Campionmento sostanze amianto
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Campionmento sostanze amianto
Campionamento sostanze contenenti amianto, “Piani di controllo, custodia e manutenzione dei materiali di amianto in sede” Note a cura del Dott. Francesco Dal Poggetto Si distinguono in fibre naturali e sintetiche: tra le prime si annoverano due tipi di fibre: quelle di gesso, molto note ed utilizzate, le più diffuse nell’ambiente, ma assolutamente poco tossiche anche per via dell’idrosolubilità e quelle di amianto; anch’esso molto note ed utilizzate, ma tristemente famose per l’elevata tossicità. AMIANTO: Presente in diverse forme e noto anche come asbesto, racchiude nella etimologia greca del suo nome le caratteristiche che lo contraddistinguono. Inalterabili, indistruttibili, resistenti al calore ed alla corrosione, ottime come isolante e dotate di una grande resistenza meccanica, le fibre di asbesto bianco (crisotilo) o blu (crocidolite) sono state ampiamente utilizzate nel settore edilizio, nelle imbarcazioni, per la produzione di tessuti ignifughi, come additivo nelle sostanze di sintesi, nelle gomme, come isolante termico ed acustico. Si stima che i materiali edilizi composti da cemento-amianto rappresentassero il 75% dei materiali totali. Nel solo 1973 la produzione mondiale di amianto ha raggiunto i 5 milioni di tonnellate/anno (l’amianto viene estratto dalle miniere come tanti altri silicati fibrosi). Nella sola Germania, nel periodo 1970-79 si producevano circa 180.000 tonnellate/anno di fibre di amianto. La consapevolezza della tossicità di questa fibra ha finalmente fatto scendere l’utilizzazione annua a 10.000 tonnellate/anno a partire dalla fine degli anni ’70 anche se l’asbestosi era stata riconosciuta come malattia professionale sin dal 1936. LE MALATTIE PROVOCATE DALL’ESPOSIZIONE A FIBRE DI ASBESTO SONO ESSENZIALMENTE : correlate alla durata ed alla intensità della esposizione nonché alla lunghezza ed al diametro delle fibre inalate. Si tratta di Asbestosi: produzione cronica e progressiva di tessuti fibrosi come reazione del tessuto polmonare alle fibre di asbesto. Il tessuto polmonare funzionale si trasforma in tessuto fibroso con conseguente riduzione della funzione polmonare. Cancro ai polmoni e mesotelioma (tumore maligno della pleura e del peritoneo). Il cancro polmonare si manifesta molto spesso assieme all’asbestosi ed è molto più frequente nei fumatori rispetto ai non fumatori. ( Germania 1993: 1000 casi di cancro polmonare correlati all’esposizione ad amianto) Il mesotelioma è un rarissimo tipo di tumore la cui comparsa è indice di esposizione all’asbesto. Più dei 2/3 di tutte le malattie tumorali riconosciute come malattie professionali sono causate da asbesto. Anche se dalla metà degli anni ’80 l’utilizzazione di tale fibra è stata drasticamente ridotta , ci si aspettano ancora molti casi di malattia per l’elevato tempo di emivita del metallo (30 anni circa). Persistenza e azione cancerogena. È dimostrato che le fibre persistenti, (non biodegradabili, non metabolizzabili) presentano in genere un effetto cancerogeno maggiore rispetto alle fibre meno persistenti. Il gesso non genera tumori perché si scioglie nei tessuti. Rispetto alle fibre, le particelle non inducono mesoteliomi. Particolarmente efficaci in questo senso, sono le fibre di diametro< 3µm e lunghezza >5µm. Diversamente dalle altre fibre, quelle di asbesto si fratturano longitudinalmente riducendo così il loro diametro ma aumentando la possibilità di giungere fino al polmone ( negli ambienti di lavoro dove i materiali asbestosi sono tagliati, la concentrazione di fibre sottili è elevatissima). ASSORBIMENTO e DISTRIBUZIONE a livello POLMONARE • L’assorbimento nei polmoni è influenzato dal diametro • L’uomo può respirare attraverso bocca e naso • Respirando con la bocca arrivano ai polmoni numerose fibre caratterizzate anche da un diametro elevato >10 µm. • La respirazione nasale limita l’accesso ai polmoni solo a fibre di diametro al massimo di 3µm. • Le fibre contorte vengono assorbite molto difficilmente. Dai polmoni le fibre possono essere eliminate o come fibre libere o perché assorbite dai macrofagi polmonari. Ciò avviene grazie alla clearance muco-ciliare. Essendo quest’ultima danneggiata nei fumatori è chiaro che il rischio di cancro è superiore per questa categoria di persone. I macrofagi possono fagocitare fibre non superiori ai 10 µm; le altre si depositano nei polmoni e si accumulano nelle ramificazioni dei bronchioli e dei dotti polmonari. Le cellule epiteliali delle pareti alveolari assorbono le fibre e le trasportano nei tessuti sottostanti. MECCANISMO DELLA CANCEROGENESI da FIBRE Non è ancora chiaro. Le fibre minerali si accumulano vicino al nucleo cellulare.Nei mesoteliomi umani, ma anche nei tumori polmonari, sono state individuate numerose aberrazioni cromosomiche numeriche e strutturali . Il fenomeno più frequentemente osservato è la delezione del cromosoma 3 o di sue parti. Questo fa supporre che la cancerogenesi sia la conseguenza della perdita di un importante gene soppressore tumorale. FIBRE MINERALI SINTETICHE: Fibre di vetro (tessili o speciali), Fibre ceramiche Lana Minerale e Lana di roccia. Si ottengono per fusione di vari materiali inorganici di partenza: vetro e rocce. Per liquefazione e rapido raffreddamento, queste fibre assumono un aspetto vetroso. Sono ampiamente utilizzate in svariati settori industriali (edilizia, tessuti, imbarcazioni ecc.) Sono caratterizzate da elevata capacità isolante e resistenza alla temperatura. Diversamente dalle fibre naturali, quelle sintetiche sono caratterizzate da minore persistenza. CONCLUSIONI. Tumori polmonari e mesoteliomi sono malattie professionali frequenti per i lavoratori esposti ad elevate concentrazioni di asbesto. L’effetto può essere ricondotto alle dimensioni, alla forma ed alla persistenza nell’organismo. Le fibre minerali hanno effetti genotossici. Le fibre minerali inducono, all’interno dei polmoni, la produzione di numerosi mediatori e fattori di crescita