concorso 16 - 20

Transcript

concorso 16 - 20
Via Cattori 3 / C.P. 1239 | CH – 6500 Bellinzona
tel. +4191 825 28 93
[email protected] | www.castellinaria.ch
29° Castellinaria Festival internazionale del cinema giovane Bellinzona
12 – 19 novembre 2016
CONCORSO 16 - 20
CINEMA FORUM, BELLINZONA
ORE 8.30
LE SCHEDE DEI FILM DEL CONCORSO SONO VISIBILI IN PDF NELLA
PAGINA: http://www.castellinaria.ch/Il-concorso-16-20/IT-7a96cf00
Main Sponsor
ISCRIZIONE DELLE CLASSI ALLE PROIEZIONI DEL FESTIVAL
ISCRIZIONI APERTE DAL 24 OTTOBRE 2016
•
L’iscrizione delle classi alle proiezioni del Festival si fa tramite un formulario online.
•
Nell’area “scuole” si troverà la voce “iscrivi la tua classe” e per ogni film si compilerà il formulario online
cliccando sul bottone “iscrivi la classe”.
•
Verrà inviata una conferma da parte del Festival dell’avvenuta iscrizione.
•
Indicare con quale mezzo di trasporto la classe viene al Festival
!
VALUTAZIONE DEI FILM
•
Per ogni film è stata preparata una scheda di valutazione.
•
La scheda è scaricabile dal sito del Festival.
LUNEDÌ 14 NOVEMBRE – 8:30 – CINEMA FORUM
UN BACIO
Italia 2016
regia: Ivan Cotroneo
v.o. italiano, 101’
Sinossi
Lorenzo è un adolescente che arriva a Udine perché adottato da una famiglia dopo che aveva vissuto precedente
esperienza negativa di adozione. Lorenzo è dichiaratamente gay. Blu è figlia del proprietario di un'azienda e di
un'aspirante scrittrice. Ha un carattere reattivo anche perché a scuola, e sui muri, viene definita 'una troia'. Antonio è
figlio di una guardia giurata e pesa su di lui la presenza del fratello maggiore morto in un incidente. E' un abile
cestista ma i suoi compagni lo considerano un ritardato. Frequentano tutti e tre la III A del Liceo Newton.
Ivan Cotroneo
Ivan Cotroneo (1968) si è diplomato in sceneggiatura nel 1992 presso il Centro Sperimentale di Cinematografia, ha
vinto tra gli altri il premio Solinas, il premio Moravia, il premio Saint-Vincent Cinema in Diretta, il premio letterario
internazionale Merano Europa. Per il cinema ha collaborato, oltre che per Mine vaganti di Ozpetek, alle sceneggiature
dei film di Pappi Corsicato (Chimera, I Vesuviani), Renato De Maria (Paz! e La prima linea), Daniele Luchetti (Dillo
con parole mie), Riccardo Milani (Piano, solo), Maria Sole Tognazzi (L'uomo che ama), Luca Guadagnino (Io sono
l'amore).
Ha scritto il romanzo "La kryptonite nella borsa", che ha trasposto cinematograficamente nel 2011. Successivamente
si farà conoscere al grande pubblico con la brillante serie Una mamma imperfetta, che racconta la quotidianità di
quattro madri di oggi alle prese contemporaneamente con famiglia, lavoro, casa e figli. Torna alla regia
cinematografica prima con Il Natale della mamma imperfetta (2013).
LUNEDÌ 14 NOVEMBRE – 8:30 – CINEMA FORUM
MAHANA
Nuova Zelanda 2016
regia: Lee Tamahori
v.o. inglese, st. italiano, 103’
Sinossi
Duro, inflessibile, di poche parole e molte azioni il patriarca della famiglia Mahana è un uomo che tiene figli e nipoti
sotto un pugno di ferro. Storicamente rivale della famiglia Poata, passa quest’inimicizia alle nuove generazioni fino a
che un nipote sembra non pensarla alla stessa maniera. Colpevole di pensiero indipendente Simeon Mahana si
scontra più volte con il nonno, non ha intenzione di sottostare né a quello che apprende a scuola, né a quello che
vede in tribunale e quindi nemmeno alle imposizioni familiari, finendo per causare la cacciata del suo nucleo dal tetto
familiare. Comincia a questo punto una seconda vita, autonoma e libera.
Lee Tamahori
Lee Tamahori (1950) di origini Māori da parte di padre e britanniche da parte di madre, ha iniziato a lavorare negli
anni Settanta come fotografo e regista di spot pubblicitari. Negli anni Ottanta lavora come aiuto regista fino al 1994,
quando debutta alla regia con il suo primo lungometraggio, Once Were Warriors - Una volta erano guerrieri. Grazie al
successo del film, in seguito inizia a lavorare a Hollywood, dove dirige i film Scomodi omicidi, L'urlo dell'odio e Nella
morsa del ragno. Nel 2002 dirige La morte può attendere, ennesimo capitolo dell’ avventura dell'agente segreto
James Bond, interpretato da Pierce Brosnan. Dopo aver diretto un episodio della serie tv I Soprano (ep. 3, st. 2: Il
ritorno di Richie Aprile), nel 2007 dirige il film di fantascienza Next, tratto da un racconto di Philip K. Dick e nel 2011
The Devil’s Double.
MARTEDÌ 15 NOVEMBRE – 8:30 – CINEMA FORUM
SOLE ALTO
Croazia 2015
regia: Dalibor Matanic
v.o. croato, st. italiano, 124’
Sinossi
1991. Jelena e Ivan si amano e stanno per lasciare i paesi in cui vivono per trasferirsi a Zagabria. Ma lei è serba e lui
croato e i primi segnali dell'esplodere dell'odio etnico non aiutano questo loro progetto. 2001. Dopo il conflitto la
giovane serba Nataša torna con la madre nella casa in cui avevano vissuto e in cui la guerra ha lasciato profonde
ferite che segnano anche gli animi. Ante, croato, accetta di lavorare nell'edificio per riattarlo ma la ragazza non
sopporta la sua presenza. 2011. Luka, croato, torna al paese in occasione di una festa dopo una lunga assenza. Va a
trovare i genitori che non vede da tempo ma, soprattutto, decide di recarsi a casa di Marija, serba con la quale ha
avuto molto di più di una relazione.
Dalibor Matanic
Dalibor Matanic è nato a Zagabria nel 1975 e, sempre a Zagabria, si è diplomato in regia all'Accademia d'Arte
Drammatica. Nel 2000 ha scritto e diretto il suo primo lungometraggio, The Cashier Wants to go to the Seaside, cui
sono seguiti, fra gli altri, Fine Dead Girls (2002), 100 Minutes of Glory (2005), Kino Lika (2008), Mother of Asphalt
(2010) e il recente Handymen (2013). Uno dei suoi maggiori successi è il corto Party, presentato a Cannes nel 2009 e
vincitore di 18 premi in vari festival nazionali e internazionali. Nel 2015 riceve il Premio della Giuria Un Certain Regard
al Festival di Cannes per il suo Sole alto.
MARTEDÌ 15 NOVEMBRE – 8:30 – CINEMA FORUM
UNTER SANDET
Germania, Danimarca 2015
regia: Martin Zandvliet
v.o. danese/tedesco, st. italiano, 100’
Sinossi
Nei giorni che seguirono la resa della Germania alla fine della seconda guerra mondiale, gli alleati deportarono
migliaia di soldati tedeschi con l'onere di sacrificarsi per riparare al danno inferto al mondo dal regime nazista. Molti di
quei soldati non erano addestrati, ragazzi costretti a percorrere in lungo e in largo le coste occidentali danesi per
disinnescare più di due milioni di mine; quelle che l'esercito di Hitler aveva posizionato in previsione di un ipotetico
sbarco degli alleati. Una storia poco conosciuta, che viene raccontata con la vicenda di quattordici giovani costretti a
muoversi carponi su spiagge assolate, affidando la vita alla capacità di un bastoncino di scendere quanto più
possibile nelle profondità della sabbia umida, col sangue freddo di esperti artificieri.
Martin Zandvliet
Regista e sceneggiatore danese autodidatta, ha iniziato la propria carriera come tecnico di montaggio per
documentari. Dopo essere passato per il mondo dei cortometraggi, ha firmato il suo primo lungometraggio nel 2009
dal titolo Applause, acclamato dalla critica e presentato in diversi festival internazionali di cinema in cui si è
guadagnato numerosi premi. Gli ha fatto seguito Dirch (2011), biopic sull’attore danese Dirch Passer.
MERCOLEDÌ 16 NOVEMBRE – 8:30 – CINEMA FORUM
TOUR DE FRANCE
Francia 2016
regia: Rachid Djaïdani
v.o. francese, st. italiano, 95’
Sinossi
Far’Hook è un rapper ventenne. In seguito a un regolamento di conti tra gruppi avversi è costretto a lasciare Parigi
per qualche tempo. Il produttore, Bilal, gli propone allora di prendere il suo posto nell’accompagnare suo padre Serge
a fare il giro dei porti della Francia sulle tracce di Joseph Vernet, un pittore che ama. I due sono inizialmente molto
distanti non solo per età ma anche per visione del mondo ma il viaggio insieme trasformerà i loro atteggiamenti.
Rachid Djaïdani
Rachid Djaïdani (1974) è un attore, sceneggiatore e regista francese. Ha debuttato come assistente alla regia per La
Haine di Mathieu Kassovitz prima di diventare campione di boxe e in seguito attore. Al contempo ha pubblicato tre
romanzi e girato diversi documentari e una web serie. Dopo nove anni di preparazione ha realizzato Rengaine (2010)
con un budget molto esiguo. Il film è stato selezionato alla Quinzaine des Réalisateurs (come Tour de France) e ha
ricevuto una nomination ai César come miglior opera prima.
GIOVEDÌ 17 NOVEMBRE – 8:30 – CINEMA FORUM
ER IST WIEDER DA
Germania 2015
regia: David Wnendt
v.o. tedesco, st. italiano, 112’
Sinossi
Berlino 23 ottobre 2014. In un preciso luogo della città (quale sia verrà esplicitato nel corso del film) Adolf Hitler
ritorna in vita. La sua presenza viene casualmente registrata da un reporter di una televisione il quale, dopo aver
subito il licenziamento, se ne accorge e decide di andarlo a cercare per utilizzarlo come attrazione che gli consenta di
farsi riassumere. L'imitazione (così crede lui e credono anche alla tv) è perfetta e il Führer inizia a fare audience e ad
attrarre consensi.
David Wnendt
David Wnendt (1977) è un regista tedesco che ha girato Combat Girls (2011) che ha al centro un gruppo di ragazze
neonaziste e Wetlands (2013) dal romanzo omonimo che si riteneva impossibile trasporre sullo schermo.
GIOVEDÌ 17 NOVEMBRE – 8:30 – CINEMA FORUM
LO AND BEHOLD – INTERNET: IL FUTURO È OGGI
USA 2016
regia: Werner Herzog
v.o. tedesco, st. italiano, 98’
Sinossi
Che cos’è Internet oggi? Che ruolo ha nelle nostre vite e come influirà sul nostro futuro? Il genio del cinema Werner Herzog ci guida
nell’esplorazione del favoloso mondo digitale contemporaneo, in dieci tappe che analizzano ciascuna una delle numerose facce di
questa realtà ricca e onnipotente che è il Web, alla scoperta dei suoi lati più sorprendenti tra robotica e hacking, nuovi fenomeni
psicologici e dinamiche sociali, rischi e meraviglie. E, nel delineare un quadro completo di dove siamo, ci permette di intravedere dove
stiamo andando: un futuro in cui forse Internet sarà capace di sognare se stessa, gli asceti avranno bisogno del wi-fi e i robot sapranno
giocare a calcio meglio di noi.
Werner Herzog
Regista, sceneggiatore, produttore, ha scritto, prodotto e diretto una settantina di film, ha recitato in diversi film, ha pubblicato libri di
prosa, ha messo in scena circa una dozzina di opere teatrali e ha fondato un suo centro formativo, la Rogue Film School.
Nato a Monaco nel 1942, Herzog è cresciuto in una vallata remota tra le montagne bavaresi e fino all’età di 11 anni non sapeva
nemmeno dell’esistenza del cinema. Ha iniziato a sviluppare progetti di film all’età di 15 anni e dal momento che nessuno voleva
finanziarli, durante le scuole superiori lavorava di notte come saldatore in un’acciaieria. Herzog ha anche iniziato a viaggiare a piedi. Ha
fatto la sua prima chiamata telefonica a 17 anni e il primo film a 19. Ha studiato storia e letteratura all’università, ma l’ha abbandonata
per dedicarsi al cinema.
VENERDÌ 18 NOVEMBRE – 8:30 – CINEMA FORUM
LA ROUTE D’ISTANBUL
Francia 2016
regia: Rachid Bouchareb
v.o. francese, inglese, arabo, st. italiano, 98’
Sinossi
Elizabeth, madre della diciannovenne Elodie, una sera non la vede tornare a casa dopo un weekend che avrebbe
dovuto trascorrere da un compagna di scuola. In realtà la ragazza ha deciso di convertirsi all'Islam e di raggiungere la
Siria passando per Cipro e la Turchia. Da quel momento per Elizabeth inizia una ricerca dapprima confusa e poi
sempre più mirata. Decide di partire con un'amica per cercare Elodie la quale, dopo un lungo silenzio, si fa
nuovamente sentire per affermare la propria indipendenza.
Rachid Bouchareb
Rachid Bouchareb è nato a Parigi il 1º settembre del 1953, figlio di immigrati algerini. Dal 1977 al 1983, ha lavorato
come assistente nel canale televisivo nazionale francese. Fin dai suoi esordi da regista (Bâton rouge, 1985), Rachid
Bouchareb affronta i temi dell'immigrazione, dello sradicamento e le questioni relative alla doppia identità della
generazione che vive a contatto di due culture. Il suo primo lungometraggio Poussières de vie nel 1995 viene
nominato nella rosa dei candidati per l'Oscar al miglior film straniero, mentre nel 2001 Little Senegal, girato nella
comunità afro-americana di Harlem, a New York, riscuote un notevole successo di critica e di pubblico. La
consacrazione definitiva arriva però con Days of Glory (premio collettivo per la miglior interpretazione maschile a
Cannes nel 2006, che totalizza nelle sale francesi tre milioni di entrate), che narra la storia delle migliaia di “tirailleurs”
africani morti per la Francia durante i conflitti mondiali. Il film provoca molte discussioni in Francia e risveglia le
autorità politiche: il presidente Jacques Chirac rivalorizza le pensioni dei vecchi combattenti africani da troppo tempo
dimenticati e Rachid Bouchareb viene nominato Cavaliere della Légion d'honneur. London River (2009) viene
proiettato fuori concorso a Castellinaria. Il lungometraggio Uomini senza legge, in competizione ufficiale a Cannes nel
2010, provoca nuovamente un grande fermento nella società civile e politica francese. Bouchareb racconta la storia di
tre fratelli algerini che, a partire dal 1925 e in un arco temporale di 35 anni, hanno vissuto le vicende storiche che
hanno coinvolto l'Algeria e la Francia. Seguiranno Just Like a Woman (2012) e Two Men in Town (2014).
LE MOSTRE
IL TRUCCO C’È… MA NON SI VEDE – Espocentro
Backstage
Donna Pesce
•
EFFETTI SPECIALI NEL TRUCCO CINEMATOGRAFICO
•
Le creazioni del laboratorio crea fx
•
Le creature di H.R. Giger
Un laboratorio buio e misterioso. In una bacheca si scorgono delle riproduzioni anatomiche. Più in là un gatto sdraiato
in terra… sarà morto?
Uno strano individuo sta lavorando sul calco di una testa umana. In mano ha pennelli e bisturi.
L’arte e la tecnica si uniscono. Con il silicone viene creata la pelle. È calda e morbida al tatto. Lo scienziato artista la
colora e crea vene e trasparenze. Con un ago speciale applica capelli e barba.
Chi entra in questo laboratorio può trasformarsi in quello che vuole... una creatura fantastica, un mostro, invecchiare
o ringiovanire.
In un incantevole paesino della Gruyère c’è un museo sorprendente. Un contrasto con il panorama bucolico che si
può ammirare dal castello. È il Museo HR Giger. Al suo interno, le creature fantastiche e inquietanti di Hans Ruedi
Giger o HR Giger come amava firmarsi, l’unico artista svizzero ad aver ricevuto, nel 1980, l’Oscar per gli effetti
speciali del film Alien di Ridley Scott.
Castellinaria propone un’altra tappa del suo viaggio nel mondo delle professioni del cinema, attraverso i lavori di due
creatori di effetti speciali:
- HR Giger le cui opere sono custodite nel Museo di La Gruyère che, per la mostra che verrà allestita durante il
Festival, ha accettato di mettere a disposizione di Castellinaria alcuni pezzi esposti.
- Crea fx, un laboratorio specializzato nella creazione di effetti speciali di trucco cinematografico dove gli artisti
creano a mano molti degli effetti tipici di un film fantasy o horror: maschere in lattice che aderiscono perfettamente al
viso e si muovono in maniera realistica seguendo ogni espressione del volto, protesi anatomiche, animali, creature
fantastiche o mostruose.
IL TRUCCO C’È… MA NON SI VEDE
Crea Fx, società italiana che si occupa della realizzazione degli Effetti Speciali di trucco cinematografici, propone dei
seminari dove sia i bambini più piccoli, come anche i giovani adulti, potranno scoprire i grandi segreti del mestiere.
" WORKSHOP: IPERREALISMO NEGLI EFFETTI SPECIALI
Dedicato a: studenti delle scuole superiori
- Durata: 1 ora ca.
- Numero massimo partecipanti: 10-15
- Programma: Iperrealismo e SFX
Riprodurre la realtà in modo tridimensionale, un lavoro che richiede pazienza e tecnica. Con lo sviluppo delle nuove
tecnologie il mondo del 3D arriva anche negli effetti speciali di trucco: come viene utilizzato? Un incontro dedicato alle
nuove tecniche e materiali, dove gli studenti potranno assistere ad una dimostrazione di effetti speciali di trucco con
applicazione di una protesi iperrealista.
(I tecnici Crea Fx applicheranno una protesi in gelatina iperrealista per la trasformazione dei connotati, effetto
utilizzato nel mondo cinematografico).
" WORKSHOP: PICCOLI, GRANDI EFFETTI SPECIALI
Dedicato a: bambini delle scuole elementari
- Durata: 1 ora ca.
- Numero massimo partecipanti: 20-25
- Programma: Che cosa sono gli effetti speciali e come si realizzano?
Attraverso video, immagini e le opere realizzate, i bambini potranno scoprire cosa sono e come vengono creati gli
effetti speciali cinematografici.
Un incontro interattivo dove toccare con mano le materie prime e assistere all’attuazione di piccoli effetti
estemporanei.
(I bambini potranno toccare con mano dei campioni di materiale utilizzati come plastilina, schiuma di lattice, silicone,
ecc. e vedere da vicino alcune opere concretizzate. Alla fine si sceglieranno due volontari, su cui applicare degli effetti
di trucco come una piccola ferita con il sangue scenico, un livido, una cicatrice, orecchie da elfo ecc.)
" WORKSHOP: FANTASY E GLI EFFETTI SPECIALI
Dedicato a: ragazzi delle scuole medie
- Durata: 1 ora ca.
- Numero massimo partecipanti: 20-25
- Programma: Il mondo fantasy negli Effetti Speciali
Dalla nascita degli Effetti Speciali, il mondo Fantasy ha sempre avuto un ruolo da protagonista. Ma come vengono
creati i personaggi dei film o dei videogiochi?
I ragazzi impareranno come nascono queste fantastiche creature. L’incontro si concluderà con l’esecuzione, su alcuni
volontari, di un effetto di trucco horror.
(Durante il workshop verranno mostrate e indossate dai tecnici Crea Fx, alcune maschere di personaggi fantasy e
horror. Alla fine 2-4 volontari potranno imparare e realizzare, a coppie, un piccolo effetto di trucco come una ferita
finta, effetto zombie, effetto congelamento, escoriazione, ecc.)
!
!
I workshop si svolgeranno dal lunedì al venerdì, orari da definire.
!
La frequenza dei workshop è da definire in base al numero dei partecipanti.
Ogni workshop sarà supportato da materiale video e fotografico e opere realizzate da Crea Fx. (Maschere,
riproduzioni anatomiche, protesi).
ISCRIZIONI PRESSO LA SEGRETERIA DI CASTELLINARIA PER OGNI ATELIER
[email protected] – tel. 091 825 28 93
Quota di partecipazione: Fr. 30.- a gruppo (costo materiale)
LIBERI TUTTI – Espocentro
I bambini di Luigi Comencini nelle immagini dell’archivio di famiglia
Mostra fotografica a cura della Fondazione Cineteca Italiana
In occasione dell’anniversario dei cento anni dalla nascita, Castellinaria propone un omaggio a uno dei fondatori della
Cineteca Italiana e grande maestro del cinema italiano: Luigi Comencini, colto in modo inedito, quanto mai energico e
vivo, alle prese con uno dei suoi soggetti preferiti: i bambini.
Il rapporto di Comencini con i bambini è stato in effetti davvero speciale e per tanti versi unico nel panorama del
cinema italiano. Fin dall’esordio, con La novelletta (1937) e poi con Bambini in città (1946) e Proibito rubare (1948),
l’infanzia è stata al centro del suo interesse sia come documentarista di impegno civile, sia come brillante intellettuale
curioso di scoprire il segreto dei più piccoli, il loro senso di libertà, il loro comportamento istintivo e naturale. E fu
grazie a questa fama che nel 1952 la casa di produzione Praesens di Zurigo scelse il regista italiano, di madre
svizzera, per girare la prima versione cinematografica del romanzo di Johanna Spyri, “Heidi“.
Anche dopo il grande successo ottenuto con Pane amore e fantasia (1953) e il successivo Pane amore e gelosia
(1954), film che gli valsero l’affetto del grande pubblico e con i quali seppe indicare nuove vie al cinema italiano,
l’infanzia tornò puntualmente nei suoi lavori: Incompreso (1966), Le avventure di Pinocchio (1972), Voltati Eugenio
(1980), Cuore (1984), Un ragazzo di Calabria (1987), Marcellino pane e vino (1991) sono state le tappe principali di
questo percorso.
Ecco allora le numerose foto che ritraggono Comencini accanto ai bambini, attori e non, seduto ad ascoltare le loro
storie a volte scombinate, a farsi confidare i loro sogni, o a spiegare il segreto di un’inquadratura da girare: complice
ma autorevole, talvolta autoritario, sempre dalla loro parte.