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Settimanale d'informazione - Poste Italiane s.p.a.- Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n°46) art. 1, comma 1, DCB Ancona Aut. DCSP1/1/5681/102/88LG Taxe Percue TASSA PAGATA 60044 FABRIANO (AN) >Fabriano 6 >Fabriano Fabriano-Matelica euro 1,20 11 >Matelica 14 n. 31 Anno CV 27 agosto 2016 >Sport A Precicchie ci sarà Scamarcio! Esperienze di artigianato per i turisti Artwalks, l'alternativa a Pokémon Go Ritmica: sfiorato il bronzo alle Olimpiadi I L P L aboratori creativi e workshop da proporre agli interessati, per far conoscere direttamente gli antichi mestieri della zona. l festival dedicato al cinema è salvo e come grande ospite arriverà il noto attore, con lui anche Veronica Pivetti. Il grido e la lezione Il Brasile non è Gisele Bundchen. Ovvero la top model che ha impreziosito la cerimonia di apertura dei Giochi Olimpici di Rio. Il Maracana è rimasto affascinato davanti a quella che, secondo la rivista Rolling Stone, è la donna più bella del mondo. Il Brasile, però, non è come lei, un Paese sexy e meticcio che abbaglia il mondo. L’effetto delle prime Olimpiadi in Sudamerica si può considerare come un ritratto del momento che sta attraversando una delle nazioni più promettenti fino a qualche anno fa. Uno schizzo anche del resto del pianeta. Lo sport, con tutta la sua grandezza e i suoi limiti, offre, in forma di spettacolo e di vero agonismo, un’universalità che non hanno né i paesi partecipanti, né quello organizzatore. Quando nel 2009 il Brasile riuscì a ottenere le Olimpiadi abbiamo avuto la sensazione che gli venisse dato il premio definitivo, la consacrazione per il grande miracolo di uno dei Paesi emergenti diventato un nuovo protagonista globale. Un risultato della globalizzazione? Quello era il Brasile di Lula, con un decennio di crescita intensa, orgoglioso di aver portato 40 milioni di poveri nella classe media. Il Brasile che aveva fatto quel che fino a quel momento non si era visto in America Latina: alcune politiche di sinistra per nulla populiste e qualcosa di simile alle socialdemocrazie europee. Il vigore della società brasiliana, la forza del suo meticciato sembravano creare una grande promessa: il Brasile era il simbolo del fatto che un altro mondo era possibile. Con l’India e la Russia chiedeva il passo. Il Brasile che ora si è dato appuntamento al Maracana vede Lula indagato per corruzione, è in attesa del definitivo impeachment di Dilma Rousseff (impeachment che in realtà è una vendetta politica) ed è governato da un Michel Temer privo di legittimità e sostegno della società. La nuova classe media brasiliana, che paga alcune tasse pesanti, mostra insoddisfazione per i servizi pubblici che riceve. Il futuro economico del Paese è compromesso da una crisi da cui è difficile uscire. Il balzo in avanti è dipeso troppo dalle materie prime che oggi vengono vendute poco nel mercato internazionale, il mondo imprenditoriale che prima sembrava così flessibile e creativo ora si rivela poco produttivo. Non si può continuare a migliorare senza un nuovo progetto nazionale, reso difficile dalla frammentazione politica. Qualsiasi futuro governo avrà bisogno del sostegno di molti partiti, un qualcosa che sembra impossibile. Il particolarismo, l'identità conflittuale dominano il Brasile come il resto del pianeta. Il nord-est sociale, che scommette sul Partito dei Lavoratori, non si riconosce (...) (Segue a pagina 2) Carlo Cammoranesi resentata l'app multimediale che permette a turisti e visitatori di catturare illustrazioni, foto e poesie d'autore per le città. 25 e "farfalle" azzurre, tra le quali Martina Centofanti della Ginnastica Fabriano, sono arrivate ad un passettino dal podio. B entornati dopo le ferie estive. La città e il territorio riprendono il via con più di un’incognita legata al futuro della Jp Industries, ma sono scongiurati i licenziamenti. Iniziano alcuni lavori pubblici (Palazzo del Podestà e Giardini del Poio) e si spera nell’ultimazione del raddoppio della Statale 76, dopo che la tratta perugina è stata portata a termine. Non mancano i progetti sul fronte del turismo e della cultura da un lato, e il tentativo di salvaguardare e migliorare i servizi sanitari dall’altro. Tanto altro ancora bolle in pentola per il prossimo autunno… L'agenda che scotta Servizi a pag. 3 di Alessandro Moscè 2 L'Azione 27 AGOSTO 2016 Torna il terremoto, tanta paura Il grido e la lezione (...) nel sud conservatore che vuole più mercato. No, la globalizzazione, almeno questa globalizzazione economica, non è stata sufficiente a costruire l'unità, né quella nazionale, né quella globale. Piuttosto è servita ad accelerare le reazioni nazionaliste, l'affermazione delle identità conflittuali e persino la violenza. Michael Phelps, il miglior nuotatore di tutti i tempi, potrebbe essere considerato una metafora della situazione del suo Paese, gli Stati Uniti. Phelps rimane un leader indiscusso, ma è venuto a Rio dopo aver attraversato una profonda crisi esistenziale. La differenza tra gli Usa e Phelps è chiara: la nazione che l’atleta rappresenta non ha superato la crisi. Anche sotto la bandiera a stelle e strisce il malcontento causato dalla globalizzazione alimenta un candidato xenofobo alla Presidenza e una frattura nazionale sconosciuta dai tempi dell’indipendenza. La polemica sui controlli antidoping e la partecipazione o meno degli atleti russi non è un semplice dettaglio. Come alla fine del XIX secolo, quando de Coubertin aveva creato le moderne Olimpiadi, i sogni nazionalisti fanno sventolare le bandiere. Putin ha trasformato il caso in un nuovo pretesto, l'ennesimo, per rivendicare l'orgoglio russo. I Giochi, dunque, si sono tenuti in un mondo multipolare, perplesso e scontento di una globalizzazione che produce insoddisfazione e violenza. Speriamo che i liberali e i progressisti, sostenitori della globalizzazione senz'anima, della globalizzazione tecnocratica - verniciata di valori senza radici -, della globalizzazione che ha dato per scontato l’uomo concreto, si rendano conto che senza una mondializzazione culturale, che persegua la vera universalità, di cui lo sport può essere segno, siamo tutti condannati al fallimento. Questo è il grido di Rio. E per noi anche una grande lezione. I successi dei nostri atleti che da anni hanno dato tutto per istanti di gloria, per quella fetta di podio, anche il gradino più alto, senza ricerca di vetrine o slanci di protagonismo, ma solo per assecondare una passione, hanno voluto dimostrare che questa Italietta, sbertucciata ad ogni sentenza Istat, può far emergere un senso di popolo dalla fatica e dal sacrificio e non dai proclami dei politici e dalle “asticelle” degli economisti. U n forte terremoto ha colpito nella notte l’Italia centrale provocando morti e feriti. Una scossa di magnitudo 6.0 è stata registrata alle 3.36 di mercoledì 24 agosto, con epicentro vicino Accumoli, in provincia di Rieti, a soli 4 chilometri di profondità. Una seconda scossa di magnitudo 5.4 è stata registrata alle 4.33 con epicentro tra Norcia (Perugia) e Castelsantangelo sul Nera (Macerata) a 8,7 chilometri di profondità. Altre scosse si sono sentite successivamente almeno fino alle 7. Il terremoto è stato avvertito distintamente anche a Roma e in tutto il centro Italia, fino a Napoli. Mentre andiamo in stampa non è stato ancora calcolato il numero dei morti, dei feriti e dei danni materiali alle cose. Ad Amatrice, nel Lazio, si scava sotto le macerie. Il terremoto si è sentito anche a Fabriano e poco dopo le 4 del mattino i parcheggi erano affollati. La gente si è riversata nelle strade, memore del dramma del 1997 che è ancora vivo. Nella prima mattinata del 24 agosto era già operativo in Comune un ufficio per ricevere le richieste di sopralluogo. Il sindaco Giancarlo Sagramola e l’architetto Roberto Evangelisti dell’ufficio tecnico hanno effettuato controlli nelle case popolari di via Romagnoli 7, 11 e 19. Riscontrate filature ai canterti e piccoli cedimenti di intonaco. Sopralluoghi anche in via Serraloggia, ma non sono state registrate inagibilità. Situazione stazionaria con alcuni lievi danni a suppellettili nei piani alti degli edifici e nella chiesa di San Nicolò. Richiesti direttamente dalla popolazioni controlli in via Dante e in altri punti della città. Numerose segnalazioni anche dalle frazioni. "I tecnici del Comune di Matelica - come riferisce anche il sindaco della città Alessandro Delpriori - stanno facendo sopralluoghi per tutti gli edifici pubblici. Scuole, palazzo comunale e musei sono in perfetto stato. Non sono stati riscontrati danni né a cose né a persone. Profonda tristezza e solidarietà va ai Comuni colpiti". Il parcheggio di viale Moccia alle 4 del mattino Lievi danni alla chiesa di San Nicolò Il Bar della Stazione subito dopo la seconda scossa La strategia del Serpente E’ di ADELE GIOIA antica come il primo uomo la strategia del Serpente che vinse su Eva e continua a vincere oggi nel mondo. Nella Genesi si legge che il Serpente rassicura la donna esitante a cogliere il frutto proibito, dicendole: “… non morirete affatto! Anzi Dio sa che quando ne mangiaste, si aprirebbero i vostri occhi e Sorta nel 1911 soppressa nel 1925 risorta nel 1945 Direttore responsabile Carlo Cammoranesi Autorizz. Tribunale Civile di Ancona n.11 del 6/09/1948 Amministratore Giovanni Chiavellini >EDITORIALI< Legalizzare lo spaccio della cannabis equivale a favorire il degrado morale diventereste come Dio, conoscendo il bene e il male”. Il Serpente continua anche oggi a mettere in atto la sua strategia. E’ quanto sta avvenendo sotto i nostri occhi troppo speso distratti o disinteressati al bene comune, soprattutto a quello delle giovani generazioni. In quale modo? Leggiamo sul "Corriere della Sera" del 29 giugno: “In cella perché coltiva cannabis”; nello stesso giorno il telegiornale del primo canale, alle 13.30, mostra il viso Direzione, redazione e amministrazione Piazza Papa Giovanni Paolo II, 10 60044 Fabriano (An) - Tel. 0732 21352 Fax 0732 22330 ORARI: Mattino: dal lunedì al venerdì 9-12.30 Pomeriggio: lunedì e martedì dalle 15 alle 18 www.lazione.com e-mail direzione: [email protected] e [email protected] e-mail segreteria: [email protected] Redazione Matelica Via Parrocchia, 3 - 62024 Matelica (Mc) ORARI: lunedì e giovedì dalle 16.30 alle 18.30 e-mail: [email protected] distrutto di un uomo di quarantasette anni, incarcerato per aver coltivato alcune piantine di cannabis per curarsi. Come non muoversi a compassione? E’ urgente una legge che legalizzi l’uso della cannabis! Come stanno le cose? Qual è la verità? L’uso terapeutico della cannabis è previsto dalla legge attualmente vigente; sono invece illegali la sua coltivazione e l’uso personale, dato che si tratta di una sostanza psicotropa. Antonio Boschini, responsabile della comunità terapeutica di San Patrignano, nella conferenza stampa svoltasi a Montecitorio il 26 luglio, dichiara: “Il 99% delle persone che negli anni abbiamo Impaginazione Tania Bugatti, Ferruccio Cocco, Daniela Pedica Editore Fondazione di Culto e Religione “Diakonia Ecclesiale” D.P.R. n. 99 del 2/5/84 Aderente FISC. Associato USPI.Spedizione in abbonamento postale gr. 1 Aut. DCSP 1/1/5681/102/88LG pubb. inf. 45%. Iscritto al Roc 1988 in data 29/08/2001. Stampa Rotopress International srl via Brecce - Loreto (An) Carlo Cammoranesi trattato per farle disintossicare, ha iniziato i primi contatti con gli stupefacenti proprio facendo uso della cannabis”. E’ stato inoltre rilevato che “la cannabis produce danni al sistema nervoso, danni al sistema immunitario, anomalie mentali, infertilità, malattie cardiopatiche”. Legalizzare lo spaccio della cannabis equivarrebbe non solo a rassegnarsi al degrado morale e civile che viviamo, ma a favorirlo. E’ far propria la strategia del Serpente che vince l’uomo promettendogli e consentendogli colossali guadagni grondanti, però, del sangue di tanti, ma soprattutto di giovani. E’ difficile ma doveroso andare controcorrente, è colpevole assistere tacendo a quanto sta accadendo, ignorare che sia pure in misura diversa ognuno è responsabile di quanto sta avvenendo. Ogni copia € 1.20. L'Azione paga la tassa per la restituzione di copie non consegnate. ABBONAMENTO ORDINARIO € 40,00 Amicizia € 60,00 - Sostenitore € 80,00 Europa e Bacino Mediterraneo € 232,00 Africa, Asia e America € 280,00 Oceania € 376,00 C.C.P. 17618604 intestato a L'Azione C.C.B. IT 36 U 05035 21110 410570009048 intestato a L'Azione presso Veneto Banca Ag. Corso della Repubblica Ai sensi dell’art. 13 del D. Lgs. n. 196/2003 informiamo gli abbonati che i dati da loro forniti per la sottoscrizione dell’abbonamento vengono trattati per l’espletamento di obblighi di legge e per finalità amministrative, attraverso l’utilizzo di strumenti e procedure idonee a garantirne la sicurezza e la riservatezza. Il trattamento potrà essere effettuato sia mediante supporti cartacei, sia attraverso l’ausilio di strumenti elettronici. Informiamo altresì gli abbonati, che in relazione ai dati personali da loro forniti, potranno esercitare tutti i diritti previsti all’art. 7 del D. Lgs. n. 196/2003. L’informativa completa è disponibile sul sito www. lazione.com e presso la sede de “L’Azione”. Testata che fruisce di contributi di cui all'art. 3 comma 3 della legge 250 del 7/8/1990. L'Azione 27 AGOSTO 2016 Tra l’estate e l’autunno: temi caldi del territorio servizio a cura di ALESSANDRO MOSCÈ Occupazione Un fulmine a ciel sereno. Il 29 luglio la JP Industries di Giovanni Porcarelli, l’azienda che ha acquisito la ex Antonio Merloni, avvia la procedura di mobilità per 400 lavoratori. Ne dà notizia il segretario della Fiom Cgil di Fabriano Fabrizio Bassotti. La procedura di mobilità viene comunicata ai ministeri del Lavoro, dello Sviluppo Economico e alle parti sociali in base agli articoli 4 e 24 della ex legge 223/91. Altro colpo di scena il 4 agosto: Porcarelli ritira la procedura. Ma i problemi restano tutti sul tavolo. Tra aprile e giugno nel fabrianese hanno aperto l’attività 22 aziende artigiane e 16 sono cessate per un saldo di +6. Nel periodo corrispettivo dello scorso anno si erano verificate 21 iscrizioni e 22 chiusure (-1). Un timido segnale positivo che non cancella una dura realtà: le attività artigiane sono passate dalle 1.323 registrate il 30 giugno 2015, alle 1.295 del 30 giugno 2016. Infrastrutture Meno disagi sulla SS76 per i lavori di manutenzione, visto il notevole afflusso di traffico nell’arteria che unisce Marche e Umbria. E’ stata evitata la chiusura della carreggiata in direzione Roma del tratto a quattro corsie, con blocco della rampa di ingresso dello svincolo di Fabriano est e il contestuale blocco dello svincolo di Fabriano ovest (dall’8 al 12 agosto). Il 29 agosto riprenderà la manutenzione della tratta lungo la carreggiata in direzione Ancona. Intanto, nel corso di alcuni lavori di sbancamento per la realizzazione della vasca antincendio e della cabina elettrica in corrispondenza della galleria di Albacina, sono stati rinvenuti interessanti reperti archeologici. Lavori pubblici Partono i lavori per il completamento del Palazzo del Podestà affidati alla ditta Itec di Padova che si è aggiudicata l’appalto. L’amministrazione comunale ha consegnato i lavori all’azienda che entro 270 giorni dovrà installare gli impianti elettrici, posare in opera i pavimenti, le porte e l’arredo dei locali al piano superiore (sala convegni). Il piano terra dell’edificio sarà riservato ad un info point sul tema dell’archeologia. Il costo del lavoro ammonta a 273 mila euro. Prosegue anche il restauro dei Giardini del Poio con una struttura di collegamento tra il Palazzo del Podestà e la Madonna del Buon Gesù, sede della Pinacoteca, mediante una strettoia con pareti e copertura di vetro. Nel frattempo un gruppo di giovani rileverà l’ex cinema Giano che sarà adibito a sala insonorizzata per la creazione di un polo culturale e musicale. 3 >INCHIESTA< dell’assessore Giovanni Balducci. E’ quindi previsto un incremento. Sanità Il laboratorio analisi dell’ospedale cittadino al centro delle polemiche. Durante i primi giorni di agosto il personale sanitario ha incontrato il sindaco Sagramola. L’obiettivo è di non trasformare il laboratorio in semplice punto prelievi e di evitare, con la riorganizzazione sanitaria, il declassamento. Il personale è carente e ad ottobre i professionisti assunti a tempo determinato rischiano di non vedere rinnovato il contratto. I pensionamenti sono stati sostituiti con nuove assunzioni solo per la metà e i turni risultano massacranti. Sono dieci i tecnici, di cui due specializzati in anatomia patologica. Mancano almeno due unità per formare un nuovo turno. Servizi sociali Agli inizi di agosto il Comune di Fabriano ha emanato il Sostegno per l’Inclusione Attiva (SIA), una misura di contrasto alla povertà che prevede l’erogazione di un sussidio economico alle famiglie in condizioni economiche disagiate nelle quali almeno un componente sia minorenne, oppure qualora sia presente un figlio disabile o una donna in stato di gravidanza. Le domande potranno essere presentate dal 2 settembre. Ordine pubblico Ancora in ballo gli schiamazzi notturni davanti ai locali (“Via Balbo non dorme”, ndr), le proteste dei residenti che minacciano azioni legali, e soprattutto alcuni atti vandalici. Tra la fine di luglio e l’inizio di agosto alcune auto in sosta sono state danneggiate da ignoti nei pressi dell’Ospedale Profili e dei giardini della Pisana. Aumentano i furti negli appartamenti, per cui sale l’attenzione delle forze dell’ordine. Chiesa “Beati i misericordiosi perché troveranno misericordia”, è stato il tema della XXXI Giornata mondiale della gioventù tenutasi a Cracovia dal 26 al 31 luglio. Il 19 luglio quaranta giovani fabrianesi sono partiti alla volta della Polonia pronti a vivere al meglio questa esperienza. Presente il Vescovo della Diocesi di Fabriano-Matelica Stefano Russo ed il Vescovo emerito Giancarlo Vecerrica. Alcuni ragazzi hanno tenuto un diario di Turismo e cultura Nuova iniziativa in itinere: le “botteghe del bello” sul territorio aprono le porte e propongono ai visitatori esperienze di artigianato “fai-da-te”. Un modo per far scoprire il territorio e le sue bellezze a partire dalle eccellenze dell’Appennino Umbro-Marchigiano. Al via l’ultima fase del progetto “aMANO”, promosso dall’associazione per lo sviluppo dell’Appennino Umbro-Marchigiano e cofinanziato dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Perugia. Dal 5 agosto al 30 settembre gli artigiani di Umbria e Marche apriranno le loro botteghe per laboratori e workshop rivolti a turisti, gruppi e famiglie. Si spazia dalla ceramica alla tessitura, alla realizzazione dei buccheri alla lavorazione del legno, alla maiolica, al metallo, al gesso. Sul versante del turismo si punta ai 70.000 pernottamenti l’anno contro i 65.000 dello scorso anno, stando alle parole quei giorni dal quale emerge un’atmosfera di grande amicizia e vicinanza spirituale. Una ricchezza di testimonianze che servirà in vista del nuovo anno pastorale. Attesa per la festività della Madonna del Buon Gesù dell’8 settembre, un’autentica tradizione di fede per il popolo fabrianese. 4 L'Azione 27 AGOSTO 2016 CERCASI STUDENTE UNIVERSITARIO per completare in camera singola, appartamento ad Ancona. Per info chiamare il cell. 340 3850851 dopo le ore 18. E' stato smarrito Smarrito Mustafà, gatto femmina, sterilizzata, mantello bianco, grigio con qualche sfumatura arancione. Persa in Frazione San Michele, chi l'avesse vista o trovata per favore chiami. 333 4690207. Tanti auguri caro don Stefano! Venerdì 26 agosto è il compleanno del nuovo Vescovo Mons. Stefano Russo. A tutta la Diocesi si unisce anche la redazione de “L’Azione” per augurare alla guida della nostra Chiesa ogni bene e la vicinanza con la preghiera e l’affetto. A Gabriele e Giacomo Cosa dire se non ringraziare chi mi ha dato tutto questo? La bellezza della vostra nascita, i tuoi sette anni, i tuoi due anni, trascorsi dentro i miei, con il vostro Amore, con il mio, intrecciati tra loro da cose bellissime. Stupende che hanno dato lustro alla mia vita. Ogni volta è la stessa cosa, i vostri compleanni mi fanno rivivere nell’interiorità l’importanza di cosa siete per me! La vostra presenza inonda di luce, illumina la strada di questo percorso che per voi va avanti velocemente mentre il mio avanza piano e lentamente. Lo sforzo di camminare, per me, comincia a diventare faticoso mentre per voi due è un percorrere di prati fioriti. Una meraviglia vedervi correre, crescere, apprendere… insomma... diventare grandi. Nonna ci prova a starvi dietro, ma… spesso ci dobbiamo fermare… ed è lì che viene fuori il meglio di noi tre! Insieme! Insieme piccoli angeli, meravigliosi bambini che tanto hanno da dare e tanto da ricevere. Mi insegnate tutte le cose belle che io come per incanto ascolto e voi come per incanto ascoltate. I nostri baci, i vostri abbracci uniti ai miei, colorano di meraviglioso stupore la vita. Siete nati nello stesso mese, tu Gabriele il 3 agosto e tu Giacomo il 28. Noi tutti abbiamo pronti tanti auguri bellissimi per questi bambini che sono la gioia più grandi che Dio ha voluto che vivessimo! A voi due, ai vostri genitori babbo Flavio e mamma Barbara, alla vostra vivacissima famiglia l’augurio che la vita sia colma di serenità, felicità e …pazienza ma soprattutto di tanto tanto Amore. Dio vi benedica grandi, immensi Amori della mia vita! Nonna Rosilio e Anna: nozze d'oro Il giro del mondo in 80 primavere!!! Sebastiano Gubinelli Foto Cico Da Cico foto e dvd dell’ingresso del Vescovo Presso il Photo Studio Cico, a Fabriano, in via Enrico Cialdini, sono disponibili le foto dell’ingresso del Vescovo Mons. Stefano Russo nella nostra Diocesi. Il servizio fotografico copre tutte le tappe dell’avvenimento: l’arrivo a San Vittore, la sosta all’ospedale “Profili”, l’accoglienza in Piazza del Comune, la concelebrazione in Cattedrale. Il Photo Studio Cico ha realizzato anche un dvd, anche questo diviso in quattro momenti, per chi desidera rivivere l’avvenimento e conservarne la memoria in modo completa e vivo. Anche il dvd può essere richiesto presso lo studio fotografico. Buon Compleanno Sebastiano! Il 12 agosto hai compiuto 80 anni e noi tutti ti abbracciamo e ti facciamo tanti auguri per altre 80 primavere come questa, durante le quali macinerai altre centinaia di migliaia di chilometri di strade, sulla tua inseparabile bicicletta! Auguri da: Bruna, Maria Rita, Raffaele, Danilo, Antonella, Andrea, Elisabetta ed Eleonora Riflessioni sulla città da seduti Tra musica, arte, video, poesia e parola, Art comes to town invita a fare qualche riflessione di fine estate in due serate su persone, tutela del territorio e sviluppo urbano, in una città che, con un passato da “isola felice” e un presente difficile, si trova a ripensare se stessa e il proprio ruolo in vista di un futuro di rinascita, ed in un territorio, quello dell’Alta Vallesina, stretto tra esigenze di modernizzazione e bisogno di riscoperta e tutela. Mercoledì 31 agosto e venerdì 2 settembre, dalle ore 20.30 alle 22, appena dopo il tramonto ci sederemo sulle scalette di Santa Caterina per ascoltare testimonianze e brevi interventi di chi, da dentro e da fuori del nostro territorio, può aiutarci a capire dove siamo e ad immaginare nuove prospettive di progresso virtuoso, all’insegna della sostenibilità, della decrescita, della consapevolezza, della cultura, della valorizzazione del patrimonio artistico e paesaggistico. Il tema della prima serata è “I custodi della terra”: il paesaggio, la natura, la campagna, visti con gli occhi di chi cerca e pratica nuovi modelli di relazione con il territorio, seguendo le orme di un passato da ritrovare, in cui è la terra stessa ad insegnare. “Una città che cambia” è l’argomento della seconda serata: i mutamenti di Fabriano tra secoli XX e XXI, l’armonia con l’ambiente circostante, la qualità della vita, i passaggi da centro agricolo a polo industriale e, oggi, comunità in cerca di identità. Interverranno giovani professionisti, architetti, coltivatori diretti, comitati di cittadini, urbanisti, educatori, co-workers, artisti, ed avremo gli esempi di esperienze modello di altre città. Gli interventi musicali sono a cura dell’associazione Pro Musica. Avis Fabriano pranzo d'autunno Il 9 ottobre l’Avis organizza un pranzo a base di pesce presso il ristorante Boy a Marotta e visita libera del Castello di Gradara. Le iscrizioni sono aperte. L'oro è un metallo prezioso così come voi lo siete per noi. Tanti auguri dai vostri figli Giorgio, Loredana e Fabrizio, la nuora Stefania, il genero Giancarlo, i nipoti Samantha, Katiuscia e Alex e la pronipote Natasha. Rosilio Girolamini e Anna Antonini 5 L'Azione 27 AGOSTO 2016 Nella parrocchia di S. Nicolò la presentazione a maggio del progetto >CRONACA Un premio per ARTlab Festeggia Fabriano al concorso Cei: ecco i laboratori di arte di MASSIMO STOPPONI* N ei mesi scorsi avevamo già dato notizia sulle pagine di questo giornale del felice esito della partecipazione di una parrocchia cittadina ad un concorso nazionale con la vincita di un premio acquisto di 4.000 euro. Torniamo ora sull’argomento per aggiornare circa l’utilizzo dei fondi che perverranno. Precisiamo innanzitutto che il concorso di cui sopra, denominato “i feelCUD”, è indetto dal Servizio per la promozione del sostegno economico alla Chiesa cattolica; un servizio della Cei nato per informare tutti i cittadini contribuenti italiani sulla possibilità di indirizzare, con una firma sulla propria dichiarazione dei redditi o sul modello CU, i fondi derivanti dall’8 per mille del gettito Irpef alle opere della Chiesa che è in Italia attraverso le sue 228 diocesi e gli oltre 36.000 sacerdoti. Detti fondi vengono impiegati per: esigenze di culto della Chiesa cattolica - sostentamento dei sacerdoti - opere di carità in Italia e nei paesi del Terzo mondo. Il concorso, giunto alla sua sesta edizione, mette in palio premi che vanno dai 15.000 euro del primo sino ai 1.000 euro dell’ottavo. Le condizioni per partecipare sono due: la prima e più importante consiste nella stesura di un progetto che abbia come obiettivo il miglioramento della vita della propria comunità parrocchiale e sociale, la seconda consiste nel realizzare un evento pubblico (un incontro, una manifestazione, una festa) che promuova la firma consapevole dell’8xmille alla Chiesa cattolica, evento documentato attraverso un breve video o delle foto. Quest’anno ad “i feelCUD” ha partecipato, insieme ad altre 191 parrocchie italiane, per la prima volta una parrocchia della nostra diocesi, San Nicolò, con in testa il parroco, don Luigi Forotti, coadiuvato dagli operatori dell’Oratorio Centro Edimar, e la collaborazione esterna della Coop sociale “Il Faro”, la Casa “Madonna della Rosa” e l’associazione “Cso” (Centro Sviluppo Occupazione). L’evento è stato realizzato sabato 21 maggio nel chiostro della parrocchia, preceduto da una conferenza stampa: venerdì 20 maggio con le principali testate giornalistiche del territorio. Si è trattato di una festa cui hanno partecipato circa 200 persone tra bambini, ragazzi, famiglie e adulti della nostra Diocesi, durante la quale, oltre a giochi quiz, è stato distribuito materiale informativo fornito dalla Cei, sono intervenuti come testimonial Mons. Giancarlo Vecerrica, il sottoscritto, incaricato diocesano per il Sovvenire, Giovanni Fazio referente parrocchiale per l’8xmille, Carlo Cammoranesi, direttore del settimanale “L’Azione” e coordinatore commissione cultura Fisc, Pietro Peloni, responsabile della conduzione dell’associazione casa Madonna della Rosa ed Edmondo Ercolani, presidente Caritas Diocesana. Ma veniamo al progetto predisposto dalla parrocchia e denominato “ARTlab - “Tu sei un bene per noi”, con il quale si intende realizzare dei laboratori di arte e mestieri per valorizzare i talenti dei giovani e non, al fine di supportare il loro inserimento lavorativo in un contesto territoriale di disagio economico occupazionale ed umano. Il progetto si rivolge sia a persone che si affacciano per la prima volta al mondo del lavoro e sia ai disoccupati in cerca di lavoro; l’obiettivo è dare un aiuto concreto alle numerose famiglie della comunità che stanno vivendo difficoltà economiche e sociali, attraverso la creazione di laboratori artistici e artigianali professionali per la realizzazione e commercializza- zione di oggetti, anche di alta gamma, per eventi importanti da ricordare, privati (battesimi, comunioni, cresime, matrimoni, compleanni, lauree), pubblici e aziendali. I laboratori riguarderanno la realizzazione di oggetti in carta, ceramica, feltro, gesso e il restauro di mobili antichi. Ulteriore beneficio del progetto è la valorizzazione della tipicità di Fabriano, città della Carta e della Ceramica, recuperando gli antichi mestieri. Più nel dettaglio possiamo dire che nei laboratori artistici di carta e ceramica si progetterà l’oggetto da creare grazie anche ad un supporto grafico, scegliendo la materia prima, il tipo di lavorazione, decorando, assemblando le varie parti e confezionando il prodotto finito. Successivamente i prodotti finiti verranno commercializzati tramite i seguenti canali: vendita on-line, vendita all’ingrosso, vendita al pubblico sia privato che aziendale con un livello di qualità medio/alto. Per quanto riguardo il laboratorio di restauro di mobili antichi si procederà dapprima con attività didattica finalizzata all’apprendimento del mestiere e successivamente si inizierà l’attività di laboratorio. L’attività verrà realizzata all’interno di locali esistenti che saranno messi a disposizione dalla parrocchia e opportunatamente attrezzati con computer, stampanti/ scanner, taglierina professionale, fustelle, plastificatrice, rilegatrice, forno per la ceramica e attrezzi per il restauro. Ma quali sono le motivazioni profonde che hanno portato alla ideazione ed alla formulazione di questo articolato progetto? Nel nostro territorio assistiamo da tempo ad una forte crisi economica che continua a generare forte disoccupazione e sconforto diffondendo disagi in tante famiglie della nostra realtà. Questo progressivo impoverimento della nostra città, dovuto anche al fallimento di diverse aziende, ha portato anche ad un inaridimento a livello umano nei rapporti tra adulti e tra le varie generazioni. Il progetto si prefigge pertanto non solo di mantenere le attività finora svolte nell’oratorio della parrocchia, che nel corso degli anni hanno visto incrementare l’erogazione dei servizi e delle iniziative, ma potenziarli dando un contributo al bene della parrocchia stessa, della comunità e di tutte le persone che si incontrano. Da tempo inoltre la parrocchia presta attenzione e sostegno a gruppi di adolescenti, anche lontani dal contesto oratoriale, creando percorsi di formazione al fine di attivare processi di crescita individuali e di comunità. Anche in questo contesto si inserisce il progetto con l’intento di continuare e consolidare il rapporto con le famiglie e i giovani sostenendoli concretamente in questo momento critico in ambito lavorativo. Operativamente le attività inizieranno entro settembre con l’acquisto di una parte delle attrezzature (pc e stampanti) e l’avvio dei primi corsi di formazione tenuti da Francesca Bartolini, diplomata in Grafica Pubblicitaria e Fotografia ed esperta in comunicazione, design e multimedia, finalizzati all’apprendimento dei rudimenti di base dei vari mestieri. Una possibilità sinergica potrebbe aversi grazie anche alle Borse lavoro Over 30 con oltre 4 milioni di euro di risorse regionali, statali e comunitarie stanziati per permettere di realizzare un’esperienza lavorativa e formativa capace di supportare la delicata fase della ricollocazione nel mercato del lavoro. *Incaricato al Sovvenire taccuino FABRIANO FARMACIE Sabato 27 e domenica 28 agosto CERROTTI Via G. Miliani, 1 tel. 0732 4959 DISTRIBUTORI Domenica 28 agosto Self-service aperto in tutti i distributori EDICOLE Domenica 28 agosto Edicolè Corso della Repubblica Edicolandia Via La Spina Morelli Simone Via XIII Luglio Belardinelli Via Martiri della Libertà News snc Stazione ferroviaria Sinopoli Simona Via Corsi Silvestrini Via Benedetto Crocee CROCE ROSSA P.zza Altini tel. 0732 21948 orario continuato CROCE AZZURRA Via Brodolini, 22 tel. 0732 629444 GUARDIA MEDICA Rivolgersi al tel. 0732 22860 GUARDIA MEDICA veterinaria Rivolgersi al tel. 0732 7071 BIGLIETTERIA FERROVIARIA dal lunedì al sabato dalle ore 6.30 alle 12.30 e dalle 13.30 alle 19.30 domenica dalle ore 13.30 alle 19.30 Tel. 0732.5345 Il servizio di biglietteria è svolto anche dall'edicola della stazione Agenzia Viaggi del Gentile Atrio stazione FS dal lun. al ven. ore 8.30-12.30 e 16.30-19.30 sabato 8.30-12.30, domenica e festivi chiuso tel. 0732.5345 - 0732.5066 - fax 0732.233063 www.viaggidelgentile.it Agenzia viaggi Santini via Buozzi 24 lun/ven 9-12.45 e 15-19, sab. 9.30/12.30 e 17.30/19 tel. 0732 23161 www.santiniviaggi.it Agenzia Janus viaggi Piazza del Comune 5 (tel. 0732 22522) 6 >FABRIANO< L'Azione 27 AGOSTO 2016 Il premio di Precicchie c'è: arriva Riccardo Scamarcio La rassegna dedicata al cinema si svolgerà dal 10 al 18 settembre anche con la Pivetti di DANIELE GATTUCCI L a ventesima edizione del Premio Cinematografico e Televisivo Castello di Precicchie si terrà nella cornice storica di questo piccolo affascinante borgo, da sabato 10 a domenica 18 settembre, e avrà come ospiti Riccardo Scamarcio e Veronica Pivetti. Personalità dello spettacolo di grande successo del cinema e della televisione per i quali è previsto il consueto omaggio alla carriera: retrospettiva cinematografica e incontro con il pubblico. Nel programma anche la tavola rotonda “Socialmente inter@ttivi. Opportunità e rischi”, l’omaggio al cortometraggio “Ho versato sangue” di Alessandro Pepe, il concerto Music & Muvies - Music from Movies for flaut and piano, la proiezione selezione opere premiate: Premio Castello di Precicchie e Fabriano Film Fest. Quindi la mostra “Precicchie prima dei social”. La manifestazione, diretta da Piero Spila, organizzata dall’associazione Castello di Precicchie con il patrocinio e la collaborazione della Regione Marche, della Provincia di Ancona, della città di Fabriano, dell’Università Politecnica delle Marche, dell’Unione Montana Esino Frasassi, del Parco della Gola della Rossa è stata presentata nella sala consiliare di Palazzo Chiavelli In programma anche musica e tavola rotonda La 20° edizione del Premio Cinematografico e Televisivo Castello di Precicchie destina l’Omaggio alla carriera a Riccardo Scamarcio e Veronica Pivetti. Il primo sarà presente la sera di sabato 17 settembre, mentre la seconda, sempre nella Pizzetta del Castello, incontrerà il pubblico la sera di venerdì 16 settembre. Il programma contempla anche la tavola rotonda “Socialmente inter@ttivi. Opportunità e rischi”, che si terrà domenica 18 settembre alle ore 18; sempre domenica 18 l’omaggio al cortometraggio “Ho versato sangue” di Alessandro Pepe, girato in parte negli ambienti del Castello di Precicchie con la partecipazione attiva di alcuni abitanti del luogo. Il cartellone prosegue con il concerto Music & Muvies – Music from Movies for flaut and piano, dedicato a colonne sonore del cinema d’autore eseguite dai Mastri Marco Agostinelli (flauto) e Emilio Procaccini (piano), guest al contrabbasso Pierpaolo Chiaraluce. La proiezione selezione opere premiate: premio Castello di Precicchie e FFF Fabriano Film Fest, in collaborazione con l’Associazione Opificio delle Arti, infine, la mostra “Precicchie prima dei social”, allestita nei locali del Castello dove sarà esposto materiale prodotto negli anni in cui don Pietro Ciccolini, era parroco ed animatore di alcuni gruppi giovanili del fabrianese. Novità di questo evento, che pur mantenendo la struttura originaria (radicamento con il territorio) nel tempo si è trasformato in un laboratorio di occasioni e iniziative mirate a mettere in contatto i giovani del territorio con diverse forma di spettacolo e arti visive, concerne i film: per l’Omaggio a Scamarcio verranno proiettati, in collaborazione con la Biblioteca Multimediale “Sassi” del Comune di Fabriano, nei locali della stessa Biblioteca. d.g. da Giancarlo Sagramola, sindaco di Fabriano, dagli assessori al Turismo e alla Cultura, Giovanni Balducci e Barbara Pallucca, dal direttore artistico Piero Spila, dagli espo- nenti della associazione Castello di Precicchie, alla presenza dei main sponsor Aldo Ilari - Ilari Cav. Aldo snc e Fabio Biondi titolare della Diatech Pharmacogenetics S.r.l. Il La ditta "Itec" completerà i lavori al Podestà per 273 mila euro Al via i lavori per il completamento del Palazzo del Podestà di Fabriano. Dopo la firma del contratto con la ditta Itec srl di Padova che ha vinto l’appalto, l’amministrazione comunale ha provveduto a consegnare, la prima settimana di agosto, i lavori all’azienda che, entro 270 giorni, dovrà effettuare una serie di migliorie all’interno della storica struttura del centro storico. I tecnici dovranno installare gli impianti elettrici, posare in opera i pavimenti, le porte e tutto l’arredo dei locali al piano superiore dove sorge la sala convegni ed esposizioni. Stesso lavoro nel lungo corridoio che collega con i Giardini del Poio e al piano terra che sarà dedicato all’archeologia. “A questo punto - ha detto il sindaco Sagramola – il Palazzo del Podestà sarà completamente fruibile. Meno di un anno e la cittadinanza potrà godersi un luogo simbolo a cui siamo tutti affezionati". Il costo del lavoro ammonta a 273 mila euro. La rivoluzione in centro storico riguarda, questa volta, uno dei gioielli architettonici della città. Prosegue anche il restauro dei Giardini del Poio. Recentemente è stata presentata la realizzazione di una struttura di collegamento tra il Palazzo del Podestà ed complesso della Madonna del Buon Gesù, sede della Pinacoteca e della Casa di Ester tramite un tunnel con pareti e copertura di vetro. “La differenza di quota con il palazzo del Podestà – ha detto l’architetto Evangelisti – sarà superata da un impianto di risalita e sollevamento rivestito in legno e da una nuova scala non coperta. Un intervento da oltre 400 mila euro (300.000 da fondi Fas e 100.000 da Veneto Banca) che si concluderà entro l’anno. Fabriano si conferma, così, terra di cultura che deve intercettare più turisti. Gli uffici comunali, intanto, stanno predisponendo il bando per l’affidamento della gestione del sito archeologico di Attidium. Entro ottobre potranno riprendere le visite guidate e i laboratori con le scuole. m.a. Riccardo Scamarcio premio, nato per ricordare il parroco di Precicchie, don Pietro Ciccolini, pur mantenendo la struttura originaria, si è via via sempre più orientato a divenire un laboratorio d’idee e d’iniziative volte a mettere in contatto i giovani del territorio con le diverse forme dello spettacolo e delle arti visive. Anche in questo caso, dopo un primo periodo d’incertezza sullo svolgimento di questa rassegna (di cui tutti hanno parlato Rodolfo Santilocchi, il direttore artistico Spila e gli esponenti dell’esecutivo), il programma dell’edizione 2016 si presenta vario e articolato nelle proposte e iniziative: da momenti di riflessione sociale a quelli più tradizionali di spettacolo, incontri con gli attori, proiezione di film, dibattiti. Giorni densi di appuntamenti, a conferma della qualità e del ruolo che il premio è riuscito a conquistare nell’ambito della vita culturale del territorio, della città di Fabriano, della provincia, della regione. La dimostrazione lampante dell’attivismo del sodalizio organizzatore è arrivata dalla costituzione di un’associazione sportiva Castello di Precicchie che ha dato un fortissimo stimolo a ripartire nella messa a punto del programma, in quanto gran parte dei fondi raccolti dai giovani del nuovo sodalizio sportivo sono andati al premio che ha potuto così realizzare l’edizione. L’aver stretto i pugni e aver proseguito nell’iniziativa, nonostante il taglio dei contributi, comprova come que- sta rassegna di grande prestigio se pur realizzata con bassi costi, considerato che gli ospiti non hanno mai voluto gettoni di presenza, oggi è una realtà consolidata nel panorama nazionale”. Dal suo canto il patron della Diatech Pharmacogenetics, Biondi, ha aggiunto: “Ringrazio voi perché la nostra azienda lavora sull’intelligenza e conoscenza e, in un momento come quello attuale, occorre fare un salto di qualità cercando di valorizzare tutto ciò che facciamo in seno alla collettività: noi come azienda e voi come associazione e proprio voi siete la prova concreta di quanto una piccola frazione riesca a fare con buona volontà, impegno e ingegno, raggiungendo obiettivi importanti come quelli che ancora una volta siete riusciti a conseguire”. Nel corso dell’incontro con i cronisti, rilevato pure che nel programma 2016, sarà dedicata particolare attenzione al valore della comunicazione, concentrata nella mostra “Precicchie prima dei social”, all’interno della quale sarà curato il tratteggio della figura di don Pietro Ciccolini partendo però da una disamina del “vecchio” nucleo dell’associazione a cui si sono uniti i giovani e che ora svolgono una funzione di elemento trainante ed hanno consentito di riprendere il Palio dei Campanari ma anche di dare vita ad attività collaterali. L'Azione 27 AGOSTO 2016 >FABRIANO< Concerti, trekking e tanto spettacolo di GAIA GERMONI P rosegue “Lo Spirito e la Terra”, il festival promosso dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Fabriano e Cupramontana che, alla sua terza edizione, quest’anno propone appuntamenti nel territorio da maggio ad ottobre. Dopo il mese di luglio, in cui gli eventi si sono concentrati nei Comuni di Cupramontana, Genga e Serra San Quirico, nel mese di agosto il Festival si svolgerà a Fabriano. Dal 23 al 28 agosto torneranno quindi gli appuntamenti giornalieri che hanno caratterizzato le scorse edizioni: i trekking alla scoperta del territorio, il concerto di mezzogiorno alla chiesa della Scala Santa con Mario Solinas, le lezioni di yoga alle ore 16 ai Giardini Regina Margherita e i concerti di Mezzanotte presso il Loggiato San Francesco. A tutto ciò si accompagneranno tanti altri appuntamenti. Martedì si inizia a Marischio con la “Cena Immezzo al Campo” a cura dell’azienda agricola Il Maggio, che sarà seguita dal Teatro di Paglia, concerto di musica tradizionale marchigiana con Lu Trainanà. Mercoledì alle ore 18 torna l’incontro Interreligioso, con le Suore del Monastero delle Clarisse Cappuccine e la Comunità Sikh. Giovedì alle 18.30 il Loggiato San Francesco ospiterà la conferenza di Alessandro Simonelli su Il concerto dello scorso anno sulla piscina dei Giardini “Connessioni con la storia delle Abbazie”. Dalle ore 21 spazio alla musica con il concerto dei Tlon, che si esibiranno sulla scalinata del Poio. Venerdì pomeriggio invece incontro con Sax Cammarata sulla filosofia buddhista. La sera torna uno degli appuntamenti più attesi del festival, lo spettacolo che avrà come palcoscenico la piscina del giardino Regina Margherita: in scena Alessandro Raggi e Papaveri e Papere con “Camminando sulla strada”, spettacolo di reading e musica americana. Sabato pomeriggio sarà invece ospite il professor Augusto Ancillotti, autore del romanzo storico “La mano di Dio”, in un incontro presentato dal direttore del "Corriere dell’Umbria" Federico Fioravanti. Dalle 22 spazio alla musica in piazza del Comune con il Saltarello e le contaminazione jazz di Vincanto e Concordia. Domenica mattina torna il concerto all’alba con Laudare et Delectare: l’appuntamento è, come gli scorsi anni, sui prati di San Silvestro alle 6. Dopo il concerto e la colazione partirà il trekking per l’Eremo di Valdisasso, dove, alle 10.30, Padre Ferdinando Campana insieme al Wwf terrà un incontro dedicato all’enciclica Laudato Sì. Alle 16 appuntamento a Valleremita dove, presso l’Aula Verde, sarà la volta del concerto Peripatetico “La leggenda della Sibilla”. Alle 21.30 appuntamento invece presso la piazza antistante il Comune per lo spettacolo di danza, musica, pittura e poesia “Eterreo”. Dopo queste sei intensissime giornate il festival tornerà poi dal 16 al 18 settembre e dal 21 al 23 ottobre per concludere questa terza edizione, ancora una volta all’insegna dei valori che hanno ispirato la storia di un territorio profondamente segnato dalla relazione tra natura e spiritualità. 7 La sera di Ferragosto, di rientro Lo spiedino dalla classica scampagnata, ho costeggiato la Festa di Santa Maria casualmente di Santa Maria. Mi aspettavo non un pienone ma sicuramente e l’arrosticino dico una partecipazione degna delle performance, quando l’affollamento di persone assumeva a San Domenico antiche sembianze in bilico tra un pacifico rave party e un alveare assiepato attorno all’ape regina. Aspettative d’affluenza sonoramente disattese: pochissima gente e pochissime auto, quasi a sancire visivamente un’improvvisa e inattesa implosione. Potrebbe sembrare un particolare irrilevante, visti i problemi con cui dobbiamo fare i conti, ma, come dice un amico, è sempre più importante rilevare i segnali deboli per capire davvero cosa sta succedendo nel “profondo” di quel che si muove attorno a noi. Negli anni delle edizioni trionfanti la Festa di Santa Maria, o Sagra del Cocomero che dir si voglia, non rappresentava soltanto un momento di ritrovo, una sagra agostana miracolosamente sovraffollata, ma anche uno strumento rituale di mediazione politica, la sede in cui il potere fabrianese oliava i suoi sistemi di consenso e decideva le strategie autunnali di collateralismo alla Dc e ai Merloni. Per molto tempo abbiamo ritenuto, e non a torto, che il successo della Sagra del Cocomero fosse la prova di come le permanenze di mentalità sopravanzassero di molto gli elementi di cambiamento: l'agghiacciante ruota con il prosciutto in palio, la pesca con il lancio di cerchietti in plastica su premi ruotanti, i proverbiali tre colpi di palla alle lattine ammonticchiate, il liscio marchigiano con gli ometti pericolosamente protesi verso le gentilissime signore. E poi quei volti inconfondibili, incredibilmente uguali e affratellati, come nei rimpasti genetici tra le antiche dinastie regnanti; una gigantesca carrellata di lineamenti e di variazioni sul tema "casa, chiesa e vigna", il filo rosso di una comunità che affidava i propri disegni familiari e di vita a un sistema di relazioni personali piuttosto che a una dimensione civica più individualista, solidale e moderna. La partecipazione deludente a questa edizione della Sagra del Cocomero – già in nuce negli anni passati -, segnala probabilmente la fine di un’epoca e una rottura profonda nell’antropologia dei fabrianesi. Il retroterra politico che dava senso, sfondo e sostanza a quell’evento di successo si è dissolto con la crisi, la vecchia classe dirigente democristiana è in là con gli anni e la terza generazione merloniana ha dissolto i rapporti col territorio e con il suo distretto manifatturiero. Quella che si profila è un’altra città, sicuramente tentata dall’assistenzialismo, con meno spirito d’impresa ma paradossalmente più libera e proiettata nel futuro, perché meno segnata da vincoli, fedeltà e sudditanze. Una città in cui al posto di uno spiedino a Santa Maria si profila un arrosticino consumato a San Domenico. Davvero un altro mondo: in bocca e in testa. 8 >FABRIANO< L'Azione 27 AGOSTO 2016 La capitale del camminare Fabriano al centro di un progetto europeo: parla Paolo Piacentini di GIGLIOLA MARINELLI Q uesta settimana parliamo di mobilità dolce, una possibilità anche per il nostro territorio di valorizzarne la bellezza favorendo il turismo sostenibile. Ne parliamo con il presidente di Federtrek Paolo Piacentini (nella foto), esperto ed appassionato di cammini, anche in vista della Giornata del Camminare organizzata proprio da Federtrek il prossimo 9 ottobre. Come nasce la sua grande passione per il camminare? Se vogliamo dare una data e luogo precisi bisogna risalire a quando avevo appena 22 anni e mi trovavo in vacanza in Val d’Aosta. Era la prima volta che andavo a camminare sulle Alpi e ne rimasi colpito nel profondo al punto di non avere più voglia di tornare a casa. Una vacanza indimenticabile che mi portò a contatto diretto con una natura meravigliosa, ma soprattutto mi fece scoprire la dimensione affascinante del camminare e faticare per raggiungere una vetta e provare una pienezza dello spirito. Si è trasferito a Fabriano con la sua famiglia. Cosa l’affascina del nostro territorio e quali potenzialità credi possa avere e sviluppare in base alla tua esperienza? La scelta di vivere a Fabriano è legata ad una serie di coincidenze inattese ma sicuramente siamo rimasti colpiti dalla bellezza del paesaggio e dalla sua storia. Fabriano, come ho avuto modo di scrivere in varie occasioni, ha delle potenzialità enormi legate soprattutto alla promozione convinta di un turismo di qualità che sappia mettere al centro le sue vocazioni principali con una cultura dell’accoglienza che faccia sentire il turista avvolto in un’esperienza unica. Fabriano ha bisogno di rinascere da una crisi profonda e quindi non può essere solo il turismo la chiave di volta, ma c’è bisogno di lasciarsi alle spalle un passato che ha dato benessere, ma che in qualche modo ha tenuto sopite tutte e altre potenzialità di sviluppo. Una nuova identità fabrianese può essere quella di una città che guarda di nuovo al suo territorio valorizzando, oltre al turismo, anche forme di agricoltura di qualità che non siano alternative ad un’imprenditorialità fortemente innovativa in campo industriale. Quello che dovrà accadere, secondo me, è la nascita di una nuova alleanza tra chi ha voglia di mettere in campo creatività e competenze che sposino l’idea di una sorta di patto di solidarietà per fare in modo che la società fabrianese sia resiliente rispetto agli avvenimenti che possono condizionarla dall’esterno, come accaduto con le drammatiche crisi degli ultimi anni. Lei è un amante ed un cultore A MODO MIO a cura di Luciano Gambucci Dal bianconero a...Rio Sono perfettamente consapevole che ciò che sto per scrivere farà arricciare il naso a molti. A cominciare dai miei parenti più stretti, figli e nipoti, tutti orientati verso il…bianco e nero. Anch’io, a dire la verità, ho sempre avuto una certa simpatia per quei colori. In sostanza quando gioca la “vecchia signora”, inconsapevolmente, sono portato ad essere più contento se la Juventus vince piuttosto che…soccombe! Non so il motivo ma fin da ragazzino facevo il tifo per i colori bianco- neri. Anche se non ho cominciato con la squadra torinese ma con quella di Udine che come ben sanno gli amanti del calcio, ha gli stessi colori juventini. Probabilmente è poi stato naturale passare dal Friuli al Piemonte. Ma in giro per il mondo le squadre con i colori bianconeri sono tantissime, quelle di una certa qualità addirittura più di cento. Ma perché gli appassionati juventini storceranno il naso? Semplice: perché sto per dire che l’opera- della bellezza. Può affermare che nel caso specifico di Fabriano la bellezza e la sua valorizzazione possa “salvare” il nostro comprensorio? Assolutamente sì. Fabriano è un luogo magico perché ha la dimensione di una cittadina con molti servizi a disposizione, ma con una collocazione geografica che la pone nel cuore dell’Appennino, a ridosso di montagne che sono molto conosciute anche fuori regione. Sono montagne che hanno una morfologia particolare che ha permesso nel tempo insediamenti che trasmettono una particolare energia. La presenza di conventi, monasteri ed eremi fanno del nostro territorio un luogo ricco di spiritualità, il tutto immerso in una natura ricca di biodiversità. Si parla di trasformare Fabriano in capitale europea del camminare. In cosa consiste questo ambizioso progetto? Diciamo che il progetto è ambizioso, ma ovviamente riguarda la dimensione nazionale e non europea, almeno per adesso. E’ un progetto che nasce da una mia vecchia idea e che ha trovato a Fabriano terreno fertile nel confronto con alcune persone che ho avuto modo di apprezzare per l’amore nei confronti del territorio, soprattutto nelle iniziative di “Lo Spirito e la Terra”, ma anche nelle attività di bravissimi accompagnatori naturalistici. Il progetto prevede la creazione di un luogo di riflessione di alto livello che sappia mettere in rete tutte le eccellenze che oggi promuove il camminare a 360° per creare, eventualmente, anche percorsi formativi riservati al mondo delle associazioni e delle istituzioni. Il 9 ottobre Federtrek ha organizzato in tutta Italia la giornata del camminare. Può spiegare in cosa consiste e qual è la mission di questa importante iniziativa? La Giornata Nazionale del Camminare nasce da un’idea della Federtrek e già dalla prima edizione ha avuto un grosso successo coinvolgendo comuni ed associazioni per un totale di oltre 200 iniziative. Quest’anno i temi della saranno quelli classici della promozione del camminare come dimensione quotidiana partendo dalla scelta individuale di lasciare l’auto a casa per riprendersi la città, perché una città vissuta a piedi è più vivibile per tutti, soprattutto per i bambini. L’iniziativa non può non vedere al centro della scena la pedonalizzazione di aree sempre più vaste, partendo dai nostri meravigliosi centri storici. Quest’anno la giornata avrà un focus particolare anche sul tema degli itinerari storico-culturali in linea con l’Anno Nazionale dei Cammini indetto dal Ministro Franceschini. Non posso sottrarmi ad un dibattito molto acceso anche nella città di Fabriano. Mi riferisco al tema della pedonalizzazione del centro storico in cui, come accade in tutta Italia, all’inizio ci sono molte opposizioni soprattutto da parte dei commercianti e dei residenti interessati, ma poi una volta che si riesce a costruire un percorso partecipato e la pedonalizzazione funziona, viene talmente apprezzata che saranno gli stessi primi oppositori a non voler tornare indietro. Il centro storico di Fabriano completamente pedonalizzato permetterebbe una fruizione più attenta e la possibilità di creare itinerari turistici che danno la possibilità di apprezzare anche l’angolo più nascosto prolungando, potenzialmente, anche il periodo di permanenza. zione che ha portato in Inghilterra il calciatore francese Paul Pogba mi è sembrata vagamente folle, innaturale, forse anche immorale. So bene che quella cessione – chiedo scusa ma non uso la parola vendita che mi sa tanto del peggior mercato degli animali - è economicamente in linea con i bilanci della società per la quale ho più di una simpatia. Insomma per la società super scudettata l’operazione è stata positiva anche se, pochi giorni prima, la società degli Agnelli aveva versato nelle casse del Napoli qualche decina di milioni in meno. Lo “strano” - diciamo così - riguarda l’atteggiamento dei tifosi e degli appassionati del calcio che si sono talmente abituati a citare cifre iperboliche di cui parlano quasi come il costo di un chilo di carne o di pesche al supermercato. Una assuefazione che fa loro ritenere sostanzialmente normali e giuste le cifre che la maggior parte dei calciatori percepisce per una stagione. Cifre che un tifoso operaio o impiegato non riuscirà ad incassare in tutta la sua vita lavorativa! Quasi parallelamente, dall’altra parte del mondo, in quel Brasile in cui trovo un pezzo della storia della famiglia paterna (nonna Rosa era nata e vissuta da quelle parti) migliaia di atleti di tutto il mondo hanno dato vita ad un’altra Olimpiade che ci ha visto portare a casa un bel gruzzolo di medaglie. Di esse siamo orgogliosi, giustamente, ma forse non ci rendiamo conto dell’enorme diversità delle due situazioni. Sul piano economico, ovviamente, anche se non dobbiamo nasconderci che anche molti dei protagonisti dell’Olimpiade incassano annualmente cifre rilevanti soprattutto dalla pubblicità. Già le Olimpiade greche dell’antichità elargivano privilegi e denari in abbondanza. Il mondo insomma non è poi così cambiato. Di certo, però, i milioni di euro del calcio europeo e non solo non devono farci dimenticare le favelas di Rio o gli operai in cassa integrazione e non entusiasmarci a trasferimenti a cifre assurde a cui purtroppo ci stanno abituando a perdere il senso della realtà. pezza (pigotte) curate nei minimi particolari, con eleganti vestiti anche da cerimonia, sono oltre venticinque quelle esposte, altre sono state donate per i scopi benefici dell’Unicef. E’ una passione, dice la sig. ra Rita, che mi ha riportato alla mia infanzia quando bambina la mia mamma mi regalò una bambola di pezza, fu una gioia immensa un giocattolo che mi ha accompagnato fino alla adolescenza. Il figlio Luca, diplomato all’Istituto d’Arte di Macerata, è stato un apprezzato disegnatore/arredatore e ha svolto il suo lavoro per molti anni a Fabriano. Le sue opere artistiche di pregevole fattura, come quelle della mamma, sono sempre rimaste nascoste nelle mura domestiche e pochi hanno avuto la fortuna di ammirarle. Questa mostra è un atto dovuto, una testimonianza nei confronti di tante persone che, con la loro genialità artistica e artigianale non hanno visibilità pubblica, ma potrebbero dare una spinta emotiva alla riscoperta di tanti talenti del nostro territorio. La mostra all’Oratorio del Gonfalone rimane aperta il sabato e la domenica, fino al 25 settembre, con il seguente orario: 10.30 12.30 / 17 – 19.30. Arte in famiglia al Gonfalone con le pigotte in mostra Si è aperta sabato 20 agosto, nel magnifico salone dell’Oratorio del Gonfalone di Fabriano, una particolare e curiosa mostra dal titolo “Arte in famiglia”. E’ la storia di una delle tante famiglie italiane dove creatività, passione per l’arte, sono gli elementi che ci permettono di ammirare la bellezza e l’unicità di un’opera, sia artistica che artigianale. Madre e figlio, un binomio che esalta l’operosità creativa che è a volte nascosta in ognuno di noi. Dal 1970 la sig.ra Rita ha curato e confezionato le tuniche dell’ordine dei Monaci Silvestrini di S. Teresa a Matelica e di San Silvestro Abate a Fabriano, una collaborazione che è stata espletata con dedizione e professionalità fino ai nostri giorni. La Congregazione Silvestrina con don Andrea Pantaloni, allora parroco di Santa Teresa, ha stretto un forte legame con la sig.ra Rita per il prezioso servizio reso per oltre quarant’anni. Chi scrive ha avuto la piacevole sorpresa di conoscere la famiglia Bolognesi, di Matelica, che grazie alla loro creatività è stato possibile allestire questa mostra. La sig.ra Rita ha realizzato, negli ultimi anni, fantastiche bambole di Sandro Tiberi L'Azione 27 AGOSTO 2016 >FABRIANO< 9 Esperienza indimenticabile I 41 ragazzi della diocesi tornano dalla Gmg di Cracovia e raccontano le loro impressioni di RobeRta Stazi U n’esperienza unica ed indimenticabile per i 41 ragazzi partiti dalla Diocesi di FabrianoMatelica verso Cracovia, per la Giornata Mondiale della Gioventù. Due settimane, una passata nelle famiglie nella città di Katowice e l’altra a Cracovia con l’incontro con il Papa ed i giovani di tutto il mondo, che ha colorato i cuori e rafforzato la fede dei nostri giovani. Giornate ricche di emozioni, ma anche non sempre semplici, perché insieme alla bellezza dei momenti vissuti, ci sono state le “piccole difficoltà”: il dormire all’aperto nella notte di veglia, l’allarme della ragazza che aveva contratto la meningite e che ha messo in apprensione soprattutto i coordinatori, le paure sulla sicurezza che arrivavano dall’esterno. Ma queste difficoltà sono state sicuramente un piccolo apostrofo tra i mille colori che l’arcobaleno di Cracovia ha regalato. Questa volta sbirciamo noi nelle pagine del diario che i ragazzi ci hanno messo a disposizione, ed attraverso le loro testimonianze, raccontiamo alcuni momenti intensi. Uno di essi, è stato sicuramente il soggiorno nelle famiglie di Katowice. “Non credevo si potessero provare così tante emozioni- racconta Gabriele Bani - abbiamo costruito un legame molto forte con tutte le famiglie che ci hanno ospitato. La lingua non è stato un limite, perché la loro ospitalità è stata magnifica e soprattutto perché ci ha accomunato l’amore di Dio”. Andrea Fabbri, invece, è rimasto colpito dalla Messa comunitaria di tutti i giovani insieme: “Era una giornata uggiosa, poi all’improvviso uno spiraglio di luce ha illuminato tutti i giovani presenti nel campo e allo stesso tempo uno stormo di uccelli è passato attraverso la luce: è stata un’immagine paragonabile al celebre poema del Carducci! Ed è una delle immagini più belle vissute, una di quelle piccole cose che ti fanno accorgere che Gesù è sempre con noi, non solo nel momento dell’Eucarestia, ma anche nei momenti in cui meno te l’aspetti, l’importante è catturare il segnale. Un segnale che arriva attraverso anche la semplicità del sorriso, perché un sorriso regalato vale più di mille parole”. Un altro momento estremamente toccante per gli animi dei nostri giovani, è stato il pellegrinaggio al Santuario della Divina Misericordia. “Lo Spirito del Signore è su di me. Queste parole ci hanno accompagnato lungo il pellegrinaggio verso il Santuario della Divina Miseri- cordia”, ci racconta Don Marco Strona, “… ecco allora che lungo la strada, tra la gente di tutto il mondo, queste parole si fanno carne, si fanno cammino, si fanno via. Sentimenti di gioia, di speranza, di fiducia, di amore per la vita. Questo si è respirato a Cracovia: mentre nel mondo l’odio e la violenza rienza, i ragazzi ricorderanno anche i momenti semplici, come gli attimi quotidiani condivisi tutti insieme. Ma più di ogni altra cosa, avranno in mente lo scossone delle parole del Papa che in uno dei discorsi ai giovani ha chiesto loro: "E tu caro giovane, cara giovane, hai mai sentito posare su di te questo sguardo Potremo così costruire ed essere i "fiammiferi" attivi che incendiano il nostro paese!”. “Un altro momento indimenticabile - continua Giorgia - è stato l’arrivo a Cracovia, in cui armati di impermeabili blu tuffo - a causa del maltempo - ci siamo incamminati verso Blonia per il saluto ufficiale cercano il sopravvento, ecco che la risposta più esatta viene proprio dalla vita e dalla testimonianza di tantissimi ragazzi e ragazze di tutto il mondo (come ha detto il Cardinal Bagnasco). La misericordia non è un sentimento di buonismo o di pietà: è l’azione di Dio, attraverso la nostra vita, nel mondo, per rendere visibile e concreta la sua presenza”. Le parole del cardinal Bagnasco, citate da don Marco Strona, hanno colpito anche un altro dei ragazzi presenti alla Gmg. Marco Favilla, infatti, ha ringraziato il Cardinale: “Con i suoi interventi mi ha fatto comprendere cosa significa essere lo strumento della misericordia del Signore”. “Non solo, - aggiunge Marco - perché l’augurio di papa Francesco rivolto a noi giovani mi ha colpito profondamente nel cuore. Papa Francesco ha sottolineato che proprio noi giovani possiamo essere le nuove leve che possono spezzare le catene di questa oppressione e discriminazione nel mondo”. Di quest’espe- d'amore infinito, che al di là di tutti i tuoi peccati, limiti, fallimenti, continua a fidarsi di te e guardare la tua esistenza con speranza? Sei consapevole del valore che hai al cospetto di un Dio che per amore ti ha dato tutto?" . "Essere misericordioso è fare qualcosa che rende felice un altro" e poter dire "sono quello che ha inventato quel sorriso”- racconta Giorgia Spadini, che continua: “Siamo un dono prezioso, perché possiamo cambiare la giornata o la vita di qualcuno anche solo semplicemente ascoltando quello che il nostro vicino necessita di dire, non c'è bisogno di essere superuomini”. “Il Cardinal Menichelli- continua a raccontare Giorgia - ha risposto anche alle tante domande rivolte direttamente da noi giovani. In modo particolare mi sono ritrovata in una delle domande che sono state fatte: perché nonostante sia circondato da tante persone spesso mi sento solo? In tanti si sentono così, sembra di essere sempre inadeguati, estranei e si finisce con l'adeguarsi alla massa. Il Cardinale ha risposto di affidarsi a Dio e lasciare che faccia il suo lavoro di vignaiolo. Sì, Dio fa il vignaiolo, fa una prima potatura per la quantità, una seconda per eliminare le cose inutili e una terza per la qualità dei frutti. di Papa Francesco. Ogni continente si è presentato attraverso una danza tipica, un canto e la presentazione di un santo del continente stesso. Il palco si è riempito di colori, bandiere, sorrisi, entusiasmo e il coinvolgimento è stato tanto. È stato stupendo vedere come nessuno si sia sentito estraneo, come siamo riusciti a dimenticarci delle frontiere, dei confini che ci separano, della lingua incomprensibile del vicino che grazie a questo non è più così difficile da comprendere. Il Papa ci ha invitato a non essere dei giovani pensionati, di non abbatterci di fronte alle prime difficoltà e riprendendo una canzone degli alpini ci dice: 'nel salire l'importante non è non cadere, ma non rimanere caduto'. Non fermiamoci davanti ai primi ostacoli, abbiamo il coraggio e la forza di cambiare il mondo! 'Signore, lanciaci nel costruire ponti, lanciaci nell'abbattere i muri!', questa la preghiera di quella sera, e quando siamo saliti sull’autobus per tornare a casa, eravamo carichi di pensieri che hanno attraversato la nostra mente e i nostri occhi erano pieni di colori e di vita, che speriamo possano testimoniare il vissuto d’ora in poi”. “Un’esperienza che non dimenticherò mai, durante la quale ho festeggiato anche il mio compleanno, ed è stato magnifico!” racconta la giovane Emanuela Bani. Anche per chi non era alla prima Gmg, l’esperienza è stata emozionalmente “travolgente”, come per Lorenzo e Paola, che erano tra i coordinatori del gruppo. “Questa per me è stata la quarta Gmg - racconta Lorenzo - ed ognuna ha avuto un significato particolare per me. La prima a Sydney, con gli amici di sempre. La seconda a Madrid, prima esperienza di Fede forte con la mia ragazza. Poi Rio, la Gmg che mi ha permesso di iniziare nel miglior modo possibile il cammino verso lo splendido dono del matrimonio che il Signore ci ha voluto dare. E poi questa, Cracovia, che è stata un'esperienza di fede profonda con i ragazzi (anzi, giovani) che il Signore mi ha voluto affidare. In questo ultimo anno, molte sono state le perplessità sull'adeguatezza della proposta del cammino di Azione Cattolica che abbiamo cercato di pensare e concretizzare: con i giovani bisogna necessariamente volare alto, e spesso il timore di essere inadeguati si fa sentire. Non so se la mia valutazione è corretta, ma ho preso la sera della veglia come cartina tornasole: i volti intrisi di lacrime sorridenti sono stati una luce abbagliante che è riuscita allo stesso tempo ad illuminarmi e a scaldarmi il cuore. Ringrazio il Signore per aver messo i ragazzi i nel nostro (mio e di Paola) cammino ed aver messo noi nel vostro. Lo ringrazio di avermi affidato di nuovo ragazzi che ho incontrato con l'Acr (ed aver manifestato i frutti tangibili dei miei sforzi a me, uomo scettico e razionale). Lo ringrazio di avermi affidato ragazzi con la voglia di crescere nella fede, che non cercano motivazione, ma la trasmettono. Lo ringrazio di aver messo sulla mia strada persone nuove, che sono riuscito ad incontrare superficialmente in questa settimana passata in un lampo, ma che spero e voglio incontrare già da oggi per continuare a coltivare quel rapporto di condivisione che è nato a Cracovia. Ora la missione è chiara: portare lo straordinario nell’ordinario”. “Mi unisco al pensiero di mio marito - racconta Paola - e spero che ognuno di noi adesso testimoni quello che abbiamo vissuto! E’ stato un viaggio che ha messo una marcia in più a tutti a livello di fede, in cui tutti abbiamo dato quel “di più” che a volte si perde nella quotidianità, ma che ora dobbiamo invece mettere nella vita di tutti i giorni! Mi auguro che questo sia un altro piccolo passo di un cammino che continueremo a fare tutti insieme”. 10 >FABRIANO< L'Azione 27 AGOSTO 2016 Una variante per il McDonald's di PAOLA ROTOLO E' sempre più discussa a Fabriano la questione McDonald’s, il colosso del fast-food celebre in tutto il mondo, che pare proprio stia per approdare anche nella nostra città. Per fare finalmente il punto della situazione abbiamo intervistato il sindaco Giancarlo Sagramola. “A seguito dell’ultimo Consiglio comunale tenutosi in merito, è stata emessa la delibera di approvazione dell’accordo procedimentale per la realizzazione del progetto, con l'obbligo di adeguarlo alle prescrizioni stabilite nella stessa, che in tempi brevi dovrà essere ulteriormente approvata anche dalla Conferenza dei Servizi”, ci spiega il sindaco che prosegue entrando nel dettaglio: “Come emerge da suddetta delibera, la ditta Magazzi- ni Gabrielli S.p.a. di Ascoli Piceno intende realizzare due edifici di tipo commerciale nella zona di Via Dante e più precisamente, un supermercato, a seguito di bonifica della zona selezionata, per una superficie coperta pari a 1900 mq dei potenziali 5130 mq usufruibili ed, orientativamente di fronte, un altro stabile per una superficie coperta di 700 mq, da destinare poi proprio all’attività del fast-food McDonald’s”. “Nell'accordo la ditta si impegna inoltre a realizzare, completamente a sue spese, una rotatoria all'incrocio di viale Stelluti Scala, via Dante e Piazzale Matteotti, come da progetto preliminare redatto dal Comune di Fabriano, compresa la sistemazione dei marciapiedi e dei passaggi pedonali interessati, tra i quali uno rialzato su via Dante in prossimità ed a connessione delle aree direzionali e commerciali”, Ora si partorisce anche al parcheggio Abel ha deciso di nascere all’aperto, il 10 agosto, nel parcheggio dell’ospedale "Profili". Forse la ricorrenza di San Lorenzo con la bella tradizione delle stelle cadenti porterà bene a una famiglia originaria della Romania, ma da molti anni a Pergola, che, poco dopo le quattro, ha vissuto momenti di gioia misti a paura. Mamma Andra e papà Raul dormivano nella loro casa insieme agli altri tre bambini piccoli quando il tempo della gravidanza è scaduto, si sono rotte le acque improvvisamente ed è iniziata una corsa contro il tempo. "Abbiamo contattato il 118 e ci siamo diretti verso Fabriano. Avevamo quasi quaranta minuti di viaggio, ma la strada era libera vista l’ora e non c’era traffico. Durante il tragitto – confida il babbo – il bambino voleva nascere a tutti i costi. Ho accelerato ma non ce l’ho fatta". Mentre all’ospedale i medici del Pronto Soccorso e quelli di Ostetricia si preparavano per il parto in piena notte, Abel spingeva e voleva vedere la luce. Raul è riuscito a parcheggiare l’auto proprio davanti il nuovo ingresso della struttura dove i sanitari erano in attesa dell’arrivo dell’auto da Pergola. Poi la magia della vita ha avuto la meglio e il piccolo, come accade dall’inizio dei tempi, è nato con parto naturale senza bisogno di nul- BREVI DA FABRIANO ~ IN FUMO 1.000 QUINTALI DI FIENO Sant’Antonio di Melano, 3 agosto ore 2. Presso San Cassiano prende fuoco un fienile contenente 250 rotoballe di fieno ed accorrono i VdF di Fabriano, Iesi, Falconara, Arcevia, per spegnere, smassare, bonificare. I controllori del fuoco, che hanno evitato che le fiamme si espandessero nel capannone adiacente contenente paglia, sono stati impegnati ininterrottamente per 36 ore; poi, per varie ore, nei giorni seguenti. Il fabbricato risulta agibile. Cause dell’incendio, da accertare; danni da quantificare. ~ LUI SOCCORSO, VICINA ASSISTE LA MOGLIE Viale IV Novembre, 30 luglio ore 21. Un anziano con la moglie bloccata a letto, cade a terra per un malore e non riesce a risollevarsi. I VdF aprono la porta al 118 e l’uomo viene soccorso e portato all’ospedale. Non era grave e dopo qualche ora è stato dimesso e una vicina si è resa disponibile per assistere la moglie. ~ ACQUA IN COMUNE Piazza del Comune, giorni fa. Di notte si rompe il rubinetto della macchina del caffè, l’acqua filtrava nella sottostante sala consiliare finendo sulla carcassa della cabina elettrica. Non succede nulla di grave, oltre all’allagamento. Intervenuti i VdF, la Polizia Municipale, operai comunali, l’Enel. ~ NUTRIA PER LE SCALE Via Profili, 7 agosto ore 22,30. Una signora nota un animale mai visto - poi risulterà essere una nutria, un piccolo roditore - e chiama i VdF che trovano l’animaletto per le scale e lo catturano. ~ L’ACQUA PROVENIVA DAL SOLAIO Via Loreti, 8 agosto ore 19. Per la rottura della tubazione di scarico del wc l’acqua filtrava e finiva negli appartamenti sottostanti. I VdF provvedevano a rimediare ed i proprietari si impegnavano per far riparare i guasti. ~ AUTO A METANO A FUOCO Fanfara dei bersaglieri una realtà a Fabriano Sarebbe bello essere svegliati dal suono della fanfara dei bersaglieri che intona la classica marcia “Flick Flock” e vedere le piume del loro cappello muoversi al ritmo del passo di corsa! Allora forza a tutti i fabrianesi ed abitanti delle zone limitrofe capaci di suonare strumenti a fiato per dare vita alla sezione della fanfara dei bersaglieri anche a Fabriano e così dare lustro alla sezione della aggiunge Giancarlo Sagramola. “La variante urbanistica relativa all’accordo dovrà essere approvata solo a seguito della conclusione dell’iter di bonifica. Attualmente per ciò che concerne la bonifica è stato approvato il “piano di caratterizzazione” a cui dovrà seguire il progetto di bonifica in relazione alle destinazioni d’uso previste e, quindi, successivamente i relativi interventi”. La proposta di variante, come scritto agli atti, non può che essere considerata migliorativa per il conseguimento degli interessi pubblici della nostra città, in quanto il quartiere verrà riquali- ficato attraverso l’eliminazione di aree industriali ed abitative ormai dismesse e da anni ridotte in stato di indecoroso degrado. Inoltre bisogna considerare positivamente anche la previsione di aree di tipo commerciale e direzionale nell’area la. "Giusto il tempo di distendersi a terra in mezzo al parcheggio, tagliare il cordone ombelicale – ha detto la dottoressa Marta Mazzarini – e portare mamma e piccolo in reparto. Entrambi stanno bene. Non era mai capitata un’esperienza del genere, ma la nostra equipe è pronta sempre a tutto grazie anche all’ottimo lavoro effettuato dal personale del Pronto Soccorso". Un parto più unico che raro quello capitato ad Andra che diventa routine se si torna indietro di sessanta anni. "Grazie a mio marito che ha corso con la macchina e ai medici è andato tutto bene. Al telefono mi hanno tranquillizzata e ora posso abbracciare mio figlio". E' rimasta l’emozione di una corsa contro il tempo e l’ansia degli amici e dei parenti che facevano il tifo per la donna e pregavano affichè Raul trovasse poco traffico lungo la strada piena di curve che conduce nella città della carta. "Il parto è l’evento più bello e an- che più rischioso della vita di una donna – hanno detto le ostetriche – e quando il feto vuole nascere non bisogna perdere tempo. E’ il piccolo a stabilire i tempi". Una normale notte in reparto per la dottoressa Marta Mazzarini e l’ostetrica Mirella Mattucci si è trasformata in una di quelle emergenze che siamo abituati a vedere nelle serie tv. Con il sorgere della luce, nel giorno di San Lorenzo, l’equipe di Ostetricia e Ginecologia del Profili ha festeggiato Abel, il primo bambino nato nel parcheggio dell’ospedale senza bisogno di niente e nessuno se non dell’ostetrica per il taglio del cordone. "E’ nato sotto una buona stella – hanno detto alcune pazienti ricoverate – e facciamo a questa giovane famiglia tanti auguri". Subito la mente è tornata indietro nel tempo quando, senza mezzi di comunicazione, si nasceva così. "Ho partorito i miei figli a casa, da sola – ha detto Oliva Paladini. – Nel dicembre del 1961 c’era molta neve a Sant’Elia. Mio marito scese fino a Serra San Quirico per cercare l’ostetrica che non riusciva a salire in paese causa maltempo. Quando sono arrivati avevo già Manuela sulle braccia". Il reparto di Ostetricia pienamente funzionante ha permesso alla donna di evitare complicazioni post parto. Per mesi il primario Lamanna si è battuto per scongiurare la chiusura del punto nascita che serve un bacino montano con vie di comunicazioni difficili. Il punto nascita è salvo per almeno due anni, ora tocca alle mamme decidere di partorire a Fabriano. I vertici dell'Asur hanno attivato il doppio turno ostetrico con l’assunzione di sei unità. Un altro punto di forza è la possibilità di effettuare il parto in acqua. Mancano, invece, tre medici per attivare la guardia pediatrica h24. Nel 2015 ci sono stati 387 parti di cui due gemellari. Via Bachelet, 10 agosto ore 1.40. Un’autovettura alimentata dal metano, prende fuoco e vengono chiamati i VdF che trovano il veicolo in fiamme e provvedono a spegnerlo. Le bombole del gas sono rimaste intatte, ma del veicolo è rimasto solo lo scheletro. accidentalmente un taglio alla femorale e mentre cerca di bloccare il sanguinamento delle ferita giungono gli operatori sanitari del 118 che gli prestano le prime cure e lo trasportano all’ospedale locale, poi tramite l’eliambulanza all’ospedale di Torrette. Aveva perso due litri e mezzo di sangue; ora è fuori pericolo. la scala al secondo piano, entrare in casa, aprirle il portone. I VdF le consigliano poi, di portare addosso un doppione delle chiavi. ~ CAPANNA CADENTE Ceresola, 10 agosto ore 14. Da una capanna pericolante, situata presso la strada pubblica, cadono due travi e finiscono lungo la via. I VdF accorrono e provvedono a recuperare le travi e a mettere in sicurezza la capanna. ~ LADRI FANNO SCOPPIARE LA CASSA CONTINUA Genga, frazione Camponocecchio, filiale Veneto Banca, 16 agosto ore 4. Ladri tramite gas acetilene fanno scoppiare la cassa continua ove i commercianti della zona depositano gli incassi. Non si sa quanto denaro e quante cassette abbiano asportato. ~AVEVA PERSO 2,5 LITRI DI SANGUE Fabriano, 15 agosto. Un 38enne si procura nostra città che è stata rifondata nel 2001 da diversi bersaglieri in congedo amanti di questo corpo dell’esercito, ammirato da tutti e ricordato per il classico cappello, adorno di piume di gallo cedrone. La fanfara dei bersaglieri sezione di Fabriano verrà intitolata al giovane bersagliere Francesco Rismondi, nato in Dalmazia nel 1885. Egli partecipò alla prima guerra mondiale nell’8° battaglione ciclisti ed inviato al fronte del Carso, dove si distinse sul monte S. Michele (21 luglio). Per maggiori informazioni riguardo la selezione dei musicisti ed eventuali iscritti come bersaglieri, rivolgersi al numero 347 5375539, presidente di sezione Enrico Agostinelli o a Lorenzo Sonaglia (366 4241972). ~VDF SOCCORRONO Via Gioberti 15 agosto ore 10. Alla signora rimangono le chiavi in casa e chiama i VdF che le comunicano il fabbro incaricato all’emergenza. Ma lei, scombussolata, non riesce a contattarlo. Fatto sta che sono i VdF a salire con del vecchio campo sportivo che, per la sua stessa locazione, dimensione ed accessibilità appare territorialmente vocata agli usi proposti, tutti funzionali alla rigenerazione della superficie suddetta, come anche previsto dal Dost. “Cerchiamo di evitare polemiche inutili e di favorire progetti che possano essere molto vantaggiosi per il nostro territorio se guardati con lungimiranza”: conclude così il nostro sindaco glissando, nemmeno troppo velatamente, sulle critiche sollevate in difesa di un’alimentazione sana che, di certo, nessuno sta pensando di proibire. Marco Antonini ~ MANCATA PRECEDENZA E SCONTRO Incrocio viale Bovio-viale XIII Luglio, 18 agosto, mattina. Collidono tra loro una Fiat Multipla ed un’Alfa 156 per mancata precedenza di una delle due. Una proveniva da Cancelli, l’altra usciva dallo stop di viale Bovio. Riporta ferite lievi la ragazza che conduceva l’auto proveniente da Cancelli, l’altro guidatore risulta illeso. Danni ai veicoli. >FABRIANO< L'Azione 27 AGOSTO 2016 11 La bottega per un mestiere A di ALESSANDRO MOSCÈ Proporre ai visitatori esperienze di artigianato "fai da te" prono le cosiddette “botteghe del bello” sul territorio umbro e marchigiano per proporre ai visitatori esperienze di artigianato “fai-da-te”. L’obiettivo è di creare una rete turistica, un nuovo modo per scoprire le nostre zone e le bellezze a partire dalle eccellenze artigianali. Il progetto, in itinere, è rivolto sia ai turisti che ai residenti. Al via l’ultima fase di “aMANO”, iniziativa promossa dall’associazione culturale per lo sviluppo dell’Appennino Umbro-Marchigiano e cofinanziata dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Perugia. Dal 5 agosto al 30 settembre gli artigiani di Umbria e Marche che hanno aderito all’iniziativa, faranno delle loro botteghe sia dei laboratori creativi che degli workshop. Dopo i seminari di formazione per gli artigiani e l’anteprima per un gruppo di blogger italiani e stranieri, questa fase intende essere il punto di partenza per una rete che tramandi gli autentici saperi. Chi deciderà di vivere l’esperienza potrà ascoltare gli artigiani raccontarsi e sperimentare direttamente con le proprie mani. Le attività spaziano dalla ceramica alla tessitura, alla realizzazione dei buccheri, alla lavorazione del legno, alla maiolica, fino al metallo o al gesso. Ogni artigiano propone un calendario con le giornate in cui le botteghe saranno aperte. Il turista può prenotare il laboratorio (il costo è variabile). Il progetto “aMANO” ha finora registrato la presenza di sedici artigiani provenienti dai comuni di Marche e Umbria. Si distinguono tre fasi: la prima di formazione, avvenuta ad aprile e destinata esclusivamente ai partecipanti; la seconda di promozione, svoltasi a maggio con la partecipazione di travel blogger nazionali e internazionali e delle strutture turistiche territoriali; la terza, interattiva, che ha preso il via ad agosto e che comprenderà il mese di settembre. Le botteghe diventano luoghi di work-experience, dove turisti e residenti possono mettersi alla prova nella realizzazione dei manufatti. Il calendario delle “botteghe del bello” è stato presentato a Fabriano, a fine luglio, presso la sede della Pia Università dei Cartai dal presidente del Distretto dell’Appennino UmbroMarchigiano Piero Chiorri, dall’assessore alla Cultura del Comune di Fabriano Barbara Pallucca e da Paola De Salvo, docente dell’Università di Perugia. Referenti delle botteghe fabrianesi sono il mastro cartaio Sandro Tiberi e lo scultore Fabrizio Maffei. Di Tiberi ci siamo occupati più volte, mentre Fabrizio Maffei risulta una piacevole sorpresa che farà parlare molto di sé. Fabbro e scultore, declina la propria sapienza artigianale in figure di ferro e rame utilizzando scarti industriali, in cui elementi simbolici ed ancestrali si alternano a messaggi di grottesca ironia. Maffei si è avvicinato alla scultura dopo un viaggio nel nord dell’Europa dove ha appreso la pratica del riciclo di materiali ferrosi in disuso. Dal 2011 i suoi lavori sono stati presentati in più mostre collettive nelle Marche. 12 >EVENTI< L'Azione 27 AGOSTO 2016 Concerto per la Siria Protagonisti Giovanni Ceccarelli e Marco Agostinelli D a più di cinque anni la Siria è martoriata dalla guerra e, come ci ricorda Gino Strada, le vittime di tutti i conflitti sono sempre e soprattutto i civili. I media europei dedicano spazio al drammatico destino dei rifugiati dalla Siria nel nostro continente, ma poco o niente si sa delle condizioni in cui versano i siriani che vivono ancora all’interno del proprio Paese: alle orribili conseguenze dei bombardamenti e degli assedi di città si aggiungono la carenza dei servizi basilari – sanità ed educazione – e la criminalizzazione degli aiuti umanitari. Su una popolazione di 22 milioni di abitanti, 6,5 milioni hanno perso la casa e altrettanti sono stati costretti a fuggire nei Paesi limitrofi. L’Associazione Life4Syria, attiva dal 2011 e con sede in Francia, svolge attività umanitaria in Siria, aiutando i bambini, le donne, le famiglie che subiscono quotidianamente il dramma della guerra. Life4Syria apporta un sostegno materiale a più di 2.000 famiglie in diverse zone della Siria, senza distinzione di appartenenza etnica, confessionale o comunitaria. Il pianista fabrianese Giovanni Ceccarelli, che ha vissuto per alcuni anni in Siria e Libano, terrà un concerto nella sua città natale, con lo scopo di raccogliere fondi per Life4Syria. Suonerà in pianoforte solo e inviterà sul palcoscenico della Sala Nedda Spotti il concittadino, flautista e compositore, Marco Agostinelli. Il concerto, che avrà luogo martedì 30 agosto alle ore 21.15, è stato reso possibile grazie al sensibile interesse ed al contributo dell’assessorato alla Cultura del Comune di Fabriano e della Faber. La cittadinanza è invitata a partecipare numerosa a questo concerto di solidarietà per il popolo siriano. Giovanni Ceccarelli suonerà per la Siria il 29 agosto ad Orvieto, dando così inizio ad una serie di concerti in Italia e all’estero a beneficio di Life4Syria. Giovanni Ceccarelli (foto Trani) "Dal diario di Domitilla": un giallo di Mauro Falcioni ambientato a Senigallia all'indomani dell'unità d'Italia Presentazione di “Dal diario di Domitilla” (venturaedizioni, 10 euro), di Mauro Falcioni, sabato 3 settembre, ore 18, nella Biblioteca Multimediale “R. Sassi”. Siamo nel 1862, ad appena un anno dall’unità d’Italia. La capitale è ancora Torino, ma già si pensa di spostarla a Firenze. Senigallia, il cui più illustre figlio governa ciò che resta dello Stato pontificio col nome di Pio IX, deve fare i conti con la crisi irreversibile della grande fiera franca, che ha garantito il benessere della città per secoli e continua a definirne l’identità. Tutti sono convinti che Senigallia senza la fiera sarà destinata a un rapido declino. In realtà proprio in quegli anni sta nascendo una nuova industria, quella dei bagni, di cui solo pochi visionari intravedono le straordinarie potenzialità. Nella villa di famiglia sulle prime colline a ridosso del litorale, una giovane fanciulla, Domitilla, annota nel suo diario giorno per giorno quanto accade attorno a lei e diviene così un’attenta quanto involontaria testimone del clima dell’epoca, avvelenato anche dalle beghe per la collocazione del nuovo cimitero cittadino. Quello del 1862 sembra, nonostante tutto, uno splendido agosto, in cui l’eco lontana dei sommovimenti politici nazionali e le ansie per le difficoltà economiche locali sfumano come per incanto sotto il sole cocente, svaniscono durante le passeggiate sulla spiaggia e nei rinfreschi pomeridiani a base di sorbetto. Degli eventi terribili, però, trasformeranno l’estate in un batter di ciglio, e in modo irreversibile, in un autentico incubo. Domitilla dovrà mettersi in gioco senza riserve e, cercando di salvare il salvabile, sarà costretta a sfidare la sorte dando fondo al suo acume e alla sua scaltrezza. Abbiamo contattato l’autore di questo intrigante giallo scritto con una lingua “difficile da dimenticare”, Mauro Falcioni, nato e cresciuto a Fabriano, ma residente ormai da molti anni in Germania. La storia è ambientata proprio in questo periodo, nell’ultimo scorcio dell’estate... "Sì, il libro si apre con gli appunti di Domitilla risalenti al 16 agosto. Quel giorno Domitilla ha l’ennesimo scontro, il più aspro di tutti, con Châtelet, l’inquietante terapeuta che da qualche settimana è ospite nella villa di famiglia. Domitilla è un’indomita sostenitrice del metodo scientifico, Châtelet, invece, pratica le terapie mesmeriche". Vale a dire, l’ipnosi. "Esatto. Il nostro Châtelet sembra disporre di poteri sovrumani. Ritrovarselo come nemico giurato non è certo quanto di meglio possa accadere a Domitilla". Ecco, parliamo di Domitilla, la protagonista. Chi è Domitilla? "È una giovanissima ragazza, di appena 17 anni, molto intelligente e terribilmente curiosa. Domitilla è anche piuttosto sfacciata e un po' abbastanza presuntuosa. Risponde male alla madre, critica il padre, mette in dubbio ogni cosa, contesta l’autorità costituita. Insomma: una ragazza di 17 anni. Domitilla, comunque, ha soprattutto un grande desiderio: seguire sua zia Caterina a Roma per dedicarsi, come lei, all’astronomia. Pur di poter esplorare il firmamento nell’osservatorio romano sarebbe disposta ad accettare ogni sacrificio". I drammatici eventi legati al soggiorno di Châtelet, però, sconvolgono i suoi piani. "Purtroppo sì. Quando gli ospiti della villa si troveranno di fronte a un cadavere, Domitilla, suo malgrado, comincerà a indagare. Ben presto e dolorosamente capirà che scoprire cosa è veramente accaduto per lei non significa né sapere come si debba comportare, né sapere chi siano i suoi alleati. Poiché poi ci si mette di mezzo anche l’amore, la situazione si fa veramente complessa. Anzi, a ben vedere, senza via d’uscita". Quasi tutti i personaggi hanno un segreto da tenere ben nascosto. "È vero. Ma alcuni hanno molto da rimproverarsi, altri no. Alcuni custodiscono gelosamente le origini oscure del proprio benessere, o le proprie trame di vendetta, o i propri fallimenti. Altri, invece, sono costretti a nascondere i propri sentimenti in un modo che oggi per fortuna, mi sembra di poter dire, non è più necessario". Progetti per il futuro? "Ah, moltissimi. Ma per ora il mio orizzonte spazio-temporale si chiude il 3 settembre: ore 18, biblioteca comunale". I cronisti delle tradizioni Il Consiglio Nazionale dell’Ordine dei Giornalisti ha scelto Fabriano per tenere, per la prima volta nelle Marche, l’edizione 2016 di “Media memoriae, convegno nazionale dei cronisti di culture, storie e tradizioni”. L’iniziativa ha il patrocinio anche dell’Ordine regionale. La scelta è stata determinata dalla vivacità culturale della “città della carta”, per la presenza di un settimanale come "L’Azione" attivo da oltre un secolo, del Circolo della stampa e comunicazione “Marche Press” e dell’Università Popolare. La sede del convegno sarà il Museo della Carta e Filigrana, una sede fortemente evocativa, e che vede coinvolto nell’organizzazione, in prima persona, il Comune di Fabriano. Il convegno si terrà nella mattinata di sabato 3 settembre e sarà incentrato su due relazioni base: il giornalista Roberto Zalambani si soffermerà, soprattutto, sulle “Specializzazioni giornalistiche” mentre il professore bolognese Giampaolo Venturi tratterà il tema “La ricerca storica, tra frammenti e nuovi mezzi di comunicazione”. Seguiranno le presentazioni delle testate giornalistiche presenti - attese da varie regioni d’Italia – a cui il Museo della Carta e della Filigrana donerà uno speciale attestato di partecipazione su carta realizzata al suo interno. Al termine dei lavori, per gli ospiti, verrà organizzata una visita guidata al Museo della Carta e della Filigrana nonché ai luoghi e monumenti più significativi di Fabriano. Per informazioni e comunicazioni: Giorgio Pellegrini, Museo della Carta e della Filigrana, 0732 709238 e Luciano Gambucci, Circolo della Stampa, 347 6739301. I campanari a Precicchie! Da venerdì 26 con l’apertura della Mostra “Precicchie prima dei social: la storia di Noi” e degli “Angoli del Gusto”, di hostarie e stand gastronomici, fino a domenica 28 agosto, nel Castello di Precicchie, si terrà la 15° edizione del Palio dei Campanari. L’affascinante e coinvolgente manifestazione prosegue, sabato 27 agosto alle 17 con la “Contesa del Dolce”, sfida a suon di dolci tra le dame dei sette Castelli; alle 17.30 apertura del Mercatino Castellano, “Angoli del Gusto”, di hosterie e stand gastronomici, a seguire Laboratorio della Carta a mano a cura dei Mastri Cartai del Museo della Carta e della Filigrana di Fabriano, Truccabimbi “Le fate turchine”, giochi popolari, animazione musicale a cura dell’Associazione culturale Setteottavi di Treia, la premiazione dei vincitori della “Contesa del Dolce”, la Cena Insieme, il Concerto Folkantina e alle 23.30 la Bisboccia dei Campanari nella Piazza del Campanile. Domenica 28 si inizia con la Festa della Madonna delle Grazie, alle 11 santa processione per le vie del Castello, alle 13 pranzo (su prenotazione: Lucia 349-5300732), alle ore 17 apertura degli “Angoli del Gusto” e hosterie (arrosticini della Porta, sardoni di Tara ed altre specialità) del Mercatino Castellano, del Laboratorio della Carta a mano a cura dei Mastri Cartai del Museo della Carta e della Filigrana di Fabriano, Truccabimbi “Le fate turchine”, giochi popolari, animazione musicale a cura dell’Associazione culturale Setteottavi di Treia, poi il momento clou, Bernabeo e Donna Olimpia, signori di Precicchie, accolgono i rappresentanti dei sei Castelli: Apiro, Castelletta, Grotte, Porcarella, Precicchie, San Giovanni D’Avoltore, Sant’Urbano che daranno vita alla sfida dei Campanari. Alle 18.30 spettacolo di magia e giocoleria di Yassin Kordoni, alle 20 Cena Insieme, alle 21 “L’ultimo dominatore del Fuoco” spettacolo di giocoleria con fuoco di Yassin Kordoni e alle 21.30 “Vulgarium Carmina. Viaggio nella vocalità tra sacro e profano”, concerto del Gruppo Corale di Santa Cecilia. Daniele Gattucci Antica Roma ad Attiggio Torna, per la settima volta, la festa di Attidium Romanum. Dal 25 al 28 agosto (da giovedì a domenica) il paese di Attiggio vi invita a rivivere i colori, gli odori, i sapori e i costumi dell’antica Roma. È una festa in cui antico e moderno trovano una sintesi feconda e creativa: buon cibo, musica, scene di vita quotidiana romana, giochi popolari, gara delle bighe tra i rioni (per la prima volta), visita guidata agli scavi archeologici… tutto questo e molto di più ad Attiggio da giovedì 25 domenica 28 agosto dalle ore 19 in poi. Per maggiori informazioni visitare il sito: www.attiggio.com; oppure la pagina face book: Attidium Romanum. Don Marco Strona L'Azione 27 AGOSTO 2016 13 >SPAZIO LAVORO< I Comuni dell'area perdono imprese Lo scenario dei primi sei mesi dell'anno fotografato dalla Cna di DANIELE GATTUCCI P rimo semestre 2016, la crisi non molla ancora la presa: tutti i Comuni dell’area perdono imprese ma soprattutto Sassoferrato (-21 unità) e poi Fabriano (-11) e Serra San Quirico (-7). La Cna scatta una fotografia ai primi sei mesi dell’anno e rileva una crisi continua che non ha lasciato spazio alla ripresa economica. “Le imprese attive dell’area di Fabriano calano in sei mesi da 3.971 a 3.928 – spiega Andrea Riccardi segretario della Cna locale – e tra il 30 giugno 2016 e il 31 dicembre 2015 si registrano 43 imprese in meno (pari al –1,1%); un ridimensionamento che ha un ritmo maggiore di quello che si riscontra per la Provincia di Non sappiamo se sia più grave disattendere un accordo e non presentare un piano industriale di un’azienda che occupa 400 persone od usare una procedura di licenziamento collettivo per ricattare il Governo e le Istituzioni. Per questo motivo abbiamo depositato un’interrogazione al Ministro dello Sviluppo Economico ed al Ancona (-0,3%), la quale perde 106 imprese attive nello stesso periodo”. Secondo lo studio della Cna le maggiori perdite dell’area fabrianese si riscontrano nel settore dell’agricoltura (-37), del commercio (-10), dei trasporti (-4). “Se a questo dato allarmante – ribadisce Mauro Cucco presidente della Cna area fabrianese – aggiungiamo i dati pubblicati qualche giorno fa relativi alle dichiarazione dei redditi del 2014, dove risultano circa 9.269 dichiarazioni circa la metà dei 22.000 contribuenti hanno un reddito inferiore, o non superano i 15.000 euro lordi annui, si delinea un quadro seriamente preoccupante che preclude qualsiasi possibile ripresa.” Tra i Comuni che perdono più imprese, in termini di numeri reali, vi sono Sassoferrato (-21), Fabriano (-11), Serra San Quirico (-7). “Se puntiamo l’attenzione sui singoli settori – continua Andrea Riccardi – a Fabriano nei primi sei mesi dell’anno vanno male agricoltura (-8) e noleggio, agenzie viaggio, servizi a supporto delle imprese (-5) e commercio all’ingrosso e al dettaglio (-4), mentre crescono attività dei servizi di alloggio e di ristorazione (+6) e attività professionali, scientifiche e tecniche (+4). A Sassoferrato cala soprattutto l’agricoltura (–21 unità)”. La nota della Cna si conclude con uno studio sulle variazioni percentuali e, sempre analizzando le imprese attive del 30 giugno con quelle del 31 dicembre scorso, emerge che i comuni più penalizzati sono: Sassoferrato (-2,9%) e Serra San Quirico (-2,2%). Più chiarezza dalle istituzioni sindaco ed all’assessore al Lavoro del Comune di Fabriano affinché su questa vicenda si faccia chiarezza ed ognuno faccia la propria parte. Secondo noi di Sinistra Italiana e Fabriano Bene Comune-Sel si dovrebbe viceversa ritirare il finan- ziamento di nove milioni di euro previsti nell’accordo di programma destinato alla Jp. Il nostro Paese ha bisogno di un’imprenditoria sana e capace di dialogare con i sindacati per provare a trascinare le notte attività produttive fuori da questa crisi economica, e Giuseppe Porcarelli non solo non appartiene alla categoria, ma biecamente preferisce infierire su un distretto industriale già fortemente colpito da questa crisi e come sempre preferisce agire sulla pelle delle lavoratrici e dei lavora- tori. Ci impegneremo a fianco dei sindacati nelle loro vertenze e cercheremo di monitorare la vicenda all’interno delle Istituzioni perché questo, è bene ribadirlo, non è un semplice caso di crisi industriale ma bensì una strategia – ben pensata a ridosso delle ferie - per fare terrorismo sindacale e lavorativo. On. Lara Ricciatti ed Emanuele Rossi, consigliere comunale di Fabriano Cgia, piccoli segnali Guardiamo alla tutela del lavoro per l'artigianato Fabriano cerca la ripresa. Artigianato: timidi segnali positivi. I dati al II trimestre elaborati dalla Confartigianato. Tra aprile e giugno nel fabrianese hanno aperto l’attività 22 aziende artigiane, 16 sono cessate per un saldo di +6. Nel periodo corrispettivo dello scorso anno si erano verificate 21 iscrizioni, 22 chiusure (-1). Un timido segno positivo che non cancella certo una realtà ancora dura, dovuta ad anni di crisi: le attività artigiane sono passate dalle 1.323 registrate al 30 giugno 2015 alle 1.295 registrate al 30 giugno 2016 – commenta Simone Clementi, segretario della Confartigianato Fabriano - Ma è un segnale che quanto meno invita a essere fiduciosi nella capacità del territorio di rialzarsi e di fare leva sulla micro e piccola impresa. Per quanto attiene alla dinamica dei singoli comparti, si registra un saldo positivo della manifattura (+6), e dei servizi alle persone (+3). Negativi costruzioni (-2), servizi alle imprese (-1). Un bacino di imprese di micro e piccola dimensione che ha bisogno, nel suo complesso, di tornare a investire per crescere e creare sviluppo. In questi anni, ribadisce il Segretario della Confartigianato di Fabriano Simone Clementi, le nostre aziende hanno cercato di resistere, di rinnovarsi ed innovare il modo di essere artigiani senza rinunciare ai valori della nostra tradizione manifatturiera. La produzione manifatturiera artigiana interpreta in modo originale l’abbinamento di materiali e tecnologie, con lavorazioni a regola d’arte che garantiscono un prodotto ben fatto e di elevata qualità, grazie al talento delle risorse umane presenti nelle imprese artigiane, alla trasmissione delle conoscenze resa possibile da processi formativi on the job e dal passaggio generazionale nelle imprese familiari. Per sostenere il rilancio, serve un sistema integrato di interventi: dall’accesso al credito a misure di sostegno per le neo-imprese, dall’alleggerimento della pressione fiscale alla sburocratizzazione, dal supporto all’internazionalizzazione, all’innovazione. Senza tralasciare naturalmente di puntare sulla peculiarità e l’eccellenza creativa di Fabriano un percorso da sviluppare, instaurando un circolo virtuoso tra valorizzazione del territorio e Made in Italy”. d.g. "Ex Merloni inaccettabili procedure di mobilità per 400 lavoratori. Da subito al lavoro per verifica urgente”. Interviene anche il governo, con il viceministro dello Sviluppo Economico Teresa Bellanova, sollecitata dai deputati Pd Lodolini e Giulietti, sulla vicenda della Jp Industries. Un’esternazione che dimostra la massima attenzione del governo sulla vicenda, ormai un vero e proprio terremoto, politico ed economico. Necessario per Bellanova un incontro urgente con azienda e parti sociali per comprendere esattamente i termini della questione. L'obiettivo del ministero, in questa come in altre vertenze, è la tutela e sostegno del lavoro prima di tutto". E' una decisione gravissima quella della J.P. Industries di Giovanni Porcarelli, (nella foto) di avviare la procedura di mobilità per 400 lavoratori. Una decisione gravissima ma non certo inaspettata, in merito alla quale presenteremo quanto prima un'interrogazione urgente al Ministro dello Sviluppo economico, continuando a seguire e a vigilare con attenzione sulla vicenda così come abbiamo fatto in questi anni di impegno parlamentare. Sin dall'inizio della vertenza, con l'unico ed esclusivo intento di difendere i lavoratori, abbiamo monitorato la vicenda, a partire dal noto emendamento al decreto Destinazione Italia, grazie al quale è stata resa legittima la vendita di aziende in esercizio nell'ambito di procedure di amministrazione straordinaria, fino alle richieste pressanti di conoscere il piano industriale - affermano i due parlamentari. - Per noi parlano gli atti parlamentari, che dimostrano le nostre preoccupazioni. Per mesi abbiamo incalzato la proprietà a scoprire le carte e non abbiamo mai difeso, e mai lo faremo, operazioni speculative sulle spalle dei lavoratori. La nostra era, ed è tuttora, la giusta preoccupazione di chi è allarmato per i destini occupazionali di centinaia di lavoratori. Di fronte al nuovo, grave, sviluppo della vicenda, potremmo dire “l'avevamo detto” però questo potrà salvarci la coscienza ma non i posti di lavoro; da più parti siamo stati criticati perché da sempre chiedevamo chiarezza rispetto ad una vicenda che chiara, ai nostri occhi, non era ed oggi purtroppo abbiamo la conferma della gravità di una situazione che avrà ricadute pesanti su centinaia e centinaia di persone. Noi però continueremo ad impegnarci a difesa dei lavoratori e chiederemo urgentemente spiegazioni al Ministro dello sviluppo economico. On. Emanuele Lodolini e Giampiero Giulietti 14 >MATELICA< L'Azione 27 AGOSTO 2016 Nasce Artwalks, ovvero il nuovo turismo multimediale di LAURA ANTONELLI I l 26 luglio è stata presentata alla stampa in anteprima nazionale Artwalks, l’app multimediale che permette a turisti e visitatori di catturare illustrazioni, fotografie e poesie d’autore in giro per le città, per creare e condividere da smartphone e tablet una cartolina con amici e parenti. E’ stata presentata come l’alternativa made in Marche a Pokémon GO, con orgoglio e magari con l’ambizione di provare ad emulare il gioco che sta spopolando ovunque. E’ stata ideata da Sineglossa creative ground e consente di scoprire le Marche e i suoi maestri artigiani creando originali souvenir digitali da collezionare e condividere sui social network. Quattro sono le città “pilota” su cui è possibile sperimentare questa nuova applicazione e sono Ancona, Ascoli Piceno, Fermo e Matelica. Basta avere un tablet, o uno smartphone, e il gioco è fatto. È sufficiente recarsi presso gli Iat e i punti di accoglienza turistica delle città, ritirare una mappa cartacea e scaricare gratuitamente l’app per lanciarsi in una passeggiata ludica e creativa e condividere la propria esperienza con chi è rimasto a casa. Per inviare la cartolina Artwalks basta visitare almeno tre dei punti di interesse storico culturale segnalati sulla mappa: raggiungendo il primo si può scegliere il fronte tra le immagini ispirate al tema dell’artigianato artistico marchigiano firmate delle giovani illustratrici Claudia Palmarucci e Lisa Gelli e delle artiste visive Moira Ricci e Francesca Tilio. Camminando fino al secondo punto si ha accesso al retro della cartolina, da personalizzare con una tra le poesie inedite ispirate alla città, composte da Renata Morresi, Franca Mancinelli, Luigi Socci e Maurizio Giudice. Il terzo punto, infine, consente di affrancare la cartolina con un selfie e di inviarla ai propri cari sui social network o tramite What’sApp e canali privati. L’app, in uscita in anteprima nazionale e disponibile gratuitamente per Ios e Android, nasce dalla volontà degli ideatori di coinvolgere gli artisti contemporanei nella progettazione di strumenti di promozione turistica, nella convinzione che la visionarietà e le competenze di cui questi sono portatori favorisca lo sviluppo di narrazioni uniche e ad alto grado di innovazione. Il progetto, nato grazie al contributo della Regione Marche, ha richiesto un lungo e partecipato periodo di gestazione: per l’ideazione del servizio sono stati intervistati 15 operatori turistici marchigiani, 15 artisti emergenti e 30 viaggiatori appassionati di turismo slow e di turismo culturale; a seguire, la fase realizzativa ha visto il coinvolgimento diretto di 21 maestri artigiani marchigiani che si sono prestati alla collaborazione e all’incontro con gli artisti coinvolti. “Artwalks è un modo per coniugare la professionalità di eccellenze artistiche contemporanee con i settori del turismo e dell’artigianato, un vero progetto integrato che racconta la migliore tradizione attraverso le grandi potenzialità che ci offrono gli strumenti tecnologici”, spiega Federico Bomba, direzione strategica di Sineglossa creative ground. Artwalks è pensato come progetto liquido; servizio flessibile e adattabile a qualsiasi contesto scelga la promozione integrata turismocultura attraverso un percorso ludico e interattivo, che, grazie alla sua natura social diventa immediatamente eco di un’esperienza vissuta da raccontare e suggerire ad altri. Alla fine del 2016 l’App sarà impiegata dalla Provincia Autonoma di Bolzano per un progetto di riscrittura della mappa della città dal punto di vista di giovani creativi, e dal festival internazionale di Roma Teatri di Vetro allo scopo di connettere i luoghi del festival attraverso una chiave di lettura artistica immediata per stampa e pubblico. Nel 2017, inoltre, Artwalks sarà parte di un progetto di riqualificazione dei borghi abbandonati di Marche e Sardegna, finanziato dal Ministero della Gioventù. Ma quali sono, nella nostra città, i monumenti contenuti nel percorso? Il Museo civico Archeologico presso Palazzo Finaguerra, il Museo Piersanti presso Palazzo Piersanti, il Teatro comunale Piermarini, il Monastero e chiesa della Beata Mattia, la chiesa di San Filippo e loggetta, la chiesa di Sant’Agostino, la Piazza Enrico Mattei con fontana, il Mosaico in Piazza Garibaldi, la chiesa di San Francesco. Al teatro Piermarini I Lions attivi per la lotta al morbillo c'è il re della giungla e sostenere la Lega del Filo d'Oro Lunedì 22 agosto presso il Teatro Piermarini ha preso il via la settimana di Summer Class Musical Weekend, che si concluderà nello stesso luogo sabato 27 agosto alle ore 21 con il Musical “Simba, il re della giungla”, ispirato all'ominimo film Disney. Si tratta di una Summer Class rivolta ad aspiranti giovani attori dagli 8 ai 20 anni, nata da un'idea di Francesca Cipriani, professionista nella formazione artistica e nella ricerca di talenti, con alle spalle un'esperienza ventennale in quest'ambito. Alla Summer Class partecipano 22 giovani provenienti da tutta Italia alla formazione dei quali contribuiranno il coreografo e musical performer Eugenio Duca, il pianista e direttore musicale Denis Biancucci, il coreografo e performer Stefano Bontempi, con la partecipazione anche del ballerino Marco d'Alberti e la direttrice d'orchestra e di coro Cinzia Pennesi. Il tutto per arrivare alla realizza- zione del musical finale di sabato ed al debutto sul palcoscenico dei giovani talenti. Il musical narra la storia del giovane leoncino Simba, destinato a salire sul trono come re della foresta se suo zio Scar non avesse progettato di uccidere il piccolo erede e suo padre, il re Mufasa, autoproclamandosi n u ovo r e . Simba sopravviverà, ma credendosi responsabile della morte del padre abbandonerà la sua terra. Conoscerà poi Pumbaa e Timon, e crescerà forte e giusto, prima di far ritorno alla sua terra dove ucciderà Scar per riconquistare il trono e restituire al suo regno pace e serenità. La vicenda è accompagnata dalle meravigliose liriche di Elton John e Tim Rice. L’ambientazione ed i personaggi della storia, gli animali della foresta, sono da spunto per un lavoro che si prospetta intenso e affascinante per ragazzi di tutte le età. l.a. Si è svolta lo scorso 29 luglio la Festa d'Estate del Lions Club Matelica presieduto da Amina Murani Mattozzi, evento che ha inaugurato l'anno lionistico 2016/2017. Dopo aver ricordato le tante vittime delle stragi e degli attentati degli ultimi mesi, la presidente Amina Murani Mattozzi, ha presentato la serata la cui finalità è stata quella di raccogliere fondi per uno dei progetti umanitari che porta avanti il Lions Club International. Il ricavato della lotteria organizzata dal club è servito per l'acquisto dei vaccini contro il morbillo per la campagna nella quale il Lions collabora a fianco della Fondazione Bill e Melinda Gates e che si prefigge di debellare il morbillo nel mondo entro il 2017, anno del Centenario lionistico. La presidente ha poi ringraziato le tante autorità lionistiche ed i tanti amici che hanno partecipato alla serata, tra i quali i rappresentati delle associazioni di servizio del Rotary e del Kiwanis di Macerata. La serata è stata anche l'occasione per presentare i XXXVI Campionati Italiani di Sci Lions Open che il Lions Club Matelica organizzerà a Roccaraso dal 2 al 5 febbraio 2017. Il Lions Club Matelica, come ha spiegato il socio Sauro Grimaldi, dopo molti anni di partecipazione, fa parte dei club del comitato organizzatore, inoltre gli Open di Sci del Lions non sono dedicati solo a chi scia ma anche a tutti gli altri soci Lions, agli amici e ai familiari, rappresentano, infatti, una bella opportunità per stare insieme e conoscere amici Lions e famiglie provenienti da tutta Italia. Il messaggio e lo scopo è unire e condividere la mission dei Lions anche attraverso iniziative sportive e poter realizzare un grande service per la Lega del Filo d'Oro che dal 1964 assiste, educa, riabilita e reinserisce nella famiglia e nella società le persone sordocieche Un momento del discorso e pluriminorate psicodella presidente sensoriali. Amina Murani Mattozzi Durante la serata è stato proiettato anche un videomessaggio di Renzo Arbore e Neri Marcorè realizzato appositamente per annunciare e supportare l'organizzazione degli Open di Sci del Lions a Roccaraso. e.c. La proiezione del videomessaggio con Renzo Arbore e Neri Marcorè L'Azione 27 AGOSTO 2016 Monte San Vicino, una bellezza quasi... extraterrestre I di Danilo BalDini l Monte San Vicino, oltre alla bellezza paesaggistica e naturalistica, da qualche anno tutelata e valorizzata dall’omonima Riserva naturale, è salito agli onori della cronaca regionale anche per la frequenza di avvistamenti di luci notturne e di misteriosi oggetti volanti non identificati (Ufo). L’ultimo in ordine di tempo è l’avvistamento avvenuto la notte della vigilia del Ferragosto, attorno alle ore 21, quando 4 giovani che stavano risalendo in auto la strada che porta all’Eremo dell’Acquarella ed al valico della Caprareccia, hanno notato una grossa luce di color rosso/arancio sorvolare a bassa quota la loro auto e compiere strane evoluzioni a zig-zag e repentini cambi di quota, impossibili anche per i più moderni aeromobili conosciuti. La “luce” è poi risalita a grandissima velocità, sorvolando il monte Cipollara, dirimpettaio al monte San Vicino e dirigendosi ad est verso Pian dell’Elmo e Cingoli. Il fatto interessante è che circa un’ora dopo da questo avvistamento, proprio a Cingoli, una bambina di 8 anni che stava giocando nel parco di un ristorante, è stata attratta nel cielo dalla presenza di un “oggetto volante” che compiva anch’esso delle strane evoluzioni e rotazioni. La bambina ha avvisato del fatto i suoi genitori, che erano all’interno del locale e che quindi non sono stati testimoni dell’avvistamento, ma questi non hanno dato molto peso all’accaduto, giudicandolo frutto della fantasia della bambina. Nei giorni seguenti però, leggendo sui giornali la notizia dell’avvistamento ufo del monte San Vicino, hanno collegato l’avvistamento a quello osservato la stessa notte dalla loro figlia. La breve distanza temporale tra i due avvistamenti e la direzione est (verso Cingoli) in cui è stato osservato sfrecciare il primo “oggetto”, fanno ritenere molto probabile che si sia trattato dello stesso ufo . La bambina ha anche fatto un disegno dell’oggetto (nella foto) dove si notano una forma discoidale, simile alla forma del “cappello da prete” di una volta, delle luci rosse, ed una specie di cupola nella parte superiore del disco. Ma sul massiccio del monte San Vicino questi fenomeni, inspiegabili secondo i parametri della fisica a noi conosciuti, non sono certo una novità. Ogni anno, ormai, vengono segnalati 15 >MATELICA< questi avvistamenti, ed il fatto che questi avvengano in prevalenza nel periodo estivo è perché d’estate, grazie alle miti temperature, le persone tendono a stare preferibilmente all’aperto anche nelle ore notturne e quindi è molto più probabile che guardino al cielo e notino delle luci o degli oggetti volanti per loro “strani”. Ma gli avvistamenti avvengono anche in pieno inverno. Il più delle volte si tratta di pianeti, stelle o satelliti, che le scarse conoscenze astronomiche fanno scambiare per ufo, ma in una minima percentuale si tratta invece di luci o oggetti fisici, osservati anche in pieno giorno e che quindi riflettono la luce del sole, che invece non possono essere ricondotti a nulla di scientificamente conosciuto. Personalmente, nel corso di oltre 35 anni di catalogazioni, indagini ed interviste, ho potuto raccogliere diverse testimonianze molto interessanti ed attendibili proprio nell’area del monte San Vicino. Per fare alcuni esempi, il giorno dell’Epifania del 1980, anno in cui si è regi- strato un picco di avvistamenti nella zona, il proprietario di un ristorante di Pian dell’Elmo e suo figlio assistono addirittura all’atterraggio di una grossa sfera luminosa di color rosso proprio sul monte Cipollara, teatro del recente avvistamento. A quello stesso periodo (gennaio/febbraio 1980) risale quello che, a mia conoscenza, resta l’episodio più eclatante, ovvero quello che nel gergo ufologico viene definito come “Incontro ravvicinato del Quello del 14 agosto è l’ultimo di una corposa storia di avvistamenti. Con alcuni curiosi fili comuni II° tipo”. L’episodio avviene intorno alle ore 05.30 del mattino, lungo la strada provinciale 256, nel tratto tra Cerreto d’Esi e Matelica. Protagonista una donna di 27 anni che, alla guida della propria auto diretta a Matelica, poco dopo l’abitato di Cerreto si accorge di essere seguita da una fonte luminosa, che in un primo tempo pensa essere un automezzo che intende sorpassarla. Poi però quando questa “luce” le si affianca, si rende conto che la stessa non era generata dai fari di un autoveicolo, bensì da “qualcosa” che volava e che le si era affiancato, viaggiando alla stessa velocità della propria auto. Questo “oggetto” era di colore (guarda caso) rosso/ arancio ed aveva una forma lenticolare. Presa da comprensibile panico, allora la donna tenta di accelerare per sfuggire all’incontro ravvicinato, ma ha la sensazione che la pro- pria auto non risponda più ai suoi comandi. Per fortuna, giunta in prossimità del passaggio al livello della ferrovia, l’Ufo vira improvvisamente verso Nord-Est e sparisce in direzione (guarda caso) del monte San Vicino. Sono venuto a conoscenza di questo incredibile episodio dopo 20 anni dal fatto e solo grazie ad una personale amicizia con il fratello della testimone, che ho potuto quindi intervistare e che, malgrado la grande distan- Rinasce il Pci in città: l'appello ai simpatizzanti “Cara compagna, caro compagno”. Con questa introduzione inizia la lettera aperta che il Coordinatore provinciale del nuovo Partito Comunista italiano, il matelicese Alessandro Belardinelli (nella foto), ha scritto come appello per iscriversi a questa costituenda forza di sinistra. E se diciamo nuovo è perché, pur riprendendo il nome e il simbolo di quel partito che dopo la caduta del Muro di Berlino ha, passo dopo passo, cambiato pelle e nome, si tratta di una formazione nuova, fondata a Bologna nello scorso giugno 2016. “Certamente il Prc, almeno per una parte di noi, ha rivelato la sua vera natura che nulla ha a che vedere con la rifondazione del Partito Comunista. Anzi, da Bertinotti in poi, per arrivare sino a Ferrero, hanno sempre più palesemente manifestato la loro indole anticomunista”, così Belardinelli, che poi rivolge dunque l’appello all’iscrizione di possibili simpatizzanti: “Sono a chiedere a te l’adesione al nuovo Partito Comunista Italiano in virtù degli ideali che abbiamo condiviso”. Il circolo “Berlinguer” di Matelica raggruppa tutti i Comuni dell’entroterra maceratese. za temporale, ricordava perfettamente ogni particolare dell’episodio. Posso garantire quindi sull’assoluta attendibilità della donna, che probabilmente, senza l’intercessione del fratello, non avrebbe mai rilevato ad estranei la sua esperienza e che comunque ha chiesto di rimanere nell’anonimato. Ma in quel 1980 sono stati molti altri gli avvistamenti di luci notturne o di oggetti metallici osservati in pieno giorno nella zona del San Vicino e di Matelica. Del resto le Marche, secondo le statistiche ufologiche, è una delle Regioni con la più alta densità di avvistamenti e le aree montuose, come il monte San Vicino, sono quelle dove queste segnalazioni sono più frequenti. Grazie alla raccolta ed alla catalogazione delle tante segnalazioni ed alle interviste dirette ai testimoni oculari da me effettuate, si possono quindi trarre delle costanti che si ripetono nel tempo: innanzitutto, la frequenza degli avvistamenti intorno al massiccio del San Vicino o comunque in prossimità di rilievi montuosi, poi la costante osservazione di luci o sfere di color rosso/arancio, da parte di persone diverse, che non si conoscono tra loro e a distanze temporali anche notevoli. Su questi dati, sono arrivato a formulare una personale ipotesi. Visto che in epoca preromana e romana le vette dei monti, ed in particolare quella del San Vicino, erano considerate dei luoghi sacri dalle antiche popolazioni che vivevano alle sue pendici, tanto che in particolari periodi venivano effettuate anche delle processioni, con offerte votive alle divinità che si credeva ivi dimorassero, ritengo molto probabile che anche allora il San Vicino fosse teatro di apparizioni di “luci” o di altri fenomeni luminosi strani. Solo che le popolazioni di allora attribuivano tali fenomeni alle bizzarrie delle divinità da loro adorate, come Giove, Marte, Giano ecc…, in epoche successive al Diavolo o alle streghe, mentre oggi, la nostra civiltà tecnologica e proiettata all’esterno della Terra, riconduce queste apparizioni alle visite interstellari di velivoli extraterrestri (Ufo). Il fenomeno quindi, a mio modesto parere, è sempre esistito nel tempo, anche se è stato definito con nomi differenti e si è cercato di spiegare in modi diversi, a seconda del livello culturale, religioso e tecnologico della civiltà umana. Ciò che resta da capire è perché questi fenomeni avvengano preferibilmente in prossimità delle montagne e come facciano questi “oggetti” a compiere evoluzioni in cielo, sfidando le naturali leggi della gravità, o ad apparire ed a scomparire all’improvviso alla vista degli osservatori. Forse utilizzano i rilievi montuosi, in quanto ben visibili dall’alto, quali punti di riferimento di rotte di navigazione, allo stesso modo di come fanno anche i nostri aerei di linea? Oppure riescono a sfruttare degli “stargate”, ovvero dei “corridoi temporali” dove questi viaggiatori possono passare da un punto ad un altro dell’Universo in pochi secondi o addirittura da un tempo ad un altro, dal passato al futuro e viceversa. Del resto questa dei “corridoi temporali” è una delle tante teorie formulate da Einstein, che certamente non si può considerare un pazzo o un visionario, visto che finora tutto ciò da lui teorizzato ha trovato poi conferma scientifica. Quindi, chissà, tra qualche decennio, anche questa teoria di Einstein troverà una dimostrazione pratica e scopriremo che a farci visita non saranno stati esseri alieni di mondo lontani, ma noi stessi che dal futuro riusciremo a tornare ad osservare il nostro passato… 16 >MATELICA< L'Azione 27 AGOSTO 2016 Folk, e fanno cinquanta anni! L’associazione folkloristica matelicese è stata protagonista due volte dell’estate matelicese. Lo è stata con l’ormai consueta kermesse “Etnie a confronto”, con gruppi folklorici che per una settimana, da ormai ventitrè anni, colorano la città delle culture popolari di tutto il mondo (anche quest’anno c’erano quattro continenti rappresentati). Ma lo è stata anche per una mostra che è stata allestita nei sotterranei di Palazzo Ottoni (Sala Paglialunga) e che è stata inaugurata sabato 30 luglio. Il perché della mostra lo ha spiegato la Presidente dell’associazione, Sandra Stopponi, durante l’inaugurazione: Questa giornata è molto importante per la nostra associazione perchè in questo anno ricorre il 50° della fondazione dell’associazione folklorica “Città di Matelica” e oggi prendono il via una serie di iniziative atte a celebrarlo, che termineranno con una sorpresa che verrà svelata in occasione dell’inaugurazione della nuova stagione teatrale. La mostra che andremo a vedere, denominata “50 anni di ricordi e di emozioni – la L’Autorità Nazionale Anti Corruzione (Anac), con delibera n.763 del 16.07.2016, ha trattato l’argomento della “realizzazione di opere pubbliche a cura e spese del privato”, secondo i dettami dell’art. 20, D.Lgs n. 50/2016, chiarendo alcuni aspetti non completamente trattati dalla normativa stessa. Il parere interessa il Comune di Matelica riguardo il rifacimento del manto erboso del campo sportivo e di alcune opere strutturali annesse. Come noto le opere realizzate dai privati in cambio di una utilità e, di conseguenza, per il raggiungimento di un proprio interesse patrimoniale, rientrano nella categoria dell’appalto pubblico di lavori e, di conseguenza, devono essere rispettate le procedure ad evidenza pubblica previste dal Codice. È dunque prevista la possibilità, per un’amministrazione pubblica di stipulare una convenzione con un soggetto pubblico o privato, affinché quest’ultimo realizzi a sua cura e spese opere pubbliche, previa valutazione del progetto di fattibilità e dello schema dei relativi contratti di appalto presentati dal privato nostra storia-“ vuol essere la testimonianza del tempo trascorso e dei progressi fatti dalla nascita del gruppo folklorstico, nato nel 1966 come costola delle Acli. Fu voluto per iniziativa di alcuni amici appassionati di tradizioni, che non volevano mandar perso un patrimonio culturale che, a causa dell’avanzare del consumismo, veniva accantonato. E siamo arrivati all’associazione culturale come è intesa oggi, che grazie alle ricerche eseguite presso gli archivi storici pubblici e privati ha riscoperto gli abiti, le musiche, i canti e le danze, tramandandole ai posteri. Queste ricerche sono potute avvenire grazie alla volontà ed alla collaborazione di tutti i Presidenti ed associati che si sono susseguiti nel tempo”. Una rivendicazione, sacrosanta, dello spirito e dei successi dell’associazione. Successi di ieri, ma anche di oggi: “l’Associazione folklorica “Città di Matelica” oggi vede la costituzione di due corpi di ballo: uno formato da ragazzi dai 4 ai 16 anni e uno per i più grandi, che viaggiano ed hanno viaggiato in giro per l’Italia e il mondo facendo conoscere il nome di Matelica”. Sono seguiti altri due interventi. L’assessore ai lavori pubblici Massimo Montesi ha voluto mettere in risalto il ruolo sociale di un’associazione come questa, ben radicata sul territorio e con tanti iscritti. Ha preso la parola anche Benito Ripoli, presidente nazionale della Fitp (Federazione Italiana Tradizioni Popolari) alla quale l’associazione matelicese è iscritta da oltre 30 anni, che ha messo in risalto come il gruppo matelicese sia molto conosciuto in ambito nazionale e preso d’esempio dai tanti gruppi folklorici che si sono costituiti nel tempo, prendendo spunto proprio dal matelicese gruppo Folk. La mostra, dalla sua inaugu- “Sul campo sportivo verifiche per legge” stesso. Il Comune di Matelica aveva promosso una “manifestazione di interesse” per i lavori al campo sportivo, votata all’unanimità dal Consiglio comunale in data 22 aprile 2016. Aggiudicataria è risultata la “S. S. Matelica Calcio”. L’Anac ha precisato come sia necessario – da parte della pubblica amministrazione - verificare le modalità con le quali il privato proponente intende realizzare l’opera, ovvero razione è già stata visitata da circa mille persone: “siamo molto felici del fatto che molti di loro erano turisti in visita alla nostra citta”, tiene a dire Sandra. In cosa consiste esattamente la mostra? C’è un importante repertorio fotografico, ma anche abiti e, in generale, tanti ricordi di momenti importanti ed istituzionali nonchè aspetti ricreativi. Diverse persone che hanno visitato la mostra, si sono ritrovati tra le facce fotografate! C’è anche un angolo dedicato all’incontro internazionale del folklore “etnie a confronto”. Le foto messe in mostra sono state prese da archivi storici privati di amici ed ex componenti. La mostra rimarrà aperta fino al 17 settembre con il seguente orario: nel mese di agosto, dal giovedì alla domenica dalle 17.30 alle 19.30 e dalle 21 alle 23. Nel mese di settembre, dal venerdì alla domenica con gli stessi orari. accertare che la convenzione non abbia carattere oneroso. Il Comune, al fine di promuovere lo sviluppo della pratica sportiva sul territorio di competenza nell’interesse della collettività, anche sulla scorta dei principi di sussidiarietà orizzontale ex art 118 della Costituzione, e per garantire l’equilibrio gestionale relativo all’esercizio del servizio alla Società sportiva aggiudicataria, riconoscerà un contributo annuale per il periodo di durata della convenzione pari a 44.000 euro per un totale di euro 660.000 a fronte di lavori, a carico della citata Società per circa euro 790.000, opere che resteranno di proprietà dell’Ente al termine del periodo convenzionale e che, comunque, saranno usufruibili, appena ultimate, dal Comune, dalle associazioni e dai cittadini matelicesi. Pertanto, secondo il parere Anac, la convenzione assume un carattere di scambio contrattuale. Secondo l’autorità presieduta dal magistrato Raffaele Cantone, la circostanza che l’opera sia realizzata gratuitamente dal privato non toglie che si tratti comunque di un’opera pubblica e che sussista, quindi, l’interesse della pubblica amministrazione alla sua corretta realizzazione da parte di un soggetto qualificato professionalmente e dotato dei requisiti morali; ne consegue che i soggetti esecutori a qualsiasi titolo di lavori pubblici devono essere in possesso di adeguata qualificazione. In base a quanto premesso, ecco dunque spiegati i numerosi approfondimenti tecnici ed amministrativi eseguiti dagli ottimi funzionari del Comune di Matelica, pienamente appoggiati dall’amministrazione comunale. Una pratica svolta dagli uffici in tempi veramente brevissimi, che rende quindi inspiegabili, irrispettose ed infondate le accuse di ritardo più volte espresse dal presidente della “S. S. Matelica Calcio”, Mauro Canil, che è anche consigliere comunale. Resta in ogni caso l’auspicio che i lavori proseguano nel migliore dei modi; il Comune di Matelica garantirà piena collaborazione, così interessato ad infrastrutture peraltro fruibili da più associazioni locali. Manutenzione: è il turno di Pagliano e La Valle Nel corso della scorsa settimana, sono stati eseguiti i lavori per la manutenzione straordinaria dei manti stradali delle strade comunali di Pagliano e della Valle. Entrambe le strade, infatti, presentavano uno stato di conservazione della pavimentazione stradale estremamente deteriorato che, se non si fosse intervenuti, avrebbe potuto rendere pericolosa anche la circolazione veicolare. I lavori sono stati realizzati dalla ditta Edilasfalti srl di Camerino che si era aggiudicato l'appalto presentando un ribasso pari a 25,666%. In particolare, l'intervento è consistito principalmente nell'esecuzione di lavori di riasfaltatura per il recupero della pavimentazione stradale esistente dei tratti che presentavano i maggiori problemi di usura e deformazione, preceduti da una risagomatura del fondo stradale, delle strade comunali esterne denominate “Pagliano”, per un tratto di circa ml. 500, e “La Valle”, per un tratto di circa ml. 750 a partire dall'incrocio con la strada vicinale di Casalucciola fino alla frazione delle Piane. Con i residui dell'appalto si procederà nelle prossime settimane alla sistemazione di alcuni altri tratti stradali all'interno della città e, in particolare, si interverrà sulla cavità creatasi al di sotto della pavimentazione stradale di Vicolo Cuoio, con la sistemazione definitiva dell'area. Infine, il Settore Servizi Tecnici sta predisponendo la gara di appalto dei lavori di manutenzione sulla viabilità comunale del 2016 che riguarderanno il completamento dell'asfaltatura della strada di Pagliano, nonché il recupero della strada comunale di Colli-Grimaldi. FARMACIE Sabato 27 e domenica 28 agosto COMUNALE 8.45-13 16.30-20 Viale dei Martiri tel 0737 83640 EDICOLE Domenica 28 agosto EDICOLA TABACCHERIA DI PIERINI RITA Viale dei Martiri, 66 CARTOLIBRERIA CENTRALE di Botta Michela e Mencucci Marta REDAZIONE MATELICA e-mail: [email protected] CINEMA MULTISALA GIOMETTI Via Grifoni tel. 0737 787663 CINEMA NUOVO Via B. Mattia - tel. 0737 84457 L'Azione 27 AGOSTO 2016 17 Acquista un pacchetto di moduli da utilizzare nei mesi di: agosto e settembre il tuo sconto sarà uguale al numero di moduli 18 >SASSOFERRATO< L'Azione 27 AGOSTO 2016 Porte aperte a don Alberto L'ingresso del sacerdote nelle comunità di Cabernardi e Castagna P Già parroco alla Collegiata di VERONIQUE ANGELETTI orte schiuse, anzi spalancate seppur strette come le descrivono le Sacre Scritture. Sono loro, proprio le porte, fisiche e metaforiche, ad aver contraddistinto la prima messa di don Alberto Castellani, come nuovo parroco delle comunità di Cabernardi e della Castagna domenica 21 agosto. “Quelle aperte della chiesa di Santa Maria delle Spinelle che indicheranno che il parroco è in paese” - ha commentato a fine messa don Alberto. Mentre il vescovo Stefano Russo, durante la celebrazione, spiega quelle “porte strette” riferite dal Vangelo secondo Luca. Quel monito “sforzatevi di entrare per la porta stretta, perché molti cercheranno di entrare ma non ci riusciranno” che Gesù dà in risposta ad un uomo che chiede “se sono pochi quelli che si salvano”. “L’arrivo di un nuovo parroco - spiega il vescovo ad una chiesa gremita di fedeli - è sempre un avvenimento di rilievo per una comunità. Un momento forse ancora più speciale per quella di Cabernardi dove subentra ad una lunga storia tra don Dario Marcucci e la sua comunità. Dopo attenta riflessione, ho voluto nominare don Alberto. Ho scelto di chiedere ad un giovane sacerdote di prendere in carico questa grande comunità proprio per inviare a Cabernardi un segno di partecipazione della nostra Chiesa. Un segno di partecipazione che, con il nuovo parroco, dobbiamo dare insieme alla Chiesa. Perché ad ognuno di noi - ha proseguito - è richiesta una partecipazione particolare come illustrano le scritture di oggi che danno tutto il loro senso al sacrificio che ci è richiesto. L’ immagine - ha concluso - delle porte strette è un modo per Gesù di provocarci perché non risponde con un numero a chi chiede quanti siano gli eletti, ma ci aiuta a capire le caratteristiche che ognuno di noi deve avere per passare attraverso questa porta stretta che in realtà ci conduce alla salvezza”. E il vescovo con poche e semplici parole ha invitato tutti, ognuno nei limiti della propria disponibilità, ad aiutare don Alberto, il parroco che ha accettato di allargare la sua grande famiglia, quella della parrocchia di San Pietro, a quella altrettanto lontana di Cabernardi. Un passaggio che ovviamente impone alcuni cambiamenti. Come la messa della domenica, non più alle 11.15, ma alle 10, con la garanzia di Don Alberto Castellani è nato a Fabriano nel 1968 ed è stato ordinato sacerdote a San Facondino di Sassoferrato il 7 dicembre 1999. Seminarista sempre nelle Marche è stato per 4 anni vice parroco a San Facondino e parroco a Campodonico e Belvedere, in seguito 9 anni presso la parrocchia fabrianese di San Biagio e Romualdo e gli ultimi, per via dell’accorpamento del parroco, alla Cattedrale. Attualmente è parroco della Collegiata di San Pietro, delle parrocchie di Cabernardi e della Castagna. Inoltre è direttore della pastorale familiare diocesana, della biblioteca e anche dell’archivio diocesano. essere a servizio di tutti ogni domenica dalle 9 alle 10 ed il mercoledì e il venerdì dalle 15.30 alle 18.30. Poi questo segno, bello come idea e nei fatti, che quando le porte della chiesa sono aperte significa che don Alberto c’è. La programmazione da settembre di un giro a tu per tu con ogni famiglia ed un invito a partecipare ad un pellegrinaggio il 4 settembre al santuario perugino di Collevalenza con i parrocchiani di San Pietro. In fondo il ripristino di un antichissimo legame documentato addirittura nel 1580, durante la visita alla chiesa di Cabernardi del vescovo Mannelli, il quale rilevò che Santa Maria delle Spinelle non solo era unita con pari diritti a Santa Maria del Doglio, ma che era prebenda canonicale di San Pietro. Ossia porzione di beni affidata come dote alla Collegiata di San Pietro. Poi, un pranzo in parrocchia tipico, abbondante e prelibato come quelli di Cabernardi sanno fare. Trovato il sostituto! A fine messa, il Vescovo ha svelato una parte della nuova logistica che forse potrebbe regolare il ritmo delle sue visite in diocesi: “Quando entrai nella Cattedrale di Fabriano per prendere conoscenza dei luoghi prima ancora dell’ufficiale entrata in diocesi – racconta il Vescovo – alcuni fedeli presenti mi salutarono con calore per poco dopo presentarsi in sagrestia per scusarsi. Mi avevano confuso con don Alberto Castellani. Pertanto visto che ho un sosia tenete presente che quando il vostro parroco è assente forse sarà perché l’utilizzo come sostituto!”. La ricostruzione della battaglia delle Nazioni Foto di Ettore Paolucci Cronaca di un evento più che riuscito, quella sulla prima rievocazione storica della Battaglia delle Nazioni. Evento che si è svolto nell’area intorno al Parco Archeologico Sentinum dal 29 al 31 luglio. Sommando visite guidate, tour, laboratori, convegni e soprattutto spettacoli e prove, sono state superate le 5.000 presenze. Il che conferma quanto l’idea del Comune e della Pro Loco di puntare su Sassoferrato come luogo unico di una battaglia fondamentale per la storia dell’impero romano sia stata un’idea vincente. Deus ex machina della manifestazione, il progetto “Ad Pugnam Parati” che, per mission, non solo coordina le varie associazioni di rievocatori, ma le assiste in modo scientifico affinché costumi, armamenti, tattiche, vita quotidiana siano più fedeli possibile alla realtà storica. Un progetto curato dall’archeologo Gioal Canestrelli e dal fondatore della “Società italiana per gli studi militari antichi” Giuseppe Cascarini, in stretto contatto con i volontari della Pro loco e del Gaaum, il gruppo di appassionati di archeologia locale e la cooperativa Happennines che ha curato tour e visite guidate. Insieme hanno non solo costruito una manifestazione fedele al racconto di Livio con tutto il pathos della “devotio” del comandante romano Decio Mure, ossia del suo sacrificio sul campo di battaglia ma, coinvolgendo oltre duecento rievocatori venuti dalle città di Pesaro, Fano, Taranto, Bologna, dal Veneto e dall’Abruzzo, realizzato un evento spettacolare. Uomini, donne e ragazzi che si sono rivelati particolarmente cordiali e generosi nello spiegare a grandi e piccini la battaglia e il modo di vivere degli antichi. Un successo che non sarebbe stato tale senza il grande lavoro Una serata sull'ottava rima Quando quelli che lavoravano al di là del fosso erano quelli ricchi perché cavavano l'oro zolfo, i paesi intorno al Monte Rotondo, scarni di vegetazione, bruciata dai fumi dei calcaroni, erano zeppi di gente e brulicavano di attività. Lì vigeva un'antica voce che Graziano Ligi nell'antologia da lui curata sui “Poeti in ottava rima” non ha esitato a chiamare “d'Appennino”. Un modo di “poetare all'avventura”, “fare sàtrie”, “cantà da poeta” come si diceva allora in quel lembo di terra che corre dal Catria al Cucco passando per Rotondo e lo Strega, dove è rimasto nelle memorie al punto tuttora di connotare la reputazione d'intere famiglie. Poeti che erano di tutti i mestieri, spesso di poca scuola, a volte quasi illetterati, che cantavano a memoria interi capitoli dell'opera di Dante ma soprattutto si esprimevano "in un canto dalla melodia cadenzata e melismatica con il tono perentorio e le vocali finali stroncate". Raccontavano tutto e tutti e riuscivano a tenere banco sfidandosi con le rime nelle aje, alle veglie e nelle osterie. I nomi sono incisi nelle memorie. Oreste Crescentini di Rotondo, il Petrucci di Montelago, Ubaldo Santarelli detto il Capoccione di Montebollo tra Gubbio e Sassoferrato. Delle varie osterie, palcoscenici preferiti di questi “poetucoli” che affascinavano ed affascinano tuttora per la loro sagacia e anche scaltrezza, tre sono rimaste nella memoria. Quella di Varani di Catobagli, di Santoro a Monterosso e soprattutto quella di Moregi a Rotondo. Il che spiega perché il regista dei volontari coordinati dalla Pro Loco di Sassoferrato e dal suo presidente Marco Giulietti. Volontari che hanno curato la realizzazione di “souvenir” legati al parco archeologico sotto la guida della “Vaseria” e della maestra Umena Pia; proposto menù gastronomici tipici dove spiccava la polenta con il mais ottofile di Roccacontrada; sviluppato un interessante programma “convegnistico” coinvolgendo esperti di alto profilo curato da Gaaum e da Vincenzo Moroni; perfino costituito un piccolo esercito romano per dare un'impronta tutta sentinate alla rievocazione della battaglia. Poi se al bilancio dell’evento si aggiunge il fatto di aver attirato l’attenzione e l’interesse di tante altre comunità vicine e lontane che nella propria storia hanno trovato un nesso diretto con i contendenti e la logistica della battaglia sentinate, come Civitalba di Arcevia, sede del campo dei Galli, o Serra S. Abbondio fondata da Celti in fuga, ecco crearsi un tour che trasforma i paesaggi dell'Appennino in un libro di storia e si fa pretesto per approfondire il ricco patrimonio archeologico dei suoi paesi. v.a. posto di fare della serata del Ferragosto una serata dedicata all'ottava rima. Spettacolo ambientato nella piccola piazza di Rotondo a ridosso dell'osteria di Moregi, dove i poeti con le loro rime, scritte anche su commissione, discutevano di passioni e di emozioni e, denunciavano amori ed adulteri, ladri e scherzi senza mai inveire contro Dio. v.a. ed attore Stefano Fabbroni su un'idea dell'instancabile Guido Guidarelli Mattioli, marchigiano di nascita, memoria vivente e vivace della storia di una comunità nata nello zolfo di Cabernardi e spostata a Pontelagoscuro per costruire il primo polo chimico italiano, abbia pro- Un corso di teologia Dal 3 settembre fino al 15 ottobre, Genga e Sassoferrato organizzano un corso di teologia di base per laici. Il corso si svolge all'ex teatro del Corso Rosselli ed è curato dalle parroci. Si svolge ogni sabato dalle ore 15 alle 16.30. >CERRETO D'ESI< L'Azione 27 AGOSTO 2016 19 Il futuro in un...apostrofo La Cooperativa D’Esi riavvia la produzione I l 10 agosto la cooperativa di ex-dipendenti Desi Srl, azienda nota per la produzione di cucine componibili nel sito produttivo di Cerreto d’Esi, ha ufficialmente siglato l’atto notarile che ha ufficializzato l’acquisto del ramo d’azienda dalla Desi in fallimento. Un lavoro corale e impegnativo durato dieci mesi che ha cementato una squadra di caparbi lavoratori con managers e professionisti. Un team composto dall’avvocato Massimiliano Grossi per gli aspetti legali; dalla Network Advisory per la consulenza fiscale e contabile; da Nest per gli aspetti manageriali, moralmente orientata a dare una visione strategica e un supporto operativo per ottenere questo successo, perché di una vittoria si tratta! “Contro ogni pronostico, grazie a un buon lavoro di squadra e a un supporto che non ci è mai mancato, siamo riusciti a riavviare l’azienda in cui noi soci-lavoratori abbiamo lavorato come dipendenti. Ora dobbiamo dimostrare a noi stessi e alla comunità, di saper generare valore come lavoratori e imprenditori”, così Mauro Goldoni presidente della cooperativa D’Esi racconta una storia che vuole essere riscritta per cambiare il futuro di un insediamento produttivo di grandi potenzialità. D’Esi Soc. Coop. riparte dai marchi D’Esi e Dema con una gamma di modelli di cucine vasta e competitiva e con un posizionamento Entry a marchio D’Esi e Medio a marchio Dema; il sito produttivo è stato perimetrato su 6.000 mq all’interno dei quali, con un layout ottimizzato, sono stati ricavati i magazzini, i processi di falegnameria e i processi di assemblaggio e confezionamento. “Già a partire da aprile in occasione di Eurocucina/FTK – continua Goldoni – i manager di Nest di Fabriano, che hanno curato il nostro progetto e che insieme al CdA saranno a capo della direzione di questa attività, hanno iniziato a imbastire la rete commerciale e a sviluppare le prime strategie di marketing. A partire da giugno, abbiamo iniziato a prendere possesso del sito e da settembre le linee saranno pronte per produrre”. “L’apostrofo che, quasi impercettibilmente, dà discontinuità da Desi a D’Esi è l’enfasi di un dettaglio che farà la differenza in un orizzonte di due/tre anni – sottolinea Stefano Santini di Nest, delegato dalla D’Esi Coop. per la direzione marketing - il tempo che servirà all’azienda per investire sullo sviluppo di un’offerta di prodotto, di servizio e di identità che sarà la vera scommessa imprenditoriale-manageriale di questa operazione”. D’Esi è una cooperativa industriale che, grazie alla credibilità del proprio business plan di medio-lungo periodo, è riuscita ad attrarre capitali dai fondi centrali e territoriali del mondo cooperativistico, per mezzo milione di euro. LegaCoop e ConfCooperative hanno dimostrato che, il sistema produttivo in crisi può credere anche in un modello industriale come quello studiato e applicato dalla D’Esi, per unire prerogative professionali che normalmente non trovano piani di incontro e che, invece, potrebbero testimoniare che questo è un nuovo modello d’impresa vincente e virtuoso. L'illuminazione, servizio essenziale Cambiamenti? No, Il nostro Comune sta attraversando un periodo molto difficile come quasi tutti gli altri. Questa situazione non va addebitata all’amministrazione vigente (di cui faccio parte), che, seppure non è esente da errori, si è trovata a dover far fronte ad una condizione debitoria incredibile. A prescindere da tutto questo, va data una interpretazione il più possibile oggettiva della questione , cosa non riscontrabile nelle affermazioni o nei dialoghi apparsi in questi giorni su facebook. Se alcune zone sono al buio *, affermare che l’illuminazione pubblica non è un servizio essenziale di questi tempi, non è corretto o è quantomeno opinabile, in quanto non si può prescindere dal pericolo che ne deriva per l’incolumità degli abitanti per possibili cadute su strade dove si può inciampare facilmente e soprattutto per la tranquillità nelle abitazioni. Quindi, chi scrive si è sentito nel dovere, sotto la propria responsabilità, di ripristinare le condizioni di sicurezza dei residenti. Se è giusto affermare che nessuno, se non autorizzato e qualificato, possa mettere mano negli impianti, è anche vero che l’illuminazione pubblica in una vasta zona non funzionava neanche nei giorni in cui c’era la possibilità di intervenire durante l’orario di lavoro. Era, altresì, doveroso garantire che i cerretesi restati a casa per i tre giorni festivi del Ferragosto potessero festeggiare e godere della tranquillità che avevano gli altri, fuori in vacanza o in altre zone del paese. Escludendo un primo intervento non autorizzato da alcuno, i successivi interventi sugli impianti sono stati effettuati dal sottoscritto, perito industriale in telecomunicazioni, coadiuvato da un dipendente comunale che per quasi 20 anni ha effettuato la manutenzione degli impianti elettrici comunali e da un volontario munito di regolare Cade ottantenne Un’ottantenne cade a terra davanti al garage della sua abitazione di Cerreto d’Esi e il suo cagnolino le è sempre rimasto accanto fin quando non sono arrivati i soccorsi allertati da un vicino che ha sentito la donna chiedere aiuto. E’ accaduto domenica scorsa all’ora di pranzo in una via poco lontano dal centro del paese. Un’anziana è caduta a terra e non è più riuscita ad alzarsi proprio a causa dell’improvvisa scivolata tra le mura domestiche. Sul posto i vigili del fuoco del distaccamento di Fabriano allertati dal vicino e il 118 per i primi soccorsi. La donna, sempre cosciente, ha atteso l’arrivo dell’ambulanza ed è stata medicata. Ha riportato una frattura alla gamba e tanto spavento mitigato in parte dalla vicinanza costante dell’amico a quattro zampe. abilitazione ad intervenire sugli impianti elettrici; quindi, è allo scrivente che vanno addebitate le eventuali violazioni riscontrabili. Non sono i cittadini che devono pagare per problematiche amministrative irrisolte. Per quanto concerne l’interrogativo su chi è responsabile del Servizio di Polizia Municipale, tale incombenza, non retribuita, è stata assunta dal sottoscritto al fine di potere continuare l’attività amministrativa della Municipale per il tempo necessario all’assunzione di un comandante, circa due o tre mesi, con notevole risparmio per le casse comunali (vedi il costo dei due comandanti assunti a tempo determinato). In questo caso sono certo di poter assolvere temporaneamente a tale compito, consentito dalla legge. Inoltre tutti sanno che quando ero in servizio e dovevo agire contro gli amministratori, l’ho fatto. Chiudo riportando una dichiarazione apparsa tra i dialoghi menzionati in riferimento all’elettricista: “Non è un escamotage, la mia idea è questa: a Cerreto la maggior parte dei cittadini è talmente ignorante che considera attendibili tutte le porcate che fanno dentro quel Comune ….”. Io non so se chi ha scritto questo è un cerretese; io lo sono e ne sono orgoglioso. Ritengo che chi lo è dovrebbe fare di tutto per dare una mano alla comunità a cui appartiene. Riconosco all’opposizione il merito di contribuire con la propria critica a stimolare la maggioranza ad operare al meglio e non mi sembra che si presti facilmente a caldeggiare risentimenti personali e neppure ad offendere i cerretesi. *(Anche per mia colpa, in quanto assessore ai lavori pubblici, ma per questo ci sono spiegazioni che sono pronto a fornire tutti i mercoledì mattina dalle ore 10 alle ore 13). Giovanni Montanari collaborazionisti L'ultimo Consiglio comunale ha sancito la fine del gruppo consiliare Cambiamenti con l'abbandono a sé stesso del capogruppo David Grillini da parte dei suoi consiglieri e la loro probabile entrata in maggioranza. Dopo solo un anno, questa formazione politica si è sciolta come neve al sole. Grillini & Co. fanno finta di niente e nascondono la loro fine dietro i soliti post banali, triti, ritriti e sempre fuori tempo massimo; tentano invano di far dimenticare il voto in consiglio sulla variazione di bilancio in cui il gruppo CambiaMenti si è di nuovo spaccato: Grillini si è astenuto mentre Carnevali e Cimarossa hanno votato a favore insieme alla maggioranza. Di fatto Grillini ha dimostrato di nuovo di non riuscire a controllare il suo gruppo. Forse alcuni esponenti di CambiaMenti stanno cedendo alle sirene di Porcarelli? E come mai questo voto a favore proprio quando sono usciti alcuni atti comunali come l'appalto per la gestione degli impianti sportivi? Quando ci sono di mezzo gli interessi, si sa, anche le posizioni più convinte possono cambiare. Siccome a pensar male spesso ci si azzecca, guarda caso gli esponenti di CambiaMenti sono diventati collaborazionisti proprio adesso che il Comune vuole dare in gestione questi impianti. La fine della lista civica era già nell'aria quando i suoi esponenti si sono contraddetti tra loro nei post proprio su Casa Volpini: chi a favore all'abbattimento, chi contrario. Ancora una volta tanti galli a cantare e Grillini incapace a tenerli insieme. Totalmente allo sbando. Ora, è inutile che si dicono indignati quando hanno votato a favore dell'abbattimento! Cerretesi, se Palazzo Volpini è stato abbattuto la colpa è anche loro. Non ve lo dimenticate! Pd Cerreto d’Esi Come tartarughe ma anche come lepri Nell’amministrazione comunale ci sono pratiche che procedono lente come tartarughe e altre che vanno veloci come lepri. Vediamone alcune. PRATICHE TARTARUGA: • Incasso delle spettanze da parte dell’associazione sportiva tennis per un importo a bilancio di 20.000 euro (nonostante la volontà più volte dichiarata da parte dell’associazione a chiudere la questione); • Incasso da parte della società calcio a cinque per circa 10.000 euro (l’importo preciso non ci è dato da sapere); Prima di proseguire con altre pratiche “tartaruga” va precisato che solo con queste cifre si potevano evitare tagli (vedi l’assistenza pre/ post scuola, il Cag, il trasporto scolastico ecc..) • Bando per la gestione degli impianti sportivi pubblicato a pochi giorni dall’inizio delle attività sportive; • Bando per la gestione del trasporto scolastico con scadenza della presentazione delle offerte il 22 agosto quindi a meno di un mese dall’inizio della scuola (si veda articolo sull’argomento pubblicato su cambiamenti-informa.it); • Adeguamento regolamento consiglio comunale; • Custodia del cimitero: dopo sette mesi dall’interruzione del servizio siamo ancora in attesa di soluzione; • Ritardo nella presentazione bilanci tali da subire una diffida da parte del prefetto. PRATICHE LEPRI: • Demolizione “Casa Volpini” che nel giro di pochi giorni ha visto: donazione del sindaco a titolo personale mirata, delibera, affidamento dei lavori senza bandi ed immediato inizio degli stessi. Da tutto ciò si potrebbe desumere che l’interessamento del sindaco ai reali problemi del paese è perlomeno alquanto ……. personale! Gruppo consiliare Cambiamenti 20 L'Azione 27 AGOSTO 2016 >CHIESA Qutaiba, Munirva e i figli sul balcone della nuova casa, con loro il volontario della parrocchia La nuova vita della famiglia di profughi comincia dalla parrocchia per un'accoglienza senza confini (Foto Sir) Dalla Siria a Roma di EMANUELA VINAI “M i hanno colpito qui e qui. Sono stato in coma 20 giorni”, spiega Qutaiba indicando la cicatrice sotto i capelli e l’occhio rimasto asimmetrico, come dopo una plastica malriuscita. Si tocca la testa, il viso e descrive le torture subite in Siria, prima dal governo che lo credeva una spia e poi dai miliziani di Daesh che lo avrebbero voluto schiavo più collaborativo. Qutaiba ha 30 anni, ma ne dimostra di più. È scappato dalla Siria in fiamme, dalla guerra, dalla tortura. Sua moglie Munirva, che conserva invece i lineamenti delicati di un’adolescente, secondo il documento d’identità supera il marito di un anno. Con loro Taim e Layth, i due bambini di 6 e 3 anni: siedono composti e attenti nella sala parrocchiale mentre i genitori raccontano le peripezie vissute per arrivare in Italia, grazie alla mediazione della Comunità di Sant’Egidio, insieme a Papa Francesco di ritorno da Lesbo. Siamo nella parrocchia romana della Trasfigurazione, a Monteverde, dove il parroco, monsignor Battista Pansa, si è fatto garante per questa famiglia in fuga. Insieme ai parrocchiani si è dato da fare per trovare una casa decorosa e dignitosa in cui i rifugiati possano ricominciare una nuova vita. Qutaiba è un ingegnere petrolifero, lavorava in un impianto statale al confine con l’Iraq. Imprigionato a Damasco all’inizio dei bombardamenti, ha subito a lungo botte e torture mentre, fuori dal carcere, suo figlio Taim, veniva colpito al fianco dalla pallottola di un cecchino. Era solo uscito a comprare un pacchetto di patatine, è un bambino, non era pericoloso. I genitori di Qutaiba intervengono: pagano una non meglio precisata somma di denaro per la scarcerazione del figlio, mandano Munirva e i bambini in zona sicura e lui torna al suo lavoro. Ma Qutaiba arriva in tempo per assistere alla conquista della zona da parte di Daesh: “Ci hanno catturato, tutti noi in servizio agli impianti, e ci hanno detto che ora avremmo lavorato per lo Stato islamico. Gratis”. Per sette mesi è schiavo, poi viene di nuovo imprigionato e ricominciano le torture: questa volta viene picchiato a lungo, con violenza, sulla testa. “Per dieci mesi non ho saputo più nulla di Qutaiba, non sapevo se fosse vivo o morto”, dice Munirva. Lei era sola in Turchia con i due bambini. Tirava avanti aspettando un cenno, un’indicazione finché una telefonata dei suoceri rompe il silenzio: suo marito è a Lesbo. Dopo un viaggio per mare irto di peripezie, all’arrivo nell’immenso campo profughi dell’isola la famigliola si riunisce. Mentre parlano, alla parete della sala parrocchiale è appesa una mappa con le vie di San Paolo. Le linee colorate dei viaggi apostolici che attraversano terre dai nomi omerici sembrano quelle dei profughi odierni sulle cartine dell’Unhcr: dalla Palestina e dalla Siria alla Grecia, passando sempre dalla Turchia. La Storia e le storie si intrecciano sulla stessa geografia. Qutaiba e Munirva cercano di orizzontarsi e ripercorrono per noi il loro viaggio, quando il racconto scaturisce una dignità infinita presente in ogni persona, etnia o popolo. Il Salvatore utilizza una fine ironia per spiegare quanto sia vano autodefinirsi primi, secondi o terzi e ancor più spendere la vita per entrare in queste sciocche classifiche. Il mondo dice: “Il mio invito è per quelli che contano, per quelli dai quali posso avere”. Il Figlio di Dio, invece, ben lontano dal voler dare regole di galateo, con un ragionamento molto semplice intende aprire il cuore umano alla sapienza dell’Onnipotente, unica vera sorgente di serenità, pace e felicità. Nel regno dei cieli si vive nella società del gratuito: non ci si muove nella speranza di ricevere, ma nel desiderio di trasfondere amore. gratificazione. Dio, quando ha creato l’umanità, non ha pensato a quanto ci avrebbe guadagnato, ma a quanta gioia avrebbe donato. - La vita cristiana autentica si basa sulla gratuità che mette a servizio degli altri i propri doni, senza invidie, cercando di crescere in ciò che è positivo. - La novità del cristianesimo è amare per primi senza attendere che sia l’altro a fare il primo passo; amare il nemico fino a dare la propria vita per la sua salvezza. - Chi condivide con i poveri rimane nella giustizia, riconoscendo la bellezza di camminare insieme come popolo dove gli ultimi sono i veri tesori della Chiesa. - Siamo stati creati ad immagine e somiglianza di Dio e siamo membra del Corpo mistico di Cristo. La fraternità non è piena se alla festa non partecipano tutti, a partire dai rifiutati, coloro che per difetti fisici o psichici vengono scartati, dimenticati. Dalla mera assistenza è necessario passare alla condivisione. Così la Chiesa fiorirà! VIVERE IL VANGELO di Don Aldo Buonaiuto Domenica 28 agosto dal Vangelo secondo Luca (Lc 14, 1.7-14) Una parola per tutti Gesù partecipa a un pranzo presso la casa di un notabile del tempo, capo dei farisei. Il Maestro nota un desiderio molto comune negli esseri umani: voler essere stimati sempre come i numeri uno o almeno tra i primi. Ma il Signore non vuole graduatorie tra gli uomini: “Voi siete tutti fratelli, perché avete lo stesso Padre, siete figli dello stesso Dio”. Da questa figliolanza Come la possiamo vivere - L’uomo generalmente fa qualcosa per averne un ritorno, una ricompensa, una arriva alla visita di Papa Francesco. Nell’occasione la Comunità di Sant’Egidio predispone una sorta di corridoio umanitario per alcune famiglie e il fascicolo di Qutaiba e Munirva è tra quelli al vaglio. Maurizio, membro del consiglio per gli affari economici, scandaglia gli appartamenti in affitto spiegando il caso a proprietari poco convinti. Poi la svolta: c’è chi da Firenze corre a Roma, incontra tutti, comprende situazione e necessità e firma il contratto d’affitto. “Ora la casa è in uso per loro – prosegue don Battista – ma se in futuro dovesse servire per altri, sarà già pronta”. Il futuro è più vicino di quanto si pensi, perché la parrocchia della Trasfigurazione si appresta ad accogliere una seconda famiglia di profughi: ricomincia la cerca. Intanto Qutaiba e Munirva tacciono e ascoltano: in attesa di imparare l’italiano oggi li aiuta Assan, che traduce l’arabo. Guardando la ragazza col velo la domanda è istintiva: “siete musulmani e venite ospitati dai cattolici, cosa ne pensate? Qui c’è chi dice che siamo troppo diversi, che siamo in guerra”. Sorridono, perplessi: “Prima non c’erano problemi, in Siria vivevamo tutti insieme, cristiani e musulmani. Molti nostri amici erano cristiani. Non è una guerra di religione”. Cosa avete lasciato là? Si guardano e sorridono di nuovo, con amarezza: “niente – rispondono -, solo polvere e cenere. Della nostra casa, della nostra vita di prima non è rimasto nulla. Nulla per cui voltarsi indietro”. La vita è qui e ricomincia adesso. Novena del Buon Gesù Presso la Cattedrale di Fabriano martedì 30 agosto inizia la Novena di preparazione alla Festa della Madonna del Buon Gesù. Ci guiderà nella riflessione sulla Parola di Dio don Angelo Panzetta, Preside della Facoltà di Teologia della Puglia. La novena, che quest’anno cade durante il Giubileo della Misericordia, avrà come tema di fondo: “Accompagnati dalla dolcezza dello sguardo della Madonna, tutti possiamo riscoprire in Gesù la misericordia di Dio”. Le Sante Messe saranno alle ore 9 e alle ore 18.30, precedute dalla recita del Rosario. Domenica 4 settembre, alle ore 16, ci sarà in Cattedrale l’incontro con i malati e gli anziani. Si inizierà con la recita del S. Rosario, cui seguirà, alle ore 16.30, la celebrazione della S. Messa, l’adorazione eucaristica e la benedizione dei malati. L’Unitalsi animerà l’incontro: se qualcuno avesse bisogno di essere accompagnato in Cattedrale può rivolgersi all’Associazione che provvederà al trasporto. Giovedì 8 settembre celebreremo la festa della Madonna del Buon Gesù. AGENDA LITURGICA di Don Leopoldo Paloni ~ FIACCOLATA IN ONORE DELLA MADONNA DEL DIVINO AMORE: sabato 27 agosto alle ore 21 a Colleponi, presiede Mons. Russo. ~ FESTA DELLA MADONNA DEL COLERA A CAMPODONICO: domenica 28 agosto alle ore 11.30, S. Messa e processione, presiede Mons. Russo. ~ FESTA DI SAN GIOVANNI DECOLLATO AD ATTIGGIO: domenica 28 agosto alle ore 17.30, S. Messa e processione, presiede Mons. Russo. ~ FESTA DI SANT’EGIDIO A SANT’EGIDIO: lunedì 29 agosto alle ore 11, presiede Mons. Russo. ~ CONSIGLIO PRESBITERALE: martedì 30 agosto alle ore 9.30. ~ INIZIO DELLA NOVENA DELLA MADONNA DEL BUON GESÙ: martedì 30 agosto, guiderà la Parola di Dio mons. Angelo Panzetta. 21 >CHIESA< L'Azione 27 AGOSTO 2016 La sorpresa di Francesco Don Aldo Buonaiuto ha incontrato il Papa con la Comunità Giovanni XXIII di CARLO CAMMORANESI P apa Francesco venerdì 12 agosto ha incontrato a Roma 20 donne liberate dalla schiavitù del racket della prostituzione. Don Aldo Buonaiuto è il responsabile della struttura dell’Associazione Comunità Papa Giovanni XXIII, fondata da don Oreste Benzi, che accoglie le ragazze che il Santo Padre ha ascoltato. Don Aldo, ci racconti la visita del Papa È stato un incontro inaspettato e straordinario. Una sorpresa indescrivibile per le giovani donne che, una volta aperta la porta, si sono trovate d’avanti proprio il Santo Padre. La Sua visita ha felicemente scioccato queste figlie dimenticate da tutti, ma non dal Pontefice che le ha abbracciate e ascoltate con un’umanità tangibile. C’è da tributare un grande “grazie” al Papa per essersi fatto vicino alle persone distrutte di una società disumana alla quale al massimo viene in mente di proporre la riapertura delle case chiuse, per investire maggiormente sulla carne delle schiave. Cos’è accaduto in quell’ora di particolare che siete stati insieme? È stato un incontro veramente informale e pieno di autentica familiarità. Francesco ci ha subito messo a nostro agio e tutto è scorso in modo molto naturale. Ci siamo salutati e presentati e poi, dopo l’introduzione di Giovanni Ramonda, Responsabile Generale della Comunità, il Papa ha iniziato a seguire con grande attenzione le dolorose storie che queste donne hanno raccontato. Anna dalla Moldavia ha narrato l’orrore subito sulle strade, il suo essere venduta, violentata e torturata fino all’estremo; così Stefania, che ha anche mostrato a Bergoglio le cicatrici impresse nel suo corpo con le orecchie tagliate dai magnaccia. “Se qualcuno ti dice che Cristo non è risorto – ha voluto esprimerle il Papa – tu gli puoi dire che Cristo è risorto perché tu ne sei testimone”. Poi Gloria e Kate, provenienti dalla Nigeria, hanno sottolineato il Calvario della tratta a partire dal viaggio passando per i deserti, la mancanza di cibo, la costrizione di dover bere la propria urina per mancanza di acqua, il desiderio di morire per farla finita. E infine la straziante storia dell’ultima ragazza accolta proprio alla vigilia dell’arrivo del Pontefice, che accostandosi a Francesco ha descritto il suo inferno, obbligata a partorire da sola vedendosi morire tra le braccia la figlioletta. Immagino siano stati momenti di grande commozione… Sì, abbiamo pianto insieme, ma poi abbiamo ricevuto anche la Sua consolazione e incoraggiamento. C’è stato anche il momento della gioia… Abbiamo cantato insieme e poi Lui ha anche servito da bere ad alcune di loro e per ognuno ha riservato parole commoventi. Si vedeva che era proprio a suo agio con i poveri e gli ultimi della Terra. Sembrava volesse restare con noi ancora più tempo… Mi ha molto colpito la semplicità di Sua Santità, intrisa di profondità e passione spirituale. Veramente ho respirato la presenza di Gesù attraverso il Suo Vicario. Un’emozione indescrivibile che si può comprendere soltanto sperimentandola. Inoltre la concretezza del Papa è realmente esemplare, più eloquente e incisiva di tante prediche e discorsi… Mi sembra che più volte in passato il Papa si fosse espresso sul problema della prostituzione. A voi cosa ha detto? Papa Francesco tuona sempre contro il dramma della tratta ed è solo grazie a Lui che qualche media si rende conto che il fenomeno esiste ed è più esteso di quanto si immagini. Il Santo Padre ha pronunciato davanti alle ragazze parole forti e inequivocabili: “Chiedo perdono a nome di tutti i cristiani per queste violenze che avete dovuto subire. Chiedo perdono nell’Anno Santo della Misericordia anche per tutti quei cattolici e credenti che hanno partecipato a questo mercato sfruttandovi e facendovi del male. Bisogna sicuramente continuare a sollecitare anche i governanti perché affrontino questa terribile piaga della prostituzione e sarà mio compito continuare a esortarli per prenderne coscienza”. Una battaglia che la Comunità Papa Giovanni XXIII porta avanti da molti anni. Ultima, in ordine di tempo, la campagna “Questo è il mio corpo”, volta a sensibilizzare le istituzioni affinché l’Italia adotti il modello nordico che prevede la punibilità del cliente per disincentivare la mercificazione della persona. Lei, don Aldo, ha detto qualcosa di particolare al Pontefice che ci può riferire? Tra le diverse riflessioni ho raccontato della straordinaria preghiera del Rosario che viviamo ormai fedelmente ogni sabato a mezzanotte da 13 anni a Perugia nei luoghi della prostituzione, con la presenza di giovani che per un’ora sfidano anche i loro magnaccia per aggregarsi a noi. Questa preghiera ha sollecitato anche diverse vittime a scappare da quell’inferno. Ho visto il Papa colpito ed edificato da questo racconto. Il Pontefice ci ha incoraggiato tantissimo e sono certo che la risonanza mediatica del Suo gesto darà forza e luce a coloro che potranno fare qualcosa di più per liberare queste nostre figlie. Inoltre spero che a qualche ragazza – tra le 100mila in Italia ancora presenti sui nostri marciapiedi – possa essere arrivata la Sua voce, dandole la forza di scappare da quella prigionia. Anche ai clienti e agli sfruttatori voglio augurare che giunga il desiderio di pentimento, per riscattarsi aiutando queste donne a spezzare le loro catene. Possiamo fare un bilancio di questa visita? Vedere i volti raggianti e luminosi delle nostre ragazze dinanzi al Santo Padre è stato il miglior dono che potessimo ricevere. Questo è il più grande bilancio che possiamo fare. Persone ai margini, derise e maltrattate che il successore di Pietro ha fatto sentire importanti trasmettendo felicità e speranza per il futuro. Don Aldo, ha immaginato in questo incontro straordinario un intervento di don Benzi? Penso che dal cielo don Oreste avrà gioito immensamente. Penso che ci sia stata la sua regia perché poco prima della sua morte aveva detto che anche dopo, se avesse raggiunto il Paradiso, non si sarebbe fermato. E su questo non avevo dubbi. A volte mi chiedo – come ha fatto sempre con i potenti finché è stato in mezzo a noi – quanto starà stressando anche lassù angeli e santi affinché ci sia attenzione per l’uomo più debole. Poi arriva Papa Francesco, con un linguaggio tanto simile a quello del nostro fondatore. E osservi nelle docili carezze che ha rivolto alle donne schiavizzate come il Cielo e la terra si uniscono per liberarle. Per concludere due domande sul nostro territorio. Questa realtà delle donne vittime della tratta come è vista nella nostra città? Ormai sono oltre 16 anni di presenza in questa Diocesi e ci sono stati tanti sviluppi positivi di incontro, conoscenza e sostegno; poi una certa ignoranza e diffidenza purtroppo non manca mai in chi parla senza conoscere o giusto per il macabro gusto di criticare. Come direttore dell’Ufficio Migrantes si sta occupando anche dei profughi: così ci dice a proposito? Questi migranti provengono da tante sofferenze e situazioni complesse. Non è semplice aiutarli e a volte è difficile anche comprendere i loro bisogni. Spesso hanno anche comportamenti contraddittori rendendo difficile la condivisione. Il processo di integrazione è arduo, è realmente in salita. Ogni volta che un migrante si lascia aiutare senza pretese è una soddisfazione perché significa che comprende i sacrifici che si fanno per loro e l’importanza di avere fiducia. Anche per i profughi ci sono coloro che sentenziano senza conoscere. Pellegrinaggio in Terra Santa Dal 7 al 14 novembre: itinerario spirituale e archeologico con partenza da Roma. Per info: don Andrea Simone 3383027782, [email protected]. FERIALI ore 7.00: - S. Caterina (Auditorium) ore 7.20: - S. Silvestro ore 7.30: - M. della Misericordia - Mon. S. Margherita ore 7.45: - Monastero Cappuccine ore 8.00: - Casa di Riposo - Collegio Gentile - S. Luca ore 8.30: - Cripta di S. Romualdo ore 9.00: - Mad. del Buon Gesù - S. Caterina (Auditorium) ore 16.00: - Cappella dell’ospedale ore 18.00: - M.della Misericordia ore 18.15: - San Biagio ore 18.30: - S. Giuseppe Lavoratore - Sacra Famiglia - S. Nicolò (lun.-merc.-ven.) - S. Nicolò Centro Com. (mart.-giov.-sab.) - Oratorio S. Giovanni Bosco - Sacro Cuore FESTIVE DEL SABATO ore 18.00: - M. della Misericordia ore 18.30: - Cattedrale - S. Nicolò Centro Com. - S. Giuseppe Lavoratore - Oratorio S. Giovanni Bosco - Sacra Famiglia - Collegiglioni ore 19.00: - Collegio Gentile FESTIVE ore 7.00: ore 8.00: ore 8.30: ore 8.45: ore 9.00: ore 9.30: ore 10.00: ore 10.15: ore 10.30: ore 11.00: ore 11.15: ore 11.30: ore 11.45: ore 16.30: ore 18.15: ore 18.00: ore 18.30: ore 21.30: - S. Caterina (Auditorium) - M. della Misericordia - Casa di Riposo - S. Maria in Campo - S. Nicolò (Centro Comunitario) - Sacra Famiglia - S. Margherita - S. Luca - Cappella dell’ospedale - Ss. Biagio e Romualdo cripta - S. Giuseppe Lavoratore - S. Caterina (Auditorium) - Collegio Gentile - Cattedrale San Venanzio - Collepaganello - M. della Misericordia - Nebbiano - Cupo - Attiggio - Moscano - S. Silvestro - S. Nicolò - S. Giuseppe Lavoratore - Monastero Cappuccine - Cattedrale San Venanzio - Sacra Famiglia - M. della Misericordia - S. Maria in Campo - Melano - Argignano - S. Benedetto - S. Biagio - M.della Misericordia - S. Giuseppe Lavoratore - S. Filippo MESSE FERIALI 7.30: - Regina Pacis 8.00: - S.Teresa 9.30: - Concattedrale S. Maria 18.00: - Concattedrale S. Maria 18.30: - S. Teresa - S. Francesco - Regina Pacis MESSE FESTIVE DEL SABATO 18.00: - Concattedrale S. Maria 18.30: - S. Teresa 19.00: - Regina Pacis Messe FESTIVE 7.30:- Beata Mattia 8.00:- Concattedrale S. Maria 8.30:- Regina Pacis - Ospedale 9.00:- S. Rocco - S.Francesco 9.30:- Invalidi - S. Teresa 10.30:- Concattedrale S. Maria - Regina Pacis 11.00:- S. Teresa -Braccano 11.15:- S. Francesco 11.30:- Regina Pacis 12.00:- Concattedrale S. Maria 18.00:- Concattedrale S. Maria 18.30:- S. Teresa - Regina Pacis 22 ANNIVERSARIO CHIESA di S. MARIA MADDALENA Giovedì 1 settembre ricorre il 7° anniversario della scomparsa dell'amata LIDIA BRENCIO in NUZZOLO Il marito Michele, le figlie Pamela e Priscilla ed i parenti la ricordano con affetto. S.Messa venerdì 2 settembre alle ore 18.30. Durante la celebrazione sarà ricordata anche la madre GINEVRA Si ringrazia chi si unirà alle preghiere. ANNUNCIO Venerdì 5 agosto, a 68 anni, è mancato all'affetto dei suoi cari ENIO PINTI Lo comunicano la moglie Maria Elisa Bizzarri, la figlia Melissa con Luciano, il nipote Elia, il fratello, le sorelle, i cognati, le cognate ed i parenti tutti. Santarelli >DEFUNTI< ANNUNCIO RINGRAZIAMENTO Venerdì 29 luglio, a 87 anni, è mancato all'affetto dei suoi cari GIUSEPPE BARTOCCI La famiglia sentitamente ringrazia tutti coloro che con calore ed affetto si sono uniti al suo dolore. Inoltre ringrazia tutti gli operatori del reparto di Oncologia dell'Ospedale Profili di Fabriano per la loro professionalità, disponibilità e l'abnegazione con le quali giornalmente ci hanno assistito. O.F. Gentile S.r.l.s. ANNIVERSARIO TRE MESI ANNUNCIO ANNIVERSARIO ANNUNCIO Venerdì 26 agosto ricorrono tre mesi dalla scomparsa dell'amatissima IOLANDA RAGNI in CONTI Domenica 31 luglio, a 96 anni, è mancata all'affetto dei suoi cari Venerdì 12 agosto è ricorso il 1° anniversario della scomparsa del caro e amato ORZANO FOROTTI Mercoledì 3 agosto, a 66 anni, è mancato all'affetto dei suoi cari SERGIO CONTI Lo comunicano la moglie Rosina, il figlio Emiliano con Benedetta, la mamma Usilia, i cognati, i parenti e gli amici tutti. Pittori "Sei sempre nei nostri cuori. Ci manchi ogni giorno di più". La tua famiglia Una S. Messa in suffragio si celebrerà lunedì 29 agosto, alle ore 18 presso la Chiesa di "S. Giustino" di Collamato. Santarelli ANNIVERSARIO La famiglia PINTI ringrazia tutti coloro che nel triste momento della scomparsa del caro ENIO sono stati loro vicini con affetto, partecipando al lutto ed onorandone in qualsiasi forma la memoria. Santarelli La moglie Lucia, i figli Alberto, Roberto e Maria Cristina, le nuore, la nipote Federica e i fratelli lo ricordano con affetto. S.Messa domenica 28 agosto alle ore 18. Si ringrazia chi si unirà alle preghiere. ANNUNCIO ANNUNCIO Venerdì 29 luglio, a Villa Verrucchio, a 96 anni, è mancata all'affetto dei suoi cari ADA OMICCIOLI ved. PAOLETTI Lo comunicano le figlie Gina e Rita, il genero Bruno, i nipoti Manila, Adriano, Manuele, i pronipoti, le sorelle Giuseppina e Vittoria, la cognata, i parenti tutti. Marchigiano ANNUNCIO Domenica 31 luglio, a 66 anni, è mancato all'affetto dei suoi cari GIOVANNI BRACCHETTI Lo comunicano la sorella Maria, il cognato Renato Petrucci, i nipoti Diego e Andrea, i parenti tutti. Marchigiano ANNUNCIO Domenica 14 agosto, a 95 anni, è mancata all'affetto dei suoi cari GINA GALLI ved. MATTEI Lo comunicano i figli, i nipoti, le nuore ed i parenti tutti. Belardinelli ANNUNCIO Martedì 16 agosto, a Roma, a 81 anni, è mancata all'affetto dei suoi cari MARIA PIA CRUCIANI ved. MARSILI Lo comunicano i figli, le nuore, i nipoti ed i parenti tutti. Belardinelli ANNUNCIO Amorevolmente assistita dai suoi cari, lunedì 8 agosto alle ore 23 presso l'Ospedale "S. Eugenio" di Roma, ci ha lasciato all'età di 82 anni la nostra amatissima e dolcissima ADA SEBASTIANELLI in LUCIANI Moglie e Mamma esemplare e di straordinaria bontà, forza di volontà, altruismo e di grande fede cristiana. Ne danno il triste e doloroso annuncio il marito Tonino e i figli Maurizio, Sabrina e Daniela che la ricorderanno sempre nei loro cuori con profondo amore ed immensa gratitudine per tutta la vita. "Mimmi cara: un bacio infinito". Belardinelli CHIESA di S.NICOLO' Lunedì 29 agosto ricorre il 4° anniversario della scomparsa dell'amata ANNA MARIA CIPRIANI in TURCHI Il marito, il figlio, la nuora, le nipoti, la sorella, i fratelli, i parenti e le amiche la ricordano con affetto. S.Messa lunedì 29 agosto alle ore 18.30. Si ringrazia chi si unirà alle preghiere. ANNUNCIO Venerdì 12 agosto, a 85 anni, è mancato all'affetto dei suoi cari il Prof. GIOVANNI BRACCHETTI Lo comunicano la moglie Ruth, i figli Manuel, Raffaela, Bianca, Andrea, le nuore, i generi, i nipoti, la sorella Nicoletta, i cognati, le cognate, i parenti tutti. Marchigiano ANNUNCIO "Le persone che si amano non si perdono mai, si allontanano solo da noi, a chi rimane resta il compito di tenere vivo il loro ricordo" Lunedì 8 agosto, a 92 anni, è mancata all'affetto dei suoi cari IOLANDA NINNO ved. SCORTICHINI Lo comunicano i figli Maria Teresa e Fabrizio, la nuora Mirella, il genero Gianni, i nipoti Isabella, Barbara Alessandro, i pronipoti Federica, Susanna e Matteo, la sorella Sestilia, la cognata ed i parenti tutti. Santarelli ANNUNCIO Sabato 13 agosto, a 78 anni, è mancato all'affetto dei suoi cari VENANZO MORETTI Lo comunicano la moglie Laura Falcioni, la figlia Patrizia, l'adorato nipote Luca, la sorella Vincenza, i cognati, le cognate, i nipoti, i parenti tutti. Marchigiano ANNUNCIO Lunedì 15 agosto, a 88 anni, è mancato all'affetto dei suoi cari PAOLO CICOLA Lo comunicano la moglie Adriana Giacometti, i figli Renato e Marina, la nuora Carla Tranquilli, il genero Mario Animobono, i nipoti Marco, Filippo, Daniele e Chiara, i fratelli Venanzo, Vittorio e Mario, le cognate, i parenti tutti. Marchigiano ANNUNCIO Giovedì 18 agosto, a 85 anni, è mancata all'affetto dei suoi cari MARIA ORNELLA ARZANI ved. CIPRIANI Lo comunicano i figli Fabrizio e Stefano, la nuora Annamaria, i nipoti Samuele ed Emanuel con Alessia e il pronipote Jacopo, i parenti tutti. Marchigiano REGINA TIBERI ved. BALDONI Lo comunicano i figli Enzo ed Antonietta, la nuora Silvana, il genero Ugo, i nipoti Francesca, Emanuela, Lorenzo, Alessandro, Federico, i pronipoti Silvia, Matteo, Gioia, Nicolò, Arianna, Loris, Chiara, Marco, Andrea, la cognata Lina, i parenti tutti. Marchigiano Lunedì 15 agosto, a 90 anni, è mancata all'affetto dei suoi cari ALGIDE BERNARDI ved. UGULINI Lo comunicano la figlia Mariangela, il genero Gabriele, il nipote Jacopo, la sorella Franca, i parenti tutti. Marchigiano Nel trigesimo dalla scomparsa della cara REGINA saranno celebrate le Ss.Messe domenica 28 agosto alle ore 11.30 nella Chiesa della Misericordia e martedì 30 agosto alle ore 8 nella Chiesa del Collegio Gentile. Si ringrazia chi si unirà alle preghiere. ANNUNCIO Domenica 14 agosto, a 87 anni, è mancata all'affetto dei suoi cari REGINA CAMPIONI ved. PATASSI Lo comunicano i figli Rita ed Eugenio, il genero Ernesto Piermartini, i nipoti Mirko e Simona, i cognati, le cognate, il nipote Raffaele, i parenti tutti. Marchigiano ANNUNCIO Giovedì 11 agosto, a 95 anni, è mancata all'affetto dei suoi cari LUIGIA SANTELLI (Sisa) ved. BELLOCCHI Lo comunicano i figli Brunella e Roberto, il genero Giuseppe, la nuora Assunta, i nipoti Massimiliano, Francesca, David, Luca, Emanuele, Sara, i pronipoti, i nipoti, i parenti tutti. Marchigiano ANNUNCIO ANNUNCIO Martedì 16 agosto, a 94 anni, è mancata all'affetto dei suoi cari VELIA LEPRI ved. BELARDINELLI Lo comunicano il figlio Giancarlo, la nuora Palma Cristofanelli, gli adorati nipoti Massimo e Donatella, i parenti tutti. Marchigiano Martedì 9 agosto, a Ginevra, a 64 anni, è mancato all'affetto dei suoi cari GUSTAVO MONTEFIORI Lo comunicano la madre Rina Galloppa, la figlia Natascia, il genero Francisco e il nipote Luca, i fratelli Silvano e Sauro, la sorella Luisa, i cognati, le cognate, i parenti tutti. Marchigiano ANNUNCIO Giovedì 18 agosto, a 89 anni, è mancato all'affetto dei suoi cari LIDIO FRACASSINI Lo comunicano i figli Filippo e Valter, le nuore, i nipoti Genny, Jacopo e Stefania, il pronipote Luca, la sorella Maddalena, il cognato, la cognata, gli altri nipoti ed i parenti tutti. Bondoni ANNUNCIO Giovedì 11 agosto, a 96 anni, è mancata all'affetto dei suoi cari EDA BRUFFA ved. PAGNANELLI Lo comunicano la figlia Pina, i generi Francesco e Franco, i nipoti Marco con Barbara, Fabio con Eleonora, Alessandro con Alessandra ed Enrico con Meriem, le pronipoti Valeria, Giulia ed Agnese, la cognata Giovanna ed i parenti tutti. Bondoni ANNUNCIO Sabato 6 agosto, a 55 anni, è mancato all'affetto dei suoi cari ANDREA TAMBINI Lo comunicano la moglie Milena, il fratello Ezio, la cognata Pina ed i parenti tutti. Belardinelli ALTRI ANNUNCI SONO PUBBLICATI A PAG. 29 "Con tantissima nostalgia e immensa tenerezza lo ricordiamo e resterà sempre vivo nei nostri cuori" I tuoi cari Santarelli ANNIVERSARIO RINGRAZIAMENTO TRIGESIMO Le famiglie BALDONI e TIBERI ringraziano commosse tutti coloro che, in vari modi, si sono uniti al loro dolore per la perdita dell'amatissima REGINA in particolare le persone che hanno devoluto un'offerta a favore della "Casa di Riposo di Matelica". Grazie di cuore a tutti ENZO e ANTONIETTA BALDONI RINGRAZIAMENTO CHIESA della MISERICORDIA Domenica 28 agosto ricorre il 1° anniversario dalla scomparsa dell'amato MAURO BALDUCCI L'Azione 27 AGOSTO 2016 ANNUNCIO Sabato 30 luglio, a 86 anni, è mancata all'affetto dei suoi cari ROSA ANNA BRAVI ved. CATENACCI Lo comunicano il figlio Alberto, la sorella Giorgina, i nipoti, i parenti tutti. Marchigiano Martedì 30 agosto nella chiesa di San Venanzio avrà luogo una S.Messa di suffragio alle ore 18.30. ANNUNCIO Venerdì 22 luglio, a 90 anni, è mancata all'affetto dei suoi cari PIERINA SANTINELLI ved. GASPERINI Lo comunicano la figlia Anna, i nipoti Fabio e Marco, il fratello Cleto, la sorella Maria ed i parenti tutti. Belardinelli ANNUNCIO Domenica 31 luglio, a 93 anni, è mancato all'affetto dei suoi cari GIUSEPPE MARSILI Lo comunicano la moglie Fermina, i figli Giovanni e Massimo, le nuore, i nipoti Valerio e Daniele ed i parenti tutti. Belardinelli RINGRAZIAMENTO TRIGESIMO La famiglia CONTI - GABRIELLI ringrazia commossa per la grande manifestazione di affetto e la grande partecipazione mostrata per l'amato SERGIO La Messa del trigesimo si terrà sabato 3 settembre alle ore 18.30 nella Cattedrale di S.Venanzio. Pittori ANNUNCIO CHIESA di S.MARIA MADDALENA Martedì 30 agosto ricorre il 4° anniversario della scomparsa dell'amato UMBERTO CARNEVALI La moglie, i figli ed i parenti lo ricordano con affetto. S.Messa martedì 30 agosto alle ore 18.30. Si ringrazia chi si unirà alle preghiere. ANNUNCIO Giovedì 4 agosto, a 78 anni, è mancata all'affetto dei suoi cari ANTONINA PISCIOTTA ved. BLASI Lo comunicano i figli Marco e Maria con Radovane, i fratelli, le sorelle, i cognati, le cognate, i nipoti, i parenti tutti. Marchigiano ANNUNCIO Sabato 6 agosto, a 90 anni, è mancato all'affetto dei suoi cari SERAFINO SETTIMI Lo comunicano la moglie Adele Frondaroli, il figlio Andrea con la nuora Catia Trinei, i nipoti Daniele e Arianna, i cognati, le cognate, i nipoti, i parenti tutti. Marchigiano ANNUNCIO Martedì 2 agosto, all'ospedale di San Severino Marche, a 88 anni, è mancata all'affetto dei suoi cari MARIA DOROTHEA BAJER ved. PUTZOLU Lo comunica il figlio Francesco. Marchigiano ANNUNCIO Martedì 2 agosto, a 88 anni, è mancato all'affetto dei suoi cari FERDINANDO BRENCIO Lo comunicano i figli Sestilio e Anna, la nuora Pina, il genero Roberto, i nipoti Valerio e Linda, il fratello Carlo, i parenti tutti. Marchigiano ANNUNCIO Domenica 31 luglio, a 87 anni, è mancata all'affetto dei suoi cari MARIA BISCI in ANIMOBONO Lo comunicano il marito Settimio, i fratelli Piero e Giuseppe (Pino), la sorella Elvia, i cognati, le cognate, i nipoti, i pronipoti, Slava, i parenti tutti. Marchigiano ANNUNCIO Sabato 30 luglio, a 102 anni, è mancata all'affetto dei suoi cari ANITA CENSI ved. STROPPA Lo comunicano i nipoti e gli amici tutti. Marchigiano ANNIVERSARIO CHIESA di S.NICOLO' Nella ricorrenza dell'8° anniversario della scomparsa dell'amato FRANCO CARSETTI La moglie, i figli,i nipoti, il genero, la nuora, il fratello ed i parenti lo ricordano con affetto. S.Messa lunedì 5 settembre alle ore 18.30. Si ringrazia chi si unirà alle preghiere. Sabato 20 agosto, a 93 anni, è mancata all'affetto dei suoi cari MARIA MOLINARI ved. MELONI Lo comunicano il figlio Ernesto, la nuora Francesca, i nipoti Silvia, Jennifer, Gabriele, i parenti tutti. Marchigiano 23 L'Azione 27 AGOSTO 2016 >CULTURA Il Comune "libera" il suo patrimonio storico-culturale per promuovere la città Il Loggiato di San Francesco Wiki Loves, un progetto I l Comune di Fabriano al fine di promuovere il proprio patrimonio storico – culturale ha aderito al progetto “Wiki Loves Monuments” promosso per l’Italia da Wikimedia, un’associazione di promozione sociale nata per la diffusione della conoscenza libera, attiva nell’ambito dell’open culture e referente italiana della Fondazione che sostiene Wikipedia, l’enciclopedia online, multilingue, a contenuto libero, redatta in modo collaborativo da volontari in tutto il mondo. L'iniziativa ha come scopo la creazione di un grande database fotografico online che possa catalogare i monumenti italiani, anche i meno noti, contribuendo a illustrare voci nuove su Wikipedia. Wiki Loves Monuments è un concorso fotografico aperto a tutti i cittadini che possono partecipare fotografando monumenti e siti culturali per poi pubblicare gli scatti su Wikimedia Commons con una licenza libera. Il Comune con la propria adesione al progetto ha autorizzato l’uso delle immagini di alcuni siti culturali di Fabriano con licenza d’uso Creative Commons CC-BY-SA “Attribuzione Condividi allo stesso modo”; in Italia, infatti, l’uso delle immagini dei monumenti è regolato da norme che non prevedono la possibilità di fare fotografie e ri-licenziarle senza una precisa autorizzazione da parte dell’ente pubblico che ne è proprietario. I monumenti e siti culturali di Fabriano “liberati” cioè le cui immagini possono essere utilizzate con licenza libera sono i seguenti: - Fontana Sturinalto, Piazza del Comune; - Palazzo del Podestà (esterni), Piazza del Comune; - Palazzo Chiavelli (esterni) e chiostro interno, Piazza del Comune; - Biblioteca Multimediale R. Sassi, Largo San Francesco 1/B; - Loggiato San Francesco, Piazza Un romanzo specchio dell’oggi e del domani: “In alto mare” Il primo romanzo del giovanissimo Gianluca Giombi, “In alto mare”, è un’allegoria, dal vago sentore oraziano, di due fenomeni inscindibili che potrebbero capitare in un futuro non lontano, se gli eventi continueranno a seguire questa china. Il primo fenomeno è quello dell’emigrazione ininterrotta di milioni di persone, che scappano da situazioni di guerra e di miseria, create ad arte dal mondo dei ricchi, sulla base di un’ideologia darwiniana per cui il più forte prevale sempre sul più debole; l’altro è la creazione di uno Stato totalitario, come risposta delle classi dominanti alle richieste di ridistribuire, anche solo in parte, la propria ricchezza a vantaggio degli esclusi. Gianluca colloca il suo racconto nel futuro, in uno spazio preciso, l’Italia, profondamente divisa da un muro che divide il Nord dal Sud (come qualcuno vorrebbe fare da un bel po’), dove appunto arrivano quotidianamente migliaia di diseredati dall’Africa e dalle zone di guerra. Tra gli abitanti delle due parti non sono consentiti relazioni di alcun genere, un po’ come avveniva ai tempi del muro di Berlino, un po’ come avviene oggi in alcune parti del mondo (anche nella civilissima Europa). In tale contesto si snoda la storia di una famiglia, i cui personaggi sono in parte reali, in quanto Gianluca li chiama (guarda caso) con i nomi dei propri congiunti: Mauro, il padre, medico, un uomo di saldi principi democratici, che si batte più o meno a viso aperto contro la dittatura e che, alla fine, darà la vita pur di vedere realizzata la felicità di suo fi- glio Giuseppe e della sua compagna Anna; sullo sfondo c’è Lidia, la mamma, prematuramente scomparsa, ma sempre presente nel racconto, come un angelo custode che protegge l’agire di Giuseppe e di Mauro, forse il vero protagonista di questa storia, incarnando il meglio di questa società dispotica e diseguale. Non poteva mancare Andrea (nella vita il fratello di Gianluca), un personaggio minore (nella vita non lo è af- del Comune; - Oratorio della Carità, via C. Battisti 31; - Spedale del Buon Gesù (Pinacoteca Civica B. Molajoli), Piazza Papa Giovanni Paolo II (esterni, chiostro interno e adiacenti ai Giardini del Poio); - Museo della Carta e della Filigrana (esterni ed interni) – Largo Fratelli Spacca 2; - Complesso Monumentale San Benedetto, esterni e chiostro interno, Piazza Fabri Altini n.9. Partecipare al concorso fotografico “Wiki Loves Monuments” è facilissimo e gratuito, basta leggere con attenzione il regolamento ed armarsi di macchina fotografica per andare a caccia del monumento/ sito culturale presente nell’ elenco. Maggiori info su come caricare le foto : http://wikilovesmonuments. wikimedia.it/come-caricare-lefotografie/. Una volta scelto il soggetto e scattata la foto, sarà sufficiente caricarla dall’1 al 30 settembre. Dopo il caricamento, la fotografia entrerà a far parte di Wikimedia Commons, la banca dati multimediale di Wikimedia e parteciperà al concorso. Tutte le informazioni per partecipare al concorso sono disponibili su http://wikilovesmonuments. wikimedia.it. Il giovanissimo Gianluca Giombi colloca il suo racconto nel futuro fatto), ma a cui l’autore (anche qui non casualmente) assegna il ruolo di oppositore politico al regime e che associa al 25 Aprile, la data della Liberazione che non viene più celebrata ufficialmente… “come la libertà reale”, aggiunge il narratore. Ci sono anche la Polonia, in verità, dove è nata la meravigliosa nonna Nina, e il nonno Benedetto, a cui viene dedicato il racconto, insieme all’altro nonno paterno Osvaldo. Insomma, lo sfondo famigliare è ben visibile, e non a caso, in quanto ha consentito al giovane autore, neo laureando in psicologia, di lavorare su un terreno noto, evitando il pericolo di contraddirsi e stabilendo più facilmente il patto narrativo con il lettore. Il romanzo somiglia a un thriller, di cui ora non si svelerà il finale, che però non lascia dubbi di alcun genere. L’umanità è condannata, anche in futuro, a fare i conti con le migrazioni, con le diseguaglianze e con la privazione della libertà, a cui si può porre rimedio solo costruendo ponti, ma in modo intelligente, con il dialogo e con l’integrazione, come hanno recentemente sostenuto ad alta voce papa Bergoglio e il presidente Mattarella: alzare i muri sarebbe un atto di autolesionismo, non servirebbe a nulla, perché alla lunga la chiusura fa male al proprio popolo e all’Europa, che ha invece bisogno di politiche di accoglienza, di crescita, di lavoro e di riforme dell’economia, tutte queste cose sono i ponti che ci condurranno a non alzare i muri. “In alto mare” di Gianluca Giombi si muove nella stessa direzione e l’auspico è che in Europa si faccia con coraggio altrettanto! Un libro da leggere. Terenzio Baldoni 24 >CULTURA< L'Azione 27 AGOSTO 2016 Quando Roma aveva fame Coraggiosi corrieri barattavano generi alimentari con cose introvabili di BALILLA BELTRAME Q uando la Città eterna aveva fame, ma quando mai è stata sazia? Tutti correvano. Si metteva in moto la catena dei rifornimenti anche dalla Marca anconetana. Così avvenne durante l’ultima guerra e subito dopo la liberazione, e lo chiamarono “mercato nero” il commercio clandestino di generi alimentari d’ogni tipo, introvabili nelle botteghe, venduti a caro prezzo alle “poste” fisse, cioè alberghi, trattorie, famiglie benestanti. Anche nei secoli scorsi avvenivano trasferimenti continui di cavalli, greggi, insaccati di maiale, grano e quant’altro. Nell’Ottocento transitavano nella strada principale di Fabriano, dalla porta Pisana a quella del Piano, colonne di mambrucche, grossi carri trainati da cavalli normanni, cariche di ogni ben di Dio, provenienti dal porto di Ancona. Proteste dei cittadini, le ruote di ferro danneggiavano il selciato. Per questa emergenza alimentare in tempo di guerra nacque la figura del “corriere”: uomini e donne, trascorrevano ore, ore sui treni zeppi. Partivano stracarichi di cassette e zaini col treno della notte a loro riservato, giungevano verso le sei del mattino a Tiburtina e Termini, si disperdevano velocemente nel labirinto delle strade, diretti dai loro clienti, soldi sulla mano, ecco la lista per la prossima volta e via. Ci si potrebbe fare un film con le vicende di Coradina detta ”l’ape regina”, abile traffichina fabrianese e poi contrabbandiera di sigarette estere e altre rarità insieme a due soci e, in fine, ricca e rispettata. Il terzetto partì per Roma dopo la laurea negli anni Trenta. Divennero, funzionari di ministeri, per circostanze favorevoli organizzarono un redditizio mercato nero per gerarchi e signori danarosi e dirigenti. Essa, di “core bono”, aiutò pure ebrei fuggiaschi, concittadini in difficoltà, ragazze madri disonorate, nel frattempo tesseva amicizie importanti. Arrivò nel dopo-guerra, indenne, benestante, appartamenti ai Parioli, conoscenze in Vaticano e nella “famiglia marchigiana”, coi politici eletti dai marchegiani de Roma, avviò brillanti carriere nei ministeri. Loro giunsero alla pensione con tutte le onorificenze repubblicane. Coradina usava l’espressione “bussà coi piedi” nel senso di “regalia” a chi ti trovava un posto di lavoro. Il soprannome dell’ape deriva da un fatto risaputo a suo tempo. Fin dall’asilo infantile divenne amica inseparabile di due maschietti. Facevano a lotta, per la conquista di un sorriso. Anni La fila davanti al forno dopo, sul “prato fiorito” di monte Fano, scelse il marito al termine di un furioso scontro fisico tra i due giovanottoni. Nominò il perdente ammaccato, suo cavalier servente. Il patto fu rispettato per tutta la vita. La sera stessa della morte del consorte, l’altro occupò il suo posto in casa di Corada. Chi un giorno entrerà nel labirinto del Verano, tristo loco, e in uno di quei palazzoni anonimi, lassù sulla collinetta, vedrà la foto di un uomo, a fianco, il volto di una signora accigliata, alla sua destra, l’immagine di profilo del cavalier servente, rivolta verso i due, ha trovato l’ape regina. Ma torniamo ai corrieri. Sul contrabbando del mistrà, distillato di vino aromatiz- zato con l’anice, ci sarebbero molte storie da tramandare. Fabrianesi distillatori abusivi, ma i finanzieri lo sapevano. La filiera, iniziava dal vinaccio infortito di Cerreto, trasportato con damigiane su biciclette, evaporato con alambicchi rudimentali scaldati col fuoco alimentato costantemente dalla monellara. Un litro di vino, un quarto di liquore. Centinai di litri prodotti, un profumo! L’anice stellato arrivava ogni settimana con due abruzzesi, su grosse biciclette. Approdavano stanchi in casa di Guglielma l’affitta-camere della Portella. In poche ore tutto venduto, nascondevano i soldi nella canna del sellino, armati di pugnali per il rischio di essere rapinati. Una notte di riposo e ripartivano. La turba inquieta di uomini e donne viaggianti si disperse dopo il deragliamento per sabotaggio del loro treno nei pressi di Terni. Morti e feriti, il prezioso carico sparso lungo la scarpata, saccheggio della popolazione limitrofa. Come la manna! Fu stroncata per più di un anno, dopo il bombardamento aereo del quartiere di San Lorenzo. Anche qui molti corrieri rimasero sotto le macerie. Scene di panico. La guerra s’inaspriva. Subito dopo la liberazione, Roma ancor più affamata in tempo di tessera annonaria, batteva il tam- buro. Ponti distrutti, treni-lumaca di carri merci scoperti, i più coraggiosi corrieri iniziarono le consegne di generi alimentari barattandoli con altre cose introvabili. Ogni contrabbandiera indossava sotto il vestito, un salvagente dei marinai imbottito però di stecche di sigarette americane. In cambio dalla città eterna, giunsero nel 1946, la prima e unica copia del nuovo sussidiario per le scuole elementari e matasse di preziosa lana zelandese per le nostre tessitrici, barattata con polli, conigli, salami. La notte del giovedì, la stazione ferita dalle bombe, più affollata del solito, ma anche avanti al mattatoio della Piazza del mercato c’era molta animazione. Colonne d’autocarri residuati bellici, caricavano quintali di carne macellata per Roma. Una confusione, non faceva dormire nessuno, ma i soldi circolavano e tanti. Qualcuno ci costruì una fortuna. Questa spola continuò esaurendosi via, via, fino agli anni Ottanta. Resistevano ancora alcuni corrieri della zona di Jesi, conoscevano a memoria ogni centimetro di rotaia, li vedevo sempre più stanchi, fumatori incalliti, con le loro cassette di legno a rotelle di ferro, trainate con la cordella. Un lavoro come un altro, soldi in banca, belle villette nella Vallesina, trasportavano le solite cose per i clienti fissi: uova e pollame, non più dei contadini, ma degli allevamenti intensivi. 14 luglio 1944: bombardamento aereo per sbaglio (1° puntata uscita il 16 luglio scorso) Dal memoriale inedito di Vincenzo Franca (1924-2001) “Ricordi del periodo che va dall’anno 1936 al 1945”. Dopo la pagina relativa al 13 luglio riportiamo quella che ricordano gli avvenimenti del giorno successivo. Pomeriggio del 13. La città iniziò a vuotarsi di nuovo: gli inglesi erano tornati nelle loro posizioni, vale a dire dietro le colline di Cerreto d’Esi e Collamato. Del resto iniziò a calare la notte e Fabriano era completamente al buio per l’oscuramento. Noi tornammo a casa e ci preparammo a dormire, ma poi - erano circa le ore 22 - sentimmo bussare fortemente al portone d’ingresso, Franco, mio fratello, si affacciò e vide che a bussare era nostro padre Attilio, che era con un altro uomo e corse ad aprire. Nostro padre era arrivato da Vallemontagnana dove era stato nascosto per circa una settimana, con lui era il compagno Pasquini. Disse che aveva saputo che i fascisti ed i tedeschi avevano fatto saltare le macchine della tipografia e distrutto tutti i banconi dei caratteri, quindi voleva andare immediatamente a vedere ciò che effettivamente era accaduto, ma noi lo pregammo di non andare perché c’era il coprifuoco. Il mattino successivo ci alzammo prestissimo e ci recammo in piazza del Comune, ove trovammo già molti automezzi inglesi e alcuni alti ufficiali inglesi che con un interprete stavano parlando con i componenti del Cln; nell’ufficio dei vigili urbani vi erano decine di compagni partigiani, una piccola folla di cittadini già si aggirava nella piazza, nonostante fossero solo le ore 6-6,30. Poi mentre mio fratello Franco, Vittori e Grimaccia furono chiamati a fare servizio di vigilanza, io e mio padre ci recammo in Tipografia, ove trovammo un vero disastro; i cassetti dei vari tipi di caratteri erano stati sfilzati dai banconi e rovesciati a terra, alcune delle 7 macchine tipografiche (3 pedaline, 4 macchine a cilindro) erano state fatte saltare con la dinamite ed erano in pezzi; nel magazzino quella poca carta esistente era stata asportata. Un vero disastro. Ricordo che mio padre si mise a piangere come un bambino, imprecando contro questi delinquenti che si erano sfogati sfasciando tutto. Dopo un po’, decidemmo di ritornare in piazza, la trovammo piena di gente e di automezzi inglesi. Vi era un via vai di soldati nell’interno del portone che porta agli uffici del Comune e mentre eravamo lì sentimmo in cielo il rombo dei motori di alcuni aerei, guardammo su e vedemmo che due caccia-bombardieri avevano iniziato a lanciare degli spezzoni esplosivi, dei quali uno cadde in via Gentile colpendo il Teatro nella parte dell'abitazione del custode, un'altra di queste bombe cadde e colpì le colonne ed una parte della facciata della chiesa della Madonna del Buon Gesù, altre caddero ai giardini pubblici. Fu subito un fuggi fuggi: gli Inglesi risalirono sulle loro macchine e fuggirono a tutta velocità verso il Borgo, i cittadini che erano nella piazza, si erano quasi tutti messi sotto gli archi del Palazzo Vescovile e sotto la Torre Civica, ove era stato scavato dall'inizio della guerra un rifugio, nel quale potevano entrare al massimo 8-10 persone, altri si erano distesi in terra anche sotto l'arco del palazzo del Podestà. Dentro il Comune vi era un’indicibile confusione. Il Comandante inglese aveva chiamato a sè alcuni soldati con radiotrasmittenti portabili e stava strillando come un pazzo; poi, dopo pochi minuti le cose si calmarono, gli aerei si erano allontanati ed allora si capì ciò che era avvenuto. I cacciabombardieri che avevano iniziato il bombardamento erano aerei Inglesi, che non sapendo che la città di Fabriano era stata liberata il giorno prima, avendo notato dall'alto il movimento di numerosi automezzi, credendoli tedeschi, avevano iniziato l’incursione. Dopo che il Comandante inglese aveva a mezzo radio comunicato l'errore, questi aerei si erano allontanati. Poi si sparse la voce che i tedeschi erano ancora nei pressi di S. Donato e che molte truppe erano ancora nelle strade del Morello di Sassoferrato dove avevano fucilato i partigiani Egidio Sassi e Renato Gionchetti, dopo averli torturati e fatto scavare loro le fosse. Nel corpo di guardia del Comune i comandanti partigiani ed i compagni del Cln avevano disposto che due compagni, precisamente Renzo Franca e Rolando Palombi, con una moto si fossero recati in direzione della strada di S. Donato, per vedere ove erano appostati i tedeschi e quindi ritornare per riferire; contemporaneamente, furono di nuovo formate pattuglie di partigiani e di altri giovani volontari, che iniziarono il pattugliamento delle vie cittadine, anche per controllare che non vi fossero da parte di “sciacalli” (gente disonesta) tentativi di furti. Nelle abitazioni, purtroppo, data la grande miseria in cui versavano tantissime famiglie delle quali molte, avevano perso tutti i loro beni, perché i bombardamenti avevano distrutto le loro case, vi erano anche casi di scasso per procurarsi almeno qualche vestito, coperta, lenzuolo. Nel frattempo al mercato erano arrivati alcuni contadini che avevano portato qualche canestro di verdura, e qualche chilo di insalata, così si era formata una lunga fila di gente che cercava di comprare tali verdure. Purtroppo avvenne che tra spintoni, discussioni, e quasi liti, solo pochi poterono essere accontentati con qualche etto di questa merce. Ricordo che, prima di andarsene, gli inglesi avevano regalato ai presenti alcuni pacchetti di sigarette, così tra compagni ci dividemmo le sigarette (2-3 ciascuno). (2 fine) Zuffanti, ecco un libro sul rock progressivo “Ho iniziato a scrivere questo libro sul rock progressivo mosso principalmente dalla passione. Ho deciso di catalogare ed analizzare 101 dischi. Sono dischi che mi hanno ispirato, che mi piacciono e che sono certamente centrali nella storia del genere e soprattutto pietre miliari nella storia musica”. Parla con chiarezza Fabio Zuffanti, spiegando la genesi di “Prog Rock! 101 dischi dal 1967 al 1980. “Sono dischi legati certamente alla musica che faccio e che mi hanno fatto crescere. Per questo ho scelto di scrivere queste schede, che sono finite poi nel libro, dei miei dischi preferiti”. Cuore, emozioni, passione: questi i cardini dell’opera presentata lo scorso venerdì all’interno della biblioteca multimediale “Sassi” di Fabriano. “Fondamentale è stata la collaborazione con il musicologo e coautore del libro Riccardo Storti che ha analizzato nei minimi dettagli i dischi e le canzoni prese in esame. Abbiamo quindi fatto una sintesi del tutto ed è così che è nato il libro edito da Arcana Edizioni. Un libro del genere è sicuramente utile ed importante perché va oltre internet, perché orienta l’ascoltatore visto che in televisione ed in radio il tema non viene trattato con dovizia di particolari. Credo che se ci sia qualcuno là fuori interessato al progressive rock in queste pagine troverà certamente materia di studio e di orientamento”. Un libro certamente complesso, pieno di riferimenti e denso di conoscenza. Un libro che parla di passione, di come una musica apparentemente cervellotica possa raggiungere il cuore di decine di milioni di fan. Saverio Spadavecchia 25 L'Azione 27 AGOSTO 2016 >SPORT Martina Centofanti della Ginnastica Fabriano (prima da sinistra) con le compagne della squadra azzurra di ritmica ai Giochi Olimpici di Rio GINNASTICA RITMICA Olimpiadi 2016 Le "farfalle" azzurre escono a testa alta D opo Londra 2012, che vide la nostra Julieta Cantaluppi a rappresentare l’Italia alla Olimpiade, quattro anni dopo Fabriano non ha rinunciato ad essere presente alla kermesse di Rio de Janeiro. Stavolta gli onori della cronaca vanno a Martina Centofanti, tesserata Fondazione Carifac Ginnastica Fabriano, che ha partecipato alla manifestazione che ogni sportivo vorrebbe nel proprio curriculum. Nata a Roma 18 anni fa, ha fatto il suo approdo a Fabriano nel 2012 per far parte della Nazionale Junior che la Ginnastica Fabriano stava organizzando per conto della Federazione italiana. Infatti fa il suo esordio in campo internazionale a Vienna nel 2013 con la maglia TRIATHLON azzurra e da quel momento non se la toglierà più. Nel 2013 viene chiamata a Desio per far parte della nazionale maggiore, le famose Farfalle, con la quale nel 2015 a Stoccarda vince anche il titolo Mondiale di squadra. Fino ad oggi tante le vittorie ed i podi, che, non possiamo nasconderlo, avevano dato grandi speranze di podio per Rio. Due gli esercizi da presentare, uno con 5 nastri e l’altro con 2 cerchi e 6 clavette, la cui sommatoria definisce una classifica; qualificazione scontata con un quarto posto che lasciava speranze di miglioramento. Finale tesissima per l’alto livello delle nazioni in pedana. Russia che vince il titolo olimpico dopo una scarsa prova in qualificazione, Spagna immediatamente dopo con due esercizi praticamente perfetti, poi la Bulgaria che con una ottima prova ci soffia all’ultimo secondo il terzo posto. L’Italia si ritrova così ai piedi del podio, per delle piccole imperfezioni nei due esercizi, che probabilmente - se non ci fossero state - non avremmo preso il bronzo, ma addirittura l’argento! Ci si prepara quattro anni per gareggiare 150 secondi per ogni esercizio, per cui è naturale una prima forte delusione e il pianto di Martina Centofanti, ma da sportiva temprata nonostante i suoi soli 18 anni, ecco una sua dichiarazione che riportiamo integralmente (tratta dal sito della Federazione Ginnastica). “Si riparte da qui, questo quadriennio Ironman a Kalmar (Svezia) si è concluso ma ne inizierà subito un altro - ha dichiarato Martina Centofanti - Ricominceremo, più forti di prima, e il quarto posto ci spingerà ad andare avanti. Le nostre lacrime? Abbiamo scaricato la tensione. In realtà, al di là del risultato, siamo contente di aver realizzato il sogno di ogni atleta, partecipare ad un’Olimpiade. Certo, la medaglia sarebbe stata davvero il coronamento più grande. Mio padre è uno dei nostri tifosi più accaniti e ieri, dopo le qualifiche, mi ha detto che oggi non ce ne sarebbe stato per nessuno, caricandomi tantissimo. Purtroppo non è andata così, ma i nostri tifosi, giunti fin qui per sostenerci, sono la nostra arma segreta. I Giochi sono stati un’e- PATTINAGGIO mozione continua, fin dal primo giorno nel villaggio. Solo leggere Rio 2016 nel palazzetto con i cerchi olimpici faceva venire i brividi. Nonostante tutto mi porterò a casa il ricordo di un’esperienza magica”. Ora Martina avrà un doppio tesseramento, in quanto è entrata come aviere nell’Aeronautica Militare, ma rimarrà tesserata come Ginnastica Fabriano per tutte le gare nazionali che si svolgeranno, inclusa la Serie A1 dal prossimo ottobre. Ora lo sguardo è già rivolto a Tokyo 2020 e la Fondazione Carifac Ginnastica Fabriano, vuole ancora essere presente, oltre che con Martina Centofanti che sicuramente ci sarà, anche con altre promettentissime nostre ginnaste. Fabriano Gare a raffica per la Fortitudo Talamelli è di "ferro" Un fabrianese “finisher” allo scorso “Ironman” di Kalmar (Svezia), uno dei più suggestivi e prestigiosi eventi “Ironman” in Europa. L’ironman è una delle distanze standard del triathlon, sport caratterizzato dall’insieme di tre discipline: nuoto, ciclismo e corsa. Definita anche come distanza “super lungo”, è la più dura competizione di tale sport, caratterizzata da 3,86 chilometri di nuoto, 180,260 chilometri in bicicletta in solitaria (senza poter utilizzare l’uso della scia) e 42,195 chilometri di corsa (cioè la distanza della maratona). Il fabrianese Alessandro Talamelli, che compete per l’Edera Triathlon Forlì, ha terminato la gara con il tempo di 11 ore e 38 minuti percorrendo i 3.86 chilometri di nuoto nel Baltico in 1 ora e 14 minuti, i 180,260 chilometri di bici - disegnati nella bellissima cornice dell’isola di Oland - in 6h 09’ (nonostante due forature che lo hanno bloccato per 36 minuti) e la maratona finale percorsa interamente nel centro storico di Kalmar in 4h 05’. Davvero un’impresa sportiva! f.c. Sfiorato il podio ai Giochi Olimpici, Martina Centofanti: "Guardiamo avanti, puntiamo a Tokyo" Alessandro Talamelli al termine dell'impresa E’ stato un “tour de force”, quello della Fortitudo Fabriano Pattinaggio, con quattro appuntamenti ravvicinati tra il 4 e il 7 agosto. Buoni i risultati ottenuti. Si è cominciato il 4 agosto a San Severino, dove si è messa in evidenza Elisa Scassellati nella categoria Allieve (1° nei 500 sprint). Hanno gareggiato anche Camilla Fattori ed Erica Greci. Il giorno dopo, a San Benedetto del Tronto, due bronzi per Alessandro Eleuteri, che nella categoria Giovanissimi Secondo Anno è salito sul podio più basso nei 400 e negli 800 in linea. Presente anche Alessandro Carnevali. Il 6 agosto, poi, tappa a Martinsicuro. Qui, sugli scudi Cristian Scassellati, che ha dominato la categoria Giovanissimi Secondo Anno vincendo sia i 200 sia i 400 in linea. Nella stessa categoria, 3° posto di Alessandro Eleuteri nei 400 in linea. Hanno partecipato anche Elisa Scassellati, Roberto Raiola, Camilla Fattori ed Erica Greci. Infine, il 7 agosto appuntamento a Civitanova. Buone le prestazioni di Cristian Scassellati (2° nei 200 in linea e 1° nei 400 in linea nella categoria Giovanissimi Secondo Anno), Elisa Scassellati (2° nel giro crono, Allieve) ed Erica Greci (3° nel giro crono, Junior). Hanno gareggiato anche Alessandro Eleuteri, Alessandro Carnevali, Roberto Raiola e Camilla Fattori. Prossimo impegno, il 4 settembre a Piombino, ultima tappa del Challenge Centro Italia che stabilirà la classifica per la finale dei circuiti a Lignano Sabbiadoro il 15 e 16 ottobre. La società, infine, ricorda che i corsi per i ragazzi ricominciano il 6 settembre, per gli adulti il 13 settembre. f.c. 26 >SPORT< L'Azione 27 AGOSTO 2016 CALCIO Serie D Team completo e valido: Matelica, facci sognare! I di ANTONIO GENTILUCCI nutile nascondersi e in fondo non lo fanno neanche in società: il Matelica parte come una delle favorite per la promozione in Lega Pro. Arrivata tre anni fa con una fantastica stagione da matricola terribile, che chiuse al secondo posto dopo l’inarrivabile Ancona, dopo altri due anni passati sempre al vertice, ma con qualche delusione di troppo ed errori inevitabili serviti a farsi le ossa, il presidente Canil non ha assolutamente voluto lasciare nulla al caso. Prima chiamando l’esperto Roberto Chiavari come direttore generale, un ruolo che prima non c’era, ma ritenuto indispensabile per fare il salto di qualità. Poi orchestrando una campagna acquisti a dir poco pirotecnica, che ha fatto sognare i tifosi e che non sembra finire mai. A ritiro inoltrato, è prima arrivato l’under Andrea Di Pinto, centrocampista classe 1997, proveniente dal Pescara. Cresciuto proprio nel settore giovanile della società abruzzese, il giovane centrocampista ha giocato nell’ultima stagione con la Primavera del Carpi a cui era stato ceduto in prestito. Approda in biancorosso dopo alcuni giorni in cui è stato in prova agli ordini di mister Aldo Clementi e del suo staff. Giocatore duttile, con esperienze anche nella Nazionale under 19, si adatta al ruolo di mediano e ha convinto il sodalizio biancorosso, andando a rinforzare così il pacchetto degli under. Dopo Ferragosto, poi, al resto del gruppo si sono aggregati anche due giovani, oltre all’estremo difensore Gianluca Marcantognini, classe ‘97 che bene Il direttore generale del Matelica, Roberto Chiavari ha figurato nella scorsa stagione tra i pali del Fano, già in allenamento con i biancorossi la scorsa settimana. Quanto agli altri due, si tratta del giovane terzino destro Lorenzo Negro, classe 1997, proveniente dalla Virtus Entella e di Andrea Mingucci, terzino sinistro classe 1998, dal Forlì. Entrambi lavoreranno con i biancorossi fino al termine della preparazione. Tutto per offrire al tecnico Aldo Clementi una maggiore facoltà di scelta, oltre ai giovani del vivaio che restano in prima squadra, in virtù del fatto che la serie D richiede quattro under in campo. Dopo la prima parte di ritiro a Sefro, la truppa di mister Clementi si è spostata a Camerino, nell’impianto di Le Calvie, stante l’impossibilità di utilizzare ancora il campo matelicese, in cui non sono terminati i lavori di restyling, in special modo il rivestimento in sintetico del campo di gioco. La squadra manterrà il proprio “quartier generale” a Camerino fino a sabato 27 agosto, cioè fino alla vigilia dell’inizio vero e proprio della stagione, con la partita di Coppa Italia contro il Foligno, partita che presumibilmente si giocherà a Gualdo Tadino domenica 28 agosto. E proprio Foligno è stata la prima vittoria nel programma delle amichevoli estive. Dopo un inizio così così, con otto goal subiti in due partite (ma cinque li ha incassati dal Monopoli, squadra di Lega Pro e avanti nella preparazione), mister Clementi comincia a vedere del buon gioco nel test andato in scena allo stadio “Enzo Blason” di Foligno, nella terza uscita stagionale. Lì, il Matelica ha conquistato la prima vittoria imponendosi per 0-3 grazie alla doppietta del difensore Di Maio e al gol dell’attaccante Pera. Decisivo, come assistman, un Degano riproposto da mister Clementi nel ruolo di trequartista, dietro ai due terminali offensivi Esposito e Pera. Il tecnico biancorosso ha infatti utilizzato il modulo 4-3-1-2 già utilizzato con il Tolentino, che sembra la soluzione su cui si sta maggiormente lavorando. Giovedì e sabato scorso altre due I biancorossi tra i favoriti per il salto in Lega Pro amichevoli: buone risposte, pur con un pareggio finale (1-1), si sono avute giovedì 18 agosto a Pergola (formazione di Eccellenza), sabato poi, a Camerino, si è chiuso il ciclo di amichevoli con il risultato di 2-0 per il Matelica contro la locale formazione che milita in Promozione. Campionato: sono usciti i gironi, una trasferta in Romagna per iniziare Sono stati ufficializzati dalla LND prima i gironi e successivamente i calendari della stagione 2016/17 di serie D. Si parte domenica 4 settembre con una trasferta per il Matelica. Gli uomini di mister Clementi affronteranno l’Alfonsine, in provincia di Ravenna. Nella seconda giornata, invece, impegno casalingo con la Jesina, a seguire trasferta a Teramo contro il San Nicolò e poi di nuovo appuntamento in casa contro il Castelfidardo. Ultima giornata in casa con il Pineto con il termine del girone fissato per il 18 dicembre (andata) e 7 maggio (ritorno). Il girone è composto da 8 squadre marchigiane, due molisane, quattro abruzzesi e quattro romagnole, tra cui quella “estera” del San Marino. Una divisione che non è piaciuta proprio a queste ultime, preoccupate (e a ragione) da lunghe trasferte in terra molisana. Il girone F sarà dunque composto da: Matelica, Jesina, Civitanovese, Castelfidardo, Recanatese, Fermana, Monticelli, Vis Pesaro, Chieti, San Nicolò, Vastese, Pineto, Campobasso, Agnonese, Alfonsine, Romagna Centro, Sammaurese e San Marino. Quella con Pineto sarà una partita speciale: lì infatti gioca un ex che i tifosi non hanno certo dimenticato, il bomber Cristian Cacciatore. Altra novità, positiva per il Matelica: non ci sarà il Fano. La società che ha “soffiato” il secondo posto ai biancorossi nella passata stagione, infatti, è stata ripescata in Lega Pro ed è stata inserita nel girone di Maceratese ed Ancona. a.g. CALCIO Eccellenza Il Fabriano Cerreto è pronto per una stagione da urlo Il Fabriano Cerreto è pronto ad esordire nel primo impegno ufficiale. Domenica 28 agosto (ore 16, Comunale di Fabriano) la formazione di Spuri Forotti inaugura la stagione 2016/17 affrontando l’Helvia Recina nell’andata degli ottavi di finale (ritorno mercoledì 14 settembre a campi invertiti) della Coppa Italia regionale, competizione nella quale i biancorossoneri sono campioni uscenti. Il format però non è più quello visto negli ultimi anni, infatti i consueti triangolari appartengono ormai al passato: le 16 squadre ai nastri di partenza del campionato di Eccellenza (Atletico Gallo Colbordolo, Biagio Nazzaro Chiaravalle, Camerano, Fabriano Cerreto, Folgore Veregra Montegranaro, Forsempronese, Grottammare, Helvia Recina, Loreto, Marina, Montegiorgio, Pergolese, Porto d’Ascoli, Sangiustese, Tolentino e Urbania) sono state inserite in un classico Tutto l'organico tra nuovi arrivi e conferme Portieri - Filippo Spitoni (’84, confermato), Emanuele Rossi (’98, confermato), Filippo Brunetti (’99, ex Fortitudo Fabriano), Lorenzo Chiavetti (’99, ex Fortitudo Fabriano). Difensori - Alessandro Boinega (’84, confermato), Cristiano Lapi (’89, confermato), Marco Lattarulo (’89, ex Civitanovese), Giuseppe Ippolito (’90, ex Fortitudo Fabriano), Andrea Savelli (’91, confermato), Manuel Girolamini (’97, ex Matelica), Pierpaolo Balducci (’98, ex Junior Jesina), Luca Cappelletti (’99, ex Junior Jesina), Andrea Tondo (’99, ex Fortitudo Fabriano), Federico Orfei (’00, ex Fortitudo Fabriano). Centrocampisti - Emiliano Bartoli (’80, confermato), Nicola Pierleoni (’90, confermato), Massimiliano Trillini (’92, ex Castelfidardo), Jacopo Scotini (’94, confermato), Alfredo Spitoni (’97, ex Matelica), Andrea Lucertini (’99, ex Pergolese). Attaccanti - Matteo Piergallini (’90, confermato), Luca Jachetta (’93, ex Matelica), Gabriele Tittarelli (’94, ex Marina), Matteo Moretti (’97, confermato), Mirko Bartoccetti (’97, Juniores), Danilo Ferretti (’97, ex Matelica), Leonardo Sartini (’99, ex Fortitudo Fabriano). Staff tecnico - Allenatore Nicola Spuri Forotti; vice allenatore Stefano Tarabelli; preparatore atletico Gianluca Broglia; preparatore dei portieri Stefano Ottaviani; massaggiatore Vincenzo Cappelletti. La formazione del Fabriano Cerreto nell'amichevole contro il Grosseto (foto di Maurizio Animobono) tabellone tennistico con gare di andata e ritorno fino alla finalissima del 22 dicembre. A quel punto chi porterà a casa la Coppa regionale continuerà l’avventura nella fase nazionale, come il Fabriano Cerreto l’anno scorso quando si fermò in semifinale a Sanremo. La squadra di Spuri Forotti tenterà il bis, forte di una squadra che il mercato estivo ha reso più qualitativa e completa in ogni reparto: al nucleo storico composto dal portiere Spitoni, dai difensori Savelli, Boinega e Lapi, dai centrocampisti Scotini e Bartoli e dagli attaccanti Piergallini e Moretti sono stati infatti aggiunti elementi di lusso come il versatile esterno destro Girolamini, il difensore centrale Lattarulo, il centrocampista Trillini e gli attaccanti Jachetta e Il talentuoso Luca Jachetta (qui in azione nell'amichevole contro il Fontanelle Branca) è giunto dal Matelica per completare il reparto d'attacco del Fabriano Cerreto Tittarelli che, insieme a Piergallini, formano un tridente d’attacco con un potenziale da capogiro. Attorno a loro ci sarà la freschezza dei tanti under prelevati dalla Fortitudo Fabriano, frutto di una sinergia sempre più forte fra i club. Le amichevoli disputate finora hanno confermato i costanti progressi dei biancorossoneri: dopo un esordio senza troppi squilli contro il Grosseto (serie D, sconfitta per 0-2), la crescita del Fabriano Cerreto si è intravista già nel secondo impegno sul campo del Fontanelle Branca (Eccellenza umbra, vittoria 4-0 con doppietta di Tittarelli e reti di Bartoli e Jachetta), così come positive sono state le prove contro la Jesina (serie D), dove nonostante la sconfitta per 0-1 sono stati i ragazzi di Spuri Forotti a far vedere le cose migliori, e quella di Moie contro il Vallesina (Promozione, vittoria 1-0). Luca Ciappelloni CALCIO Il ripescaggio/1 La Fortitudo ritorna in Prima Categoria L’ estate ha portato una bella notizia alla Fortitudo Fabriano, il ripescaggio in Prima Categoria, dopo l’amara retrocessione ai play-out patita alla fine della stagione scorsa. Con rinnovata energia, la formazione rossoblù ha iniziato una nuova avventura sotto la guida del nuovo mister Massimo Ferranti. Grande entusiasmo e rinnovamento: sono queste le prerogative della Fortitudo guidata dal neo direttore sportivo Lorenzo Biagini. “Mi ha fatto molto piacere la chiamata di Lorenzo per guidare la Fortitudo – ha commentato mister Ferranti – Fabriano costituisce sempre una piazza importante. Mi piace il progetto di rinascita e di rivincita, dopo la retrocessione incassata nella passata stagione, che anima la squadra e tutto l’ambiente. Abbiamo le carte in regola per ben figurare”. Molte le novità in casa rossoblù. Riconfermato il nucleo centrale dello scorso anno, i nuovi innesti (in molti casi dei “ritorni”) sono quelli del portiere Jacopo Ruggeri, dei difensori Giovanni Gobbi, Davide Bellucci ed Emanuele Albanesi, del centrocampista Giacomo Biocco e del bomber Emanuele Mariani. Al loro fianco si aggiungono due giovani talenti del vivaio rossoblù: Andrea Bianconi e Matteo Colonna, entrambi del 1998, motivatissimi a dimostrare il loro indiscusso valore in una categoria difficile ed impegnativa. La Fortitudo ha iniziato la preparazione estiva all’antistadio La Fortitudo Fabriano pronta per una nuova avventura di Fabriano lunedì 8 agosto. L’obiettivo è un campionato tranquillo e degno del nome della società, senza tradire la filosofia di squadra che si affida ai talenti fabrianesi. Si apre una nuova pagina di un libro chiamato Fortitudo. Per sostenere quest’avventura la società propone un abbonamento annuo di 15 partite al prezzo totale di 50 euro. Questa la rosa completa. PORTIERI - Jacopo Ruggeri (28 anni, ex Le Torri Castelplanio); Fabio Antonelli (19, confermato). DIFENSORI - Cristiano Ruggeri (25, confermato); Simone Clementi (28, confermato); Gianmaria Battistoni (26, confermato); Alessio Moretti (19, confermato); Emanuele Albanesi (37, ex Esanatoglia); Davide Bellucci (37, ex Le Torri Castelplanio); Andrea Mazzarella (28, confermato); Andrea Bianconi (18, ex Fabriano Cerreto); Giovanni Gobbi (28, ex Camerino). CENTROCAMPISTI - Simone Carmenati (19, confermato); Valerio Guidarelli (27, confermato); Luca Porcarelli (21, confermato); Manuel Moretti (25, confermato); Giacomo Biocco (27, ex Sassoferrato Genga); Spartaco Memè (40, confermato); Matteo Colonna (18, ex Fabriano Cerreto). ATTACCANTI - Gabriele Piccolini (26, confermato); Francesco Lettieri (19, confermato); Daniele Pallotta (24, confermato); Emanuele Mariani (31, ex Argignano). CALCIO a 5 Settore giovanile Virtus: Juniores ed Allievi al via Gemellaggio stretto con Spalato In casa Virtus Fabriano non si è ancora spenta l’eco degli ultimi emozionanti risultati di fine stagione (vittoria nella “Final Six” per gli Allievi e nel “Memorial Bracci” per i Giovanissimi) che i ragazzi ricominciano gli allenamenti per la nuova stagione 2016/17. L’anno in più comporta il passaggio di categoria per questi ragazzi: gli Allievi (1999), integrati dai nati nel 1998, vanno a disputare l’attività della categoria Juniores, mentre i Giovanissimi (20012002-2003) vanno ad integrare i nati nell’anno 2000 nella categoria Allievi. Sarà ancora Massimiliano Jachetta a curare la crescita di questi ragazzi, che hanno iniziato le attività mercoledì 24 agosto con sedute mattutine ad iniziare dalle 9.30 presso l’impianto di calcio a 5 di Marischio. Intanto, oltre che per le suddette categorie, è sempre a disposizione la sede sociale (via Carlo Urbani 22, telefono 377 1390583, 335 5956770, [email protected]), In queste due foto, i Giovanissimi della Virtus Fabriano vincitori del "Memorial Bracci" 27 >SPORT< L'Azione 27 AGOSTO 2016 Il giocatore Mattia Bedaj e mister Massimiliano Jachetta ricevono la Coppa come vincitori della Final Six Allievi dal consigliere nazionale della Divisione Calcio a 5 Andrea Farabini in modo tale che si possano vagliare le possibilità di partecipazione al campionato regionale Giovanissimi (2002-2003-2004 – inizio fine settembre) ed alle attività Esordienti (2004-2005-2006), Pulcini (2006-2007-2008), Primi Calci (20082009) e Piccoli Amici (2010-2011). Infine, sono stati stretti rapporti di gemellaggio con la società croata di futsal Split Tommy di Spalato (società affine al famoso Hajduk Spalato nel calcio): che sia una bella occasione, per i ragazzi della Virtus, di andare in trasferta estera a settembre? CALCIO a 5 Il ripescaggio/2 Real Fabriano esulta: la squadra di Giordani ritrova la serie C1! Iniziamo con la notizia più importante. Il Real Fabriano, al termine della passata stagione, ha fatto domanda per il ripescaggio in serie C1. Una decisione non facile perché in questi dieci anni i traguardi raggiunti sono stati solo ed esclusivamente frutto dei verdetti del campo. Sicuramente il desiderio e la possibilità di salire di categoria e tornare a confrontarsi con il campionato a cui questa squadra appartiene sono stati fattori che hanno pesato e non poco. Con l’uscita del comunicato, la notizia è poi diventata ufficiale: il ripescaggio è andato a buon fine e ci si è subito rimboccati le maniche per fare gli aggiustamenti necessari alla rosa. Partiamo con chi ha salutato. Gabriele Stazi, fedelissimo assistente del mister Giordani, saluta dopo solo un anno per motivazioni personali ma ci teniamo a ringraziarlo per la passione e la professionalità e a ricordargli che per lui la porta del Real è sempre aperta. Cambiamenti importanti anche per quanto riguarda il “blocco portieri” con Mosciatti che si è accasato all’Apd Cerreto d’Esi e Fausto Balducci che ha scelto di proseguire altrove. Al loro posto è stato promosso Andrea Fabbri, classe ’97, l’anno scorso protagonista nella Juniores dove ha vinto il campionato e ha partecipato alle fasi finali di Coppa Marche. La sua dedizione e il suo talento lo hanno portato a collezionare qualche gettone anche tra i grandi. Il colpo grosso è stato Luca Tamburini. Portierone made in Fabriano che ha giocato nel Palermo Calcio ed è il miglior estremo difensore che si è visto in queste terre negli ultimi dieci anni. Nel 2014, in maglia Fortitudo Fabriano (dove è cresciuto e poi tornato) nel 2014 stabilì un record di imbattibilità di 1212 minuti, pazzesco. Professionista esemplare ed esempio per i tanti giovani in rosa. Confermato Lorenzo Calussi che continuerà a far parte della rosa blaugrana dopo essere stato titolare per buona parte della scorsa annata. Per quanto riguarda invece i giocatori di movimento, l’unica uscita è stata quella di Bruzzichessi che ha scelto di tornare all’Apd Cerreto d’Esi. Le entrate invece sono state molte. Innanzitutto vestirà blaugrana Paolo “lo squalo” Amadei. Ex Apd, giocatore dalla carriera ventennale impreziosita da trofei, campionati di altissimo livello e soprattutto tanti ma tanti gol. La sua PODISMO Igor Baldoni con l'ultimo innesto, l'esperto Paolo Amadei esperienza e la sua classe saranno le armi in più per il prossimo anno. Stessa provenienza per Paolo Ottavi, talento cristallino classe ’91 che per la prima volta in carriera salirà sul palcoscenico della serie C1 ma siamo sicuri che non si farà impressionare e darà un contributo importante. Torna a casa Bruno Burini, centrale classe ’96, che aveva già fatto parte sia della Juniores che della prima squadra due anni fa con risultati più che buoni. Ora aspettiamo che si confermi e che sfrutti i suoi ampi margini di miglioramento. Proprio come Fabbri, è stato confermato in prima squadra anche Nicolò Laurenzi, vero e proprio mattatore dello scorso campionato Juniores con 35 gol. Il “loco” aveva già fatto parte della rosa della serie C2 andando anche a segno e mostrando lampi di classe assoluta. Quest’anno dovrà imparare dai più grandi e confermarsi uno dei migliori talenti usciti dal vivaio Real. La campagna acquisti è stata importante, ma, come al solito, sarà il campo ad essere sovrano. Campo che rivedremo già venerdì 26 agosto (palestra Fermi, ore 21) per i trentaduesimi di finale di Coppa Marche. L’avversario sarà il Calcetto Numana. Vincere aiuta a vincere perciò sarà fondamentale farlo subito, partendo dalla tanto amata Coppa Marche. Il campionato invece prenderà il via il 9 settembre in casa contro Montecchio. Un grande in bocca al lupo a tutta la squadra ma soprattutto al nuovo capitano, Andrea Angelelli. Lorenzo Alunni L'evento Domenica si corre a Frasassi Si torna a correre nella splendida Gola di Frasassi. L’appuntamento è fissato per domenica 28 agosto con l’ormai tradizionale gara podistica competitiva di 12 chilometri chiamata “Trofeo Grotte di Frasassi”. Giunta alla quattordicesima edizione, la manifestazione è organizzata – come sempre – dalla Podistica Avis Fabriano. Partenza (ore 9.30) e arrivo della gara sono previsti presso la piazzetta di San Vittore delle Chiuse, di fronte alla splendida chiesa romanica. Il percorso della gara – tendenzialmente pianeggiante – si sviluppa lungo la Gola di Frasassi costeggiando il fiume Sentino fino ai piedi di Genga e ritorno. I record della manifestazione – entrambi conseguiti nel 2013 - appartengono, tra gli uomini, ad Andrea Gargamelli della Sef Stamura Ancona (37’ 03”) e, tra le donne, a Rosaria Console delle Fiamme Gialle (41’ 18”). Lo scorso anno sono stati 354 i podisti che si sono cimentati nella gara competitiva di 12 chilometri, un numero che gli organizzatori contano di migliorare in questa edizione, auspicando le migliori condizioni climatiche possibili. Lungo il percorso saranno presenti due ristori, più quello finale. Previsto un pacco gara alimentare per tutti gli iscritti, premi per gli assoluti, i primi dieci di ogni categoria d’età e per i gruppi. Per partecipare alla gara, tutti gli atleti devono essere in possesso di certificato medico agonistico. E’ possibile pre-iscriversi (entro il 26 agosto) al costo di 6 euro utilizzando il sito www. dreamrunners.it oppure a 8 euro la mattina della gara, fino a mezzora prima della partenza. Oltre alla gara competitiva, si svolgerà una passeggiata non competitiva di 5 o 12 chilometri (costo 4 euro) e gare promozionali per ragazzi su varie distanze (4 euro). Per informazioni: 347 4520231 e 328 8443736. Ferruccio Cocco 28 >SPORT< BASKET L'Azione 27 AGOSTO 2016 Serie C Janus tra conferme e innesti di qualità E la Basket Le novità sono School Tarolis, Pandolfi, Fabriano Cummings cambia e Cavoletti il direttivo di LORENZO CIAPPELLONI L’ Azione si è fermata per la pausa estiva, il mercato della pallacanestro no. C’eravamo lasciati, in casa Janus Fabriano, con la conferma di Michele Bugionovo e l’addio in panchina del duo BolzonettiRapanotti, sostituiti da coach Daniele Aniello a dirigere l’orchestra biancoblù per la stagione 2016/2017, pronto a mettere la sua qualità a disposizione della squadra. Ad assisterlo ci saranno Fabio Panzini e Nuno Tavares: il primo, figura storica della pallacanestro fabrianese, vanta una lunga carriera come allenatore, spaziando dal basket maschile a quello in rosa, l’altro, il portoghese Nuno Tavares, è alla sua prima esperienza in Italia. Per quanto riguarda il roster, è poi arrivata una doppia conferma, quella di Sergio Quercia e Valerio Paoletti. L’ala tutto talento ed Il pivot lituano Valentas Tarolis Andrea Cavoletti, guardia del 1997 L'esterno Kevin Pandolfi (1995) L'ala inglese Cummings (1998) il lungo con lo sparo facile saranno pedine fondamentali nello scacchiere di coach Aniello. Ed ecco i nuovi arrivi. Il classe ‘98 James Cummings, atleta inglese non ancora maggiorenne che ha addirittura assaporato il gusto di una convocazione con la canotta Under 16 della sua Nazionale. Andrea Cavoletti, combo-guard di diciannove anni pronto a mettersi in mostra dopo due stagioni in leghe superiori, l’ultima in serie B con la maglia di Porto Sant’Elpidio. Il ragazzo è pronto a mettersi in mostra, così come Kevin Pandolfi, vero e proprio colpo targato Janus per la prossima stagione. Classe ‘95, prodotto della Viola Reggio Calabria, società rinomata che ha sfornato un altro vero e proprio gioiellino. Kevin ha stupito nel campionato di serie C Silver nel 2014/15 con la maglia della compagine sicula San Filippo Mela chiudendo con 15 punti di media e ancora di più in quella appena trascorsa con 5 punti in più di media in divisa Botteghelle Reggio Calabria. Ultimo innesto, in ordine di tempo, il lituano Valentas Tarolis, pivot di 205 centimetri per 105 chili di peso, classe 1991, una stazza imponente, pronto a combattere sotto le plance. Il suo biglietto da visita presenta degli ottimi movimenti nel pitturato. Nel corso delle ultime stagioni si è affermato con la maglia della sua città (Gargzdu), con la quale ha preso parte alla seconda lega lituana (10 punti e 7 rimbalzi a partita). Nel 2011 è stato convocato con la Nazionale lituana Under 20. Carta importante del mazzo, così come la nuova campagna abbonamenti! La data è quella di giovedì 1 settembre, da marcare con qualsiasi colore, in ogni modo, in ogni dove, perché è da questo giorno che sarà possibile sottoscrivere l’abbonamento per la nuova stagione della Janus edizione 2016/17. Quattordici partite casalinghe al costo di 40 euro e, udite udite, con partenza 25 settembre, quando andrà in scena il derby contro Matelica come opening game d’eccezione. Dove c’è pallacanestro, poi, ci sono giovani e bambini, per questo ne vorremmo tanti al nostro fianco, tutti gratis fino ai 14 anni! Presto tutti i dettagli sui punti vendita nei quali acquistare il vostro posto in prima fila. Nel frattempo, è partita la marcia d’avvicinamento al primo appuntamento, è infatti andato in scena il primo giorno di preparazione in vista della nuova annata cestistica. Sosteniamo il basket della nostra città, sosteniamo Fabriano. BASKET Serie C Per l'Halley è l'anno del rinnovamento Tassinari è il nuovo coach, presi Rossi, Vissani, Busto e Del Vecchio Estate diversa dalle altre questa vissuta dalla Halley Matelica, che ha cominciato lunedì 22 agosto la preparazione per il prossimo campionato. In primis, dopo tanti anni, non c’è più Antonio Paglioni come presidente a guidare le operazioni. Dimessosi dopo aver verificato la presenza di una nuova figura che forniva sicurezza in quel ruolo, il suo posto è stato preso da Miriam Pecchia. Ma le novità non sono finite qui. Al coach Andrea Pecchia, infatti, è stato dato l’incarico di strutturare al meglio il settore giovanile, mentre la panchina della prima squadra è stata affidata a un nuovo tecnico, il romagnolo Davide Tassinari, con l’obiettivo di riaccendere l’entusiasmo al palazzetto. A proposito, si tornerà, scaduta la deroga della Federazione, a giocare fuori, probabilmente a Cerreto d’Esi. Il giovane coach Tassinari si è già costruito una buona carriera nella sua Santarcangelo di Romagna, portando un gruppo di ragazzi tirati su dalle giovanili dalla sere D alla serie B. Un po’ il percorso, in prospettiva, che sognano di fare a Matelica. Una scelta, dunque, in linea con i progetti di valorizzazione dei giovani. Ma rinnovare - per quanto riguarda i giocatori - ha significato anche voltare pagina e chiudere, dopo tanti, tantissimi anni, il rapporto con un “senatore” come Alessio Sorci, una scelta difficile ma che in società hanno ritenuto fosse Il nuovo allenatore Davide Tassinari ormai tempo di prendere. In questi giorni il mercato è frenetico e il roster matelicese è “work in progress”. Incassate le conferme di Jacopo Pecchia e il ritorno del fratello Lorenzo, confermati in pianta stabile i giovani Mattia Lacché, Andrea Gentilucci, Paolo Antonini e Bujamin Selami, il diesse Stefano Bruzzechesse ha iniziato a cercare rinforzi, con delle priorità così riassunte da coach Tassinari: “non cerchiamo solo le virtù tecniche, bisogna cercare prima le persone adatte al nostro Il play Elia Rossi, ex Tolentino progatto, poi viene il resto, perché se l’obiettivo è quello di valorizzare i ragazzi di Matelica, e poi in allenamento trovi quello che pensa solo a criticarli, allora non ci siamo; quando avremo trovato le due cose, avremo quello che cerchiamo”. I primi due nomi importanti ufficializzati sono due dei grandi protagonisti della straordinaria stagione scorsa di Tolentino, ossia il play fabrianese Elia Rossi e la guardia/ ala Samuele Vissani, di San Severino, già con un passato nelle giovanili della Vigor. Rossi è un 1995, giovanissimo dunque: dovrà portare velocità e pericolosità dall’arco, che è tanto mancata l’anno scorso alla squadra matelicese. L’altro è un grande combattente, efficace in difesa e in attacco, capace di coprire i ruoli di guardia e ala. Della squadra dell’anno scorso sono già partiti per altri lidi i due serbi Munijc e Ranitovic e non è stato confermato il play John Rath, il cui ruolo sarà appunto ricoperto da Rossi. Dettata dalla sfortuna, invece, la rinuncia, concordata con il giocatore, al centrone Piloni, che si è rimediato un brutto infortunio dalle troppo incerte tempistiche. Un’altra grave perdita che si sta profilando è quella dell'esterno Lorenzo Monacelli, classe 1997, che pare abbia ricevuto un'offerta da Catanzaro (serie B), costringendo Bruzzechesse a cercare un sostituto subito pronto nel ruolo di esterno. Nel frattempo, proprio poche ore prima di andare in stampa, sono arrivati i nomi dei rinforzi sotto canestro: Daniel Busto (spagnolo scuola Real Madrid, ala grande, 24 anni, fisico palestrato, mano dolce e buoni movimenti sottocanestro) e Fabio Del Vecchio (romagnolo, 21 anni, anche lui ala grande, più atletismo che tecnica, un giocatore che saprà deliziare la platea in campo aperto). Antonio Gentilucci Nel 2008, dalle ceneri del Fabriano Basket, nacque la Basket School Fabriano con Fabriano, lo scopo di rilevare quel folto gruppo di ragazzi che praticavano questo bellissimo sport nella cittadina cartaia e che si ritrovavano orfani della prima squadra. A distanza di otto anni, l’impegno è ancora grande e questa realtà oggi conta circa 180 iscritti. La Basket School Fabriano ha dato modo, nel corso di questi anni, a tanti ragazzi di praticare questo sport, consentendo anche ad alcuni di loro di costruirsi una carriera volta al professionismo. La società attualmente, oltre ai campionati giovanili (ben otto saranno i gruppi impegnati sui campi per la stagione 2016/2017), vive a 360°, organizzando e facendosi promotrice di numerose iniziative (corsi aggiornamenti tecnici, centri tecnici federali, raduni, festa dello sport, tornei scolastici…) oltre a partecipazioni ad importanti tornei giovanili nazionali in cui i giovani cestisti fabrianesi hanno sempre trovato modo di farsi onore nel rappresentare la propria città. Questa è la realtà di Basket School Fabriano che, come ogni realtà dinamica che guarda in prospettiva e fiducia al futuro, ha deciso di rinnovarsi nel proprio direttivo proponendo un più ampio e completo coinvolgimento a genitori e sostenitori dell’attività cestistica fabrianese, con la volontà di mantenere la propria identità, nel segno della continuità dei propri scopi ed obiettivi, ovvero far crescere i ragazzi, il basket giovanile e di conseguenza tutto il movimento cestistico cartaio ma anche con l’ambizione di dare una forte spinta all’unione del basket della nostra città. A questo fine, la Basket School Fabriano ha il piacere di comunicare la composizione e i membri del nuovo consiglio direttivo che a partire dal 25 luglio ha visto il suo pieno ed operativo insediamento del nuovo presidente Paolo Patrizi, che sarà coadiuvato dal contributo del vice presidente Monica Bisio, dei tesorieri/segretari Fabio Panzini e Claudia Corneli e dai consiglieri Riccardo Farroni, Claudia Checchi, Gianluca Giuseppetti, Gisella Settimi, Alessio Staffaroni, Romina Argalia, Claudia Corneli, Giancarlo Pellacchia e Guglielmo Napoletano Il presidente ed il Consiglio Direttivo della Basket School intendono inoltre porgere un caloroso ringraziamento per la preziosa opera svolta nel corso di questi anni a Guglielmo Napoletano, Gisella Settimi e a tutti i membri del precedente Consiglio Direttivo di cui possiamo ancora avere il prezioso e fondamentale supporto. Basket School Fabriano 29 >FUORI PORTA< L'Azione 27 AGOSTO 2016 Jamboree sempre da record di SILVIA RAGNI A lla sua 17ma edizione, il Summer Jamboree di Senigallia continua a registrare cifre da record: sono state oltre 400.000 le presenze di quest’ anno, un dato che riconferma il Festival Internazionale di Musica e Cultura dell’ America anni ’40 e ’50 appuntamento clou dell’ estate marchigiana. Tra le novità del 2016, un inedito duo di presentatori: la star del Burlesque Eve La Plume, al suo bis sul palco del Foro Annonario, è stata infatti affiancata dall’ esplosivo frontman dei Rhythmtones Jackson Sloan. Li abbiamo incontrati per un “doppio” botta e risposta. EVE LA PLUME Quest’ anno, sul palco, hai indossato creazioni della stilista Luisa Beccaria. Cosa ci racconti al riguardo? Ho conosciuto Luisa Beccaria ad una festa in cui mi esibivo. E’ nato un bel rapporto e, in seguito, anche la collaborazione per il Festival. Esiste uno stile che fa da leitmotiv agli abiti? Ho scelto abiti pertinenti per questa occasione: si rifanno agli anni ‘30, ‘40 e ‘50. La maggior parte è in stile anni ‘40 e ‘50 quindi con la vita stretta, la gonna ampia…Il classico modello svasato con sottogonna, molto “sera anni ‘50”. Luisa Beccaria usa materiali preziosi, pizzi Valenciennes raffinatissimi, il suo è un lavoro sartoriale oltremodo impegnativo. Per me è stato un grande onore poter indossare le sue creazioni. Come è stata la tua seconda esperienza al Summer Jamboree? Il secondo anno è l’ occasione L'appuntamento di Senigallia si riconferma come momento clou dell'estate marchigiana per far meglio. Mi sono sentita più serena, molto più solida. Mi è piaciuto anche il fatto di non essere sola sul palco, di avere un compagno capace di scaldare il pubblico e anche di far festa. Quindi, il mio bilancio è positivo. Sono davvero felice! Che tipo di alchimia è scattata tra te e Jackson Sloan? Io avevo timore di Jackson: sia per problemi di lingua - perché lui parla solo inglese ed io non lo parlo - sia perché pensavo che mi avrebbe “calpestata”, in quanto è molto espansivo. Invece ho trovato un gentleman sul palco e dietro le quinte. Una persona simpatica, capace di creare situazioni divertenti. Siamo complementari: ciò che per me è un punto debole è un suo punto di forza e viceversa. Quali sono stati, a tuo parere, gli episodi più memorabili del Festival? I concerti del palco centrale sono sempre emozionanti: arrivano personaggi che hanno fatto la storia del Rock ‘n Roll, e questo è molto importante. A me piacciono le serate in cui tutti gli ospiti del Summer Jamboree salgono sul palco, quella dedicata alla Moondogs Rhythm’n’Blues Revue e l’altra festa-“rivista” del Festival. Ma, in genere, tutte le star che si esibiscono sono talmente musicalmente e umanamente preparate che lasciano sempre il segno. Se ti chiamassero per un tris come presentatrice, quale sarebbe la tua risposta? Per me sarebbe un “sì” molto entusiasta. Non so se capiterà una terza volta, perché le cose devono cambiare costantemente e il Festival mantenersi “fresco”... Di certo, a me piacerebbe molto: Summer Jamboree tutta la vita! zioni e in tutto il mondo la gente può avere un terreno comune basato su come la musica può farla sentire. Che tipo di alchimia è scattata tra te e Eve La Plume? Eve La Plume ama ridere e abbiamo riso molto insieme. Beh, almeno so che mi ha trovato divertente! Spero di incontrare ancora lei e il suo fidanzato. E’ una donna stupenda e con molto stile. Quali sono stati, a tuo parere, gli episodi più memorabili del Festival? Il Summer Jamboree ha tanti episodi da evidenziare, ma se dovessi sceglierne uno sarebbe Rockin Raffi, il “wonderboy” 14enne di The Rocknroll Piano. Dio, lui sì che sa cos’è il Rock’n’Roll! E’ stata una meravigliosa notte speciale, il futuro del Rock’n Roll! Se ti chiamassero per un bis come presentatore, quale sarebbe la tua risposta? Sì, grazie! Tuttavia, sarà Angelo a prendere tutte le decisioni per il Summer Jamboree, ma io ci spero e aspetto di essere richiamato! JACKSON SLOAN Com’è stato il tuo impatto con il Summer Jamboree come presentatore? Photo courtesy of Eve La Plume, Jackson Sloan e Archivio Summer Jamboree Pochi minuti di tempo bastano per una vita Basta poco per diventare donatori di sangue: 18 anni, buona salute, peso oltre i 50 chili, presentarsi presso la sezione Avis per la domanda di iscrizione. Poi si verrà sottoposti a un prelievo di poche provette di sangue per tutti i controlli necessari. Dopo qualche tempo, se tutto sarà risultato a posto, si verrà chiamati nella grande famiglia Avis il cui sangue serve pure (molti lo dimenticano) a permettere questo: TUMORI (Giornaliero) Centinaia di sacche di: sangue, plasma e piastrine utilizzate quale terapia di supporto per i malati di cancro. TRAPIANTO di FEGATO (Uso durante la degenza in Centro Trapianti): Globuli rossi – in media 14 unità (minimo 0 – massimo 49) Plasma – in media 24 unità (minimo 2 – massimo 77): Piastrine –in media 2 unità (minimo 0 – massimo 11). CUORE (Uso durante la degenza in Centro trapianti) Globuli Rossi – in media 15 unità (minimo 0 – massimo 50): Plasma – in media 6 unità (minimo 0 – massimo 21): Piastrine – in media 1 unità (minimo 0 – massimo 3). RENE (Uso durante le degenza in Centro Trapianti) Globuli Rossi – in media 2 unità (minimo 0 – massimo 5 ) MIDOLLO (Uso durante la degenza in Centro Trapianti salvo le fasi pre e post) Globuli Rossi – in media 9 unità (minimo 0 – massimo 18): Plasma – in media 4 unità (minimo 0 – massimo 13): Piastrine – in media 5 unità (minimo 1 – massimo 10) N.B. – considerando le fasi pre e post trapianto: globuli rossi – in media 92 unità; Plasma – in media 10 unità; Piastrine – in media 101 unità. Per ultimo da tener presente che, nelle sale operatorie per far fronte alle urgenze, ci deve essere sempre disponibile almeno n.1 sacca di sangue. Avis comunale Fabriano, il consiglio direttivo Il Summer Jamboree è un festival speciale che ha tutto. La musica, il ballo, i Djs. La sera stessa, quando scende a Senigallia, è così romantica ed emozionante…Quando le luci del palco si accendono, tutti sanno che è tempo di show! Sei stato l’ anfitrione di un Festival che si rifà ad una musica, una cultura ed uno stile ben precisi. Quale look hai adottato in occasione della kermesse? Far parte del Summer Jamboree Festival è far parte di un team: tutti insieme a promuovere grande musica. Un fantastico stile vintage e la cultura Rock’n Roll della musica, danza, moda ed automobili aiutano tutti ad abbracciare questa grande cultura. Giovani, meno giovani e chiunque potrebbe non sapere che questa grande cultura esiste. Parli solo inglese. Hai mai pensato che la comunicazione potesse essere un ostacolo, per il pubblico di lingua italiana? La musica ha la sua propria voce internazionale che tutti possono capire. Trascende la lingua, le emo- >DEFUNTI< ANNIVERSARIO ANNUNCIO CHIESA di SAN VENANZIO In ricordo degli amati NICOLA E GERMANA SETTIMI Il figlio Fernando, la nuora Rosetta, i nipoti ed i parenti li ricordano con affetto. S. Messa lunedì 29 agosto alle ore 18.30. Si ringrazia chi si unirà alle preghiere. Lunedì 22 agosto, a 103 anni, è mancato all'affetto dei suoi cari ANNUNCIO Martedì 23 agosto, a 78 anni, è mancata all'affetto dei suoi cari ARGENTINA POLVERARI in PATREGNANI Lo comunicano il marito Mario, i figli Stefano e Roberto, il fratello Fabio, i nipoti, i cognati ed i parenti tutti. Belardinelli ANGELO ZUCCARO Lo comunicano la moglie Maria Pericoli, il figlio Roberto, la nuora Assuntina, i nipoti Fabrizio e Mariangela con Tiziano, le pronipoti Alice, Chiara e Benedetta, il fratello Augusto, i cognati, le cognate, gli altri nipoti ed i parenti tutti. Bondoni Scompare il più anziano della città Lutto a Fabriano. Se ne è andato l’uomo più anziano della città. E’ morto Angelo Zuccaro. Aveva quasi 103 anni. L’ultimo respiro nella sua casa di via Sassi dove viveva con la moglie. Lascia figli e nipoti che sono stati circondati dall’affetto di tanti parenti e amici. La camera ardente è stata allestita presso l’abitazione e in tanti, martedì scorso, hanno salutato un personaggio conosciuto da molti in città per il suo attaccamento a Fabriano. Mercoledì si sono svolti i funerali, poi la sepoltura nel cimitero di Santa Maria. La notizia del decesso di Angelo ha fatto il giro della città in pochi minuti visto che, da più di un anno, era l’uomo più anziano di Fabriano insieme a una donna di 104. 30 >DIALOGO< L'Azione 27 AGOSTO 2016 Tra volontariato e business di MARIO BARTOCCI L a nota di Gian Pietro Simonetti (Acutangolo) su “L’Azione” del 23 luglio scorso ci trovano pienamente d’accordo e ci inducono ad alcune considerazioni sul ruolo degli eventi nella vita e nelle prospettive di una città e di un territorio. In primo luogo, l’intensità con cui gli eventi (soprattutto i “grandi” eventi) sono in grado di mobilitare l’interesse collettivo, l’indotto economico, l’attività dei media, e la rapidità con cui tutto ciò si perde con il ritorno alla vita cosiddetta “normale”. Evitiamo di citare la nostra città e prendiamo esempio da un evento incomparabilmente più grande: chi parla più, oggi, dell’Expo di Milano (nella foto), che pure aveva animato le cronache e i commenti internazionali, oltre a un imponente afflusso di visitatori; si sta solo di- scutendo che fare di quell’immenso spazio utilizzato per realizzarlo. Questo effetto “one shot” degli eventi singoli è ancora più pesante per un centro come Fabriano, cui la dimensione non consente di disperdere risorse umane e finanziarie per organizzare manifestazioni che abbiano almeno qualche conseguenza durevole sull’immagine e sulla economia della città. Affinché l’evento abbia effetto, è necessario che diventi un appuntamento ripetuto, preferibilmente con cadenza annuale; si crea così l’anticipazione creata della attesa e si frena, aspettando l’edizione successiva, l’effetto oblio. Ciò avviene, ad esempio, nel Palio di San Giovanni, nato quasi in sordina e accompagnato da un diffuso scetticismo e divenuto un avvenimento centrale nelle manifestazioni della nostra città (per inciso, meriterebbe di essere pubblicizzato di più e su una scala più ampia di quella cittadina). La seconda considerazione riguarda, per riprendere il titolo di Simonetti, il rapporto fra volontariato e business. E qui, il discorso si fa complicato; c’è al fondo di tutto, un concetto radicato profondamente nella nostra cultura secondo cui svolgere una attività culturale, o artistica, o di studio, non è “lavorare”; quindi non merita di essere retribuito, ma può soltanto essere considerato una attività di volontariato. Ricordiamo, in proposito, un curioso episodio di tanti anni fa, avvenuto in un bar della nostra città: un cantante di fama stava discutendo con alcuni giovani del luogo e uno di loro gli chiese che lavoro facesse, oltre a cantare: era inconcepibile, per quel giovane, che ci si potesse guadagnare la vita cantando, anche ad alti livelli di professionalità…. La vera ricchezza Quella birra di un'amicizia così speciale Il nostro amico Gianni ci ha lasciati, all’improvviso, quasi in punta di piedi, com’era nel suo stile. Chi, come noi, ha avuto il privilegio di conoscerlo, frequentarlo, averlo come sincero e profondo amico vuole ricordare i tanti talenti di cui era ricco: la sua simpatia, la sua intelligenza, l’onestà intellettuale e la grande professionalità che gli hanno permesso una brillante, meritata vita professionale, coniugata con l’unanime apprezzamento delle qualità umane e relazionali. Quella “pietas” così necessaria in chi si relaziona quotidianamente con la sofferenza ed il dolore delle persone. E pro- prio lui, che per anni quel dolore ha alleviato e guarito nelle persone che curava, ha vissuto con totale riservatezza il suo, evitando di caricare su di noi prima la preoccupazione e poi la consapevolezza della gravità della sua situazione, non rinunciando mai al suo essere tranquillizzante e consolatorio. La morte ci ha tolto, davvero troppo presto, un prezioso amico ma niente ci può togliere i tanti momenti vissuti, l’allegria, la complicità e l’intesa, la ricchezza di un pensiero mai banale: tutto questo resterà intatto e ne saremo fedeli e gelosi custodi. Nanni, Massimo, Paolo, Sandro Nel “Corriere della Sera” del 29 luglio scorso, viene riportata, in bella evidenza, a pagina 31, la notizia sulla passione della sig.ra Giovanna Merloni nella ricerca di birre pregiate con sapori nuovi e sperimentali. Viene così evidenziato lo sforzo per una birra utilizzando finanche bucce di melanzane e sigari cubani per una "bionda" con aromi di tabacco e liquirizia. La signora Merloni è nipote di Aristide. L'iniziativa, sostenuta anche dalla Regione Marche, è realizzata a ridosso di Fabriano, ha ottenuto un buon successo nelle enoteche specializzate e di nicchia, con elevato standing qualitativo per una produzione annua intorno ai 700 ettolitri. Ritengo che sia una buona notizia in un clima piuttosto difficile e grigio a riprova che occorre sempre osare ed andare avanti perché il mondo è ancora inesplorato e lascia ampi spazi per l'inventiva e la capacità organizzativa che debbono trovare posto dove sembra che la sfiducia e la rassegnazione siano regine. Sestilio Crocetti Il nostro centro Niente S.Lorenzo, Ceresola dimenticata in balia di teppisti Signor direttore, ancora una volta, il 10 agosto a Ceresola non si è potuta commemorare la ricorrenza di San Lorenzo; come da tradizione dato che la chiesa sta crollando. Perchè? Visto che i lavori post sisma, dovevano essere iniziati ad ottobre 2007, e che era stato elargito un lauto contributo? Ma a tutt'oggi come potrà constatare nulla è cambiato, dopo aver fatto alcune richieste a mezzo del suo giornale e direttamente a mezzo raccomandata e non avendo avuto nessun riscontro. Mi rivolgo a lei per pubblicare questo nuovo appello, affinchè chi di competenza prenda i dovuti provvedimenti. Ilvano Urbini Ancora un appello per sbloccare i lavori nella chiesa E’ talmente avanzato lo stato di degrado in cui versa il nostro centro storico, che da più parti si richiede uno specifico referente (vedi assessore al centro storico) che, con competenza e vigilanza si metta a disposizione, per risolvere i gravi problemi che lo affliggono. E non si tratta di “movida sì o movida no”, aspetto se vogliamo marginale, purchè siano rispettati orari, decibel e dislocazioni. E non si tratta nemmeno, come qualche finto sprovveduto in cerca di consensi, prova a dichiarare, di far del nostro centro “un dormitorio”. Chissà se questi ameni personaggi conoscono la differenza tra “tutela e valorizzazione”, aspetti fondamentali per una politica seria della città, che ha nel centro il suo biglietto di presentazione per turisti e studiosi. Non è poi chiaro perché tali “movide” non vengano dislocate nei vari quartieri, al Borgo, alla Pisana, alla Serraloggia, per far così democraticamente disseminare il divertimento e il sollazzo in tutti gli angoli della città. Che nel frattempo sono in balìa di teppisti, in preda ai fumi dell'alcol. m.b. Ora, tutto ciò che è volontariato, purché svolto lecitamente, merita rispetto e, a volte, ammirazione. Ma in un periodo in cui si sta pensando seriamente a una vocazione turistica di Fabriano, è difficile non poter fare conto, anche in questo settore, su una attività organizzata, retribuita e in grado di generare profitto come qualunque altro settore della economia. Molte città, in Italia e all’estero, possiedono un'agenzia turistica, talvolta a capitale misto, istituita secondo le norme che regolano l’impresa privata, con autonomia di bilancio e obbligo di rendicontazione ai soci. È un’idea troppo balzana, per Fabriano? QUALCUNO ERA CIRANO a cura di Andrea Giombi Wordsworth alla JP di fronte ai politici di Fabriano Mi presento, sono William Wordsworth un vecchio poeta inglese, ma seppur vecchio agli occhi di tanti in maniera forse inaspettata, ho un fuoco ed una rabbia ed un’energia addosso che da sempre mi hanno contraddistinto, anche perché spesso usate in modo non sempre appropriato. Ad esempio ce l’ho a morte con Percy Bysshe Shelley e con James Joyce, due miei colleghi che mi hanno letteralmente strappato il mio far poesia utilizzando la tecnica dell’epifania (epiphany), e cioè catturare tanta realtà semplicemente guardando, facendosi coinvolgere da un momento, ma da un momento sincero davvero e non come le giacche e le cravatte delle multinazionali, o i soldi di questa economia virtuale, provate a leggere la mia poesia “Daffodils” per capire... Il 4 agosto scorso ho assistito alla manifestazione dei lavoratori della Jp di Fabriano in protesta per l’imminente messa in mobilità di 400 persone (o unità coniando il lessico attuale). Ebbene, lì ho avvertito una epifania: in seguito al confronto tenuto in azienda solo tra i vertici industriali e le forze sindacali, ho provato a catturare la realtà, a capirla grazie ad un solo istante. L’istante era il seguente: un sindacalista che si era recato davanti ai purtroppo non numerosi lavoratori presenti davanti ai cancelli dell’azienda, riferiva che la mobilità era stata ritirata anche se con tanti forti e solidi dubbi per il domani imminente e nel farlo ringraziava i sindaci dell’hinterland presenti tra i lavoratori; tra la folla, però, una mano alzata di un uomo si faceva con fatica spazio per farsi vedere, per farsi notare, era l’assessore al lavoro del Comune di Fabriano. Quella mano, quel dito tra la folla, credo rappresentino il burlesco e triste simbolo della precaria presenza delle Istituzioni fabrianesi, considerando l’assenza del sindaco e la presenza di solo quella mano piccola tra la folla, che a fatica voleva far presente che i politici di Fabriano c’erano. Quell’epifania avuta credo simboleggi l’ancillarità, la solitudine e l’incapacità della politica locale e non solo... Io come detto sono un vecchio, ma forse nemmeno tanto, forse sì un po’ troppo strano, anche perché l’epifanie che amo avvertire parlano ancora di tutt’altro, e di certo non posso arrabbiarmi con i miei colleghi; cogliere la realtà è forse il nostro mestiere e non posso pretendere che il mio modo sia solo il mio di modo. Ma sono queste giunchiglie gialle, questi daffodils, che ho qui nella mano sinistra a cui voglio tanto pensare come non una sola follia; e pensarli invece, questi sì, solo miei anche se magari visti non troppo presto, perché mi hanno lasciato un’epifania colorata questa volta di un rosso sorriso; mi hanno semplicemente lasciato “senza parole”... *L’avvenimento, seppur scritto in chiave allegorica, è realmente accaduto. >PAGINA ESTATE< L'Azione 27 AGOSTO 2016 31 Il via vai di turisti italiani e stranieri A cura di Alessandro Moscè Una città da esibire: non più chiusa nelle fabbriche L a Fabriano che cambia volto è sempre più identificata nel Giano bifronte: antica divinità, custode di ogni forma di mutamento, protettore di tutto ciò che attiene ad una fine e ad un inizio. Fabriano è finalmente una città da esibire, non più chiusa nella sue fabbriche periferiche e con una produzione a base metalmeccanica, operaia. Una città orgogliosa, visibile, che accoglie chiunque. Una città divisa in porte e quartieri, ma anche in vie caratteristiche. La via della carta, quella delle botteghe artigiane, del vino, del salame ecc. dove tra l’artigianato e l’enogastronomia ci si affaccia ad ogni porta con curiosità. Nella nostra immaginazione del mese scorso avevamo individuato via Filzi come la via dei cartai, dei ceramisti e di coloro che lavorano il pellame. La struttura delle antiche cartiere è diventata un’expo permanente sulla carta, dove mostrare l’abc della tipografia, della stampa e la sperimentazione con matrici e inchiostri, coadiuvati da esperti designer e illustratori, maestri del fare e della creatività. Qui si può apprendere come l’alto grado di collatura sia la prerogativa principale della carta da disegno che tanto piace ai bambini. Ma le vecchie cartiere, antico patrimonio architettonico, sono soprattutto il luogo per eccellenza della lavorazione a mano. La fase centrale è rimasta uguale a quella di 700 anni fa. Il lavorente, ripetendo i gesti dei cartai fabrianesi del XIII secolo, immerge la forma nel tino e ne estrae ogni volta la stessa quantità di pasta che distribuisce uniformemente su tutta la superficie della tela. Via Gioberti è la via del vino, dove gustare e acquistare il verdicchio di Matelica e non solo. Si è radicata anche una tradizione vitivinicola antica che è sorta a Collamato. L’attività dei produttori ha lo scopo di esaltare l’eccellenza del territorio: i vigneti si sono ingranditi e sono migliorati nella disposizione e nella struttura, ormai dislocati intorno ai centri aziendali. Il verdicchio bianco è il vitigno che meglio si adatta, ma non manca il Montepulciano, che nelle terre argillose che caratterizzano le nostre colline trova un ambiente ideale per raggiungere la giusta maturazione. Via Balbo e altre vie limitrofe del centro storico sono le vie degli insaccati. Anche in questo caso ci si rifà ad una vecchia lavorazione, con il rivestimento del budello naturale, leggermente molle al tatto, scuro, con i lardelli e il gusto morbido. Il salame di Fabriano nasce dall’impasto di carne suina e subisce un primo taglio con trafile grosse, prima di essere ripassato almeno due volte in trafile più strette e di arrivare alla perfetta grana. E’ condito con grammi di sale, pepe nero in polvere e vino bianco. Il lardo, tagliato a cubetti, viene salato e mescolato all’impasto di tagli di carne. Quindi è insaccato e pressato nel budello naturale mediante lavaggio con vino bianco, aceto e acqua calda. La gente passeggia, entra nei negozi, nelle botteghe, nei locali adibiti a bar e ristoranti dove si assaggiano le tipicità locali. Il via vai di turisti italiani e stranieri con le shopping bags in mano, ha contribuito a lanciare il brand di Città Creativa dell’Unesco fino a farne un vero e proprio marchio nel mondo. Fabriano è ora crocevia di culture anche lungo il fiume Giano, dove il parco risulta un ottimo posto di ristoro nel verde della natura. Nelle colline aumentano i bed and breakfast e gli ostelli. Trekking e mountain bike sono gli sport preferiti di chi sceglie le nostre zone al riparo dal chiasso per mantenersi in forma, non dimenticando di visitare monasteri, abbazie e chiese incastonate nei borghi, riflesso di un monachesimo benedettino del V-VI secolo, che altrove non sarebbe possibile trovare. 32 >ULTIMA< L'Azione 27 AGOSTO 2016