“STAR BENE A SCUOLA”: GIORNATA DELL`ACCOGLIENZA 2013

Transcript

“STAR BENE A SCUOLA”: GIORNATA DELL`ACCOGLIENZA 2013
“STAR BENE A SCUOLA”: GIORNATA DELL’ACCOGLIENZA 2013
Questa mattina nello zainetto
sai tu che cosa ci metto?
Non i quaderni e l'astuccio firmato,
né per merenda, il cioccolato…
Quel che mi serve per questa avventura
sarà per me novità sicura:
un fascio lucente di FANTASIA,
un pizzico o più di ALLEGRIA,
tanta AMICIZIA da regalare
e tanta VOGLIA di IMPARARE!
DRIIIINNN!! DRIIINN!!
La campanella suona: è l’ora della scuola.
Ciao mamma, ciao papà, presto presto devo andar….
Non vedo l’ora di arrivare, tante cose devo imparare!!
Sarebbe veramente bello se tutti/e i/le bambini/e della scuola salutassero i propri genitori
così!!! Purtroppo, per alcuni/e di loro, il momento del distacco non viene superato così
facilmente.
Bambini/e nuovi/e e bambini/e già conosciuti/e attendono l’inizio della scuola con un carico
di emozioni e di aspettative a cui l’adulto dovrà rispondere adeguatamente. L’inserimento di
ogni bambino/a dipende, in gran parte, dall’atteggiamento dei genitori e della madre in
particolare. Una madre serena e fiduciosa trasmette serenità e fiducia; una madre
apprensiva trasmette ansia al/lla figlio/a che incontrerà maggiori difficoltà.
L’accoglienza/inserimento è la prima forma di conoscenza tra la scuola e la famiglia, ed è
estremamente importante, perché in questo incontro si creano le prime forme di
comunicazione e si evidenzia il significato della relazione che si va ad istaurare.
Un buon rapporto con i genitori, è premessa di una buona crescita dei bambini e la
conoscenza delle loro dinamiche affettivo-emotive, costituisce il fondamento della futura
progettazione.
E’ proprio da questo bisogno che nasce l’idea di progettare un percorso ben delineato per
“accoglierli” non solo i primi giorni di scuola, ma durante tutto l’anno scolastico.
Da parte dei/lle bambini/e, chi di loro conosce l’ambiente si sente un po’ padrone, a scapito
dei nuovi che faticano un po’ a lasciare i genitori. Durante i primi giorni ogni gruppo è come
se fosse un pianeta a sé, poi piano piano si stabiliscono i primi approcci, le manifestazioni
di curiosità.
I docenti, soprattutto in questa prima fase (ma anche durante l’anno), utilizzano metodi di
peer tutoring. Questa scelta di tutoraggio va a vantaggio sia del piccolo che del grande. Il
piccolo si sente protetto, procede con sicurezza alla scoperta del nuovo ambiente, impara
più in fretta, si inserisce più facilmente. Il grande riceve un incarico importante che rafforza
la sua autostima e la fiducia in se stesso, impara a mettersi a disposizione degli altri, diviene
capace di assumersi responsabilità nei riguardi del più piccolo e dell’intera comunità
scolastica.
Particolare cura verrà anche dedicata a bambini/e con bisogni speciali, a bambini/e
stranieri/e perché possano, attraverso strumenti mirati e specifici, familiarizzare con il nuovo
ambiente.
Un’attenzione particolare va pure ai genitori perché anche loro, se non più dei figli, vivono
l’inserimento a scuola con tanta ansia e preoccupazione. E’ per questo che nei primi giorni
di scuola i docenti dedicano loro un incontro per fornire tutte le informazioni necessarie
riferite alle finalità educative, all’ambiente, all’organizzazione, al personale, alle modalità di
ambientamento.
Nel nuovo scenario sociale, la scuola si costruisce come luogo accogliente, come ambiente
di apprendimento e contesto di relazione e di cura, per favorire lo star bene, in cui ogni
bambino/a si sente riconosciuto/a, sostenuto/a e valorizzato/a.
Ed eccoci allora tutti insieme, nel giardino della scuola, a festeggiare il nuovo anno
scolastico nella giornata dedicata all’ “Accoglienza”, mentre cerchiamo di ricomporre il
fiore.
Ogni petalo, colorato in modo diverso, rappresentava i colori delle sezioni di via Como.
I
O
e
I/le bambini/e di Cancelliera, hanno realizzato un prato pieno di fiori colorati per la sez.A,
mentre nel cielo volavano tanti allegri aquiloni per la sez. B.
Su ogni fiore ed aquilone era scritto il nome del/lla bambino/a.
F.S. Margherita Agostini.