Il Trottatore Giugno 2007

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Il Trottatore Giugno 2007
Poste Italiane S.p.A. - Spedizione in abbonamento postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n.46) art.1 comma 1 - DRCB - Roma
Mensile dell’A.N.A.C.T. - Associazione Nazionale Allevatori del Cavallo Trottatore
• CARLO
PIETRASANTA
Il piacere dell’originalità
• EXPLOIT CAF
Lotteria Indigeno
• CLAUS HOLLMANN
L’habitué dei Gran Premi
6
anno LV - n.6 - Giugno 2007
• CORREGGIO
DI MIRA
Il cavallo a tutela del territorio
6
Mensile dell’A.N.A.C.T. - Associazione Nazionale Allevatori del Cavallo Trottatore
anno LV - n.6 - Giugno 2007
VITA SOCIALE
2
IL SISTEMA IPPICO
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APPUNTI DI VIAGGIO (Luigi Migliaccio)
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ANTONIO LUISE (Salvio Cervone)
43
AURELIO FRANCISCI
PRIMO PIANO
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CARLO PIETRASANTA (Luigi Sangregorio)
ATTUALITÀ
6
LOTTERIA INDIGENO (Matteo Muccichini)
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CULTURA E BENEFICENZA (Luigi Sangregorio)
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CORREGGIO DI MIRA (Lucio Degrassi)
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L’HAMBLETONIAN (Dean A. Hoffman)
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CLAUS HOLLMANN (Andrea Negri)
LA STORIA
18
HELUAN (Ezio Cipolat)
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EXPLOIT CAF (Lucio Celletti)
IL TROTTO NEL MONDO
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GOING SUONA LA CARICA (Ezio Cipolat)
• EXPLOIT CAF
Exploit Caf, El Nino, Felix del Nord “Canta Napoli… Napoli indigena!!!”.
Avrebbe detto Renato Carosone...
AVVENIMENTI
45
GRAN PREMI
p. 11
p. 30
p. 38
• CORREGGIO
DI MIRA
• CARLO
PIETRASANTA
• CLAUS
Il cavallo a tutela
del territorio
Il piacere dell’originalità
L’habitué dei Gran Premi
CAVALLI
22
QUATTRO PULEDRI DA SUPERBOWL (Ezio Cipolat)
DA NON PERDERE
17
NONSOLOTROTTO (Ezio Cipolat)
HOLLMANN
Pubblicazione mensile dell’A.N.A.C.T. Associazione Nazionale Allevatori del Cavallo Trottatore Iscrizione n.218/2004 nel Registro del Tribunale di Roma in data 27/05/2004
Direttore Responsabile: Roberto Brischetto
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Poste Italiane s.p.a. - La presente rivista è spedita per abbonamento 70% DCB Roma. Finito di stampare nel mese di Giugno 2007 Anno LV.
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(Impianto Fotolito a parte)
VITA SOCIALE
L’ANACT
NEL SISTEMA IPPICO
RIUNIONE DI CONSIGLIO
DELL’11 MAGGIO 2007
Hanno presenziato alla riunione il Presidente Brischetto, i Vice-Presidenti Caravita e Moscati, i Consiglieri Bisacchi, Cesarano, Cioccoloni, Dalla Libera, Diana, Fabbri, Franceschi, Govoni, Ioan, Lo Cicero,
Marrazza, Puggina, Turrini; i Sindaci Moriconi, Zamparelli.
ORDINE DEL GIORNO
1) Verifica del verbale n.414; 2) Relazione del Presidente; 3) Approvazione del Bilancio Consuntivo 2006 e del Bilancio Preventivo
2007; 4) Scelta Commissione Veterinari e Radiologi per visite Aste;
5) Analisi iscritti Aste; 6) Varie ed eventuali.
paralisi della macchina amministrativa dell’Ente, stante le notevoli
difficoltà, anche di natura burocratica, che hanno incontrato il Commissario Governativo Guido Melzi d’Eril e il neo Segretario Generale
Maurizio Soverchia.
Sottolinea altresì lo stato di difficoltà operativa dell’Area Trotto, in
materia di regolarizzazione di soggetti nati da madri importate, che
richiederà da parte dell’Associazione una lettera di doglianze.
Anche in virtù di una lettera inviata all’Anact dal Commissario Unire
in data 9 maggio 2007, il Vice-Presidente Moscati non può fare a
meno di rilevare la sua insoddisfazione nei confronti dell’Unire attuale, tenendo altresì presente che l’Ente ha finora tenuto in scarsa
considerazione le proposte dell’Associazione, inviate il 16 gennaio
2007, che avevano ampio carattere costruttivo.
Il Vice-Presidente Caravita chiede di leggere un suo documento con
richiesta di integrale immissione nel Verbale.
ESTRATTO DEL VERBALE N. 415
Con riferimento ad alcuni passi del Verbale n.414 (riunione del 23
marzo 2007) in ordine ad una manifestazione di protesta da effettuarsi intorno al 20 aprile scorso, il Consigliere Franceschi invita
il Consiglio ad una maggiore
determinazione nell’eseguire
quanto, a suo dire, deliberato.
Riguardo alla fattispecie citata
dal Consigliere della Toscana,
il Presidente Brischetto precisa chenon si sono verificate
le condizioni per procedere ad
una protesta così estrema, né
la manifestazione è stata deliberata: si sono succedute situazioni che hanno consigliato
le categorie a chiedere innanzitutto delle certezze, segnatamente sul montepremi. In data
10 maggio l’UNIRE ha presentato il Bilancio Preventivo 2007
Roberto Brischetto
fissando il Montepremi a 220
milioni di Euro, che era l’obiettivo base richiesto da vari comparti, a fronte della cifra paventata inizialmente di 175 milioni di Euro. Tuttavia nelle sue ripetute
trasferte a Roma presso l’Unire si è reso conto della situazione di
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<Con la presente dichiarazione io, Alberto Caravita, vicepresidente dell’Anact, affermo di non condividere nel modo più assoluto
le modalità con le quali l’Associazione viene gestita. Ciò che voglio affermare è che al di là delle decisioni prese dal consiglio,
che spesso sono state da me condivise e che, a volte, hanno avuto
contrario il mio voto, e al di là del poco lavoro realizzato a fronte
di un “Programma per il cambiamento” ricco di impegni presi con
gli allevatori, sono le modalità
con cui vengono realizzate o con
cui si tentano di realizzare tali
decisioni quelle che non posso
assolutamente condividere. E più
precisamente:
ASTE
Il Consiglio presa visione di una
richiesta scritta formulata da Antonio Pignatelli a nome dell’Associazione da lui presieduta e controfirmata “PER PRESA VISIONE”
dal Dott. Gaetano Papalia quale Alberto Caravita
presidente di Ippodromi e Città,
ha deliberato Io svolgimento delle Aste a Roma, a questo non ha fatto seguito nessun carteggio
né di risposta a Pignatelli né di informazione, richiesta di autorizzazione o coinvolgimento ad Ippodromi e Città. Or bene quando
il Dott. Papalia ha pubblicato una lettera sulla stampa tecnica (la
cosa forse la si sarebbe
potuta gestire con maggior
discrezione), con la quale
negava la location per le
Aste all’Anact, la risposta
fornita dall’Associazione
è contenuta in una lettera
che, al di là del tono poco
consono al Presidente di
una Associazione seria Sandro Moscati
(“ritengo che soltanto
l’eccesso di impegni che in questo momento oberano il Dott. Papalia - squadra di pallacanestro, ippodromi in Romania”) dice cose
non vere: “...gli abbiano fatto scordare di aver controfirmato una
lettera con parere favorevole all’effettuazione delle Aste Anact
presso l’ippodromo di Tor di Valle in Roma, la lettera è a disposizione”. Ma se la lettera di Pignatelli porta la firma del Dott. Papalia
PER PRESA VISIONE, allora chi guida la nostra Associazione o non
conosce i termini che usa o è in mala fede o ritiene di poter fare ciò
che vuole, e nessuna di queste tre cose, quale che sia, può trovare
la mia condivisione.
Tale lettera di risposta a quella del Dott. Papalia è stata inviata via
internet ai consiglieri accompagnata da un laconico messaggio. “Si
invia per opportuna conoscenza la lettera di risposta al Dr.Papalia
che il Presidente Brischetto ha inviato allo “Sportsman”. Si prega
di rimetterla controfirmata per accettazione del contenuto. Distinti
saluti.”
Bene se la si invia per opportuna conoscenza ed è gia stata data
alla stampa, perché chiedere l’accettazione?
Lo statuto dice che il Presidente è portatore delle idee del Consiglio: qui si fa e poi
si chiede l’accettazione, meglio e aderente allo statuto sarebbe stato chiedere la
condivisione, cercando anche di rimediare agli errori gestionali commessi.
IL TROTTATORE
Anche in questo caso il vezzo di non rispondere, interpretabile come dispregio
per chi scrive, ci ha portato a ricevere
lettere da parte di avvocati incaricati da
di chi aveva scritto, ne vedremo le conseguenze.
Tutto ciò condito da una perenne mancanza di informazioni, che evidentemen- Antonio Diana e Antonio Torciere
te si pensa che i consiglieri dovrebbero
richiedere a chi detiene o ritiene di detenere il potere, mentre le
informazioni devono discendere da chi ne ha di più a chi ne possiede meno. Voglio quindi ricordare al Presidente ed al Consiglio
tutto che il suo e il nostro è un ruolo di servizio e che finché questa
presidenza e questo consiglio non opereranno in tale senso, non
potranno più contare sul mio appoggio.
Con richiesta di inserire integralmente tale mia dichiarazione nel
verbale del consiglio del 11/5/2007 e nella successiva pubblicazione dello stesso sul “Il Trottatore”, porgo distinti saluti.
Alberto Caravita>.
Per il Consigliere Turrini l’Anact deve intervenire direttamente
nel sistema ippico, ritenendo necessario chiedere innanzitutto
all’Unire la gestione diretta del Libro Genealogico.
Il Consigliere Fabbri ritiene che per innalzare il Bilancio a
220 milioni di Euro l’Unire si sia limitata allo spostamento
di alcuni capitoli.
Il Consigliere Ioan ritiene che l’Anact non possa farsi carico di responsabilità che vanno assunte totalmente in capo all’Unire.
Il Presidente Brischetto ribadisce il fatto positivo che il Montepremi
sia stato fissato nel Preventivo 2007 ad Euro 220 milioni, tuttavia
chiarisce che le insoddisfazioni espresse nel Consiglio sull’Unire,
sono anche le sue, salvo diverso modo di valutazione nella critica,
soprattutto nella tempistica di determinati interventi.
In relazione all’Assemblea Generale annuale dei Soci il Consiglio
ratifica la proposta del Presidente di svolgere l’Assemblea annuale Ordinaria dei soci sabato 2 giugno a Bologna presso l’Hotel
Holiday Inn.
In quell’occasione sarà invitato il Commissario Unire Guido Melzi
d’Eril affinché possa comunicare direttamente agli allevatori le notizie più aggiornate sulla situazione ippica.
In ordine al Bilancio Consuntivo 2006 e al Bilancio Preventivo 2007,
il Presidente, nel ringraziare i Consiglieri Puggina e Turrini che si
sono fatti carico della composizione dei Bilanci, illustra brevemente le novità strutturali che caratterizzano il Bilancio, una migliore
“leggibilità”, una più adeguata rispondenza alle esigenze degli Enti
non profit, uno schema più moderno e rispondente alle normative
comunitarie, una relazione del Presidente dell’Associazione a corredo ed una nota integrativa al Bilancio 2006.
Al termine della discussione
e degli opportuni chiarimenti
forniti dal Consigliere Puggina, il Bilancio Consuntivo
2006 e il Bilancio Preventivo 2007 sono approvati
all’unanimità.
In ordine alle visite della
Commissione per le Aste si
decide che esse si svolgano nella seconda decade di
giugno. Vengono designati,
previa disponibilità a ricoprire l’impegno, il Prof. Arne
Lindholm, il Dr. Bo Sjoholm,
il Dr. Simone Fallaci, il Dr.
Luca Moretti. Vengono altresì designati due nominativi di riserva.
Per le radiografie, constatato che la presenza di un radiologo,
creerebbe un’esposizione di Bilancio altamente onerosa, il Consiglio delibera che ciascun Delegato regionale debba designare un
Veterinario che possa effettuare le radiografie, possibilmente con
apparecchio digitale, facendo in modo che lo stesso venga avvisato
tempestivamente dalla Commissione stessa ed effettui con immediatezza le lastre richieste, trasmettendole al membro della Commissione incaricato.
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VITA SOCIALE
APPUNTI
DI VIAGGIO
Montepremi, Nuova Tris, Idee e Obiettivi di un’Unire che ha ripreso a correre
Appunti di viaggio della nuova Unire. Un Ente che si è rimesso in
moto lentamente. Che certo non ha risolto tutti i suoi problemi,
anzi, sinora ne ha risolti pochi, ma che ora sembra camminare con
passo assai più spedito e indiscutibilmente ha gettato le basi per il
lavoro da portare avanti nei prossimi mesi.
MONTEPREMI E BILANCI
Era il nodo focale da superare. La soglia dei 220 milioni di euro,
ritenuta invalicabile (al ribasso) da parte di tutte le categorie ippiche, è stata mantenuta tale non senza sacrifici. Ci ha rimesso
qualche sponsorizzazione e qualche attività collaterale, ma per ora
almeno l’attività di corse è salva e i bilanci sono stati presentati per
la loro approvazione. In più è stato nominato finalmente il collegio
dei Sindaci Revisori che nella vita economica di un Ente pubblico
come l’Unire costituisce una componente fondamentale.
Fiducioso il Commissario Guido Melzi d’Eril che in un’intervista rilasciata all’agenzia specializzata Agipronews ha dichiarato: “È evidente che non potevamo aspettarci di assorbire di colpo l’incasso
di due Tris proponendone una sola, sia pure qualitativa. Del resto,
al di là della stampa tecnica e degli operatori di settore, non è che
ci sia stata una grande informazione per cui è chiaro che il pubblico, soprattutto quello della rete delle ricevitorie, va lentamente
abituato alle variazioni. Il dato che conforta è quello delle scommesse su Vincente, Piazzato e Accoppiata. Rendono effettivamente
giustizia alla qualità delle corse che ha attirato maggior attenzione
TRIS
È partita a metà maggio la nuova gestione della scommessa Tris e
di quelle ad essa assimilate. Abolito il sorteggio per il trotto che
aveva prodotto danni esagerati in quanto ad equilibrio e giocabilità
delle corse. Si è tornati alle formule ad handicap con l’istituzione
della SuperTris (corse a montepremi maggiorato, ma con qualità dei
cavalli al via nettamente superiore) per il mercoledì e il venerdì,
il giorno della scommessa Quintè, e il contemporaneo accantonamento, per questi due giorni, della seconda Tris giornaliera quella
delle 13.55.
Risultati nella prima settimana interessanti: sul piano tecnico i miglioramenti si sono visti sin da subito. La quota media delle Tris si
è innalzata di parecchio, ma ovviamente si è rimasti in deficit dal
punto di vista esclusivamente economico visto che la sola Tris/Quartè/Quintè delle 19.00 non è riuscita a recuperare in Toto il volume
di scommesse perso con l’eliminazione del secondo appuntamento
giornaliero. Pronte le critiche, provenienti soprattutto da una parte
dei concessionari e con i Monopoli alla finestra, ma certo non contenti dalla prospettiva di dover verificare un’ulteriore contrazione
degli incassi.
4
Il Commissario Unire Guido Melzi d’Eril
da parte degli scommettitori abituali, quelli, in un certo senso, più
tecnici”. Ovvio che per un primo bilancio bisognerà ripassare tra un
mesetto. Ma all’orizzonte c’è un altro grave problema da affrontare:
quello della nuova rete di accettazione del gioco che non andrà a
regime prima della fine dell’anno e che rischia sei mesi di marcia
a scartamento ridotto. Sei mesi che potrebbero portare altri danni:
ne riparleremo…
Intanto è stata significativa anche la stretta dal punto di vista disci-
plinare e della trasparenza. Una stretta regolamentare che chiama
in causa anche le Società che gestiscono gli ippodromi. È stato varato un disciplinare importante in termini di controllo e di garanzie
e gli ippodromi che non dovessero rispettarlo in futuro potrebbero
anche uscire dal circuito Tris.
SCOMMESSE
Non c’è solo la Tris, questa Tris, nel piano di ristrutturazione delle
scommesse. Anzi tutto si lavorerà per far si che entro la fine dell’anno venga modificato il regolamento delle scommesse sull’Ippica Nazionale. Quintè, Quartè e Tris dovrebbero essere accorpate
in un’unica scommessa, o meglio, in una scommessa con un unico
montepremi e diverse categorie di vincita per fare in modo che gli
appassionati possano puntare al colpo grosso (il quintè), ma anche
con la possibilità di ottenere vincite minori con la Tris e il Quartè.
Intanto dal primo luglio dovrebbe partire il nuovo gioco che andrà
a sostituire il concorso Totip. Sarà una scommessa diversa dal concorso a pronostici tradizionale e che potrebbe trovare un impatto
favorevole nei confronti anche del grande pubblico.
IPPODROMI
Guido Melzi premia Giuseppe Lenzi (in mezzo Salvio Cervone) il proprietario di Exploit Caf
internazionale che sta diventando sempre più fitto. È però una sfida
interessante che vale la pena di cogliere.
Dall’altra l’istituzione dei cosiddetti “Ippofestival” ovvero delle
giornate ippiche a tutto tondo da riservare ad alcuni ippodromi di
provincia dove la gente possa avvicinarsi anche all’ippica praticata, non solo esclusivamente a quella “giocata”. Salire in sella o
in sulky, capire anche di tecniche di allevamento, allenamento, di
mascalcia, vedere e provare tutto quello che fa parte del “pianeta
ippica”.
Maggio però è stato anche il mese, come da tradizione, dei bagni di
folla. Si è cominciato ad Agnano per il Lotteria, poi il galoppo con
le giornate di Roma e San Siro il Derby del 20 e nella stessa domeCALENDARI
nica il Giovanardi a Modena. Insomma le presenze negli ippodromi nell’ultimo mese (aggiungeteci anche l’Europa di San Siro) non
È stato varato finalmente il calendario per tutto il 2007 e nell’arsono davvero mancate a conferma, ancora una volta, di quanto sia
co delle prossime settimane sarà emanato anche quello del 2008.
importante per il nostro sport saper creare degli eventi. E proprio
Anche qui una sorta di restaurazione di un evento
questo sembra essere
importante per tutti gli operatori. Non sono manun altro degli obietcate le polemiche e situazoni conflittuali in qualtivi principali delche caso anche esasperate, ma alla fine si è riusciti
l’Unire per il prossimo
a completare la programmazione. Certamente ci
futuro. “Riportare la
sono degli aspetti che potranno essere migliorati,
gente negli ippodroma è importante che finalmente ci sia un “piano”
mi” è da sempre uno
definito. Con il calendario alla mano è possibile
dei punti cardinali
programmare e quindi costruire successi, buoni
del programma del
cavalli e tutto quello che può innestare un circolo
Commissario che nel
virtuoso.
corso di un’intervista rilasciata a Unire
Tv ha presentato un
ASTE
piano di lavoro che
va in due direzioni:
Nessuno si nasconde che siano un motore imporil
Commissario
Unire
nel
parterre
di
Agnano
con
Gentile
e
Torciere
da una parte a litante per tutta l’attività e nei disegni dell’Unire c’è
vello centrale con la
l’istituzione di una vera e propria “Casa delle Aste”
creazione per il 2008 di almeno un paio di grandi eventi. Corse
dove darsi appuntamento ogni anno. Quella di Settimo Milanese
che dovranno essere caratterizzate da una certa attesa; da una
è una sede istituzionale e tale rimarrà, ma già nei prossimi giorni
costruzione mediatica che sappia far si che finalmente “si parli”
verranno vagliati dall’Unire dei progetti che possano migliorare uldi ippica. L’idea sembra buona, ma bisognerà studiare il calendateriormente la struttura e far si che diventi sempre di più il “cuore”
rio con attenzione, bisognerà evitare le concomitanze con il calcio
di una fase fondamentale dell’attività ippica.
che, tra l’altro, nel 2008 propone anche l’appuntamento con la fase
finale degli Europei e bisognerà fare i conti anche con un calendario
LUIGI MIGLIACCIO
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ATTUALITÀ
EXPLOIT CAF
LOTTERIA INDIGENO
Exploit Caf, El Nino, Felix del Nord “Canta Napoli… Napoli indigena!!!”. Avrebbe detto Renato Carosone e non ci sarebbe altro da
aggiungere sul Lotteria di Agnano, che è e rimane la corsa più ricca e prestigiosa del nostro trotto, eccezion fatta per il Derby. Un
confronto internazionale di storia, di costume, di colore e di grandi
cavalli che nel 2007 ha dato gloria prima di tutti all’allevamento
italiano.
Si perché a vincere il Lotteria è stato prima di tutto la qualità e la
varietà della nostra produzione, fatta di puledri precoci e volanti,
capaci di tuffarsi nei free for all in veste di protagonisti.
Non è auto celebrazione, ma è chiaro che i risultati nell’ultimo de-
EXPOLIT CAF,
IL FIGLIOL PRODIGO
CHE TORNA
PER DAR LEZIONE
Troppo forte per tutti Exploit Caf, troppo preciso Jean-Michel Bazire, troppo di parola Fabrice Souloy. Sì perché il trainer francese
dopo il Prix de France vinto con Kool du Caux aveva dichiarato: “Kool
non correrà il Lotteria, a Napoli andremo con Exploit Caf che sarà il
vincitore”.
NAPOLI – Domenica 7 maggio
LOTTERIA-FINALE Gr. I
¤ 498.300, metri 1600
1. EXPLOIT CAF m.b. 6 Toss Out e Vaiolet Caf (Friendly Face).
Allev.: az.agr. Castelluccio. Prop.: sc. Sa.For. (1600 J.M. Bazire) 1.12
2. El Nino (1600 E. Bellei) 1.12.1; 3. Felix del Nord (1600 R. Andreghetti) 1.12.2;
4. Hovding Lavec (1600 A. Svanstedt) 1.12.4; 5. Frisky Bieffe (1600 P. Gubellini) 1.12.4;
6. Forbante Dei (1600 G. Lombardo jr) 1.12.5; 7. Dexter Bi (1600 A. Improda) 1.12.6;
8. Eclisse Domar (1600 M. Smorgon) 1.12.8; 9. Exelon Lb (1600 P. Leoni) 1.13.4
La festa dopo il successo di Exploit Caf, l’allevatore Francesco Boricchi, il proprietario
Giuseppe Lenzi, trainer e driver Fabrice Souloy e Jean-Michel Bazire
cennio sono straordinari e impensabili, insomma da Varenne in poi
in un mondo in cui tutti parlano di qualità si può dire che l’allevamento ne ha sicuramente più titolo di tutti.
Il Lotteria 2007 è un’ulteriore conferma, la conferma di un evento
dominato da Exploit Caf, alfiere di Giuseppe Lenzi, napoletano doc
che ha scelto la Francia come posto per far crescere il figlio di Toss
Out e Violet Caf allevato dalla Azienda Agricola Castelluccio.
Un giorno lungo in cui alla fine l’inno di Mameli è suonato al pari di
O’ Sole Mio. Con la cornice fatta di calore e colore, come è il trotto
all’ombra del Vesuvio.
6
Spavalderia o conoscenza perfetta dei propri mezzi? Forse un po’
entrambe, fatto sta che Exploit Caf è parso davvero di un’altra dimensione, girando all’esterno sia in batteria che in finale. Proprio
in finale, però, Exploit si è meritato la vittoria, soprattutto quando
è stato capace di debellare il fuggitivo Frisky Bieffe e respingere il
ritorno di El Nino a media di 1.12 secco. Bazire in sulky ha guidato come quello che si preoccupa solo di non sprecare nulla, ma è
chiaro che la sua mano dolce è servita ad assecondare la potenza
dell’indigeno.
Una vittoria nitida che ha spazzato via i dubbi sul ritorno sulle curve
italiane e sulla distanza breve.
Un successo che ha riversato in pista il clan dei Lenzi ed i tanti tifosi di un cavallo italiano, cresciuto grazie a Pasqualino Esposito jr.
Nell’ultimo anno francese Exploit Caf ha davvero cambiato marcia
e passando per la vittoria nel Prix de Louxembourg si è arrivati a
questo gruppo uno che lo consacra vero un futuro che parlerà ancora francese. Se sarà un cavallo da Amérique 2008 lo sapremo più
in avanti, fino ad oggi nella scala di avvicinamento ha fatto tutti i
gradini senza inciampare e poi Souloy ha detto di sì, e come si è
visto è uno che mantiene le promesse.
IL PODIO
TRICOLORE
DAL SAPORE
OPPOSTO
El Nino si è preso il secondo posto da gran cavallo che è, in una
giornata in cui sembravano tutti avercela con lui. In batteria Jorma
Kontio con Improve As e in finale Ake Svandsted con Hodving Lavec
hanno infatti costretto il figlio di Stallone Jet a correre contro schema. Per fortuna che la sorte ha ripagato la costanza di Bellei che
ha raccolto la piazza d’onore filtrando all’interno in retta d’arrivo,
perché un piazzamento diverso sarebbe stato ingiusto per un gran
cavallo, sempre in crescita ed al miglior risultato della carriera.
Un premio ed un segnale anche per quelle genealogie di minore
La sfilata delle modelle, fra le attrazioni del pomeriggio di Agnano
scuro tutto il giorno contro Kontio, e poi invece se ne va con il
sorriso per il secondo di El Nino.
Poi succede che quel gelido di un Kontio prima tiene El Nino
come sembrasse un malizioso incapace e poi, quando ti andrebbe di coglierlo in castagna e di criticarlo sul serio, ti vince una
NAPOLI – Domenica 7 maggio
CONSOLAZIONE - ¤ 39.600, metri 1600
1. IMPROVE AS m.b. 7 Tagliabue e Wingait As (Mack Lobell).
Allev.: in Svezia. Prop.: Jacques Villetorte (1600 J. Kontio) 1.14.1
2. Pik Bube As (1600 G. Di Nardo) 1.14.1; 3. Dominatore d’Orio (1600 G. Ruocco)
1.14.1; 4. Eastwood Om (1600 L. Baldi) 1.14.3; 5. Straightup (1600 P. Leoni) 1.14.4
Jorma Kontio ed il team di Improve As ritirano i premi di Consolazione
pubblicità ma allo stato dei fatti competitive grazie ai fuoriclasse
come El Nino.
Felix del Nord terzo senza recriminazioni e con tanta gioia del suo
team che solo un anno fa non avrebbe neppure sognato di vivere
una giornata tale grazie al figlio di Full Account.
GRAZIE AGLI UOMINI,
PER I CAVALLI
SI POTEVA FARE DI PIÙ
Lotteria succede che Jean Michel Bazire arriva, si fa due giretti
con la faccia di quello che non sa neppure dov’è, ti vince la corsa
e poi se ne va. A Napoli accade che Bellei trova tutto contro, è
Consolazione di fioretti con una guidata da pelle d’oca. Ti capita
ad Agnano che Andreghetti è soddisfatto per un terzo e Gubellini è triste per un Frisky, poco fresco nella Finale.
Il Lotteria lo vincono i cavalli, ma chissà com’è gli uomini che
regalano magie sono sempre gli stessi.
E per fortuna che c’erano loro, perché non è stata la giornata di
Varenne o di Victory Tilly, e neanche c’era un Remington Crown
o una Moni Maker. Non sono venuti i cosiddetti big, e che per
il futuro bisognerà anche attrezzarsi per richiamare i primaserie
europei visto che Napoli ha tutto per poter attrarre. Dal montepremi all’ambiente ed il prestigio. Però se l’edizione 2007
non passerà agli annali per i cavalli che hanno fatto la storia del
trotto, quando c’è di mezzo una storia e un luogo così la festa è
sempre unica.
La gente ha risposto alla bella giornata, mentre l’Ippodromo ha
messo in campo sfilate di moda, esibizioni di danza, e anche la
solidarietà.
7
FELIX DEL NORD
E ROBERTO ANDREGHETTI ALLO SPRINT
NELLA PRIMA BATTERIA
¤ 20.900, metri 1600
1. FELIX DEL NORD m.b. 5 Full Account e Belramar Mb (Waikiki Beach).
Allev.: allev. Brianteo-Massimo Dubini. Prop.: sc. Giga (1600 R. Andreghetti) 1.11.9
2. Eclisse Domar (1600 M. Smorgon) 1.12.3;
3. El Nino (1600 E. Bellei) 1.12.3;
4. Pik Bube As (1600 G. Di Nardo) 1.12.9;
5. Dominatore d’Orio (1600 G. Ruocco) 1.14
EXPLOIT CAF
PRIMA PASSERELLA
NELLA SECONDA BATTERIA
¤ 20.900, metri 1600
1. EXPLOIT CAF m.b. 6 Toss Out e Vaiolet Caf (Friendly Face).
Allev.: az.agr. Castelluccio. Prop.: sc. Sa.For. (1600 J.M. Bazire) 1.12.4
2. Exelon Lb (1600 P. Leoni) 1.13.3; 3. Dexter Bi (1600 A. Improda) 1.13.6;
4. Muscle Bound (1600 P. Gubellini) 1.14; 5. Equinox Bi (1600 M. Biasuzzi) 1.14.3
IN SCIOLTEZZA FIRSKY BIEFFE
E PIETRO GUBELLINI
NELLA TERZA BATTERIA
¤ 20.900, metri 1600
1. FRISKY BIEFFE m.b. 5 Indro Park e Salade di Rosa
(Park Avenue Joe). Allev.: Nicola Benini.
Prop.: sc. San Barnaba (1600 P. Gubellini) 1.13.4
2. Hovding Lavec (1600 A. Svanstedt) 1.13.5;
3. Forbante Dei (1600 G. Lombardo jr) 1.13.6;
4. Fantasy Broline (1600 R. Bergh) 1.14.4;
5. Giulia Grif (1600 M. Smorgon) 1.14.4
8
AL 2008
CON UN EXPLOIT
ANCOR PIÙ
DI QUALITÀ
Essere ottimisti almeno conviene, e allora mentre mettiamo in
archivio il Lotteria più indigeno che si ricordi, ci auguriamo di
viverne altri di pari intensità e successi. Magari con il ritorno di
un Exploit Caf ancor più titolato grazie alla Francia ed ad un altro
anno di successi. Essere ottimisti è comunque obbligatorio quando un allevamento continua a produrre campioni su scala europea, in controtendenza con il calo del montepremi, della crisi del
pubblico e dei mali che ci affliggono. Visto il passato si può dire
davvero che ciò che non ci uccide ci migliora, a patto che non ci
Il Lotteria ha avuto uno straordinario successo di pubblico
prendano troppo in parola però.
Per ora godiamoci il Lotteria, ”Canta Napoli… Napoli Indigena”!!!
MATTEO MUCCICHINI
CULTURA
E BENEFICENZA
L’organizzazione impeccabile di Ippodromi & Città, nonostante l’eliminazione dal novero delle lotterie storiche, è riuscita
a mantenere alto il richiamo del Lotteria, che ha avuto uno
straordinario successo di pubblico. In particolare ad Agnano
erano presenti molti giovani, accalcatisi allo steccato a fare
un tifo da stadio quando sono scesi in pista i loro coetanei
con i pony, attribuendo un calorosissimo applauso a Stefano
De Tommaso - sempre impeccabile nelle sue interpretazioni,
un futuro garantito come catch-driver - quando è salito sul
gradino più alto dei vincitori.
Consegna dell’Albero della Solidarietà all’Associazione Nuovo Giorno: da sinistra uno dei ragazzi,
Raffaele Nastro, Maria Falbo, Pietro Pignatelli, Don Mario Ziello e Antonio Scalabrini
delle guarattelle e delle maschere; alla Basilica Paleocristiana di San Giorgio Maggiore, nei pressi dell’area dove si presume fu costruito il primo Ippodromo della storia di
Napoli in epoca greca.
Il Lotteria è anche finalità benefica: una parte della
raccolta fondi è stata devoluta in favore della campagna “Napoli nel Cuore” per sostenere i progetti e
le attività delle Associazioni Onlus Trame Africane e
Nuovo Giorno.
La suggestiva piazza del Santuario di Pompei e il
Cortile di Palazzo Spinelli, gli scenari ideali per la
consegna dell’”Albero della Solidarietà” da parte del
direttore dell’Ippodromo di Agnano Antonio Scalabrini, coadiuvato dalla responsabile delle pubbliche
relazioni Lorena Sivo, al presidente dell’AssociazioStefano De Tommaso, da vero driver, porta al successo Smendes Fanfar nel gran premio dei pony
ne Trame Africane (opera in favore del continente
africano) Pasquale Coppola e a Don Mario Ziello,
Aldilà della corsa, lo staff dirigenziale ha mantenuto alto il
responsabile dell’Associazione Nuovo Giorno (opera da anni
livello dello spettacolo attraverso eventi e manifestazioni
in favore dei giovani e delle famiglie).
collaterali. Visita al Nuovo Museo in Palazzo dello Spagnolo
Lotteria sempre spettacolare, la formula rimane vincente!
ai Vergini, costruzione settecentesca, un viaggio-spettacolo
diventato incontro, lezione e storia nel mondo meraviglioso
LUIGI SANGREGORIO
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AL 2008
CON UN EXPLOIT
ANCOR PIÙ
DI QUALITÀ
Essere ottimisti almeno conviene, e allora mentre mettiamo in
archivio il Lotteria più indigeno che si ricordi, ci auguriamo di
viverne altri di pari intensità e successi. Magari con il ritorno di
un Exploit Caf ancor più titolato grazie alla Francia ed ad un altro
anno di successi. Essere ottimisti è comunque obbligatorio quando un allevamento continua a produrre campioni su scala europea, in controtendenza con il calo del montepremi, della crisi del
pubblico e dei mali che ci affliggono. Visto il passato si può dire
davvero che ciò che non ci uccide ci migliora, a patto che non ci
Il Lotteria ha avuto uno straordinario successo di pubblico
prendano troppo in parola però.
Per ora godiamoci il Lotteria, ”Canta Napoli… Napoli Indigena”!!!
MATTEO MUCCICHINI
CULTURA
E BENEFICENZA
L’organizzazione impeccabile di Ippodromi & Città, nonostante l’eliminazione dal novero delle lotterie storiche, è riuscita
a mantenere alto il richiamo del Lotteria, che ha avuto uno
straordinario successo di pubblico. In particolare ad Agnano
erano presenti molti giovani, accalcatisi allo steccato a fare
un tifo da stadio quando sono scesi in pista i loro coetanei
con i pony, attribuendo un calorosissimo applauso a Stefano
De Tommaso - sempre impeccabile nelle sue interpretazioni,
un futuro garantito come catch-driver - quando è salito sul
gradino più alto dei vincitori.
Consegna dell’Albero della Solidarietà all’Associazione Nuovo Giorno: da sinistra uno dei ragazzi,
Raffaele Nastro, Maria Falbo, Pietro Pignatelli, Don Mario Ziello e Antonio Scalabrini
delle guarattelle e delle maschere; alla Basilica Paleocristiana di San Giorgio Maggiore, nei pressi dell’area dove si presume fu costruito il primo Ippodromo della storia di
Napoli in epoca greca.
Il Lotteria è anche finalità benefica: una parte della
raccolta fondi è stata devoluta in favore della campagna “Napoli nel Cuore” per sostenere i progetti e
le attività delle Associazioni Onlus Trame Africane e
Nuovo Giorno.
La suggestiva piazza del Santuario di Pompei e il
Cortile di Palazzo Spinelli, gli scenari ideali per la
consegna dell’”Albero della Solidarietà” da parte del
direttore dell’Ippodromo di Agnano Antonio Scalabrini, coadiuvato dalla responsabile delle pubbliche
relazioni Lorena Sivo, al presidente dell’AssociazioStefano De Tommaso, da vero driver, porta al successo Smendes Fanfar nel gran premio dei pony
ne Trame Africane (opera in favore del continente
africano) Pasquale Coppola e a Don Mario Ziello,
Aldilà della corsa, lo staff dirigenziale ha mantenuto alto il
responsabile dell’Associazione Nuovo Giorno (opera da anni
livello dello spettacolo attraverso eventi e manifestazioni
in favore dei giovani e delle famiglie).
collaterali. Visita al Nuovo Museo in Palazzo dello Spagnolo
Lotteria sempre spettacolare, la formula rimane vincente!
ai Vergini, costruzione settecentesca, un viaggio-spettacolo
diventato incontro, lezione e storia nel mondo meraviglioso
LUIGI SANGREGORIO
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ATTUALITÀ
L’AZIENDA AGRICOLA
CORREGGIO
DI MIRA
IL CAVALLO A TUTELA DEL TERRITORIO
“Se non aspetti l’imprevisto non lo incontrerai mai”. (Eraclito)
Vista dall’alto della tenuta Correggio, dalle caratteristiche singolari, sessanta ettari di terreno, circondata da argini e corsi d’acqua
11
tosto che giornalistico. Perciò riduciamo al minimo il nostro intervento, lasciando l’interlocutore libero di raccontarci la sua storia.
L’avvocato Mescoli.
“Ho avuto simpatia
per i cavalli fin da piccolo,
quando ero ospite presso
gli zii, che avevano
una tenuta agricola
nel basso modenese”
La barchessa (stalla per sessanta mucche) ristrutturata per i cavalli
“Sono nato da una famiglia d’antichi modenesi e sono venuto a Padova nel 1940 a causa del trasferimento di mio padre, funzionario
di prefettura. Ho completato gli studi liceali, mi sono laureato in
giurisprudenza e, sempre qui, ho praticato la professione d’avvocato per più di cinquant’anni. All’inizio ho avuto qualche difficoltà
perché i veneti hanno un carattere molto diverso dagli emiliani, ma
poi questa regione mi ha accolto molto bene, mi ha fatto crescere
professionalmente e, lo dico con orgoglio, mi ha fornito i mezzi per
acquistare la campagna senza contrarre mutui. Ogni tanto però, organizzo delle comitive di amici per visitare le terre natie; in queste
gite preferisco trascurare le città conosciute da tutti, per approfondire la conoscenza dell’Appennino e delle zone di campagna, che
sono molto gradevoli ed apprezzate dagli amanti della natura.
Ho avuto simpatia per i cavalli fin da piccolo, quando ospite presso
gli zii, che avevano una tenuta agricola nel basso modenese, attaccavo al calesse uno dei cavalli più docili ed ero affascinato da quei
giri nei campi.
Dalle parole del filosofo greco del VI secolo a.C. sembrerebbe proprio che l’avvocato Renzo Mescoli, affermato civilista in quel di
Padova, non aspettasse altro che l’inizio della propria avventura ippica. Invece fu una grossa sorpresa quando Doriano Dalla Libera gli
regalò Azalea Nera, una fattrice di trotto, per di più gravida.
Era il 1992,
il nostro avvocato
aveva già 68 anni e,
nonostante le pressioni
di Doriano, considerava
l’allevamento
dei cavalli da corsa
un impegno
eccessivamente gravoso.
Ma Dalla Libera aveva visto bene, perché l’azienda agricola “Correggio” era dotata delle strutture necessarie ed aveva già ospitato
dei cavalli; così trovò il modo di contraccambiare i suggerimenti
professionali ricevuti e di portare, allo stesso tempo, un tassello
utile alla causa ippica.
Da allora sono passati quindici anni e, si sa, l’ippica mantiene giovani: i ricordi dell’avvocato, che continua a praticare la professione,
si susseguono gli uni agli altri, esposti in modo molto piacevole in
un’intervista che sarebbe più adatta ad un servizio televisivo piut-
12
Canale detto anche serraglio, sotterraneo rispetto alla strada con volte a botte
Mia moglie Franca, di origini ferraresi, ed io siamo sempre vissuti
a Padova e quando ci siamo stancati del traffico cittadino, abbiamo
deciso di acquisire una struttura campestre, almeno per i fine settimana. La scelta è caduta sul “Correggio”, una tenuta di 60 ettari,
che ha delle caratteristiche singolari: si trova a meno di mezz’ora
dalla nostra casa di città, ma é del tutto autonoma ed isolata, essendo circondata da argini e corsi d’acqua.
“Ai primi anni novanta
ho iniziato a frequentare
Doriano Dalla Libera che,
con Azalea Nera,
mi ha forzato la mano”
Mi è sempre piaciuta la campagna “viva” grazie alla presenza di animali e, tempo addietro, avevo avuto un piccolo nucleo di cavalli,
prima da sella e poi aveglinesi. Ai primi anni novanta ho iniziato a
frequentare Doriano Dalla Libera che, con Azalea Nera mi ha forzato la mano, vincendo le preoccupazioni derivanti dalla mia intensa
attività professionale.
È nato Tamarix, un gran bel puledro che mi ha dato delle ottime
soddisfazioni anche sul piano economico. Questo risultato mi ha
invogliato ad incrementare l’allevamento, così ho ristrutturato la
stalla dei bovini, ampliato i paddock (dotandoli di capannine) ed
aumentato il numero delle fattrici fino alle sei attuali.
Con il passare degli anni, mia moglie ed io, abbiamo preferito trascorrere il tempo libero sempre più in campagna, dove siamo assistiti, nella conduzione del podere dalla famiglia Cappelletto e, in
quella dei cavalli dal caporazza Franco Favaretto.
Al momento dei parti sposto le fattrici presso la struttura di Loris
Tieppo, che si avvale della collaborazione della dott.a Francesca
Barbieri; i puledri invece sono seguiti in loco dal dott. Paolo Zara:
sono tutti bravissimi.
Fortunatamente Doriano Dalla Libera ha continuato a darmi i suoi
preziosi consigli nella scelta delle fattrici e degli incroci, a cui collabora anche l’amico Luca Cazzin.
“Il trotto è diventato
una passione al punto che,
quando posso, mi
reco alle Padovanelle
o in agenzia ippica per veder
correre i cavalli nati al Correggio”
In pratica ci godiamo quasi da spettatori l’orto, il frutteto, la vigna
e naturalmente i nostri amici puledrini, facendoci carico, è ovvio,
dell’onere dell’impresa.
Il trotto è diventato una passione al punto che, quando possiamo,
ci rechiamo alle Padovanelle o in agenzia ippica per vedere correre i cavalli nati al Correggio. Attualmente sono in attività: Aldinox,
Ciribix, Ferdix, Farax, Fridax, Gregorix, i promettenti Irox, Isidex,
Imerix e naturalmente Cirox, il più forte dei miei prodotti, che ha
partecipato ai gran premi, con poca fortuna. Purtroppo Zarinox ha
dovuto smettere, per limiti d’età, dopo una carriera esemplare per
dedizione in pista e continuità di rendimento. Come si può notare
tutti i puledri hanno il nome che termina per “x”: visto che il primo
L’avvocato Renzo Mescoli con Merilix (femmina da Kick Tail e Veronique Dei)
nato, Tamarix, ha avuto un’ottima riuscita, abbiamo considerato di
buon auspicio dare la stessa lettera finale a tutti.
Nell’ultimo numero del trottatore ho constatato con soddisfazione il
100% di riuscita in pista della mia ultima annata ed ho fatto questa
considerazione: oltre alla passione, alle cure per gli animali ed alle
novità tecnologiche, la fortuna è una componente essenziale per
questa attività, perché se è vero che i figli di Varenne sono mediamente più forti di quelli di stalloni meno famosi, è altrettanto vero
che i cavalli buoni possono nascere da illustri sconosciuti.
“Andando spesso
alle Aste mi sono
reso conto che solo
i riproduttori
migliori hanno mercato
e va privilegiata
la qualità per le fattrici,
ma soprattutto
per gli stalloni”
Sul terreno, rimasto indiviso, viene coltivato anche un frutteto
Il nostro è un mondo affascinante, ma molto particolare: accanto
ai grossi allevamenti c’è una pletora di piccoli allevatori che ne co-
13
31
stituiscono il tessuto connettivo.
Con il passare degli anni, le campagne sono state abbandonate e,
mettere a rischio anche il nostro
settore, significherebbe penalizzare ulteriormente l’agricoltura.
Per poter proseguire bisogna
avere la forza di non fare mai i
conti, perché in alcune annate
tirare le somme può essere piacevole, ma in altre è preferibile
stendere un velo e guardare al
futuro; purtroppo penso che non
tutti avranno la forza di fare altrettanto, di continuare ad ogni
costo.
Andando spesso alle aste mi sono
reso conto che solo i riproduttori
migliori hanno mercato e va privilegiata la qualità per le fattrici,
ma soprattutto per gli stalloni.
Siccome ritengo che l’allevatore
non dovrebbe mai mescolare la
Renzo Mescoli mostra agli ospiti il club house dove si organizza la festa per la benedizione dei puledri e un primo piano di Olga d’Asolo
propria attività con quella della
scuderia, vendo ogni anno tutti i
puledri perciò le scelte sono indirizzate al mercato. Tra allevamento
Il racconto si è concluso qui
e scuderia si possono creare dei conflitti d’interesse, per utilizzare
ed il discorso è fatalmente
una parola alla moda, perché hanno alla loro base filosofie diverse,
scivolato sull’attuale situazione
spesso in contrasto tra di loro; io cerco con modestia e senza darmi
della politica ippica
delle arie, di fare il mio lavoro il meglio possibile. Anche se in realtà
e sul futuro dell’allevamento.
non è la mia attività principale e potrebbe essere considerata alla
stregua di un hobby, devo dire che l’allevamento rappresenta una
“Il momento dell’UNIRE riflette - continua l’avvocato Mescoli parte rilevante della mia vita quotidiana perché questo legame conquello di molte altre situazioni italiane con delle contraddizioni
tinuo con le fattrici ed i puledri ormai fa parte del mio DNA.”
paurose, con risorse non destinate specificatamente alla materia;
nel nostro settore s’aggiunge il grave scollamento tra le categorie
che curano il loro orticello, senza vedere più in là del proprio naso. È
FATTRICI
Una delle caratteristiche
della barchessa
14
OLGA D’ASOLO
da Florida Pro e Fedora As (Waymaker)
con redo M. da Equinox Bi
TYPE DI JESOLO
da Bion di Jesolo e Venida di Jesolo (Mikori Jesolo)
con redo m. da Armbro Goal e gravida di SJ’S Photo
VERONIQUE DEI
da Joie de Vie ed Eliza Lobell (Speedy Crown)
VANILLA FUDGE
da Darif Effe e Pull del Mare (Speedy Crown)
FRIDAX
da Park Avenue Joe ed Elta di Jesolo (Sahrif di Jesolo)
al debutto in razza e coperta da Equinox Bi
FRINEX
da Crowning Classic e France LB (Hadol du Vivier)
gravida di Volomist
un mestiere duro e difficile ed è giusto, soprattutto ai giorni nostri,
che sia compensato in modo adeguato, perché l’affetto per la terra ormai va scomparendo e sono pochi i giovani che si dedicano a
questo settore.”
A Villa Correggio
tra il 500 ed il 700
molti nobili e commercianti
veneziani stabilirono
le loro residenze estive
La bellissima Villa Correggio, alla cui progettazione concorsero i migliori artisti dell’epoca
nell’entroterra, in particolare, sulla riviera del Brenta tra Padova e
Treviso. Edificarono bellissime ville circondate da vaste tenute agricole, alla cui progettazione concorsero i migliori artisti dell’epoca,
dal Veronese al Palladio. Sempre nello stesso periodo la pianura fu
bonificata dai grandi ingegneri idraulici della Serenissima (tra cui il
Paleocapa) che sistemarono i corsi d’acqua, con la costruzione d’argini e canali, per regolare il deflusso verso il mare.
Le origini della tenuta Correggio si presume risalgano a quegli anni,
ma la genesi esatta si è persa nel tempo. La villa è corredata da
sessanta ettari di terreno, a forma rettangolare, circondati completamente dai canali. La denominazione deriva dal latino “corrigia”
che indica una striscia (di cuoio) lunga e stretta.
Attualmente il terreno, rimasto per fortuna indiviso fino ai giorni
nostri, è coltivato a grano, mais, soia, barbabietole, a cui si aggiungono un vigneto, un frutteto ed un pioppeto.
Assieme alla villa ed agli impianti per l’allevamento dei cavalli ci
sono anche tre campi da tennis in terra rossa, che sono in corso di
ristrutturazione. Il club house dovrebbe essere pronto per il prossimo Giugno, quando si organizzerà, come ogni anno, la festa per
la benedizione di puledri: un’occasione per radunare al Correggio
tantissimi amici e festeggiare assieme a loro gli ultimi nati.
per questo motivo che non abbiamo molto credito presso il ministero ed è sempre per questo che l’Ente di riferimento ha potuto tralasciare il suo ruolo principale di incremento del mondo del cavallo,
distribuendo sovvenzioni immeritate. Le nostre speranze sono tutte
rivolte al conte Melzi d’Eril, che è un uomo d’esperienza e di lunga
militanza ippica; anche se la svolta auspicata per ora non si è vista,
è probabile che abbia operato bene assieme alle forze politiche e,
come spesso succede, i frutti di un lavoro proficuo verranno alla
luce in un secondo momento.
Ciononostante non me la sento di profondere un ottimismo sfrenato, anche se a tutte le riunioni di categoria affermo sempre che
il nostro entusiasmo non verrà mai meno e che ci sarà sempre il coraggioso che accetterà la riduzione del montepremi e quella delle
fattrici, pur di coltivare la propria passione. Ciò è dovuto al fatto
che nel nostro ramo non tutti fanno dell’allevamento la loro fonte
primaria di sostentamento. Ma anche se così fosse, è pur sempre
un hobby che impiega le campagne, che cura il territorio e che ha
saputo dare un futuro al mondo del cavallo, una volta fondamentale
per il lavoro ed ora completamente soppiantato dalla tecnologia.
Ricordo che quando ero bambino il cavallo era usato ancora
come mezzo di locomozione: il medico andava in calesse a
curare i propri pazienti, in agricoltura svolgeva lavori di tutti
i tipi, anche molto pesanti. C’è stato un periodo negli anni
cinquanta, in cui è stato completamente abbandonato ed ora
con le competizioni, i maneggi e le attività agrituristiche, ha
trovato una nuova dimensione.
A mio giudizio questo è ancora un periodo di transizione e,
se avremo la fortuna di essere gestiti bene dall’autorità politica, ci sarà di sicuro lo spazio per vivere bene in futuro,
sia per il nostro lavoro d’allevatori, sia per tutto l’indotto: il
mondo delle corse e quello delle scommesse.
Non mi stancherò mai di porre l’accento sul legame con la
terra: l’allevatore è di base un agricoltore e la vita dei campi
è una competizione contro la natura che sovente dà poche
soddisfazioni: il raccolto non corrisponde mai con quello
sperato, e quando va bene al vicino è andata meglio. L’allevatore è un fanatico della terra e degli animali, ma affronta Gli ampissimi paddock dove si muovono le sei fattrici e rispettivi eredi
LUCIO DEGRASSI
15
[email protected]
DA NON PERDERE
NONSOLOTROTTO
dopo il convegno del Nazionale (e del relativo Filly) San Siro proLuglio sugli ippodromo italiani vuol dire soprattutto Gran Premio
pone anche il Premio Unire, per internazionali sul miglio e quindi
Nazionale, corsa di vertice dal profilo ormai storico, che merita di
corsa che promette velocità e spettacolo, si può proporre un appunessere visto in presa diretta, vale a dire all’ippodromo. Le notti
tamento molto particolare: la doppia personale di due giovani artid’estate a Milano sono calde ma gradevoli, sicché il problema sarà
sti (Ilana Halperin e Adam Putnam) ospitata fino al 16 luglio dallo
quello di ingannare l’attesa sino all’inizio del convegno di corse.
Studio Giangalezzo Visconti di corso Monforte 23.
Per sfuggire all’inevitabile calura del pomeriggio, si deve per forza
I due artisti americani (ma la Halperin vive ora in Scozia) analizzano
trovare qualche soluzione. Per i più curiosi può risultare interesnelle loro opere (fosante la visita ad una
tografie e disegni)
mostra dalla tematica
il rapporto tra uomo
un po’ particolare, che
e natura, l’integramette assieme musica
zione quotidiana tra
e pittura. La Fondazione
l’elemento umano e
biblioteca di via Senato
i fenomeni naturali
propone sino ad ottobre
(eruzioni vulcaniche,
nei suoi spazi espositivi Il Maestro Arturo Toscanini e due dipinti presenti alla mostra: “L’orchestra” di Giovanni Boldini e “Fiumelatte” di Vittore
Grubicy
De
Dragon
terremoti, spazi vuo(via Senato 14) la moti, distese di ghiacstra “Toscanini tra note
cio) portati al loro estremo. Ilana Halperin cattura nelle sue opere
e colori”. L’iniziativa, in occasione del cinquantenario della sua
i paesaggi incontaminati della Groenlandia, mentre Adam Putnam
morte, vuole celebrare il più grande maestro d’orchestra italiano,
approfondisce il rapporto tra corpo umano e gli ambienti architettoevidenziando un aspetto poco noto di Arturo Toscanini: la sua pasnici, costruendo complicati labirinti, pareti senza finestre e corridoi
sione per l’arte pittorica. La mostra offre l’opportunità di ammirare
infiniti, con gli interni che diventano esterni. Una mostra curiosa e
la collezione privata del grande maestro, composta da una trentina
particolare. L’estate a Montecatini è bella di per se stessa.
di opere di pittura e scultura del XIX e XX secolo, tra le quali le imTrieste con il suo castello di Miramare, Follonica con le sue spiagge
portanti “Pastura in montagna” di Sernesi, “La lettura di Lega” e la
e Cesena che abbina mare e campagna non hanno bisogno di particelebre “Toilette del mattino” di Signorini.
colari evasioni, è già un gusto esserci. Però una puntata in Toscana
Toscanini si avvicinò al mondo dell’arte pittorica grazie all’amicizia
può eventualmente colmare qualche piccola lacuna: per chi non c’è
con Vittore Grubicy de Dragon, un mercante collezionista di origimai stato è assolutamente imperdibile una visita alla città medioene ungherese, teorico del divisionismo e valorizzatore dell’opera di
vale di San Giminiano, bellissima con le sue quattordici torri, abSegantini.
barbicata sui tre crinali di un poggio che domina la Valdelsa.
Toscanini si recava spesso dopo le prove alla Scala nell’abitazioneLa vista è da mozzare il fiato e una passeggiata tra le sue strade
studio di Grubicy in corso di Porta Vittoria a Milano per dissertare di
un’esperienza indimenticabile. Un tuffo in un passato splendido e
musica e di quadri. La mostra della Fondazione di via Senato offre
glorioso.
quindi la possibilità di conoscere un aspetto nuovo e particolare di
questo incommensurabile genio. Alla ricerca di qualche idea parEZIO CIPOLAT
ticolare, restando sempre in ambito milanese, perché sette giorni
GLI APPUNTAMENTI DI LUGLIO SULLE PISTE ITALIANE
5 luglio - MILANO
Nazionale Gr. I
(indigeni di 3 anni, metri 2100)
21 luglio - MONTECATINI
Società Terme Gr. II
(indigeni di 3 anni, metri 2040)
5 luglio - MILANO
Nazionale Filly Gr. II (femmine
indigene di 3 anni, metri 1600)
21 luglio - MONTECATINI
Società Terme Gr. II
(indigeni di 3 anni, metri 2040)
12 luglio - MILANO
Unire Gr. I (internazionali di 4 anni
ed oltre, metri 1600)
22 luglio - TRIESTE
Giorgio Jegher Gr. II (importati di 4 anni ed
oltre, indigeni di 5 anni ed oltre, metri 1660)
14 luglio - FOLLONICA
Città di Follonica Gr. II
(indigeni di 4 anni, metri 1640)
28 luglio - CESENA
Città di Cesena Gr. II
(indigeni di 4 anni, metri 1660)
17
LA STORIA - LE GRANDI MADRI
LE GRANDI MADRI
DELL'ALLEVAMENTO ITALIANO
HELUAN
Padre di 529 trottatori, di cui 289 in corsa, 2 dei quali con record sotto l’1.16 e 21 in 1.18. Rapportati a quelli attuali questi dati appaiono
ben poco significativi. Sono invece il biglietto da visita del più forte razzatore indigeno funzionante per il nostro allevamento prima
dell’avvento di Sharif di Iesolo. Si riferiscono ad Oriolo, entrato in
razza nel 1959 e attivo sino al 1980, anno in cui sono nati i suoi due
ultimi prodotti. Capolista degli stalloni in Italia per cinque stagioni,
dal 1966 al 1971, Oriolo, nato da un’amalgama tra sangue americano
e francese (50% di entrambi), ha lasciato il segno con una produzione nel contempo veloce e tenace, perfettamente rappresentata
da Agaunar, una delle migliori femmine nate nel nostro Paese, il cui
nome figura nel quadro genealogico di Jag de Bellouet.
Oriolo, oltre che di Agaunar, è il padre di Lanson (l’altro suo figlio
sceso sotto l’1.16), nonché dei Derbywinner Steno e Acero, degli
eccellenti Cinquale e Sailer (il primo poi padre di Delfo, l’altro del
vincitore di Nastro Azzurro Dailer), nonché di Zizì, Sansovino, Seminole, Sarcasmo, Sion, Ecuador, Solano, Zigrino, Turbante, Stigliano
e Fayum, nominati un
po’ in ordine sparso,
molti dei quali rappresentanti della Kyra,
la formazione toscana espressione della
passione della nobildonna Salvini Pizziolo per i cui colori
ha militato in corsa e
nel cui centro ha funzionato per tanti anni
come razzatore, dopo
aver esordito presso
Gaetano D’Amelio con Heluan e un prodotto di questa
la Razza del Lago ad
Olgiate Olona.
Oriolo era nato nel
1951 in quel piccolo gioiellino, creato nel 1938 all’insegna della
filosofia del poco ma buono, anzi buonissimo, dal grande ufficiale
Gaetano D’Amelio nelle vicinanze di Roma in via della Selva Nera:
venticinque ettari equamente divisi tra cavalli e foraggio. Un complesso, che dopo la scomparsa del suo fondatore, è stato portato
18
Oriolo (Sergio Brighenti) è stato il più forte razzatore indigeno prima dell’avvento di Sharif di Iesolo
avanti ancora per parecchi anni dal nipote Americo Buranelli e che
ha dato al nostro trotto, oltre ad Oriolo, anche Vibo, Flegias, Lovanio, Medoc, Berlicche, Consuelo, Siusi e Agadir.
Mamma di questo eccellente atleta (Oriolo in pista, come vedremo, fu un campione con la C maiuscola), grande razzatore e straordinario padre di fattrici, era Heluan, una cavalla inedita del 1946
dalla linea tutta americana, come figlia di Floridoro (mangelliano
di classe eccelsa - da The Laurel Hall e Alma Lee -, vincitore a 3
anni di tutte le prove classiche, Derby compreso, ad eccezione del
Nazionale e a 4 dell’Europa e del Premio Marcia su Roma, in razza
dal 1943 e nel 1951 poi esportato in Nuova Zelanda) e di Finlandia,
dall’americano Keno. D’Amelio per questa sua mamma tutta yankee
scese uno sposo tutto normanno, Pharaon, che l’Associazione Allevatori aveva importato nel 1948.
Tardivo, ma soggetto di gran livello in corsa (Sélection e Critérium
des 5 Ans, tra i suoi successi), Pharaon “ritornava” ben otto volte a Fuschia e cinque a Phaëton, ma nel suo pedigree non figurava
Intermede, lo stallone che ebbe il merito di “raffinare” il vecchio
trottatore francese. Oriolo, dopo i primi assaggi nella mani di Alfredo Cicognani, esplose al massimo livello a 4 anni, nel 1955, l’anno
della famigerata legge 1042 che impose la sopratassa del 10 per
cento sulle scommesse e che provocò dure reazioni da parte dell’ambiente ippico che portò anche al blocco delle corse. Il 1955 fu
però anche un anno di grandi record sulle
nostre piste, uno dei quali venne proprio da
Oriolo che a San Siro nel Gran Premio della Fiera, con Sergio Brighenti in sulky, filò
subito in testa per sfuggire sino in fondo
alla fuoriclasse Gelinotte. Per Oriolo media
di 1.17.7 vertice europeo per un 4 anni sulla
media distanza, per la sconfitta Gelinotte,
che rendeva metri, assoluto continentale
di 1.16.6.
L’altro vertice migliorato in quell’ormai
lontano 1955 lo ottenne Assisi, sempre per
i colori della Kyra, che a Milano, sulla breve si espresse a media di 1.16.7, che allora
era un vertice per gli indigeni. Non pago
del successo nel Fiera, Oriolo a fine agosto
di quello stesso anno andò a vincere il Critérium Continental a Vincennes, sulla cui
pista avrebbe poi corso due Amérique ma
senza fortuna. Nello stesso anno, sempre
con Brighenti, Oriolo vinse anche l’Inver-
no. Il cavallo rimase ad alto
livello per il resto della carriera, conclusasi alla fine dei
sette anni, pur cambiando di
mano: dopo Brighenti fu affidato a Ugo Bottoni e poi a
Orlando Zamboni.
Tornando all’Oriolo razzatore
bisogna mettere in evidenza
la sua importanza come paFiera 1955: Oriolo e Sergio Brighenti si lasciano alle spalle Gelinotte e Fra Diavolo
dre di fattrici: sue figlie sono
le madri di Gentile, Argo Ve,
to. Dalla fattrice dei D’Amelio, la cui ava
Atollo, Doringo, Gobaldo, Ovlas, Scellino,
base è Laverna una purosangue che il seSperlak, Astrea, Ansaldo Red, senza evitanatore Breda impiegò in razza a imitazione
re di tralasciare la sua presenza nel pedidel senatore americano Leland Stanford,
gree, come padre di Acero, di Lemon Dra.
si è comunque diramata una famiglia dai
La grandezza di Heluan, pur potendo vannumeri importanti, che ha ancora qualche
tare un’ottima produzione, viene tutta
aggancio nell’attualità.
da Oriolo, ma ciò è quando basta per fare
entrare con pieno diritto questa grande
EZIO CIPOLAT
mamma nella storia del nostro allevamen-
HELUAN (1946), b. da Floridoro
Allevatore: Gaetano D’Amelio, Roma
1ª madre: FINLANDIA (1938), b. 1.25.2, da Keno
2ª madre: ILIZIA (1929), b. 1.26, da Harrod’s Creek
3ª madre: REGINETTA DELLE ROSE (1918), s., 1.26, da Boer
4ª madre: FERNANDA (1906), b.o. 1.29, da Bismarck
5ª madre: ALFA (1893), b., 1.35, da Grecuzzo
LA PRUDUZIONE DELLE FIGLIE
DI HELUAN
da NOLA derivano 98 trottatori 42 in corsa, tra i quali:
Friday Lg 1.15.2, Mousse Lg 1.16.2, Iro Ito Pon 1.16.2, Raisuli Pont 1.16.3, Debussy Bigi 1.16.3,
Garret Lg 1.16.6, Tiger Lg 1.16.6, Understood Lg 1.17.6, Lagrange 1.18.2, Childerico 1.18.3,
Eurialo Font 1.18.4.
da PETROLINA DA KOZYR derivano 127 trottatori 59 in corsa, tra i quali:
Berlicche 1.17.9, Borgo Pio 1.13.6, Don Aldo 1.14, Avalon 1.14.3, Eurasia Grif 1.14.4,
Chery Tibur 1.14.5, Velabro 1.15, Breack Dancer Ans 1.15.1, Formula Piena 1.15.2, Sorvegliato 1.15.2,
Upsola Fz 1.15.4, Udienza Penale 1.15.6, Perrone 1.15.7.
da TERESELLA derivano 165 trottatori 56 in corsa, tra i quali:
Revillon 1.16.5, Rasty Roc 1.15.4, Eurocompani 1.15.9, Tertenia 1.16, Zuna 1.16.1, Getl Villa 1.16.1,
Freccia Ms 1.16.4, Pool Ad 1.16.8, Nastro Vg 1.17.2, Over Ciak 1.17.2, Dubrovnik 1.18.1.
LA PRODUZIONE DI
HELUAN
1950 NOLA 1.22.2, f.b.o. da Ciclopico.
Allevatore: Gaetano D’Amelio, Roma
1951 ORIOLO 1.17.6, m.s. da Pharaon.
Allevatore: Gaetano D’Amelio, Roma
1952 PETROLINA DA KOZYR, f:s. da Kozyr.
Allevatore: Gaetano D’Amelio, Roma
1956 TERESELLA 1.24.2, f.s. da Pharaon.
Allevatore: Gaetano D’Amelio, Roma
1958 VIBO 1.18.8, m.s. da Pharaon.
Allevatore: Gaetano D’Amelio, Roma
1959 ZUILIA 1.24.2, f.b. da Morse Hanover.
Allevatore: Gaetano D’Amelio, Roma
1960 ALINOTTE, f.s. da Joyeux Troupier.
Allevatore: Gaetano D’Amelio, Roma
1961 BALDUINA, f.b. da Joyeux Troupier.
Allevatore: Gaetano D’Amelio, Roma
1962 CAPENA, f.b.o. da Doctor Spencer.
Allevatore: Eredi Gaetano D’Amelio, Roma
1963 DOGADO 1.22.1, c.b. da Icare IV.
Allevatore: Eredi Gaetano D’Amelio, Roma
da ALINOTTE derivano 49 trottatori 9 in corsa, tra i quali:
Elafoss 1.19.3, Falò 1.19.8.
1965 FLEGIAS 1.19.1, m.b. da Mighty Ned.
Allevatore: Eredi Gaetano D’Amelio, Roma
da BALDUINA derivano 33 trottatori 6 in corsa, tra i quali:
Marignac 1.17.8, Cicalone 1.18.3, Avventurina 1.19.6.
1967 HIBISCUS, m.s. da Nathaniel.
Allevatore: Eredi Gaetano D’Amelio, Roma
da CAPENA derivano 39 trottatori 10 in corsa, tra i quali:
Cartamo 1.15.9.
1969 LOVANIO 1.19.9, m.b. da Daring Rodney.
Allevatore: Eredi Gaetano D’Amelio, Roma
19
LA STORIA - MEMORIE DEL TROTTATORE
EXPLOIT CAF
E LA DEFAILLANCE TV
Finale Lotteria 1974: Top Hanover e Gerhard Krüger si staccano da Timothy T (Giancarlo Baldi) e Sharif di Iesolo (all’interno con Pino Rossi)
Stavolta vogliamo tornare indietro nel tempo non solo con gli articoli
e le foto, ma anche con la memoria: ripercorriamo la giornata tipo
di un Premio Lotteria primi anni Settanta per un appassionato telespettatore ippico. Nel primo pomeriggio collegamento sul secondo
canale televisivo per la diretta delle tre Batterie. Alberto Giubilo tra
una corsa e l’altra ospitava gente di ippica, persone di spettacolo,
politici, sportivi per un gradevolissimo talk-show ante litteram.
Poi una sovrimpressione solennemente annunciava “LE TRASMISSIONI RIPRENDERANNO ALLE ORE 18”, oppure il pomeriggio sportivo
proseguiva, per via dell’incrocio con i rispettivi calendari annuali,
con l’immancabile avvenimento ciclistico franco-belga, quasi sempre la Parigi-Roubaix, la corsa dell’infernale tremolio del selciato.
Ma, lo riscopriremo più tardi nel pezzo d’epoca, la massima corsa
del trotto napoletano si è disputata, seppur raramente, anche al
sabato.
Puntuale ripartiva il secondo collegamento con Agnano per la trasmissione della Finale. Un programma semplice, asciutto ma estremamente gratificante per l’appassionato.
Vediamo ora la giornata dello stesso telespettatore nel 2007. Il canale Ippico numero 220 di Sky trasmette le Batterie con il commento inimitabile di Salvio Cervone. Fin qui tutto a posto. La Rai, con
la cronaca egualmente impareggiabile di Claudio Icardi da tempo
non si collega più in diretta per le batterie, ma quest’anno ha pre-
20
visto la Finale non in diretta, come quasi sempre avveniva, bensì
in differita alle 19,20 in Domenica Sprint (mai la corsa era andata
così tardi, ma per Raisport trovare spazio alla domenica pomeriggio
anche per soli tre minuti, corsa secca senza preamboli, è impresa
ardua al cospetto di programmi che si considerano delle semidivinità intoccabili).
C’è pur sempre il Canale ippico di Sky a tranquillizzare il telespettatore, mentre si avvicina l’ora fatidica della Finalissima. C’è una
Tris in ballo a Capannelle (ininfluente il fatto che sia di galoppo).
I cavalli girano nel tondino, il telespettatore pensa “Beh, adesso
si collegheranno con Agnano”: i minuti passano lenti, tre, cinque,
dieci con la stessa inquadratura. Allo scoccare del quarto d’ora il
telespettatore si toglie una scarpa e sta per scagliarla sull’apparecchio. Provvidenziale ma con ritardo ingiustificato per l’alta tradizione della corsa partenopea, parte la sospirata differita della corsa.
Vogliamo dedicare il nostro ricordo mensile al telespettatore degli
anni Settanta ed a quello contemporaneo rievocando un Lotteria
particolarmente significativo per i colori indigeni, quello del 1974
con l’affermazione di Top Hanover ed il terzo rango di Sharif di Iesolo. L’articolo è firmato da Pierfranco Ellero che per tanti anni è
stato valido collaboratore del nostro periodico. La corsa come en
passant accennato si svolse al sabato: questo anticipo decisamente fuori tradizione fu dettato da esigenze dovute alla concomitanza
con il Campionato Italiano di Calcio, giacchè il Napoli ospitava la
Lazio capolista in un incontro di alta classifica. La contemporaneità
degli eventi così stridente, riecheggiando un’antica battuta di Totò,
avrebbe diviso la gente… i partenopei ad Agnano ed i napoletani al
San Paolo.
LUCIO CELLETTI
[email protected]
IL LOTTERIA 1974
di Pierfranco Ellero
Napoli, per la Lotteria, veste l’abito dimesso della brutta stagione.
Acqua e vento, forse per dispetto dell’anticipo a sabato che ha infranto una tradizione cara alla città, che di tradizioni vive.
Il primo a comparire è Odoardo Baldi, chiamato ad interpretare Sonata Hill. Dopo aver dato una sbirciata nel box dell’americana, con
una smorfia dice che lo partito statunitense gli piace poco.
Gerhard Krüger, dirimpettaio di Odoardo, pare una sfinge. I napoletani, che sono impressionati dal suo aspetto teutonico, si limitano
a guardarlo e poi scambiano impressioni sottovoce. Sibyl, invece,
è molto emozionata, quasi debba essere lei a guidare Top Hanover.
Quando qualcuno le chiede come andrà a finire, dice: “Vince Top”,
ma poi fa gli scongiuri, come si usa a Napoli.
Pino Rossi, per la prima volta alla Lotteria con tre cavalli aspiranti
finalisti, è emozionatissimo. Mentre si accinge ad entrare in pista
per le sgambature, le mani gli tremano. Poi in corsa sarà altrimenti
e Sharif di Iesolo, il cavallo che si é costruito da solo, gli darà la più
grande delle gioie.
Più in là, Gasparetto lancia proclami, surriscaldando l’ambiente.
“Latest li doppia tutti”, tuona con il suo vocione baritonale, mentre
il coro muto degli uomini di scuderia annuisce gravemente. L’unica
espressione scettica è quella della signorina Giusti, in pellegrinaggio di nostalgia.
Forse perché sa quanto sia difficile vincere.
Tonino Macchi, in mancanza di cavalli, s’improvvisa meteorologo.
Guarda verso la marina e sentenzia: “Uscirà il sole”. Avrà ragione
da far morire di gelosia il colonnello Bernacca.
Prima di mezzogiorno arrivano gli americani ed è subito festa.
Vogliono Sem e Dosson per l’International, ma Bellei e Giancarlo
Baldi si limitano a un accordo verbale, lasciandoli in ansia.
Con Giancarlo si chiude la passerella. Ha un tris d’assi, ma si capisce che spera su Timothy T, malgrado il cavallo abbia dei guai.
La corsa dirà poi che la speranza era ben riposta, malgrado tutto.
Poi le batterie. Si apre con il favorito La test Record, ma il verdetto della pista è implacabile. Via Latest, in condizioni modeste; via
Carosio e Sonata Hill, intralciati all’uscita della prima curva dall’errore di Riverdale. Così è Sharif a condurre fino in fondo, davanti al
lucidissimo Udet Hanover.
La delusione di Latest è compensata da Top. Il figlio di Elaine Rodney va in testa e tira via deciso, mentre Balade Royale, attesa protagonista, non ingrana la marcia giusta e finisce con lo sbagliare in
retta, lasciando la piazza a Noble Action.
Top Hanover e Gerhard Krüger nel giorno fausto del Lotteria
Terza eliminazione e finalmente lo spettacolo. Timothy, contrastato al passaggio da Cordoba France, ripiega dalla quarta ruota alla
corda, aspetta la retta conclusiva e riparte di nuovo alla grande.
Lightning Larry gli sfugge, ma non il posto in finale.
L’epilogo è vibrante. La macchina stacca fin troppo decisa, cogliendo in contropiede Top, che solo a stento riesce a mantenere la corda dall’assalto di Sharif. Al largo si protende lo scudiero e fratello
Udet e Gubellini ha un attimo d’incertezza che gli costa caro. Udet
passa e va a proteggere Top, che rifiata. La mossa irrita Gubellini,
che lancia in terza Lightning Larry come un kamikaze. I tre fanno
ventaglio fino all’ingresso in retta, dove Top stacca con rara scelta
di tempo e Timothy si lancia all’inseguimento in mezzo alla pista.
Il finale di Timothy è fantastico, ma Krüger ha mosso d’anticipo
assai bene e il cavallo di Baldi non ha un punto d’appoggio per lo
sprint. Così Top vince e Timothy è secondo, con tutti gli onori. Sharif, terzo a ridosso, esalta ancora l’allevamento indigeno.
Si chiude con il sole. Top ha portato i milioni a Napoli e sarebbe ingiusto salutarlo con la pioggia. ‘O paese d’o sole conosce la
gratitudine”.
21
CAVALLI
QUATTRO PULEDRI DA
SUPERBOWL
LE LINEE GENEALOGICHE DI
IDOLE DI POGGIO, IVORY AS, ISMOS FP E ISLE OF TINO
Poggio si è presa i Filly dell’Italia e dell’Elwood Medium. L’unico ad
non avere ancora replicato è Isle Of Tino, il giovane vincitore del
napoletano Maschio Angioino.
Di Iaria Jet, In Wise As, Ideale Luis e Iuma Ek abbiamo già illustrato
il quadro genealogico in precedenti numeri del Trottatore, chiudiamo quindi il cerchio parlando dei quattro che restano (tutti figli
di stalloni indigeni), tre dei quali (Ivory, Ismos e Isle), tra l’altro,
hanno il settore maschile coincidente: Ivory è un Lemon Dra, gli
altri due hanno come padre Uronometro, che dello stallone di Balzarini-Jegher è stato il primo dei suoi due Derbywinner (Fairbank
Gi, l’altro).
Ilaria Jet (in testa) aveva chiuso la stagione 2006 da indiscussa leader
I primi cinque mesi dell’attività di vertice (escludendo Giovanardi,
Cacciari e Stabile che tratteremo sul prossimo numero) per i nostri attuali tre anni hanno portato, come è giusto che sia, qualche
conferma e molte novità: non è certo un bene che la selezione giovanile si sviluppi in un tempo troppo ristretto. I puledri, specialmente quelli con ambizioni classiche, devono maturare per gradi.
L’eccezioni ci sono e fra queste potrebbe rientrare anche Ilaria Jet,
che aveva chiuso la stagione 2006 da indiscussa leader della leva
annettendosi Gran Criterium e Allevatori.
La portacolori della Bivans ha fatto un po’ fatica a carburare, dopo la sosta invernale, ma è poi tornata al successo
in bello stile a Napoli nel Castel dell’Ovo sui 2100 metri.
Altre conferme, rispetto a quanto era successo nelle selezione dei due anni, sono venute da In Wise As (seconda
nel Gran Criterium) e poi a segno nella prima delle Poule
2007, il Beatrice a Firenze, e da Ivory As, che dopo il posto d’onore collezionato nel Criterium Vinovo ha ribadito
quest’anno la sua buona predisposizione centrando alla
notevole media di 1.14.6 la più tradizionale delle Poule, il Premio Veneto a San Siro, anch’esso da quest’anno
programmata sulla media distanza.
Tutte le altre prove di vertice hanno invece proposto
nomi nuovi, nomi che hanno dato subito seguito al loro
primo successo classico, vincendone un secondo: Ideale
Luis dopo il Dante è andato a segno nell’Italia, Iuma Ek
ha messo assieme Capannelle Filly e Emilia (sui 2100),
Ismos Fp Capannelle e Elwood Medium, mentre Idole di
IDOLE DI POGGIO
Allevata dalla Lotus di Ivone Schiavo
Idole di Poggio, allevata e di proprietà della Lotus di Ivone Schiavo, è il terzo prospetto classico (dopo Impeto Grif, vincitore del
Criterium Vinovo, e Ivory Dany, a segno nel Criterium Toscano)
del primo anno di produzione di Varenne, fuoriclasse dalla classe
immensa che non ha certo bisogno di presentazioni. Idole è il de-
Idole di Poggio (Enrico Bellei) vanta già due successi di vertice in carriera
22
Enrico Bellei fa scaldare i muscoli a Idole di Poggio sulla pista dell’Arcoveggio per poi portare la pupilla di casa Lotus al successo nell’Italia Filly precedendo Isotta Om e Ilaria Jet
cimo prodotto (tutti indigeni) dell’americana Lotus Dragon, il cui
padre Tarport Devil nasce dalla celeberrima Lady Ann Reed, una
delle grandi madri del trotto americano.
La linea femminile di Lotus Dragon è solida anche se non
delle più evidenti: il ceppo è quello che viene da Farr, che
è la madre di Farstar, uno dei primi Star’s Pride ad esse-
IDOLE DI POGGIO 3, 1.13.7
Femmina baio nata il 28 aprile 2004
Allevatore: Lotus - Proprietario: Scuderia Lotus
WAIKIKI BEACH
3, 1.56.1
VARENNE
5, 1.09.1
baio nato in Italia
nel 1995
IALMAZ
3, 1.16.6
SPEEDY SOMOLLI
3, 1.55
SPEEDY CROWN 3, 1.57.1
HULA LOBELL
2.01.2
SUPER BOWL 3, 1.56.2
ZEBU
1.15.8
SHARIF DI IESOLO 6, 1.15
SOMOLLI
HOLLY MARGEO 2.01
KEYSTONE LADY 2.03.1
SPEEDY CROWN 3, 1.57.1
BAREE
SPREE HANOVER 2.05.1
TARPORT DEVLIN
2, 2.01
LOTUS DRAGON
baio nata in USA
nel 1983
HARLAN DEAN
3, 1.58.2
LADY ANN REED
3, 2.02.1
SPEEDY SCOT
3, 1.56.4
HARLAN 3, 1.59.4
LYDEAN HANOVER
WAYWARD 4,TT2.00.4
LADY ANN POTEMPKIN
SPEEDSTER 4, 1.59.4
SCOTCH LOVE 2, TT2.04.3
POMPANO
FLORICAN 1.57.2
FLORIDA
FARR’S PRIDE 3, TT2.03.3
23
re immesso in razza in Italia con
ottima riuscita: tra i suoi figli
Basco, Bagai, Camaro, Neapolis,
Allodola, Appia, Gadda, Terzio,
Baltico, Polibio e Chamfort. L’altro pezzo forte della famiglia è R
Constalk 4, 1.57.2, la cui madre
Floster è sorella piena di Pompano (da Florican, grande padre di
fattrici) da cui Lotus Dragon.
Nove dei dieci figli di questa Lotus Dragon sono scesi in pista ed
ottenuto un record: Idole di Poggio con l’1.13.7 con il quale ha
vinto l’Elwood Medium Filly ha
già eguagliato Bull di Poggio che
era il più veloce tra i suoi prodot- La famiglia Schiavo, Enrico Bellei e Claus Hollmann nel winner circle di Padova dopo il successo di Idole di Poggio nell’Elwood Medium-Filly
ti, tra i quali Foto di Poggio può vanIvory As, allevato dalla Serenissima di
IVORY AS
tare un vertice di 1.14.1, Car di Poggio
Carlo Pietrasanta, è il secondo figlio
Allevato dalla Serenissima
di 1.14.9 e Urto di Poggio di 1.15.
italiano (dopo l’inedita Garonne As)
di Carlo Pietrasanta
IVORY AS 3, 1.14.3
Maschio baio nato il 14 aprile 2004
Allevatore: Allevamento della Serenissima e Scuderia Emmebi - Proprietario: Scuderia Friends & Friends
SHARIF DI IESOLO
6, 1.15
LEMON DRA
5, 1.14.1
baio nato in Italia
nel 1986
DANEA
4, 1.18.1
JOIE DE VIE
3, 1.56.3
ODILE DE SASSY
1.18.4
VICTORY SONG 4, 1.57.3
LUCILE SPENCER 4, 2.08
GI 1.20
HERODIADE DE GRANDCHAMP
ACERO
3, 1.20.3
ORIOLO 4, 1.17.6
BABELE
6, 1.18
WINTER PARK 2.02.4
SUPER BOWL
3, 1.56.2
STAR’S PRIDE 5, 1.57.1
BOSA 1.22.6
NOCCIOLAIA 1.23.6
PILLOW TALK 3, 2.11.1
DUKE RODNEY 3, 1.59
HEIDI RODNEY
ESPRIT SPUR
2, 1.58
baio nata in USA
nel 1988
DEAR ABBEY 5, 2.06.3
LOVE TOUCH
3, TT1.59.4
24
QUICK SONG
3, 1.59.3
SPEEDY CROWN
3, 1.57.1
SPEEDY SCOT 3, 1.56.4
HOOT SONG
3, 2.01.2
HOOT MOON 3, 2.00
MISSILE TOE 3, 2.05.2
LOVE SONG TT1.59
di Esprit Spur, che può invece
vantare una vasta e qualitativa
progenie americana, con cinque prodotti sotto l’1.58: Pistol
in Spurs 3, 1.55.2, Tha Faboulous
Face 3, 1.56 (seconda in due heat
del World Trotting Derby Filly),
Love’s Caress 3, 1.56.1, Athena
Spur 3, 1.56.2 e Gentleman Spur
3, 1.58.2. La stessa Esprit Spur
è stata cavalla da corsa di livello
superiore, con un record di 1.58
ottenuto a 2 anni e somme vinte
per oltre 300 mila dollari, grazie
a nove successi (anche a livello di
Stakes), ma anche al secondo posto in un heat dell’Hambletonian
Oaks. Esprit Spur, da Joie de Vie,
viene da una famiglia particolarmente vasta, che ha ramificazioni
in tutto il mondo, di cui la mamma di Ivory As è proprio una delle
Mauro Baroncini e Ivory As in passerella davanti alla tribuna di San Siro rispondendo all’applauso del pubblico
Sorrisi in premiazione di Mauro Baroncini ed il team della Friends & Friends dopo il successo di Ivory As nel Veneto
25
Ivory As e Mauro Baroncini solitari sul traguardo del Veneto, vinto agevolmente nei confronti di Invisibile Stars e Iveri Lb
rappresentanti più illustri, assieme alla
sua terza madre Hoot Song e al vincitore
delle Breeders Crown di 3 anni Esquire
Spur 3, 1.56, ora stallone in Svezia. La
citata Hoot Song fu la cavalla che nell’Hambletonian 1957 costrinse Hickory
Smoke alla race-off, dopo ben quattro
heat, due andati al maschio, due alla
femmina, che così uscì a testa alta dall’epico confronto. Al contrario del padre
Uronometro, la cui ascesa ai massimi livelli, culminata con il successo del Derby, avvenne nelle seconda parte della
stagione dei tre anni, Ismos Fp e Isle of
Tino hanno subito trovato modo di farsi
valere nel giro che conta. Sono quindi
diventati sei i vincitori di gran premi
(dopo Domingo Ors, Dribling Om, Filipp
Roc e Gelosia Spin; senza dimenticare
Ganimec, che non ha ancora vinto un GP
ma è giunto secondo nell’Orsi Mangelli) già prodotti dal vincitore del Nastro
Azzurro 1997.
ISMOS FP 3, 1.13.7
Maschio baio nato il 10 aprile 2004
Allevatore: Allevamento Rio Grande - Proprietario: Scuderia Tecnica Nella Luce
LEMON DRA
5, 1.14.1
URONOMETRO
5, 1.13
baio nato in Italia
nel 1994
QUEEN OF THE SEA
3, 1.58.2
SOLOMON HANOVER
5, 1.12.7
UDOMETRE
3, 1.16.3
baio nata in Italia
nel 1994
SHARIF DI IESOLO
6, 1.15
ODILE DE SASSY 1.18.4
DANEA
4, 1.18.1
ACERO 3, 1.20.3
SPEEDY CROWN
3, 1.57.1
SPEEDY SCOT 3, 1.56.4
SPEED FISH
4, TT1.57.2
BONEFISH 3, 1.58.1
FLORIDA PRO
3, 1.55
ARNIE ALMAHURST 3, TT1.57.2
SISSY SPUR
6, 2.04.1
AYRES 3, 1.56.4
NEARLY PERFECT
4, 1.54
OASI RG
JAMBO KOSMOS
26
QUICK SONG 3, 1.59.3
BABELE 6, 1.18
MISSILE TOE 3, 2.05.2
EVENING STAR
PROMISSORY
FESTIVE HANOVER
SONGCAN 3, 1.58.3
EXCITING
SPEEDY RODNEY 5, 1.58.3
PRIZE YANKEE 2, 2.08
Ismos Fp ed Enrico Bellei, a sinistra, durante le sgambature di rito ed il top driver toscano alza il dito in segno di vittoria in premiazione, mentre il trainer Claus Hollmann mostra il trofeo
ISMOS FP
Allevato dalla Rio Grande
di Francesco Pastore
Ismos Fp, allevato dalla Rio Grande Srl
di Francesco Pastore, nasce da Udometre, cavalla di discreto livello che porta
la paternità dell’americano Solomon Hanover, un coriaceo Florida Pro protagonista di buone stagioni italiane proprio
per i colori della formazione romana.
Udometre, prima di Ismos, ha prodotto
Fantasio Fp e Giocoplast Fp, soggetti di
discreti risultati (soprattutto il primo
che ha un record di 1.15.4), ma non certo al livello del fratello minore. La linea
femminile del vincitore dell’Elwood Medium si caratterizza per la particolarità
di “uscire” dai canoni più abituali, in-
La retta d’arrivo del Berardelli-Maschi firmato da Ismos Pf che nei pressi del palo ha respinto l’ultimo tentativo di Impeto Grif
fatti oltre a Florida Pro (il padre di Solomon Hanover) che in America ha perso
consensi per una produzione tardiva e
più fondista che brillante, aspetto invece che lo valorizza agli occhi degli allevatori europei, figura Nearly Perfect, lo
stallone che ha portato avanti la linea di
Da Roma a Padova (nell’immagine la vittoria nell’Elwood Medium), con una costante, quella di Bellei per Ismos Fp
Florican in contrapposizione con quelle
predominanti di Speedy Crown e Star’s
Pride.
ISLE OF TINO
Allevato da Tommaso Pasquale
Isle Of Tino, allevato da Tommaso Pasquale,
è il terzo prodotto di Tea Simon, dopo Del
Piero 1.17.1 e Framura 1.14.5. La madre,
che ha concluso la carriera con un record
di 1.15.6 e con oltre 160 milioni delle vecchie lire di somme vinte, è uno dei migliori
prodotti da stallone di Host Of Waverly, ex
recorder delle piste italiane (1.11.7 a Milano). Tea Simon è il primo dei due prodotti
(l’altro rimasto inedito) di Nusina Ami,
con la quale la qualitativa americana Clara
Lou aveva aperto la sua produzione italiana, produzione che conta anche sui validi
Ostia Jet 1.16.7, Ribes Jet 1.15.3, Sedan Jet
1.15.5 e Uria Jet 1.15.1. La forza della linea
viene dalla madre di Clara Lou, vale a dire
27
Nel Maschio Angioino Isle Of Tino, ben sorretto da Andrea Lombardo, se ne è andato lasciandosi alle spalle Idalgo Jet e Incontro Fp
da Rhododendron, una stakes-winner
da Arnie Almahurst sorella di Nimitz,
discreta pasta. Lovely Flower, mamma
du Rhododendron e di Nimitz, è a sua
volta sorella di Plant The Sea, che nella
stagione 1993 vinse prima il Gran Premio dei Giganti in Olanda, poi a Napoli
il Freccia d’Europa. Ma nello scavare un
po’ più in profondità in questa famiglia,
partendo dalla citata Lovely Flower,
si arriva addirittura a tre pilastri del
trotto mondiale: infatti Lovely Flower
è sorella piena della grandissima Kerry Way, vincitrice dell’Hambletionian
1966 e mamma della celeberrima Classical Way. Un passo ancora indietro e si
arriva a Bewitch, che di Lovely e Kerry
Way è la terza madre: Bewitch non è altro che la madre di Pillow Talk, da cui
Super Bowl!
soggetto dal buon motore importato dall’Assia e poi stallone di più che
EZIO CIPOLAT
ISLE OF TINO 3, 1.14.8
Maschio sauro nato il 6 aprile 2004
Allevatore: Tommaso Pasquale – Proprietario: Scuderia Golfo dei Poeti
LEMON DRA
5, 1.14.1
URONOMETRO
5, 1.13
baio nato in Italia
nel 1994
QUEEN OF THE SEA
3, 1.58.2
HOST OF WAVERLY
5, 1.11.7
TEA SIMON
5, 1.15.6
baio nata in Italia
nel 1993
NUSINA AMI
2, 1.20.8
28
SHARIF DI IESOLO
6, 1.15
QUICK SONG 3, 1.59.3
ODILE DE SASSY 1.18.4
DANEA
4, 1.18.1
ACERO 3, 1.20.3
SPEEDY CROWN
3, 1.57.1
SPEEDY SCOT 3, 1.56.4
SPEED FISH
4, TT1.57.2
BONEFISH 3, 1.58.1
SUPER BOWL
3, 1.56.2
STAR’S PRIDE 5, 1.57.1
WAVERLY HOSTESS
3, 2.03
FLORLIS 1.57.3
BALTIC SPEED
3, 1.56
CLARA LOU
3, 2.04.2
BABELE 6, 1.18
MISSILE TOE 3, 2.05.2
EVENING STAR
PILLOW TALK 3, 2.11.1
LITTLE HOSTESS p.4, 1.59
SPEEDY SOMOLLI 3, 1.55
SUGAR FROSTING 2, 2.13
NEVELE PRIDE 4, TT1.54.4
RHODODENDRON 3, 2.02.2
PRIMO PIANO
SERENISSIMA
IL PIACERE DELL’ORIGINALITÀ
Gli AS della famiglia Pietrasanta in particolare rilievo nella stagione
Carlo Pietrasanta è ormai una
marca, anche se sarebbe più
corretto dire un gruppo (visto che sotto la direzione del
suffisso AS c’è anche il padre
Giuseppe), che non ha bisogno di troppe presentazioni.
L’Allevamento della Serenissima si è fatto largo nel cuore degli appassionati grazie
a idee e soluzioni d’assoluto
rilievo, sempre con quel pizzico di fantasia che ne contraddistingue la produzione.
Sempre difficile portare alla
ribalta un personaggio impenetrabile come Carlo Pietrasanta, scaramantico fino
Carlo Pietrasanta (a destra) con il padre Giuseppe, dal quale ha ereditato la passione per l’allevamento
all’impossibile, ma dominato
da una sola passione senza
l’Allevamento, 50 ettari di terra e strutture all’avanguardia
contaminazioni, quella per l’allevamento.
messe in piedi da zero.
Il livello qualitativo e la facilità dell’assunto al quale sono
Il terreno e le teorie di Carlo Pietrasanta, il cuore per lo sviarrivati Galiera As (Europa Filly), Ivory As (Veneto) e In Wise
luppo, confermate ancor oggi dallo stesso titolare della SereAs (Beatrice), suffragano l’idea di un indirizzo di volo verso
nissima. “Più spazio c’è e più si alleva bene, ma è il terreno la
traguardi ben più importanti, sfuggito per mera sorte a Gaparte decisiva sulla crescita del puledro e una corretta inteliera As a Vincennes il 18 maggio nel Prix Heraclite dove, già
grazione minerale. Proprio per questo faccio analizzare ogni
vincitrice, la quattro anni ha perso il passo sul palo, mentre
anno i terreni affinché i
per i due tre anni all’appuntamento con Nazionale
puledri quando vanno a
e Nastro Azzurro non avranno sicuramente le “ali”
pascolare possono trartarpate per quello che si è visto fino ad oggi.
re il meglio, integrando
È dunque meritatissimo questo pieno risalto, a
l’alimentazione, quanconferma del ruolo di vertice per questo allevado è necessario, con un
mento (la Serenissima nasce nel 1979 ed i primi
pellettato. Ho creato
prodotti risalgono al 1983), che riesce nel diffianche una particolare
cile compito di unire ad una copiosa produzione
recinzione in modo che
l’eccellenza dei risultati. Ottima, infatti, la me- Panoramica dell’Allevamento di Ciliverghe, località vicino a Brescia
solo i puledrini passino
dia dei traguardi classici per i targati AS (Lobster,
e arrivino, in zone deliTiffany, Unilia, Ulena, Entella, Bordeaux, Doria,
neate, a mangiare regolarmente, senza l’interferenza della
Campiello, Explorer, Everglade, First Wise, Faliero, Guidara,
madre, un minor rischio da stress dopo lo slattamento”.
Galiera, In Wise, Ivory), che hanno garantito a Carlo PietraImportante creare una base in Francia, nel cuore dell’Orne,
santa fama e titoli sui giornali.
uno dei tre dipartimenti che dal 1964, assieme a Calvados e
Qual è il segreto di tale successo? Qualche idea in proposito
Manche, danno vita alla Bassa Normandia, nel cuore del trotè stata fatta verso la fine degli anni novanta, quando siamo
to francese, a meno di 200 chilometri da Vincennes. “Siamo a
andati a Ciliverghe, località vicina Brescia, alla scoperta del-
30
Carlo Pietrasanta ritira la coppa da Guido Melzi (con il nipote) dopo che Giuseppe Lombardo jr (vicino alla quattro anni) ha portato al successo Galiera As nell’Europa-Filly,
facendo festa con il trainer Mauro Baroncini, che ha accanto il padre Walter
poca distanza dai più importanti allevamenti francesi - spiega
Carlo Pietrasanata -, a Le Bois Turpin. Abbiamo trovato terreni vergini, come quelli di Ciliverghe, 54 ettari, ad ottobre
porto tutti i puledri, alcuni dei quali sono in società con gli
amici Massimo Bianchi e Ferruccio Savio. Un passo importante, su questo posto abbiamo messo tutto il nostro impegno,
con l’esperienza fatta precedentemente in USA, e grosse risorse economiche”.
Prospettiva della villa padronale e dei box di Ciliverghe
Scelta determinante (quattro allevamenti rinnovati), sicuramente molto produttiva a lungo termine, come
quella delle fattrici, fra le quali Victoria Sib, che oltre a Galiera As ha generato Doria As (Gran Criterium,
Emilia, Carena e femmina più rappresentativa della leva
2000) e quel Faliero As (ora stallone al Mariano) capace di
vincere in Francia, ma anche gli importantissimi Giovanardi e
Nazionale. “La Capital Corse - chiarisce Carlo Pietrasanta - ha
messo in razza, in un colpo solo, tre ottime femmine, Victoria Sib, Tevere Dei, Tiffany As e la Serenissima inizialmente
è entrata in società. Dopo due anni la Capital Corse non ha
più voluto continuare l’esperienza e noi le abbiamo rilevate:
Tiffany As è morta prematuramente, Tevere Dei non ha dato
nulla di particolare, mentre Victoria Sib dei suoi primi quattro
figli, tre al momento sono vincitori classici”.
L’attualità, ma il futuro ha una continuità?
“Si, in Galiera As, in quanto Victoria Sib ha ormai dodici anni,
una degna sostituta come mamma. Altre ad ogni modo sono
le speranze, riversate su Littoria As, fra i puledri più promettenti inseriti nell’ambizioso Progetto Bivan, e Maratea As,
l’altra Lemon Dra, che sarà presentata alle Aste. Guardando
più lontano sarà da vedere, quando nascerà il puledro che ha
in pancia Victoria Sib”.
A questo punto alla Serenissima manca solo la ciliegina sulla
torta, il Derby ma Carlo Pietrasanta la parola magica non la
pronuncerà mai, perché sa che il cavallo è l’essere più bello, folle, ma il più delicato del mondo, anche dormendo nel
box…
LUIGI SANGREGORIO
31
TROTTO NEL MONDO - FRANCIA E DINTORNI
GOING
SUONA LA CARICA
Ancora un successo del 4 anni italiano di Lutfi Kolgjini: anche a Oslo impone la sua
classe. Infinitif e Ghibellino sono andati a segno a Vincennes
Going Kronos (Lutfi Kolgjini) facile al traguardo nell’Elite dei 4 anni a media di 1.11.2
Island Dream (sulla pista parigina vincitrice del classico Capucine,
ora ribatezzato Albert Viel) non ha avuto problemi ad imporsi nel
Prix de Falquemont sui 2700 metri superando al passaggio davanti
alle tribune l’iniziale leader Inaco Dei per concludere nel più facile
dei modi a media di 1.16.2, con 500 metri finali in 35.8, tanto per
nobilitare il suo inpegno. Infinitif è stato seguito a traguardo da
Inaco Dei (1.16.4) e In Dix Huit (1.16.7) per una “trio” tutta dall’allevamento italiano. Niente da fare per gli altri due italiani in campo,
Imon Cally Sm (decimo) e Incantesimo Fal (undicesimo).
Tornando ai nostri, Birbodelaquercia, al sulky del quale dopo oltre due anni è salito il suo vecchio interprete Giampaolo Minnucci, è giunto ottavo nel Prix Gatinas sui 2700 metri vinto da Lontzac
(1.13.9); ottavo anche Frosty Aas nel Prix du Petteux sui 2700 andato a Oblak du Bocage, mentre Fling Kronos ha rotto in partenza;
settimo, infine, Edif del Ronco (ma dopo aver corso da protagonista
Sabato 12 e domenica 13 maggio, due date da ricordare in questo mese che porta alle prime avvisaglie
dell’estate e all’Elitlopp (del quale parleremo diffusaFinto testo
mente sul prossimo numero). La prima perché ha dato
un risultato in prospettiva importante, il successo ottenuto a Vincennes dal nostro 3 anni Infinitif, all’esordio
sulla pista parigina, l’altra in quanto testimonianza di
una speraranza che è andata in fumo, quella di vedere
protagonista Frullino Jet nell’Oslo Grand Prix, una delle grandi prove del trotto nordico. Infinitif al momento
- a media di 1.12.3 - recorder della nostra leva 2004,
Ghibellino (Andreghetti) e Pitt Cade in parità sul traguardo del Prix Camilla e il driver italiano in premiazione
ha passato indenne il test, sempre insidioso, del Plateau de Gravelle, mantenendo così l’imbattibilità in sei
all’avanguardia) nel Prix du Mans sui 2100 metri risolto all’attesa da
uscite in carriera. Il figlio di Pine Chip e della campionessa francese
Nana du Las Végas in 1.12.7.
Capeggiati da Frullino Jet (impegnato nell’Oslo Grand Prix) e da
Going Kronos, ventiquattro ore più tardi sulla pista da chilometro di
Bjerke, l’ippodromo di Oslo, un altro bel manipolo di “italiani”, sono
scesi in campo con esiti contradditori. Se Going Kronos è apparso
una volta ancora spettacolare nell’Elite dei 4 anni (lo scorso anno
vinta da Fairbank Gi), non è andata altrettanto bene in questa stessa
corsa all’americano di scuderia italiana Was It A Dream, nè un’ora più
Prix de Faulquemon: Infinitif e Jean-Pierre Dubois chiudono in totale controllo su Inaco Dei
32
tardi nel clou del pomeriggio a Frullino Jet, caduto in irrimediabile
terzo posto con Felix del Nord nel Prix Crepuscule (vinto da Nouba
Du Saptel) il 22 maggio in notturna, con il 5 anni italiano che si è
errore sulla prima curva quando era in quarta posizione. Was It A
espresso a media di 1.11.3 sui 2100 metri.
Dream, come annunciato alla vigilia, ha agito in avanti (primi 500
Prima di Ghibellino si era consumato il dramma di Galiera
metri in 1.10.1, chilometro in 1.11.3), ma Going Kronos, interpretato
As, impegnata sui 2700 metri nel Prix Heraclite. La vincitrice
da Lutfi Kolgjini, non ha avuto problemi a passare di forza sul rivale
dell’Europa-Filly, impiegata senza le abituali mezze balze, vietate
imponenosi a media di 1.11.6 sui 1609 metri restando imbattuto
in Francia, ha perso il passo a pochi
nell’annata. Was It A Dream, una volta
metri dal traguardo quando a centro
superato, ha mollato completamente
pista si stava avviando al successo nelle
giungendo rallentato.
mani di Giuseppe Lombardo jr. Una vera
Frullino Jet è rimasto “vittima” del suo
e propria beffa, che non rende giustizia
carattere a volte un po’ particolare:
alla 4 anni di Carlo Pietrasanta.
l’allievo di Jerry Riordan, che aveva in
È invece andata male a Genny di Jesolo
sulky Jos Verbeeck, quando un centinaio
il 5 maggio a Goteborg nella finale della
di metri dopo lo stacco si è trovato da
Super Light e Jorgen Westholm firmano l’Oslo Gran Prix
Drottning Silvas Pokal, della quale la
solo, vale a dire senza un avversario alla
4 anni allevata da Sandra Grassetto
sua destra, ha piegato la figura e si è
e Gastone Grendene era la favorita
gettato di galoppo.
dopo
aver
vinto
molto
bene
una delle batterie. Un errore al via
L’Oslo Grand Prix è stato risolto a sorpresa, ma con pieno merito,
ha
compromesso
ogni
chance della figlia di Extreme Dream. Il
dallo svedese Super Light, un figlio di Super Arnie ormai di 9
successo
è
così
andato
all’americana
Birminghim (da Striking
anni, temprato da ben quattro meeting d’hiver di Vincennes. Il
Sahbra) che Johnny Takter ha portato al comando in 200 metri
piccolo (Super Light ha una struttura minuta) allievo di Jorgen
per controllare sino in fondo a media di 1.13.6 sui 2140, al nuovo
Westholm (che invece è un ragazzone grande e grosso) si è imposto
record della pista sulla distanza per una 4 anni, migliorando di due
agendo all’attesa, in seconda posizione alla corda, a media di 1.12.2
decimi il precedente limite ottenuto proprio da Genny di Jesolo
sui 2100 metri sul francese L’Amiral Mauzun (1.12.4) che ha messo
nell’eliminatoria della settimana precedente. Hugo Langeweg,
sotto pressione lungo
dopo la delusione con Genny di Jesolo, si è rifatto nella Gunung
tutto il percorso il
Gustaf Pokal con il 4 anni tedesco Russel November che, da favorito,
favorito Opal Viking
ha vinto agevolmente a media di 1.13.8. Quarto il Viking Kronos
(due
settimane
italiano Gift Kronos (1.14).
prima vincitore del
Vincennes tra venerdì sera 4 maggio e sabato 5 ha mandato in scena
Finlandia Ajo ad
due motivi di grande rilievo. In notturna, alcuni dei migliori anziani
Hensinki) battendolo
si sono affrontati nel Prix Leda, sui 2100 con autostart, nel quale
in fondo, prima di
il vincitore dell’Atlantique Meaulnes du Corta ha trovato modo
dover cedere allo
di perdere, beffato
spunto del vincitore.
a fil di palo da Kito
Nel convegno di Oslo
du Vivier che aveva
Sfortunata Galiera As (all’esterno con Giuseppe Lombardo jr)
si è registrato un altro
atteso a ridosso degli
che, ormai vincitrice, ha perso il passo lasciando
successo italiano,
il successo a Priscilla Blue su Polka du Bouffey
animatori della corsa.
grazie a Dalshan As
Kito (castrone dalla
che è andato a segno nella maratona sui 3200 metri a media di
consistente carriera),
1.15.7. In questa corsa è crollato ai 600 finali dopo aver guidato dal
guidato da Franck
via il nostro Fu Mattia Pascal. Dalshan As è un figlio di Sugarcane
Nivard, si è espresso a
Hanover e Tenkara As esportato sino da inizio carriera in Norvegia,
media di 1.14.
Bernard Piton si gode il successo con Piroghe Jenilou
dove è agli ordini di Asbjorn Tengsareid.
Il giorno dopo, in
Qualche altro buon risultato è stato raccolto dall’allevamento italiano
diurna, il Plateau
nella prima parte di maggio. Il primo giorno del mese, Farifant,
de Gravelle ha proposto il classico Critérium des 4 Ans, uno
assente da febbraio, è rientrato con un buon secondo posto sulla
dei confronti carichi di storia del trotto francese. L’annunciata
pista in erba di Cholet, mentre Fobia Font ha ottenuto un discreto
vittoria di Pearl Queen, l’indiscussa capofila della leva, non si è
quarto posto ad Enghien nel Prix de Milan sui 2875 metri.
concretizzata: la saura di Thierry Duvaldestin è incappata in una
Vincennes, il 18 maggio, avrebbe potuto regalare al nostro
giornata decisamente no, calando a traguardo lontano. Pitt Cade
allevamento una serata memorabile, con due successi di pregio. È
sembrava avviarsi al successo quando ha sbagliato e anche per
andata a finire, invece, con una sola vittoria, per di più divisa con
Prince d’Espace l’illusione della vittoria è subito scemata, perché
un avversario: quella ottenuta da Ghibellino nel Prix Camilla sui
Pirogue Jenilou ha piazzato un bellissimo finish che ha permesso
2700 metri. Il 4 anni di Erik Bondo, al secondo tentativo sulla pista
alla figlia di Blue Eyes America di imporsi a media di 1.13.1 sui 2850
parigina, ha concluso in parità con Pitt Cade, che al momento è il
metri. Pirogue ha permesso sia a Bernard Piton, come driver, sia a
maschio più in forma della leva francese 2003. Per Ghibellino, ben
Louis Baudon, trainer, di centrare il loro primo Critérium.
interpretato da Roberto Andreghetti, media di 1.15.2. La connection
Bondo – Andreghetti ha poi ottenuto, sempre a Vincennes, un ottimo
EZIO CIPOLAT
33
ATTUALITÀ
DA HOOT MON
A GLIDEMASTER
RECORD DI VELOCITÀ NELL’HAMBLETONIAN
DEAN HOFFMAN
RITORNA A COLLABORARE
Norberto Napolitano
Dean Hoffman, per tanti anni direttore di Hoof Beats, il conosciuto mensile dell’U.S.T.A.,
aveva già scritto per Il Trottatore alcuni bellissimi articoli negli anni dal ’96 al ’98
(memorabili quelli su Valley Victory e sulla Castleton Farm).
Su richiesta del Presidente ho chiesto a Dean di collaborare nuovamente con noi e ne è
venuto fuori un programma che prevede tre articoli per il 2007: l’attuale sulla velocità
dell’Hambletonian, un secondo in settembre su Yankee Glide (lo stallone boom del
2006 negli USA), infine un terzo in dicembre sull’arrivo sul mercato della prima annata
di produzione di quattro stalloni molto attesi come Windsong’s Legacy, Tom Ridge,
Cantab Hall e Revenue.
Ho chiesto all’Anact di aprire un indirizzo e-mail dove sia possibile, per tutti gli
allevatori che lo vorranno, inviare commenti, suggerimenti e richieste di argomenti
che vorreste far sviluppare da Dean Hoffman nel 2008.
Nella speranza che questa iniziativa possa incontrare il vostro interesse, un cordiale
saluto a tutti i colleghi allevatori, in un momento purtroppo non dei più felici.
NORBERTO NAPOLITANO
[email protected]
Più di 20.000 persone videro l’Hambletonian 1947
e si resero conto di aver assistito a una pagina
di storia. Non solo avevano visto un memorabile
duello tra Hoot Mon e il suo rivale Rodney, ma
avevano anche visto ciò che molti considerarono
un miracolo: un miglio in 2.00 all’Hambletonian.
A quel tempo, un miglio in 2 minuti era veramente
un miracolo, specialmente su una pista con tre
curve, a forma di aquilone, come era quella di Good
Time Park in Goshen, New York. L’Hambletonian si
correva lì (e su poche altre piste) fin dal 1926, ma
lo sforzo vincente di Hoot Mon fu più di un secondo
più veloce rispetto a tutti i tempi realizzati nella
storia dell’Hambletonian. Gli spettatori che videro
l’Hambo 1947 si meravigliarono della corsa del
piccolo puledro nero Hoot Mon. Non aveva corso
da mesi e tuttavia sconfisse l’avversario Rodney,
un peso massimo. Gli “aficionados” del trotto si
Glidemaster il più veloce vincitore dell’Hambletonian
34
Speedy Scot era un cavallone,
resero conto che vedere un miglio
un po’ ordinario che sembrava
in 2 minuti all’Hambletonian era
soverchiare i suoi rivali mentre
qualcosa di speciale, che non
Ayres era piccolo e veloce quanto
sarebbe successo di nuovo per
una macchina da corsa.
molti anni.
Il record dell’Hambo era sceso da
Avevano ragione. Il record di 2
1.59 4/5 a 1.56 4/5 in pochi anni.
minuti realizzato da Hoot Mon,
A quanto sarebbe finito?
non sarebbe stato abbassato fino
Si fermò a 1.56 4/5 fino
a che la femmina Emily’s Pride
all’arrivo di Super Bowl nel 1972.
non trottò in 1.59 4/5 nel 1958.
Tagliò di due punti il record
Nel frattempo, l’Hambletonian
dell’Hambletonian abbassandolo
era stato spostato dalla pista di
a 1.56 2/5 sconfiggendo la
Good Time Park in Goshen, con Continentalvictory la più veloce femmina della classicissima americana
femmina Delmonica Hanover
il suo bizzarro tracciato, alla
(madre di Park Avenue Joe).
bellissima pista da miglio in Du
A partire dal 1976, i record di velocità nel trotto americano
Quoin, Illinois, considerata una delle più veloci del Nord America.
cominciarono a cadere rapidamente. Questo fu dovuto
È interessante notare che Hoot Mon realizzò il suo record nel
all’introduzione dei nuovi sulky che permisero di spostare il peso
secondo heat dell’Hambletonian e Emily’s Pride realizzò il suo nel
del guidatore dietro le ruote. Questo diede un “sollievo” al sulky e
terzo. A quel tempo, un cavallo doveva vincere due prove nello
permise ai cavalli di sostenere la loro velocità più a lungo con meno
stesso giorno per portare a casa il trofeo dell’Hambo. Hoot Mon e
fatica.
Emily’s Pride ne corsero entrambi tre nel giorno dell’Hambletonian,
I risultati furono immediatamente visibili all’Hambletonian. Nel
mentre i velocisti di oggi disputano solo una batteria e la finale una
1976 Steve Lobell eguagliò il record di Super Bowl e poi, l’anno
settimana dopo.
successivo, arrivò Green Speed che trottò due heat in 1.55 3/5.
A partire dal 1960, il record dell’Hambletonian fu abbassato di 3
L’Hambletonian 1978 fu davvero speciale. Fu il primo miglio in 1.55
secondi in 5 anni. Nell’Hambo del 1960 il record fu migliorato una
in una corsa di trotto e fu realizzato due volte nello stesso giorno.
volta ed eguagliato 2 volte, il tutto in un solo giorno!
Quell’anno Speedy Somolli sorteggiò il numero uno
Nella prima prove Blaze Hanover sconfisse la femmina Elaine Rodney
nell’Hambletonian ed era così veloce che i suoi rivali non osarono
di un naso e con Quick Song (in seguito padre di Sharif di Iesolo)
affrontarlo in partenza. Questo gli permise di passare il primo
solo un naso dietro la femmina. Il tempo della corsa eguagliò il
quarto di miglio in un lento 30 secondi. Poi il ritmo si fece serio e lui
record di 1.59 4/5.
coprì i tre-quarti finali del miglio in 1.25, raggiungendo il traguardo
Nel secondo heat Blaze Hanover urtò la ruota di un sulky e sbagliò e
in 1.55, il miglio più veloce di sempre in una corsa di trotto.
questo permise a Quick Song di trottare verso la vittoria in un nuovo
record dell’Hambletonian in 1.59 3/5.
Nella terza fatica, l’outsider Hoot Frost, vinse eguagliando il
tempo di 1.59 3/5.
LE PRINCIPALI VELOCITÀ
Tre puledri stanchi si presentarono per la quarta prova, quella
DELL’HAMBLETONIAN
decisiva, con una temperatura ancora superiore ai 30 C. Blaze
Hanover vinse la finale con Quick Song battuto soltanto di un
Più veloce vincitore: GLIDEMASTER 1.51 1/5 (2006)
metro. Era la prima volta, dal 1934 che l’Hambletonian si
Più veloce femmina: CONTINENTALVICTORY 1.52 1/5 (1996)
disputava in quattro prove.
Più veloce castrone:
VIVID PHOTO 1.52 3/5 (2005)
Il record stabilito nel 1960 cominciò a sembrare mediocre
Più lento vincitore:
BILL GALLON 2.05 (1941)
quando Harlan Dean lo abbassò a 1.58 2/5 nell’anno
Record più duraturo: THE MARCHIONESS 2.01 1/5 (1931-1947)
immediatamente successivo. Poi nel 1963, Florlis sorprese
Speedy Scot nel primo heat dell’Hambo con un record
mondiale, per i tre anni, di 1.57 3/5. Speedy Scot ritornò alla
vittoria nella seconda prova in 1.58 e alla terza in 1.58 2/5 e
gli intenditori furono sorpresi che avesse trottato tutte e tre
le batterie più velocemente del record dell’Hambletonian,
stabilito solo due anni prima.
Gli intenditori furono ancora più sorpresi quando l’anno dopo
Ayres nel primo dei due heat da lui vinti, sbagliò brevemente
in partenza, poi ritornò trottando verso un fenomenale
successo in 1.56 4/5. Speedy Scot e Ayres erano entrambi
cavalli veloci, ma erano completamente all’opposto.
Vivid Photo il castrone più veloce
35
Nella seconda prova
superò Speedy Somolli
eguagliando esattamente
l’1.55.
Quando si presentò per la
terza prova, gli intenditori
notarono che Speedy
Somolli indossava una
briglia diversa. Il suo
allenatore-guidatore
Howard Beissinger aveva
Hoot Mon vince isolato l’edizione 1947 al record di 2.00
cambiato da una briglia
aperta ad una “Kant-SeeBack” nella speranza che Speedy Somolli sarebbe finito più forte nel
terzo decisivo heat. L’espediente funzionò poiché Speedy Somolli
vinse la terza prova e il trofeo dell’Hambo.
Tre anni più tardi l’Hambletonian fu spostato al Meadowlands e la
corsa del 1981 fu disputata su una pista inzuppata d’acqua sulla
quale il miglio più veloce fu 2.01 1/5, più lento di sei secondi
rispetto al tempo di Speedy Somolli.
Il record di 1:55 rimase fino al 1985 quando Prakas vinse in un tempo
di 1.54 3/5. Egli non fu mai un cavallo con tanta salute e aveva la
cattiva abitudine di sbandare verso l’esterno in retta d’arrivo, ma
aveva velocità da vendere e vinse facilmente.
Due anni più tardi un altro siluro con qualche strana
abitudine: Mack Lobell, tolse un secondo pieno
all’Hambletonian con un record di 1.53 3/5. Quel
giorno i piedi di Mack Lobell erano doloranti e lui si
mise d’ambio in fase di riscaldamento. In tutte e due le
prove, cominciò a galoppare subito dopo aver passata la
linea d’arrivo.
American Winner ritoccò il record dell’Hambletonian
di un punto con una vittoria in 1.53 1/5 nel 1993 e poi
la femmina Continentalvictory tolse un secondo pieno
alla velocità massima dell’Hambo con il suo maestoso
trionfo in 1.53 1/5 nel 1996.
Erano passati 49 anni dalla vittoria di Hoot Mon e il
tempo di Continentalvictory le avrebbe permesso di
Blaze Hanover
sconfiggere Hoot Mon di 39 lunghezze!.
Le regole dell’Hambletonian cambiarono nel 1997
permettendo di disputare le prove di d’eliminazione una settimana
prima della finale, trasformando in questo modo l’Hambletonian
in una corsa a una sola prova, per la prima volta. Questo fu fatto
per esigenze dei media e delle scommesse e in riconoscimento del
fatto che il trottatore moderno è più incline alla velocità che alla
resistenza.
Nel 1999, Self Possessed, portò la velocità dell’Hambletonian
a un nuovo livello vincendo in 1.51 3/5 battendo Angus Hall
di 6 lunghezze. Quello fu il miglio più veloce di sempre,
per tutte le età.
L’anno scorso Glidemaster partì con il numero 8 in una corsa di dieci
cavalli, fece l’intero miglio di fuori e tuttavia si avventò come una
freccia in retta d’arrivo del Meadowlands fermando il cronometro a
1.51 1/5, record di velocità assoluto di sempre.
36
Quale sarà il futuro della velocità all’Hambletonian? Non passerà
tanto tempo, forse già quest’anno o il prossimo, prima che un
trottatore faccia un record di 1.50 nell’Hambletonian. Nel trotto
moderno la velocità sta accelerando rapidamente perché i cavalli,
l’equipaggiamento e i metodi d’allenamento migliorano. In pochi
anni i tempi di Glidemaster e Self Possessed probabilmente
non sarebbero abbastanza veloci per qualificarsi alla finale
dell’Hambletonian.
DEAN A. HOFFMAN
ITALIANI
D’HAMBLETONIAN
Per riassumere la storia moderna del trotto americano, scriveva
con parole sempre attuali Luigi Gianoli nel suo imprescindibile Il
Trottatore, si deve usare come filo conduttore l’Hambletonian,
perché seguendo l’albo d’oro di questa corsa troviamo il nome di
tutti i campioni che hanno fatto grande il trotto
americano e mondiale. Una corsa di simile rilevanza
ha da sempre attirato l’interesse degli appassionati
e degli operatori italiani, tanto che ben nove suoi
vincitori sono poi giunti a vario titolo in Italia
(quasi tutti per l’attività stalloniera) o hanno
avuto attinenza con i nostri proprietari (come
Continentalvictory, acquistata come mamma da
Mario Sirtori dell’Azienda Agricola La Cimarosa).
Di uno di essi, Chestertown, vincitore dell’edizione
1946 se ne sono presto perse le tracce, altri hanno
lasciato un segno indelebile, come Timothy T, che
è stato uno dei più grandi atleti che abbiano mai
calcato le nostre piste, o come McLin Hanover,
stallone fondamentale per il nostro allevamento,
al pari di Park Avenue Joe e Armbro Goal, da anni ai
vertici delle nostre classifiche stalloniere.
Per gioco, seguendo le indicazione del “Trottatore” di Gianoli,
abbiamo cominciato a stilare un elenco di partecipanti alle fasi
finali dell’Hambletonian che poi, sia come atleti sia come razzatori
o fattrici, sono giunti in Italia o sono stati di proprietà italiana. Il
gioco ha preso la mano e ne è uscito un elenco di nomi piuttosto
corposo, ma che offre spunti di curiosità e mette bene in evidenza
la difficoltà emersa negli ultimi anni ad “avvicinarsi” a soggetti
di primo livello. Vale la pena di ricordare che soltanto un cavallo
considerato italiano (Top Hanover) e due guidatori italiani (Walter
Baroncini con Hickory Fire e Lorenzo Baldi con The Devil) hanno
preso parte all’Hambletonian.
EZIO CIPOLAT
Edizione 1978: Speedy Somolli nel terzo heat contiene Brisco Hanover
1928
Gaylworthy (4) m.
1929
Miss Woerner (4) f.
1930
Larkspur (2) f.
Jessamine (np) f.
1931
Keno (2) m.
1932
THE MARCHIONESS (1) f.
Invader (2) m.
Brevere (np) m.
1933
Prince Hall (np) m.
1934
Muscletone (2) m.
Vitamine (4) m.
Emily Stoker (np) f.
Ella Brewer (np) f.
1936
Brownie Hanover (2) m.
Gaiety Mite (np) f.
1937
De Sota (2) m.
Schnapps (np) m.
1938
MC LIN HANOVER (1) m.
The Duchess (np) f.
1943
Austin Hanover (np) m.
1945
Mighty Ned (4) m.
Doctor Spencer (np) m.
Reyland (np) m.
Jenifer Hanover (np) f.
Precision (np) m.
1946
CHESTERTOWN (1) m.
Westfield Girl (np) f.
1947
Scotch Thistle (np) m.
Volotone (np) m.
Grand Parade (np) m.
1948
Egan Hanover (3) m.
1949
Volume (2) m.
St Clair (np) m.
1951
Mighty Fine (np) m.
1952
Hit Song (2) m.
Theme Song (np) m.
Diplomat Hanover (np) m.
Crystal Hanover (np) f.
1953
Morse Hanover (2) m.
1954
Princess Rodney (2) f.
Harlan (3) m.
Cronus (np) m.
1955
Way Ahead (5) m.
Home Free (np) m.
1956
Lullwather Victory (np) m.
1957
Buckeye Demon (3) m.
Silver Way (np) m.
Miss Greyhound (np) f.
1958
Sandalwood (4) f.
Mc Colby (np) m.
1959
Farand Hanover (np) m.
1960
Quick Song (2) m.
In Haste (np) m.
Demon Ros (np) m.
Hickory Fire (np) m.
Star Performer (np) m.
1961
Behave (np) m.
Orbiter (np) m.
Pack Hanover (np) m.
Frosbite (np) m.
1962
Isaac (2) m.
Safe Mission (3) m.
Nathaniel (np) m.
Delight Hanover (np) f.
1963
Cheer Honey (np) f.
Diggs Dell (np) m.
1964
Scribe Rodney (np) m.
1965
Short Stop (3) m.
Nimble Boy (4) m.
Marengo Hanover (5) m.
Evans Hanover (np) m.
Perfect Freight (np) m.
1966
Governor Armbro (np) m.
Careless Vlado (np) m.
Brokers Choice (np) m.
1967
Halifax Hanover (4) m.
Dazzling Speed (5) m.
Murray Mir (np) m.
Arden Vance (np) m.
1968
Keystone Spartan (2) m.
Dart Hanover (3) m.
Snow Speed (np) m.
Smokey Morn (3) m.
Vievpoint (np) m.
Gun Runner (np) m.
1970
TIMOTHY T (1) m.
Speedy Spin (5) m.
Luther Hanover (np) m.
Nevele Rascal (np) m.
Paris Air (np) m.
1971
Hoot Speed (4) m.
Top Hanover (np) m.
Lighting Larry (np) m.
1972
Flush (3) m.
Spartan Hanover (4) m.
The Black Streat (5) m.
1973
Florinda (2) f.
Lucky Hill (np) m.
Fetisil (np) m.
1974
Golden Sovereign (3) m.
Stock Spli (4) m.
Spitfire Hanover (np) m.
Buckeye Count (np) m.
Waymaker (np) m.
1975
Yankee Bambino (2) m.
Surefire Hanover (np) m.
Fashion Blaze (np) m.
1976
Daring Pride (4) m.
Shoothsayer (np) m.
1978
Count’s Pride (np) m.
Noble Art (np) m.
1979
Gator Bown (np) m.
Crown’s Cristy (np) m.
Armbro Unlimited (np) m.
1980
Super Crown (np) m.
Thor Viking (np) m.
Demon Renvaeh (np) m.
1981
Classy Rogue (np) m.
Sigo Hanover (np) m.
1982
Nimitz (np) m.
Go Gator (np) m.
Kingfish (np) m.
Arndon (np) m.
1983
Premium Lobell (np) m.
Grand Rapids (np) m.
Micron Hanover (np) m.
Speedy Anthony (np) m..
1984
Baltic Speed (4) m.
Keystone Tripoli (np) m.
Crowning Point (np) m.
1985
PRAKAS (1) m.
Torway (2) m.
Host Of Wawerly (np) m.
Collectors Work (np) m.
1986
Royal Prestige (2) m.
Dance Marathon (5) m.
Everglade Hanover (np) m.
Elgin Almahurst (np) m.
Armbro Eldorado (np) m.
1987
Waikiki Beach (np) m.
1988
ARMBRO GOAL (1) m.
Supergill (4) m.
Somollison (np) m.
Jermyn Street (np) m.
989
PARK AVENUE JOE (1) m.
Bon Vivant (np) m.
1990
HARMONIOUS (1) m.
The Devil (np) m.
Antwerp Hanover (np) m.
1991
Uconn Don (2) m.
Honkin Hanover (np) m.
Harlan Lobell (np) m.
Fiddler Hanover (np) m.
1992
Herschel Walker (2) m.
Valley Boss Bi (np) m.
Baltic Striker (np) m.
McCluckey (np) m.
Super Cobra (np) m.
Craxi (np) m.
Magic Lobell (np) m.
Keystone Ludwig (np) m.
1993
Toss Out (3) m.
1994
Bullville Victory (np) m.
Probing (np) m.
1995
Trustworthy (np) m.
CR Kay Suzie (np) f.
CR Track Master (np) m.
1996
CONTINENTALVICTORY (1) f.
Kramer Boy (3) m.
Tony Oaks (np) m.
Mr. Vic (np) m.
1998
Giant Keeper (5) m.
Rockaroundtheclock (np) m.
1999
Raffaello Ambrosio (3) m.
2000
Legendary Lover K. (np) m.
2005
Muscle Bound (np) m.
Edizione 1960: Blaze Hanover respinge Quick Song
37
ATTUALITÀ
CLAUS
HOLLMANN
L’HABITUÉ DEI GRAN PREMI
Tante le punte del trainer tedesco che, quest’anno ha già vinto nove Gran Premi,
sette dei quali con i 3 anni: Ideale Luis (Dante, Italia, Giovanardi), Ismos Fp
(Berardelli, Elwood Medium) e Idole di Poggio (Italia Filly, Elwood Medium Filly)
Claus Hollmann è l’allenatore del momento, in questo primo terzo
di 2007 ha vinto corse e grandi premi a ripetizione, con puledri
(Ismos Fp, Ideale Luis, Idole di Poggio), quattro anni (Ghiaccio
del Nord, Gorniz), anziani (El Nino). Il trainer tedesco, 40 anni, è
arrivato in Italia nell’ormai lontano 1992 insieme a Holger Ehlert e
Wim Paal stabilendosi a Migliarino.
“Ho deciso di venire in Italia
per provare una nuova esperienza
ed ho fatto davvero bene.
Con Wim Paal ed Holger Ehlert
siamo rimasti insieme tre anni”
Claus Hollmann è l’allenatore del momento, quest’anno ha già vinto nove Gran Premi
38
“Una bella esperienza - ci dice - , fondamentale per me per
apprendere tanti segreti e studiare da allenatore. In Germania ero
un allievo driver, poi sono diventato professionista, ho girato molte
scuderie, al ritmo di una all’anno circa, e visto che sono entrato
nell’ippica a tredici anni di situazioni ne ho conosciute tante anche
nella mia terra. Ho deciso di venire in Italia per provare una nuova
esperienza ed ho fatto davvero bene. Con Paal ed Ehlert siamo
rimasti insieme tre anni, e i cavalli più importanti che abbiamo
“creato” sono stati Peso del Nord e Rose Kronos. Dopo tre anni
Ehlert si è messo in proprio, io e Wim Paal ci siamo trasferiti a Jesolo,
per curare, tra gli altri, i cavalli della HBD di Herr Mayer, quelli con
la lettera V, un gruppo discreto ma non eccezionale. Per nostra
fortuna avevamo qualche altro soggetto, e tra questi il mitico Toss
Out, un cavallo straordinario, il più forte che io abbia mai allenato.
Con Toss Out le soddisfazioni sono state tante, ma in quel periodo
meritano di essere ricordati anche Tamia e Bosphorus”.
“Paal se n’è andato da Jesolo,
io ci sono rimasto
ancora un anno,
con risultati normali,
poi mi sono
trasferito alla Trio,
da Iores Bolognesi”
Dopo un anno le cose cambiano…
“Esatto, Paal se n’è andato da Jesolo, io ci sono rimasto ancora
un anno, con risultati normali, poi mi sono trasferito alla Trio, da
Iores Bolognesi, per lavorare con Battista Congiu che già era lì da
qualche tempo. Lì ho trovato un’eredità pesante, nel senso che se
n’era appena andato Heikki Korpi, con il quale la Trio si era messa
a vincere circa 200 corse l’anno. Era quasi impossibile mantenersi
su quei livelli, io e Battista, un ragazzo che stimo molto, sia
professionalmente che umanamente, ci abbiamo provato, ma dopo
un anno ho preferito cambiare aria, e Bolognesi ha ingaggiato al
mio posto Roger Grundin”.
“Mi hanno chiamato i Biasuzzi
ed ovviamente
ho accettato con gioia,
sono stato con i rosso-verdi
per un anno”
Dal centro di Iores Bolognesi a Mirano il passo è stato breve…
“Mi hanno chiamato i Biasuzzi ed ovviamente ho accettato con gioia,
sono stato con i rosso-verdi per un anno, quello dei puledri della
lettera B, io allenavo e Alfredo Pollini guidava, purtroppo è stata
un’annata normale, inferiore forse alle attese, nessun campione,
nessun cavallo di primissimo livello. Cose che capitano anche ad un
allevamento importante ed ampio come quello dei Biasuzzi”.
Claus Hollmann ed Enrico Bellei sistemano a El Nino la corona dei vincitori
Il trainer tedesco accanto a Ideale Luis, il tre anni che lo fa sognare
“Nel 1999 mi sono trasferito
a Migliarino Pisano
con Enrico Bellei.
Ho capito quasi subito
che avevo trovato
il mio posto,
la mia situazione ideale”
Il solito anno, e poi la svolta, la scelta e l’occasione che ti hanno
cambiato la vita…
“Era il 1999, e mi sono trasferito nuovamente in Toscana, a Migliarino
Pisano, con Enrico Bellei. Ho capito quasi subito che avevo trovato
il mio posto, la mia situazione ideale, e non è un caso che non mi
sono più mosso, proprio io che ho cambiato scuderie a iosa nella
mia carriera”.
Siamo ai giorni nostri, dopo tante stagioni importanti, il 2007 sembra
davvero un’annata straordinaria. C’è un segreto?
“No, nessun segreto, solo un insieme di tante cose che fa da corollario
ad una scuderia che lavora in piena armonia e che quest’anno ha
trovato tanti puledri di valore. Per quel che riguarda me posso dire
che ho accumulato tanta esperienza, anno dopo anno, e anche con
Enrico Bellei abbiamo raggiunto un’intesa professionale sempre
39
migliore. L’esperienza ti permette di
sbagliare sempre di meno, di trovare il
giusto modo di lavoro e di conseguenza
di ottenere il massimo. Tra l’altro, lo
voglio sottolineare, lavorare con Bellei è
eccezionale.
Lui è un guidatore super, secondo me uno
dei migliori del mondo, non solamente
il migliore d’Italia. Nessuno rispetta
il cavallo come lui, nessuno ottiene il
massimo usando così poco la frusta.
Lui vince di quel che serve, si piazza se
non si può vincere, sa sempre quel che
deve fare, conosce tutti gli avversari e
tatticamente è perfetto. Io so che se gli
affido un cavallo in forma, ci pensa lui a
fargli ottenere il massimo possibile per le
sue potenzialità”.
Claus Hollmann con uno dei proprietari napoletani di El Nino, dopo che l’indigeno ha vinto il Renzo Orlandi
“Nessun segreto,
solo tanta esperienza,
voglia di lavorare e vincere.
A Migliarino non ho la pista
tonda, solo la pista dritta,
per cui ho un tipo
di lavoro basato sul fondo
e sugli strappi”
Il trainer tedesco si avvale della collaborazione di Vecchione quando Bellei ha altri ingaggi
40
Raccontaci qualcosa del tuo modo di lavorare, svelaci qualche
segreto…
“Te lo ripeto, nessun segreto, solo tanta esperienza e voglia di
lavorare e vincere. In scuderia abbiamo un centinaio di cavalli, tra
cui 25 puledri con la L. Con me collabora Federico Bordoni (l’artiere
di Attestato, ndr), importantissimo per il lavoro quotidiano, e poi
ci sono tanti uomini di scuderia, ognuno con i suoi compiti ben
delineati. A Migliarino non ho la pista tonda, solo la pista dritta, per
cui ho un tipo di lavoro basato sul fondo e sugli strappi, appunto,
in pista dritta. Di recente abbiamo cambiato il mangime, trovando,
credo quello migliore, e forse anche per questo i risultati sono
migliorati. Se mi serve dare un lavoro veloce in pista tonda vado
in un centro di allenamento vicino, oppure porto i cavalli a Firenze
o Montecatini. Io cerco di gestire il centro in maniera totale, ho un
maniscalco ma spesso ferro i cavalli personalmente, ho imparato a
farlo in Germania, fin da ragazzino. Cerco di curare nel miglior modo
possibile i rapporti con i proprietari, che sono tantissimi. La mia idea
è quella di correre il giusto, senza esagerare, in modo da far durare
un cavallo il più a lungo possibile. In questo senso è fondamentale
Enrico Bellei, che guida senza mai pretendere il massimo sforzo,
senza mai chiedere l’”ultima goccia”. La crescita di Ghiaccio del
Nord e Gorniz si spiega anche così, sono due cavalli che abbiamo
Enrico Bellei nel giro d’onore con Ismos Fp, accompagnato da Claus Hollman
sempre rispettato, ed ora a quattro anni suonati sono ancora freschi
e pieni di voglia di correre. Io ed Enrico siamo molto in sintonia
anche nello studiare i programmi agonistici di ciascun effettivo di
scuderia. Insomma si lavora da mattina a sera ma i risultati arrivano
e ti danno forza ed energia per poter sostenere certi ritmi, davvero
serrati”.
“Il migliore che ho allenato
è stato Toss Out
e per arrivare ai giorni
nostri non posso non citare
El Nino”
Per chiudere, parlaci dei tuoi cavalli del cuore...
“Il migliore che ho allenato è stato Toss Out, senza dubbio. E poi
Claus Hollmann chiede l’allungo decisivo a El Nino, ritenendolo il migliore che sta allenando
Claus Hollmann fa scaldare i muscoli a Ideale Luis, il vincitore di Dante, Italia e Giovanardi
vorrei ricordare Bliz, una cavalla eccezionale. E per arrivare ai giorni
nostri non posso non citare El Nino. Lui è arrivato in scuderia che
era un cavallo dotato, importante, ma con un carattere pessimo.
Eravamo obbligati a lavorarlo da solo, sempre
e soltanto da solo, e questo è un grosso
limite, perché a un certo punto un cavallo, in
pista dritta, si stufa e lavora meno di quel che
dovrebbe. Era un cavallo problematico, ma
adesso, con tanta pazienza, siamo riusciti a
renderlo più tranquillo, e soprattutto l’abbiamo
convinto a lavorare in compagnia. Ora El Nino
è un cavallo diverso rispetto a due anni fa, più
serio e completo.
A Modena e Napoli ha stracorso, ma ti assicuro
che non è ancora al top, può ancora migliorare.
Ecco, se devo essere sincero, sono davvero fiero
del lavoro fatto con El Nino. Spero che possa far
vedere tutta la sua classe nei prossimi impegni,
ho la certezza che si tratti di un cavallo che può
dare ancora molto”.
ANDREA NEGRI
41
VITA SOCIALE
RICORDO DI ANTONIO
LUISE
L’allevamento Italiano piange Antonio Luise
km 30,500 della Domitiana, in località Castelvolturno
Fin dalle prime notizie del tragico investimento
(CE), prospiciente allo storico caseificio, realizzato
(15 marzo), travolto da un auto presso il suo
nel 1950. Un pezzo di storia ippica, di quella che
centro di Allevamento di Castelvolturno mentre
funziona sempre e non conosce soste, di quella che
attraversava la strada per andare di buon ora a
riesce nella sperimentazione e valorizzazione dei
trovare la cara moglie, ricoverata in clinica per
prodotti, anche senza investimenti stratosferici e
degli accertamenti, si era capito che la situazione
strutture futuristiche.
clinica era serissima e lasciava pochissime
Luise era nel suo campo intenditore sopraffino,
speranze di una risoluzione positiva. Ma Antonio
i targati “Luis” hanno nel tempo confermato un
Luise aveva comunque lottato come un leone per
alto tasso di redditivià. Il già citato UBRESSON LUIS
tantissimi giorni; purtroppo il 28 aprile il suo addio
(Nazionale 1997) era ed è l’emblema dell’allevamento,
alla vita terrena ed ai suoi cari che avevano sperato
gli ultimi tempi affiancato da ZATOPEK OK.
fino all’ultimo in una sua miracolosa ripresa.
Toccherà ora agli eredi perpetuare l’opera di un
Destino infame, immeritato per una gran bella
allevatore genuino, profondamente intuitivo,
persona che avevamo conosciuto tantissimi Antonio Luise
che ha lasciato una traccia indelebile nell’allevamento
anni fa, ma che soprattutto avevamo imparato
tricolore.
a rispettare e seguire attentamente nel suo modo di approcciare
il nostro mondo del trotto nelle sue variegate sfaccettature.
SALVIO CERVONE
La base, radicata nella passione sviscerata verso l’animale cavallo
e nel suo pieno rispetto senza sottostare mai a
compromessi dettati dalla voglia di trarre solo dei
vantaggi economici dall’attività di allevatore, bensì
di vedere sempre più spesso la sigla Luis, additata
come un marchio di qualità e garanzia di successi.
Un allevatore di classe cristallina Don Antonio,
un ippico a tutto tondo, essendosi divertito
a gareggiare tra i gentleman tanti anni fa e
soprattutto proprietario di una folta scuderia.
Inconfondibile la giubba arancione e bianca, che
Non si è ancora spenta la eco della commozione per la scomparsa di Antonio
ha annoverato tra le sue fila soggetti di ottima
Luise, oltretutto rinnovata dai successi a ripetizione di Ideale Luis, che in
qualità, ma tutti amati e seguiti con la stessa
redazione il 21 maggio è giunta un’altra stilettata: a causa dell’inarrestabile
intensità e passione. Chi non ricorda i vari LAVOLDA
correre del tempo è morto Aurelio Francisci, decano fra gli allevatori. In
– BARCELLONETTE – LICOLA …!
attesa di un compiuto ricordo nel prossimo numero della rivista, ci ritorna alla
Dal suo allevamento sono nati:
mente nella sua estroversa romanità, ma anche nella sua schietta umanità.
UBRESSON LUIS (stallone), ASCOT LUIS, OSCARIUVE
Aurelio Francisci era stato anche proprietario e gentleman, una figura di ippico
LUIS (stallone), ANTONYJUNIOR LUIS, INTREPIDO LUIS
completo del trotto laziale dello scorso secolo. Ora il “sor Aurelio” riposa in
e soprattutto IDEALE LUIS, uno dei migliori se non il
pace portando con sé le gioie che gli ha saputo dare prima il figlio Umberto e
migliore della sua generazione.
poi il nipote Giampaolo Minnucci con i trionfi internazionali a ripetizione di
Era il titolare dell’azienda Luis, funzionale impianto al
Varenne. Alla famiglia Francisci il commosso pensiero dell’Anact e del Trottatore.
ADDIO
AURELIO FRANCISCI
DECANO FRA
GLI ALLEVATORI
43
AVVENIMENTI
GRAN PREMI
PADOVA – Martedì 1 maggio
ELWOOD MEDIUM Gr. II
¤ 66.000, metri 1640
1. ISMOS FP m.b. 3 Uronometro e Udometre (Solomon Hanover).
Allev.: allev. Rio Grande. Prop.: sc. Tecnica nella Luce (1640 E. Bellei) 1.13.7
2. Il Sogno Kyu (1640 F. Settimio Mollo) 1.14.1; 3. Inaco Dei (1640 A. Farolfi) 1.14.2;
4. Iulius del Ronco (1640 P. Gubellini) 1.14.2; 5. In A Flash (1640 R. Andreghetti) 1.14.6
PADOVA – Martedì 1 maggio
ELWOOD MEDIUM-FILLY Gr. III
¤ 33.000, metri 1640
1. IDOLE DI POGGIO f.b. 3 Varenne e Lotus Dragon (Tarport Devlin).
Allev.: Lotus. Prop.: sc. Lotus (1640 E. Bellei) 1.13.7
2. Isotta Om (1640 G. Grillo) 1.14.3; 3. Iginaz (1640 R. Andreghetti) 1.14.6;
4. Illinois (1660 A. Baveresi) 1.14.6; 5. Incredibile (1640 E. Montagna) 1.15
ESUPER SHAR SM PRIMATO
DELLA PISTA E ASSOLUTO
DEGLI ANZIANI IN MEZZO MIGLIO
Pista al meglio quella padovana in occasione dell’Elwood Medium, che
ha permesso misure cronometriche di alto rilievo. A far crollare il record
del Breda ci ha pensato Enrico Bellei portando Esuper Shar Sm a concludere la sua meravigliosa volata (nell’immagine) alla media di 1.11.9
(superato l’1.12.1 di Beissinger Hanover). Il sei anni (allevato dalla famiglia Moscati) della Ucci-Riccitelli, allievo di Giuseppe Pistone, diventa anche il primatista assoluto degli indigeni anziani in mezzo miglio.
45
NAPOLI – Sabato 5 maggio
CASTEL DELL’OVO Gr. III - ¤ 33.000, metri 2100
1. ILARIA JET f.b. 3 Pine Chip e Toby’s Taxi (Baltic Speed). Allev.: Domenico Toniatti. Prop.: sc. Bivans (2100 R. Andreghetti) 1.16.8
2. Ilias Ors (2100 E. Bellei) 1.17.1; 3. Ioss Court Sm (2100 G. Minnucci) 1.17.4; 4. Ishtar Ans (2100 G. Lombardo jr) 1.17.4; 5. Ipocrisia (2100 A. De Cristofaro) 1.17.6
NAPOLI – Sabato 5 maggio
MASCHIO ANGIOINO Gr. III
¤ 33.000, metri 2100
1. ISLE OF TINO m.s. 3 Uronometro e Tea Simon (Host Of Waverly).
Allev.: Pasquale Tommaseo. Prop.: sc. Golfo dei Poeti (2100 A. Lombardo) 1.15.4
2. Idalgo Jet (2100 P. Esposito jr) 1.15.5; 3. Incontro Fp (2100 E. Bellei) 1.15.7;
4. Indro Ok (2100 G. Minnucci) 1.16; 5. Ipertornado (2100 N. Merola) 1.16
46
MONTEGIORGIO – Domenica 13 maggio
PREMIO SAN PAOLO Gr. II
¤ 66.000, metri 1600
1. PAD D’URZY m.s. 4 Kaisy Dream e Eminence de Vilzy (Sharif di Iesolo).
Allev.: in Francia. Prop.: Michel Jacques Rivaillon (1600 A. Guzzinati) 1.10.9
2. Giuseppe Bi (1600 G. Lombardo jr) 1.11; 3. Generalay Like (1600 F. Ciulla) 1.11.1;
4. Ghiaccio del Nord (1600 R. Vecchione) 1.11.4; 5. Gaston Bi (1600 G. Minnucci) 1.11.8
MONTEGIORGIO – Domenica 13 maggio
PREMIO SAN PAOLO-FILLY Gr. III
¤ 33.000, metri 1600
1. GEORGIA BI f.b. 4 Donerail e No Nonsense Woman (Sierra Kosmos).
Allev.: az.agr. Biasuzzi. Prop.: sc. Gina Biasuzzi (1600 R. Andreghetti) 1.11.9
2. Grande Armee (1600 E. Bellei) 1.12.1; 3. Gironda As (1600 G. Lombardo jr) 1.12.2;
4. Ginlemon Fans (1600 G. Minnucci) 1.12.3; 5. Galà By Pass (1600 G. Targhetta) 1.12.4
PALERMO – Sabato 19 maggio
PREMIO REGIONE SICILIA Gr. II
¤ 66.000, metri 1600
1. FILIPP ROC m.b. 5 Uronometro e Rosell Roc (Speedy Spin).
Allev.: Ernesto Rocca. Prop.: sc. Sant’Eusebio (1600 D. Nuti) 1.13
2. Dominatore d’Orio (1600 G. Ruocco) 1.13.2; 3. Colore del Nord (1600 N. Cintura) 1.13.2;
4. Exploit dei Fiori (1600 B. Lo Verde) 1.13.2; 5. Pik Bube As (1600 G. Di Nardo) 1.13.3
47
MODENA – Domenica 20 maggio
PREMIO TITO GIOVANARDI Gr. I
¤ 200.200, metri 2060
1. IDEALE LUIS m.b. 3 Lemon Dra e Volperossa Luis (Park Avenue Joe). Allev.: allev. Luise. Prop.: sc. Orlando Stable (2060 E. Bellei) 1.14.2
2. Il Sogno Kyu (2060 Santo Mollo) 1.14.3; 3. Ismos Fp (2060 P. Gubellini) 1.14.4;
4. Ivory As (2060 M. Baroncini) 1.14.7; 5. Ice Tea (2060 A. Greppi) 1.15.1
MODENA – Domenica 20 maggio
PREMIO CARLO CACCIARI Gr. II
¤ 66.000, metri 1600
1. IUMA EK f.b. 3 Viking Kronos e Birbona Om (Baltic Speed). Allev.:
Az.Agr. G. Edy Caprani. Prop.: sc. Al. Do. (1600 P. Gubellini) 1.14.4
2. Isotta Om (1600 G. Grillo) 1.14.4; 3. Ilias Ors (1600 Santo Mollo) 1.14.9;
4. Iride King (1600 D. Sangermani) 1.14.9; 5. Idole di Poggio (1600 E. Bellei) 1.14.9
48