MAPPA CONCETTUALE – PERIODIZZAZIONE DEL MEDIOEVO

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MAPPA CONCETTUALE – PERIODIZZAZIONE DEL MEDIOEVO
MAPPA CONCETTUALE – PERIODIZZAZIONE DEL MEDIOEVO
IL MEDIOEVO...
... UN’ ETÀ ILLUMINANTE
Spesso si pensa al Medioevo come un periodo oscuro, non a caso gli anni che vanno dalla fine dell’impero romano d’occidente (476d.C.) alla scoperta
dell’America (1492) vengono definiti ”secoli bui”. In realtà questi dieci secoli hanno prodotto quella cultura e quello stile di vita che poi hanno permesso
l’affermazione del rinascimento e la rivoluzione scientifica. Il Medioevo è diviso storicamente in due momenti, Medioevo alto e basso, e l’anno mille fa da
spartiacque tra i due.
Escluso il periodo di stabilizzazione politica avvenuto subito dopo le “invasioni barbariche”, già nell’alto medioevo si hanno tracce di una rinascita culturale. Infatti
i nuovi popoli arrivati dal nord non intaccarono le fondamenta dell’impero romano, mantenendone spesso usi e costumi, spesso assimilandoli altre volte
fondendoli con le nuove tradizioni. A testimonianza di ciò basti confrontare la suddivisione regionale dei nuovi regni con quella precedente e si noterà che sono
pressoché identiche, anche grazie all’affermazione delle diocesi.
Riguardo l’alto Medioevo si tende a credere, anche per la connotazione negativa che spesso ha avuto il concetto di barbaro, che tutta la produzione culturale sia
riservata a poche famiglie e soprattutto al ceto clericale, nelle corti papali o nelle grandi abazie, dove gli amanuensi preservavano il sapere riproducendo i testi
antichi. Ciò sostanzialmente è vero, in una economia di stampo feudale certo non era promossa la cultura e le persone stesse non ne erano interessate in quanto
erano troppo preoccupate a cercare di sopravvivere.
Ma accanto a tutto questo, cominciarono le piccole opere di diffusione culturale che non modificarono più di tanto la vita quotidiana ma sicuramente diedero il là
alla rinascita del Mille. Nell’alto Medioevo nasce la scuola Palatina sotto Carlo Magno ed in generale ripresero a funzionare le scuole cattedrali presso i
numerosissimi centri vescovili europei; in questo periodo si introdusse anche un nuovo tipo di scrittura, la Minuscola Carolina, che facilitò non di poco il lavoro
degli amanuensi, ed infine è proprio di questo periodo la suddivisione delle arti in quelle del trivio e del quadrivio, fondamentale questa divisione per la nascita e
l’espansione dell’università pochi secoli dopo. Non va poi tralasciato il campo artistico: è in questi secoli infatti che si sviluppa l’arte bizantina e quella gotica.
Arrivati così all’anno Mille, si ha quella che dai più è definita la rinascita. Questa avvenne in più campi, a partire da quello agricolo e culinario, che non poco ha
inciso sulle persone e di conseguenza sulla cultura. La nascita del collare rigido per i buoi e la rotazione stagionale dei campi, che ne permetteva uno
sfruttamento maggiore e una più alta produzione, e tutte le altre innovazioni in questo campo, permisero una produzione più massiccia di alimenti, che non solo
migliorarono la qualità della vita, ma permisero i primi scambi economici tra i feudi contigui, in quanto ciò che era prodotto in più veniva venduto.
La prima conseguenza fu un forte incremento demografico e una maggiore qualità della vita. Oltre a questo, una economia aperta portò alla necessità della
rinascita della moneta e alla produzione di piccoli documenti di carattere soprattutto economico e notarile, che favorirono la ripresa in larga scala della scrittura.
Infine è in questo periodo che cominciano ad affermarsi le prime lingue volgari. Tutto ciò portò in molti casi alla fine della società feudale e alla nascita dei comuni
e delle signorie, anche se la vera e propria crisi del sistema feudale avverrà dopo la tragica peste del Duecento che si abbatté in Europa.
Non bisogna dimenticare inoltre che dal punto di vista politico i secoli che vanno dal XI al XIII sono quelli dell’affermazione delle grandi monarchie, ovvero la
nascita dello stato moderno. Ma c’è un’altra cosa che testimonia la grandezza del Medioevo, ovvero l’affermazione di quel sistema di produzione e promozione
culturale che è cardine del mondo occidentale moderno e contemporaneo, ovvero l’Università.
Nel periodo dell’alto Medioevo era la chiesa la grande guida intellettuale d’ Europa. Essa infatti aveva svolto quel ruolo di riappropriazione della cultura classica
grazie al lavoro degli amanuensi e al contatto con le grandi scuole arabe. Fu in questo momento che cominciarono a tenersi le prime lectiones magistrales che in
poco tempo si diffusero in tutto l’occidente. La prima università di cui si ha nota è la Alma mater studiorum, che nel 2000 cambierà nome in “Università degli studi
di Bologna”. La sua data di fondazione è convenzionalmente stabilita (da uno studio di docenti bolognesi presieduto da Giosuè Carducci) nel 1088, anche se la
prima data certa è il 1158 ovvero la data della promulgazione della costitutio habita da parte di Federico I, nella quale sostanzialmente si sanciva che la ricerca
universitaria è indipendente da ogni potere.
Oltre a quella di Bologna, di cui secondo alcuni va contestato il primato che andrebbe attribuito a quella di Pavia nata da una cattedra di diritto risalente a
duecento anni prima, vanno ricordate anche quella di Napoli, Roma, Parigi, Oxford, Coimbra e della scuola medica di Salerno. La nascita dell’università poi fa da
contorno alla grandissima e sconfinata produzione artistica e letterale di quegl’anni. Il campanile di Giotto, la basilica di Assisi, la Divina Commedia di Dante e gli
scritti del Petrarca, senza dimenticare la nascita del nuovo paradigma scientifico di investigazione della natura e dell’uomo.
Per tutti questi motivi non si può definire il Medioevo come un’epoca buia. Certo in mille anni non ha prodotto ciò che il Rinascimento ha fatto in mezzo secolo, o
non ha raggiunto i traguardi della rivoluzione scientifica del ‘600, ma di sicuro ha preparato la strada a questi avvenimenti ed inoltre ha gettato le basi di quella
che sarà la cultura europea dei giorni nostri.