l'organismo nazionale che accredita in Italia le società di certificazione. SINCLINALE ARPAV- REGIONE DEL VENETO- CENTRO VALANGHE DI ARABBA Piega degli strati rocciosi con la cavità rivolta verso l'alto e terreni più recenti al nucleo. SINECOLOGIA E' una parte dell'ecologia che studia le popolazioni di specie diverse, cioè le biocenosi, i loro rapporti interni e le loro reazioni ambientali. SINERGISMO ARPAV STREAMS - TREVISIOL dal greco synergo = lavorare assieme, collaborare. La capacità che le cose hanno di potenziare altre cose. Si dice per indicare quegli eventi o processi che si rafforzano reciprocamente gli uni con gli altri. venerdì 1 luglio 2005 Pagina 162 di 190 Nome fonte SIRA ARPAV Sistema Informativo Regionale Ambientale progettato secondo standard qualitativi per la raccolta, il trattamento e la diffusione dei dati ambientali; rappresenta uno strumento per il controllo delle politiche ambientali, il monitoraggio ambientale ed epidemiologico e la divulgazione strutturata delle informazioni. SISMICITA’ A COME AMBIENTE - TOURING CLUB ITALIANO Insieme di movimenti tellurici (sismi) che interessano la crosta terrestre. Con questo termine si indica anche il carattere di un territorio soggetto a tali movimenti, e in particolare a quelli più brevi e violenti conosciuti come terremoti. SISTEMA UNI EN ISO 9000:2000 Insieme di elementi tra loro correlati o interagenti. SISTEMA AMBIENTALE REGIONE UMBRIA Insieme di componenti e fattori ambientali reciprocamente interagenti, risultanti dall'insieme di relazioni tra componenti naturali ed azioni umane (un fiume, una città, un ecomosaico, un sistema dei trasporti, ecc.). SISTEMA DI ACCREDITAMENTO EN 45020:1998 Sistema con proprie regole procedurali e gestionali per condurre l'accreditamento. L'accreditamento dell'organismo di valutazione della conformità è di regola rilasciato a seguito di una valutazione con esito positivo con successiva adeguata attività di sorveglianza. Sistema per l'accreditamento e il controllo dei verificatori ambientali, gestito da una istituzione o organizzazione imparziale designata o creata dallo Stato membro, dotato di competenze e risorse sufficienti e con procedura appropriate per svolgere le funzioni definite dal presente regolamento per tale sistema (Reg. 1836/93). SISTEMA DI ALIMENTAZIONE MANUALE QUALITA' RETI; ARPAV Insieme di componenti, in dotazione alla stazione di rilevamento, rappresentati da batterie in tampone per l’alimentazione diretta delle stazioni e da dispositivi per la ricarica delle batterie, quali: celle solari e/o trasformatori per il collegamento alla rete ENEL, impianto di terra e di protezione. SISTEMA DI GESTIONE UNI EN ISO 9000:2000 Sistema per stabilire politica ed obiettivi e per conseguire tali obiettivi. Un sistema di gestione di un'organizzazione può includere sistemi di gestione differenti quali un sistema di gestione per la qualità, un sistema di gestione finanziaria o un sistema di gestione ambientale. SISTEMA DI GESTIONE AMBIENTALE GLOSS. ENI; ARPAT; ARPAC; ARPAV Vedi SGA. SISTEMA DI GESTIONE DELL'IMBALLAGGIO ARPAC Consiste in un insieme di regole, procedure ed adempimenti burocratici introdotto dal D.Lgs. 22/97 (Decreto Ronchi) per disciplinare autonomamente nel più generale sistema di gestione dei rifiuti il prodotto "imballaggio" o il rifiuto che ne deriva a fine vita. SISTEMA DI GESTIONE PER LA QUALITA' VISION 2000 Sistema per guidare e tenere sotto controllo un'organizzazione con riferimento alla qualità. SISTEMA DI INFORMAZIONE GEOGRAFICA ANPA Vedi GIS. SISTEMA DI MEMORIZZAZIONE MANUALE QUALITA' RETI; ARPAV Modalità con cui la stazione organizzazione al suo interno i dati in archivi temporanei per il successivo trasferimento presso la Centrale operativa. SISTEMA DI RICOMPRESSIONE IN LINEA GLOSS. ENI Insieme di apparecchiature che, in fase di manutenzione di un gasdotto, consente di travasare il gas dal tratto di gasdotto intercettato (le cui estremità sono state chiuse per mezzo di valvole) ad un altro gasdotto adiacente, senza che vi sia rilascio in atmosfera. SISTEMA DI TRASMISSIONE MANUALE QUALITA' RETI; ARPAV Mezzo attraverso il quale i dati vengono veicolati dalla stazione periferica verso la Centrale operativa, costituito da: apparato radio, antenna e cavo antenna, scheda modem. SISTEMA DI VALUTAZIONE DELLA CONFORMITA' EN 45020:1998 Sistema con proprie regole di procedura e di gestione che attua la valutazione della conformità. venerdì 1 luglio 2005 Pagina 163 di 190 Nome fonte SISTEMA D'INFORMAZIONE GEOGRAFICA ARPAV Banca dati informatizzata di dati geografici, provvista di una piattaforma di gestione, analisi e illustrazione dei dati medesimi. Il SIG costituisce un importante strumento di analisi, in quanto consente di associare le banche dati informatiche con dati geografici reali. SISTEMA FLUVIOGLACIALE ARPAV Sistema di corsi d'acqua orginatosi dallo scioglimento dei ghiacciai in epoca post-glaciale. In genere un sistema fluvioglaciale ha elevata capacità di trasportare sedimenti. SISTEMA INFORMATIVO E DI MONITORAGGIO NAZIONALE AMBIENTALE ARPAV Vedi SINA. SISTEMA INFORMATIVO REGIONALE AMBIENTALE ARPAV Vedi SIRA. SISTEMA NAZIONALE DI TARATURA Vedi SIT. SISTEMA NAZIONALE PER L'ACCREDITAMENTO DEI LABORATORI DI PROVA MECCANICAUTILE s.r.l. Vedi SINAL. SISTEMA QUALITÀ ARPAV SIT ARPAV È l'insieme composto dalla struttura organizzativa, le procedure, i processi e le risorse necessarie ad attuare la gestione della qualità. Si tratta in sostanza di uno strumento di carattere organizzativo- gestionale per rispettare criteri e requisiti della qualità previsti dalla norma che dice di fare le cose bene, in modo visibile e tale da dimostrarlo. Sistema Nazionale di Taratura. Ha competenza sui campioni nazionali e sulla taratura degli strumenti di misura. SITO ARPAV; ARPAC; ARPAT L'intera area in cui sono svolte, in una determinata localizzazione, le attività industriali sotto il controllo di una impresa, nonché qualsiasi magazzino contiguo o collegato di materie prime, sottoprodotti, prodotti intermedi, prodotti finali e materie di rifiuto, e qualsiasi infrastruttura e qualsiasi impianto, fissi o meno, utilizzati nell'esercizio di queste attività (Reg. 1836/93). SITO DI IMPORTANZA COMUNITARIA DIRETTIVA 92/43/CEE Vedi SIC. SKIMMER GLOSS. ENI Dispositivo o apparecchiatura capace di separare, per scrematura, inquinanti in galleggiamento su una superficie liquida, per inviarli ad un successivo trattamento. Uno skimmer può essere impiegato per disinquinare fiumi, laghi o il mare, potendo essere montato su mezzi di trasporto di ogni tipo. Lavora in modo ottimale se abbinato alle panne di contenimento. SMALTIMENTO DEI RIFIUTI GLOSS. ENI; GLOSS. GALGANO & ASSOCIATI Secondo la definizione del D. Lgs. n. 22 del 5.2.97, tale operazione costituisce la fase residuale della gestione dei rifiuti e deve essere effettuato in condizioni di sicurezza. In questo decreto viene sancita la differenza tra il modello tradizionale di smaltimento, inteso come attività che "libera" dai rifiuti, e un nuovo modello in cui il rifiuto diviene elemento costitutivo della risorsa e quindi riduce ad una fase residuale il momento dell'eliminazione d finale. Tale operazione consiste in: deposito sul o nel suolo; trattamento in ambiente terrestre (ad esempio, biodegradazione di rifiuti liquidi o fanghi nei suoli); iniezioni in profondità; lagunaggio; messa in discarica allestita; scarico dei rifiuti solidi nell’ambiente idrico, eccetto l’immersione; immersione, compreso il seppellimento nel sottosuolo marino; incenerimento a terra o a mare; deposito permanente (ad esempio, in una miniera); altri trattamenti biologici; altri trattamenti fisico-chimici (ad esempio, evaporazione, essiccazione, calcinazione, ecc.); raggruppamento, deposito o ricondizionamento preliminare prima di una delle suddette operazioni. SMOG ARPAV È una parola coniata per descrivere una miscela di fumo (smoke) e nebbia (fog), costituita da alcuni inquinanti atmosferici primari, intrappolata vicino al terreno da una inversione termica, cioè da un fenomeno meteorologico che consiste nell’aumento della temperatura dell’aria all’aumentare della quota, al contrario di ciò che avviene normalmente. Il termine è utilizzato per descrivere due situazioni distinte: 1smog di Londra (London smog), causato da elevate concentrazioni di particolato e anidride solforosa, in presenza di alta umidità (>80%) e temperature da -3° a 5°C; 2.smog fotochimico (Los Angeles smog), causato da elevate concentrazioni di ozono e ossidanti fotochimici, in condizioni di temperatura sui 25-35°C, bassa umidità, velocità del vento inferiore a 2 m/s e in presenza di inversione termica. Emissioni di ossidi di azoto e VOCs, come alcheni, aromatici o alcani a catena più lunga, dovuti ai gas di scarico automobilistico, sono la principale causa di formazione dei precursori dello smog fotochimico, degli ossidanti fotochimici e dell'ozono venerdì 1 luglio 2005 Pagina 164 di 190 Nome SMOTTAMENTO fonte ENCICLOPEDIA SCIENTIFICA TECNICA GARZANTI Scivolamento verso il basso di masse superficiali di terreno, per lo più incoerente, dovuto in genere a infiltrazioni di acqua o a erosioni di torrenti o a scavi. SNCR GLOSS. ENI SOCIAL (specie) GLOSS. ENI Tecnologia per il controllo degli ossidi di azoto nelle emissioni gassose, che prevede l’iniezione di additivi (NH3) nella camera di combustione. La reazione avviene solo in una determinata finestra di temperatura (900-1000°C). In biologia, specie animale i cui individui vivono preferibilmente ed elettivamente in comunità (società). Tale associazione è di tipo individualista quando ciascun componente provvede solamente alle proprie necessità (mammiferi, uccelli); è invece di tipo collettivista quando ciascun individuo svolge la sua attività in funzione delle necessità dell’intera comunità (vespe, api, formiche, termiti). SODDISFAZIONE DEL CITTADINO-CLIENTE (strategia della) UNI EN ISO 9000:2000 Strategia in base alla quale il cittadino diventa la priorità assoluta dell'ente. Nel concreto, questa strategia riunisce una serie di scelte prioritarie collegate tra loro. Ogni funzione, ogni ruolo, ogni attività deve essere orientata alla soddisfazione dei bisogni e delle attese del cittadino. SOGGETTO ATTORE ARPAV Istituzione, ente, associazione, persona che progetta, realizza, valuta determinati interventi. SOGGETTO DELL'AUDIT ARPAC SOGGETTO DESTINATARIO ARPAV SOGLIA ARPAV SOGLIA DI ALLARME ARPAV SOGLIA DI ATTENZIONE ARPAV Organizzazione che è sottoposta all'audit (ISO 14010). Persona o gruppo portatore di bisogni a cui sono rivolti determinati interventi. Nel campo dell'educazione ambientale è il soggetto portatore di bisogni educativi a cui va rivolta l'azione educativa. E’ il livello di esposizione a un agente chimico o fisico al di sotto del quale non si verificano effetti nocivi per l’organismo, dimostrabili con le tecniche più sensibili a disposizione. Situazione di inquinamento che può determinare una condizione di rischio ambientale e sanitario (rif. D.M. 15/04/94). Situazione di inquinamento che, se persistente, attiva lo stato di allarme. SOGLIE ANPA Strutture simili a briglie interrate, delle quali affiora in superficie solo la sommità: a monte di esse non si accumulano quindi né acqua, né sedimenti. La loro funzione è quella di stabilizzare la quota dell’alveo, impedendone l’approfondimento. Per tale motivo sono spesso realizzate al piede di ponti, per proteggerli dallo scalzamento dei piloni, oppure vengono disposte in serie in tratti fluviali nei quali l’approfondimento dell’alveo minerebbe la stabilità dei versanti. Qualora l’erosione del fondo abbia già compromesso la stabilità dei versanti o dei manufatti, la stabilizzazione mediante soglie può non essere sufficiente; per indurre un innalzamento dell’alveo si può allora ricorrere alla costruzione di briglie. Se si prescinde dalla fase di costruzione, l’impatto biologico delle soglie può essere considerato trascurabile. SOIL TAXONOMY ARPAV Sistema di classificazione statunitense che prevede sei livelli: ordini, sottordini, grandi gruppi, sottogruppi, famiglie e serie di suoli. Si basa sull'individuazione di orizzonti diagnostici e proprietà del suolo rilevate principalmente in campagna. SOIL VAPOR EXTRACTION GLOSS. ENI Sistema di bonifica dei terreni inquinati da contaminanti volatili, mediante la realizzazione di piani in cui si crea una depressione che estrae i componenti volatili presenti nel terreno. Il sistema include anche il trattamento dei volatili estratti. SOIL VENTING GLOSS. ENI Trattamento di bonifica, che consiste nel fornire, ad un suolo contaminato, nutrienti ed ossigeno necessari per facilitare l'ossidazione degli inquinanti. SOIL WASHING GLOSS. ENI Trattamento di bonifica di un suolo inquinato che consiste nell'effettuare un vero e proprio lavaggio (washing) con acqua, soluzioni acquose di tensioattivi, biosurfattanti, oppure con solventi organici veri e propri. venerdì 1 luglio 2005 Pagina 165 di 190 Nome fonte SOLCO LAPISINO ARPAV Valle modellata dall'antico ghiacciao del Piave che portava questo nome. SOLIDI SOSPESI TOTALI GLOSS. ENI Vedi SST. SOLUBILE ARPAV Sostanza che può sciogliersi in un'altra senza mutare la propria composizione chimica. SOLUBILITA' GLOSS. ENI E' la capacità di una sostanza, detta soluto, di sciogliersi in un’altra sostanza, detta solvente, formando una soluzione. SOLUZIONE ARPAV SOPRALLUOGO ARPAV Miscuglio omogeneo di due o più sostanze. Attività che prevede una o più delle seguenti operazioni: - ispezione, - prelievo di campioni, - analisi campioni. SORADORI STREAMS - TREVISIOL Si tratta di sfiatatoi. Erano dei pozzetti che raggiungevano verticalmente il condotto per consentire l’areazione e pulizia. Erano dislocati lungo tutto il percorso dell’acquedotto, ne esistono alcuni ancora nell’acquedotto di Bergamo. SORGENTE MINISTERO DELL'AMBIENTE; GLOSS. ENI Fonte da cui ha origine l'emissione dell'inquinante. Può essere naturale (acque, suolo, foreste) o antropica (infrastrutture e servizi). A seconda della quantità di inquinante emessa e delle modalità di emissione una sorgente può essere puntuale, areale, lineare. È puntuale quando è possibile individuare e caratterizzare singolarmente le fonti di emissione e localizzarle sul territorio, come nel caso di stabilimenti industriali e grandi impianti di riscaldamento. È areale quando le sorgenti di emissione non possono essere individuate singolarmente a causa della loro ampia distribuzione sul territorio, come nel caso delle emissioni derivanti dall'uso di impianti domestici. È lineare quando le emissioni vengono rilasciate in maniera continua e non in un unico punto, come nel caso di strade, autostrade, ferrovie. Punto di affioramento naturale delle acque di falda. La captazione deve essere fatta all'emergenza geologica della sorgente e non all'emergenza fittizia o apparente. SORGENTE (di radiazioni ionizzanti) GLOSS. RADIAZIONI SORGENTE NON SIGILLATA GLOSS. RADIAZIONI Macchina radiogena (apparecchio generatore di radiazioni) o sostanza avente la capacità di emettere radiazioni ionizzanti. Sorgente aventi tali caratteristiche da non consentire di prevenire qualsiasi dispersione di sostanze radioattive e qualsiasi rischio di contaminazione. SORGENTE SIGILLATA GLOSS. RADIAZIONI Sorgente formata da sostanze radioattive solidamente incorporate in materie solide e inattive, o sigillate in un involucro inattivo, che presenti una resistenza sufficiente per evitare, in condizioni normali di impiego, qualsiasi dispersione di sostanze radioattive e qualsiasi possibilità' di contaminazione. SORGENTI DI EMISSIONE SONORA GLOSS. ENI Qualsiasi oggetto, dispositivo, macchina o impianto o essere vivente che produce emissioni sonore. SORGENTI DIFFUSE D’INQUINAMENTO STREAMS - TREVISIOL SORGENTI PUNTIFORMI D’INQUINAMENTO STREAMS - TREVISIOL Hanno origine da località non puntiformi (la superficie del terreno o l’atmosfera). Per la loro natura, queste sorgenti sono molto più difficili da identificare, misurare e controllare. Sono caratterizzate da scarichi industriali, fognature urbane o impianti di depurazione delle acque; sono facilmente identificabili, misurabili e suscettibili di controlli pratici. venerdì 1 luglio 2005 Pagina 166 di 190 Nome fonte SORGENTI SONORE FISSE GLOSS. ENI Nell’art. 2 comma 1 della legge quadro sull’inquinamento acustico n. 447 del 26.10.95 viene data la seguente definizione di sorgenti sonore fisse: "Gli impianti tecnici degli edifici e le altre installazioni unite agli immobili anche in via transitoria il cui uso produca emissioni sonore; le infrastrutture stradali, ferroviarie, aeroportuali, marittime, industriali, artigianali, commerciali ed agricole; i parcheggi; le aree adibite a stabilimenti di movimentazione merci; i depositi dei mezzi di trasporto di persone e merci; le aree adibite ad attività sportive e ricreative". SORVEGLIANZA DELLA CONFORMITA' Valutazione della conformità per determinare il mantenimento nel tempo della conformità ai requisiti specificati. SORVEGLIANZA DELLA QUALITÀ EN 45020:1998 GLOSS. FEDERLEGNO Verifica e controllo continuo dello stato delle procedure, metodi, processi, prodotti, servizi, esame di verbali e certificati a fronte di documenti di riferimento prestabiliti, per assicurare il soddisfacimento dei requisiti di qualità prefissati. SORVEGLIANZA FISICA (della protezione) GLOSS. RADIAZIONI L'insieme dei dispositivi, degli esami, delle valutazioni, delle misure, delle istruzioni e delle prescrizioni effettuate dall'esperto qualificato al fine di realizzare la protezione sanitaria dei lavoratori e della popolazione contro le radiazioni ionizzanti, e di garantire l'osservanza delle disposizioni di legge. SORVEGLIANZA MEDICA (della protezione) GLOSS. RADIAZIONI L'insieme delle visite mediche, delle indagini specialistiche e di laboratorio, dei provvedimenti e delle disposizioni sanitarie adottate dal medico autorizzato al fine di realizzare la protezione sanitaria dei lavoratori e della popolazione contro le radiazioni ionizzanti, e di garantire l'osservanza delle disposizioni di legge. SOSPENSIONE A COME AMBIENTE - TOURING CLUB ITALIANO Miscuglio eterogeneo tra un solido e un liquido in funzione delle dimensioni delle particelle disperse. Le particelle di una sospensione possono essere così grosse da risultare chiaramente visibili ad occhio nudo. SOSTANZA ORGANICA GLOSS. ENI; ARPAV SOSTANZA RADIOATTIVA GLOSS. RADIAZIONI Composto esistente in natura o creato per sintesi, nel quale è presente il carbonio. Nei suoli questo termine raggruppa l'insieme dei residui animali e vegetali a vari stadi di decomposizione e le sostanze derivanti dall'attività biologica della popolazione vivente nel terreno. Ogni sostanza che presenti il fenomeno della radioattività'. SOSTANZE ORGANICHE A COME AMBIENTE - TOURING CLUB ITALIANO Con questo termine si indicano i composti del carbonio ( C ).Il nome "sostanze organiche" deriva dall’erronea convinzione, diffusa anche nel secolo scorso, che fossero prodotte dagli esseri viventi e che non si potessero sintetizzare artificialmente in laboratorio .Nel 1928 il tedesco F. Wöhler riuscì ad ottenere l’urea (sostanza prodotta dagli organismi viventi) attraverso una sintesi in laboratorio. Da allora si dovette rivedere il principio che divideva in due categorie rigidamente separate in composti chimici: quella della sostanze minerali (inorganiche) e quella delle sostanze organiche prodotte dai viventi. Sono sostanze organiche le proteine, i lipidi, gli zuccheri, gli acidi nucleici. SOSTANZE UMICHE Vedi humus. SOSTENIBILITÀ LO SVILUPPO SOSTENIBILE ED. IL MULINO Si definisce sostenibile la gestione di un risorsa se, nota la sua capacità di riproduzione, non si eccede nel suo sfruttamento oltre una determinata soglia. SOSTENIBILITA’ AMBIENTALE ARPAV Vedi sviluppo sostenibile. SOTTOGRUPPO ARPAV SOTTORDINE ARPAV 4° livello della Soil Taxonomy. Esistono tre tipi di sottogruppo: il "tipico" con tutte le caratteristiche proprie del grande gruppo; l' "intergrado", che possiede caratteristiche di transizione tra ordini, sottordini o grandi gruppi diversi; 1' "extragrado", che comprende suoli con caratteristiche genetiche che fuoriescono dal campo di variabilità del grande gruppo, ma che non si evolvono verso suoli di altre categorie. 2° livello della Soil Taxonomy. I diversi sottordini esprimono le variabili più importanti entro i singoli ordini: presenza di orizzonti caratteristici, regime idrico, grado di decomposizione della sostanza organica, etc. venerdì 1 luglio 2005 Pagina 167 di 190 Nome SOTTOSPECIE fonte GRUPPO VICENTINO DI STUDI ORNITOLOGICI "NISORIA" Una popolazione i cui membri si differenziano sensibilmente da quelli di altre, di solito separate geograficamente, ma appartenenti alla medesima specie. SOVRAPPESCA GLOSS. ENI Depauperamento delle risorse ittiche, provocato da un’esagerata e non razionale attività di pesca. SOVRASCORRIMENTO ARPAV- REGIONE DEL VENETO- CENTRO VALANGHE DI ARABBA Faglia a basso angolo che porta alla sovrapposizione di masse rocciose, scollate dal substrato, sui terreni adiacenti. SPARTIACQUE ENCICLOPEDIA SCIENTIFICA TECNICA GARZANTI Linea immaginaria condotta lungo l'asse principale di un rilievo; segna la zona di separazione delle acque scorrenti lungo i versanti opposti. Non sempre lo spartiacque coincide con la cresta del rilievo, in quanto, essendo equidistante dalle sorgenti e in funzione della pendenza dei versanti, può correre anche al di sotto della cresta. Possono avere funzione di spartiacque anche catene montuose nel loro insieme. SPAZZINO GLOSS. ENI Detto di animale che vive al seguito dei predatori (Predazione) e consuma i resti delle prede catturate da questi, contribuendo, conseguentemente, alla pulizia delle carcasse. SPECIAZIONE ANPA Suddivisione delle linee evolutive con formazione di popolazioni riproduttivamente isolate (nuove specie). SPECIE GLOSS. ENI SPECIE PROTETTA GLOSS. ENI E' l’unità base di ogni sistema di classificazione degli organismi animali e vegetali. Gli individui appartenenti alla stessa specie sono contraddistinti non solo da somiglianze morfologiche, ma principalmente dal fatto di rappresentare un’unità isolata dal punto di vista riproduttivo e di avere pertanto un patrimonio genetico comune. Ogni specie quindi raggruppa individui che presentano caratteristiche simili e che sono in grado di accoppiarsi e dare prole feconda. Specie rara o vulnerabile protetta da leggi o convenzioni internazionali che ne impediscono la cattura o la caccia. SPECIE RARA GLOSS. ENI Specie presente con piccole popolazioni che attualmente non è minacciata o vulnerabile, ma che corre rischi a causa della sua rarità naturale. SPECIFICA TECNICA O DI PROVA EN 45020:1998 Documento che stabilisce dei requisiti tecnici che prodotto, processo o servizio devono soddisfare. SPECIFICAZIONE TECNICA GLOSS. FEDERLEGNO SPECUS STREAMS - TREVISIOL Specificazione contenuta in un documento che definisce le caratteristiche richieste di un prodotto, quali i livelli di qualità o di proprietà di utilizzazione, la sicurezza, le dimensioni, comprese le prescrizioni applicabili a un prodotto per quanto concerne la terminologia, i simboli, le prove e i metodi di prova, l'imballaggio, la marchiatura e l'etichettatura" (art.1.1 Dir. 83/189 CEE). Speco, canale di conduzione dell’acqua negli acquedotti romani; esso era quasi sempre in muratura, sia che corresse sotterraneo che su arcate. La sua copertura poteva avere diverse forme, le pareti erano in pietra, tufo o peperino, il rivestimento in "opus signinum". SPESE AMBIENTALI ARPAT Spese sostenute dall'azienda relative ad attività direttamente rivolte alla protezione e miglioramento dell'ambiente. Vengono escluse dalle spese ambientali tutte quelle spese a cui l'azienda è obbligata in quanto previste dalla normativa. SPESE COMPENSATIVE ARPAV; ARPAC; ARPAT Spese sostenute dall'azienda per porre rimedio al danno ambientale causato dalle attività produttive. Si distinguono in spese compensative di difesa e di compensazione del danno. Le prime servono a constatare i riflessi negativi del danno, mentre le seconde riguardano i costi sostenuti per rimediare al danno provocato dal degrado ambientale causato. venerdì 1 luglio 2005 Pagina 168 di 190 Nome SPESE DI PROTEZIONE fonte ARPAT Spese sostenute dall'impresa per ridurre l'impatto ambientale delle attività di produzione e consumo attraverso azioni di prevenzione e rimedio del danno. Si distinguono in spese preventive e spese di riparazione. Le prime si riferiscono ai costi sostenuti per evitare e ridurre la formazione di inquinamento nel processo produttivo; le seconde raccolgono tutte le spese sostenute affinché l'impatto ambientale causato non continui a tradursi in danno. SPESE DIFENSIVE ARPAT Spese sostenute dall'azienda aventi come obiettivo il controllo e/o l'eliminazione del degrado ambientale ex-ante e tutte quelle spese di difesa rispetto agli effetti negativi ex-post associati al degrado ambientale. SPETTRO BIOLOGICO STREAMS - TREVISIOL Insieme gerarchico dei livelli di organizzazione biologica riscontrabili nella biosfera. SPETTRO DEL RUMORE GLOSS. ENI E' una definizione della grandezza delle componenti in frequenza, contenute in un segnale sonoro. SPETTRO ELETTROMAGNETICO E' l’insieme di tutte le possibili frequenze delle onde elettromagnetiche. SPORANGI ARPAV ANPA Minuscoli involucri contenenti le spore. SPOROFITO ANPA Fase diploide (2n cromosomi) del ciclo biologico di una pianta che si origina dall'ovocellula fecondata e termina con la formazione di sporangi e spore (n cromosomi). Esso costituisce la fase preponderante del ciclo vitale delle piante superiori. Tale fase si alterna con uno stadio aploide (n cromosomi) detto gametofito. SPREADING DELLA MACCHIA OLEOSA GLOSS. ENI Rapido aumento della superficie idrica coperta dalla macchia oleosa (Macchia di petrolio) e conseguente assottigliamento del suo spessore. SST GLOSS. ENI Solidi Sospesi Totali. Materiale, di qualsiasi natura, in sospensione. La presenza di solidi sospesi oltre determinati limiti, altera la normale trasparenza dell’acqua. Rappresentano, in pratica, la totalità delle varie sostanze presenti nella miscela liquida, che rimangono in un contenitore, dopo che tutta l’acqua è stata fatta evaporare. STAGE I E II GLOSS. ENI Sono due fasi della direttiva comunitaria 12/94 riguardanti il controllo delle emissioni di COV. Lo Stage I si riferisce alle operazioni di raffinazione e distribuzione primaria ed è stato completato con l'installazione di sistemi di recupero e ricircolazione dei vapori. Lo Stage II si riferisce al recupero e ricircolazione dei vapori durante le operazioni di rifornimento carburanti dei veicoli; è attualmente in corso con priorità per le grandi stazioni di servizio e le aree critiche. STAKEHOLDERS ARPAV Individui e gruppi che hanno titolo, in virtù della loro residenza, competenza, storia, o per qualsiasi altro motivo, a partecipare ai processi o alle decisioni i cui risultati possono avere effetti sulla salute o sul benessere proprio o della comunità che rappresentano. STAMI ANPA Organi maschili del fiore costituiti da un filamento e da un'antera; l'insieme degli stami forma l'androceo. STAMINODIO ANPA Stame privo di antera, quindi sterile. STANDARD AMBIENTALI GLOSS. ENI Strumenti di politica ambientale adottati dall'autorità pubblica per il miglioramento della qualità dell'ambiente. In generale, uno standard è un livello di adempimento fissato dalla legge e fatto rispettare attraverso sanzioni. Si distinguono diversi tipi di standard: -standard sulle emissioni inquinanti, che stabilisce il limite massimo consentito di emissioni inquinanti, superato il quale si è obbligati al pagamento di una multa; -standard di qualità ambientale, che fissa il limite massimo di inquinamento di un certo ambiente; -standard tecnologici, che prevedono l’adozione di una certa tecnologia, ad esempio, la marmitta catalitica. STANDARD DI QUALITA' DELL'ARIA ARPAV Prescrivono le concentrazioni di inquinanti atmosferici che non possono per legge essere superate in un determinato periodo di tempo e in una determinata località (Dic. Env. Sci. Techn.) venerdì 1 luglio 2005 Pagina 169 di 190 Nome fonte STANDARD DI RILEVAMENTO ARPAV Indici che esplicitano l'intensità delle informazioni pedologiche raccolte. Variano a seconda della scala del rilevamento, delle sue finalità e della complessità del territorio. Tra i più comuni vi sono: numero di osservazioni per unità di superficie (ad esempio: n/ha), numero di osservazione per unità tipologica di suolo (n/n), numero di osservazioni per unità cartografica o per poligono (n/n). STANDARD DI RILEVAMENTO (SITE) ARPAV Intorno del luogo dove viene realizzata l'osservazione, di dimensione variabile nell'ordine delle decine o alcune centinaia di metri quadri. STANZIALE (specie) ARPAV Specie faunistica legata ad un certo ambiente per l’intero ciclo biologico. STATISTICA A COME AMBIENTE - TOURING CLUB ITALIANO Branca della matematica che si occupa del trattamento di dati numerici derivanti da oggetti, animati e inanimati, esistenti nella realtà, per esempio la concentrazione di abitazioni in una determinata area geografica, la temperatura o ancora l’altezza dei suoi abitanti. Il campo della applicazione della statistica è il mondo reale. Utilizzando tecniche statistiche è possibile analizzare le relazioni e confrontare i dati che riguardano, per esempio, le differenze quantitative di un determinato fenomeno (velocità del vento, temperatura, ecc) in differenti aree geografiche, oppure la probabilità che un determinato fenomeno (per esempio un terremoto o un’eruzione vulcanica) ha di presentarsi in un determinato periodo. STATO DELL'AMBIENTE REGIONE UMBRIA Rappresentazione dell'ambiente che ne esprime le condizioni attuali, frutto dell'azione di fattori di varia natura. In termini generali può essere considerato come insieme di flussi bidirezionali di materia, di energia, di servizi e di beni (compresi quelli di valore estetico, culturale, sanitario, ecc.) che avvengono all'interno del sistema uomo-ambiente. STATO DELL'ARTE EN 45020:1998 Stadio dello sviluppo raggiunto in un determinato momento dalle capacità tecniche relative a prodotti, processi, o servizi basato su scoperte scientifiche, tecnologiche e sperimentali pertinenti. STATO DI ALLARME (inquinamento atmosferico) ARPAV Una situazione di inquinamento atmosferico suscettibile di determinare una condizione di rischio ambientale e sanitario. STATO DI ATTENZIONE (per inquinamento atmosferico) ARPAV Una situazione di inquinamento atmosferico che, se persistente, determina il rischio che si raggiunga lo stato d'allarme. STATO ECOLOGICO DEI CORSI D'ACQUA Vedi IBE. STAZIONE MANUALE QUALITA' RETI; ARPAV Struttura costituita da un insieme di: sensori di misura, sistema di alimentazione, sistema di trasmissione e logica di gestione dati (datalogger), in grado di registrare, memorizzare e trasmettere le informazioni ad una centrale operativa e sito di rilevamento di dati manuali. STAZIONE DI MONITORAGGIO DELLA QUALITÀ DELL’ARIA GLOSS. ENI Postazione dotata di strumentazione per la rilevazione e la misura delle concentrazioni degli inquinanti in atmosfera. L’organizzazione di più punti di misura costituisce una rete di monitoraggio in grado di fornire informazioni sui livelli di qualità dell’aria di un’intera area, grazie all’integrazione delle misure. STAZIONE ECOLOGICA GLOSS. META S.p.A. Modena STAZIONE RADIO BASE ARPAV Luogo, recintato e custodito, nel quale è possibile trasportare e depositare una molteplicità di rifiuti, per i quali è possibile prefigurare un riutilizzo, che altrimenti verrebbero destinati in discariche oppure inceneriti. Stazioni Radio base Hanno la funzione di mettere in contatto tra di loro gli utenti dei telefoni cellulari tramite l'emissione di onde elettromagnetiche da antenne poste in posizione sopraelevata (in genere sul tetto di edifici) e servono in genere un'area di alcuni Km di raggio detta cella. Nelle stazioni radio base vengono utilizzati bassi livelli di potenza di emissione di radiofrequenze (RF) per evitare interferenze con segnali da celle attigue. Al suolo i livelli di campi elettromagnetici nel raggio di 100-200 metri da una stazione radio base sono compresi tra 0,1 e 2 V/m, molto al di sotto dei limiti prescritti dalle leggi. L'intensità del campo elettrico cresce con l'altezza da terra e dipende inoltre dalla distanza dall’antenna e dalle caratteristiche tecniche dell’antenna. venerdì 1 luglio 2005 Pagina 170 di 190 Nome STAZIONE RIPETITRICE fonte MANUALE QUALITA' RETI; ARPAV Struttura costituita da sistema di alimentazione, sistema di trasmissione e logica di gestione, in grado di veicolare le informazioni da una stazione di rilevamento ad altra stazione ripetitrice o direttamente alla Centrale operativa. STENOMEDITERRANEO ARPAV Specie animale o vegetale la cui diffusione spontanea è legata alle sole regioni tipicamente mediterranee. STEPPA ENCICLOPEDIA SCIENTIFICA TECNICA GARZANTI Associazione vegetale prevalentemente costituita da erbe, tipica delle regioni temperate. Per estensione sono dette steppe anche le regioni pianeggianti ricoperte da questo tipo di associazione vegetale e le zone erbose semiaride confinanti con i deserti. STIMMA ANPA Parte superiore dell'ovario portata da uno stilo oppure no. Su di esso si ferma e germina il polline. STIPOLE ANPA Espansioni fogliacee che si formano da entrambi i lati di alcuni tipi di foglie. STOCCAGGIO PROVINCIA TORINO Indica le operazioni di smaltimento consistenti nel deposito preliminare di rifiuti di cui al punto D15 dell'allegato B del D.Lgs. 22/97 e s.m.i. e le operazioni di rifiuto consistenti nella messa in riserva di materiali di cui al punto 13 dell'allegato C. STOCCAGGIO DEI RIFIUTI GLOSS. ENI Deposito provvisorio o definitivo di rifiuti, effettuato previa autorizzazione degli organi statali competenti. STRATEGIA EDUCATIVA ARPAV Azione o combinazione di azioni educative al conseguimento di obiettivi educativi. STRATIGRAFIA ENCICLOPEDIA SCIENTIFICA TECNICA GARZANTI Ramo della geologia che studia le cause che hanno formato gli strati della crosta terrestre , la successione cronologica dei vari orizzonti e i reciproci rapporti di giacitura, gli ambienti in cui tali strati si sono formati e la loro distribuzione geografica. STRATOSFERA ARPAV Zona dell’atmosfera che ha inizio intorno ai 9 km ai poli ma va via via aumentando fino a raggiungere i 16 km nelle regioni equatoriali. La stratosfera si estende per circa 50 km e contiene la maggior parte dell'ozono atmosferico che si concentra intorno ad una altitudine di 22 km. STRIPPAGGIO GLOSS. ENI Operazione di separazione dei componenti più volatili di una miscela, per rapida evaporazione, ottenuta, ad esempio, mediante riscaldamento con vapore o aspirazione con il vuoto. STROBILO ANPA Struttura riproduttiva costituita da un certo numero di foglie modificate (sporofilli) o di squame riunite su un fusto. STRUMENTO DI PIANIFICAZIONE Strumento atto a progettare e organizzare un determinato settore dell'attività umana, economica e sociale e dell'ambiente coinvolto. STRUTTURA GLOSS. ENI A COME AMBIENTE - TOURING CLUB ITALIANO Dal latino struere (=costruire). Indica la mobilità con la quale più parti costitutive si collegano le une alle altre in modo da dar luogo ad un insieme compiuto e unito sia dal punto di vista della forma, sia da quello della funzione. Il termine struttura viene utilizzato in campi assai diversi: dalla biologia (strutture cellulari), all’architettura (complesso degli elementi costruttivi destinati a sopportare il carico di copertura di un edificio), alla demografia (la struttura della popolazione fa riferimento alle classi d’età che la compongono), all’economia (struttura economica, che definisce la base produttiva di un sistema economico). In particolare nella biologia e nella storia naturale il concetto di struttura contiene implicitamente la possibilità di evidenziare, nei singoli elementi che vengono analizzati, la costanza della forma, la sua eredità, le modalità dei suoi mutamenti e, di conseguenza, le relazioni sottostanti ai singoli elementi. E’ dunque implicita in esso la possibilità di costruire modelli generali di riferimento in grado di rappresentare al meglio queste relazioni. venerdì 1 luglio 2005 Pagina 171 di 190 Nome STRUTTURA IN SERRA fonte STREAMS - TREVISIOL Si tratta di un sistema biofitodepurativo composto da due vasche, realizzate in struttura climatizzata (serra): una anaerobica ed una aerobica, dove attraverso il continuo ricircolo del refluo, che passa attraverso dei corpi di riempimento ed il fitoassorbimento garantito da piante ornamentali, si ha la completa mineralizzazione ottenendo così ottimi rendimenti depurativi. STRUTTURA ORGANIZZZATIVA UNI EN ISO 9000:2000 Articolazione di responsabilità, autorità ed interrelazioni tra persone. Il manuale della qualità o il piano della qualità di un progetto spesso riporta la struttura organizzativa. STUDIO D’IMPATTO AMBIENTALE GLOSS. ENI Vedi SIA. STUOIA ANTIVIBRANTE GLOSS. ENI Dispositivo per ridurre la propagazione delle vibrazioni nel territorio circostante ad infrastrutture ferroviarie. Le stuoie vengono generalmente realizzate in materiale poliuretanico e vengono inserite sotto la massicciata. SUBSIDENZA GLOSS. ENI Abbassamento della superficie terrestre che si può manifestare in modo gradualmente lento o accelerato, determinato da processi geologici naturali o da attività umane. è un fenomeno che può essere eventualmente generato da sfruttamento di un giacimento di idrocarburi. Dato che dipende principalmente dalle caratteristiche geologiche del giacimento, l’approccio usato dalle Compagnie petrolifere nei confronti di tale eventualità è studiato caso per caso, comprendendo, al fine di poter scongiurare qualsiasi manifestazione dannosa del fenomeno, la fase previsionale (anticipata individuazione e calcolo dell’entità del fenomeno), la fase di prevenzione (studio anticipato degli interventi per contrastare la subsidenza, qualora risultasse una previsione di entità critica), la fase di monitoraggio (campagne di misura dei vari parametri associati al fenomeno e verifiche strumentali ripetute nel tempo). SUBSTRATO Roccia o sedimento presente al di sotto del suolo. E’ la parte del profilo dove fenomeni pedogenetici sono scarsi o assenti. Corrisponde in genere all'orizzonte C o R. SUBSTRATO CARBONATICO ARPAV ANPA Formazione litologica del letto fluviale prevalentemente di origine calcarea come la dolomia, arenarie calcaree e marne, o metamorfiche come i marmi. SUBSTRATO SILICEO ANPA Formazione litologica del letto fluviale prevalentemente di origine magmatica, sia essa intrusiva o effusiva, come i graniti o i porfidi, oppure metamorfica come filladi, micascisti, e gneiss. Sono silicee anche rocce sedimentarie come i diaspri. SUBSURFACE FLOW WETLAND STREAMS - TREVISIOL Tipologia di biofitodepurazione con scorrimento del refluo in maniera sub - superficiale attraverso uno strato di materiale inerte (vassoio assorbente, setto filtrante e filtro biofitodepurativo per l’acqua piovana). In spagnolo si dice "recipiente con sub - supercicial de fitoabsorciòn". SUBUNITA’ 3° livello della classificazione FAOUNESCO; rappresenta intergradi tra livelli superiori di classificazione (raggruppamenti principali, unita' pedologiche) oppure indica suoli che possiedono caratteristiche particolari non comprese nell'unita'. SUCCESSIONE ARPAV STREAMS - TREVISIOL Modificazione sequenziale e prevedibile degli ecosistemi che si sviluppano in un’area che si rende disponibile. Ogni comunità ecologica, benché adattata (in senso minimo) modifica l’ambiente in modo tale da consentire l’insediamento e l’espansione di una successiva comunità. SUFFRUTICI ANPA Piante perenni che presentano le parti prossimali di fusti e rami legnose, mentre le parti apicali sono erbacee e si rinnovano ogni anno. SUOLO MINISTERO DELL'AMBIENTE La parte più superficiale della crosta terrestre in cui le radici delle piante penetrano e trovano nutrimento e sostegno. Il suolo si forma grazie all'azione disgregatrice degli agenti meteorici, degli sbalzi di temperatura, di reazioni chimiche e contiene, oltre agli elementi minerali, anche una componente vivente costituita principalmente da batteri, funghi, attinomicheti, piccoli artropodi, acari ecc. La Terra ha un raggio di circa 6.400 km e la crosta terrestre uno spessore di circa 100 km; il suolo ha uno spessore massimo di non più di 2 m e uno minimo talvolta di pochi centimetri. Li suolo agrario, o terreno agrario, non supera generalmente il mezzo metro. Il suolo, oltre a costituire il supporto materiale per le specie vegetali, fornisce anche tutte le sostanze che rendono possibile la vita sulla Terra. Lo spessore, il tipo di rocce che lo hanno generato e le condizioni climatiche a cui è esposto, determinano la qualità dei suolo in rapporto alle coltivazioni. venerdì 1 luglio 2005 Pagina 172 di 190 Nome SUOLO (normative di difesa del) fonte GLOSS. ENI La legge che ha per scopo quello di assicurare la difesa del suolo dall’inquinamento è la n. 183/89 che concepisce una tutela integrata, oltre che del suolo (inteso come territorio, suolo, sottosuolo, abitati ed infrastrutture), anche delle acque e delle risorse naturalistiche nel loro complesso. Tratto saliente del provvedimento è l’aver attribuito rilievo alla pianificazione. Viene, infatti, ripartita tra i vari livelli centrali e locali della Pubblica Amministrazione, la competenza ad avviare una pianificazione e programmazione degli interventi di conservazione e recupero del territorio mediante, tra l’altro: - la regolazione dei corsi d’acqua e la moderazione delle piene; - la disciplina delle attività estrattive; - la protezione delle coste e il risanamento delle acque sotterranee e superficiali. Nel 1994 è stata emanata la legge n. 36 con cui sono state dettate disposizioni, in materia di risorse idriche e di riorganizzazione dei servizi idrici, che integra e completa la legge sulla difesa del suolo, prevedendo una riorganizzazione territoriale, funzionale ed economica dei servizi pubblici di captazione, adduzione e distribuzione dell’acqua, per usi civili, di fognatura e depurazione. SUONO ARPAV Vibrazione prodotta da un corpo in rapida e regolare oscillazione, che si propaga nell'aria o in altri mezzi elastici con produzione di una sensazione auditiva. SUPERFICIE DI PARCAMENTO GLOSS. ENI E' l'area necessaria alla manovra e al parcamento di ogni autoveicolo. SURVEY INIZIALE GLOSS. GALGANO & ASSOCIATI Check-up che ha lo scopo di mettere a fuoco i punti deboli e i punti forti dell'Azienda collegata con l'ambiente e che consente di definire i programmi delle azioni e degli obiettivi da conseguire. Gli obiettivi del survey possono essere così sintetizzati: - prima conoscenza dei processi e della realtà organizzativa dell'azienda; - valutazione degli aspetti ambientali significativi in rapporto alle situazioni operative normali e straordinarie, ad eventi accidentali e situazioni di potenziale emergenza ed, infine, in rapporto ad attività passate, attuali e progettate; - definizione di un programma di massima in termini di azioni, di tempi di realizzazione e di obiettivi da perseguire. I risultati del survey vengono documentati attraverso una relazione che viene presentata e discussa con la direzione nell'ambito di uno specifico workshop nel quale vengono, inoltre, illustrate le logiche di fondo e le modalità di sviluppo del programma fino alla certificazione. SVERNANTE (specie) GRUPPO VICENTINO DI STUDI ORNITOLOGICI "NISORIA" Specie che trascorre i mesi invernali in una data area geografica. SVILUPPO A COME AMBIENTE - TOURING CLUB ITALIANO In biologia si riferisce ai progressivi mutamenti che avvengono in ogni organismo vivente nel corso della sua vita. Esse possono essere di completa metamorfosi, come negli insetti, oppure di accrescimento progressivo, come nei mammiferi. Lo sviluppo ha termine con il raggiungimento delle forme adulte, ad esso segue la fase di invecchiamento o senescenza, che è un fenomeno biologico di grande complessità. In economia è il progressivo aumento nella produzione di beni materiali (alimenti e altri beni di consumo immediato, beni di consumo durevole), legato all’innovazione tecnologica e all’aumento dei mezzi di produzione. Il motore ultimo dello sviluppo è l’evoluzione culturale che ha permesso all’umanità di uscire dal ciclo ecologico naturale, in cui si trovano tutte le altre specie, e dove gli ambienti disponibili per la sopravvivenza, e di conseguenza l’espansione della popolazione, sono necessariamente condizionati dalla produttività naturale dell’ambiente e dalla competizione con le altre specie. Osservando a ritroso le tappe del progresso, sembra possibile evidenziare che, in molte aree del pianeta e indipendentemente, lo sviluppo materiale è stato l’obiettivo che ha guidato le attività dei gruppi sociali umani dalla rivoluzione neolitica ad oggi. Ma è solo in epoca relativamente recente che i limiti di questo sviluppo di tipo materiale si vanno delineando in modo preoccupante. In particolare si possono distinguere due tipi di fattori necessari per sostenere lo sviluppo economico: i fattori materiali (alimenti, materie prime, combustibili fossili e nucleari, terra coltivabile, acque, metalli, foreste) e, altrettanto importanti, i fattori sociali (pace e stabilità, istruzione e occupazione, progresso tecnologico costante).La distribuzione asimmetrica dei fattori materiali e sociali tra i Paesi sviluppati e quelli cosiddetti sottosviluppati, causata dall’internazionalizzazione dei sistemi economici, è attualmente uno dei principali limiti dello sviluppo in quanto si è visto che, invece di diminuire, questa asimmetria tende col trascorrere del tempo ad aumentare, di conseguenza i Paesi ricchi consumano sempre di più mentre quelli più poveri diventano sempre più poveri. In altre parole i Paesi ricchi si appropriano di una quota sempre più cospicua delle risorse disponibili sul pianeta, mentre al contrario i Paesi poveri rispondono al loro ulteriore impoverimento aumentando la pressione sui territori non antropizzati ancora disponibili e, paradossalmente, con un aumento vertiginoso e incontrollato della popolazione. venerdì 1 luglio 2005 Pagina 173 di 190 Nome SVILUPPO SOSTENIBILE fonte MINAMBIENTE; GLOSS. GALGANO & ASSOCIATI; ARPAT Termine utilizzato nella Conferenza dell’O.N.U. sull’Ambiente, svoltasi a Rio de Janeiro nel giugno 1992. Indica la possibilità di garantire lo sviluppo industriale, infrastrutturale, economico, ecc., di un territorio, rispettandone le caratteristiche ambientali, cioè sfruttandone le risorse naturali in funzione della sua capacità di sopportare tale sfruttamento. Crescita complessiva (socioeconomica, demografica, dell'uso delle risorse naturali, dell'uso dei territorio) che sia compatibile con le capacità ricettive dell'ambiente globale. Lo sviluppo sostenibile presuppone una crescita nella quale lo sfruttamento delle risorse, l'andamento degli investimenti, l'orientamento dello sviluppo economico e i mutamenti istituzionali siano in reciproca armonia e capaci di incrementare il potenziale attuale e futuro di soddisfazione dei bisogni e delle aspirazioni umane. Lo sviluppo sostenibile richiede una rimodellazione dei processi produttivi in modo più rispettoso dell'ambiente e contemporaneamente significa assicurare che le generazioni future possano godere degli stessi beni, opportunità e opzioni dei quali godiamo noi oggi. Per fare questo occorre preservare l'ambiente fisico e fornire servizi di base di sostegno alla vita come aria pulita, acqua potabile, terra fertile, sistemi ecologici diversificati e stabilità climatica. Esistono due principi base della sostenibilità, definiti da Hermann Deli, per la gestione delle risorse rinnovabili: la velocità del prelievo dovrebbe essere pari alla velocità di rigenerazione. Questo principio si chiama "principio del rendimento sostenibile" e significa che in qualsiasi tipo di scelta, un'impresa, un'attività agricola o industriale deve utilizzare risorse che, nell'arco almeno di una vita umana, possano essere rinnovate; la velocità di produzione dei rifiuti delle attività produttive deve essere uguale alle capacità naturali di assorbimento da parte degli ecosistemi in cui i rifiuti vengono immessi. Lo sviluppo sostenibile è un concetto strettamente connesso a quello della qualità, perché sviluppo sostenibile sostanzialmente significa qualità della vita, nelle scelte energetiche, nei trasporti e nella produzione, ma più che altro vuol dire garantire alle generazioni future una possibilità di sopravvivenza su questo pianeta. TAIGA GLOSS. ENI Formazione vegetale costituita in prevalenza da conifere e in parte da betulle e ontani. Si estende ad anello nella zona subpolare dalla Scandinavia sino alla Siberia asiatica, interposta nella fascia situata fra la tundra a nord e le steppe a sud. La taiga è presente anche su un’estesa area canadese. Nel complesso essa forma un fitto bosco sempreverde; non mancano però radure e spazi occupati da acquitrini e torbiere (Palude). TALLO ANPA Corpo di una pianta nel quale non sono distinguibili radici, fusto e foglie. TANATOCENOSI GLOSS. ENI Associazione di resti di organismi accumulati nello stesso luogo dopo la loro morte. A differenza di quanto accade in una biocenosi, in una tanatocenosi possono essere associate spoglie di organismi di habitat diverso. Il concetto si applica unicamente a resti organici coevi. TARATURA UNICHIM Insieme di operazioni per stabilire, a condizioni determinate, la relazione fra i valori delle grandezze indicate da uno strumento di misura o sistema di misura e i corrispondenti valori realizzati dai materiali di misura. (UNICHIM n. 179/0) TASSE AMBIENTALI GLOSS. ENI Tasse che colpiscono sostanze e prodotti inquinanti con l'obiettivo di far gravare sugli inquinatori (imprese e consumatori) il costo dell'inquinamento derivante dalle attività di produzione e consumo. Le tasse ambientali vengono pertanto calibrate sull’entità del danno all'ambiente, in modo tale che il prezzo del prodotto tassato rifletta non solo i costi legati alle tradizionali fasi di produzione e distribuzione, ma anche i costi ambientali. Nella realtà, tuttavia, la calibrazione ottimale di una tassa ambientale è estremamente complessa, principalmente a causa delle difficoltà insite nella valutazione monetaria del danno ambientale. TASSONOMIA ARPAV Disciplina che si occupa della classificazione e della nomenclatura degli esseri viventi e delle specie fossili. TAXA ARPAV Plurale di taxon che indica una categoria sistematica di qualsiasi grado (ad esempio specie, genere, famiglia). TCA GLOSS. GALGANO & ASSOCIATI Total Cost Assessment. Metodo di analisi finanziaria complessiva dei costi e dei benefici di un progetto ambientale. Il TCA comprende l'allocazione dei costi ambientali alla produzione o alle linee di processo, l'inclusione dei costi, da quelli diretti a quelli contingenti e sociali e la valutazione dei costi e dei risparmi durante l'intera vita del progetto. Il TCA può essere utilizzato per supportare i manager nella scelta dei progetti e nel raggiungimento dei loro obiettivi così come definiti dal SGA. Dato che il SGA specifica la definizione di indicatori ambientali, il TCA potrebbe essere utilizzato anche per scegliere opzioni che riducano gli impatti di questi indicatori. TECNICA AFTERLOADING GLOSS. RADIAZIONI Procedura per cui alcune guide inattive vengono posizionate nel paziente e attraverso cui vengono successivamente inserite sorgenti per terapia in condizioni di protezione più favorevoli. TECNOLOGIA STREAMS - TREVISIOL Dal greco tekhnologia = studio, applicazione sistematica delle arti pratiche). La tecnologia, nel senso di modi di fare le cose, è un’estensione naturale della potenzialità umana. venerdì 1 luglio 2005 Pagina 174 di 190 Nome fonte TECNOLOGIA ALTERNATIVA STREAMS - TREVISIOL TECNOLOGIA APPROPRIATA STREAMS - TREVISIOL Si interessa principalmente dell’energia ambientale e della conservazione dell’energia, ma anche di altri mezzi di soddisfazione dei bisogni. Riguarda quella tecnologia che si distingue per utilità, funzione e fini appropriati. Le caratteristiche generali di tale tecnologia sono basso costo, alta efficienza, sistemi di facile manutenzione e di lunga durata, funzioni alla portata della comprensione dell’utente, basilarità dei bisogni della comunità (un es. sono le pompe d’acqua eoliche). TECNOLOGIE INFORMATICHE E TELEMATICHE Vedi TIT. TECNOLOGIE PULITE GLOSS. GALGANO & ASSOCIATI E' un metodo di riduzione alla sorgente o riciclo per eliminare o ridurre sensibilmente gli impatti ambientali di un sito produttivo. Tecnologie di produzioni pulite in senso assoluto non possono esistere: infatti, tutti i processi di trasformazione consumano energia e determinano la produzione di rifiuti solidi, liquidi e gassosi. Le tecnologie pulite possono fondamentalmente essere ricondotte alle seguenti tipologie: -prodotti di minor impatto ambientale -riduzione di input produttivi (innovazioni che determinano una riduzione del consumo di materie prime nel processo) - sostituzione di input -risparmio e recupero energetico - processi a basso impatto ambientale - tecnologie di recupero e riciclaggio. L'introduzione di tecnologie pulite ha i seguenti vantaggi: -riduzione dei rischi di non conformità alla legislazione ambientale -riduzione dei costi di produzione, dei costi assicurativi e dei costi ambientali -diminuzione dei rischi di incidenti. - miglior immagine dell'impresa. Insieme di mezzi tecnici adottati da un'azienda che consentono di ridurre le emissioni inquinanti trasferite dai processi produttivi all'ambiente. A partire dal tipo di riduzione d'impatto che viene garantito possono essere distinte in tecnologie: ambientali di intervento a valle (o end of pipe), di recupero e riciclo, pulite di processo. TEGUMENTO ANPA Rivestimento di organi o dell'intero corpo vegetale, costituito da tessuti adattati alla funzione di protezione o isolamento dell'ambiente. TELEFONIA MOBILE ARPAV Elementi di un sistema di telefonia cellulare sono il terminale mobile (handset o "telefonino") e le stazioni radiobase. Il telefonino è un apparecchio ricetrasmittente che connette l'utente con la stazione radiobase più vicina. Questa, a sua volta, provvede a metterlo in contatto con l'interlocutore a distanza (sia fisso, sia mobile). Il collegamento con la stazione radiobase avviene tramite emissione e ricezione di onde elettromagnetiche. I telefonini di prima generazione (TACS) operano con onde elettromagnetiche di frequenza intorno ai 900 MHz, i GSM operano a 900 e 1800 MHz (dual band) mentre gli UMTS di 3a generazione operano intorno ai 2 GHz. TELERISCALDAMENTO ENEA Sistema di riscaldamento che utilizza a distanza il calore prodotto da una centrale termica, da un impianto a cogenerazione, da una sorgente geotermica. In un sistema di teleriscaldamento il calore viene distribuito agli edifici tramite una rete in cui l'acqua calda o il vapore viene convogliata. TELETERAPIA GLOSS. RADIAZIONI Irradiazione terapeutica con fasci di radiazione collimati provenienti da sorgenti poste in lontananza dal corpo. TEMPERATURA A COME AMBIENTE - TOURING CLUB ITALIANO Grandezza fisica che esprime lo stato termico di un corpo. Il concetto di temperatura è strettamente legato a quello di calore: riscaldando un corpo si determina un aumento di temperatura, oppure un passaggio di stato. In meccanica statistica si definisce la temperatura come indice dell’energia cinetica media delle molecole del corpo stesso. Per misurare la temperatura il fenomeno più comunemente utilizzato è quello della dilatazione termica dei corpi (termometri a mercurio, ad alcol), fissando delle opportune scale di riferimento. La scala Celsius, di uso comune e scientifico, fissa a 0 gradi (0°C) il punto di congelamento dell’acqua a pressione normale e a 100 gradi (100°C) il suo punto di ebollizione, ed è questo il motivo per cui è detta scala centigrada. TEMPO DI CORRIVAZIONE ANPA Tempo che le acque di precipitazione impiegano per raggiungere una determinata sezione, partendo dai punti più lontani del bacino. Per ciascun bacino, a parità di condizioni dell’evento meteorico, esso è costante dipendendo dalla natura dei terreni, dalla geometria, dalla morfologia, dalla pendenza del bacino e dalla copertura vegetale. TEMPO DI DIMEZZAMENTO (o emivita) Tempo necessario perché l'attività di una sostanza radioattiva si riduca della metà. venerdì 1 luglio 2005 GLOSS. RADIAZIONI Pagina 175 di 190 Nome TEMPO DI RIVERBERO fonte ARPAV E' l'intervallo di tempo che passa dall'emissione di un suono fino al ritorno di quella medesima onda. Questo effetto (effetto eco o di riverbero) e' causato da oggetti più' o meno grandi che fanno rimbalzare all'indietro l'onda sonora quando ne vengono investiti. Questo può' causare alti livelli di intensità' sonora anche se la sorgente emette a livelli inferiori, in quanto le varie onde create dall’effetto di riverbero si sommano, aumentando il livello complessivo. TEMPO FISIOLOGICO GLOSS. ENI E' la combinazione di tempo e temperatura (espressa in "giorni °C") necessaria agli organismi a sangue freddo per svilupparsi. Se, ad esempio, lo sviluppo delle uova di un insetto a 20°C avviene in 10 giorni (200 giorni °C), a 25°C saranno sufficienti 8 giorni. TEN ANPA Reti transeuropee. TENSIOATTIVO GLOSS. ENI Surfattante. TEORIA A COME AMBIENTE - TOURING CLUB ITALIANO Formulazione di spiegazioni dettagliate delle osservazioni scientifiche. La teoria oltre a interpretare i dati osservati prevede i risultati di esperimenti ulteriori. In generale non ha valore assoluto e può essere necessario modificarla in seguito a nuove considerazioni e osservazioni. Una delle teorie più conosciute e accettate da tutti gli scienziati della natura, almeno nei suoi punti principali, è quella dell’evoluzione che è stata formulata dal naturalista Charles Darwin, per il quale tutte le specie animali e vegetali mutano nel tempo: la teoria cerca di fornire una spiegazione per questo cambiamento (selezione). TEPALI ANPA Pezzi fiorali della corolla nelle specie in cui i petali non sono distinti dai sepali. TERATOGENO GLOSS. ENI Composto che induce anomalie o malformazioni fetali. TERMODISTRUZIONE GLOSS. ENI Trattamento termico dei rifiuti che ne prevede un’ossidazione totale (incenerimento) o incompleta (gassificazione, pirolisi), ad alta temperatura, con trasformazione della parte combustibile in prodotti gassosi. TERMOFILA GRUPPO VICENTINO DI STUDI ORNITOLOGICI "NISORIA" Specie o vegetazione che predilige gli ambienti relativamente caldi. TEROFITE ANPA Piante annuali che superano la stagione avversa allo stato di seme. TERRA A COME AMBIENTE - TOURING CLUB ITALIANO È uno dei nove pianeti del Sistema Solare. Rispetto agli altri pianeti, si caratterizza per il fatto di avere un’atmosfera e per essere ricca di acqua allo stato liquido. L’età della terra è stata calcolata approssimativamente in 4,6 miliardi di anni. Il nostro pianeta ha una forma simile ad una sfera (è uno ellissoide di rotazione o geoide, schiacciato ai poli per la forza centrifuga di rotazione). La terra, infatti, compie una rotazione attorno al proprio asse, cioè un giro completo su se stessa, in circa 24 ore e una rivoluzione, cioè un giro attorno al Sole, in circa 365 giorni. È il pianeta in cui si realizza la nostra vita e si compone di una serie di involucri concentrici, che hanno diverse caratteristiche: crosta – Ce ne sono di due tipi: una continentale, molto spessa (dai 30-50 ai 60-70 km) e una oceanica, più sottile (dai 5 ai 10 km). mantello – Costituisce la maggior parte della terra, con un raggio di circa 2900 km. Si ritiene che la sua composizione cambi con l’aumentare del contenuto in ferro e rispettiva diminuzione del magnesio. nucleo – E’ la parte più interna della terra, e ha un raggio di circa 3470 km. È composto da una parte più esterna, prevalentemente liquida, in cui pare abbia origine il campo magnetico terrestre. Gli elementi di gran lunga più abbondanti sono il ferro e il nichel. TERREMOTO A COME AMBIENTE - TOURING CLUB ITALIANO Movimento della crosta terrestre provocato da perturbazioni endogene, come fenomeni vulcanici, movimenti tettonici. Il punto di origine, situato a profondità variabile, si dice ipocentro, il punto (sulla superficie terrestre) corrispondente sulla verticale di questo si dice epicentro. Sull’epicentro prevalgono le scosse sussultorie e perifericamente ad esso quelle ondulatorie. L’intensità varia dalle onde sismiche rilevabili solo dagli strumenti a quelle che producono gravi danni e vittime. La magnitudo del terremoto è espressa secondo scale convenzionali di valori crescenti. Quelle oggi più usate sono la scala Mercalli e la scala Richter. venerdì 1 luglio 2005 Pagina 176 di 190 Nome TERRIGENO fonte ARPAV- REGIONE DEL VENETO- CENTRO VALANGHE DI ARABBA Detrito proveniente dall'erosione di aree emerse. TERRITORIO MINISTERO DELL'AMBIENTE Complesso di luoghi che appartengono a uno specifico spazio definito nel quale si svolgono particolari condizioni di vita delle specie e delle comunità umane Il territorio è l'ambiente del pianificatore, cioè lo scenario fisico sul quale si gioca la grande partita tra sviluppo e ambiente. TERZA PARTE EN 45020:1998 Vedi prima parte. TESSITURA HUMUS FORESTALI - ED. CENTRO DI ECOLOGIA ALPINA DI TRENTO Esprime la proporzione con cui le particelle minerali di diametro inferiore a 2 mm sono presenti nel terreno; le combinazioni specifiche di sabbia, lime e argilla, espresse in un diagramma ternario , definiscono le classi di tessitura . TETRAONIDE ARPAV uccello galliforme di medie e grandi dimensioni caratterizzato da una spiccata preferenza per il passo a terra rispetto al volo. TETTONICA A COME AMBIENTE - TOURING CLUB ITALIANO Scienza che studia le deformazioni delle rocce, fratture, faglie, operate dalle forze orogenetiche. t. a zolle – Teoria geologica secondo la quale i movimenti la quale i movimenti della crosta terrestre sarebbero causati dallo spostamento di porzioni della stessa crosta (zolle) lungo linee ben definite, coincidenti con spaccamenti della litosfera e con le dorsali oceaniche. Fino ad ora sulla crosta terrestre sono state individuate sei grandi zolle: americana, africana, eurasiatica, indo-australiana, pacifica e antartica. Queste zolle sono in continuo e lentissimo movimento, causando terremoti, superficiali e sottomarini, ed eruzioni vulcaniche. THRESHOLD LIMIT VALUE GLOSS. ENI Vedi TLV. TIGMOTROFISMO GLOSS. ENI Tendenza degli organismi acquatici a dirigersi, avvicinarsi, appoggiarsi a strutture fisse, relitti, barriere artificiali che vengono ad essere situati su fondali, altrimenti pianeggianti, giungendo a cercarne lo stimolo tattile. TIMBRO ARPAV TIT ARPAV E' la caratteristica del suono che dipende dal tipo di fonte: è l'elemento che ci permette di riconoscere la sorgente stessa del suono. Quante volte avremmo detto "ti ho riconosciuto dalla voce!"!! Questo è permesso proprio grazie al timbro impartito al suono dalla corde vocali. C'è un timbro caratteristico per tutti i tipi di sorgenti. Tecnologie informatiche e Telematiche. Gruppo di lavoro costituito con l'obiettivo di definire gli standard tecnologici (informatici e telematici) delle strutture di rete. TLV GLOSS. ENI TOC (Total Organic Carbon) GLOSS. ENI Threshold Limit Value. E' la massima concentrazione atmosferica di una sostanza alla quale si può essere esposti ripetutamente, nell'arco della giornata lavorativa, senza effetti negativi per la salute. Carbonio Organico Totale. TOD (Total Oxygen Demand) GLOSS. ENI Richiesta di Ossigeno Totale. TOPOFISI ANPA Il termine indica qualsiasi modificazione del fenotipo che dipende dal particolare organo o posizione sull'organo del materiale usato nella propagazione vegetativa. venerdì 1 luglio 2005 Pagina 177 di 190 Nome TOPOGENE (torbiere) fonte ARPAV- REGIONE DEL VENETO- CENTRO VALANGHE DI ARABBA Torbiere sviluppate in depressoni del suolo dove la falda viene alimentata in parte da apporti atmosferici ed in parte dalla falda del bacino idrico. TOPPING GLOSS. ENI Distillazione primaria. TORBA ENCICLOPEDIA SCIENTIFICA TECNICA GARZANTI E’ il carbon fossile di età più recente; si rinviene (in aggregati spugnosi, o stratificati, bruni nerastri) nelle torbiere. TORBIDITI ARPAV- REGIONE DEL VENETO- CENTRO VALANGHE DI ARABBA Correnti marine ad alta densità con materiale in sospensione che scorrono ad alta velocità lungo le scarpate oceaniche. I sedimenti deposti, con una caratteristica sequenza di strutture sedimentarie (sequenza di Bouma), formano grandi accumuli di conoidi sottomarini. TORBIERA ENCICLOPEDIA SCIENTIFICA TECNICA GARZANTI Giacimento di torba che si forma in climi umidi, temperati o freddi, in seguito al lento e continuo accumularsi di resti vegetali in depressioni del terreno occupato da acquitrini, paludi o lagune. TORRE DI LAVAGGIO GLOSS. META S.p.A. Modena Impianto di trattamento dei fumi per l'abbattimento di inquinanti gassosi utilizzando un solvente liquido per rimuovere tali sostanze dalla corrente gassosa. TORRE PIEZOMETRICA STREAMS - TREVISIOL Elemento della rete adduttrice che ha il compito di rimettere in pressione la condotta dopo uno scompenso. TOSSICITA' GLOSS. ENI Per tossicità di una sostanza si intende la sua capacità di provocare effetti dannosi sugli organismi viventi, alterandone il corretto funzionamento cellulare. Ogni sostanza è virtualmente tossica in funzione della dose; diviene tossica quando raggiunge una certa concentrazione nell’organismo e nel suo sito di azione. La tossicità di una sostanza è strettamente legata alla sua possibilità di assorbimento, trasporto, metabolismo ed escrezione nell’organismo vivente. Si parla di tossicità acuta quando la dose è elevata e l’effetto si manifesta in tempi brevi (minuti, ore o giorni); la quantità che causa l’effetto tossico dipende dal tipo di sostanza. La tossicità cronica è causata da una esposizione a piccole dosi prolungata nel tempo. La dose tossica, in questo caso, viene raggiunta perché la sostanza si accumula nell’organismo. TOSSINE ARPAV Si tratta di un gruppo eterogeneo di sostanze, prodotte da microrganismi, in particolare batteri e funghi (muffe), da piante (fitotossine) e da alcuni animali (zootossine), che sono dotate di attività tossica, spesso a concentrazioni estremamente basse, in alcuni casi inferiori al milionesimo di milligrammo. Le tossine di origine batterica vengono distinte in esotossine ed endotossine. Le esotossine sono di natura proteica e vengono secrete dai batteri, agendo a distanza. Sono responsabili dei sintomi di malattie quali la difterite, la pertosse, il tetano o il botulismo. Oggi la tossina botulinica, a dosi controllate, viene impiegata sia per la terapia di alcune patologie neurologiche, sia per uso cosmetico. Gli effetti delle tossine batteriche possono manifestarsi a livello gastrointestinale, del sistema nervoso, del sistema vascolare, della cute e di altri organi o apparati. Le endotossine sono sostanze per lo più di natura polisaccaridica che entrano nella costituzione della struttura di alcuni organismi (ad es. la parete di alcuni tipi di batteri, i Gram-negativi). Si liberano quando il batterio viene distrutto dalle difese dell’organismo o dagli antibiotici, causando febbre, danno muscolare, fenomeni settici fino allo shock. Le micotossine sono sostanze tossiche prodotte dal metabolismo di alcune muffe (Aspergillus, Penicillium, ecc.) che possono costituire un rischio per la salute dell’uomo e degli animali. Comprendono le Aflatossine, l’Ocratossina A, le Fusariotossine e altre sostanze. Per alcuni di questi composti sono stati dimostrati effetti tossici a livello renale e del sistema nervoso, effetti mutageni e cancerogeni. Le micotossine prodotte dalle muffe che infestano vegetali possono entrare nella catena alimentare (cereali, frutta fresca e secca, verdure, caffè, cacao, birra, vino, mangimi, ecc.). Le zootossine (ad es. veleno di serpenti, insetti, pesci, ecc.) possono causare effetti a carico del sistema nervoso o della coagulazione del sangue o provocare infiammazioni dolorose o bruciore in corrispondenza del morso o della puntura. Le reazioni mortali sono possibili ma molto più rare di quanto abitualmente si creda. Le tossine si comportano in genere come potenti antigeni: è possibile quindi, iniettandole a dosi crescenti nell’animale oppure per sintesi, ottenere dei sieri anti-tossina molto specifici (ad es. i sieri per neutralizzare il morso di serpenti o di insetti velenosi). TOTAL COST ASSESSMENT GLOSS. GALGANO & ASSOCIATI Vedi TCA. venerdì 1 luglio 2005 Pagina 178 di 190 Nome TOTAL QUALITY MANAGEMENT fonte MECCANICAUTILE s.r.l. Vedi TQM. TQM MECCANICAUTILE s.r.l. Gestione Totale per la Qualità Modo di governo di un'organizzazione incentrato sulla qualità, basato sulla partecipazione di tutti i suoi membri, che mira al successo a lungo termine, ottenuto attraverso la soddisfazione del cliente e comporta benefici per tutti i membri dell'organizzazione e per la collettività. E' una filosofia di direzione, sviluppatasi in occidente sulla scia del CWQC giapponese, che intende guidare il sistema aziendale verso la soddisfazione totale del cliente e la massima razionalizzazione delle risorse interne attraverso il continuo miglioramento dell'efficacia e dell'efficienza dell'organizzazione e dei suoi processi. TRACCIATO GLOSS. ENI Linea che indica il tragitto della condotta. Il tracciato dei gasdotti viene scelto tra diverse alternative sulla base di considerazioni relative all'impatto ambientale, alla sicurezza di trasporto e alla fattibilità tecnico-economica. TRAGUARDO AMBIENTALE ARPAC Dettagliata richiesta di prestazione, possibilmente quantificata, riferita a una parte o all'insieme di una organizzazione, derivante dagli obiettivi ambientali e che bisogna fissare e realizzare per raggiungere questi obiettivi (ISO 14001). TRANDISCIPLINARIETÀ STREAMS - TREVISIOL Interazione tra diverse discipline, con correlazioni a doppio senso, molti obiettivi e molti livelli, capace di influenzare anche dall’interno le materie concorrenti. TRANSGENICO FEDERCHIMICA-ASSOBIOTEC ASSOCIAZIONE NAZIONALE PER LO SVILUPPO DI BIOTECNOLOGIE E' l'organismo, vegetale o animale, nel cui genoma sono stati apportati cambiamenti mediante la modificazione o l'introduzione di geni con la tecnica del DNA ricombinante. TRASFERIMENTO TECNOLOGICO MINISTERO DELL'AMBIENTE Il trasferimento tecnologico si riferisce all'esportazione verso i Paesi in Via di Sviluppo di tecnologia di avanguardia, capace di consumare meno energia per unità di prodotto fornito. I paesi sviluppati dovrebbero consentire ai Paesi in Via di Sviluppo dì utilizzare tecnologie più efficienti ed ecocompatibili mettendole a disposizione a prezzi competitivi con quelle tradizionali. TRASFORMABILITÀ STREAMS - TREVISIOL Possibilità verificata di un certo territorio ad essere modificato nei suoi assetti ambientali e quindi nella sua struttura fisica e biotica, compatibilmente con ruoli di tutela già assegnati. TRASGRESSIONE GLOSS. ENI Invasione del mare su terre o regioni precedentemente emerse. Contrario di regressione. TRASGRESSIONE MARINA ARPAV- REGIONE DEL VENETO- CENTRO VALANGHE DI ARABBA Avanzamento del mare su terre emerse. TRATTAMENTO ARPAV Processo di trasformazione delle caratteristiche dell'acqua per renderla idonea agli usi successivi. TRATTAMENTO FONOASSORBENTE ARPAV E' un particolare tipo di operazione (rivestimento, coibentazione,...) con lo scopo di abbattere l'onda sonora, facendola ''assorbire'' dal materiale stesso. TRATTAMENTO INTERSTIZIALE GLOSS. RADIAZIONI Vedi brachiterapia. TRATTAMENTO INTRACAVITARIO GLOSS. RADIAZIONI Vedi brachiterapia. venerdì 1 luglio 2005 Pagina 179 di 190 Nome fonte TRATTAMENTO PRIMARIO ISTAT Trattamento delle acque reflue urbane che permette la rimozione di buona parte dei solidi sospesi sedimentabili per decantazione meccanica nei bacini di sedimentazione, con o senza l'uso di sostanze chimiche (flocculanti). TRATTAMENTO SECONDARIO ISTAT Trattamento delle acque reflue urbane mediante processi di ossidazione biologica della sostanza organica biodegradabile sospesa e disciolta nelle acque di scarico, utilizzando batteri aerobi. Il trattamento si distingue in processo a biomassa sospesa o a biomassa adesa. È necessaria la presenza di biodischi, letti percolatori e vasche di aerazione nelle unità che costituiscono la linea acque dell'impianto. TRATTAMENTO TERZIARIO ISTAT Si impiega a valle dei trattamenti primari e secondari quando, in considerazione del corpo idrico recettore, si deve procedere alla rimozione dei nutrienti (nitrati e fosfati). TRATTO MINIMO RILEVABILE ANPA Nella compilazione della scheda IFF occorre procedere per tratti omogenei sufficientemente lunghi, evitando di soffermarsi su situazioni puntuali che moltiplicherebbero a dismisura il numero di schede da compilare e renderebbero meno leggibile la rappresentazione cartografica. Per evitare tali rischi, le situazioni più brevi del TMR vanno trascurate. Il TMR è 30 m per alvei di morbida larghi fino a 5 m;40 m per alvei fino a 10m; 60 m per alvei larghi fino a 30m; 75 m per alvei larghi fino a 50m; 100 m per alvei larghi fino a 100m; uguale alla larghezza per alvei larghi più di 100 m. TRIELINA ARPAV TRIVELLATA ARPAV Liquido incolore di odore caratteristico impiegato come solvente nello sgrassaggio dei metalli. E’ inoltre utilizzato come solvente nell’estrazione di oli, grassi, cere e nel lavaggio a secco di tessuti (oggi sostituita dal percloroetilene), come solvente e diluente nell’industria delle vernici. Operazione esplorativa o di controllo: permette di osservare e stimare solo alcuni dei caratteri pedologici (tessitura, calcare, reazione). La trivellata si esegue a mano con la trivella olandese, raggiungendo la profondità massima di 120-150 cm. TRIVELLAZIONE ORIZZONTALE CONTROLLATA GLOSS. ENI Tecnologia utilizzata per la posa di condotte sotto corpi d'acqua e sotto ostacoli naturali e artificiali. Consiste in due fasi: - lungo un profilo direzionale prestabilito si effettua la trivellazione pilota di piccolo diametro, seguita da un tubo guida. Il tracciato del foro pilota raggiunge un altissimo grado di precisione, consentendo di conoscere in ogni momento la posizione della testa della trivellazione e di correggerne la direzione automaticamente; - la seconda fase prevede l'allargamento del foro per permettere l'alloggiamento della condotta. La posa della condotta avviene così a profondità molto superiori a quelle ottenibili con metodi tradizionali, assicurando l'integrità degli argini e garantendo la sicurezza futura per la condotta che viene posta al riparo da ogni possibile erosione. TROFICO GLOSS. ENI Livello trofico. TUBO STREAMS - TREVISIOL Condotto, di solito di sezione circolare, usato per il trasporto dell’acqua sotto pressione. A partire dai primi acquedotti furono utilizzati diversi materiali, prima il legno, poi la terracotta, la pietra, la ceramica, il piombo, quest’ultimo in gran parte degli acquedotti romani, e f poi fino alla fine del XVIII secolo. La metallurgia industriale rivoluziona la produzione di tubi; a partire dagli anni ‘80 del XVIII secolo in Inghilterra e in Francia si fabbricano i primi tubi realizzati colando la ghisa negli stampi, con costi sempre più ridotti. All’inizio del XX secolo si cominciano a usare il cemento armato e l’acciaio, molto più resistente, che consentono di sopportare pressioni elevatissime da parte delle tubazioni. TUFO ARPAV- REGIONE DEL VENETO- CENTRO VALANGHE DI ARABBA Prodotto vulcanico dato dal consolidamento di ceneri. TUNDRA GLOSS. ENI Pianura priva di piante d’alto fusto tipica delle zone circumpolari, dove perdura un clima rigido e secco per la quasi totalità dell’anno. Il suolo gelato non permette che una scarsa e rada vegetazione, limitata prevalentemente a muschi e licheni. Solo nelle zone prossime alla taiga, dove si stendono paludi torbose, possono crescere bassi salici, eriche e arbusti nani. Nel breve periodo del disgelo alcune aree della tundra si trasformano in vasti acquitrini stagnanti a causa del mancato scolo delle acque. Questo tipico paesaggio si presenta tanto nelle zone subartiche dell’America, quanto in quelle eurasiatiche. La fauna è piuttosto povera. L’animale più rappresentativo è la renna. venerdì 1 luglio 2005 Pagina 180 di 190 Nome TURISMO SOSTENIBILE fonte GLOSS. GALGANO & ASSOCIATI Turismo che soddisfa i seguenti quattro fondamentali requisiti: - l’attività deve essere strettamente correlata all’apprezzamento di un’area protetta o ben conservata e deve avere per oggetto la natura nelle sue componenti; - l’attività deve ritenere l’interpretazione e la comprensione parti integranti del rapporto con l’ecosistema: l’esperienza del turista non deve essere di tipo passivo, ma educativa e formativa; - l’attività deve essere condotta con tecniche e strumenti a limitato impatto ambientale: le infrastrutture devono integrarsi con il background locale non solo in termini architettonici (utilizzo di materiali naturali, integrazione con il contesto paesaggistico), ma anche per ciò che concerne gli aspetti gestionali (smaltimento dei rifiuti, trattamento delle acque di scolo, scelta di fornitori locali); -l'attività deve contribuire alla conservazione ed alla valorizzazione dell’ambiente stesso: gli impatti negativi sull’ambiente sia naturale, sia socioculturale, devono essere minimizzati e la protezione dell’ecosistema deve essere supportata dal reinvestimento in loco di parte dei redditi derivanti dal turismo. Devono, inoltre, essere favorite le attività di educazione ambientale rivolte non solo ai turisti, ma anche alle comunità locali ospitanti, alle istituzioni e , in generale, all’intera opinione pubblica. In un ipotetico modello di turismo sostenibile, si possono individuare i principali *benefici: - aumento dei fondi destinati alle aree protette e alle comunità locali; - creazione di posti di lavoro all’interno della società che “ospita” le strutture turistiche (ad es. guida turistica, guardaparco, affittacamere, ecc); - promozione dell’artigianato locale; - educazione ambientale dei visitatori. * costi: - degrado ambientale, connesso all’aumento delle presenze nei siti extra-sensibili; - instabilità economica, determinata dall’imponenza dei flussi valutari che costituiscono la principale ratio dell’industria turistica nel suo complesso; - i mutamenti socioculturali, più forti laddove alle comunità locali non viene concessa l’opportunità di scegliere se partecipare o meno alle attività turistiche. TUTELA STREAMS - TREVISIOL E’ garanzia di riproduzione di risorse e delle qualità essenziali dell’ambiente di vita. Deve concretizzarsi in un piano di salvaguardia, protezione e conservazione delle risorse e dei beni, all’interno di un sistema ben definito di organizzazione del territorio. TUTELA AMBIENTALE GLOSS. GALGANO & ASSOCIATI Insieme di misure di diritto penale e amministrativo tendenti a proteggere l’ambiente naturale (aria, terra, acque, bellezze naturali e lo stesso spazio interplanetario) da ogni inquinamento o supersfruttamento. A partire dalla seconda metà degli anni settanta si sono espressi crescenti timori per il futuro dell'ambiente, minacciato dalle attività umane, sempre invadenti e distruttive, a livello sia locale che globale. Le preoccupazioni per la salvaguardia dell'ambiente locale (urbano e rurale) hanno condotto all'elaborazione di apposite leggi: agricoltura, industria, produzione di energia, trasporti, costruzione di nuovi insediamenti sono attività soggette a valutazione e a normative di contenimento di impatto ambientale. U.S.D.A. ARPAV Dipartimento per l'agricoltura degli Stati Uniti, che si occupa del settore agricolo e della conservazione del suolo, ha elaborato il sistema di classificazione noto come Soil Taxonomy. UASB GLOSS. ENI UMIDITA' ASSOLUTA GLOSS. ENI UMIDITA' RELATIVA GLOSS. ENI Particolare tipo di reattore biologico che utilizza microrganismi anaerobici, costituito da un recipiente cilindrico all’interno del quale si sviluppa una particolare flora metanigena, che consente la produzione di biogas. Contenuto d’acqua, allo stato liquido o di vapore, di una data sostanza o ambiente (ad esempio, terreno, atmosfera, ecc.). L’umidità del terreno costituisce un fattore di grande importanza per la vita delle piante; così come l’umidità dell’aria condiziona l’azione termoregolatrice degli organismi viventi, che scambiano calore con l’ambiente per evaporazione d’acqua attraverso la respirazione e la traspirazione cutanea. E' definita dal rapporto tra la massa di vapor acqueo contenuta in un dato volume di aria e la massa di vapor acqueo sufficiente a portare l’aria alla saturazione, ossia alla condizione in cui un ulteriore aumento di vapore, in quelle condizioni di pressione e di temperatura, provoca una condensazione d’acqua (nebbia, pioggia, neve). UMIDITA' SPECIFICA GLOSS. ENI E' il rapporto tra la massa di vapore e quella di aria secca presenti in un dato volume. UMIFICAZIONE HUMUS FORESTALI - ED. CENTRO DI ECOLOGIA ALPINA DI TRENTO E' l'insieme delle trasformazioni biochimiche a carico della sostanza organica del suolo che portano alla formazione delle sostanze umiche (humus). venerdì 1 luglio 2005 Pagina 181 di 190 Nome fonte UMINA Vedi humus. UNCED GLOSS. ENI UNECE ANPA United Nations Conference on Environment and Development. Conferenza tenuta a Rio de Janeiro nel giugno 1992. La più complessa ed estesa organizzata dalle Nazioni Unite (due anni e mezzo di lavori preparatori, 120 capi di Stato e 178 paesi partecipanti). Essa ha originato cinque documenti formali: cambiamenti climatici, biodiversità, foreste, Rio Declaration on Environment and Development e Agenda 21. Nella Dichiarazione, che comprende un preambolo e 27 princìpi, vengono date indicazioni volte a promuovere un più sano ed efficiente rapporto tra uomo e ambiente. In particolare, si richiama l'attenzione su un numero di argomenti rilevanti per l'ambiente, tra i quali l'equità intergenerazionale, i bisogni del mondo povero, la cooperazione tra Stati, la responsabilità civile e la compensazione dei danni ambientali, il principio inquinatore-pagatore, la valutazione d'impatto ambientale. United Nations Economic Commission for Europe ( Commissione Economica delle Nazioni Unite per l'Europa). UNEP ARPAV United Nations Environment Programme. Organismo delle Nazioni Unite, nato nel1984 con l'obiettivo di elaborare piani di risanamento ambientale a livello mondiale e di appoggiare quelli di organismi interstatali minori. UNESCO ARPAV UNFCCC MINISTERO DELL'AMBIENTE Organizzazione Educativa, Scientifica e Culturale delle Nazioni Unite. Lo scopo fondamentale di tale organizzazione è quello di promuovere la cooperazione internazionale nel campo dell'educazione, della scienza e della cultura. In campo ecologico l'UNESCO appoggia l'inserimento dell'educazione ambientale nella scuola di tutti i Paesi e fornisce indicazioni di carattere metodologico. United Nations Framework Convention on Climate Change. Convenzione stipulata tra una serie di Paesi firmatari (Parti), con l’obiettivo di ottenere una stabilizzazione delle concentrazioni di gas-serra nell’atmosfera ad un livello tale da prevenire dannose interferenze antropogeniche nel sistema climatico. UNI MECCANICAUTILE s.r.l.; ARPAC Ente Nazionale di unificazione con sede a Milano in via Battistotti Sassi, 11. L'associazione riconosciuta con DPR 20 settembre 1955 n. 1522 ha il compito di elaborare le norme tecniche volontarie in tutti i settori industriali, commerciali e agricoli, con esclusione di quello elettrotecnico ed elettronico. Accanto alle attività normative, svolge anche attività di certificazione di prodotto in conformità alle proprie norme. Gode del riconoscimento della Direttiva CEE 83/189 quale organo nazionale per l'emanazione di norme tecniche volontarie valide per tutti i settori merceologici; con esclusione di quelli elettrotecnico ed elettronico. UNI EN ARPAC Norma europea recepita in Italia come norma UNI. UNI EN ISO 9000. Famiglia di norme relative ai sistemi di qualità aziendale. Sono in pratica il recepimento e la traduzione delle ISO 9000 per l’Italia. UNITÀ DI PAESAGGIO STREAMS - TREVISIOL è un volume di paesaggio che presenta una struttura definita in termini di dimensioni e omogeneità. E’ una struttura semiautonoma sia dal lato funzionale che da quello della struttura. UNITA' FUNZIONALE GLOSS. GALGANO & ASSOCIATI Unità di prodotto cui vanno rapportati i dati misurati o elaborati nel corso dello studio. Va definita in base allo scopo dell'analisi. UNITÀ OPERATIVE TEMATICHE AGENDA 21 Saranno costruite nuove unità operative che, a livello Regionale, riguarderanno, oltre all’amianto, la radioprotezione e i grandi rischi industriali. Saranno altresì creati due nuovi osservatori, uno per la ricerca e l’innovazione, l’altro per il mare. UNITA’ CARTOGRAFICA ARPAV Insieme delle aree caratterizzate dagli stessi tipi di suolo (delineazioni), identificabili in modo univoco sulla carta pedologica. UNITA’ DI MISURA A COME AMBIENTE - TOURING CLUB ITALIANO Grandezza campione usata per compiere un determinato tipo di misura. u. statistica – Campione che viene rilevato. Può essere semplice se è indivisibile, composta se formata da più unità semplici o complessa se costituita da elementi di diversa natura. UNITA’ PEDOLOGICA ARPAV 2° livello della classificazione FAO-UNESCO; i suoli vengono distinti in base alla presenza o meno di caratteristiche, facilmente osservabili e misurabili, e /o di orizzonti diagnostici. venerdì 1 luglio 2005 Pagina 182 di 190 Nome fonte UNITA’ TASSONOMICA ARPAV Unità di campionamento (pedon) classificata secondo la tassonomia adottata. UNITED NATIONS CONFERENCE ON ENVIRONMENT AND DEVELOPMENT GLOSS. ENI Vedi UNCED. UNITED NATIONS ENVIRONMENT PROGRAMME ARPAV Vedi UNEP. UNITED NATIONS FRAMEWORK CONVENTION ON CLIMATE CHANGE Vedi UNFCCC. UPFLOW ANAEROBIC SLUDGE BED REACTOR GLOSS. ENI Vedi UASB Particolare tipo di reattore biologico che utilizza microrganismi anaerobici, costituito da un recipiente cilindrico all’interno del quale si sviluppa una particolare flora metanigena, che consente la produzione di biogas. UP-GRADIND STREAMS - TREVISIOL Rappresenta l’insieme di interventi di ristrutturazione ed ampliamento di un impianto per ammodernizzarlo e riadeguarlo alle nuove normative. UPTAKE ANPA Passaggio di energia, come nutriente, dal comparto inorganico al comparto organico. URBANIZZAZIONE STREAMS - TREVISIOL Fenomeno di concentrazione di popolazioni rurali in centri o aree urbane. USCHIOLI STREAMS - TREVISIOL Sono elementi caratterizzanti dell’acquedotto. Si tratta di veri e propri portelli che consentivano l’accesso e le ispezioni ai fontanari nell’interno del condotto in quei tratti di maggiori dimensioni dove era possibile camminare poggiando i piedi sui marciapiedi che fiancheggiavano il canaletto centrale. USO DEL SUOLO GLOSS. ENI Modalità di utilizzo del terreno in relazione a funzioni antropiche o naturalistiche. UTENTE DELLA FOGNATURA STREAMS - TREVISIOL UTILIZZAZIONE APPROPRIATA STREAMS - TREVISIOL Il titolare di uno o più allacciamenti alla pubblica fognatura di insediamenti civili e/o produttivi. Utilizzazione di un territorio più appropriata rispetto alle sue risorse e condizioni specifiche (in inglese "fitness"). VAGILE GLOSS. ENI Detto di organismo animale o vegetale dotato di capacità di movimento e di spostamento. E' il contrario di sessile. VAGLIATURA GLOSS. META S.p.A. Modena Cernita automatica dei rifiuti sulla base delle proprietà dei materiali da separare (peso specifico, magnetizzazione, ecc.) VALANGHE ARPAV Spostamento gravitativo di masse di neve lungo versanti. Dotazione di una serie di servizi per il monitoraggio e controllo dei fenomeni valanghivi in area montana presso il Centro Valanghe di Arabba dell'ARPAV. VALENZA ECOLOGICA GLOSS. ENI Grado di adattabilità di un organismo alle variazioni dei fattori ambientali: temperatura, umidità, disponibilità di ossigeno, salinità, ecc.. Ogni specie animale o vegetale può sopportare una gamma di modificazioni delle caratteristiche fisiche dell’ambiente compresa entro un valore minimo ed un valore massimo specifici. La tollerabilità ad una vasta gamma di variazioni è propria delle specie ad ampia valenza ecologica, che generalmente hanno anche vaste aree di distribuzione. Le specie che, per sopravvivere, necessitano invece di un ambiente stabile o con variazioni di piccola entità, hanno bassa valenza ecologica e sono distribuite in aree più ristrette. VALIDAZIONE ARPAV Conferma, sostenuta da evidenze oggettive, che i requisiti relativi ad una specifica utilizzazione o applicazione prevista sono stati soddisfatti. venerdì 1 luglio 2005 Pagina 183 di 190 Nome VALIDAZIONE DATI fonte MANUALE QUALITA' RETI; ARPAV Processo di controllo e verifica dei dati acquisiti, mediante procedure interne di analisi, comparazione ed interpretazione, realizzate secondo quanto indicato dagli standard di riferimento del W.M.O.. VALORE GUIDA ARPAV Termine utilizzato per indicare la concentrazione di un determinato composto nelle varie matrici (suolo, acqua, aria, alimenti ecc) che deve essere rispettata per prevenire l’insorgenza di determinati effetti. Il Dpr 203/88 ad esempio indica come valori guida le concentrazioni di determinati inquinanti atmosferici in grado di assicurare: -la prevenzione a lungo termine in materia di salute e protezione dell'ambiente; -l’identificazione di parametri di riferimento per l'istituzione di zone specifiche di protezione ambientale per le quali è necessaria una particolare tutela della qualità dell'aria. VALORE LIMITE ARPAV Termine utilizzato per indicare la concentrazione massima di un determinato composto nelle varie matrici (suolo, acqua, aria, alimenti ecc) che non si deve superare per evitare l’insorgenza di determinati effetti. Ad esempio il D.M. 2 aprile 2002, n. 60 indica i valori limite di vari inquinanti atmosferici (biossido di azoto, ossidi di azoto, piombo, benzene ecc.) che non devono essere superati per la protezione della salute umana. VALORI GUIDA DI QUALITÀ DELL’ARIA GLOSS. ENI Limiti di concentrazione e di esposizione, relativi ad inquinamento dell’ambiente esterno, destinati alla prevenzione a lungo termine, in materia di salute e protezione dell’ambiente e alla determinazione di parametri di riferimento, per l’istituzione di zone di protezione ambientale. VALORI LIMITE DI EMISSIONE DEL RUMORE ARPAC VALORI LIMITE DI IMMISSIONE DI RUMORE ARPAC VALUTAZIONE ARPAV Il valore massimo di rumore che può essere emesso da una sorgente sonora, misurato in prossimità della sorgente stessa (legge 447/95). Il valore massimo di rumore che può essere immesso da una o più sorgenti sonore nell’ambiente abitativo o nell’ambiente esterno, misurato in prossimità dei ricettori (legge 447/95) Processo attraverso il quale si analizza e giudica, al suo termine o a scadenze prefissate, le risorse impiegate, le attività svolte (efficienza) ed i risultati raggiunti, in relazione agli obiettivi del programma stesso (efficacia), il tutto in vista della riprogettazione dello specifico sistema (imparare sistematicamente dall'esperienza e riprogettare al meglio il futuro). VALUTAZIONE AMBIENTALE STREAMS - TREVISIOL L’individuazione delle relazioni o corrispondenze in atto fra i diversi fenomeni sul territorio e l’interpretazione del loro significato rispetto a parametri o classi di giudizio (naturalità, fragilità, dissesto, degrado, potenzialità e trasformabilità) predeterminati. VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA GLOSS. GALGANO & ASSOCIATI Vedi VAS. VALUTAZIONE D’IMPATTO AMBIENTALE GLOSS. ENI; ARPAV Vedi VIA. VALUTAZIONE DEL CICLO DI VITA GLOSS. ENI VALUTAZIONE DEL RISCHIO GLOSS. ENI E' la metodologia che consente di valutare l’impatto ambientale complessivo di un prodotto, prendendo in considerazione tutto il suo ciclo di vita, a partire dalle attività relative all’estrazione e al trattamento delle materie prime, ai processi di fabbricazione, al trasporto, alla distribuzione, all’uso, ai ricicli e riutilizzi e allo smaltimento finale. In materia di tutela della salute e della sicurezza dei lavoratori, è il procedimento di valutazione del rischio di accadimento di un evento pericoloso per la sicurezza e la salute dei lavoratori durante l’espletamento delle loro mansioni sul luogo di lavoro. In materia di tutela dell’ambiente, è il complesso di attività finalizzate ad accertare e quantizzare le possibili conseguenze dell’inquinamento, presente in un comparto ambientale, sugli altri comparti e, in particolare, gli effetti che possono determinarsi sulla salute umana. VALUTAZIONE DELLA CONFORMITA' EN 45020:1998 Ogni attività relativa alla determinazione, diretta o indiretta, che i requisiti applicabili siano pienamente rispettati. Esempi di attività di valutazione sono: il campionamento, le prove, i controlli ed i collaudi o ispezioni, l'assicurazione della conformità, la registrazione , l'accreditamento, l'approvazione e le loro combinazioni. venerdì 1 luglio 2005 Pagina 184 di 190 Nome VALUTAZIONE DI IMPATTO TURISTICO (VIT) fonte GLOSS. GALGANO & ASSOCIATI Strumento per tradurre in pratica il rispetto dell’ambiente e delle culture “diverse”. La valutazione di impatto turistico si basa sul concetto di capacità di accoglienza (ovvero, l’area usata dai turisti per unità di spazio medio individuale disponibile) di una determinata località, concetto che è misurabile con parametri quantitativi e qualitativi come la popolazione residente, la natura geomorfologica dell’area, la disponibilità dell’acqua, il numero delle strutture di accoglienza e di ristorazione e le caratteristiche dei servizi di trasporto. Mettendo in relazione questi elementi con lo spazio operativo e il tempo di fruizione è possibile giungere ad una stima accurata della soglia limite alla presenza antropica del sito. VALUTAZIONE DI INCIDENZA ARPAV La valutazione d'incidenza è un procedimento di salvaguardia al quale è necessario sottoporre qualsiasi piano o progetto che possa avere incidenze significative su un sito che rientri attualmente o in futuro nell’ambito della cosiddetta Rete Natura 2000. Quest’ultima rappresenta un sistema di aree di grande valore naturalistico in cui la Comunità Europea ha stabilito di garantire il mantenimento o il ripristino di habitat naturali e delle specie interessate. Tale procedura è stata introdotta dalla Direttiva "Habitat" con lo scopo di salvaguardare l'integrità dei siti. La valutazione di incidenza costituisce lo strumento per garantire il raggiungimento di un rapporto equilibrato tra la conservazione soddisfacente degli habitat e delle specie e l'uso sostenibile del territorio. VARIABILE AMBIENTALE REGIONE UMBRIA Elemento che caratterizza lo stato e/o la dinamica di componenti e fattori ambientali, la cui distribuzione può variare nello spazio e nel tempo (ad esempio, la distribuzione di ossigeno disciolto nell'acqua, le onde sonore, il passaggio di autoveicoli, ecc.). VARIABILITA’ A COME AMBIENTE - TOURING CLUB ITALIANO In biologia, diversificazione di caratteri di individui o specie simili, sia animali che vegetali, che abitano in ambienti diversi. Numerosissimi sono gli esempi di variabilità. Tra gli altri: orso bruno e orso bianco, pino cembro e pino marittimo, elefante indiano ed elefante africano. VARIETÀ STREAMS - TREVISIOL Raggruppamento di vegetali che rispetto agli altri individui della stessa specie presentano uno o più caratteri diversi, di natura essenzialmente morfologica. VAS ARPAV La Valutazione Ambientale Strategica (VAS) viene definito, nel Manuale per la Valutazione Ambientale dei Piani di Sviluppo Regionale e dei Programmi dei Fondi strutturali dell'UE, come:" il processo sistematico inteso a valutare le conseguenze sul piano ambientale delle azioni proposte-politiche, piani o iniziative nell'ambito di programmi ai fini di garantire che tali conseguenze siano incluse a tutti gli effetti e affrontate in modo adeguato fin dalla prime fasi del processo decisionale, sullo stesso piano delle considerazioni di ordine economico e sociale". VASCA IMHOFF GLOSS. META S.p.A. Modena Vasca di decantazione a comparto separato per il trattamento dei fanghi. VASCHE API GLOSS. ENI Sono dispositivi per il trattamento di acque oleose, come, ad esempio, gli scarichi di raffineria, detti anche separatori API (da American Petroleum Institute, l'istituto che per primo ne ha determinato lo standard di progettazione). La separazione dell'olio dall'acqua avviene semplicemente per gravità, sfruttando la differenza di peso specifico dei due fluidi. VASCHE DI OSSIDAZIONE BIOLOGICA GLOSS. ENI Vasche in cui avviene la depurazione, per via biologica, delle acque inquinate da sostanze di natura organica. Il processo di ossidazione delle sostanze organiche avviene ad opera di batteri aerobi che, in presenza di ossigeno, trasformano dette sostanze in anidride carbonica ed acqua. L’ossigeno necessario per il processo può essere immesso direttamente in vasca, sotto forma di aria od ossigeno puro, attraverso opportuni diffusori, o fatto pervenire al liquido per scambio diretto, sempre con aria od ossigeno puro, attraverso l’uso di apparecchiature (turbine di superficie) che mettono continuamente in contatto una massa d’acqua in movimento con l’aria o l’ossigeno puro (in quest’ultimo caso le vasche sono coperte e a tenuta di gas). VASCHE VIVE STREAMS - TREVISIOL VASSOIO SUB - SUPERFICIALE STREAMS - TREVISIOL Forme realizzate per studiare i loro effetti dinamizzanti sull’acqua, come nelle flow-forms, in armonia con le forme e i movimenti naturali dell’acqua. Consiste essenzialmente in un ecosistema dove l’elevata efficienza depurativa viene ottenuta attraverso la gestione delle piante e dove anche il suolo ed i microrganismi concorrono ai processi depurativi. Si tratta di un invaso profondo circa 1 metro e riempito di materiale inerte e con piantumazione di canne o arbusti. VEGETAZIONE ACQUATICA ANPA Idrofite comprendenti specie appartenenti a vari gruppi sistematici: Fanerogame, Pteridofite, Briofite ed Alghe. La vegetazione acquatica è costituita da specie che si sviluppano interamente in acqua: può essere distinta in natante (con gli organi vegetativi galleggianti alla superficie) o radicata (ancorata al substrato mediante radici o rizomi o mediante un organo a ventosa). venerdì 1 luglio 2005 Pagina 185 di 190 Nome fonte VEGETAZIONE LITOFILA ARPAV Vegetazione capace di insediarsi e vivere sulla roccia. VEGETAZIONE NATURALE E' l’insieme di varie forme vegetali insediate in un dato ambiente, di cui caratterizzano l’aspetto e riflettono le condizioni ecologiche. VEGETAZIONE PIONIERA GLOSS. ENI ARPAV Vegetazione capace di colonizzare superfici o ambienti creando i presupposti per l'insediamento di specie più esigenti in fatto di fertilità del suolo. VEGETAZIONE RIPARIA ANPA A partire dall’alveo di magra, esternamente alle erbacce pioniere di greto, le formazioni arbustive ed arboree riparie s’interpongono tra le fitocenosi acquatiche e le fitocenosi zonali del territorio circostante, non più influenzate dalla presenza del corso d’acqua. L’aggettivo riparie non ha significato topografico, ma ecologico: indica cioè quelle specie igrofile, strettamente legate alla vicinanza del loro apparato radicale alla falda freatica (salici, ontani, pioppi). Si tratta di formazioni azonali, indipendenti dal clima locale e ad ampia distribuzione geografica. Possono essere considerate formazioni riparie anche i canneti, essendo costituiti da piante radicate in acqua, ma emergenti con buona parte del fusto e delle foglie, e che sopportano periodi anche lunghi d’emersione (purché il livello della falda resti elevato). VENT GLOSS. ENI Sfiato. VENTING GLOSS. ENI Rilascio in atmosfera dei gas associati al petrolio, non suscettibili di utilizzazione economica e non bruciati in torcia. VENTRE STREAMS - TREVISIOL Tratto orizzontale delle condotte forzate degli acquedotti romani, così chiamato e descritto da Vitruvio, che doveva servire a superare vallate, in alternativa ai tratti su arcate. VERIFICA UNI EN ISO 9000:2000 Accertamento, controllo mediante apposite prove dell'esattezza, validità o autenticità di qualcosa. Conferma, sostenuta da evidenze oggettive, del soddisfacimento di requisiti specificati. La verifica ispettiva o "audit" è un processo sistematico, indipendente e documentato per ottenere evidenze della verifica ispettiva e valutarne l'obiettività, al fine di stabilire in quale misura i criteri della verifica ispettiva sono soddisfatti (VISION 2000). VERIFICATORE AMBIENTALE GLOSS. ENI; GLOSS. GALGANO & ASSOCIATI Individuo o gruppo di persone che ha la qualifica per attuare verifiche ispettive dei sistemi di gestione ambientale, anche secondo il Regolamento EMAS. Il verificatore deve essere accreditato dall'Organismo nazionale competente secondo un sistema stabilito dall'organismo stesso e che, comunque, deve garantire indipendenza ed imparzialità. Il Comitato per l'eco-audit, istituito con D.M. 2 agosto 1995 n.413 e attivato con D.M. 12 novembre 1996, oltre a svolgere le funzioni di accreditamento e controllo dei verificatori ambientali, cura la tenuta del relativo albo. VERIFICATORE AMBIENTALE ACCREDITATO REG. CEE 1836/93 Qualsiasi persona o organismo indipendente dall'impresa oggetto di verifica che abbia ottenuto un accreditamento in conformità delle condizioni e procedure dell'articolo 6 VERSAMENTI GLOSS. ENI Versamenti di sostanze estranee (inquinanti) in un corpo ricettore, idrico o terreno, o in mare. VERSAMENTI DI GREGGIO GLOSS. ENI Scarichi accidentali di greggio (o di un prodotto petrolifero), da un pozzo (in terra o in mare), da una condotta, da una nave, dovuti ad una errata manovra, oppure ad un incidente durante la produzione o il trasporto di idrocarburi. Scarichi intenzionali o operativi riguardano invece gli idrocarburi che accompagnano l'acqua di lavaggio delle petroliere (Acqua di zavorra), i fanghi di perforazione dopo la loro utilizzazione e i rifiuti dell'industria chimica. VERTICI (processi o fenomeni) ARPAV Elevato contenuto in argille espandibili, fessurazioni e, talvolta, facce di pressione. VERTISUOLO ARPAV Ordine della Soil Taxonomy. Suolo con contenuto di argilla medio-alto e presenza periodica di crepacciature. venerdì 1 luglio 2005 Pagina 186 di 190 Nome VIA fonte GLOSS. ENI; ARPAV Valutazione d’Impatto Ambientale. La VIA costituisce una procedura tecnico-amministrativa volta alla formulazione di un giudizio, da parte delle Autorità competenti, sulla compatibilità che una determinata azione avrà nei confronti dell’ambiente, inteso come l’insieme delle risorse naturali, delle attività umane e del patrimonio storico culturale. Tale procedura prevede l’esame, da parte dell’Autorità competente, di uno studio di impatto ambientale predisposto da colui (pubblico o privato) che propone l’opera in progetto. La VIA richiede la raccolta di informazioni che consentano di effettuare previsioni sulle possibili interazioni tra progetto e singole componenti dell'ambiente in cui il progetto viene realizzato. La VIA quindi tende ad evitare fin dall'inizio i danni ambientali valutando le eventuali ripercussioni di un'opera in progetto sull'ambiente. La VIA dovrebbe tendenzialmente sostituirsi ai molteplici regimi di concessione, autorizzazione, licenza, ecc.. imposti dalle leggi di settore. Un aspetto molto importante di questa procedura è la consultazione del pubblico, attraverso un’inchiesta, che vede la partecipazione delle comunità interessate a un determinato progetto pubblico o privato. Questo tipo di valutazione preventiva ha avuto origine negli Stati Uniti alla fine degli anni Sessanta (environmental impact assestement: VIA), e si è in seguito diffuso in altri paesi industrializzati. In ambito comunitario la materia è stata regolamentata con la direttiva 85/337/CEE (modificata dalla Dir. n. 97/11/CE). Tuttavia, ad oltre 13 anni di distanza, tale direttiva non è stata compiutamente recepita in ambito nazionale in quanto, in materia, vige ancora una disciplina transitoria (dettata con i D.P.C.M. del 10.8.88 e del 27.12.88) cui si è aggiunta una moltitudine di provvedimenti, volti ad estendere la procedura a diversi settori (ad esempio, la VIA concernente la ricerca e coltivazione di idrocarburi, è regolamentata dal DPR n. 526/94). Attualmente è all’esame del Parlamento un disegno di legge di recepimento organico della normativa comunitaria cui si è fatto cenno. VIBRAZIONE GLOSS. ENI VICARIANZA STREAMS - TREVISIOL Energia meccanica prodotta da una forza variabile nel tempo in intensità e direzione, che si propaga sotto forma di onde in un mezzo elastico. Fenomeno per cui determinate specie vegetali possono insediarsi al posto di altre, con le quali hanno in comune il tipo di stazione ecologica, pur provenendo da zone geografiche diverse. VIGORE ANPA Il vigore di un campione di seme (o di un seme) è la somma di tutte quelle caratteristiche e proprietà del seme che determinano il livello dell'attività e della performance del campione durante la germinazione e l'emergenza dei semenzali. Il vigore può essere valutato in base all'entità dell'attività respiratoria durante la germinazione, alla velocità ed uniformità dell'emergenza dei semenzali, all'abilità di emergenza in condizioni avverse, ecc. VIMINATA GLOSS. ENI Sistema di consolidamento lineare composto dall’intreccio di talee (rami provvisti di gemme, come ad esempio quelli del salice), sostenute da paletti di legno infissi nel terreno. VINCOLI FORESTALI PROVINCIA TORINO VINCOLO AMBIENTALE PROVINCIA TORINO Vincoli idrogeologici che consistono nell'assoggettamento di certi terreni all'obbligo della coltura boschiva secondo le modalità di appositi regolamenti, al fine di regolarizzare il deflusso delle acque. Il vincolo ambientale consiste in una situazione giuridica di sostanziale non modificabilità dei luoghi, che si traduce in una serie di limitazioni sulle facoltà dei proprietari, possessori e/o detentori di tali beni. In concreto si realizza tramite una preminente attività di controllo da parte degli organi competenti e nella necessità di un'autorizzazione per i lavori di modificazione consentiti dei beni inclusi in queste categorie. Le Regioni possono anche individuare aree in cui è vietata, sino all'adozione dei Piani paesistici, ogni modificazione dell’assetto del territorio, nonché qualsiasi opera edilizia (art. 1 L. 431/85). Poiché - come si è detto - gli interventi tendenti alla modificazione dei beni sottoposti a specifica tutela 'ope Legis' (L. 431/85) o per atto amministrativo di dichiarazione di notevole interesse pubblico (L. 1497/1939), richiedono una specifica valutazione preventiva consistente nell’autorizzazione dei lavori, occorre uno studio in chiave naturalistica, storica, culturale ed estetica dei tratti connotativi del bene e dei suoi pregi. A livello istruttorio verrà conseguentemente analizzato se e come l’intervento richiesto si armonizzi con il preesistente e con l’ambiente. In caso di incidenza negativa ed alterazione delle caratteristiche di pregio del bene tutelato, verrà negato il provvedimento autorizzato oppure verrà concesso con una 'correzione' o 'condizionamento' dell’intervento ad una serie di limitazioni o accorgimenti atti a garantire che la realizzazione si armonizzi con i valori intrinseci della zona. VIRUS A COME AMBIENTE - TOURING CLUB ITALIANO Dal latino virus (= veleno). Organismi estremamente primitivi, molto più semplici dei batteri, agenti infettivi di animali e piante. Visibili solo al microscopio elettronico, le loro dimensioni oscillano tra 1/10 e 1/1000 di ? (micron). I virus sono costituiti soltanto da una molecola di acido nucleico (DNA o RNA), circondata da un rivestimento proteico protettivo. Questi organismi sono in grado di riprodursi, ma solo all’interno di una cellula: quindi sono definiti parassiti endocellulari. I virus sono parassiti specifici: ciascuno di essi è in grado di infettare solo alcuni tipi di cellule di determinati organismi. Nell’uomo numerose patologie tra cui il morbillo, la poliomielite, la varicella, la scarlattina, l’epatite, il raffreddore sono malattie provocate da virus. Fuori della cellula un virus non ha nessuna delle proprietà di un sistema vivente. venerdì 1 luglio 2005 Pagina 187 di 190 Nome VITAMINE fonte A COME AMBIENTE - TOURING CLUB ITALIANO Sono sostanze organiche complesse, presenti negli alimenti, che l’uomo non è in grado di sintetizzare, ma di cui ha assoluto bisogno per il normale funzionamento del suo organismo. Le vitamine vengono indicate con le lettere dell’alfabeto: per esempio A, B1, B2, B6, B12 , C, D, E, K, M, PP. Hanno varie funzioni: alcune (B e PP) sono dei coenzimi, le sostanze a cui gli enzimi devono legarsi per svolgere la loro attività. Sono necessarie in piccole quantità (la dose è dell’ordine di pochi milligrammi al giorno), e svolgono una funzione importante nella regolazione del metabolismo. La carenza di una o più vitamine nella dieta provoca delle malattie dette da carenza dovute a un mancato o a un cattivo funzionamento di alcune reazioni metaboliche. Per esempio la carenza di vitamina D porta al rachitismo nei bambini, la carenza di vitamina C porta allo scorbuto, quella di vitamina PP alla pellagra. VOCs ARPAV Composti Organici Volatili. Sono composti organici che evaporano con facilità a temperatura ambiente. Comprendono un gran numero di sostanze eterogenee come idrocarburi alifatici (dal n-esano, al n-esadecano e i metilesani), i terpeni, gli idrocarburi aromatici, (benzene e derivati, toluene, o-xilene, stirene), gli idrocarburi clorinati (cloroformio, diclorometano, clorobenzeni), gli alcoli (etanolo, propanolo, butanolo e derivati), gli esteri, i chetoni, e le aldeidi (formaldeide). Nell'aria degli ambienti confinati sono stati identificati più di 900 differenti VOCs; in ambienti confinati non industriali si possono trovare più di 50 composti organici. VULCANESIMO A COME AMBIENTE - TOURING CLUB ITALIANO Insieme dei fenomeni prodotti dall’effusione in superficie di materiali ignei provenienti dal mantello: magmi (lave), materiali piroclastici (lapilli, ceneri), gas e vapori. Manifestazione tipica ne sono i vulcani, rilievi formati dalla sovrapposizione dei materiali emessi durante le eruzioni da una o più bocche crateriche. Le manifestazioni vulcaniche sono intermittenti: a fasi di attività si alternano fasi di quiescenza (inattività). Fenomeni secondari del vulcanesimo sono le fumarole, i geyser, i soffioni, le sorgenti termali. VULCANO A COME AMBIENTE - TOURING CLUB ITALIANO Rilievo roccioso di varia forma, comunemente associato a zone di instabilità della crosta terrestre. A seconda della sua attività può emettere lava, lapilli e ceneri provenienti dalla fusione di materiali della crosta terrestre. Il magma si accumula in sacche (camere magmatiche) ad altissima pressione, prima di essere eruttato per mezzo di un condotto che congiunge la camera magmatica al cratere. La morfologia di un vulcano è diversa a seconda del tipo di attività e, conseguentemente, delle deposizioni di materiale lavico. Può essere: a scudo, costituito da sole colate di lava e con fianchi a debole pendenza; misto o stratovulcanico, prodotto da colate laviche e materiale piroclastico; caldera, un edificio vulcanico sprofondato, spesso occupata da un lago; composito, ottenuto per unione di due o più coni vulcanici; sommavulcano, con cono cresciuto all’interno di una caldera. VULNERABILITÀ MINISTERO DELL'AMBIENTE L'aumento della anidride carbonica (C02) definisce la misura dei danno di un sistema, generalmente definito vulnerabilità. La vulnerabilità dipende dalla capacità dei sistema di adattarsi alle nuove condizioni climatiche. VULNERABILITÀ AMBIENTALE GLOSS. ENI Caratteristica che descrive l'attitudine di un'unità ambientale a subire degradi permanenti in conseguenza di pressioni esterne. WADI STREAMS - TREVISIOL Alveo fluviale tipico delle regioni aride (soprattutto del Sahara e del Medio Oriente), residuo della struttura fluviale risalente al Quaternario, con scorrimento superficiale nullo o quasi, che diventa di portata eccezionale in caso di piene improvvise e consistenti. WASH-OUT STREAMS - TREVISIOL Rappresenta una situazione in cui, per eccesso di portata, tutto il fango biologico di un depuratore viene rimosso dalle vasche di trattamento. WCED GLOSS. ENI Organismo internazionale comunemente denominato "Commissione Brundtland" dal nome del primo ministro norvegese, Gro Harlem Brundtland, che lo ha presieduto. Istituita dalle Nazioni Unite nel 1983, questa commissione ha dato origine al rapporto Our Common Future (1987), in cui viene elaborato e definito il concetto di sviluppo sostenibile. WEATHERING DI SPILL OLEOSO GLOSS. ENI Cambiamento della composizione del prodotto petrolifero versato, a seguito di fenomeni chimico-fisici e meteorologici (dissoluzione, evaporazione, fotodegradazione, ecc.). WORLD COMMISSION ON ENVIRONMENT AND DEVELOPMENT GLOSS. ENI Vedi WCED. WORLD WILDLIFE FUND GLOSS. ENI Vedi WWF. venerdì 1 luglio 2005 Pagina 188 di 190 Nome fonte WTO ARPAV Organizzazione Mondiale del Commercio. Ha sede a Ginevra ed è nata nel 1995, come organismo preposto alla liberalizzazione del commercio e all'abbassamento delle barriere tariffarie. WWF GLOSS. ENI Il Fondo mondiale per la Natura ha come simbolo il panda, primo animale che il WWF salvò dall’estinzione. Dal 1966 in Italia, con sede a Roma, opera in collegamento con il WWF internazionale, ma in totale autonomia. Partecipa a numerose commissioni presso vari Ministeri (Ambiente, Marina Mercantile, Agricoltura e Foreste, Pubblica Istruzione, Sanità, Esteri). Promuove la conservazione della natura e dei processi ecologici tramite la preservazione della diversità biologica a livello di geni, specie ed ecosistemi. Si batte per l’uso sostenibile delle risorse naturali e contro l’inquinamento e l’uso irrazionale dell’energia e delle risorse. Promuove la conoscenza dei problemi ambientali nell’opinione pubblica e nei giovani, diffondendo attraverso 5.000 classi associate (Panda Club) i programmi di educazione ambientale. Attraverso 300 sedi periferiche fornisce strumenti a tutti i cittadini che vogliano adoperarsi per la salvaguardia dell’ambiente stimolando attività di volontariato. Oasi di protezione naturale sono state affidate in gestione al WWF Italia dalle regioni. Si tratta di ambienti naturali minacciati, pari a 28.000 ettari di territorio in cui si svolgono attività didattiche, di ricerca e di conservazione. XENOBIOTICI ARPAV Con il termine xenobiotico si definisce una sostanza chimica che è estranea al sistema biologico. La categoria include i farmaci, i contaminanti ambientali, gli agenti cancerogeni, gli insetticidi, ma anche composti di origine naturale e composti che si originano per l’aggiunta di additivi chimici o in seguito alla cottura dei cibi. In rapporto alla loro natura e concentrazione, gli xenobiotici possono determinare effetti nocivi sull’uomo, sull’animale o in generale sugli ecosistemi. XERICO GRUPPO VICENTINO DI STUDI ORNITOLOGICI "NISORIA" Riferito ad ambiente arido, con scarsa disponibilità di acqua. XEROFILO GRUPPO VICENTINO DI STUDI ORNITOLOGICI "NISORIA" Specie o vegetazione che predilige gli ambienti xerici. XILENE GLOSS. ENI Molecola aromatica composta da un anello benzenico e due radicali metilici. E' prodotto dalla pirolisi degli idrocarburi e utilizzato principalmente come solvente e componente di base per plastificanti. ZANZARA ARPAV Sono chiamate volgarmente zanzare circa 2000 specie di insetti appartenenti all'ordine dei ditteri, riuniti nella famiglia dei culicidi. Sono dotate di apparato boccale specializzato per pungere e succhiare il sangue dei mammiferi necessario alla loro alimentazione. Tale prerogativa è solo delle femmine; i maschi, del tutto innocui, si nutrono semplicemente di succhi vegetali. ZAVORRA PULITA GLOSS. ENI Acqua di zavorra. ZAVORRA SEGREGATA GLOSS. ENI Le navi petroliere che effettuano viaggi completamente scariche devono, per motivi di stabilità, riempire parzialmente le cisterne con acqua di mare, che viene quindi contaminata dal petrolio. Le navi più moderne sono dotate di un sistema detto appunto "a zavorra segregata", ovvero hanno cisterne dedicate esclusivamente alla funzione di zavorra, che evitano il miscelamento e il conseguente inquinamento dell’acqua di zavorra con i prodotti petroliferi trasportati. In tal modo viene abolita la necessità di un trattamento di depurazione dell’acqua segregata prima della sua restituzione in mare. ZCS DIRETTIVA 92/43/CEE Zona Speciale di Conservazione (così definito dalla Direttiva Habitat): un sito di importanza comunitaria designato dagli stati membri mediante un atto regolamentare, amministrativo e/o contrattuale in cui sono applicate le misure di conservazione necessarie al mantenimento o al ripristino, in uno stato di conservazione soddisfacente, degli habitat naturali e/o delle popolazioni delle specie per cui il sito è designato. ZECCA ARPAV La zecca è un insetto che appartiene alla sottoclasse degli acari. Se ne conoscono oltre 800 specie, di cui 39 identificate in Italia. Sono lunghe da alcuni millimetri a oltre 2 cm.. Sono caratterizzate dalla presenza di 8 zampe e di un apparato boccale provvisto di un rostro fatto a punta di freccia adatto a succhiare il sangue. Sono infatti parassiti che si nutrono del sangue di altri organismi, quasi sempre vertebrati, attaccandosi alla loro pelle. In questo modo le zecche completano il loro ciclo di sviluppo che avviene attraverso quattro stadi: uova, larva, ninfa, adulto. A seconda della specie e delle condizioni climatiche l’intero ciclo si può svolgere in quaranta giorni o in più di un anno. Le zecche sono ospiti abituali di animali quali il cane, il piccione, il cervo, i roditori ed altri mammiferi. Le più comuni sono della famiglia degli Ixoclidi (zecche dure parassiti dei mammiferi) e degli Argasidi (zecche molli parassiti degli uccelli). Quando pungono introducono nella cute della vittima sia il rostro, per cui una volta entrato è difficile estrarlo, che la testa per succhiare il sangue. venerdì 1 luglio 2005 Pagina 189 di 190 Nome ZERO DIFETTI fonte GLOSS. GALGANO & ASSOCIATI Metodologia che afferma che con l'impegno a guardare i dettagli e a evitare errori, è possibile avvicinarsi all'obiettivo di "zero difetti" produttivi. ZERO EMISSIONI GLOSS. GALGANO & ASSOCIATI Obiettivo raggiungibile accoppiando e legando fra loro industrie, spesso di settori non contigui fra loro, in una sequenza tale per cui i rifiuti di una divengono l'input di produzione dell'altra. Ciò che è prodotto come rifiuto da un singolo comparto produttivo e non ha modo di essere valorizzato all'interno dello stesso, può essere utilizzato come input da un diverso settore produttivo. Per ottenere questo utilizzo completo delle materie prime è necessario uscire dal singolo comparto produttivo e iniziare a ragionare in termini di sistema industriale in modo da cogliere le interazioni tra le diverse parti. ZIGOTE A COME AMBIENTE - TOURING CLUB ITALIANO Cellula che si ottiene dalla fusione dei nuclei dei due gameti maschile e femminile in seguito alla fecondazione. Nel nucleo sono presenti i cromosomi provenienti dal nucleo dello spermatozoo (individuo padre) e i cromosomi provenienti dal nucleo della cellula uovo (individuo madre). Lo zigote è la prima cellula del nuovo individuo che presenterà caratteri derivati dai geni paterni e in parte dai geni materni. ZOLFO GLOSS. ENI Elemento chimico che si trova in natura sotto forma di cristalli gialli. E' quasi sempre presente nel petrolio greggio sotto forma di composti (mercaptani, acido solfidrico) che vengono eliminati o ridotti mediante appositi processi di raffineria. Minore è il contenuto di zolfo, maggiore è la qualità del greggio che presenta meno problemi nella raffinazione. Lo zolfo viene prodotto puro nelle raffinerie, come sottoprodotto dei processi di desolforazione e venduto per gli usi tipici dell’industria dello ZONA CONTROLLATA GLOSS. RADIAZIONI Ambiente di lavoro, sottoposto a regolamentazione per motivi di protezione dalla radiazioni ionizzanti, in cui sussista il rischio di superamento dei limiti di dose per i lavoratori di Categoria A, ed in cui l'accesso è segnalato e regolamentato. ZONA SORVEGLIATA GLOSS. RADIAZIONI Ambiente di lavoro in cui può essere superato, in un anno solare, uno dei pertinenti limiti fissati per le persone del pubblico e che non è Zona Controllata. ZONA VADOSA, SATURA, INSATURA GLOSS. ENI Vadosa o insatura è la zona di un terreno immediatamente sotto la superficie ove l'aria è alla pressione atmosferica, mentre l'acqua è ad una pressione minore di quella atmosferica. La zona satura è quella invece nella quale l'acqua penetra negli interstizi del terreno e si trova quindi ad una pressione maggiore di quella atmosferica. ZONE DI PROTEZIONE SPECIALE DIRETTIVA 79/409/CEE Vedi ZPS. ZONE PROTETTE ARPAV Zone a particolare valenza naturalistica sottoposte a specifiche normative volte alla loro tutela e valorizzazione. ZONE SPECIALI DI CONSERVAZIONE DIRETTIVA 92/43/CEE Vedi ZCS. ZONIZZAZIONE GLOSS. ENI In generale, per zonizzazione si intende la suddivisione del territorio in aree omogenee, in funzione della sua destinazione d’uso (presenza di attività economiche, densità di popolazione, tipologia di traffico). In particolare, la zonizzazione acustica consiste nell’associare i limiti ammissibili per la rumorosità nell’ambiente esterno, alle aree omogenee definite. ZOOCORIA ANPA E' la disseminazione operata da animali. ZOOLOGIA ARPAV Branca della biologia che studia la vita del mondo animale in tutte le sue manifestazioni. ZPS DIRETTIVA 79/409/CEE Aree individuate dagli stati membri dell'Unione Europea da destinarsi alla conservazione degli uccelli selvatici, previste dalla Direttiva Uccelli. Assieme alle ZSC (Direttiva Habitat) costituiranno la Rete Natura 2000. venerdì 1 luglio 2005 Pagina 190 di 190