DALLA DALLA

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DALLA DALLA
ATRA
ATRA
orizzonti
ABBONAMENTO ANNUALE / SVIZZERA CHF 20.– / EUROPA EURO 20.– / PAESI EXTRA EUROPEI EURO 30.–
ANNO XXXVI NR. 136 SETTEMBRE 2013
RIVISTA TRIMESTRALE D’INFORMAZIONE ANIMALISTA
PUBBLICATA IN ITALIANO,FRANCESE ETEDESCO
FONDATA DA MILLY SCHÄR-MANZOLI
PREMIO INTERNAZIONALE DELLA STAMPA SPECIALIZZATA
dalla
loro
parte
Editoriale
atra orizzonti
02
Le variazioni numeriche che anno
dopo anno ci presenta l’Ufficio federale
di veterinaria in materia di animali
vivisezionati in Svizzera, mostrano un
andamento altalenante che quasi non vale
più la pena commentare. Restiamo
drammaticamente sopra i 600mila animali torturati ed uccisi
ogni anno. Per nulla convincenti le affermazioni (nel comunicato
dell’UFV) relative all’indispensabilità di esperimenti dove il modello
animale è ancora giudicato “insostituibile”, tantomeno quelle
sulla severità delle Commissioni di controllo. A questo proposito un
dato emerge significativo: oltre 3600 nuove autorizzazioni e...
solo 8 respinte! Se consideriamo che la legge dice che bisogna
“dimostrare che non esistono metodi alternativi” è più lecito pensare
che per queste 3600 richieste davvero non esistano metodi diversi
dal modello animale, oppure si può dedurre che ci sia molta
connivenza/superficialità nel rilasciare le autorizzazioni? Anche
alla luce dello sviluppo delle moderne metodologie scientifiche
sostitutive in TUTTI i campi della ricerca medica (e l’immensa
quantità di Istituti pubblici e privati che già le applicano) si può
facilmente intuire quale sia la verità. Grave anche che aumenti l’uso
degli animali nella ricerca fondamentale, dove non esiste né un
obbligo legale né tantomeno la “finalità” di creare nuovi farmaci.
Grave che quasi la metà sia usata in ospedali ed Università:
il contesto accademico dovrebbe andare in tutt’altra direzione,
verso una ricerca più etica e scientifica, come sta avvenendo
ovunque nel mondo. A questo proposito, stanno arrivando i primi
risultati del nostro sondaggio sulle dissezioni di animali nelle
Facoltà scientifiche svizzere (vedi pag 19). I dati sono molto pochi,
ma eravamo e restiamo consapevoli del fatto che la scarsa
considerazione del problema e la paura delle ripercussioni durante
gli studi, giocano a sfavore della compilazione di questo semplice
foglio. Cominciano comunque ad emergere delle situazioni
preoccupanti: la ridicolizzazione di chi prova ad opporsi alle
dissezioni di animali, il tentativo (che già avevamo denunciato)
di ostacolare il percorso accademico da parte di alcuni docenti,
la sensazione (anche nei confronti degli stessi compagni di studi)
di essere isolati, di combattere una battaglia (quella a favore dei
metodi sostitutivi) persa, magari per alcuni inutile. Peccato.
Continueremo ad insistere perché la spinta etica ed innovativa,
nasca in particolare dalle nuove generazioni.
E continuiamo ad insistere anche con l’Iniziativa federale di
Pro-Fauna per la protezione dei grandi predatori: per l’ultima
volta su Orizzonti pubblichiamo il formulario che vi invitiamo
a firmare e far circolare, il tempo stringe!
Grazie!
MAX MOLTENI
PRESIDENTE ATRA
sommario
ANNO XXXVI NR. 136 SETTEMBRE 2013
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08
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Attualità
L’intervista
Atra in azione
ATRA nel mondo
ATRA info
Svizzeri a tavola
A difesa dei randagi
La colline aux lapins
Grandi predatori
Vivisezione in Svizzera
T-shirt
Il nostro catalogo
impressum
Orizzonti
rivista di informazione animalista
Organo ufficiale dell’ATRA
Associazione svizzera per l’abolizione della vivisezione
Editore
ATRA, via Capelli 28, CH-6900 Lugano
Tel. 091 970 19 45 - Fax. 091 970 19 46
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facebook: Atra diritti animali
Orari ufficio
da lunedì a venerdì, 14.00 - 17.00
Redattori
Max Molteni, Natascia Gamba,
Massimo Tettamanti, Silva Martinelli
Hanno collaborato
Elena Grisafi, Sabrina Piacente, Francesca Fugazzi, Anthea Leone
Tiratura
12.000 copie
Abbonamento annuale
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Stampa
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Stampato su carta ecologica. Riproduzione di testi
e fotografie permessa a condizione che la fonte sia citata.
Attualità
Test su animali
frode scientifica!
Nello scorso numero di Orizzonti abbiamo presentato un articolo che dimostrava quanto la biologia del topo
fosse diversa da quella umana. In questo articolo presentiamo uno studio pubblicato lo scorso anno
sulla (non) validità dei test industriali obbligatori per legge.
L’articolo è stato pubblicato sulla rivista Regulatory Toxicology and Pharmacology nel settembre 2012 (van Meer
PJ, Kooijman M., Gispen-de Wied C.C., Moors
E.H., Schellekens H., “The ability of animal
studies to detect serious post marketing
adverse events is limited”, Regul Toxicol
Pharmacol. 2012 Dec; 64(3):345-9. doi:
10.1016/j.yrtph.2012.09.002. Epub 2012
Sep 12).
Il valore degli studi sugli animali per valutare la sicurezza dei farmaci non è mai
stato realmente definito, perché molti di questi
studi sono di parte e altri presentano carenze metodologiche. Lo studio in esame ha valutato se serie reazioni avverse da farmaci avvenute nei pazienti dopo la commercializzazione di un farmaco, avrebbero potuto essere rilevate
negli studi su animali, la cui esecuzione è obbligatoria per
legge PRIMA della commercializzazione dei farmaci stessi.
Gli autori ritenevano sorprendente che, nonostante i test su
animali siano considerati la base della tutela della salute
umana, non esistano studi di valutazione scientifica della
loro validità. Essi citano infatti che solo due studi, uno nel
1995 e uno nel 2000, hanno valutato positivamente il valore
predittivo dei test su animali, ma ricerche successive hanno
dimostrato che tali studi avevano carenze metodologiche,
utilizzavano dati di dimensione limitata e utilizzavano definizioni statistiche non corrette.
Gli autori affermano che gli studi su animali effettuati per valutare la sicurezza dei nuovi
farmaci NON sono abbastanza sensibili
per prevedere reazioni avverse nell’uomo. Pertanto concludono addirittura che
non sia rilevante inserire i dati ottenuti
su animali negli studi prospettici di farmacovigilanza! L’inerzia politica e scientifica che porta ad accettare come valida la sperimentazione su animali - senza tentativi di
migliorare questo paradigma - ha creato una situazione di
stallo in cui si continuano ad utilizzare animali senza margini di miglioramento scientifico.
Gli autori concludono che è assolutamente necessario
che soggetti come industrie, mondo accademico e istituzioni analizzino i dati che hanno già a disposizione per
dirigersi verso nuove tecnologie migliori degli attuali
test su animali. Nonostante la letteratura scientifica internazionale continui a spingere per un cambio di paradigma, dimostrando la fallacità dei test su animali, in
Svizzera si utilizzano ancora più di 600mila animali ogni
anno (dati 2012). Questo colloca la Svizzera ai primi posti tra i Paesi percentualmente più vivisettori in Europa,
L’INTERO RICAVATO DELLE NOSTRE VENDITE
È DESTINATO ALLA CAUSA DEGLI ANIMALI
TUTTO QUELLO CHE DOVRESTI
SAPERE SULLA VIVISEZIONE
ma non vogliono che tu sappia
STEFANO CAGNO
Questo non è un libro,
è una piccola guida attraverso le tante
CHF
bugie raccontate per anni dai
vivisettori. Una guida che, evitando volutamente
immagini forti e racconti raccapriccianti, cerca di fare
luce su un argomento controverso e dibattuto da sempre ma
ancora troppo pieno di lati oscuri, zone d’ombra, slogan
carichi di emotività e di falsa scienza.
Perché è con argomenti come la salute, la ricerca medica,
la nobile missione di salvare vite umane che i ricercatori tentano
di farci digerire la sofferenza e la morte ingiusta e
ingiustificabile di milioni di animali. Una sofferenza che non è
solo inutile ma anche dannosa. Per gli animali ma anche per noi.
Stefano Cagno, un medico che da anni si batte per una ricerca
capace di superare questa pratica antietica ed antiscientifica,
presenta, dopo una breve analisi dei principi su cui si basa
la vivisezione, una serie di risposte alle più comuni
domande che la gente si pone e ai più diffusi slogan
dei ricercatori e dell’industria farmaceutica.
Risposte che mettono in luce come la vivisezione sia utile
soltanto a chi la pratica, che riceve per questo ingenti
finanziamenti e come a dispetto dei milioni di animali
vivisezionati, oltre il 51% dei farmaci messi in commercio
si siano dimostrati tossici quando non addirittura mortali.
10.-
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ATRA shopping
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Attualità
nonostante il sito della Confederazione, nel presentare le statistiche relative
alla sperimentazione animale nel 2012,
metta in evidenza come la Legge Federale
sulla Protezione degli Animali (LPAn) sia una
delle migliori al mondo e il numero di animali utilizzati
sia in costante calo negli ultimi anni. (http://www.news.
admin.ch/message/index.html?lang=it&msg-id=49471).
Analizziamo nello specifico i dati relativi allo scorso anno.
L’80% degli animali utilizzati in Svizzera è costituito da
roditori, ma nel 2012 sono stati usati anche 3705 cani,
674 gatti, 277 primati e 1246 tra cavalli e asini. Nonostante i vincoli legislativi, nel 2012 sono state rilasciate 947 nuove autorizzazioni cantonali a svolgere esperimenti sugli animali, il 40% di queste NON era vincolato a condizioni e sono
state respinte solo 8 domande su 3616. In controtendenza
rispetto al resto del mondo, in Svizzera aumenta dell’8,5%
il numero di animali utilizzati a scopo didattico raggiungendo l’incredibile numero di 8151 animali all’anno per gli
esperimenti più semplici che possono essere sostituiti e che
già non vengono più utilizzati negli USA, in vari Paesi d’Europa e dell’Asia (a questo propositivo vi rinnoviamo l’invito a far
circolare all’interno delle Facoltà scientifiche il questionario che troverete a pagina
19!). Circa metà degli animali sono usati
per la ricerca fondamentale, cioè per quelle
sperimentazioni che non pretendono di applicare
le conoscenze ottenute per lo sviluppo di nuovi farmaci; mentre 69.887 animali ogni anno vengono usati per motivazioni che non è dato conoscere all’opinione pubblica, ma che
non riguardano la salvaguardia della salute umana. Secondo
il comunicato stampa dell’Ufficio Federale di Veterinaria “Le
domande sono esaminate da una commissione cantonale degli
esperimenti sugli animali composta di specialisti e incaricati della
protezione degli animali” cosa che, per esperienza diretta, sappiano non essere sempre vera in quanto, ad esempio, per il
Canton Ticino, abbiamo proposto il nostro consulente scientifico esperto in metodi scientifici sostitutivi ma, per motivazioni a tutti facilmente comprensibili, hanno preferito un ricercatore pro-vivisezione di un altro cantone. Il Canton Ticino non
rappresenta però un’eccezione, visto che anche nel Canton
Friburgo esiste una grave situazione per quanto concerne la
locale Commissione degli esperimenti sugli animali. Sempre
nel comunicato dell’UFV, come se fosse un vanto, si legge che
“Per gli esperimenti effettuati nell’ambito dei cosmetici o dei
componenti di cosmetici non sono stati utilizzati animali”; senza
però specificare che in tutto il resto dell’Europa è ormai vietato l’uso di animali per la cosmesi. In pratica in Svizzera vi è la
quasi completa libertà di vivisezionare e l’ipocrisia di essere
migliori degli altri.
ATRA shopping
L’INTERO RICAVATO DELLE NOSTRE VENDITE
È DESTINATO ALLA CAUSA DEGLI ANIMALI
Lou, Buc e tutti gli altri
DI STEFANO CAGNO
Chi è sensibile alle tematiche
antivivisezioniste sà che gli esperimenti
sugli animali sono di solito circondati da
un alone di segretezza che impedisce
CHF
alla gente di sapere esattamente cosa
accade all’interno dei laboratori. Leggendo questo
libro, frutto di anni di ricerche e basato su elementi
reali e storici, il lettore sarà accompagnato lentamente
all’interno di un mondo sconosciuto, permettendogli di
affrontare un argomento difficile, e talvolta doloroso, in
maniera graduale. Alla fine di questo percorso, ognuno sarà
in grado di prendere una posizione più ponderata su un
argomento sempre più frequentemente dibattuto com’è la
sperimentazione sugli animali.
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15.-
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L’intervista
Cavalli,
specchio dell’anima
Milan Kundera ne L’insostenibile leggerezza dell’essere, a proposito della natura della bontà umana scrive: “La vera bontà dell’uomo si può manifestare in
tutta purezza e libertà solo nei confronti di chi non
rappresenta alcuna forza. Il vero esame morale dell’umanità è il suo rapporto con coloro che sono alla
sua mercé: gli animali (…)”. Quindi è il nostro modo di
trattare gli esseri più deboli, quelli che non hanno alcun potere, che ci distingue come persone. In questo senso gli animali possono essere considerati lo specchio del nostro animo. Lo sa bene Giovanni Alberini, per 25 anni manager in
grandi multinazionali che, proprio grazie all’incontro con un cavallo, ha cambiato la sua vita. Oggi Giovanni, dopo essersi formato anche presso la famosa scuola americana di Monty Roberts, gestisce una scuderia “a misura di cavallo”
vicino al Lago di Garda, dove offre corsi di coaching e leadership per manager ma non solo (www.thefoolonthehill.it).
Lo ha incontrato per noi Francesca Fugazzi, al termine di una conferenza tenutasi a Mendrisio lo scorso giugno.
Se vi chiedessimo di immaginare un cavallo e di dirci qual è la prima parola che vi viene in mente, cosa direste? Sicuramente alcuni di voi avranno pensato “libertà”. Eppure ben pochi cavalli vivono in simili condizioni. ATRA da diversi anni segue e sostiene il progetto dei cavalli del Bisbino (www.cavallidelbisbino.ch) i quali, dopo un lungo iter burocratico, oggi
hanno la fortuna e la sicurezza di vivere allo stato brado in branco, sotto la tutela di un gruppo di associazioni. L’eccezione
che conferma la regola, regola secondo cui la maggior parte dei cavalli viene addestrata, domata e tenuta in condizioni totalmente innaturali. Senza parlare dei cavalli che vengono allevati per scopi alimentari e che, insieme ai loro compagni excorridori o ex-saltatori, finiscono al macello o
di quelli ancora più sfortunati che diventano
vittime di crudeli torture nei laboratori, in nome di una falsa scienza.
Ascoltare anziché addestrare, osservare anziché imporre, imparare anziché insegnare: ecco
in poche parole la filosofia “cruelty-free” di
Giovanni Alberini su come far accettare ai cavalli la loro prima sella e il loro primo cavaliere.
Come è possibile allora far accettare la prima sella?
“Con il cavallo si comunica e perché vi sia comunicazione dobbiamo essere in grado di comprendere il linguaggio del cavallo e di restituirglielo. Il cavallo ha un modo di comunicare e di stabilire la leadership diverso dal nostro ed è per questo che innanzitutto dobbiamo imparare e per imparare sono necessarie osservazione e ascolto. Io entro in relazione con il cavallo facendomi accettare come
parte del branco. Quando un puledro a cui viene chiesto di accettare la sua prima sella incontra un essere umano che gli parla nella
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A lui non piace la parola “domare”, perché?
“L’espressione in inglese che corrisponde al significato di domare è “break a horse”, letteralmente
“rompere un cavallo”. Anche la parola addestrare
non significa altro che rendere destro, un po’ come se forzassimo a scrivere con la mano destra un
bambino che invece naturalmente è mancino. Per farvi un esempio, il metodo di “doma” classico, detto anche “sacking out” è questo:
si lascia il cavallo in un recinto rotondo sotto il sole, senza acqua né cibo. Dopodiché, si entra nel recinto e gli si lanciano tra le gambe
delle borse di plastica per spaventarlo e si continua finché non è sfinito. A quel punto si prova a mettergli la sella. Se il cavallo non accetta la sella, si ricomincia daccapo finché il cavallo non si arrende. Questo significa semplicemente spezzare nello spirito l’animale.
Questo procedimento, oltre ad essere profondamente malvagio, è pericoloso ed inefficiente dato che richiede fino a tre settimane”.
05
L’intervista
sua lingua, dapprima rimane sbalordito che un predatore si possa rivolgere a lui in questa maniera ma poi, quando decide di fidarsi,
la sua collaborazione è completa. Una volta costituito questo branco di due, cavallo e addestratore, è possibile chiedere (non ordinare) al cavallo di lavorare insieme. Un cavallo non si aspetta altro che rispetto ed onestà in cambio della sua completa dedizione”.
Alcuni pensano che i cavalli quando picchiati non provino dolore...
“I cavalli, per loro natura, vivono nel terrore costante. Questo perché sono prede e la loro maggiore occupazione consiste nel garantirsi la sopravvivenza. Spesso si sente dire “picchia duro, tanto il cavallo non sente”. Non funziona proprio così. Il cavallo sente, è estremamente sensibile tanto da sentire una mosca su tutto il suo mantello, ma, per un meccanismo di sopravvivenza, tende a non manifestare la sua sofferenza. Facciamo un esempio: vi è un branco di cavalli di cui uno è zoppo. Nelle vicinanze vi è una lupa. Se, quando
il branco scappa, il cavallo zoppo resterà indietro, la lupa intuirà immediatamente che lui è il membro debole del gruppo e lo attaccherà. Accade invece che il cavallo sembri non sentire dolore: è entrata in gioco l’adrenalina che permette al cavallo di mascherare il
dolore per sembrare sano. Questo meccanismo viene parimenti traslato tutte le volte in cui un cavallo viene picchiato. Il cavallo non
mostrerà mai debolezza davanti ad un predatore e noi saremo convinti che lui, non reagendo, non riceverà danno da ciò che gli stiamo infliggendo”.
Per Alberini quindi non siamo noi a dover insegnare qualcosa ai cavalli ma sono loro a poter insegnare qualcosa a noi, e
molto. Ci mostra anche come sia possibile, e con maggior efficacia, stabilire un rapporto con il cavallo basato sulla fiducia
reciproca e non sulla violenza.
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“Mi capita spesso di dovere chiarire il mio concetto di violenza. È facile visualizzare un comportamento violento quando si pensa ad
una frusta, ad un torcinaso, a delle corde o peggio. Questa per me è la violenza semplice: quella esercitata dall’ignorante che non riesce neppure ad immaginare un metodo diverso dalla forza per poter comunicare con il cavallo o qualsiasi altro essere. Vi è però anche un altro tipo di violenza, più psicologica: la mancanza di rispetto verso la natura stessa di chi è diverso da noi. Anche questa nasce dall’ignoranza ma ha forme che possono essere nascoste da manifestazioni di grande amore. Quanti cavalli sono trattati tanto
bene da sembrare “cagnolini”? Apparentemente la loro situazione dovrebbe essere idilliaca. E allora perché si comportano a volte in
maniera aggressiva? Proprio perché non sono trattati da cavalli. Il solo fatto di restringere lo spazio vitale è per il cavallo una violenza,
impedire il contatto con altri simili, per paura di infortuni, è una violenza incredibile verso un essere che ha potuto sopravvivere per 55
milioni di anni proprio perché riunito in branchi. Con questo non voglio condannare la vita di scuderia, solo togliere l’illusione che basti coccolare un cavallo alla maniera umana per non essere violenti nei suoi confronti.
Non accettare la sua diversità è violenza: i cavalli provano le nostre stesse emozioni ma le esprimono e le comunicano in maniera diversa da noi. Chiedere ad un cavallo di essere umano è violento. Chiedergli di dare tutto sé stesso per il nostro divertimento senza mai
chiedersi se lui si stia divertendo davvero è violento. Chiedergli di ottenere risultati sportivi che non può raggiungere è violento. La
mancanza di rispetto è violenza”.
06
Atra in azione
Resoconto attività ATRA
in ordine cronologico alcune azioni svolte dalla nostra associazione negli ultimi mesi
■
GIUGNO 2013
27 giugno - Catania: conferenza di
Massimo Tettamanti sulla vivisezione.
2 giugno - Carpi (Modena):
terza edizione di FESTATRA, organizza■ LUGLIO 2013
ta da ATRAanimalisti, per la raccolta di
fondi a favore del rifugio ATRA/I-CARE. 4-5-10 luglio - Italia:
recupero animali da laboratori universitari (per motivi di privacy non possia- VEGGIE PRIDE 2013
mo indicare il luogo di provenienza).
Sabato 18 maggio 2013 abbiamo par8 luglio - Meraggia:
tecipato alla Veggie Pride 2013 a Ginevra.
conferenza di Massimo Tettamanti sul- Insieme a centinaia di persone ci sial’impatto ambientale della nostra ali- mo radunati prima davanti alla sede
mentazione per adolescenti che han- dell’ONU per poi sfilare per circa 3 ore,
no partecipato al campus estivo vegan attraversando tutta la città, fino ad arrivare a Plainpalais dove sono stati al3 giugno - Sasso Marconi (Bologna): del WWF - Canton Ticino.
lestiti vari stand informativi. Molto tocgiornata di visita al Centro Tutela e Ricerca 18-22 luglio - Melide:
cante la rappresentazione degli animali
Fauna Esotica e Selvatica “Monte Adone”, stand ATRA al mercatino serale.
che vengono uccisi ogni secondo nei
dove vive anche il macaco Yuri, che ab19 luglio - Verona:
macelli di tutto il mondo.
biamo adottato a distanza e che è stato
Conferenza sulla vivisezione del consu- Durante la Veggie Pride ginevrina (che
salvato da un laboratorio di vivisezione.
lente scientifico ATRA M. Tettamanti.
è durata 4 giorni) ci sono stati anche
9 giugno - Chernex sur Montreux:
concerti, conferenze, dibattiti, momen22 luglio - Roma:
porte aperte della Colline aux lapins
incontro presso il Ministero della salute ti conviviali, ecc...
presso il rifugio di Sos lapins.
per tavolo di lavoro ministeriale sui meto- Per ulteriori informazioni sull’evento:
14 giugno - Mendrisio:
www.veggiepride.ch
di scientifico sostitutivi alla vivisezione.
incontro con Giovanni Alberini per par23-24-25 luglio - Italia:
lare di comunicazione e leadership visti
recupero animali da laboratori univerattraverso gli occhi di un cavallo.
sitari (per motivi di privacy non possia14 giugno - Roma:
mo indicare il luogo di provenienza).
4 ottobre - Lugano:
incontro presso il Ministero della salute
Conferenza del pediatra Leonardo Pinelli
per tavolo di lavoro ministeriale sui meto- ■ AGOSTO 2013
sull’alimentazione veg per i bambini e gli
di scientifico sostitutivi alla vivisezione.
24/25 agosto - Cernier:
adolescenti presso Hotel Pestalozzi, Piazza
22 giugno - Chiasso:
stand della Colline aux lapins in occaIndipendenza 9, ore 20:00. Entrata libera.
stand ATRA presso Festate.
sione di Fête la terre.
prossimi
appuntamenti
ATRA
ANIMALI
Per essere aggiornati sui diversi appuntamenti potete consultare il nostro
sitoDIRITTI
www.atra.info;
contatti: [email protected]
Per gli appuntamenti della delegazione della Svizzera italiana (CdA): www.centroanimalista.ch;
contatti: [email protected]
Per le azioni nella Svizzera romanda potete consultare i siti: www.borta.org - www.lausanimaliste.org;
contatti: [email protected] - [email protected]
ATRA in Italia: da qualche anno è attiva anche una delegazione a Carpi
www.atranimalisti.weebly.com - [email protected]
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atra diritti animali
atra orizzonti
vuoi partecipare alle nostre attività?
07
Atra nel mondo
Violenza
tra le mura domestiche
“
C’è un legame tra le torture e gli abusi sugli animali e la violenza contro le persone.
È importante che la polizia e i servizi sociali prendano questa cosa sul serio e addestrino il proprio personale.
Potrebbe fare la differenza tra vivere e morire
HARRY FLETCHER, PROBATION OFFICERS’ UNION, NAPO
”
atra orizzonti
Negli ultimi decenni sono sempre di più le ricerche
che dimostrano lo stretto rapporto che esiste tra
crudeltà su animali e violenza interpersonale.
Anche noi ci siamo occupati di questo tema, sia
con articoli su Orizzonti sia con conferenze pubbliche. Ma ci siamo impegnati anche concretamente realizzando in Italia una struttura segreta che
ospita vittime di violenza domestica costrette a nascondersi con i loro animali. Troppa omertà e paura circondano ancora questi argomenti, bisogna
avere il coraggio di aprire gli occhi e denunciare.
Anthea Leone vive nel rifugio segreto I-CARE, circondata dall’affetto di tanti animali ed ha di recente pubblicato una toccante biografia intitolata “Borderline. Corto circuito” (disponibile in ATRA solo in
versione italiana).
La sua testimonianza vuole essere un incoraggiamento a chi ancora vive nell’ombra e nel terrore.
08
“Da quando vivo la mia situazione di vittima di stalking ho iniziato a seguire programmi televisivi e telefilm, leggere libri, fare corsi, tutti con un unico comune denominatore: la vittima e il suo abusatore.
Quando si affrontano determinate situazioni, è più
semplice sviluppare percezioni che altri non hanno,
come dei campanellini d’allarme che iniziano a suonare quando il pericolo si avvicina. È una forma di difesa, è l’unica arma che la vittima riesce ad utilizzare per
sopravvivere alla vita successiva, dopo aver subito tanto dolore ed essere (se fortunata) sopravvissuta.
La mia vita non è stata mai semplice: la mamma malata di cancro da quando ero piccolina, un padre assente, un nonno materno che abusava sessualmente di
me, la bulimia, l’anoressia, l’autolesionismo, un marito assente con problemi di alcool.
Malgrado tutto questo, oggi posso raccontare la mia
storia, sono qui, viva, non posso dire completamente
serena, perché la vita da “rifugiata”, da donna invisibile di cui nessuno conosce il vero nome, non è proprio l’aspettativa di una persona media, ma ho ormai
consapevolezza di me stessa, del mio essere, del mio
dalla
loro
parte
valore, quel valore che chi è passato attraverso la mia
vita ha sempre cercato di sminuire, disprezzare, eliminare, cercando di prendere il controllo su di me.
Di tutto il mio vissuto, per quanto riguarda situazioni
pericolose, mi rendo conto di quanto l’istinto sia stato
fondamentale per la mia salvezza, per questo, quando
posso, dedico parte del mio tempo a studiare, analizzare, apprendere attraverso documentari, libri, telefilm specifici.
Tempo fa seguivo un programma che ricostruiva l’esperienza di una donna detective che, per riuscire a ritrovare il cadavere di una persona, doveva conquistare la fiducia dell’assassino senza fargli capire che
aveva la certezza fosse stato lui. Ad un certo punto,
mentre la detective era riuscita a portare il delinquente sul luogo del crimine, quest’ultimo ha capito di essere stato ingannato ed ha iniziato a perdere la testa.
La donna, resasi conto del pericolo imminente, ha iniziato a piangere e ad usare parole gentili e affettuose
nei confronti dell’uomo e ciò che mi ha colpita è stata
la frase: “la mia sottomissione, il mio cercare di tranquillizzarlo, l’ha fatto uscire da quella sorta di trance
in cui era entrato e a ritrovare il controllo. In questo
modo mi sono salvata”. Solo per questo oggi può raccontare la sua esperienza.
Il mio stalker una notte è rientrato completamente
ubriaco, ha iniziato ad insultarmi in modo volgare, ha
sferrato un pugno ad una delle mie gatte, a minacciare di ammazzare i miei animali e me. Aveva gli occhi
di fuoco, digrignava i denti ed era in uno stato di tran-
Atra nel mondo
ce mai visto. Io ero completamente
disorientata ed incredibilmente, mentre lui continuava a minacciare di
morte prima di tutto le mie creature,
che lui sapeva essere fondamentali
nella mia vita, invece di reagire urlando contro di lui
(atteggiamento solitamente spontaneo per chiunque)
per cercare di difendermi dall’aggressione di un uomo
alto un metro e novanta per quasi cento kg di muscoli, ho iniziato a piangere e, con l’angoscia che non mi
faceva nemmeno respirare, gli ho appoggiato una mano sul petto e con delicatezza gli ho detto “va tutto
bene, stai tranquillo, va tutto bene”. Lui è uscito dal
suo stato di trance, si è voltato ed è andato via.
Non sempre si è fortunate, non sempre certi atteggiamenti ci salvano la vita, lo leggiamo ogni giorno sui
giornali di donne seviziate, maltrattate, uccise. Ma
certe volte l’istinto, quella percezione di compiere un
gesto diverso da quello che tendenzialmente vorremmo attuare, può salvarci la vita.
A me è successo, a quella donna detective è successo,
stesse dinamiche, stesse percezioni, stesso istinto che
ci ha salvate. Ciò che, però, è fondamentale, è che non dobbiamo arrivare a questo limite estremo. Io mi sono
resa conto che ero in pericolo da
quando, mesi prima, lui ha iniziato a
minacciare di ammazzare i miei animali, semplicemente perché non gli avevo più permesso di avere il controllo su di me, mi ero ripresa la mia vita di individuo
pensante ed indipendente, ma ci ho messo troppo
tempo per andarmene ed ho rischiato molto.
Con la mia esperienza e con quella condivisa con altre
vittime che abbiamo portato via dall’inferno insieme
con i loro animali, posso dire con certezza che alla prima minaccia, soprattutto a ciò che ci è più caro (nel
mio caso gli animali), dobbiamo contattare chi si occupa di questi casi e lasciarci aiutare a sparire. Non
dobbiamo esitare, non dobbiamo pensare “è stato solo un episodio”. Se arriviamo al suo stato di trance e il
nostro impulso di “attaccare” l’uomo che ci minaccia
in quel momento dovesse prevalere sul nostro istinto,
allora per noi potrebbe essere troppo tardi”.
A.L.
Un progetto coordinato dal criminologo Massimo Tettamanti, consulente scientifico ATRA,
che si occupa di vittime di abusi siano esse umane e/o animali.
SONY MUSIC ha deciso di supportare un importante progetto,
il primo in Italia del genere, a favore di donne e bambini vittime di gravi reati,
tramite la realizzazione della compilation dalla loro parte.
DISPONIBILE SUL WEB NEI DUE FORMATI
MP3 CD
E
Oltre ai brani musicali, ENZO IACCHETTI, RAF e KAY RUSH
hanno arricchito il progetto con interventi recitati.
La compilation può essere acquistata tramite internet in formato digitale:
https://itunes.apple.com/it/album/i-care-dalla-loro-parte/id642389527
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oppure nel formato fisico del CD:
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http://www.trovacd.it/b_0.asp?CC=93264
atra orizzonti
Il ricavato della compilation
servirà a finanziare una serie
di rifugi per vittime di crimini,
gestiti dall’Associazione I-CARE.
La compilation contiene successi di artisti internazionali:
CHRISTINA AGUILERA • JOHN LEGEND • DAVID BOWIE • ALICIA KEYS •
P!NK • NATALIE IMBRUGLIA • BEBE • ANASTACIA • DES'REE • TRAIN
e artisti italiani: RAF • FIORELLA MANNOIA • ENZO IACCHETTI •
GEMELLI DIVERSI • SIMONE CRISTICCHI • J-AX & IRENE VIBORAS),
nonché il brano mai pubblicato “TI VORREI DIRE” del rapper FEDEZ.
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HAI RINNOVATO IL TUO ABBONAMENTO?
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onamenti
Ricevere Orizzonti a casa per 1 anno costa solo CHF 20.- per la Svizzera,
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perché ha fatto offerte con nominativi diversi
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e il numero di copie desiderate. Segnalateci inoltre se
non desiderate più ricevere Orizzonti, ci eviterete in questo
modo inutili costi di stampa e di invio.
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è a vostra disposizione dal lunedì al venerdì
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potete inviarci un fax 091 970 19 46 o una mail a
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il nostro indirizzo postale è:
ATRA, via Capelli 28, 6900 Lugano
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Negli ultimi anni la Posta ha aumentato
notevolmente i costi di tenuta dei conti:
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Ci aiuterete in questo modo a risparmiare soldi utili da
utilizzare in progetti concreti a favore degli animali!
Dossier
Cosa e come
mangiano gli svizzeri?
Presentiamo in questo dossier una sintesi ed alcuni estratti del Sesto Rapporto sull’alimentazione
in Svizzera, che raccoglie le raccomandazioni nutrizionali vigenti e descrive la situazione
nutrizionale attuale nel nostro Paese; fornisce inoltre importanti dati sull’influenza che la nostra
alimentazione ha su determinati fattori di rischio di malattia.
Le raccomandazioni nutrizionali svizzere si basano sui principi dell’Organizzazione mondiale della sanità (OMS),
ma riportano informazioni non completamente coincidenti con quelle della comunità scientifica internazionale
perché i dati sono stati elaborati, a detta dello stesso rapporto, in collaborazione con “diverse società di riferimento
e istituzioni”.
Il rapporto in sintesi afferma che fondamentalmente gli svizzeri NON mettono in pratica le raccomandazioni
nutrizionali, ovvero:
■ l’utilizzo di frutta e verdura si è ulteriormente ridotto (-7% per la frutta e -6% per la verdura);
■ negli ultimi 30 anni, il numero di adulti obesi ed in sovrappeso in Svizzera è aumentato costantemente;
■ gli uomini sono colpiti da sovrappeso in misura molto maggiore rispetto alle donne (37,6% uomini, contro
20,8% donne); nel caso dell’obesità la differenza fra i sessi è molto meno marcata (8,7% uomini, contro 7,8%
donne).
“Le malattie cardiovascolari continuano a costituire la più frequente causa di morte in Svizzera: ogni anno 30.000
persone vengono colpite da un evento coronarico acuto e 12.500 da ictus (...). Un’alimentazione non equilibrata influisce negativamente su diversi fattori di rischio delle malattie cardiovascolari. Sostanze come il sale o i grassi saturi
possono esercitare un’influenza diretta su fattori di rischio quali l’ipertensione o l’iperlipidemia (...). Un’alimentazione non equilibrata, in particolare un’eccessiva assunzione energetica, può tuttavia portare anche a sviluppare una condizione di sovrappeso od obesità e, in tal modo, aumentare il rischio di malattie cardiovascolari
(...). L’utilizzo di frutta e verdura è ulteriormente diminuito in Svizzera, a fronte
dell’aumento dell’utilizzo di oli e grassi; queste variazioni possono influire
negativamente sulla salute cardiaca”.
Di conseguenza è prevedibile un ulteriore aumento dei costi sanitari.
Negli ultimi 5 anni i costi per il sovrappeso e l’obesità sono enormemente
raddoppiati e oggi ammontano a oltre 5,8 miliardi di franchi all’anno.
Nonostante questo, il rapporto sull’alimentazione svizzera, quando parla
di alimentazione vegetariana sostiene che:
“Fra queste forme di alimentazione vegetariana, l’alimentazione ovo-lattovegetariana può essere considerata uno stile alimentare
equilibrato per soggetti adulti in buona salute”.
Mentre per l’alimentazione vegana sostiene che:
“Nei vegani, la rinuncia a qualunque tipo di prodotto di origine animale aumenta i rischi di un apporto insufficiente di
diverse sostanze nutritive. I vegani devono prestare particolare attenzione ad assumere quantità sufficienti di vitamina
B12, il cui apporto è generalmente assicurato solo dal
consumo di prodotti di origine animale. Alle sostanze
nutritive critiche per i ovo-latto-vegetariani in
atra orizzonti
R i p o r t i a m o u n e s t ra t t o c h e t e s t i m o n i a c o m e i g ra s s i s a t u r i ( q u i n d i g l i a l i m e n t i
di origine animale) ed il sale (contenuto principalmente nel pesce conservato
e n e g l i af fe t t a t i ) s i a n o c o n c a u s e d e l l a p r i m a c a u s a d i m o r t e i n S v i z z e ra :
11
Dossier
determinate fasi della vita, si aggiunge per i vegani anche il
calcio che, in ragione del mancato consumo di latte e latticini, deve essere assunto da altre fonti (...). Inoltre, poiché in
diverse fasi della vita (gravidanza, allattamento, crescita,
terza età) i rischi di carenza nutrizionale possono divenire
molto elevati e critici, l’alimentazione vegana è generalmente sconsigliabile per ampie fasce di popolazione”.
Di conseguenza si lascia intendere che l’alimentazione vegetariana sia adatta solo per adulti in buona salute e quella vegana non sia equilibrata, quando tutte le linee guida
internazionali hanno abbondantemente dimostrato che
“le diete vegetariane correttamente pianificate,
comprese le diete totalmente vegetariane o vegane, sono salutari, adeguate dal punto di vista
nutrizionale, e possono
conferire benefici per
la salute nella prevenzione e nel trattamento di alcune patologie. Le diete vegetariane
ben pianificate sono appropriate per
individui in tutti gli stadi del ciclo vitale, ivi inclusi gravidanza, allattamento,
prima e seconda infanzia e adolescenza, e
per gli atleti. I risultati di una rassegna basata sull'evidenza hanno
mostrato che la dieta vegetariana
è associata a una riduzione del
ATRA shopping
atra orizzonti
L’INTERO RICAVATO DELLE NOSTRE VENDITE
È DESTINATO ALLA CAUSA DEGLI ANIMALI
12
LA VEGAGENDA 2014 contiene molte novità:
un reportage di Marinella Correggia, giornalista impegnata
da anni in campagne animaliste ed ecologiste, sulle nuove forme di economia alternativa, che si realizza attraverso tante
liberazioni, a partire da quella animale. Un’economia che vuole considerare tutti gli elementi in gioco, intorno alla quale
sviluppare alleanze e suggerire ai giovani creativi e a quanti
vogliono avviare nuove imprese o riconvertirne di attuali,
diventando così vegazionisti.
12 bilanci su quanto è stato fatto negli ultimi 10 anni sul fronte dei diritti animali (e su quanto resta ancora da fare), scritti
dai protagonisti (pensatori, scrittori, medici, psicologi, attivisti
di associazioni).
Le indicazioni da Super cibi per la mente di Neal Barnard,
medico e ricercatore di fama internazionale, cui è stato assegnato il Premio internazionale Empty Cages 2013. L’edizione italiana, curata da Luciana Baroni, ci spiega come possiamo avere un ruolo attiivo per la nostra salute fisica e mentale
rischio di morte per cardiopatia ischemica. I vegetariani
evidenziano, inoltre, livelli inferiori di colesterolo legato alle
lipoproteine LDL e di pressione arteriosa, nonché ridotti
tassi di ipertensione e di diabete mellito di tipo 2 rispetto ai
non-vegetariani. I vegetariani tendono ad avere un ridotto
indice di massa corporea (BMI) e ridotti tassi di tutti i tipi
di cancro. Le caratteristiche di una dieta vegetariana che
possono ridurre il rischio di malattie croniche includono ridotte assunzioni di acidi grassi saturi e colesterolo, e più elevate assunzioni di frutta, verdura, cereali integrali, frutta
secca, prodotti della soia, fibre e fitocomposti” (Position of
the American Dietetic Association: Vegetarian Diets.
J Am Diet Assoc. 2009;109: 1266-1282).
Inoltre (ma su questo concorda anche il Rapporto sulla nutrizione svizzera), l’alimentazione vegetariana/vegan è indubbiamente migliore anche
da un punto di vista di impatto ambientale.
L’espressione “sviluppo sostenibile”, spesso citata in associazione
all’alimentazione vegetariana, e
la sua definizione sono stabiliti
nell’articolo 73 della Costituzione
federale: “La Confederazione ed i
Cantoni operano a favore di un
rapporto durevolmente equilibrato tra la natura, la sua capaci-
noviintàcatalogo
(soprattutto), adottando definitivamente una alimentazione sana, ossia
tutta vegetale. Propone naturalmente anche le ricette.
Sempre all’insegna del buon ciCHF
bo, un inserto fotografico dedicato a come grigliare tutto l’anno: non solo verdure, ma tapas,
insalate, primi, piatti unici e dolci
rustici cotti, in casa e all’aperto, tratte dal volume Grigliate vegan style, del gourmet americano John Schlimm.
La molto attesa Guida aggiornata dei ristoranti e gastronomie vegan e vegetariani italiani, suddivisa per regione.
Sono oltre 100.
Nonché le principali ricorrenze del mondo veg e animalista, le
fasi lunari, l’elenco di frutta e verdura di stagione, immagini
(è l’anno della capra) e citazioni per continuare a riflettere.
14.-
Dossier
tà di rinnovamento e la sua utilizzazione da parte dell’uomo”. Dal dibattito sulla promozione della salute e sullo sviluppo sostenibile non possono essere esclusi la produzione
alimentare e il comportamento alimentare. Un sistema di
alimentazione sostenibile è un “sistema in cui vengono prodotti alimenti sicuri e sani, con effetti sociali positivi ed effetti limitati a carico dell’ambiente”. La produzione di alimenti
di origine vegetale produce un impatto ambientale significativamente minore rispetto alla produzione di carne in termini di superficie utilizzata, consumo di energia e acqua ed
emissione di gas serra. In questo senso, una alimentazione
vegetariana può contribuire a uno sviluppo sostenibile”.
Il cancro è la seconda causa di morte in
Svizzera dopo le malattie cardiovascolari:
ogni anno oltre 19.000 uomini e 16.000
donne si ammalano e 8.500 uomini e 7.000
donne muoiono di cancro.
L’alimentazione è fortemente collegata all’insorgenza del cancro in senso protettivo:
“ad un’alimentazione caratterizzata da
un’elevata percentuale di prodotti vegetali e
poca carne rossa viene invece attribuito un
effetto protettivo (...). Il consumo di frutta
e verdura è probabilmente associato a un
rischio di cancro più basso” ed in senso negativo:
“il consumo frequente di carne
trasformata è correlato a un incre-
mento di 2,5-5 volte del rischio di ammalarsi di cancro
della bocca, della faringe, dell’esofago, della laringe e dell’intestino crasso. Inoltre, il cancro della laringe è associato
all’assunzione di prodotti di origine animale e colesterolo”.
Nel 1988 il Surgeon General USA, nel suo “Report on
Nutrition and Health”, stimava già che circa i 2/3 di
tutte le morti, in gran parte riconducibili alle malattie
croniche che flagellano i Paesi ricchi, sono dovuti alla
dieta (The Surgeon General’s Report on Nutrition
and Health. DHHS (PHS) Pubblication n. 88-50210).
L’Organizzazione Mondiale delle Sanità e la FAO, in
un recente rapporto congiunto dal titolo “Dieta, nutrizione e prevenzione delle malattie croniche”
(www.fao.org/docrep/005/ac911e00.HTM),
hanno definito il ruolo dello stile di vita
(dieta, attività fisica e assunzione di sostanze
voluttuarie) nella comparsa di malattie. Si
tratta delle principali malattie degenerative, causa di morte e di invalidità
premature: tumori, malattie cardiovascolari, obesità, diabete, ipertensione, osteoporosi, per nominare
solo le principali. La maggioranza
delle persone che ne sono colpite è
destinata a morte o ad invalidità permanente, con costi
elevatissimi, per l’individuo
e per la società.
in
catalogo
FIGLI VEGETARIANI.
La dieta vegetariana per bambini
e adolescenti
VEGAN SI NASCE
O SI DIVENTA?
Vivere (e mangiare) come si
deve: per gli animali, la
natura e la nostra salute
21.-
CHF
Vegan non è solo chi esclude
completamente dalla sua
alimentazione ogni prodotto di
origine animale, ma chi adotta
uno stile di vita che coinvolge l’abbigliamento,
la cosmesi,il divertimento. Non lo si fa per sentirsi
migliori degli altri, ma per evitare la morte diretta
o indiretta di animali o il loro sfruttamento.
La scelta vegan è una scelta di libertà e di rispetto
verso di sé, la natura e le future generazioni.
Luciano Proietti, medico pediatra e padre di tre
figli, ci spiega come allo stato delle conoscenze
CHF
scientifiche attuali non solo sia possibile,
ma vada sostenuta nel bambino un’alimentazione
vegetariana. La dieta vegetariana non solo è
compatibile con le indicazioni dei LARN (Livelli di
Assunzione Raccomandata dei Nutrienti), ma, nei primi anni di vita,
è raccomandata in quanto più fisiologica e quindi la più salutare.
Molti studi hanno messo in evidenza che i bambini vegetariani
crescono regolarmente e si ammalano meno rispetto ai bambini
onnivori. Pagina dopo pagina, il lettore si accorge così che il percorso
vegetariano può diventare anche uno spunto per invitare il bambino a
riflettere e comprendere l’importanza del rispetto di se stessi,
degli altri animali e dell’ambiente. Ecco perché la dieta vegetariana
è un investimento in “salute” di proporzioni enormi per la società
futura, su cui dovrebbero riflettere i responsabili della salute pubblica.
18.-
atra orizzonti
MARINA BERATI
LUCIANO PROIETTI
13
Dossier
Alcuni dati (Baroni L., “Stile di vita e salute. Dossier per i partiti politici italiani”, 2006):
■ una vita su due è falciata dalle malattie cardiovascolari;
■ una su quattro dal cancro, ed il trend è in continua ascesa;
■ un adulto su tre è iperteso;
■ un terzo della popolazione è in sovrappeso o francamente obesa;
■ i diabetici sono destinati a raddoppiare nei prossimi 30 anni, ed un nuovo nato ogni cinque diventerà diabetico.
Tutto questo, cioè il fatto che, nonostante le evidenze scientifiche, la popolazione continui a nutrirsi con un eccesso di
prodotti animali e una carenza di prodotti vegetali, sta portando la comunità scientifica internazionale a progetti per
modificare i comportamenti individuali insostenibili dal punto di vista sanitario ed ambientale.
La rivista medica inglese “The Lancet” (Anthony J. McMichael, John W. Powles, Colin D. Butler, Ricardo Uauy,
Food, livestock production, energy, climate change, and
Il rapporto completo è consultabile gratuitamente
health, The Lancet, September 13, 2007) scrive: “Le persone
all’indirizzo: www.rapportosullalimentazione.ch
più informate, nei Paesi ricchi, specie in Gran Bretagna, stanVenerdì 4 ottobre presso l’Hotel Pestalozzi
no già dimostrando di voler ridurre il consumo di cibi anidi Lugano, conferenza del pediatra italiano
mali, a quanto sembra soprattutto per prevenire il rischio di
Leonardo Pinelli, sui benefici dell’alimentazione
malattie cardiovascolari. Per aiutare le persone a fare questa
veg fin dalla primissima infanzia.
scelta, affermano gli autori, sarà utile eliminare i sussidi statali alla produzione di mangimi animali (grano e soia), in modo che il prezzo al consumo rispecchi i reali costi, e quindi aumenti. Questo inoltre aiuterebbe a dirottare i raccolti verso i Paesi poveri, per il diretto consumo umano, riducendo la “concorrenza” tra la coltivazione di cibo per gli animali e quella di cibo per gli umani. La proposta porterebbe a molti effetti
collaterali positivi: una dieta più sana, migliore qualità dell’aria, maggiore disponibilità di acqua, una razionalizzazione
dell’uso dell’energia e della produzione di cibo”.
In un famoso articolo (David Pimentel et al., Ecological Integrity: Integrating Environment, Conservation and Health
(Island Press, Washington DC, Jan. 2001), il prof. David Pimentel (professore di Ecology and agricultural science alla
Cornell University, Ithaca, New York) e il dott. Robert Goodland (ex consulente ambientale della Banca Mondiale) notano che sono necessari incentivi per promuovere le diete a base di cereali, applicando una buona gestione dell’ambiente e dell’economia all’alimentazione e all’agricoltura. In particolare, dovrebbero essere usati i principi dell’efficienza di conversione e del “chi inquina paga”, nel definire policy full-price (a prezzo
totale), che tengano conto dei costi sociali ed ambientali. Nella visione dei ricercatori, le tasse più alte dovrebbero ricadere sui convertitori meno efficienti, vale a dire bovini e suini. Tasse leggermente minori dovrebbero essere assegnate all’allevamento di pecore e bovini su pascolo naturale. Nessuna tassa dovrebbe pesare sui cereali (riso, mais, frumento, grano saraceno), amidi
(patata, manioca) e legumi (soia, fagioli, piselli, arachidi, ecc.). A questo riguardo le raccomandazioni del rapporto elvetico sono piuttosto edulcorate:
“Le aziende dell’economia privata devono pertanto continuare ad essere motivate nell’adottare misure volontarie per la promozione di un’alimentazione equilibrata, ad esempio
modificando la grandezza delle porzioni o la composizione delle derrate alimentari,
oppure rinunciando alla pubblicità di alimenti e bevande analcoliche con
più elevato contenuto di acidi grassi saturi e trans, zucchero o sale e destinati ai bambini.”
atra orizzonti
per saperne di più
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A nostro avviso solo seguendo una dieta a base vegetale è
possibile influire positivamente sulla nostra salute,
avere un minor impatto ambientale e vivere senza uccidere esseri viventi e senzienti. In nessun altro modo è
possibile rimanere sani, in un mondo non inquinato e
senza crudeltà.
DOSSIER A CURA DI MASSIMO TETTAMANTI CONSULENTE SCIENTIFICO ATRA
Gar
Anche Agno dalla parte dei randagi
Raccolta la sfida lanciata da una consigliera comunale che chiedeva una base legale per la gestione delle problematiche
legate agli animali sul territorio, il comune malcantonese pronto a scendere in campo a fianco del GAR in difesa dei randagi.
tinaroli ha chiesto anche l’aggiunta di una voce riguardante gli animali e la loro custodia, richiamando le leggi federali e cantonali, l’Ordinanza dell’UFV sulla detenzione di animali da reddito e di animali
domestici (455.110.1) affinché siano citate le multe imputabili nel
caso di maltrattamenti e/o abbandono. Questo ci permetterà di gestire il territorio comunale sotto ogni profilo previsto dalla legge e
aprirà le porte ad un cambiamento culturale che mobiliterà le coscienze a rispettare gli animali come esseri viventi capaci di provare
emozioni, dotati di grande intelligenza e meritevoli di godere di una
vita degna. Ringraziamo di vero cuore Sara Pettinaroli per l’ottimo
lavoro svolto e l’impegno profuso per la causa, così come le Commissioni coinvolte ed il Municipio stesso che ha accettato questa sfida. Vi
daremo notizie sull’andamento dei lavori di questo gruppo ad hoc,
sperando di riuscire presto a portare ai nostri amici animali il maggior aiuto e tutela possibile.
SABRINA PIACENTE
COORDINATRICE GAR
Maggio 2013:
giornata di spesa solidale
Si è svolta lo scorso 25 maggio una
giornata speciale di raccolta cibo
promossa dal GAR, al fine di procurarci
scorte per gli oltre 100 gatti randagi,
raggruppati in diverse colonie e già
sterilizzati, che accudiamo sul territorio
ticinese. Sono stati circa 450 i kg di cibo raccolti, tra secco e
umido. Abbiamo anche raccolto CHF 470 con la campagna
“1 CHF x 1 pasto”: una parte di questa entrata è stata subito
spesa in cibo ed il resto sarà utilizzato per coprire i costi
veterinari per la cura e le sterilizzazioni. Giornate come queste ci
riempiono il cuore di gioia, non solo per l’aiuto in sé della
raccolta, ma anche per l’affetto e il sostegno che la gente ci
dimostra. Tutti i giorni è comunque possibile fare la spesa
solidale per i randagi: in questo link troverete la lista dei
negozi affiliati dove sono presenti le nostre ceste di raccolta
(solo in Canton Ticino):
http://www.centroanimalista.ch/giornatadelgatto.htm
Volete sostenere le nostre attività?
Potete utilizzare la polizza di versamento che trovate
all’interno di Orizzonti oppure tramite e-banking:
codice IBAN: CH85 0900 0000 6900 1810 7
codice BIC: POFICHBEXXX - causale: “GAR”.
Contatti:
079 / 882.08.32 (dalle 18.00 alle 21.00)
www.gar-ti.ch / [email protected]
atra orizzonti
Dopo la votazione, lo scorso novembre, del Consiglio comunale sulla mozione pro-randagi presentata dalla consigliera Sara Pettinaroli (Orizzonti
nr. 134), la questione è passata alla commissione
della gestione e alla commissione delle petizioni.
Con grande piacere vi annunciamo che, a loro volta, queste commissioni hanno votato all’unanimità
la creazione di un gruppo di lavoro ad hoc che dovrà stilare una nuova Ordinanza municipale sulla
detenzione degli animali che comprenda non solo
la detenzione dei cani, ma anche la gestione dei
gatti randagi. Anche ad Agno, dunque, siamo riusciti a far passare il messaggio che le soppressioni indiscriminate non costituiscono la soluzione del problema; presto verrà formalmente
riconosciuto lo statuto di “gatto randagio”, base
legale fondamentale per la protezione dei felini,
così come già avviene nel Comune pioniere di Arbedo-Castione.
L’iniziativa di una persona motivata e già attiva sul
territorio, ha permesso quindi al GAR di presentare
il proprio progetto di tutela e difesa dei gatti randagi in un nuovo comune ticinese. Un iter mai intrapreso fino ad ora, che ha visto diversi passaggi:
discussione e votazione in consiglio comunale della mozione presentata spontaneamente, l’incontro
con le commissioni dove abbiamo potuto spiegare
dettagliatamente tutto quanto ruota attorno all’annoso problema dei gatti randagi e alla loro gestione già rodata in oltre 30 comuni ticinesi. Soprattutto abbiamo messo l’accento sulla grande
importanza di dare delle risposte di senso compiuto alle aspettative della popolazione, che sebbene non voglia essere disturbata dalla numerosa
presenza di animali randagi, chiede anche alle autorità preposte una gestione etica e risolutiva del
problema del randagismo. Siamo veramente felici
che il Comune di Agno abbia alla fine deciso di
istituire un gruppo di lavoro ad hoc (composto di
5/7 membri designati dal Municipio, tra i quali ci
sarà anche un rappresentante del GAR) per rendere più efficace l’Ordinanza municipale sulla detenzione degli animali e preparare così le basi di intervento pratico sui casi segnalati.
L’intento però non è solo quello di proteggere e gestire cani e gatti. In questo senso la consigliera Pet-
15
La colline aux lapins
Se desiderate informazioni, visitare il rifugio, adottare
uno dei nostri animali, fare un po’ di volontariato
o proporvi come famiglia d’affido (nel Cantone di Neuchâtel),
potete contattare Elena allo 076 496 03 42
o scrivere una mail a: [email protected]
www.lacollineauxlapins.info
Storie di ordinario abbandono
atra orizzonti
Piccolo e spaventato, un coniglietto nascosto dietro le
ruote di un’auto, parcheggiata lungo la strada che attraversa un quartiere fatto di condomini. Difficile credere che l’animaletto sia scappato da qualche giardino, dato che in quella zona non ce ne sono. Molto
probabilmente è stato scaricato da qualcuno che voleva liberarsene prima di partire per le vacanze. Condannato ad una morte certa, a causa delle auto che
lo avrebbero investito, o di qualche predatore che lo
avrebbe catturato, questo piccino ha avuto la fortuna di essere notato da una persona di buon cuore
con la presenza di spirito di chiamarci. Così, in un
caldo sabato mattina di metà luglio, siamo partiti per
recuperare l’animale. Impresa non facile, data la posizione delicata in cui il coniglietto si trovava. Se si fosse spaventato, sarebbe corso in mezzo alla strada con
il rischio di provocare qualche incidente e di farsi ammazzare. Alla fine, con tanta pazienza, siamo riusciti ad acchiapparlo. Poverino, quanto spavento! Sano
e salvo al rifugio della Colline aux lapins, il piccino
ha finalmente potuto rilassarsi. Esaminandolo più
da vicino, abbiamo scoperto che si tratta di una femminuccia di non più di qualche mese e la taglia delle
orecchie ci dice che in età adulta arriverà a pesare tra
i 3 e i 4 chili.
Un caso classico di abbandono estivo. Il coniglio è
stato molto probabilmente acquisito a Pasqua e scaricato come un qualsiasi altro ingombro prima di partire
per le vacanze. Purtroppo, non solo i cani e i gatti sono vittime degli abbandoni estivi, sempre di più anche i conigli ed altri piccoli animali. Una piaga che
non accenna a rimarginarsi nonostante la prevenzione che cerchiamo di fare e i servizi di pensione estiva
che proponiamo per i proprietari.
16
Alla ricerca continua di novità da proporre per arginare questo
odioso fenomeno, abbiamo deciso, pionieri in Svizzera, di mettere in atto la registrazione sistematica di tutti i nostri animali
tramite microchip e iscrizione all’anagrafe ANIS. Così facendo,
speriamo di avere un miglior controllo degli animali che escono
dai nostri rifugi; ci auguriamo anche che questo gesto serva a far
capire all’opinione pubblica e non solo, che i conigli sono animali da affezione come i cani e i gatti e che vanno dunque anch’essi rispettati. Maggiori informazioni sull’avanzamento di
questo progetto seguiranno nei prossimi numeri di Orizzonti.
Qualche cifra:
Nei mesi di luglio ed agosto abbiamo accolto una trentina di conigli (tra cui 13 conigli lasciati per strada in una gabbia), abbandonati a causa di “improvvise” allergie, fantomatici traslochi, vicini invadenti e bambini viziati... e abbiamo dovuto pagare circa
5.000 franchi per le spese veterinarie (sterilizzazioni e cure per gli
animali che ci sono stati affidati in condizioni di salute precarie).
Per favore, continuate a sostenerci, abbiamo bisogno di ogni
tipo di aiuto per continuare ad aiutarli!
ELENA GRISAFI FAVRE
VICE-PRESIDENTE ATRA
PRESIDENTE ASSOCIAZIONE LA COLLINE AUX LAPINS & CIE
MARIE-ANNE, LA PICCINA TROVATA PER STRADA
Per sostenere il lavoro di Elena potete fare una DONAZIONE
utilizzando la CEDOLA che trovate all’interno del giornale
con la menzione “Colline”, oppure direttamente sul CONTO
del rifugio “La Colline aux lapins”
CCP NR. 12-116879-0
PUBBLICATO SU ORIZZONTI RIVISTA DI ATRA ASSOCIAZIONE SVIZZERA PER L’ABOLIZIONE DELLA VIVISEZIONE ANNO XXXVI NR. 136 SETTEMBRE 2013
PUBBLICATO SU ORIZZONTI RIVISTA DI ATRA ASSOCIAZIONE SVIZZERA PER L’ABOLIZIONE DELLA VIVISEZIONE ANNO XXXVI NR. 136 SETTEMBRE 2013
QUESTIONARIO SULLE
Facoltà scientifiche svizzere
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Quale Facoltà stai frequentando, o in quale lavori? . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
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Da quanto tempo? . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
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Quale professione hai intenzione di intraprendere o hai intrapreso? . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
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Nel tuo percorso accademico, sei già entrato in contatto con le dissezioni di animali?
Se SI:
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quando? . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
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con quali/quanti animali? . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
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con quanta frequenza? . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
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puoi darcene una breve descrizione? . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
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Hai già manifestato la tua disapprovazione a questa pratica al docente o al consiglio di Facoltà? . . . . . . . . . . . .
Se NO:
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perché? . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
Se SI:
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con quale reazione da parte del docente/Facoltà? . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
Hai già avuto l’opportunità di utilizzare metodologie diverse?
Se SI:
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quali? . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
I DATI PERSONALI SONO FACOLTATIVI E QUALORA FORNITI, NON VERRANNO RESI NOTI SENZA LA TUA AUTORIZZAZIONE
NOME
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RESIDENZA
AUTORIZZO LA DIFFUSIONE DEI MIEI DATI PERSONALI, FIRMA
DA RISPEDIRE A: ATRA
Via Capelli 28, 6900 Lugano / fax 0919701946 / e-mail: [email protected]
AIUTATECI AD AIUTARLI!
L’ATRA si batte per
i diritti degli animali
e contro ogni forma
di maltrattamento.
VOLETE SOSTENERCI?
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Potete sottoscrivere un abbonamento alla nostra rivista o regalarlo a qualcuno, con soli CHF 20.- all’anno
contribuirete alla diffusione della cultura antivivisezionista/animalista e a sostenere le nostre battaglie.
Potete richiederci copie gratuite del giornale da distribuire.
Potete partecipare attivamente alle nostre manifestazioni o creare gruppi locali nella vostra città (contattateci per informazioni).
Potete acquistare i nostri libri e/o gadgets.
Potete sostenere con delle donazioni i nostri progetti per la diffusione dei metodi scientifici-sostitutivi nella didattica e in altri campi della
sperimentazione.
I VOSTRI DONI ALL’ASSOCIAZIONE ATRA POSSONO ESSERE DEDOTTI DALLE IMPOSTE!
Imposta federale diretta:
Persone fisiche: i doni effettuati in favore dell’ATRA sono detraibili se le prestazioni durante l’anno fiscale sono di almeno 100.- franchi
e non superano il 20% del reddito imponibile dopo le deduzioni degli oneri deducibili (art. 33 lett. 1 LIFD).
Persone giuridiche: la deduzione di donazioni ad un’organizzazione di pubblica utilità esentata dall’imposta si limita al 20%
dell’utile netto (art. 59 lett. c LIFD).
Imposte cantonali e comunali: le donazioni a organizzazioni di pubblica utilità possono essere dedotte entro i limiti determinati
dal diritto cantonale (art. 9 cpv. 2 lett. l LAID).
UN ATTESTATO DI DONAZIONE VERRÀ INVIATO SU RICHIESTA A PARTIRE DA UN IMPORTO ANNUO PARI O SUPERIORE AI CHF. 100.-
TESTAMENTO A FAVORE DEGLI ANIMALI
Il testamento è un documento che permette di stabilire la destinazione
dei propri beni dopo la morte.
Vi sono tre modi per fare testamento secondo il codice civile svizzero:
■ il testamento olografo
■ il testamento pubblico (è necessario andare da un notaio)
■ il testamento orale (può essere fatto solo in caso di rischio di morte
imminente e quando è impossibile fare testamento nelle altre forme)
Il testamento olografo è quello più comune perché molto semplice.
È infatti sufficiente scrivere di proprio pugno su un foglio bianco il titolo:
“testamento”. In seguito verranno enumerate le persone o le associazioni
alle quali si vuole destinare un determinato importo. È importante firmare
e apporre la data sul documento. Non sono ammesse correzioni
(ad esempio cancellare una riga e scrivere un nuovo testo sopra di essa)
In caso di errore bisognerà ricominciare daccapo. Non è necessario avere
dei testimoni oppure coinvolgere un notaio. Sarà sufficiente depositarlo
presso una banca, un notaio o una persona fidata la quale, in caso di
morte, provvederà a far pubblicare il testamento.
È possibile informarsi presso il proprio comune dove è possibile dare in
custodia il proprio testamento (varia da Cantone a Cantone).
ESEMPIO
Testamento
Io, sottoscritta, Lara Bianchi,
nata il 10 dicembre 1926, attinente di Chiasso
domiciliata a Lugano, via Motta 10,
dispongo per ultima volontà come segue:
fr. …… (importo in lettere) a favore degli animali
(o della lotta contro la vivisezione) e quindi
all’associazione ATRA con sede attuale
a Lugano - presidente Max Molteni
conto corrente postale numero 69-1810-7
oppure:
1/3 dei miei beni a favore di …
Lugano, il 3 gennaio 2010
Lara Bianchi (firma)
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“Solo quelli che sono così folli da pensare di cambiare il mondo lo cambiano davvero”.
Sul retro il marchio: “Cogito. Equo sum”.
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FARMACI, TERAPIE ALTERNATIVE, ALIMENTAZIONE
__ Il vitello d’oro (guida ai farmaci dannosi), M. Schär-Manzoli, CHF 10.__ Il tabù delle vaccinazioni (danni da vaccini e prevenzione
naturale), Milly Schär-Manzoli, CHF 10.__ AIDS-story (origine HIV, prevenzione e terapie alternative),
Milly Schär-Manzoli, CHF 8.50
__ Mucca pazza (EBS, Creutzfeld-Jakob), M. Schär-Manzoli, CHF 7.50
__ Apocalisse ebola (storia del virus), M. Schär-Manzoli, CHF 7.50
__ Eubiotica (come potenziare le difese naturali), Prof. L. Pecchiai, CHF 6.__ Medicina quantistica (nuova metodologia di riassestamento
dell’organismo), Prof. Wladimir Zhoukowsky, CHF 5.__ Dalla fabbrica alla forchetta (guida alla scelta vegetariana), CHF 10.__ Vegan si nasce o si diventa? (guida alla scelta vegana), M. Berati, CHF 21.__ Ecologia della nutrizione (impatto ambientale dell’alimentazione),
Massimo Tettamanti e Raffaella Ravasso, CHF 8.__ Decidi di star bene (guida per un sano stile di vita),
Luciana Baroni e Hans Diehl, CHF 38.__ La cucina etica (oltre 700 ricette vegan), Barbero, Cattelan
e Sagramora, CHF 27.__ Figli vegetariani (la dieta vegetariana per bambini e adolescenti),
L. Proietti, CHF 18.__ Vegpyramid (le linee guida per vegetariani), Luciana Baroni, CHF 22.__ La cucina etica dolce (ricette golose senza latte, burro, uova),
Dora Grieco e Roberto Politi, CHF 37.__ La cucina etica per mamma e bambino (gravidanza, allattamento e
svezzamento vegan), E. Barbero e A. Sagone, CHF 27.__ La dieta di Eva (frutta e non solo), A.V. Éltanin, CHF 24.-
COSMETICA
__ Guida ai prodotti non testati (guida agli acquisti),A. De Paola, CHF 24.__ Bellezza senza crudeltà (i retroscena della sperimentazione),
M. Schär-Manzoli, CHF 7.50
__ Ecomanuale di casa (guida al consumo etico), O. Navello, CHF 27.-
Catalogo
VIVISEZIONE, DIRITTI ANIMALI
__ Olocausto (la vivisezione oggi), Milly Schär-Manzoli, CHF 10.__ La sperimentazione sugli animali (storia della vivisezione),
Dott. G. Ciaburri, CHF 13.__ Vivisezione: domande e risposte, CHF 6.__ Sperimentazione animale e psiche, Dott. Stefano Cagno, CHF 16.__ Medicina Criminale (cavie umane), Milly Schär-Manzoli, CHF 10.__ Lobby (vivisezione e questioni economiche), M. Schär-Manzoli, CHF 5.__ Tossicità legale 1 (metodi sostitutivi), Dott. M. Tettamanti, CHF 8.50
__ Tossicità legale 3 (banche di tessuti), Dott. M. Tettamanti, CHF 25.__ Scienza senza frontiere (Atti Zurigo e Lugano, LIMAV), CHF 15.__ Atti del congresso medico Limav di Madrid, CHF 8.50
__ Mercanti di morte (vivisezione nel settore militare),
M. Schär-Manzoli, CHF 7.50
__ Uccidere per avere (aspetti etici), Prof. Bruno Fedi, CHF 9.__ La ragione e il cuore (aspetti biologici e psico-sociali), Prof. B. Fedi, CHF 7.50
__ Evoluzione, etica e ricerca, Prof. Bruno Fedi, CHF 3.50
__ Cancro: un male evitabile, G. Tamino, CHF 18.__ Cavie umane nel nuovo millennio, Dottor X, CHF 10.__ Gabbie vuote (la sfida dei diritti animali), Tom Regan, CHF 26.__ Dizionario bilingue Italiano/Gatto-Gatto/Italiano, CHF 20.__ Dizionario bilingue Italiano/Cane-Cane/Italiano, CHF 21.__ Un mondo sbagliato, Jim Mason, CHF 30.__ Lou, Buc e tutti gli altri, Stefano Cagno, CHF 23.__ (Dis)Educazione alla violenza (Il circo con animali),
Monica Bertini, Francesca Sorcinelli e Massimo Tettamanti, CHF 23.__ Il Manuale del Primo Soccorso del cane e del gatto,
Marco Benedet, CHF 21.__ Vittimologia del reato ambientale
M. Monzani e M. Tettamanti, CHF 30.__ Vite a sei zampe. Umani e animali: felici e conviventi!,
Enrico Moriconi, Pier Luigi Castelli, Graziana Moretti, CHF 21.__ Dizionario bilingue Italiano/Cavallo-Cavallo/Italiano, CHF 23.__ Tutto quello che dovresti sapere sulla vivisezione (ma non vogliono
che tu sappia), Stefano Cagno, CHF 10.-
GENETICA
__ I legami pericolosi (manipolazione genetica), M. Schär-Manzoli, CHF 8.50
__ Quando l’uomo si crede Dio, Dott. Stefano Cagno, CHF 18.-
NARRATIVA
__ Falco (racconto sul cavallo dell’ultimo vetturino di Lugano),
M. Schär-Manzoli, CHF 5.__ La notte di Natale (racconto di un Natale vegetariano),
Armando Rudi, CHF 5.__ Fenomeni parapsicologici nel mondo animale,
Prof. René Fuchs, CHF 7.50
PER RAGAZZI
__ Parlano gli animali? (testimonianze sui migliori amici dell’uomo),
Prof. R. Fuchs, CHF 8.50
__ Gli animali non sono giocattoli (album da colorare), CHF 8.__ Punti neri e conigli rosa (romanzo), I. Marucelli e M. Cortini, CHF 22.50
__ Solidoro e la forza dell’amore (fiaba), B. Schera Vanoli Lollo, CHF 20.__ Il cane Balù (romanzo), Margot Scheffold, CHF 16.__ Il gatto Carletto (romanzo), Margot Scheffold, CHF 16.__ Snuffy il coniglio (romanzo), Margot Scheffold, CHF 16.__ Rocky il pony (romanzo), Margot Scheffold, CHF 16.__ Il grande libro degli animali, CHF 29.__ Un tuffo nell’oceano, Ursula Moghini, CHF 18.__ Dizionario bilingue Bambino/Cane-Cane/Bambino, CHF 18.__ Dizionario bilingue Bambino/Gatto-Gatto/Bambino, CHF 18.-
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__ La maledizione della vivisezione (orrori e danni della vivisezione,
opinioni di medici), CHF 12.__ La strage degli innocenti 1 (vivisezione, corrida, feste popolari,
pellicce, foche, delfini, rinoceronti, elefanti, ecc.), CHF 12.__ La strage degli innocenti 2 (vivisezione, ristoranti della cina, canguri,
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circhi, zoo, ecc.), CHF 12.__ La strage degli innocenti 3 (vivisezione, trapianti, cani e gatti
massacrati per le pelli, coperte di pelli di gatto, orsi, caccia alla volpe,
opinioni di medici, ecc.), CHF 12.-
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(7 animali e le loro impronte), CHF 12.__ Set 9 Cartoline ATRA a colori
(9 animali diversi dipinti a mano), CHF 13.__ Penna biro “Abolizione della vivisezione”, CHF 1.50
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__ Adesivi per buste ATRA (30 adesivi), CHF 3.__ Adesivi lettere alfabero e animali (a colori), CHF 3.- ogni adesivo
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