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Settimanale d'informazione - Poste Italiane s.p.a.- Spedizione in Abbonamento
Postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n°46) art. 1, comma 1, DCB Ancona
Aut. DCSP1/1/5681/102/88LG Taxe Percue TASSA PAGATA 60044 FABRIANO (AN)
>Fabriano
6
>Fabriano
Fabriano-Matelica euro 1,20
11
>Matelica
14
n. 31 Anno CV 27 agosto 2016
>Sport
A Precicchie
ci sarà
Scamarcio!
Esperienze
di artigianato
per i turisti
Artwalks,
l'alternativa
a Pokémon Go
Ritmica: sfiorato
il bronzo
alle Olimpiadi
I
L
P
L
aboratori creativi e
workshop da proporre agli interessati,
per far conoscere direttamente gli antichi
mestieri della zona.
l festival dedicato
al cinema è salvo
e come grande ospite
arriverà il noto attore,
con lui anche Veronica
Pivetti.
Il grido
e la lezione
Il Brasile non è Gisele Bundchen. Ovvero
la top model che ha impreziosito la cerimonia di apertura dei Giochi Olimpici di Rio.
Il Maracana è rimasto affascinato davanti
a quella che, secondo la rivista Rolling
Stone, è la donna più bella del mondo. Il
Brasile, però, non è come lei, un Paese sexy
e meticcio che abbaglia il mondo. L’effetto
delle prime Olimpiadi in Sudamerica si può
considerare come un ritratto del momento
che sta attraversando una delle nazioni più
promettenti fino a qualche anno fa. Uno
schizzo anche del resto del pianeta. Lo
sport, con tutta la sua grandezza e i suoi
limiti, offre, in forma di spettacolo e di vero
agonismo, un’universalità che non hanno né
i paesi partecipanti, né quello organizzatore.
Quando nel 2009 il Brasile riuscì a ottenere
le Olimpiadi abbiamo avuto la sensazione
che gli venisse dato il premio definitivo, la
consacrazione per il grande miracolo di uno
dei Paesi emergenti diventato un nuovo protagonista globale. Un risultato della globalizzazione? Quello era il Brasile di Lula, con
un decennio di crescita intensa, orgoglioso
di aver portato 40 milioni di poveri nella
classe media. Il Brasile che aveva fatto quel
che fino a quel momento non si era visto in
America Latina: alcune politiche di sinistra
per nulla populiste e qualcosa di simile alle
socialdemocrazie europee. Il vigore della
società brasiliana, la forza del suo meticciato
sembravano creare una grande promessa:
il Brasile era il simbolo del fatto che un
altro mondo era possibile. Con l’India e la
Russia chiedeva il passo. Il Brasile che ora
si è dato appuntamento al Maracana vede
Lula indagato per corruzione, è in attesa del
definitivo impeachment di Dilma Rousseff
(impeachment che in realtà è una vendetta
politica) ed è governato da un Michel Temer
privo di legittimità e sostegno della società.
La nuova classe media brasiliana, che paga
alcune tasse pesanti, mostra insoddisfazione
per i servizi pubblici che riceve. Il futuro
economico del Paese è compromesso da
una crisi da cui è difficile uscire. Il balzo in
avanti è dipeso troppo dalle materie prime
che oggi vengono vendute poco nel mercato
internazionale, il mondo imprenditoriale che
prima sembrava così flessibile e creativo
ora si rivela poco produttivo. Non si può
continuare a migliorare senza un nuovo
progetto nazionale, reso difficile dalla
frammentazione politica. Qualsiasi futuro
governo avrà bisogno del sostegno di molti
partiti, un qualcosa che sembra impossibile.
Il particolarismo, l'identità conflittuale dominano il Brasile come il resto del pianeta. Il
nord-est sociale, che scommette sul Partito
dei Lavoratori, non si riconosce (...)
(Segue a pagina 2)
Carlo Cammoranesi
resentata l'app multimediale che permette a turisti e visitatori di
catturare illustrazioni,
foto e poesie d'autore
per le città.
25
e "farfalle" azzurre, tra le quali Martina Centofanti della
Ginnastica Fabriano,
sono arrivate ad un
passettino dal podio.
B
entornati dopo le ferie estive. La città e il territorio
riprendono il via con più di un’incognita legata al futuro
della Jp Industries, ma sono scongiurati i licenziamenti.
Iniziano alcuni lavori pubblici (Palazzo del Podestà
e Giardini del Poio) e si spera nell’ultimazione del raddoppio
della Statale 76, dopo che la tratta perugina è stata portata a
termine. Non mancano i progetti sul fronte del turismo e della
cultura da un lato, e il tentativo di salvaguardare e migliorare i
servizi sanitari dall’altro. Tanto altro ancora bolle in pentola per
il prossimo autunno…
L'agenda
che scotta
Servizi a pag. 3 di
Alessandro Moscè
2
L'Azione 27 AGOSTO 2016
Torna il terremoto,
tanta paura
Il grido
e la lezione
(...) nel sud conservatore che vuole più
mercato. No, la globalizzazione, almeno
questa globalizzazione economica, non
è stata sufficiente a costruire l'unità, né
quella nazionale, né quella globale. Piuttosto è servita ad accelerare le reazioni
nazionaliste, l'affermazione delle identità
conflittuali e persino la violenza.
Michael Phelps, il miglior nuotatore di
tutti i tempi, potrebbe essere considerato una metafora della situazione del
suo Paese, gli Stati Uniti. Phelps rimane
un leader indiscusso, ma è venuto a Rio
dopo aver attraversato una profonda crisi
esistenziale. La differenza tra gli Usa e
Phelps è chiara: la nazione che l’atleta
rappresenta non ha superato la crisi.
Anche sotto la bandiera a stelle e strisce
il malcontento causato dalla globalizzazione alimenta un candidato xenofobo
alla Presidenza e una frattura nazionale
sconosciuta dai tempi dell’indipendenza.
La polemica sui controlli antidoping e la
partecipazione o meno degli atleti russi
non è un semplice dettaglio. Come alla
fine del XIX secolo, quando de Coubertin aveva creato le moderne Olimpiadi,
i sogni nazionalisti fanno sventolare le
bandiere. Putin ha trasformato il caso in
un nuovo pretesto, l'ennesimo, per rivendicare l'orgoglio russo. I Giochi, dunque,
si sono tenuti in un mondo multipolare,
perplesso e scontento di una globalizzazione che produce insoddisfazione
e violenza. Speriamo che i liberali e i
progressisti, sostenitori della globalizzazione senz'anima, della globalizzazione
tecnocratica - verniciata di valori senza
radici -, della globalizzazione che ha dato
per scontato l’uomo concreto, si rendano
conto che senza una mondializzazione
culturale, che persegua la vera universalità, di cui lo sport può essere segno, siamo
tutti condannati al fallimento. Questo è il
grido di Rio. E per noi anche una grande
lezione. I successi dei nostri atleti che da
anni hanno dato tutto per istanti di gloria,
per quella fetta di podio, anche il gradino
più alto, senza ricerca di vetrine o slanci
di protagonismo, ma solo per assecondare
una passione, hanno voluto dimostrare
che questa Italietta, sbertucciata ad ogni
sentenza Istat, può far emergere un senso
di popolo dalla fatica e dal sacrificio
e non dai proclami dei politici e dalle
“asticelle” degli economisti.
U
n forte terremoto ha colpito nella notte l’Italia centrale
provocando morti e feriti. Una scossa di magnitudo 6.0
è stata registrata alle 3.36 di mercoledì 24 agosto, con
epicentro vicino Accumoli, in provincia di Rieti, a soli
4 chilometri di profondità. Una seconda scossa di magnitudo 5.4 è
stata registrata alle 4.33 con epicentro tra Norcia (Perugia) e Castelsantangelo sul Nera (Macerata) a 8,7 chilometri di profondità.
Altre scosse si sono sentite successivamente almeno fino alle 7. Il
terremoto è stato avvertito distintamente anche a Roma e in tutto il
centro Italia, fino a Napoli. Mentre andiamo in stampa non è stato
ancora calcolato il numero dei morti, dei feriti e dei danni materiali
alle cose. Ad Amatrice, nel Lazio, si scava sotto le macerie. Il terremoto si è sentito anche a Fabriano e poco dopo le 4 del mattino i
parcheggi erano affollati. La gente si è riversata nelle strade, memore
del dramma del 1997 che è ancora vivo. Nella prima mattinata del 24
agosto era già operativo in Comune un ufficio per ricevere le richieste di
sopralluogo. Il sindaco Giancarlo Sagramola e l’architetto Roberto Evangelisti
dell’ufficio tecnico hanno effettuato controlli nelle case popolari di via Romagnoli 7, 11 e 19. Riscontrate filature ai canterti e piccoli cedimenti di intonaco.
Sopralluoghi anche in via Serraloggia, ma non sono state registrate inagibilità.
Situazione stazionaria con alcuni lievi danni a suppellettili nei piani alti degli
edifici e nella chiesa di San Nicolò. Richiesti direttamente dalla popolazioni
controlli in via Dante e in altri punti della città. Numerose segnalazioni anche
dalle frazioni. "I tecnici del Comune di Matelica - come riferisce anche il sindaco della città Alessandro Delpriori - stanno facendo sopralluoghi per tutti
gli edifici pubblici. Scuole, palazzo comunale e musei sono in perfetto stato.
Non sono stati riscontrati danni né a cose né a persone. Profonda tristezza e
solidarietà va ai Comuni colpiti".
Il parcheggio di viale
Moccia alle 4 del mattino
Lievi danni alla chiesa di San Nicolò
Il Bar della Stazione
subito dopo la seconda scossa
La strategia
del Serpente
E’
di ADELE GIOIA
antica come il primo uomo la
strategia del Serpente che vinse
su Eva e continua a vincere oggi
nel mondo. Nella Genesi si legge che il Serpente rassicura la donna esitante
a cogliere il frutto proibito, dicendole: “…
non morirete affatto! Anzi Dio sa che quando
ne mangiaste, si aprirebbero i vostri occhi e
Sorta nel 1911
soppressa nel 1925
risorta nel 1945
Direttore responsabile
Carlo Cammoranesi
Autorizz. Tribunale Civile di Ancona
n.11 del 6/09/1948
Amministratore
Giovanni Chiavellini
>EDITORIALI<
Legalizzare lo spaccio
della cannabis equivale
a favorire il degrado morale
diventereste come Dio, conoscendo il bene
e il male”. Il Serpente continua anche oggi a
mettere in atto la sua strategia. E’ quanto sta
avvenendo sotto i nostri occhi troppo speso
distratti o disinteressati al bene comune, soprattutto a quello delle giovani generazioni.
In quale modo? Leggiamo sul "Corriere della
Sera" del 29 giugno: “In cella perché coltiva
cannabis”; nello stesso giorno il telegiornale
del primo canale, alle 13.30, mostra il viso
Direzione, redazione e amministrazione
Piazza Papa Giovanni Paolo II, 10
60044 Fabriano (An) - Tel. 0732 21352 Fax 0732 22330
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Redazione Matelica
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ORARI: lunedì e giovedì dalle 16.30 alle 18.30
e-mail: [email protected]
distrutto di un uomo di quarantasette anni,
incarcerato per aver coltivato alcune piantine
di cannabis per curarsi. Come non muoversi
a compassione? E’ urgente una legge che legalizzi l’uso della cannabis! Come stanno le
cose? Qual è la verità? L’uso terapeutico della
cannabis è previsto dalla legge attualmente
vigente; sono invece illegali la sua coltivazione e l’uso personale, dato che si tratta di
una sostanza psicotropa. Antonio Boschini,
responsabile della comunità terapeutica di
San Patrignano, nella conferenza stampa
svoltasi a Montecitorio il 26 luglio, dichiara:
“Il 99% delle persone che negli anni abbiamo
Impaginazione
Tania Bugatti, Ferruccio Cocco, Daniela Pedica
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Fondazione di Culto e Religione
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Iscritto al Roc 1988 in data 29/08/2001.
Stampa
Rotopress International srl
via Brecce - Loreto (An)
Carlo Cammoranesi
trattato per farle disintossicare, ha iniziato i
primi contatti con gli stupefacenti proprio
facendo uso della cannabis”. E’ stato inoltre
rilevato che “la cannabis produce danni al
sistema nervoso, danni al sistema immunitario, anomalie mentali, infertilità, malattie
cardiopatiche”. Legalizzare lo spaccio della
cannabis equivarrebbe non solo a rassegnarsi
al degrado morale e civile che viviamo, ma
a favorirlo. E’ far propria la strategia del
Serpente che vince l’uomo promettendogli e
consentendogli colossali guadagni grondanti, però, del sangue di tanti, ma soprattutto
di giovani. E’ difficile ma doveroso andare
controcorrente, è colpevole assistere tacendo
a quanto sta accadendo, ignorare che sia pure
in misura diversa ognuno è responsabile di
quanto sta avvenendo.
Ogni copia € 1.20. L'Azione paga la tassa
per la restituzione di copie non consegnate.
ABBONAMENTO ORDINARIO € 40,00
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del D. Lgs. n. 196/2003.
L’informativa completa è disponibile sul sito www.
lazione.com e presso la sede de “L’Azione”.
Testata che fruisce di contributi di cui all'art. 3 comma 3
della legge 250 del 7/8/1990.
L'Azione 27 AGOSTO 2016
Tra l’estate
e l’autunno:
temi caldi
del territorio
servizio a cura di ALESSANDRO MOSCÈ
Occupazione
Un fulmine a ciel sereno. Il 29 luglio la JP Industries di Giovanni Porcarelli, l’azienda che ha acquisito la
ex Antonio Merloni, avvia la procedura di mobilità per
400 lavoratori. Ne dà notizia il segretario della Fiom
Cgil di Fabriano Fabrizio Bassotti. La procedura di mobilità viene comunicata ai ministeri del Lavoro, dello
Sviluppo Economico e alle parti sociali in base agli articoli 4 e 24 della ex legge 223/91. Altro colpo di scena
il 4 agosto: Porcarelli ritira la procedura. Ma i problemi
restano tutti sul tavolo.
Tra aprile e giugno nel fabrianese hanno aperto l’attività
22 aziende artigiane e 16 sono cessate per un saldo di
+6. Nel periodo corrispettivo dello scorso anno si erano
verificate 21 iscrizioni e 22 chiusure (-1). Un timido
segnale positivo che non cancella una dura realtà: le attività
artigiane sono passate dalle 1.323 registrate il 30 giugno 2015,
alle 1.295 del 30 giugno 2016.
Infrastrutture
Meno disagi sulla SS76 per i lavori
di manutenzione, visto il notevole
afflusso di traffico nell’arteria che
unisce Marche e Umbria. E’ stata
evitata la chiusura della carreggiata
in direzione Roma del tratto a quattro corsie, con blocco della rampa
di ingresso dello svincolo di Fabriano est e il contestuale blocco dello
svincolo di Fabriano ovest (dall’8 al
12 agosto). Il 29 agosto riprenderà
la manutenzione della tratta lungo
la carreggiata in direzione Ancona.
Intanto, nel corso di alcuni lavori
di sbancamento per la realizzazione della vasca antincendio e della
cabina elettrica in corrispondenza
della galleria di Albacina, sono stati
rinvenuti interessanti reperti archeologici.
Lavori pubblici
Partono i lavori per il completamento del Palazzo del Podestà
affidati alla ditta Itec di Padova che si è aggiudicata l’appalto.
L’amministrazione comunale ha consegnato i lavori all’azienda che entro 270 giorni dovrà installare gli impianti elettrici,
posare in opera i pavimenti, le porte e l’arredo dei locali al
piano superiore (sala convegni). Il piano terra dell’edificio
sarà riservato ad un info point sul tema dell’archeologia. Il
costo del lavoro ammonta a 273 mila euro. Prosegue anche
il restauro dei Giardini del Poio con una struttura di collegamento tra il Palazzo del Podestà e la Madonna del Buon
Gesù, sede della Pinacoteca, mediante una strettoia con pareti
e copertura di vetro.
Nel frattempo un gruppo di giovani rileverà l’ex cinema Giano
che sarà adibito a sala insonorizzata per la creazione di un
polo culturale e musicale.
3
>INCHIESTA<
dell’assessore Giovanni Balducci. E’ quindi previsto un incremento.
Sanità
Il laboratorio analisi dell’ospedale cittadino al centro delle
polemiche. Durante i primi giorni di agosto il personale sanitario ha incontrato il sindaco Sagramola. L’obiettivo è di
non trasformare il laboratorio in semplice punto prelievi e di
evitare, con la riorganizzazione sanitaria, il declassamento. Il
personale è carente e ad ottobre i professionisti assunti a tempo determinato rischiano di non vedere rinnovato il contratto. I pensionamenti sono stati sostituiti con nuove assunzioni
solo per la metà e i turni risultano massacranti. Sono dieci i
tecnici, di cui due specializzati in anatomia patologica. Mancano almeno due unità per formare un nuovo turno.
Servizi sociali
Agli inizi di agosto il Comune di Fabriano ha emanato il Sostegno per l’Inclusione Attiva (SIA), una misura di contrasto
alla povertà che prevede l’erogazione di un sussidio economico alle famiglie
in condizioni economiche disagiate
nelle quali almeno
un componente sia
minorenne, oppure
qualora sia presente un figlio disabile o una donna in
stato di gravidanza. Le domande
potranno
essere
presentate dal 2
settembre.
Ordine pubblico
Ancora in ballo gli schiamazzi notturni davanti ai locali (“Via
Balbo non dorme”, ndr), le proteste dei residenti che minacciano azioni legali, e soprattutto alcuni atti vandalici. Tra la
fine di luglio e l’inizio di agosto alcune auto in sosta sono
state danneggiate da ignoti nei pressi dell’Ospedale Profili e
dei giardini della Pisana. Aumentano i furti negli appartamenti,
per cui sale l’attenzione delle forze dell’ordine.
Chiesa
“Beati i misericordiosi perché troveranno misericordia”, è stato
il tema della XXXI Giornata mondiale della gioventù tenutasi
a Cracovia dal 26 al 31 luglio. Il 19 luglio quaranta giovani
fabrianesi sono partiti alla volta della Polonia pronti a vivere
al meglio questa esperienza. Presente il Vescovo della Diocesi
di Fabriano-Matelica Stefano Russo ed il Vescovo emerito
Giancarlo Vecerrica. Alcuni ragazzi hanno tenuto un diario di
Turismo e cultura
Nuova iniziativa in itinere: le “botteghe del bello” sul
territorio aprono le porte e propongono ai visitatori esperienze di artigianato “fai-da-te”. Un modo per far scoprire
il territorio e le sue bellezze a partire dalle eccellenze
dell’Appennino Umbro-Marchigiano. Al via l’ultima
fase del progetto “aMANO”, promosso dall’associazione
per lo sviluppo dell’Appennino Umbro-Marchigiano e
cofinanziato dalla Fondazione Cassa di Risparmio di
Perugia. Dal 5 agosto al 30 settembre gli artigiani di
Umbria e Marche apriranno le loro botteghe per laboratori e workshop rivolti a turisti, gruppi e famiglie. Si spazia
dalla ceramica alla tessitura, alla realizzazione dei buccheri
alla lavorazione del legno, alla maiolica, al metallo, al gesso.
Sul versante del turismo si punta ai 70.000 pernottamenti
l’anno contro i 65.000 dello scorso anno, stando alle parole
quei giorni dal quale emerge un’atmosfera di grande amicizia
e vicinanza spirituale. Una ricchezza di testimonianze che
servirà in vista del nuovo anno pastorale. Attesa per la festività
della Madonna del Buon Gesù dell’8 settembre, un’autentica
tradizione di fede per il popolo fabrianese.
4
L'Azione 27 AGOSTO 2016
CERCASI
STUDENTE UNIVERSITARIO per completare in camera singola, appartamento ad Ancona.
Per info chiamare il cell. 340 3850851 dopo le ore 18.
E' stato smarrito
Smarrito Mustafà, gatto femmina, sterilizzata,
mantello bianco, grigio con
qualche sfumatura arancione. Persa in Frazione San
Michele, chi l'avesse vista
o trovata per favore chiami.
333 4690207.
Tanti auguri caro don Stefano!
Venerdì 26 agosto è il compleanno del nuovo Vescovo Mons.
Stefano Russo. A tutta la Diocesi
si unisce anche la redazione de
“L’Azione” per augurare alla
guida della nostra Chiesa ogni
bene e la vicinanza con la preghiera e l’affetto.
A Gabriele e Giacomo
Cosa dire se non ringraziare chi mi ha dato
tutto questo? La bellezza della vostra nascita, i
tuoi sette anni, i tuoi due anni, trascorsi dentro i
miei, con il vostro Amore, con il mio, intrecciati
tra loro da cose bellissime. Stupende che hanno
dato lustro alla mia vita. Ogni volta è la stessa
cosa, i vostri compleanni mi fanno rivivere
nell’interiorità l’importanza di cosa siete per
me! La vostra presenza inonda di luce, illumina
la strada di questo percorso che per voi va
avanti velocemente mentre il mio avanza piano
e lentamente. Lo sforzo di camminare, per me,
comincia a diventare faticoso mentre per voi due
è un percorrere di prati fioriti. Una meraviglia
vedervi correre, crescere, apprendere… insomma... diventare grandi. Nonna ci prova a starvi
dietro, ma… spesso ci dobbiamo fermare… ed è
lì che viene fuori il meglio di noi tre! Insieme!
Insieme piccoli angeli, meravigliosi bambini
che tanto hanno da dare e tanto da ricevere.
Mi insegnate tutte le cose belle che io come per
incanto ascolto e voi come per incanto ascoltate. I nostri baci, i vostri abbracci uniti ai miei,
colorano di meraviglioso stupore la vita. Siete
nati nello stesso mese, tu Gabriele il 3 agosto e
tu Giacomo il 28. Noi tutti abbiamo pronti tanti
auguri bellissimi per questi bambini che sono la
gioia più grandi che Dio ha voluto che vivessimo!
A voi due, ai vostri genitori babbo Flavio e mamma Barbara, alla vostra vivacissima famiglia l’augurio che la
vita sia colma di serenità, felicità e …pazienza ma soprattutto di tanto tanto Amore. Dio vi benedica grandi,
immensi Amori della mia vita!
Nonna
Rosilio e Anna:
nozze d'oro
Il giro del mondo
in 80 primavere!!!
Sebastiano
Gubinelli
Foto
Cico
Da Cico foto e dvd
dell’ingresso
del Vescovo
Presso il Photo Studio Cico, a Fabriano, in via Enrico
Cialdini, sono disponibili le foto dell’ingresso del
Vescovo Mons. Stefano Russo nella nostra Diocesi.
Il servizio fotografico copre tutte le tappe dell’avvenimento: l’arrivo a San Vittore, la sosta all’ospedale
“Profili”, l’accoglienza in Piazza del Comune, la
concelebrazione in Cattedrale. Il Photo Studio Cico
ha realizzato anche un dvd, anche questo diviso in
quattro momenti, per chi desidera rivivere l’avvenimento e conservarne la memoria in modo completa
e vivo. Anche il dvd può essere richiesto presso lo
studio fotografico.
Buon Compleanno Sebastiano! Il 12 agosto hai compiuto 80 anni e noi tutti ti abbracciamo e ti facciamo tanti auguri per altre 80 primavere come questa, durante
le quali macinerai altre centinaia di migliaia di chilometri di strade, sulla tua
inseparabile bicicletta! Auguri da:
Bruna, Maria Rita, Raffaele, Danilo, Antonella, Andrea, Elisabetta ed Eleonora
Riflessioni sulla città da seduti
Tra musica, arte, video, poesia e
parola, Art comes to town invita a
fare qualche riflessione di fine estate in due serate su persone, tutela
del territorio e sviluppo urbano, in
una città che, con un passato da
“isola felice” e un presente difficile,
si trova a ripensare se stessa e il
proprio ruolo in vista di un futuro
di rinascita, ed in un territorio,
quello dell’Alta Vallesina, stretto
tra esigenze di modernizzazione
e bisogno di riscoperta e tutela.
Mercoledì 31 agosto e venerdì 2
settembre, dalle ore 20.30 alle 22,
appena dopo il tramonto ci sederemo sulle scalette di Santa Caterina
per ascoltare testimonianze e brevi
interventi di chi, da dentro e da
fuori del nostro territorio, può
aiutarci a capire dove siamo e ad
immaginare nuove prospettive di
progresso virtuoso, all’insegna
della sostenibilità, della decrescita,
della consapevolezza, della cultura,
della valorizzazione del patrimonio
artistico e paesaggistico.
Il tema della prima serata è “I custodi della terra”: il paesaggio, la
natura, la campagna, visti con gli
occhi di chi cerca e pratica nuovi
modelli di relazione con il territorio,
seguendo le orme di un passato da
ritrovare, in cui è la terra stessa ad
insegnare. “Una città che cambia” è
l’argomento della seconda serata: i
mutamenti di Fabriano tra secoli XX
e XXI, l’armonia con l’ambiente
circostante, la qualità della vita, i
passaggi da centro agricolo a polo
industriale e, oggi, comunità in
cerca di identità.
Interverranno giovani professionisti,
architetti, coltivatori diretti, comitati
di cittadini, urbanisti, educatori,
co-workers, artisti, ed avremo gli
esempi di esperienze modello di
altre città. Gli interventi musicali
sono a cura dell’associazione Pro
Musica.
Avis Fabriano pranzo d'autunno
Il 9 ottobre l’Avis organizza un pranzo a base di pesce presso il ristorante
Boy a Marotta e visita libera del Castello di Gradara.
Le iscrizioni sono aperte.
L'oro è un
metallo
prezioso così
come voi lo
siete per noi.
Tanti auguri
dai vostri
figli Giorgio,
Loredana e
Fabrizio, la
nuora Stefania, il genero
Giancarlo,
i nipoti
Samantha,
Katiuscia
e Alex e la
pronipote
Natasha.
Rosilio Girolamini
e Anna Antonini
5
L'Azione 27 AGOSTO 2016
Nella parrocchia
di S. Nicolò
la presentazione
a maggio del progetto
>CRONACA
Un premio per ARTlab
Festeggia Fabriano al concorso Cei: ecco i laboratori di arte
di MASSIMO STOPPONI*
N
ei mesi scorsi avevamo
già dato notizia sulle
pagine di questo giornale
del felice esito della partecipazione di una parrocchia cittadina ad un concorso nazionale con
la vincita di un premio acquisto di
4.000 euro. Torniamo ora sull’argomento per aggiornare circa l’utilizzo
dei fondi che perverranno.
Precisiamo innanzitutto che il concorso di cui sopra, denominato “i
feelCUD”, è indetto dal Servizio
per la promozione del sostegno
economico alla Chiesa cattolica; un
servizio della Cei nato per informare
tutti i cittadini contribuenti italiani
sulla possibilità di indirizzare, con
una firma sulla propria dichiarazione dei redditi o sul modello CU, i
fondi derivanti dall’8 per mille del
gettito Irpef alle opere della Chiesa
che è in Italia attraverso le sue 228
diocesi e gli oltre 36.000 sacerdoti.
Detti fondi vengono impiegati per:
esigenze di culto della Chiesa cattolica - sostentamento dei sacerdoti
- opere di carità in Italia e nei paesi
del Terzo mondo.
Il concorso, giunto alla sua sesta
edizione, mette in palio premi che
vanno dai 15.000 euro del primo
sino ai 1.000 euro dell’ottavo. Le
condizioni per partecipare sono due:
la prima e più importante consiste
nella stesura di un progetto che abbia come obiettivo il miglioramento
della vita della propria comunità
parrocchiale e sociale, la seconda
consiste nel realizzare un evento
pubblico (un incontro,
una manifestazione,
una festa) che promuova la firma consapevole dell’8xmille
alla Chiesa cattolica,
evento documentato
attraverso un breve
video o delle foto.
Quest’anno ad “i feelCUD” ha partecipato,
insieme ad altre 191
parrocchie italiane,
per la prima volta una
parrocchia della nostra
diocesi, San Nicolò, con in testa il
parroco, don Luigi Forotti, coadiuvato dagli operatori dell’Oratorio
Centro Edimar, e la collaborazione
esterna della Coop sociale “Il Faro”,
la Casa “Madonna della Rosa” e
l’associazione “Cso” (Centro Sviluppo Occupazione).
L’evento è stato realizzato sabato 21
maggio nel chiostro della parrocchia,
preceduto da una conferenza stampa:
venerdì 20 maggio con le principali
testate giornalistiche del territorio.
Si è trattato di una festa cui hanno
partecipato circa 200 persone tra
bambini, ragazzi, famiglie e adulti
della nostra Diocesi, durante la
quale, oltre a giochi quiz, è stato
distribuito materiale informativo
fornito dalla Cei, sono intervenuti
come testimonial Mons. Giancarlo
Vecerrica, il sottoscritto, incaricato
diocesano per il Sovvenire, Giovanni Fazio referente parrocchiale
per l’8xmille, Carlo Cammoranesi,
direttore del settimanale “L’Azione”
e coordinatore commissione cultura
Fisc, Pietro Peloni, responsabile
della conduzione dell’associazione
casa Madonna della Rosa ed Edmondo Ercolani, presidente Caritas
Diocesana.
Ma veniamo al progetto predisposto dalla parrocchia e denominato
“ARTlab - “Tu sei un bene per noi”,
con il quale si intende realizzare dei
laboratori di arte e mestieri per valorizzare i talenti dei giovani e non, al
fine di supportare il loro inserimento
lavorativo in un contesto territoriale
di disagio economico occupazionale
ed umano. Il progetto si rivolge sia
a persone che si affacciano per la
prima volta al mondo del lavoro e
sia ai disoccupati in cerca di lavoro;
l’obiettivo è dare un aiuto concreto
alle numerose famiglie della comunità che stanno vivendo difficoltà
economiche e sociali, attraverso la
creazione di laboratori artistici e
artigianali professionali per la realizzazione e commercializza- zione
di oggetti, anche di alta gamma,
per eventi importanti da ricordare,
privati (battesimi, comunioni, cresime, matrimoni, compleanni, lauree),
pubblici e aziendali. I laboratori
riguarderanno la realizzazione di
oggetti in carta, ceramica, feltro,
gesso e il restauro di mobili antichi.
Ulteriore beneficio del progetto è
la valorizzazione della tipicità di
Fabriano, città della Carta e della
Ceramica, recuperando gli antichi
mestieri.
Più nel dettaglio possiamo dire che
nei laboratori artistici di carta e
ceramica si progetterà l’oggetto da
creare grazie anche ad un supporto
grafico, scegliendo la materia prima,
il tipo di lavorazione, decorando,
assemblando le varie parti e confezionando il prodotto finito. Successivamente i prodotti finiti verranno
commercializzati tramite i seguenti
canali: vendita on-line, vendita
all’ingrosso, vendita al pubblico sia
privato che aziendale con un livello
di qualità medio/alto. Per quanto
riguardo il laboratorio di restauro di
mobili antichi si procederà dapprima con attività didattica finalizzata
all’apprendimento del mestiere e
successivamente si inizierà l’attività
di laboratorio. L’attività verrà realizzata
all’interno di locali
esistenti che saranno
messi a disposizione
dalla parrocchia e
opportunatamente
attrezzati con computer, stampanti/
scanner, taglierina
professionale, fustelle, plastificatrice,
rilegatrice, forno per
la ceramica e attrezzi
per il restauro.
Ma quali sono le motivazioni profonde che hanno portato alla ideazione ed alla formulazione di questo
articolato progetto?
Nel nostro territorio assistiamo da
tempo ad una forte crisi economica che continua a generare forte
disoccupazione e sconforto diffondendo disagi in tante famiglie della
nostra realtà. Questo progressivo
impoverimento della nostra città,
dovuto anche al fallimento di diverse aziende, ha portato anche ad
un inaridimento a livello umano
nei rapporti tra adulti e tra le varie
generazioni. Il progetto si prefigge
pertanto non solo di mantenere le
attività finora svolte nell’oratorio
della parrocchia, che nel corso degli
anni hanno visto incrementare l’erogazione dei servizi e delle iniziative,
ma potenziarli dando un contributo
al bene della parrocchia stessa,
della comunità e di tutte le persone
che si incontrano. Da tempo inoltre
la parrocchia presta attenzione e
sostegno a gruppi di adolescenti,
anche lontani dal contesto oratoriale,
creando percorsi di formazione al
fine di attivare processi di crescita
individuali e di comunità. Anche
in questo contesto si inserisce il
progetto con l’intento di continuare
e consolidare il rapporto con le
famiglie e i giovani sostenendoli
concretamente in questo momento
critico in ambito lavorativo.
Operativamente le attività inizieranno entro settembre con l’acquisto
di una parte delle attrezzature (pc e
stampanti) e l’avvio dei primi corsi
di formazione tenuti da Francesca
Bartolini, diplomata in Grafica
Pubblicitaria e Fotografia ed esperta
in comunicazione, design e multimedia, finalizzati all’apprendimento dei
rudimenti di base dei vari mestieri.
Una possibilità sinergica potrebbe
aversi grazie anche alle Borse lavoro
Over 30 con oltre 4 milioni di euro
di risorse regionali, statali e comunitarie stanziati per permettere di
realizzare un’esperienza lavorativa
e formativa capace di supportare la
delicata fase della ricollocazione nel
mercato del lavoro.
*Incaricato al Sovvenire
taccuino
FABRIANO
FARMACIE
Sabato 27 e domenica 28 agosto
CERROTTI
Via G. Miliani, 1
tel. 0732 4959
DISTRIBUTORI
Domenica 28 agosto
Self-service aperto in tutti i distributori
EDICOLE
Domenica 28 agosto
Edicolè Corso della Repubblica
Edicolandia Via La Spina
Morelli Simone Via XIII Luglio
Belardinelli Via Martiri della Libertà
News snc Stazione ferroviaria
Sinopoli Simona Via Corsi
Silvestrini Via Benedetto Crocee
CROCE ROSSA
P.zza Altini
tel. 0732 21948 orario continuato
CROCE AZZURRA
Via Brodolini, 22 tel. 0732 629444
GUARDIA MEDICA
Rivolgersi al tel. 0732 22860
GUARDIA MEDICA veterinaria
Rivolgersi al tel. 0732 7071
BIGLIETTERIA FERROVIARIA
dal lunedì al sabato
dalle ore 6.30 alle 12.30 e dalle 13.30 alle 19.30
domenica dalle ore 13.30 alle 19.30
Tel. 0732.5345
Il servizio di biglietteria è svolto
anche dall'edicola della stazione
Agenzia Viaggi del Gentile
Atrio stazione FS
dal lun. al ven. ore 8.30-12.30 e 16.30-19.30
sabato 8.30-12.30, domenica e festivi chiuso
tel. 0732.5345 - 0732.5066 - fax 0732.233063
www.viaggidelgentile.it
Agenzia viaggi Santini via Buozzi 24
lun/ven 9-12.45 e 15-19, sab. 9.30/12.30 e 17.30/19
tel. 0732 23161 www.santiniviaggi.it
Agenzia Janus viaggi
Piazza del Comune 5 (tel. 0732 22522)
6
>FABRIANO<
L'Azione 27 AGOSTO 2016
Il premio di Precicchie c'è:
arriva Riccardo Scamarcio
La rassegna dedicata al cinema si svolgerà
dal 10 al 18 settembre anche con la Pivetti
di DANIELE GATTUCCI
L
a ventesima edizione del
Premio Cinematografico e
Televisivo Castello di Precicchie si terrà nella cornice storica di
questo piccolo affascinante borgo,
da sabato 10 a domenica 18 settembre, e avrà come ospiti Riccardo
Scamarcio e Veronica Pivetti. Personalità dello spettacolo di grande successo del cinema e della televisione
per i quali è previsto il consueto
omaggio alla carriera: retrospettiva
cinematografica e incontro con il
pubblico. Nel programma anche
la tavola rotonda “Socialmente
inter@ttivi. Opportunità e rischi”,
l’omaggio al cortometraggio “Ho
versato sangue” di Alessandro Pepe,
il concerto Music & Muvies - Music
from Movies for flaut and piano, la
proiezione selezione opere premiate: Premio Castello di Precicchie e
Fabriano Film Fest. Quindi la mostra “Precicchie prima dei social”.
La manifestazione, diretta da Piero
Spila, organizzata dall’associazione Castello di Precicchie con il
patrocinio e la collaborazione della
Regione Marche, della Provincia
di Ancona, della città di Fabriano,
dell’Università Politecnica delle
Marche, dell’Unione Montana Esino Frasassi, del Parco della Gola
della Rossa è stata presentata nella
sala consiliare di Palazzo Chiavelli
In programma anche
musica e tavola rotonda
La 20° edizione del Premio Cinematografico e Televisivo Castello di Precicchie
destina l’Omaggio alla carriera a Riccardo Scamarcio e Veronica Pivetti. Il primo
sarà presente la sera di sabato 17 settembre, mentre la seconda, sempre nella
Pizzetta del Castello, incontrerà il pubblico la sera di venerdì 16 settembre. Il programma contempla anche la tavola rotonda “Socialmente inter@ttivi. Opportunità
e rischi”, che si terrà domenica 18 settembre alle ore 18; sempre domenica 18
l’omaggio al cortometraggio “Ho versato sangue” di Alessandro Pepe, girato in
parte negli ambienti del Castello di Precicchie con la partecipazione attiva di alcuni
abitanti del luogo. Il cartellone prosegue con il concerto Music & Muvies – Music
from Movies for flaut and piano, dedicato a colonne sonore del cinema d’autore
eseguite dai Mastri Marco Agostinelli (flauto) e Emilio Procaccini (piano), guest
al contrabbasso Pierpaolo Chiaraluce. La proiezione selezione opere premiate:
premio Castello di Precicchie e FFF Fabriano Film Fest, in collaborazione con
l’Associazione Opificio delle Arti, infine, la mostra “Precicchie prima dei social”,
allestita nei locali del Castello dove sarà esposto materiale prodotto negli anni in
cui don Pietro Ciccolini, era parroco ed animatore di alcuni gruppi giovanili del
fabrianese. Novità di questo evento, che pur mantenendo la struttura originaria
(radicamento con il territorio) nel tempo si è trasformato in un laboratorio di occasioni e iniziative mirate a mettere in contatto i giovani del territorio con diverse
forma di spettacolo e arti visive, concerne i film: per l’Omaggio a Scamarcio
verranno proiettati, in collaborazione con la Biblioteca Multimediale “Sassi” del
Comune di Fabriano, nei locali della stessa Biblioteca.
d.g.
da Giancarlo Sagramola, sindaco di
Fabriano, dagli assessori al Turismo
e alla Cultura, Giovanni Balducci
e Barbara Pallucca, dal direttore
artistico Piero Spila, dagli espo-
nenti della associazione Castello di
Precicchie, alla presenza dei main
sponsor Aldo Ilari - Ilari Cav. Aldo
snc e Fabio Biondi titolare della
Diatech Pharmacogenetics S.r.l. Il
La ditta "Itec" completerà i lavori
al Podestà per 273 mila euro
Al via i lavori per il completamento
del Palazzo del Podestà di Fabriano.
Dopo la firma del contratto con la
ditta Itec srl di Padova che ha vinto
l’appalto, l’amministrazione comunale ha provveduto a consegnare, la
prima settimana di agosto, i lavori
all’azienda che, entro 270 giorni,
dovrà effettuare una serie di migliorie all’interno della storica struttura
del centro storico. I tecnici dovranno
installare gli impianti elettrici, posare in opera i pavimenti, le porte
e tutto l’arredo dei locali al piano
superiore dove sorge la sala convegni ed esposizioni. Stesso lavoro
nel lungo corridoio che collega con
i Giardini del Poio e al piano terra
che sarà dedicato all’archeologia.
“A questo punto - ha detto il sindaco
Sagramola – il Palazzo del Podestà
sarà completamente fruibile. Meno
di un anno e la cittadinanza potrà
godersi un luogo simbolo a cui
siamo tutti affezionati". Il costo
del lavoro ammonta a 273 mila
euro. La rivoluzione in centro
storico riguarda, questa volta, uno
dei gioielli architettonici della città. Prosegue anche il restauro dei
Giardini del Poio. Recentemente è
stata presentata la realizzazione di
una struttura di collegamento tra il
Palazzo del Podestà ed complesso
della Madonna del Buon Gesù,
sede della Pinacoteca e della Casa
di Ester tramite un tunnel con pareti
e copertura di vetro.
“La differenza di quota con il palazzo del Podestà – ha detto l’architetto
Evangelisti – sarà superata da un
impianto di risalita e sollevamento
rivestito in legno e da una nuova
scala non coperta. Un intervento
da oltre 400 mila euro (300.000 da
fondi Fas e 100.000 da Veneto Banca) che si concluderà entro l’anno.
Fabriano si conferma, così, terra
di cultura che deve intercettare più
turisti. Gli uffici comunali, intanto,
stanno predisponendo il bando per
l’affidamento della gestione del sito
archeologico di Attidium. Entro
ottobre potranno riprendere le visite
guidate e i laboratori con le scuole.
m.a.
Riccardo
Scamarcio
premio, nato per ricordare il parroco
di Precicchie, don Pietro Ciccolini,
pur mantenendo la struttura originaria, si è via via sempre più orientato
a divenire un laboratorio d’idee e
d’iniziative volte a mettere in contatto i giovani del territorio con le
diverse forme dello spettacolo e delle arti visive. Anche in questo caso,
dopo un primo periodo d’incertezza
sullo svolgimento di questa rassegna
(di cui tutti hanno parlato Rodolfo Santilocchi,
il direttore artistico Spila e gli
esponenti dell’esecutivo), il programma dell’edizione 2016 si
presenta vario e
articolato nelle
proposte e iniziative: da momenti di riflessione
sociale a quelli
più tradizionali di spettacolo,
incontri con gli
attori, proiezione
di film, dibattiti.
Giorni densi di
appuntamenti,
a conferma della qualità e del
ruolo che il premio è riuscito a
conquistare nell’ambito della vita
culturale del territorio, della città
di Fabriano, della provincia, della
regione. La dimostrazione lampante
dell’attivismo del sodalizio organizzatore è arrivata dalla costituzione
di un’associazione sportiva Castello
di Precicchie che ha dato un fortissimo stimolo a ripartire nella messa
a punto del programma, in quanto
gran parte dei fondi raccolti dai
giovani del nuovo sodalizio sportivo
sono andati al premio che ha potuto
così realizzare l’edizione. L’aver
stretto i pugni e aver proseguito
nell’iniziativa, nonostante il taglio
dei contributi, comprova come que-
sta rassegna di grande prestigio se
pur realizzata con bassi costi, considerato che gli ospiti non hanno mai
voluto gettoni di presenza, oggi è
una realtà consolidata nel panorama
nazionale”. Dal suo canto il patron
della Diatech Pharmacogenetics,
Biondi, ha aggiunto: “Ringrazio
voi perché la nostra azienda lavora
sull’intelligenza e conoscenza e, in
un momento come quello attuale,
occorre fare un salto di qualità
cercando di
valorizzare
tutto ciò che
facciamo in
seno alla collettività: noi
come azienda
e voi come
associazione
e proprio voi
siete la prova
concreta di
quanto una
piccola frazione riesca
a fare con
buona volontà, impegno e
ingegno, raggiungendo
obiettivi importanti come
quelli che ancora una volta siete
riusciti a conseguire”. Nel corso
dell’incontro con i cronisti, rilevato
pure che nel programma 2016, sarà
dedicata particolare attenzione al
valore della comunicazione, concentrata nella mostra “Precicchie
prima dei social”, all’interno della
quale sarà curato il tratteggio della figura di don Pietro Ciccolini
partendo però da una disamina del
“vecchio” nucleo dell’associazione
a cui si sono uniti i giovani e che ora
svolgono una funzione di elemento
trainante ed hanno consentito di
riprendere il Palio dei Campanari
ma anche di dare vita ad attività
collaterali.
L'Azione 27 AGOSTO 2016
>FABRIANO<
Concerti, trekking
e tanto spettacolo
di GAIA GERMONI
P
rosegue “Lo Spirito e la
Terra”, il festival promosso
dalla Fondazione Cassa di
Risparmio di Fabriano e
Cupramontana che, alla sua terza
edizione, quest’anno propone appuntamenti nel territorio da maggio
ad ottobre.
Dopo il mese di luglio, in cui
gli eventi si sono concentrati nei
Comuni di Cupramontana, Genga
e Serra San Quirico, nel mese di
agosto il Festival si svolgerà a
Fabriano. Dal 23 al 28 agosto torneranno quindi gli appuntamenti
giornalieri che hanno caratterizzato
le scorse edizioni: i trekking alla
scoperta del territorio, il concerto
di mezzogiorno alla chiesa della
Scala Santa con Mario Solinas,
le lezioni di yoga alle ore 16 ai
Giardini Regina Margherita e i
concerti di Mezzanotte presso il
Loggiato San Francesco. A tutto
ciò si accompagneranno tanti altri
appuntamenti. Martedì si inizia a
Marischio con la “Cena Immezzo
al Campo” a cura dell’azienda
agricola Il Maggio, che sarà seguita
dal Teatro di Paglia, concerto di
musica tradizionale marchigiana
con Lu Trainanà. Mercoledì alle ore
18 torna l’incontro Interreligioso,
con le Suore del Monastero delle
Clarisse Cappuccine e la Comunità
Sikh. Giovedì alle 18.30 il Loggiato
San Francesco ospiterà la conferenza di Alessandro Simonelli su
Il concerto dello scorso anno sulla piscina dei Giardini
“Connessioni con la storia delle
Abbazie”. Dalle ore 21 spazio alla
musica con il concerto dei Tlon,
che si esibiranno sulla scalinata del
Poio. Venerdì pomeriggio invece
incontro con Sax Cammarata sulla
filosofia buddhista. La sera torna
uno degli appuntamenti più attesi
del festival, lo spettacolo che avrà
come palcoscenico la piscina del
giardino Regina Margherita: in
scena Alessandro Raggi e Papaveri
e Papere con “Camminando sulla
strada”, spettacolo di reading e musica americana. Sabato pomeriggio
sarà invece ospite il professor Augusto Ancillotti, autore del romanzo storico “La mano di Dio”, in un
incontro presentato dal direttore del
"Corriere dell’Umbria" Federico
Fioravanti. Dalle 22 spazio alla
musica in piazza del Comune con il
Saltarello e le contaminazione jazz
di Vincanto e Concordia.
Domenica mattina torna il concerto
all’alba con Laudare et Delectare:
l’appuntamento è, come gli scorsi
anni, sui prati di San Silvestro alle
6. Dopo il concerto e la colazione
partirà il trekking per l’Eremo di
Valdisasso, dove, alle 10.30, Padre
Ferdinando Campana insieme al
Wwf terrà un incontro dedicato
all’enciclica Laudato Sì. Alle 16
appuntamento a Valleremita dove,
presso l’Aula Verde, sarà la volta
del concerto Peripatetico “La leggenda della Sibilla”. Alle 21.30
appuntamento invece presso la
piazza antistante il Comune per lo
spettacolo di danza, musica, pittura
e poesia “Eterreo”. Dopo queste
sei intensissime giornate il festival
tornerà poi dal 16 al 18 settembre e
dal 21 al 23 ottobre per concludere
questa terza edizione, ancora una
volta all’insegna dei valori che
hanno ispirato la storia di un territorio profondamente segnato dalla
relazione tra natura e spiritualità.
7
La sera di Ferragosto, di rientro
Lo spiedino
dalla classica scampagnata, ho
costeggiato la Festa
di Santa Maria casualmente
di Santa Maria. Mi aspettavo non
un pienone ma sicuramente
e l’arrosticino dico
una partecipazione degna delle
performance, quando l’affollamento di persone assumeva
a San Domenico antiche
sembianze in bilico tra un pacifico
rave party e un alveare assiepato attorno all’ape regina. Aspettative
d’affluenza sonoramente disattese: pochissima gente e pochissime
auto, quasi a sancire visivamente un’improvvisa e inattesa implosione.
Potrebbe sembrare un particolare irrilevante, visti i problemi con cui
dobbiamo fare i conti, ma, come dice un amico, è sempre più importante rilevare i segnali deboli per capire davvero cosa sta succedendo
nel “profondo” di quel che si muove attorno a noi. Negli anni delle
edizioni trionfanti la Festa di Santa Maria, o Sagra del Cocomero che
dir si voglia, non rappresentava soltanto un momento di ritrovo, una
sagra agostana miracolosamente sovraffollata, ma anche uno strumento
rituale di mediazione politica, la sede in cui il potere fabrianese oliava
i suoi sistemi di consenso e decideva le strategie autunnali di collateralismo alla Dc e ai Merloni. Per molto tempo abbiamo ritenuto, e non a
torto, che il successo della Sagra del Cocomero fosse la prova di come
le permanenze di mentalità sopravanzassero di molto gli elementi di
cambiamento: l'agghiacciante ruota con il prosciutto in palio, la pesca
con il lancio di cerchietti in plastica su premi ruotanti, i proverbiali tre
colpi di palla alle lattine ammonticchiate, il liscio marchigiano con gli
ometti pericolosamente protesi verso le gentilissime signore. E poi
quei volti inconfondibili, incredibilmente uguali e affratellati, come
nei rimpasti genetici tra le antiche dinastie regnanti; una gigantesca
carrellata di lineamenti e di variazioni sul tema "casa, chiesa e vigna",
il filo rosso di una comunità che affidava i propri disegni familiari e di
vita a un sistema di relazioni personali piuttosto che a una dimensione
civica più individualista, solidale e moderna. La partecipazione deludente a questa edizione della Sagra del Cocomero – già in nuce negli
anni passati -, segnala probabilmente la fine di un’epoca e una rottura
profonda nell’antropologia dei fabrianesi. Il retroterra politico che dava
senso, sfondo e sostanza a quell’evento di successo si è dissolto con
la crisi, la vecchia classe dirigente democristiana è in là con gli anni
e la terza generazione merloniana ha dissolto i rapporti col territorio e
con il suo distretto manifatturiero. Quella che si profila è un’altra città,
sicuramente tentata dall’assistenzialismo, con meno spirito d’impresa
ma paradossalmente più libera e proiettata nel futuro, perché meno
segnata da vincoli, fedeltà e sudditanze. Una città in cui al posto di
uno spiedino a Santa Maria si profila un arrosticino consumato a San
Domenico. Davvero un altro mondo: in bocca e in testa.
8
>FABRIANO<
L'Azione 27 AGOSTO 2016
La capitale del camminare
Fabriano al centro di un progetto europeo: parla Paolo Piacentini
di GIGLIOLA MARINELLI
Q
uesta settimana parliamo
di mobilità dolce, una
possibilità anche per il
nostro territorio di valorizzarne la bellezza
favorendo il turismo sostenibile.
Ne parliamo con il presidente di
Federtrek Paolo Piacentini (nella
foto), esperto ed appassionato di
cammini, anche in vista della Giornata del Camminare organizzata
proprio da Federtrek il prossimo
9 ottobre.
Come nasce la sua grande passione per il camminare?
Se vogliamo dare una data e luogo
precisi bisogna risalire a quando
avevo appena 22 anni e mi trovavo
in vacanza in Val d’Aosta. Era la
prima volta che andavo a camminare sulle Alpi e ne rimasi colpito
nel profondo al punto di non avere
più voglia di tornare a casa. Una
vacanza indimenticabile che mi
portò a contatto diretto con una
natura meravigliosa, ma soprattutto
mi fece scoprire la dimensione affascinante del camminare e faticare
per raggiungere una vetta e provare
una pienezza dello spirito.
Si è trasferito a Fabriano con la
sua famiglia. Cosa l’affascina del
nostro territorio e quali potenzialità credi possa avere e sviluppare
in base alla tua esperienza?
La scelta di vivere a Fabriano è
legata ad una serie di coincidenze
inattese ma sicuramente siamo
rimasti colpiti dalla bellezza del paesaggio e dalla sua storia. Fabriano,
come ho avuto modo di scrivere in
varie occasioni, ha delle potenzialità enormi legate soprattutto alla
promozione convinta di un turismo
di qualità che sappia mettere al
centro le sue vocazioni principali
con una cultura dell’accoglienza
che faccia sentire il turista avvolto
in un’esperienza unica. Fabriano
ha bisogno di rinascere
da una crisi profonda e
quindi non può essere
solo il turismo la chiave
di volta, ma c’è bisogno
di lasciarsi alle spalle
un passato che ha dato
benessere, ma che in
qualche modo ha tenuto
sopite tutte e altre potenzialità di sviluppo. Una
nuova identità fabrianese può essere quella di
una città che guarda di
nuovo al suo territorio
valorizzando, oltre al
turismo, anche forme
di agricoltura di qualità
che non siano alternative
ad un’imprenditorialità
fortemente innovativa in
campo industriale. Quello che dovrà accadere,
secondo me, è la nascita
di una nuova alleanza tra chi ha voglia di mettere in campo creatività
e competenze che sposino l’idea
di una sorta di patto di solidarietà
per fare in modo che la società
fabrianese sia resiliente rispetto
agli avvenimenti che possono
condizionarla dall’esterno, come
accaduto con le drammatiche crisi
degli ultimi anni.
Lei è un amante ed un cultore
A MODO MIO
a cura di Luciano Gambucci
Dal bianconero a...Rio
Sono perfettamente consapevole
che ciò che sto per scrivere farà
arricciare il naso a molti. A
cominciare dai miei parenti più
stretti, figli e nipoti, tutti orientati
verso il…bianco e nero. Anch’io,
a dire la verità, ho sempre avuto
una certa simpatia per quei colori. In sostanza quando gioca
la “vecchia signora”, inconsapevolmente, sono portato ad essere
più contento se la Juventus vince
piuttosto che…soccombe! Non
so il motivo ma fin da ragazzino
facevo il tifo per i colori bianco-
neri. Anche se non
ho cominciato con la
squadra torinese ma
con quella di Udine
che come ben sanno
gli amanti del calcio, ha gli stessi
colori juventini. Probabilmente è
poi stato naturale passare dal Friuli
al Piemonte. Ma in giro per il mondo
le squadre con i colori bianconeri
sono tantissime, quelle di una certa
qualità addirittura più di cento. Ma
perché gli appassionati juventini
storceranno il naso? Semplice:
perché sto per dire che l’opera-
della bellezza. Può affermare che
nel caso specifico di Fabriano la
bellezza e la sua valorizzazione
possa “salvare” il nostro comprensorio?
Assolutamente sì. Fabriano è un
luogo magico perché ha la dimensione di una cittadina con molti
servizi a disposizione, ma con una
collocazione geografica che la
pone nel cuore dell’Appennino,
a ridosso di montagne che sono
molto conosciute anche fuori regione. Sono montagne che hanno
una morfologia particolare che ha
permesso nel tempo insediamenti
che trasmettono una particolare
energia. La presenza di conventi,
monasteri ed eremi fanno del nostro
territorio un luogo ricco di spiritualità, il tutto immerso in una natura
ricca di biodiversità.
Si parla di trasformare Fabriano
in capitale europea del camminare. In cosa consiste questo
ambizioso progetto?
Diciamo che il progetto è ambizioso, ma ovviamente
riguarda la dimensione
nazionale e non europea,
almeno per adesso. E’ un
progetto che nasce da una
mia vecchia idea e che ha
trovato a Fabriano terreno
fertile nel confronto con
alcune persone che ho
avuto modo di apprezzare
per l’amore nei confronti
del territorio, soprattutto
nelle iniziative di “Lo
Spirito e la Terra”, ma
anche nelle attività di bravissimi accompagnatori
naturalistici. Il progetto
prevede la creazione di un
luogo di riflessione di alto
livello che sappia mettere
in rete tutte le eccellenze
che oggi promuove il
camminare a 360° per
creare, eventualmente,
anche percorsi formativi riservati
al mondo delle associazioni e delle
istituzioni.
Il 9 ottobre Federtrek ha organizzato in tutta Italia la giornata
del camminare. Può spiegare in
cosa consiste e qual è la mission
di questa importante iniziativa?
La Giornata Nazionale del Camminare nasce da un’idea della Federtrek e già dalla prima edizione
ha avuto un grosso successo coinvolgendo comuni ed associazioni
per un totale di oltre 200 iniziative.
Quest’anno i temi della saranno
quelli classici della promozione
del camminare come dimensione
quotidiana partendo dalla scelta
individuale di lasciare l’auto a casa
per riprendersi la città, perché una
città vissuta a piedi è più vivibile
per tutti, soprattutto per i bambini.
L’iniziativa non può non vedere al
centro della scena la pedonalizzazione di aree sempre più vaste, partendo dai nostri meravigliosi centri
storici. Quest’anno la giornata avrà
un focus particolare anche sul tema
degli itinerari storico-culturali in
linea con l’Anno Nazionale dei
Cammini indetto dal Ministro
Franceschini. Non posso sottrarmi
ad un dibattito molto acceso anche
nella città di Fabriano. Mi riferisco
al tema della pedonalizzazione
del centro storico in cui, come
accade in tutta Italia, all’inizio ci
sono molte opposizioni soprattutto
da parte dei commercianti e dei
residenti interessati, ma poi una
volta che si riesce a costruire un
percorso partecipato e la pedonalizzazione funziona, viene talmente
apprezzata che saranno gli stessi
primi oppositori a non voler tornare
indietro. Il centro storico di Fabriano completamente pedonalizzato
permetterebbe una fruizione più
attenta e la possibilità di creare
itinerari turistici che danno la
possibilità di apprezzare anche
l’angolo più nascosto prolungando,
potenzialmente, anche il periodo di
permanenza.
zione che ha portato
in Inghilterra il calciatore francese Paul
Pogba mi è sembrata
vagamente folle, innaturale, forse anche
immorale. So bene
che quella cessione –
chiedo scusa ma non
uso la parola vendita
che mi sa tanto del
peggior mercato degli animali - è
economicamente in linea con i
bilanci della società per la quale ho
più di una simpatia. Insomma per la
società super scudettata l’operazione è stata positiva anche se, pochi
giorni prima, la società degli Agnelli
aveva versato nelle casse del Napoli
qualche decina di milioni in meno.
Lo “strano” - diciamo così - riguarda
l’atteggiamento dei tifosi e degli
appassionati del calcio che si sono
talmente abituati a citare cifre iperboliche di cui parlano quasi come il
costo di un chilo di carne o di pesche
al supermercato. Una assuefazione
che fa loro ritenere sostanzialmente
normali e giuste le cifre che la maggior parte dei calciatori percepisce
per una stagione. Cifre che un tifoso
operaio o impiegato non riuscirà ad
incassare in tutta la sua vita lavorativa! Quasi parallelamente, dall’altra
parte del mondo, in quel Brasile
in cui trovo un pezzo della storia
della famiglia paterna (nonna Rosa
era nata e vissuta da quelle parti)
migliaia di atleti di tutto il mondo
hanno dato vita ad un’altra Olimpiade che ci ha visto portare a casa
un bel gruzzolo di medaglie. Di esse
siamo orgogliosi, giustamente,
ma forse non ci rendiamo conto
dell’enorme diversità delle due
situazioni. Sul piano economico,
ovviamente, anche se non dobbiamo nasconderci che anche molti
dei protagonisti dell’Olimpiade
incassano annualmente cifre rilevanti soprattutto dalla pubblicità.
Già le Olimpiade greche dell’antichità elargivano privilegi e
denari in abbondanza. Il mondo
insomma non è poi così cambiato.
Di certo, però, i milioni di euro
del calcio europeo e non solo
non devono farci dimenticare le
favelas di Rio o gli operai in cassa
integrazione e non entusiasmarci
a trasferimenti a cifre assurde a
cui purtroppo ci stanno abituando
a perdere il senso della realtà.
pezza (pigotte) curate nei minimi particolari, con eleganti vestiti anche da cerimonia, sono
oltre venticinque quelle esposte, altre sono state donate per
i scopi benefici dell’Unicef.
E’ una passione, dice la sig.
ra Rita, che mi ha riportato
alla mia infanzia quando
bambina la mia mamma
mi regalò una bambola
di pezza, fu una gioia
immensa un giocattolo che
mi ha accompagnato fino alla adolescenza. Il figlio Luca, diplomato
all’Istituto d’Arte di Macerata, è
stato un apprezzato disegnatore/arredatore e ha svolto il suo lavoro per
molti anni a Fabriano. Le sue opere
artistiche di pregevole fattura,
come quelle della mamma, sono
sempre rimaste nascoste nelle
mura domestiche e pochi hanno
avuto la fortuna di ammirarle.
Questa mostra è un atto dovuto,
una testimonianza nei confronti
di tante persone che, con la loro
genialità artistica e artigianale
non hanno visibilità pubblica,
ma potrebbero dare una spinta
emotiva alla riscoperta di tanti
talenti del nostro territorio. La
mostra all’Oratorio del Gonfalone rimane aperta il sabato e la
domenica, fino al 25 settembre,
con il seguente orario: 10.30 12.30 / 17 – 19.30.
Arte in famiglia al Gonfalone
con le pigotte in mostra
Si è aperta sabato 20 agosto, nel
magnifico salone dell’Oratorio
del Gonfalone di Fabriano, una
particolare e curiosa mostra dal
titolo “Arte in famiglia”. E’ la
storia di una delle tante famiglie
italiane dove creatività, passione
per l’arte, sono gli elementi che
ci permettono di ammirare la
bellezza e l’unicità di un’opera, sia artistica che artigianale.
Madre e figlio, un binomio che
esalta l’operosità creativa che è a
volte nascosta in ognuno di noi.
Dal 1970 la sig.ra Rita ha curato e
confezionato le tuniche dell’ordine
dei Monaci Silvestrini di S. Teresa
a Matelica e di San Silvestro Abate
a Fabriano, una collaborazione che
è stata espletata con dedizione e
professionalità fino ai nostri giorni.
La Congregazione Silvestrina con
don Andrea Pantaloni, allora parroco di Santa Teresa, ha stretto un
forte legame con
la sig.ra Rita per
il prezioso servizio reso per oltre
quarant’anni. Chi
scrive ha avuto la
piacevole sorpresa di conoscere
la famiglia Bolognesi, di Matelica,
che grazie alla loro creatività è stato
possibile allestire questa mostra.
La sig.ra Rita ha realizzato, negli
ultimi anni, fantastiche bambole di
Sandro Tiberi
L'Azione 27 AGOSTO 2016
>FABRIANO<
9
Esperienza indimenticabile
I 41 ragazzi della diocesi tornano dalla Gmg di Cracovia e raccontano le loro impressioni
di RobeRta Stazi
U
n’esperienza unica ed
indimenticabile per i
41 ragazzi partiti dalla
Diocesi di FabrianoMatelica verso Cracovia, per la
Giornata Mondiale della Gioventù.
Due settimane, una passata nelle
famiglie nella città di Katowice e
l’altra a Cracovia con l’incontro
con il Papa ed i giovani di tutto il
mondo, che ha colorato i cuori e
rafforzato la fede dei nostri giovani.
Giornate ricche di emozioni, ma
anche non sempre semplici, perché
insieme alla bellezza dei momenti
vissuti, ci sono state le “piccole
difficoltà”: il dormire all’aperto
nella notte di veglia, l’allarme
della ragazza che aveva contratto
la meningite e che ha messo in
apprensione soprattutto i coordinatori, le paure sulla sicurezza che
arrivavano dall’esterno.
Ma queste difficoltà sono state
sicuramente un piccolo apostrofo
tra i mille colori che l’arcobaleno
di Cracovia ha regalato.
Questa volta sbirciamo noi nelle
pagine del diario che i ragazzi ci
hanno messo a disposizione, ed attraverso le loro testimonianze, raccontiamo alcuni momenti intensi.
Uno di essi, è stato sicuramente
il soggiorno nelle famiglie di Katowice.
“Non credevo si potessero provare così tante emozioni- racconta
Gabriele Bani - abbiamo costruito
un legame molto forte con tutte le
famiglie che ci hanno ospitato. La
lingua non è stato un limite, perché
la loro ospitalità è stata magnifica
e soprattutto perché ci ha accomunato l’amore di Dio”.
Andrea Fabbri, invece, è rimasto
colpito dalla Messa comunitaria
di tutti i giovani insieme: “Era
una giornata uggiosa, poi all’improvviso uno spiraglio di luce ha
illuminato tutti i giovani presenti
nel campo e allo stesso tempo uno
stormo di uccelli è passato attraverso la luce: è stata un’immagine
paragonabile al celebre poema del
Carducci! Ed è una delle immagini più belle vissute, una di quelle
piccole cose che ti fanno accorgere
che Gesù è sempre con noi, non
solo nel momento dell’Eucarestia,
ma anche nei momenti in cui meno
te l’aspetti, l’importante è catturare
il segnale. Un segnale che arriva
attraverso anche la semplicità del
sorriso, perché un sorriso regalato
vale più di mille parole”.
Un altro momento estremamente
toccante per gli animi dei nostri
giovani, è stato il pellegrinaggio
al Santuario della Divina Misericordia.
“Lo Spirito del Signore è su di me.
Queste parole ci hanno accompagnato lungo il pellegrinaggio verso
il Santuario della Divina Miseri-
cordia”, ci racconta Don Marco
Strona, “… ecco allora che lungo
la strada, tra la gente di tutto il
mondo, queste parole si fanno carne, si fanno cammino, si fanno via.
Sentimenti di gioia, di speranza, di
fiducia, di amore per la vita. Questo
si è respirato a Cracovia: mentre
nel mondo l’odio e la violenza
rienza, i ragazzi ricorderanno anche
i momenti semplici, come gli attimi
quotidiani condivisi tutti insieme.
Ma più di ogni altra cosa, avranno
in mente lo scossone delle parole
del Papa che in uno dei discorsi ai
giovani ha chiesto loro: "E tu caro
giovane, cara giovane, hai mai sentito posare su di te questo sguardo
Potremo così costruire ed essere i
"fiammiferi" attivi che incendiano
il nostro paese!”.
“Un altro momento indimenticabile - continua Giorgia - è stato
l’arrivo a Cracovia, in cui armati di
impermeabili blu tuffo - a causa del
maltempo - ci siamo incamminati
verso Blonia per il saluto ufficiale
cercano il sopravvento, ecco che
la risposta più esatta viene proprio
dalla vita e dalla testimonianza di
tantissimi ragazzi e ragazze di tutto
il mondo (come ha detto il Cardinal
Bagnasco). La misericordia non è
un sentimento di buonismo o di pietà: è l’azione di Dio, attraverso la
nostra vita, nel mondo, per rendere
visibile e concreta la sua presenza”.
Le parole del cardinal Bagnasco,
citate da don Marco Strona, hanno
colpito anche un altro dei ragazzi
presenti alla Gmg. Marco Favilla,
infatti, ha ringraziato il Cardinale:
“Con i suoi interventi mi ha fatto
comprendere cosa significa essere
lo strumento della misericordia del
Signore”. “Non solo, - aggiunge
Marco - perché l’augurio di papa
Francesco rivolto a noi giovani mi ha colpito
profondamente
nel cuore. Papa
Francesco ha
sottolineato che
proprio noi giovani possiamo
essere le nuove
leve che possono spezzare le
catene di questa
oppressione e
discriminazione
nel mondo”.
Di quest’espe-
d'amore infinito, che al di là di tutti
i tuoi peccati, limiti, fallimenti,
continua a fidarsi di te e guardare
la tua esistenza con speranza? Sei
consapevole del valore che hai al
cospetto di un Dio che per amore
ti ha dato tutto?" .
"Essere misericordioso è fare
qualcosa che rende felice un altro"
e poter dire "sono quello che ha
inventato quel sorriso”- racconta
Giorgia Spadini, che continua:
“Siamo un dono prezioso, perché
possiamo cambiare la giornata o
la vita di qualcuno anche solo semplicemente ascoltando quello che il
nostro vicino necessita di dire, non
c'è bisogno di essere superuomini”.
“Il Cardinal Menichelli- continua
a raccontare Giorgia - ha risposto
anche alle tante domande rivolte direttamente da noi giovani. In modo
particolare mi sono ritrovata in una
delle domande che sono state fatte:
perché nonostante sia circondato da
tante persone spesso mi sento solo?
In tanti si sentono così, sembra di
essere sempre inadeguati, estranei
e si finisce con l'adeguarsi alla
massa. Il Cardinale ha risposto di
affidarsi a Dio e lasciare che faccia il suo lavoro di vignaiolo. Sì,
Dio fa il vignaiolo, fa una prima
potatura per la quantità, una seconda per eliminare le cose inutili
e una terza per la qualità dei frutti.
di Papa Francesco. Ogni continente
si è presentato attraverso una danza
tipica, un canto e la presentazione
di un santo del continente stesso.
Il palco si è riempito di colori,
bandiere, sorrisi, entusiasmo e il
coinvolgimento è stato tanto. È
stato stupendo vedere come nessuno si sia sentito estraneo, come
siamo riusciti a dimenticarci delle
frontiere, dei confini che ci separano, della lingua incomprensibile
del vicino che grazie a questo non è
più così difficile da comprendere. Il
Papa ci ha invitato a non essere dei
giovani pensionati, di non abbatterci di fronte alle prime difficoltà e
riprendendo una canzone degli alpini ci dice: 'nel salire l'importante
non è non cadere, ma non rimanere
caduto'. Non fermiamoci davanti
ai primi ostacoli, abbiamo
il coraggio e la forza di
cambiare il mondo! 'Signore, lanciaci nel costruire ponti, lanciaci nell'abbattere i muri!', questa la
preghiera di quella sera,
e quando siamo saliti
sull’autobus per tornare
a casa, eravamo carichi
di pensieri che hanno
attraversato la nostra
mente e i nostri occhi
erano pieni di colori e
di vita, che speriamo possano
testimoniare il vissuto d’ora in
poi”.
“Un’esperienza che non dimenticherò mai, durante la quale ho festeggiato anche il mio compleanno,
ed è stato magnifico!” racconta la
giovane Emanuela Bani.
Anche per chi non era alla prima
Gmg, l’esperienza è stata emozionalmente “travolgente”, come per
Lorenzo e Paola, che erano tra i
coordinatori del gruppo. “Questa
per me è stata la quarta Gmg - racconta Lorenzo - ed ognuna ha avuto
un significato particolare per me.
La prima a Sydney, con gli amici
di sempre. La seconda a Madrid,
prima esperienza di Fede forte con
la mia ragazza. Poi Rio, la Gmg
che mi ha permesso di iniziare nel
miglior modo possibile il cammino
verso lo splendido dono del matrimonio che il Signore ci ha voluto
dare. E poi questa, Cracovia, che è
stata un'esperienza di fede profonda con i ragazzi (anzi, giovani) che
il Signore mi ha voluto affidare.
In questo ultimo anno, molte sono
state le perplessità sull'adeguatezza della proposta del cammino di
Azione Cattolica che abbiamo cercato di pensare e concretizzare: con
i giovani bisogna necessariamente
volare alto, e spesso il timore di
essere inadeguati si fa sentire. Non
so se la mia valutazione è corretta,
ma ho preso la sera della veglia
come cartina tornasole: i volti intrisi di lacrime sorridenti sono stati
una luce abbagliante che è riuscita
allo stesso tempo ad illuminarmi e
a scaldarmi il cuore. Ringrazio il
Signore per aver messo i ragazzi i
nel nostro (mio e di Paola) cammino ed aver messo noi nel vostro.
Lo ringrazio di avermi affidato di
nuovo ragazzi che ho incontrato
con l'Acr (ed aver manifestato i
frutti tangibili dei miei sforzi a
me, uomo scettico e razionale). Lo
ringrazio di avermi affidato ragazzi
con la voglia di crescere nella fede,
che non cercano motivazione, ma
la trasmettono. Lo ringrazio di aver
messo sulla mia strada persone
nuove, che sono riuscito ad incontrare superficialmente in questa
settimana passata in un lampo, ma
che spero e voglio incontrare già
da oggi per continuare a coltivare
quel rapporto di condivisione che
è nato a Cracovia. Ora la missione
è chiara: portare lo straordinario
nell’ordinario”. “Mi unisco al
pensiero di mio marito - racconta
Paola - e spero che ognuno di noi
adesso testimoni quello che abbiamo vissuto! E’ stato un viaggio che
ha messo una marcia in più a tutti a
livello di fede, in cui tutti abbiamo
dato quel “di più” che a volte si
perde nella quotidianità, ma che
ora dobbiamo invece mettere nella
vita di tutti i giorni! Mi auguro che
questo sia un altro piccolo passo di
un cammino che continueremo a
fare tutti insieme”.
10
>FABRIANO<
L'Azione 27 AGOSTO 2016
Una variante per il McDonald's
di PAOLA ROTOLO
E'
sempre più discussa a
Fabriano la questione
McDonald’s, il colosso
del fast-food celebre in
tutto il mondo, che pare proprio
stia per approdare anche nella
nostra città.
Per fare finalmente il punto della
situazione abbiamo intervistato il
sindaco Giancarlo Sagramola.
“A seguito dell’ultimo Consiglio
comunale tenutosi in merito, è
stata emessa la delibera di approvazione dell’accordo procedimentale
per la realizzazione del progetto,
con l'obbligo di adeguarlo alle
prescrizioni stabilite nella stessa,
che in tempi brevi dovrà essere ulteriormente approvata anche dalla
Conferenza dei Servizi”, ci spiega
il sindaco che prosegue entrando
nel dettaglio: “Come emerge da
suddetta delibera, la ditta Magazzi-
ni Gabrielli S.p.a. di Ascoli Piceno
intende realizzare due edifici di
tipo commerciale nella zona di
Via Dante e più precisamente, un
supermercato, a seguito di bonifica
della zona selezionata, per una
superficie coperta pari a 1900 mq
dei potenziali 5130 mq usufruibili
ed, orientativamente di fronte, un
altro stabile per una superficie coperta di 700 mq, da destinare poi
proprio all’attività del fast-food
McDonald’s”.
“Nell'accordo la ditta si impegna
inoltre a realizzare, completamente
a sue spese, una rotatoria all'incrocio di viale Stelluti Scala, via
Dante e Piazzale Matteotti, come
da progetto preliminare redatto dal
Comune di Fabriano, compresa la
sistemazione dei marciapiedi e dei
passaggi pedonali interessati, tra i
quali uno rialzato su via Dante in
prossimità ed a connessione delle
aree direzionali e commerciali”,
Ora si partorisce
anche al parcheggio
Abel ha deciso di nascere all’aperto, il 10 agosto, nel parcheggio
dell’ospedale "Profili". Forse la
ricorrenza di San Lorenzo con la
bella tradizione delle stelle cadenti
porterà bene a una famiglia originaria della Romania, ma da molti
anni a Pergola, che, poco dopo
le quattro, ha vissuto momenti di
gioia misti a paura. Mamma Andra
e papà Raul dormivano nella loro
casa insieme agli altri tre bambini
piccoli quando il tempo della gravidanza è scaduto, si sono rotte
le acque improvvisamente ed è
iniziata una corsa contro il tempo.
"Abbiamo contattato il 118 e ci siamo diretti verso Fabriano. Avevamo
quasi quaranta minuti di viaggio,
ma la strada era libera vista l’ora e
non c’era traffico. Durante il tragitto – confida il babbo – il bambino
voleva nascere a tutti i costi. Ho
accelerato ma non ce l’ho fatta".
Mentre all’ospedale i medici del
Pronto Soccorso e quelli di Ostetricia si preparavano per il parto in
piena notte, Abel spingeva e voleva
vedere la luce.
Raul è riuscito a parcheggiare l’auto
proprio davanti il nuovo ingresso
della struttura dove i sanitari erano
in attesa dell’arrivo dell’auto da
Pergola.
Poi la magia della vita ha avuto la
meglio e il piccolo, come accade
dall’inizio dei tempi, è nato con
parto naturale senza bisogno di nul-
BREVI DA FABRIANO
~ IN FUMO 1.000 QUINTALI DI FIENO
Sant’Antonio di Melano, 3 agosto ore 2.
Presso San Cassiano prende fuoco un
fienile contenente 250 rotoballe di fieno ed
accorrono i VdF di Fabriano, Iesi, Falconara,
Arcevia, per spegnere, smassare, bonificare.
I controllori del fuoco, che hanno evitato che
le fiamme si espandessero nel capannone
adiacente contenente paglia, sono stati
impegnati ininterrottamente per 36 ore; poi,
per varie ore, nei giorni seguenti. Il fabbricato risulta agibile. Cause dell’incendio, da
accertare; danni da quantificare.
~ LUI SOCCORSO, VICINA
ASSISTE LA MOGLIE
Viale IV Novembre, 30 luglio ore 21. Un
anziano con la moglie bloccata a letto, cade a
terra per un malore e non riesce a risollevarsi.
I VdF aprono la porta al 118 e l’uomo viene
soccorso e portato all’ospedale. Non era
grave e dopo qualche ora è stato dimesso e
una vicina si è resa disponibile per assistere
la moglie.
~ ACQUA IN COMUNE
Piazza del Comune, giorni fa. Di notte si rompe
il rubinetto della macchina del caffè, l’acqua
filtrava nella sottostante sala consiliare finendo
sulla carcassa della cabina elettrica. Non
succede nulla di grave, oltre all’allagamento.
Intervenuti i VdF, la Polizia Municipale, operai
comunali, l’Enel.
~ NUTRIA PER LE SCALE
Via Profili, 7 agosto ore 22,30. Una signora
nota un animale mai visto - poi risulterà essere
una nutria, un piccolo roditore - e chiama i
VdF che trovano l’animaletto per le scale e
lo catturano.
~ L’ACQUA PROVENIVA DAL SOLAIO
Via Loreti, 8 agosto ore 19. Per la rottura della
tubazione di scarico del wc l’acqua filtrava e
finiva negli appartamenti sottostanti. I VdF
provvedevano a rimediare ed i proprietari si
impegnavano per far riparare i guasti.
~ AUTO A METANO A FUOCO
Fanfara dei bersaglieri
una realtà a Fabriano
Sarebbe bello essere svegliati dal suono della fanfara dei
bersaglieri che intona la classica marcia “Flick Flock” e
vedere le piume del loro cappello muoversi al ritmo del
passo di corsa! Allora forza a tutti i fabrianesi ed abitanti
delle zone limitrofe capaci di suonare strumenti a fiato
per dare vita alla sezione della fanfara dei bersaglieri
anche a Fabriano e così dare lustro alla sezione della
aggiunge Giancarlo
Sagramola.
“La variante urbanistica relativa all’accordo
dovrà essere approvata solo a seguito della
conclusione dell’iter
di bonifica. Attualmente per ciò che
concerne la bonifica
è stato approvato il
“piano di caratterizzazione” a cui dovrà
seguire il progetto di
bonifica in relazione
alle destinazioni d’uso
previste e, quindi, successivamente i relativi
interventi”.
La proposta di variante, come
scritto agli atti, non può che essere considerata migliorativa per
il conseguimento degli interessi
pubblici della nostra città, in
quanto il quartiere verrà riquali-
ficato attraverso l’eliminazione di
aree industriali ed abitative ormai
dismesse e da anni ridotte in stato
di indecoroso degrado. Inoltre bisogna considerare positivamente
anche la previsione di aree di tipo
commerciale e direzionale nell’area
la. "Giusto il tempo di distendersi a
terra in mezzo al parcheggio, tagliare il cordone ombelicale – ha detto
la dottoressa Marta Mazzarini – e
portare mamma e piccolo in reparto.
Entrambi stanno bene. Non era mai
capitata un’esperienza del genere,
ma la nostra equipe è pronta sempre a tutto grazie anche all’ottimo
lavoro effettuato dal personale del
Pronto Soccorso".
Un parto più unico che raro quello
capitato ad Andra che diventa routine se si torna indietro di sessanta
anni. "Grazie a mio marito che ha
corso con la macchina e ai medici
è andato tutto bene. Al telefono mi
hanno tranquillizzata e ora posso
abbracciare mio figlio".
E' rimasta l’emozione di una corsa
contro il tempo e l’ansia degli amici
e dei parenti che facevano il tifo
per la donna e pregavano affichè
Raul trovasse poco traffico lungo la
strada piena di curve che conduce
nella città della carta.
"Il parto è l’evento più bello e an-
che più rischioso della vita di una
donna – hanno detto le ostetriche
– e quando il feto vuole nascere non
bisogna perdere tempo. E’ il piccolo a stabilire i tempi". Una normale
notte in reparto per la dottoressa
Marta Mazzarini e l’ostetrica Mirella Mattucci si è trasformata in
una di quelle emergenze che siamo
abituati a vedere nelle serie tv.
Con il sorgere della luce, nel giorno
di San Lorenzo, l’equipe di Ostetricia e Ginecologia del Profili ha
festeggiato Abel, il primo bambino
nato nel parcheggio dell’ospedale
senza bisogno di niente e nessuno
se non dell’ostetrica per il taglio
del cordone.
"E’ nato sotto una buona stella –
hanno detto alcune pazienti ricoverate – e facciamo a questa giovane
famiglia tanti auguri". Subito la
mente è tornata indietro nel tempo
quando, senza mezzi di comunicazione, si nasceva così.
"Ho partorito i miei figli a casa, da
sola – ha detto Oliva Paladini. – Nel
dicembre del 1961 c’era molta neve
a Sant’Elia. Mio marito scese fino
a Serra San Quirico per cercare
l’ostetrica che non riusciva a salire
in paese causa maltempo. Quando
sono arrivati avevo già Manuela
sulle braccia". Il reparto di Ostetricia pienamente funzionante ha
permesso alla donna di evitare
complicazioni post parto.
Per mesi il primario Lamanna si è
battuto per scongiurare la chiusura del punto nascita che serve un
bacino montano con vie di comunicazioni difficili.
Il punto nascita è salvo per almeno
due anni, ora tocca alle mamme
decidere di partorire a Fabriano. I
vertici dell'Asur hanno attivato il
doppio turno ostetrico con l’assunzione di sei unità. Un altro punto
di forza è la possibilità di effettuare
il parto in acqua. Mancano, invece,
tre medici per attivare la guardia
pediatrica h24. Nel 2015 ci sono
stati 387 parti di cui due gemellari.
Via Bachelet, 10 agosto ore 1.40. Un’autovettura alimentata dal metano, prende fuoco e
vengono chiamati i VdF che trovano il veicolo in
fiamme e provvedono a spegnerlo. Le bombole
del gas sono rimaste intatte, ma del veicolo è
rimasto solo lo scheletro.
accidentalmente un taglio alla femorale e mentre cerca di bloccare il sanguinamento delle
ferita giungono gli operatori sanitari del 118
che gli prestano le prime cure e lo trasportano
all’ospedale locale, poi tramite l’eliambulanza
all’ospedale di Torrette. Aveva perso due litri e
mezzo di sangue; ora è fuori pericolo.
la scala al secondo piano, entrare in casa,
aprirle il portone. I VdF le consigliano poi, di
portare addosso un doppione delle chiavi.
~ CAPANNA CADENTE
Ceresola, 10 agosto ore 14. Da una capanna
pericolante, situata presso la strada pubblica,
cadono due travi e finiscono lungo la via. I VdF
accorrono e provvedono a recuperare le travi
e a mettere in sicurezza la capanna.
~ LADRI FANNO SCOPPIARE LA CASSA
CONTINUA
Genga, frazione Camponocecchio, filiale Veneto Banca, 16 agosto ore 4. Ladri tramite gas
acetilene fanno scoppiare la cassa continua
ove i commercianti della zona depositano gli
incassi. Non si sa quanto denaro e quante
cassette abbiano asportato.
~AVEVA PERSO 2,5 LITRI DI SANGUE
Fabriano, 15 agosto. Un 38enne si procura
nostra città che è stata rifondata nel 2001 da diversi bersaglieri in congedo amanti di questo corpo dell’esercito,
ammirato da tutti e ricordato per il classico cappello,
adorno di piume di gallo cedrone. La fanfara dei bersaglieri sezione di Fabriano verrà intitolata al giovane
bersagliere Francesco Rismondi, nato in Dalmazia nel
1885. Egli partecipò alla prima guerra mondiale nell’8°
battaglione ciclisti ed inviato al fronte del Carso, dove si
distinse sul monte S. Michele (21 luglio). Per maggiori
informazioni riguardo la selezione dei musicisti ed
eventuali iscritti come bersaglieri, rivolgersi al numero
347 5375539, presidente di sezione Enrico Agostinelli
o a Lorenzo Sonaglia (366 4241972).
~VDF SOCCORRONO
Via Gioberti 15 agosto ore 10. Alla signora
rimangono le chiavi in casa e chiama i VdF
che le comunicano il fabbro incaricato all’emergenza. Ma lei, scombussolata, non riesce a
contattarlo. Fatto sta che sono i VdF a salire con
del vecchio campo
sportivo che, per la
sua stessa locazione, dimensione ed
accessibilità appare
territorialmente vocata agli usi proposti, tutti funzionali
alla rigenerazione
della superficie suddetta, come anche
previsto dal Dost.
“Cerchiamo di
evitare polemiche
inutili e di favorire
progetti che possano essere molto
vantaggiosi per il
nostro territorio se guardati con
lungimiranza”: conclude così il
nostro sindaco glissando, nemmeno
troppo velatamente, sulle critiche
sollevate in difesa di un’alimentazione sana che, di certo, nessuno
sta pensando di proibire.
Marco Antonini
~ MANCATA PRECEDENZA E SCONTRO
Incrocio viale Bovio-viale XIII Luglio, 18
agosto, mattina. Collidono tra loro una
Fiat Multipla ed un’Alfa 156 per mancata
precedenza di una delle due.
Una proveniva da Cancelli, l’altra usciva
dallo stop di viale Bovio. Riporta ferite lievi
la ragazza che conduceva l’auto proveniente
da Cancelli, l’altro guidatore risulta illeso.
Danni ai veicoli.
>FABRIANO<
L'Azione 27 AGOSTO 2016
11
La bottega per un mestiere
A
di ALESSANDRO MOSCÈ
Proporre ai visitatori esperienze
di artigianato "fai da te"
prono le cosiddette “botteghe del
bello” sul territorio umbro e marchigiano per proporre ai visitatori
esperienze di artigianato “fai-da-te”.
L’obiettivo è di creare una rete turistica, un
nuovo modo per scoprire le nostre zone e le bellezze a partire
dalle eccellenze artigianali. Il progetto, in itinere, è rivolto
sia ai turisti che ai residenti. Al via
l’ultima fase di “aMANO”, iniziativa
promossa dall’associazione culturale per lo sviluppo dell’Appennino
Umbro-Marchigiano e cofinanziata
dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Perugia. Dal 5 agosto al 30
settembre gli artigiani di Umbria e
Marche che hanno aderito all’iniziativa, faranno delle loro botteghe sia
dei laboratori creativi che degli workshop. Dopo i seminari di formazione
per gli artigiani e l’anteprima per un
gruppo di blogger italiani e stranieri,
questa fase intende essere il punto di
partenza per una rete che tramandi
gli autentici saperi. Chi deciderà di
vivere l’esperienza potrà ascoltare gli
artigiani raccontarsi e sperimentare
direttamente con le proprie mani.
Le attività spaziano dalla ceramica
alla tessitura, alla realizzazione dei
buccheri, alla lavorazione del legno,
alla maiolica, fino al metallo o al
gesso. Ogni artigiano propone un calendario con le giornate
in cui le botteghe saranno aperte. Il turista può prenotare il
laboratorio (il costo è variabile). Il
progetto “aMANO” ha finora registrato la presenza di sedici artigiani provenienti dai comuni di Marche e Umbria.
Si distinguono tre fasi: la prima di
formazione, avvenuta ad aprile e destinata esclusivamente ai partecipanti;
la seconda di promozione, svoltasi a
maggio con la partecipazione di travel
blogger nazionali e internazionali e
delle strutture turistiche territoriali; la
terza, interattiva, che ha preso il via
ad agosto e che comprenderà il mese
di settembre. Le botteghe diventano
luoghi di work-experience, dove turisti e residenti possono mettersi alla
prova nella realizzazione dei manufatti. Il calendario delle “botteghe del
bello” è stato presentato a Fabriano,
a fine luglio, presso la sede della Pia
Università dei Cartai dal presidente
del Distretto dell’Appennino UmbroMarchigiano Piero Chiorri, dall’assessore alla Cultura del Comune di
Fabriano Barbara Pallucca e da Paola De Salvo, docente
dell’Università di Perugia. Referenti delle botteghe fabrianesi
sono il mastro cartaio Sandro Tiberi e lo scultore Fabrizio
Maffei. Di Tiberi ci siamo occupati più volte, mentre Fabrizio
Maffei risulta una piacevole sorpresa che farà parlare molto di
sé. Fabbro e scultore, declina la propria sapienza artigianale
in figure di ferro e rame utilizzando scarti industriali, in cui
elementi simbolici ed ancestrali si alternano a messaggi di
grottesca ironia. Maffei si è avvicinato alla scultura dopo un
viaggio nel nord dell’Europa dove ha appreso la pratica del
riciclo di materiali ferrosi in disuso. Dal 2011 i suoi lavori
sono stati presentati in più mostre collettive nelle Marche.
12
>EVENTI<
L'Azione 27 AGOSTO 2016
Concerto per la Siria
Protagonisti Giovanni Ceccarelli e Marco Agostinelli
D
a più di cinque anni la
Siria è martoriata dalla
guerra e, come ci ricorda
Gino Strada, le vittime
di tutti i conflitti sono sempre e
soprattutto i civili. I media europei
dedicano spazio al drammatico
destino dei rifugiati dalla Siria nel
nostro continente, ma poco o niente
si sa delle condizioni in cui versano
i siriani che vivono ancora all’interno del proprio Paese: alle orribili
conseguenze dei bombardamenti e
degli assedi di città si aggiungono la
carenza dei servizi basilari – sanità
ed educazione – e la criminalizzazione degli aiuti umanitari. Su
una popolazione di 22 milioni di
abitanti, 6,5 milioni hanno perso la
casa e altrettanti sono stati costretti
a fuggire nei Paesi limitrofi. L’Associazione Life4Syria, attiva dal
2011 e con sede in Francia, svolge
attività umanitaria in Siria, aiutando
i bambini, le donne, le famiglie che
subiscono quotidianamente il dramma della guerra. Life4Syria apporta
un sostegno materiale a più di 2.000
famiglie in diverse zone della Siria,
senza distinzione di appartenenza
etnica, confessionale o comunitaria. Il pianista fabrianese Giovanni
Ceccarelli, che ha vissuto per alcuni
anni in Siria e Libano, terrà un
concerto nella sua città natale, con
lo scopo di raccogliere fondi per
Life4Syria. Suonerà in pianoforte
solo e inviterà sul palcoscenico
della Sala Nedda Spotti il concittadino, flautista e compositore, Marco
Agostinelli. Il concerto, che avrà
luogo martedì 30 agosto alle ore
21.15, è stato reso possibile grazie
al sensibile interesse ed al contributo dell’assessorato alla Cultura del
Comune di Fabriano e della Faber.
La cittadinanza è invitata a partecipare numerosa a questo concerto
di solidarietà per il popolo siriano.
Giovanni Ceccarelli suonerà per la
Siria il 29 agosto ad Orvieto, dando
così inizio ad una serie di concerti
in Italia e all’estero a beneficio di
Life4Syria.
Giovanni Ceccarelli (foto Trani)
"Dal diario di Domitilla": un giallo di Mauro Falcioni
ambientato a Senigallia all'indomani dell'unità d'Italia
Presentazione di “Dal diario di
Domitilla” (venturaedizioni, 10
euro), di Mauro Falcioni, sabato 3
settembre, ore 18, nella Biblioteca
Multimediale “R. Sassi”.
Siamo nel 1862, ad appena un anno
dall’unità d’Italia. La capitale è
ancora Torino, ma già si pensa di
spostarla a Firenze. Senigallia, il
cui più illustre figlio governa ciò
che resta dello Stato pontificio
col nome di Pio IX, deve fare i
conti con la crisi irreversibile della
grande fiera franca, che ha garantito
il benessere della città per secoli
e continua a definirne l’identità.
Tutti sono convinti che Senigallia
senza la fiera sarà destinata a un
rapido declino. In realtà proprio in
quegli anni sta nascendo una nuova
industria, quella dei bagni, di cui
solo pochi visionari intravedono
le straordinarie potenzialità. Nella
villa di famiglia sulle prime colline
a ridosso del litorale, una giovane
fanciulla, Domitilla, annota nel suo
diario giorno per giorno quanto
accade attorno a lei e diviene così
un’attenta quanto involontaria
testimone del clima dell’epoca,
avvelenato anche dalle beghe per
la collocazione del nuovo cimitero
cittadino. Quello del 1862 sembra,
nonostante tutto, uno splendido
agosto, in cui l’eco lontana dei
sommovimenti politici nazionali e
le ansie per le difficoltà economiche
locali sfumano come per incanto
sotto il sole cocente, svaniscono durante le passeggiate sulla spiaggia e
nei rinfreschi pomeridiani a base di
sorbetto. Degli eventi terribili, però,
trasformeranno l’estate in un batter
di ciglio, e in modo irreversibile, in
un autentico incubo. Domitilla dovrà mettersi in gioco senza riserve
e, cercando di salvare il salvabile,
sarà costretta a sfidare la sorte
dando fondo al suo acume e alla
sua scaltrezza. Abbiamo contattato
l’autore di questo intrigante giallo
scritto con una lingua “difficile da
dimenticare”, Mauro Falcioni, nato
e cresciuto a Fabriano, ma residente
ormai da molti anni in Germania.
La storia è ambientata proprio
in questo periodo, nell’ultimo
scorcio dell’estate...
"Sì, il libro si apre con gli appunti
di Domitilla risalenti al 16 agosto.
Quel giorno Domitilla ha l’ennesimo scontro, il più aspro di tutti, con
Châtelet, l’inquietante terapeuta
che da qualche settimana è ospite
nella villa di famiglia. Domitilla è
un’indomita sostenitrice del metodo
scientifico, Châtelet, invece, pratica
le terapie mesmeriche".
Vale a dire, l’ipnosi.
"Esatto. Il nostro Châtelet sembra
disporre di poteri sovrumani. Ritrovarselo come nemico giurato
non è certo quanto di meglio possa
accadere a Domitilla".
Ecco, parliamo di Domitilla, la
protagonista. Chi è Domitilla?
"È una giovanissima ragazza, di
appena 17 anni, molto intelligente
e terribilmente curiosa. Domitilla
è anche piuttosto sfacciata e un po'
abbastanza presuntuosa. Risponde
male alla madre, critica il padre,
mette in dubbio ogni cosa, contesta l’autorità costituita. Insomma:
una ragazza di 17 anni. Domitilla,
comunque, ha soprattutto un grande
desiderio: seguire sua zia Caterina
a Roma per dedicarsi, come lei,
all’astronomia. Pur di poter esplorare il firmamento nell’osservatorio
romano sarebbe disposta ad accettare ogni sacrificio".
I drammatici eventi legati al
soggiorno di Châtelet, però, sconvolgono i suoi piani.
"Purtroppo sì. Quando gli ospiti
della villa si troveranno di fronte
a un cadavere, Domitilla, suo malgrado, comincerà a indagare. Ben
presto e dolorosamente capirà che
scoprire cosa è veramente accaduto
per lei non significa né sapere come
si debba comportare, né sapere chi
siano i suoi alleati. Poiché poi ci
si mette di mezzo anche l’amore,
la situazione si fa veramente complessa. Anzi, a ben vedere, senza
via d’uscita".
Quasi tutti i personaggi hanno un
segreto da tenere ben nascosto.
"È vero. Ma alcuni hanno molto
da rimproverarsi, altri no. Alcuni
custodiscono gelosamente le origini oscure del proprio benessere,
o le proprie trame di vendetta, o
i propri fallimenti. Altri, invece,
sono costretti a nascondere i propri
sentimenti in un modo che oggi per
fortuna, mi sembra di poter dire,
non è più necessario".
Progetti per il futuro?
"Ah, moltissimi. Ma per ora il mio
orizzonte spazio-temporale si chiude il 3 settembre: ore 18, biblioteca
comunale".
I cronisti delle tradizioni
Il Consiglio Nazionale dell’Ordine dei Giornalisti ha scelto Fabriano
per tenere, per la prima volta nelle Marche, l’edizione 2016 di “Media
memoriae, convegno nazionale dei cronisti di culture, storie e tradizioni”.
L’iniziativa ha il patrocinio anche dell’Ordine regionale. La scelta è stata
determinata dalla vivacità culturale della “città della carta”, per la presenza
di un settimanale come "L’Azione" attivo da oltre un secolo, del Circolo
della stampa e comunicazione “Marche Press” e dell’Università Popolare.
La sede del convegno sarà il Museo della Carta e Filigrana, una sede
fortemente evocativa, e che vede coinvolto nell’organizzazione, in prima
persona, il Comune di Fabriano. Il convegno si terrà nella mattinata di
sabato 3 settembre e sarà incentrato su due relazioni base: il giornalista
Roberto Zalambani si soffermerà, soprattutto, sulle “Specializzazioni giornalistiche” mentre il professore bolognese Giampaolo Venturi tratterà il
tema “La ricerca storica, tra frammenti e nuovi mezzi di comunicazione”.
Seguiranno le presentazioni delle testate giornalistiche presenti - attese da
varie regioni d’Italia – a cui il Museo della Carta e della Filigrana donerà
uno speciale attestato di partecipazione su carta realizzata al suo interno.
Al termine dei lavori, per gli ospiti, verrà organizzata una visita guidata
al Museo della Carta e della Filigrana nonché ai luoghi e monumenti
più significativi di Fabriano. Per informazioni e comunicazioni: Giorgio Pellegrini, Museo della Carta e della Filigrana, 0732 709238 e
Luciano Gambucci, Circolo della Stampa, 347 6739301.
I campanari
a Precicchie!
Da venerdì 26 con l’apertura della
Mostra “Precicchie prima dei social:
la storia di Noi” e degli “Angoli del
Gusto”, di hostarie e stand gastronomici, fino a domenica 28 agosto,
nel Castello di Precicchie, si terrà la
15° edizione del Palio dei Campanari. L’affascinante e coinvolgente
manifestazione prosegue, sabato
27 agosto alle 17 con la “Contesa
del Dolce”, sfida a suon di dolci tra
le dame dei sette Castelli; alle 17.30
apertura del Mercatino Castellano,
“Angoli del Gusto”, di hosterie e stand
gastronomici, a seguire Laboratorio
della Carta a mano a cura dei Mastri
Cartai del Museo della Carta e della
Filigrana di Fabriano, Truccabimbi
“Le fate turchine”, giochi popolari,
animazione musicale a cura dell’Associazione culturale Setteottavi di
Treia, la premiazione dei vincitori della
“Contesa del Dolce”, la Cena Insieme,
il Concerto Folkantina e alle 23.30 la
Bisboccia dei Campanari nella Piazza
del Campanile. Domenica 28 si inizia
con la Festa della Madonna delle
Grazie, alle 11 santa processione per
le vie del Castello, alle 13 pranzo (su
prenotazione: Lucia 349-5300732),
alle ore 17 apertura degli “Angoli
del Gusto” e hosterie (arrosticini
della Porta, sardoni di Tara ed altre
specialità) del Mercatino Castellano,
del Laboratorio della Carta a mano
a cura dei Mastri Cartai del Museo
della Carta e della Filigrana di Fabriano, Truccabimbi “Le fate turchine”,
giochi popolari, animazione musicale
a cura dell’Associazione culturale
Setteottavi di Treia, poi il momento
clou, Bernabeo e Donna Olimpia,
signori di Precicchie, accolgono i
rappresentanti dei sei Castelli: Apiro, Castelletta, Grotte, Porcarella,
Precicchie, San Giovanni D’Avoltore,
Sant’Urbano che daranno vita alla
sfida dei Campanari. Alle 18.30 spettacolo di magia e giocoleria di Yassin
Kordoni, alle 20 Cena Insieme, alle
21 “L’ultimo dominatore del Fuoco”
spettacolo di giocoleria con fuoco di
Yassin Kordoni e alle 21.30 “Vulgarium Carmina. Viaggio nella vocalità
tra sacro e profano”, concerto del
Gruppo Corale di Santa Cecilia.
Daniele Gattucci
Antica Roma
ad Attiggio
Torna, per la settima volta, la festa
di Attidium Romanum. Dal 25 al 28
agosto (da giovedì a domenica) il
paese di Attiggio vi invita a rivivere i
colori, gli odori, i sapori e i costumi
dell’antica Roma. È una festa in cui
antico e moderno trovano una sintesi
feconda e creativa: buon cibo, musica, scene di vita quotidiana romana,
giochi popolari, gara delle bighe tra i
rioni (per la prima volta), visita guidata
agli scavi archeologici… tutto questo
e molto di più ad Attiggio da giovedì
25 domenica 28 agosto dalle ore
19 in poi. Per maggiori informazioni
visitare il sito: www.attiggio.com;
oppure la pagina face book: Attidium
Romanum.
Don Marco Strona
L'Azione 27 AGOSTO 2016
13
>SPAZIO LAVORO<
I Comuni dell'area
perdono imprese
Lo scenario
dei primi sei mesi
dell'anno fotografato
dalla Cna
di DANIELE GATTUCCI
P
rimo semestre 2016, la
crisi non molla ancora
la presa: tutti i Comuni
dell’area perdono imprese
ma soprattutto Sassoferrato (-21
unità) e poi Fabriano (-11) e Serra
San Quirico (-7). La Cna scatta una
fotografia ai primi sei mesi dell’anno e rileva una crisi continua che
non ha lasciato spazio alla ripresa
economica. “Le imprese attive
dell’area di Fabriano calano in sei
mesi da 3.971 a 3.928 – spiega
Andrea Riccardi segretario della
Cna locale – e tra il 30 giugno
2016 e il 31 dicembre 2015 si registrano 43 imprese in meno (pari
al –1,1%); un ridimensionamento
che ha un ritmo maggiore di quello
che si riscontra per la Provincia di
Non sappiamo se
sia più grave disattendere un accordo
e non presentare un piano
industriale di un’azienda che
occupa 400 persone od usare
una procedura di licenziamento
collettivo per ricattare il Governo e le Istituzioni. Per questo motivo abbiamo depositato
un’interrogazione al Ministro
dello Sviluppo Economico ed al
Ancona (-0,3%), la quale perde
106 imprese attive nello stesso
periodo”. Secondo lo studio della
Cna le maggiori perdite dell’area
fabrianese si riscontrano nel settore
dell’agricoltura (-37), del commercio (-10), dei trasporti (-4). “Se a
questo dato allarmante – ribadisce
Mauro Cucco presidente della Cna
area fabrianese – aggiungiamo i
dati pubblicati qualche giorno fa
relativi alle dichiarazione dei redditi del 2014, dove risultano circa
9.269 dichiarazioni circa la metà
dei 22.000 contribuenti hanno un
reddito inferiore, o non superano i
15.000 euro lordi annui, si delinea
un quadro seriamente preoccupante
che preclude qualsiasi possibile
ripresa.” Tra i Comuni che perdono
più imprese, in termini di numeri
reali, vi sono Sassoferrato (-21),
Fabriano (-11), Serra San Quirico
(-7). “Se puntiamo l’attenzione sui
singoli settori – continua Andrea
Riccardi – a Fabriano nei primi
sei mesi dell’anno vanno male
agricoltura (-8) e noleggio, agenzie
viaggio, servizi a supporto delle
imprese (-5) e commercio all’ingrosso e al dettaglio (-4), mentre
crescono attività dei servizi di
alloggio e di ristorazione (+6) e
attività professionali, scientifiche e
tecniche (+4). A Sassoferrato cala
soprattutto l’agricoltura (–21 unità)”. La nota della Cna si conclude
con uno studio sulle variazioni
percentuali e, sempre analizzando
le imprese attive del 30 giugno
con quelle del 31 dicembre scorso,
emerge che i comuni più penalizzati sono: Sassoferrato (-2,9%) e
Serra San Quirico (-2,2%).
Più chiarezza dalle istituzioni
sindaco ed all’assessore al Lavoro
del Comune di Fabriano affinché su
questa vicenda si faccia chiarezza
ed ognuno faccia la propria parte.
Secondo noi di Sinistra Italiana
e Fabriano Bene Comune-Sel si
dovrebbe viceversa ritirare il finan-
ziamento di nove milioni di euro
previsti nell’accordo di programma
destinato alla Jp. Il nostro Paese ha
bisogno di un’imprenditoria sana e
capace di dialogare con i sindacati
per provare a trascinare le notte attività produttive fuori da questa crisi
economica, e Giuseppe Porcarelli
non solo non appartiene alla categoria, ma biecamente preferisce infierire su un distretto industriale già
fortemente colpito da questa crisi e
come sempre preferisce agire sulla
pelle delle lavoratrici e dei lavora-
tori. Ci impegneremo a fianco
dei sindacati nelle loro vertenze
e cercheremo di monitorare la
vicenda all’interno delle Istituzioni perché questo, è bene
ribadirlo, non è un semplice caso
di crisi industriale ma bensì una
strategia – ben pensata a ridosso
delle ferie - per fare terrorismo
sindacale e lavorativo.
On. Lara Ricciatti ed Emanuele
Rossi, consigliere comunale di Fabriano
Cgia, piccoli segnali Guardiamo alla tutela del lavoro
per l'artigianato
Fabriano cerca la ripresa. Artigianato: timidi segnali positivi. I dati
al II trimestre elaborati dalla Confartigianato. Tra aprile e giugno
nel fabrianese hanno aperto l’attività 22 aziende artigiane, 16 sono
cessate per un saldo di +6. Nel periodo corrispettivo dello scorso
anno si erano verificate 21 iscrizioni, 22 chiusure (-1). Un timido
segno positivo che non cancella certo una realtà ancora dura, dovuta ad anni di crisi: le attività artigiane sono passate dalle 1.323
registrate al 30 giugno 2015 alle 1.295 registrate al 30 giugno
2016 – commenta Simone Clementi, segretario della Confartigianato Fabriano - Ma è un segnale che quanto meno invita a essere
fiduciosi nella capacità del territorio di rialzarsi e di fare leva sulla
micro e piccola impresa. Per quanto attiene alla dinamica dei singoli
comparti, si registra un saldo positivo della manifattura (+6), e dei
servizi alle persone (+3). Negativi costruzioni (-2), servizi alle
imprese (-1). Un bacino di imprese di micro e piccola dimensione
che ha bisogno, nel suo complesso, di tornare a investire per crescere e creare sviluppo. In questi anni, ribadisce il Segretario della
Confartigianato di Fabriano Simone Clementi, le nostre aziende
hanno cercato di resistere, di rinnovarsi ed innovare il modo di
essere artigiani senza rinunciare ai valori della nostra tradizione
manifatturiera. La produzione manifatturiera artigiana interpreta
in modo originale l’abbinamento di materiali e tecnologie, con
lavorazioni a regola d’arte che garantiscono un prodotto ben fatto
e di elevata qualità, grazie al talento delle risorse umane presenti
nelle imprese artigiane, alla trasmissione delle conoscenze resa
possibile da processi formativi on the job e dal passaggio generazionale nelle imprese familiari. Per sostenere il rilancio, serve un
sistema integrato di interventi: dall’accesso al credito a misure di
sostegno per le neo-imprese, dall’alleggerimento della pressione
fiscale alla sburocratizzazione, dal supporto all’internazionalizzazione, all’innovazione. Senza tralasciare naturalmente di puntare
sulla peculiarità e l’eccellenza creativa di Fabriano un percorso da
sviluppare, instaurando un circolo virtuoso tra valorizzazione del
territorio e Made in Italy”.
d.g.
"Ex Merloni inaccettabili procedure di
mobilità per 400 lavoratori. Da subito
al lavoro per verifica urgente”.
Interviene anche il governo, con
il viceministro dello Sviluppo
Economico Teresa Bellanova, sollecitata dai deputati Pd Lodolini
e Giulietti, sulla vicenda della Jp
Industries. Un’esternazione che
dimostra la massima attenzione
del governo sulla vicenda, ormai
un vero e proprio terremoto, politico ed economico. Necessario
per Bellanova un incontro urgente
con azienda e parti sociali per
comprendere esattamente i termini
della questione. L'obiettivo del
ministero, in questa come in altre
vertenze, è la tutela e sostegno del
lavoro prima di tutto". E' una decisione gravissima quella della J.P.
Industries di Giovanni Porcarelli,
(nella foto) di avviare la procedura di mobilità per 400 lavoratori.
Una decisione gravissima ma non
certo inaspettata, in merito alla
quale presenteremo quanto prima
un'interrogazione urgente al Ministro dello Sviluppo economico,
continuando a seguire e a vigilare
con attenzione sulla vicenda così
come abbiamo fatto in questi anni
di impegno parlamentare.
Sin dall'inizio della vertenza, con
l'unico ed esclusivo intento di
difendere i lavoratori, abbiamo
monitorato la vicenda, a partire
dal noto emendamento al decreto
Destinazione Italia, grazie al quale
è stata resa legittima la vendita di
aziende in esercizio nell'ambito
di procedure di amministrazione
straordinaria, fino alle richieste
pressanti di conoscere il piano
industriale - affermano i due parlamentari. - Per noi parlano gli
atti parlamentari, che dimostrano
le nostre preoccupazioni. Per mesi
abbiamo incalzato la proprietà a
scoprire le carte e non abbiamo
mai difeso, e mai lo faremo, operazioni speculative sulle spalle
dei lavoratori. La nostra era, ed è
tuttora, la giusta preoccupazione
di chi è allarmato per i destini
occupazionali di centinaia di lavoratori. Di fronte al nuovo, grave,
sviluppo della vicenda, potremmo
dire “l'avevamo detto” però questo
potrà salvarci la coscienza ma non
i posti di lavoro; da più parti siamo
stati criticati perché da sempre
chiedevamo chiarezza rispetto ad
una vicenda che chiara, ai nostri
occhi, non era ed oggi purtroppo
abbiamo la conferma della gravità
di una situazione che avrà ricadute
pesanti su centinaia e centinaia di
persone. Noi però continueremo ad
impegnarci a difesa dei lavoratori
e chiederemo urgentemente spiegazioni al Ministro dello sviluppo
economico.
On. Emanuele Lodolini
e Giampiero Giulietti
14
>MATELICA<
L'Azione 27 AGOSTO 2016
Nasce Artwalks, ovvero
il nuovo turismo multimediale
di LAURA ANTONELLI
I
l 26 luglio è stata presentata alla stampa in
anteprima nazionale
Artwalks, l’app multimediale che permette a
turisti e visitatori di catturare
illustrazioni, fotografie e
poesie d’autore in giro per le
città, per creare e condividere da smartphone e tablet una
cartolina con amici e parenti.
E’ stata presentata come l’alternativa made in Marche a
Pokémon GO, con orgoglio
e magari con l’ambizione di
provare ad emulare il gioco
che sta spopolando ovunque.
E’ stata ideata da Sineglossa
creative ground e consente di
scoprire le Marche e i suoi
maestri artigiani creando
originali souvenir digitali da
collezionare e condividere sui social
network. Quattro
sono le città “pilota” su cui è possibile
sperimentare questa
nuova applicazione e sono Ancona,
Ascoli Piceno, Fermo e Matelica. Basta
avere un tablet, o
uno smartphone, e
il gioco è fatto.
È sufficiente recarsi
presso gli Iat e i
punti di accoglienza turistica
delle città, ritirare una mappa
cartacea e scaricare gratuitamente l’app per lanciarsi
in una passeggiata ludica
e creativa e condividere la
propria esperienza con chi è
rimasto a casa.
Per inviare la cartolina
Artwalks basta visitare almeno tre dei punti di interesse
storico culturale segnalati
sulla mappa: raggiungendo
il primo si può scegliere il
fronte tra le immagini ispirate al tema dell’artigianato
artistico marchigiano firmate
delle giovani illustratrici
Claudia Palmarucci e Lisa
Gelli e delle artiste visive
Moira Ricci e Francesca
Tilio. Camminando fino al
secondo punto si ha accesso
al retro della cartolina, da
personalizzare con una tra
le poesie inedite ispirate alla
città, composte da Renata
Morresi, Franca Mancinelli, Luigi Socci e Maurizio
Giudice.
Il terzo punto, infine, consente di affrancare la cartolina con un selfie e di inviarla
ai propri cari sui social network o tramite What’sApp e
canali privati.
L’app, in uscita in anteprima
nazionale e disponibile gratuitamente per Ios e Android,
nasce dalla volontà degli
ideatori di coinvolgere gli
artisti contemporanei nella
progettazione di strumenti
di promozione turistica,
nella convinzione che la
visionarietà e le competenze
di cui questi sono portatori
favorisca lo sviluppo di
narrazioni uniche
e ad alto grado di
innovazione.
Il progetto, nato
grazie al contributo della Regione Marche, ha richiesto un lungo e
partecipato periodo di gestazione:
per l’ideazione
del servizio sono
stati intervistati
15 operatori turistici marchigiani,
15 artisti emergenti e 30
viaggiatori appassionati di
turismo slow e di turismo
culturale; a seguire, la fase
realizzativa ha visto il coinvolgimento diretto di 21
maestri artigiani marchigiani
che si sono prestati alla collaborazione e all’incontro
con gli artisti coinvolti.
“Artwalks è un modo per
coniugare la professionalità
di eccellenze artistiche contemporanee con i settori del
turismo e dell’artigianato,
un vero progetto integrato
che racconta la migliore tradizione attraverso le grandi
potenzialità che ci offrono
gli strumenti tecnologici”,
spiega Federico Bomba,
direzione strategica di Sineglossa creative ground.
Artwalks è pensato come
progetto liquido; servizio
flessibile e adattabile a qualsiasi contesto scelga la promozione integrata turismocultura attraverso un percorso ludico e interattivo, che,
grazie alla sua natura social
diventa immediatamente eco
di un’esperienza vissuta da
raccontare e suggerire ad
altri.
Alla fine del 2016 l’App sarà
impiegata dalla Provincia
Autonoma di Bolzano per un
progetto di riscrittura della
mappa della città dal punto
di vista di giovani creativi,
e dal festival internazionale
di Roma Teatri di Vetro allo
scopo di connettere i luoghi
del festival attraverso una
chiave di lettura artistica
immediata per stampa e
pubblico.
Nel 2017, inoltre, Artwalks
sarà parte di un progetto di
riqualificazione dei borghi
abbandonati di Marche e
Sardegna, finanziato dal
Ministero della Gioventù.
Ma quali sono, nella nostra
città, i monumenti contenuti nel percorso? Il Museo civico Archeologico
presso Palazzo Finaguerra,
il Museo Piersanti presso
Palazzo Piersanti, il Teatro
comunale Piermarini, il
Monastero e chiesa della Beata Mattia, la chiesa di San
Filippo e loggetta, la chiesa
di Sant’Agostino, la Piazza
Enrico Mattei con fontana, il
Mosaico in Piazza Garibaldi,
la chiesa di San Francesco.
Al teatro Piermarini I Lions attivi per la lotta al morbillo
c'è il re della giungla e sostenere la Lega del Filo d'Oro
Lunedì 22 agosto presso il Teatro
Piermarini ha preso il via la settimana di Summer Class Musical
Weekend, che si concluderà nello
stesso luogo sabato 27 agosto alle
ore 21 con il Musical “Simba, il
re della giungla”, ispirato
all'ominimo
film Disney.
Si tratta di
una Summer
Class rivolta
ad aspiranti
giovani attori dagli 8 ai
20 anni, nata
da un'idea
di Francesca Cipriani,
professionista nella
formazione
artistica e
nella ricerca
di talenti, con
alle spalle un'esperienza ventennale
in quest'ambito.
Alla Summer Class partecipano 22
giovani provenienti da tutta Italia
alla formazione dei quali contribuiranno il coreografo e musical performer Eugenio Duca, il pianista e
direttore musicale Denis Biancucci,
il coreografo e performer Stefano
Bontempi, con la partecipazione
anche del ballerino Marco d'Alberti
e la direttrice d'orchestra e di coro
Cinzia Pennesi.
Il tutto per arrivare alla realizza-
zione del musical finale di sabato
ed al debutto sul palcoscenico dei
giovani talenti.
Il musical narra la storia del giovane leoncino Simba, destinato a salire sul trono come re della foresta se
suo zio Scar
non avesse
progettato
di uccidere
il piccolo
erede e suo
padre, il
re Mufasa,
autoproclamandosi
n u ovo r e .
Simba sopravviverà,
ma credendosi responsabile della
morte del
padre abbandonerà
la sua terra.
Conoscerà poi Pumbaa e Timon, e
crescerà forte e giusto, prima di far
ritorno alla sua terra dove ucciderà
Scar per riconquistare il trono e restituire al suo regno pace e serenità.
La vicenda è accompagnata dalle
meravigliose liriche di Elton John
e Tim Rice.
L’ambientazione ed i personaggi
della storia, gli animali della foresta, sono da spunto per un lavoro
che si prospetta intenso e affascinante per ragazzi di tutte le età.
l.a.
Si è svolta lo scorso 29 luglio la
Festa d'Estate del Lions Club Matelica presieduto da Amina Murani
Mattozzi, evento che ha inaugurato
l'anno lionistico 2016/2017.
Dopo aver ricordato le tante vittime
delle stragi e degli attentati degli
ultimi mesi, la presidente Amina
Murani Mattozzi, ha
presentato la serata
la cui finalità è stata
quella di raccogliere fondi per uno dei
progetti umanitari che
porta avanti il Lions
Club International. Il
ricavato della lotteria
organizzata dal club è
servito per l'acquisto
dei vaccini contro il
morbillo per la campagna nella quale il Lions
collabora a fianco della
Fondazione Bill e Melinda Gates e che si
prefigge di debellare
il morbillo nel mondo
entro il 2017, anno del
Centenario lionistico.
La presidente ha poi
ringraziato le tante
autorità lionistiche ed
i tanti amici che hanno
partecipato alla serata,
tra i quali i rappresentati delle associazioni
di servizio del Rotary
e del Kiwanis di Macerata.
La serata è stata anche
l'occasione per presentare i XXXVI
Campionati Italiani di Sci Lions
Open che il Lions Club Matelica
organizzerà a Roccaraso dal 2 al 5
febbraio 2017.
Il Lions Club Matelica, come ha
spiegato il socio Sauro Grimaldi,
dopo molti anni di partecipazione,
fa parte dei club del comitato
organizzatore, inoltre gli Open di
Sci del Lions non sono dedicati
solo a chi scia ma anche a tutti gli
altri soci Lions, agli amici e ai familiari, rappresentano, infatti, una
bella opportunità per stare insieme
e conoscere amici Lions e famiglie
provenienti da tutta
Italia. Il messaggio e
lo scopo è unire e condividere la mission dei
Lions anche attraverso
iniziative sportive e poter realizzare un grande
service per la Lega del
Filo d'Oro che dal 1964
assiste, educa, riabilita
e reinserisce nella famiglia e nella società
le persone sordocieche
Un momento del discorso
e pluriminorate psicodella presidente
sensoriali.
Amina Murani Mattozzi
Durante la serata è
stato proiettato anche
un videomessaggio di
Renzo Arbore e Neri
Marcorè realizzato appositamente per annunciare e supportare
l'organizzazione degli
Open di Sci del Lions
a Roccaraso.
e.c.
La proiezione
del videomessaggio
con Renzo Arbore
e Neri Marcorè
L'Azione 27 AGOSTO 2016
Monte San Vicino,
una bellezza quasi...
extraterrestre
I
di Danilo BalDini
l Monte San Vicino, oltre alla bellezza
paesaggistica e naturalistica, da qualche
anno tutelata e valorizzata dall’omonima
Riserva naturale, è salito agli onori della cronaca regionale anche per la frequenza
di avvistamenti di luci notturne e di misteriosi oggetti volanti non identificati (Ufo).
L’ultimo in ordine di tempo è l’avvistamento
avvenuto la notte della vigilia del Ferragosto,
attorno alle ore 21, quando 4 giovani che
stavano risalendo in auto la strada che porta
all’Eremo dell’Acquarella ed al valico della
Caprareccia, hanno notato una grossa luce di
color rosso/arancio sorvolare a bassa quota
la loro auto e compiere strane evoluzioni a
zig-zag e repentini cambi di quota, impossibili anche per i più moderni aeromobili conosciuti. La “luce” è poi risalita a grandissima velocità, sorvolando il monte Cipollara,
dirimpettaio al monte San Vicino e dirigendosi ad est verso Pian dell’Elmo e Cingoli. Il
fatto interessante è che circa un’ora dopo da
questo avvistamento, proprio a Cingoli, una
bambina di 8 anni che stava giocando nel
parco di un ristorante, è stata attratta nel
cielo dalla presenza di un “oggetto volante”
che compiva anch’esso delle strane evoluzioni e rotazioni. La bambina ha avvisato del
fatto i suoi genitori, che erano all’interno del
locale e che quindi non sono stati testimoni
dell’avvistamento, ma questi non hanno dato
molto peso all’accaduto, giudicandolo frutto
della fantasia della bambina. Nei giorni seguenti però, leggendo sui giornali la notizia
dell’avvistamento ufo del monte San Vicino,
hanno collegato l’avvistamento a quello osservato la stessa notte dalla loro figlia. La
breve distanza temporale tra i due avvistamenti e la direzione est (verso Cingoli) in cui
è stato osservato sfrecciare il primo “oggetto”, fanno ritenere molto probabile che si sia
trattato dello stesso ufo . La bambina ha
anche fatto un disegno dell’oggetto (nella
foto) dove si notano una forma discoidale,
simile alla forma del “cappello da prete” di
una volta, delle luci rosse, ed una specie di
cupola nella parte superiore del disco. Ma sul
massiccio del monte San Vicino questi fenomeni, inspiegabili secondo i parametri della
fisica a noi conosciuti, non sono certo una
novità. Ogni anno, ormai, vengono segnalati
15
>MATELICA<
questi avvistamenti, ed il fatto che
questi avvengano in prevalenza nel
periodo estivo è perché d’estate,
grazie alle miti temperature, le persone tendono a stare preferibilmente all’aperto anche nelle ore notturne
e quindi è molto più probabile che
guardino al cielo e notino delle luci
o degli oggetti volanti per loro “strani”. Ma gli avvistamenti avvengono
anche in pieno inverno. Il più delle
volte si tratta di pianeti, stelle o satelliti, che le scarse conoscenze astronomiche
fanno scambiare per ufo, ma in una minima
percentuale si tratta invece di luci o oggetti
fisici, osservati anche in pieno giorno e che
quindi riflettono la luce del sole, che invece
non possono essere ricondotti a nulla di
scientificamente conosciuto. Personalmente,
nel corso di oltre 35 anni di catalogazioni,
indagini ed interviste, ho potuto raccogliere
diverse testimonianze molto interessanti ed
attendibili proprio nell’area del monte San
Vicino. Per fare alcuni esempi, il giorno
dell’Epifania del 1980, anno in cui si è regi-
strato un picco di avvistamenti nella zona, il
proprietario di un ristorante di Pian dell’Elmo
e suo figlio assistono addirittura all’atterraggio di una grossa sfera luminosa di color
rosso proprio sul monte Cipollara, teatro del
recente avvistamento. A quello stesso periodo (gennaio/febbraio 1980) risale quello che,
a mia conoscenza, resta l’episodio più eclatante, ovvero quello che nel gergo ufologico
viene definito come “Incontro ravvicinato del
Quello del 14 agosto è
l’ultimo di una corposa storia
di avvistamenti. Con alcuni
curiosi fili comuni
II° tipo”. L’episodio avviene intorno alle ore
05.30 del mattino, lungo la strada provinciale 256, nel tratto tra Cerreto d’Esi e Matelica.
Protagonista una donna di 27 anni che, alla
guida della propria auto diretta a Matelica,
poco dopo l’abitato di Cerreto si accorge di
essere seguita da una fonte luminosa, che in
un primo tempo pensa essere un automezzo
che intende sorpassarla. Poi però quando
questa “luce” le si affianca, si rende conto
che la stessa non era generata dai fari di un
autoveicolo, bensì da “qualcosa” che volava
e che le si era affiancato, viaggiando alla
stessa velocità della propria auto. Questo
“oggetto” era di colore (guarda caso) rosso/
arancio ed aveva una forma lenticolare. Presa da comprensibile panico, allora la donna
tenta di accelerare per sfuggire all’incontro
ravvicinato, ma ha la sensazione che la pro-
pria auto non risponda più ai suoi comandi.
Per fortuna, giunta in prossimità del passaggio al livello della ferrovia, l’Ufo vira improvvisamente verso Nord-Est e sparisce in
direzione (guarda caso) del monte San Vicino.
Sono venuto a conoscenza di questo incredibile episodio dopo 20 anni dal fatto e solo
grazie ad una personale amicizia con il fratello della testimone, che ho potuto quindi
intervistare e che, malgrado la grande distan-
Rinasce il Pci in città: l'appello
ai simpatizzanti
“Cara compagna, caro compagno”. Con
questa introduzione inizia la lettera aperta
che il Coordinatore provinciale del nuovo
Partito Comunista italiano, il matelicese
Alessandro Belardinelli (nella foto), ha
scritto come appello per iscriversi a questa
costituenda forza di sinistra. E se diciamo
nuovo è perché, pur riprendendo il nome
e il simbolo di quel partito che dopo la
caduta del Muro di Berlino ha, passo dopo
passo, cambiato pelle e nome, si tratta di
una formazione nuova, fondata a Bologna
nello scorso giugno 2016. “Certamente il
Prc, almeno per una parte di noi, ha rivelato
la sua vera natura che nulla ha a che vedere
con la rifondazione del Partito Comunista.
Anzi, da Bertinotti in poi, per arrivare sino
a Ferrero, hanno sempre più palesemente
manifestato la loro indole anticomunista”,
così Belardinelli, che poi rivolge dunque
l’appello all’iscrizione di possibili simpatizzanti: “Sono a chiedere a te l’adesione
al nuovo Partito Comunista Italiano in virtù
degli ideali che abbiamo condiviso”. Il circolo “Berlinguer” di Matelica raggruppa tutti i
Comuni dell’entroterra maceratese.
za temporale, ricordava
perfettamente ogni particolare dell’episodio. Posso
garantire quindi sull’assoluta attendibilità della donna, che probabilmente,
senza l’intercessione del
fratello, non avrebbe mai
rilevato ad estranei la sua
esperienza e che comunque ha chiesto di rimanere
nell’anonimato. Ma in quel
1980 sono stati molti altri
gli avvistamenti di luci
notturne o di oggetti metallici osservati in pieno
giorno nella zona del San
Vicino e di Matelica. Del
resto le Marche, secondo
le statistiche ufologiche, è
una delle Regioni con la più alta densità di
avvistamenti e le aree montuose, come il
monte San Vicino, sono quelle dove queste
segnalazioni sono più frequenti. Grazie alla
raccolta ed alla catalogazione delle tante
segnalazioni ed alle interviste dirette ai testimoni oculari da me effettuate, si possono
quindi trarre delle costanti che si ripetono nel
tempo: innanzitutto, la frequenza degli avvistamenti intorno al massiccio del San Vicino
o comunque in prossimità di rilievi montuosi, poi la costante osservazione di luci o
sfere di color rosso/arancio, da parte di persone diverse, che non si conoscono tra loro e
a distanze temporali anche notevoli. Su
questi dati, sono arrivato a formulare una
personale ipotesi. Visto che in epoca preromana e romana le vette dei monti, ed in
particolare quella del San Vicino, erano
considerate dei luoghi sacri dalle antiche
popolazioni che vivevano alle sue pendici,
tanto che in particolari periodi venivano effettuate anche delle processioni, con offerte
votive alle divinità che si credeva ivi dimorassero, ritengo molto probabile che anche
allora il San Vicino fosse teatro di apparizioni di “luci” o di altri fenomeni luminosi
strani. Solo che le popolazioni di allora attribuivano tali fenomeni alle bizzarrie delle
divinità da loro adorate, come Giove, Marte,
Giano ecc…, in epoche successive al Diavolo o alle streghe, mentre oggi, la nostra civiltà tecnologica e proiettata all’esterno della
Terra, riconduce queste apparizioni alle visite interstellari di velivoli extraterrestri (Ufo).
Il fenomeno quindi, a mio modesto parere, è
sempre esistito nel tempo, anche se è stato
definito con nomi differenti e si è cercato di
spiegare in modi diversi, a seconda del livello culturale, religioso e tecnologico della
civiltà umana. Ciò che resta da capire è
perché questi fenomeni avvengano preferibilmente in prossimità delle montagne e come
facciano questi “oggetti” a compiere evoluzioni in cielo, sfidando le naturali leggi della
gravità, o ad apparire ed a scomparire all’improvviso alla vista degli osservatori. Forse
utilizzano i rilievi montuosi, in quanto ben
visibili dall’alto, quali punti di riferimento di
rotte di navigazione, allo stesso modo di come
fanno anche i nostri aerei di linea? Oppure
riescono a sfruttare degli “stargate”, ovvero
dei “corridoi temporali” dove questi viaggiatori possono passare da un punto ad un altro
dell’Universo in pochi secondi o addirittura
da un tempo ad un altro, dal passato al futuro e viceversa. Del resto questa dei “corridoi
temporali” è una delle tante teorie formulate
da Einstein, che certamente non si può considerare un pazzo o un visionario, visto che
finora tutto ciò da lui teorizzato ha trovato
poi conferma scientifica. Quindi, chissà, tra
qualche decennio, anche questa teoria di
Einstein troverà una dimostrazione pratica e
scopriremo che a farci visita non saranno
stati esseri alieni di mondo lontani, ma noi
stessi che dal futuro riusciremo a tornare ad
osservare il nostro passato…
16
>MATELICA<
L'Azione 27 AGOSTO 2016
Folk, e fanno
cinquanta anni!
L’associazione folkloristica matelicese è stata protagonista due
volte dell’estate matelicese. Lo è
stata con l’ormai consueta kermesse
“Etnie a confronto”, con gruppi
folklorici che per una settimana,
da ormai ventitrè anni, colorano la
città delle culture popolari di tutto
il mondo (anche quest’anno c’erano
quattro continenti rappresentati).
Ma lo è stata anche per una mostra
che è stata allestita nei sotterranei
di Palazzo Ottoni (Sala Paglialunga)
e che è stata inaugurata sabato 30
luglio. Il perché della mostra lo ha
spiegato la Presidente dell’associazione, Sandra Stopponi, durante
l’inaugurazione:
Questa giornata è molto importante
per la nostra associazione
perchè in questo anno ricorre il 50° della fondazione
dell’associazione folklorica
“Città di Matelica” e oggi
prendono il via una serie di
iniziative atte a celebrarlo,
che termineranno con una
sorpresa che verrà svelata
in occasione dell’inaugurazione della nuova stagione
teatrale.
La mostra che andremo a
vedere, denominata “50 anni
di ricordi e di emozioni – la
L’Autorità Nazionale Anti Corruzione (Anac), con delibera n.763
del 16.07.2016, ha trattato l’argomento della “realizzazione di opere
pubbliche a cura e spese del privato”, secondo i dettami dell’art. 20,
D.Lgs n. 50/2016, chiarendo alcuni
aspetti non completamente trattati
dalla normativa stessa. Il parere
interessa il Comune di Matelica
riguardo il rifacimento del manto
erboso del campo sportivo e di alcune opere strutturali annesse. Come
noto le opere realizzate dai privati
in cambio di una utilità e, di conseguenza, per il raggiungimento di un
proprio interesse patrimoniale, rientrano nella categoria dell’appalto
pubblico di lavori e, di conseguenza,
devono essere rispettate le procedure ad evidenza pubblica previste dal
Codice. È dunque prevista la possibilità, per un’amministrazione pubblica di stipulare una convenzione
con un soggetto pubblico o privato,
affinché quest’ultimo realizzi a sua
cura e spese opere pubbliche, previa
valutazione del progetto di fattibilità
e dello schema dei relativi contratti
di appalto presentati dal privato
nostra storia-“ vuol essere la testimonianza del tempo trascorso e
dei progressi fatti dalla nascita del
gruppo folklorstico, nato nel 1966
come costola delle Acli. Fu voluto
per iniziativa di alcuni amici appassionati di tradizioni, che non volevano mandar perso un patrimonio
culturale che, a causa dell’avanzare
del consumismo, veniva accantonato. E siamo arrivati all’associazione
culturale come è intesa oggi, che
grazie alle ricerche eseguite presso
gli archivi storici pubblici e privati
ha riscoperto gli abiti, le musiche,
i canti e le danze, tramandandole ai
posteri. Queste ricerche sono potute
avvenire grazie alla volontà ed alla
collaborazione di tutti i Presidenti
ed associati che si sono susseguiti
nel tempo”. Una rivendicazione, sacrosanta, dello spirito e dei successi
dell’associazione. Successi di ieri,
ma anche di oggi: “l’Associazione
folklorica “Città di Matelica” oggi
vede la costituzione di due corpi di
ballo: uno formato da ragazzi dai
4 ai 16 anni e uno per i più grandi,
che viaggiano ed hanno viaggiato in
giro per l’Italia e il mondo facendo
conoscere il nome di Matelica”.
Sono seguiti altri due interventi.
L’assessore ai lavori pubblici Massimo Montesi ha voluto mettere in
risalto il ruolo sociale di un’associazione come questa, ben radicata sul
territorio e con tanti iscritti.
Ha preso la parola anche Benito
Ripoli, presidente nazionale
della Fitp (Federazione Italiana Tradizioni Popolari)
alla quale l’associazione
matelicese è iscritta da oltre
30 anni, che ha messo in
risalto come il gruppo matelicese sia molto conosciuto
in ambito nazionale e preso
d’esempio dai tanti gruppi
folklorici che si sono costituiti nel tempo, prendendo
spunto proprio dal matelicese gruppo Folk.
La mostra, dalla sua inaugu-
“Sul campo sportivo
verifiche per legge”
stesso. Il Comune di Matelica aveva promosso una “manifestazione
di interesse” per i lavori al campo
sportivo, votata all’unanimità dal
Consiglio comunale in data 22 aprile 2016. Aggiudicataria è risultata
la “S. S. Matelica Calcio”. L’Anac
ha precisato come sia necessario
– da parte della pubblica amministrazione - verificare le modalità
con le quali il privato proponente
intende realizzare l’opera, ovvero
razione è già stata visitata da circa
mille persone: “siamo molto felici
del fatto che molti di loro erano
turisti in visita alla nostra citta”,
tiene a dire Sandra.
In cosa consiste esattamente la mostra? C’è un importante repertorio
fotografico, ma anche abiti e, in
generale, tanti ricordi di momenti
importanti ed istituzionali nonchè
aspetti ricreativi. Diverse persone
che hanno visitato la mostra, si sono
ritrovati tra le facce fotografate! C’è
anche un angolo dedicato all’incontro internazionale del folklore
“etnie a confronto”. Le foto messe
in mostra sono state prese da archivi storici privati di amici ed ex
componenti.
La mostra rimarrà aperta fino al 17
settembre con il seguente orario:
nel mese di agosto, dal giovedì alla
domenica dalle 17.30 alle 19.30 e
dalle 21 alle 23. Nel mese di settembre, dal venerdì alla domenica
con gli stessi orari.
accertare che la convenzione non
abbia carattere oneroso. Il Comune,
al fine di promuovere lo sviluppo
della pratica sportiva sul territorio
di competenza nell’interesse della
collettività, anche sulla scorta dei
principi di sussidiarietà orizzontale
ex art 118 della Costituzione, e per
garantire l’equilibrio gestionale
relativo all’esercizio del servizio
alla Società sportiva aggiudicataria,
riconoscerà un contributo annuale
per il periodo di durata della convenzione pari a 44.000 euro per un
totale di euro 660.000 a fronte di
lavori, a carico della citata Società
per circa euro 790.000, opere che
resteranno di proprietà dell’Ente al
termine del periodo convenzionale e
che, comunque, saranno usufruibili,
appena ultimate, dal Comune, dalle
associazioni e dai cittadini matelicesi. Pertanto, secondo il parere
Anac, la convenzione assume un
carattere di scambio contrattuale.
Secondo l’autorità presieduta dal
magistrato Raffaele Cantone, la
circostanza che l’opera sia realizzata gratuitamente dal privato non
toglie che si tratti comunque di
un’opera pubblica e che sussista,
quindi, l’interesse della pubblica
amministrazione alla sua corretta
realizzazione da parte di un soggetto qualificato professionalmente
e dotato dei requisiti morali; ne
consegue che i soggetti esecutori
a qualsiasi titolo di lavori pubblici devono essere in possesso di
adeguata qualificazione. In base
a quanto premesso, ecco dunque
spiegati i numerosi approfondimenti tecnici ed amministrativi
eseguiti dagli ottimi funzionari del
Comune di Matelica, pienamente
appoggiati dall’amministrazione
comunale. Una pratica svolta dagli
uffici in tempi veramente brevissimi, che rende quindi inspiegabili,
irrispettose ed infondate le accuse
di ritardo più volte espresse dal
presidente della “S. S. Matelica
Calcio”, Mauro Canil, che è anche
consigliere comunale. Resta in
ogni caso l’auspicio che i lavori
proseguano nel migliore dei modi; il
Comune di Matelica garantirà piena
collaborazione, così interessato ad
infrastrutture peraltro fruibili da più
associazioni locali.
Manutenzione: è il turno di Pagliano e La Valle
Nel corso della scorsa settimana, sono
stati eseguiti i lavori per la manutenzione
straordinaria dei manti stradali delle strade
comunali di Pagliano e della Valle.
Entrambe le strade, infatti, presentavano
uno stato di conservazione della pavimentazione stradale estremamente deteriorato
che, se non si fosse intervenuti, avrebbe
potuto rendere pericolosa anche la circolazione veicolare.
I lavori sono stati realizzati dalla ditta
Edilasfalti srl di Camerino che si era aggiudicato l'appalto presentando un ribasso
pari a 25,666%.
In particolare, l'intervento è consistito principalmente nell'esecuzione di lavori di riasfaltatura per il recupero della pavimentazione
stradale esistente dei tratti che presentavano
i maggiori problemi di usura e deformazione,
preceduti da una risagomatura del fondo stradale, delle strade comunali esterne denominate “Pagliano”, per un tratto di circa ml. 500,
e “La Valle”, per un tratto di circa ml. 750 a
partire dall'incrocio con la strada vicinale di
Casalucciola fino alla frazione delle Piane.
Con i residui dell'appalto si procederà nelle
prossime settimane alla sistemazione di alcuni altri tratti stradali all'interno della città
e, in particolare, si interverrà sulla cavità
creatasi al di sotto della pavimentazione
stradale di Vicolo Cuoio, con la sistemazione definitiva dell'area.
Infine, il Settore Servizi Tecnici sta predisponendo la gara di appalto dei lavori di
manutenzione sulla viabilità comunale del
2016 che riguarderanno il completamento
dell'asfaltatura della strada di Pagliano,
nonché il recupero della strada comunale
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>SASSOFERRATO<
L'Azione 27 AGOSTO 2016
Porte aperte a don Alberto
L'ingresso del sacerdote nelle comunità di Cabernardi e Castagna
P
Già parroco
alla Collegiata
di VERONIQUE ANGELETTI
orte schiuse, anzi spalancate seppur strette come le
descrivono le Sacre Scritture. Sono loro, proprio le
porte, fisiche e metaforiche, ad aver contraddistinto
la prima messa di don Alberto Castellani, come
nuovo parroco delle comunità di Cabernardi e della Castagna
domenica 21 agosto. “Quelle aperte della chiesa di Santa
Maria delle Spinelle che indicheranno che il parroco è in
paese” - ha commentato a fine messa don Alberto. Mentre
il vescovo Stefano Russo, durante la celebrazione, spiega
quelle “porte strette” riferite dal Vangelo secondo Luca. Quel
monito “sforzatevi di entrare per la porta stretta, perché molti
cercheranno di entrare ma non ci riusciranno” che Gesù dà in
risposta ad un uomo che chiede “se sono pochi quelli che si
salvano”. “L’arrivo di un nuovo parroco - spiega il vescovo
ad una chiesa gremita di fedeli - è sempre un avvenimento
di rilievo per una comunità. Un momento forse ancora più
speciale per quella di Cabernardi dove subentra ad una lunga
storia tra don Dario Marcucci e la sua comunità. Dopo attenta riflessione, ho voluto nominare don Alberto. Ho scelto
di chiedere ad un giovane sacerdote di prendere in carico
questa grande comunità proprio per inviare a Cabernardi
un segno di partecipazione della nostra Chiesa. Un segno
di partecipazione che, con il nuovo parroco, dobbiamo dare
insieme alla Chiesa. Perché ad ognuno di noi - ha proseguito
- è richiesta una partecipazione particolare come illustrano le
scritture di oggi che danno tutto il loro senso al sacrificio che
ci è richiesto. L’ immagine - ha concluso - delle porte strette
è un modo per Gesù di provocarci perché non risponde con
un numero a chi chiede quanti siano gli eletti, ma ci aiuta
a capire le caratteristiche che ognuno di noi deve avere per
passare attraverso questa porta stretta che in realtà ci conduce
alla salvezza”. E il vescovo con poche e semplici parole ha
invitato tutti, ognuno nei limiti della propria disponibilità, ad
aiutare don Alberto, il parroco che ha accettato di allargare
la sua grande famiglia, quella della parrocchia di San Pietro,
a quella altrettanto lontana di Cabernardi. Un passaggio che
ovviamente impone alcuni cambiamenti. Come la messa della
domenica, non più alle 11.15, ma alle 10, con la garanzia di
Don Alberto Castellani è nato a Fabriano nel 1968 ed è stato ordinato
sacerdote a San Facondino di Sassoferrato il 7 dicembre 1999. Seminarista
sempre nelle Marche è stato per 4
anni vice parroco a San Facondino e
parroco a Campodonico e Belvedere,
in seguito 9 anni presso la parrocchia
fabrianese di San Biagio e Romualdo
e gli ultimi, per via dell’accorpamento
del parroco, alla Cattedrale. Attualmente è parroco della Collegiata
di San Pietro, delle parrocchie di
Cabernardi e della Castagna. Inoltre
è direttore della pastorale familiare
diocesana, della biblioteca e anche
dell’archivio diocesano.
essere a servizio di tutti ogni domenica dalle 9 alle 10 ed
il mercoledì e il venerdì dalle 15.30 alle 18.30. Poi questo
segno, bello come idea e nei fatti, che quando le porte della
chiesa sono aperte significa che don Alberto c’è. La programmazione da settembre di un giro a tu per tu con ogni famiglia
ed un invito a partecipare ad un pellegrinaggio il 4 settembre
al santuario perugino di Collevalenza con i parrocchiani di
San Pietro. In fondo il ripristino di un antichissimo legame
documentato addirittura nel 1580, durante la visita alla chiesa di Cabernardi del vescovo Mannelli, il quale rilevò che
Santa Maria delle Spinelle non solo era unita con pari diritti
a Santa Maria del Doglio, ma che era prebenda canonicale
di San Pietro. Ossia porzione di beni affidata come dote alla
Collegiata di San Pietro. Poi, un pranzo in parrocchia tipico,
abbondante e prelibato come quelli di Cabernardi sanno fare.
Trovato il sostituto!
A fine messa, il Vescovo ha svelato una parte della
nuova logistica che forse potrebbe regolare il ritmo delle
sue visite in diocesi: “Quando entrai nella Cattedrale
di Fabriano per prendere conoscenza dei luoghi prima
ancora dell’ufficiale entrata in diocesi – racconta il Vescovo – alcuni fedeli presenti mi salutarono con calore
per poco dopo presentarsi in sagrestia per scusarsi. Mi
avevano confuso con don Alberto Castellani. Pertanto
visto che ho un sosia tenete presente che quando il
vostro parroco è assente forse sarà perché l’utilizzo
come sostituto!”.
La ricostruzione della battaglia delle Nazioni
Foto di Ettore Paolucci
Cronaca di un evento più che riuscito, quella sulla prima rievocazione storica della Battaglia delle Nazioni. Evento che
si è svolto nell’area intorno al Parco Archeologico Sentinum
dal 29 al 31 luglio. Sommando visite guidate, tour, laboratori,
convegni e soprattutto spettacoli e prove, sono state superate
le 5.000 presenze. Il che conferma quanto l’idea del Comune
e della Pro Loco di puntare su Sassoferrato come luogo unico
di una battaglia fondamentale per la storia dell’impero romano
sia stata un’idea vincente. Deus ex machina della manifestazione, il progetto “Ad Pugnam Parati” che, per mission,
non solo coordina le varie associazioni di rievocatori, ma
le assiste in modo scientifico affinché costumi, armamenti,
tattiche, vita quotidiana siano più fedeli possibile alla realtà
storica. Un progetto curato dall’archeologo Gioal Canestrelli
e dal fondatore della “Società italiana per gli studi militari
antichi” Giuseppe Cascarini, in stretto contatto con i volontari della Pro loco e del Gaaum, il gruppo di appassionati di
archeologia locale e la cooperativa Happennines che ha curato
tour e visite guidate. Insieme hanno non solo costruito una
manifestazione fedele al racconto di Livio con tutto il pathos
della “devotio” del comandante romano Decio Mure, ossia
del suo sacrificio sul campo di battaglia ma, coinvolgendo
oltre duecento rievocatori venuti dalle città di Pesaro, Fano,
Taranto, Bologna, dal Veneto e dall’Abruzzo, realizzato un
evento spettacolare. Uomini, donne e ragazzi che si sono
rivelati particolarmente cordiali e generosi nello spiegare a
grandi e piccini la battaglia e il modo di vivere degli antichi.
Un successo che non sarebbe stato tale senza il grande lavoro
Una serata sull'ottava rima
Quando quelli che lavoravano al di là del fosso erano
quelli ricchi perché cavavano
l'oro zolfo, i paesi intorno
al Monte Rotondo, scarni
di vegetazione, bruciata dai
fumi dei calcaroni, erano
zeppi di gente e brulicavano
di attività. Lì vigeva un'antica voce che Graziano Ligi
nell'antologia da lui curata
sui “Poeti in ottava rima”
non ha esitato a chiamare
“d'Appennino”. Un modo
di “poetare all'avventura”,
“fare sàtrie”, “cantà da poeta” come si diceva allora in
quel lembo di terra che corre
dal Catria al Cucco passando
per Rotondo e lo Strega, dove
è rimasto nelle memorie al
punto tuttora di connotare la
reputazione d'intere famiglie.
Poeti che erano di tutti i mestieri, spesso di poca scuola,
a volte quasi illetterati, che
cantavano a memoria interi
capitoli dell'opera di Dante
ma soprattutto si esprimevano "in un canto dalla melodia
cadenzata e melismatica con
il tono perentorio e le vocali
finali stroncate". Raccontavano tutto e tutti e riuscivano a
tenere banco sfidandosi con
le rime nelle aje, alle veglie
e nelle osterie. I nomi sono
incisi nelle memorie. Oreste Crescentini di Rotondo,
il Petrucci di Montelago,
Ubaldo Santarelli detto il
Capoccione di Montebollo
tra Gubbio e Sassoferrato.
Delle varie osterie, palcoscenici preferiti di questi
“poetucoli” che affascinavano ed affascinano tuttora
per la loro sagacia e anche
scaltrezza, tre sono rimaste
nella memoria. Quella di Varani di Catobagli, di Santoro
a Monterosso e soprattutto
quella di Moregi a Rotondo.
Il che spiega perché il regista
dei volontari coordinati dalla Pro Loco di Sassoferrato e dal
suo presidente Marco Giulietti. Volontari che hanno curato
la realizzazione di “souvenir” legati al parco archeologico
sotto la guida della “Vaseria” e della maestra Umena Pia;
proposto menù gastronomici tipici dove spiccava la polenta
con il mais ottofile di Roccacontrada; sviluppato un interessante programma “convegnistico” coinvolgendo esperti di
alto profilo curato da Gaaum e da Vincenzo Moroni; perfino
costituito un piccolo esercito romano per dare un'impronta
tutta sentinate alla rievocazione della battaglia.
Poi se al bilancio dell’evento si aggiunge il fatto di aver attirato l’attenzione e l’interesse di tante altre comunità vicine e
lontane che nella propria storia hanno trovato un nesso diretto
con i contendenti e la logistica della battaglia sentinate, come
Civitalba di Arcevia, sede del campo dei Galli, o Serra S.
Abbondio fondata da Celti in fuga, ecco crearsi un tour che
trasforma i paesaggi dell'Appennino in un libro di storia e si
fa pretesto per approfondire il ricco patrimonio archeologico
dei suoi paesi.
v.a.
posto di fare della serata del Ferragosto una serata dedicata all'ottava
rima. Spettacolo ambientato nella
piccola piazza di Rotondo a ridosso
dell'osteria di Moregi, dove i poeti
con le loro rime, scritte anche su
commissione, discutevano di passioni
e di emozioni e, denunciavano amori
ed adulteri, ladri e scherzi senza mai
inveire contro Dio.
v.a.
ed attore Stefano Fabbroni
su un'idea dell'instancabile
Guido Guidarelli Mattioli,
marchigiano di nascita, memoria vivente e vivace della
storia di una comunità nata
nello zolfo di Cabernardi e
spostata a Pontelagoscuro
per costruire il primo polo
chimico italiano, abbia pro-
Un corso di teologia
Dal 3 settembre fino al 15 ottobre, Genga e Sassoferrato
organizzano un corso di teologia di base per laici. Il
corso si svolge all'ex teatro del Corso Rosselli ed è
curato dalle parroci. Si svolge ogni sabato dalle ore
15 alle 16.30.
>CERRETO D'ESI<
L'Azione 27 AGOSTO 2016
19
Il futuro in un...apostrofo
La Cooperativa D’Esi riavvia la produzione
I
l 10 agosto la cooperativa di ex-dipendenti Desi Srl,
azienda nota per la produzione di cucine componibili nel
sito produttivo di Cerreto d’Esi, ha ufficialmente siglato
l’atto notarile che ha ufficializzato l’acquisto del ramo
d’azienda dalla Desi in fallimento.
Un lavoro corale e impegnativo durato dieci mesi che ha
cementato una squadra di caparbi lavoratori con managers e
professionisti. Un team composto dall’avvocato Massimiliano
Grossi per gli aspetti legali; dalla Network Advisory per la
consulenza fiscale e contabile; da Nest per gli aspetti manageriali, moralmente orientata a dare una visione strategica e
un supporto operativo per ottenere questo successo, perché di
una vittoria si tratta!
“Contro ogni pronostico, grazie a un buon lavoro di squadra
e a un supporto che non ci è mai mancato, siamo riusciti a riavviare l’azienda in cui noi soci-lavoratori abbiamo lavorato
come dipendenti. Ora dobbiamo dimostrare a noi stessi e alla
comunità, di saper generare valore come lavoratori e imprenditori”, così Mauro Goldoni presidente della cooperativa D’Esi
racconta una storia che vuole essere riscritta per cambiare il
futuro di un insediamento produttivo di grandi potenzialità.
D’Esi Soc. Coop. riparte dai marchi D’Esi e Dema con una
gamma di modelli di cucine vasta e competitiva e con un
posizionamento Entry a marchio D’Esi e Medio a marchio
Dema; il sito produttivo è stato perimetrato su 6.000 mq
all’interno dei quali, con un layout ottimizzato, sono stati
ricavati i magazzini, i processi di falegnameria e i processi di
assemblaggio e confezionamento.
“Già a partire da aprile in occasione di Eurocucina/FTK –
continua Goldoni – i manager di Nest di Fabriano, che hanno
curato il nostro progetto e che insieme al CdA saranno a capo
della direzione di questa attività, hanno iniziato a imbastire la
rete commerciale e a sviluppare le prime strategie di marketing.
A partire da giugno, abbiamo iniziato a prendere possesso
del sito e da settembre le linee saranno pronte per produrre”.
“L’apostrofo che, quasi impercettibilmente, dà discontinuità
da Desi a D’Esi è l’enfasi di un dettaglio che farà la differenza
in un orizzonte di due/tre anni – sottolinea Stefano Santini di
Nest, delegato dalla D’Esi Coop. per la direzione marketing
- il tempo che servirà all’azienda per investire sullo sviluppo
di un’offerta di prodotto, di servizio e di identità che sarà la
vera scommessa imprenditoriale-manageriale di questa operazione”. D’Esi è una cooperativa industriale che, grazie alla
credibilità del proprio business plan di medio-lungo periodo,
è riuscita ad attrarre capitali dai fondi centrali e territoriali del
mondo cooperativistico, per mezzo milione di euro.
LegaCoop e ConfCooperative hanno dimostrato che, il sistema
produttivo in crisi può credere anche in un modello industriale
come quello studiato e applicato dalla D’Esi, per unire prerogative professionali che normalmente non trovano piani di
incontro e che, invece, potrebbero testimoniare che questo è
un nuovo modello d’impresa vincente e virtuoso.
L'illuminazione, servizio essenziale Cambiamenti? No,
Il nostro Comune sta attraversando un periodo molto
difficile come quasi tutti gli
altri.
Questa situazione non va addebitata all’amministrazione
vigente (di cui faccio parte),
che, seppure non è esente da
errori, si è trovata a dover
far fronte ad una condizione
debitoria incredibile.
A prescindere da tutto questo,
va data una interpretazione il
più possibile oggettiva della
questione , cosa non riscontrabile nelle affermazioni o
nei dialoghi apparsi in questi
giorni su facebook.
Se alcune zone sono al buio *,
affermare che l’illuminazione
pubblica non è un servizio
essenziale di questi tempi,
non è corretto o è quantomeno opinabile, in quanto
non si può prescindere dal
pericolo che ne deriva per
l’incolumità degli abitanti
per possibili cadute su strade dove si può inciampare
facilmente e soprattutto per la
tranquillità nelle abitazioni.
Quindi, chi scrive si è sentito
nel dovere, sotto la propria
responsabilità, di ripristinare
le condizioni di sicurezza dei
residenti.
Se è giusto affermare che
nessuno, se non autorizzato
e qualificato, possa mettere
mano negli impianti, è anche vero che l’illuminazione
pubblica in una vasta zona
non funzionava neanche nei
giorni in cui c’era la possibilità di intervenire durante
l’orario di lavoro.
Era, altresì, doveroso garantire che i cerretesi restati a
casa per i tre giorni festivi
del Ferragosto potessero
festeggiare e godere della
tranquillità che avevano gli
altri, fuori in vacanza o in
altre zone del paese.
Escludendo un primo intervento non autorizzato da
alcuno, i successivi interventi
sugli impianti sono stati effettuati dal sottoscritto, perito
industriale in telecomunicazioni, coadiuvato da un
dipendente comunale che per
quasi 20 anni ha effettuato la
manutenzione degli impianti
elettrici comunali e da un
volontario munito di regolare
Cade ottantenne
Un’ottantenne cade a terra davanti al garage
della sua abitazione di Cerreto d’Esi e il suo
cagnolino le è sempre rimasto accanto fin
quando non sono arrivati i soccorsi allertati
da un vicino che ha sentito la donna chiedere
aiuto. E’ accaduto domenica scorsa all’ora
di pranzo in una via poco lontano dal centro
del paese. Un’anziana è caduta a terra e non è
più riuscita ad alzarsi proprio a causa dell’improvvisa scivolata tra le mura domestiche.
Sul posto i vigili del fuoco del distaccamento
di Fabriano allertati dal vicino e il 118 per i
primi soccorsi. La donna, sempre cosciente,
ha atteso l’arrivo dell’ambulanza ed è stata
medicata. Ha riportato una frattura alla gamba
e tanto spavento mitigato in parte dalla vicinanza costante dell’amico a quattro zampe.
abilitazione ad intervenire sugli impianti elettrici; quindi,
è allo scrivente che vanno
addebitate le eventuali violazioni riscontrabili.
Non sono i cittadini che devono pagare per problematiche
amministrative irrisolte.
Per quanto concerne l’interrogativo su chi è responsabile
del Servizio di Polizia Municipale, tale incombenza, non
retribuita, è stata assunta dal
sottoscritto al fine di potere
continuare l’attività amministrativa della Municipale
per il tempo necessario
all’assunzione di un comandante, circa due o tre mesi,
con notevole risparmio per le
casse comunali (vedi il costo
dei due comandanti assunti a
tempo determinato).
In questo caso sono certo
di poter assolvere temporaneamente a tale compito,
consentito dalla legge. Inoltre
tutti sanno che quando ero
in servizio e dovevo agire
contro gli amministratori,
l’ho fatto.
Chiudo riportando una dichiarazione apparsa tra i
dialoghi menzionati in riferimento all’elettricista: “Non è
un escamotage, la mia idea è
questa: a Cerreto la maggior
parte dei cittadini è talmente
ignorante che considera attendibili tutte le porcate che
fanno dentro quel Comune
….”.
Io non so se chi ha scritto
questo è un cerretese; io lo
sono e ne sono orgoglioso.
Ritengo che chi lo è dovrebbe fare di tutto per dare una
mano alla comunità a cui
appartiene.
Riconosco all’opposizione il
merito di contribuire con la
propria critica a stimolare la
maggioranza ad operare al
meglio e non mi sembra che
si presti facilmente a caldeggiare risentimenti personali
e neppure ad offendere i
cerretesi.
*(Anche per mia colpa, in
quanto assessore ai lavori
pubblici, ma per questo ci
sono spiegazioni che sono
pronto a fornire tutti i mercoledì mattina dalle ore 10
alle ore 13).
Giovanni Montanari
collaborazionisti
L'ultimo Consiglio comunale ha sancito la fine
del gruppo consiliare Cambiamenti con l'abbandono a sé stesso del capogruppo David Grillini
da parte dei suoi consiglieri e la loro probabile
entrata in maggioranza. Dopo solo un anno, questa formazione
politica si è sciolta come neve al sole. Grillini & Co. fanno
finta di niente e nascondono la loro fine dietro i soliti post
banali, triti, ritriti e sempre fuori tempo massimo; tentano
invano di far dimenticare il voto in consiglio sulla variazione di bilancio in cui il gruppo CambiaMenti si è di nuovo
spaccato: Grillini si è astenuto mentre Carnevali e Cimarossa
hanno votato a favore insieme alla maggioranza. Di fatto
Grillini ha dimostrato di nuovo di non riuscire a controllare
il suo gruppo. Forse alcuni esponenti di CambiaMenti stanno
cedendo alle sirene di Porcarelli? E come mai questo voto a
favore proprio quando sono usciti alcuni atti comunali come
l'appalto per la gestione degli impianti sportivi? Quando
ci sono di mezzo gli interessi, si sa, anche le posizioni più
convinte possono cambiare. Siccome a pensar male spesso ci
si azzecca, guarda caso gli esponenti di CambiaMenti sono
diventati collaborazionisti proprio adesso che il Comune vuole
dare in gestione questi impianti. La fine della lista civica era
già nell'aria quando i suoi esponenti si sono contraddetti tra
loro nei post proprio su Casa Volpini: chi a favore all'abbattimento, chi contrario. Ancora una volta tanti galli a cantare
e Grillini incapace a tenerli insieme. Totalmente allo sbando.
Ora, è inutile che si dicono indignati quando hanno votato
a favore dell'abbattimento! Cerretesi, se Palazzo Volpini è
stato abbattuto la colpa è anche loro. Non ve lo dimenticate!
Pd Cerreto d’Esi
Come tartarughe ma anche come lepri
Nell’amministrazione comunale ci sono pratiche che procedono lente come tartarughe e altre che vanno veloci come lepri.
Vediamone alcune. PRATICHE TARTARUGA: • Incasso delle spettanze da parte dell’associazione sportiva tennis per un
importo a bilancio di 20.000 euro (nonostante la volontà più volte dichiarata da parte dell’associazione a chiudere la questione);
• Incasso da parte della società calcio a cinque per circa 10.000 euro (l’importo preciso non ci è dato da sapere);
Prima di proseguire con altre pratiche “tartaruga” va precisato che solo con queste cifre si potevano evitare tagli (vedi l’assistenza pre/
post scuola, il Cag, il trasporto scolastico ecc..) • Bando per la gestione degli impianti sportivi pubblicato a pochi giorni dall’inizio delle
attività sportive; • Bando per la gestione del trasporto scolastico con scadenza della presentazione delle offerte il 22 agosto quindi a meno
di un mese dall’inizio della scuola (si veda articolo sull’argomento pubblicato su cambiamenti-informa.it); • Adeguamento regolamento
consiglio comunale; • Custodia del cimitero: dopo sette mesi dall’interruzione del servizio siamo ancora in attesa di soluzione; • Ritardo
nella presentazione bilanci tali da subire una diffida da parte del prefetto.
PRATICHE LEPRI: • Demolizione “Casa Volpini” che nel giro di pochi giorni ha visto: donazione del sindaco a titolo personale mirata,
delibera, affidamento dei lavori senza bandi ed immediato inizio degli stessi. Da tutto ciò si potrebbe desumere che l’interessamento del
sindaco ai reali problemi del paese è perlomeno alquanto ……. personale!
Gruppo consiliare Cambiamenti
20
L'Azione 27 AGOSTO 2016
>CHIESA
Qutaiba, Munirva
e i figli sul balcone
della nuova casa,
con loro il volontario
della parrocchia
La nuova vita
della famiglia
di profughi
comincia
dalla parrocchia
per un'accoglienza
senza confini
(Foto Sir)
Dalla Siria a Roma
di EMANUELA VINAI
“M
i hanno colpito
qui e qui. Sono
stato in coma 20
giorni”, spiega
Qutaiba indicando la cicatrice sotto
i capelli e l’occhio rimasto asimmetrico, come dopo una plastica
malriuscita. Si tocca la testa, il viso
e descrive le torture subite in Siria,
prima dal governo che lo credeva
una spia e poi dai miliziani di Daesh
che lo avrebbero voluto schiavo più
collaborativo. Qutaiba ha 30 anni,
ma ne dimostra di più. È scappato
dalla Siria in fiamme, dalla guerra,
dalla tortura. Sua moglie Munirva,
che conserva invece i lineamenti
delicati di un’adolescente, secondo
il documento d’identità supera il
marito di un anno. Con loro Taim
e Layth, i due bambini di 6 e 3
anni: siedono composti e attenti
nella sala parrocchiale mentre i
genitori raccontano le peripezie
vissute per arrivare in Italia, grazie
alla mediazione della Comunità di
Sant’Egidio, insieme a Papa Francesco di ritorno da Lesbo. Siamo
nella parrocchia romana della Trasfigurazione, a Monteverde, dove il
parroco, monsignor Battista Pansa,
si è fatto garante per questa famiglia
in fuga.
Insieme ai parrocchiani si è dato da
fare per trovare una casa decorosa e
dignitosa in cui i rifugiati possano
ricominciare una nuova vita.
Qutaiba è un ingegnere petrolifero,
lavorava in un impianto statale al
confine con l’Iraq. Imprigionato
a Damasco all’inizio dei bombardamenti, ha subito a lungo botte e
torture mentre, fuori dal carcere, suo
figlio Taim, veniva colpito al fianco
dalla pallottola di un cecchino. Era
solo uscito a comprare un pacchetto
di patatine, è un bambino, non era
pericoloso. I genitori di Qutaiba intervengono: pagano una non meglio
precisata somma di denaro per la
scarcerazione del figlio, mandano
Munirva e i bambini in zona sicura
e lui torna al suo lavoro. Ma Qutaiba
arriva in tempo per assistere alla
conquista della zona da parte di
Daesh: “Ci hanno catturato, tutti noi
in servizio agli impianti, e ci hanno
detto che ora avremmo lavorato per
lo Stato islamico. Gratis”. Per sette
mesi è schiavo, poi viene di nuovo
imprigionato e ricominciano le torture: questa volta viene picchiato a
lungo, con violenza, sulla testa. “Per
dieci mesi non ho saputo più nulla
di Qutaiba, non sapevo se fosse vivo
o morto”, dice Munirva. Lei era
sola in Turchia con i due bambini.
Tirava avanti aspettando un cenno,
un’indicazione finché una telefonata
dei suoceri rompe il silenzio: suo
marito è a Lesbo. Dopo un viaggio
per mare irto di peripezie, all’arrivo nell’immenso campo profughi
dell’isola la famigliola si riunisce.
Mentre parlano, alla parete della sala
parrocchiale è appesa una mappa
con le vie di San Paolo.
Le linee colorate dei viaggi apostolici che attraversano terre dai nomi
omerici sembrano quelle dei profughi odierni sulle cartine dell’Unhcr:
dalla Palestina e dalla Siria alla Grecia, passando sempre dalla Turchia.
La Storia e le storie si intrecciano
sulla stessa geografia.
Qutaiba e Munirva cercano di
orizzontarsi e ripercorrono per noi
il loro viaggio, quando il racconto
scaturisce una dignità infinita presente in
ogni persona, etnia o popolo. Il Salvatore
utilizza una fine ironia per spiegare quanto
sia vano autodefinirsi primi, secondi o terzi
e ancor più spendere la vita per entrare
in queste sciocche classifiche. Il mondo
dice: “Il mio invito è per quelli che contano,
per quelli dai quali posso avere”. Il Figlio
di Dio, invece, ben lontano dal voler dare
regole di galateo, con un ragionamento
molto semplice intende aprire il cuore
umano alla sapienza dell’Onnipotente,
unica vera sorgente di serenità, pace e
felicità. Nel regno dei cieli si vive nella
società del gratuito: non ci si muove nella
speranza di ricevere, ma nel desiderio di
trasfondere amore.
gratificazione. Dio, quando ha creato
l’umanità, non ha pensato a quanto ci
avrebbe guadagnato, ma a quanta gioia
avrebbe donato.
- La vita cristiana autentica si basa sulla
gratuità che mette a servizio degli altri i
propri doni, senza invidie, cercando di
crescere in ciò che è positivo.
- La novità del cristianesimo è amare
per primi senza attendere che sia l’altro
a fare il primo passo; amare il nemico
fino a dare la propria vita per la sua
salvezza.
- Chi condivide con i poveri rimane nella
giustizia, riconoscendo la bellezza di
camminare insieme come popolo dove
gli ultimi sono i veri tesori della Chiesa.
- Siamo stati creati ad immagine e
somiglianza di Dio e siamo membra del
Corpo mistico di Cristo. La fraternità non
è piena se alla festa non partecipano
tutti, a partire dai rifiutati, coloro che per
difetti fisici o psichici vengono scartati,
dimenticati. Dalla mera assistenza è
necessario passare alla condivisione.
Così la Chiesa fiorirà!
VIVERE IL VANGELO
di Don Aldo Buonaiuto
Domenica
28 agosto
dal Vangelo
secondo Luca
(Lc 14, 1.7-14)
Una parola per tutti
Gesù partecipa a un pranzo presso la
casa di un notabile del tempo, capo
dei farisei. Il Maestro nota un desiderio
molto comune negli esseri umani:
voler essere stimati sempre come i
numeri uno o almeno tra i primi. Ma
il Signore non vuole graduatorie tra gli
uomini: “Voi siete tutti fratelli, perché
avete lo stesso Padre, siete figli dello
stesso Dio”. Da questa figliolanza
Come la possiamo
vivere
- L’uomo generalmente fa qualcosa per
averne un ritorno, una ricompensa, una
arriva alla visita di Papa Francesco.
Nell’occasione la Comunità di
Sant’Egidio predispone una sorta
di corridoio umanitario per alcune
famiglie e il fascicolo di Qutaiba
e Munirva è tra quelli al vaglio.
Maurizio, membro del consiglio per
gli affari economici, scandaglia gli
appartamenti in affitto spiegando il
caso a proprietari poco convinti. Poi
la svolta: c’è chi da Firenze corre
a Roma, incontra tutti, comprende
situazione e necessità e firma il
contratto d’affitto. “Ora la casa è in
uso per loro – prosegue don Battista
– ma se in futuro dovesse servire per
altri, sarà già pronta”. Il futuro è più
vicino di quanto si pensi, perché la
parrocchia della Trasfigurazione si
appresta ad accogliere una seconda
famiglia di profughi: ricomincia la
cerca. Intanto Qutaiba e Munirva
tacciono e ascoltano: in attesa di
imparare l’italiano oggi li aiuta Assan, che traduce l’arabo. Guardando
la ragazza col velo la domanda è
istintiva: “siete musulmani e venite
ospitati dai cattolici, cosa ne pensate? Qui c’è chi dice che siamo troppo
diversi, che siamo in guerra”. Sorridono, perplessi: “Prima non c’erano
problemi, in Siria vivevamo tutti insieme, cristiani e musulmani. Molti
nostri amici erano cristiani. Non è
una guerra di religione”. Cosa avete
lasciato là? Si guardano e sorridono
di nuovo, con amarezza: “niente –
rispondono -, solo polvere e cenere.
Della nostra casa, della nostra vita
di prima non è rimasto nulla. Nulla
per cui voltarsi indietro”. La vita è
qui e ricomincia adesso.
Novena del Buon Gesù
Presso la Cattedrale di Fabriano martedì 30 agosto inizia la Novena
di preparazione alla Festa della Madonna del Buon Gesù. Ci guiderà
nella riflessione sulla Parola di Dio don Angelo Panzetta, Preside
della Facoltà di Teologia della Puglia. La novena, che quest’anno cade
durante il Giubileo della Misericordia, avrà come tema di fondo: “Accompagnati dalla dolcezza dello sguardo della Madonna, tutti possiamo
riscoprire in Gesù la misericordia di Dio”. Le Sante Messe saranno alle
ore 9 e alle ore 18.30, precedute dalla recita del Rosario. Domenica
4 settembre, alle ore 16, ci sarà in Cattedrale l’incontro con i malati
e gli anziani. Si inizierà con la recita del S. Rosario, cui seguirà, alle
ore 16.30, la celebrazione della S. Messa, l’adorazione eucaristica e
la benedizione dei malati. L’Unitalsi animerà l’incontro: se qualcuno
avesse bisogno di essere accompagnato in Cattedrale può rivolgersi
all’Associazione che provvederà al trasporto. Giovedì 8 settembre
celebreremo la festa della Madonna del Buon Gesù.
AGENDA LITURGICA
di Don Leopoldo Paloni
~ FIACCOLATA IN ONORE DELLA MADONNA DEL DIVINO AMORE: sabato 27 agosto
alle ore 21 a Colleponi, presiede Mons. Russo.
~ FESTA DELLA MADONNA DEL COLERA A CAMPODONICO: domenica 28 agosto
alle ore 11.30, S. Messa e processione, presiede Mons. Russo.
~ FESTA DI SAN GIOVANNI DECOLLATO AD ATTIGGIO: domenica 28 agosto alle
ore 17.30, S. Messa e processione, presiede Mons. Russo.
~ FESTA DI SANT’EGIDIO A SANT’EGIDIO: lunedì 29 agosto alle ore 11, presiede
Mons. Russo.
~ CONSIGLIO PRESBITERALE: martedì 30 agosto alle ore 9.30.
~ INIZIO DELLA NOVENA DELLA MADONNA DEL BUON GESÙ: martedì 30 agosto,
guiderà la Parola di Dio mons. Angelo Panzetta.
21
>CHIESA<
L'Azione 27 AGOSTO 2016
La sorpresa di Francesco
Don Aldo Buonaiuto ha incontrato il Papa con la Comunità Giovanni XXIII
di CARLO CAMMORANESI
P
apa Francesco venerdì 12
agosto ha incontrato a
Roma 20 donne liberate
dalla schiavitù del racket
della prostituzione. Don Aldo
Buonaiuto è il responsabile della
struttura dell’Associazione Comunità Papa Giovanni XXIII, fondata
da don Oreste Benzi, che accoglie
le ragazze che il Santo Padre ha
ascoltato.
Don Aldo, ci racconti la visita
del Papa
È stato un incontro inaspettato e
straordinario. Una sorpresa indescrivibile per le giovani donne che,
una volta aperta la porta, si sono
trovate d’avanti proprio il Santo
Padre. La Sua visita ha felicemente
scioccato queste figlie dimenticate
da tutti, ma non dal Pontefice che le
ha abbracciate e ascoltate con un’umanità tangibile. C’è da tributare un
grande “grazie” al Papa per essersi
fatto vicino alle persone distrutte di
una società disumana alla quale al
massimo viene in mente di proporre
la riapertura delle case chiuse, per
investire maggiormente sulla carne
delle schiave.
Cos’è accaduto in quell’ora di
particolare che siete stati insieme?
È stato un incontro veramente
informale e pieno di autentica
familiarità. Francesco ci ha subito messo a nostro agio e tutto è
scorso in modo molto naturale. Ci
siamo salutati e presentati e poi,
dopo l’introduzione di Giovanni
Ramonda, Responsabile Generale
della Comunità, il Papa ha iniziato
a seguire con grande attenzione le
dolorose storie che queste donne
hanno raccontato. Anna dalla Moldavia ha narrato l’orrore subito sulle
strade, il suo essere venduta, violentata e torturata fino all’estremo; così
Stefania, che ha anche mostrato a
Bergoglio le cicatrici impresse nel
suo corpo con le orecchie tagliate
dai magnaccia. “Se qualcuno ti dice
che Cristo non è risorto – ha voluto
esprimerle il Papa – tu gli puoi dire
che Cristo è risorto perché tu ne
sei testimone”. Poi Gloria e Kate,
provenienti dalla Nigeria, hanno
sottolineato il Calvario della tratta
a partire dal viaggio passando per
i deserti, la mancanza di cibo, la
costrizione di dover bere la propria
urina per mancanza di acqua, il desiderio di morire per farla finita. E
infine la straziante storia dell’ultima
ragazza accolta proprio alla vigilia
dell’arrivo del Pontefice, che accostandosi a Francesco ha descritto il
suo inferno, obbligata a partorire da
sola vedendosi morire tra le braccia
la figlioletta.
Immagino siano stati momenti di
grande commozione…
Sì, abbiamo pianto insieme, ma
poi abbiamo ricevuto anche la Sua
consolazione e incoraggiamento.
C’è stato anche il momento della
gioia… Abbiamo cantato insieme
e poi Lui ha anche servito da bere
ad alcune di loro e per ognuno ha
riservato parole commoventi. Si
vedeva che era proprio a suo agio
con i poveri e gli ultimi della Terra.
Sembrava volesse restare con noi
ancora più tempo… Mi ha molto
colpito la semplicità di Sua Santità, intrisa di profondità e passione
spirituale. Veramente ho respirato
la presenza di Gesù attraverso il
Suo Vicario. Un’emozione indescrivibile che si può comprendere
soltanto sperimentandola. Inoltre la
concretezza del Papa è realmente
esemplare, più eloquente e incisiva
di tante prediche e discorsi…
Mi sembra che più volte in passato il Papa si fosse espresso sul
problema della prostituzione. A
voi cosa ha detto?
Papa Francesco tuona sempre contro il dramma della tratta ed è solo
grazie a Lui che qualche media si
rende conto che il fenomeno esiste
ed è più esteso di quanto si immagini. Il Santo Padre ha pronunciato
davanti alle ragazze parole forti e
inequivocabili: “Chiedo perdono a
nome di tutti i cristiani per queste
violenze che avete dovuto subire.
Chiedo perdono nell’Anno Santo
della Misericordia anche per tutti
quei cattolici e credenti che hanno partecipato a questo mercato
sfruttandovi e facendovi del male.
Bisogna sicuramente continuare
a sollecitare anche i governanti
perché affrontino questa terribile
piaga della prostituzione e sarà mio
compito continuare a esortarli per
prenderne coscienza”. Una battaglia
che la Comunità Papa Giovanni
XXIII porta avanti da molti anni.
Ultima, in ordine di tempo, la
campagna “Questo è il mio corpo”,
volta a sensibilizzare le istituzioni
affinché l’Italia adotti il modello
nordico che prevede la punibilità
del cliente per disincentivare la
mercificazione della persona.
Lei, don Aldo, ha detto qualcosa
di particolare al Pontefice che ci
può riferire?
Tra le diverse riflessioni ho raccontato della straordinaria preghiera
del Rosario che viviamo ormai
fedelmente ogni sabato a mezzanotte da 13 anni a Perugia nei
luoghi della prostituzione, con la
presenza di giovani che per un’ora
sfidano anche i loro magnaccia per
aggregarsi a noi. Questa preghiera
ha sollecitato anche diverse vittime
a scappare da quell’inferno. Ho
visto il Papa colpito ed edificato da
questo racconto.
Il Pontefice ci ha incoraggiato
tantissimo e sono certo che la risonanza mediatica del Suo gesto
darà forza e luce a coloro che
potranno fare qualcosa di più per
liberare queste nostre figlie. Inoltre
spero che a qualche ragazza – tra le
100mila in Italia ancora presenti sui
nostri marciapiedi – possa essere
arrivata la Sua voce, dandole la forza di scappare da quella prigionia.
Anche ai clienti e agli sfruttatori
voglio augurare che giunga il desiderio di pentimento, per riscattarsi
aiutando queste donne a spezzare
le loro catene.
Possiamo fare un bilancio di
questa visita?
Vedere i volti raggianti e luminosi
delle nostre ragazze dinanzi al
Santo Padre è stato il miglior dono
che potessimo ricevere. Questo è il
più grande bilancio che possiamo
fare. Persone ai margini, derise
e maltrattate che il successore di
Pietro ha fatto sentire importanti
trasmettendo felicità e speranza
per il futuro.
Don Aldo, ha immaginato in
questo incontro straordinario un
intervento di don Benzi?
Penso che dal cielo don Oreste
avrà gioito immensamente. Penso
che ci sia stata la sua regia perché
poco prima della sua morte aveva
detto che anche dopo, se avesse
raggiunto il Paradiso, non si sarebbe fermato. E su questo non avevo
dubbi. A volte mi chiedo – come ha
fatto sempre con i potenti finché è
stato in mezzo a noi – quanto starà
stressando anche lassù angeli e
santi affinché ci sia attenzione per
l’uomo più debole. Poi arriva Papa
Francesco, con un linguaggio tanto
simile a quello del nostro fondatore.
E osservi nelle docili carezze che
ha rivolto alle donne schiavizzate
come il Cielo e la terra si uniscono
per liberarle.
Per concludere due domande sul
nostro territorio. Questa realtà
delle donne vittime della tratta
come è vista nella nostra città?
Ormai sono oltre 16 anni di presenza in questa Diocesi e ci sono stati
tanti sviluppi positivi di incontro,
conoscenza e sostegno; poi una certa ignoranza e diffidenza purtroppo
non manca mai in chi parla senza
conoscere o giusto per il macabro
gusto di criticare.
Come direttore dell’Ufficio Migrantes si sta occupando anche
dei profughi: così ci dice a proposito?
Questi migranti provengono da
tante sofferenze e situazioni complesse.
Non è semplice aiutarli e a volte è
difficile anche comprendere i loro
bisogni. Spesso hanno anche comportamenti contraddittori rendendo
difficile la condivisione. Il processo
di integrazione è arduo, è realmente
in salita. Ogni volta che un migrante
si lascia aiutare senza pretese è una
soddisfazione perché significa che
comprende i sacrifici che si fanno
per loro e l’importanza di avere
fiducia. Anche per i profughi ci
sono coloro che sentenziano senza
conoscere.
Pellegrinaggio
in Terra Santa
Dal 7 al 14 novembre:
itinerario spirituale e archeologico con partenza da Roma.
Per info: don Andrea Simone
3383027782,
[email protected].
FERIALI
ore 7.00: - S. Caterina (Auditorium)
ore 7.20: - S. Silvestro
ore 7.30: - M. della Misericordia
- Mon. S. Margherita
ore 7.45: - Monastero Cappuccine
ore 8.00: - Casa di Riposo
- Collegio Gentile
- S. Luca
ore 8.30: - Cripta di S. Romualdo
ore 9.00: - Mad. del Buon Gesù
- S. Caterina (Auditorium)
ore 16.00: - Cappella dell’ospedale
ore 18.00: - M.della Misericordia
ore 18.15: - San Biagio
ore 18.30: - S. Giuseppe Lavoratore
- Sacra Famiglia
- S. Nicolò (lun.-merc.-ven.)
- S. Nicolò Centro Com. (mart.-giov.-sab.)
- Oratorio S. Giovanni Bosco
- Sacro Cuore
FESTIVE DEL SABATO
ore 18.00: - M. della Misericordia
ore 18.30: - Cattedrale
- S. Nicolò Centro Com.
- S. Giuseppe Lavoratore
- Oratorio S. Giovanni Bosco
- Sacra Famiglia
- Collegiglioni
ore 19.00: - Collegio Gentile
FESTIVE
ore 7.00:
ore 8.00:
ore 8.30:
ore 8.45:
ore 9.00:
ore 9.30:
ore 10.00:
ore 10.15:
ore 10.30:
ore 11.00:
ore 11.15:
ore 11.30:
ore 11.45:
ore 16.30:
ore 18.15:
ore 18.00:
ore 18.30:
ore 21.30:
- S. Caterina (Auditorium)
- M. della Misericordia
- Casa di Riposo
- S. Maria in Campo
- S. Nicolò (Centro Comunitario)
- Sacra Famiglia
- S. Margherita
- S. Luca
- Cappella dell’ospedale
- Ss. Biagio e Romualdo
cripta
- S. Giuseppe Lavoratore
- S. Caterina (Auditorium)
- Collegio Gentile
- Cattedrale San Venanzio
- Collepaganello
- M. della Misericordia
- Nebbiano
- Cupo
- Attiggio
- Moscano
- S. Silvestro
- S. Nicolò
- S. Giuseppe Lavoratore
- Monastero Cappuccine
- Cattedrale San Venanzio
- Sacra Famiglia
- M. della Misericordia
- S. Maria in Campo
- Melano
- Argignano
- S. Benedetto
- S. Biagio
- M.della Misericordia
- S. Giuseppe Lavoratore
- S. Filippo
MESSE FERIALI
7.30: - Regina Pacis
8.00: - S.Teresa
9.30: - Concattedrale S. Maria
18.00: - Concattedrale S. Maria
18.30: - S. Teresa - S. Francesco
- Regina Pacis
MESSE FESTIVE DEL SABATO
18.00: - Concattedrale S. Maria
18.30: - S. Teresa
19.00: - Regina Pacis
Messe FESTIVE
7.30:- Beata Mattia
8.00:- Concattedrale S. Maria
8.30:- Regina Pacis - Ospedale
9.00:- S. Rocco - S.Francesco
9.30:- Invalidi - S. Teresa
10.30:- Concattedrale S. Maria
- Regina Pacis
11.00:- S. Teresa -Braccano
11.15:- S. Francesco
11.30:- Regina Pacis
12.00:- Concattedrale S. Maria
18.00:- Concattedrale S. Maria
18.30:- S. Teresa - Regina Pacis
22
ANNIVERSARIO
CHIESA di S. MARIA MADDALENA
Giovedì 1 settembre
ricorre il 7° anniversario
della scomparsa dell'amata
LIDIA BRENCIO
in NUZZOLO
Il marito Michele, le figlie Pamela
e Priscilla ed i parenti la ricordano
con affetto. S.Messa venerdì 2 settembre alle ore 18.30. Durante la
celebrazione sarà ricordata anche
la madre
GINEVRA
Si ringrazia chi si unirà alle preghiere.
ANNUNCIO
Venerdì 5 agosto, a 68 anni,
è mancato all'affetto dei suoi cari
ENIO PINTI
Lo comunicano la moglie Maria
Elisa Bizzarri, la figlia Melissa con
Luciano, il nipote Elia, il fratello, le
sorelle, i cognati, le cognate ed i
parenti tutti.
Santarelli
>DEFUNTI<
ANNUNCIO
RINGRAZIAMENTO
Venerdì 29 luglio, a 87 anni, è
mancato all'affetto dei suoi cari
GIUSEPPE BARTOCCI
La famiglia sentitamente ringrazia
tutti coloro che con calore ed affetto si sono uniti al suo dolore.
Inoltre ringrazia tutti gli operatori
del reparto di Oncologia dell'Ospedale Profili di Fabriano per la loro
professionalità, disponibilità e l'abnegazione con le quali giornalmente ci hanno assistito.
O.F. Gentile S.r.l.s.
ANNIVERSARIO
TRE MESI
ANNUNCIO
ANNIVERSARIO
ANNUNCIO
Venerdì 26 agosto
ricorrono tre mesi
dalla scomparsa dell'amatissima
IOLANDA RAGNI
in CONTI
Domenica 31 luglio, a 96 anni,
è mancata all'affetto dei suoi cari
Venerdì 12 agosto
è ricorso il 1° anniversario
della scomparsa del caro e amato
ORZANO FOROTTI
Mercoledì 3 agosto, a 66 anni,
è mancato all'affetto dei suoi cari
SERGIO CONTI
Lo comunicano la moglie Rosina,
il figlio Emiliano con Benedetta, la
mamma Usilia, i cognati, i parenti e
gli amici tutti.
Pittori
"Sei sempre nei nostri cuori.
Ci manchi ogni giorno di più".
La tua famiglia
Una S. Messa in suffragio si celebrerà lunedì 29 agosto, alle ore 18
presso la Chiesa di "S. Giustino" di
Collamato.
Santarelli
ANNIVERSARIO
La famiglia PINTI ringrazia tutti
coloro che nel triste momento della
scomparsa del caro
ENIO
sono stati loro vicini con affetto,
partecipando al lutto ed onorandone in qualsiasi forma la memoria.
Santarelli
La moglie Lucia, i figli Alberto, Roberto e Maria Cristina, le nuore, la
nipote Federica e i fratelli lo ricordano con affetto. S.Messa domenica
28 agosto alle ore 18. Si ringrazia
chi si unirà alle preghiere.
ANNUNCIO
ANNUNCIO
Venerdì 29 luglio,
a Villa Verrucchio, a 96 anni,
è mancata all'affetto dei suoi cari
ADA OMICCIOLI
ved. PAOLETTI
Lo comunicano le figlie Gina e Rita,
il genero Bruno, i nipoti Manila,
Adriano, Manuele, i pronipoti, le
sorelle Giuseppina e Vittoria, la cognata, i parenti tutti.
Marchigiano
ANNUNCIO
Domenica 31 luglio, a 66 anni,
è mancato all'affetto dei suoi cari
GIOVANNI BRACCHETTI
Lo comunicano la sorella Maria, il
cognato Renato Petrucci, i nipoti
Diego e Andrea, i parenti tutti.
Marchigiano
ANNUNCIO
Domenica 14 agosto, a 95 anni,
è mancata all'affetto dei suoi cari
GINA GALLI ved. MATTEI
Lo comunicano i figli, i nipoti, le
nuore ed i parenti tutti.
Belardinelli
ANNUNCIO
Martedì 16 agosto,
a Roma, a 81 anni, è mancata
all'affetto dei suoi cari
MARIA PIA CRUCIANI
ved. MARSILI
Lo comunicano i figli, le nuore, i nipoti ed i parenti tutti.
Belardinelli
ANNUNCIO
Amorevolmente assistita dai suoi
cari, lunedì 8 agosto alle ore 23
presso l'Ospedale "S. Eugenio"
di Roma, ci ha lasciato all'età di
82 anni la nostra amatissima e
dolcissima
ADA SEBASTIANELLI
in LUCIANI
Moglie e Mamma esemplare e di
straordinaria bontà, forza di volontà, altruismo e di grande fede cristiana. Ne danno il triste e doloroso
annuncio il marito Tonino e i figli
Maurizio, Sabrina e Daniela che la
ricorderanno sempre nei loro cuori
con profondo amore ed immensa
gratitudine per tutta la vita.
"Mimmi cara: un bacio infinito".
Belardinelli
CHIESA di S.NICOLO'
Lunedì 29 agosto
ricorre il 4° anniversario
della scomparsa dell'amata
ANNA MARIA CIPRIANI
in TURCHI
Il marito, il figlio, la nuora, le nipoti, la sorella, i fratelli, i parenti e
le amiche la ricordano con affetto.
S.Messa lunedì 29 agosto alle ore
18.30. Si ringrazia chi si unirà alle
preghiere.
ANNUNCIO
Venerdì 12 agosto, a 85 anni,
è mancato all'affetto dei suoi cari il
Prof. GIOVANNI
BRACCHETTI
Lo comunicano la moglie Ruth, i
figli Manuel, Raffaela, Bianca, Andrea, le nuore, i generi, i nipoti, la
sorella Nicoletta, i cognati, le cognate, i parenti tutti.
Marchigiano
ANNUNCIO
"Le persone che si amano non si
perdono mai, si allontanano solo
da noi, a chi rimane resta il compito di tenere vivo il loro ricordo"
Lunedì 8 agosto, a 92 anni,
è mancata all'affetto dei suoi cari
IOLANDA NINNO
ved. SCORTICHINI
Lo comunicano i figli Maria Teresa
e Fabrizio, la nuora Mirella, il genero Gianni, i nipoti Isabella, Barbara
Alessandro, i pronipoti Federica,
Susanna e Matteo, la sorella Sestilia, la cognata ed i parenti tutti.
Santarelli
ANNUNCIO
Sabato 13 agosto, a 78 anni,
è mancato all'affetto dei suoi cari
VENANZO MORETTI
Lo comunicano la moglie Laura
Falcioni, la figlia Patrizia, l'adorato
nipote Luca, la sorella Vincenza, i
cognati, le cognate, i nipoti, i parenti tutti.
Marchigiano
ANNUNCIO
Lunedì 15 agosto, a 88 anni,
è mancato all'affetto dei suoi cari
PAOLO CICOLA
Lo comunicano la moglie Adriana
Giacometti, i figli Renato e Marina,
la nuora Carla Tranquilli, il genero
Mario Animobono, i nipoti Marco,
Filippo, Daniele e Chiara, i fratelli
Venanzo, Vittorio e Mario, le cognate, i parenti tutti.
Marchigiano
ANNUNCIO
Giovedì 18 agosto, a 85 anni,
è mancata all'affetto dei suoi cari
MARIA ORNELLA ARZANI
ved. CIPRIANI
Lo comunicano i figli Fabrizio e Stefano, la nuora Annamaria, i nipoti
Samuele ed Emanuel con Alessia e
il pronipote Jacopo, i parenti tutti.
Marchigiano
REGINA TIBERI
ved. BALDONI
Lo comunicano i figli Enzo ed Antonietta, la nuora Silvana, il genero
Ugo, i nipoti Francesca, Emanuela,
Lorenzo, Alessandro, Federico, i
pronipoti Silvia, Matteo, Gioia, Nicolò, Arianna, Loris, Chiara, Marco,
Andrea, la cognata Lina, i parenti
tutti.
Marchigiano
Lunedì 15 agosto, a 90 anni,
è mancata all'affetto dei suoi cari
ALGIDE BERNARDI
ved. UGULINI
Lo comunicano la figlia Mariangela,
il genero Gabriele, il nipote Jacopo,
la sorella Franca, i parenti tutti.
Marchigiano
Nel trigesimo dalla scomparsa della cara REGINA saranno celebrate
le Ss.Messe domenica 28 agosto
alle ore 11.30 nella Chiesa della
Misericordia e martedì 30 agosto
alle ore 8 nella Chiesa del Collegio
Gentile. Si ringrazia chi si unirà alle
preghiere.
ANNUNCIO
Domenica 14 agosto, a 87 anni,
è mancata all'affetto dei suoi cari
REGINA CAMPIONI
ved. PATASSI
Lo comunicano i figli Rita ed Eugenio, il genero Ernesto Piermartini,
i nipoti Mirko e Simona, i cognati,
le cognate, il nipote Raffaele, i parenti tutti.
Marchigiano
ANNUNCIO
Giovedì 11 agosto, a 95 anni,
è mancata all'affetto dei suoi cari
LUIGIA SANTELLI (Sisa)
ved. BELLOCCHI
Lo comunicano i figli Brunella e Roberto, il genero Giuseppe, la nuora Assunta, i nipoti Massimiliano,
Francesca, David, Luca, Emanuele,
Sara, i pronipoti, i nipoti, i parenti
tutti.
Marchigiano
ANNUNCIO
ANNUNCIO
Martedì 16 agosto, a 94 anni,
è mancata all'affetto dei suoi cari
VELIA LEPRI
ved. BELARDINELLI
Lo comunicano il figlio Giancarlo, la
nuora Palma Cristofanelli, gli adorati nipoti Massimo e Donatella, i
parenti tutti.
Marchigiano
Martedì 9 agosto, a Ginevra,
a 64 anni, è mancato
all'affetto dei suoi cari
GUSTAVO MONTEFIORI
Lo comunicano la madre Rina Galloppa, la figlia Natascia, il genero
Francisco e il nipote Luca, i fratelli
Silvano e Sauro, la sorella Luisa, i
cognati, le cognate, i parenti tutti.
Marchigiano
ANNUNCIO
Giovedì 18 agosto, a 89 anni,
è mancato all'affetto dei suoi cari
LIDIO FRACASSINI
Lo comunicano i figli Filippo e Valter, le nuore, i nipoti Genny, Jacopo e Stefania, il pronipote Luca, la
sorella Maddalena, il cognato, la
cognata, gli altri nipoti ed i parenti
tutti.
Bondoni
ANNUNCIO
Giovedì 11 agosto, a 96 anni,
è mancata all'affetto dei suoi cari
EDA BRUFFA
ved. PAGNANELLI
Lo comunicano la figlia Pina, i generi Francesco e Franco, i nipoti
Marco con Barbara, Fabio con Eleonora, Alessandro con Alessandra ed
Enrico con Meriem, le pronipoti Valeria, Giulia ed Agnese, la cognata
Giovanna ed i parenti tutti.
Bondoni
ANNUNCIO
Sabato 6 agosto, a 55 anni,
è mancato all'affetto dei suoi cari
ANDREA TAMBINI
Lo comunicano la moglie Milena, il
fratello Ezio, la cognata Pina ed i
parenti tutti.
Belardinelli
ALTRI ANNUNCI SONO PUBBLICATI A PAG. 29
"Con tantissima nostalgia
e immensa tenerezza lo ricordiamo
e resterà sempre vivo
nei nostri cuori"
I tuoi cari
Santarelli
ANNIVERSARIO
RINGRAZIAMENTO
TRIGESIMO
Le famiglie BALDONI e TIBERI
ringraziano commosse tutti coloro
che, in vari modi, si sono uniti al
loro dolore per la perdita dell'amatissima
REGINA
in particolare le persone che hanno
devoluto un'offerta a favore della
"Casa di Riposo di Matelica".
Grazie di cuore a tutti
ENZO e ANTONIETTA BALDONI
RINGRAZIAMENTO
CHIESA della MISERICORDIA
Domenica 28 agosto
ricorre il 1° anniversario
dalla scomparsa dell'amato
MAURO BALDUCCI
L'Azione 27 AGOSTO 2016
ANNUNCIO
Sabato 30 luglio, a 86 anni,
è mancata all'affetto dei suoi cari
ROSA ANNA BRAVI
ved. CATENACCI
Lo comunicano il figlio Alberto, la
sorella Giorgina, i nipoti, i parenti
tutti.
Marchigiano
Martedì 30 agosto nella chiesa
di San Venanzio avrà luogo una
S.Messa di suffragio alle ore 18.30.
ANNUNCIO
Venerdì 22 luglio, a 90 anni,
è mancata all'affetto dei suoi cari
PIERINA SANTINELLI
ved. GASPERINI
Lo comunicano la figlia Anna, i nipoti Fabio e Marco, il fratello Cleto,
la sorella Maria ed i parenti tutti.
Belardinelli
ANNUNCIO
Domenica 31 luglio, a 93 anni,
è mancato all'affetto dei suoi cari
GIUSEPPE MARSILI
Lo comunicano la moglie Fermina,
i figli Giovanni e Massimo, le nuore, i nipoti Valerio e Daniele ed i
parenti tutti.
Belardinelli
RINGRAZIAMENTO
TRIGESIMO
La famiglia CONTI - GABRIELLI
ringrazia commossa per la grande
manifestazione di affetto e la grande partecipazione mostrata per
l'amato
SERGIO
La Messa del trigesimo si terrà sabato 3 settembre alle ore 18.30
nella Cattedrale di S.Venanzio.
Pittori
ANNUNCIO
CHIESA di S.MARIA MADDALENA
Martedì 30 agosto
ricorre il 4° anniversario
della scomparsa dell'amato
UMBERTO CARNEVALI
La moglie, i figli ed i parenti lo ricordano con affetto. S.Messa martedì
30 agosto alle ore 18.30. Si ringrazia chi si unirà alle preghiere.
ANNUNCIO
Giovedì 4 agosto, a 78 anni,
è mancata all'affetto dei suoi cari
ANTONINA PISCIOTTA
ved. BLASI
Lo comunicano i figli Marco e Maria
con Radovane, i fratelli, le sorelle,
i cognati, le cognate, i nipoti, i parenti tutti.
Marchigiano
ANNUNCIO
Sabato 6 agosto, a 90 anni,
è mancato all'affetto dei suoi cari
SERAFINO SETTIMI
Lo comunicano la moglie Adele
Frondaroli, il figlio Andrea con la
nuora Catia Trinei, i nipoti Daniele
e Arianna, i cognati, le cognate, i
nipoti, i parenti tutti.
Marchigiano
ANNUNCIO
Martedì 2 agosto, all'ospedale di
San Severino Marche, a 88 anni,
è mancata all'affetto dei suoi cari
MARIA DOROTHEA BAJER
ved. PUTZOLU
Lo comunica il figlio Francesco.
Marchigiano
ANNUNCIO
Martedì 2 agosto, a 88 anni,
è mancato all'affetto dei suoi cari
FERDINANDO BRENCIO
Lo comunicano i figli Sestilio e
Anna, la nuora Pina, il genero Roberto, i nipoti Valerio e Linda, il fratello Carlo, i parenti tutti.
Marchigiano
ANNUNCIO
Domenica 31 luglio, a 87 anni,
è mancata all'affetto dei suoi cari
MARIA BISCI
in ANIMOBONO
Lo comunicano il marito Settimio,
i fratelli Piero e Giuseppe (Pino), la
sorella Elvia, i cognati, le cognate,
i nipoti, i pronipoti, Slava, i parenti
tutti.
Marchigiano
ANNUNCIO
Sabato 30 luglio, a 102 anni,
è mancata all'affetto dei suoi cari
ANITA CENSI
ved. STROPPA
Lo comunicano i nipoti e gli amici
tutti.
Marchigiano
ANNIVERSARIO
CHIESA di S.NICOLO'
Nella ricorrenza
dell'8° anniversario
della scomparsa dell'amato
FRANCO CARSETTI
La moglie, i figli,i nipoti, il genero,
la nuora, il fratello ed i parenti lo
ricordano con affetto. S.Messa lunedì 5 settembre alle ore 18.30. Si
ringrazia chi si unirà alle preghiere.
Sabato 20 agosto, a 93 anni,
è mancata all'affetto dei suoi cari
MARIA MOLINARI
ved. MELONI
Lo comunicano il figlio Ernesto, la
nuora Francesca, i nipoti Silvia,
Jennifer, Gabriele, i parenti tutti.
Marchigiano
23
L'Azione 27 AGOSTO 2016
>CULTURA
Il Comune "libera"
il suo patrimonio
storico-culturale
per promuovere la città
Il Loggiato
di San Francesco
Wiki Loves, un progetto
I
l Comune di Fabriano al fine
di promuovere il proprio patrimonio storico – culturale
ha aderito al progetto “Wiki
Loves Monuments” promosso per
l’Italia da Wikimedia, un’associazione di promozione sociale nata
per la diffusione della conoscenza
libera, attiva nell’ambito dell’open
culture e referente italiana della
Fondazione che sostiene Wikipedia, l’enciclopedia online, multilingue, a contenuto libero, redatta
in modo collaborativo da volontari
in tutto il mondo.
L'iniziativa ha come scopo la
creazione di un grande database fotografico online che possa
catalogare i monumenti italiani,
anche i meno noti, contribuendo
a illustrare voci nuove su Wikipedia. Wiki Loves Monuments è un
concorso fotografico aperto a tutti
i cittadini che possono partecipare
fotografando monumenti e siti
culturali per poi pubblicare gli
scatti su Wikimedia Commons con
una licenza libera. Il Comune con
la propria adesione al progetto ha
autorizzato l’uso delle immagini di
alcuni siti culturali di Fabriano con
licenza d’uso Creative Commons
CC-BY-SA “Attribuzione Condividi allo stesso modo”; in Italia,
infatti, l’uso delle immagini dei
monumenti è regolato da norme
che non prevedono la possibilità
di fare fotografie e ri-licenziarle
senza una precisa autorizzazione
da parte dell’ente pubblico che ne
è proprietario. I monumenti e siti
culturali di Fabriano “liberati” cioè
le cui immagini possono essere
utilizzate con licenza libera sono
i seguenti:
- Fontana Sturinalto, Piazza del
Comune;
- Palazzo del Podestà (esterni),
Piazza del Comune;
- Palazzo Chiavelli (esterni) e chiostro interno, Piazza del Comune;
- Biblioteca Multimediale R. Sassi,
Largo San Francesco 1/B;
- Loggiato San Francesco, Piazza
Un romanzo specchio dell’oggi
e del domani: “In alto mare”
Il primo romanzo del giovanissimo Gianluca Giombi, “In alto
mare”, è un’allegoria, dal vago
sentore oraziano, di due fenomeni
inscindibili che potrebbero capitare in un futuro non lontano, se
gli eventi continueranno a seguire
questa china. Il primo fenomeno
è quello dell’emigrazione ininterrotta di milioni di persone, che
scappano da situazioni di guerra
e di miseria, create ad arte dal
mondo dei ricchi, sulla base di
un’ideologia darwiniana per cui
il più forte prevale sempre sul
più debole; l’altro è la creazione
di uno Stato totalitario, come
risposta delle classi dominanti
alle richieste di ridistribuire,
anche solo in parte, la propria
ricchezza a vantaggio degli
esclusi. Gianluca colloca il suo
racconto nel futuro, in uno spazio
preciso, l’Italia, profondamente
divisa da un muro che divide il
Nord dal Sud (come qualcuno
vorrebbe fare da un bel po’), dove
appunto arrivano quotidianamente
migliaia di diseredati dall’Africa e
dalle zone di guerra. Tra gli abitanti
delle due parti non sono consentiti
relazioni di alcun genere, un po’
come avveniva ai tempi del muro di
Berlino, un po’ come avviene oggi
in alcune parti del mondo (anche
nella civilissima Europa). In tale
contesto si snoda la storia di una
famiglia, i cui personaggi
sono in parte reali, in quanto
Gianluca li chiama (guarda
caso) con i nomi dei propri
congiunti: Mauro, il padre,
medico, un uomo di saldi
principi democratici, che si
batte più o meno a viso aperto
contro la dittatura e che, alla
fine, darà la vita pur di vedere
realizzata la felicità di suo fi-
glio Giuseppe e della sua compagna
Anna; sullo sfondo c’è Lidia, la
mamma, prematuramente scomparsa, ma sempre presente nel racconto, come un angelo custode che
protegge l’agire di Giuseppe e di
Mauro, forse il vero protagonista di
questa storia, incarnando il meglio
di questa società dispotica e diseguale. Non poteva mancare Andrea
(nella vita il fratello di Gianluca),
un personaggio minore (nella vita
non lo è af-
del Comune;
- Oratorio della Carità, via C.
Battisti 31;
- Spedale del Buon Gesù (Pinacoteca Civica B. Molajoli), Piazza Papa
Giovanni Paolo II (esterni, chiostro
interno e adiacenti ai Giardini del
Poio);
- Museo della Carta e della Filigrana (esterni ed interni) – Largo
Fratelli Spacca 2;
- Complesso Monumentale San Benedetto, esterni e chiostro interno,
Piazza Fabri Altini n.9.
Partecipare al concorso fotografico
“Wiki Loves Monuments” è facilissimo e gratuito, basta leggere
con attenzione il regolamento ed
armarsi di macchina fotografica per
andare a caccia del monumento/
sito culturale presente nell’ elenco.
Maggiori info su come caricare le
foto : http://wikilovesmonuments.
wikimedia.it/come-caricare-lefotografie/. Una volta scelto il
soggetto e scattata la foto, sarà
sufficiente caricarla dall’1 al 30
settembre. Dopo il caricamento,
la fotografia entrerà a far parte di
Wikimedia Commons, la banca
dati multimediale di Wikimedia e
parteciperà al concorso.
Tutte le informazioni per partecipare al concorso sono disponibili
su http://wikilovesmonuments.
wikimedia.it.
Il giovanissimo Gianluca Giombi
colloca il suo racconto nel futuro
fatto), ma a cui l’autore (anche qui
non casualmente) assegna il ruolo
di oppositore politico al regime e
che associa al 25 Aprile, la data
della Liberazione che non viene più
celebrata ufficialmente… “come la
libertà reale”, aggiunge il narratore.
Ci sono anche la Polonia, in verità,
dove è nata la meravigliosa nonna
Nina, e il nonno Benedetto, a cui
viene dedicato il racconto, insieme
all’altro nonno paterno Osvaldo.
Insomma, lo sfondo famigliare è
ben visibile, e non a caso,
in quanto ha consentito al
giovane autore, neo laureando in psicologia, di
lavorare su un terreno noto,
evitando il pericolo di
contraddirsi e stabilendo
più facilmente il patto
narrativo con il lettore. Il
romanzo somiglia a un
thriller, di cui ora non si
svelerà il finale, che però
non lascia dubbi di alcun
genere. L’umanità è condannata,
anche in futuro, a fare i conti con
le migrazioni, con le diseguaglianze e con la privazione della
libertà, a cui si può porre rimedio
solo costruendo ponti, ma in
modo intelligente, con il dialogo
e con l’integrazione, come hanno
recentemente sostenuto ad alta
voce papa Bergoglio e il presidente Mattarella: alzare i muri
sarebbe un atto di autolesionismo,
non servirebbe a nulla, perché
alla lunga la chiusura fa male al
proprio popolo e all’Europa, che
ha invece bisogno di politiche di
accoglienza, di crescita, di lavoro
e di riforme dell’economia, tutte
queste cose sono i ponti che ci
condurranno a non alzare i muri.
“In alto mare” di Gianluca Giombi si muove nella stessa direzione
e l’auspico è che in Europa si
faccia con coraggio altrettanto!
Un libro da leggere.
Terenzio Baldoni
24
>CULTURA<
L'Azione 27 AGOSTO 2016
Quando Roma aveva fame
Coraggiosi corrieri barattavano generi alimentari con cose introvabili
di BALILLA BELTRAME
Q
uando la Città eterna
aveva fame, ma quando
mai è stata sazia? Tutti
correvano. Si metteva
in moto la catena dei rifornimenti
anche dalla Marca anconetana.
Così avvenne durante l’ultima
guerra e subito dopo la liberazione,
e lo chiamarono “mercato nero” il
commercio clandestino di generi alimentari d’ogni tipo, introvabili nelle
botteghe, venduti a caro prezzo alle
“poste” fisse, cioè alberghi, trattorie,
famiglie benestanti. Anche nei secoli scorsi avvenivano trasferimenti
continui di cavalli, greggi, insaccati
di maiale, grano e quant’altro.
Nell’Ottocento transitavano nella
strada principale di Fabriano, dalla
porta Pisana a quella del Piano,
colonne di mambrucche, grossi carri
trainati da cavalli normanni, cariche
di ogni ben di Dio, provenienti dal
porto di Ancona. Proteste dei cittadini, le ruote di ferro danneggiavano
il selciato.
Per questa emergenza alimentare
in tempo di guerra nacque la figura
del “corriere”: uomini e donne, trascorrevano ore, ore sui treni zeppi.
Partivano stracarichi di cassette e
zaini col treno della notte a loro
riservato, giungevano verso le sei
del mattino a Tiburtina e Termini,
si disperdevano velocemente nel
labirinto delle strade, diretti dai
loro clienti, soldi sulla mano,
ecco la lista per la prossima
volta e via.
Ci si potrebbe fare un film con
le vicende di Coradina detta
”l’ape regina”, abile traffichina
fabrianese e poi contrabbandiera di sigarette estere e altre
rarità insieme a due soci e,
in fine, ricca e rispettata. Il
terzetto partì per Roma dopo
la laurea negli anni Trenta.
Divennero, funzionari di ministeri, per circostanze favorevoli
organizzarono un redditizio
mercato nero per gerarchi e
signori danarosi e dirigenti.
Essa, di “core bono”, aiutò
pure ebrei fuggiaschi, concittadini
in difficoltà, ragazze madri disonorate, nel frattempo tesseva amicizie
importanti. Arrivò nel dopo-guerra,
indenne, benestante, appartamenti
ai Parioli, conoscenze in Vaticano
e nella “famiglia marchigiana”,
coi politici eletti dai marchegiani
de Roma, avviò brillanti carriere
nei ministeri. Loro giunsero alla
pensione con tutte le onorificenze
repubblicane. Coradina usava
l’espressione “bussà coi piedi” nel
senso di “regalia” a chi ti trovava
un posto di lavoro. Il soprannome
dell’ape deriva da un fatto risaputo
a suo tempo. Fin dall’asilo infantile
divenne amica inseparabile di due
maschietti. Facevano a lotta, per
la conquista di un sorriso. Anni
La fila davanti al forno
dopo, sul “prato fiorito” di monte
Fano, scelse il marito al termine di
un furioso scontro fisico tra i due
giovanottoni. Nominò il perdente
ammaccato, suo cavalier servente.
Il patto fu rispettato per tutta la
vita. La sera stessa della morte del
consorte, l’altro occupò il suo posto
in casa di Corada. Chi un giorno
entrerà nel labirinto del Verano,
tristo loco, e in uno di quei palazzoni
anonimi, lassù sulla collinetta, vedrà
la foto di un uomo, a fianco, il volto
di una signora accigliata, alla sua
destra, l’immagine di profilo del
cavalier servente, rivolta verso i due,
ha trovato l’ape regina. Ma torniamo
ai corrieri. Sul contrabbando del
mistrà, distillato di vino aromatiz-
zato con l’anice, ci sarebbero
molte storie da tramandare.
Fabrianesi distillatori abusivi,
ma i finanzieri lo sapevano. La
filiera, iniziava dal vinaccio
infortito di Cerreto, trasportato
con damigiane su biciclette,
evaporato con alambicchi
rudimentali scaldati col fuoco alimentato costantemente
dalla monellara. Un litro di
vino, un quarto di liquore.
Centinai di litri prodotti, un
profumo! L’anice stellato arrivava ogni settimana con due
abruzzesi, su grosse biciclette.
Approdavano stanchi in casa
di Guglielma l’affitta-camere
della Portella. In poche ore tutto
venduto, nascondevano i soldi nella
canna del sellino, armati di pugnali
per il rischio di essere rapinati. Una
notte di riposo e ripartivano. La
turba inquieta di uomini e donne
viaggianti si disperse dopo il deragliamento per sabotaggio del loro
treno nei pressi di Terni. Morti e
feriti, il prezioso carico sparso lungo
la scarpata, saccheggio della popolazione limitrofa. Come la manna! Fu
stroncata per più di un anno, dopo il
bombardamento aereo del quartiere
di San Lorenzo. Anche qui molti
corrieri rimasero sotto le macerie.
Scene di panico. La guerra s’inaspriva. Subito dopo la liberazione,
Roma ancor più affamata in tempo
di tessera annonaria, batteva il tam-
buro. Ponti distrutti, treni-lumaca di
carri merci scoperti, i più coraggiosi
corrieri iniziarono le consegne di
generi alimentari barattandoli con
altre cose introvabili. Ogni contrabbandiera indossava sotto il
vestito, un salvagente dei marinai
imbottito però di stecche di sigarette
americane. In cambio dalla città
eterna, giunsero nel 1946, la prima
e unica copia del nuovo sussidiario
per le scuole elementari e matasse
di preziosa lana zelandese per le
nostre tessitrici, barattata con polli,
conigli, salami. La notte del giovedì,
la stazione ferita dalle bombe, più
affollata del solito, ma anche avanti
al mattatoio della Piazza del mercato c’era molta animazione. Colonne
d’autocarri residuati bellici, caricavano quintali di carne macellata per
Roma. Una confusione, non faceva
dormire nessuno, ma i soldi circolavano e tanti. Qualcuno ci costruì
una fortuna. Questa spola continuò
esaurendosi via, via, fino agli anni
Ottanta. Resistevano ancora alcuni
corrieri della zona di Jesi, conoscevano a memoria ogni centimetro di
rotaia, li vedevo sempre più stanchi,
fumatori incalliti, con le loro cassette di legno a rotelle di ferro, trainate
con la cordella. Un lavoro come un
altro, soldi in banca, belle villette
nella Vallesina, trasportavano le
solite cose per i clienti fissi: uova e
pollame, non più dei contadini, ma
degli allevamenti intensivi.
14 luglio 1944: bombardamento aereo per sbaglio
(1° puntata uscita
il 16 luglio scorso)
Dal memoriale inedito di Vincenzo
Franca (1924-2001) “Ricordi del
periodo che va dall’anno 1936 al
1945”. Dopo la pagina relativa al
13 luglio riportiamo quella che ricordano gli avvenimenti del giorno
successivo.
Pomeriggio del 13. La città iniziò a
vuotarsi di nuovo: gli inglesi erano
tornati nelle loro posizioni, vale a
dire dietro le colline di Cerreto d’Esi
e Collamato. Del resto iniziò a calare la notte e Fabriano era completamente al buio per l’oscuramento.
Noi tornammo a casa e ci preparammo a dormire, ma poi - erano
circa le ore 22 - sentimmo bussare
fortemente al portone d’ingresso,
Franco, mio fratello, si affacciò e
vide che a bussare era nostro padre
Attilio, che era con un altro uomo
e corse ad aprire. Nostro padre era
arrivato da Vallemontagnana dove
era stato nascosto per circa una
settimana, con lui era il compagno
Pasquini. Disse che aveva saputo
che i fascisti ed i tedeschi avevano fatto saltare le macchine della
tipografia e distrutto tutti i banconi
dei caratteri, quindi voleva andare
immediatamente a vedere ciò che
effettivamente era accaduto, ma noi
lo pregammo di non andare perché
c’era il coprifuoco. Il mattino successivo ci alzammo prestissimo e ci
recammo in piazza del Comune, ove
trovammo già molti automezzi inglesi e alcuni alti ufficiali inglesi che
con un interprete stavano parlando
con i componenti del Cln; nell’ufficio dei vigili urbani vi erano decine
di compagni partigiani, una piccola
folla di cittadini già si aggirava nella
piazza, nonostante fossero solo le
ore 6-6,30. Poi mentre mio fratello
Franco, Vittori e Grimaccia furono
chiamati a fare servizio di vigilanza, io e mio padre ci recammo in
Tipografia, ove trovammo un vero
disastro; i cassetti dei vari tipi di caratteri erano stati sfilzati dai banconi
e rovesciati a terra, alcune delle 7
macchine tipografiche (3 pedaline,
4 macchine a cilindro) erano state
fatte saltare con la dinamite ed erano
in pezzi; nel magazzino quella poca
carta esistente era stata asportata.
Un vero disastro. Ricordo che mio
padre si mise a piangere come un
bambino, imprecando contro questi delinquenti che si erano sfogati
sfasciando tutto.
Dopo un po’, decidemmo di ritornare in piazza, la trovammo piena di
gente e di automezzi inglesi. Vi era
un via vai di soldati nell’interno del
portone che porta agli uffici del Comune e mentre eravamo lì sentimmo
in cielo il rombo dei motori di alcuni
aerei, guardammo su e vedemmo
che due caccia-bombardieri avevano
iniziato a lanciare degli spezzoni
esplosivi, dei quali uno cadde in
via Gentile colpendo il Teatro nella
parte dell'abitazione del custode,
un'altra di queste bombe cadde e
colpì le colonne ed una parte della
facciata della chiesa della Madonna
del Buon Gesù, altre caddero ai
giardini pubblici. Fu subito un fuggi
fuggi: gli Inglesi risalirono sulle
loro macchine e fuggirono a tutta
velocità verso il Borgo, i cittadini
che erano nella piazza, si erano
quasi tutti messi sotto gli archi del
Palazzo Vescovile e sotto la Torre
Civica, ove era stato scavato dall'inizio della guerra un rifugio, nel quale
potevano entrare al massimo 8-10
persone, altri si erano distesi in terra
anche sotto l'arco del palazzo del
Podestà. Dentro il Comune vi era
un’indicibile confusione. Il Comandante inglese aveva chiamato a sè
alcuni soldati con radiotrasmittenti
portabili e stava strillando come un
pazzo; poi, dopo pochi minuti le
cose si calmarono, gli aerei si erano
allontanati ed allora si capì ciò che
era avvenuto.
I cacciabombardieri che avevano
iniziato il bombardamento erano
aerei Inglesi, che non sapendo che
la città di Fabriano era stata liberata il giorno prima, avendo notato
dall'alto il movimento di numerosi
automezzi, credendoli tedeschi,
avevano iniziato l’incursione. Dopo
che il Comandante inglese aveva a
mezzo radio comunicato l'errore,
questi aerei si erano allontanati.
Poi si sparse la voce che i tedeschi erano ancora nei pressi di S.
Donato e che molte truppe erano
ancora nelle strade del Morello di
Sassoferrato dove avevano fucilato
i partigiani Egidio Sassi e Renato
Gionchetti, dopo averli torturati e
fatto scavare loro le fosse. Nel corpo
di guardia del Comune i comandanti
partigiani ed i compagni del Cln
avevano disposto che due compagni, precisamente Renzo Franca e
Rolando Palombi, con una moto
si fossero recati in direzione della
strada di S. Donato, per vedere ove
erano appostati i tedeschi e quindi
ritornare per riferire; contemporaneamente, furono di nuovo formate
pattuglie di partigiani e di altri
giovani volontari, che iniziarono il
pattugliamento delle vie cittadine,
anche per controllare che non vi
fossero da parte di “sciacalli” (gente
disonesta) tentativi di furti. Nelle
abitazioni, purtroppo, data la grande
miseria in cui versavano tantissime
famiglie delle quali molte, avevano
perso tutti i loro beni, perché i bombardamenti avevano distrutto le loro
case, vi erano anche casi di scasso
per procurarsi almeno qualche vestito, coperta, lenzuolo.
Nel frattempo al mercato erano arrivati alcuni contadini che avevano
portato qualche canestro di verdura,
e qualche chilo di insalata, così si
era formata una lunga fila di gente
che cercava di comprare tali verdure. Purtroppo avvenne che tra spintoni, discussioni, e quasi liti, solo
pochi poterono essere accontentati
con qualche etto di questa merce.
Ricordo che, prima di andarsene, gli
inglesi avevano regalato ai presenti
alcuni pacchetti di sigarette, così tra
compagni ci dividemmo le sigarette
(2-3 ciascuno).
(2 fine)
Zuffanti, ecco un libro
sul rock progressivo
“Ho iniziato a scrivere questo libro sul rock progressivo mosso principalmente dalla passione. Ho deciso di catalogare ed analizzare 101
dischi. Sono dischi che mi hanno ispirato, che mi piacciono e che sono
certamente centrali nella storia del genere e soprattutto pietre miliari
nella storia musica”. Parla con chiarezza Fabio Zuffanti, spiegando la
genesi di “Prog Rock! 101 dischi dal 1967 al 1980. “Sono dischi legati
certamente alla musica che faccio e che mi hanno fatto crescere. Per
questo ho scelto di scrivere queste schede, che sono finite poi nel libro,
dei miei dischi preferiti”. Cuore, emozioni, passione: questi i cardini
dell’opera presentata lo scorso venerdì all’interno della biblioteca
multimediale “Sassi” di Fabriano.
“Fondamentale è stata la collaborazione con il musicologo e coautore
del libro Riccardo Storti che ha analizzato nei minimi dettagli i dischi
e le canzoni prese in esame. Abbiamo quindi fatto una sintesi del
tutto ed è così che è nato il libro edito da Arcana Edizioni. Un libro
del genere è sicuramente utile ed importante perché va oltre internet,
perché orienta l’ascoltatore visto che in televisione ed in radio il tema
non viene trattato con dovizia di particolari. Credo che se ci sia qualcuno là fuori interessato al progressive rock in queste pagine troverà
certamente materia di studio e di orientamento”. Un libro certamente
complesso, pieno di riferimenti e denso di conoscenza. Un libro che
parla di passione, di come una musica apparentemente cervellotica
possa raggiungere il cuore di decine di milioni di fan.
Saverio Spadavecchia
25
L'Azione 27 AGOSTO 2016
>SPORT
Martina Centofanti della Ginnastica
Fabriano (prima da sinistra) con le
compagne della squadra azzurra
di ritmica ai Giochi Olimpici di Rio
GINNASTICA RITMICA
Olimpiadi 2016
Le "farfalle" azzurre
escono a testa alta
D
opo Londra 2012, che vide
la nostra Julieta Cantaluppi a
rappresentare l’Italia alla Olimpiade, quattro anni dopo Fabriano non
ha rinunciato ad essere presente alla
kermesse di Rio de Janeiro. Stavolta
gli onori della cronaca vanno a Martina Centofanti, tesserata Fondazione
Carifac Ginnastica Fabriano, che ha
partecipato alla manifestazione che ogni
sportivo vorrebbe nel proprio curriculum. Nata a Roma 18 anni fa, ha fatto il
suo approdo a Fabriano nel 2012 per far
parte della Nazionale Junior che la Ginnastica Fabriano stava organizzando per
conto della Federazione italiana. Infatti
fa il suo esordio in campo internazionale a Vienna nel 2013 con la maglia
TRIATHLON
azzurra e da quel momento non se la
toglierà più. Nel 2013 viene chiamata
a Desio per far parte della nazionale
maggiore, le famose Farfalle, con la
quale nel 2015 a Stoccarda vince anche
il titolo Mondiale di squadra. Fino ad
oggi tante le vittorie ed i podi, che,
non possiamo nasconderlo, avevano
dato grandi speranze di podio per Rio.
Due gli esercizi da presentare, uno con
5 nastri e l’altro con 2 cerchi e 6 clavette, la cui sommatoria definisce una
classifica; qualificazione scontata con
un quarto posto che lasciava speranze
di miglioramento. Finale tesissima per
l’alto livello delle nazioni in pedana.
Russia che vince il titolo olimpico
dopo una scarsa prova in qualificazione,
Spagna immediatamente dopo con due
esercizi praticamente perfetti, poi la
Bulgaria che con una ottima prova ci
soffia all’ultimo secondo il terzo posto.
L’Italia si ritrova così ai piedi del podio,
per delle piccole imperfezioni nei due
esercizi, che probabilmente - se non
ci fossero state - non avremmo preso
il bronzo, ma addirittura l’argento! Ci
si prepara quattro anni per gareggiare
150 secondi per ogni esercizio, per cui
è naturale una prima forte delusione e
il pianto di Martina Centofanti, ma da
sportiva temprata nonostante i suoi soli
18 anni, ecco una sua dichiarazione
che riportiamo integralmente (tratta
dal sito della Federazione Ginnastica).
“Si riparte da qui, questo quadriennio
Ironman a Kalmar (Svezia)
si è concluso ma ne inizierà subito
un altro - ha dichiarato Martina Centofanti - Ricominceremo, più forti di
prima, e il quarto posto ci spingerà ad
andare avanti. Le nostre lacrime? Abbiamo scaricato la tensione. In realtà,
al di là del risultato, siamo contente di
aver realizzato il sogno di ogni atleta,
partecipare ad un’Olimpiade. Certo, la
medaglia sarebbe stata davvero il coronamento più grande. Mio padre è uno
dei nostri tifosi più accaniti e ieri, dopo
le qualifiche, mi ha detto che oggi non
ce ne sarebbe stato per nessuno, caricandomi tantissimo. Purtroppo non è
andata così, ma i nostri tifosi, giunti
fin qui per sostenerci, sono la nostra
arma segreta. I Giochi sono stati un’e-
PATTINAGGIO
mozione continua, fin dal primo giorno
nel villaggio. Solo leggere Rio 2016 nel
palazzetto con i cerchi olimpici faceva
venire i brividi. Nonostante tutto mi
porterò a casa il ricordo di un’esperienza magica”. Ora Martina avrà un
doppio tesseramento, in quanto è entrata
come aviere nell’Aeronautica Militare,
ma rimarrà tesserata come Ginnastica
Fabriano per tutte le gare nazionali che
si svolgeranno, inclusa la Serie A1 dal
prossimo ottobre. Ora lo sguardo è già
rivolto a Tokyo 2020 e la Fondazione
Carifac Ginnastica Fabriano, vuole
ancora essere presente, oltre che con
Martina Centofanti che sicuramente ci
sarà, anche con altre promettentissime
nostre ginnaste.
Fabriano
Gare a raffica per la Fortitudo
Talamelli è di "ferro"
Un fabrianese “finisher” allo scorso “Ironman” di Kalmar (Svezia),
uno dei più suggestivi e prestigiosi eventi “Ironman” in Europa. L’ironman è una delle distanze standard del triathlon, sport caratterizzato
dall’insieme di tre discipline: nuoto, ciclismo e corsa. Definita anche
come distanza “super lungo”, è la più dura competizione di tale sport,
caratterizzata da 3,86 chilometri di nuoto, 180,260 chilometri in
bicicletta in solitaria (senza poter utilizzare l’uso della scia) e 42,195
chilometri di corsa (cioè la distanza della maratona). Il fabrianese
Alessandro Talamelli, che compete per l’Edera Triathlon Forlì, ha
terminato la gara con il tempo di 11 ore e 38 minuti percorrendo i
3.86 chilometri di nuoto nel Baltico in 1 ora e 14 minuti, i 180,260
chilometri di bici - disegnati nella bellissima cornice dell’isola di
Oland - in 6h 09’ (nonostante due forature che lo hanno bloccato
per 36 minuti) e la maratona finale percorsa interamente nel centro
storico di Kalmar in 4h 05’. Davvero un’impresa sportiva!
f.c.
Sfiorato il podio
ai Giochi Olimpici,
Martina Centofanti:
"Guardiamo avanti,
puntiamo a Tokyo"
Alessandro Talamelli
al termine dell'impresa
E’ stato un “tour de force”, quello della Fortitudo
Fabriano Pattinaggio, con quattro appuntamenti
ravvicinati tra il 4 e il 7 agosto. Buoni i risultati
ottenuti. Si è cominciato il 4 agosto a San Severino, dove si è messa in evidenza Elisa Scassellati
nella categoria Allieve (1° nei 500 sprint). Hanno
gareggiato anche Camilla Fattori ed Erica Greci.
Il giorno dopo, a San Benedetto del Tronto, due
bronzi per Alessandro Eleuteri, che nella categoria
Giovanissimi Secondo Anno è salito sul podio più
basso nei 400 e negli 800 in linea. Presente anche
Alessandro Carnevali. Il 6 agosto, poi, tappa a
Martinsicuro. Qui, sugli scudi Cristian Scassellati,
che ha dominato la categoria Giovanissimi Secondo
Anno vincendo sia i 200 sia i 400 in linea. Nella
stessa categoria, 3° posto di Alessandro Eleuteri nei
400 in linea. Hanno partecipato anche Elisa Scassellati, Roberto Raiola, Camilla Fattori ed Erica
Greci. Infine, il 7 agosto appuntamento a Civitanova. Buone le prestazioni di Cristian Scassellati (2°
nei 200 in linea e 1° nei 400 in linea nella categoria
Giovanissimi Secondo Anno), Elisa Scassellati (2°
nel giro crono, Allieve) ed Erica Greci (3° nel giro
crono, Junior). Hanno gareggiato anche Alessandro
Eleuteri, Alessandro Carnevali, Roberto Raiola e
Camilla Fattori. Prossimo impegno, il 4 settembre a
Piombino, ultima tappa del Challenge Centro Italia
che stabilirà la classifica per la finale dei circuiti a
Lignano Sabbiadoro il 15 e 16 ottobre. La società,
infine, ricorda che i corsi per i ragazzi ricominciano
il 6 settembre, per gli adulti il 13 settembre.
f.c.
26
>SPORT<
L'Azione 27 AGOSTO 2016
CALCIO
Serie D
Team completo e valido:
Matelica, facci sognare!
I
di ANTONIO GENTILUCCI
nutile nascondersi e in fondo non lo
fanno neanche in società: il Matelica parte come una delle favorite per
la promozione in Lega Pro. Arrivata tre
anni fa con una fantastica stagione da
matricola terribile, che chiuse al secondo posto dopo l’inarrivabile Ancona,
dopo altri due anni passati sempre al
vertice, ma con qualche delusione di
troppo ed errori inevitabili serviti a
farsi le ossa, il presidente Canil non
ha assolutamente voluto lasciare nulla
al caso. Prima chiamando l’esperto
Roberto Chiavari come direttore generale, un ruolo che prima non c’era, ma
ritenuto indispensabile per fare il salto
di qualità. Poi orchestrando una campagna acquisti a dir poco pirotecnica,
che ha fatto sognare i tifosi e che non
sembra finire mai. A ritiro inoltrato,
è prima arrivato l’under Andrea Di
Pinto, centrocampista classe 1997,
proveniente dal Pescara. Cresciuto proprio nel settore giovanile della società
abruzzese, il giovane centrocampista
ha giocato nell’ultima stagione con
la Primavera del Carpi a cui era stato
ceduto in prestito. Approda in biancorosso dopo alcuni giorni in cui è stato
in prova agli ordini di mister Aldo
Clementi e del suo staff. Giocatore
duttile, con esperienze anche nella
Nazionale under 19, si adatta al ruolo
di mediano e ha convinto il sodalizio
biancorosso, andando a rinforzare così
il pacchetto degli under.
Dopo Ferragosto, poi, al resto del gruppo si sono aggregati anche due giovani,
oltre all’estremo difensore Gianluca
Marcantognini, classe ‘97 che bene
Il direttore generale
del Matelica,
Roberto Chiavari
ha figurato nella scorsa stagione tra i
pali del Fano, già in allenamento con i
biancorossi la scorsa settimana. Quanto agli altri due, si tratta del giovane
terzino destro Lorenzo Negro, classe
1997, proveniente dalla Virtus Entella
e di Andrea Mingucci, terzino sinistro classe 1998, dal Forlì. Entrambi
lavoreranno con i biancorossi fino
al termine della preparazione. Tutto
per offrire al tecnico Aldo Clementi
una maggiore facoltà di scelta, oltre
ai giovani del vivaio che restano in
prima squadra, in virtù del fatto che
la serie D richiede quattro under in
campo. Dopo la prima
parte di ritiro a Sefro, la
truppa di mister Clementi
si è spostata a Camerino,
nell’impianto di Le Calvie, stante l’impossibilità
di utilizzare ancora il campo matelicese, in cui non
sono terminati i lavori di
restyling, in special modo
il rivestimento in sintetico
del campo di gioco. La
squadra manterrà il proprio “quartier generale”
a Camerino fino a sabato
27 agosto, cioè fino alla
vigilia dell’inizio vero e
proprio della stagione, con
la partita di Coppa Italia
contro il Foligno, partita
che presumibilmente si
giocherà a Gualdo Tadino
domenica 28 agosto. E proprio Foligno
è stata la prima vittoria nel programma
delle amichevoli estive. Dopo un inizio
così così, con otto goal subiti in due
partite (ma cinque li ha incassati dal
Monopoli, squadra di Lega Pro e avanti
nella preparazione), mister Clementi
comincia a vedere del buon gioco nel
test andato in scena allo stadio “Enzo
Blason” di Foligno, nella terza uscita
stagionale. Lì, il Matelica ha conquistato la prima vittoria imponendosi per
0-3 grazie alla doppietta del difensore
Di Maio e al gol dell’attaccante Pera.
Decisivo, come assistman, un Degano
riproposto da mister Clementi nel
ruolo di trequartista, dietro ai due
terminali offensivi Esposito e Pera. Il
tecnico biancorosso ha infatti utilizzato
il modulo 4-3-1-2 già utilizzato con
il Tolentino, che sembra la soluzione
su cui si sta maggiormente lavorando.
Giovedì e sabato scorso altre due
I biancorossi
tra i favoriti
per il salto
in Lega Pro
amichevoli: buone risposte, pur con un
pareggio finale (1-1), si sono avute giovedì 18 agosto a Pergola (formazione
di Eccellenza), sabato poi, a Camerino,
si è chiuso il ciclo di amichevoli con il
risultato di 2-0 per il Matelica contro
la locale formazione che milita in
Promozione.
Campionato: sono usciti
i gironi, una trasferta
in Romagna per iniziare
Sono stati ufficializzati dalla LND prima i gironi e successivamente i calendari della
stagione 2016/17 di serie D. Si parte domenica 4 settembre con una trasferta per
il Matelica. Gli uomini di mister Clementi affronteranno l’Alfonsine, in provincia
di Ravenna. Nella seconda giornata, invece, impegno casalingo con la Jesina, a
seguire trasferta a Teramo contro il San Nicolò e poi di nuovo appuntamento in
casa contro il Castelfidardo. Ultima giornata in casa con il Pineto con il termine del
girone fissato per il 18 dicembre (andata) e 7 maggio (ritorno). Il girone è composto
da 8 squadre marchigiane, due molisane, quattro abruzzesi e quattro romagnole,
tra cui quella “estera” del San Marino. Una divisione che non è piaciuta proprio a
queste ultime, preoccupate (e a ragione) da lunghe trasferte in terra molisana. Il
girone F sarà dunque composto da: Matelica, Jesina, Civitanovese, Castelfidardo,
Recanatese, Fermana, Monticelli, Vis Pesaro, Chieti, San Nicolò, Vastese, Pineto,
Campobasso, Agnonese, Alfonsine, Romagna Centro, Sammaurese e San Marino.
Quella con Pineto sarà una partita speciale: lì infatti gioca un ex che i tifosi non
hanno certo dimenticato, il bomber Cristian Cacciatore. Altra novità, positiva per
il Matelica: non ci sarà il Fano. La società che ha “soffiato” il secondo posto ai
biancorossi nella passata stagione, infatti, è stata ripescata in Lega Pro ed è stata
inserita nel girone di Maceratese ed Ancona.
a.g.
CALCIO
Eccellenza
Il Fabriano Cerreto è pronto per una stagione da urlo
Il Fabriano Cerreto è pronto
ad esordire nel primo impegno
ufficiale. Domenica 28 agosto
(ore 16, Comunale di Fabriano)
la formazione di Spuri Forotti
inaugura la stagione 2016/17
affrontando l’Helvia Recina
nell’andata degli ottavi di finale
(ritorno mercoledì 14 settembre
a campi invertiti) della Coppa
Italia regionale, competizione
nella quale i biancorossoneri
sono campioni uscenti. Il format
però non è più quello visto negli
ultimi anni, infatti i consueti
triangolari appartengono ormai
al passato: le 16 squadre ai nastri di partenza del campionato
di Eccellenza (Atletico Gallo
Colbordolo, Biagio Nazzaro
Chiaravalle, Camerano, Fabriano Cerreto, Folgore Veregra
Montegranaro, Forsempronese,
Grottammare, Helvia Recina,
Loreto, Marina, Montegiorgio,
Pergolese, Porto d’Ascoli, Sangiustese, Tolentino e Urbania)
sono state inserite in un classico
Tutto l'organico tra
nuovi arrivi e conferme
Portieri - Filippo Spitoni (’84, confermato), Emanuele Rossi (’98,
confermato), Filippo Brunetti (’99, ex Fortitudo Fabriano), Lorenzo
Chiavetti (’99, ex Fortitudo Fabriano).
Difensori - Alessandro Boinega (’84, confermato), Cristiano Lapi (’89,
confermato), Marco Lattarulo (’89, ex Civitanovese), Giuseppe Ippolito
(’90, ex Fortitudo Fabriano), Andrea Savelli (’91, confermato), Manuel
Girolamini (’97, ex Matelica), Pierpaolo Balducci (’98, ex Junior Jesina),
Luca Cappelletti (’99, ex Junior Jesina), Andrea Tondo (’99, ex Fortitudo
Fabriano), Federico Orfei (’00, ex Fortitudo Fabriano).
Centrocampisti - Emiliano Bartoli (’80, confermato), Nicola Pierleoni
(’90, confermato), Massimiliano Trillini (’92, ex Castelfidardo), Jacopo
Scotini (’94, confermato), Alfredo Spitoni (’97, ex Matelica), Andrea
Lucertini (’99, ex Pergolese).
Attaccanti - Matteo Piergallini (’90, confermato), Luca Jachetta (’93,
ex Matelica), Gabriele Tittarelli (’94, ex Marina), Matteo Moretti (’97,
confermato), Mirko Bartoccetti (’97, Juniores), Danilo Ferretti (’97, ex
Matelica), Leonardo Sartini (’99, ex Fortitudo Fabriano).
Staff tecnico - Allenatore Nicola Spuri Forotti; vice allenatore Stefano
Tarabelli; preparatore atletico Gianluca Broglia; preparatore dei portieri
Stefano Ottaviani; massaggiatore Vincenzo Cappelletti.
La formazione del Fabriano Cerreto nell'amichevole contro il Grosseto (foto di Maurizio Animobono)
tabellone tennistico con gare di
andata e ritorno fino alla finalissima del 22 dicembre. A quel
punto chi porterà a casa la Coppa
regionale continuerà l’avventura
nella fase nazionale, come il
Fabriano Cerreto l’anno scorso
quando si fermò in semifinale
a Sanremo. La squadra di Spuri
Forotti tenterà il bis, forte di una
squadra che il mercato estivo ha
reso più qualitativa e completa in
ogni reparto: al nucleo storico
composto dal portiere Spitoni,
dai difensori Savelli, Boinega
e Lapi, dai centrocampisti Scotini e Bartoli e dagli attaccanti
Piergallini e Moretti sono stati
infatti aggiunti elementi di lusso
come il versatile esterno destro
Girolamini, il difensore centrale
Lattarulo, il centrocampista
Trillini e gli attaccanti Jachetta e
Il talentuoso Luca Jachetta
(qui in azione nell'amichevole
contro il Fontanelle Branca)
è giunto dal Matelica
per completare il reparto
d'attacco del Fabriano Cerreto
Tittarelli che, insieme a Piergallini, formano un tridente d’attacco
con un potenziale da capogiro.
Attorno a loro ci sarà la freschezza dei tanti under prelevati dalla
Fortitudo Fabriano, frutto di una
sinergia sempre più forte fra i
club. Le amichevoli disputate finora hanno confermato i costanti
progressi dei biancorossoneri:
dopo un esordio senza troppi
squilli contro il Grosseto (serie
D, sconfitta per 0-2), la crescita
del Fabriano Cerreto si è intravista già nel secondo impegno
sul campo del Fontanelle Branca
(Eccellenza umbra, vittoria 4-0
con doppietta di Tittarelli e reti
di Bartoli e Jachetta), così come
positive sono state le prove contro la Jesina (serie D), dove nonostante la sconfitta per 0-1 sono
stati i ragazzi di Spuri Forotti
a far vedere le cose migliori, e
quella di Moie contro il Vallesina
(Promozione, vittoria 1-0).
Luca Ciappelloni
CALCIO
Il ripescaggio/1
La Fortitudo ritorna
in Prima Categoria
L’
estate ha portato una bella notizia alla Fortitudo Fabriano,
il ripescaggio in Prima Categoria, dopo l’amara retrocessione ai
play-out patita alla fine della stagione
scorsa.
Con rinnovata energia, la formazione
rossoblù ha iniziato una nuova avventura sotto la guida del nuovo mister
Massimo Ferranti. Grande entusiasmo
e rinnovamento: sono queste le prerogative della Fortitudo guidata dal neo
direttore sportivo Lorenzo Biagini. “Mi
ha fatto molto piacere la chiamata di
Lorenzo per guidare la Fortitudo – ha
commentato mister Ferranti – Fabriano
costituisce sempre una piazza importante. Mi piace il progetto di rinascita
e di rivincita, dopo la retrocessione
incassata nella passata stagione, che
anima la squadra e tutto l’ambiente.
Abbiamo le carte in regola per ben
figurare”. Molte le novità in casa rossoblù. Riconfermato il nucleo centrale
dello scorso anno, i nuovi innesti (in
molti casi dei “ritorni”) sono quelli del
portiere Jacopo Ruggeri, dei difensori
Giovanni Gobbi, Davide Bellucci ed
Emanuele Albanesi, del centrocampista Giacomo Biocco e del bomber
Emanuele Mariani. Al loro fianco si
aggiungono due giovani talenti del
vivaio rossoblù: Andrea Bianconi e
Matteo Colonna, entrambi del 1998,
motivatissimi a dimostrare il loro indiscusso valore in una categoria difficile
ed impegnativa. La Fortitudo ha iniziato la preparazione estiva all’antistadio
La Fortitudo Fabriano pronta per una nuova avventura
di Fabriano lunedì 8 agosto. L’obiettivo
è un campionato tranquillo e degno
del nome della società, senza tradire
la filosofia di squadra che si affida ai
talenti fabrianesi. Si apre una nuova
pagina di un libro chiamato Fortitudo.
Per sostenere quest’avventura la società
propone un abbonamento annuo di 15
partite al prezzo totale di 50 euro.
Questa la rosa completa.
PORTIERI - Jacopo Ruggeri (28
anni, ex Le Torri Castelplanio); Fabio
Antonelli (19, confermato).
DIFENSORI - Cristiano Ruggeri (25,
confermato); Simone Clementi (28,
confermato); Gianmaria Battistoni
(26, confermato); Alessio Moretti
(19, confermato); Emanuele Albanesi
(37, ex Esanatoglia); Davide Bellucci
(37, ex Le Torri Castelplanio); Andrea
Mazzarella (28, confermato); Andrea
Bianconi (18, ex Fabriano Cerreto);
Giovanni Gobbi (28, ex Camerino).
CENTROCAMPISTI - Simone
Carmenati (19, confermato); Valerio
Guidarelli (27, confermato); Luca
Porcarelli (21, confermato); Manuel
Moretti (25, confermato); Giacomo
Biocco (27, ex Sassoferrato Genga);
Spartaco Memè (40, confermato); Matteo Colonna (18, ex Fabriano Cerreto).
ATTACCANTI - Gabriele Piccolini
(26, confermato); Francesco Lettieri
(19, confermato); Daniele Pallotta (24,
confermato); Emanuele Mariani (31,
ex Argignano).
CALCIO a 5
Settore giovanile
Virtus: Juniores ed Allievi al via
Gemellaggio stretto con Spalato
In casa Virtus Fabriano non si è
ancora spenta l’eco degli ultimi
emozionanti risultati di fine stagione
(vittoria nella “Final Six” per gli
Allievi e nel “Memorial Bracci”
per i Giovanissimi) che i ragazzi
ricominciano gli allenamenti per la
nuova stagione 2016/17. L’anno in
più comporta il passaggio di categoria
per questi ragazzi: gli Allievi (1999),
integrati dai nati nel 1998, vanno a
disputare l’attività della categoria Juniores, mentre i Giovanissimi (20012002-2003) vanno ad integrare i nati
nell’anno 2000 nella categoria Allievi.
Sarà ancora Massimiliano Jachetta a
curare la crescita di questi ragazzi, che
hanno iniziato le attività mercoledì 24
agosto con sedute mattutine ad iniziare
dalle 9.30 presso l’impianto di calcio
a 5 di Marischio.
Intanto, oltre che per le suddette categorie, è sempre a disposizione la sede
sociale (via Carlo Urbani 22, telefono
377 1390583,
335 5956770,
[email protected]),
In queste due foto,
i Giovanissimi
della Virtus Fabriano
vincitori del
"Memorial Bracci"
27
>SPORT<
L'Azione 27 AGOSTO 2016
Il giocatore
Mattia Bedaj
e mister Massimiliano Jachetta
ricevono la Coppa
come vincitori della Final Six Allievi
dal consigliere
nazionale della
Divisione Calcio a
5 Andrea Farabini
in modo tale che
si possano vagliare le possibilità di
partecipazione al
campionato regionale Giovanissimi (2002-2003-2004
– inizio fine settembre) ed alle attività
Esordienti (2004-2005-2006), Pulcini
(2006-2007-2008), Primi Calci (20082009) e Piccoli Amici (2010-2011).
Infine, sono stati stretti rapporti di
gemellaggio con la società croata di
futsal Split Tommy di Spalato (società
affine al famoso Hajduk Spalato nel
calcio): che sia una bella occasione,
per i ragazzi della Virtus, di andare in
trasferta estera a settembre?
CALCIO a 5
Il ripescaggio/2
Real Fabriano esulta:
la squadra di Giordani
ritrova la serie C1!
Iniziamo con la notizia più importante.
Il Real Fabriano, al termine della passata stagione, ha fatto domanda per il
ripescaggio in serie C1. Una decisione
non facile perché in questi dieci anni
i traguardi raggiunti sono stati solo ed
esclusivamente frutto dei verdetti del
campo. Sicuramente il desiderio e la
possibilità di salire di categoria e tornare a confrontarsi con il campionato
a cui questa squadra appartiene sono
stati fattori che hanno pesato e non
poco. Con l’uscita del comunicato,
la notizia è poi diventata ufficiale: il
ripescaggio è andato a buon fine e ci
si è subito rimboccati le maniche per
fare gli aggiustamenti necessari alla
rosa. Partiamo con chi ha salutato.
Gabriele Stazi, fedelissimo assistente
del mister Giordani, saluta dopo solo
un anno per motivazioni personali ma
ci teniamo a ringraziarlo per la passione e la professionalità e a ricordargli
che per lui la porta del Real è sempre
aperta. Cambiamenti importanti anche
per quanto riguarda il “blocco portieri”
con Mosciatti che si è accasato all’Apd
Cerreto d’Esi e Fausto Balducci che
ha scelto di proseguire altrove. Al loro
posto è stato promosso
Andrea Fabbri, classe ’97,
l’anno scorso protagonista
nella Juniores dove ha
vinto il campionato e ha
partecipato alle fasi finali
di Coppa Marche. La sua
dedizione e il suo talento
lo hanno portato a collezionare qualche gettone
anche tra i grandi. Il colpo
grosso è stato Luca Tamburini. Portierone made in
Fabriano che ha giocato
nel Palermo Calcio ed è il
miglior estremo difensore
che si è visto in queste terre negli ultimi dieci anni.
Nel 2014, in maglia Fortitudo Fabriano (dove è cresciuto e poi
tornato) nel 2014 stabilì un record di
imbattibilità di 1212 minuti, pazzesco.
Professionista esemplare ed esempio
per i tanti giovani in rosa. Confermato
Lorenzo Calussi che continuerà a far
parte della rosa blaugrana dopo essere
stato titolare per buona parte della scorsa annata. Per quanto riguarda invece i
giocatori di movimento, l’unica uscita
è stata quella di Bruzzichessi che ha
scelto di tornare all’Apd Cerreto d’Esi. Le entrate invece sono state molte.
Innanzitutto vestirà blaugrana Paolo
“lo squalo” Amadei. Ex Apd, giocatore
dalla carriera ventennale impreziosita
da trofei, campionati di altissimo livello
e soprattutto tanti ma tanti gol. La sua
PODISMO
Igor Baldoni con l'ultimo innesto,
l'esperto Paolo Amadei
esperienza e la sua classe saranno le
armi in più per il prossimo anno. Stessa
provenienza per Paolo Ottavi, talento
cristallino classe ’91 che per la prima
volta in carriera salirà sul palcoscenico
della serie C1 ma siamo sicuri che non
si farà impressionare e darà un contributo importante. Torna a casa Bruno
Burini, centrale classe
’96, che aveva già fatto
parte sia della Juniores
che della prima squadra
due anni fa con risultati
più che buoni. Ora aspettiamo che si confermi e
che sfrutti i suoi ampi
margini di miglioramento.
Proprio come Fabbri, è
stato confermato in prima
squadra anche Nicolò
Laurenzi, vero e proprio
mattatore dello scorso
campionato Juniores con
35 gol. Il “loco” aveva già
fatto parte della rosa della
serie C2 andando anche a
segno e mostrando lampi
di classe assoluta. Quest’anno dovrà
imparare dai più grandi e confermarsi
uno dei migliori talenti usciti dal vivaio
Real. La campagna acquisti è stata
importante, ma, come al solito, sarà il
campo ad essere sovrano. Campo che
rivedremo già venerdì 26 agosto (palestra Fermi, ore 21) per i trentaduesimi
di finale di Coppa Marche. L’avversario
sarà il Calcetto Numana. Vincere aiuta
a vincere perciò sarà fondamentale
farlo subito, partendo dalla tanto amata
Coppa Marche. Il campionato invece
prenderà il via il 9 settembre in casa
contro Montecchio. Un grande in bocca
al lupo a tutta la squadra ma soprattutto
al nuovo capitano, Andrea Angelelli.
Lorenzo Alunni
L'evento
Domenica si corre a Frasassi
Si torna a correre nella splendida Gola di
Frasassi. L’appuntamento è fissato per domenica 28 agosto con l’ormai tradizionale
gara podistica competitiva di 12 chilometri
chiamata “Trofeo Grotte di Frasassi”.
Giunta alla quattordicesima edizione,
la manifestazione è organizzata – come
sempre – dalla Podistica Avis Fabriano.
Partenza (ore 9.30) e arrivo della gara sono
previsti presso la piazzetta di San Vittore
delle Chiuse, di fronte alla splendida chiesa
romanica. Il percorso della gara – tendenzialmente pianeggiante – si sviluppa lungo
la Gola di Frasassi costeggiando il fiume Sentino fino ai piedi
di Genga e ritorno. I record della manifestazione – entrambi
conseguiti nel 2013 - appartengono, tra gli uomini, ad Andrea Gargamelli della Sef Stamura Ancona (37’ 03”) e, tra
le donne, a Rosaria Console delle Fiamme Gialle (41’ 18”).
Lo scorso anno sono stati 354 i podisti che si sono cimentati
nella gara competitiva di 12 chilometri, un
numero che gli organizzatori contano di
migliorare in questa edizione, auspicando
le migliori condizioni climatiche possibili.
Lungo il percorso saranno presenti due
ristori, più quello finale. Previsto un pacco
gara alimentare per tutti gli iscritti, premi
per gli assoluti, i primi dieci di ogni categoria d’età e per i gruppi. Per partecipare
alla gara, tutti gli atleti devono essere in
possesso di certificato medico agonistico. E’
possibile pre-iscriversi (entro il 26 agosto)
al costo di 6 euro utilizzando il sito www.
dreamrunners.it oppure a 8 euro la mattina della gara, fino a
mezzora prima della partenza. Oltre alla gara competitiva, si
svolgerà una passeggiata non competitiva di 5 o 12 chilometri
(costo 4 euro) e gare promozionali per ragazzi su varie distanze (4 euro). Per informazioni: 347 4520231 e 328 8443736.
Ferruccio Cocco
28
>SPORT<
BASKET
L'Azione 27 AGOSTO 2016
Serie C
Janus tra conferme
e innesti di qualità
E la Basket
Le novità sono
School
Tarolis, Pandolfi, Fabriano
Cummings
cambia
e Cavoletti
il direttivo
di LORENZO CIAPPELLONI
L’
Azione si è fermata per la
pausa estiva, il mercato della
pallacanestro no. C’eravamo
lasciati, in casa Janus Fabriano, con
la conferma di Michele Bugionovo e
l’addio in panchina del duo BolzonettiRapanotti, sostituiti da coach Daniele
Aniello a dirigere l’orchestra biancoblù
per la stagione 2016/2017, pronto a
mettere la sua qualità a disposizione
della squadra. Ad assisterlo ci saranno
Fabio Panzini e Nuno Tavares: il primo, figura storica della pallacanestro
fabrianese, vanta una lunga carriera
come allenatore, spaziando dal basket
maschile a quello in rosa, l’altro, il portoghese Nuno Tavares, è alla sua prima
esperienza in Italia. Per quanto riguarda
il roster, è poi arrivata una doppia
conferma, quella di Sergio Quercia e
Valerio Paoletti. L’ala tutto talento ed
Il pivot lituano Valentas Tarolis
Andrea Cavoletti, guardia del 1997
L'esterno Kevin Pandolfi (1995)
L'ala inglese Cummings (1998)
il lungo con lo sparo facile saranno
pedine fondamentali nello scacchiere di
coach Aniello. Ed ecco i nuovi arrivi.
Il classe ‘98 James Cummings, atleta
inglese non ancora maggiorenne che ha
addirittura assaporato il gusto di una
convocazione con la canotta Under 16
della sua Nazionale. Andrea Cavoletti,
combo-guard di diciannove anni pronto
a mettersi in mostra dopo due stagioni
in leghe superiori, l’ultima in serie B
con la maglia di Porto Sant’Elpidio.
Il ragazzo è pronto a mettersi in mostra, così come Kevin Pandolfi, vero
e proprio colpo targato Janus per la
prossima stagione. Classe ‘95, prodotto
della Viola Reggio Calabria, società
rinomata che ha sfornato un altro vero
e proprio gioiellino. Kevin ha stupito
nel campionato di serie C Silver nel
2014/15 con la maglia della compagine
sicula San Filippo Mela chiudendo
con 15 punti di media e ancora di più
in quella appena trascorsa con 5 punti
in più di media in divisa Botteghelle
Reggio Calabria. Ultimo innesto, in
ordine di tempo, il lituano Valentas
Tarolis, pivot di 205 centimetri per 105
chili di peso, classe 1991, una stazza
imponente, pronto a combattere sotto le
plance. Il suo biglietto da visita presenta degli ottimi movimenti nel pitturato.
Nel corso delle ultime stagioni si è
affermato con la maglia della sua città
(Gargzdu), con la quale ha preso parte
alla seconda lega lituana (10 punti e
7 rimbalzi a partita). Nel 2011 è stato
convocato con la Nazionale lituana
Under 20. Carta importante del mazzo,
così come la nuova campagna abbonamenti! La data è quella di giovedì
1 settembre, da marcare con qualsiasi
colore, in ogni modo, in ogni dove,
perché è da questo giorno che sarà possibile sottoscrivere l’abbonamento per
la nuova stagione della Janus edizione
2016/17. Quattordici partite casalinghe
al costo di 40 euro e, udite udite, con
partenza 25 settembre, quando andrà
in scena il derby contro Matelica come
opening game d’eccezione. Dove c’è
pallacanestro, poi, ci sono giovani e
bambini, per questo ne vorremmo tanti
al nostro fianco, tutti gratis fino ai 14
anni! Presto tutti i dettagli sui punti
vendita nei quali acquistare il vostro
posto in prima fila. Nel frattempo, è
partita la marcia d’avvicinamento al
primo appuntamento, è infatti andato in
scena il primo giorno di preparazione
in vista della nuova annata cestistica.
Sosteniamo il basket della nostra città,
sosteniamo Fabriano.
BASKET
Serie C
Per l'Halley è l'anno del rinnovamento
Tassinari è il nuovo coach, presi Rossi, Vissani, Busto e Del Vecchio
Estate diversa dalle altre questa vissuta
dalla Halley Matelica, che ha cominciato lunedì 22 agosto la preparazione
per il prossimo campionato. In primis,
dopo tanti anni, non c’è più Antonio
Paglioni come presidente a guidare le
operazioni. Dimessosi dopo aver verificato la presenza di una nuova figura che
forniva sicurezza in quel ruolo, il suo
posto è stato preso da Miriam Pecchia.
Ma le novità non sono finite qui. Al
coach Andrea Pecchia, infatti, è stato
dato l’incarico di strutturare al meglio
il settore giovanile, mentre la panchina
della prima squadra è stata affidata a
un nuovo tecnico, il romagnolo Davide
Tassinari, con l’obiettivo di riaccendere
l’entusiasmo al palazzetto. A proposito,
si tornerà, scaduta la deroga della Federazione, a giocare fuori, probabilmente
a Cerreto d’Esi. Il giovane coach Tassinari si è già costruito una buona carriera
nella sua Santarcangelo di Romagna,
portando un gruppo di ragazzi tirati su
dalle giovanili dalla sere D alla serie
B. Un po’ il percorso, in prospettiva,
che sognano di fare a Matelica. Una
scelta, dunque, in linea con i progetti
di valorizzazione dei giovani.
Ma rinnovare - per quanto riguarda i
giocatori - ha significato anche voltare
pagina e chiudere, dopo tanti, tantissimi anni, il rapporto con un “senatore”
come Alessio Sorci, una scelta difficile
ma che in società hanno ritenuto fosse
Il nuovo allenatore Davide Tassinari
ormai tempo di prendere. In questi
giorni il mercato è frenetico e il roster
matelicese è “work in progress”. Incassate le conferme di Jacopo Pecchia e il
ritorno del fratello Lorenzo, confermati
in pianta stabile i giovani Mattia Lacché, Andrea Gentilucci, Paolo Antonini
e Bujamin Selami, il diesse Stefano
Bruzzechesse ha iniziato a cercare rinforzi, con delle priorità così riassunte
da coach Tassinari: “non cerchiamo
solo le virtù tecniche, bisogna cercare prima le persone adatte al nostro
Il play
Elia Rossi,
ex Tolentino
progatto, poi viene il resto, perché se
l’obiettivo è quello di valorizzare i ragazzi di Matelica, e poi in allenamento
trovi quello che pensa solo a criticarli,
allora non ci siamo; quando avremo
trovato le due cose, avremo quello
che cerchiamo”. I primi due nomi
importanti ufficializzati sono due dei
grandi protagonisti della straordinaria
stagione scorsa di Tolentino, ossia il
play fabrianese Elia Rossi e la guardia/
ala Samuele Vissani, di San Severino,
già con un passato nelle giovanili della
Vigor. Rossi è un 1995, giovanissimo
dunque: dovrà portare velocità e pericolosità dall’arco, che è tanto mancata
l’anno scorso alla squadra matelicese.
L’altro è un grande combattente, efficace in difesa e in attacco, capace di
coprire i ruoli di guardia e ala.
Della squadra dell’anno scorso sono già
partiti per altri lidi i due serbi Munijc
e Ranitovic e non è stato confermato
il play John Rath, il cui ruolo sarà appunto ricoperto da Rossi. Dettata dalla
sfortuna, invece, la rinuncia, concordata con il giocatore, al centrone Piloni,
che si è rimediato un brutto infortunio
dalle troppo incerte tempistiche.
Un’altra grave perdita che si sta profilando è quella dell'esterno Lorenzo
Monacelli, classe 1997, che pare
abbia ricevuto un'offerta da Catanzaro
(serie B), costringendo Bruzzechesse a
cercare un sostituto subito pronto nel
ruolo di esterno.
Nel frattempo, proprio poche ore prima
di andare in stampa, sono arrivati i
nomi dei rinforzi sotto canestro: Daniel
Busto (spagnolo scuola Real Madrid,
ala grande, 24 anni, fisico palestrato, mano dolce e buoni movimenti
sottocanestro) e Fabio Del Vecchio
(romagnolo, 21 anni, anche lui ala
grande, più atletismo che tecnica, un
giocatore che saprà deliziare la platea
in campo aperto).
Antonio Gentilucci
Nel 2008, dalle ceneri del Fabriano
Basket, nacque la
Basket School
Fabriano con
Fabriano,
lo scopo di rilevare quel
folto gruppo di ragazzi che praticavano questo bellissimo sport
nella cittadina cartaia e che si
ritrovavano orfani della prima
squadra. A distanza di otto anni,
l’impegno è ancora grande e
questa realtà oggi conta circa 180
iscritti. La Basket School Fabriano
ha dato modo, nel corso di questi
anni, a tanti ragazzi di praticare
questo sport, consentendo anche
ad alcuni di loro di costruirsi una
carriera volta al professionismo.
La società attualmente, oltre ai
campionati giovanili (ben otto saranno i gruppi impegnati sui campi
per la stagione 2016/2017), vive
a 360°, organizzando e facendosi
promotrice di numerose iniziative
(corsi aggiornamenti tecnici, centri
tecnici federali, raduni, festa dello
sport, tornei scolastici…) oltre
a partecipazioni ad importanti
tornei giovanili nazionali in cui i
giovani cestisti fabrianesi hanno
sempre trovato modo di farsi onore
nel rappresentare la propria città.
Questa è la realtà di Basket School
Fabriano che, come ogni realtà
dinamica che guarda in prospettiva e fiducia al futuro, ha deciso
di rinnovarsi nel proprio direttivo
proponendo un più ampio e completo coinvolgimento a genitori e
sostenitori dell’attività cestistica
fabrianese, con la volontà di mantenere la propria identità, nel segno
della continuità dei propri scopi
ed obiettivi, ovvero far crescere
i ragazzi, il basket giovanile e di
conseguenza tutto il movimento
cestistico cartaio ma anche con
l’ambizione di dare una forte spinta
all’unione del basket della nostra
città. A questo fine, la Basket School Fabriano ha il piacere di comunicare la composizione e i membri
del nuovo consiglio direttivo che a
partire dal 25 luglio ha visto il suo
pieno ed operativo insediamento
del nuovo presidente Paolo Patrizi,
che sarà coadiuvato dal contributo
del vice presidente Monica Bisio,
dei tesorieri/segretari Fabio Panzini e Claudia Corneli e dai consiglieri Riccardo Farroni, Claudia
Checchi, Gianluca Giuseppetti,
Gisella Settimi, Alessio Staffaroni,
Romina Argalia, Claudia Corneli,
Giancarlo Pellacchia e Guglielmo
Napoletano Il presidente ed il
Consiglio Direttivo della Basket
School intendono inoltre porgere
un caloroso ringraziamento per
la preziosa opera svolta nel corso
di questi anni a Guglielmo Napoletano, Gisella Settimi e a tutti i
membri del precedente Consiglio
Direttivo di cui possiamo ancora
avere il prezioso e fondamentale
supporto.
Basket School Fabriano
29
>FUORI PORTA<
L'Azione 27 AGOSTO 2016
Jamboree sempre da record
di SILVIA RAGNI
A
lla sua 17ma edizione,
il Summer Jamboree di
Senigallia continua a
registrare cifre da record:
sono state oltre 400.000 le presenze
di quest’ anno, un dato che riconferma il Festival Internazionale di
Musica e Cultura dell’ America
anni ’40 e ’50 appuntamento clou
dell’ estate marchigiana. Tra le
novità del 2016, un inedito duo di
presentatori: la star del Burlesque
Eve La Plume, al suo bis sul palco
del Foro Annonario, è stata infatti
affiancata dall’ esplosivo frontman
dei Rhythmtones Jackson Sloan. Li
abbiamo incontrati per un “doppio”
botta e risposta.
EVE LA PLUME
Quest’ anno, sul palco, hai indossato creazioni della stilista
Luisa Beccaria. Cosa ci racconti
al riguardo?
Ho conosciuto Luisa Beccaria ad
una festa in cui mi esibivo. E’ nato
un bel rapporto e, in seguito, anche
la collaborazione per il Festival.
Esiste uno stile che fa da leitmotiv agli abiti?
Ho scelto abiti pertinenti per
questa occasione: si rifanno agli
anni ‘30, ‘40 e ‘50. La maggior
parte è in stile anni ‘40 e ‘50
quindi con la vita stretta, la
gonna ampia…Il classico modello svasato con sottogonna,
molto “sera anni ‘50”. Luisa
Beccaria usa materiali preziosi,
pizzi Valenciennes raffinatissimi, il suo è un lavoro sartoriale
oltremodo impegnativo. Per me
è stato un grande onore poter
indossare le sue creazioni.
Come è stata la tua seconda
esperienza al Summer Jamboree?
Il secondo anno è l’ occasione
L'appuntamento di Senigallia
si riconferma come momento clou
dell'estate marchigiana
per far meglio. Mi sono sentita
più serena, molto più solida. Mi è
piaciuto anche il fatto di non essere
sola sul palco, di avere un compagno capace di scaldare il pubblico
e anche di far festa. Quindi, il mio
bilancio è positivo. Sono davvero
felice!
Che tipo di alchimia è scattata tra
te e Jackson Sloan?
Io avevo timore di Jackson: sia
per problemi di lingua - perché
lui parla solo inglese ed io non lo
parlo - sia perché pensavo che mi
avrebbe “calpestata”, in quanto è
molto espansivo. Invece ho trovato
un gentleman sul palco e dietro le
quinte. Una persona simpatica, capace di creare situazioni divertenti.
Siamo complementari: ciò che per
me è un punto debole è un suo punto
di forza e viceversa.
Quali sono stati, a tuo parere,
gli episodi più memorabili del
Festival?
I concerti del palco centrale sono
sempre emozionanti: arrivano
personaggi che hanno fatto la
storia del Rock ‘n Roll, e questo è
molto importante. A me piacciono
le serate in cui tutti gli ospiti del
Summer Jamboree salgono sul palco, quella dedicata alla Moondogs
Rhythm’n’Blues Revue e l’altra
festa-“rivista” del Festival. Ma, in
genere, tutte le star che si esibiscono sono talmente musicalmente e
umanamente preparate che lasciano
sempre il segno.
Se ti chiamassero per un tris come
presentatrice, quale sarebbe la tua risposta?
Per me sarebbe un “sì”
molto entusiasta. Non so
se capiterà una terza volta,
perché le cose devono cambiare costantemente e il Festival mantenersi “fresco”...
Di certo, a me piacerebbe
molto: Summer Jamboree
tutta la vita!
zioni e in tutto il mondo la gente
può avere un terreno comune basato
su come la musica può farla sentire.
Che tipo di alchimia è scattata tra
te e Eve La Plume?
Eve La Plume ama ridere e abbiamo
riso molto insieme. Beh, almeno so
che mi ha trovato divertente! Spero
di incontrare ancora lei e il suo
fidanzato. E’ una donna stupenda
e con molto stile.
Quali sono stati, a tuo parere,
gli episodi più memorabili del
Festival?
Il Summer Jamboree ha tanti episodi da evidenziare, ma se dovessi
sceglierne uno sarebbe Rockin
Raffi, il “wonderboy” 14enne di
The Rocknroll Piano. Dio, lui sì che
sa cos’è il Rock’n’Roll! E’ stata
una meravigliosa notte speciale, il
futuro del Rock’n Roll!
Se ti chiamassero per un bis come
presentatore, quale sarebbe la tua
risposta?
Sì, grazie! Tuttavia, sarà Angelo
a prendere tutte le decisioni per il
Summer Jamboree, ma io ci spero e
aspetto di essere richiamato!
JACKSON SLOAN
Com’è stato il tuo impatto
con il Summer Jamboree
come presentatore?
Photo courtesy of Eve
La Plume, Jackson Sloan
e Archivio Summer Jamboree
Pochi minuti di tempo
bastano per una vita
Basta poco per diventare donatori di sangue: 18 anni, buona salute, peso oltre i 50 chili,
presentarsi presso la sezione Avis per la domanda di iscrizione. Poi si verrà sottoposti
a un prelievo di poche provette di sangue per tutti i controlli necessari. Dopo qualche
tempo, se tutto sarà risultato a posto, si verrà chiamati nella grande famiglia Avis il cui
sangue serve pure (molti lo dimenticano) a permettere questo:
TUMORI (Giornaliero)
Centinaia di sacche di: sangue, plasma e piastrine utilizzate quale terapia di supporto
per i malati di cancro.
TRAPIANTO di FEGATO (Uso durante la degenza in Centro Trapianti): Globuli
rossi – in media 14 unità (minimo 0 – massimo 49)
Plasma – in media 24 unità (minimo 2 – massimo 77): Piastrine –in media 2 unità
(minimo 0 – massimo 11).
CUORE (Uso durante la degenza in Centro trapianti)
Globuli Rossi – in media 15 unità (minimo 0 – massimo 50): Plasma – in media 6
unità (minimo 0 – massimo 21): Piastrine – in media 1 unità (minimo 0 – massimo 3).
RENE (Uso durante le degenza in Centro Trapianti)
Globuli Rossi – in media 2 unità (minimo 0 – massimo 5 )
MIDOLLO (Uso durante la degenza in Centro
Trapianti salvo le fasi pre e post)
Globuli Rossi – in media 9 unità (minimo 0 –
massimo 18): Plasma – in media 4 unità (minimo
0 – massimo 13): Piastrine – in media 5 unità
(minimo 1 – massimo 10)
N.B. – considerando le fasi pre e post trapianto:
globuli rossi – in media 92 unità; Plasma – in
media 10 unità; Piastrine – in media 101 unità.
Per ultimo da tener presente che, nelle sale operatorie per far fronte alle urgenze, ci deve essere
sempre disponibile almeno n.1 sacca di sangue.
Avis comunale Fabriano,
il consiglio direttivo
Il Summer Jamboree è un festival
speciale che ha tutto. La musica, il
ballo, i Djs. La sera stessa, quando
scende a Senigallia, è così romantica ed emozionante…Quando le luci
del palco si accendono, tutti sanno
che è tempo di show!
Sei stato l’ anfitrione di un Festival che si rifà ad una musica, una
cultura ed uno stile ben precisi.
Quale look hai adottato in occasione della kermesse?
Far parte del Summer Jamboree
Festival è far parte di un team:
tutti insieme a promuovere grande
musica. Un fantastico stile vintage e
la cultura Rock’n Roll della musica,
danza, moda ed automobili aiutano
tutti ad abbracciare questa grande
cultura. Giovani, meno giovani e
chiunque potrebbe non sapere che
questa grande cultura esiste.
Parli solo inglese. Hai mai pensato che la comunicazione potesse
essere un ostacolo, per il pubblico
di lingua italiana?
La musica ha la sua propria voce
internazionale che tutti possono
capire. Trascende la lingua, le emo-
>DEFUNTI<
ANNIVERSARIO
ANNUNCIO
CHIESA di SAN VENANZIO
In ricordo degli amati
NICOLA E GERMANA SETTIMI
Il figlio Fernando, la nuora Rosetta, i nipoti ed i parenti li ricordano con
affetto. S. Messa lunedì 29 agosto alle ore 18.30. Si ringrazia chi si unirà
alle preghiere.
Lunedì 22 agosto, a 103 anni,
è mancato all'affetto dei suoi cari
ANNUNCIO
Martedì 23 agosto, a 78 anni, è mancata all'affetto dei suoi cari
ARGENTINA POLVERARI
in PATREGNANI
Lo comunicano il marito Mario, i figli Stefano e Roberto, il fratello Fabio, i
nipoti, i cognati ed i parenti tutti.
Belardinelli
ANGELO ZUCCARO
Lo comunicano la moglie Maria
Pericoli, il figlio Roberto, la nuora
Assuntina, i nipoti Fabrizio e Mariangela con Tiziano, le pronipoti
Alice, Chiara e Benedetta, il fratello
Augusto, i cognati, le cognate, gli
altri nipoti ed i parenti tutti.
Bondoni
Scompare il più
anziano della città
Lutto a Fabriano. Se ne è andato l’uomo più anziano della città. E’ morto
Angelo Zuccaro. Aveva quasi 103
anni. L’ultimo respiro nella sua casa di
via Sassi dove viveva con la moglie.
Lascia figli e nipoti che sono stati circondati dall’affetto di tanti parenti e
amici. La camera ardente è stata allestita presso l’abitazione e in tanti, martedì scorso, hanno
salutato un personaggio conosciuto da molti in città per il suo attaccamento a Fabriano. Mercoledì si sono svolti i funerali, poi la sepoltura nel cimitero di Santa Maria. La notizia del decesso
di Angelo ha fatto il giro della città in pochi minuti visto che, da più di un anno, era l’uomo più
anziano di Fabriano insieme a una donna di 104.
30
>DIALOGO<
L'Azione 27 AGOSTO 2016
Tra volontariato e business
di MARIO BARTOCCI
L
a nota di Gian Pietro Simonetti (Acutangolo) su
“L’Azione” del 23 luglio
scorso ci trovano pienamente d’accordo e ci inducono ad
alcune considerazioni sul ruolo degli eventi nella vita e nelle prospettive di una città e di un territorio.
In primo luogo, l’intensità con cui
gli eventi (soprattutto i “grandi”
eventi) sono in grado di mobilitare
l’interesse collettivo, l’indotto
economico, l’attività dei media, e
la rapidità con cui tutto ciò si perde
con il ritorno alla vita cosiddetta
“normale”.
Evitiamo di citare la nostra città e
prendiamo esempio da un evento
incomparabilmente più grande:
chi parla più, oggi, dell’Expo di
Milano (nella foto), che pure aveva
animato le cronache e i commenti
internazionali, oltre a un imponente
afflusso di visitatori; si sta solo di-
scutendo che fare di quell’immenso
spazio utilizzato per realizzarlo.
Questo effetto “one shot” degli
eventi singoli è ancora più pesante
per un centro come Fabriano, cui
la dimensione non consente di disperdere risorse umane e finanziarie
per organizzare manifestazioni che
abbiano almeno qualche conseguenza durevole sull’immagine e
sulla economia della città.
Affinché l’evento abbia effetto, è
necessario che diventi un appuntamento ripetuto, preferibilmente
con cadenza annuale; si crea così
l’anticipazione creata della attesa
e si frena, aspettando l’edizione
successiva, l’effetto oblio.
Ciò avviene, ad esempio, nel Palio
di San Giovanni, nato quasi in sordina e accompagnato da un diffuso
scetticismo e divenuto un avvenimento centrale nelle manifestazioni della nostra città (per inciso,
meriterebbe di essere pubblicizzato
di più e su una scala più ampia di
quella cittadina).
La seconda considerazione riguarda, per riprendere il titolo di Simonetti, il rapporto fra volontariato e
business.
E qui, il discorso si fa complicato;
c’è al fondo di tutto, un concetto
radicato profondamente nella nostra cultura secondo cui svolgere
una attività culturale, o artistica, o
di studio, non è “lavorare”; quindi
non merita di essere retribuito, ma
può soltanto essere considerato una
attività di volontariato.
Ricordiamo, in proposito, un curioso episodio di tanti anni fa, avvenuto in un bar della nostra città: un
cantante di fama stava discutendo
con alcuni giovani del luogo e uno
di loro gli chiese che lavoro facesse,
oltre a cantare: era inconcepibile,
per quel giovane, che ci si potesse
guadagnare la vita cantando, anche
ad alti livelli di professionalità….
La vera ricchezza Quella birra
di un'amicizia così speciale
Il nostro amico Gianni ci ha lasciati, all’improvviso, quasi in punta di
piedi, com’era nel suo stile.
Chi, come noi, ha avuto il privilegio
di conoscerlo, frequentarlo, averlo
come sincero e profondo amico
vuole ricordare i tanti talenti di cui
era ricco: la sua simpatia, la sua
intelligenza, l’onestà intellettuale
e la grande professionalità che
gli hanno permesso una brillante, meritata
vita professionale, coniugata
con l’unanime
apprezzamento delle qualità
umane e relazionali. Quella
“pietas” così necessaria in chi si
relaziona quotidianamente con
la sofferenza ed
il dolore delle
persone. E pro-
prio lui, che per anni quel dolore
ha alleviato e guarito nelle persone
che curava, ha vissuto con totale
riservatezza il suo, evitando di
caricare su di noi prima la preoccupazione e poi la consapevolezza
della gravità della sua situazione,
non rinunciando mai al suo essere
tranquillizzante e consolatorio.
La morte ci ha
tolto, davvero
troppo presto,
un prezioso amico ma niente ci
può togliere i
tanti momenti
vissuti, l’allegria, la complicità e l’intesa,
la ricchezza di
un pensiero mai
banale: tutto
questo resterà
intatto e ne saremo fedeli e
gelosi custodi.
Nanni, Massimo,
Paolo, Sandro
Nel “Corriere della Sera” del 29 luglio scorso, viene
riportata, in bella evidenza, a pagina 31, la notizia sulla
passione della sig.ra Giovanna Merloni nella ricerca di
birre pregiate con sapori nuovi e sperimentali. Viene
così evidenziato lo sforzo per una birra utilizzando
finanche bucce di melanzane e sigari cubani per una
"bionda" con aromi di tabacco e liquirizia. La signora
Merloni è nipote di Aristide. L'iniziativa, sostenuta
anche dalla Regione Marche, è realizzata a ridosso di
Fabriano, ha ottenuto un buon successo nelle enoteche
specializzate e di nicchia, con elevato standing qualitativo per una produzione
annua intorno ai 700
ettolitri. Ritengo che sia
una buona notizia in un
clima piuttosto difficile
e grigio a riprova che
occorre sempre osare ed
andare avanti perché il
mondo è ancora inesplorato e lascia ampi spazi
per l'inventiva e la capacità organizzativa che
debbono trovare posto
dove sembra che la sfiducia e la rassegnazione
siano regine.
Sestilio Crocetti
Il nostro centro
Niente S.Lorenzo,
Ceresola dimenticata in balia di teppisti
Signor direttore, ancora una volta, il 10 agosto a Ceresola
non si è potuta commemorare la ricorrenza di San Lorenzo;
come da tradizione dato che la chiesa sta crollando. Perchè?
Visto che i lavori post sisma, dovevano essere iniziati ad
ottobre 2007, e che era stato elargito un lauto contributo? Ma
a tutt'oggi come potrà constatare nulla è cambiato, dopo aver
fatto alcune richieste a mezzo del suo giornale e direttamente
a mezzo raccomandata e non avendo avuto nessun riscontro. Mi rivolgo
a lei per pubblicare questo
nuovo appello,
affinchè chi di
competenza
prenda i dovuti
provvedimenti.
Ilvano Urbini
Ancora un appello
per sbloccare
i lavori nella chiesa
E’ talmente avanzato lo stato di degrado in cui versa il nostro
centro storico, che da più parti si richiede uno specifico referente (vedi assessore al centro storico) che, con competenza e
vigilanza si metta a disposizione, per risolvere i gravi problemi
che lo affliggono. E non si tratta di “movida sì o movida no”,
aspetto se vogliamo marginale, purchè siano rispettati orari,
decibel e dislocazioni. E non si tratta nemmeno, come qualche
finto sprovveduto in cerca di consensi, prova a dichiarare, di far
del nostro centro “un dormitorio”. Chissà se questi ameni personaggi conoscono la differenza tra “tutela e valorizzazione”,
aspetti fondamentali per una politica seria della città, che ha
nel centro il suo biglietto di presentazione per turisti e studiosi.
Non è poi chiaro perché tali “movide” non vengano dislocate
nei vari quartieri, al Borgo, alla Pisana, alla Serraloggia, per
far così democraticamente disseminare il divertimento e il
sollazzo in tutti gli angoli della città. Che nel frattempo sono
in balìa di teppisti, in preda ai fumi dell'alcol.
m.b.
Ora, tutto ciò che è
volontariato, purché
svolto lecitamente,
merita rispetto e, a
volte, ammirazione.
Ma in un periodo in
cui si sta pensando
seriamente a una vocazione turistica di
Fabriano, è difficile
non poter fare conto,
anche in questo settore, su una attività
organizzata, retribuita e in grado di generare profitto
come qualunque altro settore della
economia.
Molte città, in Italia e all’estero,
possiedono un'agenzia turistica,
talvolta a capitale misto, istituita
secondo le norme che regolano
l’impresa privata, con autonomia
di bilancio e obbligo di rendicontazione ai soci.
È un’idea troppo balzana, per Fabriano?
QUALCUNO ERA CIRANO
a cura di Andrea Giombi
Wordsworth alla JP
di fronte ai politici
di Fabriano
Mi presento, sono William Wordsworth un vecchio
poeta inglese, ma seppur vecchio agli occhi di tanti in
maniera forse inaspettata, ho un fuoco ed una rabbia
ed un’energia addosso che da sempre mi hanno contraddistinto, anche perché spesso usate in modo non
sempre appropriato.
Ad esempio ce l’ho a morte con Percy Bysshe Shelley
e con James Joyce, due miei colleghi che mi hanno
letteralmente strappato il mio far poesia utilizzando la
tecnica dell’epifania (epiphany), e cioè catturare tanta
realtà semplicemente guardando, facendosi coinvolgere
da un momento, ma da un momento sincero davvero e
non come le giacche e le cravatte delle multinazionali,
o i soldi di questa economia virtuale, provate a leggere
la mia poesia “Daffodils” per capire...
Il 4 agosto scorso ho assistito alla manifestazione dei
lavoratori della Jp di Fabriano in protesta per l’imminente
messa in mobilità di 400 persone (o unità coniando il
lessico attuale).
Ebbene, lì ho avvertito una epifania: in seguito al confronto tenuto in azienda solo tra i vertici industriali e le
forze sindacali, ho provato a catturare la realtà, a capirla
grazie ad un solo istante.
L’istante era il seguente: un sindacalista che si era recato
davanti ai purtroppo non numerosi lavoratori presenti
davanti ai cancelli dell’azienda, riferiva che la mobilità
era stata ritirata anche se con tanti forti e solidi dubbi
per il domani imminente e nel farlo ringraziava i sindaci
dell’hinterland presenti tra i lavoratori; tra la folla, però,
una mano alzata di un uomo si faceva con fatica spazio
per farsi vedere, per farsi notare, era l’assessore al lavoro
del Comune di Fabriano.
Quella mano, quel dito tra la folla, credo rappresentino
il burlesco e triste simbolo della precaria presenza
delle Istituzioni fabrianesi, considerando l’assenza del
sindaco e la presenza di solo quella mano piccola tra
la folla, che a fatica voleva far presente che i politici di
Fabriano c’erano.
Quell’epifania avuta credo simboleggi l’ancillarità, la
solitudine e l’incapacità della politica locale e non solo...
Io come detto sono un vecchio, ma forse nemmeno tanto,
forse sì un po’ troppo strano, anche perché l’epifanie
che amo avvertire parlano ancora di tutt’altro, e di certo
non posso arrabbiarmi con i miei colleghi; cogliere la
realtà è forse il nostro mestiere e non posso pretendere
che il mio modo sia solo il mio di modo.
Ma sono queste giunchiglie gialle, questi daffodils, che
ho qui nella mano sinistra a cui voglio tanto pensare
come non una sola follia; e pensarli invece, questi sì,
solo miei anche se magari visti non troppo presto, perché
mi hanno lasciato un’epifania colorata questa volta di
un rosso sorriso; mi hanno semplicemente lasciato
“senza parole”...
*L’avvenimento, seppur scritto in chiave allegorica, è
realmente accaduto.
>PAGINA ESTATE<
L'Azione 27 AGOSTO 2016
31
Il via vai
di turisti
italiani
e stranieri
A cura di
Alessandro Moscè
Una città da esibire:
non più chiusa
nelle fabbriche
L
a Fabriano che cambia volto
è sempre più identificata nel
Giano bifronte: antica divinità, custode di ogni forma
di mutamento, protettore di
tutto ciò che attiene ad una fine e ad un
inizio. Fabriano è finalmente una città
da esibire, non più chiusa nella sue fabbriche periferiche e con una produzione
a base metalmeccanica, operaia. Una
città orgogliosa, visibile, che accoglie
chiunque. Una città divisa in porte e
quartieri, ma anche in vie caratteristiche.
La via della carta, quella delle botteghe
artigiane, del vino, del salame ecc. dove
tra l’artigianato e l’enogastronomia ci si
affaccia ad ogni porta con curiosità. Nella
nostra immaginazione del mese scorso
avevamo individuato via Filzi come la via
dei cartai, dei ceramisti e di coloro che
lavorano il pellame. La struttura delle antiche
cartiere è diventata un’expo permanente sulla
carta, dove mostrare l’abc della tipografia,
della stampa e la sperimentazione con matrici
e inchiostri, coadiuvati da esperti designer e
illustratori, maestri del fare e della creatività.
Qui si può apprendere come l’alto grado di
collatura sia la prerogativa principale della
carta da disegno che tanto piace ai bambini.
Ma le vecchie cartiere, antico patrimonio
architettonico, sono soprattutto il luogo per
eccellenza della lavorazione a mano. La fase
centrale è rimasta uguale a quella di 700 anni
fa. Il lavorente, ripetendo i gesti dei cartai fabrianesi del XIII secolo, immerge la forma nel
tino e ne estrae ogni volta la stessa quantità di
pasta che distribuisce uniformemente su tutta
la superficie della tela. Via Gioberti è la via del
vino, dove gustare e acquistare il verdicchio di
Matelica e non solo. Si è radicata anche una
tradizione vitivinicola antica che è
sorta a Collamato. L’attività dei
produttori ha lo
scopo di esaltare
l’eccellenza del
territorio: i vigneti
si sono ingranditi
e sono migliorati nella disposizione e nella
struttura, ormai
dislocati intorno
ai centri aziendali. Il verdicchio bianco è il vitigno che meglio
si adatta, ma non manca il Montepulciano,
che nelle terre argillose che caratterizzano
le nostre colline trova un ambiente ideale per
raggiungere la giusta maturazione. Via Balbo
e altre vie limitrofe del centro storico sono le
vie degli insaccati. Anche in questo caso ci si
rifà ad una vecchia lavorazione, con il rivestimento del budello naturale, leggermente molle
al tatto, scuro, con i lardelli e il gusto morbido.
Il salame di Fabriano nasce dall’impasto di
carne suina e subisce un primo taglio con trafile grosse, prima di essere ripassato almeno
due volte in trafile più strette e di arrivare alla
perfetta grana. E’ condito con grammi di sale,
pepe nero in polvere e vino bianco. Il lardo,
tagliato a cubetti, viene salato e mescolato
all’impasto di tagli di carne. Quindi è insaccato
e pressato nel budello naturale mediante lavaggio con vino bianco, aceto e acqua calda.
La gente passeggia, entra nei negozi, nelle
botteghe, nei locali adibiti a bar e ristoranti
dove si assaggiano le tipicità locali. Il via vai di
turisti italiani e stranieri con le shopping bags
in mano, ha contribuito a lanciare il brand di
Città Creativa dell’Unesco fino a farne un vero
e proprio marchio nel mondo. Fabriano è ora
crocevia di culture anche lungo il fiume
Giano, dove il parco risulta un ottimo posto di ristoro nel verde della natura. Nelle
colline aumentano i bed and breakfast e
gli ostelli. Trekking e mountain bike sono
gli sport preferiti di chi sceglie le nostre
zone al riparo dal chiasso per mantenersi
in forma, non dimenticando di visitare
monasteri, abbazie e chiese incastonate
nei borghi, riflesso di un monachesimo
benedettino del V-VI secolo, che altrove
non sarebbe possibile trovare.
32
>ULTIMA<
L'Azione 27 AGOSTO 2016