Visualizza/apri

Transcript

Visualizza/apri
Conclusione
Come specificato nell’introduzione, l’obiettivo del nostro lavoro era quello
di descrivere il percorso che portò Jane Austen a comprendere prima le
potenzialità, successivamente i limiti, dello stile epistolare, che utilizzò in
alcuni dei suoi romanzi adolescenziali.
Per fare ciò, abbiamo analizzato due fenomeni di carattere socio-letterario
che dominarono la scena letteraria inglese nel Settecento, con particolare
riferimento alla seconda parte del secolo. Il primo è la nascita e lo sviluppo
del romanzo epistolare a partire da Samuel Richardson che, dagli anni ’40,
diede un forte impulso al novel in letters in Inghilterra grazie ai suoi tre
romanzi: Pamela, Clarissa e Sir Charles Grandison. In particolare, abbiamo
focalizzato la nostra attenzione prima sulle modalità di autenticazione
delle lettere nel primo romanzo richardsoniano, per poi concentrarci sullo
sviluppo del genere epistolare nei decenni successivi, che raggiunse un
picco di popolarità attorno agli anni ’80 del XVIII secolo. Sono stati presi in
esame alcuni autori già affermati che scelsero, ad un certo punto della loro
carriera, di scrivere un novel in letters per seguire la moda del momento: è
il caso, fra gli altri, di Tobias Smollet in The Expedition of Humphrey Clinker,
di Henry Mckenzie in Julia de Roubigné e di Charlotte Smith in Desmond.
Grande importanza è stata inoltre attribuita a Fanny Burney, la quale
ospita un posto primario nella storia della letteratura inglese settecentesca
e nella formazione letteraria di Jane Austen: l’autrice di Steventon, durante
l’adolescenza, lesse Evelina, romanzo di costume destinato ad avere molta
influenza nei temi e nello stile di alcuni Juvenilia austeniani, con
particolare riferimento a Love and Freindship.
Il secondo fenomeno analizzato è la nascita della figura della woman writer,
che incontrò non poche opposizioni: attraverso alcune citazioni, tratte in
particolare dai Sermons To Young Women (1765) di Dr James Fordyce e da
riviste quali la «Monthly Review» e il «New Lady’s Magazine», abbiamo
196
cercato di tracciare brevemente lo sviluppo della condizione delle donne
che si apprestavano a scrivere romanzi nel Settecento. A questo proposito,
sono state portate come esempio le figure di Eliza Haywood e Charlotte
Smith, due autrici che, con la propria vita e le proprie opere, sono riuscite
con fatica a costruire un’identità per se stesse in quanto woman writers e
una tradizione di letteratura al femminile, che da quel momento in poi
produsse senza sosta opere che ancora oggi leggiamo e apprezziamo e di
cui Jane Austen rappresenta, allo stesso tempo, l’apice settecentesco e un
punto di svolta.
L’autrice di Steventon si pone nel punto di convergenza fra la tradizione
epistolare settecentesca e la nascita della woman novelist. Nella seconda
parte della tesi, dunque, è stato analizzato più approfonditamente il modo
in cui Jane Austen si inserisce all’interno di questi fenomeni con la propria
vita, il proprio epistolario con la sorella Cassandra e le proprie opere
giovanili.
In particolare, si è cercato di tracciare una biografia dell’autrice che desse
conto dell’ambiente famigliare in cui fu educata, in cui crebbe e con cui si
confrontò, al fine di comprendere come ella sviluppò quello stile pungente
e sicuro che ritroviamo già in alcuni suoi Juvenilia. Particolare rilievo è
stato poi dato all’analisi dei contenuti e dello stile dell’epistolario che Jane
Austen tenne con Cassandra nei periodi in cui vissero separate: grazie alle
161 missive rimaste, abbiamo compreso l’importanza che esse rivestirono
nella vita quotidiana dell’autrice, dando ragione dell’ utilizzo della lettera
come forma narrativa nei primi anni della sua carriera di scrittrice.
La biografia e l’analisi dell’epistolario austeniano sono servite come
introduzione fondamentale allo studio più approfondito delle opere
adolescenziali dell’autrice, con particolare riferimento a quelle scritte
sottoforma di novels in letters: in particolare, si è cercato di dimostrare
come esse costituiscano non soltanto un naturale apprendistato, ma
soprattutto un momento di sintesi della tradizione epistolare e
sentimentale precedente, di cui vengono ripresi, e in parte parodiati, temi
197
e stili. I romanzi Love and Freindship, Lesley Castle e The Three Sisters
rappresentano il primo passo verso una presa di coscienza (che avverrà
pienamente soltanto negli anni successivi) della parziale inconsistenza
dello strumento lettera come forma narrativa.
Nell’ultimo capitolo abbiamo infine presentato Lady Susan, scritto da Jane
Austen all’età di circa vent’anni. Questo romanzo, pur non spiccando per
stile e varietà di temi, può essere considerato una chiave di volta nello
sviluppo artistico dell’autrice in quanto, dopo 41 lettere e in modo del
tutto inaspettato, una “Conclusion” pone fine allo scambio epistolare fra i
protagonisti, lasciando il lettore quasi incredulo e causando «great
detriment of the Post Office revenue». Questa inaspettata conclusione è un
vero e proprio colpo alla grande produzione epistolare della seconda metà
del Settecento, considerando che dopo Lady Susan Jane Austen non
scriverà più novels in letters: il romanzo rivela quindi una precisa scelta
stilistica dell’autrice, che continuerà ad utilizzare, solo di tanto in tanto, la
lettera come forma di comunicazione fra i personaggi nelle opere
maggiori.
198
Appendice
Forniamo di seguito la cronologia di composizione delle opere contenute
nei tre quaderni degli Juvenilia (con l’indicazione dei mesi, ove possibile)
proposta da B. C. Southam in Jane Austen’s Literary Manuscripts.
1787-1790
Frederic & Elfrida
Jack &Alice
Edgar & Emma
Henry and Eliza
Mr. Harley
Sir William Montague
Mr. Clifford
The beautifull Cassandra
Amelia Webster
The Visit
The Mistery (tutti in Volume the First)
1790 June
Love and Friendship (in Volume the Second)
1791 November
The History of England (in Volume the Second)
Collection of Letters (in Volume the Second)
1792
Lesley Castle (in Volume the Second)
The three Sisters (in Volume the First)
Evelyn (in Volume the Third)
1792 August
Catharine (in Volume the Third)
1793
Scraps (in Volume the Second)
1793 June
Detached Pieces (in Volume the First)
Ode to Pity (in Volume the First)
199