brochure matrici

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CATALOGO GENERALE
•
GENERAL CATALOGUE
w w w . t e c n o e x t r . c o m
l’Azienda
1
the Company
Siamo un’azienda giovane ma forte dell’esperienza
decennale della casa madre, fondata nel 1965 sotto
forma di laboratorio artigianale e cresciuta nel tempo
fino a diventare una delle realtà storiche della Gasket
Valley del basso Sebino.
La nostra attività è volta alla produzione di:
•elastomeri trafilati
•elastomeri stampati
•guarnizioni piane tranciate
Tecnoextr S.r.l. was born in 2006, from the
spin-off of company Tecnotrex S.p.a., in two
different industrial realities, intended to different
and specific productions.
We have more than 40 years of experience in
producing rubber gaskets and sealing systems and
even if we are a young company, our strength is the
experience of our first company, grounded in 1965,
as a craftsman laboratory and grown up during
these years to become one of the historical
companies of the “Gasket Valley” of the
surrounding of Iseo lake.
In our production range:
• extruded elastomers
• moulded elastomers
•articoli tecnici stampati secondo
le specifiche esigenze del cliente.
Inoltre disponiamo di una vasta gamma di profili
“standard” visualizzabili sul nostro sito nel catalogo
scaricabile on-line.
Ciò che caratterizza la nostra produzione è la
costante volontà e ricerca di miglioramento tecnico e
qualitativo unite alla nostra esperienza e competenza
nel settore della gomma.
Questi sono i punti di forza che ci consentono, ogni
giorno, di soddisfare le richieste dei nostri clienti,
anche grazie alla collaborazione che offriamo in fase
progettuale per poter garantire la soluzione ottimale
ad ogni tipo di problema tecnico, qualitativo o
estetico.
• cutted flat gaskets
• moulded technical items on customers demand
Moreover we have a wide range of “standard”
profiles that are shown on our web site on-line
catalogue.
The peculiar feature of our activity is the steady
willingness and constant searching for technical and
quality improvement, together with our experience
and competence in rubber field.
By this strength, every day, we have the chance to
satisfy our customer’s demands, thanks to the
cooperation that we offer during the engineering
phase to guarantee the best solution for each kind of
technical, quality or design problem.
RUBBER EXTRUDED
Tecnoextr S.r.l. nasce nel 2006, dallo spin-off della
società Tecnotrex S.p.a., in due realtà industriali
distinte e destinate a produzioni diversificate e
specifiche. Porta in dote oltre 40 anni di esperienza
nella produzione di guarnizioni industriali e di
sistemi di tenuta.
gomma
rubber
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Tecnoextr S.r.l. trasforma la più completa e
diversificata gamma di materiali offerta dal
mercato in prodotti affidabili, secondo disegno
del cliente o secondo propria progettazione e
sviluppo.
Processi tecnologici di trasformazione.
• Estrusione
• Taglio da estruso
• Stampaggio
• Taglio da manicotto stampato
• Stampaggio su estruso
• Fustellatura da lastra / estruso
• Guarnizioni su profili a caldo e a freddo
A seconda della richiesta, quindi, Tecnoextr S.r.l.
può proporre ai propri clienti differenti soluzioni
tecniche per l’ottenimento del medesimo articolo,
ciascuna delle quali contraddistinta dalle
caratteristiche intrinseche del singolo processo
produttivo.
Caso unico nel panorama dei produttori di
guarnizioni industriali in gomma, Tecnoextr S.r.l.
può proporre la medesima geometria di
guarnizione piana in gomma, ad esempio, come
producibile per stampaggio del pezzo finito, per
stampaggio lastra e successiva fustellatura, per
estrusione e successiva fustellatura, per
estrusione e successivo taglio o per stampaggio
manicotto e successivo taglio, in funzione
dell’applicazione finale del prodotto e delle
caratteristiche richieste allo stesso.
Tecnoextr S.r.l. transform the most complete and
differentiate material range offered by the market
in reliable products, according customers design
or its own design and development.
Technological transformation processes
•Extrusion
•Cut of extrudates
•Moulding
•Cut of moulded parts
•Moulding over extruded parts
•Die cut of moulded sheets / extruded
• Guarnizioni su profili a caldo e a freddo
Depending upon the request kind, Tecnoextr S.r.l.
may propose to its customers different solutions
to get the same product, each solution marked
distinctively by the inherent characteristics of the
single manufacturing process.
As an example for a rubber part, Tecnoextr S.r.l.
may offer the same flat gasket geometry as
producible by direct moulding of the part, by
sheet moulding and consequent die cut, by belt
extrusion and die cut, by profile extrusion and cut
or by slab moulding and cut, depending upon the
application of the product and upon the
characteristics required.
fustellatura
die cut
3
Tecnoextr S.r.l. produce guarnizioni piane in
qualsiasi materiale elastomerico, eventualmente
adesivizzate, ricavate per fustellatura da lastre
piane stampate o da tappeto estruso, a seconda
delle caratteristiche geometriche e delle tolleranze
richieste sul pezzo finito.
Un innumerevole numero di utensili da
tranciatura disponibili a catalogo, un processo
affidabile ed economico e tempi di consegna
assolutamente concorrenziali ci consentono di
proporre ai nostri clienti un prodotto garantito e
versatile.
Tecnoextr S.r.l. manufactures flat gaskets in a
wide range of rubber materials, on request even
with adhesive surfaces, by die cut from moulded
sheets or extruded belts, depending upon the
characterstics and the tolerances required.
An innumerable catalogue of tools avilable, a
reliable ed economic process and competitive
delivery conditions grant to our customers a
guaranteed and versatile product.
tecnologia della gomma
rubber technology
4
Le gomme sintetiche vengono preparate partendo
da liquidi a basso peso molecolare detti
monomeri per formare, tramite reazioni chimiche,
sostanze a peso molecolare elevato, i polimeri,
immaginabili come catene di monomeri collegati
tra loro da legami chimici.
Le proprietà elastiche di una gomma sintetica
vengono ottenute mediante l’inserimento nella
matrice polimerica di additivi e mediante il
successivo riscaldamento del compound, ovvero
mediante vulcanizzazione. Durante la
vulcanizzazione le catene molecolari si ancorano
tra loro mediante legami chimici ed evitano lo
scorrimento reciproco delle catene. Al contrario
della gomma allo stato crudo, la gomma
vulcanizzata è in grado di deformarsi pressoché
elasticamente e di riprendere la forma e le
dimensioni originarie, una volta rimosso il carico
responsabile della deformazione. In generale, i
polimeri possono essere suddivisi in quattro
famiglie, in funzione delle loro proprietà allo stato
solido.
I plastomeri, detti anche termoplastici, sono
formati da gomitoli di macromolecole lineari o
ramificate, tenute assieme da legami
intermolecolari. A causa di questi legami deboli,
le macromolecole sono in grado di scorrere le
une sulle altre e, di conseguenza, le deformazioni
dei manufatti non sono reversibili. Al variare della
temperatura e nell’ambito di un range
caratteristico per ogni materiale, avvengono nel
materiale cambiamenti di carattere fisico, e di
conseguenza gli sfridi ed i pezzi difettosi possono
essere riutilizzati.
Synthetic rubbers are obtained from low
molecular weight fluids named monomers to get,
after chemical reactions, high molecular weight
substances named polymers, one can imagine as
chains of monomers linked between them by
chemical bonds.
The elastic properties of a synthetic rubber are
reached compounding the raw polymer with
additives, heating the compound and vulcanizing
it so.
During vulcanization the molecular chains
crosslink themselves one to each other avoiding
a reciprocal sliding.
Vulcanized rubber, on the contrary of uncured
rubber, is able to deform itself quite elastically
and to return to its former shape and dimensions
once the load is removed. Usually the polymers
can be subdived into four families, according
their solid state properties.
The plastomers, known even as
termoplastics, are made of entangled
macromolecules held together by intermolecular
bonds.
Due to these weak bonds, the macromolecules
can slide one onto each other and consequently
the deformations are not reversible.
Varying the temperature and inside a certain
temperature range for each material, some
chemical/physical changes can occur, so that
scraps and defected parts cannot be recycled.
Come già anticipato, gli elastomeri e quindi
le gomme sintetiche sono materiali con recupero
quasi completamente elastico ed inoltre sono
pressochè insolubili e infusibili. Queste proprietà
uniche sono dovute al fatto che le macromolecole
sono raggomitolate e legate tra loro da legami
chimici forti (covalenti). Questi ponti tra le
molecole impediscono scorrimenti reciproci tra le
molecole quando il manufatto è sollecitato e
impediscono la dissoluzione in solventi o la
fusione per cessione di calore.
As it’s been anticipated, the elastomers and so
the synthetic rubbers are materials which have a
recovery quite completely elastic and which are
rather impossible to melt or cast. These unique
properties are due to the fact that the
macromolecules are entangled and bonded
between them by strong chemical bonds (covalent).
These bridges between the molecules contrast the
reciprocal sliding of the molecules during loading
of the part and make impossible casting in solvents
or melting because of heat cession to the material.
5
Gli elastomeri termoplastici posseggono
proprietà simili a quelle degli elastomeri
tradizionali, dalla temperatura ambiente ai 70 °C
circa.
Le proprietà elastiche sono dovute a legami
deboli (legame idrogeno) tra le molecole, legami
che si annullano sopra ad una certa temperatura,
per riformarsi al decrescere della stessa. Gli
elastomeri termoplastici possono essere ottenuti
senza vulcanizzazione e “riprocessati” se
necessario.
I polimeri termoindurenti sono materiali
rigidi, prodotti utilizzando particolari reagenti.
Fornendo calore, avviene un cambiamento nella
struttura chimica, simile alla vulcanizzazione
degli elastomeri, ma comunque, il numero ed il
tipo di legami che si creano nella struttura sono
tali da irrigidire il materiale a tal punto da non
concedere un comportamento simile a quello
degli elastomeri. Come gli elastomeri, in funzione
della struttura similare, essi sono infusibili e
insolubili e non possono quindi essere
riprocessati. Per base elastomerica si intende un
The thermoplastic elastomers have
properties similar to the ones shown by the
before mentioned elastomers, from room
temperature to about 70°C.
Their elastic properties are due to weak bonds
(Hydrogen bond) between the molecules, which
spoil their effect over a certain temperature and
form again decreasing the temperature instead.
Thermoplastic elastomers can be recycled
because of absence of crosslinking.
The thermoset polymers are stiff
materials, made using special reagents.
Giving up heat to the material, a modification of
the chemical structure similar to vulcanization
takes place, but however the number and the kind
of bonds which create are so that the stiffness
increases so much that the material doesn’t show
a behaviour similar to that of the elastomers.
Like elastomers they are impossible to melt, so
they cannot be recycled.
polimero non vulcanizzato, da utilizzarsi come
matrice, a cui aggiungere altri ingredienti, per la
produzione di prodotti elastomerici. Il primo
passo per la produzione di un compound
consiste nell’ammorbidire la base attraverso il
passaggio in un mescolatore, onde facilitare la
A masterbatch is an uncured polymer which has
to be used compounded with other ingredients
according a recipe for the manufacturing of
rubber products.
The first step to manufacturing a rubber
compound consists in the softening of the
masterbatch in a mill, to get an easier consequent
addition of the other ingredients at the same time.
Additional ingredients can be subdivided,
according their specific function, as fillers,
plastifiers, antidegradants, vulcanizing agents
and special ingredients.
successiva addizione di ingredienti specifici nel
mescolatore stesso. Gli ingredienti addizionali
possono essere suddivisi, in accordo alla loro
funzione specifica, come cariche, plasticizzanti,
antidegradanti, agenti vulcanizzanti ed ingredienti
speciali.
tecnologia della gomma
rubber technology
6
Le cariche nere consistono essenzialmente di
nerofumo, le cariche bianche includono, ad
esempio, Carbonato di Calcio o silicati.
Le cariche vengono impiegate con un duplice
scopo tecnologico ed economico, alcune per
incrementare la densità del compound e renderlo
meno costoso, altre per rinforzarlo.
Per rinforzo si intende l’incremento delle
proprietà meccaniche come ad esempio la
resistenza a trazione o all’abrasione.
I plasticizzanti possono essere liquidi o
solidi ed essere incorporati nel compound per
scopi diversi: per incrementare la densità e
rendere il compound meno costoso, per facilitare
il processo di trasformazione del manufatto, per
modificare alcune proprietà del manufatto
vulcanizzato. Gli oli a base petrolifera sono i
plasticizzanti più utilizzati sia per aumentare la
densità che per facilitare il processo. Altre
sostanze utilizzate possono essere grassi, oli
vegetali, alcune cere, saponi e resine.
Gli antidegradanti sono sostanze organiche
aggiunte in piccola percentuale per ritardare il
deterioramento causato dagli agenti esterni,
incrementando la vita utile del manufatto. Essi
proteggono il compound dagli effetti
dell’ossigeno e dell’ozono, dal calore, dalla luce
del sole e dall’umidità, nonché dalle radiazioni ad
alta frequenza.
Tra i più utilizzati vanno citati gli antiossidanti,
che proteggono dall’ossidazione e dal calore e gli
antiozonanti, che ritardano l’apparizione di
cricche sulla superficie del manufatto causate
dall’ozono quando il manufatto viene esposto in
tensione all’aria.
Gli agenti vulcanizzanti sono responsabili
della reticolazione del compound. Lo Zolfo è il
principale agente vulcanizzante per quelle basi
elastomeriche contenenti un numero
sufficientemente elevato di doppi legami nella
loro struttura.
Per ottenere un livello di vulcanizzazione corretto
è necessario comunque utilizzare sostanze dette
acceleranti e attivatori.
La combinazione di agente vulcanizzante,
acceleranti e attivatori è detto sistema
vulcanizzante. Gli elastomeri saturi non possono
essere reticolati dai tradizionali sistemi allo Zolfo
a causa dell’assenza di doppi legami nelle
macromolecole della base elastomerica.
Essi vengono quindi vulcanizzati utilizzando
perossidi organici, eventualmente assistiti da coagenti o promotori per incrementare l’efficienza
dei perossidi stessi.
La lavorazione delle mescole viene effettuata con
l’ausilio di un mescolatore, aperto o a rotori
compenetranti.
Il mescolatore di tipo aperto consiste in due
cilindri in acciaio, cavi e raffreddati ad acqua,
lisci e rotanti in senso opposto. Uno dei cilindri
ruota più velocemente dell’altro per generare
frizione tra i due cilindri stessi.
L’azione di mescolamento è un’azione di taglio,
indotta nell’intercapedine regolabile esistente tra i
due cilindri.
Il mescolatore a rotori compenetranti è invece
composto da due rotori sagomati, anch’essi
raffreddati ad acqua, che durante la rotazione in
senso opposto, creano una sorta di camera a
profilo variabile in funzione della posizione
reciproca dei rotori stessi.
In entrambi i casi gli ingredienti vengono caricati
tra i due cilindri, il compound viene masticato e
successivamente estratto quando la dispersione
degli ingredienti risulta uniforme ed omogenea.
Dopo il mescolamento, il compound deve essere
preformato in modo da poter essere maneggiato
in modo adeguato per alimentare le macchine che
dovranno trasformarlo definitivamente in
manufatto.
A tale scopo vengono impiegati calandre o
estrusori.
Black fillers consist merely of carbon black, white
fillers include, for example, Calcium Carbonates
or silicates.
Fillers are used both for technological than for
economical reasons, some of them to increasing
the density of the compound and to decreasing
its own cost, some others to get the compound
stiffer.
As stiffening it is intended the increasing of
mechanical properties like, for example, tensile
strenght or abrasion resistance.
Plastifiers can be liquid or solid and they can
be incorporated in a compound for several
different reason: to increasing the density, to
getting the process easier, to modifying some of
the properties of the vulcanized product. Petrol
based oils are the plastifiers most commonly
used for both cases.
Other substances commonly used are fats,
vegetal oils, waxes, soaps and resins.
Antidegradants are organic substances
added in small amounts to slow down
deterioration, increasing the expectation of life of
the part. They protect the compound from
undesidered effects of oxygen, ozone, heat,
sunlight, humidity and high frequency radiations.
The antioxidants are some of the most widely
used substances and they protect rubbers from
oxidation and heat. Antiozonants, instead, slow
down ozone effect on the surface of the part when
it works in a tension state in air.
Vulcanizing agents, futhermore, are
responsible for the compound
crosslinking.Sulphur is the principal vulcanizing
agent for such those materials which contain a
sufficient amount of double bonds in their
structure. To get a balanced and correct
vulcanization it is anyhow necessary to using
even some other substances known as
accelerators and activators. The combination
between vulcanizing agent, accelerator and
activator is said vulcanizing system.
Saturated elastomers cannot be crosslinked by
traditional sulphur based systems, because of the
absence of available double bonds in the chains.
They are crosslinked using organic peroxides,
sometimes assisted by co-agents or donators to
increasing the peroxides efficiency.
The mixing of a compound is made using a
rotating mill, whose cylinders are shaped
differently depending on the application.
The opened mill is composed of two steel
cylinders, polished and water cooled, rotating in
opposite directions. One of them rotates faster than
the other generating friction between them.
The mixing action is a shear action and it takes
place inside the gap between the cylinders. The
closed mill is instead composed by two special
shaped rotors, water cooled them too, which rotate
in opposite ways and while rotating create a kind
of variable volume zones. In both cases the
ingredients are loaded between the cylinders, so
the compound is masticated and consequently
released when an uniform dispersion of the
ingredients is reached. After the mixing operation
the compound is shaped in such a way to get the
easier feeding possible of the machines used to
manifacture the desired parts. For this operation a
calander or an extruder may be used.
rubber technology
tecnologia della gomma
7
tecnologia della gomma
rubber technology
8
A questo punto il compound può essere
trasformato utilizzando la tecnologia conveniente
allo scopo, stampaggio in pressa o estrusione, e
subire il processo di vulcanizzazione, detto
curing, in grado di reticolare le macromolecole e
garantire al manufatto le necessarie proprietà
fisiche, chimiche e meccaniche. Come
precedentemente anticipato, tutti gli elastomeri
sono costituiti da combinazioni di ingredienti.
La base elastomerica fornisce al compound le
caratteristiche principali, come ad esempio la
resistenza ad oli e all’ozono, la flessibilità a bassa
temperatura e così via, ma anche gli altri
ingredienti come i plasticizzanti, le cariche o gli
antidegradanti contribuiscono alla definizione del
comportamento del compound e, di
conseguenza, risulta chiaro che é sviluppabile un
numero pressochè infinito di compounds aventi
caratteristiche diverse e che quindi esiste la
possibilità di produrre mescole per impieghi
specifici.
Le basi elastomeriche sono identificate da
abbreviazioni in accordo alla norma ISO 1629-87.
•Gruppo M, con catena satura di polimetilene.
•Gruppo N, con azoto nella catena polimerica,
ma non ossigeno o fosforo.
•Gruppo O, con ossigeno nella catena
polimerica.
•Gruppo Q, con silicio e ossigeno nella
catena polimerica.
•Gruppo R, con catena con carbonio insaturo.
•Gruppo T, con zolfo nella catena polimerica.
•Gruppo U, con carbonio, ossigeno e azoto
nella catena polimerica.
•Gruppo Z, con fosforo e azoto nella catena
polimerica.
Ogni gruppo comprende differenti elastomeri,
identificabili inserendo altre lettere davanti alla
designazione del gruppo di appartenenza.
rif. 1 - tabella codifica materiali
Gli elastomeri possono essere ulteriormente
classificati in gruppi a seconda del
comportamento o delle caratteristiche chimiche,
ad esempio secondo la resistenza agli oli, oppure
secondo le prestazioni in servizio.
rif. - 2 schema semplificato per selezione materiale
At this point the compound is ready for being
transformed into a finished product using the
appropriate technology, press moulding or
extrusion, and for being vulcanized, or cured, to
get the needed physical, chemical and
mechanical properties.
As previously anticipated, all the elastomers are
made of a combination of ingredients.
The masterbatch gives to the compound the
principal characteristics, for example oil or ozone
resistance, low temperature flexibility and so on,
but even the other ingredients like plastifiers,
fillers or antidegradants contribute to the
behaviour of a compound and consequently it is
clear that one can develop an infinite number of
compounds whose characteristics are different
and so it becomes furthermore clear that it is
possible to manufacture compounds for specific
reasons and use.
Rubber bases are identified by codes according
ISO 1629-87.
•M Group, with a saturated polymethilene
chain.
•N Group, with nitrogen, without oxygen and
phosphorus.
• O Group, with oxygen.
• Q Group, with silicon and oxygen.
• R Group, with unsaturated carbon.
• T Group, with sulphur.
•U Group, with carbon, oxygen and nitrogen.
•Z Group, with phosphorus and nitrogen.
Each group includes different rubbers one can
identify inserting other letters before the group
symbols.
ref. 1 - material codification table
Elastomers shall be furthermore classified into
groups depending upon their behaviour or their
chemical characteristics, for example according
oil resistence, or their service performances.
ref. 2 - simplified scheme for material selection
Gli elastomeri possono essere classificati
secondo le prestazioni in servizio in tre gruppi
distinti.
•Elastomeri per impieghi generici,
come NR ed SBR, che si deteriorano in
ambienti aggressivi come aria calda, oli
minerali, carburanti, ossidanti, ozono. Il
principale vantaggio di questi materiali è
costituito dalla loro economicità e dalle loro
discrete prestazioni a bassa temperatura.
•Elastomeri ad elevate prestazioni,
come CR, NBR ed EPDM, in grado di fornire
prestazioni soddisfacenti anche in ambienti
aggressivi a discapito di un lieve incremento di
prezzo rispetto a NR ed SBR.
•Elastomeri speciali, come FFKM, FPM,
FMQ e VMQ, forniscono prestazioni realmente
rispondenti ai bisogni specifici del progettista
in funzione dell’applicazione. L’incremento di
costo risulta però elevato.
rif. 3 - grafico confronto caratteristiche
principali, pag. 9
Elastomers can be classified according service
performance in three different groups.
• General purpose elastomers, for
example NR or SBR, which deteriorate in
aggressive media like hot air, mineral oils,
fuels, oxidants, ozone. The main advantage of
these materials is their cheap price and their
fair performances at room temperature.
• High performance elastomers, for
example CR, NBR or EPDM, able to show good
performances even in an aggressive media, to
the prejudice of a slight price increase if
compared to NR od SBR.
• Special elastomers, like FFKM, FPM,
FMQ or VMQ, fulfil specific needs of the
designer according to the application required.
The material cost is however still increased.
codifica materiali / material codification
rif. 1
BR
Gomma Butadienica
Butadiene Rubber
CSM
CR
Gomma Cloroprenica
Chloroprene Rubber
EPDM Gomma Etilenpropilenedienica
Ethylene-Propylene-Diene Rubber
IIR
Gomma Isobutenisoprenica
Isobutene-Isoprene Rubber
EPM
Gomma Etilenpropilenica
Ethylene-Propylene Rubber
IR
Gomma Isoprenica (Sintetica)
Isoprene Rubber (Synthetic)
FPM
Gomma Fluorocarbonica
Fluorocarbon Rubber
NBR
Gomma Acrilonitrilbutadienica
Acrylonitrile-Butadiene Rubber
FFKM
Gomma Perfluorocarbonica
Perfluorocarbon Rubber
VMQ
Gomma Siliconica Vinilmetilica
Vinyl-Methyl Silicone Rubber
HNBR Gomma Nitrilica Idrogenata
Hydrogenated Nitrile Rubber
Gomma Clorosulfonata Polietilenica
Chlorosulphonated Polyethylene Rubber
NR
Gomma Isoprenica (Gomma Naturale)
Isoprene Rubber (Natural Rubber)
FMQ
Gomma Fluorosiliconica
Fluorosilicone Rubber
SBR
Gomma Stirenbutadienica
Styrene-Butadiene Rubber
ECO
Gomma Epicloridrinica
Epichlorohydrin Rubber
ACM
Gomma Poliacrilica
Polyacrylate Rubber
AU
Gomma Poliesteruretanica
Polyester Urethanes
AEM
Gomma Etilenacrilica
Ethylene-Acrylic Rubber
EU
Gomma Polieteruretanica
Polyether Urethanes
schema semplificato per selezione materiale / simplified scheme for material selection
Temperatura di servizio
Temperature in use
Sotto i 100∞C
Below 100∞C
NR/IR-SBR-CR
NBR-AU/EU
Tra 100 e 120∞C
Between 100 and 120∞C
CR-NBR-IIR
CSM-ECO
Tra 120 e 150∞C
Between 120 and 150∞C
EPDM-AEM
ACM-HNBR
Tra 150 e 200∞C
Between 150 and 200∞C
VMQ-PMQ
FPM-FMQ
Resistenza oli minerali
Mineral oil resistance
Resistenza oli minerali
Mineral oil resistance
Resistenza oli minerali
Mineral oil resistance
Resistenza oli minerali
Mineral oil resistance
Scadente
Poor
NR/IR
SBR
Discreta
Fair
CR
Buona
Good
NBR
AU/EU
Resistenza ozono
Ozone resistance
Scadente
Poor
IIR
Discreta
Fair
CR-CSM
Buona
Good
NBR
ECO
Resistenza ozono
Ozone resistance
Scadente
Poor
EPDM
Discreta
Fair
AEM
Buona
Good
ACM
HNBR
Discreta
Fair
VMQ
PMQ
Buona
Good
FPM
FMQ
Resistenza ozono
Ozone resistance
Resistenza ozono
Ozone resistance
Buona
Good
EPDM
AEM-ACM
HNBR
Buona
Good
VMQ-PMQ
FPM-FMQ
ref. 3 - graphic showing comparison between
main characteristics, p.9
Scadente
Poor
NR/IR
SBR
NBR
Discreta
Fair
CR
Buona
Good
AU/EU
Scadente
Poor
NBR
Discreta
Fair
CR
Buona
Good
IIR
CSM
ECO
rif. 2
rubber technology
tecnologia della gomma
9
tecnologia della gomma
rubber technology
10
Durezza: è definita come la resistenza offerta
dalla superficie da misurare alla penetrazione di
un puntale calibrato di forma definita, mediante
l’applicazione di un determinato carico.
In realtà, quindi, tale grandezza si rileva come
uno spostamento.
Esistono differenti scale di durezza, ovvero:
• IRHD (International Rubber Hardness Degrees).
• Shore hardness degrees, suddivisi in Shore A
e Shore D.
Il test IRHD si basa sulla misurazione della
profondità di penetrazione nel pezzo in esame di
una sferetta in acciaio dopo l’applicazione di un
carico costante. I durometri Shore, invece,
applicano un carico attraverso una molla.
Nel tipo A il puntale è conico smussato e la scala
arriva a 90 Sh A.
Nel tipo D il puntale non è smussato ed è
utilizzabile sopra i 90 Sh A.
La scala Shore A è simile alla scala IRHD, ma
non esiste una perfetta correlazione. Nella
maggior parte delle applicazioni tecniche le
durezze variano da 40 a 90 ShA.
Le proprietà meccaniche includono la resistenza
a trazione, l’allungamento e il modulo di
resistenza a trazione e sono determinate
sottoponendo a trazione monoassiale provini
standardizzati secondo metodologie di prova ben
definite, utilizzando un dinamometro.
Resistenza a trazione: è lo sforzo,
espresso in MPa o N/mm2, richiesto per portare a
rottura un provino standard sottoposto a trazione,
con allungamento imposto costante.
Tale caratteristica può variare generalmente dai 5
N/mm2 ai 50 N/mm2 circa, a seconda della base
elastomerica e degli additivi inseriti nel
compound.
if. 6 - grafico resistenza a trazione
Allungamento: è definito come la
deformazione mostrata in senso assiale dal
provino per effetto del carico applicato durante il
test ed è espresso percentualmente rispetto alla
dimensione assiale iniziale. L’allungamento a
rottura è determinato in corrispondenza del carico
di rottura. Esso in genere varia dal 100% circa ad
anche più del 1.000%, a seconda del compound.
rif. 4 - grafico durezze materiali
rif. 5 - grafico durezza/temperatura
rif. 7 - grafico allungamento a rottura
Hardness: hardness is defined as the
resistance showed by the tested surface to the
penetration of a calibrated tail under a certain
load. As a consequence, this magnitude is
measured as a linear dimension. A certain
number of different hardness scales do exist:
•IRHD (International Rubber Hardness Degrees).
•Shore hardness degrees, divided in Shore A
and Shore D.
The IRHD test is based on the measurement of
98
90
80
90
90
65
30
10
AU/EU
FMQ
VMQ
ECO
FPM
CSM
ACM
EPDM
IIR
CR
SBR
HNBR
NBR
0
(A temperatura ambiente)
40
40
50
20
20
20
30
30
85
40
40
40
50
50
55
60
40
95
90
70
70
100
80
80
85
85
90
90
85
95
100
100
100
durezza - temperatura / hardness - temperature
100
grafico durezze materiali / material hardness
NR/IR
rif. 4/5
the penetration depth in the tested piece of a little
steel sphere due a constant load applied. Shore
durometers, instead, apply the load by means of
a spring.
On the type A durometer the tail is dull conical
and the scale arrives to 90 Sh A.
On the type D durometer the tail isn’t dull and it
can be used over 90 Sh A.
The Shore A scale is similar to the IRHD scale,
but a perfect correlation doesn’t exist.
80
75
70
65
60
-60
-50
SBR s
ACM s
-40
-30
NBR s
ECO s
-20
NBR lt
FPM s
-10
0
CR s
FPM lt
10
EPDM s
VMQ s
20
30
EPDM lt
FMQ s
C°
rubber technology
tecnologia della gomma
11
confronto caratteristiche principali / graphic showing comparison between main characteristics
In most of the application hardness vary between
40 and 90 ShA.
Elongation: it is the axial deformation of the
specimen under the applied load and it is
expressed in percentage compared to the initial
dimension. Elongation at break is determined in
correspondance of the tensile strength.
It usually varies between 100% and even more
than 1.000%, depending upon the tested
compound.
Tensile strength: it is the strength,
expressed in Mpa or N/mm2, required for a
standard specimen to break under tension and
under constant elongation.
This characteristic may usually vary from 5 to
about 50 n/mm2, depending upon the compound
and the additives used.
ref. 4 - graph of material hardness
ref. 5 - graph of hardness/temperature
Mechanical properties include tensile strength,
elongation at break and the tensile modulus and
they are determined with a dinamometer by
means of monoaxial tensile tests of standard test
pieces according standard test methods.
rif. 3
ref. 6 - tensile strength graph
ref. 7 - elongation at break graph
800
700
700
rif. 6/7
40
700
45
800
800
50
50
800
allungamento a rottura / elongation at break
800
resistenza a trazione / tensile strength
600
100
FMQ
AU/EU
ECO
VMQ
FPM
CSM
ACM
EPDM
IIR
CR
SBR
HNBR
NBR
AU/EU
FMQ
VMQ
ECO
FPM
CSM
ACM
EPDM
IIR
CR
SBR
HNBR
NBR
NR/IR
NR/IR
0
0
(A temperatura ambiente)
300
400
500
400
150
100
200
100
100
150
100
100
100
100
200
300
350
400
400
300
100
9
400
100
20
4
4
6
5
5
7
7
7
7
7
7
9
16
15
13
10
17
18
17
15
15
15
(A temperatura ambiente)
25
25
20
500
500
25
25
30
30
30
30
500
35
tecnologia della gomma
rubber technology
12
Modulo di resistenza a trazione: è
definito per gli elastomeri come la forza
necessaria a produrre un determinato
allungamento. E’ espresso in N/mm2 ed è
tipicamente riferito ad allungamenti del 100% o
del 300%. Quindi, se ad esempio 8 N/mm2 sono
richiesti per produrre un allungamento del 100%,
il materiale in esame sarà caratterizzato da un
modulo pari a 8 N/mm2 al 100% di allungamento.
Il modulo può essere considerato come un indice
del grado di vulcanizzazione di un compound ed è
determinato nel corso della prova di trazione. Esso
può variare mediamente da valori pari ad 1 N/mm2
sino a circa 13 N/mm2, a seconda della
composizione chimica del compound. I manufatti
in gomma sintetica possono cedere in servizio a
causa del propagarsi di intagli, specialmente in
corrispondenza di recessi o spigoli.
Resistenza alla lacerazione: è definita
come la forza per unità di spessore richiesta per
strappare il provino in due parti.
E’ comunemente espressa in N/mm.
Attrito ed abrasione: sono fenomeni
correlati in quanto l’abrasione consiste
Tensile modulus: it is defined as the force
to get a certain elongation.
It is measured in N/mm2 and it is typically
referred to a 100% or 300% elongation.
Therefore, if for example 8 n/mm2 are requested
to get an elongation of 100%, this material
shows an 8 N/mm2 modulus under 100% of
elongation.
The modulus may be considered an indicator of
rebound resilience
70
70
60
50
30
20
12
5
5
6
6
10
AU/EU
FMQ
VMQ
ECO
FPM
CSM
ACM
EPDM
IIR
CR
SBR
HNBR
NBR
0
(A temperatura ambiente)
40
35
20
8
20
8
10
15
20
20
10
30
25
30
40
40
30
55
50
50
50
55
60
NR/IR
rif. 9
nell’asportazione di particelle di materiale dalla
superficie per attrito. In assenza di attrito, non
avviene abrasione. In un elastomero il
coefficiente d’attrito dipende da svariati fattori,
quali forma, composizione, temperatura,
pressione e finitura superficiale.
L’attrito genera calore ed un riscaldamento
eccessivo o prolungato può causare un
invecchiamento precoce dell’elastomero. L’attrito
può essere ridotto mediante l’inserimento nel
compound stesso di additivi specifici o mediante
trattamento superficiale dei manufatti. Gli
elastomeri sono materiali viscoelastici e si
comportano in parte come liquidi viscosi e in
parte come solidi elastici. Deformazioni
prolungate portano ad un certo grado di
deformazione permanente, il che significa che
parte della deformazione viene immagazzinata
dalla struttura e parte viene restituita
elasticamente. Le caratteristiche definite come
set, rilassamento e creep sono effetti dovuti a
prolungate applicazioni di sforzo o deformazione.
Set: è definita la deformazione residua dopo
aver rimosso la sollecitazione imposta. Se
l’elastomero viene stirato e, dopo aver rimosso il
the degree of crosslinking in a compound and it
is determined during the tensile test. It varies
from 1 N/mm2 to 13 N/mm2, depending on the
chemical composition of the compound. Rubber
parts may break during their service life because
of propagation of notches, especially if close to
edges.
Tear strength: it is a force per thickness unit
required to tear a specimen in two. It’s usually
expressed in N/mm.
Friction and abrasion: they are correlated
phenomenas because abrasion consists of in a
removal of material particles from the surface due
to friction. In absence of friction abrasion doesn’t
take place.
For a rubber part, the friction coefficient depends
upon several factors, like shape, composition,
temperature, pressure and surface quality.
Friction generates heat and a long period of
permanence at high temperature may bring to an
accelerated aging of the part. Friction may be
reduced by means of an appropriate
compounding using specific additives or with a
surface treatment of the part.
90
80
rubber technology
tecnologia della gomma
Compression Set (%)
100
70
13
60
50
40
carico, viene rilevata una deformazione, tale
allungamento, espresso percentualmente rispetto
alla dimensione originaria, è definito Tension Set.
Se invece l’elastomero viene sottoposto ad uno
stato di compressione, l’omologa deformazione è
definita Compression Set.
Un compression set pari al 100% significa
completa deformazione residua e nessun ritorno
elastico, pari allo 0% significa nessuna
deformazione. Il compression set è funzione della
temperatura e dell’entità nonché della durata della
deformazione. rif. 8 - grafico compression
set/temperatura Bassi valori di compression set
sono essenziali per garantire una corretta azione
di tenuta alla temperatura di servizio della
guarnizione, in quanto proprio la tendenza al
recupero elastico dell’elastomero garantisce la
forza necessaria per tale scopo.
Rilassamento: è definito come la variazione,
o meglio il decremento, delle caratteristiche
resistenziali dell’elastomero quando esso è
sottoposto a deformazione costante per un
determinato periodo di tempo. Questa
caratteristica è fondamentale nel caso delle
guarnizioni di tenuta.
Rubber materials are viscoelastic materials so
they behave partially as viscous liquids and
partially as elastic solids.
Protracted deformations bring to a certain degree
of permanent deformation, which means that the
deformation is partially stored by the structure
and partially it is elastically returned.
The chacteristics known as set, relaxation and
creep are effects due to long time application of
load or deformation.
Set: it is the residual deformation on the part
after the removal of the applied load.
If the rubber part is stretched and, when the load
is removed, a deformation is measured, this
residual elongation, expressed in percentage and
compared to the original dimension, is named
Tension Set.
On the contrary, if a compression loading is
applied, the residual deformation results as a
Compression Set.
A compression set of 100% means a total
residual deformation without elastic recovery,
instead a 0% value means absence of
deformation and a perfect elastic behaviour. The
set is a function of the imposed temperature and
30
20
10
0
-60
-50
EPDM
0
25
NBR
50
75
CR
100
FPM
125
150
VMQ
175
200
NR
225
250
C°
IIR
compression set - temperatura / compression set vs temperature
Creep: è l’inverso del rilassamento, ovvero
rappresenta l’incremento di deformazione a carico
applicato costante per un determinato periodo di
tempo.
Rebound resilience: il concetto di
resilienza applicato agli elastomeri attraverso la
grandezza definita come rebound resilience non è
altro che la misura della capacità degli stessi a
ritornare velocemente alla forma iniziale dopo una
temporanea deflessione ovvero, mentre il
compression set indica il grado di recupero
elastico, la rebound resilience ne indica la
velocità. Come per ogni bilancio energetico,
deformation and of the duration of the period
under those conditions. ref. 8 - compression set
vs temperature graph
Low compression set values are essential to
guarantee the appropriate sealing action under
service temperature, because it is the elastic
recovery of rubber material which grants the
required force for this purpose.
Relaxation: it is the negative variation of the
mechanical characteristics of a rubber part when
subjected to a constant deformation for a certain
period of time.
Of course, this characteristic plays a fundamental
role on a rubber seal.
Creep: it is the inverse of relaxation, so it
represents an increasing of deformation when a
constant load is applied for a certain period of
time.
Rebound resilience: it is the concept of
resilience applied to rubber materials, so it
measures the capacity stored in the material to
returning the fastest to its previous shape after a
certain deflection, so, if the compression set
l’energia che in questo caso viene spesa per
deformare un elastomero è restituita in parte sotto
forma di calore, quindi dissipata per attrito
all’interno del materiale, e in parte sotto altra
forma, in questo caso lavoro meccanico, ovvero
come resilienza del materiale. Quando la
deformazione risulta da un singolo impatto, il
rapporto tra l’energia restituita e quella applicata è
detto quindi rebound resilience. Essa può variare
per i differenti elastomeri, a temperatura
ambiente, dal 5% al 75% circa, a seconda del
tipo di compound.
rif. 9 “grafico rebound resilience”
indicates a degree of elastic recovery, the
rebound resilience measures its speed.
As per every single balance of energy, the energy
spent to deforming a rubber part is dissipated
partially in friction as heat and partially in an
other form, in this case mechanical work, as
material resilience.
So, when a deformation results after an impact,
the ratio between returned energy and applied
energy is the above mentioned rebound
resilience.
At room temperature, depending on the material,
it may vary from about 5 to 75%.
ref. 9 - rebound resilience graph
rif. 8
tecnologia della gomma
rubber technology
14
rif. 10
permeabilità ai gas / gas permeability
1000
100
10
1
0,1
20
60
80
100
120
SBR
CR
VMQ
IIR
NBR
FPM
NR
ACM
140
160
Comportamento
elastico
Elastic
behaviour
Campo elastico entropico
delle applicazioni tecniche
Enthropic elastic range
for the use of rubber parts
Scorrimento
viscoso
Viscous flow
Transizione
vetorsa
Glass
transition
Tg
180
Permeabilità: in generale tutti gli elastomeri
sono permeabili ai gas e ai vapori, anche se in modo
differente a seconda del tipo di elastomero, e ciò
modulo - temperatura / modulus - temperature
MPa
rif. A
40
Isteresi: come precedentemente definito,
quando un manufatto in elastomero viene
deformato e rilasciato, parte dell’energia ad esso
ceduta viene trasformata in calore.
Questa energia spesa, ad ogni ciclo di deformazione imposta, è definita isteresi ed è pari al
100% meno la resilienza percentuale. L’accumulo
di calore è dato dall’incremento di temperatura
nel manufatto ed è il risultato di una rapida
deformazione imposta per cicli e del fatto che gli
elastomeri sono generalmente cattivi conduttori
di calore. Quando un elastomero viene deformato
ciclicamente, il calore sviluppato non riesce ad
essere dissipato, e ciò porta ad accrescere la
temperatura stessa dell’elastomero, soprattutto
nelle sezioni più spesse. Questo può portare ad
un invecchiamento precoce dell’elastomero e
talvolta alla totale distruzione dello stesso. Un
rimedio consiste nell’utilizzare per le applicazione
di questo tipo (ad es. per antivibranti) materiali ad
elevata resilienza o nel dimensionare in maniera
accurata le sezioni del pezzo.
C°
Hysteresis: as mentioned before, when a
rubber part is deformed and than unloaded, a part
of the stored energy becomes heat.
This energy being spent for each cycle of
imposed deformation is defined hysteresis and it
amounts to 100% minus the resilience
percentage.
This heat storage is due to the temperature
increasing of the part and it is the result of a
rapid cyclic deformation and it is even due to the
fact that rubber materials have usually a poor
heat conductivity.
When a rubber part is deformed cyclically, the
heat which generates cannot be dissipated, so
this bring to an increasing of the temperature,
especially in the thicker sections. This may bring
to an accelerated ageing and sometimes to the
complete distruction of the part.
A remedy for such these kind of applications (i.e,
vibration dampers) may consist in choosing
materials with the highest resilience or in an
accurate design of the critical areas of the part.
Permeability: usually rubber materials
consent the permeation of gas and vapour, even if
this phenomena takes place differently depending
riveste estrema importanza quando i manufatti sono,
ad esempio, tubi o membrane. In genere il Silicone
ha la più elevata permeabilità ai gas, seguito da NR,
EPDM, SBR, CR, NBR, FPM, ECO ed IIR.
rif. 10 - grafico permeabilità ai gas
Comunque compound differenti aventi la base
elastomerica in comune possono avere
caratteristiche nettamente distinte in funzione
degli ingredienti incorporati nel compound.
Ad esempio, talune cariche abbassano la
permeabilità in funzione della loro
concentrazione, e in genere i plastificanti la
innalzano. Il processo di diffusione di un gas
attraverso un elastomero avviene in due fasi:
nella prima fase il gas si dissolve nel materiale da
un lato, generalmente nell’ambiente a pressione o
concentrazione più elevata e in funzione della
solubilità del gas stesso nell’elastomero, e nella
seconda fase si diffonde nell’altro ambiente.
Come facilmente intuibile, la permeabilità
aumenta al crescere della temperatura.
Conduttività termica: sebbene essa vari in
funzione degli ingredienti del compound, le
gomme sintetiche sono da considerarsi
generalmente cattivi conduttori di calore. Questa
upon the material being used and it is assumed
as important only while designing and
manufacturing tubes, hoses or diaphragms. In
general silicone compounds have the highest
permeability coefficient, butyl rubbers the lowest.
ref. 10 - gas permeability graph
Anyhow, depending upon the ingredients of their
own recipe, different compounds with a common
masterbatch may have different behaviour. For
example, some fillers added in a certain
concentration lower the permeability and
viceversa usually plastifiers raise it. The gas
diffusion process through a rubber part takes
place in two different phases: during the first one,
gas dissolves from one side, usually where
pressure is higher and depending on the gas
solubility inside this kind of rubber and during
the second phase it diffuses in the other
environment. As one can easily understand,
raising the temperature even the permeability
increases.
Thermal conductivity: although it varies
depending on the ingredients of the compound,
rubbers may be considered as poor heat
conductors. This characteristic implies that parts
caratteristica implica che i manufatti che debbano
essere impiegati, ad esempio, come smorzatori di
vibrazioni, o sottoposti a cicli di flessione o ad
attriti, debbano essere disegnati e dimensionati in
modo da garantire un sufficiente scambio
termico. Il coefficiente di espansione termica di
un elastomero è da considerarsi circa 10 volte
maggiore di quello di un acciaio.
Questa caratteristica, come facilmente intuibile,
assume importanza fondamentale se l’elastomero
opera a temperature estremamente elevate o,
all’opposto, estremamente rigide, date le
differenze dimensionali a cui l’elastomero stesso
può andare incontro in un range di temperature
nel quale invece gli acciai e i metalli di uso
comune non subiscono variazioni dimensionali di
rilievo. Le proprietà fisiche degli elastomeri
dipendono molto dalla temperatura e, anche se
normalmente tutti i test vengono svolti a
temperatura ambiente, può risultare interessante
effettuare esperimenti anche a temperature
diverse. In genere, la resistenza a trazione, il
modulo e la durezza decrescono, se i test
vengono svolti a temperature superiori
all’ambiente; l’allungamento a rottura invece
presenta un punto di massimo, crescendo sino
such as vibration dampers or components
designed to withstand cycles of deflection or
friction must have to be dimensioned to grant a
correct heat transfer between material and
cooling medium.
The coefficient of thermal expansion of a generic
rubber material is roughly 10 times greater than
for a steel. One can understand the importance of
what has been mentioned here above when
considering the service life of a rubber part which
requires a long time being spent at very high or
very low working temperatures, due to the huge
dimensional variations of the rubber part if
compared to steel or to another metal.
Physical characteristics of rubber materials
depend upon temperature and even if standard
tests are run at room temperature, it may be
helpful to doing them even under different
temperature levels. Usually, if the tests take place
at high temperature, tensile strength, modulus
and hardness decrease, elongation at break rise
and then decrease, rebound resilience rise until a
maximum is reached.
It is necessary to separate effects due to short
and to long term permanence under high
temperature. Short term effects are mostly
ad un certo punto, per poi diminuire a
temperature più elevate; la rebound resilience
cresce sino ad un valore massimo. Bisogna
comunque effettuare una distinzione tra gli effetti
dovuti a breve e lunga permanenza a temperature
elevate. Gli effetti a breve termine sono
soprattutto fisici e reversibili al ritorno della
temperatura al valore ambiente. Gli effetti a lungo
termine sono quelli permanenti e comportano
modifiche nella struttura chimica del materiale,
normalmente verificabili in perdite di prestazioni
meccaniche. A causa dell’esposizione di un
elastomero a basse temperature, avvengono dei
cambiamenti nel comportamento dello stesso,
alcuni immediatamente, altri dopo esposizione
prolungata. Al diminuire della temperatura si
osserva un incremento nel valore della durezza,
del modulo, della resistenza a trazione, mentre
diminuisce l’allungamento. La rebound resilience
decresce, raggiunge un minimo, e poi subisce un
incremento, sino ad un certo punto, in
corrispondenza del quale l’elastomero mostra un
comportamento di tipo fragile e vetroso.
Questa temperatura è detta Temperatura di
transizione vetrosa, Tg.
rif. A - modulo/temperatura
phisical and reversible when the temperature
lowers to the room level. Long term effects are
permanent and implies structural modifications
which lead to poor mechanical performances.
Because of exposition under low temperature,
some changes may occur in a rubber material,
some immediately, some others after long time.
The lower the temperature, usually hardness,
modulus and tensile strength raise and
elongation decreases. The rebound resilience
lower until a minimum is reached, then it raises
until a certain point where the material shows a
brittle and fragile behaviour. This is the so called
Glass transition temperature, Tg.
ref. A - modulus/temperature
rubber technology
tecnologia della gomma
15
tecnologia della gomma
rubber technology
16
temperatura di utilizzo / service temperature
C°
230
250
200
180
200
150
90 100
200
150 150
120
150
100 100
120
120
100 100
90
100
50
-20 -20
-25
-40
-50
AU/EU
FMQ
ECO
VMQ
FPM
AEM
-70 -60
ACM
EPDM
IR
IIR
-30
YBPO
-20
-50 -40 -40 -55 -50
CR
-25
SBR
-40
HNBR
-100
NBR
-55
-50
CSM
0
NR
rif. 11
Crystallization due to low temperature isn’t
usually dangerous for dynamic applications,
because movement generate heat, but it may
cause a loss of elasticity in static applications.
When discussing about temperature ranges one
has to take in account that all the rubber
materials show a marked dependance upon the
variable time.
Concerning the lowest temperature limit in
service, it is always strongly recommended a
functional laboratory test.
Concerning the upper temperature limit, instead,
it becomes important the expected service life
and the working conditions. For example, the
upper limit for a standard NBR may be
considered 100°C for a service life in mineral oil.
This means that below 100°C life expectation is
probably longer.
The same compound may show a fair behaviour
for 100 hours at 150°C or after a few minutes at
300°C.
This means that a recommended working
temperature can be increased for short time
applications or reduced for an environment with
aggressive fluids in contact with rubber.
ref. 11 - Service temperature graph
La cristallizzazione dovuta a bassa temperatura
non è in genere pericolosa per applicazioni
dinamiche, in quanto il movimento produce in
genere calore tale da sciogliere i cristalli. Può
invece causare fragilità e perdita di elasticità in
applicazioni statiche.
Quando si parla di range di temperature di utilizzo
bisogna sempre considerare che, pur prendendo
ad esempio lo stesso elastomero, differenti
compound possono presentare caratteristiche
diverse ed, inoltre, esiste una forte dipendenza
dalla variabile tempo.
In particolare, per quanto riguarda il limite
inferiore di temperatura di utilizzo, è sempre
consigliabile una verifica funzionale mediante test
di laboratorio. Per quanto riguarda il limite
superiore, invece, divengono importanti il
periodo di servizio e le condizioni operative.
Ad esempio, per un NBR standard, il limite
superiore può essere considerato 100°C, con
servizio a lungo termine in olio minerale. Ciò
significa che sotto i 100°C le aspettative di durata
possono essere superiori.
Lo stesso compound può comportarsi in modo
soddisfacente per 100 ore a 150°C o per qualche
minuto a 300°C. Di conseguenza, le temperature
Dielectrical characteristics: rubbers are
typically good insulating materials and show a
high electrical resistivity. Non-polar rubbers
(non-oil resistant) are usually better insulating
materials than polar rubbers (oil resistant).
However the electrical performances depend
more from the additives than from the
masterbatch. Compounds containing carbon
black have to be avoided if an insulating material
is needed and in this case the best choice is
represented by silicone rubbers.
It is possible to get rubbers antistatic or
conductive compounding them with large
amounts of graphite, special carbon blacks or
metal powders, but anyhow their conductivity
cannot be compared with metals’ one.
Guidelines for rubber vulcanizates
storage: rubber parts can change their
characteristics if stored in an unappropriate way.
All this may be avoided using a correct
packaging and a storage system according ISO
2230.
• Temperature: below 25°C, if possible at 15°C.
• Humidity: avoid its condensation.
• Oxygen and ozone: protect from them avoiding
di utilizzo consigliate dai produttori di materie
prime, possono essere incrementate per
applicazioni a breve termine, o ridotte se
l’ambiente è costituito da fluidi aggressivi.
rif. 11 - grafico temperature di utilizzo
Caratteristiche dielettriche: gli
elastomeri sono normalmente buoni isolanti con
resistività elettrica relativamente elevata. Gli
elastomeri non polari (non resistenti all’olio)
sono di solito migliori isolanti degli elastomeri
polari (resistenti all’olio). In ogni caso le
proprietà elettriche sono più dipendenti dagli
additivi inseriti nel compound, che non dalla
base elastomerica. I compounds contenenti
carbon black devono essere evitati se è richiesta
un’elevata resistenza elettrica ed in questo caso il
materiale più idoneo è il Silicone. E’ possibile
rendere gli elastomeri antistatici o addirittura
conduttivi incorporando nel compound sufficienti
quantità di grafite, tipi speciali di carbon black o
polveri metalliche, ma in ogni caso la conduttività
di questi compound non sarà confrontabile con
quella dei metalli.
•
•
•
•
•
•
air circulation. Keep away from electrical
motors or lamps, because of the increase of
ozone concentration.
Deformation: rubber parts don’t have to be
stressed while on stock. If impossible, reduce
stress to a minimum.
Contact with metals: do not leave in contact,
protect with paper or polyethilene, avoid PVC
films.
Contact with other rubber compounds: to be
avoided.
Contact with liquids or vapours: to be avoided.
Radiations: avoid exposition under radiations.
Cleaning: clean and wash with water and mild
soap only. Do not use solvents. Dry at room
temperature.
Rubber parts, if stored in an appropriate
condition, may last in perfect conditions for
several years. Saturated backbone elastomers
may last from 10 to 20 years, unsaturated
rubbers from 2 to 5 years.
Linee guida per la conservazione
dei manufatti in gomma
vulcanizzata: parecchi elastomeri sono
suscettibili di cambiamento delle loro
caratteristiche fisiche durante lo stoccaggio e
possono divenire inservibili a causa di un
eccessivo indurimento o di screpolature o di altro
deterioramento superficiale.
Tutto ciò può essere dovuto a combinazioni di
fattori che devono essere minimizzate adottando
idonei sistemi di imballaggio (ISO 2230).
• Temperatura: sotto i 25°C, possibilmente
15°C.
• Umidità: impedire sviluppo di condensa.
• Ossigeno e ozono: proteggere da circolazione
d’aria con imballo adeguato, soprattutto se il
rapporto massa/volume è elevato (es.
espansi). Tenere lontano da eventuali fonti di
produzione di ozono, come motori elettrici e
lampade fluorescenti.
• Deformazione: le guarnizioni devono essere
stoccate in condizioni di riposo, non
compresse, né in tensione. Se impossibile,
ridurre al minimo le sollecitazioni.
• Contatto con metalli: non mettere a contatto
con metalli in genere, proteggere con carta o
polietilene, evitare film in PVC.
• Contatto con altri elastomeri: evitare contatto con
elastomeri di altra natura.
• Contatto con liquidi o vapori: evitare contatti
con fluidi di qualsiasi tipo.
• Radiazioni: evitare esposizione a qualsiasi
forma di radiazioni.
• Pulizia: lavare eventualmente con acqua e
sapone neutro. Non utilizzare abrasivi o
solventi. Lasciare asciugare a temperatura
ambiente.
I manufatti in gomma sintetica, se stoccati in
condizioni adeguate, possono rimanere in
condizioni tali da poter essere utilizzati anche a
distanza di anni. Gli elastomeri saturi possono
durare dai 10 ai 20 anni, quelli insaturi
da 2 a più di 5.
rubber technology
tecnologia della gomma
17
estrusione
extrusion
18
Il processo di estrusione dei materiali
elastomerici si avvale dell’utilizzo delle seguenti
macchine e componenti:
• Estrusore
• Matrice
• Forno di vulcanizzazione
• Vasca di raffreddamento
• Bobinatrice
• Macchine di taglio
o fustellatura
• Forno di post-vulcanizzazione
rif. 12 - schema impianto estrusione
L’estrusore è la macchina che occupa
posizione predominante rispetto al resto
dell’impianto.
Esso consente di portare il materiale al desiderato
grado di plasticizzazione e di farlo fluire in modo
controllato attraverso la matrice, saldamente
ancorata sulla sua testa.
Mediante un caricamento superiore o laterale, la
gomma cruda solitamente preformata in bandelle
di una decina di centimetri di larghezza, alimenta
la vite rotante posta all’interno dell’estrusore
The extrusion process of rubber materials avails
itself of the following components:
• Extruder
• Die
• Curing oven
• Cooling bath
• Spooler
• Cutter
• Postcuring oven
ref. 12 - extrusion plant scheme
The extruder is the predominant machine of
an extrusion plant. It allows the material to reach
the required break-down and to flow through the
die, which is firmly assembled to its head. Raw
rubber is normally cut in stripes and feeds the
internal screw of the extruder, which transfer
energy to the rubber itself and makes it
machinable from the die into the desired profile.
The most important parameters of temperature
and internal pressure are ruled by PLC and
controlled by skilled personnel.
avente il compito di cedere energia alla gomma
stessa e di condizionarla in maniera opportuna
sino a renderla lavorabile e trasformabile dalla
matrice nel profilo desiderato.
I parametri fondamentali di temperatura e
pressione vengono governati da PLC a bordo
macchina e controllati da personale altamente
qualificato ed esperto.
In Tecnoextr Spa il parco macchine attuale
comprende estrusori sia orizzontali che verticali,
per la produzione di profili aventi dimensioni
trasversali ed impieghi considerevolmente
differenti, a partire da ingombri trasversali pari a
pochi decimi di millimetro sino ai 130 mm circa.
Le matrici per estrusione di materiali
elastomerici sono generalmente ricavate da
dischi di acciaio, di diametro e spessore funzione
del tipo di materiale e profilo da estrudere,
lavorati per elettroerosione, con l’eventuale
presenza di anime supportate da telai interni se il
profilo da estrudere è cavo.
rif. 13 - matrice cava
The production lines of Tecnoextr Spa actually
include extruders both horizontal than vertical, for
the manufacturing of a wide range of different
profiles and tubes, with diameters from a few tenth
to around 130 mm.
Extrusions dies for rubber are usually machined
by electroerosion from steel discs, having diameter
and thickness as a function of the rubber material
and of the kind of profile and, in case of hollow
shape, cores supported on the slotted disc with a
steel frame.
ref. 13 - die for an hollow extruded profile
Even if it is required just an easy machining to
get them, the dies must be carefully designed
and, if necessary, modified for being tuned.
First of all, extreme care and a long experience
must be dedicated to designing the orifice.
ref. 14 - head-die-extruded profile
19
La matrice, pur nella sua estrema semplicità
costruttiva, è l’elemento progettualmente più
delicato e sensibile alle modifiche apportate di
tutto l’intero sistema citato.
Innanzitutto, estrema cura ed esperienza vanno
dedicate alla definizione della geometria della
luce di efflusso.
rif. 14 - esploso testa-matrice-profilo cavo
Il profilo in gomma ancora non vulcanizzata che
fluisce dalla matrice è libero di variare la sua
forma, in quanto su di esso, dopo essere stato
convogliato a pressione via via crescente nella
vite, in uscita agisce solo la pressione
atmosferica. A causa di questo sbalzo improvviso
di pressione, con un conseguente rigonfiamento
causato dall’aumento di entropia del materiale in
uscita ed anche in funzione della temperatura
elevata a cui si trova il profilo con conseguente
bassa viscosità del materiale, il profilo risulta
suscettibile di variazioni anche sensibili di forma,
innescate dal rilassamento del materiale.
La vulcanizzazione, processo durante il quale le
catene polimeriche del materiale si legano in
A rubber uncured extruded profile flowing out
from the die is free to varying its own geometry,
because after being piped under a growing
pressure on the screw, leaving the die the
pressure drops to relative zero.
Because of this rush of pressure, which leads to
swelling due to the increase of material entropy at
a high temperature and low viscosity, the
extrudate may collapse and vary its shape under
relaxation.
Vulcanization, which implies a rapid raise of
viscosity, takes place and starts in the oven, so
between die and oven the extrudate doesn’t have
to vary its own geometry or, at least, it has to be
predicted and controlled.
All this makes clearer that quite often the
geometry of the die orifice is very different if
compared with the section of the desired
extruded profile.
modo irreversibile e la viscosità si innalza
rapidamente, si innesca volutamente solo nel
forno posto a valle della matrice, quindi in questo
breve tratto il profilo non deve subire variazioni
dimensionali o, se desiderate, queste devono
essere previste e controllate.
Da questo si intuisce come molto spesso, se non
sempre, la geometria della luce di efflusso della
matrice possa essere sensibilmente differente
dalla forma della sezione del profilo desiderato.
rif. 12
Matrice
Die
Vasca di raffreddamento
Cooling bath
Bobinatrice
Spooler
Forno di vulcanizzazione
Curing oven
Estrusore
Extruder
rif. 13
rif. 14
estrusione
extrusion
20
É un tipico caso di reverse engineering,
ovvero di determinazione del sistema atto a
produrre il risultato voluto partendo proprio dal
risultato che si vuole ottenere: il profilo estruso
secondo disegno.
rif. 15 - testa e ghiera di un estrusore
É da sottolineare inoltre che tutte le matrici
devono essere sviluppate e per così dire
accordate in funzione del materiale da estrudere,
che può avere ad esempio durezza o viscosità
particolare, e della geometria del profilo.
A tale riguardo si rimarca il fatto che, sebbene la
luce di uscita localizzata sulla faccia esterna della
matrice possa essere effettivamente ideale e
correttamente progettata per ottenere una
qualsivoglia geometria, la faccia interna può e
generalmente deve essere lavorata per gradi
successivamente alla prima prova di estrusione
onde ottenere un flusso di materiale quanto più
omogeneo ed uniforme possibile lungo tutta la
sezione trasversale del profilo.
A tale scopo, per citare alcuni esempi, è possibile
accelerare il flusso, diminuendo le perdite di
carico, raccordando gli spigoli o creando zone di
flusso convergenti, oppure rallentare il flusso
interponendo dei cosiddetti freni, creando delle
perdite di carico artificiali localizzate.
É di conseguenza ovvio sottolineare il fatto che,
ove possibile, sia consigliabile uniformare lo
spessore delle pareti di un profilo per ottenere
una portata di materiale costante ed evitare la
creazione di zone con spessori molto dissimili,
che darebbero luogo a velocità medie differenti, o
di spigoli vivi, dove il materiale può ristagnare o
rompersi in uscita.
rif. 16 - superfici di isovelocità su sezione profilo
This is a typical case of reverse
engineering, when one has to determine a
system to producing the wished result starting
from the result itself: the extruded profile
according a drawing.
ref. 15 - extruder head and locking device
It has to be evidenced that all the dies must be
developed and tuned according to the material of
the profile, which may have a certain hardness or
viscosity, and to the profile geometry.
It has to be furthermore remarked that, even if the
orifice geometry one can see on the external side
of the die may be considered as ideal and correct
for a certain profile, the internal side is usually
extrusion
estrusione
21
Tutte le matrici dei profili prodotti in Tecnoextr
Spa sono sviluppate in azienda e grazie
all’esperienza accumulata negli anni ed al gran
numero di profili differenti attualmente a catalogo,
tale compito risulta agevole ed i risultati
riconosciuti dal mercato.
Pochi centimetri a valle della matrice il profilo
entra nel forno di vulcanizzazione, dove
reticola a temperatura controllata secondo
parametri funzione del materiale e della forma
stessa del profilo.
Successivamente, se necessario il profilo viene
raffreddato in acqua in apposite vasche, bobinato,
tagliato a misura o fustellato.
A seconda del tipo di polimero trasformato,
infine, il profilo in matasse viene postvulcanizzato in appositi forni secondo cicli
imposti per rimuovere gli agenti e gli additivi che
shaped differently and then eroded step by step in
order to get a uniform material flow in the die land.
For example, it is possible to accelerate the
material flow reducing friction losses dulling the
edges or creating converging sections. On the
contrary one can slow down the flow rate locally
by means of artificial friction losses inserting so
called brakes.
Of course, when possible, it is better to get a
uniform wall thickness of the profile so that a
constant mass flow rate is reached and to avoid
areas thicker than the rest or edges where
material stagnation or cracks may take place.
ref. 16 - isovelocity surfaces on a profile section
The whole wide range of extrusion dies
manufactured by Tecnoextr Spa have been
developed inside the company thanks to a long
experience in this field, so today die design has
become a daily task and the results of this
activities have been valued and called for by the
market.
hanno reso possibile la vulcanizzazione e che non
sono stati rimossi completamente durante la
vulcanizzazione del profilo da crudo.
Tecnoextr Spa fornisce i propri prodotti estrusi
continui sotto forma di matasse di lunghezza
variabile, a seconda del peso della singola
matassa, oppure sotto forma di articolo bobinato,
su bobine di plastica o di cartone, con
trascurabile sovrapprezzo ed indubbi vantaggi di
gestione per il cliente.
Si allega nelle ultime pagine un elenco parziale
delle matrici a disegno attualmente a catalogo.
Tale elenco viene continuamente aggiornato ed
implementato con nuovi articoli.
Tecnoextr Spa è a disposizioni dei suoi clienti per
ulteriori informazioni in merito e per consigliare il
prodotto più idoneo o la migliore soluzione
tecnica da sviluppare.
A few centimeters downstream from the die the
profile is carried on the curing oven belt,
where it crosslinks at controlled temperature
according imposed parameters depending upon
extruded material and profiles geometry.
Soon afterwards, if necessary the profile is
cooled down in water, spooled, cut or punched.
Depending upon the material extruded, the
profiles are postcured in hot air ovens according
specific cycles to completing crosslinking and to
completely releasing additives and vulcanization
additives.
Tecnoextr Spa supplies extruded endless profiles
in bundles or spooled over plastic or paperboard
spools.
A collection of profiles is showed on the last
pages of the catalogue.
This list, here showed partially, is continuosly
updated and integrated with new articles.
Tecnoextr Spa remains at disposal of his own
customers for further information and to
suggesting the best fitted solution for the
application required.
testa e ghiera / head and locking device
rif. 15
sezione profilo / profile section
rif. 16
estrusione
extrusion
22
La tabella sottoriportata elenca il peso per metro
lineare per tubi in silicone di normale produzione.
I valori indicati nella tabella sono relativi alle
dimensioni nominali e ad una mescola standard,
quindi possono essere suscettibili di variazioni
rispetto a quanto riportato. Tubi e tondi sono da
considerarsi prodotti standard e vengono prodotti
in un’ampia gamma di materiali e di durezze
differenti.
rif. 17 - tabella peso al metro tubi silicone
The table shown here below indicates the weight
per meter of standard silicone tubings. Values
indicated on the table are related to nominal
dimensions and to a standard compound, so they
may be subjected to variations.
Tubes and cords are standard products and they
are manufactured in a wide range of different
materials and hardness.
ref. 17 - weight per lenght unit table
Tecnoextr Spa trasforma un’ampia gamma di
materiali elastomerici, sia compatti che
cellulari, in prodotti estrusi curati ed affidabili.
Per quanto riguarda le prestazioni dei materiali in
funzione dell’impiego previsto, si rimanda alle
tabelle presenti nella sezione introduttiva del
catalogo.
Per qualsiasi informazione in merito, il nostro
ufficio tecnico è a vostra disposizione per
consigliare la migliore soluzione per il problema
specifico. Gli articoli estrusi in gomma
richiedono un determinato e particolare ciclo
tecnologico di trasformazione, assimilabile in
teoria a quello di altri polimeri, ma
contraddistinto da alcune differenze sostanziali.
Ciò che differenzia la gomma da altri polimeri è il
processo di vulcanizzazione a cui un manufatto in
tale materiale deve essere sottoposto per poter
essere successivamente utilizzato.
Tecnoextr Spa transform a wide range of rubber
materials, both compact than cellular, into
reliable and carefully manufactured extruded
products.
What it may concern about material performances
is mentioned on tables and graphs in the
introduction area of this catalogue. Other detailed
information related to our products may be
requested to our technical department, which
remains always at disposal of the customers.
Extruded rubber profiles require a certain
technological cycle of production, similar to what
it is used for other materials, but with a
distinctive difference. What it makes the difference
between rubbers and the rest of the polymers is the
vulcanization process a rubber part has to
withstand before its use.
extrusion
estrusione
23
peso al metro tubi silicone / weight per lenght unit
rif. 17
g/m
Wall thickness
(mm)
ID (mm)
0,6
0,8
1,0
1,5
2,0
2,5
3,0
3,5
4,0
4,5
5,0
5,5
6,0
6,5
7,0
7,5
8,0
8,5
9,0
9,5
10,0
11,0
12,0
13,0
14,0
15,0
16,0
17,0
18,0
19,0
20,0
21,0
22,0
23,0
24,0
25,0
30,0
35,0
40,0
45,0
50,0
55,0
60,0
65,0
70,0
75,0
0,3
1,0
1,2
1,5
2,0
2,6
3,2
3,7
4,3
4,9
5,4
6,0
0,5
2,1
2,5
2,8
3,8
4,7
5,7
6,6
7,5
8,5
9,4
10,4
11,3
12,3
13,2
14,1
15,1
16,0
17,0
17,9
18,8
19,8
21,7
23,6
25,4
1,0
7,5
9,4
11,3
13,2
15,1
17,0
18,8
20,7
22,6
24,5
26,4
28,3
30,2
32,0
33,9
35,8
37,7
39,6
41,5
45,2
49,0
52,8
56,5
60,3
64,1
67,9
71,6
75,4
79,2
82,9
86,7
1,5
2,0
2,5
3,0
3,5
4,0
4,5
5,0
14,1
17,0
19,8
22,6
25,4
28,3
31,1
33,9
36,8
39,6
42,4
45,2
48,1
50,9
53,7
56,5
59,4
62,2
65,0
70,7
76,3
82,0
87,7
93,3
99,0
104,6
110,3
115,9
121,6
127,2
132,9
138,5
144,2
149,9
22,6
26,4
30,2
33,9
37,7
41,5
45,2
49,0
52,8
56,5
60,3
64,1
67,9
71,6
75,4
79,2
82,9
86,7
90,5
98,0
105,6
113,1
120,6
128,2
135,7
143,3
150,8
158,3
165,9
173,4
181,0
188,5
196,0
203,6
241,3
279,0
316,7
33,0
37,7
42,4
47,1
51,8
56,5
61,3
66,0
70,7
75,4
80,1
84,8
89,5
94,2
99,0
103,7
108,4
113,1
117,8
127,2
136,7
146,1
155,5
164,9
174,4
183,8
193,2
202,6
212,1
221,5
230,9
240,3
249,8
259,2
306,3
353,4
400,6
447,7
494,8
541,9
589,0
636,2
683,3
730,4
45,2
59,4
50,9
66,0
82,9
56,5
72,6
90,5
62,2
79,2
98,0 118,8
67,9
85,8 105,6 127,2 150,8
73,5
92,4 113,1 135,7 160,2
79,2
99,0 120,6 144,2 169,6
84,8 105,6 128,2 152,7 179,1
90,5 112,2 135,7 161,2 188,5
96,1 118,8 143,3 169,6 197,9
101,8 125,3 150,8 178,1 207,3
107,4 131,9 158,3 186,6 216,8
113,1 138,5 165,9 195,1 226,2
118,8 145,1 173,4 203,6 235,6
124,4 151,7 181,0 212,1 245,0
130,1 158,3 188,5 220,5 254,5
135,7 164,9 196,0 229,0 263,9
141,4 171,5 203,6 237,5 273,3
147,0 178,1 211,1 246,0 282,7
158,3 191,3 226,2 263,0 301,6
169,6 204,5 241,3 279,9 320,4
181,0 217,7 256,4 296,9 339,3
192,3 230,9 271,4 313,8 358,1
203,6 244,1 286,5 330,8 377,0
214,9 257,3 301,6 347,8 395,8
226,2 270,5 316,7 364,7 414,7
237,5 283,7 331,8 381,7 433,5
248,8 296,9 346,8 398,7 452,4
260,1 310,1 361,9 415,6 471,2
271,4 323,3 377,0 432,6 490,1
282,7 336,5 392,1 449,6 508,9
294,1 349,7 407,2 466,5 527,8
305,4 362,9 422,2 483,5 546,6
316,7 376,0 437,3 500,5 565,5
373,2 442,0 512,7 585,3 659,7
429,8 508,0 588,1 670,1 754,0
486,3 574,0 663,5 754,9 848,2
542,9 639,9 738,9 839,7 942,5
599,4 705,9 814,3 924,6 1.036,7
656,0 771,9 889,7 1.009,4 1.131,0
712,5 837,9 965,1 1.094,2 1.225,2
769,1 903,8 1.040,5 1.179,0 1.319,5
825,6 969,8 1.115,9 1.263,9 1.413,7
882,2 1.035,8 1.191,3 1.348,7 1.508,0
6,0
7,0
8,0
9,0
10,0
214,9
226,2
237,5
248,8
260,1
271,4
282,7
294,1
305,4
316,7
328,0
339,3
350,6
361,9
384,5
407,2
429,8
452,4
475,0
497,6
520,2
542,9
565,5
588,1
610,7
633,3
656,0
678,6
701,2
814,3
927,4
1.040,5
1.153,6
1.266,7
1.379,8
1.492,9
1.606,0
1.719,1
290,3
303,5
316,7
329,9
343,1
356,3
369,5
382,6
395,8
409,0
422,2
435,4
448,6
475,0
501,4
527,8
554,2
580,6
607,0
633,3
659,7
686,1
712,5
738,9
765,3
791,7
818,1
844,5
976,4
1.108,4
1.240,3
1.372,2
1.504,2
1.636,1
1.768,1
1.900,0
2.032,0
377,0
392,1
407,2
422,2
437,3
452,4
467,5
482,5
497,6
512,7
527,8
542,9
573,0
603,2
633,3
663,5
693,7
723,8
754,0
784,1
814,3
844,5
874,6
904,8
934,9
965,1
995,3
1.146,1
1.296,8
1.447,6
1.598,4
1.749,2
1.900,0
2.050,8
2.201,6
475,0
492,0
508,9
525,9
542,9
559,8
576,8
593,8
610,7
627,7
644,7
678,6
712,5
746,4
780,4
814,3
848,2
882,2
916,1
950,0
983,9
1.017,9
1.051,8
1.085,7
1.119,7
1.153,6
1.323,2
1.492,9
1.662,5
1.832,2
2.001,8
2.171,5
2.341,1
2.510,8
584,3
603,2
622,0
640,9
659,7
678,6
697,4
716,3
735,1
754,0
791,7
829,4
867,1
904,8
942,5
980,2
1.017,9
1.055,6
1.093,3
1.131,0
1.168,7
1.206,4
1.244,1
1.281,8
1.319,5
1.508,0
1.696,5
1.885,0
2.073,5
2.261,9
2.450,4
2.638,9
2.827,4
estrusione
extrusion
24
Questo processo, durante il quale le catene
polimeriche di cui una gomma cruda è composta
si legano irreversibilmente, avviene in linea a
pressione atmosferica mediante cessione di
calore al profilo estruso. Tale trasmissione di
calore deve avvenire in modo graduale ed in
funzione della geometria del profilo da estrudere,
oltre che del tipo di polimero e delle dimensioni
trasversali del profilo.
É intuitivo comprendere come, seppure si cerchi
di accelerare il più possibile tale processo, la
vulcanizzazione parta e di conseguenza blocchi la
variazione di forma del profilo solo dopo un certo
lasso di tempo, generalmente alcuni secondi.
É altrettanto comprensibile però che, durante
questo seppur breve lasso di tempo, il profilo sia
in un equilibrio instabile e che la sua forma
possa variare sotto l’azione del suo stesso peso a
causa del rilassamento del materiale non ancora
vulcanizzatosi.
Contrariamente ai profili in gomma, ad esempio, i
profili prodotti con polimeri termoplastici
prevedono una fase di calibrazione in uscita
matrice, resa possibile dal fatto che tali materiali
non devono essere vulcanizzati e che possono
quindi solidificarsi per raffreddamento forzato
lungo appositi utensili calibratori che ne
controllano la forma e le dimensioni.
Tecnoextr Spa produce profili estrusi in
conformità alle più severe normative vigenti e
nella fattispecie applicando tolleranze
dimensionali secondo standard UNI ISO
3302-1. Secondo quanto consigliato dalla norma
stessa, la classe di riferimento raccomandata per
definire le tolleranze sulle dimensioni trasversali
dei profili estrusi prodotti, fatto salvo casi
specifici o a causa di richieste particolari, è la
classe E2.
rif. 18 - Norma ISO 3302-E per estrusi
Per quanto concerne invece i prodotti, bussole,
spezzoni di tubo, rondelle, ecc. ricavati per taglio da
profili estrusi, la classe applicata è in genere la L2.
rif. 19 - Norma ISO 3302-L per estrusi
This process, which implies an irreversible
crosslinking of the molecules, takes place at
atmospheric pressure transfering heat to the
profile.
This heat transfer must be gradual and it is
dependent from profile geometry, profile
dimensions and polymer type.
It is evident that, even if one may try to accelerate
the process of vulcanization, it starts and then it
stops the shape variation only after a certain
period, usually some seconds.
Anyhow it is furthermore intuitive that during this
short time the profile is under an unstable
equilibrium of forces and that its shape may
change under its own weight because of the
material relaxation.
Termoplastic extruded profiles, on the contrary,
are usually calibrated and this is made possible
because of the absence of vulcanization and so it
is possible to cool them rapidly all over
calibrators.
Tecnoextr Spa manufactures extruded profiles in
conformity to severe standards with
dimensional tolerances mostly according
UNI ISO 3302-1.
According to the above mentioned standard
norm, the suggested class of tolerances for
cross-sectional dimensions of extruded profiles,
except special cases, is the class E2.
ref. 18 - ISO 3302-1 class E
Concerning products cut from tubes or cords and
profiles in general, instead, we apply the class L2.
ef. 19 - ISO 3302-1 class L
extrusion
estrusione
25
Tecnoextr Spa produce profili estrusi in gomma
cellulare espansa, a partire da differenti polimeri
di base. Relativamente a tali materiali le tolleranze
dimensionali non sono individuate da standard o
da normative di riferimento ad essi dedicate.
A causa dell’estrema delicatezza necessaria nella
produzione di profili sagomati in tali materiali,
Tecnoextr Spa consiglia per tali articoli l’utilizzo
della classe E3. La classe E2 risulta invece
applicabile ad articoli di forma semplice quali
tondi o quadri pieni.
É comunque consigliabile rivolgersi al nostro
ufficio tecnico per ulteriori dettagli ed
informazioni in merito.
Tecnoextr Spa si contraddistingue sul mercato
per la qualità dei suoi prodotti e per il servizio
tecnico a supporto della sua clientela.
ISO 3302-E
rif. 18
Dimensioni nominali (mm)
Nominal dimensions (mm)
Da
A (compreso)
From
To (included)
0
1,5
2,5
4,0
6,3
10,0
16,0
25,0
40,0
63,0
1,5
2,5
4,0
6,3
10,0
16,0
25,0
40,0
63,0
100,0
Classe E1
Classe E2
Classe E3
+/-
+/-
+/-
0,15
0,20
0,25
0,35
0,40
0,50
0,70
0,80
1,00
1,30
0,25
0,35
0,40
0,50
0,70
0,80
1,00
1,30
1,60
2,00
0,40
0,50
0,70
0,80
1,00
1,30
1,60
2,00
2,50
3,20
ISO 3302-L
rif. 19
Dimensioni nominali (mm)
Nominal dimensions (mm)
Da
A (compreso)
From
To (included)
Tecnoextr Spa manufactures even extruded
profiles made in different qualities of cellular
rubbers. Tolerances related to such this kind of
materials haven’t been included in a standard
norm. Because of the difficult prediction of the
material behaviour during manufacturing, due to
an enormous swelling coefficient related to the
amount of blowing agents added in the
compound,
Tecnoextr Spa suggests for these materials the
class E3 for cross-sectional dimensions.
However the E2 class is allowed for simplified
geometry like square or circular cross sections.
It is advisable to consult our technical
department for further details and information.
Tecnoextr Spa plays a distinctive role on the
market because of the products quality and of the
technical support to the customers.
0
40
63
100
160
250
400
630
1000
1600
2500
4000
40
63
100
160
250
400
630
1000
1600
2500
4000
-
Classe L1
Classe L2
Classe L3
+/-
+/-
+/-
0,7
0,8
1,0
1,3
1,6
2,0
2,5
3,2
4,0
5,0
6,3
0,16%
1,0
1,3
1,6
2,0
2,5
3,2
4,0
5,0
6,3
10,0
12,5
0,32%
1,6
2,0
2,5
3,2
4,0
5,0
6,3
10,0
12,5
16,0
20,0
0,50%
estrusione
extrusion
26
A tale riguardo ha sviluppato prodotti competitivi
ed alternativi a quanto comunemente presente sul
mercato quali i seguenti:
• Guarnizioni gonfiabili, ovvero profili estrusi a
sezione cava, giuntati in forma di anello chiuso
o sigillati alle estremità, con valvola di
gonfiaggio vulcanizzata per l’immissione di
fluido in pressione, generalmente aria
compressa.
• Profili conformati da crudo, solitamente tubi in
silicone con estremità lavorate o sagomati
secondo richiesta specifica.
• Tubi e profili con estremità sovrastampate, in
genere tubi sui quali vengono stampati ad
iniezione estremità variamente conformate per
assicurare un assemblaggio ottimale.
• Cornici ricavate da profilo estruso intestato,
per la tenuta di porte ed ante, giuntabili a caldo
per stampaggio o a freddo mediante l’utilizzo
di mastici RTV o adesivi.
• Anelli toroidali giuntati a caldo
o a freddo.
• Rondelle e manicotti tagliati da tubo.
Tecnoextr Spa è azienda certificata UNI EN ISO
9002 sin dal 1994.
Le procedure attuate in ogni singola fase del
processo produttivo danno come risultati un
servizio pre e post vendita efficiente, un prodotto
sicuro ed affidabile a prezzi altamente competitivi
ed un eccellente livello qualitativo riconosciuto
dal mercato.
Dal ricevimento merci al confezionamento
mescole, alle costanti verifiche dei parametri
fisici e geometrici in produzione, alla cernita ed
all’ispezione finale dei prodotti, il sistema qualità
di Tecnoextr Spa garantisce la tracciabilità del
processo e la sua totale affidabilità complessiva.
Si riportano di seguito alcuni tra gli innumerevoli
casi studiati dal nostro ufficio tecnico e
successivamente divenuti articoli di nostra
produzione.
A huge amount of different applications have
been covered by alternative series of products:
• Inflatable seals, which are extruded hollow
profiles joined as closed circles or as opened
frames with vulcanized ends, able to expand
while inflated with compressed air.
• Profiles modelled from uncured extrudate,
usually silicone hoses handmade or vacuum
modelled.
• Tubes and profiles with moulded ends, usually
tubes with connectors or elbows moulded over
to improve assembling features.
• Seal frames, manufactured from cut profiles
joined by corner moulding or using specific
glues.
• O-rings, joined by mouding
or glued from cords or tubes.
• Flat gaskets and hoses cut from tube.
Tecnoextr Spa is certified UNI EN ISO 9002
since 1994.
Quality procedures rule the whole manufacturing
process, from design to deliveries and produce
an efficient pre and post sales service and a
reliable finished product marked distinctively by
competitive prices and by an excellent global
quality level.
Since raw material inspection to compound
manufacturing, due to the constant inspection of
the products and to the measurement of
efficiency parameters, until the desired admittable
quality level is reached, the quality system of
Tecnoextr Spa guarantees the traceability of the
process and its own total reliability.
Some of the numerous cases studied by our
technical department and later on being
manifactured are discussed here forward.
■ CASO 1
Le guarnizioni esistenti, impiegate per la tenuta
tra elementi modulari in acciaio inox per canne
fumarie, erano stampate, con due labbri e
sottosquadri non pronunciati.
rif. 20 - Caso 1 - soluzione precedente
■ CASE 1
The former solution, moulded rubber parts
sealing modular inox steel components of several
different diameters for chimneys, had two squat
sealing lips.
ref. 20 - case 1 - former solution
extrusion
estrusione
27
Difetti:
•per ogni nuova dimensione era necessario uno
stampo nuovo
•tenuta labbri insufficiente
La soluzione adottata prevede l’utilizzo di un
profilo in silicone estruso tagliato a misura e
giuntato.
Difetti:
•giunzione degli angoli laboriosa e non
completamente affidabile
•peso elevato del profilo
•due cornici per telaio
•tenuta al vuoto non perfetta
rif. 21 - caso 1 - nuovo design
La soluzione proposta ed accettata è stata
sviluppata per essere utilizzata su telai nuovi cavi
in acciaio.
Vantaggi:
•basso costo matrice
•possibilità di ottenere guarnizioni con diametro
qualsiasi
•labbri di tenuta in numero superiore
e più funzionali
■ CASO 2
La soluzione esistente prevedeva una cornice da
ricavarsi da profilo estruso cavo in silicone,
tagliato a 45° in quattro spezzoni e giuntato negli
angoli con silicone RTV, da assemblarsi su un
telaio in alluminio estruso, all’interno del quale
ricavare il vuoto.
caso 1 / caso 1
rif. 20
caso 1 / caso 1
rif. 21
caso 3 / caso 3
rif. 22
caso 4 / caso 4
rif. 23
rif. 23 - caso 2 - nuovo design
Vantaggi:
•assenza di giunzioni negli angoli
•assemblaggio mediante spine + RTV su tratto
rettilineo per un perfetto allineamento
•una sola cornice
•tenuta perfetta mediante labbri flessibili
rif. 22 - caso 2 - soluzione precedente
Disadvantages:
•one mould for each dimension
•lips sealing action unsatifactory
The suggested and accepted solution consists of
seals manufactured from an extruded profile cut
and joined.
Disadvantages:
•profile joining in the corners laborious and
often unreliable
•four junctions
•heavy profile
•two frames for each single application
•sealing action unperfect
ref. 21 - case 1 - new design
Advantages:
•seals of whatever diameter possible
•more sealing lips
•best functionality of the sealing lips
•low cost of the die
■ CASE 2
The context required a couple of silicone frames,
assembled on an aluminum frame using cut
pieces of a silicone profile and joined in the four
corners with an RTV silicone paste. The obtained
frames were used to seal an internal vacuum
against the atmospherical pressure.
ref. 22 - case 2 - former solution
The new solution has been developed for being
used assembled on new hollow frames made in
steel. ( X ref. 23 “Case 2 - new design”)
Advantages:
• absence of junction in the corners
• one junction positioned on a straight side
• improved assembling for a perfect
alignment using metal pins and RTV sealant
• just one frame
• perfect sealing action of the flexible lips
estrusione
extrusion
28
rif. B
Ccpe =∑ Cx
Ccpe = Costo complessivo profilo estruso
= Extruded profile total cost
Cm
= Costo materiale
= (Area · Densità materiale ·
· Lotto produzione)
= Material cost
= (Area · Material density ·
· Production batch)
■ CASO 3
■ CASO 4
La precedente guarnizione, da interporre ad una
flangia metallica nell’assemblaggio di elementi di
rubinetteria sanitaria, era stampata.
L’applicazione prevedeva un’elevata temperatura
di impiego ed una portanza costante richiesta alla
guarnizione a seconda del sistema di chiusura tra
corpo lampada e diffusore. La guarnizione
esistente era un tondo in EPDM cellulare.
Difetti:
•costo eccessivo dell’articolo stampato
La soluzione sviluppata con successo prevede
l’estrusione di un profilo in EPDM ed il taglio di
settori di profilo allo spessore desiderato.
rif. 24 - caso 3 - nuovo design
Cp
= Costo processo
= (Costo unitario operatore ·
· Velocità estrusione ·
· Lotto produzione)
= Process cost
= (Unit worker cost ·
· Extrusion velocity ratio ·
· Production batch)
Cca
= Costo cambio articolo
= (Costo unitario cambio articolo ·
· Durata cambio articolo)
= New serie prod. launch cost
= (Unit new serie prod.launch cost ·
· New serie prod. launch duration)
Csu
= Costo set up impianto
= (Costo unitario set up macchina ·
· Durata set up macchina)
= Machine set up cost
= (Unit machine set up cost ·
· Machine set up duration)
Cpc
Coa
Ci
= Costo post curing
= (Costo unitario post curing ·
· Durata post curing)
= Postcuring cost
= (Unit postcuring cost ·
· Postcuring duration)
= Costo operazioni accessorie
= (Costo unitario operaz. accessorie ·
· Durata operazioni accessorie ·
· Numero operazioni accessorie)
= Secondary operations cost
= (Unit secondary operations cost ·
· Secondary operations duration ·
· Nr of secondary operations)
= Costo imballo
= Packaging cost
Vantaggi:
• prezzo inferiore
• possibilità di ottenere guarnizioni con
spessore qualsiasi
• basso costo matrice
Difetti:
•il materiale impiegato non garantiva prestazioni
soddisfacenti a temperatura
elevata
• la densità del materiale cellulare e la geometria
non ottimizzata non erano tali da fornire
portanza adeguata.
É stato dimensionato per l’impiego specifico un
profilo in silicone espanso.
rif. 25 - caso 4 - nuovo design
Vantaggi:
• ottime performances a temperatura elevata
• geometria ottimizzata per l’applicazione specifica
• portanza costante nel tempo
• le guarnizioni sono state fornite in anelli
giuntati a misura agevolando l’assemblaggio
delle stesse
■ CASE 3
■ CASE 4
The former gasket, used for the assembling of
mixer taps, was moulded.
A ceiling lamp required the seal to withstand a
high service temperature and to applying a
certain static load depending on the locking
device assembled. The former seal was an EPDM
cellular round cord.
Disadvantages:
•high price of the moulded part
The solution successfully developed requires the
gaskets being cut from an EPDM extruded
profile.
ref. 24 - case 3 - new design
Advantages:
•cheaper price
•possibility to get different thickness
of the gaskets
•low cost of the die
Disadvantages:
•unsatisfactory performances of the material at
high temperature
•low static load
The new seal is made of cellular VMQ and the
design has been optimized for the specific
application.
ref. 25 - case 4 - new design
Advantages:
•best performances at high temperature
•optimized geometry
•constant loading after long time service
•seals have been supplied joined in rings for an
easier assembling.
extrusion
estrusione
29
Tecnoextr Spa lavora a libri aperti con i propri
clienti.
Non facciamo mistero delle soluzioni adottate,
delle tecnologie impiegate per la lavorazione dei
nostri prodotti e dei costi che esse comportano,
perché siamo convinti che solo un rapporto
sincero e di mutua collaborazione possa portarci
a soddisfare pienamente i nostri clienti e che tale
onestà intellettuale ci venga riconosciuta.
A tale proposito si allega un schema utile per
calcolare approssimativamente il costo di un
profilo estruso, auspicando che esso possa
aiutarvi nel comprendere la suddivisione dei costi
industriali su tali prodotti.
É evidentemente impossibile fornire uno
strumento tale da poter sostituire i nostri uffici
tecnico e commerciale nella valutazione di costo
di un profilo estruso in gomma, ma siamo certi
che, pur con i loro limiti di utilizzo, tali
informazioni possano risultarvi gradite ed utili
per meglio comprendere e giustificare anche le
nostre proposte e le nostre offerte.
rif. formula B
Tecnoextr Spa works at open books with its own
customers. We do not hide our capabilities and
our technologies and their costs, because wÉre
convinced that only a sincere and cooperating
relationship between us and our customers may
completely satisfy them and that this honourable
dealing is recognized.
With regard to that, it follows a useful scheme for
an estimated profile cost calculation, trusting that
it may result even helpful for a first
understanding of the argument.Of course it would
be impossible to substitute with this simple
mathematical tool our technical and commercial
department while estimating these costs, but
wÉre sure that, even if with some limitation, these
information may result appreciated and helpful.
ref. formula B
caso 3 / caso 3
rif. 24
caso 4 / caso 4
rif. 25
estrusione
extrusion
30
Da questa formula semplificata è possibile trarre
alcune, seppur ovvie, utili conclusioni.
Alcuni materiali sono più costosi di altri e non è
detto che il materiale più economico debba
essere in assoluto il meno performante.
Dipende dall’applicazione nel quale il prodotto
deve essere inserito.
Prima di procedere ad una richiesta d’offerta
valutate attentamente tutto il sistema, non il solo
profilo estruso ed indirizzatevi verso quel
materiale che rappresenta il migliore
compromesso tra costo e prestazioni.
In assenza di informazioni in merito il nostro
ufficio tecnico è a vostra disposizione.
Non sovradimensionate inutilmente il profilo.
Maggiore è la superficie trasversale del profilo,
maggiore è il peso per unità lineare e quindi il
costo relativo al materiale del profilo stesso.
Inoltre, generalmente, all’aumentare del peso per
unità lineare, si assiste ad una diminuzione della
velocità di estrusione, quindi aumenta anche il
costo di trasformazione del profilo.
One can get some helpful suggestion from this
simplified formula.
Some materials are more expensive than others
and it is not always true that a cheaper material
would show worser performances.
It depends upon the application required.
Before proceeding to an inquiry evaluate carefully
the whole application, not only the extruded
profile and choose first a material with the best
ratio between price and performance.
In case of doubts our technical department is
always at your disposal.
Do not oversize unuselessly an extruded profile.
The bigger the cross section, the higher the
weight per linear unit and the higher the cost due
to the material. Furthermore, usually increasing
the weight per linear unit the extrusion velocity
ratio lowers and so the process costs raise.
If possible adopt profiles with a constant wall
thickness.
Se possibile utilizzate profili aventi spessore
parete costante.
Ogni variazione considerevole di spessore sullo
stesso profilo è fonte di differenze di portata
spesso sostanziali sulla sezione del profilo
stesso.
Questo si ripercuote sulla velocità di estrusione,
che in genere deve essere diminuita rispetto a
quanto potenzialmente possibile, con un
conseguente incremento dei costi di processo.
Un profilo estruso di forma complessa e difficile
messa a punto spesso impone la costante
presenza a bordo macchina dell’operatore,
presenza non sempre necessaria
continuativamente nel caso di profili semplici,
durante la produzione dei quali un singolo
operatore può controllare più di una macchina,
con conseguente possibile riduzione dei costi.
Una matrice per l’estrusione di un profilo pieno è
generalmente economica. Una matrice progettata
per estrudere un profilo cavo è più costosa.
All’aumentare delle cavità il costo della matrice
aumenta ed il peso per unità lineare del profilo
diminuisce. Valutate se è il caso di investire in
attrezzature, quindi su una matrice multicavità, o
se conviene un peso per unità lineare del profilo
leggermente superiore a quanto teoricamente
possibile. Piccoli lotti di materiale prodotti in
successione per un ammontare complessivo pari
ad un eventuale lotto unico prodotto in un’unica
soluzione, costano complessivamente molto più
del lotto unico, a causa dell’influenza sul costo
finale dei costi fissi di cambio articolo e di set up
macchina. Ogni operazione accessoria da
effettuare sul profilo estruso ha un costo.
Verificate che tutte le vostre richieste relative a
trattamenti quali post-vulcanizzazione, taglio,
fustellatura o trattamenti superficiali siano
necessarie. L’eliminazione o la sostituzione di
una di queste fasi con altre operazioni può
risultare tecnicamente possibile ed
economicamente conveniente.
Each sensible variation of the wall thickness
along the cross section implies mass flow
differences.
All this afflict the extrusion velocity ratio, which
has to be lowered with a consequent raise of the
process cost.
An extruded profile with a complex geometry
often requires the operator being constantly close
to the extruder controling the process. In case of
simple profiles this may be avoided, because a
single operator may govern more than one
extruder, with a consequent reduction of costs.
A simple slotted die for a compact profile is
usually cheap.
A special die for an hollow profile is usually more
expensive.
Increasing the number of cavities in a profile the
die cost grows and the weight per linear unit of
the profile decreases.
Try to evaluate if it is the case to invest money for
tools, a multicavity die, o if it is better a higher
unit weight respect to what is possible in theory.
Small batches of an extruded profile
manufactured in a certain number of steps for a
certain total amount of meters cost a lot more
than a single batch, because of the succession of
stopped sessions and repeated machine set up.
Each secondary operation has its own cost.
Verify if postcuring, cut, punching or surface
treatment are necessary.
To eliminate or substitute one of these operations
may result possible and consequently
convenient.
extrusion
estrusione
31
stampaggio
moulding
32
Il processo di stampaggio di articoli tecnici in
gomma si avvale principalmente dell’utilizzo di
una pressa, di conformazione e modalità di
apertura dei piani pressa variabile, di uno stampo
e di una serie di successive operazioni atte ad
implementare le caratteristiche del prodotto ed a
garantire la rispondenza di determinati parametri
chimici, fisici, geometrici, funzionali od estetici
ad eventuali specifiche di riferimento.
In dettaglio, il processo di stampaggio può
essere ricondotto a tre differenti tecnologie di
produzione:
• Stampaggio a compressione
• Stampaggio a transfert
• Stampaggio ad iniezione
l’impiego di presse verticali con piani orizzontali.
La gomma cruda, sotto forma di semilavorati
sbozzati in forme opportune, viene caricata
dall’operatore, o eventualmente per serie molto
numerose da manipolatori, all’interno dello
stampo aperto e termicamente condizionato.
Alla chiusura dei piani pressa il materiale,
precedentemente pesato opportunamente in modo
da poter riempire poco più di tutte le cavità
presenti nello stampo, fluisce nello stampo stesso
e si vulcanizza per effetto della temperatura e della
pressione imposta.Dopo un tempo variabile a
seconda del tipo di materiale utilizzato, del volume
del pezzo e di altri parametri, lo stampo viene
aperto ed i pezzi rimossi.
Lo stampaggio a compressione è il
metodo più tradizionale utilizzato per lo
stampaggio di articoli tecnici.
Lo stampaggio a transfert è
considerabile come l’evoluzione dello stampaggio
a compressione ed è stato sviluppato per
consentire l’immissione della gomma dello
stampo in posizione di chiusura, qualora la
geometria del pezzo da stampare non ne
consentisse il caricamento a stampo aperto.
rif. 26 - schema stampaggio compressione
Tuttora parecchio utilizzato per la sua versatilità
ed in genere per la maggiore conseguente
economicità degli stampi impiegati, esso prevede
The moulding processing of technical articles in
rubber requires essentially a press, which may be
designed to open its workplanes with a vertical or
horizontal linear motion of translation, a mould
and a serie of successive operations to
implement an added value to the product and to
grant the respect of several requisites.
The process of moulding may be brought back to
three different technologies:
• Compression moulding
• Transfert moulding
• Injection moulding
rif. 27 - schema stampaggio transfert
Closing the workplanes, the material, which has
been carefully weighted before so to slightly
overfill the whole cavities of the mould, flows
inside the mould and vulcanize itself due to high
temperature and pressure.
After a certain period, which may vary depending
upon the material being used and the volume of
the part, the mould is opened and the parts
released.
Compression moulding may be
considered as the most traditional method to get
technical moulded rubber parts.
Transfert moulding is an evolution of
compression moulding and it has been
developed to consent rubber to enter inside a
mould in a closed position, to get such those
parts whose shape prevent use of a traditional
compression moulding.
ref. 26 - compression moulding scheme
ref. 27 - transfert moulding scheme
It is still used because of its versatility and of the
cheaper cost of the dedicated moulds and
requires an horizontal workplanes press.
During this process, to be run for an obvious
reason on board of the same kind of press used for
compression moulding, while the mould is closed
a raw rubber slab is positioned inside a chamber,
or more, on the upper plate of the mould. This
chamber communicates with the cavities inside the
mould thanks to capillary runners.
Slabs of uncured rubber in a semi-finished shape
are positioned inside the opened and thermically
conditioned mould.
33
Durante questo processo, anch’esso solitamente
attuabile per ovvi motivi su presse verticali, il
crudo viene caricato all’interno di camere ricavate
sulla parte superiore dello stampo in posizione di
chiusura della piastra intermedia ed in
comunicazione tramite canali generalmente
capillari con le cavità. Alla chiusura dei piani
pressa il materiale viene premuto da un pistone
solidale al piano superiore ed iniettato nelle
cavità dello stampo vero e proprio.
Lo stampaggio ad iniezione, riuscito
connubio che abbina alla tecnologia di
stampaggio tradizionale unità di plastificazione e
dosatura per il caricamento e l’iniezione nello
stampo, ha introdotto il necessario salto
tecnologico che ha reso possibile soprattutto la
produzione su serie elevatissime dei particolari
stampati in gomma garantendo una ripetibilità del
processo altrimenti difficilmente raggiungibile.
apertura orizzontale o verticale, non essendo più
necessario caricare il crudo nello stampo
sfruttando la forza di gravità.
Il materiale viene dosato ed iniettato tramite
appositi gruppi di iniezione all’interno dello
stampo, le cui cavità vengono raggiunte dalla
gomma plastificata grazie ad apposite
canalizzazioni ricavate sullo stampo o
semplicemente, ma più di rado, iniettando il
materiale a stampo non ancora completamente
chiuso.
schema stampaggio compressione / compression moulding scheme
rif. 26
schema stampaggio transfert / transfert moulding scheme
rif. 27
schema stampaggio iniezione / injection moulding scheme
rif. 28
rif. 28 - schema stampaggio iniezione
La pressa per stampaggio ad iniezione può
essere conformata indifferentemente secondo
While the press workplanes close, the material is
pushed through the runners and injected inside
the mould cavities.
Injection moulding, a well balanced
mixture obtained adding to the traditional
technology an hydraulic unit for the breakdown,
batching and injection of rubber, has brought the
necessary streamline which has made possible
the production of massive series of rubber parts,
granting the repeatibility of the process.
ref. 28 - injection moulding scheme
The press for injection moulding may open
horizontally or vertically, because it is no more
necessary to position the slabs inside the mould
exploiting the gravity force.
The material is batched ed injected inside the
mould while it is closed and its cavities are
reached and overfilled thanks to runners
machined on the surface of the mould plates or
sometimes thanks to injection before the mould
has been completely closed.
stampaggio
moulding
34
Tale processo, caratterizzato come anticipato da
un’elevata ripetibilità ed affidabilità complessiva,
garantisce di conseguenza standard qualitativi
elevati e costanti oltre a consentire un’eventuale e
pressoché totale automazione del ciclo macchina,
scarico pezzi compreso.
Tecnoextr Spa utilizza tutte e tre le tecniche di
stampaggio sopracitate, avendo a disposizione
un parco macchine adeguato e completo,
affidabile e costantemente aggiornato, quindi, in
funzione del tipo di articolo da produrre, il nostro
ufficio tecnico sarà in grado di suggerire le
soluzioni opportune ed il tipo di processo più
favorevole ed indicato. A seconda del tipo di
processo da adottarsi, la conformazione dello
stampo varia di conseguenza, secondo la
generica differenziazione esposta in precedenza.
La maggiore differenza è comunque generalmente
funzione della geometria dell’articolo da produrre
e solitamente è proprio la forma dell’articolo da
stampare a suggerire, se non ad imporre, il tipo
di stampaggio e la soluzione ottimale per il lay
out dello stampo. Dando per scontato che
geometrie semplici siano ugualmente producibili
con qualsivoglia tipo di processo, in questo caso
rif. 29
la tecnologia più opportuna viene scelta in base a
considerazioni economiche o di disponibilità
presse o di altro ancora e la definizione dello
stampo prevede scelte e conseguenze differenti
passando dall’iniezione allo stampaggio a
compressione. Ciò che risulta forse più intuitivo è
la variabilità della disposizione delle cavità in uno
stampo se si ipotizza uno stampo per utilizzo a
compressione piuttosto che per stampaggio ad
iniezione. In uno stampo a compressione si tende
ad incrementare al massimo il numero di cavità
potenzialmente ricavabili nello spazio disponibile
mediante una disposizione della cavità stesse
generalmente secondo assi cartesiani, mentre in
uno stampo ad iniezione le cavità devono essere
disposte in modo da ottimizzare gli spazi
concessi dalle canalizzazioni presenti e quanto
più corte e rettilinee possibili.
rif. 29 - differenza lay out stampi
Una prima sommaria conclusione porta ad
affermare che quindi in genere le impronte in uno
stampo a compressione sono più numerose che
non in uno stampo ad iniezione di pari ingombri
longitudinali e che di conseguenza si possa
differenza lay out stampi / moulds lay out difference
potenzialmente produrre un maggior numero di
pezzi per unità di tempo.
A riportare in equilibrio l’ago della bilancia tra
stampaggio a compressione e stampaggio ad
iniezione, e si sottolinea che si sta ipotizzando una
geometria semplice ed ugualmente ricavabile
mediante entrambi i processi, è la possibilità di
operare con cicli più veloci su presse ad iniezione,
visto e considerato che l’unica operazione
manuale, ammesso che non venga automatizzata
anch’essa, è quella di scarico pezzi e che inoltre,
ad ulteriore aggravio di tempo e costi nello
stampaggio a compressione, il crudo deve essere
accuratamente pesato prima di essere caricato. Il
conto economico è quindi spesso in parità e ci si
orienta verso una soluzione tecnologica o verso
l’altra in funzione di altri criteri decisionali, non
facilmente giustificabili se non caso per caso.
Citandone alcuni, ma l’elenco potrebbe essere
molto esteso, è spesso determinante nella scelta a
favore dello stampaggio ad iniezione la necessità
di dover introdurre e quindi iniettare il materiale a
stampo chiuso, ad esempio per la presenza di
maschi durante la produzione di manicotti, soffietti
o tubi stampati.
This process shows as mentioned before the
highest repeatibilty and reliability, guarantees
high and constant quality standards and makes
the moulding cycle possible of being automated,
parts releasing included.
Tecnoextr Spa uses all of the three moulding
techniques mentioned here above, being at its
own disposal a complete press yard, reliable and
constantly updated, so, depending upon the
required article, our technical department may
suggest the most favourable and suitable
process.
Depending upon the kind of process being used,
the lay out of the mould changes consequently.
Anyhow it is mostly the article shape to
suggesting and sometimes to imposing the
moulding technique and the best solution one
may adopt for the lay out of the mould.
Being obvious that simple geometries may be
moulded with any technique, in this case the best
solution consists of the cheaper solution
possible or it depends even from the available
kind of press.
The mould lay out changes if choosing a
compression or an injection moulding.
It results intuitive that the cavities inside the
mould for compression moulding are differently
positioned than in a mould for injection.
In a mould for compression moulding the
designer fills as much as possible its surface
with cavities, which are usually positioned
according longitudinal axis, while in an injection
mould instead cavities are positoned to be
reached simultaneously and as soon as possible
by the rubber flow, so at the end of the runners
machined on the mould surface.
ref. 29 - moulds lay out difference
As a first conclusion it is allowed to affirm that it
is possible to get more cavities in a compression
mould than in an injection one with identical
dimensions and so that it is possible in theory to
get more parts per unit time.
A correct balance between the two techniques is
reached while taking in consideration that the
single press cycle is usually faster for an
injection press, even because the only manual
operation in this case is the releasing of parts
from the mould, sometimes it is automated too,
and that rubber slabs for compression have to be
carefully weighted one by one.
Process costs are often balanced, so often a
solution is chosen evaluating several other
variabilities.
The list of these variabilities may be wide, for
instance due to the presence of cores it may be
necessary to inject rubber while the mould is
closed, as it is made for the manifacturing of
bellows or moulded hoses.
moulding
stampaggio
35
stampaggio
moulding
36
Invece, per tutt’altri motivi, ad esempio nel caso
dello stampaggio di passacavi o di articoli con
sottosquadri molto accentuati, la conformazione
stessa dei pezzi richiede un tempo notevole per lo
scarico dei pezzi, per cui viene meno la necessità
di sfruttare la velocità del ciclo ad iniezione e
conviene indirizzarsi verso una maggiore
copertura dello stampo incrementando il numero
di impronte ed adottando lo stampaggio a
compressione.
rif. 30 - passacavo stampato
Talvolta, per motivi legati alla struttura stessa dei
materiali polimerici e della gomma in particolare,
lo stampaggio a compressione è preferibile in
quanto le caratteristiche meccaniche del pezzo
stampato possono essere migliori di un omologo
prodotto ad iniezione.
Durante lo stampaggio ad iniezione, infatti, il fuso
viene iniettato a temperatura e pressione elevata
ed a conseguente bassa viscosità nei canali
ricavati nello stampo. In queste condizioni e con
determinati presupposti, nei polimeri possono
spezzarsi le catene di cui sono composti oppure
può essere indotta la vulcanizzazione in punti ed
in tempi non desiderati e può prodursi quindi una
struttura imperfetta nel vulcanizzato, conseguenza
del flusso troppo spinto che l’ha generata.
Sebbene ovvio, ma si ripete che l’elenco delle
motivazioni è decisamente più esteso e
diversificato e che comunque una scelta deve
essere fatta solo dopo aver considerato il
maggior numero possibile di variabili ed ipotesi,
da ultimo si sottolinea che spesso la decisione
viene presa in via definitiva al termine della
valutazione dell’investimento in termini
economici che richiedono l’una o l’altra soluzione
e che a tal riguardo sia innegabile che gli stampi
ad iniezione siano più costosi e che debbano
essere fatti oggetto di un’adeguata messa a punto
per garantire un prodotto numericamente e
qualitativamente conforme all’investimento
necessario per svilupparli.
Tutte queste considerazioni e la soluzione di
questo genere di problematiche sono patrimonio
del personale del nostro ufficio tecnico, tecnici
esperti e qualificati a cui rivolgersi per aiutarvi a
sviluppare ed a produrre gli articoli da voi
desiderati e per comprendere al meglio i motivi
delle scelte operate.
For other reasons, for instance the moulding of
grommets or parts with strong undercuts, the
article shape in itself requires a long time to
release the parts, so it is unuseless to run a fast
injection cycle if it impossible to exploit it and it
is better to increase as much as possible the
number of cavities in a compression mould.
ref. 30 - moulded grommet
Sometimes, due to the intrinsic chemical
structure of rubber materials, compression
moulding is preferred because the preformances
of a part moulded this way may be better than by
injection.
moulding
stampaggio
37
Il lay out di uno stampo, ovvero la disposizione
delle cavità in uno stampo e la suddivisione dello
stesso in un certo numero di componenti, come
accennato in precedenza è strettamente correlato
alla geometria dell’articolo da produrre.
Per questo motivo, sebbene ad un non addetto ai
lavori ciò possa sembrare di secondaria
importanza, è fondamentale conoscere la
funzione del pezzo e le cosiddette
condizioni al contorno, ovvero i vincoli
geometrici a cui il pezzo verrà assoggettato in
opera, i carichi o forze a cui verrà sottoposto e la
disposizione e la funzione delle superfici di
contatto.
Una delle prime analisi da effettuare e delle
decisioni da prendere per il progettista dello
stampo riguarda la disposizione della cosiddetta
parting line, ovvero della linea o delle linee
di suddivisione dello stampo.
E’ in corrispondenza di queste linee, infatti, che
vengono ricavati i volumi di contenimento del
materiale in eccesso con i relativi tranciabava,
volumi necessari per poter riempire
completamente lo stampo in tutte le sue cavità.
During injection rubber has a low viscosity and it
flows rapidly inside the mould runners.
Sometimes under these conditions the polymer
chains may break or it is furthermore possible the
material to scorch too rapidly generating an
unperfect vulcanization.
Last but not least, but it is still underscored that
one has to consider the highest possible number
of variabilities and cases, a decision must take in
account the cost of the moulds and it is
undeniable that an injection mould is more
expensive and that it needs more than a
compression mould an accurate tuning and set
up to get the required results.
passacavo stampato / moulded grommet
All of these considerations and the solution of
these kind of technical problems are property of
our technical department, skilled personnel
whom our customers ask for their know how to
understand choices been made for the
manufacturing of moulded articles.
As previously discussed, a mould lay out, so the
amount of cavities, the number of plates and their
relative motion is closely related to the geometry
of the part to be manifactured.
Due to this reason, even if at a first sight it may
seem of a secondary importance, it is
fundamental to knowing the function of the
moulded part and to being informed as
rif. 30
much as possible about what is has to be in
contact with the part and about forces, pressure,
service temperature, life expectation and media.
One of the first analysis to be made by the mould
designer concerns the positioning of the mould
parting lines, which subdivide the mould
into different plates and components, i.e. cores.
Close to these lines are machined the cutters,
necessary volumes which receive the overfill of
rubber from the cavities.
stampaggio
moulding
38
Visto e considerato che, a meno di delicati
processi successivi alla stampaggio di sbavatura
fine, la bava presente sul pezzo può risultare
dannosa per l’utilizzo dello stesso se posizionata
su superfici di tenuta o di lavoro, ecco che si
chiarisce il motivo per cui è fondamentale
conoscere in dettaglio la funzione del pezzo in
anticipo rispetto allo sviluppo dello stampo.
Al contrario, l’indeterminatezza della funzione può
portare il progettista a cautelarsi ed a scegliere
soluzioni costruttive per lo stampo inutilmente
costose o sofisticate, magari per garantire
funzionalità assolutamente non necessarie al
pezzo stampato.
A causa della notevolissima differenza tra il
coefficiente di dilatazione lineare di un acciaio da
costruzione con cui viene prodotto uno stampo e
quello dell’elastomero utilizzato, circa dieci volte
superiore, in estrazione pezzi si assiste ad un
fenomeno caratteristico dello stampaggio della
gomma, il ritiro, universalmente detto in Inglese
shrinkage.
In dettaglio, si osserva che il pezzo è più piccolo
della cavità che l’ha generato, per cui esso tende
ad aggrapparsi sulle sporgenze o sui maschi ed a
staccarsi dalle generatrici esterne delle cavità.
Questo fenomeno, quantitativamente differente
passando da un materiale ad un altro ed al variare
della durezza della mescola, porta con se’ una
conseguenza non trascurabile, ovvero che le
cavità devono essere sovradimensionate rispetto
alle dimensioni nominali che il pezzo finito deve
possedere e inoltre che, tranne per combinazioni
fortuite di materiale e di durezza, ogni stampo
può essere utilizzato solo per lo specifico
materiale con la determinata durezza per il quale
esso è stato progettato.
Successivamente all’operazione di stampaggio
vera e propria, il singolo pezzo, a seconda delle
caratteristiche richieste, deve oppure può essere
sottoposto ad una sequenza di operazioni
accessorie.
Innanzitutto, a seconda del tipo di polimero
utilizzato, di deve procedere ad una fase di
post-vulcanizzazione in forno a
temperatura controllata per rimuovere i residui
delle sostanze utilizzate per attivare la
vulcanizzazione o per completare la stessa ed
incrementare le prestazioni dei pezzi.
Al termine di tale fase, si osserva un ulteriore
moulding
stampaggio
39
rif. 31 - grafico ritiro dopo postcuring
La fase di sbavatura dei pezzi, necessaria per
rimuovere il materiale in eccesso accumulatosi
nei tranciabava, può essere effettuata, prima o
dopo la post-vulcanizzazione, secondo
metodologie differenti: a mano, se lo stampo è in
grado di finire adeguatamente la zona di
giunzione e di non lasciare residui evidenti,
mediante l’ausilio di azoto e graniglia, per
infragilire la bava e rimuoverla con facilità, per
burattatura tradizionale, largamente utilizzata per
pezzi di geometria arrotondata o con smussi, un
esempio tipico è costituito dagli o-rings, per
fustellatura, quando cause specifiche rendono
sconsigliabili o impossibili gli altri metodi.
Ultima operazione elencata, ma assolutamente la
più importante e non necessariamente da porre in
atto solo al termine del processo produttivo, è il
controllo visivo, comunemente detto
cernita.
The rubber flash connected to the parting lines
may be detrimental to the part functionality and it
has to be removed by deflashing and this is why
it is better to know in advance which are the
sealing surfaces of the part.
If the mould designer ignores the positioning of
the sealing areas, it is possible to get a wrong
mould design or, on the contrary, absolutely
unuseless or expensive solutions chosen for
safety to avoiding flash as much as possible.
The extreme difference between the coefficient of
linear thermal expansion of a carbon steel used
for moulds and of a rubber material, more or less
ten times more for rubbers, makes visible
especially while releasing parts a characteristic
phenomenon known as shrinkage.
ritiro dopo postcuring / total shrinkage after postcuring
RITIRO (%)
fenomeno di ritiro, anche se meno marcato
rispetto a quello visibile in pressa, con
conseguente ulteriore variazione delle dimensioni
del pezzo.
rif. 31
RITIRO DOPO POSTCURING (STAMPAGGIO A COMPRESSIONE)
5
4,5
4
3,5
3
2,5
2
NBR
EPDM
VMQ
FMQ
FPM
CR
HNBR
30 ShA
40 ShA
50 ShA
60 ShA
70 ShA
80 ShA
90 ShA
4
3,5
3,5
3,5
3,5
3,5
3,3
3,3
3,6
3,9
3,4
3
3
3
3,4
3,6
3,2
2,8
3,8
2,8
2,8
3,2
3,4
2,6
2,5
3,5
2,7
2,6
2,9
3,2
2,5
2,3
3,3
2,5
2,3
4
4,8
It is observed that the moulded part is smaller
than the cavities, so it hangs over cores and
somehow releases itself from hollows.
This phenomenon, which varies depending upon
the hardness and the material being used,
influences the mould design because the
dimensions of the cavities have to be increased
of a certain percentage. Furthermore a mould
designed for a certain material and hardness
usually cannot be used for others.
After the moulding process, if required the parts
may be subjected to further treatments.
First of all, depending upon the polymer being
used, a postcuring in an hot air oven is
required to completing vulcanization, to releasing
cure agents completely and to increasing so the
performances of the parts.
2,5
At the end of this phase a further shrinkage is
noticed, even if usually of a minor entity than
what it is shown after moulding.
ref. 31 - total shrinkage after postcuring
The phase of deflashing may take place
before or after postcuring and by means of
several different methods: handmade, if the
cutters of the mould are able to finish accurately
the surfaces, using nitrogen to get a fragile flash,
but only if on the part thin sections are missing,
by traditional tumbling, widely used for rounded
geometries like o-rings, by die cut, when certain
causes do not allow the other techniques.
The last but most important operation to be done
is the visual inspection of the parts.
stampaggio
moulding
40
Con frequenza definita dal piano di controllo
posto in atto nel singolo lotto di produzione, i
pezzi vengono ispezionati visivamente già in
uscita dallo stampo, per correggere subitamente
eventuali difettosità rilevate durante lo
stampaggio, e successivamente vengono cerniti
da personale esperto in funzione delle specifiche
relative onde raggiungere lo standard qualitativo
richiesto.
Si riporta di seguito un estratto dai piani di
campionamento e controllo finale attualmente in
vigore presso Tecnoextr Spa (collaudo semplice
ordinario per attributi a norma ISO 2859).
A seconda del livello qualitativo richiesto,
quindi del numero di difettosità ammissibili in un
singolo lotto di produzione, la cernita avviene
secondo modalità prestabilite ed effettuata su
campioni di entità variabile sino ad arrivare
all’intero ammontare del lotto.
rif. 32 - tabella LQA secondo ISO 2859
Tecnoextr Spa produce articoli tecnici in gomma
utilizzando tutti i materiali attualmente reperibili
sul mercato, di qualità certificata e costantemente
monitorata sia in fase di ricevimento merce che in
Control plans requires the moulded parts to be
continuously checked during manifacturing, so
they are inspected after being released from the
mould to correct the soonest incoming defects
and later on they are sorted by skilled personnel,
according the quality standard and quality level
required.
An abstract from a control plan actually applied
by Tecnoextr Spa and according ISO 2859 is
shown here below.
Depending upon the quality level required,
sorting is made starting from a sample amount of
parts until the whole production batch, always
according clear instructions.
ref. 32 - AQL table according ISO 2859
produzione, mediante continui e scrupolosi
controlli di laboratorio.
Si rimanda alle tabelle presenti nella sezione
introduttiva del catalogo per quanto riguarda i
materiali disponibili e le loro caratteristiche
tipiche di impiego.
Tali proprietà sono in ogni caso relative a
mescole standard e di conseguenza, per impieghi
specifici o per vostra richiesta di ulteriori
informazioni in merito, si consiglia di contattare il
nostro ufficio tecnico.
Anche nel caso degli articoli stampati, così come
per i prodotti estrusi, esistono delle normative
specifiche che regolano e giustificano l’impiego
di tolleranze dimensionali adatte allo
scopo ed alle caratteristiche del materiale
utilizzato. Tecnoextr Spa utilizza e consiglia il
rispetto delle tolleranze dimensionali su articoli
stampati di forma complessa della norma UNI
ISO 3302-1 classe M2.
Per casi specifici, comunque da concordare con
il cliente in fase di progettazione e sviluppo, può
essere concesso per determinate dimensioni il
rispetto della classe M1.
rif. 33 - norma ISO 3302-M
Tecnoextr Spa manufactures technical articles in
rubber using the widest material range offered by
the market, of a certified quality and constantly
checked since its consignment to compounding
and manifacturing, by means of continuous
laboratory tests.
To what it may concern the available materials
and their own characteristics and application go
to the introduction of this catalogue.
Material properties shown are anyhow related to
standard compounds and so it is suggested for
specific cases or further information to get in
contact with our technical department.
Specific international standard norms, as per
extruded parts, must be applied to get the correct
dimensional tolerances for mouldings.
Tecnoextr Spa applies and suggests the use of
dimensional tolerances, with the
exception of o-rings whose norm is different,
according UNI ISO 3302-1 class M2.
moulding
stampaggio
41
A partire dallo studio della geometria del pezzo e
dalla ricerca del materiale più idoneo per
l’applicazione specifica richiesta, alla
prototipazione mediante stampi pilota, sino allo
sviluppo del più avanzato stampo di produzione
per ottenere il prodotto con il migliore
compromesso tra costo e prestazioni, Tecnoextr
Spa si è creata un’eccellente reputazione come
partner altamente qualificato per lo sviluppo di
articoli tecnici stampati in materiali elastomerici.
Una breve raccolta di casi affrontati con successo
vi guiderà a meglio comprendere il nostro
approccio alle problematiche proposte e ad
apprezzare le soluzioni proposte.
LQA secondo ISO 2859 / AQL table according ISO 2859
rif. 32
LQA/AQL
Lotto
Batch
0,1
0,15
0,25
0,4
0,65
1
1,5
1 – 280
281 – 500
501 – 1200
1201 – 3200
3201 – 10000
10001 – 35000
35001 – 150000
150001 – 500000
> 500000
0/125
0/125
0/125
0/125
0/125
1/500
1/500
2/800
3/1250
0/80
0/80
0/80
0/80
1/315
1/315
2/500
3/800
5/1250
0/50
0/50
0/50
1/200
1/200
2/315
3/500
5/800
7/1250
0/32
0/32
1/125
1/125
2/200
3/315
5/500
7/800
10/1250
0/20
1/80
1/80
2/125
3/200
5/315
7/500
10/800
14/1250
1/50
1/50
2/80
3/125
5/200
7/315
10/500
14/800
21/1250
1/32
2/50
3/80
5/125
7/200
10/315
14/500
21/800
21/800
norma ISO 3302-M / ISO 3302-1 class M
Dimensioni nominali
Nominal dimensions
(mm)
Da
A (compreso)
From
To (included)
In exceptional cases, prior to discussion with the
customer during design and development, it is
possible to apply the class M1 to some
dimension.
ref. 33 - ISO 3302-1 class M
From the geometry definition and the material
study for a suitable material, to the development
of prototypes with dedicated moulds and the
design and manifacturing of the mould for
production serie to get the best product ever
possible, Tecnoextr Spa has created its excellent
reputation as a qualified and reliable partner.
A brief collection of cases successfully studied
will drive you to understand our approach to the
problems which our customers ask us to solve
and to appreciate the solutions we have
proposed.
0
4,0
6,3
10,0
16,0
25,0
40,0
63,0
100,0
160,0
4,0
6,3
10,0
16,0
25,0
40,0
63,0
100,0
160,0
-
rif. 33
Classe
M1
Classe
M2
Classe
M3
Classe
M4
F +/-
C +/-
F +/-
C +/-
F +/-
C +/-
0,08
0,10
0,10
0,15
0,20
0,20
0,25
0,35
0,40
0,30%
0,10
0,12
0,15
0,20
0,20
0,25
0,35
0,40
0,50
0,40%
0,10
0,15
0,20
0,20
0,25
0,35
0,40
0,50
0,70
0,50%
0,15
0,20
0,20
0,25
0,35
0,40
0,50
0,70
0,80
0,70%
0,25
0,25
0,30
0,40
0,50
0,60
0,80
1,00
1,30
0,80%
0,40
0,40
0,50
0,60
0,80
1,00
1,30
1,60
2,00
1,30%
F e C +/-
0,50
0,50
0,70
0,80
1,00
1,30
1,60
2,00
2,50
1,50%
guarnizioni gonfiabili
inflatable seals
42
rif. A
Una guarnizione gonfiabile è realizzata con un
elastomero estruso o un tubo stampato e si
espande o si ritrae quando un mezzo quale può
essere l’aria, un gas o un liquido viene usato per
provocare la dilatazione.
Una guarnizione gonfiabile è disegnata e studiata
per espandere ad un punto specifico, secondo
geometrie, dimensioni e forze predefinite per
garantire una resistenza, una forza o un effetto
meccanico.
Possono essere utilizzate per risolvere il
problema della tenuta fra parti mobili che si
spostano in relazione l'una all'altra e che devono
essere collegate e scollegate fra loro, per
garantire una tenuta stagna tra ambienti e mezzi
diversi, per frenare un moviento, per garantire un
isolamento termico o acustico, per pressurizzare
ambienti e per mille altri impieghi..
Da diversi anni sviluppiamo e realizziamo questo
tipo di guarnizioni con impiego di tecniche
moderne e degli elastomeri più avanzati, fornendo
guarnizioni per la più ampia gamma di
applicazioni.
rif. B
An inflatable seal is made by an extruded
elastomeric or a moulded hose and it expands or
retires by mean of an inflating material such as
air, gas or another fluid, used to create the
dilatation.
An inflatable seal is designed and studied to
expand up to a specific point, according to
geometry, dimensions and pre-defined strengths
to guarantee the required resistance, strength or
mechanical result.
They can be used to solve the problem of sealing
between two elements which move in relation one
to another and must be connected and
disconnected.
To ensure a tight sealing between two different
environments and materials, to brake a
movement, to ensure a sound proofing or a
thermal insulation, to pressurize and for many
other applications.
Since several years we develop and produce this
kind of gaskets, using modern technologies and
most advanced elastomers. We supply gaskets
for the widest range of applications.
Le guarnizioni gonfiabili possono essere
impiegate con differenti temperature (da -100°C a
+250/280° C), pressioni e in presenza di fluidi
vari. Possono essere utilizzate in tutti i settori
dell'industria.
rif. 34 - guarnizione gonfiabile
Nel corso degli anni abbiamo realizzato
applicazioni per:
• Containers per lo stoccaggio
• Containers per trasporto
• Pannelli di tenuta
• Attrezzatura nucleare
• Camere isotermiche
• Porte scorrevoli o a chiusura rapida
• Fltri centrifughi
• Portelli per aeronautica
• Oblò
• Portelli per dighe
• Convogliatori pneumatici
• Isolamento acustico (Pannelli fonoassorbenti)
• Porte per treni Alta Velocità
The inflatable seals could be employed for
different temperatures (from -100°C to +250/280
°C) pressure and in contact with different fluids.
They can be used for all industrial branches.
rif. 34 - guarnizione gonfiabile
During these years we have produced inflatable
gaskets for:
•Stock containers
•Transport containers
•Sealing panels
•Nuclear equipments
•Isotermical chambers
•Sliding doors or rapid closing doors
•Centrifugal filters
•Aeronautical ports
•Portholes
•Sluice gates for dams
•Pneumatic conveyors
•Acustic insulation
•Doors for high speed trains
moulding
stampaggio
43
Le guarnizioni vengono prodotte con elastomeri
di elevata elasticità e capacità di allungamento e
qualora alloggiate in sedi predefinite, risultano
“limitate” nella loro espansione e quindi protette
dal rischio di scoppio.
guarnizione gonfiabile / ????????????
rif. 34
guarnizione gonfiabile / ????????????
rif. 35
rif. A
Qualora vengano invece utilizzate non all’interno
di una sede, la loro pressione d’eserczio deve
essere valutata e studiata.
rif. B
Le valvole impiegate per l’iniezione del mezzo di
espansione (aria, gas, acqua) possono avere
forme e caratteristiche diverse in funzione delle
necessità del cliente.
rif. 35 - guarnizione gonfiabile
Per tutte queste specifiche applicazioni il nostro
ufficio tecnico è a vostra completa disposizione
per elaborare, con l’esperienza che ci
contraddistingue, la migliore soluzione per le
vostre necessità di tenuta.
The inflatable gaskets are produced with high
elasticity and tensile strength.
If they are located in predefined seats, its
expansion is “limited” and therefore they are
protected against the risk of exploding.
rif. A
If they are not used in a seat, its behaviour and
working pressure have to be evaluated and
studied.
rif. B
The valves used for injecting the expansion fluid
into the gasket (air,gas,water) could have different
shapes and characteristics according to
customer’s needing.
rif. 35 - guarnizione gonfiabile
For all these specific application our technical
office is at your complete disposal with is
experience to study the best solution for your
need of sealing.
matrici
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44
In oltre 40 anni di attività abbiamo progettato e
realizzato numerose matrici e profili dei quali
possediamo già le relative attrezzature.
Siamo disponibili ad inviare una raccolta di
queste attrezzature per permettervi di verificarne
tipologia ed eventuale interesse.
In oltre 40 anni di attività abbiamo progettato e
realizzato numerose matrici e profili dei quali
possediamo già le relative attrezzature.
Siamo disponibili ad inviare una raccolta di
queste attrezzature per permettervi di verificarne
tipologia ed eventuale interesse.
w w w . t e c n o e x t r . c o m
Tecnoextr s.r.l.
via Bornico, 21
Località San Pancrazio
25036 Palazzolo sull'Oglio (BS)
tel: +39 030 7480212
www.tecnoextr.com
[email protected]