Numero Doppio

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Numero Doppio
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Federazione Lavoratori Pubblici e Funzioni Pubbliche
ANNO VII MERCOLEDI’ 16 - 30 marzo 2011 N. 160/ 161
PERIODICO DI INFORMAZIONE CULTURALE,
POLITICA, SINDACALE E SOCIALE
w L’itaLia
Numero Doppio
FLp news
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Marco Carlomagno
direttore reSponSabiLe:
Roberto Sperandini
CoMitato editoriaLe:
News
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informa, tutela e assiste i lavoratori italiani.
MaRCo CaRLoMaGno, RobERto SpERanDInI
LauRo CRISpIno, VInCEnzo patRICELLI
E’ diffuso in formato cartaceo e disponibile online. può essere
scaricato dal sito internet www.flp.it; in tale sito troverete anche
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Marco Carlomagno
RIConoSCIMEnto DEL CREDIto D'IMpoSta pER
InVEStIMEntI In CaMpaGnE pubbLICItaRIE LoCaLIzzatE
Grazie alla legge 289 e alla delibera CIpE successiva le imprese che
incrementano i propri investimenti pubblicitari in campagne su mezzi locali certificati, anche per l’anno 2006, otterranno delle agevolazioni fiscali.
Le informazioni e la modulistica per richiedere il credito d’imposta sono
disponibili all'indirizzo dell’agenzia delle Entrate:
Http://www1.agenziaentrate.it/dre/abruzzo/cop/bonus_pubblicita.htm
Riccardo Izzo
Vincenzo Maria Cesaro
Vittorio Carlomagno
Ezio Ercole
16-30 marzo 2011 - N.161/162
SOMMARIO
LA NUMERO
UNO
w l’italia
3
23
5
- Con I taGLI E’ In CRISI L’IntERo SEttoRE
6
- SoCIEta’ aLES
- ELEzIonI RSu nEL pubbLICo IMpIEGo
(di Rinaldo Satolli)
24
- una DIFFIDa StRaGIuDIuzIaLE pER bRunEtta
7
dipartiMento StUdi e LeGiSLazioni
25
pUbbLiCa aMMiniStrazione
- CoMItatI unICI DI GaRanzIa
- Stop aL tRIbunaLE DI LaMEzIa tERME
aGenzie FiSCaLi: entrate
- LE EntRatE tRIbutaRIE CaLano nEL 2010
- IL GIoCo DELLE paRtI non IntERESSa a FLp
aGenzie FiSCaLi
- pEnSIonI
9
11
12
14
- tuRnazIonI E REpERIbILIta’
- IL tRIo DELLE MERaVIGLIE
15
CoMparto MiniSteri: diFeSa
- DIFFIDa pER Lo SCIopERo DEL 17 MaRzo
- pRobLEMatICHE pRECaRI E InQuaDRaMEntI..
- auDIzIonE nuoVo Capo SMD
- nuoVE MoDaLItà DI CaLCoLo Su baSE MEnSILE
17
- LaVoRatoRI LSu
26
non SoLo arte
- aLanIS MoRISSEttE
notizie daL CaniLe
27
- aDozIonI DEL CuoRE
KronoS
30
- MoSCa
anGoLo di Vino
31
- IL GEWuRztRaMInER
18
retroSCena
19
L’anGoLo deL Libro
35
- IL DISCoRSo DEL RE
36
- Va DoVE tI poRta IL CuoRE
(di Gianfranco Pittelli)
CoMparto MiniSteri: baC
- tRaSMISSIonE CERtIFICato MEDICo
20
21
a SCUoLa di CUCina
37
- La CuCIna InDIana
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La nUMero Uno
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Viva L’italia
I
n merito alla ricorrenza del 150° anniversario dell’unità dell’Italia e al di là
delle polemiche mosse da coloro che
ne rinnegano l’appartenenza, intendiamo
parteciparvi con quest’unico, sentito e
convinto grido che ci proviene dal cuore
“Viva l’Italia”, ma anche “Viva gli Italiani!”.
almeno in questo giorno riteniamo che
tutti coloro che si riconoscono nei
colori del nostro vessillo, debbano ritrovarsi nei valori dell’unità, della solidarietà
e della partecipazione ed onorare tutti coloro che, offrendosi in sacrificio nelle lotte
per l’indipendenza e la liberazione dall’oppressione straniera, ci hanno consentito,oggi, di godere dei privilegi della
libertà e della democrazia, assicurandoci
una pacifica e libera convivenza grazie al
riconoscimento di diritti fondamentali e di
tutele per il lavoro ed i lavoratori.
E richiamandoci al primo articolo della nostra Carta Costituzionale, vogliamo
arricchire il nostro senso di partecipa-
zione nella veste di cittadini e di lavoratori
e onorare pienamente questa ricorrenza
per aver contribuito, nel corso dei 150
anni di unità dell’Italia, a preservarne ed
accrescerne il valore.
proprio ai Lavoratori e, con essi e per essi
alle associazioni sindacali, va riconosciuto il merito di aver assicurato al nostro
paese un più elevato livello di
garanzia e di libertà del mercato del lavoro ed una crescita dello sviluppo e
dell’economia, nonostante la mancata attuazione di importanti norme costituzionali sulla rappresentanza e rappresentatività che ha penalizzato leorganizzazioni sindacali ispirate a concetti di autonomia dai partiti e non condizionate da
ideologie politiche.
La globalizzazione dei mercati e la profonda crisi economica ha colpito tutti i
mercati finanziari, condizionando duramente gli apparati industriali con effetti
negativi sulla produzione e sui livelli occupazionali, solo in parte arginati mediante il ricorso agli ammortizzatori
sociali.
Il ritardo nella realizzazione di importanti
riforme strutturali ed il clima di
scontro politico hanno contribuito ad appesantire gli effetti della crisi e ad
aumentare il senso di sfiducia dei cittadini
verso le istituzioni, in primis nei confronti
della politica e dei politici.
anche nel mondo del lavoro, pubblico e
privato, si è determinata una profonda lacerazione tra le organizzazioni sindacali,
fortemente determinata da un rigurgito di
autoritarismo della parte datoriale, che in
concreto indebolisce il fronte sindacale a
difesa dei diritti e delle tutele dei Lavoratori.
In particolare, poi, nel settore del pubblico
Impiego, l’ostinata politica messa in atto
dal Governo contro i dipendenti pubblici
attraverso il blocco delle assunzioni, i tagli
agli organici e alle retribuzioni, il rinvio
q u a s i p e r u n l u s t r o d e i r i n n ovi
contrattuali e la pretesa di voler anche
realizzare, a costo zero, una riforma decisa senza la condivisione delle rappre-
sentanze dei lavoratori (o comunque della
maggioranza di esse), si è determinato un
clima conflittuale che potrà avere pesanti
ricadute sui servizi resi ai cittadini utenti.
per rafforzare la presenza e la voce di organizzazioni libere, la FIaLp e la
FLp entrambe rappresentative nel pubblico Impiego, hanno dato vita alla
costituzione di un nuovo soggetto sindacale, la FEDERazIonE InDIpEnDEntE
LaVoRatoRI pubbLICI (FILp), che è
già stata accreditata presso l’aran e le
amministrazioni pubbliche quale unica
Federazione abilitata a rappresentare gli
iscritti alle suddette Federazioni FIaLp e
FLp, la quale si presenterà compatta al
prossimo appuntamento elettorale delle
RSu.
abbiamo voluto cogliere la coincidenza
della celebrazione del 150° anniversario
dell’unità d’Italia per rilanciare, con fermezza e convinzione, l’impegno della
nuova Federazione per la difesa dei diritti,
degli interessi e delle aspettative di tutti i
Lavoratori rappresentati che si riconoscono nei valori dell’autonomia e liberi da
ogni condizionamento politico e partitico.
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COMITATI UNICI DI GARANZIA
PER LE PARI OPPORTUNITA’ (CUG)
EmaNata La DiREttiVa coNGiuNta BRuNEtta/caRFaGNa
S
i informano le strutture sindacali in
indirizzo che con atto datato 4
marzo 2011 a firma del Ministro
brunetta e del Ministro Carfagna, è stata
emanata la Direttiva contenente le “Linee
guida sulle modalità di funzionamento dei
Comitati unici di Garanzia per le pari opportunità, la valorizzazione del benessere
di chi lavora e contro le discriminazioni”
che, in relazione all’art. 21 della legge
183/2010 – il collegato Lavoro, nel sostituire l’art.57 del DLgs 165/2001 unifica i
precedenti Comitati per le pari opportunità e Mobbing istituiti presso tutte le pubbliche amministrazioni.
La Direttiva di che trattasi individua le modalità di funzionamento dei nuovi Comitati
unici di Garanzia (CuG) e, in particolare:
* fissa la durata quadriennale dell’organismo;
* ne definisce la composizione paritetica e
la partecipazione di un componente designato e relativo supplente per ciascuna
organizzazione sindacale maggiormente
rappresentativa;
* stabilisce che all’interno delle rappresentanze del personale siano incluse tutte
le componenti dello stesso (dirigente e
delle aree funzionali);
* stabilisce che il presidente dell’organismo venga designato dall’amministrazione.
Vengono individuati i compiti precipui del
CuG che sono ricondotti ad azioni propositive, consultive e di verifica, nell’ambito
delle attività della pubblica amministrazione di riferimento, che consentano di
mantenere alto il livello di consapevo-
lezza a difesa dei principi di pari opportunità, di benessere organizzativo e di contrasto a qualsivoglia violenza e discriminazione.
altro elemento di rilevanza fra i compiti
del CuG è quello di operare in collaborazione con gli organismi Indipendenti di
Valutazione (oIV) di ogni singola amministrazione, previsti dall’art. 14 del DLgs
150/2009, al fine di coniugare le problematiche delle pari opportunità e del benessere organizzativo con le valutazioni
delle performance.
Si invitano le strutture sindacali nazionali
in indirizzo a voler comunicare alla scrivente Segreteria Generale i nominativi dei
dirigenti sindacali che saranno designati
a rappresentare la FLp nei CuG di singola amministrazione. Quanto sopra al
fine di poter costruire una “rete” di informazioni e di esperienze da veicolare all’interno della Federazione e da far
confluire sotto la diretta responsabilità
dello specifico Dipartimento, anche allo
scopo di meglio definire dal punto di vista
organizzativo la mappatura delle nostre
presenze negli organismi paritetici della
p.a.
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ELEZioNi RSu NEL PuBBLico imPiEGo
RIPRESO IL CONFRONTO IN SEDE ARAN
PRoSSimo iNcoNtRo iL 05.04.2011 aLLE 16.00
di Elio Di Grazia
S
i informano le strutture sindacali in
indirizzo che in data 29 u.s. si è
svolto il previsto incontro fra l'aran
e le Confede- razioni maggiormente rappresentative, allo scopo di definire il percorso relativo alla indizione delle elezioni
delle Rappresentanze Sindacali unitarie
nel pubblico Impiego.nel corso dell'incontro è stato prioritariamente analizzato
il parere che il Consiglio di Stato ha fornito al Dipartimento della Funzione pubblica in data 3 febbraio c.a.,relativamente
alla problematica delle elezioni RSu, connessa al raggiungimento di un accordo
sulla definizione dei comparti di contrattazione di cui alle previsioni del d.lgs.150/2009.
La CSE, nel suo intervento, ha ribadito il
proprio convincimento circa la necessità
di definire una intesa fra le parti che metta
insieme l'individuazione dei comparti,
anche in relazione alla proposta già avanzata dalla stessa aran e condivisa in linea
di massima da CSE e CISaL, con una revisione del regolamento delle RSu e la
successiva definizione del calendario
elettorale; in questo quadro deve essere
letta la nota unitaria delle stesse Confederazioni, datata 9 marzo e che alleghiamo alla presente per opportuna
conoscenza, tesa a dare un contributo fattivo alla definizione della trattativa.
Confederazione Indipendente Sindacati
proseguendo, CSE ha confermato la propria disponibilità alla definizione di un accordo che eviti, ad una lettura attenta di
quando indicato dallo stesso Consiglio di
Stato con il parere del 3 febbraio 2011,
doppie elezioni, spese improprie, confusione e scelte non certo in linea con gli interessi concreti dei pubblici dipendenti.
Il confronto, proseguito anche in termini di
dibattito acceso fra le parti stante la delicatezza della problematica e della posta
in gioco, è stato aggiornato a martedì 5
aprile p.v., alle ore 16, presso l'aran.
Si fa riserva di notizie sul prosieguo della
trattativa.
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FESTA NAZIONALE DEL 17 MARZO
UNA DIFFIDA STRAGIUDIZIALE PER IL
MINISTRO BRUNETTA
L
a nostra Confederazione CSE ha
dato notizia con il notiziario n. 5, che
riportiamo
di seguito, di aver inviato, a mezzo ufficiale giudiziario, una diffida stragiudiziale
al Ministro brunetta.
C’è poco da aggiungere a quanto già
scritto dalla nostra Confederazione se
non che abbiamo preparato una nota che
invieremo a tutti nostri coordinamenti nazionali i quali, a loro volta, potranno inviarli
alle amministrazioni per comunicare loro
che abbiamo diffidato il Ministro e quindi
di non procedere a togliere giorni di ferie
né di riposo fino a che non vi sarà una
pronuncia formale del Ministero per la
pubblica amministrazione e l’innovazione.
La seconda cosa da aggiungere è che
non siamo più i soli a protestare ma abbiamo un “pesce pilota”, un “sindacato”
che fino a venerdì scorso non faceva altro
che soffiare sul fuoco, dando per scontato
che non si potesse fare niente contro lo
scippo del giorno di riposo, e invitava i lavoratori a scioperare anche per questo,
per poi scoprire per incanto, a sciopero
fatto (e dopo che la FLp aveva reso noto
ai lavoratori di voler inviare una diffida al
Ministro brunetta) che forse qualcosa si
poteva fare. Il “pesce pilota” ha quindi
pensato bene di tentare di anticiparci e inviare a sua volta una diffida alle
amministrazioni.
ovviamente si sono guardati bene dal
mandarla a brunetta se non forse per conoscenza, tanto meno in forma stragiudiziale. Evidentemente avranno avuto
paura che si potesse arrabbiare.
Meglio prendersela solo con le amministrazioni e continuare a fare il sindacato
di lotta e di governo.
Dopo aver spiegato con dovizia di parti-
colari i motivi del nostro dissenso
sulla,decisione che ormai tutte le amministrazioni sembrano aver preso in merito
allo scippodi uno dei 4 giorni di riposo pre
visti dai contratti (impropriamente chiamati festività soppresse), siamo passati
alla seconda ed ineludibile fase: lunedì
scorso i nostri legali hanno consegnato all’ufficiale Giudiziario una diffida stragiudiziale indirizzata al Ministro per la pubblica
amministrazione e l’innovazione brunetta.
Sia chiaro a tutti che la CSE intende festeggiare il 150° anniversario dell’unità
d’Italia.
a differenza di forze che siedono in questo Governo, noi non andiamo al bar
quando suona l’inno nazionale per non
ascoltarlo e al nostro paese ci teniamo,
tanto da aver proposto numerose volte,
inascoltati, possibili misure che migliorassero la situazione economica e, perché
no, morale dell’Italia.
Ciò che proprio non sopportiamo è l’ipocrisia di istituire una festa nazionale e poi,
proprio per soddisfare le richieste di un
partito che di nazionale non ha nulla, accollare questa festa ai lavoratori, per di
più attraverso la “libera interpretazione” di
una relazione tecnica che non trova alcun
riscontro nella norma emanata dal Governo.
noi siamo disposti ad andare fino in
fondo. E se saremo gli unici a farlo, pazienza!!!! Siamo ormai abituati a difendere
in solitario i diritti dei lavoratori!!!!
In allegato al presente notiziario, troverete
copia della diffida inviata al Ministro e un
interessante articolo su coloro che
quando suona l’inno nazionale anziché
ascoltarlo se ne vanno al bar.
Ci si attendeva lo sberleffo leghista in
vista del 17 marzo.
È arrivato puntuale nella cornice del Consiglio regionale della Lombardia, quando
i rappresentanti del Carroccio si sono rifiutati di entrare nell'aula dove veniva eseguito l'inno di Mameli.
Sono rimasti al bar guidati da Renzo
bossi, il famoso «trota» della vulgata
giornalistica.
Ha fatto eccezione il presidente del Consiglio regionale, Davide boni, un leghista
che ricopre un ruolo istituzionale e che
non si è mosso dal suo posto, sia pure
con rammarico.
Ha spiegato che con il cuore era alla «buvette», accanto ai compagni di fede politica, e che a suo avviso l'esecuzione
dell'inno nazionale rappresenta «un rito
demagogico».
Si tratta dello stesso boni che si è battuto
con successo nelle scorse settimane per
istituire una sorta di festa regionale della
Lombardia: un ostentato contrappunto rispetto alla festa nazionale.
Qualcosa di simile si è ripetuto nelle sedi
dei Consigli provinciali di Milano e Verona: sempre a opera della Lega e sempre utilizzando le note di Mameli come
pretesto polemico.
Si dirà che si tratta di episodi minori, dei
quali peraltro avevamo avuto vari segni
premonitori. Era noto che la Lega voleva
marcare in qualche modo la propria «diversità» rispetto al centocinquantenario e
così è stato.
Qualcuno vorrà anzi sottolineare che poteva andare peggio. In realtà la contestazione all'inno è tutt'altro che irrilevante.
È un gesto carico di significato rivolto contro il simbolo stesso dell'unità nazionale.
un gesto deciso a ridosso della data emblematica del 17 e nelle stesse ore in cui
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Giorgio napolitano rendeva omaggio al
federalismo, cavallo di battaglia del Carroccio.
«L'identità storica e culturale della nazione - ha detto il presidente della Repubblica - convive con il riconoscimento e
lo sviluppo in senso federalistico delle autonomie che la fanno più ricca e più viva».
parole che riassorbono il federalismo
nello spirito e nella lettera della Costituzione e ne fanno il tassello decisivo di
una più salda unità.
purtroppo la Lega non sembra muoversi
a suo agio dentro questo solco.
al contrario, l'insofferenza verso l'inno nazionale o il tricolore tradisce un certo disprezzo per l'Italia unita.
per la dimensione etica e politica dell'unità. napolitano chiede un più convinto
senso unitario per aprirsi alla novità federalista. I leghisti replicano con un'astuzia
verbale. Festeggeremo l'unità - dicono quando l'Italia sarà federale. In questa distinzione si avverte un'ambiguità molto insidiosa.
Di fatto il federalismo all'italiana prende
corpo, un passo dopo l'altro, senza che
un importante partito di governo, rappresentante di circa il dieci-undici per cento
del corpo elettorale, abbia deciso se
crede o no nell'unità nazionale.
È possibile che siano i fatti a sciogliere
nei prossimi anni questa ambiguità.
Man mano che il federalismo entrerà
nella vita quotidiana dei cittadini, le polemiche di oggi evaporeranno un po' per
volta. Ma potrebbe anche accadere il
contrario: che a evaporare siano i simboli
dell'unità come l'abbiamo conosciuta e
come ci accingiamo a festeggiarla domani. In questo caso avremo un'Italia
post-unitaria: con forti regioni molto autonome (soprattutto al nord, molto meno al
Sud) e un debole Stato centrale. Se sarà
così, a essere ferita sarà l'idea stessa di
nazione. La partita è tuttora aperta.
E le contraddizioni di oggi non aiutano a
concluderla.
Noi siamo disposti ad andare fino in fondo.
E se saremo gli unici a farlo, pazienza!!!!
Siamo ormai abituati a difendere in solitario i diritti dei lavoratori!!!!
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Stop dal tribunale di Lamezia terme
condannato il Ministero della Giustizia
riforma brunetta e relazioni sindacali
I
di Elio Di Grazia
l tribunale di Lamezia terme, con sentenza del 2 febbraio 2011 che si allega
alla presente, ha respinto l'opposizione
presentata dal Ministero della Giustizia ad
un precedente provvedimento dello
stesso tribunale con il quale era stata
condannata quella amministrazione per
condotta antisindacale.
nei fatti, alcune organizzazioni sindacali
territoriali del Comparto Ministeri della
provincia di Catanzaro si erano rivolti al
Giudice per denunciare la condotta antisindacale dell'amministrazione a livello
periferico che aveva effettuato scelte di
carattere organizzativo funzionale senza
dare corso alle procedure di concertazione e consultazione sindacale ma unilateralmente ed in linea con le disposizioni di cui all'art. 40 del decreto legislativo 150/2009.
In primo grado il comportamento dell'amministrazione era stato giudicato parzialmente antisindacale e questo giudizio era
stato impugnato sia dalla stessa amministrazione sia dalle oo.SS. territoriali proponenti la denuncia.
Con la sentenza del 2 febbraio 2011 il
Giudice ha chiarito e confermato che
l'inosservanza degli obblighi di concertazione costituisce comportamento lesivo
della possibilità di interlocuzione di parte
sindacale al fine di garantire il rispetto dell'interesse collettivo dei lavoratori in relazione all'operato del datore di lavoro.
Ha altresì evidenziato che pur in presenza della cessata applicazione dei
CCnI (contratti collettivi nazionali integrativi) all'1.1.2011, restava invece operante
il CCnL di Comparto in relazione all'iter
temporale previsto dall'art. 65 dello stesso
Dlgs 150/2009,come più volte ribadito da
analoghe sentenze dei tribunali di torino,
Salerno, trieste.
a tale proposito giova ricordare, l’importante sentenza del Giudice di Roma datata 7 gennaio u.s. con la quale, su
News
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ricorso della nostra Federazione ed in
particolare della FLp Finanze, è stata
condannata l’agenzia delle Dogane per
comportamento antisindacale in quanto
la stessa aveva avviato le procedure per
i passaggi di area senza concordarli con
le oo.SS. nazionali di quel Comparto.
purtroppo la lettura di queste sentenze,
ultima compresa, evidenzia con maggiore forza l’opzione di far valere diritti e
ragioni oramai solo attraverso la Magistratura del lavoro confermando in pieno
il giudizio critico su tutta l'attuale fase di
relazioni sindacali che, nei fatti, sono
state svuotate del loro significato dall'applicazione della “norma brunetta” a tutto
vantaggio delle amministrazioni e, allo
stato, con nessun beneficio per un migliore funzionamento della p.a.
E' appena il caso di sottolineare come il
tentativo del Ministro brunetta di far decollare una sorta decreto legislativo
150bis di interpretazione autentica del
“papà” 150/2009 non sia altro che il
modo per fermare le sentenze ed i pronunciamenti che rendono evidente l'inapplicabilità e la farraginosità di una norma
e di una riforma sulla quale abbiamo e
continuiamo ad avere una posizione assolutamente contraria.
Quanto sopra non per una pregiudiziale
avversione nei confronti di ogni tentativo
di riforma della macchina amministrativa
pubblica, ma perché riteniamo debba essere ripristinata a tutti gli effetti la “regola
delle corrette relazioni sindacali” e da
queste partire per il traguardo di una
seria riforma della p.a.
niente a che vedere, quindi, con quella
sorta di infingimento quale riteniamo sia
stato l'accordo del 4 febbraio 2011 raggiunto dal Governo e solo da alcune delle
oo.SS. del pubblico Impiego; in ogni
caso aspettiamo la tanto sbandierata verifica in sede aran per capire quanto si
potrà cancellare della 150/2009, quante
delle materie ora tolte alla contrattazione
potranno rientrare nel confronto fra le
parti e rendere effettivamente proficuo un
percorso elettorale di RSu che dovrà essere basato su un regolamento efficace
e su una concreta definizione dei comparti di riferimento.
Comparto in relazione all'iter temporale
previsto dall'art. 65 dello stesso Dlgs
150/2009, come più volte ribadito da ana-
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loghe sentenze dei tribunali di torino,
Salerno, trieste.
a tale proposito giova ricordare, l’importante sentenza del Giudice di Roma datata 7 gennaio u.s. con la quale, su
ricorso della nostra Federazione ed in
particolare della FLp Finanze, è stata
modo per fermare le sentenze ed i pronunciamenti che rendono evidente l'inapplicabilità e la farraginosità di una norma
e di una riforma sulla quale abbiamo e
continuiamo ad avere una posizione assolutamente contraria.
Quanto sopra non per una pregiudiziale
condannata l’agenzia delle Dogane per
comportamento antisindacale in quanto
la stessa aveva avviato le procedure per
i passaggi di area senza concordarli con
le oo.SS. nazionali di quel Comparto.
purtroppo la lettura di queste sentenze,
ultima compresa, evidenzia con maggiore forza l’opzione di far valere diritti e
ragioni oramai solo attraverso la Magistratura del lavoro confermando in pieno
il giudizio critico su tutta l'attuale fase di
relazioni sindacali che, nei fatti, sono
state svuotate del loro significato dall'applicazione della “norma brunetta” a tutto
vantaggio delle amministrazioni e, allo
stato, con nessun beneficio per un migliore funzionamento della p.a.
avversione nei confronti di ogni tentativo
di riforma della macchina amministrativa
pubblica, ma perché riteniamo debba essere ripristinata a tutti gli effetti la “regola
delle corrette relazioni sindacali” e da
queste partire per il traguardo di una
seria riforma della p.a.
niente a che vedere, quindi, con quella
sorta di infingimento quale riteniamo sia
stato l'accordo del 4 febbraio 2011 raggiunto dal Governo e solo da alcune delle
oo.SS.del pubblico Impiego; in ogni
caso aspettiamo la tanto sbandierata verifica in sede aran
per capire quanto si potrà cancellare
della 150/2009, quante delle materie ora
tolte alla
contrattazione potranno rientrare nel confronto fra le parti e rendere effettivamente
proficuo un percorso elettorale di RSu
che dovrà essere basato su un regolamento efficace e su una concreta definizione dei comparti di riferimento.
E' appena il caso di sottolineare come il
tentativo del Ministro brunetta di far
decollare una sorta decreto legislativo
150bis di interpretazione autentica del
“papà” 150/2009 non sia altro che il
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AGENZIE FISCALI
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ENTRATE
LE ENTRATE TRIBUTARIE CALANO NEL 2010.
MA I COSTI DELLA POLITICA
NON SI TAGLIANO MAI
R
iportiamo,
di
seguito e integralmente,
il
notiziario della nostra
confederazione CSE,
che commenta gli ultimi dati relativi alle entrate
tributarie
:Il
Ministero dell’Economia ha comunicato nei
giorni scorsi i dati sulle
entrate 2010,commentandoli in modo eccessivamente ottimistico.
Secondo il Ministero
infatti, le entrate sono aumentate dell’1,6%, il che
complessivamente sarebbe anche vero.
peccato che non sia
proprio così perché in
quell’1,6% di aumento
sono
contabilizzati
anche i 5 miliardi di
euro provenienti dallo
scudo fiscale e il miliardo in più incassato
da Equitalia a volte
con metodi quanto
meno discutibili,specialmente nei confronti
di piccole e medie imprese o cittadini privati.
Senza le una tantum,
le entrate tributarie
sono in realtà diminuite dello 0,6%, il che
vuol dire una mezza
catastrofe se si pensa
che il 2009 è stato
l’annus horribilis del
fisco, anche perché il
pIL è calato di oltre 5
punti percentuali.
tutto questo vuol dire
che,
almeno
per
ora,l’evasione fiscale
continua imperterrita a
farla da padrona.
In questo quadro, fa
discutere il mancato
accorpamento dei referendum alle elezioni
amministrative e il decreto legge omnibus
varato dal governo e
per il momento non
accettato dal presidente della Repubb l i c a , s u b i t o
denominato“mille poltrone”.
Il decreto permetterebbe di aumentare i
consiglieri comunali
delle grandi città da 48
a 60 e gli assessori
fino al numero di 15.
Inoltre, reinserirebbe i
compensi, aboliti dalla
manovra dello scorso
anno di tremonti, per i
consiglieri di circoscrizione (detti
anche municipali).
“Speriamo che la reintroduzione, pur parziale, delle misure
sulla tracciabilità dei
compensi inizi a dare
dei frutti – questo il
commento di Vincenzo
patricelli, responsabile
del Dipartimento politiche economiche e fiscali della Confederazione
Indipendente
Sindacati
Europei
(CSE) - visto che dall’evasione fiscale devono arrivare i soldi
per la crescita del
paese. nel 2010 non
ci pare che ciò sia accaduto”.
MarcoCarlomagno,
Segretario Generale
CSE, è ancora più
netto: “In una fase in
cui soffrono le persone
a reddito fisso ed è in
vigore il blocco dei
contratti dei dipendenti pubblici, tutto ci
aspettavamo tranne
che un provvedimento
che favorisce la casta
politica.
“non siamo particolarmente interessati all’esito dei referendum
ma sprecare oltre 200
milioni invece di accorparli alle amministrative ci pare una follia.
“abbiamo presentato
lo scorso anno una
contromanovra finanziaria basata proprio
sul taglio dei costi
della politica. Immaginare di aumentare il
numero di persone
che vivono di politica
senza trovare i soldi
per lo sviluppo del
paese è molto triste”.
Carlomagno (CSE):
“Non si possono tagliare gli
stipendi ai dipendenti pubblici e
poi proporre
decreti legge per aumentare poltrone e
prebende ai politici”
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AGENZIE FISCALI
News
IL GIOCO DELLE PARTI NON INTERESSA ALLA FLP FINANZE.
VOGLIAMO RISOLVEREI PROBLEMI DEI LAVORATORI!!!!
E invece continuiamo ad assistere a sterili prese di posizione che fanno fine e non impegnano
n
egli ultimi giorni, anche per un incancrenirsi dei problemi sul tappeto e per il totale immobilismo
delle agenzie, abbiamo assistito a una
serie di prese di posizione sterili, che
fanno fine e non impegnano e, soprattutto, che non risolvono i problemi dei lavoratori, dai passaggi economici e
d’area, alle contrattazioni che ormai non
si svolgono più da mesi, all’atteggiamento sempre più arrogante dei dirigenti,
alla mancata erogazione del salario accessorio, al metodo di conferimento delle
posizioni organizzative in certe agenzie
mentre in altre non ci si pone nemmeno
il problema. Il gioco di questi giorni è
chiaro: non si può star zitti perché sennò
si fa brutta figura eallora si scrive qualche letterina o qualche commento piccato e tutto finisce lì perché, se è vero
che le agenzie si stanno comportando in
modo assolutamente sprezzante nei confronti non tanto del sindacato quanto dei
lavoratori, è altrettanto vero che i problemi spesso risalgono a scelte compiute
congiuntamente con i sindacati a livello
di comparto o ad un livello più alto.
Gli interessati (tutti) lo sanno e si comportano di conseguenza non disturbando
più di tanto.
Facciamo qualche esempio:
passaggi economici e d’area: non si sa
più nulla dei passaggi economici, abbiamo aspettato che si risolvessero i problemi legati ai rilievi di Ragioneria
generale dello Stato e Funzione pubblica.
per quanto riguarda i passaggi d’area, è
ormai a livello vergognoso la situazione
del concorso alle entrate che però ha la
sua origine in un accordo sindacale –
quello del gennaio 2007 – unico nel suo
genere e che ha visto il problema nascere dalla firma di alcuni sindacati su un
accordo palesemente illegale (come
hanno poi dimostrato le sentenze).
Sarebbe allo stesso modo semplice risolverlo, visto che le stesse sentenze
non hanno creato l’obbligo a retrocedere
nessuno.
Ci vuole però la volontà di aprire una vertenza,non di fare una letterina. La letterina si può fare dopo due mesi, non dopo
due anni!!!!
Salario accessorio: stesso problema e
stessa sorte. tutti i direttori magnificano
i risultati raggiunti, i soldi recuperati all’erario e simili amenità. Ma sarà nostro
diritto pretendere che allo stesso modo
dicano alla Ragioneria e alla Funzione
rompere le scatole con ostacoli assolutamente inconsistenti che hanno come
unico scopo e D.quello di ritardare i pagamenti ai lavoratori??? Forse la subordinazione totale è il prezzo che l’alta
dirigenza deve pagare per la propria nomina politica (ma non è stato sempre
così,abbiamo avuto direttori che hanno
battuto i pugni sul tavolo della politica e
ne hanno pagato il prezzo) ma il sindacato perché continua a restare in silenzio. I sindacalisti non sono di nomina
politica (o almeno non dovrebbero esserlo)!!!!!
Contrattazione: i problemi crescono dappertutto e non si riesce nemmeno a parlare conle amministrazioni perché,
nonostante le richieste di convocazione
abbiano ormai raggiunto la decina per
ciascun sindacato, queste non convocano e, la giustificazione nemmeno
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AGENZIE FISCALI
troppo velata, è che non hanno l’obbligo
di farlo perché il Decreto legislativo
150/2009 permette loro di fare un po’
come credono. È una tesi inaccettabile
ma ci viene da ridere quando continuiamo a leggere che ci sono sindacali
che pubblicano le sentenze ottenute al
Comune di Lamezia terme o di pinco
pallino di sotto, perché poi gli unici ad
avere il coraggio di portare in giudizio
un’agenzia siamo stati noi della FLp Finanze. Che ci si lamenta a fare, che si
pubblicano a fare le sentenze di giudici
calabresi, toscani o trentini di altri comparti quando poi all’interno delle agenzie
non si trova il coraggio di andare dai giudici perché si ha paura della reazione dei
direttori????
E come si fa a lamentarsi quando, con
l’accordo del 4 febbraio 2011, si è data
copertura sindacale proprio a quel de-
SaLFI) che lilegittima in tal modo perché
ha sancito che la materia non è oG-
creto legislativo che cancella la contrattazione e fa venir meno il diritto dei
lavoratori a partecipare alla vita dei propri uffici?????
posizioni organizzative: è un sottoproblema di quello della contrattazione.
In un’agenzia non sono proprio partite
(territorio); in un’altra (dogane) il sindacato ha permesso, firmando un accordo
sindacale nazionale (senza la firma della
FLp Finanze), che l’agenzia scegliesse
come meglio crede i lavoratori ai quali
conferire posizioni e soldi di tutti i lavoratori; oggi la questione si ripropone alle
entrate perché a livello regionale i direttori rivendicano di poter fare un po’ quello
che vogliono.
Ma è la firma di due sindacati (CISL e
GEtto DI ContRattazIonE Ma
SoLo DI InFoRMazIonE.
avremmo avuto il coltello dalla parte del
manico dicendo: o contrattate o non firmiamo lo stanziamento dei fondi ma
CISL e SaLFI hanno preferito compiacere l’agenzia. ora di cosa possiamo lamentarci?
E infine, basti per tutte la questione della
festa del 17 marzo per commentare lo
stato del sindacato. La FLp, tramite la
sua confederazione, è stato l’unico sindacato a non arrendersi allo scippo di un
giorno di ferie e sta tentando le vie legali.
non sappiamo se alla fine vinceremo o
perderemo ma lotteremo, non faremo il
gioco delle parti, lotteremo!!!!!
E i lavoratori???? per ora continuano a
News
stare dalla parte di chi fa il gioco delle
parti senza mai aprire una vertenza vera,
restano iscritti a quei sindacati e finché
questi sono maggioranza hanno ragione
loro perché questa è la democrazia, il sistema che non sarà perfetto ma uno migliore ancora non si è trovato.
Le cose stanno cambiando, è vero, ma
con una lentezza tale che, quando le
cose saranno mature, potremmo non
avere più diritti da difendere.
Chiudiamo - consci che da soli e finché i
lavoratori non decideranno di aumentare
il nostro consenso sarà difficile risolvere
i problemi da soli - con il solito appello
sindacale, che abbiamo fatto già pubblicamente ma anche nei recenti incontri:
anche se siamo d’accordo su poche
cose, su queste si abbia il coraggio di
aprire vertenze vere che risolvano i problemi.
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AGENZIE FISCALI
News
tuRnazIonI E REpERIbILIta’
pRIoRIta’ FoRSE CHE SI FoRSE CHE no!
“va in scena una grande rappresentazione al teatro MEF!”
n
ella mattinata del 24 marzo u.s.
abbiamo per un attimo creduto di
dover affrontare un argomento
stralcio del contratto integrativo limitato a
turnazioni e reperibilità.
La delegazione trattante FLp si è presentata alla riunione animata del solito massimo impegno, sebbene, la nostra
organizzazione sindacale, non ritenga
che l'argomento all'ordine del giorno rivesta una priorità tale da essere anteposto
ad altri come ad esempio: la condizione
operativa delle RtS, oppure, la ripresa
degli incontri sul nuovo CCIa procedendo
però con materie come profili professionali, orario di lavoro e servizio, carichi di
lavoro; aggiungiamo, inoltre, tra le nostre
priorità il pagamento immediato dello straordinario e la quantificazione e ripartizione Fua 2010, per citarne solo alcune!
tuttavia, tornando alla riunione, dopo
un'introduzione del Capo Dipartimento,
piuttosto discorsiva, l'amministrazione ha
da subito tentato di portare il tavolo negoziale verso la firma di un accordo, come
dicevamo, su turnazioni e reperibilità.
Il tentativo è stato fermato sul nascere dal
susseguirsi dei diversi interventi delle organizzazioni Sindacali.
Il fronte sindacale è stato concorde nel
chiedere alla parte pubblica: “perché per
l'amministrazione è prioritario il tema turnazioni e reperibilità?”.
appare evidente, infatti, che in un momento storico come quello che il MEF sta
vivendo, segnato dalla forzosa e contrastata chiusura di importanti uffici territoriali
come le Direzioni territoriali dell'Economia e Finanze, ed il contestuale travagliato passaggio di personale (poco!) e
servizi (troppi!) alle Ragionerie territoriali
dello Stato (denunciato anche con specifiche mozioni di lotta e protesta dal per-
sonale di vari uffici!); il caos gestionale
delle Commissioni tributarie e, non ultima, la difficile situazione salariale determinatasi con i famigerati interventi legislativi tagliataglia-retribuzioni, non sono
certo le turnazioni e le reperibilità al centro di un'urgenza di regolamentazione
(peraltro già in essere e non poi così lacunosa).
FLp si aspettava, tra l'altro, che l'amministrazione presentasse un documento
sulla proposta… documento che non è
mai apparso sulla scena (che arte sublime).
L'amministrazione ha traccheggiato, ha
divagato, si è persino “sbilanciata” fissando un calendario di quattro incontri nei
quali affrontare tutte le altre tematiche da
contemplare nel nuovo contratto integrativo, insomma ha recitato da protagonista!
poi, nella migliore tradizione del teatro popolare napoletano l'atto finale della rappresentazione, l'amministrazione tornando al suo tanto agognato accordo ha candidamente ammesso che, se non si fosse
firmato, non si sarebbero potuto pagare ai
dipendenti l’accessorio per le turnazioni
effettuate nell'ultimo trimestre del 2010!
Questo perché l'amministrazione con un
atto unilaterale ha autorizzato maggiori
turnazioni rispetto alle quote previste negli
accordi sottoscritti con le ooSS e così facendo ha sforato il budget previsto nell'accordo!
per inciso, ricordiamo che i fondi per i
turni e le reperibilità incidono sul Fondo
unico quindi sul salario accessorio di tutti
i lavoratori.
Se ciò non bastasse l'amministrazione ha
anche fatto una sorta di ricatto morale
quando ha lasciato intendere che riteneva
scontata la firma dell'accordo poiché
"...quale sindacato accetterebbe che non
fossero pagate le prestazioni di lavoro già
effettuate dai dipendenti?".
La FLp ha immediatamente fatto notare
che la richiesta dell'amministrazione è
semplicemente finalizzata ad ottenere un
consenso postumo da parte delle organizzazioni Sindacali.
Così facendo si avallerebbe l’atto gravissimo di chi ha creduto di poter impunemente disporre di ulteriori risorse derivanti
dal Fondo unico, sottraendo salario accessorio agli altri lavoratori, per gestire in
modo unilaterale situazioni che sono materia di contrattazione.
La FLp non accetterà, pertanto, nessuna
responsabilità per il mancato pagamento
delle competenze dovute ai lavoratori regolarmente impegnati nei turni e reperibilità. FLp ritiene che per quanto non
contrattato sia giusto far pagare quanto
dovuto agli autori di così illuminate decisioni. Diffidiamo, pertanto, l’amministrazione dall'utilizzare in modo improprio i
fondi per il salario accessorio derivanti dal
Fua.
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AGENZIE FISCALI
News
IL TRIO DELLE MERAVIGLIE NON NE AZZECCA UNA…….
CISL, UIL e SALFI se la prendono con noi e difendono le agenzie fiscali.
E poi se la prendono se qualcuno liscambia per la controparte. intanto non ci azzeccano nemmeno sul comportamento delle
dogane, che convocano per la concertazione sui passaggi tra le aree dopo il ricorso della FLP
I
ncredibile: per aver detto semplicemente quello che pensano i lavoratori
e cioè che le agenzie fiscali devono
chiedere più rispetto all’autorità politica (e
a quelle di controllo) per gli accordi firmati
alla fine del 2010, che riguardano salario
accessorio e passaggi economici, per
aver detto che l’azione sindacale deve essere più incisiva e non limitarsi
alle letterine che fanno fine e non impegnano, per aver detto che alcuni dei problemi sul tappeto sono conseguenza
anche di accordi sindacali firmati (non
dalla FLp Finanze), si è scatenato un
fuoco di fila di comunicati e il compattamento del “trio delle meraviglie”(CISL, uIL
e SaLFI), lo stesso trio che ha firmato gli
accordi con brunetta legittimandone i
comportamenti insultanti nei confronti dei
dipendenti pubblici e il blocco della contrattazione di quattro anni.
Ci hanno dato dei “zizzania man” (che da
oggi sarà il nostro personale supereroe),
e accusato di cercare consenso in vista
delle RSu. Rispondiamo: magari!!!!!Magari ce le facessero fare le RSu visto che
il “trio delle meraviglie” è lo stesso trio che
da mesi fa “melina” all’aRan per non far
votare i lavoratori.
Ci sarà un motivo????
Hanno paura del loro giudizio????
Dicono che non sono loro la controparte
ma perché ogni volta che qualcuno dice
che le agenzie non fanno abbastanza per
tutelare i lavoratori rispondono loro???
non siamo noi che li consideriamo controparte dei lavoratori, sono i lavoratori
stessi, ormai, a vederlicosì.
Il concetto che noi volevamo esprimere è
il seguente: i capi delle agenzie non
stanno facendo abbastanza sul piano politico per far in modo che gli accordi firmati, soprattutto sui passaggi economici,
abbiano il visto degli organi politici. o
stiamo zitti o facciamo le vertenze, le let-
terine sono inutili.
La risposta che danno loro è: lasciamoli
lavorare, stanno rispondendo ai rilievi.
Lo sappiamo anche noi che i direttori del
personale stanno facendo la loro parte
“tecnica”;ma è pensabile che i direttori
non facciano la loro parte “politica”??? e
fino a quando dobbiamo aspettare?????
Ricordiamo al “trio delle meraviglie” che
in occasione del 1° contratto delle agenzie fiscali stabilizzammo parte del salario
accessorio in busta paga per la vertenza
unitaria del sindacato, sostenuto dalle
azioni dei lavoratori, ma anche per la
ferma presa di posizione del direttore di
un’agenzia che battè i pugni sul tavolo
dell’esimio Signor Ministro dell’Economia
(lo stesso attuale).
Lo sa bene, il “trio delle meraviglie” che i
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rilievi sono solo in apparenza tecnici e
che in altri settori le cose che l’autorità politica contesta alle agenzie fiscali sono
passate tranquillamente.
Se volete degli esempi ve li facciamo: la
presidenza del Consiglio (se lì i sindacati
che aderiscono alla nostra confederazione hanno il 48% di rappresenrappresentatività ci sarà una ragione…) o
il Ministero dell’Economia (quello di tremonti) vanno bene????
Quando poi qualcuno prova a dire che i
passaggi tra le aree alle dogane sono
bloccati per il nostro ricorso sulla mancata
concertazione dei criteri e viene smentito
dopo 24 ore, si capisce che proprio non
ne azzeccano una!!!!!
L’agenzia delle dogane, pur rimanendo
ferma nella propria convinzione che la
materia non sia più oggetto di concertazione, ha preso atto della nostra vittoria e
che il ricorso in opposizione da lei presentato non sarà discusso prima di qualche mese, e ha avuto il buon senso di
convocarci per mercoledì pomeriggio per
l’avvio della concertazione.
AGENZIE FISCALI
Ma come si fa a non capire che il ricorso
era mirato a mantenere spazi di partecipazione per i lavoratori, le RSu e i sindacati all’interno degli uffici???? Cosa ha
fatto invece il “duo meravigliao” (solo
CISL e SaLFI) alle entrate????
Ha firmato l’accordo sulle posizioni organizzative in solitudine impedendo a noi di
presentare analoghi ricorsi nei confronti di
quell’agenzia e scatenando la convinzione che nulla sia più oggetto di contrattazione.
Infatti, l’agenzia delle entrate non
convoca più i sindacati e sulle
posizioni organizzative si è
scatenata la fantasia
dei direttori regionali.
E si scandalizzano se i lavoratori pensano che
siano loro la vera
controparte???? Ma ci
facciano il piacere…….
L’ultima chicca è poi
quella più bella: le agenzie,
News
che oggi non ci convocano, perché applicano quello che c’è scritto nel Decreto Legislativo 150/2009, ci convocheranno a
seguito dell’accordo sindacale del 4 febbraio 2011.
Degna di zelig!!!!!
non solo quell’accordo legittima il blocco
quadriennale della contrattazione (con
perdita secca di almeno il 10% del salario)
e la valutazione individuale di brunetta, che era morta e sepolta per
mancanza di fondi, ma prevede
che vi debba essere un accordo che, riportiamo testualmente, “……regoli le
relazioni sindacali…..alla
luce …del Decreto Legislativo 150/2009”,
cioè quello che ha
cancellato la contrattazione.
La domanda
sorge spontanea: ma almeno
leggono prima di firmare??????
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News
DIFESA
L’ INIZIATIVA DELLA NOSTRA CONFEDERAZIONE CSE
FiNaLiZZata aNcHE NELLa DiFESa iNViata aL miNiStERo La DiFFiDa PER Lo SciPPo DEL 17 maRZo
di Giancarlo Pittelli
n
on si può dire che la nostra o.S.
manchi agli impegni che assume
nei confronti dei lavoratori!
E la vicenda relativa allo scippo operato
dal Governo sul nostro monte ferie con il
Decreto Legge n. 5 del 22 febbraio u.s.,
ne è una ulteriore e importante riprova!
La vicenda è oramai ben nota a tutti i colleghi. Il nostro paese festeggiava quest’anno il 150° anniversario della nascita
dello Stato nazionale unitario, e lo festeggiava nella giornata del 17 marzo in
quanto è proprio in quella data del lontano anno 1861 che nacque ufficialmente
il Regno d’Italia.
Dopo tanti tira e molla, il Governo ha finalmente deciso di celebrare degnamente questa ricorrenza e ha perciò
varato il Decreto Legge n. 5 del
22.02.2011, pubblicato nella G.u. n. 44
del 23 febbraio c.a., che ha disposto
che“… il 17 marzo sia da considerarsi
giorno festivo” e che “al fine di evitare
nuovi o maggiori oneri a carico della finanza pubblica e delle imprese private,
gli effetti economici e gli istituti giuridici e
contrattuali previsti per la festività soppressa del 4 novembre non si applicano
a tale ricorrenza ma, in sostituzione, alla
festa nazionale per il 150° anniversario
dell'unita' d'Italia proclamata per il 17
marzo 2011”.
Dunque, un sì alla festività nazionale, ma
ponendola a carico dei lavoratori dipendenti pubblici e privati, che vengono obbligati a prendere un giorno di riposo il 17
marzo dovendo così rinunciare forzatamente ad una festività soppressa, e dunque pagando di tasca propria. Incredibile!
Contro questo autentico scippo operato
sulla pelle dei lavoratori pubblici, è insorta la nostra Confederazione CSE che
ha contestato l’assunto della “relazione
tecnica” annessa al D.L. ritenendo che
non trovasse riscontro nello stesso Decreto. Riassumiamo la posizione della
CSE, che è stata esplicitata nel notiziario
n.3: a giudizio della Confederazione, infatti, “il Decreto Legge fa riferimento
esclusivamente alla Legge 260 del 1949,
imbandieramento degli uffici et similia; lo
stesso Decreto dice che la festa del 17
marzo sostituisce quella del 4 novembre,
che non è tra le festività soppresse
(Legge 54/1997) ma è stata spostata alla
prima domenica di novembre; la legge
che regola i 4 giorni di riposo aggiuntivo
(chiamati impropriamente festività soppresse) non cita né il 4 novembre né altre
giornate ma solo che spettano ai lavoratori 4 giorni di riposo aggiuntivi; da questo
scaturiscono conseguenze per i lavoratori privati che verranno pagati in misura
maggiorata se svolgono attività lavorativa
il 17 marzo e non verranno pagati in maniera maggiorata per la prima domenica
di novembre, per i lavoratori pubblici il
decreto Legge n. 5/2011 non ha alcuna
conseguenza sulle ferie né sui riposi” .
E a pensarla così, peraltro, è anche un
giornale autorevole e mai molto tenero
con i lavoratori pubblici, Il Sole 24ore,
che in un articolo comparso nella scorsa
settimana sul quotidiano dà la nostra
stessa lettura del D.L. 5/2011.
a partire da queste premesse, e tenendo
fede agli impegni assunti con i lavoratori
(riserva di impugnazione), nella giornata
di lunedì 14 u.s. i legali di CSE hanno
consegnato all’ufficiale Giudiziario una
diffida stragiudiziale indirizzata al Ministro
per la p.a. e l’innovazione on. Renato
brunetta.
a seguire, abbiamo provveduto come
FLp DIFESa a darne notizia alla nostra
amministrazione inoltrando il testo della
diffida al Gabinetto del Ministro, e abbiamo provveduto a nostra volta a
diffidare il Ministero della Difesa “ad assumere le misure idonee a impedire che
la celebrazione della festa della unità sia
conteggiata fra i riposi previsti dal contratto vigente”, segnalando che, in difetto,
la nostra o.S. “si riserva ogni azione individuale e/o collettiva per la miglior tutela dei diritti e degli interessi dei
lavoratori civili della Difesa”.
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News
DIFESA
LA COMMISSIONE DIFESA DELLA CAMERA HA RIPRESO DOPO 20 MESI L’ESAME
DEI DD.DD.LL.SUI PRECARI CIVILI
PROBLEMATICHE PRECARI E INQUADRAMENTI IN AREA 1^
n
ella riunione della Commissione
Difesa della Camera dei Deputati
avvenuta in data 9 marzo u.s., che
ha visto anche la presenza del Sottosegretario delegato on. Giuseppe Cossiga,
è ripreso l’esame congiunto, sospeso
nella seduta del 22 luglio 2009, dei tre seguenti disegni di leggi: a.C. n.1462 presentato dall’on. Ramponi inerente
“Disposizioni per l'inquadramento di alcune categorie di personale precario nei
ruoli civili del Ministero della difesa”; a.C.
n.1470 presentato dall’on. Ramponi inerente “Disposizioni per l'inquadramento
dei lavoratori del Genio campale nei ruoli
civili del Ministero della difesa”; a.C.
n.1517 presentato dall’on. Scanu e altri
che concerne “Disposizioni per l'incremento della capacità funzionale dei
gruppi del Genio campale delle Forze armate”.
I disegni di legge di cui sopra interessano
dunque: il primo, tutti i lavoratori civili impiegati con contratti a tempo determinato
della Difesa e gli altri due invece il solo
personale precario dei Gruppi del Genio
Campale dell’aeronautica e va detto che
ci sono voluti ben 20 mesi per riavviare in
Commissione l’esame di questi provvedimenti che interessano migliaia di lavoratori precari che lavorano nel Ministero
Difesa (ma la cosa non sorprende più di
tanto ove si considerino i carichi di lavoro
attuali delle Camere).
nel corso della riunione, il Sottosegretario Cossiga ha sollevato un problema di
non poco conto che fa riferimento alla
prima area e che indirettamente interessa
anche i nostri colleghi in possesso del
profilo professionale di “ausiliario”. Come
è noto, le dotazioni organiche di area
prima (ex area a) fissate dal DpCM
2.07.2005 prevedevano solo 66 posizioni,
che poi sono state contratte diulteriori 3
unità con la riduzione operata dal DpR
3.08.2009, n. 145
in attuazione del ridimensionamento
degli assetti organizzativi disposto
dall’art. 74 del D.L.
112. Le n. 63 posizioni organiche di
area 1^ hanno poi
trovato conferma
nello Schema di
provvedimento attuativo degli ulteriori tagli disposti
dalla L. 26.02.2010,
n. 25 (vds. notiziario n. 58 del
10.05.2010) che è
stato oggetto di
confronto con le
oo.SS. nazionali
che ci risulta non abbia ancora completato il proprio iter.
a fronte di questa ridottissima dotazione
dell’area 1^ in consegueza della scelta
operata a suo tempo dall’amministrazione con il conforto di una parte del
fronte sindacale (noi non eravamo d’accordo, per esempio), si registra tutt’ora
nella nostra amministrazione una presenza notevole di lavoratori di area 1^: al
1 gen. 2010 (dati di persociv) erano in numero di 2.243, ma oggi si saranno sicuramente ridotti di qualche centinaio di unità
a causa delle intervenute cessazioni dal
servizio per pensionamento e altre
cause).
nel rapporto tra dotazioni organiche previste e consistenze di personale effettivo,
si evidenzia dunque una pesante situazione di esubero, che potrebbe avere sviluppi problematici in futuro (si legga a tal
proposito la circolare della F.p. n. 11786
del 22.02.2011).
E’ proprio in ragione dei possibili problemi
legati alla situazione di esubero che la nostra o.S. si è ripetutamente attivata in più
direzioni (vds. notiziari nn. 13, 29 e
50/2010) per dare soluzione al problema,
che allo stato permane irrisolto.
Ebbene, come segnalato dall’on. Cossiga
a proposito dei DD.DD.LL. in argomento,
“la proposta di assumere il personale precario nella prima area funzionale andrebbe valutata considerando che, attualmente, tale comparto ha in organico circa 69 unità,
alle quali, per effetto dei disegni di legge iscritti
all'ordine del giorno, se ne andrebbero ad aggiungere circa 2.100”.
E’ di tutta evidenza, a nostro avviso, che
le pur lodevoli iniziative di cui ai disegni di
legge citati pongono una serie di problemi
che dovranno essere preliminarmente affrontati, e sotto questo profilo attendiamo
di conoscere “gli elementi informativi” e le
considerazioni che il Direttore Generale di
persociv fornirà alla Commissione nel
corso della Sua già prevista audizione.
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DIFESA
IN COMMISSIONE DIFESA DEL SENATO, AUDIZIONE DEL NUOVO CAPO DI SMD
E’ IN ARRIVO UNA NUOVA E CORPOSA FASE DI RISTRUTTURAZIONE
di Giancarlo Pittelli
M
ercoledì 16 marzo u.s., nella IV^
Commissione Difesa del Senato, si è
svolta l’audizione del nuovo Capo di
SMD gen. abrate, già Segretario Generale
della Difesa .
Dopo aver ricordato in apertura gli impegni internazionali delle FF.aa. (“26 missioni internazionali, per un impegno complessivo medio
pari a circa 7300 unità”), il Capo di SMD ha osservato come, anche in relazione al taglio delle
risorse, “….serve pertanto un ulteriore sforzo di
razionalizzazione e trasformazione”, tenuto
conto che ’’l’attuale processo di trasformazione
delle Forze armate si trova tuttavia in una situazione critica” anche “per effetto dei tagli agli
stanziamenti apportati dai provvedimenti finanziari che, nel concreto, hanno dimezzato
le risorse…”.
Ha quindi aggiunto che “appare pertanto indispensabile la rivisitazione del settore, applicando i necessari correttivi tesi a consentire un
ridimensionamento ed un riequilibrio delle risorse umane nell’ambito dello Strumento militare”, e che per questo “si rende necessario,
inoltre, procedere alla riduzione delle consistenze organiche complessive dei ruoli del
personale militare e civile della Difesa, a partire
da quelle dirigenziali, da veicolare, ad esempio, in un disegno di legge, prevedendo anche
“la ricollocazione del personale militare presso
le pubbliche amministrazioni”.
Con riferimento alla “ottimizzazione della struttura organizzativa e dei processi”, il Gen abrate
ha detto che “si prevedono interventi differenziati ed ai vari livelli”.
Ha quindi aggiunto che ”si rendono necessarie una riorganizzazione complessiva del Dicastero ed una riallocazione, sul piano
organizzativo, delle strutture tecniche di livello
dirigenziale generale sotto il Segretario generale della Difesa (in modo da accorpare le
strutture del procurement specialistico del materiale di armamento), mentre per quanto attiene al livello strategico-militare (relativo alle
attribuzioni del Capo di SMD), serve una compiuta applicazione di quanto disposto dalla
legge sui vertici ed una riorganizzazione dell'area tecnico-operativa, per eliminare ridondanze e duplicazioni”, aggiungendo poi che
“tra le ulteriori iniziative in corso di implementazione per la razionalizzazione dell’esistente,
figurano poi la riorganizzazione, o talvolta la
soppressione, di un elevato numero di enti e
reparti nonché … il riordino della Sanità militare, la riorganizzazione della logistica e delle
infrastrutture e la riorganizzazione del settore
della formazione”. Inoltre, con riferimento ai
tagli di bilancio, il Capo di SMD ha evidenziato
che“l’attuale livello di risorse nei settori del funzionamento e dell’investimento sembra giunto
ad un livello particolarmente critico”. Infine,
nella replica agli interventi di alcuni Senatori, il
capo di SMD ha detto che “la linea da seguire
sarà pertanto quella di una serie di interventi
per adeguare progressivamente e la base rimarrà l'attuale modello professionale, che ri-
marrà immutato nella sua essenza. I percorsi
possibili si articoleranno sulle strutture, sull'organigramma e soprattutto sulla ristrutturazione..” .
Dunque, nell’intervento del Capo di SMD si coglie con evidenza il preannuncio di una nuova
e corposa fase di riorganizzazioni e di soppressioni che interesseranno “un elevato numero di enti e reparti nonché … il riordino della
Sanità militare, la riorganizzazione della logistica e delle infrastrutture…”, un preannuncio
che peraltro fa il paio con quanto anticipato
qualche giorno fa dal Ministro La Russa nella
riunione del Consiglio Supremo di Difesa (si
veda il notizario n. 32 dell’ 11 u.s.). In aggiunta,
il richiamo a ulteriori tagli di organico “da veicolare con d.d.l.” che andrà meglio chiarito.
una ragione in più per ribadire la necessità che
le oo.SS. nazionali vengano informate in via
preliminare in merito alle ipotesi di riordino allo
studio, con la speranza che la richiesta di uno
specifico incontro al riguardo che abbiamo già
avanzato all’on. Cossiga non cada ancora una
volta nel vuoto.
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COMPARTO MINISTERI
News
DIFESA
ANCORA UNA VOLTA MANCANZA DI COMUNICAZIONI ALLE OO.SS.. DA QUI, LA NOSTRA LETTERA AL GABINETTO
NUOVE MODALITA’ DI CALCOLO SU BASE MENSILE DELL’ I.R.P.E.F.
E DEI CONTRIBUTI PREVIDENZIALI
M
olti dirigenti territoriali della nostra
o.S. hanno segnalato a questo Coordinamento nazionale che i prospetti paga relativi al mese di febbraio del
personale dipendente presentano significative
variazioni, spesso in diminuzione, rispetto a
quelli dei mesi precedenti, che gli uffici amministrativi competenti, prontamente interessati
al riguardo dalle nostre strutture, hanno riferito
come dovute a nuove modalità di calcolo su
base mensile dell’IRpEF e dei contributi previdenziali.
Sulla scorta di queste ripetute segnalazioni, ci
siamo informati presso gli organi Centrali e
abbiamo scoperto che la cosa risponde effettivamente a verità, ma abbiamo anche appurato che l’operazione è stata gestita senza farla
precedere da alcuna circolare esplicativa delle
nuove modalità di calcolo e/o dalla benché minima informazione preventiva al personale interessato.
Con una sola (per quanto ci è dato sapere) e
lodevolissima eccezione, quella del Comando
Logistico dell’aeronautica militare, che ha
emanato in data 15 febbraio u.s. la circolare
prot. n. CL-SCa-Ra/1/IRpEF/2001 avente per
oggetto le nuove modalità di calcolo.
Dalla predetta circolare, veniamo così ad apprendere che le novità del calcolo in busta
paga nascono in ambito interforze, e si sono
operativamente concretizzate attraverso la
“predisposizione di un algoritmo di calcolo
mensile dell’IRpEF da applicare, in fase di elaborazione dei cedolini delle competenze, a
ciascun amministrato in ragione della personale situazione reddituale e familiare” avendo
come obiettivo “ la determinazione di una imposta mensile corretta che, pur essendo presunta, si avvicini per quanto possibile
all’imposta definitiva” e questo allo scopo di
evitare i conguagli di fine anno in alcuni casi
particolarmente onerosi, atteso che con questo nuovo sistema di calcolo “i conguagli fiscali
di fine anno, per la quasi totalità, si presentano
tendenti allo “zero” .
“L’effetto sostanziale” recita la circolare del Comando Logistico dell’a.M. ”è quello di realizzareun prelievo fiscale nei vari periodi
d’imposta con un’immediata rideterminazione dell’irpef mensile nelle ipotesi di variazioni in aumento o diminuzione del
reddito (sospensioni dal servizio, diminuzioni
a capitolo, congedo, trasferimento altra amministrazione, nascita figlio ecc.) nel corso dell’anno”.
E qui, sotto il profilo del merito, si chiude la questione in argomento, rispetto alla quale non abbiamo particolari obiezioni da muovere.
Sotto il profilo del metodo, invece, qualche
considerazione ci sembra proprio il caso di
proporla.
non è la prima volta, e verosimilmente non
sarà neanche l’ultima, che veniamo a conoscenza di iniziative che toccano direttamente il
personale civile (nel caso in questione, modifiche in buste paga) senza che gli organi competenti si preoccupino di informare preventivamente le oo.SS., una pratica questa che
non ci stanchiamo mai di additare come non
solo inaccettabile sotto il profilo delle relazioni
sindacali, ma anche come inadeguata ed
inopportuna per la stessa efficacia dell’azione
amministrativa.
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CoMparto MiniSteri
News
BENI E ATTIVITA’ CULTURALI
LAVORATORI LSU
di Rinaldo Satolli
a
nche a seguito delle nostre pressanti richieste nei prossimi giorni
sarà avviato il confronto alla presenza del Capo di Gabinetto sui lavoratori delle Società Intini, Cofely e Mirabilia.
Le risorse sono state assegnate alle Direzioni Generali competenti per le attività
di supporto finora svolte.
auspichiamo, pertanto, la presenza dei
Direttori Generali che le guidano. Vi informeremo tempestivamente sugli sviluppi.
L’amministrazione ci ha informato della
presentazione di un piano triennale di assunzioni, inviato, per l’approvazione, alla
Funzione pubblica.
Esso prevede un numero complessivo di
170 unità organiche, così ripartite:
* 54 per l’area della vigilanza;
* 54 per l’area dei Funzionari;
* 54 posti per l’area dei Funzionari in aggiunta ai 460 già disponibili per la procedura concorsuale da b1 a C1;
* 8 unità di livello dirigenziale.
La FLp ha evidenziato che è necessario
un confronto fra le parti per pianificare il
quadro delle assunzioni in relazione alle
effettive esigenze, che non possono ricondursi a questi numeri, dell’organico
del Ministero.
E’ assolutamente prematuro, quindi, parlare di numeri fino al momento in cui non
verrà sciolto il nodo dell’eventuale riduzione del 10% dell’organico e sarà sviluppato un piano di assunzioni che
preveda l’impiego di tutte le risorse disponibili.
L’iter di approvazione degli sviluppi economici ha registrato criticità nel passaggio tra ufficio Centrale del bilancio e
Funzione pubblica. E’ questa la motivazione addotta dall’amministrazione per
l’oggettivo ritardo nell’approvazione che
sembra, tuttavia, ormai raggiunta.
E’ prevista a breve una riunione tecnica
finalizzata, fra l’altro, a stabilire le modalità per la diffusione del bando per la
quale l’amministrazione si avvarrà prioritariamente dei sistemi informativi, ivi compresa la posta elettronica certificata.
La cosiddetta “sentenza Corrias”, notificata nei giorni scorsi all’amministrazione,
ha prodotto il risultato di ratificare il diritto
alla riammissione solo per coloro i quali
abbiano fatto opposizione avverso
l’esclusione dal bando di concorso.
Si conferma, inoltre, come requisito essenziale la validità dei nove anni di an-
zianità nell’area.
per quanto sopra abbiamo chiesto ed ottenuto una ricognizione su base regionale
degli aventi diritto, che è appena il caso di
sottolineare, deve riguardare tutti coloro i
qualihanno partecipato al primo bando di
concorso essendo in possesso del requisito dei nove anni di anzianità di area a
prescindere se abbiano successivamente
presentato ricorso contro la loro esclusione. alla nostra posizione conferisce
valore il dispositivo della sentenza stessa.
abbiamo inoltre sottolineato che l’avvio di
ogni attività, debba avere prefissati precisi obiettivi e tempi certi. a seguito della
nostra richiesta è stata indicata nel giorno
30 aprile p.v. la data per la conclusione
delle attività sopra descritte.
appLICazIonE DECREto LEGISLatIVo 150/2009.
Su tale argomento, l’imbarazzo delle sigle
CISL, uIL, unSa, uGL “ConnIVEntI
Con bRunEtta” E’ paLpabILE.
Ci troviamo di fronte ad un impianto normativo che punta a scardinare i pilastri
della contrattazione e delle relazioni sindacali. Si è, per il momento, concordato
di aggiornare la discussione ad una prossima riunione con l’impegno, da parte
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COMPARTO MINISTERI
dell’ amministrazione, di non procedere,
nel frattempo, ad emettere nel merito alcuna circolare.Cogliamo l’occasione per
“avvisare” i Soprintendenti, recentemente
indottrinati dalla Funzione pubblica: non
tollereremo fughe in avanti !!!
CEDoLIno unICo
L’assegnazione dei budget agli Istituti periferici sarà possibile solo dopo l’accredito
effettivo delle risorse.
nel frattempo i centri di spesa dovranno
accreditarsi presso il MEF al fine di attivare le nuove procedure per l’emissione
del cedolino unico.
Gli accrediti da parte del MEF saranno effettuati non prima del mese di luglio.
L’impossibilità di fare ricorso alla “contabilità speciale” determinerà lo slittamentodefinitivo della liquidazione di tutte le
indennità accessorie (turnazioni, progetti
ecc.) almeno ad agosto, con buona pace
degli accordi che prevedevano l’erogazione delle somme accessorie entro il
mese successivo alla prestazione resa.
abbiamo scelto, come sempre, di dirvi la
verità: la situazione è molto grave, siamo
impegnati a trovare soluzioni.
LaVoRatoRI EntE tabaCCHI ED
EntE tEatRaLE
per i lavoratori dell’Ente tabacchi,con
Decr.Dir. del 21 marzo, si è dato corso all’inquadramento nell’organico della nostra amministrazione.
per i lavoratori dell’ente teatrale si è proceduto all’istituzione di un gruppo di lavoro che individui la migliore soluzione al
problema dei diversificati status giuridicoeconomici del personale.
Infatti,se per 24 unità inquadrate con un
contratto parastatale sarà relativamente
semplice l’inserimento in un adeguato
profilo giuridico ed economico, per il restante personale, 120 unità assunte con
contratto privatistico, le corrispondenze
non sono affatto scontate.
Di qui l’esigenza di un’ istruttoria aggiuntiva che valuti aspetti giuridici, economici
e professionali.
Firmate le verifiche dei progetti “Musei in
musica” e “25 dicembre e 1 gennaio”.
Sottoscritto infine l’accordo relativo all’incremento del 10% del progetto nazionale
“Martedì in arte” solo per gli Istituti che
hanno fornito le motivazioni a sostegno
dell’incremento. per gli altri Istituti si procederà alla richiesta delle dovute motivazioni.
BENI E ATTIVITA’ CULTURALI
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CoMparto MiniSteri
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BENI E ATTIVITA’ CULTURALI
coN i taGLi è iN cRiSi L'iNtERo SEttoRE....
di Rinaldo Satolli
C
he si tratti della norma sui risultati
dell'asta per le frequenze per le
tLC contenuta in Finanziaria o
più genericamente dell’incapacità dell’attuale governo poco importa.
Se si verificasse un ulteriore scostamento rispetto alla previsione, il ministro
dell'Economia e delle finanze provvederà, con proprio decreto, - dice la norma
- alla riduzione lineare, fino alla concorrenza dello scostamento finanziario riscontrato, "delle missioni di spesa di
ciascun ministero".
per il ministero dei beni culturali, la previsione ha finora dato come esito dall’11
marzo u.s. il congelamento di 70 milioni.
“Questo rappresenta l’affossamento di
qualsiasi speranza” così si esprime il segretario nazionale FLp-baC Rinaldo Satolli "la paralisi di tutta l'attività
istituzionale del ministero per i beni culturali".Il sottosegretario Francesco Giro
conferma.
Con i tagli è in crisi l'intero settore.
per il Fus , rispetto alle già esigue risorse, le risorse scendono per la musica
da 56 a 35 milioni, per la lirica da 196 a
122, per la danza da 9 a 5, per il teatro
da 67 a 42 ed, infine, per il cinema da 76
a 47. una vergogna alla quale si aggiunge la riduzione complessiva per l’intero Dicastero di altri 50 milioni.
I beni culturali, la tutela del patrimonio archeologico, i musei, stanno per chiudere.
a mero titolo esemplificativo basti dire
che per il pagamento delle utenze in un
anno una Soprintendenza archeologica
riceverà 710 euro.
Si tratta di tagli insostenibili.
Il Ministro si esprime come un ex e si affida all’improbabile ribaltamento della situazione da parte del suo successore. Il
segretario nazionale FLp-baC Rinaldo
Satolli chiede le dimissioni del sottosegretario Giro e si domanda dove siano finiti i confederali e perché non proclamino
immediatamente uno sciopero generale
del settore, invita,poi, tutti i lavoratori del
MibaC a restituire simbolicamente le
chiavi del proprio ufficio…….. il ministero
chiude!!!!!!!!!
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SOCIETA’ ALES…..QUALE FUTURO?
di Rinaldo Satolli
n
onostante la nota del Segretario
Generale del Mibac arch. Roberto
Cecchi del 31 gennaio c.a. relativa alla mobilità dei lavoratori, la società
ales continua a modificare e variare i
contingenti del personale nella varie sedi
periferiche del Ministero eludendo il confronto con i soggetti istituzionali individuati dal Segretario Generale e in
particolar modo con le Direzioni regionali
interessate e la Direzione generale per
la valorizzazione che, in detta circostanza, sembrano essere venute meno
al proprio compito di monitoraggio e coordinamento di tali attività.
Da ultimo, ma non certo per minore gravità, l’operato della Società in questione
appare guidato da logica di natura preminentemente clientelare e privo di una
reale valutazione di impatto delle attività
ad essa affidate.
Quanto sopra illustrato conferma la storica inadeguatezza delle linee operative
e del management della Società che, in
un quadro di discutibile gestione delle risorse economiche e umane, rese necessario a suo tempo l’intervento da
parte del Mibac con la trasformazione
della Società medesima in Società in
house, status che garantisce non pochi
privilegi. nonostante ciò, tuttavia, permane invariata un’assoluta inefficienza
nell’esercizio delle attività svolte con conseguenze di non lieve gravità riguardo
alla qualità dei servizi e dell’offerta al
pubblico da parte degli Istituti nei quali la
Società si trova ad operare.
In questo particolare momento nel quale
si discute dell’ampliamento delle competenze della Società in questione e si profila la confluenza nella stessa di attività
e risorse umane provenienti da altre Società che attualmente collaborano con il
Mibac, leggi Intini, Mirabilia, Cofely ecc.,
appare improcrastinabile, come del resto
già concordato con il Capo di Gabinetto
dott. nastasi, la prosecuzione del confronto sulle prospettive e l’impatto di questo nuovo, possibile scenario.
nell’imminenza dell’incontro non possiamo, tuttavia, astenerci dalla denuncia
del grave stato in cui versano le relazioni
sindacali presso la società ales. Il confronto fra le parti si sviluppa seguendo dinamiche clientelari tese alla conservazione di antichi equilibri.
tali equilibri, si noti, non solo non sono
più rispondenti alla reale rappresentatività delle organizzazioni sindacali ma
ignorano i principi elementari della sana
conduzione di un’azienda ed impongono,
a nostro avviso, l’avvio di un ruolo attivo
da parte dei Direttori generali dei centri
di responsabilità presso i quali sono allocati i fondi.ancora più grave è l’atteggiamento persecutorio perpetrato da
alcuni Dirigenti della stessa Società contro i Rappresentati sindacali che, nello
svolgimento delle loro funzioni, mettono
in evidenza le gravi carenze della maldestra gestione dell’attuale management.
non sfugge a nessuno che la situazione
sopra descritta implica responsabilità
precise anche da parte delle SS.LL.
attendiamo pertanto urgenti e risolutive
iniziative volte a modificare le criticità che
abbiamo tratteggiato solamente a grandi
linee poiché non vorremmo in nessun
modo essere costretti a rivolgerci ad organi di controllo esterni.
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DIPARTIMENTO STUDI E LEGISLAZIONI
Assistenza sociale, lavorativa, giuridica
penSioni
CHiariMenti, preCiSazioni, inteGrazioni
Circolare InpS n°53 del 16 marzo 2011
L
’InpS, con circolare n° 53 del
16.03.2011 ha fornito dei chiarimenti e precisazioni ed ha integrato e modificato le istruzioni fornite con
la circolare n. 126 del 25 settembre 2010
in materia di decorrenza dei trattamenti
pensionistici, circolare che illustrava, tra
l’altro, la nuova disciplina in materia di decorrenza della pensione di anzianità e di
vecchiaia introdotta dall’art. 12, commi 1 e
2, della Legge 30 luglio 2010, n. 122 di
conversione con modificazioni del decreto
legge 31 maggio 2010, n. 78.
In relazione ad alcune richieste pervenute
da parte delle Strutture territoriali, l’InpS
ha chiarito che:
a. le nuove decorrenze si applicano esclusivamente a coloro che raggiungono i requisiti anagrafici e contributivi per
l’accesso a pensione a partire dal 1° gennaio 2011, mentre non sono applicabili ai
lavoratori che abbiano maturato i predetti
requisiti entro il 31 dicembre 2010, anche
se a tale data non siano ancora aperte le
“finestre di accesso” al pensionamento
previste dalle leggi n. 243/2004 e n.
247/2007;
b. la legge n. 122 del 2010 non ha modificato i requisiti di età anagrafica e di contribuzione previsti dalle leggi n. 243 del
2004 e n. 247 del 2007 (v. in proposito circolare n. 60 del 2008).
Infatti la legge n. 122 ha introdotto soltanto una nuova disciplina in materia di
decorrenze di accesso ai trattamenti pensionistici.
Con la circolare n. 53 del 16.03.2011,
l’InpS torna a trattare tali disposizioni tenendo conto del parere espresso dal Ministero Lavoro e delle politiche Sociali
con nota prot. n. 04/uL/000911/p del
22/02/2011 in merito ad alcune problematiche interpretative sottoposte all’esame del predetto Dicastero, fornendo
precisazioni al fine di assicurare l’uniforme applicazione sul territorio della normativa sopra indicata.
News
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DIPARTIMENTO STUDI E LEGISLAZIONI
Assistenza sociale, lavorativa, giuridica
News
traSMiSSione deL CertiFiCato MediCo di MaLattia per zone
non raGGiUnte da adSL
InpS messaggio n°6143 del 10 marzo 2011
R
egolamentato per la trasmissione
del certificato medico di malattia in
zone non raggiunte da adsl (internet a banda larga), prevedendo il rilascio
di un’applicazione idonea alla trasmissione, da parte dei medici di famiglia, dei
certificati mediante canale alternativo ad
internet. L’applicazione in discorso, che si
integra completamente nell’infrastruttura
informatica esistente, è di tipo client-server, auto-installante sul personal computer del medico; la stessa permette di
acquisire i dati qualificanti il certificato e di
inoltrarli, utilizzando una pen-drive con
modem GSM, mediante un flusso di messaggi sms verso gli archivi centrali dell’Istituto.
tale applicazione, integra totalmente
quella utile all’invio del certificato medico
introduttivo di Invalidità Civile, di cui al
Messaggio n. 001982 del 28/01/2011
così da semplificare la fruibilità dei servizi
da parte dei medici che svolgono entrambe le funzioni.
L’applicazione, denominata SendMedClient, ed il relativo manuale d’uso, sono
disponibili sul sito internet, all’indirizzo
www.inps.it, sezione “Software”, area “per
i medici certificatori e medici di famiglia”;
nonché nell’area ftp della intranet, nella
sezione “applicazioni InpS”, cartella
“CertificatoMalattia” con percorso esplicito:ftp://ftp.inps/applicazioni%20InpS/C
ertificatoMalattia/.
Su richiesta dei medici interessati, le Sedi
provvederanno a consegnare il software
in discorso unitamente al manuale d’uso,
scaricato dal sito e copiato su supporto
CD.per poter utilizzare l’applicazione in
discorso il medico dovrà:
• dotarsi di una propria pen-drive, con
modem GSM ed interfaccia uSb;
• installare il software dopo aver collegato
la pen-drive;
• accreditarsi presso l’Istituto secondo le
modalità proprie che consentono
l’attribuzione di un codice pIn (rif. circolare n. 131 del 28/12/2009).
Il medico, quindi, utilizzando gli strumenti
di cui sopra ed il codice pIn apposita-
mente rilasciato, potrà trasmettere i certificati medici in oggetto al sistema centrale. ad ogni certificato medico inviato
viene assegnato un codice identificativo;
per ogni trasmissione viene rilasciata dal
sistema una ricevuta di “effettuata tra-
smissione” in duplice copia, una per il medico ed una per il cittadino.
Il certificato, inoltrato con il sistema descritto, deve essere poi stampato dal medico, firmato e consegnato all’interessato
come ricevuta di avvenuta trasmissione.
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NON SOLO ....ARTE...
News
Alanis Morissette
a
lanis nadine Morissette è una
cantautrice canadese naturalizzata statunitense. L'album Jagged
Little pill, che segnò il debutto internazionale della cantante nel 1995, è uno
dei più venduti di tutti i tempi.
Dopo il successo straordinario di Jagged
Little pill, alanis Morissette ha visto calare la sua popolarità, rimanendo comunque una delle cantautrici di spicco
dell'industria musicale.
alanis Morissette è nata il 1º giugno del
1974 nella città di ottawa in Canada,
dagli insegnanti alan e Georgia Morissette. Ha un fratello più grande, Chad, ed
un fratello gemello, Wade. La sua prima
canzone, all'età di nove anni, è stata
Fate Stay With Me.
all'età di dieci anni, partecipò alle audizioni del programma per bambini della
televisione canadese "You Can't Do that
on television", registrato nella sua città,
ottawa. passò le selezioni assieme al
fratello Wade, e comparve nello show
con una certa frequenza, per poi abbandonarlo dopo la prima stagione. L'anno
seguente, alanis pubblicò "Fate Stay
With Me" in un 45 giri autoprodotto. Fu
così notata da Stevan Klovan che, nel
1988, le fece cantare l'inno nazionale all'inaugurazione dei campionati mondiali
di pattinaggio di figura.
In seguito alanis andò a new York, accompagnata dal musicista Leslie Howe,
con lo scopo di incontrare i dirigenti delle
case discografiche (fra i quali anche
Scott Welch). Questa esperienza fu poi
raccontata in canzoni come "uR" (nell'album Supposed Former Infatuation
Junkie):
a new York, grazie all'aiuto di Leslie
Howe la Morissette partecipò alla competizione per nuovi talenti "Star Search"
che si teneva a Los angeles, dove tuttavia perse al primo turno della competizione.
nel 1990, alanis Morissette firmò un contratto con la MCa Records, e l'anno successivo pubblicò il suo primo album,
alanis. all'epoca, Morissette era accreditata semplicemente col nome di "alanis"
per evitare possibili confusioni con la
cantante canadese alannah Myles. L'album vinse un doppio disco di platino in
Canada, ed il primo singolo, too Hot,
entrò nella top ten della classifica canadese. I successivi singoli "Feel Your
Love", "Walkaway" e "plastic" furono dei
modesti successi.
nel 1992, alanis ricevette tre nomination
ai Juno award: "singolo dell'anno", "miglior album dance" e "voce femminile più
promettente" (premio che poi vinse).
nello stesso anno pubblicò il suo secondo album, "now Is the time", dalle
sonorità meno pop del primo. "now Is
the time" vendette circa 50.000 copie,
meno della metà di quelle del primo
album, facendole così perdere il contratto con la MCa.
nel 1993, alanis Morissette si trasferì
dalla sua città natale di ottawa, a toronto, ed in seguito a nashville, con lo
scopo di conoscere quante più personalità legate al mondo della discografia
possibile. Entrambi i tentativi si rivelarono però infruttuosi. Soltanto dopo il trasferimento a Los angeles entra in
contatto con il produttore e compositore
Glen ballard.
ballard e la Morissette si misero al lavoro
ed il primo risultato fu la canzone "perfect", scritta e registrata in venti minuti.
"perfect" fu in pratica l'unica registrazione che i due effettuarono. ne segui un
intenso lavoro da parte della cantante
che riversò su carta tutte le sue idee. Di
quel periodo alanis Morisette rivela un
episodio, in cui fu rapinata da due uomini, e la sua unica preoccupazione era
gli appunti nella borsa con i testi delle
canzoni.
In seguito, scrisse a proposito del suo
trasferimento a Los angeles, nel testo
della canzone "unprodigal Daughter"
(nell'album Feast on Scraps). Di li a poco
fu registrato Jagged Little pill. La Morissette, incoraggiata da ballard, fu molto
autobiografica nella creazione delle proprie canzoni.
ballard e Morissette registrarono le canzoni di Jagged Little pill praticamente nel
momento stesso in cui le scrivevano. Secondo quanto poi raccontò Morissette,
ballard fu il primo collaboratore che la incoraggiò ad esprimere le sue emozioni
in maniera completa e senza alcun timore. Come risultato, Morissette mise
nei testi delle canzoni tutta se stessa, dal
suo amore per la vita ("You Learn"), alle
sue infatuazioni ("Head over Feet"), alle
sue più oscure e brutali fantasie di vendetta ("You oughta Know"). Morissette
trasse ispirazione per i suoi testi esclusi-
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NON SOLO ....ARTE...
vamente da esperienze personali. ad
esempio, quando iniziò ad avere contatti
con le case discografiche, scrisse e registrò "Right through You" (presente in
Jagged Little pill), mettendo nel testo le
impressioni ricevute dalla loro organizzazione di tipo patriarcale.
Finalmente nella primavera del 1995,
firmò un contratto con la Maverick Records.nel 1995, alanis Morissette pubblicò il suo primo album internazionale,
Jagged Little pill. L'album debuttò soltanto alla posizione numero 118 della
classifica di billboard. tuttavia le cose
cambiarono quando le radio cominciarono a dedicare attenzione al brano "You
oughta Know", anche per via del suo
testo esplicito ed il video della canzone
iniziò a girare ripetutamente sulla rete televisiva MtV.
"You oughta Know" fu un successo, bissato dai successivi singoli, che fecero incrementare anche le vendite dell'album.
"Hand In My pocket" e "all I Really Want"
(che faceva casualmente riferimento al
romanzo Grandi speranze di Charles Dic-
kens) furono grandi successi ma fu il
quarto estratto, "Ironic", che diventò il
primo grande successo della cantante. Il
quinto singolo, "You Learn", ed il sesto,
"Head over Feet", tennero in classifica
l'album per più di un anno. Jagged Little
pill fu un successo senza precedenti, finendo per vendere 16 milioni di copie nei
soli Stati uniti e più di 30 milioni nel
mondo.
arrivarono anche critiche che consideravano la Morissette come una "marionetta"
in mano all'industria della musica. Fu inoltre definito "calcolato" e "manipolativo" il
suo repentino cambio d'immagine. nonostante tutte le critiche, l'album ottenne sei
nomination ai Grammy award. alla cerimonia del 1996, alanis eseguì "You oughta Know", e vinse quattro Grammy:
"album of the Year", "best Female Rock
Vocal performance", "best Rock Song" e
"best Rock album".
nel 1995, alanis iniziò un lunghissimo
tour mondiale di un anno e mezzo a supporto di Jagged Little pill, iniziando a suonare nei piccoli club e finendo negli stadi.
Il lungo tour fu poi raccontato nel DVD
"Jagged Little pill, Live", che vinse un
Grammy nel 1997 nella categoria "best
Video/Long Form".
nel 1998, dopo un periodo di silenzio ed
un propedeutico viaggio in India, alanis
Morissette registrò e co-produsse "uninvited", una canzone inclusa nella colonna
sonora del film City of angels.
più tardi, nello stesso anno, uscì Supposed Former Infatuation Junkie, un album
per certi versi sperimentale, e molto diverso dal precedente lavoro.
ancora una volta Morissette collaborò
con Glen ballard, stavolta anche in veste
di produttrice dell'album. Fans e critici rimasero entrambi molto colpiti dal nuovi
testi della cantante. Il disco non ebbe un
buon riscontro di vendite, con solo
469.000 copie smerciate nei primi giorni,
contro il milione sperato dalla casa discografica. nonostante ciò il disco raggiunse
la prima posizione nella classifica di billboard e stabilì il nuovo record di copie
vendute in una sola settimana da un
album di una cantante donna. Dopo sole
38 settimane però l'album uscì dalla top
200, vendendo solo due milioni e mezzo
di copie. nel mondo le copie vendute fu-
News
rono circa dieci milioni. L'album fu considerato un flop dalla critica.
nel 1999, la canzone "uninvited" vinse
due Grammy award nelle categorie "best
Rock Song" e "best Female Rock Vocal
performance", mentre il primo singolo,
"thank u", fu nominato per "best Female
pop Vocal performance". nello stesso
periodo, uscì l'album acustico MtV unplugged.
nel 1999 alanis Morissette appare nel
ruolo di Dio nel film Dogma, diretto da
Kevin Smith. Il regista, che si dichiarò un
grande fan della cantante, le chiese di
partecipare al film diverse volte. alanis
dovette però rifiutare uno dei ruoli principali, e ripiegare su tale ruolo, che non
prevedeva dialoghi e compariva solo
negli ultimi minuti del film. apparve inoltre nelle due serie tv della Hbo, Sex and
the City e Curb Your Enthusiasm, ed
anche a teatro in the Vagina Monologues.
nel 1998, dopo un periodo di silenzio ed
un propedeutico viaggio in India, alanis
Morissette registrò e co-produsse "uninvited", una canzone inclusa nella colonna
sonora del film City of angels.
più tardi, nello stesso anno, uscì Supposed Former Infatuation Junkie, un album
per certi versi sperimentale, e molto diverso dal precedente lavoro. ancora una
volta Morissette collaborò con Glen ballard, stavolta anche in veste di produttrice
dell'album. Fans e critici rimasero entrambi molto colpiti dal nuovi testi della
cantante. Il disco non ebbe un buon riscontro di vendite, con solo 469.000
copie smerciate nei primi giorni, contro il
milione sperato dalla casa discografica.
nonostante ciò il disco raggiunse la prima
posizione nella classifica di billboard e
stabilì il nuovo record di copie vendute in
una sola settimana da un album di una
cantante donna (battuto poi nel 2000 da
britney Spears con l'album "oops I Did It
again",che vendette 1,3 milioni di copie
nella prima settimana). Dopo sole 38 settimane però l'album uscì dalla top 200,
vendendo solo due milioni e mezzo di
copie. nel mondo le copie vendute furono
circa dieci milioni. L'album fu considerato
un flop dalla critica.
nel 1999, la canzone "uninvited" vinse
due Grammy award nelle categorie "best
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NON SOLO ....ARTE...
Rock Song" e "best Female Rock Vocal
performance", mentre il primo singolo,
"thank u", fu nominato per "best Female
pop Vocal performance". nello stesso
periodo, uscì l'album acustico MtV unplugged.
nel 2002, dopo vari rinvii, alanis Morissette fece uscire il suo terzo album internazionale, under Rug Swept, per la
prima volta in veste di unica autrice e produttrice. notevole l'assenza di Glen ballard, col quale aveva collaborato nei due
album precedenti.
Dall'album fu estratto il singolo "Hands
Clean", che ottenne un buon successo. Il
testo racconta, da due punti di vista, la
storia della relazione fra una giovane alanis ed un uomo più anziano.
under Rug Swept debuttò al primo posto
della classifica di billboard, vendendo
215.000 copie nella sola prima settimana. negli Stati uniti le copie vendute
furono un milione, e nel mondo, in totale,
furono 4 milioni circa. pur non ottenendo
alcuna nomination ai Grammy award,
fece vincere alla cantante un altro Juno
award come "produttrice dell'anno".
nel dicembre 2002 venne pubblicato
Feast on Scraps, che includeva un DVD
con un concerto dal vivo ed un CD con
otto canzoni inedite provenienti dalle sessioni di registrazione di under Rug
Swept. L'album fu nominato ai Juno
award come "miglior DVD musicale dell'anno".
Il 2003 fu un anno di transizione molto
importante, dovuto ad un particolare momento di serenità della cantante. Il cambiamento in atto era testimoniato dai testi
delle nuove canzoni presentate ai fans
durante i concerti estivi, come "Excuses"
e "So Called Chaos", ed anche dal progressivo accorciarsi, ad ogni concerto,
degli ormai leggendari e lunghissimi capelli.nel novembre 2003, Morissette apparve nell'opera teatrale off-broadway
"the Exonerated" nel ruolo di Sunny Jacobs, una condannata alla pena di morte
che fu liberata quando emerse che non
aveva commesso il fatto.
Come risposta alle polemiche che seguirono il Super bowl del 2004 e alle misure
restrittive imposte di conseguenza dagli
organi federali americani, Morissette
cambiò il testo di "Everything" (il primo
singolo estratto dall'album So-Called
Chaos), da "I can be an asshole of the
grandest kind" a "I can be a nightmare of
the grandest kind", appositamente per la
trasmissione via radio del marzo 2004.
nell'aprile del 2004, alanis Morissette fu
ospite dei Juno award che si tennero ad
Edmonton in Canada. all'evento non
perse l'occasione di fare una satira pungente nei confronti di Janet Jackson, e
dell'oltraggio al pubblico pudore causato
dal seno nudo mostrato in diretta tv durante il Super bowl. Indossando un costume che la faceva sembrare nuda,
alanis disse "Viviamo in una terra, il Canada, dove ancora pensiamo che il corpo
umano sia bello e dove non abbiamo
paura del seno femminile". La parodia
terminava con la cantante obbligata a rimuovere seni e peli pubici finti incollati al
costume, in quanto non autorizzati ad essere mostrati in diretta tv.
Successivamente uscì il videoclip del singolo "8 Easy Steps". Il video è un collage
di vecchi filmati che spaziano lungo tutta
la carriera della cantante: dai videoclip
precedenti, alle apparizioni nei film e in
tv, fino anche ai filmati dell'infanzia. Grazie ad un effetto speciale digitale, in
ognuno di questi vecchi filmati viene fatto
sembrare che alanis stia cantando la
nuova canzone.
nel maggio del 2004 uscì l'album So-Called Chaos, debuttando al quinto posto
della classifica di billboard e con recensioni generalmente positive da parte
della critica. So-Called Chaos ha venduto
oltre 115 000 copie nella sola prima settimana d'uscita. Il 18 maggio, il canale via
cavo oxygen trasmise otto ore di diretta
durante la promozione del nuovo album
News
che Morissette stava facendo a new
York.
nel luglio del 2004, Morissette figurava
nel cast del musical De-Lovely, un film
biografico dedicato al compositore Cole
porter. nel film canta la canzone "Let's
Do It, Let's Fall In Love" (oltre a recitare
in un piccolo ruolo anonimo).
L'11 febbraio 2005 diviene cittadina naturalizzata degli Stati uniti, mantenendo
al contempo la cittadinanza canadese (la
cantante, riferendosi a se stessa, dice di
essere "canadian-american").
nel febbraio del 2005 appare come
ospite nello show della tv canadese Degrassi: the next Generation, insieme all'attore Jason Mewes e al regista Kevin
Smith coi quali aveva lavorato nel film
Dogma.
Il 14 novembre è uscita, invece, la raccolta alanis Morissette: the Collection
che contiene alcuni dei più grandi successi e alcune rarità come le canzoni
scritte per le colonne sonore di alcuni film
(uninvited, Mercy, Let's do it, let's fall in
love). L'unico pezzo inedito della raccolta
è una cover di Crazy del cantante Seal. Il
brano viene pubblicato come singolo.
nello stesso periodo la cantautrice è
stata chiamata a scrivere un brano per la
colonna sonora del film Le cronache di
narnia: il leone, la strega e l'armadio
adattamento dell'omonimo romanzo di C.
S. Lewis.
Dopo la visione del film alanis scrive
Wunderkind dal punto di vista della protagonista Lucy. La canzone viene nominata ai Golden Globe ma non ottiene il
premio. nell'aprile del 2007 realizza una
cover di My humps dei black Eyed peas,
fatta in chiave acustica accompagnata
solo dal pianoforte. È stato realizzato
anche un videoclip, parodia dell'originale,
visibile su Youtube.
nel maggio 2008 esce, dopo tre anni di
silenzio, l'album Flavors of Entanglement, nel quale alanis fa uso di suoni più
duri, avvicinandosi ancora di più al rock e
all'elettronica. L'album nasce in seguito
alla fine di una storia d'amore, e alanis
racconta nei vari aspetti dolori e preoccupazioni di quel periodo. Il singolo di
lancio è underneath. In seguito viene
pubblicato il singolo not as we. a fine
2008, la cantante annuncia che pubblicherà una sua autobiografia.
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NOTIZIE DAL CANILE
ADOZIONI URGENTI
News
CIao, Sono tappo, un CaGnoLIno VECCHIEtto DI 11 annI, paSSatI tuttI DEntRo un box…aLL ‘InIzIo MI DICEVano CHE ERo bELLo E anCHE DI taGLIa pICCoLa E CHE QuInDI aVREI tRoVato SubIto CaSa…Ma InVECE
MaI nESSuno Ha CHIESto DI ME E GLI annI Sono CoMInCIatI a paSSaRE..I GIoRnI tuttI uGuaLI,E I MIEI CoMpaGnI DI VIta CHE tRoVaVano aDozIonE.
CoSì Ho CoMInCIato a non aVERE pIù tanta FIDuCIa nEGLI uManI.. Sono MoLto tIMIDo E VECCHIEtto, CI
VoRREbbE aCCanto a ME una pERSona CHE CapISCa La MIa SItuazIonE E CHE potREbbE FaRMI RECupERaRE QuELLa GIoIa E tRanQuILLItà CHE oRMaI non MI RICoRDo pIù.
CERCHIaMo pER tappo un’aDozIonE Con una pERSona ESpERta, CoMpatIbILE Con aLtRI anIMaLI ConDIVIDE IL box Con MaSCHI E FEMMInE.
SI tRoVa aL box 45 Con nuMERo DI MICRoCHIp 982009102209109.
E’ In un CanILE Sotto SEQuEStRo E La Sua aDozIonE È uRGEntISSIMa!
SI tRoVa VICIno RoMa Ma pER una buona aDozIonE Lo poRtIaMo In tutto IL CEntRo E noRD.
pER InFo ED aDozIonI:
SteFania
333 2676595
[email protected]
GiULiana
333 3355868
daLLe 18 aLLe 20 [email protected]
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KRONOS
Viaggi, Natura, Cultura, Scienza
News
Mosca
M
osca è la capitale nonché il principale centro economico e finanziario della Federazione Russa.
Sorge sulle sponde del fiume Moscova,
ed occupa una superficie di 1.081 chilometri quadrati. Con oltre 10 milioni di abitanti (14 milioni nell'area metropolitana) è
la prima città d'Europa per popolazione e
la residenza di circa 1/10 dei cittadini
russi.
Mosca fu fondata nell'anno 1147 da Jurij
Dolgorukij. Il suo perimetro si estese nel
1960 fino ad includere i paesi limitrofi di
babuškin, Kuncevo, Ljublino, perovo, tušino e (nel 1986) di Solncevo.
Il primo riferimento storico a Mosca è datato 1147 quando era un'oscura città di
una piccola provincia con una popolazione ugrofinnica, i Merja.
nel 1156, il principe Jurij Dolgorukij fortificò la città, cingendola di mura.
Dopo il saccheggio del 1237-1238, quando i
Mongoli la rasero al suolo uccidendone
tutti gli abitanti, Mosca fu ricostruita e divenne la capitale d'un principato indipendente xIV secolo.
nel 1300 Mosca fu conquistata da Daniil
aleksandrovič, il figlio di aleksandr nevskij e membro della dinastia Rurik.
La sua posizione favorevole sulle rive del
fiume Moscova contribuì ad una rapida
espansione. Mosca fu anche stabile e
prospera per diversi anni successivi attraendo di conseguenza un gran numero
di immigrati dall'intera Russia.
Intorno al 1304 Jurij di Mosca entrò in
competizione con Mikhail Jaroslavič (e
successivamente con il figlio di quest'ultimo Dimitrij) per il trono del principato di
Vladimir-Suzdal.
Con Ivan I Mosca ebbe finalmente la meglio su tver assumendo il ruolo di capitale
del principato, e d'unico centro di raccolta
delle tasse destinate ai governanti Mon-
goli. attraverso il pagamento di un cospicuo tributo, Ivan ottenne un'importante
concessione dal Khan. al contrario di altri
principati, Mosca non fu divisa fra i figli del
principe, ma passò interamente al maggiore di essi.
Se inizialmente il Khan dell'orda d'oro
tentò di limitare l'influenza di Mosca, in seguito, quando l'ascesa del Granducato di
Lituania cominciò a minacciare l'intera
Russia, il Khan stesso, per controbilanciare la Lituania, rinforzò Mosca, consentendole di diventare una delle città più
potenti in Russia.
nel 1380, il principe Dimitri Donskoj di
Mosca condusse un'armata panrussa ad
un'importante vittoria sui Mongoli nella
battaglia di Kulikovo. Da quel momento
Mosca assunse un ruolo di primo piano
nella liberazione della Russia dalla dominazione Mongola.
nel 1480, Ivan III sottrasse definitiva-
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Viaggi, Natura, Cultura, Scienza
mente i Russi al controllo tartaro (i due
eserciti si confrontarono sul fiume ugra)
e Mosca divenne la capitale d'un impero
destinato a racchiudere, oltre all'intera
Russia e alla Siberia, molte altre terre.
Ivan III sposò poi Sophia paleologa, nipote dell'ultimo imperatore di Costantinopoli, andando così a rafforzare
l'importanza della città.
Il cuore della Chiesa ortodossa si spostò
a questo punto dall'antica bisanzio a
Mosca.
La nuova posizione politica e religiosa
che nel frattempo era stata raggiunta da
Mosca sul piano internazionale portò alla
nascita dell'idea che la città fosse la
terza Roma (dove Roma e Costantinopoli erano state le prime due).
La tirannia dei successivi zar, come Ivan
il terribile, portò alla decadenza dello
stato, benché allo stesso tempo l'impero
andasse espandendosi. nel 1571 i tartari del Canato di Crimea s'impadronirono di Mosca, dandola alle fiamme. Dal
1610 al 1612 Mosca fu occupata da
truppe del Regno polacco-lituano, il cui
sovrano Sigismondo III tentò d'usurpare
il trono russo.nel 1612, gli abitanti di nižnyj novgorod e d'altre città russe si sollevarono contro gli occupanti polacchi,
News
assediarono il Cremlino e sterminarono
gli invasori. nel 1613, un'assemblea dell'Impero elesse lo zar Michele Romanov,
instaurando la Dinastia Romanov.
Mosca cessò d'essere la capitale della
Russia nel 1703, quando pietro il
Grande costruì San pietroburgo sulla
costa del mar baltico. Quando napoleone invase il paese nel 1812, i moscoviti evacuarono ed arsero la città il 14
settembre, mentre le forze di napoleone
s'avvicinavano.
L'esercito di napoleone, stremato dalla
fame, dal freddo, e dalla mancanza di
approvvigionamenti, si ritirò. Dal 1905
alla Rivoluzione d'ottobre
nel gennaio del 1905, l'istituzione del governatore della Città, o sindaco, fu introdotta ufficialmente a Mosca, e aleksandr
adrianov divenne il primo sindaco ufficiale di Mosca (il sindaco attuale è Vladimir Resin). Dopo il successo della
Rivoluzione Russa nel 1917, Lenin, nel
timore di possibili invasioni straniere,
spostò la capitale da San pietroburgo di
nuovo a Mosca, il 5 marzo 1918.
Durante la seconda guerra mondiale la
città subì l'assedio delle truppe nazi-fasciste, che riuscirono a spingersi fino al
vicino comune di Chimki, a circa 20 km a
nord-ovest del centro di Mosca. un monumento che raffigura tre enormi cavalli
di Frisia è stato posto sul punto più vicino
al centro raggiunto dall'avanguardia
delle truppe nemiche.
Snodo vitale delle ferrovie e delle linee
di rifornimento dell'uRSS, Mosca, insieme a Leningrado e a Kiev, venne individuata come uno dei tre obiettivi
strategici dell'offensiva della Wehrmacht
germanica del 1941. nel novembre di
quell'anno, i soldati tedeschi dell'Heeresgruppe Mitte vennero fermati nei sobborghi della città e successivamente
respinti nel corso della battaglia di
Mosca.La città di Mosca ha un clima
continentale freddo. Lontana da mari o
laghi di grande dimensione che possano
mitigare il clima, Mosca ha un clima caratterizzato da inverni molto rigidi e lunghi ed estati brevi anche se talvolta
molto calde.
Le precipitazioni sono abbondanti durante tutto l'anno ma raggiungono i pic-
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Viaggi, Natura, Cultura, Scienza
chi durante la primavera e l'autunno. Durante l'inverno le precipitazioni nevose
sono abbondanti e la temperatura è attorno a 5-10 °C sotto lo zero, ma può discendere anche a 30-35 °C sotto lo zero.
Mosca è nota per essere una delle metropoli più fredde del mondo ed è spesso
associata alla neve, ma le estati possono
anche essere calde (record storico 39,7
°C nel luglio 2010) e ogni tanto afose.
È un importante centro industriale tra le
cui attività si annoverano la meccanica,
l'elettronica, l'ingegneria navale e la meccanica di precisione. tra gli impianti industriali vi sono la metallurgia leggera e
pesante (produzione di leghe d'alluminio),
la chimica e la produzione poligrafica.
a Mosca si trovano l'accademia russa
delle scienze, numerosi istituti di ricerca
scientifica, musei e loro filiali, teatri, biblioteche.In accordo alla legge cittadina
del 1º ottobre 1995, nr.4-12 "Sul simbolo
e sulla bandiera della città di Mosca", lo
stemma cittadino presenta su uno scudo
araldico a sfondo rosso scuro avente rap-
porto larghezza per altezza di 8:9 l'effigie
di "San Giorgio vittorioso" con armatura
argentea e mantello azzurro, su un cavallo argenteo, che trafigge con una lancia dorata un drago nero.
La bandiera della città di Mosca si presenta rettangolare, con un rapporto tra
larghezza e altezza di 2:3, di colore rosso
scuro con raffigurati al centro delle due
facciate gli elementi sopra elencati dello
stemma con proporzioni tali da occupare
2/5 della larghezza della bandiera.
L'inno della città di Mosca è la composizione musicale "Моя Москва" ("Mosca
mia"), scritta da I.o. Dunaevskij per i versi
di M.C. Lisjanskij e S.I. agranjan.
La maggior parte dei cittadini di Mosca
sono di fede russo-ortodossa. Durante
l'epoca staliniana i religiosi e i luoghi di
culto furono soggetti ad una feroce persecuzione. Finito il comunismo è tornata
la libertà di culto.
Mosca ospita al suo interno fedeli di molte
altre religioni: musulmani, ebrei, protestanti e altre minoranze.
News
Mosca ospita la famosa Cattedrale di San
basilio, con le sue eleganti cupole. Il patriarca di Mosca, funge da capo della
Chiesa ortodossa russa.
Mosca è il cuore del balletto russo e delle
arti dello spettacolo. I più famosi teatri
della città sono il bol'šoj (maggiore), ed il
teatro Malij (minore). I prezzi d'ingresso
si aggiravano attorno ad 1 dollaro nell'epoca sovietica, tuttavia essi sono sensibilmente aumentati negli ultimi anni.
a Mosca si tiene ogni anno il ballo Viennese, evento culturale patrocinato oltre
che dal Governo di Mosca, dall'ambasciata d’austria in Russia. Il ballo accoglie circa millecinquecento ospiti –
rappresentanti pubblici e culturali, politici
e imprenditori dalla Russia, austria, Germania, e dagli Stati uniti d'america.
a Mosca ci sono molte grandi università,
fra cui la rinomata università statale di
Mosca ospitata nella torre alta 240m sulle
Vorobëvye Gory (Colline dei passeri).
L'ateneo ha più di 30,000 studenti e 7.000
laureati.
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Viaggi, Natura, Cultura, Scienza
L'università tecnica statale bauman offre
un'ampia specializzazione in campo tecnologico e l'Istituto statale di Mosca delle
relazioni internazionali è la più famosa
scuola russa per l'insegnamento della diplomazia internazionale. Fra le università
maggiormente conosciute si possono citare anche la MESI (Moscow State university of Economics, Statistics and
Informatics), fondata nel 1932, con
10,000 studenti in ateneo e oltre 150,000
iscritti al programma di formazione a distanza e la università Statale di arti e Industria Stroganov, una delle più antiche
istituzioni russe nel campo delle arti e del
design industriali monumentali e decorativi.Mosca è un nodo centrale delle reti
autostradali e ferroviarie; annovera inoltre due porti fluviali, quattro aeroporti civili ed un sistema di metropolitana
inaugurato nel 1935.
Da Mosca parte la direttrice transiberiana che porta a Vladivostok, ad oltre
9.000 km dalla capitale.
Le principali stazioni ferroviarie cittadine,
in un sistema a raggiera di stazioni di
testa, sono la Kazanskaja, belorusskaja,
Kievskaja,Jaroslavskaja, Leningradskaja,
paveleckaja, Kurskaja, Savëlovskaja e
Rižskaja.
La città è dotata di una complessa rete
metropolitana, in continua espansione e
modernizzazione (un esempio è la monorotaia sorta a nord), nonché di una fitta
rete tranviaria, linee di autobus ed un efficiente servizio di maršrutke.
Il complesso sistema stradale moscovita
è considerabile come una sorta di snodo
fra Europa ed asia. per raccordare le
strade che giungono nella capitale vi è un
sistema di 3 "raccordi anulari" concentrici, di cui il più esterno (totalmente
esterno alla città) arriva a lambire i territori dei vicini oblast' di Kaluga ed Ivanovo.
Sulla Moskova, che attraversa la città, vi
sono i 2 porti fluviali cittadini, uno a sud
ed uno a nord del tratto urbano del fiume.
News
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ANGOLO DI ..Vino
News
Il Gewürztraminer
I
l Gewürztraminer è un vino prodotto in nella
provincia di bolzano e nel Sudtirolo; con
probabilità la sua origine precisa va però ricercata nella zona del paese di termeno (in
tedesco, tramin), dal quale trae il suo nome.
Il termine “gewürz”, invece, significa “aromatico”, “speziato”: non è infrequente perciò incontrare una versione italiana del nome di
questo vino, conosciuto anche come “traminer aromatico” o, semplicemente, traminer.
Sembra che già attorno all’anno 1000 venisse
coltivato in questa zona geografica un “antenato” delle attuali uve, che si differenziarono
tuttavia nel tempo per il colore della buccia,
che assunse una tonalità più rosa-grigiastro, e
acquisendo una più spiccata aromaticità.
nonostante il Gewürztraminer sia un vino
molto apprezzato, la sua diffusione è limitata
a causa della scarsità di zone vocate alla sua
coltivazione, ed all’incertezza dei raccolti legata ai fattori climatici.
Le uve infatti devono crescere e maturare in
zone caratterizzate dal clima freddo, e in questo senso le aree collinari e di montagna sono
il luogo ideale.
tuttavia, la scarsità e la variabilità delle produzioni di anno in anno costituiscono un ostacolo col quale i produttori di Gewürztraminer
devono costantemente fare i conti. In questo
senso la zona di origine è vincolante: spostando la produzione verso zone più calde, e
quindi climaticamente più favorevoli, si otterrebbe infatti solo una maturazione anticipata
delle uve, senza che in esse si possano sviluppare le componenti aromatiche che caratterizzano il vino; per questo, tutti i tentativi di
produzione del Gewürztraminer in zone climaticamente più temperate sono destinati ad
un inevitabile fallimento.
Diversi altri tipi di traminer, fra cui varianti rosé
e rosse, sono comunque coltivati in altre zone
collinari italiane, soprattutto in Friuli Venezia
Giulia. In trentino alto adige sono presenti
ben due Denominazioni di origine Controllata:
il trentino DoC (istituita nel 1975) e l’alto
adige DoC (istituita nel 1985), al quale si rife-
risce specificamente il termine “Gewürztrami- base di pesce e crostacei soprattutto alla griner”.Il Gewürztraminer si ottiene dunque dalle glia, ma anche bolliti o crudi; la sua aromaticità
uve prodotte dal’omonimo vitigno, i cui grap- inoltre tende ad esaltare le carni bianche ed i
poli sono di piccole dimensioni e presentano formaggi a pasta cotta o a crosta lavata come,
acini di un bel colore rosato. Queste viti cre- ad esempio, il munster (formaggio francese
scono bene su terreni collinari esposti al sole. cremoso simile al camembert).
La resa in uva per ettaro per l’alto adige DoC Data la sua spiccata aromaticità, questo vino
è di 120 quintali, mentre la resa massima del- può essere considerato un buon accostal’uva è del 70%.
mento anche ai piatti tipici della tradizione cuCaratteristiche organolettiche e chimiche del linaria orientale;data la provenienza territoriale,
Gewürztraminer
tuttavia, uno degli accostamenti più frequenti
Il colore del Gewürztraminer è un bel giallo pa- è quello con lo speck altoatesino.
glierino, che può diventare di una gradazione
più carica fino a raggiungere tonalità dorate e color ottone.
Il profumo è intenso, persistente ed aromatico, dalla dolcezza che richiama quella delle
uve di origine e che in sé racchiude odori di lavanda, rosa,
spezie e canditi, ma anche di
fiori d’arancio e chiodi di garofano. Il sapore è gradevolmente
aromatico e pieno, ma anche
asciutto, morbido ed equilibrato. Gli aromi rimangono piacevolmente in bocca anche
dopo diverso tempo, lasciando
un retrogusto fortemente aromatico ed intenso.
Dal punto di vista chimico, la
gradazione alcolica finale del
Gewürztraminer è di 11.5°,
mentre l’estratto secco netto
minimo è del 16 per mille.
Modalità di servizio e abbinamenti.
Il Gewürztraminer va servito a
temperature di circa 12-14°C,
stappandolo qualche minuto
prima. Va servito in calici abbastanza ampi, che permettano di
raccogliere e far percepire i profumi sprigionati dal vino.
Il traminer aromatico è un ottimo abbinamento per piatti a
http://www.guidaconsumatore.com
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RETROSCENA
Spettacolo & Cultura
News
Il discorso del re
D
uca di York e secondogenito di re
Giorgio V, bertie è afflitto dall'infanzia da una grave forma di balbuzie che gli aliena la considerazione del
padre, il favore della corte e l'affetto del
popolo inglese.
Figlio di un padre anaffettivo e padre affettuoso di Elisabetta (futura Elisabetta II)
e Margaret, bertie è costretto suo malgrado a parlare in pubblico e dentro i microfoni della radio, medium di successo
degli anni trenta.
Sostituito il corpo con la viva voce, il Duca
di York deve rieducare la balbuzie, buttare
fuori le parole e trovare una voce. Lo soccorrono la devozione di Lady Lyon, sua
premurosa consorte, e le tecniche poco
convenzionali di Lionel Logue, logopedista di origine australiana.
tra spasmi, rilassamenti muscolari, tempi
di uscita e articolazioni più o meno perfette, bertie scalzerà il fratello “regneggiante”, salirà al trono col nome di Giorgio
VI e troverà la corretta fonazione dentro il
suo discorso più bello. Quello che ispirerà
la sua nazione guidandola contro la Germania nazista.
Dopo aver raccontato la storia della Rivoluzione americana in nove ore, dentro una
mini-serie e attraverso gli occhi del secondo presidente degli States (John
adams), tom Hooper volge lo sguardo
verso il vecchio continente, colto in tribolazione e alla vigilia del Secondo Conflitto
Mondiale.
al centro del palcoscenico la cronaca del
malinconico e addolorato Duca di York, figlio secondogenito dell'energico Giorgio
V, inchiodato dalla balbuzie e da una
complessata inferiorità di fronte allo spigliato fratello maggiore David. Crogiolo
d'angoscia (im)medicabile e di squilibri
emotivi sono quelle esitazioni, quei prolungamenti di suoni, quei continui blocchi
silenti che impediscono a bertie di esprimersi adeguatamente, ingenerando una
sensazione di impotenza.
Il regista britannico si concentra sul vissuto interno del protagonista, rivelando le
conseguenze emotive del disagio nel parlato ai tempi della radio e in assenza del
visivo.
Il discorso del re non si limita però a
drammatizzare la stagione di vita più rilevante del nobile York e relaziona un profilo biografico di verità con un contesto
storico drammatico e dentro l'Europa dei
totalitarismi, prossima alle intemperanze
strumentali e propagandistiche di adolf
Hitler. non sfugge al re sensibile di Colin
Firth e alla regia colta di Hooper l'abile
oratoria del Führer, che intuì precocemente le strategie di negoziazione tra
ascoltatore e (s)oggetto sonoro, il primo
impegnato nel tentativo di ricostruire l'immagine della
voce priva di corpo, il secondo istituendo un rapporto
di credibilità se non addirittura di fede con la voce dall'altoparlante.
Se il mondo precipitava nell'abisso non era tempo di
guardare al mondo con
paura, soprattutto per un sovrano. bertie, incoronato
Giorgio VI, doveva ricucire
dentro di sé il filo interrotto
della relazione con l'altro, affrontando il suo popolo dietro
al microfono e l'immaginario
radiofonico. Fu un illuminato
e poco allineato logopedista
australiano a correggere il
“mal di voce” di un re che voleva imporsi al silenzio. Lionel
Logue sostituì col metodo il
protocollo di corte, educando
la balbuzie del suo blasonato
allievo e incoraggiandolo a
costruire la propria autostima,
a riprendere il controllo della
propria vita e a vincere prima la guerra
con le parole e poi quella con le potenze
dell'asse.
a guadagnare la fluenza e a prendersi la
parola è il ‘regale' protagonista di Colin
Firth, impeccabile nell'articolare legato,
solenne nella riproposta plastico-fisica del
suo sovrano e appropriato nell'interpretazione di un re che ‘ingessa' emozioni e
corporeità nel rispetto rigoroso della disciplina. Dietro al ‘re' c'è l'incanto eccentrico di Geoffrey Rush, portatore di una
“luccicanza” che brilla, rivelando la bellezza della musica (Shine) o quella di un
uomo finalmente libero dalla paura di comunicare.
Lunga vita al re (e al suo garbato precettore dell'eloquio).
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L’ANGOLO DEL LIBRO
News
Va’ DoVE ti PoRta iL cuoRE
V
a’ dove ti porta il cuore” è un romanzo incentrato su un rapporto
conflittuale tra una nonna e una
nipote. olga ha quasi ottant’anni e la nipote ha da poco superato la fase adolescenziale quando decide di partire
per l’america. tra le due c’è un accordo, quello di non contattarsi per un
periodo, ma la nonna colpita da un
ictus, capendo che le resta poco da vivere, comincia a scrivere una lunga lettera alla ragazza.
nel diario che utilizzerà, olga descrive
tutta la sua vita, le sensazioni che
l’hanno segnata e cambiata e cerca di
insegnare alla nipote, senza pretese, o
imposizioni, quanto siano sbagliate le
scelte razionali, e quanto invece sia
fondamentale lasciarsi trasportare dai
sentimenti e ascoltare la voce interiore
che spinge alla bontà, alla passione e
al coinvolgimento.
olga le parla della sua malattia, ma soprattutto del suo passato, raccontando
della sua infanzia, quando è costretta
ad una vita di solitudine e privazioni in
una famiglia borghese che non le permette neanche di andare all’università
per esprimere la sua intelligenza. Le
parla del matrimonio combinato tra lei e
il socio in affari del padre, uomo che la
trascura e non la ama. E poi le racconta di un suo viaggio, di un piccolo
spazio che lei si è ritagliata per se
stessa nel momento in cui si è sentita
travolta dal vuoto, dall’inesistenza di un
rapporto d’amore con il marito e trascorre due settimane alle terme, luogo
in cui incontrerà un uomo da cui si sentirà completamente trasportata, con il
quale inizierà una relazione clandestina.
Da questo rapporto nasce una bambina, ma qualche mese dopo l’accaduto, olga scopre che l’amante è morto
in un incidente stradale. a quel punto le
si stringe il cuore, la sua vita perde tutta
la dolcezza e il calore, ed olga accusa
talmente l’abbandono che inizia a tra-
scurare la figlia. Da qui comincia il rap- di una famiglia che ha vissuto ogni senporto ostile e rancoroso tra le due.
sazione con violenza, con impeto.
Con il passare degli anni lei riesce, gra- un romanzo che, uscito nel 1994, ha rizie ad un percorso spirituale, a trovare scosso negli anni un grande successo
un po’ di equilibrio ed a sanare la sua di pubblico, diventando un caso letteferita, ma il marito si ammala e prima rario, ma che non è stato accolto con
di morire le confessa di aver sempre gli stessi pareri favorevoli dalla critica,
saputo che la figlia non è nata dal loro accusandolo di sentimentalismo estrematrimonio, ma da una relazione clan- mo.
destina. La notizia sconvolge olga che
ricade in un vortice buio,
facendole vivere sensi di
colpa, ma nel frattempo
cercherà di recuperare il
suo rapporto con la figlia, che è rimasta incinta.
La ragazza, particolarmente fragile, ha completamente perso la sua
strada e fa uso di droghe, di psicofarmaci,
sperpera il suo denaro,
e diventa sempre più autolesionista.
Dopo una violenta lite
tra madre e figlia, in cui
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olga racconta la verità
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su suo padre, la ragazza
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colare, che viene, però,
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messo a dura prova durante la fase adolescenziale della ragazza,
periodo in cui lei diventa
aggressiva, arrogante,
impertinente, dovendosi
trascinare addosso una
storia travagliata e difficile da gestire, la storia
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A SCUOLA DI CUCINA
News
la cucina
indiana
L
a cucina indiana è è l'espressione dell'arte culinaria sviluppata in India. Questa è nota soprattutto per il grande uso
che fa di spezie, latte e latticini. Si differenzia
in numerose varietà regionali, comunque riferibili a due grandi gruppi: la cucina dell'India del nord, che fa uso di carni ed è meno
speziata, e quella del sud, vegetariana e più
speziata.
La cucina, soprattutto nei ristoranti, viene
anche classificata in cucina non vegetariana
(indicata da cartelli con la scritta "non veg"),
vegetariana ("veg", senza carni), e quasi vegana ("pure veg", che non fa uso di uova).
praticamente inesistente la cucina vegana
propriamente detta, cioè senza neanche
latte e latticini.
utensili - L'imbocco di un tandoor.
tandoor o tandur: forno cilindrico di argilla
con il fondo interrato, dove viene messo il
carbone che lo alimenta, e in alto l'imboccatura dove si cala il cibo per essere cotto.
Il forno raggiunge temperature molto alte e in
origine veniva utilizzato nella cucina moghul
per cuocere il pane, ma poi il suo uso fu
esteso anche alla cottura della carne.
Il pane viene appeso crudo alle pareti interne
del forno dove cuoce in pochi minuti, mentre
la carne viene infilata a pezzi in spiedi verticali e cuocendo perde i suoi liquidi che colando dall'alto verso il basso permettono ai
pezzi sul fondo, a contatto con la brace, di
non asciugarsi troppo. Il forno tandur è diffuso in tutta l'India ma è tipico del punjab.
tawa o tava: piastra pesante di ferro o di
ghisa, utilizzata per cuocere il pane. prima
viene unta di grasso e poi viene scaldata sul
fuoco.
Karhai o kadai: padella di grandi dimensioni,
profonda e col fondo convesso, può essere
di ferro, di ottone o di alluminio ed è simile al
wok cinese; la forma particolare serve per
ottenere una frittura veloce in modo da risparmiare l'olio. la kadai è usata sia in casa
(in dimensioni minori), sia dai venditori di
strada (in dimensioni più grandi).
thali: vassoio molto diffuso che serve per
portare una serie di pietanze come curry, dal
e yogurt, contenute in ciotoline.
oggi il thali è generalmente d'acciaio inossidabile perché economico e più facile da pulire, ma un tempo poteva essere d'ottone,
bronzo o argento. nell'India meridionale è
spesso sostituita da una semplice foglia fresca di banano.
Chula: fornello a carbone situato sul pavimento al centro della cucina; nelle aree rurali
invece del carbone si usa ancora lo sterco
secco di vacca, considerato il combustibile
più puro e utile per scaldare i cibi a fuoco
lento grazie al suo calore moderato.
belan: piccolo matterello utilizzato nella preparazione dei vari tipi di pane.
batta o vatta: pestello di pietra, utilizzato per
pestare le spezie.
Sil: pietra piatta sulla quale si pestano le spezie con la batta.
pane - Chapati
Il pane in India ha generalmente l'aspetto
di schiacciatine o piadine ed è più diffuso nell'India settentrionale perché serve da accompagnamento ai piatti di carne, mentre
invece è praticamente inesistente nel sud
vegetariano; ha anche la funzione di stoviglia perché può essere utilizzato come piatto
o come cucchiaio.
In generale vi sono due tipi di pane, quello
non lievitato che viene fritto sulla tawa e
quello lievitato che viene cotto nel tandoor;
nello specifico le varietà di pane più note in
India sono:
Roti: è un pane di forma rotonda fatto con
farina integrale di frumento e acqua, non lievitato e cotto in un forno tandoor.
Viene consumato da solo o spalmato d'olio
o di ghee. Generalmente viene usato come
sinonimo il termine chapati, ma in alcuni
posti indica un pane più piccolo del roti.
besan roti: schiacciatine triangolari di farina
integrale di frumento e di ceci impastate con
ghee e speziate con prezzemolo, semi di cumino e pepe nero; una variante prevede
l'uso di un trito di cipolla, foglie di coriandolo
e peperoncini verdi.
Roti di mais: è un roti speziato nel cui impasto ci sono anche farina di mais, coriandolo,
cumino e pepe nero; viene servito con yogurt, menta e cipolle fritte.
Chapati: pane non lievitato di farina integrale
di frumento, impastato con acqua per circa
un quarto d'ora e cotto sulla tawa (ma a volte
direttamente sulla fiamma così si gonfia); è
insieme al roti il tipo più diffuso di pane e
viene consumato da solo o con verdure e
spezie, di regola appena tolto dal fuoco. a
volte chapati è sinonimo di roti, ma generalmente è più grande.
puri o poori: dischi di pasta di farina integrale,
fritti nel ghee in una karhai, hanno l'aspetto di
sfogliatine gonfie e croccanti.
per essere sicuri che si gonfi si versa l'olio
bollente sul lato superiore della sfogliatina,
poi una volta pronti si servono o impilati uno
sull'altro oppure stesi su un vassoio in
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A SCUOLA DI CUCINA
modo che rimangano gonfi. Il puri è diffuso
anche nell'India meridionale, caso unico fra i
diversi tipi di pane indiano.
Kachori: è come la puri ma all'impasto viene
aggiunto il mais o le lenticchie o il mais.
paratha o parantha: dischi molto sottili di
pasta fritta sulla tawa col ghee e fatti con farina integrale senza lievito con aggiunta di
semi di sedano e di cipolla; hanno un aspetto
croccante, leggero, friabile e una forma triangolare. La paratha si trova in vendita nelle
bancarelle di strada e viene consumata a colazione, da sola o farcita con formaggio paneer.
alu paratha: doppio disco di paratha con in
mezzo un ripieno di patate lessate, schiacciate e speziate con curcuma, zenzero tritato,
perperoncini verdi tritati, garam masala e foglie di coriandolo.
Jalebi paratha: paratha con semi di finocchio,
tipica dei musulmani dell'India centro-meridionale.
naan o nan: pane cotto nel tandoor, fatto con
farina di frumento lievitata impastata con
acqua e ghee; prende il nome di khamiiri puri
se fatto con un impasto detto khamiir composto da farina, yogurt caldo, zucchero, pepe
e acqua calda. Ha una forma a goccia dovuta alla cottura nel tandoor e un aspetto
compatto e più spesso del roti. ne esistono
diverse varianti: cosparso d'aglio o di semi di
cipolla o di mandorle o di frutta secca, spalmato di burro o ripieno di formaggio.
pappadam (o poppadum, pappad, papad):
ha l'aspetto di una focaccina croccante di colore giallo perché composta da farina di lenticchie a cui vengono aggiunte delle spezie
che la rendono piccante; viene fritta nell'olio
di cocco e di solito è consumata come aperitivo o a fine pasto ma spesso serve anche
da accompagnamento a thali o biryani sbriciolandola sul riso.
La pappadam' è tipica dell'India meridionale.
Ildli: hanno l'aspetto di focaccine ottenute impastando farina di riso con una pastella di
lenticchie nere (urad dal) e semi di fieno
greco che viene poi versato in una serie di
stampi imburrati e impilati uno sull'altro per
essere cotti al vapore per circa un quarto
d'ora.
Shirmal: hanno l'aspetto di focaccine larghe
circa 15 centimetri di diametro, ottenute impastando farina di frumento, latte, zucchero,
sale e ghee; durante la cottura, che avviene
in una tawa, vengono leggermente spruzzate con latte allo zafferano e unte di ghee.
Le shirmal sono tipiche delle zone dell'India di
tradizione musulmana.
Lucchi: di aspetto e procedimento simile ai
puri, i lucchi sono panini fritti tipici del bengala, fatti di farina impastata con semolino e
semi di finocchio tostati e macinati.
Condimenti; Raita di menta e cetriolo
I condimenti principali sono il raita e la chatni.
Il raita è un'insalata fatta con yogurt e verdure
tritate che fa da contorno ai piatti piccanti.
alcuni esempi di raita sono:
raita di ananas: cubetti di ananas ricoperti di
yogurt sbattuto con l'aggiunta di sale, semi di
cumino tostati, zenzero grattato e
peperoncino.Raita di ceci: ceci cotti in
casseruola con ghee, garam masala e aglio
schiacciato, e ricoperti di yogurt salato e
pepato.Raita di cetriolo: frullato di cetrioli a
fette, cipolle tritate, salsa di menta, sale,
yogurt e acqua. Raita di melanzana : pezzetti
di melanzana lessata e schiacciata ricoperti
di yogurt sbattutto a cui sono stati aggiunti
sale e un trito di cipolla e peperoncini verdi.
Raita di menta: yogurt sbattuto con salsa di
menta, cipolla tritata.Raita di menta e cetriolo:
dadini di cetriolo ricoperti di yogurt sbattuto al
quale è stato aggiunto sale, pepe e un trito di
News
foglie di menta, foglie di coriandolo,
zenzero grattugiato e peperoncini verdi.
La chutney o chatni è una salsa vegetale
piccante e abbastanza densa, a base di
frutta, spezie e ortaggi. Le chutney servono
come condimento per i piatti principali, che
siano a base di carne o di riso, e per le
verdure:in alcuni casi durante la
preparazione si tostano per alcuni minuti le
spezie in modo da far loro aromatizzare gli
altri ingredienti; l'aggiunta di zucchero e aceto
conferisce in genere alle chutney un sapore
agrodolce, ma la prevalenza degli uni o degli
altri elementi fa sì che esistano chutney
salate e chutney dolci. La tazza di masala
chai è la bevanda più popolare in
India,insieme al tè.
(per quanto riguarda I’acqua il modo più
sicuro di bere in India è di farla bollire per un
quarto d'ora oppure sterilizzarla chimicamente con lo iodio o con il cloro.)
Il masala chai: si tratta generalmente di tè in
polvere bollito con acqua, latte intero, molto
zucchero e vari altri ingredienti quali capsule
di cardamomo, mandorle, pinoli, cannella,
chiodi di garofano, zenzero. può essere
consumato in qualsiasi occasione e
momento della giornata. Viene venduto dai
chai-wallah in piccoli chioschi agli angoli delle
strade.In oltre troviamo i succhi di frutta]
La bevanda di canna da zucchero
macinata,il Latte di cocco e il Lassi salato alla
menta.
Il lassi è una bevanda molto popolare a base
di yogurt, da bere fresca o almeno a
temperatura ambiente. La composizione
base (plain lassi) è costituita da yogurt, succo
di limone e semi di cumino tostati e pestati in
un mortaio, il tutto mescolato in mezzo litro
d'acqua oppure frullato; esistono la versione
dolce (sweet lassi) e la versione salata (salt
lassi) a seconda se nella composizione base
viene aggiunto rispettivamente zucchero o
sale, ma può essere aggiunta anche della
frutta ed essere aromatizzato alla rosa o allo
zafferano .