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ANNO I
N° 23
MERCOLEDI 23 MARZO 2016
VOGLIAMO LA VERITA’
FR I U LISE RA aderisce all’appello
della sorella di Giulio Irene Regeni
che chiede che non cali l’oblio
sulla fine del giovane ricercatore.
INDAGINE. L’azienda di Tavagnacco perquisita per presunte irregolarità negli appalti acquisiti all’estero
Pilosio Spa nella bufera
LA MANIFESTAZIONE
BRUXELLES
PER UN GIORNO
A N C H E D A U D I N E S O L I D A R I E T À A L L E V I T T I M E D E L T E R R O R E | P. 0 8 |
CONTROLLI
ANCHE NELLE
ABITAZIONI DI
EX MANAGER
COMPRESA
QUELLA
DELL’EX CEO
ROUSTAYA
E CONSORTE
IL TRISTE RITORNO
le spoglie di
Elisa domani
in Italia
u Il corpo senza vita della giovane Elisa Valent arriverà domani
giovedì con un volo militare. Con
lei viaggiano le salme delle altre
tre ragazze vittime del drammatico incidente in Spagna. Non
ancora certa la data delle esequie che si svolgeranno a Venzone, suo paese natale. |P. 08|
DEGRADO URBANO
ITER INIZIATO NEL 70
UDINE TORNA
A ESSERE CITTÀ
SPORCA, COME
NEL MEDIOEVO
Vini friulani
arriva la Doc
regionale
u Sempre più spesso camminando per il
centro si deve fare lo slalom per evitare
mozziconi, sputi e gomme. una situazione intollerabile non soltanto per i cittadini, ma anche i commercianti. |P. 09|
u La Doc Friuli o Friuli Venezia
Giulia è prossima al completamento del suo iter. Dopo l'audizione pubblica svoltasi oggi manca solo l'ultimo passaggi |P. 06|
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ANNO I N° 23 MERCOLEDI 23 MARZO 2016
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PRIMO PIANO
UNA STRAGE EUROPEA
LE INDAGINI. Oggi procuratore federale belga Frederic Van Leuw ha aggiunto altri tasselli
Bruxelles: cinque i terroristi
due in fuga, solo tre i kamikaze
Trovata una 34esima vittima, fra i morti nel metrò probabilmente c’è anche l’italiana Patricia Rizzo
..........................................................
...
... REDAZIONE FRIULISERA
...
.
u La ricostruzione di quanto avvenuto ieri a Bruxelles secondo la polizia belga è ormai chiara, sono stati quattro o cinque i terroristi coinvolti negli attentati, tre sono morti
da kamikaze, il quarto - l'uomo con
il cappello nella foto diffusa dalla
polizia - è ancora in fuga così come
un quinto, il famoso artificiere del
gruppo Najin Laachroui. Oggi il
procuratore federale belga Frederic Van Leuw ha aggiunto altri tasselli alla ricostruzione degli attentati che hanno colpito la capitale
belga. Si è saputo che a oggi dei tre
kamikaze, solo due sono stati identificati. Si tratta dei fratelli Bakraoui: Ibrahim, che si è fatto esplodere all'aeroporto Zaventem, e
Khalid, che invece si è ucciso nella
metropolitana a Maelbeek. Né il
secondo kamikaze dell'aeroporto,
né l'uomo in fuga sono stati in realtà identificati. Khalid, nato a Bruxelles e di nazionalità belga, si è
fatto esplodere nel secondo vagone di un convoglio metro che proveniva dalla stazione di Schuman
(che serve le sedi della Commissione e del Consiglio europei, nonché di altre grandi istituzioni e media) in direzione della stazione di
Arts-Loi. Il fratello Ibrahim, nel
suo 'testamento' - contenuto in un
computer ritrovato in un cestino ha scritto di doversi "muovere in
I TERORISTI. Due Kamikazee (in nero) il terzo è ancora in fuga ma non è Najin Laachroui
fretta, non saper che fare, non sentirsi più sicuro" e di non voler rischiare di "ritrovarsi in una cella
vicina alla sua", probabilmente
parla di Salah Abdeslam, uno dei
responsabili degli attentati di Parigi, almeno questa è la tesi degli inquirenti. I fratelli Bakraoui avevano pesanti precedenti penali, ma
non legati al terrorismo ma criminalità comune. Khalid pare avesse
affittato sotto falso nome l'appar-
tamento di rue de Dries a Forest,
teatro della sparatoria con la polizia della settimana scorsa. Il procuratore federale ha confermato
anche l'arresto di una persona ancora sotto interrogatorio ma, diversamente da quanto era stato diffuso da alcuni media e riportato poi
sulla stampa internazionale non si
trattava di Najin Laachroui, il cosiddetto artificiere degli attentati
di Parigi. In sostanza non è lui il ter-
zo uomo in fuga della foto con i carrelli dell'aeroporto. Il covo dei terroristi è stato ritrovato nella zona di
Schaerbeek, grazie al tassista che
ha portato i tre all'aeroporto di Zaventem. L'uomo era rimasto sorpreso che non gli avessero lasciato
toccare le loro valigie. Nell'appartamento perquisito è stato trovato
un arsenale per confezionare ordigni esplosivi, soprattutto 15 kg di
esplosivo di tipo Tatp, confezionato con prodotti chimici di facile reperibilità, che è lo stesso utilizzato
negli attentati di Parigi. Il procuratore ha infine smentito che nelle
perquisizioni nell'aeroporto di Zaventem siano state trovate armi da
guerra, notizia che era circolata ieri. Nella capitale belga intanto si
mantiene lo stato di allerta massimo. All'aeroporto di Charleroi, il
secondo scalo della città, c'è stato
un falso allarme bomba, con le forze di sicurezza che hanno circondato un'auto sospetta.
IL DATO
u Il bilancio delle vittime si è aggiornato a 32 morti, con il ritrovamento di un altro cadavere
all'aeroporto, sepolto sotto un
muro crollato, e 270 feriti. Tra i
morti con ogni probabilità c'è
anche un'italiana, come ha reso
noto la Farnesina. Potrebbe
trattarsi di Patricia Rizzo, un'impiegata presso un'agenzia della
Commissione Ue. I familiari sono assistiti dall'ambasciata per
il riconoscimento. Tutte le vittime sono state ricordate stamane in Place de la Bourse, con un
minuto di silenzio
DICHIARAZIONI. Ieri Stefano Stucchi presidente ha spiegato come si muovono i servizi
Copasir: “non possibile prevenire tutto”
In Belgio l’intelligence ha palesa una serie di incapacità molto imbarazzanti
u Giacomo Stucchi, presidente del Copasir, intervenendo ad Agorà su RaiTre lo
aveva detto chiaro: "Non è
possibile prevenire tutto.
Chi comunica un messaggio
diverso dicendo che è tutto
sotto controllo e non accadrà nulla illude le persone".
"C'è una nota del direttore
del Dis, l'ambasciatore
Giampiero Massolo, che
mette in evidenza alcune
problematiche e fa un'analisi sulla possibilità, non la
certezza, che ci siano - cellule terroristiche strutturate
anche nel nostro Paese. C'è
una preoccupazione reale e
- annuncia - si lavora per
inertizzare queste cellule".
Quello che è successo a
Bruxelles è "preoccupante"
e sembra "parte di una strategia di attacchi che riguarderà anche altre realtà occidentali: nessuno può escludere che anche l'Italia sarà
coinvolta". Ha spiegato
Stucchi. "In Belgio ha aggiunto Stucchi hanno palesato una serie di incapacità
imbarazzanti perché, a fron-
te di situazioni che si sono
ripetute nei mesi scorsi,
non si è stati in grado di porre in essere una politica di
sicurezza che portasse a risultati concreti". "Anche di
fronte a eventi di pochi mesi
prima, non si è stati in grado
di capire ciò che stava avvenendo - ha continuato Stucchi -. Non si è stati in grado
di capire che l'arresto di Salah avrebbe portato a un'accelerazione. E, quando non
si riesce a fare questa semplice analisi, vuol dire che ci
sono dei limiti che vanno assolutamente superati perchè sono importantissimi
per tutta la sicurezza internazionale".
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ANNO I
N° 23
MERCOLEDI 23 MARZO 2016
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ARGOMENTI
INCHIESTA. La procura di Udine indaga su possibili mazzette
EDITORIALE
Appalti esteri sotto indagine
perquisizioni alla Pilosio Spa
Il “Ceo” Roustayan era uscito di scena dall'azienda a gennaio
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...
... FABIO FOLISI
...
.
u Si potrebbe dire che era nell'aria.
Insomma il fatto che la Guardia di
Finanza di Udine si sia presentata
nella sede della Pilosio Spa di Feletto per effettuare delle perquisizioni
non desta meraviglia, come la desta
il fatto che sempre le fiamme gialle si
siano presentate nelle abitazioni dei
suoi ex amministratori ed in particolare dell'ex presidente ed ex amministratore delegato Dario Roustayan. Il manager era uscito di scena
dall'azienda nel gennaio scorso destando sorpresa e meraviglia visti risultati economici ottenuti in soli cinque anni. Roustayan infatti era approdato alla Pilosio nel 2010. Un
percorso di un quinquennio in cui ha
portato l’azienda a rinascere dopo
una pesante crisi e a farla eccellere
sui mercati di mezzo mondo. Ed è
proprio questa rapida ascesa nei
mercati esteri ad aver fatto alzare le
antenne perfino dentro l'azienda e
forse anche da parte della Columna
Capital che dal 2014 è il socio di
maggioranza di Pilosio Spa. Si tratta
di un fondo di private equity con sedi
a Lugano e Londra, un investitore
privato quindi. Dario Roustayan
aveva profondamente trasformato
la Pilosio spa nel suo modello di business, portandola ad esportare quasi il 90 per cento della propria produzione (l’export nel 2010 rappresentava il 30 per cento) e a crescere
con trend annui a doppia cifra, compreso quello dell’ultimo esercizio
che aveva visto la società friulana
aumentare il proprio fatturato di un
ulteriore 20 per cento superando di
molto i 40 milioni di euro. Inspiegabile quindi la scelta di lasciare e pochi avevano creduto alle sue dichiarazioni secondo le quali l'abbandono
dal vertici della Pilosio sarebbe stato
legato alla voglia di affrontare “ nuove sfide e progetti professionali molto stimolanti, principalmente legati
alle attività della Fondazione Building Peace che ho costituito due anni
fa”. Ovviamente tutto è possibile,
ma erano in molti a chiedersi il perchè di una fuga professionale che era
apparsa prematuro ed affrettata. Oggi forse arrivano le risposte a quei
quesiti. Infatti secondo indiscrezioni non solo la Pilosio della gestione
Roustayan è sospettata di corruzione internazionale per una serie di appalti all’estero, ma l'indagine sarebbe partita proprio da uno “spunto in-
vestigativo” interno all'azienda.
Una maniera soft per dire che qualcuno avrebbe scoperto le possibili
malversazioni e avrebbe vuotato il
sacco parlando anche con la Guardia
di Finanza, evitando così di essere
coinvolto/a. Fra l'altro le perquisizioni, compresa quella della moglie
dell'ex manager, sarebbero state mirate proprio ad individuare i canali
con i quali sarebbero state pagate le
presunte mazzette all'estero allo
scopo di “fluidificare” le pratiche di
aggiudicazione degli appalti. I lavori sotto la lente degli inquirenti riguarderebbero quattro Paesi esteri:
Algeria, Arabia Saudita Messico e
Canada. Ma è sugli appalti in Arabia
saudita che pare si soffermeranno
particolarmente gli inquirenti, vuoi
edifici adibiti ai service nella zona
nord dell'area della moschea di
Al-Haram. Impressionanti gli investimenti in gioco messi in atto per
ampliare e riqualificare l'intera area
della moschea: l'importo complessivo messo a budget dal regno saudita
per questo progetto è di 80 miliardi
di riyal, una cifra di oltre 20 miliardi
di dollari. Insomma un mercato dove
per entrare poteva valer la pena giocare ogni genere di carta. Il problema che quando si opera in quei Paesi
dove il regalino non è un opzione ma
rischia di essere la normalità attesa,
si cozza pesantemente con quanto
previsto dalla legge 231 sulla responsabilità amministrativa dell'azienda per reati commessi da propri
amministratori o dipendenti, ma an-
INDAGINI PER CORRUZIONE. Dario Roustayan ex CEO della Pilosio S.p.A
per l'entità del lavoro, vuoi per il fatto che dalle parti di Ryad, è risaputo,
non ci si muove se non si oliano a dovere gli ingranaggi. La vittoria
dell’appalto in questione, era stato
annunciato nel maggio del 2015.
Una commessa multimilionaria acquisita anche grazie al supporto del
partner locale di Pilosio, Arabian
roots group, e dell’export area manager Mohamed Kassem. I ponteggi
e le casseforme prodotte dalla Pilosio spa utilizzate nel progetto di
espansione della Moschea del Profeta. Il valore economico dell'appalto, si leggeva nella nota dell'azienda,
è di 30 milioni di euro, il più alto mai
registrato nella storia dell'impresa
con sede a Tavagnacco. In sostanza
alla Mecca, Pilosio fornisce un ingente quantitativo di casseforme
verticali modello Magnum Plus, sistemi di solai Simplex Table e Linear e strutture multidirezionali MP
per la costruzione di tre imponenti
che di più per il fatto che l'Italia ha
ratificato la Convenzione ONU di
Merida del 9 dicembre 2003, con la
quale si inasprisce il contrasto alla
corruzione internazionale, con particolare riguardo dei paesi poveri ed
in via di sviluppo ove tale fenomeno
è estremamente diffuso. In particolare con la convenzione si estendono
gli ambiti penali dell'art. 322-bis c.p.
(Peculato, concussione, corruzione
e istigazione alla corruzione dei
membri degli organi delle Comunità
europee e di funzionari delle Comunità europee e più genericamente “di
Stati esteri”, compresa l’Arabia
Saudita). Insomma se da un lato si
può capire che le aziende italiane
possono essere svantaggiate se applicano le norme, dall'altra non si
può pensare che il fine giustifichi i
mezzi, dato che i cittadini italiani sono sempre chiamati al rispetto delle
leggi e che non possono essere tollerate zone franche.
EDITORIALE.
Gestire l’Italia non è
una cosa da... italiani
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... GAETANO SPATARO
... [email protected]
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Il termine per la presentazione
del “patent box”, alla fine è
giunto, come molti speravano.
Tale termine, l’ennesimo inglesismo inopportuno, si riferisce alla richiesta per accedere alla detassazione sui marchi
e brevetti. La notizia, di per sè
positiva e molto attesa dai diretti interessati, dall’altro rappresenta l’ennesima riprova del modo di agire “a tentoni e a
tentativi” del nostro esecutivo. A tutti i livelli. Un sistema di
governo che ricorda molto da vicino il “modus operandi” di una
nota casa produttrice di sistemi operativi, abituata a far uscire
software “grezzi” sul mercato costringendo gli utenti a scaricare quantità infinite di aggiornamenti. Se con i computer
questo può risultare irritante, applicato su scala nazionale su
milioni di cittadini, lavoratori, pensionati, casalinghe... può diventare una vera tragedia.
Ne sanno qualcosa i commercialisti che ormai si stanno rassegnando a continui cambiamenti di rotta con sistemi fiscali
spesso contrastanti, pressocchè impossibili da spiegare ai propri ignavi (beati loro) clienti.
Tra gli innumerevoli esempi, quello relativo al salvataggio
“all’italiana” delle 4 banche, è un altro esempio da manuale.
Dopo aver accettato le nuove regole europee (bail-in) che impediscono agli Stati di salvare dal fallimento le banche, facendone pagare il prezzo alla collettività; alla prima occasione
il governo fa esattamente il contrario.
Al di la del fatto che il rispetto delle regole imposte da una entità
politica sovraordinata (di cui anche l’Italia però ne fa parte)
risulta molte volte opinabile, resta l’impressione di fondo che
l’Italia o, per meglio dire, gli italiani sono dei pessimi gestori di
se stessi.
Un ruolo, quello della gestione della cosa pubblica, che per
definizione spetta alla classe politica. Una classe sempre ben
disposta a godere dei privilegi che tale status comporta, molto
meno a rispondere delle conseguenze delle proprie azioni. Come
dire: tutti gli onori senza gli oneri.
Una classe, fino a pochi mesi fa definita “una casta”, che ha
perso una propria identità e che da diversi lustri naviga a vista,
giorno per giorno, senza un programma ben definito di medio e
lungo termine.
Esemplare in tal senso la mancanza di una qualsiasi politica di
sviluppo economico, sostituita dal continuo tamponamento delle ricorrenti emergenze. A livello territoriale, una pianificata
campagna di manutenzione del territorio, per esempio, eviterebbe il ripetersi di emergenze (frane, alluvioni) con il relativo
pesante tributo, soprattutto in termini di vite umane.
L’elenco potrebbe durare a lungo, resta il fatto che gli effetti di
questa politica, o per meglio dire, assenza di politica, si stanno
accumulando, con effetti perniciosi per tutti.
La soluzione: una nuova classe politica, per esempio.
FRIULISERA - EPAPER l DIREZIONE E REDAZIONE: VIA PIER PAOLO PASOLINI 2, 33040 PRADAMANO (UD) TEL. 0432 1847695 - WWW.FRIULISERA.IT - [email protected] - [email protected]
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ANNO I N° 23 MERCOLEDI 23 MARZO 2016
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CRONACA
LIVELLO POLITICO. Scoperchiato grazie anche ai pentiti il sistema di voto di scambio
ALLEATI FEDELI
'Ndrangheta, blitz a Cosenza
10 arresti, c’è “Principe” Pd
Alert degli Usa
ai cittadini,
viaggi in Europa
molto pericolosi
Ai domiciliari sono finiti fra gli altri ex consigliere regionali, provinciale e comunali
secondo l’accusa erano collusi con la cosca "Lanzino-Ruà" i cui capi sono in carcere
u Il dipartimento di Stato ha
messo in allerta i cittadini
americani per i "potenziali rischi nel viaggiare verso e attraverso l'Europa", ancora
una voltà appare cristallina
l’effettiva considerazione che
gli Usa hanno degli alleati Europei, considerati degli “utili
idioti”.
Il preallarme diffuso ieri nella
serata americana, alla fine di
un giorno segnato dai tragici
attacchi terroristici rivendicati
dall'Isis a Bruxelles (Belgio) è
davvero stucchevole anche
alla luce di quanto fatto invece dagli europei dopo l’11
settembre del 2001.
Comunque il dipartimento di
Stato guidato da John Kerry
ha avvertito: "Gruppi terroristi
continuano a pianificare nel
breve termine attacchi in Europa, prendendo di mira
eventi sportivi, luoghi turistici,
ristoranti e trasporti". Per
questo, l'amministrazione
Obama consiglia ai suoi cittadini di essere vigili quando si
trovano in spazi pubblici e
usano mezzi di trasporto di
massa.
"Evitate luoghi affollati. Siate
particolarmente cauti durante
feste religiose e a festival o
eventi di larga scala". Comunque l'avvertimento diffuso ieri
in Usa è, bontà loro, un cosiddetto "alert" e non un "warning". Il primo tipo viene diffuso in situazioni in evoluzione
che sollevano preoccupazioni
temporanee tanto che la scadenza dell'alert è prevista per
il prossimo 20 giugno. Il secondo tipo fa riferimento invece a problemi più radicati. In
entrambi i casi comunque il
dipartimento di Stato invita gli
americani a rivalutare i loro
piani di viaggio.
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...
... REDAZIONE FRIULISERA
...
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IL DATO
u Si potrebbe ironizzare che si
tratta di un “principe” di nome e
di fatto, ma sarà che siamo in una
repubblica e non in una monarchia Sandro Principe l’uomo forte del Pd di Cosenza è stato messo
lo stesso ai domiciliari.
Insomma fra gli arrestati dalla
procura calabrese c’è anche lui
considerato uno degli intoccabili
boiardi, uomo “forte” del Pd co-
Per la Dda facevano
parte di un consolidato
intreccio politico/mafioso
sentino, che secondo gli inquirenti faceva parte di un sistema collaudato, che per oltre dieci anni è
riuscito a condizionare il libero
esercizio del voto, alimentando
carriera e successi di politici collusi con i clan.
Un quadro devastante secondo il
castello accusatorio messo in
campo dagli inquirenti che possono contare, pare, su prove testimoniali e perfino intercettazioni ambientali e telefoniche. Quello che emerge dall'operazione
della Dda di Catanzaro che questa
mattina all'alba ha fatto scattare
l'arresto per dieci persone, sarebbe la prova di un sistema di connessione fra malaffare e politica.
Come detto il personaggio di
maggior spicco è Sandro Principe
ex sottosegretario al Lavoro nei
governi Amato e Ciampi ed ex
sindaco di Rende.
L’uomo considerato pil personaggio di punta del Partito demo-
L’EX SOTTOSEGREARIO PD. Sandro Principe finito ai domiciliari
cratico nel cosentino è finito ai
domiciliari per ordine del gip di
Catanzaro.
Per gli inquirenti, sarebbe stato
uno dei principali interlocutori
del clan Lanzino Ruà, egemone
nella provincia di Cosenza.
Ma in realtà Principe non è l'unico
politico cui il clan nel tempo si era
rivolto per offrire voti in cambio
di favori.
Su richiesta dei pm Vincenzo Luberto e Pierpaolo Bruni, ai domiciliari sono infatti finiti anche l'ex
consigliere regionale Rosario
Mirabelli, l'ex consigliere provinciale Pietro Ruffolo e l'ex sindaco di Rende, Umberto Bernaudo, tutti dell'area del centrosinistra. Insieme a un consigliere comunale di cui non è ancora stata
rivelata l'identità, per i magistrati
sarebbero tutti parte di un "intreccio politico/mafioso" che ha condizionato tutti gli appuntamenti
elettorali dal 1999 al 2014, grazie
ai determinanti pacchetti di voti
controllati da personaggi di rilievo della cosca di 'ndrangheta
"Lanzino-Rua'".
Personaggi di Cosenza, tutti condannati in via definitiva condannati per "associazione mafiosa"
che evidentemente avrebbero
vuotato il sacco rivelando le commusioni presunte con i politici.
Lo schema scoperto dagli inquirenti era semplice. in cambio dell'appoggio nelle urne, il clan ha
ottenuto nel tempo appalti e favori come l'affidamento in gestione di locali pubblici comunali, l'assunzione di soggetti indicati dal clan nelle municipalizzate, incluso il capoclan Ettore Lanzino.
Ma non solo nel pacchetto di
scambio vi era anche la promessa
dell'erogazione di fondi pubblici
per una cooperativa creata da un
personaggio di vertice della cosca
per gestire l'area commerciale.
u Uno scambio di favori
che per secondo gli inquirenti avrebbe tentato
di condizionare anche
l'esito delle ultime elezioni amministrative nel
2014. In quell'occasione,
a muoversi sarebbe stato uno dei personaggi di
vertice del clan, che dal
carcere avrebbe ordinato ai suoi la cifra che i
politici avrebbero dovuto
pagare cash in cambio
dei voti del clan, lamentando gli scarsi benefici
ottenuti dalla cosca nel
recente passato. Conversazioni intercettate e
finite al centro dell'indagine della Dda di Catanzaro e alimentate, pare,
anche dalle dichiarazioni
di tre pentiti. Si tratterebbe di Ernesto, Vincenzo e Adolfo Foggetti,
quest’ultimo esponente
di primo piano della cosca "Bella bella" e "fidato" collaboratore del
boss Maurizio Rango.
Adolfo Foggetti da tempo
collabora con i magistrati di Catanzaro, cui
avrebbe svelato i rapporti consolidati tra l'ambiente criminale e quello
politico. Parole che sembrano aver contribuito
all'inchiesta che oggi ha
provocato un terremoto
destinato a ridisegnare
gli equilibri politici
dell’intera Calabria.
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ANNO I
N° 23
MERCOLEDI 23 MARZO 2016
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ECONOMIA
LETTERA EUROPEA. Il commissario Ue alla concorrenza ci lascia solo un mese di tempo
IN BREVE
la vicenda della Bad-bank
altro “pasticcio all’italiana”
Il ministero minimizza è annuncia la proroga dei termini a settembre
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...
... GAETANO SPATARO
... [email protected]
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mente sottovalutate dalla Banca
d’Italia, che ha ordinato la loro
cessione alla cosiddetta bad bank a
un prezzo nettamente inferiore al
reale valore economico». Secondo i calcoli dell’esecutivo
dell’Unione Europea, il prezzo
medio del 17,6% del valore nominale dei crediti deteriorati «Consentirà alla bad bank un notevole
profitto che sarà riversato sul Fondo di risoluzione», lo stesso che
non doveva essere utilizzato per
rimborsare i correntisti.
u La questione della “banca ponte” creata dallo Stato italiano per
salvare dal fallimento le 4 banche
(Banca Marche, CariFerrara, CariChieti e Banca Etruria) rischia di
diventare un boomerang. La commissione europea, infatti, ha intimato il nostro governo di risolvere
la situazione entro il 30 aprile
2016. Oltre tale data, le banche
non sarebbero più autorizzate ad
esercitare la normale attività.
Questo ne decreterebbe la loro fine. Nel frattempo, fonti ministeriali annunciano uno slittamento
del termine a settembre.
LA COMMISSIONE UE. Secondo indiscrezioni, poi confermate dalla stessa Banca d’Italia,
nella lettera di "autorizzazione"
alla risoluzione del 22 novembre
scorso la Commissaria Ue alla
concorrenza, Margrete Vestager,
avrebbe imposto il 30 aprile come
termine ultimo per la cessione delle nuove banche guidate da Roberto Nicastro. Questa la parte cruciale della missiva: «Se la banca ponte non sarà venduta entro il 30 aprile 2016, interromperà immediatamente ogni attività diversa dal recupero dei crediti in essere a quella
data, non svilupperà nessuna nuo-
MISE. La sede del Ministero dello sviluppo economico
va attività o business, non entrerà
in nuovi mercati e non acquisirà
nuovi clienti». Resterebbe dunque
solo un mese per risolvere la complessa situazione. Tra i punti caldi
sollevati dalla missiva, quello relativo all’utilizzo del Fondo di risoluzione previsto dal nuovo regime del bail-in per rimborsare parte
dei risparmiatori truffati e i credi-
tori di bond subordinati che hanno
subito perdite. Tale comportamento è stato tradotto da Bruxelles
come “un aiuto di Stato” e quindi
da rimuovere e/o sanzionare.
In realtà i problemi da risolvere
non sono finiti: nella lettera la
commissaria Vestager scrive che:
«Le sofferenze delle quattro banche salvate sono state violente-
ITALIA. In risposta a tali polemiche, l’Italia, attraverso il Ministero dell’economia, annuncia che la
scadenza entro cui le autorità italiane ritengono si possa concludere l'iter di cessione può essere individuata indicativamente a settembre. In sostanza, alla durezza
dei vertici di Bruxelles, si sovrappone anche questa volta, la ricetta
“all’italiana”, secondo cui tutto si
aggiusta, basta volerlo.
Nella sua più volte citata lettera, il
commissario europeo alla concorrenza, Vestager specifica che il
salvataggio delle 4 banche dovrà
avvenire invece entro il 22 novembre 2017, data con la quale scatterà
la messa in liquidazione e sarà revocata la licenza bancaria.
Ma anche in questo caso, il condizionale è d’obbligo.
SICUREZZA AZIENDALE
Password in vendita
è questione di prezzo
u Un impiegato su cinque venderebbe la propria password aziendale. Tra questi il 44% lo farebbe
per meno di mille dollari. Lo rileva
un sondaggio condotto da Sail
Point, società di sicurezza americana su un campione di mille impiegati di grandi aziende. Il 45%
circa dei lavoratori intervistati sono impiegati presso società con
un organico superiore ai 10 mila
lavoratori, il 25% del campione
presso gruppi con numero di impiegatitra 5 mila e 10 mila, mentre
il restante in aziende con dipendenti tra mille e 5 mila impiegati.
CREDIT SUISSE
Tagli per 6 mila posti
di lavoro quest’anno
u Credit Suisse ha annunciato il
taglio di 6 mila posti di lavoro nel
2016, 2 mila solo nella sua divisione Global Markets contro i 4.000
previsti febbraio. Una decisione
che segue la scelta di alzare
l’obiettivo di risparmio dell’istituto
da 3,5 a 4,3 miliardi di franchi svizzeri (3,9 miliardi). La banca ha sottolineato così di voler ridurre i costi di 18 miliardi entro il 2018, prevedendo già 1,7 miliardi di risparmi nel 2016.
PARTNERSHIP. La proposta prevede una accordo con Qatar Airways e la mobilità incentivata L’OPERAZIONE. Proseguono i lavori dei due istituti bancari
Una drastica riduzione esuberi Fusione Bpm-Banco
Meridiana passa da 900 a 500 via libera dalla Bce
Da 902 a 514, questo il drastico
calo degli esuberi indicati da Meridiana: questa la proposta con cui
la compagnia aerea si è presentata
al tavolo che si è svolto presso il
Ministero dello Sviluppo economico. La nuova quota di esuberi,
in particolare, riguarda 48 dipendenti del personale di terra, 433
assistenti di volo, 33 dipendenti
della manutenzione e zero piloti.
La procedura di mobilità verrà
aperta il 10 aprile e ci sono 75
giorni di tempo per chiuderla.
Dal punto di vista dei sindacati,
l’azienda: «Conserva inaccettabili rigidità aziendali sul tema contrattuale di riferimento». Lo affermano le Segreterie nazionali di
Filt-Cgil, Fit-Cisl, UilTrasporti e
UglTrasporti in una nota congiunta al termine dell'incontro al Mise.
«Occorrono più strumenti nella
gestione dell'ancora alto numero
di esuberi».
Il presidente di Meridiana, Marco
Rigotti, preme sul pedale dell’acceleratore: «A questo punto occorre correre, ci sono i tempi tecnici dettati dalla Cig e dalla mobilità». La procedura di mobilità
si aprirà entro il 10 aprile, entro
quella data Rigotti precisa: «Vorremmo raggiungere un accordo
con Qatar Airways». Proprio in
virtù di questo progetto di partnership, gli esuberi sono calati da 900
unità a circa 500: «La gestione del
personale in eccesso avverrà sia
mediante l’impiego presso Qatar
Airways, sia attraverso l'accesso
alla mobilità incentivata».
Riguardo a quest’ultima, gli incentivi previsti sono di 15 mila euro a persona «Le persone che hanno i requisiti per accedervi sono
circa 42-43».
COMPAGNIA AEREA.
u Secondo indiscrezioni, dalla
Bce sarebbe arrivato l’Ok, informale e preliminare, al progetto di fusione tra Banco popolare e Bmp. Questo a seguito
dell’accoglimento degli ultimi
chiarimenti sulla operazione
spediti ieri direttamente a Francoforte da parte dei due istituti
interessati.
Tale comunicazione, se confermata darebbe il via libera ai lavori dei consigli di amministrazione in corso a Milano e Verona, con l’obiettivo di arrivare
ad un primo memorandum di intesa.
Entro un mese verrà poi inviato
a Francoforte il business plan al
2020 nonché la bozza del nuovo
statuto.
Sul mercato, dove ieri Bpm ha
guadagnato il 2,97% e il Banco
lo 0,41%, i titoli oggi sono sospesi. Si continua a guardare
con interesse soprattutto alle
misure di rafforzamento concordate con la Bce: il mix di
azioni che dovrebbe comprendere cessione di Npl, di attività
(in primis la banca conferitaria,
per un valore di poco sopra i 100
milioni), ma anche convertibili
o emissioni di titoli. Una quota
di aumento che potrebbe essere
almeno in parte riservata a investitori istituzionali, misura su
cui ancora Mediobanca potrebbe rilasciare una propria garanzia.
MAIL [email protected]
ANNO I
N° 23
MERCOLEDI 23 MARZO 2016
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ECONOMIA / Regione
NOMISMA. L’analisi fatta sul territorio giuliano rivela segnali di ripresa nel 2015
Il mercato immobiliare riparte a Trieste
prezzi in calo e credito meno stringente
Bene il settore residenziale, meno vitale quello direzionale e dei box-garage
.............................................................
...
... GAETANO SPATARO
... [email protected]
.
u Il mercato immobiliare triestino
conferma evidenti segnali di ripresa
nel 2015, è quanto risulta dall’analisi del I Osservatorio Immobiliare
2016 di Nomisma. Segnali di tale ripresa sono costituiti da una riduzione del calo dei prezzi e delle tempistiche per le compravvendite.
Si riaccende, in sintesi, la domanda
rivolta all'acquisto, sostenuta da una
riduzione dei prezzi e dalla minore
rigidità da parte di molti istituti di
credito nella concessione dei finanziamenti: nel 2015, il 64% delle
compravendite di abitazioni è stato
finanziato da mutuo prima casa.
VENDITE. Dalla ricerca fatta sulla
capitale giulana dalla celebre società di consulenza immobiliare, emerge anche una precisa conferma: la ripresa del settore immobiliare sarà
comunque ancora lenta e difficoltosa.
I valori di compravvendita dell’usato calano nel 2015 dello 0,8%, mentre rimangono in linea con lo scorso
anno le riduzioni per il nuovo (-2%).
Anche i tempi di trattativa continuano ad accorciarsi, arrivando a una
media di 7,5 mesi per la compravendita e di tre mesi per la locazione, così come gli sconti percentuali, che
sono nuovamente diminuiti. Segna-
li, quasi tutti, di una rinnovata vitalità del mercato che attenua l’esigenza di correttivi (come sconti e continui cali dei prezzi).
AFFITTI. Si attenua significativamente la flessione dei canoni, in media intorno al -0,4%, e si riducono le
tempistiche medie necessarie alla
definizione contrattuale, sia per le
abitazioni nuove che per quelle usate, entrambe nell'ordine di tre mesi.
Non si evidenziano sostanziali variazioni dei rendimenti da locazione,
che si consolidano intorno al 6%.
GARAGE. Il mercato dei box o ga-
rage rimane piuttosto fiacco e proseguono i segnali di inattività evidenziati negli ultimi anni, che confermano lo scarso interesse per il
segmento. I prezzi si riducono ulteriormente (-4%), mentre sono risultati in lieve diminuzione i canoni
(-1,3% annuo). In controtendenza
rispetto al resto del settore residenziale le tempistiche di formalizzazione dell'acquisto, salite a 6,5 mesi
in media, e della locazione (4,5 mesi).
UFFICI. Anche il comparto direzionale fatica a decollare, con un numero di compravvendite in calo. L’in-
tensità del calo si riduce per quanto
riguarda i prezzi (scesi dello 0,7%)
che per i canonni (-1,2%). Si riducono nuovamente i tempi per la vendita, che scendono in media a 11 mesi.
Stabile il rendimento medio lordo da
locazione, che si attesta al 5,7%.
STIME. Secondo quanto dichiarato
dagli intervistati, le previsioni per il
2016 evidenziano una situazione ancora poco stabile. Se per il residenziale ci si attende un incremento del
numero di contratti, per tutti gli altri
comparti si prevede perdurante ristagno delle compravvendite.
Giovani imprenditori a Udine
PIÙ SUPPORTO E
FORMAZIONE PER
GIOVANI IMPRESE
u Partendo dalla considerazione che chi si trova ad avviare
un’iniziativa imprenditoriale,
anche se ha superato i 35 anni,
si trova di fronte agli stessi
ostacoli di un “giovane imprenditore”, il Comitato giovani imprenditori della Camera di
Commercio di Udine propone
di passare dal concetto di “giovane imprenditore” a quello di
“giovane impresa” e su di esso
strutturare politiche pubbliche
e iniziative come bandi e servizi a supporto. È una delle proposte che il Comitato, formato
dai presidenti dei Gruppi giovani delle categorie economiche provinciali, ha presentato
ieri pomeriggio nella sede camerale udinese all’assessore
regionale alle attività produttive Sergio Bolzonello, in un incontro operativo che ha portato a un proficuo confronto e a
diversi progetti da poter mettere in campo insieme.
Altrettanta enfasi è stata posta
sulla necessità di dare maggiore supporto all’orientamento e
alla formazione degli aspiranti
imprenditori, al fine di dare loro più consapevolezza non solo sulle opportunità, ma anche
sui rischi che corre chi vuole
fare impresa. «L’elevatissimo
numero di chiusure di impresa
a poco tempo dall’avvio lo testimoniano», ha concluso il
presidente del Comitato, Massimo Zamò.
AUDIZIONE PUBBLICA. Soddisfatto l’assessore Shaurli: «l’adesione al progetto è stata corale e spontenea»
Quasi completato l’iter per la “nuova” Doc regionale
Per arrivare a stampare il marchio sulle bottiglie manca solo il passaggio al Comitato nazionale vini
u La Doc Friuli o Friuli Venezia
Giulia è prossima al completamento del suo iter. Dopo l'audizione pubblica di oggi manca solo l'ultimo passaggio, come precisa l’assessore regionale Cristiano Shaurli, nel corso dell’incontro odierno: «Manca solo il Comitato nazionale vini, a inizio
aprile, per consentire ai viticoltori della nostra regione di apporre sulle bottiglie, già dalla prossima annata, la nuova denominazione che si affianca a quelle delle
Doc esistenti, così da rafforzare
l'immagine del vigneto Friuli Venezia Giulia».
L’audizione odierna presso l’Auditorium di Udine, oltre che pub-
ASSESSORE. Shaurli
blica era anche obbligatoria e finalizzata ad aggiornare tutti gli
interessati sulla situazione mettendoli in condizione di fare osservazioni rispetto al disciplinare
di produzione dei vini Doc (Denominazione di origine control-
lata) Friuli.
«Un'occasione storica per la viticoltura del Friuli Venezia Giulia
- ha aggiunto Shaurli -. Un obiettivo del quale si parla da oltre
trent'anni e che ha finalmente visto riuniti i rappresentanti delle
Doc, delle Denominazioni di Origine Controllata e Garantita
(Docg), dei produttori, delle organizzazioni agricole e amministratori, accomunati dalla volontà
di cogliere un'opportunità per la
crescita e per la promozione del
vigneto regionale, e nel contempo delle sue molteplici specificità».
Da tale assise è emersa una adesione compatta al progetto, risa-
lente addirittura agli anni ‘70, finalizzato a diffondere la conoscenza dei vini della regione riunendoli attorno ad una unica denominazione collettiva.
È importante precisare che l'adesione alla nuova Doc è di natura
volontaria e i produttori potranno
scegliere se adottarla o meno.
Soddisfatto dell’esito dell’incontro, l’assessore non ha mancato di
ringraziare gli uffici per il lavoro
svolto e, soprattutto: «I rappresentanti della filiera vitivinicola
regionale per aver saputo abbandonare i campanilismi e trovare le
necessarie mediazioni, dimostrando finalmente nei fatti che
una regione come la nostra ha bi-
sogno di unità, coesione, filiere
locali regionali, e che le nostre
specificità possono e devono essere complementari per renderci
ancora più forti nella ricerca della
qualità e del riconoscimento nazionale e internazionale».
Il resto del percorso della Doc per
essere completato è questo: il testo del disciplinare, che oggi nel
corso dell'audizione è stato letto
ai presenti parola per parola dal
direttore centrale delle Risorse
agricole e forestali Francesco Miniussi, al cospetto dei rappresentanti del MiPAAF, sarà esaminato dal Comitato nazionale vini
(che ha sede presso il Ministero)
il prossimo 7 aprile.
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ANNO I N° 23 MERCOLEDI 23 MARZO 2016
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CRONACA Regione
L’INCONTRO. Serracchiani ha incontrato l’ambasciatore Hassan
Incontro tra Marocco e Fvg flash
obiettivi comuni e condivisi
PROVINCIA DI UDINE
Due territori accomunati dalla loro posizione strategica
Riforma degli enti, il
rinvio al Tar
u Portualità e logistica, cultura,
agroalimentare e ricerca... questi
alcuni degli argomenti discussi oggi tra la presidente del Fvg, Debora
Serracchiani, e l'ambasciatore del
Marocco in Italia Hassan Abou
Ayoub.
u Il commento del presidente della Provincia di Udine, Pietro Fontanini sugli sviluppi della Riforma
degli Enti locali: «Il rinvio della
sentenza attesa per oggi dal Tar
Fvg riguardo ai ricorsi presentati
dai 56 Comuni e della Provincia di
Udine contro le Uti è un chiaro segnale che il tribunale intende approfondire ulteriormente la questione. Un segnale che noi cogliamo come rafforzativo della nostra
posizione di ricorrenti contro questa riforma. Siamo convinti che su
questa questione dovrà esprimersi anche la Corte Costituzionale».
POSIZIONI STRATEGICHE.
Ad accomunare i due territori le rispettive posizioni strategiche occu-
pate su due fronti diversi ma complementari: porta verso l'Europa
Centrale il Friuli Venezia Giulia e
sponda naturale per il Nord Africa il
Marocco. Partendo da queste premesse, la Serracchiani ha cercato di
porre le basi per un dialogo più approfondito, finalizzato al raggiungimento di una serie di accordi, sulla base anche dell'interesse che alcuni imprenditori della nostra re-
L’INCONTRO. La presidente Serracchiani e l’ambasciatore
gione hanno manifestato nei confronti del Marocco. Il Paese nordafricano, infatti, sta attraversando un
momento di significativa espansione economica con una crescita del
Pil nel 2015 del 4,8%.
Oltre al favorevole aspetto economico, si aggiunge anche quello politico, come sottolinea la Serracchiani: «Un’altra condizione per interagire col Marocco è quella relativa al nuovo assetto istituzione che
conferisce maggiore autonomia ai
territori». Il Governo di Rabat, infatti, ha recentemente avviato una
riforma di tipo regionalistico che va
in quella direzione, dando la possibilità di creare rapporti di collaborazione diretti con specifiche realtà
locali marocchine «Un elemento
strategico di oggettivo vantaggio».
TANGERI. La presidente Serracchiani, ha messo in risalto lo sviluppo del Porto di Tangeri che, in pochi
anni, ha moltiplicato per dieci il volume dei traffici. Infine è stato affrontato l'ambito dei trasporti, riscontrando un interesse comune su
eventuali rotte per un collegamento
tra quella parte economicamente
dinamica del Continente africano e
l'Est Europa.
AUTOVIE VENETE.
AUTOVIE VENETE
Traffico pasquale
u Intensificazione del traffico già
dalle prime ore di domani, giovedì
24 marzo, è prevista sulla rete autostradale di Autovie Venete, particolarmente sulla A4 in direzione
Trieste con rallentamenti in uscita
alla barriera di Trieste Lisert.
Flussi sostenuti anche in direzione Venezia e in A57 in entrambe le
direzioni. Lo comunica Autovie
Venete in relazione alle festività
pasquali. Simili previsioni per venerdì 25 marzo, mentre sabato 26
e domenica 27 marzo (giorno di
Pasqua) la circolazione si presenterà regolare. Lunedì 28 marzo,
'Pasquetta', traffico intenso in direzione Venezia per l'intera giornata. In occasione della Unesco
Cities Marathon, sarà chiusa l'uscita di Palmanova.
Sandrigo Ingross srl via Che Guevara n.5, Z.A. Aquileia (ud)
tel. 0431/919665 - fax 0431/919675 [email protected]
CONSORZIO BONIFICA
La roggia di Manzano
u Sarà ilConsorzio di Bonifica
Pianura Friulana ad occuparsi,
grazie a una convenzione con il
Comune di Manzano, deilavoridi
tutela dell’assetto idraulico e idrogeologico dellaroggia. Il servizio
regionale di difesa del suolo ha infatti trasferito 300 mila euro di fondi al Comune di Manzano,che a
sua volta ha incaricato il Consorzio a predisporre il relativo progetto e ad eseguire la direzione lavori.
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ANNO I N° 23 MERCOLEDI 23 MARZO 2016
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CRONACA
MANIFESTAZIONE Nella Loggia del Lionello Honsell e altri sindaci coesi nel dolore
Udine e Provincia unite:
il cordoglio per Bruxelles
Gli orribili fatti accaduti in Belgio non passano sotto silenzio nel capoluogo
Rappresentanti politici e cittadinanza hanno voluto esprimere vicinanza
..........................................................
...
... LORENZO MANSUTTI
... [email protected]
.
u ”E’ con profondo dolore che ci
troviamo qui”. Ha esordito così il
sindaco di Udine, Furio Honsell,
poco dopo le 18, durante la manifestazione di solidarietà per le
vittime di Bruxelles, sotto la Loggia del Lionello. “Dobbiamo far
germogliare dentro di noi - ha aggiunto il sindaco - gli ideali universali di tutta l’Europa: spero che
usciremo più convinti dei nostri
“Piena condanna”
arriva dalla Comunità
islamica udinese.
valori anche da questa terribile
prova”.
Un’ottantina le persone presenti,
forse qualcosa di più, in un clima
primaverile, ma non troppo in sere
così. Gli applausi dei presenti
hanno però dimostrato che il coraggio non è ancora sparito. Anche l’incidente in cui sono rimaste
coinvolte le studentesse, tra cui
una friulana, è freschissimo. “Siamo qui per esprimere il cordoglio
di tutta la città - ha continuato
Honsell - e per ricordare che siamo tutti fratelli”.
Sono intervenuti con significativi
striscioni anche alcuni membri
della Comunità islamica di Udine:
“La nostra è una piena condanna -
UNO dei cartelli esposti dai membri della Comunità islamica.
ha sostenuto Mohammed -: non ci
stancheremo mai di dirlo.
All’Islam sono associati crimini
orribili: ma non appartengono nè
a noi nè all’umanità. Non dobbiamo cedere alla paura perchè purtroppo c’è la volontà di dividere la
comunità internazionale, separare
con le armi gli occidentali ed i musulmani”.
La violenza, a tutte le latitudini
non può infatti essere l’unico valore che ci è rimasto. Sempre il
sindaco è prodigo di parole: “Siamo qui per tutti i morti: ma è necessario anche punire chi porta alla distruzione propria e delle persone che gli stanno intorno”.
Erano presenti anche alcuni asses-
sori del comune di Udine ed in veste ufficiale altri sindaci della provincia friulana: oltre ad un assessore del comune di Povoletto abbiamo riconosciuto i primi cittadini di Ruda, Bagnaria Arsa, Buttrio, Stregna, San Vito al Torre,
Pradamano, Pozzuolo e Marano
Lagunare.
Posizione controcorrente quella
dell’ex senatore Mario Pittoni, capogruppo della Lega nel consiglio
comunale di Udine, che comunque ha aderito alla manifestazione: “Vogliamo essere concreti ha affermato in una nota - per non
continuare a vivere giornate come
queste ? Serve un giro di vite sull'immigrazione di cultura islami-
ca. Da tempo Paesi come la Germania selezionano chi può restare
sul loro territorio: è ora di cominciare a farlo anche noi”. Presente
anche Francesca Musto, assessore
alla cultura della Provincia di
Udine: “Non ci siamo ancora
asciugati le lacrime per tutti gli
studenti morti - ha dichiarato - ed
ora è accaduto questo. Siamo vicini a Pasqua e speriamo nella ‘resurrezione’ per un mondo davvero migliore, dove prevalgano i valori della democrazia e della vita
umana. Io sono una credente: lo
dobbiamo alle nuove generazioni
ed anche a chi ha lottato in passato
per noi”. Sembrerà banale dirlo,
ma l’unione fa - ancora - la forza.
Polizia di Gorizia
MANDATO DI
ESTRADIZIONE
PER UN 58ENNE
u VILLESSE Nei dintorni del
casello di Villesse, in provincia di Gorizia, ieri la Polizia locale ha proceduto all’arresto
di un uomo di 58 anni dalla
cittadinanza slovena.
Sono stati gli agenti della IV
zona della Polizia di frontiera
ad effettuare il fermo del
58enne: l’uomo si stava infatti
dirigendo in Slovenia a bordo
di un veicolo con la targa tedesca.
J. P., queste le inziali dell’arrestato, è stato sottoposto alle verifiche ed ai controlli del
caso: gli agenti sono venuti
subito a conoscenza che era
già stato emesso un mandato
di arresto nei suoi confronti
perchè potesse essere estradato in Francia. L’uomo è infatti ricercato all’incirca da un
mese a questa parte perchè è
ritenuto responsabile di un
traffico di stupefacenti.
A questo punto la Polizia non
ha dovuto far altro che condurre il conducente dell’auto
fino alla Casa Circondariale di
Gorizia, in attesa che l’autorità giudiziaria decida ora sul
da farsi.
COMMERAZIONI Minuto di silenzio all’Università degli studi di Padova
Il corpo di Elisa sarà presto a Venzone
Anche l’Istituto Magrini di Gemona del friuli ha ricordato la sua ex studentessa
..........................................................
...
... REDAZIONE FRIULISERA
... [email protected]
.
ELISA Valent.
u Se l’Università di Padova ha
esposto bandiere a lutto e ha sospeso già ieri le lezioni, questa
mattina tutto l’Istituto Magrini-Marchetti di Gemona del Friuli
ha osservato un minuto di silenzio
per onorare la memoria della ragazza di Venzone.
Assieme ai professori gli studenti
di Gemona, alle 12, hanno interrotto tutto quello che stavano facendo e si sono alzati dai banchi
dove Elisa Valent sedeva anni prima di loro. Il loro breve ma intenso silenzio ha espresso la vicinanza di un’intera comunità.
Il corpo di Elisa Valent sarà a casa, a Venzone, probabilmente già
domani. Elisa, 25 anni, prima di
partire per l’Erasmus in Spagna,
era impegnata a studiare Filologia
moderna all’ateneo di Padova per
ottenere la magistrale. I suoi colleghi di corso al dipartimento di
Studi linguistici e letterari hanno
voluto ricordarla, come riporta il
Corriere della sera, così: “Elisa
amava fare festa, leggeva molto e
stava preparando un progetto per
la tesi di laurea in letterature comparate”. “Sabato mattina - ha aggiunto Marco Penzo - stava poco
bene e non voleva nemmeno an-
dare a Valencia: alla fine aveva
deciso di partire per vedere i fuochi d’artificio”.
Elisa aveva superato in passato la
leucemia e, partendo da Carnia,
una frazione di Venzone di appena 350 abitanti, voleva imparare
meglio le lingue. Non potrà ritornare al Magrini, la vecchia scuola,
come le era capitato di fare con le
compagne di recente: Venzone la
accoglierà con una fiaccolata.
MAIL [email protected]
ANNO I
N° 23
MERCOLEDI 23 MARZO 2016
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UDINE / Cronaca
IL MALCONTENTO. Cittadini e commercianti: «multate gli incivili!»
Un “discutibile” scoop offende, giustamente, il Comune
Sputi, cicche e mozziconi Caso Stellini
Udine ritorna al medioevo Honsell s’infuria
San Giacomo, i nuovi quadrelli già imbrattati di chewin-gum
.........................................................
...
... LUCIA BURELLO
... [email protected]
.
u VA BENE che Udine è un centro
medioevale, ma questo non significa che le persone debbano comportarsi come nel medioevo.
E il fatto che, camminando, si
debba fare lo slalom tra sputi e
gomme americane, come un tempo lo si faceva con i rivoli di orina,
sta mandando su tutte le furie non
soltanto i cittadini, ma anche i
commercianti del centro storico.
E allo schifo delle espettorazioni e
delle gomme, si aggiunge anche
quello per i mozziconi di sigaretta. A tal proposito alcuni esercenti, nella speranza di salvare almeno il decoro del proprio esercizio,
hanno fornito il marciapiede di
posacenere cosa che, a dirla tutta,
dovrebbe fare l'Amministrazione
comunale.
Sì perché dal momento che la
Legge 221 del 28 dicembre 2015,
e in vigore dal 2 febbraio 2016,
prevede multe fino a 300 euro per
chi getta mozziconi e cicche in
strada, prevede, tuttavia, che i Comuni installino appositi contenitori lungo i marciapiedi, nei parchi e nei luoghi di aggregazione.
«E’ facile per lo Stato legiferare commenta l’assessore all’Ambiente, Enrico Pizza - senza però
garantire ai piccoli comuni le risorse necessarie per fare funzionare
le
cose».
E infatti, di posacenere pubblici
lungo le strade cittadine, se ne incontrano pochini.
«Faccio appello al buon senso e
all’educazione delle persone continua l’assessore - restando in
attesa di vedere, finalmente, comminare la prima multa all’incivile
di turno. Non è facile che ciò avvenga, naturalmente, perché le
persone devono essere colte in
flagranza di reato. Cercheremo di
monitorizzare il centro storico il
più possibile - conclude Pizza anche perché, purtroppo, le chewin-gum stanno iniziando a imbrattare la nuova pavimentazione
A volte l'ossessione per lo
“scoop” è talmente parossistica
da far scadere noi della stampa nel
ridicolo. Ci riferiamo ai titoloni
cubitali di oggi che, dalle pagine
di noti quotidiani, annunciano:
“Lo Stellini rischia la multa per lo
striscione su Regeni”.
Secondo il “colpo giornalistico”,
infatti, il liceo Classico udinese
avrebbe dovuto chiedere l'autorizzazione al Comune per l'affissione del messaggio solidale. E
questo, in linea con il Regolamento di attuazione del Codice
della Strada (D.p.r del 16 dicembre 1992, n. 495). Non avendolo
fatto, dunque, rischierebbe la
multa da parte della Polizia Municipale. Una fanfaronata subito
smentita dal primo cittadino che,
particolarmente risentito ha dichiarato «Il Comune non ha mai
chiesto di presentare autorizzazioni per lo striscione su Regeni».
E di questo, a dirla tutta, nessuno,
con un minimo di buon senso, ha
mai avuto dubbi. A parte, forse,
quel dipendente comunale che,
sentendosi un po' troppo sceriffo,
forse ha voluto far girellare inutilmente i suoi speroni lungo la
scalinata dello storico liceo, magari per avere un po' di credito dal
“Premio Pulitzer” di turno.
Non avevamo dubbi, dicevamo;
primo perché lo stesso Comune
ha affisso l'analogo cartello, secondo perché non vi è nulla nello
striscione dello Stellini che violi
il Regolamento del Codice della
strada; non è, per esempio, pubblicità non autorizzata (come Dacia Arena), né insegna di esercizio ingombrante. E non è nemmeno un cartellone che disturba o
intralcia la visuale del traffico cittadino. Ma c'è di più: per insegne
come quelle, che esprimono sincera solidarietà alla famiglia dell'udinese assassinato in Egitto, sia
che sporgano da edifici pubblici
flash
LEGAMBIENTE
Via alla giornata
ecologica
VIA LEOPARDI “Se potessi aver, un euro per ogni cicca”
di piazza San Giacomo».
E in effetti, sul rinascimentale
mercato nuovo, già si intravedono
le prime macchie annerite dalla
polvere, non biodegradabili e destinate a rimanere attaccate per
decenni. Senza considerare il rischio per uccellini e piccioni,
troppo spesso asfissiati da ciò che
credono un ghiotto boccone.
Ma se un Comune come Roma
spende oltre a 5 milioni all’anno
per pulire i marciapiedi dalle
gomme americane, quanto spende, in proporzione, un’Amministrazione come Udine?
«Nulla - informa l’assessore - come ho detto non abbiamo abbastanza fondi per questo servizio».
Ma oltre a cicche e mozziconi, la
legge punisce anche chi sputa,
un’usanza questa, non soltanto
“esotica” ma decisamente autoctona e che sta trasformando i camminamenti cittadini in vere e proprie sputacchiere. Creando anche
seri rischi dal punto di vista sanitario. Non dimentichiamo, infatti, che malattie quali meningite,
tubercolosi e influenze, oggi tornate “alla ribalta”, sono virali e
«portarsele in casa - come sottolinea un commerciante di via
Aquileia - sulle suole o sulle zampe del cane, non è il massimo».
Insomma: cari trogloditi usate il
fazzoletto, perché dalla sentenza
n. 45924 del 9 dicembre 2011, la
Cassazione, con dovizia di particolari, spiega che sputare può
configurare un reato previsto
dall’articolo 639 del Codice Penale e che riguarda il deturpamento e imbrattamento di cose altrui.
u Il Circolo Legambiente di
Udine partecipa alla "Giornata
Ecologica" organizzata dal Comune di Pradamano, in collaborazione con le Scuole e le associazioni locali che si terrà sabato 2 aprile con ritrovo alle ore
8.30 in Piazza della Chiesa. Ci
sarà una raccolta dei materiali/rifiuti abbandonati lungo i cigli
delle strade e nei fossi da persone incivili. Verso le 12.00, a
tutti i partecipanti, verrà offerto
il pranzo presso la "Baita degli
alpini". Per info, via Brescia, 3,
tel. 0432.402934; email: [email protected].
© BLU
DIALOGHI ALLA JOPPI
Rinviato l’incontro
di questa sera
u L'assessorato alla Cultura informa di aver deciso di rinviare
l'incontro di “Dialoghi in biblioteca” di stasera, 23 marzo, per
permettere a tutti di partecipare
alla manifestazione di cordoglio
e solidarietà per le vittime e le
famiglie degli attentati di Bruxelles. La presentazione del libro “Di monache e sirene. Riletture”, di Marina Giovannelli, sarà programmata in un'altra data.
VISIOJAZZ
Un trio d’eccezione
che privati, se rispettano il codice
stradale e non sono offensivi alla
morale pubblica, non necessitano
di alcuna autorizzazione, poiché
rientrano pienamente nella libertà
di espressione.
Premesso questo, ecco le parole
del sindaco Honsell: «Rispetto a
quanto apparso sulla stampa locale oggi, 23 marzo, il Comune di
Udine smentisce categoricamente di aver mai chiesto al liceo Stellini, in alcuna forma, di presentare autorizzazioni per l'esposizione dello striscione dedicato a
Giulio Regeni. Non si può attribuire al Comune di Udine la responsabilità di aver fatto questo
richiamo allo Stellini. Manifestazioni di libero pensiero non pubblicitarie si possono esporre liberamente, come accade ad esempio quando ci sono iniziative degli istituti scolastici, come “Scuole aperte”, in occasioni di manifestazioni pubbliche, come il 25
aprile, o come è accaduto con i
comitati di cittadini contro i passaggi a livello. Vi è stata effettivamente una comunicazione ad
alcune scuole da parte di un dipendente comunale, in data 19
marzo, relativa però i cartelloni
pubblicitari e quindi priva di alcun collegamento con la vicenda.
Se qualche dipendente del Comune si è presentato allo Stellini millantando la necessità di autorizzazioni per lo striscione su Regeni sarà perseguito sulla base dei
regolamenti. – garantisce il primo
cittadino – Dispiace però che si
getti discredito sull'amministrazione comunale senza aver approfondito scrupolosamente la
vicenda».
in via Asquini
u Il calendario di VisioJazz prosegue giovedì 24 marzo con il
Trio composto da Francesco
Cigana, batterista e percussionista poliedrico, Marco Storti,
bassista e contrabbassista della scena padovana, e Giulia
Faccio, pianista dall’età di sei
anni. L’appuntamento è previsto al bar del Cinema Visionario
e avrà inizio alle 19.30, ad ingresso libero.
10
ANNO I N° 23 MERCOLEDI 23 MARZO 2016
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CRONACA / Udine
UNIVERSITÀ. Una cooperazione allo sviluppo in Camerun
I residenti si lamentano, Pizza risponde: presto i sopralluoghi
Energia pulita dall’Ateneo Auto e spazzatura
missione friulana in Africa guai a Baldasseria
Studenti udinesi diffondono i bruciatori a carbone vegetale
u
PROSEGUE l’impegno
dell’Università di Udine in Africa
con progetti di cooperazione legati alla produzione di “energia
pulita” tramite carbone vegetale
(biochar) e bruciatori pirolitici.
Dal 25 marzo il gruppo di ricerca
del dipartimento di Scienze
agroalimentari, ambientali e animali, impegnato su questo fronte
da quasi un decennio, sarà in Camerun nell’ambito di un progetto
biennale coordinato dall’associazione “Donne Africa Onlus” di
Trieste, del quale l’Ateneo è partner. Il progetto, denominato “Autonomia e Sicurezza - Ekona Oil
Palm Mill" e coordinato da Siri
Nangah Spora, è cofinanziato dalla Regione Friuli Venezia Giulia
nell’ambito del Programma regionale di cooperazione allo sviluppo. Il progetto è risultato primo
tra quelli dedicati alla cooperazione allo sviluppo finanziati dalla
Regione nel 2014.
Il team dell’Università di Udine,
coordinato da Alessandro Peressotti, sarà impegnato in un corso
di formazione sulla produzione e
l’utilizzo dei bruciatori pirolitici
(anche per grandi strutture come
ospedali e mense scolastiche) e un
corso di pre-trattamento delle biomasse per renderle utilizzabili come combustibile per alimentare il
bruciatore pirolitico. Sono inoltre
previsti incontri con il ministro
dell’Agricoltura camerunense e
rappresentanti istituzionali per
presentare i positivi risultati del
progetto e favorire la sostenibilità
delle attività nel lungo periodo.
L’ateneo ha già formato 108 studenti che hanno seguito in teleconferenza un corso per imparare
a costruire e utilizzare i bruciatori
pirolitici per uso domestico.
«In questo modo – sottolinea Peressotti –, ogni studente è, di fatto,
un
futuro
artigiano».
Le stufe costruite verranno distribuite alle famiglie delle due cooperative attive nel villaggio di
Ekona, dove è presente un importante impianto per la produzione
di olio di palma. I suoi residui, infatti, attualmente trattati come rifiuti, possono essere invece valorizzati e utilizzati come combustibile per alimentare la stufa pirolitica. In questo modo si evita
l’utilizzo di biomasse legnose e si
riduce la deforestazione.
PALAZZO KECHLER. “Guerra in Occidente?” opinioni in città
Incontro dei forzisti sull’Islam
Tutti d’accordo puntano il dito sul fallimento della politica
u Si è tenuto ieri a Palazzo Kechler il
convegno organizzato da Stefano
Cecotti, coordinatore comunale di
Forza Italia Udine dal titolo “Islam e
guerra all’Occidente?”. Ospiti
dell’incontro Roberto de Mattei, già
vicepresidente del Cnr con delega
per il settore delle scienze umane e
titolare della cattedra di Storia Moderna all’Università di Cassino e di
Storia del Cristianesimo presso
l’Università Europea di Roma, il vicecoordinatore vicario di Forza Italia Fvg, Massimo Blasoni, il consigliere regionale di Forza Italia, Riccardo Riccardi, il presidente della
provincia di Udine, Pietro Fontanini
e il segretario comunale di Fratelli
d’Italia di Udine, Ugo Falcone.
Tema di stringente attualità, quello
della compatibilità del quadro valoriale europeo e occidentale con la
cultura islamica, soprattutto alla luce degli attentati di ieri. A iniziare,
Cecotti che ha posto l’accento «sulla
minaccia che il terrorismo islamico
rappresenta per l’idea stessa di Europa e di identità occidentale» e sul
ruolo che per la prima volta il Friuli
Venezia Giulia si trova ad avere nello scacchiere internazionale e nella
gestione dei flussi migratori.
Dal taglio storico invece l’intervento di de Mattei. Una ricostruzione
dettagliata del rapporto dell’Europa
con la religione di Maometto che
parte «dall’ultimo tentativo di conquista dell’Europa da parte
dell’Islam nel 1716, data che segnò
la fine della minaccia della religione
musulmana nei confronti dell’Europa», fino ai giorni nostri e al pericolo
che deriva da parte dei quello che si
definisce Islam moderato. Più politico l’intervento di Falcone, che ha
posto l’attenzione sulla debolezza
della politica di fronte al terrorismo
islamico. Riccardi infine ha focalizzato il «fallimento delle politiche di
integrazione e di accoglienza a livello nazionale e regionale».
u ADDIO ai marciapiedi di
via Lavariano, completamente fagocitati dalle auto e
dai cassonetti della spazzatura, misteriosamente spostati dalla loro consueta
piazzola e in una posizione
di pericolo per gli utenti.
Sono numerose le lamentele
da parte dei residenti del
quartiere, soprattutto di coloro che, al mattino, portano
a passeggio il proprio cane.
Non esistono, infatti, i camminamenti e mettono a serio
rischio la propria incolumità
e quella dell’amico a quattro
zampe. Non solo, pericoloso
è diventato anche lo smaltimento dei rifiuti, che costringe a restare in mezzo alla strada e in curva. L’assessore Pizza ha promesso un
sopralluogo dopo Pasqua: «Il
problema è che molti frontisti non hanno garage» spiega l’assessore, ma di certo
non è una buona ragione per
occupare l’area pedonale.
Continua, inoltre, il degrado
nei prati circostanti, dove si
richiede più vigilanza.
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ANNO I
N° 23
MERCOLEDI 23 MARZO 2016
11
SPORT CALCIO
L’EVENTO Alle 20.45 la selezione di Antonio Conte sfida le temibili ‘furie rosse’
Udine si colora di azzurro
sale l’attesa per la Nazionale
SICUREZZA ALLO STADIO
Intensificati
i controlli
Domani sera amichevole di lusso tra Italia e Spagna in vista degli Europei
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u L’attesa è quasi finita. Domani
sera, alle 20.45, le luci dello Stadio Friuli di Udine si coloreranno
d’azzurro, illuminando il proscenio con le tinte del grande calcio
internazionale. Italia e Spagna si
troveranno di fronte per un’amichevole di grande livello, test di
avvicinamento ai prossimi Campionati Europei che scatteranno in
Francia il 10 giugno.
Un grande appuntamento e il giusto ‘premio’ per un impianto sportivo che rappresenta un vero
gioiello, non soltanto per Udine,
ma anche per l'intero calcio nostrano. Domani, al Friuli arriveranno oltre 20.000 spettatori,
pronti a gustarsi lo spettacolo di
due Nazionali capaci di fare la storia del calcio. Da una parte, gli azzurri guidati dal Ct Antonio Conte, forti della conquista di quattro
Mondiali - 1934, 1938, 1982 e
2006 - e un alloro europeo nel
1968. Dall’altra, la ‘Roja’ di Vicente Del Bosque, campione
d'Europa in carica e che in bacheca ha quattro trofei (il titolo di
Campioni del Mondo nel 2010 in
Sudafrica, tre Europei nel 1964,
2008, 2012). Insomma, due team
che hanno scritto pagine indelebili nel libro dei successi sportivi.
Per l’Italia, è necessaria una massiccia dose di fiducia in vista di
come Luca Toni, Francesco Totti
e Alessandro Del Piero, per fare
qualche esempio, la differenza
pare evidente. Interessanti, e affascinanti, le sfide che attendono
Federico Bernardeschi, talentino
della Fiorentina, e Jorginho, metodista del rampante Napoli.
D’altra parte le temibili ‘furie rosse’, pur senza due pezzi da novanta come Andres Iniesta e Diego
Costa, porteranno sul manto erboso del Friuli campioni come Iker
Casillas, Sergio Ramos, Cesc Fabregas e Pedro, soltanto per citare
qualche nome. Gli ingredienti per
un match spettacolare, tutto da godere, non mancano!
Udine è pronta ad ammantarsi
d’azzurro: il ritorno della Nazionale regalerà a tutta la regione una
bella serata all’insegna dello
sport. Tutta da vivere.
SELEZIONATORE. Conte saluterà dopo Euro 2016
Euro 2016: la formazione nostrana è attesa da un girone impegnativo che, oltre al Belgio (da molti
indicato come candidato alla vittoria finale), vede ai nastri di partenza anche la Svezia di Zlatan
Ibrahimovic. Conte ha già annunciato che dopo l’appuntamento in
terra transalpina lascerà la guida
della Nazionale, ma nessuno degli
azzurri sembra voglia farsi ‘distrarre’: questo test, al pari di
quello del 29 marzo contro la Ger-
mania, deve portare in dote la giusta autostima. Match tutt’altro che
secondari per molti giocatori, perché fra poco sarà tempo di scelte
definitive.
Inutile nascondersi dietro un dito:
soprattutto nel reparto offensivo
manca un po’ di qualità per fare la
differenza. Graziano Pellè, Simone Zaza, Ciro Immobile (che a
Udine non ci sarà per infortunio)
sono ottimi giocatori, ma ripensando a qualche atleta del passato
MANIFESTAZIONI COLLATERALI Ancora qualche ora per ammirare le quattro Coppe del Mondo
DOMANI GLI ULTIMI EVENTI
LA PALLA SCENDE DAL CIELO
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u Ultimi appuntamenti collaterali, domani, per 'Udine Città Azzurra'. Il programma di manifestazioni promosse per l'amichevole
Italia-Spagna di giovedì è entrato
nella sua fase finale. Dalle 11 alle
16, sarà ancora possibile ammirare le Coppe dal Mondo vinte dagli azzurri nella Sala del Popolo di
Palazzo d'Aronco. Dalle 9 alle 13,
sempre nella sede municipale, i
giornalisti saranno protagonisti
del seminario formativo 'I media e
la Nazionale di calcio'.
Alle 12, spazio al 'Premio Ghirelli' che vedrà i riflettori puntati su
otto autori. A ridosso del match,
alle 19 sarà riservato spazio per i
più piccoli, con l'esibizione dei
Pulcini di alcune società del territorio sotto l'egida del Settore
giovanile e scolastico della Figc.
Infine, il pallone della partita, oltre alle bandiere di Italia e Spagna,
arriverà... dal cielo: a consegnarlo
saranno i paracadutisti della Folgore. Gli inni nazionali saranno
suonati dalla Fanfara della Brigata Alpina Julia.
Dopo i fatti di Bruxelles, l’attenzione è ancora più alta. Per garantire la sicurezza in occasione di
Italia-Spagna, in programma domani sera alle 20.45, è pronto uno
specifico piano messo a punto
dalle forze dell’ordine. Stadio
Friuli blindatissimo, insomma,
con il ricorso ai cani anti-esplosivo e a una squadra di artificieri.
Previsti anche controlli con il metal detector alle persone che raggiungeranno lo stadio per assistere al match amichevole. Insomma, misure potenziate per garantire la massima sicurezza a chi
prenderà parte all’evento (oltre
che per le due squadre).
L’ITALIA AL FRIULI L’ultimo apparizione è risalente al 1998
NOVE PRECEDENTI
IL DEBUTTO NEL ‘79
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u Il suo ‘battesimo’ ufficiale è arrivato nella gara contro la Juve
dello scorso gennaio. Il nuovissimo Stadio Friuli di Udine, una vera bomboniera per gli amanti del
calcio, è un impianto innovativo e
ultramoderno. Tutti i suoi 25.144
posti, infatti, sono al coperto e la
sua concezione ‘senza barriere’ lo
avvicina agli impianti europei. La
decisione della Figc di ospitare al
Friuli l’amichevole di lusso tra
Italia e Spagna è anche un premio
al progetto della famiglia Pozzo.
La Nazionale, finora, si è esibita
solo nel 'vecchio' Friuli e manca
da Udine dal 10 ottobre 1998. Allora, gli azzurri affrontarono la
Svizzera in una gara valida per le
qualificazioni agli Europei, vincendo 2-0. Il debutto dell’Italia,
dopo l’inaugurazione del Friuli
datata 27 settembre 1976, risale al
17 novembre 1979: anche allora,
curiosamente, l’Italia sconfisse
per 2-0 la Svizzera. Sono in totale
9 le apparizioni dell’Italia a Udine, comprese le tre gare del girone
E di Italia ’90.
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ANNO I N° 23 MERCOLEDI 23 MARZO 2016
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SPORT
CASO RIENTRATO La polemica era montata dopo Indian Wells
Campionati Italiani assoluti e giovani
Djokovic fa marcia indietro
“Sui premi ho sbagliato”
Al via le prime prove
Fill già stacca tutti
Il serbo si scusa su Facebook per le frasi sul tennis in rosa
u SU il sipario! Si è aperta
oggi, sulla pista Canin di
Sella Nevea, la tre giorni dedicata ai Campionati italiani
Assoluti e Giovani di sci alpino, manifestazione che
porta sulle nevi friulane tanti grandi nomi del Circo
bianco. In mattinata, la prima ricognizione sul tracciato, con le prove cronometrate sia in campo maschile,
sia femminile.
Fra i protagonisti più attesi
c'era Peter Fill, fresco vincitore della Coppa del mondo
di discesa. E il 33enne 'uomo jet' di Castelrotto non ha
deluso, dominando la prova
con il tempo totale di
1'07”86. Dietro di lui, un altro degli atleti di punta giunti in Friuli, Christof Innerhofer, staccato di 1”70. Al terzo posto, la 'sorpresa' Pietro Zazzi, classe 1994, con
1”85 di ritardo. Fra gli atleti
'di casa nostra', il miglior
piazzamento è stato ottenuto da Emanuele Buzzi, decimo a 2”28, ma nella top ten
si è piazzato anche Mattia
Casse, esponente delle
Fiamme Oro e cresciuto al
Bachmann di Tarvisio.
In campo femminile, la mi-
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u Le sue parole avevano suscitato
un autentico vespaio: “È giusto
che noi uomini guadagniamo di
più (rispetto alle donne, ndr) perché siamo più seguiti”. Le polemiche che sono scaturite da questa affermazione non sono casuali, perché la frase è stata pronunciata niente di meno che da Novak
Djokovic, il numero 1 del tennis
maschile mondiale.
Oggi, il campione serbo ha fatto
dietrofront, porgendo le scuse per
questa (infelice) uscita. Per farlo,
ha utilizzato Facebook, postando
una lunga 'lettera': “L’euforia e
l’adrenalina dopo la vittoria di
doemnica si sono prese il meglio
di me e ho fatto dei commenti che
non sono la migliore articolazione
del mio punto di vista e dunque
voglio chiarirlo. Ho sentito il bisogno di parlare di una più equa e
migliore distribuzione dei premi
nel circuito, ma mi riferivo sia agli
uomini sia alle donne. Tutti dobbiamo lottare per ciò che ci meritiamo (…). Questo è ciò che
penso e voglio scusarmi con
chiunque lo abbia considerato nel
NUMERO 1. Il serbo, stella del tennis maschile
modo sbagliato”.
Insomma, marcia indietro di Nole. Il mondo del tennis 'in rosa',
come è ovvio, non aveva gradito
le frasi di Djokovic, ma erano piaciute ancora meno quelle di Raymond Moore, direttore del torneo di Indian Wells: “Le donne
dovrebbero inginocchiarsi e ringraziare Dio che Roger Federer e
Rafa Nadal siano nati, perché so-
no loro ad aver portato avanti questo sport”, aveva dichiarato l'ex
professionista sudafricano, aggiungendo anche che “il tennis
femminile tira avanti sulle spalle
degli uomini”. Contro di lui si erano scagliate anche la numero 1 del
ranking, Serena Williams, e un'altra atleta di punta, Vika Azarenka.
Il ciclone che l'ha investito lo ha
portato a dimettersi.
glior prestazione è stata
quella di Nadia Fanchini con
1'12”32, seguita da Sofia
Goggia (staccata di soli 8
centesimi) e Verena Gasslitter, terza ma con un distacco di 1”50. Più indietro altre
big come Federica Brignone
(nella foto), ottava, Johanna
Schnarf, decima, Elena Curtoni, 18esima, ed Elena Fanchini, diciannovesima.
Il programma di domani prevede alle 10 lo start della discesa maschile, alle 11.30
la discesa femminile; alle
14, sciatrici protagoniste
nello slalom valido per la
combinata, seguite alle
14.30 dai colleghi maschi. I
Campionati si concluderanno venerdì 25 con i superG.
A Sella Nevea, le stelle dello
sci sono pronte a darsi battaglia. Le emozioni sulla neve sono assicurate.
Lega pro
8A EDIZIONE La gara richiama atleti da tutte le parti d’Italia
A Casarsa si scaldano i motori
Il 1° maggio torna la Maratonina del vino: via alle iscrizioni
UDINESE
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u Aperte le iscrizioni per l'ottava
edizione della Maratonina Terre e
Città del Vino. La manifestazione, che si svolgerà il 1° maggio, si
snoderà lungo un percorso che da
Casarsa toccherà San Lorenzo,
Valvasone, San Martino al Tagliamento, Arzene e di nuovo San
Lorenzo fino all’arrivo nella cittadina casarsese. Attesi atleti da
tutta Italia nel cuore di una zona
famosa per la sua tradizione enologica proprio durante la rinomata
Sagra del Vino.
Il comitato organizzatore, guidato
da Pro Casarsa della Delizia insieme ai Comuni di Casarsa della
Delizia, Valvasone Arzene, San
Martino al Tagliamento e alle società di atletica Libertas Casarsa e
flash
PORDENONE
IMPEGNATO
DOMANI AD
ALESSANDRIA
UN’EDIZIONE passata
In contemporanea
si svolgerà anche
la Marcia del Vino
Atletica Coop Casarsa San Martino al Tagliamento, ha dato quindi il via libera alle iscrizioni. Da
ricordare che, in contemporanea,
si terrà anche la 43esima edizione
della Marcia del Vino non competitiva, su percorsi in mezzo alle
campagne di 20, 12 e 6 chilometri
che toccheranno anche il Comune
di Zoppola. Chi volesse partecipare, potrà trovare le informazioni utili su www.procasarsa.org/maratonina.
“Ormai - ha dichiarato Antonio
Tesolin, presidente della Pro Casarsa della Delizia - il 1° maggio è
sinonimo di Maratonina a Casarsa, gara che ha saputo ritagliarsi
un suo spazio all’interno del calendario di competizioni regionali
e non solo”.La Maratonina è una
gara a carattere regionale Open,
aperta alle categoria Juniores,
Promesse, Seniores e Over 35 maschili e femminili. Un appuntamento apprezzato, pronto a confermare ancora il suo successo.
Squadra di nuovo
al lavoro da oggi
u L'Udinese, dopo due giorni
di sosta post partita contro il
Sassuolo, ha ripreso oggi gli allenamenti. I bianconeri, senza
11 giocatori impegnati con le
Nazionali, si sono ritrovati oggi
al Bruseschi. Sabato amichevole con l'NK Istra 1961.
MISTER. Gigi De Canio
u DOPO il ritorno alla vittoria, il Pordenone si prepara a
tornare in campo. Domani, alle 18, i ramarri saranno di
scena al Moccagatta per affrontare l'Alessandria nel
match valido per la 28esima
giornata di Lega Pro. I neroverdi, reduci dal successo
contro il Padova che ha ridato slancio dopo lo stop con il
Bassano, puntano a rimanere
attaccati alla testa della classifica. Mister Bruno Tedino ha
convocato 23 giocatori per la
sfida in Piemonte: non ci saranno lo squalificato Alex Pederzoli e l'infortunato Michele
De Agostini. All'andata era finita 1-1. Il Pordenone tornerà
in scena il 2 aprile alle 20.30,
quando riceverà la Reggiana.