1 a Edizione - Istituto Dezza

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1 a Edizione - Istituto Dezza
L’Arco e...
...la Freccia
Giornalino dell’Istituto
Comprensivo “G. Dezza”
Anno Undicesimo, numero 1
Dicembre 2013
VIA KAIRÓS
Passano gli anni, scorrono i fiumi, il tempo vola e la storia
si ripete…
Il vostro amatissimo Grillo non perde la via, perché lascia
sempre la scia e torna nuovamente su queste pagine,
dove il bianco foglio comincia a prender colore, con fauste parole che il cuore vorrà trasmettere.
L’incanto della vita mi conduce al vostro ascolto dove il
mio stornello vorrebbe arricchire il sorriso che si spegne
al gravoso pensiero dell’incertezza, quell’oscurità che
luce scarta priva di reazione.
Dicembre è il mese di chiusura, del rendiconto, le immagini di un anno si intersecano costruendo un grafico di
percentuali. La conclusione per fortuna si riversa nel Natale, festa del voler bene.
Non dobbiamo dimenticare di rispecchiarci nell’altro che
necessita semplicemente di cure, di un gesto, uno sguardo, una parola, un centesimo, un’amicizia, una famiglia,
un tetto, una pagnotta.
Dedicare parte del nostro presente a chi ormai non ha fu-
turo lo riporta al suo passato, quando il cielo era sempre
più blu, le stelle fonte di sogni e la vita gioia di esistere.
Voi miei cari ragazzi percepite il clima del dissenso, l’affanno del timore, il grido del cuore perché l’attesa di una
carezza nel frenetico volteggiare dei piedi sfugge agli
occhi di chi vede solo il dubbio del domani.
Il sole tornerà perché la sua funzione continua, come il
vento smuove le foglie così il vostro coraggio sarà pronto a rimuovere ciò che l’inverno ha gelato. Per scaldare
delle guance basta una mano accostata alla pietra che
resiste, per incidere un sorriso che il tempo non potrà più
cancellare.
A volte ciò che è semplice non lo vediamo perché dipingiamo le mura delle complicazioni, quello che si vede
noi pensiamo che è quello che c’è e quello che non si
vede sembra che non c’è però a volte quello che sembra
che c’è non esiste e quello che non si vede invece esiste.
In questo Natale chiudiamo gli occhi per sentire il fruscio
dell’animo che spinge verso l’altro.
Nessuno può fare tutto, ma tutti possono fare qualcosa, il mio amico Mario un giorno mi disse:
Non è arrivare in alto, il dramma della vita, ma sapere
volare anche senza ali.
Tutto è valutato dal punto di vista del benessere materiale, e questo deruba l’uomo del suo proprio valore.
Il più delle volte non servono trattati per riflettere ma
elementare ingenuità per scovare nella profondità di
una notte, perché non esiste notte tanto lunga che impedisca al sole di risorgere.
Buone feste, buone vacanze e auguri di Natale dal
Grillo!
GIROTONDO INTORNO AL MONDO
LA CASTAGNATA: FESTA DEI NONNI
AUTUNNO AL PARCO DELLE NOCI
INSEGNANTI A CONFRONTO
ZIA
L’Arco e...
...la Freccia
Scuola dell’
INFANZIA
CESARIS
GIROTONDO...INTORNO AL MONDO!!!
Quest’anno tutti noi bambini della scuola dell’infanzia “Cesaris” stiamo viaggiando per il mondo!!!
Stiamo scoprendo che tra le persone ci sono tante differenze ma anche tante
cose speciali che tutti portiamo nel cuore, al di là dei paesi da dove veniamo…
Stiamo ascoltando anche tante storie africane
(perché ora stiamo facendo qui la nostra tappa del
giro del mondo), qualcuna raccontata proprio dalle mamme provenienti dal Marocco e dall’Egitto, e
stiamo scoprendo che, anche se sono ambientate
in luoghi lontani e hanno protagonisti diversi dalla
nostra Cenerentola o dalla nostra Biancaneve, i significati che ci vogliono trasmettere sono gli stessi delle nostre fiabe e dei nostri racconti.
Qui vi facciamo vedere un po’ dei nostri disegni e dei
nostri lavori…
GIRA GIRAMONDO
FACCIAMO UN GIROTONDO
TONDO E GIOCONDO!
FACCIAMO UN GIROTONDO
TONDO E GIOCONDO!
PRENDIAMOCI PER MANO
E GIRIAMO!
PRENDIAMOCI PER MANO
E CANTIAMO!
FACCIAMO UN GIROTONDO
TONDO E GIOCONDO!
FACCIAMO UN GIROTONDO
TONDO E GIOCONDO!
PRENDIAMOCI PER MANO
E GIRIAMO!
PRENDIAMOCI PER MANO
E CANTIAMO!
FACCIAMO UN GIRAMONDO
NOI BAMBINI DEL MONDO!
PELLE CHIARA, PELLA SCURA
TUTTI UNITI NELL’AVVENTURA!
DELLA SCUOLA DEI PICCINI
TUTTI UGUALI NOI BAMBINI.
GIRA GIRA E TUTTI GIU’ PER TERRA!
VIVA LA PACE E ABBASSO LA GUERRA!
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BEA... pecorella curiosa
C’era una volta una pecorella di
“È un modo per rappresentare il posto
dov’è nato Gesù”, spiegò nonna pecora.
“Ci sono i pastori, la capanna, la stella,
il bue, l’asinello, Giuseppe, Maria, moltissime pecore...”.
“Moltissime pecore?” la interruppe Bea. “Ci sono anche le
pecore?” “Certamente!”, rispose la nonna. “Allora ci voglio
andare anch’io!”, concluse la pecorella. “Da che parte si
va?” “Segui la stella”, le consigliò la nonna, e riprese placida
a brucare.
nome Bea. Era vivace, tanto curiosa e aveva una grandissima
volgia di avventura.
Un giorno verso Natale, la nonna le narrò una vecchissima
magica storia, che parlava di un bimbo, nato tanti anni prima, in una terra lontana. Quel bimbo, di nome Gesù, era
davvero speciale visto che ancor oggi nel mondo si fa una
bellissima festa per ricordare la sua nascita. Bea non riusciva a trattenere la curiosità: “ Che cos’è un presepe?” chiese.
Segui la stella! È una parola! Bea però non si perse di animo e si avviò trotterellan-
do lungo il sentiero. Cammina cammina incontrò una ragazza che stava pascolando le sue oche, “Dove vai così di fretta?”, le chiese la piccola guardiana delle oche.
“Vado a cercare il presepe”, rispose Bea. “E’ la strada giusta?”
“Certo che è la strada giusta!”, disse la ragazza. “Se mi aiuti a raccogliere le uova,
verrò con te e ci faremo compagnia!” Detto fatto. Poi le due ripresero il sentiero.
Cammina cammina, incontrarono un venditore di cal-
darroste: “Dove andate così di fretta?”, chiese a Bea e alla
piccola guardiana delle oche.
“Andiamo a cercare il presepe”, risposero le due. “Sai dirci
se questa è la strada giusta?”
“Certo che è la strada giusta!” disse
l’uomo. “Se mi aiutate a togliere le
castagne dal fuoco e a matterle nel
sacco, verrò con voi e ci faremo compagnia!” Detto fatto, Bea e la guardiana delle oche si diedero un gran
daffare, e i tre ripresero il sentiero.
Cammina cammina, incontrarono un pastore, poi una
vecchina che filava la lana, poi
una donna con il grembiule che
andava al pozzo a prendere l’acqua... Ogni volta si ripeteva la stessa storia.
Infine incontrarono un bue: “Dove
andate tutti quanti così di fretta?”,
chiese a Bea e ai suoi nuovi amici.
“Andiamo a cercare il presepe”, risposero loro. “Sai dirci se questa è
la strada giusta?”
“Certo che è la strada giusta!” disse il bue. “Se mi aiutate
a cercare l’asino, verrò con voi e ci faremo buona compagnia!”
Detto fatto, si diedero tutti un gran daffare: chi cercava
l’asino di qua, chi di là, chi guardava dietro al pagliaio, chi
dentro al pozzo... Alla fine lo trovarono che dormiva vicino
al fienile. “Sveglati! È quasi mezzanotte!” gli gridò il bue.
L’asino si svegliò, si stiracchiò e assieme agli altri, riprese il
sentiero.
Cammina cammina, incontrarono un vecchio
falegname.
“Dove andate così di fretta?”, chiese. “Andiamo
a cercare il presepe”, risposero i tre. “Sai dirci
se questa è la strada giusta?”
“Certo che è la strada giusta!” disse l’uomo.
“Se mi aiutate a costruire questa culla, verrò con voi e ci faremo compagnia!”
Detto fatto, Bea, la guardiana delle oche e il venditore di caldarroste si
diedero un gran daffare: piantando chiodi, incollando assi e, quando
la culla fu finita, i quattro ripresero il sentiero.
All’improvviso nella notte buia buia spuntò una splendida stella, con una lunga luminosa coda.
“E’ la cometa! È la cometa!”, gridarono tutti; poi iniziarono a seguirla.
In men che non si dica giunsero davanti a una grotta. Dentro c’erano solo Giuseppe e Maria e il falegname depose
tra loro la culla appena costruita. Anche gli atri sistemarono davanti alla grotta i propri doni.
Poi la cometa si appoggiò in cima alla grotta, il bue e l’asinello si accucciarono
vicino alla culla, la guardiana accompagnò le oche nel laghetto, e il venditore di
caldarroste accese il suo fuoco poco lontano. Il falegname decise di far compagnia alla vecchina che filava la lana e la donna col grembiule se ne andò vicino
al pozzo...
Bea si sistemò vicino alla grotta.
Ben presto giunse mezzanotte e una musica dolce si diffuse nell’aria.
La pecorella sollevò stupita il suo musetto: dalla culla il bimbo le sorrise.
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L’Arco e...
...la Freccia
Scuola dell’
INFANZIA
CAMPANIA
In viaggio con il Piccolo Principe...
Le insegnanti della scuola dell’infanzia “L’aquilone” per questo anno scolastico hanno scelto di programmare l’attività scolastica seguendo il filo conduttore “SE CONOSCO SO”.
E’ importante per noi proporre
attività che facilitino la relazione e la conoscenza degli ambienti in cui i bambini vivono, la scuola, il quartiere,
la città.
Vivere la scuola significa fare delle esperienze che
aiutino i bambini a confrontarsi con il mondo, a riflettere su ciò che li circonda scoprendo nuovi significati e valori.
Attraverso l’esperienza scolastica i bambini imparano ad accogliere, aiutare, condividere, ed intrecciano una rete di relazioni in cui ciascuno viene accolto.
Abbiamo voluto perciò proporre per il progetto accoglienza il racconto de “IL PICCOLO PRINCIPE” che
parla del valore dell’amicizia.
dal suo testo originario, si prolunga ed intreccia nella
realtà quotidiana vissuta dai bambini. Il piccolo principe
ha accompagnato così i bambini nell’esplorazione dei
loro asteroidi: la famiglia, dove ha imparato da mamma
e papà il linguaggio dell’amore; la scuola, dove impara
a stare insieme, si apre alla socializzazione, alla scoperta, all’apprendimento; infine allarga lo sguardo al paese, dove scopre di essere un piccolo cittadino che vive
nel rispetto delle regole, patrimonio comune di tutti.
La rappresentazione di tutto il lavoro ha dato ai
bambini l’occasione di sperimentare, oltre al piacere di aver rielaborato la storia, anche di presentarla mettendo in gioco la
loro emozionalità, il piacere
di divertirsi ed essere protagonisti.
Il racconto ha permesso ai bambini di relazionarsi in
vario modo con i vari personaggi che rappresentano
i diversi aspetti del carattere umano di cui il Piccolo
Principe ha saputo cogliere il senso profondo dando particolare significato a valori quali: l’amicizia,
la spontaneità, la semplicità, l’immaginazione e
l’ingenuità tipica dei bambini, ma spesso dimenticata dagli adulti.
Ogni sezione ha realizzato un
piccolo principe sul suo asteroide
circondato dai bambini
La narrazione, resa opportunamente lineare per una più
immediata percezione da parte dei bambini, ha messo
man mano in evidenza vari e strani personaggi, ha evocato luoghi sconosciuti, ma ha soprattutto offerto spunti
di riflessione mettendola a confronto con il vissuto esperienziale dei bambini stessi.
Si è quindi passati ad ampliare il racconto che, uscito
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La castagnata:
FESTA DEI NONNI
L’importanza della famiglia ed in particolare l’amore speciale che i nonni
donano ai loro piccoli, vengono ricordati subito dopo l’apertura dell’anno scolastico, in occasione della castagnata.
Il 22 ottobre i bambini e le insegnanti della scuola dell’infanzia “l’aquilone” hanno accolto, in un salone appositamente addobbato, i nonni cantando vivaci canzoncine e recitando una semplice filastrocca.
Dopo i meritati applausi la gradita merenda: delle
buonissime castagne!!!
I nipotini hanno fatto conoscere la scuola e la loro
aula ai nonni, che ci auguriamo porteranno nei loro
cuori il ricordo di un pomeriggio davvero pieno di
gioia ed emozioni per tutti.
COMITATO GENITORI
Anche quest’anno il comitato genitori infanzia Campania organizza
degli eventi per i bambini. Abbiamo cominciato con la festa “Bentornati –Benvenuti” con una buonissima merenda e tanti giochi.
La prossima festa per i bambini sarà il giorno 14 Dicembre, tutti i
bambini sono invitati nella palestra della scuola per partecipare a
tanti bellissimi giochi.
Una bella occasione per lo scambio d’auguri!!!
PARTECIPATE NUMEROSI ALLA SOTTOSCRIZIONE A PREMI!
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L’Arco e...
...la Freccia
Scuola
PRIMARIA
AUTUNNO AL PARCO DELLE NOCI
Gli alunni delle classi prime, nel mese di ottobre, hanno visitato il Parco delle
Noci che li aspetterà anche nelle prossime stagioni insieme alla Dott.ssa Mandarini.
Ecco alcuni disegni realizzati dagli alunni di 1^D
Gli alberi cambiano colore
Cespugli e canne intorno allo stagno
La fioritura dei settembrini e gli
ultimi voli di farfalle
Inventiamo una fiaba:
L’alieno e la ranocchia pelosa
C’era una volta l’alieno Spiro.
Un giorno, mentre gironzolava nello spazio, un meteorite lo colpì e Spiro precipitò sulla Terra, in una fabbrica di mascarpone. Era finito proprio in un pentolone pieno di
mascarpone bianco.
Uscì da lì tutto spaventato e si trovò davanti il malefico robot
Monster. Il robot lo colpì con la sua pistola laser magica e lo
trasformò in un rospo bianco.
Spiro incontrò una ranocchia pelosa che gli chiese: - Perché sei
tutto bianco?
L’alieno rispose: - Monster mi ha fatto una magia.
Allora la rana lo baciò e Spiro ritornò alieno e la rana si trasformò in principessa.
Tornarono sul loro pianeta e vissero felici e contenti.
Classe 2^C
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I miei
compagni
I miei compagni sono intelligenti perchè usano le loro
menti,
i miei compagni sono generosi
a volte un po’ permalosi,
mi piace stare con loro
perchè l’amicizia vale più
dell’oro.
Gaia N., 4^B
Una bella esperienza
informazioni.
La scuola è meravigliosa, fantastica, emozionante, interessante e decisamente bellissima.
Siamo contentissime di essere in una scuola come la nostra con delle maestre eccezionali ed eccellenti!!!
Venerdì 27 settembre siamo andati, con
la nostra classe e con le altre seconde, al
Castello di Gropparello.
Appena siamo arrivati ci siamo travestiti
da soldati, con la spada.
Poi con il cavaliere Rodolfo abbiamo
combattuto contro l’orco e la strega. Abbiamo vinto e siamo diventati cavalieri.
Nel pomeriggio, con il cavaliere Bianco, siamo entrati
nel bosco incantato e lì abbiamo incontrato: il boscaiolo, il pellegrino e il minatore Ubaldo che ci ha regalato
la pietrina magica per sconfiggere la strega. In seguito
abbiamo incontrato anche la maga, il folletto, la strega
e la fata.
Dopo abbiamo visitato le stanze del castello insieme alla
serva Elsa. Tutte queste persone parlavano in modo strano, parlavano medievale!
A noi questa gita è piaciuta tanto e ci siamo proprio divertiti.
Classe 2^C
Le nostre maestre sono: MAESTRA CECILIA (matematica
e scienze), MAESTRA MARY (storia e italiano), MAESTRA
MONICA E MAESTRA AGATA (sostegno), MAESTRA ANNA
(inglese), MAESTRA LORENA (religione).
Noi adoriamo questa scuola perchè ci aiuta a diventare grandi!!!
Chiara e Matilde,4^B
UN DONO
Da quando sono mamma, se ho un dubbio, un’insicurezza in più di
un’occasione
ritorno a quando ero piccola anch’io, e ripenso con attenzione
a com’era il mio mondo, dentro e fuori, di bambina
e mi sembra così di riuscire ad essere ai miei bimbi più vicina.
E ogni volta che penso alla mia vita, al mio passato
ritrovo ancora qui tutte le cose che da piccola ho imparato:
sono le cose che non dimentico facilmente
perché sono ancora impresse nel cuore, negli occhi e nella mente.
La scuola!!!
E tra i miei ricordi importanti, più vividi e più cari
ci sono proprio gli anni delle Scuole Elementari!
La scuola è un grande edificio dove si impara, si conoscono nuovi compagni e ci si diverte.
A scuola si studiano molte MATERIE.
Le nostre materie preferite sono: SCIENZE, MATEMATICA,
STORIA e ITALIANO.
Non so dirvi perché ma le poesie, le nozioni, le regole e le date
che ancora ricordo sono quelle che a scuola mi sono state regalate…
Lo so bambini che è difficile immaginare la scuola come un dono
Sembra che sia la solita predica, o che io voglia darmi un tono!
Dopo l’interrogazione di SCIENZE, a volte maestra Monica Tosini ci fa vedere un
video corrispondente all’ argomento studiato a casa.
SCIENZE non ci piace solo per questo, ma perchè noi troviamo la materia interessantissimissima!!!
Non parlo certo del classico regalo, come quello di Natale
desiderato, tanto atteso, avvolto in una carta speciale.
Eppure è molto più prezioso: è continuo e quotidiano, sempre in
crescendo
E’ ciò che danno le vostre maestre, tutte diverse, spiegando, sgridando, sorridendo
Ci pensate? Loro sono con voi quasi ogni giorno solo per “dare”:
Vi danno ciò che sanno e cos’ è questo se non sinonimo di donare?
Prendete a piene mani, scartate questi doni originali, usate le
informazioni,
...
In MATEMATICA abbiamo da poco incominciato le FRAZIONI!!!
LE FRAZIONI ci piacciono un sacco!!!
Entrambe abbiamo già preso DIECI in una
delle prime schede delle FRAZIONI!!!
La mamma di Tommaso e Camilla Rossetti
AUGURI MAESTRA CECILIA
STORIA, per noi, è una materia che da molta
emozione e soddisfazione dopo averla studiata!!!
Quest’anno, in STORIA, stiamo studiando i popoli del
passato e le loro scoperte!!!
Noi vorremmo vivere come gli uomini primitivi, con le
loro abitudini, le loro invenzioni...
Inoltre, quando studiamo I SUMERI O GLI EGIZI ci sembra
di vivere dove vivevano loro!!!
Da poco sei diventata nonna… e che NONNA!
Vogliamo condividere questa immensa gioia
augurando al meraviglioso nipotino tanto bene.
Sarà un magico Natale.
CIAO MAESTRA, NOI ORA TI IMMAGINIAMO COSI’...
Le tue colleghe
ed i tuoi alunni di 4B e 1C
ITALIANO ci fa conoscere tante storie
interessanti, impariamo le regole della
nostra lingua e a scrivere testi ricchi di
Ilaria, 1C
7
L’Arco e...
...la Freccia
Scuola
SECONDARIA
Insegnanti a confronto
Addio...........
CLASSE!!!
Mi chiamo Giovanni Lisariali e insegno lettere alla scuola
media “Crillonde”; sono l’insegnante perfetto! Sono alto, snello, i miei capelli sono
castani e corti e ho occhi d’incanto: sono
di un color azzurro intenso.
Amo scherzare con i ragazzi, sono
comprensivo nei loro confronti e li supporto. Faccio solo due verifiche all’anno: una il primo quadrimestre e una il
secondo su un argomento a piacere.
Le mie verifiche sono sempre “vero o falso” in modo da
non dare brutti voti ai ragazzi. Faccio molte interrogazioni avvisando in tempo i miei alunni in modo che si
possano preparare perchè devono essere valutati, così
da poter dare voti sempre sopra il sei per premiare il loro
impegno. Ho scelto di fare questo lavoro perchè mi piace
aiutare la fascia debole della società.
Mercoledì 23 ottobre: apparentemente una giornata come
tutte le altre, ma per noi fu il giorno in cui la classe 3^D disse addio alla sua amata aula per trasferirsi nel laboratorio
di musica.
Tutto ciò perché, durante l’ora di storia, tra una guerra
di trincea e una disfatta tedesca, il nostro compagno
Gabriele si accorse di una perdita d’acqua piovana dal
soffitto.
All’inizio ci piaceva l’idea di “cambiare un po’”, ma con il
passare dei giorni, si è rivelato un vero incubo: a partire
In conclusione, chiediamo collaborazione a tutte le persone disponibili e che potrebbero, in qualche modo, aiutarci.
Mia sorella invece si chiama Dolores Wong
ed è tutto il contrario di me. Infatti abbiamo la madre uguale ma il padre no. L’ho
sempre odiata da quando ero piccolo
perchè essendo più anziana di me aveva
più privilegi.
È completamente diversa da me sia fisicamente che caratterialmente. È grassa e bassa, ha i capelli crespi, color marrone tendente al giallo
e corti, ha occhi grigi e piccoli infatti non vede in fondo
al cuore. Si veste sempre di rosa e non dolce. Interroga
tutti i giorni a “tappeto” anche nelle materie previste per
altri giorni.
Fa tantissime verifiche a sorpresa tanto che adesso non
lo sono più. Mette i voti in base alla simpatia e anche
moltissime note sul registro senza dare un preavviso non
previsto dal regolamento scolastico presente sul diario
degli alunni. Assegna tantissimi compiti a casa, molti dei
quali sono ricerche o espressioni difficilissime lunghe
chilometri.
Ogni lezione dà venti pagine o più per il giorno dopo
non spiegandole tutte e si lamenta se i ragazzi vanno da
lei chiedendole se sia possibile rispiegarle perchè non
le hanno comprese. Non accetta mai i consigli di classe,
scrive lettere alle famiglie e note agli alunni.
Spero per i suoi poveri pargoletti che a Natale diventi
più buona e dolce come i suoi vestiti rosa da caramella
gommosa.
Sabrina C., Giorgia B., Federico A.,
Luca V., 3^D
Isabella P., Alice Z., Laura M.,
Arianna A., 3^A
dall’assenza di un proiettore e di una LIM per arrivare ai
banchi troppo bassi e stretti e al continuo spostamento
da un aula all’altra per non impedirne l’uso agli altri corsi.
Ci piacerebbe se il comune intervenisse per migliorare le
nostre condizioni, favorendo un ambiente ideale all’apprendimento garantito a tutti i ragazzi e le ragazze che
godono del diritto all’istruzione e che quindi dovrebbero
avere un luogo di studio adatto e disporre di strumenti
utili all’insegnamento.
In poche parole, RIVOGLIAMO LA NOSTRA AMATA CLASSE e gradiremmo che questo accada al più presto per
agevolarci e per ritornare alla “normalità” che in questo
momento ci manca.
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CHAT: codename Anu bi
WELCOME TO MY SCHOOL
Mi presento, mi chiamo Mattia Marco e sono uno studente
fuoricorso di Giurisprudenza. Amo viaggiare e conoscere
gente, paradossalmente anche isolarmi nei miei pensieri
proiettando diverse ipotesi su me stesso basato su i se e i
ma.
Ho scoperto una chat italiana a seguito di uno stiramento muscolare, così
per caso e così per gioco. Ignaro che
al di là di una semplice facciata web e
parole che scorrono, potesse rivelarsi
un mondo talmente complesso da essere considerato un fenomeno sociocomportamentale. Impossibilitato ad uscire, la mancanza
di contatti con persone cominciava ad ammattirmi.
Perché definire la chat “fenomeno socio-comportamentale”? Perché all’interno di essa osservi una miriade di personalità come sono e come in parte vorrebbero essere. Da
desideri sessuali a turbe sentimentali, da problemi lavorativi a semplici momenti di noia da uccidere attraverso il
passatempo della chat. Sottile è però la linea tra finzione e
realtà, laddove un singolo sbaglio può turbarti seriamente.
Un giorno mentre ero collegato in particolar modo mi
colpì un user, Lady90, con cui chattai per 3 notti di fila
anche sino alle 6 del mattino. Ero come stregato. Alle sue
spalle una storia triste, perdita dei genitori a 18 anni e sacrifici per mantenersi. Turbe sentimentali, realizzazione e
voglia di lottare. Qualche foto carina, mai confermata da
una visione in cam (ovviamente rotta) e mai ascoltata la
voce. Era ciò che ho sempre cercato: una ragazza dolce,
carina, dotata d’intelletto e forza d’animo nonché valori.
Alla vigilia dell’incontro scompare, nessun contatto. Non
conosco il motivo della sparizione.. Paura? Si sarà descritta per ciò che non era? Magari era un uomo? Ma la chat
può essere molto pericolosa, in essa parecchi molestatori
e ragazze con voglia di scoprire... Ma la cosa che più mi ha
inquietato sono profili di pedofili che a volte si aggirano
scambiandosi per ragazzi o ragazzine di 10-15 anni.
Non poche sono state le richieste di aiuto fatte nei miei
confronti da ragazzine che dichiaravano di essere molestate e minacciate. A volte vengo scambiato per un admin,
cosa che non sono. Utenti che dichiarano di essere degli
hacker, di rubare foto dai pc delle vittime e di rovinare la
loro vita.
A tal riguardo ricordo il fenomeno di una ragazza canadese di nome Amanda Todd arrivata al suicidio a seguito della circolazione sul web di sue immagini nude. Immagini
mandate dalla stessa Amanda ad un utente conosciuto in
chat e di cui credeva esserne innamorata. Documentatevi
a tal riguardo e state molto attenti: dietro una tastiera,
tutti possono essere tutto. Ma non giocate con la circolazione della vostra immagine, potrebbe ritorcersi a voi
contro.
Che cos’è cambiato nella scuola italiana negli ultimi
15 anni?
A questa domanda non c’è un’unica risposta!
Mi chiamo Scuola Italiana; per certa gente sono
cambiata molto, per altri molto poco.
Ho come amici gli studenti e come vicini di casa gli
insegnanti, ma la mia dirigente è la Preside.
Io sono un’opportunità di lavoro per gli insegnanti
e il futuro dei ragazzi. Offro dei progetti molto interessanti come ad esempio il corso di Latino, Informatica, Robotica, il KET, il Giornalino.
Magari il mio aspetto esteriore non è dei migliori,
ma i miei amici “alunni” mi rendono fantastica. Vivo
momenti di debolezza ma cerco di resistere a tagli e
crolli. Ho subito un cambiamento radicale con l’approccio della tecnologia.
Ho visto con i miei occhi, che le diversità possono
essere occasioni, non ostacoli.
I miei ambienti non sono adeguati come vorrei, ho
dei muri con delle piaghe che bramano la vivacità
con varianti cromatiche.
La mia palestra è adeguata ad accogliere persone.
Ho dei canestri, delle porte da calcetto e un soffitto
malinconico che sgancia un pò di cipria.
Gli spogliatoi non sono adeguati. Molti ritagli della mia struttura non sono sempre visitati come ad
esempio la biblioteca e la mensa.
Possiedo una pista d’atletica ed un campo da calcio
poco utilizzato dai miei amici. Mi manca un posteggio bici; la mie aule sono piccole e i ragazzi vivono
come sardine in scatola.
I miei bagni non sono del tutto utilizzabili e le finestre di ultima generazione sono rotte o poco adatte
per un edificio come il mio.
Sono allegra e sorridente, e accolgo lo studente per
un futuro promettente.
Amo i libri e la cultura evitando la bocciatura con un
pizzico di paura.
Mattia Marco “Anubi”
Giorgio R. e Daniele V., 3^C
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Bella raga
Ciao mi chiamo Italo detto lo “Sciallato”,
sono un ragazzo di 13 anni e frequento
l’Istituto Comprensivo Dezza di Melegnano.
Mi piace vestirmi con la tuta e una felpa,
di solito della “Duff” o dell’ “Abercrombie”. Ho i capelli rasati ai lati e folti sopra
o effetto punte di “coltello” con il gel o
la cera. Sono alto circa 170 cm, e ho una
corporatura robusta. Mi piace portare una collana
rapper e un polsino. Ho due cellulari: un IPhone e un
Galaxy S, avuti in regalo dai miei genitori.
Sono un ragazzo fin troppo vivace e dal carattere un pò testardo. Molti Prof sono simpatici e comprensivi, altri manifestano sintomi
di apatia, eccetto quelli che fanno le battute,
però li rispettiamo. Come tutti i ragazzi la mia
materia preferita è scienze motorie, mentre
odio letteratura.
Mi piace ascoltare musica Rap e Reggae, i
miei cantanti preferiti sono Eminem, Lil Wayne e Bob Marley. Otre alla musica un’altra mia
passione è il calcio, che pratico dopo la scuola. Mi alleno con impegno perchè da grande
voglio diventare un calciatore e credo che la
maggior parte dei ragazzi abbia il mio stesso
sogno. Sono estroverso in apperenza ma riservato, l’amicizia è il mio obiettivo per sentirmi apprezzato.
Mi chiamo Sandra detta la “Salamandra”, ho 13 anni
compagna di classe dello “Sciallato”.
La Redazione
Responsabili progetto:
Corona Lina - Rota don GB
Comitato di Redazione:
DOCENTI
De Pietro Mariangela
Lembo Nunzio
Marzani Carmen
Raimondi Paola
La redazione ha privilegiato la pubblicazione del materiale
prodotto dagli alunni,
rispettandolo quanto
più possibile nella forma consegnata.
ALUNNI
Anelli Arianna, Arioli Federico, Beltramini
Giorgia, Busetti Stefano, Criscione Sabrina,
Falco Francesca, Mazzoletti Lorenzo, Menicatti Laura, Monteverde Martina, Panara
Isabella, Reali Giorgio, Verdelli Luca,
Veranoli Daniele, Zaggia Alice.
Mi piace essere sempre in ordine con i miei jeans o
leggins abbinati con una maglietta colorata e una
felpa piena di scritte. Anche i capelli devono essere sempre in ordine, per questo li pettino molto e
sto attenta alle doppie punte; mi piace renderli lisci,
piastrati. Sono abbastanza alta, più o meno 166 cm.
Sono snella ma promettente. Porto quasi sempre
una collana e tanti braccialetti e non può mancare
l’anello. Il mio cellulare è un IPhone, mentre mia sorella ha un Samsung; lo utilizzo spesso per scaricare
giochi o per chattare su Whatsapp o Facebook.
Sono molto vivace, non mi piace studiare ma ho lo
stesso buoni voti. Per me i Prof sono tutti uguali e
simpatici a modo loro. Le mie materie preferite sono
le lingue, mentre odio matematica, storia e scienze
motorie. Sul cellulare ho molte canzoni
straniere di cantanti rap o pop, per esempio Macklemore.
Le mie passioni sono la danza hip hop,
danza classica e ginnastica artistica. Il mio
sogno è diventare una ballerina. Amo la
vita, il sorriso e le persone cordiali.
Lorenzo M. e Stefano B., 3^A e 3^C
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