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2012
Martirio di Santa Lucia
L’opera pittorica del siracusano Mario Minniti, che fu amico di
Michelangelo Merisi da Caravaggio e al quale si ispirò per i suoi effetti luministici,
ha per titolo il Martirio di S. Lucia e si custodisce presso la Galleria Regionale di
Palazzo Bellomo di Siracusa. Il dipinto del Minniti, non ha grandi dimensioni ma,
nella sua semplicità è uno dei capolavori del maestro siracusano. La scena è
quella del cruento martirio, ove il pittore ha immortalato con grande realismo, il
momento in cui il violento aggressore si scaglia sulla Santa, raffigurata in
ginocchio e posta frontalmente all’osservatore. La figura di Santa Lucia appare
vestita di una tunica bianca a manica larga che si restringe ai polsi e da una
sopraveste che interpreta i toni del blu-verde, riccamente decorata da motivi
fitomorfi dorati. La veste si aggroviglia nella parte bassa del dipinto, in
corrispondenza delle ginocchia della Santa, creando un effetto di profondità
particolarmente importante. Le mani della Santa sono incrociate sul petto mentre
il viso è leggermente reclinato sulla sinistra, seguendo la direzione della violenza
con cui il boia tira una folta ciocca dei suoi lunghi capelli castano chiaro. Il boia
che stende il suo braccio sinistro verso il basso tirando il capo della Santa, porta
in alto il braccio destro la cui mano stringe fortemente il pugnale con cui, da li a
qualche istante, trafiggerà il collo della giovinetta Martire. L’espressione cupa
dell’aggressore è resa ancor più intensa dalla folta barba che non lascia
intravedere del tutto il movimento delle labbra. Di grande chiarezza risulta invece
l’enfasi con cui lo stesso si muove per infliggere il colpo mortale alla Santa; tutto
il suo corpo è una spirale di movimento; dalla gamba destra, leggermente
piegata sul ginocchio e posta in avanti, al busto ed alle braccia. Tutto nel suo
corpo è un tumulto di tensione e ciò è ben definito dal movimento della sua veste
gialla e soprattutto dal suo mantello rosso che, alle spalle sue e della Santa gira
vorticosamente, contrapponendosi all’immobilità della Vergine e Martire Lucia.
Un terzo personaggio, attonito e quasi immobile, è posto lateralmente al corpo
dell’aggressore. Quest’altro uomo, più giovane, che guarda curiosamente lo
svolgersi dell’avvenimento, è vestito di una camicia bianca con gilet blu, una
fascia bianca sulla testa e reca sul braccio sinistro, raffigurato di scorcio, un
drappo scuro mentre, con la destra regge un bacile in rame posto su un esile
piedistallo.
Martirio di Santa Lucia 1