European Equity Target Income
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European Equity Target Income
Prima distribuzione 2015: 3,5%! Agosto 2015 • • • • • FOCUS Pioneer Funds – European Equity Target Income Nel mese di luglio, Pioneer Funds European Equity Target Income ha distribuito ai sottoscrittori un provento pari al 3,5%. Il target per il 2015 è stato fissato al 7% (netto costi e lordo fiscalità). La seconda distribuzione avverrà a fine gennaio 2016. Il comparto si conferma una soluzione innovativa per investire sulle borse europee poiché punta alla generazione regolare di reddito e all’apprezzamento del capitale nel tempo. Il flusso finanziario è generato da due strategie: un basket selezionato di aziende, ritenute in grado di generare dividendi attraenti e sostenibili, ed una struttura opzionale, che consiste nella vendita di opzioni call a breve termine su titoli detenuti. Il comparto presenta un profilo di rischio relativamente più contenuto rispetto a quello esibito dalle strategie azionarie tradizionali. La minore volatilità della strategia, insieme all’incasso regolare di un provento, potrebbe favorire la permanenza del risparmiatore nel fondo. In tal modo si evita l’accorciamento dell’orizzonte temporale, tipico delle fasi di alta volatilità, che spesso vanifica la possibilità di ottenere nel tempo risultati coerenti con la tipologia di investimento scelta. Le borse europee continuano a presentare valutazioni interessanti, sia in termini assoluti che relativi, e sono sostenute dalle politiche monetarie non convenzionali della BCE, dalla debolezza dell’Euro, dalla dinamica del prezzo del petrolio e dai recenti dati macro positivi. Caratteristiche del Comparto Il comparto investe sui mercati azionari europei con l’obiettivo di offrire un flusso di reddito regolare attraverso due strategie: • la selezione di un basket di aziende (40 – 70) ad alto dividendo; • una struttura in opzioni per incrementare il reddito disponibile e ridurre la volatilità. In media, il reddito deriva per circa due terzi dall’incasso dei dividendi e per circa un terzo dalla componente opzionale. 1 - Investire in un basket di azioni europee ad elevato dividendo Il portafoglio si focalizza su società europee che distribuiscono un dividendo elevato e superiore alla media e che siano anche in grado di sostenerlo nel tempo grazie a modelli di business solidi e capaci di generare flussi di cassa. Il dividend yield medio in Europa, attualmente intorno al 3,4%, risulta superiore al livello del tasso di inflazione e ai rendimenti dei titoli a reddito fisso considerati a basso rischio (rendimento del titolo governativo tedesco a 10 anni pari a circa lo 0,69%). Nel lungo termine, i dividendi spiegano circa la metà dei rendimenti composti realizzati dalle azioni. Contribution to Europe– –Contributo MSCI Price and Income Europe MSCI alla performance Total Returns totale delle componenti prezzo e dividendi Indice MSCI Europe: contributi alla performance da prezzi e dividendi 25% 20% 15% 10% 5% 0% -5% 1930’s 1940’s 1950’s 1960’s 1970’s 1980’s Income Contribution to Total Return CAGR 1990’s 2000’s Price Return CAGR Fonte: MSCI, Global Financial Data, Morgan Stanley Research Dicembre 2012 1930-2012 2 - La strategia in opzioni - la filosofia La strategia in opzioni ha l’obiettivo di conseguire un reddito aggiuntivo attraverso la vendita di opzioni call a breve termine (1-3 mesi) su singoli titoli detenuti. In tal modo il gestore, che effettua l’operazione in previsione di movimenti laterali di breve termine dei titoli detenuti, aumenta la redditività del portafoglio, poiché incassa il premio, senza aumentarne la rischiosità. In quanto venditore, egli si obbliga anche a consegnare un determinato quantitativo di titoli al prezzo stabilito (strike price), alla scadenza prefissata, su richiesta del compratore dell’opzione. La vendita della call è detta «coperta» (covered call) perché il gestore detiene il titolo sottostante da consegnare in caso di esercizio del diritto da parte dell’acquirente della call. Il guadagno potenziale è limitato al premio dell’opzione mentre il costo opportunità potenziale è rappresentato dall’esercizio dell’opzione, cioè dalla consegna del titolo al compratore (con rinuncia all’eventuale rialzo dei corsi). La vendita di opzioni call può rappresentare anche un modo per uscire da titoli su cui il gestore non intravede più potenziale di rialzo, generando nel contempo reddito. In quei casi, si vende un’opzione call at-the-money rendendone molto probabile l’esercizio da parte del compratore. 2 - La strategia in opzioni - l’implementazione Il primo passo è costituito dall’analisi della liquidità delle opzioni. Si selezionano, all’interno del comparto, le azioni con un mercato delle opzioni liquido e negoziate sul mercato regolamentato. Sono poi scelte quelle su cui effettuare la vendita di opzioni call. A tal fine vengono analizzati i trend recenti di mercato e individuate le opzioni con date di scadenza adeguate. Si osservano anche indicatori tecnici (ipercomprato, forza relativa verso mercato / settore, etc) e misure di sentiment (rating analisti, etc). Infine, si valuta il premio delle opzioni, giudicandone l’attrattività attraverso una serie di misurazioni basate sulla volatilità. La componente opzionale è gestita flessibilmente in funzione di diversi fattori, tra cui la stagionalità del pagamento dei dividendi. Avvertenze: Documento ad uso esclusivo del collocatore. Ne è vietata la diffusione presso il pubblico e la riproduzione anche parziale. I dati e le informazioni contenuti nel presente documento sono elaborati da Pioneer Investments, hanno carattere puramente informativo e, non tenendo conto delle specifiche caratteristiche del singolo investitore, non rappresentano raccomandazioni personalizzate. La società si riserva il diritto di modificare, in ogni momento, le analisi e le informazioni prodotte. 1 Pioneer Funds – European Equity Target Income Agosto 2015 Performance e volatilità Performance Comparto L’operatività recente Dal lancio 2014 2013 2012 (22.11.11) +5,38% +23,47% +11,63% +79,44% YTD 2015 +14,62% Fonte: Pioneer Investments. Dati al 31 luglio 2015, con reinvestimento dei proventi. Dal lancio, avvenuto a fine novembre 2011, il comparto ha registrato performance assolute ampiamente positive. Particolarmente distintivo è risultato il comportamento tenuto nelle diverse fasi: il comparto ha partecipato in misura importante al rialzo delle borse europee e ha saputo difendersi nelle fasi ribassiste, confermando la propria natura di strategia difensiva. Partecipazione del comparto alle fasi di rialzo e ribasso dell’azionario europeo 4% 2,2% 2% 2,7% Fattore di Partecipazione: 63% 0% Fattore di Partecipazione: 81% -2% -1,4% -2,2% -4% performance media in mesi di mercati performance media in mesi di mercati positivi negativi Comparto Msci Europe Fonte: Pioneer Investments. Dati calcolati sul periodo 30/11/2011 – 31/07/2015. Andamento comparto nei mesi di maggior rialzo/ribasso delle borse europee 6,9% 7,2% gen-15 5,3% 6,9% feb-15 5,0% 5,2% giu-12 giu-15 giu-13 mag-12 -3,3% -4,6% -2,8% -5,1% -4,0% -6,1% -10,0% -5,0% 0,0% Comparto 5,0% 10,0% MSCI Europe Net TR Euro Fonte: Bloomberg. I dati del comparto includono il reinvestimento dei proventi. La struttura in opzioni permette al comparto di beneficiare di un livello di volatilità strutturalmente più basso rispetto a quello di un tradizionale indice azionario (confronto esemplificativo poiché il comparto non ha benchmark). Selezione titoli Nel periodo aprile 2015 – giugno 2015, particolarmente caldo sul fronte dividendi, il gestore ha riposizionato il portafoglio per beneficiare del contributo dei titoli che devono ancora staccare dividendi. In dettaglio: • incrementi: Deutsche Telekom (telecomunicazioni), stante il buon andamento del mercato domestico tedesco ed il dividend yield interessante pari a circa il 3%; Vivendi (telecomunicazioni), che ha effettuato, come da attese del team di gestione, un dividendo straordinario del 5% a fine giugno, in aggiunta a quello di pari percentuale di fine aprile; Novartis (farmaceutico), il cui management sta perseguendo un ambizioso piano di crescita degli utili; • acquisti: Taylor Wimpey (costruzioni) e Persimmon (costruzioni), sulla scia del buon andamento del settore immobiliare inglese e per aumentare l’esposizione verso Uk, dopo le recenti elezioni, comprando società ad alto dividendo che potranno beneficiare del nuovo scenario politico; Nokia (tecnologia), alla luce della nuova strategia di crescita; Nestlé (consumi primari), che offre un dividend yield attraente (circa il 3%) e per ridurre il sottopeso del portafoglio nel settore dei consumi primari; • vendite: Casino (consumi primari), stante le difficoltà del mercato brasiliano; Marks&Spencer (consumi primari), per prendere profitto dopo la recente performance; RTL Group (media), dopo lo stacco del dividendo; Bouygues (telecom), preferendo nel settore telefonico altre società; • riduzioni: Admiral Group (assicurazioni) e Nordea (banche), dopo lo stacco del dividendo; GlaxoSmithKline (farmaceutico), preferendo nel settore farmaceutico altre aziende. Strategia in opzioni Nel trimestre il gestore ha sfruttato l’accresciuto premio per la volatilità per aumentare, in modo selettivo, l’operatività sulle opzioni call. Volendo utilizzare parte della liquidità disponibile per acquistare azioni di qualità a prezzi abbastanza depressi e trarre vantaggio dal livello dei premi esistenti, si è deciso inoltre di vendere opzioni put su alcuni titoli. % Percentuale di opzioni callTotal vendute mensilmente sul totale % of Options Written Per Month 30,0% Minore volatilità del comparto rispetto a un indice azionario europeo 25,0% 25% Media rolling su 12 mesi 20,0% 20% 15,0% 15% 10,0% 10% 5,0% 5% 0% gen-12 0,0% lug-12 gen-13 Comparto lug-13 gen-14 lug-14 gen-15 lug-15 MSCI Europe Net TR Euro CCW - Ratio in % Fonte: Pioneer Investments, Bloomberg. Dati di volatilità 30 giorni rolling aggiornati al 31/07/2015. I dati di comparto considerano il reinvestimento dei dividendi. 12m rolling avg CCW Fonte: Pioneer Investments, dati aggiornati a giugno 2015. Avvertenze: Documento ad uso esclusivo del collocatore. Ne è vietata la diffusione presso il pubblico e la riproduzione anche parziale. I dati e le informazioni contenuti nel presente documento sono elaborati da Pioneer Investments, hanno carattere puramente informativo e, non tenendo conto delle specifiche caratteristiche del singolo investitore, non rappresentano raccomandazioni personalizzate. La società si riserva il diritto di modificare, in ogni momento, le analisi e le informazioni prodotte. 2 Pioneer Funds – European Equity Target Income Una panoramica sul portafoglio Carta di identità del fondo Agosto 2015 Primi 10 titoli in portafoglio Titolo Settore Paese Deutsche Telekom Ag Telecomunicazioni Germania Peso sul Nav 5,1% Novartis Ag Farmaceutico Svizzera 3,4% Totale Patrimonio AUM (Mln) Numero titoli Peso dei primi 10 titoli in portafoglio Data di nascita del comparto Inizio collocamento in Italia ISIN classe E a distribuzione € 2.344,9 63 32,3% 22 novembre 2011 02 gennaio 2012* LU0701926916 Roche Holding Ag Farmaceutico Svizzera 3,3% Vivendi S.A. Beni di Consumo Ciclici Francia 3,3% Axa S.A. Finanziari 3,1% Daimler Ag Beni di Consumo Ciclici Germania 3,1% Suez Environnement S.A. Servizi Francia 3,1% Allianz Se Finanziari Germania 2,9% Munich Reinsurance Company Finanziari Germania 2,8% Categoria Assogestioni Azionari Europa Vodafone Group Plc Telecomunicazioni Regno Unito 2,3% Fonte: Pioneer Investments, dati aggiornati al 30 giugno 2015. * Classe E a distribuzione semestrale. Allocazione settoriale Francia Fonte: Pioneer Investments. Dati al 30 giugno 2015. La distribuzione dei proventi 7,50% 8% 7,30% 7% 7% 7,30% 7% 6,10% 6% 6,2% 1,6% 14,4% 9,0% Energia 3,50%* 4% Materie Prime Industriali 2,6% Beni di Consumo Ciclici Beni di Consumo Primari 13,2% Farmaceutico Finanziari 2% 0% 2012 2013 Target per l'anno 2014 2015 Distribuzione effettiva Fonte: Pioneer Investments. *Provento riferito al primo semestre del 2015. Tecnologia 20,5% Telecomunicazioni 3,5% 8,6% Fonte: Pioneer Investments, dati aggiornati al 30 giugno 2015. Allocazione geografica 2,8% 3,7% 1,3% 1,8% Francia 21,9% 5,3% Germania Regno Unito Svizzera 7,9% Spagna Italia Olanda 8,8% Svezia 21,3% 17,6% Norvegia Altri paesi Fonte: Pioneer Investments, dati aggiornati al 30 giugno 2015. La stagionalità dei dividendi in Europa, tipicamente distribuiti dalle aziende soprattutto nella prima parte dell’anno, richiede l’adozione di un meccanismo di aggiustamento nella determinazione delle cedole per evitare squilibri nella loro distribuzione su base semestrale. A luglio, in occasione del pagamento della prima cedola, il comparto distribuisce circa il 70% del reddito generato tra gennaio e giugno. Nel successivo mese di gennaio, in occasione della seconda distribuzione, viene distribuito circa il 30% del reddito generato nel primo semestre più l’intero reddito generato nel secondo semestre. Nel caso venga generato più reddito, come avvenuto ogni anno dal lancio del comparto, ne beneficerà la seconda cedola che risulterà quindi più elevata. Il team di gestione Il comparto è gestito da Karl Huber che lavora in Pioneer Investments come gestore dal 1999, dopo alcuni anni di esperienza come analista finanziario azionario in primarie società finanziarie tedesche. Karl è coadiuvato da Herbert Ruf, specialista di lunga esperienza in strumenti derivati, che gestisce la strategia in opzioni del comparto. In sintesi Punti di forza: • Un flusso di reddito regolare combinando investimenti in titoli azionari europei ad alto dividendo e una strategia flessibile in opzioni. • Una volatilità inferiore a quella di un tradizionale fondo azionario: il comparto partecipa alle fasi di rialzo ed è più difensivo nelle fasi di ribasso. • Il comparto rappresenta una risposta innovativa all’emotività del risparmiatore: l’incasso regolare di un reddito semestrale e la più contenuta volatilità potrebbero temperare la tipica apprensione del risparmiatore nelle fasi di tensione favorendone la permanenza nell’investimento. • L’eccellenza di Pioneer Investments nella selezione dei titoli nel mercato azionario europeo. Punti di attenzione: • La rischiosità tipica di un investimento azionario: la strategia in opzioni consente infatti solo una limitazione dei ribassi di mercato, non un’immunizzazione totale del portafoglio. • Il comparto tende a sottoperformare il mercato azionario nelle fasi di forte rialzo degli indici. Avvertenze: Documento ad uso esclusivo del collocatore. Ne è vietata la diffusione presso il pubblico e la riproduzione anche parziale. I dati e le informazioni contenuti nel presente documento sono elaborati da Pioneer Investments, hanno carattere puramente informativo e, non tenendo conto delle specifiche caratteristiche del singolo investitore, non rappresentano raccomandazioni personalizzate. La società si riserva il diritto di modificare, in ogni momento, le analisi e le informazioni prodotte. 3