Materiali della conferenza del Prof. Daveri
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Materiali della conferenza del Prof. Daveri
Crisi economica: la luce in fondo al tunnel ? Cause, evoluzioni e rimedi alla più grave crisi del dopoguerra Francesco Daveri Università di Parma, e LaVoce.info 197 78 197 79 198 80 198 81 198 82 198 83 198 84 198 85 198 86 198 87 198 88 198 89 199 90 199 91 199 92 199 93 199 94 199 95 199 96 199 97 199 98 199 99 200 00 200 01 200 02 200 03 200 04 200 05 200 06 200 07 200 08 200 09 201 10 201 11 2012 2p 2013 3p Crescitta Pil mon ndo, % 2009: Grande Recessione, non Depressione 6 5 4 3 2 1 0 -1 • Crescita media 2010-13 ≈ crescita media 2003-07 • 2009: solo un brutto episodio? Source: IMF World Economic Outlook Update, January 2012 Il mondo prima della crisi Il Mondo prima della Crisi 1 1. L crescita La it come regola l 2 2. M differenze Ma diff neii tassi t i di crescita it … -0.010 -0.020 -0.030 -0.040 1951 1952 1953 1954 1955 1956 1957 1958 1959 1960 1961 1962 1963 1964 1965 1966 1967 1968 1969 1970 1971 1972 1973 1974 1975 1976 1977 1978 1979 1980 1981 1982 1983 1984 1985 1986 1987 1988 1989 1990 1991 1992 1993 1994 1995 1996 1997 1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004 Italia a meno m media(Fra,,Ger,UK,S Spa) Una volta gli italiani, cinesi d’Europa … La crescita del Pil dell’Italia rispetto agli altri grandi EU, 1951-2004 0.040 0.030 0.020 0.010 0.000 … poi, dagli anni ’90 in poi, meno 20 (punti di Pil) rispetto agli altri 5 4 3 2 EU-G4 1 Italia Differenza Italia-EUG4 0 1995 1996 1997 1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 -1 -22 -3 Dal 1995 al 2008: l’Italia ha perso più di 20 punti di Pil rispetto alla media degli altri quattro grandi paesi europei (Germania Francia (Germania, Francia, Regno Unito Unito, Spagna) 6 Le cause della crisi L’origine della crisi: i mutui sub-prime. Un piccolo problema … Cos’era un mutuo sub-prime? p Prestito ipotecario a soggetti con alto rischio di insolvenza rispetto ad altri soggetti più affidabili (“prime borrowers”) Chi sono i “sub-primers” p negli g Stati Uniti? Ad esempio, i detentori dei famosi mutui NINJA (= No Income No Jobs (no) Assets). Per esempio: (1) disoccupato afroamericano dell’Alabama oppure (2) donne single divorziate con figli a NY Perché le banche prestavano ai NINJA? I “sub-primers” ricevevano e rifinanziavano il mutuo dando in garanzia una casa con valore crescente nel tempo (fino a che il mercato immobiliare è andato ssu)) Importanza crescente dei sub-prime solo dal 2006 (1) Quota mutui sub-prime su totale mutui: dal 5% nel 2004 al 20% in 2006 – d 35 a 720 mld da ld $ (2) Rifi Rifinanziamento i t d deii mutui t i esistenti i t ti è il 60% d deii nuovi mutui (3) Un sub-prime su 3 finanziava il 100% dell’acquisto della casa .. Ingigantito da: (1) Cartolarizzazioni .. Attraverso cartolarizzazione dei mutui, enorme moltiplicazione del credito. Mutui sub-prime “distribuiti” al resto del mercato con RMBS (Residential Mortgage-Backed Securities) e acquistati d società da i à specializzate i li (SPV) che h ne compravano tanti. i Obiettivo: diversificare il rischio Problema: SPV possedute da banche e altri istituti finanziari, che spesso cartolarizzavano i crediti da loro stesse originati. Risultato: niente diversificazione del rischio Invece: rischio sulle spalle p dei clienti delle banche e dei fondi pensione acquirenti di titoli derivati dai mutui originali .. E da (2) Leva finanziaria A sua volta, cartolarizzazione dei mutui intermediazione finanziaria attraverso la leva finanziaria Usa: per le banche, il rapporto era 1:10 cioè 10 unità di credito per ogni unità di capitale. Per banche di investimento e hedge funds: il rapporto era 1:27 Esempio Lehman Brothers: asset trattati=680 mld$, capitale p netto=25 mld. Con 2% di margine in oneri di raccolta e rendimento sugli impieghi, profitti a 13,6 mld, pari al 54% del capitale investito AIG: assicurava debito emesso dalle varie Lehman emettendo CDS (Credit Default Swaps) “Assicurazione” Assicurazione per 3200 mld con un capitale di 25 mld mld. Cioè assicurazione effettiva solo se fallimenti pari a 0,5%. Invece, il tasso di fallimenti è salito al 7% A che cosa serviva tutta la liquidità in giro Le imprese (spesso indotte dal private equity) hanno usato la liquidità per LBOs, fusioni e acquisizioni, e IPOs. Spesso a debito debito. Anche in Italia. Italia Poi il diluvio Il business model basato su sub-prime, cartolarizzazione e leva finanziaria entra in crisi quando salgono i tassi (il “ “maestro” t ” Alan Al Greenspan G aumenta t il F Fed d Funds F d rate t da 1.5 a 5.2 pp tra il 2004 e il 2006) Crolla il mercato immobiliare A catena, boom di insolvenze, fallimenti di istituzioni finanziarie Usa (più di 100 in tutto), crolla l’attività economica in tutto il mondo e l’interscambio l interscambio mondiale La crisi bancaria e finanziaria diventa economica Qualcosa non è cambiato da p prima della crisi: la finanza privata La capitalizzazione di Borsa delle banche è tornata rapidamente quella di prima … Miliardi di d ll i dollari HSBC H ldi Holdings Bank of A America i JP Morgan Ch Chase Citi group Goldman S h Sachs 31 dicembre 2007 197.8 183.1 166.5 146.6 85.5 31 gennaio 2009 86.4 39.8 90.6 54.9 33.0 11 settembre 2009 187.1 147.9 146.6 18.9 83.3 28 febbraio 2010 191.3 144.1 165.6 96.8 80.5 14 Qualcosa è cambiato da p prima della crisi: la finanza pubblica Esplosione dei deficit pubblici … Deficit pubblico / Pil (%) Usa 2007 2009 2010 Di cui: aiuti & salvataggi -2.9 -11.0 -10.6 -4.7 UK -2.6 2.6 -11.3 11.3 -10.3 10.3 -2.0 2.0 Germania +0.2 -3.3 -3.3 -2.0 Italia -1.5 -5.2 -4.5 -0.1 Francia -2.7 -7.6 -7.0 -1.1 Ci Cina +0.9 09 -4.3 43 -4.3 43 -2.7 27 16 … e rapida accumulazione di debito • Esplosione dei debiti pubblici bbli i • Decenni, non mesi, per tornare ai livelli U (*) Usa 62 0 62.0 84 3 101.1 84.3 101 1 107 107.5 5 precedenti UK 44.5 69.6 86.1 88.5 Prezzo della crisi Germania 64.8 73.5 83.7 75.8 2008-09 Italia 103.5 116.1 119.0 112.8 • Tasse più alte • Meno M welfare lf Francia 63.9 78.2 84.8 84.7 • Meno possibilità di ((*)) Dati non strettamente comparabili p con politiche anti anti-cicliche cicliche quelli UE e di salvataggi futuri Debito / Pil (%) 2007 2009 2011 2014p Europa: crisi 2008-09 ha chiuso la luna di miele per i paesii periferici if i i nell’Unione ll’U i M Monetaria i 1. 2. 3 3. Verso l’EMU: convergenza nei tassi di interesse sui debiti pubblici a 10 anni. Emu, 1999: Convergenza completata, virtualmente azzerati spread con il bund Aumento spread da fine 2009 per la Grecia (ammette che il suo vero deficit ha un “1” davanti: 13, non 3 per cento del Pil). Poi Portogallo e Irlanda. Poi Spagna. Poi Italia. La dinamica della crisi nell’economia reale Chi cresce e chi sta fermo, 2007-13 Pil, crescita % 2007 2008 2009 2010 2011 2012p 2013p Usa +1 9 +1.9 +0 0 +0.0 -2.6 26 +3 0 +3.0 +1 8 +1.8 +1 8 +1.8 +2 2 +2.2 Euro zona +2.8 +0.3 -4.1 +1.9 +1.6 -0.5 +0.8 Germania +2 8 +2.8 +0 7 +0.7 -4 7 -4.7 +3 6 +3.6 +3 0 +3.0 +0 3 +0.3 +1 5 +1.5 Francia +2.3 +0.1 -2.7 +1.4 +1.6 +0.2 +1.0 Italia +1.4 1.4 -1.3 1.3 -5.2 5.2 +1.5 1.5 +0.4 0.4 -2.2 2.2 -0.6 0.6 Spagna +3.6 +0.9 -3.7 -0.1 +0.7 -1.7 -0.3 UK +2.7 -0.1 -4.9 +2.1 +0.9 +0.6 +2.0 Giappone +2.4 -1.2 -6.3 +4.4 -0.9 +1.7 +1.6 Cina +14.2 +9.6 +9.2 +10.4 +9.2 +8.2 +8.8 India +9.9 +6.2 +7.2 +9.9 +7.4 +7.0 +7.3 Brasile +6.1 +5.2 -0.7 +7.5 +2.9 +3.0 +4.0 Russia +8.5 +5.2 -7.8 +4.0 +4.1 +3.3 +3.5 Source: IMF World Economic Outlook Update, January 2012 La crisi e il Made in Italy Il Made in Italy .. un mondo d di piccole i l e medie di aziende i d manifatturiere if tt i esportatrici di prodotti tradizionali ma di qualità Sostenute nella competizione dal terziario innovativo .. Ha subito duri colpi dalla crisi finanziaria ed economica – Tre ragioni principali Caduta C d t domanda d d mondiale di l Ridotta disponibilità di credito Costo del credito non diminuito 21 Crisi: meno credito, lieve ripresa, poi di nuovo a zero Crescita del credito azzerata da parte delle imprese e ridotta anche da parte delle famiglie. Stabile la PA .. tassi più bassi per le grandi e uguali per le piccole .. 23 Scenari per l’Italia l Italia Dopo il crollo solo parziale recupero dell’industria .. 105.0 100.0 95 0 95.0 90.0 85.0 80 0 80.0 75.0 70.0 65.0 200 08/1 200 08/4 200 08/7 2008/10 09/1 200 200 09/4 200 09/7 2009/10 10/1 201 201 10/4 201 10/7 2010/10 201 11/1 201 11/4 201 11/7 2011/10 20 012/1 Produzione Fatturato Ordini Crollo, recupero, nuova recessione Ordini che anticipano produzione e fatturato (ovvio) Fatturato meglio g della p produzione ((non ovvio)) .. Soprattutto sull’interno … Dati Istat Fatturato destagionalizzati g totale Fatturato nazionale Fatturato estero Ordini Ordini nazionali totali Ordini estero Aprile 2008 100.0 100.0 100.0 100.0 100.0 100.0 A il 2009 Aprile 78 0 78.0 80 8 80.8 71 6 71.6 67 3 67.3 69 3 69.3 63 7 63.7 Aprile 2011 92.5 91.2 95.7 87.7 84.3 93.9 Gennaio 2012 87.7 84.4 95.2 81.6 77.9 88.4 Estero oggi: fatturato a - 5 e ordini a -11.5 per cento rispetto a prima della crisi Interno oggi: fatturato a -15.5 per cento e ordini a -22 per cento rispetto a prima della crisi Il mercato interno arranca 1) per la perdita di competitività dei terzisti i i 2)) p per la crisi dei consumi geen‐09 feeb‐09 mar‐09 apr‐09 maag‐09 ggiu‐09 lu ug‐09 aggo‐09 sset‐09 ott‐09 o no ov‐09 dic‐09 d geen‐10 feeb‐10 mar‐10 apr‐10 maag‐10 ggiu‐10 lu ug‐10 aggo‐10 sset‐10 ott‐10 o no ov‐10 dic‐10 d geen‐11 feeb‐11 mar‐11 apr‐11 maag‐11 ggiu‐11 lu ug‐11 aggo‐11 sset‐11 ott‐11 o no ov‐11 dic‐11 d geen‐12 Crisi dei consumi: vendite 2011 al livello 2005. In valore! Vendite al dettaglio in valore (Indice 2005=100) 102.0 101.5 101.0 0 .0 100.5 100.0 99.5 99.0 98.5 98.0 97.5 97 0 97.0 1.5 2008-feb 2 mar apr mag giu lug ago set ott nov dic 2009feb mar apr mag giu lug ago set ott nov dic 2010feb mar apr mag giu lug ago set ott nov dic 2011feb mar apr mag giu lug ago set ott nov dic 2012- Disocc cupati (in millioni) Crisi dei consumi 2011 alimentata dalla disoccupazione ora di nuovo in aumento …. 2.4 2.3 2.2 21 2.1 2 1.9 1.8 1.7 16 1.6 Disoccupazione % su forza lavoro 9.0 8.5 8.0 7.5 7.0 6.5 6.0 5.5 gen-04 Maggio Settembre gen-05 Maggio Settembre gen-06 Maggio Settembre gen-07 Maggio Settembre gen-08 Maggio Settembre gen-09 Maggio Settembre gen-10 Maggio Settembre gen-11 Maggio gen-04 Maggio Settembre gen-05 Maggio Settembre gen-06 Maggio Settembre gen-07 Maggio Settembre gen-08 Maggio Settembre gen-09 Maggio Settembre gen-10 Maggio Settembre gen-11 Maggio .. Dopo essere diminuita troppo lentamente quando le cose andavano d meglio li … Disoccupazione giovanile % su pop 15-24 29.0 28.0 27.0 26.0 25.0 24.0 23.0 22.0 21.0 20.0 19.0 .. E poi - spiacevole novità 2011 – c’è la perdita di potere di acquisto dei salari … 45 4.5 4.0 35 3.5 3.0 25 2.5 salari di fatto prezzi al consumo 2.0 15 1.5 1.0 05 0.5 0.0 2007 2008 2009 2010 2011 .. Il che ha indotto le famiglie ad attingere ai risparmi ... 19.0 18.0 17.0 16.0 15 0 15.0 14.0 13.0 12.0 11.0 10 0 10.0 2011 2010 2009 2008 2007 2006 2005 2004 2003 2002 2001 2000 1999 La propensione al risparmio è diminuita del 50 per cento rispetto a prima della crisi (da 16 a 11 per cento del reddito lordo disponibile) .. E a perdere la fiducia Come contrastare la crisi Scenari economici di primavera e di autunno Previsioni ufficiali 2012 Governo, Pil 2012= -1.5 per cento Fondo Monetario: Pil 2012 = -2.2, Pil 2013= -0.6 Banche di investimento più pessimiste Pil 2012: nella forchetta tra -2 2 e -4 4 per cento Di sicuro Primo semestre brutto o molto brutto Ma autunno più roseo Ocse vede ritorno alla crescita nel secondo semestre Crisi dell’euro = Aggiustamento fiscale accelerato peggiora il quadro congiunturale del primo semestre Dati in punti percentuali ((“-” = deficit)) 2011 2012 2013 2014 Avanzo/Pil DOPO MANOVRE ESTIVE -3,8 -1,6 -0,0 +0,2 Avanzo/Pil DOPO BAD NEWS AUTUNNALI (BASSA CRESCITA 2012 2012, TASSI SOPRA IL 7%) Avanzo/Pil DOPO MANOVRA MONTI -3,8 -2,5 -1,3 -1,1 -3,8 -1,2 -0,0 +0,2 Entrate totali / Pil 46,6 49,0 48,9 48,5 Debito/Pil 120,6 119,5 116,4 112,6 Calo deficit (Manovre estive Berlusconi + Monti) viene per 2/3 da tasse e per 1/3 da ↓spesa pubblica. Risultato: Tasse = ½ del Pil. Il vero prezzo della crisi: un nuovo rapporto tra cittadini i di i e Stato S John Kennedy Kennedy, 1961 “Non Non chiedetevi che cosa il vostro Paese può fare per voi ma che cosa voi potete fare per il vostro Paese” Dovremo fare a meno dello Stato come l’abbiamo conosciuto fino ad oggi gg Più tasse,, meno servizi per p tutti. Altro che indignati. L’oceano di liquidità di Bernanke e Draghi ha calmato i mercati. MA ci vogliono 6-9 6 9 mesi perché la liquidità arrivi alle imprese Vix, l’indice della Paura PostLehman Rischio Grecia Rischio Italia Indice Vix – una misura della volatilità attesa della borsa Usa (S&P 500) nei 30 gg successivi • La figura indica che il Vix oggi – dopo la duplice immissione di liquidità della Bce con LTRO 1 e 2 - è tornato a livelli rassicuranti • Per ora Cosa può fare la politica 1. Fare vere liberalizzazioni che sostengano più direttamente il potere di acquisto dei consumatori Carburanti Utilities (gas, elettricità) Farmaci 2. Riforma pensioni di anzianità + ulteriore aumento di età pensionabile per creare spazio per ridurre le imposte sul lavoro e sostenere i salari netti Riforme = ricette sentite tante volte, quando arrivano? 39 Cosa possono fare le imprese Non possono aspettare che il governo le tiri fuori dai pasticci: non ci sono più i soldi “Punture di spillo” individuali, la chiave del successo aziendale e delle famiglie 40