anatomia muscolo scheletrica 3

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anatomia muscolo scheletrica 3
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ANATOMIA MUSCOLOMUSCOLO-SCHELETRICA
1° ANNO
3^ LEZIONE
Anno Accademico
2016/2017
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Arto Superiore
Lo scheletro dell’arto
superiore è formato
dalla spalla, il cui
scheletro è formato
dalla cintura toracica
(scapola e clavicola),
e dalla parte libera
(braccio, avambraccio e mano),
il cui scheletro è costituito
da omero, radio e ulna,
metacarpo e falangi.
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Cingolo scapolare
• Scapola: osso piatto triangolare, superiormente appoggiato
alla gabbia toracica. La faccia dorsale è suddivisa dalla spina,
che continua oltre l’angolo della scapola con l’acromion. Un
altro processo , quello coracoideo, origina dalla parte
superiore della scapola e si porta in avanti. Sopra e sotto la
spina troviamo due fosse: la sopraspinata e la sottospinata
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Nella faccia ventrale della scapola abbiamo la
fossa sottoscapolare. La parte laterale presenta
la cavità glenoidea che si articola con la testa
dell’omero. Sopra la cavità troviamo la
tuberosità glenoidea, dove si attacca il capo
lungo del bicipite.
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• Clavicola: è un osso piatto con un corpo e 2 estremità. Quella
laterale è detta acromiale, quella mediale è detta sternale. Il
corpo è a forma di «S». La faccia inferiore presenta la
tuberosità costale per l’inserzione con il legamento costo
clavicolare, lateralmente invece la tuberosità coracoidea per il
legamento coracoclavicolare.
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Braccio e avambraccio
• Omero: osso lungo. L’epifisi
prossimale presenta una testa
semisferica che si articola con
la cavità glenoidea. Si sussegue
il collo anatomico separata dalla
testa tramite la piccola e la grande
tuberosità. L’epifisi distale possiede
l’epicondilo mediale (epitroclea) e
quello laterale. In più troviamo anche
la fossa olecranica posta posteriormente,
che accoglie l’olecrano dell’ulna.
La faccia anterolaterale della diafisi
presenta il solco bicipitale e quello
per il nervo radiale.
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• Ulna: l’epifisi prossimale
presenta un solco
semilunare che accoglie
la troclea dell’omero.
Posteriormente presenta
un processo a becco,
l’olecrano. Lateralmente
all’olecrano abbiamo
l’incisura per l’articolazione
con il radio. L’estremità
dell’ulna presenta un
capitello che si articola con
l’estremità distale del radio
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• Radio: laterale rispetto
all’ulna. L’epifisi
prossimale presenta
un capitello cilindrico
che si articola con il
condilo omerale. Sotto
il capitello troviamo il
collo del radio e
distalmente la tuberosità
radiale che serve da
inserzione al bicipite
brachiale. L’epifisi distale
presenta un’articolazione
condiloidea per il carpo.
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Articolazioni arto superiore
• Articolazione scapolomerale:
tra la testa dell’omero
e la cavità glenoidea
della scapola. La cavità
glenoidea è allargata da
un cercine fibrocartilagineo
(labbro glenoideo).
L’articolazione è avvolta
dalla capsula articolare molto
sottile. Il tutto è rinforzato
superiormente dal legamento
coracomerale.
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• Articolazione del gomito: vi ritroviamo l’articolazione
omeroulnare, omeroradiale e radioulnare. Nella prima sono
interessate la troclea e l’incisura semilunare dell’ulna.
L’omeroradiale dal condilo omerale e dalla fossetta del
capitello del radio. Quella radioulnare dal capitello radiale e
l’icisura dell’ulna. Tutto tenuto insieme dalla capsula articolare
e dal legamenti collaterali ulnare e radiale.
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Mano
Si contano 27 ossa, suddivise fra carpo, metacarpo e falangi.
• Carpo: 2 file di ossa piccole e brevi. Dal lato ulnare a quello
radiale, e dalla fila prossimale sono: PISIFORME, PIRAMIDALE,
SEMILUNARE, SCAFOIDE, UNCINATO, CAPITATO, TRAPEZOIDE
E TRAPEZIO.
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• Metacarpo: costituito da 5 ossa lunghe. Si articolano con la
fila distale del carpo mediante artrodie, tranne
la prima che possiede
un’articolazione a sella.
Le ossa metacarpali si
articolano anche tra di
loro, tranne la prima.
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• Falangi: Costutiuscono
lo scheletro delle dita.
Sono piccole ossa lunghe
in numero di 3: prossimale,
media e distale.
Si articolano mediante
troclee tra di loro,
e condili con le
ossa metacarpali.
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Muscoli dell’arto superiore
• Muscoli della spalla
• Muscoli del braccio
• Muscoli dell’avambraccio
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Muscoli della spalla
•
•
•
•
•
•
Deltoide
Sovraspinato
Infraspinato
Piccolo rotondo
Grande rotondo
Sottoscapolare
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• Deltoide: composto da 3 fasci: dal terzo laterale della clavicola
(fascio anteriore), dal margine esterno dell’acromion (fasci
medi), dal margine posteriore della spina della scapola (fasci
posteriori). Tutti convergono in un unico punto e si
inseriscono sulla tuberosità deltoidea dell’omero
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• Sovraspinato: origina dai due terzi della fossa
sovraspinata della scapola e si inserisce,
passando sotto l’acromion , sulla grande
tuberosità dell’omero.
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• Sottospinato (o infraspinto): tre ordini di fasci:
superiore dalla faccia inferiore della spina della
scapola, medi dai due terzi mediali della fossa
sottospinata, inferiori dal terzo esterno in vicinanza
del margine ascellare. Si dirigono in alto e all’esterno,
e si vanno a inserire sulla grande tuberosità
dell’omero.
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• Piccolo rotondo: dalla faccia posteriore e dal
margine laterale della scapola. Si porta in alto
e lateralmente e si inserisce sulla grande
tuberosità dell’omero.
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• Grande rotondo: origina dalla superficie posteriore
della scapola. Si dirige in alto e lateralmente
passando medialmente al collo chirurgico dell’omero
e portandosi anteriormente, fino al solco bicipitale
dell’omero.
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• Sottoscapolare: dal margine mediale della
scapola. Si dirige lateralmente ed in alto,
passando sotto il processo coracoideo. Si
inserisce sulla piccola tuberosità dell’omero.
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I muscoli SOVRASPINATO, INFRASPINATO,
PICCOLO ROTONDO E SOTTOSCAPOLARE
costituiscono la CUFFIA DEI ROATORI, che
contribuiscono a stabilizzare l’articolazione della
spalla.
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Muscoli del baraccio
Si distinguono in:
• Anteriori: bicipite brachiale, coracobrachiale,
brachiale.
• Posteriori: tricipite brachiale
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• Bicipite: due capi di origine
uno lungo laterale ed uno breve
mediale. Quello lungo origina
dalla tuberosità sovraglenoidea
della scapola e si porta nel solco
bicipitale dell’omero. Quello breve
origina dal processo coracoideo
della scapola insieme al pettorale
ed al coracobrachiale. Questi capi
si fondono andando ad inserirsi
sulla tuberosità bicipitale del radio.
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• Coracobrachiale: origina dal processo
coracoideo della scapola e si inseriscono sulla
diafisi dell’omero.
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• Brachiale: forma una specie di «suola» per il
bicipite che lo ricopre. Origina dalla parte
media della faccia anteriore dell’omero e si
inserisce sull’ulna.
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• Tricipite brachiale: è formato da 3 ventri: capo lungo, dalla
tuberosità sottoglenoidea della scapola, capo laterale e
mediale dalla faccia posteriore dell’omero. Si inseriscono
dull’olecrano dell’ulna. A questi tre si aggiunge un altro capo,
muscolo anconeo, c he origina dall’epicondilo e si inserisce
sull’olecrano insieme al tendine tricipitale.
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Muscoli dell’avambraccio
Si distinguono in anteriori, laterali e posteriori.
Anteriori: 8 muscoli suddivisi in 4 strati sovrapposti.
• Strato superficiale: pronatore rotondo, flessore
radiale del carpo, palmare lungo e flessore ulnare
del carpo
• Secondo strato: flessore superficiale delle dita
• Terzo strato: flessore profondo delle dita e
flessore lungo del pollice
• Quarto strato: pronatore quadrato
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• Pronatore rotondo: origina con due capi uno
omerale e uno ulnare. Si inserisce sulla faccia
laterale del radio.
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• Flessore radiale del carpo: origina
dall’epicondilo mediale dell’omero e si
inserisce sul secondo osso metacarpale.
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• Palmare lungo: origina dall’epicondilo mediale
dell’omero e distalmente dà origine
all’aponeurosi palmare.
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• Flessore ulnare del carpo: origina un capo
dall’epicondilo mediale dell’omero e l’altro
dall’olecrano dell’ulna. Si inserisce sul 5°
metacarpo.
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• Flessore superficiale delle dita: origina con un capo omerale
dall’epicondilo mediale dell’omero e con il capo radiale dal
margine anteriore del radio. Si divide in quattro ventri, che
dopo essere passati nel canale del carpo si portano alla
falange intermedia dal 2° al 5° dito.
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• Flessore profondo delle dita: origina dalla faccia
anteriore dell’ulna, dalla membrana interossea e dal
margine mediale del radio. Si divide in 4 fasci che si
portano alla 3° falange dal 2° al 5° dito.
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• Flessore lungo del pollice: origina dalla faccia
anteriore del radio, dalla membrana interossea,
dall’epicondilo mediale dell’omero e dal processo
coronoideo dell’ulna. Si inserisce sulla falange distale
del pollice.
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• Pronatore quadrato: si trova nella parte
inferiore frontale dell’avambraccio e ha forma
quadrangolare. Origina dalla faccia anteriore
dell’ulna e si inserisce sulla faccia anteriore del
radio.(5)
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Muscoli laterali dell’avambraccio:
• Brachioradiale
• Estensore radiale breve del carpo
• Estensore radiale lungo del carpo
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• Brachioradiale: dal margine laterale
dell’omero e si inserisce sul processo stiloideo
del radio.
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• Estensore radiale breve del carpo: origina
dall’epicondilo del radio e si inserisce con un
tendine al 3° osso metacarpale.
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• Estensore radiale lungo del carpo: dal margine
laterale dell’omero e dall’epicondilo del radio
fino al 2° osso metacarpale
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Muscoli posteriori: sono 9 muscoli che si
organizzano in 2 strati.
• Superficiali: estensore comune delle dita,
estensore proprio del mignolo, estensore
ulnare del carpo ed anconeo.
• Profondi: supinatore, abduttore lungo del
pollice, estensore breve del pollice e
l’estensore proprio dell’indice
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• Estensore comune delle dita:
Origina dalla faccia posteriore dell’epicondilo laterale dell’omero
e poi si divide in 3 fasci, di cui quello più laterale dà origine a due
tendini, mentre gli altri solo ad uno. Questi 4 tendini si
inseriscono sulle ultime 4 dita sulla faccia dorsale della prima
falange, dividendosi poi in 3 linguette: quella media si fissa alla
2° falange, mentre quella laterale
e mediale si riuniscono fissandosi
alla 3° falange.
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• Estensore proprio del mignolo:
Posto medialmente all’estensore comune delle
dita, origina anch’esso dall’epicondilo e circa a
metà dell’avambraccio forma un tendine che va
a fondersi con quello dell’estensore comune
delle dita destinato al mignolo.
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• Estensore ulnare del carpo: origina
dall’epicondilo
omerale e dal margine
posteriore dell’ulna.
Il tendine si inserisce
alla base del 5°
osso metacarpale.
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• Muscolo anconeo: Origina dalla parte
posteriore dell’epicondilo e si inserisce sulla
faccia dorsale dell’ulna.
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• Supinatore: origina dall’epicondilo, dal
legamento collaterale radiale del gomito, dal
legamento anulare del radio e dalla cresta del
muscolo supinatore dell’ulna. Si inserisce sulla
faccia anteriore e laterale del radio.
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• Abduttore lungo del pollice: origina dalla
faccia posteriore dell’ulna, dalla membrana
interossea e dalla faccia posteriore del radio.
Si inserisce sul 1° osso metacarpale.
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• Estensore breve del pollice: origina dalla faccia
posteriore del radio e dalla membrana
interossea. Si inserisce alla base della prima
falange del pollice.
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• Estensore proprio dell’indice: dalla faccia
posteriore dell’ulna e dalla membrana
interossea. Il suo tendine si fonde con quello
dell’estensore comune delle dita destinato
all’indice.
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Muscoli della mano
Si trovano tutti nella faccia palmare e si
distinguono in 3 gruppi: muscoli dell’eminenza
tenar, muscoli dell’eminenza ipotenar e muscoli
palmari.
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Muscoli eminenza tenar
In questa zona troviamo:
• Abduttore breve del pollice
• Flessore breve del pollice
• Oppositore del pollice
• Adduttore del pollice
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• Abduttore breve del pollice: origina dal
legamento trasverso del carpo e dal tubercolo
dello scafoide, e si inserisce alla base della
falange prossimale del pollice.
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• Flessore breve del pollice: possiede un capo superficiale e uno
profondo. Il primo ha origine dal legamento trasverso del
carpo e dal tubercolo del trapezio, il secondo dal trapezoide,
dal capitato e dalla base del secondo osso metacarpale. Si
inserisce sulla falange prossimale del pollice.
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• Opponente del pollice: origina dal legamento
trasverso del carpo e dal tubercolo del
trapezio e si inserisce anteriormente al corpo
del 1° osso metacarpale.
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• Adduttore del pollice: origina con un capo
obliquo dal trapezoide, capitato e uncinato, e
con un capo trasverso dal 2° e 3° osso
metacarpale. Si inserisce alla base della
falange prossimale del pollice.
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Muscoli dell’eminenza ipotenar
Qui troviamo:
• Palmare breve
• Abduttore del mignolo
• Flessore breve del mignolo
• Opponente del mignolo
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• Palmare breve: origina dal margine mediale
dell’aponeurosi palmare e si inserisce al derma
presso il margine mediale dell’eminenza
ipotenar.
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• Abduttore del mignolo: origina dall’osso pisiforme,
dal legamento trasverso del carpo e dal tendine del
muscolo flessore ulnare del carpo. Si inserisce alla
base della 1° falange del mignolo e al tendine del
muscolo estensore proprio del mignolo.
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• Flessore breve del mignolo: origina dal
legamento trasverso del carpo e dal processo
dell’uncinato. Si inserisce alla base della prima
falange del mignolo.
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• Opponente del mignolo: origina dal processo
dell’uncinato e dal legamento trasverso del
carpo. Si inserisce sulla faccia mediale del 5°
osso metacarpale.
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Muscoli palmari
Occupano la zona del palmo della mano e si
dividono in lombricali e interossei.
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• Lombricali: sono 4, situati tra i tendini del flessore profondo
delle dita nella regione palmare. Originano dal margine
laterale dei tendini del flessore profondo delle dita. Si
uniscono poi agli interossei dorsali portandosi alla 1° falange
ed inserendosi sul tendine del rispettivo estensore comune
delle dita.
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• Interossei: si trovano negli spazi intermetacarpali e si dividono in palmari e
dorsali. Quelli palmari sono tre: il 1° origina dalla faccia mediale del 1°
osso metacarpale, il 2° e 3° dalla faccia laterale del 4° e 5° osso
metacarpale. Quelli dorsali sono 4. originano dalle 2 facce delle ossa
metacarpali che delimitano lo spazio interosseo. Continuano in tendini che
si inseriscono alla base della 1° falange e al tendine del muscolo estensore
comune delle dita
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