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VENERDI 21 FEBBRAIO
Rieccoci qui. Io e Fabio siamo appena tornati da Rio (vedi libretto) ed è già ora di
ripartire!! Il lavoro ne risentirà un po, ma questo mese di febbraio ce lo ricorderemo.
Del viaggio a Dubai se ne parla ormai da tantissimo tempo.
Usando le miglia Alitalia avevo già preso i biglietti nel marzo 2008 per fare un viaggetto
a capodanno. Quando pero’ poi mi sono messa a cercare l’accomodation avevo cambiato
idea perchè in quel periodo venivamo a spendere davvero tantissimo. Con grande fortuna
ero allora riuscita a spostare i voli per tutti e 6 proprio nella settimana di Carnevale.
Era difficilissimo prenotare gli alberghi via internet perchè ormai la nostra composizione
famigliare non è standard e non contemplata nei form on line. Cosi mi sono rivolta (come
si faceva un tempo) alle Gina dell’Orchidea Viaggi.
Si pagherà un po’ di piu’ ma devo proprio dire che è tutto molto piu’ semplice.
In mattinata sono passata a ritirare i vaucher e le assicurazioni. Ci ha anche regalato un
borsone e 4 zainetti.
Poi ho finito di preparare i bagagli mentre le bimbe erano fuori a pranzo con i 4 nonni.
Alle 4 eravamo praticamente tutte pronte. E’ arrivato Fabio un po’ in ritardo. Avevamo
programmato di inviare oggi un mass mailing per la Codd&Date ma il pc ha fatto un po’
di capricci per cui siamo andati ancora piu’ in ritardo. Ci siamo allora separati: io e 3
bimbe andiamo avanti a Linate con un taxi che arriva in ritardo e 3 trolley. Poi ci
raggiungono Fabio e Claudia. Riusciamo per fortuna a prendere il volo delle 18.15 per
Parigi, mentr i bagagli vanno direttamente a Dubai.
Arriviamo al CDG in orario alle 9 e cerchiamo un posticino per cenare. Non c’è molta
scelta: baretto con hot dog e pollo al churry scaldato al microonde. Poi ci mettiamo nella
Lounge ad aspettare l’imbarco sul volo delle 11.15 per Dubai. Le bimbe sono
eccitatissime!!
Siamo praticamente sulle ultime due file e l’aereo è pieno come un uovo. Le bimbe
vedono un film e poi dormono un po’. Anche io riesco a dormire, mentre Fabio lavora
parecchio e chiude gli occhi praticamente 2 ore prima dell’atterraggio.
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SABATO 22 FEBBRAIO
Atterriamo in orario...bisogna portare avanti
di 3 ore le lancette dell’orologio: sono
quindi le 8 del mattino.
Le valigie arrivano per prime. Già
l’aereoporto da segno di grandiosità
....all’interno ci sono delle palme (finte o
vere?) alte decine di metri e tutto è
grandioso. Vediamo i primi uomini vestiti
con abiti arabi: anche quelli al controllo
passaporti sono in tunica bianca!.
Troviamo l’uomo arabo con il cartello con
scritto Varcica...mi sa che siamo noi. Parla
ben 10 lingue. Aspettiamo un po e poi arriva un pulmino che ci deve portare nel deserto
nel nostro primo albergo.
Le bimbe si addormentano immediatamente mentre noi attraversiamo la città su
autostrade a 12 corsie e grattacieli enormi. Vediamo anche quello che ormai è il piu’ alto
del mondo. Ci sono tante gru e tanti cantieri aperti. Poi piano piano diminuiscono le
costruzioni ed entriamo nel deserto (cioè cosi’ come era la città fino a 10 anni fa). Anche
io e Fabio ci addormentiamo. Poi il miraggio: come un’oasi compaiono le palme e il
portone arabo di Bab Al Shams. E’ un hotel da mille e una notte (le bimbe sono contente
perchè hanno visto 5 stelle).
Appena entrati nella lobby tutta in stile, un uomo in tunica ci offre lecca lecca, datteri e
poi viene anche con il caffè...infine arriva con l’incenso a profumarci tutti come in chiesa.
E’ tutto davvero molto speciale.
Le nostre camere saranno disponibili solo dopo le 3 per cui ci spariamo in piscina (avevo
tenuto a portata di mano costume e ciabatte)...uno
spettacolo! Lettini supercomodi con asciugamani,
acqua verde nelle piscine...tutte collegate fra loro da
cascatelle. Una parte con una mega docciona (foresta
tropicale), un’area con l’idromassaggio e una zona
con l’acqua piu’ calda e un baretto a mollo. Una
piscinetta rotonda per poche persone sopra ad una
terrazza. Il tutto con intorno le dune e le palme.
Davvero mozzafiato!.
Ci stendiamo al sole e mentre le bimbe stanno a
mollo io e Fabio continuiamo a fare sonnellini.
Poi ci portano in camera: ne abbiamo 2 comunicanti
e sono fantastiche...anche qui tutto super curato. Le
pareti ricordano le costruzioni fatte con sabbia e
malta e sono gialline, le lampade sono tutte
rigorosamente arabeggianti, abbiamo anche l’angolo
con divanetto e una vasca rotonda ricavata nel muro.
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Poi c’è anche il terrazzino. Davvero stupenda.
Ci facciamo un aperitivo a mollo nell’acqua della piscina e poi andiamo a pranzare.
Grande buffet nel ristorante vicino alla piscina.
Poi ci spaparanziamo ancora sui lettini e le
bimbe fanno dentro e fuori dall’acqua.
Alle 5 andiamo a vedere lo show con i falchi.
Proprio ai margini dell’oasi, dove inizia il
deserto, ci sono 2 arabi con 2 falchi. A turno
tolgono il paraocchi agli animali che si
lanciano a prendere un piccione che
maestralmente viene fatto roteare. Facciamo
anche un piccolo giretto sui cammelli.
Torniamo in camera giusto in tempo per una
doccia e per cambiarci. Poi aperitivo sulla
terrazza sotto le stelle, con musica araba dal
vivo e narghile come se piovesse.
Camminiamo quindi lungo la stradina che
porta fuori dall’oasi verso lo spazio dove c’è il
ristorante tipico: il desert Al Hadheerah.
Prima di entrare ci sono i tappeti sulla sabbia e
cammelli e cavalli. Poi un piccolo souk...tante
ciotole di spezie. Anche qui la cena è a buffet
ma molto molto buona. Intanto è in corso lo
spettacolo: prima un uomo che gira gira
facendo ruotare e alzare delle grandi
gonnellone colorate, poi i cammelli con le portantine e un piccolo inseguimento di cavalli
(ovvimanete sulla collinetta esterna al ristorante) poi una bravissima danzatrice del
ventre.
Sicuramente tutto molto turistico ma fatto davvero bene.
Le bimbe fanno ancora un giretto in cammello e a cavallo e poi vanno subito in camera.
Io e Fabio invece rimaniamo ancora un po...aspettando un te alla menta.
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DOMENICA 23 FEBBRAIO
Ci svegliamo con grandissima fatica alle 10 .... dobbiamo correre perchè la colazione
(che è l’unica cosa inclusa) termina alle 10.30
Anche la colazione a buffet (ci rovineremo in questa vacanza!)
Poi ....lettino. Fabio, come in ogni vacanza degna di questo nome, continua a dormire
mentre alle bimbe stanno ormai spuntando le branchie.
Non riesco a prenotare il giro in jeep nel deserto
e rinuncio al tour da 6 ore compresa la cena per
la modica cifra di 1500 dollari). Prenoto quindi
un giro in cammello per oggi pomeriggio e
provo a spostare l’ora del trasferimento di
domani all’altro hotel...perchè qui ci piace
troppooooo.
Come degli orologi alle 13 le bimbe hanno
ancora fame...ma non è possibile!
Tiriamo fino alle 14.30 e poi ci tocca un altro
buffet.
Intanto io e Fabio ci facciamo una partitina a
baggamon....che bello. A me rilassa un sacco.
Ancora un puccino e poi ci cambiamo: alle
16.00 ci vengono a prendere: scopriamo che
proprio appena fuori all’oasi ci sono allevamenti
di cammelli e di stupendi cavalli arabi, oltre ad
altre costruzioni che non si capisce bene cosa
siano.
Muore anche la mia romantica convinzione che
questo posto fosse un’antica oasi: è stato
costruito tutto 4 anni fa sulla sabbia del deserto
piu’ deserto, portandoci anche le palme!
Saliamo quindi sui nostri 3 cammelli, 2 per
cammello. I piu’ pesanti vanno sul posto dietro;
la sedia del cammello di Fabio non sembra ben
fissata e lui è un po’ inclinato all’indietro.
Davanti c’è ovviamente un tipico beduino sul
suo cammello che tira la carovana.
Questi grandi animali, che sembrano piu’
un’evoluzione delle capre, fanno la pupu a
pallini, quando si siedono pensi di sentire le
articolazioni scricchiolare, invece si piegano su se stesse come un metro pieghevole di
legno, senza fare alcun rumore....no, qualche volta scorengiano per lo sforzo.
Comunque ci facciamo un’oretta (80 euro a cammello=240 euro) a ondeggiare nel
deserto al tramonto...bello, spero tanto che le bimbe se lo ricordino!
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Torniamo in camera: le tre grandi si rifiondano in piscina mentre Flavia crolla dal sonno
e si fa una lunga ronfata. Fabio va a correre sulla strada asfaltata ...stile Forrest Gump e
poi ci mettiamo belli per la cena.
E’ un po’ caro, ma il posto di ieri sera ci è
piaciuto un sacco per cui abbiamo prenotato
ancora li’.
Lo spettacolo è sempre lo stesso e pure il
buffet...ma è comunque divertente. Come
ieri, le bimbe alle 10 si ritirano nella loro
camera
mentre
noi
rimaniamo
a
chiacchierare e Fabio prova un narghile (qui
si chiama shisha) alla menta. Lo provo
anche io e non è male (pero’ io non mando
giu’ il fumo).
Facciamo 2 passi li’ intorno e andiamo alla bancarella dove ci scappa un regalo ...una
bella e preziosa tovaglia per il tavolo grande. Ultima passeggiata sotto le stelle nel
deserto.
LUNEDI 23 FEBBRAIO
Siamo riusciti ad ottenere il late check out e a spostare il pick
up di qualche ora cosi ci possiamo godere anche l’ultima
giornata in questa fantastica piscina.
Solita lauta colazione e poi spaparanzati sulle sdraio mentre le
bimbe sono sempre in acqua.
Partita a scacchi e tanto bag gamon.
Alle 15, con ancora i capelli bagnati saliamo sulla macchina
che ci porta sulla spiaggia di
Jumeirha all’hotel Westin.
Per parecchi chilometri vediamo solo deserto e poi
compaiono i grattacieli fino a che facciamo ingresso
trionfale nel nostro magnifico hotel (di fianco al
Merden...come dice Claudia che legge male Meridien).
Alla recepion ci mettono un bel po di tempo prima di
assegnarci le camere che purtroppo sono lontane fra di loro:
la 405 per le bimbe e la 538 per noi grandi.
I corridoi sono enormi con una moquette morbida morbida
che fa venire voglia di camminarci a piedi nudi. Le camere
hanno 2 lettoni da due piazze ciascuna, la vista mare una
vasca e una doccia...davvero grande lusso.
Lasciamo tutto e subito andiamo a capire come funziona
l’esterno: una piscina grande per nuotare, una piccola per i
bimbi con la spiaggetta e una che si snoda fra ponticelli,
isolette e 2 bar nell’acqua. Intorno sdraio in rattan su pratini
all’inglese. Poi spiaggia bianchissima e mare turchese.
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Cosa volere di piu’!.
Siamo proprio fra il gambo della palma Jumeira e il
porticciolo. Qui è stato tutto ricostruito ma la sabbia è
bianca e finissima come ai caraibi.
Si vedono le gru che costruiscono palazzoni sulla
palma e ci sono caniteri alle nostre spalle che
costruiscono grattacieli...e noi siamo in quest’isola di
pace!
Ci godiamo il tramonto fino a quando ci viene un po’
di freddo e poi andiamo a cambiarci. Le camere sono
molto lontane fra di loro, per cui le bimbe sono completamente autonome. Aperitivo alla
terrazza Martini (tutta bianca e rossa, con musica lounge, cerchi, ovetti e puof per
sedersi) con un buon Negroni, ma non fanno entrare le bimbe che si fanno un giretto.
Per cena abbiamo scelto il ristorante con cucina
asiatica fra gli n ristoranti dell’hotel...comunque le
bimbe mangiano nugghets e patitine con le bacchette
pero’!
Stanche morte le bimbe vanno in camera a dormire
(in realtà trovano il canale italiano e guardano la tv
per un bel po’).
Noi invece chiediamo indicazioni per andare nel
vicino Buddha Bar...il gemello di quello di Parigi
(vedi libretto) dove non abbiamo potuto entrare perchè non consentito ai bambini.
Abbiamo capito perchè il concierge insisteva per il taxi: il locale è vicino ma per arrivarci
bisogna costeggiare la strada a 4 corsie e poi attraversare un cantiere 
Arriviamo a piedi mentre tutti arrivano con taxi o limousine o bentley...dentro è carino,
ma è essenzialmente un ristorante al buio con un grande buddha sulla parete....meglio la
terrazza al nostro albergo con la vista mare allora!
Prendiamo quindi immediatamente un taxi e ce ne torniamo in hotel: sigaro sugli sgabelli
del bar guardando le luci delle mega costruzioni della palma.
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MARTEDI 24 FEBBRAIO
Colazione a buffet (un po’ stile mensa) e poi facciamo quartier generale con 6 lettini e 3
ombrelloni sul pratino.
Passeggiamo tutti insieme nella piscina, ci facciamo scherzi e scherzetti con le bimbe che
hanno la stupidera. Poi sole, libro ecc ecc...una gran
pacchia. Per pranzo solo un muffin che ho rubato alla
colazione (dove per altro ci siamo tutti strafogati). Poi
giretti in canoa e passeggiatine. Io intanto vado
all’agenzia turistica e organizzo la serata di oggi e la
giornata di domani...ma quanto è caro...moltiplicando
tutto per 6!).
Poi le bimeb fanno il giro con la banana. Io e Flavia sul
motoscafo e le 3 grandi con il caschetto sulla banana. Si
divertono un sacco anche se dopo la prima caduta a
mare Silvia inizia a piangere perchè ha paura.
Ancora bagnetti e gelatino e poi alle 5 andiamo a
cambiarci.
Un pulmino ci aspetta alle 6 per portarci in centro a
Dubai (che è a circa 20 km), sui moli della città vecchia
per cenare su un down (tipica imbarcazione locale).
C’è tantissimo traffico e code pure sull’autostrada a 6
corsie. Vediamo un sacco di grattacieli che cominciano ad illuminarsi...ognuno con il suo
diverso e caratteristico cappelluccio.
Puntuali alle 8 percorriamo il tappeto rosso che ci fa
salire sulla nostra barca (princess Creek): siamo
all’aperto al piano superiore, tavolo da 6 proprio
vicino al buffet. Il barcone si muove e percorre
lentamente il fiume verso l’estuario. Il buffet è
abbondante e abbastanza buono. E’ sicuramente una
cosa straturistica, ma ci sono anche tanti arabi ed
molto carina e rilassante. Passiamo a lato dei vecchi
quartieri di Deira, dove ormai pero’ ci sono solo i
souk (che abbiamo deciso di non andare a vedere) e
della città vecchia ormai non c’è più nulla.
In tutto navighiamo molto piacevolmente per circa 2
ore e poi torniamo in hotel. Le bimbesono morte di
sonno e vanno in camera, mentre noi fumiamo il
sigaro in un altro baretto (io buonissimo margherita
alla fragola).
Una cosa da sottolineare: qui si fa amicizia con tutti
gli inservienti. Loro ti chiedono da dove vieni e poi tu
lo chiedi a loro e quindi si inizia a chiacchierare. C?è
gente dal Nepal, dalla Cina, dal Kenya, dalle
Filippine...vengono qui a lovarare per qualche anno e
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poi se ne tornato a casa. Comunque il governo non da la cittadinanza per cui dopo i 60
anni senza lavoro non viene concesso i visto...i soldi se li vogliono tenere tutti per loro.
MERCOLEDI 25 FEBBRAIO
Anticipiamo di un quarto d’ora la
colazione perchè oggi abbiamo la grande
gita: si va all’Atlantis. E’ un grandissimo
hotel inaugurato solo qualche mese fa che
si trova proprio sulla cima della palma. Da
lontano si vede anche dal nostro hotel.
Prendiamo un taxi e attraversiamo tutta la
palma. All’inizio ci sono palazzoni, poi sui
rametti piu’ in alto ci sono villette. Ci sono
ancora tantissime gru. Ogni costruzione si
affaccia sulla sua spiaggetta bianca con l’acqua verde smeralodo...ma come hanno fatto?
Poi si passa in un tunnel piasterllato sotto il mare e si arriva all’hotel. Avevamo fatto
anche un preventivo per venire qui a dormire ma alla fine non valeva la pena. Noi
abbiamo i biglietti per Aquadventure e per la
Lost Chamber. Entriamo quindi nel parco che è
grandissimo. Facciamo il nostro quartier
generale in una baietta centrale (un po’ troppo
incasinata a dir la verita’) e subito saliamo sui
ciambelloni trasparenti e ci facciamo portare
dalla corrente attraverso le rapide per un dedalo
di canali. Ci sono bagnini ogni 20 metri, tutti
vestiti uguali che ci parlano e ci salutano.
Poi andiamo alla ziguratt, la costruzione
centrale da cui partono un sacco di tubi da cui si
scende sempre sui ciambelloni. C’è anche un
mega acquario pieno zeppoo di pesci, con mante
e squaletti e uno dei tubi trasperenti ci finisce
pure dentro. Poi c’è anche lo scivolone camicaze...anche lui finisce dentro all’acquario
ma ci arrivi cosi veloce che i pesci non li vedi (io pero’ non lo faccio).
Le bimbe sono contentissime e fanno giri su giri tanto che le si consuma la pianta dei
piedi e si mettono a sanguinare gli alluci a forza di stare sul fondo con l’antisdrucciolo
delle vasche.
Poi le bimbe si fanno fare anche la treccina con
le perline: testimonianza dell’essere state
davvero in vacanza.
Il tempo passa velocissimo.
Io e Fabio facciamo anche un giretto e andiamo
alla spiaggia. Sarà anche tutto finto, buovo e
artificiale, pero’ è fatto davvero bene!
Verso le 5 andiamoa vedere la Lost Chambers
che è costituita da tanti acquari con pesci di ogni
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tipo intorno ad un acquario centrale impressionante: sarà
alto 10 metri, con stormi di razze, squali e pesci di ogni
genere. Ci sono queste grandi finestre da cui vedi tutto,
ambientato divinamente su un fondo marino che sembra
vero. Dall’altra parte, si vedono le finestre del
ristorante...eh si, ristorante sull’acquario. Davvero
bellissimo e le foto non rendono ovviamente l’idea.
Ci mettiamo in coda per prendere un taxi (aspettiamo un
bel po) e arriviamo in hotel che sono quasi le 7. Io e Fabio
ci cambiamo e andiamo a prendere il nostro Negroni alla
terrazza Martini (abbiamo i buoni omaggio) mentre le
bimbe ci raggiungono bellissime alle 8.30.
Ceniamo al ristorante Grill all’aperto....siamo tutti molto felici.
Le bimbe vanno poi in camera e questa sera si addormentano davvero presto, mentre io e
Fabio giochiamo a carte fumando il sigaro.
GIOVEDI 26 FEBBRAIO
Sveglia alle 9.30.. sono sempre le bimbe che telefonano per prime e poi colazione. Oggi
ultima giornata di pacchia totale al sole.
Dopo colazione occupiamo i nostri 6 lettini e quasi non ci muoviamo piu’ di li.
Si legge e si gioca a carte (insegno alle bimbe a giocare a briscola) fra un bagnetto e un
sonnellino.
Volevamo saltare il pranzo ma l’ozio...per cui ordiniamo patatine e sandwich che ci
vengono portati con vassoio molto luxury.
Nb: Flavia ha detto che la sua esistenza è proprio triste perchè
se sbaglia lei ha 5 sgridate invece ne vorrebbe una sola, anche
piu’ forte, ma solo una.
Comunque le bimbe sono
bravissime...si vestono e gestiscono la loro camera in totale
autonomia.
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Ci ritiriamo nelle nostre camere e, mente le bimbe si
dedicano ad un totale relax, noi ci cambiamo e andiamo a
prenderci l’aperitivo al Burj al Bahri Bar: la guida dice che
è imperdibile.
E’ un grandissimo resort a tantissime stelle con persino un
laghetto interno con tanto di barche per attraversalo. Ci
sediamo al tavolo sulla terrazza a guardare il Burj Al al
tramonto. Mano mano che diventa buoi si illumina tutto e
continua a cambiare colore. Come fanno tutti, anche il
cameriere filippino ci chiede “da dove venite” e da li’ ci da
il biglietto da visita e si propone come tato da noi. Il posto
ci piace cosi’ tanto che decidiamo di cenare qui: Fabio va a
recuperare le bimbe mentre io cerco un posto in uno dei
ristoranti.
Ci mettiamo su un tavolo bordo laghetto proprio sotto la
vela illuminata: grande serata,
VENERDI 27 FEBBRAIO
Oggi shopping: non si puo’ venire a Dubai senza andare in
uno dei suoi grandi mall. Ci facciamo portare nel piu’
grande, ovviamente.
Ci comperiamo tutte e 5 le all star , prendiamo gli swach
per le bimbe, una giacca a vento per me e tante altre
cosette. Arriviamo alla fine alla pista da sci.
Ci pesano, ci danno la tuta intera blu e rossa e gli scarpone
e....siamo in inverno sulla neve. Che freddo!
C’è una seggiovia e uno skilift, due piste anche abbastanza
difficilotte e una baita.
E’ incredibile: io ho freddo e mi fermo alla baita a fare le
foto.
Torniamo in hotel e poi andiamo ancora a cena al Burj al
Bahri, al ristorante cinese.
Al ritorno prepariamo i bagagli ... domani si torna.
SABATO 28 FEBBRAIO
Eccoci all’ultima colazione. Siamo tutti un poco tristi. Viene puntuale a prenderci il
pulmino che ci porta all’aereoporto.
E’ stata una bellissima vacanza in un posto davvero unico...chessa come sarà la prossima
volta che ci torneremo
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