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Scuola primaria di Fagagna
Fantazienda
Descrizione dell’esperienza
FANTAZIENDA
Istituto Comprensivo di Fagagna
Sede: 33034 Fagagna – (UD) - Via del Castello 1
Tel. 0432 800258 Fax. 0432 802663
Sito internet: http://www.icfagagna.it
e-mail: [email protected]
Quadro di riferimento e motivazioni
2
Finalità, obiettivi specifici e scelte di contenuto
3
Riferimenti teorici
4
Percorso
5
Metodologie di insegnamento/apprendimento, risorse/strumenti e
procedure
10
Verifica e valutazione
11
Risultati e ricaduta della didattica
13
Appendice 1
13
Appendice 2
13
Strumenti allegati
14
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QUADRO DI RIFERIMENTO E MOTIVAZIONI
L’Istituto Comprensivo di Fagagna raccoglie in modo specifico l’utenza del territorio dei comuni
di Fagagna e di San Vito di Fagagna, che si colloca tra la zona collinare del Friuli mediosettentrionale e la zona pianeggiante pedecollinare per un’estensione di circa 45 Kmq. La
popolazione residente al 31/08/2010 è di 6362 abitanti nel Comune di Fagagna e di 1699 nel
Comune di San Vito con una tendenza in crescita dell’andamento demografico dato dal saldo
positivo di un movimento migratorio.
Fanno parte dell’Istituto Comprensivo le seguenti scuole:

Scuola dell’infanzia statale di Madrisio (49 bambini)

Scuola dell’infanzia statale di Ciconicco (67 bambini)

Scuola dell’infanzia statale di Silvella (47 bambini)

Scuola Primaria statale di Fagagna (155 alunni)

Scuola Primaria statale di Ciconicco (79 alunni)

Scuola Primaria statale di San Vito (63 alunni)

Scuola Secondaria statale di primo grado (262 alunni)
La scuola di Fagagna, come tutte le altre scuole dell’Istituto, è da sempre sensibile alle
problematiche attuali e sociali e, all’interno del P.O.F., delle programmazioni educativodidattiche delle singole classi, così come nei progetti di ampliamento dell’offerta formativa
prevede attività e percorsi per avvicinare la realtà scolastica al contesto sociale in cui gli alunni
vivono.
Il
problema
“emergenza
rifiuti”
(inserito
come
argomento
tra
i
contenuti
della
programmazione di scienze-classe terza) che riguarda non solo una piccola realtà come
Fagagna ma tutte le regioni d’Italia (anche per questo motivo il percorso può essere esteso
anche a realtà scolastiche diverse), ha costituito l’”elemento spunto” che ha portato a
progettare un’esperienza che, via via si ampliava, ha coinvolto diversi ambiti disciplinari.
L’idea iniziale era quella di analizzare il “problema” sotto punti di vista diversi, partendo dalle
attività produttive del territorio, puntando l’attenzione non solo sulla produzione ma su quello
che avviene “dopo” il consumo del prodotto, sia per quanto riguarda il consumatore sia per le
stesse aziende (materiale di scarto, imballaggi ecc). L’intento inoltre era quello di partire da un
argomento coinvolgente per i bambini per poi continuare con un percorso pratico per: ideare,
progettare e costruire in sintesi, favorire l’esperienza del “fare”.
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FINALITÀ, OBIETTIVI SPECIFICI E SCELTE DI CONTENUTO
La finalità generale del progetto era quella di coinvolgere gli alunni in un lavoro che
favorisse la capacità di cooperare per un progetto comune, stimolando il confronto, la
discussione, la gestione di problematiche nel “grande gruppo” (classe 3^A+3^B totale 44
alunni) e in piccoli gruppi autogestiti (sottogruppi all’interno di ogni sezione) e che al tempo
stesso sviluppasse le conoscenze e le abilità manuali e tecnologiche dei bambini.
La finalità per i bambini: simulare una realtà aziendale e realizzare pupazzi interamente
con materiale di recupero. Questi prodotti però avrebbero dovuto avere anche una loro
“funzione” poiché, nella simulazione, avrebbero dovuto essere “immessi sul mercato”.
Per questo, durante le ore di tecnologia è nata: “Fantazienda 2011”, un’officina di bambole
fatte interamente con materiali di recupero e organizzata come un’azienda “vera e propria”
(vedi organigramma inviato tra gli strumenti didattici), con ruoli ben definiti ma, all’occorrenza,
“flessibili”.
Gli obiettivi del progetto:
1. Accrescere le conoscenze tecnologiche attraverso l’esperienza del “fare”, realizzando
prototipi con materiale di recupero e ipotizzando un loro utilizzo non solo nel contesto
scolastico.
2. Imparare a cooperare in maniera produttiva, con apporti personali, per realizzare un
progetto comune.
3. Documentare e rielaborare le esperienze vissute utilizzando ed ampliando
le
conoscenze tecnologiche ed informatiche.
Tempi: novembre 2010-marzo 2011
Contenuti:

Per informarci…
RACCOLTA DIFFERENZIATA DEI RIFIUTI - come avviene nel Comune di Fagagna; quali
sono i prodotti che vengono recuperati e riutilizzati; quali sono le ditte coinvolte; dove
vanno i rifiuti differenziati; dati a confronto: analisi dei dati sulla raccolta differenziata
nel Comune.

Per fare ricerca: CONFRONTO TRA “IERI” E “OGGI” – visita al Museo della vita
contadina – ricerca di fonti per discussione: materiale recuperato e riutilizzato un
tempo: “come - perché - per fare cosa”

Per “formarci”: incontri con gli esperti su argomenti specifici sulla differenziazione dei
rifiuti, sulle aziende che collaborano con i comuni (raccolta e riciclo), sulla raccolta
differenziata della plastica (polimeri presenti negli imballaggi: PET, HDPE, LDPE, PP),
sull’organizzazione aziendale.
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
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Per inventare e costruire: LAVORARE IN AZIENDA – suddivisione delle mansioni e
realizzazione dell’organigramma aziendale. Attività specifica nei singoli laboratori:
ricerca del materiale; ideazione prototipi; progettazione fasi attuative; costruzione;
ipotesi utilizzo prototipi in contesti extra-scolastici. Partecipazione dell’intero gruppo
all’invenzione di un RAP (musica e parole) sulla necessità di effettuare la raccolta
differenziata dei rifiuti e di collaborare per salvaguardare l’ambiente.

Per documentare: “RIVEDERE” il percorso e documentarlo in forma creativa utilizzando
le conoscenze informatiche (strumenti standard di word), la fotografia, le abilità graficopittoriche ecc.
RIFERIMENTI TEORICI
Per ampliare le conoscenze dei bambini sono stati organizzati alcuni incontri: “A scuola con
l’esperto” (Attività che non hanno richiesto fondi per compensi). In particolare:

Operatori del museo della vita contadina “Cjase Cocèl”.

Tecnico della “comunità Collinare del Friuli Venezia Giulia”

Responsabile commerciale dell’azienda “Mattiussi Ecologia” che sviluppa da anni
soluzioni innovative nella raccolta differenziata.

Tali
Imprenditore locale.
incontri
sono
stati
preceduti
da
momenti
di
programmazione
e
progettazione
dell’intervento che, al di là dell’aspetto organizzativo, hanno costituito un momento di
formazione per l’insegnante.
Lo spunto per la “catalogazione affettiva” del materiale recuperato dai bambini è stato preso
dall’intervento del prof. Stefano Morandini (Università di Udine) durante un incontro
organizzato, per gli insegnanti, nello stesso Istituto Comprensivo.
Inoltre:
Siti INTERNET dai quali trarre informazioni e dati utili:
www.rifiutinforma.it
www.osservatorionazionalerifiuti.it
www.tuttoambiente.it
per i bambini:
www.ilgiocodelpulito.com
www.ilportaledeibambini.it (cerca-parola-categoria: “io non mi rifiuto”)
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PERCORSO
Ecco come è nata e come si è sviluppata l’esperienza.
1. RIFLESSIONE/DISCUSSIONE SU UN ARGOMENTO PROPOSTO DAL LIBRO DI SCIENZE E
TECNOLOGIA UTILIZZATO IN CLASSE DAI BAMBINI: EMERGENZA RIFIUTI
L’argomento ha coinvolto direttamente i bambini che, a scuola e a
casa, hanno già iniziato a fare la raccolta differenziata da tempo.
L’aspetto più “nuovo” è stato quello di comprendere che la raccolta
differenziata, il riciclo, il recupero e il riutilizzo del materiale “scartato”
è una necessità che coinvolge tutti, anche se in modo diverso.
Abbiamo quindi affrontato il discorso sulle attività produttive del
territorio puntando l’attenzione non solo sulla produzione ma su
quello che avviene “dopo” il consumo del prodotto, sia per
quanto riguarda le stesse aziende (materiale di scarto, imballaggi ecc),
sia per quanto riguarda il consumatore.
2. INCONTRI A SCUOLA CON L’ESPERTO: MOMENTO DI INFORMAZIONE/FORMAZIONE E
DI CONFRONTO
Essendo
complesso
prevedere
delle uscite per vedere direttamente
le
diverse
realtà
aziendali
e
le
soluzioni attuate per la problematica
presa in esame, abbiamo invitato a
scuola alcune persone che potevano
aiutarci a raggiungere comunque
l’obiettivo e ad ampliare le nostre
conoscenze e soddisfare le nostre
curiosità.
Sono
nati
così
gli
incontri: “A scuola con l’esperto” che hanno dato la possibilità ai bambini di fare domande,
di capire, di interagire con persone competenti.
In classe sono intervenuti: un tecnico della Comunità Collinare del Friuli, che ha parlato della
raccolta differenziata, delle aziende che si occupano del riciclo ecc; il responsabile commerciale
dell’azienda Mattiussi Ecologia, (che da anni sviluppa soluzioni innovative nella raccolta
differenziata) che ha approfondito il discorso sulla corretta differenziazione della plastica e che
ha dato modo ai bambini di visionare e toccare con mano oggetti realizzati con plastica
riciclata; un imprenditore locale, che ha spiegato ai bambini le differenze tra piccole e grandi
aziende, il loro “funzionamento” e l’organizzazione e che ha aiutato i bambini a fare
l’organigramma di Fantazienda.
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3. AMPLIAMENTO PROGETTO E COLLEGAMENTI INTERDISCIPLINARI
È stato interessante notare che la curiosità poi si è ampliata naturalmente e i collegamenti,
che sono emersi e che hanno coinvolto gli altri ambiti, inizialmente non erano “previsti”.
L’argomento “EMERGENZA RIFIUTI: RECUPERO-RIUTILIZZO-RICICLO” è stato oggetto di
discussione e confronto durante le ore di scienze e ha dato origine ai seguenti percorsi
interdisciplinari:

ARTE E IMMAGINE: “Materiali di recupero per creare” – attività di costruzione e
realizzazione di un alberello stilizzato (struttura triangolare in legno, base sulla quale
sono stati fissati “avanzi” di nastri e pizzi) e relativo biglietto augurale, in occasione
delle feste natalizie. Per fare il biglietto sono state fatte le fotografie ai vari alberelli.
Tramite la stampa digitale sono state riprodotte le immagini in due formati
(20cmX15cm per biglietto di auguri ai familiari e 5cmX8cm per mini biglietti da
utilizzare per “accompagnare” i pacchi dono).

ITALIANO: approfondimento del TESTO REGOLATIVO. Realizzazione del testo regolativo
specifico per la costruzione di un pupazzo (vedere allegato strumenti didattici).
Catalogazione affettiva: catalogare gli oggetti in base a dati soggettivi per ricreare la
“storia” dell’oggetto (esempi frasi alunni: “la testa della bambola è fatta con la bottiglia
di aranciata della festa del mio compleanno” – S.; “la retina del vestito è quella che
conteneva la legna per il caminetto del nonno. Quando vado da lui, fa un bel fuoco per
me, per farmi stare al caldo” – L.)

STORIA E GEOGRAFIA: uscita ad un museo (vedere punto 4 visite d’istruzione) per
raccogliere informazioni sul “recupero e riciclo di un tempo”. Intervista agli operatori del
museo. Scoperta dell’esistenza di una fabbrica di bambole attiva a Fagagna nei primi
del Novecento. Laboratorio di costruzione dei giocattoli fatti (ad imitazione di quelli di
un tempo) con materiale di recupero (stoffa, pannocchie, legno …).

MATEMATICA: indagine e statistica – raccolta differenziata a Fagagna: dati a confronto.
Possibilità di leggere, analizzare e riprodurre dati relativi alla raccolta differenziata,
relativi alla raccolta della carta, del vetro … (procurati da un operatore della Comunità
Collinare intervenuto a scuola); annate a confronto e costruzione di grafici al computer
o sul quaderno.

MUSICA/INGLESE: invenzione di un RAP (italiano+inglese+musica)-sempre sul tema. Il
lavoro è stato presentato al concorso EUROPAeGIOVANI 2011, bandito dall’IRSE
(Istituto Regionale Studi Europei) e ha vinto il 3° Premio.

TECNOLOGIA: il percorso più “corposo” si è sviluppato durante le ore di tecnologia. Per
rendere più proficuo il lavoro sono state assemblate alcune ore e una settimana,
intitolata “la settimana della tecnologia”. I bambini hanno potuto dedicare alle attività
tempi maggiori rispetto il solito orario settimanale. In tali momenti i bambini si sono
organizzati in attività parallele, in spazi opportunamente suddivisi (laboratori). In
particolare si sono dedicati a:
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 Realizzazione della SCATOLA DELLE SORPRESE (una scatola che, oltre ad essere
decorata con slogan per salvaguardare l’ambiente o con fotografie relative a tale
argomento, è diventato il “contenitore personale” di ogni bambino e che ha
consentito una prima ricerca e selezione del materiale utile al lavoro di
costruzione dei pupazzi. Siccome ogni alunno era in possesso di una sua scatola
e ha operato autonomamente la ricerca, ha potuto anche autovalutare il proprio
operato, verificando se gli oggetti selezionati rispondevano o meno alle esigenze
del progetto).
 Organizzazione
aziendale
(specificata
al
punto
5):
realizzazione
dell’organigramma di fantazienda (allegato senza nominativi tra gli strumenti
didattici).
 Documentazione dell’esperienza tramite la realizzazione di un Maxi Libro con
fotografie, disegni, immagini ecc. dei vai momenti del percorso.
4. VISITE D’ISTRUZIONE
La possibilità di confrontare la realtà artigianale e aziendale del luogo dei giorni nostri
e quelle di un tempo è stata offerta dalle visite al Museo di
Cjase Cocél, situato nelle vicinanze della nostra scuola.
L’attenzione si è focalizzata sui giochi di un tempo che
nascevano da mani abili e da tanta fantasia. Il materiale di
recupero era la fonte di ispirazione e l’unica possibilità per
riuscire ad avere giocattoli a “costo zero”. I bambini hanno
scoperto che a Fagagna, nel 1904 era attiva un’azienda
speciale: La fabbrica delle bambole.
5. LA SETTIMANA DELLA TECNOLOGIA E L’ATTIVAZIONE DI “FANTAZIENDA 2011 –
L’OFFICINA DELLE BAMBOLE”
A questo punto, come anticipato al punto
4, è partito il progetto che ci ha dato la
possibilità di provare a “costruire” con il
materiale
di
recupero
in
un’azienda
(fantastica) con suddivisione di ruoli (vedi
organigramma
aziendale)
FANTAZIENDA 2011
sede
e
attività:
dell’officina
delle bambole. I bambini hanno realizzato,
interamente con materiale di recupero,
due prototipi con un loro uso specifico:
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Riciclanda, una bambola che sostiene un “calendaraccolta” (calendario per la raccolta
differenziata dei rifiuti) ed Ecobimba, un pupazzo che è stato assemblato ad un cestino per la
raccolta della carta, anch’esso realizzato con materiale di recupero.
I bambini hanno simulato una realtà aziendale con ruoli definiti, ma all’occorrenza flessibili,
dando modo di realizzare un prodotto di gruppo in fasi differenti (le sezioni erano due per un
totale di 44 alunni).
I seguenti ruoli sono riportati nell’organigramma inserito tra gli strumenti didattici:

DIRIGENTI: sono stati il tramite con l’insegnante (collaboratore esterno); hanno
coordinato i lavori e tenuto i collegamenti fra una classe e l’altra, aggiornandosi a
vicenda sull’avanzamento dei lavori, programmandone la progressione; hanno risolto
piccole problematiche relative alla gestione degli spazi (laboratori: aula e corridoi dove i
bambini lavoravano in numero ridotto), dei gruppi, ai tempi di produzione dei lavori.

CAPO DOCUMENTAZIONE: ha coordinato gli IMPIEGATI coinvolti nella disposizione di
immagini, nella composizione di figure tramite collage ecc nel Maxi Libro (capitolo
documentazione).

CAPO INFORMATICO: ha coordinato e lavorato con gli INFORMATICI per realizzare al
computer i numeri delle pagine del Maxi Libro, alcune parti del calendario di Riciclanda
(uno dei due prototipi), i testi ecc.

CAPO AREA OPERATIVA: ha fissato i tempi e coordinato l’attività vera e propria di
costruzione. La realizzazione dei pupazzi è avvenuta in gruppo, con la collaborazione di
tutti i bambini (ogni classe ha lavorato su un prototipo; ogni alunno ha realizzato una
parte della creazione costruendo, ad esempio la testa, tagliando e cucendo il corpo,
incollando i capelli, assemblando le parti, riempiendo il corpo, realizzando il sostegno
interno, cucendo gli abiti, pensando ai particolari o agli accessori, ecc.)

UFFICIO PROGETTAZIONE: i componenti di questo gruppo si sono dedicati alla
risoluzione di problemi pratici (esempio: il pupazzo non riusciva a stare seduto. I
bambini hanno quindi progettato una struttura di sostegno interna al corpo, realizzata
con due appendi abiti in ferro che hanno dato la possibilità, una volta assemblati e
introdotti nel corpo del pupazzo, di posizionarlo come desiderato).

CAPO GRAFICO: ha coordinato i GRAFICI nella realizzazione degli elementi utili al Maxi
Libro; nel supporto dell’attività degli informatici realizzando alcune immagini con il
disegno a mano libera; nel costruire lo “stampo” su carta del corpo delle bambole
(utilizzato poi per ritagliare il corpo dalla stoffa).

CAPO RICERCA E GRUPPO SELEZIONE DEL MATERIALE: si sono occupati di selezionare
il materiale utile alla realizzazione dei due pupazzi/bambole recuperato da tutti gli
alunni (scatola delle sorprese – punto 3 percorsi interdisciplinari).

RESPONSABILI ELABORAZIONE IDEE: hanno saputo trovare soluzioni creative per
risolvere piccoli problemi grafici trasformandoli in caratteristiche interessanti.
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
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CAPO RIUTILIZZO DEL MATERIALE CARTACEO: si è dedicato con i suoi collaboratori al
taglio delle strisce di quotidiani. Tali strisce (di circa 5cm X 25cm) sono state poi
assemblate, incollate, rivestite con una pellicola di plastica adesiva. Sempre gli stessi
alunni hanno infine realizzato, intrecciando e sovrapponendo tali strisce, un cestino
raccoglicarta che è stato assemblato a Ecobimba (uno dei due prototipi).

CAPO UFFICIO COMMERCIALE, COMMERCIALI e ADDETTI ALLE RELAZIONI ESTERNE: si
sono occupati
della pubblicità simulando una proposta commerciale della due
bambole/pupazzo
realizzate
(l’attività
viene
riportata
nel
capitolo
“verifica
e
valutazione”).
Gli alunni della stessa classe hanno lavorato contemporaneamente ma in spazi/laboratorio
diversi, alcuni dei quali comunque sempre all’interno della stessa aula, per problematiche
relative alla sorveglianza.
6. DOCUMENTAZIONE: IL MAXI LIBRO
Tutto il percorso, come già detto, è stato riproposto in un Maxi Libro che ha documentato
l’intera esperienza.
Le pagine del libro sono state create con il
procedere dell’esperienza in quanto ogni facciata
riporta immagini, disegni, scritte ecc. di ogni
singola attività. Le pagine sono di cartoncino
rigido (spessore 3mm circa, dimensioni 70cm X
50cm circa). La tecnica decorativa predominante
è quella del collage con carte riciclate. Sono stati
utilizzati infatti i campionari per carta da regalo
per creare immagini e decorazioni. Tale
tecnica e tale materiale offrono
l’opportunità di
provvedere ad una illustrazione omogenea (anche se fatta da mani diverse) e molto
accattivante poiché i colori sono vivaci, alcuni con effetto metallizzato. Il computer è stato
utilissimo per tutte le scritte e i bambini si sono sbizzarriti con la Clip Art. Anche il disegno a
mano libera, le fotografie, mini poster ecc hanno comunque trovato spazio in questo
libro/raccolta. Le pagine sono state assemblate con pellicola di plastica adesiva.
7. PARTECIPAZIONE AL CONCORSO NAZIONALE “FABBRICANDO 2011”
I prodotti realizzati sono stati poi inviati a “FABBRICANDO 2011- SCUOLE IN AZIENDA” i
documenti dell’esperienza – concorso nazionale (sesta edizione) promosso dalle Acciaierie
Bertoli Safau (ABS) di Udine, rivolto a studenti di diversi livelli di formazione scolastica con
l’obiettivo di favorire l’incontro tra la cultura della scuola e quella del mondo del lavoro. (Il
Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della ricerca ha accreditato l’ABS quale soggetto
esterno all’Amministrazione scolastica al fine di concorrere all’individuazione delle eccellenze
riguardanti gli studenti frequentanti i corsi di istruzione secondaria superiore delle scuole
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statali e paritarie, secondo il Decreto Ministeriale del 28 luglio 2008. Il concorso risulta
interessante poiché molto libero nella scelta del tema, dei prodotti da elaborare, degli
strumenti da utilizzare; non vincola quindi gli insegnanti a lavorare su un tema prefissato ma
offre la possibilità di approfondire un argomento previsto nella programmazione del singolo
insegnante o del team docenti; per informazioni: www.concorsofabbricando.it ). Il lavoro ha
vinto il 1° premio: una visita d’istruzione all’Immaginario Scientifico di Trieste, la coppa e la
medaglia del Presidente della Repubblica.
L’aspetto più originale del percorso coincide con la sua modalità attuativa:
un’organizzazione più aziendale che “scolastica” che è risultata vincente sia per quanto
concerne la produzione finale sia per il clima di lavoro e le relazioni interpersonali che si sono
instaurate. La “formazione”, avvenuta “sul campo” ha avuto una caduta superiore ad altri tipi
di esperienze forse perché precedeva ed era strettamente collegata ai contenuti e alle attività
che i bambini avrebbero poi fatto in autonomia.
METODOLOGIE DI INSEGNAMENTO/APPRENDIMENTO,
RISORSE/STRUMENTI E PROCEDURE
Il percorso iniziato durante le ore di scienze e tecnologia ha coinvolto anche altri ambiti
disciplinari e si è attuato in più fasi, per questo, le scelte organizzative, metodologiche e
strumentali, sono dipese dalle reali necessità del gruppo, del momento e dell’attività
proposta. In particolare sono stati utilizzati: lezioni frontali (soprattutto nelle fasi informative e
di formazione); conversazioni di gruppo, utilizzo di strumenti multimediali; ricorso ad esperti
esterni (a titolo gratuito); didattica laboratoriale; all’interno dei piccoli gruppi i bambini hanno
collaborato in base alle capacità, fornendo supporto ai compagni che manifestavano insicurezze
operative e/o organizzative (strategia del modeling).
È stata necessaria una certa flessibilità didattica (vedi mappa interdisciplinare come
Strumento allegato) anche da parte delle insegnanti poiché alcune attività (uscite per visita
guidata al museo, incontri con esperti) hanno richiesto la presenza di entrambe le classi
all’attività. Il percorso è stato condotto dall’insegnante referente (durante le ore di scienze e
tecnologia) ma le colleghe hanno collaborato inserendo delle unità didattiche all’interno della
loro programmazione settimanale (es: la realizzazione con materiale di recupero del lavoretto
e dei biglietti di Natale è stata inserita nelle ore di arte e immagine).
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VERIFICA E VALUTAZIONE
Le verifiche e le relative valutazioni del percorso hanno riguardato due aspetti:
1. Abilità strumentali degli alunni: saper usare oggetti e strumenti per realizzare un
prodotto (vedi allegato Strumento)
2. Capacità di cooperare e interagire in forma autonoma e produttiva in grande o piccolo
gruppo, di risolvere problemi, di trovare soluzioni.
Verifiche e relative valutazioni hanno richiesto tempi diversi.
1. Iniziale
2. Nella fase ideazione del lavoro
3. In itinere, durante tutto il percorso
4. Nel momento della documentazione
5. Finale.
Per poterle effettuare in modo oggettivo sono stati previsti:

osservazioni sistematiche individuali e/o del gruppo (sottogruppo di laboratorio – classe
– classi unite)

momenti di autovalutazione da parte dell’alunno o del gruppo

utilizzo di schede strutturate a scelta multipla e/o a risposta aperta: ad esempio
sull’utilizzo della pistola termofusibile utilizzata durante le attività laboratori ali oppure
sulle fasi operative relative alla costruzione del pupazzo (ricostruzione di un testo
regolativo, vedi allegato Strumento).
Gli obiettivi sono stati pienamente raggiunti.
“Accrescere le conoscenze tecnologiche attraverso esperienze pratiche, realizzando oggetti e
ipotizzando un loro utilizzo non solo nel contesto scolastico”.
I bambini hanno avuto modo di esprimere la loro inventiva e manualità in modo creativo e
personale.
La raccolta dei materiali in funzione del progetto ha portato i bambini a fare un’autovalutazione
sul proprio lavoro di ricerca.
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L’uso di alcuni strumenti “nuovi” (come ad esempio la pistola termofusibile) ha stimolato,
oltre alle abilità pratiche, anche l’attenzione e il senso di responsabilità, il rispetto di regole ben
precise per evitare che uno strumento utile possa “diventare pericoloso” dando la possibilità di
inserire, anche se in forma molto semplice, il discorso della sicurezza sul lavoro.
L’utilizzo della macchina fotografica digitale e del computer, sia nella fase di documentazione
sia in quella di produzione (esempio biglietti di Natale, realizzazione scatola delle sorprese), è
servito a capire quanto siano importanti i diversi linguaggi che ci offrono le nuove tecnologie e
soprattutto quanto possano offrire se abbinati alla fantasia umana.
Ipotizzare un utilizzo dei prodotti realizzati è stato un momento importante poiché ha
richiesto a bambini di otto anni di essere al momento stesso fantasiosi e, in un certo senso,
realistici, e, anche se si è trattato di una simulazione, il risultato può rispondere ad effettive
applicazioni. Basti vedere la lettera prodotta dai “commerciali” di “Fantazienda” nella quale
offrono (in cambio di materiale da usare come “capitale iniziale” per un altro tipo di azienda, il
prossimo anno scolastico) altre bambole da utilizzare come “pupazzi immagine” in campagne
pubblicitarie, inviti a conferenze ecc.
“Imparare a cooperare in maniera produttiva, con apporti personali, per realizzare un
progetto comune”. Durante questo progetto i bambini sono maturati: sono riusciti ad interagire
e a lavorare per un obiettivo comune senza “volere fare tutti la stessa cosa”. Hanno capito che
in un progetto “grande” questo non è possibile. Si deve contribuire in base alle proprie capacità
e ai propri desideri e alle necessità del gruppo e del momento. Ideare, progettare le fasi per
attuare un “disegno” iniziale, organizzare le attività, costruire, eseguire le consegne, dirigere:
tutti i ruoli sono importanti e di pari dignità ma bisogna lavorare con responsabilità ed
impegno. All’interno di un gruppo di lavoro tutti sono indispensabili, le idee si sommano e il
lavoro finale è fatto di tante parti. Non è di nessuno in particolare ma è “di tutti”.
Per trovare soluzioni ai piccoli problemi pratici emersi durante le attività, i bambini hanno
sviluppato maggiormente la capacità di ascolto e di confronto.
“Documentare e rielaborare esperienze vissute”.
La documentazione, oltre a far rivivere con piacere tutto il percorso ai bambini, ha sviluppato
la sicurezza nell’utilizzo degli strumenti standard di Word, la manualità e la creatività. Spesso
alcune semplici attività grafico-pittoriche, di ritaglio, di collage che diamo per scontate, nelle
“nuove generazioni” sono poco evidenti. I bambini hanno bisogno di “fare” ma non sempre
hanno il tempo di “ poter fare o provare a fare”.
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RISULTATI E RICADUTA SUL RESTO DELLA DIDATTICA
Visti i risultati ottenuti e le ricadute positive riscontrate nell’atteggiamento degli alunni verso
l’esperienza scolastica in generale, si ritiene utile continuare ad organizzare ed animare
situazioni di apprendimento analoghe, impegnando gli alunni in attività di ricerca, in progetti di
conoscenza tecnologica e non solo, coinvolgendoli nell’organizzazione delle attività che li
riguardano, suscitando in loro il desiderio di apprendere, aumentando il senso di responsabilità
e di cooperazione.
APPENDICE 1
MATERIALI:
1. Riciclanda ed Ecobimba: i prodotti finali dei bambini
2. Rap inventato dai bambini sul tema svolto (presentato oltre che ad un Concorso anche
ai genitori alla festa di fine anno scolastico)
3. Breve presentazione in Power Point in occasione della premiazione del Concorso
“Fabbricando 2011” del 28 maggio 2011 al Palazzo della Regione di Udine
4. Cartelloni di documentazione svolta dagli allievi: il Maxi-Libro.
STRUMENTI:
1. Mappa
interdisciplinare
(Scienze-Arte-Immagine-Storia-Geografia-Tecnologia-
Matematica-Musica-Inglese-Italiano)
2. Organigramma aziendale per la spartizione dei compiti dei bambini e per la relativa
organizzazione della simulazione aziendale (intrecci fra ruoli)
3. Testo regolativo che esplicita i passaggi per la costruzione di una bambola o di un
pupazzo con materiale “recuperato”
4. Scheda di verifica finale che consiste nel riordinare i passaggi per la costruzione di una
bambola/pupazzo.
APPENDICE 2
La docente che ha collaborato nella realizzazione dell’esperienza è stata Nardone Manuela in
relazione alle seguenti discipline: Italiano, Arte, Immagine.
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Strumento didattico
MAPPA INTERDISCIPLINARE
Istituto Comprensivo di Fagagna
Sede: 33034 Fagagna – (UD) - Via del Castello 1
Tel. 0432 800258 Fax. 0432 802663
Sito internet: http://www.icfagagna.it
e-mail: [email protected]
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Strumento didattico
TESTO REGOLATIVO
Istituto Comprensivo di Fagagna
Sede: 33034 Fagagna – (UD) - Via del Castello 1
Tel. 0432 800258 Fax. 0432 802663
Sito internet: http://www.icfagagna.it
e-mail: [email protected]
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Strumento didattico
VERIFICA
Istituto Comprensivo di Fagagna
Sede: 33034 Fagagna – (UD) - Via del Castello 1
Tel. 0432 800258 Fax. 0432 802663
Sito internet: http://www.icfagagna.it
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Strumento didattico
ORGANIGRAMMA AZIENDALE
Istituto Comprensivo di Fagagna
Sede: 33034 Fagagna – (UD) - Via del Castello 1
Tel. 0432 800258 Fax. 0432 802663
Sito internet: http://www.icfagagna.it
e-mail: [email protected]
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N. B. Riportare i nomi degli alunni dentro le caselle in base alla distribuzione dei ruoli.
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