the international association of lions clubs

THE INTERNATIONAL ASSOCIATION OF LIONS CLUBS
DISTRETTO lO8 A ITALY
3°CIRCOSCRIZIONE MARCHE
ZONA A
–
–
–
GOVERNATORE
PRESIDENTE
PRESIDENTE
Giuseppe Rossi
Nino Montemurro
Paolo Animali
CHI ERA ANTONIO PASSERI
CLUB PESARO HOST
Codice Club 21149
Omologato il 12/01/1956
Charter Night il 24/03/1956
50° Anno Sociale 2005-2006
Gemellato: L.C. Aigen Elsbethen di Salisburgo
www.lionspesarohost.it
PRESIDENTE
Dott. Roberto Bracci
Via Virgilio,27 Pesaro
Tel. Ab.072135028
Cell:348 2600624
e-mail: [email protected]
SEGRETARIO
Dott. Michele Graziano Giua
Via Milano,128 Pesaro
Tel.Ab.0721 26448
Cell. 339 8928244
e -mail: [email protected]
TESORIERE
Rag. Mara Lorenzetti
Via Filangieri, 13 - Pesaro
Tel. Ab. 0721 51234
Cell. 335 7011672
e-mail:
[email protected]
CERIMONIERE
Arch. Michele Della Chiara
Std.Angelo Custode, 31 Pesaro
Tel. Ab.0721 372149
Cell:339 4622495
e-mail: [email protected]
ADDETTO STAMPA
Dott. Giuliano Albini Riccioli
Via Montello 4- Pesaro
Tel. Ab. 072164832
e-mail: [email protected]
REFERENTE INFORMATICO
Dott. Vincenzo Paccapelo
Piazz.le I° Maggio 2 - Pesaro
Tel. Ab. 0721 32151
Cell. 347 6336875
e-mail: [email protected]
RIUNIONI 1° e 3°
GIOVEDI' DEL MESE
Hotel Flaminio -Via Parigi, 8
61100 Pesaro -Tel. 0721.400303
La scomparsa così repentina per un infarto cardiaco del nostro socio
Antonio Passeri - chiamato affettuosamente Tonino dagli amici - ci ha
sconvolti, lasciandoci quasi impietriti. Perdere la vita a 59 anni, quando
si ha un fisico pressoché atletico e le condizioni generali di salute sono
buone, peraltro, suffragate dai relativi esami effettuati proprio alla
vigilia della trasferta in Africa, è stato davvero per tutti una lacerante
sorpresa.
Tonino, presentato dal padrino Massimo Quaresima, aveva
effettuato il suo ingresso nel nostro Club, in occasione della 53° Charter
Night, durante la presidenza di Piergiorgio Cascino (2008 - 2009),
cerimonia che si era svolta alla presenza del governatore di turno, Achille
Ginnetti che, come prassi, gli aveva espresso le proprie felicitazioni e
l'aveva fregiato del distintivo Lions.
Com’è noto, egli era giunto a Pemba, in Mozambico che si
affaccia sull'oceano indiano su una splendida baia che è considerata la
terza più estesa del mondo, un luogo ideale per investire in un nuovo
villaggio turistico. La Renco spa, rinomata società industriale pesarese,
con 300 dipendenti e € 200 milioni di fatturato che, con un profilo ormai
consolidato, opera da tempo nei vari paesi, quali Armenia, Kazakistan,
Congo, Nigeria, Belgio, Svizzera, Colombia, Katar, nel campo
dell'estrazione di gas e petrolio e dell'edilizia aveva aperto, a Pemba, un
cantiere edile della consociata locale per avviare la costruzione di un
villaggio turistico, dopo la realizzazione del resort "La Gemma dell'Est",
in Zanzibar che aveva subito raggiunto un notevole successo.
Tonino aveva vissuto tutta l'epopea della Renco spa, come
principale collaboratore di Rinaldo Gasparini - deceduto purtroppo
anch’egli, nel 2004, per un avverso, del tutto simile destino, proprio per
un infarto cardiaco, mentre si trovava in Zanzibar -, che era stato il
fondatore della società, derivata essenzialmente dall'orbita dell'Eni.
Aveva, quindi, ereditato la guida dell'azienda, affiancando Giovanni
Gasparini, figlio di Rinaldo, rivestendo il ruolo, prima d’amministratore
delegato, poi, di presidente della società, di cui era pure socio di
minoranza, oltre ad essere divenuto, nel frattempo, un autorevole
componente del consiglio direttivo di Confindustria di Pesaro Urbino. Ora
si è già provveduto a normalizzare i quadri della Renco spa. Il relativo
consiglio d’amministrazione, seguendo la linea della continuità, ha
nominato presidente Giovanni Gasparini, consigliere Lorenzo Passeri, il
figlio maggiore di Tonino che già lavorava in azienda nella sede
distaccata di San Donato Milanese, direttore generale dell’holding Davide
Ripesi, da 15 anni in azienda, prima, come dirigente di filiale estera,
quindi, come direttore di tutte le filiali estere, poi, direttore amministrativo
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operativo ed ha riconfermato nel compito di direttore generale Giovanni
Rubini.
La salma - quella di Gasparini via mare - rientrata in Italia con
un volo speciale privato predisposto dalla società, dopo due scali tecnici, è
stata accolta da familiari, parenti, amici conoscenti, all'aeroporto Fellini di
Rimini. Passata alla camera mortuaria di Muraglia di Pesaro, ove è stato
rivista per l'ultima volta, è stata trasportata a Pole d’Acqualagna, la sua
residenza, la sua terra di mezza collina, crocevia fra le vallate del
Candigliano e del Metauro, in cui aveva le proprie radici, frazione del
Comune che diede i natali pure ad Enrico Mattei. Nella piccola Chiesa
parrocchiale di San Giovanni Bosco, ove è stata allestita la camera ardente
che è stata visitata da quanti lo conoscevano, che gravitano nell’area
compresa fra Fermignano ed Urbania, è stato recitato il Rosario. Alla
presenza di una folla di fedeli - non tutti sono potuti entrare in Chiesa - e
delle autorità, fra cui il sindaco Luca Ceriscioli, il presidente della
provincia Matteo Ricci, il presidente ed il direttore generale di
Confindustria Claudio Pagliano e Salvatore Giordano, la Santa Messa
d’esequie è stata officiata da Don Alberto Cecchini parroco di Pole, don
Piergiorgio Angelini d’Acqualagna e Don Gianluigi Carciani del santuario
del Pelingo.
Nell'omelia, quanto mai partecipata, di don Alberto, amico di
gioventù di Tonino, il sacerdote ha ricordato il cuore aperto che aveva e
quanta strada è riuscito a compiere, valorizzando le sue intuizioni, la sua
intelligenza e facendo leva sulla forza della volontà. Quando era
adolescente gli amici si precipitavano a giocare a pallone, anche lui
qualche volta prendeva parte alle partite, ma, soprattutto, era sospinto
dalla voglia di parlare, desiderava confrontarsi. Quante volte hanno
passeggiato insieme lungo il campo sportivo per dialogare, per discutere.
Aveva tanti interessi, aspirava ad acquisire nuove conoscenze, sapeva
ascoltare, quando si creava qualche gruppetto non era mai il primo a
prendere la parola che costantemente misurava, esprimendosi in termini
perlopiù essenziali. Dio lo ha chiamato a sé quando era ancora nel pieno
delle sue forze, con tanta voglia di vivere, innamorato della famiglia, della
nipotina Matilde, del lavoro che lo costringeva a tanti viaggi con il
sacrificio di abbandonare la casa. Era ancorato ad un'integerrima moralità
e ad una fede vissuta. Ora, piangere è umano, fa anche bene il pianto nel
momento del distacco, dobbiamo tuttavia prendere coscienza delle nostre
condizioni di creature e, soprattutto, che Dio ha mandato nel mondo Gesù
Cristo, il figlio suo che è la resurrezione e la vita eterna perché nessuna
persona si perda.
Dagli interventi dei dirigenti della Renco spa e dei parenti sono
scaturite dirette testimonianze che hanno ulteriormente delineato la figura
di Tonino.
Aveva la capacità d’approcciarsi, d’analizzare, di comprendere il
cuore dei problemi, di sapere come affrontarli e di risolverli. Apriva la
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Giuseppe Rossi
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porta a tutti, sempre disponibile a fornire suggerimenti e consigli, con la
mano sempre tesa a chi gli chiedeva aiuto, vigile ed attento ai rapporti
interpersonali, era in grado di relazionarsi subito, di essere coinvolto e di
coinvolgere, dimostrando umanità e lealtà. Pure di fronte a situazioni
critiche, manteneva la sua abituale serenità, sapendo così infondere
costantemente coraggio e sicurezza. Faceva tesoro del buon senso ed era
capace di vedere di là di quanto potesse apparire. È stata una fortuna
averlo avuto com’esempio e come guida, è stato un privilegio aver potuto
essergli vicino. Stava un passo avanti al primo, poi, girato verso gli altri
indicava la via da seguire. Non andrà perso nulla di quanto ha saputo
insegnare.
Capelli e barba bianchi, soleva abitualmente fischiettare quando
saliva e scendeva le scale di casa. Era una persona pacata, semplice,
umile, sorridente, delicata, rispettosa, positiva, un punto di riferimento.
Maggiore dei fratelli sentiva la propria responsabilità. Appena possibile si
è dedicato al lavoro, non tralasciando gli studi, per dare una mano a
terminare la costruzione della casa. I figli che ha amorevolmente educato
nella crescita, aiutandoli a farsi spazio nel mondo, devono essere
orgogliosi di averlo avuto come padre.
Le spoglie sono state tumulate nel Cimitero d’Urbania, nella
tomba di famiglia, ove riposano i suoi genitori.
Il Lions Club Pesaro Host ha perduto, di certo, un socio di valore
che forse non si è stati in grado di apprezzare sino in fondo, sia per i pochi
anni in cui era entrato nel Sodalizio, sia per la limitata presenza ai
meeting, a causa dei suoi assidui impegni di lavoro che lo portavano
spesso a varcare i confini del nostro paese, sia per il suo segnalato
carattere proprio di chi non ama salire in cattedra. Pure per questo motivo
mi sono impegnato a raccogliere tutto le informazioni disponibili per
tracciare un dettagliato curriculum di Tonino e favorirne così la
conoscenza a tutti i soci. Ricordarlo può probabilmente indurci ad essere
migliori. Il presidente Roberto Bracci, il consiglio direttivo e tutto il Club
sono vicini, esprimendo il proprio cordoglio, ai familiari, alla moglie
Almerina ed ai figli Lorenzo e Luca, affranti per il tragico evento.