guida pellegrino - Comune di Acquapendente
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guida pellegrino - Comune di Acquapendente
Città di Acquapendente Acquapendente, città dei Pugnaloni La Via Francigena in Acquapendente MON ACQU AP PROC ENO TEFIA ENDE S. LOR NTE ENZO NUOV BOLS O ENA SCON E VITER BO Guida del pellegrino Caro pelleAcgrquinapoendente. benvenuto ad rcato gine, abbiamo ce In queste poche pa utili ni io az tte le inform di condensare tu ad rti ve uo m r pe rvire che ti potranno se di re tu ut e trovare le str Acquapendente . ogno cui potresti aver bis e o segnalarci carenz a re ita es n No tti i tu a ili ut nno essere inesattezze. Potra te. di po do o nn pellegrini che verra La Via Francigena ha sempre rappresentato per Acquapendente una straordinaria risorsa dal punto di vista spirituale come opportunità di arricchimento della persona, dal punto di vista culturale come momento di incontro con persone provenienti da paesi diversi, dal punto di vista commerciale come occasione di scambio di merci e prodotti di tutta Europa. Lo stesso sviluppo urbanistico della città è stato ampiamente influenzato dal passaggio dell’antica direttrice che ha visto nascere nei secoli pievi, abbazie, ospizi e locande proprio lungo il suo tracciato. Originariamente il tratto urbano della Via Francigena non corrispondeva all’attuale. I pellegrini, infatti, entrando da Porta della Ripa, percorrevano quella che è l’attuale via Rugarella per ritrovarsi sull’odierna piazza principale, intitolata al chirurgo e anatomista aquesiano Girolamo Fabrizi, coetaneo e za! Buona permanen INDICE dove alloggiare pag. 4 dove mangiare pag. 5 i luoghi della fede pag. 6 carta della città pag. 8 orario S. Messe e apertura chiese pag. 11 ...da visitare in città pag. 12 informazioni utili e credenziali pag. 13 ...da visitare nei dintorni pag. 14 principali eventi anno 2011 pag. 15 amico di Galileo Galilei. Proseguivano poi lungo quella che oggi è via XV Maggio, passando di fronte alla pieve di Santa Vittoria e ancora verso il complesso della cattedrale del Santo Sepolcro, un tempo abbazia benedettina. Di qui, uscivano da Porta Romana, situata nell’area che oggi è occupata dalla Torre Julia de’ Jacopo, in direzione Roma. Nel corso degli anni, il tracciato urbano ha subito delle variazioni, tanto che oggi i moderni pellegrini entrano in città per lo più da Porta Fiorentina e da qui scendendo lungo via Malintoppa, raggiungono via Cesare Battisti e di seguito via Roma, fino alla cattedrale. È interessante notare che le architetture civili e religiose di maggior pregio sorgono tutte lungo questo tratto e che il pellegrino moderno che si trova a passare lungo queste vie non può che restare affascinato dai numerosi luoghi sacri che testimoniano la spiritualità di questa città e dai pregevoli edifici civili che rappresentano importanti vestigia del passato. 3 ...dove alloggiare ...dove mangiare Ospitalità povera Buonumore S. S. Cassia Km. 130 Tel. 0763 733508 [email protected] www.agriturismobuonumore.com Tel. 0763 733603 [email protected] www.albergotoscana.net domenica sera chiuso Al Pugnalone Via Cantorrivo, 8 Tel. 0763 711252 [email protected] www.ristorantealpugnalone.it mercoledì chiuso La Fraschettina “Il Becco Fino” Via Marconi, 100 Cell.. 339 8445994 La casa del pellegrino Via Roma, 51 Cell. 347 1662919 [email protected] Casa di Lazzaro Convento dei Cappuccini Via dei Cappuccini, 23 Tel. 0763 730177 [email protected] Alberghi Aquila d’Oro Strada Statale Cassia km. 133 Tel. 0763 734175 Tel. 0763 730022 [email protected] La Ripa Via Cesare Battisti, 161 Tel. 0763 730136 Tel. 0763 733620 [email protected] www.coopelce.it Toscana P.zza N. Sauro, 5 Tel. 0763 711220 Tel. 0763 733603 [email protected] www.albergotoscana.net Il Borgo Via Porta Sant’Angelo, 3 -1/A Tel. 0763 733971 Tel. 0763 731651 Cell. 338 2208570 [email protected] www.ilborgoacquapendente.it 4 Aquila d’Oro S.S. Cassia km 133 Tel. 0763 734175 [email protected] giovedì chiuso Il Borgo Via Porta Sant’Angelo, 3 -1/A Tel. 0763 733971 Tel. 0763 731651 Cell. 338 2208570 [email protected] www.ilborgoacquapendente.it La Ripa Via C. Battisti, 61 Tel. 0763 730136 Tel. 0763 730136 [email protected] www.coopelce.it giovedì sera chiuso Osteria La Quintaluna Via Grotte d’Ambrogio, 1 Tel. 0763 732142 [email protected] lunedì chiuso “dall’Aldina” P.zza N. Sauro, 5 Tel. 0763 711220 Lo Scarabeo Via Marconi, 28 Tel. 0763 734698 martedì chiuso Franco Marlo Via Roma, 103 Tel. 0763 732032 La Rustica Via Cesare Battisti, 53 Tel. 0763 734145 Seri Bar Pizzeria Piazza della Costituente, 4 Tel. 0763 734101 A tutta pizza Via Cesare Battisti, 19 Tel. 0763 733320 Da Willy Via Valle Fossata, 28 Cell. 329 0498127 5 i luoghi della fede CHIESA DI S. FRANCESCO Originariamente intitolata a S. Maria, venne consacrata nel 1149 da Aldobrandino vescovo di Orvieto. Nel 1253 l’abate del S. Sepolcro la concesse ai frati minori conventuali in sostituzione della chiesetta di S. Croce, fuori Porta della Ripa, oramai scomparsa. L’edificio, in origine a forme gotiche, venne poi rimaneggiato secondo canoni barocchi. Il campanile fu realizzato tra il 1506 e il 1534 su progetto di Raffaele da Prato. All’interno, nel secondo altare di destra, si conserva un crocefisso in legno del XIII secolo attribuito a Lorenzo Maitani mentre, nel secondo altare di sinistra, c’è una statua dell’Assunta opera del fiammingo Carlos Duames della fine del ‘600. Nel coro si osserva un ciclo di affreschi raffiguranti la gloria del paradiso con l’incoronazione dell’Assunta; sul fondo, la canonizzazione di S. Antonio da Padova sulla destra e i funerali del santo sulla sinistra. Il ciclo è firmato “F.I.L.A. 1645” cioè “Frater Julius Leonardus Aquipendi”, tuttavia è da attribuire a Francesco Nasini che firma altre opere, compresi gli affreschi del chiostro. Dislocate lungo il perimetro della navata si trovano quattordici statue lignee realizzate nel 1751 da Giovanni Bulgarini da Piancastagnaio che rappresentano i dodici apostoli, S. Giuseppe e S. Giovanni Battista. Chiesa di San Francesco affreschi dell’abside CHIESA DI S. AGOSTINO La chiesa con il vicino convento furono fondati nel 1290. Le antiche forme medioevali sono ancora leggibili sul lato rivolto verso Via Roma, dove muri di tamponatura chiudono le aperture con archi a sesto acuto. L’edificio attuale è il risultato di trasformazioni secondo canoni barocchi, avvenute a seguito di un incendio, che lo distrusse completamente l’8 novembre 1746. L’interno è frutto di recenti restauri e tutte le opere ivi conservate sono successive al disastroso incendio. Il campanile è un rifacimento del XIX secolo. Il convento annesso è stato sede prima di un comando militare poi, dai primi anni del ‘900, ospita la scuola elementare. BASILICA del S. SEPOLCRO Secondo la leggenda, la fondazione della chiesa avvenne per volere di Matilde di Westfalia (895-968). Originariamente a forme medievali, venne ristrutturata durante il XVIII secolo quando, secondo lo stile del barocco settecentesco, vennero interamente ristrutturate la facciata e la navata centrale. Infine, dopo i bombardamenti della seconda guerra mondiale, 6 i lavori di recupero e di restauro le hanno conferito l’aspetto odierno. La chiesa presenta una pianta a croce latina, divisa in tre navate da due file di pilastri che differiscono nella forma e nel numero (quattro a sinistra e tre a destra). Sul lato sinistro della navata centrale, sei pannelli di terracotta bronzata, rappresentano i momenti salienti della storia della basilica. In fondo alla navata centrale è collocato un fonte battesimale in travertino, raffigurante i dodici apostoli, datato al XIV secolo e proveniente dalla chiesa di S. Vittoria. Sulla facciata, una grande nicchia accoglie una copia del busto di Innocenzo X il cui originale, opera di Alessandro Algardi risalente al 1652, è conservato presso il Museo della Città. Ai lati della scalinata centrale che conduce al livello superiore dell’altare, si trovano due amboni decorati con bassorilievi: quello di sinistra, raffigura l’Arcangelo S. Michele in piedi sul drago sconfitto, quello di destra, rappre- Basilica del Santo Sepolcro senta la scena in cui S. Raffaele Arcangelo conduce il piccolo Tobia dal padre cieco per guarirlo. L’attribuzione potrebbe indirizzarsi verso Agostino di Duccio (1418-1481). Sul muro di destra, al livello superiore, è possibile ammirare una pala d’altare in terracotta invetriata di Jacopo Parissi da Benevento del 1522. CRIPTA del S. SEPOLCRO Occupa lo spazio sottostante il transetto e l’abside dell’omonima cattedrale e presenta una pianta a “T” divisa da 24 colonne in nove piccole navate. Le deco- Cripta del Santo Sepolcro 7 N direz. Siena 6. 15. 1. Informazioni e credenziali 10. 12. a pp nto ali aM Ospitalità per il pellegrino Vi 3. ttis ti C Via anto 5. o a rriv rell G. Via a Rug Via ni co Mar Fontanelle per il rifornimento d’acqua Via Cassia Edifici storici Via Poggio Graziano Chiese o edifici religiosi 4. a C. B Via 2. C.so T. eni Salimb Parco Pineta o Via R Piazza G. Fabrizio 5 ma 6. 7. Torrente Quintaluna 1. Chiesa e Monastero di Santa Chiara 3. Ospedale civile 8. 5. Chiesa di San Giuseppe 7. Chiesa di Santo Stefano Via G . 8. Chiesa di Santa Vittoria 16. 11. V X Via Matt eo tti Via 9. Chiesa di Sant’Agostino 10. io magg 4. Chiesa di San Francesco 6. Palazzo Comunale 9. Via XV 2. Chiesa di San Lorenzo ore ei ad Vi Ca anes Via On ppu e cci i n 15. Centro Visite Torre Julia de’ Jacopo 16. Teatro Boni Pia zz Du a de om l o 14. 15. ssia Via Ca 11. Chiesa di Santa Caterina 12. Convento dei Cappuccini 14. Cattedrale e Cripta del Santo Sepolcro Via Roma 13. l fi de 10. Casa del Pellegrino 13. Palazzo Vescovile - Museo della Città io gg ma Convento dei Cappuccini 12. direz. Roma razioni dei capitelli conservano ancora la barbara espressività tipica dell’arte romanica e sono dominate da figure zoomorfe che si alternano con grandi varietà di soggetti e forme: uccelli, composizioni vegetali, teste d’ariete e volti umani. Il contrasto dei materiali impiegati (tufo e pietra dura), le proporzioni non sempre costanti tra volta e colonne, sembrerebbero suggerire l’ipotesi di una costruzione protrattasi nel tempo (X – XII secolo ). Al lato della scalinata di accesso, sono visibili resti di affreschi del XIII - XV secolo. Sono riconoscibili una Natività e le figure di S. Caterina d’Alessandria e S. Michele Arcangelo. Al centro della cripta, una doppia scalinata scavata nella roccia, permette di raggiungere il sacello che riproduce nelle forme il S. Sepolcro di Gerusalemme. Al suo interno sono custodite alcune piccole pietre incastonate in una lastra di marmo che, secondo la tradizione, sarebbero state bagnate dal sangue di Cristo durante la Passione, come attesta anche l’iscrizione sul muro di fronte all’apertura del sacello. CHIESA DI S. VITTORIA Ricordata nei documenti dell’archivio dell’Abbazia di S. Salvatore al monte Amiata a partire dalla metà del IX secolo, come pieve presso il “vico Arisa”, nel 1588 S. Vittoria figura ancora come chiesa priorale appartenente alla diocesi di Orvieto. Il titolo restò fino al 1649, quando la basilica del S. Sepolcro fu elevata a cattedrale e dichiarata quindi centro di diocesi. L’edificio a tre navate presenta una facciata a capanna di ordine tuscanico gigante. L’abside, in posizione più elevata, ospita la statua lignea della Madonna del Fiore scolpita da Giovanni Bulgarini di Piancastagnaio. La tradizione vuole che sia costruita col legno del ciliegio miracoloso che fiorì nel lontano Maggio del 1166. Statua lignea dedicata alla Madonna del Fiore 10 MONASTERO DI S. CHIARA Sul lato sinistro della strada, l’antica cinta muraria nasconde il monastero di clausura di S. Chiara, posto sulla sommità del colle anticamente denominato poggio del Massaro, che ospitava una fortezza a difesa della città. La località veniva infatti chiamata “La Cittadella”. Nel 1333, l’autorità pontificia concesse a fra’ Tommaso d’Acquapendente, padre provinciale dei Minori Conventuali, la facoltà di costruire sul predetto colle un monastero che venne poi destinato a sede della comunità religiosa delle clarisse. CHIESA DI S. LORENZO La chiesa di S. Lorenzo è caratterizzata da due ampie scalinate laterali, che fanno arretrare l’edificio di qualche metro Monastero di Santa Chiara rispetto ai caseggiati vicini, nascondendone in parte l’odierna facciata e il solenne portale in pietra. In principio l’ingresso si trovava sul lato destro dell’edificio, dove oggi si apre una piazzetta. Nel 1877 la chiesa fu demolita per essere poi ricostruita su progetto di Guglielmo Meluzzi, l’architetto che curò la risistemazione e la costruzione di diversi edifici pubblici del centro storico. L’interno della chiesa, ha subito, nel corso degli anni, numerosi restauri, specie in seguito ai bombardamenti della II guerra mondiale. orari s. messe e aperture chiese dal lunedì al venerdì sabato domenica ore 7,30 chiesa di Santa Chiara (apertura: solo per la messa) ore 10,00 chiesa di S. Stefano (apertura: 9-19) ore 18,30 chiesa di S. Stefano ore 7,30 chiesa di Santa Chiara ore 10,00 chiesa di S. Stefano ore 16,00 chiesa di S. Giuseppe (Casa di riposo) ore 18,30 chiesa di S. Agostino (apertura: 9-19) ore 7,30 chiesa di Santa Chiara ore 9,00 chiesa di S. Francesco (apertura: 9-12) ore 10,00* chiesa di S. Agostino ore 11,00 cattedrale (apertura: 9-16) ore 12,00 chiesa di S. Agostino ore 18,30 chiesa di S. Lorenzo (apertura: 9-19) Adorazione eucaristica e confessioni: ogni venerdì ore 16,30 – 18,30 chiesa di S. Stefano Rosario Madonna di Lourdes: 11 di ogni mese chiesa di S. Lorenzo *dal 1 maggio la messa viene celebrata nella chiesa di S. Vittoria 11 Archivio Coop. L’ape Regina ...da visitare in città TEATRO BONI Costruito nel 1802 dalle famiglie Poschini, Taurelli e Cerri, fu chiamato Teatro dell’Orto poiché, a quei tempi, nella piazza antistante si trovava un orto di proprietà del vicino convento di Sant’Agostino. L’interno aveva una galleria e tre ordini di palchi per un totale di trentanove palchetti. Rimase in attività fino al 12 marzo 1869 quando fu dichiarato inagibile per il deterioramento della struttura portante. Nel 1895, su iniziativa del nuovo proprietario Tommaso Boni, il teatro dell’Orto venne ristrutturato. L’inaugurazione avvenne nel 1897 con la “Favorita” di G. Donizetti. MUSEO DELLA CITTÀ Collocato in tre sedi espositive, il museo è così articolato. Palazzo Vescovile: collezioni di ceramiche medioevali e rinascimentali rinvenute durante gli scavi di recupero effettuati dalla locale sezione dell’Archeoclub d’Italia; paramenti sacri risalenti ai secoli XVII – XVIII e opere d’arte appartenenti a varie chiese locali. All’ultimo piano, di recente apertura, una nuova sezione dedicata interamente alla Via Francigena. Torre Julia de Jacopo: raccolta di maiolica arcaica. Chiostro di San Francesco: quadri che vanno dal XV al XIX secolo, dipinti da artisti quali Sano di Pietro e Francesco Nasini, oltre suppellettili sacre. BIBLIOTECA COMUNALE Ospita all’interno l’Archivio Storico del Comune e dell’Ospedale di Acquapendente. Qui è possibile acquistare o visionare testi e guide sulla Via Francigena. La troverete aperta con i seguenti orari: invernale: tutti i pomeriggi dalle ore 15 alle ore 19,30: mercoledì e venerdì anche dalle ore 10 alle ore 13 (sabato ore 9-13) estivo: tutte le mattine dalle ore 10 alle ore 13; martedì e giovedì anche il pomeriggio dalle ore 16 alle ore 19. 12 informazioni utili e credenziali Comune P.zza G. Fabrizio, 17 Tel. 0763 73091 Fax 0763 711215 [email protected] www.comuneacquapendente.it Corpo Forestale dello Stato Via del Carmine Tel. 0763 734180 Ospedale Civile, 68 Via C. Battisti, Tel. 0763 711224 Carabinieri Via del Campo Boario, 8 Tel. 0763 711203 Farmacia Catocci Via G. Marconi 6, Tel. 0763 733200 Farmacia Saccarelli Corso T. Salimbeni, 1 Tel. 0763 734023 Ufficio Postale e sportello bancomat Via Roma, 140 Tel. 0763 711240 Banca di Credito Cooperativo di Pitigliano - sportello bancomat Via del Fiore, 6 Tel. 0763 711027 Unicredit Banca di Roma sportello bancomat Via Roma, 142 Tel. 0763 730082 Monte dei Paschi di Siena sportello bancomat Piazza Oberdan, 2 Tel. 0763 730158 Banco di Brescia sportello bancomat Via del Rivo, 34 Tel. 0763 711179 Cassa di Risparmio della Provincia di Viterbo - Banca Intesa sportello bancomat Piazza N. Sauro, 6 Tel. 0763 711223 CREDENZIALI Centro Visite Riserva Naturale Monte Rufeno e Comune di Acquapendente Torre Julia de Jacopo (ingresso sud della città) Num. verde 800 411834 Ufficio turismo del Comune P.zza G. Fabrizio, 17 referente Sergio Pieri Tel. 0763 7309206 Cell. 339 2680840 Polizia locale Piazza G. Fabrizio, 9 Tel. 0763 734172 13 ...da visitare nei dintorni Torre Alfina (fraz. di Acquapendente) Situato a circa 12 Km dal capoluogo, il borgo si sviluppa intorno al castello da cui ha avuto origine. Da vedere: la pittoresca chiesa di S. Maria Assunta e la chiesa della Madonna del S. Amore; nelle vicinanze anche il bosco del Sasseto. Archivio Museo del Fiore Archivio Riserva Naturale Monte Rufeno Trevinano (fraz. di Acquapendente) Situato a circa 15 Km a nord del capoluogo, è un piccolo centro di probabile origine etrusca. I principali monumenti sono il castello, la chiesa parrocchiale e la chiesa della Madonna della Quercia. Riserva Naturale Monte Rufeno 2892 ettari di natura incontaminata dove poter ammirare splendidi esemplari di uccelli (sono presenti diverse specie di rapaci diurni e notturni) e mammiferi, oltre ad una ricca varietà di fiori e piante. La Riserva è aperta al pubblico e visitabile. Museo del Fiore Situato all’interno della Riserva Naturale Monte Rufeno (casale Giardino, fraz. Torre Alfina), è il luogo ideale dove scoprire il mondo del fiore, in un ambiente stimolante e ricco di suggestioni. L’ampio parco all’esterno renderà ancora più piacevole la visita al Museo. Maggiori info sul sito: www.museodelfiore.it 14 © Tutti i diritti riservati cartografia: Graphisphaera fotografie: Graphisphaera dove non diversamente indicato testi: sito www.comuneacquapendente.it - Anna Caprasecca per Cooperativa L’Ape Regina 15 graphi phaera CENTENO Ufficio Turismo Comune di Acquapendente tel. 0763 7309206 email: [email protected] Per maggiori informazioni visita il sito www.comunacquapendente.it