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Articoli di Moda
Moda – Speciale SALDI
di Federazione Moda Italia – 25 gennaio 2013
GIORNATA MOBILITAZIONE NAZIONALE: MOMENTO DI PROTESTA E DI PROPOSTA
Lunedì 28 gennaio 2013 si terrà la Giornata di Mobilitazione Nazionale organizzata da
Confcommercio con tutto il sistema associativo territoriale e di categoria, unitamente a Rete Imprese
Italia (il soggetto di rappresentanza unitario delle piccole e medie imprese promosso dalle cinque
maggiori organizzazioni nazionali dell'artigianato, del commercio, dei servizi e del turismo:
Confcommercio, Casartigiani, Cna, Confartigianato, Confesercenti). La Giornata di Mobilitazione
Nazionale è stata presentata alla stampa con i dati dell'indagine di Rete Imprese Italia sulla situazione
economica delle imprese, commentati dal presidente di Confcommercio, Carlo Sangalli: «È una
conferma della drammaticità, della profondità e della durata della crisi in cui si trova ancora il
nostro Paese. Una crisi che viene da lontano e rispetto alla quale ancora non si riesce a scorgere
l’uscita dal tunnel. Una crisi che ha colpito e che continua a colpire, indistintamente, tutti i settori e
tutti i territori senza fare sconti a nessuno. Una crisi che si è abbattuta soprattutto su quell’Italia
produttiva dell'economia dei servizi di mercato, del terziario, dell’artigianato e dell’impresa diffusa
che, vivendo prevalentemente di domanda interna, sta pagando il conto più salato. La realtà di tutti i
giorni parla di un sistema di imprese che continua a rimanere sull'orlo del baratro “grazie” a una
pressione fiscale di oltre il 56% per i contribuenti in regola, una burocrazia che richiede ad ogni
impresa 120 adempimenti fiscali e amministrativi all’anno e un sistema del credito che nell'ultimo
anno ha ridotto di 32 miliardi l’erogazione di finanziamenti alle aziende: occorre reagire per evitare
di continuare ad avvitarci in questa perniciosa spirale recessiva e tornare a crescere il più
velocemente possibile. La Giornata di Mobilitazione Nazionale intende invitare, persuadere,
costringere la politica a fare una riflessione vera, nuova, moderna sul ruolo che le imprese che si
riconoscono in Rete Imprese Italia possono avere per la ripartenza della nostra economia. Questo
sistema di imprese non ci sta più a essere considerato marginale. Il messaggio alla politica e alla
prossima legislatura che il 28 gennaio partirà chiaro e forte da tutta Italia è ripartire dalle imprese
legate al territorio, cioè da quel tessuto produttivo che, nonostante tutto, non si rassegna, non vuole
tirare i remi in barca, si è messo in discussione e ha saputo innovare. Lunedì prossimo le associazioni
aderenti a Rete Imprese Italia organizzeranno su tutto il territorio nazionale iniziative di vario tipo
(dalla convocazione degli organi - consigli, assemblee aperte con la partecipazione di imprenditori,
politici e amministratori locali, candidati alle elezioni - fino a vere e proprie manifestazioni pubbliche
e in piazza per sottolineare la sofferenza delle imprese) e verrà reso pubblico un documento con un
contributo di proposte per la prossima legislatura».
GIORNATA MOBILITAZIONE NAZIONALE: PRESENTAZIONE PRESIDENTE SANGALLI
In occasione della presentazione alla stampa della Giornata di Mobilitazione Nazionale del 28
gennaio 2013, il presidente di turno di Rete Imprese Italia, Carlo Sangalli, ha affermato: «Il nostro
sistema di imprese non ci sta più a essere considerato marginale, chiediamo di essere ascoltati.
L’Italia ha persone e imprese straordinarie per tornare a crescere, ma serve un governo che lo voglia
fortemente e subito, perché il tempo è già scaduto. Chiediamo, di riaprire una nuova stagione di
dialogo che metta al centro della politica economica della prossima legislatura, chiunque governi, le
istanze di questo sistema di imprese. Chiediamo di essere ascoltati». Dopo un rinnovato appello alla
«comune responsabilità repubblicana di politica e imprenditoria», il presidente di Confcommercio
ha concluso sottolineando che «se vogliamo far rientrare l'allarme rosso del 2013 non possiamo
aspettare la crescita ma dobbiamo costruirla da subito tutti insieme».
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di Federazione Moda Italia – 25 gennaio 2013
REDDITI E CONSUMI: 2012 ANNUS HORRIBILIS DELL’ECONOMIA ITALIANA
Il 2012 sarà ricordato come un “Annus Horribilis” nella storia dell’economia italiana per quanto
riguarda l’andamento di redditi e consumi. È quanto emerge dai numeri presentati da Mariano
Bella, direttore dell'Ufficio Studi Confcommercio, in occasione della conferenza stampa convocata
da Rete Imprese Italia per illustrare la Giornata di mobilitazione nazionale del 28 gennaio
prossimo. L’anno scorso, infatti, i consumi hanno subito una flessione reale pro-capite del 4,4%,
mentre il reddito disponibile reale pro-capite è sceso del 4,8% rispetto al 2011. In numeri, nel 2012
i consumi reali pro-capite 2012 sono ammontati a 15.920 euro a fronte dei 16.654 euro del 2011
mentre il reddito disponibile reale pro-capite è stato pari a 17.337 euro contro 18.216 euro. Si tratta,
peraltro, di uno scenario negativo che continuerà anche nel 2013, con un'ulteriore flessione per i
consumi reali pro-capite dell'1,4% che li riporterà indietro di 15 anni: per ritrovare un dato analogo
bisogna infatti tornare al 1998. In flessione anche il reddito disponibile reale pro-capite, che nel
2013 sarà pari a 16.955 euro contro i 17.337 euro del 2012. In questo caso la “marcia indietro” è di
ben 27 anni. Sul sito www.federazionemodaitalia.it il report completo dello studio.
28 GENNAIO: INIZIATIVE DELLE ASSOCIAZIONI ADERENTI A CONFCOMMERCIO
La Giornata di Mobilitazione indetta da Rete Imprese Italia per il 28 gennaio sarà aperta in tutta
Italia dall'intervento del presidente di turno, Carlo Sangalli. Associazioni territoriali e Federazioni
del sistema Confcommercio si sono mobilitate ovunque per rilanciare il messaggio alla politica che
viene dal mondo delle pmi e dell'impresa diffusa. In ogni provincia verranno organizzati
appuntamenti istituzionali (assemblee straordinarie, consigli allargati, conferenze stampa, convegni
e tavole rotonde), affiancati da iniziative all'aperto come l'allestimento di gazebo nei punti
nevralgici della vita cittadina e volantinaggi. Tra le iniziative più originali segnaliamo quella di
Firenze, dove in Via Calzaiuoli verrà steso un tappeto nero di 150 metri con la scritta "Non
spengiamo Firenze" e sarà effettuato un corteo con in testa i soci che hanno chiuso l'attività nel
2012. Cortei di imprenditori sono previsti anche ad Agrigento (arrivo di fronte al Municipio con
consegna simbolica delle chiavi delle imprese), Perugia e Terni. A Padova alle 10.30, davanti a
Palazzo Moroni, verranno stese al sole 14 mutande con la scritta ''Ridotti così'', mentre a Napoli
(ore 11.30) verrà effettuata una distribuzione gratuita di pane, emblema delle radici e della
tradizione del territorio, e di shoppers ecologici. In molte province è invece prevista la consegna
simbolica delle chiavi delle aziende a sindaci o prefetti: in particolare a Mantova, Bari e Reggio
Calabria (dove dalle 19 alle 20 verranno spente poi le insegne dei negozi). A Como verrà
consegnato un "Libro nero" al prefetto contenente punti di vista e stati d'animo degli imprenditori,
mentre a Milano alle 13 è previsto un lancio multiplo di palloncini: da corso Venezia (sede
Confcommercio), Porta Venezia e dal mercato ambulante di piazza San Marco. Lanci di palloncini
anche dalle sedi delle Associazioni collegate in streaming con Milano. A Roma, infine, è prevista
una manifestazione davanti al Pantheon con bandiere e palloncini.
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CORTE GIUSTIZIA EUROPEA: SENTENZA SULLA QUALE NON SI DEVE SPECULARE
In questi giorni, abbiamo assistito ad un tam tam di notizie e di comunicati a seguito della Sentenza
della Corte di giustizia dell'Unione europea del 17 gennaio 2013 su una controversia sorta tra il
signor Köck, imprenditore commerciale ad Innsbruck (Austria), che aveva pubblicizzato una
vendita di liquidazione totale nel suo negozio senza preventiva autorizzazione, e l’autorità
amministrativa austriaca per il mancato rispetto delle norme nazionali in materia di pratiche
commerciali scorrette. Una sentenza che, in sintesi, ha affermato l’impossibilità per un giudice
nazionale di qualificare come scorretta una pratica commerciale – nel caso in questione una vendita
di liquidazione – ai sensi della direttiva europea 2005/29/CE, impedendone di conseguenza la
prosecuzione, senza che sia stato provato il carattere effettivamente sleale e pregiudizievole per i
consumatori della pratica stessa. La sentenza quindi si riferisce esclusivamente alla suddetta
normativa ed alle sanzioni ivi previste - tra le quali, appunto, l'eventuale divieto di proseguire
una pratica commerciale che sia stata qualificata scorretta. Occorre, tuttavia, chiarire che questa
sentenza non riguarda in alcun modo la disciplina nazionale e regionale sul commercio né,
tanto meno, le disposizioni amministrative in materia di vendite straordinarie e di
liquidazione cui, invece, si è fatto strumentalmente riferimento, parlando di un punto a favore della
libertà delle modalità di vendita e di un ridimensionamento del potere d'intervento del legislatore
sulle pratiche commerciali e dei vincoli della burocrazia imposti a livello nazionale. Per il
Presidente di Federazione Moda Italia – Confcommercio, Renato Borghi, tuttavia: «Le notizie forse
provocatorie, ma sicuramente false e tendenziose sulla decisione della Corte di Giustizia europea
a favore di una liberalizzazione delle vendite straordinarie non fanno bene all’economia nazionale
e non sono utili al Paese, soprattutto in questo momento in cui i consumi languono ed i saldi non
decollano. Da tempo dico che non possiamo banalizzare il tema delle promozioni, dei saldi e delle
vendite straordinarie e ricondurlo ad una semplicistica ed anacronistica formula algebrica
“liberalizzazione + concorrenza = prezzi più bassi”. Fare sconti tutto l’anno e senza alcuna
regola determinerebbe una inesorabile caduta di qualità dei prodotti commercializzati ed
un’inevitabile perdita di trasparenza delle offerte, incentivando fortemente l’importazione di
prodotti tramite canali paralleli». Sul sito www.federazionemodaitalia.it la sentenza, gli articoli
stampa e tutti gli approfondimenti.
MADE IN: EUROPARLAMENTARI SCRIVONO A CONSIGLIO UE PER RIPRESA TEMA
Come noto, ad ottobre 2012, la Commissione europea ha ritirato dal suo programma di lavoro
per il 2013 la proposta di Regolamento per l'indicazione obbligatoria della denominazione di
origine dei prodotti extracomunitari (anche e soprattutto per abbigliamento e calzature). A
fronte di questa soluzione, come pubblicato su Fashion Magazine del 22 gennaio 2013 http://www.fashionmagazine.it/ItemByCategory.aspx?ItemID=36578, gli europarlamentari
Cristiana Muscardini, Gianluca Susta e Niccolò Rinaldi hanno scritto a Enda Kenny - Premier
dell'Irlanda e, dal primo gennaio, Presidente per un semestre, del Consiglio UE – per riaprire
il dialogo tra Parlamento e Consiglio, anche dopo la votazione del Parlamento del 17 gennaio
a favore della ripresa del tema del “Made in” e, come riferito da Cristiana Muscardini, per
«Dare ai cittadini e alle imprese europee gli stessi diritti che già da tempo esercitano i
cittadini cinesi, statunitensi, brasiliani, canadesi, eccetera. Un mercato è libero e corretto
quando vi sono regole condivise anche nella stessa Organizzazione Mondiale del Commercio,
all’interno della quale non possono coesistere Paesi con più diritti di altri».
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di Federazione Moda Italia – 25 gennaio 2013
MADE IN: SEMINARIO SU STATO DELL’ARTE E RIFLESSI PER GLI OPERATORI
Il Settore Politiche per lo Sviluppo di Confcommercio, insieme a Rete Imprese Italia, organizza,
presso la sede di Confcommercio in Piazza G.G. Belli 2 a Roma, lunedì 4 febbraio dalle ore 14.00
alle ore 18.00, un Seminario su “Made in: stato dell’arte e riflessi sugli operatori”. Il seminario
prende spunto dalla decisione della Commissione Europea del 23 ottobre 2012 di stralciare la
proposta di Regolamento per la denominazione di origine dei prodotti extra-UE dall'agenda dei
lavori del 2013, con riflessi negativi sulle nostre imprese, sempre più esposte alla concorrenza
sleale dei Paesi asiatici ed extra UE che continueranno a introdurre, nei nostri territori, merci a
basso prezzo e di scarsa qualità prive dell’indicazione d'origine. Come noto, nel 2005, la
Commissione Europea ha sottoposto al Consiglio un progetto di Regolamento che intendeva
introdurre l’obbligo di specificare su un prodotto proveniente da Paesi fuori dell'UE il luogo di
produzione, in modo da fornire al consumatore una chiara indicazione sull’origine del prodotto.
Data la rilevanza del tema, Rete Imprese Italia organizza un Seminario di aggiornamento sulle
problematiche legate all’etichettatura made-in dei prodotti, sia a livello nazionale che comunitario,
con uno specifico approfondimento per il settore tessile/abbigliamento. All’evento, interverrà
Amedeo Teti Direttore Generale Politica commerciale Internazionale Ministero Sviluppo
Economico - Dipartimento Impresa e Internazionalizzazione con un contributo su “Made in:
Aggiornamento e prospettive”; Giovanni De Mari, Presidente del Consiglio Nazionale degli
Spedizionieri Doganali su “Made in: il punto di vista degli operatori – Il Mercato interno e lo
Sportello unico doganale” e Gabriella Fusi, Direttore Tecnico Centrocot - Centro Tessile
Cotoniero e Abbigliamento SpA che effettuerà un “Focus sul sistema Moda”. Sul sito
www.federazionemodaitalia.it i dettagli.
CONTRAFFAZIONE: PERCEZIONE DEL FENOMENO DA PARTE DEI CONSUMATORI
Si è tenuto il 22 gennaio 2013 a Roma, presso la biblioteca del Senato “Giovanni Spadolini”, il
convegno organizzato dalla Direzione Generale per la Lotta alla Contraffazione UIBM del
Ministero dello Sviluppo economico, in collaborazione con le associazioni dei Consumatori su: “la
percezione della contraffazione da parte del cittadino consumatore”. I lavori sono stati aperti dal
Direttore Generale Lotta alla Contraffazione, Loredana Gulino che ha illustrato le attività messe in
campo dal Ministero per contrastare il fenomeno e tutelare innanzitutto la salute dei consumatori.
Nel corso dell’evento è stata presentata l’indagine conoscitiva sulla Contraffazione condotta dalle
Associazioni dei Consumatori, dalla quale è emerso un cambiamento di percezione del fenomeno
da parte del Consumatore, più consapevole rispetto al passato. L’impegno a proseguire sulla
collaborazione fra le Istituzioni ed i rappresentanti delle Associazioni di Categoria è stato uno dei
passaggi chiave espressi dal Presidente del CNAC, Daniela Mainini. Il presidente della
Commissione d’inchiesta per la Lotta alla Contraffazione della Camera dei Deputati, on. Giovanni
Fava, ha poi sottolineato gli sforzi messi in campo dalla Commissione stessa per capire le
dinamiche del fenomeno contraffazione e sul Made in Italy tema condizionato anche da scelte
politiche Comunitarie piuttosto tiepide. Il Vice Presidente di Federazione Moda Italia, Gianni
Gravante, in rappresentanza di Confcommercio Imprese Italia, si è complimentato per l’eccellente
risultato dell’indagine conoscitiva sulle motivazioni che spingono i consumatori ad acquistare il
falso. Ha poi rimarcato come il fenomeno contraffattivo danneggi tutti gli attori della filiera,
richiamando l’attenzione a non abbassare la guardia e ad insistere sull'informazione e sul
coinvolgimento dei giovani, inserendo tali temi fra le priorità delle prossime agende di lavoro.
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di Federazione Moda Italia – 25 gennaio 2013
GENNAIO 2013: SENTIMENT E TENDENZE DEI CONSUMI NEI SALDI
A gennaio 2013, La ricerca sul sentiment e sulle tendenze degli acquisti del settore moda ed articoli
sportivi – commissionata da Federazione Moda Italia ad AstraRicerche su un universo di 41,1 milioni
di italiani dai 18 ai 69 anni - ha evidenziato che la situazione del paese continua ad andare male tant’è
che il 70,8% dei nostri concittadini è insoddisfatto della propria situazione socio-economica (era il
69,7% a dicembre 2012), a fronte di un 28,7% (era del 29,7% a dicembre 2012) che si esprime
positivamente. L’indice del sentiment – il clima di fiducia – degli italiani risulta negativo per il 58%,
ma in miglioramento rispetto al dicembre 2012 quando risultava pari al 59,6%,). I positivi sono quindi
pari al 42% degli italiani, rispetto al 40,4% del mese di dicembre 2012. Quanto agli acquisti di
abbigliamento, intimo, calzature, articoli sportivi, pelletteria ed accessori nel periodo dei saldi,
Federazione Moda Italia, con il contributo delle Associazioni provinciali, ha rilevato attraverso 700
questionari un calo medio attorno al 5%. Una media nazionale che tiene conto della sostanziale tenuta
dei saldi nei centri della grandi città, con qualche aumento segnato in quelli delle città più turistiche
come Roma, Milano, Venezia e Firenze, ma anche degli sconsolanti dati delle periferie e dei comuni
della provincia. Meglio il nord del centro-sud. Gli acquisti maggiormente effettuati dagli italiani nei
saldi riguardano i capospalla, giubbotti e piumini, ma anche maglioni, scarpe e pantaloni. Lo
scontrino medio è di poco inferiore ai 100 euro e sono aumentate le aziende che hanno incrementato
la percentuale di sconto nel saldo. L’indagine con grafici e commenti è pubblicata sul sito della
Federazione www.federazionemodaitalia.it
RENATO BORGHI: SUL CORRIERE DELLA SERA LE RICHIESTE ALLA POLITICA
Le Associazioni che fanno parte di Rete Imprese a livello nazionale presenteranno unite l’elenco delle
proprie istanze alla politica lunedì 28 gennaio 2013 in una Giornata di Mobilitazione Nazionale. In
un’intervista al Corriere della Sera del 24 gennaio 2013 sulle indicazioni di voto alle imprese in
Lombardia, il Presidente di Federazione Moda Italia e Vice Presidente di Confcommercio, Renato
Borghi, ha affermato: «L’equidistanza è un cavallo di battaglia di tutte le organizzazioni e noi non
facciamo eccezione. Ciascuno dei nostri associati voterà come crede, noi non diamo indicazioni. A
onor di cronaca, i candidati consiglieri regionali che arrivano dalle stanze di Confcommercio sono
Lucia Carbognin e Piersergio Trapani con PDL-Lega, Alfredo Zini con Lista civica di Centrosinistra
e Costante Persiani con l’ex sindaco di Milano, Gabriele Albertini ed Alessandro Prisco – membro di
giunta di Federmodamilano – nella Lista Tremonti. Riguardo a presentare in Lombardia un
documento comune per tutte le Associazioni di Rete Imprese Italia, crediamo a questo progetto ma al
momento in Lombardia abbiamo posizioni separate».
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di Federazione Moda Italia – 25 gennaio 2013
L’AQUILA: SE LE IMPRESE CHIUDONO, CHIUDE ANCHE IL PAESE…
In vista della Giornata di Mobilitazione Nazionale di lunedì 28 Gennaio 2013, Federazione Moda
Italia L’Aquila aderisce all’iniziativa della Confcommercio Abruzzo che ha programmato per le ore
10.00 presso la sede della Camera di Commercio a Chieti Scalo, in Via Ottorino Pomilio, loc.
Madonna delle Piane, una tavola rotonda sul tema “Se le imprese chiudono, chiude anche il Paese…”,
a testimonianza delle difficoltà che stanno vivendo le imprese. Nel corso dell’iniziativa verrà
presentato il documento di Confcommercio sulla giornata di mobilitazione corredato da dati
macroeconomici sulla Regione Abruzzo e sulla Provincia aquilana. Per il Presidente di Federazione
Moda Italia L’Aquila, Riccardo Savella, l’iniziativa regionale è di fondamentale importanza in questo
momento storico per denunciare la drammatica situazione che il nostro sistema di imprese da troppo
tempo sta vivendo sulla propria pelle a causa di una eccessiva pressione fiscale, di un crollo dei
consumi senza precedenti, di un difficile e costoso accesso al credito, di una burocrazia esasperante ed
onerosa, per citare solo i punti di maggiore criticità.
BARI: LUNEDÌ 28 CHIAVI DEI NEGOZI IN UN’URNA CINERARIA E VETRINE SPENTE
Su La Gazzetta del Mezzogiorno del 20 gennaio 2013 è stato pubblicato un articolo sull’iniziativa di
Federazione Moda Italia Bari che unitamente a Confcommercio Bari si effettuerà lunedì 28 gennaio
2013 in occasione della Giornata di Mobilitazione Nazionale indetta dalla Confcommercio con Rete
Imprese Italia. Il calo del fatturato oscilla tra il 6% e l’8% in meno rispetto allo stesso periodo dello
scorso anno. Le nuove aperture non compensano le chiusure che sono nettamente maggiori. La
contrazione attuale dei consumi, denuncia Federazione Moda Italia Bari, è paragonabile soltanto a quella
vissuta nel dopoguerra. Ad ammazzare uno dei volani dell’economia del made in Italy sarebbe la
politica, sorda al grido di allarme urlato dai commercianti. La protesta, plateale, visibile ma anche
pacifica, andrà in scena il 28 gennaio. Per il Presidente di Federazione Moda Italia Bari, Carlo
Saponaro: «Siamo in pericolo. La politica non metta in liquidazione le imprese. Abbiamo organizzato
una giornata di mobilitazione nazionale per denunciare la drammatica situazione che il nostro sistema
di imprese da troppo tempo sta vivendo sulla propria pelle a causa di una eccessiva pressione fiscale, di
un crollo dei consumi senza precedenti, di un difficile e costoso accesso al credito, di una burocrazia
esasperante e onerosa. Alle 11 alla Camera di Commercio sarà presentato un documento con i numeri
della crisi. Alle 11.30 gli operatori della moda in massa metteranno in un’urna cineraria le chiavi dei
negozi e in serata, per un’ora, dalle 18 alle 19, spegneranno le insegne delle aziende. I commercianti si
scagliano contro l’inerzia della politica che non cambia il Paese, la morsa delle imposte e tasse, il
terrore di Equitalia, il calo dei consumi e l’indifferenza delle banche. Sarà una manifestazione civile ma
significativa in un periodo di tribune elettorali. Siamo vittime di un sistema che ci ha messo in ginocchio.
Bisogna far ripartire i consumi per riequilibrare lo stato sociale».
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BOLOGNA: SOSTANZIALE TENUTA DEI SALDI MA MINOR REDDITIVITÀ
A due settimane dall’avvio dei saldi invernali, Confcommercio Imprese per l’Italia dell’Emilia Romagna
ha tracciato un primo bilancio sull’andamento dei saldi, attraverso l’indagine condotta dal centro studi
Iscom Group su un panel di imprese commerciali di tutta la regione. Sostanziale tenuta di questo primo
periodo di avvio dei saldi, con vendite stabili o in aumento per oltre la metà degli operatori intervistati
(51%). Il settore dell’abbigliamento in particolare mostra segnali di maggiore positività (il 56% degli
operatori dichiara vendite stabili o in aumento), confermando una tendenza da parte della clientela a
posticipare al momento dei saldi gli acquisti per il guardaroba. L’indagine conferma l’attenzione al
prezzo da parte della clientela (48%), e la tendenza a comprare anche nei saldi solo il necessario (40%).
A commento dell’indagine, il Presidente di Federazione Moda Italia Bologna, Enrico Postacchini, ha
affermato: « I saldi rappresentano ancora una valida opportunità per le famiglie, che attribuiscono a
questo periodo di vendite un valore diverso dal passato, programmando gli acquisti con attenzione al
prezzo. I dati di queste prime settimane mostrano una sostanziale tenuta delle vendite in saldo, anche se
a Bologna sono andate meno bene rispetto al resto della Regione, ma con uno scontrino decisamente
sopra la media regionale e pari a 124 euro. Va poi considerato che il progressivo spostamento delle
vendite nel periodo dei saldi incide sulla redditività delle imprese commerciali, riducendone la capacità
di far fronte ai costi fissi e di gestione, in particolare i canoni di locazione sempre più onerosi».
IMPERIA: “IO CHIUDO: CHIUDE LA MIA CITTÀ. BASTA”. IL 28 GENNAIO A SANREMO
“Io chiudo: chiude la mia Città” è lo slogan scelto da Confcommercio Imprese per l’Italia
Imperia per l’adesione alla Giornata di mobilitazione nazionale del 28 gennaio 2013
organizzata dalla Confcommercio, unitamente a Rete Imprese Italia. L’iniziativa, promossa
con una campagna stampa sui giornali, televisiva ed on line, prevede l’affissione di locandine
sulle vetrine dei negozi della provincia con la scritta emblematica: “tasse, sprechi,
inefficienze, obblighi. Io chiudo: chiude la mia città. Basta”. L’iniziativa prende avvio alle ore
10.00 presso il Cinema Teatro Centrale di Sanremo, dove interverrà anche il Presidente di
Federazione Moda Italia Imperia, Roberto Sbriscia, richiamando l’attenzione della politica alle
problematiche fiscali ed alla necessità di adeguamento degli studi di settore del tessile, abbigliamento e
calzature alla contingente drammaticità dell’attuale situazione economica devastata da una crisi dei
consumi che non ha pari nella nostra recente storia.
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MILANO: FEDERMODAMILANO ADERISCE ALLA GIORNATA DI MOBILITAZIONE
In occasione della Giornata di Mobilitazione Nazionale di lunedì 28 gennaio 2013,
Federmodamilano sarà partecipe, unitamente a tutto il sistema associativo di Confcommercio
Milano Lodi Monza e Brianza, con l’organizzazione delle iniziative che coinvolgeranno tutto
il sistema associativo del territorio e delle categorie, unitamente alle Associazioni milanesi
aderenti a Rete Imprese Italia. L’evento si aprirà alle 10.30 con l'intervento in diretta web in
streaming da Roma del Presidente di Confcommercio Carlo Sangalli, Presidente portavoce di
Rete Imprese Italia. Lo streaming proseguirà poi a Milano nella sala Colucci di Palazzo
Castiglioni in corso Venezia 47, sede di Confcommercio Milano, che diverrà – con la rete, i
live tweet, i collegamenti, i video - una “piazza” interattiva aperta al contributo di
testimonianze e adesioni alla Giornata e ai suoi contenuti. Sono previsti collegamenti esterni
(sedi delle Associazioni Confcommercio territoriali di Legnano, Lodi, Monza, Sesto San Giovanni e, da
Milano, dal Casello Ovest di Porta Venezia). Alle 13.00 ci sarà un lancio multiplo di palloncini: da corso
Venezia (sede Confcommercio), Porta Venezia (Caselli), dal mercato ambulante di piazza San Marco.
Lanci di palloncini anche dalle sedi delle Associazioni collegate in streaming con Milano. La Giornata
di Mobilitazione vuole avere il significato di coinvolgere la cittadinanza: renderla partecipe di
una situazione drammatica per le imprese che deve trovare una svolta positiva a beneficio di
tutti. Ai negozi associati a Federmodamilano è stata distribuita una locandina (scaricabile
anche dal sito www.federmodamilano.it) per l’esposizione sulla vetrina dei negozi in segno di
adesione alla manifestazione. A tutti gli associati è stato rivolto un appello importante:
«Lunedi 28 gennaio gli operatori del commercio sono tutti invitati a partecipare alla giornata
di mobilitazione esponendo la locandina allegata e recandosi in corso venezia 47 presso la
"sala colucci" dove potranno incontrare il presidente, i membri della giunta esecutiva ed il
segretario di federmodamilano per uno scambio reciproco di impressioni sulla situazione del
mercato che in modo particolare sta pesantemente gravando sul nostro settore». Un grande
striscione è stato già collocato sulla facciata di Palazzo Castiglioni, in corso Venezia 47, sede della
Confcommercio milanese.
PERUGIA: SE LE IMPRESE CHIUDONO, CHIUDE L’UMBRIA
Federazione Moda Italia Perugia aderisce alla Giornata di Mobilitazione Nazionale
organizzata dalla Confcommercio di Perugia al grido di “Se le imprese chiudono, chiude
l’Umbria”. Per il Presidente di Federazione Moda Italia Perugia, Carlo Petrini, l’iniziativa alla quale partecipremo unitamete alle altre categorie - vuole lanciare un messaggio delle
imprese umbre alla politica per significare lo stato di disagio delle aziende che chiedono, per
non chiudere, meno tasse e più potere d’acquisto, meno sprechi e più lavoro, meno burocrazia
e più credito. Agli operatori commerciali sono state distribuite delle locandine con
l’indicazione che “questo negozio aderisce alla mobilitazione nazionale di Confcommercio
per denunciare i problemi delle imprese e delle famiglie e rimettere in moto crescita e
sviluppo”.
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Articoli di Moda
Moda – Speciale SALDI
di Federazione Moda Italia – 25 gennaio 2013
PORDENONE: “QUESTE NON SI TOCCANO”, SLOGAN CON IMPRENDITORI IN MUTANDE
In vista della Giornata di Mobilitazione Nazionale del Terziario e delle Pmi del 28 gennaio
2013, in Friuli Venezia Giulia le Associazioni di categoria Confcommercio, Confartigianato e
Cna hanno scelto il capoluogo triestino per la manifestazione di protesta su fisco, lavoro,
credito, burocrazia e infrastrutture. L’iniziativa si terrà dalle ore 10.00 a Trieste, al Savoia
Excelsior Palace, Riva del Mandrocchino 4 - accanto a piazza Unità d’Italia con l’obiettivo di
portare all’attenzione del Governo e delle forze politiche la grave situazione in cui versano
migliaia di imprese, volano per tutta l’economia del Paese, colpite da una crisi senza
precedenti. Oltre allo slogan “La politica non metta in liquidazione le imprese. La
Confcommercio non farà sconti’, la Confcommercio di Pordenone ha voluto caratterizzare la
giornata di mobilitazione con un provocatorio ma significativo altolà: “Queste non si
toccano”, con riferimento alle mutande indossate dagli imprenditori fotografati per
l’immagine dello striscione.
SALON INTERNATIONAL DE LA LINGERIE: BUYER ITALIANI SECONDI PER PRESENZE
La 50^ sessione del Salon International de la Lingerie di Parigi ha chiuso i battenti con una
leggera diminuzione del 12% del numero totale dei visitatori rispetto all’edizione di gennaio
2012, anche per le abbondanti nevicate su Parigi. In totale, il Salon International de la
Lingerie ha accolto 16.372 compratori di cui il 38% francesi ed il restante 72% internazionali.
Nella top ten dei visitatori, l’Italia si è collocata al secondo posto dopo la Francia, ma prima di
Germania, Regno Unito, Belgio, Spagna, Russia, Svizzera, Giappone e Stati Uniti,
dimostrando l’interesse dei nostri buyer per il settore cui era stato dedicato anche un apposito
spazio, l’Agorà dei dettaglianti. Complessivamente il Salon International de la Lingerie e
Interfilière Paris hanno accolto, in gennaio 2013, 26.392 compratori. La diminuzione non ha
avuto nessuna ripercussione sull’atmosfera positiva.
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