(una ragnatela grande come il mondo).

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(una ragnatela grande come il mondo).
LEZIONE 3
IL WORLD WIDE WEB
LA BIBLIOTECA IPERTESTUALE GLOBALE
1. Il World Wide Web (una ragnatela grande come il mondo).
Il WWW è il risultato della più moderna ed affascinante evoluzione di Internet.
una immensa biblioteca mondiale virtuale, composta di pagine ipertestuali
localizzate sugli HD di Server sparsi per il pianeta, che coprono tutti gli argomenti
possibili ed immaginabili. Senza ombra di dubbio il WWW sarà lo strumento di
cultura del domani. Verrà presto un giorno in cui non ci sarà Università, Scuola,
Ospedale, Azienda, Ente di ricerca..., che potrà fare a meno di un accesso al
WWW; a meno di non voler apparire come quelli che, oggi, non conoscono
l'Inglese, non sanno come si accende un computer, non riescono nemmeno a
scrivere in Italiano. Nel WWW, già adesso, è possibile trovare di tutto: dalle
frivolezze, alle pagine scientifiche più specialistiche, alle gallerie d'arte virtuali,
alle proposte commerciali, alle home-pages (pagine di presentazione) delle
aziende e persino dei partiti politici e dei movimenti ideologici, ci sono poi le
pagine di sesso virtuale: che hanno il brutto vizio di mostrare materiale esplicito
anche ai visitatori occasionali, mentre certe cose farebbero molto bene a trovarsi
dietro un accesso riservato a chi ha acquistato una password, onde impedire che
anche il bimbo o la bimba di 10 anni si trovino brutalmente di fronte a qualche
immagine di pratiche lesbo o sadomaso. Ma, come ben sappiamo, a questo
mondo c'è molta gente che per guadagnare venderebbe il veleno negli asili
infantili sotto forma di caramella.
Non è colpa di Internet: Internet è come il telefono, la radio, il cinema, la
televisione, i giornali: Internet è come l'umanità. In pratica dobbiamo far finta che
Internet e tutti i Server della Rete siano come un unico computer un po' grandino,
il cui HD è l'insieme di tutti gli HD dei Server sempre accesi che vi sono
perennemente collegati. Dentro questo mostruoso HD esistono una quantità
indefinibile di Directories e di Sub-directories, contenenti milioni di Files. Io, per
esempio, ho redatto un ipertesto contenente la sintesi di alcuni studi sulle origini
del Cristianesmo, in esso si avanzano delle ipotesi storiche coraggiose e non del
tutto comuni; come può rintracciarlo una persona che desidera dargli
un'occhiata? Naturalmente deve fare esattamente come si fa quando, all'interno
del nostro computer di casa o d'ufficio, si vuole aprire un file: si deve conoscere
la sua posizione nello HD e si deve chiamarlo. La differenza adesso consiste nel
fatto che il computer che stiamo considerando è grandino e non c'è un singolo
albero delle directories in cui andare a frugare, così come non c'è un File
Manager sul quale andare a cliccare il nome del file in questione. Ammesso che
la persona sia venuta a conoscenza della posizione del file, il sistema è quello di
digitare l'indirizzo, che porta lo strano nome di URL (Universal Resource
Locator), e che appare nel seguente modo:
http://www.dada.it/donnini/history.htm
Le lettere http significano Hyper Text Transmission Protocol (protocollo di
trasmissione degli ipertesti), i due punti e la doppia barra inviano alla directory
www.dada.it, che può apparire strana a coloro che sono abituati al mondo DOSWINDOWS, perchè le directory e i file normalmente sono composte da non più di
otto cifre, ma nell'universo UNIX di Internet non c'è limite al nome di una directory
o di un file. Si può avere anche un nome come "qui_si_ride_a_crepapelle", in cui
non sono ammessi spazi vuoti, pertanto le parole sono separate da trattini o da
punti. www.dada.it è il nome di una directory che si trova in Italia (questo si
capisce dalla sigla .it), a Firenze, in Via Pandolfini 34r (questo non si capisce in
alcun modo), la quale è contrassegnata anche da una serie di numeri
(194.20.59.1). In realtà i veri indirizzi Internet sono dei numeri, mascherati dietro
alle sigle letterali che siamo soliti digitare sul computer. Nella directory
www.dada.it cè una sottodirectory /donnini, e in questa sottodirectory ci sono
alcuni files, fra cui /history.htm . In realtà la stragrande maggioranza dei file
ipertestuali porta l'estensione .html (il suffisso finale) non .htm, ma talvolta l'ultima
elle è mancante (perché chi scrive in DOS o WINDOWS non può dare ad un file
una estensione di 4 lettere. Se con un opportuno software (Mosaic, Netscape...)
si chiama l'indirizzo citato, la pagina appare dopo pochi secondi e può essere
letta, o anche prelevata e salvata sul proprio HD. Tutto ciò che c'è nel WWW è di
pubblico dominio, non è come un libro concreto in una biblioteca reale, che deve
essere restituito. E il programma di navigazione nel WWW si comporta come una
magica fotocopiatrice che può viaggiare dappertutto e replicare quello che vuole.
Gratis et amore.
2. Gli Ipertesti HTML.
A questo punto è diventato indispensabile parlare degli ipertesti, e del sistema
HTML (Hyper Text Markup Language). Un ipertesto è un testo in cui sono
presenti anche disegni, soluzioni grafiche di vario genere, animazioni e
formattazioni simpatiche ma, soprattutto, sono presenti dei siti attivi o link, i quali
possono essere selezionati col puntatore del mouse (la magica freccina che
all'uopo si trasformerà automaticamente in una manina con l'indice teso) e, alla
semplice pressione del fatidico click (sul tasto sinistro del muose), faranno partire
la ricerca automatica di un'altra pagina o di un altro sito Internet che
apparirà in pochi secondi o frazioni. Come si riconoscono questi siti attivi o links?
Semplice: se si tratta di parole o frasi appaiono in colore blu o violetto, mentre se
sono disegni o altri simboli noteremo che su di essi la freccina del mouse prende
spontaneamente la forma di una manina.
QUANDO SI VUOLE LEGGERE UN IPERTESTO FINO IN FONDO NON SI
DEVE CLICCARE SU ALCUN SITO ATTIVO, ALTRIMENTI LA PAGINA
SCOMPARE PER LASCIARE IL POSTO A QUELLA CHE ABBIAMO CHIAMATO
(VOLONTARIAMENTE O NON). Naturalmente queste pagine sono state scritte
facendo uso di uno speciale linguaggio (detto appunto HTML) che è un vero e
proprio sistema di programmazione, capace di fare impazzire per un po' quelli
che ci si avventurano all'inizio. Il navigatore Internet (Net Surfer), che deve solo
utilizzare Internet senza mai pubblicarvi qualcosa, può fare tranquillamente a
meno di conoscere il linguaggio HTML, ci penseranno gli altri
per lui.
Chi invece desidera imparare questo linguaggio deve comprarsi un buon
manuale, oppure consultare la pagina http://www.dada.it/donnini/htmlex/ in cui si
trova un praticissimo manuale HTML on-line che può essere liberamente
prelevato e stampato.
3. Il software di navigazione.
Senza un Browser (sfogliatore, esploratore, curiosatore), cioè un software adatto,
non si può consultare il WWW.I browser più usati nel mondo sono sicuramente
Mosaic, Internet Explorer e Netscape, ed è di quest'ultimo che parleremo. Si
tratta sostanzialmente di un lettore di pagine ipertestuali HTML, che contiene
anche le funzioni per la loro ricerca e per i collegamenti via modem. Come si
entra in una qualsiasi pagina WWW (detta anche Web Page)? Innazitutto
bisogna stabilire il collegamento col provider, cioè si apre il programma Winsock
e si digita login, attendendo la risposta che conferma l'avvenuto collegamento.
Quindi si apre il programma Netscape e, in quella striscia bianca che è preceduta
da "Go to:...", si digita l'URL desiderato, dopodiché si preme il tasto di invio.
A questo punto non resta che attendere: uno o due secondi, forse di più, forse
anche una quindicina di secondi. In generale possiamo dire che, se si supera la
trentina di secondi, questo non significa che la pagina non arriverà, ma di sicuro
ci sono problemi di traffico. Qualche volta, invece di arrivare la pagina, arriva un
messaggio che ci informa dell'esistenza di problemi: la pagina non esiste... il
Server potrebbe essere "down"... l'URL potrebbe essere stato digitato
scorrettamente... In realtà il più delle volte avremo la soddisfazione di veder
arrivare la pagina, ma non con la rapidità del fulmine: in basso, nella schermata
di Netscape vedremo una indicazione dei Kb in arrivo, e di quelli totali che sono
attesi. In alto sulla destra, mentre è in corso il trasferimento dati, la grande N di
Netscape lampeggerà fino al termine della trasmissione.Possiamo ritenerci più
che soddisfatti se vediamo viaggiare i dati
ad una velocità tale che in ogni secondo vediamo scorrere un migliaio di Bytes o
due (si ricordi che ogni Bytes è 10 Bit, pertanto 1000 Bytes al secondo sono
10.000 Bps al secondo). Se durante il trasferimento viene premuto il tasto Esc, il
trasferimento cessa e compare la scritta "Transfer Interrupted!", ci dovremo
contentare allora di vedere solo la parte di pagina che abbiamo scaricato.
Ma tutte le volte dobbiamo digitare quei difficili indirizzi? Come facciamo quando
ci troviamo davanti a URL mostruosi come quello di uno studio sui sintomi
dell'infarto cardiaco e della angina pectoris, messo a disposizione da una
università americana? Eccolo qui:
http://www.reg.uci.edu/UCI/CARDIOLOGY/PREVENTIVE/FACTS/attackang.html
Bene, diciamo che la stragrande maggioranza degli indirizzi non verrà mai
digitata a mano, perché le pagine saranno spesso raggiunte attraverso un
semplice click sui links che, di volta in volta, troveremo durante le navigazioni e
che, anche nella peggiore delle ipotesi, possiamo digitare gli URLs una volta
sola, per poi memorizzarli nel cosiddetto Bookmark (segnalibri).
A questo punto basterà un click sul richiamo che abbiamo memorizzato nel
Bookmark, e la chiamata della pagina sarà automatica. E come si fa a
memorizzare un URL? Semplice: quando siamo entrati nella pagina in questione
basta cliccare su Add Bookmark, la memorizzazione del suo URL sarà del tutto
automatica.
Con Netscape è anche possibile spedire un messaggio. Supponiamo che si
debba
scrivere
ad
[email protected]:
nell'area
Go
to:...
si
digita
"mailto:[email protected]" e si preme invio; comparirà allora una finestra di
messaggio, con l'indirizzo del mittente già pronto, noi dovremo riempire il Subject
e il Body; a messaggio digitato basta cliccare su Send.
4. Prelevare file con Netscape.
Assai spesso, navigando attraverso il WWW ci capiterà di trovare qualche Web
Page che ci piace o qualche file di grafica (disegno, fotografia...) che vorremmo
prelevare per salvarlo sul nostro HD. Niente di più facile: dobbiamo
semplicemente avere la pazienza di attendere che il file in questione sia
terminato di arrivare (cioè non si deve effettuare il salvataggio nel corso di una
operazione di trasferimento dati).
A quel punto basta scegliere Save as... dal menu File, immediatamente
comparirà una finestra che ci permetterà di salvare il file sul nostro HD, nella
directory che vogliamo. E' in questo modo che ho potuto farmi una stupenda
collezione di quadri d'autore digitalizzati (sono disponibili moltissime opere degli
impressionisti francesi, oltre ad altri capolavori di artisti di tutti i tempi e luoghi), ed
anche di immagini della superficie terrestre ripresa dal modulo Shuttle durante i
suoi voli...
E le immagini che compaiono nelle varie pagine HTML? Provate a cliccare
sull'immagine col tasto DESTRO del mouse e a scegliere "save as" o "salva
come"....
5. Cercare quello che si desidera.
Uno degli imbarazzi maggiori del WWW è costituito dal fatto che c'è tanta di
quella roba da perdere l'orientamento. Come si può fare per trovare
razionalmente quello che si desidera?Lo strumento più adatto per soddisfare
un'esigenza di questo genere è quello di utilizzare i cosiddetti Search Engines
(motori di ricerca), ovverosia dei servizi particolari, che in genere sono
assolutamente gratuiti, i quali consentono di eseguire delle rierche per
argomento.
Il più famoso e utilizzato è senza dubbio Yahoo!, con circa 700.000 visite al
giorno. Entrando nella pagina di Yahoo, si trova uno spazio dove possiamo
digitare una parola o una frase come, per esempio: "Macbeth", oppure
"Shakespeare tragedy", cliccando poi col mouse sul tasto Search. Se non ci sono
gravi problemi di traffico e se il servizio non è intasato da altri utenti, in pochi
secondi giungerà una pagina contenente molte risposte alla nostra richiesta.
Poichè i siti sono moltissimi, ci vengono notificati a gruppi di 10, con tanto di links
attivi e della loro breve spiegazione, sui quali possiamo facilmente cliccare (come
al solito) per raggiungerli ed esaminarli.
Questo è l'indirizzo di un utilissimo elenco di motori di ricerca, esteri ed italiani,
seguito dagli URL dei più celebri Search Engines americani e italiani:
http://www.dada.it/help&tools/motori.htm
MOTORI DI RICERCA AMERICANI:
AltaVista:
http://altavista.digital.com/
Infoseek Guide:
http://guide.infoseek.com/
Yahoo:
http://www.yahoo.com/
Lycos:
http://www.lycos.com/
Webcrawler:
http://webcrawler.com/
Excite:
http://www.excite.com/
Starting Point:
http://www.stpt.com/
Open Text Index:
http://opentext.uunet.ca:8080/
Galaxy:
http://galaxy.einet.net/
What's New Too:
http://newtoo.manifest.com/
Harvest:
http://harvest.cs.colorado.edu/
Magellan:
http://www.mckinley.com/
Whole Internet Catalog:
http://gnn.com/gnn/wic/index.html
MOTORI DI RICERCA ITALIANI (adatti alle ricerche di pagine italiane, che
comunque possono essere effettuate anche coi motori americani visto che i
motori italiani viaggiano a dorso di un ciuchino stanco e che sono poverissimi di
dati):
What's new in Italy:
http://www.it.net/whatsnew.html
IGST:
http://www.mi.cnr.it/IGST/
Italian Web Pages:
Search in Italy:
http://www.queen.it/iwp/indexit.htm
http://www.crs4.it/Index/
Italian Webspace:
http://www.nikos.com/italyweb/
Ragno:
http://ragno.ats.it/
CercaInternet:
http://www.eureka.it/cercainternet/
Cercom:
http://www.agora.stm.it/cercom/
Guida alle aziende italiane:
http://www.nova.it/Nova/Italy.html
BNS CompuSearch:
http://www.bns.it/compusearch.html