Beatles 1 - Note Insieme Fare, ascoltare, parlare di musica......insieme.

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Beatles 1 - Note Insieme Fare, ascoltare, parlare di musica......insieme.
BEATLES
1956, John Lennon (n. 1940 m. 1980, GB) a Liverpool forma I Quarrymen, in cui entreranno a
m. 2001)
farne parte Paul McCartney (n. 1942, GB) e George Harrison (n. 1943, GB).
, Lennon,
1959 Con il nome di Johnny & The Moondogs fanno la loro prima apparizione in uno show
tlevisivo
1960 la formazione prende il nome di Silver Beatles e acquista due nuovi membri, il chitarrista
Stuart Suttcliffe (n. 1940 -1962, GB) e il batterista Pete Best (n. 1941, INDIA);
Quella stessa estate (1960) il gruppo si trasferisce ad Amburgo per una serie di esibizioni in vari locali
1961 In Germania avviene anche l'esordio discografico.
Nell'autunno del 1961 Brian Epstein, un negoziante di dischi senza esperienza professionale, diventa
manager del complesso e organizza un provino per la Decca.
1962 Agli studi londinesi della DECCA, i Beatles con Lennon, McCartney, Harrison e Best eseguono
15 brani (3 soli originali) che lasciano indifferenti i responsabili della compagnia; il loro sound è
giudicato "vecchio" e invece loro vengono ingaggiate altre giovani promesse della nuova musica,
Epstein non si dà per vinto e, dopo avere provato con altre etichette, approda alla Parlophone dove
trova attenzione presso George Martin, un giovane produttore e arrangiatore. E' proprio Martin a
suggerire il decisivo cambio di formazione; Pete Best viene costretto alle dimissioni e sostituito con
Ringo Starr (vero nome Richard Starkey, n. 1940, GB).
Best proverà invano un suo Pete Best Combo e passerà la vita a raccontare la sua avventura di
beatle mancato (ancora nel 1985 con una interessante biografia sui primi anni del complesso). Non
è comunque Ringo Starr ma un oscuro sessionman, Andy White, a suonare la batteria nel primo
pezzo ufficiale dei Beatles per la Parlophone:
(Love Me Do, settembre 1962), che suscita scarsa attenzione e non proietta i Beatles oltre la cerchia
del Merseybeat (come si definisce in quei giorni la musica dei gruppi di Liverpool) e del Cavern, il
locale di Mathew Street che funge da base per il complesso e i suoi seguaci.
Con il secondo singolo (Please Please Me, gennaio 1963) le cose però cambiano; i Beatles balzano
prepotentemente in testa alle dassifiche inglesi e impongono non solo la loro musica facile e trascinante
ma un nuovo modo di vestire e di portare i capelli, addirittura un modo d'essere giovani.
Da quel momento non sbagliano una canzone e una spettacolosa macchina promozionale si muove per
imporli come il più grande evento della musica giovanile di sempre.
From Me To You, She Loves You e I Want To Hold Your Hand, gli altri singoli del 1963, sono le
prime pietre di quello straordinario edificio mitologico che sarà chiamato "beatlemania" e i primi frutti
dello straordinario team composto da Lennon e McCartney, nei ruoli intercambiabili di paroliere e
musicista, e da George Martin, geniale "rifinitore".
Le vendite sono nell'ordine dei milioni di copie,
Nel febbraio del 1964 i Beatles compiono un decisivo blitz a Washington e New York e sono ospiti
dell"'Ed Sullivan Show".
I risultati si vedono subito; nella dassifica di Billboard del 31 marzo 1964 cinque brani del quartetto
sono ai primi cinque posti e altri sette figurano nei Top 100! Altre tournées del periodo toccano
l'Europa, l'Asia, l'Australia; in alcune date Ringo Starr (sofferente di tonsillite) deve essere sostituito
da Jimmy Nicol, batterista dei Blue Flames.
Per consolidare di più ancora la fama, i Beatles appaiono fra il 1964 e il 1965 in due brillanti pellicole,
A Hard Day's Night (in italiano Tutti per uno) e Help! (Aiuto!),
Per quanto ingenui possano oggi sembrare, i film sono un perfetto spaccato del costume musicale e
giovanile dell'epoca; i Beatles approfittano della colonna sonora per lanciare i loro nuovi hits, siano
Can't Buy Me Love e Hard Day 's Night o Help! e Ticket To Ride.
Il 1965 vede l'ulteriore espansione della nebulosa Beatles, con frenetici concerti in tutto il mondo.
A giugno arriva anche la consacrazione ufficiale; i Beatles ricevono l'MBE, alta onorificenza
britannica, e sono ricevuti a Buckingham Palace dalla regina Elisabetta (detta anche Elisa-beat). La
cosa suscita scalpore: ci sono baronetti decorati con l'MBE che restituiscono l'onorificenza e anche
qualche fan che restituisce i dischi dei Beatles. E' il momento di massimo trionfo del complesso ma
un'epoca anche di delicata transizione e di tensioni sotterranee.
Nell'estate 1966 John Lennon, nel corso di una intervista, pronuncia la celebre frase "i Beatles sono più
famosi di Gesù Cristo" e suscita polemiche, censure, falò discografici da parte di integralisti cristiani.
La tournée americana prevista per l'estate rimane incerta sino all'ultimo; finisce poi per svolgersi e
culmina a San Francisco, 29 agosto 1966, ma sarà l'ultima dei Beatles di sempre. E' l'inizio di una
seconda stagione del gruppo. Da quel momento i Beatles assumono un nuovo aspetto, musicale e
culturale; i loro testi si fanno più profondi e incisivi, la loro musica si apre all'influenza dei tempi e lo
stesso look misurato dei primi anni lascia il
posto a barbe irsute, capelli sempre più lunghi, vestiti eccentrici. Non sono più "bravi ragazzi", i
Beatles, né ci tengono a esserlo; sospetti di droga incombono su di loro come su altre rockstars
dell'epoca e in canzoni come Norwegian Wood, Strawberry Fields Forever, A Day In The Life e Blue
Jay Way i quattro non fanno nulla per allontanare quei dubbi. Sul piano musicale i Beatles diventano
un gruppo di sala d'incisione e dedicano alle loro opere una cura straordinaria, avvalendosi delle più
moderne tecnologie e ricercando nuove forme di espressione oltre il beat. (6) è il primo album
concepito con una certa organicità, non come semplice raccolta di successi; in Norwegian Wood
George Harrison rivela per la prima volta i suoi amori orientali, suonando il sitar. (7) è ancora più
vario e articolato, con echi di R&B, esperimenti coi nastri, suggestioni orientali e addirittura un brano
per quartetto d'archi, Eleanor Rigby (i Beatles coi violini hanno già esordito qualche tempo prima
con la famosa Yesterday). (9) poi è un simbolo più che un semplice disco, magica cerniera fra il
mondo beat e la nuova scena giovanile che va definendosi intorno al 1968; tutto fa epoca, dalla
celebre copertina alla musica, con molte idee e splendida confezione, ai riferimenti alla nuova
cultura, soprattutto alla droga. A poche settimane dall'uscita di (9), mentre i Beatles sono in India
ospiti del Maharishi Mahaheshi Yogi (eletto "padre spirituale" per una breve stagione), Brian Epstein
muore in circostanze misteriose. La sua scomparsa è ben più di un grave dispiacere per i quattro; è
una rovinosa scossa per i delicati equilibri interni del gruppo, che da quel momento si faranno
sempre più precari. Il fallimento del Magical Mystery Tour, il film prodotto dagli stessi Beatles per la
BBC in occasione del Natale 1967, contribuisce ad acuire le tensioni; ad ascoltare (10), qualche
mese più tardi, si ha la chiara impressione che i Beatles come gruppo unito non esistano più e che i
vari membri stiano prendendo strade separate, John come rocker velenoso, Paul come romantico
entertainer, George come trasognato menestrello e Ringo come candido spirito naif. Il successo
comunque si mantiene ad alti livelli, come dimostra alla fine del 1968 Hey Jude, uno dei pezzi più
noti di tutto il repertorio. La fine dei Beatles matura nel 1969 ed è accelerata dalla disastrosa
esperienza della Apple, la società creata per iniziative in più settori (una etichetta discografica, una
casa editrice, un negozio d'abbigliamento giovane) che si consuma in breve volgere di tempo nel
caos più totale e con enormi perdite finanziarie. Turbati da quello e dalle dispute sul nuovo manager
(la spunterà infine Allan Klein, l'uomo di Lennon, con gran dispetto di McCartney), i Beatles stentano
a trovare l'affiatamento in studio e registrano materiale che lasciano incompiuto (i nastri di 13,
pubblicati tempo dopo con il discutibile editing di Phil Spector); per esigenze di mercato allestiscono
comunque in fretta (12), che li riporta in auge senza risolvere peraltro i molti problemi. Paul (che nel
frattempo ha sposato Linda Eastman, erede dell'impero commerciale Kodak) e John (che si è
separato ufficialmente dalla moglie Cynthia e si è unito a Yoko Ono) hanno preso oramai strade
separate; Lennon soprattutto è la forza centrifuga del complesso, con una serie di iniziative a favore
della pace e la formazione di una autonoma Plastic Ono Band dove mettere in musica le sue
radicali prese di posizione, che stonerebbero nel contesto Beatles. Le ultime iniziative del
complesso, ormai in articulo mortis, sono l'estremo gioco psichedelico di Yellow Submarine (cartone
animato con la regia di George Dunning), il controverso film Let It Be (i Beatles in concerto sul tetto
della Apple; una sorta di testamento in forma di cinema verità) e la colonna sonora che se ne ricava.
Quando (13) esce, nel maggio del 1970, i Beatles non esistono già più; un mese prima, il 10 di
aprile, Paul McCartney ne ha sancito la fine con una esplicita dichiarazione-stampa. Da quel
momento i quattro intraprenderanno carriere solistiche, con grande fortuna commerciale (Paul),
lunatici alti e bassi (John) e mediocrità più o meno aurea (George e Ringo). Per anni si parlerà di
una loro reunion, che peraltro non avverrà mai.
DISCOGRAFIA
Discografia GB
(1) PLEASE PLEASE ME (Parlophone 1963 GB)
(2) WITH THE BEATLES (Parlophone 1963 GB)
(3) A HARD DAY'S NIGHT (Parlophone 1964 GB) col. Son.
(4) BEATLES FOR SALE (Parlophone 1964 GB)
(5) HELP! (Parlophone 1965 GB) col. Son.
(6) RUBBER SOUL (Parlophone 1965 GB)
(7) REVOLVER (Parlophone 1966 GB)
(8) A COLLECTION OF BEATLES' OLDIES (BUT GOLDIES) (Parlophone 1966 GB) ant.
(9) SGT. PEPPER'S LONELY HEARTS CLUB BAND (Parlophone 1967 GB)
(10) THE BEATLES (WHITE ALBUM) (Apple 1968 GB/2LP)
(11) YELLOW SUBMARINE (Apple 1969 GB) col. Son.
(12) ABBEY ROAD (Apple 1969 GB)
(13) LET IT BE (Apple 1970 GB)
(14) THE BEATLES 1962-1966 (Parlophone 1973 GB/2LP) ant.
(15) THE BEATLES 1967-1970 (Parlophone 1973 GB/2LP) ant.
(16) ROCK'N'ROLL MUSIC (Parlophone 1976 GB/2LP) ant.
(17) THE BEATLES AT THE HOLLYWOOD BOWL (Parlophone 1977 GB) live
(18) LOVE SONGS (Parlophone 1977 GB/2LP) ant.
(19) THE BEATLES LIVE AT THE STAR CLUB IN HAMBURG (LingaSong GB/2LP) live
(20) RARITIES (Parlophone 1978 GB) ant. con inediti
(21) THE BEATLES BALLADS (Parlophone 1980 GB) ant.
(22) REEL MUSlC (Parlophone 1982 GB) ant.
(23) 20 GREATEST HITS (Parlophone 1982 GB) ant.
(24) THE COMPLETE SILVER BEATLES (Audiofidelity 1982 GB) Discografia USA
(25) INTRODUCING THE BEATLES (Vce Jay 1963 USA)
(26) MEET THE BEATLES (Capitol 1964 USA)
(27) THE BEATLES' SECOND ALBUM (Capitol 1964 USA)
(28) A HARD DAY'S NIGHT (Unitcd Artists 1964 USA) col. son.
(29) SOMETHING NEW (Capitol 1964 USA)
(30) THE BEATLES' STORY (Capitol 1964 USA/2LP)
(31) BEATLES '65 (Capitol 1964 USA)
(32) THE EARLY BEATLES (Capitol 1965 USA)
(33) BEATLES VI (Capitol 1965 USA)
(34) HELP! (Capitol 1965 USA) col. son.
(35) RUBBER SOUL (Capitol 1965 USA)
(36) YESTERDAY... AND TODAY (Capitol 1966 USA)
(37) REVOLVER (Capitol 1966 USA)
(38) SGT. PEPPER'S LONELY HEARTS CLUB BAND (Capitol 1967 USA)
(39) MAGICAL MYSTERY TOUR (Capitol 1967 USA)
(40) THE BEATLES (WHITE ALBUM) (Apple 1968 USA/2LP)
(41) YELLOW SUBMARINE (Capitol 1969 USA) col. son.
(42) ABBEY ROAD (Apple 1969 USA)
(43) HEY JUDE (Apple 1970 USA) ant. con inediti
(44) LET IT BE (Apple 1970 USA)
(45) THE BEATLES RARITIES (Capitol 1980 USA) ant. con inediti
Collegamenti
(46) THE BEATLES' FIRST (Polydor 1964 GB)
(47) OFF THE BEATLE TRACK (Parlophone 1964 GB)
(48) THE BEATLES IN ITALY (Parlophon 1965 ITA) ant.
(49) THE FAMILY WAY (London 1967 USA) col. son.
(50) ARTISTI VARI / NO ONE'S GONNA CHANGE OUR WORLD (SRS 1969 GB)
(51) FROM THEN TO YOU (Apple Lyntone 1970 GB)
(52) COLLECTORS ITEM (Capitol 1979 USA)
(53) THE BEATLES COLLECTION (Parlophone 1978 GB/14LP)
(54) THE BEATLES BOX (World Records 1980 GB/8LP)
(55) THE COLLECTION (Mobile Fidelity 1982 USA/14LP)
Nota: Nella discografia americana soltanto gli album (38) (40) (41) (42) e (44) sono uguali ai
corrispondenti titoli inglesi. Le antologie pubblicate dopo lo scioglimento del gruppo, edite in egual
forma anche in America, sono riportate soltanto nella discografia inglese. (8) contiene Bad Boy,
alI'epoca inedito in GB ma già apparso su (33). (Il) raccoglie brani dei Beatles e composizioni
orchestrali di George Martin. (16) ristampato MFP 1980 GB su due singoli album. (17) con
registrazioni live del 1964 e 1965. (19) prima edizione inglese dei famosi concerti di Amburgo, 1962,
con solo 26 brani dei 30 registrati; il disco è stato più volte riedito e tuttavia la sola versione integrale
è THE BEATLES HISTORIC SESSIONS (Audiofidelity 1981 GB). (20) compilazione di brani inediti
in GB originariamente inclusa nel cofanetto (57) e successivamente disponibile separatamente In
(19) compaiono dodici dei quindici provini registrati per la Decca il 1° gennaio 1962. (25) ristampato
dalla Vee Jay con vari titoli (JOLLY WHAT! THE BEATLES & FRANK IFIELD, THE BEATLES Vs.
THE FOUR SEASONS, SONGS PICTURES & STORIES) e infine acquisito dalla Capitol per (32). In
(28) anche 4 brani orchestrali di Martin, poi riedito Capitol 1980 USA. (30) contiene interviste con
brevi estratti musicali. In (32) tutti i brani di (25) più due aggiunti. In (34) anche sei brani orchestrali
di Ken Thorne. (36) originariamente edito con copertina poi censurata (butcher cover). (39) contiene
i brani dell'omonimo doppio EP inglese e di tre singoli editi in GB e mai apparsi su album. (43)
antologia di singoli inediti in USA. (44) ristampato Capitol 1979 USA. (45) compilazioni di brani
inediti in USA e differenti da quelli di (20). In (46) tutti gli 8 brani registrati in studio dai Beatles con
Tony Sheridan, 1961, poi rimescolati in innumerevoli altre edizioni. (47) accreditato alla George
Martin Orchestra contiene versioni orchestrali dei successi del gruppo. (48) pubblicazione originale
italiana con alcuni brani inediti su album anche in GB. (49) col. son. scritta da Paul McCartney e
eseguita dall'orchestra di Martin. Su (50), edito in favore del WWF, compare una versione inedita di
Across The Universe poi inclusa in (20). (51) raccoglie tutti i Christmas Messages dal 1963 al 1969.
(52) album di dubbia origine con altemate takes a imitazione dei due volumi di RARITIES. (53)
raccoglie in cofanetto i 12 album "originali" inglesi (1-7/9-13) piu (20). (54) cofanetto venduto per
corrispondenza con dischi completamente nuovi per scelta di brani e veste grafica con alcuni diversi
missaggi. (55) Iussuosa raccolta in cofanetto dei 12 album origmali inglesi più (39) in versione Half
Speed Master, con particolari accorgimenti Hi-Fi. I 12 album originali inglesi sono stati anche editi
sotto forma di compact disc nel 1987. Segnaliamo infine l'esistenza di numerosi album di interviste:
THE AMERICAN TOUR WITH ED RUDY, ED RUDY WITH THE NEW U.S. TOUR, HEAR THE
BEATLES TELL ALL, THE BEATLES TAPES, BEATLE TALK, TIMELESS, TALK DOWNUNDER
e
molti altri ancora.
FORMAZIONE
Paul McCartney: v, bs, p, ch / John Lennon: v, ch, p / George Harrison: v, ch, Sitar / Ringo Starr: bt,
perc.
LINK
Paul McCartney & The WIngs (Vol. 70)
Paul McCartney (Vol. 80)
John Lennon / Yoko Ono (Vol. 70)
George Harrison (Vol. 70 & 80)
Ringo Starr (Vol. 70)