Gennaio - La Piazza

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Gennaio - La Piazza
Periodico
dell’Associazione
Culturale Albatros
Anno 8 - Numero 1
GENNAIO 2011
Pag. 3
DEPURATORE
Pag. 7
TARIFFE ACQUA
Pag. 29
MONTAGNE
DUCHESSA
Via
Nassiriya:
parcheggio
e ricordo
dei Caduti
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Amministrazione
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Scade la proroga del depuratore.
A che punto siamo?
di Ivano Moreschini
NUOVO DEPURATORE CIVILE-INDUSTRIALE:
IL COMUNE HA OTTENUTO UNA PROROGA
Castel Madama, 30 settembre 2010
(Ufficio Stampa Comune di Castel Madama)
«È stata concessa una proroga. La Regione Lazio
non ha ritirato il finanziamento relativo al nuovo
depuratore civile-industriale in località Prato dei
Grottoni». Risponde così l’assessore Aldo Testi
alla notizia apparsa su un giornale locale, che
accusava l’Amministrazione comunale di aver
perso un finanziamento importante per la realizzazione di un impianto di depurazione che
dovrebbe servire la zona industriale e le nuove
edificazioni del paese. «A seguito di una richiesta
del Comune, da diversi mesi è stata concessa una
proroga da parte della Regione Lazio. La realizzazione del nuovo depuratore - spiega l’Assessore ai Lavori Pubblici Aldo Testi - è stato un obiettivo perseguito con tenacia dall’Amministrazione
Salinetti, anche se non era inserito nel programma elettorale. La procedura di realizzazione dell’opera sta scontando tempi lunghi dovuti al procedimento di esproprio dei terreni, poiché non è
stato possibile raggiungere un accordo bonario.
Inoltre, si sta procedendo all’espletamento delle
procedure relative all’approvazione del progetto
in Variante al Piano Regolatore Generale
(PRG)». L’area individuata è attualmente zona
agricola e gli uffici stanno provvedendo a richiedere ed ottenere il cambio di destinazione urbanistica. Proprio a seguito di queste difficoltà e
dei tempi tecnici necessari la Regione Lazio ha
concesso la proroga. «La storia del depuratore
civile-industriale è iniziata nel 2007. In soli 7
mesi il Comune aveva provveduto alla realizzazione del progetto, alla pubblicazione, all’esproprio e ad ottenere la valutazione dell’impatto
ambientale, cosa mai avvenuta prima a Castel
Madama. Un progetto importante - conclude
l’Assessore Testi - che deve rispettare e sottostare ai tempi del lungo iter urbanistico. Avendo
consegnato tutto alla Regione Lazio non resta
che attendere l’approvazione del progetto in
Variante al PRG».
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Internet è uno strumento sempre più importante
nelle nostre vite. Permette di comunicare in tempo
reale, ed in questo modo moltiplica le notizie, le fa
arrivare dappertutto. Certo, qualche difetto ce
l’ha: quelle notizie poi rimangono lì, se nessuno le
toglie. Non è come la televisione, che un giorno ci
bombarda in un modo, l’altro giorno in un altro, e
noi ci dimentichiamo quello che è stato detto solo
una settimana prima.
Mi venivano queste riflessioni mentre rileggevo
questo comunicato stampa dell’Amministrazione
Comunale, pubblicato sul sito del Comune, con il
quale si metteva la parola fine ad una polemica
strumentale lanciata da un giornale locale, che poi
sarebbe proprio “La Piazza”. Finalmente con questo comunicato si ristabiliva la verità, e si rassicuravano i cittadini sul fatto che il depuratore sarebbe stato fatto presto e bene.
La proroga di cui si parla scadeva il 15 gennaio
2011. I lavori per la realizzazione del depuratore
non sono ancora cominciati. Proviamo ad avanzare qualche ipotesi sul perché.
Perché il depuratore ancora non si fa?
“La procedura di realizzazione dell’opera sta
scontando tempi lunghi dovuti al procedimento
di esproprio dei terreni, poiché non è stato possibile raggiungere un accordo bonario.” Un
estratto del comunicato ci fornisce uno dei motivi: il terreno non è stato ancora espropriato. Non
è una cosa strana, poiché è piuttosto frequente
che i proprietari dei terreni non accettino l’esproprio. In questo caso, poi, è ancora più ovvio che
il proprietario si opponga, visto che gran parte
del terreno appartiene ad una delle poche aziende
agricole di una qualche dimensione presenti
sul territorio di Castel Madama. Allora c’è da
chiedersi: ma perché il depuratore è stato posizionato proprio lì, e non magari più vicino alla
zona industriale? E come mai un’amministrazione a forte impronta ambientale, che ha sempre
dichiarato il sostegno alle attività agricole, sottrae terreno ad una delle poche aziende agricole
funzionanti?
“Inoltre, si sta procedendo all’espletamento delle
procedure relative all’approvazione del progetto
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Amministrazione
in Variante al Piano Regolatore Generale
(PRG)”. Un altro estratto dal comunicato ci fornisce una traccia. Bisogna infatti sapere che per
espropriare un terreno la variante urbanistica deve
essere prima portata a conclusione. Infatti non si
può espropriare un terreno agricolo: bisogna
destinarlo a servizi, in questo caso il depuratore. E
bisogna farlo prima di tutto il resto, altrimenti l’esproprio non va in porto, soprattutto quando il
proprietario si oppone. Quindi tutta la corsa fatta
nei sette mesi citati dall’Assessore è stata inutile.
Perché la variante urbanistica per il depuratore non è stata ancora approvata?
La variante urbanistica per il depuratore dunque è
stata iniziata tardi, ma è comunque arrivata in
Regione da qualche tempo. Il problema è che non
torna ancora indietro approvata, permettendo così
davvero di iniziare i lavori. Infatti si potrebbe
completare l’esproprio, fermo restando il diritto
del proprietario ad opporsi, che comunque di solito non riesce a bloccare l’opera, ma solo ad ottenere un prezzo più alto per il terreno. Perché ci
mette tutto questo tempo la Regione ad approvare
? C’è un problema di vincoli, paesistici o archeologici, vista la vicinanza al Fosso dell’Empiglione, ma anche ai ruderi degli acquedotti romani ?
Oppure c’è qualche altro problema? Sarebbe inte-
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ressante una risposta dell’Amministrazione in
merito.
La proroga è stata concessa di nuovo?
Siccome ci è difficile porre domande agli amministratori, che considerano il nostro giornale un
pericoloso nemico, proviamo a chiederlo da queste pagine, ribadendo che ci dispiacerebbe se il
Comune perdesse una simile opportunità. Ribadiamo anche che siamo convinti che l’ottenimento del finanziamento di quasi 5 milioni di euro è
stato un successo di questa amministrazione, che
rischia di essere vanificato da questi ritardi.
Per concludere, vediamo in questi giorni l’Amministrazione Comunale molto concentrata sul problema della comunicazione, nella convinzione
espressa più volte in pubblico dagli amministratori che la mancanza di informazione ai cittadini sia
l’unica carenza dell’Amministrazione stessa, che
ha lavorato molto per il bene del paese.
Accogliamo con piacere il gran numero di notizie
che vengono fornite alla cittadinanza. Però vogliamo anche dire che le opere pubbliche, soprattutto
quelle importanti, una volta fatte parlano da sole,
non hanno bisogno di volantini. Il problema vero
è che di queste opere importanti ce ne sono poche,
e sicuramente tra queste non c’è (ancora) il depuratore sulla Via Empolitana.
“La Piazza”
Periodico dell’Associazione Culturale Albatros
Vicolo Giustini, n. 10
00024 Castel Madama (Roma) - tel. 0774/449849
Anno 8, n. 1 - Gennaio 2011
Registrazione del Tribunale di Tivoli n. 4/2004 del 14/04/04
Direttore Responsabile: Rino Sciarretta
Capo Redazione: Carla Santolamazza
Redazione: Ivano Chicca, Ivano Moreschini,
Ramona Pompili, Roberto Bontempi,
Salvatore De Angelis, Elisa Livi, Ivo Santolamazza
Hanno collaborato alla realizzazione di questo numero
Valentina Torella, Rina Iori, Michele Nonni,
Attilio Nonni, Roberta Moriconi
Per la pubblicità rivolgersi al 3490063355
Grafica ed Impaginazione: Salvatore De Angelis
Chiuso in redazione il 22/01/2011 - Tiratura 1.500 copie
SitoWeb: www.lapiazzacastelmadama.com
E-mail: [email protected]
[email protected]
LA REDAZIONE SI RIUNISCE TUTTI I LUNEDÌ
DALLE ORE 18 ALLE 20
SOMMARIO
• Scade la proroga del depuratore
pag.
3
• Bilancio 2011 all’insegna dei tagli
»
5
• Mensa scolastica
»
6
• Acqua: nuova tariffa unica dell’ATO2
»
7
• Centro Sociale Anziani
»
8
• Elezioni amministrative
»
9
• Discarica di Malagrotta
»
11
• Ci siamo
»
13
• Brevi
»
14
• Scuola
»
19
• Vicovaro
»
23
• Tivoli
»
27
• Aree protette del Lazio
»
29
• L’assertività
»
33
• Film
»
34
• Recensione
»
35
• Cultura
»
36
• Johannes Brahms e Clara Schumann
»
38
Il giornale viene diffuso anche nei paesi di Vicovaro, Mandela, Sambuci, Tivoli
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Amministrazione
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BILANCIO 2011
ALL’INSEGNA DEI TAGLI
a cura di Carla Santolamazza
Nella stesura del bilancio di previsione per il 2011 si dovrà tenere conto
dei tagli operati dallo Stato sui trasferimenti ai Comuni.
Le minori entrate saranno pari a 162.671,29 euro.
Il 9 dicembre 2010 il Ministero dell’Interno ha
reso note le riduzioni dei trasferimenti dello Stato
ai Comuni per il 2011. Il taglio, uguale per tutti,
sarà dell’11,722% del totale dei trasferimenti attribuiti nel 2010. Quindi il Comune di Castel Madama nel 2011, invece di ricevere 1.390.352,90 euro,
ne riceverà 1.227.681,70, una riduzione di
162.671,29 euro. Nel 2012 il taglio sarà ancora più
oneroso in quanto la riduzione dei trasferimenti
probabilmente ammonterà a 271.118,81 euro.
Alla riduzione diretta dei trasferimenti dallo Stato,
si deve aggiungere una riduzione dei finanziamenti concessi dalla Provincia e dalla Regione sia per
le spese correnti che per gli investimenti in opere
pubbliche.
Tale situazione è stata determinata dai tagli previsti dalla manovra finanziaria del Governo che è
diventata legge nel luglio 2010 e che prevede
anche il blocco degli stipendi dei dipendenti pubblici per tre anni, l’aumento dei pedaggi autostradali ed il taglio di 4000 milioni di euro alle Regioni e 300 milioni di euro alle Province. Nella
Regione Lazio la situazione è ancora più drammatica. Infatti la difficile situazione finanziaria ha
determinato delle scelte, fatte dalla nuova giunta
regionale, che con le deliberazioni n. 441 e 442 del
9/10/210 ha tagliato i finanziamenti per il programma straordinario di investimenti del 2009 e
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2010, di cui il giornale “La Piazza” ha già parlato
nel numero di novembre 2010. Questi tagli hanno
determinato un ritardo nella liquidazione dei contributi già concessi mettendo in difficoltà i Comuni che non riescono a far fronte ai debiti contratti
con le ditte appaltatrici di lavori pubblici, che
hanno eseguito le opere e ne attendono il pagamento da uno o più anni.
La scelta fatta dal governo centrale di ridurre il debito pubblico, per risolvere la crisi in atto, tagliando i
finanziamenti a Comuni, Province e Regioni rischia
di produrre un abbassamento della qualità dei servizi locali e di mettere in difficoltà le piccole e medie
imprese del territorio che ne costituiscono la spina
dorsale economica e occupazionale.
Nel 2011, il Comune di Castel Madama, come tutti
gli altri, avrà a disposizione meno risorse per
finanziare le spese correnti, vale a dire le spese per
l’ordinario funzionamento, per gli stipendi ai
dipendenti, per il pagamento delle utenze telefoniche, energetiche, idriche, degli uffici e delle scuole, per la manutenzione e la pulizia degli edifici,
delle strade e in genere del patrimonio pubblico,
per i servizi sociali e scolastici, per le attività e le
manifestazioni culturali e sportive.
Sarà quindi necessario operare delle scelte nel
bilancio di previsione per il 2011.
“Notizie tratte dai Comunicati Stampa del Comune”
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Amministrazione
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MENSA SCOLASTICA:
A GENNAIO LE NUOVE TARIFFE
a cura di Carla Santolamazza
Da gennaio 2011 entreranno in vigore le nuove
tariffe per il pagamento del servizio di mensa scolastica. La novità principale riguarda la ripartizione delle tariffe in base alle attestazioni ISEE presentate dalle famiglie. Nella tabella 1 allegata è
possibile leggere quale contributo dovrà essere
pagato.
Il nuovo tariffario tiene conto anche della riduzione dei trasferimenti dello Stato al Comune nel
2011 (quantificata in meno di euro 162.671,29). Il
primo bollettino, di 83,50 euro, relativo al pagamento del servizio per l’anno 2010 è già stato consegnato con scadenza fissata al 20 Gennaio 2011.
Un secondo bollettino, di pari importo, sarà consegnato successivamente con scadenza 20 Febbraio
2011. La somma, pagata dai genitori con queste
prime due rate, coprirà il contributo relativo ai
pasti consumati dal 27 settembre al 22 dicembre
2010. Le famiglie che non hanno presentato la
dichiarazione ISEE entro e non oltre il 18 gennaio
2011 vedranno applicata la tariffa massima di contribuzione che è stata fissata in 3,70 euro a pasto.
Per i nuclei familiari in cui siano presenti più
minori che fruiscono del servizio di refezione scolastica, si applicherà d’ufficio una riduzione pari a
50 centesimi a pasto per ogni figlio successivo al
primo. I bollettini di pagamento relativi al periodo
gennaio-giugno 2011 avranno le scadenze riportate nella tabella 2 allegata. Tali pagamenti conterranno l’importo relativo al contributo dovuto per i
pasti effettivamente somministrati a ciascun bambino, relativamente al mese a cui fanno riferimento. Il conteggio avverrà attraverso il sistema informatizzato di rilevazione delle presenze, operativo
dal 10 gennaio. Questa innovazione consentirà ai
“Notizie tratte dai Comunicati Stampa del Comune”
genitori di collegarsi da casa o dal lavoro ad un
sito web attraverso una password, e visionare
direttamente i dati relativi al proprio figlio: presenze, bollettini pagati, scadenze, menù, diete, consigli alimentari. L’altra novità riguarda l’educazione
alimentare dei ragazzi attraverso i menù regionali,
iniziativa proposta dalla Vivenda, ditta vincitrice
della gara di appalto, in collaborazione con il
Comune. Buon cibo, gusti da riscoprire e profumi
inebrianti. Prima regione protagonista il Lazio. Il
menù, elaborato con la consulenza della dietista
della ditta, ha offerto ai ragazzi lasagne bianche ai
carciofi, fesa di tacchino all’arrabbiata con un contorno di delizie dell’orto in pinzimonio. Il viaggio
continuerà, una volta al mese, per conoscere e scoprire l’Italia attraverso i sapori caratteristici delle
nostre Regioni e per rendere gli alunni consapevoli dei sapori e delle tipicità del nostro Paese.
L’amministrazione comunale da alcuni anni porta
avanti progetti volti ad educare i ragazzi ad un’attenzione diversa nei confronti del cibo e dell’educazione alimentare.
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Amministrazione
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ACQUA: nuova tariffa unica dell’ATO2
a cura di Carla Santolamazza
Dal primo gennaio 2011 è entrata in vigore per il servizio idrico integrato
la tariffa unica per tutti i Comuni della Provincia di Roma appartenenti all’ATO2
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La Conferenza dei Sindaci dei Comuni appartenenti all’ATO2 (Ambito Territoriale Ottimale della
Provincia di Roma), riunitasi il 14 dicembre 2010,
ha introdotto la tariffa unica per tutti gli utenti dei
servizi idrici. Anche il comune di Castel Madama,
che da maggio 2004 non gestisce più in proprio
l’acqua potabile e le acque nere, fa parte dell’ATO2 con Roma e i Comuni della Provincia.
Nel 2002, anno di costituzione, l’ATO2 scelse
ACEA ATO2 S.p.A., società del Gruppo Acea,
quale gestore di tutte le fasi del servizio idrico
integrato: captazione delle acque dalle sorgenti,
acquedotti, rete di distribuzione, raccolta delle
acque nere e depurazione.
Fino ad oggi i cittadini di ciascun Comune hanno
pagato tariffe differenziate, preesistenti al 2002,
dal primo gennaio 2011 tutti gli utenti di ATO2
pagheranno la stessa tariffa. Essa sarà omologata a
quella in vigore nel Comune di Roma, come già
stabilito nel 2002. La nuova tariffa unica è stata
calcolata sulla base dei consumi e degli incassi del
2009, tenendo fermo il ricavo per il gestore. Questo livellamento tariffario per i cittadini di alcuni
Comuni si tradurrà in un aumento e per quelli di
altri in una diminuzione della tariffa.
Nelle due tabelle allegate è indicata la spesa annua
di famiglie che consumano 100, 200 o 300 metri
cubi di acqua.
Per le famiglie di terza fascia è previsto un aumento graduale: nel 2011 pagheranno il 10% in più e
nel 2012 il 15%. La Conferenza dei Sindaci ha
anche deciso l’eliminazione del minimo contrattuale impegnato per le utenze domestiche; le famiglie pagheranno soltanto l’acqua effettivamente
consumata. Inoltre sono previste agevolazioni
tariffarie per famiglie: in condizioni socio-economiche disagiate (dichiarazioni ISEE); con almeno
5 componenti; con un componente che ha necessità per motivi medici di un elevata quantità di
acqua. Infine è stato deciso l’esonero del pagamento della tariffa di depurazione per le utenze
non servite da depuratore. Il testo completo dell’articolazione tariffaria unica e il Regolamento di
attuazione per i vari tipi di utenze sono consultabili sul sito internet del gestore ACEA ATO2
www.aceaato2.it. Il gestore non avrà maggiori
ricavi dalla tariffa unica. La Conferenza dei Sin-
daci ha però richiamato la società ad una gestione
più efficiente del servizio, a ridurre i tempi di
intervento in caso di guasti e ad effettuare le
necessarie manutenzioni della rete di distribuzione. Negli ultimi tempi è tornato alla ribalta il problema della presenza dell’arsenico nell’acqua
potabile in 67 comuni laziali nel viterbese e ai
Castelli Romani. Il Governo italiano ha richiesto
per la terza volta la deroga al limite di concentrazione di arsenico rispetto ai valori fissati a livello
internazionale. Ma la Commissione dell’Unione
Europea ha rifiutato di concedere tale deroga in
quanto solo il rispetto del valore limite di 10
microgrammi per litro assicura condizioni di sicurezza per il consumo nell’intero arco della vita.
Nel comune di Castel Madama, servito dagli
acquedotti dell’Acqua Marcia e del Simbrivio, la
cui acqua, ricca di materiale carbonatico, proviene
dai Monti Simbruini, il problema non sussiste.
“Notizie tratte dai Comunicati Stampa del Comune”
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Centro Anziani
Gennaio 2011
CENTRO SOCIALE ANZIANI
previsioni attività per l’anno 2011
di Rina Iori (Presidente del CSA)
Ringrazio la Redazione che mi ha concesso questo spazio per poter esprimere sentimenti di soddisfazione e gratitudine verso
tutti coloro che, direttamente o indirettamente, dopo le elezioni del 24 Aprile 2010 per il rinnovo del Direttivo, hanno contribuito al
successo delle nostre iniziative socio-culturali e a valorizzare ancora di più il nostro centro.
In particolare ringrazio gli sponsor che ci hanno permesso di sostenere le spese per la realizzazione di alcune manifestazioni:
TECNOCASA (Festa dei Nonni e Pranzo di Natale); FICACCI OLIVE (Pranzo di Natale); MADAMA OLIVE (Olio-Olive); MARIO
CIPRIANI (Festa di “Fine Estate”); PRO-LOCO (Agosto sotto le Stelle); FORNO SALVATI GIOVANNI (Cerreto); AGOSPESA CONAD (Merende per i bambini: manifestazione Camminando con Stefano); e le DONNE del Centro che hanno offerto i tradizionali dolci castellani. Mi auguro che nel 2011 gli sponsor siano ancora più numerosi e la collaborazione con il CSA sia sempre
più fattiva.
Visto che il nuovo anno è appena cominciato credo sia utile ricordare ai soci che è iniziata la campagna “TESSERAMENTO 2011”
in modo da regolarizzare la propria posizione e rivolgo l’invito a tutti coloro che hanno raggiunto i 55 anni di età di iscriversi al CSA
poiché, a fronte di un modesto contributo, molte sono le opportunità proposte. Inoltre, chi lo desidera, potrà offrire 1,00 Euro in
modo da permettere al CSA di continuare il cammino intrapreso a Ottobre 2010 adottando un bambino del Kenia ed effettuare
altre adozioni a distanza (Ass.ne Africa Children Onlus-Missione Kagaene).
Nella speranza di avere momenti sempre più intensi di aggregazione sociale nel nostro Centro, colgo l’occasione per invitarvi a
partecipare all’ASSEMBLEA GENERALE di Venerdì 28 Gennaio 2011 alle ore 17,00 presso la sede, luogo deputato per proporre, discutere e confrontarsi sempre nel rispetto degli altri.
CALENDARIO DELLE ATTIVITÀ
Gennaio: Tombolata “NONNI e NIPOTI”
Inizio corso di Disegno-Pittura in collaborazione con la Provincia
Inizio corso sull’alimentazione: relatore Dott. Pietro Tornaghi
Teatro Salone Margherita in collaborazione con il CSA di San
Polo
Domenica 23 e Domenica 30 “Carnevale al Centro” ore
17,00/20,00
Febbraio: Domenica 6 “Serata danzante con Buffet” ore
19,30
Domenica 13 “Pomeriggio danzante” ore 17,00/20,00
Venerdì 18 “Spettacolo con il Ponentino Trio” ore 18,00
presso il Teatro Comunale di Castel Madama. Contributo di
7,00 Euro
Sabato 26 “Nonni e Nipoti in Maschera” ore 16,00
Marzo: Martedì 8 “Festa della Donna e Serata Carnevalesca”
Sabato 19 “Festa del Papà”
Festa della Primavera
Teatro in collaborazione con il CSA di San Polo
Corso di formazione della C.R.I.
Aprile: Gita di 1 giorno
Tutti al Cinema presso il Teatro Comunale
Giovedì 21 Teatro “Salone Margherita” in collaborazione
con il CSA di San Polo
Maggio: “Festa della Donna”
Sabato 14 “Gita a Marta (Viterbo)” tra cultura e tradizioni
Gita di 2 giorni
Gemellaggio con il CSA di San Polo
Giugno: Soggiorno estivo marino
Gita di 1 giorno
Roma e i suoi monumenti
“Festa di Inizio Estate”
Luglio: “Festa dei Nonni e Nipoti” Collicelli
“Festa dei Nonni” Premiazione e serata danzante Parco
Oudenaarde
Mostra del corso Disegno-Pittura
Agosto: “Serata Danzante” Collicelli
“Agosto sotto le Stelle” serata danzante Parco Oudenaarde
Soggiorno estivo marino (Agosto/Settembre)
Settembre: “Festa di Fine Estate”
Gita di 2 giorni
Ottobre: Ripresa di tutte le attività socio-culturali
“Festa nazionale dei nonni”
Gita di 1 giorno
Novembre: Partecipazione ad “Olio-Olive”
Teatro
Festa al Centro
Dicembre: Pranzo di Natale
Tombolate al Centro
“Brindisi di Fine Anno”
Capodanno con “Veglione di S. Silvestro”
Per qualsiasi informazione rivolgersi al CSA e/o telefonare al numero 0777/4500244
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Politica
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Elezioni amministrative:
iniziativa e solidarieta per un paese normale
di Michele Nonni (Consigliere Comunale)
Le prossime elezioni amministrative
offriranno alla comunità castellana un proposta politica nuova, che ha visto e vedrà
aderire realtà politiche locali convenzionalmente distanti, appartenenti a schieramenti di centro, di destra o di sinistra solitamente depositari, gli uni rispetto agli altri,
di un’offerta politica alternativa per il
governo del paese.
Tale proposta e tale progetto politico, che
prende il nome di “Iniziativa e Solidarietà”,
vede quindi la partecipazione di pezzi della
società civile e pezzi della politica locale
eterogenei, ma uniti dalla convinzione che il
nostro paese meriti una qualità amministrativa decisamente migliore, che vada ad individuare, affrontare e risolvere le annose
problematiche che condizionano negativamente la qualità della vita nella nostra
comunità.
I motivi che hanno reso possibile la formazione di tale proposta politica sono quindi
essenzialmente riconducibili alla comune
consapevolezza dell’incapacità amministrativa, dimostrata in questi anni, dalla coalizione di centrosinistra: mancanza di parcheggi; pulizia del paese; aree verdi
abbandonate a se stesse; palazzetto dello
sport mai realizzato; nuovo depuratore
comunale mai iniziato; nuova caserma dei
carabinieri di difficile realizzazione; politica
sociale e per i giovani ai minimi storici;
attenzione per il centro storico esclusivamente per organizzare feste o per effettuare discutibili esperimenti sulla circolazione
stradale.
Alle evidenti criticità sopra evidenziate,
deve poi aggiungersi la mediocrità con la
quale sono stati gestiti altri servizi, meno
visibili ma non meno importanti, anche dedicati a fasce di popolazione più deboli. Alcuni esempi: da settembre è stato sospeso il
servizio di assistenza domiciliare agli anziani, con ciò determinando notevoli disagi alle
persone beneficiare del servizio ma anche
agli operatori sociali da mesi privi di un’ocPia La
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cupazione; scarsa attenzione alle esigenze
dei portatori di handicap, visti i disservizi
relativi alla mancata realizzazione di aree di
sosta specifiche a ridosso delle scuole e la
paradossale creazione di barriere architettoniche come nel caso della pensilina d’attesa di piazza Dante; per quanto concerne
l’informazione istituzionale è stata eliminata ogni forma di pubblicità dell’attività
amministrativa dell’ente attraverso la scelta
di non finanziare il periodico comunale deliberato dal consiglio, determinando scientemente, un distacco tra l’istituzione comunale, i cittadini e le associazioni presenti sul
territorio.
Tutte queste problematiche mai risolte, e
molte altre ancora, hanno quindi determinato la volontà di formare il progetto “Iniziativa e Solidarietà”, voluto e costruito da persone di diversa estrazione politica, sociale e
culturale tutte mosse e accomunate dalla
voglia di restituire alla nostra terra ed alla
sua gente una “paese normale”.
La scelta del candidato a sindaco, nella
persona del Dott. Domenico Pascucci, è
stata fortemente caratterizzata dalla ricerca di una persona preparata, con una forte
sensibilità e un forte spessore morale che,
negli anni, ha dimostrato coi fatti e con
dedizione l’amore per il nostro paese e per i
suoi cittadini.
Spero quindi che le elezioni amministrative della prossima primavera segnino la fine
di un’amministrazione comunale che non ha
saputo parlare ai cittadini, un’amministrazione aperta agli “amici” ma chiusa ai cittadini che non ha saputo scrollarsi di dosso i
difetti propri di tutte le amministrazioni che
l’hanno preceduta, che non ha saputo tramutare i disservizi in servizi, che non ha
voluto condividere le scelte più importanti
per il paese con tutto il consiglio comunale e
la sua cittadinanza, dimostrando così un’immaturità ed un’impreparazione politica che
hanno prodotto, negli anni, scelte sbagliate
e immobilismo amministrativo.
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Attualità
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Discarica di Malagrotta: quale futuro?
a cura di Carla Santolamazza
30 Sindaci della Provincia di Roma tra cui il Sindaco di Castel Madama Giuseppe
Salinetti, hanno scritto una lettera al Presidente Napolitano e al Presidente del Consiglio
Berlusconi per risolvere il problema della scelta del sito alternativo a Malagrotta
In tema di smaltimento rifiuti non sono solo Napoli e la Campania alla ribalta in giornali e televisione, anche il Lazio ha i suoi problemi con la discarica di Malagrotta che raccoglie la spazzatura di
Roma e provincia. L’ultima notizia è l’intervento
del sottosegretario Gianni Letta sul continuo rimpallo di competenze tra Regione e Comune, tra il
Presidente Polverini ed il Sindaco Alemanno sul
destino della discarica e sulla necessità di trovare
uno o più nuovi siti e dove collocarli. Il sottosegretario Letta ha dato l’incarico al Presidente della
Regione, Polverini, di risolvere il problema, quindi ora la competenza della scelta del nuovo sito
che sostituirà Malagrotta è della Regione. Il termine ultimo potrebbe essere il 5 luglio 2011, data di
scadenza dell’ultima ordinanza della Polverini,
entro questa data a Malagrotta potranno finire solo
rifiuti pretrattati e probabilmente non sarà più possibile alcuna proroga. Ma il Sindaco Alemanno già
da tempo ha manifestato la posizione del comune
di Roma affermando: “Come già detto nel nostro
studio presentato in Regione, sarà molto difficile
individuare questo sito nell’ambito di Roma Capitale senza creare gravissimi danni ambientali,
urbanistici e sociali. Si valuti piuttosto il territorio
della sua provincia. Ed è necessario adottare procedure d’urgenza per ridurre al minimo l’ulteriore
proroga dell’utilizzo della discarica di Malagrotta,
la più grande d’Europa che dura in proroga dal
2003”. La reazione dei Sindaci della provincia
romana (Albano, Ariccia, Genzano, Lanuvio, Velletri, Ciampino, Pomezia, Ladispoli, Allumiere,
Cerveteri, Monterotondo, Nettuno, Castel Gandolfo, Castel Madama, Formello, Campagnano,
Genazzano, Grottaferrata, Bracciano, Manziana,
Canale Monterano, Colonna, Zagarolo, Palestrina,
Gallicano, Ardea, Riano, Morlupo, Ponzano,
Rocca di Papa), è stata immediata e in 30, tra cui il
Sindaco di Castel Madama Giuseppe Salinetti, a
fine dicembre, hanno scritto a Napolitano e Berlusconi. La lettera inizia così: “Ci rivolgiamo a Voi,
che siete le massime cariche dello Stato, per illustrarvi la situazione che ci stiamo trovando a fronteggiare - in una escalation davvero preoccupante
- sul nostro territorio per le politiche dei rifiuti. Il
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rischio è che anche qui a Roma possa ricrearsi un
caso Napoli’’. Citiamo di seguito alcuni stralci:
‘’Da più di due anni a questa parte il Comune di
Roma aveva promesso di scegliere - nel proprio
territorio - una soluzione alternativa alla discarica
dei rifiuti di Malagrotta. Oggi scopriamo - con una
lettera inviata dal sindaco di Roma alla presidente
della Regione Lazio - che per il Campidoglio sul
territorio comunale della Capitale non ci sono aree
idonee, nonostante il Comune di Roma sia il maggior produttore di rifiuti della Regione e nonostante il territorio del comune di Roma sia fra i più
estesi d’Europa”. (…) “Per questo siamo convinti,
e abbiamo deciso di appellarci alla vostra autorità
e siamo disponibili all’apertura di un tavolo di
discussione e confronto per arrivare a una soluzione condivisa su questa urgenza. Ogni soluzione
diversa sarebbe uno schiaffo morale ai cittadini e
alle comunità che rappresentiamo, e non troverebbe alcuna giustificazione di buon senso. Certi che
non ci sia più tempo da perdere, e che siamo disposti a fare tutto quanto è nelle nostre possibilità per
difendere i diritti dei cittadini che rappresentiamo,
confidiamo in un Vostro intervento per richiamare
l’amministrazione capitolina alle responsabilità
che da qualche anno sembra aver completamente
dimenticato’’. Un’ipotesi possibile è il commissariamento anche se la priorità è trovare una soluzione alternativa e condivisa. La stessa Polverini ha
affermato di non escludere il commissariamento,
ma di lavorare anche insieme ai rappresentanti
della maggioranza e dell’opposizione, per una proposta innovativa che consenta di risolvere in
maniera permanente la questione Malagrotta.
La
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Sport
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CI SIAMO
di Attilio Nonni
Finalmente dopo svariati anni e mille problemi
burocratici e finanziari sono ripresi i lavori per
ultimare i nuovi spogliatoi presso il vecchio
campo sportivo Comunale A. Testa. Inoltre è stata
messa in sicurezza tutta la scarpata del così detto
lato “parente” che da anni provocava danni al terreno di gioco per i continui movimenti franosi con
evidenti avvallamenti sul lato fronte spalti.
Dal perimetro dell’area di cantiere si evince che i
lavori appena cantierati non riguarderanno solo
l’ultimazione dello stabile dei nuovi spogliatoi ma
riguarderanno anche la realizzazione di un nuovo
campetto da calcio a 5 nel parcheggio soprastante
gli spalti. Verrà quindi messa in sicurezza tramite la
realizzazione di un muro di contenimento la strada
d’accesso ai nuovi spogliatoi e verrà realizzato un
nuovo parcheggio al di sopra del vecchio occupato
dal campetto. Dobbiamo aggiungere a tutto ciò
anche la messa in funzione, da circa un mese, del
nuovo impianto solare per la produzione d’acqua
calda installato sul tetto dei vecchi spogliatoi.
Con la speranza che questa volta sia la volta buona
per terminare i tanto desiderati spogliatoi, diamo
atto e ringraziamo sentitamente tutta l’amministrazione Comunale ed in particolare il Sindaco e l’assessore allo sport Armando Pistoia per aver accolto, gran parte delle richieste fatte sia del mondo
giovanile che dell’associazione sportiva che da
anni chiedevano l’adeguamento delle strutture
sportive e la realizzazione di nuove. Ora una
domanda, nella prossima stagione calcistica i
nostri ragazzi potranno giocare sul nuovo manto
d’erba sintetica? Prima di dare una risposta volevamo ricordare la normativa della FIGC che impo-
ne l’adeguamento dei terreni di gioco e volevamo
guardarci un po’ intorno. Infatti dando un occhiata
ai comuni a noi più vicini ci accorgiamo che: Tivoli ha ristrutturato il suo impianto di campo “Ripoli” già da qualche anno munendolo di manto erboso sintetico, Mandela idem, Vicovaro anche se tra
mille peripezie molto probabilmente lo possiederà
a breve, persino il piccolo Cerreto Laziale ha adeguato il suo impianto.
Lasciando spazio alla riflessione di quanto sopra
detto passiamo alla cronaca sportiva. Dopo l’allontanamento del mister Nonni, la prima squadra è stata
affidata al sig. Rapini educatore degli Allievi fascia
B, ma i risultati ancora stentano ad arrivare, infatti ad
oggi è all’ultimo posto del suo girone. È notizia
recente la decisione da parte della dirigenza dell’A.S.D. Castel Madama, spronata anche dai ragazzi
che compongono la rosa della squadra, il riavvicinamento di Attilio Nonni che potrebbe già da domenica 23 gennaio guidare i castellani contro la formazione del CSD Guardia di Finanza in quello che sarà
sicuramente lo scontro salvezza decisivo.
PER AMOR DI CRONACA RIPORTIAMO LA SEGNALAZIONE FATTA PERVENIRE DA ALCUNI LETTORI RELATIVAMENTE ALLE ELEZIONI DEL NUOVO ESECUTIVO DELLA PROLOCO:
“la procedura per il rinnovo delle cariche non è stata quella prevista dal regolamento secondo cui, prima di
tutto, si deve acquisire l’accettazione dell’elezione da parte degli eletti in quanto, essendo tutti gli iscritti candidati, non esiste a monte un’accettazione preventiva di candidatura come, ad esempio, avviene per il Comune.
Solo dopo aver acquisito la predetta accettazione da parte di un numero di candidati pari ai membri previsti nel
Consiglio questo può essere convocato per la designazione del Presidente e di tutte le altre cariche previste.
Invece il Consiglio è stato convocato senza aver acquisite le accettazioni dell’avvenuta elezione, anzi Marazza
Viviana ha fatto pervenire la sua rinuncia, mentre Tatti Luigi, assente alla seduta, non ha comunicato cosa
intenda fare.
Pertanto il nuovo esecutivo appare viziato sin dalla sua nascita”
Lettera firmata
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L’angolo di Bruno ...
CALUNNIA - STUPIDITÀ - IPOSCRISIA
Dedicato a …
La calunnia è come la vespa che ti importuna e contro la quale non bisogna fare nessun movimento,
a meno di essere sicuro di ammazzarla. (Nicolas De Chamfort)
Più una calunnia è inverosimile, meglio la ricordano gli stolti. (Casimir De Lavigne)
I calunniatori sono anche di solito vigliacchi. (Ippolito Nievo)
In fatto di calunnie, tutto quello che non nuoce, serve a chi è calunniato. (Cardinale di Retz)
La migliore risposta alle calunnie è il silenzio. (Ben Jonson)
Le calunnie non vivono a lungo. La verità è figlia del tempo: tra non molto essa apparirà per vendicarti. (Anonimo)
È tipico della mente umana odiare l’uomo a cui si è recato danno. (Tacito)
Per l’uomo non c’è altro inferno che la stupidità o la malvagità dei suoi simili. (De Sada)
Il massimo della stupidità si raggiunge non tanto ingannando gli altri, ma se stessi sapendolo. Si può
ingannare tutti una volta, qualcuno qualche volta, mai tutti per sempre. (J. K. Kennedy)
Nulla al mondo è più pericoloso che un’ignoranza sincera e una stupidità coscienziosa. (Martin Luther
King)
Una donna deve avere un aspetto così intelligente che la sua stupidità si presenti poi come una (s)piacevole sorpresa. (Karl Kraus)
È difficile decidere quando la stupidità assume le sembianze della furfanteria, e quando la furfanteria
assume le sembianze della stupidità. (Arthur Schnitzler)
Cortesia è saggezza, scortesia quindi è stupidità. Il crearsi nemici con questa senza bisogno e per
capriccio, è pazzia, come quella di chi appicca il fuoco alla propria casa. (Arthur Schopenhauer)
C’è molta ipocrisia in giro, molto falso perbenismo. (A. Parietti)
L’ipocrisia è il più difficile e faticoso di tutti i vizi; l’ipocrisia è un compito ventiquattr’ore su ventiquattro. (Sommerset Maugham)
L’ipocrisia è il preludio alla castrazione intellettuale. (Arrigo Cajumi)
L’ipocrisia non è lo strumento dell’ipocrita, ma la sua prigione. (N. Gomez Davila)
È finita la siesta della vigliaccheria, della diplomazia e dell’ipocrisia. I fratelli sono sempre buoni ad
ammazzare i fratelli. (Giovanni Papini)
Vi sono momenti in cui ci si trova nella necessità di scegliere fra il vivere la propria vita piena,
intera, completa; o trascinare una falsa, vergognosa, degradante esistenza quale il mondo nella
sua grande ipocrisia. (Oscar Wilde)
Il valore non serve a nulla, la sorte domina su tutto, e i più preparati o coraggiosi spesso cadono per mano dei codardi. (Tacito)
Ricerca e raccolta di idee, pensieri ed opinioni a cura di Bruno Testa
CONSEGNATI I LAVORI DELLA CASERMA
Tutto è pronto per la realizzazione della nuova caserma dei Carabinieri. È stato firmato il 29 dicembre
2010 il verbale di consegna dei lavori. Entro la fine del mese, dopo aver predisposto il cantiere, la ditta
EDIL VENTRE COSTRUZIONI srl inizierà i lavori per la realizzazione della caserma che, sarà dedicata al brigadiere Renzo Rosati, ucciso in uno scontro a fuoco avvenuto alle porte di Castel Madama
il 17 aprile del 1988. «La caserma ormai è una realtà. Il 7 ottobre del 2012 termineranno i lavori e avremo la nuova Caserma» ha dichiarato con soddisfazione l’assessore ai lavori pubblici, Aldo Testi.
Ufficio Stampa Comune di Castel Madama
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SCUOLA SANT’ANNA: COMPLETATI I LAVORI DI RISTRUTTURAZIONE
Sono in via di completamento i lavori di manutenzione della scuola dell’infanzia Sales. Gli interventi
già eseguiti sono: smantellamento del pavimento; rifacimento dell’impianto idrico; sostituzione dell’impianto termico a radiatori singoli con quello a elementi radianti sotto il pavimento; ristrutturazione dei servizi igienici inseriti anch’essi nel nuovo sistema di riscaldamento; sostituzione della vecchia
caldaia con una nuova a condensazione; eliminazione delle partizioni interne scorrevoli e realizzazione di pareti fisse; rifacimento del pavimento, della tinteggiatura delle aule e dell’androne; nuovo accesso pedonale e carrabile. Sono in corso di completamento i lavori per l’eliminazione degli inconvenienti
dovuti alla infiltrazione di acque meteoriche: re-impermeabilizzazione del lastrico solare con doppio
strato di guaina, con quello superiore ardesiato; risistemazione dei manti di copertura dei tetti; ristrutturazione dei finestroni posti sotto il tetto. La riapertura della scuola, prevista per il 10.1.2011, subirà
un ritardo di 2-3 settimane. Ci scusiamo con le famiglie e il personale della scuola.
SCUOLA MEDIA: LAVORI DI IMPERMEABILIZZAZIONE TETTO,
IMPIANTO FOTOVOLTAICO, MANUTENZIONE PALESTRA
Sono iniziati i lavori della palestra della scuola media consistenti in: impermeabilizzazione del tetto;
rifacimento bagni, spogliatoi e magazzini; realizzazione uscita di sicurezza; sistemazione esterna e dell’area confinante con la scuola dell’infanzia Sales. Sono stati inoltre affidati i lavori di rifacimento
della guaina impermeabile del tetto della scuola media e la realizzazione di un impianto fotovoltaico
di 16 kwp.
Comunicato Stampa Comune di Castel Madama
APPROVAZIONE PIANI PARTICOLAREGGIATI
Nel Consiglio Comunale del 30 dicembre 2010 sono stati approvati i Piani Particolareggiati Esecutivi
PPE2 (ex comparto 3) e PPE3 (ex comparto 4), con 10 voti a favore, 1 contrario e 2 astenuti, il PPE2;
con 10 voti a favore, 1 contrario e 3 astenuti, il PPE 3. Una sintesi del lungo iter amministrativo:
Gennaio 2007 la Giunta assegna l’incarico e gli indirizzi della progettazione; luglio 2009 dopo una
lunga fase di concertazione con i cittadini e i proprietari delle lottizzazioni già convenzionate, adozione dei due Piani in Consiglio Comunale; quindi pubblicazione degli stessi, presentazione delle osservazioni e, acquisizione dei pareri regionali; luglio 2010 il Consiglio approva le controdeduzioni alle
osservazioni dei cittadini e le prescrizioni dettate dalla Regione Lazio; 12 agosto 2010 invio alla
Regione Lazio della documentazione relativa ai due Piani per l’approvazione definitiva; 29 dicembre
2010 approvazione definitiva in Consiglio dei due Piani Particolareggiati, sulla base del principio del
“silenzio assenso” da parte della Regione. Infatti, ai sensi dell’art. 4 comma 3 della Legge regionale
36/87, l’ente aveva 90 giorni di tempo per assumere le proprie decisioni, trascorsi i quali i Piani si
intendono approvati, proprio sulla base di tale principio.
GRUPPO DONATORI DI SANGUE CASTEL MADAMA
Il 6 Gennaio 2011, giorno della Befana,
si è svolta la quarantesima donazione di sangue.
Sono state raccolte 80 sacche, il Gruppo nell’augurare un Buon Anno a tutti i
donatori li ringrazia sentitamente per l’attaccamento e la partecipazione con la quale si
accingono ogni volta ad aiutare chi più ne ha bisogno.
IL
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PRESIDENTE CON TUTTO IL GRUPPO
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Associazione Pro Loco di Castel Madama
COMUNICATO STAMPA
In data 15.1.2011 un cospicuo numero dei circa 170 iscritti alla Associazione Pro-Loco di
Castel Madama si è recato a votare per il rinnovo del consiglio di amministrazione della Pro-Loco con i
seguenti risultati:
• Scardala Alfredo; • Livi Maria Domenica; • Cappelletti Sergio; • Scrocca Mario; • Mancini
Giovan Felice; • Tatti Luigi; • Santolamazza Michela; • Ciaprini Vincenzo; • Marazza Viviana.
In data 19.1.2011 c’è stato l’insediamento e si è eletto Presidente della Associazione Pro-Loco di
Castel Madama Scardala Alfredo, sono state, inoltre, nella stessa data, assegnate le seguenti cariche:
Carica di Vice-Presidente e Tesoriere
a Cappelletti Sergio;
Carica di Segretario
a Livi Maria Domenica;
Carica di Magazziniere
a Scrocca Mario
Si coglie l’occasione per ricordare che sono aperte le iscrizioni con la quale si può accedere a numerose convenzioni e che consentono di partecipare attivamente a livello sia propositivo che fattivo alle attività della Associazione.
IL DIRETTIVO
Particolari del Presepe presentato come tutti gli anni nella Chiesa di San Lorenzo a Castel Madama, si
ringraziano tutti coloro che hanno partecipato alla realizzazione, quest’anno è stato sponsorizzato da tre
Associazioni: Pro-Loco, Associazione SS. Trinità e Associazione Culturale Albatros
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VICO ... NEWS Notizie da Vicovaro a cura di Roberto Bontempi
EVENTI NATALIZI
Come consuetudine, anche durante le ultime festività natalizie si sono organizzate diverse
iniziative culturali e di aggregazione.
Il 19 dicembre i commercianti del centro storico hanno allestito “Profumi di Natale nel
centro storico”, mentre il Comitato della frazione di San Cosimato, nell’area antistante il convento, ha preparato “Natale insieme 2010”.
Giovedì 23, presso la chiesa di San Pietro Apostolo, il coro Concentus Musicus del Maestro Giuseppe Galli di Tivoli ha tenuto
un concerto polifonico impreziosito dal suono dell’organo, del
clavicembalo e del flauto traverso.
Sempre a proposito di musica, domenica 26 si è tenuto il
tradizionale e seguitissimo concerto di Santo Stefano della
corale di Santa Caecilia di Vicovaro, diretta dal Maestro Roberto Proietti.
Nelle foto: La Corale di Santa Caecilia
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segue a pag. 24
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Vicovaro
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Lunedì 28, invece, presso la ex chiesa di Santa Maria
delle grazie, si è tenuta la presentazione del libro, “Un
prete speciale: don Angelo Francorsi” scritto da Pierino Romanzi, Domenico Trippa, Enrico Camilloni e Marcello Pecchi e pubblicato grazie al contributo del
Comune di Vicovaro. Tantissimi parenti, amici e
conoscenti dell’indimenticato sacerdote che operò
attivamente a Vicovaro per circa un decennio nel secondo dopoguerra, hanno voluto ricordare l’esempio di
vita di questa figura che tanto ha lasciato in chi ha
avuto l’opportunità di conoscerlo.
Mercoledì 29 ancora musica, con il concerto del complesso bandistico G. Rossini di Vicovaro, presso la
chiesa di San Pietro Apostolo.
Infine, il 6 gennaio, giorno dell’Epifania, oltre
all’iniziativa “Rin…correre la Befana”, organizzata
dall’Atletica Vicovaro, si sono tenute, nella chiesa di
San Pietro, le premiazioni della ventiduesima edizione
del concorso “Presepe in famiglia”. Più di novanta i
partecipanti a questo tradizionale appuntamento
natalizio voluto fortemente dal parroco Don Benedetto Molinari. A vincere il primo premio è
stata Ilenia Di Giuseppe. Sono finiti sul podio anche Valerio Longarini e Francesco e Aurora Proietti. Massimiliano Dante ha invece ricevuto il premio all’originalità, mentre Roberto Moltoni,
autore anche del presepe allestito in chiesa, è stato premiato “alla carriera”.
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Vicovaro
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A VICOVARO INCONTRI-SEMINARI SUL TERRITORIO
il 29 Gennaio si comincia con l’olio
Il comitato di scopo Aequa Promo.Ter.- Promozione Territoriale, con il patrocinio del Comune di Vicovaro, organizza, sabato 29 gennaio alle ore 17, presso la Sala consiliare di via Roma, il primo di una serie
di incontri a carattere seminariale al fine di avvicinare i cittadini della Valle dell’Aniene, e non solo, ai produttori e ai prodotti locali e contribuire concretamente alla loro valorizzazione e crescita.
Si comincia con l’olio dell’azienda Varia ’05 di Vicovaro. Gabriella Cinelli, Fiduciaria della Condotta di
Tivoli di Slow Food ed esperta degustatrice di olio, sarà la relatrice del seminario durante il quale i partecipanti verranno condotti nell’affascinante mondo dell’olio, di cui saranno svelati segreti, tecniche di produzione, profumi e sapori.
Al termine sarà allestita una piccola degustazione finale.
Chi desiderasse avere maggiori informazioni, può rivolgersi al Caffè 46 di Piazza San
Pietro, a Vicovaro, sponsor ufficiale della manifestazione, oppure contattare il numero di
telefono 328.18.75. 402.
Pia La
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Vicovaro
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LA “I SHIN DEN SHIN DOJO”
PROSEGUE IL SUO CAMMINO
Ad un mese dall’apertura, la nuova associazione
sportiva dilettantistica
I SHIN DEN SHIN
DOJO di Vicovaro dell’insegnante
tecnico
Anna Duvalli, vanta già
la partecipazione a due
considerevoli esperienze. Questa associazione,
che ha come fine ultimo
la promulgazione di un
karate per tutti (bambini,
adolescenti, giovani e
non più giovani uomini
e donne), è affiliata ad
una importante organizzazione mondiale: la
SHUKOKAI
SHITO
RYU UNION.
L’11 - 12 dicembre 2010 a Tivoli si è svolto uno stage tenuto dall’istruttore capo in Europa di tale organizzazione, Tsutomo Kamohara, evento al quale ha preso parte una piccola rappresentanza della I SHIN DEN
SHIN DOJO. Si è trattato di due giorni di intenso lavoro durante i quali si è avuta la possibilità di aggiornare
ed affinare lo stile praticato nel dojo di Anna Duvalli a Vicovaro: lo Shito Ryu Shukokai.
L’8-9 gennaio, inoltre, si è svolto a Roma un seminario interregionale tenuto dal direttore tecnico della
nazionale fijlkam di karate, il Prof. Pierluigi Aschieri. Un evento che ha visto la partecipazione dell’insegnante tecnico Anna Duvalli.
Esperienza di notevole spessore, soprattutto per un insegnante che, in occasioni come
queste, ha la grande opportunità di acquisire preziose
nozioni da trasmettere ai propri allievi e di arricchirsi sia
personalmente che dal punto
di vista marziale.
Ora i piccoli e i grandi guerrieri della I SHIN DEN SHIN
DOJO si preparano per l’imminente inizio della nuova
stagione agonistica. Prossimamente vi aggiorneremo
sulle nuove ed appassionanti
esperienze che aspettano di
vivere tutti i praticanti della I
SHIN DEN SHIN DOJO di
Vicovaro.
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Tivoli
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UN GIORNO ARRIVERÀ IL TRENO...
di Valentina Torella
Chissà quante volte noi studenti, lavoratori o semplici viaggiatori affetti dalla diffusa sindrome
dello shopping, avremmo “venduto l’anima al diavolo” pur di “accorciare i tempi” ed evitare le solite code stressanti. Ma una soluzione attualmente
sembra esserci; infatti in una conferenza sul trasporto metropolitano nell’area tiburtina tenutasi
attualmente sono stati illustrati alcuni progetti resi
noti dall’ingegner Marco Rettighieri; tali progetti
riguardano una vera e propria novità nel genere dei
trasporti: l’impiego del treno per raggiungere la
Capitale. L’intero accordo è stato siglato il 3
dicembre 2010 per l’appalto dei lavori utili per
raddoppiare il tratto Lunghezza/Guidonia/Collefiorito. C’è inoltre un aneddoto da sottolineare: di
tutte le 8 linee ferroviarie E/W che vanno verso
Roma, solo quella che arriva a Tivoli è a binario
unico. E c’è anche un ulteriore vantaggio che può
derivare da questa innovazione: la ricostruzione
della Stazione Tiburtina anche se il treno non potrà
garantire la velocità di una linea metropolitana.
Così la suddetta Stazione Tiburtina, tramite alcuni
interventi aggiuntivi, sarà resa operativamente
definitiva divenendo la prima nuova stazione AV
italiana. Di certo sarà possibile fare dei percorsi
che attualmente sarebbe molto complicato fare.
Sarà la realizzazione di un sogno arrivare in tempo
al lavoro o a scuola! Infatti credo non si verificherà mai di incontrare sui binari tutto il traffico che
c’è quotidianamente sulla A24!!
PARCHEGGIO IN VIA NASSIRIYA
È stato completato il parcheggio in Via Nassiriya con 25
posti auto, a servizio dei cittadini, delle scuole e del Parco
Oudenaarde; l’accesso si trova su Via XXV Aprile in quanto è stato chiuso, per la messa in sicurezza, l’accesso carrabile a via Nassiriya da via S. Sebastiano.
Qui è stato
realizzato un
passaggio
pedonale ed
ha
trovato
posto anche la
pensilina della
fermata del
Cotral che prima si trovava a Piazza Dante. In questa area
è stato posto un cippo, inaugurato il 22 gennaio 2011,
dedicato ai Caduti di Nassiriya, vittime dell’attentato alla
base italiana nella città irachena del 12 novembre 2003, e
a tutti i giovani vittime della violenza e della guerra.
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Aree Protette del Lazio
RISERVA NATURALE REGIONALE
MONTAGNE DELLA DUCHESSA
a cura di Elisa Livi
La Riserva Naturale Regionale “Montagne della Duchessa”
è un’area protetta della Provincia di Rieti. Si estende per oltre 3.540 ha
principalmente nel comune di Borgorose, che ne è il gestore.
La sede si trova in Via della Medicina 4, a Corvaro. Sito web: www.riservaduchessa.it
L’area interessa un settore dell’Appennino laziale
ai confini con l’Abruzzo, a ridosso dell’A24
Roma-L’Aquila. In un paesaggio tipicamente
appenninico, comprende rilievi calcarei incisi da
valli profonde, estese praterie d’alta quota e fitti
boschi di faggio, sormontati in quota da formazioni rocciose dall’aspetto tipicamente alpino: il
Murolungo, il Costone ed il Morrone. Gioiello
paesistico dell’area è il piccolo lago della Duchessa, a 1.788 metri di quota, che occupa il fondo di
una vasta conca di origine glaciale, poi modellata
dal carsismo, circondata da prati-pascoli. Ricchissima la biodiversità. La Natura del Parco: I monti
della Riserva appartengono al gruppo del Velino,
di cui costituiscono il settore più occidentale. Le
vette non sono elevatissime e si attestano attorno
ai duemila metri: più elevati ma di poco sono il
monte Morrone (2.141) e il Murolungo (2.184).
Geologia: Di natura calcarea, i Monti della
Duchessa formano uno dei complessi idrografici
più importanti d’Italia dando vita alle sorgenti del
Peschiera, da cui si alimenta il principale acquedotto che rifornisce Roma. Assai evidenti anche le
testimonianze dell’epoca glaciale: il circo di Capo
Bove, le estese morene e il bacino del lago della
Duchessa. Il lago, a circa 1.800 metri di quota, è
rifornito dalle sole acque piovane ed occupa una
depressione scavata dalla testa dell’antico ghiacciaio. Ai margini occidentali dei rilievi della Riserva si estende la piana di Corvaro, nelle ci vicinanze si aprono le profonde incisioni della valle
Amara, della valle dei Confini, della valle della
Cesa, del vallone di Fua e di quello di Teve, imponente frattura che separa dal vicino massiccio del
Velino e segna il confine tra il Lazio e l’Abruzzo.
Tra le più singolari manifestazioni del carsismo
nell’Area Protetta va segnalato il Cau di Cartore,
dolina profonda dai venti ai trenta metri interamente rivestita di bosco. Flora: Le formazioni
boschive occupano il 56% dell’Area Protetta.
Pia La
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Dalle quote più basse (piano collinare) fino al
limite superiore del bosco (piano alto-montano, tra
1650 e 1750 m circa) si susseguono diversi tipi di
bosco: querceti misti, faggete miste e pure. Nelle
radure delle faggete più elevate si rinvengono
piante erbacee che danno luogo a fioriture straordinariamente colorate: il giglio martagone, il
giglio di San Giovanni, le fritillarie e molte orchidee. Le specie di piante vascolari censite nel territorio della riserva sono circa 500, almeno 66 delle
quali di particolare interesse scientifico perché
rare o endemiche: la peonia selvatica, l’aglio sottile, l’uva ursina e diverse varietà di carici, la primula orecchia d’orso, la genziana appenninica e
l’adonide distorta. Fauna: Di eccezionale interesse, la fauna della Riserva annovera tutte le specie
più note e caratteristiche dell’Appennino centrale,
con l’eccezione del camoscio: il lupo, il capriolo,
il cervo (reintrodotto nei primi anni ‘90 nella vicina riserva del Monte Velino, il gufo reale, l’aquila
reale (nidificante nel limitrofo territorio abruzzese), la vipera dell’Orsini e l’Orso marsicano.
La diversità di habitat e la contiguità con altre zone
montane poco disturbate rendono possibile la presenza di specie tipiche delle praterie alto-montane,
dei boschi montani di latifoglie decidue e dei
boschi collinari. Tra i rapaci: l’astore, lo sparviere
e il lodolaio (Falco subbuteo), e ancora il picchio
dorso bianco, la coturnice e il fringuello alpino.
Vista tridimensionale
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Aree Protette del Lazio
Borgorose
Frequentano gli ambienti rupicoli: il falco pellegrino, il lanario e il corvo imperiale. Da una decina d’anni si è aggiunto come nidificante pure il
grifone, introdotto dal Corpo forestale sul massiccio del Velino. Frequente il cinghiale e, in minor
misura, lo scoiattolo. Più difficile avvistare piccoli mammiferi quali arvicole delle nevi, quercini,
ghiri e toporagni. Alcune segnalazioni riguardano
pure altre due specie estremamente elusive, quali
il gatto selvatico e la martora. Nelle acque del lago
della Duchessa vive una popolazione consistente
ma isolata di tritone crestato. Infine, da segnalare
il piccolo nucleo di parrocchetto dal collare (Psittacula krameri) insediatosi da alcuni anni presso il
centro abitato di Corvaro.
Uomo e Territorio: Le Montagne della Duchessa
chiudono verso est quella parte della valle del
Salto che, sormontata dal monte Nuria, è denominata Cicolano. Caratterizzata dal severo paesaggio
montano, dopo un lungo isolamento l’area sta
conoscendo una nuova fase di espansione insediativa grazie alla presenza dello svincolo autostradale “Valle del Salto” lungo l’A24 Roma-L’Aquila.
Corvaro di Borgorose è noto per il suo centro
medievale sovrastato da un castello costruito tra X
e XI secolo. Della rocca si possono ammirare le
mura di cinta ellissoidali, le quattro torri a pianta
circolare e l’ingresso principale denominato Porta
Calata. Storia del territorio: Seppure resi ardui dal
carattere dei luoghi, i primi insediamenti umani
sui Monti della Duchessa risalgono ad epoche
remote. Nel territorio di Cartore è stata rinvenuta e
parzialmente scavata la necropoli degli Arioli, un
cimitero di tombe a tumulo dal diametro di 30-35
metri, databili tra il VI ed il V secolo a.C. Ad epoca
perlopiù medievale risalgono invece i romitori che
punteggiano le pendici della Duchessa, quali l’eremo di S. Costanzo a Bocca di Teve e l’eremo di S.
Leonardo nel vallone di Fua. Quanto invece agli
equicoli, antico popolo italico erede di quegli equi
il cui territorio, originariamente ben più vasto,
dopo la conquista romana (fine IV - inizi III sec.
a.C.) venne circoscritto in quest’area nel cuore
dell’Appennino centrale, presso il territorio della
Riserva se ne conserva la testimonianza monumentale più evidente e cioè il tumulo di Corvaro.
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Borgorose: Antico feudo dei conti Mareri, con
una riscoperta vitalità a causa del vicino casello
autostradale che ne facilita grandemente i collegamenti, il paese fino al 1960 si chiamava Borgocollefegato. Si trova al margine settentrionale di un
pianoro e vi risiedono attualmente circa cinquemila persone. Di rilievo è la chiesa parrocchiale di
Sant’Anastasia, eretta su antiche mura probabilmente romane nel Settecento: presenta il rosone
di facciata e il portale che provengono dall’antico
monastero benedettino di San Giovanni in Leopardis, abbazia poco distante forse risalente al
Mille che ancora conserva la cripta a cinque navate. Dell’antico borgo originario restano alcuni
ruderi del castello e della chiesa di Santa Maria ad
Nives, in particolare il campanile formato da due
archetti per le campane sormontati da un arco più
piccolo. Attorno alla centrale piazza Garibaldi, le
case più antiche sopravvissute al terremoto ancora si raccolgono lungo i vicoli, non di rado con
pregevoli portali in pietra. Nella periferia orientale del paese si trova poi la chiesa di Santa Maria
delle Grazie, che sorge al di sopra di un muro in
opera poligonale e opera incerta che ha lasciato
ipotizzare agli archeologi la presenza nel sito di
un santuario oppure di una villa romana. Il comune è il più grande e popoloso della Vallata del
Salto o Cicolano, ed uno dei più grandi dell’intera
Provincia di Rieti. Il Comune di Borgorose è
caratterizzato dal territorio della Riserva, dalla
Valle di Malito, dalla Vasta piana di Corvaro, e da
una parte del corso del Fiume Salto, circondato
dai primi contrafforti dei Monti del Cicolano e dei
Carseolani, sui quali sono disseminati numerosi
centri storici minori, assai caratteristici e ben conservati. La presenza di vaste zone pianeggianti, e
una relativa facilità di collegamenti, hanno fatto si
che, fin dalle epoche più remote, gli insediamenti
e la popolazione si concentrassero intorno alla
piana di Corvaro. Qui si sono sviluppati i centri
maggiori, Corvaro e Borgorose e Santa Anatolia,
Spedino, Torano.
Archeologia e Arte: Il Tumulo di Corvaro: Nel
1984, presso la località Montariolo, fu rinvenuta
una tomba a tumulo del VI sec. a.C. di diametro
Lago della Duchessa
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Pia
Aree Protette del Lazio
Gennaio 2011
di circa 50 metri e di altezza di 3,70 m. Prima
dello scavo appariva come un imponente cumulo
di terra, pietre e ciottoli, con un perimetro parzialmente conservato in lastroni squadrati di calcare locale. Indagini successive hanno permesso
agli archeologi di rinvenire, fino ad oggi, qualcosa come 254 tombe, le più antiche delle quali
databili tra VI e V secolo a.C. e che hanno fatto
pensare alla sepoltura di soldati. Inoltre, è stato
possibile individuare al centro della struttura un
tumulo di dimensioni minori, avente un diametro
di circa 11 metri e cronologicamente inquadrabile nel corso della prima età del ferro (fine IX-VII
sec. a.C.).
Itinerari:
Bocca di Teve - Vallone di Teve - Capo Teve.
CAI 2 (2A)
Difficoltà: bassa - Tempo richiesto: 3,15 ore - Lunghezza: Km 5,800 - Dislivello: quota iniziale:
987m. - quota d’arrivo: 1618m. s.l.m. Questo Sentiero è chiuso normalmente dal 15 febbraio al 15
maggio di ogni anno. Per cause di sicurezza pubblica una Ordinanza del Sindaco di Magliano Dei
Marsi (AQ) ha protratto tale divieto a tempo indeterminato.
Capo Teve - Malo Passo [2A]
Solagne del Lago - Lago Duchessa [1A].
CAI 2A, 1A
Difficoltà: alta - Tempo richiesto: 1,45 ore - Lunghezza: Km. 3,250 - Difficoltà: EE (Percorso per
Escursionisti Esperti) nel tratto Capo Teve - Malo
Passo; E (Percorso per Escursionisti) nel tratto 1A
Solagne del Lago - Lago della Duchessa - Dislivello: quota partenza: 1618 - quota di arrivo:
1800m. s.l.m.
Cartore -Vallone della Cesa-Praticchio
del Tordo-Le Caparnie-Lago della Duchessa
CAI 2C
Difficoltà: bassa - Tempo richiesto: 3,20 ore - Lunghezza: Km. 5,100 - Difficoltà: T (Percorso turistico) - Dislivello: quota di partenza 950m. - quota di
arrivo: 1788 m. s.l.m.
Cartore- V. Fua - Vallone del Cieco
Le Caparnie - Lago Duchessa.
CAI 2B.
Difficoltà: alta - Tempo richiesto: ore 2,45 - Lunghezza: Km. 4,200 - Difficoltà: EE (Percorso
Escursionisti Esperti) - Dislivello: quota di partenza: 950m. - quota di arrivo: 1788 m
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31
Montagne della Duchessa
Fonte della Vena - Monte Ginepro - Valle dell’Uccettù - Mercaturo - Lago della Duchessa.
CAI 2E 2G.
Difficoltà: alta - Tempo richiesto: 3,30 ore - Lunghezza: Km. 4,00 - Difficoltà: EE (Percorso per
Escursionisti Esperti) - Dislivello: quota di partenza: 1750m. - quota di arrivo: 1890m.
Lago della Duchessa - Solagne del Lago
Il Costone. CAI 1A.
Difficoltà: alta - Tempo richiesto: 2,45 ore - Lunghezza: Km 2,650 - Difficoltà: E (Percorso Escursionistico) - Dislivello: quota di partenza: 1788m.
- quota di arrivo: 2238 m. s.l.m.
Lago della Duchessa - Valle Fredda
Murolungo. CAI 2H.
Lunghezza: Km. 2,450 - Tempo: h. 2,30 - Difficoltà: EE (percorso per Escursionisti esperti)
Dislivello: quota di partenza: 1788m. - quota di
arrivo: 2184 m. s.l.m.
Le Vene - Costa le Ripi - Prime Prata
La Piana - Pratone della Cesa - Fonte Salomone
Lago della Duchessa. CAI 2D.
Difficoltà: alta - Tempo richiesto: 4,45 ore - Lunghezza: Km. 7,800 - Difficoltà: E (Percorso Escursionistico) - Dislivello: quota di partenza 900m. quota di arrivo: 1891m. s.l.m.
Valle Amara - La Piletta-Valle dell’Asino.
CAI 2G.
Difficoltà: bassa - Tempo richiesto: 3,10 ore - Lunghezza: Km. 4,800 - Difficoltà: T (Percorso Turistico) - Dislivello: quota di partenza: 957m. quota di arrivo: 1445 m. s.l.m.
Valle dell’Asino - Prato S. Rocco
Monte S. Rocco - Monte Cava
Difficoltà: alta - Tempo richiesto: 3,40 ore - Lunghezza: Km. 4,500 - Difficoltà: EE (Percorso
Escursionisti Esperti) - Dislivello: quota di partenza: 1445m. - quota di arrivo: 2000 m. s.l.m.
Per maggiori info su tutti i percorsi visita la sezione Itinerari CAI sul sito www.riservaduchessa.it
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Gennaio 2011
L’ASSERTIVITÀ
Psicologa Psicoterapeuta Dr.ssa Roberta Moriconi
La rabbia è una delle emozioni primarie, quella più precoce, definita come un’emozione,
un sentimento, una reazione mentale e fisica ad una violazione della propria persona,
modo di essere o valori (Phelps, Austin,
2002) e in quanto tale anche positiva.
Quando però questa rabbia porta ad
aggredire l’altro oppure ad avere un
atteggiamento passivo, ci si deve
chiedere come trasformare questa
spinta in energia positiva, che possa
permettere di ascoltare i nostri bisogni e soddisfarli nel rispetto dell’altro con una modalità assertiva.
Avere una buona stima di sé e una buona
stima degli altri favorisce un comportamento
assertivo. L’assertività è un approccio che ci mette
in condizione di gestire in modo positivo e
costruttivo i rapporti interpersonali. È una tecnica
che può essere appresa e con la pratica diviene una
capacità,che può essere migliorata. La persona
assertiva sa comprendere gli altri, rispettarli,allo
stesso modo è in grado di ascoltare i propri bisogni e soddisfarli. Se la nostra autostima è bassa ed
altrettanto bassa è la stima che si nutre per l’altro
si ha la tendenza ad un comportamento
passivo.
Se il nostro senso di autostima è alto,
mentre la stima che si ha per l’altro è
bassa o viceversa si ha la tendenza a
sviluppare
un
comportamento
aggressivo. Solo se si impara a gestire le proprie emozioni ed il rapporto
con l’altro si potranno avere relazioni
sane ed equilibrate.
Spesso si è portati a reprimere determinate emozioni come la paura, la
rabbia, nascondendole a se stessi e
agli altri piuttosto che riconoscerle. In
questo caso si corre il rischio che all’improvviso possano emergere in maniera violenta. Pertanto il primo passo verso un percorso di
crescita del potere personale è lo sviluppo dell’empowerment. Fondamentale appare trasformare il sentimento di contemplazione in azione.
Aristotele diceva: “Chiunque può arrabbiarsi,
questo è facile, ma arrabbiarsi con la persona
giusta, nel modo giusto, al momento giusto e per
lo scopo giusto: questo non è nelle possibilità di
chiunque e non è facile”.
PRENOTARE ESAMI E VISITE SPECIALISTICHE
AL CUP DI CASTEL MADAMA
A Castel Madama il 4 Gennaio è stato riaperto il CUP (centro unico per le prenotazioni sanitarie), con sede presso il Consultorio Familiare di Castel Madama in via
Alfredo Baccelli, 15. Sarà possibile prenotare esami e visite specialistiche in tutti gli
ambulatori Asl ed Ospedali del Lazio, il mercoledì e venerdì mattina dalle ore 8 alle
12 ed il martedì pomeriggio dalle 13 alle 17.
Presso il Consultorio Familiare, oltre alle visite pediatriche (martedì dalle 14 alle 18)
e ginecologiche (giovedì e venerdì dalle 08,30 alle 13,30) è possibile effettuare visite con il dermatologo che riceve il venerdì dalle 08,30 alle 11,30, il cardiologo e
l’ortopedico che ricevono il mercoledì mattina dalle 8,30 alle 13,30.
Per informazioni e prenotazioni contattare il numero 0774.448872.
Ufficio Stampa Comune di Castel Madama
Pia La
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Film
Gennaio 2011
La banda dei Babbi Natale
di Elisa Livi
Torna sul grande schermo il trio comico composto da
Aldo Giovanni e Giacomo, con la pellicola “La banda
dei babbi natale”. Il film si apre con l’immagine di tre
babbi natale appesi alla facciata di un palazzo, ma solo
uno di questi è in carne ed ossa. Arriva la polizia e i
tre, vestiti con abito rosso e barba bianca, vengono
allo scoperto. Arrestati e portati davanti all’intransigente commissario di polizia, Irene Bestetti, ruolo
interpretato dalla bravissima Angela Finocchiaro, i tre
vengono interrogati, in un clima d’impazienza generale. I tre malcapitati iniziano a raccontare la loro storia, tentando affannosamente di discolparsi e di spiegare l’equivoco creatosi. Le premesse fatte dai tre si
moltiplicano e la pazienza del commissario comincia
a cedere. Il racconto delle loro storie si prolunga e ne
esce un quadro fatto di vite, non sempre integerrime,
come una sorta di pentimento per i peccati commessi nella notte di Natale. Aldo è un disoccupato cronico che non ha voglia di lavorare, scommettitore incallito ma quasi sempre perdente, vive tra la passione
per la cucina e quella per Monica, sua moglie. Giovanni è un veterinario poco affidabile, che si divide
tra due famiglie, una a Milano l’altra a Lugano, e tra
una suocera “fuori di testa” (interpretata con molta
ironia da Mara Maionchi) e un suocero violento. Giacomo è un dottore, vedovo ormai da dodici anni ma
ancora legato al ricordo della moglie tanto da non
rendersi conto del serrato corteggiamento della dottoressa Elisa. Il trio torna, dopo il quasi deludente “Il
cosmo sul comò”, con una storia da raccontare, semplice e comica, e con una regia, quella di Paolo Genovesi, che fa scorrere il film in modo fluido e mai statico, tra gag e flashback. Presente e passato si
mescolano per raccontare una storia fatta di eventi a
volte surreali ma che fanno parte della quotidianità di
molti. Il regista mette bene in evidenza il rapporto di
amicizia che lega i tre babbi natale, dalla passione per
le bocce all’aiuto reciproco che si danno nelle vicissitudini della vita di tutti i giorni. La colonna sonora,
precisa e posta nei
momenti giusti,
in quelli salienti, è
affidata alla voce
di Mina, sulle
note delle sue
canzoni scorrono
le vite dei personaggi sullo schermo. La pellicola è
piacevole, una commedia delicata e mai volgare, in cui
tutti i personaggi sono caratterizzati in modo ben preciso, in cui anche la coppia Finocchiaro-Esposito, nei
panni dei due poliziotti, è resa alla perfezione con una
buona dose d’ironia, umanità e semplicità. Le gag sono
orchestrate in modo perfetto, il ritmo è incalzante.
Aldo Giovanni e Giacomo, stavolta, ci raccontano una
storia. Il film non è un insieme di gag fatte per far ridere lo spettatore a tutti i costi, ma è un mosaico in cui
vengono ricomposte le storie, le vite di tutti i personaggi. Storicamente il periodo natalizio è caratterizzato
dai cine-panettoni e dalle solite commedie, ormai noiose e contraddistinte da una comicità
che forse non fa
più ridere. Un film
come questo ha
fatto riscoprire il
gusto per un umorismo, tutto italiano, semplice, puro
e ben fatto.
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Gennaio 2011
Recensione
35
CRONACHE DI POVERI AMANTI
Elisa Livi
“Cronache di poveri amanti”, scritto da Pratolini nel 1946, è il romanzo che ha imposto
nel mondo il nome di Pratolini. L’opera è
considerata un classico del neorealismo, un
racconto fatto di storie di vita quotidiana,
mettendo in risalto gli avvenimenti che si
succedono intorno agli inquilini di Via del
Corno, dove Pratolini visse da bambino con i
nonni, tra i quali si inseriscono i rancori della
storia simboleggiati negli scontri tra fascisti
e antifascisti, nella Firenze del ’25.
L’autore descrive una Firenze negli anni in
cui il Fascismo in avanzamento, pressava la
forza e la grinta della classe operaia. Centro
del romanzo è una strada fiorentina tra
Palazzo Vecchio e Santa Croce, appunto Via
del Corno. Il narratore sembra comparire da
una finestra affacciata su via del Corno, analizzando dettagliatamente la vita, i sentimenti e i risvolti psicologici della moltitudine
di personaggi raccontati nel romanzo. Complotti, cospirazioni, amori, ogni personaggio
è ben definito, ognuno va per la sua strada,
una strada ben precisa e stabilita con sicurezza. Parte del romanzo è dedicata ad uno
degli amori più belli, descritti da Pratolini, e
cioè quello tra Mario e Milena, un amore
puro che si nutre di una comunione profonda
dove l’uno si riconosce nell’altro.
Solo una persona è in grado di esercitare
tutto il suo potere in via del Corno, e questo
è ben impersonato dal personaggio della
Signora, un’ex prostituta che decise di ritirarsi a vita privata per controllare, attraverso le
sue protette, tutti gli avvenimenti della via.
Rispettata da tutti, soprattutto per il timore
che incute, entra in possesso della proprietà
immobiliare di via del Corno, ma in seguito,
un impeto di pura follia l’assale e passa, da
dominatrice incontrastata, a oggetto di
scherno di dominio pubblico. Quest’ultimo è
un personaggio che si sottrae ai principi realistici dei ritratti neorealisti. La Signora, vecchia e agiata, temuta e ossequiata in tutta la
via, che signoreggia dal suo letto di malattia
mediante la sua serva Gesuina. Quest’ultima
però non è solo la sua serva. La Signora la
volle con sé, e tutta per sé, nel momento in
cui volle ritirarsi dal mondo per lasciare di sé
Pia La
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un ricordo di giovinezza, distinto dall’avvenenza fisica e dalla bellezza. Fece eliminare
tutti i suoi ritratti, e si ritirò dalla vita pubblica, e soprattutto dalle frequentazioni
maschili, cercando da allora “consolazione
nella complicità tenera e tiepida del proprio
sesso”. “La vita è una lotta, spesso si perde la
speranza dell’andare avanti. Ciascuno ha la
sua storia scritta e non sempre ci si può ribellare agli eventi, come scrive Pratolini continuerà a “correre sempre più avanti per non
morire”. Proprio la necessità di raffigurare
direttamente storie di vita vissuta in prima
persona, sia dagli scrittori sia dai lettori,
comportò la scelta della prosa a scapito della
poesia, l’adozione di un linguaggio abbastanza chiaro e comunicativo, respingendo la tradizione letteraria della pagina ben scritta,
usata dagli scrittori negli anni Venti e Trenta.
Uomini e donne le cui vite si intrecciano,
aprendosi alla speranza o chiudendosi nel
dolore e nella morte, viene colto e narrato il
bene e il male dell’esistenza.
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Cultura
Gennaio 2011
VAN GOGH AL VITTORIANO
di Ivo Santolamazza
Prorogata di due settimane, fino a domenica 20 febbraio 2011, la mostra del pittore olandese Van Gogh. Esposti
i dipinti che mettono in luce il suo amore per due ambienti contrapposti: campagna e città. L’esposizione dei
quadri di Van Gogh a Roma dopo 22 anni di assenza ha fatto notizia. Ad indurre il differimento della mostra,
possibile grazie alla disponibilità dei collezionisti e dei più importanti musei del mondo, il grande successo ottenuto. Infatti aperta al pubblico lo scorso 8 ottobre ha contato fino ad oggi più di 300.000 visitatori, di cui 48.000
solo nel periodo natalizio. “Campagna senza tempo – Città moderna”, percorso espositivo curato da Cornelia
Homburg, consente di ammirare gli oltre settanta capolavori tra dipinti, acquarelli e opere su carta del maestro
olandese. Ma non finisce qui, infatti sono esposte anche le circa quaranta opere dei grandi artisti che lo ispirarono, tra i quali Millet, Pissarro, Cézanne, Gauguin e Seurat. L’esposizione si incentra su un obiettivo ben preciso: mettere in luce le due inclinazioni contraddittorie che spesso ispirarono il pittore. Infatti Van Gogh nella
scelta dei soggetti da dipingere si rifà tanto alla campagna, ambiente fisso e immutabile, quanto alla città, centro della vita moderna e del suo rapido movimento.
La mostra è promossa dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali, nasce sotto l’Alto Patronato del Presidente
della Repubblica e vede la partecipazione del Comune di Roma - Assessorato alle Politiche Culturali e della
Comunicazione, della Provincia di Roma - Presidenza e Assessorato alle Politiche culturali, della Regione
Lazio - Presidenza e Assessorato alla Cultura, Arte e Sport, ed il patrocinio del Senato della Repubblica, della
Camera dei Deputati, del Ministero degli Affari Esteri, dell’Ambasciata del Regno dei Paesi Bassi a Roma e
dell’Istituto per la Storia del Risorgimento Italiano.
Non c’è il Van Gogh dei Girasoli e delle nature morte ma accanto a lavori usciti per la prima volta dalle collezioni private, non mancheranno le opere celeberrime. Ci sono opere che in modo esemplare raccontano l’universo interiore di Van Gogh. Dai quadri come dalla documentazione in mostra, Vincent van Gogh (Groot
Zundert, 1853 - Auvers-sur-Oise, 1890) ci si presenta non più come un folle istintivo, ma come un genio del
sentirsi e del sentire, un uomo colto e bisognoso di una realizzazione vera e totale. Scoperte, incontri, esperienze
devono essere provate profondamente, siano esse espressione del creato divino o prodotti dell’uomo, visto che
“i libri, la realtà e l’arte sono lo stesso genere di cose per me”. Si fonda probabilmente su questa idea anche il
ricorso ad altri modelli pittorici, come Millet, suo maestro nel ritrarre il mondo rurale e capace di generare in
lui, spettatore, una sensazione di “buono” e di consolazione, che lo riportava alla campagna olandese. Alla
mitizzazione onirica del francese (I raccoglitori di fieno) subentra però una teatralità interessata, più vicina a
Toulouse-Lautrec; allo sfumato delle forme e del colore, una riduzione geometrica quasi cezanniana delle figure umane, che riassumono con la meccanicità della postura e altri pochi indizi il lavoro di una vita (La semina
delle patate). La tela si oscura poi caravaggescamente nei ritratti di contadini simili a operai di una rivoluzione
industriale che incominciava allora a interessare le campagne, incorniciando il paesaggio e i quadri con profili
di ciminiere. Città e campagna trapassano l’una nell’altra, in un continuum della periferia parigina con orti e
campi che appaiono come distese scompigliate di vegetazione assolata (Orti a Montmartre). Trionfa qui l’esempio divisionista, con un potenziamento della resa atmosferica
e dell’animazione della tela. A questi si aggiunge la serenità spirituale de Il ponte sulla Senna ad Asnières, dove una luce quasi
marina del nord e l’uso di un rosa non stemperato richiamano le
opere di Guillaumin, mentre raggi di luce quasi impercettibili
sembrano comunicare fra il cielo e la terra. La pennellata si fa via
via più ondulata, per tracciare il contorno di una realtà troppo
vibrante per stare nelle forme, stregata come i rami e i tronchi
degli ulivi o le cime dei cipressi, simili a ‘C’ inanellate fra loro,
allungate verso l’alto come volute di fumo denso e colorato
(Cipressi con due figure femminili). E spettrali sono anche le
dame, che in coppie ricorrenti percorrono giardini atopici: il turbamento dell’artista passa attraverso la loro indefinitezza rispetto
alla familiare robustezza delle contadine. Ma le prospettive sbilanciate, i piani sfasati, i colori innaturali e acidi sbloccano la sofferenza dell’inadeguatezza sociale, dell’incomprensione del
reale; ciò che conta è il realismo del sentire e con l’arte ritrasmetterlo. In una parola, Espressionismo.
Costo dei biglietti 12 euro (intero) 8.50 euro (ridotto); orario di
apertura LUN - GIO: 9.30/19.30, VEN - SAB: 9.30/23.30, DOM:
9.30/20.30.
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Pia
Gennaio 2011
Cultura
37
LUCAS CRANACH: l’altro Rinascimento
di Ivo Santolamazza
A Roma dal 15 ottobre 2010 fino al 13 febbraio 2011 la Galleria Borghese propone per la prima
volta al pubblico italiano la figura e le opere di Lucas Cranach il Vecchio, massimo esponente,
assieme a Albrecht Durer, della rinnovata pittura tedesca del 1500. La mostra intende dare un’immagine complessiva della produzione artistica del pittore rinascimentale, artista di corte e innovatore, legato alle tradizioni fiamminghe ma contaminato anche dalle novità figurative italiane.
“Lucas Cranach. L’altro Rinascimento” è curata dal Prof. Bernard Aikema, storico dell’arte tra
i massimi studiosi dell’artista tedesco, e da Anna Coliva, Direttrice della Galleria Borghese,
promossa dalla Soprintendenza Speciale PSAE per il Polo Museale della Città di Roma e organizzata da MondoMostre.
Nella storia dell’arte, Cranach è forse maggiormente noto come amico e partigiano di Lutero,
con il quale ha gettato le basi di un’iconologia protestante. Ma Cranach, a capo di un grande
ed attivissimo atelier nella città di Wittenberg, introduceva nella pittura tedesca anche altri
soggetti, soprattutto una nuova imagerie del nudo, dell’erotico, nonché dei temi umanistici ed
una ritrattistica particolarmente incisiva ed innovativa. Cranach esponente di un “altro
Rinascimento”, diverso dal classicismo teorizzato e praticato dal suo grande contemporaneo e
concorrente Albrecht Durer, diverso anche dal Rinascimento italiano.
Artista di corte ma in modo innovativo in grado di definire un linguaggio formale del tutto
nuovo e visivamente molto attraente. Nella mostra verranno presentate circa 45 opere pittori
che fra le più significative di Cranach, provenienti dalle massime collezioni pubbliche e private, europee e statunitensi – alcune praticamente per la prima volta fuori della loro sede.
Circa dieci xilografie dimostrano la incredibile virtuosità e inventività del Cranach nel medium
grafico.
Orario d’apertura: ogni giorno dal lunedì al mercoledì 9.30-19.30;
venerdì e sabato 9.30-23.30; domenica 9.30-20.30.
UN SECOLO DI CLIC
di Ivo Santolamazza
Dal 19 novembre 2010 al 6 febbraio 2011, al Museo di Roma in Trastevere di Piazza S. Egidio,
in esposizione circa 150 fotografie 30x40. “Un secolo di clic in cronaca di Roma 1910/2010. I
cento anni del Sindacato cronisti romani con dedica ai fotoreporter”.
Foto divise in due parti. La prima parte è tratta dagli archivi del Luce con foto dal 1910 fino ai
primi anni Quaranta con protagonista assoluto Adolfo Porry-Pastorel, ideatore del moderno fotogiornalismo. Le fotografie in mostra nella seconda parte sono ricavate dagli archivi dei colleghi
che, pur accomunati dalla stessa passione e dalla stessa dedizione, hanno vissuto esperienze
diverse: Rino Barillari, Mario De Renzi; Pietro Ravagli; Enrico Oliverio; Carlo e Maurizio Riccardi.
Il Sindacato cronisti romano nasce il 5 agosto del 1910. Le cronache e i documenti dell’epoca
raccontano che una sessantina di giornalisti dei quotidiani, “Il Messaggero”, “La Tribuna”, “Il
Giornale d’Italia”, “L’Osservatore romano”, “Corriere d’Italia” e “Idea nazionale”, si riunisce in
assemblea costituente in via Due Macelli 12. Abolito dal fascismo, il sindacato cronisti romani si
ricostituisce nel 1945 con l’entusiasmo e la voglia di rinascita che hanno caratterizzato il periodo dell’immediato dopoguerra. Ne fanno parte e ne hanno fatto parte generazioni di giornalisti
che si sono fatti le ossa a tu per tu con la realtà di una città tutta particolare come Roma.
ORARIO D’APERTURA: ogni giorno dalla domenica al mercoledì dalle 9.30 alle 19.30 (ultima entrata
alle 18.30); dal giovedì al sabato dalle 9.30 alle 21.00 (ultima entrata alle 20.00). Chiuso il lunedì.
BIGLIETTI: INTERO euro 4.50; RIDOTTO euro 3.50.
Pia La
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Cultura
Gennaio 2011
Johannes Brahms e Clara Schumann
di Ivano Moreschini
Uno dei legami
più noti della storia della musica
classica è quello
tra Johannes
Brahms e Clara
Schumann.
L’ambiente in cui
nasce e si sviluppa è quello della
borghesia di lingua tedesca della
seconda metà
dell’ottocento: forse l’archetipo dello stile di vita
borghese, quello che poi Thomas Mann rievocherà
con nostalgia decedente nel suo grande affresco
sulla famiglia Buddenbrook.
Clara Wieck Schumann è del 1819, è una pianista
di grande livello che incontra ed ama, sposandolo,
un altro grande compositore: Robert Schumann.
L’ambiente sociale è quello della borghesia tedesca intellettuale. Robert è figlio di un libraio, Clara
figlia di un proprietario di una fabbrica di pianoforti, nonché insegnante di questo strumento.
Robert , che ha nove anni più di Clara, la conobbe
proprio perché, come lei, era un allievo di Friedrich Wieck, il padre di Clara stessa. L’amore tra i
due trovò il contrasto del padre di lei, poiché
Robert aveva, secondo lui, uno scarso equilibrio
mentale. Comunque i due si sposarono nel 1840 ed
ebbero otto figli. Robert, oltre ad essere un compositore noto all’epoca ed anche adesso, aveva
fondato nel 1834 una importante rivista musicale,
e la sua autorevolezza era indiscussa nel dibattito
musicale tedesco.
Brahms, nato nel 1833, è invece di origini più
modeste. Il padre è un musicista popolare che
suona diversi strumenti, ed incoraggia molto il
talento del giovane Johannes per la musica. Nel
1853 l’incontro con Robert Schumann è fondamentale per il ventenne Johannes. Robert considera Brahms un vero genio tanto che lo indica
sulla rivista da lui fondata come il musicista del
futuro. Questo contribuì molto alla fama di
Brahms, che dal canto suo ebbe una produzione
musicale vasta, legata alla tradizione tedesca, che
lo fece contrapporre all’epoca alla nuova musica
di Richard Wagner. Poco dopo aver conosciuto
gli Schumann, dei quali diviene intimo, Brahms
assiste al rapido
declino della
salute di Robert.
Soffre di amnesie, ha un tentativo di suicidio, e
viene internato in
un manicomio,
assistito dalla
moglie Clara e
con la frequentazione assidua
anche di
Johannes. Non si riprenderà più dai disturbi nervosi, e morirà nel 1856.
Da allora in poi nasce il misterioso legame tra
Clara e Johannes. Dopo la morte del marito, nonostante gli otto figli, Clara si dedica interamente
alla musica di Robert. Pubblica l’edizione completa della sua opera. Nel 1878 diventa insegnante di
pianoforte principale presso il Conservatorio di
Francoforte, unica docente donna in una scuola
che ammette soltanto uomini.
Brahms da parte sua scrive le opere della sua produzione di compositore, segue l’attività concertistica come direttore d’orchestra. Non che non
abbia avuto altri amori, soprattutto con il mondo
delle cantanti liriche, ma non si sposò mai, e Clara
rimase sempre sullo sfondo della sua vita. La
morte di Clara avvenne nel 1896.
Brahms muore meno di un anno dopo. Di comune
accordo i due, per timore che la loro relazione
venisse equivocata, distrussero le loro lettere.
Molti anni prima, quasi subito dopo la morte di
Robert, Clara nel suo diario scrive una lettera ai
suoi figli sul rapporto tra lei e Brahms. Spiega
l’importanza di questa persona nella loro vita e
li invita a non ascoltare le calunnie sulla loro relazione.
Un commentatore inglese scrive: “i moderni biografi si interrogano sulla rozza, irrilevante questione del loro eventuale rapporto sessuale, come se
solo i due corpi che si incontrano stabiliscano il
grado dell’amore. Ogni volta che ascolto gli Intermezzi di Brahms, invece, io li immagino seduti in
un giardino, in una fioritura tardiva di rose, e nere
cascate di foglie, lasciando che sia l’orizzonte a
parlare per loro, senza permetterci di spiare le loro
parole d’amore”.
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