Russia, Cina e la sfida in India n made in Italy vince all`estero con il

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Russia, Cina e la sfida in India n made in Italy vince all`estero con il
· Ii nome che non ha biso-
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gno di presentazioni, Na. dja Swarovsl<i. Ma anche
,
/ Stephen Webster, designer
britannico, fondatore e direttore
creativo dell'omonima casa e considerato un guru. Poi Artak Udum.yan. vice-presidente Estet Jewelry·
House nonché uno dei maggiori
venditori sul mercato russo. E anco.ra Hank Siegel, proprietario della
Hamilton Jewelers negli Usa. Il
gotha del gioiello &i ritrova sul palcoscenico di Vicenza Oro Winter
2013 (dal19 al24gennaio), che con
1.500 espositori provenienti da oltre 30 Paesi e buyer da 120 Paesi, si
conferma anche quest'anno la capitale i.Qternazionale del settore, Ma è
la prima volta che una delle eredi
della celeberrima dinastia austriaca, nonché responsabile marketing
e direttore èreativo della casa fondata nel1895, partecipa personalmente al Salone internazionale e lo fa
·prendendo parte all'Opening SUmmit «'I'he Future. Now. New Perspecti:ves.in Jewellery», tavola rotonda che si terrà sabato alle 18,30 e a
cui prenderà parte anche il «<iost:to» Roberto Coin, conosciutissi- .
Russia, Cina e la sfida in India
n made in Italy vince all'estero
con il design e i nuovi materiali
liano dà segnali contrastanti, per-
ché a un aumento annuale delle
.esportazioni in valore (+8,1'*') si accompagna una riduzione in termini
quantità (-8,7'J6). «'1\\ttavia - dice
Andrea Beretta Zanoni, docente di
Strategia Aziendale all'Università di
Verona e responsabile del Gold In·
dustry Report realizzato per Fiera di
Vicenza - si nota la capacità di se-
lo scenario mondiale e il peso dell'Italia
.-
Roberto
Ditri
Presidente
Fiera
di Vicenza
(taPresse)
~- pves.kfente ~i
«fl business è fuori dai confini
nazionali: largo ai giovani
che sappiano andare lontano
e interpretare altre culture» _
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India
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mo all'estero. Un 'ibink Tank di caratura mondiale. «Sarà l'occasione
per approfondire e vedere il futuro
con gli occhi di chi sta cambiando
le regole del gioco», spiega Upresidente di Fiera di Vicenza. Roberto
Ditri. Dimenticatevi U vecchio taglio del nastro seguito dal.discorso
di circostanza. insomma. Ainaugurare l'apertura sarà un evento iSpirazionale ma nel contempo «tecnico», sWla gioielleria, arricchito da
contributi scenici e video, sotto la
regia di Gabriele Vacis. .
«'l'be future. NoW» è U filo conduttore di tutte e tre le edizioni di
Vicenza Oro del 2013- Ma dove sta
andando il futuro? «A livello di prodotto sta andando verso gioielli fatti con materiali diversi, accostati
per creare nuove sensazioni- dice .
Roberto Ditri - ma il business sta
andando all'estero. I dati ci dicono
che la domanda è lì e bisogna prepararsi ora perché siamo già nel futuro». I consumi domestici sono in
forte contrazione ma i mercati esteri offrono ancora opportunità notevoli, come rivela l'ultimo tlash report sulle dinamiche strategiche
della gioielleria globale, aggiornato
al terzo trimestre 2012. L'export' lta-
guire la crescita in Paesi come Cina cbia la strategia è vincente».
n grande assente per le esportae Russia che sono ben colpiti in termini di penetrazione; anche se la zioni italiane è nndia, primo mercaquota è modesta (soprattutto in Ci- to al mondo per la domanda di giona) il trend c'è. Poi c'è il caso degli ielleria, che ha un Iegime doganale
Emirati Arabi, dove a fronte di un non ancora del tutto favorevole. A
calo del 22% del mercato le nostre favore del made in Italy si attendo·
esportazioni sono salite del 37 per no i frutti dell'accordo di collaboracento, a dimostrazione del fatto cbe zione con l'lndia Internation.al
quando ci si focalizza su unà nic- Jewellery Show di Mumb~ siglato
U 2 giugno durante il JCK Show di
Las Vegas,la vetrina americana dei
preziosi dove Fiera di Vicenza è stata protagonista con Vicenza Oro Italian Club. L'accordo prevede un accesso privilegiato al mercato indiano per le aziende italiane dell'oro,
dei gioielli e dei macchinari per la
lavorazione orafa: nel contesto dell'India International Jewellery
Show, presso il Bombay Convention & Exhibition Centre di Mumbai, ci saranno aree espositive dedicate a1 roimat Vicenza Oro Italian
Club e T-Gold. <<Non è vero, come
. sbagliano a pensare ancora alcuni
produttori italiani, che U gioiello in
India si vende soltanto a peso, ma è
ovvio che per penetrare i mei'èati si
debba interpretare la mentalità e la
.cultura .di quel Paese - (!ice Ditri
'-. Jntetnazionalizzazione non è sol-
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tanto prendere la valigia e andare a
vendere ma capire, petcbé ogni
mercato è diverso. n gioiello italiano vince con il design, dà ul) messaggio diverso che non si misura a
chili>>. Se la domanda è lontana bisogna andarla a cogliere e, per Ditrl,le
aziende italiane banno il miglior
passe)?artout di tutti: il made in
Jtaly «E n brand più torte al mondo
- sostiene --, piÙ· della Coca Cola>>.
Non deve andare a lezioni di intemazionalizzazione Roberto Cein,
designer e produttore vicentino, affermatissimo negli Usa (suoi gli
orecchini indossati da Diane Keaton all'ultima prem.iazione degli
Sherry Lansing Leadership Award),
che realizza quasi interiunente i
suoi 18o milioni di dollari di fattUrato all'estero, anche se produce per
1'85% in Italia, tra Vicepza e Valenza.·
«Creo sempre nuova moda - dice
-e non imito mai nessuno. Mi co. piano gli aitri e questo vuoi dire che
. ho creatività. La fona di Wl brand è
quella di sapersi imporre da solo». · nbusiness·ormai è fuori dai confini nazionali ma U gioiello apprezzato in tutto il mondo parla ancora
italiano: dalle tanzaniti di Pasquale
Bruni alla linea per uomo Barakà di
Mnraro, ai classi · ·
· ·, presente a Vicenza con .un n
o
d. Ma c'è spaZio anche per i giovani? «Sì -- risponde Ditri- mà devono avere voglia di viaggiare. Mi
piace ricordare il caso dei fratelli
Dal Maso della Dml Jewels, due ra- ·
gazzi poco più che trentenni Qualche tempo fa sono venuti a chieder~ qualche consiglio per andare in
·na. Ora mi dicono che la domand , tera ba più ~be compensato il
calo ihterno».
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romERUl€UASEAA
orriere
delle
sera - 16digennaio
2013
L'azienda Sisma, cleader
nella
produzione
apparecchiature
ad alta tecnologia, presenta un nuovo «gioiello»
Miscela le polveri ed esce Tanello: i «miracoli» del laser
·- ro trasformato automaticamente in anello da un macchinario, sulla base di un semplice disegno al computer. Dalla capacità manuale dei maestri orafi,
nata nel lontano Medioevo e pro·
seguita nel Rinascimento con Benvenuto Cellini, ai miracoli della
tecnologia di oggi: l'ultima fronti~mt d.ella produzione di gioielli è
una macchina laser in grado di
miscelare le polveri metalliche.
Tecnologia italiana, che ha nel·distretto di Vicenza la sede dell'eccellenza mondiale, sopfattutto
generale della Sisma, azienda fon-
l direttore
per quanto riguarda l'oreficeria di
«Pezzi unic3 o in piccole
data nel1961 a Schio, Che fattura
28 milioni e ha 150 dipendenti.
Impegnata in nuovi progetti sviluppati anche in collaborazione
con l'Università di Padova egrazie al forte impegno nella ricerca
e nello sviluppo, Sisma è all'avanguardia. La nuova macchina al laser sarà presentata in anteprima
al T-Gold, ilSalone dei macchinari di VJ.cenza Oro, ed è basata sul-
la Slm technology (selective laser
melting), una tecnologia che esiste già nell'automotive e nel settore spaziale, adattata all'oreficeria.
L'innovazione va nella direzione
richiesta dal mercato, cioè.di produttori e consumatori. <&iluppiamo macchine flessibili, che possono fare prodotti divers~ unici o in
piecole serie, perché nel mondo
attuale è diventata bnportantissi·
ma la personalizzazione-- spiega
Micheletto -. nmercato va verso
la cwtomizzazione di masSa: tutti
vogliono nloro pez~ unic~ ma a
un prezzo abbordabile. Puo sem"hf"l'l,-,:a. • .,n ~ ...S"""' ~ 1~"'fV'ih
Ricerca
La clean
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anche l'orafo con i macchinari
che producono pochi pezzi ci guadagna,
perché - dice Micheletto
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nbusin~ grazie all'internazionalizzazione cresce, la Sisma produce 1.100 macchine e in luglio
inaugurèrà a Piovene Rocchette,
Vicenza, il nuovo stabilimento di
4-000 mq, appositamente creato
per lo sviluppo della tecnologia laser. Tutto bene, dunque? Tutto,
tranne lo spionaggio industriale e
i faisl <<l cinesi ci banno copiato
integralmentele macchine da catena già 15 anni fa, l'Iran ci ha copiato quella laser tre anni fa.
L'unica arma di difesa è quella di
investire in tecnologia per essere
sempre avanti e fare macchine