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8 ATTUALITÀ Venerdì 16 luglio 2010 PG BUSTARELLE Il calciatore avrebbe pagato un funzionario per evitare controlli e avere notizie su un socio Maldini, mazzette antifisco Chiesto il rinvio a giudizio dell’ex capitano rossonero per corruzione e spionaggio informatico. Scagionata la moglie MILANO - Il sostituto procuratore Paola Pirrotta ha chiesto il rinvio a giudizio per corruzione e accesso abusivo a sistema informatico dell’ex capitano rossonero Paolo Maldini. Il pm ha invece chiesto l’archiviazione della posizione della moglie del calciatore, Adriana Fossa, anche lei accusata di corruzione. Entrambi figuravano lo scorso aprile nell’atto di chiusura dell'inchiesta a carico di 43 persone in relazione a una serie di pratiche illecite per ottenere trattamenti fiscali più favorevoli contestate a Luciano Bressi, ex funzionario dell'Agenzia delle entrate "Milano 1", «riciclato» in seguito come commercialista dei vip e arrestato nel giugno 2009. In particolare, a Maldini vengono contestate irregolarità nei rapporti con il funzionario dell’Agenzia delle entrate Luciano Bressi. Secondo l’accusa, per evitare controlli fiscali la "bandiera" rossonera avrebbe versato soldi e altre «utilità» al funzionario dell’Agenzia delle entrate, al quale si sarebbe rivolto anche per acquisire dati riservati su un socio nell’ambito di una speculazione immobiliare che intendeva concludere; a preoccupare Maldini, in particolare, erano eventuali precedenti problemi finanziari o con la giustizia del socio. Secondo le indagini, fino al 23 giugno del 2009 Paolo Maldini avrebbe corrotto Bressi con somme di denaro per garantirsi, stando alle indagini, «l’esenzione di controlli fiscali da parte dell’ufficio di Milano 1» dell'Agenzia delle entrate, offrendogli, come contropartita, non solo «l’onorario per lo studio (circa 40 mila euro annui), ma anche la «procura speciale» della loro società, la Velvet Sas, «da cui scaturivano ingenti corrispettivi "in nero" (somma non inferiore a 185mila euro)». Tramite Bressi, inoltre, l’ex capitano rossonero, avrebbe, secondo la procura di Milano, acquisito «dati riservati» all’anagrafe tributaria (di qui l’accusa di accesso abusivo a sistema informatico) sul conto di Alessandro Baresi, che faceva parte di una società nella quale l'ex calciatore sarebbe voluto entrare per portare a termine, un’operazione immobiliare in Toscana. Operazione che alla fine non ven- Intercettata una telefonata con la richiesta di informazioni CAPITANO Per la Procura acquisì dati riservati all’anagrafe tributaria sul conto del socio Alessandro Baresi ROBERTO CALVI Sentenza d’appello: non fu suicidio, ma omicidio Benchè convinti che il banchiere Roberto Calvi (foto a lato) sia stato ucciso, per i giudici della Corte d’Assise d’Appello non si è giunti a una sentenza di condanna degli imputati Flavio Carboni, Pippo Calò ed Ernesto Diotallevi perché «gli elementi di criticità sollevati con l’impugnazione della sentenza di primo grado (anche quella di assoluzione) anche quando condivisibili, non sono apparsi mai decisivi». Così la motivazione della sentenza, pronunciata il 7 maggio scorso, in cui si legge che Cosa nostra «impiegava il Banco Ambrosiano e lo Ior come tramite per massicce operazioni di riciclaggio». inbreve IN SVIZZERA VERONA LIGNANO Coppia di Sondrio muore in montagna Cavallo si impenna e cade Amazzone schiacciata Annegato il pescatore disperso al faro Due coniugi di Sondrio, Guido Boffi e Maria Boiani, sono deceduti l’altro ieri in un incidente avvenuto sul massiccio Piz Palue, nel cantone svizzero dei Grigioni. I soccorritori hanno scoperto solo per caso i due cadaveri ancora attaccati alla fune. La coppia è scivolata in un crepaccio precipitando per 150 metri. Una donna è morta schiacciata dal proprio cavallo ieri mattina al centro ippico di Verona. Quando l’animale si è impennato, lei non ha mollato le redini per evitare di farsi sbalzare di sella. Il cavallo è però caduto su un fianco trascinandola con sè e l’ha schiacciata sotto il suo peso. Per Federica Butti, 46 anni, non c'è stato nulla da fare. È morto annegato il pescatore dato per disperso dopo che il motopeschereccio cheguidava è finito contro il faro ed è affondato all'ingressodel porto di Lignano. La vittima è il capobarca, Giuliano Dal Forno, di 45 anni,di Marano Lagunare. Salvato dai diportisti l’altro marinaio a bordo al momento dell’incidente. ne conclusa. A carico dell’ex calciatore c’erano anche alcune intercettazioni, mentre la moglie, Adriana Fossa, era accusata solo di corruzione. Nell'inchiesta, avviata tempo fa e proseguita con arresti a più riprese, e che coinvolge diversi dipendenti dell'Agenzia delle Entrate e commercialisti, figurano una quarantina di indagati, alcuni dei quali hanno già patteggiato in fase di indagine. Quello dei coniugi Maldini era solo uno dei 151 episodi che la Procura di Milano ha delineato a carico dei 43 indagati, tra i quali figuravano 11 dipendenti di vari uffici dell’Agenzia delle entrate nel milanese, una ventina di imprenditori, 7 commercialisti, un notaio, un avvocato e il giornalista Davide de Zan. Secondo le indagini bastava che i commercialisti, per conto dei loro clienti, pagassero laute mazzette agli impiegati infedeli - alcuni dei quali arrestati dalla Guardia di finanza proprio mentre intasscavano le mazzette - per vedere svanire le cartelle esattoriali oppure diminuire le sanzioni fiscali comminate per centinaia di migliaia di euro. Altra specialità dei pubblici ufficiali corrotti era entrare abusivamente nella banca dati del fisco per carpire informazioni riservate. Nel caso dei Maldini, i telefoni erano intercettati e il Nucleo di Polizia tributaria delle Fiamme gialle seguì la conversazione in diretta. Nell’elenco degli sportivi eccellenti pizzicati dal fisco Paolo Maldini è in buona compagnia. Come lui Paolo Rossi, Fabio Capello, Diego Armando Maradona, Mario Cipollini e Valentino Rossi. Dati acquisiti per chiudere un’operazione immobiliare