Candide tracce nel verde

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Candide tracce nel verde
IL PUNTO SU
COME GESTIRE IL MATERIALE GHIAIOSO DEI VIALI
La ghiaia è uno dei materiali
più usati per la realizzazione
di percorsi in parchi e
giardini.Valorizza
principalmente ambienti
storici, giardini tematici e di
superfici medio grandi. Oltre
alla scelta delle pietre, la fase
di allestimento ha un ruolo
fondamentale per realizzazioni
di qualità, accanto
all’importanza di controllare
in modo adeguato le infestanti
e alla scelta oculata di piante
da accostare
I viali contribuiscono
a definire la struttura
compositiva del parco.
Candide tracce nel verde
O
Un materiale ad alta
valenza estetica
In inglese gravel, in francese gravier, tra tutti
i materiali la ghiaia rappresenta un materiale
largamente utilizzato per la realizzazione di
percorsi e viali. Si tratta di una roccia sedimentaria clastica incoerente a elementi arrotondati aventi dimensioni comprese tra 10 cm
e 2 mm; i migliori giacimenti sono senz’altro
quelli di origine fluviale perché bene assortiti come dimensioni e puliti ovvero privi di
materiale argilloso.
È indubbio che un viale in ghiaia in un giardino,
assuma un ruolo esteticamente importante, per
la forma, l’eleganza, i colori. Camminare sopra
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questi candidi e “sonori” sassolini produce un
insolito e particolare piacere, sensazioni che
i nostri piedi non potranno mai percepire sull’asfalto o sul cemento armato.
Per la valorizzazione delle aree verdi degli
ambienti storici, antichi ed eleganti, i camminamenti in ghiaia rappresentano, tra le forme
di viabilità pedonale, una tipologia di tracciato con una valenza estetica superiore a molte
delle più comuni pavimentazioni. È il materiale tipico nella progettazione e nel ripristino dei
giardini di medio-grandi superfici, mentre
viene poco richiesto e impiegato nei piccoli
giardini classici moderni, a parte i giardini
tematici (secco e orientale).
Il mercato offre una vastissima gamma di
pietre adatte allo scopo e la scelta può essere molto varia per quanto riguarda la granulometria, le forme e i cromatismi.
Come già accennato la pezzatura della ghiaia
si esprime in mm; di norma i tagli più piccoli
partono da 1,5 mm sino ad arrivare a 60 mm
e oltre. Anche le forme sono molteplici: esistono gli spezzati, i ciottoli, le scaglie. Comunemente alcune pietre arrotondate prendono il
nome di “pisello” o di “confetto” date le dimensioni e la forma, ma da qualche anno sul
mercato sono richieste anche le cosiddette
“scaglie”, frammenti di vetro colorato e pietre
levigate artificialmente vendute anche con il
nome di “ciottolo lucido”.
Tra i minerali maggiormente utilizzati spiccano il granito, il marmo con tutte le sue tonalità
di colore e il porfido. La vendita dei granulati
avviene in svariati modi: sfusi, in sacchetti da
25 kg, in ceste, in sacchi Big Bag, e le colora-
zioni sono normalmente monocromatiche,
anche se in parecchi casi si trovano miscele
già pronte con varie policromie.
Come si usa
Durante l’allestimento assumono grande
importanza due fasi: la preparazione del fondo
e lo spargimento della ghiaia. Se svolte con
modalità adeguate, queste due fasi possono
garantire alla copertura una lunga durata e
limitati interventi di manutenzione.
Per la realizzazione di un percorso pedonale e
carrabile in ghiaia si seguono essenzialmente
due modalità di costruzione. Dopo la tracciatura del percorso, il relativo sbancamento per
una profondità media di 20 cm, secondo la
natura del terreno in cui si opera, e il livellamento del suolo con leggera pendenza verso
i lati, in genere dell’1-2%, si procede con la
compattazione del terreno mediante macchine
a vibrocompressione (da evitare in terreni
mediamente o molto argillosi) per non favorire
la crescita delle infestanti e per far sì che i
granuli, col tempo, non si disperdano nel terreno. Prima di stendere il primo strato di ghiaia
grossolana, è bene disporre un foglio di agritela (telo da pacciamatura in polipropilene o di
tessuto non tessuto) da almeno 160 g/m2.
Questo consentirà al terreno di respirare e alla
pioggia di permeare il suolo. Questo accorgimento, oltre a contenere l’invasione delle erbe
infestanti e di quelle prative rizomatose,
aumenta anche la stabilità della pavimentazione e il carico sopportato.
Parlando di ghiaia è indispensabile il cordolo
di contenimento per impedire le continue
▼
gni giardino ha il suo viale. A tutti
sarà capitato di osservare come nei
parchi o nei giardini esistano i più
disparati tipi di pavimenti o superfici calpestabili. I percorsi rappresentano un elemento
importante della struttura compositiva, definendo gli spazi, facilitando l’accessibilità del
luogo, il transito e la sosta. Dalla terra battuta
al porfido, dal fine brecciolino ai sassi di fiume, dai frammenti di calcinacci fino al cemento armato, ogni sorta di materiale è scelto e
disposto in modo da segnare come una firma
il paesaggio che lo racchiude.
Ciò che contraddistingue l’eleganza e la bellezza di uno spazio verde dipende sicuramente
dalla scelta e dall’accostamento delle essenze
erbacce e arboree, ma non sono certamente
meno importanti le forme e i materiali che costituiscono i sentieri, le scale, i viali, e le pavimentazioni in genere.
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“invasioni di campo” che l’erba e la ghiaia
tendono ad avere l’una nei confronti dell’altra,
con la complicità dell’uomo e delle macchine
operatrici.
Il cordolo di contenimento può essere fatto
con materiali semplici, per esempio con delle
assi in legno impregnato (pino) e non (larice,
frassino, castagno) senza ricorrere forzatamente ai legni esotici, oppure con materiali
in cemento, mattone, marmo, porfido, granito, ferro, acciaio, sino alle recenti introduzioni
dal mercato anglosassone e americano di
bordure di facile e rapida istallazione, adattabili a curve e dislivelli in alluminio o in plastica.
Una volta effettuata la baulatura del sottofondo e posato il telo, si distribuisce il primo strato di ghiaia grossolana (definizione tecnica
“misto naturale di fiume o cava”) e un ulteriore strato soprastante di misto granulare frantumato (stabilizzato).
Il primo strato grossolano favorisce il drenaggio dell’acqua, mentre quello stabilizzato, per
sua natura polveroso e compattante, dà alla
superficie la consistenza necessaria per
alloggiare l’ultimo strato di finitura, in media di
2-5 cm, costituito da ghiaietto frantumato o
brecciolino, secondo l’effetto estetico e la
stabilità progettuale che si intende raggiungere. A ogni strato corrisponde un passaggio
di rullo vibrocompattante.
Il costo della pavimentazione a ghiaia varia
da 15-16 ?/m2 per uno spessore di 15 cm, a 20
?/m2 per uno spessore di 25 cm. Nella tabella
1, a titolo esemplificativo, viene riportato l’estratto del computo metrico relativo alla realizzazione di una superficie in ghiaia di circa 450 m2.
Per sentieri totalmente pedonali, si possono
Il giardino secco e l’orientale
N
el giardino secco e nel giardino orientale “giapponese” la ghiaia fuoriesce dalla
naturale sede del sentiero e tende a prendere il posto del prato.
Anche in questo caso vi sono accorgimenti da mettere in atto, soprattutto nei confronti
delle infestanti. La zona interessata viene sbancata in genere di 10 cm. Dopo aver steso il tessuto pacciamante leggero (meglio evitare in questo caso l’agritela) si ricopre la
superficie con terriccio vulcanico fertilizzato misto a lapillo su cui si posa il materiale da
pavimentazione (nel caso di pavimentazioni con fughe aperte fiorite) o, in alternativa, la
ghiaia di copertura con funzione estetico-pacciamante. In presenza di pavimentazioni,
poi si posizionano tappezzanti striscianti o erbacee cespitose adatte.
La fase di preparazione del fondo che precede lo spargimeto della ghiaia.
TABELLA 1 – COSTI RELATIVI ALLA REALIZZAZIONE DI UNA SUPERFICIE IN GHIAIA DI CIRCA 450 M2
Materiali impiegati e operazioni eseguite
Pavimentazioni e sentieri
Sbancamento sentieri e piazzole
440 m2 x 0,15 m = 66 m3
Stabilizzato di sottofondo (spessore di 10 cm)
Stesura manuale per preparazione del piano di posa
Telo in tessuto non tessuto
Stesura manuale dello stabilizzato
Stesura telo in tessuto non tessuto
Totale
Soluzioni di copertura
Granulato bianco di Carrara (spessore di 5 cm)
Trasporto dalla cava
Ciottolo bianco di Carrara
Trasporto dalla cava
Totale
Unità di misura
Quantità
unitaria
Prezzo
unitario (Euro)
Prezzo totale
(Euro)
m3
m3
A corpo
m2
A corpo
A corpo
66
44
1
500
1
1
6,40
34,00
1.012,00
1,00
1.540,00
150,00
422,40
1.496,00
1.012,00
500,00
1.540,00
150,00
5.120,40
m3
A corpo
m3
A corpo
23,5
1
23,50
1
48,50
480,00
100,32
480,00
1.139,75
480,00
2.357,52
480,00
4.457,27
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Le piante adatte alla ghiaia
I
Compattazione del terreno con
macchina a vibrocompressore per
evitare la dispersione dei granuli.
ridurre gli spessori a 10 cm, con realizzazione
sempre a tre strati sovrapposti, partendo dal
fondo con una granulometria più grossolana di
12-6 mm; segue uno strato intermedio con
dimensione 6-3 mm e, in superficie, uno strato di ghiaia pregiata, con uno spessore di circa
2 cm, colorata variamente secondo l’ambiente
circostante e con una pezzatura finissima.
Solo in particolari casi, quando le caratteristiche del terreno da investire a viale in ghiaia
sono tali da non consentire stabilità e quindi
durata all’opera di pavimentazione, si interviene posando un sottofondo in cemento con rete
elettrosaldata, sul quale poi verrà versato il
pietrisco. Lo strato di ghiaia deve essere consistente per avere omogeneità e per resistere al
passaggio di persone e veicoli, di norma se ne
posano da 5 a 15 cm. Si può intervenire
successivamente con operazioni di riporto a
intervalli di quattro o cinque anni per ripristinare eventuali diradamenti.
l metodo più semplice è quello di spostare parte della ghiaia fino a giungere sul terreno sottostante e quindi posare un vaso in plastica senza fondo, con il bordo superiore sagomato per uniformarsi all’altezza della ghiaia, da riempire quasi completamente con un buon substrato, nel quale si pone a dimora la pianta. Un sottile strato di ghiaia
nasconderà sia il vaso che il terriccio, permettendo alla pianta di affondare facilmente le
sue radici in profondità evitando il rimescolamento dei vari materiali. Non tutte le piante
sono indicate per questo ambiente, e sono preferibili quelle di bassa statura e dai colori brillanti. È il caso delle viole cornute, lasciate crescere in macchie compatte di viola,
rosso o giallo, colori che si distinguono perfettamente dal fondo chiaro e uniforme e dalla fioritura particolarmente prolungata. Anche un rosso-arancio dei nasturzi risulta particolarmente decorativo su un fondo ghiaioso, frequente in molti giardini anglosassoni e
francesi. Sempre più utilizzati sono anche le officinali come i timi, soprattutto Thymus
serpyllum aureum (viola), T. serpyllum coccineus (rosso), T. serpyllum ‘Pink Chintz’ (rosa), che formano dei “cuscini” sempreverdi e molto resistenti all’eventuale calpestio, facendo molta attenzione al dosaggio dell’acqua di irrigazione.
Più delicate, ma d’effetto se utilizzate a formare folti gruppi, sono le armerie come Armeria marittima ‘Splendens’ (rosa) o Armeria caespitosa (rosa-lilla) ma anche la rossa
Armeria marittima ‘Dusseldorf Stoltz’. Interessanti per questo uso sono anche tutte le
Aubrieta, che mal sopportando i terreni dove ristagna l’acqua e nella ghiaia non potranno che fiorire precocemente e abbondantemente
formando vistosi “cuscini”. Da
prendere in considerazione
inoltre: Alchemilla mollis ‘Thriller’ (gialla) da far allargare sotto e intorno alle panchine, le
Euphorbia, soprattutto E. myrsinites (giallo-rossa), Gypsophila repens (rosa) e Iberis
aurosica “Sweetheart” (rosa).
Le piante più adatte alla
ghiaia sono quelle di bassa
statura e dai colori brillanti.
Il controllo delle infestanti
Per quanto riguarda il controllo delle infestanti il principio attivo più largamente utilizzato per
il diserbo chimico dei viali è il clorato di sodio,
un disseccante con una discreta residualità.
Si tratta di un principio attivo che offre inoltre
il vantaggio di essere completamente incolore quindi di non macchiare e non interagire
chimicamente con il pietrisco.
Ottimi risultati si possono ottenere somministrando anche il comune Gliphosate con un
antigerminante, ma facendo molta attenzione
che il colore di quest’ultimo sia neutro.
Per evitare l’impiego di mezzi chimici si può
ricorrere all’utilizzo di attrezzature meccani69 • ACER 6/2008
Per la ghiaia vengono utilizzati minerali in forme diverse: spezzati, ciottoli, scaglie.
che dotate di lame che tagliano l’erba e altri
denti elastici che hanno la funzione di ripristinare le giuste condizioni della superficie su cui
è passata la macchina.
Nell’ambito dei trattamenti su superfici dure o
inghiaiate anche il pirodiserbo può offrire un’ottima alternativa al controllo chimico. Si tratta di
una tecnica realizzata per mezzo di attrezzature spalleggiate o carrellate che utilizzano come
combustibile il GPL per produrre fiamme libere
o coperte. Il fuoco non brucia ma scotta le piante infestanti, provocando la rottura delle
membrane cellulari e, quindi, il disseccamento.
Werner Zanardi
agronomo
Si ringraziano Marco Cretella della Virilux di Milano e Gianluca Galvani del giardini di Luca di S.
Giovanni Dosso (MN) per aver fornito importanti
delucidazioni utili alla redazione dell’articolo.