Paris University (UPEC) Management School

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Paris University (UPEC) Management School
Nome e Cognome:
Bianca Milossich
Università di destinazione:
Paris University (UPEC) Management School
(IAE Gustave Eiffel)
Periodo di studio:
Settembre 2011 – Febbraio 2012
1. INFORMAZIONI ACCADEMICHE
Informazioni generali sull’università di destinazione
L’università non si trova a Parigi, ma alla fermata Cretail Université della linea 8,
comunque abbastanza comoda da raggiungere: infatti la metro a Parigi è efficiente e
veloce. Io ho scelto di vivere a Parigi anche se ci mettevo di più ad arrivare, perchè
Cretail è proprio brutta, non c’è molto: qualche supermercato e negozietto per
mangiare qualcosa a pausa pranzo. Sono tutti posti brutti e abbastanza squallidi, che
non hanno niente a che vedere con Parigi e sono pure abbastanza costosi. Bar o posti
dove uscire alla sera non ci sono, quindi motivo in più per stare a Parigi. Le uniche
cose un pò interessanti possono essere il grande centro commerciale a due fermate di
distanza dall’università e il lago, che vi potrete godere durante le giornate di sole in
primavera o autunno.
La struttura è grande e abbastanza organizzata, comprende diversi tipi di facoltà ed è
divisa in diversi palazzi. Nella sede centrale c’è una grande mensa che offre diversi
tipi di pasto, è sempre piena, ma se fai la tessera ricaricabile la coda è più veloce, poi il
prezzo conviene, solo 3.05€ a pasto. Vicino al palazzo della facolta Gustave Eiffel c’è
una piccola caffetteria, con meno offerta ma più comoda e veloce. La biblioteca è
abbastanza grande, ma per non so quale motivo dentro non funziona il wireless e i
computers con connessione sono troppo pochi. C’è una sala computer, anche se è
piccolina, mentre la linea wireless funziona solo quando vuole.
Sono organizzate molte attività sportive, ma bisogna iscriversi in fretta perchè i posti
sono limitati e vanno via subito.
Io ero iscritta all’International Master in Business Management (IMBM), corso che fa
parte della facoltà IAE Gustave Eiffel). Questo master è interamente in inglese e i
compagni arrivano da tutto il mondo. La classe era piccola quindi eravamo bene
seguiti, sia da parte dei professori che dall’amministrazione, sempre disponibile e
molto cortesi.
In Francia l’insegnamento universitario è diviso in tre anni di License e un anno di
Master 1 più uno di Master 2. Il corso che ho frequentato (IMBM) faceva parte di un
M1. Anche se per me doveva essere il secondo anno di Master, per non so quale
motivo non ho potuto iscrivermi a dei corsi del M2. Spesso la differenza di
preprazione si sentiva tra me i miei compagni e durante le lezioni. Ovviamente non
con tutti, perchè comunque i miei compagni di classe arrivavano da diversi
background e percorsi di studio.
Situazione d’insegnamento
Questo Master è organizzato in modo tale che tu possa solo frequentare i corsi
previsti nel piano di studi, senza la possibilità di sceglierne anche tra le diverse
facoltà. L’obbligo di frequenza da una parte richiede una presenza giornaliera alle
lezioni e un impegno costante, dall’altra permette di creare un forte senso di classe.
I corsi prevedono molti lavori di gruppo e presentazioni, infatti le lezioni seguono un
tipo di valutazione in itinere durante tutta la durata del semestre, (i corsi sono
semestrali: iniziano a meta settembre e finiscono a inizio dicembre, mentre gli esami
sono prima di Natale, così che si possono godere le vacanze in liberta).
Io avevo bisogno di 30 crediti quindi ho seguito: Business Communication, Corporate
Finance, Economic Analysis for Business Decisions, Management Accounting and
Control, Marketing, Organization Behaviour, Corporate Social Responsibility, Team
Project. In più ho seguito senza però dare l’esame il corso di francese.
Descrizione dei corsi
Business Communication (3 ECTS, 24 ore)
E’ un corso elettivo, con lo scopo di insegnare le tecniche per la comunicazione
d’impresa. Le lezioni erano organizzate: per la prima ora un gruppo doveva
presentare due capitoli del materiale che il professore aveva dato a disposizione su
internet. Una volta aver discusso insieme su quello che era stato presentato, il
professore faceva una breve spiegazione per approfondire il tema trattato e infine si
lavorava in gruppo su casi aziandali.
Non sono un’amante di comunicazione, quindi il corso non mi ha fatto impazzire. Il
professore, dal mio punto di vista, non approffondiva l’argomento e le spiegazioni
rimanevano abbastanza superficiali, inoltre, non si è neanche prestato di correggere i
CV che ci aveva chiesto di fare come compito durante una delle prime lezioni. L’esame
finale costituiva in un’analisi di un caso aziendale, dove dovevamo descrivere anche la
teoria che era stata trattata in classe durante le presentazioni. Livello di
apprendimento durante questo corso lo considero abbastanza basso.
Corporate Finance (4 ECTS, 27 ORE)
Questo corso dal mio punto di vista è stato il più interessante e stimolante. Il
professore è un professionista di origini americane, che arricchisce le sue spiegazioni
con le sue esperienze personali rendendole più interessante.
Il corso è molto impegnativo, c’erano diversi compiti tra una lezione all’altra e l’esame
finale è stato per me il più difficile, ma sicuramente anche il più appagante.
Economic Analysis for Business Decisions (4 ECTS, 27 ore)
Il professore aveva strutturato le lezioni in modo tale da stimolare il dibattito,
cercando di far riferimento ad avvenimenti di attualità e coinvolgendo gli alunni ad
intervenire con domande ed osservazioni.
La valutazione faceva riferimento a un lavoro di gruppo, in cui abbiamo dovuto fare
un’analisi dei consumi a livello microeconomico utilizando dati quantitativi e
qualitativi, in più un esame finale scritto, in cui era richiesta la teoria spiegata in
classe e un’analisi di un articolo di attualità, che faceva sempre riferimento ad
argomenti trattati in classe.
Sebbene l’argomento mi interessasse molto, la teoria spiegata in classe era giusto
un’introduzione della microeconomia. Quindi trattava di argomenti che ormai per una
studentessa al secondo anno di Master in Economia dovrebbero essere più che
scontate. Il problema, però, era che la media del resto della classe non aveva molta
preparazione al riguardo, quindi anche il dibattito in classe si limitava molto a
questioni superficiali e poco approfondite. In più il professore era molto
imprevedibile e poco organizzato.
Management Accounting and Control ( 4 ECTS, 27 ore)
La professoressa è brava e le lezioni interessanti. Il corso era bene organizzato, infatti,
è stato l’unico in cui abbiamo avuto la possibilità di fare una prova intermedia per cui
abbiamo ricevuto un feedback.
Marketing (4 ECTS, 27 ore)
Professore molto brillante, capace di rendere le lezioni interessanti facendo
partecipare interamente la classe. La valutazione comprendeva oltre alla
partecipazione in classe, lavori di gruppo, tra cui quello di fare un business plan, che
poi è stato presentato in classe. In più c’è stata una prova intermedia e una prova
finale scritta. Entrambi i compiti erano divisi in una parte in cui bisognava completare
le frasi e un’altra in cui bisognava scrivere degli esseys, più o meno lunghi. Insomma
un esame lunghissimo e una valutazione continua. Peccato che non abbiamo ricevuto
neanche un feedback, quindi ancora adesso non sono riuscita ad interpretare il mio
voto finale.
Organization Behaviour (4 ECTS, 27 ore)
Questo corso, dal mio punto di vista è rimasto un grande punto di domanda. E’
incominciato tardi ed è stato molto intenso, quindi non abbiamo avuto il tempo di
“metabolizzare” la materia. Anche perchè la professoressa richiedeva tanto ma senza
riuscire a darci adeguate base per poter soddisfare adeguatamente le sue richieste.
Abbiamo lavorato in gruppi e fatto vari casi aziendali.
La valutazione comprendeva la partecipazione in classe, il lavoro di gruppo in classe,
una presentazione di un capitolo del materiale che la professoressa ci aveva fatto
avere, la presentazione di un caso aziendale e l’esame scritto finale.
Di tutti questi lavori, non abbiamo ricevuto nessun feedback, abbiamo solo avuto la
sensazione che la professoressa facesse molte preferenze e che non fosse
completamente imparziale. Fatto sta che mi ha dato un voto molto basso, ma ancora
adesso non saprei spiegare il motivo e cosa esattamente lei desiderasse da noi.
Corporate Social Responsibility (4 ECTS, 27 ore)
Durante questo corso, le lezioni si svolgevano nel seguente modo: una prima parte
dove ogni gruppo presentava un caso aziendale su uno specifico argomento, mentre
la seconda parte la professoressa spiegava la teoria, o meglio una “chiaccherata” in cui
presentava esempi di scandali di grandi corporate. L’esame finale è stato l’analisi di
un caso.
Team Project (3 ECTS, 24 ore)
A gennaio si poteva scegliere di frequentare questo corso. La professoressa era molto
in gamba, trovo che sia stato veramente interessante e anche utile. Abbiamo
analizzato vari casi aziendali e simulato progetti di consulenza. La valutazione
comprendeva la partecipazione in classe sui diversi lavori di gruppo, in più il progetto
finale che consisteva in un Business Plan, che doveva essere molto dettagliato e
realistico. Il lavoro è stato molto impegnativo anche perchè il tempo è stato poco, ma
comunque stimolante.
French Course (3 ECTS, 24 ore)
Ho partecipato alle lezioni di francese anche se non ero ufficialmente iscritta al corso.
Che dire: un disastro! Non ho imparato niente, perchè la classe era composta da
persone con diversi livelli di francese. Quindi non si riusciva a lavorare in modo
omogeneo. La professoressa dava diversi tipi di esercizi e faceva fatica a seguire bene
tutti.
2.INFORMAZIONI PRATICHE
Informazioni prima della partenza
Non sapevo il francese quando sono arrivata, quindi questo mi ha creato vari problemi. Prima di
tutto per cercare la casa. Fortunatamente l’ufficio relazioni internazionali che seguiva il nostro
corso era sempre disponibile e abbastanza efficiente.
La Francia è un paese super burocratico, quindi preparati a passare il primo mese ad attendere
un po’ tutto. Dalla banca se ne hai bisogno, alle varie tessere, da quelle della mensa, a il budget
universitario, alla tessera dei trasporti ecc.
Ovviamente consiglio di andare a chiedere alla tutor del corso, così da risparmiare un po’ di
tempo nel cercare tutte le informazioni necessarie.
Viaggio
Meglio aereo ma anche il treno è abbastanza fattibile, anche perché ti porta direttamente i centro
città e non ci sono problemi con i bagagli.
Arrivo
L’università organizza varie giornate di benvenuto, in cui ti danno molte informazioni e ti
permettono di conoscere gente. Poiché è un corso internazionale, tutti gli studenti sono spaesati
come te e desiderosi di fare conoscienza, non avrai difficoltà a stringere amicizie.
Alloggio
L’alloggio direi che è uno dei maggior problemi di Parigi, soprattutto se non sai il francese e se
non devi rimanere per un anno ma di meno. Gli affitti sono costosi e spesso le condizioni non
sono delle migliori. Io ero partita a luglio e in una settimana di ricerca avevo trovato una stanza,
sebbene non ho fatto troppa fatica, anche perché ho avuto molta fortuna, ho dovuto pagare anche
il mese di agosto. Quindi ho colto l’occasione di fare dei corsi di francese prima di incominciare le
lezioni in all’università.
L’ufficio, che avrebbe dovuto aiutarmi, all’università proponeva solo stanze a Cretail e dintorni.
Quindi io mi sono arrangiata da sola, attraverso internet, facebook e il network Erasmus.
Costi
La vita a Parigi è costosa, come è risaputo, ma penso che è necessario solo stare un po’ attenti e
frequerntare alcune zone rispetto ad altre e vedrai che la spesa mensile si abbassano
decisamente. Facendo un paragone direi che è costosa come Milano o poco più, però ripeto
dipende dalle zone, se cerchi casa in zona Champ Elysee i costi triplicano.
Attività extrascolastiche
E’ una metropoli quindi molto dispersiva. Sono organizzati diversi eventi Erasmus, io non li ho
frequentati, ma vedrai che a Parigi non c’è da annoiarsi. Come tutte le metropoli, puoi trovare di
tutto, c’è sempre qualcosa da fare e posti da visitare. Parigi è una città internazionale che offre
possibilità per tutti i gusti e generi. Se ti organizzi con i compagni di classe o i conquilini vedrai
che non ne rimarrai deluso.
Lingua
Come è risaputo, i francesi sanno poco e male l’inglese. Questo da una parte può essere fastidioso,
dall’altro di spinge a dover parlare almeno un pochino di francese. Anche in università non
parlavano francese eccetto l’ufficio relazioni internazionali e i tutor del corso IMBM, poiché era
un corso internazionale, non poteva essere altrimenti.
Altro
Sebbene non abbia imparato il francese come averei desiderato, poiché con tutti i miei compagni
e i miei coinquilini parlavo in inglese, Parigi mi è piaciuta tantissimo, viverci è un’altra cosa che
visitarla da turista.
E’ una metropoli in cui puoi trovare tutto: culture, locali ed eventi dei più diversificati e
interessanti. Penso che questa esperienza mi abbia dato molto e che non dimenticherò.
Sono disponibile a essere contattato da altri studenti per avere consigli sul soggiorno:
X sì, e-mail: [email protected] no