Emeli Sandé - Our Version Of Events - Quadri degli Studenti

Transcript

Emeli Sandé - Our Version Of Events - Quadri degli Studenti
Editoriale
Pag. 3
Pazzo per le penne
Pag. 15
Bravo chi legge
Pag. 4
Il vero fair play
Pag. 16
Intervista ai nuovi docenti
Pag. 5
L’orcoscopo
Pag. 16
L’attualità della memoria
Pag. 6
Latino
Pag.19
Noi siamo infinito
Pag. 7
Periodicamente parlando
Pag. 20
—-
Pag. 7
Fumetto
Pag.21
Musica per stonati
Pag. 12
Chi che ga i schei...
Pag. 23
Spazio musica
Pag. 10
Il gioco delle coppie
Pag. 25
The Velvet Undergroung & Nico
Pag. 12
Caccia’s corner
Pag. 28
Il pensiero convertito in un file
Pag.14
Cruciverba
Pag.30
Badrkik Ana
3^DSA
Monte Giulia
3^DSA
Bernardotto Simone
3^DSA
Nodari Marina
3^DSA
Cacciavillani Davide
3^DSA
Pellegrini Niccolò
4^AT
Cardo Giada
5^
Rigobello Caterina
4^CI
Concato Giovanni
5^CST
Rigobello Giuseppe
2^ASC
Fanton Margherita
4^ALG
Squaquara Giampietro
5^AI
Giuliari Giacomo
4^AI
Violi Federica
3^DSA
Graziani Matteo
4^AT
Zanoni Marco
2^ASE
Graziano Corrado
1^BSE
Zulian Giacomo
3^DSA
Mecenero Marta
4^ALG
Uomo obiettivo:Giuliano Cisco
Direttrice: Cecilia Meledandri,5^BLG
Vice direttore: Augusto Vighy, 5^AI
Gerardo Graziano,3^DSA
Impaginazione: Andrea Campesan,2^DSA
Enrico Giacomini, 1^ASC
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Copertina: Eleonora Todescato, 4^BLG
Quarto di copertina: Aruni Ranasighe, 5^AT
Disegni: Ivan Bressan, 3^CSA
Si, insomma, Lucrezio era il testimone di Geova della Roma repubblicana
Carissimi lettori del Quadrifoglio,
mi trovo a scrivere questo editoriale con un sacco di cose per la testa e una radio random di Spotify che
riempie la mia stanza con musica che non conosco, ma che apprezzo comunque, e non posso fare a meno di riflettere su alcune cose.
Gli argomenti che potrei trattare qui sono infiniti, e certo a parlare delle elezioni in particolare non sarei
la prima, ma sento che è necessario farlo comunque. L’emblematica frase “Ragazzi, qui due sono le cose: o vincon loro, o vinciamo noi!” del segretario del PD Bersani, che era parsa così drammaticamente
ovvia prima delle elezioni, inaspettatamente ed incredibilmente si è rivelata non corrispondente al vero,
dopo lo spoglio. Ma dico io, è possibile? Non è questo il posto in cui fare il famoso “outing” politico, e
certo a nessuno interesserebbe sapere come la penso, ma voglio dire una cosa: al di là di chi abbia votato per chi, la cosa che mi scandalizza è che l’Italia sia ingovernabile, e che probabilmente lo resterà per
molto tempo ancora. Io ammetto di essere affetta da una qualche forma di esterofilia, ma questo da
molto prima di comprendere quanto effettivamente sia grave la nostra situazione come Paese: ecco, in
questo momento mi sento come se mi stessero incoraggiando ancora di più a lasciare questa Italia vecchia. E moltissimi giovani, sempre di più, la pensano come me. Ma come biasimarci? Ci viene praticamente detto che toccherà a noi pagare per gli errori che hanno commesso le generazioni che ci hanno
preceduti, e a me non sembra giusto. Pensandoci un attimo, però,
risulta ovvio il perché di ciò: manca il senso dello Stato, in Italia, quel
sentimento di appartenenza a una comunità più grande e che abbraccia ogni cittadino, quella cosa che ha spinto gli inglesi a festeggiare il sessantesimo anno di regno della loro Regina e a riunirsi tutti
insieme in una grande celebrazione dell’orgoglio britannico in occasione della chiusura delle Olimpiadi 2012, per fare degli esempi semplici. Sono piccole cose, insignificanti, ma noi non abbiamo nemmeno questo, perché non siamo mai stati un Paese unito. C’è chi ci ha
provato, nel corso della storia, a rendere l’Italia tale, e probabilmente
ci sarà chi ci proverà ancora: io mi auguro soltanto che costui (o costei) arrivi PRESTO e che finalmente ci riesca. Mi vorrei permettere di
far notare una cosa: tanta gente ora sta facendo dietrologia, dai quotidiani nazionali a Twitter, gli “e se..?” abbondano sulle bocche degli italiani e online, ma la storia non è
fatta di “se” e “ma”. La cosa che mi conforta è che una buona parte di quel 60,9% degli elettori del centrosinistra che al secondo turno delle primarie del Partito Democratico ha scelto di non dare un’opportunità al sindaco di Firenze si stia rendendo conto del proprio errore, e che magari la prossima volta ci si
possa salvare da una situazione simile.
Chiedo perdono per il tono dell’articolo, per aver espresso la mia opinione in modo forse inadeguato, e
soprattutto se ho offeso qualcuno, cosa che, credetemi, non è certo mia intenzione. Probabilmente ne
so poco di politica, ma so che così semplicemente non va, e spero che ve ne siate accorti tutti, da qualunque parte stiate, che abbiate votato uno o l’altro, che siate d’accordo con me o no. Insomma, il mio
augurio per voi e per me è che l’Italia esca dal baratro, prima o poi, e per farlo probabilmente avrà bisogno di tutti noi, anche da lontano. E allora proviamoci, o sosteniamo chi pensiamo possa farlo in modo
adeguato, e vediamo come va.
Cecilia Meledandri, 5^BLG
Quella ragazza era fatta come un copertone, come dicevano gli Skiantos
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Come tutti hanno potuto notare dai vari manifesti appesi sulle pareti della nostra scuola, il 22 ottobre 2012 la
3^CSC del Liceo Quadri ha vinto contro la 3^A del Liceo Pigafetta la finale del concorso “Bravo chi legge!”, organizzato dal Forum del libro e della lettura tenutosi quest'anno a Vicenza. Si potrebbe pensare che la nostra esaltazione
sia stata esagerata, ma vi posso assicurare che c’erano dei buoni motivi.
Bisogna sapere che l'accesso alla finale la 3CSC se lo era guadagnato con onore classificandosi prima alla semifinale
del concorso, svoltasi durante lo scorso anno scolastico, il 23 aprile 2012 presso il Teatro Astra di Vicenza. La gara,
che ha coinvolto sei scuole vicentine, consisteva nel rispondere a numerose domande sul libro scelto dalla commissione organizzatrice, “Le stagioni di Giacomo” di Mario Rigoni Stern. Fu decisamente un successo per l'allora 2CSC
e vi posso assicurare che bisognava esserci per capire quanto bello e coinvolgente è stato partecipare a questa competizione (per i diversi commenti vedi http://www.vicenzachelegge.org/?p=1114).
E così, in coincidenza con la manifestazione del Forum del libro e della lettura, negli studi televisivi di TVA Vicenza
(siamo pure finiti in TV!) il 22 ottobre 2012 si è disputata la finale del concorso. Il libro scelto per l'occasione è stato
“Oh, Boy!” della scrittrice francese Marie-Aude Murail. Il romanzo, dotato di una fantastica scorrevolezza, racconta
una storia all’apparenza semplice, ma ricca di temi interessanti, che emergono soprattutto da piccole sfumature, e
di un significato profondo, di una morale valida per tutti, giovani e adulti. È proprio con questa attenzione che la
3^CSC ha letto il libro per prepararsi alla prova. Le due squadre finaliste hanno dovuto affrontare tre giochi diversi:
il primo, chiamato “A domanda risponde”, consisteva nel rispondere adeguatamente a domande (molto precise
devo dire) relative alla storia, ai personaggi e all'autrice del libro scelto. Nel secondo, “Trova l’autore”, i concorrenti
dovevano, dato un titolo, indovinarne l'autore. Il terzo, chiamato “Misura la cultura”, richiedeva invece abilità diverse: bisognava indovinare peso, misure e numero di
pagine di svariati libri proposti all'attenzione delle
due classi dai due giudici di gara. Alla fine del terzo
gioco le due squadre erano incredibilmente alla pari
e così si è passati allo spareggio. La tensione era
altissima, tutti erano superconcentrati e col fiato
sospeso. Grazie allo scarto di un centimetro il nostro Liceo è riuscito a vincere la sfida finale e a portare a casa un’altra vittoria. La gioia è stata tanta,
perché altrettanta è stata la fatica compiuta per
non perdere mai il controllo e la fiducia in noi stessi.
Da questa esperienza la 3CSC ha certamente imparato a far squadra ma soprattutto ha scoperto il
piacere e l'importanza della lettura, che potrei definire "uno sport per la mente e un collante per i cuori”.
Devo ricordare che tale concorso ha coinvolto molte persone, che hanno tutte avuto fiducia in noi La 3CSC del Liceo Quadri con la scrittrice Marie-Aude Murail
studenti e hanno creduto nella possibilità di avvicinare i giovani alla lettura. Spero che la nostra esperienza serva a spronare anche altre classi a partecipare a iniziative culturali come questa, perché vi posso assicurare che ne vale la pena.
La premiazione ufficiale è avvenuta il 27 ottobre 2012 presso il Teatro Astra di Vicenza, all'interno di una giornata
del Forum dedicata alle scuole vicentine, che prevedeva la visione dello spettacolo teatrale “Oh, Boy!”, tratto proprio dal libro letto per la finale del concorso, e l'incontro del pubblico con il regista dello spettacolo, Maurizio Nichetti, e con la scrittrice francese Marie-Aude Murail. Gli studenti della 3CSC hanno ricevuto come premio dei libri
(tre a testa e uno zaino ricolmo di volumi per biblioteca del Quadri) e l'opportunità di conoscere personalmente
l'autrice di “Oh, Boy” in occasione di un pranzo offerto dall'organizzazione del Forum. E' stata un'esperienza unica!
La 3CSC ringrazia di cuore tutte le persone che l' hanno accompagnata lungo questo percorso: i genitori che hanno
sopportato e sostenuto i loro figli, soprattutto dando ospitalità ai diversi gruppi di lavoro, la prof.ssa Novello che ci
ha guidato e non ha mai smesso di credere in noi e di rassicurarci, i giudici di gara prof.ssa Sessa e prof. Monnicchia,
ma soprattutto il nostro Liceo Quadri.
Francesca Centomo 3CSC
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Il chiodo fisso di Giolitti era la legalità, il chiodo fisso degli uomini in generale, invece...
Intervista con Simone Olivieri
Nome? Simone Olivieri.
Età? 32 anni.
Dove vive? Tavernelle, vicino a Vicenza.
Quando è nato? Gennaio.
Pensa di avere il “Prof-factor”? Passa alla prossima domanda.
Legami sentimentali? No.
Le piacciono i bambini? Se non fanno casino si.
Ha già inquadrato il Quadri? Si.
Da quanti anni insegna? È la prima esperienza, quindi da fine settembre.
Cosa le ha fatto imboccare il sentiero dell’oscura selva del mestiere di insegnante? Per fare un’esperienza nuova.
Quando era studente, dove si sedeva in classe? Più o meno a metà aula, nella parte sinistra.
Ora che è al Quadri si sente al top? Mai sentirsi al top.
La sua pianta preferita? Pianta? Mnn… Il salice.
Dove le piacerebbe vivere? A me va bene anche a Vicenza.
Marca d’abiti preferita? Di solito uso molto Diesel.
Sport preferito? Non ho molto tempo e adesso preferisco le camminate e le corse.
Gesso o tastiera? Tastiera.
Liscia, gasata o Ferrarelle? Liscia.
Mai messo lo smalto volontariamente? No, e neanche involontariamente.
Canzone di quest’estate? Sinceramente non ho mai una canzone fissa, perché passo continuamente di generi musicali.
Colore preferito? Azzurro, e ti dico anche il codice esadecimale se vuoi… Va bene, ce lo dica! #336699, fa molto nerd a
dirlo.
Finestra a vasistas, chiusa, aperta o niente finestra? Aperta, bisogna guardar fuori.
È giusta per lei la legge che farsi gli spinelli in gruppo non è più reato? Sono contrario a fumo, droghe e tutto quanto.
Uno recente studio ha dimostrato che il 10% degli abitanti della Germania ha vissuto in Italia nel 1978. Da questi dati, secondo lei, gli elefanti possono volare? Che domanda è? Ahahah, per me Marzullo.
Intervista con Veronica Musmeci
Nome? Veronica Musmeci.
Da cosa deriva il suo cognome? Mio nonno era siciliano, di Arcireale, in provincia di Catania, mio papà è nato e vissuto qui
ed anche mia nonna è vicentina, quindi, in realtà, solo ¼ di sangue è siciliano, però predominante.
Età? 42 anni.
Dove vive? Qua a Vicenza.
Quando è nata? 20 giugno 1970.
Pensa di avere il “Prof-factor”? Si, penso di averlo, penso che l’insegnamento sia il mio lavoro.
Legami sentimentali? Si, sono sposata, ho due figli ed un cagnolino.
Ha già inquadrato il Quadri? Si, non è la prima esperienza qua al Quadri, ho fatto supplenza per qualche mese tre anni fa.
Da quanti anni insegna? Nove anni.
Cosa le ha fatto imboccare il sentiero nella selva oscura dell’insegnamento? Una scelta dettata principalmente dal desiderio
di avere più tempo per la famiglia, perché dopo essermi laureata in matematica pura sono stata contatta la settimana
dopo da una azienda di informatica che facevano programmi che giravano per altre aziende, per le banche, avendo fatto
la tesi di laurea in linguaggio C sul modello RSA di criptazione e decriptazione dei messaggi. Ho lavorato li per circa quattro anni dalle nove di mattina alle otto di sera e, decidendo di avere figli, ho trovato un’altra strada
Dove era seduta in classe quando era studentessa? Sempre negli ultimi banchi.
Ora che è al Quadri si sente al top? Non lo so, per le mie materie di insegnamento è bello, soddisfacente.
Autore e libro preferito? Simone de Boudoir, Tutti gli uomini sono mortali.
Animale preferito? La pantera nera.
Stazione radiofonica? Radio 3, per sempre.
Lettera dell’alfabeto preferita? Non c’ho mai pensato… La E.
Trasporto che usa di più? La bici: non inquina, fa bene alla salute.
A cura di Marina Nodari e Simone Bernardotto, 3^DSA
Se si da la priorità al risparmio energetico, la bellezza va a farsi fottere
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28 gennaio, la giornata al Quadri dedicata al ricordo dello sterminio di milioni di persone. Persone che
a un certo punto, quasi dal niente, si sono trovate improvvisamente al centro della nuova caccia alle
streghe che l’Europa del Novecento decise di intraprendere. È bastato qualche debole pretesto, lo
spauracchio dell’insorgere di un potere più forte pronto a prevalere su quello già esistente, a dare inizio a quella pazzia collettiva che noi ora conosciamo così bene. Ancora oggi purtroppo ci sono alcuni
che sostengono e approvano gli ideali malati che hanno portato all’olocausto e, peggio, nonostante
esistano foto, documenti, filmati e testimonianze, ci sono quelli che lo negano. Dopo la guerra ci sono
voluti molti anni prima che questi avvenimenti, che pure hanno sconvolto tutto il mondo, fossero risaputi da tutti, e ancora più tempo perché se ne parlasse nelle scuole. Oggi noi abbiamo portato avanti
quella battaglia contro il silenzio, contro l’ignoranza, che deve riuscire, e può riuscire, a evitare che
qualcuno si senta nuovamente in diritto di decidere della dignità e dell’esistenza di un’altra
persona o addirittura di un intero popolo. Ed è
per questo che, come ogni anno, lunedì 28 la
nostra scuola ha proposto una serie di attività
volte a ricordare il terribile genocidio della Seconda guerra mondiale. Tra i tanti organizzati,
quello che riscuote sempre maggior successo
in fatto di partecipazione è sicuramente il progetto rivolto alle classi quarte, a cui si chiedono
delle riflessioni riguardanti la Shoah. I due lavori giudicati migliori sono stati poi premiati con un viaggio della memoria al campo di sterminio di
Mauthausen. Le classi vincitrici di quest’anno sono state la 4AI e la 4AST, la prima con una rappresentazione musico-teatrale che metteva a confronto la realtà nazista con alcuni aspetti di quella attuale,
la seconda con un bellissimo filmato che ipotizzava una possibile dittatura dei nostri giorni. Spettacoli
tra loro molto diversi, ma entrambi di una grande forza emotiva che ha lasciato negli spettatori
un’angoscia interiore e un profondo desiderio di riflessione. Altre classi hanno toccato temi diversi: lo
sport e le Olimpiadi di Berlino del 1936, il trattamento che veniva riservato ai bambini nei campi di
concentramento, il processo nazista ai capi dell’organizzazione della “Rosa bianca”, la propaganda
antisemita tedesca, i vari gruppi etnici e sociali deportati nei lager … Argomenti differenti affrontati
con differenti metodi: sono stati scelti infatti il cortometraggio, la proiezione delle ombre su di un telo, la recitazione, la musica (in alcuni casi con vere e proprie bands) e molti altri stili ancora. C’è però
una differenza rispetto agli spettacoli degli anni precedenti. Quest’anno infatti molte classi hanno
proposto un confronto diretto ed esplicito tra alcuni comportamenti tipici dei regimi fascisti ed altri
che invece si possono osservare nella società di oggi (per la verità anche l’anno scorso una classe aveva presentato qualcosa di simile, ma era più che altro un accenno, uno spunto posto verso la fine della
rappresentazione e poco sviluppato). Da questo sembra quasi emergere un appello discreto, rivolto a
tutti, a conoscere quanto accaduto nel passato e a prestare grande attenzione perché, sembra dirci,
purtroppo è ancora possibile che accada qualcosa di simile, anche attorno a noi, magari mentre siamo
girati da un’altra parte, ed è importante saperne cogliere fin da subito i sintomi per poterlo bloccare
sul nascere.
Caterina Rigobello, 4^Ci
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Qual è il tesssssssoro di Kant?
La stagione cinematografica conclusasi con la notte degli Oscar 2013 è stata indubbiamenti una delle migliori degli ultimi anni. Tra film d’autore e ricche produzione hollywoodiane, ogni appassionato di cinema
ha trovato un’ampia scelta. Paradossalmente, però, uno dei film in assoluto più coinvolgenti non appartiene ad alcuna delle suddette categorie. Mi riferisco a Noi siamo infinito, opera prima di Stephen Chbosky e
graditissima sorpresa.
Il film narra le vicende di Charlie (Logan Lerman), un ragazzo dalla spiccata timidezza, incapace di socializzare con i suoi coetanei. La sua vita è però destinata a cambiare radicalmente a seguito dell’incontro con
Sam (Emma Watson) e Patrick (Ezra Miller), due carismatici fratellastri. Grazie a loro, Charlie riuscirà finalmente a uscire dal suo guscio, a iniziare a vivere la sua vita e, per ultimo, a venire a capo dell’oscuro passato
che si cela dietro la sua insicurezza…
Il titolo “Noi siamo infinito”èl’adattamento italiano
(piuttosto libero) dell’originale “The Perks of Being a Wallflower”, letteralmente “I vantaggi di essere un ragazzo da parete”.
La metafora descrive efficacemente il carattere di Charlie, ragazzo che si ritrova spesso ai margini, spettatore passivo della
vita di altri. The Perks of Being a Wallflower è tratto
dall’omonimo libro, scritto dallo stesso regista e che rientra a
tutti gli effetti nella categoria dei romanzi di formazione.Il tema centrale, infatti, altro non è che l’adolescenza, che viene
rappresentata senza retorica e senza i cliché tanto cari a certi scrittori-registi italiani attualmente in voga. I
protagonisti di Noi siamo infinito non sono dipinti come giovani incoscienti; al contrario, essi sono profondamente consapevoli. Consapevoli che l’adolescenza non verrà loro restituita e che le esperienze vissute in
questi anni resteranno impresse indelebilmente nei loro ricordi. Nello sguardo spensierato di Charlie, Sam
e Patrick si scorge un lieve ma perenne velo di tristezza: sanno di vivere, nel bene e nel male, dei momenti
che rimpiangeranno per tutta la vita.
Noi siamo infinito costituisce uno dei rarissimi casi in cui vi è coincidenza tra scrittore del libro, regista e sceneggiatore. Questo non può che rivelarsi un assoluto punto di forza dell’opera, orchestrata da
Chbosky con notevole maestria. La regia è asciutta, essenziale ma allo stesso tempo attenta a cogliere ogni sfaccettatura delle complesse personalità dei personaggi. La sceneggiatura è poi semplicemente perfetta nel descrivere con il giusto tempismo i cambiamenti nel carattere dei protagonisti e l’evoluzione dei
loro rapporti.
Straordinaria è poi la performance dei tre attori principali. Degna di un particolare plauso è senza
dubbio Emma Watson, che riesce a liberarsi magistralmente dei pesanti panni di HermioneGranger. La sua strepitosa
interpretazione del personaggio di Sam, agli antipodi rispetto all’ irreprensibile Hermione, lascia ben sperare per
un luminoso prosieguo della sua carriera. Il trio composto
con Lerman e Miller riesce a creare una perfetta alchimia:
come succede solo nei migliori film, ben presto i personaggi assumono vita propria e lo spettatore si dimentica di
essere in realtà davanti a degli attori.
La profonda amicizia che lega Charlie, Sam e Patrick ha saputo conquistare un pubblico assolutamente eterogeneo, che spazia dai cinefili più snob alle ragazzine che popolano Twitter. Noi siamo infinito ha, infatti, il fondamentale pregio di saper parlare a tutti,
magari da prospettive diverse, ma con la medesima intensità. Che si abbiano venti, quaranta o ottant’anni,
risulterà difficile rimanere insensibili di fronte a tre ragazzi che, con “Heroes” di David Bowie in sottofondo,
si alzano in piedi dal bagagliaio di una macchina che sfreccia in autostrada, tendendo le braccia al cielo e
sentendosi, anche solo per un momento, infiniti.
“In questo momento, siamo vivi. E, ve lo giuro, in questo momento noi siamo infinito.”
Augusto Vighy 5^AI
Lo sapete che i conigli ci danno dentro?
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Qualche mese prima del fatidico “48 ore” del 24/25 febbraio 2013, un mio carissimo amico mi ha dato una de
finizione abbastanza singolare del termine: “ELEZIONE”. Le poche righe che mi ha trasmesso sono le seguenti:
Elezione: l'inturgidirsi dell'organo politico riproduttivo grazie al quale si rende periodicamente possibile la fecondazione delle due Camere e di vari tipi di assemblea. Per evitare che l'elezione venga a configurarsi come "atto
osceno in luogo pubblico" la legge impone che si svolga in cabine appartate e rigorosamente vietate ai minorenn
Possiamo oggi, nell’immediato dopo-spoglio elettorale, prendere in giro questo ardito ed erotico collegamento? Certamente no; bisogna piuttosto ammettere che chiunque sia venuto a conoscenza del risultato de
le elezioni per camera e senato di fine febbraio, abbia avuto la netta impressione di averlo preso in quel posto.
Parliamoci chiaro; l’Italia con le elezioni del nuovo governo poteva dare un segnale deciso all’Europa, far cap
re agli amici della Deutschlandia e dell’Unione Europea che, per lo meno, gli abitanti del belpaese erano
schierati in un’unica direzione per uscire da questo momento di instabilità. Prendiamo come esempio la Fran
cia che, con l’elezione sofferta e difficile di Hollande nel 2012, ha preso con decisione la strada del progressismo eleggendo un presidente di sinistra. Una scelta di certo non condivisa dalla cancelleria di Berlino né tantomeno dal parlamento di Bruxelles; eppure sostenuta dagli elettori (e speriamo che il tempo dia ragione a
loro; nel frattempo, qualcosa in Francia è migliorato, dato che il PIL di fine 2012 è aumentato dello 0,3% rispetto al governo di Sarkozy).
L’Italia poteva dare questo segnale, dicevamo; era possibile un cambio di rotta. Ma è forse nella natura degli
italiani la fermezza nelle decisioni dirigenziali? Fosse così, ci chiameremmo tutti Franz e parleremmo tutti
tedesco. Invece siamo in Italia, ci chiamiamo Marco, Luca, Giovanni, Francesca; in ogni regione c’è sempre il
partito che vuole dividersi dal paese (da noi era “Indipendenza Veneta”) e il partito capace solo di protestare
contro tutti gli altri.
E noi ci caschiamo, ci caschiamo come ci siamo cascati dall’alba dei tempi ai giorni nostri. E’ da quando Napo
leone venne giù dalle Alpi per regalare Venezia agli Austriaci (e i vicentini gli diedero le chiavi della città, a
quel salvatore nano francese) che non conosciamo un periodo di organizzazione e coerenza nella nostra clas
se dirigente. Ma non è che non siamo capaci di fare politica, eh, nooo…è solo che a noi piace di più così.
E così, dato che a noi piace tanto, abbiamo scelto anche stavolta di fare giù un putt**aio allucinante. Abbiamo scelto l’ingovernabilità, che è solo un modo più carino di dire che nessuno si fida più di nessuno in questo
macello che è il nostro parlamento e il nostro elettorato.
E allora succede che il movimento 5 stelle di Grillo è il primo partito italiano, ma non ha la maggioranza nean
che a morire; Bersani, leader della coalizione di centro-sinistra, è riuscito a buttare via una vittoria che era più
scritta della parola di Dio nella Bibbia e il Cavalier Silvio, riesumato dalla tomba in tempo per la campagna
elettorale, sia riuscito a portarsi a casa un buon 30% delle preferenze.
Che dire, evviva! Il nostro parlamento per alcuni è un circo (vedi Steinbrueck, “L’Italia in mano a due clown”,
ndr) per altri un cimitero dove a sinistra c’è un “Morto che parla” (Cit. Beppe Grillo) e a destra un pensionato
che, a detta di tutti, doveva essere morto per davvero…invece è ancora a piede libero per le aule di Montecitorio, alla veneranda età di 78 anni.
Brindiamo alla salute della nostra follia governativa, e prepariamoci a tornare alle urne prima di settembre.
Forse con un Bersani in meno e un Renzi in più, forse con un Grillo che dopo le elezioni accetti davvero di entrare in Parlamento; ma basterebbe solo un po’ di buonsenso in più da parte di tutti.
di Matteo Graziani , 4^ A
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Prof: “Participio passato di soccombere”
Alunno (pensandoci un attimo) “…Morto?”
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Gente come me. Profani della musica. Analfabeti musicali. Chi ha preso più volte in mano la chitarra per imparare e
mai imparato. Chi guarda storto allo spartito dicendo “Naaah, devi cambiare stampante vecchio”. Sparatevi queste
pillole nelle orecchie, ma non aspettatevi miracoli: nulla di assolutamente imperdibile e niente recensioni che non so
fare.
1. Atmosphere. Uno dei big tra i cantastorie urbani dell’hip pop americano, racconta quella che è la storia di
molti teenager, americani o italiani che siano. Okay, forse gli americani ci danno dentro un po’ di più, ma gli hangover sono internazionali, soprattutto dopo i due film. Sono proprio i postumi di una sbornia a farla da padrone
nel brano Sunshine. Atmosphere troverà il lato buono anche negli strascichi dell’alcohol. Altra canzone accompagnata da un pianoforte “hippoppettaro” è The Best Day, che non si traduce in YOLO (You Only Live Once).
Nulla a che vedere con Best day di Taylor Swift – no comment.
2. Tame Impala – Elephant. Nonostante il titolo, questa è la canzone che vi fa sentire fighi anche se state spalando letame nel fienile, anche se state vi state soffiando il naso senza fazzoletto, anche se … tutti ballano tranne te – ma questa è un'altra canzone. Trasgressione nel vostro “Lonerism”.
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3. Ocean – John Butler. Accendete il computer. Immergetevi nell’oceano della rete. Scandagliate la barriera
corallina di YouTube alla ricerca di OCEAN – John Butler 2012 Studio Version. Arpionate l’mp3 del video come un
vero sub del Quadri sa fare (avete sbagliato scuola altrimenti). Mettetelo nel vostro walkman e partite. Aereo
per le spiagge di qualche isola caraibica sperduta, evitando Las Roques. E se come me non ve lo potete permettere, andate a Iesolo di notte, quando sulla spiaggia c’è poca gente (per ulteriori informazioni Jovanotti - Gente
della notte). Nel malfamato lido troverete solo gente che chiede cartine lunghe e viene dal Marocco. Se non avete la cartina lunga, rifiutate il torcello in compagnia facendo gli sciolti con il Rashid di turno. Andate al molo (o
sotto una palma) e premete play. Pace assoluta. Se avete tirato dallo spinello… bhè questo è un altro trip (attenti
alle noci di cocco).
4. Ry Cooder – Feeling Bad’ Blues. Depressi, spossati, affaticati. La melodia della bottleneck guitar di questa
canzone sarà una piacevole compagnia. I bluesman afroamericani cominciarono a suonare la chitarra con la tecnica della slide guitar dopo aver rotto l’ennesima bottiglia di birra; il dito incastrato nel collo della Corona strisciava sul manico della guitarra per suonare canzoni ubriache.
5. Macklemore – Penis song. Non serve che vi chiarisca il tema della canzone che le garantisce un tiratura internazionale. Questo MC (Master Of Cerimonies, nello slang uno che fa freestyle su una base) è un altro storyteller
bianco di Seattle. A lui piace rimanere indipendente dalle case discografiche e lo spiega bene in varie canzoni tra
cui I said Hey: nonostante il successo internazionale raggiunto con Thrift Shop (il video è da vedere), i dischi se li
autoproduce metaforicamente nel garage di casa. I pezzi che registra nascondo spesso una sottile critica alla
società americana: American, Bush Song. Sulla stessa linea da liceo di Penis Song, c’è Remember high school. For
the ladies, non ho canzoni o cantautori hip pop da proporre… illuminatemi. Se siete in vena di serietà, Same Love reppa l’omofobia nella società americana e quindi nello stesso hip pop.
P.S.: Per apprezzare l’hip pop consiglio di munirsi di una buona dose di pazienza e di Google: se non capite il testo, il beat sarà troppo monotono per farvi piacere la canzone. Spotify yourself!
Giovanni Concato 5CST
AT
E’ come avere una torta e un numero infinito di commensali.
La quantità che mangia ciascuno tende a 0
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Emeli Sandé - Our Version Of Events
Adele? Ma per favore. Il Regno Unito, fonte inesauribile di talenti mondiali, ha partorito molto di meglio. Lei
è scozzese, ha 26 anni, la pelle scura e i capelli biondissimi, dal taglio maschile e con una classe infinita: è
Emeli Sandé.
Per chi non la conoscesse, proverò a descrivervi il suo
stile. L’album, Our Version Of Events, è un mix di tracce
ritmate e ballad lente e malinconiche, ma piene di significato e mai banali. Fin da subito ciò che colpisce più di
ogni altra cosa è la sua voce, pazzesca, potente, aggressiva e piena di carattere.
L’album è molto bello, particolare, di quelli che appena
finiscono ti viene voglia di far ripartire daccapo.
Quale miglior esordio per un album di Heaven, la prima
traccia del disco, che si è sentita tantissimo nelle radio
italiane prima di Natale. Il primo aggettivo che mi viene
in mente per descrivere questa canzone è potente. Se
non la conoscete, ve ne innamorerete (e poi vorrete
ascoltare il resto), credetemi. Dunque, ottima scelta per
una opening track!
Clown è la traccia 5, la prima vera ballad che compare
nella tracklist e, come si dice, heartbreaking. Pianoforte, violini e un testo strappalacrime a proposito dell’essere presi in giro in amore. Pungente e perfetta, non
fa certo rimpiangere Someone Like You.
Next To Me è stato il terzo singolo estratto dall’album ma il primo veramente famoso in Italia: avrete sentito
questa canzone ovunque, o almeno io so che è questo il mio caso, eppure c’è qualcosa intorno a questa canzone che mi meraviglia ogni volta, e non mi stanca. Sarà il ritmo incalzante, il gusto gospel dei cori o forse è
sempre colpa della sua voce, non lo so, ma è una vera bomba.
Read All About It (Part III) è l’ultima traccia, di cui esiste un’altra e più famosa versione, quella in collaborazione con Professor Green intitolata semplicemente Read All About It. A parer mio, tra tutte le ballad dell’album, è quella con il testo più carico di significato. La cantante ha voluto reinterpretare il brano a modo suo
inserendoci una melodia e delle parole che raccontassero la storia della sua vita, ed è riuscita a creare 5 minuti di pura ispirazione per chi la ascolta.
Come già detto, trovo che sia impossibile non paragonare Emeli ad Adele, che ultimamente si è affermata
come regina del Soul a livello mondiale (i Grammy non mentono dopotutto). Trovo però che Emeli sia
un’artista molto più completa, a livello musicale e a tutto tondo, in generale., e, accidenti, le sue canzoni non
mi stancano dopo appena due ascolti (#justsayin). Per la cronaca, non sono l’unica a pensarla così: questa
giovane promessa ha l’Inghilterra ai suoi piedi, e andrà molto lontano!
Voto: 8,5
10
Usa il tergicristallo sul parabrezza della tua conoscenza e rispondi
Robbie Williams - Take The Crown
Ebbene, esce un nuovo album di Robbie Williams e io manco di recensirlo? Ma assolutamente no, non diciamo sciocchezze.
L’esplosivo tour con i Take That nel 2011 (sì, io c’ero, non chiedetelo neanche), il matrimonio e la nascita della
figlia hanno dato al re del pop quel boost di autostima di cui aveva bisogno per ritornare sulla cresta dell’onda
e, come suggerisce il titolo, riprendersi la corona. Sonorità nuove, collaborazioni inaspettate (o forse no), e
persino una nomination a un BRIT Award sono seguite alla pubblicazione di Take The Crown, e questo 2013 lo
vedrà imbarcarsi in un tour in UK e in Europa. Ma bando alle ciance, e parliamo dell’album.
Naturalmente si riconoscono analogie e differenze con i suoi lavori precedenti: le tracce più
ritmate e elettroniche, ad esempio, rimandano al
criticatissimo Rudebox, così come le sonorità in
stile Pet Shop Boys che sono sempre piaciute molto all’eterno sedicenne di Stoke-on-Trent (mi riferisco a brani come Shit On The Radio e All That I
Want).
Ma sicuramente in molti associate il nome di Robbie alla sua ultima hit, Candy, che ha spopolato
nelle radio italiane negli ultimi mesi: è il frutto
della collaborazione e ormai rinata amicizia con
Gary Barlow, e i due si dimostrano degni della
fama di hit-makers che si sono creati negli ultimi
anni. Definirei questa canzone una love/hate hit:
c’è chi la ama, c’è chi la odia, ma intanto apparentemente entra in testa a tutti!
Spenderei qualche parola anche per l’altro singolo, Different, che è il genere di brano che mostra il
lato più intimo ed insicuro della personalità di Robbie. Il testo parla di quanto si sente inadeguato, è una lettera di scuse e una promessa a fare di meglio la prossima volta. Naturalmente lo zampino di sir Barlow si sente
eccome, e la canzone nel complesso è semplice ma perfetta.
“There will always be someone better than you, even if you’re the best”. Così esordisce la traccia finale dell’album, Losers, che parla della necessità di cessare la competizione “malsana” tra le persone, perché tanto
prima o poi saremo tutti dei perdenti. Take it easy, quindi, e prendiamo la vita un po’ come viene ogni tanto,
probabilmente non fa male :D
Per dare un giudizio globale, sono stata molto soddisfatta dalla riuscita di quest’album: il vecchio Robbie delle prime hit è tornato, ed è pronto a ricominciare a combattere. Forse non è tanto pronto a crescere, però,
ma questo l’avevamo capito fin da subito: la opening track è intitolata Be a Boy, e con questo credo di aver
detto tutto. Speriamo soltanto che cambiando pannolini si renda conto di avere ormai 39 anni, e non più 16..
Ma gli vogliamo bene proprio per questo.
Voto: 8
Cecilia Meledandri, 5^BLG
Professore: “Il prof. Vidali è il massimo dei professori di filosofis”
Studente: “E’ proprio un playboy!”
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Album: The Velvet Underground & Nico (1967)
Artisti: The Velvet Underground (con la collaborazione della cantante tedesca Nico)
Generi: Rock Sperimentale, Rock Psichedelico, Proto Punk, Rock 'n' Roll, Acid Rock
Descrizione: Per il mio “esordio” nel giornalino ho voluto fare questa recensione perchè volevo far conoscere questo album, di importanza fondamentale per l'evoluzione della musica rock e non solo. Famoso
è l'aneddoto raccontato da Brian Eno “All'epoca, solo un centinaio di persone comprarono il primo disco
dei Velvet Underground, ma ciascuno di loro oggi è uno stimato critico musicale o un musicista rock”. E'
di uno dei miei gruppi preferiti, i Velvet Underground, gruppo anni '60, probabilmente il gruppo rock più
influente di sempre, in quanto inventore di un modo di fare musica alienante, crudo, depresso o minimalista. Con loro nacque il rock psichedelico pessimista e “urbano”, in contrapposizione con gli ideali
hippie e naturalisti del tempo, il rock decadente, che anticiperà di un buon decennio generi come la new
wave o il punk rock, fornendo una grandissima eredità musicale (innumerevoli i gruppi che li citano come fondamentali: dai più famosi come David Bowie o i Nirvana, fino a gruppi meno famosi ma fondamentali come i Jesus And Mary Chain, inventori dello shoegaze, i Sonic Youth, gruppo alternative/noise
fra i più creativi degli anni '80, o gli Stooges, il primo vero gruppo punk, spesso citati come loro diretti
“figli”). Le loro canzoni in genere sono semplicissime, fondate su pochi accordi e ritmi essenziali, però
immergendole in un forte stato di isolamento e oppressione. Essi rappresentarono senza regole la degradazione della vita sociale moderna, la solitudine, la violenza o le perversioni fisiche, vissute in genere
da gente vivente nei bassifondi delle città, disadattati, nullità, tossicodipendenti, prostitute.
Il gruppo era composto da Lou Reed (voce, chitarra, pianoforte) il vero genio del gruppo: lui scriveva i
testi e buona parte delle canzoni, sue erano le idee dei personaggi e delle storie; John Cale (viola elettrica, basso, talvolta tastiere e voce) l'arrangiatore: musicista professionista di formazione sperimentale e
minimalista, formatosi presso il circolo di musica sperimentale del compositore La Monte Young; Sterling Morrison (chitarra e basso) il musicista rock 'n' roll, di chiara ispirazione a Chuck Berry o Bo Diddley,
seguendo uno stile essenziale, rappresentava il musicista convenzionale del gruppo, che dettava le regole da rompere, e Maureen Tucker (batteria) innovatrice della maniera di suonare la batteria, molto
minimalista, focalizzato su ritmi semplici e pestati, evitando i piatti o rullate di grande difficoltà.
Di seguito volevo anche presentarvi alcuni pezzi dell'album, i miei preferiti oppure i più rappresentativi
dal punto di vista innovativo:
Sunday Morning: Canzonetta pop rock, di certo la più accessibile e conosciuta dell'album. Si basa su un
semplicissimo giro di accordi e tastiere, un cantato sussurrato e intenso, che narra del senso di inutilità
e vuotezza provata dopo una notte passata ad abusare di droghe.
I'm Waiting For The Man: Canzone minimalista, rumorosa e sperimentale, un trip paranoico che anticipa parte dei temi dell'album. La canzone si sviluppa su un giro semplicissimo di pochi accordi eseguito
da chitarre elettriche che anticipano di una buona decina d'anni l'esplosione punk, seguite da un semplice giro di basso e una batteria monotona e pestata, con un martellante piano boogie nel ritornello. La
canzone parla di un ragazzo diretto verso il suo appuntamento con il suo spacciatore di fiducia. Però per
imprevisti vari, dovrà passare parecchie peripezie prima di ottenere la sua dose.
Venus In Furs: La canzone si basa su un giro di viola elettrica distorta, accompagnata da minimi ma solenni interventi ci chitarra, che degenerano in una conclusione rumorosa nel finale, e dal classico giro
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Razza di idiota utopista, è meglio che tu faccia una pista
minimalista della batterista Maureen Tucker. Parla di un triangolo sadomaso svoltosi nelle atmosfere più cupe, in cui un'osservatore descrive i due amanti nel loro perverso gioco servo-padrona.
All Tomorrow's Parties: Maestosa reinterpretazione della fiaba di cenerentola in chiave futuristica:
cantata da Nico, la quale riesce a dare imponenza e allo stesso tempo distacco al cantato, si basa su
un pesante e ripetitivo giro di tastiere, che si alterna a semplici e assorti fraseggi di chitarra non in
tema col brano. Di sicuro una delle canzoni più estreme dell'album.
Heroin: Può cominciare come una dolcissima canzone pop rock dai contenuti “normali”, invece rappresenta una crudissima descrizione del rapporto con la droga di un tossicodipendente.
Inizia dominata da un dolce arpeggio di chitarra e un giro di viola elettrica in sottofondo,
mentre Lou Reed interpreta in maniera sussurrata il tossico, il quale dice che per lui la
droga è tutto, è come una moglie, e questo
delirio degenererà in un abuso da parte sua
che terminerà con la morte. Sviluppandosi, al
brano si aggiungono pesanti feedback (fischi
confusi) provocati dalla viola elettrica di John
Cale, lentamente sovrastando la melodia, che
vorrebbero interpretare il dolore dell'ago e
l'eroina che imperversa nel corpo del protagonista, uccidendolo in un sonno estatico.
There She Goes Again: convenzionale e orecchiabile canzone rock 'n' roll/rock psichedelico
di stile Beatles o Rolling Stones, basata su orecchabili riff di chitarra. Il testo parla di un
giovane che crede che la sua ragazza non si interessi abbastanza a lui e lo voglia tradire. Il consiglio
di Lou Reed? Picchiarla.
I'll Be Your Mirror: altra canzone molto orecchiabile, è una dolce canzone d'amore, scritta da Lou
Reed, si crede dedicata a Nico (la quale la interpreta anche) con la quale Reed ebbe una breve relazione.
The Black Angel's Death Song: si ritorna alle atmosfere sperimentali e alienanti: il brano difatti è
uno dei più curiosi esperimenti, dato che è dominato da un giro ipnotico di viola elettrica che emette fischi lancinanti, e di chitarra, dove Lou Reed canta con voce delirante e sconnessa dal brano un
testo lugubre di frasi nosense e riferimenti scabrosi o impressionanti. Si dice che quando la suonarono per la prima volta in pubblico (episodio confermato anche dal chitarrista Sterling Morrison)
furono licenziati in tronco dal proprietario del locale dove si esibivano.
European Son: altro brano ingannevole: difatti inizia come la più tranquilla e convenzionale canzone pop/rock 'n' roll alla Beatles, fino a che non si sente un possente ruggito (provocato da John Cale
trascinando una sedia e poi lanciandola contro dei barattoli) che sfocia in un brusco cambio di arrangiamento: ovvero in un rumoroso delirio strumentale che occupa quasi tutto il brano, composto
da improvvisazioni strumentali e rumori confusiò.
di Mattia Carli, 2CSA
Ho un sogno, come Martin Luther King, fare una lezione in questa classe
e vedere tutti gli alunni che mi ascoltino
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Quante volte ci capita, davanti ad un tema di italiano, di sperare di poter affidare tutta la fatica del lavoro alla nostra mano, sperando
che si metta a scrivere da sola mentre noi già ci proiettiamo con un atto tipicamente aristotelico nel vicino pomeriggio? Anche io in
questo momento di frenetica e laboriosa elaborazione di dati da parte dei miei neuroni vorrei potermi affidare ad un cervello robotico in tutto e per tutto simile al mio. E se fosse veramente possibile?
Sin dagli anni Quaranta, quando nacquero i primi calcolatori elettronici, neurofisiologi come McCulloch e Pitts sognavano di capire
come simulare il pensiero umano, e per riuscire in quest’ impresa volevano innanzitutto capire come da semplici messaggi elettrochimici il nostro misterioso ed entusiasmante organo cerebrale arrivasse alle emozioni, all’elaborazione di ragionamenti, alla presenza
di valori che riteniamo intrinseci a noi stessi. Tuttavia, nonostante la grande modernizzazione ed evoluzione tecnologica dei nostri
giorni, ancora oggi non si capisce esattamente come il cervello si comporti. Una prima risposta, riguardo la capacità di una ricerca
istantanea attraverso un mare sterminato di esperienze ed emozioni, si ha nell’efficienza energetica: quando una cellula nervosa
comunica con un’altra, il cervello utilizza appena un milionesimo dell’energia consumata da un computer che esegua un’operazione
equivalente. Sembra proprio che “il cervello impari con modalità che mille o centomila microprocessori interconnessi non riusciranno
per molto tempo ad imitare” (H. Simon, Conferenza su Peano, 1988). L’uomo però tende sin dalla sua comparsa sulla terra ad apprendere sempre di più, ad evolvere sia fisicamente sia mentalmente, e questa è una caratteristica intrinseca alla sua natura. Molte
sfide che noi esseri umani dobbiamo affrontare oggi sono il risultato della differenza tra l’ambiente in cui si viveva in antichità e i
giorni nostri, e da questa disparità deriva una caratteristica unicamente umana: il nostro impulso a spingerci oltre i limiti imposti dalla nostra storia evolutiva. Quindi ciò che bisogna fare è dare fiducia all’uomo e al suo potenziale. L’evoluzione della conoscenza
dell’uomo è sempre in rapida accelerazione, basti pensare che solo cinquant’anni fa il nostro mondo tecnologico era per i nostri nonni solo fantascienza .
Segnali positivi in questo senso giungono a noi dal campo delle scoperte tecnologiche: ingegneri elettronici specializzati nella costruzione di computer neuromorfici stanno provando a decodificare l’informazione trasmessa da particolari spike prodotti dal cervello.
Uno spike è un segnale di comunicazione utilizzato in risposta immediata ad un evento; consiste in aumenti del potenziale elettrico
della durata di pochi millesimi di secondo che attraversa il neurone e passa a quello successivo. L’obbiettivo di questi ingegneri elettronici è quello di costruire una nuova generazione di videocamere iperefficienti ad alta velocità che simulino il comportamento della
mente umana. Tobi Delburk, dirigente di un gruppo di ricerca sui sensori all’istituto di neuro informatica dell’ Università di Zurigo, ha
sviluppato una videocamera basata su questi principi, che rileva variazioni simultanee nella luminosità dei pixel. Come la retina, la
videocamera (Dynamic Vision Sensor) percepisce solo le parti di una scena che cambiano. Questo grazie alle particolari capacità dei
pixel, che rilevano un cambiamento di luminosità rispetto al valore già registrato; inoltre ogni pixel, similmente alle cellule gangliari
della retina, emettono impulsi elettrici quando cambiano luminosità. Un’altra entusiasmante scoperta targata “made in USA” ci viene presentata dagli scienziati del Neurosciences Institute di La Jolla, California: essi hanno dato alla luce un avanzatissimo bambino
robotico, chiamato Darwin VII, dotato di un cervello elettronico simile, anche se lontanamente, a quello di un uomo. Questo incredibile prodotto della tecnologia moderna è in grado di apprendere ed elaborare esperienze: i suoi ventimila neuroni artificiali gli permettono di selezionare oggetti, “assaggiarli” ed eventualmente scoprirne la qualità. In pratica Darwin associa stimoli ed impulsi ad
una gamma di oggetti. Potrà una macchina di questo tipo, in grado di imparare dall’esperienza, raggiungere l’autocoscienza? I membri del Neurosciences Institute prevedono che ci vorranno come minimo ancora venti anni prima di produrre intelligenze artificiali, e
successivamente il problema sarà di dare un corpo a questi automi.
A questo punto sorge spontaneo un dubbio: come cambierà la vita dell’uomo con l’avvento di ominidi robotici pensanti? Certo, si
potrebbero trarre vantaggi enormi, come l’elevata riduzione del rischio di mortalità, capacità di calcolo e ragionamento elevatissime,
viaggi interspaziali ed esistenze multiple, ma altrettanto grandi sono i problemi che si presenterebbero: si dovrebbe ridefinire il concetto di “individuo”, avendo la possibilità di produrre infinite copie del pensiero di una persona biologica, inoltre ci sarebbero controversie legali riguardo la maniera con cui verrebbero trattate queste riproduzioni robotiche. Quella che mi spaventa più di tutte le altre, però, è la perdita di spirito di intraprendenza, di ragionamento e di differenze di comportamento, caratteristiche che rendono
ogni persona unica al mondo, e per questo enormemente preziosa e affascinante; ci consegneremmo sempre di più all’aiuto dei cervelli robot, affideremmo loro anche le più semplici funzioni intellettuali e, in una sorta di paradosso, diventeremmo noi gli automi e
loro le persone. E se i robot, coscienti delle proprie potenzialità, come in Matrix prendessero il sopravvento sulla specie umana costringendola ad una realtà solo virtuale?
Comunque vada, il misterioso futuro in campo scientifico ci riserverà enormi sorprese, e spingerà l’umanità ai limiti del conosciuto.
Solo di una cosa siamo certi: di sicuro dal parrucchiere non ci ritroveremo a chiacchierare con un androide di metallo e microchip!
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Giusto Lisa? Ah no, Lisa non c’è!
o
-
o
-
a
-
,
La mia passione è la scrittura a penna stilografica.
La scrittura è una cosa a me sacra (anche se molti dicono io scriva come una gallina), ha richiesto
migliaia di anni per raggiungere il livello odierno, un insieme di simboli che assumono un significato determinato e preciso.
Le cose che rendono unica la scrittura sono gli strumenti
che si utilizzano per praticarla.
Esiste una varietà d’assortimento di penne incredibile, da
quelle usa e getta che costano 10 centesimi, a quelle, create
a mano con inserti di materiali preziosi che possono toccare,
nel caso della penna stilografica più costosa al mondo, il
milione di euro.
Io sono innamorato proprio di questi gioiellini.
Ahimè sono costretto ad abbassare le ali e concentrarmi nei
modelli che raggiungono massimo 500 euro, sacrificando le
mie paghette di anni interi così da permettermi di esaudire
un piccolo sogno.
La penna dei miei desideri è una Montblanc, marca prestigiosa di penne che ha sede in Germania, anche se il nome
dirige il pensiero a una ditta francese.
Costa 1220€ ed è per questo che è solo un desiderio che
molto molto difficilmente, anzi quasi impassibilmente, riuscirò esaudire.
È la stilografica Bohème Pirouette Lilas, quelle per me dai lineamenti più leggeri e aggraziati, che
supera in estetica la bellezza di qualsiasi altra penna del secondo rango dei prezzi.
Altre marche che a mio parere sono prestigiose, poiché la classifica è prettamente soggettiva,
sono la Waterman, marchio francese del quale posseggo due stilografiche, Aurora, marchio italiano con sede a Torino, e la Faber Castel, con sede in Germania.
Una cosa che rende unica quest’ultima ditta è che produce penne col corpo di legno, nessun’altra
fabbrica lo utilizza, si utilizza preferibilmente l’uso di metalli preziosi come l’oro o l’argento, o più
semplicemente la celluloide.
Io ho due penne che sfruttano i due tipi di materiali più comunemente usati: una ha il corpo in
argento 925 e l’altra col corpo in celluloide.
La cosa più importante di una stilografica è il pennino.
Il corpo può essere fatto anche di plastica ma è il pennino che fa la differenza.
Le mie due penne lo hanno in oro 18 carati: grazie a
questo materiale malleabile assume la forma a seconda del movimento che si effettua durante la scrittura.
È per questo che è praticamente vietato cedere la
propria penna a qualcun altro, poiché potrebbe essere
rovinata, cosa assai esagerata ma che comunque potrebbe riportare delle modifiche che non facciano più
sentire allo scrittore un movimento fluido sulla carta.
Beh, spero con questo articolo di avere dato qualche nozione base sugli strumenti di scrittura più
sofisticati a me cari.
Marco Zanoni, 2^ASE
Studente: “Non farai mai nulla nella vita”
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Lui ha detto no! Lui ama davvero il calcio. Simone Farina è nato a Roma il 18 aprile 1982 , ex calciatore,
ora nello staff tecnico dell’Aston villa. Forse molti non lo conoscono, ma lui è davvero una persona legata
al calcio e di cui possiamo essere orgogliosi. Nel famoso scandalo “calcioscommesse” , Farina ha rifiutato
una combin da 200 mila euro,offertagli da un ex compagno delle giovanili della Roma. La sua carriera
calcistica non è stata molto brillante,insomma non è mai stato un uomo-squadra che con il suo talento
riesce a sconfiggere le sfidanti; lui era un umile difensore del Gubbio. Approfondendo l’argomento che lo
ha reso momentaneamente celebre,c’è da dire che non solo ha rifiutato un somma enorme in confronto al suo stipendio,ma ha anche dato
l’allarme di questo fatto, smascherando i colpevoli di un vergognoso
scandalo; è il motivo per cui Farina ha avuto l’onore di premiare Lionel
Messi, consegnandoli il pallone d’oro del 2011, di aver ricevuto dal presidente della FIFA un gagliardetto speciale con una frase di complimento e di essere stato convocato in Nazionale, anche se solo per un
giorno. La cosa brutta è che poi non si è più parlato di questo ragazzo,
che ha smesso di giocare a calcio per andare nel club inglese ad insegnare ai giovani. Lo scopo di questo
articolo è quello di ricordare ciò che ha fatto Simone Farina, un esempio per il calcio,specie per quello
odierno e fare in modo che venga sempre tenuto presente come una persona leale ed onesta.
Corrado Graziano,1^BSE
La premiata compagnia delle “MAGHE CAZZ’…”
E’ lieta di presentarvi…
ARIETE: La vostra schizofrenia compulsiva vi porterà a farvi moltissimi amici
immaginari da qui alla fine del mese. Puffi e altri buffi personaggi si materializzeranno di continuo davanti a voi, dandovi l’impressione di vivere un “trip”
anfetaminico costante. State tranquilli, però! Non è il mondo che non va,
siete solo voi che siete diversi. E comunque sia, se vedete un puffo, afferrate
un trapano e avvicinatevi pretendendo di cercare la sua“puffina”. Non fate
domande, fatelo e basta…
TORO: Amici miei, cornuti di nome e di fatto: tenete d’occhio la vostra
compagna di vita! E se non ce l’avete, trovatevene una in fretta per tenerla
d’occhio. Consigliamo un controllo sistematico su comunicazioni, compagnie e amicizie della vostra dolce metà maschile/femminile che sia. Sembra che il cielo e il dio Thor siano contro la vostra relazione e ben presto il
vostro partner inizierà a trovarvi attraente come un’overdose di viagra. A
meno che non troviate la scimmia di giada prima della prossima luna piena.
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Che esempi stupidi che ha sto libro
GEMELLI: Il pianeta ha bisogno di voi e voi chiaramente vi
darete all’assenteismo sistematico. Conosciamo i nostri
polli…seriamente, questa è la vostra settimana fortunata! I
vostri voti di fisica subiranno un crollo verticale, vi morirà il
gatto; inoltre, un mago cattivo rapirà il vostro adorato cincillà e lo metterà nella torre più alta di un castello abitato
da una mucca con tre teste. Il lato positivo? Un fauno con
evidenti problemi di incontinenza vi regalerà una civetta
bianca, di quelle che sanno girare il collo fino all’altra parte
e fanno versi strani mangiando i vermi. Contenti? P.S. Ah,
poi però muore. Anche lei. Colpo di scena!
CANCRO: Il nostro simpatico tumore maligno non se la
passerà troppo bene nelle prossime settimane. La congiunzione astrale di Plutone, Giove e…vabbè, della situazione in Medio Oriente provocherà agli interessati una scarica di gonorrea fulminante ad intervalli di
più o meno 45 secondi. In una ventina di giorni dovreste stare meglio, o
almeno potrete alzarvi dal gabinetto per riprendere fiato ogni tanto. Il
lato positivo? Succederà durante le vacanze di Pasqua! Sai le bestemmie…
LEONE: Amici cari, chiudetevi in casa e sprangate porte e finestre; questa non è proprio la vostra migliore settimana. Il vostro fratellino di due anni vi distruggerà a Ruzzle, causandovi
una crisi di autostima e d’identità senza precedenti. Il vostro
cane vi porterà a spasso al guinzaglio; inoltre, crescerà in voi
una strana indole alla zoofilia. Calabroni, pinguini, fenicotteri…
voi capite ciò che sto dicendo. Diffidate degli struzzi, però!
Quelli sono troppo anche per voi…
VERGINE: Norvegia. Il paese delle fiabe e delle leggende. Si
dice che per tenere buoni i draghi, gli offrissero delle giovani
vergini. Ma nessuno crede più che certe creature esistano.
Nemmeno i draghi. A parte gli scherzi, questa settimana l'universo vi ha benedetto con un innato talento per i giochi da
prestigio! A qualcuno interessa? No! Nonostante tutto, Plutone vi è favorevole e quindi troverete ben presto l'anima gemella. Davvero? Ma certo che no! E volete sapere perché?
Perché Plutone non è più un pianeta!
BILANCIA: Per gli equilibrati della bilancia si prospetta un
periodo in stile Mr.Vertigo. Una rara malattia virale manderà letteralmente a putt**e il vostro udito, scompensando
così anche il vostro equilibrio e la vostra capacità di camminare eretti. Ridotti alla stregua dei vermi, inizierete a spostarvi
rotolando (proprio ora che la nonna Martina aveva organizzato
quella bella gita per il vallone delle Alpi); ma il vero problema
sarà affrontare le scale di casa, impresa per cui dovrete utilizzare i denti come moschettone d’emergenza. State allegri! Il
divano vi salverà come sempre!
Pensi che io abbia 300 anni??!!???
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SCORPIONE: La vostra settimana si prospetta devastante in
tutti i sensi. Nelle vostre esperienze troveranno conferma tutte
le leggi di Murphy del mondo: il pane e nutella vi cadrà sempre
dalla parte della nutella, in traffico la corsia più veloce sarà
sempre quella accanto a voi; se aspetterete l'autobus alla fermata non passerà, incomincerete a camminare e l'autobus passerà quando starete alla stessa distanza tra la fermata di partenza e la fermata successiva. Dunque scusate, miei cari, ma ci
sono persone più importanti di voi che aspettano un giudizio
dal cielo. Ah, non dimenticate però: se una cosa vi sembra facile, sarà difficile. Se vi sembra difficile, beh…sarà fott**amente
impossibile! Olè!
SAGITTARIO: Qualche vostro acerrimo nemico ha a cuore solamente la vostra distruzione fisica e mentale. Dunque, se uscite a passeggiare, aspettatevi m***a di cane su tutto il vialetto d’ingresso. Se fate sport, aspettatevi una rottura del crociato; se giocate al computer, aspettatevi che il vostro avversario abbia già vinto quando accendete lo schermo. Se andate
al cinema, non stupitevi se il convegno “uomini alti, grossi e
rumorosi” si riunisce esattamente nella fila davanti alla vostra.
Recepito il messaggio?
CAPRICORNO: La Terra incontra Venere domani alle 10.30,
nell’esatto momento in cui voi prenderete 4 in matematica. Tempo
venti minuti e la vostra ragazza vi lascerà per il vostro migliore amico (una cosa già vista e rivista), e scoprirete che Darth Fener è effettivamente vostro padre. Non provate a tirare un boomerang,
non vi tornerebbe indietro. E lo sapete perché? Perché fate
schifo anche a lui. Mangiate le vostre verdure!
ACQUARIO: Il vostro rivenditore di droghe leggere ha chiuso i battenti, la vostra astinenza vi porterà alla nera e profonda depressione. Vi troverete a giocare a Monopoli chiusi
da soli in camera, riscoprendo il piacere di incularvi da soli i
soldi della banca. Un coma etilico è dietro l’angolo, dovete
solo scoprire i liquori della nonnina per darvi all’alcool in
maniera incontrovertibile. Comunque sia, la nonna si è
mangiata tutti gli alberghi credendo fossero le sue pillole.
Proprio oggi che c'è un tempo perfetto per pescare...
PESCI: Settimana favorevole al gioco d'azzardo. Ma
sono in arrivo brutte notizie per voi... L'Italia non lo è,
quindi andate in prigione senza passare dal via. Ma non
temete! Le lunghe notti al gabbio non saranno inutili!
Appena usciti vi ritroverete con fisico scolpito e magari
un tatuaggio che dice “Forti sconti per comitive”. Perché mai dovreste avere un tatuaggio simile, dite voi?
Noi non ne abbiamo la minima idea, ma comunque è
scritto in cinese, quindi non fateci caso. Per vostra informazione, appena tornerete a casa, un uomo con un costume da elefante vi offrirà un buono per una pizza gigante pretendendo di essere il dio Ganesh.
di Matteo Graziani & Niccolò Pellegrini, IV AT
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Vorrei prendere a pugni mia madre
Haec horoscopus creatus est a celeberrimo astrologo antiquo paolo volpe ( nullo modo debet
esse confusus cum illo moderno ciarlatano cui nomen est paolus fox), qui maestrus sopraffinus
erat ad miseros ignaros fottend... ehm adiuvandos cum suis perfectis predictionibus futuri et
sua abilitate in visceris scrofarum legendis. Hoc factus fuit apposta ad discipulos gabbandos
maxime P.S. Auctor non respondit de eventualis suicidis causatis a lectura huius oroscopi...
ARIES: amici et amicae cornuti/ae, fuit annus desgratiatus: morosus/a vos tradivit, trisavolus
decessit, canarinus crepavit... sed noli desperare!! Lovis et Saturnus vos adiuvabunt, et mars
vos amat!! (P.S. Per trecentos denaros levo malocchium)
TAURUS: hoc periodo totum rossum vides... tamen potes esse tranquillus, quod expectis non
veniet in his diebus, sed restus peius erit.
GEMINI: duplex signum? Duplex sfiga. Schola? Habes almenum novanta possibiltates ut bocciatus non sit super mille!! :)
CANCER: in his diebus magna grolla affectus es, per fortunam in schola totum perfectum est:
morbus pestilentialis te facebit saltare interrogationem linguae latinae.. contentus?
LEO : per istam settimanam duo dies sine interrogationes et compites cazziantes: sabbatum et
dominica!!
VIRGO: vides ut studere horas super horas utilis est? Continua hoc modo, et certe annum proximum te non segabunt!!
LIBRA: volebas ire ad marem sed unam liram non habet? Quid differest inter iesolus et maldivas? Decem secondi ut respondeas!!
SCORPIO: mercurius et saturnus in congiuntionem sunt, venus te sorridit, caelum te amat...
consilium: per compitum mathematicae incipe agnos immolare...
SAGITTARIUM: collassatum es in lecto in loco studendi? noli desperare: potes semper uti giustificatione!! mehercule, totas usavit??
CAPRICORNUS: nera te perseguitas?? Quid est problema? Circum caret validis aiutantis!!
AQUARIUS: stellae et planeti prevedunt ut tua situatio scholastica perfecta sit ab anno 2033!!
PISCES: noli preoccupas, magister non habet tecum quia marinasti compitum... caelum consiliat: muta galassiam...
Giampietro Squaquara,5^AI
Tu sei un troglodita a scrivere
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L’umorismo di un chimico
Premessa(1): ciò che segue è frutto di ore e ore di studio della chimica (ma che bello), che ci hanno portato ad un “amore” per la chimica davvero incredibile, al punto di partorire queste str……. Emh volevamo dire.. beh si avete capito cosa volevamo intendere.
Premessa(2): sono tutte frasi senza senso logico ovviamente, a voi resta di trovare la parola a cui è sostituito l’elemento :D
“Voglio un litio d’acqua!”
“Ho bevuto troppo e ora sono un po’ berillio….”
“Che ragazzo boro!”
“Se non fai il bravo la Befana ti porta il carbonio!”
“Porta fluoro il cane!”
“Ho proprio un brutto neon sul braccio…”
“Non mi piace l’uovo al tegamino, ma l’uovo sodio si!”
“Sto ingrassando, magnesio troppo!”
“Ungaretti scrisse: << M’alluminio d’immenso >>.”
“Lavati i capelli che sei pieno di fosforo!”
“Vai a fare in cloro!”
“Il mio argo tira benissimo le frecce.”
“Non ne potassio più di tutto questo!”
“Ho voglia di formaggio, del calcio-cavallo…”
“Sono dislessico, scandio le parole L”
“Il titanio è affondato a causa di un iceberg.”
“Ma va-na-dio, non dire stupidaggini!!”
“Ho un emi-cromo terribile D:”
“Voglio un panino al tonno e manganese”
“Adesso cobalto il materasso”
“Un americano: << Ha un nichelio?”
“In questo stagno ci sono rame enormi!”
“Sei proprio zinco-glionito!”
“Abbassa la cresta che non sei un gallio!”
“Non sono germanio, ma italiano”
“Arsenico Lupin, il ladro gentiluomo.”
“La fidanzata di Justin Bieberon? Selenio Gomez!”
“Io bromo piani malefici…”
“Ho preso il kripto-cocco! L”
“La gemma sulla collana è un rubidio!”
“Sei uno stronzio!”
“L’ittrio delle scuole è ampio”
“Gli ebrei sono zirconio-ncisi”
“Che bel molibdeno! È una credenza?”
“Oggi la tecnezio-logia è molto avanzata!”
“Ops! Mi è scappato un rutenio!”
“Mi rodio che tu abbia preso un voto più alto del mio!”
“Sono così palladio…. Devo aver qualche malattia!”
“Stai cadmio”
“Sono andato in Indio a vedere il Taj Mahal!”
“Questo non è un lago, è uno stagno!”
“Io tellurio che mi arrabbio se non mi porti i soldi!”
“Iodio profondo!”
“<<Che bello i tuo reggi-xeno! È nuovo?>> <<No, è lavato
con Perlana ._.>>”
“Sei così brutto che un cesio è più bello!”
“Io bario a carte!”
“Sei lantanio dal tuo obbiettivo!”
“Io cerio ieri a calcio, ma oggi non posso… D:”
“Renzo, il promezio sposo”
“Sei proprio un somario!”
“L’Italia si trova in Europio”
“Disprosio le persone che ti fissano!”
“Non si fuma erbio!”
“Ho un calcolo proprio li… Al renio!”
“Non riesce a respirare! Soffrirà d’osmio?”
“Che oro sono?”
“Soldi o tallio gola!”
“Devi stare bismuto in chiesa!”
“Sei astato proprio bravo!”
“Voglio andare a Parigi, in Francio!”
“Accendi la radio, su RTL 102.5!”
“Il mino-torio era metà uomo e metà torio”
“Nettunio, il re del mare”
“Dante incontrò Plutonio nel cerchio degli avidi”
“Il presidente dell’Americio è Barack Obama”
“Io mi curio di te!”
“Quando sono ubriaco berkelio”
“Basta muoverti! Stai fermio!”
“L’amor cortese era nobelio!”
“Io mi laurenzio in chimica (si si convinto)”
“Ho un dubnio profondo: il senso di questo articolo?!?”
Ana Badrkic, Marina Nodari e Simone Bernardotto,3^DSA
20
Dante sviene ogni volta che lo ritiene opportuno
Professore: “Hai dispersione termica celebrale?”
Studente: “Solo quando mangio piccante”
21
Giuseppe Rigobello,2^ASC
22
Smettila di continuare a muoverti! Sembri affetto dal morbo di Parkinson
Storia di: Juve – Messi, sogno possibile,
Ma poi arriva Amauri...
Reazione del gran Maestro Mourinho dopo aver letto la prima pagina di tuttosport
Buongiorno a tutti!
Eccoci di nuovo allo sport (e che sport!) con una nuova rubrica alla prima puntata, dal nome
che deriva dal nostro saggio dialetto. Come avrete capito, stiamo per fare una rassegna sui
peggiori acquisti dei club italiani, o delle più grandi illusioni recenti.
Ecco quindi i grandi colpi firmati bianconero:
Diego Ribas da Cunha
27 milioni 33 presenze 5 gol
(nell’immagine rappresenta la stessa espressione
dei tifosi dopo la sua vendita al Wolfsburg)
Felipe Melo 25 milioni 58 presenze
(vincitore per distacco del bidone d’oro edizione 2008-2009, e non sto
scherzando, il premio è vero. Eccolo durante la cerimonia di premiazione)
Amauri 23 milioni 71 presenze 17 gol
(colui che... “Sono appena tornato”. Dal famoso spot-scusa Sulle sue
prestazioni mediocri)
Sei in ascensore e stai cadendo sai già che muori e…
o preghi….o fai un esperimento di fisica
23
Vai col Milan!
Klaas-Jan Huntelaar
(eccolo in azione col club dell’istituto di sanità mentale. Ecco il suo
palmares: La coppa di Jolanda
La coppa di Pan Di Spagna
Un Pallone d’oro. In testa.
Un'auto, vinta con 10000 bollini dell'Agip)
Marco Borriello
(c’è chi è famoso perché bravo, c’è chi è famoso perché stravagante.
Beh, lui è famoso perché ... ahn! E’ l’ex di Belen.
Nella foto lo vediamo ritratto dopo il litigio con i tifosi del Milan, dopo
l’ennesimo rigore sbagliato)
E ora forse la squadra più esperta in argomento, l’Inter!
Adriano Leite Ribeiro
(Lo possiamo vedere qui è molto in forma alla Roma. Soprannominato
l’imperatore ai tempi d’oro, è stato poi ribattezzato come “ Imperatore
della notte”. Gene Gnocchi su di lui disse:
“Probabile il ritorno di Adriano in Italia: se lo contendono Milan, Roma,
Juve e Heineken.”)
A tutti loro il gran maestro avrebbe fatto:
Ciao a tutti, e alla prossima!
24
Gerardo Graziani,1^BSE
Sei una disgrazia umana
Ovvero: quando i soldi danno la felicità (e non solo quella..)
Salve, miei carissimi!
Questo articolo vuole farvi rendere conto di un grave problema di attualità, legato al mondo dello sport,
della politica, insomma a tutte quelle professioni che portano denaro e influenza a coloro che lo pratichino. Il problema in questione è: come mai, e sottolineo COME MAI, esistono casi umani
(rigorosamente di genere maschile) indescrivibili nella loro bruttezza, ma capaci di circondarsi di decine
e decine di ragazze bellissime attratte solo da soldi e potere? Il problema viene sempre posto, ma mai
trattato in modo tale da risolverlo. Oggi dunque abbiate il piacere di osservare gli esempi portati dinnanzi al vostro giudizio. E, se anche queste poche righe non riusciranno a risolvere un bel c**** di queste incul…brutte cose, almeno potremmo dire di esserci fatti, in tutta onestà, un paio di risate. CHE LA
SFILATA ABBIA INIZIO! E voi, carissimi, assumetevi l’onore e l’onere di essere imparziali nel giudicare
quella che è, forse, la top ten delle bellezze calcistiche di ogni tempo.
Quando soldi e bruttezza chiudono il cerchio, dunque!
Di Matteo Graziani, IV AT
COPPIA NO.1
MESUT OZIL & EBRU
La nostra prima cavia la peschiamo nel bacino del Bernabeu madridista, stadio che
ospita le partite Casalinghe del Real Madrid di Jose Mourinho.
All’interno della truppa dei galacticos le pecore nere non mancano,
neanche in fatto di avvenenza;
è il caso di Mesut Ozil, estroso fantasista dei blancos, che non fa certo della bellezza la sua arma migliore.
Questo bizzarro incrocio tra il coreano che balla Gangnam
Style e un turco di Al Qaeda viene molto spesso preso di mira dai suoi compagni di Squadra, che lo etichettano con il
nome di “Il Mostro dei brutti”; tuttavia, vediamo qui accanto
che anche il nostro simpatico ibrido (onestamente, non ce la
sentiamo di definirlo umano) si è tolto un bel po’ di soddisfazioni, potendo contare sull’affetto di Ebru, ragazza della
quale ogni cosa si può dire, ma che brutta di certo non è. Passiamo al prossimo, su….
COPPIA NO. 2
DIRK KUYT & GERTRUDE
Il secondo esemplare preso in esame gioca in Turchia, precisamente nel Fenerbahce, e risponde al nome di
Dirk Kuyt. Nel caso dell’ala olandese salta subito all’occhio la
somiglianza con il celeberrimo personaggio del Gobbo
di Notre Dame della Disney; inoltre, recentemente per lui si
è avanzata l’ipotesi di una discendenza diretta con
una rara specie di caproni originari delle pianure bretoni,
estinta ormai da secoli. Beeeene; detto ciò diamo uno
sguardo alla bellissima moglie Gertrude, francesina che di
mestiere fa la fotomodella; mmm, mi sa che qui il nostro
affascinante caprone ha giocato sull’effetto simpatia….
Se volete morire di cancro per il fumo affari vostri!
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COPPIA NO. 3
WAYNE ROONEY & COOLEN
Poche righe di presentazione per il famosissimo “puntero” dei
Red Devils di Manchester, il cui
soprannome, “Shrek”, ha riscosso un grandissimo successo
fra i mass media. Guardiamo bene in faccia il buon Rooney:
mascellone da pugile vissuto, calvizie pronunciata, espressione da cerebroleso grave. Ma la moglie, la modella Coolen,
assicura che sia un padre affettuosissimo…ah, perché un coso
del genere non l’hanno ancora sterilizzato? Dio ci salvi!
COPPIA NO. 4
RODRIGO TADDEI & VALENTINA
E’ il momento di tirare fuori dalla gabbietta una vera e propria bellezza del nostro amato campionato, la serie
a. Rodrigo Taddei infatti calpesta l’erba (e povera erba!)
degli stadi italiani da quasi 10 anni a questa parte,
illuminando il belpaese con il suo sorriso accattivante e
sensuale, il suo viso perfetto e assolutamente “hot”,
l’eleganza dei suoi lineamenti…un vero e proprio divo del
pallone. Seriamente, da quattro anni a questa parte il calciatore della Roma viene onorato con il titolo di “IL PIU’
BRUTTO DELLA SERIE A”, dando ad ogni edizione un distacco netto agli inseguitori. Gli avversari ormai lo affrontano con acqua santa e crocifisso: le leggende degli spogliatoi, infatti, dicono che una smorfia di Rodrigo Taddei
possa mandare all’altro mondo chiunque lo guardi. Ma
non preoccupatevi, perché anche l’ultimo degli ultimi in
casa Roma una moglie l’ha trovata…Si tratta di Valentina, una ragazza di certo molto più piacevole del partner. Asteniamoci dal fare commenti offensivi, limitiamoci a dire…”xe come puirse el culo coi coriandoli (cit.)”
COPPIA NO. 5
CARLOS TEVEZ & BRENDA
Tra tutte le coppie prese in esame, questa è senza
dubbio la più clamorosa. A parte la differenza di età
fra i due innamorati (Tevez Ha 28 anni, Brenda ne ha
18) osservando questo caso di convivenza umana
saltano
alla mente tanti altri dubbi. Carlos Tevez, in effetti, è
un profilo abbastanza sinistro, uno di quelli che la
mamma la notte non lo mette a dormire, lo nasconde nell’armadio. Spero di aver reso l’idea! Questo
piccolo
sgorbio, figuratevi, è stato capace di sposarsi, metter
su famiglia, e cornificare la moglie con la star di turno, in questo caso
Brenda Asnicar. Ora, Carlito è felicemente
divorziato e libero di passarsi una
diciottenne come Brenda in barba a tutti.
MA VI PARE GIUSTIZIA!?
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Quando si abbassa il tono simpatico diventa papa Razinger?
COPPIA NO. 6
FRANCK RIBERY & WAHIBA
Chiudiamo la raccolta con la STAR fra le bellezze
del pallone, Franck Ribery. Dunque Ribèry, passato
alla storia con l’adattissimo soprannome “Scarface”,
presenta la conformazione ossea del volto più brutta
nella storia del mondo. Un vero caso genetico! Anche
se i più accomodanti preferiscono definirlo “una
vittima di incidente stradale”. Sta di fatto che questo
qui, colpevole o innocente, è brutto forte…Proverbiale
la perfezione del suo sorriso, in Francia il calciatore
sbanca come testimonial per le gomme da masticare
e per le cure di lifting estremo. In effetti, la realtà dello spot viene garantita da una sequenza di immagini in primo piano del profilo del nostro “bel figo”, che fanno prendere paura anche agli angeli del signore. Il nostro Franck è buddhista, convertito dopo che il prete adibito al suo battesimo non lo volle ammettere nella casa del padre inveendo contro i satanassi che l’avevano messo al mondo; parolacce che
invece hanno fatto innamorare perdutamente Wahiba, una donna per la quale si sospetta una malattia
incurabile all’apparato visivo (più che altro, DEV’ESSERE COSI PER FORZA; e diremo di più, la povera
donna oltre che orba è anche cornuta…MA NON IMPORTA!)
Le nostre coppiette felici si fermano qui per oggi!
A seguire, una serie di immagini di calciatori che la moglie ancora NON CE L’HANNO. Non fatevi scappare queste meraviglie del mondo, il loro stipendio medio è di circa 10.000 euro mensili!
A presto!
Matteo Graziani
JOLEON LESCOTT, OVVERO QUANDO HAGRID SI RADE LA
BARBA E I CAPELLI;
per lui lo stipendio ancora non basta. E, presumiamo,
non basterà mai…Allegria! C’è sempre qualcuno pronto
ad Aspettarti, Joleon! Bè, magari…tra un po’ ditempo, che
dici?
DAVID HOPKIN, IL NONNO
BRUTTO DI RON WEASLEY:
Capelli rossi, lentiggini marcate…state vedendo il migliore amico di
Harry Potter nel fiore degli anni.
Com’è che si dice in casi del genere? “Leggere attentamente il foglio di
istruzioni, un esposizione prolungata al suo sguardo può causare effetti
collaterali anche gravi. Rivolgersi al medico di fiducia”.
CARLOS VALDERRAMA, IL SUPER SAYAN:
“El Goku de’ noaltri”, è diventato famoso nel mondo per la sua
capacità di trasformarsi in super Sayan di ventisettesimo
livello senza tuttavia mai migliorare di una virgola la sua abilità
come calciatore, sempre rimasta ai livelli di un pantofolaio.
Proverbiali le sue onde energetiche in campo, i suoi
teletrasporti durante il break intervallo, le “ciabattate” spedite
In curva (mirava sempre la porta) e i suoi combattimenti contro i
cattivi che volevano conquistare il mondo. Altro che manga!
I gossip dinastico
Matteo Graziani, 4^AT
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Ragazzi guardate che… ehm… uhm.. beh la prossima volta si… ci siamo capiti!
Davide Cacciavillani,3^DSA
Studente: “Caronte è vivo o morto?”
Professore: “E’ vapore1”
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Rowenta, per cui non si accontenta
Orizzontali
1. Pianta tropicale spesso trapiantata nelle nostre case
4. Piano Regolatore Generale.
6. La Croft di un noto videogame
8. L'assassino può averlo ...di ferro!
9. San Francesco lo fa "delle creaturee"
12. Ente dell'ONU che si occupa della fame nel mondo
14. Ha diretto ed interpretato "Le idi di marzo"
18. Il Robert, cantante dei Led Zeppelin
19. Il primo modello prodotto dall'inventore
21. Si sente...tra due tac
24. Si ripetono nell'ululato
25. Comune veneto al centro dell'omonimo altopiano
26. In inverno non è legale
27. E' vicina alla palestra
28. Fanno felice zio Paperone
30. Delude...l'Innamorato
33. Quello di Gibilterra
36. Il nostro Sindaco
39. Liceo Economico-Sociale
40. Alla fine dell'autostrada
42. Una domanda a risposta multipla
43. Est Nord Est
46. ....chimico
47. Incitamento dialettale ad affrettarsi
49. Soffre di intolleranza al glutine
52. Li abbiamo al Quadri ma ....li usiamo poco!
55. Targa di Arezzo
56. Singolare di "LOS"
57. Washington ne è la capitale federale
59. Sport in cui eccelle Matteo Manassero
61. Sono pari nel dado
62. L'attimo di Peter Weir
65. Azienda municipalizzata vicentina
67. Ha sede a Palazzo Madama
68. Attira il pesce
70. Nome dell'attore protagonista di "Forrest Gump"
71. Il Force One di Obama
72. Confondere, mascherare
75. Tra do e des in una locuzione latina
76. Linea telefonica molto diffusa prima dell'ADSL
77. Tempo del verbo greco e di altre lingue
e che esprime l'aspetto
temporaneo di una azione
78. Base per altezza nel rettangolo
80. Un colpetto alla porta
82. Diffusa attitudine al comportamento illecito
86. La collaboratrice del III piano A
Verticali
1. Si trovano sulla costa e nel lago
2. Deve risolverlo l'investigatore
3. European Computer Driving Licence
4. Ci si entra al massimo in trenta, ma quando?
5. Nome della Campbell
7. La Winehouse, compianta cantautrice inglese
10. Saltano...prima del brindisi!
11. Canta"Notte prima degli esami"
13. Li redigono i notai
14. Codice sulle buste (SIGLA)
15. Metallo dei campioni olimpici
16. Risultato eccezionale quando inatteso
17. Famosa regina egiziana
20. Lo si dà in confidenza
22. Una sigla sul righello
23. Nè a colazione nè a cena
29. Jonathan, noto designer della Apple
31. Movimento della marea
32. Lo fa buono...la gallina vecchia
34. Inganno, insidia
35. Saltano...prima delle verifiche!
37. Celebre matematico svizzero del '700
38. Iniziali dell'inventore di Facebook
41. Gas dell'atmosfera
44. Si guida con la cloche
45. C'è...Erba nella sua provincia (sigla)
48. American Accounting Association
50. Via del nostro liceo
51. Un obbligo gravoso
53. Noto successo di Michael Jackson
54. Recuperare, ottenere di nuovo
58. Software Configuration Manager
60. Faro portuale di Genova
63. Nota Di Redazione
64. Scelti attraverso una votazione
65. il nostro magnifico personale...!
66. Sollevazione popolare contro le autorità costituite
69. La Svizzera sulle automobili
73. La regione italiana di Leonardo, Macchiavelli e
Bocelli
74. Le sue tesi furono soppiantate da quelle di indoeuropeCopernico
79. Il nome della Campbell
83. Segue stand... a Londra!
81. Sono pari nell'esame
85. Insegnante di storia e filosofia in III Csa
Marta Mecenero,4^ALG
Quando vi ho detto di non leggere il libro io non vi ho detto di non leggere il libro?
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