La «swissness» è nell`aria
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La «swissness» è nell`aria
UBS service Il magazine per le PMI CURIOSITÀ LUGLIO 2010 / NUMERO 1 Yves Kübler, distillatore di assenzio INTERVISTA Fulvio Micheletti su UBS come banca per le PMI FOCUS La «swissness» è nell’aria 2 3 EDITORIALE 4 Cara imprenditrice, caro imprenditore, IN BREVE Swiss Economic Forum 2010 Pagamenti più convenienti Scambio tra consiglieri di amministrazione UBS Business Card Basic Scoprire la Svizzera BUSINESS DI SUCCESSO 20 Cerchioni a tutto gas La turgoviese Aerotechnik Fahrzeugteile AG vende cerchioni sportivi e li esporta in tutta Europa. L’azienda si assicura di conseguenza contro i rischi valutari. FOCUS: SWISSNESS 6 Emblema d’orgoglio fare previsioni sullo sviluppo economico è alquanto difficile, oggi più che mai. Ma una cosa è certa: l’economia è in ripresa e le PMI svizzere si trovano in una situazione che promette bene. La maggior parte gode di buona salute e non vediamo segni di crisi creditizie o di liquidità. Anche le condizioni quadro stabilite a livello statale sono ragionevoli. È quindi tempo di ripartire: anche quest’anno la parola d’ordine dello Swiss Economic Forum è stata «restart». Per far ripartire la vostra attività, potete contare al 100% su UBS, la banca per le PMI. Grazie al nostro preciso orientamento al mercato nazionale e alla nostra consulenza a 360° possiamo fare molto per voi. Parlate con noi dei vostri progetti e delle vostre sfide: vi offriremo nuove idee e soluzioni vincenti. A proposito di restart, UBS service vi sembra un po’ cambiata? Più chiara, vivace e comprensibile? Ci farebbe piacere, dato che ci siamo impegnati per migliorarla. Ora UBS service è più di una semplice rivista: sul sito www.ubs.com/pmi potete trovare altre informazioni utili ed interessanti per voi e la vostra azienda. Abbonandovi alla newsletter elettronica UBS service, inoltre, potrete ricevere tutti gli aggiornamenti sulle nuove offerte e sui nuovi prodotti UBS, anche tra un’uscita e l’altra della rivista. Autenticità e qualità rendono competitivi: ecco perché aziende svizzere celebrano la «swissness». Come la legge tutela il marchio Svizzera. Swissness Worldwide: intervista con il direttore dello studio effettuato sul tema, Stephan Feige. NOZIONI 22 Cosa significa hedging? Le operazioni di copertura consentono alle PMI di programmare meglio la liquidità nel valutare costi e rischi. Vi auguro una proficua lettura! PROSPETTIVA 24 La paura del franco forte Il capo economista di UBS, Andreas Höfer, sullo sviluppo della valuta svizzera rispetto a euro e dollaro USA. AFFARI DI FAMIGLIA 12 L’identità è successo Secondo la consulente d’impresa Meike Bütikofer per le imprese familiari ci sono maggiori possibilità di sviluppare un’identità. Fulvio Micheletti Responsabile PMI CURIOSITÀ 26 La magia della fata P.S. La vostra opinione è importante per noi. Diteci cosa ne pensate di UBS service scrivendo a [email protected] Yves Kübler ha lottato con successo per la legalizzazione dell'assenzio in Svizzera. Oggi il suo liquore all’assenzio è esportato in tutto il mondo. Impressum UBS service è una pubblicazione rivolta alle società e agli esercenti clienti di UBS Svizzera. Editore: UBS SA, casella postale, 8098 Zurigo E-mail: [email protected] Consiglio redazionale: Martha Braide, Fulvio Micheletti, Stephan Stotz, Markus Suter, Kathrin Wolff Schmandt UBS SERVICE — LUGLIO 2010 Direzione redazionale: Adrian Roost Grafica e produzione: Raffinerie AG für Gestaltung, Zurigo Photo editing: Maria Schönbucher, Zurigo Traduzione: Textissimo AG, Zurigo Management produzione: Gothuey & Partner, Zurigo Prestampa: Visiolink AG, Zurigo Stampa: Vogt+Schild AG, Derendingen Pubblicata in italiano, francese e tedesco. Nr. 80440I-1001 © UBS SA 2010. Tutti i diritti riservati. Cover: Jos Schmid, ritratto: Flavio Berther, foto: Andri Pol, Véronique Hoegger, Jos Schmid INTERVISTA 14 « Potenziali vantaggi per tutti gli imprenditori» Fulvio Micheletti, responsabile PMI di UBS, sulle imprese, la crisi finanziaria, la consulenza attiva, le transazioni efficienti e i vantaggi di una banca universale come UBS. BUSINESS DI SUCCESSO 18 Giochi di luce oltre ogni confine Laserworld è tra i maggiori fornitori di proiettori laser in Europa e utilizza con successo l’UBS EUR Gateway Account. 27 INFOTECA Pubblicazioni UBS per le PMI Concorso 4 IN BREVE 5 Scambi di esperienze per i consiglieri d’amministrazione Pagamenti ancora più convenienti Swiss Economic Forum 2010: le PMI svizzere pronte a ripartire Scoprire la Svizzera con UBS L’ sieme a Ulf Berg, presidente del consiglio di amministrazione di Ems-Chemie ed ex CEO di Sulzer , e a Thomas Staehelin, membro del consiglio di amministrazione di Kühne + Nagel e presidente della camera di commercio di Basilea. Le PMI desiderano una partnership con le banche Secondo Berg e Staehelin, le banche dovrebbero essere al servizio delle aziende e non viceversa. Dalle banche gli imprenditori si attendono affidabilità. Gähwiler ha sottolineato l’importanza delle grandi banche per l’economia svizzera nella concessione dei crediti e nella negoziazione di divise. Inoltre, ha illustrato la nuova organizzazione di UBS Svizzera, volta a dare risalto all’importanza del merLa paura dell’inflazione è fuori luogo cato interno, aspetto rilevante per il rapporto tra Doris Leuthard, consigliera federale e capo del UBS e le aziende. Un sistema di consulenza integrato Dipartimento federale dell’economia, ha auspicato dovrebbe fornire migliore assistenza ai clienti. una stabilizzazione dell’architettura finanziaria inUn altro importante momento del SEF è stata ternazionale e ha elogiato l’economia svizzera, che l’assegnazione dello Swiss EconomicAward, destinaha saputo superare relativamente bene la crisi.Le ra- to alle imprese svizzere giovani e innovative.Il primo gioni risiedono a suo avviso nella grande innovativi- premio della categoria Hightech/Biotech lo ha contà, nell’assenza di rischi di concentrazione e nelle for - segnato Manuel Leuthold, responsabile Aziende e ti assicurazioni sociali. clienti istituzionali di UBS, a Christian Brönnimann, Per l’economista Paul Krugman,premio Nobel CEO di Dectris SA. Dectris è riuscita in breve tempo e consulente del presidente Barack Obama, la ripre- a conquistare un ruolo di rilevanza mondiale nel sa congiunturale si è rivelata finora «deludente», e mercato dei rivelatori a raggi x ad alta sensibilità. sottolinea che è fuori luogo temere l’inflazione quanUBS sostiene il SEF fin dalla sua fondazione do i tassi d’interesse sono bassi. come partner elettivo, e sponsorizza lo Swiss EconoUna delle breakout session era dedicata al mic Award. tema: «L’economia svizzera e le banche». Lukas Ulteriori informazioni: Gähwiler, da aprile il nuovo CEO di UBS Svizzera e www.swisseconomic.ch membro dell’organo direttivo del gruppo UBS, ha discusso delle partnership tra economia e banche in- • UBS SERVICE — LUGLIO 2010 P Fotos: Swiss Economic Forum, UBS, Svizzera Turismo A ll’insegna del motto «ReStart»,il 12° Swiss Economic Forum del 3 e 4 giugno ha riunito a Interlaken circa 1300 personalità di economia, politica, scienza e media. Dalla finanza all’economia alla crisi nazionale, i recenti avvenimenti hanno alimentato il dibattito del più importante meeting degli imprenditori elvetici. L’ospite d’eccezione del SEF era l’ex primo ministro britannico Tony Blair. «Viviamo in un periodo di scarsa prevedibilità», ha osservato Blair, esortando gli esponenti del mondo politico ed economico a collaborare di più. Sono valori come libertà,democrazia, tolleranza, spirito imprenditoriale e libero scambio a permettere di affrontare al meglio le sfide future. Aggiorni il suo traffico pagamenti alle ultime novità. Discutono del rapporto tra economia e banche: (da sinistra) Ulf Berg, Lukas Gähwiler, Thomas Staehelin. L’elogio all’economia svizzera da parte di Doris Leuthard. er le PMI la facilità dei pagamenti è di fondamentale importanza: UBS offre la soluzione giusta per le aziende di ogni dimensione e dal 1° luglio riduce i costi delle transazioni. Ora si potranno svolgere più di 500 transazioni elettroniche al mese gratuitamente. I pagamenti in entrata saranno accreditati immediatamente sul suo conto, per disporre subito del denaro. Gli ordini di pagamento potranno essere immessi sino a poco prima del momento di esecuzione desiderato, senza supplementi per i pagamenti espresso. Inoltre potrà beneficiare di vantaggiosi tassi di cambio nei pagamenti internazionali in più di 40 valute. Se dovesse avere domande sull’esecuzione dei pagamenti la sera o nel fine settimana, i nostri consulenti della UBS Service Line PMI sono a sua disposizione telefonicamente. Per le esigenze più complesse veniamo volentieri a trovarla sul posto, per individuare insieme la soluzione ottimale. Altri vantaggi li offrono gli edocumenti: grazie alla firma elettronica, sono una valida alternativa ai documenti cartacei ma sono disponibili più rapidamente e a costi inferiori, grazie all’eliminazione di tempi e costi di recapito. Inoltre, sono ecologici! Chieda al suo consulente come può aggiornare i suoi pagamenti con le ultime novità, per non dover pensare ad altro che al suo lavoro. • Per maggiori informazioni: www.ubs.com/pagamenti Istituto svizzero per gli amministratori e dirigenti d’impresa (isadi), fondato nel 2007, ha l’obiettivo di promuovere gli scambi fra amministratori: organizza regolarmente su temi d’attualità occasioni d’incontro e gruppi ristretti. UBS è partner dell’isadi sin dalla fondazione e contribuisce così a promuovere l’economia svizzera. Un esempio di questa collaborazione è l’articolo sulla «responsabilità degli amministratori immobiliari». In Svizzera, le operazioni e i fondi immobiliari rivestono crescente importanza: in questo settore gli standard di lavoro richiesti agli organi di vigilanza sono sempre più elevati. Può leggere l’articolo sul sito dell’isadi (solo in tedesco e francese). • Per maggiori informazioni: www.isadi.ch UBS Business Card Basic per le PMI La carta di credito UBS per le PMI. L a UBS Business Card Basic è fatta su misura per le PMI: apra un conto carta gratuito e riceverà subito fino a 5 carte di credito aziendali per i suoi collaboratori, con limiti definibili individualmente. Scelga se ricevere un conteggio complessivo o separato per ogni carta e una chiusura a livello di azienda o di collaboratore. La UBS Business Card Basic è economica: solo 70 franchi l’anno per ciascuna carta. Se i volumi di utilizzo sono elevati, il canone viene restituito. • Per maggiori informazioni: www.ubs.com/businesscardbasic La guida «A piedi» presenta 32 passeggiate fra le più belle della Svizzera. N on ha ancora trovato l’idea giusta per la prossima gita aziendale? Forse il nuovo partenariato di UBS con Svizzera Turismo fa proprio al caso suo. Svizzera turismo è l’organizzazione di marketing nazionale che promuove la Svizzera come destinazione di vacanze, viaggi e congressi. Insieme a UBS, desidera rendere ancora più celebre la ricchezza turistica del nostro Paese. Come cliente UBS, può beneficiare di offerte interessanti per le vacanze e il tempo libero. Grazie alla Travel Service Line gratuita, i clienti UBS ricevono informazioni e consulenza sulle offerte di viaggi e divertimento in Svizzera e possono immediatamente riservare dei posti (tel. 0800 100 222). Inoltre, in tutti gli uffici UBS è disponibile sino a esaurimento scorte la guida «A piedi», che presenta 32 passeggiate fra le più belle di tutta la Svizzera. Inoltre, i clienti UBS riceveranno il 20% di sconto su tutta la gamma di prodotti Hallwag Kümmerly+Frey AG, al sito www.swisstravelcenter.ch, semplicemente inserendo il seguente codice promozionale: ubshkfp10. Svizzera Turismo è inserita anche nel programma UBS KeyClub. I partecipanti a questo programma godono di riduzioni esclusive sui pacchetti hotel ed escursione. • Per maggiori informazioni: www.ubs.ch/scoprire www.myswitzerland.com 6 SWISSNESS 7 Emblema d’orgoglio Autenticità e qualità rendono competitivi: ecco perché sempre più aziende svizzere celebrano la loro «swissness». Jörg Becher (testo) e Andri Pol (foto) Festival internazionale dei corni alpini a Nendaz. Tutte le immagini di questo reportage sono tratte da «Grüezi, Seltsames aus dem Heidiland» di Andri Pol e David Signer (Kontrast Verlag, 2006). N oi ‹swissiamo› le vostre merci»: uno slogan che potrebbe riassumere alla perfezione la filosofia della compagnia aerea in questo settore specifico. Indipendentemente dal tipo di merce: banconote, oro, opere d’arte, gioielli, sangue conservato o farmaci termosensibili, la divisione cargo SWISS trasporta «tutto ciò che è prezioso e che viene generalmente consegnato in furgoni blindati», spiega Bernd Maresch, responsabile Marketing & Strategy di Swiss WorldCargo UBS SERVICE — LUGLIO 2010 (SWC). Che si tratti di cinque carichi di cioccolato pregiato, da trasportare a refrigerazione costante dalla calda e umida San Paolo a Singapore via Zurigo, oppure di un carico di ceppi batterici che da un laboratorio di ricerca a Basilea deve raggiungere la costa ovest degli USA in 24 ore, Swiss WorldCargo, numero uno al mondo nel trasporto di merci di valore, soddisfa le esigenze più rigorose con la massima precisione e affidabilità. L’azienda stessa dichiara di «attribuire maggiore importanza al servizio e alla qualità di qualsiasi altro speditore». In breve, le merci particolarmente delicate vengono «swissate». La compagnia aerea, oggi parte del gruppo Lufthansa, incarna forse come nessun’altra azienda svizzera le virtù nazionali, chiaramente simboleggiate dalla croce elvetica del logo: sicurezza, pulizia, puntualità e un ser vizio di qualità superiore sono attributi quasi immutabili nel tempo.Grazie a queste virtù oggi SWISS è tornata a prosperare a pochi anni dal suo «atterraggio» e già gode di una vitalità che ricorda i vecchi tempi. Ne è convinto an- Spirito di innovazione: la Hochschule für Technik und Architektur Luzern a Horw. 8 SWISSNESS che Bernd Maresch, il responsabile WorldCargo – nota bene, un Bavarese. «Non c’è dubbio che la croce elvetica abbia impedito al fallimento di scalfire la nostra immagine.» Affermatosi nel mondo come infelice neologismo alla fine degli anni ’90, il termine «swissness» si è poi trasformato in un concetto attuale e polivalente. Secondo l’enciclopedia online Wikipedia, si tratta di uno «slogan utilizzato in Svizzera», di fatto traducibile con «elveticità» e diffuso non solo nel mondo dell’economia e del turismo, ma sempre più spesso anche in ambito sociopolitico. 9 valido», sottolinea Beni Stöckli, e aggiunge: «V isto l’incantevole territorio alpino in cui siamo nati, si tende a dare subito per scontato che noi svizzeri siamo anche bravi produttori di sci.Il che, ovviamente, aiuta.» Il valore della provenienza svizzera nel contesto della concorrenza internazionale è attestato dallo studio «Swissness Worldwide», condotto da htp St. Gallen Managementberatung insieme all’Istituto di marketing e commercio dell’Università di San Gallo. Lo studio si basa su un sondaggio online a livello mondiale, effettuato per la prima volta nel 2008 in nove lingue. Alla nuova edizione del 2010 hanno partecipato oltre 3700 persone da 56 paesi. Conclusioni dello studio: tra tutti i paesi presi in considerazione,a livello internazionale la Svizzera riscuote come sempre la maggiore simpatia. Anche i suoi prodotti e servizi sono molto apprezzati nel mondo,con leggero vantaggio su grandi esportatori quali Giappone e Germania ma con netto distacco dai produttori statunitensi, britannici, austriaci, francesi e italiani. «Rispetto alla Svizzera, nessun altro paese di riferimento vanta prodotti percepiti così positivamente», aggiunge lo studio (cfr. intervista a Stephan Feige). Molti clienti prediligono i prodotti svizzeri per spirito di patriottismo. suo avviso, lo zelo con cui viene utilizzata attesta che «l’identificazione emotiva con la Svizzera» è oggi nuovamente intatta. Oltre all’euforica riscoperta della «swissness», anche la croce elvetica è diventata emblema di rinascita.Da tempo la bandiera nazionale non adorna Disinvolta consapevolezza più solo coltelli tascabili, asciugamani L’anglicismo dal suono vellutato da bagno e T-shirt, ma anche borracce fa leva sull’autostima nazionale minac- in alluminio, guanti, portafogli, caschi ciata dalla globalizzazione e postula da bicicletta, confezioni di profumo, una nuova, disinvolta consapevolezza calzini da uomo e molti altri prodotti e dei cittadini svizzeri. L’auspicio è che la accessori svizzeri più o meno tipici. Un’azienda che da decenni fa «swissness» contribuisca a posizionare la confederazione stessa come marchio sfoggio del marchio rossocrociato nel di tendenza, facendo in un certo senso logo, che poi appone sui propri articoli, da pendant alla tanto citata «italianiè il produttore di sci Stöckli di Wolhutà». La nuova «parola magica» dunque sen nel Entlebuch, canton Lucerna. non è più tesa a evocare un nazionali- «Per il marketing sfruttiamo la croce elvetica in tutti i modi possibili»,spiega smo dalle vedute ristrette, bensì una Svizzera aperta al mondo, diagnostica Beni Stöckli, responsabile dell’azienda. lo storico zurighese Jakob Tanner; a Oltre agli sci da discesa, che ancora oggi contribuiscono a un terzo del fatturato, Stöckli Outdoor Sports produce e commercializza anche scarponi da sci, mountain bike, abbi gliamento sportivo, attrezzatura per fondo e accessori da trekking. L’importanza di un prodotto valido Scandinavia, US A e Giappone sono i paesi più ricettivi al marketing della croce elvetica, asserisce Beni Stöckli, terza generazione alla guida della florida azienda familiare. E aggiunge orgoglioso che in Italia esiste addirittura un gruppo di appassionati estimatori che inneggia alla qualità Stöckli definendola «lo Stradivari dello sci». Perchè mai sbilanciarsi in un così nobile paragone in riferimento a un paio di sci, semplicemente perchè vi figura l'emblema rossocrociato? Design e prestazioni sono determinanti.«L’importante è offrire sempre un prodotto I migliori valori d'immagine al mondo Nel mondo, i beni e i servizi di origine elvetica sono considerati particolarmente affidabili, di alta qualità e di lusso; pertanto, vengono spesso associati a un prezzo più elevato. A seconda del settore e del prodotto, questo sovrapprezzo può raggiungere o superare il 20%: «Nell’attività business to business, come per esempio la produzione di macchine utensili, la differenza è al massimo del 5%, mentre nell’industria alimentare è del 5 – 15%, talvolta anche del 20%», ha appurato Stephan Feige, autore dello studio «Swissness Worldwide». Determinati beni di lusso come orologi o cosmetici svizzeri possono arrivare a costare perfino il 50% in più, Illustrazioni: Svenja Plaas Uno scenario mozzafiato: il gruppo posa sullo sfondo dell’Eiger, del Mönch e del Jungfrau. UBS SERVICE — LUGLIO 2010 benché nei singoli casi sia difficile stabilire quanto si paghi per il marchio e quanto per la swissness. Non c’è da stupirsi che sempre più aziende (tra cui anche un crescente numero di profittatori) cerchino di sfruttare a proprio vantaggio il valore aggiunto della swissness. Ora la revisione dell’attuale legge sulla protezione dei marchi e una nuova legge federale sulla tutela dello stemma svizzero e di altri emblemi pubblici («Progetto Swissness») dovrebbero imporre maggiori restrizioni sull’uso dell’etichetta «Swiss Made» nella commercializzazione di beni e servizi. La revisione punta a contrastare in modo mirato l’uso improprio a livello nazionale e internazionale e perciò a garantire il valore del «marchio Svizzera» in un contesto sempre più globalizzato (cfr. riquadro a fianco). Attestato di origine Proprio nel settore dell’orologeria si fa largo abuso della denominazione «Swiss Made», afferma contrariato Jean-Marc Jacot, CEO di Parmigiani Fleurier, che produce orologi di lusso: «Noi svizzeri non siamo i soli a saper fabbricare orologi. Per questo è estremamente importante proteggere meglio la nostra denominazione di origine.» Per Jacot «Swiss Made» non è questione di percentuali: «Dovremmo essere più sinceri sulla denominazione di origine», asserisce. «Per ‹orologio svizzero› intendo un orologio il cui meccanismo sia di provenienza nazionale al 100%. Tutti gli altri componenti a mio avviso possono essere importati.» Sono 5000 gli orologi di lusso fabbricati e venduti ogni anno da Par migiani Fleurier, che ha sede nella Val de Travers, canton Neuchâtel. Tutti i componenti sono prodotti nella sede nazionale con la massima precisione e secondo rigorosissimi criteri di qualità, dalla molla a spirale all’ingranaggio, fino alla cassa e al quadrante. In tutto il paese esistono ormai pochi produttori che possono dire altrettanto di sé. ‹Swissness› significa una Svizzera aperta al mondo. Tutelare il marchio Svizzera Con l’inasprimento della legge sulla protezione dei marchi il Consiglio federale intende evitarne l’uso improprio. Lo «Swiss Made» genera v antaggi. Ma quanta Svizzera dev’esserci nel marchio perché sia autentico? Il cosiddetto «Progetto Swissness» dovrà for nire disposizioni chiare sull’uso della denominazione «Svizzera» e della croce elvetica nella commercializzazione di beni e servizi. Regolamentazione rigida … A novembre 2009 il Consiglio federale ha approvato una proposta di legge da sottoporre al Parlamento. Il progetto prevede che , al fi ne di garantire l’origine, almeno il 60% dei costi di produzione dei prodotti industriali sia sostenuto in Svizzera. Riguardo ai prodotti naturali lavorati, vale a dire i generi alimentari, il governo v a addirittura oltre: almeno l’80% delle materie prime dev’essere di provenienza interna. Il progetto è aspramente dibattuto. Con la regola dell’80% una caramella Ricola non sarebbe più considerata prodotto svizzero . Così la senape Thomy, la fonduta Gerber, le minestre Knorr, i gelati Nestlé o i biscotti Kambly. … con poche eccezioni Secondo il governo, le severe norme prevedono eccezioni solo per le materie prime non disponibili in Svizzera (come cacao , ananas) o disponibili solo in determinati periodi (a seconda del raccolto). Anche le operazioni che conferiscono al prodotto le sue proprietà essenziali devono avvenire obbligatoriamente in Svizzera, come per esempio la trasformazione del latte in formaggio. 10 SWISSNESS 11 all’estero e titoli in prima pagina. Ma la pubblicità negativa non gli ha causato notti insonni: «L ’immagine della Svizzera è molto, molto forte», afferma. «Grazie a Dio le polemiche sull’evasione fiscale, sul furto e sul traffico dei dati dei clienti delle banche, come pure la questione libica, ci procurano solo qualche graffio.» Nemmeno a Beni Stöckli l’immagine nazionale sembra offuscata. Anzi: «Oggi più che mai numerosi clienti svizzeri scelgono prodotti nazionali per spirito di patriottismo», dichiara soddisfatto. Questa nuova consapevolezza sta emergendo da due o tre anni proprio nei grandi eventi sportivi. Se in passato il gruppo di tifosi rossocrociati alle partite internazionali era sparuto, dagli ultimi Campionati europei di calcio le cose sono radicalmente cambiate. Jean-Marc Jacot è convinto che fin dalla scuola i giovani dovrebbero essere educati a esser fieri del loro paese. Tuttavia non è facile se mancano figure con le quali identificarsi: «Ciò di cui abbiamo bisogno in Svizzera è una classe politica in grado di far sognare la gente.» Produzione altamente tecnologica dell’Emmentaler a Kaltbach. Heidi dà il benvenuto ai turisti La «swissness», così come la si coltiva in Val de Travers, non è esente da un pizzico di eccentricità: «Siamo fanatici della qualità», ammette sincero il CEO di Parmigiani. «Questo perfezionismo va preservato.» Vagamente bislacchi sono anche i ruvidi e simpatici montanari sui manifesti e negli spot televisivi con cui Svizzera Turismo pubblicizza vacanze da sogno in una natura incontaminata. Alle fiere turistiche all’estero sono inoltre presenti hostess vestite da «Heidi». «Non abbiamo timore di mostrare una Heidi nelle nostre pubblicità, ma dev’essere una Heidi al passo coi tempi», spiega Urs Eberhard, che in qualità di vicedirettore di Svizzera Turismo è responsabile del marketing. «Noi svizzeri siamo degli originali, ma ne siamo serenamente consapevoli. Non ci prendiamo troppo sul serio, qualità molto apprezzata all’estero.» Nei secoli, artisti e letterati hanno sempre descritto la Svizzera come un paradiso terrestre, da Goethe a Mark Twain, da William Turner fino a L’immagine della Svizzera è molto, molto forte. UBS SERVICE — LUGLIO 2010 Charlie Chaplin e Freddy Mercury . «Già 200 anni fa ammirare un tramonto dal Rigi era uno spettacolo emozionante, che continua tuttora a incantare decine di migliaia di persone anno dopo anno», così Urs Eberhard descrive il fascino immutato della montagna. Svizzera? Ora più che mai! «The End of Switzerland» titolava un po’ precipitosamente la rivista americana Newsweek a febbraio 2010, lamentando compiaciuta il presunto decadimento della repubblica modello nel cuore dell’Europa: «La crisi finanziaria e la galoppante xenofobia seppelliscono i grandi miti svizzeri e distruggono quella che un tempo fu una nazione modello senza eguali», sintetizza l’articolo tendenzioso. L ’argomento era già stato trattato settimane prima dal Wall Street Journal, che domandava provocatorio se la confederazione come tale avesse ancora ragione di esistere. È naturale che Eberhard, esperto di turismo, abbia avuto il suo daffare quando eventi politici come l’iniziativa sui minareti hanno suscitato scalpore L’occasione della multiculturalità Ogni brand manager sa che conferire valori e associazioni a un mar chio è un duro lavoro, specialmente quando i valori si trovano già a un livello così elevato, come nel caso della talvolta privilegiata Svizzera. Ma il paese relativamente piccolo e la sua multiculturalità offrono l’occasione di preservare le virtù tramandate, anzi, di evolverle con vigore. Del resto è quel che pensa anche Bernd Maresch, responsabile marketing di Swiss WorldCargo, emigrato dalla Germania del sud: «Se gli svizzeri sapranno continuare a identificarsi nei loro valori tradizionali e a esserne fieri e soddisfatti, il futuro del marchio Svizzera sarà assicurato.» • Ritratto: Flavio Berther «Per noi il tema portante del marketing sono le nostre radici», sottolinea Jean-Marc Jacot. «In tutto ciò che facciamo restiamo focalizzati sulla Svizzera.» Tuttavia, i meravigliosi meccanismi firmati Parmigiani Fleurier hanno il loro prezzo, che si aggira intorno ai 150 000 franchi. «Se trasferissimo la produzione all’estero costerebbero un terzo», scherza Jacot. «Da questo punto di vista possiamo dire che non applichiamo sovrapprezzi sugli orologi, ma calcoliamo soltanto i costi di produzione più elevati.» Ulteriori informazioni: A fine maggio è uscita la nuova edizione dello studio internazionale «Swissness Worldwide 2010» sulla percezione del marchio Svizzera, Università di San Gallo, ISBN 978-3-905819-17-5. Per informazioni e ordinazioni (disponibile solo in tedesco): www.htp-sg.ch/bestellung-swissness «I clienti cercano origine e autenticità» Stephan Feige autore dello studio «Swissness Worldwide» e direttore di htp St. Gallen Managementberatung UBS service: I prodotti e i servizi svizzeri godono di un’ottima fama internazionale. Perché? Stephan Feige: Si tratta di una fama costruita nel corso dei decenni, iniziata da personalità come Henri Nestlé,Abraham Louis Breguet o Hans Caspar Escher, e perpetuata da aziende svizzere affermatesi a livello internazionale come Schindler, Swatch o Kambly. Oggi anche tutti gli altri produttori sfruttano le competenze passate e presenti di questi esponenti della «swissness». In quali settori vale la pena fare leva sull’origine svizzera o sulla «swissness» a scopo promozionale? Innanzitutto in settori in cui c’è un’esplicita domanda di prodotti svizzeri e l’origine svizzera è talvolta quasi una condizione necessaria, come per esempio gli orologi di lusso, ma anche il cioccolato pregiato, il formaggio o la gestione patrimoniale. In secondo luogo, l’attestato di origine è opportuno anche in ambiti economici in cui virtù come affidabilità e massima qualità sono di estrema importanza. I prodotti e i servizi svizzeri sono apprezzati soprattutto in Europa orientale, Sud America e in gran parte dell’Asia, mentre i consumatori dei paesi europei confinanti sembrano esserne meno entusiasti. L’immagine eccellente è forse frutto di un mito? È possibile che da lontano la Svizzera sia vista con uno sguardo meno critico e più stereotipato, ma non c’è dubbio che i giudizi nei suoi confronti siano ottimi anche in Europa. Questione libica, evasione fiscale: i titoli denigratori danneggiano l’immagine del paese? Oppure il marchio Svizzera è più robusto di quel che pensano certi pessimisti? I marchi sono generalmente molto robusti, il che vale anche per la Svizzera. Senz’altro la questione libica non lascia tracce negative, poiché in questo caso il giudizio su ragione e torto dovrebbe essere piuttosto chiaro a livello internazionale. In generale, le questioni politiche o caratterizzate da componenti etiche sono le più pericolose per la reputazione. L’immagine delle banche svizzere pertanto ne ha risentito, benché meno rispetto ad altre banche estere. Diciamo che ne sono uscite con un occhio pesto. Va inoltre notato che la perdita di fiducia è minore all’estero che non in patria. Qual è il futuro potenziale della «swissness»? In un mondo globalizzato la «swissness» ha un enorme potenziale. I clienti desiderano percepire l’origine e l’autenticità, qualità che la Svizzera, nel suo piccolo, sa offrire meglio dei grandi paesi industrializzati. Inoltre la Svizzera è un marchio che simboleggia non solo determinate categorie di prodotti come orologi o cioccolato, ma anche valori come affidabilità e prestazioni di punta. Valori che negli anni a venire acquisteranno impor tanza ancora maggiore. • 12 AFFARI DI FAMIGLIA 13 vantaggi. I fondatori e proprietari hanno venduto l’azienda al management, che ne ha reso partecipi tutti i collaboratori. Il modello basato sulla partecipazione garantisce che gli utili siano reinvestiti esclusivamente nei collaboratori e nella crescita dell’azienda.È da notare inoltre l’assenza di un «capo». La guida è affidata a un consiglio direttivo composto da 12 membri che rappresentano il personale nelle decisioni strategiche e operative. Da 40 anni questa strategia centrale fa prosperare l’azienda, che nel tempo ha moltiplicato il suo valore. Chi sono? L’identità come formula del successo Gli imprenditori darebbero qualsiasi cosa per una formula che garantisse lunga vita alla loro azienda. O ltre 40 anni fa, alcuni ingegneri civili ebbero la brillante idea di fondare un’azienda che progettasse e costruisse edifici industriali «chiavi in mano», in un processo di produzione completo. I fondatori hanno trasformato in fattore di successo strategico le frequenti difficoltà di collaborazione tra architetti, ingegneri civili e di processo. Ancora oggi l a UBS SERVICE — LUGLIO 2010 concorrenza si morde le dita. In pratica, ai fondatori era riuscito ciò che sembrava impossibile: riunire abilmente tre contributi specialistici e offrire progetti completi.I clienti che un tempo dovevano complicarsi la vita con tanti fornitori diver si ora potevano finalmente affidarsi a un unico interlocutore che pensava a tutto e rispondeva di tutto. Negli anni successivi, questo singolare modello aziendale ha rivelato ulteriori Ritratto: Flavio Berther Meike Bütikofer (testo) e Sarah Pickering (illustrazione) Unica e irripetibile A cosa è dovuto un tale successo? Diciamo che è soprattutto questione di statica. L’azienda si è sempre adeguata agli sviluppi del mercato solo marginalmente, mantenendo inalterato il proprio nucleo, che costituisce la vera identità aziendale, mai messa in discussione nemmeno nella strategia imprenditoriale. Quest’identità è la somma dei fattori che rendono un’azienda unica e irripetibile, come le nostre impronte digitali. L’unicità permette all’azienda di rendersi inconfondibile e fornisce il motivo per cui i collaboratori vi lavorano e i clienti acquistano i suoi prodotti. È il collante che salda tutti i componenti. Succede però che alcune aziende prosperino a lungo con una strategia mentre altre falliscano. Perché? Se è vero che la maggior parte delle strategie contiene idee intelligenti, spesso manca un nucleo autentico – un’identità. Chi si comporta come una banderuola al vento e cambia costantemente direzione strategica tende a indebolirsi nel tempo e a lasciarsi sospingere dagli andamenti del mercato. Guardando solo all’esterno si perde di vista la propria parte interna. Le forze si sgretolano, perché viene gradualmente a mancare l’identità. Il nucleo si indebolisce. L’identità aziendale è come una formula segreta non riproducibile. È un bene prezioso, che nel tempo manifesta sempre più il proprio valore. Le aziende guidate da famiglie o da proprietari hanno maggiori probabilità di resistere e prosperare nel tempo, poiché molte hanno saputo sviluppare una forte identità e rispondono personalmente per i membri della famiglia o per i proprietari, nella fortuna come nelle avversità. La chiave del successo Come scoprire la propria identità aziendale? Come trovare la formula segreta che costituisce il nucleo della strategia? Aiutatevi con queste domande: • Cosa rende forte la vostra azienda? • A quali tradizioni non rinuncereste mai? • Di quali prodotti e servizi andate fieri? • Cosa spinge i vostri clienti a fare la coda al vostro ingresso? • Che cos’è veramente unico della vostra azienda? • Come reagirebbe il mondo se la vostra azienda non ci fosse più? La formula del successo può assumere forme diverse. Nell’esempio citato è composta da tre fattori: accorpamento delle competenze per un servizio completo, partecipazione dei collaboratori e consiglio direttivo a 12. L’azienda familiare svizzera Fraisa SA di Bellach, che produce utensili meccanici per il mercato mondiale, definisce la propria formula con l’espressione «nucleo filosofico», costituito da cinque elementi che tuttavia preferisce non rivelare. In 75 anni questa formula non è mai cambiata. sero a rafforzare la propriaidentità e a concederle lo spazio necessario nell’ambito della strategia, potrebbero risparmiare molto. Scoprire i propri tesori nascosti Dietro l’impegno a delineare una strategia si cela il desiderio di ogni imprenditore di scoprire una formula segreta da applicare fino alla fine dei suoi giorni. Ma le aziende che vogliono fare storia devono dapprima trovare la propria identità. Aziende e manager si trovano spesso in difficoltà a creare una formula del successo. Troppe informaForza d’attrazione quasi mistica zioni esterne e interne distolgono lo Per Renggli AG di Sursee, leader sguardo dall’essenziale. svizzero nel campo dell’edilizia in leTrovare una strategia è molto più gno, questo nucleo è paragonabile a un che redigere un documento fornendo codice genetico: impiego intelligente del fatti e cifre. Occorre invece sbarazzarsi legno come materiale edilizio del futu- del superfluo e dare risalto alle migliori ro, moltiplicato per spirito innovativo e qualità. Mettete temporaneamente a spinta all’innovazione. Ormai alla quar- tacere il raziocinio e lasciate parlare il ta generazione, l’azienda costruisce da cuore, i sentimenti e l’intuito. 80 anni case in legno esclusive, moderne e a efficienza energetica. Lantal Textiles AG di Langenthal, Meike Bütikofer produttrice di tappezzerie per mobili, è esperta di strategie aziendali orientate ha trasformato le conoscenze dei tessual valore. Titolare ti in una storia vincente, sviluppando della società di conuna sua «ricetta segreta» e una tradisulenza Bütikofer zione aziendale. Oggi è leader mondiale AG, è consigliere di amministrazione di IE Engineering Group e del nel campo dei tessili per l’industria dei Gruppo Hochdorf. Nel 2010 uscirà trasporti. il suo libro «La parola all’azienda» Come per la ricetta segreta del (titolo di lavoro). Kräuterbitter dell’Appenzello, ogni azienda familiare deve trovare la propria formula, preservarla e affinarla, poiché genera forza, crea un effetto leva ed emana un’attrazione quasi mistica che sa far presa sia sulla forza lavoro sia sui clienti. Le aziende investono molto per motivare i collaboratori e rendersi visibili ai clienti; se invece si dedicas- • 14 INTERVISTA 15 Fulvio Micheletti parla di imprenditori, crisi finanziaria, consulenza attiva, efficienza nel traffico dei pagamenti e dei vantaggi della banca universale UBS. «Potenziali vantaggi per tutti gli imprenditori » Adrian Roost (intervista) e Tom Haller (foto) D al 2008 dirige l’area PMI di UBS. Cosa l’affascina di questo business? Dal tirocinio presso una banca di Zurigo preesistente a UBS ho imparato a conoscere tutti gli aspetti dell’area imprese. Per molti anni ho seguito grandi aziende e gruppi multinazionali, prima negli Stati Uniti e poi in Svizzera. In definitiva constato che anche il mondo delle PMI si ritrova ad affrontare le stesse problematiche. L’azienda acquista materie prime, le lavora e le trasforma, quindi rivende i propri prodotti o servizi sul mercato. Che ci si trovi a guidare un gruppo con migliaia di dipendenti e un fatturato miliardario o una PMI con una dozzina di impiegati e cinque milioni di turnover, i dubbi sono sempre gli stessi: sto seguendo il modello giusto? Come approcciarsi alla catena del valore aggiunto? In quali risorse investire? Quanto è affidabile la mia pianificazione della liquidità? Fulvio Micheletti è responsabile PMI di UBS dal 1° novembre 2008. Prima era capo dell’area Multinationals. Il 53enne di Zurigo, nato in Alto Adige, è sposato, ha due figli e nel tempo libero ama giocare a calcio. UBS SERVICE — LUGLIO 2010 Dov’è la differenza? Nella modalità di finanziamento. Le aziende quotate in borsa possono procurarsi i mezzi necessari dai mercati dei capitali, in borsa o anche da investitori privati. Per le PMI l’unica fonte di finanziamento è praticamente la banca. Gli imprenditori hanno esigenze di consulenza particolari? Buona domanda. Normalmente nell’ambito di una partnership con un gruppo multinazionale parlo con i dipendenti di un’impresa. In una PMI, viceversa, mi ritrovo quasi sempre faccia a faccia con l’imprenditore, una persona che ha investito tutti i suoi averi nell’azienda. L’attività è il suo mondo, lo tiene impegnato 24 ore su 24 e si può letteralmente avvertire l’energia che investe nella stessa. Se qualcosa va storto, può andarne dell’esistenza stessa dell’esercizio. È qualcosa in cui l’imprenditore ha posto tutto se stesso, quindi anche le emozioni in gioco sono molto forti. Ecco cos’è che rende il business delle PMI così eccitante e dinamico. Che tipo di supporto fornisce la banca all’imprenditore? In un primo momento i nostri consulenti si limitano ad ascoltare e cercano di capire l’imprenditore. Cosa produce esattamente? Come si è sviluppata l’azienda? Che posizione occupa sul mercato? Solo una volta consapevole di cosa fa il cliente e di come e perché lo fa, posso offrirgli una consulenza e proporgli dalla gamma dei servizi bancari gli approcci più utili per evolversi nella propria attività. Un altro requisito importante nella costruzione di una partnership è che al consulente venga data la possibilità di contribuire attivamente a dare forma al rapporto con il cliente. Come fa il consulente a strutturare attivamene il rapporto con il cliente? In confronto ad altre banche, UBS offre una gamma molto ampia e articolata di servizi. In ogni settore disponiamo di una nutrita schiera di specialisti in grado di sviluppare soluzioni su misura per le esigenze più diverse, da Molte delle PMI nostre clienti non immaginano neppure cosa possiamo fare per loro. 16 INTERVISTA 17 Cosa offre la banca a un esportatore? L’ampiezza della nostra proposta è senza dubbio unica. Abbiamo soluzioni per il traffico internazionale dei pagamenti, la regolamentazione di cambio o il finanziamento all’esportazione. Tra le innovazioni più esclusive c’è il nostro EUR Gateway Account, una soluzione fantastica per ogni esportatore: i pagamenti effettuati in Eurolandia fluiscono dalle banche locali direttamente sul conto dell’esportatore in Svizzera, che non deve più intrattenere relazioni bancarie all’estero, migliorando quindi il proprio Cash Management. L’EUR Gateway Account è una soluzione fantastica per il traffico dei pagamenti degli esportatori. cui ogni imprenditore può trarre vantaggio. Esistono clienti che si concentrano su poche offerte, altri invece strutturano la propria azienda per una catena del valore più complessa. Ne segue che, in determinati ambiti, hanno anche esigenze maggiori per quanto riguarda l’estensione e la profondità della consulenza. Il consulente può definire l’ampiezza della consulenza e delle proposte, insieme al cliente per consentirgli di gestire la catena del valore aggiunto in modo ottimale. Dove sta il vantaggio per il cliente? Consideriamo il rapporto con ciascun cliente nella sua totalità: qual è la portata del supporto che il cliente si aspetta da noi? Lui o la sua famiglia hanno anche un conto privato presso di noi? Forse ci ha affidato anche i propri investimenti finanziari privati? Alcuni dei suoi collaboratori sono nostri clienti? Durante il dialogo con il cliente, il consulente valuta il potenziale di un rapporto commerciale partendo da questo quadro complessivo. Insieme possiamo controllarne l’intensità e il valore con vantaggio per entrambe le parti. Spesso sul mercato si sente dire che UBS non è una banca per le PMI. Come replica? I fatti mostrano un quadro diverso. Quattro PMI svizzere su dieci UBS SERVICE — LUGLIO 2010 hanno un rapporto con noi. Con un traffico di pagamenti di circa 250 milioni di transazioni all’anno, UBS è leader nel settore privato e aziendale accanto alle Poste. Questo vale anche per divise, lettere di credito e finanziamenti all’esportazione. Abbiamo un portafoglio crediti di 40 miliardi di franchi, che corrisponde al 13 percento di tutti i finanziamenti aziendali in Svizzera. E per l’online-banking offriamo un servizio di altissima qualità. Il settore PMI ha una lunga tradizione ed è importantissimo per noi, forse sinora non l’abbiamo dimostrato a sufficienza. Da dove nasce quest’impressione? Dipende senza dubbio dall’orientamento strategico della banca. Dalla crisi finanziaria in avanti, il mercato interno è di nuovo centrale per UBS in quanto stabile e fondamentale pilastro degli utili. Quando ho assunto la direzione dell’area PMI, sussisteva ancora una suddivisione in 32 regioni di mercato gestite con taglio molto regionale, se non addirittura locale. Lo scambio tra le regioni era limitato. Dall’agosto 2009 il business si è concentrato sotto un unico tetto. Sono rimaste 12 regioni con una strategia e una gamma di prodotti comuni, tutte perfettamente coordinate. Ora vogliamo mostrare al mercato cos’abbiamo da offrire, perché molti clienti non immaginano neppure cosa possiamo fare per loro. UBS si concentra sulle PMI più grandi? Al contrario. Non distinguiamo tra grande e piccolo, tra molto o poco. Ogni singolo contatto è benvenuto. Possiamo servire ogni cliente, sia che abbia bisogno di pochi prodotti, che di tutta una serie di soluzioni. Abbiamo in serbo proposte interessanti per PMI di ogni dimensione. Può fare un esempio? La liquidità è d’importanza vitale per ogni impresa. Nel Cash Management abbiamo soluzioni convenienti per tutte le aziende, indipendentemente che si concentrino sul mercato svizzero, che esportino in Europa oppure che operino in tutto il mondo tramite filiale. Ogni nuovo cliente può provare gratuitamente i nostri servizi di base con conto corrente, traffico pagamenti, online-banking e carta di credito per un anno. Dal 1° luglio, inoltre, vengono eliminate le spese su un traffico pagamenti elettronico fino a 500 transazioni al mese. In questo modo oltre il 95 percento dei nostri clienti potrà effettuare i propri pagamenti a costo zero. Gli altri potranno usufruire di tariffe molto convenienti. trimestre. Oggi i clienti tornano a portarci denaro e a discutere con noi di nuove opportunità commerciali. Come hanno reagito i collaboratori? I nostri consulenti sono stati fantastici. Tutte le 65 sedi hanno fatto fronte comune. Hanno tenuto duro e proseguito il dialogo con i propri clienti anche in tempi difficili. Pochissimi hanno abbandonato la banca. I nostri oltre mille collaboratori sono tenaci e leali. Percepire tutto questo è stata un’esperienza davvero importante. E lei come ha vissuto gli ultimi due anni? Naturalmente anch’io a tratti ho dovuto interrogarmi sul nostro futuro. Ma ho sempre detto che avrei lottato. Sono in questo settore ormai da 37 anni, il banking è la mia professione. Non si può certo lasciar naufragare tutto come se niente fosse. E certo non proprio adesso che si sta delineando la ripresa e i nostri provvedimenti cominciano a dare risultati. Ci troviamo all’inizio di un nuovo sviluppo e c’è ancora molto da fare. UBS propone anche servizi di gestione patrimoniale e Investment Banking. Dove sono i vantaggi per una PMI? Ogni imprenditore che intrattiene un rapporto con UBS può usufruire del modello integrato della banca universale. Ciascun consulente fa parte di una solida rete di colleghi e specialisti globale. Che si tratti di investimenti finanziari, previdenza per la vecchiaia, successione o finanziamenti complessi, anche per le problematiche più impegnative è possibile ottenere rapidamente una consulenza e sviluppare solide soluzioni per l’interessato, che verrà contattato solo dalla sua persona di fiducia come unico referente. Una prassi del resto molto apprezzata dai nostri clienti. Che impatto ha avuto la crisi finanziaria sul business delle PMI? Dopo il collasso di Lehman Brothers e le trattative della Svizzera con le autorità fiscali statunitensi, le reazioni della clientela sono state intense. Qualcuno ci ha tolto parte del proprio denaro. Questo accadeva nel 1° trimestre del 2009. In genere, in confronto ai clienti individuali le imprese reagiscono con minore emotività. Penso che sappiano per esperienza diretta che ogni azienda può patire una crisi. Ciò che risulta decisivo è il modo di gestire le situazioni. Dove si trova oggi UBS, la banca per le PMI? Dalla scorsa estate constatiamo che la base della fiducia cresce ogni In confronto ad altre banche, UBS offre una gamma di servizi molto ampia e articolata. • 18 BUSINESS DI SUCCESSO 19 Giochi di luce oltre ogni confine Laserworld vende proiettori laser in tutta Europa e ottimizza il traffico internazionale dei pagamenti. Boris Schneider (testo) e Véronique Hoegger (foto) Il laser come strumento per spettacoli e presentazioni aziendali: Martin Werner usa i suoi apparecchi per proiettare nello spazio immagini luminose multicolori. C’ è ancora qualcuno che ama ricordare il buon vecchio laser a tubo, quel mostro affamato di energiacon raffreddamento ad acqua il cui unico raggio verde costituiva l’attrazione di ogni discoteca. Negli ultimi 10 anni, tuttavia, si è verificato un ricambio generazionale e,grazie alla più compatta e conveniente tecnologia del corpo solido, il laser si è trasformato in un mezzo di comunicazione di massa. Lo usano sul palco star come Grace Jones e Madonna, esattamente come discote- UBS SERVICE — LUGLIO 2010 La compatta tecnologia a corpo solido ha determinato un vero ricambio generazionale nel mondo del laser. che di ogni dimensione o aziende che presentano i loro prodotti. Martin Werner ha contribuito in modo decisivo alla diffusione del laser. Quando, oltre dieci anni fa, il giovane imprenditore della Germania meridionale diede inizio allo sviluppo e alla distribuzione di proiettori laser , fu l’unico a puntare con fermezza sulla tecnologia a corpo solido. Il successo ottenuto gli diede ragione: con 20 000 proiettori venduti solo nel 2009, la Laserworld AG, costituita in Germania e oggi ubicata presso la turgoviese Lengwil-Oberhofen, è la maggiore fornitrice di sistemi per laser show in Europa. «Credo che la nostra quota di mercato si aggiri sul 75% circa»,stima Werner con orgoglio. L’attività primaria dell’azienda include sviluppo, produzione e distribuzione di sistemi laser, in vendita o a noleggio. Insieme ai suoi partner, Laserworld offre anche un servizio eventi per progetti multimediali nonché progetta e realizza installazioni complesse. Laserworld fa produrre i moduli per i proiettori in Cina attraverso joint venture con fornitori locali che hanno specificamente adattato le proprie linee ai prodotti e ai bisogni dell’azienda. Due – tre volte l’anno il titolare si reca personalmente in Cina per consolidare i rapporti. L’assemblaggio avviene in parte in Svizzera e in Germania. I moduli diodo di alta qualità per il segmento high-end vengono prodotti interamente in Svizzera. Programmatori specializzati sviluppano driver per pilotare i singoli laser installati nei proiettori. Questo sistema consente di mescolare luce rossa, verde e blu per ottenere qualsiasi altra sfumatura e proiettarla nello spazio con uno scanner rotante e ottenere effetti strabilianti. La consulenza globale di UBS Laserworld tiene a magazzino fino a 2000 proiettori per poter consegnare con la massima rapidità ad allestitori di discoteche e organizzatori di eventi. Dato che i fornitori avviano la produzione solo dopo pagata la merce, Laserworld deve prefinanziarsi con ingenti investimenti e ha quindi bisogno di liquidità. A complicare la situazione, il fatto che i 60 distributori con il fatturato più ingente operano in tutta la zona dell’euro. Per ricevere pagamenti in euro dallo spazio UE/SEE o per incassare con la procedura del rapporto inter bancario diretto (RID) presso l’istituto finanziario del cliente, Laserworld si serviva di un secondo conto presso una banca tedesca. Grandi volumi di liquidi venivano quindi a trovarsi nel posto sbagliato e dovevano essere trasferiti manualmente in Svizzera. «Abbiamo così valutato una soluzione completa per il traffico dei pagamenti con la quale gestire tutti i liquidi sul nostro conto svizzero», spiega Werner. Patrick Unternährer , consulente UBS, ha analizzato la situazione insieme Il nostro consiglio Traffico dei pagamenti senza confini Le aziende che vendono prodotti e servizi nello spazio UE/SEE possono ottimizzare la gestione della liquidità con una soluzione per il traffi co elettronico dei pagamenti. L’UBS EUR Gateway Account si rivolge ad aziende che generano fatturati rilev anti nell’area UE/ SEE, dove poi effettuano o ricevono i pagamenti. I flussi in euro possono essere concentrati in Svizzera, migliorando nettamente la liquidità. Con il sistema di addebito diretto SEPA (Single Euro Payments Area) è possibile incassare con effi cienza, sicurezza e convenienza crediti in euro in tutto lo spazio interessato. 20 BUSINESS DI SUCCESSO 21 a Werner chiamando in causa Marco Vosseler, specialista per il traffico dei pagamenti elettronico. UBS utilizza questi specialisti presso dodici sedi svizzere per offrire ai clienti commer ciali una consulenza globale e competente in merito alla valutazione e all’ implementazione di soluzioni per l’ebanking o per il traffico elettronico dei pagamenti. Vosseler ha proposto a Laser world l’UBS EUR Gateway Account per i pagamenti dalla zona dell’euro. Ha suggerito poi l’implementazione del sistema SEP A (Single Euro Payments Area), basata sul software di Mammut Soft Computing. «Lo specialista di UBS ci ha fornito eccellenti chiarimenti sulle tecnologie disponibili e sul software presente sul mercato», conclude Werner. Pagamenti oltre confine L’UBS EUR Gateway Account è un conto in euro che funge da interfaccia tra la zona euro e la Svizzera.I clienti tedeschi possono versare su un conto presso UBS Germania con bonifico nazionale, mentre i clienti del resto d’Europa effettuano i propri pagamenti con ordine europeo. Gli importi vengono accreditati a Laserworld e sono subito disponibili in Svizzera. Laserworld è stato il primo cliente UBS a introdurre in una seconda fase anche il sistema SEPA. Questo sistema consente di incassare crediti periodici ed occasionali RID da acquirenti di tutta la zona dell’euro direttamente sul conto svizzero in euro presso UBS. Grazie a questa configurazione non serve più un conto bancario separato. La procedura RID, inoltre, offre a Laserworld il vantaggio di non doversi preoccupare della procedura di sollecito e di disporre del denaro in tempi più brevi. «Con varie centinaia di incassi all’anno, anche la struttura delle spese risulta molto interessante», osserva Werner. Dal momento che tutti i liquidi sono riuniti presso la banca nazionale UBS, è possibile documentare meglio anche le vendite – e Laser world può usufruire di condizioni più favorevoli. • UBS SERVICE — LUGLIO 2010 Considera i cerchioni come un accessorio personale: Gerhard Mösl. Cerchioni a tutto gas I cerchioni Aerotechnik seducono gli «autofanatici». L’azienda mantiene il controllo anche dei rischi valutari. Boris Schneider (testo) e Véronique Hoegger (foto) V endo giocattoli per bambini grandi»,dice Gerhard Mösl con un sorriso ironico. Nelle vene del fondatore e amministratore di Aerotechnik Fahrzeugteile AG scorre più benzina che sangue. D’altra parte discende da una famiglia di garagisti. Dopo l’apprendistato come meccanico, ha proseguito la propria formazione come commerciale e tecnico di marketing, sebbene fosse certo che la sua futura impresa sarebbe stata legata alle auto. All’inizio della carriera Mösl vendeva spoiler posteriori e altri accessori per la leggendaria sportiva Nissan Z. In seguito acquisì la rappresentanza generale degli impianti di scarico sportivi Remus.«Ma la vera passione arrivò con i cerchioni», ricorda il titolare dell’azienda nata nel 1982,che oggi impiega a Stein am Rhein circa 50 collaboratori ed è considerata leader nel mercato degli accessori auto realizzando oltre l’80% del fatturato con i cerchioni. «Molti guidatori cambiano i cerchi ogni anno», dichiara Mösl. Per essi l’auto è un accessorio in cui identificarsi: «I cerchioni sono come orologi: rotondi e disponibili per tutti i gusti.» Per non dipendere dal design di altri produttori, nel 1998 Mösl ha lanciato Barracuda Racing Wheels, il suo primo marchio di cerchioni. I suoi modelli sportivi vengono pubblicizzati tra l’altro anche dall’hip-hopper berlinese Sido. Per gli automobilisti maturi, Mösl propone marchi come Corniche e Sigma, mentre con Aeroline si rivolge a chi è attento anche al prezzo. Cerchioni con cristalli Swarovski Da Aerotechnik il design dei cer chioni è fondamentale. «Dopo i cerchioni cromati e quelli neri, ora arrivano i colori», confida Mösl, che ha esposto la sua più recente invenzione al Salone dell’auto di Ginevra: bordini tempestati di cristalli Swarovski, con l’intento di trasformare in tuning-freak anche le signore. Aerotechnik esporta cerchioni in tutta Europa ormai da cinque anni, e da allora il fatturato è raddoppiato. Presso la sede di Stein am Rhein è stato costruito un nuovo magazzino,dove su scaffalature riposano fino a 50 000 ruote in attesa di essere consegnate a tempi di record a gommisti, rivenditori di accessori o garagisti. La produzione avviene in cinque fabbriche tra Taiwan e la Cina. Gli addetti in loco controllano costantemente produzione e spedizione della merce. Il modello commerciale internazionale impone requisiti di gestione valuta impegnativi, incluso il perfetto coordinamento di flussi di liquidi in monete diverse. I fornitori taiwanesi e cinesi richiedono il pagamento in dollari, mentre partner europei come Remus fatturano in euro. La maggior parte del turnover , tuttavia, viene realizzata in franchi svizzeri. Per molti anni Mösl si è limitato semplicemente ad acquistare le divise al corso del giorno. Ma con circa 6 milioni di dollari all’anno l’esigenza giornaliera è così elevata che anche piccole oscillazioni di corso si traducono in denaro. Ecco perché Jörg Herzog, il consulente UBS, ha proposto soluzioni con cui assicurare i rischi di valuta. Vista la complessità del caso, Herzog ha coinvolto lo specialista in divise Peter Müller della UBS Investment Per Aerotechnik il design dei cerchioni è fondamentale: molte idee sono del fondatore e titolare, Gerhard Mösl. Bank di San Gallo. È possibile richiedere l’intervento di consulenti di questo tipo presso sette sedi svizzere. Müller ha proposto aAerotechnik prodotti variamente strutturati per la protezione dai rischi di cambio. «I contratti a termine tradizionali sono poco indicati perché l’azienda non conosce il momento esatto della necessità», dichiara Müller. A questo si aggiunge che un’azienda con un prodotto strutturato può proteggersi non solo dall’aumento dei corsi, ma, entro determinati limiti, può anche guadagnare da uno sviluppo favorevole del cambio: «Noi analizziamo le esigenze e proponiamo prodotti con profili di rischio diversi». ma si sente ben consigliato: «Mi basta comunicare esigenze e aspettative di mercato per ottenere una proposta su misura.» Dato che l’abile imprenditore ha già fatto centro più volte nella stima dell’andamento del cambio, con un credito in dollari, componente di opzione inclusa, è riuscito più volte a guadagnare un premio supplementare. I prodotti per proteggersi dai rischi del cambio per lui sono come un ombrello, da prendere con sé anche quando c’è il sole: «Per l’ulteriore sviluppo di Aerotechnik e la crescente esigenza valutaria ci sentiamo comunque ben equipaggiati». • Un premio supplementare guadagnato Strumenti come gli swap o le opzioni sono complessi, ammette Mösl, Il nostro consiglio Proteggersi dai rischi del cambio Le aziende che richiedono o ricevono importi considerevoli in valuta straniera devono proteggersi dalle oscillazioni negative del cambio . Le operazioni a termine su divisa tutelano dall’aumento dei corsi, ma al contempo non consente di approfittare delle flessioni. I prodotti strutturati su misura di UBS combinano una protezione attiv a dai rischi del cambio con un’interessante componente di investimento. A partire da un investimento pari a 50000 USD in pochi minuti è possibile strutturare individualmente prodotti adeguati al profilo di rischio del cliente. Inoltre, si può scegliere da un’ampia gamma di prodotti e decidere in merito all’entità della cedola e alla durata. NOZIONI 23 Cosa significa hedging? Gli altri strumenti di copertura offrono alle PMI un’efficace protezione contro la fluttuazione di cambi, prezzi delle materie prime e tassi d’interesse. Mark Damerum è specialista in strumenti di copertura presso UBS Investment Bank È dalla notte dei tempi che i contadini proteggono il loro raccolto dalle intemperie mettendolo sotto un riparo, in inglese: hedge. Anche le aziende previdenti possono proteggere i loro crediti e le loro giacenze di magazzino dalla perdita di valore, con le cosiddette operazioni a termine. Si tratta di strumenti di copertura che si possono adottare con una serie di operazioni finanziarie sui mercati borsistici e non, contro ogni possibile rischio, che si tratti di oscillazione dei cambi, dei prezzi delle materie prime o dei tassi d ’interesse. Grazie allo hedging, imprese grandi e piccole possono pianificare meglio i loro ricavi e i loro investimenti. La prima forma di hedging furono le operazioni a termine sulle merci: i produttori e i loro acquirenti hanno sempre temuto le siccità, le intemperie o gli improvvisi cali della domanda e hanno cercato di tutelarsene: nell’antichità, i produttori di olive greci concor davano con il compratore il prezzo di vendita già prima del nuovo ciclo di raccolta. In Belgio e in Francia, è dal UBS SERVICE — LUGLIO 2010 dodicesimo secolo che i mercanti stipulano contratti a termine con le «lettre de faire». Nel 1848, infine, nasceva il Chicago Board of Trade (CBOT), la prima borsa delle operazioni a termine. Con l’attuale volatilità del cambio tra euro e franco svizzero, utilizzare lo hedging valutario può essere d’impor tanza vitale. Facciamo un esempio: un’azienda svizzera che vende strumenti di misura di precisione pattuisce con un cliente in Germania la fornitura di merce per complessivi 500 000 euro entro la fine dell’anno. Alla stipulazione del contratto, il corso di cambio è di 1.50 franchi: l’azienda si attende pertanto un ricavato di 750 000 franchi. Se, però, entro la fine dell’anno il cambio scende di cinque centesimi, la stessa commessa porterà alle casse della nostra azienda 25 000 franchi di meno. Contro questo rischio, una PMI può tutelarsi con una semplice operazione valutaria a termine: può vendere già oggi i 500000 euro che riceverà a fine anno, a un corso di cambio definito, ad esempio 1.49 franchi.Potrebbe però accadere che entro la fine dell’anno il cambio salga a 1.55. Se, in questo caso, l’azienda ha svolto un’operazione a termine, a dicembre dovrà vendere la sua valuta a 1.49 franchi e non potrà beneficiare dell’aumento intervenuto nel frattempo. d’interesse, alle valute, ai corsi azionari e ai prezzi delle materie prime, oggi l’attenzione è puntata sulla copertura dei bilanci, come alternativa al classico treasury management. Con un accorto Translation Risk Hedging si possono ammortizzare le differenze di conver sione causate dalle oscillazioni di cambio tra due diverse date determinanti di bilancio. Questi strumenti sono certo più complessi della vendita delle olive greche, ma alla base c’è sempre la continua tensione dell’uomo verso la sicurezza e la pianificabilità, in un mondo in costante e oggi rapidissimo mutamento. • Prodotti su misura Per questo motivo molte aziende utilizzano, nello hedging sui rischi di cambio, dei prodotti strutturati esattamente per le loro esigenze, basati su opzioni. Oltre alla copertura contro la caduta del corso valutario, a seconda della loro configurazione e del profilo di rischio questi strumenti offrono anche la possibilità di non perdere il vantaggio derivante da uno sviluppo positivo dei cambi. Un esempio: la nostra azienda, acquistando un’opzione put, si assicura il diritto di vendere i suoi euro a dicembre a 1.49 franchi. Se entro quel termine il corso di cambio scende a 1.45 l’azienda esercita la sua opzione e vende a 1.49. Se invece il corso sale a 1.55 rinuncia all’opzione e vende gli euro al cambio del giorno, cogliendo il vantaggio del positivo andamento valutario. Dalla commessa ricava così 25 000 franchi in più, dai quali detrarre il costo dell’opzione. Oltre alle opzioni standard, le opzioni strutturate o le barrier option, Grazie allo hedging, imprese grandi e piccole possono pianificare meglio i loro ricavi e i loro investimenti. Termini tecnici Hedging e dintorni Nei periodi turbolenti spesso sono consigliabili strumenti di copertura a breve scadenza. Operazione a termine Accordo per l’acquisto o la vendita di un bene a un determinato prezzo fisso in un momento successivo. Opzione Foto: Raffinerie AG, ritratto: Flavio Berther 22 una sorta di «spinta in avanti», costituiscono interessanti alternative allo hedging. Chi desidera operare con questi strumenti dovrebbe però farlo con l’aiuto di esperti in valute, poiché è necessario considerare in ogni caso specifico le circostanze esatte, i vantaggi e i rischi dell’intervento. Solo così è possibile trovare la soluzione più indicata. riducono ed è necessario trovare un compromesso fra l’utile previsto e un rischio accettabile. Particolarmente nei periodi di volatilità, gli specialisti consigliano strumenti di copertura a breve termine, affinché l’impresa possa reagire con flessibilità alle mutevoli condizioni di mercato. Nella pratica la soluzione ideale non è in un solo prodotto, ma nella combinazione di più strumenti,ad Considerare costi e benefici esempio un’operazione a termine unita Lo hedging funziona come un’as- a un’opzione. sicurazione: pagando un premio, si riducono le conseguenze di un determi- Copertura anche per i bilanci L’era delle innovazioni, nello hednato rischio. Poiché questa protezione ging, non sembra finita: oltre ai tassi ha un costo, i potenziali vantaggi si Esercizio del diritto di accettare o rinunciare entro un certo periodo di tempo a un’offerta contrattualmente pattuita. Un’opzione call dà diritto ad acquistare, un’opzione put a vendere. Future Contratto a termine di qualunque genere su titoli, interessi, merci, indici o divise. A differenza dell’opzione, il future comporta l’obbligo di adempiere al patto contrattuale. Translation Risk Hedging Così si ammortizzano le differenze di conversione causate dalle oscillazioni di cambio tra due diverse date determinanti di bilancio. 24 PROSPETTIVA 25 La paura del franco forte La forza del franco svizzero preoccupa molti esportatori, ma l’attuale sviluppo di euro e dollaro USA lascia ancora sperare. vatori ricordano il 1992, quando il sistema monetario europeo crollò mentre la Svizzera sembrava appena uscire da una profonda recessione. La conseguenza fu che il franco svizzero si rafforzò in modo consistente rispetto a diverse valute europee. Senza dubbio, questo effetto fu tra le cause della stagnazione durata sino al 1997. Per l’economia svizzera, gli anni Novanta restano un decennio di occasioni per dute. La storia si sta ripetendo? No, oggi possiamo avere più fiducia, per molti motivi. La Banca nazionale svizzera (BNS) ha imparato la lezione del passato e oggi agisce molto più pragmaticamente, rispetto al 1992. centrale ha teoricamente infiniti mezzi a disposizione, stampando valuta. Nella pratica, la scelta dello strumento dipende dagli obiettivi che si perseguono nell’insieme. Se, come per la BNS, la priorità è la stabilità dei prezzi, interventi valutari troppo pesanti contraddicono questo obiettivo. Secondo noi, la BNS non ha compromesso i propri obiettivi, dall’inizio della crisi finanziaria: prima dell’introduzione dell’euro, il marco tedesco era la valuta alla quale guardavano sia gli esportatori, sia la stessa BNS. La Germania era e rimane il nostro principale partner commerciale. Le esportazioni verso questo paese costituiscono il 20% circa di tutto l’export svizzero. A prima vista, l’euro è ancor più importante del marco tedesco, poiché quasi il 60% dell’export della Confederazione è diretto in Europa.Tuttavia, pensare che l’euro sostituisca il marco sarebbe un errore. I recenti eventi che hanno avuto al centro la Grecia e altri paesi europei fortemente indebitati hanno compromesso molto la credibilità della moneta unica: l’euro non sarà mai così stabile come il marco. Con l’obiettivo della stabilità dei prezzi, la BNS è praticamente costretta ad accettare che il franco svizzero, più forte, si rivaluti rispetto alla valuta europea. La Banca nazionale ha imparato la lezione Da una parte, la Banca nazionale svizzera (BNS) ha imparato la lezione del passato e oggi agisce molto più pragmaticamente, rispetto al 1992: da quando, nel 2008, fu chiaro che gli investitori internazionali avrebbero cercato Andreas Höfert nuovamente nel franco svizzero un riè capo economista di UBS Wealth fugio sicuro, la BNS si è impegnata con Management Research tutte le sue forze per impedire un deprezzamento troppo rapido dell’euro. I mezzi impiegati sono impressionanti: dall’inizio della crisi finanziaria, le riserve valutarie della BNS sono più che raddoppiate, a seguito dei suoi interventi. a crisi finanziaria del 2009 è sempre, quando si verificano oscillazio- In questo modo, sinora è stato possibile ancora lungi dall’abbando- ni insolitamente ampie dei mercati, evitare una rivalutazione troppo repennarci: lo dimostrano le ten- anche questa volta il franco svizzero si è tina del franco. Ci si chiede, però, per rafforzato guadagnando sull’euro un sioni provocate dal debito quanto tempo una banca centrale può contrastare le forze del mercato: se si buon 10% rispetto al 2008. pubblico greco, che fanno Gli esportatori svizzeri temono tratta di difendere la propria valuta sorgere dubbi sulla sostenibilità della politica fiscale degli Stati europei. Come per la loro sopravvivenza e molti osser- dall’eccessivo rafforzamento, una banca L EUR USD 1.75 1.35 1.70 1.30 1.65 1.25 1.60 1.20 1.55 1.15 1.50 1.10 1.45 1.05 1.40 1.00 1.35 0.95 2005 2006 UBS SERVICE — LUGLIO 2010 2007 2008 2009 2010 È dal 2008 che il franco si rafforza rispetto all'euro: ne soffrono le esportazioni verso i paesi della moneta unica. Diverso è lo sviluppo del dollaro USA, che dall'inizio dell'anno cresce rispetto al franco e mette le ali all'export verso l'area del biglietto verde. Poiché le valute del Sudest asiatico sono legate al dollaro, gli esportatori svizzeri possono beneficiare dell'accresciuta domanda proveniente da quei paesi. Inoltre, la crescita economica in quell'area supera quella della zona euro USD (in CHF) EUR (in CHF) Source: UBS WMR, Datastream Ritratto: Flavio Berther Il sole sorge a est Inoltre, a causa di diversi sviluppi nella produttività dei paesi che compongono la zona euro, i rapporti valutari al suo interno sono in alcuni casi sensibilmente mutati negli ultimi dieci anni. Secondo i nostri calcoli,la lira italiana contenuta nell’euro è sopravvalutata del 30% rispetto al marco tedesco, il franco francese del 15%. Questi divari favoriscono la Svizzera: anche se il marco contenuto nell’euro attualmente fosse sottovalutato del 10% rispetto al franco svizzero (cosa non vera, secondo i nostri calcoli), il franco francese resterebbe sopravvalutato del 5% e la lira italiana addirittura del 20%. In altre parole: anche se i concorrenti tedeschi rendono la vita difficile agli esportatori svizzeri, questi ultimi possono imporsi senza difficoltà rispetto alla concorrenza francese e italiana. I mercati del futuro si rafforzano Concentrare l’attenzione sull’euro è un atteggiamento sempre meno adeguato ai tempi. Nell’ultimo decennio, la quota di export svizzero verso l’Europa è scesa dal 65% circa all’attuale 57%. Per il nostro commercio estero diventa sempre più importante il Sudest asiatico, che fa piuttosto parte dell’area del dollaro USA. Recentemente, l’euro si è indebolito non solo rispetto al franco, ma ancor di più nei conFranco francese e lira troppo forti fronti della valuta US A: dal punto di Se ripercorriamo i fatti del 1992, vista svizzero, la svalutazione dell’euro osserviamo che il franco svizzero creb- è stata in parte compensata da una ribe fortemente rispetto al marco, ma in valutazione del biglietto verde. confronto alle «più deboli» valute euPotrebbe consolidarsi un quadro ropee, come la lira italiana, si rafforzò in cui il franco svizzero rappresenta ancora di più. una sorta di baricentro fra l’euro e il L’introduzione dell’euro ha bloc- dollaro, poiché i mercati che contano cato i corsi di cambio fra i paesi che vi non sono più da tempo in Europa.Inolpartecipano: ciò significa che oggi, in tre c’è da attendersi che molti paesi caso di svalutazione di un ipotetico asiatici, le cui valute sono ancora legamarco rispetto al franco svizzero, la lira te al dollaro (ad esempio la Cina), in si svaluta nella stessa misura, non molto futuro se ne distaccheranno e a medio termine rivaluteranno rispetto alla didi più. Questo effetto gioca a favore visa americana. dell’export svizzero. Il recente rafforzamento del franco, a prima vista, può preoccupare, ma dimostra che l’economia svizzera ha saputo dominare la crisi finanziaria meglio di molti suoi vicini europei. Ha i migliori presupposti per imporsi anche in futuro sui mercati mondiali. • Infoteca UBS outlook Svizzera Un’accurata analisi congiunturale su temi attuali; il tema del momento è il rischio legato ai tassi d’interesse. www.ubs.com/pmi-ordine Tesi di UBS outlook Il nuovo numero esamina da vicino le aziende di ingegneria meccanica in Svizzera. Temi già trattati: commercio delle materie prime, crescita imprenditoriale, turismo ecc. www.ubs.com/pmi-ordine UBS investor’s guide Una pubblicazione per investitori attivi che fornisce informazioni e prognosi utili alle decisioni d’investimento. Contattate il vostro consulente. Podcast UBS Interviste agli analisti UBS su temi economici attuali (in inglese o tedesco). www.ubspodcast.ch 26 CURIOSITÀ 27 La magia della fata Kaspar Meuli (testo) e Jos Schmid (foto) Yves Kübler di Môtiers nella Val de Travers (canton Neuchâtel) è il maggiore produttore svizzero di assenzio. Q Per l’assenzio potevo contare sulle ricette di mio nonno. UBS SERVICE — LUGLIO 2010 uel che era proibito è nuovamente permesso, l’interdizione è scaduta. Yves Kübler racconta volentieri dei suoi esordi in un’economia sommersa. «Certo, un tempo distillavo anch’io illegalmente!» Al piccolo imprenditore di successo brillano gli occhi. «Avevo 15 anni quando ho acquistato il mio primo alambicco insieme a un amico.» Era di ben 80 litri la capienza della caldaia che i due distillatori adolescenti riscaldavano in una cucina vuota. Anche dopo aver iniziato a lavorare come tecnico in una multinazionale Kübler , nipote di un grande produttore di assenzio, continuava a dedicarsi alla sua passione nei fine settimana, come molti distillatori amatoriali nella Val de Travers. Come cambiano i tempi. Oggi Yves Kübler, 44 anni, con la sua Blackmint a Môtiers è il maggior produttore di assenzio in Svizzera. Ha tre collaboratori, produce centinaia di ettolitri di superalcolico all’anno e continua a espandersi in nuovi mercati. Le sue esportazioni raggiungono già il 70%. Nessun altro distillatore svizzero può attendersi un simile successo all’estero. Un successo che non è arrivato all’improvviso. Kübler si è messo in proprio nel settore delle bevande già 20 anni fa, per questioni di necessità,in seguito al fallimento del suo datore di lavoro. Il giovane imprenditore aveva Infoteca L’assenzio aveva smesso di essere un mito molto prima della sua proibizione. UBS service online iniziato producendo sciroppi, poi liquori. Infine, si era orientato all’assenzio: «Per me si è trattato di un’evoluzione naturale, una cosa di famiglia, per così dire, dato che potevo contare sulle ricette di mio nonno.» dotato di strutture professionali di produzione e vendita. La rinascita è stata burrascosa, soprattutto in seguito alla rimozione del divieto anche negli Stati Uniti nel 2007. «Per un anno intero abbiamo lavorato praticamente giorno e notte», ricorda Kübler. «Eravamo sfiniti.» Oggi in Val de Travers esistono Il segreto della fata verde Yves Kübler siede nel suo piccolo 18 distillerie concessionarie; la produufficio adiacente al locale piastrellatoin zione legale di assenzio ha un enorme cui ha scritto il primo capitolo della sua successo. Ma sugli scaffali di un superstoria come produttore legale di assen- mercato la «fata verde» non perde un zio. Tutt’intorno aleggia una fine fra- po’ del suo fascino? Non viene a mangranza di anice, cui presto si mischiano care il gusto del proibito? altre note profumate quando Kübler apre uno per uno i contenitori di erbe e Un revival tempestoso «No», asserisce Kübler , «l’assprigiona il segreto del suo «Absinth Kübler, Véritable Fée Verte». Gli ingre- senzio aveva smesso di essere un mito dienti comprendono semi di anice, fi- molto prima della sua proibizione.» nocchio e coriandolo, anice stellato, Altrettanto falsa è l’idea che l’assenzio melissa limoncella, issopo e, natural- distillato illegalmente fosse migliore. mente, Artemisia Absinthium, il comu- «Fino alla legalizzazione, qui nessuno ne assenzio. Questa pianta, alta circa coltivava più assenzio. Dovevamo arun metro e dotata di foglie tomentose, rangiarci con quello importato dalla è coltivata localmente e contiene tujo- Polonia e dall’Ungheria, dove le pianne, principio attivo cui per decenni te venivano coltivate in serra ed erano sono state falsamente attribuite prodi qualità scadente.» Per tenere il pasprietà allucinogene. so con la domanda, Yves Kübler ha Nel XIX secolo l’assenzio era la dovuto ampliare fortemente la capacibevanda dei bohemienne per antonotà produttiva. Oggi il nuovo stabilimasia. Tra i suoi estimatori vi erano ar- mento di Blackmint SA è dotato di un tisti come Toulouse-Lautrec e Vincent impianto computerizzato altamente van Gogh. Come pure Oscar Wilde, il tecnologico, con la caldaia più grande quale raccontava che all’uscita del lodella Svizzera. Questi giorni, in cui si distilla per cale in cui aveva bevuto assenzio era stato assalito dalla sensazione che sul- la prima volta il raccolto dell’ultimo anno, sono un momento critico. Come le sue gambe crescessero tulipani. È stata la sua fama sinistra a de- ai tempi dell’illegalità, infatti, la producretare il successo commerciale di una zione di assenzio richiede sempre un bevanda un tempo prodotta nella Val palato infallibile, poiché la percentuale de Travers come medicinale. Ai tempi di oli eterici nel liquore varia notevolmente da raccolto a raccolto,incidendo d’oro, dalla valle partivano milioni di litri. La distilleria del nonno di Kübler anche sul caratteristico sapore amaro. impiegava 50 persone. Ma nel 1910 Queste variazioni, tuttavia, non questo primato ebbe fine, poiché i pre- possono essere rilevate con comuni sunti effetti nocivi dell’assenzio ne ave- strumenti di misurazione. L’unico mezvano causato la proibizione in Svizzera zo affidabile, quindi, è il palato del mae in molti altri paesi. stro distillatore. «La ricetta cambia di Il divieto è cessato infine nel anno in anno», spiega Kübler ridendo. 2005. Uno dei fautori della legalizzaEcco come viene salvaguardato il velo zione è stato proprio Kübler, il primo a di mistero che avvolge la fata verde.Aupoter dare inizio al revival poiché già spicando che non lo si sollevi mai. • Costituzione di società, pagamenti, fi nanziamenti, investimenti, previdenza, import / export, immobili, pianificazione successoria: il portale PMI di UBS fornisce risposte alle domande degli imprenditori. www.ubs.com/pmi La e-newsletter di UBS service La newsletter di UBS service fornisce informazioni aggiornate, consigli e offerte per le PMI. Contattate il vostro consulente o registratevi online. www.ubs.com/pmi UBS service: la rivista Volete abbonarvi a UBS service, la rivista per le PMI? Contattate il vostro consulente. www.ubs.com/pmi Guide PMI Le guide PMI su temi come finanziamento d’impresa, esportazioni, innovazione, gestione immobiliare, marketing, pianificazione successoria ecc. sono disponibili al prezzo speciale di CHF 39.–. www.ubs.com/pmi-ordine Estrazione Un sorteggio e si parte! UBS mette in palio tre offerte viaggio da CHF 500.– ciascuna. I sorteggiati vinceranno un weekend per due persone sui monti svizzeri. www.ubs.com/pmi-estrazione Disclaimer Questa pubblicazione viene distribuita solo a fini informativi e non rappresenta né un’offerta né una sollecitazione di offerta diretta alla compravendita di prodotti di investimento o di altri prodotti specifici. La preghiamo di prendere nota che UBS SA si riserva il diritto di cambiare prestazioni, prodotti e prezzi in qualsiasi momento senza preavviso. Alcuni prodotti e servizi sono soggetti a restrizioni legali e non possono essere offerti in tutto il mondo in modo incondizionato e/o potrebbero non essere idonei alla vendita a tutti gli investitori. © UBS 2010. Il simbolo delle chiavi e UBS sono fra i marchi protetti di UBS. Tutti i diritti riservati. Dectris è il vincitore dello Swiss Economic Award 2010 nella categoria Hightech/Biotech. Meno di quattro anni dopo la sua fondazione, Dectris riceve il premio più importante per le nuove imprese svizzere. Vengono premiati i suoi innovativi rilevatori di raggi X, che aprono nuove strade ai ricercatori di tutto il mondo. Ci congratuliamo per questo successo e auguriamo a Dectris un grande futuro. Con le loro soluzioni innovative, le PMI rappresentano la spina dorsale dell’economia svizzera. In noi troverete un partner che vi assisterà in tutte le questioni Ïnanziarie. Per questo motivo partecipiamo dal 1999 allo Swiss Economic Forum, la più importante piattaforma svizzera per la promozione dell’imprenditorialità e dell’innovazione. www.ubs.com/pmi © UBS SA 2010. Tutti i diritti riservati. Eccellente innovazione. Congratulazioni vivissime.