Manuale per la gestione dei rifiuti

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Manuale per la gestione dei rifiuti
Servizio Provveditorato
Macrostruttura Ospedaliera
Dipartimento Territoriale
LA GESTIONE DEI RIFIUTI SANITARI
VERSIONE 2.0 DEL 15/12/2002
1
INDICE
CRITERI GENERALI DI PERICOLOSITÀ INFETTIVA DEI RIFIUTI OSPEDALIERI. --------- 4
RIFIUTI SANITARI ASSIMILATI E ASSIMILABILI AGLI URBANI--------------------------------- 7
Carta, cartone, cartoncino. ---------------------------------------------------------------------------------------------- 7
Cartucce stampanti e toner---------------------------------------------------------------------------------------------- 7
Vetro ----------------------------------------------------------------------------------------------------------------------- 8
Plastica--------------------------------------------------------------------------------------------------------------------- 8
Scarti di legno e sughero, imballaggi in legno. ---------------------------------------------------------------------- 9
Scarti di giardinaggio ---------------------------------------------------------------------------------------------------- 9
Materiali ferrosi e/o metallici – Ingombranti (elettrodomestici, arredi, computer ecc.) - Edili -------------- 9
ELENCO DELLE TIPOLOGIE DI RIFIUTI RACCOLTI IN MANIERA NON DIFFERENZIATA10
Elenco delle tipologie:-------------------------------------------------------------------------------------------------- 10
Modalità di raccolta----------------------------------------------------------------------------------------------------- 10
RIFIUTI SANITARI CHE RICHIEDONO PARTICOLARI MODALITA’ DI SMALTIMENTO 11
Elenco delle tipologie:-------------------------------------------------------------------------------------------------- 11
Farmaci scaduti o inutilizzati------------------------------------------------------------------------------------------ 11
Parti anatomiche riconoscibili e non riconoscibili ----------------------------------------------------------------- 11
RIFIUTI SANITARI PERICOLOSI A RISCHIO INFETTIVO ------------------------------------------- 12
Elenco esemplificativo delle tipologie ------------------------------------------------------------------------------- 12
Modalità di gestione ---------------------------------------------------------------------------------------------------- 13
Modalità di chiusura dei contenitori---------------------------------------------------------------------------------- 13
RIFIUTI SANITARI PERICOLOSI NON A RISCHIO INFETTIVO------------------------------------ 15
Elenco delle tipologie:-------------------------------------------------------------------------------------------------- 15
Modalità di gestione ---------------------------------------------------------------------------------------------------- 16
RIFIUTI LIQUIDI SCARICABILI IN FOGNA --------------------------------------------------------------- 17
RIFIUTI A RISCHIO RADIOATTIVO-------------------------------------------------------------------------- 17
RIFERIMENTI INTERNI ------------------------------------------------------------------------------------------ 17
ALLEGATO 1. MODULO DI SEGNALAZIONE PRODUZIONI RIFIUTI. --------------------------- 18
INDICE ANALITICO------------------------------------------------------------------------------------------------ 19
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CRITERI GENERALI DI PERICOLOSITÀ INFETTIVA DEI RIFIUTI
OSPEDALIERI.
Tutti i rifiuti contenenti microrganismi vitali o loro tossine, conosciute o ritenute per buoni motivi come
causa di malattie nell’uomo o in altri organismi viventi.
I rifiuti elencati a titolo esemplificativo nella tabella seguente del presente regolamento, tratto
dall’Allegato D della Direttiva 9 Aprile 2002, che presentano almeno una delle seguenti caratteristiche:
a) provengano da ambienti di isolamento infettivo e siano venuti a contatto con qualsiasi liquido
biologico secreto od escreto dei pazienti isolati;
b) siano contaminati da:
1) sangue o altri liquidi biologici che contengono sangue in quantità tale da renderlo visibile;
2) feci o urine, nel caso in cui sia ravvisata clinicamente dal medico che ha in cura il paziente
una patologia trasmissibile attraverso tali escreti;
3) liquido seminale, secrezioni vaginali, liquido cerebro-spinale, liquido sinoviale, liquido
pleurico, liquido peritoneale, latte materno, liquido pericardico o liquido amniotico;
Nota bene:
¬ Esiste una problematica specifica relativa al corretto smaltimento degli assorbenti igienici (al di fuori
dell’ostetricia) sulla quale si procederà alla predisposizione di appositi contenitori.
¬ Sono stati abrogati gli obblighi di sottoporre i rifiuti pericolosi a rischio infettivo, prima del loro
allontanamento, ad idonei trattamenti di disinfezione e, di conseguenza, di accompagnare gli stessi
con l’apposita dichiarazione di avvenuta disinfezione.
¬ Esistono anche criteri di pericolosità relativi a sostanze chimiche e radioattive.
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Tabella: Esempi di rifiuti sanitari per i quali possono ricorrere le sopraindicate condizioni di rischio
infettivo.
(La tabella completa dei rifiuti a rischio infettivo è riportata a pag. n. 12)
Rifiuti a rischio infettivo
Assorbenti igienici, pannolini pediatrici e pannoloni
Pericolosi a rischio
Bastoncini cotonati per colposcopia e paptest
infettivo
Bastoncini oculari non sterili
Bastoncini oftalmici di TNT
Cannule e drenaggi
Cateteri (vescicali, venosi, arteriosi per drenaggi pleurici,ecc.), raccordi, sonde
Circuiti per circolazione extracorporea
Cuvette monouso per prelievo bioptico endometriale
Deflussori
Fleboclisi contaminate
Filtri di dialisi.
Filtri esausti provenienti da cappe (in assenza di rischio chimico)
Guanti monouso
Materiale monouso: vials, pipette, provette, indumenti protettivi mascherine, occhiali, telini,
lenzuola, calzari, seridrape, soprascarpe, camici
Materiale per medicazione (garze, tamponi, bende, cerotti, lunghette, maglie tubolari)
Sacche (per trasfusioni, urina stomia, nutrizione parenterale)
Set di infusione
Sonde rettali e gastriche
Sondini (nasografici per broncoaspirazione, per ossigenoterapia, ecc.)
Spazzole, cateteri per prelievo citologico
Speculum auricolare monouso
Speculum vaginale
Suturatrici automatiche monouso
Gessi o bendaggi
Denti e piccole parti anatomiche non riconoscibili
Contenitori vuoti
Contenitori vuoti di vaccini ad antigene vivo
Rifiuti di ristorazione
Spazzatura
Rifiuti provenienti dallo svolgimento di attività di ricerca e di diagnostica batteriologica
Piastre, provette, terreni di colture ed altri presidi utilizzati in microbiologia e contaminati da Pericolosi a rischio
agenti patogeni
infettivo
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Rifiuti taglienti
Aghi, siringhe, lame, vetri, lancette pungidito, venflon, testine, rasoi e bisturi monouso
Pericolosi a rischio
infettivo
Rifiuti taglienti scaduti o non più sterili
Aghi, siringhe, lame, vetri, lancette pungidito, venflon, testine, rasoi e bisturi monouso
Speciali
Rifiuti anatomici (descritti a pagina 8)
Tessuti, organi e parti anatomiche non riconoscibili
Animali da esperimento
Pericolosi a rischio
infettivo
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RIFIUTI SANITARI ASSIMILATI E ASSIMILABILI AGLI URBANI
Nota bene:
In presenza dei caratteri di pericolosità infettiva (si vedano i criteri a pagina 4)
vanno considerati come Rifiuti Sanitari Pericolosi (pagina 12).
Sono naturalmente esclusi i contenitori contaminati da materiale biologico o da
farmaci antiblastici che vanno termodistrutti. Questi ultimi vanno conferiti negli
appositi contenitori di colore azzurro.
Carta, cartone, cartoncino.
Deve essere raccolto nelle varie Unità Operative separatamente dagli altri rifiuti.
Macerata
Il materiale cartaceo dovrà essere consegnato, debitamente impacchettato,
all’operatore che trasporta i rifiuti urbani, il quale provvederà al trasporto presso
l’Isola Ecologica dell ’Azienda.
Tolentino
Treia
Sedi Distr.
Appositi contenitori del Comune
R.S.A.
Cartucce stampanti e toner
Macerata
consegnare al Magazzino Economale
Tolentino
Appositi contenitori collocati presso la Direzione Sanitarie e Amministrativa dal
Comune.
Treia
Sedi Distr
consegnare al Magazzino Economale
R.S.A.
Nota: per la richiesta di nuove cartucce/toner è necessario riconsegnare quelle usate al momento
dell’ordin azione solo per l’Ospedale di Macerata.
7
Vetro
Vetro bianco:
Il contenitore deve essere vuotato, privato di aghi, cannule, deflussori, cerotti ed introdotto negli
appositi contenitori del vetro, di cui tutti i reparti sono già dotati. Sono naturalmente esclusi i
contenitori contaminati da materiali biologici o farmaci antiblastici che vanno termodistrutti.
Macerata
Raccolto in apposito container presso l’Isol a Ecologica.
Tolentino
Raccolto in apposito container
Treia
Appositi contenitori del Comune o presso isola ecologica dell’ospedale di Macerata
Sedi Distr
Appositi contenitori del Comune
R.S.A.
Appositi contenitori del Comune o presso isola ecologica dell’ospedale di Macerata
Vetro colorato:
Macerata
in attesa di installazione di apposite campane a cura del Comune smaltimento nei
rifiuti urbani
Tolentino
Treia
Sedi Distr
Appositi contenitori del Comune
R.S.A.
Plastica
I rifiuti di plastica, bottiglie di acqua e bevande in genere, flaconi e bottiglie di detergenti, detersivi,
disinfettanti (devono essere esclusi i contenitori che riportano l’etichetta di tossico/nocivo che vanno
termodistrutti), taniche, flaconi di farmaci o soluzioni fisiologiche ecc., prodotte dall’attività di
assistenza sanitaria (vanno esclusi i poliaccoppiati, es. confezioni sterili delle siringhe costituite da
carta e plastica) devono essere depositati nell’apposito spazio di raccolta sito presso l’Isola Ecologica.
Macerata
depositare nell’apposito spazio di raccolta sito presso l’Isola Ecologica.
Tolentino
depositare nell’apposito spazio di raccolta
Treia
Sedi Distr
Smaltimento in appositi cassonetti del Comune
R.S.A.
8
Scarti di legno e sughero, imballaggi in legno.
Macerata
depositare nell’apposito spazio di raccolta sito presso l’Isola Ecologica
Tolentino
Treia
Sedi Distr
segnalare necessità smaltimento all’Ufficio Provveditorato
R.S.A.
Scarti di giardinaggio
Macerata
Depositare le piccole quantità solo d’erba nel cassonetto per il compost sito presso la
cucina il resto presso il container sito nell’Isola Ecologica.
Tolentino
Depositare presso il container del Comune
Treia
Sedi Distr
Segnalare necessità smaltimento all’Ufficio Provveditorato
R.S.A.
Materiali ferrosi e/o metallici – Ingombranti (elettrodomestici, arredi, computer
ecc.) - Edili
Macerata
Tolentino
Treia
Sedi Distr
Segnalare obbligatoriamente la necessità di smaltimento scrivendo all’Ufficio
Provveditorato
R.S.A.
NOTA:
Lo smaltimento di apparati inventariati richiede l’avvio della procedura di cancellazione dall’inventario:
contattare l’Ufficio Patrimonio / Contratti e l’Ufficio Provve ditorato.
ϖ I rifiuti derivanti dalla preparazione dei pasti provenienti dalla cucina della struttura sanitaria
dovranno essere conferiti nell’apposito contenitore per il COMPOST.
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ELENCO DELLE TIPOLOGIE DI RIFIUTI RACCOLTI IN MANIERA
NON DIFFERENZIATA
Nota bene:
In presenza dei caratteri di pericolosità infettiva (si vedano i criteri a pagina 4) va
considerato come Rifiuto Sanitario Pericoloso (pagina 12).
Elenco delle tipologie:
•
i rifiuti derivanti dall'attività di ristorazione e i residui dei pastiprovenienti dalle Unità operative
di degenza delle strutture sanitarie, esclusi quelli che provengono da pazienti affetti da malattie
infettive per i quali sia ravvisata clinicamente, dal medico che li ha in cura, una patologia
trasmissibile attraverso tali residui;
•
la spazzatura;
•
i rifiuti costituiti da indumenti monouso non contaminati;
•
i gessi ortopedici, i pannolini pediatrici e i pannoloni non contaminati;
Modalità di raccolta
•
Le tipologie di rifiuto sopra elencate devono essere raccolte nei sacchi neri, in quantitativi che
permettano un’agevole chiusura del sacco mediante l’apposito laccio.
•
Nel sacco va apposta una etichetta che riporti la denominazione dell’Unità Operativa di
produzione del rifiuti.
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RIFIUTI SANITARI CHE RICHIEDONO PARTICOLARI MODALITA’
DI SMALTIMENTO
Nota bene:
In presenza dei caratteri di pericolosità infettiva (si vendano i criteri a pagina 4) va
considerato come Rifiuto Sanitario Pericoloso (pagina 12).
Elenco delle tipologie:
1) farmaci scaduti o inutilizzabili (es. deterioramento prima della scadenza) compresi i farmaci ed i
materiali antiblastici per uso umano o veterinario;
2) parti anatomiche riconoscibili e non riconoscibili;
3) sostanze stupefacenti e altre sostanze psicotrope.
Farmaci scaduti o inutilizzati
I farmaci scaduti devono essere raccolti dalle Unità Operative in contenitori appositi, e consegnati alla
squadra pulizie con la seguente indicazione ben visibile: es. reparto medicina farmaci scaduti kg 10.
N.B. La scatola ed il foglietto illustrativo dovranno seguire il percorso individuato per la carta.
I Distretti e le R.S.A. devono raccogliere separatamente in appositi contenitori i farmaci scaduti che
vanno poi smaltiti da ditta autorizzata esterna.
Sostanze psicotrope
Devono essere riconsegnate alla farmacia.
Parti anatomiche riconoscibili e non riconoscibili
La raccolta e lo smaltimento delle parti anatomiche riconoscibili avviene in maniera differenziata
poiché in base al D. 26 giugno 2000 n. 219 art.3. tali rifiuti restano disciplinati dal decreto del
Presidente della Repubblica 10 settembre 1990, n.285, recante regolamento di polizia mortuaria, si
prevede la tumulazione delle parti anatomiche riconoscibili.
Le parti anatomiche non riconoscibili devono essere raccolte negli appositi contenitori destinati poi alla
termodistruzione.
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RIFIUTI SANITARI PERICOLOSI A RISCHIO INFETTIVO
Nota bene:
Si vedano i criteri che individuano il rischio infettivo a pagina 4.
Elenco esemplificativo delle tipologie
1) Assorbenti igienici, pannolini pediatrici e pannoloni
2) Bastoncini cotonati per colposcopia e paptest
3) Bastoncini oculari non sterili
4) Bastoncini oftalmici di TNT
5) Cannule e drenaggi
6) Cateteri (vescicali, venosi, arteriosi, per drenaggi pleurici ecc..), raccordi, sonde
7) Circuiti per circolazione extracorporea
8) Cuvette monouso per prelievo bioptico endometriale
9) Deflussori
10) Fleboclisi contaminate
11) Filtri di dialisi. Filtri esausti provenienti da cappe (in assenza di rischio chimico)
12) Guanti monouso
13) Materiale monouso: vials, pipette, provette, indumenti protettivi, mascherine, occhiali, telini,
lenzuola, calzari, seridrape, soprascarpe, camici
14) Materiale per medicazione (garze, tamponi, bende, cerotti, lunghette, maglie tubolari)
15) Sacche (per trasfusione, urina stomia, nutrizione parenterale)
16) Set di infusione
17) Sonde rettali e gastriche
18) Sondini (nasogastrici per broncoaspirazione, per ossigenoterapia, ecc..)
19) Spazzole, cateteri per prelievo citologico
20) Speculum auricolare monouso
21) Speculum vaginale
22) Suturatrici automatiche monouso
23) Gessi e bendaggi
24) Denti e piccole parti anatomiche non riconoscibili
25) Lettiere per animali da esperimento
26) Contenitori vuoti
27) Contenitori vuoti di vaccini ed antigene vivo
28) Rifiuti di gabinetti dentistici
29) Rifiuti di ristorazione
30) Piastre, terreni di coltura, ed altri presidi utilizzati in microbiologia e contaminati da agenti
patogeni
31) Aghi, siringhe, lame, vetri, lancette pungidito, venflon, testine, rasoi e bisturi monouso
32) Tessuti, organi e parti anatomiche non riconoscibili
33) Animali da esperimento
Nota:
¬ sacche monouso di urina non contaminate (se presenza di sangue visibile nei rifiuti infettivi senza
vuotarle) devono essere vuotate e poi smaltite negli appositi contenitori dei rifiuti urbani.
¬ sacche monouso di sangue e/o emoderivati se integre vanno restituite al S.I.T.
¬ sacche monouso di sangue e/o emoderivati parzialmente infuse vanno restituite al S.I.T.
¬ sacche monouso di sangue e/o emoderivati scadute o con anomalie vanno restituite al S.I.T.
¬ sacche monouso di sangue e/o emoderivati vuote vanno smaltiti come rifiuti a rischio infettivo.
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Modalità di gestione
Le tipologie di Rifiuti Sanitari Pericolosi a rischio infettivo precedentemente elencate devono essere
raccolte nel contenitore, composto da un sacco interno (nel sacco va apposta una etichetta che riporti la
denominazione dell’Unità Operativa di produzione del rifiuto) e contenitore rigido esterno, dotato di
dicitura Rifiuti sanitari pericolosi a rischio infettivo e con il simbolo:
Devono essere introdotti nel sacco interno quantitativi di rifiuto che permettano un’agevole chiusura del
sacco stesso mediante l’apposita fascetta, facendo attenzione anche a non lasciare troppo vuoto il
contenitore.
Aghi, bisturi e taglienti non devono essere inseriti liberamente nel sacchetto (anche se non
contaminati), ma devono necessariamente essere introdotti negli appositi contenitori rigidi (AGO BOX),
i quali solo dopo la loro chiusura, devono essere collocati nel contenitore rigido. Tali contenitori riportano
la dicitura: Rifiuti sanitari pericolosi a rischio infettivo taglienti e pungenti.
Rifiuti contaminati da farmaci antiblastici:
i materiali residui o contaminati da farmaci antiblastici (es. flaconi, deflussori, guanti, kit per spandimenti
accidentali e materiali utilizzati per la preparazione in cappa che non presentino i caratteri di pericolosità
infettiva (criteri descritti a pag. 4) vanno smaltiti in appositi contenitori di colore blu messi a disposizione
dalla ditta appaltatrice del servizio (con il codice CER 18 01 08) si consiglia di introdurre nel contenitore
di volta in volta ipoclorito di sodio al 5% come trattamento di inattivazione chimica, al fine di abbattere la
carica antiblastica, prima di avviare i rifiuti allo smaltimento (Linee Guida Ministeriali di Sicurezza).
I flaconi che non sono stati contaminati da antiblastici (es. soluzioni fisiologiche per lavaggio via venosa
o per infusione di antiemetici) devono seguire il percorso per il vetro ( pag.8).
Modalità di chiusura dei contenitori
Al fine di poter effettuare la tracciabilità del rifiuto, apporre sul sacco interno (come riportato in
precedenza) etichetta con la chiara dicitura dell’U.O. e dell’ASL
Chiudere ermeticamente con l’apposito coperchio e apporre cartoncino d’identificazione dell’U.O.,
dell’ASL e la data di chiusura del bidone.
Per la sicurezza nella preparazione e nella chiusura dei contenitori dei Rifiuti Sanitari Pericolosi occorre
indossare i guanti.
Gestione dei contenitori
I contenitori devono essere conservati integri in ambienti asciutti e puliti e comunque non devono essere
posizionati nelle vicinanze di lavandini, servizi igienici, fonti di vapore.
Il contenitore, una volta riempito, o al termine della giornata di lavoro, deve essere chiuso seguendo le
modalità stabilite per la chiusura.
I piccoli contenitori rigidi per aghi, bisturi e taglienti devono essere utilizzati con massima attenzione
rappresentando, data la natura del rifiuto, una delle maggiori fonti di rischio infettivo e di infortunio sul
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lavoro. I contenitori rigidi per taglienti quando sono ragionevolmente pieni devono essere chiusi
ermeticamente ed introdotti nel contenitore.
Il deposito temporaneo presso il luogo di produzione di rifiuti sanitari pericolosi può avere una durata
massima di cinque giorni: Per quantitativi non superiori ai duecento litri detto deposito temporaneo può
raggiungere i trenta giorni.
E’ VIETATO:
Lasciare i contenitori aperti a disposizione di pazienti, parenti e personale non sanitario o tecnico
dell’Azienda.
Introdurre con forza aghi e taglienti negli agobox.
Aprire i contenitori una volta chiusi (salvo eventuale attività ispettiva).
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RIFIUTI SANITARI PERICOLOSI NON A RISCHIO INFETTIVO
Per ciascun rifiuto è individuato un suo percorso specifico con appositi contenitori separati.
Elenco delle tipologie:
Rifiuti da processi chimici organici che in seguito alle indagini effettuate sono risultati
pericolosi:
Soluzioni acquose di lavaggio ed acque madri (soluzioni reflue di laboratorio contenenti sostanze
organiche, raccolte in appositi contenitori e ritirate dalla ditta appaltatrice).
Solventi organici Alogenati, soluzione di lavaggio di acque madri (es. solventi organici clorurati ,trieline,
cloroformio, ecc. raccolte in appositi contenitori e ritirate dalla ditta appaltatrice).
Altri solventi organici, soluzioni di lavaggio di acque madri (es. solventi organici non alogenati, benzene,
toluene, xilolo alcool metilico ed etilico, formalina raccolte in appositi contenitori e ritirate dalla ditta
appaltatrice)
Rifiuti di coloranti e pigmenti organici che in seguito alle indagini effettuate sono risultati
pericolosi:
Soluzioni acquose di lavaggio ed acque madri (coloranti) raccolte in appositi contenitori e ritirate dalla
ditta appaltatrice.
Rifiuti da processi chimici inorganici
Rifiuti contenenti altri metalli pesanti (soluzioni di laboratorio contenenti Al, Pb, As, Ni, Cr, Co, ecc..)
raccolti in appositi contenitori e ritirate dalla ditta appaltatrice.
Sali e soluzioni contenenti cianuri (es. ferricianuri, isocianati, tiocianati, ecc.) raccolti in appositi
contenitori e ritirate dalla ditta appaltatrice.
Rifiuti contenenti mercurio (es. neon, amalgama, sol. coloranti con ossido di mercurio, termometri rotti
...) raccolti in appositi contenitori e ritirate dalla ditta appaltatrice.
Sfigmanometri non funzionanti o rotti, vanno restituiti in farmacia che provvederà alla riparazione o allo
smaltimento nei rifiuti ingombranti previa recupero del mercurio.
Rifiuti dell’industria fotografica
Soluzioni di sviluppo e attivanti a base acquosa (bagni esausti di sviluppo)
Soluzioni di fissaggio (bagni esausti di fissaggio non deargentati)
Altri rifiuti pericolosi
Accumulatori al piombo
Altri residui di filtrazione, assorbenti esauriti (filtri esauriti di cappe aspiranti chimiche)
¬ Olii minerali
¬ Bario (contenitori vuoti di bario)
¬ Aldeidi (glutaraldeide, ortoftalaldeide, ecc)
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Modalità di gestione
I Rifiuti Pericolosi devono essere raccolti in appositi contenitori, contrassegnati con il nome della
sostanza raccolta, il nome dell’U.O. e dell’ASL., tramite apposite etichette.
Tali contenitori:
non devono essere lasciati nelle immediate vicinanze di fonti di calore,
né chiusi in ambienti senza la possibilità di ricambi d’aria naturali o artificiali.
vanno accuratamente chiusi e collocati in posizione stabile evitando possibili capovolgimenti e
spandimenti del contenuto.
Per tali rifiuti (se liquidi) è vietata qualsiasi forma di diluizione e ad eccezione della produzione di rifiuti
derivanti dall’unione di più sostanze tossico e nocive durante le varie fasi di lavorazione, è vietato
mescolare tipologie di rifiuto di natura diversa.
Per ciò che riguarda la manipolazione della glutaraldeide ai fini dello smaltimento valgono le precauzioni
già inviate alle UU.OO. che utilizzano tale prodotto.
I rifiuti solidi devono essere depositati in idonei contenitori.
L’operazione di stoccaggio provvisorio deve essere preceduta da una nota informativa scritta da inviare
alla Direzione Sanitaria, necessaria per la compilazione del Registro di carico e scarico, indicante il
reparto di provenienza, la tipologia di rifiuto e il quantitativo della sostanza.
Il prelievo dei rifiuti effettuato nei reparti dalla Ditta autorizzata deve essere controllato dal Capo Sala che
dovrà firmare il verbale di ritiro di detti rifiuti.
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RIFIUTI LIQUIDI SCARICABILI IN FOGNA
Lo scarico di acque reflue provenienti da attività sanitarie è disciplinato dal Decreto Legislativo 11
maggio 1999, n. 152. Il D. IM. afferma che feci, urine e sangue possono essere fatti confluire nelle acque
reflue che scaricano nella rete fognaria.
RIFIUTI A RISCHIO RADIOATTIVO
Si segnala come la problematica investa in modo specifico solo alcune realtà aziendali ed è sottoposta alla
verifica da parte del Servizio tecnologico e sicurezza interna. Si segnala in particolare la necessità di porre
attenzione nella gestione d eventuali pannoloni / sacche urine di pazienti che effettuano esami scintigrafici
che devono essere smaltiti dalla Medicina Nucleare.
RIFERIMENTI INTERNI
Per segnalazioni o richieste di chiarimenti rivolgersi a:
Direzione Sanitaria Ospedaliera:
BIANCA GENTILOZZI
tel. 2840
Servizio Provveditorato ASL 9:
PATRIZIA CORRADINI
tel. 2617
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Allegato 1. Modulo di segnalazione produzioni rifiuti.
MODULO DI SEGNALAZIONE
Produzione nuovi tipi di rifiuti
Al Direttore Sanitario
Presidio ospedaliero di
…………………………
Il sottoscritto ……………………………..........................................................................., responsabile
dell’UO di ………………………. .……………….................................……………………………….......
comunica che dal giorno ……………................
verrà prodotto presso la propria U.O. un nuovo tipo di rifiuto, non identificato e classificato nel
“Manuale rifiuti” di questo Presidio Ospedaliero.
Si prega pertanto di voler prendere contatto con……………………………………………………….........
per adottare le corrette procedure di smaltimento.
Data
__________
Il responsabile
_________________________
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INDICE ANALITICO
ATTENZIONE Si ricorda che l’aspetto fondamentale nella classificazione dei rifiuti è
rappresentato dalla contaminazione microbica che,indipendentemente dalla tipologia di articolo
richiede uno smaltimento nei contenitori specifici. I criteri per la definizione di tale condizione sono
indicati a pagina 4.
aghi; 8; 13; 14
antiblastici; 7; 8; 11; 13
assorbenti igienici; 5; 12
bastoncini; 5; 12
bisturi; 6; 12; 13
bottiglie; 8
calzari; 5; 12
camici; 5; 12
cannule; 8
carta; 8; 11
cartone; 7
cartucce stampanti; 7
cateteri; 5; 12
deflussori; 8
drenaggi; 5; 12
farmaci; 7; 8; 11; 13
feci; 4; 17
fleboclisi; 5; 12
formalina; 15
gessi; 10
glutaraldeide; 15; 16
imballaggi; 9
indumenti protettivi; 5; 12
lancette; 6; 12
lenzuola; 5; 12
mercurio; 15
occhiali; 5; 12
ortoftalaldeide; 15
pannoloni; 5; 10; 12; 17
parti anatomiche; 5; 6; 11; 12
pasti; 9; 10
pipette; 5; 12
plastica; 8
provette; 5; 12
sacche; 12; 17
sangue; 4; 12; 17
siringhe; 6; 12
sondini; 5; 12
Sondini; 5; 12
spazzatura; 10
stupefacenti; 11
telini; 5; 12
termometri; 15
toner; 7
urina; 5; 12
vetro; 8
19
Autori:
Dott. Remo Appignanesi
Rag. Patrizia Corradini
DAI Giuseppe Galloppa
AFD Bianca Gentilozzi
Dott. Biniamino Ortenzi
Data redazione: 15/01/2003
Data revisione: 15/01/2004 (salvo modifiche normative)
Revisione esterna:
Dott.ssa Stefania Mancinelli – Direzione Medica di Presidio – AUSL 5 Jesi
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