Programmazione educativa 2016-2017

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Programmazione educativa 2016-2017
Programmazione
Educativa
2016 -2017
PREMESSA
Questa programmazione educativa ha il compito di individuare, progettare, concretizzare e
contestualizzare, controllare, e verificare la quantità e la qualità dei contenuti educativi proposti in
questo Asilo Nido.
E’ l’elaborazione ragionata dei momenti, degli strumenti e delle attività, utilizzati da noi educatrici
per definire e gestire i percorsi formativi ed intenzionali proposti ai bambini, assicurando la
coerenza educativa in continuità con l'ambiente familiare e promuovendo la cultura della prima
infanzia.
Il nostro Asilo è un contesto educativo che riconosce il bambino nella sua unicità, originalità e nel
suo divenire. Il bambino è al centro di ogni pensiero e proposta educativa e viene accolto con la sua
famiglia e la sua storia.
In questo contesto educativo il bambino è libero di muoversi, di agire, di sperimentare, di scegliere
e di esprimersi con le sue modalità e con i suoi tempi, all'interno di quei limiti (regole) che aprono
alla società e alla vita.
Le parole e i gesti delle educatrici si traducono quotidianamente in una pratica educativa in cui
il gioco è esperienza di vita ed è riconosciuto come linguaggio privilegiato del bambino per
esprimere ed esprimersi, per esplorare e conoscere il mondo, ma soprattutto per maturare sotto i
diversi aspetti dell'essere, del sapere e del saper fare.
Il Nido offre ad ogni bambino l'opportunità di far emergere le proprie competenze, la propria
creatività e favorisce lo sviluppo dell'autonomia in un clima sereno ed accogliente. La nostra idea di
bambino lo considera competente dalla nascita, unico ed irripetibile. Il nido è un luogo pensato
affinchè le sue competenze possano emergere e dove le educatrici riconoscono e accolgono il suo
essere-bambino.
Il bambino è soggetto attivo del proprio apprendimento e usa anche linguaggi non verbali per
esprimere i propri bisogni; apprende e conosce dalla e nella relazione, non solo con l'adulto, ma
anche con i coetanei, in un continuo scambio di esperienze che si trasformano con il tempo in
competenze e in abilità.
Al Nido ogni bambino ha l'opportunità di scegliere attivamente interlocutori diversi durante le sue
esperienze. A questa idea di bambino corrisponde un educatore che si assume la responsabilità di
costruire offerte educative consapevoli e pensate.
Il nostro agire intenzionale e consapevole, ci consente quindi di accogliere e "com-prendere" le
emozioni e i sentimenti del bambino per restituirglieli trasformati in pensiero, parole e gesti.
Tutto ciò è reso possibile dalla continua ed attenta osservazione del bambino e de suo agire al
nido.
La programmazione è divisa in due parti: la prima in cui si racconta il percorso educativo
dei bambini attraverso le attività proposte e la seconda in cui s’illustrano le singole attività, ad una
ad una, dalla A alla Z.
LATTANTI ( 3-12 mesi )
Prima fase: 3 /13 mesi
In questa fascia d’età diventa difficile parlare di attività, perlomeno prima dell’ottavo mese.
Lo sviluppo e la crescita del bambino prima degli otto mesi è strettamente collegato alle attività di
maternage per la soddisfazione dei bisogni primari: cibo, sonno ed igiene personale; in questa fase
l’educatrice crea la relazione con il bambino, punto di partenza dello sviluppo successivo.
Infatti, solo dopo il raggiungimento di un equilibrio tra sonno e veglia, le educatrici si attivano
proponendo stimoli visivi, tattili ed uditivi di diversa natura atti a sviluppare la coordinazione
oculo-manuale, la motricità fine e la macro motricità (muoversi nello spazio).
Al compimento dell’ottavo mese, gli stimoli sopra citati, prendono forma di attività con “Il cestino
dei tesori”, che coinvolge i bambini stimolando sensazioni fisiche ed emotive sempre diverse.
Intorno all’anno s’inizia invece ad avvicinare i più piccoli ad alcune attività tipiche dei bambini del
gruppo dei semi-divezzi, con i quali i lattanti condividono la sezione, che sono:
Il cestino dei tesori
La scoperta dei materiali per l’attività motoria
I travasi
La scoperta dei materiali per l’attività grafico-pittorica
Il gioco dello strappo
La scoperta dei materiali per l’attività musicale
I giochi per comunicare
Gli obiettivi che si prefiggono le educatrici per questa fascia d’età sono quelli di portare il bambino
ad essere curioso, scoprire e scoprirsi, sviluppando i sensi ed il movimento.
DIVEZZI ( 13 – 36 mesi )
Prima fase: 13/18 mesi
In questa fase i bambini sono estremamente curiosi di scoprire il mondo usando tutti i sensi ed è
proprio questa voglia che li incoraggia a muoversi autonomamente nello spazio.
L’acquisizione dell’autonomia motoria, gattonare o camminare, concedono al bambino di poter
scegliere dove andare, con chi o con cosa giocare; alle educatrici non resta altro che allestire lo
spazio in maniera stimolante.
Grande importanza viene data al gioco libero attraverso il quale i bambini entrano in contatto con i
coetanei ed imparano a condividerne lo spazio.
A quest’età le esperienze fatte nel precedente anno di vita prendono forma di attività che vengono
svolte in maniera molto libera, senza consegne, in un ambiente molto strutturato, sgombro di
elementi di disturbo, per permettere ai bambini di concentrarsi al meglio.
Qui sotto riportiamo le attività programmate per questa fascia d’età nelle quali si esercitano
soprattutto le nuove capacità acquisite di movimento, manipolazione e parola:
Le attività motorie
L’attività manipolativa
I travasi
Il gioco dello strappo
L’attività grafico-pittorica
Il gioco euristico
Gli incastri
L’attività musicale
I giochi per comunicare
Seconda fase: 18/36 mesi
“Un’esplosione di consapevolezza” è una delle espressioni con cui si può descrivere l’esperienza di
un bambino nel suo terzo anno di vita. Infatti egli acquisisce la consapevolezza dell’importanza di
spiegare e di negoziare i propri comportamenti nella vita di gruppo, inoltre hanno bisogno di sentirsi
sicuri e di capire cosa gli adulti si aspettano da loro.
Poiché i bambini spesso non hanno le informazioni necessarie per dare un senso a ciò che sta
succedendo, essi devono fare i conti con le proprie ansie e frustrazioni, le quali richiedono una
capacità di comprensione di carattere creativo da parte delle educatrici.
Proprio in questo periodo della vita inizieranno i loro tentativi per capire il mondo.
Le educatrici devono mettere a disposizione dei bambini un ambiente in cui essi possano cercare in
tutti i modi di affermare la loro crescente autonomia e di dare un senso al mondo che li circonda.
Il loro strumento per capire è il linguaggio, che è in continua evoluzione e che devono poter
sperimentare il più possibile, per essere sicuri che questo succeda in un gruppo è necessaria da parte
delle educatrici molta attenzione ed una buona programmazione.
Qui sotto elenchiamo le attività che vengono proposte ai bambini di questa sezione:
Le attività motorie
L’attività manipolativa
I travasi
Il gioco simbolico
L’attività grafico-pittorica
I giochi ad incastro
L’attività musicale
I giochi per comunicare
Sviluppo delle capacità numeriche innate
LE ATTIVITA’
CESTINO DEI TESORI
Materiale occorrente: cesto di vimini, anelli per tende, mazzi di chiavi, spazzolini da denti,
mollette per i panni, catenelle di metallo, imbuti, bottiglie di plastica, bigodini, nastrini, pettini,
spugne, tubi di plastica, coperchi di latta e plastica, scatole di latta sonore e non, specchio,
spazzole, grattugie, frusta in metallo, palline, contenitori di plastica, scatole di varie dimensioni e
materiali, cilindri di cartone e plastica di varie misure, ecc…
Cosa si può fare: esplorare oggetti usando tutti i cinque sensi, selezionare, discriminare,
classificare, allineare, sovrapporre gli oggetti.
Obiettivi: sviluppare le capacità sensoriali scoprire le caratteristiche degli oggetti; discriminare e
riconoscere oggetti; progredire nell’autonomia; interagire con i coetanei; sviluppare la motricità
delle mani; capacità di valutare la causa e l’effetto; sviluppare le capacità cognitive.
Nella sezione lattanti non può mancare “Il cestino dei tesori”, che è una proposta di gioco molto
interessante per i bambini molto piccoli, poiché offre loro la possibilità di sperimentare l’uso di
molti oggetti non strutturati (materiale povero) che stimolano tutti i sensi.
I più recenti studi sulla prima infanzia hanno evidenziato l’importanza che il bambino sia attivo fin
dai primi mesi di vita, così da poter sviluppare le varie intelligenze: ecco il motivo per ricercare
strani oggetti da mettere in bocca, da toccare, da odorare, da far rotolare, da travasare, da infilare,
ecc...
I materiali divengono tutti strumenti che hanno la capacità di coinvolgere i bambini stimolando
sensazioni fisiche ed emotive sempre diverse.
L’atteggiamento delle educatrici è quello di osservazione e non di partecipazione al gioco, semmai
di riorganizzazione e di variazione del materiale.
Questo gioco permette ai bambini di dare sfogo alla loro creatività, mantiene costante il loro
interesse ed impegno per parecchio tempo.
GIOCO EURISTICO
Materiale occorrente: scatole di cartone, catenelle, mollette di legno, barattoli di latta, rotoli, anelli
di legno per le tende, nastri, pon-pon di lana, rocchetti, coperchi metallici dei vasetti, pigne, ecc…
Cosa si può fare: riempire, svuotare, produrre rumore, incastrare, far rotolare, legare, ecc…
Obiettivi: l’esplorazione; la concentrazione; l’immaginazione del bambino; la discriminazione
degli oggetti; il concetto di fuori – dentro; la percezione dell’oggetto, c’è non c’è; la base del
problem-solving.
L’acquisizione della mobilità sembra far perdere al bambino l’interesse per il materiale del “Cesto
dei Tesori”, mentre si osserva (nell’età compresa tra i 18 e i 24 mesi) la concentrazione nello
svuotare e riempire recipienti, accatastare materiali, incastrare un oggetto in un altro, notare
diversità e somiglianze.
Con una serie di oggetti tanto diversi il bambino potrà chiedersi: “Cosa è questo?” ed in seguito
arriverà a domandarsi: “Cosa posso fare con questo?” ed è qui che compare il “Gioco Euristico”.
Questo gioco si compone di diversi materiali racchiusi, per genere, in sacchetti di stoffa, i quali
vengono disposti per terra e messi a disposizione dei bambini che giocano liberamente sotto la
supervisione dell’adulto che ha un ruolo assolutamente passivo.
TRAVASI…
Materiale occorrente: semolino, farina gialla, riso soffiato, legumi secchi, pasta, acqua, terra,
sabbia, ecc…; colini, bicchieri, ciotole, telo di plastica, cucchiai, imbuti, barattoli, setacci, ecc…
Cosa si può fare: riempire, svuotare, travasare, setacciare, nascondere un oggetto, far cadere
dall’alto, ecc…
Obiettivi: affinamento della coordinazione oculo-manuale; conquista dell’autonomia operativa;
scoperta delle proprietà dell’oggetto; scoperta della permanenza dell’oggetto (il bambino impara
che un oggetto anche se nascosto alla sua vista esiste ancora).
Inizialmente, ai bambini seduti sul telo steso sul pavimento, viene dato un solo elemento e gli
accessori vengono introdotti uno per volta in maniera graduale, così da lasciare il tempo necessario
ai bambini per studiarli, scoprirne i diversi usi, evitando così di trascurarne qualcuno, come
accadrebbe se venissero forniti tutti insiemi sin dall’inizio.
Intorno ai due anni s’inizia a dare più elementi insieme, sempre con una certa gradualità, per poi
cambiare setting, ai bambini, infatti, verrà proposta l’attività al tavolo allestito di tutti gli elementi
suddivisi in ciotoline e provvisto di tutti gli accessori, così da liberare completamente la loro
creatività.
…CON L’ACQUA
Materiale occorrente: lavandino o catino con acqua o piccola e bassa piscina, bottigliette con
imboccature grandi e piccole, imbuti, sassi, polistirolo, sughero, bambole, barchette, ecc…
Cosa si può fare: travasare, riempire, svuotare; sperimentare la profondità, la capienza, il
galleggiamento-affondamento degli oggetti, il caldo, il freddo, ecc…
Obiettivi: comprensione proprietà dell’oggetto; coordinazione dei movimenti; cogliere la sequenza
temporale dei movimenti; igiene personale.
ATTIVITA' MANIPOLATIVA
Materiale occorrente: didò, pasta di sale, mattarelli, coltelli, cucchiai, forchette, formine, vari
strumenti per incidere, ciotole, ecc…
Cosa si può fare: modellare forme semplici, manipolare, impastare, premere, appiattire,
appallottolare, ecc…
Obiettivi: stimolare la creatività individuale e di gruppo; stimolare la motricità fine delle mani;
conoscenza delle proprietà della materia; comprensione di “causa-effetto”; sviluppare la sensibilità
tattile; apprendere i concetti di: dentro-fuori, quantità e di trasformazione della materia.
Quest’attività viene proposta ai bambini dai quindici mesi in su.
Inizialmente si utilizza il didò, preparato dalle educatrici con una ricetta che lo rende commestibile,
i bambini sono stimolati a scoprire la sua consistenza e trasformabilità, successivamente vengono
introdotti gli strumenti, sempre in maniera graduale, così da favorire la conoscenza approfondita di
ogni singolo oggetto che permetterà loro di modellare in maniera sempre nuova la materia.
L’altro materiale utilizzato per la manipolazione è la pasta di sale che verrà proposta come il didò,
con la differenza però, che intorno all’anno sarà possibile prepararlo insieme ai bambini.
GIOCO SIMBOLICO
Dove: in casetta, zona allestita con arredi ed accessori che ripropone l’ambiente casa.
Materiale occorrente: abbigliamento, stoffe, collane, braccialetti, cappelli, borse, cinture,
bambole, vestiti, stoviglie, accessori da bagno, ecc…
Cosa si può fare: riprodurre le esperienze di vita quotidiana, imitando abitudini, mettersi nei panni
dell’altro, imitare atteggiamenti e modi di fare dei propri familiari, ecc…
Obiettivi: socializzazione; comunicazione; rielaborazione emotiva delle esperienze di vita; favorire
i processi di: proiezione, esternazione delle dinamiche psichiche, delle emozioni e delle sensazioni;
promuove processi d’ identificazione; rivelare paure, aggressività, gelosie; instaurare relazioni
d’affetto; favorire rapporti di scambio tra i bambini; rafforzare la relazione con la realtà esterna;
sviluppare la sicurezza e la fiducia di sé.
Quest’attività, viene proposta in piccolo gruppo ai bambini dai diciotto mesi in su e permette loro di
rivivere le situazioni reali della vita quotidiana, assumere ruoli diversi con i quali elaborano e
precisano la loro visione della realtà.
I bambini sono molto attratti da questo gioco di finzione che libera completamente la loro fantasia,
li mette fortemente in relazione tra loro favorendo gli scambi e la prima comunicazione.
L’educatrice è una presenza quasi completamente passiva nel gioco, non fornisce nessuna consegna,
asseconda il gioco quando ne viene coinvolta, badando però ad uscirne il più velocemente possibile
così da non condizionarne il seguito; il suo compito invece è quello osservare i bambini durante
quest’attività che spesso ne rivela la loro personalità.
ATTIVITA’ MOTORIE
Materiale occorrente: piscina con le palline, tappeti, strutture in plastica, scivoli, cerchi, palle,
palloni salterelli, coni, tunnel, babyblocchi, corde, bastoni, scatoloni, stoffe, giornali, carta igienica
e delle uova di Pasqua…
Cosa si può fare: strappare, accartocciare, gattonare, camminare, correre, saltare, scendere, salire,
tuffarsi, arrampicarsi, stare in equilibrio, andare indietro, rotolare, strisciare, imitare le andature
degli animali, individuare posizioni, ecc...
Obiettivi: coordinare il proprio corpo; conoscenza graduale del proprio corpo; consolidamento
della scoperta e conoscenza dell’io corporeo attraverso le varie tappe; muoversi nello spazio;
precisare le relazioni tra il proprio corpo e lo spazio; socializzazione.
Quest’attività è proposta ai bambini dall’anno in su e sino ai diciotto mesi è completamente libera.
Per realizzarla viene allestito uno spazio con i materiali sopra descritti, inseriti gradualmente sia per
dare il tempo ai bambini di conoscerli, sia in relazione alle abilità motorie del gruppo.
Dai diciotto mesi invece, l’attività inizia ad essere più strutturata; vengono, infatti, allestiti e
proposti percorsi motori, giochi di coordinazione, d’equilibrio e canti mimati per concludersi
sempre con un momento di gioco libero durante il quale i bambini potranno sperimentare materiali
utilizzati precedentemente.
GIOCHI PER COMUNICARE
Materiale occorrente: registratori, album, libri, immagini.
Cosa si può fare: filastrocche, canzoncine, piccole storie, giochi imitativi, identificarsi con i
personaggi, scoprire persone, cose e ambienti, lettura delle immagini.
Obiettivi: potenziare l’ascolto, l’attenzione, la memoria e la comprensione del linguaggio; acquisire
i concetti spazio-temporali; superare paure e ansie; rafforzare la fiducia in se stessi.
I canti, che accompagnano una buona parte della giornata al nido, favoriscono lo sviluppo della
socialità fra adulti e bambini e dei bambini fra loro.
Raccontare storie, ascoltare, osservare la realtà o le immagini di un album o di un libro,
rappresentano momenti molto qualificanti.
La nostra programmazione prevede anche la realizzazione di un piccolo angolo morbido con
biblioteca, per permettere al bambino che crescendo si rende gradualmente conto dell’importanza di
quello “strumento”, di poterne usufruire anche senza la mediazione dell’adulto.
ATTIVITA' GRAFICO-PITTORICA
Materiale occorrente: pennarelli, pastelli a cera, gessetti, matite colorate, biro, tempere, colori a
dita spugne, rulli, materiali per collage, fogli di varie dimensioni (preferibilmente grandi), cartoni,
cartoncini colorati, frutta, passato di carote o di pomodoro, ecc…
Cosa si può fare: pitturare in orizzontale o in verticale, utilizzare il proprio corpo per tracciare un
segno, esplorare vari materiali.
Obiettivi: coordinazione oculo-manuale; utilizzo del foglio; discriminazione e conoscenza dei
colori, delle forme e delle linee; i concetti topologici di base, sopra-sotto, dentro-fuori vicinolontano; esprimere con facilità emozioni, stati d’animo, sentimenti, stili e livelli percettivi della
realtà.
Gli studi di psicologia e di psicopedagogia ci insegnano che le attività sensoriali, percettive, creative
vanno progettate sulle dimensioni di sviluppo dei bambini e la loro validità si basa più sui processi
che sui prodotti, ciò è sempre valido per il nido.
La pittura viene proposta ai bambini a partire dall’anno, si utilizzano colori naturali e commestibili,
come la passata di pomodoro o il frullato di carota, i bambini vengono accompagnati dalle
educatrici alla scoperta del colore, per molti di essi infatti, sporcarsi può essere frustrante, per altri
spalmarsi il colore ovunque sarà, invece, un vero divertimento.
L’attività grafico-pittorica si compone di una vastissima gamma di proposte che nascono dalla
creatività di ogni educatrice.
ATTIVITA' MUSICALE
Materiale occorrente: stereo-registratore, registrazioni di suoni, rumori e musiche, strumenti
musicali, materiale da riciclo (barattoli, bottiglie, rotoli di carta o plastica, pasta, legumi…).
Cosa si può fare: fare girotondi, danzare, ascoltare, suonare strumenti musicali o materiali di vario
tipo, produrre suoni e ritmi con il corpo.
Obiettivi: riconoscere i suoni dagli altri segni percettivi della realtà; percepire la direzione dei
suoni; creare suoni e ritmi o riprodurli per imitazione.
Quest’attività permette ai bambini con la guida dell’adulto di esplorare, riconoscere, e discriminare
la sonorità che l’ambiente circostante ci offre nel quotidiano.
Successivamente la scoperta uscirà dalle mura per scoprire i suoni e rumori della natura e del
mondo urbano, per poi finalmente sperimentare l’ascolto e la produzione di suoni e ritmi.
GIOCHI AD INCASTRO
Materiale occorrente: puzzle di legno, incastri che formano figure definite, chiodini, perline e
corde giganti, bambole delle allacciature e cestone dello svita ed avvita (caffettiere, barattoli con
coperchi, bottiglie con tappi…)
Cosa si può fare: ricostruire immagini, creare figure nuove, realizzare gioielli, affinare il
movimento delle dita e del polso, stimolare la coordinazione oculo-manuale e la manualità fine.
Obiettivi: aumento dei tempi di concentrazione e attenzione; sviluppo delle capacità spaziotemporali; perfezionamento coordinazione oculo-manuali; sviluppo delle capacità logiche.
A quest’attività partecipano i bambini dai due anni in su, viene proposta al tavolo iniziando con gli
incastri più semplici, per poi, con l’accrescere delle esperienze fatte, passare all’utilizzo dei chiodini
o delle perline giganti per permettere alla loro fantasia di esprimersi.
GIOCO LIBERO
Obiettivi: rafforzare le competenze relazionali dei bambini con i coetanei, risolvere i problemi
durante il gioco, rispetto dei coetanei, inventare situazioni di gioco, rafforza la fiducia nelle proprie
capacità.
Il gioco libero è la massima espressione spontanea del bambino che sviluppa la creatività e la
ricerca di sé, favorendo la socializzazione fra bambini.
In particolar modo la situazione del gioco libero è un contesto privilegiato per l’osservazione delle
capacità costruttive e di elaborazione messe in atto e sperimentate dai bambini sia sul versante delle
relazioni e delle strategie operative o cognitive, sia sul versante della conoscenza del mondo fisico
circostante. Tale indagine permette all’educatrice di comprendere quali modalità di intervento da
parte dell’adulto siano non invasive ed armonicamente orientate ad accompagnare i percorsi
evolutivi individuali e di gruppo. Questo ci permette di rispettare e valorizzare i bambini, i loro stili
operativi e la loro autonomia, favorendo la costruzione di una positiva immagine di sé.
I bambini possono dedicarsi al gioco libero senza interventi invasivi degli adulti, rafforzando la
fiducia nelle proprie capacità poiché hanno l’opportunità di pensare “io sono capace di fare, io sono
capace di produrre effetti positivi nella realtà, io sono in grado di scegliere attività e compagni, io
sono capace di relazionarmi con gli altri”.
SVILUPPO DELLE CAPACITA’ NUMERICHE INNATE
Il progetto che ha preso corso nel nostro Asilo come sperimentazione, nasce dalla volontà di
riflettere sui metodi tradizionali di insegnamento-apprendimento della matematica e dal bisogno di
aggiornarli partendo dalle ultime conoscenze oggettive in materia. Si presenta come un percorso
didattico iniziato come sperimentale e diventato parte integrante della nostra programmazione,
basato su saldi costrutti teorici fondati sulle moderne ricerche delle neuroscienze. Il comitato
scientifico italiano di riferimento è coordinato dalla professoressa Daniela Lucangeli, Università di
Padova.
La programmazione degli interventi risulta fuori dagli schemi tradizionali, ma obsoleti, secondo i
quali la matematica ed il pre-calcolo devono essere insegnati alla scuola dell’infanzia se, non
peggio, alla scuola primaria.
Si ritiene importante, dunque, proporre un percorso di collaborazione e continuità a partire dall'asilo
nido in quanto se nasciamo predisposti all'intelligenza numerica, allora è fondamentale
accompagnare nel migliore dei modi lo sviluppo delle capacità di “intelligere” le quantità fin dalla
tenera età.
I LABORATORI
Cosa sono?
I laboratori sono per noi la possibilità di riunire le esperienze di alcune attività intorno ad uno stesso
tema, con il fine di permettere ai bambini di scoprire ed imparare a “fare” cose che appartengono
alla vita dei grandi.
Queste attività sono pensate e realizzate per i bambini che frequentano l’ultimo anno di asilo nido.
LABORATORIO DI GIARDINAGGIO
Materiale occorrente: rastrellino con i manici, scope piccole, annaffiatoi, carriole, palette da
giardinaggio, lenti d’ingrandimento, secchielli, rastrelli, piantine e semi.
Cosa si può fare: attività motorie inconsuete, osservare l’ambiente naturale, seminare, curare le
piante, innaffiare e raccogliere.
Obiettivi: osservare fenomeni atmosferici; cogliere i mutamenti stagionali; usare correttamente
l’acqua; rispettare gli animaletti; cogliere la dimensione temporale degli eventi.
Durante questo laboratorio i bambini, guidati dalle educatrici, si preoccupano di preparare l’orto per
la semina, seminare, piantare e partecipare all’irrigazione. Successivamente seguiranno l’evolversi
degli eventi naturali, osservando i mutamenti ed i prodotti da loro piantati.
LABORATORIO DI CUCINA
Materiale occorrente: bicchieri, ciotole di varie dimensioni, cucchiai, coltelli, forchette, mattarelli,
utensili da cucina, ingredienti vari.
Cosa si può fare: riempire, svuotare, sciogliere, mescolare, diluire, impastare, spalmare, setacciare,
sminuzzare, realizzare forme.
Obiettivi: accrescere la stima in loro stessi; realizzare prodotti finiti conosciuti; avvicinarsi al
concetto di misura; rafforzare l’autonomia operativa; affinare la manualità.
Questo laboratorio ha una grande valenza affettiva, infatti permette ai bambini di “fare” ciò che fa
la loro mamma.
Dopo aver sperimentato la manipolazione con altri materiali, le educatrici iniziano a far esplorare i
vari ingredienti attraverso tatto, olfatto e gusto. Successivamente si parte con la realizzazione di
vere e proprie ricette, come pizze, biscotti, dolci, ecc…
IL LABORATORIO DI LETTURA
Materiale occorrente: almeno un libro per gruppo di bambini che viene scelto annualmente dalle
educatrici e proposto come visione e lettura settimanale.
Cosa si può fare: collegare tre loro eventi, attività, situazioni casuali ed interventi educativi
intenzionali della vita al Nido.
Obiettivi: costruire un patrimonio di conoscenze, emozioni e significati condivisi dai bambini,
arricchendo la loro esperienza personale, attraverso l’identificazione con i personaggi e l’assunzione
di ruoli differenti.
Ogni anno le educatrici, in équipe, decidono di proporre uno stesso libro al loro gruppo di bambini
cercando di creare un filo conduttore tra i tempi, gli spazi ed i vissuti al Nido.
FUORI DAL NIDO
Negli anni si sono consolidate le basi per credere fortemente nell’importanza delle iniziative che
vengono realizzate fuori porta, così anche quest’anno ci riproponiamo di effettuare:
Le passeggiate per il paese ( per andare a vedere il lavatoio,i cavalli, le mucche, le galline…)
La raccolta delle fragole presso la serra.
La continuità con le scuole dell’infanzia del paese.
PER STARE INSIEME
La socializzazione, che è uno degli obiettivi più ricorrenti nella programmazione sopra descritta,
non riguarda da solo i bambini ma anche gli adulti ed è proprio per questo motivo che vengono
organizzati alcuni eventi per stare insieme, che sono:
La festa della castagna.
La merenda di Natale.
La festa di Carnevale.
La gita scolastica.
La festa di fine anno.
La riunione informativa per i nuovi iscritti.
LA FORMAZIONE DELLE EDUCATRICI
Grazie alla disponibilità dell’Amministrazione Comunale le educatrici hanno la possibilità di
partecipare ad alcuni corsi di formazione ed aggiornamento, indispensabili per questa professione.