Una panoramica del variegato mondo dell`hip hop tra

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Una panoramica del variegato mondo dell`hip hop tra
Una panoramica del variegato mondo dell’hip hop tra
scritti e interpretati da una giovanissima
HIP-HOP, bombole
L’HIP HOP CONSTA DI 4 DISCIPLINE: CANTARE (MCING), BALLARE (BREAKING), DISEGNARE
(WRITING), FARE IL DJ (DJING).
Personalmente non ne esercito nessuna, ma posso parlarne come
osservatrice e soprattutto come
ascoltatrice. Direi che quello che
“distingue” a prima vista chi fa l’hip
hop da chi non lo fa sia il modo di
vestire, oversize. Ovviamente ciò
non è vero in tutti i casi, ma
comunque lo è nella maggior parte
(così come si distinguono i punk, i
dark, i metallari etc). Per quanto
riguarda la produzione italiana,
secondo me il meglio si trova nel
writing. A Milano si è raggiunto il
massimo della produzione nei primi
anni Novanta con gli stili innovativi
proposti da Tawa e Cano (16k
crew), Uniko, Dumbo, Reyn, (rns e
vds crew), e i vari componenti delle
mds, gr, gs crew. In quel periodo a
Bologna rappresentavano Ciufs,
Rusty e Bengio, a Napoli Dionisio,
Duke della KTM, FTR crew. Roma:
Hekto, Panda, Tomak (tm crew).
Per quanto riguarda il resto della
penisola possiamo ricordare Eron,
Sid, Blef e 2D, mastroK, Phast.
Anche se il writing italiano è nato di
riflesso al movimento statunitense, è
riuscito nell’ultimo ventennio ad
assumere una sua fisionomia completamente autonoma, rendendola l’unica delle quattro discipline ad avere
uno stile scevro da influenze d’oltreoceano. Vediamo meglio di cosa stiamo
parlando: Tag, Bombing, Writing, Hall
of Fame. Questi sono i modi di
eseguire un lavoro, mentre Block,
Bubble e Wild sono i pricipali stili. Le
Tag sono semplicemente le firme,
molte volte degli scarabocchi sul
muro. Queste sono la più bassa forma
d’arte dell’hip hop, molte volte abusata da alcuni ragazzi, che si considerano writers, solo perché hanno fatto
delle tag nella propria città.
Solitamente si tagga per lasciare un
segno del passaggio, un modo per
dire che si esite; d’altro canto il più
delle volte sono i veri writer a taggare
per le città. Il Bombing è dopo la tag
l’opera più veloce: generalmente si fa
un bombing in situazioni critiche, di
giorno o in posti abbastanza frequentati, o per la maggior parte delle volte,
su di un treno.
IL WRITING È LA VERA ESPRESSIONE DELL’AEROSOL ART. SI
PARTE DA UN BOZZETTO SU CARTA,
solitamente fatto a matita e in bianco e nero, per poi dargli colore su di
un muro.
Le Hall of Fame sono l’apice anche
se, secondo i più radicali, si perde lo
spirito del “pezzo”, perché di solito
sono eseguiti su muri legali, cioè
accordati con il comune. In una Hall
of Fame i componenti della crew si
cimentano nell’esecuzione di pezzi
molto curati.
Il Block style, come dice la parola
stessa, comprende tutte quelle lettere molto squadrate.
Solitamente si usa questo stile con il rullo, invece che con
la bomboletta; le superfici così dipinte la maggior parte
delle volte sono vaste. Il Bubble Style si riconosce per la
rotondità delle lettere, e in genere anche dalla semplicità
di comprensione. Si fa largo uso delle sfumature e degli
effetti di trasparenza. Usato in genere per il Bombing. Il
Wild Style è lo stile più complesso sia da eseguire, sia da
comprendere. Si utilizzano tutte le proprie capacità di
generazione della lettera, dando alla parola numerosi
effetti tridimensionali, ombre e giochi di luce.
LA PRODUZIONE MUSICALE È SCARSA, SPESSO DI CATTIVA QUALITÀ E I CONTENUTI, NELLA MIGLIORE DELLE
IPOTESI, SONO GOLIARDICI. OPPURE OFFENSIVI
verso certe istituzioni o addirittura verso altri rapper. Non
posso fare di tutta l’erba un fascio, ma io di costruttivo ho
ascoltato poco. Nel tentativo di dare un’impronta meno
evanescente all’hip hop italiano si adoperano gruppi
come Genteguasta, Kaos, Colle der fomento, La
Famiglia, non riuscendo però a riscuotere grosso successo perché il pubblico italiano è decisamente ostico verso
questo tipo di musica, e più disposto ad apprezzarne una
versione particolarmente orecchiabile (vedi Articolo31,
IN PRATICA
SECONDO ME, IL PROBLEMA MAGGIORE È CHE I
PRODOTTI MENO COMMERCIALI, ITALIANI, AMERICANI, MA ANCHE TEDESCHI E FRANCESI, NON VENGONO DISTRIBUITI, E L’UNICA MANIERA PER PROCURARSELI È CHIEDERE LE CASSETTE AGLI AMICI
OPPURE, SE CI SONO, SCARICARLI DA INTERNET. E A
MILANO? DI SICURO LA “PRESENZA” HIP HOP È
NOTEVOLE, E I LOCALI, ANCHE SE NON SONO TANTI,
RAPPRESENTANO ANCHE UN PUNTO DI RITROVO PER
LA COMUNITÀ NERA MILANESE.
PER ESEMPIO IL POW WOW: NON FANNO SOLO HIP
HOP, C’È ANCHE UNA SALA COMMERCIALE MA A ME
PIACE TANTISSIMO, E IL SOUL TO SOUL, SICURAMENTE IL MIGLIORE. I NEGOZI CONSIGLIATI DOVE
TROVARE ABBIGLIAMENTO E DELLA BUONA MUSICA
“SOTTOBANCO” SONO: WAG E TIME OUT IN DE
AMICIS, TRESSE SPORT GIUSTO FUORI DALLA
STAZIONE DELLA METRO PASTEUR E COLORS IN VIALE
CORSICA.
arteindisparte
raghe larghe
Gemelli diversi, Sottotono). Non voglio sembrare
“filoamericana”, ma sicuramente il meglio della produzione hip hop si trova negli Stati Uniti, dove anche
quella commerciale è di buona qualità. Guardando i miei
cd, i personaggi che preferisco sono Eminem (impossibile non sapere chi sia, a meno che non si possegga né
radio né tv) e, fra gli artisti meno conosciuti dal grande
pubblico, Wu-Tang Clan, tra cui bisogna ricordare
Redman e Methodman e i loro stupendi album (vedi
riquadro), Missy Elliot, paladina del rap al femminile
insieme a Eve e Lil’Kim, i D12 (il gruppo di Eminem), i
mitici Fugees a l’ancora più mitica Laurin Hill e Coolio (vi
ricordate Gangsta Paradise?); poi ci sono i gangsta rapper, i ragazzi veramente cattivi della scena: DMX, Snoop
Doggy Dog, Big Punisher (R.I.P.), Xzibit, LL Cool J, Busta
Rhymes. Infine, le pietre miliari della old e della new
school: Public Enemy, Dr. Dre, Cypress Hill, B.I.G. e
Tupac (R.I.P.); Run DMC, Beasty Boys. Per quanto
riguarda l’R&B, tutti hanno sentito fino alla nausea le
Destiny’s Child; poi ricorderei Mary J. Blige, Sisqò,
Aaliyah (R.I.P.). Erykah Badu, fantastica cantante di cui
non ho mai capito il genere, un po’ hip hop, un po’ soul.
Sara Battini
Graffiti, foto e disegni di Gatto
ARTISTI
D12: DEVIL’S NIGHT
REDMAN: MALPRACTICE
METHODMAN-REDMAN: BLACKOUT
LAURIN HILL: THE MISEDUCATION OF
FUGEES: THE SCORE
EMINEM: THE SLIM SHADY LP O THE MARSHALL
MATHERS LP
BEASTY BOYS: ANTOLOGY
DR.DRE: 2001
WU TANG: FOREVER
LOCALI
POW WOW, VIALE ORTLES 62
SOUL TO SOUL, VIA S.MARCO 33
SITI
WWW.ALHIPHOP.IT
WWW.BLACKMAGAZINE.IT
WWW.HIPHOPZONE.COM
WWW.STRADANOVE.NET/NEWS/TESTI/INDEX/GRAFFITI.HTML
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e
arteindisparte
Writers, Rappers, Mc’s e semplici curiosi,
redattrice di “Nuvola”