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L’EPOPEA DI CARL ZEISS E LE SUE FOTOCAMERE
Storia di Carl Zeiss sullo
sfondo delle vicende
industriali e politiche che si
sono succedute in quasi 170
anni attraverso innovazioni,
due guerre mondiali, il
nazismo, la rivalità con la
Zeiss dell’Est e l’unificazione.
Dalle prime fabbriche
ottocentesche all’alta
tecnologia di oggi, il libro
descrive la produzione
fotografica dal secondo
dopoguerra ai giorni nostri.
di Giulio Forti
Mentre il crollo del muro di Berlino poneva fine alla divisione
della Germania dopo 41 anni di
guerra fredda, si apriva il complesso capitolo dell’unificazione
dei due Stati tedeschi e delle due
Carl Zeiss rivali e concorrenti
nate dalla divisione del Paese del
1949. Uno dei problemi primari
che occorreva risolvere con l’unificazione, riguardava la privatizzazione di circa 10.000 aziende dell’Est tra cui la gigantesca
Kombinat VEB Carl Zeiss Jena,
carrozzone statale dove era confluita in condizioni disperate tutta l’industria della fotografia
della Repubblica Democratica e
cioè quei marchi che avevano reso famosa la produzione tedesca
in tutto il mondo.
Un processo ancora caldo nel
1997 quando uscì Fotocamere
ed obiettivi Zeiss, libro-manuale
di Pierpaolo Ghisetti e Danilo
Cecchi sulla produzione postbellica della controllata Zeiss Ikon.
Esaurito da diversi anni, con
Pierpaolo ci siamo resi conto
che per rieditarlo non sarebbe
bastata qualche correzione, né i
soliti aggiornamenti. Il piano era
semplice, Pierpaolo avrebbe revisionato e aggiornato le pagine
dedicate alle fotocamere presen-
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tandole in ordine cronologico
con nuovi capitoli e fotografie.
Invece, partendo dai cenni di
quella edizione, io avrei lavorato
alla riscrittura della storia di
Carl Zeiss che, tra approfondimenti e fotografie, ha finito per
occupare oltre 110 pagine.
Ho iniziato rispolverando due
articoli che avevo pubblicato a
vent’anni di distanza su queste
pagine, Funerale a Dresda nel
1990 e Zeiss Story, 1945-1989
nel 2009. Ma non c’è voluto
molto per rendermi conto che
raccontare la vita di un’azienda
che fonda le sue radici nel Gran-
ZEISS.
Epopea di un gigante dell’ottica.
di Giulio Forti e Pierpaolo Ghisetti
Pagine 290, cartonato, legatura filo refe,
formato 19,5x24,5cm. In vendita su
reflex.it/shop, in libreria e nei negozi di
fotografia. Prezzo €58,00.
ducato di Weimar e giunge ai
giorni nostri avendo attraversato
uno spazio temporale che ha visto i più importanti sconvolgimenti economici, politici e tecnologici dell’umanità avrebbe richiesto un impegno più importante. Erano due anni fa mentre
la scorsa estate, per scrupolo
(leggi curiosità), ho fatto un giro
in Germania per rivedere i luoghi visitati tanti anni fa.
Mentre Pierpaolo si dava da
fare sulle fotocamere, io ho preso a sfogliare libri e arretrati. Ho
rovistato nell’archivio della casa
editrice scoprendo come la rilet-
Due ingegneri alla Zeiss IKon studiano la Contax I. In alto, la seconda
fabbrica di Johannisplaz a Jena nel 1864. In due anni produrrà il millesimo
microscopio.
NOVEMBRE 2014 FOTOGRAFIA REFLEX
tura a distanza di anni di vecchi
comunicati stampa e un’occhiata
alla carta intestata assumessero
nuovi significati. Una volta sulla
rete, i confini della ricerca si sono allargati a macchia d’olio.
Fra tentativi e link di Wikipedia
ho letto le history di industrie
del settore e non. Ho visitato siti
istituzionali, militari o governativi, di musei e associazioni storiche, di reduci e di collezionisti.
Ovunque, ho trovato notizie e
spunti, fosse solo per scegliere
un aggettivo appropriato o citare
un fatto correlato.
Sorprendente, la lettura di alcuni report militari declassificati sulle missioni tecniche americane ed inglesi per investigare
l’organizzazione delle fabbriche
tedesche, prelevare documenti,
prodotti finiti, prototipi e attrezzature da rimontare in Francia e
Gran Bretagna, man mano che le
truppe avanzavano nel paese.
Molto utili gli articoli del tempo della stampa internazionale
sulla Germania nazista e quella
dell’Est prelevati dagli archivi
digitali di varie testate. Chiarificatrici le sentenze di tribunali
sul lungo litigio delle due Zeiss
per la proprietà del marchio. Un
materiale cospicuo che ho cercato di mettere in ordine per disegnare uno sfondo sul quale
NOVITÀ
Il 24 e 26 giugno 1945, gli americani trasferiscono a Ovest tecnici e dirigenti di Zeiss e Schott prima dell’arrivo dei russi. A lato, soldati russi durante lo
smantellamento della Schott. Sotto, a Oberkochen lenti pronte al trattameto anti riflessi e una Kiev II copia della Contax Jena a fianco ed una Contax II.
proiettare l’epopea della ditta.
Se gli effetti della Prima Guerra Mondiale non avevano sconvolto l’attività dell’azienda a
parte le difficoltà negli anni della Repubblica di Weimar, con
l’avvento del nazismo (1933) le
cose cambiano. Alla fine degli
anni Trenta, come altre migliaia
di industrie Carl Zeiss è coinvolta nel soddisfare le commesse
militari. È così che, tra la produzione di nuovi materiali, mezzi
militari e lo sviluppo di armi segrete, la Germania si troverà ad
avere un vantaggio tecnologico
sugli Stati Uniti di almeno dieci
anni. Una ghiottoneria per i vincitori americani, inglesi e russi,
come potrete leggere nel libro.
Dopo oltre mezzo secolo di
dominazione nel mondo della
fotografia nell’Europa del Novecento, la potente Zeiss non ha
saputo o potuto affrontare la sfida giapponese dalla fine degli
anni 1960. Solo dal 1974, con
la nuova gamma delle Contax
prodotta da Yashica, il marchio torna a brillare per altri
30 anni. Poi, nel 2005, l’unilaterale quanto inaspettata
decisione di Kyocera
di abbandonare il
settore, ha posto
la parola fine
allo sviluppo
della serie.
Consapevole
di non poter
competere nell’era digitale
complici gli
investimenti
ALCUNI ARGOMENTI DELLA STORIA
necessari alla transizione dal
mondo analogico, Carl Zeiss ha
scelto di continuare a coltivare il
proprio spazio nel mondo della
fotografia e del cinema puntando con successo sull’indiscussa
qualità dei suoi obiettivi.
La Contarex SE con
otturatore a controllo
elettronico
(1968). Monta
motore
elettrico e
Telesensor per
il controllo
automatico
dei tempi.
A destra, la
Zeiss Zeitlupe
con obiettivo
da 1000mm
per filmare i
lanci dei razzi
V-2 a 1500
fotogrammi
secondo.
1846-1944. I grandi personaggi. Nascita di Carl Zeiiss e Schott (vetro ottico) e della
Fondazione Zeiss. Acquisizioni per formare ICA e Zeiss Ikon. Nazisti alla Zeiss.
1945. La spartizione della Germania e la corsa dei vincitori alla tecnologia tedesca.
Spionaggio per il bombardamento perfetto. Americani e russi alla caccia di scienziati.
1946 - 1972. Smantellamento delle fabbriche. Lite sul marchio. Acquisizioni all’Ovest
e carrozzoni all’Est. Zeiss Ikon chiude la divisione fotografia.
1973 - 1996. La Contax “giapponese”. Concorrenza, lavori forzati, bluff tecnologico
e crollo della Repubblica Democratica.
“Jena valley”. Reportage sull’industria della fotografia nella Repubblica Democratica
nel 1990 a pochi giorni dall’unificazione. Speranze e delusioni.
Terzo millennio. Nuovi orizzonti e collaborazione con Cosina.
Eccellenze Zeiss. Gli uomini di Zeiss. La corsa alla luminosità e ai grandangolari. Il
trattamento Smakula e il significato dei nomi degli obiettivi Zeiss.
23 CAPITOLI PER 40 FOTOCAMERE DA COLLEZIONE
Come organizzare una collezione. I capitoli descrivono in ordine di lancio sul mercato
oltre 40 modelli con tabelle e dati tecnici. Dalle copie russe delle Contax ai modelli
Zeiss Ikon di Stoccarda del secondo dopoguerra. Dalla fine della produzione in Germania a quella giapponese con Yashica. Gli obiettivi intercambiabili di oggi.

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