Terra di contraddizioni

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Terra di contraddizioni
ANDALUSIA Terra di contraddizioni L'Andalusia è una terra estrema. È la regione più calda della penisola Iberica, il ponte tra due continenti, Europa ed Africa, è anche il punto di incontro tra due mari, l'Oceano Atlantico ed il Mediterraneo. Grazie a questa particolare posizione geografica, l'Andalusia ha vissuto l'incessante susseguirsi di culture diverse, che da qui sono entrate in Europa nel corso dei secoli: questo che le è valso anche il titolo di "Porta dell'Europa". È una regione profondamente meridionale, la patria delle case bianche, dei fiori variopinti che coprono i cortili, dei paesini arroccati come in un presepe vivente, ma anche del profumo di agrumi e di olio, del suono del flamenco. La caratteristica principale dell'Andalusia è la contraddizione. Ogni angolo del suo territorio è segnato dalla diversità: le calde valli del Guadalquivir, si affiancano ai paesaggi vulcanici del deserto di Tabernas e alle bianche cime della Sierra Nevada. L'Andalusia, quindi, non è solo la torrida regione che tutti immaginano: il Guadalquivir, chiamato dagli Arabi "Grande Fiume", dà vita ad una fertile valle grazie anche ai fiumi minori che affluiscono al "Gran Rio" arricchendo la terra circostante e svolgendo un importante ruolo, specialmente per l'irrigazione delle coltivazioni che danno sostentamento alla popolazione. Nonostante la Valle del Guadalquivir, circa il 50% del territorio dell'Andalusia è montagnoso con un grande altopiano e 46 cime che superano i 1.000 metri. L’interno -­‐ La Sierra Nevada rappresenta senza dubbio la regina di tutte le cime montagnose della regione spagnola; fa parte del Sistema Bético, insieme ad altri maestosi monti, superiori ai 3.400 metri come il Mulhacén, il più alto della Spagna, o la Veleta. La straordinarietà di questa terra è proprio la differenza di paesaggi che si susseguono in appena 40 km: da quello alpino dalle cime innevate, al paesaggio arido e desertico come quello intorno all'Almerìa, area di piante rare e parchi dove si rifugiano i fenicotteri, fino alle colline ricche di ulivi e alle zone costiere della Costa del Sol con i suoi splendidi litorali. Questi ultimi caratterizzati da lunghe coste sia atlantiche sia mediterranee e da spiagge bianchissime che, specialmente negli ultimi anni, adeguandosi perfettamente all'esigente mercato turistico, sono diventate una meta preferita dagli abitanti e dai visitatori di tutto il mondo. La Costa del Sol è oggi una striscia ad alta densità di cemento, caratterizzata dalla ormai quasi completa urbanizzazione della costa. Le tipologie abitative variano dalle case a schiera e palazzine popolari ai villaggi turistici con animazione, alberghi e resort di lusso; particolarmente ricercata è l'area di Marbella, in cui si trova la maggiore concentrazione di campi da golf. Dal punto di vista delle infrastrutture le località della Costa del Sol sono collegate tramite una strada statale a scorrimento veloce ed un'autostrada litoranea (A 92). Da dicembre 2007 Málaga è raggiunta dall'AVE (il treno ad alta velocità spagnolo), mentre l'aeroporto di Málaga è in fase di ampliamento. Pure in progetto sono due linee di metropolitana nella città stessa. Città Algeciras Gibilterra La Línea de la Concepción Estepona Marbella Fuengirola Mijas Benalmádena Torremolinos Málaga Vélez-­‐Malaga Nerja Almuñécar Motril Adra Roquetas de Mar Almería Costa della Luz -­‐ La provincia di Cadice ha un litorale meraviglioso e delle spiagge incantevoli che, per il momento, sono ancora abbastanza libere dalle speculazioni edilizie. I paesi della Costa della Luce, da nord-­‐
ovest a sud-­‐est sono: Sanlucar de Barrameda -­‐ Chipiona -­‐ Rota -­‐ El Puerto de Santa María -­‐ Cadice città -­‐ Chiclana de la Frontera -­‐ Conil de la Frontera -­‐ Vejer de la Frontera -­‐ Los Caños de Meca -­‐ Barbate -­‐ Zahara de los Atunes -­‐ Bolonia – Tarifa. Da Cadice città fino a Tarifa, nel sud, si possono ancora incontrare varie spiagge poco affollate ed incontaminate tra le quali da segnalare Los Caños de Meca, Zahara de los Atunes e sopratutto Bolonia. A Conil de la Frontera ci si imbatte in 14 km di spiaggia con caratteristiche molte variegate: dai lunghi arenali fino a baie solitarie (ottime per chi voglia fare del sano nudismo). Tarifa, invece, è famosa ai praticanti del wind-­‐surf per le eccellenti condizioni ambientali favorevoli alla pratica del wind-­‐
surf e le tariffe sono molto “popolari”. Da Cadice cittá verso il nord esistono altre città litoranee, con caratteristiche differenti come Sanlúcar de Barrameda, Chipiona, Rota e El Puerto de Santa María (quest’ultimo conosciuto per la sua ricchezza di frutti di mare). Da suggerire lo spettacolo della corsa dei cavalli sulla spiaggia che si celebra ogni anno a Sanlúcar. Città (da ovest a est) Ayamonte Cartaya Lepe Huelva Niebla Sanlúcar de Barrameda Chipiona Rota El Puerto de Santa María Cadice San Fernando Chiclana de la Frontera Conil de la Frontera Vejer de la Frontera Barbate Tarifa POPOLAZIONE Nella contraddizione geografica andalusa, abitano più di 7 milioni di abitanti distribuiti nei diversi ambienti naturali che la regione propone. Una gran parte vive nelle città, le 8 capitali di provincia: Almeria, Cadice, Cordoba, Granada, Huelva, Jaen, Malaga e Siviglia, e a Jerez de la Frontiera; un'altra parte della popolazione invece, preferisce paesi di media grandezza ed anche piccoli paesi di montagna, fattorie e cascine solitarie. Tutta questa contrastante unione di luoghi di mare e paesi ricchi di storia e tradizione, hanno sempre costituito una forte attrazione non solo per i turisti, ma anche per gli artisti che nell'Andalusia hanno trovato un'affascinante fonte di ispirazione. Questa è la terra del flamenco, della corrida, della Carmen, di Don Giovanni, ma anche dello sherry, delle olive e dei limoni. È la terra di chi ama i contrasti e la diversità, per chi vuole trovare nella stessa regione straordinarie differenze paesaggistiche, culturali e architettoniche: passare da una maestosa cattedrale cristiana, alla tranquillità dei paesini con le casette bianche, entrare in un antico palazzo arabo, affacciarsi sulla vastità di una fertile pianura; per poi incontrare all'improvviso città moderne piene di luci o località solitarie e sperdute su una montagna maestosa. Oggi l'Andalusia è una comunità moderna, dotata di grandi infrastrutture che sanno ricevere efficientemente tutti i visitatori che ogni anno vi si recano. Ma, nonostante la modernizzazione e il suo stare a passo con i tempi, resta sempre molto attenta a conservare le radici ed il suo imponente patrimonio culturale e monumentale ereditato dagli antenati. L'Andalusia è una terra con un fascino senza tempo, grazie alle torri dorate, le moschee, le chiese, i giardini fioriti; ma anche grazie alla sua cultura unica ed irripetibile, risultato di un incessante susseguirsi di contrasti. È una regione che sa puntare sul suo clima e sul suo mare da sogno per attirare viaggiatori e turisti di tutto il mondo, sempre però preservando la tradizione la storia che l'ha resa meravigliosa terra di confine tra mari, continenti e culture diverse. I voli per l'Andalusia L'Andalusia ha 6 aeroporti: quattro di questi, Siviglia, Almeria, Malaga e Granada, sono aeroporti internazionali. Cordoba e Jerez, invece, sono aeroporti nazionali. In auto Per arrivare in Andalusia in auto, vi deve piacere molto la guida. Le distanze dall'Italia sono considerevoli. Da Palermo sono circa 3200 km; da Roma circa 2400 e da Milano circa 2000: fate voi. Comunque, se decidete di arrivarci, il tragitto è questo: entrati in Francia dovete prendere l'autostrada A8/E80; arrivati all'altezza di Marsiglia dovete prendere la A54/E80 e proseguire per Barcellona. In prossimità di Nîmes, prendete la A9/E15 che vi porta dritti in Spagna. Qui entrate direttamente sulla E-­‐15/AP-­‐7; da qui è una strada dritta fino a Valencia.In prossimità di questa città, prendete l'uscita 527 (Alicante, Albacete) e poi l'uscita Al mansa-­‐Albacete-­‐Alicante. Da qui prendete la A35 sempre in direzione Albacete e poi la A31 che vi porta fino nella cittadina dei coltelli. In prossimità di Albacete, girate a destra sulla N-­‐322 in direzione di Bailén. Alla rotonda, prendete la 1° uscita e continuate sulla E-­‐902/A-­‐44 in direzione di Granada-­‐ Madrid-­‐ Córdoba. Siete in Andalusia. Se non volete sottoporvi a questa massacrante trasferta, potete arrivarci in aereo e poi noleggiare un'auto sul posto. In compenso, una volta arrivati in Andalusia, c'è una fitta rete che collega fra loro tutte le capitali di provincia attraverso strade statali, autostrade e strade principali. Ottimi anche i collegamenti che portano dall'Andalusia verso le altre regioni spagnole come l'Estremadura e la Murcia. L'Andalusia è da sempre stata terra di confine e luogo di incontro tra culture diverse; questa storia, unita alla diversità degli ambienti geografici, ha fortemente influenzato anche la sua cucina.La campagna, le coste e la montagna hanno reso questa zona della Spagna una regione con una variegata produzione di prodotti. Dalla campagna arrivano i cereali, dalle colline le olive, dalle coste, atlantica e mediterranea, un'incredibile varietà di pesci.Se alle straordinarie materie prime messe a disposizione dalla terra e dal mare uniamo anche l'antica tradizione gastronomica e la fantasia delle moderne tecniche culinarie, si comprende come la cucina andalusa si presenti variegata, ricca di ingredienti e saporita. Da provare assolutamente. Le ricette tipiche della tradizione Il piatto tipico della tradizione andalusa è il gazpacho, zuppa di verdure fredda, fatta di cetrioli, pomodori e peperoni, condita con olio, aceto e aglio e servita con ghiaccio. È difficile incontrare nel mondo un prodotto tanto ricco di aromi, pieno di sapore e nello stesso tempo tanto leggero e nutriente. Il gazpacho e gli altri tanti tipi di gazpachos che si preparano in Andalusia, come ajoblanco, salmorejo, porra antequerana, pipirrana, sono specialmente adatti per combattere la sete e il caldo torrido di questa regione, grazie alle vitamine, l'acqua e i minerali contenuti al loro interno. Altri piatti tipici della tradizione sono i minestroni di legumi e verdure, gli stufati e il pesce soprattutto nella sua variante di "pescado frito", una classica frittura mista di pesce. L'Andalusia, come tutta la Spagna, ha una grande tradizione nella lavorazione di insaccati di gran qualità, come quello di Huelva; quasi tutte le province di questa regione hanno prodotti che derivano dal maiale, da cui si preparano il prosciutto, le salsicce bianche, il salame e il sanguinaccio. I formaggi dell'Andalusia, dai sapori intensi e dal gusto cremoso, sono meno conosciuti del prosciutto ma comunque molto usati nella cucina di questa regione. Normalmente sono fatti con latte di capra e di pecora; tra quelli di vacca spiccano quelli dei monti di Almeria, Granada o di Grazalema, preferiti e scelti da tutti gli amanti della cucina tradizionale. Le ricette tipiche delle città andaluse La cucina di Almeria nonostante i molti chilometri di costa su cui si trova la città, non basa le proprie ricette sul pesce. Le torte di farina e grano, los gurullos di pernice o lepre, spezzatino di aglio, stufati di fave verdi sono i piatti tipici di questa provincia. Malaga invece basa i principi della sua cucina su tre elementi fondamentali: l'uva moscata, il gazpacho e il pesce. Famosi sono gli spiedini di sardine, il risotto alla marinara, la zuppa di rape, il tonno farcito alla malagueña, fave alla rondeña, la pastasciutta alla malagueña e le patate in ajopoleo. I piatti più conosciuti nella cucina di Granada sono la tortilla sacromonte e le fave alla granatina. Come nelle altre province, la gastronomia di Granada è il prodotto di un'eredità araba ricca di spezie e fatta essenzialmente di zuppe e minestroni. Il noto prosciutto di Trevélez è uno degli ingredienti indispensabili per i piatti come le fave con prosciutto, l'alpujarreño o le trote di Láujar fatte alla griglia con il prosciutto crudo. Oltre a questa pietanza squisita, Granada spicca anche per il capretto all' aglio e la zuppa moresca. Cadice è la provincia andalusa più ricca in materia di gastronomia perché unisce gli ingredienti del mare, a quelli della campagna e della montagna. È famosa per la verza (specialmente lessa),le zuppe di pesce, per il "pescaíto" fritto ed i suoi eccellenti frutti di mare, Senza dimenticare i piatti famosi come los riñones al Jerez, i calamari, lo stufato di agnello e la bistecca. A Cordoba, oltre alle sue eccezionali pietanze di cacciagione, emergono anche la celebre coda di toro, la olla cordobesa, il vitello con carciofi, la chanfaina cordovana e i piccioni con le olive. Ad Huelva ci sono diversi modi per cucinare la seppia ed il tonno. Tra gli stufati di pesce emergono le sardine in pimentilla, il tonno con pomodoro, le seppie con fave, il pesce spada e le vongole con riso. La cucina di Jaen si basa invece, sull'olio come elemento base per preparare piatti come gli spinaci di Jaén, l'ajilimojili, l'alboronía ed i minestroni di verdure. Anche se questa cittadina è situata nella zona interna dell'Andalusia include comunque nella sua gastronomia piatti di pesce come aringhe e baccalà, coi quali si cucina l'ajoharina. Nella capitale andalusa di Siviglia non è vero che si mangiano solo tapas. Questi saporiti stuzzichini sono sicuramente al centro della cultura della provincia, ma non escludono anche la preparazione di altri gustosi piatti come il vitello alla sivigliana, l'insalata, le squisite uova alla flamenca, la coda di toro, l'oca con le olive o il filetto al burro. I dolci dell'Andalusia -­‐ Ovviamente non si può finire un pranzo o una cena andalusa senza un dolce che si rispetti. È infatti proprio nella deliziosa pasticceria della regione spagnola che si risente molto l'influsso arabo: molti di questi sono sorti dalle antiche ricette che si preparavano nei conventi e tra le congregazioni religiose e proprio per questo hanno spesso nomi con riferimenti religiosi, come capello di angelo, il famosissimo tocino de cielo, o le ossa di santo. Altri dolci tipici andalusi sono le ciambelle di Jaen, le frittelle e le torrijas, ma anche le frittelle al miele di Cordova, i polvorones di Estepa (biscotti con lo zucchero), gli alfajores (biscotti farciti al cioccolato) e gli amaretti di Utrera, fino ai yemas di San Leandro a Siviglia, le ciambelle di Loja, le melojas di Jerez, il pandispagna malagueño, il sufflé di patate dolci, i soffietti di mandorle o le brioche di panna di Almeria. In questa pagina troverete un piccolo dizionario di termini di cucina italiano-­‐spagnolo-­‐catalano per farvi capire nei ristoranti andalusi. I vini -­‐ Non si possono gustare un pranzo o una cena Andalusa senza accompagnarli con un ottimo vino locale. I vini di Jerez, Malaga, Montilla-­‐Moriles e Huelva sono conosciuti in tutto il mondo. La Doc Montilla-­‐
Moriles ha come vitigno principale il Pedro Ximénez ed altri vini coltivati in quantità inferiori come Moscatel, Airén e Baladí. Il Pedro Ximénez dà vini naturalmente dolci con colore rubino; più particolari sono gli "Amontillados", vini secchi, d'intenso aroma di nocciole, colore oro vecchio o ambra. I vini della Denominazione di Origini di Malaga, hanno come vitigno predominante il Pedro Ximénez, ma grande successo sta avendo anche il Moscatel alla base dei famosi Malaga Dulce, vini da dessert. Altri vino importante di questa zona è il Lagrima, fine e delicato. Jerez de la Frontera è la capitale vinicola dell'Andalusia; nelle "albarizas", terre spugnose e molto profonde con una grande capacità di trattenere l'acqua, si coltiva la vite del Palomino Fino, che occupa il 95% della produzione. La Denominazione di Origine a Jerez è data all'Amontillado, dal colore ambrato, con sentore di nocciola e l'Oloroso, di colore oro scuro, molto aromatico, di gradazione alcolica elevata. Nella provincia di Huelva domina il vitigno bianco Zalema, seguito da Palomino, Listán, Garrido Fino e Moscatel. Il Condado de Huelva è famoso per la preparazione di vini liquorosi come il Condado Pálido, di colore paglierino, con una gradazione tra i 15 e i 17° e il Condado Viejo, color mogano, con una gradazione alcolica che oscilla fra i 15° e i 23° gradi. Siviglia Siviglia o come la chiamano gli Spagnoli, Sevilla, è situata a sud-­‐ovest della Penisola Iberica, nella Comunità Autonoma dell'Andalusia, di cui è la capitale.È la quarta città della Spagna come numero di abitanti, circa 704.114 nella zona metropolitana, ma il numero sale se si contano anche i 105 paesi della sua provincia, arrivando a circa 1.758.720. Siviglia, per la meraviglia del suo territorio, può essere considerata uno dei centri artistici, culturali, economici e sociali più rilevanti di tutta la Spagna. Ovvio che questi non sono i soli motivi per cui è giusto visitare la capitale andalusa. Tra le viuzze strette e i quartieri aristocratici dai cortili silenziosi, Siviglia nasconde un patrimonio monumentale di grande valore, fatto di edifici maestosi, chiese imponenti, palazzi in stile arabo. La vita della città si svolge intorno al Guadalquivir, presenza importante ma quasi nascosta, fiume placido che taglia la città in due e che da sempre ha segnato la vita di Siviglia: grazie al Guadalquivir la città divenne il punto di incontro per i commerci fiorenti nel periodo della Scoperta dell'America. Oggi è l'unico porto fluviale della Spagna. Non si può introdurre una città come Siviglia senza fare riferimento alla lunga presenza dei musulmani che hanno lasciato nella città delle tracce indelebili della loro cultura; anche se subito dopo la Riconquista cattolica si è fatto di tutto per cancellare i simboli della presenza "infedele", questi segni a Siviglia restano evidenti. Come nel caso della Giralda, la torre simbolo della città che una volta era il minareto di una moschea e come la Cattedrale, edificata su quella che era la Moschea maggiore della città. I periodi migliori per visitare Siviglia sono la primavera e l'autunno, quando il caldo si placa e la folla dei turisti scompare. Perchè anche il caldo asfissiante che attanaglia Siviglia, soprattutto a Luglio e Agosto, non è un semplice luogo comune. In questi mesi il termometro può tranquillamente salire fino a 54 gradi. Ma questo non ferma la voglia di uscire e di vivere dei sivigliani. Se d'inverno si divertono stando chiusi nelle taverne del barrio Santa Cruz, d'estate si spostano verso il fiume, a cercare il fresco e tirar tardi. Perchè al di là dei turisti, Siviglia è una città che vive ogni giorno dell'anno, dove la voglia di stare insieme, più che di far festa, è sempre presente. Incontrarsi, mangiare e bere insieme e poi spostarsi in un'altra parte della città, giusto per guardarsi in giro e farsi guardare, fanno parte dello spirito degli spagnoli, in particolare dei sivigliano. Quindi, se proprio dovete scegliere un posto per capire come sono fatti gli spagnoli e come si vive in Spagna, seguite un consiglio: andate a Siviglia. Dove dormire -­‐ Siviglia ha una buona capacità ricettiva: hotel, ostelli, appartamenti, stanze in affitto, alloggi di ogni tipo e prezzo, economici o di gran lusso. I periodi di alta stagione sono la primavera e l'autunno, in particolare Pasqua e i ponti. Maggio è il mese del classico tour dell'Andalusia, di cui Siviglia è una tappa obbligata. Noi consigliamo una visita anche negli altri periodi dell'anno quando potete approfittare di offerte last minute, sconti speciali, e combinazioni volo+hotel+noleggio auto offerte da molti tour operator online. Potete prenotare l’hotel e le altre strutture direttamente con Booking.com che a Siviglia permette di scegliere tra circa 150 hotel. Mangiare -­‐ Anche se diffuse in tutta la Spagna, le tapas (piccoli assaggi di pietanze diverse molto gustosi) sono una caratteristica propria dell'Andalusia, in particolare della capitale. La cultura del tapeo a Siviglia ha origini molto antiche; oggi è un rituale che si ripete quotidianamente tra amici, passando da un bar all'altro senza mai dimenticare di accompagnare le tapas con la birra o la sangria. Se volete andare per tapas, o meglio, "Tapear ", i quartieri ideali sono Triana e La Macarena. I piatti della cucina sivigliana -­‐ Meritano la vostra attenzione culinaria le insalate, gli insaccati, le pavías di pesce (frittelle di baccalà o altri tipi di pesce impanati in farina e fritti in olio di oliva) e le fritture di pesce che potrete gustare in tutte le taverne della città insieme ai calamari, ai gamberetti e alle altre specialità di mare. A Siviglia il pesce è uno dei piatti principali, sapientemente cucinato e soprattutto fritto, come la ottima coda di rospo al Pedro Ximénez o le tortillas de camarones, piccole frittate di gamberi. Una saporita specialità da provare sono i piatti accompagnati dal capolavoro dell'enologia andalusa: lo sherry, che si accosta sia al pesce sia alla carne, come il gustoso prosciutto allo sherry. Immancabile a Siviglia, lo potrete gustare nei migliori ristoranti della zona, è il popolare gazpacho: zuppa fredda di pomodori, cipolle, cetrioli, peperoni e aglio; non dimenticate poi le saporitissime uova alla flamenca, condite con piselli, peperoni rossi, pomodori, patate e cipolle. Altro piatto da sperimentare nelle vostre gite alla scoperta della cucina sivigliana, è la trippa all'andalusa chiamata anche "menudo gitano". Gli amanti della carne a Siviglia possono tuffarvi nei sapori inconfondibili delle pernici marinate, l'oca alla sivigliana, l'agnello in guazzetto, le code di toro e il capretto fritto all'aglio, nonché l'immancabile jamon serrano, il prosciutto di maiali allevati in montagna. I dolci di Siviglia -­‐ La religiosità e la devozione di Siviglia si esprime egregiamente soprattutto nella preparazione dei dolci, quelli antichi del passato che si preparavano nei conventi di clausura e nei monasteri. Infatti il momento migliore per visitare la città resta sicuramente il periodo della Settimana Santa, in cui il fervore religioso si accompagna anche con la preparazione dei dolci della tradizione locale. In questo periodo speciale potrete gustare squisite torrijas, il dolce tipico di quella particolare ricorrenza fatto ed i Yemas di San Leandro, semplice dolce a base di zucchero e tuorlo di uovo, preparato solitamente dalle suore di questo convento. Tra le altre offerte della pasticceria sivigliana e della provincia troverete i borrachuelos, deliziosi dolci di origine araba (o forse anche romana) preparati con il vino di Malaga. Si tratta di frittelle al miele, condite con arancia e zucchero a velo. Ma non potete perdere i gustosi alfajores (biscotti preparati con crema al latte e marmellata di frutta) e il celebre tocino de cielo. Quest'ultimo rappresenta il dolce tipico della cucina sivigliana: si tratta di una specie di budino al caramello, fatto con zucchero e uova. Ma eccezionali sono anche le marmellate del monastero di Santa Paula, le torte ripiene di cedro di Santa Chiara, la pasticceria assortita di Santa Inés o le ciambelle di San Clemente. In quanto ai vini, l'Aljarafe sivigliano ha dato all'enologia nazionale un importante apporto, riuscendo a competere anche con i vini internazionali. Siviglia -­‐ shopping e prodotti tipici -­‐ Siviglia può contare su un’offerta completa che va dagli oggetti dell’artigianato locale fino ai sofisticati capi d'abbigliamento delle marche internazionali. Camminando nei vicoli troverete piccole botteghe in cui acquistare i prodotti artigianali tipici come ceramica, pizzi, ricami, scialli con le frange, capo d'abbigliamento molto in uso a Siviglia soprattutto per gli avvenimenti speciali e le mantiglie usate dalle donne, soprattutto durante la Settimana Santa e in occasione delle nozze, al posto del velo tradizionale.Anche i ventagli costituiscono un altro prodotto tipico dell'artigianato locale, di ogni colore e grandezza, di cui molti dipinti a mano; ci sono poi le immancabili ballerine di Siviglia, le piccole bamboline di pezza colorate, simbolo della capitale andalusa. Per gli amanti degli abiti tradizionali è possibile acquistare vestiti da flamenco, insieme a collane, bracciali, spille, scarpe, fiori e pettinini per l'acconciatura. Divertirsi a Siviglia -­‐ Per conoscere come divertirsi a Siviglia, la prima cosa da fare è procurarsi una copia di El Giraldillo, un mensile gratuito distribuito nei locali pubblici in cuitroverete tutti gli avvenimenti che si svolgono in città. Le stesse informazioni potete trovarle comprando i quotidiani locali, come il Correo de Andalucía o ABC Sevilla: dal jazz alla musica classica, dai concerti rock alle serate dedicate al flamenco, troverete tutte le informazioni per organizzare le vostre giornate nella capitale andalusa. Nei periodi autunnali ed invernali i sivigliani e i turisti si concentrano soprattuto nel Barrio Santa Cruz con le sue tipiche cantine, il posto principale del divertimento sivigliano: qui l'animazione si estende dalla strada Betis e la Alfalfa, con un'ampia offerta di bar e discoteche, fino alle strade Marqués de Paradas, Julio César e Adriano, ideali per proseguire il divertimento fino all'alba. La zona di Triana concentra invece molti bar in cui si suona musica dal vivo o la caratteristica e suggestiva "flamenquita", mentre se siete appassonati del buon vino, allora dovete recarvi nella zona de Los Remedios. Nervión è un'altro dei posti per cui vale la pena visitare Siviglia di notte, grazie al movimento e alla concentrazione di pub e discoteche. Infine la zona di Reina Mercedes è quella delle Università, in cui troverete soprattutto universitari. In primavera ed estate la notte di Siviglia continua nelle stesse zone frequentate solitamente nei mesi più freddi, anche se quando il caldo si fa insopportabile, nella città la gente inizia a muoversi verso il fiume, dove si trovano numerosi bar, chioschi, discoteche e terrazze all'aperto, queste ultime installate appositamente ai bordi del fiume come rilassante refrigerio al caldo torrido della stagione. Tra le zone più in voga potrete scegliere fra quelle dal Parco di Maria Luisa fino al Ponte della Barqueta. Il flamenco -­‐ Quando cala la sera, nel Barrio di Santa Cruz comincia a diffondersi il suono delle nacchere e delle chitarre andaluse. E' il segno che iniziano gli spettacoli dedicati al flamenco, sia per strada, sia nei locali. Ecco alcuni locali dove potete assistere a spettacoli dedicati al Flamenco. La Carbonería -­‐ Si trova in Calle Levíes 18, nel Barrio de la Judería (tel. 95-­‐421-­‐44-­‐60). In questo locale si tengono una serie di spettacoli dedicati alla musica e alle danze andaluse. Lo spettacolo dedicato al flamenco inzia alle 10 di sera L'ingresso è libero e una birra o un bicchiere di vino costano circa 3 euro. Ci si arriva con il Bus A3 o C3. Casa della Memoria -­‐ Se non vi piacciono gli spettacoli per turisti ma amate il flamenco, vi consigliamo una visita alla Casa della Memoria, in Calle Ximenez de Enciso 28 (tel. 95-­‐456-­‐06-­‐70), nel Barrio de Santa Cruz. Qui scoprirete l'aspetto più culturale del flamenco e i suoi legami profondi con Siviglia e con l'Andalusia. Il prezzo di ingresso è di 11Euro. Gli spettacoli si svolgono in un pittoresco patio, in una stradina bellissima. Feria de Abril -­‐ Si tratta di una delle feste più conosciute di Siviglia che solitamente si celebra nel mese di Aprile, anche se la sua data dipende dalla Settimana Santa. L'origine di questa festa riguarda una popolare fiera di bestiame che con il passare degli anni si è trasformata in uno spettacolo di allegria e folclore cittadino. Per una settimana i Sivigliani vivono in una città che sembra essere uscita da una favola: centinaia di tendoni allineati per strada e ricoperte di alberi dorati, abbelliti di luci e colori.Normalmente la festa comincia il lunedì a mezzanotte e termina la domenica con uno spettacolo di fuochi d'artificio. Ma oltre alle suggestive luci della notte, non perdete la visita della fiera di mattina per sfruttare al meglio i diversi spettacoli della tradizione, come la passeggiata dei cavalli, le decorazioni che adornano le strade o i festeggiamenti locali fatti di balli e canti in cui i Sivigliani sono i veri protagonisti. È caratteristico di questa festa infatti, che le donne indossino abiti di flamenco e gli uomini abiti per montare a cavallo. Per tutta la settimana gli aficionados della Feria non fanno altro che danzare i balli tradizionali dell'Andalusia, il flamenco e la sevillana, e bere e divertirsi per 24 ore su 24. La Stagione dei Tori -­‐ L'arte della corrida ha trovato Siviglia tra i suoi luoghi di maggiore espressione, non solo perché questa città è stata la patria di numerosi toreri, ma anche per il grande interesse che la festa nazionale suscita tra i Sivigliani. La stagione dei tori comincia la Domenica di Resurrezione e si estende fino alla fine della primavera. In particolare, durante i giorni della Feria de Abril, noterete una straordinaria concentrazione di cartelli in cui viene ritratta la caratteristica arte della tauromachia. La principale peculiarità di questa festa riguarda i famosi "Silencios de la Maestranza", i silenzi della Maestranza, così chiamati perchè la plaza de toros sivigliana, detta anche Teatro de la Maestranza, si riempie di gente intenta ad ammirare i consueti gesti del torero, ma nonostante la grande folla, tutti restano in silenzio. Poi c'è l'apertura della Puerta del Principe, la porta principale della plaza, che costituisce per tutti i toreri un indimenticabile momento nella storia di questa tradizione e della loro vita, perchè solo per pochi sarà possibile raggiungere la vittoria e la tanto agognata gloria nella memoria del popolo. La Biennale di Flamenco -­‐ Questo evento si celebra ogni due anni, dal 1980, nell'Auditorium de la Cartuja a Siviglia. Si tratta di una competizione che mette insieme il concorso di baile flamenco con altre espressioni artistiche, come alcuni canti tradizionali gitani (es. il cante jondo) e altre danze tipiche dell'Andalusia. La selezione è realizzata da un'apposita commissione artistica composta da cinque persone di grande rilevanza nel mondo del flamenco e da un'altra commissione formata da dieci esperti di spettacolo. DA VEDERE Reales Alcazares -­‐ Tutti i monumenti più importanti di Siviglia si trovano intorno a a Plaza del Triunfo, dove si ergono i Palazzi Reali (Alcazares Reales), gli edifici più ricchi di storia di tutta la Spagna, frutto della trasformazione della fortezza costruita dagli Arabi. La loro caratteristica principale riguarda la molteplicità degli stili e delle decorazioni e l'insieme affascinante dei colori che si perdono negli enormi saloni, nei patii e nei giardini del palazzo. Durante il XII secolo l'Alcazàr, venne trasformato in una residenza di rappresentanza quando Siviglia diventò la capitale del regno di Taifa da parte degli Almohadi. Dell'originale fortezza almohade del XII secolo si conservano solo il Patio del Yeso e gli archi separanti il Patio de la Monterìa (cortile della caccia) dal il Patio del Leon, alla cui destra si apre il cuarto del Almirante che dal 1503, fu Casa de la Contrataciòn per stabilire gli affari con l'America. Al Patio del Yeso si accede dalla Puerta del Leon, una porta araba il cui nome si ispira alla raffigurazione di un leone incoronato che conduce appunto a questo patio: un lungo giardino fatto di aiuole ed edifici in mattoni talvolta ornati da archi e porticati. Poi dopo la Reconquista, l'Alcazar divenne residenza cristiana modificata profondamente da Ferdinando III, anche se il nucleo centrale della struttura resta ancora quello fatto erigere da Pietro I il crudele e per questo conosciuto anche con il nome di Palacio de Pedro el cruel. Per la sua realizzazione Pietro si fece portare i resti di costruzioni islamiche fino al completamento della splendida opera finale nata dalla fusione di elementi islamici con quelli della tradizione ispano-­‐cristiana. L'Alcazar rappresenta un capolavoro dell'arte e dell'architettura mudejar. Un passaggio obbligato della fortezza è quello che conduce al Patio de las Doncellas (Cortile delle Donzelle) con le sue decorazioni in gesso tipiche dell'arte arabo-­‐
andalusa e a quello de las Muñecas (Cortile delle Bambole) così chiamato per via delle piccole teste di donne che ornano i capitelli. Ma ci sono anche il Salòn del techo di Carlo V con il suo soffitto a cassettoni o il meraviglioso Salòn del techo de Felipe II, dal soffitto rinascimentale in cedro, quest'ulimo comunicante con il Salone de los Embajadores, la Sala degli Ambasciatori in stile mudejar, stanza più lussuosa dell'Alcazar e sovrastata da una grande cupola dorata ornata di arabeschi del 1427. Vicino al palazzo mudéjar si trova poi il Palazzo di Carlos V eretto da Juan Hernandèz nel 1543 e così chiamato in onore delle nozze del sovrano con la principessa portoghese Isabella che qui si celebrarono. Il padiglione è circondato da archi e colonne e decorato con stucchi e piastrelle dove rinascimentali dove mudejar. Ma al suo interno è custodita anche una magnifica collezione di arazzi rappresentanti la conquista di Tunisi ad opera di Carlo V. Dal palazzo potrete accedere ai Giardini dell'Alcazar, di stile arabo con forme rinascimentali e romantiche. Degli straordinari giardini così come erano in origine, ne è rimasta solo una piccola parte, ma avrete comunque la possibilità di ammirare terrazze dalle eleganti forme geometriche, laghetti nascosti in grotte e fontane che formano straordinari giochi d'acqua. L'uscita dai Reales Alcazares si effettua dal Patio de Banderas con una spettacolare vista della Cattedrale e della Giralda e da cui dall'alto potrete godere della vista di tutti i vicoletti di Siviglia. Orario Dal 1/10 al 31/3, da Martedì a Sabato: 9.30-­‐17 Domencia e festivi: dalle 9.30 alle 13.30 Chiuso il Lunedì Dal 1/4 al 30/9, dal Martedì al Sabato: 9.30-­‐19 Domenica e festivi: 9.30-­‐17. Chiuso il Lunedì Prezzo 7 € La Cattedrale di Siviglia -­‐ L'imponente Cattedrale de Santa Maria a Siviglia, dichiarata Patrimonio dell'Umanità dall'UNESCO, fu costruita nel posto in cui prima c'era la Moschea Mayor a 17 navate, abbattuta nel XV secolo, perché, secondo molti, iniziava a mostrare segni di decadenza. Ma in realtà si dice che il motivo reale per cui si costruì questa cattedrale sia stato perché Siviglia voleva superare in bellezza il duomo di Toledo, simbolo della Chiesa Spagnola. Così la maestosità della Cattedrale l'ha confermata il monumento religioso più grande del mondo cristiano dopo San Pietro, nonché una delle ultime cattedrali gotiche mescolate allo stile rinascimentale. Della precedente costruzione moresca demolita, rimasero solo la Giralda e alcuni resti nel Patio de los Narajos, mentre la nuova struttura venne eseguita probabilmente da Alonso Martinez. L'interno di questa straordinaria chiesa è concepita come quello di una basilica il cui perimetro si rifà alle moschee arabe. È composta da cinque navate in stile gotico e da due cappelle, la Maggiore e la Reale, dove furono seppelliti Fernando III, sua moglie Beatrice di Svevia e il figlio Alfonso X il Saggio. La Cappella Mayor o Presbiterio raccoglie un immmenso retablo ispano-­‐fiammingo scolpito e dipinto con le scene che raffigurano la vita di Cristo e della Vergine. Nella Sacristìa de los Càlices si trova invece il celebre Tesoro in cui sono rappresentate le sculture e i dipinti di Murillo, Juan Valdès, Goya e altri, mentre all'interno della sala Capitolare domina l'Immacolata Concezione di Murillo, straordinario esempio dell'architettura rinascimentale del XVI secolo. La Cappella Reale (1575) è coperta da una grande cupola rinascimentale e preceduta dall'altare su cui si erge la statua di legno della Vergine de los Reyes, patrona della città, che si trova al centro delle due tombe di Alfonso X e di sua madre. Potrete notare un'altra esemplare Cappella quella della Vergine de la Antigua, al cui lato si trova il Sepolcro di Cristoforo Colombo. Mentre ancora un altro elemento rilevante della Cattedrale è costituito dal portale principale, la puerta de la Asunciòn del 1885, con le sue altissime navate illuminate dalla luce del sole che penetra dalle splendide vetrate cinquecentesche. Il Museo della Cattedrale contiene inoltre opere di grandi pittori, libri, ornamenti ed una sontuosa collezione di oreficeria. Mentre i resti dell'antica moschea potrete visitarli nel Patio de los Naranjos (Cortile degli Aranci), ricco di alberi di aranci che si trova accanto alla cattedrale. Orario Dal Lunedì al Sabato: 11-­‐17 Domencia e festivi: dalle 14.30 alle 18.00 Dal 1 al 31 Agosto Dal Lunedì al Sabato: 09:30-­‐15.30 Domencia e festivi: dalle 14.30 alle 18.00 Prezzo 7 € (incluso ingresso alla Giralda) La Giralda -­‐ A fianco dell'abside della grande cattedrale si erge la Giralda (anche detta Banderuola), il monumento più caratteristico di Siviglia. La torre alta ben 96 metri rappresenta un antico minareto del XII secolo, il cui nome deriva dalla statua bronzea della Fede che venne aggiunta nel 1568 nella sua parte superiore. La statua della Fede che sovrasta la torre gira su se stessa a seconda del vento, come dice stesso il suo nome, ed raffigura appunto la Fede con stendardo e palma tra le mani. Il suo nome, Giraldillo poiché "girevole", ha ispirato anche quello della torre stessa, la Giralda. La Giralda ha ricoperto la zona che un tempo era quella della Grande Moschea demolita nel XV secolo e di cui venne salvato solo questo minareto, poi tramutato in campanile dell'attuale cattedrale. La sua decorazione è frutto dello stile caratteristico degli Almohadi, dinastia molto religiosa, nemica del lusso e fautrice della semplicità. Dalla rampa di scale posta all'interno della cattedrale potrete salire fino ad una piattaforma alta 70 metri da cui ammirare uno dei panorami più belli di Siviglia. Le pareti sono decorate con rombi che si intrecciano sulle finestre gemelle e su altre cieche. Un tempo qui si trovava una torretta la cui cupola recava 4 palle dorate, ma il terremoto del 1355 la distrusse, così Hernan Ruìz II ideò la nuova costruzione a 5 piani, che rappresenta il simbolo trionfante del cristianesimo. Orario Dal Lunedì al Sabato: 11-­‐17 Domencia e festivi: dalle 14.30 alle 18.00 Dal 1 al 31 Agosto Dal Lunedì al Sabato: 09:30-­‐15.30 Domencia e festivi: dalle 14.30 alle 18.00 Prezzo 7 € (incluso ingresso alla Cattedrale) L'Archivio delle Indie -­‐ Nell'area monumentale di Siviglia, al centro della Plaza del Triunfo sorge la Casa Lonja (1583-­‐98) in stile tardo-­‐rinascimentale, che ospita l'Archivio generale delle Indie al cui interno è raccolto un vasto materiale sulla colonizzazione europea del Centro e Sudamerica. La storia della nascita dell'Archivio delle Indie risale a quando a Siviglia si teneva quotidianamente nel Patio degli Aranci la Borsa Merci voluta da Filippo II. Ma nel XVIII secolo la Borsa iniziò a perdere la sua importanza, fino a che Carlo III non vi fece trasferire l'Archivio General De Indias. Questo edificio creato da Juan de Herrera, fungeva da Loggia dei Mercanti (Lonjia) al cui interno si conservano tutti i documenti sulla storia della scoperta dell'America fino al XIX secolo. Inoltre potrete trovare anche saggi di Ferdinando Magellano, il primo circumnavigatore della Terra, Cristoforo Colombo, ma anche resti dei documenti dei conquistatori del Messico e del Perù: Cortès e Pizarro, insieme a numerose piante delle città. Orario: Dal Lunedì al Venerdì, 8/15 -­‐ Ingresso Gratuito Consolato italiano Indirizzo: c/ Fabiola, 10 Telefono: 954 228 576 -­‐ Fax: 954 228 549 Email: [email protected] Sanità -­‐ Per avere assistenza sanitaria sul luogo, dovete farvi rilasciare dalla Asl della vostra città il modello E111 oppure portarvi dietro la tessera magnetica del Sistema Sanitario Nazionale. Questi documenti danno diritto all’assistenza in tutti gli ospedali pubblici e il rimborso fino all’80% delle spese sostenute. Ospedali L'Ospedale più grande di Siviglia è la Virgen del Rocìò -­‐ Av. Manuel Siurot s/n (tel. 95-­‐501-­‐20-­‐00), che si trova a circa 2 km dal centro della città. Farmacie -­‐ Una delle più grandi farmacie di Siviglia è la Puerta de la Carne, a Calle Demetrio de los Ríos 3 (tel. 95-­‐441-­‐44-­‐53). Potrete anche chiamare la Farmacia di Guardia al numero di telefono 90-­‐252-­‐21-­‐11 per sapere quali sono aperte la notte. Dentisti -­‐ Se avete bisogno urgente di un dentista a Siviglia c'è una grande clinica dentistica, con orari continuati per le emergenze. Questo è il Centro Dentaire La Macarena, che si trova a Rondo Capucinos 8-­‐10 (tel. 95-­‐441-­‐32-­‐02). Medici -­‐ Se vi occorre urgentemente un dottore, chiedete al vostro hotel che saprà sicuramente darvi delle giuste indicazioni sul nome di qualche medico di Siviglia, ma se è un'emergenza allora chiamate il 112. In ogni caso, potrete contattare la Clínica Triana, ad Av. Ronda de Triana 14A (tel. 95-­‐433-­‐48-­‐28). Emergenze e numeri utili -­‐ In caso di emergenza esiste un numero unico, il 112, che coordina polizia, ambulanze e vigili del fuoco. Invece per un'ambulanza potrete comporre il 112 o anche lo 061. Lingua -­‐ In Andalusia si parla il castigliano, la lingua ufficiale della Spagna anche se con un accento tipico del sud del paese. Nei ristoranti troverete menù in varie lingue; in quelli più turistici, non manca l’italiano. Grazie alla massiccia presenza dei turisti gran parte degli operatori commerciali capisce e parla anche l'inglese ed il francese. Qui troverete un piccolo Dizionario di termini utili in italiano-­‐castigliano-­‐catalano, ed in quest'altra pagina un piccolo dizionario di termini di cucina italiano-­‐spagnolo-­‐catalano per farvi capire nei ristoranti di Siviglia. Il clima di Siviglia -­‐ Le estati andaluse sono famose per essere torride. Gli inverni sono brevi; escluse alcune zone, come la Sierra Nevada e quella di Grazalema, in pratica non piove quasi mai, tranne qualche giorno in autunno. La temperatura media annuale varia tra i 16ºC e 18ºC. La caratteristica principale dell’ambiente è la luminosità, risultato del grande numero di ore di sole; a luglio vi capiterà di assistere al tramonto lungo le rive del Gualdaquivir alle 21:00 passate! La città di Siviglia ha un clima mediterraneo, con una temperatura media annuale di 26º C durante la maggior parte dell'anno e con leggere brezze che soffiano in primavera e in estate. Anche gli inverni sono miti e gli autunni poco piovosi, mentre nei mesi di Luglio ed Agosto le temperature sono molto elevate. Con le sue 3.000 ore di sole durante tutto l'anno, il clima di Siviglia è considerato perfetto quasi in tutti le stagioni. Temperature medie (° C) a Siviglia Gennaio 10.6 -­‐ Febbraio 12.2 -­‐ Marzo 14.7 -­‐ Aprile 16.4 -­‐ Maggio 19.7 Giugno 23.9 -­‐ Luglio 27.4 -­‐ Agosto 27.2 -­‐ Settembre 24.5 -­‐ Ottobre 19.6 Novembre 14.8 -­‐ Dicembre 11.8 Sicurezza -­‐ L’Andalusia è una regione tranquilla, ma come in ogni zona ad alto interesse turistico, bisogna stare attenti. Di solito i ladruncoli colpiscono nelle zone ad alta presenza di turisti come musei, monumenti, ristoranti, spiagge, metro e autobus. Le raccomandazioni sono sempre le stesse: evitate di portarvi dietro molto contante, lasciate le carte di credito e i documenti che non vi servono nella cassaforte dell’albergo. Se girate in auto, evitate di lasciare oggetti di valore, macchine fotografiche e telecamere ben in vista. Molto usata la tecnica del “Buon Samaritano”: qualcuno vi indica che avete bucato la ruota o che avete un problema all’auto; quando scendete per verificare, un complice si infila nella vostra auto e se ne va. Se vi capita di doverlo fare, ricordatevi di spegnere l'auto e di portare con voi le chiavi. Siviglia ha visto crescere la criminalità della città specialmente negli ultimi anni. In particolare il Parco di Maria Luisa è un luogo piuttosto pericoloso, così come le autostrade che arrivano da Jerez de la Frontera e Cadice. Quando camminate fare attenzione come sempre ai cellulari, alle telecamere appese al collo e ai portafogli, a Siviglia infatti capitano spesso dei borseggi. I furti alle auto sono molto frequenti, ma state attenti anche quando vi fermate ai semafori in auto, cercate di non sporgere troppo il vostro rolex (se lo avete) dal finestrino. Polizia -­‐ La stazione della polizia a Siviglia si trova nel Paseo de las Delicias (tel. 95-­‐461-­‐54-­‐50). Orari -­‐ L’Andalusia è la terra della siesta; molti negozi, soprattutto quelli piccoli, aprono dalle 9:30/10 alle 1:30 si riprende a lavorare alle 16:30 e si finisce alle 20. in estate invece, date le temperature elevate, aprono più tardi nel pomeriggio, dalle 17.30 o 18.00 fino alle 21.00. I grandi magazzini sono aperti con orario continuato dal lunedì al venerdì, dalle 9:30 alle 21. Le banche sono aperte dal lunedì al venerdì dalle 8:30 alle 14:00, alcune succursali aprono anche il sabato dalle 9:30 alle 13:00. I bar aprono intorno alle 8 del mattino e restano aperti, a secondo del luogo in cui si trovano, fino alle 1:30 di notte. Quando si mangia -­‐ A Siviglia si mangia tardi: la colazione si fa solitamente dalle 7.30 alle 10.00 di mattina, il pranzo nei ristoranti si serve dalle 14.00 fino alle 15.30 e la cena a partire dalle 21.00 fino alle 23.00 ed oltre. Le Poste -­‐ L'ufficio Centrale delle Poste di Siviglia si trova a Av. de la Constitución 32 (tel. 95-­‐422-­‐47-­‐60) ed ha un orario continuato dalle 8.30 di mattina fino alle 20.30, dal lunedì al venerdì. Telefonare da e verso l'Italia -­‐ Per telefonare da Siviglia verso l’Italia, bisogna inserire il nostro prefisso internazionale +39 seguito dal numero fisso o dal cellulare. Per farvi chiamare dall’Italia alla Spagna, il prefisso che devono inserire è 0034. Per i cellulari non ci sono problemi. Non appena entrati in territorio spagnolo il vostro operatore si collegherà in automatico a quello spagnolo con cui ha stretto accordi commerciali. Se avete bisogno di un operatore che vi assista in italiano per chiamare verso l’Italia da un telefono pubblico, chiamate lo 025. Animali domestici -­‐ I viaggiatori con animali domestici devono portarsi dietro il certificato che ne attesti la buona salute. Prima di partire, verificate che l’hotel accetti gli animali domestici, soprattutto se sono classificati come di razza pericolosa o aggressiva. Di solito, l’ingresso degli animali negli esercizi pubblici è vietato. La corrente -­‐ La corrente elettrica a Siviglia è come in Italia, di 220 volt. Portatevi dietro degli adattatori perchè molte prese, soprattutto di case e alberghi più vecchi, hanno solo due fori poiché non prevedono la messa a terra. Benzina -­‐ A Siviglia come in tutta la Spagna, si usa la benzina Normale (92 ottani), Super (95 ottani), Senza piombo (95 e 98 ottani) e il Gasolio. Per fortuna, la benzina costa quasi il 30% in meno rispetto all’Italia. Costo della vita L’Andalusia, come molti altri posti della Spagna, insieme al turismo ha visto crescere anche il costo della vita. Molti hotel di Siviglia hanno prezzi paragonabili a quelli delle altre importanti destinazioni europee, come Parigi e Roma. Nonostante questo resta ancora una delle zone in cui andare in vacanza risparmiando; sicuramente è meno costosa dell’Italia e della Francia. Uffici informazioni turismo a Siviglia -­‐ Se volete avere tutte le informazioni su Siviglia, allora dovete consultare il Consorcio de Turismo de Sevilla che dispone di diversi uffici in cui potrete trovare tutto quello che volete sapere sulla capitale. Questo consorzio collabora anche con l'ufficio del Turismo de la Provincia, in cui potrete ottenere le informazioni che interessano la provincia di Siviglia, la sue città e i paesi. Uffici del Turismo c/ Arjona 28, 41001 Sevilla Tel: + 34 954 22 17 14 / 902 194 897. Fax: +34 954 22 95 66 Edificio Laredo Plaza de San Francisco 19, 41004 Sevilla Tel: +34 954595288. Fax: +34 954595289 66 Costurero de la Reina Paseo de las Delicias 9, 41013 Sevilla Tel: +34 954 23 44 65. Fax: +34 954 22 95 66 Turismo de la Provincia Plaza del Triunfo 1-­‐3, 41004 Sevilla Tel: +34 954 21 00 05. Fax: +34 954 21 08 58 Avda. de la Constitución 21 B, 41001 Sevilla Tel: +34 954 221 404 / 954 21 81 57. Fax: +34 954 22 97 53 Aeropuerto de San Pablo Autopista San Pablo s/n, 41007 Sevilla Tel: +34 954 44 91 28. Fax: +34 954 44 9129 Estación de Santa Justa Avda. Kansas City s/n Tel: +34 954 53 76 26. Fax: +34 954 53 76 26 Accesso ad internet A Siviglia esiste un buon Internet Point, un centro per poter navigare in Internet. Si trova a Calle Almirantazgo 2 (tel. 95-­‐450-­‐02-­‐75) ed è aperto dal Lunedì al Venerdì dalle 9.00 di mattina fino alle 22.00 di sera, mentre il Sabato e la Domenica dalle 10.00 alle 22.00. Il costo è di 3€ all'ora. Altri centri sono: The Email Place a Calle las Sierpes 54 (tel. 95-­‐421-­‐85-­‐92), che costa circa 2.20€ all'ora. Granada C'è un detto spagnolo che dice: "chi non ha visto Granada, non ha visto nulla". La bellezza di questa città è stata decantata fino a farne un mito. Ma è davvero così bella? Granada è bella per come è oggi, per la vivacità e per il fatto che non si limita a consevare il suo "museo a cielo aperto" ma lo vive, intensamente. Quando si parla di questa città è banale, ma obbligatorio, parlare della sua posizione geografica che l'ha resa luogo di incontro e di convivenza pacifica della cultura iberica, romana, islamica. Di questo splendore restano testimonianze conosciute anche da chi non ha mai messo piede in Andalusia, autentici gioielli dell'architettura. Chi non ha sentito parlare dell’Alhambra, la residenza dei sovrani musulmani e monumento più rappresentativo della città? Meno famoso, ma da non perdere è l’Albacìn, l'antico quartiere in cui si stabilirono i Mori dopo la Reconquista. Non a caso la città di Granada ha ricevuto il titolo di Patrimonio mondiale dell’Umanità dall’UNESCO. Ma non ci sono solo monumenti: Granada ha una straordinaria posizione geografica, con la Sierra Nevada alle spalle e il mare della Costa Tropical a dividerla dall'Africa. Granada, una capitale culturale -­‐ Granada è la vera capitale culturale dell'Andalusia. Ha un'invidiabile serie di attività culturali e di svago: festival di cinema, musica e teatro si alternano ad esposizioni d'arte e manifestazioni culturali e della tradizione, o anche a grandi eventi che si svolgono negli antichi palazzi o nelle moderne infrastrutture. Il clima dell'Andalusia -­‐ Le estati andaluse sono famose per essere torride. Gli inverni sono brevi; escluse alcune zone, come la Sierra Nevada e quella di Grazalema, in pratica non piove quasi mai, tranne qualche giorno in autunno. La temperatura media annuale varia tra i 16ºC e 18ºC. La caratteristica principale dell'ambiente è la luminosità, risultato del grande numero di ore di sole; a luglio vi capiterà di restare in spiaggia fino alle 21:00 per assistere al tramonto! Il clima di Granada -­‐ La provincia di Granada data la sua vastità e diversità geografica offre enormi contrasti climatici, dovuto alla contrapposizione delle zone costiere, di quelle interne e della vicina montagna. La media annuale è di 14º C. che si abbassano a 6º nel mese di Gennaio, con piogge scarse (ripartite da Ottobre a Maggio) e quasi inesistenti in estate. In particolar modo in estate, le temperature sfiorano i 35° C -­‐ 40° C, mentre in inverno si può arrivare ad un minimo di 5°C. fino ad massimo di 15°C. Il clima della Costa Tropical ha una temperatura media annuale di 18,5º C. che diventano 25º in estate fino a dei massimi di 36ºC. Invece sulla Sierra Nevada la temperatura può variare dalle calde giornate d'estate in cui soffiano venti provenienti dal deserto del Sahara, fino ai 35ºC sotto zero registrati durante le tormente sospinte dal vento del nord. Temperature medie nella città di Granada -­‐ Gennaio 7° C Febbraio 8° C Marzo 10° C Aprile 12° C Maggio 16° C Giugno 20° C Julio 25° C Agosto 25° C Settembre 20° C Ottobre 16° C Novembre 11° C Dicembre 7° C Consolato italiano: Indirizzo: Calle Doctor Martin Lagos 3, 18005 Granada Telefono: 958 261 361 Sanità -­‐ Per avere assistenza sanitaria sul luogo, dovete farvi rilasciare dalla Asl della vostra città il modello E111 oppure portarvi dietro la tessera magnetica del Sistema Sanitario Nazionale. Questi documenti danno diritto all'assistenza in tutti gli ospedali pubblici e il rimborso fino all'80% delle spese sostenute. Ospedali . Il più grande ospedale della città è l'Ospedale Clinico Universitario San Cecilio, Av. de Madrid, telefono 958 023 000. Clinica La Inmaculata Conception 958 247 438 Croce Rossa Granada -­‐ Ambulanze ed Emergenze 958 222 222 Farmacie -­‐ Una delle più grandi farmacie di Granada, aperta 24 ore su 24 è la Farmacia Tallon, a Recogides 48 (tel. 95-­‐825-­‐12-­‐90). Un'altra farmacia, più piccola, è la Farmacia Oeste, Av. Olorez 1 (tel. 95-­‐828-­‐75-­‐75). Emergenze e numeri utili -­‐ In caso di emergenza esiste un numero unico, il 112, che coordina polizia, ambulanze e vigili del fuoco. Invece per un'ambulanza potrete comporre il 112 o anche lo 061. Sicurezza -­‐ Se girate in auto, evitate di lasciare oggetti di valore, macchine fotografiche e telecamere ben in vista. Molto usata la tecnica del "Buon Samaritano": qualcuno vi indica che avete bucato la ruota o che avete un problema all'auto; quando scendete per verificare, un complice si infila nella vostra auto e se ne va. Sulle spiagge, invece, evitate di lasciare incustoditi vestiti e oggetti: potreste essere costretti a tornare a casa nudi. Orari -­‐ L'Andalusia è la terra della siesta; molti negozi, soprattutto quelli piccoli, aprono dalle 9:30 alle 1:30 si riprende a lavorare alle 4:30 e si finisce alle 20. I grandi negozi sono aperti con orario continuato dal lunedì al venerdì, dalla 9:30 alle 20. Le banche sono aperte dal lunedì al venerdì dalle 9:30 alle 14:00 e il sabato dalle 9:30 alle 13:00. Nei ristoranti il pranzo si serve dalle 13:00 alle 16:00; la cena, invece dalle 21:00 alle 11:30. I bar aprono intorno alle 8 del mattino e restano aperti, a secondo del luogo in cui si trovano, fino alle 1:30 di notte. Quando si mangia -­‐ A Granada si mangia tardi: la colazione si fa solitamente dalle 7.30 alle 10.00 di mattina, il pranzo nei ristoranti si serve dalle 14.00 fino alle 15.30 e la cena a partire dalle 21.00 alle 23.00. Le attività commerciali -­‐ Gli orari delle attività commerciali di Granada vanno solitamente dalle 10 del mattino alle 13.30 e dalle 16.30 alle 20.00 in estate invece, date le temperature elevate, i negozi aprono più tardi nel pomeriggio, dalle 17.30 o 18.00 fino alle 21.00 della sera. I grandi magazzini fanno quasi sempre orario ininterrotto dalle 10 alle 21. Le Poste -­‐ L'ufficio Centrale delle Poste di Granada si trova a Puerta Real (tel. 95-­‐219-­‐71-­‐97) ed è aperto dal lunedì al venerdì dalle 8.30 alle 20.30, mentre il Sabato dalle 9:30 fino alle 2:00 del pomeriggio. Il telefono Per chiamare da Granada verso l'Italia, bisogna inserire il nostro prefisso internazionale +39 seguito dal numero fisso o dal cellulare. Per farvi chiamare dall'Italia alla Spagna, il prefisso che devono inserire è 0034. Per i cellulari non ci sono problemi. Non appena entrati in territorio spagnolo il vostro operatore si collegherà in automatico a quello spagnolo con cui ha stretto accordi commerciali. Animali domestici -­‐ I viaggiatori con animali domestici devono portarsi dietro il certificato che ne attesti la buona salute. Prima di partire, verificate che l'hotel accetti gli animali domestici, soprattutto se sono classificati come di razza pericolosa o aggressiva. Di solito, l'ingresso degli animali negli esercizi pubblici e in alcune spiagge è vietato. La corrente -­‐ La corrente elettrica a Granada è come in Italia, di 220 volt. Portatevi dietro degli adattatori perchè molte prese, soprattutto di case e alberghi più vecchi, hanno solo due fori poiché non prevedono la messa a terra. Benzina -­‐ A Granada come in tutta la Spagna, si usa la benzina Normale (92 ottani), Super (95 ottani), Senza piombo (95 e 98 ottani) e il gasolio. Per fortuna, la benzina costa quasi il 30% in meno rispetto all'Italia. Costo della vita -­‐ L'Andalusia, come molti altri posti della Spagna, insieme al turismo ha visto crescere anche il costo della vita. Molti hotel di Granada hanno prezzi paragonabili a quelli delle altre importanti destinazioni europee, come Parigi e Roma. Nonostante questo resta ancora una delle zone in cui andare in vacanza risparmiando; sicuramente è meno costosa dell'Italia e della Francia. Come arrivare a Granada -­‐ La presenza dell'università è un elemento che non solo crea cultura e dà prestigio alla città ma anche che la vivacizza e la rende aperta e multiculturale. Gli universitari sono una presenza importante che anima di giorno le aule e di notte le strade e i locali. Se passate per l'Andalusia, non dimenticate di passare almeno un giorno a Granada. Garcia Lorca, che qui è nato, ha scritto: "Le emozioni della mia infanzia sono tutte dentro di me. Io non sono mai uscito da essa". Visitate Granada, vi resterà dentro. In auto -­‐ Da Siviglia a Granada la distanza è considerevole. Sono circa 250 chilometri da coprire in 2 ore e 30. La strada da prendere è la N-­‐IVb per 4.194 Km. Continuate fino alla A-­‐92 su cui restate per 227.121 Km. Prendete l'uscita per la A-­‐329 fino all'incrocio con la N-­‐432a. Girate a destra per la N-­‐323a e siete arrivati a Granada. Da Cordoba a Granada -­‐ Se siete a Cordoba e volete fare una visita a Granada, dovete seguire questo tragitto: soo 160 km. Prendete la N-­‐432 per 99 Km e poi la N-­‐432a fino alla N-­‐432. Dopo 34.593 Km girate a sinistra per la N-­‐432a e poi di nuovo a sinistra per la N-­‐432. Continuate fino alla A-­‐329 e poi alla N-­‐432a. Girate a destra e prendete la N-­‐323a. Siete a Granada. Dalla Costa del Sol -­‐ Se non ce la fate più a passare le giornate stesi al sole e volete fare una visita culturale, il tragitto non è lungo. Dovete prendere la N-­‐331 e poi girare a destra per la A-­‐359. Dopo 23.952 Km prendete la A-­‐92 fino alla A-­‐329. Continuate fino alla N-­‐432a e poi girate a destra per la N-­‐323a. In aereo: l'aeroporto di Granada -­‐ A soli 17 km dal centro città c'è l'Aeroporto Nazionale. L’autostrada A-­‐92 ha un’uscita dedicata all’aeroporto. Una linea di autobus lo collega con la città. Le corse iniziano alle 9.05 con una frequenza di circa un’ora e mezza. Da Granada verso l’aeroporto le corse iniziano alle 7.50 del mattino fino alle 19.25. Il costo del biglietto è di 3 € a corsa. Se preferite il taxi, li trovate all’uscita dell’aeroporto e vi conducono fino al centro città con un costo di circa 17 €. Una possibilità alternativa per arrivare a Granada in aereo è offerta dall'aeroporto internazionale della Costa del Sol a Malaga, che si trova a 130 Km da Granada Prenotare un volo per Granada -­‐ I voli che dall’Italia portano agli aeroporti dell’Andalusia partono da tutti i principali aeroporti italiani e sono offerti da tutte le compagnie. Le tariffe variano con la stagione e la richiesta. Con compagnie low cost come Vueling, ad esempio, un po’ di anticipo e una buona dose di fortuna, potrete procurarvi il vostro volo andata e ritorno per l’Andalusia spendendo meno di 100 euro a persona. In treno -­‐ Una volta arrivati in Andalusia potete raggiungere Granada con i treni della Renfe; la sigla sta per Red National de Ferrocarriles de Espana, ed è simile alle nostre Ferrovie dello Stato. La stazione ferroviaria di Granada si trova al centro della città e rappresenta anche un importante punto di collegamento tra le linee regionali e nazionali. Madrid e Granada sono unite attraverso il tragitto LR16, mentre la linea T17 collega Granada con Barcellona, passando per Linares-­‐Baeza (Jaen), Albacete e Valencia. Un'altra possibilità è muoversi con la linea ad alta velocità da Madrid a Malaga chiamata Talgo 200 Malaga, in poco più di 4 ore. I treni regionali vi porteranno da Granada fino ad Almeria, Siviglia, Algeciras, Cadice, e Linares-­‐Baeza (Jaen). Se non volete rinunciare alla magia di un viaggio come nel mitico Oriente Express, allora non perdete il Treno Andaluso Espresso. Si tratta di un treno a 5 stelle che collega le città più importanti dell'Andalusia, unendo al tragitto la comodità di viaggio di lusso. Per maggiori informazioni: 902 169 900. COME MUOVERSI A piedi -­‐ Seguite un consiglio: mettetevi un paio di scarpe comode e andate in giro a piedi. Alzate gli occhi, guardatevi intorno, stupitevi. Non è questo lo scopo di un viaggio? Granada è il luogo ideale. Autobus -­‐ Nella città di Granada esiste un’efficiente linea di autobus pubblici e turistici che funziona dalle 6.30 fino alle 23.00 e che potranno facilitare i vostri spostamenti nei diversi posti di interesse.Riconoscerete questi mezzi dal loro caratteristico colore rosso.Un biglietto semplice di autobus costa 1 €, mentre se volete fare più di un viaggio potrete utilizzare l'abbonamento che costa 5,45 €. Se invece desiderate fare una visita da Granada antica fino all'Alhambra dovete prendere il bus numero 32. Un'altra corsa che potrete scegliere è la cosiddetta "Destination Alhambra", autobus numero 30 da Plaza Nueva fino all'Alhambra, mentre il numero 31 porta al quartiere dell'Albaicín. Inoltre, se avete intenzione di fare acquisti c'è l'autobus numero 3 che vi porta nei principali viali dello shopping di Granada, dalla stazione di Avenida de la Constitución, con fermate a Gran Vía, e Plaza Isabel la Católica. Bus turistico Granada -­‐ Esisitono due tipi di autobus turistici a Granada: il Granada Monumental e il Romántica. Incluso nel biglietto avrete anche delle cuffiette auricolari per ascoltare i commenti della guida, multilingue e individuali. Questo bus può essere il modo migliore per conoscere Granada. Per maggiori informazioni: 902 10 10 81; Fax: 902 10 10 82 In taxi -­‐ Il taxi è un mezzo veloce e comodo per muoversi a Granada. Per chiamare un taxi usate Radio taxi (telefono: 958 151461) Tele Taxi (958 280654) o Servi Taxi (958 400199). Dalla luce verde sopra i taxi potrete capire che è libero. In auto -­‐ È molto difficile, se non impossibile girare a Granada in automobile, che resta invece il modo migliore per scoprire i dintorni, come la suggestiva Sierra Nevada e le altre città dell'Andalusia. Parcheggi per le auto Parcheggio via Pedro Antonio de Alarcón, 36 -­‐ Tel.: 958 26 17 21 Parcheggio Hipercor, via Arabial Parcheggio Arabial, via Arabial Parcheggio Centro Comercial Neptuno -­‐ Tel.: 958 52 22 45 Parcheggio Comarex, Torres Neptuno -­‐ Tel.: 958 535343 Parcheggio de la Alhambra, Paseo del Generalife. Parcheggio el Triunfo, Avda. Constitución -­‐ Tel.: 958 20 73 36 Parcheggio la Caleta, Plaza La Caleta -­‐ Tel.: 958 27 80 53 Parcheggio Palacio de Congresos, Paseo del Violón -­‐ Tel.: 958 24 67 00 Parcheggio San Lázaro, Plaza San Lázaro -­‐ Telefono: 958 20 09 61 DOVE DORMIRE Granada ha una buona capacità ricettiva: hotel, ostelli, appartamenti, stanze in affitto, alloggi di ogni tipo e prezzo, economici o di gran lusso. I periodi di alta stagione sono la primavera e l'autunno, in particolare Pasqua e i ponti. Maggio è il mese del classico tour dell'Andalusia, di cui Granada è una tappa obbligata. Noi consigliamo una visita anche negli altri periodi dell'anno quando potete approfittare di offerte last minute, sconti speciali, e combinazioni volo+hotel+noleggio auto offerte da molti tour operator online. Potete prenotare l’hotel e le altre strutture direttamente on line con queste società. Artigianato nell'Alcaicería -­‐ Le strade del mercato dell'Alcaicería e del Bazar costituiscono l'antico quartiere arabo ed ebreo della capitale granatina, una zona perfetta per comprare regali e ricordi tipici della tradizione cittadina.In questa parte della città,accanto alla Cattedrale, potrete acquistare pezzi esclusivi di ceramica, oggetti di argento, tappeti di lana ed i famosissimi oggetti di legno intarsiato con decorazioni di avorio dai singolari motivi geometrici. I mercadillos giusti per tutte le tasche -­‐ Se amate spulciare sulle bancarelle dei mercatini alla ricerca di occasioni imperdibili, tutte le domeniche mattina potrete recarvi al mercadillo di Almanjayar dalle 9.00 fino alle 15.00. Qui troverete scarpe, borse e vestiti di seconda mano a ottimi prezzi, ma anche fiori, frutta e verdure di stagione.Altri mercati rilevanti a Granada sono quelli dei quartieri di La Chana il mercoledì e dello Zaidín il sabato. Alta Moda e prodotti tipici nel centro di Granada -­‐ Ma se siete amanti della moda e non sapete rinunciare ad un capo griffato, allora dovete recarvi nella zona centrale della città, quella delle strade Locande, Puentezuelas o Raccolte. Qui infatti vi accoglierà una straordinaria offerta commerciale di ogni tipo: dalle prestigiose firme di moda, alle gallerie d'arte, fino ai negozi di antiquariato e alle botteghe che vendono prodotti alimentari caratteristici del luogo da acquistare in ricordo dell'antica tradizione culinaria di Granada. Orari di negozi e centri commerciali -­‐ Alcuni negozi, specialmente quelli delle grandi firme, aprono normalmente con orario continuato dalle 10.00 alle 20.30, mentre i centri commerciali sono aperti dalle 10.00 fino alle 22.00. Invece i negozi tradizionali e quelli più piccoli hanno un orario diverso, che abitualmente va dalle 10.00 alle 13.30 e dalle 17.00 alle 20.30. COSA MANGIARE La cucina della provincia di Granada è ricca e variegata e risente ovviamente dell'influsso della tradizione araba, dominio durato nella città per circa 700 anni. Si tratta quindi di una cucina generosa di spezie che arricchiscono il sapore dei piatti, proprio come vuole l'antica tradizione moresca e di prodotti i cui prodotti provengono dalla fertile pianura che circonda la città.I piatti tipici locali sono preparati con ingredienti genuini del mare e della terra, come le zuppe e i minestroni di verdure, gli stufati, il freschissimo pesce della costa, la cacciaggione o le caratteristiche fave fritte con prosciutto, i cardi, la pipirrana e il celebre gazpacho. Una tra le tante specialità di Granada è la tortilla del Sacromonte, un piatto cucinato con midollo, interiora di vitello ed uova. Il clima freddo che proviene dalla Sierra Nevada ha dato vita ad una cucina di piatti forti per riscaldare il corpo e lo spirito dalle invernali temperature della montagna. L'esempio più lampante è la tradizionale Olla di San Antón preparata con maiale, fave secche, riso e finocchio. Cucina di mare e di montagna -­‐ Data la diversità del territorio di Granada che si affaccia sulla costa ed è circondata di montagne innevate, anche la sua gastronomia risente di questa palese diversità climatica e geografica, offrendo alla cucina locale specialità saporite e contrastanti. È il caso della gastronomia dell'Alpujarra in cui si incrociano due correnti gastronomiche autoctone: quella moresca e quella cristiana e che da sempre attira nel suo entroterra numerosi turisti dai palati forti. Re indiscusso tra i prodotti granatini della montagna è il prosciutto di Trevélez che deve la sua particolarità alla cura speciale dedicata ai suoi maiali, cresciuti nell'aria fresca e pulita delle cime di Trevélez, uno dei paesi spagnoli con l'altitudine più elevata. Il gusto delicato e molto gradevole ha reso questo prosciutto uno dei prodotti più celebri sia in Spagna sia all'estero. Il sapore è poco salato e si accompagna agli altri insaccatti della provincia, come salame, lombo, salsiccia, tutti da assaporare con uova fritte, patate e formaggio di capra; un'unione nota a tutti come Plato Alpujarreño. Tra i prodotti della terra vanno annoverati anche gli eccellenti olii provenienti dalla zona degli ulivi della provincia di Granada, molto aromatici e leggermente amari. La Costa Tropical invece offre ottimi pesci e frutti di mare, come gli scampi e i gamberi bianchi di Motril, ma anche il sarago, l'orata, le sardine ed il branzino. L'invidiabile clima del litorale granadino ha dato vita tra l'altro ad una speciale coltivazione di frutti subtropicali, come la chirimoya, l'avocado e il mango. I dolci -­‐ L'eredità araba ha lasciato alla città di Granada due ingredienti tipici della sua pasticceria: il miele e le spezie che insaporiscono quasi tutti i dolci della tradizione locale. I dolci più celebri di Granada sono quelli preparati dalle suore dei conventi: biscotti con le uova e conserve di frutta, oltre ai deliziosi tocinillos de cielo di Guadix, le ciambelle di Loja, il pane di fico dell'Alpujarra, i piononos (piccoli dolci il cui nome è derivato dal Papa Pio IX) molto famosi a Santa Fe. In questa pagina troverete un piccolo dizionario di termini di cucina italiano-­‐spagnolo per farvi capire nei ristoranti di Granada. DIVERTIRSI Granada è piena di bar, locali, tapas.Soprattutto d'estate ma anche d'inverno, gli abitanti e i turisti rispettano la tradizione tutta spagnola di passare le serate saltando da un tapas bar ad un altro. Le vie dove questo rito raggiunge forme esasperate sono Calle Navas e Campo del Principe. Per il divertimento del mattino e del pomeriggio, le splendide acque della Costa del Sol sono vicine e bagnano il mare della provincia di Granada. Per chi cerca altre forme di divertimento, anche sfrenato, ci sono altre possibilità come lo sci in Sierra Nevada o le passeggiate nel verde. Sport ad alta quota -­‐ Il sistema montagnoso della Sierra Nevada si trova sopra la città di Granada a solo 80 Km dalla Costa del Sol. Qui si trovano i picchi più elevati della penisola iberica (il Mulhacén, con 3.482 metri e il Veleta con 3.392), oltre alle 15 cime che superano i 3.000 metri di altitudine. Qui potrete incontrare anche un meraviglioso parco nazionale dichiarato Riserva della Biosfera. La Sierra Nevada vi permette di praticare di sport sciistici durante stagione invernale nel centro residenziale di Pradollano: più di 65 km di piste sciabili si mischiano ad un'ampia offerta di svaghi e divertimenti di ogni tipo che includono piscine climatizzate e piste di pattinaggio, ma anche ottimi alberghi e ristoranti. Potrete provare anche sport di avventura, come cicloturismo, equitazione, ma anche sport aerei o parapendio, sia nel Parco Nazionale di Sierra Nevada sia nel Parco Naturale di Sierra di Huétor. Lo sci in Sierra Nevada -­‐ Le alte cime della Sierra Nevada (fino ai 3.481 metri), offrono la migliore stazione sciistica di tutta la Spagna. L'abbondanza di neve specialmente nei mesi invernali, le moderne istallazioni ed attrezzature sportive, e soprattutto, la stragrande moltitudine di persone che ogni anno vi si recano, hanno reso questo posto tra le località turistiche invernali più in voga nella penisola e in Europa. Una delle caratteristiche principali di questo luogo è la sua privilegiata posizione geografica (tra le stazioni più meridionali d'Europa) che le ha garantito oltre alla neve, un elevato numero di giorni di sole anche in pieno inverno, cosa che ha permesso di aumentare il numero dei visitatori all'anno, fatto non solo di sciatori ma anche di amanti della tintarella d'alta quota. La Sierra Nevada dispone di 65 chilometri di piste e 45 piste con diversi livelli di difficoltà per praticare sci o snowboard. Inoltre qui si trovano anche due circuiti di 8,6 km per praticare lo sci di fondo. Se siete appassionati dell'avventura, non perdete una delle curiosità più attraenti della Sierra Nevada: la possibilità di sciare di notte in una pista illuminata. Una notte indimenticabile! D'estate la Sierra Nevada offre meravigliosi scenari ed incantevoli luoghi in cui passeggiare a piedi, in bicicletta o a cavallo. Nei torrenti della montagna potrete praticare il rafting o anche attività più rilassanti come la pesca sportiva della trota. Gli amanti del golf possono divertirsi a Las Gabias, con le 18 buche del Granada Club de Golf. La Costa Tropical -­‐ Per chi non ama passare le vacanze arrampicandosi lungo i sentieri della Sierra Nevada, può alternare la visita ai monumenti di Granada con un po’ di sole in Costa del sol e Costa de la Luz. Da vedere -­‐ Come molte città dell'Andalusia, Granada raggiunse il periodo di massimo splendore durante il regno musulmano che la trasformò nella fiorente capitale del regno nazarita di Granada. Di questo splendido momento culturale si conservano e sono tangibili ancora oggi numerosi monumenti, come l'Alhambra, il simbolo indiscusso della città, il Generalife e il quartiere dell'Albaicín, tre spazi dichiarati Patrimonio dell'Umanità dall'Unesco. Importanti testimonianze sono state lasciate anche dai Re cattolici che nel XV secolo riconquistarono la città, sopra tutti la celebre Cattedrale, opera rinascimentale con una facciata in stile neoclassicista, costruita inizialmente come luogo di sepoltura degli stessi Re che l'avevano voluta. Unita alla cattedrale e nella stessa piazza si trova la meravigliosa Cappella Reale, che fu concepita come una cappella funeraria per ospitare i sepolcri di Isabella di Castiglia e Fernando di Aragona, opera di Domenico Fancelli. Vicino a questa, considerata la prima chiesa rinascimentale della Spagna, si situa il Palazzo Episcopale, e la Chiesa del Sacrario, opera di Francisco Hurtado Izquierdo. Il Palazzo de la Madraza o Scuola Musulmana, situata di fronte alla Cappella Reale, fu fondata da Yusuf I nel XIV secolo, per poi diventare, con la conquista della città da parte dei Re Cattolici, Casa del Cabildo (Consiglio comunale) fino al XIX secolo. Come arrivare all'Alhambra -­‐ In auto: si prende la circonvallazione in direzione sud; superata la città si incontra la direzione Alhambra (Ronda Sur) fino al parcheggio del monumento. Il prezzo del parcheggio è di 1.7 Euro all’ora. Con i Mezzi pubblici: ci si arriva con il Taxi o il Microbús Urbano, entrambi con fermata in Plaza Nueva. Le linee 30 e 32 del bus urbano hanno fermate intorno ai monumenti principali dell'Alhambra. A piedi: ci sono diverse strade che portano a piedi fino all'Alhambra. In tutti i casi c'è un circa 1 Km da fare. Informazioni per la visita dell'Alhambra -­‐ E' obbligatorio prenotare l'ingresso e il biglietto è valido solo per il giorno indicato. La visita diurna (8:30-­‐14:00) consente l'ingresso all'Alcazaba, ai Palacios Nazaríes, al Generalife, al Baño de la Mezquita e ai Giardini. La visita pomeridiana va dalle 14:00 alle 18:00. La visita notturna consente l'accesso solo ad alcune zone dei Palazzi Nazaríes. Prezzo del biglietto. Il costo del biglietto è di 10 Euro, 5 per la visita ai giardini. Vi consigliamo fortemente di prenotare il biglietto con qualche mese d'anticipo per potervi gustare al meglio la visita, altrimenti per voi la visita all'Alhambra sarà solo coda. Potete farlo on line dal sito alhambra-­‐tickets. L'Alhambra, la storia -­‐ Quando i mori decisero di costruire una roccaforte che vigilasse sopra Granada, scelsero di farlo sulle rovine di un'antica roccaforte chiamata Alcazaba, chiamando la loro nuova cittadella Al-­‐Qal aal-­‐Hmbra, che in lingua araba significa " fortezza rossa". Molto probabilmente il nome è legato al colore dei mattoni cotti al sole che furono impiegati per erigere le mura esterne. Il nome Alhambra è l'adattamento alla lingua spagnola. Nata come cittadella militare dove vivevano i soldati e con all'interno abitazioni, negozi, moschee e anche un ospedale e una zecca reale, durante il regno di Yusuf I fu trasformata in un palazzo con all'interno splendidi cortili, giardini, fontane, giochi di luce e ombre. E' una vera sorpresa entrare e scoprire quale contrasto ci sia tra l'aspetto militare della fortezza vista dall'esterno e la delicatezza degli spazi interni. All'interno del complesso sono visibili quelle che erano le due zone principali: la zona militare o Alcazaba, quartiere della guardia reale, e la medina dove ci sono i celebri Palazzi Nazaríes e i resti della case dei nobili che abitavano nell'Alhambra. FESTE Festival Internazionale di Musica e Danza -­‐ In alcuni degli angoli più caratteristici della città di Granada ha luogo una delle attrazioni più suggestive dell'estte granatina, il Festival Internazionale di Musica e Danza di Granada. La sua origine deriva dai concerti sinfonici celebrati nel Palazzo di Carlos V dal 1883 e dal Concorso di Cante Jondo, svolto nella Plaza de los Aljibes della Alhambra con la partecipazione di Federico García Lorca, Manuel de Falla, Ramón Gómez de la Serna, Santiago Rusiñol e altri artisti dell'epoca. Il programma abbraccia differenti generi, ognuno celebrato in un scenario distinto: i concerti delle grandi orchestre sinfoniche nel Palazzo di Carlos V, la danza ed il balletto nel teatro all'aperto dei Giardini del Generalife, i recital nel Patio de los Arrayanes de la Alhambra, i concerti mattutini nelle chiese ed edifici storici di Granada e i mitici "trasnoches di flamenco" e le musiche del mondo nei tipici quartieri dell'Albaicín ed il Sacromonte, che ospitano ogni anno più di 30.000 persone. Dal 23 Giugno al 9 Luglio Festival Internazionale di Musica e Danza Apartado de Correos 64 18080 Granada Tel. 958 221 844 -­‐ Fax. 958 220 691 Festival Internazionale di Jazz -­‐ Il Festival Internazionale di Jazz di Granada è uno dei più antichi dell'Europa, nonché membro spagnolo dell'Europe Jazz Network, la rete europea di festival di jazz. Dal 1980 si celebra questa manifestazione a cui partecipano figure di grande prestigio internazionale del jazz moderno. Questo appuntamento rappresenta un incontro di grande valore per gli amanti del ritmo del jazz, che oltre ai concerti del programma ufficiale possono godersi anche diverse varianti nei pittoreschi locali della città. Informazioni Oficina Técnica. Casa Morisca Monumento Nacional S. XV. C/ Horno del Oro 14 18010 Telefono: 958 247 263. Jazz en la Costa -­‐ Con il passare degli anni il Jazz en la Costa si è trasformato nel festival internazionale dell'estate più importante dell'Andalusia. Tutti i suoni e gli stili di questo tipo di jazz trovano spazio in questa manifestazione che si celebra nella località di Almuñécar, all'interno del Parque el Majuelo, vicino agli antichi resti fenici, in uno straordinario scenario all'aria aperta sul Mar Mediterraneo. Dal 14 al 23 Luglio Festival Internacional de Tango -­‐ Da non dimenticare, per tutti gli appassionati, questo festival organizzato ogni Marzo dal comune di Granada. Parco Nazionale della Sierra Nevada -­‐ Questo parco unisce la bellezza geografica ed ecologica, alle più alte vette della penisola iberica, il Mulhacén e la Veleta. Si tratta di uno straordinario insieme di paesaggi diversi che alterna zone molto ripide con altre più pianeggianti, combinando fra loro ghiacciai, boschi e molte aree di vegetazione naturale, permettendo una particolare abbondanza di specie endemiche locali. Il modo migliore per visitare il Parco è sicuramente a piedi attraversando gli itinerari più interessanti delle vette Mulhacén e Veleta, che sapranno offrirvi uno dei panorami più indimenticabili, che dai monti si estende fino al mare Mediterraneo. Caratteristica tipica del suo paesaggio è anche una particolare ricchezza idrologica che ha dato vita a molte fonti di acque minerali dalle proprietà curative, mentre una delle specie più caratteristiche del parco è la capra montana. Nel 1986 il Parco Nazionale della Sierra Nevada è stato dichiarato Riserva della Biosfera dall'UNESCO . Per le visite: il Parco Nazionale di Sierra Nevada si può visitare liberamente rispettando le norme della sua conservazione e salvaguardia. Esistono due Centri di Visitatori, in Güéjar Sierra (Granada) ed in Laujar di Andarax (Almeria) e diversi punti di informazione nei vari municipi. Come arrivare in Sierra Nevada -­‐ Per arrivare da Granada alla Sierra Nevada si deve prendere l'autovía N-­‐ 323 in direzione Motril, uscita per la Ronda sur , A-­‐395 in direzione Pradollano -­‐Veleta. Ci si può arrivare anche passando per l'Alpujarra: si deve prendere l'autovía N-­‐323 sempre in direzione Motril fino all'incrocio di Lanjarón, dove si prende la strada dell' Alpujarra C-­‐332, che attraversa tutto il versante sud della Sierra. Parco Naturale di Sierra Huértor -­‐ La Sierra Huértor è un’altra delle grandi e rilevanti catene montuose delle provincia di Granada. Al suo inteno si trova un Parco Naturale situato vicino alle zone di Huértor di Santillán, Cogollos Vega, Diezma, Beas de Granada, Nívar e Viznar. Questo spazio naturale emerge in particolare per l’alta concentrazione al suo interno di flora e fauna caratteristica del Mediterraneo, tra le cui specie protette potrete trovare l'aquila reale ed il gatto di montagna. La stessa fauna include anche numerosi rettili, allocchi, merli, pettirossi, insetti e pernici, mentre le piante della Sierra di Huértor possiedono un incredibile valore naturalistico, poiché oltre alla presenza di aceri, rovereti e querceti, troverete anche numerosi organismi endemici locali e nord-­‐africani. Inoltre l'ambiente della Sierra di Huértor vi offre numerose opportunità anche dal punto di vista culturale: le zone vicine a questo parco sono quelle del Puerto della Mora o dei Bagni arabi di Cogollos Vega, così come la Cueva del Agua o la Fuente Grande a Aldácar, che rendono ancora più attraente la visita a questo Parco Naturale granadino. Per le visite: Ufficio del Parco. C / Marchese dell'Ensenada, 1. Granada. Centro di Visitatori Porto Lobo: Ctra. Di Viznar a Porto Lobo km 43, 18179 Viznar Come arrivare -­‐ Ci si arriva facilmente da Granada con la A92. Ci sono due uscite: una per il centro visitatori di Porto Lobo l'altra attraverso la cittadina di Alfacar. CORDOBA Amata dai Mori, Cordoba è stata per lungo tempo la capitale dell'Impero Musulmano in Spagna. I Mori ne fecero il centro culturale del loro dominio. In quei secoli Cordoba arrivò ad avere 900.000 abitanti ed essere la città più popolosa d'Europa. Nonostante la distruzione di molte delle testimonianze artistiche del tempo, Cordoba resta la città andalusa in cui è più visibile il passato musulmano. Antico splendore della Cordoba islamica -­‐ Tra l'8 e l'11 secolo, Cordoba era importante per i musulmani quanto lo è La Mecca oggi. Il pellegrinaggio alla Mezquita era una tappa obbligata per ogni fedele di Maometto.La città di Cordoba era la vera capitale della Spagna, un luogo dove vivevano filosofi, scienziati e studenti che frequentavano la prima Università creata in Europa. Ma Cordoba non era solo un luogo di cultura: era famosa anche per i suoi palazzi dedicati al piacere, con Bagni Arabi e Harem. Oggi Cordoba non ha più quell'antico splendore. E' una città moderna, con centri congressi, palazzi in cemento, strade larghe e nuove. Ma basta entrare nel centro storico, visitare la Mezquita o girare per le strade acciottolate della Juderia per ritrovare tutta l'atmosfera della Cordoba musulmana e lo spirito più vero dell'Andalusia di un tempo. Le estati andaluse sono famose per essere torride.Gli inverni sono brevi; escluse alcune zone, come la Sierra Nevada e quella di Grazalema, in pratica non piove quasi mai, tranne qualche giorno in autunno.La temperatura media annuale varia tra i 16ºC e 18ºC. La caratteristica principale dell'ambiente è la luminosità, risultato del grande numero di ore di sole; a luglio vi capiterà di restare in spiaggia fino alle 21:00 per assistere al tramonto! Il clima di Cordoba -­‐ Il clima della provincia di Cordoba è segnato da due elementi fondamentali: l'aria calda che arriva dall'Africa e che non trova nessun ostacolo e la presenza della Sierra Morena che impedisce l'arrivo delle precipitazioni provenienti dall'Atlantico. Il risultato è un microclima che tiene la temperatura annuale con una media di 17 C, con inverni brevissimi, una lunghissima primavera e un'estate torrida con temperature sopra i 40 C. Temperature nella città -­‐ Temperature medie e massime nei mesi dell'anno. Gennaio 9.5-­‐ 19.5 ºC; Febbraio 10.6-­‐21.8; Marzo 12.9-­‐25.8; Aprile 15.5-­‐29.3 ºC Maggio 19.4-­‐34.3; Giugno 23.3-­‐38.5; Luglio 27.1-­‐41.4; Agosto 26.8 -­‐ 40.9 ºC; Settembre 23.8-­‐37.5 ºC; Ottobre 18.4-­‐31.6 ºC; Novembre 13.1-­‐24.8 ºC; Dicembre 9.9-­‐19.7. Sanità -­‐ Per avere assistenza sanitaria sul luogo, dovete farvi rilasciare dalla Asl della vostra città il modello E111 oppure portarvi dietro la tessera magnetica del Sistema Sanitario Nazionale. Questi documenti danno diritto all'assistenza in tutti gli ospedali pubblici e il rimborso fino all'80% delle spese sostenute. Ospedali Cordoba ha tre ospedali: il Reina Sofia, il San Juan de Dios e l'ospedale della Croce Rossa. Sicurezza -­‐ L'Andalusia è una regione tranquilla, ma come in ogni zona ad alto interesse turistico, bisogna stare attenti. Di solito i ladruncoli colpiscono nelle zone ad alta presenza di turisti come musei, monumenti, ristoranti, spiagge, metro e autobus. Le raccomandazioni sono sempre le stesse: evitate di portarvi dietro molto contante, lasciate le carte di credito e i documenti che non viservono nella cassaforte dell'albergo. Se girate in auto, evitate di lasciare oggetti di valore, macchine fotografiche e telecamere ben in vista. Molto usata la tecnica del "Buon Samaritano": qualcuno vi indica che avete bucato la ruota o che avete un problema all'auto; quando scendete per verificare, un complice si infila nella vostra auto e se ne va. Sulle spiagge, invece, evitate di lasciare incustoditi vestiti e oggetti: potreste essere costretti a tornare a casa nudi. Orari -­‐ L'Andalusia è la terra della siesta; molti negozi, soprattutto quelli piccoli, aprono dalle 9:30 alle 1:30 si riprende a lavorare alle 4:30 esi finisce alle 20. I grandi negozi sono aperti con orario continuato dal lunedì al venerdì, dalla 9:30 alle 20.Le banche sono aperte dal lunedì al venerdì dalle 9:30 alle 14:00 e il sabato dalle 9:30 alle 13:00. Nei ristoranti il pranzo si serve dalle 13:00 alle 16:00; la cena, invece dalle 21:00 alle 11:30. I bar aprono intorno alle 8 del mattino e restano aperti, a secondo del luogo in cui si trovano, fino alle 1:30 di notte. Quando si mangia -­‐ A Cordoba si mangia tardi: la colazione si fa solitamente dalle 7.30 alle 10.00 di mattina, il pranzo nei ristoranti si serve dalle 14.00 finoalle 15.30 e la cena a partire dalle 21.00 alle 23.00. Le attività commerciali Gli orari delle attività commerciali di Cordoba vanno solitamente dalle 10 del mattino alle 13.30 e dalle 16.30 alle 20.00 in estate invece, date le temperature elevate, i negozi aprono più tardi nel pomeriggio, dalle 17.30 o 18.00 fino alle 21.00 della sera. I grandi magazzini fanno quasi sempre orario ininterrotto dalle 10 alle 21. Il telefono -­‐ Per chiamare da Cordoba verso l'Italia, bisogna inserire il nostro prefisso internazionale +39 seguito dal numero fisso o dal cellulare. Per farvi chiamare dall'Italia alla Spagna, il prefisso che devono inserire è 0034. Per i cellulari non ci sono problemi. Non appena entrati in territorio spagnolo il vostro operatore si collegherà in automatico a quello spagnolo con cui ha stretto accordi commerciali. Animali d*omestici -­‐ I viaggiatori con animali domestici devono portarsi dietro il certificato che ne attesti la buona salute. Prima di partire, verificate che l'hotel accetti gli animali domestici, soprattutto se sono classificati come di razza pericolosa o aggressiva. Di solito, l'ingresso degli animali negli esercizi pubblici e in alcune spiagge è vietato. La corrente -­‐ La corrente elettrica a Cordoba è come in Italia, di 220 volt. Portatevi dietro degli adattatori perchè molte prese, soprattutto di case e alberghi più vecchi, hanno solo due fori poiché non prevedono la messa a terra. Benzina -­‐ A Cordoba come in tutta la Spagna, si usa la benzina Normale (92 ottani), Super (95 ottani), Senza piombo (95 e 98 ottani) e il gasolio. Per fortuna, la benzina costa quasi il 30% in meno rispetto all'Italia. Costo della vita. L'Andalusia, come molti altri posti della Spagna, insieme al turismo ha visto crescere anche il costo della vita. Molti hotel di Cordoba hanno prezzi paragonabili a quelli delle altre importanti destinazioni europee, come Parigi e Roma. Nonostante questo resta ancora una delle zone in cui andare in vacanza risparmiando; sicuramente è meno costosa dell'Italia e della Francia. COME ARRIVARE In aereo: l'aeroporto di Cordoba -­‐ Cordoba ha un suo aeroporto ma è dedicato solo ai voli nazionali interni. Gli aeroporti più vicini sono quelli di Siviglia, Malaga e Granada. Sono tutti distanti massimo due ore di automobile. I voli che dall'Italia portano agli aeroporti dell'Andalusia partono da tutti i principali aeroporti italiani e sono offerti da tutte le compagnie. Le tariffe variano con la stagione e larichiesta. Con le compagnie low cost, un po' di anticipo e una buona dose di fortuna, potrete procurarvi il vostro volo andata e ritorno per l'Andalusia spendendo meno di 100 euro a persona In auto -­‐ Per arrivare in Andalusia in auto, vi deve piacere molto la guida. Le distanze dall'Italia sono considerevoli. Da Palermo sono circa 3200 km; da Roma circa 2400 e da Milano circa 2000: fate voi. Comunque, se decidete di arrivarci, il tragitto è questo: entrati in Francia dovete prendere l'autostrada A8/E80; arrivati all'altezza di Marsiglia dovete prendere la A54/E80 e proseguire per Barcellona. In prossimità di Nîmes, prendete la A9/E15 che vi porta dritti in Spagna. Qui entrate direttamente sulla E-­‐
15/AP-­‐7; da qui è una strada dritta fino a Valencia. In prossimità di questa città, prendete l'uscita 527 (Alicante, Albacete) e poi l'uscita Al mansa-­‐Albacete-­‐Alicante.Da qui prendete la A35 sempre in direzione Albacete e poi la A31 che vi porta fino nella cittadina dei coltelli. In prossimità di Albacete, girate a destra sulla N-­‐322 in direzione di Bailén. Alla rotonda, prendete la 1° uscita e continuate sulla E-­‐902/A-­‐44 in direzione di Granada-­‐ Madrid-­‐ Córdoba. Siete in Andalusia. Se non volete sottoporvi a questa massacrante trasferta, potete arrivarci in aereo e poi noleggiare un'auto sul posto. In compenso, una volta arrivati in Andalusia, c'è una fitta rete che collega fra loro tutte le capitali di provincia attraverso strade statali, autostrade e strade principali. Ottimi anche i collegamenti che portano dall'Andalusia verso le altre regioni spagnole come l'Estremadura e la Murcia. Da Siviglia a Cordoba -­‐ Sono circa 140 chilometri da percorrere in 1 ora e 10 minuti. Bisogna prendere la N-­‐
IVb per 4 chilometri fino a incrociare la N-­‐IV; da qui per 128 chilometri dovete proseguire fino alla N-­‐Iva. Girate a sinistra sulla N-­‐432 e dopo 4 chilometri siete a Cordoba. Muoversi a Cordoba -­‐ A piedi o in carrozza. Per informazioni su come arrivare a Cordoba vi consigliamo di leggere la pagina come arrivare a Cordoba. Il centro storico di Cordoba si gira a piedi non solo perchè è molto piccolo ma anche perchè è un vero piacere farlo. Inoltre, buona parte delle strade intorno alla Mezquita e al quartiere della Judería sono riservate ai pedoni. A piedi, di notte -­‐ L’Ufficio locale del turismo organizza passeggiate notturne per le strade di Córdoba. È una visita guidata che dura circa 2 ore e attraversa stradine, piazze e luoghi di interesse del centro storico accompagnati da una guida autorizzata dal comune. Sono previsti lungo il percorso anche personaggi in costume e una sosta in una taberna tipica per bere vino e mangiare tapas. Le escursioni partono dal Punto di Informazione Turistica di Plaza de las Tendillas, ogni giorno dal lunedì al venerdi alle 21:30; il sabato e i festivi c’è anche un'escursione che parte alle 21:45. il biglietto costa 14 euro per gli adulti e 7 per i bambini Bus -­‐ Le zone intorno al centro storico sono coperte da un efficiente servizio di autobus. Se il vostro hotel si trova in periferia o arrivate da un'altra città, vi potete avvicinare al centro prendendo i bus numero 1, 3, e 4. Quelli del servizio urbano che hanno fermate nelle vicinanze dei monumenti più importanti sono il 4, 5, 11, e 12. Per raggiungere Madinat Al-­‐Zahra, la misteriosa cittadina ai piedi della Sierra Nevada, c'è un autobus che parte ogni giorno dalle 10:00, 11:00 e 16:30 in inverno e alle 10:00, 11:00 e 18:00 d'estate. Il biglietto costa 5 euro. Taxi -­‐ La società da chiamare per avere un taxi è Radio Taxi (tel. 95-­‐776-­‐44-­‐44) che ha vetture ferme nei posti più affollati e comunque in prossimità dei monumenti più famosi: 450 tassisti pronti a portarvi da un posto all'altro della città. Per quanto riguarda i costi sono molto accessibili: il percorso classico, quello che porta i turisti dalla Mezquita alla stazione costa dai 3€ ai 5€. Auto -­‐ Non provateci nemmeno a cercare di entrare nel centro storico con la vostra auto; anche se ci riuscite è sicuro che vi perdete e non ne uscite più. Conviene parcheggiare fuori; ci sono due piccoli parcheggi proprio nei pressi del Centro Storico ma fuori dalla zona pedonale: il primo si trova in Calle Robledo e l’altro in Calle Aeropuerto. Sono ben segnalati e facili da trovare. Cavalli e carrozze -­‐ Come nella migliore tradizione Andalusa si può fare un romanticissimo giro su una carrozza trainata da cavalli. Le carrozze si possono noleggiare nei pressi della Mezquita e dell’Alcázar. Prima di dare al cocchiere i 50 euro che vi chiede, contrattate un pò e scenderete almeno fino a 25-­‐30 euro per ora. DOVE DORMIRE A CORDOBA Cordoba ha una buona capacità ricettiva: hotel, ostelli, appartamenti, stanze in affitto, alloggi di ogni tipo e prezzo, economici o di gran lusso. I periodi di alta stagione sono la primavera e l'autunno, in particolare Pasqua e i ponti. Maggio è il mese del classico tour dell'Andalusia, di cui Cordoba è una tappa obbligata. Noi consigliamo una visita anche negli altri periodi dell'anno quando potete approfittare di offerte last minute, sconti speciali, e combinazioni volo+hotel+noleggio auto. Consigli per prenotare un hotel a Cordoba -­‐ Le società descritte sono leader nel mondo per la prenotazione di strutture turistiche. Selezionano direttamente gli hotel e le altre strutture ricettive ed hanno una politica molto rigida basata sulla qualità al giusto prezzo. Leggete i commenti lasciati dagli altri turisti prima di decidere quale hotel o appartamento prenotare a Cordoba. Durante la prenotazione on line vi sarà richiesto il numero di carta di credito. Non abbiate timore di darlo, perché tutte queste società usano sistemi di sicurezza estremamente affidabili. Prenota ora con Booking.com MANGIARE La cucina di Cordoba: sultana anche nei piatti -­‐ La cucina cordobana si caratterizza da sempre per la sua capacità di combinare i prodotti della terra come le carni, con il freschissimo pesce che proviene dal mare; in effetti anche se la città non è ha coste, riceve comunque quotidianamente pesce appena pescato e di ottima qualità. Come in molte delle città dell'Andalusia anche a Cordoba si risente molto l'influenza della cultura musulmana, che proprio nella gastronomia, ha lasciato un segno profondo percepito specialmente quando ci si addentra nelle zone della provincia. I segni dell'influenza araba si trovano soprattutto nell'uso delle spezie, come l'origano o la menta. Gli ingredienti introdotti dalla cultura musulmana sono essenzialmente il riso, gli spinaci, l'arancia amara e le verdure che danno vita ad eccezionali fritti di zucchine, melanzane o carciofi. I prodotti della terra cordobana -­‐ Una delle basi principali della cucina cordobana sono i prodotti del campo, prodotti grazie alle attività di caccia ed allevamento che si svolgono sulle montagne. Ma anche le valli del fiume Guadalquivir, gli orti da cui si ricavano le fave, i carciofi e la campagna ricca di cereali e legumi rappresentano un'inesauribile fonte di ingredienti per la gastronomia della città. Due delle ricette più in voga a Cordoba sono lo stufato di coda di bue e l'agnello in caldereta, insieme ai tradizionali involtini, l'agnello al miele e tutti i prodotti della salumeria tra cui spiccano i prosciutti di maiale iberico della Valle de los Pedroches, il salame di Pozo Blanco ed i sanguinacci di Fuente Ovejuna e Hinojosa. Il fresco gazpacho, tipica ricetta della cucina andalusa, si affianca al salmorejo, un gazpacho speciale, a cui possono aggiungersi altri ingredienti come prosciutto, coniglio e uova fritte. Tra i prodotti tipici della tradizione culinaria cordobana eccezionale è senza dubbio l'olio di oliva di vari e tipi e di diverse qualità, che si usa principalmente per condire le insalate, i salmorejos e le fritture. Questi oli, con denominazioni di origine Baena e Priego di Cordoba, si caratterizzano per il sapore fruttato e la bassa acidità, dando ai piatti aromi delicati ed inconfondibili. Dolci e vini -­‐ Una delle specialità tipiche della tradizione musulmana sono anche i dolci come il perol cordobés, preparato con mandorle e pezzetti di mela, la torta cordobana, fatta con pasta sfoglia e il cabello de ángel. Molto saporite sono anche le ciambelle di Priego, e le meringhe di Aguilar. Di tradizione cristiana invece, sono le saporite perrunas, le frittelle al miele e i polvorones. Per quanto riguarda i vini, a Cordoba meritano un'attenzione speciale quegli ascritti alla Denominazione di Origine Montilla-­‐Moriles, secchi ed aromatici o quelli eccezionali come il Pedro Ximénez. In questa pagina troverete un piccolo dizionario di termini di cucina italiano-­‐spagnolo per farvi capire nei ristoranti di Cordoba. I prodotti della terra cordobana -­‐ Una delle basi principali della cucina cordobana sono i prodotti del campo, prodotti grazie alle attività di caccia ed allevamento che si svolgono sulle montagne. Ma anche le valli del fiume Guadalquivir, gli orti da cui si ricavano le fave, i carciofi e la campagna ricca di cereali e legumi rappresentano un'inesauribile fonte di ingredienti per la gastronomia della città. Due delle ricette più in voga a Cordoba sono lo stufato di coda di bue e l'agnello in caldereta, insieme ai tradizionali involtini, l'agnello al miele e tutti i prodotti della salumeria tra cui spiccano i prosciutti di maiale iberico della Valle de los Pedroches, il salame di Pozo Blanco ed i sanguinacci di Fuente Ovejuna e Hinojosa. Il fresco gazpacho, tipica ricetta della cucina andalusa, si affianca al salmorejo, un gazpacho speciale, a cui possono aggiungersi altri ingredienti come prosciutto, coniglio e uova fritte. Tra i prodotti tipici della tradizione culinaria cordobana eccezionale è senza dubbio l'olio di oliva di vari e tipi e di diverse qualità, che si usa principalmente per condire le insalate, i salmorejos e le fritture. Questi oli, con denominazioni di origine Baena e Priego di Cordoba, si caratterizzano per il sapore fruttato e la bassa acidità, dando ai piatti aromi delicati ed inconfondibili. DA VEDERE La Mezquita di Abderraman -­‐ L’originaria moschea di Abderraman I (785) era formata da 11 navate ornate con capitelli romani e visigoti che si aprivano sul Cortile degli Aranci. Una caratteristica particolare di questa prima costruzione era l'uso degli archi ogivali, modello di arco proveniente dall'arte visigota e che l'Islam poi adotterà come simbolo della propria architettura. Ad Abderraman I succedette suo figlio Hixen I che farà innalzare il primo minareto della Mezquita con una pianta quadrangolare. La Mezquita di Abderraman II – primo ampliamento (821-­‐852) -­‐ Fu Abderraman II a realizzare la prima modifica della Moschea che riguardò l'ampliazione della sala dell’orazione fino a Mohamed I che diede la forma definitiva alla Puerta de San Esteban a metà tra l’arte visigota ed lo stile cordobano. A questo successero Al-­‐Mundir ed Abd-­‐Allah: il primo edificò la Sala del Tesoro, mentre il secondo costruì un corridoio segreto che unirebbe l’Alcázar con con l'ultimo tratto del facciata ovest della Mezquita. La Mezquita di Abderraman III – secondo ampliamento (X secolo) -­‐ Abderraman III proclamatosi califfo, costruì un nuovo minareto ed ampliò la Mezquita arricchendo il suo interno e rinforzando gli archi. Alhaken II aggiunse alla moschea 12 elementi, avvicinandola ancora di più al fiume Guadalquivir. Vennero anche utilizzati nuovi materiali in marmo rosa ed azzurro ed impiegate una serie di volte che permettevano una maggiore luminosità dell’interno. Terzo ampliamento di Almanzor -­‐ Si tratta dell’ultima grande ampliazione realizzata nel 987. Essa in realtà non apporto nessuna originalità nella costruzione, eccetto l’aggiunta di 8 navate in più. La Torre -­‐ Il minareto dell'antica Mezquita si conserva all'interno dell'attuale torre. Fu alzato da Abderramán III in sostituzione di quello di Hixem I. Dopo un temporale che la deteriorò, il progetto venne affidato ad Hernán Ruiz II che demolì in parte l'antico minareto. Le sue opere di completamento continuano nel XVII secolo quando Juan Sequero di Matilla costruì il corpo dell'orologio. Il campanile è opera di Gaspar de la Peña, mentre la scultura di San Rafael sulla torre di Bernabé Gómez del Rìo e Pedro de la Paz. Patio de los Naranjos (Patio degli Aranci) -­‐ Attraversando la Puerta del Perdòn si entra nel Patio degli Aranci: un enorme spazio ricco di arcate e alberi, in mezzo ai quali si alternano fontane. Questo era il posto in cui i fedeli si recavano per pregare in solitudine ed anticamente era anche il luogo perfetto per insegnare, come faceva Averroè che qui teneva le sue lezioni di filosofia, o come erano soliti fare i medici della città che qui davano consigli.Il Patio degli Aranci era anche utilizzato come punto di incontro per alcune attività pubbliche, amministrative e religiose. In realtà in passato il patio era ornato di ulivi, cipressi e piante di alloro, mentre gli aranci che danno il nome al cortile vennero piantati dai cristiani solo nel XV secolo al posto delle palme. Dell’antico splendore dei tempi passati, oggi sono rimasti solo i resti del tetto di legno della moschea. Interno della Mezquita -­‐ La peculiarità principale della Moschea si percepisce immediatamente appena si varca la soglia del suo ingresso principale: una spettacolare infinità di colonne, circa 850, di marmo e granito che formano una serie di archi di pietra bianca e rossa. Le colonne e i suoi archi sembrano degli alberi di palme che si aprono a ventaglio nella sala. Elemento di grande rilievo all'interno della moschea è la qibla, il muro che sarebbe orientato verso la Mecca, indicando in questo modo il luogo in cui pregano i fedeli. Di suggestiva bellezza è anche il mihrab, la nicchia che custodisce il corano. Nel XIII secolo il cristianesimo trasformò in parte l'edificio: furono soppresse alcune colonne al posto delle quali sorse la pianta della prima cattedrale e le cappelle. Tra queste le principali sono la Capilla de Villaviciosa detta anche Lucernario che rappresenta il sontuoso ingresso all'oratorio di al-­‐Hakana II e la Capilla Real decorata con stucchi mudejar. L'ingresso principale della Mezquita si apre nel posto in cui prima c'era il minareto tramite una splendida porta: la Puerta del Perdòn, il cui suo nome risale all'epoca cristiana. Essa venne da Enrico II di Trastamara costruita in perfetto stile mudejar ricoperta di placche di bronzo lavorate con diverse iscrizioni. La Cattedrale -­‐ Nel cuore della Moschea si erge questa Cattedrale, realizzata nel XVI secolo su decisione del Vescovo del Duomo che desiderava un santuario più sontuoso all'interno della Mezquita. Come accadde per altri edifici, anche la costruzione di questa sala ha significato una dimostrazione artistica del trionfo del Cristianesimo sull’Islam. Hernán Ruiz il Vecchio progettò la sua pianta a croce latina e le opere di modifiche furono proseguite dopo la sua morte dal figlio Hernán Ruiz il Giovane. I lavori dei due maestri, sebbene di grande pregio, non vennero apprezzati affatto da Carlo V, che al suo ritorno esclamò adirato che era stato distrutto un capolavoro dell’arte per costruire qualcosa di molto comune. Le volte comprendono tutti gli stili, da quello fiammingo, al rinascimentale, fino al barocco, mentre meravigliosa risulta la Sillería del Coro del XVIII secolo, di stile barocco in legno di mogano opera di Pedro Duque Cornejo. Il Tesoro della Cattedrale si trova nella Capilla del Cardenal ed è formato da opere risalenti ai secoli XV fino al XX, tra cui spicca la spettacolare opera riguardante la custodia del Corpus Christi di Enrique de Arfe. E' in oro ed argento, pesante circa 200 chili; viene trasportato per le vie della città il giorno del Corpus Domini. Informazioni per la visita -­‐ Da Aprile a Giugno dalle 10:00 alle 19:30 con messa alle 10:30 e 12:00. Il biglietto costa 8 € per gli adulti e 4 € per i bambini. La natura dei dintorni: i parchi naturali di Cordoba -­‐ Nella provincia di Cordoba ci sono tre Parchi Naturali: Montoro-­‐Cardeña, Hornachuelos e la Sierras Subbéticas. A queste bisogna aggiungere le zone umide nelle campagne intorno a Cordoba, importante luogo per il rifugio di molte specie di uccelli. Il parco di Montoro-­‐Cardeña -­‐ Questo parco si trova nella parte est della provincia. I paesaggi presentano sopratutto boschi mediterranei, Su paisaje es el de bosque mediterráneo, con prevalenza di lecci. Intorno al corso del fiume Yeguas si possono ammirare splendi paesaggi di rocca grantica. La fauna che abita questo parco è composta soprattutto da linci, lupi selvatici, nutrie e molti rapaci, come aquile reali e imperiali. Quasi la metà dell'allevamento di ovini e bovini della provincia si concetra in questa zona. Se volete visitare questo parco ci arrivate dal paesino di Montoro, uscendo da Córdoba con la strada statale N-­‐IV. Parco Naturale della Sierra di Hornachuelos -­‐ Il Parco Naturale della Sierra de Hornachuelos si trova nella sierra Morena di Cordoba e ci si può arrivare da Posadas o da Palma del Río. Ha una superficie molto estesa ricoperta di boschi mediterranei ed è attraversato dal fiume Bembézar. Dimorano in questo parco molte specie animali, tra cui l'avvoltoio nero, l'aquila imperiale, la cicogna nera, la lince e il meloncillo, unica specie di mangusta che vive in Spagna. Si arriva al parco da Córdoba con la strada C-­‐431. Parco Naturale della Sierra Subbéticas -­‐ Questo parco si trova a 70 km da Cordoba e nel suo territorio si trovano importanti paesi come Luque, Zuheros, Priego o Rute. Questo parco è famoso soprattuto per la Cueva de los Murciélagos, che si trova a poca distanza del piccolo paese di Zuheros. Questa grotta, di grande interesse speleologico e archeologico, si può visitare in gruppo accompagnati da una guida. Ci si arriva da Cordoba prendendo la strada N-­‐432.