1 a Edizione - Istituto Dezza
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1 a Edizione - Istituto Dezza
L’Arco e... ...la Freccia Giornalino dell’Istituto Comprensivo “G. Dezza” Anno Undicesimo, numero 1 Dicembre 2013 VIA KAIRÓS Passano gli anni, scorrono i fiumi, il tempo vola e la storia si ripete… Il vostro amatissimo Grillo non perde la via, perché lascia sempre la scia e torna nuovamente su queste pagine, dove il bianco foglio comincia a prender colore, con fauste parole che il cuore vorrà trasmettere. L’incanto della vita mi conduce al vostro ascolto dove il mio stornello vorrebbe arricchire il sorriso che si spegne al gravoso pensiero dell’incertezza, quell’oscurità che luce scarta priva di reazione. Dicembre è il mese di chiusura, del rendiconto, le immagini di un anno si intersecano costruendo un grafico di percentuali. La conclusione per fortuna si riversa nel Natale, festa del voler bene. Non dobbiamo dimenticare di rispecchiarci nell’altro che necessita semplicemente di cure, di un gesto, uno sguardo, una parola, un centesimo, un’amicizia, una famiglia, un tetto, una pagnotta. Dedicare parte del nostro presente a chi ormai non ha fu- turo lo riporta al suo passato, quando il cielo era sempre più blu, le stelle fonte di sogni e la vita gioia di esistere. Voi miei cari ragazzi percepite il clima del dissenso, l’affanno del timore, il grido del cuore perché l’attesa di una carezza nel frenetico volteggiare dei piedi sfugge agli occhi di chi vede solo il dubbio del domani. Il sole tornerà perché la sua funzione continua, come il vento smuove le foglie così il vostro coraggio sarà pronto a rimuovere ciò che l’inverno ha gelato. Per scaldare delle guance basta una mano accostata alla pietra che resiste, per incidere un sorriso che il tempo non potrà più cancellare. A volte ciò che è semplice non lo vediamo perché dipingiamo le mura delle complicazioni, quello che si vede noi pensiamo che è quello che c’è e quello che non si vede sembra che non c’è però a volte quello che sembra che c’è non esiste e quello che non si vede invece esiste. In questo Natale chiudiamo gli occhi per sentire il fruscio dell’animo che spinge verso l’altro. Nessuno può fare tutto, ma tutti possono fare qualcosa, il mio amico Mario un giorno mi disse: Non è arrivare in alto, il dramma della vita, ma sapere volare anche senza ali. Tutto è valutato dal punto di vista del benessere materiale, e questo deruba l’uomo del suo proprio valore. Il più delle volte non servono trattati per riflettere ma elementare ingenuità per scovare nella profondità di una notte, perché non esiste notte tanto lunga che impedisca al sole di risorgere. Buone feste, buone vacanze e auguri di Natale dal Grillo! GIROTONDO INTORNO AL MONDO LA CASTAGNATA: FESTA DEI NONNI AUTUNNO AL PARCO DELLE NOCI INSEGNANTI A CONFRONTO ZIA L’Arco e... ...la Freccia Scuola dell’ INFANZIA CESARIS GIROTONDO...INTORNO AL MONDO!!! Quest’anno tutti noi bambini della scuola dell’infanzia “Cesaris” stiamo viaggiando per il mondo!!! Stiamo scoprendo che tra le persone ci sono tante differenze ma anche tante cose speciali che tutti portiamo nel cuore, al di là dei paesi da dove veniamo… Stiamo ascoltando anche tante storie africane (perché ora stiamo facendo qui la nostra tappa del giro del mondo), qualcuna raccontata proprio dalle mamme provenienti dal Marocco e dall’Egitto, e stiamo scoprendo che, anche se sono ambientate in luoghi lontani e hanno protagonisti diversi dalla nostra Cenerentola o dalla nostra Biancaneve, i significati che ci vogliono trasmettere sono gli stessi delle nostre fiabe e dei nostri racconti. Qui vi facciamo vedere un po’ dei nostri disegni e dei nostri lavori… GIRA GIRAMONDO FACCIAMO UN GIROTONDO TONDO E GIOCONDO! FACCIAMO UN GIROTONDO TONDO E GIOCONDO! PRENDIAMOCI PER MANO E GIRIAMO! PRENDIAMOCI PER MANO E CANTIAMO! FACCIAMO UN GIROTONDO TONDO E GIOCONDO! FACCIAMO UN GIROTONDO TONDO E GIOCONDO! PRENDIAMOCI PER MANO E GIRIAMO! PRENDIAMOCI PER MANO E CANTIAMO! FACCIAMO UN GIRAMONDO NOI BAMBINI DEL MONDO! PELLE CHIARA, PELLA SCURA TUTTI UNITI NELL’AVVENTURA! DELLA SCUOLA DEI PICCINI TUTTI UGUALI NOI BAMBINI. GIRA GIRA E TUTTI GIU’ PER TERRA! VIVA LA PACE E ABBASSO LA GUERRA! 2 BEA... pecorella curiosa C’era una volta una pecorella di “È un modo per rappresentare il posto dov’è nato Gesù”, spiegò nonna pecora. “Ci sono i pastori, la capanna, la stella, il bue, l’asinello, Giuseppe, Maria, moltissime pecore...”. “Moltissime pecore?” la interruppe Bea. “Ci sono anche le pecore?” “Certamente!”, rispose la nonna. “Allora ci voglio andare anch’io!”, concluse la pecorella. “Da che parte si va?” “Segui la stella”, le consigliò la nonna, e riprese placida a brucare. nome Bea. Era vivace, tanto curiosa e aveva una grandissima volgia di avventura. Un giorno verso Natale, la nonna le narrò una vecchissima magica storia, che parlava di un bimbo, nato tanti anni prima, in una terra lontana. Quel bimbo, di nome Gesù, era davvero speciale visto che ancor oggi nel mondo si fa una bellissima festa per ricordare la sua nascita. Bea non riusciva a trattenere la curiosità: “ Che cos’è un presepe?” chiese. Segui la stella! È una parola! Bea però non si perse di animo e si avviò trotterellan- do lungo il sentiero. Cammina cammina incontrò una ragazza che stava pascolando le sue oche, “Dove vai così di fretta?”, le chiese la piccola guardiana delle oche. “Vado a cercare il presepe”, rispose Bea. “E’ la strada giusta?” “Certo che è la strada giusta!”, disse la ragazza. “Se mi aiuti a raccogliere le uova, verrò con te e ci faremo compagnia!” Detto fatto. Poi le due ripresero il sentiero. Cammina cammina, incontrarono un venditore di cal- darroste: “Dove andate così di fretta?”, chiese a Bea e alla piccola guardiana delle oche. “Andiamo a cercare il presepe”, risposero le due. “Sai dirci se questa è la strada giusta?” “Certo che è la strada giusta!” disse l’uomo. “Se mi aiutate a togliere le castagne dal fuoco e a matterle nel sacco, verrò con voi e ci faremo compagnia!” Detto fatto, Bea e la guardiana delle oche si diedero un gran daffare, e i tre ripresero il sentiero. Cammina cammina, incontrarono un pastore, poi una vecchina che filava la lana, poi una donna con il grembiule che andava al pozzo a prendere l’acqua... Ogni volta si ripeteva la stessa storia. Infine incontrarono un bue: “Dove andate tutti quanti così di fretta?”, chiese a Bea e ai suoi nuovi amici. “Andiamo a cercare il presepe”, risposero loro. “Sai dirci se questa è la strada giusta?” “Certo che è la strada giusta!” disse il bue. “Se mi aiutate a cercare l’asino, verrò con voi e ci faremo buona compagnia!” Detto fatto, si diedero tutti un gran daffare: chi cercava l’asino di qua, chi di là, chi guardava dietro al pagliaio, chi dentro al pozzo... Alla fine lo trovarono che dormiva vicino al fienile. “Sveglati! È quasi mezzanotte!” gli gridò il bue. L’asino si svegliò, si stiracchiò e assieme agli altri, riprese il sentiero. Cammina cammina, incontrarono un vecchio falegname. “Dove andate così di fretta?”, chiese. “Andiamo a cercare il presepe”, risposero i tre. “Sai dirci se questa è la strada giusta?” “Certo che è la strada giusta!” disse l’uomo. “Se mi aiutate a costruire questa culla, verrò con voi e ci faremo compagnia!” Detto fatto, Bea, la guardiana delle oche e il venditore di caldarroste si diedero un gran daffare: piantando chiodi, incollando assi e, quando la culla fu finita, i quattro ripresero il sentiero. All’improvviso nella notte buia buia spuntò una splendida stella, con una lunga luminosa coda. “E’ la cometa! È la cometa!”, gridarono tutti; poi iniziarono a seguirla. In men che non si dica giunsero davanti a una grotta. Dentro c’erano solo Giuseppe e Maria e il falegname depose tra loro la culla appena costruita. Anche gli atri sistemarono davanti alla grotta i propri doni. Poi la cometa si appoggiò in cima alla grotta, il bue e l’asinello si accucciarono vicino alla culla, la guardiana accompagnò le oche nel laghetto, e il venditore di caldarroste accese il suo fuoco poco lontano. Il falegname decise di far compagnia alla vecchina che filava la lana e la donna col grembiule se ne andò vicino al pozzo... Bea si sistemò vicino alla grotta. Ben presto giunse mezzanotte e una musica dolce si diffuse nell’aria. La pecorella sollevò stupita il suo musetto: dalla culla il bimbo le sorrise. 3 L’Arco e... ...la Freccia Scuola dell’ INFANZIA CAMPANIA In viaggio con il Piccolo Principe... Le insegnanti della scuola dell’infanzia “L’aquilone” per questo anno scolastico hanno scelto di programmare l’attività scolastica seguendo il filo conduttore “SE CONOSCO SO”. E’ importante per noi proporre attività che facilitino la relazione e la conoscenza degli ambienti in cui i bambini vivono, la scuola, il quartiere, la città. Vivere la scuola significa fare delle esperienze che aiutino i bambini a confrontarsi con il mondo, a riflettere su ciò che li circonda scoprendo nuovi significati e valori. Attraverso l’esperienza scolastica i bambini imparano ad accogliere, aiutare, condividere, ed intrecciano una rete di relazioni in cui ciascuno viene accolto. Abbiamo voluto perciò proporre per il progetto accoglienza il racconto de “IL PICCOLO PRINCIPE” che parla del valore dell’amicizia. dal suo testo originario, si prolunga ed intreccia nella realtà quotidiana vissuta dai bambini. Il piccolo principe ha accompagnato così i bambini nell’esplorazione dei loro asteroidi: la famiglia, dove ha imparato da mamma e papà il linguaggio dell’amore; la scuola, dove impara a stare insieme, si apre alla socializzazione, alla scoperta, all’apprendimento; infine allarga lo sguardo al paese, dove scopre di essere un piccolo cittadino che vive nel rispetto delle regole, patrimonio comune di tutti. La rappresentazione di tutto il lavoro ha dato ai bambini l’occasione di sperimentare, oltre al piacere di aver rielaborato la storia, anche di presentarla mettendo in gioco la loro emozionalità, il piacere di divertirsi ed essere protagonisti. Il racconto ha permesso ai bambini di relazionarsi in vario modo con i vari personaggi che rappresentano i diversi aspetti del carattere umano di cui il Piccolo Principe ha saputo cogliere il senso profondo dando particolare significato a valori quali: l’amicizia, la spontaneità, la semplicità, l’immaginazione e l’ingenuità tipica dei bambini, ma spesso dimenticata dagli adulti. Ogni sezione ha realizzato un piccolo principe sul suo asteroide circondato dai bambini La narrazione, resa opportunamente lineare per una più immediata percezione da parte dei bambini, ha messo man mano in evidenza vari e strani personaggi, ha evocato luoghi sconosciuti, ma ha soprattutto offerto spunti di riflessione mettendola a confronto con il vissuto esperienziale dei bambini stessi. Si è quindi passati ad ampliare il racconto che, uscito 4 La castagnata: FESTA DEI NONNI L’importanza della famiglia ed in particolare l’amore speciale che i nonni donano ai loro piccoli, vengono ricordati subito dopo l’apertura dell’anno scolastico, in occasione della castagnata. Il 22 ottobre i bambini e le insegnanti della scuola dell’infanzia “l’aquilone” hanno accolto, in un salone appositamente addobbato, i nonni cantando vivaci canzoncine e recitando una semplice filastrocca. Dopo i meritati applausi la gradita merenda: delle buonissime castagne!!! I nipotini hanno fatto conoscere la scuola e la loro aula ai nonni, che ci auguriamo porteranno nei loro cuori il ricordo di un pomeriggio davvero pieno di gioia ed emozioni per tutti. COMITATO GENITORI Anche quest’anno il comitato genitori infanzia Campania organizza degli eventi per i bambini. Abbiamo cominciato con la festa “Bentornati –Benvenuti” con una buonissima merenda e tanti giochi. La prossima festa per i bambini sarà il giorno 14 Dicembre, tutti i bambini sono invitati nella palestra della scuola per partecipare a tanti bellissimi giochi. Una bella occasione per lo scambio d’auguri!!! PARTECIPATE NUMEROSI ALLA SOTTOSCRIZIONE A PREMI! 5 L’Arco e... ...la Freccia Scuola PRIMARIA AUTUNNO AL PARCO DELLE NOCI Gli alunni delle classi prime, nel mese di ottobre, hanno visitato il Parco delle Noci che li aspetterà anche nelle prossime stagioni insieme alla Dott.ssa Mandarini. Ecco alcuni disegni realizzati dagli alunni di 1^D Gli alberi cambiano colore Cespugli e canne intorno allo stagno La fioritura dei settembrini e gli ultimi voli di farfalle Inventiamo una fiaba: L’alieno e la ranocchia pelosa C’era una volta l’alieno Spiro. Un giorno, mentre gironzolava nello spazio, un meteorite lo colpì e Spiro precipitò sulla Terra, in una fabbrica di mascarpone. Era finito proprio in un pentolone pieno di mascarpone bianco. Uscì da lì tutto spaventato e si trovò davanti il malefico robot Monster. Il robot lo colpì con la sua pistola laser magica e lo trasformò in un rospo bianco. Spiro incontrò una ranocchia pelosa che gli chiese: - Perché sei tutto bianco? L’alieno rispose: - Monster mi ha fatto una magia. Allora la rana lo baciò e Spiro ritornò alieno e la rana si trasformò in principessa. Tornarono sul loro pianeta e vissero felici e contenti. Classe 2^C 6 I miei compagni I miei compagni sono intelligenti perchè usano le loro menti, i miei compagni sono generosi a volte un po’ permalosi, mi piace stare con loro perchè l’amicizia vale più dell’oro. Gaia N., 4^B Una bella esperienza informazioni. La scuola è meravigliosa, fantastica, emozionante, interessante e decisamente bellissima. Siamo contentissime di essere in una scuola come la nostra con delle maestre eccezionali ed eccellenti!!! Venerdì 27 settembre siamo andati, con la nostra classe e con le altre seconde, al Castello di Gropparello. Appena siamo arrivati ci siamo travestiti da soldati, con la spada. Poi con il cavaliere Rodolfo abbiamo combattuto contro l’orco e la strega. Abbiamo vinto e siamo diventati cavalieri. Nel pomeriggio, con il cavaliere Bianco, siamo entrati nel bosco incantato e lì abbiamo incontrato: il boscaiolo, il pellegrino e il minatore Ubaldo che ci ha regalato la pietrina magica per sconfiggere la strega. In seguito abbiamo incontrato anche la maga, il folletto, la strega e la fata. Dopo abbiamo visitato le stanze del castello insieme alla serva Elsa. Tutte queste persone parlavano in modo strano, parlavano medievale! A noi questa gita è piaciuta tanto e ci siamo proprio divertiti. Classe 2^C Le nostre maestre sono: MAESTRA CECILIA (matematica e scienze), MAESTRA MARY (storia e italiano), MAESTRA MONICA E MAESTRA AGATA (sostegno), MAESTRA ANNA (inglese), MAESTRA LORENA (religione). Noi adoriamo questa scuola perchè ci aiuta a diventare grandi!!! Chiara e Matilde,4^B UN DONO Da quando sono mamma, se ho un dubbio, un’insicurezza in più di un’occasione ritorno a quando ero piccola anch’io, e ripenso con attenzione a com’era il mio mondo, dentro e fuori, di bambina e mi sembra così di riuscire ad essere ai miei bimbi più vicina. E ogni volta che penso alla mia vita, al mio passato ritrovo ancora qui tutte le cose che da piccola ho imparato: sono le cose che non dimentico facilmente perché sono ancora impresse nel cuore, negli occhi e nella mente. La scuola!!! E tra i miei ricordi importanti, più vividi e più cari ci sono proprio gli anni delle Scuole Elementari! La scuola è un grande edificio dove si impara, si conoscono nuovi compagni e ci si diverte. A scuola si studiano molte MATERIE. Le nostre materie preferite sono: SCIENZE, MATEMATICA, STORIA e ITALIANO. Non so dirvi perché ma le poesie, le nozioni, le regole e le date che ancora ricordo sono quelle che a scuola mi sono state regalate… Lo so bambini che è difficile immaginare la scuola come un dono Sembra che sia la solita predica, o che io voglia darmi un tono! Dopo l’interrogazione di SCIENZE, a volte maestra Monica Tosini ci fa vedere un video corrispondente all’ argomento studiato a casa. SCIENZE non ci piace solo per questo, ma perchè noi troviamo la materia interessantissimissima!!! Non parlo certo del classico regalo, come quello di Natale desiderato, tanto atteso, avvolto in una carta speciale. Eppure è molto più prezioso: è continuo e quotidiano, sempre in crescendo E’ ciò che danno le vostre maestre, tutte diverse, spiegando, sgridando, sorridendo Ci pensate? Loro sono con voi quasi ogni giorno solo per “dare”: Vi danno ciò che sanno e cos’ è questo se non sinonimo di donare? Prendete a piene mani, scartate questi doni originali, usate le informazioni, ... In MATEMATICA abbiamo da poco incominciato le FRAZIONI!!! LE FRAZIONI ci piacciono un sacco!!! Entrambe abbiamo già preso DIECI in una delle prime schede delle FRAZIONI!!! La mamma di Tommaso e Camilla Rossetti AUGURI MAESTRA CECILIA STORIA, per noi, è una materia che da molta emozione e soddisfazione dopo averla studiata!!! Quest’anno, in STORIA, stiamo studiando i popoli del passato e le loro scoperte!!! Noi vorremmo vivere come gli uomini primitivi, con le loro abitudini, le loro invenzioni... Inoltre, quando studiamo I SUMERI O GLI EGIZI ci sembra di vivere dove vivevano loro!!! Da poco sei diventata nonna… e che NONNA! Vogliamo condividere questa immensa gioia augurando al meraviglioso nipotino tanto bene. Sarà un magico Natale. CIAO MAESTRA, NOI ORA TI IMMAGINIAMO COSI’... Le tue colleghe ed i tuoi alunni di 4B e 1C ITALIANO ci fa conoscere tante storie interessanti, impariamo le regole della nostra lingua e a scrivere testi ricchi di Ilaria, 1C 7 L’Arco e... ...la Freccia Scuola SECONDARIA Insegnanti a confronto Addio........... CLASSE!!! Mi chiamo Giovanni Lisariali e insegno lettere alla scuola media “Crillonde”; sono l’insegnante perfetto! Sono alto, snello, i miei capelli sono castani e corti e ho occhi d’incanto: sono di un color azzurro intenso. Amo scherzare con i ragazzi, sono comprensivo nei loro confronti e li supporto. Faccio solo due verifiche all’anno: una il primo quadrimestre e una il secondo su un argomento a piacere. Le mie verifiche sono sempre “vero o falso” in modo da non dare brutti voti ai ragazzi. Faccio molte interrogazioni avvisando in tempo i miei alunni in modo che si possano preparare perchè devono essere valutati, così da poter dare voti sempre sopra il sei per premiare il loro impegno. Ho scelto di fare questo lavoro perchè mi piace aiutare la fascia debole della società. Mercoledì 23 ottobre: apparentemente una giornata come tutte le altre, ma per noi fu il giorno in cui la classe 3^D disse addio alla sua amata aula per trasferirsi nel laboratorio di musica. Tutto ciò perché, durante l’ora di storia, tra una guerra di trincea e una disfatta tedesca, il nostro compagno Gabriele si accorse di una perdita d’acqua piovana dal soffitto. All’inizio ci piaceva l’idea di “cambiare un po’”, ma con il passare dei giorni, si è rivelato un vero incubo: a partire In conclusione, chiediamo collaborazione a tutte le persone disponibili e che potrebbero, in qualche modo, aiutarci. Mia sorella invece si chiama Dolores Wong ed è tutto il contrario di me. Infatti abbiamo la madre uguale ma il padre no. L’ho sempre odiata da quando ero piccolo perchè essendo più anziana di me aveva più privilegi. È completamente diversa da me sia fisicamente che caratterialmente. È grassa e bassa, ha i capelli crespi, color marrone tendente al giallo e corti, ha occhi grigi e piccoli infatti non vede in fondo al cuore. Si veste sempre di rosa e non dolce. Interroga tutti i giorni a “tappeto” anche nelle materie previste per altri giorni. Fa tantissime verifiche a sorpresa tanto che adesso non lo sono più. Mette i voti in base alla simpatia e anche moltissime note sul registro senza dare un preavviso non previsto dal regolamento scolastico presente sul diario degli alunni. Assegna tantissimi compiti a casa, molti dei quali sono ricerche o espressioni difficilissime lunghe chilometri. Ogni lezione dà venti pagine o più per il giorno dopo non spiegandole tutte e si lamenta se i ragazzi vanno da lei chiedendole se sia possibile rispiegarle perchè non le hanno comprese. Non accetta mai i consigli di classe, scrive lettere alle famiglie e note agli alunni. Spero per i suoi poveri pargoletti che a Natale diventi più buona e dolce come i suoi vestiti rosa da caramella gommosa. Sabrina C., Giorgia B., Federico A., Luca V., 3^D Isabella P., Alice Z., Laura M., Arianna A., 3^A dall’assenza di un proiettore e di una LIM per arrivare ai banchi troppo bassi e stretti e al continuo spostamento da un aula all’altra per non impedirne l’uso agli altri corsi. Ci piacerebbe se il comune intervenisse per migliorare le nostre condizioni, favorendo un ambiente ideale all’apprendimento garantito a tutti i ragazzi e le ragazze che godono del diritto all’istruzione e che quindi dovrebbero avere un luogo di studio adatto e disporre di strumenti utili all’insegnamento. In poche parole, RIVOGLIAMO LA NOSTRA AMATA CLASSE e gradiremmo che questo accada al più presto per agevolarci e per ritornare alla “normalità” che in questo momento ci manca. 8 CHAT: codename Anu bi WELCOME TO MY SCHOOL Mi presento, mi chiamo Mattia Marco e sono uno studente fuoricorso di Giurisprudenza. Amo viaggiare e conoscere gente, paradossalmente anche isolarmi nei miei pensieri proiettando diverse ipotesi su me stesso basato su i se e i ma. Ho scoperto una chat italiana a seguito di uno stiramento muscolare, così per caso e così per gioco. Ignaro che al di là di una semplice facciata web e parole che scorrono, potesse rivelarsi un mondo talmente complesso da essere considerato un fenomeno sociocomportamentale. Impossibilitato ad uscire, la mancanza di contatti con persone cominciava ad ammattirmi. Perché definire la chat “fenomeno socio-comportamentale”? Perché all’interno di essa osservi una miriade di personalità come sono e come in parte vorrebbero essere. Da desideri sessuali a turbe sentimentali, da problemi lavorativi a semplici momenti di noia da uccidere attraverso il passatempo della chat. Sottile è però la linea tra finzione e realtà, laddove un singolo sbaglio può turbarti seriamente. Un giorno mentre ero collegato in particolar modo mi colpì un user, Lady90, con cui chattai per 3 notti di fila anche sino alle 6 del mattino. Ero come stregato. Alle sue spalle una storia triste, perdita dei genitori a 18 anni e sacrifici per mantenersi. Turbe sentimentali, realizzazione e voglia di lottare. Qualche foto carina, mai confermata da una visione in cam (ovviamente rotta) e mai ascoltata la voce. Era ciò che ho sempre cercato: una ragazza dolce, carina, dotata d’intelletto e forza d’animo nonché valori. Alla vigilia dell’incontro scompare, nessun contatto. Non conosco il motivo della sparizione.. Paura? Si sarà descritta per ciò che non era? Magari era un uomo? Ma la chat può essere molto pericolosa, in essa parecchi molestatori e ragazze con voglia di scoprire... Ma la cosa che più mi ha inquietato sono profili di pedofili che a volte si aggirano scambiandosi per ragazzi o ragazzine di 10-15 anni. Non poche sono state le richieste di aiuto fatte nei miei confronti da ragazzine che dichiaravano di essere molestate e minacciate. A volte vengo scambiato per un admin, cosa che non sono. Utenti che dichiarano di essere degli hacker, di rubare foto dai pc delle vittime e di rovinare la loro vita. A tal riguardo ricordo il fenomeno di una ragazza canadese di nome Amanda Todd arrivata al suicidio a seguito della circolazione sul web di sue immagini nude. Immagini mandate dalla stessa Amanda ad un utente conosciuto in chat e di cui credeva esserne innamorata. Documentatevi a tal riguardo e state molto attenti: dietro una tastiera, tutti possono essere tutto. Ma non giocate con la circolazione della vostra immagine, potrebbe ritorcersi a voi contro. Che cos’è cambiato nella scuola italiana negli ultimi 15 anni? A questa domanda non c’è un’unica risposta! Mi chiamo Scuola Italiana; per certa gente sono cambiata molto, per altri molto poco. Ho come amici gli studenti e come vicini di casa gli insegnanti, ma la mia dirigente è la Preside. Io sono un’opportunità di lavoro per gli insegnanti e il futuro dei ragazzi. Offro dei progetti molto interessanti come ad esempio il corso di Latino, Informatica, Robotica, il KET, il Giornalino. Magari il mio aspetto esteriore non è dei migliori, ma i miei amici “alunni” mi rendono fantastica. Vivo momenti di debolezza ma cerco di resistere a tagli e crolli. Ho subito un cambiamento radicale con l’approccio della tecnologia. Ho visto con i miei occhi, che le diversità possono essere occasioni, non ostacoli. I miei ambienti non sono adeguati come vorrei, ho dei muri con delle piaghe che bramano la vivacità con varianti cromatiche. La mia palestra è adeguata ad accogliere persone. Ho dei canestri, delle porte da calcetto e un soffitto malinconico che sgancia un pò di cipria. Gli spogliatoi non sono adeguati. Molti ritagli della mia struttura non sono sempre visitati come ad esempio la biblioteca e la mensa. Possiedo una pista d’atletica ed un campo da calcio poco utilizzato dai miei amici. Mi manca un posteggio bici; la mie aule sono piccole e i ragazzi vivono come sardine in scatola. I miei bagni non sono del tutto utilizzabili e le finestre di ultima generazione sono rotte o poco adatte per un edificio come il mio. Sono allegra e sorridente, e accolgo lo studente per un futuro promettente. Amo i libri e la cultura evitando la bocciatura con un pizzico di paura. Mattia Marco “Anubi” Giorgio R. e Daniele V., 3^C 9 Bella raga Ciao mi chiamo Italo detto lo “Sciallato”, sono un ragazzo di 13 anni e frequento l’Istituto Comprensivo Dezza di Melegnano. Mi piace vestirmi con la tuta e una felpa, di solito della “Duff” o dell’ “Abercrombie”. Ho i capelli rasati ai lati e folti sopra o effetto punte di “coltello” con il gel o la cera. Sono alto circa 170 cm, e ho una corporatura robusta. Mi piace portare una collana rapper e un polsino. Ho due cellulari: un IPhone e un Galaxy S, avuti in regalo dai miei genitori. Sono un ragazzo fin troppo vivace e dal carattere un pò testardo. Molti Prof sono simpatici e comprensivi, altri manifestano sintomi di apatia, eccetto quelli che fanno le battute, però li rispettiamo. Come tutti i ragazzi la mia materia preferita è scienze motorie, mentre odio letteratura. Mi piace ascoltare musica Rap e Reggae, i miei cantanti preferiti sono Eminem, Lil Wayne e Bob Marley. Otre alla musica un’altra mia passione è il calcio, che pratico dopo la scuola. Mi alleno con impegno perchè da grande voglio diventare un calciatore e credo che la maggior parte dei ragazzi abbia il mio stesso sogno. Sono estroverso in apperenza ma riservato, l’amicizia è il mio obiettivo per sentirmi apprezzato. Mi chiamo Sandra detta la “Salamandra”, ho 13 anni compagna di classe dello “Sciallato”. La Redazione Responsabili progetto: Corona Lina - Rota don GB Comitato di Redazione: DOCENTI De Pietro Mariangela Lembo Nunzio Marzani Carmen Raimondi Paola La redazione ha privilegiato la pubblicazione del materiale prodotto dagli alunni, rispettandolo quanto più possibile nella forma consegnata. ALUNNI Anelli Arianna, Arioli Federico, Beltramini Giorgia, Busetti Stefano, Criscione Sabrina, Falco Francesca, Mazzoletti Lorenzo, Menicatti Laura, Monteverde Martina, Panara Isabella, Reali Giorgio, Verdelli Luca, Veranoli Daniele, Zaggia Alice. Mi piace essere sempre in ordine con i miei jeans o leggins abbinati con una maglietta colorata e una felpa piena di scritte. Anche i capelli devono essere sempre in ordine, per questo li pettino molto e sto attenta alle doppie punte; mi piace renderli lisci, piastrati. Sono abbastanza alta, più o meno 166 cm. Sono snella ma promettente. Porto quasi sempre una collana e tanti braccialetti e non può mancare l’anello. Il mio cellulare è un IPhone, mentre mia sorella ha un Samsung; lo utilizzo spesso per scaricare giochi o per chattare su Whatsapp o Facebook. Sono molto vivace, non mi piace studiare ma ho lo stesso buoni voti. Per me i Prof sono tutti uguali e simpatici a modo loro. Le mie materie preferite sono le lingue, mentre odio matematica, storia e scienze motorie. Sul cellulare ho molte canzoni straniere di cantanti rap o pop, per esempio Macklemore. Le mie passioni sono la danza hip hop, danza classica e ginnastica artistica. Il mio sogno è diventare una ballerina. Amo la vita, il sorriso e le persone cordiali. Lorenzo M. e Stefano B., 3^A e 3^C zione a d e la R i un e e t o n irige a tutti v D a L rano Natale u g u a ovo! no sere Anno Nu lice e f n eu