Louis Vuitton Act 10: Oracle su tutti
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Louis Vuitton Act 10: Oracle su tutti
13 Vela internazionale 16 - 31 MAGGIO 2006 Panerai all’Antigua Classic È stato un successo il battesimo di Officine Panerai oltreoceano quale sponsor della celebre Antigua Classic Week, appuntamento storico del mondo delle vele d’epoca nel panorama dello yachting ai Carabi. Un gran numero di barche e yacht hanno riservato una grande accoglienza agli scafi impegnati nelle tre regate previste. A spuntarla, nel raggruppamento barche d’Epoca classe A, Gaucho, mentre Altair si è imposto nella classe B e Ticonderoga nella C. Tra gli scafi Classici, vittorie per Nulla Bona in Classe A, Long White Cloud in Classe B, Blue Leopard in Classe C e Seljm in Classe D. Nella categoria Traditional vittoria per Jambalaya. Skorpio che volo! Advance è il nuovo aquilone da kitesurf realizzato da Skorpio che ne ha affinato il profilo adottando due innovativi concetti tecnici: il VTET (variable trealing edge tension) e il LWGP (light wind gain profile). Il primo consiste in un bordo di fuga realizzato in diversi strati di tessuto con densità e gestione con dimensioni diversificate per ottenere una pulizia del profilo e un’ottima tensione del bordo di fuga dell’ala nelle condizioni estreme. Il secondo garantisce profili alari evoluti che ottimizzano le prestazioni anche con venti deboli. Mondiale Powerboat P1 Partito da Malta il Campionato del Mondo Powerboat P1. 18 imbarcazioni si sfideranno in 12 prove nel Mediterraneo e in Nord Europa da maggio a ottobre. In entrambe le prove disputate a Malta il Jolly Special, la nuova barca costruita da Albatro Marine sulla base del modello da diporto Albatro 12e90 e motorizzata con i motori Yanmar da 440 cavalli, ha ottenuto il terzo posto nella categoria Supersport alle spalle di due equipaggi inglesi che si sono alternati al comando nelle due manches. A spingere l’imbarcazione le nuove trasmissioni di superficie Jolly Special realizzate dalla Jolly Drive, azienda che ha portato al successo iridato l’omonimo scafo lo scorso anno. LouisVuitton Act 10: Oracle su tutti «U sa 87 è la barca più rivoluzionaria che sia mai stata realizzata per l’America’s Cup Class, dalla testa d’albero alla chiglia. Rispetto a USA 76, di sei anni più vecchia, sembra uno scafo del futuro. La tecnologia ha raggiunto traguardi che sembravano impossibili solo pochi anni fa e in tutti i campi». Avverte tutti Chris Dickson, skipper di Bmw Oracle Racing Team, alla vigilia del decimo atto di Louis Vuitton. Grandi le sue aspettative riguardo al nuovo scafo e alle capacità d’adattamento dell’equipaggio: «Ci alleniamo con USA 87 da venti giorni e abbiamo trascorso quasi 50 ore in mare per i test - confida -. Abbiamo già ricevuto il certificato di stazza e non c’è motivo per non usare la nuova imbarcazione anche in questi match race». E la scelta è premiata. Oracle si aggiudica la vittoria dell’Act prendendosi delle belle soddisfazioni: 10 vittorie e 1 sconfitta, contro il Defender. Dietro gli statunitensi, in 2ª posizione, Luna Rossa. Il team di De Angelis, anch’esso in acqua con la nuova barca (ITA 86), acquisisce gradualmente maggiore sicurezza e, dopo un inizio stentato, ottiene risultati importanti come le vittorie contro Alinghi e Emirates Team New Zealand. Proprio i neozelandesi, sconfitti solo dai primi due della graduatoria e autori di una splendida vittoria contro gli svizzeri campioni in carica, guadagnano il 3º gradino del podio con NZL 84. Riassumendo. Classifica dominata dalle uniche tre nuove barche scese in acqua. Quarto posto per Alinghi. Gli svizzeri, che da tempo non perdevano due regate in un singolo act, preferiscono regatare con SUI 75 per non dare indicazioni ai futuri avversari; la pretattica è sempre stato un elemento fondamentale in questa competizione. Quinti, dietro al team di Bertarelli, i padroni di casa di Desafio Espanol (6 vittorie) autori di un prestazione memorabile contro Luna Rossa: unica vittoria di uno scafo vecchio su uno nuovo. A seguire, ma con lo stesso numero di vittorie, gli svedesi diVictory Challenge. Al 7º posto Mascalzone Latino-Capitalia Team che continua a migliorarsi; anche per loro il momento della verità arriverà con l’utilizzo della nuova barca. Intanto, per progredire ulteriormente dal punto di vista tecnico, il patron Vincenzo Onorato ha ingaggiato un nuovo coach: Mauro Pelaschier. Dietro ai rappresentanti del Reale Yacht Club Canottieri Savoia, la vera sorpresa del Louis Vuitton Act 10: Shosholoza. Il team sudafricano mostra dei miglioramenti esponenziali, l’arrivo di Tommaso Chieffi e Paolo Cian dà i risultati sperati. L’esperienza del tattico «giramondo», tornato al timone dopo circa vent’anni, e del miglior matchracer italiano sono importanti per aiutare i tanto bravi e volenterosi quanto inesperti ragazzi di Shosholoza a migliorare le proprie prestazioni. 9º posto per +39. C’è molta amarezza nell’equipaggio dei metalli, compensata solo dalle grandi aspettative riposte nella nuova barca. I ragazzi possono sfruttare queste occasioni solo per fare esperienza e migliorare l’affiatamento: le prestazioni dello scafo, infatti, sotto i 12 nodi sono inaccettabili e le 3 vittorie ottenute sono un magro bottino. Le ultime 3 posizioni, dalla 10ª alla 12ª, sono occupate rispettivamente da Areva Challenge, al quale il nuovo sponsor garantirà maggiori possibilità nel corso della campagna, United Internet Team Germany e China Team, che chiude l’Act 10 con 11 sconfitte. Gli statunitensi, con la nuova barca, vincono 10 regate e ne perdono 1 Dietro di loro, nell’ordine, Luna Rossa e New Zealand. Solo 4° Alinghi EVENTI Emiliano Cipriani L’America’s Cup torna a casa con Bmw Oracle Un Park America’s Cup in miniatura proprio sotto il Rockfeller Center di New York. Dal 16 giugno (data della fine dei primi Louis Vuitton Acts di quest’anno) fino al 2 luglio, lo scafo di Bmw Oracle Racing sovrasterà da un podio una piscina divisa in due vasche, dove si potranno disputare dei match race con i modellini radiocomandati di tutti i challenger di Coppa America. È solo un’esibizione, ma l’obiettivo finale del team guidato da Chris Dickson è proprio riportare la competizione «nella nazione a cui appartiene». Oracle, unico sfidante americano di Alinghi, è il team che maggiormente «soffre» del fatto che la Coppa sia arrivata nel Vecchio Continente. «Tutti i match di Coppa America, anche quelli itineranti, si sono svolti in Europa e noi - ha detto Dickson - vogliamo portare un po’ della competizione a casa; abbiamo bisogno dell’entusiasmo di tutti gli americani per riportare la Coppa delle 100 Ghinee in patria». E oltre allo scafo americano arriverà nella Grande Mela anche il treofeo più antico del mondo che, insieme a quello della Louis Vuitton Cup, potrà essere ammirato dai curiosi tutti i giorni dalle 9 alle 20. Em.Cip Caraibi: riparte la stagione del kitesurf internazionale A Coche, in Venezuela, è andato in scena il PKRA (Professional Kiteboard Riders Associations), disciplina unica, Freestyle, che ha visto vincere l’inglese Aaron Hadlow, nella categoria maschile, e Kristin Boese in quella femminile. Il primo appuntamento della stagione con il kitesurf internazionale ha riproposto lo strapotere tecnico e agonistico dei due atleti che hanno dominato il Tour del 2005. Il diciassettenne britannico Hadlow e la ventottenne tedesca Boese, sono, infatti, i campioni del mondo in carica e detentori del titolo 2005. Alle loro spalle si sono accontentati delle briciole, rispettivamente tra gli uomini, lo spagnolo Alvaro Onieva (Best), l’olandese Kevin Langeree (Naish) e l’iberico Cesar Portas (North). Nel raggruppamento donne seconda piazza per la rider di origine turca, Julie Simsar (Liquid Force), seguita dalla spagnola Angela Peral (North), e dalla russa Vicka Soloveykina (Cabrinha), giunta quarta. Prossimo appuntamento a Knokke, nelle fredde acque belghe. Massimiliano Massimi VELA OLIMPICA Hyeres, argento e bronzo alla vela azzurra Gabrio Zandonà e Andrea Trani hanno vinto l’argento nella 470M; Pietro e Gianfranco Sibello hanno conquistato il bronzo nella 49er «P ossiamo esprimere un cauto ottimismo per i risultati conseguiti ad Hyeres dai nostri atleti». Il commento, prudentemente positivo, è del presidente della Federvela italiana, Sergio Gaibisso, al termine della settimana preolimpica che si è svolta nelle acque del Sud della Francia. Gli azzurri Gabrio Zandonà e Andrea Trani, della Marina Militare Italiana, hanno vinto uno storico argento nella classe 470M giungendo secondi alle spalle degli israeliani Kliger e Gal, ma davanti ai francesi Bonnaud e Bonnaud. Benchè non fossero tra i favoriti, i due azzurri hanno conquistato la medaglia dopo una lunga e combattutissima regata. Un altro importante riconoscimento arriva dalla classe acrobatica 49er, con la conquista del bronzo da parte dei fratelli Pietro e Gianfranco Sibello delle Fiamme Gialle che, colti allo start fuori allineamento e costretti a ripetere il via dall’ultimo posto, sono stati protagonisti di una spettacolare rimonta giungendo per un soffio alle spalle degli agguerriti atleti spagnoli, Martinez e Fernandez. «Sono risultati questi, commenta Gaibisso, di grande rilevanza tecnica a conferma della bontà del metodo applicato, nelle classi olimpiche, dallo staff preparatore. Il grande merito va al Direttore Tecnico della FIV, Luca De Pedrini, al quale rinnovo la mia fiducia personale, quella dei responsabili della Preparazione Olimpica e di tutto il Consiglio Federale». Buoni risultati sono arrivati anche nel catamarano Tornado, con il sesto posto di Francesco Marcolini e Edoardo Bianchi, portacolori dello Yacht Club Italiano (un risultato, questo, conservato con il settimo posto nella Medal Race), e nella classe 470 femminile con l’ottavo posto di Giulia Conti e Giovanna Micol (Marina Militare). Quest’ultima classe, purtroppo, ha visto l’annullamento della Medal Race per la prolungata assenza di vento sul campo di regata, lasciando cosi le due azzurre con il rimpianto di non avere avuto la possibilità di tentare un disperato assalto al podio. Chi non può certo gioire per i risultati conseguiti sono i riders del windsurf, classe RS:X che si piazzano solo al quarantaduesimo posto con Heidegger. Senz’altro meglio si sono comportate le donne con le solite (speranze) Flavia Tartaglini e Laura Linares che conquistano rispettivamente il 13° e il 36° posto. Per quanto riguarda le altre classi è da registarre la vittoria nel singolo Finn dell’inglese Wright (primo tra gli italiani Poggi giunto ventesimo); nella classe Laser, vittoria dell’australiano Slingsby, (48° posto per l’italiano Regolo); nel Laser Radial femminile successo della nordamericana Paige Riley (11° posto per l’azzurra Larissa Nevierov che ha sfiorato la Medal Race); nel triplo a chigliaYngling, vittoria della nordamericana Barkow-Howe-Capozzi (le azzurre Chiara Calligaris, Giulia Pignolo e Francesca Scognamillo si devono accontentare del 21° posto); infine, nella tavola a vela RS:X maschile primo posto per l’olandese Bouman e successo pieno tra le donne per l’iberica Alabau. Massimiliano Massimi