Giornale Parrocchiale della comunità S. Stefano Bedizzole 2015

Transcript

Giornale Parrocchiale della comunità S. Stefano Bedizzole 2015
v ita n ostra
Periodico novembre
2015
Giornale Parrocchiale
della comunità S. Stefano
Bedizzole
orario S. Messe
FESTIVI
in Parrocchia:
Messa festiva della Vigilia Sabato ore 18,30
DOMENICA ore 8 - 10 - 11,15
ore 18,15 Vespro e S. Messa
nelle contrade:
ore 7,30 Suore Canossiane
ore 8,30 Frazioni
ore 9,00 Casa di Riposo
ore 9,30 Pontenove
ore 16,30 Santuario di Masciaga
FERIALI
in Parrocchia:
ore 8.30 - 18 Rosario e S. Messa
nelle contrade:
ore 7,00 Suore Canossiane
ore 9,00 Santuario di Masciaga
ore16,00 Casa di Riposo
CONFESSIONI Prima e dopo ogni celebrazione
Sabato ore 17 - 19
Le celebrazioni dei Battesimi sono fissate solo
la prima domenica di ogni mese.
catechesi per adulti
Ogni Martedi ore 8.30:
S. Messa e riflessione in parrocchia
sommario
La Parola del Parroco
3
Vita della
Chiesa
Vita
della Comunità
Il Burundi al Sinodo sulla famiglia
Il Convegno Ecclesiale di Firenze
Tradurre l’Enciclica in bresciano
I giorni dei Morti
Agli ammalati
4
5-6
6
7
7
Ogni Domenica ore 18:
Vespro - Breve catechesi - S. Messa
Ogni Lunedi 20.30: Lectio Divina in oratorio
IN AVVENTO E QUARESIMA:
Centri di Ascolto nelle Contrade
Incontro per genitori dei bambini I.C.R.F.
indirizzi utili
PARROCCHIA Don Franco Dagani
030 674112 - cell. 339 6924826
ORATORIO Don Vincenzo Arici
030 674842 - cell. 328 2866104
SANTUARIO di MASCIAGA Don Battista Poli
030 6870706 - cell. 320 1139663
ISTITUTO MISSIONARI DELLA CONSOLATA
030674041
ISTITUTO SUORE CANOSSIANE
030 674000
COMUNITÀ BACHITA INFERMERIA
030 6871419
SCUOLA DELL’ INFANZIA S. FAMIGLIA
030 674025
SCUOLA STATALE
030 674568
SCUOLA DELL’ INFANZIA A. VOLPI
030 674375
PARROCCHIA S. VITO
030 674524
CASA DI SOGGIORNO PER ANZIANI
030 674213
PALAZZO MUNICIPALE
030 6872711
CARABINIERI
030 674222
POLIZIA LOCALE
030 6872925
conosci e segui la Vita
della tua Parrocchia
Radio: 94,00 Mhz collegata con E.C.Z.
Sito: www.parrocchiadibedizzole.it
e-mail: [email protected]
redazione
Editore e Redattore: Don Franco Dagani
Direttore Responsabile: Don Adriano Bianchi
In redazione: Don Franco Dagani
Don Battista Poli - Don Vincenzo Arici
Raffaella Berardi - Giovanni De Marco
Carlo Bresciani - Vittorio Boniotti
Realizzazione:TIPOLITOGRAFIA BERARDI Bedizzole
Costo € 3,00 a copia - Abbonamento € 25,00
�
Vita della
Parrocchia
Dio Misericordioso: Bedizzole risponde
Incontro Consiglio Pastorale
Dai Missionari della Consolata
CARITAS in Parrocchia
Gruppo Missionario
8
8-9
10
13
13
Dalla Scuola Materna Sacra Famiglia
Nido e Materna Angela Volpi
19
20 - 21
Lourdes: giorni straordinari
21
Dalla Scuola Maddalena di Canossa
22
Marching Band
23
Assemblee di frazione ...
24
Giornata degli Sport 2015
25
CSI in Oratorio
25
Dall’Oratorio: veri campioni
25
Biblioteca e dintorni
26 - 27
La coperta dei ricordi
28 - 29
Vita di Comunità
29
Grazie per la Generosità
30
Anagrafe Parrocchiale
30
Vita
dell’Oratorio
Calendario Catechismo
11
Azione Cattolica Ragazzi
12
Benvenuto Don Giovanni
14
GRAZIE don Vincenzo
15 - 18
Dal tesoro del padrone
di casa
Saluto dei Sacerdoti, del
Consiglio Pastorale,
dei Catechisti, dalla scuola
La Parola del Parroco
Chiamati a
testimoniare un Dio
Misericordioso
Carissimi,
l’Anno
Santo,
l’Anno
della
Misericordia, l’Anno di Grazia
voluto da Papa Francesco è alle
porte, inizierà l’8 dicembre 2015.
Non può ridursi solo a celebrazioni,
a riti, a pellegrinaggi, a grandi
manifestazioni esteriori. Deve essere
un tempo favorevole per la nostra
conversione, per cambiare vita,
per iniziare un nuovo stile di vita,
per dare un volto diverso alla nostra
comunità.
L’Anno della Misericordia ha lo
scopo principale di riscoprire
il volto Misericordioso di Dio, la
sua bontà, la sua paternità, il suo
perdono ma anche per aiutare
tutti noi a vivere la Misericordia
con i fratelli. A che cosa servirebbe
avere un Dio Misericordioso se
noi non siamo capaci di portare
la sua misericordia tra i fratelli.
L’Anno Santo è perciò l’anno delle
opere di Misericordia Corporali e
Spirituali. Spetta ad ogni credente
far vedere, testimoniare, rendere
visibile la Misericordia di Dio.
Come possiamo dimostrare che
Dio è veramente vicino a chi soffre,
accoglie ogni persona se noi non
alloggiamo i pellegrini, visitiamo gli
infermi, rispettiamo i carcerati?
pronto a perdonare, che Dio non
respinge coloro che sbagliano se
noi abbiamo un atteggiamento
critico e ostile verso chiunque è
debole, verso chi è fragile?
E’ la nostra accoglienza che rende
credibile l’accoglienza di Dio! È
la nostra fede, è la nostra carità
a rendere credibile l’esistenza e
l’azione di Dio. Per molti oggi Dio
è lontano, è inesistente, è assente
perché non trova concretezza nella
vita e nell’operato dei Cristiani.
Dio non scomunica nessuno, Dio è
il Padre che aspetta e fa festa al
figlio che ritorna.
Più sono credibili i Cristiani e più Dio
è presente nella storia dell’umanità.
L’ateismo contemporaneo, l’indifferenza verso il mondo spirituale
che constatiamo sempre più nella
nostra società, trovano la loro
spiegazione nella poca credibilità
dei Cristiani.
Come possiamo affermare che Dio
ha un atteggiamento benevolo
verso i peccatori, che Dio è sempre
L’Anno Santo è l’Anno delle Opere
di Misericordia, più le vivremo e
più i fratelli si renderanno davvero
conto che il nome del nostro Dio è
“Misericordia.”
il consiglio pastorale ha tracciato
un programma per rileggere
insieme le opere di misericordia e
viverle concretamente.
Non sia solo un programma scritto
sulla carta ma impegno da parte
di tutti. Ci accompagni il Dio della
Misericordia e ci sostenga la
Madonna del Lazzaretto.
don Franco
Come possiamo dimostrare che
Dio si prende cura del povero se
noi non diamo da mangiare agli
affamati, se non diamo da bere agli
assetati, se non vestiamo gli ignudi?
La Carità, la misericordia di Dio si
vede nella nostra carità.
v ita n ostra 3
Vita della Chiesa
Il Burundi
al Sinodo
sulla famiglia
Siamo tutti in attesa della fine del
Sinodo dei Vescovi sulla vocazione
e missione della famiglia nel mondo
contemporaneo. In attesa di un
documento che ci dica l’attenzione
della Chiesa sulla famiglia nella sua
parte bella, quella del progetto
di Dio, e nella sua parte faticosa,
la famiglia tradizionale che deve
confrontarsi con un mondo in
continuo mutamento. (Quando
uscirà il bollettino parrocchiale
“Vita nostra” ne sapremo di più).
I giornali ci raccontano a modo loro
e secondo la loro preoccupazione
(audience) le vicende del Sinodo
e sottolineano particolari che pare
abbiano solo lo scopo di travisare
la realtà.
Con voi voglio citare gli interventi
del presidente della Conferenza
Episcopale del Burundi, monsignor
Gervais Banshimiyubusa, vescovo
di Ngozi. Lo conosco e credo
che nei suoi interventi, due finora,
possa aiutarci a riflettere, perché
nella Chiesa e nel mondo ci sono
sì problemi comuni, ma anche un
confronto con problemi diversi.
Nel suo primo intervento il
vescovo Gervais ringrazia perché
ancora in Burundi molti giovani
apprezzano il matrimonio e si
sposano religiosamente, e molte
famiglie vivono felicemente la loro
vita di coppia e sono fedeli ai loro
impegni. Certo, dice, navigano
tante volte contro-corrente perché,
soprattutto nelle città, si vive il
cambiamento di contesti culturale
e antropologici e le ideologie
post-moderniste della Nuova Etica
mondiale premono per dire che
4 v ita n ostra
le esigenze della fede sono un
peso insopportabile per l’“uomo
libero” della post-modernità. Coloro che riescono a mantenersi fedeli è perché sono aiutati dalla
preghiera, dalla lettura della Bibbia
e dal confronto soprattutto nei
vari gruppi parrocchiali. La crisi del
matrimonio, continua il vescovo, è
fondamentalmente legata alla crisi
della fede e alla inadeguatezza
della nostra evangelizzazione che
non arriva più a fare degli uomini
delle nostre culture postmoderniste
dei credenti e dei discepoli di Cristo.
Si inscrive anche nella crisi degli
altri sacramenti che suppongono
la fede.
Nel secondo intervento parla del
problema della sovrappopolazione,
un problema molto sentito in
Burundi. Su un territorio di 28.000
Km2 è un paese dalle risorse
limitate vivono 9 milioni di abitanti.
Le Organizzazioni Internazionali
spesso condizionano i loro aiuti
ai programmi che impongono
e allora lo Stato chiede che
nell’aver figli si consideri la variabile
del “progetto della nazione”,
con questo slogan: “Mettere al
mondo solo i figli che la coppia
può educare e che la nazione
può supportare”. Per sfortuna, la
messa in atto di questa politica
non esita a volte a costringere
le coppie all’impiego di metodi
artificiali fino alla sterilizzazione.
Ci sono dei programmi che
premiano, in denaro, i centri che
hanno più clienti che accettano
questi metodi contraccettivi. La
Chiesa cerca di dialogare con i
poteri pubblici anche su questo
argomento. La Chiesa capisce il
problema della sovrappopolazione
in paese povero, ma insiste sul
bisogno di rispettare la dignità
della persona nella valutazione
morale dei metodi per regolare
le nascite. La Chiesa favorisce la
messa in opera di una pastorale
dei metodi naturali, soprattutto per
aiutare la gente a vedere il male
ideologico che si nasconde dietro
l’ideologia di una sistematica
utilizzazione dei metodi artificiali.
La Chiesa aiuta a promuovere la
maternità-paternità responsabile
all’interno del matrimonio a partire
da una buona coniugazione “della
coscienza” e “della legge morale”
nella scelta dei metodi da utilizzare.
Mi pare che questi due interventi che ho brevemente riassunto
dicano la concretezza e la schiettezza nell’affrontare i problemi.
Certo il primo intervento dice
qualcosa di importante anche a
noi e cioè che la crisi della famiglia
è legata alla crisi di fede, ma non
dice qualcosa anche il secondo
intervento alle nostre famiglie e
alla nostra società in continuo calo
di nascite?
don Battista
Il Vescovo
di Ngozi
Vita della Chiesa
IL CONVEGNO ECCLESIALE DI FIRENZE
Tra il 9 e il 13 novembre
2015, a Firenze, si terrà un nuovo
Convegno Ecclesiale Nazionale,
che i Vescovi hanno titolato: In
Gesù Cristo il nuovo umanesimo.
Quello di Firenze sarà
il quinto Convegno Ecclesiale
Nazionale. Il primo si tenne nel 1976
a Roma sul tema Evangelizzazione
e promozione umana, quindi
fu la volta di Loreto nel 1985
(Riconciliazione
cristiana
e
comunità degli uomini), Palermo
nel 1995 (Il Vangelo della carità
per una nuova società in Italia)
e Verona nel 2006 (Testimoni
di Gesù risorto, speranza del
mondo). Di fatto nel nostro Paese
i cinquant’anni dal Concilio sono
stati cadenzati da questi eventi
ecclesiali, quasi a rimarcare con
anniversari decennali l’eredità
conciliare.
In
tale
cammino
di
rinnovamento non è difficile
scorgere alcune costanti che
complessivamente delineano il
percorso delle nostre Chiese. Al
centro dell’attenzione è sempre
rimasta l’evangelizzazione, attuata
in spirito di dialogo con il contesto
sociale italiano. La Chiesa, infatti,
esiste non per parlare di sé né
per parlarsi addosso, bensì per
annunciare il Dio di Gesù Cristo,
per parlare di Lui al mondo e col
mondo.
In Gesù Cristo il nuovo
umanesimo. Il termine umanesimo
identificava qualcosa di refrattario
alla dimensione religiosa. Oggi
si parla di nuovo umanesimo in
Cristo. La questione dell’umano
oggi, infatti, è davvero centrale. Sia
nella sua disumanità nella forma
evocata da Papa Francesco con
l’espressione “cultura dello scarto”
sia in quella della post-umanità
perseguita dalla potenza della
tecnica (si pensi alla minaccia
atomica, alla manipolazione degli
embrioni, alla scelta sempre più
frequente dell’eutanasia, alla teoria
gender, al traffico degli embrioni e
degli organi, all’utero in affitto, ecc)
sia nell’individualismo esasperato.
Ponendo Gesù al centro come
modello di un nuovo umanesimo
si vuole riscoprire l’umanità come
caratteristica del vero umanesimo.
Il convegno di Firenze è in
preparazione dal 2013: dopo l’invito
(ottobre 2013) è stata preparata una
Traccia per il cammino (novembre
2014); tre seminari di studio, decine
di convegni, oltre 200 esperienze
di “umanesimo praticato” sono
giunte al comitato organizzativo.
Ampio l’uso di strumenti on line:
“nell’era digitale il convegno può
trasformarsi in una grande piazza
dove tutti possono vedere e udire,
partecipare e interloquire” (Mons.
Nosiglia).
Usando i cinque verbi della
missione utilizzati nella Evangelii
Gaudium (EG): uscire, annunciare,
abitare, educare e trasformare si
sono indicate “CINQUE VIE” lungo
le quali la comunita’ italiana
viene invitata a incamminarsi,
cominciando da un’esame di
coscienza.
Quali sono e cosa
significa ciascuna di esse?
Uscire: Incontro
purificare la fede
agli
altri
per
Annunciare: Testimoniare il Vangelo
con la vita
Abitare: Costruire dimore stabili
aperte al mondo
Educare: Tirar fuori la passione per
ciò che è vero e bello
Trasfigurare: La capacità di vedere
oltre i limiti umani
Nella preparazione
del convegno si è voluto dare
grande attenzione alle “storie”
di umanesimo vissuto e alla
dimensione di trascendenza e fede
che le rende possibili. L’esercizio
concreto della carità, l’attenzione
alle nuove generazioni, il dialogo
fra religioni e culture, la pratica
dell’educazione e della vita
familiare sono tutte aree di questo
umanesimo nuovo.
Al convegno sono previsti
2.500 delegati.
IL PROGRAMMA
Il Convegno comincerà
il 9 novembre, con la cerimonia
di apertura in cattedrale. Alle
15.30 l’avvio delle processioni
nelle quattro basiliche (Santa
Croce, Santa Maria Novella, Santo
Spirito, Santissima Annunziata), con
ingresso processionale nel battistero
e nella cattedrale. Alle 17 il saluto
del cardinale Giuseppe Betori,
arcivescovo di Firenze, seguito da
quello di Dario Nardella, sindaco
di Firenze. Alle 17.30 la celebrazione
dei Vespri, cui farà seguito alle 19
la prolusione di monsignor Cesare
Nosiglia, presidente del Comitato
preparatorio.
Il 10 novembre è il giorno
della visita di Papa Francesco,
che dopo la prima tappa a
Prato incontrerà i partecipanti
al Convegno in cattedrale.
Il
Papa verrà accolto dal saluto
del cardinale Angelo Bagnasco,
arcivescovo di Genova e presidente della Cei. Seguiranno le
testimonianze e il discorso del
Papa, che nel pomeriggio si
trasferirà allo stadio comunale per
presiedere la Messa, dalle 15.30
alle 17.
I
lavori
dei
convegnisti alla Fortezza
da
Basso cominceranno la sera del 10
novembre, alle 20.30, con un «come
la penso» sulle 5 vie: uscire, abitare,
annunciare, educare, trasfigurare.
v ita n ostra 5
Vita della Chiesa
Mercoledi’11 novembre,vi saranno
le relazioni introduttive seguite dai
lavori nei gruppi, secondo le 5 vie
della Traccia,
Giovedì 12 ha una dimensione ecumenica con riflessioni di rappresentanti ortodossi,
valdesi, ebraici e islamici; seguita
da lavori di gruppo
Venerdì 13, giornata conclusiva, sarà presentata la sintesi dei
lavori di gruppo sulle cinque vie e
le conclusion presentate dal Card.
Bagnasco. Prima della preghiera
conclusiva verrà presentata una
Lettera al Paese e alle Chiese in
Italia.
“Schiacciato” tra i due
sinodi sulla famiglia, l’anno santo
della misericordia e i viaggi del
Papa, il Convegno di Firenze rischia
di passare inosservato e di non
essere attualizzato nelle sue ricche
proposte.
Ma proprio questa
atmosfera convergenza di temi e
di sollecitazioni papali potrebbe
essere un’opportunita’per la Chiesa
italiana per mettere a fuoco la
centralita’ di Cristo, espresso in una
delle affermazioni più profonde del
Concilio “Solamente nel mistero
del Verbo incarnato trova vera
luce il mistero dell’uomo” (GS
22). È Gesù Cristo, Dio fatto uomo,
che permette all’uomo di essere
veramente uomo.
La sfida del post-convegno
sarà portare questo programma
in tutte le comunità della Chiesa
d’Italia e vivere concretamente le
“Cinque Vie” della missione.
Padre Mario Barbero, IMC
6 v ita n ostra
Tradurre
l’Enciclica
in Bresciano
Con l’Enciclica Laudato Sì termina
l’era moderna e ne inizia una nuova.
Non a caso il libro più venduto è
“la fine dell’epoca moderna” di
Romano Guardini. L’umanesimo
tipico della modernità ha ormai
dato i suoi frutti migliori: i diritti umani.
Andare
oltre,
significherebbe
degenerare in un antropocentrismo
tecnocratico deleterio. Occorre
cambiare. porre al centro non più
l‘uomo, ma il cosmo con la totalià
delle sue relazioni. Sembra un
discorso astratto, provo a tradurlo,
sulla scia dell’enciclica, nella
situazione bresciana. Ogni creatura
ha un valore intrinseco, in quanto
parte di questo cosmo amato da
Dio. Ogni creatura quindi merita
cura e rispetto. che dire dei tanti
nostri terreni incolti, della montagna
abbandonata, degli animali uccisi
per passatempo o a quelli trattati
come macchine da latte o da
uova?
Ogni creatura è in relazione con
ogni altra. così è Dio: c’è perché
esistono tre relazioni tanto intense
da costituire una unità perfetta.
Così non siamo noi, chiusi nel
nostro egoismo, sordi ai richiami
dei fratelli migranti, capaci di
premiare i partiti più sciovinisti
come la Lega. Papa Francesco
ci invita ad una spiritualità della
relazione, empatica con la natura,
con gli altri, con Dio. La spiritualità
richiama la contemplazione. Siamo
così indaffarati da non avere più
tempo per veder la bellezza della
nostra casa, la terra. abbiamo
moltiplicato i supermercati, le piste
da sci, le darsene sulle coste dei
nostri laghi, le emissioni inquinanti.
Abbiamo cancellato la domenica
come giorno di fraternità e di
preghiera. convertirci
significa
cambiare direzione: abbandonare
il consumismo e scoprire il gusto
del paesaggio, del bello, della
natura. Dobbiamo superare l’idea
dell’intoccabilità della proprietà
privata e praticare la condivisione
dei beni, delle conoscenze, del
potere. La terra è di tutti. Le decisioni
devono essere prese insieme, con
trasparenza, quanta difficoltà ad
ottenere informazioni sulla gestione
del territorio dai pubblici poteri che,
per altro, sarebbero tenuti ad offrirle
spontaneamente! la modernità
pensa ad un progresso materiale
infinito: dimentica i limiti naturali
del mondo. L’aria, l’acqua, i suoli,
la biodiversità, le risorse non sono
infinite. i ghiacciai dell’Adamello
si ritirano, dove prenderanno
l’acqua le nostre valli in futuro?
aumentano le malattie dovute
all’aria malsana; forse va rivisto il
sistema delle emissioni, trasporti,
inceneritori, industrie, agricoltura.,
forse dobbiamo riprendere la
logica della produzione agricola
piccola e naturale, della sobrietà,
della prossimità. Infine il Papa
ci invita a riflettere sul lavoro.
Abbiamo una grande tradizione
di lavoro, ma lavoriamo solo per
i soldi? per la Carriera? col lavoro
l’umanità trasforma la terra in
meglio o in peggio? quando
si costruiscono armi, quando si
inquina, si cementifica senza senso
(vedi BREBEMi), si prepara una
terra più vivibile per le prossime
generazioni? il rischio di uno
splendido
documento
come
l’enciclica Laudato Sì è che dopo
gli entusiasmi iniziali, resti lettera
morta. mi auguro che da noi non
avvenga, ma che tutti, società
civile e comunità religiose, abbiano
il coraggio della riflessione e del
cambiamento, per salvare noi, e
il futuro di questa nostra sorella e
madre terra.
Gabriele Scalmana
Vita della Chiesa
Agli Ammalati
I GIORNI
DEI MORTI
Mi domando spesso perché i
giorni di Novembre si chiamino i
giorni dei morti. Se i nostri cari sono
nell’eternità, contemplano il volto
di Dio, perché mai li chiamiamo
morti? E’ vero: non li vediamo, non
godiamo più della loro presenza,
non ce li abbiamo più in casa ma
la fede ci dice che sono vivi, sono
con Dio, stanno nella casa di Dio …
Alcuni di loro sono già in paradiso,
altri attendono al purgatorio,
qualcuno ha scelto di stare per
sempre lontano da Dio, ma tutti
sono vivi.
Novembre perciò è il mese di coloro
che sono nell’eternità, è il mese di
coloro che ci hanno preceduto. E’
il mese della preghiera, dei suffragi,
della visita ai cimiteri. E’ il mese
nel quale ci poniamo davanti le
fotografie dei genitori, dei parenti,
dei nostri sacerdoti, dei nostri
educatori … e ricordiamo la loro
vita, i loro insegnamenti, il bene che
hanno fatto. E’ brutto dimenticare
il passato, è brutto perdere la
memoria di quanti hanno costruito
religiosamente o civilmente le
nostre comunità. Dimenticare il
passato è dimenticare la nostra
storia, è perdere le nostre radici, è
cancellare quanto di più prezioso
abbiamo. Quelli che viviamo in
novembre non sono perciò giorni
dei morti, ma tempo prezioso per
vivere la nostra fede nella vita
che non finisce, la nostra fede
nell’esistenza dei nostri cari.
Noi cristiani non piangiamo dei
morti, anche se i loro corpi sono
sepolti al cimitero, affidiamo
a Dio delle persone care che
hanno bisogno di riposo eterno, di
misericordia .. delle persone che ci
aspettano.
SOLENNITÀ
DI TUTTI I SANTI E
COMMEMORAZIONE
DEI DEFUNTI
DOMENICA 1 NOVEMBRE:
SOLENNITA’ DI TUTTI I SANTI
Messa con orario festivo
• Ore 15,00 Messa al Cimitero
• Ore 18,30 Messa in suffragio
di tutti i defunti della
Parrocchia
Ricorderemo il VII° Anniversario della morte di
Don Giovanni Miristice e
tutti i sacerdoti e religiosi
nati e vissuti a Bedizzole
LUNEDI 2 NOVEMBRE:
COMMEMORAZIONE
DEI FEDELI DEFUNTI
• Ore 8,30 e 18,00 Messe
in Parrocchia
• Ore 10,00 e 15,00 Messe
al Cimitero
DOMENICA 8 NOVEMBRE:
ore 11,15 Messa in Parrocchia
in Suffragio di tutti i Caduti
delle guerre
Dall’1 all’8 novembre
è POSSIBILE LUCRARE
L’INDULGENZA per i defunti
visitando il Cimitero
e alle solite condizioni
Durante le festività i Sacerdoti
sono a disposizione per le
Confessioni.
“Chi è malato, chiami a sé i
presbiteri della chiesa e preghino
su di lui”. È questo l’invito che
l’Apostolo Giacomo rivolgeva ai
primi cristiani, lo faccio mio e lo
rivolgo a tutta la comunità.
Troppe persone a Bedizzole fanno
per mesi e anni l’esperienza della
malattia, sono a lungo degenti
in ospedale, sono nelle cliniche
o restano in casa, inchiodate ad
un letto … e non hanno la visita
di alcun prete e nessun conforto
religioso.
Quante volte mi sono sentito
rispondere dai parenti, allorchè
sono stato avvertito della morte
del familiare: ”non volevamo
spaventare
l’ammalato,
non
volevamo far conoscere a nessuno
la sua malattia, non ci sembrava
opportuno scomodare i sacerdoti”.
È uno dei doveri principali del
sacerdote visitare gli ammalati,
fa parte della sua missione essere
vicino a chi soffre. Un ammalato
non ha bisogno solo di medicine,
di interventi chirurgici, di assistenza
medica. Ha bisogno di conforto, di
sostegno spirituale, di preghiera, di
sacramenti, della vicinanza di una
Comunità. È un dovere illuminare
l’ammalato, informarlo del suo stato
di salute, delle sue reali condizioni
fisiche.
Non è caritatevole nascondergli la
verità, illuderlo, dirgli delle bugie.
Lui stesso dopo alcuni interventi,
dopo certe cure, dopo la degenza
in alcuni reparti … vedendo che
le forze vengono sempre meno si
rende conto del suo vero stato di
salute. La verità va detta con carità,
con prudenza, con un certo stile …
ma non va negata.
Ecco allora il dovere dei familiari di
accompagnare l’ammalato anche
sul piano spirituale, di chiamare
dopo aver sentito il parere
dell’ammalato il sacerdote.
Non si può restare mesi, anni senza
alcun conforto spirituale. I sacerdoti,
i ministri straordinari dell’Eucarestia
hanno tutta la disponibilità possibile.
Chiamiamo un prete perché preghi
con voi e condivida il vostro dolore.
Don Franco
v ita n ostra 7
Vita della Parrocchia
AD UN DIO MISERICORDIOSO
BEDIZZOLE RISPONDE VIVENDO LE OPERE DI MISERICORDIA
CAMMINO PASTORALE
DELLA COMUNITÀ
2015/2016
Da novembre la comunità
di Santo Stefano si impegna a
vivere le opere di Misericordia.
Dopo la presentazione di una o
più opere di misericordia
da parte di un esperto
verranno chiesti alcuni
gesti concreti di carità:
• la lettura della vita di
un Santo della carità
• la consegna delle Beatitudini
• la consegna di una borsa
per viveri alimentari
• la riconsegna della borsa
contenente viveri alimentari
10 NOVEMBRE ore 20.30
presso il TEATRO dell’Oratorio
Dar da mangiare agli affamati
Dar da bere agli assetati
Vestire gli ignudi
Padre MARIO TOFFARI
DIRETTORE UFF. MIGRANTI
GRAZIELLA VEDOVELLO
ASSES. SERVIZI SOCIALI
IN AVVENTO:
CENTRI DI ASCOLTO sulle
PARABOLE della MISERICORDIA
12 GENNAIO ore 20.30
presso il TEATRO dell’Oratorio
Pregare Dio
per i vivi e per i morti
PROF. DON OVIDIO VEZZOLI
PREFETTO SEMINARIO
TEOLOGICO DI BRESCIA
24 FEBBRAIO ore 20.30
in CHIESA PARROCCHIALE
Il nome di Dio è Misericordia
MONS. LUCIANO MONARI
VESCOVO DI BRESCIA
IN QUARESIMA:
CENTRI DI ASCOLTO sulle
PARABOLE della MISERICORDIA
8 v ita n ostra
Incontro Consiglio
Pastorale a Maguzzano
L’incontro si apre con un momento
di preghiera comunitaria. Dopodiché, don Battista presenta la
Bolla d’Indizione del Giubileo
della Misericordia, offrendo alcuni
spunti di riflessione: sottolinea
come ciascuno possa diventare
“segno dell’agire del Padre” solo
attraverso la sequela del Figlio;
in particolare, pone l’accento
sulla necessità di essere – con
un’espressione di don Tonino Bello
– “contemplAttivi”, cioè di votare
quest’anno (e anche tutta la
nostra vita di cristiani) non solo alla
contemplazione della misericordia
di Cristo ma anche alla sua messa
in opera concreta. Vengono poi
distribuite le linee guida per il lavoro
delle commissioni. Si prospetta
di sviscerare il tema dell’Anno
Giubilare mediante l’analisi delle
opere di misericordia corporali
e spirituali: ad ogni commissione
è affidata la riflessione specifica su
alcune di esse.
I membri del Consiglio Pastorale e
alcuni membri straordinari richiesti
per le commissioni si dividono
negli ambiti della catechesi,
carità e liturgia. Alla Commissione
Catechesi si aggrega anche il
nuovo curato della comunità,
don Giovanni Consolati, venuto
ad incontrare preliminarmente i
membri del Consiglio.
Tornati in assemblea, segue la
restituzione di quanto elaborato da
ciascun gruppo:
-
Per la Commissione
Catechesi:
Si evidenzia nuovamente la
necessità di un coordinamento tra le proposte dei
singoli gruppi parrocchiali,
a partire da un inventario
degli stessi (chi sono e cosa si
propongono di fare). Ognuno di essi, così, potrebbe
delineare il proprio particolare percorso intorno
ad un’opera di misericordia (diversa per ciascun
gruppo), e presentarne le
iniziative relative all’intera
comunità. Parallelamente, si
propone che vengano approfondite le vite dei Santi
della misericordia ovunque
possibile (per esempio, alla
radio parrocchiale o durante le omelie), che ci si
concentri sul tema della misericordia anche attraverso
i Centri di Ascolto, ed eventualmente che si approfondiscano sfaccettature particolari del tema (il dialogo
interreligioso, la santità, ancora le opere di misericordia corporale e spirituale…)
tramite incontri con esterni.
-
Per la Commissione Carità
e Missioni:
Si suggerisce di segnalare
situazioni di bisogno tramite
il bollettino parrocchiale o
passaparola, in modo che
ciascuno possa rendersi
disponibile per aiutare le
famiglie in difficoltà o per
visitare gli ammalati, secondo il tempo e gli strumenti a
sua disposizione. Si ipotizza
di supportare le famiglie
disagiate anche in collaborazione con l’assistenza
sociale. Ci si interroga inoltre su come poter declinare l’opera di misericordia
corporale “visitare i carcerati” nella nostra realtà: si
potrebbe forse stare vicino
a chi sul nostro territorio ha
un parente in carcere. I temi
di competenza del gruppo
missionario non sono toccati, per assenza del referente.
Vita della Parrocchia
-
Per la Commissione
Liturgia:
Si pone in evidenza la necessità da un lato di avere
un luogo intimo per la confessione personale, dall’altro
di dare maggior risalto al
valore comunitario del sacramento. Viene restituito
all’assemblea il desiderio di
sensibilizzare le famiglie dei
malati ad “aprire le porte”
per accogliere quanti possono accompagnarli (presbiteri e laici). L’obiettivo
delle visite ai malati, infatti,
vuol essere quello di farli
sentire parte attiva della
comunità nonostante non
possano parteciparvi fisicamente: va perciò scardinato il pregiudizio che identifica queste visite come il
presagio di una morte imminente. Con la simile positiva intenzione di restituire i
momenti della sofferenza
e della morte alla custodia
della comunità, si propone
nelle veglie mortuarie la lettura della liturgia del giorno
e, coinvolgendo le suore o i
laici, la recita del rosario. Si
fa presente tuttavia che la
Messa è e deve essere sentita come una celebrazione
per i vivi, molto più che per i
morti. Affinché questo aspetto non venga accantonato,
si valuta di primaria importanza una formazione sulla
Messa. Viene anche avanzata l’ipotesi che sia il gruppo missionario a dare i più
significativi spunti di riflessione, nell’Anno Giubilare
in cui la sua attività viene
tanto messa a tema. Ci si
propone infine di valorizzare
le liturgie della Festa di Tutti i
Santi e della Commemorazione dei morti.
A questo punto Don Franco
fa sintesi di quanto emerso e
prospetta che l’analisi delle opere
di misericordia sia affrontata mese
per mese e sostenuta di volta in
volta dalla testimonianza di esterni.
Bruno propone allora di lanciare
una “iniziativa del mese” relativa
all’opera di misericordia esaminata,
in modo da accompagnare la
comunità in un percorso spirituale
a tappe progressive.
Viene infine sollevata la questione
della effettiva realizzabilità delle
proposte emerse, coerentemente
con il lavoro delle commissioni e
in tempi brevi. Poiché le iniziative
da mettere in atto in questi primi
mesi autunnali non risultano
sufficientemente chiare, benché lo
siano le linee guida e le intenzioni, si
propone che alcuni rappresentanti
di
ciascuna
commissione
si
riuniscano insieme al parroco per
poter coordinare concretamente
i percorsi dei singoli gruppi
parrocchiali intorno al tema della
misericordia. L’incontro viene fissato
lunedì 5 ottobre alle ore 20.30 presso
il Centro Parrocchiale. I membri del
Consiglio resisi disponibili per la
suddetta riunione sono:
-
Per la Commissione Catechesi: Bruno Alberti, Michele
Crescini,
Luca
Barbieri,
Fabrizio Spassini.
-
Per la Commissione Liturgia:
Renato Venturelli, Alvaro Beschi, Cristina Bussi.
-
Per la Commissione Carità
e Missioni: Annunzio Rossi e
Vincenzina Salvadori.
La giornata si conclude con la
celebrazione
comunitaria
dei
Vespri.
[Assenti
giustificati: Alessandra
Lorenzoni, Annunzio Rossi, Mattia
Tonolini.
Presenti come esterni al Consiglio
Pastorale, all’intera seduta o solo
in parte: Don Giovanni Consolati,
Federico Giugno, Gigliola Posti,
Viviana Posti, Milena Roberti, Giusy
Temponi.]
Alice Bianchi
DOMENICA 22 NOVEMBRE
CELEBRAZIONE PRIME
COMUNIONI E CRESIME.
I RAGAZZI, I PADRINI E
LE MADRINE DOVRANNO
TROVARSI ALLE ORE 10.30
NEL CORTILE DELL’ORATORIO.
CELEBRA IL VICARIO
GENERALE MONS.
GIANFRANCO MASCHER.
PROGRAMMA
FESTA PATRONALE
DI SANTO STEFANO
Domenica 20 dicembre
alle ore 17,30
presso il Santuario di Masciaga:
Concerto della Corale
Santo Stefano
Venerdi 25 dicembre
Natale del Signore
Sabato 26 dicembre
Festa patronale
di Santo Stefano
ore 18.30 solenne
Concelebrazione presieduta
dall’Arcivescovo
S.E. Mons. Vincenzo Zani
Segretario della Congregazione
per l’Educazione Cattolica
Presentazione alla comunità
dei comunicandi e cresimandi
(devono essere presenti
genitori, padrini e madrine).
Mercoledi 6 gennaio ore 16,30
solennità dell’Epifania
presso il Santuario di Masciaga:
concerto del Coro
Gospel Amodonostro.
v ita n ostra 9
Vita della Parrocchia
DAI MISSIONARI della CONSOLATA
50 ANNI DI CONSACRAZIONE AL SIGNORE
2 ottobre 2015: ho celebrato i 50
anni di professione religiosa. Innanzitutto un piccolo chiarimento: non
bisogna confondere la professione
religiosa con l’ordinazione sacerdotale. La professione religiosa è
il momento in cui con l’emissione
dei voti di povertà, castità ed
obbedienza il soggetto (uomo
o donna) prende la decisione di
donare la propria vita al Signore
consacrandosi interamente a Lui
ed è accettato ufficialmente in una
congregazione religiosa (maschile
o femminile): nel mio caso in quella
dei missionari della Consolata.
Nei giorni precedenti a tale
anniversario non poche volte ho
meditato su come ho trascorso
e vissuto questi 50 anni. Spesso
il pensiero si è soffermato sulla
persona di Gesù che con i voti
ho promesso di seguire ed imitare
nel compimento della volontà del
Padre. Non hai voluto né sacrificio
né offerta … allora ho detto: ecco,
sono qui per compiere la tua
volontà (ebrei 10,5-7).
Gesù, come leggiamo nella
lettera agli ebrei, è il vero ed unico
mediatore tra Dio e gli uomini:
Gesù è il mediatore di una nuova
alleanza (Ebrei 9,15). Anche se
la mediazione di Gesù come ci è
presentata nella lettera agli ebrei
si riferisce in modo particolare al
suo sacerdozio ed al sacrificio della
Croce, la possiamo estendere a
tutta la sua vita.
In che modo Gesù nella sua
vita quotidiana esercitava la
sua mediazione tra il Padre e
l’umanità? Durante il giorno
predicava, parlando di Dio agli
uomini e durante la notte pregava,
parlando a Dio degli uomini.
Così anche io nei miei 50 anni
di vita religiosa ho cercato per
quanto
possibile
nonostante
le mie debolezze umane di
svolgere questa duplice attività:
predicazione e preghiera.
La nostra comunità è cresciuta di numero e con l’arrivo di
Padre Sandro Carminati siamo ora in sei. Padre Sandro è
originario di Casto in Val Sabbia, è sacerdote da 43 anni
ed ha lavorato in Italia e in Colombia. Padre Sandro sarà il
Superiore della nostra comunità dopo essere stato per sei
anni il Superiore Regionale dei Missionari della Consolata
d’Italia. Benvenuto!!!
Da sinistra:
Padre Giuseppe Garniga, Padre Mario Barbero,
Padre Sandro Carminati, Padre Carlo Laguzzi,
Padre Aldo Zanni, Padre Mario Teodori
10 v ita n ostra
E che devo dire adesso con i miei
71 anni di età e con gli acciacchi
che crescono di giorno in giorno?
Anche se le attività pastorali non
sono terminate del tutto, mi rendo
conto che non posso più svolgere
tutte le attività di quando avevo
30 o 40 anni. Non è ancora arrivata
per me la notte inoltrata, ma vedo
che la sera è ormai avanzata. Sto
riducendo sensibilmente le attività
pastorali per dedicare sempre
più la mia giornata alla preghiera.
Frequentemente
domando
al
Signore ed alla sua SS. Madre di
far piovere abbondantemente la
grazia divina là dove ho cercato di
seminare, almeno spero, la parola
del vangelo.
Mentre vi saluto e vi ringrazio per
tutte le grazie e benefici materiali
e spirituali che avete offerto per
me, vi prometto il mio costante
ricordo nella celebrazione del
divin sacrificio e nella preghiera
e, facendo mie le parole di Papa
Francesco, vi domando di pregare
anche voi per me...
Il Signore e la sua SS. Madre vi
benedicano
Padre Carlo Laguzzi I.M.C.
Vita in Oratorio
ANNO CATECHISTICO 2015 / 2016
v ita n ostra 11
Vita in Oratorio
A.C.R. : Azione Cattolica Ragazzi
L’EDR (Equipe Diocesana dei
Ragazzi) è, per l’Azione Cattolica di
Brescia, una scommessa. Il progetto
prende il via proprio quest’anno, e
ha tutto il sapore della dolce novità
e dell’entusiasmo dei bambini.
Si tratta di una commissione
composta dai ragazzi dell’ACR che
hanno partecipato ai campi estivi
diocesani. Gli obiettivi sono molti:
far vivere ai bambini la dimensione
della diocesanità, creare una
continuità rispetto alle esperienze
del Tempo d’Estate Eccezionale
(che per l’AC è uno dei momenti
forti del percorso associativo), e
soprattutto dar loro la possibilità
di dare il proprio punto di vista sul
cammino dell’anno e sul proprio
essere cristiani nella vita di tutti i
giorni… la possibilità di “far parte,
sentirsi parte, fare la propria parte”!
Gli incontri saranno quattro e
distribuiti nel corso dell’anno. I
membri dell’Equipe della nostra
Parrocchia si chiamano Anna,
Elisa, Tommaso, Davide e Sara. Ci
restituiranno quello che avranno
vissuto alla fine del percorso, ma
intanto lasciamo la parola a loro
per raccontarci com’è andato il
primo appuntamento.
“All’idea di andare a Villa Pace
mi rallegravo un sacco, perché
rivedevo gli amici che avevo
conosciuto, motivo per cui mi
sentivo molto grande, sapendo che
mia mamma mi avrebbe lasciato
andare con i miei amici!”
Davide
“Il 1° ottobre sono andata a
Villa Pace a Gussago, con tanti
bambini di altre parrocchie, da
tutta la diocesi. In questo incontro
abbiamo pregato, giocato e ci
siamo divertiti. La cosa più bella
che ho fatto lì è stata quando
abbiamo giocato al gioco dell’oca,
ma non era un gioco in scatola:
c’erano dei biglietti attaccati
sparsi nel corridoio e dietro c’erano
delle lettere che dovevi riferire all’
educatore e vinceva chi arrivava
prima a 30.
12 v ita n ostra
Prima di tornare a casa abbiamo
cenato tutti insieme con una pizza
squisita, poi ci hanno dato delle
stringhe per le scarpe, una gialla e
l’altra di un colore a nostra scelta.
E’ stato magnifico, straordinario,
emozionante, mitico e speciale.
Speriamo di rivederci al prossimo
incontro!”
Elisa
“Il 1° ottobre ho partecipato
all’incontro dell’Equipe Diocesana
dei Ragazzi. Ci siamo ritrovati
a Gussago (Villa Pace), ci ha
accolto don Mattia e siamo andati
in Chiesa per un momento di
preghiera. Abbiamo poi visto un
film intitolato “I Minions”, giocato
all’Ocona e cenato tutti insieme. È
stata una bella esperienza, mi sono
divertito molto e aspetto con ansia
il prossimo incontro.”
Tommaso
“A me tornare a Villa Pace mi ha
fatto ricordare i bellissimi tre giorni
passati a fine agosto con il gruppo
ACR.
Rivedere e giocare con gli altri
ragazzi è stato strabello, aspetto
dicembre per tornarci. Ci sono
andata
molto
molto
molto
volentieri!!!”
Anna
Trovate i bambini dell’A.C.R.
in oratorio ogni sabato,
dalle 14.30 alle 16.30!
Anche i Giovanissimi di A.C.
si ritrovano tutti i sabati in oratorio,
dalle 17.00 alle 18.30!
Per l’A.C.R. Ottobre è il “Mese del
Ciao!”. La nostra “Festa del Ciao”
si terrà sabato 31 ottobre,
sempre dalle 14.30 alle 16.30.
Vita della Parrocchia
Un’Ottobre Missionario intenso
CARITAS:
una presenza
indispensabile in paese
Vorrei invitare i bedizzolesi
il sabato pomeriggio dalle
14.00 alle 17.00 a passare
davanti alla sede della Caritas
in via Rimembranze.
Si trova una fila di 70/80
persone che domandano
viveri, vestiti, giocattoli, piccole
somme per pagare le bollette
della luce, dell’acqua, del
gas.
Alcuni
presentano
pure ricette per acquistare
medicinali in farmacia.
La Caritas parrocchiale però
vive e serve i poveri ogni
giorno.
Ogni giorno non meno di
dieci persone chiedono da
mangiare in canonica. Ogni
giorno ammalati del paese
vengono visitati dai volontari.
Ogni giorno si dà una mano
a bambini che non riescono
a pagare la retta della scuola
materna, a genitori che non
hanno lavoro, a famiglie in
seria difficoltà.
Sempre la Caritas manda
mensilmente valigie di viveri a
Brescia e in varie nazioni.
Tutto questo grazie alla generosità dei fedeli, all’intraprendenza dei volontari, al
sacrificio di molti.
Non importa se la Caritas
è ignorata da coloro che si
mostrano attenti e generosi
verso altre realtà alle quali
chiedono il conto a tempo
opportuno.
la Caritas c’è e tantissime
persone lo sanno e lo vedono.
La Comunità
Cenacolo
Il mercatino in Coretto
I volontari del pranzo
di solidarietà
Le testimonianze in teatro
Un volontario
v ita n ostra 13
BENVENUTO don Giovanni
ACCOGLIETEMI CON SIMPATIA!
Arriva il nuovo curato all’oratorio,
o come si usa dire a Bedizzole
arriva il nuovo curato in Piazza.
Sicuramente c’è tanta curiosità e
mille aspettative. Anche il mio cuore
è in fermento. Vengo a voi con
entusiasmo, desiderio di conoscere,
capire e di percorrere un bel tratto
di strada insieme. In questi giorni
ho visitato l’oratorio, la chiesa,
ho iniziato a guardarmi in giro: è
proprio un bel paese. Mi presento
sono don Giovanni, ho trentatre
anni, ho fatto per sette anni il curato
a Verolanuova. Sono originario
di Travagliato, ma già da ora mi
sento a pieno titolo un bedizzolese,
ci unisce il “Roncaì”. Infatti i miei
antenati travagliatesi, famosi per
essere degli ottimi ladri, giravano
per le strade e così se non con le
buone, con “il roncai” ottenevano
tutto quello che desideravano. In
mezzo a voi desidero sicuramente
aiutarvi a “rubare” le chiavi del
paradiso, ad aiutarvi a trovare
la strada della felicità che Dio
desidera donarvi. “Ho una voglia
matta” di incontrare bambini,
ragazzi, adolescenti e giovani e le
loro famiglie. Come ogni comunità
anche la vostra, come mi hanno
testimoniato i primi incontri con i
sacerdoti e il consiglio pastorale
hanno a cuore l’oratorio. Desidero
che passo dopo passo, l’Oratorio
continui ad essere un luogo di
incontro e centrale nella nostra
comunità. Ringrazio per questo il
lavoro fatto dai miei predecessori:
san Giovanni Battista Piamarta che
qui nell’aprile del 1869 divenne
coadiutore del parroco. Il servizio
in questa parrocchia fu breve, e
terminò nel dicembre del 1870.
Altri sacerdoti hanno continuato la
sua opera, mi sembra importante
ricordare gli ultimi: don Giuseppe
Bregoli dal 1957 al 1959, don Angelo
Pizzato dal 1979 al 1984, don Carlo
Bosio mio compaesano dal 1984
al 1991, don Giancarlo Scalvini
dal 1991 al 1995, don Leonardo
Farina dal 1995 al 2003, don Vittorio
Bonetti dal 2003 al 2008 e infine
don Vincenzo Arici per sette anni.
Vi consegno una frase del patrono
del nostro oratorio, san Giovanni
Bosco, che desidero accompagni
il mio cammino in mezzo a voi:
“non è sufficiente amare i giovani,
occorre soprattutto che i giovani
stessi si sentano amati”. Come
sacerdote in questi anni mi donerò
a voi cercando di portare avanti
questo obiettivo: accogliere ogni
ragazzo così come è, con i suoi
pregi e difetti, aiutarlo a riconoscersi
nella sua unicità, aiutarlo a trovare
la presenza di Dio nella sua vita e
accompagnarlo così, a diventare
uomo: un buon cristiano e un
onesto cittadino. Mi direte forse,
niente di originale, ma originali
saranno coloro che accetteranno
questa sfida. Saluto don Franco e
don Battista. Saluto tutti i bambini
dalla scuola dell’infanzia alle
elementari, i preadolescenti, gli
adolescenti e i giovani, così come
tutti i collaboratori dell’oratorio
che
presto
conoscerò,
un
incoraggiamento a tutti i genitori
per il loro compito importante e
delicato. Saluto tutte le autorità e i
gruppi di volontariato, le famiglie, gli
anziani e gli ammalati. A tutti chiedo
una preghiera affinché non manchi
mai il vostro sostegno in questi anni.
Saluto le suore canossiane. Sono
desideroso di conoscere un’altra
congregazione dopo aver lavorato
con le suore ancelle, le operaie
e le suore di Maria bambina.
Saluto tutti tutti, nessuno escluso.
Un particolare pensiero infine ai
padri della consolata. A loro mi
collegano due cose: la prima
è il cognome: consolati. Potrà
succedere che qualcuno mi pensi
un missionario della consolata.
Un po’ è vero ma la mia missione
sarà Bedizzole. La seconda cosa
è relativa alla beatificazione dello
scorso 23 maggio di suor Irene
Stefani. È una suora missionaria
della Consolata nata ad Anfo
(Bs) nel 1891, nel 1913 parte
per il Kenya, dove ha un’unica
preoccupazione: donare Gesù
alla popolazione Kikuyu e curarsi
delle persone divenute presto la
“sua” gente. Scoppia la peste ma
suor Irene continua la sua opera
di assistenza. Contrae il morbo
e muore a 39 anni. È definita
angelo della carità e “Nyaatha”,
cioè la tutta piena di misericordia
e bontà. La gioia di questa
beatificazione nasce dal fatto
che, quando ero in seminario,
venne fatta una preghiera per
i missionari martiri e si pregò
proprio per suor Irene Stefani e
arrivò la sua reliquia: un paio di
scarponi. Erano gli scarponi con
cui la beata aveva macinato
chilometri e chilometri di terra
battuta per visitare e “consolare”
tutta quella gente che aveva
tanto amato! Fui scelto proprio io
per portarla durante la preghiera.
Fu un vero onore e a lei affidai il
mio cammino, allora come oggi!
Fin da ora desidero augurare a
tutti quanti un buon anno.
Don Giovanni
Vita della Parrocchia
Grazie
don
!
o
z
n
e
c
n
i
V
L’Oratorio
15 v ita n ostra
Grazie don Vincenzo
Dal tesoro del padrone di casa
Sette anni fa l’orologio della
mia giornata sacerdotale giungeva ad un’ora chiamata “Bedizzole”.
Ad essere sincero dovrei aggiungere che le lancette non solo giunsero, ma diedero anche la netta
impressione di bloccarsi su tale traguardo. Qualcosa…o meglio, Qualcuno, aveva armeggiato attorno al
meccanismo della mia vita affinché subisse una battuta d’arresto.
Capii che bisognava ricominciare
da capo; rivedere gli ingranaggi
delle mie (in)sicurezze, oliare le spigolosità del mio carattere e, soprattutto, regolare la velocità di tutta la
faccenda calibrandola sulla nuova
realtà che il buon Dio mi aveva fatto incontrare. Iniziava così il delicato periodo del rodaggio durante il
quale trovare, tra accelerazioni e
le inevitabili “grattate”, la marcia
giusta; o per lo meno quella meno
sbagliata! Come avete potuto leggere fin qui, fedele alla mia fama di
assassino dell’italica lingua, ho voluto iniziare quest’ultimo scritto con
una immagine che potesse arginare un poco quel fiume in piena di
emozioni che, tolto il catenaccio al
cuore, mi avrebbe inesorabilmente
travolto. Mentre scrivo non so ancora se andrò nella direzione del
ringraziamento, oppure del semplice saluto; desidererei, tuttavia, che
ciascuno di voi riuscisse a scorgere,
tra le righe, il bene che vi ho voluto e cercato di dimostrare in questi
anni.
Bedizzole non è una comunità che si offre subito con affabilità.
Verso il nuovo che arriva si comporta alla stregua di una bella signora la quale, consapevole della ricchezza che si porta dentro, vuole
essere capita; un po’ corteggiata
e un po’ scossa, ma soprattutto
amata affinchè si decida, come
il padrone di casa di evangelica
memoria, a “tirar fuori dal suo tesoro cose nuove e cose antiche”
(Mt 13,52). Questo è avvenuto anche per me. E così, mentre la “bella
signora” mi mostrava orgogliosa le
sue gemme più preziose, non si accorgeva che ne facevo man bassa
riponendole gelosamente nel forziere della mia vita.
Oggi le riguardo con emozione e ovviamente con rico-
noscenza. Non c’è un pezzo più
importante dell’altro…o meglio,
sicuramente ci sarà…ma messi
così l’uno accanto all’altro formano, nella loro diversità, la bellezza
dell’intero tesoro. Bedizzole mi ha
fatto riscoprire la perla preziosa della Parola di Dio. Non che
l’avessi persa; tuttavia sollecitato
dall’incontro settimanale della Lectio Divina e da quello quotidiano
con il piccolo pensiero alla messa
serale (senza ovviamente dimenticare l’appuntamento con l’omelia
dell’Eucaristia domenicale) ho davvero capito che “non di solo pane
vive l’uomo, ma di ogni parola che
esce dalla bocca di Dio”. Una seconda ricchezza è stata la possibilità di condividere il mio sacerdozio con tante altre persone che,
come me, hanno risposto alla chiamata del Signore a seguirlo più da
vicino. Mi riferisco a don Franco e
a don Battista (e agli altri confratelli passati nella nostra comunità), ai
Padri della Consolata e alla Madri
Canossiane. Da loro ho imparato
le mille sfaccettature con le quali
si può concretizzare l’annuncio del
Vangelo e vivere l’azione pastorale, l’amore verso Dio e verso i fratelli. Frugando nel forziere mi sono
ritrovato fra le mani un astuccio
vellutato, un po’ consunto, con le
firme di alcuni alunni: il mondo della scuola! In quest’ambiente (agli
inizi tiepido nei confronti del nuovo
docente di IRC) ho incontrato persone innamorate della loro professione; persone che molte volte ho
invidiato per la loro capacità di
accostarsi ai ragazzi per sostenerli
nelle difficoltà, facendo loro capire
che la vera scuola li aspetterà ogni
giorno quando decideranno di affrontare la vita. Sono arrivato così al
fondo del forziere, dove ben accomodato vi è il pezzo più importante: l’oratorio. Decido di non toglierlo per non rovinarlo; anche perché
so bene che è sufficiente illuminarlo
con la luce giusta per trasformarlo
in uno spettacolare arcobaleno di
persone, momenti, emozioni.
È stato il campo affidato
alle mie cure spesso inefficaci, alle
mie mani molte volte impacciate
ed inconcludenti. Alla mia atavica
disorganizzazione, alla mia presen-
za non sempre attenta alle esigenze o al bisogno di ascolto di chi
avevo attorno. Affidato soprattutto
al mio cuore che tuttavia, a costo
di peccare di vanità (cosa peraltro
non difficile per me), ho cercato di
aprire affinché tutti potessero trovare posto. Tra questi, in primo luogo, ci sono i genitori, gli educatori
dell’ACR e gli animatori che hanno condiviso con me l’affascinante avventura della catechesi. Tra
sconfitte e successi, delusioni e vittorie è bello pensare che non esista
niente di più bello, per un educatore cristiano, che accompagnare le
giovani generazioni alla scoperta
del tesoro più grande che è Gesù e
il suo messaggio. Non può mancare il ricordo di tutti i volontari che si
sono avvicendati nel servizio al bar,
nelle pulizie, al torneo e alla radio
parrocchiale e ai ragazzi del coro
gospel che hanno fatto giungere
la voce di questa comunità anche
ad altre realtà.
Non che me ne fossi dimenticato; ma un ultimo riflesso attira la
mia attenzione. Sono tutti i ragazzi
che ho avuto la gioia di incontrare
in questi anni: dai più piccoli, che
sono capaci di accoglierti con la
loro grande spontaneità e ai quali
basta raccontare di un drago addormentato sotto il pavimento caldo della cucina per avere la loro
attenzione. Ai “grandi” delle medie
i quali, trovandosi a camminare
sul traballante ponte tra l’infanzia
e l’adolescenza, al tempo stesso
ti cercano e ti fanno capire che
vogliono farcela da soli (per poi
ritrovarli ancora una volta vicini a
Grazie don Vincenzo
te). Infine i più grandi, adolescenti
e giovani. E qui è “guerra per tutti”
perché è impossibile portare in superficie e fermare sulla carta tutti
i ricordi conservati gelosamente,
senza impoverirli o banalizzarli. Gli
incontri serali, i Grest, i campi estivi, i
momenti di preghiera e le semplici
serate di allegria trascorse in oratorio o addirittura in casa, rappresentano un concentrato di emozioni
descrivibili solo attraverso una frase
di Gesù: “Non c’è amore più grande di questo: dare la vita per i propri amici”.
È questo che rende bella
la vita di un prete: la possibilità di
incontrare persone straordinarie da
amare e da portare nel cuore affinchè possano, a loro volta, incontrare l’amore più grande che è quello
di Dio, di un Padre che vuole unicamente la nostra felicità. Mi avete permesso di entrare nella vostra
vita; io vi assicuro che ciascuno di
voi, in modi diversi l’uno dall’altro,
siete stati capaci di trasformare la
mia!
È giunta così anche per me
una nuova “ora”, e le lancette che
si erano fermate, indugiando sulle colline accarezzate dal nastro
luccicante del Chiese, hanno ripreso a camminare indicandomi un
nuovo traguardo, un nuovo campo da coltivare, un nuovo gregge
da guidare. Il Signore mi chiede di
“andare per annunciare il vangelo
anche ad altri villaggi”, ma quel forziere sarà sempre con me, in ogni
momento, per mostrarmi il suo tesoro e perché nella mia preghiera
possiate sempre essere presenti.
Dunque ripartiamo con la malinconia di lasciare chi si ama, ma con
la serenità di fare la volontà di Dio.
Grazie di tutto! Un abbraccio e una
benedizione!
DonArVi...o Don Vincenzo,
che dir si voglia!
Domenica 8 Novembre
in Parrocchia
ore 10 Messa di Saluto
a don Vincenzo
ore 11 Festa in Oratorio
ore 16,30 Messa in Santuario
Domenica 15 Novembre ore 10
accoglienza di don Giovanni
ore 11 Festa in Oratorio
Dopo la Messa al Santuario
Festa al Mandorlo Castagnata
I SACERDOTI
Una delle battute che in questi
giorni maggiormente ho colto
sulla bocca dei bedizzolesi (avari
di complimenti) è stata questa:
“È un vero prete”!
Di un prete si dice di tutto: “È
bravo, è bello, è capace, canta
bene è sportivo, è simpatico,
sa stare con i ragazzi, è un
organizzatore…” .
Penso che il complimento più
bello che si possa fare ad un
prete sia quello di dirgli: “Sei un
vero prete”. Sei un vero prete
perché ci fai gustare Dio, ci parli
di Dio, celebri bene la messa,
ami la liturgia, stai volentieri in
chiesa, fai gustare la parola del
Signore, aiuti i ragazzi a crescere
spiritualmente, non ti vergogni
della tua vocazione .. .
Tutto questo possiamo dirlo di don
Vincenzo, non lo ricorderemo
come un grande sportivo, come
un accanito tifoso, come un
grande appassionato di tornei
… ma come un autentico prete:
un prete amante della tradizione
e aperto al nuovo, un prete che
vuole la chiesa ben preparata
e disponibile a tutte le nuove
tecnologie, un prete inflessibile
sui principi e valori e pronto
ad accogliere chiunque, un
prete gioviale con i ragazzi ed
adolescenti ma non tollerante
di ogni comportamento. Un
prete che ha saputo farsi stimare,
apprezzare, ben volere senza
cedere al alcun compromesso,
un prete affabile senza essere
dolciastro. I difetti ed i limiti non
sono mancati in don Vincenzo, li
ha sempre saputi riconoscere e si
è sforzato di migliorare.
Bedizzole lo ha preparato alla
missione di Parroco. La comunità
che lo accoglie è fortunata! Lo
accompagna ad Urago d’Oglio
la nostra preghiera, il nostro
ringraziamento, il nostro augurio.
Don Franco
A don Vincenzo Arici, riconoscenti
per la sua vicinanza e amicizia
in tutti questi anni, la nostra
comunità augura un fruttuoso
ministero nella sua nuova
comunità di Urago d’Oglio ove
il Signore lo ha chiamato come
parroco. A lui assicuriamo la
nostra amicizia e preghiera. I Padri della Consolata
IL CONSIGLIO PASTORALE
Caro don Vincenzo,
siamo contenti che tu abbia
condiviso con la nostra comunità
questi anni: è stato per noi
un tempo prezioso. Abbiamo
conosciuto in te una persona
solare e delicata, laboriosa e
curiosa. Ti ringraziamo a nome di
tutta la comunità, in particolare
per l’attenzione che hai avuto nei
confronti dei giovani e della vita
tutta dell’Oratorio: la tua è stata
una presenza positiva, e lo ratifica
il dispiacere che tanti già ti hanno
manifestato. Grazie per l’attiva
collaborazione che ciascuno dei
membri del Consiglio Pastorale ha
sperimentato. A noi rimane oggi
il riflesso di tutto ciò che è stato
fatto insieme a te nello scorso
Quinquennio, e di quanto è stato
cominciato negli ultimi mesi.
Ora che ti è affidata la parrocchia
di Urago d’Oglio, ti salutiamo
sì con la nostalgia di chi ti si è
affezionato, ma anche con la
gioia di chi riconosce per te, in
questo cambiamento, una nuova
possibilità di vivere la tua fede e
la tua vocazione. Siamo “sempre
lieti nel Signore”! Cristo, che con
la Sua Parola promette sempre il
meglio della vita, ti accompagna
sicuramente in questa nuova
esperienza. Resta radicato e
fondato in Lui, nei momenti di
serenità come in quelli di difficoltà.
Noi ti auguriamo che il cammino
che comincerai a dicembre
con la tua nuova Parrocchia sia
gioioso e fecondo.
Ci uniamo allora volentieri nella
preghiera: ringraziamo il Padre
del dono che sei stato e Gli
chiediamo di renderti dono per
chi incontrerai. Con riconoscenza
e affetto,
Il Consiglio Pastorale
Grazie don Vincenzo
il tuo tempo con i ragazzi che
incontrerai. Sii te stesso e continuerai
ad essere per loro un riferimento a
cui rivolgersi lungo il loro cammino
di crescita, da Buon Pastore, non
smettere mai di preoccuparti delle
pecorelle che ti saranno affidate.
Loro ti saranno riconoscenti
Un abbraccio
Un catechista
LA SCUOLA
I CATECHISTI
Mi è stato chiesto di scrivere un
articolo, un saluto per il nostro
don Vincenzo, non lo ritengo un
facile compito, visto che, non
sono avvezzo a scrivere articoli
e soprattutto, perché sono certo
che il “soggetto” non ama che
si scriva di lui, tanto più, su quello
che possiamo definire “l’edizione
speciale” del mensile parrocchiale.
Per questo, non mi dilungherò
ad elencare i pregi e, perché no,
i difetti di un curato che per un
lungo periodo ha frequentato i
nostri ambienti, le nostre strade, le
nostre case, passando dalla porta
in modo discreto, sempre pronto ad
accettare l’invito per condividere
una cena o a volte un semplice
caffè.
Nello stesso modo discreto
in
cui è entrato nelle nostre case, è
entrato anche nei nostri cuori, in
punta di piedi, in modo elegante
e arguto, ha aiutato molti di noi a
riscoprire la bellezza del mettersi al
servizio della comunità, dei ragazzi,
a rispolverare quel fanciullo che
abbiamo dentro di noi, per riuscire
a capire e a divertirsi con i ragazzi
che ci sono stati in qualche modo
affidati.
Non ci ha mai fatto pesare i
nostri limiti e le nostre mancanze,
ma, anzi, ci ha dato fiducia e ci
ha incoraggiato nei momenti di
sconforto.
Grazie per tutto ciò, e per quello che
hai donato a ognuno di noi: spesso
sei stato una guida piacevole
compagno di viaggio, serio e
deciso quando necessario, ma
anche divertente e giocherellone
quanto necessario.
Ti auguriamo di non perdere
l’entusiasmo nell’annuncio del
Vangelo e la gioia nel condividere
Caro don Vincenzo,
in questi giorni abbiamo appreso la
notizia della tua prossima partenza
verso una nuova realtà e la nostra
prima reazione è stata di sgomento
e di tristezza.
Abbiamo ripercorso i bei giorni
trascorsi insieme, le tante riunioni
condivise, le discussioni in sala insegnanti, ma soprattutto abbiamo
ripensato alla tua capacità di porti
in relazione con i nostri ragazzi, il tuo
modo semplice e diretto di ascoltare i bisogni di tutti.
In più occasioni li abbiamo visti correre letteralmente verso di te nei
momenti di pausa ricreativa, abbracciarti e cercare un tuo sorriso
o una tua parola talvolta provocatoria, ma sempre rispettosa e accogliente.
Per loro sei un modello di riferimento, un amico a cui confidare i travagli dell’adolescenza, le conquiste e i frutti della fatica quotidiana,
riconoscendo il tuo ruolo di adulto
educatore.
Noi docenti a volte, di fronte a questa manifestazione di affetto, ci siamo interrogati anche rispetto alle
nostre modalità e alla possibilità di
condividere con te atteggiamenti
e modi di essere che avvicinano.
Lavorare con te ci ha permesso
di conoscere la tua passione per
l’arte, per la storia in generale e
la tua preparazione tecnologica:
argomenti non sempre di facile
comprensione, sui quali ti abbiamo
chiesto delucidazioni e approfondimenti.
Non dimenticheremo il tuo modo
di entrare in sala insegnanti, quasi
un raggio di sole nelle giornate autunnali, con un modo simpatico di
gesticolare e di diffondere serenità
e pace.
In alcuni momenti ti sei accorto anche di alcune nostre difficoltà personali e con molta sensibilità e tatto
ti sei avvicinato e ci hai confortato
e rincuorato.
In questi anni è stato per noi importante sapere che potevamo contare su di te sia personalmente che
professionalmente.
Alla luce di questa riflessione, ti renderai conto del vuoto immenso
che lasci anche nella nostra comunità scolastica, ma siamo certi che,
anche là dove andrai, percorrerai
sentieri di umanità.
Il nostro augurio sincero, pieno di stima e affetto.
I docenti della scuola media
di Bedizzole • Ds e docente vicaria
Ingresso di Don Vincenzo
ad Urago d’Oglio
Martedi 8 dicembre
ore 13,30 partenza in pullman
da Piazza Europa
ore 15,00 Messa d’Ingresso
Festa in oratorio
La nostra parrocchia
organizza 2 pullman.
Iscriversi subito
presso le Madri Canossiane
Vita della Comunità
Scuola Materna Sacra Famiglia e Tana dei Cuccioli
UN NUOVO ANNO...
Ciao BAMBINI, genitori, nonni e
amici ... quest’anno alla nostra
scuola le maestre hanno pensato
un
bellissimo
e
avventuroso
viaggio solo per noi. Viaggeremo
nelle
stagioni
alla
scoperta
dell’elemento ARIA.
Tante attività, giochi ed esperienze
ci aspettano per conoscerci
meglio, per imparare a giocare con
i nostri compagni, per condividere
le regole, per rispettarci e per
diventare grandi insieme.
Le maestre e altre persone esperte
ci faranno scoprire che senza
aria non potremmo respirare, che
grazie all’aiuto della “signora”
aria si muovono nel cielo aerei,
mongolfiere, acquiloni e anche gli
uccelli e tanti altri piccoli insetti.
Attraverso attività guidate e storie
conosceremo Brezza, Bora e Vento
... Ma dato che siamo ancora
piccoli e dobbiamo crescere
forti e robusti le maestre hanno
pensato per noi anche ad attività
che ci permettono di conoscere
meglio il nostro corpo e le emozioni
che possiamo provare... Quali
sono quelle belle iniziative vi state
chiedendo?
Mini-volley,
judo,
psicomotricità, ma anche musica,
arte e inglese, così potremo parlare
con tanti altri bambini del mondo.
La nostra scuola ha pensato anche
a tutti i genitori e nonni che ci fanno
crescere ogni giorno.
Il 2 ottobre abbiamo fatto merenda
con i nostri nonni, poi faremo
una grande festa per tutti i nostri
compagni “piccoli” che sono
arrivati quest’anno. E questo è solo
l’inizio!!!
Inoltre alcune persone più esperte
di noi si sono messe a disposizione
per gli adulti ed è per questo che vi
segnaliamo:
• 5 novembre 2015 incontro teorico
- pratico sulla disostruzione
delle vie aeree
• dicembre 2015 incontri in
preparazione al Santo Natale
• 23 dicembre la nostra Festa di
Natale in Parrocchia
FESTA DEI NONNI 2015
Sono una nonna di due bambini
che frequentano la scuola materna
e il nido.
Venerdi 2 Ottobre 2015 in occasione
della “festa dei nonni” siamo stati
invitati a scuola per festeggiare
con i nostri nipotini.
Saliti in sezione, i bimbi hanno
commosso con la recita di
una poesia e rallegrato con un
simpatico regalo.
Dopo il rinfresco è cominciata la
festa del nido: le maestre hanno
proiettato le foto di noi nonni con
i nostri nipotini con un sottofondo
musicale.
Particolarmente emozionante, alla
fine del filmato i bimbi ci hanno
consegnato un bellissimo pensierino. È stato un pomeriggio diverso
e piacevole, grazie anche alle
maestre che svolgono il loro lavoro
con amore, attenzione, entusiasmo
e disponibilità.
NONNA F.
Ringrazio di cuore tutte le maestre,
che mi hanno fatto una sorpresa
bellissima.
Ho provato una sensazione di
affetto e di bene, perché sentendo
la voce di tutti i bambini, soprattutto
quella dei più piccoli, ho visto in
loro la gioia, la forza di esprimersi
verso tutti noi.
Il piacere di vivere questa emozione, è stato divertente ma anche
stupendo.
Ringrazio tutta la scuola per questo
regalo, spero che anche per tutti
gli altri nonni sia stato lo stesso.
Una nonna
LE PAROLE CHIAVE DELLA
SACRA FAMIGLIA
Su invito di Papa Francesco ci
impegnamo a vivere e a tradurre
in concreto tre parole, che
guideranno l’azione educativa
della scuola materna nel 2015/2016
PERMESSO: in scuola non invadenza, non prepotenza ma gentilezza, rispetto, cortesia.
SCUSA: se manchiamo in qualche
cosa, dobbiamo avere il coraggio
di chiedere scusa
GRAZIE: è una piccola parola che
dà il tono e lo stile alla scuola.
Noi per ora vi mandiamo baci con
il vento... A presto!!!
i bambini della scuola
Materna Sacra Famiglia
v ita n ostra 19
Vita della Comunità
Scuola Materna e Nido “Angela Volpi”
UNA DUPLICE
INAUGURAZIONE!
Sabato 3 ottobre la nostra scuola ha
voluto condividere, attraverso una
inaugurazione pubblica, l’offerta
di un nuovo servizio dedicato alle
neo-mamme e l’ampliamento del
nido già esistente.
Il discorso del nostro Presidente
rappresenta a pieno ciò che
l’evento ha significato per la nostra
scuola.
“Questa è una mattinata importante per me come presidente, per
il consiglio di amministrazione, per
le insegnanti e le ausiliarie della
scuola, per i genitori che ci danno
fiducia ogni giorno.
E’ proprio una giornata in cui
vogliamo festeggiarci insieme a
tutti voi.
Festeggiare la fine dei lunghi lavori
che hanno portato all’ampliamento del nido. I lavori sono iniziati tre
anni fa quando la scuola in sinergia
con l’amministrazione comunale
vinse un concorso regionale.
La regione apprezzò il progetto
presentato e finanziò la costruzione
dell’ampliamento
che
potete
osservare.
La nostra associazione si è
poi impegnata ad arredare
splendidamente questi spazi e ad
aprire la sezione dei “gattini”, la
sezione dei bambini più piccoli. La
sezione è stata aperta a marzo dello
scorso anno ed è andata a pieno
regime quest’anno scolastico.
I “gattini” si sono aggiunti ai pulcini
ed ai pesciolini per comporre
il magico mondo del nido M.
Schiannini. I gattini sono i più piccoli,
hanno dei piccoli lettini meravigliosi,
hanno una dolce educatrice tutta
per loro. I pesciolini hanno potuto
ampliare il loro spazio ed utilizzare
come sala da pranzo questo
stupendo salone.
Con questi nuovi spazi il nido ha
potuto diventare completamente
autonomo. Tutta la giornata dei
bambini del nido si svolge in questi
bellissimi spazi.
Con l’ingresso separato si è potuto
20 v ita n ostra
dare un’ulteriore autonomia al
nido.
Siamo qui proprio per festeggiare
con tutti voi questa tappa di
conquista dell’autonomia…come si
festeggiano le tappe di autonomia
dei piccoli cuccioli che ospitiamo.
I progressi vanno festeggiati come
ci esplica l’educazione positiva e
siamo qui per festeggiare, insieme
a tutti voi, questo progresso che fa
crescere la nostra scuola e la nostra
associazione.
E’ un momento evolutivo importante.
E come spesso accade con i bambini, i progressi possono avvenire su
più fronti simultaneamente.
Ebbene si. A volte i bambini si
fermano e poi, ops, progrediscono
simultaneamente su più fronti.
Ebbene anche la nostra scuola
oggi progredisce su un altro fronte
inaugurando
anche
un’altra
splendida stanza… il nido delle
mamme.
Insomma un nuovo spazio nel nido
dei bambini ed uno spazio nuovo
per le mamme.
Che cos’è il nido delle mamme?
Il nido delle mamme
È un progetto che ha visto insieme
la scuola, le insegnanti ed i membri
del consiglio di amministrazione
nella costruzione di uno spazio
speciale.
È un luogo dove ogni settimana,
ogni lunedì mattina, le neo mamme
possono incontrarsi insieme ai loro
bambini.
È una stanza in cui le neo
mamme possono trovare due
persone esperte per aiutarle in un
momento complicatamente bello.
Abbiamo scelto di avvalerci della
collaborazione di una puericultrice
e di una psicoterapeuta. La
puericultrice
è
un’operatrice
sanitaria ed educativa in grado
di prendersi cura del bambino
sano da zero a sei anni. Marcella,
puericultrice e nostra ex mamma
ci ha dato la disponibilità. La
psicoterapeuta è una professionista
che lavora sulla relazione mammabambino, sul benessere psichico
dei componenti della diade.
Alessandra,
psicoterapeuta
e
nostra mamma ci ha dato la
disponibilità.
È uno spazio di confronto, di
scambio, di sostegno e di cura
della relazione madre-bambino.
Naturalmente anche i papà saranno ben accetti!
Per tutto questo dobbiamo ringraziare:
la passione delle nostre dipendenti
l’energia del nostro cda
la fedeltà dei nostri soci
la generosità di tutti i nostri volontari
la vicinanza dell’amministrazione
comunale
le preghiere della nostra parrocchia
la stima dei genitori che ci
frequentano
e soprattutto dobbiamo ringraziare
il sorriso dei nostri bambini…
il sorriso di tutti i nostri bambini
italiani e stranieri, comunitari e
extracomunitari, residenti e non
residenti, piccoli, grandi, mezzani,
disabili e non… gli aggettivi
degli adulti non potranno mai
rappresentare la bellezza dei
piccoli.”
L’inaugurazione si è aperta con
un contributo canoro dei nostri
bimbi del gruppo grandi che ha
donato leggerezza ed allegria a
tutto l’evento. L’intrattenimento è
poi continuato durante il rinfresco
con la partecipazione dei musicisti
della BAM.
Sono stati nostri graditi ospiti, e sono
intervenuti con parole di stima e
sostegno della scuola il sindaco
Giovanni
Cottini,
l’assessore
alla pubblica istruzione Dr.ssa
Rosangela Comini, l’assessore ai
servizi sociali Graziella Vedovello
ed il parroco Don Franco Dagani
che ha benedetto la scuola e tutti i
presenti. Anche molte famiglie dei
Vita della Comunità
bambini iscritti alla nostra scuola
hanno partecipato ed hanno
dato il loro contributo di presenza
e calore. Ringraziamo tutti per
aver condiviso con noi questo
importante momento.
L’intervento dell’Arciprete
Perché invochiamo la benedizione di Dio stamattina su
questa scuola? Per dire a Dio
che il primo educatore e Lui!
Lui è il primo insegnante dei
nostri bambini. a Lui affidiamo il
compito di crescere, educare,
far diventare uomini i nostri
bambini!!!
E’ nel DNA della Volpi come
della Sacra Famiglia e della
Maddalena di Canossa l’ispirazione Cristiana! Sono scuole
che hanno come scopo di
formare dei cristiani e dei
cittadini. Sono scuole che per
vocazione e volontà dei loro
fondatori fanno riferimento
ai valori e ai principi cristiani.
Hanno un ruolo importante nel
paese e non intendono tradirlo.
I genitori che mandano i figli
a queste scuole sanno bene
“l’indirizzo” che ricevono!!!
Vogliamo
stamattina
dire
grazie alle oltre 400 famiglie
di Bedizzole che manifestano
fiducia, stima, nelle scuole di
ispirazione cristiana.
Le sostengono a prezzo di
sacrifici e le scelgono perché
credono in loro.
Ci auguriamo che in futuro
siano sempre più le famiglie
che le scelgono!
LOURDES:
GIORNI STRAORDINARI!
Lourdes è sempre una meta
particolare! Ci sono andato già tre
volte, ma non ho voluto perdermi
una quarta occasione offertami in
settembre dalla Parrocchia.
I pellegrinaggi guidati dal nostro
parroco sono sempre fruttuosi.
Non mancano la preghiera, le
celebrazioni ben fatte, i momenti
spirituali intensi ma anche quelli
culturali e divertenti.
Fanno riflettere a Lourdes le migliaia
di persone in silenzio davanti alla
Grotta, i tantissimi ammalati che
partecipano alle processioni, le
messe internazionali nella Basilica
di S. Pio X.
Ci siamo tutti commossi nel vedere
don Franco guidare il rosario
trasmesso in tutta Italia su Sat 2000,
la televisione della Conferenza
Episcopale Italiana.
Alla Madonna abbiamo affidato
la Parrocchia, il cammino del
nuovo Anno Pastorale, il Sinodo dei
Vescovi.
Si torna a casa da Lourdes più
carichi, più entusiasti, più disponibili
ad affrontare le difficoltà.
Don Franco e Madre Bruna
sanno creare tra i pellegrini un
clima piacevole, un clima che,
difficilmente si vive nelle gite che
organizzano le varie istituzioni
del
paese
lasciando
tutto
all’improvvisazione.
Per il prossimo anno si pensa alla
Terra Santa nella speranza che
la situazione si calmi, altrimenti in
maggio andremo in Grecia ed in
settembre a Roma per il Giubileo
della Misericordia.
Andrea
v ita n ostra 21
Vita della Comunità
Scuola Maddalena di Canossa
Una casa sulla roccia
La scuola è cominciata il 15
di settembre, in una giornata
carica di aspettative, desideri,
progetti, qualche timore ma
tanto entusiasmo… Tutto ciò che
bambini, insegnanti, genitori e
madri canossiane si portavano nel
cuore l’abbiamo voluto affidare a
Dio Padre nella preghiera con cui
abbiamo inaugurato quest’anno
scolastico, sabato 26 settembre al
parco “Il Mandorlo” di Masciaga.
Questo è stato per la Scuola
“Maddalena di Canossa” un
momento fondamentale: nella
preghiera e nel tempo prezioso
passato insieme, infatti, abbiamo
condiviso anche i valori del
progetto formativo a cui gli alunni si
accosteranno per tutto l’anno.
La storia che stavolta ci accompagna è quella del romanzo
“Piccole Donne”, che subito
ci inserisce in un contesto di
crescita e di acquisizione della
personalità. Attraverso le vicende
delle quattro sorelle March, il
lettore, piccolo o grande che sia,
riflette sulla responsabilità come
sulla solidarietà, sulla sincerità
come sul coraggio, o ancora sulla
laboriosità e sull’impegno a vivere
con serenità la propria vita. Come
le protagoniste del libro, tutti ci
riconosciamo in cammino e in
crescita, ed è proprio questo punto
che abbiamo voluto mantenere
al centro della nostra preghiera
di inizio anno. Lo abbiamo fatto
scegliendo il brano evangelico
della casa sulla roccia (Mt 7, 2429): una casa costruita sulla roccia
è una vita edificata sulla Parola
di Cristo, cioè vissuta seguendo e
ascoltando Lui. Se la nostra vita è
così, “sulla roccia”, non può che
essere salda anche sui valori della
fraternità, dell’amore, del coraggio,
che in tutto l’anno vogliamo
proporre ai nostri bambini. La
pagina del Vangelo ci spinge
anche oltre, ci ricorda che la casa
sulla roccia è “in costruzione”;
ci dice cioè che ogni cristiano,
bambino o adulto, insegnante,
genitore
o
collaboratore, è
chiamato ad aggiungere ogni
giorno un mattone “sulla roccia”,
sulle fondamenta salde di Gesù
Cristo.
Così, il progetto formativo di
22 v ita n ostra
quest’anno vedrà la nostra scuola
inserita in una ampia riflessione sulla
casa, sulla crescita, sull’acquisizione
di autonomia di ciascuno rispetto
al suo fondamentale ruolo, in
famiglia come nella vita. Le quattro
Piccole Donne ci interrogheranno
su come noi personalmente
possiamo realizzare una vera “casa
sulla roccia”: sarà un cammino di
costruzione di sé… sempre certi
che è il Signore la roccia su cui
vogliamo abitare.
Buon anno scolastico a tutti!
IL PROGETTO FORMATIVO IN BREVE
TEMA “Piccole Donne”
di Louisa May Alcott
Il tema scelto vuole dare al
bambino la sensazione di dare
una sbirciata indietro nel tempo.
Quest’anno infatti la storia si svolge
in un’epoca e in un luogo reale,
dove le quattro protagoniste non
vivono soltanto un’avventura, ma
agiscono nella storia, segnano gli
eventi. La concretezza del racconto
rende vicine al bambino le imprese
quotidiane delle sorelle March e gli
permette di immedesimarsi in ciò
che accade. Mentre le “Piccole
donne” crescono, anche i bimbi
crescono con loro, imparando dai
loro errori e mettendo in gioco la
propria forza d’animo…
OBIETTIVI: Conoscere il valore della
famiglia come luogo di conforto e
confronto.
- Discernere l’atteggiamento migliore per affrontare gli eventi e
le prove cui la vita ci sottopone
- Conoscere il valore della solidarietà e dell’umanità per relazionarsi con gli altri
Maturare il valore della carità,
da riscoprire all’interno della religione cristiana cattolica.
- Dare l’importanza adeguata ai
rapporti d’amicizia
- Apprezzare le cose semplici
- Conoscere e accettare i diversi
punti di vista, considerando
come fonte di arricchimento e
crescita
- Promuovere un senso di rispetto
per l’ambiente e di vicinanza
alla natura
- Riflettere e comprendere alcuni
stereotipi presenti nella società,
elaborare una positiva percezione delle diversità
Il progetto formativo verrà sviluppato a tappe durante l’anno
scolastico. Ognuna delle sorelle
March è depositaria di uno specifico
valore, che viene particolarmente
discusso insieme ai bambini nel
corso di un paio di mesi. Le fasi
principali dell’elaborazione sono
perciò quattro, distribuite sull’intero
anno.
Si utilizza un metodo trasversale
alle diverse discipline, proponendo
esperienze di uscita sul territorio,
attività di lettura, comprensione
di testi, riflessione, rielaborazione,
gioco, manualità, drammatizzazione teatrale…
-
Vita della Comunità
Marching Band Bedizzole a EXPO 2015
marching
Un altro anno di successo per
la Bedizzole Marching Band sta
per terminare, tra i molteplici
appuntamenti del gruppo musicale, che intrattiene il pubblico
ad ogni uscita nelle svariate
città d’Italia ed estere. Le ultime
soddisfazioni sono arrivate con
l’invito della Regione Lombardia
a Milano Expo 2015, dove i nostri
ragazzi si sono esibiti, dopo una
veloce visita ai vari Padiglioni, in
una bellissima cornice di fronte
al Padiglione Lombardia, tra gli
applausi del pubblico e la gioia
dei visitatori. La prima data è
stata il 30 Agosto, una giornata
calda ed euforica, mentre la
seconda sarà il 4 Ottobre. I
momenti euforici non mancano
mai, ma dopo un’intensa stagione
di scorribande ed impegni, la
Bedizzole Marching Band è riuscita
perfino ad organizzare una breve
vacanza di relax di 4 giorni al mare.
Anche l’Accademia Musicale del
Comune Bedizzolese non smette
mai di sorprendere, infatti sono
stati riaperti da poco i corsi per i
ragazzi e i bambini che vogliono
imparare l’arte musicale, dalla
tromba, alla chitarra, al pianoforte,
alle percussioni, con una notevole
affluenza di iscrizioni di giovanissimi,
nuove reclute e per chi volesse,
c’è sempre posto. Il Campionato
Italiano del 2015, evento fondamentale per ogni Marching Band,
si è svolto nel campo dello Stadio
Rigamonti-Ceppi di Lecco, tra
l’agitazione e l’impegno degli altri
gruppi, un’atmosfera emozionante,
con ospiti speciali come i nostri
accompagnatori che non mancano mai, il nostro sindaco, che
ha tifato per noi e che ha toccato
con mano il mondo delle Marching
Bands ed altri ospiti come i Blue
Devils International Corps Senior,
direttamente da Concord, California (USA), arrivati a Lecco per
l’esibizione. Tanta soddisfazione ed
applausi per il gruppo Bedizzolese
dopo una giornata in campo a
provare ed il campionato svoltosi durante la serata. Ora, la
Bedizzole Marching Band, dopo la
pausa estiva del mese di agosto,
è impegnata nella preparazione
e nello studio dello Show per il
Campionato Italiano del 2016, con
la preparazione dei brani e delle
varie formazioni per lo spettacolo
in campo. Il lavoro sarà notevole
ed implicherà circa 9 mesi di studio.
Con impegno e costanza il gruppo
Bedizzolese lavorerà durante la
prossima stagione, per crescere
qualitativamente, intrattenere ed
ammaliare il pubblico, e per
magari raggiungere il podio al
Campionato Italiano 2016!
IL GRUPPO “SANTUARIO di MASCIAGA”
ORGANIZZA
DOMENICA
15 NOVEMBRE
DOPO LA S.MESSA
DELLE ORE 16.30
IN SANTUARIO
CASTAGNATA
CON VIN BRULE’
DOMENICA
29 NOVEMBRE
SPIEDO DA ASPORTO
Pro restauri Santuario
SPIEDO CON POLENTA euro12,00
ritiro dalle ore 12.00 alle 13.00
LE PRENOTAZIONI SI RICEVONO
ENTRO GIOVEDI 26 NOVEMBRE
PRESSO :
LE MADRI CANOSSIANE
DON BATTISTA tel. 030 6870706
COLOMBO tel. 347 1322061
v ita n ostra 23
Vita della Comunità
Assemblee di frazione per una cittadinanza attiva
e maggior coesione sociale
Come da programma elettorale
il Sindaco ha voluto istituire una
delega alla partecipazione per
dare vita a “un nuovo modo di
amministrare il bene pubblico….
non solo per indicare ciò che il
Comune può fare per i bedizzolesi,
ma anche quello che i bedizzolesi
possono fare per il bene comune”.
L’Amministrazione Comunale ha iniziato nel mese di giugno un percorso
di incontri con la comunità nelle
varie frazioni, necessità che deriva
anche dalla ampia conformazione
del territorio comunale. L’apertura
al dialogo con il territorio nasce dal
desiderio di confrontarsi su temi
di interesse comune, favorire la
partecipazione dei cittadini alla vita
del Paese, dare vita ad un patto di
collaborazione e corresponsabilità
con gli stessi, elemento base per
garantire la sicurezza, il “benessere”
e la bellezza di un territorio.
Per dare operatività a questa
nuova modalità di lavoro
è
stato creato un regolamento
che prevede la costituzione di
“assemblee di frazione”, all’interno
delle quali viene individuato un
portavoce, che ha il compito di
interagire con l’Amministrazione.
Portavoce che ha il compito di
promuovere e valorizzare il territorio
della propria frazione collaborando
con l’Amministrazione Comunale
con funzioni informative, consultive
e propositive e di raccogliere il
maggior numero di esigenze e
necessità del proprio territorio,
che potrebbe essere visto come
punto di partenza per una ipotesi
di bilancio partecipato.
I portavoce verranno scelti tra i
nominativi spontaneamente emersi durante la prima assemblea
di frazione, e successivamente
nominati dal Sindaco.
Il territorio è stato suddiviso in sette
zone, in base al suo assetto storicogeografico, che comprendono
tutte le frazioni e località del Paese.
24 v ita n ostra
L’assemblea è convocata dalla
Amministrazione Comunale a mezzo di idonea pubblicità. Le riunioni
si svolgono in luoghi accessibili al
pubblico, là dove è possibile in
spazi pubblici in mancanza presso
abitazioni messe a disposizione dai
cittadini stessi.
Motivi di spunto interessanti nascono da aneddoti personali e
importanti dovuti a comportamenti
poco civili e irrispettosi del “buon
vivere comune” e delle regole di
vicinato, che ci portano a riflessioni
non solo di tipo strettamente
istituzionale ma anche morale.
L’assemblea è presieduta dal
Sindaco, alla presenza degli Assessori, il risultato di quanto emerso
dal dibattito viene verbalizzato
da un segretario di volta in volta
“sorteggiato”.
In conclusione si potrebbe dire
che i cittadini vogliano un luogo
ordinato in cui abitare e vivere,
ma sarebbe bello che vicino a
proposte “materiali” ci fossero
anche
proposte “immateriali”,
che sono spesso alla base di una
diversa qualità della vita (cultura,
volontariato, solidarietà….).
Alla data di oggi, dopo quattro
incontri che hanno visto una
buona ed attenta partecipazione
della cittadinanza, i quesiti maggiormente sottoposti alla nostra
attenzione partono da singole
esigenze per poi riflettersi sulla
piccola comunità e riguardano
tematiche urbanistiche (strade,
asfaltature, segnaletica…), di tipo
ambientale (potature alberi, pulizia
fossi, rifiuti, verde pubblico, piste
ciclabili..…) di tipo economicofinanziario (utilizzo delle risorse comunali), di pubblica sicurezza.
Dunque l’augurio, è che questa
strada sia percorribile per una
comunità sempre più coesa
e solidale e che attraverso la
partecipazione attiva dei cittadini
si possa concretizzare la volontà
di rendere BEDIZZOLE PIÙ BELLA e
lavorare insieme per valorizzarla.
Assessore ai Servizi Sociali e Pari
Opportunità - Dott.ssa Graziella Vedovello
Assessore alla Cultura
Prof.ssa Rosa Angela Comini
Vita della Comunità
Giornata degli SPORT 2015
Sabato 19 Settembre, in una
soleggiata
giornata
di
fine
Estate, l’Assessorato allo Sport
in collaborazione con diverse
Associazioni Sportive Bedizzolesi
ha organizzato presso lo Stadio
Comunale la “Giornata Degli Sport
2015”.
Si è trattato di un evento molto
partecipato e che ha dato la
possibilità alle Associazioni Sportive
che vi hanno preso parte di
presentarsi alla Cittadinanza e di
offrire informazioni circa le rispettive
proposte sportive.
Nell’ambito dell’iniziativa sono
stati consegnati dei riconoscimenti
da
parte
dell’Amministrazione
Comunale all’Associazione Bedizzole Volley (che quest’anno traguarda i 20 anni di attività) ed
alla U.S. Bedizzolese Calcio (che
nella stagione sportiva passata
ha ottenuto significativi risultati
agonistici).
Un grazie va a chi ha contribuito
a realizzare l’evento: a tutti i
volontari delle Associazioni Sportive
partecipanti, al Signor Virgilio
Bazzoli che ne è stato magistrale
speaker e coordinatore in campo,
ai ragazzi della Bedizzole Marching
Band (capitanati dal Maestro Aldo
Bettini) che ci hanno deliziato con
una superlativa esibizione, ed ai
giovani della B.A.M. che hanno
supportato l’iniziativa col loro
accompagnamento musicale.
CSI
in Oratorio
Football Club 2003
Infine, ma non certo per ordine di
importanza, un grazie sincero al
“nostro” Don Franco che, cordiale
e
disponibile
come
sempre,
appena tornato dal pellegrinaggio
a Lourdes, ha accettato l’invito di
portare a tutti gli sportivi bedizzolesi
il suo saluto, e ci ha reso partecipi
della condivisione di un importante
e sentito momento di preghiera
comune.
L’Assessore allo Sport
Diego Fabbri
Gaudia 2009
Gli amici di Ale
DALL’ORATORIO: VERI CAMPIONI
Tre squadre di adulti e due gruppi
di bambini nella Scuola Calcio è il
bilancio dell’anno calcistico oratoriano
2015/2016.
Squadre che vogliono solo giocare,
divertirsi, stare insieme.
Squadre la cui ambizione non è
vincere a tutti i costi e a qualsiasi prezzo
calpestando ogni regola ma creare tra
i giocatori l’amicizia, il rispetto, dialogo,
familiarità.
Squadre che si autofinanziano per
coprire le spese. A loro va bene così
perché non si sentono obbligati e
condizionati da nessuno. A loro nessuno
chiede il conto ogni cinque anni ….
v ita n ostra 25
Vita della Comunità
BIBLIOTECA
E DINTORNI
Questo spazio che ci viene messo
a disposizione sulle pagine del
notiziario parrocchiale “Vita Nostra”
ci offre l’occasione di un breve
accenno alle iniziative che hanno
interessato in tempi recenti la
Biblioteca comunale e di un rapido
sguardo alle attività che la vedono
impegnata in questi giorni.
Iniziamo ricordando il nuovo Regolamento della Biblioteca comunale, approvato nel novembre
del 2014 per rispondere alla
necessità di uno strumento più
aderente
all’attuale
assetto
amministrativo e più idoneo a
rappresentare la stretta integrazione raggiunta dalle singole
biblioteche all’interno dell’area di
cooperazione: la Rete Bibliotecaria
Bresciana e Cremonese.
Il nuovo regolamento prevede, tra
l’altro, l’istituzione del cosiddetto
“Tavolo della Biblioteca”, organo
consultivo con il compito di
“promuovere il servizio bibliotecario
di pubblica lettura e di raccogliere
il maggior numero di istanze e di
bisogni informativi nel territorio”.
Attualmente è composto dall’Assessore alla cultura - Rosa Angela
Comini da Maria Carolina
Mottinelli, Aurelia Malvaso, Lidia
Nasta, Renata Zabeni e da Franco
Crescini, che lo presiede.
Facendo riferimento all’attività del
“Tavolo”, va ricordato l’incontro
con Marco Malvaldi, svoltosi la
scorsa estate (esattamente il 13
giugno) nel cortile della biblioteca.
In quella serata lo scrittore ha
26 v ita n ostra
presentato il suo ultimo libro (Le
Regole del Gioco: storie di sport e
altre scienze inesatte. Rizzoli, 2015)
ed ha piacevolmente conversato
con il pubblico intorno alle sue
opere precedenti (in particolare i
personaggi e le storie dei romanzi
che compongono la fortunata
“Trilogia del Bar Lume”), dando
alcune anticipazioni sui progetti ai
quali sta lavorando.
Insieme al nuovo regolamento
è stata approvata la Carta dei
Servizi. In essa sono elencati e
descritti i servizi della biblioteca,
le modalità e gli standard di
erogazione (consultazione e studio
in sede, orientamento dell’utenza
e consulenza bibliografica, prestito,
prestito interbibliotecario, servizi del
catalogo della Rete Bibliotecaria
Bresciana e Cremonese, Media
Library On Line, utilizzo delle
postazioni informatiche ed accesso
ad Internet, fotocopie e stampe da
computer, servizio di fornitura di
documenti in copia).
Entrambi i documenti - il Regolamento e la Carta dei servizi
- sono reperibili nel sito web del
Comune di Bedizzole, nella sezione
“servizi culturali – biblioteca”, oppure possono essere richiesti al
personale della biblioteca.
Ritorna in questi giorni la consueta
proposta dei corsi serali di
lingue straniere per l’anno scolastico 2015-16, che prevede corsi
d’inglese (articolati sui livelli base,
pre-intermedio,
intermedio
e
avanzato), di francese, spagnolo
e tedesco (nei livelli base e
intermedio). Le informazioni sui
corsi sono disponibili sul sito web
del Comune di Bedizzole o presso
la biblioteca. Le iscrizioni si ricevono
in biblioteca e sono aperte fino a
sabato 24 ottobre.
Vogliamo qui segnalare un’iniziativa
promossa e sostenuta dal Sistema
Bibliotecario Brescia Est e dalla Rete
Bibliotecaria Bresciana: “Narrare
la bellezza”: dodici incontri
per scoprirla e apprezzarla
nell’opera di scrittori, filosofi,
artisti”. Prendendo le mosse
dalle seguenti considerazioni: “Il
titolo «Narrare la bellezza» vuole
suggerire momenti di riflessione
su un concetto apparentemente
familiare, ma anche assai difficile
da definire in modo astratto, e che
dunque può solo essere narrato. La
narrazione, quale forma sublime di
relazione, tende a dare un volto
alla bellezza e può dischiudere
tesori
immensi,
costituiti
da
sentimenti, emozioni, ma anche da
paesaggi, ambienti e tracce della
cultura materiale dell’uomo <...>
Scoprire, apprezzare e tutelare
la bellezza è un antidoto alla
visione strumentale dei rapporti
interpersonali e di quelli tra l’uomo
e l’ambiente, soprattutto quando
esso è intriso di vestigia della cultura
materiale del passato, per questo la
Costituzione garantisce l’impegno
della Repubblica nella tutela del
paesaggio, del patrimonio storicoarcheologico e nella la promozione
Vita della Comunità
della cultura”, il progetto consiste in
un ciclo di dodici incontri pubblici,
distribuiti in altrettante biblioteche
del sistema, in cui esperti di diverse
discipline trattano il tema della
bellezza nei differenti ambiti della
vita sociale. All’interno di questo
progetto, la biblioteca di Bedizzole,
nella serata di giovedì 12 novembre
avrà il piacere di ospitare Annalisa
Strada*, che affronterà il tema:
“La Costituzione: una bellezza
fragile”. Il programma completo
degli incontri è disponibile in
biblioteca.
La biblioteca è anche punto di
riferimento per il Gruppo Giovani
di Bedizzole, che qui si riunisce
con cadenza settimanale e che,
tra le diverse attività di cui si fa
promotore, coordina gli incontri
mensili del Gruppo di Lettura**.
Il Gruppo di Lettura di Bedizzole,
avviato dal Gruppo Giovani, nasce
come luogo dove condividere
la passione per la lettura e per
favorire occasioni di confronto tra
lettori. È attivo dal 2011 e si riunisce
mensilmente - ogni terzo lunedì del
mese alle 20.30 - nella sala riunioni
della Biblioteca comunale.
Lo spirito del gruppo è quello
di offrire un’occasione libera,
informale ed aperta a tutti per
incontrarsi e discutere di un libro,
ogni volta diverso. Per partecipare
agli incontri non è sempre
indispensabile aver letto il libro,
ci si può limitare, in questo caso,
ad ascoltare e a farsi coinvolgere
dalle impressioni e dai commenti
degli altri partecipanti, traendone
eventualmente spunto per una
lettura successiva.
indicato per l’appuntamento di
novembre è “Il Giorno Prima della
Felicità” di Erri De Luca.
In questi giorni, esattamente il 7
ottobre, sempre nei locali della
biblioteca, il Fotoclub di Bedizzole
(Associazione fotografica Basso
Garda)***, recentemente costituitosi, ha dato avvio al primo
Corso di Fotografia (livello base),
articolato in quatto lezioni teoriche,
un’uscita pratica ed un incontro
conclusivo di laboratorio.
Concludiamo questo breve intervento, ricordando che a partire
da martedì 20 ottobre tornerà
un nuovo ciclo di “Incontri con
l’arte”, che già da alcuni anni
l’Assessorato alla Cultura inserisce
nella propria programmazione.
Le serate, condotte della prof.ssa
Gabriella Biasio e ad ingresso libero,
si concluderanno con la visita alla
Pinacoteca di Brera ed al Cenacolo
leonardiano. Il programma completo è pubblicato sul sito web
del Comune di Bedizzole, oppure
disponibile in biblioteca o presso
l’Ufficio cultura del Comune.
* Annalisa Strada, scrittrice e
insegnante,vincitrice del prestigioso
premio Andersen nel 2014. Dal 2002
pubblica albi illustrati, testi per primi
lettori, per bambini per ragazzi e per
adulti con vari editori. Nel 2008 ha
pubblicato “Evviva la Costituzione:
i nostri 12 segreti per vivere felici
insieme”.
** Chi fosse interessato a maggiori
informazioni sul Gruppo Giovani
o sul Gruppo di Lettura o a
partecipare alla loro attività può
inviare una mail a: gruppogiovani.
[email protected] o telefonare
ai numeri: 333.4563868 Elena,
338.4702310 Anna.
*** Per informazioni sull’attività del
Fotoclub rivolgersi al sig. Domenico
Bertè, tel. 339.3402034.
Biblioteca Comunale “Primo Levi”
via Alcide De Gasperi, 2
25081 BEDIZZOLE (BS)
Tel. 030675323 - Fax. 0306876665
[email protected]
Orario di apertura:
Lun.: chiuso
Mar.: 9.30-12 / 14.30-18.30
Mer. Gio. Ven.: 14.30-18.30
Sab.: 9.30-12 / 14-16.30
La scelta dei titoli viene fatta di volta
in volta dai partecipanti, mentre la
biblioteca mette a disposizione di
coloro che ne avessero bisogno le
copie necessarie. In alcuni periodi il
gruppo ha cercato di mantenere un
filo conduttore tra le diverse letture,
altre volte invece le scelte erano tra
loro indipendenti. Alcuni dei temi
scelti sono stati, ad esempio, i libri di
viaggio, l’accostamento libro-film,
la Prima Guerra Mondiale. Il titolo
v ita n ostra 27
Vita della Comunità
DALLA CASA DI SOGGIORNO
La coperta dei ricordi
Sartoria terapeutica
per “anziani che dimenticano”
Da qualche anno, in occasione
della giornata mondiale della
malattia di Alzheimer, la Fondazione organizza iniziative dedicate agli ospiti, ai familiari e agli
operatori sul tema delle demenze.
Quest’anno, la proposta per i
nostri anziani è stata quella di
realizzare una coperta patch-work
sfruttando le loro abilità manuali e
allestendo, nel nucleo Alzheimer,
un temporaneo atelier di sartoria.
Con scampoli di tessuto, sono state
preparate delle tasche di stoffa che
gli ospiti hanno imbottito di cotone
per formare, una volta cucite,
una calda coperta confezionata
artigianalmente.
Grazie all’importante impegno
profuso da Caterina, che già
opera volontariamente in struttura
come “maestra” del gruppo di
maglia e uncinetto, si è puntato
sulle possibilità che offre il “fare”
insieme, il lavorare ad un progetto
comune, per facilitare il risveglio di
azioni e ricordi legati a occupazioni
del passato, a momenti di vita
domestica e di lavoro maschile e
femminile nascosti nelle trame del
tempo e delle menti.
Organizzare questo tipo di attività
per gli anziani della Casa di
Soggiorno non significa soltanto
dare loro un modo per occupare il
tempo, bensì percorrere possibilità
di miglioramento della qualità di
vita e di benessere, complementari
alle terapie farmacologiche e
spesso altrettanto significative e
terapeutiche. Si tratta di opportunità che passano attraverso il saper
(e poter) fare ancora: con questa
attività si stimolano, attenzione,
creatività, ricordi, sentimenti, emozioni e la manualità necessaria
alla realizzazione della “coperta
dei ricordi” è la traduzione funzionale della motricità acquisita e
recuperata dagli ospiti.
28 v ita n ostra
L’avvio della sartoria nella
giornata mondiale della
Malattia di Alzheimer –
21/09/2015
Pensato come laboratorio esperienziale per ospiti cognitivamente
compromessi, la nostra sartoria
terapeutica è stata successivamente aperta in modo stabile a
tutti gli anziani della struttura che
il martedi mattina hanno voglia
di ritrovarsi per creare qualcosa
insieme o per seguire i lavori
chiacchierando un pò, mentre altri
tagliano, cuciono, confezionano.
La “coperta dei ricordi” è oggi
terminata e a disposizione degli
ospiti del nucleo Alzheimer, ma la
sartoria terapeutica ha in cantiere
altri progetti cui lavorare nei
prossimi mesi.
Giovanni al lavoro
Francesco e Giulia
con la maestra, superattivi
Loira all’opera
Dina e Giulia mostrano
La coperta dei ricordi
che è stata realizzata
Vita della Comunità
Vita di Comunità
Battesimo di Alessio
Pepi controlla i tessuti
Battesimi di ottobre
Angelo si impegna per dare il suo
contributo al prodotto finale
Caterina, la maestra,“riunisce”
il lavoro di tutti
Anniversario Matrimonio coniugi Gobbi
Anniversario Matrimonio coniugi Baldini
v ita n ostra 29
Anagrafe Parrocchiale
Grazie per ogni gesto di generosità
(Offerte dal
14 settembre al
19 ottobre 2015)
Offerte settimanali
€
2.483,73
Candele
€
977,55
Funerali
€
650,00
Matrimoni
€
350,00
Battesimi
€
360,00
Stampa Cattolica
€
58,00
Cassetta per le famiglie povere €
100,00
1° domenica di ottobre
€
1.093,20
25° Matrimonio coniugi Gobbi
€
50,00
Anniversario Matrimonio Franco €
50,00
e Ombretta
€
6.666,66
Giornata Missionaria Mondiale €
2.953,91
urbanizzazione 2014
(versata all’Uff. Miss. Diocesano)
Vendita Torte per Caritas
€
Bresciani Pietro di Gianmaria e Atanasoiae Elena
Scalvini Riccardo di Alberto e Sbaraini Luisa
Cominelli Caterina di Stefano e Daini Gisella
Venturoli Alessia di Lodovico e Dossi Gloria
Beretta Alessandro di Ciro e Trivellin Paola
Tagliani Alessio di Alberto e Lobertini Roberta
Offerte Pro Oratorio
Contributo Comune oneri di
Sono nuovi Figli di Dio
630,00
Si sono uniti nel Signore
Bottarelli Simone e Puscasu Camelia
Sono tornati alla Casa del Padre
Zoia Enzo di anni 85
Rebaicini Domenica di anni 89
Belleri Claudio di anni 66
Bertoli Teresa di anni 88
Avanzini Giovanna
Marchini Francesca di anni 73
Papa Franco di anni 71
Claudio Belleri
INSIEME AI SACERDOTI,
INSIEME AI PIÙ DEBOLI.
CHIESA CATTOLICA - C.E.I. Conferenza Episcopale Italiana
Domenica (Maria)
Rebaicini Ved. Papa
Chi desidera
pubblicare la
foto dei propri
defunti la
consegni al
Parroco dopo
il funerale.
Franca Marchini
30 v ita n ostra
Per chi desiderasse inviare un articolo da pubblicare sul giornale parrocchiale può
farlo consegnando file e immagini a don Franco, don Vincenzo oppure inviando
una mail a [email protected] e [email protected]
Via Cogozzo, 12 - 25081 BEDIZZOLE
(Brescia) ITALY
Tel. (+39) 030 674965
Fax. (+39) 030 675604
cell. (+39) 349 1478151
www.sangalloagriturismo.it
e-mail: [email protected]
Gasolio Riscaldamento - Gasolio Autotrazione - Gasolio Agricolo - Kerosene
AdBlue - Oli lubrificanti - Cisterne Omologate - Bombole Gas - Legna - Pellets
MACELLERIA
BEDIZZOLE (BRESCIA) - Via Sonvigo, 45 - Tel. 030 674246 - 030 675055
Fax 030 675055 - Cell 346 9582340 - E-mail: [email protected]
Menù personalizzati per Cerimonie e Feste
PASETTI GIANFRANCO
Piazza V. Emanuele II, 13
BEDIZZOLE (BS)
Tel. 030 674456
• LAVORI GENERALI
• SCAVI E FOGNATURE
• COSTRUZIONI EDIFICI
MACELLERIA BOVINA E SUINA
loc. Cantoncino - Montichiari (BS)
ALLEVAMENTO E MACELLO
con vendita diretta - via Gavardina - Bedizzole (BS)
DAVIDE 335 8076103
Tutto per aziende, attività commerciali,
professionisti ... E ANCHE ...
• BIGLIETTI AUGURALI Personalizzati
• CALENDARI Personalizzati
• ADESIVI PERSONALIZZATI AUTO
• POSTER - QUADRI - CARTOLINE
• PARTECIPAZIONI e LIBRETTI per CERIMONIE
• BIGLIETTI LUTTO
TAG L I A N I
RINALDO
E LAVORI DI INGERNERIA CIVILE
• COMMERCIO E GESTIONE DI IMMOBILI
Via XX Settembre, 83/D
25081 BEDIZZOLE (Brescia)
Tel. 030 674257 Fax 030 2389568
e-mail: [email protected]
ANNIVERSARY
1980 - 2015
l’Atelier della Stampa
Viale Libertà, 62 - Bedizzole (Bs)
Tel. 030.674634 Fax 030.6874605
[email protected]
wwww.tipolitografiaberardi.com
VINDICO
Adeguamento impianti antenne TV con filtro LTE
Hosteria
HOSTERIA LA PESA Srl
Via Benaco, 119 - BEDIZZOLE (BS)
Tel. 030 8370525 - Fax 030 8370742
[email protected]
C S
G
IMPIANTI
Basile Mario
366 6338328
Progettazione e realizzazione:
• Impianti di allarme
• Telecamere per interno ed esterno
• Impianti rilevazione incendio
• Automazioni
• Impianti elettrici, domotica
C.G.S. Impianti di Chiodi Gianluigi e C. Snc
via Ticino, 1g - Bedizzole (BS)
Tel. 030 6871310 - Fax 030 6871218
[email protected] • wwww.cgsimpianti-bs.it
FALEGNAMERIA
PODAVINI EGIDIO & C. Snc
SERRAMENTI CERTIFICATI CE
Via Trebocche, 7B - Bedizzole (BS)
Tel. 346 6679820 - [email protected]