Fine di un mito americano I ragaz i non mettono i jeans

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Fine di un mito americano I ragaz i non mettono i jeans
Fine di un mito americano
I ragaz i non mettono i jeans
Sono usciti dalla top ten dei preferiti dei giovani, al loro posto l'abbigliamento sportivo
caso
PAOLO MASTROLILLI
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e questa notizia sarà confermata nel tempo, non si
tratta solo di una tendenza: è una rivoluzione epocale, un terremoto culturale, un cambiamento storico. Gli
americani stanno buttando via i
jeans. I giovani, soprattutto, non li
usano più, preferendo al loro posto i
vestiti «athleisure».
Ogni sei mesi la compagnia di analisi finanziarie Piper Jaffray fa uno
studio del mercato dell'abbigliamento, per vedere quali sono i prodotti
che piacciono e vendono di più. L'ultima ricerca ha dato un risultato sorprendente, anche se era da tempo
nell'aria: i jeans sono usciti dalla top
ten dei vestiti preferiti dai giovani,
cioè il mercato del futuro. Al primo
posto, in termini di brand, si è classificata la Nike, ma quello che conta di
più è la tendenza generale dei gusti.
I ragazzi si sono stancati di indossare quei pantaloni ruvidi che hanno
fatto la storia degli Stati Uniti: preferiscono le tute da ginnastica, o in generale tutto l'abbigliamento elastico e
comodo pensato per andare in palestra, che però ormai si può usare
ovunque. Una scelta insieme pratica,
ma anche estetica. Basta dare un'occhiata ai video musicali più in voga, da
Eminem ai vincitori degli ultimi Emmy, per capire che l'athleisure, per
quanto brutto possa essere questo neologismo, sta trionfando.
I jeans sono stati per secoli un sinonimo degli Stati Uniti. Erano stati creati per i minatori che andavano a cercare l'oro in California, alla metà dell'Ottocento: avevano bisogno di pantaloni forti, prima ancora che caldi, capaci di durare a lungo e resistere alle
fatiche del loro ingrato mestiere. Poi li
avevamo visti addosso ai cowboy,
mentre conquistavano il West per of-
frire al paese una nuova frontiera. Dalla realtà si erano trasferiti anche sugli
schermi cinematografici, che avevano
raccontato quell'epopea infilando i
jeans sulle gambe di John Wayne.
A quel punto i pantaloni blu erano
diventati un mito, buono anche per la
gioventù bruciata di James Dean,
l'immigrazione portoricana di «West
Side Story», e i presidenti degli Stati
Uniti, che durante il tempo libero non
disdegnavano di apparire fasciati
nella stoffa nazionale. I ragazzi di
Harlem li mettevano senza cinta, facendoli scivolare sotto le mutande,
per imitare lo stile dei carcerati che
in prigione non potevano portare cinture per ragioni di sicurezza.
La leggenda era sopravvissuta anche alle esigenze della moda moderna, trasformando la filosofia del pro-
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È il nome che è stato dato allo stile
che va per la maggiore tra i giovani
Usa, mix casual dal tono sportivo
dotto. E così dai jeans dei poveri, tipo
i Levi's o i Wrangler che si compravano al supermercato per una manciata
di dollari, si era passati a quelli d'autore, che potevano costare come un
abito di sartoria. L'italiano Diesel
aveva sfidato la Levi's, aprendo il negozio a Manhattan davanti a quello
dei rivali, e aveva avuto ragione. Tutti gli stilisti, da John Varvatos a Elie
Tahari, si erano cimentati con la nuova tendenza, producendo jeans firmati e costosissimi.
È stata una lunga storia di sopravvivenza, quella dei jeans, che però ora
sembra arrivata al capolinea. I giovani
preferiscono la comodità informale
dell'athleisure, almeno fino a quando
un nuovo mito tornerà a resuscitare i
vecchi pantaloni blu che hanno costruito la leggenda degli Stati Uniti.
Creati per i minatori che andavano a cercare l'oro in California, negli ultimi anni sono diventati capi di lusso ricercati e iperdecorati
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Dallo stileJanes Dean
alla tendenza rapper
eiiiiiiia Jeans , T-shirt bianca e giubbotto , questa la divisa della «Gioventù bruciata » rappresentata da
James Dean , che nel film (1955)
indossava un paio di Lee . Jeans e
maglietta segnano lo stile di un altro divo di quegli anni, il Marlon
Brando de « II Selvaggio » ( 1954).
iooooi Anche se non più annoverabile tra i teenager (è del 1972),
Eminem fa sempre tendenza e
così le sue felpone col cappuccio,
le sue canotto e i suoi pantaloni
della tuta a vita bassa sono un
modello di stile per i ragazzini di
tutto il mondo.