Master in Facilities Management per il patrimonio immobiliare

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Master in Facilities Management per il patrimonio immobiliare
WEBLAB - SCHEDA DOCUMENTO N° 160
TIPO DI DOCUMENTO:
PROGRAMMA CORSO DI FORMAZIONE
TIPOLOGIA CORSO:
TIPO DI CORSO:
Corso universitario
Master di 1° livello
TITOLO:
Facilities Management per il patrimonio immobiliare
SOTTOTITOLO:
DATI PROGRAMMA CORSO DI FORMAZIONE:
Enti organizzatori:
COREP; Politecnico di Torino - I Facoltà di Architettura
Enti di supporto:
PROSEG Italia; Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali; Regione Piemonte; Provincia di Torino
Luogo di svolgimento:
Sede di svolgimento:
Torino
COREP - Torino
Anno/periodo di svolgimento:
Durata:
11/2003-09/2004
1078 ore
Crediti formativi:
N. posti disponibili:
Da definire
60
Titolo di accesso:
Laurea di 1° e 2° livello in Architettura, Ingegneria edile, Ingegneria gestionale (con debiti formativi in
relazione al curriculum). Ammessi diplomati/e di Scuola superiore in ambito tecnico con esperienza
Costo:
Finanziamento:
€ 2000 + iva
Parziale (FSE)
PAROLE CHIAVE:
Parola chiave1:
facility management
Parola chiave2:
servizi
Parola chiave3:
patrimoni immobiliari
Parola chiave4:
ABSTRACT:
Obiettivo del Master è quello di formare figure professionali dotate di una buona cultura di base ed in grado di
pensare al mantenimento in qualità nel tempo del patrimonio edilizio in termini tecnici, organizzativi ed
economici, ma anche, ove ne esistano le premesse curriculari (di norma a valle di una laurea nella classe
"Architettura e Ingegneria edile"), in termini di conservazione e valorizzazione del bene architettonico. Il Master
è articolato in 3 moduli didattici e stage presso aziende di settore.
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Laboratorio per l'Innovazione della Manutenzione e della Gestione dei Patrimoni Urbani e Immobiliari
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I Facoltà di Architettura del Politecnico di Torino
Master in Facilities Management per il Patrimonio Immobiliare
Con il sostegno di: Ingest Facility, Olivetti Multi Service, Palmar S.p.A., Siemens F.M. e altre
aziende private e enti pubblici in via di definizione.
Edizione: Ia
Periodo: inizio del master 20 gennaio 2003
Sede: COREP (Consorzio per la Ricerca e l’Educazione Permanente) Corso Trento, 13 - Torino.
Obiettivi e sbocchi professionali: Il Master è dedicato alla formazione di figure professionali in
grado di operare nel campo del Facilities Managment per il patrimonio immobiliare alle dipendenze
di enti pubblici, di enti privati e di aziende di servizi oppure in qualità di consulenti specialistici.
L’idea è quella di formare un/una Facilities Manager dotato/a di una buona cultura di base ed in
grado di pensare al mantenimento in qualità nel tempo del patrimonio edilizio in termini tecnici,
organizzativi ed economici, ma anche, ove ne esistano le premesse curriculari in termini di
conservazione e valorizzazione del bene architettonico.
Destinatari: laureati di I livello in Architettura e ingegneria edile, lauree quinquennale in
Architettura o Ingegneria edile, laurea di I livello in Ingegneria gestionale, laurea quinquennale in
Ingegneria gestionale, diplomati di scuola media superiore in ambito tecnico ed esperienza di
lavoro nel settore Facilities Management.
Didattica e docenti: il master è articolato in:
• Moduli didattici: in cui si acquisiranno le conoscenze in merito ai principali aspetti
caratterizzanti l’intero processo di produzione industriale per l’edilizia.
• Stage: presso aziende del settore, con l’assistenza di professionisti qualificati.
• Esame conclusivo: È previsto un esame finale che consiste nella discussione di un documento,
la Tesi di Master, costituito da una relazione sull’attività pratica svolta durante il Master.
I docenti sono professori del Politecnico, della Facoltà di Architettura di Torino e esperti aziendali
delle materie di riferimento.
Frequenza: obbligatoria
Attestati: Diploma di Master Corep e il Diploma di Master della I Facoltà di Architettura del
Politecnico di Torino in via di completamento.
Ammissione: 25 candidati. La selezione si basa su curriculum, colloquio motivazionale. Scadenza
presentazione domande, su modulo scaricabile dal sito Internet www.formazione.corep.it, 16
dicembre 2002.
Quota di partecipazione: La quota di iscrizione all’intero master è di 2.000,00 euro + IVA per i
neo laureati in cerca di occupazione e 3.000,00 euro + IVA per i corsisti inviati dalle aziende; è
anche possibile frequentare singoli moduli con il rilascio di un attestato di frequenza
CALENDARIO MASTER IN FACILITIES MANAGEMENT PER IL PATRIMONIO IMMOBILIARE
All’interno del master sono individuate 3 moduli didattici:
MODULO A - CONOSCENZA E DIAGNOSI DEGLI IMMOBILI
164 ore totali, 14 crediti, 6 settimane
MODULO B - PROGETTAZIONE ED AFFIDAMENTO DEI SERVIZI DI FACILITIES
MANAGEMENT
196 ore totali, 16 crediti, 6 settimane
MODULO C – GESTIONE E ORGANIZZAZIONE DEI SERVIZI DI FACILITIES MANAGEMENT
120 ore totali, 10 crediti, 4 settimane
16 settimane di lezione in aula - 480 ore dilezione in aula – mediamente 30 ore a settimana
14 settimane di stage
orari lezioni: 9.00/13.00 14.00/16.00 – 14.00/18.00
A: CONOSCENZA E DIAGNOSI DEGLI IMMOBILI – 20/01/2003 al 24/01/2003
A: CONOSCENZA E DIAGNOSI DEGLI IMMOBILI - 27/01/2003 al 31/01/2003
C: ORGANIZZAZIONE DEI SERVIZI - 03/02/2003 al 07/02/2003
B: PROGETTAZIONE ED AFFIDAMENTO DEI SERVIZI - 10/02/2003 al 14/02/2003
A: CONOSCENZA E DIAGNOSI DEGLI IMMOBILI – 17/02/2003 al 21/02/2003
B: PROGETTAZIONE ED AFFIDAMENTO DEI SERVIZI 24/02/2003 al 28/02/2003
7 SETTIMANE DI STAGE IN AZIENDA 03/03/2003 al 16/04/2003
Vacanze Pasquali da giovedì 17/04/2003 al 25/04/2003
C: ORGANIZZAZIONE DEI SERVIZI – 28/04/2003 al 30/04/2003
Festa dei lavoratori giovedì 01/05/2003
B: PROGETTAZIONE ED AFFIDAMENTO DEI SERVIZI - 05/05/2003 al 09/05/2003
A: CONOSCENZA E DIAGNOSI DEGLI IMMOBILI – 12/05/2003 al 16/05/2003
B: PROGETTAZIONE ED AFFIDAMENTO DEI SERVIZI - 19/05/2003 al 23/05/2003
C: ORGANIZZAZIONE DEI SERVIZI – 26/05/2003 al 30/05/2003
Festa della Repubblica lunedì 02/06/2003
A: CONOSCENZA E DIAGNOSI DEGLI IMMOBILI - 03/06/2003 al 06/06/2003
7 SETTIMANE DI STAGE IN AZIENDA 09/06/2003 al 25/07/2003
Vacanze estive
A: CONOSCENZA E DIAGNOSI DEGLI IMMOBILI – 8/09/2003 al 12/09/2003
B: PROGETTAZIONE ED AFFIDAMENTO DEI SERVIZI - 15/09/2003 al 19/09/2003
C: ORGANIZZAZIONE DEI SERVIZI – 22/09/2003 al 26/09/2003
B: PROGETTAZIONE ED AFFIDAMENTO DEI SERVIZI - 29/09/2003 al 3/10/2003
Discussioni tesi di Master novembre 2003
In collaborazione con:
I Facoltà di Architettura del Politecnico di Torino
FACILITIES MANAGEMENT
MASTER
PER IL PATRIMONIO IMMOBILIARE
1a edizione
GUIDA
ANNO 2002/2003
PROGETTAZIONE ED EROGAZIONE
DI PRESTAZIONI DI FORMAZIONE
Con il sostegno di:
Il COREP (Consorzio per la Ricerca e l’Educazione Permanente) è nato nel dicembre del 1987 e
attualmente ne fanno parte: Politecnico di Torino, Università degli studi di Torino, Università degli studi
del Piemonte Orientale, Consiglio Nazionale delle Ricerche, Regione Piemonte, Provincia di Torino,
Città di Torino, Camera di Commercio di Torino, Unione Industriale di Torino, Compaq Computer, Fiat,
Getronics Solutions, Olivetti.
Il COREP opera come strumento per attuare iniziative di collaborazione fra gli atenei, il mondo della
produzione e dei servizi e le istituzioni pubbliche locali, in due aree di intervento prevalenti:
l'innovazione tecnologica e la formazione specialistica e di alto livello. Le principali attività del
Consorzio riguardano l'educazione permanente, i corsi di master, la sperimentazione didattica, la
ricerca e le attività di trasferimento tecnologico e industrial liaison.
Direttore: Prof. Marco Filippi
Coordinatore: Paolo Loschi mailto:[email protected]
Segreteria Didattica COREP:
C.so Trento, 13 - 10129 TORINO
Tel. 011.564.51.07
Fax 011.564.51.10
mailto:[email protected]
http://www.formazione.corep.it
SOMMARIO
1. OBIETTIVI FORMATIVI E SBOCCHI PROFESSIONALI
p.1
2. DESTINATARI
p.2
3. DOMANDE E SELEZIONE
p.2
4. QUOTE DI ISCRIZIONE
p.2
5. ORGANIZZAZIONE DIDATTICA
p.2
6. VALUTAZIONE
p.3
7. DIREZIONE DEL MASTER
p.3
8. SEDE DIDATTICA
p.3
9. TITOLI RILASCIATI
p.3
10. PROGRAMMA
p.4
1. OBIETTIVI FORMATIVI E SBOCCHI PROFESSIONALI
Con definizione accreditata a livello internazionale per Facilities Management (FM) si intende il processo tramite il quale
una organizzazione offre un ambiente lavorativo di qualità, inteso come sistema delle caratteristiche fisiche, sociali e
amministrative dell’attività produttiva, grazie alla fornitura di servizi di supporto di livello elevato, che permettono il
raggiungimento degli obiettivi della stessa organizzazione secondo criteri di efficienza economica.
Per quanto riguarda il patrimonio immobiliare, sia esso a destinazione d’uso produttiva, di servizio pubblico o
residenziale, i servizi di FM riguardano la pianificazione degli spazi, la gestione degli interventi di rifunzionalizzazione, la
gestione di mobili e arredi, l’igiene e la sicurezza degli ambienti interni, la manutenzione delle aree esterne, la
manutenzione degli immobili e degli impianti, la gestione dell’energia, la gestione dei sistemi di comunicazione, la
gestione dei rifiuti.
Nell’ambito delle attività di FM rientrano anche le attività regolate da contratti di global service, essendo tale termine
definito in sede Uni come la fornitura di un servizio di manutenzione e di gestione con responsabilità totale, anche
legislativa, del risultato contrattuale.
Il Master è dedicato alla formazione di figure professionali in grado di operare nel campo del FM per il patrimonio
immobiliare alle dipendenze di enti pubblici, di enti privati e di aziende di servizi oppure in qualità di consulenti
specialistici.
L’idea è quella di formare un/una Facilities Manager dotato/a di una buona cultura di base ed in grado di pensare al
mantenimento in qualità nel tempo del patrimonio edilizio in termini tecnici, organizzativi ed economici, ma anche, ove ne
esistano le premesse curriculari (di norma a valle di una laurea nella classe “Architettura e ingegneria edile”), in termini
di conservazione e valorizzazione del bene architettonico.
Al termine del corso gli allievi saranno inoltre in grado di:
-
rapportarsi con le diverse figure professionali che intervengono nel processo di comunicazione e di produzione
interno dell’azienda dove svolgono lo stage;
-
rispettare le norme antifortunistiche generali e del settore;
-
saper lavorare in gruppo, in una equipe di lavoro;
-
conoscere e applicare le più comuni regole di un ambiente di lavoro (puntualità, consapevolezza organizzativa,
rispetto dei ruoli, ...)
-
applicare le norme antinfortunistiche e di igiene ed in generale ispirare i propri comportamenti a principi di sicurezza;
-
tendere alla qualità del lavoro, in termini di esecuzione e controllo del processo o della parte di processo che viene
affidata;
-
avere un atteggiamento attivo rispetto alle ulteriori occasioni formative e di crescita professionale sul luogo di lavoro.
Il settore del FM è in questi anni in forte espansione: in Italia nel periodo 1991/96 le imprese del settore FM sono
cresciute del 39,3% e gli addetti del 24,0% (con tassi di crescita ben superiori alle medie nazionali); per gli anni
successivi, pur non essendo per ora disponibili dati certi, gli operatori del settore e gli osservatori del mercato
evidenziano un trend fortemente positivo.
Necessitano di Facilities Manager le amministrazioni pubbliche che sempre più tendono ad affidare le attività di FM a
terzi mediante contratti di global service, le aziende produttive che, affidando a terzi le attività di FM, si focalizzano sul
loro core business, i gestori di patrimoni immobiliari (comuni, province, regioni, amministrazioni periferiche, istituti
1
bancari ed assicurativi ecc.) che vedono nella razionalizzazione delle attività di FM una riduzione dei costi, le imprese e
le società di servizi che necessitano di personale laureato per dare valore aggiunto ai servizi resi, le società di
consulenza (architetti ed ingegneri) che sono impegnate, per le prime volte in Italia, a redigere piani di manutenzione del
patrimonio immobiliare ed a progettare servizi anziché opere.
2. DESTINATARI
Il Master è aperto ai laureati di I livello Architettura e ingegneria edile, lauree quinquennale in Architettura o Ingegneria
edile, laurea di I livello in Ingegneria gestionale, laurea quinquennale in Ingegneria gestionale, diplomati di scuola media
superiore in ambito tecnico ed esperienza di lavoro nel settore Facilities Management..
3. DOMANDE E SELEZIONE
Le domande di ammissione devono essere redatte sull’apposito modulo, che si può richiedere alla Segreteria o
scaricare dal sito Internet http://www.formazione.corep.it. Devono essere corredate da:
•
Certificato di laurea con esami (per laureandi certificato degli esami con voti)
•
Curriculum vitae
•
Titolo della tesi e una pagina massimo di sintesi della medesima (abstract)
•
1 fotografia formato tessera
Le domande devono pervenire entro il giorno 8 novembre 2002 all’indirizzo: COREP - Master in produzione di
componenti industriali per l'edilizia, Corso Trento 13 - 10129 TORINO.
La selezione, condotta da una apposita commissione salutatrice prevede l’esame del curriculum vitae un, test
attitudinale e colloquio motivazionale. Al termine della selezione sarà redatta una graduatoria definitiva degli idonei, cui
sarà proposta l’iscrizione al Master, nel limite dei 25 posti disponibili.
4. QUOTE DI ISCRIZIONE
La quota di iscrizione all’intero master è di 2.000,00 euro + IVA per i neo laureati in cerca di occupazione e 3.000,00
euro + IVA per i corsisti inviati dalle aziende; è anche possibile frequentare singoli moduli con il rilascio di un attestato di
frequenza.
5. ORGANIZZAZIONE DIDATTICA
Il master, che equivale a un carico didattico di 60 crediti universitari, è organizzato in una parte di formazione in aula
(480 ore circa) a cui segue uno stage presso aziende del settore di interesse (500 ore circa).
Lo/la studente/essa sarà introdotto/a in un’azienda o in una società con il compito di analizzare situazioni reali sulla base
degli argomenti e delle metodologie affrontate a lezione: il suo coinvolgimento sarà completo e sotto la supervisione di
un tutor interno all’azienda stessa e di un tutor accademico, docente del corso.
Il percorso formativo si svilupperà sia attraverso lezioni sia attraverso esercitazioni. Nel corso dell'attività di stage il
corsista dovrà sviluppare un progetto su cui sarà incentrato l'esame finale.
2
La frequenza alle lezioni è obbligatoria. Le lezioni saranno svolte da docenti del Politecnico di Torino e da esperti del
settore.
6. VALUTAZIONE
Durante lo svolgimento del corso sono previste delle verifiche relative ai diversi moduli con modalità di valutazione
(scritte, orali, prove pratiche) che saranno decise dai singoli docenti ma comunque coordinate.
Le verifiche terranno conto del modo in cui l’allievo riesce ad applicare le competenze acquisite durante lo svolgimento
dell’intero Master, dimostrando di saper utilizzare in modo integrato le conoscenze provenienti dalle diverse aree.
È previsto un esame finale che consiste nella discussione di un documento, la Tesi di Master, costituito da una relazione
sull’attività pratica svolta durante il Master
L’esito positivo di tali verifiche, la valutazione positiva del progetto finale e la frequenza continuativa delle lezioni
costituiscono condizione indispensabile all’ottenimento del titolo di Master Universitario di I° livello.
7. DIREZIONE DEL MASTER
Il direttore del Master è il Prof. Marco Filippi
8. SEDE DIDATTICA
La sede ufficiale del Master è COREP (Consorzio per la Ricerca e l’Educazione Permanente) Corso Trento, 13 - Torino.
9. TITOLI RILASCIATI
Ai corsisti che abbiano frequentato il percorso di base e lo stage, superando tutte le verifiche previste e raggiungendo
quindi i crediti prestabiliti, è rilasciato il Diploma di Master. In via di completamento le procedure per il riconoscimento del
Master universitario del Politecnico di Torino.
3
10. PROGRAMMA
Il programma del corso viene suddiviso in due fasi distinte ma strettamente correlate fra loro: la prima condotta in aula,
la seconda sviluppata presso una sede aziendale o presso unità professionali selezionate.
Durante le lezioni ed esercitazioni saranno sviluppati due moduli formativi, ogni modulo sarà articolato in maniera che
trovino sufficiente approfondimento sia gli aspetti teorici, che quelli concreti presenti nelle attività industriali.
Nella fase aziendale lo studente sarà coinvolto nell’analisi di situazioni reali e sarà affiancato in questo compito da un
tutore aziendale. Al termine di questa esperienza, l’allievo dovrà produrre una relazione riguardante l’argomento
affrontato che costituirà la base per la pubblica discussione della sua Tesi di Master.
All’interno del master sono individuate 3 macro aree:
Area A: CONOSCENZA E DIAGNOSI DEGLI IMMOBILI -120 ore totali
Analisi Di Consistenza Degli Immobili
Impianti Tecnici in Edilizia E Bulidng Automation
Diagnosi degli Edifici I
Diagnosi degli Edifici II
Area B: PROGETTAZIONE ED AFFIDAMENTO DEI SERVIZI – 240 ore totali
Sistema Informativo per la Gestione e la Manutenzione Immobiliare
Contrattualistica di Appalto dei Servizi
Progettazione dei Servizi
Piani Di Manutenzione per Edifici ed Aree Esterne
Piani Di Manutenzione per Impianti Tecnologici
Adeguamenti Normativi e d’uso degli Immobili
Area C: ORGANIZZAZIONE DEI SERVIZI – 120 ore totali
Tecniche e Metodi Multicriteriali di Valutazione
Tipologie e Organizzazione dei Servizi
Modelli Organizzativi e di Qualificazione delle Aziende
Gestione dei Servizi Energetici e delle Utilities
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Area A: CONOSCENZA E DIAGNOSI DEGLI IMMOBILI
ANALISI DI CONSISTENZA DEGLI IMMOBILI
La materia prevede richiami delle nozioni generali ed approfondimenti delle tecniche di analisi e di operazione nei
seguenti settori.
•
Analisi documentatrice censimento.
Censimento del patrimonio edilizio su base catastale, in riferimento a complessi immobiliari a destinazione residenziale,
terziaria e di servizio, produttiva.
Principi di stima dei fabbricati.
Metodi di classificazione e codificazione degli elementi tecnici della costruzione: norma UNI 8290, Pc/SfB;
Metodi di classificazione e codificazione delle destinazioni d’uso ed attività nel patrimonio immobiliare.
•
Rilievo geometrico e sua restituzione
Cenni alle principali tecnologie per il rilevamento: sistemi ottici, distanziometri elettronici, fotogrammetria.
Cenni alle principali tecnologie per la restituzione del rilevamento: trattamento delle immagini attraverso le tecnologie
informatiche, digitalizzazione dell'immagine fotografica per la costruzione di fenomeni a geometria complessa, scansione
compiuterizzata della cartografia, registrazione computerizzata per simboli dello stato delle superfici, all'uso della visione
per prefigurazioni multiple dell'impatto del progetto. Cenni alle specifiche metodiche generali per il rilievo dell'edilizia
storica.
Cenni alle metodiche di notazione sintetica e pluritematica per l'applicazione nell'attività diffusa di tutela e manutenzione
del patrimonio esistente: le convenzioni di segni, per rappresentare le condizioni costruttive e statiche, la traduzione su
base quantitativa-numerica o per simboli di notazioni qualitative.
Cenni alle tecnica di rilevamento e di restituzione grafica della stratigrafia ("Matrice di Harris "): il riconoscimento del
costruito sia per elementi che per strati, la cronotipologia.
•
Analisi documentarie
Riferimenti relativi ad altre fonti documentarie: cartacee, fotografiche, di reperti materiali.
Metodiche di analisi archivistica dell'edilizia storica.
5
IMPIANTI TECNICI IN EDILIZIA E BULIDNG AUTOMATION
La materia prevede richiami delle nozioni generali ed approfondimenti relativi alla classificazione, descrizione e funzione
delle principali tipologie di impianti della costruzione civile ed industriale, in relazione alla loro gestione.
•
Impianti idraulici
Impianti di adduzione e trattamento acqua, impianti di smaltimento liquidi-solidi, apparecchi igienico – sanitari, fosse
biologiche e reti fognarie.
•
Impianti di climatizzazione
Impianti di riscaldamento: centrali termiche, generatori di calore (caldaie), bruciatori, serbatoi per combustibile liquido,
dispositivi di sicurezza, camini e canali fumo, circuiti acqua calda e acqua surriscaldata, apparecchi terminali per il
riscaldamento.
Impianti di condizionamento dell’aria: centrali frigorifere, gruppi frigoriferi, torri evaporative, circuiti acqua refrigerata,
apparecchi terminali per il raffrescamento, unità di trattamento aria, canalizzazioni d’aria e dispositivi di immissione aria
in ambiente, filtri, condizionatori autonomi.
Impianti di ventilazione/estrazione.
Impianti di distribuzione gas.
•
Impianti elettrici
Impianti elettrici utilizzatori: cabine e sezioni di trasformazione mt/bt, elettrogeneratori, impianti di terra, quadri elettrici
generali in bt, impianti elettrici di distribuzione, impianti di alimentazione ausiliaria, gruppi statici di continuità.
Impianti di protezione dalle scariche atmosferiche.
Impianti di illuminazione: sistemi e apparecchi di illuminazione.
•
Impianti speciali
Sistemi e apparecchi di rilevazione incendi, sistemi e apparecchi di spegnimento incendi.
Impianti di allarme, impianti di chiamata, impianti di controllo accessi, impianti di sicurezza antintrusione ed antifurto
(security).
Sistemi di automazione e telegestione, impianti di telecomunicazione (fonia, dati).
•
Impianti di trasporto
Impianti di trasporto verticale (ascensori, montacarichi, scale mobili, montascale) e orizzontale.
6
DIAGNOSI DEGLI EDIFICI I
La materia prevede richiami delle nozioni generali ed alle procedure operative in particolare approfondimenti per la
prediagnosi e per le principali tecniche di indagine non distruttiva.
•
Diagnosi generale (prediagnosi)
L'informazione avente caratteri di sistematicità e di generalità raccolta direttamente sull'edificio, con indagine a vista o
con il supporto di check - list o di strumentazione semplice da usare in situ: controllo periodico delle condizioni di
conservazione e di funzionamento degli elementi per la prevenzione e il riscontro di massima delle anomalie visibili e dei
difetti funzionali.
Le procedure di indagine e di elaborazione dati standardizzate.
Supporti conoscitivi per la diagnosi.
Liste di controllo, atlanti, sistemi informatizzati "esperti".
Metodi di stima rapida.
Metodi che consentono l'analisi sintetica dell'edificio per classi di elementi, di subsistemi impiantistici e di ambiti spaziali
con l'elaborazione di punteggi relativi allo stato di conservazione.
•
Diagnosi approfondita degli aspetti tecnologici ed ambientali
Il progetto di diagnosi e le metodiche per esami strumentali di una o più classi di elementi o di singoli elementi localizzati
in un edificio, al fine di conoscerne dettagliatamente i caratteri costitutivi, le funzioni, le prestazioni tecnologiche e lo
stato di conservazione.
Le metodiche di diagnosi approfondita o particolareggiata sviluppate in presenza di un quadro patologico già in atto o
per l'indagine di elementi critici al verificarsi di guasti o per affrontare problemi settoriali di diversa natura (carenze
prestazionali, elevati costi gestionali, ecc.).
•
Cenni all’applicazione di tecniche e metodiche non distruttive
prove di carico (statiche e dinamiche), misure dell'umidità, misure dello stato fessurativo, analisi morfologiche
(magnetometriche, soniche, ultrasoniche, termografiche), indagini di tipo murario (con martinetti piatti, endoscopiche,
sclerometriche), indagini geotecniche (geognostiche, di permeabilità, penetrometriche), analisi di parametri ambientali
(temperatura, umidità, ventosità, precipitazioni, radiazioni solari).
7
DIAGNOSI DEGLI EDIFICI II
La materia prevede richiami delle nozioni generali ed delle procedure operative riguardanti la prediagnosi e le tecniche
di controllo dello stato e del funzionamento degli impianti. Particolare attenzione viene posta alla determinazione e
verifica dei livelli prestazionali attesi ed alle tecniche diagnostiche utilizzate.
Principali tipologie diagnostiche.
•
Impianti idraulici
controllo dello stato, della tenuta e del regolare funzionamento
•
Impianti di climatizzazione
controllo dello stato, delle prestazioni ambientali fornite (temperatura, umidità relativa, velocità dell’aria in ambiente,
ricambi d’aria), del regolare funzionamento (temperature di fluidi, portate di acqua e di aria) e dell’efficienza (potenze
termiche fornite o sottratte, rendimenti di componenti, consumi termici ed elettrici).
•
Impianti elettrici
controllo dello stato e del regolare funzionamento; verifiche di sicurezza elettrica
•
Impianti speciali
controllo dello stato e del regolare funzionamento
•
Impianti di trasporto
controllo dello stato, del regolare funzionamento e della stabilità.
8
Area B: PROGETTAZIONE ED AFFIDAMENTO DEI SERVIZI
SISTEMA INFORMATIVO PER LA GESTIONE E LA MANUTENZIONE IMMOBILIARE
La materia è relativa al delineamento di procedure e strumenti finalizzati a raccogliere, archiviare, elaborare, utilizzare ed
aggiornare i dati per la gestione in qualità dei processi , in relazione alla norma UNI “Sistemi informativi per la gestione
della manutenzione dei patrimoni immobiliari. Linee guida”.
•
Architettura informativa del sistema informativo
La materia comprende, inoltre, una parte specifica, di almeno 10 ore, relativa all’apprendimento dei principi funzionali e
delle architetture dei principali data base per sistemi informativi, con cenni all’interfacciamento con sistemi di disegno
CAD e con geographical information system – GIS.
•
Ruolo del sistema informativo per la manutenzione e gestione patrimoniale
Il sistema informativo in funzione del “servizio di manutenzione” è articolato in anagrafi, archivi e procedure operative in
funzione di: registrare e aggiornare l’ “informazione di base” (anagrafica, diagnostica); sviluppare efficacemente
procedure tipo e canali di comunicazione (“reporting on line”); gestire la programmazione della manutenzione; operare il
controllo di gestione delle attività di manutenzione in appalto; registrare l’ “informazione di ritorno” degli interventi di
manutenzione.
•
Architettura del sistema informativo
Anagrafica: localizzazione dell’edificio, localizzazione geografica, destinazioni d'uso prevalente (degli edifici o delle aree
incluse negli edifici), datazione del patrimonio, sistema tecnologico (struttura, chiusure, impianti dell’edificio - elementi
tecnici, materiali in opera), dati dimensionali;
Anagrafica amministrativa: identificazione amministrativa del patrimonio, conduzione del patrimonio ripartizione e
registrazione delle spese di gestione del patrimonio, identificazione dei modi di occupazione degli immobili, tempistica di
occupazione;
Ispezione e diagnosi: standardizzazione delle operazioni di ispezione, costruzione di serie storiche dei dati, metodiche di
rilevamento e di prova per la diagnosi, strumenti di supporto per la conoscenza;
Politica manutentiva: adozione di modelli affidabilistico - previsionali e di analisi dei guasti, adozione di procedure e di
strumentazioni per la diagnosi e per la verifica periodica del rispetto degli standard di prestazione e funzionamento,
pianificazione e programmazione della manutenzione;
Servizi di facilities e manutenzione: raccolta dei dati per definire esattamente il lavoro, progettazione delle attività
esecutive, autorizzazione del processo esecutivo, regolamentazione del processo esecutivo, definizione della procedura
di lavoro, previsione dei tempi di esecuzione, previsione dei materiali e delle attrezzature necessarie, registrazione
dell'intervento, indicazione della frequenza.
9
CONTRATTUALISTICA DI APPALTO DEI SERVIZI
La materia riguarda gli aspetti giuridici e normativi degli appalti con approfondimento delle principali forme di affidamento
terziarizzato e in outsourcing.
•
La contrattualistica secondo la normativa nazionale e comunitaria
appalto di servizi, di lavori e di forniture, forme di “contratto misto” e “contratto atipico”.
•
Le forme di appalto e di affidamento del servizio
quadro di sintesi delle politiche di gestione e delle forme di appalto della manutenzione nei settori pubblico e privato:
azienda “manutentrice” (house keeping) tutte le attività eseguite con personale interno all’ente;
azienda “appaltante”: le attività esecutive (“lavori”) affidate in appalto esterno (di “lavori pubblici”);
terziarizzazione con esternalizzazione: attività di analisi, informazione, esecuzione affidate in esterno, impostazione
delle politiche manutentive, pianificazione, controllo interno; forme di “global service” e “multi service”;
terziarizzazione con esternalizzazione partenariato tutte le attività demandate ad altro Ente o azienda a prevalente
capitale pubblico (municipalizzata, azienda autonoma, ecc.) o privato;
• I criteri di valutazione delle forme alternative di conduzione del “servizio di manutenzione”
costi organizzativi e gestionali della struttura aziendale, consistenza e caratteri del patrimonio immobiliare, condizioni del
mercato, analisi di customer satisfation
•
Le strategie del “servizio di manutenzione”
manutenzione riparativa, manutenzione riparativa di “pronto intervento”, gestione e ispezione degli impianti,
manutenzione programmata ciclica ordinaria, manutenzione predittiva secondo condizione, manutenzione opportunistica
10
PROGETTAZIONE DEI SERVIZI
•
L’individuazione delle attività esternalizzabili
la pianificazione degli spazi, la gestione degli interventi di rifunzionalizzazione, la gestione di mobili e arredi, l’igiene e la
sicurezza degli ambienti interni, la manutenzione delle aree esterne, la manutenzione degli immobili e degli impianti, la
gestione dell’energia, la gestione dei sistemi di comunicazione, la gestione dei rifiuti.
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Le attività propedeutiche alla terziarizzazione e esternalizzazione del “servizio di manutenzione”
studi di fattibilità e definizione di un “progetto obiettivo” aziendale, linee generali delle politiche di manutenzione e
facilities, la definizione di soglie e standard di “qualità del prodotto” e del servizio, analisi economica preliminare, analisi
della struttura organizzativa della committenza, analisi e ricognizione del quadro contrattuale in essere, valutazione dello
stato di conoscenza del patrimonio immobiliare, criteri di reingegnerizzazione della struttura organizzativa, criteri di
specificazione e misurazione della qualità dei servizi.
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La predisposizione di documenti e contratti di appalto da parte della stazione appaltante
descrizione dei servizi richiesti, predisposizione dei documenti di gara o di affidamento, criteri di definizione dei requisiti
secondo l’approccio prestazionale e descrittivo, pianificazione e programmazione delle attività e qualificazione delle
risorse, aspetti economici e finanziari, progetto del sistema informativo, pianificazione della qualità, disposizioni sulle
modalità di esecuzione dei controlli, gestione della sicurezza dei lavoratori, strutturazione dei documenti di gara o di
affidamento, criteri per la redazione dei documenti di gara e per la richiesta di configurazione dell’offerta.
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La predisposizione dell’offerta
criteri per la redazione del progetto di servizi e multiservizi, documenti per la configurazione dell’offerta nei settori
pubblico e privato.
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La valutazione dell’offerta
criteri per la valutazione in relazione alla legislazione vigente, nei settori pubblico e privato.
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PIANI DI MANUTENZIONE PER EDIFICI ED AREE ESTERNE
La materia è tesa a definire le procedure, le forme e i contenuti del piano di manutenzione, in relazione alla legislazione
italiana vigente (regolamento Merloni) e alle norme UNI 10604: "Criteri di progettazione, gestione e controllo dei servizi
di manutenzione di immobili" e UNI 10874: “ Criteri di stesura dei manuali d’uso e di manutenzione”.
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Manuali d’uso
Manuale d’uso per gli utenti
Manuale d’uso per la struttura tecnica (manuale di gestione)
finalizzato a rappresentare e descrivere, con espressione dei contenuti in appropriato linguaggio tecnico - specialistico,
le modalità di un corretto funzionamento e le istruzioni relative alle operazioni di gestione.
Contenuti: elaborati grafici, lista delle parti, schede tecniche, istruzioni per l’uso e la gestione, procedure di gestione
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Manuali di manutenzione
manuale di manutenzione per gli utenti
destinata all’utente, con espressione dei contenuti in linguaggio semplice, contenente le indicazioni delle operazioni
manutentive da questi eseguibili.
Contenuti: elaborati grafici (piante di localizzazione), lista delle parti (classificazione degli elementi suscettibili di
ispezione e manutenzione da parte dell’utente), schede tecniche (descrizione tecnica degli elementi suscettibili di
ispezione e manutenzione da parte dell’utente), istruzioni di manutenzione (interventi da eseguire da parte dell’utente).
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Manuale di manutenzione per la struttura tecnica
finalizzato in generale a fornire le istruzioni sulle modalità di un corretto intervento manutentivo.
Contenuti: elaborati grafici, lista delle parti, schede tecniche, schede delle specifiche di prestazione, schede
diagnostiche, istruzioni di manutenzione, istruzioni per le modifiche e/o sostituzioni, istruzioni per la dismissione, schede
cliniche.
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Programmi manutentivi
definizione dei tempi da prevedere per le azioni gestionali, manutentive e di controllo.
Contenuti del programma: le strategie manutentive da adottare per unità tecnologiche e/o elementi tecnici; le frequenze
e scadenze temporali delle ispezioni periodiche (adeguate alla criticità di funzionamento e alle conseguenze prevedibili
dei guasti e malfunzionamenti); le frequenze e scadenze temporali degli interventi manutentivi programmati.
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PIANI DI MANUTENZIONE PER IMPIANTI TECNOLOGICI
Nella materia i contenuti dei manuali d’uso e di manutenzione e dei programmi manutentivi, già illustrati nella materia
precedente, vengono approfonditi in relazione alle procedure operative standard per la gestione degli impianti
tecnologici, al fine di razionalizzare e controllare le prestazioni da essi fornite nel corso della vita dell’edificio. Nel caso
degli impianti tecnologici è infatti importante considerare, nell’ambito dell’affidamento del servizio, sia la conduzione sia
la sostituzione per parti in relazione al mantenimento di adeguati livelli di efficienza funzionale.
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Procedure di avviamento, conduzione e controllo delle installazioni impiantistiche
Predisposizione di procedure standardizzate e informatizzabili per la raccolta e la registrazione dei dati ;
Definizione della sequenza delle operazioni e richiamo ai dati di funzionamento, di regolazione, di emergenza, di allarme
per ciascun elemento ed unità tecnologica;
Schematizzazione delle fasi delle procedure di conduzione a partire dall’installazione impiantistica: controlli di
avviamento, verifica fonti energetiche necessarie al funzionamento, messa in esercizio, istruzioni per il funzionamento
normale, procedure d'emergenza, istruzioni per le interruzioni temporanee e per la sospensione del funzionamento,
controllo impatto sull'ambiente, limitazioni nell'uso, controllo rischi per la salute e la sicurezza.
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Programmi di manutenzione, manuali d’uso e di manutenzione per gli impianti tecnologici
Specifiche tecniche di prestazione, prescrizioni relative alla conduzione del servizio di manutenzione, piano di qualità
operativo del servizio, organizzazione e gestione del sistema informativo, procedure relative al controllo di qualità del
servizio, prescrizioni e procedure relative al controllo di singole attività di manutenzione e all’esecuzione nei tempi
previsti (interventi periodici, tempo di risposta per gli interventi su chiamata).
Modalità di controllo della qualità del servizio (registri di controllo, visite ispettive, verifiche del raggiungimento dei livelli
prestazionali attesi con indagini oggettive e soggettive).
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ADEGUAMENTI NORMATIVI E D’USO DEGLI IMMOBILI
La materia prevede richiami delle nozioni generali ed alle procedure operative per la sicurezza e la messa a norma
impianti, in coordinamento con altri moduli formativi COREP.
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Antinfortunistica
Sicurezza del lavoro: quadro normativo, servizio di prevenzione e protezione (rspp) - d. lgs. 626/94 e successive
modifiche e integrazioni:
informazione, consultazione e partecipazione dei lavoratori;
rispetto dei principi ergonomici;
applicazione del decreto legislativo 626/94 nella pubblica amministrazione;
servizio di prevenzione e protezione;
luoghi di lavoro, uso delle attrezzature di lavoro e di dispositivi di protezione individuale;
protezione da agenti cancerogeni e biologici.
Sicurezza in edilizia - decreto legislativo 494/96
managment della sicurezza;
piani di sicurezza: contenuti minimi del piano di sicurezza e coordinamento;
piani operativi di sicurezza (POS) delle imprese nei cantieri fissi e mobili
fascicolo tecnico previsto dal D.Lvo.494/96;
verifica della conformità dei contenuti dei piani di sicurezza con la legislazione vigente.
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Prevenzione del rischio di incendio
analisi di affidabilità e di rischio;
azioni di prevenzione e protezione;
metodiche di valutazione per il controllo dei rischi;
piani e misure di emergenza antincendio;
evacuazione e vie di fuga
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Superamento barriere architettoniche
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Messa a norma centrali tecniche
messa a norma termiche già esistenti;
libretto di centrale;
documentazione Legge 46/90 DPR 412.
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Area C: ORGANIZZAZIONE DEI SERVIZI
TECNICHE E METODI MULTICRITERIALI DI VALUTAZIONE
La materia intende approfondire le tecniche di valutazione nella prospettiva sia di criteri per la verifica delle offerte di
servizi sia, a più ampio spettro, i criteri nelle diverse fasi per la verifica dell’efficacia e dell’efficienza dei servizi e delle
attività in atto.
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Criteri e strumenti di valutazione dell’offerta
Check list, Linee guida UNI, Strutture di supporto, tecniche analitico-valutative.
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Criteri e strumenti di scelta e verifica dei risultati
tecniche di benchmarking delle imprese nei settori dei servizi di gestione e di manutenzione in funzione della definizione
delle forme di servizio e della valutazione dei risultati raggiunti;
analisi dei costi nel ciclo di vita dell’immobile (costi iniziali, edificatori, gestionali, manutentivi, di fine ciclo);
cenni alle analisi affidabilistiche e dei modi di guasto per la valutazione delle scelte tecnologiche ed economiche;
elaborazione di indici di manutenzione (efficacia / efficienza del servizio e del prodotto, valorizzazione immobiliare).
tecniche di valutazione della soddisfazione del cliente e dell’utente (post occupancy evaluation).
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TIPOLOGIE E ORGANIZZAZIONE DEI SERVIZI
La materia intende delineare le principali tipologie di servizi, secondo la legislazione vigente, in funzione di integrazione
di multiservizi, ed evidenziare le principali tipologie di imprese presenti attualmente sul mercato.
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Tipologie di servizi all’edificio
servizi finalizzati al mantenimento e alla valorizzazione del patrimonio immobiliare nella prospettiva della gestione
immobiliare, conduzione e manutenzione: manutenzione edilizia, gestione e manutenzione impianti tecnologici, servizio
energia, igiene ambientale, aree verdi.
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Tipologie di servizi agli spazi
servizi finalizzati alla razionalizzazione ed organizzazione dell’ambiente lavorativo e alla soddisfazione degli utenti:
space management, movimentazione, reti telemastiche.
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Tipologie di servizi alle persone
servizi finalizzati a migliorare la produttività degli addetti attraverso il supporto tecnico – logistico e la formazione:
gestione documentale, spostamenti, parco auto, ristorazione, reti telematiche, sicurezza, controllo accessi, reception,
economato.
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Tipologie di aziende di servizi
Categorie di classificazione delle imprese per appalti di Lavori DM 34/2000 (generali, specializzate)
Categorie di classificazione delle imprese per appalti di Servizi (Codifica CPV - CEE 31/12/1999);
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Caratteri organizzativi delle aziende di servizi
funzioni di project management, revisione dei processi di delivery, razionalizzazione della catena produttiva,
ottimizzazione delle risorse e dei fornitori;
organizzazione dei sistemi di impresa: imprese reticolari, consorzi temporanei e consorzi stabili.
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GESTIONE DEI SERVIZI ENERGETICI E DELLE UTILITIES
La materia intende approfondire i caratteri della contrattualistica, le procedure e le principali applicazioni operative nel
campo specifico della gestione dei servizi energetici.
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Aspetti dell’offerta e tipologie contrattuali
Contrattualistica relativa alla fornitura di fonti energetiche primarie (gas di rete, combustibili liquidi e solidi, energia
elettrica), di acqua ( acqua potabile, acqua industriale) e di calore ( teleriscaldamento) ed allo smaltimento dei rifiuti
liquidi (liquami, reflui speciali) e solidi (RSU, rifiuti speciali).
Caratteristiche dei sistemi di tariffazione per le varie tipologie contrattuali
Modalità di erogazione dei servizi da parte degli enti erogatori e “carte dei servizi” finalizzate alla soddisfazione del
cliente; servizi postcontatore
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Interventi migliorativi
Ottimizzazione dei contratti di fornitura in essere;
Interventi di contenimento dei consumi di energie e fluidi a pari livello di prestazione;
Studi di fattibilità di soluzioni alternative (autoproduzione, recupero dei reflui ecc.) con relative valutazioni costo/benefici;
Interventi di rifunzionalizzazione degli impianti tecnologici finalizzati alla riduzione dei costi di esercizio a parità di servizio
reso o al miglioramento del servizio reso a parità di costo di esercizio.
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MODELLI ORGANIZZATIVI E DI QUALIFICAZIONE DELLE AZIENDE
la materia riguarda gli approfondimenti sulle modalità di qualificazione delle imprese di settore e sull’organizzazione in
qualità della commessa, da committente ad offerente, nell’ambito delle funzioni del facilities management service.
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Qualificazione delle imprese e certificazione professionale
modello del sistema di gestione della qualità nelle imprese di servizi: caratteri dei sistemi di qualità certificati secondo le
norme ISO 9001 - 2 – 3 - 5
modello del sistema di gestione della qualità nelle imprese del settore edilizio: caratteri dei sistemi di qualità certificati
SOA
ruolo delle associazioni di categoria per certificazione professionale nei settori della manutenzione, dei servizi,
dell’approvvigionamento e gestione
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Qualificazione dei servizi
aspetti del quality management system (sistema di gestione della qualità) nelle commesse di servizi e multiservizi:
struttura basata sul concetto di processo, compatibilità tra sistema qualità e sistema di gestione ambientale, possibilità di
adattamento alle varie organizzazioni, miglioramento continuo e prevenzione delle non conformità, principi di
autovalutazione
piano di qualità della commessa
piano dei controlli di qualità.
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Ingegneria del facilities management service
ruolo di buyer di servizi, principi di delega e e-procurement nel facilities management,
ruolo di gestione dei conflitti e di controllo delle prestazioni
prospettive IT per la gestione del facilities nella gestione interna e per conto terzi
strategie di organizzazione interna del lavoro: labour intensive e innovazione
disciplina giuridica del lavoro e aspetti della contrattalistica collettiva di settore nell’appalto pubblico per le diverse
tipologie di servizi
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