“Il Sole 24 Ore” Casa24 Plus
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n. 69 | Giovedì 10 Marzo 2016 Mipim Venezia Design Da martedì 15 marzo al via la fiera a Cannes Riqualificazioni da Mestre alla Laguna A Light+Building la luce che emoziona evelina marchesini pag. 22-23 paola pierotti pag. 25 antonella galli pag. 28 investimenti MARKA In calo New York e Londra Gli italiani puntano alla Spagna Prima meta per la seconda casa all’estero in un mercato che prevede a fine anno i prezzi a +3% dopo il crollo a -35% negli ultimi 5 anni e le compravendite a quota 420mila a Un mercato immobiliare in recupero che potrebbe presto virare verso la stabilità della ripresa. Timidamente, già da circa un anno e mezzo, nel real estate spagnolo qualcosa si sta muovendo e gli esperti iniziano a parlare di consolidamento del mercato (i prezzi non scendono più) e di una previsione di crescita a “velocità di crociera” per gli anni a venire. Nelle grandi città si torna a declinare il verbo “subir” (aumentare): sono lievemente in aumento i prezzi e il numero delle transazioni. Secondo il rapporto semestrale pubblicato a febbraio dall’Istituto bancario Bankinter, il recupero del segmento residenziale è ormai consolidato, sulla scia di quello commerciale già in crescita dalla fine del 2014 grazie all’arrivo dei grandi investitori internazionali. Nel 2016 la richiesta di abitazioni (e la previsione delle vendite) salirà a 420mila unità (tra nuove e usate), 53mila in più rispetto al 2015. Nel 2007 erano 853.658 le transazioni di residenze (passate a 364.601 nel 2014). Il prezzo medio degli appartamenti dovrebbe salire di almeno un ulteriore 3% (fino a un 5% nelle grandi città e nelle zone turistiche più gettonate dai compratori, anche stranieri). Un moderato aumento dei prezzi dovrebbe continuare anche nel corso del 2017. In un contesto come quello attuale, questo aumento è giustificato dal lieve miglioramento del mercato del lavoro spagnolo, dalla caduta dei costi del finanziamento e dal ritorno del mattone nella categoria degli investimenti sicuri. «La tendenza alla caduta dei prezzi in Spagna è finita - conferma Jesus Amador, analista per il settore immobiliare di Bankinter -. Dopo i 3-5 anni nei quali abbiamo avuto una caduta reale media del 3035% (soprattutto per gli immobili costruiti negli anni d’oro), i prezzi stanno tornando timidamente a crescere». A dare l’avvio della ripresa il segmento non residenziale. «Alla fine del 2014 e inizio del 2015 sono tornati a un livello alto gli investimenti nel set- a Prima di tutto Spagna, dalle grandi città alle isole, poi a seguire New York, Londra e l’Europa dell’Est nel suo complesso. Sono queste le prime mete estere dove gli italiani hanno acquistato casa nel 2015. Con 47mila transazioni in tutto lo scorso anno, gli italiani hanno mostrato di preferire la casa oltrefrontiera alla seconda abitazione nel nostro Paese. Secondo Scenari Immobiliari, prima meta è proprio la Spagna, sia nelle grandi città come Madrid e Barcellona, ma anche nelle isole come l’arcipelago delle Baleari a Ibiza e Formentera. La Spagna ha accolto nel 2015 il 26% degli acquisti di case oltrefrontiera da parte dei nostri connazionali. È sceso, invece, il numero delle transazioni concluse a Londra (in Gran Bretagna gli acquisti sono passati dall’11% al 10%) e a New York (negli Usa in generale gli acquisti sono scesi dal 15 all’11%) per due ordini di motivi: primo il cambio poco favorevole per un compratore in euro visto il trend di sterlina e dollaro decisa- Madrid. La piazza di Santa Cruz nel centro della Capitale spagnola fisco La casa all’estero paga l’Ivie Nel 2012 il governo Monti ha introdotto l’Ivie (imposta sul valore degli immobili situati all’estero). Si tratta della tassa sugli immobili all’estero detenuti da persone fisiche residenti in Italia. L’aliquota è pari allo 0,76% del valore degli immobili ed è calcolata in proporzione alla quota di possesso e ai mesi dell’anno nei quali il possesso c’è stato. L’aliquota scende però allo 0,4% per gli immobili adibiti ad abitazione principale (e per le relative pertinenze). La casa detenuta all’estero va dichiarata nel quadro RW della dichiarazione dei redditi. Dall’Ivie è possibile dedurre l’eventuale imposta patrimoniale versata nello Stato in cui è situato l’immobile, per evitare doppie imposizioni. madrid Prezzi in euro al mq nelle aree più ricercate tore immobiliare commerciale (soprattutto per quanto riguarda i grandi mall e gli uffici). Come di norma, il settore residenziale segue, seppur con moderazione». Secondo il rapporto della “banca arancione”, il mattone in Spagna offre un tasso medio di redditività lorda pari al 4%, a fronte di una mancanza (o quasi) di alternative nel mercato. Questo può tradursi in un 3-3,5% netto, fermo restando che il ciclo d’investimento deve essere a medio o lungo termine (come minimo cinque anni), al fine di poter ammortizzare le spese dell’acquisto e le tasse conseguenti (che in Spagna viaggiano attorno al 12,5%). La vendita di immobili agli stranieri gioca molto in questo ambito. Dal 2012 si è verificata un aumento della domanda di stranieri non residenti (soprattutto, tedeschi, britannici, francesi, russi, italiani) che, oggi, ha raggiunto il massimo storico. Nella statistica delle top 15 nazionalità che comprano casa in Spagna, redatta dall’Ordine dei “Registratori” di proprietà, gli italiani si trovano al settimo posto. In testa i britannici, al secondo posto i francesi, al terzo i russi, seguiti dai tedeschi e dai belgi. Gli svedesi si aggiudicano la sesta posizione. Terreno di caccia dei nostri connazionali sono le zone più appetibili da un punto di vista turistico, come gli arcipelaghi (Canarie e Baleari), la Catalogna (soprattutto Barcellona, dove la comunità italiana è, tra quelle straniere, la più numerosa) e Madrid. «A Madrid le zone più belle dei quartieri di Salamanca, Chamberi, Centro, Retiro e Chamartín, sono le più interessanti se si punta a un investimento» spiega Paloma Pérez Bravo, direttrice generale del settore vendite di Engel&Völkers a Madrid. Nella capitale, i prodotti iniziano a scarseggiare e i prezzi hanno iniziato a salire, oscillando intorno ai 3mila euro metri quadrati con punte fino a 10mila euro. Gli appartamenti più interessanti, sempre secondo l’agenzia, sono quelli con due o tre camere da letto, vicini a scuole, attività commerciali e ben collegati, per i quali la richiesta di affitto è in aumento. La redditività, conferma Bravo, si situa attorno al 3-4% potendo arrivare anche al 5 per cento. Barcellona offre più o meno lo stesso quadro. Da Tecnocasa confermano il graduale aumento dei prezzi (fino a un 8,2% in un anno) e la richiesta di affitti per appartamenti in centro con pari prospettiva di redditività. I quartieri vip sono: Gracia, Eixample, Les Corts, il Barrio Gotico con El Borne, Barceloneta (sul mare) e Sarria (il più chic e molto richiesto dagli espatriati italiani). In queste zone i prezzi si aggirano attorno ai 3mila euro al mq, con l’eccezione di Sarria, Les Corts e Barceloneta, dove il prezzo medio non scende al di sotto dei 4mila euro al metro. Nel capoluogo catalano due quartieri sono da tenere d’occhio: Sant’Antoni (soprattutto l’aria attorno all’antico mercato in ristrutturazione) e Poble Sec (offre interessanti occasioni d’investimento, un’ottima posizione ma una qualità degli edifici medio-bassa). È qui che si sta spostando la movida festaiola e artistica di Barcellona. La media dei prezzi e pari a 3mila euro al metro per il primo e 2.775 euro per il secondo. Questo impulso alla vendita dovrebbe continuare nei prossimi due anni anche se gli esperti escludono il ritorno della domanda degli anni del boom. © RIPRODUZIONE RISERVATA VkVSIyMjVm9sb0Vhc3lSZWFkZXJfQWRuIyMjYWNjb3VudC5uZSMjI0lsIFNvbGUgMjQgT3JlIyMjMTAtMDMtMjAxNiMjIzIwMTYtMDMtMTBUMDk6Mzg6MDRaIyMjVkVS online www.casa24plus.it di Paola Dezza I prezzi nelle città di Paola Grieco altre scelte barcellona Quotazioni nei quartieri più ambiti dagli italiani 4 5 1 2 0 1 4 3 5 2 5 km 3 Mar Mediterraneo 0 quartiere prezzo massimo prezzo medio 1 Chamberì 2 Centro 3 Retiro 4 Chamartín 5 Moncloa 8.287 (lusso) 7.500 (lusso) 10.000 (lusso) 1 0.000 (lusso) 3.342 2.969 3.325 3.734 6.860 (lusso) 3.370 fonte: Engel & Völkers/Tecnocasa+ www.fotocasa.es quartiere 1 Gràcia 2 Barrio Gotico 3 Barceloneta 4 Sant Antoni 5 Poble Sec Il 26% dei 47mila acquisti oltreconfine sono in Spagna, poi Gran Bretagna e Usa Guida «I tuoi soldi» su casa e mutuo L’investimento immobiliare sta tornando nelle scelte di portafoglio degli italiani, spaventati dai bassi rendimenti degli strumenti finanziari tradizionalmente cari alle famiglie, come i titoli di Stato, e dalle turbolenze sempre più frequenti e imprevedibili sul mercato borsistico. Ma è il momento giusto per investire nel mattone? Quali sono gli scenari di riferimento? Dove è meglio concentrare le ricerche?A che condizioni e con quali tempistiche? Quali sono le cose a cui stare attenti per non incorrere in complicazioni nell’iter di acquisto? Come scegliere il mutuo migliore? Come sostituire o surrogare un finanziamento già in essere? E i fondi immobiliari: come funzionano? Sono acora uno strumento valido? Le risposte a tutti questi interrogativi sono contenute nel quarto volume della Guida del Sole 24 Ore “I tuoi soldi - Corso pratico di educazione finanziaria”, dedicato appunto alla casa e ai mutui: sarà in edicola con il quotidiano martedì 15 marzo. Social network 2 km prezzo massimo prezzo medio 4.740 3.699 4.607 3.927 5.000 4.000 5.100 3.800 4.326 2.799 mente altalenante e penalizzante per la moneta unica, in secondo luogo perché in queste due città i prezzi sono saliti in maniera esponenziale negli ultimi anni toccando livelli che fanno temere una possibile retrocessione, se non uno scoppio di una bolla immobiliare perlomeno per insostenibilità di tali valori. Chi compra casa all’estero? In genere coloro che desiderano fare un investimento in una capitale europea ma utilizzare l’appartamento per i fine settimana, oppure coloro che intendono mandare i figli a studiare in un altro Paese. Sale, infatti, la quota di famiglie che acquistano per investimento, circa il 52% del totale. Un numero considerevole di acquirenti è rappresentato da italiani che vogliono cambiare vita perché hanno raggiunto l’età della pensione e che vogliono cogliere l’opportunità delle agevolazioni fiscali e gli sconti sulla sanità che alcune Nazioni offrono per richiamare nuovi residenti. Nel 2015 i pensionati italiani hanno acquistato circa 4.500 abitazioni oltrefrontiera. Dopo diversi anni di stagnazione, è in ripresa l’interesse per il Portogallo, ma circoscritto a Lisbona. Calano lievemente gli investimenti in Germania, a causa soprattutto del rallentamento del mercato tedesco. La maggior parte degli acquisti continua a essere concentrata a Berlino. Kurfurstendamm resta l’area più richiesta, ma sono in aumento gli acquisti in altre zone, come Kreuzberg, Friedrichshain e, soprattutto, Mitte, dove sono stati realizzati di recente immobili residenziali di lusso con forme architettoniche all’avanguardia. A Londra, meno richiesta, nella fascia di lusso le zone più ambite continuano a essere quelle di maggior pregio, soprattutto Chelsea, Notting Hill e South Kensington, dove l’investimento supera quasi sempre un milione di sterline. Nei Paesi dell’Est diminuiscono gli investimenti nelle grandi città, come Praga e Varsavia, mentre cresce l’interesse per le zone turistiche, dove ci sono stati numerosi sviluppi anche di lusso. Gli acquisti in Croazia sono stabili, si conferma l’aumento dell’interesse per il Montenegro, con particolare concentrazione nelle lussuose Budva e Sveti Stefan. Infine si guarda con attenzione all’Albania, che non è ancora stata contaminata dal turismo di massa. © RIPRODUZIONE RISERVATA Casa24Plus Come i nuovi outlet e centri commerciali fanno crescere l’occupazione @24casaplus Rea Group, +20% di ricavi nel semestre a 215 milioni. Per Casa.it 6,9 milioni di utenti unici I MUTUI DELLA SETTIMANA Impiegato Professione 35 anni Età 20 anni Durata mutuo 100.000 euro Importo mutuo Valore immobile 200.000 euro TASSO VARIABILE (%) Migliore Medio CARIPARMACRED. AGRICOLE Rata mese 0,98 1,22 € 459 € 470 TASSO FISSO (%) Migliore Medio CHE BANCA! Rata mese 2,09 2,41 € 510 € 526 fonte: MutuiOnline Redazione Casa24 Plus [email protected] direttore responsabile: Roberto Napoletano vice direttori Edoardo De Biasi (vicario), Alberto Orioli, Salvatore Padula, Alessandro Plateroti, Fabrizio Forquet (redazione romana) supplemento a cura di: Giovanni Uggeri (vicecaporedattore) in redazione: Paola Dezza (vicecaposervizio) Emiliano Sgambato Evelina Marchesini progetto grafico: Adriano Attus Laura Cattaneo Guido Minciotti Francesco Narracci n. 69 | Il Sole 24 Ore Casa24Plus - GIOVEDÌ 10 MARZO 2016 | 25 Mercato venezia focus città Hybrid Tower a Mestre, «restyling» in Laguna Cristina Giua A fine aprile pronto il progetto da 54 milioni, in attesa dei grandi sviluppi di Marghera di Paola Pierotti a Sarà pronta a Mestre per fine aprile un’operazione di rigenerazione urbana con una torre da 84 metri per 5.920 mq di superficie, costruita al posto di un ex deposito dell’azienda dei trasporti. Mix funzionale con uffici, residenze e ristoranti dove oggi è già in attività il supermercato. Si chiama Hybrid Tower Mestre il landmark dell’operazione promossa dall’imprenditore Francesco Fracasso proprietario della Cervet di Mirano e progettata dallo studio Asa di Flavio Albanese. «Due anni e mezzo fa abbiamo iniziato questo piano con una profonda bonifica ambientale che ci è costata 3,5 milioni. In un’area di 33mila mq in via Torino – spiega Fracasso – abbiamo demolito l’ex deposito dell’Actv e dopo 7 mesi abbiamo aperto il centro Interspar». Da area industriale e semi-abbandonata a polo direzionale, turistico e residenziale «dove stiamo chiudendo con un fondo di Cdp per realizzare 40 appartamenti di edilizia convenzionata che sarà pronto per l’estate del 2017 ad un prezzo concordato di 1.550 euro al mq». Il progetto si articola in tre blocchi: l'area commerciale, l'housing sociale e la torre nata come edificio ibrido. L’investimento complessivo di 54 milioni, di cui 18 solo per la torre. Sempre a Mestre in via Forte Marghera sono in vendita una quindicina di alloggi dei 90 realizzati in quattro palazzine nell'ambito di un progetto di Caprioglio Associati gestiti dal Fondo Namira 5. Anche qui nuove case al posto di laboratori e magazzini, un quartiere green e pedonale «per rispondere a una domanda scoperta sul mercato veneziano – precisa Marta Zogno, fund manager del fondo -. L’operazione è iniziata nel 2008, il cantiere si è chiuso a marzo 2012 e gli alloggi rimasti si comprano a 2.500 euro al mq». I tagli sono variabili dai bilocali ad uso turistico ai duplex con vetrate a doppia altezza e grandi La torre di Mestre. La Hybrid Tower, alta 84 metri, è il simbolo di un’operazione di rigenerazione urbana con un mix funzionale di negozi, uffici e residenziale per un investimento complessivo di 54 milioni VkVSIyMjVm9sb0Vhc3lSZWFkZXJfQWRuIyMjYWNjb3VudC5uZSMjI0lsIFNvbGUgMjQgT3JlIyMjMTAtMDMtMjAxNiMjIzIwMTYtMDMtMTBUMDk6Mzg6MDRaIyMjVkVS terrazzi-giardino: questi, più particolari, compresi i sottotetti mansardati, sono ancora disponibili. Tra le iniziative più interessanti nella città lagunare c’è il recupero di Palazzo Grifalconi in campo Santa Margherita, dove Omnia Investimenti sta terminando il progetto di valorizzazione di un edificio cielo-terra progettato da Maria Nicola Parenti: nove appartamenti arricchiti da una spa ad uso dei condomini. «Partiamo da 6.300 euro al mq per il piano terra e arriviamo a 7mila euro/mq nel piano nobile: un fondo inglese ha già acquistato il primo piano e altre trattative sono in corso. È stato riqualificato un palazzo di mille mq con tre lati liberi – ha raccontato Mauro Casotto, titolare dell'operazione – e siamo intervenuti dalle fondamenta al tetto realizzando l’ascensore e una vasca per contrastare l’acqua alta fino a due metri. Tecnologie di ultima generazione per gli impianti abbattendo del 30% i consumi rispetto alle soluzioni tradizionali». Queste sono tre delle operazioni più interessanti promosse oggi a Venezia, dove si attende da anni il concreto rilancio di Marghera, potenziale cuore della città metropolitana, dove si auspica uno sviluppo dell’area della stazione ferroviaria di Mestre una volta riorganizzato l’interscambio ferroviario, e dove al Lido si sta tendando il rilancio sul fronte degli hotel e con una maxi-operazione che rientra nel fondo gestito da Coima sgr da gennaio 2015. «Siamo in fase di valutazione per definire le destinazioni d’uso dei beni che fanno parte del compendio ristrutturato e oggi rimesso in bonis da Coima sgr. Tutte le attività – ha precisato Manfredi Catella, Ceo di Coima sgr – sono coordinate con Cdp, al fine di favorire l’unitarietà degli interventi, mentre, per quel che riguarda gli hotel Excelsior e Des Bains, sono in corso di negoziazione gli accordi con il partner industriale». © RIPRODUZIONE RISERVATA VENEZIA ZONA PER ZONA Trend di mercato, prezzi medi al mq e canoni mensili in euro (bilocali 60-70 mq e trilocali 70-80 mq) domanda offerta DORSODURO Canal Grande Salute - Accademia Toletta - Santa Margherita San Basilio Santa Marta SANTA CROCE Piazzale Roma Riva di Biasio Frari CANNAREGIO Ponte delle Guglie Misericordia Sant'Alvise Santi Apostoli CASTELLO Santa Maria Formosa Santi Giovanni e Paolo San Francesco della Vigna Arsenale Via Garibaldi Giardini - Biennale SAN MARCO Santo Stefano Calle XXII Marzo Mercerie Fenice SAN POLO Campo San Polo Rialto GIUDECCA Giudecca SANT'ELENA Sant'Elena LIDO Santa Maria Elisabetta San Nicolò MESTRE E MARGHERA Mestre Centro Mestre Carpenedo Mestre Gazzera Marghera Centro Marghera Catene nuovo o affitti ristrutturato signorile medio signorile medio bilo trilo usato v v = = 7.300 6.200 6.900 5.300 9.800 7.700 8.800 7.200 1.100 1.300 950 1.200 v = 6.800 5.400 8.700 7.100 930 1.150 v = = v 6.400 5.200 5.200 4.300 8.500 6.600 6.500 5.500 920 1.100 800 950 = = v = = u 5.600 4.600 5.700 4.700 5.500 4.400 6.900 5.900 7.200 6.100 6.800 5.800 830 1.000 850 1.020 820 1.000 = = v v = = = u 5.900 5.600 5.300 5.700 7.500 7.300 6.600 7.000 6.300 6.000 5.600 5.900 900 1.100 860 1.040 800 970 820 1.000 = = = = 5.800 4.700 5.400 4.300 7.100 6.000 6.600 5.700 820 1.000 780 950 = v 4.700 4.000 6.200 5.100 750 930 v = v u v = 4.400 3.700 4.300 3.500 4.800 3.900 5.600 4.600 5.400 4.500 5.700 5.000 700 660 710 840 870 880 = v = v = = = u 6.600 6.700 6.900 6.800 8.000 8.400 8.600 8.800 920 940 960 980 1.100 1.120 1.140 1.150 v v = = 5.600 4.700 6.700 5.500 7.500 6.100 8.100 6.900 850 1.080 900 1.100 = v 5.100 4.100 6.200 5.300 740 900 u v 4.000 3.500 5.300 4.300 710 960 = = v v 4.100 3.600 3.600 3.000 5.500 4.600 4.600 3.900 740 650 880 830 v = = v = = v v = v 2.300 1.950 1.650 1.900 1.700 2.900 2.400 2.200 2.600 2.300 630 600 570 610 580 730 720 710 730 710 5.000 4.800 4.500 4.600 5.500 6.000 6.100 6.200 2.000 1.600 1.300 1.800 1.400 6.800 7.000 7.100 7.200 2.400 2.200 1.900 2.000 1.850 fonte: elab. su dati Gabetti, Immobiliare.it, Reag (solo compravendite). Solo per indicatori di domanda e offerta: Casa.it bene il centro, stenta ancora la terraferma P rimi due mesi e mezzo a singhiozzo per il mercato abitativo veneziano: il peggio è certamente alle spalle, ma di ripresa vera e propria si fa davvero fatica a parlare. «A settimane in cui registriamo un aumento della domanda mirata all’acquisto, ne seguono altre quasi ferme», dice Roberto Loschi, presidente provinciale Fiaip. Con una considerazione di fondo: Venezia resta una piazza a doppia velocità. Qualche segnale di ripresa lo si vede nel centro storico; tutto il resto è al palo, a partire dallo stock immobiliare invenduto in terraferma. Notizie migliori sul fronte dei prezzi, dove è finalmente iniziata la fase di assestamento che ha messo la parola fine a una discesa partita nel 2009-2010 e ha lasciato sul terreno un 20-30%. Cosa si riesce a vendere dunque oggi in Laguna? Recupera un po’ di terreno la richiesta di bilocali e trilocali sotto la soglia dei 500mila euro, oppure sopra il milione di euro. Tiene la nicchia da investimento in chiave ricettiva (ovvero gli appartamenti da 3-4 stanze non facilissimi da trovare e da trasformare in bed&breakfast), che per forza di cose si concentra nelle zone centrali della città ed è legata a doppio filo con la domanda di affitti brevi per il turismo. Discorso a parte la nicchia di pregio o di “pezzi unici” dai 2 milioni in su (in un segmento che a Venezia non supera le 60 compravendite l’anno e che resta appannaggio di una clientela internazionale, con meno russi e arabi, ma qualche inglese, francese e tedesco in più rispetto agli anni passati). Puntano sulle classiche zone esclusive (affaccio su Canal Grande, Accademia, San Marco, Dorsoduro) a prezzi tra gli 8-9mila e i 15 mila euro al mq. Tutt’altro scenario spostandosi da Venezia a Marghera o Mestre: qui i prezzi, nel giro di 34 anni, hanno subito ribassi tra il 30 e il 40%, non ancora sufficienti per far ripartire le compravendite. © RIPRODUZIONE RISERVATA Q www.casa24plus.it/focuscitta Trend di mercato, quotazioni e canoni d’affitto nei principali capoluoghi italiani